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www.matapp.unimib.it/$sim $marina/did/md Matematica Discreta (elementi) – E-O CdL Informatica 10 dicembre 2003 Marina Cazzola ([email protected]) Dipartimento di Matematica e Applicazioni Università di Milano–Bicocca Matematica Discreta (elementi) – E-O – p. 1 www.matapp.unimib.it/$sim $marina/did/md Avvertenze Queste fotocopie sono distribuite solo come indicazione degli argomenti svolti a lezione e NON sostituiscono in alcun modo il libro di testo: A. Facchini, “Algebra e matematica discreta”, Decibel–Zanichelli Al libro di testo si rimanda per l’effettivo svolgimento degli argomenti (e per la rettifica di eventuali errori contenuti in queste pagine). Matematica Discreta (elementi) – E-O – p. 2 www.matapp.unimib.it/$sim $marina/did/md Insiemi (parzialmente) ordinati Matematica Discreta (elementi) – E-O – p. 3 www.matapp.unimib.it/$sim $marina/did/md Relazioni d’ordine Dato un insieme A, una relazione su A è detta relazione di ordine o semplicemente ordinamento su A se è riflessiva antisimmetrica transitiva ovvero se a A a a a, b A ( a b b a ) a = b a, b, c A ( a b b c) ( a c) Matematica Discreta (elementi) – E-O – p. 4
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Matematica Discreta (elementi) – E-O

CdL Informatica

10 dicembre 2003

Marina Cazzola ([email protected])

Dipartimento di Matematica e Applicazioni

Università di Milano–Bicocca

Matematica Discreta (elementi) – E-O – p. 1

www.matapp.unimib.it/$sim $marina/did/mdis03/

Avvertenze

Queste fotocopie sono distribuite solo come indicazionedegli argomenti svolti a lezione e NON sostituiscono in

alcun modo il libro di testo:

A. Facchini, “Algebra e matematica discreta”,Decibel–Zanichelli

Al libro di testo si rimanda per l’effettivo svolgimento degliargomenti (e per la rettifica di eventuali errori contenuti in

queste pagine).

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Insiemi (parzialmente) ordinati

Matematica Discreta (elementi) – E-O – p. 3

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Relazioni d’ordine

Dato un insieme A, una relazione ≤ su A è dettarelazione di ordine o semplicemente ordinamento su Ase ≤ è

riflessiva

antisimmetrica

transitiva

ovvero se

∀a ∈ A a≤ a

∀a, b ∈ A(

a≤ b ∧ b≤ a)

→ a = b

∀a, b, c ∈ A (a≤ b ∧ b≤ c) → (a≤ c)

Matematica Discreta (elementi) – E-O – p. 4

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Insiemi ordinati

Definizione – Un insieme è detto (parzialmente)ordinato se in A è definita una relazione di ordine ≤.

Definizione – Una relazione d’ordine ≤ è dettaordinamento totale se

∀a, b ∈ A (a ≤ b) ∨ (b ≤ a)

Definizione – Un insieme A è detto totalmenteordinato se su A è definita una relazione d’ordine totale.

Esempio – Z con la relazione d’ordine ≤(cfr. 19 novembre 2003) è totalmente ordinato.

Matematica Discreta (elementi) – E-O – p. 5

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Restrizione di una relazione

Sia A un insieme su cui è definita una relazione R, e Bun sottoinsieme di A

Definizione – La restrizione RB di R a B è ilsottoinsieme di B× B dato da

RB = R∩(

B× B)

Osserviamo che

se R è riflessiva, allora RB è riflessiva

se R è simmetrica, allora RB è simmetrica

se R è antisimmetrica, allora RB è antisimmetrica

se R è transitiva, allora RB è transitivaMatematica Discreta (elementi) – E-O – p. 6

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Esempi

Consideriamo A = {2, 3, 4, 6, 12} ⊆ Z con la relazione≤A (cioè la restrizione di ≤ da Z a A)

Dal momento che ≤ è un ordinamento (totale) su Z, siha che ≤A è un ordinamento (totale) su AEssendo A un insieme finito, possiamo disegnare ildiagramma di ≤

2

3

4

6

12

Matematica Discreta (elementi) – E-O – p. 7

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Troppe frecce!

Se sappiamo di avere a che fare con una relazione diordine possiamo accordarci per omettere dal diagrammaalcune frecce

su ogni elemento è presente un cappio, conveniamoallora di ometterli

dal momento che vale la proprietà transitiva, perogni terna di elementi a, b e c di A, ogni volta che ci

sono due frecce consecutive a b c alloradeve esserci anche la freccia che congiunge

direttamente a con c a b c conveniamo

allora di omettere quest’ultima freccia.Matematica Discreta (elementi) – E-O – p. 8

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Esempi

Con questa nuova convenzione, possiamo ripulire ildiagramma

2

3

4

6

12

Infatti, sapendo che la relazione è un ordinamento, lequattro condizioni

2 ≤ 3 3 ≤ 4 4 ≤ 6 6 ≤ 12

permettono di ricavare le condizioni per qualsiasi coppiadi elementi di A.

Matematica Discreta (elementi) – E-O – p. 9

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Esercizi

Sia A = {2, 3, 4, 6, 12}.

Mostrare che la relazione d’ordine ≤ vista è unordinamento totale su A

Si consideri in A la relazione

aRb se e solo se a | b

mostrare che R è una relazione di ordine su A

disegnare il diagramma di R

Matematica Discreta (elementi) – E-O – p. 10

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Esempio

Si consideri in Z la relazione a | b (cioè a e b sono inrelazione se e soltanto se a divide b).In altre parole

a | b se e soltanto se ∃k ∈ Z b = a · k

| è riflessiva: ∀a ∈ Z (a | a)

| è transitiva: ∀a, b, c ∈ Z, se a | b e b | c allora si haa | c.Infatti si si hanno h, k ∈ Z tali che b = k · a ec = h · b, allora c = h · (k · a) = (h · k) · a

ma | non è antisimmetrica: 2 | −2 e −2 | 2, ma2 6= −2

Matematica Discreta (elementi) – E-O – p. 11

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Esempio

La relazione | non è una relazione di ordine in Z.È però possibile aggirare il problema in due modi

sia Z = {x ∈ Z : x ≥ 0}

la relazione | ristretta a Z è antisimmetrica

sia ∼ la relazione di equivalenza in Z definitaponendo

a ∼ b se e soltanto se (a | b) ∧ (b | a)

nell’insieme quoziente Z∼ è definibile la relazione

[a]∼ |∼ [b]∼ se e soltanto se a | b

|∼ è antisimmetrica su Z∼

Matematica Discreta (elementi) – E-O – p. 12

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Esempio

Quindi

(Z, |) è un insieme ordinato

(Z∼, |∼) è un insieme ordinato

Le due costruzioni sono del tutto analoghe, nel senso che

si ha una corrispondenza biunivoca φ : Z → Z∼

φ conserva la relazione nel senso che per ognia, b ∈ Z si ha

a | b se e soltanto se φ(a) |∼ φ(b)

Esercizio – Relativamente a ∼, mostrare che in Z si ha

(a | b) ∧ (b | a) se e soltanto se a = ±b

Matematica Discreta (elementi) – E-O – p. 13

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Esempio

Consideriamo A = {2, 3, 4, 6, 12} ⊆ Z ⊆ Z con larelazione |A (cioè la restrizione di | da Z a A)

Dal momento che | è un ordinamento su Z, si ha che |Aè un ordinamento su ADi nuovo, possiamo disegnare il diagramma di |A

2

3

4

6

12

Matematica Discreta (elementi) – E-O – p. 14

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Una ulteriore convenzione

Possiamo omettere la freccia, pur di stabilire a priori unverso al disegno

Stabiliamo che se a ≤ b, allora nel disegno a e b sonocollegati da un segmento, ma a sta al di sotto di b.

Per (A, |) si ha allora

2 3

4 6

12

Il diagramma contienetutte le informazioni che cipermettono di ricostruirela relazione su A

Matematica Discreta (elementi) – E-O – p. 15

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Esempi

Nell’insieme A abbiamo quindi definito le due relazionid’ordine

|

2 3

4 6

12 ≤

2

3

4

6

12

Le due relazioni hanno proprietàalgebriche differenti: ad esempio ≤ è unordinamento totale, mentre 4 e 6 nonsono confrontabili rispetto a |

Matematica Discreta (elementi) – E-O – p. 16

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Esercizio

Si consideri l’insieme X = {a, b, c, d, e} e i seguentidiagrammi di relazioni d’ordine su X. Si scrivanoespressamente le relazioni come sottoinsiemi di X× X.

R1

a c

d b

e R2

e

ca b

d

Matematica Discreta (elementi) – E-O – p. 17

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Elementi notevoli

Sia (A,≤) un insieme ordinato. Diremo che

a ∈ A è minimo di A se

∀x ∈ A a ≤ x

a ∈ A è massimo di A se

∀x ∈ A x ≤ a

a ∈ A è un elemento minimale di A se

∀x ∈ A(

x ≤ a → x = a)

a ∈ A è un elemento massimale di A se

∀x ∈ A(

a ≤ x → x = a)

Matematica Discreta (elementi) – E-O – p. 18

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Esempi

In A = {1, 2, 3, 4, 5} con la relazione d’ordine Rrappresentata dal diagramma in figura

R

1 2

3 4

5non c’è minimo

5 è massimo, infatti ∀x ∈ A x ≤ 5

1 e 2 sono elementi minimali

5 è un elemento massimale

Esercizi – Si provi che se un insieme parzialmenteordinato A ha un minimo m, allora m è l’unico minimodi A (ex. 10.2, p. 92).Si provi che il minimo di A è un elemento minimale di A(p. 91).

Matematica Discreta (elementi) – E-O – p. 19

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Elementi notevoli

Nel seguito indichiamo con B un sottoinsieme di A.Diremo che

a ∈ A è un minorante di B se

∀x ∈ B a ≤ x

a ∈ A è un maggiorante di B se

∀x ∈ B x ≤ a

a ∈ A è un estremo inferiore di B (inf(B)) se

a è il massimo dei minoranti di B

a ∈ A è un estremo superiore di B (sup(B)) se

a è il minimo dei maggioranti di BMatematica Discreta (elementi) – E-O – p. 20

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Esempi

In A = {1, 2, 3, 4, 5} con la relazione d’ordine Rrappresentata dal diagramma in figura

R

1 2

3 4

5Sia B = {1, 3, 4}

B ammette 1 come minimoB non ammette massimo3 e 4 sono elementi massimalil’unico maggiorante di B è 5

l’unico minorante di B è 1

il minimo dei maggioranti di B è 5, cioèsup(B) = 5

il massimo dei minoranti di B è 1, cioèinf(B) = 1

Matematica Discreta (elementi) – E-O – p. 21

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Esempi

In A = {1, 2, 3, 4, 5} con la relazione d’ordine Rrappresentata dal diagramma in figura

R

1 2

3 4

5Sia B = {1, 2}

B non ammette minimoB non ammette massimo1 e 2 sono elementi siamassimali che minimali in B

B non ha minorantii maggioranti di B sono 4 e 5

il minimo dei maggioranti di B è 4, cioèsup(B) = 4

B non ammette estremo inferioreMatematica Discreta (elementi) – E-O – p. 22

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Esempi

In A = {1, 2, 3, 4, 5} con la relazione d’ordine Rrappresentata dal diagramma in figura

R

1 2

3 4

5Sia B = {3, 4}

B non ammette minimoB non ammette massimo3 e 4 sono elementi siamassimali che minimali in B

1 e 2 sono minoranti per B5 è l’unico maggiorante di Bil minimo dei maggioranti di B è 5

B non ammette estremo inferiore, in quantol’insieme {1, 2} non ammette massimo

Matematica Discreta (elementi) – E-O – p. 23

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Esercizi

Dato un insieme ordinato A, analogamente a quantovisto per minimi e elementi minimali, si provi che

se A ha un massimo M, allora M è l’unico massimodi A.

Il massimo di A è un elemento massimale di A.

Relativamente a estremo superiore ed estremo inferiore,si provi che

Se un sottoinsieme B di A ha un estremo superiorein A, allora tale estremo superiore è unico (ex. 10.3,p. 93).

Se un sottoinsieme B di A ha un estremo inferiore inA, allora tale estremo inferiore è unico.

Matematica Discreta (elementi) – E-O – p. 24

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Reticoli

Definizione – Un insieme parzialmente ordinato (L,≤)è detto reticolo se ogni coppia di elementi ammetteestremo superiore ed estremo inferiore.

Riscriviamo la definizione di estremo superiore diB = {x, y}

sup(B) è maggiorante di B, ovvero

x ≤ sup(B) ∧ y ≤ sup(B)

sup(B) è il minimo di tali maggioranti di B, ovvero

∀z(

(

x ≤ z ∧ y ≤ z)

→(

sup(B) ≤ z)

)

Matematica Discreta (elementi) – E-O – p. 25

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Notazione

Dati x, y ∈ L, utilizziamo i simboli

x ∨ y = sup({x, y})

x ∧ y = inf({x, y})

Possiamo allora scrivere che (L,≤) è un reticolo se esolo se per ogni x, y in L esistono due elementi x ∨ y ex ∧ y tali che

x ≤ (x ∨ y) e y ≤ (x ∨ y)

∀z(

(

x ≤ z e y ≤ z)

→(

(x ∨ y) ≤ z)

)

(x ∧ y) ≤ x e (x ∧ y) ≤ y

∀z(

(

z ≤ x e z ≤ y)

→(

z ≤ (x ∧ y))

)

Matematica Discreta (elementi) – E-O – p. 26

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Esempi

Consideriamo l’insieme A = {1, 2, 3, 4, 5} e le duerelazioni

R1

1 2

3 4

5 R2

5

4

3

2

1

(A,R1) non è un reticolo,(A,R2) è un reticolo.

Matematica Discreta (elementi) – E-O – p. 27

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Esempi

Consideriamo l’insieme A = {1, 2, 3, 4, 5, 6} e le duerelazioni

R3

6

5 4

3 2

1 R4

6

5 4

3 2

1

(A,R3) è un reticolo, (A,R4) non è un reticolo.Matematica Discreta (elementi) – E-O – p. 28

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Esempi

Sia A un insieme. In X = P(A) consideriamo larelazione di ordine ⊆.

(X,⊆) è un reticolo

infatti, dati x, y ∈ X, ovvero dati due sottoinsiemi diA, si ha

inf({x, y}) = x ∧ y = x ∩ y

sup({x, y}) = x ∨ y = x ∪ y

Esercizio – Sia A = {a, b, c} e sia X = P(A).Costruire il diagramma del reticolo (X,⊆).

Matematica Discreta (elementi) – E-O – p. 29

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MCD e mcm

Si consideri l’insieme ordinato (Z∼, |∼) (o se sipreferisce (Z, |)).

Definiamo

MCD (a, b) = inf({a, b}) = a ∧ b

mcm (a, b) = sup({a, b}) = a ∨ b

Cioè d è il Massimo Comun Divisore di a e b se

d | a e d | b

qualora c | a e c | b, allora c | d

L’algoritmo delle divisioni successive permette dicalcolare un tale d, e di conseguenza di mostrare che(Z∼, |∼) è un reticolo. Matematica Discreta (elementi) – E-O – p. 30

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MCD e mcm

Attenzione però, (Z∼, |∼) è un insieme quoziente!

Scriviamo perciò

MCD ([a]∼, [b]∼) = inf([a]∼, [b]∼) = [a]∼ ∧ [b]∼

mcm ([a]∼, [b]∼) = sup([a]∼, [b]∼) = [a]∼ ∨ [b]∼

e [d]∼ è il Massimo Comun Divisore di [a]∼ e [b]∼ se

[d]∼ |∼ [a]∼ e [d]∼ |∼ [b]∼

qualora [c]∼ |∼ [a]∼ e [c]∼ |∼ [b]∼, allora[c]∼ |∼ [d]∼

Essendo [d]∼ = {d,−d}, il Massimo Comun Divisorenon è univocamente determinato, ma è determinato ameno del segno.

Matematica Discreta (elementi) – E-O – p. 31

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Reticoli

Se (L,≤) è un reticolo, allora ∨ e ∧ sono operazioni in L.

In altre parole (L,∨,∧) è una struttura algebrica.

Quali sono le proprietà di ∨ e ∧?

(L,∨,∧) è una struttura “nota”?

E (L,∧,∨)?

Matematica Discreta (elementi) – E-O – p. 32

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Proprietà di ∨ e ∧

Sia (L,≤) un reticolo, per ogni x, y, z ∈ L si puòdimostrare che

x ∨ y = y ∨ x x ∧ y = y ∧ x

x ∨ (y ∨ z) = (x ∨ y) ∨ z x ∧ (y ∧ z) = (x ∧ y) ∧ z

x ∨ (x ∧ y) = x x ∧ (x ∨ y) = x

Osserviamo che (L,∨) e (L,∧) sono due semigruppicommutativi.

Esercizio – In generale (L,∨) e (L,∧) non sonomonoidi e/o gruppi. Negli esempi di reticoli visti, stabilirese si tratta di monoidi e/o gruppi.

Matematica Discreta (elementi) – E-O – p. 33

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Definizione alternativa di Reticolo

Lo studio delle proprietà di ∨ e ∧ suggerisce unadefinizione alternativa di reticolo.

Definizione – Un reticolo è una struttura algebrica(L,∨,∧) con due operazioni tali che per ogni x, y, z ∈ Lsi ha

x ∨ y = y ∨ x x ∧ y = y ∧ x

x ∨ (y ∨ z) = (x ∨ y) ∨ z x ∧ (y ∧ z) = (x ∧ y) ∧ z

x ∨ (x ∧ y) = x x ∧ (x ∨ y) = x

Osserviamo che in questa definizione di reticolo le dueoperazioni ∨ e ∧ svolgono ruoli simmetrici. Questo hauna importante conseguenza.

Matematica Discreta (elementi) – E-O – p. 34

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Principio di dualità per i reticoli

Proposizione – Se P è l’enunciato di un teorema diteoria dei reticoli in cui intervengono solo le operazioni ∨e ∧, e se P è l’enunciato che si ottiene da P scambiandoi simboli ∨ e ∧, allora anche P è l’enunciato di unteorema di teoria dei reticoli.

ovvero

Proposizione – Se P è una proprietà (che coinvolgesolo i simboli ∨ e ∧) vera per ogni reticolo, allora ancheP , ottenuta da P scambiando i simboli ∨ e ∧, è vera perogni reticolo.

Definizione – P è detto enunciato duale di P .Matematica Discreta (elementi) – E-O – p. 35

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Esempi

La seguente proposizione è vera per ogni reticolo

∀a (a ∨ a = a)

dal momento che x ∧ (x ∨ y) = x, ponendox = y = a, si ha a ∧ (a ∨ a) = a

ma allora a ∨ a = a ∨(

a ∧ (a ∨ a))

dal momento che x ∨ (x ∧ y) = x, ponendo

x = a e y = a ∨ a, si ha a ∨(

a ∧ (a ∨ a))

= a

per il principio di dualità dei reticoli è vera anche la

∀a (a ∧ a = a)Matematica Discreta (elementi) – E-O – p. 36

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Esempi

Attenzione però, il principio di dualità per i reticoli si puòapplicare solo a proposizioni che valgono per ognireticolo.

Ad esempio nel reticolorappresentato dal diagramma

a

b

cd

e

b ∧ (c ∨ d) = (b ∧ c) ∨ (b ∧ d) è falsa

b ∨ (c ∧ d) = (b ∨ c) ∧ (b ∨ d) è vera

Matematica Discreta (elementi) – E-O – p. 37

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Proprietà dei reticoli

Sia (L,∨,∧) un reticolo

∀a, b ∈ L (a ∧ b = a) ↔ (a ∨ b = b)

supponiamo che a ∧ b = a, alloraa ∨ b = (a ∧ b) ∨ b = b ∨ (a ∧ b) = b

avendo mostrato che per ogni a e b si ha(a ∧ b = a) → (a ∨ b = b) per dualità per ogni ae b si ha (a ∨ b = a) → (a ∧ b = b), ma questoè esattamente quello che dobbiamo mostrare(applicando la proprietà commutativa escambiando i ruoli di a e b).

Esercizio – Confrontare questa dimostrazione con ladimostrazione riportata da Facchini a p. 96.

Matematica Discreta (elementi) – E-O – p. 38

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Definizione alternativa di reticolo

Sia (L,∨,∧) un reticolo (inteso come struttura algebricacon due operazioni, . . . ).

Allora in L è definibile una relazione d’ordine, ponendo

x ≤ y se e soltanto se x ∧ y = x

per quanto visto la definizione è equivalente alla

x ≤ y se e soltanto se x ∨ y = y

Esercizio – Mostrare che ≤ è una relazione di ordine.

Mostrare inoltre che, rispetto a questa relazione d’ordine,ogni coppia di elementi ammette estremo superiore edestremo inferiore, e che sup e inf coincidonoesattamente con ∨ e ∧. Matematica Discreta (elementi) – E-O – p. 39

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Proprietà dei reticoli

Sia (L,∨,∧) un reticolo. Le due seguenti proposizionisono equivalenti

∀a, b, c ∈ L a ∧ (b ∨ c) = (a ∧ b) ∨ (a ∧ c)

∀a, b, c ∈ L a ∨ (b ∧ c) = (a ∨ b) ∧ (a ∨ c)

Ma non valgono necessariamente in ogni reticolo, adesempio

a

b

cd

e e

ca b

db ∧ (c ∨ d) 6= (b ∧ c) ∨ (b ∧ d)

a ∧ (b ∨ c) 6= (a ∧ b) ∨ (a ∧ c)

Matematica Discreta (elementi) – E-O – p. 40

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Proprietà dei reticoli

Sia (L,∨,∧) un reticolo.

Definizione – Un reticolo (L,∨,∧) è detto distributivose valgono le proprietà distributive

∀a, b, c ∈ L a ∧ (b ∨ c) = (a ∧ b) ∨ (a ∧ c)

∀a, b, c ∈ L a ∨ (b ∧ c) = (a ∨ b) ∧ (a ∨ c)

Si ha una completa caratterizzazione dei reticolidistributivi

Proposizione – Un reticolo è distributivo se e soltantose non ha sottoreticoli isomorfi ai due esempi visti nellucido precedente.

Matematica Discreta (elementi) – E-O – p. 41

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Sottoreticolo?

Data una struttura algebrica (A, ∗,⊕, . . . ), in generaleuna sottostruttura è un sottoinsieme di A che è a suavolta una struttura algebrica (rispetto alle stesseoperazioni ∗,⊕, . . . ).

Più precisamente, dato un reticolo (L,∨,∧)

Definizione – Un sottoreticolo S di L è un sottoinsiemedi L che è a sua volta un reticolo rispetto alla restrizionedi ∨ e ∧ a S.

Dato un gruppo (G, ·)

Definizione – Un sottogruppo H di G è un sottoinsiemedi G che è a sua volta un gruppo rispetto alla restrizionedi · a H. Matematica Discreta (elementi) – E-O – p. 42

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Esempi

Si consideri il reticolo

a

bc

d

e

fil sottoinsieme {b, c, d}non è un sottoreticolo

il sottoinsieme {c, d, e, f} è un sottoreticolo

il sottoinsieme {b, c, d, e, f} non è un sottoreticolo

il sottoinsieme {a, b, c, d, e} è un sottoreticolo

Matematica Discreta (elementi) – E-O – p. 43

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Isomorfo?

Quando due strutture algebriche sono “uguali”?Quando due strutture hanno le stesse

proprietà algebriche?Per rispondere occorre introdurre i concetti diomomorfismo e isomorfismo di strutture.

Date due strutture dello stesso tipo, in generale unomomorfismo è una applicazione che conserva leoperazioni. In particolare

Definizione – Dati due gruppi (G, ·) e (H, ∗), unomomorfismo di gruppi è una applicazione f : G → Htale che per ogni g1, g2 ∈ G

f (g1 · g2) = f (g1) ∗ f (g2)Matematica Discreta (elementi) – E-O – p. 44

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Isomorfo?

Definizione – Dati due anelli (A,+, ·) e (B,⊕,⊙), unomomorfismo di anelli è una applicazione f : A → Btale che per ogni a1, a2 ∈ A

f (a1 + a2) = f (a1)⊕ f (a2)

f (a1 · a2) = f (a1) ⊙ f (a2)

Definizione – Dati due reticoli (R,∨,∧) e (Q,g,f), unomomorfismo di reticoli è una applicazione f : R → Qtale che per ogni r1, r2 ∈ R

f (r1 ∨ r2) = f (r1) g f (r2)

f (r1 ∧ r2) = f (r1) f f (r2)Matematica Discreta (elementi) – E-O – p. 45

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Isomorfo?

Un isomorfismo è un omomorfismo biunivoco.

Le proprietà algebriche di una struttura sono le proprietàinvarianti per isomorfismo.

Diremo che (R,∨,∧) e (Q,g,f) sono isomorfi seesiste un isomorfismo da R a Q.

Se R ha una certa proprietà (ad esempio R è distributivo)e se R e Q sono isomorfi, allora anche Q ha quellastessa proprietà (ad esempio Q è distributivo).

Due reticoli (“disegnabili”) sono isomorfi se e solo sesono rappresentabili dallo stesso diagramma.

Matematica Discreta (elementi) – E-O – p. 46

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Esercizio

Stabilire se il reticolo in figura è distributivo

e

ca b d

f

non è distributivo perché{a, b, c, e, f } è un sottoreticolonon distributivo

si può anche verificare direttamenteche a ∧ (b ∨ c) 6= (a ∧ b) ∨ (a ∧ c)

Matematica Discreta (elementi) – E-O – p. 47

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Esempi

Stabilire se il reticolo in figura è distributivo(tema esame 25 febbraio 2002)

g

fe

d

b c

a

{d, e, f , g} è un sottoreticolo di R(distributivo)

{a, b, c, d} è un sottoreticolo di R(distributivo)

{a, d, e, f , g} è un sottoreticolo di R(distributivo)

{a, c, d, e, f , g} è un sottoreticolo di R (distributivo)

{a, b, c, e, f , g} non è un sottoreticolo di R

. . .Matematica Discreta (elementi) – E-O – p. 48

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Proprietà dei reticoli

Definizione – Se esiste l’elemento neutro rispetto a ∨,lo chiamiamo zero di L e lo indichiamo con il simbolo 0.Analogamente, se esiste l’elemento neutro rispetto a ∧,lo chiamiamo uno di L e lo indichiamo con il simbolo 1.

Osserviamo che, se esiste, lo zero di (L,∨,∧) è ilminimo di LInfatti per definizione lo zero è l’elemento neutro di ∨,cioè

∀x ∈ L x ∨ 0 = x

Max ∨ 0 = x se e solo se 0 ≤ x

Analogamente l’uno di (L,∨,∧) è il massimo di LMatematica Discreta (elementi) – E-O – p. 49

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Proprietà dei reticoli

Definizione – Un reticolo (L,∨,∧) è detto limitato seesistono 0 e 1

In altre parole, L è limitato se ammette massimo eminimo.

Sia (L,∨,∧, 0, 1) un reticolo limitato

Definizione – Dato a ∈ L, l’elemento b è dettocomplemento di a se

a ∨ b = 1

a ∧ b = 0

Matematica Discreta (elementi) – E-O – p. 50

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Esempi

L1

6

5 4

3 2

1 L2

5

4

3

2

1

In L1, 4 ha come complemento 3

In L2 gli unici elementi che hannocomplementi sono 1 e 5

Matematica Discreta (elementi) – E-O – p. 51

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Proprietà dei reticoli

Definizione – Un reticolo limitato (L,∨,∧, 0, 1) è dettocomplementato se ogni elemento ammettecomplemento.

Si ha il seguente

Teorema – Se un reticolo (L,∨,∧, 0, 1) è limitato edistributivo, allora ogni elemento ammette al più uncomplemento.

Definizione – Un reticolo di Boole è un reticololimitato, distributivo e complementato.

Matematica Discreta (elementi) – E-O – p. 52

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Esempi di reticoli di Boole

Sia A un insieme e sia X = P(A). Allora (X,∪,∩)è un reticolo di Boole.

L’insieme delle proposizioni con le operazioni ∨ e ∧è un reticolo di Boole.

Matematica Discreta (elementi) – E-O – p. 53


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