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Solenne Pontificale Apertura della Porta Santa · le veste liturgiche di colore viola. ... santa,...

Date post: 15-Feb-2019
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1 CELEBRARE LA MISERICORDIA Solenne Pontificale Apertura della Porta Santa 13 dicembre ore 18
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CELEBRARE LA MISERICORDIA

Solenne Pontificale

Apertura della Porta Santa

13 dicembre ore 18

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1. La statio nella chiesa di San Giorgio

Nella terza domenica di Avvento, all’ora stabilita, il Vescovo, il presbiterio, i diaconi, i religiosi e i fedeli si radunano nella Chiesa di San Giorgio per celebrare i riti iniziali e poi si snoderà la processione per dirigersi verso la cattedrale. Il Vescovo, i sacerdoti concelebranti e i diaconi, indossate le veste liturgiche di colore viola. Il Vescovo può indossare il piviale, che deporrà dopo la processione.

Canto adatto

INIZIO E SALUTO

Vescovo

Nel nome del Padre e del Figlio e

e dello Spirito Santo. R. Amen.

Vescovo

La misericordia del Padre la pace del Signore nostro Gesù Cristo,

la comunione dello Spirito Santo sia con tutti voi. R. E con il tuo spirito.

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Vescovo

Gloria a te, Signore, che perdoni le colpe

e guarisci tutte le infermità. R. Eterna è la tua misericordia.

Vescovo

Gloria a te, Signore, misericordioso e pietoso,

lento all’ira e grande nell’amore. R. Eterna è la tua misericordia.

Vescovo

Gloria a te, Signore, tenero Padre verso i tuoi figli. R. Eterna è la tua misericordia.

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Vescovo

Fratelli e sorelle carissimi,

con lo sguardo fisso su Gesù e sul suo volto misericordioso,

il Santo Padre, nella solennità dell’Immacolata Vergine Maria, la tutta

santa, ha aperto il Giubileo straordinario che dischiude per tutti noi e per

l’umanità intera

la porta della misericordia di Dio.

In comunione con la Chiesa universale, questa celebrazione inaugura

solennemente l’Anno Santo per la nostra Chiesa

diocesana, preludio per una profonda esperienza di grazia e di riconciliazione.

Ascolteremo con gioia

il Vangelo della misericordia, ce Cristo Signore, agnello di Dio che toglie il peccato del mondo,

sempre fa risuonare in mezzo agli

uomini

invitandoci a gioire per il suo amore annunciato instancabilmente ad ogni creatura.

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Vescovo

Preghiamo

O Dio, autore della vera libertà che vuoi raccogliere tutti gli uomini

in un popolo solo libero da ogni schiavitù,

e doni a noi tuoi figli un tempo di misericordia e di perdono,

fa’ che la tua Chiesa,

crescendo nella libertà e nella pace,

splenda a tutti come sacramento di salvezza,

e riveli e attui nel mondo il mistero del tuo

amore. Per Cristo nostro Signore. R. Amen. Segue la proclamazione del Vangelo da parte del diacono. Alleluia, alleluia, alleluia. Dal Vangelo secondo Luca

(15, 1-7) Vi sarà gioia in cielo per un solo peccatore che si converte.

In quel tempo, i avvicinavano a Gesù tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. I farisei e gli scribi

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mormoravano: «Costui accoglie i peccatori e mangia con loro». Ed egli disse loro questa parabola: «Chi di voi, se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va dietro a quella perduta, finché non la ritrova? Quando l’ha trovata, pieno di gioia se la carica sulle spalle, va a casa, chiama gli amici e i vicini, e dice loro: “Rallegratevi con me, perché ho trovato

la mia pecora che era perduta”. Io vi dico: così vi sarà gioia in cielo per un solo peccatore che si converte, che per novantanove giusti i quali non hanno bisogno di conversione ».

Parola del Signore. R. Lode a te o Cristo. Alleluia, alleluia, alleluia. Dopo il Vangelo si può sostare brevemente in silenzio, quindi un lettore legge l’inizio della Bolla di indizione del Giubileo straordinario.

DALLA BOLLA DI INDIZIONE DEL GIUBILEO STRAORDINARIO DELLA MISERICORDIA

Misericordiae Vultus FRANCESCO

VESCOVO DI ROMA SERVO DEI SERVI DI DIO

1. Gesù Cristo è il volto della misericordia del Padre. Il mistero della fede cristiana sembra trovare in questa parola la sua sintesi. Essa è divenuta viva, visibile e ha raggiunto il suo culmine in Gesù di Nazareth. Il Padre, « ricco di misericordia » (Ef 2,4), dopo aver rivelato il suo

nome a Mosè come « Dio misericordioso e pietoso, lento

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all’ira e ricco di amore e di fedeltà » (Es 34,6), non ha cessato di far conoscere in vari modi e in tanti momenti della storia la sua natura divina. Nella « pienezza del tempo » (Gal 4,4), quando tutto era disposto secondo il suo piano di salvezza, Egli mandò suo Figlio nato dalla Vergine Maria per rivelare a noi in modo definitivo il suo amore. Chi vede Lui vede il Padre (cfr Gv 14,9). Gesù di

Nazareth con la sua parola, con i suoi gesti e con tutta la sua persona rivela la misericordia di Dio. 2. Abbiamo sempre bisogno di contemplare il mistero della misericordia. È fonte di gioia, di serenità e di pace. È condizione della nostra salvezza. Misericordia: è la parola che rivela il mistero della SS. Trinità. Misericordia: è l’atto ultimo e supremo con il quale Dio ci viene incontro. Misericordia: è la legge fondamentale che abita nel cuore di ogni persona quando guarda con occhi sinceri il fratello che incontra nel cammino della vita. Misericordia: è la via che unisce Dio e l’uomo, perché apre il cuore alla speranza di essere amati per sempre nonostante il limite del nostro peccato.

3. Ci sono momenti nei quali in modo ancora più forte siamo chiamati a tenere fisso lo sguardo sulla misericordia per diventare noi stessi segno efficace dell’agire del Padre. È per questo che ho indetto un Giubileo Straordinario della Misericordia come tempo favorevole per la Chiesa, perché renda più forte ed efficace la testimonianza dei credenti. 2. Il cammino processionale Al termine della lettura, per dare l’avvio alla processione, il diacono dice:

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Diacono: Fratelli e sorelle, avviamoci nel nome di Cristo: Egli è la via che ci conduce nell’anno di grazia e di misericordia.

Il Vescovo mette l’incenso nel turibolo. Ha quindi inizio la processione verso la cattedrale, nella quale si celebrerà la Messa. Procede il turiferario con il turibolo fumigante, segue un diacono che porta la croce astile ornata a festa, ai suoi lati, i ministranti con le candele accese; poi il diacono che porta il Libro dei Vangeli, quindi il Vescovo e, dietro di lui, i sacerdoti, gli altri ministri e i fedeli. Durante la processione, il popolo canta le litanie dei santi. 3. L’apertura della Porta della Misericordia e l’ingresso in cattedrale Giunti alla porta adorna in festa della cattedrale, la processione si ferma. Il Vescovo acclama:

Vescovo Aprite le porte della giustizia,

entreremo a rendere grazie al Signore.

(Salmo 118) Mentre la porta viene aperta, il Vescovo continua:

Vescovo

E’ questa la porta del Signore: per essa entriamo per ottenere

misericordia e perdono.

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Il diacono consegna al Vescovo il Libro dei Vangeli. Il Vescovo stando sulla soglia lo tiene elevato, mentre si canta l’antifona qui indicata, o un’altra adatta: Durante l’ostensione del Libro dei Vangeli il diacono che porta la croce processionale si pone con la croce stessa accanto al Vescovo. Antifona Schola canta: Io sono la porta, dice il Signore, chi passa per me, sarà salvo; entrerà e uscirà e troverà pascolo. Canto: Jubilate Deo Terminato il canto dell’antifona, la processione riprende il suo cammino verso l’altare. Precedono il turibolo, la croce e i candelieri; seguono il Vescovo con il Libro dei Vangeli, i sacerdoti, gli altri ministri e i fedeli. Nel frattempo si canta il canto d’ingresso. Il Vescovo, giunto all’altare, vi depone il Libro dei Vangeli. Quindi il Vescovo depone il piviale e indossa la casula. Bacia l’altare, lo incensa e si reca alla cattedra. 4. La memoria del battesimo Viene portato davanti al Vescovo un recipiente con l’acqua. Il Vescovo invita alla preghiera con queste parole:

Vescovo

Fratelli e sorelle carissimi,

supplichiamo il Signore perché benedica quest’acqua

con la quale saremo aspersi in memoria del nostro Battesimo.

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Essa è invocazione di misericordia e

salvezza

In virtù della risurrezione di Gesù Cristo. Tutti pregano per qualche momento in silenzio.

Vescovo

Dio onnipotente,

origine e fonte della vita,

benedici quest’acqua e fa’ che noi tuoi fedeli, aspersi da questa fonte di purificazione,

otteniamo il perdono dei nostri peccati,

la difesa dalle insidie del maligno e il dono della tua protezione.

Nella tua misericordia donaci, o Signore,

una sorgente di acqua viva

che zampilli per la vita eterna, perché liberi da ogni pericolo

possiamo venire a te con cuore puro.

Per Cristo nostro Signore. R. Amen. Il Vescovo prende l’aspersorio e asperge se stesso, i concelebranti, i ministri e il popolo, attraversando la navata della cattedrale. Intanto si esegue un brano musicale o un canto adatto.

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Tornato alla cattedra, il Vescovo dice:

Vescovo Dio onnipotente ci purifichi dai peccati,

e per questa celebrazione dell’Eucaristia ci renda degni di partecipare

alla mensa del suo Regno

nei secoli dei secoli. R. Amen. 4. La celebrazione dell’Eucaristia Quindi il Vescovo canta:

COLLETTA

Vescovo Preghiamo Guarda, o Padre, il tuo popolo

che attende con fede il Natale del

Signore, e fa' che giunga a celebrare con rinnovata esultanza

il grande mistero della salvezza.

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Per il nostro Signore Gesù Cristo

Tuo Figlio, che è Dio,

e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,

per tutti i secoli dei secoli.

R. Amen.

LITURGIA DELLA PAROLA PRIMA LETTURA Sof 3,14-18a

Il Signore esulterà per te con grida di gioia.

Dal libro del profeta Sofonìa Rallegrati, figlia di Sion, grida di gioia, Israele, esulta e acclama con tutto il cuore, figlia di Gerusalemme!

Il Signore ha revocato la tua condanna, ha disperso il tuo nemico. Re d'Israele è il Signore in mezzo a te, tu non temerai più alcuna sventura. In quel giorno si dirà a Gerusalemme: «Non temere, Sion, non lasciarti cadere le braccia! Il Signore, tuo Dio, in mezzo a te è un salvatore potente. Gioirà per te, ti rinnoverà con il suo amore, esulterà per te con grida di gioia». Parola di Dio. R. Rendiamo grazie a Dio.

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SALMO RESPONSORIALE Is 12,2-6

Canta ed esulta, perché grande in mezzo a te è il Santo d'Israele.

Ecco, Dio è la mia salvezza;

io avrò fiducia, non avrò timore, perché mia forza e mio canto è il Signore;

egli è stato la mia salvezza.

Canta ed esulta, perché grande in mezzo a te è il Santo d'Israele.

Attingerete acqua con gioia

alle sorgenti della salvezza. Rendete grazie al Signore e invocate il suo nome,

proclamate fra i popoli le sue opere, fate ricordare che il suo nome è sublime.

Canta ed esulta, perché grande

in mezzo a te è il Santo d'Israele.

Cantate inni al Signore, perché ha fatto cose eccelse, le conosca tutta la terra.

Canta ed esulta, tu che abiti in Sion, perché grande in mezzo a te è il Santo d'Israele.

Canta ed esulta, perché grande in mezzo a te è il Santo d'Israele.

SECONDA LETTURA

Fil 4,4-7

Il Signore è vicino!

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippesi

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Fratelli, siate sempre lieti nel Signore, ve lo ripeto: siate lieti. La vostra amabilità sia nota a tutti. Il Signore è vicino! Non angustiatevi per nulla, ma in ogni circostanza fate presenti a Dio le vostre richieste con preghiere, suppliche e ringraziamenti. E la pace di Dio, che supera ogni intelligenza, custodirà i

vostri cuori e le vostre menti in Cristo Gesù. Parola di Dio. R. Rendiamo grazie a Dio.

CANTO AL VANGELO Is 61,1 Alleluia, alleluia.

Lo Spirito del Signore è sopra di me, mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annunzio. Alleluia.

VANGELO Lc 3,10-18

E noi che cosa dobbiamo fare?

Dal vangelo secondo Luca

In quel tempo, le folle interrogavano Giovanni, dicendo: «Che cosa dobbiamo fare?». Rispondeva loro: «Chi ha due tuniche, ne dia a chi non ne ha, e chi ha da mangiare, faccia altrettanto».

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Vennero anche dei pubblicani a farsi battezzare e gli chiesero: «Maestro, che cosa dobbiamo fare?». Ed egli disse loro: «Non esigete nulla di più di quanto vi è stato fissato». Lo interrogavano anche alcuni soldati: «E noi, che cosa dobbiamo fare?». Rispose loro: «Non maltrattate e non estorcete niente a nessuno; accontentatevi delle vostre

paghe». Poiché il popolo era in attesa e tutti, riguardo a Giovanni, si domandavano in cuor loro se non fosse lui il Cristo, Giovanni rispose a tutti dicendo: «Io vi battezzo con acqua; ma viene colui che è più forte di me, a cui non sono degno di slegare i lacci dei sandali. Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco. Tiene in mano la pala per pulire la sua aia e per raccogliere il frumento nel suo granaio; ma brucerà la paglia con un fuoco inestinguibile». Con molte altre esortazioni Giovanni evangelizzava il popolo. Parola del Signore. R. Lode a te o Cristo. Si ripete l’Alleluia. Il Vescovo bacia l’evangeliario e benedice l’assemblea.

Vescovo Omelia PROFESSIONE DI FEDE

Vescovo Credo in un solo Dio…

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PREGHIERA UNIVERSALE

Vescovo

Dopo aver ascoltato la Parola del Signore invochiamo Dio, datore di ogni bene, perché ci aiuti ad accogliere il santo Giubileo della misericordia

nella fede della venuta del Salvatore.

Preghiamo nel canto: Cantore

Noi ti preghiamo,

Assemblea Ascoltaci o Signore.

- Perché la Chiesa, peccatrice ma continuamente purificata dal sacrificio pasquale di Cristo sia discepola della misericordia del Padre e sia per il mondo l’immagine gioiosa della nuova Gerusalemme, dove Dio sarà tutto in tutti. - Perché l’esempio del dono della vita offertoci dal martire san Donnino, susciti in noi, nella nostra città e nella nostra diocesi in quest’anno giubilare il desiderio di vivere nella misericordia e nella santità di vita.

- Perché il sacramento della Penitenza diventi esperienza viva del perdono di Dio, forza per purificare ogni giorno il nostro cuore e sostegno per essere misericordiosi verso i fratelli come il Padre celeste.

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- Perché gli uomini comprendano il valore della chiamata alla misericordia, e siano attenti nel corrispondere al grido dei sofferenti, dei poveri, dei bisognosi come segno di generosa donazione di sé a Dio e ai fratelli. - Perché i nostri cari defunti vivano nella pace, condividano la beatitudine eterna nella dimora del cielo e

fraternamente intercedano per noi.

Vescovo O Dio, che sei il liberatore dei poveri,

vieni incontro alle speranze di quanti ti cercano con cuore sincero,

e dona a tutti i tuoi figli di esultare nello Spirito per la venuta

del Salvatore. Per Cristo nostro Signore.

R. Amen.

PROCESSIONE OFFERTORIALE

I doni: calice, patena, vino, acqua, fiori saranno portati all’altare.

Canto: Misericordes, sicut Pater

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Vescovo

Pregate, fratelli e sorelle,

perché questa nostra famiglia, radunata nel nome di Cristo,

possa offrire il sacrificio gradito a Dio Padre onnipotente. Il popolo risponde:

Il Signore riceva dalle tue mani questo sacrificio A lode e gloria del suo nome,

per il bene nostro e di tutta la sua santa Chiesa.

SULLE OFFERTE

Vescovo Sempre si rinnovi,

Signore, l'offerta di questo sacrificio, che attua il santo mistero da te istituito,

e con la sua divina potenza renda efficace

in noi l'opera della salvezza.

Per Cristo nostro Signore. R. Amen.

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PREFAZIO DELL’AVVENTO I La duplice venuta del Cristo

Vescovo Il Signore sia con voi.

R. E con il tuo spirito.

Vescovo In alto i nostri cuori. R. Sono rivolti al Signore.

Vescovo Rendiamo grazie al Signore, nostro Dio.

R. E’ cosa buona e giusta.

Vescovo È veramente cosa buona e giusta,

nostro dovere e fonte di salvezza,

rendere grazie sempre e in ogni luogo a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno,

per Cristo nostro Signore.

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Al suo primo avvento nell’umiltà della

nostra natura umana

egli portò a compimento la promessa antica,

e ci aprì la via dell’eterna salvezza. Verrà di nuovo nello splendore della

gloria, e ci chiamerà a possedere il regno

promesso

che ora osiamo sperare vigilanti

nell’attesa. E noi, uniti agli Angeli e alla

moltitudine dei Cori celesti, cantiamo con gioia l’inno della tua lode: Canto: Santo, santo, santo…. DIACONO: Nel nome del Signore, scambiatevi un segno di pace. Canto: Agnello di Dio Canto: Ave verum, Hai dato un cibo, Signore, sei tu il pane

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DOPO LA COMUNIONE

Vescovo Preghiamo.

O Dio, nostro Padre, la forza di questo sacramento

ci liberi dal peccato

e ci prepari alle feste ormai vicine. Per Cristo nostro Signore.

R. Amen.

RITI DI CONCLUSIONE Prima della benedizione solenne, ora viene comunicato ai fedeli che la Chiesa Eucaristica San Pietro Apostolo nella quale il Vescovo ha stabilito che si apra una uguale Porta della Misericordia per poter accogliere, lungo la durata dell’intero Giubileo straordinario, il dono dell’indulgenza. Quindi, il Vescovo dice:

Vescovo Il nostro pensiero ora si svolge

alla Madre della Misericordia.

La dolcezza del suo sguardo

ci accompagni in questo Anno Santo, perché tutti possiamo riscoprire la gioia della tenerezza di Dio.

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L’assemblea invoca Maria, Madre di misericordia, con il canto dell’antifona. Canto: Salve Regina

BENEDIZIONE SOLENNE

Vescovo

Il Signore sia con voi.

R. E con il tuo spirito. DIACONO:

Inchinatevi per la benedizione

Vescovo Nel cammino di questa vita,

Iddio vi renda saldi nella fede, gioiosi nella speranza,

operosi nella carità. R. Amen.

Vescovo

Voi che vi rallegrate per la venuta del nostro Redentore, possiate godere della gioia eterna,

quando egli verrà nella gloria. R. Amen.

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Vescovo

E la benedizione di Dio onnipotente,

Padre e Figlio e Spirito Santo discenda su di voi, e con voi rimanga

sempre. R. Amen. DIACONO: Siate misericordiosi

come il Padre vostro è misericordioso. Andate in pace. R. Rendiamo grazie a Dio. Canto: Psallite Deo.


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