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STADIO Milano 01/10/2011

Date post: 31-Mar-2016
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Magazine, Metro, Curiosita, Sport
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Claudio Ranieri promosso dalla squadra (AP Photo/Riccardo De Luca, Files) MASSIMO MORATTI SPERA NELLA RIPRESA AURELIO DE LAURENTIIS ASPETTA CONFERME DIEGO MILITO IL PREFERITO DI SUAREZ EZECHIEL LAVEZZI LA BELVA PREDILETTA DI MAZZARI CLAUDIO il nuovo imperatore In dieci giorni Ranieri ha vinto due partite e conquistato spogliatoio e tifosi Stasera parte da favorito MILANO • SABATO 1 OTTOBRE 2011 • WWW.M ETRO NEWS.IT
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Claudio Ranieri promosso dalla squadra

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MASSIMO MORATTI SPERA NELLA RIPRESA

AURELIO DE LAURENTIIS

ASPETTA CONFERME

DIEGO MILITOIL PREFERITO DI SUAREZ

EZECHIEL LAVEZZI

LA BELVA PREDILETTA

DI MAZZARICLAUDIOil nuovo imperatoreIn dieci giorni Ranieri ha vinto due partite e conquistato spogliatoio e tifosiStasera parte da favorito

MILANO • SABATO 1 OTTOBRE 2011 • WWW.M ETRONEWS.IT

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Sabato 1 ottobre 2011

2I CLUB VOGLIONO UNA SQUADRA RISERVE PER FAR CRESCERE I GIOVANIUna squadra Riserve da far giocare nei campionati di serie B o LegaPro per far crescere i giovani dopo laPrimavera. L’hanno chiesta Milan, Juventus e Fiorentina al coordinatore delle nazionali giovanili ArrigoSacchi, nell’incontro tenutosi lunedì scorso a Coverciano con i dirigenti delle società di serie A e B. Secondouna nota della Figc, il tema principale è stata proprio la cosiddetta squadra Riserve, richiesta da Panta-leo Corvino della Fiorentina, Filippo Galli del Milan e Giuseppe Rossi della Juventus, per poter far cre-scere i giovani dopo la Primavera. Sulla proposta di riforma Sacchi si è dichiarato d'accordo ma AndreaAbodi, presidente della Lega B, l’ha respinta. le formazioni

I PRECEDENTI - Sono 143, 39vittorie del Napoli, 35pareggi e 69 vittorie Inter.I PRECEDENTI A SAN SIRO -Tra campionato e coppa Ita-lia sono 71 e i numeri sonodi gran lunga a favore del-l’Inter: 49 vittorie Inter, 15pareggi, 7 vittorie Napoli,154 gol Inter, 69 gol Napo-liL’ULTIMA VITTORIA DEL-L’INTER : La scorsa l’Interbattè il Napoli per 3-1 congol di Cambiasso e dop-pietta di Thiago Motta,Pazienza per il momenta-neo pareggio del Napoli.L’ULTIMA VITTORIA DELNAPOLI : Risale al 1994,quando il Napoli si imposeper 2-0 grazie a un autogoldi Jonk e a un gol di AndrèCruzL’ULTIMO PAREGGIO : Inordine cronologico è quel-lo del gennaio 1997, inCoppa Italia, 1-1 reti di IvanZamorano e Andrè Cruz.In campionato invece l’ul-tima volta che è apparso ilsegno x in schedina risaleal febbraio del 1994, 0-0.GLI EX - Uno per parte. Clau-dio Ranieri ha allenato lasquadra azzurra nella sta-gione 91/92 con un piaz-zamento al quarto posto enella stagione seguenteconclusasi però prima deltempo a causa del suo eso-nero. Pandev in maglianerazzurra nella stagione2001/02, nessuna presen-za e dal 2009 al 2011 con 46presenze e 5 reti campio-nato.RANIERI VS MAZZARRI - Idue allenatori si sonoaffrontati in otto occasio-ni, 6 pareggi e 2 vittorie perl’allenatore azzurro con-quistate nel doppio con-fronto tra Napoli e Romanella scorsa stagione

METRO

Metro Stadio è uno speciale di Metro, quotidiano indipendente del mattino pubblicato dal lunedì al venerdì e distribuito gratuitamente da N.M.E. New MediaEnterprise Srl Registrazione n.788 del Tribunale di Milano del 15 dicembre 2006. Direttore responsabile: Giampaolo Roidi Realizzazione AXIA editrice so-cietà cooperativa, Viale Giulio Cesare 51 00192 Roma - tel 06 50697894 e-mail: [email protected] Pubblicità Visibilia2 Pubblicità via della Purificazione 94/95Roma Tel: +39 06.95.21.32.00 Corso Garibaldi 99 Milano Tel: +39 02.36.58.67.50 Stampa, Litosud srl, viale Aldo Moro 2, Pessano con Bornago, Milano Am-ministratore unico Mario Farina Sede legale N.M.E. via Carlo Pesenti, 130 00156 - Roma

Maicon LucioSamuel

Nagatomo

Zanetti

Alvarez

Cambiasso

Stankovic

Forlan

Milito

Julio Cesar

Disposizione tattica:

4-3-1-2

Disposizione tattica:

3-4-2-1

Inter

INDISPONIBILI Britos, Donadel,Dzemaili

INDISPONIBILI Cordoba, Viviano,Thiago Motta,Sneijder, ranocchia, CrisetigSQUALIFICATI Ranocchia

Aronica

Maggio

Campagnaro

De Sanctis

Inler

Dossena

Gargano

Cannavaro

Hamsik

Lavezzi

Cavani

Napoli

Memoria storica

Tutte le voltedi Inter-Napoli

Arbitra Gianluca RocchiGIANLUCA ROCCHI DI FIRENZE è l’arbitro di Inter-Napoli, gara in programma sabato a San Siro e valida per

la sesta giornata di campionato. Niccolai e Copelli saranno gli assistenti, quarto uomo Tagliavento.Rocchi detiene un record imbattuto: è l’unico arbitro italiano ad aver diretto a distanza di soli tre gior-

ni due partite relative alla medesima giornata di campionato, in occasione della 12ª giornata del campio-nato di serie A 2008/2009. Avvenne con le direzioni di Juventus-Genoa prima e di Roma-Lazio poi. Nel luglio2009 ha ricevuto dall’AIA il premio Giovanni Mauro, proposto dalla FIGC e riservato al direttore di garache si è maggiormente distinto nel corso dell’ultima stagione sportiva.

Dal 1º luglio 2010 viene inserito nella categoria degli arbitri UEFA Elite, quella più prestigiosa. METRO

Esteban Cambiasso

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3EURO 2012: LAVORI IN CORSO IN UCRAINAA nove mesi dall’inizio dei campionati europei di calcio, che si terranno dall’8 giugno al 1 luglio2012, il presidente dell’Uefa, Michel Platini, è volato in Ucraina per fare un punto sullo stato deipreparativi, visitando le città che saranno sedi di partite. Secondo l’ex fuoriclasse della Juventus“ci sono ancora molti piccoli problemi” da sistemare. Per esempio nella città di Leopoli, vicina allaPolonia, Paese che co-organizza il torneo, mentre la costruzione dello stadio sembra a buonpunto, è ancora in corso la realizzazione del nuovo terminal dell’aeroporto. Il vice-premierucraino, Boris Kolesnikov, ha comunque assicurato che tutto sarà pronto per Natale.

QUESTA SERA ClaudioRanieri debutta a San Sironell’anticipo di campiona-to contro gli azzurri di Wal-ter Mazzarri. “Ho visto ilNapoli a Manchester – hadetto ai giornalisti ieri inconferenza stampa - Gliazzurri stanno facendobene, è una formazionecresciuta, sta facendo gran-di cose in Europa. Li hovisti soffrire a Manchesterper poi riprendersi; col Vil-larreal hanno avuto gros-sa personalità. È una squa-dra vaccinata per le lottedi vertice - ha aggiunto -ma la mia è una squadrada scudetto. Sono arrivatedue vittorie dopo due recu-peri con Bologna e CskaMosca. La squadra ha ritro-vato l’umiltà. Senza umil-tà non si può fare nulla. Lasquadra si sta risollevando,sta cercando di recupera-re; poi c’è la voglia dirimontare e di reagire”.

A chi gli chiedeva se con-siderasse l’incontro con ilNapoli una sfida per lo scu-detto ha risposto che si, “ècorretto dire che col Napo-

Inter: prepartita

li è già test-scudetto perchéil Napoli è un’ottima squa-dra, che sta crescendo. ColCity e col Villarreal hamostrato grande persona-lità”. Ma ha anche precisa-to che la sua squadra non sitira certo indietro nella cor-sa al titolo: “Io sento chel’Inter è una squadra-scu-detto – ha ribadito nel cor-so dell’incontro con i gior-nalisti - quindi questa saràsfida scudetto”. La sua Interci crede a quell’obiettivo:“Non voglio più soffrire,questo è il traguardo e ciarriveremo. Non ho dettoai miei giocatori fatemi vin-cere lo scudetto, ho dettoandiamo a vincerlo”. “Sonolegato al Napoli ma dob-biamo cercare di vincere aogni costo”.

Insomma, per Ranieri lamiglior medicina è la vit-toria. “Il mio primo discor-so alla squadra? L’hodimenticato. Io ho sempreavuto rispetto per i gioca-tori dell’Inter – ha sottoli-neato - con loro era sem-pre una battaglia. Se nonsei forte caratterialmente

non fai certi risultati. Que-sto ho detto loro”.

Sulla possibilità di vede-re schierato Zarate conMilito e Forlan ha dettosemplicemente “Può esse-re, oggi ho mischiato unpo’ le carte. Maicon ritornae sarà disponibile. Il suoapporto sarà fondamenta-le. Su quella fascia c’è unaFreccia rossa. Una volta mipreoccupavo io di lui, ades-so non avrò questo pro-blema. Stankovic è pron-to? Sono valutazioni chevoglio fare la sera prima;Stankovic ha avuto un pro-

blema importante, ma cisono comunque le alter-native”.

Ai giornalisti che gli chie-devano se sentisse laresponsabilità di una pri-ma davanti ai suoi tifosi hadetto: “Se non la sentissinon farei l’allenatore, spe-ro sempre di vivere quellesensazioni che ti dà questomestiere. Ci tengo che lasquadra faccia bene – haaggiunto - e voglio che itifosi ci siano vicini perdare loro delle soddisfa-zioni”.

Poi gli è stato chiesto dicondividere qualche ricor-do del Napoli e lui haacconsentito: “Arrivai lì ilprimo anno dopo Marado-na, c’era un ambiente daricostruire. Ho allenato gio-catori meravigliosi, scom-misi su Zola ed ebbi ragio-ne. Io resto legato a tuttele squadre dove ho gioca-to e allenato, sono conten-to che il Napoli stia tor-nando a grandi livelli,anche se domani faremo ilpossibile per batterli”.

METRO

“Col Napoli test scudetto”

DIEGO FORLAN

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Claudio Ranieri esordisce a San Siro in campionato

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Roma: prepartita

A DICEMBRE CAMPIONI IN CAMPO CONTRO LA POVERTÀSarà la città di Amburgo a ospitare, il prossimo 13 dicembre, la tradizionale Partita contro la Povertà organizzata,con il patrocinio delle Nazioni Unite, da due grandi campioni del calcio mondiale: Zinedine Zidane e Ronaldo.Per l’occasione i due atleti, ex compagni nel club del Real Madrid, chiameranno a raccolta alcuni amici con i qualiaffronteranno una selezione All Stars dell’Amburgo. La Partita contro la povertà è organizzata ogni anno dal2003 per raccogliere fondi in favore della lotta alla povertà dal Programma dell’Onu per lo sviluppo (Undp) di cuisia Ronaldo che Zidane sono testimonial.

“Siamo più forti”“ABBIAMO ACQUISITO fidu-cia e consapevolezza. Le sfi-de europee ci hanno resopiù forti”. Con queste paro-le il tecnico del Napoli,Walter Mazzarri, ha pre-sentato la sfida di questasera che vedrà la sua squa-dra affrontare la nuovaInter targata Claudio Ranie-ri a San Siro, dove i napo-letani non vincono da 17anni e le ultime quattrovolte hanno sempre perso.I numeri del passato nonsembrano interessare aMazzarri: “Io non bado aqueste statistiche. Ognipartita ha una sua storia.Giocheremo contro ungrande avversario con valo-ri tecnici enormi – afferma-. L’Inter con Ranieri haritrovato risultati e sicu-rezza”.

A differenza del suo col-lega, però, non intendeassegnare a questo incon-tro un significato piùampio: “A Milano affron-teremo una squadra ritro-vata, ma non sarà una sfi-da scudetto”. “Stimo moltoRanieri - ha sottolineato -

è un allenatore esperto cheè sulla breccia da anni eche sa sfruttare le debo-lezze avversarie. Per noisarà un ostacolo in più ave-re di fronte una squadrarinfrancata - spiega il tec-nico - che ha conseguitorisultati importanti in Ita-lia e in Europa. Dovremoavere il giusto approccioalla partita, perché saràun’occasione per capirecome procede la nostra cre-scita”.

Quando i giornalisti glihanno ricordato che neglianni scorsi si era visto unNapoli un po’ timido a SanSiro ha risposto: “È possi-bile, ma da un po’ di tem-po questa squadra si staconfrontando su campiimportanti anche in Euro-pa e ciò dovrebbe darciquella maggiore sicurez-za”.

“Per noi ogni partita èuna verifica costante deinostri progressi sia dal pun-to di vista tecnico che carat-teriale - ha aggiunto ilmister del Napoli -. Abbia-mo acquisito in questi anni

Napoli-Villareal. Mazzarri e Lavezzi

fiducia e consapevolezza.Poi in campo c’è anche l’av-versario. Io dico sempre airagazzi che in casa o fuorisi concentrino solo su cosafare in campo senza pen-sare ai fattori esterni”.

Oggi Walter Mazzarricompie 50 anni, ma a quan-ti gli chiedevano che rega-lo desiderasse dalla suasquadra, ha risposto secco:

“Io non ho mai festeggia-to il compleanno sin daquando ero piccolo, nonsono solito badare allaricorrenza. Dal Napoli nonmi aspetto nessun regaloparticolare - ha conclusoquindi - se non ciò che chie-do sempre: una partita dialtissimo livello così comequella disputata col Villar-real”. METROLa

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WALTER MAZZARRI

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6 IN CARCERE L’ARBITRO CHE FERMÒ L’ITALIA NEL 2002Due anni e mezzo di carcere per Byron Moreno, l’arbitro che l’Italia non dimenticherà mai.  Lapena è stata inflitta al 41enne ex arbitro ecuadoriano da una corte distrettuale di New Yorkper traffico di eroina. Moreno è tristemente noto ai tifosi italiani per la pessima direzione digara dell’ottavo di finale dei Mondiali 2002, tra gli azzurri di Trapattoni e la Corea del Sud. Lapartita finì ai supplementari con il successo per 2-1 dei coreani padroni di casa. Moreno si erareso protagonista di alcune decisioni che penalizzarono l’Italia, come l’espulsione di France-sco Totti per simulazione e l'annullamento di un gol valido a Damiano Tommasi.Inter: le stelle in campo

PER ORA VERREBBE da diremissione compiuta. 6 gole 6 punti in 2 partite e,soprattutto, un feelingcon la squadra chefino a una settimanafa sembrava una chi-mera. ClaudioRanieri, l’aggiusta-tore, come si è defi-nito, ha raccoltouna sfida ostica:riportare entusia-smo in una piazzasvuotata dagli even-ti. Dal dopo Mourin-ho l’Inter ha faticato atrovare una iden-tità, fra Beniteze Leonardo,con

Gasperini si è addiritturaavvitata su se stessa.

Oggi il tecnico di SanSaba affronta la sfida dirisollevarla. Innanzituttocon la sua grande espe-rienza. Abbandonato il 3-4-3 di Gasperini, mai dige-rito dalla squadra, ilmodulo di gioco dovreb-be riavvicinarsi a quel 4-3-1-2 che alla Pinetinaconoscono bene. Ma ladisposizione in campo, si

sa, è qualcosa che pas-sa in secondo pianoquando si devonogestire dei campio-nissimi. E all’Inter èlo spogliatoio che vaprima di tutto messo

a posto. O quantomeno rimotivato.Ranieri l’ha capito alvolo. «Per me sono piùimportanti i giocatoririspetto al modulo. Cer-cherò di riportare que-sta squadra a giocare

come sapeva con tut-ta la sua forza – ha

chiarito subito -.Bisognerà parlarecon tutti i miei gio-

catori e capire i perché». Ilprimo era legato senzadubbio al caso Pazzini, inu-tilizzato con Gasperini e difatto costato la panchinaall’ex tecnico del Genoa.Non per dichiarazioni ocomportamenti del bom-ber di Pescia, quanto peruna sorta di sollevazionepopolare: l’Inter perdeva eun bomber come il Pazzorestava a guardare. Non sipoteva. Ranieri, appenasubentrato, ha immedia-tamente accontentato lapiazza facendo una sortadi “operazione simpatia”,ricompensata da Pazzinicon un gol che ha sblocca-to il risultato a Bologna econ un’altra rete pesantis-sima a Mosca. È Pazzini,per certi versi, l’arma inpiù dell’imperatore Clau-dio. Un bomber in grado dipunire le difese e far sogna-re i tifosi nerazzurri.«Ranieri è un signore, si èmesso a nostra disposizio-ne e in poco tempo ci hadato tanto», ha spiegatocapitan Zanetti, l’uomo checol suo carisma rappre-

senta più di tutti il polsodello spogliatoio. Paroleche sono una investituravera e propria per l’ex tec-nico della Roma, che inpoco tempo ha già dallasua la “vecchia Inter”.

A Mosca ha addiritturamesso in campo assiemeMilito e Pazzini, cosa cheGasperini non vedeva dibuon occhio. E anche qui

ha guadagnato punti agliocchi dei “suoi” campioni.In attesa del ritorno diWesley Sneijder, altro lea-der dell’Undici nerazzurro,che senza dubbio fa impaz-zire Ranieri. E lì si che l’ag-giustatore Claudio avrà solol’imbarazzo della scelta, inun campionato che, di fat-to, ha aspettato i Neraz-zurri. METRO

DUE PARTITEDUE VITTORIE

Più che aggiustatorechiamatelo psicologo.«Non ho fatto altro cherimettere i calciatori nelloro ruolo naturale, que-sta è una squadra di campioni». Così ha commen-tato il suo operato Claudio Ranieri, che dell’Inter harealmente cambiato la mentalità. Campioni è vero,ma senza motivazione non si va da nessuna parte.«L’Inter è una grande squadra, ha avuto una falsapartenza, ora bisogna dare entusiasmo e cambiaremarcia». Ed è esattamente ciò che Ranieri ha saputofare, lavorando sulla testa dei suoi giocatori, par-lando e provando a capire quali fossero i problemidella precedente gestione. Risultato? Due vittoriein due partite. METRO

GIAMPAOLO PAZZINI

Zanetti promuove Ranieri

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8GOL DA GUINNES. DI TESTA DA 75 METRIJone Samuelsen, centrocampista del club norvegese Odd Grenland, passerà alla storia. Il merito è dell’impresain cui è riuscito nel corso della recente partita con la squadra del Tromso, quando si era già nei minuti di re-cupero. Ha segnato un gol, di testa, da 57,3 metri. Il suo club ha perciò deciso di chiedere la registrazione nelGuinness dei Primati. “Secondo le informazioni in nostro possesso è la distanza più ampia di sempre per unarete segnata di testa”, conferma l’allenatore del club, Andersen. “Potrei dire che stavo provando a far gol manon sarebbe vero, non ho nemmeno visto la palla avviarsi verso la porta”, ha ammesso Samuelsen.

CONTRO IL VILLAREAL ilNapoli ha regalato al popo-lo del San Paolo una nottefantastica, una notte arri-vata dopo ventuno annidall’ultima partecipazionealla Champions League.Allora si chiamava Coppadei Campioni, è cambiatoil nome, non le emozioni.In sette anni De Laurentiisè riuscito a rilanciare ilNapoli.

Ora nessuno vuole fer-marsi, i tifosi sognano aocchi aperti, la squadra haraggiunto la maturità percompetere in Italia e inEuropa e, con i campioni a

disposizione di Walter Maz-zarri, una città intera cre-de fortemente di tornare avincere come ai tempi diDiego Armando Maradona.Manchester City, Milan,Villarreal: a prescindere dalrisultato finale, il Napoliha dimostrato in questoavvio di stagione di potercompetere con qualunqueavversario. Il dubbio è unosolo: potrà la squadra diMazzarri continuare a lot-tare con la stessa forza e lastessa grinta in ChampionsLeague e in Campionato?

Oggi contro l’Inter ci saràl’ennesima, parziale, rispo-

sta. La notte europea haregalato sorrisi e confer-me, ma anche problemiper il tecnico azzurro, chea San Siro dovrà fare ameno della sua stella piùluminosa: Edinson Cavani.L’attaccante uruguayanoha rimediato contro il Vil-larreal una distorsione diprimo grado alla cavigliadestra. Impossibile un suorecupero. Un problemanon da poco per Mazzarri,perché Cavani è semplice-mente insostituibile in que-sto Napoli. Lo testimonianoi numeri: 29 gol in 39 par-tite di campionato, 9 gol in12 presenze in Europa(miglior marcatore azzurronelle competizioni euro-pee), per un totale di 38 retiin 51 partite. Numeri dacapogiro che fanno lievi-tare le responsabilità perGoran Pandev, indiziatonumero uno per la sosti-tuzione del Matador. L’at-taccante macedone è statoil colpo di fine mercato diDe Laurentiis, l’ultimoregalo a tifosi e tecnico perpotenziare un repartooffensivo già temibile. Arri-vato in prestito proprio dal-

CRESCITA COSTANTE IN EUROPA

Dal fallimento alla Champions League. Era l’obiet-tivo dichiarato di Aurelio De Laurentiis, obiettivo di-venuto reale dopo appena sette anni. La vittoriacontro il Villarreal nella massima competizione eu-ropea è un punto di arrivo e allo stesso tempo unabase di partenza per un Napoli sempre più ambi-zioso. Intertoto, Europa League e ora la Champions:una crescita costante in Europa, resa possibile dairisultati in campionato. Vincere in Italia per confer-marsi a livello internazionale: è l’obiettivo di Maz-zarri, l’Inter è avvertita. METRO

Fermo l’astro CavaniNapoli: le stelle in campo

l’Inter, Pandev freme dal-la voglia di farsi rimpian-gere dai suoi vecchi tifosi econvincere il patron azzur-ro a riscattarlo a fine sta-gione. Chi dovrà accende-re la luce in campo per ilNapoli sarà, però, EzequielLavezzi, sempre capace di‘spezzare’ una partita conuna giocata. Con il suotalento e la sua impreve-dibilità, il ‘Pocho’, se ingiornata, è un giocatorepraticamente immarcabi-le, l’arma più pericolosa adisposizione di Mazzarri.A completare il tridented’attacco sarà Marek Ham-sik, così giovane e già vete-rano e leader di questogruppo. De Laurentiis hasaputo resistere alle tenta-zioni di mercato per il cen-trocampista slovacco.

Ma il Napoli non è soloattacco. Mazzarri ha tra-smesso alla squadra orga-nizzazione, umiltà, pro-pensione al sacrificio efame di vittoria: caratteri-stiche fondamentali pervincere nel calcio attuale.Se questo gruppo riusciràa mantenerle, continuerà astupire. METRO

EZEQUIEL LAVEZZI

GORAN PANDEV

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Sabato 1 ottobre 2011

9ANCELOTTI VUOLE TORNARE IN PANCHINABasta guardare le partite in televisione. Carlo Ancelotti, dopo l’esonero dal Chelsea, è in cerca di una nuova pan-china. “Andrò a vedere gli allenamenti di Manchester United e Real Madrid, alleno da 15 anni ed è l’occasioneper imparare qualcosa di nuovo – ha detto in una recente intervista al Daily Mail -. Ma voglio svegliarmi ognimattina e andare agli allenamenti”. Non sembra però intenzionato a tornare in Italia: il sogno resta una pan-china della Premier League. “Amo Londra, amo l’Inghilterra, amo il calcio inglese, la sua cultura, l’atmosfera, lanatura competitiva della Premier League. L’Inghilterra è il miglior Paese del mondo per il calcio”. Approfondimento

Pericoloso MazzarriTOSCANO, CLASSE

1961, Walter Mazzarriè per la terza volta il vol-

to di questo Napoli che,dopo gli anni magici con ilfuoriclasse Diego Arman-do Maradona, torna final-mente a farsi temere incampionato e quest’annoculla anche un po’ il sognodello scudetto. Dopo lo stre-pitoso campionato 2010-2011, che l’ha visto porta-re a casa il terzo posto inclassifica con la sua squa-dra, ora il Mister è chia-mato a dare le confermeche tutti si aspettano da lui.A Napoli l’allenatore tosca-no arriva il 6 ottobre 2009,dopo le prime 7 giornate dicampionato, ingaggiato insostituzione di RobertoDonadoni con un contrattoda 1,3 milioni a stagionefino al 2011. Undici anniprima era stato allenatorein seconda di Renzo Ulivierisulla panchina partenopea.

Sotto la sua guida il Napo-li risale in classifica chiu-dendo il girone d’andata alterzo posto, cosa che nonaccadeva da 18 anni, e por-tando a casa un sesto postoa fine campionato con 59

punti. Il 5 maggio 2010Mazzarri riceve il premioEccellenza Napoletana permeriti sportivi e il 22 mag-gio firma il prolungamen-to del contratto fino al2013. In Europa League ilNapoli è l’unica squadra ita-liana a superare la fase agironi, ma viene eliminatanel turno successivo daglispagnoli del Villarreal.

A ottobre 2010, a unanno esatto dal suo ingag-gio, Il Mattino gli dedica unarticolo in cui risulta che

Mazzarri, secondo le stati-stiche, sarebbe il miglioreallenatore del Napoli daquando ci sono in palio itre punti per la vittoria.

Nello scorso campiona-to, grazie al pareggio 1-1proprio contro l’Inter, ilNapoli ottiene il terzoposto in graduatoria qua-lificandosi matematica-mente in Champions Lea-gue, per la prima voltadopo 21 anni dai tempi diMaradona.

Risultati brillanti e gran-

de soddisfazione non basta-no a evitare a Mazzarri e alsuo presidente De Lauren-tiis un confronto cheentrambi cercavano da unpo’ di tempo. Per qualcheora si parla anche dell’ipo-tesi di una brusca interru-zione del rapporto. Ma allafine Mazzarri rassicura tut-ti sulla rinnovata intesacon De Laurentiis e lariconferma sulla panchinaazzurra: “Non ho mai avu-to pensieri che non fosse-ro il Napoli. Il progetto con-

tinua ed è ancora più soli-do. Ripartirò più carico diprima”.

Con rinnovata convin-zione e dopo una campa-gna acquisti di cui si è det-to molto soddisfatto, oraMazzarri vuole non soloconfermare il fantasticoterzo posto dello scorsocampionato ma puntaremolto più in alto. “L’annoscorso ho detto che nonavevo mai avuto una rosacosì forte. Quest’anno neho una ancora più compe-titiva”. Lo scudetto non loha nominato ma, come tut-ti, ci pensa. “Non parlo diobiettivi, lo sapete. Dovepossiamo arrivare non loso, ma posso garantire unacosa ai tifosi: dirò ai ragaz-zi di dare sempre il massi-mo in campo per cercaredi arrivare quanto più inalto sarà possibile”, dice iltecnico toscano. “Cosìcome ho fatto in questi dueanni, voglio dalla squadrala convinzione di poterce-la giocare contro chiunque.Nei miei intenti c’é sem-pre quello di strabiliare,ma questo lo potrà diresolo il campo”. METRO

AURELIO DE LAURENTIIS

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lissima. Complici risultatinon eclatanti, Ranieri l’an-no scorso è stato rimossonel bel mezzo del campio-nato e al suo posto chia-mato Montella, che dure-rà molto meno e a fine sta-gione lascerà la squadra ainuovi proprietari e a unLuis Enrique già messo acuocere sulla graticola.

Ranieri è arrivato all’In-ter in punta di piedi, ma ipiedi (senza dimenticare latesta) sono buoni e deter-minati, quasi come quelliche da terzino lo avevanovisto calcare i campi di cal-

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10UEFA MONITORERÀ SERBIA-ITALIALa Uefa monitorerà attentamente la partita Serbia-Italia del sette ottobre prossimo a Bel-grado, che sarà un vero e proprio test degli sforzi compiuti dal Paese balcanico nella lottaalla violenza negli stadi a un anno dal match di andata, interrotto a Genova a seguitodegli incidenti causati dalla tifoseria serba. Lo ha dichiarato il presidente Uefa, Michel Pla-tini, incontrando il ministro dello Sport serbo, Snezana Samardzic-Markovic, a Strasburgoa margine di una sessione del Consiglio d’Europa. “Direi che siete sotto pressione in que-sto momento e sotto l’occhio vigile della Uefa”, ha detto Platini al ministro serbo.Approfondimento

AGGIUSTATORE, MOTIVA -TORE, sensibilizzatore. Neabbiamo citati solo alcuni,ma gli aggettivi sul suo con-to sono molti di più. Par-liamo di Claudio Ranieri,da un pugno di giorni esolo da due partite ufficia-li – vittoriose - nuovo alle-natore dell’Inter, tecnicoromano approdato sullesponde nerazzurre delNaviglio dopo la traumati-ca e fallimentare espe-rienza di inizio stagionevissuta sotto la guida diGian Piero Gasperini, infretta e furia - e con buonapace di tutti - messo allaporta da Massimo Morattidopo la sconfitta in cam-pionato con il fatale Nova-ra.

Presentato così Ranieripotrebbe sembrare unripiego, e parte del suo cur-riculum sembrerebbe con-fermarlo, soprattutto perla sua precedente chiama-ta in corsa, quando venneincoronato quasi re e trai-ner della Roma a furor dipopolo, in sostituzione diSpalletti. Era un settembredi inizio stagione anche inquel caso, due anni fa.

Ranieri allora prese inmano la squadra dal fondoclassifica e la sollevò in unasplendida cavalcata quasifino allo scudetto, in durabattaglia proprio con l’In-ter: trofeo sfuggito, peral-

tro, solo a mezz’ora dallafine dell’ultima giornata.

Ma Ranieri, a ben guar-dare, è tutto fuorché unaseconda scelta. Nato nel1950 nel quartiere di SanSaba, e dopo un buon pas-sato da terzino - in Roma,Catania e Palermo - inizianel 1986 la carriera di alle-natore, che in breve lo por-ta dal Vigor Lamezia alCagliari. Poi, a seguire, arri-vano le chiamate di Napo-li e Fiorentina. Dieci anni di“gavetta” in Italia prima difare il salto verso l’Europa:Valencia (qui vince unaCoppa del Re), AtleticoMadrid e Chelsea (dove nel2003/4 arriva al secondoposto in Premier). Il ritor-no in Italia è datato feb-braio 2007 sulla panchinadi un Parma disastrato,chiamato nel tentativo (riu-scito) di raggiungere unasalvezza che sembravainsperata. Il salto successi-vo è alla Juventus appenarisalita in A dallo scandalodelle scommesse: qui rima-ne per due stagioni, ridan-do ai Bianconeri un passoda serie maggiore non faci-le da ritrovare. La chiama-ta successiva alla Romaaccennata all’inizio, nelsettembre 2009 e a stagio-ne iniziata, potrebbe sem-brare una via di mezzo frail canto del cigno e il ritor-no del figliol prodigo a

casa. Lui ci mette l’anima ela fa sputare ai suoi, chearrivano a un passo daltrionfo. Potrebbe bastareper certificare altre annatetranquille, ma quella del-la Capitale è piazza diffici-

cio da protagonista. Non èarrivato all’Inter da exnemico: e ci ha tenuto a farsapere che la formazionedell’Inter dei tempi d’oro(Sarti, Burgnich, Facchet-ti…) era il suo refrain can-terino preferito da bambi-no e che proprio bambinofu scoperto da un mitonerazzurro, Helenio Her-rera, che lo scelse per la Pri-mavera giallorossa fra deci-ne di ragazzini, spalan-candogli le porte di unavita ricca di soddisfazioni.

Dichiarazioni d’amorediplomatiche, forse, mache dell’uomo sono rivela-trici e che concedono sen-z’altro tempo per vederequello che di buono ne puòvenire fuori. Magari moltopiù che un lavoro da eter-no piazzato, “semplice”aggiustatore o giù di lì.

METRO

Ranieri l’aggiustatoreEcco l’uomo che crede nella squadra

DA LAMEZIA A SAN SIROCARRIERA LENTA MA SICURA

Claudio Ranieri comincia la carriera di allenatore nellacategoria interregionale, sulla panchina della VigorLamezia, nel 1986. Passa poi in C1, al Campania Pu-teolana. Nel 1988 inizia a mettersi in luce allaguida del Cagliari, riuscendo a portarlo in serie A.Nel 1991-92 passa al Napoli e, dopo l’esonero nellastagione 1993-1994, va ad allenare la Fiorentina.Sarà l’inizio di un amore tra Ranieri e Firenze chedurerà per 4 anni. Per la stagione 1997-1998 parte alla volta della Spa-gna per allenare il Valencia. Nel 1999-2000 passa al-l’Atletico Madrid dal quale si separa otto mesidopo l’inizio dell’avventura. Nel 2000-2001 va in In-ghilterra per guidare il Chelsea. L’8 giugno 2004firma un contratto triennale per il Valencia, maviene esonerato a febbraio 2005, in seguito all’eli-minazione dalla Coppa Uefa.Dopo due anni di inattività e a dieci dall’ultimaesperienza in Italia, il 12 febbraio 2007 arriva sullapanchina del Parma. Lascia la società crociata il 31maggio 2007.Il 4 giugno 2007 viene ufficializzato l’ingaggio da parte della Juventus che loesonera il 18 maggio 2009, a due giornate dal termine del campionato. Il 2 settembre 2009 diventa l’allenatore della Roma, subentrando a Luciano Spal-letti. Il 20 febbraio 2011, dopo la sconfitta per 4-3 con il Genoa, rassegna le di-missioni da allenatore della Roma.E si arriva al 22 settembre di quest’anno quando viene chiamato alla guida del-l’Inter firmando un contratto fino al 30 giugno 2013. METRO

(AP

Pho

to)

IL TECNICO ROMANONON È MAI STATOSECONDA SCELTA

IL RAGAZZINODI HERRERAALLA PROVA

MASSIMO MORATI

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A proposito, come consideraquesta scelta di prediligere laChampions League?

Tentare di essere com-petitivi in entrambe lecompetizioni è molto dif-ficile, al limite del proibi-tivo anche per squadre sto-ricamente più attrezzate,quindi una scelta era neces-saria. Personalmente misarei impegnato per ten-tare di riportare il tricolo-re sotto il Vesuvio. Rispet-to alle stagioni passate, vin-cere il Campionato sembrapiù accessibile e il Napoli,dopo aver fatto molto benelo scorso anno, può conta-re su una rosa notevol-

mente migliorata. Peròcomprendo anche la sceltasocietaria. La ChampionsLeague affianca, al fascinointrinseco della competi-zione stessa, la possibilitàd’incrementare notevol-mente le entrate per le cas-se societarie. Non solo glieventuali premi ma anchel’indotto economico deri-vante da una maggiore visi-bilità internazionale che,attraverso l’acquisizione dinuovi sponsor, potrebberappresentare il vero finan-ziamento per un ulterioree molto probabilmentedecisivo salto di qualità del-la squadra. METRO

Sabato 1 ottobre 2011

12 UNDER 20 ALLA CORSA DELLA PACELa Lega Pro parteciperà alla corsa della pace Betlemme-Gerusalemme, che si terrà dal 21 al 25 ottobre, con lanazionale Under 20. L’evento, oltre alla Maratona dedicata al Beato Giovanni Paolo II, prevede anche il qua-drangolare di calcio al quale partecipano squadre palestinesi e israeliane. “Abbiamo accettato con entusiasmol’invito che ci hanno rivolto il CSI e l’Opera Romana Pellegrinaggi- ha detto Francesco Ghirelli, direttore dellaLega Pro - e i nostri azzurrini giocheranno al check point, il luogo che segna la divisione tra i due territori, perlanciare un messaggio: che il calcio può essere strumento di pace”.

l’intervista

Questa sera il Napoli è chia-mato a una conferma: esserecompetitivo anche nel cam-pionato italiano. Secondo Gio-vanni Francini, ex difensoreazzurro, come arriva la squa-dra all’impegno conto l’Inter?

L’impegno europeo cirestituisce un Napoli in for-mato Champions. La squa-

dra ha confermato di saperinterpretare con grandegrinta e determinazione lepartite contro avversariedi prestigio e questopotrebbe rappresentare unbuon viatico in vista del-l’impegno del Meazza. Pur-troppo certi risultati arri-vano solo con un grande

dispendio di energie e giànel secondo tempo controil Villareal si sono eviden-ziati i primi segnali di uncalo fisico che, fortunata-mente, non ha mai dato lasensazione di un possibilecedimento di schianto del-la squadra. Anche l’Interha speso molto nella tra-sferta russa, chiudendo lapartita solo negli ultimiminuti, quindi si partiràpraticamente alla pari. Cer-to preoccupano alcune pos-sibili assenze, pratica-mente certa quella di Cava-ni che difficilmente recu-pererà dall’infortunio men-tre Aronica sembra recu-perabile dopo essere appar-so particolarmente prova-to al termine della garacontro Rossi e compagni.

Pensa che Mazzarri possaricorrere nuovamente al turn-over “selvaggio” come controil Chievo?

L’unico rimprovero che

Giovanni Francini“La spinta Villareal”

posso muovergli è proprioquella decisione inoppor-tuna di cambiare troppigiocatori.

Sarà anche vero che nes-suno meglio di lui puòvalutare le potenzialità delNapoli, le caratteristiche elo stato di forma degliuomini che ha a disposi-zione, vedendoli ogni gior-no sul campo li conoscecome nessun altro, macambiare troppo si è giàrivelato controproducentea Verona. La rosa è sen-z’altro migliorata rispettoalla stagione precedente equesto consente di averemaggiori garanzie anchedall’impiego dei rincalzi.Ma con l’Inter sono con-vinto che si cambierà solodove è davvero necessario.Anche perché una nuova“rivoluzione” significhe-rebbe rimarcare che, per ilNapoli, il campionato è sol-tanto un obiettivo di secon-do piano.

I MIGLIORI IN CAMPO

Qual è il giocatore chemeglio rappresenta l’es-senza di questo Napoli? Larisposta, per Francini, è sem-plice: tutti. “La forza di que-sta squadra è rappre-sentata dal collettivo. Ilsegreto è proprio questa capacità di ciascun gioca-tore di sapersi mettere a disposizione dei compagniper il conseguimento dell’obiettivo finale; anchequelli che non partecipano alla partita e restano sedu-ti novanta minuti in panchina o in tribuna. I gol diCavani, l’estro e le magie di Lavezzi e l’imprevedibilitàdi Hamsik non darebbero gli stessi risultati se nonci fosse questa alchimia particolare”. METRO

GIOVANNI FRANCINI

SALVATORE ARONICA

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Sabato 1 ottobre 2011

13NUOVA BUFERA SUL CALCIO RUMENOIl presidente della Commissione arbitrale rumena (Cca), Vasile Avram, è stato arrestato perché sospettato di averintascato tangenti. Secondo l’accusa avrebbe accettato 19.000 euro da uno sponsor del Targu Mures (club di 1^ di-visione), in cambio di designazioni “favorevoli”. Almeno quattro membri della commissione hanno annunciato ledimissioni perché non sono d’accordo con la scelta del nuovo presidente, Ion Craciunescu. Secondo uno dei di-missionari, Anton Helesteanu, sarebbero i club a fare pressioni per influenzare gli arbitri. Già nel 2009 la Com-missione era stata investita da uno scandalo della stessa natura.

Luisito Suarez, spagnolo, clas-se 1935, centrocampista all’In-ter dal 1961 al 1970 e oggi alle-natore, come vede la “nuova”Inter targata Claudio Ranieri?

Sono soddisfatto deirisultati, non potrebbeessere altrimenti: due vit-torie su due partite, nonsi poteva chiedere di più!Invece per il gioco c’è anco-ra tanto da fare: si soffretroppo, specialmente nel

secondo tempo, la mano-vra non è ancora fluida ela condizione fisica sebbe-ne in costante migliora-mento è ancora troppo lon-tana dal livello necessarioper vincere e convincere.Comunque aver ottenutoil massimo nelle primegare della nuova gestionetecnica è un buon segnale.Si può far lavorare la squa-dra, l’ambiente tranquillo

faciliterà il compito diRanieri specialmente con-tro il Napoli.

Con tanti giocatori offensivi adisposizione lei quale coppiad’attacco schiererebbe questasera?

Se le fatiche di Cham-pions non hanno pregiu-dicato il loro stato di for-ma per me dovrebbero gio-care Milito e Pazzini. Sonouna gran bella coppiaoffensiva, contro il CSKAMosca hanno dimostratoche possono adattarsi ecoesistere. Ma devono capi-re che è necessario sacrifi-carsi: uno dei due, magaria turno, deve decentrarsi,partire largo e soprattuttodare una mano alla difesa.Poi, quando Milito saràrecuperato completamen-te e tornerà a essere quel-lo della finale di Cham-pions League, saranno unacoppia d’attacco davveromolto forte. Contro la squa-

dra di Mazzarri proverei ainterpretare la gara inmodo spregiudicato permetterla immediatamen-te sul giusto binario, dareipiù peso all’attacco, die-tro Milito e Pazzini schie-rerei uno fra Forlan, Alva-rez e Zarate, bisogna esse-re molto aggressivi altri-menti sarà dura.

Alvarez però divide la critica:c’è chi lo considera un flop,altri invece aspettano il con-cretizzarsi delle sue grandipotenzialità che lo consacre-ranno come il gran colpo delmercato nerazzurro.

Alvarez non è un fuori-classe e nemmeno un cam-pione, ma solo un buongiocatore. Questo nonsignifica che in futuro nonpotrà rivelarsi molto utileper il gioco dell’Inter. Con-tro il CSKA mi è sembratopiù un portatore di pallache un trequartista, ha fat-to vedere molte cose buo-

ne però ha sbagliato crosse passaggi davvero moltofacili. Ribadisco, non è enon sarà neanche in futu-

ro un fuoriclasse, ma soloun buon giocatore che puòtornare utile in determi-nate situazioni. METRO

l’intervista

Luisito Suarez“Punterei su Milito”

I MIGLIORI IN CAMPO

“Zarate, èun po’ discon-tinuo ma hadegli spuntiformidabili”.Suarez spen-de parole dielogio per ilcalciatorenerazzurro. “AMosca è stato il giocatore determinante per la vittoria,non solo per il bellissimo gol, fondamentale per i trepunti, ma soprattutto per le diverse azioni di cui è sta-to protagonista. Ha dato vivacità al gioco dell’Inter,seminando lo scompiglio nella difesa avversaria.Sono certo che si rivelerà importante anche in cam-pionato. Tecnica raffinata e grande velocità, diffici-le trovare giocatori così completi. All’Inter potrà faregrandi cose ma solo se riuscirà ad avere una vitaregolare e soprattutto quella tranquillità che a Romanon aveva”. METRO

DIEGO MILITO

LUIS SUAREZ

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“FEDELI A SAN SIRO”UN DERBY LUNGO UNA VITA,COME L’AMICIZIA VERA

Claudio tifa Milan, e non saprebbenemmeno spiegare come sia nataquesta passione, tanto gli sembranaturale. Tiziano tifa Inter e ancheper lui la fede nerazzurra non am-mette spiegazioni, ovvia come unafunzione vitale. Calcisticamente siritrovano su sponde opposte, natu-ralmente quelle del Naviglio. Ep-pure i due sono amici per la pelle,da quando più di trent'anni fa si co-nobbero per le scale del condomi-nio dove abitavano, nel quartiereCittà Studi di Milano. Claudio San-filippo e Tiziano Marelli sono gliautori del libro “Fedeli a San Siro”,spumeggiante dialogo a distanza acolpi di miti, riti (e, perché no, liti),sfottò, equivoci, sofferenze, trionfi,scaramanzie, manie e tic da tifoso

milanese. Un autentico derby della penna nel quale ognuno dei due mette manoal proprio armamentario di "diavolo" o "serpente" per regalarci una galleria diritratti comici ma anche struggenti, oltre che una girandola di episodi spassosie bizzarri. Solo per citarne un paio: i primi calci all'oratorio (al Gallaratese quellodi Claudio, a Niguarda quello di Tiziano) o il primo derby da spettatori vissutoa San Siro: assolutamente indimenticabile, come il primo bacio. La prefazioneè di Gianni Mura, una garanzia in più perché il libro possa mantenere alto il suolivello: leggendolo, gli “esperti del settore” – cioè i tifosi non violenti tutti – po-tranno tranquillamente verificarlo, e magari anche ritrovarsi. L’amore per il cal-cio, vissuto e declinato così, si rivela assolutamente trasversale. METRO

Fedeli a San Siro – Storie di calcio, di derby e non solo. Claudio Sanfilippo, Ti-ziano Marelli - Prefazione di Gianni Mura - Mondadori – Strade Blu

Sabato 1 ottobre 2011

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Il tifo

IN PERÙ CAMPIONATO A PORTE CHIUSE PER VIOLENZALe partite della prima divisione peruviana si giocheranno a porte chiuse fino a nuovo avviso. La decisione del go-verno di Lima è arrivata in seguito alla morte, qualche giorno fa, di un tifoso del club Allianza. Lo scorso 23 set-tembre era stata già disposta la chiusura dello stadio Monumental, sede del club Universitario de Deportes.Proprio gli ultras dell'Universitario, nel corso di una rissa, avevano gettato dagli spalti un tifoso avversario, mortosul colpo dopo una caduta di una decina di metri. La chiusura degli spalti potrebbe durare fino al termine delleindagini sulla morte del tifoso e fino alla conclusione del campionato, nel mese di novembre.

IL MEAZZA INVASO DAGLI AZZURRI

Grande attesa tra i sostenitori azzurri residenti nel Nord Italia, pronti a invadereil secondo anello rosso di San Siro. È stata per tutta la settimana caccia al bi-glietto per la partita di sabato sera tra Inter e Napoli tra i tifosi della squadra diWalter Mazzarri: saranno oltre cinquemila, i supporter napoletani presenti alMeazza. Ma tantissimi altri saranno disseminati in tutto l’impianto, per spin-gere il Napoli verso quel colpo esterno che contro l’Inter manca da diciassetteanni. Pronti a intonare l’inno regalato al Napoli dal cantante Nino D’Angelo, I ra-gazzi della curva B. e sgolarsi con l’Inno ufficiale della squadra partenopea. Eccoi testi delle due canzoni:I ragazzi della Curva B:Oh… alè… oh… ho… alè / Napoli… Napoli… Napoli / Forza Napoli… Napoli…Napoli… oh… oh / Napoli… Napoli… Napoli / La mia Napoli… Napoli / ‘a ban-diera tutta azzurra / Ca rassumiglia ‘o cielo / E ‘o mare ‘e sta città / Forza Na-poli / Rint’all’uocchi’e ‘ste guaglione / Ca se scordano ‘e problemi / E simettono a cantà / Napoli… Napoli… Napoli / Quei ragazzi della curva B…oh..oh / Napoli… Napoli… Napoli / Nu striscione rice siamo qui .Inno ufficiale:Napoli unico amor:Ricordo quand’ero fanciullo / sognavo la maglia e il pallon / guardando lacurva che canta / io provo la stessa emozion / quando il Napoli è in campo /fortissomo batte il mio cuor / la voce mi trema e son certo: /il Napoli è il miounico amor! oh..oh..oh..oh..ohoh..ohoh..ohoh... METRO

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