Stop alla Paura!
Programma di riduzione dell’ansia per ragazzi con disturbo dello spettro
autistico
Dott.ssa Maria Cristina Amato
Dott.ssa Giovanna Azzara
Dott.ssa Giorgia Curcuruto
Associazione Un Futuro per l’Autismo
Associazione
Un futuro per l’autismo Onlus Il modello di «presa in carico»
L’Associazione «Un futuro per l’autismo», in oltre
10 anni di lavoro con le famiglie, ha elaborato un
modello di «presa in carico globale» della persona
con autismo che prevede:
La valutazione multidimensionale
La progettazione educativa individualizzata
Intervento su persona-famiglia-scuola-territorio
Obiettivo Migliorare la qualità della vita
Programma di riduzione dell’ansia per ragazzi con
disturbo dello spettro autistico
L’idea nasce da:
Continuo confronto con le famiglie
Valutazione delle priorità, necessità e bisogni
della persona con autismo e delle loro famiglie
Coinvolgimento attivo delle famiglie nella
programmazione e nell’attuazione dell’intervento
educativo
Ansia e Autismo: cosa sappiamo oggi
Kanner, già nel 1943, aveva individuato nei suoi piccoli pazienti dei tratti ansiosi considerevoli Solo di recente, l’argomento ha ricevuto l'attenzione empirica che merita: una disamina di ben 31 studi relativi alla presenza di disturbi d’ansia in bambini con ASD di età inferiore ai 18 anni ha portato i ricercatori dell’Università di Amsterdam a concludere che circa il 40% dei bambini esaminati ha ricevuto una diagnosi di disturbo d’ansia in comorbilità con l’ASD (van Steensel et al., 2011).
Fobia specifica e Disturbo
ossessivo-compulsivo30%
Disturbo di ansia sociale e
agorafobia17%
Disturbo di ansia
generalizzato15%
Disturbo di ansia di
separazione9%
Disturbo di panico 2%
Fobia specifica e Disturbo
ossessivo-compulsivo
30%
Disturbo d’ansia sociale e
agorafobia
17%
Disturbo d’Ansia
Generalizzato
15%
Disturbo d’Ansia di Separazione
9%
Disturbo di Panico 2%
Un fattore che spesso caratterizza la diagnosi
Un fattore in grado di influenzare significativamente il livello di funzionamento
adattivo in molte situazioni della vita quotidiana
Un fattore in grado di compromettere non solo la prognosi, ma persino l’intera qualità della vita del
soggetto e della sua famiglia
Nell’autismo l’ansia è…
Nonostante attualmente non esistano programmi di
trattamento specifici per la riduzione dell’ansia
concomitante all’autismo, le migliori promesse in ambito
clinico giungono dall’
Approccio Cognitivo - Comportamentale
ESPOSIZIONE GRADUALE modificazione di un comportamento disfunzionale
facendo un piccolo passo alla volta.
Il terapeuta chiede al paziente di scomporre l'obiettivo in
sotto-obiettivi di difficoltà minore e di esporsi a questi in
modo graduale, dal più facile al più difficile, dando ad ogni situazione una valutazione in SUD (unità soggettive
di disagio), su una scala d'intensità
da 0 a 100 o da 1 a 10.
Trattamento dell’ansia nei DSA
Esposizione graduale
individuare gli eventi che scatenano la fobia
costruire una gerarchia degli stessi secondo un livello
crescente di paura elicitata
esporre l’individuo agli eventi della gerarchia, progredendo da quelli a più bassa intensità emotiva a quelli con più alta
intensità emotiva
Data la grande difficoltà delle persone con
autismo di effettuare un’autovalutazione in SUD
(unità soggettive di disagio), è stata costruita una
scala che traduce in punteggio i comportamenti
indicativi di ansia.
La Scala di Valutazione dell’Ansia, che prende
spunto dalla SUD, se ne differenzia poiché valuta
i livelli di ansia “osservati”.
Soggetti coinvolti
«Fobia» trattata
Contesto e durata dell’intervento
Valutazione iniziale
La gerarchia degli eventi Valutazione finale e risultati raggiunti
Soggetto Età Q.I. Leiter-r 1. Annamaria 8 85 2. Paolo 9 73 3. Leonardo 10 87 4. Dario 12 50 5. Francesco 17 115
SOGGETTI COINVOLTI
Soggetto Fobie
Annamaria taglio dei capelli
Paolo prelievo del sangue
Leonardo elettroencefalogramma
Dario visita otorinolaringoiatrica
Francesco prelievo del sangue
FOBIA TRATTATA
Contesto e Durata dell’intervento
Soggetto Intervento psico-
educativo in piccolo gruppo
Intervento educativo
domiciliare
Durata del trattamento
Annamaria 1 volta a settimana per 2 ore
1 volta a settimana per 2
ore 3 mesi
Paolo 1 volta a settimana per 2 ore
/ 4 mesi
Leonardo / 1 volta a
settimana per 2 ore
2 settimane
Dario 1 volta a settimana per 2 ore
1 volta a settimana per 2
ore 4 mesi
Francesco 1 volta a settimana per 2 ore
/ 2 mesi
Valutazione iniziale
E’ stato chiesto ai genitori di attribuire un
punteggio all’ansia esperita dal figlio l’ultima
volta in cui è stato sottoposto alla situazione
stressante.
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9
10
Valutazione pre-trattamento
sc
ala
an
sia
In un caso non è stato possibile portare a termine l’attività temuta
(visita ORL)
E’ stata individuata una gerarchia di eventi, secondo un livello crescente di ansia. Ogni step è stato modificato ed adattato al soggetto, tenendo conto delle sue abilità cognitive, dei suoi interessi, delle sue particolarità sensoriali.
INTERVENTO: la Gerarchia degli Eventi
Gioco funzionale con strumenti giocattolo mediante l’utilizzo di bambole, peluche o animaletti.
Nello specifico: l’operatore utilizza gli strumenti sul pupazzo e su di sé il bambino utilizza gli strumenti sul pupazzo e su di sé il bambino utilizza gli strumenti sull’operatore l’operatore utilizza gli strumenti sul bambino
Gioco funzionale con strumenti reali: simulazione dell’attività ansiogena e uso di strumenti veri.
Nello specifico: l’operatore utilizza gli strumenti sul pupazzo e su di sé il bambino utilizza gli strumenti sul pupazzo e su di sé il bambino utilizza gli strumenti sull’operatore l’operatore utilizza gli strumenti sul bambino
Uso di rinforzi tangibili
Attività, appositamente pensate, finalizzate a
favorire la familiarizzazione con gli strumenti
ritenuti ansiogeni
Valutazione finale
0
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
Valutazione post-trattamento
media del 73% di riduzione dell'ansia
sc
ala
an
sia
Il prelievo di Paolo
Con Paolo vengono utilizzati i seguenti step della gerarchia:
Lettura storia sociale
Gioco con i giocattoli: sui pupazzi e su di sé e con
l’educatrice
Gioco con oggetti reali: sui pupazzi e su di sé e con
l’educatrice
Inoltre durante le sessioni al tavolo vengono proposte
attività volte alla familiarizzazione del materiale
(assemblaggio di siringhe, ecc.)
Il prelievo di Paolo
0
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
8-gen 15-gen 22-gen 29-gen 5-feb 12-feb 19-feb 26-feb 5-mar 12-mar 19-mar 26-mar 2-apr 9-apr 16-apr 23-apr
sc
ala
an
sia
step 5
step 6
step 7
step 1
step 2
step 3
step 4
Dopo queste esperienze, numerosi altri bambini e
ragazzi seguiti dall’equipe dell’associazione
hanno iniziato un intervento finalizzato ad
eliminare fobie specifiche, utilizzando
l’esposizione graduale allo stimolo ansiogeno.
L’efficacia dell’intervento verrà convalidata da un
progetto di ricerca che vedrà coinvolto un numero
maggiore di soggetti di diverse età e livello
cognitivo.
Conclusioni