+ All Categories
Home > Documents > STRADA MAESTRA! - sff04ccac53ffcf79.jimcontent.com · Una volta ritrovati i bambini in classe mi...

STRADA MAESTRA! - sff04ccac53ffcf79.jimcontent.com · Una volta ritrovati i bambini in classe mi...

Date post: 16-Feb-2019
Category:
Upload: vutram
View: 215 times
Download: 0 times
Share this document with a friend
12
STRADA MAESTRA! MENSILE IN - -FORMATIVO PER I GENITORI NOVEMBRE 2017 SCUOLA DELL’INFANZIA PARITARIA "T. Frigerio" Via T. Frigerio, 8 - 24030 Villa d’Adda (BG) Tel. 035-792014 email: [email protected]
Transcript
Page 1: STRADA MAESTRA! - sff04ccac53ffcf79.jimcontent.com · Una volta ritrovati i bambini in classe mi sono subito dedicata alla loro conoscenza e a farmi conoscere. ... Gesù sono tanti,

STRADA MAESTRA!

MENSILE IN - -FORMATIVO PER I GENITORI

NOVEMBRE 2017

SCUOLA DELL’INFANZIA PARITARIA "T. Frigerio" Via T. Frigerio, 8 - 24030 Villa d’Adda (BG)

Tel. 035-792014 email: [email protected]

Page 2: STRADA MAESTRA! - sff04ccac53ffcf79.jimcontent.com · Una volta ritrovati i bambini in classe mi sono subito dedicata alla loro conoscenza e a farmi conoscere. ... Gesù sono tanti,

UNA STRADA PER RIFLETTERE Il nostro mondo fisico ha 3 dimensioni: l’altezza, la larghezza e la profondità. I nostri bambini a Scuola lo stanno scoprendo e sperimentando: osservano, riproducono, colorano e ritagliano le forme del triangolo, del quadrato e del cerchio, fanno le frecce, manipolano pezzi di das che assumono forme tridimensionali via via differenti. Allora mi chiedo se come adulti possiamo fare qualcosa per mantenere vivo in ogni bambino (e ancor prima in noi stessi) l’essere e il mantenerci persone tridimensionali, che non si riducono a condurre una vita di poco spessore, che non sanno toccare la profondità del senso e del significato degli eventi storici e culturali del nostro tempo. Perché non basta abitare la dimensione del tempo storico e la dimensione dell’area geografica (sarebbe vivere a 2 dimensioni!): è necessario abitare la profondità del cuore. Ecco la terza dimensione… quella che dà la garanzia di una vita di spessore!

Le forme che la vita può assumere sono davvero variegate: ci sono “stagioni di vita” in cui prevale la forma circolare, quando “le cose tornano”, a volte per farci ricordare che non dobbiamo temere altre volte per darci regolarità: ci sono “stagioni” in cui ad avere la meglio sono le forme appuntite, quelle che feriscono e da cui vorremmo prendere ogni volta le distanze, poi ci sono le “stagioni” dalla forma quadrata, regolare, ben definita, senza sorprese o senza libertà… È bene ricordarsi che ogni forma che la nostra vita sta sperimentando e

assumendo è dinamica, destinata a mutare: a noi il compito di responsabilità di promuovere forme ben orientate di crescita per noi stessi e i bambini di cui ci è stata affidata la crescita e di cui dovremo un giorno render conto.

Stefania

Page 3: STRADA MAESTRA! - sff04ccac53ffcf79.jimcontent.com · Una volta ritrovati i bambini in classe mi sono subito dedicata alla loro conoscenza e a farmi conoscere. ... Gesù sono tanti,

LA STRADA CHE ABBIAMO PERCORSO

Impronte di quanto successo nella sezione dei tigrotti

UNA NUOVA AVVENTURA! Il mese di ottobre ha portato nella sezione dei Tigrotti tante novità e cambiamenti. Questa, per me, è la prima esperienza da maestra e non poteva iniziare nel migliore dei modi. Ricordo bene il giorno 9 ottobre quando per la prima volta ho incontrato i Tigrotti e voi genitori. Che emozione! Mille erano le domande che facevano capolino nella mia testa. Una volta ritrovati i bambini in classe mi sono subito dedicata alla loro conoscenza e a farmi conoscere. Neanche pochi giorni e mi sono sentita subito accolta come se fossi stata sempre lì con loro. Ci siamo spesso ritagliati del tempo per ascoltarci gli uni gli altri e leggere una storia. Ritengo che l’ascolto sia un elemento fondamentale per permettere ai bambini di essere ascoltati dalla loro maestra, ma allo stesso tempo per permettere che i bambini si ascoltino tra loro e che abbiano uno spazio per confrontarsi e scambiarsi idee. Il momento del circle time del mattino è un momento proprio dedicato a questo; la figura del cerchio è infatti quella che richiama la coesione, la parità e che implica il contatto visivo tra tutti i bambini. Questo momento speciale permette quindi di aumentare una conoscenza reciproca dei compagni e allo stesso tempo creare un clima sereno all’insegna dell’ascolto e del rispetto delle parole di tutti. Ho cercato, sin da subito, di ascoltare i loro desideri partendo dal materiale che più poteva attrarli e interessarli all’interno della sezione. Per questo, sono avvenute delle conversazioni che hanno avuto come tema il gioco libero in sezione: “Con che cosa ti piace giocare a scuola? C’è qualche gioco che vorresti e che ancora non c’è?”. Queste conversazioni mi hanno permesso di rivedere gli spazi cercando di modificare la sezione facendo in modo che il tutto fosse a misura di bambino e soprattutto rispecchiasse i desideri dei Tigrotti.

È stato introdotto un angolo musicale: dovreste sentire che grandi cantanti e che musicisti! L’angolo degli animali con materiali di legno per costruire il loro recinto. L’angolo morbido, uno spazio che i bambini utilizzano per rilassarsi e sfogliare i coloratissimi libri della sezione e infine l’angolo creativo caratterizzato da un grande foglio incollato su un tavolo per permettere ai Tigrotti di realizzare disegni cooperativi; ogni bambino crea un disegno e il risultato è un vero capolavoro!

È stato emozionante vedere gli occhi dei bambini illuminati alla vista di questi nuovi spazi e la voglia di tutti di scoprirli ed esplorarli. “Mi piace proprio questa classe così” ha esclamato un tigrotto alla vista della sezione rivoluzionata. Stefania il primo giorno che mi ha visto, mi ha chiesto: “Cosa ti piace dei bambini?” e la mia risposta è stata: “la loro curiosità, spontaneità e la loro capacità di insegnare sempre qualcosa di nuovo anche a noi adulti”. Ecco: quello che mi auguro è di essere un punto di riferimento per i vostri bambini, di poter ascoltare i loro bisogni e necessità, di poter gioire delle loro piccole e grandi conquiste e di poter crescere e migliorare grazie anche ai loro insegnamenti.

“Nessun bambino è perduto se ha un insegnante che crede in lui” (Bernhard Bueb). la maestra Alice

Page 4: STRADA MAESTRA! - sff04ccac53ffcf79.jimcontent.com · Una volta ritrovati i bambini in classe mi sono subito dedicata alla loro conoscenza e a farmi conoscere. ... Gesù sono tanti,

Impronte di quanto successo nella sezione degli elefantini Cari genitori, eccoci di nuovo qui… questa volta vi racconterò delle novità e delle routine della sala pranzo… Partiamo con ordine: i bambini verso le 11,20 da quest’anno svolgono un nuovo incarico: L’APPARECCHIATURA DEI TAVOLI di tutta la sezione… cosa significa?! che i grandi e mezzani a turno con una volontaria scenderanno in sala pranzo e metteranno la tovaglietta al posto giusto del compagno, il bicchiere e le posate… ah, dimenticavo un’altra novità di quest’anno: proprio LA TOVAGLIETTA! Ogni bambino ha colorato la sua tovaglietta del colore della sezione: il nostro (naturalmente!) è il giallo! Dopo aver colorato lo sfondo, ognuno ha scelto il colore che preferiva per il bicchiere, ha quindi colorato il cerchio che simboleggia il posto del bicchiere e il gioco è fatto… Le posate e i piatti lasciati in bianco perché il “vero” piatto e le “vere” posate verranno posizionati sopra… Ogni tovaglietta ha la fototessera di ogni bambino così da facilitare chi apparecchia e il proprietario di essa nel riconoscerla. Perché abbiamo fatto ciò?

Innanzitutto perché ci siamo accorte che i bambini facevano molta fatica a organizzarsi nella gestione sul tavolo, soprattutto con il bicchiere e le posate; spesso il bicchiere colmo d’acqua si rovesciava, le posate cadevano a terra più volte… Con l’aiuto della tovaglietta ci siamo rese conto che i bambini fanno più attenzione e sono facilitati nella sistemazione adeguata degli oggetti. La tovaglietta è plastificata e quindi di facile pulizia! Un’altra piccola novità di quest’anno sono gli alberi porta bavaglie che sono “migrati” in corridoio… Avevamo bisogno di più spazio per i tavoli perché i

bambini nei tavoli sono al massimo 5, così da non sentirsi troppo stretti e soprattutto perché altrimenti le tovagliette si sovrapponevano… piccoli accorgimenti ma che creano benessere nei bambini e questo è il nostro obiettivo, in tutto ciò che si fa e che si pensa ci sono sempre loro: I BAMBINI! E non ce lo dimentichiamo MAI! Quindi quando i bambini scendono per mangiare si dirigono verso il loro albero, prendono la bavaglia o il tovagliolo (per i grandi) e a piccoli gruppi vanno a prender posto. Altra novità di quest’anno (QUANTE SONOOOO???!!) Le maestre mangiano con i bambini della loro classe: ogni giorno, di tavolo in tavolo si siedono accanto a loro, mangiano, chiacchierano e soprattutto i bambini possono osservare… Ah, come ci studiano… Perché devono guardare bene se quel che dici è vero, che è buono, che lo si può assaggiare… Cari elefantini, la maestra Sara mangia e mangia e mangiaaaaaaaa… ”Ma quanto mangi???“ Mi ha chiesto qualcuno “Ma così tanta insalata?”- Bleeee- I bambini hanno bisogno delle nostre conferme e quale migliore insegnamento se non l’esempio… chissà magari un giorno qualcuno farà una prova per vedere se poi questa insalata è davvero così buona… Il primo piatto lo mangiamo in silenzio, ascoltando la musica e assaporiamo il gusto di ciò che Marilena e Nadia ci hanno preparato. La regola, che è stata quasi interamente interiorizzata anche dai nuovi cuccioli, è ”l’alzare la mano” per qualsiasi richiesta, senza urlare il nome delle maestre o di cosa si desidera… non è una regola così scontata come si può pensare: a casa i bambini sono 2 o 3, ma avete mai pensato se 10/15 bambini contemporaneamente chiedono qualcosa? È il caos più totale…

Page 5: STRADA MAESTRA! - sff04ccac53ffcf79.jimcontent.com · Una volta ritrovati i bambini in classe mi sono subito dedicata alla loro conoscenza e a farmi conoscere. ... Gesù sono tanti,

Tra il primo e il secondo, mentre i carrelli tornano in cucina per prendere il secondo piatto, Stefania o le maestre intrattengono i bambini con indovinelli e imitazioni… quest’anno sono testa a testa scimmiette e tigrotti. Chi vincerà?

Terminato il pranzo, i camerieri (in genere un grande/mezzano e un cucciolo) con cotanto di grembiule, due per sezione, sparecchiano, puliscono i piatti, prendono i bicchieri. Già, anche i cuccioli, che hanno tanto atteso questo momento, ora finalmente stanno imparando e lo stanno facendo molto velocemente. BRAVISSIMI! Terminato il tutto il chiudi fila ritira le bavaglie e i tovaglioli sporchi con il cesto, che poi porta fuori dalla sezione. E così il pranzo è terminato…

Come avete notato è tutto un susseguirsi di momenti, di gesti, di riti, ai quali i bambini sono molto legati: è evidente che la ritualità dà benessere e li rende più sicuri. Diamogli tempo e fiducia: sono loro che ci daranno la conferma che quel che stiamo facendo è corretto! E allora… BUON APPETITO!

Alla prossima, maestra Sara

Impronte di quanto successo nella sezione delle scimmiette

Le routine delle Scimmiette

Ogni mattina, dopo un primo momento dedicato al gioco libero negli angoli in sezione, ci ritagliamo un tempo un po’ speciale che con le Scimmiette chiamiamo “le routine”. Tante volte, nel senso comune, il nome non promette nulla di buono perché, quando pensiamo alle routine, siamo soliti collegarle a qualcosa di ridondante, che ci lega e non ci aiuta ad andare oltre. In realtà è un momento speciale, che ci permette di guardarci in faccia, ascoltarci e imparare qualcosa di nuovo. Da qualche giorno c’è anche un’altra novità: ogni Scimmietta, subito dopo aver salutato la mamma, il papà, i nonni o gli zii che li accompagnano a scuola, entra in classe e va ad attaccare la propria fotografia su un cartellone che serve a tutti gli altri compagni per sapere chi c’è a scuola quel giorno. Ogni mattina quindi salutiamo i genitori, attacchiamo la fotografia sul cartellone a tema “acqua”, giochiamo, riordiniamo la classe. Poi ci sediamo in cerchio, preghiamo insieme dicendo ognuno il nostro “Grazie Gesù…”, ascoltiamo i racconti dei compagni, facciamo l’appello (uno dei momenti preferiti dei cuccioli perché possono “fare il gesto”!) sistemiamo il calendario, aggiornando il giorno della settimana, la data, controlliamo il meteo, ci contiamo e assegniamo gli incarichi del giorno. Lo facciamo tutte le mattine, non ci dimentichiamo di nulla. A volte lo facciamo più velocemente di altre perché gli impegni della mattina sono tanti; altre volte ci dedichiamo più tempo perché i motivi per ringraziare Gesù sono tanti, come i racconti dei bambini! A volte capita anche di festeggiare i compleanni e di mangiare dei biscotti, condividendo un momento di festa per un giorno speciale di un compagno di classe.

Page 6: STRADA MAESTRA! - sff04ccac53ffcf79.jimcontent.com · Una volta ritrovati i bambini in classe mi sono subito dedicata alla loro conoscenza e a farmi conoscere. ... Gesù sono tanti,

Scopriamo insieme che “Se ieri era lunedì…oggi è martedì!” e che “Se ieri era il 28, oggi è il 29!” . Stiamo imparando che per parlare bisogna alzare la mano e aspettare che tutti ci ascoltino, che “Se ieri ho fatto il cameriere, non posso farlo anche oggi!”. Tutti questi momenti sono scanditi e supportati da un pannello di sughero, appeso in classe, nell’angolo delle routine e che, all’occorrenza, si trasforma nell’angolo dedicato al trenino. Questo foglio di sughero sostiene il calendario, le presenze e le fotografie con le mollette che ci aiutano a ricordare gli incarichi (camerieri, postini, custode dell’ordine, apri e chiudi fila e apparecchiatore). Di fianco si trova una lavagna su cui i grandi possono provare a cimentarsi a scrivere il numero dei bambini presenti in classe (il numero viene lasciato così come viene scritto, non viene corretto e cancellato da nessuno, anche se è “sbagliato”!). Sono passaggi importanti perché aiutano i bambini a scoprire la scansione del tempo, l’importanza dei turni e imparare il valore dell’attesa e della pazienza. Dare una giusta durata a questo momento aiuta i bambini a vivere con qualità il resto della giornata perché aiuta loro a fermarsi un attimo e aprire la giornata.

Il momento che i bambini preferiscono, oltre che all’appello con il gesto, è la filastrocca della settimana che è questa:

Lunedì il primo è giallo. Martedì rosa corallo.

Come il gambo di un fiorellino, mercoledì è un po' verdino. Giovedì viene con slancio,

lo coloro con l'arancio. Venerdì lo faccio viola

perché è l'ultimo giorno di scuola. Sabato azzurro come il mare.

Domenica rosso si può riposare1. Dopo le routine, si iniziano le attività della giornata, che cambiano ogni giorno! Se riusciamo, a fine giornata, cerchiamo sempre di ritrovarci in cerchio per raccontarci quanto abbiamo vissuto con i laboratori, le altre insegnanti o durante dei momenti in cui non siamo insieme.

La maestra Ilaria

1 Filastrocca della settimana affissa sul pannello di sughero che ci aiuta a ricordare i giorni della settimana. Sul pannello è possibile trovarla scritta in due codici linguistici: il codice verbale e in CAA (comunicazione aumentativa e alternativa). Ogni giorno della settimana è scritto su un foglio colorato, corrispondete a quello citato nella filastrocca.

Page 7: STRADA MAESTRA! - sff04ccac53ffcf79.jimcontent.com · Una volta ritrovati i bambini in classe mi sono subito dedicata alla loro conoscenza e a farmi conoscere. ... Gesù sono tanti,

Impronte di quanto successo nella sezione dei leoncini

I NONNI: CHE MONDO SAREBBE SENZA? I nonni credo siano la parte più importante dell’infanzia in ogni bambino. Vedere all’interno di questa scuola così tanti nonni mi riempie di felicità. Ogni bambino deve passare un momento insieme a queste grandi ed uniche figure. I nonni con un semplice gesto, un semplice sguardo, un semplice sorriso insegnano molto: sono i Maestri da cui bisogna prendere spunto per riuscire a viaggiare tranquillamente nel viaggio chiamato vita. Ci sono state alcune mattinate di ottobre in cui abbiamo avuto l’occasione di ospitare in classe dei nonni. Vedere le bocche aperte dei bambini al loro arrivo e sentire le loro curiosità mi ha emozionata molto. All’inizio sono tutti (nonne e bambini) molto silenziosi, faticano ad esprimere il loro essere ma, subito dopo una piccola presentazione, ecco che si apre un mondo meraviglioso davanti ai miei occhi, un mondo di emozione pura, difficile da spiegare ma fantastico da vivere. Una nonna ha letto un libro dal titolo “Piccolo blu e piccolo giallo” e tutti i bambini erano attenti e curiosi tanto da riuscire qualche volta ad anticipare la storia. La nonna leggeva la storia, sottolineando i fatti più importanti. E quando ha letto che piccolo blu ha abbracciato piccolo giallo trasformandosi in un unico colore (verde) cosi hanno fatto anche loro: i bambini con un abbraccio gigante sono riusciti ad abbracciare la nonna. Tutti sono diventati una cosa sola, una macchia di amicizia profonda dal quale uscivano grida di felicità. Non dimenticherò mai gli occhi lucidi e il sorriso grande di questa nonna e di suo nipote, orgoglioso di averla avuta una mattina in classe, nella sua classe e con tutti i suoi amici. Un’altra nonna è entrata nella nostra classe con una scatola chiusa. Non aveva libri con sé ma ci ha spiegato che aveva una bellissima storia da raccontare e, come ha precisato un bambino, la conosceva a memoria. La scatola si apre e troviamo un prato e un cielo. La nonna inizia a raccontare la storia della nascita di Gesù e i bambini ascoltano, fanno molte domande: ma a cosa serve il prato? E il cielo? Ora si spiega tutto: questa nonna ha preparato i personaggi e i bambini, durante la storia, hanno potuto attaccare i personaggi all’interno della scatola. Insieme poi li abbiamo colorati e i bambini li hanno portarti a casa, così da poter ricordare la storia raccontata. Non dimenticherò mai l’entusiasmo di questa nonna, l’enfasi che ha utilizzato è stata così forte che ancora oggi i bambini raccontano: “Gesù è nato tra il bue e l’asinello con un angelo che ha detto: “Gloria nell’alto dei cieli” perché Gesù era importante fin da quando è nato” cit. M. L’ultima nonna che ha bussato alla nostra sezione ci ha portato qualcosa di molto divertente da fare. Lei ci ha raccontato che cuce molto, aggiusta i pantaloni, le maglie quando hanno un buco o quando sono rotte le cerniere. Ed io rimango a bocca aperta quando scopro che i bambini non conoscono la sarta, per loro chi aggiusta tutto è la nonna, la loro nonna! Subito dopo questo racconto ci sediamo e iniziamo a lavorare anche noi con il filo. Ma questo è un po’ strano: non serve per cucire, è grosso e soprattutto più “duro”, cit. M. Questa nonna ci fa vedere che ha portato anche delle perline colorate e subito ci mettiamo all’opera per costruire collane e bracciali. Non dimenticherò mai questa nonna in ginocchio, vicino ai bambini per aiutarli ad infilare perline dentro questi fili che si muovevano spesso ma soprattutto a rispondere ad ogni loro curiosità. Quanto sono speciali questi nonni? Quanto sono meravigliosi? E quanto sono indispensabili? I miei nonni lo sono stati e vorrei trasmettere tali valori a tutti i bambini che conosco, vorrei far capire loro quanto sono importanti! Anche se sono sicura che già sono presenti in loro. I bambini che possono viverli giorno dopo giorno sono davvero fortunati. Mentre, per chi non ha questa fortuna, esistono i “nonni adottivi” a rendere le giornate ancora più belle ed emozionanti.

Page 8: STRADA MAESTRA! - sff04ccac53ffcf79.jimcontent.com · Una volta ritrovati i bambini in classe mi sono subito dedicata alla loro conoscenza e a farmi conoscere. ... Gesù sono tanti,

Vorrei concludere con il titolo di un libro di un famoso psicologo che tra qualche giorno sarà in questa scuola proprio per parlare a queste fantastiche persone! Il titolo dice già tutto per me, l’importanza dei nonni è davvero fondamentale per i bambini e per gli adulti. L’emozione che provo ogni volta che vedo un bambino salutare o correre incontro al/alla proprio/a nonno/a è indescrivibile: mi salgono i brividi sulla schiena, mi si apre un sorriso gigante sulla bocca ed inizio ad immaginare il loro pomeriggio insieme fatto di grandi insegnamenti e grandi sorrisi! Che mondo sarebbe senza di loro?

“Nonni oggi. Se non ci fossero bisognerebbe inventarli” Ezio Aceti

La maestra Francesca

Impronte di quanto successo nella sezione Primavera

I NONNI E GLI ANGELI

“E parlate con i vostri nipotini: parlate. Lasciate che loro vi facciano domande. Sono di una peculiarità diversa dalla nostra, fanno altre cose, a loro piacciono altre musiche ma hanno bisogno degli anziani, di questo parlare continuo. E per dare la saggezza. Mi fa tanto bene leggere quando Giuseppe e Maria portarono il Bambin Gesù al tempio; e lì trovarono due nonni, e questi nonni erano la saggezza del popolo, che lodavano Dio perché questa saggezza potesse andare avanti con questo bambino. Sono i nonni a ricevere Gesù nel Tempio, non il sacerdote: questo viene dopo. I nonni.” (Papa Francesco) Nonni, nonni… credevate davvero che dopo le presentazioni ufficiali dei vostri nipoti non avrei fatto accenni sulle cinque mattinate passate con voi alla Sezione Primavera? Oh, non c’è bisogno che vi allarmiate: del resto si sa, i nonni sono stati creati solo per le cose belle.

I NONNI SONO I NOSTRI EROI, CON LORO NON CI SI ANNOIA MAI: come con nonna Rosa che si è sdraiata gambe all’aria nella piscina dei tuffi per far giocare Leone e i suoi compagni, ritornando un po' bambina. O come nonno Giuseppe di cui Gabriele R. parla sempre come di un Supereroe; i loro sguardi che si incrociano parlano da soli! Penso a nonna Fiore che si è seduta sul cavallo in giardino, dedicando cure e attenzioni e facendosi nonna anche degli altri bambini o al nonno Giancarlo che da vero eroe è rimasto finché ha potuto, per passare del tempo prezioso con sua nipote, rischiando di arrivare in ritardo al lavoro!

I NONNI PROFUMANO DI CASA E CI CONOSCONO MEGLIO DI CHIUNQUE ALTRO: chiedete a Cristian se non è vero. I suoi nonni sono venuti proprio tutti e nel tempo che loro gli hanno donato si è lasciato coccolare come a casa, dal calore e del sorriso di nonna Angelica e nonno Elio, dalla premura e dalla dedizione di nonna Iolanda e nonno Fiorenzo. Nonna Marinella ha saputo trovare una soluzione alla tristezza di Daniel nel doverla salutare: gli ha detto che il suo amato gatto la stava aspettando per mangiare. Uno attento e di buona forchetta come lui non poteva certo trattenerla! I NONNI E I LORO OCCHIOLINI DI COMPLICITÀ SONO I MIGLIORI AVVOCATI DIFENSORI DEI BAMBINI: nonna Angela e nonno Beppe non sanno stare con le mani in mano ma si spendono fino in fondo e sono un pilastro per Leone, con il loro esempio e la loro presenza complice, divertente e coraggiosa.

Page 9: STRADA MAESTRA! - sff04ccac53ffcf79.jimcontent.com · Una volta ritrovati i bambini in classe mi sono subito dedicata alla loro conoscenza e a farmi conoscere. ... Gesù sono tanti,

I NONNI SI PRENDONO CURA DEI NIPOTI E TRASMETTONO LORO NUMEROSI INSEGNAMENTI: ho impressa nella mente la dolcezza dello sguardo di nonna Luisa che sorridendo ha assecondato le richieste di Andrea, sedendosi accanto e giocando con lui. Anche nonna Meri e nonno Mario si sono presi cura di Daniel, con il loro sguardo paziente e amorevole, esattamente come ha fatto nonna Lucia con Chiara: quanta dedizione questi nonni nel prendersi cura dei nipoti giorno dopo giorno. “Ma come fai?” mi hanno chiesto. Forse sono modesti... in fondo i veri educatori di questi bambini sono proprio loro. E come si fa, lo sanno benissimo! “Nonna Rachele, Nonna Rachele!” sì, Rachele, hai ragione, nonna Rosita è stata sempre al tua fianco, sorvegliandoti con affetto e attenzione, ma permettendoti anche di cadere, come solo una buona maestra sa fare. I NONNI SANNO ESSERE MENO PREOCCUPATI E CRITICI PERCHÉ SI CONCENTRANO PIU’ SULLE COSE CHE VANNO BENE RISPETTO A QUELLE CHE NON VANNO E AIUTANO I NIPOTI AD ESSERE INDIPENDENTI DAI GENITORI: quasi come se si fossero messi d’accordo, nonna Margherita e nonno Paolo insieme a nonna Mariarosa e nonno Roberto, hanno dimostrato di saper mettere in pratica questo concetto, rimanendo sempre vicinissimi al loro Gabriele P., ma aprendosi al gioco e all’aiuto dei suoi compagni. Sanno bene che tra poco arriverà per lui una sorellina e in quel momento la loro presenza sarà per lui una fondamentale certezza d’amore. I NONNI SONO I NOSTRI ANGELI SULLA TERRA: penso a nonna Giovi e nonno Andrea, credo che gli angeli abbiano il loro stesso sguardo sereno e la loro stessa delicatezza d’animo. I NONNI DOVREBBERO OTTENERE IL DOTTORATO IN AMORE: i nonni come nonno Gigi per esempio. Lui è uno che sa amare davvero, nella totale dedizione del suo cuore alla piccola Emma. Nonno Gigi ha imparato dalla vita ad amare il doppio e ad amare in ogni momento. Con nonno Gigi non si scherza. Un pensiero speciale va dedicato a tutti gli altri nonni, a quelli che non hanno potuto condividere questo tempo con noi ma che sono sempre presenti nella vita dei loro nipoti. E uno va ai nonni che sono già diventati i nostri angeli custodi speciali. Permettetemi un ultimo pensiero alla nonna di mia figlia: guardandola mentre si prende cura di me e di una “simil piccola me” ho imparato di riflesso come deve fare una donna ad essere una buona mamma.

“Nonno cos’è l’amore?” “è quel sorriso che avrai da grande quando penserai a me”.

Grazie nonni. Viola

Page 10: STRADA MAESTRA! - sff04ccac53ffcf79.jimcontent.com · Una volta ritrovati i bambini in classe mi sono subito dedicata alla loro conoscenza e a farmi conoscere. ... Gesù sono tanti,

LA STRADA CHE SA DI BUONO

Ristorante “Da Mari e Nadia”

Questo mese vi proponiamo una gustosa FARINATA DI CECI! Ingredienti per preparare una teglia da forno:

300 gr di farina di ceci 800 ml di acqua Sale quanto basta Olio extravergine

Stemprare la farina con acqua, far riposare per almeno 6 ore. Togliere la schiuma che si crea a mischiare bene il composto. Aggiungere il sale. Stendere il composto sulla teglia ben unta con l’olio extra vergine. Infornare nel forno a 200° (il forno deve già essere stato portato a temperatura) nel ripiano basso per 10 minuti fino a quando si è formata una crosticina nella parte inferiore. Spostare il composto nel ripiano centrale del foro fino alla completa doratura. Servirla calda tagliandola a quadretti.

Buon appetito!

Page 11: STRADA MAESTRA! - sff04ccac53ffcf79.jimcontent.com · Una volta ritrovati i bambini in classe mi sono subito dedicata alla loro conoscenza e a farmi conoscere. ... Gesù sono tanti,

RACHELE

PREPARA LE PANTOFOLE A DANIEL CHE AIUTA

EMMA A METTERSI LE CALZINE

ANTISCIVOLO…

LA SCUOLA APRE LE PORTE A TUTTI I GENITORI

CHE DESIDERANO AVVICINARSI AL MONDO DELL’INFANZIA, CONOSCERCI PIÙ DA VICINO,

CAPIRE MEGLIO COSA OFFRE IL NOSTRO SERVIZIO EDUCATIVO, INCONTRARE LE INSEGNANTI E LA COORDINATRICE...

Ore 10.00 presentazione multimediale del P.T.O.F.

per la Scuola dell’Infanzia “T. Frigerio” (3-6 anni) Ore 11.00 presentazione multimediale del PROGETTO EDUCATIVO per la Sezione

Primavera (2-3 anni)

LE INSEGNANTI E LA COORDINATRICE SARANNO A VOSTRA DISPOSIZIONE PERCHÉ SAPPIAMO CHE LE DOMANDE E LE CURIOSITÀ SARANNO MOLTE!

DURANTE L’OPEN DAY I BAMBINI POTRANNO DIVERTIRSI NEI LABORATORI APPOSITAMENTE ALLESTITI

DIFFONDETE L’INVITO!

Page 12: STRADA MAESTRA! - sff04ccac53ffcf79.jimcontent.com · Una volta ritrovati i bambini in classe mi sono subito dedicata alla loro conoscenza e a farmi conoscere. ... Gesù sono tanti,

UNA STRADA DA IMPARARE

Indicazioni per chi volesse approfondire…

I colori delle emozioni Anna Llenas Traduttore: D. Gamba Editore: Gribaudo Collana: Libri pop-up Anno edizione: 2014 Età di lettura: Da 3 anni 2° nella classifica Bestseller di IBS Libri - Bambini e ragazzi – Che cos'ha combinato il mostro dei colori? Ha mescolato le emozioni

e ora bisogna disfare il groviglio. Riuscirà a rimettere a posto l'allegria, la tristezza, la rabbia, la paura e la calma, ognuna con il proprio colore?

Età di lettura: da 3 anni.

Suoni d'acqua. Con CD Audio

Arianna Sedioli

Editore: Artebambini

Anno edizione: 2007 Età di lettura: da 5 anni Con l'acqua si possono creare sonorità straordinarie. Lavorandola con le mani si plasmano toni leggeri, cullanti, sommessi, avvolgenti. I gesti guidati dal piacere tattile e uditivo, provocano gocce, schizzi, tonfi e piccole "cascate" che si disegnano in morbidi

echi e in ritmi danzanti. Utilizzando semplici oggetti le scoperte e gli effetti imprevedibili si moltiplicano, declinandosi in variegate sfumature timbriche accarezzare, agitare, battere, mescolare, soffiare, frullare. Un invito per i bambini e gli adulti che li accompagnano, a giocare con l'acqua utilizzandola come materiale sonoro speciale, da esplorare nelle sue affascinanti possibilità espressive.

a cura di Alice, Francesca, Ilaria, Sara, Viola, Marilena, Nadia, Stefania


Recommended