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INFORMATIVO sul Servo di Dio Padre Arsenio da Trigolo
1849 - 1909
Fondatore delle Suore di Maria Santissima Consolatrice
«Godiamo ed esultiamo nel Signore: Gesù Cristo è risorto!» Padre Arsenio
Mensile – Istituto delle Suore di Maria Consolatrice
Via degli Etruschi, 13 - 00185 Roma
Anno XV – n. 4 aprile 2010 - Spedizione in Abbonamento Postale –
D.L.353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 2 – DCB – ROMA
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INFORMATIVO
su Padre Arsenio da Trigolo
Anno XV – 4/10
aprile
Istituto delle Suore
di Maria Consolatrice
Via degli Etruschi, 13
00185 Roma
Tel. 06.49.15.61
Fax 06.44.68.432
Direttore responsabile
R. Comaschi
Redazione
G. Franchin
Autorizzazione
del Tribunale Civile di Roma
n.95/96 in data 04/03/1996
Stampa:
Abilgraph Via P. Ottoboni, 11
00159 Roma
Finito di stampare
nel mese di marzo 2010
SOMMARIO
Pag. 64 L’opera di Padre Arsenio
69 Intervista a…
“ 72 Ci scrivono
“ 74 Preghiere sulla tomba di Padre Arsenio
“ 77 Ringraziamenti
“ 78 Richiesta di preghiere
“ 79 Informazioni
“ 80 Preghiera alla SS. Trinità
INSERTO In ascolto di Padre Arsenio:
Preghiamo con Padre Arsenio.
ILLUSTRAZIONI: PP. 65 – 66 - 71 –73 – 76
ARCHIVIO SUORE MARIA CONSOLATRICE - ROMA
In copertina: busto in bronzo di Padre Arsenio da
Trigolo, opera dell’artista Ilia Rubini.
Per conoscere p. Arsenio:
http://www.comunicare.it/ofmcap/arsenio a cura dei Padri Cappuccini di Lombardia – Varese.
Per conoscere la nostra Congregazione:
http://www.ismc.it/
Invitiamo amici e devoti di Padre
Arsenio ad unirsi alle Suore di Maria SS. Consolatrice il
giorno 10 di ogni mese, con orazioni, sacrifici e, se possibile,
anche S. Messa e Comunione, per ottenere il felice esito della
causa che ora è all’esame della Congregazione per le cause
dei santi.
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«Fu da me
il vostro Padre Fondatore e vi dico che è un santo per la sua grande umiltà. Mantenete lo spirito
che vi infuse…».
Suor Lucia Teruzzi: Ricordi del 1902 … il Card. Ferrari –
Rovigo, 01/09/1948 - App. II, n. 180, 5
Tavola lignea - dipinto di p. Umberto Cuni Berzi, cappuccino, conservata
nell'Archivio Provinciale Cappuccini Lombardi
RIPENSIAMO ALLA FIGURA DI PADRE ARSENIO
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Continua, dal numero precedente, il racconto di tutto il bene che ha
operato Padre Arsenio da Trigolo, al secolo Giuseppe Migliavacca,
attraverso le opere realizzate da lui personalmente o dalla
Congregazione di cui egli è il Fondatore, la Congregazione delle
Suore di Maria SS. Consolatrice.
La missione in Cina è durata ben quattordici anni, in mezzo a
molte difficoltà, come già si è detto, dovute alla non padronanza
della lingua, al clima, alla povertà estrema della casa e
dell’ambiente, al contesto socio-culturale piuttosto chiuso per
non dire ostile, alla lontananza dall’Italia.
Dei primi tempi di questa esperienza missionaria abbiamo il
diario tenuto da Madre Cesarina Bettini; da queste pagine
riprendiamo alcuni stralci eloquenti:
«5 settembre 193: I topi … io me li sento tutti attorno …
sembrano indiavolate queste bestie. Come dormire! Io offro
quest’impressione nauseante continua che provo, dal giorno in
cui posi piede a Kaigfeng, dalla prima notte ad oggi e si
continuerà fino a quando il Signore vorrà, per l’opera.
E i primi missionari, altro che topi; bestie feroci».
9 settembre1937: Gli alunni aumentano, vengono volentieri.
Sempre grazie al Signore. Sogni avverati: i pagani con noi!
Maria Consolatrice aiutaci perché possiamo un giorno
presentarteli rigenerati dalle acque battesimali.
NB: dal giorno – 6 settembre - in cui P. Brambilla benedisse la
casa i topi non si sono fatti più sentire; si dorme».
Il diario alterna nuove speranze con momenti di ansia e di
preoccupazioni:
«I nostri bambini sono diligenti nella frequenza e fanno
progressi.
Quanto patimento in questa diletta Cina, quante amarezze
trangugiate, quante disillusioni cocenti assaporate nel silenzio,
quante ferite sanguinanti. Quanta unzione divina e quanto
spirituale godere, quanta soddisfazione di opere! Signore, io non
L’ OPERA DI PADRE ARSENIO
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merito tanto, mi sento umiliata in considerazione della vostra
bontà».
Pagina giunta dalla Cina durante la permanenza delle Suore a Kaifeng
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La Madre Cesarina Bettini rimane in Cina fino al 5 novembre
1937; tra le righe del suo diario personale si legge tutta la sua
anima missionaria; è santamente orgogliosa di aver
Madre Cesarina Bettini che fu Madre generale dal 17 ottobre 1929 al 29
gennaio 1964
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accompagnato il primo gruppo missionario delle Suore di Maria
Consolatrice e di averne condiviso per diversi mesi la loro vita
piena di disagi e per certi versi avventurosa, ma carica anche di
tanta serenità; altre Congregazioni si sono già mosse in quegli
anni verso le terre di missione, soprattutto verso l’Africa ed ora
pure le Suore di Maria Consolatrice possono dire di dare il loro
contributo alla evangelizzazione delle genti, alla diffusione della
“buona notizia” del Vangelo.
Dal giorno in cui la Madre Cesarina ha lasciato le Suore in terra
cinese al suo arrivo in Italia trascorre più di un mese; viaggia per
terra, per cielo e per mare, fino a giungere a Napoli il 10
dicembre 1937.
Questa data per le Suore porta con sé il ricordo della morte del
Fondatore, Padre Arsenio da Trigolo. È un anniversario che
viene sempre ricordato e festeggiato, perché il giorno della morte
è per le persone sante il “dies natalis”, il giorno della nascita al
Cielo.
Nel diario della Casa Madre leggiamo:
«Memorabile data, questa (10 dicembre 1937) che risveglia in
noi vivi sensi di riconoscenza ed affetto verso Colui che alla
Congregazione diede i natali, corrispondendo così all’appello
divino che a questa missione lo chiamava. Oggi è pure l’ultimo
giorno che la diletta nostra Madre passerà in mare.
Come non pensare che anche il Fondatore nostro non esulti e
partecipi alla comune letizia? Certamente! Anzi in modo tutto
particolare egli sarà accanto alla nostra Madre».
Dopo la guerra cino-nipponica del 1938 la vita era ripresa
abbastanza tranquilla fino al giugno del 1948 in cui la situazione
politica della Cina è caduta nel disordine più assoluto con
l’avvento dei comunisti. Kaifeng, residenza delle Suore è
abbandonata al brigantaggio: dovunque cadaveri rovine e
distruzioni; sembra diventata un immondezzaio. Le Suore si
sentono pronte a tutto, anche al martirio, ma il Signore, la
Vergine Consolatrice e il Padre Fondatore vegliano su di loro;
vengono risparmiate, nonostante la casa sia stata molto esposta ai
combattimenti ed abbia subito molti danni. Le Religiose sono
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ben presto fatte oggetto di vessazioni e interrogatori finché viene
dato alla gente l’ordine di non frequentare la missione e di non
parlare con le Suore; in una parola viene loro proibito di svolgere
l’opera di apostolato e vengono messe in condizione di lasciare
la Cina e tornare in Italia.
Subiscono persino diversi giorni di prigionia sotto la stretta
sorveglianza dei sodati giapponesi, durante il secondo conflitto
mondiale nel 1945.
Proprio causa della guerra diminuisce anche la possibilità di
avere notizie di quanto sta accadendo in Cina; il silenzio fa
temere cose tristi. Per quattro anni restano nell’isolamento più
assoluto. Nel 1946 riprendono le comunicazioni e finalmente
giungono notizie da e per l’Italia.
In una lettera Suor Rosalina parla anche delle aspiranti cinesi alla
vita religiosa, ma dopo la partenza delle suore, le giovani sono
tornate alle loro famiglie.
Terminata la guerra, sembra che l’attività missionaria possa
riprendere la normalità, ma dal 1948 in poi la situazione si fa
sempre più precaria e difficile.
Le Suore sono pronte a tutto, persino a sacrificare la loro vita pur
di non abbandonare la missione, ma alla fine l’atteggiamento del
governo, tra crudeltà e ingiustizie, non lascia via di scampo e le
Suore sono costrette a lasciare la terra cinese.
Il loro ritorno ha la data del 30 aprile 1951.
La fondazione in Cina scrive delle pagine importanti nella storia
dell’Istituto; la terra cinese custodisce tre Suore di Maria
Consolatrice che per questo popolo hanno dato la vita: Suor
Maura Lecconi, Suor Benigna Formaggio e Suor Natalia Curioni.
L’animo missionario non ha messo, però la parola fine alla
evangelizzazione tra i popoli e la presenza delle Consolatrici
continua tuttora in terra africana e nella lontana America del Sud.
(Continua)
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Continua dal numero precedente la serie di interviste a persone
che nella loro vita hanno avuto modo di incontrare Padre
Arsenio, di conoscerlo e di vivere con lui. Sono, naturalmente,
interviste non reali, ma sempre basate su scritti che abbiamo in
nostro possesso o su deduzioni a cui ci porta la lettura delle
testimonianze sulla vita e le virtù di Padre Arsenio.
In questo numero l’intervista è rivolta ai confratelli Cappuccini
in mezzo ai quali Padre Arsenio è vissuto sei anni.
Padre Timoteo, lei in qualità di Vicario Provinciale dei
Cappuccini di Lombardia, ha ricevuto la domanda da parte
di Padre Giuseppe Migliavacca di entrare a far parte dei
Cappuccini; come ha accolto questa richiesta?
Secondo la nostra legislazione, Padre Giuseppe, con i suoi 53
anni, superava di gran lunga il limite stabilito di 35, per venire
accettato nell’Ordine, che come si sa si distingue per austerità,
pratica di digiuni, povertà e asprezza di vita. Prima di fare
un’eccezione con lui, io ho fatto le mie indagini e mi sono bene
informato; raccolti i dati necessari, ho sottoposto la domanda al
mio Consiglio che ha dato parere favorevole all’accettazione.
Padre Augusto, sappiamo che lei ha scritto una lettera al
Padre Generale dei Gesuiti per sapere le ragioni per cui
Padre Giuseppe è stato dimesso dalla Compagnia di Gesù.
Quale risposta ha ricevuto?
In verità, l’espulsione dalla Compagnia non ha avuto delle
motivazioni ben chiare: i Gesuiti hanno parlato, in modo molto
impreciso e generico, di “imprudenze” a suo carico. In effetti non
sono emerse accuse gravi o fatti comprovati che potessero
giustificare una decisione così grave.
INTERVISTA A …
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Ancora qualche domanda a lei, Padre Timoteo: nelle sue
indagini ci sono delle testimonianze a favore di Padre
Giuseppe?
Certamente. Dalla Curia di Torino, il Canonico Emanuele
Colamiatti, Provicario della Curia, ha testualmente affermato: «A
noi è sempre constato e consta anche presentemente che il M.R.
Don Giuseppe Migliavacca che in tutto il tempo che dimorò in
questa Diocesi di Torino, il che fu per parecchi anni, non incorse
mai né fu mai colpito da censura o irregolarità». Questa
testimonianza è molto preziosa per me, perché è una prova in più
della serietà del candidato e della sua condotta irreprensibile,
nonostante le dicerie e le calunnie sul suo conto e di cui sono
venuto a conoscenza. Credo sia implicata una certa Fumagalli,
ma so con certezza che Padre Giuseppe è estraneo ai fatti in cui è
implicata questa donna che non ha pace e crea problemi a chi,
con animo cristiano, cerca di aiutarla.
Ci sono altre testimonianze che ci permettano di capire
meglio Padre Giuseppe e soprattutto il suo atteggiamento
davanti alla situazione difficile in cui è venuto a trovarsi?
Abbiamo due lettere scritte da due sacerdoti della Parrocchia di
San Giachimo di Milano; essi affermano che Padre Giuseppe è
lodevole per vita e costumi, che è libero da ogni censura o
irregolarità, che non è gravato da debiti che non possa estinguere
e che entra in Religione di sua spontanea e libera volontà; la sua
richiesta non è motivata da ragioni umane, ma da devozione e
pietà. Se può interessare, c’è anche la dichiarazione di un medico
che Padre Giuseppe è di sana e robusta costituzione e può
sostenere l’austerità dell’Ordine dei Frati Cappuccini.
Un’altra testimonianza ci è pervenuta dal Seminario di Cremona
in cui Padre Giuseppe ha studiato prima di diventare Sacerdote:
da registri risulta che la sua condotta non era solo buona, ma
ottima, tanto che ogni anno era tra i premiati della sua classe.
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Stando così le cose non abbiamo avuto più alcun dubbio di
ammetterlo all’Ordine.
Qual è stato il ruolo del Cardinale di Milano in questa
ammissione?
Il suo intervento è stato determinante. Il Cardinale Andrea
Ferrari conosce molto bene Padre Giuseppe perché gli è stato
vicino negli anni in cui egli è vissuto a Milano, nella casa di Via
M. Gioia, 51. Sua Eminenza ci ha espressamente chiesto di
ammetterlo, nonostante l’età, assicurando che la sua condotta è
irreprensibile. Ci ha fatto chiaramente capire che lo ritiene un
santo, soprattutto per il suo silenzio e la sua umiltà di fronte alle
sofferenze morali che gli sono state inflitte dalle sue stesse figlie.
Sembra che sia stato proprio il Cardinale a consigliare il Padre a
lasciare ad altri il governo della Congregazione da lui fondata e
di ritirarsi nel silenzio e nella preghiera. Ciò nonostante abbiamo
ritenuto opportuno fare le nostre indagini: non hanno fatto altro
che confermare l’opinione favorevole espressa dal Cardinale.
Continua)
Madre Cesarina Bettini, Suor Pace Rossi, Suor Onorata Merlo
e Suor Eraldina Galbiati con il Papa Paolo VI
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Grazie per le vostre preghiere; un esame ha avuto buon esito…
speriamo per il prossimo a breve; le analisi presentavano una
modesto indice: le ripeterò fra sei mesi; speriamo che si
normalizzino del tutto. Le questioni legali sono in corso; non
abbandonate la mia situazione. Cordialmente. Segue firma
Rev da Madre, “Non siamo una Congregazione potente, ma
nella nostra umiltà cerchiamo di operare alla maggior gloria di
Dio”. Questa frase, indirizzata al Cardinale Tettamanzi, (nella
lettera in cui veniva invitato a chiudere l’anno centenario della
morte di Padre Arsenio da Trigolo, presso la Casa Madre a
Milano) mi ha toccato il cuore, Nella vostra piccolezza e umiltà
siete potenti; sempre ho pregato per voi e per la vostra missione;
ho offerto la mia sofferenza per voi. Ogni sera diciamo il rosario
davanti all’immagine di Maria Consolatrice che lei mi ha inviato;
sono sicuro che la Madonna ci vuol bene e ci ama come Gesù
suo figlio ci ha amato e ha dato se stesso per noi.
Non scoraggiatevi, fate del bene sempre, siete potenti. Dio ama
gli umili e chi dona con gioia e chi lavora per il suo Regno. …
nella mia sofferenza ho imparato ad amare e il buon Dio è stato
con me.
Pregate per me perché trovi un lavoro al più presto possibile.
Siamo potenti perché Gesù e Maria sono con noi.
Saluti a tutte le consorelle; siete grandi! Salim
Sono Rosetta e scrivo insieme alle mie amiche di Nove. Avrei
desiderio che fosse messa nell’Informativo la foto-ricordo di
Ceccato Ginevra.
Era una persona tanto generosa ed è volata in cielo il 29 ottobre
scorso. Era una devota di Padre Arsenio e leggeva sempre con
interesse l’Informativo. Richiedo anche di dire una Santa Messa
per il suffragio della sua anima e perché dal cielo ci aiuti ad
essere più generose.
CI SCRIVONO
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Vi chiedo ancora una preghiera per tutta la mia famiglia, per i
figli e per i nipoti; in particolare pregate per l’amica Germana
che è sola e con un fratello in carrozzina da lei curato con tanta
generosità.
Molti mi chiedono l’Informativo, ma qualcuno si lamenta che le
parole sono troppo piccole e fa fatica a leggerle, però recitano la
preghiera alla Trinità per la glorificazione di Padre Arsenio. È
una preghiera molto bella e noi la recitiamo sempre sperando che
l’intercessione di Padre Arsenio ci ottenga le grazie che
chiediamo.
Un saluto da parte mia e di tutte le mie amiche. Vi ringrazio per
le preghiere. Grazie di cuore. Lago Rosetta
Padre Arsenio il primo in piedi a destra nella seconda fila
Ceccato Ginevra “Signore, datele in felicità
eterna ciò che essa ci diede in
amore” S. Agostino
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Dal novembre 2002, sono stati posti davanti alla tomba di Padre
Arsenio un quaderno ed una penna. Chi vi sosta in preghiera, scrive la
sua invocazione o esprime il suo grazie per i favori ricevuti. È il
colloquio familiare con un Amico che sappiamo capace di farsi
intercessore per noi. Milano, 7 gennaio 2010 Milano, 5 febbraio 2010 Anche da Torino arrivano preghiere perché l’intercessione di Padre Arsenio ottenga dal Signore aiuti e grazie. Torino, febbraio 2010 Padre Arsenio, ti affido la mia famiglia; chiedi per noi perdono dei nostri sbagli; donaci l’aiuto per seguire il Signore in ogni azione. Caro Padre, ascolta la preghiera che ti faccio per quel giovane del Venezuela, perché sia lasciato libero; intercedi per lui. Padre Arsenio, aiutami tu, tu conosci tutto. Aiutaci tu; tu sai quello che stiamo vivendo. Chiedono preghiere: Teresa, colpita da ictus e sua figlia Anna gravemente malata e Alessandro che sta vivendo una situazione familiare drammatica.
A quanti hanno inviato offerte per la causa di beatificazione:
Comunità Suore, ROSATE – Comunità Suore, VERGIATE –
Valsecchi Romano, GARBAGNATE MONASTERO – Scolamiero
Paola, TORINO – Comunità Suore, CASA MADRE – Comunità
Suore, GALBIATE – Andrea Cantù – Bonalumi Angelo,
RINGRAZIAMENTI
PREGHIERE ALLA TOMBA DI PADRE ARSENIO
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CERNUSCO SUL NAVIGLIO – Comunità Suore, SAN CASCIANO –
Pezzetti Rita, MILANO – Cattaneo Rita, ROMA – Scuole, MILANO
CASA MADRE – Filia Raffaele, CHIVASSO – Comunità Suore,
MILANO – Maragno Adelina, BREGANZE – Giuseppina Milano e
Fausta Colombo, GALBIATE – Messina Teresa, PORTELLA DI
MARE MISILMERI – Parrocchiane, OLTRONA – Vaglieri Cathia,
CRESCENTINO – Consonni Daniele, CARAVAGGIO – Marone
Paolo Suore, COMO – Bianchi Rossi Maria Teresa, CREMONA –
Nava Rosalba, GALBIATE – Rosato, FIRENZE– Genitori presepio e
mercatino, MILANO CASA MADRE.
«…Il Signore aiuta chi veramente lo vuol servire bene. Anche noi
raccomandiamoci sempre che ci aiuti, ed Egli non mancherà… non cessiamo
mai di confidare in Lui…» Padre Arsenio
RICHIESTA DI PREGHIERE
PER INTERCESSIONE DI PADRE ARSENIO
L’informativo è inviato gratuitamente a chi ne fa richiesta.
Il nostro sentito grazie a chi ci sostiene con un’offerta.
Per le offerte, servirsi del ccp. N. 195.94.209 intestato a:
ISTITUTO MARIA SS. CONSOLATRICE
Via M. Gioia, 5 - 20124 MILANO
precisando: CAUSA P. FONDATORE
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Perché Gaetana possa superare il periodo difficile che sta
vivendo; per Suor Crocifissa; per le necessità di Rita; per la
guarigione di nonno Giuseppe; perché Lino ottenga un ambiente
per il lavoro; per le necessità di Enrica, Alberto, Rosa e Assunta;
per la salute di Mimma, per le necessità di sua figlia e perché si
risolva positivamente la situazione familiare; per la salute della
signora Anna; per la salute di Vittorio, di Maria Rosa e della
signora Liliana; perché Patrizia possa superare la malattia; perché
Giuseppe ricuperi la salute; perché si risolva la difficile
situazione di Daniele e Patrizia; perché Simonetta e Massimo
abbiano la gioia di un figlio; perché Ennio possa superare il
trapianto; perché Isabella e Marcello possano giungere
felicemente al matrimonio; per Alfredo che deve superare una
situazione molto difficile; per la salute di Elisa, Luigi, Anna e
Roberto; per le necessità di salute di una famiglia; perché una
famiglia possa recuperare e vivere i valori cristiani; perché Carlo
e Maurizio possano guarire presto; perché Cristina e Ivan
possano avere la gioia di un figlio; per la salute di Pasqualino e
di Rosa; perché il bimbo di Lucrezia nasca sano e per la salute
della sua nonna Laura; la salute del piccolo Diego; per la giovane
Federica e per il piccolo Antonio; per Denise, Giulia e Maria
Stella perché possano risolvere i loro problemi; per la salute di
Lucia; perché don Giancarlo possa guarire; per le necessità di
Salvatore, Delio, Vittoria, per la salute di Gabriella; perché Salim
trovi un lavoro.
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Nello spirito di una Chiesa sempre più attenta ai bisogni dell’uomo, fondata sui principi evangelici e di solidarietà, e nello spirito di apertura a laici dotati di particolare sensibilità alla condivisione di obiettivi a beneficio delle persone più deboli e fragili, la Congregazione delle Suore di Maria Consolatrice, ha costituito, nel dicembre 2005,
la FONDAZIONE PADRE ARSENIO - ONLUS perché si dedichi al sostegno delle opere in terra di missione, studiando forme di raccolta fondi, partecipando alla esecuzione di progetti, assicurandone la completa realizzazione.
Segnaliamo a devoti ed amici di Padre Arsenio la possibilità di
SOSTENERCI DESTINANDO ALLA FONDAZIONE PADRE ARSENIO - ONLUS
il 5 PER MILLE dell’IRPEF INSERENDO IL SEGUENTE CODICE FISCALE:
97427850157 NELL’APPOSITO SPAZIO
del modello 730, unico PF, mod. Cud
oppure destinando offerte libere alla Fondazione stessa:
c/c/p n. 72120595 Banca Intesa San Paolo IBAN: IT11 T030 6909 5336 2502 2362010
Ringraziamo quanti vorranno in tal modo contribuire alle attività della Fondazione. Restiamo a disposizione per tutti coloro che volessero meglio conoscere e verificare l’attività svolta e, magari, dare anche il loro sostegno concreto e personale.
Per informazioni: e-mail: [email protected]
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INFORMAZIONI:
La causa di beatificazione di P. Arsenio è affidata alla Postulazione
generale dei Padri Cappuccini.
PADRE FLORIO TESSARI
Via Piemonte, 70 Tel. 06. 462. 01. 234
00187 ROMA RM Fax 06. 462. 01. 273
PADRE FEDELE MERELLI Tel. 02. 771. 22. 332
Viale Piave, 2 Fax 02. 771. 22. 333
20129 MILANO MI [email protected]
Chi ottenesse grazie per intercessione di Padre Arsenio, abbia la
bontà di comunicarlo, per iscritto, ad uno dei tre seguenti recapiti:
SUOR ADRIANILDE FRANCHIN Tel. 06. 49. 15. 61
Via degli Etruschi, 13 Fax 06. 44. 68. 432
00185 ROMA RM [email protected]
SUOR VITTORALMA COMASCHI Tel. 02. 60.80.236.
Via Tullo Morgagni, 15 Fax 02. 69.43.1384
20125 MILANO MI [email protected]
SUPERIORA PROVINCIALE Tel. 011. 39. 05. 38
Via Caprera, 46 Fax 011. 32. 26. 18
10136 TORINO TO [email protected]
Chi desidera informazioni per recarsi in pellegrinaggio presso la
tomba di Padre Arsenio si rivolga a:
Suor Cherubina Brivio Tel. 02. 66.98.16.48
Via M. Gioia, 51 Fax 02. 66.98.43.64
20124 MILANO MI [email protected]
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PREGHIERA ALLA SS. TRINITÀ
Padre, ricco di misericordia,
che hai attratto il tuo servo p. Arsenio Migliavacca
a fare della sua esistenza,
nella varietà delle situazioni,
un’offerta a te gradita
concedimi, per la sua intercessione, la grazia …
Gloria al Padre.
Signore Gesù, Figlio di Dio,
che hai chiamato a seguirti,
per la via dei consigli evangelici,
il tuo servo p. Arsenio Migliavacca
conducendolo a conformarsi a te
nell’umiltà, semplicità e carità,
concedimi, per la sua intercessione, la grazia …
Gloria al Padre.
Spirito Santo, Consolatore,
che hai guidato il tuo servo p. Arsenio Migliavacca
nel servizio ad una nascente famiglia religiosa
perché, sotto la materna protezione
di Maria Ss.ma Consolatrice,
si impiegasse nell’esercizio delle opere di misericordia,
concedimi, per la sua intercessione, la grazia …
Gloria al Padre.
Imprimatur
In Curia Arch. Mediolanensi, die 13.03.1998
Mons. Angelo Mascheroni