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TECNICHE DI APPROSSIMAZIONE METODO VARIAZIONALE TEORIA DELLA PERTURBAZIONE.

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TECNICHE TECNICHE DI DI APPROSSIMAZIONE APPROSSIMAZIONE METODO VARIAZIONALE TEORIA DELLA PERTURBAZIONE
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Page 1: TECNICHE DI APPROSSIMAZIONE METODO VARIAZIONALE TEORIA DELLA PERTURBAZIONE.

TECNICHE TECNICHE DIDI

APPROSSIMAZIONE APPROSSIMAZIONE

METODO VARIAZIONALE

TEORIA DELLA PERTURBAZIONE

Page 2: TECNICHE DI APPROSSIMAZIONE METODO VARIAZIONALE TEORIA DELLA PERTURBAZIONE.

METODO METODO VARIAZIONALEVARIAZIONALE

Page 3: TECNICHE DI APPROSSIMAZIONE METODO VARIAZIONALE TEORIA DELLA PERTURBAZIONE.

TEOREMA VARIAZIONALE

Se una funzione arbitraria è usata per calcolare l’energia, il valore calcolato non è mai inferiore al valore esatto.

Ed

d

*

*

Page 4: TECNICHE DI APPROSSIMAZIONE METODO VARIAZIONALE TEORIA DELLA PERTURBAZIONE.

2

2

1 8mL

hE usandoEnergia esatta:

L

x

L

sin2

1

2

2

80132.1

mL

hEapp usandoE approssimata: )( xLAxapp

La funzione d’onda approssimata dà un’energia per lo stato fondamentale superiore all’Energia esattaL’errore è solo 1.3% perché la funzione d’onda approssimata è buona.

x

esatta

appross.

0 L

Particella nella scatola

Page 5: TECNICHE DI APPROSSIMAZIONE METODO VARIAZIONALE TEORIA DELLA PERTURBAZIONE.

Seconda funzione d’onda di prova : 22 )( xLAxapp

21.6% errore

x

esatta

appross.

0 L

2

2

2

2

22

2

. 8216.1

8

126

mL

h

mL

h

mLEapp

Page 6: TECNICHE DI APPROSSIMAZIONE METODO VARIAZIONALE TEORIA DELLA PERTURBAZIONE.

L’errore molto più grande non è sorprendente se uno confronta le 2 funzioni approssimate

)( xLAxapp

2

2

80132.1

mL

hEapp

22 )( xLAxapp

x

esatta

appross.

0 Lx

esatta

appross.

0 L

2

2

8216.1

mL

hEapp

Page 7: TECNICHE DI APPROSSIMAZIONE METODO VARIAZIONALE TEORIA DELLA PERTURBAZIONE.

possiamo far variare i parametri minimizzando E(p) e determinando così la migliore Ψ

Eapprossimata

Eesatta

METODO VARIAZIONALE

Data una funzione di prova contenente alcuni parametri p = (p1, p2, ...)

Ψ(x;p), l’Energia dipende da p1, p2, ...

dxxx

dxxxE

);();(

);();()(

*

*

pp

ppp

Page 8: TECNICHE DI APPROSSIMAZIONE METODO VARIAZIONALE TEORIA DELLA PERTURBAZIONE.

Ψ1 = x (L-x) E1 = 1.0132 h2/8mL2

Ψ2 = x2 (L-x)2 E2 = 1.216 h2/8mL2

Ψ = c1 x(L-x) + c2 x2(L-x)2 E=1.00016 h2/8mL2

Metodo delle variazioni lineari

Il processo di ottimizzazione è semplice dal punto di vista matematico se i parametri sono lineariΨ = c1 Ψ1 + c2 Ψ2

0

0

2

1

c

E

c

E

Page 9: TECNICHE DI APPROSSIMAZIONE METODO VARIAZIONALE TEORIA DELLA PERTURBAZIONE.

TEORIA DELLA TEORIA DELLA PERTURBAZIONEPERTURBAZIONE

Page 10: TECNICHE DI APPROSSIMAZIONE METODO VARIAZIONALE TEORIA DELLA PERTURBAZIONE.

L’Hamiltoniano di un problema ‘non risolvibile’ sia la somma

H = H(0) + H(1)

H(0) problema la cui soluzione è nota H(0) (0) = E(0) (0) H(1) perturbazione: è sempre presente e

non variaSupponiamo che l’energia del sistema differisca da quella del modello

E = E(0) + E(1) + E(2) + … = (0) + (1) + (2) + …

TEORIA DELLA PERTURBAZIONE INDIPENDENTE DAL TEMPO

Page 11: TECNICHE DI APPROSSIMAZIONE METODO VARIAZIONALE TEORIA DELLA PERTURBAZIONE.

Una soluzione approssimata può essere ottenuta troncando l’espansione

Per esempio una soluzione approssimata al primo ordine

E ~ E(0) + E(1) ~ (0) + (1)

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dHE )0()1(*)0()1( Effettogrande

Effettopiccolo

Nessun effetto

E(1) correzione al primo ordine all’energia H(1)

Valor medio della perturbazione calcolata usando la funzione imperturbata.

Page 13: TECNICHE DI APPROSSIMAZIONE METODO VARIAZIONALE TEORIA DELLA PERTURBAZIONE.

0)0()0(

0

2)0(

0)1(*)0(

)1()1(*)0()2(

n n

n

EE

dHdHE

Funzione d’ondaperturbata

E(2) correzione al secondo ordine all’energia H(1)2

1) poiché En(0) > E0

(0 E(2) < 0

2) H(1) compare al quadrato: effetto grande se H(1) è grande

3) se En >> E0 livelli spaziati effetto piccolo

Il sistema risponde debolmente alla perturbazione

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Funzione d’ondaperturbata

Effettogrande

Effettopiccolo

Nessun effetto

Page 15: TECNICHE DI APPROSSIMAZIONE METODO VARIAZIONALE TEORIA DELLA PERTURBAZIONE.

Sostituzione in posizione terminale : effetto minimo tende a zero all’estremità della scatola

atomo centrale C N

Sostituzione in posizione centrale

ha un nodo: nessun effetto ha un massimo, E diminuisce

Sistemi con 4m elettroni (m = 1, 2, ...)Effetto batocromico (spostamento verso il rosso)

Per gli altri sistemi si ha un effetto ipsocromico (spostamento verso il blu)

Spettri elettronici di polieni sostituiti con un eteroatomo

Page 16: TECNICHE DI APPROSSIMAZIONE METODO VARIAZIONALE TEORIA DELLA PERTURBAZIONE.

TEORIA DELLA PERTURBAZIONE DIPENDENTE DAL TEMPO

corto

lungo

tempo t

La perturbazione 1) è introdotta fino a raggiungere un valore finale 2) oscilla nel tempo

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INTERAZIONE MOLECOLA – FOTONE

TRANSIZIONI SPETTROSCOPICHEIn assenza della perturbazione H=H(0) e =i uno degli stati del sistema

H = H(0) + H(1)(t)H(1)(t)= . E E = E0 cos(t)La funzione perturbata possiamo esprimerla come combinazione lineare delle funzioni imperturbate

2)(

)()(

tc

tct

n

nnn

dà la probabilità che il sistema si trovi nello stato n-esimo al tempo t

cioè che sia avvenuta la transizione allo stato n-esimo

Page 18: TECNICHE DI APPROSSIMAZIONE METODO VARIAZIONALE TEORIA DELLA PERTURBAZIONE.

|cf(t)|2 = wfi probabilità di transizione dallo stato iniziale i allo stato finale f

intensità di assorbimento della radiazione incidente

dizfz*

22Ew zif

Momento di transizione di dipolo

Regole di selezione in spettroscopia


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