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Teoria a molti-corpi della materia nucleare

Date post: 19-Mar-2016
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Teoria a molti-corpi della materia nucleare. Lezione III Metodo variazionale per sistemi con interazione centrale 2. Metodo variazionale per la materia nucleare 3. Confronto formale con BBG e CCM 4. Risultati per l’ equazione di stato (EoS) della materia neutronica - PowerPoint PPT Presentation
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Teoria a molti-corpi della materia nucleare
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Page 1: Teoria a molti-corpi della         materia nucleare

Teoria a molti-corpi della materia nucleare

Page 2: Teoria a molti-corpi della         materia nucleare

Lezione III

1.Metodo variazionale per sistemi con interazione centrale

2. Metodo variazionale per la materia nucleare

3. Confronto formale con BBG e CCM

4. Risultati per l’ equazione di stato (EoS) della materia neutronica

5. Risultati per la EoS della materia nucleare

Page 3: Teoria a molti-corpi della         materia nucleare

IntroduzioneIl metodo variazionale e’ stato introdotto sin dagli inizi dello sviluppodella meccanica quantistica. Esso si basa sul principio di Ritz,secondo cui il valor medio dell’ hamiltoniana (“funzionale dell’ energia”) e’stazionario per variazioni attorno agli autovettori

0 H

per una variazione arbitraria di

In particolare lo stato fondamentale sara’ lo stato di energia minima. Se si restringe la ricerca della stazionarieta’ in un sottospazio ristretto si otterra’un’ approssimazione allo stato fondamentale che ottimizza l’ energia. Un esempio storico e’ il caso dell’ atomo di He. L’ approssimazione di particelleindipendenti darebbe come stato fondamentale il prodotto (antisimmetrizzato)di due orbitali idrogenoidi (identici ma di spin opposto). Un miglioramentosi puo’ ottenere moltiplicando tale funzione d’ onda per una funzione di correlazione che faccia diminuire la probabilta’ che i due elettroni siano vicini,per tenere conto della repulsione coulombiana

))()(()())()(( 212121 rrArrfrrA

ed esprimere la funzione di correlazione in termini di parametri da determinareminimizzando l’ energia.

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The variational method in its practical form

The problem of non-central correlations

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Channel dependent correlation factors

The pair distribution function

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Caso di un sistema di bosoni con interazione centrale

In questo caso la funzione d’ onda dello stato fondamentale imperturbato e’semplicemente una costante e la funzione d’ onda di prova e’ dunque

)( ijijrf somma su ij estesa alle coppie distinte di particelle

Il valor medio dell’ energia cinetica si puo’ esprimere in termini della fattore dicorrelazione e della funzione di distribuzione g(r)f

)(log)(22

1 32

rfrgrdm

T

L’ energia cinetica e’ influenzata dalle correlazioni, come ci si aspetta in basealla variazione dei numeri di occupazione. Tuttavia questo indica una diversita’rispetto allo sviluppo BBG, dove l’ energia cinetica e’ eguale a quella imperturbataa qualunque ordine dello sviluppo.Per quanto riguarda il valor medio del potenziale, il prodotto che rappresenta ilquadrato della funzione d’ onda si puo’ scrivere

]1[)( 22ijijijijhrf

e si possono ordinare i termini dello sviluppo secondo il numero di fattorih (“dynamical correlation factor”) che in essi compaiono

Page 7: Teoria a molti-corpi della         materia nucleare

.............1]1[ klijijklijijijijhhhh

E’ conveniente usare una rappresentazione diagrammatica dei diversi termini.Innanzitutto le coordinate che compaiono nell’ interazione devono essere isolate dalle altre e l’ interazione stessa sara’ rappresentata da

ijV

Da tenere presente che l’ interazione e’ simmetrica nelle coordinate e quindie’ sufficiente fare il calcolo per una particolare coppia di particelle (diciamo 1-2)e moltiplicare il risultato per il numero di coppie N(N-1)/2.Si puo’ poi introdurre un simbolo per ciascun fattore di correlazione

ji

ijh

Tutti i termini che si ottengono dallo sviluppo, sia al numeratore che al denominatore del valor medio dell’ interazione, si possono rappresentaremediante diagrammi composti da questi due simboli. Vertici (cerchi pieni)in comune corrispondono a variabili eguali. In ogni caso si puo’ tener contodella simmetria nelle coordinate dell’ interazione totale.

Page 8: Teoria a molti-corpi della         materia nucleare

Caso di un sistema di bosoni con interazione centrale isomorfo al “virial expansion” classico.

)2/)(exp()( TrVrF

Termini sconnessi : prodotti di termini indipendenti

453412 hhh

Termini riducibili : quelli con un punto di “articolazione”

54

Come integrali sono ancora prodotti di integrali indipendenti

Page 9: Teoria a molti-corpi della         materia nucleare

Classificazione dei diagrammi (termini dello sviluppo)

Irriducibili

Semplici

Composti

Nodali

Elementari

Teorema : all’ energia e alla funzione di distribuzione g(r) contribuiscono solo i diagrammi connessi e irriducibili, quelli riducibili o sconnessi si cancellano identicamente.(similarita’ con il teorema “linked-cluster”)

Page 10: Teoria a molti-corpi della         materia nucleare

Chain summations

E+ + . . . . . .+

g(r)+ + . . . . . .+

+ + . . . . . .+

Se chiamiamo N questa somma, si ha

N = N _

3213321312 ffNfN

Equazione integrale per N

Integrale sulle variabili ripetute

21

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+ +

= +

. . . . . . .

. . . . . . .

Somma dei diagrammi composti

N

N

N

N+

N

N

N

N

N

N+ . . . . . . .N

(1 + h) NxN/2! (1 + h)NxNxN/3!

X

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12122

1212 )1)(exp( NNfX Generalizzando la precedente equazione integrale per N

3213321312 XXNXN Si ottengono cosi’ due equazioni integrali (non lineari) accoppiate chepermettono di ottenere si N che X e quindi g(r), che, con analogoragionamento si trova avere l’ espressione

)exp( 122

1212 Nfg Da notare che, essendo le equazioni integrali delle convoluzioni, si puo’ adoperareil metodo della trasformata di Fourier.E i diagrammi elementari ? Presto fatto !

)exp( 12122

1212 ENfg 0,........ 0210 EEEEE

HNC/0 HNC/1 HNC/2 ………….

Equazioni chiuse per N ed X in assenza di diagrammi elementari

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Una volta che si e’ espresso o calcolato la funzione di distribuzione g(r)in termini del fattore di correlazione, si deve minimizzare il funzionaledell’ energia. Questo in principio dovrebbe condurre ad equazioni di Eulero-Lagrange per f . A livello HNC/0 si trova

0)())()(()(

)()(2

rGrSrVrGm

rgrG

)(rSdove e’ direttamente collegato al fattore di struttura statico, che a suavolta si esprime in termini della funzione di distribuzione g(r) .

Significato fisico ?

1. Esprime l’ effetto del mezzo sull’ interazione particella – particella e tiene conto principalmente delle correlazioni a lungo range (“schermaggio”)

2. Le equazioni di Eulero Lagrange tengono conto delle correlazioni a corto range In generale i diagrammi elementari esprimono correlazioni a corto range

)(rS

Minimizzazione dell’ energia

A.D. Jackson et al., Phys. Rep. 86 (1982) 55

Page 14: Teoria a molti-corpi della         materia nucleare

Caso di Fermioni con interazione centrale

In questo caso la funzione d’ onda dello stato imperturbato e’ un determinnantedi Slater. Il modulo quadro di un determinante di Slater e’ ancora un determinantedi Slater

)()exp(),(

,|),(|det.....),( ,21

jjnjjk

jjk

rikr

rrr

n

n

|),(|det|| 2 ji

)||(

))((exp),(

ijFF

ijnkk

rrks

rrkiji

ji

Fnji

|),(|det|| 22 jifijij

Page 15: Teoria a molti-corpi della         materia nucleare

Nel caso di Fermioni si hanno pertanto due tipi di fattori, uno statisticodovuto al principio di Pauli, ed uno di correlazione. Il primo contienela statistica per la sua forma e per il fatto che e’ un prodotto antisimmetrizzato.Si puo’ ancora sviluppare la funzione d’ onda ed ordinare i vari termini in base al numero di fattori sua statistici che “dinamici”. I diagrammi conterranno pertanto due tipi di linee, uno che rappresentera’un fattore ed uno il fattore usuale di correlazione Anche per Fermioni rimangono solo i diagrammi irriducibili.Si possono ancora classificare i diagrammi come nodali, composti, elementarietc. Un ‘ ulteriore classificazione riguarda i tipi di linee che si originanodai punti fissi esterni ( per la funzione di distribuzione g(r) ). Ci sono quattro classi di diagrammi , a seconda del tipo di fattori statistici che compaionosu tali linee.

Fs ijh

d d e d e e c c

“Chain summations” si possono ottenere anche in questo caso per mezzo diequazioni integrali accoppiate, mentre di nuovo i diagrammi elementaridevono essere calcolati a parte ( FHNC ).

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PRC 66 (2002) 0543308

Il caso della materia nucleare

I fattori di correlazione devono essere in questo caso degli operatori, con la stessastruttura dell’ interazione NN (spin-spin,tensore, etc….). Questo complica moltola teoria. In particolare non e’ piu’ possibilesommare tutte le serie di “hypernetted chain”in maniera chiusa, ma solo alcune sotto-serie,ad esempio quelle che selezionano soloun particolare operatore, le “single operatorchain” ( SOC ).I diagrammi elementari sono complessiperche’ includono molte combinazionioperatoriali.

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Possibili connessioni tra BBG e metodo variazionale

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Alternative methodsA link between BBG and variational method

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Structure of the wave function in CCM

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The energy in the CCM scheme

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The CCM scheme from the variational principle

Problem of the hard core

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Incorporating the “G-matrix” in the CCM scheme

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Summary of the formal comparison

1. The CCM and BBG are essentially equivalent, which indicates that the w.f. is of the type

Se 2SS , if one gets the Brueckner approximation

Once the single particle potential is introduced, the methods are not variational at a given truncation.

2. The main differences in the variational method

a) The correlation factors are local and momentum independent (eventually gradient terms). b) No single particle mean field is introduced, so that the meaning of “clusters” is quite different c) Chain summations include long range correlations Short range 3-body cluster calculated in PRC 66 (2002) 0543308

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density (fm-3)

E/A(MeV))

Comparison between BBG (solid line) Phys. Lett. B 473,1(2000)and variational calculations (diamonds) Phys. Rev. C58,1804(1998)

Pure neutron matterTwo-body forces only.

Page 25: Teoria a molti-corpi della         materia nucleare

density (fm-3)

E/A

(M

eV)

Including TBF and extending the comparison to “very high”density.CAVEAT : TBF are not exactly the same.

Page 26: Teoria a molti-corpi della         materia nucleare

Confronting with “exact” GFMC for v6 and v8

Variational and GMFC : Carlson et al. Phys. Rev. C68, 025802(2003)BBG : M.B. and C. Maieron, Phys. Rev. C69,014301(2004)

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Neutron and Nuclear matter EOS.Comparison between BBG and variational method.

Page 28: Teoria a molti-corpi della         materia nucleare

HHJ : Astrophys. J. 525, L45 (1999

BBG : PRC 69 , 018801 (2004)AP : PRC 58, 1804 (1998)

The baryonic Equations of State

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Summary for the nucleonic EOS1. Similarities and differences between variational and BBG

2. At v6-v8 level excellent agreement between var. and BBG as well as with GFMC (at least up to 0.25 fm-3) for neutron matter.

3. For the full interaction (Av18) good agreement between var. and BBG up to 0.6 fm-3 (symmetric and neutron matter).

4. The many-body treatment of nuclear matter EOS can be considered well understood. Main uncertainity is TBF at high density (above 0.6 fm-3).

Page 30: Teoria a molti-corpi della         materia nucleare

Il metodo Dirac-Brueckner

Equazione di Bethe-Salpeter

Three-dimensional reduction an projection on positive energy states

Page 31: Teoria a molti-corpi della         materia nucleare

Decomposizione in onde parziali usando stati di elicita’

Esistono sei ampiezze invarianti che soddisfano sei equazioniintegrali accoppiate

Equazione di Dirac nel mezzo nucleare

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Contributo “saturante” degli effetti relativistici

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Gli spinori di Dirac sono “ruotati”nella materia nucleare. Questointroduce una componenete dianti-nucleone che genera una forzaa tre corpi se espressa negli spinoriimperturbati nel vuoto.

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Lezione IV

1. Implicazioni per le stelle di neutroni

2. Cenni sulla fase superfluida

3. Indicazioni sulla EoS da dati osservativi e da collisioni fra ioni pesanti

4. Confronto con EoS fenomenologiche

5. Formulazione relativistica, l’ approssimazione Dirac-Brueckner

6. Transizione alla fase di quark, modelli per la fase deconfinata


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