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Terapia chirurgica combinata di una perimplantite

Date post: 30-Dec-2016
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276 | DENTAL CADMOS | 4/2014 Speciale implantologia Fig. 1 Impianto in posizione 3.6 con perdita di tessuto osseo perimplantare e miss-fit implantoprotesico CASO CLINICO L’instabilità dei tessuti perimplantari e la mancanza di una corretta connessione tra l’impianto e il moncone protesico possono essere causa frequente di perimplantiti. Un paziente di 65 anni si presenta all’osservazione con una perimplantite in posizione 3.6. Il sito implantare stesso è caratterizzato da marcato deficit osseo, chiusura incompleta tra impianto e moncone (fig. 1) e instabilità dei tessuti molli (fig. 2). Dopo aver rimosso le corone incongrue (fig. 3) il paziente viene sottoposto a un approccio chirurgico in anestesia loca- le. Disegnato un lembo a tutto spessore (fig. 4) si eseguono un’attenta rimozione del tessuto di granulazione dall’area del Terapia chirurgica combinata di una perimplantite Giacomo Santoro a , Alessandro Masci b , Monica Scacchetti c , Andrea Borgonovo d a Libero professionista in Milano e Carpi (MO), consulente in Parodontologia, Ospedale San Raffaele IRCCS b Libero professionista in Milano, frequentatore Reparto di Parodontologia, Ospedale San Raffaele IRCCS c Libero professionista in Milano e Carpi (MO) d Libero professionista in Milano difetto (fig. 5) e la decontaminazione delle superfici implanta- ri mediante curette e spazzolini in titanio dedicati. Un innesto di tessuto connettivo subepiteliale viene raccol- to dal palato (fig. 6) e adattato alla ferita per ottimizzare la guarigione tissutale. L’innesto di tessuto connettivo viene applicato al lato vestibolare del difetto e fissato in corrispon- denza della porzione interna del lembo a tutto spessore con due materassai orizzontali (fig. 7). Presso il sito implantare la componente endossea mancante viene poi riempita omogeneamente con osso bovino depro- teinizzato (figg. 8 e 9) e la stabilizzazione del lembo viene ottenuta mediante suture in politetrafluoroetilene espanso (ePTFE) (fig. 10). Fig. 2 Impianto in posizione 3.6 in visione vestibolare: si osservi la mancanza di stabilità tissutale
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Page 1: Terapia chirurgica combinata di una perimplantite

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Fig. 1 Impianto in posizione 3.6 con perdita di tessuto osseo perimplantare e miss-fit implantoprotesico

CASO CLINICOL’instabilità dei tessuti perimplantari e la mancanza di una

corretta connessione tra l’impianto e il moncone protesico

possono essere causa frequente di perimplantiti.

Un paziente di 65 anni si presenta all’osservazione con una

perimplantite in posizione 3.6.

Il sito implantare stesso è caratterizzato da marcato deficit

osseo, chiusura incompleta tra impianto e moncone (fig. 1) e

instabilità dei tessuti molli (fig. 2).

Dopo aver rimosso le corone incongrue (fig. 3) il paziente

viene sottoposto a un approccio chirurgico in anestesia loca-

le. Disegnato un lembo a tutto spessore (fig. 4) si eseguono

un’attenta rimozione del tessuto di granulazione dall’area del

Terapia chirurgica combinata di una perimplantiteGiacomo Santoroa, Alessandro Mascib, Monica Scacchettic, Andrea Borgonovod

a Libero professionista in Milano e Carpi (MO), consulente in Parodontologia, Ospedale San Raffaele IRCCSb Libero professionista in Milano, frequentatore Reparto di Parodontologia, Ospedale San Raffaele IRCCSc Libero professionista in Milano e Carpi (MO)d Libero professionista in Milano

difetto (fig. 5) e la decontaminazione delle superfici implanta-

ri mediante curette e spazzolini in titanio dedicati.

Un innesto di tessuto connettivo subepiteliale viene raccol-

to dal palato (fig. 6) e adattato alla ferita per ottimizzare

la guarigione tissutale. L’innesto di tessuto connettivo viene

applicato al lato vestibolare del difetto e fissato in corrispon-

denza della porzione interna del lembo a tutto spessore con

due materassai orizzontali (fig. 7).

Presso il sito implantare la componente endossea mancante

viene poi riempita omogeneamente con osso bovino depro-

teinizzato (figg. 8 e 9) e la stabilizzazione del lembo viene

ottenuta mediante suture in politetrafluoroetilene espanso

(ePTFE) (fig. 10).

Fig. 2 Impianto in posizione 3.6 in visione vestibolare: si osservi la mancanza di stabilità tissutale

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plantologia

Fig. 3 Sondaggio del difetto osseo dopo rimozione delle corone protesiche incongrue

Fig. 5 Lembo a tutto spessore in visione occlusale

Fig. 4 Lembo a tutto spessore in visione vestibolare

Fig. 6 Dimensioni dell’innesto connettivale

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Fig. 9 Controllo radiografico del sostituto osseo in sede

Fig. 11 Visione vestibolare a 12 mesi dall’intervento

Fig. 10 Stabilizzazione dei tessuti mediante viti di guarigione e suture in ePTFE

Fig. 12 Controllo radiografico a 12 mesi dall’intervento

Fig. 7 Particolare dell’innesto connettivale posizionato in sede e suturato con due materassai alla parte interna del lembo primario

Fig. 8 Difetto osseo colmato con osso bovino deproteinizzato

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plantologia

Le istruzioni postoperatorie consistono in risciacqui con una

soluzione di clorexidina 0,2% 3 volte al giorno per 2 settima-

ne, evitando di spazzolare il sito chirurgico e mantenendo una

dieta dedicata.

Le suture vengono rimosse circa 14 giorni dopo l’intervento.

Per controllare l’igiene orale e la guarigione della ferita, gli

appuntamenti di richiamo sono programmati ogni 2 settima-

ne durante i primi 2 mesi dall’intervento e mensilmente du-

rante il periodo di osservazione nei 6 mesi successivi.

Una pulizia professionale sopragengivale e il rafforzamento

delle abitudini di igiene orale del paziente vengono eseguiti a

1, 3 e 6 mesi dal trattamento.

Le corone provvisorie vengono consegnate al paziente dopo

3 mesi e sostituite con nuove corone definitive a distanza di

6 mesi. L’uso combinato di tecniche chirurgiche per ricostru-

ire i tessuti molli e i tessuti duri perimplantari può essere

considerato un approccio efficace dopo 12 mesi di follow-up

(figg. 11 e 12).

LETTURE CONSIGLIATE1. Lindhe J, Meyle J; Group D of European Workshop on Periodontology.

Peri-implant diseases: Consensus Report of the Sixth European Work-shop on Periodontology. J Clin Periodontol 2008;35(8 Suppl):282-5.

2. Roccuzzo M, Bonino F, Bonino L, Dalmasso P. Surgical therapy of peri-implantitis lesions by means of a bovine-derived xenograft: comparative results of a prospective study on two different implant surfaces. J Clin Periodontol 2011;38(8):738-45.

3. Roos-Jansåker AM, Renvert H, Lindahl C, Renvert S. Surgical treat-ment of peri-implantitis using a bone substitute with or without a re-sorbable membrane: a prospective cohort study. J Clin Periodontol 2007;34(7):625-32.

4. Schwarz F, Sahm N, Schwarz K, Becker J. Impact of defect configura-tion on the clinical outcome following surgical regenerative therapy of peri-implantitis. J Clin Periodontol 2010;37(5):449-55.

5. Schwarz F, Sculean A, Bieling K, Ferrari D, Rothamel D, Becker J. Two-year clinical results following treatment of peri-implantitis lesions using a nanocrystalline hydroxyapatite or a natural bone mineral in combina-tion with a collagen membrane. J Clin Periodontol 2008;35(1):80-7.

6. Schwarz F, Sahm N, Becker J. Combined surgical therapy of advanced peri-implantitis lesions with concomitant soft tissue volume augmenta-tion. A case series. Clin Oral Implants Res 2014;25(1):132-6.

7. Zucchelli G. Chirurgia estetica mucogengivale. Milano: Quintessenza, 2012.


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