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La corsa dell’oro
Settimanale Freepress
MERCOLEDI’ 29 DICEMBRE 2010
ANNO III N. 13a
INSERTO SPECIALE INSERTO SPECIALE
Direttore
ANTONIO SAVINO
PER LA TUA PUBBLICITA’ CHIAMA 0971 1973010 CELL. 320 1813033 email: [email protected]
TrenoRocky a pagina 4
ECONOMIA
-INSERTO SPECIALE- 29 DICEMBRE 2010
2Il classico mattone
...all’ La lunga crisi che stà attra-
versando i mercati finan-ziari, tra tensioni politiche
e incertezze economiche, ha postoin evidenza la fragilità di questa ti-pologia di investimenti, per lo piùfondati su previsioni, aspettative epromesse. Nonostante le previsioniottimistiche di analisti ed economi-sti che annunciavano l'arrivo dellaripresa e della lunga onda di risa-lita dei mercati azionari, i fattihanno nella realtà mostrato risul-tati completamente diversi, edhanno reso estremamente concretoil rischio di perdere, con una solascelta sbagliata, i risparmi di tuttauna vita. Tuttavia i periodi digrande crisi, sono anche momentidi grandi opportunità, se si ha lacapacità di saperle cogliere, e la di-rezione da intraprendere non è poicosì difficile da individuare. Seazioni, obbligazioni, titoli di Statotradiscono e deludono, se i contideposito non riescono a mantenereintatto il proprio capitale a causadell'inflazione, ciò non significache non esistano investimenti si-curi, capaci addirittura di garantirerendite minime molto interessanti,che in alcuni casi possono superarele anemiche rendite assicuratedalle pensioni private, lasciandotra l'altro un investimento di cuipotranno beneficiare gli eredi,senza decurtazioni o limitazioni ditempo: l'investimento immobi-liare.Trattandosi pur sempre di un inve-stimento ci sono due fattori di cuitener conto, per riuscire a massi-mizzarne i risultati ovvero, il mo-mento giusto per entrarvi, eun'ottima conoscenza delle oppor-tunità che questi può offrire siasotto forma di rendite legate agliaffitti, e sia per la rivalutazione,aspetti che ovviamente escludonoun investimento nel mercato Ita-liano o Europeo, in cui i prezzisono rimasti eccessivamente ele-vati, senza considerare le politicherestrittive per far quadrare i bi-lanci.Il miglior modo per veder crescerele proprie finanze è quello di inve-
stire in immobili, ma il mercatoitaliano non è così florido, quindiperché non investire all'estero?Molti investitori si stanno orien-tando verso la vicina Svizzera. Permolto tempo, a causa di leggi re-strittive, investire in Svizzera èstato un problema. Ma negli ultimianni tutto è stato reso più libero el'investimento immobiliare inSvizzera è diventato un businessmolto redditizio e alla portata ditutti. Il governo svizzero mette adisposizione dei sussidi statali a fa-vore di chi vuole investire in im-mobili nel paese Elvetico ed èpossibile investire comprando in-teri edifici, oppure soltanto degliappartamenti a basso canone di af-fitto in quartieri residenziali. Addi-rittura, se un investitore non hafondi sufficienti per coprire laspesa di un investimento simile è
addirittura possibile ricevere deimutui. Inoltre, il governo svizzero,permette di usufruire di una detra-zione fiscale che ha la durata diben 20 anni. È quindi vero chel'immobile che si acquista potrà es-sere affittato soltanto a un bassocanone mensile, ma la differenzatra il canone da chi riscuote e ilprezzo di mercato verrà versato di-rettamente dallo Stato elveticosotto forma di contributi. Oltre aivantaggi finanziari di investire inun appartamento o in un'immobilequalsiasi, in Svizzera, è da consi-derare anche il posto in cui si va adinvestire.La Svizzera è un posto molto orga-nizzato, socialmente, economica-mente e politicamente e per chi civive, oppure ci soggiorna sola-mente in vacanza, ci sono nume-rosi servizi a cui noi italiani non
siamo abituati. La maggiorparte degli italiani che inve-stono negli immobili svizzerilo fa nella città di Lugano, ilprincipale motivo è la vici-nanza con l'Italia, Lugano sitrova soltanto a 30 minuti diautomobile da Milano. Que-sto posto offre paesaggi stu-pendi e quindi la casacomprata a titolo di investi-mento può diventare ancheun posto dove passare bellis-sime vacanze. In Svizzera,inoltre, è anche presente unafitta rete di italiani trasferitisiin questo splendido posto permotivi lavorativi o per inve-stire in immobili.La politica Svizzera agisce inmodo che l'economia siasempre in forte crescita, bastipensare che in questo pe-
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ECONOMIA
-INSERTO SPECIALE- 29 DICEMBRE 2010
è il più fruttuoso estero
riodo molte aziende del nord, che
in Italia faticavano a restare aperte,
si sono trasferite pochi chilometri
oltre il confine, ritrovando un fat-
turato che restando in Italia era
crollato anche del 80%. Di questi
benefici economici ne risente
anche il mercato immobiliare. Nel
2009, quando questa crisi econo-
mica cominciò a prendere pesante-
mente piede, il mercato
immobiliare degli Stati Uniti, della
Spagna e della Gran Bretagna
crollò in maniera disastrosa mentre
il mercato immobiliare svizzero ri-
sultò crescere in maniera netta-
mente superiore alla media.
Oltre la Svizzera, è particolar-
mente profittevoli fare degli inve-
stimenti immobiliari oltreoceano e
in modo particolare a Panama,
negli Stati Uniti (soprattutto a New
York e Miami) ed in Brasile, per
numerose ragioni. In questa parte
del mondo, gli immobili valgono
molto più dei prezzi di vendita, e ciò
porta ad una elevata rivalutazione in
tempi brevi. Inoltre si può usufruire
di una serie di agevolazioni fiscali ed
incentivi, senza ignorare l'aspetto si-
gnificativo che si tratta di Paesi che
hanno un approccio molto positivo di
fronte all'ingresso di capitali esteri.
Delle soluzioni estremamente inte-
ressanti si possono trovare a Miami
con un investimento iniziale conte-
nuto, un ritorno immediato dei red-
diti da locazione grazie all'afflusso di
turisti continuo durante l'arco di tutto
l'anno, e soprattutto un mercato im-
mobiliare vivace che rende l'immo-
bile facilmente solvibile, ma
soprattutto sicuro. E’ però importante
avere la consulenza di agenzie che si
occupano della compravendita e
della gestione delle locazioni. E’ ne-
cessaria, la consulenza di un’agen-
zia, anche perché, fornisce una
consulenza altamente professionale
oltre che personalizzata per curare
gli aspetti amministrativi, fiscali e le-
gali.
Investire in Brasile, dove fino a circa
dieci anni fa era un paese povero e
arretrato, oggi è cambiato radical-
mente dal punto di vista economico.
Ora il Brasile è la 6° economia al
mondo con la differenza che sta cre-
scendo vertiginosamente tanto che
sta diventando la terza economia al
mondo Il Brasile è un esempio per
l'America Latina e un rifugio sicuro
per chi desidera fare un investi-
mento. Investire in Brasile è una ga-
ranzia di sicurezza e rendimento per
risparmi. Poche settimane fa è stato
annunciata la perforazione di due
nuovi pozzi sulla costa dello Spirito
Santo, una zona ricca di petrolio
della migliore qualità (parte setten-
trionale del bacino di Campos). Le
stime della riserva di petrolio sco-
perto sono tra 1,5 e 2 miliardi di ba-
rili. L’oro nero è a circa 80 km dalla
costa. L’area del Parque das Baleias
già totalizza 3,5 miliardi
di barili di petrolio, in
base ai calcoli di Petro-
bras. Le riserve cono-
sciute attualmente in
Brasile si stimano in un
totale di circa 14 miliardi
di barili di petrolio e gas.
Attualmente il mercato
brasiliano immobiliare
sembra molto interes-
sante, anche se il mondo
intero sta attraversando
una recessione dura. Gli
investitori esteri e locali
consideriamo il Brasile
come uno dei più sicuri e
attraenti paesi per gli in-
vestimenti nel settore im-
mobiliare (appartamenti,
ville, terreni) , soprattutto
per la zona del nord-est e
di Fortaleza in partico-
lare.
Molti investitori, in Bra-
sile, si stanno orientando
verso un mercato immo-
biliare con forte crescita,
che secondo alcune stime
permetterà di garantire
una sicurezza economica.
Molti, che sono alla ri-
cerca di un immobile, ac-
quistano case e ville
direttamente sulle spiag-
gia. Il Brasile è un paese,
dove grandi imprese,
stanno sviluppando
grandi catene e partner-
ship con tour operator in-
ternazionali per offrire
momenti di svago e di ri-
poso a turisti provenienti
da ogni parte del mondo.
ECONOMIA
-INSERTO SPECIALE- 29 DICEMBRE 2010
4 Investiresull’oro
Ascoltiamo sempre che la Basi-
licata è un’isola d’oro, la gente
che vive è più preziosa del-
l’oro, al disotto della terra … c’è l’oro
(quello nero) !! Ma è proprio vero tutto
ciò!! E’ veramente oro tutto ciò che luc-
cica? Non a caso anche un cantautore
come Mango cantava «Quanto oro ti
darei». Però conosciamo tutti la realtà e
soprattutto quella della nostra Regione,
non è proprio d’oro, anzi è nera (o)!! In-
fatti, l’oro giallo e quello nero, che in
questi giorni sono ai massimi storici, la
Basilicata è ai minimi e non osiamo im-
maginare con l’entrata del federalismo
fiscale. Molti Lucani attendevano la
grande rivincita che come sempre è
solo per pochi eletti, che hanno fatto in-
vestimenti proprio in oro, quello giallo
!! Mentre le compagnie petrolifere
hanno fatto tutto ciò che non ha favorito
la maggior parte delle popolazioni della
Basilicata. Molti professionisti, com-
mercianti, imprenditori, ect., in tempi di
crisi, non hanno lasciato i loro risparmi
in banca. Molti Lucani (quelli che come
classe sociale sono più agiate e che non
hanno problemi economici) hanno pen-
sato bene di investire sul metallo aureo,
dove l'indice di riferimento al mercato
di Londra (Gold afternoon fix) è cre-
sciuto del 25% nel giro di un anno!!
Da un’indagine è risultato che gli inve-
stimenti globali in oro nel secondo tri-
mestre del 2010 sono aumentati del
118% arrivando a quota 40 miliardi di
dollari, di cui a metà circa è rappresen-
tata da Etf )fondi di investimento legati
all'andamento della quotazione). Negli
ultimi mesi, a testimonianza dell'incer-
tezza che ancora prevale sui mercati
economici mondiali, si registra una cre-
scita della domanda di oro fisico da in-
vestimento. Lingotti di varia pezzatura
e monete auree da tenere in cassetta di
sicurezza rappresentano il massimo
dell'investimento rifugio perché tutela
dal cosiddetto «rischio controparte»,
(come l'eventuale fallimento della so-
cietà che vende Etf). Come dicevamo,
anche in Italia e di conseguenza in Ba-
silicata, molti grossisti stanno iniziando
a vendere anche a privati lingotti a 24
carati (il cosiddetto oro fisico da inve-
stimento che, in base alla legge 7 del 17
gennaio 2000, è esente da IVA). Inoltre,
ogni giorno, in ogni angolo di Potenza
e Matera, ma anche di alcuni paesi delle
due province vediamo spuntare, come
funghi, negozi di “ACQUISTO ORO”.
L’innalzamento della quotazione del-
l'oro ha inevitabilmente fatto salire la
domanda tradizionale, oltre che dagli
orafi, anche da parte di comuni cittadini.
Si sta verificando, negli ultimi tempi
che sta crescendo una clientela di privati
che acquistano a scopi di investimento.
Per ora è una nicchia di mercato che fa
ordini contenuti. Ma non mancano le
eccezioni. Immaginate che l'anno
scorso (2009) avete acquistato 20 chili
di oro in lingotti. Allora il prezzo si ag-
girava intorno ai 20 euro al grammo,
oggi è vicino ai 30». Il conto è presto
fatto. A fronte di un investimento di die-
cimila euro oggi il guadagno sarebbe
stato di cinquemila euro. Come dice-
vamo prima, l’esplosione dei negozi
"compro oro" negli anni della crisi è un
fenomeno noto, non solo in Basilicata,
ma bensì in tutta Italia. Tante famiglie
in difficoltà in questi anni hanno appro-
fittato del picco della quotazione, per
vendere gioielli e altri oggetti per far
fronte alle necessità. In pochi anni sono
raddoppiati, da tre a sei, punti vendita
di “COMPRO ORO”. La crescente do-
manda di oro fisico da investimento ha
portato diversi negozi "compro oro" ad
affiancare la vendita al dettaglio al tra-
dizionale modello di business che con-
siste nel piazzare a grossisti e fonderie
oggetti da rottamare acquistati dai pri-
vati. Nel nostro paese, per un certo
verso siamo tornati indietro come gli
anni '60 e '70, quando le famiglie acqui-
stavano soprattutto “sterline d’oro”. Per
legge chi vuole vendere oro fisico da in-
vestimento deve essere registrato in uno
specifico elenco della Banca d'Italia. La
legge prevede obblighi precisi in mate-
ria di antiriciclaggio che impongono in
certi casi pagamenti con bonifico o as-
segno, con obbligo di informativa alla
Banca d'Italia per transazioni superiori
ai 12.500 euro. Per questo lo spread (il
margine tra il prezzo di acquisto e di
vendita) sull'oro fisico da investimento
è spesso molto alto.
Addirittura, recentemente è stato inau-
gurato il primo distributore automatico
di lingotti all'aeroporto di Orio al Serio
(Bergamo). La macchina calcola auto-
maticamente il prezzo migliore in base
alla quotazione in tempo reale. Dopo la
presentazione in favore di telecamere e
taccuini però, è arrivato lo stop dal Mi-
nistero dell'Interno, interpellato dalla lo-
cale questura che doveva rilasciare
l'autorizzazione. Ne è partita una batta-
glia di ricorsi alla giustizia amministra-
tiva che ha dato parzialmente ragione
alla società proprietaria del distributore.
Il bancomat di lingotti è attualmente in
funzione ma obbligatoriamente presi-
diato da una persona. Insomma, a meno
che questi non lavori gratis, l'abbatti-
mento dei costi di transazione è da rin-
viare a tempi (o sentenze) migliori.
Chi cerca prezzi più competitivi
normalmente si rivolge al web.
Uno dei siti più gettonati, oltre
Ebay è Bullionvault. Su Bullion-
vault, opera la maggior parte
degli operatori online che com-
merciano oro, vendono sostan-
zialmente crediti. Molte altre
società, invece garantiscono un
deposito presso i propri forzieri di
Londra, New York e Zurigo. Ac-
quistano sul mercato e conser-
vano nei forzieri tanto oro quanto
richiedono i clienti. Nulla di più
nulla di meno. E in caso di rischio
fallimento non c’è il rischio di
perdere i depositi.
In concomitanza con la crisi
greca c’è stato un picco di richie-
sta di oro che ha fatto salire an-
cora di molto il prezzo dell’oro.
I dati di questi ultimi mesi spie-
gano che questo fenomeno è an-
cora molto forte. A ottobre 2010,
addirittura, c’è stata una note-
vole richiesta dal mercato ita-
liano. Molte sono state le
richieste di acquisto di sterline in
oro. Abbiamo chiesto ad alcuni
negozi di gioielli che vendono
sterline (non tutti hanno le ster-
line disponibili) e molti ci hanno
confermato si di una forte richie-
sta, ma ben al disotto degli anni
passati. Questo segnale ci indica
lo stato dell’economia lucana.
Molti che avevano soldi da inve-
stire lo hanno già fatto, purtroppo
sono rimasti solo coloro che non
hanno risparmi da investire o me-
glio sono gli ultimi della classe
sociale e che purtroppo sentono
molto la crisi!! Insomma, per
farla breve la Basilicata non è
proprio quella Regione che de-
scrivevamo in principio, anche
perché oltre l’acquisto di metallo
aurifero da parte alcuni commer-
cianti, professionisti, imprendi-
tori, e pochi eletti, neanche l’oro
nero ha portato molti benefici ai
Lucani che, …. in molti casi non
hanno neanche i soldi per sbar-
care il lunario!!!
TrenoRocky