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trapaniok 22-11-12

Date post: 24-Mar-2016
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trapaniok 22-11-12
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Giuseppe Maurici era il candidato sindaco del suo progetto politico Grande Trapani e di altri sei partiti fra cui Fli, Psi, Udc e Grande Sud. A maggio ar- rivò subito dopo l’attuale sindaco Damiano e ot- tenne, al ballottaggio, il 46,44%. Maurici, pur per- dendo lo scontro diretto con Damiano, di fatto de- terminò la maggioranza degli eletti al consiglio co- munale, eppure ha prefe- rito, accettando la sconfitta con dignità, non pressare. Oggi, da noi sollecitato, interviene sullo stato di crisi al Comune di Tra- pani. “Io sono certo che il Generale Vito Damiano, attuale sindaco, abbia ere- ditato una situazione pe- sante per quanto riguarda i conti e per quanto riguarda i rapporti tra istituzione comune e personale dipen- dente. Non a caso il vice- sindaco che si è dimesso parla di difficoltà con i di- rigenti comunali. Queste, purtroppo, sono cose che aevo già detto in campa- gna elettorale. Non mi ri- ferisco solo allo sforamento del patto stabi- lità ma anche ai conti che vanno approfonditi. Si sa- peva che sarebbe stato dif- ficile amministrare il Comune di Trapani e che sarebbe arrivato il mo- mento di rendersene conto sul campo. Lo stato di crisi era nell’aria e si é manife- stato con grande anticipo rispetto ai tempi previsti. Era prevedibile e si è acuita”. E come si supera? “La politica ha un obbligo che è quello di andare, una volta chiariti gli obiettivi, a sostenere l'azione di que- sto sindaco. Non c'è tempo per le beghe, bisogna so- stenere la città e quindi l'azione amministrativa”. Non sembra nemmeno risentito per la sconfitta. “Il motivo per cui ho evi- tato di intestarmi, voluta- mente, una opposizione (che potevo fare visti i nu- meri in aula), con le rela- tive polemiche e frizioni, è solo nell'interesse della città, avendo ben chiare le esigenze della stessa”. Quindi niente dimis- sioni? Costringeremmo la città ad un anno, un anno e mezzo di agonia. Per carità se il sindaco Damiano si sentisse inaedguato e si di- mettese, va bene, ne pren- deremmo atto, ma se si deve passare da un periodo di pressing che durerebbe non meno di sei mesi, un anno, la città non sarebbe in condizione di soppor- tarlo”. Suggerimenti? “Di nessun tipo, parlo da osservatore esterno senza alcun ruolo politico. Guardo con l'occhio di un cittadino e da imprenditore il territorio che vive con difficoltà. Non ho alcun tipo di rapporto per ora, sgombrando il campo dalle insinuazioni, con la politica e sono distante dalla macchina ammini- strativa. Ritengo, però, che sia il momento della re- sponsabilità per questa città che vive maggior- mente, rispetto ad altre province, un momento di fortissimo disagio”. Sabrina Rocca, invece, alle elezioni di maggio ar- rivò terza ottenendo, co- munque, un buon risultato. I sondaggi che circolavano in periodo elettorale la da- vano quasi certamente al ballottaggio ma poi i nu- meri dimostrarono che dentro le cabine i sondaggi non sempre vengono con- fermati. Era la candidata di PD e Sel. E la vede diversamente da Maurici: “Il Generale Da- miano si deve dimettere. E’ stato dimostrato il falli- mento di questa coalizione che lo ha sostenuto e che ha pensato solamente ad occupare, con la bandie- rina, una posizione impor- tante come il Comune di Trapani. Non c’è un vero progetto amministrativo alle spalle dell’attuale sin- daco e, come abbiamo tutti visto, non ha nemmeno l’appoggio delle stesse persone che lo avevano so- stenuto in campagna elet- torale. Non ci sono nè se nè ma: le dimissioni di Da- miano sarebbero un atto di rispetto verso la città ed i trapanesi”. Quindi niente patto di buon governo? “Ma quando mai? Quello che si potrebbe chiamare patto di buon governo in realtà sarebbe solo il patto per gestire il territorio come si è sempre fatto. Se qualcuno vuole lanciare un’ancora al sindaco Da- miano e a chi lo sostiene, lo farà solo per ottenere qualcosa in cambio non certamente per il bene della città di Trapani”. Una crisi annunciata? “Quanti avrebbero scom- messo il contrario? Consi- deriamo il fatto, un primo esempio che potrebbe ba- stare, che l’ex sindaco Fazio ha preso le distanze da Damiano e d’Alì prati- camente all’indomani dell’elezione. Mi risulta che sia uno dei più accaniti oppositori di questo sin- daco”. Quindi si dovrebbe tor- nare a votare? Ritiene la città pronta per una nuova campagna eletto- rale? “Certamente credo sia do- veroso per un sindaco che non viene messo in condi- zione di amministrare ri- mettere il mandato per ridare la parola ai cittadini. Sì, non ho dubbi, Trapani come qualsiasi altra città d’Italia è certamente pronta a ridire la sua su come vuole e deve essere amministrata”. Trapani OK .it WWW.TRAPANIOK.IT 3000 copie distribuite Giovedì 22 Novembre 2012, n°39 Anno XII Tarallucci senza vino Finirà così, con tutti mezzi con- tenti. Il balletto delle dichiara- zioni sulla crisi, ormai conclamata, al Comune di Tra- pani prosegue in maniera non ufficiosa al di fuori dei comuni- cati ufficiali. Il sindaco di Tra- pani oggi avrà il suo bel da fare nel cercare di capire come fare appattare la settanta e conti- nuare ad amministrare senza perdere la faccia e, anche, la pa- zienza. L’idea che si possa andare a nuove elezioni, però, magari fa- cendo snervare proprio il gene- rale che non è abituato ai giochi politici (ma di altra fattura) sta prendendo corpo sempre più. Addirittura c’è chi s’è scomo- dato per andare a toccare il polso ad autorevoli rappresentanti di altri organismi pubblici locali... ricevendo come risposta un “ma stai dicendo sul serio?” Ma sono solo giochi. Le dimis- sioni di Damiano non conven- gono a nessuno, o meglio convengono solo a pochissimi. E comunque, stando alle dichia- razioni che abbiamo riportato ieri, il sindaco Damiano non ha assolutamente intenzione di farsi da parte. Anzi, probabilmente sta forzando un po’ la mano per far capire che lui, generale, lo era prima e lo è anche ora. Quindi, zitti ed in riga. E’ certo, però, che dopo due giorni di si- lenzio (era a Roma, va bene) oggi, al massimo domani, il sin- daco Damiano deve fare piena luce sulla vicenda relativa alle dimissioni di quattro assessori della sua giunta. E deve pure spiegare costa intende l’ex vice- sindaco dimessosi quando af- ferma che al Comune gli era stato impedito di svolgere il suo ruolo. Non era semplice fare il sindaco, gliel’avevano detto ma forse avevano omesso che avrebbe trovato difficoltà anche fra “le mura amiche”. “AIUTIAMOLO”, “NO, SI DIMETTA” MAURICI E ROCCA SULLA CRISI Intervista ai due principali avversari del sindaco Damiano alle scorse elezioni di maggio L’INFORMAVELOCE SU CARTA DELLA PROVINCIA DI TRAPANI FREE PRESS di Nicola Baldarotta
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Page 1: trapaniok 22-11-12

Giuseppe Maurici era ilcandidato sindaco del suoprogetto politico GrandeTrapani e di altri sei partitifra cui Fli, Psi, Udc eGrande Sud. A maggio ar-rivò subito dopo l’attualesindaco Damiano e ot-tenne, al ballottaggio, il46,44%. Maurici, pur per-dendo lo scontro direttocon Damiano, di fatto de-terminò la maggioranzadegli eletti al consiglio co-munale, eppure ha prefe-rito, accettando la sconfittacon dignità, non pressare.Oggi, da noi sollecitato,interviene sullo stato dicrisi al Comune di Tra-pani. “Io sono certo che ilGenerale Vito Damiano,attuale sindaco, abbia ere-ditato una situazione pe-sante per quanto riguarda iconti e per quanto riguardai rapporti tra istituzionecomune e personale dipen-dente. Non a caso il vice-sindaco che si è dimessoparla di difficoltà con i di-rigenti comunali. Queste,purtroppo, sono cose cheaevo già detto in campa-gna elettorale. Non mi ri-ferisco solo allosforamento del patto stabi-lità ma anche ai conti chevanno approfonditi. Si sa-peva che sarebbe stato dif-ficile amministrare ilComune di Trapani e chesarebbe arrivato il mo-mento di rendersene contosul campo. Lo stato di crisiera nell’aria e si é manife-stato con grande anticiporispetto ai tempi previsti.

Era prevedibile e si èacuita”.E come si supera?“La politica ha un obbligoche è quello di andare, unavolta chiariti gli obiettivi,a sostenere l'azione di que-sto sindaco. Non c'è tempoper le beghe, bisogna so-stenere la città e quindil'azione amministrativa”.Non sembra nemmenorisentito per la sconfitta.“Il motivo per cui ho evi-tato di intestarmi, voluta-mente, una opposizione(che potevo fare visti i nu-meri in aula), con le rela-tive polemiche e frizioni, èsolo nell'interesse dellacittà, avendo ben chiare leesigenze della stessa”. Quindi niente dimis-

sioni? “Costringeremmo la cittàad un anno, un anno emezzo di agonia. Per caritàse il sindaco Damiano sisentisse inaedguato e si di-mettese, va bene, ne pren-deremmo atto, ma se sideve passare da un periododi pressing che durerebbenon meno di sei mesi, unanno, la città non sarebbein condizione di soppor-tarlo”.Suggerimenti?“Di nessun tipo, parlo daosservatore esterno senzaalcun ruolo politico.Guardo con l'occhio di uncittadino e da imprenditoreil territorio che vive condifficoltà. Non ho alcuntipo di rapporto per ora,

sgombrando il campodalle insinuazioni, con lapolitica e sono distantedalla macchina ammini-strativa. Ritengo, però, chesia il momento della re-sponsabilità per questacittà che vive maggior-mente, rispetto ad altreprovince, un momento difortissimo disagio”.

Sabrina Rocca, invece,alle elezioni di maggio ar-rivò terza ottenendo, co-munque, un buon risultato.I sondaggi che circolavanoin periodo elettorale la da-vano quasi certamente alballottaggio ma poi i nu-meri dimostrarono chedentro le cabine i sondaggi

non sempre vengono con-fermati. Era la candidata diPD e Sel.E la vede diversamente daMaurici: “Il Generale Da-miano si deve dimettere.E’ stato dimostrato il falli-mento di questa coalizioneche lo ha sostenuto e cheha pensato solamente adoccupare, con la bandie-rina, una posizione impor-tante come il Comune diTrapani. Non c’è un veroprogetto amministrativoalle spalle dell’attuale sin-daco e, come abbiamo tuttivisto, non ha nemmenol’appoggio delle stessepersone che lo avevano so-stenuto in campagna elet-torale. Non ci sono nè senè ma: le dimissioni di Da-

miano sarebbero un atto dirispetto verso la città ed itrapanesi”.Quindi niente patto dibuon governo?“Ma quando mai? Quelloche si potrebbe chiamarepatto di buon governo inrealtà sarebbe solo il pattoper gestire il territoriocome si è sempre fatto. Sequalcuno vuole lanciareun’ancora al sindaco Da-miano e a chi lo sostiene,lo farà solo per ottenerequalcosa in cambio noncertamente per il benedella città di Trapani”.Una crisi annunciata?“Quanti avrebbero scom-messo il contrario? Consi-deriamo il fatto, un primoesempio che potrebbe ba-stare, che l’ex sindacoFazio ha preso le distanzeda Damiano e d’Alì prati-camente all’indomanidell’elezione. Mi risultache sia uno dei più accanitioppositori di questo sin-daco”. Quindi si dovrebbe tor-nare a votare? Ritiene lacittà pronta per unanuova campagna eletto-rale?“Certamente credo sia do-veroso per un sindaco chenon viene messo in condi-zione di amministrare ri-mettere il mandato perridare la parola ai cittadini.Sì, non ho dubbi, Trapanicome qualsiasi altra cittàd’Italia è certamentepronta a ridire la sua sucome vuole e deve essereamministrata”.

TrapaniOK.itWWW.TRAPANIOK.IT 3000 copie distribuiteGiovedì 22 Novembre 2012, n°39 Anno XII

Taralluccisenza vinoFinirà così, con tutti mezzi con-tenti. Il balletto delle dichiara-zioni sulla crisi, ormaiconclamata, al Comune di Tra-pani prosegue in maniera nonufficiosa al di fuori dei comuni-cati ufficiali. Il sindaco di Tra-pani oggi avrà il suo bel da farenel cercare di capire come fareappattare la settanta e conti-nuare ad amministrare senzaperdere la faccia e, anche, la pa-zienza. L’idea che si possa andare anuove elezioni, però, magari fa-cendo snervare proprio il gene-rale che non è abituato ai giochipolitici (ma di altra fattura) staprendendo corpo sempre più.Addirittura c’è chi s’è scomo-dato per andare a toccare il polsoad autorevoli rappresentanti dialtri organismi pubblici locali...ricevendo come risposta un “mastai dicendo sul serio?”Ma sono solo giochi. Le dimis-sioni di Damiano non conven-gono a nessuno, o meglioconvengono solo a pochissimi.E comunque, stando alle dichia-razioni che abbiamo riportatoieri, il sindaco Damiano non haassolutamente intenzione di farsida parte. Anzi, probabilmentesta forzando un po’ la mano perfar capire che lui, generale, loera prima e lo è anche ora.Quindi, zitti ed in riga. E’ certo,però, che dopo due giorni di si-lenzio (era a Roma, va bene)oggi, al massimo domani, il sin-daco Damiano deve fare pienaluce sulla vicenda relativa alledimissioni di quattro assessoridella sua giunta. E deve purespiegare costa intende l’ex vice-sindaco dimessosi quando af-ferma che al Comune gli erastato impedito di svolgere il suoruolo. Non era semplice fare ilsindaco, gliel’avevano detto maforse avevano omesso cheavrebbe trovato difficoltà anchefra “le mura amiche”.

“AIUTIAMOLO”, “NO, SI DIMETTA”MAURICI E ROCCA SULLA CRISI

Intervista ai due principali avversari del sindaco Damiano alle scorse elezioni di maggio

L’INFORMAVELOCE SU CARTA DELLA PROVINCIA DI TRAPANI

FREE PRESS

di Nicola Baldarotta

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2 Giovedì 22 Novembre 2012TrapaniOK

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Trapani calcioBatte il Latina e dimostradi essere in forma

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Patto di stabilitàIl TAR rigetta il ricorso presentato anche da Trapani

Dove eQuando

Consiglio comunale TPStasera alle 19.00Palazzo Cavarretta

L’Airgest torna alla caricae chiede sotegno a 360°L’incontro è stato fissato alle 10del mattino, presso la sala con-ferenza della Camera di Com-mercio di Trapani e fa seguitoad un recentissimo precedenteappuntamento nel quale eranostati coinvolti i sindaci dellaprovincia per sollecitarli a pren-dere parte alla gestione ed al ri-lancio delle potenzialità delVincenzo Florio, tramite la so-cietà Airgest che ne gestisce ilfunzionamento.A quell’incontro, come da noiriportato, putroppo non son se-guiti grandi e concreti impegnida parte degli amministratoripresenti. Ora l’Airgest torna allacarica, in un certo senso, e pro-duce anche altri documenti inmodo da evidenziare, in ma-niera chiara ed assolutamentenon fraintendibile, quali sono lereali opportunità offerte dal fun-zionamento dell’aeroporto diBirgi. Airgest consegnerà ai rap-presentanti delle associazioniproduttive del territorio unabase comune di conoscenze ne-cessarie ad individuare, possi-bilmente tutti assieme, glistrumenti più utili a ricercare edagevolare i processi di sviluppo

congeniali alle vocazion del ter-ritorio provinciale. Si tratta di uno studio, in pocheparole, commissionato proprioda Airgest, che analizza edestrapola alcuni parametrimacro-economici che misuranol’impato diretto dell’attività svi-luppata dalla stessa Airgestsull’economia della provincia diTrapani. Effetti, secondo lo stu-dio che sarà presentato, diretta-mente riconducibili all’attivitàaerea del Vincenzo Florio.Se i sindaci, in pratica, conti-nuano a rispondere picche sul

sostegno anche economico dadare all’aeroporto della provin-cia di Trapani, Airgest prova acoinvolgere e convincere le as-sociazioni di categoria e produt-tive. “Siamo convinti - affermail Presidente di Airgest, Salva-tore Castiglione - che un con-fronto franco, diretto e basato sudati reali, tra società, azionisti estakeholders, sia il modo più ef-ficace per la costruzione di unapiattaforma concreta e condivi-sia per la futura strategia di mas-simo sfruttamento dellepotenzialità dell’area”.

Precisazioni del sindaco sulla Grande EriceVALDERICE

La presentazione del libro "Lagrande Erice", scritto dalgiornalista Fabrizio Fonte, edun equivoco di fondo ingene-rato involontariamente dallacomunicazione relativa aicontenuti del libro, ha indottoil sindaco, Camillo Iovino, aprendere carta e penna e a re-digere una lunga riflessionesull'argomento.Anche perché il tema si riflet-terà inevitabilmente sul futuroprossimo dell'agro ericino.«Credo che ci sia un errore difondo sulla comunicazioneche in questi giorni accompa-gna la presentazione del libro“La Grande Erice”, del gior-nalista Fabrizio Fonte. Alcunimezzi d’informazione veico-lano la notizia che prende-rebbe piede l’idea di unnuovo consorzio tra i comunidell’ex Agroericino: Valde-rice, Erice, Custonaci, SanVito e Buseto. La notizia chetali comuni abbiano l’ideadi attuare un consorzio èpriva di fondamenta e percerti versi fuorviante dallarealtà. È, invece, fondato ilpercorso che i cinque comuniaderenti all’Unione dei Co-muni Elimo Ericini (Valde-rice, Paceco, Custonaci, SanVito, Buseto; non c'è Erice)intendono accelerare in dire-zione della gestione unica dialcuni servizi comunali: pro-tezione civile, ufficio legale,promozione turistica, unicocorpo di polizia municipale,gestione delle multe, gestionedel Suap, unico call center.Alcuni servizi sono già in iti-

nere, altri in stand-by in attesadi finanze più floride.L’unione dei Comuni è già unente pubblico a tutti gli effettie pertanto per l’unificazionedi alcuni servizi gli adempi-menti sono già semplificati,mentre il consorzio rappre-senterebbe un passo indietro.L’agroericino in questi de-cenni ha scontato un ruolo dimarginalità in campo provin-ciale per la mancanza di coe-sione e per essere a ridosso diun comune capoluogo che ha"pesato" poco negli equilibridella politica provinciale.L’area dell’Unione dei Co-muni è interessata ad avereun capoluogo di provincia,qual è Trapani, più forte po-liticamente e infrastruttu-ralmente. Anziauspicherebbe in questa di-rezione ad una maggiore si-nergia proprio tra ilcapoluogo ed il limitrofoComune di Erice. Una cittàcapoluogo che anziché per-dere tempo a "litigare" con lavicina Erice dovrebbe conessa divenire un tutt’uno ac-quisendo il peso specifico dicirca 100.000 abitanti ed unterritorio di circa 280 kmq. (imodi di unificazione o di con-sorziamento li decidano inpiena autonomia i due enti mache la questione si affronti infretta). Un capoluogo forteche si troverebbe al suofianco una Unione dei Co-muni di circa 37.000 abitanticon una superficie di circa313 kmq. In poche parole ilquinto ente locale della pro-

vincia. Ritengo quella con ilcapoluogo (fuso o consorziatocon Erice) un’alleanza strate-gica che potrebbe anticipare,per una volta, i tempi dellapolitica a cui siamo abituati.In totale un bacino di utenzadi 140.000 abitanti che po-trebbe utilmente pesare sullescelte provinciali e regionali.Non c’è da scandalizzarsi, ilfuturo è segnato: l’Unione deiComuni o saremo noi a farladiventare un unico comunecon step e scelte ponderateoppure ci penseranno i variMonti e suoi successori conun colpo di penna. Anzi conun colpo di “spending re-wiew”. In vista delle prossimescadenze elettorali in questiterritori, sarebbe coraggiosomettere l’argomento inagenda come importante fat-tore strategico di sviluppo eriuscire condividerlo con ivari candidati dei singoli co-muni. Sarebbe, finalmente,come dire agli elettori "cosavogliamo fare da grandi"».

TrapaniOK.itEditore:EDI.SI. srl

via Vincenzo Bellini, 291100 TRAPANI

P.iva 02446660819Reg. Tribunale di TrapaniN°273 del 17-10-2001Direttore Responsabile:

Nicola [email protected] Sport:Giuseppe FavaraRedazione Web:

Marina [email protected]

Impaginazione:Francesco VivonaPer la pubblicità:Tel. 347/3918692

Foto:Agenzia Trapani Press

Trapani Ok - Free Press lo trovinei migliori bar di Trapani,Erice, Paceco, Valderice(frazioni comprese)Stampa in proprio

L’ex sindaco Plaja: “Non hopiù nulla a che fare con il Pd”

PACECO

L’ex sindaco di Paceco, NinoPlaja, non ha più niente a chespartire con il Partito Democra-tico e, probabilmente, con lastessa politica. Ci tiene a sottoli-nearlo e prende spunto da unanostra svista (della quale fac-ciamo ammenda) secondo laquale Plaja sarebbe stato tra i fir-matari del documento firmato da61 esponenti del Pd della provin-

cia, a sostegno di Pierluigi Ber-sani quale candidato Premier, econtro la gestione provinciale delpartito. In realtà la firma di NinoPlaja non è quella dell’ex sin-daco di Paceco ma dell’omono-mio capogruppo di minoranzadel Comune di Gibellina, NinoPlaia (conla i e no con la j). Mail pacecoto coglie l’occasione perribadire alcuni concetti: “Daquando il partito mi ha fattoquello scherzetto favorendo ilmio prematuro abbandono delComune di Paceco, ho smesso diavere rapporti con la casta delPd. Non solo non ho firmato manemmeno sono interessato allesorti del Pd, pur rimanendo ioancora un’espressione politica dicentrosinistra”.

Il 3 dicembre altro incontro sul futuro di Birgi

Nino Grignano, Pd: “Non ci sarà nessun inciucio”RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

Leggo sempre con molta atten-zione il quotidiano da lei egregia-mente diretto. In particolare destala mia attenzione l'editoriale delgiornale di ieri e mi porta a farealcune precisazioni.Il comune di Trapani vive unafase di difficoltà senza precedenti.Dal punto di vista economico fi-nanziario, rischiamo per il se-condo anno consecutivo, losforamento del patto di stabilità,si parla di oltre 10 milioni di euro,con conseguente sanzione per ilnostro comune pari al 100% dellacifra che eccedente il rispetto deivincoli di stabilità. È chiaro chenon sia responsabilità assoluta

dell'attuale amministrazione, fi-nalmente stanno venendo fuori leinefficienze di oltre 11 anni di go-verno targato PDL, ed oggi pur-troppo, chi ha in mano le redinidel governo della città, apparenon riuscire a mettere in campoalcuna strategia di risanamentodelle casse cittadine.Dal punto di vista politico siamoal disastro assoluto. Sono bastatipochi mesi per far saltare i fragiliequilibri di questa pseudo mag-gioranza, e quattro assessori susei, a mio modesto avviso tra i piùattivi della giunta, lasciano labarca che affonda, tra l'altro conaccuse precise e gravi, denun-ciando inefficienza da noi piùvolte ribadite in consiglio comu-nale. In tutto questo il Sindaco sitrova nel bel mezzo di una lottatutta interna al PDL, e dai risultati

incerti. Non si intuisce come econ chi questa amministrazionepossa avere la forza necessariaper andare avanti.Il PD ha sempre dimostratogrande senso di responsabilità, fa-cendo un opposizione costruttiva,mai demagogica, ma cercando diportare sempre le proprie idee peril buon governo. È questa lastrada che intendiamo proseguire.Io, che insieme a tanti amici, conscelte difficili e coraggiose ab-biamo fatto il possibile affinchénon ci fosse quest'amministra-zione al governo della città, dicocon estrema chiarezza che non viè alcuna possibilità di "inciucio"con l'attuale amministrazione. Ioche ho combattuto a viso apertoquesto governo della città, questocentro destra che ha distrutto lecasse del comune, che ha adottato

ricette sbagliate per il risana-mento, ritengo che l'attuale sin-daco debba avere il coraggio divenire in aula e presentare un pro-gramma chiaro e di ricostruzionedel nostro territorio, e noi, comesempre, saremo pronti ad assu-merci le nostre responsabilità. Sequesta maggioranza ha delle ideeed una strategia per andare avanti,per risollevare l'economia citta-dina, per lo sviluppo del nostroterritorio, lo faccia adesso, senzatentennamenti e lo riferisca difronte l'intero consiglio comu-nale. Sono pronto ad un confronto se-reno e produttivo. Altrimenti, lodico senza fraintendimenti, an-diamo a votare.

Nino GrignanoConsigliere comunale Pd Trapani

PILLOLE DI ECONOMIA a cura di A.P.I. Trapani

RISCHIO SEMAFORO ROSSO SOTTO I 30 MILA EURO A CAUSA DELLA INCIDENZA DELLE USCITE FISSE

Con il nuovo strumento informatico, il cosiddetto “REDDITEST”,la luce verde scatta spesso in presenza di redditi superiori a 30mila euro, se non ci sono spese di importo rilevante per lavoratoridomestici, spese di viaggio, spese per vacanze, per il tempo libero

e la cura della persona.

Scatta invece la luce rossa e, di conseguenza, viene segnalata l'in-coerenza, in caso di spese rilevanti per rate di mutuo, vacanze ealtre spese particolari.Un peso specifico hano anche gli investimenti effettuati, che "gon-fiano" il presunto reddito stimato, mentre, al contrario, i disinve-stimenti riducono il presunto reddito stimato dal prodottoinformatico.

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3 Giovedì 22 Novembre 2012TrapaniOK

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PensioneI pensionati che vivonocon meno 1000 euro

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RenziCon il suo stipendio sisfamano 5 famiglie

Dove eQuando

KaraokeOggi alle 22:30Alterego Pub

I tagli ai trasporti oggi sultavolo della giunta CrocettaGarantite solo le fasce scolastiche 6-9 e 13:30-16:30

I tagli corrono sui trasporti e oggifiniscono sul tavolo della nuovaamministrazione regionale. Lagiunta Crocetta incontrerà i sin-dacati e i dirigenti della suastessa azienda: l’AST. L’AziendaSiciliana Trasporti, infatti, è unaS.P.A. a socio unico ovvero laRegione siciliana. Eppure lastessa azienda, o la Regione dellapassata legislatura, avrebbe perqualche strano motivo , dimenti-cato di informasi,ovvero comu-nicare a se stessa mediante unaqualsiasi lettera, mail, raccoman-data, posta prioritaria, di provve-dere a stringersi la cinghia. Cosìin Sicilia, succede che ad appena39 giorni dalla fine dell’anno, bi-sognerebbe, secondo quanto ri-porta, in ritardo, una deliberaregionale (la 292) dello scorso 10agosto, tagliare le corse garan-tendo solo quelle della fasciascolastica. Un obbligo si leggenell’atto di giunta regionale «Iltaglio non viene fatto sulle trattema sugli orari»dice il dott. Giu-seppe Carollo dirigente struttu-rale territoriale della Siciliaoccidentale. In tutta la Sicilia,

dunque, vengono garantite lecorse mattutine dalle 6 alle 9 equelle pomeridiane dalle 13:30alle 17:30. E a Trapani cosa suc-cede? Relativamente alla nostraProvincia sono interessati 24 Co-muni. In soldoni questo si tra-duce, chiamandolo con il proprionome, in un disservizio con cuidovranno fare le spese i pendo-lari e soprattutto quelli che nonsono automuniti e che viaggianodalla Sicilia orientale a quella oc-cidentale e viceversa. «I più col-piti – dice Cirobisirappresentante sindacale regio-nale Fast Consal- sono i pendo-lari che devono raggiungereCatania o Acireale per fare unesempio. E’ impossibile pensaredi eliminare le corse dalle 16:30in poi. Questa gente non può tor-nare a casa e, non tutte le aree,eventualmente, sono copertedalle ferrovie». Ma il taglio an-drebbe a corrodere anche l’indu-stria turistica l’unica che nellanostra terra, funziona con la solaforza del turista il quale, oltre alcaffè al bar, utilizza anche i ser-vizi che offre il posto per spo-

starsi senza spendere cifre piùconsistenti in taxi. Se la vacanzalow coast ha portato un respiro disollievo e di novità alle vacanzemordi e fuggi regalando all’eco-nomia, entrate altrimenti dimen-ticate. «Uno scherzetto cheporterebbe anche all’AST danniper circa 150 mila euro». Sotto-linea Cirobisi ma «Solo fino al31 dicembre di quest’anno- assi-cura Carollo - per tornare a re-gime, e quindi alle condizioniodierne, il primo gennaio 2013».E chissà per quale strano motivo,verrebbe da aggiungere anche un“forse” visto che la delibera partadel triennio 2012-2014. Se il danno è ingente per la Re-gione, e quindi anche perl’azienda di cui è proprietaria,pare, però, non toccare i lavora-tori. Con un breve calcolo, siavrebbe la riduzione del servizioper un totale di sette ore che,pare, non andrebbe ad intaccareil personale AST che gode di «uncontratto di autoferrotranvieri e,continuerà a fare l’orario stabilitocontrattualmente dopo una rimo-dulazione del servizio che

l’azienda sarebbe costretta a faree che prevede l’eliminazionedegli straordinari residuali» sot-tolinea Carollo ma di un’idea as-solutamente diversa è il VicePresidente dell’AST l’avvocatoGaetano Tafuri nominato a mag-gio di quest’anno «Per affermarequesto bisognerebbe avere unapalla di vetro ed io non ne sono adisposizione. Per questo, non mi sento nellecondizioni di poter affermarecerte cose o di dare garanzie chead oggi non abbiamo. Quello chesta avvenendo all’interno e al-l’esterno dell’Azienda SicilianaTrasporti è un vero e propriobagno di sangue. L’AST èun’azienda con molti problemiquantificabili in circa 68 milionidi esposizioni bancarie frutto –sottolinea Tafuri- probabilmentedi una mala gestione. Ridurci inquesto stato e ridurre in questitermini elimina la qualificazionedella nostra Regione non soloagli occhi del pendolare e del cit-tadino ma anche a quelle del tu-rista che penalizzerà l’azienda ela stessa Sicilia. Un taglio linearedi questo genere è dannoso pertutti. Confido comunque –con-clude il VicePresidente- sul fattoche questo nuovo Governo possagestire in meniera diversa la si-tuazione trovando strategie e so-luzioni per supportare il serviziodei trasporti pubblico e privato»E mentre probabilmente all’in-terno di Palazzo D’Orleans, l’an-sia starà facendo a botte con latensione, non ci resta che aspet-tare ancora qualche ora per ca-pire come tornare a casa domani.

Marina Angelo

Furto al Bar SportVALDERICE

Sono l’una e trenta di martedìnotte quando il Bar Sport diValderice, dopo una giornatadi lavoro, finalmente abbassale saracinesche per andare ariposare qualche ora. Unanotte come tante, forse solopiù bagnata. Si ricominciaalle 5:30. Lo staff del bar invia Vespri, probabilmente an-cora un pò assonnato ma giàcarico per le prime colazioni,non fa in tempo a mettere ilpiede nel locale per capireche qualcuno era passato dalì. I segni sono chiari: en-trando, la prima finestra di al-luminio sulla sinistra è stataforzata. Proprio sotto l’aper-tura è sparita la macchinettautilizzata per cambiare le mo-nete utilizzate dai clienti pergiocare con i videopoker ap-pena di fianco. Ed è sui cas-setti delle slot machine checade l’occhio successiva-mente: i cassetti sono aperti emancano i soldi. L’ansia e lapaura di aver subito un dannosempre maggiore crescevaman mano ci si avvicinavaalla cassa. Tutto regolare. Edal suo posto sembrava essereanche la merce. Almeno aduna prima occhiata. «Ab-

biamo subito contattato il 112che è intervenuto per i ri-lievi» ci informa Vito Bosco,il titolare del Bar Sport diValderice, e prosegue, quasia voler rassicurare se stesso,«oltre alle macchinette e isoldi dei cassetti non hannotoccato nulla» Un furto pre-meditato probabilmente.Poco tempo per agire, 4 ore,che si riducono a pochi mi-nuti preziosi quanto il bottinoche bisogna portare a casa madel quale, in questo caso, nonabbiamo l’ammontare. Ciòche risulta chiaro è che i re-sponsabili del furto conosce-vano le abitudini del bar:come e quando agire, dove ecome mettere le mani. Il loroobiettivo potevano esseresolo le macchinette, liquiditàimmediata, quindi, capendoche magari, in cassa, non cisarebbe stato l’incasso dellagiornata. O forse, non hannofatto in tempo a raggiungereil registratore perché eratroppo tardi. Le indagini sonoal vaglio degli inquirenti enon si esclude nessuna pista.La “caccia al ladro” è ini-ziata.

M. Angelo

Il decreto sviluppo chiama Ryanair a pagare le tasse anche in Italia

TRAPANI

La Ryanair è chiamata a pagarele tasse. Non che le evada, vistoche regola i suoi conti con ilFisco irlandese, dove il prelievoè sotto il 20% degli utili ma se-condo il primo comma dell'arti-colo 38 del decreto sviluppodovrebbe rispettare anche gli ob-blighi con l’Italia. La norma sta-

bilisce cosa debba intendersi per''base aerea o hub '' specificandoche essa si ha in presenza di «lo-cali e infrastrutture dove si eser-cita in modo stabile econtinuativo l'attività di tra-sporto aereo avvalendosi di la-voratori dipendenti». Ed in Italiala low cost possiede una decinadi basi tra cui Trapani, Ciam-pino, Pisa, Bari, Brindisi, Al-ghero , Bologna e Bergamo,dove, proprio ieri, festeggiava isuoi 40 milioni di passeggeri. Ildecreto sviluppo, già pubblicatosulla Gazzetta Ufficiale, vieneaccompagnato da una relazione

tecnica che ipotizza un gettito fi-scale per di 89 milioni nel 2013e 50,4 nell'anno successivo. Seper le aziende nazionali si trattadi concorrenza sleale anche seviviamo in un mercato oltre chelibero, europeo, ed il governoMonti vuole supportarle. E sesulla vicenda era già intervenutala procura di Bergamo – dove lacompagnia irlandese ha unabase di 10 aerei e mobilità circa600 persone – contestando aRyanair un’evasione di circa 13mln di euro, bisognerà aspettarel'esame al Senato per dire l’ul-tima parola.

Bruciato un pulmino TRAPANI

Probabilmente si tratta di unincendio doloso ma sarannole indagini a stabilire la na-tura delle fiamme che hannoavvolto un pulmino parcheg-giato in in via Blasi, allespalle della Scuola Umberto

di Trapani. Il veicolo era diproprietà di una società spor-tiva ma, sarebbe stato ven-duto appena pochi giorni 40miglia al largo delle coste ci-renaiche.

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DialettologiaITALIANO: Stuzzicadente

SICILIANO: palico

MAZARA

La Corte del Tribunale diBengasi, in Libia, ha fis-sato in 10 mila dinari (paria circa 6 mila euro) perciascuno dei due pesche-recci di Mazara del Vallosequestrati dallo scorso 7ottobre, l'ammenda per ilrilascio degli equipaggi. A Bengasi sono bloccati ipescherecci 'Daniela L.' e'Giulia PG' sequestrati dailibici mentre si trovavanoa circa 40 miglia al largodelle coste cirenaiche.

Multa per rilascio

peschereccio

Mattina 14° N

Pomeriggio 19°N

Il meteoin provincia

Sera 17° NNE

Notte 16° ENE

Il meteoin provincia

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4 Giovedì 22 Novembre 2012TrapaniOK - SPORT

Ottima prova del Trapani 2Latina Ko, granata in corsaCoppa Italia LegaPro. Decide un rigore di Romeo allo scadereTrapani-Latina 2-1TRAPANI: Dolenti, Giordano(53’ D’Aiello), Dai' (84’ Pi-tasi), Pagliarulo, Lo Monaco,Tedesco, Ficarrotta (55’ Pre-stìa), Pirrone, Romeo, Gam-bino, Docente. All. Boscaglia.LATINA: Iome, Milani (70’Cafiero), Bruscagin, Sacilotto,Cottafava, Agius, Barraco,Gerbo, Angelilli, Ricciardi (56’Burrai), Tortolano (53’ Agodi-rin). All. Pecchia.ARBITRO: Bietolini di Fi-renze; ASSISTENTI: Saia eFicarra di Palermo.RETI: Bruscagin 5’, Docente60’, Romeo (r) 90’NOTE: Iome para rigore a Fi-carrotta al 20’; Ammoniti Pa-gliarulo, Lo Monaco, Tedescoe Pirrone per il Trapani, Gerboper il Latina; Espulsi Gerbo (L)al 17’, Pagliarulo (T) al 47’ perdoppia ammonizione e Saci-lotto (L) al 75’ per proteste. TRAPANI. Vittoria doveva es-sere e vittoria è stata. Il Trapaniha superato, con qualche fatica,il Latina per 2-1 nella secondagiornata del mini girone delterzo turno eliminatorio diCoppa Italia Lega Pro. Una vit-toria che tiene viva la speranzadei granata di poter accederealle semifinali della competi-zione. Al Provinciale è sceso incampo il Trapani 2 con tante ri-serve e parecchi giovani dellaBerretti in panchina ad osser-vare anche il ritorno del grandeex di turno Dario Barraco, pas-sato in estate ai nerazzurri la-

ziali. La gara non inizia sotto imigliori auspici con gli ospitiche sbloccano subito il punteg-gio al 5’ con un colpo di testadi Bruscagin su corner di Bar-raco. Al 17’ il Latina rimane indieci per l’espulsione di Gerboche, ammonito in precedenza,si fa rifilare il secondo giallo echiude anzitempo la sua gara.Al 20’ il Trapani ha la possibi-lità di pareggiare ma la falliscecon Ficarrotta che si fa parareun rigore dal portiere Iome. Inporta per i granata c’è Dolenti(all’esordio stagionale) e sivede al 32’ quando compie unintervento sontuoso su Ange-lilli. A pochi minuti dal terminedel primo tempo il Trapani ciprova ma il risultato non cam-bia. Si va al riposo sullo 0-1 econ il Trapani in superioritànumerica. Una superiorità chedura per altri 2’ fino a quandoanche Pagliarulo non vienecacciato fuori per doppia am-monizione. In dieci controdieci Boscaglia decide di gio-

carsi la carta Prestìa ed il gio-vane Berretti ripaga il tecnicogelese con una grande presta-zione e l’assist decisivo per ilpareggio di Docente siglato al60’. 1-1 e Trapani subito allaricerca del gol vittoria. Al 70’ci prova ancora Docente ed al75’ il match cambia ancora:Sacilotti, appena ammonito, sifa espellere per proteste e la-scia i suoi in nove. Il finale digara è un assedio dei granatache però lasciano voragini incontropiede agli ospiti. All’88’ci prova Pirrone su punizione eal 90’ lo stesso centrocampistagranata si procura un rigoreche questa volta calcia e tra-sforma Romeo. 2-1 meritatoper il Trapani che negli ultimisecondi sventa con Dolenti ilpossibile pareggio laziale.Adesso bisognerà sperare inuna vittoria di misura del La-tina (contro il Benevento ilprossimo 5 dicembre) per pas-sare il turno.

Giuseppe Favara

Perfettamente riuscito l’intervento di SvobodaSi attende l’ufficialità dell’arrivo di Valentino

PALLACANESTRO TRAPANI

E’ perfettamente riuscito l’in-tervento chirurgico al corno po-steriore del menisco delginocchio destro di Ariel Svo-boda. La guardia argentina ri-marrà adesso per un breveperiodo a Pesaro e poi torneràa Trapani per la rieducazionecon dei tempi di recupero nonancora precisati. Intanto mar-tedì il neo granata Gennaro Va-lentino ha svolto il suo primoallenamento con i suoi nuovicompagni. La guardia exScauri non è ancora sotto con-tratto con la Pallacanestro Tra-pani e aspetta di rescindere conla sua vecchia società prima diaccordarsi con il sodalizio gra-nata: “Spero tanto che questoavvenga – ha detto Valentino –perché sono molto motivato agiocare e a far parte della Pal-lacanestro Trapani. Se questo

dovesse accadere, vorrei offrireai compagni e allo staff tecnicoalcune sicurezze: difesa, vogliadi vincere, sacrificio, tempera-mento. Giocare è la mia profes-sione e la cosa più importanteper me. Mi sento pronto a dareil mio contributo, a cercare intutti i modi di mettere in diffi-coltà la società e l’allenatore,magari – conclude - meritan-domi la conferma”.Ieri mattina seduta tecnica difondamentali per i giovani,

mentre nel pomeriggio solitolavoro tecnico-tattico. Martedìnon si è allenato Degregori, perun problema al quadricipite fe-morale della gamba destra, edè inoltre incerta la presenza diMorgillo, reduce da una distor-sione alla caviglia. Intanto lapreparazione verso il prossimoimpegno di campionato prose-gue con tanto ottimismo:“Credo di poter essere soddi-sfatto della prova della squadracontro Agropoli – confessacoach Priulla -, ottima la rispo-sta di tutti gli uomini che sonopartiti dalla panchina, undercompresi, molto apprezzabilela pallacanestro che abbiamoespresso nei primi due quarti.Non ci rimane che continuare alavorare così, con quest’inten-sità, mantenendo que-st’umiltà”. (g.f.)

Tra Paceco e Bonagia uno scialbo 0-0COPPA SICILIA PRIMA CATEGORIA

PACECO: Genco, Aleo, Ma-caluso (76’ Di Bella), Barbata,Spanò, Spadaro, Incalcaterra,Ingrassia, Montalto (53’ Cata-lano), Terranova (67’ La Com-mare), Lizzio. All. MinaudoBONAGIA: Navetta, Morici,Monticciolo, Campaniolo,Schifano, Gargano, Messina,Mangiapane (76’ Battiata),Aloisio (67’ Catalano V.), Ba-iata, Rizzo. All. SpadaARBITRO: Marco Gasparro

di PalermoNOTE: Espulsi Spadaro (P) al22’ per proteste, Schifano (B)al 44’ per doppia ammonizionee Baiata (B) al 90’ per protestePACECO. Finisce con il piùclassico dei risultati ad occhialiil match d’andata degli ottavidi finale di Coppa Sicilia PrimaCategoria tra Paceco e Bona-gia. Al “Giovanni Mancuso”va in scena un match senzasussulti, occasioni e reti ma

con tre espulsioni. Paceco indieci al 22’ del primo tempoper il rosso sventolato a Spa-daro per proteste. Parità nume-rica poi ristabilita al 44’ per ilsecondo giallo comminato aSchifano del Bonagia. Nel fi-nale, dopo le occasioni di DiBella e Baiata per sbloccare ilrisultato, espulsione anche perl’attaccante valdericino Baiata.Il match di ritorno si giocheràil prossimo 5 dicembre. (g.f.)

DOVE TROVI IL TRAPANI OK- TRAPANIAgip CaffèAnymore! CafèAris CaffèArmonia deiSaporiBar ArabicaBar CedBar CicloneBar Colonna

Bar EnjoyBar ExedraBar GalleryBar Giovanni eNinoBar MagicBar Mediterra-neoBar MoranaBar Movida

Bar NocitraBar PiccadillyBar SciusciàBar TodaroCaffè LietoCaffè MiròCaffè MojitoCaffè SalemiCiuri CiuriCoffè and Go

Confartigia-natoFardella 78Grimon CaffèLa CaffetteriaLa Coffea Ara-bicaMelogranoCafèNumber One

Puto GRed PassionRicevitoria (Ci-cala)Ricevitoria Ni-colosiTabacchi MiloSavoirfair CafèSvalutationCafèSweet

NewTorre Pali- ERICEBar KennedyBar MiloCaffè delleRoseRadio LondraRoxi Bar- NAPOLA

Caffè Erice- VALDERICEAvenue CaffèBar SportBar VenereCaffè VespriSunset Cafè- BONAGIABonfiglio Mira-mare

- XITTABar Ritrovo- PACECOBar MazzaraBar SombreroBar TiffanyHouse CafèPasticceriaSugamieleVogue Cocktail

Bar- GUARRATOBar delloSport

Tre giorni in vetta per i dattilesi di Formisano

PROMOZIONE, DATTILO AL SECONDO POSTO

Il Dattilo ha assaporato per solitre giorni il primato in classificadel girone A di Promozione con-diviso con Sciacca e Pro Favara.I biancoverdi di Formisano, in-fatti, con il successo di domenicascorsa per 1-0 sullo Skanderbergsi erano assicurati momentanea-mente il primo posto con 21punti. Il recupero della decimagiornata tra Partinicaudace e ProFavara, finito 2-3, però ha ripor-tato gli agrigentini da soli invetta al campionato con 24punti. La rete su punizione del

dattilese Marino ha comunqueregalato tre punti importanti aidattilesi che, da secondi in clas-sifica insieme con lo Sciacca,domenica prossima saranno im-pegnati nella difficile trasfertacontro il Serradifalco, una direttaconcorrente ai play-off. Periodogrigio invece per lo Strasatti chenon sa più vincere. I lilybetanihanno conquistato soltanto unpunto nelle ultime tre gare per-dendo per 2-1 in trasferta a Ca-rini nell’ultima giornata. Nelprossimo turno per i marsalesi,

fermi a quota 17, ci sarà l’osta-colo Corleone. Bene il Salemiche ha conquistato la sua quintavittoria nelle ultime sei giornatesuperando per 3-0 il Terrasini. Igiallorossi adesso hanno 18punti e si trovano al quinto postoinsieme con il Canicattì. Ieri, in-fine, sconfitta per 2-0 nel recu-pero della nona giornata per ilCampobello a Mussomeli. Igialloblù, fermi a quota 9, dome-nica sfideranno la capolista ProFavara e poi recupereranno ilmatch col Cianciana. (g.f.)

Gennaro Valentino

(Foto Trapanicalcio.it)


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