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Trento Vive Dicembre 2011

Date post: 28-Mar-2016
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Numero di Dicembre di Trento Vive
36
TRENTO PERIODICO D’INFORMAZIONE DELLA CASSA RURALE DI TRENTO www.cassaruraleditrento.it Anno XI - DICEMBRE 2011 - Numero IV - trimestrale Tab: B Poste Italiane S.p.A. Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 - comma 1 DCB Trento. Contiene I.P. CLM BELL: VANTAGGIOSI SCONTI AI SOCI PER I CORSI ESTIVI INTERVISTA AL SOCIO PROF. BRUNO DALLAGO PRESIDE DELLA FACOLTÀ DI SOCIOLOGIA PREMI DI STUDIO LA META SARÀ GINEVRA IN PRIMO PIANO "INDAGINE" SUI GIOVANI L'ESPERTO RISPONDE I CONTRATTI DI LOCAZIONE FONDAZIONE ASSEGNATE LE BORSE DI STUDIO
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Page 1: Trento Vive Dicembre 2011

trentoPeriodico d’informazione della cassa rurale di trento

www.cassaruraleditrento.itanno Xi - dicembre 2011 - numero iV - trimestrale

Tab: B Poste Italiane S.p.A. Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 - comma 1 DCB Trento. Contiene I.P.

clm bell:Vantaggiosi sconti

ai soci Per i corsi estiVi

interVista al socioProf. bruno dallagoPreside della facoltàdi sociologia

PremI DI STuDIola meta sarà gineVra

In PrImo PIAno"indagine" sui gioVani

L'eSPerTo rISPonDei contratti di locazione

fonDAzIoneassegnate le borse di studio

Page 2: Trento Vive Dicembre 2011

palm

asso

ciat

i.it

Il CLM BELL, scuola leader in Trentino per l’insegnamento delle lingue

straniere, organizza corsi in sede e fuori sede per ogni età e per tutti i livelli,

lezioni individuali, corsi specialistici e corsi aziendali, corsi in preparazione

alle certifi cazioni linguistiche, corsi fi nanziati FSE e PAT. Prima dell’inserimento

nei corsi, ogni iscritto svolge un accurato test di ingresso per valutare il livello

di conoscenza della lingua straniera.

Gli insegnanti rigorosamente madrelingua, altamente qualifi cati e scelti con

molta cura, hanno specifi ca esperienza nel campo dell’insegnamento e sono

in continuo aggiornamento sui nuovi metodi didattici, per offrire agli studenti

un permanente ed effi cace contatto con la lingua viva.

I soggiorni studio all’estero per ragazzi e adulti sono organizzati e curati

direttamente dal CLM BELL che conosce le scuole e le località di svolgimento

e si avvale della collaborazione di importanti referenti locali.

In Trentino, a Candriai sul Monte Bondone, organizza nel periodo estivo

l’International English Summer Camp, soggiorno studio residenziale di inglese

per bambini e ragazzi da 8 a 16 anni, di tutte le nazionalità, con insegnanti

rigorosamente madrelingua.

Per gli studenti del CLM BELL sono a disposizione gratuitamente:

stampa estera, biblioteca, videoteca, DVD Club, Listening Comprehension

Centre (LCC), Centro Multimediale (MMC) e Macmillan English Campus (MEC).

CLM BELL, 45 ANNI DI SUCCESSI NELL’INSEGNAMENTO DELLE LINGUE

TRENTO via Pozzo 30 Tel 0461 981733 [email protected] RIVA DEL GARDA Viale Dante 68 Tel 0464 554121 [email protected]

Page 3: Trento Vive Dicembre 2011

CASSA rurALe DI TrenTo ■ 3

in Primo Piano

4 ancHe i gioVani ViVono di imPegni e Passioni8 gioVani, la sicurezza di ViVere nell’incertezza

tra di noi

10-12 cosa c’è di nuovo13 TREdici scaTTi, aLTRETTanTE EMoZioni14 nEL BiLancio sociaLE i MoTivi d’oRGoGLio16 iL cuoRE a TREnTo La MEnTE suL Mondo

clm bell

17 È temPo di Pensare ai corsi estiVi del clm18 due “giornali” cHe raccontano i corsi estiVi

tra di noi

20 LE sFidE si vincono sE si coMBaTTE insiEME22 aLL’«inTERPoRTo» una scoMMEssa vinTa

noi & i soldi

23 bussola finanziaria24 cinQue “Prodotti” Pensati Per i gioVani26 consulenza gratuita Per i dubbi dei soci27 recesso e disdetta sono la stessa cosa?

gioVani 2.0

28 Per i “Premi di studio”, la meta sarà gineVra30 risPoste cHiare a domande cruciali31 “autobiografia” del nuoVo direttiVo

fondazione

32 il sogno realizzato di marica e stefano

34 album fotografico

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Il CLM BELL, scuola leader in Trentino per l’insegnamento delle lingue

straniere, organizza corsi in sede e fuori sede per ogni età e per tutti i livelli,

lezioni individuali, corsi specialistici e corsi aziendali, corsi in preparazione

alle certifi cazioni linguistiche, corsi fi nanziati FSE e PAT. Prima dell’inserimento

nei corsi, ogni iscritto svolge un accurato test di ingresso per valutare il livello

di conoscenza della lingua straniera.

Gli insegnanti rigorosamente madrelingua, altamente qualifi cati e scelti con

molta cura, hanno specifi ca esperienza nel campo dell’insegnamento e sono

in continuo aggiornamento sui nuovi metodi didattici, per offrire agli studenti

un permanente ed effi cace contatto con la lingua viva.

I soggiorni studio all’estero per ragazzi e adulti sono organizzati e curati

direttamente dal CLM BELL che conosce le scuole e le località di svolgimento

e si avvale della collaborazione di importanti referenti locali.

In Trentino, a Candriai sul Monte Bondone, organizza nel periodo estivo

l’International English Summer Camp, soggiorno studio residenziale di inglese

per bambini e ragazzi da 8 a 16 anni, di tutte le nazionalità, con insegnanti

rigorosamente madrelingua.

Per gli studenti del CLM BELL sono a disposizione gratuitamente:

stampa estera, biblioteca, videoteca, DVD Club, Listening Comprehension

Centre (LCC), Centro Multimediale (MMC) e Macmillan English Campus (MEC).

CLM BELL, 45 ANNI DI SUCCESSI NELL’INSEGNAMENTO DELLE LINGUE

TRENTO via Pozzo 30 Tel 0461 981733 [email protected] RIVA DEL GARDA Viale Dante 68 Tel 0464 554121 [email protected]

anno Xi - dicembre 2011 - numero iV - trimestrale

Periodico della Cassa Rurale di Trento - Banca di Credito Cooperativo - Proprietario ed editoreCassa Rurale di Trento - Banca di Credito Cooperativo - Società cooperativa.

Iscritta all’albo delle banche tenuto dalla Banca d’Italia al n. 2987.6. Iscritta all’albo delle cooperative a mutualità prevalente al n. A157637.

Registro delle Imprese di Trento, codice fiscale e partita IVA n. 00107860223.

Aderente al Fondo di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo.

Sede legale e direzione generalevia Belenzani 6, Trento - Tel. 0461 206111e-mail: [email protected]

Direttore: Giorgio FracalossiDirettore responsabile: Walter Liber

Comitato di redazione: Michele Sartori,Mario Longo, Diego Pedrotti, Paolo Serafini, Adriana Osele, Rossana Gramegna, Roberta Pinto, Franco Dapor

Coordinatore: Maurizio Tomasi

Foto di copertina: Maria Teresa Lo PreiatoHanno collaborato:Aurora Agostini, Matteo Cavagna,Corrado Corradini, Diego Nart

Autorizzazione del Tribunale di Trenton° 1063 del 31 ottobre 2000

Progettazione grafica:Fabio Monauni Curcu & Genovese Associati S.r.l.

Stampa: Tipografia Alcione - Lavis

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4 ■ CASSA rurALe DI TrenTo

in Primo Piano

AnCHe I GIoVAnI VIVonodi imPegni e Passionia colloQuio con sette ragazzi e ragazze cHe credono in Valori ed ideali in cui tutti si Possono riconoscere

unA PICCoLA InDAGIne CHe SmenTISCe ALCunI LuoGHI ComunI

di Maurizio Tomasi

Per i giovani sono tempi duri. Per loro c'è "la sicurezza di vivere nell'incertezza", come dice il titolo

dell'intervista sulla condizione giovani-le al prof. Buzzi, dell'Università di Tren-to, pubblicata alle pagine 8-9. Il triste primato italiano della disoccupazione giovanile ne è l'aspetto più dramma-tico. "È una generazione spaventata spesso incompresa, che i giornali e le televisioni faticano a mettere a fuoco, rifugiandosi negli stereotipi", ha scritto Mario Calabresi, direttore de "La Stam-pa", in apertura di un dossier che il quo-tidiano torinese ha dedicato ai giovani. Bamboccioni, svogliati, egocentrici, de-diti solo al divertimento, disorientati e incapaci di guardare al futuro: sono questi i giudizi che sempre più spesso vengono espressi nei loro confronti.

Nella convinzione che siano tutte valutazioni superficiali e per lo più in-fondate, abbiamo voluto incontrare sette giovani, di età compresa fra i 18 ed i 24 anni, che abitano nel comune di Trento, segnalati dalle associazioni culturali, sportive e del volontariato con le quali la Cassa Rurale di Trento è in contatto. E il quadro che emerge dalle chiacchierate fatte con loro smentisce molti luoghi comuni.

FEDERICA E IL RUGBY

Federica Iob è nata a Trento, vent’anni compiuti a dicembre ed ha

una grande passione: il rugby. Le è venuta quando per la prima volta si è avvicinata a questo sport, grazie ad un insegnante di educazione fisica. Federica ha fatto anche karate, fino a diventare cintura blu, ha giocato nella squadra di calcio a cinque durante la scuola. Gli sport le sono sempre piaciuti ma il rugby un po’ di più. Tanto che adesso trasmette questa sua passione anche ai bambini: da un anno, infatti, allena gli Under 8 della società Rugby Trento, con grandissime soddisfazioni.

Ha frequentato la scuola alberghie-ra e lavora come commessa nei negozi

dei suoi genitori e il martedì e giovedì dalle cinque alle sei e mezza, raggiunge i suoi mini atleti per gli allenamenti, che sono sempre all’aperto, in tutte le stagioni “perché il rugby si gioca con qualsiasi tempo e chi lo pratica ci si deve abituare fin da subito”.

A Federica piace il rugby perché è uno sport duro, di contatto, ma che ha delle regole che tutti vengono educati a rispettare. Non è ossessivo, parossisti-co. Quello che succede in campo non è una questione di vita o di morte e chi gioca impara a rispettare l’avversario.

“La soddisfazione più grande ce

Federica Iob è a destra nella foto

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CASSA rurALe DI TrenTo ■ 5

in Primo Piano

l’ho quando i bambini cambiano il loro atteggiamento: all’inizio sono infatti di solito sempre abbastanza misurati nei loro gesti, non vogliono sporcarsi. Poi un po’ alla volta si aprono, si libe-rano dagli schemi, non hanno paura a buttarsi ed infangarsi, vanno incontro alla palla, consapevoli delle loro pos-sibilità e capacità”, racconta Federica. Ed è proprio questo che entusiasma Federica e la sostiene e la motiva nella sua attività di allenatrice: “il rugby aiuta a far crescere la consapevolezza di sé ed i risultati si vedono. La gioia ed il divertimento che provano i bambini che alleno quando giocano fra di loro è per me una soddisfazione enorme”.

TOMMASO“MAESTRO DI CIRCO”

Si chiama “Bolla di sapone” la scuola di piccolo circo che Tommaso Brunelli, 24 anni, ha fondato nel 2009. La frequentano ragazzi dai 6 ai 17 anni, che imparano - a seconda della loro età - giocoleria, equilibrismo, acrobatica al suolo ed acrobatica aerea. Sono queste le quattro “discipline” che Tommaso insegna, dopo averle a sua volta ap-prese dapprima come autodidatta e poi in corsi e stage ed averle perfezio-nate in lunghi allenamenti. La scuola ha sede presso la palestra dell’oratorio di Sant’Antonio, i corsi sono annuali, da ottobre a maggio, e le lezioni si svol-gono una o due volte in settimana e durano un’ora e mezzo.

“L’arte circense richiede concen-trazione, allenamento, forma fisica, capacità motoria”, spiega Tommaso che crede fortemente nel valore edu-cativo della sua attività. “Lo scopo delle lezioni alla scuola di piccolo circo è arri-vare poi a realizzare uno spettacolo da presentare al pubblico. Uno spettacolo corale, di squadra, alla quale ognuno dà il proprio personale contributo, con l’o-biettivo di dare il massimo per ricevere degli applausi, la ricompensa più bella per chi si esibisce”.

Gli alunni - spiega Tommaso - rea-

i numeri con il fuoco, per renderlo più colorato”. Il bilancio della sua esperien-za è positivo: “Riesco a pagarmi gli studi e ho grandi soddisfazioni. Guardando al futuro, mi piacerebbe lavorare come chimico, vorrei che quella diventasse la mia professione ma l’attuale situazio-ne precaria del lavoro giovanile non è incoraggiante”.

IL SERVIZIO CIVILEDI ANNALISA

“Sono certa che avrò nostalgia di questo anno trascorso al Villaggio del fanciullo di Trento”, afferma Annalisa Callovi, ventenne di Trento, che fra il 1° dicembre 2010 ed il 30 novembre 2011 ha fatto servizio civile presso il Villaggio SOS. Un’esperienza impor-tante, che segnerà addirittura il suo fu-turo. Terminati gli studi presso il liceo scientifico delle ITI, Annalisa pensava di iscriversi al corso di fisioterapista. Non ha però superato il test di ammissione e poco dopo è venuta a conoscenza della possibilità di fare servizio civile. Dopo il

giscono bene, sono molto entusiasti, diventano un gruppo unito, si affe-zionano gli uni agli altri, si aiutano, si confrontano e l’età con il più alto po-tenziale è quella delle scuole medie.

La scuola è tra l’altro partner del progetto “Parada” , avviato in Roma-nia da un clown, che attraverso l’arte circense recupera i bambini che vivono in stato di abbandono. “Quanto ricavia-mo dai nostri spettacoli, viene devolu-to per il sostegno a questo progetto, dando così anche una valenza sociale alla nostra attività”, precisa Tommaso.

Di professione Tommaso è chimico: si è brillantemente diplomato all’ITI di Trento, ha conseguito la laurea trienna-le in ingegneria industriale alimentare a Mesiano ed ora è iscritto a Parma alla laurea specialistica in meccanica ap-plicata all’industria alimentare. Questa sua formazione “scientifica” l’ha spesso applicata anche alla sua attività circen-se: “spesso mi sono costruito da me gli attrezzi, o modificavo quelli che avevo ed ho sperimentato nuove pozioni per

Annalisa Callovi

Tommaso Brunelli

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6 ■ CASSA rurALe DI TrenTo

in Primo Piano

primo mese di attività al Villaggio SOS di Gocciadoro ha intuito che la strada per la quale si sentiva più preparata era quella della pedagogia: si è iscritta a scienze dell’educazione a Verona, ad ottobre ha cominciato a frequentare le lezioni e il suo obiettivo è di diventare educatrice e poter magari lavorare pro-prio al Villaggio SOS o in strutture simili.

“Avevo scelto di fare il servizio civile presso il Villaggio perché avevo la sen-sazione che sarebbe stata un’esperienza intensa: e così è stato. In questi dodici mesi sono stata messa alla prova, mi sono messa in gioco, ho avuto modo di aprire gli occhi su alcuni problemi della società di oggi. È stata una scelta che mi ha fatto maturare veramente tanto”.

Annalisa ha fatto l’animatrice insie-me ad altri tre giovani, anche loro impe-gnati nel servizio civile. L’incontro con gli ospiti del Villaggio è stato emozionante ed impegnativo allo stesso tempo. “Con tutti si è creato un bel rapporto, mi ha colpito la loro curiosità, soprattutto fra i più piccoli, la loro disponibilità ad aprir-si. Già dopo una settimana c’era affetto reciproco ed è stato molto bello per me poter fare qualcosa per loro. Stare a con-tatto quotidiano con loro, condividere momenti di gioia e di riflessione, è stata per me un’esperienza di grande valore che consiglio a tutti di fare”, conclude Annalisa.

SUL PALCOSCENICOCON FRANCESCA E MARTA

Francesca Oss e Marta Lorenzato sono coetanee, entrambi ventiquat-trenni, ed insieme hanno frequentato il liceo scientifico Galilei, dove hanno avuto la brillante intuizione di iscriver-si ad un corso di teatro, che ha fatto scoprire loro un mondo nel quale si sentono a loro agio ed al quale sentono di appartenere.

Dopo il liceo Francesca ha frequen-tato economia e diritto ed ora - oltre a lavorare part time come contabile in un'azienda del settore alimentare - è iscritta alla laurea specialistica in mana-

gement e consulenza aziendale.Marta invece si è laureata in tecni-

che di laboratorio biomedico e lavora al centro trasfusionale di Rovereto, oltre ad essere titolare di una borsa di stu-dio con un incarico di ricercatrice per un progetto promosso per l'azienda sanitaria.

Il tempo libero che rimane è dedi-cato da tutte e due al teatro.

Francesca predilige l'improvvisa-zione e fa parte di una compagnia che si chiama "Improvedibili", formata da

dodici attori. La compagnia di clown di Marta si chiama invece "Moskowitz". Le due "strade" - improvvisazione e clown - sono state intraprese dopo aver conosciuto e sperimentato vari generi presso il Centro Teatro, che entrambe hanno cominciato a frequentare fin dai tempi della scuola.

Alla domanda perché il teatro le ap-passiona così tanto, rispondono all'u-nisono: "perché più lo fai più ti rendi conto che c'è da imparare, da perfe-zionarsi, è una continua sfida con se stessi. E' entusiasmante preparare un proprio spettacolo ed esserne contenti una volta messo in scena. Fare teatro ha rappresentato per noi un momento di crescita personale, ci ha fatto acqui-stare consapevolezza dei limiti e delle opportunità di ognuna, perché richiede impegno, costanza, forza di volontà, voglia di sperimentare".

Le loro ultime ferie le hanno trascor-se in Svizzera, per seguire uno stage di due settimane tenuto da un maestro di teatro, Pierre Byland. Quindici giorni intensi, a contatto con altri attori, pro-fessionisti e non, ad imparare e speri-mentare in uno scambio di esperienze quanto mai proficuo.

Se il futuro riservasse a Francesca e Marta la possibilità di fare del teatro

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Francesca Oss

Marta Lorenzato

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in Primo Piano

la loro occupazione principale, ne sa-rebbero contentissime. "Sarebbe bello poter vivere di questa attività e non lo escludiamo a priori".

I MINI CALCIATORI DI MICHELE

“Prima che con i piedi, il calcio si impara a giocarlo con la testa”: è que-sta la convinzione di Michele Saltori, ventidue anni, che vive a Cortesano con la madre, il papà ed una sorella maggiore. E proprio partendo dalla sua convinzione, Michele ha accettato ben volentieri l’invito della società Dola-siana di occuparsi dei “piccoli amici” la categoria di chi fa il suo ingresso nel mondo del calcio. Attualmente Michele (assieme ad un collega) allena ventitre bambini fra i cinque e i sette anni di Meano, Vigo Meano e Gazzadina.

È il terzo anno che Michele si de-dica a questa attività. “Mi piace stare a contatto con i bambini - afferma - e per me è importante insegnare prima di tutto la passione per il gioco, a stare insieme, a fare squadra, far capire che non è solo il singolo che conta e che si perde e si vince tutti insieme”.

Anche Michele è un calciatore, al momento “a riposo” a seguito di un dolore al ginocchio. Ha iniziato a tirare i primi calci al pallone a quattro anni. Ha giocato in diverse squadre, Dolasiana, Villazzano, Albiano, Mezzocorona. Ha giocato a calcetto con il Green Tower. Di fede milanista, gioca prevalente-mente a centrocampo.

È perito informatico e lavora nella ditta del padre. Gli allenamenti sono in agenda il martedì e il giovedì, dalle 17 alle 19. “Se sei anche tu calciatore è più facile insegnare ai bambini. Da piccoli la passione per il calcio c’è: l’importante è coltivarla. Allenare i bambini è una bella sfida, impegnativa. Bisogna la-vorare molto sul versante psicologico, farli lavorare ma facendoli divertire. L’allenamento è strutturato in modo da centrare questi obiettivi. Si cerca di tenerli sempre in movimento e attivi sia fisicamente che mentalmente. Devo ammettere che è dura, perché spes-so c’è anche disattenzione. Ma quan-do poi in campo i risultati si vedono, quando ti rendi conto che quello che si è insegnato è stato recepito, quando li vedi lottare con grinta e passione, animati da una sana competitività, la soddisfazione è molto grande”.

DAMIANO VOLONTARIO “CRI”

Diciottenne, studente al liceo scien-tifico Galilei, Damiano Brunialti ha avuto l’opportunità di vedere con i pro-pri occhi la situazione reale dei migranti che arrivano in Italia attraversando lo Stretto di Sicilia. Per quindici giorni ha operato come volontario della Croce Rossa al CARA (Centro Acco-glienza Richiedenti Asilo) di Mineo, in Sicilia. “Basta vederli quei volti e quegli occhi per capire la sofferenza ed il dolo-re che li hanno spinti ad emigrare dalla loro terra di origine”, afferma Damiano.

Con la Croce Rossa Damiano è stato anche in Moldavia, in occasione di una missione umanitaria. Ha visto la realtà economica e anche sociale di quel pa-ese ed ha rafforzato la sua convinzione

che anziché parlare a vanvera - e spesso con disprezzo - degli stranieri che mi-grano, bisognerebbe prima conoscere la loro situazione e la loro cultura.

Diventare volontario della Croce Rossa è stata una scelta fatta sulle orme del padre, da oltre trent’anni nell’or-ganizzazione, di cui Damiano è molto fiero. Ha seguito il corso, ha superato l’esame teorico e pratico e conta adesso di specializzarsi nel settore della prote-zione civile. Ha partecipato ad alcune esercitazioni, che hanno rafforzato la sua voglia di mettersi a disposizione di chi si trova in difficoltà. È già interve-nuto “sul campo” nella gestione degli edifici dove, soprattutto d’inverno, ven-gono ospitati per la notte i senza tetto. Ha collaborato nelle fasi di smistamen-to e selezione dei capi di abbigliamento che vengono donati alla Croce Rossa.

“Il volontariato è un’attività di gran-de valore per chi lo fa e per chi ne usu-fruisce, perché offre l’opportunità di crescere, di sentirsi responsabili e di fare qualcosa per gli altri in maniera disinteressata”, afferma Damiano.

Michele Saltori

Damiano Brunialti

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8 ■ CASSA rurALe DI TrenTo

in Primo Piano

GIoVAnI, LA SICurezzAdi ViVere nell’incertezzal’attuale organizzazione della nostra società dà PiÙ sPazio ai Padri cHe ai figli. una società cHe Prima li coccola e Poi li abbandona a se stessi, in Preda alla Precarietà sul laVoro, sPesso a riscHio di marginalità. ma ora tocca ai gioVani costruirsi il ProPrio futuro. con la forte motiVazione ed una nuoVa consaPeVolezza delle ProPrie caPacità.

InTerVISTA AL Prof. carlo buzzi, DoCenTe ALL’unIVerSITÀ DI TrenTo

Professore, oggi l’unica sicurezza sembra essere l’incertezza. Per il futuro, e pure per il presente.

Ai nostri figli abbiamo dato una vita familiare agiata, ma quando devo-no sbrigarsela da soli sono dolori. Perché nelle crisi a rimetterci sono sempre i giovani, cioè il futuro della società?

I giovani in buona compagnia di anziani e donne, cioè tutti quei soggetti che non sono all’interno del “mercato”. Il nostro è un welfare che ha una atten-zione particolare per quelli che il lavoro ce l’hanno, ma ben poco si occupa di

chi nel mercato ci deve entrare. Aiuta i padri e dimentica i figli.Con questo ordinamento la famiglia diventa l’ammortizzatore sociale del-

la nostra società, prendendo su di sé anche competenze che dovrebbero essere dello Stato.Così i figli se ne stanno al sicuro più che possono…

Certo, perché la famiglia ha cambia-to la propria struttura. Da trasferimento di regole a relazione affettiva con i figli. Questo fa sì che i giovani rimangano più a lungo possibile in questo contesto di sicurezza.Forse anche per paura di peggiorare la propria condizione, uscendo dalla casa dei genitori?

Dal dopoguerra ad oggi lo sviluppo economico ha fatto sì che ogni genera-zione migliorasse le condizioni di vita delle precedenti. I figli andavano di più a scuola dei propri genitori, e si colloca-vano sul mercato con più competenze.Oggi per un giovane riuscire a man-tenere la posizione della famiglia di origine è già un successo. Ma la vera crisi avverrà con le prossime genera-zioni, quella dei figli dei nostri figli. Non potranno godere del benessere che abbiamo ora.A proposito di benessere, c’è qual-cosa che dovremmo cambiare nella mentalità dell’”homo consumens”, come direbbe Zygmunt Bauman?

Oggi abbiamo socializzato il benes-sere nel contesto della nostra esistenza, e viviamo la qualità della vita come con-sumo. L’orientamento dei giovani è di vivere bene, evitare i sacrifici, realizzar-si in maniera facile. Una ricchezza alla portata di tutti, derivata da una società

“Abbiamo un sistema di welfare che aiuta i padri e dimentica i figli”.

LE REGOLE D’ORO PER AFFRONTAREIL MERCATO DEL LAVORO

1. Essere motivati2. Saper interagire con le persone3. Saper entusiasmarsi4. Sviluppare i propri interessi5. Conoscere le lingue6. Abituarsi al cambiamento

di Walter Liber

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CASSA rurALe DI TrenTo ■ 9

in Primo Piano

in evoluzione dove sembrava che tutte le prospettive dovessero realizzarsi.In clima di recessione è un lusso che non possiamo più permetterci. Ma soprattutto le giovani generazioni riusciranno a metabolizzare questa crisi?

Non l’hanno fatto. Diverso discorso invece per gli stranieri, abituati ai sa-crifici e a risparmiare, loro si adattano meglio alla crisi. E i loro figli frequenta-no con grande motivazione le scuole professionali, diversamente dagli ita-liani che le considerano di serie B. Per gli stranieri è un investimento. Qui sta la differenza.Quindi dovremmo imparare dai figli degli immigrati?

Il rischio marginalità riguarda tutti i giovani poco attrezzati a rispondere alle esigenze del sistema, che non han-no competenze sul mercato. Oggi i gio-vani fanno fatica ad entrare nel mercato del lavoro. Chi ha strumenti adeguati può superare le difficoltà, soprattutto dal punto di vista della motivazione. Carenza di competenze concrete e ca-renza di motivazioni, quindi. E qui di nuovo entra in gioco la famiglia, che avrebbe la tendenza a proteggere ed invece deve aiutare il giovane a dotarsi della giusta “cassetta degli attrezzi”.Rimane però il fatto che su tutti in-combe un destino di precarietà, a cui è difficile adattarsi.

Precarietà e flessibilità. Dalle nostre ricerche emerge che la flessibilità è una caratteristica della società di oggi. Oggi il giovane è perfettamente in grado

di vivere nella flessibilità. Una volta, in una società che si sviluppava, gli in-dividui aspiravano ad essere sicuri e stabili. Qualche anno fa la flessibilità era diventata per un giovane un momento importante per uscire dalla staticità,

fare scelte individuali ed avere la pos-sibilità di tornare anche indietro.Negli Anni 60 il giovane usciva di casa e faceva sacrifici, con l’aspirazione di con-quistare la libertà, uscire dalle regole, farsi una famiglia autonoma.Oggi i giovani sembrerebbero più orientati a scelte definitive. Rimangono in casa per mantenere la loro libertà, ieri uscivano per conquistarla. Perché uscendo, la qualità della vita si abbassa.Oggi si fanno figli dopo i trent’anni, per le donne laureate anche trentacinque. Il Paese non riesce e riprodursi fisicamen-te. Il tasso di fecondità è di 1,4 figli, nel 1964 era di 2,7.Come vede il futuro, stanti queste premesse?

Questa situazione non può rima-nere immobile per molto tempo. Le società hanno la capacità di adattarsi alle contingenze e trovare nuovi equili-bri. La flessibilità come valore giovanile non può essere accettata, non può di-ventare precarietà senza fine.Ma occorre anche dire che bisogna cambiare mentalità, perché oggi non è più pensabile di mantenere lo stesso lavoro per tutta la vita, occorre adattar-si a cambiare.Può dare ai giovani che ci leggono qualche “istruzione per l’uso”?

La prima è di ordine gerarchico. Tradizionalmente si scelgono percor-si di studio in base ad indicazioni di mercato. Esempio: facciamo tutti gli ingegneri. Ma è impossibile sapere cosa accadrà nel mercato del lavoro tra dieci anni. La cosa principale è che un gio-vane sviluppi le motivazioni in sé, per giocare bene le proprie carte quando entrerà nel mondo degli adulti.Bisogna credere in qualcosa, sviluppa-re i propri interessi. I giovani devono entusiasmarsi. Spesso si presentano ai colloqui di lavoro già stanchi, con curricula scritti male, senza fantasia.Poi ci sono le competenze trasversali, quelle che possono essere utili in qua-lunque ruolo: usare le tecnologie, co-noscere le lingue, saper interagire con le persone, essere in grado di esprimere

socialità. A volte viene premiata la ca-pacità di imporre la propria personalità. Senza prevalere, ma sapersi confronta-re con il contesto.Il sistema scolastico fornisce queste competenze?

No, queste abilità si imparano in famiglia, che deve trasmettere ai figli delle forme mentali, capacità di risol-vere i problemi. Non sappiamo quali saranno tra dieci anni, ma a mio figlio devo insegnare ad affrontare i problemi che verranno.La scuola sta perdendo il suo ruolo no-zionistico. Qualsiasi cosa che si impare-rà a scuola sarà superata nel mondo del lavoro, perché non è in grado di seguire le trasformazioni. Deve trasmettere una mentalità che permetta agli individui di adattarsi alle esigenze future.

“ieri i figli uscivano dalla famiglia per conquistare la libertà, oggi ci

rimangono per mantenerla”.

“È fondamentale che un giovane sviluppi in sé le motivazioni, per giocare le proprie carte quando entrerà nel mondo degli adulti”.

Prof. Carlo Buzzi direttore del dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale, esperto di tematiche giovanili

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10 ■ CASSA rurALe DI TrenTo

TRadinoi

Parlare di banche in questo momento può essere dif-

ficile. Perché occorre parlare di famiglie che accendono un mutuo per la casa, di imprese che si finanziano per crescere o solo per pagare gli stipendi ai loro dipendenti. Significa parlare di una comunità che deve fare i conti con una crisi infinita, che ogni giorno affonda gli artigli nei nostri portafogli, sottraendo risorse al nostro futuro.Figurarsi poi se queste banche sono Casse Rurali. E se i banchieri siete voi, cari soci. Ci sentiamo sulla pelle la re-sponsabilità di dare risposte a quelle famiglie, a quelle imprese, che si fidano di noi, ma da noi si aspettano anche un atteggiamento diverso dagli altri. Ci rendiamo conto che parlare di crisi della liquidità, di difficoltà sui mercati finanziari, della diffidenza tra banche che non si prestano più denaro, insomma parlare delle mille giustificazioni che

si possono dare a questo momento di difficoltà, non vale niente davanti ad una famiglia che nasce e ci chiede sostegno o davanti ad un artigiano che vuo-le mantenere il proprio

capannone e continuare a dare lavoro ai suoi dipendenti. Senza finanziamenti, si fa presto a precipitare.Ma le Casse Rurali sono molto solide. In 120 anni di vita hanno accumulato un patrimonio prezioso, che ha raggiunto la cifra di circa 2 miliardi di euro, più che adeguato a metterci al riparo da qualsiasi tempesta. Eppure il patrimonio più gran-de non è quello dei soldi. E’ la fiducia, la vicinanza con i propri soci e clienti, il ra-dicamento sul territorio. Questo impone una responsabilità in più ma nello stesso tempo è anche un formidabile vantaggio. Se i nostri soci ci stanno vicini, la sfida è già vinta. Attualmente il sistema delle Casse Rurali per ogni 100 euro raccolti

ne eroga 98 di prestiti. Vuol dire che il risparmio di una comunità rientra tutto nella comunità. E così deve essere. Certo, può essere facile in questo momento farsi attirare dalle sirene delle tante offerte “sensazionali” e dei facili rendimenti. Ma si porterebbe fuori dal territorio il risparmio, e si farebbero mancare alla propria Cassa risorse preziose da re-distribuire localmente. Quello che vo-glio dare è un messaggio di fiducia. La situazione è difficile, ma abbiamo gli anticorpi per affrontarla e superarla con successo. I nostri collaboratori, e insie-me a noi gli istituti centrali come Cassa Centrale Banca e la Federazione, stanno lavorando con molto impegno per ga-rantire una adeguata remunerazione dei vostri risparmi e le risorse per sostenere il credito a famiglie ed imprese. Questa è una sfida che vale il campionato. Se ci state vicino, vi assicuro che la partita la vinciamo.

Giorgio Fracalossi

cosa c’è di nuovo PaRoLa aL PREsidEnTE

diFEndiaMo insiEME LE BanchE cooPERaTivE

il benvenutoai 445 nuovi soci

Il tradizionale incontro con i nuovi soci della Cassa Rurale di Trento,

si è svolto quest'anno il 17 novembre, presso la Sala della Cooperazione in Via Segantini a Trento. Sono 445 i nuovi Soci entrati nella compagine sociale nel corso del 2011; questo appuntamento è stato per il Consiglio di Amministrazione un’importante occasione per ringraziarli della fiducia testimoniata. Il programma dell'incontro non prevedeva solo il sa-luto del presidente Giorgio Fracalossi e del direttore della Federazione trentina della Cooperazione, Carlo Dellasega (in rappresentanza del presidente Die-go Schelfi). Durante la serata c'è stata infatti la presentazione del Bilancio So-

ciale ed il direttore generale, Michele Saltori, ha fornito alcune anticipazioni sull’andamento della Cassa Rurale di Trento nel corso del 2011 - con riferi-menti anche all’attuale situazione eco-nomica nazionale. Nello spazio dedicato ad illustrare l'attività della “Fondazione Cassa Rurale di Trento”, si è parlato dell'assegnazione delle borse di studio

a Stefano Anzellotti e Marica Tamani-ni - attualmente all’estero per ragioni di studio (vedi articoli alle pagine 30 e 31) - che hanno comunque partecipato alla serata grazie ad un collegamento via internet. A conclusione dell'incontro sono stati consegnati i premi ai vincitori del concorso fotografico per il calendario 2012 (articolo a pagina 13).

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CASSA rurALe DI TrenTo ■ 11

TRadinoi

strategie, attualitàe progetti al centrodella "convention"

Presentazione del "Piano Strategico 2011-2013", intervento del professor

Giuseppe Lusignani, cinque brevi testi-monianze di un gruppo di collaboratori della Cassa Rurale: questi i punti prin-cipali del programma della "Convention aziendale" che sabato 26 novembre ha visto riuniti presso la Sala Convegni In-

terbrennero di via Innsbruck a Trento, il consiglio di amministrazione ed il per-sonale della Cassa Rurale di Trento. Il prof. Giuseppe Lusignani, docente di Economia e Tecnica dei Mercati Fi-nanziari presso l'Università di Bologna e membro del comitato scientifico di Pro-meteia, ha fatto un'analisi di prospettiva del settore bancario e finanziario. Le cinque relazioni sul tema "Esperienze nel cambiamento" hanno fatto il punto su altrettanti progetti innovativi avviati, in fase di sperimentazione o in corso di avvio all'interno della Cassa Rurale di Trento.

La cooperazione “spiegata”agli alunni dell’istituto salesiano

La Cassa Rurale di Trento ha incontrato gli alunni della 2a A dell’Istituto Sale-siano di Trento: lo ha fatto tramite Donatella Renzulli – direttrice della filiale

dei Solteri e maestra cooperatrice – che è stata invitata a parlare della storia e del funzionamento del sistema cooperativo. Lo spunto è stato fornito da una lezione di geografia, dedicata ad approfondire le caratteristiche dell’economia capitalista (che vige nell’Europa Occidentale) e di quella collettivista (diffusa in Europa Orienta-le). Durante quella lezione si è parlato anche delle ineguaglianze che si creano all’interno dei sistemi economici, soprattutto con riferimento alla concentrazione della ricchezza nelle mani di poche persone a fronte della miseria di grandi masse.

Nel suo intervento in aula Donatella Renzulli ha cercato di spiegare ai ragazzi, in maniera semplice, senza ricorrere a termini tecnici, i principi che stanno alla base del modello cooperativo che oggi può contare su 800 milioni di soci in tutto il mondo, che si riconoscono in valori ed obiettivi comuni, con la giusta energia per poter creare un sistema economico mondiale a misura d’uomo, democratico, unito ed etico.

Sono state due ore intense, con alunni preparati e soprattutto ....curiosi! Molti sono stati gli interventi, con domande mirate e pertinenti, dalle quali traspariva il loro interesse, la loro« voglia di esserci».

«Speriamo che questo sia solo l’inizio di un progetto – si augura Donatella Renzulli - perché un terreno così fertile va seminato ed amorevolmente curato: e non a caso uso il termine “amorevolmente” perché “amore” è una parola che non va dimenticata, un sentimento prezioso e di tutti, intimo ma da condividere, vecchio come il mondo ma sempre così attuale e necessario».

L’incontro si è concluso con un breve, intenso ed emozionante filmato intitolato «Felix, l’eco-guerriero più giovane al mondo, di soli 13 anni, parla all’ONU», un filmato che Donatella Renzulli invita tutti a guardare «perché Felix è speranza, è futuro, rappresenta la potenzialità dei nostri ragazzi, nei quali dobbiamo credere».

La Cassa Rurale rivolge un ringraziamento alla preside (e insegnante) Giulia-na Predari per l’ospitalità e la disponibilità, a Raffaella Zanoni, esperta della Federazione dei Consorzi Cooperativi, per il suo preziosissimo contributo e... ai ragazzi della seconda A, che sono stati i veri protagonisti di questa positiva iniziativa!

cosa c’è di nuovo

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12 ■ CASSA rurALe DI TrenTo

TRadinoi cosa c’è di nuovo

i giovani artigianistanno con le casse rurali

Mercoledì 9 novembre si è svolto presso la sede dell'Associazione Artigia-

ni e Piccole Imprese della provincia di Trento l'incontro "ABC sulla gestione dei rapporti con la Banca". La serata era l'ul-tima di un ciclo di quattro appuntamenti, organizzati dai Giovani Imprenditori di Confartigianato e coordinati dal loro Pre-sidente, Ivan Bonvecchio, incentrati sugli aspetti generali di gestione delle Piccole Imprese. Per la Cassa Rurale di Trento hanno partecipato al dibattito il direttore generale Michele Sartori e Gianluca Campitelli dell'Area Commerciale. Per la Cooperativa Artigiana di Garanzia è inve-ce intervenuto Cristiano Pasquazzo, del Servizio Garanzie. Alla presenza di una trentina di giovani imprenditori sono stati discussi temi quali il ruolo e lo scopo della Cooperativa Artigiana di Garanzia e le forme di finanziamento alle piccole medie imprese. Nel suo intervento Michele Sarto-ri si è in particolare soffermato sull'attuale situazione economico finanziaria, locale e nazionale. La serata è stata molto ap-prezzata dai giovani artigiani: è emerso chiaramente che il dialogo con i propri partner è fondamentale, tanto più in un momento di crisi come quello che stiamo vivendo. Come ha commentato Ivan Bon-vecchio “Tra i primi interlocutori con i quali dobbiamo tessere e sviluppare rap-porti troviamo soprattutto le casse rurali poiché anch'esse sono fortemente legate al proprio territorio e al tessuto sociale, nel quale anche noi con le nostre aziende operiamo quotidianamente. Il superamen-to di questa congiuntura economica e delle sfide che essa pone sulle nostre strade è possibile solo insieme”.

Rinnovata anchela Filiale di via Gandhi

Con un intervento "lampo", effettuato dalla ditta B-Com di Trento, durato

poco più di dieci giorni per minimizzare i disagi alla clientela, sono stati rimoderna-ti anche gli uffici e gli arredamenti della filiale di Via Gandhi, come già accaduto per gran parte degli sportelli della della Cassa Rurale di Trento. Da lunedì 5 di-cembre, infatti, la storica "Filiale 6" è stata adeguata ai criteri che hanno ispi-

sconti per i socipresso la scuola di fondo alle viote

Con l’intento di favorire la pratica dell’attività sportiva, la Scuola Italiana di Sci Fondo Viote propone ai soci della Cassa Rurale di Trento e ai loro familiari alcune

agevolazioni per la stagione sciistica 2011/2012 presso il Centro Sci Fondo delle Viote sul Monte Bondone:

sconto 10% sulle tariffe per lezioni individuali e collettive (dal lunedì al sabato mattina)sconto 10% su noleggi stagionali presso il noleggio Ski Service Viotesconto 20% sull’acquisto di attrezzatura agonistica nuova presso lo Ski Service Viote

Per informazioni: Scuola Italiana Sci di Fondo Viote, Via alle Caserme, 5 – Loc. Viote, Monte Bondone (TN).Tel. e fax 0461.948105, [email protected]

rato il processo di ammodernamento della rete delle filiali, che puntano a creare ambienti funzionali che favoriscono lo svolgimento delle funzioni bancarie e nel contempo tutelano la privacy della clien-tela. In quest'ottica, sono stati ricavati comodi uffici sia per le operazioni di cassa che per i servizi di consulenza, oltre che uno spazio più ampio e confortevole per la gestione dei tempi di attesa.

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CASSA rurALe DI TrenTo ■ 13

TREdici scaTTi,aLTRETTanTE EMoZionioLTRE TREcEnTo LE iMMaGini inviaTE da soci E cLiEnTiFRa LE QuaLi La GiuRia ha sELEZionaTo QuELLE chE coMPaiono suL caLEndaRio 2012 dELLa cassa RuRaLE

ANCORA UN SUCCESSO DI PARTECIPAZIONE AL CONCORSO FOTOGRAFICO

“La mia Trento: sguardi ed emozioni sulla vita di quartieri e sobbor-

ghi della città” era il tema della terza edizione del concorso fotografico riservato a Soci e Clienti per la realizzazione del Calendario 2012.

L’idea di affidare ad un concorso fotografico la scelta delle immagini per il calendario della Cassa Rurale risale a un paio di anni fa: la prima edizione nel 2010, con il tema “Le stagioni della città e dei sobborghi di Trento”, aveva registrato un buon successo di partecipa-zione, ma l’exploit si era registrato l’anno successivo, con oltre duecento parteci-panti (tema “Le fontane di Trento e dei sobborghi).

Anche questa terza edizione non ha tradito le aspettative ed è stata all’altezza delle precedenti: i partecipanti sono stati

oltre cento, con quasi trecento immagini inviate.

Tutte le fotografie sono state attenta-mente esaminate da una giuria, composta da alcuni amministratori e collaboratori della Cassa, che ha quindi individuato le tredici foto vincitrici.

Il primo premio – un buono del valore di 500 Euro in materiale fotogra-fico – è stato assegnato alla fotografia “Movimento in Duomo” di Maria Teresa Lo Preiato (foto in copertina di questo numero); al secondo posto (un buo-no del valore di 400 euro in materiale fotografico) l’immagine “Panorama” di Michele Azzali e al terzo posto (un buo-no del valore di 300 euro in materiale fotografico) la foto di Nicola Franceschini “Prossima fermata – Giardino del Salé”.

Gli autori delle altre fotografie sele-zionate per il calendario, sono stati pre-

miati con un cesto di prodotti trentini. La consegna dei premi (foto in basso) si è svolta giovedì 17 novembre presso la Sala della Cooperazione, nel corso della serata organizzata per incontrare i nuovi Soci della Cassa Rurale (articolo a pagina 10).

Le tredici fotografie vincitrici, insie-me a numerose altre immagini selezionate dalla giuria, saranno esposte durante il mese di gennaio nella filiale di piazza Fiera. La Cassa Rurale rivolge un rin-graziamento a tutti partecipanti per il loro impegno e per il contributo dato al successo dell’iniziativa.

TRadinoi

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14 ■ CASSA rurALe DI TrenTo

TRadinoi

nEL BiLancio sociaLELa vERa “aniMa” dELLa cassaanchE nEL docuMEnTo RELaTivo aL 2010 c’è L’ELEnco coMPLETodELLE iniZiaTivE E dELLE associaZioni sosTEnuTE daLLa cassa RuRaLE

IL “RENDICONTO” È ALLA SUA NONA EDIZIONE

Il Bilancio Sociale rappresenta, or-mai da alcuni anni, lo strumento più significativo che la nostra Cassa

Rurale utilizza per “rendere conto” in modo diretto e dettagliato ai propri soci, clienti, collaboratori e alla comunità in generale, dell’attività svolta con riferi-mento, in modo particolare, al proprio impegno sul territorio.

Si tratta di un rendiconto che una Cassa Rurale predispone in quanto cer-tifica la coerenza tra la propria attività e la propria missione d’impresa, che - secondo i principi della Cooperazione - è quella di fare banca promuovendo il miglioramento, la coesione, la crescita sostenibile “morale, culturale ed eco-nomica” del proprio territorio.

Il documento, arriva quest’anno alla

nona edizione e con una veste grafi-ca decisamente rinnovata, riprende lo schema adottato negli ultimi anni, che prevede un’articolazione in tre parti: identità della Cassa, attività nei con-fronti dei principali portatori di interes-se e contabilità sociale.

Con riferimento alla sezione Atti-vità, nel capitolo “Il valore per la Col-lettività” viene presentato, come ogni anno, l’elenco completo delle iniziative e delle associazioni sostenute dalla Cassa Rurale nel corso del 2010; sem-pre nella sezione Attività, segnaliamo infine due capitoli di approfondimento sulle iniziative svolte dalla Fondazione Cassa Rurale di Trento e dall’Associa-zione Giovani Soci della Cassa Rurale di Trento.

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CASSA rurALe DI TrenTo ■ 15

INVITOALLA LETTURA

Su queste due pagine riportiamo i grafici e le icone che sintetizza-no alcuni dei principali argomenti trattati all’interno del documento, con l’intento di suscitare nel lettore curiosità ed interesse per una lettura più approfondita. Il Bilancio Sociale 2010 è a disposi-zione dei Soci presso gli sportelli del-la Cassa Rurale o direttamente sul sito internet www.cassaruraleditren-to.it, sezione Chi siamo>documenti societari.

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TRadinoi

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16 ■ CASSA rurALe DI TrenTo

TRadinoi

iL cuoRE a TREnToLa MEnTE suL MondoiL PREsidE dELLa FacoLTÀ di socioLoGia dELL’univERsiTÀdi TREnTo è divEnTaTo socio dELLa cassa RuRaLE nEL 1978

inTERvisTa aL PRoF. BRuno daLLaGo

Non c’è mai stato un drammatico bisogno di sociologia come oggi: l’affermazione potrebbe apparire

faziosa, dal momento che a pronunciarla è il preside della facoltà di Sociologia dell’Università di Trento, il prof. Bruno Dallago. Ma la motivazione che sta alla sua base ne chiarisce la fondatezza.

«La crisi che stiamo vivendo è la conseguenza non prevista dell’esplosio-ne delle ineguaglianze, vale a dire non solo delle differenze che esistono a livello di reddito e di ricchezza ma anche di opportunità, come ad esempio l’accesso all’università, divenuto più difficoltoso per le classi più deboli». La sociologia, con la sua capacità di analisi delle con-seguenze dei fenomeni e dei processi eco-nomici può dunque dare indicazioni per dare prospettive nuove a una situazione

divenuta cupa.La valutazione

del prof. Dallago parte da una visione pro-fessionale di

di Maurizio Tomasi

quanto sta accadendo ma si fonda anche sulla sua storia personale. «Sono figlio di un operaio e di una casalinga, nato nel 1950: la mia prospettiva, considerate le caratteristiche della mia famiglia, era di arrivare al massimo al diploma di scuola media superiore. Invece sia io che mia so-rella ci siamo laureati, perché il contesto economico e sociale in cui siamo cresciuti ci ha offerto quell’opportunità».

Ovvio che per arrivare alla laurea c’è voluto innanzi tutto l’impegno persona-le e, ancora prima, la ferrea volontà dei genitori di garantire gli studi dei figli.

«Sono cresciuto avendo ben chia-re le priorità che mio padre si era dato nell’investire il denaro che guadagnava. Al primo posto l’educazione e l’istruzione dei figli. Poi una casa in proprietà, sogno mai realizzato. E in coda, l’acquisto di una automobile».

Questo esempio paterno aveva in sé anche un implicito insegnamento: mai in-debitarsi. «Posso dire che il salto genera-zionale è avvenuto con la consapevolezza che non si doveva aspettare di avere il denaro per fare le cose ma che ci si poteva indebitare per progetti che ne valessero la pena». Come ad esempio acquistare un appartamento. Esattamente quello che il prof. Dallago ha fatto nel 1978, due anni dopo il suo matrimonio, quando rientrato dall’Ungheria dove aveva fatto il dottora-to, si è rivolto all’allora Cassa rurale di Villazzano, per accendere un mutuo per

l’acquisto di una casa nella quale andare a vivere con la moglie.

Il prof. Dallago manifesta ancora oggi il suo apprezzamento per l’appog-gio ottenuto dalla Cassa Rurale, sia in termini economici che personali. «Quella di sapersi rapportare con il socio è una caratteristica fondamentale e distintiva delle Casse rurali, che va difesa e raf-forzata», commenta il prof. Dallago, che nel 1969 è entrato come matricola nella sede di via Verdi della Facoltà di socio-logia e quarant’anni dopo ha salito quelle stesse scale per andare però a sedersi nell’ufficio del preside. La sua carriera accademica l’ha voluta fare interamente a Trento: questo suo attaccamento alla città natale ha comportato il rifiuto di prestigiosi e ben remunerati incarichi a livello internazionale. Ma non ha nessun rimpianto. Sia perché non ha mai dovuto piegare le sue idee alle aspettative di qualsivoglia committente, sia perché non ha comunque mai rinunciato a coltivare contatti ed interessi in tutto il mondo. Nel suo lungo e prestigioso curriculum accademico ci sono studi e docenze in Ungheria, in California, in Giappone, in Cina, in Sudafrica ed i viaggi di lavoro su invito delle più quotate università in tutto il mondo sono pane quotidiano. «Trento è un’ottima base – conclude - ma solo Trento è limitante, perché il rapporto con il resto del mondo è fondamentale per il nostro lavoro».

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Prof. Bruno Dallago,preside della Facoltà di Sociologia di Trento

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CASSA rurALe DI TrenTo ■ 17

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È TemPo DI PenSAreai corsi estiVi del clmPer i figli dei soci sono PreViste Vantaggiose condizionicon sconti fino a 700 euro sui costi di iscrizione

La Cassa Rurale di Trento rinnova anche per l’estate 2012 l’ interes-sante serie di agevolazioni rivolte

a scolari e studenti che nel corso delle vacanze estive intendano approfondire lo studio della lingua inglese o tedesca nei soggiorni organizzati da CLM BELL.

Le due Sedi dei corsi sono la ormai collaudata Casa di soggiorno AERAT di Candriai sul Monte Bondone, per coloro che sono interessati alla lingua inglese, mentre per lo studio della lingua te-desca i ragazzi soggiorneranno a Villa Santi in località Montagne di Stenico nella stupenda cornice del Parco Ada-mello Brenta.

Uno staff di docenti, rigorosamente di madre lingua e con grande esperien-za nell’insegnamento in età scolare, af-fiancato da assistenti qualificati, seguirà costantemente il soggiorno degli ospiti durante l’intera giornata, organizzando momenti di studio e altre varie attività culturali, ludiche e sportive. I turni ospi-teranno alternativamente scolari dagli 8 agli 11 anni e studenti dai 12 ai 16 anni.

Nelle tabelle sono elencate le van-taggiose condizioni riservate, in parti-

DoPo IL PoSITIVo BILAnCIo DeLL'edizione 2011

ENGLISH SUMMER CAMP 2012A Candriai sul Monte Bondone

I quattro turni:1 luglio – 14 luglio per bambini dagli 8 agli 11 anni15 luglio – 28 luglio per ragazzi dai 12 ai 16 anni29 luglio – 11 agosto per bambini dagli 8 agli 11 anni12 agosto – 25 agosto per ragazzi dai 12 ai 16 anniLe agevolazioni:Per ogni iscritto all’English Summer Camp la Fondazione Cassa Rurale di Trento mette a disposizione un contributo di € 200,00Inoltre per ogni figlio di Socio “attivo”* la Cassa Rurale di Trento mette a disposizione per ogni iscritto la somma di € 500,00.

Euro 1.380,00pEr i soci solo

Euro 680,00

DEUTSCHES SOMMER CAMP 2012A Stenico, località Montagne, nel Parco Naturale Adamello Brenta

I due turni:25 agosto – 1 settembre per bambini dagli 8 agli 11 anni1 settembre – 8 settembre per ragazzi dai 12 ai 14 anniLe agevolazioni:Per ogni iscritto al Deutsches Sommer Camp la Fondazione Cassa Rurale di Trento mette a disposizione un contributo di € 100 Inoltre per ogni figlio di Socio “attivo”* la Cassa Rurale di Trento mette a disposizione per ogni iscritto la somma di € 200,00.

Euro 620,00pEr i soci solo

Euro 320,00

colare, ai figli dei Soci "attivi" (ovvero Soci intestatari di conto corrente con l'aggiunta di servizi collegati).

Per beneficiare dei contributi riser-vati ai Soci sarà richiesto di presentare all’atto dell’iscrizione presso il CLM BELL idonea dichiarazione rilasciata dall’Ufficio Soci della Cassa in via Be-lenzani 6.

Per informazioni:Via Pozzo, 30 - TRENTOtel. 0461 981733 [email protected]

LE ISCRIZIONI SONO GIà APERTE

Nel prossimo numero presenteremo leNUOVE OFFERTE

per i soggiorni di studioestivi all'estero

in IRLANDA (Dublino)e GERMANIA (Lindenberg)

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18 ■ CASSA rurALe DI TrenTo

due “giornali” cHe raccontano

I due “periodici” hanno avuto ognuno un‘uscita in concomitanza di ciascun turno di soggiorno. Le pubblicazioni contengono alcuni testi scritti dai partecipanti in tedesco ed in inglese, in cui si racconta cosa si è fatto durante i corsi. Moltissime sono le foto che docu-mentano le varie iniziative, compre-

EIN TYPISCHER TAG IN DER VILLA SANTI

Manuela ruft um halb acht “aufstehen”! Dann ziehen wir uns an.Um acht Uhr gehen wir zum Frühstück und dann räumen wir unsere Zimmer auf. Alle wollen gewinnen beim Wettbewerb “das sauberste Zimmer”.Um neun Uhr ist Unterricht mit Sabine. Um halb eins ist Mit-tagessen. Dann haben wir Freizeit bis halb drei. Um halb drei machen wir Ausflüge. Wir machen eine kleine Pause um vier Uhr und essen Obst oder einen Joghurt. Um sechs Uhr gehen wir zur Villa Santi zurück und haben Freizeit. Vor dem Abendessen um halb acht duschen wir. Wir können von halb acht bis halb neun mit unseren Eltern telefonieren. Nach dem Abenddessen machen wir gemeinsam Spiele bis um halb zehn, dann gehen wir auf unsere Zimmer.Manuela und Dylan machen um halb elf das Licht aus.Das ist ein typischer Tag in der Villa Santi

cosa succede durante i corsi estiVise quelle dei singoli partecipanti. Le immagini e i testi proposti in que-ste pagine sono riferiti a due dei cin-que “Summer camp” svoltisi a Can-driai (dal 19 giugno al 2 luglio e dal 3al 16 luglio) e ai due “Sommercamp” svoltisi invece a Villa Santi (dal 20 al 27 agosto e dal 27 agosto al 3 set-tembre).

Si intitolano “Das Villa Santi Ma-gazin” e “The Candriai Gazette” le due mini-riviste, curate e re-

alizzate dai ragazzi che quest’anno hanno partecipato ai soggiorni estivi organizzati dal CLM BELL per lo studio rispettivamente del tedesco e dell’in-glese (come illustrato nel dettaglio nell’articolo di pagina 17).

clm

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CASSA rurALe DI TrenTo ■ 19

due “giornali” cHe raccontanoA TYPICAL DAYAT CANDRIAIby Alice and Elisa

Nicol, Diana and Valeria wake us up at half past seven and then we dress up. At eight o’clock we go to the breakfast and then we go and tidy up our room for the “Tidy your room competition”. When it’s nine o’clock we go in the room and have lessons with Kingsley and Marco. Between the two lessons we have a little break and then we have another lesson. We have lunchtime at half past twelve and then we have a freetime. Project time is at quarter past two PM and at quarter past four PM we have a snack. At half past four PM we have sport in the park and on special occasions we have vol-leyball lessons or we play some games in the garden of centre. The shower time is after the sport at half past six PM. At seven o’ clock we have dinner time and at eight o’ clock we have evening activities. At quarter to nine we call our parents and at nine o’ clock we have bedtime. At half past nine Nicol, Diana and Valeria switch our lights off. This is a typical day in Candriai.

A VISIT TO THE MALGAby Emanuele and Anastasia

We go at Malga Brigolina on Thursday. At Malga Brigolina there are a lot of animals: cows, donkeys, rabbits, chickens, dogs, pigs, goats and the horses. We eat the ice-cream and the yoghurt. We play in the park at trampoline and at climbing.

cosa succede durante i corsi estiVi

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20 ■ CASSA rurALe DI TrenTo

TRadinoi

LE sFidE si vinconosE si coMBaTTE insiEMEL’«associaZionE TREnTina FiBRosi cisTica onLus» è un PunTo di RiFERiMEnTo PER PaZiEnTi E FaMiGLiaRi, sosTiEnE La RicERca sciEnTiFica E PRoMuovE iniZiaTivE di sEnsiBiLiZZaZionE

A COLLOQUIO CON LA PRESIDENTE ED IL SEGRETARIO

Al momento la fibrosi cistica è una malattia per la quale non c’è guarigione. Ma ciò non

deve sconfiggere la speranza ed anzi deve stimolare l’impegno per aiutare chi ne è affetto e i loro famigliari e per favorire la ricerca. È con questo spirito che nel 2005 è stata fondata a Trento l’Associazione Trentina Fibrosi Cistica, divenuta poi onlus (organizzazione non lucrativa di utilità sociale), che attualmente conta oltre duecento soci ed ha la sua sede in via Soprassasso 1 a Gardolo: “...insieme per vincere la fibrosi cistica” è lo slogan scelto dall’Associazione.

“Quando cinquant’anni fa la malattia fu scoperta - spiega la presidente dell’As-sociazione, Bruna Cainelli - i bambini colpiti non sopravvivevano oltre l’anno. Ora, grazie alla ricerca, buona parte dei malati raggiunge l’età adulta in discrete condizioni di salute e l’attesa di vita me-dia è di oltre quarant’anni”.

Sono stati fatti quindi enormi progres-si nella cura di questa malattia genetica che – in estrema sintesi – a causa della produzione di secrezioni interne molto dense, provoca ripetute infezioni respi-ratorie oltre che ostruire il pancreas ed impedire che i suoi enzimi raggiungano l’intestino, dove favoriscono la digestione e l’assimilazione delle sostanze vitali (per ulteriori dettagli, si veda la scheda di approfondimento sulla pagina a fianco).

Per quanto riguarda i polmoni, per

far fronte alle infezioni vengono sommi-nistrati antibiotici mirati a dosi molto elevate, con cicli di terapia per via ora-le, endovenosa e tramite aerosol. Ma con il passare del tempo il microrganismo responsabile dell’infezione sviluppa una resistenza all’antibiotico, per cui si rende necessario trovarne di nuovi. Proprio di questo si occupa un progetto di ricerca “adottato” dall’Associazione trentina in ricordo di Sara Zini (che è stata una di-pendente della Cassa rurale di Trento). Per sostenere il lavoro di due anni di undici ricercatori, serve una somma di 50.000 Euro. L’Associazione Trentina è impegnata a contribuire con 17.000 Euro. Con la seconda edizione della manifesta-zione “24 ore di solidarietà - Camminia-mo per la ricerca” che si è svolta a Trento il 24 e 25 settembre scorso, ne sono stati raccolti 6.500.

Un’altra iniziativa di successo per la raccolta di fondi destinati alla ricerca, vede coinvolta l’Associazione nel mese di dicembre. Presso il punto vendita cittadi-no di una catena di negozi di elettronica ed elettrodomestici, da qualche anno i volontari dell’Associazione si mettono a disposizione per confezionare i pacchetti regalo. “Di anno in anno è aumentata la superficie dei tavoli sui quali lavoriamo - ricorda con soddisfazione Marco Pelz, segretario dell’Associazione - e se potes-simo contare su altri volontari, potremmo proporre il servizio anche ad altri negozi”.

Oltre che sul versante della raccolta fondi per la ricerca scientifica (un altro progetto “adottato” riguarda i farmaci in grado di normalizzare gli effetti sfavore-voli della mutazione genetica responsabi-le della malattia), l’Associazione Trentina svolge un insostituibile ruolo di punto di riferimento per i pazienti colpiti dalla malattia e per i loro famigliari: “nel mo-mento in cui viene diagnosticata la fibrosi cistica la famiglia entra in crisi”, afferma Bruna Cainelli. L’esistenza dell’Associa-zione viene comunicata agli interessati dall’ospedale dove è stata diagnostica la malattia.

“A chi si rivolge a noi, diciamo sem-pre che non possiamo guarire il loro

di Maurizio Tomasi

L’Associazione ha un sito internet ricco di informazioni sull’at-

tività che svolge e sulla malattia. L’indirizzo è: www.associazionetren-tinafibrosicistica.it

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CASSA rurALe DI TrenTo ■ 21

TRadinoi

congiunto ma possiamo camminare in-sieme – spiega Marco Pelz – ed aiutarli ad esempio nell’espletamento delle nume-rose pratiche burocratiche connesse con l’erogazione dei servizi e dei medicinali destinati agli ammalati e nell’informarli sulle terapie da seguire e sulle modalità per attuarle”.

Vivere con la fibrosi cistica impegna infatti notevolmente il malato e la sua famiglia. Le cure sono complicate e molto pesanti, occupano parecchie ore al gior-no, per tutta la vita, richiedono costanza e supporto ed un impegno assistenziale e terapeutico per tutta la vita.

cos’èla fibrosi cistica

La fibrosi cistica, malattia poco conosciuta ma purtroppo presen-

te anche in molte famiglie trentine, è la malattia genetica grave più dif-fusa nel nostro paese. In Italia ven-gono diagnosticati circa duecento nuovi casi all’anno: ogni settimana nascono circa quattro nuovi malati, ma ogni settimana muore un malato. Chi ne è affetto ha una attesa di vita media di 40 anni, vita guadagnata a prezzo di intense e continue cure quotidiane. Viene tramessa eredita-riamente dai genitori, portatori sani, attraverso un gene mutato. In Italia sono citca tre milioni i portatori sani di questo gene modificato. Quando in una coppia entrambi i genitori sono portatori, vi è una probabilità su quattro che il figlio nasca malato. L’alterazione del gene, determina la produzione di muco molto denso; questo muco “chiude” i polmoni e porta infezioni respiratorie che met-tono a rischio la vita; inoltre ostru-isce il pancreas e impedisce che gli enzimi pancreatici raggiungano l’intestino, con la conseguenza che i cibi non vengono digeriti e assimila-ti. La malattia può manifestarsi più o meno precocemente e con gravità diverse. In Trentino viene effettua-to da diversi anni un test su tutti i neonati.

Nelle immagini: il logo dell’Associazione; il campione di ciclismo Francesco Moser, testimonial dell’Associazione, assieme al dott. Ermanno Baldo, medico responsabile del Centro Provinciale di Supporto per la cura della fibrosi cistica dell’Ospedale S. Maria del Carmine di Rovereto (la foto è stata scattata in piazza Duomo a Trento in occasione della “24 ore di cammino” del settembre scorso; alcuni componenti del direttivo dell’Associazione, in Vason in occasione della “Trento/Bondone”, manifestazione alla quale l’Associazione è presente come ospite da tre anni. Bruna Calliari è la quarta da sinistra: al suo fianco, Carlo Pelz.

In Trentino, presso il reparto pedia-tria dell’Ospedale Santa Maria del Car-mine di Rovereto, è stato creato il Centro Provinciale di supporto per la cura della fibrosi cistica, diretto dal primario dott. Ermanno Baldo. “È una struttura ef-ficace ed efficiente”, affermano Bruna Cainelli e Marco Pelz, che esprimono grande stima e riconoscenza per l’operato del dott. Baldo.

Nel “Centro di supporto” lavorano attualmente anche una psicologa ed una fisioterapista, grazie a due borse di studio finanziate in parte anche dall’Associa-zione.

La promozione di iniziative per far conoscere la fibrosi cistica è un’altra delle attività statutarie dell’Associazione. Per sensibilizzare l’opinione pubblica e rac-cogliere i fondi necessari per finanziare i progetti adottati e le borse di studio, l’Associazione organizza e promuove in-contri pubblici, presso altre associazioni o nelle scuole. “Il malato - dicono Bruna Cainelli e Marco Pelz - vive in un contesto sociale che deve crescere, non solo per qualità nell’assistenza ma pure per ca-pacità di relazioni umane che migliorino la comprensione e dunque la sensibilità verso questa difficile realtà”.

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22 ■ CASSA rurALe DI TrenTo

TRadinoi

aLL’«inTERPoRTo»una scoMMEssa vinTaiL cosTanTE incREMEnTo di aTTiviTÀ ha REso nEcEssaRio aMPLiaRE aLL’inTERa GioRnaTa L’oRaRio di aPERTuRa

in visiTa aLLa FiLiaLE

Via Innsbruck 17, zona Inter-porto. Questo l’indirizzo di una delle più “giovani” filiali

della Cassa Rurale di Trento. Varcata la porta ad apertura automatica, chi entra si trova in un ambiente con ampi spazi e arredamento moderno e funzionale. Allo sportello, il sorriso di Milena Slaghe-naufi. Sulla destra, l’ufficio del diretto-re, Alberto Betta, che non passa certo inosservato con la sua imponente mole da gigante buono, che gli era stata molto d’aiuto quando giocava come calciatore professionista in C2 con il Trento e in C1 con altre squadre, come Rimini o Treviso. Il suo ruolo era quello di portiere.

Ma se ai tempi in cui vigilava fra i pali in aerea di rigore il compito era non far passare nessuno, adesso l’imperativo è invece far entrare quante più persone possibile. Obiettivo raggiunto, dal mo-mento che la filiale, dopo un periodo in cui era aperta solo al mattino, dall’ottobre dell’anno scorso osserva invece un orario completo: dalle 8.05 alle 13.20 il mattino e dalle 14.30 alle 15.45 il pomeriggio.

L’ampliamento d’orario si è reso ne-cessario per l’incremento dell’attività. La scommessa fatta dalla Cassa Rurale di Trento quando nel 2004 aprì uno sportel-lo in zona Interporto, intuendo che poteva essere un’area con grandi potenzialità, si è rivelata vincente. Nel 2009 c’è sta-to il trasferimento nell’attuale sede e il suo affidamento ad Alberto Betta, da

di Maurizio Tomasi

vent’anni in Cassa Rurale, che già aveva diretto la fiiale del Top Center e quella alla Finestra sull’Adige. Con lui c’era Cristina Pedrolli, che aveva gestito il precedente sportello (e prima di lei, alla direzione della filiale si erano sus-seguiti Federico Bonazza e Federico Pellegrini). Come detto, inizialmente l’apertura era limitata al mattino. Adesso è a tempo pieno, per far fronte alle esi-genze ed alle richieste di soci e clienti, aumentati di anno in anno.

Sono in prevalenza le ditte e le azien-de che operano in zona, sia all’Interporto che a Spini, a gravitare sulla filiale. Ma è in continuo aumento anche il numero dei “privati”, rappresentati sia dai dipendenti delle aziende dei dintorni sia da nuovi

clienti che hanno “scoperto” che la filiale è facilmente e rapidamente raggiungi-bile dalla tangenziale e che c’è sempre parcheggio, “qualità” che si aggiungono all’efficienza del servizio prestato.

“La filiale è in costante crescita: ope-ratività e fatturato lo dimostrano ma con-tinua il lavoro per acquisire nuova clien-tela e nuovi soci”, afferma il direttore.

“Di certo non ci si annoia - conferma Milena Slaghenaufi, laureata in eco-nomia, dipendente della Cassa Rurale di Trento da oltre cinque anni - e per le caratteristiche della clientela c’è anche molto lavoro di back-office”.

Quando suo padre l’accompagnava all’Interporto per farle un po’ di scuola guida, Milena non pensava certo che quel posto con grandi capannoni, ampie strade e poco traffico sarebbe stato lo stesso dove sarebbe poi venuta a lavorare. Da landa desolata e periferica, destinata a fare da parcheggio ai TIR, battuta dal vento proveniente dal Garda, l’Interporto (con i suoi dintorni) si è trasformato in un insediamento produttivo dove hanno sede ditte di livello nazionale ed imprese locali, dove il terziario si è sviluppato con vigore, dove è addirittura possibile allog-giare in un albergo di una grande catena internazionale: una zona dove l’economia pulsa e cresce. E secondo Alberto Betta continuerà a farlo e la Cassa Rurale, che è già sul posto, sarà pronta a fare la sua parte.

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CASSA rurALe DI TrenTo ■ 23

dal 6 dicembre è vietato il trasferimento di denaro in contanti oltre i 1.000 euroin vigore lo stesso limite di 1.000 euro anche per i libretti di deposito bancario

Con l’emanazione del Decreto legge n 201, del 6 dicembre 2011 (cosiddet-to “decreto salva-Italia”), sono stati nuovamente modificati i limiti d’im-porto per il trasferimento di denaro contante, titoli al portatore, assegni e libretti al portatore. Nello specifico, il limite di 2.500 euro è stato sostituito dalla nuova soglia di 1.000 euro.Pertanto, a partire dal 6 dicembre 2011 è vietato il trasferimento di de-naro contante o di libretti di deposito bancari o postali al portatore o di titoli al portatore in euro o in valuta estera, effettuato a qualsiasi titolo tra soggetti diversi, quando il valore oggetto di tra-

noi & i soldil’analisi del direttore

una banca "a Km zero"!

Sono ormai due mesi che, a causa della crisi che non passa e delle crescenti preoccupazioni di tutti sulle pro-

spettive di soluzione, qui in Cassa Rurale di Trento ci trovia-mo a discutere e ragionare in modo molto intenso con soci, clienti, colleghi di altre banche, semplici conoscenti che ci ri-volgono con un tono nuovo la classica domanda: come va? E si aspettano risposte e indicazioni, possibilmente tranquillizzanti. È ovvio che non ab-biamo risposte per tutti i quesiti, noi possiamo solo fare al meglio la nostra parte, che è quella di una banca cooperativa di comunità. Però cerchiamo di focalizzare due aspetti: la Cassa Rurale di Trento è solida e continua a so-stenere il territorio facendo il suo lavoro di banca locale. Sono due aspetti non certo banali nè secondari in questa fase, ma li possiamo serenamente dichiarare perché non abbiamo mai tradito la nostra vocazione, non ab-biamo mai sostituito gli investimenti nella società e nell'economia loca-le con speculazioni finanziarie che portano i soldi dei nostri clienti chissà dove e chissà a chi. I soldi che i trentini ci affidano vengono impiegati a Trento!Questo è il nostro unico lavoro, e con i margini che esso ci dà sosteniamo anche quegli enti e quelle associazioni non economiche, ma preziosissime per la nostra comunità, che sono la ricchezza di noi trentini. Insomma, sia-mo una "banca a km zero", denominazione d'origine controllata e garan-tita. Nel fare questi ragionamenti ci fa piacere scoprire che i nostri clienti e soci capiscono e si compiacciono. "Bravi", ci dicono. Però non basta un "bravi". A noi serve che tutti i nostri soci in primis, ma anche tutti i clienti, sostengano questa nostra politica. E lo possono fare molto concretamente continuando ad affidarci i loro risparmi, e magari anche dirottandoci quelli che avevano investito altrove: in una banca a km zero come la nostra sanno dove vanno a finire.

Michele Sartori

buss

ola

fina

nzia

ria

sferimento è complessivamente pari o superiore a 1.000 euro. Il trasferi-mento è vietato anche quando è effet-tuato con più pagamenti inferiori alla soglia, che appaiono artificiosamente frazionati. Il trasferimento può tuttavia essere eseguito per il tramite di Banche, istituti di moneta elettronica e Poste Italiane S.p.A.

Assegni: tutti gli assegni bancari, cir-colari e postali emessi per importi pari o superiori a 1.000 euro devono recare la clausola di non trasferibilità, oltre l’indicazione del nome o della ragione sociale del beneficiario.

Libretti di deposito bancari o postali al portatore: il saldo dei libretti di deposito bancari o postali al porta-tore deve essere inferiore alla nuova soglia dei 1.000 euro. I libretti di deposito bancari o postali al portatore con saldo pari o superiore a 1.000 euro devono essere estinti dal portatore o, in alternativa, il loro saldo deve essere ridotto a una somma in-feriore al predetto importo entro il 31 dicembre 2011. La violazione di detta prescrizione è punita con una sanzione minima di 3.000 euro. Le nostre filiali sono a disposizione per ogni ulteriore informazione.

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24 ■ CASSA rurALe DI TrenTo

noi & i soldi

cinQue “Prodotti”PenSATI Per I GIoVAnIdal libretto di dePosito a diVersi tiPi di conto corrente,la cassa rurale di trento ProPone una serie di soluzioni cHe risPondono alle esigenze delle nuoVe generazioni

RISPARMIOLANDIAÈ un libretto di deposito senza spese dedicato ai bambini fino a 10 anni, pensato per aiutare mamma e papà ad accompagnare i bambini verso il mondo del risparmio attraverso le divertenti avventure dello scoiattolo Gellindo, che potrai trovare sul sito www.risparmiolandia.it.

Scopri gli altri vantaggi- un simpatico omaggio all’apertura

del libretto - sconti e riduzioni presso i negozi

convenzionati - possibilità di utilizzare giochi e stru-

menti educativi all’interno di un’a-rea internet interamente dedicata al mondo dei piccoli

OOM+È il pacchetto di prodotti pensato per i ragazzi tra gli 11 e i 18 anni, che con-sente l’accesso ai più comuni servizi bancari.oom+ è uno strumento evoluto che agevola i ragazzi nella gestione dei risparmi e permette ai genitori di su-pervisionare l’operato dei figli.Accresce l’indipendenza e la respon-sabilità dei giovani, che imparano ad utilizzare gli strumenti bancari per far fronte alle loro esigenze.I genitori possono verificare le opera-zioni, con puntualità e discrezione, in qualsiasi momento e con la massima comodità.

Con oom+ potrai avere- libretto di risparmio per l’accumu-

lo dei risparmi per spese future;- carta prepagata: in una sola card

tutto ciò che ti serve per la gestione del denaro;

- accesso ai contenuti riservati della “CooMUNITY+” attiva all’indirizzo www.oraomaipiu.it

- una polizza assicurativa gratuita per i rischi legati alle attività di tutti i giorni (ricovero ospedaliero, gesso, etc.)

CONTO UNIVERSITàConto Università è la speciale proposta che la Cassa Rurale di Trento riserva agli studenti universitari fino all’età di 27 anni.

Scopri i vantaggi bancari e le nume-rose agevolazioni per le attività lega-te allo studio e ai momenti di svago- gestione del conto gratuita (nel

caso di attivazione del servizio In-fobanking)

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- carta di credito Campus Web a con-dizioni vantaggiose

- finanziamenti speciali per viaggi di studio e stage all’estero

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noi & i soldi

CONTO ROCkÈ il conto corrente a canone mensile particolarmente vantaggioso riservato ai giovani di età compresa tra 18 e 30 anni.Nel canone mensile di soli 3,50 euro sono compresi i principali servizi ban-cari. I titolari di Conto Rock hanno inoltre l’opportunità di inserire il proprio “cur-riculum vitae” all’interno del sito www.formazione-lavoro.net (Società che si occupa di formazione e consulenza per la Cooperazione Trentina) per rendersi visibili a tutte le aziende del mondo cooperativo locale

CONTO POPÈ il conto corrente che premia, con un canone mensile particolarmente vantaggioso, chi opera attraverso i ca-nali telematici, abbinando agli stessi garanzie di sicurezza e protezione as-solutamente esclusive.

Conto POP si apre allo sportello e il canone mensile di soli 1,00 euro include i principali servizi bancari, tra i quali:

Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Le condizioni contrattuali ed economiche relative ai servizi descritti sono indicate nei fogli informativi a

disposizione presso gli sportelli della Cassa Rurale di Trento e sul sito www.cassaruraleditrento.it

- operazioni effettuate sul conto cor-rente attraverso i canali telematici o di natura automatizzata

- carta bancomat - servizio di internet banking INBANK - servizio InfoSMS per utilizzo servizi

informativi (saldo, movimenti con-to corrente, ecc.) e dispositivi (per ricarica cellulare ed altri servizi)

- servizio Alert: attivabile in abbina-mento al servizio InfoSMS, avvisa in caso di prelievi/pagamenti della propria carta bancomat uguali o superiori a 200 euro.

- polizza utilizzo fraudolento carta bancomat

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26 ■ CASSA rurALe DI TrenTo

consulenza gratuitaPer I DuBBI DeI SoCIla cassa rurale offre un serVizioPer aPProfondire, con l’aiuto di esPerti,temi e Problemi di natura fiscale,PreVidenziale e legale

LA Prenotazione SI PuÒ fAre telefonicamente oPPure “on line”

La Cassa Rurale di Trento offre ai propri Soci un servizio di consu-lenza preciso e personalizzato per

approfondire temi e risolvere proble-mi di natura fiscale, previdenziale e legale.Grazie a specifiche convenzioni stipu-late con le ACLI di Trento e con studi specializzati della città, esperti nei vari settori sono a disposizione dei soci per fornire gratuitamente assistenze e con-sulenze su appuntamento, in giorni prefissati, presso un ufficio riservato nella filiale di Piazza Fiera a Trento.

COME ACCEDERE AL SERVIZIO• IlSociointeressatopotràsegnalare

direttamente o telefonicamente alla propria filiale (almeno tre giorni prima rispetto ai termini riportati sul calendario) l’intenzione di usufrui-re del servizio, specificando l’area e l’oggetto della consulenza. Gli uffici della Cassa provvederanno succes-

sivamente a confermare l’appunta-mento.

• Èinoltrepossibileprenotarel’ap-puntamento direttamente on-line, secondo il calendario prestabilito, ricordando di indicare la giornata in cui si intende usufruire del servi-zio. Seguirà conferma da parte della Cassa, con data e orario fissato per la consulenza.

SETTORE PER SETTORE, ECCO IL DETTAGLIO DEGLI ARGOMENTI CHE VENGONO TRATTATI NELL’AMBITO DEL SERVIZIO

PREVIDENZA• pensionidivecchiaia,diinvalidità,

sociali, superstiti;• versamentivolontari;• assegnifamiliari;• recuperocontributi;• compilazionemodelloRED-INPS;

noi & i soldi

CALENDARIO DEL SERVIZIO

Area Giorno Frequenza OrarioFisco Lunedì settimanale 11.00 – 12.30

Previdenza Giovedì settimanale 8.30 – 9.30Legale Venerdì settimanale 9.00 – 12.00

• infortuniemalattieprofessionali;• provvidenzeafavoredeimutilatie

invalidi civili;• previdenzesocialiestereFISCO• verificadichiarazioneredditiper-

sone fisiche, dichiarazione I.C.I. e cartelle esattoriali;

• analisierisposteaquesitidinaturafiscale, societaria e civilistica;

• detrazionifiscalieagevolazioniI.V.A.su ristrutturazioni;

• primaconsulenzanell’avviamentodi nuove contabilità;

• primaassistenzanellesuccessionienelle donazioni;

• verificadelcontenziosotributarioedelle iscrizioni a ruolo

LEGALE• dirittodifamiglia;• dirittodiproprietà;• dirittodellesuccessioni;• contratti.

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L’AVVOCATO GIAN LUCA BRUNI SEGUE IL SERVIZIO DI CONSULENZA LEGALE GRATUITAOFFERTA AI SOCI DELLA CASSA RURALE DI TRENTO

CASSA rurALe DI TrenTo ■ 27

recesso e disdettaSono LA STeSSA CoSA?diritti e doVeri contrattuali del ProPrietarioe dell’“affittuario” nella locazione di immobili

La locazione è il contratto attraverso il quale un soggetto concede in godimento ad un terzo un proprio

bene a fronte del pagamento – da parte di costui – di un corrispettivo in danaro.Nel linguaggio parlato viene comu-nemente identificato con il termine di “affitto”, giuridicamente non corretto per questo tipo di contratto poiché con il termine “affitto” – nel Codice civile – si intende esclusivamente la locazione di beni produttivi, come un’azienda.Si tratta di uno dei contratti più antichi, elaborato ai tempi dell’antico diritto romano, che oggi viene largamente utilizzato nel settore immobiliare, spe-cie per soddisfare esigenze abitative primarie di chi non può permettersi di acquistare un immobile.Proprio questa situazione ha indotto il legislatore a creare una disciplina spe-cifica per le locazioni degli immobili ad uso abitativo al fine di tutelare il conduttore, soprattutto sotto il pro-filo della durata del contratto e della determinazione del corrispettivo. Sovente, nell’ambito delle consulenze svolte per i soci, proprio con riferimen-to alla durata del contratto, mi viene richiesto se la legge consente all’in-quilino ed al proprietario di sciogliere il contratto prima della scadenza ed eventualmente in che modo.Ebbene, la risposta affermativa a que-sta domanda dimostra pienamente la tutela accordata dalla legge al condut-tore: egli infatti può – in linea di massi-ma – interrompere in ogni momento il

contratto a differenza del proprietario al quale è del tutto precluso il diritto di sciogliere unilateralmente l’accordo prima della sua naturale scadenza.Questa possibilità si chiama “diritto di recesso” e la legge specifica che è un diritto che il conduttore può esercitare ogni qual volta vi siano “gravi motivi”, salvo che il proprietario e l’inquilino abbiano stipulato un contratto che non richieda espressamente una giustifica-zione per esercitare il recesso.In tal caso infatti, all’inquilino potreb-be anche essere concessa la facoltà di interrompere il contratto senza alcun motivo specifico, a proprio piacimento.Il recesso si attua mediante l’invio di una comunicazione scritta al proprie-tario, generalmente mediante lettera raccomandata con avviso di ricevimen-to (ma il contratto può prevedere anche mezzi diversi, come la posta elettronica certificata).L’effettivo scioglimento del rapporto si determina nel momento in cui de-corrono sei mesi dal ricevimento della raccomandata; si tratta tuttavia di un termine previsto dalla legge che le parti possono modificare in sede di contratto. Prima del decorso dei sei mesi, il vin-colo contrattuale rimane valido ed ef-ficace con la conseguenza che deve essere rispettato da ambo le parti. Ciò implica – evidentemente – che l’in-quilino dovrà pagare puntualmente il canone fino al momento in cui libererà l’appartamento.

un QueSITo moLTo freQuenTe

noi & i soldi

Il recesso non va confuso con la “di-sdetta”. Tale è la comunicazione con la quale l’inquilino manifesta di non volersi avvalere del rinnovo tacito del contratto che, nei contratti di locazio-ne, si verifica automaticamente alla scadenza degli stessi. Il diritto di non rinnovare il contratto può essere esercitato anche dal pro-prietario ma, alla prima scadenza, in-contra rigorosi limiti inderogabilmente previsti dalla legge.Come per il recesso, l’intenzione di disdettare il contratto va comunicata mediante uno scritto inviato all’altra parte, con il mezzo previsto dal testo contrattuale.A differenza del recesso, affinché la co-municazione sia efficace, essa dovrà essere inviata nel termine previsto dal contratto, fissato generalmente in sei mesi prima della data di scadenza del rapporto.

Avv. Gian Luca Bruni Responsabile area legale

Paissan & Partners - Consulenza per l’impresa

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28 ■ CASSA rurALe DI TrenTo

Per I “PremI DI STuDIo”,la meta sarà gineVrala ParteciPazione È riserVata a studenti soci o figli di socicHe si sono diPlomati o laureati con buoni risultati

la cassa rurale riProPone un’iniziatiVa In CuI CreDe moLTo

Il 28 febbraio 2012 scadrà il termine per la presentazione della documen-tazione per l’ottenimento del premio

di studio per gli studenti, Soci o figli di Soci, che si sono diplomati o laureati nello scorso anno scolastico o accade-mico con buoni risultati. Il Regolamen-to per accedere al premio è pubblicato qui di seguito.

Il premio di studio consiste, ormai da diversi anni, in un viaggio premio di alcuni giorni in una città europea, orga-nizzato in collaborazione con l’Associa-zione Giovani Soci della Cassa Rurale di Trento, con l’intento anche di favorire la conoscenza e il dialogo tra giovani.

In occasione dell’anno internazio-nale della Cooperazione proclama-

to dall’ONU per il 2012, è stata scelta come meta per il viaggio-premio, che si svolgerà nel terzo weekend di aprile, la città di Ginevra (in Svizzera), dove ha sede l’ICA – International Cooperative Alliance – associazione indipendente e non governativa che unisce e rap-presenta l’intero settore cooperativo mondiale. Oltre alla visita di Ginevra e delle sedi dell’ONU e ICA, il programma di viaggio comprenderà anche tappe in alcune tipiche località svizzere.

Coloro che, per varie ragioni, non potranno partecipare al viaggio, avran-no la possibilità di optare per un premio alternativo, che consiste in un buono acquisto del valore di € 500,00 da utiliz-zare presso la scuola di lingue CLM BELL.

REGOLAMENTOPER ACCEDEREAL PREMIODI STUDIO 2012• Possonopresentare richiestadel

Premio di Studio tutti i giovani che alla data di ottenimento del di-ploma o della laurea risultino essere Soci* o figli di Socio* della Cassa Rurale di Trento.

• IlPremiodiStudiovieneriservatoagli studenti che hanno frequenta-to il quinquennio di scuola media superiore o il triennio presso una scuola professionale della Provincia Autonoma di Trento, o che hanno

gioVani 2.0

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CASSA rurALe DI TrenTo ■ 29

moDuLo DI rICHIeSTA DeL PremIo DI STuDIo

DA ConSeGnAre ALL’uffICIo SoCI DeLLA CASSA rurALe DI TrenTo entro il 28 febbraio 2012.

IL SoTToSCrITTo ............................................................................................................................................................. CoDICe fISCALe ..................................................................................................................................

nATo IL ............................................................................................................................................................................................. A .................................................................................................................................................................................

reSIDenTe ............................................................................................................................................................................................................................ TeL ................................................................................................................................

fIGLIo DeL SoCIo/A ...........................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

QuALIfICA DI SCuoLA ProV. ProfeSSIonALe PreSSo ...............................................................................................................................PunTeGGIo ....................................................

DIPLomA DI SCuoLA ProV. SuPerIore PreSSo.....................................................................................................................................................PunTeGGIo ....................................................

DIPLomA DI LAureA In ................................................................................................ unIVerSITÀ DI ..............................................................................PunTeGGIo ....................................................

DATA ....................................................................................................................................... fIrmA ..............................................................................................................................................................................................................................

Chiede, in relazione al risultato scolastico conseguito, di poter partecipare al viaggio premio gratuito organizzato dalla Cassa Rurale di Trento in Svizzera.A tal fine dichiara di aver ottenuto il seguente risultato nell’anno scolastico/accademico 2010/11

Allega alla presente certificato di laurea, diploma o qualifica con relativo punteggio conseguito.

Il modulo è disponibile anche sul sito internet www.cassaruraleditrento.it

conseguito la laurea all’università (incluse le lauree brevi) esclusiva-mente in scuole o università italiane.

• Ildiplomaolalaureadevonoesserestati conseguiti nell’anno scolastico o accademico 2010/2011.

• Peraccederealpremiodovrannoessere stati conseguiti i seguenti punteggi minimi:

• Scuoleprofessionali 80/100• Scuolemediesuperiori 90/100• Università 105/110

• Ilpremioconsisteinunviaggiopre-mio in una località europea, che sarà comunicata con congruo anticipo.

• Larinunciaalviaggiopremiononcomporta per il premiato la corre-sponsione di somme di analogo valore, né è prevista la possibilità di cessione del premio ad altra persona.

• IlConsigliodiAmministrazionedellaCassa ha deliberato che gli Studenti che per qualsiasi motivo decidano di non partecipare al viaggio avran-no la possibilità di optare per un premio alternativo: un buono del valore di 500,00 euro da utilizzare presso la scuola di lingue CLM BELL.

Le richieste di premio dovranno essere presentate all’Ufficio Soci della Cassa Rurale entro il 28 febbraio 2012,

utilizzando l’apposito modulo di ade-sione pubblicato in questo numero, ed allegando copia del certificato di diploma o laurea dal quale emerga il punteggio conseguito.

* Condizione indispensabile per poter accedere al Premio di Studio è che il Socio risulti “attivo” e cioè che sia inte-statario di conto corrente con l’aggiun-ta di servizi collegati (almeno la carta bancomat e/o il pagamento di utenze).

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30 ■ CASSA rurALe DI TrenTo

gioVani 2.0

rISPoSTe CHIArea domande cruciali“il futuro me lo gestisco io” È il titolo scelto Per un ciclo di conferenze cHe inizierà nel gennaio 2012

I TemI SArAnno PreVIDenzA, LAVoro, CASA, CreDITo

Cosa significa essere un libero professionista? Per-ché investire i risparmi in un fondo pensione? Come posso avere una casa tutta per me? Ho

un’idea: come posso realizzarla? Che finanziamento mi conviene chiedere?Per trovare la risposta a questi ed altri interrogativi, l’Associazione Giovani Soci della Cassa Rurale di Trento propone un ciclo di quatto incontri serali in collaborazione con Cassa Rurale di Trento, ACLI Trentine e Trentino Sviluppo. “Il futuro me lo gestisco io” è il titolo scelto per il ciclo di conferenze che inizierà nel gennaio 2012.Durante ogni incontro verrà illustrato un tema diffe-rente e con l’aiuto di esperti sarà possibile capire quali strumenti ed opportunità esistono per costruirsi un futuro, dal lavoro alla casa. Tutti gli incontri si terranno presso la sala Don Guetti di Cassa Centrale Banca in via Vannetti n. 8 a Trento, con orario 20.30 - 22; al termine di ciascuna serata seguirà un piccolo rinfresco. La par-tecipazione è gratuita. Tutta la cittadinanza è invitata.

INSETTI E ALGHE? SONO VERE LECCORNIE!

Il tema della sostenibilità energetica e della ricerca di nuove risorse alimentari è stato al centro dell'«Aperitivo sostenibile» organizzato lo scorso 22 novembre 2011 dall'Associazione Giovani Soci della Cassa Rurale di Trento in collaborazione con il Museo delle Scienze di Trento. Presso la sede del Museo in Via Calepina, il micologo dott. Massimiliano Tardio e l'algologo dott. Mauro Gobbi hanno accompagnato i partecipanti alla scoperta di nuove risorse alimentari: alghe e insetti. In particolare, gli insetti (grilli, larve e libellule), apparentemente insoliti come “ingredienti” di pietanze nella nostra società occidentale, in realtà anche recentemente sono stati l’unica fonte di sostentamento, come ad esempio in tempi di guerra. Nel corso della presentazione, ai partecipanti sono stati offerti due assaggi a base di insetti

(grilli e larve) e due stuzzichini a base di alghe. Animati da una grande voglia di sperimentare, i partecipanti hanno assaggiato con curiosità ed entusiasmo gli spuntini offerti, dimostrando stranamente di gradire questa insolita proposta.

Aurora Agostini

1°Serata–Giovedì19/1/2012LAVORO AUTONOMO E SUBORDINATOdott.ssa Laura Rosina – Referente progetto Lavoro Patronato ACLI. Principali tratti distintivi tra lavoro autonomo e lavoro dipendente.LA PREVIDENZA INTEGRATIVAMichele Zatelli – Ufficio Bancassicurazione Cassa Rurale di Trento. Ragioni e opportunità di scelta di forme pensionistiche complementari.

2°Serata–Giovedì2/2/2012LE COOPERATIVE EDILIZIENicola Mendini – Direttore CoopCasaCooperative costituite da soci che vogliono costruire le proprie abitazioni: uno strumento alternativo per realizzare la prima casa.

3°Serata–Giovedì16/2/2012LA CREAZIONE DI SOCIETà COME INIZIATIVA PERSONALEDaniela Sannicolò – Agente di Sviluppo presso Trentino Sviluppo SpALa nascita di nuove iniziative imprenditoriali: dalla piccola realtà di autoimpiego allo spin-off innovativo. 4°Serata–Giovedì1/3/2012L’ACCESSO AL CREDITOGianluca Campitelli – Area Commerciale Cassa Rurale di TrentoUno sguardo al mondo del credito, tra servizi bancari ed incentivi pubblici.

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CASSA rurALe DI TrenTo ■ 31

Giovani Soci“autobiografia”del nuoVo direttiVo1 ELENA GABRIELLI - presidente Nata a Trento il 25 settembre 1987, laurea magistrale in Giurisprudenza

(percorso europeo transnazionale) presso l’Università degli Studi di Trento. Attualmente iscritta all’Albo dei praticanti avvocati presso il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Trento. Socia fondatrice dell’Associazione Giovani Soci CRT e membro del Direttivo dei Giovani Cooperatori Trentini. Hobbies: viaggiare, leggere, fare sport (nuoto, tennis, danza, camminate in montagna).

2 MATTIA PALAZZO - vice presidente Nato a Trento il 3 febbraio 1983, laurea in Ingegneria Edile e Architettura

presso la facoltà di Ingegneria di Trento e master in Project Management presso la facoltà di Economia di Verona. Attualmente responsabile dell’ufficio tecnico di un’impresa di costruzioni e collaboratore con alcuni studi di architettura di Trento e Mezzolombardo. Hobby: leggere e ballare.

3 GIULIA DEGASPERI - consigliere Nata a Trento il 19 settembre 1978, diploma di ragioneria e laurea

magistrale in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Trento. Imprenditrice e amministratrice della Cassa Rurale di Trento. Tempo libero: teatro, cucina, passeggiate in montagna, nuoto, membro dell’Associazione Culturale Alto Sasso e animatrice nei campeggi.

4 ANDREA FRANZOSO - consigliere Nato a Trento il 14 maggio 1987, diploma di maturità presso il liceo

scientifico G.Galilei; attualmente iscritto alla facoltà di Ingegneria delle Telecomunicazioni dell’Università di Trento. Socio fondatore dell’Associazione Giovani Soci CRT. Tempo libero: sport vari (calcio, basket, pallavolo e squash).

5 MATTEO GAIGHER - consigliere Nato a Trento il 14 novembre 1982, diploma in ragioneria, attualmente

iscritto alla Facoltà di Giurisprudenza di Trento. Hobby: calcio, sci, andare in bicicletta, informatica, auto e motori.

6 DAVID PELLEGRINI - consigliere Nato a Trento il 6 maggio 1979, diploma in ragioneria e laurea presso la

Facoltà di Sociologia di Trento. Dal 2005 è impiegato presso il consorzio Trentingrana Concast s.c.a. in ambito amministrativo. Socio fondatore dell’Associazione, socio dell’Associazione Giovani Cooperatori Trentini, membro del direttivo Comitato Quartiere di San Donà e Maestro Cooperatore della Federazione Trentina della Cooperazione.

7 GIULIA PANIZZA - consigliere Nata a Trento il 10 settembre 1991, diploma di maturità classica,

attualmente iscritta alla facoltà di Giurisprudenza presso l’Università degli studi di Trento, percorso europeo e transnazionale. Hobby: studio (amo quello che studio e lo faccio con passione e dedizione), stare in compagnia, leggere e viaggiare.

8 JACOPO PEDROTTI - segretario Nato a Trento il 12 febbraio 1982, laurea specialistica in Società,Territorio e

Ambiente presso la Facoltà di Sociologia di Trento. Attualmente impiegato presso l’Associazione Artigiani e Piccole Imprese della Provincia di Trento. Sono socio CRT e dell’Associazione Giovani Cooperatori Trentini. Dal 2009 sono consigliere circoscrizionale dell’Argentario.

9 MATTEO CAVAGNA - tesoriere Nato a Trento il 12 maggio 1983, diploma di perito chimico e laurea in

Biotecnologie Agro-Industriali all’Università di Verona. Attualmente si occupa di Assicurazione e Controllo Qualità in un’azienda di prodotti dolciari tipici del trentino. Hobby: camminare in montagna, in bicicletta, conoscere costumi, tradizioni e prodotti dei luoghi che visito.

10 AURORA AGOSTINI - revisore Nata a Rovereto il 28 gennaio 1982, laurea in Giurisprudenza presso

l’Università degli Studi di Trento, iscritta all’Albo degli Avvocati di Trento. Attualmente lavora come libera professionista in uno studio legale. Membro del Comitato per le pari opportunità del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Trento. Hobby: sport (nuoto, sci, camminate in montagna...)

11 MATTEO FACCHINELLI - revisore Nato a Trento il 5 novembre 1981, laurea in Economia presso l’università

degli studi di Trento. Dipendente della Cassa Rurale di Trento. Hobby: calcio, sci, montagna, comporre giardini zen.

12 ERIkA SUSAT – revisore Nata a Trento il 20 agosto 1986, diploma in agrotecnica e laurea presso

la Libera Università di Bolzano - corso in tecnica ed economia agraria. Socia della Cassa Rurale. Hobby: musica, cucina, giardinaggio, ballo.

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32 ■ CASSA rurALe DI TrenTo

il sogno realizzatodi marica e stefanolei freQuenta a edinburgo un corso di sPecializzazione in diritto internazionale Pubblico; lui un dottorato di ricerca negli stati uniti sui meccanismi neurali del riconoscimento degli oggetti

ASSeGnATe Le BorSe DI STuDIo DeLLA fonDAzIone CASSA rurALe DI TrenTo

«Specializzazione in diritto internazionale pubblico: focus sul diritto internazionale penale e criminale»: questo il titolo del progetto presentato da Marica

Tamanini, ventidue anni compiuti a marzo, che da settem-bre - dopo aver conseguito una laurea triennale in Scienze Internazionali e Diplomatiche presso il Polo di Gorizia dell’U-niversità degli Studi di Trieste, sta frequentando un Master di Legge (LLM) presso l’Università di Edimburgo. L’aspettativa è quella di poter spendere professionalmente tale qualificazione operando presso una delle corti internazionali di giustizia o come consulente legale per un’organizzazione internazio-nale, sia governativa che non governativa. «L’intenzione è di mettere a disposizione le competenze che acquisirò, per il miglioramento del sistema di giustizia internazionale», ci dice in un colloquio via internet, durante una fredda, ventosa e piovosa serata scozzese.

L’interesse specifico per questo argomento è stato stimola-to dalle vicende della ex Jugoslavia che Marica ha conosciuto grazie al suo impegno durante il trennio di università con il Movimento Studentesco per le Organizzazioni Internazionali (MSOI): «Gorizia è al confine con la Slovenia e lì l’attenzione per quanto successo nella ex Jugoslavia è molto forte: dibattiti, approfondimenti, occasioni di studio, sono molto frequenti. Grazie al MSOI ho avuto modo di conoscere la storia dei Bal-cani. Il primo anno di attività con il Movimento si è concluso con una discussione sull’indipendenza del Kosovo; il secon-do anno abbiamo invece provato a simulare il processo a Karadzic. In entrambi i casi il focus è stato sui temi del diritto internazionale».

L’impatto con l’ambiente universitario di Edinburgo è stato positivo ed ha confermato a Marica la bontà della sua decisio-ne di scegliere la città scozzese come sede per questo corso di specializzazione. «Per quanto riguarda il complesso delle sue facoltà, l’università di Edinburgo è ai primi posti nelle graduatorie ed infatti la qualità dell’insegnamento è ottima - afferma - le lezioni sono gestite in forma di seminario e molto

Intervista di Maurizio Tomasi

spesso sono affidate ad esperti esterni invitati a trattare argo-menti specifici in modo altamente specializzato: sono molto soddisfatta di quello che sto imparando». Due le strade che si apriranno per Marica al termine del corso di specializzazione: partecipare a stage presso le istituzioni di diritto internazionale o il dottorato di ricerca. «Personalmente spero di poter avere l’opportunità di fare qualche stage, per vedere dall’interno come funziona il sistema della giustizia internazionale ed avere così modo di acquisire ulteriori competenze specifiche, da mettere poi a frutto dopo qualche anno in un dottorato di ricerca». I temi del diritto e della giustizia connessi alle vicende della ex Jugoslavia sono al momento di primario interesse per Marica, che non esclude però di aprirsi anche ad altri casi perché, purtroppo, sullo scenario internazionale non mancano certo situazioni che propongono analoghi problemi.

Marica Tamanini nella sede della Fondazione Cassa Rurale di Trento

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CASSA rurALe DI TrenTo ■ 33

“La borsa di studio della Cassa Rurale di Trento mi permetterà di dedicarmi interamente alla ricerca sfruttando al meglio le opportunità che mi vengono

offerte alla Harvard University”. Alla prestigiosa università americana Stefano Anzellotti frequenta un dottorato di ricerca sui meccanismi neurali alla base del riconoscimento degli oggetti. La materia è complessa e richiede qualche spiegazione da parte di Stefano: “Le nostre interazioni con il mondo si basano sulla capacità di riconoscere oggetti e persone intorno a noi. Conserviamo queste informazioni nella nostra memoria e vi accediamo ogni volta che ne abbiamo bisogno. Per noi è un compito semplice, ma i meccanismi che si mettono in moto sono in gran parte ancora scono-sciuti. Risulta quindi particolarmente complesso riuscire a sviluppare algoritmi in grado di replicare le capacità umane di riconoscimento degli oggetti”.

Il problema del riconoscimento degli oggetti ha dei po-tenziali risvolti pratici molto significativi, esplorati nell’attività di studio di Anzellotti. Nel caso, ad esempio, di pazienti con lesioni cerebrali o malattie neurodegenerative diverrebbe importante comprendere cosa succede quando i meccanismi di riconoscimento smettono di funzionare per poter indivi-duare appropriate procedure di riabilitazione.

Un altro settore in cui la materia di ricerca dello studente trentino può avere applicazioni pratiche è quello dell’intel-ligenza artificiale. “Costruire dispositivi in grado di replicare le capacità di riconoscimento umane è complesso - spiega Anzellotti - ma aprirebbe la porta a un grande numero di importanti applicazioni”.

Un campo di ricerca sviluppato in alcuni laboratori, ad esempio, riguarda le automobili a guida automatica, in grado di riconoscere pedoni e ostacoli lungo il percorso. Simili mezzi favorirebbero la mobilità di soggetti con limitate capacità fisiche o visive e ridurrebbero i rischi legati alla guida in stato di ebbrezza. Chiarisce Anzellotti: “I limiti che al momento im-pediscono che circolino automobili di questo tipo dipendono

Intervista di Corrado Corradini

dall’inferiorità dei dispositivi artificiali di riconoscimento degli oggetti rispetto alle capacità umane”.

È ricco di stimoli l’ambiente in cui Stefano svolge il suo lavoro: “Ad Harvard - osserva - circolano molte idee e le per-sone sono molto appassionate a quello che fanno. Spesso professori e ricercatori da altre università vengono in visita per conferenze o per fermarsi un periodo. Gli studenti pro-vengono da tutto il mondo e danno vita ad un ambiente dove si mescolano molte culture e tradizioni”.

Per il suo futuro il borsista trentino ha le idee molto pre-cise: “Alla fine del dottorato vorrei proseguire la mia ricerca con un post dottorato, che dura 2-3 anni. Non ho ancora deciso dove lo farò, se in Europa o negli Usa. Concluso il mio percorso di studi la mia intenzione sarebbe quella di trovare lavoro in ambito accademico”.

Con l'intento di sostenere l’impegno e la determinazione dei giovani trentini più meritevoli, la Fondazione Cassa Rurale di Trento mette a disposizione borse di studio del valore di 15.000 euro ciascuna, destinate a giovani laureati che intendano iniziare o proseguire un progetto di studio o di perfezionamento, presso Università o Istituzioni italiane o estere, pubbliche o private. Per il 2011 il bando prevedeva l’assegnazione di una borsa di studio per ciascuna delle seguenti aree tematiche: economico-giuridica, tecnico-scientifica, umanistico-

letteraria. Le domande dovevano essere presentate entro il 30 giugno 2011. La commissione di valutazione dei progetti ha deciso di assegnare solo le borse di studio nei settori economico-giuridico e tecnico-scientifico.I vincitori sono stati anche "ospiti d'onore" in occasione della serata dedicata all'incontro con i nuovi soci della Cassa Rurale di Trento, che si è svolta il 17 novembre. Marica Tamanini e Stefano Anzellotti hanno raccolto l'applauso dei presenti durate un collegamento - non privo di problemi tecnici - audio video via internet.

L'IMPORTO DI CIASCUNA BORSA DI STUDIO È DI 15.000 EURO

Stefano Anzellotti all’Harvard University

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Scrivi “Giro al Sas” e il pensiero cor-re a una delle gare di maggiore tradizione del panorama italiano.

È così da oltre mezzo secolo. La tradi-zione aveva subito uno stop di alcuni anni. Sostanzialmente aveva tirato il fiato prima di riprendere la corsa con un nuovo “patron”, Gianni Demadon-na. Uno che di corse a piedi se ne in-tende. Anche per averle corse con scar-pette, maglietta e calzoncini (sfiorando il successo a New York nel 1987) ma anche perché era proprio stato il “Giro al Sas” a fargli amare l’atletica.Da quando, in giovanissima età, osser-vava l’azione del suo primo “mito”: An-

tonio Ambu, abbonato al primo posto in quella che è “la corsa” per i trentini del capoluogo.Oggi i protagonisti sono cambiati. I corridori degli altipiani polarizzano l’attenzione e occupano stabilmente i gradini del podio. È stato ancora così per Edwin Soi. In Piazza Duomo, nel salotto del capoluogo, ha fatto triplet-ta. Per tre volte consecutive ha supera-to davanti a tutti l’arco di arrivo, con il pubblico ad applaudire e con le stelle in cielo a osservare, almeno per una sera, le stelle del “Giro al Sas”.Tra loro hanno corso e sudato anche gli amatori perché il “Giro al Sas” è gara

per tutti. Anche per i giovani, le speran-ze di oggi che potrebbero diventare le certezze di domani. Dell’atletica italia-na e mondiale. (d.nart)

Foto

Dan

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giro al sas 2011:TrIPLeTTA Per SoI

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CASSA rurALe DI TrenTo ■ 35

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C'erano anche 73 trentini fra i 47mila appassionati che lo scorso 6 novembre hanno preso il via alla maratona di New York City, che viene definita "The race like no other" (la corsa come nessun'altra). Dei trentini in gara, più della metà erano presenti nella "grande mela" grazie ad una trasferta organizzata dalla Cassa Rurale di Trento. Nella foto, scattata in piazza Duomo pochi giorni prima della partenza, i maratoneti del "gruppo Cassa Rurale di Trento" insieme ai loro familiari che li hanno accompagnati nell'avventura sportiva oltreoceano.

LA CASSA rurALe DI TrenTo alla maratona di new YorK

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il calendario 2012 della cassa rurale

È stato realizzato con le foto scattate

da soci e clienti


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