Tribunale Ordinario Civile di Foggia – Sezione Fallimenti – Fallimento “SPERO srl U. in liquidazione” n° 27/2013 R.F. – Relazione Tecnica
IINNGG.. AARRTTUURROO PPLLAACCIIDDOO
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TRIBUNALE ORDINARIO CIVILE DI FOGGIA
SEZIONE FALLIMENTI
Fallimento “SPERO s.r.l. U. in liquidazione” (n° 27/2013 Reg. Fall.)
Relazione del Perito Stimatore del Fallimento
Giudice : dott. Francesco Murgo
Curatore Fallimentare : dott. Antonio Scarano
Consulente Tecnico di Ufficio : ing. Arturo Placido
Premesso :
- che con nomina del 20.05.2013, il Curatore dott. Antonio Scarano nominava il
sottoscritto ing. Arturo Placido perito estimatore nel fallimento specificato in
epigrafe;
- che allo stesso perito veniva richiesto di specificare per quanto riguarda i beni
immobili :
1. la descrizione degli immobili;
2. i riferimenti catastali;
3. la provenienza degli immobili;
4. la situazione urbanistica ed edilizia;
5. l’individuazione di gravami e trascrizioni;
6. la formazione di lotti;
7. il valore degli immobili ai fini della vendita;
8. ogni altro elemento che riterrà utile ai fini della predisposizione dell’avviso di vendita al pubblico
incanto;
9. il valore del canone di locazione per un eventuale affitto degli stessi;
- che per quanto riguarda i beni mobili, rimanenze di magazzino, invece, di
specificare :
1. la consistenza;
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2. il valore commerciale;
3. i lotti;
4. ogni altro elemento che riterrà utile ai fini della loro vendita.
- che per quanto riguarda le stesse rimanenze di magazzino, al fine di velocizzare la
procedura fallimentare, nelle more che si concludesse la difficoltosa e laboriosa
indagine effettuata presso il Comune di Foggia al fine di reperire la completa
documentazione per individuare la conformità urbanistica ed edilizia del bene
immobile oggetto della procedura fallimentare, il sottoscritto ha già redatto apposito
stralcio di relazione riguardante i beni mobili, depositato in cancelleria il
04.03.2014;
il perito redige la presente
RELAZIONE DI CONSULENZA TECNICA
Eseguite le relative indagini e rilevati i dati e gli elementi necessari per lo
svolgimento dell'incarico peritale, verificati i luoghi interessati, il sottoscritto ha redatto
la presente relazione, riportando in essa le relative risultanze e conclusioni.
BENI ACQUISITI AL FALLIMENTO
Dalla documentazione che il Curatore Fallimentare ha messo a disposizione del
sottoscritto, si desume che è stato acquisito alla massa fallimentare della società
“SPERO s.r.l.” già “ZULLI CERAMICHE s.r.l.” il seguente bene immobile :
- complesso immobiliare costituito da un capannone adibito ad attività commerciale
con all’interno un soppalco adibito ad esposizione ed uffici, con annesso piazzale
recintato e corte esterna non recintata adiacente la S.S. 16 Adriatica, sito a Foggia in
via Tratturo Camporeale snc, riportato nel N.C.E.U al foglio di mappa n° 142 p.lla
880, confinante con via Tratturo Camporeale da cui ha accesso, S.S. 16 Adriatica,
altri appezzamenti di terreno limitrofi di altra proprietà.
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Il complesso immobiliare sorge nella parte a ovest della città di Foggia, a circa
3,50 km dalla zona abitata, con accesso su via Tratturo Camporeale, che mette in
comunicazione il centro abitato con la cosiddetta “strada tangenziale”, un anello che
circonda tutta la città di Foggia, che per la maggior parte si identifica con la strada
statale 16; il capannone è stato realizzato in verde agricolo, anche se tutta la zona,
densamente popolata di ville unifamiliari e case bifamiliari, è per lo più contraddistinta
da attività di tipo artigianali, commerciali e terziarie (sono presenti numerose sale
ricevimenti), che connotano la zona più come produttiva, che con vocazione
specificatamente agricola.
Il complesso immobiliare nasce, in realtà dalla fusione di due capannoni gemelli,
ognuno di superficie pari alla metà del capannone oggi esistente, che dovevano sorgere
originariamente separati con corte attigua ma indipendente, poi affiancati, in modo da
avere un lato in comune, ma sempre con corte attigua indipendente; in realtà è stato
realizzato un unico manufatto, ma, fino alla fusione, si è proceduto con un iter tecnico-
amministrativo come se fossero due immobili separati, sia dal punto di vista delle
autorizzazioni edilizie, sia dal punto di vista catastale, che da quello giuridico, in
riferimento alle proprietà; nella presente relazione, quindi, al fine di render più
comprensibile il contorto iter tecnico-amministrativo, nei paragrafi relativi ai riferimenti
catastali (quesito 2), alla provenienza degli immobili (quesito 3), alla situazione urbanistica
ed edilizia (quesito 4), le due parti di immobile saranno contrassegnate dalle lettere a
(parte di capannone corrispondente all’originaria Concessione Edilizia intestata al sig. Nunzio Caccavo) e
b (parte di capannone corrispondente all’originaria Concessione Edilizia intestata al sig. Francesco
Caccavo), in modo da poter individuare facilmente gli atti ed i titoli abilitativi
corrispondenti alle rispettive parti di immobile.
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SOPRALLUOGHI
Il sottoscritto, ha effettuato una serie di sopralluoghi in cui ha potuto visionare e
rilevare gli immobili, nei giorni 30.05.2013 – 03.06.2013 – 10.06.2013, con il
collaboratore geom. Gerardo Colia, anche per effettuare una sommaria ricognizione
delle rimanenze di magazzino, che costituiscono i beni mobili annessi alla massa
fallimentare, e nei giorni 31.07.2013 – 01.08.2013 – 02.08.2013 – 03.08.2013 –
05.08.2013 – 19.08.2013 – 20.08.2013 – 21.08.2013 – 22.08.2013 – 23.08.2013 –
24.08.2013 – 26.08.2013 – 27.08.2013 – 28.08.2013 – 29.08.2013 – 30.08.2013,
nell’ambito delle operazioni di inventario, per effettuare l’effettivo riscontro dei beni,
alla presenza del dott. Antonio Scarano, del Cancelliere dott. Luigi Di Pumpo e del
collaboratore del sottoscritto geom. Gerardo Colia; dai sopralluoghi, che sono stati resi
possibili dal dott. Francesco Giannese, in qualità di legale rappresentante della ditta
CASA IN s.r.l., che conduce il complesso immobiliare, si è rilevato quanto segue :
- capannone adibito ad attività commerciale di vendita di prodotti ed apparecchiature
per l’edilizia, realizzato in struttura prefabbricata delle dimensioni massime in pianta
di m 41,50 x 40,50, di altezza complessiva pari a m 7,50, costituito da un piano terra
di altezza complessiva pari a m 4,00, ed un primo piano a mò di soppalco di altezza
complessiva pari a m 3,50 (vedere planimetrie in allegato 2);
- piazzale situato anteriormente al capannone, adibito a parcheggio e spazi di manovra
per i clienti (foto 2 – 3 – 5), ulteriori piazzali laterali e retrostanti adibiti in parte a
stoccaggio di materiali e prodotti per l’edilizia, ed in parte alle operazioni di carico e
scarico merci (foto 4 – 6 – 9 – 10 – 12), tutti completamente recintati e dotati di cancello
con apertura automatica (foto 1);
- corte non recintata lungo il confine con la S.S. 16 e con la via Tratturo Camporeale
(vedere elaborato planimetrico catastale in allegato 3).
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Quesito 1 - DESCRIZIONE DEGLI IMMOBILI
Il capannone, è realizzato in struttura con elementi prefabbricati precompressi,
con telai disposti a più campate con interasse di 10,00 m, la copertura è costituita da
travi monolitiche prefabbricate precompresse a doppia pendenza e tegoli in calcestruzzo
anch’essi prefabbricati (foto 13 – 19), le fondazioni sono del tipo dirette con “plinti a
bicchiere” uniti da travi di collegamento; per quasi tutta la superficie è presente un
primo piano soppalcato, a cui si accede mediante ampie rampe di accesso (foto 13 – 14),
dove sono realizzati ambienti destinati agli uffici, ed un ampia zona di esposizione e
stoccaggio della merce; il solaio del primo piano è anch’esso realizzato mediante travi e
tegoli prefabbricati, poggianti su mensole tozze appositamente disposte nei pilastri; le
tamponature sono realizzate mediante pannelli in calcestruzzo prefabbricati, nelle
tamponature sono presenti ampie vetrate a nastro con infissi in alluminio, le aperture
sono costituite da infissi in ferro ed alluminio (foto 7 – 8). Al piano terra nella zona
anteriore, di ingresso della struttura (foto 13 – 14 – 15), avente altezza complessiva pari a
m 7,50, organizzata in uffici e zona di esposizione è presente pavimentazione in gres
porcellanato (foto 13), mentre nella zona retrostante adibita a magazzino per stoccaggio
della merce (foto 20), è presente una pavimentazione del tipo cosiddetto “industriale”,
realizzata in calcestruzzo fibrorinforzata; al primo piano, invece, sia nella zona uffici
(foto 16), che in quella di esposizione (foto 17 – 18 – 19), è presente una pavimentazione
mediante gres porcellanato, di diverso colore e finitura.
L’immobile è dotato di apparecchiature e disposizioni antincendio, è presente
anche una scala di emergenza esterna, al fine di garantire idonee vie di fuga (foto 10).
L’immobile è dotato di impianto idrico-fognante, l’impianto elettrico è completo
di dispositivo di messa a terra ed è conforme alla normativa vigente.
Su tutti e quattro i lati del manufatto sono presenti piazzali, completamente
pavimentati in conglomerato bituminoso, adibiti a parcheggio per auto e spazi di
manovra (foto 2 – 3 – 4 – 5) nella parte anteriore, alle operazioni di carico e scarico merci
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(foto 6), allo stoccaggio dei materiali e prodotti per l’edilizia (foto 9 – 10 – 11 – 12); i
piazzali sono completamente recintati con muretto basso in calcestruzzo e recinzione a
giorno in ferro con pannelli cosiddetti “orsogril”.
Quesito 2 - RIFERIMENTI CATASTALI
Il complesso immobiliare costituito dal capannone e piazzali di pertinenza è
regolarmente accatastato ed è così individuato (visure in allegato 4) :
- Catasto Fabbricati : foglio 142 particella 880 sub 7 - Comune di Foggia - categoria
D/8 – rendita €. 37.604,00 in ditta ZULLI CERAMICHE s.r.l. (ora SPERO s.r.l.)
con sede a Foggia, partita IVA : 03178530717 – giusta variazione n° 30287 1/2005
del 09.06.2005 in atti dal 09.06.2005 (visure catastali in allegato 4), relativa alla rettifica
del classamento proposto; sono annessi i piazzali di pertinenza contrassegnati dalla
lettera B nell’elaborato planimetrico del catasto fabbricati, e le corti non recintate,
contrassegnate dalla lettera E, sempre nell’elaborato planimetrico del catasto
fabbricati (allegato 3);
- l’area su cui sorge il capannone con annessi piazzali di pertinenza e corti non
recintate è contraddistinta al catasto terreni dalla particella 880 del foglio di mappa
142 (stralcio catasto terreni in allegato 3).
La particella 880 sub 7 del foglio di mappa 142 del Catasto Fabbricati, è stata
attribuita all’unità immobiliare in questione con i seguenti atti catastali, così desunti,
cronologicamente, a ritroso, dalle visure storiche (in allegato 4) :
- costituzione della particella 880 sub 7 con variazione del 30.07.2004 n° 13540
.1/2004, in atti dal 30.07.2004 (protocollo n° FG0172884), per fusione e diversa
distribuzione degli spazi interni delle particelle 880 sub 5 e 880 sub 6, soppresse con
la stessa variazione;
- costituzione delle particelle 880 sub 5 e 880 sub 6, che si sono originate con
variazione del 09.06.2004 n° 9189 .1/2004 in atti dal 09.06.2004 (protocollo n°
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FG0139567), per divisione e diversa distribuzione degli spazi interni della particella
880/4, soppressa con la stessa variazione;
- costituzione della particella 880 sub 4 con variazione del 17.03.2004 n° 3119 .
1/2004 in atti dal 17.03.2004 (protocollo n° FG0066237), per rettifica del
classamento proposto, a seguito di sopralluogo modello 58 n° 9572, dalla fusione
delle particelle 880 sub 1, 880 sub 2, 880 sub 3, soppresse con la stessa variazione;
- costituzione della particella 880 sub 1 del 14.10.2003 n° 1804 .1/2003 in atti dal
14.10.2003 (protocollo n° 290580);
- costituzione della particella 880 sub 2 del 14.10.2003 n° 1804 .1/2003 in atti dal
14.10.2003 (protocollo n° 290580);
- costituzione della particella 880 sub 3 del 14.10.2003 n° 1804 .1/2003 in atti dal
14.10.2003 (protocollo n° 290580).
L’area, invece, su cui è stato realizzato il capannone con annesse pertinenze, che
oggi è riportata al Catasto Terreni al foglio di mappa 142 particella 880, identificato
come ente urbano, di superficie pari a mq. 20.900 (ha 02 – are 09 – ca 00), in atti secondo il
tipo mappale del 10.10.2003 n° 2260 .1/2003 (protocollo n° 287381), ha tale
attribuzione così desunta, cronologicamente a ritroso dalle visure storiche (in allegato 4) :
- particella 880 del foglio di mappa 142 – qualità/classe : ente urbano – superficie :
mq. 20.900 (ha 02 – are 09 – ca 00), derivata da tipo mappale del 26.09.2002 n° 2022
.1/2002 in atti dal 26.09.2002 (protocollo n° 210764), con annotazione : trascrizione
n° 19295/2002 per notaio Stango Antonio con atto del 27.11.2002 repertorio n° 596
a favore della Gendis s.r.l. con sede a Foggia;
- particella 880 del foglio di mappa 142 – qualità/classe : seminativo di 2^ –
superficie : mq. 20.900 (ha 02 – are 09 – ca 00) – reddito domenicale : € 129,53 –
reddito agrario : € 70,16, derivata da frazionamento della particella 12 del
26.09.2002 n° 2022 .1/2002 in atti dal 26.09.2002 (protocollo n° 210764), intestata a
;
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- particella 12 del foglio di mappa 142 – qualità/classe : seminativo di 2^ – superficie
: mq. 145.440 (ha 14 – are 54 – ca 40) – reddito domenicale € 901,36 – reddito agrario €
488,24, derivata da impianto meccanografico del 02.01.1978, intestata a
.
Quesito 3 - PROVENIENZE
Il capannone con annessi piazzali di pertinenza, e corte non recintata sono
pervenuti alla società SPERO s.r.l. (già ZULLI CERAMICHE s.r.l.) con i seguenti atti
di compravendita :
1.a) rogito del Notaio Francesco Paolo Pepe con sede a Foggia, stipulato in data
02.04.2004, repertorio n° 38506, raccolta n° 24213, registrato a Foggia il
19.04.2004 al n° 1336/1T, e trascritto il 22.04.2004 presso l’Ufficio Provinciale di
Foggia – Territorio – Servizio di Pubblicità Immobiliare (ex Conservatoria dei Registri
Immobiliari) al n° 7611 del registro particolare e n° 10307 del registro generale, per la
parte di capannone corrispondente all’originaria Concessione Edilizia intestata al
sig. Nunzio Caccavo, al momento dell’atto catastalmente contraddistinto dalla
particella 880 sub 2 del foglio di mappa 142, categoria D1-Opificio, a favore di
ZULLI CERAMICHE s.r.l. con sede a Foggia e contro GENDIS s.r.l. con sede a
Foggia; rogito del Notaio Francesco Paolo Pepe con sede a Foggia, stipulato in data
10.06.2004, repertorio n° 38732, e trascritto il 24.06.2004 presso l’Ufficio
Provinciale di Foggia – Territorio – Servizio di Pubblicità Immobiliare (ex
Conservatoria dei Registri Immobiliari) al n° 12237 del registro particolare e n° 16675 del
registro generale, con il quale è stata effettuata la rettifica degli identificativi
catastali, che al momento della rettifica diventano particella 880 sub 5 del foglio di
mappa 142, categoria D8-fabbricati costruiti per esigenze commerciali, a favore di
ZULLI CERAMICHE s.r.l. con sede a Foggia e contro GENDIS s.r.l. con sede a
Foggia;
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2.a) rogito del Notaio Francesco Paolo Pepe con sede a Foggia, stipulato in data
22.06.2004, repertorio n° 38748, raccolta n° 24384, registrato a Foggia il
23.06.2004 al n° 2208/1T, e trascritto il 24.06.2004 presso l’Ufficio Provinciale di
Foggia – Territorio – Servizio di Pubblicità Immobiliare (ex Conservatoria dei Registri
Immobiliari) al n° 12238 del registro particolare e n° 16676 del registro generale, per
la parte di capannone corrispondente all’originaria Concessione Edilizia intestata al
sig. , al momento dell’atto catastalmente contraddistinto dalla
particella 880 sub 6 del foglio di mappa 142, categoria D8- fabbricati costruiti per
esigenze commerciali, a favore di ZULLI CERAMICHE s.r.l. con sede a Foggia e
contro GENDIS s.r.l. con sede a Foggia.
Il terreno su cui è stato costruito il complesso immobiliare, contraddistinto dalla
particella 880 del foglio di mappa 142 del Catasto Terreni, è pervenuto alla GENDIS
s.r.l., che ha alienato poi il complesso immobiliare alla SPERO s.r.l. (già ZULLI
CERAMICHE s.r.l.) con il seguente atto di compravendita :
3) rogito del Notaio Antonio Stango con sede a Manfredonia (FG), stipulato in data
27.11.2002, repertorio n° 596, trascritto il 03.12.2002 presso l’Ufficio Provinciale
di Foggia – Territorio – Servizio di Pubblicità Immobiliare (ex Conservatoria dei
Registri Immobiliari) al n° 19295 del registro particolare e n° 26207 del registro
generale, a favore di GENDIS s.r.l. con sede a Foggia e contro
nato a Foggia il 28.03.1935.
Quesito 4 - SITUAZIONE URBANISTICA ED EDILIZIA
Il complesso immobiliare, come già detto, nasce dalla fusione di due capannoni,
(contraddistinti in seguito dalle lettere a e b) ognuno di superficie pari alla metà del
capannone oggi esistente, con tipologia gemellare, originariamente da realizzare
separatamente, che ha avuto un iter amministrativo contorto, che si sviluppa su
numerosi e diversificati atti autorizzativi del Comune di Foggia, infatti :
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1.a) con domanda di concessione edilizia acquisita dall’Ufficio Tecnico del Comune di
Foggia, con pratica edilizia n° 641E1997, il sig. Nunzio Caccavo, in qualità di
conduttore dei terreni in agro del Comune di Foggia in località “Posta Corona”
identificati catastalmente al foglio di mappa 142 p.lle 7 – 50 – 51 – 53 – 454 – 455
– 456 – 457, per un’estenzione di ha. 29.71.60, di proprietà del padre Vincenzo
Caccavo, chiedeva l’autorizzazione alla realizzazione di un “Capannone agricolo da
adibire a deposito macchine agricole e lavorazione prodotti agricoli”, sull’area
identificata in catasto terreni al foglio di mappa 142 p.lla 12, tipicizzata come zona
E : Verde Agricolo, in prossimità del Regio Tratturo Foggia-Camporeale, con
superficie complessiva pari m 20,90 x 40,90, e volume complessivo pari a mc.
7.094,92; per detti lavori il Comune di Foggia rilasciava Concessione Edilizia n°
267/2000 del 01.08.2000, ed in data 30.07.2001 il committente dichiarava l’inizio
dei lavori eseguiti dall’impresa ANGI s.r.l. sotto la Direzione Lavori dell’arch.
Antonietta Caccavo, già progettista dell’intervento (allegato 5);
1.b) con domanda di concessione edilizia acquisita dall’Ufficio Tecnico del Comune di
Foggia, con pratica edilizia n° 640E1997, il sig. , in qualità di
conduttore dei terreni in agro del Comune di Foggia in località “Posta Corona”
identificati catastalmente al foglio di mappa 142 p.lle 12 – 52 – 13 – 292 – 293 –
452 – 453 – 468 – 469 – 470, per un’estenzione di ha. 22.05.30, di proprietà del
padre Vincenzo Caccavo, chiedeva l’autorizzazione alla realizzazione di un
“Capannone agricolo da adibire a deposito macchine agricole e lavorazione prodotti
agricoli”, sull’area identificata in catasto terreni al foglio di mappa 142 p.lla 12,
tipicizzata come zona E : Verde Agricolo, in prossimità del Regio Tratturo Foggia-
Camporeale, con superficie complessiva pari m 20,90 x 40,90, e volume
complessivo pari a mc. 7.094,92; per detti lavori il Comune di Foggia rilasciava
Concessione Edilizia n° 268/2000 del 01.08.2000, ed in data 30.07.2001 il
committente dichiarava l’inizio dei lavori eseguiti dall’impresa ANGI s.r.l. sotto la
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Direzione Lavori dell’arch. Antonietta Caccavo, già progettista dell’intervento
(allegato 5);
2.a) con domanda presentata il 05.07.2002, lo stesso , titolare della
omonima azienda agricola, richiedeva all’istituito Sportello Unico per le Attività
Produttive (SUAP) del Comune di Foggia, l’Autorizzazione Edilizia in Sanatoria
per “Traslazione del Capannone preesistente ed esecuzione di ulteriore superficie di
piano intermedio”; le varianti alla concessione edilizia 267/2000, già rilasciata
dall’Ufficio tecnico del Comune di Foggia – Settore Edilizia Privata, apportate
abusivamente consistevano :
- in una diversa ubicazione del capannone, in realtà traslato di 15,00 m, e realizzato
sul confine del suolo riservato al capannone in ditta ,
autorizzato con concessione edilizia 268/2000;
- nella esecuzione di ulteriore superficie pari a mq. 562,65 di soppalco, realizzato
con solaio in elementi prefabbricati, a quota +4,50 m;
l’Ufficio del SUAP, alla fine del procedimento, rilasciava il “Provvedimento
Conclusivo del Procedimento in Sanatoria n° 53/2002” (in allegato 5), quale titolo
abilitativo per la realizzazione dell’intervento in sanatoria richiesto;
2.b) con domanda presentata il 05.07.2002, lo stesso , titolare della
omonima azienda agricola, richiedeva all’istituito Sportello Unico per le Attività
Produttive (SUAP) del Comune di Foggia, l’Autorizzazione Edilizia in Sanatoria
per “Traslazione del Capannone preesistente ed esecuzione di ulteriore superficie di
piano intermedio”; le varianti alla concessione edilizia 268/2000, già rilasciata
dall’Ufficio tecnico del Comune di Foggia – Settore Edilizia Privata, apportate
abusivamente consistevano :
- in una diversa ubicazione del capannone, in realtà traslato di 15,00 m, e realizzato
sul confine del suolo riservato al capannone in ditta , autorizzato
con concessione edilizia 267/2000;
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- nella esecuzione di ulteriore superficie pari a mq. 536,37 di soppalco, realizzato
con solaio in elementi prefabbricati, a quota +4,50 m;
l’Ufficio del SUAP, alla fine del procedimento, rilasciava il “Provvedimento
Conclusivo del Procedimento in Sanatoria n° 52/2002” (in allegato 5), quale titolo
abilitativo per la realizzazione dell’intervento in sanatoria richiesto;
3.a) con domanda di permesso di costruire in sanatoria, acquisita al protocollo generale
n° 103421/675 del 13.12.2004, pratica di condono edilizio n° 3035 CN 2004, ai
sensi dell’art. 32 del D.L. 269/2003, così come modificato dalla legge di
conversione 326/2003 (Condono Edilizio 2004), il sig. , in qualità
di titolare dell’omonima azienda agricola, richiedeva all’Ufficio Tecnico – Condono
Edilizio – ASA 9 Ambiente e Territorio del Comune di Foggia la sanatoria di opere
abusivamente realizzate, consistenti in “Cambio di destinazione d’uso senza opere,
da attività agricola e deposito macchine (manufatto autorizzato con concessione
edilizia n° 52/2002 SUAP), ad attività commerciale ed industriale”; l’Ufficio
Condoni del Comune di Foggia, per tramite del responsabile esterno dell’istruttoria
arch. Passiante, dopo aver accertato il pagamento dell’oblazione e dei relativi oneri
concessori, e dopo aver considerato che l’abuso non rientrava nei casi di insanabilità
previsti dall’art. 32 della legge 326/2003 e dalla legge 47/1985, che l’immobile è
staticamente e sismicamente idoneo poiché dotato di certificato di collaudo statico,
depositato presso gli Uffici del Genio Civile di Foggia il 27.11.2003, ed acquisito al
protocollo n° 24372, accordava il 20.03.2008 il Permesso di Costruire in Sanatoria
n° 89 (in allegato 5);
3.b) con domanda di permesso di costruire in sanatoria, acquisita al protocollo generale
n° 103422/674 del 13.12.2004, pratica di condono edilizio n° 3036 CN 2004, ai
sensi dell’art. 32 del D.L. 269/2003, così come modificato dalla legge di
conversione 326/2003 (Condono Edilizio 2004), il sig. , in
qualità di titolare dell’omonima azienda agricola, richiedeva all’Ufficio Tecnico –
Tribunale Ordinario Civile di Foggia – Sezione Fallimenti – Fallimento “SPERO srl U. in liquidazione” n° 27/2013 R.F. – Relazione Tecnica
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Condono Edilizio – ASA 9 Ambiente e Territorio del Comune di Foggia la
sanatoria di opere abusivamente realizzate, consistenti in “Cambio di destinazione
d’uso senza opere, da attività agricola e deposito macchine (manufatto autorizzato
con concessione edilizia n° 53/2002 SUAP), ad attività commerciale ed industriale”;
l’Ufficio Condoni del Comune di Foggia, per tramite del responsabile esterno
dell’istruttoria arch. Passiante, dopo aver accertato il pagamento dell’oblazione e dei
relativi oneri concessori, e dopo aver considerato che l’abuso non rientrava nei casi
di insanabilità previsti dall’art. 32 della legge 326/2003 e dalla legge 47/1985, che
l’immobile è staticamente e sismicamente idoneo poiché dotato di certificato di
collaudo statico, depositato presso gli Uffici del Genio Civile di Foggia il
27.11.2003, ed acquisito al protocollo n° 24372, accordava il 20.03.2008 il
Permesso di Costruire in Sanatoria n° 90 (in allegato 5).
L’immobile nello stato attuale, quindi, malgrado il contorto e sofferto iter
tecnico-amministrativo, è conforme ai titoli abilitativi concessi, compresi quelli ottenuti
in sanatoria; il certificato di agibilità non è stato prodotto, anche perché gli atti
conclusivi dell’iter amministrativo sono Permessi di Costruire, rilasciati in Sanatoria, ai
sensi della legge 326/2003 (Condono Edilizio 2004). In relazione al rapporto del
realizzato con gli strumenti urbanistici del Comune di Foggia, si fa presente che il
complesso produttivo, non è compreso in zona omogenea tipicizzata come zona
industriale, commerciale o artigianale (identificate come zone D), in cui sono ammessi
edifici industriali, artigianali, magazzini, con annessi uffici, ma è stato realizzato in zona
agricola (identificata come zona E); in verità, in tutta la zona limitrofa (tratturo
Camporeale) sono presenti insediamenti produttivi similari, che connotano la zona più
come area funzionalmente destinata alle attività produttive e terziarie, che come terreni
a destinazione d’uso agricola, così come tipicizzati nello strumento di previsione
urbanistico del Comune di Foggia; siamo cioè in quelle zone della città, dove è evidente
la disparità tra la destinazione d’uso teorica dei suoli rispetto agli strumenti di
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previsione urbanistica generali del Comune, ed il tessuto urbanistico reale, che si è
venuto a determinare nel corso dell’ultimo decennio, attraverso interventi singoli,
effettuati anche in sanatoria come il caso in questione, che hanno, di fatto, snaturato
l’originaria destinazione dei suoli.
Quesito 5 - INDIVIDUAZIONE DI GRAVAMI E TRASCRIZIONI
Il bene acquisito al fallimento, oggi catastalmente individuato dalla particella
880 sub 7 del foglio di mappa 142 è gravato da (in allegato 6):
Iscrizione di atto pubblico amministrativo – Ipoteca legale derivante da ipoteca
legale art. 77 DPR 602/1973 e s.m.i., eseguito da Equitalia Foggia s.p.a., del
27.01.2009, repertorio 1105, iscritto presso l’Ufficio Provinciale di Foggia –
Territorio – Servizio di Pubblicità Immobiliare (ex Conservatoria dei Registri Immobiliari)
il 29.01.2009, registro particolare 243, registro generale 2448, richiesto da Equitalia
Foggia s.p.a., via Portogallo n° 10 – Foggia, a favore di EQUITALIA FOGGIA S.P.A. e
contro ZULLI CERAMICHE S.R.L.;
Iscrizione di atto giudiziario – Ipoteca giudiziale derivante da decreto ingiuntivo
eseguito dal Tribunale di Urbino (PS), del 10.12.2009, repertorio 639, iscritto presso
l’Ufficio Provinciale di Foggia – Territorio – Servizio di Pubblicità Immobiliare (ex
Conservatoria dei Registri Immobiliari) il 29.01.2009, registro particolare 271, registro
generale 2192, richiesto dall’avv. Andrea Guidarelli, piazza Astronauti n° 2 – 61033
Fermignano (PU) a favore di INDUSTRIE ALLEGREZZA S.P.A. e contro ZULLI
CERAMICHE S.R.L.;
Iscrizione di atto giudiziario – Ipoteca giudiziale derivante da decreto ingiuntivo
eseguito da Tribunale di Foggia, del 21.01.2010, repertorio 3602/2009, iscritto
presso l’Ufficio Provinciale di Foggia – Territorio – Servizio di Pubblicità
Immobiliare (ex Conservatoria dei Registri Immobiliari) il 12.03.2010, registro particolare
Tribunale Ordinario Civile di Foggia – Sezione Fallimenti – Fallimento “SPERO srl U. in liquidazione” n° 27/2013 R.F. – Relazione Tecnica
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816, registro generale 5662, richiesto dal sig. – Foggia, a favore di
NUOVO SPAZIO S.N.C. di e contro ZULLI CERAMICHE S.R.L.;
Iscrizione di atto pubblico amministrativo – Ipoteca legale derivante da ipoteta
legale art. 77 DPR 602/1973 e s.m.i., eseguito da GEMA s.p.a., del 09.04.2010,
repertorio 23225/2010, iscritto presso l’Ufficio Provinciale di Foggia – Territorio –
Servizio di Pubblicità Immobiliare (ex Conservatoria dei Registri Immobiliari) il
13.04.2010, registro particolare 1240, registro generale 8092, richiesto da GEMA
s.p.a., corso del Mezzogiorno n° 34B/8 – Foggia, a favore di GEMA S.P.A. e contro
ZULLI CERAMICHE S.R.L.;
Iscrizione di atto giudiziario – Ipoteca giudiziale derivante da decreto ingiuntivo
eseguito da Tribunale di Lanciano, del 06.05.2010, repertorio 427, iscritto presso
l’Ufficio Provinciale di Foggia – Territorio – Servizio di Pubblicità Immobiliare (ex
Conservatoria dei Registri Immobiliari) il 22.06.2010, registro particolare 2231, registro
generale 13534, a favore della BANCA POPOLARE DI LANCIANO E SULMONA S.P.A. e
contro SPERO S.R.L. IN LIQUIDAZIONE;
Trascrizione di atto giudiziario derivante da decreto di ammissione concordato
preventivo eseguito da Tribunale di Foggia, 14.06.2010, repertorio 2107, trascritto
presso l’Ufficio Provinciale di Foggia – Territorio – Servizio di Pubblicità
Immobiliare (ex Conservatoria dei Registri Immobiliari) il 12.07.2010, registro particolare
10318, registro generale 15272, richiesto dal dott. Antonio Scarano n.q. di
Commissario Giudiziale del Concordato Preventivo – via G. La Torre n° 302/D –
Foggia, a favore di MASSA DEI CREDITORI DEL CONCORDATO PREVENTIVO SPERO
S.R.L. e contro SPERO S.R.L.;
Iscrizione di atto pubblico amministrativo – Ipoteca legale derivante da ipoteca
legale art. 77 DPR 602/1973, eseguito da Equitalia ETR s.p.a. Cosenza, del
01.03.2011, repertorio 1892/43, iscritto presso l’Ufficio Provinciale di Foggia –
Territorio – Servizio di Pubblicità Immobiliare (ex Conservatoria dei Registri Immobiliari)
Tribunale Ordinario Civile di Foggia – Sezione Fallimenti – Fallimento “SPERO srl U. in liquidazione” n° 27/2013 R.F. – Relazione Tecnica
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il 18.03.2011, registro particolare 1460, registro generale 6391, a favore di
EQUITALIA ETR S.P.A. e contro SPERO S.R.L. U IN LIQUIDAZIONE;
Trascrizione di sentenza dichiarativa di fallimento, del 18.04.2013 repertorio 1384,
trascritta presso l’Ufficio Provinciale di Foggia – Territorio – Servizio di Pubblicità
Immobiliare (ex Conservatoria dei Registri Immobiliari) il 02.05.2013, registro particolare
6641, registro generale 8869, richiesta dal dott. Antonio Scarano n.q. di Curatore
Fallimentare – via G. La Torre n° 302/D – Foggia, a favore della MASSA DEI
CREDITORI DEL FALLIMENTO SPERO S.R.L. SOCIETÀ UNIPERSONALE IN LIQUIDAZIONE
e contro SPERO S.R.L.
Il terreno su cui è stato realizzato il capannone, oggi identificato con la particella
880 del foglio di mappa 142 – ente urbano, ed al momento delle richieste di concessioni
edilizie e della effettiva realizzazione, identificato con la particella 12 del foglio di
mappa 14 – seminativo di 2^, è gravato dalle seguenti formalità (allegato 6) :
Scrittura privata con sottoscrizione autenticata – atto tra vivi per costituzione di
vincolo di asservimento edificatorio, del 18.07.2000 per Notaio Francesco Paolo
Pepe, repertorio n° 33913, trascritto presso presso l’Ufficio Provinciale di Foggia –
Territorio – Servizio di Pubblicità Immobiliare (ex Conservatoria dei Registri Immobiliari)
il 21.07.2000, registro particolare 9913, registro generale 13728, a favore del
COMUNE DI FOGGIA e contro in qualità di proprietario per
quota pari a 1/1;
Iscrizione di atto notarile pubblico – Ipoteca volontaria derivante da concessione a
garanzia di finanziamento, per Notaio Filippo Rizzo Corallo, del 03.08.2000,
repertorio n° 27301, iscritto presso l’Ufficio Provinciale di Foggia – Territorio –
Servizio di Pubblicità Immobiliare (ex Conservatoria dei Registri Immobiliari) il
04.08.2000, registro particolare 2321, registro generale 14810, a favore di BANCA
DEL MONTE DI FOGGIA S.P.A. con sede a Foggia in corso Garibaldi 72, e contro
in qualità di proprietario per quota pari a 1/1;
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Iscrizione di atto notarile pubblico – Ipoteca volontaria derivante da concessione a
garanzia di mutuo, per Notaio Francesco Paolo Pepe, del 18.03.2002, repertorio n°
35988, iscritto presso l’Ufficio Provinciale di Foggia – Territorio – Servizio di
Pubblicità Immobiliare (ex Conservatoria dei Registri Immobiliari) il 19.03.2002, registro
particolare 785, registro generale 6278, a favore di BANCA DEL MONTE DI FOGGIA
S.P.A., e contro in qualità di proprietario per quota pari a 1/1;
Iscrizione di atto notarile pubblico – Rettifica ad ipoteca volontaria derivante da
concessione a garanzia di mutuo, per Notaio Francesco Paolo Pepe, del 18.03.2002,
repertorio n° 36039, iscritto presso l’Ufficio Provinciale di Foggia – Territorio –
Servizio di Pubblicità Immobiliare (ex Conservatoria dei Registri Immobiliari) il
23.04.2002, registro particolare 1217, registro generale 9426, a favore di BANCA DEL
MONTE DI FOGGIA S.P.A., e contro in qualità di proprietario per
quota pari a 1/1;
Trascrizione di atto giudiziario derivante da atto esecutivo o cautelare di verbale di
pignoramento immobili, eseguito da Tribunale di Foggia, del 07.06.2012, repertorio
n° 2206/2012, trascritto presso l’Ufficio Provinciale di Foggia – Territorio –
Servizio di Pubblicità Immobiliare (ex Conservatoria dei Registri Immobiliari) il
25.06.2012, registro particolare 9784, registro generale 12600, richiesto da S.I.B.
Service s.r.l. per Studio Legale Galli – viale Padre Pio n° 17 – Macchia di Monte
Sant’Angelo (Foggia), a favore di BANCA DELLA CAMPANIA S.P.A. e contro
CACCAVO VINCENZO in qualità di proprietario per quota pari a 1/1;
Trascrizione di atto giudiziario derivante da atto esecutivo o cautelare di verbale di
pignoramento immobili, eseguito da Tribunale di Foggia, del 15.12.2012, repertorio
n° 4479, trascritto presso l’Ufficio Provinciale di Foggia – Territorio – Servizio di
Pubblicità Immobiliare (ex Conservatoria dei Registri Immobiliari) il 09.01.2013, registro
particolare 469, registro generale 737, richiesto da S.I.B. Service s.r.l. per Studio
Legale Galli – viale Padre Pio n° 17 – Macchia di Monte Sant’Angelo (Foggia), a
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favore di BANCA DELLA CAMPANIA S.P.A. e contro in qualità di
proprietario per quota pari a 1/1.
Quesito 6 – FORMAZIONE DI LOTTI
Relativamente all’immobile con annesse pertinenze, oggetto della presente
relazione, il sottoscritto ritiene che il compendio immobiliare sia definibile e vendibile
come unico lotto.
Quesito 7 – VALORE DEGLI IMMOBILI AI FINI DELLA VENDITA
Il quesito che si pone al sottoscritto, riguarda la determinazione del valore venale
del bene, cioè si chiede di determinare una stima sotto l'aspetto economico, al fine di
individuarne il più probabile valore di mercato, cioè il valore che ordinari compratori e
venditori, in piena libertà, ritengono assegnargli.
Nella determinazione della valutazione del bene, il sottoscritto ha utilizzato il
metodo sintetico-comparativo.
Il valore del cespite è stato quindi individuato, moltiplicando la consistenza
vendibile per i prezzi unitari di mercato, opportunamente rettificati, per tener conto delle
particolari caratteristiche del bene oggetto della valutazione. Sono state quindi effettuate
consistenti indagini di mercato, dalle quali è stato possibile reperire dati recenti relativi
ad immobili aventi analoghe tipologie, ubicati in zone comparabili del territorio del
Comune di Foggia.
La stima sintetico-comparativa è stata impostata mediante i seguenti step :
- individuazione del cespite oggetto di valutazione, delle sue caratteristiche
intrinseche ed estrinseche, riporto dei relativi dati catastali che costituiscono
l’elemento incontrovertibile per l’individuazione dei cespite, e per computarne la
consistenza commerciale, reperimento delle informazioni di mercato quanto più
numerose possibili per venire a conoscenza di quale sia il valore modale o di
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massima frequenza o la media dei valori ai quali sono stati trattati e concretamente
trasferiti in epoca anche non recente, ma nota, beni assimilabili a quelli oggetto della
valutazione;
- si è stabilito, inoltre, mediante una comparazione per punti di merito quale
apprezzamento si possa dare alle sempre presenti divergenze (per caratteristiche,
consistenza, ubicazione, situazione giuridica, soggezione a vincoli locatizi, ecc.)
sussistenti fra il bene oggetto di stima e quelli presi a riferimento;
- si sono adeguati i valori derivanti da atti direttamente comparabili con il bene in
riferimento, mediante i punti di merito;
- si è eseguita la media ponderata delle risultanze del procedimento per confronto
degli atti e contratti, recanti il trasferimento di beni assimilabili singoli e valori medi
delle banche dati;
- si è applicato il valore reperito alla consistenza.
Nella pratica estimativa, i parametri che influiscono sulla determinazione del
valore di un bene vengono indicati come condizioni estrinseche ed intrinseche. Come
condizioni estrinseche, nel caso di un complesso di tipo industriale, si definiscono :
l'ubicazione rispetto alla città, ai fini della tipologia dell’insediamento artigianale e
commerciale a cui si deve destinare l’immobile – la viabilità circostante e la comodità di
accesso a mezzi e veicoli industriali. Invece come condizioni intrinseche si definiscono
più propriamente le caratteristiche dell'immobile : il periodo di costruzione – la
disposizione planimetrica – la luminosità degli ambienti – la dotazione e lo stato
generale dei servizi e degli impianti – lo stato d'uso e di manutenzione.
Sulla base dell'esatta conoscenza di questi elementi si è pervenuti alla
determinazione del valore di mercato.
Quindi il metodo di stima sintetico-comparativo, giunge al valore degli
immobili, applicando alla consistenza vendibile i correnti prezzi praticati sul mercato
immobiliare della zona, in sede di compravendita di unità e complessi assimilabili a
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quelli in esame, per consistenza, ubicazione e caratteristiche costruttive; si procede,
cioè, ad una serie di confronti tra l'immobile ed una serie di altri beni simili, di cui si
conoscono le caratteristiche ed i prezzi maturati in compravendite recenti; la scala dei
valori ottenuta è l'espressione del mercato ordinario, depurato di tutti gli eventuali valori
eccezionali. Al valore nominale dell'immobile, comunque determinato, si sono, infine
effettuate aggiunte o detrazioni, in osservanza del principio dell'ordinarietà, per riportare
il bene nelle sue reali condizioni al momento della stima.
L’immobile versa in buone condizioni di manutenzione.
In base alla metodologia di stima adoperata, giuste le risultanze dei sopralluoghi
effettuati, avuto riguardo alle notizie attinte, alle ricerche di mercato eseguite, tenuto
conto delle considerazioni di carattere urbanistico ed edilizio, della consistenza,
caratteristiche, ubicazione, stato di manutenzione e conservazione, delle entità oggetto
della valutazione, effettuate cioè le opportune analisi comparative, il sottoscritto ritiene
congruo attribuire i seguenti valori unitari in riferimento alla consistenza dell’immobile,
prendendo inoltre in considerazione la particolare fase di stallo del mercato immobiliare,
soprattutto in riferimento ad immobili destinati ad attività produttive o commerciali :
Zona del capannone di esposizione con altezza netta sotto tegolo pari
a 7,50 m (al mq. di superficie) :
Zona del capannone adibita a magazzino, uffici e boxes per vendita
posta la piano terra di altezza netta sotto tegolo pari a 4,00 m (al mq.
di superficie) :
Zona del capannone adibita ad esposizione e/o magazzino posta al
piano primo di altezza netta sotto tegolo pari a 3,50 m (al mq. di
superficie) :
Piazzali di manovra per operazioni di carico e scarico merci,
parcheggio per clienti per svolgere l’attività di vendita (al mq. di
superficie) :
€ 530,00
€ 420,00
€ 380,00
€ 15,00
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Alla luce delle suesposte considerazioni, si determina la seguente valutazione :
Lotto unico :
Complesso immobiliare costituito da capannone per uso artigianale, industriale
e commerciale, costituito per la maggior parte da piano terra e piano primo
soppalcato, con ambienti adibiti ad uffici e servizi, con annessi piazzali adibiti a
parcheggio e spazi di manovra per operazioni di carico e scarico delle merci, e
zona di stoccaggio all’aperto di materiale e merci, completamente recintato, con
la seguente consistenza :
- superficie lorda coperta :
- superficie netta calpestabile con altezza netta sotto tegolo pari a 7,50 m :
- superficie netta calpestabile con altezza netta sotto tegolo pari a 4,00 m, posta
al piano terra, per zona adibita a magazzino :
- superficie netta calpestabile con altezza netta sotto tegolo pari a 4,00 m, posta
al piano terra, per zona adibita ad uffici e e box di vendita :
- superficie netta calpestabile posta al piano primo, soppalcata, di altezza netta
sotto tegolo pari a 3,50 m, per zona di esposizione :
- superficie netta calpestabile posta al piano primo, soppalcata, di altezza netta
sotto tegolo pari a 3,50 m, per zona adibita ad uffici :
- superficie di piazzali, adibiti a parcheggi e spazi di manovra per operazioni di
carico e scarico, e zona di stoccaggio all’aperto di materiali e merci :
- corte non recintata comprensiva della fascia di rispetto strada statale 16 :
mq. 1.680,75
mq. 133,00
mq. 1038,00
mq. 434,00
mq. 1.263,00
mq. 173,00
mq. 13.055,75
mq. 3.970,00
Valore complessivo stimato € 1.437.000,00
(euro unmilionequattrocentotrentasettemila/00)
Quesito 8 - ELEMENTI UTILI PER AVVISO DI VENDITA AL PUBBLICO INCANTO
Il virtù delle considerazioni esplicitate nei paragrafi precedenti, il sottoscritto
può concludere che il bene oggetto della procedura fallimentare, legittimato dal punto di
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vista edilizio dai titoli abilitativi, anche in sanatoria, esplicitati al paragrafo
corrispondente al quesito 4, è vendibile nello stato di fatto in cui si trova.
Quesito 9 – VALORE DI EVENTUALE CANONE DI LOCAZIONE
Considerato la superficie complessiva del compendio immobiliare, suddivisa tra
superficie coperta costituente il capannone a doppio impalcato e superficie scoperta a
servizio, completamente recintata, e desumendo una superficie ragguagliata totale di mq.
2.811,93, valutando sia le superfici coperte : zona di esposizione, zona di stoccaggio,
uffici e servizi, che quelle scoperte : zona di parcheggio, piazzali di stoccaggio
all’aperto, zone di manovra per operazioni di carico e scarico merci, con i coefficienti di
ragguaglio riportati nella tabella seguente, il sottoscritto ritiene congruo attribuire il
canone di locazione pari € 1,70/mq x mese :
Descrizione Superficie Coefficiente
di ragguaglio
Superficie totale
ragguagliata
Superficie netta calpestabile posta al piano terra con altezza
netta sotto tegolo pari a 7,50 m.
mq. 133,00
1,00
mq. 133,00
Superficie netta calpestabile con altezza netta sotto tegolo
pari a 4,00 m, posta al piano terra, per zona adibita a
magazzino.
mq. 1.038,00
0,80
mq. 830,40
Superficie netta calpestabile con altezza netta sotto tegolo
pari a 4,00 m, posta al piano terra, per zona adibita ad uffici
e e box di vendita.
mq. 434,00
0,70
mq. 303,80
Superficie netta calpestabile posta al piano primo,
soppalcata, di altezza netta sotto tegolo pari a 3,50 m, per
zona di esposizione.
mq. 1.263,00
0,70
mq. 884,10
Superficie netta calpestabile posta al piano primo,
soppalcata, di altezza netta sotto tegolo pari a 3,50 m, per
zona adibita ad uffici
mq. 173,00
0,80
mq. 138,40
Superficie di piazzali, adibiti a parcheggi e spazi di manovra
per operazioni di carico e scarico, e zona di stoccaggio
all’aperto di materiali e merci
mq. 13.055,75
0,04
mq. 522,23
Corte non recintata comprensiva della fascia di rispetto
strada statale 16
mq. 3.970,00
0,00
mq. 0,00
Superficie totale ragguagliata mq. 2.811,93
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Per cui il canone di locazione annuo :
2.811,93 x 1,70 x 12 = € 57.363,37 stimato nel valore del canone pari a :
€ 57.000,00 (euro cinquantasettemila/00)
Il perito ritiene, con la presente relazione, che si compone di 23 (ventitre) pagine
dattiloscritte e degli allegati di seguito elencati, di aver assolto l'incarico ricevuto.
Il sottoscritto resta a disposizione del Giudice e del Curatore Fallimentare per qualsiasi
chiarimento.
Allegati :
1) Documentazione fotografica
2) Planimetrie dello stato dei luoghi desunte da rilievo
3) Stralcio dell’estratto di mappa della sezione Catasto Terreni – Elaborato Planimetrico e Planimetria
U.I. del Catasto fabbricati – Ufficio del Territorio.
4) Visure storiche Catasto Fabbricati e Catasto Terreni
5) Documentazione relativa ai titoli abilitativi e conformità edilizia ed urbanistica
6) Documentazione relativa alle ispezioni ipotecarie presso l’Ufficio Provinciale di Foggia – Territorio
– Servizio di Pubblicità Immobiliare.
La presente relazione viene depositata in cancelleria.
Foggia, 16.06.2014
Il Perito
(dott. ing. Arturo Placido)