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Ul Mangiacuscienza N. 1-2 marzo-giugno 2010

Date post: 14-Mar-2016
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Informatore Comunele di Guanzate, Ul Mangiacuscienza anno XXXV
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amministrazione trimestrale di informazione delComune di Guanzate Anno XXXV - n° 1-2 Marzo-Giugno2010 Spedizione in abb. Postale- Pubb Inf. 50% Aut.Trib. di Como n. 6/19/86 Ul mangiacuscienza Lo storico edifi cio della Scuola Materna di Guanzate
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Page 1: Ul Mangiacuscienza N. 1-2 marzo-giugno 2010

amministrazione

trimestrale di informazione del Comune di Guanzate Anno XXXV - n° 1-2Marzo-Giugno 2010

Spedizione in abb. Postale - Pubb Inf. 50%Aut. Trib. di Como n. 6/19/86

Ul mangiacuscienza

Lo storico edifi cio della Scuola Materna

di Guanzate

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Ul mangiacuscienza

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Nuovo orario di ricevimento del sindacoIl sindaco riceve la popolazione il venerdì dalle 18.00 alle 19.00

TRIMESTRALE - ANNO XXXV N° 1/2 - Marzo/Giugno 2010 chiuso in redazione il 9 aprile 2010

Direttore Responsabile: Giuseppe Dell’AcquaRedazione:Massimo AianiMatteo BinaschiVilma FainiAndrea FusiLuca GirolaFabio GuffantiPietro LeoniMarco Moroni Redazione Giovani:Licia CastelliStefano SordelliMatteo Valcepina

E-mail:[email protected] editoriale,impaginazione e stampa:Real/Il GuadoVia P. Picasso 21/23Corbetta (MI) - Tel. 02.972111www.ilguado.it

chiuso in redazione il 1 dicembre 2009

Stampato su carta Ecologica

sbiancata senza titolo

Ul mangiacuscienza

In questo numeroCosìha votatoGuanzate

a pagina 4

Poliica a pagina 8

Protezione Civilea pagina 13

Scuola apertale Educatrici

a pagina 14

Il mondo delle cornamuse

a pagina 19

Parole di guerraa pagina 21

Parole di guerraa pagina 21

L’angolo della Poesia

a pagina 21

Testimone della Shoah

a pagina 22

Notizie dal Tennis Tavolo

a pagina 24

Mondogiovane

a pagina 26

L’angolo della lettura

a pagina 30

Roberta Selle

Nata a Como il 22 gennaio 2010

Primi nati 2010Benvenuti a:

La redazione è felice di presentare Sofi a fi glia di Fabio Guffanti,redattore de Ul Mangiacuscienza, e di Valeria

Ronald Pena VargasNato a Como il primo gennaio 2010

Il Comune ha recente-mente acquistato l’anti-co immobile della scuola materna per dare una nuova e funzionale sede alla biblioteca. Il consiglio comunale all’unanimità ha approvato il contratto con cui l’ente locale ha acquisito dalla Fonda-zione Paolo VI l’edifi cio, oggi inutilizzato, un tempo sede dell’asilo. Colloca-re la biblioteca nel cen-tro paese signifi ca farla diventare un vero polo

culturale con aperture anche serali. Inoltre la vicinanza con il centro an-ziani permetterà alle due strutture di interagire. La spesa richiesta è stata di 352.850 euro più Iva ed è stata coperta dall’avanzo del 2008.

Edifi cio storico Scuola Materna di Guanzate

Foto in copertina

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Ul mangiacuscienzaeditoriale

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Carissimi Guanzatesi, dedico questo saluto ad un tema che secondo in-dagini nazionali e locali, confermate dall’esperien-za comune, rappresenta una delle priorità dei cit-tadini: la sicurezza. La crisi economica, il cambiamento delle re-lazioni sociali, gli stessi dati sulla microcriminali-tà, pur in lieve fl essione, accentuano la percezione dei rischi nella vita quoti-diana e della scarsità di difese. L’amministrazione comu-nale non è indifferente al senso di inquietudine che tocca i nostri giorni e pur riconoscendo le competenze dello Stato per la prevenzione e la repressione dei reati, ol-tre ad esprimere apprez-zamento per l’opera dei carabinieri e di tutte le forze dell’ordine, propone un potenziamento della vigilanza e del control-lo del territorio ad opera della Polizia Municipale. Una proposta condivisa tra i Comuni di Guanzate, Fenegrò, Lurago Marino-ne e, naturalmente, dal nostro Comandante con i suoi collaboratori e i suoi agenti.

I turni di pattuglia sul ter-ritorio sono stati riorga-nizzati ed ora è possibile disporre del terzo turno, in modo da garantire una presenza attiva anche du-rante le ore notturne. La vigilanza non è stata articolata in modo diverso per trasformarci in scerif-fi ed infl iggere sanzioni per far cassa, ma per migliorare un servizio isti-tuzionale, a benefi cio dei

cittadini.Consapevoli di aver chie-sto un sacrifi cio ai nostri

agenti, che più volte han-no mostrato professionali-tà e dedizione, i miei col-laboratori, i miei colleghi sindaci ed io siamo però convinti che resta fonda-mentale la collaborazione di tutti. Perciò, le amministrazio-ni, sensibili sui problemi della sicurezza, impegna-no risorse, ma chiedono responsabilità ed atten-zione.

Un esempio: il cittadino non si faccia scrupolo di chiamare le forze dell’or-

Parliamo di sicurezza

dine se vede aggirarsi sconosciuti, con fare so-spetto. Potrebbe trattarsi di truffatori che cercano di colpire persone deboli. E ciascuno intraprenda misure anti-rischi, dai sistemi per proteggere le proprie abitazioni e i propri beni all’osservanza delle norme sulla circola-zione stradale. I nostri paesi hanno biso-gno di impegno da parte di tutti, secondo i propri ruoli e le proprie funzioni, anche per stabilire un clima di coesione e di solidarietà sociali, indi-spensabile per la qualità della vita.Un tema in evidenza nell’agenda degli am-ministratori della quale la sicurezza ne fa parte. Chiediamo a tutti suggeri-menti per migliorarla.

Il sindaco Giuseppe

Dell’Acqua

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Ul mangiacuscienzaamministrazione

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Così ha votato Guanzate alle ultime elezioni Regionali 2010

SEGGIO 1• Cascina Cinfù• Via Al.eri• Via Ariosto• Via Brunate• Via Colombo• Via Dei Colli• Via Del Bosco• Via Della Pineta• Via Delle Betulle• Via Edison• Via Innocenzo XI• Via Manzoni• Via Mazzini• Via Monte Bisbino• Via Monte Generoso• Via Monte Resegone• Via Pascoli• Via San Giuseppe

SEGGIO 2• Cascina Montevec-chia• Piazzale San Cristo-foro

• Via Berina• Via Carducci• Via Fermi• Via Foscolo• Via Leopardi• Via Mazza• Via Meucci• Via Montale• Via Patrioti• Via Roma• Via Rossini• Via San Cristoforo• Via Vivaldi• Via Volta• Vico Pellico

SEGGIO 3• Piazza IV Novembre• Piazza Partigiani• Piazzale Don Giovanni Gamberi• Piazzale Salvo D’Ac-quisto• Via Garibaldi• Via Marconi

• Via Monte Grappa• Via Quirico• Via Sessa• Via XX Settembre• Vico Goldoni

SEGGIO 4• Cascina Carlotta• Via Aldo Moro• Via Bancora e Rimoldi• Via Belvedere• Via Cavour• Via Della Repubblica• Via Don Sturzo• Via Einstein• Via Galilei• Via I Maggio• Via Isonzo• Via Libertà• Via Madonna• Via Michelangelo• Via Padre Eusebio Pozzi• Via Piave• Via Raffaello

• Via San Carlo Borro-meo• Via San Lorenzo• Via Sant’Ambrogio• Via XI Settembre• Via XXIV Maggio• Via XXV Aprile• Vico Carso

SEGGIO 5• Cascina Baia del Re• Via Bellini• Via Carrara• Via Castelli• Via Dante• Via Donizetti• Via GoffredoMameli• Via Landriani• Via Leonardo Da Vin-ci• Via Mascagni• Via Puccini• Via Toscanini• Via Vai• Via Verdi

ELEZIONE DIRETTA DEL PRESIDENTE E DELLA GIUNTA REGIONALE DEL 28 E 29 MARZO 2010

RISULTATI DELLO SCRUTINIO *dedotti i votanti all’estero

SEGGIO N° 1 SEGGIO N° 2 SEGGIO N° 3 SEGGIO N° 4 SEGGIO N° 5

% % % % % TOTALI %ISCRITTI* 894 957 850 935 857 4493 VOTANTI 534 59,73% 588 61,44% 458 53,88% 623 66,63% 556 64,88% 2759 61,41% % % % %Voti validi validi validi validi validi % LISTE PROVINCIALI UDC-UNIONE DI CENTRO 13 2,92% 16 3,19% 14 3,62% 15 2,80% 10 2,18% 68 2,94%PENSIONATI 4 0,90% 4 0,80% 6 1,55% 12 2,24% 13 2,83% 39 1,66%PARTITO SOCIALISTA 2 0,45% 2 0,40% 2 0,52% 4 0,75% 1 0,22% 11 0,47%VERDI 4 0,90% 14 2,79% 12 3,10% 9 1,68% 5 1,09% 44 1,91%DI PIETRO-IT.DEI VALORI 22 4,94% 29 5,78% 20 5,17% 40 7,48% 41 8,93% 152 6,46%PD 94 21,12% 95 18,92% 88 22,74% 100 18,69% 111 24,18% 488 21,13%LEGA NORD 133 29,89% 180 35,86% 117 30,23% 196 36,64% 122 26,58% 748 31,84%P.D.L. 164 36,85% 153 30,48% 116 29,97% 150 28,04% 141 30,72% 724 31,21%FEDER.DELLA SIN 3 0,67% 4 0,80% 8 2,07% 4 0,75% 8 1,74% 27 1,21%FORZA NUOVA 6 1,35% 5 1,00% 4 1,03% 5 0,93% 7 1,53% 27 1,17% TOTALE VOTI VALIDI 445 100,00% 502 100,00% 387 100,00% 535 100,00% 459 100,00% 2328 100,00% SCHEDE BIANCHE 4 0,87% 3 0,58% 6 1,47% 2 0,36% 7 1,42% 22 0,90%SCHEDE E VOTI NULLI 12 2,60% 13 2,51% 14 3,44% 19 3,42% 28 5,67% 86 3,53%VOTI NON ASSEGNATI 0 0 0 0 0 0 TOTALI VOTI NON VALIDI 16 3,47% 16 3,09% 20 4,91% 21 3,78% 35 7,09% 108 4,43%TOTALE VOTANTI 461 518 407 556 494 2436

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Ul mangiacuscienzapolitica

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Anche quest’anno il Consiglio Comunale ha approvato il Bilancio previsionale 2010 così come prescrive la Legge. In estrema sintesi riportiamo i numeri principali di interesse per i cittadini

Le entrateLe previsioni di entrata sono suddivise per legge in sei macro raggruppamenti detti “TITOLI” ognuno dei quali suddiviso in “Categorie” in relazione, rispetti-vamente, alla fonte di provenienza, alla tipologia ed alla specifi ca individuazione dell’oggetto dell’entrata.TITOLO I° - Entrate tributarie: tutte le imposte e tasse comunali, come ICI, addizionale IRPEF , imposta sulla pubblicità e pubbliche affi ssioni e compartecipa-zione IRPEF.1^ Categoria - Imposte; 2^ Categoria - Tasse; 3^ Catego-ria - Tributi speciali ed altre entrate tributarie proprie.

TITOLO II° - Entrate derivanti da trasferimenti: fondi che lo Stato, la regione la provincia conferiscono al comune in via continuativa o straordinaria per l’esercizio delle sue funzioni.1^ Categoria - Contributi e trasferimenti dello Stato; 2^ Categoria - Contributi e trasferimenti dalla Regione; 3^ Categoria - Contributi e trasferimenti dalla Regione per funzioni delegate.

TITOLO III° - Entrate extratributarie: derivano da rette, tariffe canoni, affi tti, sponsorizzazioni, rimborsi e proventi diversi che il comune percepisce per le varie attività che svolge e servizi che eroga.1^ Categoria - Proventi dei servizi pubblici; 2^ Categoria - Proventi dei beni dell’Ente; 3^ Categoria - Interessi su anticipazioni e crediti; 4^ Categoria - Utili netti delle aziende speciali e partecipate; 5^ Categoria - Proventi diversi.

TITOLO IV°- Entrate da alienazioni e trasferi-menti di capitale: sono entrate vincolate agli inve-stimenti derivanti da concessioni cimiteriali, alienazioni di beni mobili e immobili, oneri di urbanizzazione e altri fondi erogati con destinazione vincolata.1^ Categoria - Alienazione di beni patrimoniali; 2^ Categoria - Trasferimenti di capitale dallo Stato; 3^ Categoria - Trasferimenti di capitale dalla Regione; 4^ Categoria - Trasferimenti di capitale da altri enti del settore pubblico; 5^ Categoria -Trasferimenti di capitale da altri soggetti; 6^ Riscossione di crediti.

TITOLO V° - Entrate derivanti da accensio-ne di prestiti: il comune per fi nanziarsi ricorre alla emissione di prestiti obbligazionari o alla accensione di mutui. Anche questi fondi sono destinati in modo vincolato agli investimenti.1^ Categoria - Anticipazioni di cassa; 2^ Categoria - Finanziamenti a breve termine; 3^ Categoria - Assun-zione di mutui e prestiti; 4^ Categoria - Emissione di prestiti obbligazionari.

Le speseLe previsioni di SPESA (uscite) sono suddivise per legge, in quattro macro raggruppamenti detti “TITOLI” ordinati gradualmente in Funzioni, Ser-vizi ed Interventi, in relazione, rispettivamente, ai principali aggregati economici, elle funzioni dell’Ente, ai singoli uffi ci che gestiscono un complesso di attività ed alla natura economica dei fattori produttivi nell’ambito di ciascun servizio. L parte relativa alla spesa è leggi-bile anche per “programmi” dei quali è fatta analitica illustrazione in apposito quadro di sintesi del bilancio e nella relazione previsionale e programmatica.

TITOLO I° - Spese correnti: sono tutte quelle spese per il funzionamento e la gestione dei servizi erogati dall’ente come asili, scuole, assistenza, cultura e spese per stipendi, gas,luce, acqua, pulizie, manutenzioni ordinarie, etc.

TITOLO VI° - Entrate da servizi per conto di terzi: entrate per i servizi che il comune effettua per conto terzi; hanno sempre un uguale corrispettivo nella parte spesa. Principalmen-te includono le ritenute effettuate sugli stipendi quale sostituto d’imposta.1^ Categoria - Entrate da servizi per conto terzi.Comune di guanzate previsione entrate 2010Entrate EuroTitolo I: Entrate tributarie 2.084.100,00Titolo II: Entrate da contributi e trasferimenti correnti dello Stato, della Regione e di altri enti pubblici 369.390,00Titolo III: Entrate extratributarie 1.210.994,00Titolo IV: Entrate da alienazioni, da trasferimenti di capitale e da riscossioni di crediti 474.107,00Titolo V: Entrate derivanti da accensioni di prestiti 1.490.000,00Titolo VI: Entrate da servizi per conto di terzi 763.000,00 Totale 6.391.591,00

Bilancio di previsione 2010

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Ul mangiacuscienzaamministrazione

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Comune di guanzate previsione entrate 2010

Spese Euro

Titolo I: Spese correnti 3.442.966,00Titolo II: Spese in conto capitale 2.106.037,00Titolo III: Spese per rimborso di prestiti 79.588,00Titolo IV: Spese per servizi per conto di terzi 763.000,00

Totale 6.391.591,00

In conclusione:Nonostante da alcuni anni gli Enti locali siano stretti dalla morsa del Patto di stabilità, che anche per il 2010 non ha subito modifi che no-nostante L’ANCI abbi avanzato richieste in tal senso al governo, Guanzate propone un bilancio di previsione che prevede oltre 2.000.000 di Euro riservati agli investimenti e questo preve-dendo il rispetto contabile del Patto.Il Bilancio non prevede tagli ai servizi essenziali già erogati dal Comune e anzi ne è prevista l’istituzione di nuovi.In un momento di crisi economica, che ha colpito pesantemente le Famiglie, non è stata aumentata la pressione fi scale grazie all’atten-to monitoraggio e contenimento della spesa corrente.

Per chi fosse interessato ad un approfondimento sul sito del comune è scaricabile la Relazione Previsionale e Programmatica 2010 completa, il bilancio di previsione e la presentazione al Consiglio comunale del Bilancio.

Andrea CanobbioAssessore con delega al Bilancio, Programma-zione, Tributi e Finanziamenti

TITOLO II° - Spese in conto capitale: sono spese per gli investimenti ovvero tutte quelle necessarie per la costruzione, la manutenzione straordinaria di opere pubbliche (strade, fogna, scuole, palestre, uffi ci ed edifi ci pubblici), i trasferimenti di capitale e i costi di progetta-zione di opere pubbliche, l’acquisto di beni strumentali come macchine arredi automezzi, computers;

TITOLO III° - Spese per rimborso di prestiti: sono i rimborsi delle quote di capitale dei mutui contratti per fi nanziare le opere pubbliche.

TITOLO IV° - Spese per servizi per conto di terzi: sono le spese per i servizi che il comune effettua per conto terzi; hanno sempre un uguale corrispettivo nella parte entrata. Principalmente includono il riversa-mento allo stato delle ritenute effettuate sugli stipendi quale sostituto d’imposta.

I primi dati della casetta dell’Acqua di GuanzateL’acqua frizzante è a pagamento dal 11 gennaio 2010

EROGATORE ACQUA POTABILE IN COMUNE DI GUANZATE Riepilogo dei consumi a tutto il mese di febbraio-10 DATA NATURALE FRIZZANTE TOTALE GIORNI MC-DIE RILEVAMENTO FREDDA FREDDA MCEROGATI

2009 28-11-2009 (INAUGURAZIONE) 0,0 0,0 0,0 1-12-2009 0,3 0,4 0,7 2-12-2009 0,6 0,6 1,2 4 0,3 29-12-2009 7,7 17,2 24,9 31 0,8 LETTURA FINALE

2010 1-01-2010 0,0 0,0 AZZERAMENTO TOTALIZZATORI 7-01-2010 2,9 6,7 9,6 40 0,9 29-01-2010 13,3 20,8 34,1 62 1,0 26-02-2010 29,1 40,9 70,0 90 1,1

MEDIA CONSUMI DALL’ATTIVAZIONE

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Ul mangiacuscienzaPolizia locale

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Parliamo del problema del-la sicurezza viabilistica che mi sta tanto a cuore e che vede coinvolta la Polizia Locale, impegnata da sempre a far rispetta-re le norme dettate dal C.d.S., mediante attività di prevenzione e di repres-sione delle infrazioni che, purtroppo, sono sempre in continua crescita. Oggi penso di poter dire che, se le infrazioni al C.d.S. fossero quotate in borsa, potremmo investire tran-quillamente su di esse ed essere certi di avere dei buoni profitti, visto l’an-damento. Tra le norme di compor-tamento degli utenti della strada, intesi come condu-centi di veicoli a motore, l’inosservanza dei limiti di velocità e la velocità peri-colosa la fanno da padro-ne. Non parliamo poi delle soste!!. Mentre da una parte si tende a trasgredire sempre più, dall’altra parte il trasgressore come sog-getto singolo, pretende che gli altri rispettino scru-polosamente ogni disposi-tivo di legge, specialmente per quanto concerne il C.d.S, dimostrando una contraddizione infantile, che talvolta sfocia in giu-stifi cazioni penose davanti agli agenti. Purtroppo, alla fi ne di ogni anno, nella rela-zione annuale dell ’attività svolta dalla Polizia Locale, i dati statitistici riguardanti le violazioni e gli incidenti stradali sono sempre in aumento. E poi si parla di prevenzione e di sicurezza !! .....” Evvabè ho preso una multa perché correvo troppo, farò ricorso perché non sono stato fermato e ho letto sul giornale che il giudice annulla il verbale ; e poi non ho visto neanche il cartello”. Orbene, ogni ricorso genera un proce-dimento giuridico/ammi-nistrativo di natura molto complessa, stante la pe-

La Polizia Locale sul problema della sicurezza viabilistica

culiarità della materia, che impegna i funzionari della pubblica amministrazione per la comparsa di costitu-zione, redazioni delle con-trodeduzioni e trasferte presso la sede del Giudice di Pace, con conseguenti costi per l’amministrazione pubblica. L’effi cienza della macchina amministrativa e Il contenimento della spe-sa pubblica va visto anche in quest’ottica: disincenti-vare il ricorso sistematico attraverso una più attenta

e consapevole informazio-ne da parte degli organi mediatici, contribuisce sicuramente ad infonde-re un maggiore senso di legalità nella collettività e può essere sicuramente un contributo all’ attività di prevenzione fi nalizzata alla sicurezza viabilistica. Un sinistro stradale si veri-fi ca, di norma, a seguito di una condotta individuale sbagliata e per l’85% tra le cause di un sinistro strada-le troviamo il fattore uma-

no, ovvero il conducente di un veicolo che non tiene conto delle prescrizioni dettate dalla segnaletica stradale, e che, purtroppo, molto spesso, ha come conseguenza oltre ai danni materiali, morti e feriti, che provocano profonde ferite negli affetti personali e generano enormi costi nel sistema sanitario naziona-le che vengono poi distri-buiti su tutta la collettività. Ognuno di noi deve dare il proprio contributo per lo sviluppo e la crescita civile di un paese. Prevenzione è anche dare la giusta informazione evitando di diffondere messaggi sba-gliati, per la mentalità di chi è convinto che la legalità sia soltanto un fatto sog-gettivo. Non serve guidare auto nuove e costose per essere considerati buoni cittadini e il grado di civil-tà di un paese si misura attraverso il rispetto della legge. Ne consegue che in un paese civile e rispettoso delle leggi il numero delle sanzioni dovrebbe essere destinato a diminuire. Guanzate, 18 marzo 2010

Comandante Polizia Locale

Comm. Renato Daffi noti

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Ul mangiacuscienzapolitica

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L’integrazione a Guanzate per una società globale multiculturaleIl racconto di un’ordinaria giornata italiana ci svela una realtà sfaccettata, fatta di piccoli e grandi contrasti: leggevo solo alcuni giorni fa frammenti di cronaca ita-liana, che mostrano tutti gli sviluppi, le complessità e le contrapposizioni della globa-lizzazione italiana. Violenze apparentemente immotivate a danno di extracomunitari, riconoscimenti civili nei con-fronti di schiere di stranieri regolari, gruppi di clandestini che operano con la mala-vita, aiuti solidali a cittadini immigrati in diffi coltà sono gli esempi concreti di uno scenario complesso della società in cui viviamo.L’immigrazione su vasta scala in Italia è un fenomeno piut-tosto recente rispetto agli altri Paesi europei; da qui nascono ogni giorno le dif-fi coltà di controllare i fl ussi migratori, di determinare quo-te di immigrazione ripartite fra i diversi gruppi nazionali, che siano in un certo senso compatibili con le possibilità e gli interessi economici del paese di accoglienza, e di predisporre misure effi caci per il migliore adattamento lavorativo e sociale possibile dei nuovi arrivati.La gestione del flusso mi-gratorio nel nostro Paese, purtroppo, è stata in molti casi fallace: l’inarrestabile spinta immigratoria è stata gestita frequentemente da organiz-zazione criminali; spesso le cronache presentano situa-zioni che equivalgono ad una vera e propria reinvenzione della schiavitù. Situazioni, purtroppo, fuori controllo, spesso, causano forme di emergenza da affrontare in modi alquanto improvvisati, non permettendo di conse-guenza di impostare razio-nalmente soluzioni a problemi cruciali, come ad esempio il rapporto fra le culture de-gli immigrati diverse dalla nostra, poiché essi rappre-sentano una moltitudine di nazionalità differenti per lin-gua e mentalità e religione e tradizioni.Il fenomeno dell’immigrazio-ne straniera in Italia è stato per lungo tempo ignorato e mai recepito in termini di rilevanza sociale e demografi ca; pre-dominante è stata la proble-matica di ordine pubblico e di

sicurezza nazionale, che ha relegato in un piano decisa-mente inferiore la questione della vita in comune.Gli immigrati arrivano preva-lentemente da aree geografi -che, che presentano criticità economiche, politiche o so-ciali, con il reale desiderio di intraprendere un percorso di emancipazione sociale; nel paese di origine, infatti, la maggioranza di loro comin-cia da subito un processo di avvicinamento culturale con il modello sociale che li ospiterà. Ciò non è altro che una prima forma di integrazione.La possibilità dell’integrazio-ne si fa molto concreto, ad esempio, nell’impostazione di una politica scolastica rispon-dente alle esigenze: l’offerta formativa, oggi, è destinata ai bambini stranieri che fre-quentano le scuole italiane, mentre l’accoglienza cultura-le agli immigrati è largamente affi data ad organizzazioni vo-lontarie, dimostrando come la politica dell’istruzione per gli stranieri sia ampiamente silente. E concretamente abbiamo da poco richiesto, nella nostra piccola comunità, la possibi-lità di una soluzione logistica a favore di una sistemazione decorosa di persone stranie-re, che proprio in Italia offrono un servizio assolutamente importante per le nostre fami-glie: le badanti che operano nel nostro territorio non hanno di fatto una sistemazione pro-pria capace di raccogliere più persone per momenti di sva-go fuori dall’orario di lavoro, e perciò abbiamo richiesto alla Giunta Comunale un locale che rispondesse a questa piccola esigenza, capace di

dare dignità alla persona.Non meno importante il contri-buto che abbiamo ricevuto da cittadini stranieri nell’ambito delle nostre riunioni civiche, che hanno evidenziato quan-to sia importante, quasi la prima cosa necessaria, avere la possibilità di apprendere scolasticamente la lingua italiana. Poiché sappiamo come sia il primo veicolo per la comunicazione, la socializ-zazione e l’integrazione.L’integrazione, appunto, deve essere il primo reale motore per una convivenza profi cua di culture diverse tra loro e ciò può essere realizzabile con una sana politica multi-culturale.Un effettivo spazio multicul-turale, che riconosca le diffe-renze e si impegni per ridurre le discriminazioni, implica un impegno a sostenere il dialogo. Favorire uno spazio multicul-turale in cui la differenza sia presa sul serio richiede la presenza costante di uno spi-rito critico, che non cessi mai di domandare, di suggerire, tutto il giorno, dovunque.Se vogliamo avere diritti glo-bali ed una cittadinanza glo-bale, dobbiamo sviluppare un linguaggio di doveri e virtù. E il primo dovere non è altro che il rispetto per le culture altre, poiché proteggere la diversità culturale della co-munità globale costituisce una virtù cosmopolita, colle-gata in senso stretto all’idea di umanità.Vivere in una comunità cosmopolita non significa necessariamente che l’in-dividuo non appartenga ad alcuna patria o paese, ma vuol dire che il cittadino è capace di avere un giusto distacco rifl essivo, capace di portarlo a ragionare, a va-lutare coscientemente ciò che gli si propone, perché la comprensione delle altre culture è resa possibile da un distanziamento intellettuale dalla propria cultura naziona-le e locale. Solo due autoco-scienze che si riconoscono, e questo deve essere il nostro monito, riescono a dar vita al riconoscimento reciproco senza che la diversità cultu-rale venga cancellata.

Luca GirolaConsigliere Comunale Lista

civica Insieme

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Ul mangiacuscienzapolitica

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Gruppo diMaggioranza:Iniziativa Polpolare

Sicurezza e oltre...L’Amministrazione di Guanza-te e, con essa, le Amministra-zioni dei Comuni di Cirimido, Fenegrò e Lurago Marinone, da ormai un decennio hanno maturato la consapevolezza che l’effi cacia e l’effi cienza dei servizi possono essere raggiunte solo attraverso la gestione associata degli stes-si. Così facendo Guanzate dimostra piena sintonia con l’orientamento espresso in questi ultimi anni dal legisla-tore nazionale e regionale. Risale allo scorso mese di dicembre la delibera di Consi-glio Comunale per l’approva-zione della convenzione per i servizi associati di polizia locale intercomunale che ci accompagnerà fi no al 31 di-cembre 2014.Evitando analisi teoriche, in merito alle competenze e ai cambiamenti che hanno in-teressato negli anni la nostra Polizia Locale, vorrei concen-trare la rifl essione sulla nostra realtà. L’Amministrazione Co-munale, per rispondere alle sollecitazioni in merito al tema “sicurezza e vivibilità”, ha dato mandato al Comandante Dafi notti di prestare maggiore attenzione nello svolgere i servizi maggiormente richie-sti dai cittadini guanzatesi. Le richieste riguardano:- Una presenza costan-te sul territorio con pro-gressivo potenziamento dei turni serali, per accrescere il senso di sicurezza. Uno degli obiettivi primari della nuova convenzione è l’au-mento della fascia oraria di servizio. Su questo punto è già stato avviato un tavolo di confronto con le rappresen-tanze sindacali di categoria per l’introduzione del terzo turno. Inoltre è prevista l’as-sunzione in convenzione di un nuovo agente.- Di pari passo alla maggiore presenza, è la richiesta di migliore vigilanza sull’in-tegrità e conservazione del patrimonio pubblico, puntando ad un livello di de-coro del paese certamente superiore a quello attualmen-te percepito. In particolare è sentito il problema dell’ab-bandono dei rifi uti e degli atti di vandalismo.La risposta a questa neces-sità coinvolge più soggetti anche non istituzionali.Infatti l’azione degli agenti è affi ancata da un servizio di pulizia manuale delle vie del paese che, dopo un pe-riodo di sperimentazione, è

diventato un servizio stabile. Su un altro piano, invece, a contribuire al raggiungimento di questo obiettivo, interven-gono direttamente i “Guan-zatesi”, consapevoli che si ottiene sicurezza attraverso la vitalità dei luoghi, solitamente si tratta dei piccoli parchi ai margini delle loro abitazioni, questa frequentazione produ-ce sorveglianza spontanea. Questa attenzione si trasfor-ma talvolta in collaborazione volontaria con l’Amministra-zione per il mantenimento di queste aree.- Un servizio di polizia stradale attrezzato per poter operare con frequenti posti di controllo. Un’azione, questa, che serve da un lato ad abituare i cittadini alla presenza fi sica degli agenti e, dall’altro, a svolgere un’azio-ne educativa sul comporta-mento da tenere quando si guida. Particolare attenzione sarà posta al rispetto del-la segnaletica verticale ed orizzontale per le soste, con intensifi cazione dei controlli per i parcheggi fuori dagli spazi consentiti.Come prevenzione si conti-nua nell’essenziale attività didattica e di istruzione sul Codice della Strada nelle scuole primaria e secondaria di primo grado, unitamente al corso per il patentino per la guida dei ciclomotori.Nell’ambito della vigilanza stradale, durante l’entrata e l’uscita dei ragazzi dalle scuole, il servizio di Polizia Locale si avvale del prezio-so contributo del così detto “Nonno Vigile”.- Vigilanza sul comporta-mento dei proprietari che conducono i cani a passeggio. Ci saranno con-trolli tesi a ridurre il numero dei cani randagi. Verrà verifi cato che i conduttori dei cani ab-biano l’occorrente per racco-gliere eventuali escrementi lasciati dai loro animali e che gli stessi siano regolarmente tatuati o forniti di microcip. Per poter svolgere quest’ultimo tipo di controllo, il corpo di Polizia Locale è dotato di lettore per microcip.- Controllo sul taglio delle siepi e delle piante che invadono i marciapiedi e la sede viabile. Verranno invitati i proprietari a provve-dere alla manutenzione delle loro proprietà. In caso di non ottemperanza o di recidività la Polizia Locale interverrà applicando quanto previsto

dai regolamenti comunali.Nell’ambito dei servizi attivati, come risposta alla richiesta di sicurezza, rientra a pieno titolo la nuova convenzione fi rmata con il gruppo di Protezione Civile G.E.S.C.. Rispetto al passato questo documento sancisce la presenza di una sede distaccata del gruppo sul nostro territorio. La sede è ospitata presso il centro sportivo di Guanzate. Questo importante obiettivo è stato raggiunto grazie ad un gruppo di meravigliosi volontari, per lo più guanza-tesi. Al sig. Camattari, che per primo si è distinto per disponibilità ed esperienza, è affi dato il ruolo di respon-sabile del gruppo locale. Avrà il compito di coordinare il lavoro di tutti i volontari e di gestire le chiamate di biso-gno. In particolare a loro è stato chiesto di essere ulte-riori occhi vigili sul territorio per segnalare e prevenire le situazioni di pericolo prima che queste si trasformino in disagio o creino danni gravi. Sarà ora importante terminare l’aggiornamento del piano comunale di protezione civile, per fornire loro uno strumento di riferimento aggiornato. Gli impegni non sono da poco ed esprimono la volontà dell’Am-ministrazione, da un lato, di potenziare la Polizia Locale e la Protezione Civile e, dall’al-tro, di incentivare il prezioso lavoro offerto dai volontari; riconoscendo che, tutte le parti in causa, sono facce della stessa medaglia, per-

ché espressioni di attenzione alle necessità del Paese. Si coglie l’occasione per rin-graziare quei cittadini che si rendono disponibili a collabo-rare con l’Amministrazione.

Claudia AgnettiCapogruppo in Consiglio

Comunale per la lista civica Iniziativa Popolare

Luigi RipamontiAssessore con delega alla

Protezione Civile, Polizia Locale, Sicurezza dei

Cittadini, Rapporti con le Associazioni, Politiche Giovanili, Tempo Libero,

Sport

Sulla base delle segnalazioni ricevute evidenziamo questi controlli nei prossimi mesi

PARCHEGGI vie Sessa, XX Settembre, Roma “Viale del Cimitero”, P.zza IV Novembre.VIABILITA’ vie Manzoni, Ariosto, S.Lorenzo, Bellini e Verdi.RIFIUTI parcheggio di via Montale, piazzale Don Gamberi, via Cascina cinq-fo.Conduzione dei CANI A PASSEGGIO piazzale Don Gamberi, vie Quirico, Castelli e Verdi.SICUREZZA e ORDINE PUBBLICO via Toscanini, parco Cernezzi

PER NECESSITA’ CONTATTAREPOLIZIA LOCALE Tel. 031-899466(la chiamata viene trasferita automaticamente ad un cellulare se in sede non è presente un Agente)PROTEZIONE CIVILE Cell. 345-8183816

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Ul mangiacuscienza4 mani

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Cari concittadini, sia-mo Paolo Zanoni e Angel ica Ferra-ro, due giovani Guanzatesi che hanno deciso, qualche mese prima delle Ele-zioni Comunali, di candidarsi nelle due liste civiche conten-denti; vorremmo raccontarvi i no-stri primi cinque mesi trascorsi dalla nostra candidatura e, successivamente, dal-l’esito della ‘’sfi da politica’’ tra i nostri due gruppi.Innanzitutto, abbiamo de-ciso di impegnarci attiva-mente in questo settore, in quanto entrambi con-dividiamo degli interessi in ambito sociale e perché sentivamo il bisogno di fare qualcosa di diverso e positivo per il nostro pae-sino, qualcosa che va al di la della”solita politica”, dandole un volto più gio-vane, magari con proposte che vadano a interessare anche il mondo giovanile, non sempre tenuto in gran-dissima considerazione nell’ambito della politica nazionale.Essendo giovani anche noi, riteniamo che la no-stra generazione debba dedicarsi in maniera più presente alla vita, non sol-tanto politica, ma soprat-tutto sociale del paese senza limitarsi a compiere aride critiche o ad utiliz-zare semplicistici luoghi comuni considerando la politica come qualcosa che non gli appartiene in maniera strettamente personale.

No i sap-p i a -mo che nei giova-ni è cresciu-to un profondo senso di sfi ducia verso la politica ‘’dei più grandi’’ e sicuramente non siamo spronati ad esprimerci e men che meno veniamo ascoltati dai politicanti, se non a livello comunale, proprio per questo abbia-mo pensato di rendere noi stessi una sorta di porta-voce, nel nostro piccolo ovviamente, senza aspi-rare a ribaltare il mondo, della fascia dei teenager guanzatesi.Purtroppo però, tutti questi problemi legati alla pro-babile mancanza di co-municabilità tra i politici ‘’importanti’’ e la comunità giovanile, presenta un ri-svolto negativo in quanto porta i giovani ad esten-

dere lo stesso pensiero alla politica su territorio comunale.Comunque è evidente che c’è bisogno dell’ap-poggio dei giovani per un futuro migliore della nostra comunità, gra-zie alla sensibilità con il quale avvertono tutti

i difetti della nostra società, che si

tratti dello Stato o del

n o s t r o paes i -no, in quan-to più di una vo l ta molte p e r -sona-

l i tà di s p i c c o

del nostro Paese han-

no delegato noi, ragazzi e ra-

gazze, per il difficile compito, un domani, di portare avanti ciò che i nostri predecessori han-no seminato, perchè noi potessimo vivere in modo sereno.Tornando a noi la nostra candidatura è derivata da una proposta dei nostri rispettivi gruppi, che ab-biamo accolto subito con grande entusiasmo, con lo scopo di sostenere i nostri aspiranti sindaci e i nostri colleghi di lista.Sin dall’inizio ci siamo but-tati a capofi tto in questa esperienza nuova per en-trambi, e lo abbiamo fatto in modo entusiastico e con la giusta dose di curiosità, propria di due novellini che si trovano a dover imparare

a decidere riguardo a que-stioni che non riguardano solo noi come individui, ma come comunità di cittadini, anche se di un piccolo paese.Inizialmente non sapeva-mo cosa aspettarci da tutto ciò, ci sentivamo molto inesperti, malgrado tutto però non è stato così diffi -cile ambientarci in questa nuova situazione, anche grazie alle persone simpa-tiche, aperte, impegnate, ma soprattutto competenti e disponibili, che abbiamo al nostro fi anco, che han-no sempre la pazienza e l’entusiasmo necessari per guidare, oltre che Guanza-te, i giovani come noi che decidono di interessarsi alla politica amministrativa comunale.Infatti uno dei tanti aspetti positivi è stato quello di poter scambiare opinioni con gente preparata nel settore e soprattutto sem-pre molto disponibile nel chiarire nostri eventuali dubbi e a formarci come probabili futuri ammini-stratori, e, cosa di gran lunga più importante, come persone adulte che si trovano ad anteporre il bene di tutta la comunità guanzatese, rispetto ai propri interessi, aspetto che non sempre risulta così esplicito agli occhi di chi guarda da fuori a qualsiasi modalità di attività ‘’di governo’’ se così si può defi nire.Tuttavia abbiamo notato, oltre a tutti fattori estrema-mente positivi, un piccolo aspetto sfavorevole nel-l’ambito del dibattito politi-co, il quale, qualche volta, sfocia in provocazioni e

“Non chiedetevi cosa può fare il vostro paese per voi.Chiedetevi cosa potete fare voi per il vostro paese.”

(J.F.Kennedy)

Cari concittadini, sia-mo Paolo Zanoni e Angel ica Ferra-

mesi trascorsi dalla nostra candidatura e, successivamente, dal-l’esito della ‘’sfi da politica’’ tra i nostri due gruppi.Innanzitutto, abbiamo de-ciso di impegnarci attiva-mente in questo settore, in quanto entrambi con-dividiamo degli interessi in ambito sociale e perché sentivamo il bisogno di fare qualcosa di diverso e positivo per il nostro pae-sino, qualcosa che va al

No i sap-p i a -mo che nei giova-ni è cresciu-to un profondo

dere lo stesso pensiero alla politica su territorio comunale.Comunque è evidente che c’è bisogno dell’ap-poggio dei giovani per un futuro migliore della nostra comunità, gra-zie alla sensibilità con il quale avvertono tutti

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Ul mangiacuscienza4 mani

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reazioni che hanno poco da spartire con la consueta grande dedizione con cui i due schieramenti svol-gono il proprio compito, fortunatamente però que-sto riguarda solo episodi molto sporadici e mai trop-po accesi, come talvolta si può vedere nelle aule parlamentari di qualche paese, dove i contendenti avvertono talmente tanto il fervore e la passione deri-vante dal proprio impegno, da giungere alle mani con gli avversari.Ma ritornando all’aspetto meramente comunale, a questo punto noi ci po-niamo una domanda: se in ambito privato c’è un clima che rende possibile rap-porti di rispetto e di stima reciproca da ambedue le parti, perché discutendo di politica e di questioni amministrative non si può (pur rispettando i ruoli di maggioranza e opposizio-ne) cercare di distendere immediatamente il clima ogni qualvolta esso diventi ‘’caldo’’?Siamo forse troppo ingenui e idealisti noi a pensare che questo piccolo detta-glio strettamente formale sia risolvibile con l’ausilio soltanto di uno sforzo di volontà??Pensiamo oltretutto che magari sarebbe meglio, accantonare la politica del “no a priori”, per quanto

riguarda le questioni meno incisive sotto il profi lo am-ministrativo, sostituendola con l’intento di instaurare un dialogo più aperto; que-sto, ovviamente, vale per entrambe le parti, e soprat-tutto, ribadiamo che vale solamente per le questioni che non compromettono il mantenimento dei rispetti-vi ruoli politici.Non è forse un segnale chiaro ed esplicito della fattibilità di questa disten-sione, il fatto che i due au-tori di questo articolo, pur essendo esponenti di due liste ‘’avversarie’’, hanno,

per molti versi la stessa visione delle cose?Dopo questa breve paren-tesi, volevamo esprimere come buon auspicio per il 2010, una serena con-tinuazione a questi primi 10 mesi di mandato e di collaborazione all’ammi-nistrazione del paese, che sia sempre più positiva formativa per la nostra crescita e per la crescita di Guanzate.Oltre a questo piccolo de-siderio vorremmo fare una raccomandazione che sappiamo verrà messa in pratica fruttuosamente

dalla popolazione; infatti non solo noi due, ma tutto il consiglio, si aspetta, come scritto nelle par-ti precedenti del nostro articolo, una partecipa-zione più attiva alla vita pubblica, e stavolta non ci riferiamo solamente alla fascia giovanile, ma a tutti coloro che pen-sano di poter proporre qualcosa di positivo per Guanzate, anche sola-mente col semplice sup-porto esterno, che fi nora si è sempre rivelato utile (qualora sia stato offerto dalla popolazione verso i ‘’governanti’’) ai fi ni di una nostra presenza ancora più capillare ed effi cace sul territorio, sia da parte della maggioranza che da parte dell’opposizione, che potranno così essere ancora più in grado di ar-rivare dove serve arrivare, grazie al vostro aiuto.Vorremmo inoltre rivolgere un ringraziamento esplici-to e sentito, alle persone che ci hanno affi ancato, e che ci affi ancano tuttora in questa straordinaria espe-rienza, augurandoci che continuino ad insegnar-ci tanto e a permetterci, tramite le loro dritte e i loro consigli, di renderci utili, nel nostro piccolo, per lo sviluppo del nostro Comune.

Zanoni PaoloFerraro Angelica

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Ul mangiacuscienzaassociazioni e gruppi

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La tradizionale marcia benefi ca non competitiva che ogni anno organiz-ziamo a favore della UIL-DM (Unione Italiana Lotta alla Distrofi a Muscolare) e dell’Alveare di Olgiate è ormai giunta alla tren-tesima edizione. Soddisfatti per il cammino compiuto in questi anni, vogliamo ancora una volta rinnovare il nostro impegno per raggiungere quello che è sempre stato l’obiettivo principale della manifestazione: sensibi-lizzare l’opinione pub-blica sul problema della disabilità, risvegliando quei valori di solidarietà e di attenzione al prossimo che sono propri di ogni popolo civile.Fin dalle origini della no-stra avventura, iniziata nel 1981 in occasione dell’Anno Internazionale del Disabile, ci siamo pro-posti di lottare per togliere l’handicap dalla margi-nalità sociale, tenendo vivo l’interesse delle per-sone nei confronti delle problematiche che chi

è colpito dalla malattia si trova a dover affron-tare quotidianamente: spesso, infatti, è dalla scarsa conoscenza delle situazioni concrete che nascono il disinteresse e la noncuranza. Iniziative come la nostra camminata contribuisco-no attivamente a difen-dere il diritto dei disabili a non essere conside-rati né come vittime né come protagonisti, bensì come comuni cittadini, sostenendo il loro giusto desiderio di vivere digni-

tosamente e di integrarsi in un tessuto sociale “a misura d’uomo”. In quest’ottica è indispen-sabile promuovere una cultura dell’accoglienza e del rispetto reciproco, una cultura sollecita per il bene dell’altro, e, in parti-colare, del più debole.La marcia, che quest’anno è fi ssata per domenica 13 giugno, si svolgerà lungo un percorso di 6 Km attra-verso i paesi del circon-dario (Guanzate-Appia-no-Veniano¬Guanzate), con due punti di ristoro ad Appiano (Pasticceria Bet-ti) e a Veniano (Fra-telli Palmato). Al termine, il programma prevede l’assegnazione delle coppe da parte del sindaco e, alle ore 12.00, la santa Messa; a seguire, il pranzo in ora-torio e, nel pomeriggio, partite di pallacanestro in carrozzina, con la par-tecipazione della Società Basket Seregno e la pos-sibilità di allenamenti per i bambini.Ci auguriamo che la par-

tecipazione sia davvero numerosa e a ciascuno rivolgiamo un caloroso in-vito: «Anche tu cammina con noi!». Per crescere insieme, per vincere i pregiudizi ed abbattere le barriere mentali, per aprirci ge-nerosamente a chi ha bisogno di aiuto.

R. R.per il Comitato Organizzatore

«Anche tu cammina con noi»In marcia contro la distrofi a

La sezione del Fante di Lurate Caccivio nata uffi -cialmente nel 1991 grazie all’ impegno di due nostri Soci, che con l’impegno che caratterizza il “ Fante “, hanno contattato tutti co-loro che hanno prestato il servizio militare nelle varie specialità della fanteria.Attualmente gli iscritti nel-la nostra Sezionesono cir-ca un centinaio di iscritti, lo scorso anno abbiamo inaugurato la nostra nuo-

va Sede, ristrutturata con l’aiuto dei soli soci. L ‘impegno profuso, ci ha distinto come associazio-ne d’arma in congedo di Lurate Caccivio, un grup-po di persone su cui la nostra comunità può e potrà sempre contare sul nostro impegno e dispo-nibilità nel sociale.La nostra Sezione è sta-ta la prima Associazione del Paese ad avere una piazza a Lei dedicata,

Associazione Nazionale del Fante - Sezione di Lurate Caccivio

Ai militari in congedo dell’arma di Fanteria di Guanzate

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Ul mangiacuscienzaassociazioni e gruppi

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Il Sottogruppo G.E.S.C. “Nucleo protezione civile di Guanzate” nasce il 16 gennaio 2010 con sede in Via Roma, 35 c/o Campo Sportivo Comunale che presterà la sua opera su richiesta del Dipartimento di Protezione Civile.Impegno, senso di respon-sabilità, spirito di collabo-razione, e disponibilità... sono questi i principi fon-damentali sui quali si basa l’impegno di 15 volontari del nostro paese che hanno intrapreso questo cammino al servizio della cittadinan-za e del nostro territorio.Il primo punto di riferimen-to infatti è il bisogno del cittadino al quale si rivol-geranno con attenzione, cordialità, rispetto e spirito di servizio.Lo scopo primario del Gruppo è la garanzia di servizi diretti all’integrità fi sica delle persone, alla salvaguardia dei loro beni ed alla tutela dell’ambiente dai rischi, attraverso gli strumenti della program-mazione, della pianifi ca-zione, del soccorso e del superamento di uno stato di emergenza.Da Gennaio, infatti, questi

primi 15 volontari hanno già iniziato corsi di abilitazione, di formazione e addestra-mento alle prime regole di intervento.È un’opportunità di cre-scita per la persona che, partecipando ai corsi di specializzazione organiz-zati dai vari enti promotori, impara discipline nuove e approfondisce argomenti che fi no a qual momento conosceva solo per sentito dire.Settimanalmente il gruppo si riunisce presso la sede di Via Roma per armoniz-zare e affi nare i metodi di intervento, provare e far manutenzione alle attrez-zature, simulare situazioni di intervento, pianificare le strategie di soccorso, partecipare a corsi di ag-giornamento dove potran-no essere sempre pronti e preparati per affrontare il loro lavoro con serietà, pro-fessionalità e precisione ma soprattutto per condi-videre parte del loro tempo libero offrendo un servizio utile alla popolazione e che sia di supporto ai cittadini e alla amministrazione co-munale IL servizio offerto non sarà

solo per situazioni di cala-mità naturale o emergenza ma verrà dato un supporto anche alla Polizia Locale e al Comune partecipan-do alle manifestazioni in programma, assicurando un servizio di viabilità per la sicurezza dei cittadini oppure di tutela e monito-raggio del territorio come la partecipazione alle Giornate Ecologiche o il monitoraggio e delle Zone della Provincia a rischio di Incendio Boschivo... Verranno fatte opere di sen-sibilizzazione nel nostro comune per far conoscere questo prezioso servizio a

tutti i cittadini, per educare e sensibilizzare alla salva-guardia e alla collabora-zione e per trovare nuovi volontari.La Protezione Civile è un’opportunità che offre a tutti di accorgersi che con il nostro aiuto possiamo fare tanto per aiutare gli altri nei momenti di diffi coltà. Mettere a disposizione par-te del nostro tempo per aiutare il prossimo è un modo per sentirsi parte attiva di una società che a volte critichiamo ma spes-so non facciamo niente per migliorare.

I Volontari G.E.S.C.

La Protezione Civile a Guanzate

“Piazza del Fante“ con una fontana e uno spazio verde.L’ Associazione Nazionale del Fante è Apolitica e di carattere Patriottico, Mo-rale e Culturale, senza fi ni di lucro, il cui scopo è:- l’ Amore e la Fedeltà alla Patria

- la glorifi cazione dei Fanti caduti nell’ adempimento del dovere, ricordandone la memoria- il rafforzamento dei vin-coli di fratellanza e di so-lidarietà che uniscono i Fanti in Congedo- rafforzare i legami di solidarietà con le altre

Associazioni d’ Arma- promuovere e costituire circoli culturali, ricreativi e sportiviRingraziando per lo spa-zio concessici su que-sto vostro bel giornale, il nostro scopo è quello

di diffondere lo spirito sintetizzato nel motto del Fante “Onorare i Caduti, Operando per i vivi”, se qualcuno di VOI leggendo questo breve articolo è in-teressato a portare avanti questi valori noi siamo ben lieti di accoglierlo nella nostra associazione o ad aiutarvi a creare un Sezione che operi a Guanzate.....

Noi ci riuniamo tutti i Saba-to sera nella nostra sede in Via Roma, 13/B a Lurate Caccivio (vicino ex albergo Stella ) dalle ore 21:00

Sperando di aver Risve-gliato lo spirito associa-tivo

W i FANTI W L’ITALIA

Page 14: Ul Mangiacuscienza N. 1-2 marzo-giugno 2010

Ul mangiacuscienzascuola

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Un luogo pubblico: la Biblioteca ComunaleLe classi seconde della scuola primaria si sono recate in visita alla biblioteca comunale.Hanno intervistato la bibliotecaria Wilma per capire a fondo come funziona questo servizio al quale ac-cedono frequentemente per il prestito dei libri.Ritornati in classe, con l’aiuto dei docenti, hanno sintetizzato su questo cartellone tutte le informazioni raccolte e le hanno arricchite con i loro disegni.

Sono diventati “grandi” i bimbi di prima elementare: adesso scrivono, leggono le prime parole, colora-no rispettando le linee di contorno e hanno fatto proprie tantissime regole che cercano di rispettare! Si sono impegnati molto in questi primi cinque mesi, per quanto possa sem-brare semplice adattarsi ad una nuova struttura educativa, alle regole e ad orari diversi non è af-fatto scontato...per questi piccoli di certo il passo è stato grande.Le prime settimane erano davvero stanchi; dopo una lunga mattinata, il pome-riggio sembrava infi nito: alcuni si addormentavano sui loro banchi con la ma-tita in mano, altri avevano voglia di giocare e molti avevano nostalgia della mamma. Questo per far capire quanto sia stato davvero impegnativo il loro percorso. Ora sono cre-sciuti, come mi ricordano sempre, sanno quali sono i loro doveri e quali le re-gole da seguire, ogni tanto qualcuno le dimentica e gli altri sono subito pronti a suggerire la cosa giusta da fare. Questi bambini e bambine, anche se ap-partengono a tre sezioni diverse, hanno formato un bel gruppo. Le diffi-coltà certo non mancano, infatti, i bimbi hanno esi-genze differenti, devono eseguire compiti diversi e spesso si distraggono per vedere che lavoro svolge il compagno “dell’altra clas-se”. Tutti i giorni iniziano a lavorare con impegno aspettando impaziente-mente le 15.00, ora in cui è d’obbligo la merenda. Finiti tutti i compiti, gioca-no insieme o realizzano semplici lavoretti; tutti par-tecipano con entusiasmo, aiutandosi e ascoltando i miei consigli. Queste poche righe per raccon-tare una piccola parte di scuola che i bambini vivono quotidianamente insieme a noi educatrici. Mi sento di dover riempi-

re queste poche righe di soddisfazione e positività per le attività svolte e per i momenti che verranno. Ho accolto con favore il sostegno, lo scambio con le maestre e il dialogo con i genitori, spero vivamente che questa collaborazio-ne non si interrompa, ma possa essere profi cua al fi ne di creare uno spazio sereno e utile per i nostri bambini.

Marta Bernasconi

Sono un’educatrice che da qualche anno lavora presso la “Scuola Aper-ta” delle elementari di Guanzate. In questi anni devo sottolineare, con mio grande dispiacere, che nonostante l’impegno, la professionalità, la corret-tezza e l’entusiasmo che noi educatrici cerchiamo di mettere in questo lavoro per rendere un buon servi-zio ai genitori, non sempre veniamo apprezzate.Tendo ad evidenziare que-sto aspetto, non perché non accettiamo le critiche, ma perché ritengo che per migliorare il servizio sia più utile che queste ci venga-no riferite direttamente, in questo modo avremmo la possibilità di poterci con-frontare con i genitori.Aspetto più che positivo di questa esperienza è il buonissimo rapporto che si è instaurato tra bambi-ni ed educatrici. Penso che questa sia la cosa più importante visto che trascorriamo molto tempo insieme e vedere i ragazzi entusiasti delle nostre pro-poste (sia educative che ricreative) è la ricompensa migliore.

Antonella Fusco

Sei anni fa ho iniziato l’esperienza “SCUOLA APERTA”. Pensavo a questo lavoro come ad un impiego facile, ma ben presto mi sono dovuta ri-credere, perché lavorare con i bambini non lo è affatto. All’inizio nella pau-sa mensa e dopo mensa ero sola e i bambini che si

Scuola Aperta - le educatricifermavano variavano dai 10 ai 15. tra loro diversi per carattere, esigenze e gusti. Spesso il gioco che anda-va bene a uno non andava bene ad un altro e qualche litigio non mancava. Per quanto riguardava i com-piti invece mi affi ancavo ad altre educatrici. Più andavo avanti e più mi accorgevo di quanto fosse complicato confrontarsi con genitori, bambini e in-segnanti; sono sincera ho pensato anche di lasciare tutto perché non è facile. Quindi mi sono rimboc-cata le maniche e con l’aiuto morale di alcune insegnanti, qualche buon consiglio e soprattutto im-parando a conoscere i bambini sono arrivata fi n qui e ne sono molto con-tenta e soddisfatta.Anno dopo anno i bambini

sono aumentati e sono sta-ta affi ancata nella pausa mensa da altre educatrici con le quali si è instaura-to un rapporto di stima, rispetto, amicizia ed aiuto reciproco.Le diffi coltà ancora oggi non sono fi nite: dopo quat-tro ore di lezione i bambini hanno voglia di scatenar-si mantenendo però un comportamento adeguato e rispettando le regole, quindi a volte con mol-ta fatica bisogna essere severe ma anche gentili, giocosi e festanti. Rifarei il tutto, perché oggi la cosa più gratifi cante è sentirsi chiamare, salutare e ma-gari lasciarsi andare ad un abbraccio da bambini, anzi ora ragazzini, che si incontrano per il paese che si ricordano ancora dei bei giorni passati insieme.

Regina Benzoni

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1 S. Ugo ............................................................................................

2 S. Francesco di Paola .............................................................

G

4 Pasqua di Resurrezione ........................................................

S3 S. Luigi Scrosoppi ...................................................................

V

5 Lunedì dell’Angelo .................................................................

D

7 S. Giovanni Battista de la Salle .........................................

M6 S. Pietro da Verona .................................................................

L

8 S. Gualtiero – S. Amanzio ..................................................

M

10 S. Apollonio – S. Terenzio ..................................................

V9 S. Maria Cleofe .......................................................................

G

11 S. Stanislao Vescovo .............................................................

S

12 S. Giulio ........................................................................................

D

14 S. Raoul – S. Abbondio .......................................................

M13 S. Maria di Leuca .......................................................................

L

15 S. Grata – S. Annibale ..........................................................

M

16 S. Bernadetta di Lourdes – S. Lamberto .....................

G

17 S. Elia ............................................................................................

V

S

APRILE

2 0 1 0

COMUNE DI GUANZATE

18 S. Galdino ...................................................................................

19 S. Eleuterio ................................................................................

D

21 S. Anselmo d’ Aosta ...............................................................

M20 S. Teodoro – S. Adalgisa ......................................................

L

22 S. Daniele – S. Virginio .......................................................

M

24 S. Fedele - S. Gastone ...........................................................

V23 S. Giorgio ....................................................................................

G

S. Marco Evangelista Festa della Liberazione .......................

S

26 S. Anacleto – S. Marcellino ................................................

D

28 S. Gianna Beretta Molla .......................................................

M27 Beata Caterina e Giuliana ...................................................

L

29 S. Caterina da Siena patrona d’Italia e d’Europa ...................

M

30 S. Giuseppe Benedetto Cottolengo ...............................

25

G

V

UMIDO - SECCO

UMIDO - SECCO

UMIDO - SECCO

UMIDO - SECCO

PLASTICA - VETRO PLASTICA - VETRO

UMIDO

UMIDO

UMIDO

UMIDO

UMIDO

CARTA CARTA

Calendario Guanzate 2010 A4.indd 6 05/04/2010 21.28.03

Page 16: Ul Mangiacuscienza N. 1-2 marzo-giugno 2010

1 S. Giuseppe Lavoratore Festa dei lavoratori .......................

2 S. Atanasio – S. Cesare .........................................................

S

4 S. Ciriaco – S. Silvano ...........................................................

L3 Ss Apostoli Filippo e Giacomo ..........................................

D

5 S. Gottardo – S. Pellegrino ................................................

M

7 S. Virginia ...................................................................................

G6 S. Evodio – S. Giuditta Martire .......................................

M

8 S. Vittore .....................................................................................

V

10 S. Cataldo – S. Giovanni d’Avila ...................................

D9 S. Geronzio . Festa della Mamma................................................

S

11 S. Giobbe – S. Fabio ..............................................................

L

12 S. Nereo – S. Achilleo – S. Rossana ...............................

M

14 S. Mattia Apostolo ..................................................................

G13 S. Muzio – S. Emma ...............................................................

M

15 S. Isidoro – S. Achilleo .........................................................

V

16 Ascensione del Signore ........................................................

17 S. Pasquale Baylon ..................................................................

D

18 S. Bartolomea Capitanio ....................................................

L

19 S. Gisella – S. Crispino ......................................................

M

21 S. Valente – S. Vittorio Martire ....................................

G20 S. Bernardino da Siena ......................................................

M

22 S. Rita da Cascia ...................................................................

V

24 S. Gregorio VII ° Papa .......................................................

D23 Pentecoste ..---------------.........................................................

S

25 S. Dionigi .................................................................................

L

26 S. Filippo Neri .......................................................................

M

28 S. Emilio – S. Ercole ..........................................................

G27 S. Agostino di Canterbury ...............................................

M

29 S. Virgilio – S. Massimino Vescovo .............................

V

31 S. Angela ...................................................................................

D30 Santissima Trinità ................................................................

S

..........................................................

MAGGIO

2 0 1 0

COMUNE DI GUANZATE

S

L

UMIDO - SECCO

UMIDO - SECCO

UMIDO - SECCO

UMIDO - SECCO

UMIDO - SECCO

PLASTICA - VETRO PLASTICA - VETRO

UMIDO UMIDO

UMIDO UMIDO

CARTA CARTA

ECOMOBILE

Calendario Guanzate 2010 A4.indd 7 05/04/2010 21.28.06

Page 17: Ul Mangiacuscienza N. 1-2 marzo-giugno 2010

2S. Giustino ..................................................................................

4S. Carlo Lwanga .......................................................................

M

3S. Marcellino e Piero Festa della Repubblica .....................

M

5S. Francesco Caracciolo .......................................................

G

7Corpus Domini ........................................................................

S

6S. Bonifacio ................................................................................

V

8S. Antonio Maria Gianelli ..................................................

D

10S. Efrem ........................................................................................

M

9S. Massimino .............................................................................

L

11S. Colomba Ab. ........................................................................

M

12S. Barnaba ...................................................................................

G

14S. Antonio da Padova ............................................................

S

13S. Onofrio ...................................................................................

V

15S. Eliseo .........................................................................................

D

17

S. Quirico ....................................................................................

M

16S. Vito e Modesto ....................................................................

L

18S. Ranieri di Pisa .....................................................................

M

19S. Romualdo – S. Gregorio ................................................

G

21S. Adalberto ...............................................................................

S

20Ss. Gervaso e Protaso ............................................................

V

22S. Luigi Gonzaga Solstizio d’estate .........................,.............

D

24S. Giuseppe Cafasso ...............................................................

M

23S. Tommaso Moro ..................................................................

L

25S. Giovanni Battista ...............................................................

M

26S. Guglielmo ..............................................................................

G

28S. Arialdo ......................................................................................

S

27S. Josèmaria Escrivà ...............................................................

V

29S. Ireneo .......................................................................................

D

Ss. Protomartiri Romani ....................................................

M

30SS. Pietro e Paolo ....................................................................

L

1

GIUGNO

2 0 1 0

COMUNE DI GUANZATE

M

UMIDO - SECCO

UMIDO - SECCO

UMIDO - SECCO

UMIDO - SECCO

PLASTICA - VETRO PLASTICA - VETRO

UMIDO UMIDO

UMIDO UMIDO

CARTA

CARTA CARTA

Calendario Guanzate 2010 A4.indd 8 05/04/2010 21.28.07

Page 18: Ul Mangiacuscienza N. 1-2 marzo-giugno 2010

1 Cuore Castissimo di S. Giuseppe ....................................

2 S. Adeodato di Cantù ...........................................................

G

4 S. Elisabetta di Portogallo ..................................................

S3 S. Tommaso Apostolo ...........................................................

V

5 S. Antonio Maria Zaccaria .................................................

D

7 S. Edda ..........................................................................................

M6 S. Maria Goretti .......................................................................

L

8 S. Adriano III° Papa ...............................................................

M

10 S. Silvano .....................................................................................

V9 S. Veronica Giuliani ...............................................................

G

11 S. Benedetto da Norcia Patrono d’Europa ............................

S

12 Ss. Naborre e Felice ................................................................

D

14 S. Camillo de Lellis ................................................................

M13 S. Enrico II Imperatore ........................................................

L

15 S. Bonaventura .........................................................................

M

16 Beata Vergine del CarmeloS. Generoso ................................................................................

G

17 S. Marcellina - S. Edvige - S. Alessio ..............................

V

18 S. Arnolfo di Metz .................................................................

19 S. Pietro da Foligno .................................................................

D

21 S. Lorenzo da Brindisi ..........................................................

M20 S. Apollinare .............................................................................

L

22 S. Maria Maddalena ...............................................................

M

24 S. Cristina di Bolsena ............................................................

V23 S. Brigida di Svezia .................................................................

G

S. Giacomo Maggiore – S. Cristoforo .......................

S

26 Ss. Gioacchino e Anna ...........................................................

D

28 Ss. Nazaro e Celso ..................................................................

M27 Ss. Sette Dormienti ...............................................................

L

29 S. Marta di Betania ...................................................................

M

30 S. Pietro Crisologo .................................................................

G

25

31 S. Ignazio di Loyola ...............................................................

V

LUGLIO

2 0 1 0

COMUNE DI GUANZATE

S S

UMIDO - SECCO

UMIDO - SECCO

UMIDO - SECCO

UMIDO - SECCO

PLASTICA - VETRO PLASTICA - VETRO

UMIDO

UMIDO UMIDO

UMIDO UMIDO

CARTA CARTA

ECOMOBILE

Calendario Guanzate 2010 A4.indd 9 05/04/2010 21.28.15

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Ul mangiacuscienzabiblioteca

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Presso l’Auditorium Co-munale, l’Assessorato alla Cultura e la Biblioteca Co-munale di Guanzate hanno organizzato sabato 19 di-cembre 2009 un interes-sante “Concerto Interna-zionale di cornamuse” cui la cittadinanza ha risposto con viva partecipazione e interesse.

Capitanate dal gruppo “Berghèm Baghèt”, la pri-ma banda di cornamuse bergamasche, sono sfi lati i Corni delle Valli Orobiche, le Cornamuse di Scozia (Bag Pipes), le Cornamuse di Irlanda (Uillean Pipes), le Musettes di Francia e le Cornamuse Bergamasche (Baghèt).

Il mondo delle cornamuse in concerto a Guanzate

RingraziamentoIl laboratorio teatrale “Noi Domani” desidera ringra-ziare il signor Sindaco, l’Assessorato alla Cultura e l’Amministrazione Comunale tutta per l’attenzione e i riconoscimenti concessi sabato 19 dicembre, du-rante l’intervallo del concerto natalizio, a ricordo della fortunata trasferta sanremese dell’agosto scorso.Un ringraziamento va anche al pubblico guanzatese che, nel corso della serata come in occasione delle rappresentazioni teatrali, da oltre vent’anni non ha mai mancato di dimostrare alla compagnia la propria simpatia.

Il presidente del laboratorio “Noi Domani”Antonio Porta

Un trio di giovani musicisti esegue musica folk americana e irlandese (a destra la cornamusa irlandese)

Le “baghèt” bergamasche

Un intermezzo teatrale: lo “Zanni” subisce i rimproveri del padrone

Le cornamuse scozzesi

Le “musettes”

In questa rassegna di struggenti suoni della tra-dizione natalizia popola-re, sono stati felicemente inseriti saggi di poesia dialettale con la recitazio-ne della Casina e di un monologo della Comme-dia dell’Arte con lo “Zani”

Arlecchino, maschera tra-dizionale bergamasca.Balli e canti popolari hanno arricchito ulteriormente una memorabile serata.Grande successo, applau-si e volti sorridenti nella gelida notte d’Avvento.

MdeS

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La passione per la lettura è un seme che, se coltivato con cura, può diventare un albero di notevoli di-mensioni. Si tratta però di un seme delicato che ci viene donato nei modi più impensati, spesso soltanto con un suggerimento. Leggere potenzia e svi-luppa la nostra immagina-zione, la nostra creatività, restituendoci quella libertà di pensiero e di giudizio,

troppo spesso impigrita o annichilita da una cattiva televisione, ma anche dal-l’abuso di videogiochi o da un cinema troppo spesso privo di contenuti ed esclu-sivamente volto a stupire con effetti speciali.È dunque tra i principali compiti della Biblioteca Comunale quello di avvi-cinare i ragazzi al magico mondo dei libri. Un mondo che la tecnologia sta rapi-damente cambiando, con

Leggere, perché?I libri servono a capire e a capirsi, e a creare un universo comune anche in persone lontanissime.

Susanna Tamaro

Lettura animata per e con la classe IV elementare

l’ingresso di nuovi supporti multimediali, come i primi libri elettronici che permet-tono di archiviare e con-sultare in ogni momento centinaia di libri, in uno strumento grande quanto un’agenda. Siamo agli al-bori di una nuova era, di un nuovo rapporto con il libro anche se oggi è anco-ra quell’oggetto cartaceo che tutti conosciamo, con il suo profumo, la differente consistenza delle pagine e, nel caso di libri condivisi, con quella segreta storia di mani e occhi che l’anno accarezzato, percorso. Sensazioni. Lettura come libertà, quin-di, libertà di pensiero, di approfondimento, di in-contro. Alla luce di tutto questo, da qualche anno, viene proposto con successo nelle scuole, a partire dal terzo anno della scuola dell’infanzia, fi no alla se-conda media inferiore, un programma di incontri per la promozione alla lettu-ra. Si tratta di momenti

organizzati nell’ambito dell’orario scolastico e tenuti da compagnie tea-trali specializzate nell’ani-mazione di letture, con il coinvolgimento attivo dei ragazzi che entrano così nel testo, divenendone co-protagonisti, perché la lettura non sia un compito a casa in più, un’attività percepita come gravosa che viene imposta e quindi da tentare di eludere, con riassunti spicci, riduzioni cinematografi che o altro. È dunque uno sforzo or-ganizzativo e in termini di risorse che la Biblioteca e le scuole portano avanti con dedizione e deter-minazione, consci della portata di un tale investi-mento in termini sociali e culturali, per formare una generazione di uomini, di cittadini liberi, capaci di apprezzare quanto fatto da chi li ha preceduti, nel tentativo di dare rispo-ste alle domande che da sempre ci accompagnano e disponibili a raccogliere la sfi da.

È vero, da sempre l’ironia aiuta a restituire l’esatta dimensione delle cose, specie dei problemi. È un’arte diffi cile da pra-ticare, ma saper sdram-matizzare, per quanto non basti di certo a risolvere situazioni ingarbugliate, sicuramente ci tiene lon-tano da quella malefi ca lente che si chiama ansia che le ingigantisce a di-smisura.Questo, semplificando molto, è il “Fratini-Marconi pensiero”, ovvero il criterio che ha ispirato gli autori di due recenti best-sel-lers: Vaffanbanka e il più recente Vaffankrisi.

È stato il continuo con-tatto con i lettori del noto settimanale OGGI, nella veste di curatori della ru-brica fi nanziaria “le Buo-ne Azioni”, a suggerire ai nostri di intraprendere l’avventura editoriale per dare qualche strumento ai molti risparmiatori vitti-me di un sistema, quello bancario, con troppi punti oscuri per l’utente medio; risparmiatori su cui si è ac-canita anche l’attuale crisi economico-fi nanziaria. Eppure Marco Fratini, gior-nalista economico a La 7 e Lorenzo Marconi, analista fi nanziario, nel piacevolis-simo incontro del 30 gen-

“Banke”, “Krisi” e molto altro secondo Marco Fratini e Lorenzo Marconi

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Parole di guerraPubblichiamo la lettera giunta in Biblioteca da parte della sig.ra Teresita, fi glia del reduce Attilio Corengia, autore del prezioso diario di guerra cui avevamo dato ampio spazio nel 2007.La proponiamo perché la memoria deve essere custodita e ogni azione in questa direzione deve essere valorizzata. Le cose migliori sono nascoste, ma vanno rese note, perché continuino a vivere.

“Banke”, “Krisi” e molto altro secondo Marco Fratini e Lorenzo Marconi naio in Biblioteca, hanno presentato le loro opere insistendo molto sulla CONSAPEVOLEZZA che il risparmiatore deve ac-quisire nel momento in cui si accinge a scegliere un investimento. E questa è un’operazione che deve essere contrattata con chi ce la propone, non subi-ta, come troppo spesso accade. Come infatti non esistono strade che conducono in montagna senza tornanti, analogamente non esi-stono investimenti privi di rischi. Per questo è necessario operare con ponderazione e cautela,

senza commettere l’er-rore di fare il cosiddetto “passo più lungo della gamba”, per poi trovarsi nei guai. I nostri autori ci hanno ricordato che, in qualun-que situazione, solo l’8% degli investitori riesce a guadagnare e lo fa natu-ralmente a spese del re-stante 92% che perde! Lo stile frizzante, del tutto inconsueto in pub-blicazioni economico-fi nanziarie, unito a una straordinaria chiarezza sono utilissimi ausili per intraprendere, con Fratini e Marconi, la nostra batta-glia “anti fregatura”.

L’angolo della Poesia

Se...Se ioNon fossi nato teneroSe tuNon fossi stata timida.Se noiDal porto famigliareInsieme, le ancoreAvessimo strappato.Se gli altri,inconsapevoli colpevoli,al nostro futuro le alinon avessero bruciato.Come mutata sarebbe La nostra vita:dimmi lo sai?

ieri: Erba, estate 1956oggi: Milano, agosto 1995

Augusto Vidali

A pag. 13 del numero di dicembre 2009 è

stata accidentalmente omessa

la fi rma dell’autore della poesia “La siepe delle

more”, che è opera del sig. AUGUSTO VIDALI.

La Redazione si scusa con l’interessato.

Gentile Signora Moralli,buongiorno. Sono Teresita Corengia e le scrivo da Milano riguardo al diario scritto da mio Papà, At-tilio Corengia, sulla sua drammatica esperienza in Russia.Nel dicembre 2007 Ul Mangiacuscienza aveva pubblicato un bellissimo articolo al riguardo e tra-mite Ivano Bernasconi avevo successivamente fatto pervenire alla vostra biblioteca una fotocopia del manoscritto originale e il DVD con il fi lmato relativo alla premiazione del diario da parte dell’Archivio Dia-ristico Nazionale di Pieve Santo Stefano, dove il testo è stato depositato nel 1997 (Fondazione che nel frat-tempo è stata riconosciuta anche dal Ministero dei Beni Culturali).Qualche tempo fa avevo informato Ivano e Andrea in

merito alla nascita del sito che, una volta completo, conterrà l’intera ritrascri-zione del diario. Il sito è nato il 31 ottobre 2009, in occasione del decimo anniversario della morte di mio Papà; l’indirizzo è www.parolediguerra.it, per ora contiene la ritrascri-zione della prima parte del diario, ma è già ben strutturato e contiene la

scansione di tutto il testo originale e molte informa-zioni utili sull’autore e sulla storia di questo documento Come può ben immagina-re, i riferimenti a Guanzate sono molto frequenti sia nel sito che nel testo.Oltre ad informarla diret-tamente della nascita di questo sito (e la aggiornerò in occasione della pubbli-cazione delle parti 2 e 3,

che sto rivedendo con un Professore di Storia del-l’Università di Parma), vo-levo segnalarle che ho già avuto modo di parlarne con alcuni amici di Guanzate ai quali ho segnalato che presso la vostra biblioteca è disponibile anche il DVD registrato a Pieve. Ho predisposto anche dei semplici segnalibro che riportano l’indirizzo del sito e, qualora lo desiderasse, potrei fargliene pervenire qualcuno per la biblioteca. La prego naturalmente di non esitare a contattarmi per ogni eventuale chia-rimento e ulteriore neces-sità e, mentre la ringrazio per la cortese attenzione, colgo l’occasione per in-viarle i miei più cordiali saluti insieme agli auguri più sinceri per un sereno anno nuovo.

Teresita Corengia Zema

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Ul mangiacuscienzaGiornata della memoria

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“Com’è vero che ogni fi a-ba incomincia con ‘C’era una volta’, è anche vero che ’era una volta a Firen-ze una famiglia felice, la mia”. Questo l’esordio della testimonianza del Dottor Nedo Fiano, un italiano sopravvissuto al campo di sterminio di Auschwitz, la mattina in cui si è recato presso la nostra scuola per raccontarci la sua espe-rienza di vita. Estrae la sua vecchia divisa a righe che con lui ha sof-ferto il freddo, le bastonate ed il sudore. “Tutto iniziò nel 1938. Avevo tredici anni quando mio pa-dre portò a casa ‘Il Corriere della Sera’, che esclamava trionfante la promulgazio-ne delle leggi razziali in Italia.Nell’ottobre del 1943, i te-deschi entrano nelle case degli ebrei italiani e li arre-stano; la famiglia di Nedo viene però ospitata da un

amico, quello che il signor Fiano defi nisce il “primo miracolo”. I nazisti, comun-que, non tardano a scovarli e, il 6 febbraio 1944, viene arrestato e portato nel car-cere di Firenze. Da qui, viene deportato nel campo di transito di Fossoli (MO), dove avviene il “secondo miracolo”, infatti rincontra la madre, che gli fa man-giare della marmellata di mirtilli, la sua preferita. Per Nedo, questo è un momen-to meraviglioso, che gli ridà la speranza. L’11 Maggio di quell’anno viene portato alla stazio-ne Centrale di Milano e caricato insieme ad alcu-ni suoi connazionali in un vagone merci. I prigionieri non sapevano nemmeno quale fosse la loro meta, né quale sorte li aspettas-se. Il viaggio, durato sette giorni, avviene in condizioni disastrose. Una brusca frenata fa ca-

pire loro che sono arrivati a destinazione. “Era come se i treni vomitassero i depor-tati”. Subito gli uffi ciali delle SS, urlando in tedesco, separano gli uomini dalle donne. “Davanti a noi, ve-devamo un’alta ciminiera. Pensavamo fosse la fabbri-ca in cui avremmo dovuto lavorare. Non sapevamo dell’esistenza dei forni cre-matori.” L’85% di chi arri-vava ad Auschwitz moriva subito nelle camere a gas, scambiate per normali doc-ce. “Era la fi ne della nostra dignità umana.” I prigionieri erano costretti a spogliarsi e venivano raggruppati in un’unica stanza. Con il ca-lore dei loro corpi facevano evaporare dei cristalli di Zyklon B, acido cianidrico e, in meno di trenta minuti, tutti morivano. I corpi, ve-nivano poi bruciati nei forni crematori.Chi invece, come Nedo, non era indirizzato verso

le camere a gas, perché abbastanza grande e forte, diventava un vero e proprio schiavo alle dipendenze dei nazisti.Grazie alla conoscenza della lingua tedesca, inse-gnatagli dal nonno, il giova-ne Fiano viene “arruolato” nella squadra degli inter-preti del campo, riuscendo così a salvarsi. L’11 Aprile 1945 viene libe-rato dalle forze americane nel campo di concentra-mento di Buchenwald, dove era stato trasferito dai nazisti in fuga. Qualche giorno dopo, viene sveglia-to da una crocerossina in un letto caldo, comodo, con le lenzuola bianche e pulite, come non gli succedeva da tempo. “Ero fi nalmente tornato alla vita, che pensavo mi aves-se ormai abbandonato”.

Sofi a Puppi e Luca Volonté

classe III A

120 alunni della scuola media ascoltano in religioso silenzio per più di due ore la drammatica esperienza di un sopravvissuto dei campi di concentramento nazisti.

Testimone della Shoah

<< Nel 1938 vengono emanate le leggi razziali, che cambiarono completamente la mia vita >>.Il signor Nedo Fiano inizia così il racconto della sua storia, che ha vissuto con il “nome” di prigioniero A5405; unico superstite di una famiglia di undici persone, ster-minate nel campo di concentramento di Auschwitz. Nato a Firenze nel 1925, a soli 19 anni, nel 1944 vie-ne arrestato dalle SS e portato provvisoriamente nel campo di Fossoli. Qui avviene quello che lui defi nisce un “miracolo”: l’incontro con i suoi genitori da cui era stato separato al momento dell’arresto. Da lì inizieranno il loro lungo viaggio per Auschwitz.In questa parte di racconto il particolare che più ci col-pisce è che il sig. Fiano ricorda ancora con emozione un deportato che cantava e suonava per rallegrarli e dare loro la forza di andare avanti.Nedo ricorda ancora il grido che risuonava all’arrivo ad Auschwitz: << Alle aussteigen! Los! Los! Bewegung! >> (Scendere tutti! Veloci!), lo urla più volte lascian-doci senza parole per la sua conoscenza del tedesco. Proprio per questo si salverà dalla morte entrando nel gruppo degli interpreti.Scesi dal treno in fretta e furia un altro grido squarcia

l’aria << M�nner links und frauen rechts!>>, (uomini a sinistra e donne a destra).<< Mia madre capì subito che ci avrebbero divisi per sempre, ci abbracciammo in lacrime e restammo così fi no a quando non ci divisero. Lei venne destinata immediatamente ai forni crematori, io e mio padre al lavoro nel campo.>>Il miracolo secondo lui più grande fu la liberazione dal campo di Buchenwald, dove era stato trasferito poco tempo prima, da parte degli americani. <<Ero molto malato, forse sarei fi nito ai forni crema-tori, quando sentii aprirsi la porta della baracca e vidi un soldato americano venire verso di me prima di svenire...>>.Oggi il sig. Fiano vive a Milano, è un distinto signore di 85 anni che impiega molto del suo tempo incontrando gente, soprattutto studenti : “il mio compito oggi è quello di tener viva la memoria di questo abominio, perché non ne avvengano altri”.Grazie per questa lezione di STORIA e di VITA.

Martina Gamba, Sabina Guffanti, Filippo Marinelli

classe III B

Prigioniero A5405

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Ul mangiacuscienzaGiornata della memoria

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Nedo Fiano: un incontro speciale per non dimenticareDurante la sua testimonianza, Nedo Fiano ci ha fatto viaggiare nel tempo fi no a farci arrivare alla fi ne degli Anni Trenta. I fatti riguardanti la Shoà, che avevamo letto sui libri di storia, così remoti e distanti, con lui ci sono sembrati tanto vicini e vivi.Tutta la sua testimonianza è stata molto toccante, grazie al suo modo di riportare le esperienze, le sofferenze e le emozioni provate nei campi di concentramento.“Alle aussteigen! Los! Los! Bewegung!” (Scendete tutti! Immobili, state immobili!): sono queste le parole tedesche che ci hanno fatto sobbalzare dalle sedie dell’auditorium, luogo dove si è tenuto l’incontro.Nedo Fiano ci ha spiegato che le SS urlavano sempre per intimorire i deportati del campo e per favorire l’eliminazione di qualsiasi forma di dignità; sì, perché una volta scesi dai convogli maleodoranti, dove gli ebrei erano stati costretti a restare per giorni interi, si era arrivati all’inferno: da quel momento in poi non si era più delle persone, ma delle bestie, degli scarafaggi o, ancor peggio, delle cose.La cosa che maggiormente ci è rimasta impressa nella mente è il fatto che i cadaveri delle persone che erano state gassate venivano gettati nei forni crematori a gruppi di tre e venivano lasciati lì ad ardere per alcune ore; le ceneri venivano raccolte e trasportate in grandi camion, per poi essere utilizzate come fertilizzanti dei campi oppure veni-vano gettate nei fi umi, come la Vistola, diventando mangime per i pesci.Questa cosa ci ha veramente scioccato: gli ebrei fi nivano sulle tavole delle persone, ignare del fatto che nei loro piatti ci fossero i propri vicini di casa, le persone che un tempo erano state degli amici, dei colleghi di lavoro, oppure più semplicemente gente che fi no a qualche tempo prima si era incrociata nelle strade della propria città.Fiano si è soffermato su due momenti: il più brutto e il più “bello”, se così si può defi nire, della sua deportazione.Il primo è stato quando, arrivato nel campo di Birke-nau dovette lasciare sua madre, per non rivederla mai più. Abbiamo visto i suoi occhi riempirsi di lacrime quando ce l’ha detto.Il secondo è stato il ritrovarsi tra le lenzuola bian-che e calde di un vero letto, dopo la liberazione americana del campo di Buchenwald, dove si trovava ferito a una gamba. Per lui la sofferenza era fi nalmente fi nita.Nedo Fiano è stato capace di riprendere una vita normale, anche se il ricordo e il dolore sono ancora presenti dentro di lui. Ha avuto il coraggio di parlare e di raccontare a tutti la sua esperienza per non farci dimenticare le sofferenze che milioni di persone, come lui, hanno dovuto sopportare e per evitare che questi scempi possano ripetersi di nuovo.

Somaini Erika, Desmette Benedettaclasse IIIC

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Ul mangiacuscienzasport

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L’Uffi cio scolastico Provinciale di Como, in collabora-zione con la scuola media di Guanzate e la societa’ sportiva O.S.G., ha organizzato le fi nali provinciali dei giochi studenteschi di tennis tavolo, riservate alle scuole secondarie della provincia di Como. Lipomo, Lora, Asso, Guanzate si sono date battaglia sui tavoli da ping-pong con pregevoli colpi di top-spin, smorzate, schiacciate e servizi diabolici dimostrando notevole abilità tecnica. Al termine della giornata, la scuola media Anna Frank di Guanzate si è aggiudicata il titolo provinciale sia nella categoria femminile che nella maschile: erano un po’ di anni che mancava il successo contemporaneo di ragazzi e ragazze. Una bella giornata di sport e festa, che ha visto protagonisti gli studenti ed i valori propri dello sport amatoriale e scolastico. Guidati con maestria dal prof. Marazzi e da Pasquale Guffanti, ecco i nomi dei nostri benemeriti atleti che hanno rappresentato la nostra scuola: Baesso Gabrie-le, Cutrone Luca, Lain Stefano, Zocchi Francesco per la squadra maschile; Alario Chiara, Alario Sara, Gamba Martina, Zardo Giorgia per la squadra femminile.

O.S.G Guanzate - notizie dal tennis tavolo Domenica 21/3/2010 a Brescia si è concluso il 20° TROFEO REGIONALE C.S.I. di tennis tavolo.Grandiosa quest’anno l’im-presa che i nostri atleti han-no ottenuto. Dopo quattro anni di stazionamento tra il sesto ed il secondo po-sto in classifi ca generale, ecco fi nalmente conqui-stato in modo brillante il primo posto come società e due titoli rispettivamente nella categoria Juniores maschile con Andrea Pizzi e nella categoria Junio-res Femminile con Giulia Negrini. Non dobbiamo dimenticare anche il terzo posto di Giorgia Zardo nel-

la categoria ragazze e gli ottimi piazzamenti di tutti i nostri atleti in particolare il gruppo dei “piccoli atleti” alla loro prima esperienza che hanno contribuito in maniere encomiabile alla conquista dell’ambito tro-feo regionale.Nel frattempo sono an-cora in svolgimento sia il Trofeo Provinciale, dove la nostra compagine ad una sola prova dalla fi nale, si ritrova saldamente al comando della classifi ca generale, sia i campionati della federazione Italiana. Vi illustreremo i risultati sul prossimo numero del Mangiacuscienza.

Gabriele Baesso 9° class. ai Regionali

Francesco Zocchi 14° class ai Regionali

Le nostre rappresentanti Giorgia Chiara1 Chiara2 Sara

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Ul mangiacuscienzasport

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Andrea Pizzi Campione regionale

USD Guanzatese,piccoli campioni cercasi...

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Ul mangiacuscienzamondo giovane

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Grande Italia a Van-couver: non solo Raz-zoli, oro anche nello scaricabarile...L’Olimpiade invernale ap-pena conclusasi a Van-couver è stata un conden-sato di tutte le peggiori abitudini italiane: improv-visazione, scaricabarile e repentina retromarcia per salire tutti sul carro dei vincitori. Fino alla mez-zanotte del 27 febbraio l’onnipresente, solo nelle grandi occasioni, pletora di politicanti dello sport non perdeva occasione per dirsi avvilita dal livello della spedizione o delusa da questo o quello; pochi minuti dopo il carro del giovane Giuliano Razzoli, splendida medaglia d’oro nello slalom, non riusciva a sostenere il peso di tutti gli accorsi a farsi belli. Nell’ordine il barile era passato dalle mani di: Enrico Fabris, due vol-te campione olimpico di pattinaggio di velocità a Torino e costretto ad alle-narsi ancora oggi in una pista scoperta nel tropi-cale Trentino; la squadra di fondo, che per anni ha retto la baracca e che da anni è però sempre la stessa e con gli stessi mezzi; a Zoeggler colpe-vole di aver conquistato “solo” un bronzo, “solo” la quinta medaglia in altret-tante olimpiadi e che non può usufruire della pista di Cesana (Torino 2006) perché mantenerla costa troppo. E’ toccato poi allo sci alpino che dai fasti di Tomba e Compagnoni non vinceva una meda-glia. Fortunatamente per noi, ma soprattutto per i politici dello sport, è arri-vato lui: Giuliano Razzoli, un ragazzo emiliano di 25 anni, che se avesse sba-gliato la gara, cosa peral-tro legittima e possibile nella lotteria dello slalom speciale, sarebbe stato additato come l’ennesimo fallimento, ma che ora è l’emblema del riuscito (?) progetto dello sport italia-

no. Come quattro anni fa con Di Centa, campione olimpico della 50 km di fondo nell’ultima giornata dei giochi casalinghi, an-che quest’anno è arrivata la medaglia che servirà agli uomini del Coni, il nostro comitato olimpico, per nascondere errori e negligenze. Ma d’altro canto siamo il paese dove i tre maggiori giornali sportivi, l’indoma-ni la vittoria di Razzoli, preferiscono approfon-dire le interessantissime Udinese-Inter o Milan-Atalanta, che peraltro si ripetono almeno due volte l’anno, relegando nelle pagine conclusive l’ oro olimpico. Siamo il pae-se dove il presidente del Coni è da undici anni lo stesso, Gianni Petrucci, all’inizio del suo quarto mandato. Roba che nem-meno il Presidente degli Stati Uniti. Siamo il paese dove le ore di educazione fi sica a scuola sono sempre meno e affi date, loro mal-grado, a docenti di ingle-se, geografi a o italiano. Però, mentre “manca il ricambio generazionale”, nessuno si accorge che a mancare sono soprattutto le strutture, la program-mazione e lo sport nelle scuole.Fortunatamente, oltre a Razzoli, classe ‘84, due delle cinque medaglie sono giunte da ragazzi giovanissimi e in specia-lità poco praticate e fra poco dimenticate: i due bronzi dai “’’90” Arian-na Fontana nello short-track e Alessandro Pittin nella combinata nordica. L’onore al merito va an-che al fondo con Pietro Piller Cottrer, argento, che chiude uno straordinario ciclo di vittorie azzurre, con l’auspicio che se ne apra un altro. Protagonisti assoluti di questi giochi sono stati i fondisti norvegesi Bjor-gen, fra le donne, e Pet-ter Northug fra i maschi;

Grande Italia a Vancouvernello sci alpino Gli Usa l’hanno fatta da padrone con Bode Miller, Lindsay Vonn e Julia Mancuso, lo scandinavo Svindal e la tedesca Maria Riesch. Da tutti e tre i paesi citati, dimenticando sicuramen-te qualcuno o qualco-sa, si può imparare: la Norvegia da anni domina lo sci di fondo con una programmazione e un reclutamento fra i gio-vani impressionanti; gli americani si divertono a sciare, cosa che gli italiani non riescono a fare per le troppe pressioni, dopo 4 anni di anonimato; e infi ne la Germania che dagli anni ’90 non produceva uno sciatore degno di nota, ma che ora ha una giovanissima squadra di sci alpino femminile che ci guarda dall’alto in basso. Lo stesso fa la Svizzera in campo maschile.Insomma a costo di ripe-tersi, sui giovani bisogna puntare evitando magari di scaricarli al primo in-successo o di promuoverli come campioni assoluti che non sono (Caroli-na Kostner o i gigantisti italiani ad esempio) fa-cendo solo il loro male.

Perché è facile dire che “la media d’età dei meda-gliati è bassissima” e poi cambiare i tecnici perché non appoggiano questa o quella corrente interna al comitato olimpico, fa-cendosi beffa dei risultati raggiunti e dei progetti proposti. Anche per le Paralimpiadi, conclusesi con sette medaglie azzur-re, il copione è stato più o meno lo stesso: preten-dere risultati da ragazzi fantastici che si vedono (poco a dir la verità, grazie al tanto decantato servizio pubblico della Rai) una volta ogni 4 anni e peggio ancora vengono ignorati dalle istituzioni per poi eleggerli giustamente, ma tardivamente, a modelli di sportività, impegno e forza di volontà.Insomma, nello sport, come nella politica e sempre più spesso nel-la vita comune, la colpa è sempre degli altri, ma quando c’è da sorridere alle telecamere tutti sgo-mitano per avere il primo piano migliore.

Matteo

Nodar Kumaritashvili

Un doveroso saluto a un ragazzo di 21 anni morto inseguendo un sogno

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E’ in questo periodo, in cui i mass-media ci stan-no bombardando quasi quotidianamente con le loro notizie riguardo ai maxi-sequestri compiuti dalle forze dell’ordine nei confronti dei boss arrestati, agli omicidi e agli agguati di camorra, che spopola il fenomeno editoriale di Roberto Saviano.E’ proprio questo giovane scrittore napoletano, ap-pena trentenne, che con il suo romanzo nonfi ction, intitolato Gomorra, ha ri-scosso un successo quasi planetario, sbattendo let-teralmente alcuni dei fatti più sconvolgenti sull’orga-nizzazione della camorra di oggi, sotto gli occhi di milioni di lettori, italiani e non. Questo libro si pre-pone l’ambizioso progetto di rompere la cappa di si-lenzio presente nei contesti esterni alla regione cam-pana, penetrando nella coscienza dei suoi lettori e obbligandoli a provare emozioni nei confronti di questa realtà finora mai penetrata nel dettaglio a livello di letteratura di massa.Ma ad onor del vero, Ro-berto Saviano non è l’unica personalità che negli anni ha osato sfi dare l’egemo-nia di questo vero e proprio ‘’sistema di contropotere’’; infatti vi sono altri corag-giosi che a costo della propria incolumità hanno reso onore alla giustizia e alla verità tramite la parola scritta.Un caso emblematico è sicuramente il giornalista de ‘’Il Mattino’’ Giancarlo Siani, il quale nei travagliati anni ‘80 indagava sugli illeciti della camorra.Siani scriveva da tempo articoli-inchiesta che met-tevano luce sui loschi affari della Nuova Famiglia (osti-le al clan predominante della zona, la Nuova Ca-morra Organizzata) nelle zone di Castellammare di

Stabia, e da poco ne aveva pubblicato uno nel quale esponeva la teoria (rivela-tasi vera) della faida inter-na al clan dietro all’arresto di uno dei boss della Nuova Famiglia, denunciato dai suoi stessi affi liati.Questa fu la motivazione uffi ciale della condanna a morte del giornalista ven-tiseienne, ma la ragione reale per cui nel 1985 due sicari furono mandati dalla Nuova Famiglia per ucci-derlo sotto la sua casa, fu che Siani aveva osato indagare ed iniziare a scri-vere un libro sugli illeciti dovuti alle penetrazioni camorristiche negli appalti

per la ricostruzione dell’Ir-pinia dopo il devastante terremoto.Un’altra giornalista che tuttora vive sotto scorta e scrive soprattutto sul tema dell’egemonia economica quasi incontrastata, dei casalesi non sono nel ca-sertano, ma in tutta la pe-nisola, tramite lo spaccio di cocaina sotto copertura, ma soprattutto le infi ltra-zioni negli appalti edilizi, è Rosaria Capacchione, che ha scritto anche degli articolo sulla riappropria-zione indebita dei beni sequestrati, da parte degli stessi boss destinatari dei provvedimenti di seque-

stro.Questa donna più di una volta è stata, in varie inter-viste, simbolo di un grande coraggio, con il quale, no-nostante la ‘’fatwa’’ emessa contro di lei, continua a fare il suo lavoro con impegno e voglia di contribuire a cancellare quest’onta dal Sud Italia.Simone Di Meo è un altro giornalista, ventisettenne, che ha scritto due libri, uno sulla faida tra il potente clan Di Lauro e gli Scis-sionisti di Secondigliano (entrambi potenti clan del napoletano), e l’altro sul boss Paolo Di Lauro, capo dell’omonima famiglia, e che cura un blog in cui riporta tantissimi articoli e dossier su inchieste con-dotte da lui stesso riguardo alla collaborazione silen-te tra camorra e ammini-strazioni locali, e altri temi riguardanti la camorra, inchieste che gli sono co-state numerose minacce di morte da parte dei boss ancora al potere in carcere. Oltre a questi giornalisti e scrittori vi è un magistrato, famoso per il suo grande contributo reso al contrasto degli affari della camorra non solo in Italia ma anche in Scozia e nell’est Europa, oltre che con le temibili Triadi cinesi, si tratta di Raffaele Cantone, che è anche uno dei maggiori accusatori dei quattro boss casalesi oltre che dei loro affi liati, nel processo Spar-tacus, contro gli stessi, anch’egli vive sotto scorta da 10 anni circa. Anche grazie a queste persone, lo Stato può lottare in modo concreto e relativamente effi cace, contro la piaga della camorra, che affl igge la Campania, regione che dev’essere considerata come la patria della pizza e di un’innata generosità e simpatia degli abitanti, e non come la patria della camorra e dei suoi orrori.

Paolo Zanoni

Non solo Saviano: Il coraggio delle parole che sfi dano la camorra

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28 agosto 1963: Martin L. King nel suo più celebre discorso rivela agli Stati Uniti d’America e al mondo intero di avere un sogno. Sognava un mondo dove non ci fossero distinzioni di razza; sognava un mon-do dove ognuno aveva la possibilità di esprimersi liberamente, nel rispetto dell’altro. Sognava... Quarantasette anni dopo possiamo dire che qual-cosa sia cambiato? Forse oggi il problema della raz-za è più un pretesto per creare un nemico da attac-care in gruppo, per sentirsi forti, per sentirsi migliori di altri, forse proprio per-ché ci si sente inferiori a coloro che attacchiamo. Un esempio attuale su questa problematica ci viene fornito dallo sport, dove ormai quotidiana-mente troviamo atleti di colore, italiani al 100%, probabilmente più validi, sportivamente parlando, della media degli atleti nostrani. In molti di questi

casi notiamo che chiunque si dimentica degli assurdi pregiudizi razziali quando conviene, ovvero quando l’atleta in questione fa un gol e fa vincere la nostra squadra oppure quando sfodera un’ottima perfor-mance e tiene alto il nome dell’Italia. Questo esempio forse, ci fa capire come la questione non riguardi tanto il colore della pelle, o meglio non sempre. C r e d o c h e , purtroppo,questo assurdo atteggiamento persista, anche se in misura mino-re rispetto al 1963, nono-stante spesso si cerchi di ignorare la cosa; oggi però il problema nella maggio-ranza dei casi è la paura dell’altro. Ed è qui che tutto si espande. Perché la paura non riguarda solo il colore della pelle, ma l’altro in quanto sconosciuto. Vi-viamo in un mondo di pau-ra; diffi diamo di qualsiasi persona bussi alla nostra porta ed è diffi cile che non sia così, dato che siamo

quotidianamente informati su furti, omicidi, stupri e quanto di più meschino la natura umana sa produrre. Siamo a tal punto condi-zionati dall’informazione che diffi cilmente salutia-mo o cosa ancor più rara aiutiamo uno sconosciuto per strada. E qualora lo facessimo questi ci guar-derebbe sorpreso e a sua volta diffi dente.Certo mediaticamente fa ancora più “notizia” un crimine commesso da uno straniero. Nei giornali in-fatti, se un crimine viene commesso da uno stranie-ro, il titolo comincerà con la nazionalità del criminale in questione. E’ una sottile differenza che purtroppo

però, tende a fomentare incomprensioni e odio fra i popoli. Credo che dovrem-mo renderci conto che lo straniero è soprattutto fonte di ricchezza per noi, con la sua cultura diversa, le sue usanze. Cosa di cui ci accorgiamo solo se il mondo ci dice che l’”etnico” va di moda... M. L. King aveva un sogno. Forse oggi tutti dovremo ricordarci le sue parole, i suoi sogni dovrebbero es-sere i nostri, con la speran-za che un giorno la fi ducia e il rapporto fra uomini di qualsiasi razza, paese o cultura possa diventare fonte di arricchimento e non di paura.

Stefano

Razzismo, xenofobia, paura

“Early morning, April 4 Shot rings out in the Memphis sky Free at last, they took your life They could not take your pride”

U2 - in Pride, in memoria dell’omicidio di M.L. King, il 4 aprile del 1968 a Memphis

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Plebiscito doveva essere e plebiscito è stato: sul fi nire dello scorso anno, Lionel “Leo” Messi ha vinto il Pallone d’oro, ovvero il premio individuale più ambito da tutti i calciatori professionisti. Nessuna sorpresa... il nor-male coronamento di una stagione, quella passata, strepitosa, legittimato dal-le ultime straordinarie pre-stazioni del fantasista ar-gentino del Barcellona, da molti indicato come il vero erede di Diego Armando Maradona: chiaramente il paragone a livello calcisti-co è ancora prematuro, si aspetta la sua consacra-zione a livello di mondiale (chissà che in Sudafrica quest’estate...), ma ciò che stupisce di Messi a differenza di molti suoi il-lustri predecessori (Mara-dona compreso), è la sua immagine di uomo. Messi si ricorda solo per le giocate in campo: mai una polemica o una parola fuori posto nelle dichiarazioni, anche quando viene attac-cato dal mondo giornalisti-co che lo “condanna” per qualche partita sbagliata, specie con la sua nazio-

nale. Messi è, come Kakà, un esempio per i bambini che si appassionano a questo sport.La sua storia parla di dif-fi coltà fi siche, legate alla crescita, in età pre-ado-lescenziale: è questo la straordinarietà del suo per-sonaggio. Messi ha saputo sfruttare le diffi coltà facen-done un punto di forza, e questa sua determinazio-ne l’ha portato sul tetto del mondo calcistico. Il fatto che abbia stravinto questo premio, è forse incentivato da tutto ciò, oltre che dalle splendide giocate che il suo piede sinistro e il suo genio regalano ai tifosi di tutto il mondo. Non è da tutti riuscire a non montarsi la testa, se dai 17 anni in poi vieni riempito di soldi, attenzioni mediatiche e tutto quanto comporta essere fra i nu-meri uno in questo sport. Leo ci è riuscito, e a 22 anni si ritrova lassù, davanti a tutti.. con la timidezza e l’eleganza che solo i grandi uomini possono avere.. La pulce, oggi più che mai, è un gigante!

Stefano

Una “Pulce” che sovrasta tutti!

Con il primo numero del 2010 rinnoviamo l’invito a tutti i giovani guanzatesi a partecipare con idee, critiche, e suggerimenti a queste pagine che, non ci stancheremo mai di ripeterlo, sono un’occasione da non sprecare....ABBIAMO BISOGNO DI TE! SCRIVICI A: [email protected]

One Team, One Country 1995. Un Paese devastato dall’apartheid. Un nuovo presidente che tenterà di ricostruirlo. Una squadra di rugby che aspetta i Mon-diali. Sono questi gli elementi

chiave di Invictus, il nuovo fi lm di Clint Eastwood uscito nelle sale italiane il 26 febbraio. La pellicola racconta (in modo eccezionale, a mio avviso) il tentativo di Nelson Mandela di riconciliazione nazionale del Sud Africa dopo la caduta dell’apartheid. Durante il suo percorso, tuttavia, “Madiba” (come chiamano il presidente i suoi più stretti collaboratori) si dovette scontrare con forti resistenze, sia da parte dei bianchi afrikaner che dei neri, che continuavano a vivere le loro vite come se appartenessero a due Paesi diversi. E questa divi-sione si rispecchiava anche nello sport, tanto che gli Springboks, la nazionale di rugby sudafricana, erano diventati il simbolo di questa profonda spaccatura (la squadra infatti era composta interamente da atleti bianchi e da un unico giocatore nero). La situazione sembrava ormai insanabile, e persino l’entourage di Mandela, che riponeva in lui la massima fi ducia, era ormai pervaso dalla certezza che la risoluzione del confl itto fosse troppo persino per un uomo tanto lun-gimirante e accorto come Madiba. Egli, tuttavia, non si dette per vinto. Conscio dell’affetto che legava i bianchi alla loro squadra di rugby, Mandela convocò a sorpresa il capitano della squadra, François Pineaar, e gli chiese aiuto: sperava che se gli Springboks avessero vinto la Coppa del Mondo del 1995 (ospitata proprio dal Sud Africa), il Paese si sarebbe riunito, tutti avrebbe fi nalmente festeggiato senza distinzione alcuna, non più come neri e bianchi, ma come un unico popolo: one team, one nation.Devo dire che ero molto incuriosita da questo fi lm, anche perché ero certa che la presenza di Morgan Freeman sarebbe stata sicuramente una garanzia, ma devo ammettere che non mi sarei mai aspettata un fi lm tanto coinvolgente ed emozionante. Il fi lm si sviluppa in modo chiaro e lineare, il che ne rende facile la compren-sione anche a chi, come me, non conosce molto della storia di questo Paese. Purtroppo, penso che questa pellicola non abbia avuto l’attenzione che si meritava, specie se consideriamo che è uscita in concomitanza col colossal Avatar (di cui, lo ammetto, non sono una grande fan). È vero, molti di voi potrebbero etichettale Invictus come un fi lm troppo classico, troppo “sempli-ce” per un pubblico abituato alla spettacolarità degli effetti speciali, ma secondo me è proprio per la sua semplicità che deve essere apprezzato, perché riesce davvero a comunicare in modo magistrale emozioni e sentimenti dei protagonisti, tanto da tracciare un ritratto di Mandela davvero molto accurato e “a tutto tondo”: Madiba non viene rappresentato solo come il presidente, ma come un uomo, con le sue debolezze e i suoi difetti. Da vedere!

LiciaTitolo originale: Invictus Genere: drammatico, biografi coPaese: USAAnno: 2009 Durata: 133 minuti Regia: Clint Eastwood

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Questa volta il nostro grup-po di lettura non si è limi-tato a leggere un libro, ha addirittura “sfogliato” la sua scrittrice. L’avevamo scoperta qualche anno fa in occasione della pubbli-cazione di “Bassa Marea” che presentava presso la biblioteca di Guanzate. Abbiamo poi avuto modo di frequentarla in altre oc-casioni e quando è uscita la sua ultima fatica “FIORI DI SERRA” ci siamo pre-cipitate ad acquistarlo.Miriam Ballerini ci ha stupito e coinvolto come sempre. Una persona al-

l’apparenza timida, ma che sa quello che vuole e soprattutto crede mol-tissimo in quello che scri-ve. Si occupa da sempre di problemi sociali ed ha un debole per...i deboli; questo traspare in ogni riga dei suoi romanzi e in quest’ultimo il suo coin-volgimento è palpabile ad ogni pagina. Fiori di Serra parla del car-cere, in particolare della casa circondariale “Il Bas-sone” di Como, delle don-ne in esso rinchiuse. Il libro è scritto in modo originale: vi si incrociano infatti il ro-

manzo v e r o e pro-pr io e l ’espe-rienza di-retta del-l’autrice. Leggerlo s c a t e n a molteplici reaz ion i : pietà, rab-bia, tene-rezza, senso d’impoten-za, voglia di fare qualco-sa...Vi invit iamo ad avvicinarvi a questa scrit-trice di “casa nostra”, origi-naria di Appiano Gentile; una per-sona vera, con le sue paure e il suo bisogno di scrivere, con la sua instancabile voglia di dare voce a persone che tendiamo ad ignorare nella vita di tutti i giorni, anche se a volte ci vivono accanto o addirittura in casa: anziani, malati, donne e bambini abusati, poveri o anche solo depressi.Miriam ci fa aprire gli occhi

s u queste realtà

in maniera rispettosa, ma allo stesso tempo dura: impossibile nasconder-si, l’unico modo sarebbe chiudere il libro che però ci attrae come una calami-ta e ci strapazza il cuore dall’inizio alla fi ne.

Il gruppo “Letture, sapori, profumi

e spezie”

Ul mangiacuscienzacultura

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L’angolo della lettura

l’autrice. Leggerlo s c a t e n a molteplici reaz i on i : pietà, rab-bia, tene-rezza, senso d’impoten-za, voglia di fare qualco-

Vi invit iamo ad avvicinarvi a questa scrit-trice di “casa nostra”, origi-naria di Appiano Gentile; una per-sona vera, con le sue paure e il suo

s u queste realtà

in maniera rispettosa, ma

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Inizia la stagione di fi oritura delle campanule che si protrarrà per tutta la primavera e l’estate. Un grande piccolo fi ore: grande per la delicatezza e la molteplicità delle sue forme e dei colori, piccolo perché occhieggia tra l’era e tra le rocce dei monti. Infatti possiamo trovare le campanule dal livello del mare fi no alle più alte montagne. I loro colori vanno dall’azzurro più tenero al blu-viola più intenso. Le troviamo nel bosco, nelle praterie, nei pascoli, tra le rocce e nei ghiaioni. Ce ne sono di piccole, isolate, a gruppi o con forme imponenti.

Nei nostri campi tutti abbiamo visto la campanula rapunculus e molti hanno gustato la sua radice come insalata.

Anche se i loro bellissimi colori ci attrag-gono, i fi ori raccolti non durano molto e quindi limitiamoci ad ammirarli e lascia-moli vivere nel loro ambiente.Se volete saperne di più consultate: “Campanule d’Italia” - Bernini/Marconi/Polani - Verba & scripta sas

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SERVIZI SOCIALIASSISTENTE SOCIALE:Il Comune di Guanzate dispone in convenzione con il Comune di Veniano di un? assistente sociale a tempo pieno (27 ore la settimana presso il comune di Guanzate, le altre presso il Comune in convenzione)L’assistente sociale è presente nei giorni di Lunedì, Mar-tedì, Mercoledì Giovedì, Sabato dalle 8,30 alle 14,00

CURE TERMALI:Il Comune ha una convenzione con le terme di Stabio

RESIDENZA SANITARIA ASSISTENZIALE:Il Comune consorziato con la Fondazione Bellaria ONLUS di Appiano Gentile che offre i seguenti servizi:n°8 posti letto, più l’opportunità di ricoveri di sollievo mensili, della frequenza del centro diurno integrato, accesso al servizio di ricovero notturno.

PASTI CALDI A DOMICILIO:Il Comune di Guanzate si è convenzionato non la Fonda-zione Bellaria ONLUS di Appiano Gentile per la Gestione dei pasti a domicilio, gli utenti richiedenti il servizio sono soprattutto anziani autosuffi cienti usufruiscono inoltre del servizio famiglie socio svantaggiate segnalate dai servizi sociali.

ASSISTENZA DOMICILIARE:Il Comune non ha al momento attivato il servizio di Assi-stenza Domiciliare (SAD), l’Uffi cio Servizi Sociali fornisce i recapiti di cooperative sociali presenti sul territorio.Il Servizio di Assistenza Domiciliare Integrata (ADI) viene erogato tramite vaucher sanitari dell’ASL di Como a titolo gratuito.

SERVIZI SANITARI:La CRI di Uggiate Trevano gestisce il servizio di tele soccorsoL’Amministrazione Comunale mette a disposizione delle Organizzazioni Sindacali un locale per gestione del servizio fi scale, pratiche pensioni, ISEE e bonus ecc. presso il Municipio

SCUOLAASILO NIDO:Il Comune di Guanzate è convenzionato con l’asilo nido del Comune di Lomazzo per n°2 posti e con l’asilo nido del Comune di Appiano Gentile per n°3 posti.

SCUOLA DELL’INFANZIA:Sul territorio comunale c’è una scuola materna gestita dalla fondazione Paolo VI alla quale il Comune di Guan-zate partecipa a titolo di socio fondatore al 50%.

SCUOLE DELL’OBBLIGO:Presso la scuola primaria di Guanzate è attivo il servizio di piedi bus.Tutti i giorni, tranne il Mercoledì è attivo il servizio pre e dopo scuola.E’ stato attivato a carico del Comune uno sportello di consulenza specialistica psicologico e psicope-dagogico gestito tramite l’Azienda dei Servizi Sociali dell’Olgiatese.

DIABILITA’L’Amministrazione fa parte del Consorzio “Impegno Sociale” con sede a Cassina Rizzardi costituito per la gestione del Centro Diurno Disabili.

LAVORO ED OCCUPAZIONE:Il comune aderisce agli Sportelli Lavoro dei Comuni di Olgiate Comasco e di Fino Mornasco.

SICUREZZA:l’Amministrazione Comunale, per ottenere un maggior controllo, specie nelle ore serali, si è consorziata con altri paesi limitrofi per il servizio di Polizia Locale.

Protocollo d’intesa sul tema delle politiche sociali

Ul mangiacuscienzapolitica

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L’Amministrazione Comunale di Guanzate e le organizzazioni sindacali SPI-CGIL FNP- CISL UILP-UIL della zona dell’Olgiatese si sono incontrati per affrontare le tematiche presenti e gli interventi sociali attivati a favore della popolazione residente. Nei diversi incontri sono stati esaminati i contenuti programmatici dell’Amministrazione Comunale In materia di politiche sociali.

Il testo integrale si trova sul sito del Comune: www.comune.guanzate.co.it o presso l’uffi cio Servizi Sociali


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