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Veterano 04 2013

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áá GIANDOMENICO POZZI È andato in scena gli ultimi giorni di luglio il Trofeo Tim, disputato da Ju- ventus, Milan e Sassuolo a Reggio Emilia. Finisce con la vittoria dei pa- droni di casa, neopromossi in Serie A. Una serata da ricordare, però, anche per l'ennesimo episodio di razzismo. Dagli spalti durante Milan-Sassuolo iniziano infatti a piovere diversi insulti contro Kevin Constant. Il terzino mi- lanista decide allora di abbandonare il campo dopo aver lanciato la palla con- tro i tifosi. L’arbitro Gervasoni intuisce il motivo del comportamento del gio- catore e squadra e giuria organizzano un cambio che risolve politicamente la situazione. La mente va alle vicende legate a Balotelli ed a Boateng. Era il 3 gennaio, quando l'attaccante insieme a tutta la squadra, abbandonò il campo a Busto Arsizio per lo stesso motivo. Quest’anno l’Onu (Organizzazione del- le Nazioni Unite) ha dedicato la gior- nata mondiale per l’eliminazione delle discriminazioni razziali, tenutasi il 21 marzo, proprio al razzismo nello sport. Ad aver partecipato a questa giornata ci son stati diversi atleti con le proprie testimonianze. Ad oggi sono diverse le associazioni che cercano di combattere malcostume. Bisogna anche dire che non si deve fare di tutta l’erba un fascio? Sicuramente si, ma appare chiaro che gli sforzi dei club e dei gruppi di tifosi sono ridicol- mente insufficienti, non solo per il fe- nomeno dei cori razzisti, ma anche per tutti i fatti legati alla violenza, al dan- neggiamento ed agli scontri con le forze dell’ordine. È evidente che il tifo raz- zista e violento è un problema innan- zitutto sociale e soprattutto negli stadi (ma anche all’esterno di essi) l’aggre- gazione di facinorosi scatena compor- tamenti deplorevoli e inaccettabili in un Paese che si vanta di essere civiliz- zato. Dovremo dunque aspettare un’evolu- zione delle coscienze o un cambio ge- nerazionale? Probabilmente si, perché le misure repressive e i controlli si sono storicamente rivelati insufficienti e, in alcuni casi, hanno addirittura peggiorato la situazione. Uno dei risultati reali è però stato che in molti hanno disertato gli stadi e letteralmente stracciato le tes- sere da tifoso. Fino a quando il sistema calcio potrà sopportare questa situazio- ne? Sul breve periodo molti concorde- ranno che poco si possa fare, ma fortu- natamente c’è chi si sta già preoccu- pando di educare le nuove leve ai veri valori dello sport. Chi? Basta leggere queste pagine per accorgersi che i Ve- terani sono al lavoro da tempo. Anno 52° – N. 4 - luglio/agosto 2013 DAL 1974 ORGANO UFFICIALE DELL’UNIONE NAZIONALE VETERANI DELLO SPORT REGISTRAZIONE AL TRIBUNALE DI MILANO N. 303 DEL 26 SETT. 1969 il Veterano dello Sport STAR BENE áá PAG. 9 CAMPIONATI áá PAG. 14 COMUNICATI áá PAG. 6 MANIFESTAZIONI áá PAGG. 15-21 ATLETA DELL’ANNO áá PAGG. 12-13 ECCELLENZA VETERANA áá PAGG. 10-11 PERSONAGGI áá PAG. 7 PANORAMA CONI áá PAG. 8 PREMIO INTERNAZIONALE EDOARDO MANGIAROTTI PARTITA LA RACCOLTA DELLE CANDIDATURE Possono partecipare i giovani che alla data del 30 settembre 2013, ab- biano compiuto i 18 anni ma non superato i 30 anni di età. Con decisione insindacabile, la giu- ria designerà il vincitore al quale assegnare una borsa di studio di 5.000 euro. Termine ultimo per la presentazione delle candidature il 30 settembre 2013. Tutti i dettagli a pag. 8 MAGLIA ETICA Al 50° Giro della Valle d'Aosta la Maglia Etica conquista corridori e tecnici. áá F ABIO PROVERA áá A PAG. 3 LA BUSSOLA L’ATTIVITÀ SPORTIVA GIOVANILE Estratto della relazione del dott. Pasquale Piredda. áá A PAGG. 4-5 PANORAMA CONI Dirigenza latitante e sigle vuote tra le Benemerite. áá NAZARENO AGOSTINI áá A PAG. 8 STAR BENE Dissetarsi con le bevande giuste áá DOTT .SSA ELENA AGNELLO áá A PAG. 9 SPAZIO ALLE DISCIPLINE SPORTIVE GLI SPORT DELL’ARIA áá A PAGG. 22 Box in lutto per la scomparsa di Emile Griffith MOTOCICLISMO: POLEMICHE SULLA SICUREZZA Dopo la tragedia a Mosca, dove il 25enne Andrea Antonelli perde la vita, si accende il dibattito sulla sicurezza in pista. Il pugile Emile Griffith, classe 1938, è scomparso il 23 luglio 2013 all'età di 75 anni. Fu campione mondiale dei pesi wel- ter e dei medi. Pugile tecnico e potente, è stato riconosciuto dalla International Bo- xing Hall of Fame fra i più grandi di ogni tempo. Fu eletto Fighter of the Year (Pu- gile dell'Anno) del 1964 dalla rivista ame- ricana Ring Magazine. Durante la sua lun- ga carriera ha disputato 112 incontri di cui 85 vinti. Il suo nome è legato a una pagina della boxe di casa nostra, perché Griffith perse il titolo iridato contro Nino Benvenuti nel 1968 al termine di una sequenza di ben tre incontri. “Devo molto ad Emile Griffith, perché grazie ai tre match contro di lui la mia fa- ma è aumentata. Senza sarebbe stata di un livello minore”. Così Nino Benvenuti ha ricordato l'amico e storico avversario. L’ADDIO Sono scomparsi recentemente due personaggi illustri del panorama, sportivo e non solo, italiano: Stefano Borgonovo e Margherita Hack. Stefano Borgonovo, calciatore di successo, ex giocatore di Como, Milan, Pescara e Fiorentina, aveva 49 anni e da tempo era malato di sclerosi laterale amiotrofica. Negli ultimi anni è stato per tutti l'esempio della lotta alla Sla. Margherita Hack, anche se conosciuta per la sua professione di astrofisica, vantava titoli italiani in atletica leggera. A loro dedichiamo a pagina 23 un breve ricordo a firma di Lucia Bandini. CALCIO: NON TACCIONO I CORI RAZZISTI UN’INIZIATIVA MADE IN USA: LA TRASFERTA DEL TIFOSO SI PAGA CON L’EDUCAZIONE Il curioso progetto arriva da Oltreoceano, il che conferma che tutto il mondo è paese... il problema dei tifosi che inveiscono contro la squadra avversaria non è solo un malcostume nostrano ma a quanto pare è una problematica globale. I dirigenti della squadra di calcio dei New York Red Bulls hanno così escogitato una soluzione piuttosto inconsueta per fermare i cori molesti dei propri tifosi: pagarli. La dirigenza infatti darà 500 dollari (a ciascun gruppo di tifosi) per ogni partita senza cori offensivi. È stato anche previsto un ulteriore premio di 2mila dollari per una serie di quattro partite senza insulti. Un vero e proprio bonus di merito. I gruppi dei tifosi dei Red Bulls, intanto, hanno fatto sapere che questi soldi saranno sufficienti per pagare tutte le loro attività, «dall’acquisto delle batterie per i megafoni ai costi dei viaggi in pullman». La proposta è stata invece criticata dalle altre squadre della Major League: i dirigenti del Real Salt Lake, per esempio, hanno detto che preferiscono «fare affidamento sul buon senso dei tifosi» piuttosto che pagarli. In Italia probabilmente nessun club si sentirebbe nemmeno di fare affidamento sul buon senso dei tifosi visto che spesso i trasferimenti sono scortati dalle forze dell’ordine e fuori dagli stadi si registrano veri e propri scontri. Tutto il mondo è paese, ma al momento, e pur- troppo, il nostro è più “paese” degli altri. (GdP) Il 25enne della Kawa- saki, originario del- l'Umbria, è caduto du- rante il primo giro della corsa ed è stato investi- to dalla Honda di Lo- renzo Zanetti, che non è riuscito a evitare l'impatto fatale. La dinamica è stata molto simile a quella in cui ha perso la vita Marco Simoncelli a Sepang il 23 ottobre 2011, ma questa volta le condizioni meteo erano molto diverse. Tanta pioggia, troppa, anche durante la prima manche disputata nella mattinata. Dopo l’incidente tutte le gare del Mondiale Superbike (circuito di cui fa parte la categoria Supersport) sono state sospese. “La gara non si doveva svolgere, in pista non si vedeva nulla e dovevamo fermarci. Oggi non si doveva gareggiare” ha dichiarato Marco Me- landri. Come accade troppo spesso, si tratta di riflessioni che spuntano a tra- gedia già avvenuta. Ora, dopo il dolore, viene il momento di intavolare soluzioni concrete. In MotoGP, nel 2003, dopo la tragica morte di Daijiro Kato a Su- zuka, venne istituita di una safety com- mission (composta per lo più da piloti) che vigila ad ogni gara su svariati aspetti della sicurezza e diventando negli anni la voce dei piloti. Forse sarebbe stata una strada percorrere molto tempo fa anche per le altre categorie. P.e.C.
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Page 1: Veterano 04 2013

ááGIANDOMENICO POZZI

È andato in scena gli ultimi giorni diluglio il Trofeo Tim, disputato da Ju-ventus, Milan e Sassuolo a ReggioEmilia. Finisce con la vittoria dei pa-droni di casa, neopromossi in Serie A.Una serata da ricordare, però, ancheper l'ennesimo episodio di razzismo.Dagli spalti durante Milan-Sassuoloiniziano infatti a piovere diversi insulticontro Kevin Constant. Il terzino mi-lanista decide allora di abbandonare ilcampo dopo aver lanciato la palla con-tro i tifosi. L’arbitro Gervasoni intuisceil motivo del comportamento del gio-catore e squadra e giuria organizzanoun cambio che risolve politicamente lasituazione. La mente va alle vicendelegate a Balotelli ed a Boateng. Era il3 gennaio, quando l'attaccante insiemea tutta la squadra, abbandonò il campoa Busto Arsizio per lo stesso motivo.Quest’anno l’Onu (Organizzazione del-le Nazioni Unite) ha dedicato la gior-nata mondiale per l’eliminazione dellediscriminazioni razziali, tenutasi il 21marzo, proprio al razzismo nello sport.Ad aver partecipato a questa giornataci son stati diversi atleti con le proprietestimonianze. Ad oggi sono diverse leassociazioni che cercano di combatteremalcostume. Bisogna anche dire che non si deve faredi tutta l’erba un fascio? Sicuramentesi, ma appare chiaro che gli sforzi deiclub e dei gruppi di tifosi sono ridicol-mente insufficienti, non solo per il fe-nomeno dei cori razzisti, ma anche pertutti i fatti legati alla violenza, al dan-

neggiamento ed agli scontri con le forzedell’ordine. È evidente che il tifo raz-zista e violento è un problema innan-zitutto sociale e soprattutto negli stadi(ma anche all’esterno di essi) l’aggre-gazione di facinorosi scatena compor-tamenti deplorevoli e inaccettabili inun Paese che si vanta di essere civiliz-zato. Dovremo dunque aspettare un’evolu-

zione delle coscienze o un cambio ge-nerazionale? Probabilmente si, perchéle misure repressive e i controlli si sonostoricamente rivelati insufficienti e, inalcuni casi, hanno addirittura peggioratola situazione. Uno dei risultati reali èperò stato che in molti hanno disertatogli stadi e letteralmente stracciato le tes-sere da tifoso. Fino a quando il sistemacalcio potrà sopportare questa situazio-ne? Sul breve periodo molti concorde-ranno che poco si possa fare, ma fortu-natamente c’è chi si sta già preoccu-pando di educare le nuove leve ai verivalori dello sport. Chi? Basta leggerequeste pagine per accorgersi che i Ve-terani sono al lavoro da tempo.

Anno 52° – N. 4 - luglio/agosto 2013

DAL 1974 ORGANO UFFICIALE DELL’UNIONE NAZIONALE VETERANI DELLO SPORT

REGISTRAZIONE AL TRIBUNALE DI MILANO N. 303 DEL 26 SETT. 1969

il Veteranodello SportSTAR BENEááPAG. 9

CAMPIONATIááPAG. 14

COMUNICATIááPAG. 6

MANIFESTAZIONIááPAGG. 15-21

ATLETA DELL’ANNOááPAGG. 12-13

ECCELLENZA VETERANAááPAGG. 10-11

PERSONAGGIááPAG. 7

PANORAMA CONIááPAG. 8

PREMIOINTERNAZIONALEEDOARDOMANGIAROTTIPARTITA LA RACCOLTA DELLE CANDIDATUREPossono partecipare i giovani chealla data del 30 settembre 2013, ab-biano compiuto i 18 anni ma nonsuperato i 30 anni di età.Con decisione insindacabile, la giu-ria designerà il vincitore al qualeassegnare una borsa di studio di5.000 euro.Termine ultimo per la presentazionedelle candidature il 30 settembre2013.

Tutti i dettagli a pag. 8

MAGLIA ETICAAl 50° Giro della Valled'Aosta la Maglia Etica conquista corridori e tecnici.ááFABIO PROVERA

ááA PAG. 3

LA BUSSOLAL’ATTIVITÀ SPORTIVA GIOVANILEEstratto della relazione del dott. PasqualePiredda.

ááA PAGG. 4-5

PANORAMA CONIDirigenza latitante e siglevuote tra le Benemerite.ááNAZARENO AGOSTINI

ááA PAG. 8

STAR BENEDissetarsi con le bevande giuste

ááDOTT.SSA ELENA AGNELLO

ááA PAG. 9

SPAZIO ALLE DISCIPLINE SPORTIVEGLI SPORT DELL’ARIA

ááA PAGG. 22

Box in lutto per la scomparsadi Emile Griffith

MOTOCICLISMO:POLEMICHESULLA SICUREZZADopo la tragedia a Mosca,dove il 25enne AndreaAntonelli perde la vita, si accende il dibattito sulla sicurezza in pista.

Il pugile Emile Griffith, classe 1938, èscomparso il 23 luglio 2013 all'età di 75anni. Fu campione mondiale dei pesi wel-ter e dei medi. Pugile tecnico e potente, èstato riconosciuto dalla International Bo-xing Hall of Fame fra i più grandi di ognitempo. Fu eletto Fighter of the Year (Pu-gile dell'Anno) del 1964 dalla rivista ame-ricana Ring Magazine. Durante la sua lun-ga carriera ha disputato 112 incontri di cui85 vinti.Il suo nome è legato a una pagina dellaboxe di casa nostra, perché Griffith perseil titolo iridato contro Nino Benvenuti nel1968 al termine di una sequenza di bentre incontri.“Devo molto ad Emile Griffith, perchégrazie ai tre match contro di lui la mia fa-ma è aumentata. Senza sarebbe stata diun livello minore”. Così Nino Benvenutiha ricordato l'amico e storico avversario.

L’ADDIOSono scomparsi recentementedue personaggi illustri delpanorama, sportivo e non solo,italiano: Stefano Borgonovo eMargherita Hack.Stefano Borgonovo, calciatore disuccesso, ex giocatore di Como,Milan, Pescara e Fiorentina,aveva 49 anni e da tempo eramalato di sclerosi lateraleamiotrofica. Negli ultimi anni èstato per tutti l'esempio dellalotta alla Sla. Margherita Hack,anche se conosciuta per la suaprofessione di astrofisica,vantava titoli italiani in atleticaleggera.A loro dedichiamo a pagina 23un breve ricordo a firma di LuciaBandini.

CALCIO: NON TACCIONO I CORI RAZZISTI

UN’INIZIATIVA MADE IN USA:LA TRASFERTA DEL TIFOSO SI PAGA CON L’EDUCAZIONEIl curioso progetto arriva da Oltreoceano, il che conferma che tutto il mondo èpaese... il problema dei tifosi che inveiscono contro la squadra avversaria nonè solo un malcostume nostrano ma a quanto pare è una problematica globale. Idirigenti della squadra di calcio dei New York Red Bulls hanno così escogitatouna soluzione piuttosto inconsueta per fermare i cori molesti dei propri tifosi:pagarli. La dirigenza infatti darà 500 dollari (a ciascun gruppo di tifosi) perogni partita senza cori offensivi. È stato anche previsto un ulteriore premio di2mila dollari per una serie di quattro partite senza insulti. Un vero e propriobonus di merito. I gruppi dei tifosi dei Red Bulls, intanto, hanno fatto sapereche questi soldi saranno sufficienti per pagare tutte le loro attività, «dall’acquistodelle batterie per i megafoni ai costi dei viaggi in pullman». La proposta è statainvece criticata dalle altre squadre della Major League: i dirigenti del Real SaltLake, per esempio, hanno detto che preferiscono «fare affidamento sul buonsenso dei tifosi» piuttosto che pagarli. In Italia probabilmente nessun club sisentirebbe nemmeno di fare affidamento sul buon senso dei tifosi visto chespesso i trasferimenti sono scortati dalle forze dell’ordine e fuori dagli stadi siregistrano veri e propri scontri. Tutto il mondo è paese, ma al momento, e pur-troppo, il nostro è più “paese” degli altri. (GdP)

Il 25enne della Kawa-saki, originario del-l'Umbria, è caduto du-rante il primo giro dellacorsa ed è stato investi-to dalla Honda di Lo-renzo Zanetti, che non

è riuscito a evitare l'impatto fatale. Ladinamica è stata molto simile a quellain cui ha perso la vita Marco Simoncellia Sepang il 23 ottobre 2011, ma questavolta le condizioni meteo erano moltodiverse. Tanta pioggia, troppa, anchedurante la prima manche disputata nellamattinata. Dopo l’incidente tutte le garedel Mondiale Superbike (circuito di cuifa parte la categoria Supersport) sonostate sospese. “La gara non si dovevasvolgere, in pista non si vedeva nulla edovevamo fermarci. Oggi non si dovevagareggiare” ha dichiarato Marco Me-landri. Come accade troppo spesso, sitratta di riflessioni che spuntano a tra-gedia già avvenuta. Ora, dopo il dolore,viene il momento di intavolare soluzioniconcrete. In MotoGP, nel 2003, dopola tragica morte di Daijiro Kato a Su-zuka, venne istituita di una safety com-mission (composta per lo più da piloti)che vigila ad ogni gara su svariati aspettidella sicurezza e diventando negli annila voce dei piloti. Forse sarebbe statauna strada percorrere molto tempo faanche per le altre categorie.

P.e.C.

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il VeteranodelloSport

il Veteranodello SportDIRETTORE

Gian Paolo Bertoni

DIRETTORE RESPONSABILE

Giandomenico Pozzi

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DIREZIONE, REDAZIONE, PUBBLICITÀ E AMMINISTRAZIONE

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Seregni Cernusco S.r.l.Gruppo SeregniCernusco sul Naviglio (MI)

PERIODICO DELL’UNIONE NAZIONALE VETERANI DELLO SPORTENTE BENEMERITO DEL CONI

La rivista é data in omaggio a soci e simpatizzantiREGISTRAZIONE AL TRIBUNALE DI MILANO N. 303 DEL 26/09/1969

Policoro: Convegno “Famiglia, scuola e sportnell’educazione della persona”A PAG. 10

Pistoia: in scena l’annuale appuntamento con il 29° Memorial Giampaolo BardelliiA PAG. 11

Intra Tevero et Arno alla 31a edizione, il maltempo non ferma la non competitiva aretinaA PAG. 15

È successo in casa UnvsUlteriori informazioni, schede di iscrizione e regolamenti completi sul sito http://www.unvs.it/Campionati-2013.htm

Lo sport che ci attendeááPAG. 2

AGOSTINI NazarenoBALLONI MauroBERTONI Gian PaoloBIAGINI EttoreCARRETTO Gian PieroCODERMATZ DarioCOLETTA DomenicoCORTASSA MauroCOSTANTINO AntoninoCULTRERA Salvatore

DAL BEN BrunoDESANA AndreaDI CUGNO VincenzoFICINI PierluigiGUAZZONE GianfrancoLOMBARDO Gian AndreaMANTEGAZZA PaoloMASSARO MaurizioNAPOLETTI FrancoNICETTO Renato

PALLINI RenzoPERSIANI GiulianoPIZZANELLI GiulianoPOLI RudyPOZZI GiandomenicoSALVATORINI Giuliano SANI FederigoSCOTTI AlbertoVERGNANO GianfrancoVESPIGNANI Giuseppe

Il presidente nazionale della Commis-sione Cultura, Pasquale Piredda, loscorso mese di maggio ha indirizzatoai componenti della Commissione Cul-tura dell’Unvs una nota per attivare leprime forme di contatto, per raccoglie-re idee, proposte, suggerimenti e so-cializzare, eventualmente, le buonepratiche realizzate a livello territoriale.Ha altresì preannunciato di voler pre-disporre un documento organico dellanostra associazione, che dia alcune co-ordinate di riferimento ai delegati re-gionali e ai presidenti di sezione, perrealizzare un’operazione di alfabetiz-zazione culturale del fenomeno spor-tivo e per mettere in atto una serie diiniziative tese a valorizzare, promuo-vere, potenziare la pratica motorio-sportiva, soprattutto, dei bambini, deiragazzi e dei giovani. E questo consi-derato che, al momento, l’attività spor-tiva scolastica e societaria vive una si-tuazione di sofferenza generale, cheriguarda sia l’aspetto quantitativo dellapartecipazione che la decrescente de-motivazione e disaffezione per l’atti-vità. La scuola e le società sportive,che hanno il compito istituzionale dimigliorare, ampliare e qualificare l’of-ferta formativa, non possono agire insolitudine, ma hanno bisogno di esseresupportate da partner affidabili, in gra-do di proporre strategie e metodologiedi intervento efficaci nel campo del-l’attività motorio-sportiva, che non sia-no finalizzate solo all’aspetto tecnico,abilitativo e prestativo, ma anche so-prattutto alla crescita, alla maturazionee allo sviluppo umano, civile e socialedei bambini, dei ragazzi e dei giovani. In questa ottica, l’Unvs deve proporsicome un compagno di viaggio credi-bile, che possa affiancare e sostenereil mondo scolastico e sportivo. Di quil’esigenza, espressa dal presidente Pi-redda, di addivenire ad un confrontosull’idea di lavorare in questa direzio-ne, rendendo visibile a livello centralee periferico un progetto che interpretianche le raccomandazioni Onu, quasimai rispettate, centrate sulla difesa del

diritto al gioco e allo sport dell’infanziae dell’adolescenza. La progettualitànon può riguardare, ovviamente, solole fasce d’età infantile ed adolescen-ziale, ma anche quelle delle personeadulte ed anziane, che sono interessatea difendere e conservare un soddisfa-cente grado di salute dinamica, unostile di vita sano e una situazione dibenessere psico-fisico. Si tratta di af-frontare una difficile scommessa, per-ché esistono ancora pregiudizi conso-lidati e sclerotizzati da parte degli ope-ratori sportivi, che affidano allo sportun significato monovalente, che poneal primo posto la performance comevalore assoluto. Queste resistenze pos-sono essere vinte solo con un’opera-zione culturale, che rappresenta l’unicaarma in grado di conferire orizzonti disenso e significato alle esperienze mo-torio-sportive, nella loro dimensioneplurifunzionale. Indispensabile quindiuna presenza propositiva, soprattuttonel territorio, con progettualità inte-grate e con un piano d’azione pratica-bile, che individui precise finalità estrategie efficaci, che siano, ovviamen-te, compatibili con la reale disponibilitàdelle risorse umane, professionali edeconomiche. Un’opportunità fino adora non sfruttata, ma che può tradursi,sul piano applicativo, in precisi progettiattuativi, tramite accordi di programmacomuni e condivisi. Restano da indi-viduare, inoltre – conclude la nota diPiredda – analoghi Protocolli d’Intesacon le federazioni, con le società spor-tive, con gli enti locali e con altre as-sociazioni presenti sul territorio.Su queste problematiche è infatti fon-damentale far circolare le idee e for-mulare ipotesi di intervento, che pos-sano generare un progetto ad ampiorespiro, organicamente strutturato, ingrado di conferire all’associazione lapiena cittadinanza di agenzia educativache, con umiltà, ma con competenzae professionalità, possa svolgere unruolo fondamentale di polo educativoinsieme al mondo della scuola e almondo dello sport.

LINEE OPERATIVE DELLA COMMISSIONE NAZIONALE CULTURAIl presidente della Commissione traccia le lineeoperative e preannuncia un documento organico sullavalorizzazione della pratica motorio-sportiva

SOCI SOSTENITORI AL PRIMO SEMESTRE

MASSA / 14 SETTEMBRECICLISMO SU STRADA Organizza la sezione T. Bacchilega – V. Targioni di Massa: Casella Postale 132 – 54037 Marina di Massa - Tel. 0585/493304 – Fax: 0585/493000 – E-mail: [email protected]

MASSA / 15 SETTEMBRECORSA SU STRADA 9,500 KMOrganizza la sezione T. Bacchilega – V. Targioni di Massa: Casella Postale 132 – 54037 Marina di Massa - Telefono: 0585/493304 – Fax: 0585/493000 – E-mail: [email protected]

LA SPEZIA / 15 SETTEMBREMEZZOFONDO DI NUOTOOrganizza la sezione sezione F. Zolezzi – O. Lorenzelli – c/o Coni – Via Vitt. Veneto 173 – 19124 La Spezia – E-mail: [email protected]

PISA / 15 SETTEMBREPALLAVOLO MASCHILE E FEMMINILEOrganizza la sezione sezione Giovanni Giagnoni – Via G. Malagoli 12 – 56124 Pisa – Telefono: 050 44357 – Fax: 050 44357 – E-mail: [email protected]

2° GRAN PRIX TOSCANO UNVS DI MEZZAMARATONAIL G.P. SI ARTICOLA SU N°6 PROVE CHE, NEL CORSO DELLʼANNO, SI SVOLGONO NELLʼAMBITO REGIONALE.Pistoia, Prato, San Miniato: 15 settembre / San Rossore (Pi): 13 ottobre / Livorno: 10 novembre / Pisa: 15 dicembre.Organizza la sezione sezione Ivo Mancini – E-mail: [email protected]

COLLESALVETTI / 13 OTTOBRECAMPIONATO TOSCANO UNVS DI CANOA 2013REGOLAMENTO IN DETTAGLIO A PAG. 20

VITERBO / 27 OTTOBREAUTOREGOLARITÀ SU STRADA PER AUTO, MOTO E SCOOTER D’EPOCAOrganizza la sezione Giuseppe Vismara di Viterbo: Casella Postale 58 – 01100 Viterbo – E-mail: [email protected] entro il 22 ottobre – Regolamento e modulistica sul sito www.unvsviterbo.it

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ááFABIO PROVERA

Debutto superato con lode per la maglia etica-antidoping:come nelle previsioni, il 50° Giro della Valle d'Aosta si èrivelato il banco di prova più autorevole per testare la ri-spondenza dei migliori giovani del panorama internazionaleall'invito a mettere in evidenza la loro serietà di uomini ecorridori accettando di sottoporsi a controlli a tutela dellapropria salute dopo aver conquistato allo sprint i traguardivolanti disseminati lungo le tappe della prestigiosa corsaorganizzata dalla Società Ciclistica Valdostana.Uno step importante per il progetto elaborato nell'estate diun anno fa dall'Asd Sapientiae Motusque di Sezze (Latina)e sviluppato in seguito con l'Unione Nazionale Veteranidello Sport: l'iniziativa gode inoltre dallo scorso febbraiodel patrocinio del Ministero della Salute concesso da RenatoBalduzzi, titolare del dicastero durante il governo Monti, eieri presente alla premiazione conclusiva della corsa sulpalco di Aosta, dove ha espresso la sua totale soddisfazioneper l'evoluzione dell'iniziativa.“Ho vissuto un momento non privo di emozione. – ha com-mentato Balduzzi al termine della cerimonia – Sono convintoche il segnale della maglia etica vada raccolto anche dal ci-clismo professionistico”.

LA PAROLA A CORRIDORI E TECNICI“Da quando ho appreso, in sede di presentazione, che ilGiro della Valle d'Aosta avrebbe proposto la classifica deglisprint catch che metteva in palio la Maglia Etica mi sonosubito concentrato su questo obiettivo. Sono convinto chesi possa ancora fare ciclismo agonistico contando unicamentesulle proprie forze ed energie. La casacca che ho conquistatoè importante perché fornisce una svolta nell'approccio alfenomeno doping: fino a ora si pensava a sanzionare conle squalifiche gli atleti positivi ai controlli. Adesso c'è unsimbolo che premia e mette in evidenza immediatamentechi vuole rimanere estraneo al ricorso ai farmaci vietati: èun passaggio culturale cruciale”.L'opinione di Marco Chianese (team Palazzago-Fenice)compendia cinque giorni di sforzi del corridore napoletano,20 anni, per mettere nella sua bacheca un riconoscimentoal bene della dirittura morale, a cui ha ripetuto di teneretantissimo.Fan di Philippe Gilbert, Chianese, un diploma da ragioniereda sfruttare prossimamente, ha conquistato la graduatoriadopo un duello vivace, contrassegnato anche da uno sprintin quota nella durissima frazione savoiarda di Morillon: perlui un rivale di indubbia tenacia come Simone Petilli, lec-chese di Dervio, che al secondo posto nella classifica dellamaglia etica ha unito l'affermazione come miglior arram-picatore della gara con tanto di elegante maglia a pois vio-la.“I traguardi volanti sono una tradizione radicata nelle com-petizioni: agganciarli ai controlli antidoping è un metodoefficace per premiare completamente la qualità di un cor-ridore. L'iniziativa è importantissima: ho lottato con Chianeseper conquistare la maglia etica, che ho conquistato per ungiorno a Champorcher, e ne è uscita una bella sfida. La mia

zona di residenza quest'anno è stata segnata dalla positivitàdi Mauro Santambrogio al Giro d'Italia: è un'immagine do-lorosa per il ciclismo che va necessariamente superata': haspiegato il corridore del team bresciano Delio Gallina-Co-losio, che ha chiuso con 11 punti, contro i 16 di Chianese,la sua rincorsa alla maglia etica.Nei quartieri alti della classifica generale consensi chiarida parte di Davide Villella, vincitore del Giro: “Non honiente da nascondere e quindi nessun problema da partemia ad affrontare altri controlli antidoping se sono utili aridare forza e credibilità al nostro sport”.Davide Formolo (Petroli Firenze-Wega) contento a metàper la sua piazza d'onore in classifica finale, oltre a ribadirele caratteristiche di lottatore quando la strada ha pendenzepiù severe è stato molto esplicito: “In gruppo ci sta beneuna maglia che cattura l'attenzione perché legata ai test atutela della salute. Io vorrei venissero condotti ulterioriesami anche quando non si gareggia: per questo propongodi allargare il sistema di reperibilità per i controlli a sorpresaa tutti i corridori della mia categoria, non solo a quelli cherientrano nel giro della nazionale azzurra'.Gianluca Valoti, tecnico del team Colpack-Astro che haguidato in ammiraglia Villella all'affermazione più impor-tante, al momento della sua carriera, è stato ancora più espli-cito: “La maglia etica dovrebbe esserci in tutte le gare cheaffrontiamo durante l'intera stagione: ne deriverebbe di certouna maggiore valorizzazione di chi a ogni livello lavoracon serietà - organizzatori, team, corridori - per far emergerei protagonisti futuri del professionismo”.A Olivano Locatelli, direttore sportivo di Marco Chianese,l'osservazione conclusiva: “La casacca etica è il messaggioche indica la direzione in cui si deve proseguire nel ciclismoper uscire da lunghi anni di errori commessi da parte dellevarie componenti di settore'.Ad Aosta, Città natale di Innocenzo Manzetti, genio mi-sconusciuto capace di inventare nell'Ottocento il robot e iltelefono, si è lavorato con la stessa creatività e tenacia perdiffondere un messaggio etico significativo: la collaborazionedel presidente Vasco Sarto, del segretario Luciano Vierin edi tutto il team della Società Ciclistica Valdostana ha segnatoun momento di svolta di grande impatto.

ááPAG. 3il VeteranodelloSport

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Il progetto maglia etica-traguardivolanti antidoping ha compiuto unpassaggio qualitativamente e cultu-ralmente rilevante grazie al placetdi Vincenzo Nibali e Alfredo Mar-tini. I simboli del presente vincentedel ciclismo italiano - griffato dauna maglia rosa ricca di speranze- e della storia dello sport a due ruotehanno conosciuto e apprezzato l’ini-ziativa ideata dall’Asd SapientiaeMotusque, sviluppata da alcuni mesicol sostegno dell’Unione NazionaleVeterani dello Sport e patrocinatadal febbraio scorso dal Ministerodella Salute.Traguardi volanti intermedi in cuisprintare certi di sottoporsi a un testdel protocollo sanitario appena con-

clusa la competizione, rappresentanouna certificazione sul corretto ap-proccio all’attività agonistica.“Mi sorprende piacevolmente chela maglia etica sia stata concepitaper essere estesa dalle categorie gio-vanili fino al professionismo; così iragazzi vengono posti nelle condi-zioni di percorrere un cammino cre-dibile, completo, finalizzato a emer-gere contando sulle proprie capacità.Doti che hanno di continuo l’oppor-tunità di confermare aggiudicandosigli sprint disseminati sul tracciatodi gara e indossando poi una casaccache evidenzia la loro serietà di in-

dividui oltreché di atleti”: ha dichia-rato Nibali, molto apprezzato dagliappassionati per la sua scrupolosacondotta di vita da corridore che loha portato ad affermarsi con pienomerito nell’ultimo Giro d’Italia re-stituendo speranze a uno sport incerca di nuovo appeal.L’incontro con la maglia rosa 2013,avvenuto durante il tradizionale ap-puntamento annuale del MemorialBardelli a Pistoia, si è arricchito delvalore aggiunto delle parole di Al-fredo Martini, leggendario commis-sario tecnico azzurro ora presidenteonorario di Federciclismo:“Ogni intervento ragionato che con-senta al nostro sport di andare a testaalta nella considerazione delle per-sone non può che essere accolto conlegittima soddisfazione. Nell’annoin cui il nostro Paese è al centrodell’interesse internazionale attra-verso i campionati del mondo ospi-tati in Toscana a fine settembre, ri-tengo importante che gli organizza-tori di gare riflettano sull’opportunitàdi adottare la maglia etica, idea va-lida per conferire un’ulteriore im-magine di qualità alle corse e perpremiare l’entusiasmo sano di tantigiovani che salgono in bicicletta permigliorare se stessi”. Testimonial della maglia etica-anti-doping anche l’iridata nel pattinag-gio artistico Silvia Lambruschi, lapiù giovane tesserata tra i Veteranidello Sport che, conosciuta l’inizia-tiva, ha accettato piacevolmente diesserne coinvolta.Spezzina di Ortonovo, 18enne, im-magine fresca e accattivante, Silviaha conquistato due ori, nel libero enella combinata, ai Mondiali Junio-res di Auckland 2012: il primo stepdi grande respiro internazionale do-po aver calzato i pattini per la primavolta all’età di 5 anni per recuperaretono muscolare dopo un incidentesulle piste di sci.

Vincenzo Nibali con la Maglia Eticae la dirigenza dellʼUnione

A 50° Giro della Valle d'Aosta la Maglia Etica ha conquistato corridori e tecniciIl vincitore della Maglia Marco Chianese: “...uno strumento per una svolta nell'approccio al fenomeno doping”.

MAGLIA ETICA

La consegna della Maglia Etica a Marco Chianese delteam Palazzago-Fenice, presenti il delegatopiemontese Unvs Andrea Desana, il giornalistasportivo Fabio Provera, e l'onorevole Balduzzi, giàministro della Salute

ALFREDO MARTINI E VINCENZO NIBALICONSACRANO IL VALORE DELLA MAGLIAETICA PER UN CICLISMO CREDIBILE

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LA BUSSOLA

Quasi sempre succede che, in circostanze comequesta, si organizzino convegni, tavole rotonde,seminari di studio, destinati agli addetti ai lavori,che sono perlopiù: dirigenti, insegnanti, istruttorio rappresentanti di enti locali, con lo scopo diapprofondire le problematiche legate all’attivitàsportiva giovanile e con l’intento di allargarne ladiffusione e potenziarne la pratica.Accade, così, che gli esperti di questa materiaespongono validi principi, affascinanti teorie econvincenti proposte, ma rivolte solo agli adulti,parlano dei ragazzi e non con i ragazzi, fannoprogetti per loro senza di loro, dando per scontatoche non sia necessario coinvolgerli direttamente,ma che sia sufficiente approntare per loro un belprogramma appositamente confezionato, che pre-sumono sia adatto per loro. In questa, come in altre occasioni, noi pensiamo,invece, che sia importante parlare direttamentea voi ragazzi, stimolandovi a riflettere sui granditemi connessi alla pratica sportiva e ad esprimerei vostri punti di vista sul valore che l’attività com-porta, ma anche il grado di soddisfazione che ri-cavate dalla vostra esperienza personalmente vis-suta.Cerchiamo, allora, di avviare un discorso sultema dell’attività sportiva giovanile, che potrebbeessere approfondito all’interno delle società spor-tive e delle scuole di appartenenza. È necessario, a questo punto, un’attenta analisidel fenomeno, per individuarne i punti di forzae i punti di debolezza, che caratterizzano l’attività,gli aspetti organizzativi, le metodologie d’inter-vento, le competenze e gli stili di conduzionedegli istruttori sotto l’aspetto metodologico-di-dattico. Come prima cosa, bisognerebbe chiedersi qualisono, al momento, le condizioni di salute del-l’attività sportiva giovanile nel nostro Paese, cer-cando di farne una sintetica diagnosi e di indi-viduare, quindi, i possibili interventi migliorati-vi.

L’ANALISI DELLA SITUAZIONE SULLA PRATICA SPORTIVA GIOVANILEUn esame della situazione attuale evidenzia che,negli ultimi anni, è sicuramente aumentata l’at-tenzione, da parte delle istituzioni, in particolare,del Ministero dell’Istruzione, dell’Università edella Ricerca, del Coni, delle federazioni, dellesocietà sportive, degli enti locali, degli Enti diPromozione Sportiva, delle Associazioni Bene-merite, per l’avvicinamento e l’avviamento allapratica sportiva delle nuove generazioni. Questa nuova sensibilità non ha, però, comportato,un maggior coinvolgimento dei ragazzi e dei gio-vani, negli ultimissimi anni. Secondo un’indagine Istat, riferita all’anno 2011,emerge, comunque, che il 66,5% dei ragazzi tragli 11 e i 14 anni pratica un’attività sportiva.È maturata, nel frattempo, la generale convin-zione, da parte dei soggetti preposti alla valoriz-zazione e al potenziamento dell’attività motorio-sportiva, che, sia a livello scolastico, sia a livellosocietario, le conoscenze, le abilità e le compe-tenze, acquisite attraverso un percorso fondatosull’educazione allo sport e con lo sport, costi-tuiscono una palestra e un tirocinio di vita, cheaiuta i bambini, i ragazzi e i giovani, nel loroprocesso di crescita, maturazione e sviluppo, cheli allena a sapersi gestire, non solo nello svolgi-mento dell’attività, ma anche e soprattutto, nelmondo del lavoro e della vita in genere.Nell’ultimo ventennio, infatti, come sottolineala stessa indagine Istat, lo sport ha rappresentatoe rappresenta per le nuove generazioni dell’in-fanzia e dell’adolescenza, con la famiglia e lascuola, il terzo pilastro educativo. Si può constatare, però, che i buoni propositi ele buone enunciazioni teoriche si sono tradotte,sul piano operativo, in progettualità episodichee parziali, che non hanno comportato il coinvol-gimento generalizzato della fascia giovanile enon hanno determinato una migliore qualità del-l’offerta formativa.

In pratica c’è, ancora, molto da fare, per inaugu-rare una vera operazione culturale, su larga scala,del fenomeno sportivo, che non sia solo affidataalle buone intenzioni, alla passione di alcuni vo-lontari, ad iniziative e a buone pratiche, sicura-mente apprezzabili, ma isolate, che si realizzanonelle singole realtà territoriali.Sarebbe interessante sapere, inoltre, se le società,che operano nel settore giovanile, dedicano airagazzi, oltre al tempo dell’allenamento, spazi diriflessione, centrati sul significato, sul senso esulla finalità dell’attività che svolgono, se li aiu-tano ad avere consapevolezza non solo dell’aspet-to tecnico-addestrativo, ma anche del significatodi quello che fanno, del perché lo fanno, del comelo fanno e, quindi, anche ai traguardi di sviluppodell’attività.Dall’indagine Istat, emerge il dato preoccupanteche il calo degli sportivi in Italia è il più altod’Europa. Rimane, infine, da risolvere la percen-tuale del 34% dei bambini, dei ragazzi e dei gio-vani sedentari, che non praticano alcuna attivitàmotorio-sportiva. Negli ultimi dieci anni i seden-tari sono cresciuti del 3,4% nella fascia critica11-14 anni e di 2,4% in quella di 15-17 anni.C’è sicuramente da migliorare, inoltre, la qualitàprofessionale degli istruttori dei settori giovanili,le cui competenze psicopedagogiche e metodo-logiche non sono sempre all’altezza della situa-zione. Un aspetto importante da registrare riguarda, in-fine, la tentazione, piuttosto diffusa, di specia-lizzare gli allievi, prima del tempo, con la con-seguenza di trasmettere loro, spesso con la com-plicità dei genitori, l’ansia di prestazione e la pre-occupazione/ossessione di ottenere risultati im-mediati. In questo modo si segue la logica per-versa che lo sport non rappresenti un’opportunitàformativa al servizio dei ragazzi, ma che siano iragazzi al servizio dello sport. Apposite indagini sull’abbandono precoce del-l’attività, svolte fra gli studenti delle scuole se-

condarie di primo grado, fanno registrare, inoltre,il 30% circa di abbandoni dovuti, per la maggiorparte, alle seguenti motivazioni: • l’eccessivo impegno richiesto dallo studio(56,5%) non mi permettono di fare sport • fare sport non mi interessa più, perché “mi èvenuto a noia” (65,4%)• gli istruttori sono troppo esigenti (19,4%)• gli istruttori non mi seguono abbastanza (14,2%)• fare sport “comporta troppa fatica” (24,4%)• nello sport trovo difficoltà a socializzare (28,7%)Questa dispersione sportiva può anche spiegarsicon l’incapacità del sistema sportivo di rinnovarsi,di offrire modelli accattivanti ed eccitanti e diproporsi anche come punto di riferimento credi-bile, affidabile e coerente per i genitori, molti deiquali, a loro volta, andrebbero educati a compor-tamenti più maturi e responsabili.Un altro punto di fragilità dell’attività giovanileè legato alla mancata diffusione, da parte deimass media (radio, televisioni, giornali), a livellonazionale e locale, di messaggi centrati sulla por-tata pedagogica della pratica motorio-sportiva. La cronaca sportiva continua a privilegiare, infatti,le informazioni e le cronache riguardanti i risultatidei campionati o delle varie gare, soprattutto dellosport professionistico, la validità tecnica delleperformances dei singoli atleti, gli episodi di vio-lenza, di intolleranza di atleti, dirigenti, istruttori,genitori, le ultime notizie, legate al mercato deigiocatori, le loro vicende private, le loro storiesentimentali, che coprono spesso pagine interedelle testate giornalistiche sportive. Sono del tutto marginali o insufficienti gli inter-venti dedicati all’attività sportiva giovanile, chenel territorio svolge una importante funzione for-mativa e sociale e appaiono quasi inesistenti igrandi temi riferiti agli autentici valori umani,personali e sociali dello sport.

LE PROPOSTE DI UN NUOVO MODELLOUna tale premessa ci porta a considerare che bi-

BALOTELLI FRA I 100 PERSONAGGI DELL’ANNO. CON QUALI VALORI?Ebbene sì, proprio lui. Il Time ha scelto Mario Balotelli fra lemigliaia di donne e uomini più belli, ricchi o potenti del pianetae lo ha inserito in quella classifica annuale dei 100 personaggipiù influenti della terra. Il suo nome compare a fianco di quellodi Obama e addirittura del nuovo Papa Francesco! Chiaramentenon esistono termini di paragone,ma la scelta è caduta su di lui per-ché attualmente la stella del calcioitaliano è all’apice del successo,per cui è visto come un modelloda seguire e per molti giovani, daimitare. Tuttavia non possiamo di-menticare che Balotelli è divenutofamoso anche per tutte le sue scor-ribande e malefatte esagerate, chehanno contribuito anch’esse a muo-vere emozioni e tendenze interna-zionali. Un personaggio affasci-nante, calcisticamente bravo, maben lontano dal modello educativoche ogni genitore di buon senso,sogna per i propri figli. Anzi, dob-biamo convenire che seguire le esa-gerazioni del Balo, sarebbe grave-mente diseducativo, simbolo di uncalcio malato di interessi economi-ci, ben lontano da quei valori di amicizia, rispetto e solidarietàche ogni ragazzo deve saper apprezzare.

Matteo Foresi

OPINIONIBALOTELLI: ATTORE STRUMENTO DI UN CALCIO MALATO... ORA APPESTATO ANCHE DAL RAZZISMO! Certamente severo il giudizio sul giovane asso del pallone ester-nato dal nostro amico Foresi, che mi permetto di condivideresolo in parte. Certamente sull’esempio ci sarebbe molto da di-scutere ma mi pare di poter aggiungere che comunque qualcheattenuante Balotelli la può ben accampare.

Una storia personale complessa, il colore della pelledissimile a quello dei suoi coetanei italiani, una in-tegrazione che immaginiamo sofferta, un successoimprovviso e travolgente, un carattere esplosivo,un atteggiamento scontroso e aggressivo. Comepotrebbe essere normale, sempre che tale definizioneabbia un senso?! Troppo al centro dell’attenzione, creato divo dauna certa parte della stampa sportiva spesso perpoterlo subito dopo sminuire se non distruggere,ossessivamente inseguito nel suo privato, interpel-lato su ogni diatriba e su questioni etico-sociali(forse più grandi di lui?) più per dimostrarne i limitiche i contorni tipici di uno dei tanti giovani perve-nuti improvvisamente al successo. Con questi trattie in questo contesto come potrebbe salvarsi il Ba-lotelli, peraltro fedele e perfin usuale interprete diun colossal affaristico e spietato dove il calcio gio-cato è sempre più secondario? Non vuole comunque tutto ciò essere stimolo perdare giudizi sul giocatore o per disquisire sui mali

del calcio ma è proprio l’accostamento del fuoriclasse nero al-l’emergente razzismo, sui campi e purtroppo fuori dagli stessi,a costituire una occasione ghiotta per fare qualche ragionamento

in proposito. Impensabile non stigmatizzare certi comportamenti e non schie-rarsi duramente contro ogni forma di razzismo, compresa ov-viamente quella che si registra in un contesto ludico, in occasionedi eventi che dovrebbero solo divertire e costituire occasione diespressione di una sana passione sportiva ancorché sviata damanifestazioni di tifo partigiano, ancora accettabili se contenutee limitate al solo agone calcistico.Che paura, che smarrimento, che rabbia quando però si registral’insulto razziale da parte dei tifosi o presunti tali! Voglio credereche sia solo proveniente dalle frange estreme del cosiddetto tifoorganizzato e che sia prevalentemente originato dal desideriodi disunire e indebolire il destinatario, ma resta una sensazionedi sgomento nel constatare la bassezza del gesto e la viltà del-l’atteggiamento quando si tratta di un calciatore di colore. E qui bisognerebbe completare quell’azione, tante volte intentatae mai completata, di pulizia di tutto quel contorno mefitico chegira attorno al calcio e che, per l’appunto, va sotto il nome diUltras. Ma, non prendiamoci in giro, smettiamola di credere chele squadre da sole (artefici e vittime) possano eliminare questobubbone! C’è poi ancora una considerazione da fare: se questo malcostumenon si arresta con provvedimenti politici esterni drastici, si tornaalla sanzione sul campo con tutto quello che ne consegue. Correun gran rischio tutto il sistema calcio e si romperà definitivamenteil giocattolo se prevarrà unicamente la pur condivisibile sospen-sione della partita, se si lasceranno spazi ad atteggiamenti stru-mentali, se si permetterà di decidere il risultato dell’incontroprovocando artatamente episodi premeditati di intolleranza erazzismo.

Gianfranco Guazzone

L’attività sportiva giovanile: la realtà attuale e le prospettive per il futuro Estratto della relazione del dott. Pasquale Piredda – psicopedagogista e presidente nazionale della Commissione Cultura dell’Unvs – al Convegno I Valoridello Sport, in occasione del Torneo Internazionale Giovanile di Calcio Lazio Cup 2013.

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Carissimi amici delegati, conmia precedente del 15 aprile hoavviato un primo contatto epi-stolare con tutti voi attraverso ilquale portavo a tutti ed a ognunole mie congratulazioni per l’in-carico assegnatovi dal ConsiglioDirettivo Nazionale con la no-mina a delegato regionale Unvs.Sempre nella mia ricordavo,dandovi il benvenuto, un deca-logo di punti espressi dal nostropresidente nazionale Gian PaoloBertoni nella sua relazione mo-rale all’Assemblea di Cecina cherappresentavano poi il vostroprogramma e sintetizzavano icompiti principali del delegatoregionale. Siamo a fine semestree tento di fare un riassunto ope-rativo assieme a voi al fine disgombrare alcuni dubbi inter-pretativi. Molti di voi hanno fat-to proprio il programma del de-legato assegnato dallo Statuto edal regolamento organico e ri-preso dal presidente e sono par-titi…alla grande. Altri in modopiù tiepido e altri ancora sonorimasti in meditazione. Sicura-mente non è facile partire ex no-vo e interpretare bene il ruolodel delegato regionale. Quindia voi amici delegati nessuna re-sponsabilità e tanto meno nessunrichiamo ma consentitemi di po-ter camminare al vostro fianco.Vorrei riprendere due punti in-

sieme e verificarne il contenutoe chiarire.

EX ART. 21 REGOLAMENTO ORGANICOa) La Consulta Regionale èquell’organo regionale autono-mo composto da tutti i presidentidelle sezioni Unvs della regione.Viene costituito in occasionedella convocazione e dei lavoridella prima Assemblea regiona-le. Si doterà di un presidente(nella persona del delegato re-gionale), di un vice-presidentee un segretario che verrannoscelti e nominati tra i presidentisezionali (molti delegati lo han-no gia fatto e costituito la Con-sulta Regionale altri ancora deb-bono farlo). Convocare la Con-sulta Regionale (ex assembleeregionali) non meno di due voltel’anno, una per semestre.Saranno, convocate dal delegatoregionale, propositive e coordi-natrici delle attività globali, spor-tive, culturali e sociali delle se-zioni del territorio regionale. Sa-ranno il tramite e il fulcro tra labase e il Direttivo Nazionale.Sponsorizzeranno e favorirannole attività organizzate dalle se-zioni verificando, possibilmente,che vengano evitate sovrappo-sizioni di date e di eventi. Do-vranno, le Consulte Regionali,favorire e stimolare le attività

sezionali e regionali.La Consulta e la convocazionedella stessa sono due strumentimolto importanti, anzi essenziali,per la vita e lo sviluppo di tuttal’Unvs. Consentono una note-vole visibilità territoriale e na-zionale con forte incentivazionee stimolo alla crescita dei soci ealla apertura di nuove sezioni.Questo istituto però non va con-fuso con la Consulta Nazionaledello Sport Unvs di cui è respon-sabile e ideatore l’amico Giulia-no Salvatorini che con un grup-po di lavoro si dedica allo studioall’organizzazione e alla desi-gnazione delle attività sportivedi livello nazionale dell’Unvs,ai regolamenti, all’assegnazionidegli eventi, all’assistenza ai co-mitati organizzatori ecc.. Spero, anzi ne sono certo, chequesti semplici chiarimenti tro-veranno in voi accoglienza con-corde e supporto alle vostre per-sonali qualità di ottimi dirigentiUnvs. Grazie cari amici, ritenetemi avostra disposizione e al vostrofianco per quanto possa occor-rervi in sostegno alle vostre ideee promozioni. Un caro e veterano abbraccio.

GIAMPIERO CARRETTOCOORDINATORE

DELEGATI REGIONALI

Per una collaborazione più fattivaREGIONALE UNVS

Il coordinatore dei delegati regionali Unvs, lo scor-so 29 giugno, con una nota molto diplomatica einterlocutoria si è nuovamente rivolto agli amicidelegati delle varie regioni per sollecitare un ri-scontro ed una collaborazione più fattiva, vistoche purtroppo la latitanza di molti di loro impediscedi procedere con l’auspicato (soprattutto dal pre-sidente) rilancio di importanti aree e con una mag-giore integrazione del sistema veterano attraversosoprattutto la circolazione e il recepimento delleesperienze maturate. Da più parti si sollecitavauna reprimenda, destinata ovviamente ai meno so-lerti, perché la sensazione di rilassatezza si evi-denziava con l’inoltro solo di un 50% circa di re-lazioni programmatiche e con uno scarso riscontroalla richiesta di attivare le Consulte dello Sporttanto attese dal buon Salvatorini per far decollareun minimo di impianto organico a supporto dei

vari campionati.Il motivo della pubblicazione della garbata letteradi Carretto, che condividiamo nei suoi toni nonfosse altro che per il rispetto dovuto a chi si è mo-bilitato, non è tanto quello di pur utilmente ripeterel’appello destinato ai coordinatori, quanto quellodi informare dovutamente le sezioni che hanno de-signato i delegati della situazione venutasi a creare.Non si tratta di denuncia o delazione (anche per-ché, per il momento, non si scrivono alla lavagnai nomi dei cattivi) ma si spera in un caloroso scos-sone dal basso che responsabilizzi maggiormentechi ha avuto riposta la fiducia delle sezioni conla importante nomina e permane in... meditazione. E non se ne abbiano a male i buoni, che peraltronon compariranno ancora sull’altro lato della la-vagna! A loro però un grande grazie per quantostanno facendo.

In estate la gran parte delle associazioni sportiveprogrammano la loro attività in vista della nuovastagione, parallela alla ripresa dell’anno scolastico.Infatti in questi giorni i mezzi di comunicazioneiniziano a riportare i movimenti di mercato: sifanno le squadre, si comprano i giocatori più forti,qualcuno annuncia la rinuncia alla categoria con-quistata per carenza di risorse economiche. L’Unione Nazionale Veterani dello Sport, attraversoil suo delegato regionale Andrea Peruzzi, cogliel’occasione per rivolgere un invito forte al mondodello sport ma anche ai genitori dei ragazzi, a in-vestire prioritariamente ed in modo inequivocabilenell’educazione sportiva. Educare le nuove generazioni di giovani è un com-pito e un dovere fondamentale per ogni comunitàche richiede energie, regole, tempo, volontariato,collaborazione, testimonianze positive. Tanto più

in questi anni in cui le agenzie educative basilari,come la famiglia e la scuola sono in sofferenza.Libertà e responsabilità sono elementi essenzialiper una vera azione educativa e i Veterani delloSport, con le sezioni operanti sul territorio mar-chigiano, propongono una collaborazione apertaa tutto campo, con coloro che si preoccupano dellaqualità dell’educazione, partendo dalla credibilitàe autorevolezza degli istruttori e dei dirigenti spor-tivi, per formare non solo bravi atleti, ma soprattuttoveri uomini. Educare significa accompagnare i giovani nellavita sportiva, intellettuale ed anche affettiva met-tendo in campo una vera capacità di ascolto, dicomprensione e giudizio critico. I Veterani, verisaggi dell’educazione sportiva, ci sono e si farannosentire in ogni utile occasione. Per contatti face-book: unvs marche.

MARCHE L’APPELLO DEL DELEGATO REGIONALE PERUZZIVETERANI: EDUCARE AI VALORI DELLA VITA

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sogna rifondare la filosofia dell’attività spor-tiva giovanile, che deve coinvolgere princi-palmente il mondo della scuola, gli enti locali,il mondo dello sport a livello centrale e nellesue diramazioni periferiche.Si tratta di perseguire un progetto di coin-volgimento generalizzato, nell’attività mo-torio-sportiva, delle nuove generazioni, cheabbia una duplice valenza: una di tipo pro-mozionale, aperta a tutti, compresi i ragazzidisabili e una orientata alla valorizzazionedelle eccellenze, per i ragazzi e i giovani,che hanno l’esigenza di valorizzare le per-sonali vocazioni ed attitudini. Occorre, dunque, avviare un discorso di im-pegno reale da parte delle istituzioni, per ga-rantire, come è previsto dalla ConvenzioneOnu, il diritto al gioco allo sport, alla salute,per tutti, con una particolare attenzione aibambini e ai ragazzi disabili e a quelli che,per una serie di ragioni, svolgono un ruolomarginale all’interno del gruppo dei pari esono fuori dai circuiti sportivi ufficiali. LoSport deve diventare uno strumento potentedi inclusione e non di espulsione dei menocapaci, un’opportunità privilegiata per pro-muovere l’amicizia, il rispetto delle regole,delle diversità, degli avversari, per migliorare,insomma, le capacità di star bene con sestessi e con gli altri, come requisito indispen-sabile a sviluppare la maturità umana, socialee civile dell’uomo.Un piano di intervento che serva a far di-ventare lo sport un luogo di umanità, civiltàe benessere, implica, naturalmente, il corag-gio di investire economicamente su un pro-getto ad ampio respiro, che veda coinvoltitutti quei soggetti istituzionali e non, che, avario titolo, sono impegnati nel campo del-l’educazione delle nuove generazioni. È so-prattutto necessario che si realizzi una verae propria alleanza tra Ministero dell’Istru-zione, dell’Università e della Ricerca, il Coni,le federazioni e le società sportive, gli entidi promozione, le Associazioni Benemerite,gli enti locali, le Asl.Potrebbe sembrare improponibile, in un mo-mento di difficoltà economica del nostro Pae-se, investire somme di danaro enormi in unprogetto, che possa coprire tutte le fasce dietà infantili e adolescenziali, ma se prendes-simo in esame i rapporti, gli studi e le ricer-che effettuate in varie parti, ci renderemmoconto:• che il nostro Paese è l’ultimo dei Paesi Eu-ropei, che si prende cura dei diritti dell’in-fanzia e dell’adolescenza (solo la Grecia ela Bulgaria sono peggio di noi);• che siamo in una situazione di emergenza; • che l’investimento nello sport riguarda uninvestimento sull’educazione, sulla salute esul benessere dei bambini, dei ragazzi e deigiovani;• che è assolutamente necessario svolgereun’attività motorio - sportiva continuativa,per prevenire le situazioni patologiche, chestanno aumentando sempre di più, a causadella vita sedentaria, dell’alimentazione ec-cessiva e disordinata, in definitiva, degli stilidi vita sbagliati.

TIPOLOGIA DEGLI INTERVENTIPer garantire il coinvolgimento generalizzatodi tutta la popolazione infantile ed adole-scenziale e assicurare, contemporaneamente,la qualità degli interventi, bisognerebbe agirein modo massiccio sulla scuola, partendo dalpresupposto che il sapere motorio ha pari di-gnità rispetto agli altri saperi, legati all’areaverbale, all’area logico-matematica, all’areascientifica, ecc. In via prioritaria bisognerebbe dare praticaattuazione alle Indicazioni Nazionali del Mi-nistero, che prevedono l’insegnamento ob-bligatorio dell’attività motorio-sportiva in

ogni ordine di scuola.Per rendere più agevole la programmazionee lo svolgimento dell’attività, soprattuttonella Scuola dell’Infanzia e nella Scuola Pri-maria, all’interno di ogni circolo didattico,dovrebbero operare, con una loro precisacollocazione istituzionale, i laureati in Scien-ze Motorie, appositamente formati, per ga-rantire una consulenza sistematica agli inse-gnanti che, spesso, sentendosi inadeguati pertale compito, riservano alla disciplina spazimarginali, accessori, complementari o ag-giuntivi del percorso formativo curriculare,fino ad assegnarle, talvolta, una funzione li-mitata al semplice aspetto evasivo/ ricreati-vo.Alcune regioni particolarmente illuminatehanno già sperimentato progetti di questo ti-po, ottenendo ottimi risultati, che andrebberomeglio diffusi e fatti conoscere a livello na-zionale.Nella Scuola Secondaria di Primo Grado an-drebbe potenziato il servizio dei Centri Spor-tivi Scolastici, che si dovrebbero configurarecome veri e propri laboratori e centri di in-contro, in cui ci si garantisca il coinvolgi-mento di tutta la popolazione scolastica. È bene precisare che la Scuola non è chia-mata a sostituire le realtà che già operanoefficacemente nel mondo dello sport educa-tivo, ma a porsi in un rapporto di collabora-zione con le agenzie formative esterne, peragevolare e stimolare la crescita armonicadei ragazzi, conferendo all’attività motorio-sportiva uno spessore culturale e un orizzonteeducativo di riferimento per il loro processodi crescita umana, civile e sociale.In questo tipo di scuola si dovrebbe orga-nizzare, al suo interno, una progettualità in-tegrata, con il coinvolgimento degli enti localie delle associazioni operanti nel territorio,che preveda un percorso di tipo promozionalee un percorso tecnicamente più orientato. Lo stesso modello potrebbe essere propostonegli Istituti di Istruzione Secondaria di Se-condo Grado, creando spazi e tempi di ag-gregazione, attraverso forme di vero e proprioassociazionismo scolastico, in cui gli studentidiventino i veri attori di un progetto formativoautogestito. Per quanto riguarda l’attività sportiva fede-rale, che ha svolto e continua a svolgere unruolo importante e insostituibile nel territorio,andrebbero studiate le necessarie opportunitàdi formazione e aggiornamento per dirigentie istruttori dei settori giovani, per migliorarela qualità dell’attuale offerta formativa, checonsenta, alle associazioni che rappresentano,di non curare solo l’aspetto abilitativo e pre-stativo, ma anche e soprattutto l’aspetto edu-cativo. Come nota finale vorrei sottolineare chel’ipotesi sopra descritta sembrerebbe ambi-ziosa e, forse, non facilmente realizzabile,soprattutto in un momento difficile comequello che stiamo vivendo, ma è anche veroche tutte le cose belle della vita nascono daisogni, dalla speranza, dalla volontà e dalladeterminazione di costruire un progetto divita e un mondo migliore. Chiudo questo mio intervento con un invito,che è anche un augurio: guardate alla vostravita, con questa prospettiva, nella consape-volezza che costruire è difficile e comportaanche immancabili sacrifici, ma ricordateviche è l’unica via percorribile, l’alternativapuò essere solo la cultura del nulla che, comeun deserto di tristezza, rischia di annientarela società e le nuove generazioni.

* Al convegno hanno partecipato gli studentidell’I.C. Volta e Corradini di Latina

Testo integrale sul sito http://www.unvs.it

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COMUNICATI UNVSN° 8/2013Il giorno 28/06/2013, alle ore10, in Parma si è riunito ilComitato di Presidenza.

PRESENTIIl presidente: G. P. BertoniI vice-presidenti: A. Scotti, N. Agostini, G. A.LombardoIl segretario generale: E. BiaginiIl presidente del Collegio dei Sindaci Revisori:G. PersianiInvitati assistono: il coordinatore del Comitatodi Redazione de Il Veterano dello Sport G.Guazzone e il coordinatore della Consulta delloSport G. Salvatorini

Sono state adottate le seguenti decisioni:

Bando Delegati Regionali – Esame pro-getti utilizzo 5x1000 e determinazioniconseguentiDopo attenta disamina si adotta la seguentedecisione per le singole regioni interessate:- Piemonte: 1 progetto per la sezione di Aronaed 1 progetto per la sezione di Bra.- Liguria: 1 progetto per la sezione di Savona - Toscana: 1 progetto per la sezione di Massaed 1 progetto per la sezione di Pisa.- Marche: 1 progetto per il Comune di AscoliPiceno, 1 progetto per il Comune di Urbinoe 1 progetto per il Comune di Recanati,trat-tandosi di province prive di sezioni Unvs;- Abruzzo: 1 progetto per il Comune dell'Aqui-la, trattandosi di provincia priva di sezioneUNVS, 1 progetto per la sezione di Pescarae 1 progetto per la sezione di Teramo.- Molise: 1 progetto per il Comune di Termoli(Campobasso) ed 1 progetto per il Comunedi Isernia, trattandosi di due province privedi sezioni Unvs;- Lazio: 1 progetto per la sezione di Latina;- Sicilia: 1 progetto per la sezione Femminiledi Lentini (Sr).

Bandi Europei – Verifica e decisioniconseguentiSi stabilisce di affidarsi, per la complessa pro-gettazione in partenariato, ad una Agenzia Eu-ropea Specializzata. Si dà un incarico esplo-rativo al vice-presidente Agostini, con riservadi adottare successivamente le decisioni piùopportune. Nel contempo viene ratificata ladecisione, formalizzata con lettera del 18 giu-gno 2013, indirizzata al delegato regionaleUnvs della Campania Paolo Pappalardo, circala partecipazione, in partenariato con Figested altri organismi idonei, al progetto europeosulla diffusione degli sport tradizionali.

Destinazione contributi ottenuti dal con-sigliere G. Vergnano per “Progetti e ini-ziative a favore di giovani normodotati

e diversamente abili di età compresafra in 10 e 30 anni”In adempimento agli impegni presi ed a som-me tutte già regolarmente incassate, qualierogazioni liberali dalle aziende Tcn, Indra,Europlast, Torneria Automatica e Packservice,vincolate a favore di attività promosse pernormodotati e diversamente abili, si adottanole seguenti decisioni per un primo utilizzodel nuovo speciale fondo:- emissione di apposita e tempestiva circolareda recapitare a tutte le sezioni Unvs con invitoa presentare, formali iniziative, indirizzate apartecipanti normodotati per fasce di età fra10 e 30 anni ed a diversamente abili;- erogazione di un contributo massimo di €1.500,00 alle Sezioni che presenteranno pro-grammi dettagliati per iniziative congrue alladestinazione del fondo. Il Comitato di Presi-denza o il Consiglio Direttivo Nazionale neapproveranno la coerenza e la completezzadei requisiti; il contributo sarà erogato, adiniziativa conclusa, previa presentazione diidonea documentazione tecnica.

Comunicazione Web – Esame proposteSitoperViene stabilito di approvare l'offerta della dittaSitoper per un costo, stimato in linea di mas-sima in € 4.000, oltre Iva, da definire al ri-basso a cura di G. Salvatorini cui viene datospecifico incarico in tal senso. Intanto si con-viene di programmare una specifica presen-tazione dell'offerta in occasione della pros-sima riunione del Consiglio Direttivo Nazio-nale a Bra (28 settembre).

Consulta dello Sport – Trofei: esamepreventivi per fornituraSi dà incarico al coordinatore della Consultadello Sport G. Salvatorini di esaminare levarie soluzioni proposte e di individuare lamigliore offerta con un equo mix fra costo equalità. Sulla base del parere che perverràda Salvatorini la Segreteria Generale è find'ora autorizzata a formalizzare l'aggiudica-zione alla ditta miglior offerente.

Attività Delegati Regionali – VerificaSi conviene di predisporre, a cura del vice-presidente Agostini, uno schema tipo, da se-guire per la presentazione dell'attività seme-stralmente svolta e per l'intero quadriennioolimpico, da proporre a G. Carretto, il quale,nella veste di coordinatore dei delegati re-gionali, ne definirà il testo conclusivo.

Richiesta organizzazione Campionati NazionaliSi assegnano, a richiesta, i seguenti Cam-pionati:- sezione di La Spezia: nuoto mezzofondosulla distanza del miglio marino, in program-ma a San Terenzo (Sp) per domenica 15 set-tembre;

- sezione di Pisa: pallavolo maschile in pro-gramma nel mese di settembre.Presa atto rinuncia organizzazione Campio-nato Nazionale bocce raffa sezione di Pistoia.Se ne prende atto, condividendo le conside-razioni espresse.

Defibrillatori – esame normativaSi ribadisce l'esigenza che le sezioni Unvs or-ganizzatrici di manifestazioni sportive, appro-vate o meno dalla Presidenza, assicurino ilrispetto della normativa in materia sia da partedei gestori degli impianti sportivi utilizzati cheda parte delle Società organizzatrici di gare,sia individuali che a squadre, per le quali sideve prescrivere la disponibilità di defibrillatoree relativo operatore abilitato all'uso.

Licei sport – esame normativaNel richiamare l'attenzione sul DPR 5/3/2013,n. 52 “Regolamento di organizzazione deipercorsi della sezione ad indirizzo sportivodel sistema dei licei, a norma dell'art 3, com-ma 2, del DPR 15/3/2010, n. 89, si disponeuna circolare da recapitare ai delegati regionaliperchè, anche tramite i presidenti di sezionedella rispettiva regione, propongano una fat-tiva collaborazione ai dirigenti scolastici deinuovi Licei dello Sport, come offerta formativaper gli alunni, sulla base delle linee guida,pubblicate a pag. 8 del N. 3 de Il Veteranodello Sport, a cura del prof. P. Piredda pre-sidente della Commissione Cultura dell'Unvs.

Nuove sezione de L'Aquila e PotenzaSi approva la costituzione della nuova sezionede L’Aquila con data di fondazione del 3 giu-gno 2013, previa revoca dell'affiliazione dellasezione precedentemente costituita ma nonin regola dal 2011. Si approva la costituzionedella nuova sezione di Potenza con data difondazione del 13 giugno 2013.

Revoca affiliazione alle sezioni di Lecce e PaluzzaSi dispone la revoca dell'affiliazione della se-zione di Lecce. Si rinvia, viceversa, ogni de-cisione sulla sezione di Paluzza, con l'incaricoal nuovo delegato del Friuli-Venezia GiuliaGiuliano Gemo di una preliminare verifica sulpossibile recupero di tale sezione.

Collaborazione con il Comitato Italiano UnicefIl vice-presidente Agostini, pur in attesa diun nuovo contatto da parte della PresidenzaNazionale Unicef, propone di acquisire daldelegato regionale Miccù Paolo copia del-l'accordo sottoscritto per il Lazio, così daproporlo agli altri delegati per la rispettivaRegione.

Si inviterà il Consiglio Direttivo, già convocatoper il 28 settembre, alla ratifica di tutte le de-cisioni ora adottate d’urgenza.

N° 7/2013Il Consiglio Direttivo Nazionale, interpellato, ha nominato delegato regionale per il Friuli Venezia Giuliail socio della sezione di Udine Giuliano Gemo.

N°9/2013Il Comitato di Presidenza, interpellato sulla assegnazione del campionato di pallavolo femminile allasezione G. Giagnoni di Pisa, ha dato parere favorevole.

IL PRESIDENTE IL SEGRETARIO

GIAN PAOLO BERTONI ETTORE BIAGINI

IN LIBRERIA

CAMPIONI SENZA VALOREIL LIBRO SCOMPARSO Una lettura interessantissima per chi pratica sport amatoriale,per chi ha figli sportivi, per chi ama confrontare i propri ricordidelle cronache del tempo con i riscontri di quanto legge inquesto libro. Fatti di 30 anni fa ma purtroppo sempre attuali.

In questo libro Donati, allora tecnico nazionale di atletica settore velocità,racconta con dovizia di particolari e con prove inconfutabili i retroscena aberrantidi pratiche doping legate almondo dell'atletica e che avevano fatto registraremorti. Questo documento è il libro, nascosto, perduto e finalmente ritrovato.Inutile anche ogni ricerca nelle biblioteche. Rivive oggi grazie alla divulgazionenella rete e alcuni portali di cui, ovviamente, non possiamo citare i nomi.

”SPORT E LEGALITÀ – GIOCA PULITO…E HAI GIÀ VINTO”. Presentato il libro di Alessandro Donati “Lo sport del doping - Chi lo subisce, chi lo combatte” Nell’ambito del progetto Egle, dedicato ai temi di giustizia, legalità ed eguaglianza,si è recentemente svolto a Cairo Montenotte (Savona), un incontro-dibattito pub-blico ospitati due testimoni esemplari della lotta al doping: il Procuratore dellaRepubblica di Torino Raffaele Guariniello e l’ex allenatore delle squadre nazionalidi atletica, Alessandro Donati (nella foto), oggi consulente in materia di dopingdi diverse procure italiane e della Wada nonché responsabile del settore sport diLibera.“Lo sport del doping - Chi lo subisce, chi locombatte” è la naturale prosecuzione di “Cam-pioni senza valore”, libro verità che Sandro Do-nati scrisse nel 1989 e che ben presto, causascomode verità, scomparve dalla circolazione. Nella parte finale di quel libro, Donati, con unmix di ingenuità e ottimismo, si augurava chequelle sue denunce facessero da monito per atleti, allenatori e dirigenti sulla pe-ricolosità del doping in tutte le sue forme. In realtà, come scritto nell'introduzionedel nuovo libro “quando ho scritto quel libro ero ingenuamente certo di riuscirea informare e sensibilizzare coloro che si occupano di sport. Ora sono sicuro delcontrario: se il doping si è così diffuso è perché sono di più coloro che intendonola performance sportiva come un obiettivo da raggiungere a ogni costo, rispettoa chi ritiene che il doping produca solo risultati apparenti a caro prezzo”. Da qui la decisione di riprendere quel filo rosso mai spezzatosi. Oltre 30 annidi doping nello sport raccontati in modo documentato, diretto, crudo da chi loha sempre denunciato, combattendo il più delle volte delle battaglie isolate. Adifferenza di tanti altri testi sul doping, però, “Lo sport del doping” non vuolecavalcare qualche nome famoso incappato nella rete (a maglie larghe) dell'anti-doping per vendere qualche copia più. “Lo sport del doping” è un vero e propriomanuale autobiografico sull'evoluzione del doping in Italia e nel mondo negliultimi 30 anni. Allenatore, dirigente del Coni, componente della Commissioneantidoping, consigliere del governo, consulente, (unico italiano) membro dellaWada, Donati ha potuto vivisezionare il fenomeno doping dall'alto di un'esperienzapraticamente unica a livello mondiale. E tutte questo vissuto emerge nelle 300pagine del libro.

Dopo la prima parte che riprende il contenuto di “Campioni senza valore”, l'autoreprosegue il suo racconto ripercorrendo il periodo - ancora attualissimo - dell'Epofino ad arrivare alle vicende di Schwazer e Armstrong. Dal dossier - rimastochiuso nei cassetti del Coni - sull'utilizzo di questa sostanza nel ciclismo del1994 alla retata dei Nas sventata nel Giro 1996, dal Pantani fermato a Madonnadi Campiglio nel 1999 al Pantani non fermato prima dei Giochi di Sidney 2000,sono tantissimi gli aneddoti proposti nel libro.Non ci sono solo atletica o ciclismo. Si parla del processo di Ferrara con i fileritrovati nel centro del dott. Conconi con i nomi dei 33 atleti di vertice trattaticon l'Epo. C'è spazio anche per la vicenda dei valori sballati di 61 azzurri (4 diloro poi conquisteranno la medaglia d'oro) prima di Sidney 2000. Sullo sfondole gravi lacune della lotta antidoping e le responsabilità di Cio, Coni e Federazioni(nonché, ed è un punto assai interessante, di media e pubblico). La parte finaledel libro è dedicata all'esplosione del doping a livello amatoriale con i numerida capogiro di un business milionario governato dalla criminalità organizzata. Può sembrare eccessivo, ma “Lo sport del doping”, può davvero segnare unasvolta epocale nella sensibilizzazione delle persone verso una tematica trattatacontrovoglia e superficialmente dai media italiani. Un libro che non può asso-lutamente mancare nelle case degli sportivi perché “è meglio aprire gli occhioggi che piangere domani”.

LO SPORT DEL DOPING. CHI LO SUBISCE, CHI LO COMBATTE

Autore Donati AlessandroPrezzo € 16,00 RisparmioDati 2012, 304 p., brossuraEditore EGA-Edizioni Gruppo Abele

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ááMATTEO SCARABOTTI

Si tinge di tricolore anche il 2013 delle boccette montelu-ponesi: ai Campionati Italiani di Fermo Simone Rinaldi,17 anni, ha bissato il successo dello scorso anno, riconfer-mandosi Campione italiano Under 18, dopo aver letteral-mente sbaragliato i suoi avversari e superando in finale Ro-berto Bilancini di Perugia con il punteggio di 75-21. Grandeexploit dunque per Rinaldi, giovanissimo tesserato del-l’Unione Nazionale Veterani dello Sport che nel 2012 haanche ottenuto il secondo posto ai campionati italiani Unvs,misurandosi e ben figurando con atleti di grande esperienza,ed è stato insignito del premio Giovane Atleta dell’Anno.Simone Rinaldi, che è stato proposto come testimone re-gionale del fair play, è un ragazzo dotato di grande talentoche ha iniziato a giocare boccette qualche anno fa quasi percaso, osservando gli altri nella sala biliardo di un locale delcentro storico e innamorandosi pian piano di questa disci-plina. L’arte delle boccette l’ha appresa facendo tanto alle-namento, ma sicuramente un ruolo importantissimo per luilo ha rivestito Silvano Galassi, campione italiano masterper ben 15 anni, che ha tenuto un corso di 13 lezioni orga-nizzato dal Comune di Montelupone e tenutosi al Centrodi Aggregazione Giovanile, sulla scia del successo dei Cam-pionati Italiani di Biliardo svolti nella splendida cornice delTeatro Nicola Degli Angeli di Montelupone per tre anniconsecutivi, dal 2006 al 2008. I Campionati Italiani di Bi-liardo hanno dato vita ad un movimento capace di coinvol-

gere anche numerosi giovani, tanto che nel Borgo sono nateben due squadre di boccette, su iniziativa della presidenteLetizia Trovarelli, nelle quali Simone Rinaldi ha disputatodegli ottimi campionati, e in questo 2013 altri due monte-luponesi si sono laureati campioni d’Italia: si tratta di MicheleAmbrosini e Franco Gattari, giunti primi ai campionati ita-liani a coppia di Ancona validi per la terza categoria, chehanno iniziato a giocare a biliardo, nella specialità boccette,proprio con la nascita della compagine monteluponese. Disicuro questo sport è un’ottima occasione di incontro tragenerazioni, essendo praticato da giovani e adulti, ed incarnain maniera ottimale i valori che da sempre animano l’attivitàdei Veterani dello Sport.

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ááPINO VESPIGNANI

De Giampietro non smette mai di stu-pire, a 90 anni abbatte il primato con-tinentale sui 50 rana. Mario De Giam-pietro, classe 1923, socio della sezionedi Forlì, ha stabilito l’ennesimo recordin vasca corta nella specialità rana. AFano, Mario ha stabilito un l’02”25sui 50 metri, abbassando il precedentelimite di soli 12 centesimi che sonobastati ad iscrivere il suo nome nel-

l’albo d’oro dei primatisti con-tinentali. Già suo il record eu-ropeo sui 200 rana in vasca lun-ga, ora anche questo dei 50 invasca corta, oltre a quelli nei100 rana in vasca lunga e 200rana in vasca corta, col tempodi 6’04”,Adesso, che è passato di categoria ( èstato inserito nella categoria M90) faincetta di record ogni volta che scendein vasca, e lui non demorde ed imper-

territo continua a macinare vittorie suvittorie e a suon di primati continentali;sembra davvero avere trovato una se-conda gioventù.

PERSONAGGIFORLÌIN ROMAGNA...IN ITALIA, IN EUROPA, SUBITO DOPO SCOZZOLI, C’È MARIONE!

MONTELUPONESIMONE RINALDI CAMPIONE ITALIANO UNDER 18PER IL SECONDO ANNO CONSECUTIVO

NOVI LIGUREVINCENZO LA CAMERABRILLA AI MASTER DIATLETICA AD ORVIETOááSERGIO TORAZZA

Exploit di Vincenzo La Camera, socio della no-stra sezione, portacolori dell'Atletica Novese,che ha vinto a Orvieto il titolo italiano di saltoin lungo per la categoria M65. Si è aggiudicatola gara tricolore con un salto di 4,74 e ha com-piuto altri due balzi a 4,69 e 4,62 evidenziandoestrema regolarità. La Camera, che è anche al-lenatore da diversi anni, ha all'attivo un lungoelenco di affermazioni fra i master a livello na-zionale, sia all'aperto, sia nelle competizioni in-door. Sempre a Orvieto La Camera si è piazzatoanche in 4^ posizione nei 200 piani, completatiin 28.84. Per lo sportivo novese, classe 1946,sono i risultati a parlare, non solo nell'atletica,ma anche nello sci di fondo dove ha ottenutobrillanti risultati nei campionati Unvs.

ROVERETOATLETICA: RICORDANDOITALIA-ARGENTINA 1953 L'AZZURRO JACOB DI ROVERETO RACCONTA L'INCONTRO CON PERONááLUIGI JACOB

Sono i primi giorni del novembre 1953quando su un quadrimotore Alitalia,chiaramente a elica, ci imbarchiamoa Ciampino, salutati dal presidente delConi Onesti con una splendida frase“Voi siete i più belli ambasciatori del-l’Italia all’estero”, partiamo per il SudAmerica. Su quell’aereo ci sono iconedell’atletica italiana: i pluriolimpiciConsolini con l’amico Tosi, CarlettoVittori, il toscano Sangermano, Lec-cese, Montanari, Gnocchi e Taddia,ecc., io sono forse il meno blasonatoe forse il più giovane. Un mio secondo posto sui 400 piani a Roma ai cam-pionati Italiani assoluti a spalla con Tonino Siddi (all’epoca recordman ita-liano), mi ha regalato una cosa per mé allora impensabile. È il mio primovolo, aerei dell’epoca, distribuzione di gomme da masticare per compensaree batuffoli di ovatta per le orecchie. Inizia un sogno, Roma, Lisbona, Isoledel Sale, Natal, Rio e infine Buenos Aires. Già all’arrivo all’aeroportoEzeiza una moltitudine di Italiani ci accoglie acclamando e ci segue finoin città sventolando tricolori, in una cacofonia di clacson… Io, giovane“bocia” trentino e un po’ montanaro, sono a bocca aperta e con l’emozionealle stelle; poi nel proseguo sarà tutta una catena di eventi che essendo iprimi importanti non si dimenticheranno mai. Una maglia azzurra al di làdell’Oceano, ma scherziamo! Visita al giornale Il Messaggero dove posiamoassieme a Vittorio Mussolini (conservo la foto) e ancora alla Cinzano, al-l’Ambasciata d’Italia, al Club Italiani all’Estero dove incontrerò per laprima volta il mitico scalatore Cesarino Fava che mi racconta le sue scalatesulla Aconcagua, casi della vita, circa 50 anni dopo organizzerò una serataper lui a Rovereto e sarà un successo sportivo... Alloggiamo al Hotel Nogaròdavanti a Piazza de Mayo e vicino della Casa Rosada. Per le strade grandimazzi di fiori e foto ricordano la morte prematura della famosa Evita, inEuropa in quel periodo Lei e il Presidente Peron erano sulla bocca di tutti,così capirete la mia emozione quando mi preavvisano che saremmo statiricevuti da Peron in Persona. Ma prima l’incontro Italia-Argentina, io sononel quartetto della 4x4 e li mi sono comportato bene cambiando in vantaggiotanto che a incontro vinto, il Presidente Peron scese in campo e mi strinsela mano. Per la cronaca e per la verità in seguito incontrammo il Brasile emi vergogno ancora della pessima frazione che riuscii a fare, ma forse al-berghi e ristoranti di lusso ricevimenti e rinfreschi erano troppo per unoche a casa sua si allenava su un prato, non avendo a disposizione una pistae quando andava a gareggiare fuori casa in città importanti spesso mangiavanelle mense universitarie o dei ferrovieri e viaggiava in terza classe…, maveniamo al fatto: Obervegher, il Commissario Tecnico, ci preannuncia lafamosa visita a Peron: “mi raccomando serietà e contegno!”.All’ingresso della Casa Rosada, pattugliata come un film di guerra comin-ciamo ad essere ricevuti in varie anticamere presidiate da Ministri o Fun-zionari con complimenti e strette di mano, ma al fine siamo nella anticameradi Peron; mi scappa l’occhio e su un grande tavolo una catasta di pacchifa bella mostra; cominciamo a sussurrare, “vedrai è un regalo”, si dicevain giro che in quei tempi uomini famosi si facevano notare per regalimunifici, dicono che il re d’Egitto Faruq desse orologi d’oro come manciaai camerieri, chissà, se tanto mi da tanto, questo è l’uomo più importantedel Sud America!! Entriamo, è molto gentile parla con ognuno di noi equando è il mio turno, saputo che sono trentino mi mostra il cappello d’Al-pino che tiene in bella mostra. Ci accomiatiamo e all’uscita a ognuno con-segnano un pacco, bello pesante cosa sarà? La fantasia galoppa, nessunoha il coraggio di aprirlo, anche per le occhiatacce degli accompagnatori,qualche amico fa proposte al buio, se me lo cedi ti do 10 dollari, ma scher-ziamo? Finalmente in albergo strappo i vari involucri e resto di sale, sonotutti libri scritti parte in spagnolo e parte in italiano, Parla Peron, La Co-stituzione Argentina, La razonde mi vida, ecc. ecc… La delusione è forte,prima di partire guardando dalla finestra dietro l’hotel vedo molti dei libriche in un momento di delusione molti hanno gettato. Io non ce la faccio, compero un borsone di pelle e alcuni me li sono portatia casa, fanno parte dei miei ricordi e con il regalo del dittatore, anche ilsuo ritratto che mi ha fatto avere in albergo dedicato di suo pugno: “al sig.Luigi Jacob con gran afecto”. Juan Peron – 10 novembre 1953. Non midirete che lo Sport non paga???

FALERNA LIDOFESTEGGIATO RENATO MAZZAVeterano doc, 35 anni trascorsi nella PoliziaComunale

Emblematico quanto ha sottolineato la figlia che “auguro a tutti di avereun padre come il mio, capace di mettere in ogni cosa entusiasmo e pro-fessionalità, un padre presente, una persona unica. Sono orgogliosa diessere tua figlia. Tanti auguri papà”. Alla presenza del comandante della Polizia Provinciale, del vice-questoree rappresentanti della Polizia Stradale dell’Amministrazione Comunalee delle autorità religiose, Mazza, socio della sezione di Falerna, è statopremiato dal presidente di sezione Caterina Bertolusso “con l’augurioche il suo coinvolgimento avvenga ancora di più in futuro e che il sociotrovi ancora più tempo da dedicare alla sezione dei veterani”. Il comandante della Polizia Municipale ha consegnato a Renato Mazzail crest con il simbolo del corpo, mettendo in risalto l’impegno profusoe la professionalità riscontrata in ogni suo lavoro. In cambio ha ricevuto da Mazza una sua personale raccolta di foto sto-riche del comando racchiuse in una cornice d’oro realizzata dalle stesso. A margine della cerimonia un simpatico aneddoto: Renzo Mazza ebbea progettare e costruire un originale orologio che donò al ponteficeGiovanni Paolo II.

Juan Domingo Perón

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ááNAZARENO AGOSTINI

Sono sicuro che tutti apprezziamo, diquesti tempi, il bel gesto attuato dalpresidente del Coni Giovanni Malagò,con la devoluzione della sua indennitàa fini sociali e sportivi. Tuttavia, in ge-nerale, anche questa utile testimonian-za rischia di annullarsi, offuscata dalcomportamento di tanti dirigenti spor-tivi che interpretano gli incarichi loroaffidati esclusivamente per una grati-ficazione personale, avulsi dai veri bi-sogni del mondo sportivo. In questo senso è estremamente fasti-dioso ascoltare le parole di coloro cheoggi dicono di essere dalla parte diGiovannino, mentre continuano im-perterriti e forse indisturbati a fare ciòche hanno sempre fatto: vale a dire di-rigenti sportivi che non svolgono alcunlavoro proprio, che non hanno mai la-vorato, ma che vivono con le indennitàe/o i rimborsi spese che gravano sullespalle delle strutture che dirigono, eser-citando parallelamente non ben chiariruoli di procuratori-procacciatori di af-fari.Questo pericolo insidia anche le nostreAssociazioni Benemerite del Coni,molte delle quali appaiono come sigle

vuote, che tuttavia si guardano con dif-fidenza, anziché aiutarsi per arrivareagli obiettivi comuni. Per questo mo-tivo credo anch’io che sia oramai ur-gente procedere alla loro vera unifi-cazione, magari prevedendo diparti-menti interni di lavoro.Le Associazioni Benemerite sono unpatrimonio italiano, diffuso in ogni ter-ritorio, fatto di capitale umano gratuitoe volontario, che il Coni deve saperutilizzare e sfruttare al meglio. Si pos-sono, anzi è ormai ineludibile digita-lizzare le procedure, i tesseramenti, laposta, centralizzare le segreterie, uni-ficare la comunicazione (si pensi aicosti dei singoli organi di stampa e allaloro spedizione). Le AB, essendo parte costitutiva delConi, devono essere incardinate in tuttele sedi Coni, sia centrale che territoriali.Occorre poi qualificare la loro azionee senza voler tarpare le ali a nessuno,definire due livelli. Il primo costituitodal gruppo delle Benemerite con piùassociati e che svolgono attività con-tinuativa su tutto il territorio nazionale,a cui riservare le risorse adeguate, se-condo le disponibilità di bilancio. L’al-tro gruppo costituito da tutte le AB chesvolgono attività di mera rappresen-

tanza di categorie o sensibilità sociali. Agli organi del Coni spetta la defini-zione di “chi fa che cosa”: i rispettiviruoli, i compiti, le risorse, anche ri-spetto al coordinamento con le fede-razioni e agli Eps. Insomma, abbiamonecessità che venga avviata subito unapolitica del fare e limitata quella del-l’apparire. Poi serve un attento monitoraggio degliesiti, con chiari report almeno seme-strali e progressivi che aiutino a ridurreil parassitismo e premiare il merito,attraverso un gestione di tipo mana-geriale. Sono convinto che non servepiù l’autocelebrazione del proprio pas-sato, se non come ricordo e conoscen-za di chi siamo, ma invece è indispen-sabile testimoniare con i fatti i valorieducativi della pratica sportiva, prin-cipalmente verso i ragazzi e i genitoridei bambini e degli adolescenti.È vero che viviamo nel tempo del-l’emergenza educativa e anche il mon-do dello sport è chiamato ad accettarequesta sfida, supportando le agenzieeducative tradizionali, famiglia e scuo-la. Questo è un servizio utile alla for-mazione dei nostri ragazzi e da bene-meriti non possiamo far mancare il no-stro apporto.

Sulla base delle esperienze acquisitenel corso di oltre un trentennio di at-tività nel campo dello sport, il Consi-glio d’Europa ha adottato una Risolu-zione, l’11 maggio 2007, istitutivadell’Accordo Parziale allargato sullosport (Epas), al fine di dare un nuovoimpulso alla cooperazione paneuropeain questo settore e trovare risposteadattate alle sfide odierne che deve af-frontare lo sport in Europa. L’Epas fornisce di fatto una piattafor-ma di cooperazione intergovernativanell’ambito dello sport tra le autoritàpubbliche dei suoi Stati membri e con-sente di stimolare il dialogo tra i pub-blici poteri, le federazioni sportive ele ong, creando le condizioni per unamigliore governance, allo scopo di pro-muovere principi di maggiore equitàe lealtà per uno sport più sano, nel ri-spetto di elevate norme etiche. L’Epas predispone politiche e norme,ne assicura il coordinamento e il mo-nitoraggio, sostiene iniziative per svi-luppare le competenze e favorisce loscambio di buone prassi. Per elaborare le proprie strategie, l’Ac-cordo si basa sulle norme in materiadi sport già definite dal Consiglio

d’Europa, quali la Carta europea dellosport, il Codice di etica sportiva, laConvenzione europea sulla violenzadegli spettatori e la Convenzione con-tro il doping. Varie raccomandazioni, inizialmentepreparate dall’ Epas, sono state adottatedal Comitato dei Ministri del Consigliod’Europa su temi riguardanti l’eticasportiva, l’autonomiadei movimenti spor-tivi, la lotta contro gliincontri sportivi truc-cati e la protezionedei bambini e giovaniatleti dai pericoli as-sociati alla migrazio-ne.Precedenti raccoman-dazioni, come la Car-ta europea dello sport, sono state ef-ficacemente monitorate e attività disensibilizzazione e di cooperazionesulle questioni della promozioni delladiversità nello sport sono state realiz-zate e si sono concentrate successiva-mente su diversi gruppi (minorità et-nique, persone handicappate, donne,bambini, …).Grazie all’Epas è proseguita regolar-

mente (Atene 2008, Baku 2010, Bel-grado 2012) l’organizzazione delleConferenze del Consiglio d’Europadei Ministri dello Sport. Nel 2013 il programma d’attivitàdell’Epas include il processo di nego-ziazione di un importante progetto diconvenzione internazionale contro lamanipolazione dei risultati sportivi,

che implicherà a li-vello nazionale i set-tori dello sport, delleinvestigazioni giudi-ziarie e della regola-mentazione sullescommesse sportivementre sono in corsodi realizzazione atti-vità sulle questionilegate alla migrazio-

ne di giovani sportivi, il buon governonello sport e lo sport nelle prigioni Ad oggi l’Epas, di cui sono partnerventicinque associazioni sportive (tracui l’Engso, l’Uefa e il Cio), conta bentrentacinque paesi membri. Dal mag-gio scorso, su decisione del Comitatodei Ministri dei 47 Paesi membri delConsiglio d’Europa, anche il PanathlonInternational ne è entrato a far parte.

E.P.A.S.

Accordo sullo sport per dare un nuovo impulso alla cooperazione paneuropea

Dirigenza latitante e sigle vuotetra le Benemerite

Con il Patrocinio di Regione Lom-bardia, del Coni e in collaborazionecon La Gazzetta dello Sport, la fa-miglia Edoardo Mangiarotti, insie-me a Amova Associazione Medaglied'Oro al Valore Atletico, Associa-zione Benemeriti del Comune e del-la Provincia di Milano, Fis Federa-zione Italiana Scherma, PanathlonInternational sede di Milano, PremioEmilio e Aldo De Martino e UnvsUnione Nazionale Veterani delloSport hanno il piacere di indìre laprima edizione del Premio Interna-zionale Edoardo Mangiarotti con loscopo di offrire riconoscimento erisonanza ai giovani impegnati inàmbito sportivo.1. PARTECIPAZIONE – Possono par-tecipare i giovani che alla data del30 settembre 2013, abbiano com-piuto i 18 anni ma non superato i30 anni di età e che corrispondanoa uno dei seguenti profili:nGiovani impegnati inqualsivoglia attivitàsportiva riconosciuta dalConi, i quali nel corsodei 18 mesi precedentila data di scadenza delpremio si siano distintiper i risultati ottenuti oper il particolare impe-gno profuso.n Giovani che nel proprio ambitoprofessionale (scuole, accademiemilitari, università, giornali e media,letteratura e editoria, teatro, cinemae spettacolo, pubblicità e comuni-cazione, organizzazioni no-profit,pubblica amministrazione,...) abbia-no realizzato nel corso dei 18 mesiprecedenti la data di scadenza delpremio iniziative particolarmenteefficaci alla pratica e alla diffusionedello sport.2. ASSEGNAZIONE DEL PREMIO –La giuria, composta da note perso-nalità del mondo sportivo, valuteràtutte le candidature inviate entro il30 settembre 2013. Con decisionediscrezionale insindacabile, la giuriadesignerà il vincitore al quale asse-gnare una borsa di studio di euro5.000. La giuria potrà anche segna-larefino a 4 candidati meritevoli dimenzione, ai quali sarà consegnatapergamena nominativa con la mo-tivazione.3. DOCUMENTAZIONE – Ogni candi-datura dovrà essere accompagnata da:- fotocopia di valido documento diidentità del candidato- l’indicazione dell’indirizzo com-pleto del candidato, incluso n° te-lefonico e indirizzo e-mail- una descrizione sintetica, massimo

una pagina dattiloscritta, tuttaviasufficiente a evidenziare i motividella candidatura e a permetterneriscontro oggettivo alla giuria.La suddetta documentazione dovràessere inviata alla giuria entro ladata del 30 settembre 2013 attraver-so:a. Internet – invio di file digitali(formati .doc/.docx e/o txt, e/o .pdfe/o immagine .jpg) al seguente in-dirizzo e-mail [email protected], oppureb. Servizi Postali – invio dei docu-menti cartacei in doppia copia conlettera raccomandata al seguente in-dirizzo: Premio Internazionale Edo-ardo Mangiarotti, via Solferino 24,20121 Milano.Ai fini della convalida della candi-datura, farà fede la data della e-mailo la data della raccomandata.4. CERIMONIA DI PREMIAZIONE – Ilvincitore verrà premiato in occasio-

ne della cerimonia pub-blica di premiazione fis-sata per lunedì 25 no-vembre 2013, pressol’Auditorium Testori aPalazzo Lombardia.Per la consegna del pre-mio la presenza del vin-citore designato è obbli-gatoria.

5. DIVULGAZIONE – Copia della pre-sente normativa di partecipazioneedi eventuali suoi aggiornamenti sonodisponibili sul sito http://www.gaz-zetta.it/. Il nome del vincitore edeventuali altre informazioni dellagiuria saranno pubblicate su Gaz-zetta dello Sport e sul sitohttp://www.gazzetta.it/.6. PRIVACY – La partecipazione co-stituisce piena accettazione delle re-lative norme nonché espressa auto-rizzazione alla pubblicazione, senzafini di lucro, delle informazioni in-viate e all’uso dei dati anagrafici uni-camente ai fini delle comunicazioniinerenti questo premio, comunquenel rispetto della Legge 675/96 sullatutela dei dati personali.La documentazione pervenuta nonsarà restituita.

Per facilitare il lavoro della giuria,si prega di non attendere l’ultimogiorno per l’invio delle candida-ture.

Nota: Il Premio Internazionale EdoardoMangiarotti non è da confondere conil Premio Nazionale Edoardo Mangia-rotti, organizzato dall’Unvs che vedepremiato un Atleta dell'Anno scelto dallesezioni Unvs.

Premio InternazionaleEdoardo Mangiarotti

PANORAMA CONI

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Con il caldo dell’estate il nostro fabbisogno idricoaumenta e ce ne accorgiamo tutti perché aumentala sensazione di sete. Aumenta la sudorazione,che fa parte dei meccanismi di adattamento (ac-climatamento) al nuovo clima estivo al quale vie-ne esposto il nostro corpo. Si modifica anche lacomposizione del sudore prodotto dalle ghiandolesudoripare: più acquoso e maggiormente riccodi sali (sodio) rispetto alla stagione fredda, quandola secrezione del sudore è più sebacea. La sudo-razione permette di controllare la temperaturacorporea mediante l’evaporazione che sottrae ca-lore al corpo. Esiste una certa soggettività nel percepire la sete,in particolare gli anziani sentono meno lo stimoloa bere e sono quindi più a rischio di disidratazione.In generale è buona norma bere nella giornataalmeno un litro e mezzo-due litri di acqua, a se-conda appunto del clima, ma anche dell’attivitàfisica svolta e del peso corporeo. Il fabbisognoidrico è di almeno 30 ml per Kg di peso corporeo. Ma quando si ha sete quale bevanda scegliere? La risposta non è così banale. Dobbiamo innan-zitutto ricordare le funzioni strettamente legateallo stato di idratazione e dipendenti dall’apportoidrico. Un buono stato di idratazione, infatti, nonsolo garantisce la diuresi e la corretta diluizionedei soluti escreti dal rene (ossalati di calcio, urati)ma anche la regolarità della funzione intestinale.Questa dipende molto dalla quantità di acqua as-sorbita e successivamente escreta nel lume inte-stinale, dove la presenza di fibre deve accompa-gnarsi ad un’adeguata idratazione di queste, perpermettere il progredire della massa fecale finoall’ampolla rettale. Feci caprine e dure sono in-dicative di un insufficiente apporto idrico. Lacute esprime anch’essa una sofferenza in relazionealla scarsa idratazione, mostrandosi secca e de-squamata. Nei grandi anziani, soprattutto malatie fragili, l’insufficiente assunzione di liquidi ebevande può portare ad uno stato di confusionementale e rallentamento ideo-motorio, o di sopore,che mette a rischio la loro autonomia e anchespesso il senso di appetito e la coordinazione mo-toria necessaria per deglutire il cibo. Più sempli-cemente l’insufficiente assunzione di acqua puògenerare, anche nel giovane, quello stato di spos-satezza che si accusa soprattutto con i primi caldie può contribuire all’ipotensione tipica della sta-gione calda.Premesso questo poniamo attenzione alle diversequalità di bevande che abbiamo a disposizionequando intendiamo dissetarci.Grazie anche alle proposte commerciali e ai con-sigli pubblicitari, talvolta fin troppo insistenti,troviamo bevande cosiddette “molto dissetanti”sia alcoliche che analcoliche.Precisiamo subito che l’alcol attiva una reazionedi vasodilazione con effetto di stimolare la diuresie quindi peggiorare la disidratazione, oltre ad in-durre eccessiva termodispersione e conseguenteipotensione. Non dobbiamo dimenticare l’apportocalorico dell’alcol, superiore a quello degli zuc-cheri, e spesso trascurato nel contesto di un con-trollo delle calorie introdotte nella giornata. Mag-giore è la gradazione alcolica della bevanda, mag-giore è il suo contenuto calorico.Le bevande analcoliche più apprezzate sono in-vece spesso troppo ricche di zuccheri (the, acquearomatizzate, bibite gasate, succhi di frutta, cosìcome granite, sorbetti e ghiaccioli). Lo zucchero,fortemente osmotico, non attenua la sensazionedi sete, se non in maniera apparente ed effimera,senza contare che apporta una certa quota calorica,spesso sottovalutata. Le bevande dolci ma senzazucchero sono dolcificate con molecole che nonvengono assorbite dal nostro intestino e che, quin-di, non forniscono calorie. Queste possono con-

siderarsi “light” o “dietetiche” rispetto all’apportocalorico e all’influenza sulla glicemia, ma studirecenti le citano in causa nelle situazioni di ec-cessiva assunzione di cibo, quasi stimolassero lafame. Un abuso di dolcificanti inoltre può rendersiresponsabile di diarrea con effettoosmotico. Citiamo ancora le bevandeenergetiche, o “energy drink”, a basedi caffeina, oltre che di zuccheri e dimolecole neuro stimolanti, capaci piùche di rimuovere la sete, di rimuovereil senso di stanchezza, fisiologica di-fesa dell’organismo da un’eccessivadeprivazione di sonno.Esperienza comune è invece il potereveramente dissetante dell’acqua, siaessa naturale che gasata. Dobbiamoriconoscere comunque che anche tra le acque, aseconda della sorgente e del territorio di origine,esistono differenze talvolta non del tutto trascu-rabili. Quando leggiamo l’etichetta che definiscele caratteristiche di un’acqua troviamo indicati iquantitativi per litro di sali disciolti: bicarbonati,silice, sodio, calcio, nitrati, fluoruri. In base alleconcentrazioni di sali le acque si definiscono oli-gominerali (meno ricche di sali) o minerali (apiù alto contenuto di sali). È vero che le acque oligominerali stimolano ladiuresi, in quanto un alto apporto salino determinaritenzione idrica, ma spesso è più importante laquantità di acqua rispetto alla sua qualità per rag-giungere soddisfacenti volumi di diuresi. Acque

oligominerali povere di sodio possono esserevantaggiose in caso di ipertensione, a patto cheanche la dieta sia coerente, altrimenti è verosimileche il sodio presente nell’acqua non abbia alcunarilevanza sui valori pressori.

Inoltre, nel caso di stitichezza, sareb-bero più opportune acque ricche disali piuttosto che acque oligominera-li.Per la donna, soprattutto dopo la me-nopausa, aumenta il fabbisogno dicalcio. Una buona fonte di calcio, informa ben assimilabile a livello inte-stinale, può essere l’acqua, soprattuttoalcune acque dove la concentrazionesupera i 300 mg/l.Lo sportivo necessita, soprattutto

quando il clima aumenta i volumi di sudorazione,di alte quantità di acqua e di specifica integrazionedi sali (soprattutto sodio, ma anche potassio emagnesio), che possono corrispondere a bevandeidrosaline già pronte o a preparazioni casalinghea base di sale e succo di limone o succo di frutta.Lo zucchero, se correttamente dosato, può con-tribuire all’assimilazione del sodio a livello in-testinale (bevande glucosaline).Per quanto riguarda la presenza o meno di gasnelle acque bisogna precisare che non ha alcunarilevanza a livello dietetico ed è assolutamentesoggettiva la tolleranza al gas e la sensazione dimaggiore o minore ristoro della sete.Le acque potabili “del rubinetto” di casa sul ter-

ritorio italiano sono altresì di buona qualità, es-sendo il suolo idrografico nazionale piuttostoricco di minerali, e la purezza microbiologica oda contaminanti seriamente garantita dalle societàpreposte alla sorveglianza degli acquedotti . Bi-sogna ben valutare pertanto l’uso di depuratoriche rischiano di impoverire fin troppo le acquepotabili. Spesso il poco gradevole odore di cloro,che ci colpisce portando il bicchiere alla bocca,può essere evitato lasciando riposare l’acqua inuna brocca per qualche minuto prima di berla,essendo la molecola di cloro volatile.Per concludere ricordiamo l’importanza di bere,soprattutto nella stagione calda. Utile può esserefrazionare la quantità nella giornata e privilegiaregli intervalli di tempo tra i pasti. Deve essere te-nuta in conto la quota di reintegro in caso di pra-tica sportiva, che dovrebbe essere svolta possi-bilmente nelle ore meno calde della giornata.Non bisogna cercare di dissetarsi con bevandealcoliche o troppo zuccherine ma privilegiarel’acqua, naturale o gasata secondo il proprio gusto,più o meno ricca di sali a seconda delle caratte-ristiche individuali. Impariamo a leggere sempre ingredienti ed eti-chette per scegliere con consapevolezza e sfor-ziamoci di accogliere con senso critico i messaggipubblicitari!

dott.ssa Elena Agnellomedico chirurgo, specialista in scienza dell’alimentazione,

indirizzo nutrizione clinica, ASL TO3

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STAR BENE

Il paradosso dello sportivo:fare attività fisica e sentirsi meno in formaL’overtraining, una condizione fisica non del tutto rara che si accentua con l’arrivo della bella stagione.

“Faccio tanti allenamenti e la domenica qualchegara, ma anziché migliorare mi sento sempre piùstanco e svogliato. Inoltre, mangio molto ma sonocalato di peso e alla sera faccio fatica ad addor-mentarmi. Il mio medico mi ha visitato e mi hafatto fare gli esami del sangue, ma non ha trovatoniente di alterato.”Questa affermazione non è rara, specialmente inquesto periodo dell’anno quando, con l’arrivodella bella stagione, si tende ad intensificare l’at-tività fisica in generale e la frequenza degli alle-namenti. Bicicletta, calcio, tennis, corsa e altrisport, che nei mesi invernali subiscono un certorallentamento, nei mesi estivi registrano un’im-pennata sia nella frequenza che nell’intensità; aquesti si aggiungono attività di moto, anche leg-gero, come trecking, passeggiate e, perché no,anche attività non registrate come sport che au-mentano il carico di lavoro sul corpo.Tutto questo si chiama overtraining o sovra-al-lenamento. Una condizione in cui il fisico è sot-toposto ad un’attività è troppo intensa, tanto chel'organismo non riesce, nei tempi di recupero, aeliminare la fatica accumulata. Il sovrallenamento è una delle maggiori preoc-cupazioni per gli appassionati di fitness molto at-tivi, perché è responsabile di una riduzione dellaprestazione e aumento della fatica, durante l'al-lenamento così come nella vita quotidiana.Questo squilibrio provoca un continuo stato distress psicofisico, che culmina nella stalenesssyndrome (rifiuto di allenarsi), danneggiando leprestazioni atletiche e rendendo più vulnerabilel'organismo a eventuali infezioni.

L’overtraining di solito si verifica a seguito di unprogramma di allenamento che viene drammati-camente o improvvisamente aumentato, protrattoper lunghi periodi di tempo, e viene eseguito adalto volume, ad alta intensità. È possibile ritenereche un atleta incapace di recupero completo entrole 72 ore dall'impegno fisico massimale sia affettoda sindrome da sovrallenamento.In generale quindi il campanello d’allarme è lastanchezza e la difficoltà nel recupero dallo sforzo.ma ci sono altri sintomi da tenere in considera-zione:- Performance ripetutamente scadenti non spie-gabili- Sensazione di affaticamento, dolori muscolari,depressione;- Aumentata vulnerabilità alle infezioni e disturbigastrointestinali;- Disturbi del sonno e perdita di peso;- Lesioni da sovraccarico;- Aumento della frequenza cardiaca a riposo edella pressione arteriosa;- Variazioni dell'ematocrito;

- Modificazioni del tasso di emoglobina;- Diminuzione del livello di testosterone;- Modificazione del rapporto testosterone/cortisoloa favore di quest'ultimo.É dunque importante riconoscere i sintomi del-l’affaticamento perché può anche capitare che ilcalo prestazionale porti a pensare di dover inten-sificare ulteriormente gli sforzi, peggiorando cosìla situazione. Per ritornare a una perfetta efficienza psicofisicamolto spesso basta ridurre i carichi degli allena-menti, diminuendo sia la quantità che l'intensità,effettuando soltanto un lavoro aerobico leggeroper eliminare le scorie metaboliche e produrreendorfine. Anche misure passive come fisiotera-pia, idroterapia, termoterapia, elettrostimolazionee agopuntura, possono essere molto utili per ilrecupero.Tra le principali forme di recupero sono da ricor-dare:-Lavoro aerobico leggero, per produrre endorfineed eliminare le scorie metaboliche;- Allungamento muscolare, per eliminare squilibrimotori;- Massaggio defaticante, per ristabilire il giustotono muscolare;- Termoterapia, elettroterapia e agopuntura;- Integrazione dei liquidi perduti durante lo sforzoe dei nutrienti essenziali al ripristino delle scorteenergetiche.Essenziali rimangono comunque il riposo, un’ali-mentazione corretta e soprattutto una buona dosedi buon senso.

GdP

Dissetarsi con le bevande giuste

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ECCELLENZA VETERANAááFRANCESCO NOLA

Con l’alto patrocinio del comune di Policoro, del Coni di Basilicatae in collaborazione con le Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani(Acli) e l’Istituto Statale di Istruzione Superiore Pitagora di Policoro,Matera, si è svolto, presso l’aula magna dell’Isis, il convegno pub-blico sul tema “Famiglia scuola e sport nell’educazione della per-sona”. L’evento è stato organizzato dalla sezione Magna Greciadi Policoro. Relatore il prof. Michele Indellicato (docente di FilosofiaMorale Università degli Studi di Bari A. Moro). Ad aprire i lavori è stato il prof. Francesco Nola, presidente dellasezione Magna Grecia il quale, dopo un momento di riflessione epreghiera ricordando le persone in difficoltà e quanti soffrono lafame nel mondo, ha spiegato che il convegno non voleva avere lapretesa di indicare tutte le modalità per educare bene la persona,ma semplicemente un contributo dei veterani dello sport, unitamentealle famiglie, scuole e sportivi del territorio, “per dare la speranzadi poter vivere un futuro più sereno e lontano dai conflitti socia-li”.Tra le autorità che hanno fatto gli onori di casa, il sindaco RoccoLeone e l’assessore allo sport Massimiliano Padula, che hanno ap-prezzato il lavoro della sezione Magna Grecia operante non solosu Policoro bensì anche su diversi comuni limitrofi. Omaggiati ilprof. Indellicato, il dott. Giuseppe Barile e don Salvatore De Pizzo,in rappresentanza del vescovo sua Ecc. Mons. Francesco Nolè,con targhe ricordo per l’attenzione mostrata alla città di PolicoroIl moderatore Nola ha poi dato la parola al prof. Indellicato per larelazione di apertura del convegno.“L’etica sportiva – ha asserito Indellicato – può dare seri contributiper la formazione umana e culturale della persona, l’educazioneal senso civico e al rispetto della dignità umana e delle regole perl’affermazione di una cultura sportiva positiva e biofila che orientialla pratica di quei valori morali che nobilitano l’essere dellapersona e aiutano a vivere bene nella comunità. La pratica dellosport – ha continuato Indellicato – può aiutare a far vivere queivalori autentici che sembrano dimenticati nel terzo millennio. Trai valori fondamentali dello sport ci sono la lealtà, l’equità, l’amiciziache Aristotele considerava la più preziosa delle virtù, la tolleranza,il rispetto degli avversari e delle regole e perché no, un sano di-vertimento. Il diritto alla pratica di uno sport leale deve essere ga-

rantito a ciascuna persona senza distinzione di sesso, di ceto, direligione, e deve essere tramite per garantire il diritto alla pace, ildiritto alla libertà e alla giustizia, tutti i valori che se testimoniati,e non solo predicati, possono aprire alla speranza di una praticasportiva come visione biofila della vita.”(N.d.R. per l’etica biofilail bene è rispetto per la vita). (Albert Schweitzer)Dopo un simpatico intermezzo del presidente del Consorzio delpane Dop di Altamura, Giuseppe Barile, “Il pane è il regalo piùgeneroso della natura, uno dei grandi piaceri della vita, un alimentosemplice, sano e naturale che l’uomo non potrà mai sostituire” èseguito un qualificato dibattito. Pino Manolio si è soffermato “sull’importanza del sapere e dellaconoscenza come contributo della promozione umana allo svilupposociale.” Mentre la prof.ssa Raffaella Delli Veneri ha messo inrisalto il ruolo dell’educatrice scolastica come docente nella scuolae come mamma nella famiglia, prima agenzia educativa dei nostrifigli.La prof.ssa Romano ha parlato della fede e “della condivisione di

quello che abbiamo mettendolo a disposizione degli altri, all’insegnadella solidarietà vera” e la prof.ssa Eleonora Delle Donne ha illu-strato l’eccellente risultato formativo di un progetto sportivo diarti marziali organizzato in collaborazione con la scuola.Gli interventi sono poi proseguiti con il presidente regionale dellaFiv (Federazione Italiana Vela) Sigismondo Mangialardi, che hasollecitato le istituzioni ad impegnarsi per attivare i processi e lepossibili strategie in grado di promuovere l’intero tessuto economico,turistico e ricettivo della regione e con il prof. Gennaro Santoroche ha parlato dello sport come grande momento di aggregazionesociale: “Il sogno dei veterani lucani - ha affermato Santoro - èquello di coinvolgere, in varie manifestazioni sportive e non, i co-muni periferici e fuori dai circuiti turistici per far sì che si abbiauna conoscenza totale del territorio. Lo sport è un formidabile vei-colo di pubblicizzazione dell’ambiente”.“La famiglia, la scuola e lo sport devono essere alleati nel difficilecompito di educare le giovani generazioni; in particolare la scuola– ha ribadito il dirigente scolastico dell’istituto ospitante, il profAngelo Castronuovo – deve essere un avamposto, dove l’individuodiventa responsabile del proprio futuro; dove responsabilità vuoldire saper scegliere, sapere ascoltare, saper valutare e interpretarei fenomeni reali, i cambiamenti, le evoluzioni e sapere discerneretra tanti messaggi ridondanti e ingannevoli.”Al termine dei lavori hanno infine preso la parola alcuni soci Unvs,il rappresentante regionale Us Acli, Vincenzo Di Sanzo, il presidenteprovinciale Acli di Matera, Antonio Lagala, nonchè Filomena Bu-cello dell’Ente Provincia Matera, Rosa Dragonetti, proboviro re-gionale Us Acli.Molto gradite le presenze degli studenti della scuola media superioree di diversi esponenti del mondo imprenditoriale, scolastico, oltrechédelle associazioni e delle parrocchie.Le conclusioni sono state a cura di don Salvatore De Pizzo, vicariodel Vescovo S.E. Mons. Francesco Nolè che nell’esprimere il suocompiacimento “...per la validità dei contenuti e dei contributi dipensiero e orientamenti presentati dal prof. Indellicato nella suarelazione che è stata veramente magistrale” ha ribadito come “ilproblema della formazione umana, professionale e cristiana deinostri giovani, ci sta molto a cuore. Anche la Chiesa si sente inprima linea in questo campo e sollecita un’ampia sinergia tra levarie agenzie educative”.

POLICORO

Convegno “Famiglia, scuola e sport nell’educazione della persona”

Il sindaco Rocco Leone, il prof. Michele Indellicato, l'avv. D.Maria Montesano e l'assessore allo sport del Comune diPolicoro dott. Massimiliano Padula

I RAGAZZI, PROMOTORI DEI PROGETTI Grazie alla collaborazione con il Centro Sportivo Italiano, che tra

l’altro ospita la nostra sede, i Veterani delloSport si misurano per la prima con i visi-tatori di una Fiera Campionaria. Insolitoma affascinante. Il padiglione allestito dalCsi, proponeva ogni tipo di contatto edu-cativo-sportivo per i ragazzi con una par-ticolare attenzione alla promozione di trescuole calcio allestite nelle zone terremo-tate.Iniziativa molto importante in quanto for-

mazione, parte ludica e mini tornei si sostituiranno a quei cam-pionati che per diverso tempo non si potrebbero piùsvolgere, per mancanza di impianti o numero diragazzi per fascia di età.Sotto la nostra supervisione, standisti e pro-motori dei progetti Miur e Zorro, gli stessiragazzi, come in una grande famiglia, doveil fratello più grande corregge i compiti al fra-tello più piccolo. Inutile dire l’entusiasmo cheha suscitato la figura del nostro nuovo eroe, Zorro.Abbiamo creato anche la nostra mascotte, dove la spada diZorro incrocia e sconfigge l’ago della siringa malefica.

SCENDONO IN CAMPO I NOSTRI PARTNERSDopo il Csi è di scena l’Associazione Dico no alla Droga

L’associazione no profit Dico No alla Droga da noi sostenuta, èin diretto contatto con la Foundation for a Drug Free World. Perlo svolgimento del progetto, vengono impiegati i materiali infor-mativi, da quest'ultima prodotti, e diffusi in varie attività di pre-venzione rivolte ai giovani ed agli adulti. Le informazioni chevengono fornite sulle sostanze stupefacenti, sono il risultato della

raccolta e la catalogazione di numerosi studi e ricerche inter-nazionali. Questi dati e le analisi dei centri di

medicina, vengono correlati da testimonianzedi persone che hanno vissuto la dipendenza dalledroghe. Lo scopo è quello di far capire ai giovani,in una età per loro ancora fragile, l’importanza

e la ricchezza di una vita libera da qualsiasidipendenza dalle sostanze stupefacenti.Facendo un piccolo riassunto. Il gruppo di

Dico no alla Droga di Modena, ha incominciato a distribuire gliopuscoli informativi sugli effetti della droghe nella Città e nellaprovincia, andando ogni sabato mattina davanti alle scuole mediee superiori nell’orario di uscita dei ragazzi, parlando con loro efissando degli appuntamenti per incontri mirati. In totale sonostati distribuiti più di 20.000 opuscoli a studenti, insegnanti e ge-

nitori. L’associazione comprende anche un programma basato sulezioni per ogni tipo di droga, atto a comprenderne tutti gli effetti,nel lungo e nel breve termine. Queste lezioni e testimonianze,vengono tenute dai professori, dai genitori e dallo staff dell’as-sociazione. Negli incontri, che hanno coinvolto più di 2.500 stu-denti, abbiamo tenuto lezioni anche sugli effetti dell’alcol e dellamarijuana, commentando a supporto, il video “la verità sulla dro-ga”, e portando le testimonianze di ragazzi ex tossicodipendenti.Questa, una tra le tante: “Innanzitutto vi ringrazio di cuore perquesto incontro che mi è stato veramente utile. Ho imparato comenon buttare la vita nell’inferno e come trasmettere il messaggioagli amici ed ai famigliari di coloro che fanno uso di droghe. Unalezione così, personalmente penso che serva a ogni giovani dioggi. Grazie!”.

ZORRO E IL PRIMO GIORNO DI SCUOLAIl Progetto Zorro per la comunicazione dello sport pulito e lalotta al doping ha preparato la cartella per presentarsi al suo primogiorno di scuola. Come un bravo studente, come l’amico sinceroche ti accompagnerà per tutto l’anno scolastico con i suoi messaggidi etica sportiva e cultura dello sport.

Come sviluppare il contattoContattare i presidi delle scuole per avere l’autorizzazione a di-

ZORRO ...COLPISCE ANCORA!I Progetti Miur e Zorro, patrocinati dal Comune di Modena, per la comunicazione dello sport pulito e la lotta al doping, presenti alla FieraCampionaria di Modena negli stands del Centro Sportivo Italiano. ááA CURA DI FRANCO BULGARELLI

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ááGIANFRANCO GUAZZONE

Sontuoso e di eccellente livello sia neisuoi premiati che negli ospiti d’onore,con i primi che esaltavano i secondi eviceversa, il 1^ giugno scorso si è con-sumato a Pistoia il Memorial Giam-paolo Bardelli, pilotato con maestriadal nostro Renzo Bardelli, fratello delpersonaggio a cui è intestato l’evento,professionista stimato ed amato dallagente della Toscana scomparso nel1976 all’età di soli 46 anni. Un mesedopo Renzo Bardelli veniva eletto sin-daco di Pistoia. All’hotel Villa Cappugi, anch’esso me-ritevole di una positiva citazione pereleganza, collocazione e inappuntabilitàdei servizi, sono saliti alla ribalta am-ministratori locali, autorità militari, per-sonaggi illustri della realtà pistoiese, ilmagnifico rettore Alberto Tesi dell’Uni-versità di Firenze e tanta gente del mon-do dello sport.Vorremmo citarli tutti ma, per affinitàdi interesse conoscitivo con chi ci legge,ci limiteremo soprattutto a trattare diquesti ultimi sottolineando comunqueche questo Memorial è da sempre ca-ratterizzato dalla volontà di additarealla pubblica opinione in particolare“Valori e scelte etiche”.Premettiamo che si è sfiorato il botto,visto che era prevista la partecipazio-ne..... “dell’ex Presidente della Repub-blica” che è venuta meno solo perchéGiorgio Napolitano è stato confermatoalla carica più alta dello Stato. Ma il colpaccio è ampiamente riuscito

ai nostri organizzatori nell’individuare,prima che si concludesse la sua trionfalecavalcata sulle strade del Giro d’Italia,il corridore ciclista Vincenzo Nibaliquale esempio positivo in un settoredove lo sport spesso inciampa in con-traddizioni, incertezze ed insufficienteeticità. Inutile sottolineare che, malgra-do la presenza di prestigiosi e affermatipersonaggi della società e della impren-ditorialità (così è la vita), la popolaritàdel campione siciliano abbia avuto unposto di rilievo assoluto sulla scena delmemorial che ha toccato uno dei mo-menti più partecipati, anche emotiva-mente, durante la sua premiazione.A questo proposito e restando nel mon-do del ciclismo c’è da aggiungere che,per loro stessa ammissione, gli orga-nizzatori solo in poche occasioni hannopotuto premiare corridori in attività pro-prio perché raramente si sono assom-mati in un ciclista “onestà e un chiaropronunciamento di fermezza etica”, in

piena sintonia con lo spirito del memo-rial. Qui va raccontato un significativo edesemplificativo atteggiamento che ri-guarda proprio Renzo Bardelli: dal1985 un premio dedicato a suo fratelloveniva assegnato al vincitore di unacorsa per dilettanti che si svolgeva interra toscana. Si sono negli anni affer-mati corridori come Bettini, Commessoe Mori, poi attori di rilievo nel ciclismoprofessionistico. Ebbene, nel 1998 sidecise di sospendere l’organizzazionedella gara perché si riteneva che “il di-lagare del doping avrebbe potuto pro-durre il paradossale risultato di premiareun corridore in odore di doping”. Daallora si preferì assegnare il memoriala chi avesse compiuto atti tangibili esignificativi nella lotta al doping nellosport. E il Memorial 2013 parla ancoraper bocca... delle due ruote quando vie-ne premiato lo storico commissario tec-nico Alfredo Martini “occorre ridaregioia e amore per il ciclismo”, brillanteultranovantenne pieno di energie, chenel suo immenso curriculum vanta pe-raltro il titolo di Campione Toscano Al-lievi 1938. E ancora Filippo Simeoni,già campione italiano su strada nel2008, poi all’onore delle cronache perla sua coraggiosa denuncia del dopingche gli valse in particolare l’ostilità el’ostracismo di Armstrong. Per finire“Gli ottantenni di annata”: ModianoFreschi (diverse affermazioni tra cui laCoppa Piaggio del 1953 e il 4^ postoal Giro delle Puglie-Lucania 1954),Sante Ranucci (Campione del mondodilettanti 1965 a Roma) e LorianoSgherri.Per il giornalismo sportivo un ricono-scimento è andato a Cristiano Gatti diTutto Bici, australiano di nascita, arti-colista schietto, spesso controcorrenteche non ha esitato a schierarsi controalla pratica del doping, autore peraltrodi un duro articolo di denuncia “Queiformidabili anni dopati” riferito al ci-clismo per cui nutre forte passione mache ritiene sia “una disciplina da rin-novare e ripulire”. Di recente ha pro-posto al presidente della Fci di farsipromotore in sede internazionale dellaproposta di radiazione al primo dopingconclamato di un atleta e di affidare laguida del settore medico (antidopingcompreso) al professor Sandro Donati. Altri momenti significativi, sempre ri-ferendoci al mondo dello Sport, si sono

avuti con il ricordo di Pietro Menneae con la proiezione di un filmato conla premiazione dell’allenatore della Na-zionale di calcio Cesare Prandelli, ef-fettuata da Bardelli lunedì 18 marzo2013 a Coverciano. Ma il memorial hariservato anche un significativo spazioalla nostra Unione. Tra i personaggipremiati il nostro consigliere nazionaledott. Antonio Costantino e il dott. CarloDelfino (sezione di Varazze), quali me-dici sportivi, nonché il segretario ge-nerale Ettore Biagini e il delegato re-gionale Salvatore Cultrera, “due diri-genti veterani che hanno scelto diadempiere ad un ruolo primario per fa-vorire l’associazionismo e la promo-zione di iniziative e manifestazioni diprim’ordine a sostegno della più con-vinta etica sportiva e sociale”.A Costantino, medico a Reggio Cala-bria, operativo nell’Agenzia MondialeAntidoping, tesserato della FederazioneMedico Sportiva Italiana con compitidi doping contro officer e a Delfino,autore tra l’altro di alcuni libri storici(“Mio fratello Gepin”, “Diario di unroutier”,“C’era una volta la Milano San-

remo”, “ Coppi in Riviera”, “GiovanniBrunero- il ciclismo delle strade bian-che”, “Il primo volo dell’airone”) il ri-conoscimento è andato “perché costi-tuiscono un ruolo cardine a presidiodella corretta pratica sportiva agonisticae non solo”.Per chiudere due annotazioni: intantoriteniamo doveroso almeno citare ( nelriquadro che segue l’articolo) le eccel-lenze pistoiesi premiate e poi vogliamopiacevolmente rimarcare come la Ma-glia Etica abbia fatto la sua comparsadurante un momento conviviale otte-nendo l’attenzione e il consenso sia diMartini che di Nibali. Un altro passoavanti verso l’affermazione non tantodi una iniziativa quanto di una sensi-bilità nuova, di un recupero del sensoetico e dell’onesta nello sport.

Video intervista a Renzo Bardelli

http://youtu.be/z8ap2A01XFY

PISTOIA

In scena il 29° Memorial Giampaolo Bardelli

stribuire materiale di contatto(volantino informativo),quindi fissare un incontro coni ragazzi, possibilmente nel-l’aula magna dell’istituto.

A chi è rivolto il Progetto. Il progetto è rivolto princi-palmente agli studenti dellascuola media, ma sarebbeimportante rivolgersi anchealle classi quarta e quinta del-le scuole elementari. In questo caso il contatto dovrà coinvolgere i ragazzi at-traverso un gioco che attiri la loro attenzione, cercando di veicolare in uncorpo unico, il messaggio etico, ed il personaggio di Zorro che lo rappresenta.

I PartnersSaranno i soliti, e non necessariamente sempre insieme, questo lo si verificheràil base al programma di comunicazione scelto. Li ricordiamo: il responsabilealle attività scolastiche, un comunicatore affiancato da un insegnante (ottimal’esperienza avuta con il personale del Csi), uno sportivo di immagine, l’As-sessorato dello Sport, il Centro di Medicina Sportiva, un responsabile delConi.

È importante sapereIl Progetto denominato Miur e, successivamente, ribattezzato Progetto Zorroper le scuole elementari e medie, vuole essere un compagno di viaggio nellavita dei ragazzi, sia nei loro percorsi sportivi sia nella vita di tutti i giorni. Pergli insegnanti e per i genitori sarebbe questa, anche un’ottima opportunità peravvicinarsi ai Veterani dello Sport, associandosi. Quale migliore occasioneper condividere a pieno i progetti rivolti alla formazione dei propri studenti edei propri figli.

ECCELLENZE PISTOIESI PREMIATEANSALDO- BREDA e Dirigenza: azienda pistoiese specializzata nella costruzione di materiale rotabile e tecnologicamenteavanzato per le reti ferroviarie e metropolitane. BALLOTTI GIAMPIERO – avvocato: libero professionista e uomo di cultura di grande, convinto e trascinanteimpegno, distintosi in anni ed anni di iniziative di grosso spessore intellettuale e sociale.CARIFI ROBERTO – docente: poeta e filosofo che parla ai nostri sentimenti. Intensa attività dall’inizio degli anni80, non interrotta neppure da drammatiche vicende che lo hanno minato nella quotidianità della vita. Suoi libri:“Poesie” e “Tibet”. CIPRIANI ALBERTO – ECONOMISTA e SCRITTORE: Dagli impegni politici, economici e manageriali (Camera diCommercio di Pistoia) a scrittore di eccezionale fecondità e passione, scavando nella storia della Città. Attualmenteè presidente dell’Università del Tempo Libero di Pistoia e direttore del Bollettino Storico Pistoiese. ECM di MARIO CAPPELLINI: azienda leader nel settore Elettro Meccanico Ferroviario fondata nel 1958 (sedi anchea Bucarest e Rabat) contribuisce alla copertura della rete Rfi con i sistemi di protezione e controllo della marcia deitreni Scm e Ssc. FRATONI FEDERICA – presidente Provincia di Pistoia: Laureata, si è qualificata per il suo impegno manageriale;eletta Presidente nel 2009, serietà e capacità hanno caratterizzato il suo stile e la sua personalità. FONDAZIONE CASSA di RISPARMIO di PISTOIA E PESCIA / presidente prof. Ivano Paci: una grande realtà per lavalorizzazione e il sostegno alle attività sociali del territorio pistoiese. La Fondazione ha messo a disposizione risorseeconomiche notevoli che sono state impiegate con criteri improntati alla programmazione degli interventi, alla lorofattibilità. LAURA GALIGANI – un’artista in carriera: La giovane pistoiese è attiva nel teatro, fiction televisive e film concoraggio e convinzione, con determinazione e professionalità. Una novità assoluta che merita attenzione e soste-gno.MAGRINI RICCARDO – ex corridore, telecronista di Eurosport: maglia azzurra ai mondiali di Montreal nel 1974,20 vittorie tra i professionisti, dal 1986 direttore sportivo di società professionistiche e poi telecronista – commentatoreper Eurosport. Mons. GIORDANO FROSINI – teologo: spiccata personalità che lo fa apprezzare per il vigore e la qualità che lo ca-ratterizzano - Direttore de La Vita, settimanale di ottimo spessore etico, recentemente ha pubblicato il libro “Unmondo diverso è possibile”.PETRACCHI GIORGIO – docente Universitario: personaggio di grande prestigio e eccelsa professionalità, docentepluriuniversitario con impegni in cinque continenti oltre che, ovviamente, in …Italia. Visiting Professor dall’Atlanticoagli Urali e dal Canada agli Stati Uniti.VANNUCCI VANNINO - vivaista: all’avanguardia mondiale incarna le terza generazioni della Famiglia Vannucci,leader di lunga data della più grande risorsa economica del territorio pistoiese: il vivaismo. Nel 1978 partecipò aMonaco (Germania) ad una iniziativa mondiale sul vivaismo.VERMIGLI ANTONIO: Organizzatore di varie iniziative ispirate dalla spinta del volontariato sociale e del più genuinoaltruismo. Da 45 anni è impegnato nella solidarietà internazionale e nella cooperazione. Fondò nel 1964 la “ReteRadio Resch”. COMUNE di CALCI ( Pisa) - sindaco Bruno Possenti: all’avanguardia in Italia con l’iniziativa della Carovana dellalegalità e La pedalata della legalità, promozione di momenti etici per “la pulizia nella società, nell’economia, nelleistituzioni, nello sport”. DYNAMO CAMP, Un RAGGIO di LUCE, VOGLIA di VIVERE e OLTRE L’ORIZZONTE: Associazioni operanti nelleattività sociali pistoiesi, un grande patrimonio che caratterizza a livelli qualitativi altissimi l’etica sociale .

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ááPAG. 12 il VeteranodelloSport

ATLETA DELL’ANNO

ááAGOSTINO MIGNOGNA

Si è tenuta domenica 26 maggio u.s.,come consuetudine l’annuale Giornatadel Veterano dello Sport, con relativapremiazione dell’Atleta dell’Anno2012. L’iniziativa promossa dalla se-zione Ferdinando Agroppi, una realtàassociativa fra le più importanti delcomprensorio, patrocinata dall’Am-ministrazione Comunale si è svoltaquest’anno, stante l’indisponibilità del-la Sala Consiliare, nella Sala Confe-renze dello storico Palazzo Appiani,storica residenza della Famiglia Ap-piani, Signori di Piombino dal 1399al 1634.Ha onorato la cerimonia, la presenzadel sindaco di Piombino dott. GianniAnselmi, che ha portato all’assembleail saluto dell’Amministrazione Comu-nale. A rappresentare l’Unvs Nazio-nale, in mancanza del presidente avv.Gian Paolo Bertoni, il membro dellaCommissione d’Appello Rudy Poli eil delegato per la Toscana SalvatoreCultrera. Presente il socio veterano Al-do Agroppi, che puntualmente ognianno onora così la memoria di suo pa-dre, al quale è intitolata la sezione.Presenti varie rappresentanze delle se-zioni consorelle viciniore. Ha fatto gli onori di casa il nuovo pre-sidente di sezione Franco Calzolari,coadiuvato dagli altri componenti delconsiglio direttivo. Il vice-presidente

Edo Marchionni (autore anche nellacircostanza del servizio fotografico),il segretario tesoriere cav. GiuseppeRossi e il consigliere – addetto stampa– cav. uff. Agostino Mignogna. Pre-senti inoltre altri membri del direttivoe vari soci. Abbastanza nutrita è statala presenza di atleti, dirigenti e rap-presentanti di società sportive.Nella sua introduzione il presidente

Calzolari, ha doverosamente inviatoun caloroso saluto al presidente uscenteGiancarlo Giannelli, formulandole imigliori auguri a nome dell’assemblea.Ha poi sottolineato il fatto di essereuno dei soci fondatori e di avere sem-pre seguito con molta attenzione l’at-tività della sezione, sottolineando l’im-portanza che debba avere il ruolo dellanostra Unione. Oltrechè l’importante

ruolo di esempio, ricordando come losport debba rappresentare un veicoloprivilegiato di maturazione della per-sona. In altre parole, ricordare a tuttilo sport come palestra di vita, per queivalori ineludibili, di formazione, edu-cazione, socializzazione, di rispetto edi lealtà. Inoltre l’importante ruolo cheUnvs deve avere sul territorio, pro-muovendo, in compartecipazione conle società sportive iniziative che dianoun senso alla nostra presenza. AldoAgroppi, sulla base delle proprie espe-rienze ha ricordato ai giovani atleti anon considerare mai niente per scon-tato sui risultati raggiunti, esortandolisempre ad un serio e costante impe-

gno.Si è poi proceduto alla premiazionedell’Atleta dell’Anno 2012.Sono stati successivamente assegnatipremi o comunque riconoscimenti si-gnificativi a coloro, che in qualsiasiruolo di competenza si sono distinti,sia in campo agonistico, oppure cheabbiano comunque acquisito impor-tanti meriti per la lunga militanza spor-tivi. Al termine della cerimonia ha fattoseguito il pranzo sociale, organizzatodella sezione presso il noto ristoranteDa Balestra nel suggestivo golfo diMarina di Salivoli al quale hanno par-tecipato un nutrito gruppo di soci e re-lative famiglie.

PIOMBINO

Umberto Mezzaluna Atleta dell’Anno 2012

La premiazione dellʼatleta Mezzaluna da parte di Rudi Poli e del sindaco diPiombino dott. Gianni Anselmi

Sabato 1° giugno 2013 i veterani sportividella sezione benemerita Carlo Millesimidi rieti si sono riuniti presso un noto ri-storante di rieti il pantagruel per la tradi-zionale Giornata del Veterano Sportivo.Edizione riuscitissima quella di quest’an-no, con l’intero consiglio presente guidatodal neo presidente Nunzio Rucci e da unafolta rappresentanza di soci e di ospitiche hanno a lungo applaudito i numerosipremiati. La cerimonia si è aperta con il saluto delresponsabile rapporti tv nazionali e atletitorquato cocuccioni il quale ha poi datola parola al presidente Rucci che dopo irituali saluti ha voluto fortemente ricor-dare i doveri ed i valori dell’Unvs. Ha ricordato con affetto la scomparsa diPaolo Martini, un grande personaggiosportivo locale e socio della nostra se-zione, ed una targa con il distintivo e latessera sono stati consegnati al socio Gio-vannelli che rappresentava la signoraMartini.Il Medaglione d’Argento della PresidenzaNazionale, che vuole premiare l’atletache nel corso dell’annata sportiva 2012,è stato assegnato a Roberta Bruni, cam-pionessa italiana assoluta indoor di saltocon l’asta per i notevoli e significativimeriti sportivi conseguiti, in ambito na-zionale ed internazionale, comprovati dalsuo curriculum sportivo.

Il medaglione è stato consegnato dal de-legato regionale lazio Paolo Miccù checortesemente ha partecipato alla giornatacon la sua presenza e la sua parola.Altri riconoscimenti sono stati consegnatiad atleti professionisti del ciclismo, delpassato e del presente, come il civitavec-chiese Roberto Petito e dal giovane rea-tino Antonio di Battista. Presente il delegato Coni Luciano Pisto-lesi che ha voluto ricordare l’importanzadelle istituzioni per adoperarsi nella cre-scita dei ragazzi nel tessuto sociale dellosport anche attraverso le scuole.

Premio amicizia, infine, è stato conse-gnato ad ivo pulcini un grande amico eduna grande personalità della nostra se-zione, responsabile sanitario della SS La-zio, medico federale della FederazioneItaliana Hochey e Pattinaggio, attualmenteè presidente della Commissione Scienti-fica Nazionale del Fair Play (Coni).Il presidente Rucci ha ringraziato e por-tato gli auguri a tutti i presenti soci, ospitied autorità che sono intervenute per l’av-vio di una nuova stagione sportiva pienadi soddisfazioni.

RIETIL’ATLETA DELL’ANNO 2012 È ROBERTA BRUNI: CAMPIONESSA ITALIANA ASSOLUTA INDOOR DI SALTO CON L’ASTA

La premiazione di Roberta Bruni: il presidente Rucci premia lʼatleta con ildelegato regionale Lazio Miccù

ROBERTA BRUNI (Roma, 8marzo 1994) è un'atletaitaliana, specializzata nelsalto con l'asta, disciplinadi cui è primatista italianaindoor assoluta, nonchédetentrice del recordoutdoor delle categorieallievi e juniores. Nel 2011 asoli 17 anni, ha saltato lamisura di 4,20 m che oltre arisultare record nazionale indue categorie giovanili, èanche la 5ª miglior prestazione italiana di tutti i tempi. Ci siaspettava una medaglia da lei ai mondiali allievi 2011 di Lille, laBruni si presentava con la 2ª miglior prestazione stagionale, infattiresta in lotta per il podio fino agli ultimi salti, mancando di poco lamisura di 4,10 m che le sarebbe valsa il bronzo. L'oro va allatedesca Desiree Singh con 4,25 m, la quale si migliora, avendo allavigilia una misura inferiore al 4,20 m della Bruni. Il riscatto a livellointernazionale avviene due settimane dopo agli Eyof di Trebisonda,allorché saltando 10 cm in più, conquista la medaglia d'oroprecedendo un paio di atlete che le erano state davanti ai mondialifrancesi. Nel 2012 sigla due nuovi primati nazionali juniores: il 28gennaio a Fermo, stabilisce il record italiano indoor junior con lamisura di 4.25. Il 6 giugno, ai campionati italiani juniores epromesse, stabilisce il nuovo record italiano all'aperto, con lamisura di 4,35 al terzo tentativo, provando anche la quota di 4,50,minimo per Londra senza successo.L'anno successivo, ai Campionati Nazionali Indoor ad Anconasupera prima la quota di 4.50 m, a un centimetro dal propriopersonale, e successivamente quella di 4.60 m, stabilendo ilprimato nazionale.

UMBERTO MEZZALUNA classe 1997, cadetto-velocista. Società di appartenenza:Centro Atletica Uisp Piombino. Campione Italiano dei metri 300 a Jesolo;medaglia dʼargento nella staffetta 4X100 ai campionati Italiani di Jesolo;vincitore del metri 300 nel meeting nazionale di Fidenza; imbattuto in stagionesui metri 300; campione toscano dei metri 300.

Da sinistra: il fiduciario zonale Coni Claudio Bianchi, il membro dellaCommissione dʼAppello Unvs Rudi Poli, il presidente della sezione diPiombino Franco Calzolari, il delegato Unvs per la Toscana SalvatoreCultrera, il socio Aldo Agroppi

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ááALESSANDRO GAMBASSI

Due giorni di sport a San GiovanniValdarno, promossi dalla locale se-zione intitolata a Ezio Bianchi. Sa-bato 8 giugno nella via centrale delcentro storico cittadino si è svoltala 18^ edizione dei Minisprint ri-servata ai piccoli ciclisti. La mani-festazione ha visto una partecipa-zione di oltre cento atleti in erbache ha creato un clima di autenticafesta nell’ambito del Giugno sportpromosso dell’AmministrazioneComunale. Un successo che ha sug-gerito al quotidiano più diffuso dellaregione, La Nazione, di dedicareall’avvenimento la copertina e dueintere pagine fotografiche nel suosupplemento settimanale.Domenica 9 giugno nella sala con-siliare – di concerto con l’Ammi-nistrazione pubblica - si è svolta in-vece la Giornata dello Sportivo edel Veterano dello Sport, nella qualesono stati premiati gli atleti e lesquadre del territorio che si sonodistinti nella stagione 2012 e alcunipersonaggi locali per i loro meritisportivi.Nella rinascimentale sala di Palazzod’Arnolfo, in una cornice di pub-blico delle grandi occasioni, i ve-terani di San Giovanni Valdarnohanno scelto come Atleta dell’Anno2012 Lara Mori.Tommaso Failli del Tennis TavoloValdarno è stato invece premiato

come Atleta Emergente 2012. Natoa Montevarchi nel 2000, nell’anno2012 ha partecipato alle finali na-zionali (Coppa delle Regioni). Hapartecipato al raduno nazionale gio-vanile organizzato dalla Federazio-ne Italiana Tennis Tavolo. È cam-pione toscano in carica per la cate-goria ragazzi.Il premio Una vita per lo Sport èstato invece assegnato a VivaldoNannoni. Uno sportivo che da de-cenni cura la crescita e la prepara-zione dei tennisti da tavolo, tantoche suo figlio Lorenzo è oggi ilcommissario tecnico della Nazio-nale Olimpica. Una targa specialeè stata infine consegnata a FernandaRenzi – socia del sodalizio dei ve-terani sangiovannesi – campionenazionale Unvs di mezza maratona,

oltreché una figura speciale del ter-ritorio per le sue caratteristicheumane e sportive.Alla cerimonia di premiazione han-no partecipato molte autorità e rap-presentanze del mondo dello sporte dei veterani. Il sindaco della CittàMaurizio Viligiardi, l’assessore allosport Laura Camiciottoli, il nostropresidente nazionale Gian PaoloBertoni, il consigliere nazionale Fe-derico Sani, Rudy Poli della Com-missione d’Appello Unvs, il dele-gato regionale toscano SalvatoreCultrera e i presedenti delle sezionidi Cecina, Collesalvetti, Follonica,Grosseto, La Spezia, Livorno, Mas-sa, Montevarchi, Pisa, Pistoia, Sie-na. Presenti anche Giorgio Cerbaipresidente provinciale Coni e LenoChisci presidente del Panathlon

Club Valdarno Superiore.Come da tradizione alla cerimoniaufficiale ha fatto seguito una con-viviale presso il locale ristorantePin Rose riservato agli ospiti e aiveterani dello sport locale. Duranteil prenzo sono stati premiati i socinati nel 1938 per la loro lunga mi-litanza sportiva. Tutti con entusia-smo e affetto si sono stretti intornoa Giuseppe Fabbrini, Impero Franci,Moreno Mealli, Marcello Pasquino.Rinaldi Ferruccio, Umberto Falugi,Alfio Tani come a salutare con lorotutti quanti amano lo sport e desi-derano tramandarlo alle nuove ge-nerazione come espressione dellecapacità umane espresse con sacri-ficio, lealtà e amicizia.Una due giorni dello sport a SanGiovanni Valdarno, questa promos-sa dai veterani, che come sempre èmerito del lavoro del Consiglio Di-rettivo della sezione sangiovannesee del suo instancabile presidenteLuciano Vannacci.

ááPAG. 13il VeteranodelloSport

Il Tiro a Segno Nazionale di Pordenone, cen-tenario sodalizio della Provincia di Pordenone,è una Associazione sportiva che nella sua lun-ghissima attività agonistica ha collezionato unaraffica di titoli regionali, nazionali e mondialinelle svariate specialità che lo contraddistin-guono.L’orientamento dell’organizzazione pone unparticolare occhio verso il futuro ed in particolarenei confronti dei giovani con attività promozio-nali e corsi formativi.Ne consegue un vivaio ricco e fecondo nell’am-bito del quale individuare, educare e formaregli atleti che potranno competere a tutti i livelli.Nell’ambito di una multi manifestazione patro-cinata dalla sezione di Pordenone è stata dispu-tata una gara di tiro del Campionato Giovanis-simi con pistola ad aria compressa, riservataquindi ai tiratori nati negli anni 2002 e 2003.La partecipazione dei giovani atleti è stata co-spicua ed oltre alla emozione dei tiratori nellaloro prima performance ufficiale è stata notatauna particolare apprensione sui volti dei genitorie parenti che hanno voluto sostenere da vicinocon la loro presenza i propri ragazzi.La competizione ha visto vincitrice Aurora Bas-so, ma tutti i giovanissimi partecipanti sono statipremiati con medaglie dagli ospiti della giornata,

che nella loro allocuzioni hanno sottolineatol’ottimo stato di salute della disciplina del Tiroa Segno nella Provincia di Pordenone, il parti-colare impegno degli atleti nelle attività agoni-stiche e la volontà del Consiglio Direttivo delTiro a Segno Nazionale di Pordenone ad orga-nizzare manifestazioni ufficiali e promozionalial fine di far conoscere lo sport del tiro a segno.Tra gli ospiti intervenuti hanno preso la parolaGiancarlo Caliman neo delegato del Coni diPordenone, Dario Codermatz neo presidentedei veterani dello sport di Pordenone, Lido Mar-tellucci presidente del Comitato Regionale Uitsdel Friuli Venezia Giulia, Gabriele Celegato oroparaolimpico alle Olimpiadi di Seul nella pistolaa 10 metri, Antonio Carrabba presidente delTiro a Segno di Pordenone.Il presidente della sezione Dario Codermatz hasuccessivamente consegnato il prestigioso pre-mio di Atleta dell’Anno ad Andrea Morassut,Alessandra Posocco e Valentina Pizzo.I tre ragazzi, componenti del team tricolore dellasezione Tiro a Segno Nazionale di Pordenone,hanno conseguito nel Campionato di Tiro a Se-gno 2012 il titolo di campioni nazionali a squa-dre nella pistola ad aria compressa a metri 10nella categoria allievi superando tra l’altro ilprecedente record nazionale.

A monte della premiazione i ragazzi hanno ef-fettuato una piccola dimostrazione di finaleolimpica con pistola ad aria compressa che hariscosso enorme successo dai grandi e picciniper l’emozione che la performance ha creato.Il programma della manifestazione nel settoredi interesse della sezione dei veterani dello sportprevedeva la presentazione da parte di un socioanziano dei nuovi soci affiliati. Antonio Carrabbaha presentato Mauro Braido descrivendone ilcurriculum professionale, l’iter agonistico, ititoli di campione conseguiti e gli incarichi so-ciali ricoperti. La kermesse si è conclusa con un sobrio rin-fresco, perfettamente organizzato nella sala po-lifunzionale del tiro a segno dai soci della se-zione che con entusiasmo ed abnegazione de-dicano il loro tempo libero alla pianificazione,organizzazione e riuscita delle attività che ven-gono loro richieste.

PORDENONEANDREA MORASSUT CON VALENTINA PIZZO E ALESSANDRA POSOCCO ATLETI DELL’ANNO 2012

Le autorità durante la cerimonianel Palazzo Comunale

ááMARIO ALBERTO COLTELLI

Erano presenti il presidente nazionale avv. GianPaolo Bertoni, il consigliere nazionale Federigo-Sani, il presidente del Collegio Nazionale Revisoridei Conti Giuliano Persiani, il componente delCollegio Nazionale Probiviri Pallini Renzo, ilcomponente della Commissione Nazionale d’Ap-pello Rudy Poli, il segretario generale Ettore Bia-gini, il delegato della Toscana Salvatore Cultrera,il delegato della Liguria Piero Lorenzelli. Presentile sezioni di Carrara (il consigliere Biagini), Cecina(il vice-presidente Guglielmi), Collesalvetti (il vi-ce-presidente Ceccotti), Follonica (il presidentePellegrinetti), Montevarchi (il vice-presidente Ca-si), Pisa (il vice-presidente Santini), Pistoia (ilpresidente Bardel1i),Pontremoli (il presi-dente Tassi), SanGiovanni Valdarno (ilpresidente Vannacci),Siena (il segretarioPizzati), Viareggio (ilpresidente Meneac-ci). Dopo l’introdu-zione alla manifesta-zione dellà presenta-trice Daniela Alderi-ci, sono intervenutiBalloni Mauro, nuo-vo presidente di Mas-sa, con i saluti di circostanza, i ringraziamenti agliintervenuti ed un breve resoconto dell’attivitàsvolta dalla sezione nel 2012. Di seguito, ladott.ssa Gabrielli Gabriella ha saluta in rappre-sentanza del sindaco, quindi Brizzi Fabrizio, as-sessore allo sport del Comune di Massa, CeccottiDomenico, assessore allo sport della Provincia diMassa, e il presidente nazionale Unvs l’avv. GianPaolo Bertoni.Le premiazioni sono iniziate con il Premio Spor-tivo Massese dell’Anno che viene conferito adAurelio Andreazzoli, massese doc. Atleta Massesedell’Anno 2012 é Nari Stefano, campione italianodi velocità in salita Moto Superstock 600. VeteranoMassese dell’Anno 2012 é Giovanni Perfetti, cam-pione mondiale di tennis 2012 Categoria Medici. Premio Unvs Città di Massa 2012 a Carla Ric-cardo, commissario tecnico Nazionale di judo).Dopo queste prime prerniazioni, ha preso la parolail nuovo segretario nazionale Unvs Ettore Biagini,che ha illustrato l’attività svolta per 18 anni dalpresidente uscente dott. Orlando Venè, al quale èstato consegnato, con commozione, un quadro inargento raffigurante Piazza Aranci, il cuore diMassa, con l’obelisco marmoreo ed il PalazzoDucale.

Lʼelenco dei premiati sul sitohttp://www.unvs.it

MASSAGIORNATA DELLO SPORTIVO DELL’ANNO 2012

Nari Stefano AtletaMassese dell'Anno 2012

LARA MORI della Ginnastica Giglio. Nata aMontevarchi nel 1998, dallʼetà di sei anni è sta-ta allenata da Stefania Bucci, ex-ginnasta difama nazionale. Ha esordito in campo interna-zionale nel 2010 a Tolone, dove ha conquistatoil primo posto nel concorso a squadre. Nel giu-gno 2011, nella categoria under 13, ha vinto inGermania un incontro sia nella gara individualeche in quella a squadre. Un anno dopo, nelmaggio 2012, è convocata per far parte dellasquadra nazionale italiana ai Campionati eu-ropei di Bruxelles. Un mese dopo, nel giugno2012, ha partecipato ai Campionati nazionaliassoluti di Catania, arrivando quarta nel con-

corso generale e seconda nella specialità del corpo libero dietro la cam-pionessa mondiale Vanessa Ferrari.

Da sinistra il dirigente nazionale Poli, ilsegretario generale Biagini, Orlando Vené, ilpresidente nazionale Bertoni ed il presidenteBalloni

SAN GIOVANNI VALDARNO

Lara Mori premiata Atleta dell’Anno

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ááPINO VESPIGNANI

Grande successo dei Campionati Italiani di Atle-tica Leggera Maschili e Femminili per i veteranidello sport che si sono svolti allo Stadio Comu-nale L. Muzi di Orvieto nei giorni 28-29-30 giu-gno 2013. La manifestazione, organizzata ancorauna volta dalla sezione di Forlì, su designazionedel Consiglio Nazionale, si è svolta in un climadi grande e sportivissimo entusiasmo. Le sezioni iscritte sono state 26 e gli atleti gara,poco meno di 300 e tutti intenzionati a portare acasa la maglia e la medaglia di campione d’Italia.La rassegna tricolore si è svolta nell’ambito deiCampionati Italiani Fidal settore Master mentrel’organizzazione è stata curata dalla Società Li-bertas di Orvieto, in collaborazione con il Co-mitato Regionale Fidal-Umbria dell’infaticabilepresidente Carlo Moscatelli, coadiuvato da MarcoBracaletti. Presenti in tribuna il sindaco di OrvietoAntonio Concina, l’assessore allo sport del Co-mune Roberta Tardani, il delegato regionale Unvsper la Romagna Giovanni Salbaroli, oltre ad al-cuni rappresentanti di associazioni sportive locali.Particolarmente significativo il momento dedicatoa Ottavio Missoni, recentemente scomparso; ilconsigliere federale (Fidal) Riccardo D’Elicio havoluto ricordarlo con un minuto di silenzio, macon un forte applauso, che la tribuna ha dedicatoal più noto degli atleti fidal-master e amatissimoatleta Unvs. Per quanto riguarda il Campionato Unvs, tuttal’organizzazione è stata curata personalmente dalpresidente rag. Giuseppe Vespignani, coadiuvatoin sede dal prezioso lavoro del segretario geom.Gramellini e sul campo di gara dagli infaticabiliconsiglieri Andreasi, Masoni e dal vice-presidenteRavaioli.Dal punto di vista agonistico, si è trattato di tregiornate vissute all’insegna di gare interessantie partecipate, con risultati di ottima levatura, trai quali diversi primati nazionali di categoria mi-gliorati: Antonio Nacca M90 nei metri 800 e

1.500; Rudolf Frei M65 nei metri 400 e ancoracon diversi atleti vincitori di ben 3 tricolori in-dividuali quali Tirabosco, Forti, Frei, Barone,Puleo, Reggiani, Garofolo, Giannetti, Benevenia,Locatelli, Giavara. Nella categoria M95, si è as-sistito a un duello inedito nel lancio del disco,con la vittoria di Giuseppe Rovelli, classe 1918(metri 13,34), dopo un bel botta e risposta colsuo avversario. Alla fine delle tre giornate di gara,sotto il temporale il pomeriggio del venerdì, console e temperature gradevoli sabato dalle 8.30alle 23.30 e domenica dalle 9.00 fino alle 16.00è risultata 1^ classificata e campione d’Italia Unvs2013 la sezione di Brescia, 2^ la sezione di Bol-zano, 3^ quella di Anguillara Sabazia (Rm) ebrillantissima 4^ Forlì.È stata una edizione ben riuscita per organizza-zione, numero di atleti partecipanti, risultati ot-tenuti e per la disciplina degli atleti presenti; purin presenza di un calo di iscritti nel settore fem-minile, che ha penalizzato in maniera particolarela sezione di Bolzano, che in passato aveva sem-pre primeggiato. I Campionati Italiani Unvs diatletica leggera si sono confermati, ancora unavolta, azione tempestiva ed efficace per scopriree fare conoscere l’Unvs in tutto il territorio na-zionale.

Classifiche sul sito http://www.unvs.it

ááPAG. 14 il VeteranodelloSport

CAMPIONATI

ááFRANCESCO FABBRI

Se vincere, è sempre dif-ficile lo è ancora di piùriconfermare un succes-so partendo come favo-riti. Al termine delle duegiornate di gare disputa-te a Faenza sabato 25 edomenica 26 maggio lasquadra di Ravenna vin-ce il 6° Campionato Ita-liano Unvs di tiro a se-gno ad avancarica, orga-nizzato dall’Unione Na-zionale Veterani delloSport, in collaborazionecol Tiro a Segno Nazionale di Faenza e lacompagnia d’avancarica L’Archibugio. Lo scorso anno la squadra di Ravenna alla suaprima partecipazione s’impose a sorpresa men-tre questa volta, pur attesa al varco dagli av-versari, con Daniele Filipponi, Fulvio Strocchie Angelo Ranieri ha bruciato su filo di lanaVigevano, per la prima volta ai nastri di par-tenza con Carlo Arrigoni, Cristiano Criconiae Alfredo Vedani. Al terzo posto si è piazzata la squadra di Torinocon Michele D’Addetta, Franco Portesani eAngelo Simone, chiude ai piedi del podio lasquadra di Faenza, quarta con Renzo Cefali,Giancarlo Moro e Stefano Melandri. Conquistano lo scudetto tricolore di campioned’Italia individuale il ravennate Angelo Ranieri(fucile avancarica punti 95) e i vigevanesi Cri-stiano Criconia (pistola avancarica punti 95)e Salvatore Galeano (revolver avancarica punti

90). Il 1° Memorial Renato Cavina organizzatoper ricordare uno dei fondatori della sezioneUnvs di Faenza che tanto ha fatto per lo sportfaentino, è stato vinto da Cristiano Criconiache si è aggiudicato il trofeo della ceramistaMaria Elena Boschi, messo in palio dalla fa-miglia Cavina. Nelle gare ex ordinanza e western organizzatecome contorno si sono imposti Giuliano Sartidi Lugo, Luigi Galloni di Imola, i faentiniFrancesco e Gualtiero Fabbri e GianfrancoCasadio, i vigevanesi Oriana Ferrari, WalterOlante e Antonio Ferrerio che vince anche ilTrofeo Branko Nikolic aggiudicandosi l’operadella ceramista Roberta Padovani. Erano presente alle premiazioni il presidentedella sezione Unvs di Faenza, Giovanni Mas-sari e i famigliari di Renato Cavina.

Classifiche sul sito http://www.unvs.it

FAENZA6° CAMPIONATO ITALIANO UNVS D’AVANCARICA: RAVENNA SI RICONFERMA CAMPIONE D’ITALIA, SECONDA LA MATRICOLA VIGEVANO

In netta controtendenza alla contra-zione di manifestazioni ed iniziativedovuta sostanzialmente alla crisieconomica degli ultimi anni l’Unio-ne Nazionale Veterani dello Sportsta invece incrementando gli sforziper incentivare gare sportive ed in-contri nelle diverse discipline con-solidando così sensibilmente la pro-pria base associativa. Grazie infattiall’attività dei suoi presidenti e di-rigenti sezionali (sono 16 le sezionidell’area Piemonte e Valle d’Aosta)il totale dei tesserati ha raggiuntoil numero di 1.325 con un ottimo+ 7% negli ultimi due anni. Da quest’anno poi, grazie alla re-cente istituzione della Consulta del-lo Sport, è partito l’importante seg-mento di attività relativo ai cam-pionati regionali, interregionali enazionali per squadre e rappresen-tative, di cui si sono impostati i di-versi regolamenti.In questo contesto l’area Piemontee Valle d’Aosta, grazie all’attività

del responsabile regionale del set-tore calcio Pier Luigi Rossi coadiu-vato da Aldo Dondi, ha organizzatolo scorso 15 giugno sull’ottimocampo di Garbagna Novarese la Fa-se Finale della Prima Edizione delTorneo Regionale di Calcio a 11,vera e propria premessa al Cam-pionato Regionale di Calcio a Squa-dre.

Il primo incontro ha visto scontrarsila rappresentativa dei veterani diNovara opposta ai cugini di Gar-bagna: praticamente chiuso in so-stanziale parità (2-2) la sfida per ilpassaggio alla finale è stata decisaai rigori dove i novaresi si sono ri-velati più precisi e concentrati. Lacompagine di Garbagna si è quindiscontrata con la squadra di Casale

Monferrato, di recentissima costi-tuzione grazie agli sforzi coronatida successo del segretario sezionaleFranco Barco: anche questo secon-do incontro si è rivelato molto equi-librato con i casalesi in parziale van-taggio per 2 reti a 1, poi ripresi esuperati ancora ai rigori. Ultimoscontro del girone finale a tre tra ilNovara ed il Casale che ha visto inovaresi imporsi nettamente con ilpunteggio di 5 reti a 2 con i casalesia corto di preparazione a causa ap-punto delle recentissima costituzio-ne comunque ripagati da due rea-lizzazioni di ottima fattura. ConPierluigi Rossi a fare da speaker ildelegato regionale Andrea Desanaed il responsabile nazionale dei de-legati regionali Giampiero Carrettohanno premiato la squadra di No-vara con 5 punti con il Trofeo del1° classificato, quindi al 2° postocon 3 punti la compagine di Gar-bagna Novarse ed al 3° posto quelladi Casale Monferrato.

Paolo Carraro 1° netto, Armando Berto 1° lordo;2^ categoria Madrilena Valle e Grazia Boso adunirsi sul podio dei vincitori nel programma ideatodal dirigente del Coni prof. Carraro, dal presidentedei veterani Guido Benvenuti con il suo vice Sil-vano Scapolo. Il sole cocente al Golf Club Fras-sanelle ha messo a dura prova i partecipanti e aconclusione della gara si è parlato di importantiritiri, primo quello del presidente Benvenuti. Tuttiin forma al conviviale del solstizio d'estate 2013.

VENETOCAMPIONATO REGIONALEUNVS DI GOLF ALFRASSANELLE DI PADOVA

Guido Benvenuti alla premiazione deicampioni veneti

ORVIETO 28/29/30 GIUGNO 201319I CAMPIONATI ITALIANI UNVS DI ATLETICA LEGGERA

Il team di Forlì con la sezione di Brescia

PIEMONTE E VALLE D’AOSTASI CONCLUDE IL PRIMO TORNEO REGIONALE UNVS DI CALCIO A 11Sul campo di Garbagna Novarese i veterani di Novara si aggiudicano la fase finale del torneo regionale

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ááPAG. 15il VeteranodelloSport

MANIFESTAZIONI

ááC. B. D.

Carlo Brandini Dini supera bril-lantemente l'esame al suo primoesordio da presidente dei veteranidello sport portando a compimentoin maniera esaltante ed esemplarela XXXI edizione della Intra Te-vero et Arno, manifestazione po-distica non competitiva, fiore al-l'occhiello della sezione AlbertoPignattelli.L'inclemenza del tempo non ha mi-nimamente scoraggiato la nutritapartecipazione di atleti giovani emeno giovani che hanno dato vitaad una giornata di sano sport e diesaltazione di quei valori di rispet-to, aggregazione, solidarietà chestanno vieppiù evaporando nell'eracontemporanea. Nel rispetto dell'orario prefissato,alle ore 8.00, dopo la rituale e be-neaugurante benedizione di donAlvaro sul sagrato della Cattedrale,è stato dato il via ufficioso dal pre-sidente provinciale Coni prof.Giorgio Cerbai e dall'assessore pro-vinciale dott. Andrea Cutini allacarovana composta da oltre 50 per-sone che, scortata dalla pattugliadella Polizia Municipale ha rag-giunto il parcheggio delle scale-mobili, direzione Casentino; la lun-ga fila di auto e pulmini messi adisposizione dalla Scuola BasketArezzo e dall' U.T. Chimera, pre-ceduti dall'ammiraglia dei Carabi-nieri in Congedo con alla guida iM° Eugenio Asprella e AntonelloFelici ha raggiunto Rassina per la

partenza ufficiale, dopo un brevesaluto dell'assessore allo sport Cri-stian Gambineri.Gli staffettisti, scambiandosi il te-stimone, costituito da borracce con-tenenti acqua dell'Arno, si sonoinerpicati nei tortuosi tornanti cheportano, attraversando le coloratee profumate foreste casentinesi, alcrudo sasso di Chiusi della Verna,di Francescana memoria, dopoaver attraversato Chitignano, salu-tati dal sempre accogliente pubbli-co locale. Dopo il caloroso salutoe ringraziamento del sindaco Um-berto Betti per la sosta della caro-vana sportiva, Fra Michele ha im-partito la rituale benedizione, se-guita dalla deposizione al Monu-mento ai Caduti, a perenne memo-ria di chi ha dato la vita per la pro-pria patria, di un mazzo di fiori dal

dott. Ettore Biagini, segretario na-zionale Unvs.Dopo aver attraversato incantevolied incontaminati itinerari casenti-nesi in perfetto orario, gli staffettistihanno terminato la loro fatica sulPonte Romanico di Pieve SS. cittàdei diarii, dove, dopo un breve ap-prezzamento per l'evento del sin-daco Albano Bragagni, hanno ver-sato l'acqua dell'Arno contenutanelle loro borracce, sui flutti delFiume Tevere a significare l'altocontenuto simbolico di amicizia,unione, fratellanza fra le genti efedeltà alla Capitale; suggestivo edemozionante il momento dellosvuotamento delle borracce sullenote del Silenzio, intonato con l'ar-monica dal presidente onorario,Mario Capacci.Negli accoglienti locali dell'IstitutoA.M. Camaiti, alla presenza deimini chef (gli atleti del domani)della dott.ssa Barbara Lapini chehanno impartito lezioni culinarie,ha avuto il naturale epilogo, dopoil luculliano pranzo e la premia-zione di tutti gli atleti, la XXXIedizione della Intra Tevero et Arno,dandosi appuntamento al 2014.

AREZZO

Conclusa la 31a edizione della Intra Tevero et Arno

ááRODOLFO PUGLISI

Da qualche anno ormai, l’ultima dome-nica di maggio, si disputa il Rapid AngeloD’Arrigo, giunto alla 4ª edizione, orga-nizzato dalla Società Galatea Scacchi edinserito nel calendario delle manifesta-zioni del Comitato Scacchistico Siciliano,facente parte del circuito Rapid Play Si-cilia, quest’anno come seconda tappa. Iltorneo ha avuto il patrocinio della Cittàdi Acireale, oltre che della sezione acesedell’Unione Nazionale Veterani delloSport. Ben ventisei i partecipanti allacompetizione, che si sono dati appunta-mento presso il 52° Club Frecce Tricolori,sede di gioco gentilmente concessa daldirettivo del sodalizio presieduto da An-tonino Zangrì. La direzione arbitrale èstata di Carlo Vella, arbitro candidato na-zionale. Il torneo è stato vinto dal M°Alessandro Santagati di Catania, che siaggiudica il D’Arrigo per la quarta volta

su quattro edizioni. Ha prevalso sul Can-didato Maestro Pietro Pisacane solo permezzo punto bukolz, avendo totalizzatoentrambi 7 punti sugli 8 disponibili. Terzoassoluto Simonpietro Spina, quarto Mar-co Marzaduri e quinto Riccardo Marza-duri. La coppa al primo classificato nella ca-tegoria 2ª Nazionale è stata vinta da Sal-vatore Fresta, mentre quella per il primoclassificato 3ª Nazionale è stata appan-naggio di Antonio Brancato, entrambitesserati della Galatea Scacchi. A GaetanoSignorelli è andata la coppa per il migliorUnder 16, mentre l’acese Pietro Nicolosi(socio Unvs), della Galatea Scacchi, havinto quella per il miglior Over 60. Il mi-glior classificato della Galatea Scacchi èstato ancora una volta Giovanni Sposito(Seconda Nazionale), 9° assoluto. Alla premiazione sono intervenuti il De-legato provinciale della FederazioneScacchistica Italiana di Catania, ing. Giu-

seppe Battaglia, il vice-presidente dellaGalatea Scacchi, Salvatore Mangiagli,ed il presidente dell’Unione NazionaleVeterani dello Sport di Acireale, RodolfoPuglisi.Angelo D’Arrigo, al quale è intestato iltorneo Rapid, fu un giocatore di ottimolivello, che insegnò il gioco degli scacchia numerosi ragazzi acesi nel periodo dellaguerra e post-bellico. A lui venne intito-lata nel 1998 l’Associazione Scacchisticaacese, che nel 2002 cambiò denomina-zione nell’attuale Galatea Scacchi.

ACIREALE INCONTRI SULLA SCACCHIERAPATROCINIO VETERANO AL 4° TORNEO ANGELO D’ARRIGO

ááMARIO

AMBROSIO

La nostra regione,sportiva, era pre-sente a Cecina, inoccasione della52^ AssembleaNazionale del-l’Unvs, importan-tissimo appunta-mento che, que-st’anno, ha rivesti-to anche la caratte-ristica elettiva del presidente.Il Friui Venezia Giulia era presente con le sezioni di Latisana, Tarvisio,Palmanova, Cervignano e Udine e dal delegato regionale cav. EnzoBertolissi.In una pausa dei lavori assembleari, il delegato di Latisana, comm.Mario Ambrosio, ha avuto l’occasione d’incontrare un campione delcalcio della sua generazione: Giuseppe Papadopulo, noto terzino dellaLazio anni 70.

LATISANAIL FRIULI PRESENTE ALL’ASSEMBLEANAZIONALE ELETTIVA DI CECINA

Da sinistra lʼarbitro Carlo Vella,Salvatore Mangiagli, il presidentedellʼUnvs Puglisi mentre premiaPietro Nicolosi ed il delegatoprovinciale della Fsi Battaglia

La delegazione friulana a Cecina

ááMARTINO DI SIMO

Per la prima volta, il Campionato Nazionaledi Calcio Unvs, si è svolto in Calabria neigiorni 29-30 Giugno 2013. Il presidente dellasezione Gaetano Di Rini, Gaspare Frangellae tutto il suo staff, si era proposto di organiz-zare e accogliere al meglio le numerose sezionidel Nord, del Centro e del Sud che hanno, nelproprio organico, squadre che partecipano aivari campionati o trofei regionali. Solo conla determinazione degli amici calabresi, cona capo Costantino, Postorino, Frangella e Mi-lito, si è potuto effettuare questo campionatocon la presenza di tre squadre della Calabra:Fiumefreddo Bruzio, Lamezia Terme e Medicidi Cosenza Calcio 1988. Nei due giorni ca-labresi abbiamo assistito a momenti di verosport, amicizia e fair play. Questi sono i valori

che avrebbero accolto anche le altre squadre,ma la loro mancata partecipazione, li ha privatidi questi messaggi. I risultati e la classifica finale hanno poco va-lore se raffrontati alla bellezza e dall’ospitalitàche la terrazza, con vista sul mare di Fiume-freddo Bruzio, ha riservato ai partecipanti.Ancora una volta un grazie ai giocatori dellesquadre partecipanti ma soprattutto agli ap-passionati e infaticabili dirigenti Unvs, Ga-spare Frangella e Enrico Umberto Milito checon tanta passione e sportività hanno saputocreare questo importante evento. Solo per illoro impegno profuso meriterebbero più at-tenzione da parte dei dirigenti nazionali perun giusto riconoscimento.

Testo integrale e classifiche sul sito http://www.unvs.it

L’edizione numero venti della Coppa per loSport, organizzata dalla Polisportiva Arci Sta-gno con il patrocinio della sezione Ivo Mancinidi Collesalvetti, e con la collaborazione delVelo Club S. Vincenzo quest’anno valida peril 1° Campionato Toscano Unvs, non deludele attese della vigilia e regala una gara parti-colarmente combattuta con Domenico Passuel-lo del Gruppo Ciclistico Falaschi a festeggiaresul traguardo posto in via E. Berlinguer a Sta-gno. Il secondo posto è di Diego Giuntoli della AsdTrycycle mentre Andrea Grandidel Gc Falaschisi accaparra il terzo gradino del podio. Al via

99 concorrenti di 21 formazioni suddivisi nellesei categorie. Presenti anche cinque atleti tesserati per l’Unvs.Al termine della corsa solo tre atleti apparte-nenti alla gloriosa sezione di Massa conclude-vano la gara. Il percorso si snodava all’internodella campagne del Comune di Collesalvetti eattraverso Stagno, Guasticce, Bivio La Berte,Nugola, SS4, Piersanti, Cisternino, Pian diRota, Ponte Ugione Stagno da ripetere tre volteper un totale di circa km 70.

Classifiche sul sitohttp://www.unvs.it

LE SQUADRE VINCITRICI A sinistra Fiumefreddo Bruzio, prima classificata, al centro ilLamezia Terme, 2a classificata parimerito con il Medici Cosenza Calcio 1988 (a destra)

COLLESALVETTIDOMENICO PASSUELLO E DIEGO GIUNTOLISI GIOCANO TUTTO NEGLI ULTIMI CHILOMETRI

LA SEZIONE FIUMEFREDDO BRUZIO CAMPIONED’ITALIA DI CALCIO UNVS

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ááPAG. 16 il VeteranodelloSport MANIFESTAZIONI NOVI LIGUREI VETERANI RICORDANO RENATO BOSICH

ááF.M.

È con particolare soddisfazione deipresenti, insieme ad un sano diverti-mento sportivo, che si è svolta nel Pa-lazzetto dello Sport di Novi Ligureuna manifestazione di Arti Marziali,con il patrocinio dell’AmministrazioneComunale, a ricordo di Renato Bosich,compianto presidente della sezione no-vese dell’Unione Nazionale Veteranidello Sport, a quasi un anno dalla suascomparsa.Organizzata a seguito di una propostadella sua famiglia, nella persona delfiglio Massimiliano, che pratica conpassione e abilità lo sport paterno, eaccolta con comprensibile compiaci-mento dai dirigenti della sezione, si èassistito ad esibizioni di atleti prove-nienti da varie località italiane (Torino,Alessandria, Ovada, Tagliolo M.to,Genova, Varese, Seregno, Rende inprovincia di Cosenza), oltre a quellinovesi, ben noti.Sono intervenuti il sindaco della Città,Lorenzo Robbiano, insieme all’asses-sore allo sport, Enzo Garassino, il con-sigliere regionale Rocchino Muliere,il consigliere comunale e già assessoreallo sport Giovanni Malfettani, edAdriano Reale, presidente della Con-sulta Sportiva Comunale, che gestiscegli impianti sportivi novesi, e che quin-di ha provveduto ad attrezzare per que-sto evento il Palazzetto dello Sport.Della Direzione dell’Unione NazionaleVeterani dello Sport erano presentiGiampiero Carretto, coordinatore deidelegati regionali e il consigliere na-

zionale Gianfranco Vergnano, che hatrasmesso il saluto e l’apprezzamentodel presidente nazionale Gian PaoloBertoni e del delegato regionale An-drea Desana.Ha introdotto la manifestazione il vicepresidente Sergio Torazza, amico dilunga data di Renato e della famiglia,ricordando le sue doti umane e spor-tive, arrivate nel campo delle arti mar-ziali al massimo prestigioso ricono-scimento XI dan.Il presidente Francesco Melone, nelsuo breve intervento di benvenuto, haa sua volta aggiunto che anche la di-rezione nazionale Unvs ha riconosciutoil valore di Renato, approvando la pro-posta di intitolare al suo nome la Con-sulta della Delegazione Regionale Pie-monte-Valle d'Aosta, nel cui labaro èattualmente iscritto. Gli esercizi di jiu-jitsu, judo, karate,aikido, nelle loro varie specialità, ese-guiti sul tatami da atleti di tutte le età,dai bambini ai meno giovani, si sonosusseguiti, annunciati dalla signoraFulvia Bosich, figlia di Renato, in gra-do di pronunciare correttamente i re-lativi termini, derivati dal giapponese. Seguiti da calorosi applausi, si sonovisti, tra i tanti, esercizi di kata, basatosu una serie di movimenti delle solebraccia, contestualmente ad un precisoritmo della respirazione, di kenjutsu,cioè con l’arte della spada, il ju-jitsua mani nude, che esprime il concettodell’elasticità e delle cedevolezza inun modo tecnico per sconfiggere l’av-versario, il combattimento con le armi,quali la spada o il bastone, e altri per

difesa personale (Mi si perdonerannoeventuali, anzi sicure, inesattezze e di-menticanze, dovute alla mia inculturasulla materia).Numerosi i meritati riconoscimenti of-ferti dalla sezione novese, consistentiin una raffinata targa con l’effigie diRenato Bosich, consegnati ai dirigentidelle società intervenute ed alle autoritàpresenti.Il consigliere Gianfranco Vergnano haappuntato poi sul petto della signoraAnna Bosich una artistica spilla offertadal presidente nazionale, il quale haanche assegnato ai figli Massimilianoe Fulvia Distintivi dell’Unvs.A sua volta il sindaco di Novi Ligure,insieme ad appropriate parole di com-piacimento, ha consegnato alla signoraAnna, con dedica, un pregevole volu-me sulla storia della Città.Infine, una prestigiosa Coppa perve-nuta dalla Presidenza della Camera deiDeputati è stata offerta e consegnatadal presidente Melone alla signora An-na, la quale ha espresso il desiderioche, a ricordo del consorte, essa vengacustodita nella sede della sezione.

Il sindaco Lorenzo Robbiano e lasignora Anna Bosich

Anche quest’anno per rinnovare il ri-cordo di Umberto Ciabatti, dirigentesportivo maremmano, la sezioneUnvs di Grosseto ha organizzato iltorneo di calcio over 40 presso l’im-pianto sportivo di Casa Mora di Ca-stiglione della Pescaia.Per la finale si sono affrontati i bian-corossi di mister Petri, recentementeproclamati campioni toscani Unvs,contro i nerazzurri dell’Atalanta edha prevalso la squadra orobica, vin-citrice tra l’altro della scorsa edizione,per 3-2. I veterani grossetani, nonostante lenumerose defezioni dell’ultima ora,hanno tenuto testa fino al fischio fi-nale della terna arbitrale dell’Uisp aibergamaschi che si sono presentatiancora una volta in maremma con lasquadra ringiovanita, nonostanteavessero in campo il diversamente

giovane Rossi del ’42. Positiva la pro-va della squadra di mister LucianoPetri ed in particolare degli ex bian-corossi Borella, del capitano Brezzie di Marco Biagiotti premiato tra l’al-tro migliore giocatore del torneo. Per il terzo posto la squadra di Cecinaha superato la squadra ospitante lo-cale; mentre sabato è stato disputatoil tradizionale Memorial Ale Midali– Chicco Pisani e Vittorio Rota frauna rappresentativa biancorossa ma-remmana rinforzata dagli avvocati equella nerazzurra orobica ed hannovinto gli ospiti. Al termine sono state effettuate lepremiazioni dei due memorial da Ric-cardo Ciabatti, Pierluigi Armellini,Guido Borsetti, l’ex biancorosso Car-lo Pucci e da altri rappresentanti ber-gamaschi con un’arrivederci al pros-simo anno.

GROSSETO20° MEMORIAL UMBERTO CIABATTI A CASTIGLIONE DELLA PESCAIABis con cappotto dei neroazzuri bergamaschi.

PREMIO UNIONENAZIONALEVETERANISPORTIVI AL CASALONE DI GROSSETO

Quest’anno il tradizionale PremioUnione Nazionale Veterani Sportivisi è svolto allo Ippodromo del Ca-salone di Grosseto nella prima riu-nione estiva diurna. Alla presenzadi un pubblico non numeroso, peril pomeriggio feriale e per la crisinazionale che ha colpito anche l’ip-pica, dopo un avvincente testa a testatra i favoriti, ha prevalso, dopo ladistanza di 1.750 metri, Red Roofdavanti Road To Heaven.Successivamente nello spazio vicinoal tondino Pierluigi Armellini, Vicepresidente della sezione U. Ciabattidi Grosseto, ha consegnato la coppa,tra gli applausi dei presenti, alla re-sponsabile della Scuderia Monicaproprietaria del cavallo vincentecondotto alla vittoria dal fantino S.Basile.

ANGUILLARA SABAZIACAMPIONATO ITALIANO DI SOCIETÀ DI MARCIA STRADA MASTER 10 KM Città di Molfetta, domenica 2 giugno 2013: oro eargento per i veterani sportivi della sezione locale.

ááGIOVANNI MAIALETTI

Travolgente il risultato di Daniela Ric-ciutelli che sale sul gradito più alto delpodio della categoria F55 con il tempodi 58'19”, ammirata per stile e tecnica.Gli fa eco Rosario Petrungaro, cate-goria M55, primo e che ha fatto fer-mare i cronometri a 54'54”, correttonel singolo e doppio appoggio. E sottol’ora è sceso anche Bernardo Cartoni,M40, che si prende la seconda posi-zione senza alcun difetto. Sfiora discendere sotto l’ora Dominique Ciantarcon 1h02'20”, F50, ma è prima di ca-tegoria con una bella marcia lineare.Meritata vittoria anche per FerdinandoRutolo, M65, tempo: 1h 04'21” e perGianfranco De Lucia, M70, tempo 1h09'02”. Tutti e due con una tecnica cheottiene il massimo rendimento con ilminimo dispendio di energie applicataall’età. Nella categoria M80, oro perAlfredo Tonnini, che chiude in1h14'57” e argento per Nazzareno Pro-ietti che percorre la distanza in

1h31'41” Apprezzati per lo stile. E lostesso per Sergio Agnoli, M85, primocon il tempo 1h22'44”, senza rivalisotto ogni profilo e stabilendo il pri-mato personale e di categoria. Nel set-tore maschile, eccellenti prestazioni inargento per Sebastiano Roncone, M50,con una prestazione cronometrica di1h04'45”, Rinaldo Brunetti, M60, clas-sificato con 1h12'52” e Antonio Ferro,M65, che taglia il traguardo in1h07'45”. Tutti con una progressionecorretta e produttiva. Nel settore fem-minile, da sottolineare la prova di RitaDel Pinto, F60, argento di categoria,che ha fatto registrare il tempo di1h12'10”, mentre Simonetta Pasqua-loni con il tempo di 1h17'04” si deveaccontentare di un prezioso quarto po-sto ai fini della classifica. Ancora unavolta in grande spolvero i campionimarciatori e marciatrici della sezioneUnvs Ferri-Tudoni – Silla del Sole diAnguillara Sabazia presieduta dall'in-stancabile prof. Maurizio Longega unavita per lo sport nel sociale.

ááGIOVANNI MAIALETTI

Spettacolare e tradizionale manifesta-zione sportiva nazionale a Marzabotto(Bo) storica Città Martire della Resi-stenza contro l’occupazione bellica na-zista. In programma la famosa Cam-minata del Postino 2013 un passo con-trollato ludico-motorio, che ha vistoal nastro di partenza numerosi e sim-patici partecipanti con gradite presenzeitaliche. Il tracciato di km 11 come daprogramma, per un errore segnaleticoi concorrenti hanno allungato la loroperformance per altri 6 chilometri. Unhabitat splendido ed ecologico dovesi respirava aria di …altri tempi dise-gnato su un percorso variegato contratti in salita impegnativi con penden-ze e discese di circa il 20%. Non po-teva mancare la tradizionale sosta pres-so la casa natale del famoso e storicoPostino. Rispettati tutti i punti obbli-gatori di controllo, una lunga carovanacolorata in movimento, molto applau-dita dal pubblico spalmato lungo ilsuggestivo percorso che ha determinatii valori in campo solo nella parte finaledella camminata che ha visto con stu-pore salutare la vittoria della veteranacapitolina (Anguillara) Maria Giovan-na Capozzi (F65) prima assoluta fra

le donne e Secondo Gertosio primofra gli uomini. Per la categoria M65il successo veniva assegnato al Presi-dente Maurizio Longega. Per i datitecnici riportiamo i tempi registrati aivincitori : Secondo Gertosio 2h48’00”,segue Giovanna Maria Capozzi conun netto di 2h55’00”. Questa nuova espettacolare pratica sportiva, è un mo-mento festoso di aggregazione per vi-vere una vita sana e gioiosa a contattocon la natura. Chi partecipa a questifestosi raduni, per la storia possonorappresentare anche gruppi di crescitasocio sportiva e avere l’occasione digestire al meglio la propria vita e lasalute psicofisica. Non poteva mancare il socio FrancoFagioli che assieme all’associate An-gela Toschi (psicologia dello sport)hanno fatto gli onori di casa salutandoe ringraziando la simpatica testimo-nianza sportiva. Marzabotto Città sto-rica della resistenza vittima di barbarienaziste, ancora una volta vestita a festaha accolto a braccia aperte una mani-festazione nazionale protagonisti nu-merosi camminatori sportivi con allaribalta i valori partecipativi dei veteranisportivi di Anguillara Sabazia (Rm).Arrivederci alla prossima edizione2013.

CAMMINATA DEL POSTINO 2013A MARZABOTTOIn evidenza i veterani con i successi di Giovanna MariaCapozzi, secondo Gertosio e Maurizio Longega.

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ááPAG. 17il VeteranodelloSportMANIFESTAZIONI FALERNA LIDOANTONIO CAMINITI SI AGGIUDICA PER IL SECONDO ANNO IL 2° TROFEO DOMENICO VACCAROááMARTINO DI SIMO

Desidero iniziare questo articolo conle parole di Luca, figlio di DomenicoVaccaro, Mimmo per tutti. Quando gliho comunicato che si sarebbe svoltoil 2° Trofeo Domenico Vaccaro a Fa-lerna Lido, mi ha inviato dall’estero,dove si trova per motivi di lavoro leseguenti frasi.:“È con molto orgoglio, gioia e com-mozione che apprendo che organizze-rete quest'anno la seconda edizione deltrofeo canoistico dedicato alla memoriadi mio padre Domenico. Orgoglio... perché non si può che es-sere orgogliosi di avere avuto un padrecosì...che è rimasto nella memoria epensieri di sì tante persone.Gioia... perché se ancora a distanza di4 anni dalla sua scomparsa avete lavoglia e ci mettete l'impegno per or-ganizzare una gara in suo nome...vuoldire che vi ha lasciato un bel ricordo.Commozione... perché non c'è più, senon nei nostri ricordi, e io non possofare altro che parlare in suo nome”.Sono talmente belle e commoventi chesarebbe un peccato non portarle a co-noscenza dei veterani che hanno co-nosciuto il nostro amico Mimmo. Grazie al lavoro svolto dal vice-pre-sidente Aldo Puja della sezione di Fa-lerna Domenico Zaccone, in collabo-razione con il Comitato Regionale Ca-labria della Federazione Italiana CanoaKayak e l'Asd Circolo Nautico Lame-tino, hanno organizzato la gara regio-nale open di canoa maratona in ricordodel consigliere nazionale Unvs, Do-menico Vaccaro, scomparso nel mag-gio del 2009. La manifestazione è statacurata dal delegato regionale Dome-nico Postorino, dal consigliere nazio-nale Antonino Costantino (purtroppoassente per motivi familiari) e da Mar-tino Di Simo, coordinatore delle ma-nifestazioni e degli eventi sportivi or-

ganizzati nell'ambito di tutta l’AreaSud. L’invito è stato rivolto, non soloai praticanti Unvs di canoa ma anchea tutti i soci che con la loro presenzadesideravano ricordare un dirigenteche ha dato molto per la nostra Unione.La manifestazione è stata una compe-tizione agonistica e turistica, di canoamaratona, aperta agli atleti iscritti allaFick ed ai turisti amatori.È stato possibile partecipare alla ma-nifestazione turistica con qualsiasi tipod'imbarcazione. Il percorso è stato di-slocato tra le località di Falerna Marinae Nocera Terinese con punto d'incon-tro, partenza e arrivo presso la spiaggiaantistante l’Hotel Torino 2 di FalernaLido. Il 16 giugno 2013, alle ore 11.15,su un mare azzurro e calmo, sotto unsole caldissimo, stemperato dagli om-brelloni messi gentilmente a disposi-zione dall’Hotel Torino, si è svolta lagara regionale di canoa sulla distanzaclou di 20 km ed è stato possibile se-guirla dalle spiagge di Falerna e No-cera Terinese. Così il mare si è coloratodi una moltitudine di canoe, di spruzzid’acqua e da un movimento rotatoriodelle braccia dei canoisti nel cercaredi spingere la propria canoa, davantiagli altri atleti. La gara è stata presie-

duta dall'allenatore nazionale di canoakajak Cosimo Mascianà e dal presi-dente del Comitato Regionale DanieleD'Agata. Dai risultati delle gare, stilatidalla Federazione Italiana Canoa e Ka-jak, si nota che si sono svolte altre garein base ai partecipanti. In questa edi-zione oltre alla presenza degli atletidel Circolo Lametino c’è stata la pre-senza del Circolo Polisportivo di AciTrezza (Catania), di Living the SeaCanoa Trekking & Fitness di Lauria(Potenza) e Canoa Kayak Club ReggioCalabria. Erano passate da poco le tre-dici quando erano pronte le classifichee la presidente della sezione di FalernaCaterina Bertolusso e il marito FrancoBonacci, hanno dato vita alle premia-zioni. Per il secondo anno consecutivoil vincitore del Trofeo Domenico Vac-caro, messo in palio dall’Hotel Torino,è stato appannaggio dell’atleta AntonioCaminiti che aspettiamo il prossimoanno per la riconferma del suo valoreatletico. Tutti quanti hanno fissato ap-puntamento per il prossimo anno e as-sicurato, parole di Aldo Puja, una mag-giore partecipazione da parte delle re-gioni Puglia e Campania.

Testo integrale sul sito http://www.unvs.it

La presidnete dell'Unvs FalernaCaterina Bertolusso, il vice-presidente Lombardo premianoCaminiti vincitore del TrofeoVaccaro

Il progetto era in aria da tempo. Daquando i veterani di Treviso festeg-giarono nel 2011 il loro 35esimo an-niversario di fondazione con la bellarassegna fotografica di sportivi ditutti i tempi allestita nel chiostro diSanta Caterina. Sotto la spinta del neopresidentePrando Prandi e con l'appoggio daparte del presidente a vita Aldo To-gnana, la mostra fotografica che rac-coglie le foto più belle di decine edecine di sportivi di Treviso di tuttele discipline diventa ora Museo Fo-tografico dello Sport Trevigiano,ospitato dal Comune di Ponzano Ve-neto (a pochi chilometri dalla Città)che ai veterani ha assegnato vita na-tural durante l'atrio della Casa delleAssociazioni presso la ex scuola divia Santandrà. Attraverso centinaiafoto inedite del passato e del presen-te, di grandi campioni del tempo chefu e di campioni ancora in attività,che hanno segnato la storia dellosport di una delle città più sportived'Italia, i veterani di Treviso contano

di rinverdire imprese epiche e ride-stare i valori più puri dello sport.Un museo nel quale verrà data vita,oltre all'impianto in essere, a dellerassegne monotematiche dedicate al-le varie discipline, ai singoli cam-pioni o a temi d'attualità.Al taglio del nastro di fine giugno(nella foto il presidente onorario ing.Aldo Tognana al fianco del quale so-no il vicesindaco di Ponzano VenetoAntonello Baseggio e il presidentePrando Prandi) hanno presenziatomolti grandi atleti del passato: la ce-stista Daniela Grosso, il vice-presi-dente dei veterani di Treviso e rug-bista Sandor Peron assieme ai com-pagni di squadra Fantin, Pin e Bu-

satto, Adriano Pizzolon gloria pon-zanese dello judo azzurro, Primo Ba-ran indimenticata medaglia d'oro alleOlimpiadi di Città del Messico, Gior-gio Bortolozzi grande atleta ieri eoggi, figlio dell'indimenticato prof.Menenio al quale è intitolata la se-zione trevigiana e il consigliere na-zionale Unvs Nicetto, accompagnatodall'ex delegato regionale Dal Bene dai presidenti di Padova e Bassano.La rassegna di Ponzano resterà aper-ta (dopo la pausa estiva di luglio edagosto) tutte le sere dalle 19 alle 21e il sabato dalle 9.00 alle 12.00. Con-cordando anche eventuali visite gui-date con la segreteria dell'Unvs diTreviso (349 2383242).

TREVISOMUSEO FOTOGRAFICO DELLO SPORT TREVIGIANO

Da sinistra D'Agata, Masciana,Postorino, Caterina Bertolusso,Lombardo di Cumia, Di Simo eMiceli

SPORT NEWSTIRO CON L’ARCOWORLD CUP: AZZURRI A MEDELLIN PER LA TERZA TAPPAA seguito della nostra pubblicazionesul n. 5 - 2013 de Il Veterano delloSport della pagina Tiro con l’arco éseguita una simpatica corrispondenzacon i responsabili della disciplina checi tiene costantemente informati suglieventi che li attendono e sui risultaticonseguiti.Dopo Shangai e Antalya, la WorldCup fa tappa a Medellin in Colombia. Dal 15 al 21 luglio, 5 azzurri volerannoa Medellin in Colombia per prendere parte alla terza tappa della World Cup.Mauro Nespoli prova l’assalto al primo posto in classifica generale attualmentedetenuto dal coreano Jin Hyek Oh. In campo femminile nell’olimpico l’unicarappresentante italiana sarà Jessica Tomasi.

GINNASTICA ARTISTICAEYOF: DIECI MEDAGLIE NEL GIORNO DI CHIUSURA, ITALIA 5ª NEL MEDAGLIERE 19 LUGLIO - Pioggia di medaglie per l’Italia nella giornata conclusiva dellaXII edizione del Festival Olimpico della Gioventù Europea (Eyof) che si èdisputato ad Utrecht (Olanda). La squadra italiana, partita con 58 atleti e 58atlete, torna con 21 medaglie: 7 d’oro, 3 d’argento, 11 di bronzo, chiudendoal 5° posto nel medagliere su 49 nazioni partecipanti.

TUFFITANIA CAGNOTTO, ANCORA UN ARGENTO MONDIALE 23 LUGLIO - Tania Cagnotto havinto la medaglia d'argento nel tram-polino da 1 metro ai mondiali di Bar-cellona. L'azzurra ha chiuso al secon-do posto alle spalle della cinese HeZi. È la seconda medaglia d'argentoper la Cagnotto ai Mondiali di Bar-cellona, dopo il secondo posto nelsincro in coppia con Francesca Dal-lapè. La Cagnotto ha chiuso con 307 punti, a soli 10 centesimi dalla cinese(307.10). Bronzo per l'altra cinese Wang Han. “Al secondo argento in una settimana sono quasi arrabbiata se penso che perdieci centesimi ho perso l'oro. Questi centesimi mi perseguitano, è la secondamedaglia quest'anno e sono super contenta”, dice Tania a caldo su Rai Sport.

CICLISMOFROOME INCORONATO RE DEL TOUR

21 LUGLIO - Chris Froome è si aggiudica centesimo Tourde France. Il Tour si è concluso a Parigi con i ciclisti negliChamps-Elysees illuminati a giorno, accolti da una gran follae dai fuochi d’artificio. «È bellissimo. Arrivare qui, a Parigi,in questo scenario, con questa maglia gialla addosso è vera-mente una grande emozione. - ha detto Froome - Sono felicedi avere dimostrato, consegnando con la mia squadra i dati

e i valori relativi ai miei allenamenti e alle mie gare degli ultimi due anni,che la mia è una vittoria pulita e che il nostro sport è veramente cambiato.Tutti insieme, in gruppo, lotteremo per mostrare questa svolta del “ciclismopulito” al mondo intero».

VELAIMPRENDIBILE NEW ZELAND 23 LUGLIO - Anche il terzo duello traLuna Rossa e Emirates Team New Zealandè senza storia. Netto il successo neozelan-dese, come nei confronti precedenti, conuna differenza di velocità che scava latodopo lato un distacco incolmabile. Oltretre minuti a metà gara sul campo di regatadella baia di San Francisco, più del doppioalla fine, per il peggior risultato nei tre confronti diretti.

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ááPAG. 18 il VeteranodelloSport MANIFESTAZIONI

COSENZA1° TORNEO DI CALCIO AMATORIALE CONTRO IL RAZZISMOááGIUSEPPE ALOI – MARTINO DI SIMO

Un’interessante iniziativa si è svoltail 15 giugno 2013, presso il ComplessoSportivo Pro Cosenza, con il 1° Torneodi calcio amatoriale Contro il Razzi-smo organizzato dalla sezione G. For-moso Cosenza, manifestazione volutadel presidente Arnaldo Nardi, che si èavvalso della collaborazione di tuttoil Consiglio ed in particolare del vice-presidente Giuseppe Aloi e del consi-gliere Maurizio Berardelli. Significa-tivo è il momento scelto dalla sezioneper lanciare un messaggio contro ilpredominante razzismo che si riscontrasui campi di calcio quando sono pre-senti giocatori di colore e, in alcuneoccasioni, vestono la maglia della no-stra nazionale. Contro questo compor-tamento indegno, la Città di Cosenza

ha voluto lanciare un messaggio: tuttiquanti siamo cittadini del mondo, tuttiquanti siamo fratelli. Alla manifesta-zione hanno partecipato la compaginedells sezione di Fiumefreddo, la squa-dra dei Medici Cosenza Calcio 1988e quella dei Medici Cosenza CalcioFC. Il triangolare è stato vinto dallaMedici Cosenza Calcio FC che ha do-vuto faticare non poco per aggiudicarsiil primo posto, infatti, le partite sonostate tutte molto equilibrate e combat-tute fino all’ultimo secondo di giocoed hanno evidenziato un buon calciocon ottime trame di gioco da parte ditutte e tre le compagini. Come è statoottimo il comportamento dei giocatori,segno evidente della sportività e di ci-viltà che ha contraddistinto tutte lesquadre. La formula del torneo ha pre-visto partite di 40 minuti ciascuna, in

caso di parità, dopo i tempi regola-mentari disputa dei calci di rigore edassegnazione di 2 punti alla vincenteed 1 alla perdente. Le gare sono statedirette dalla terna arbitrale Franco Nac-carato, Gianfranco Costabile e GiulioGabriele. Il goleador del torneo è statoil bomber Nucci della Medici CosenzaCalcio FC con 4 reti. Questo per quan-to riguarda l’aspetto prettamente spor-tivo della manifestazione, ma l’obiet-tivo principale era quello di dare unpregnante segnale ricco di contenutitipici dei valori espressi dai veteranidello sport alla tematica del razzismoe l’Unvs G. Formoso di Cosenza loha centrato in pieno sensibilizzandol’opinione pubblica con questo eventosportivo. L’anno prossimo, come dadelibera del Consiglio Direttivo, questotorneo sarà intitolato alla memoria del

compianto presidente della Provinciadi Cosenza, Antonio Acri, che tantaopera ha dedicato alla risoluzione diqueste storture sociali. Clou della manifestazione è stato ilcerimoniale finale, presieduto dal sociofondatore della sezione di Cosenza,Luigi Formoso e a cui hanno parteci-pato, tra l’altro, il coordinatore dellemanifestazioni sportive Unvs per ilmeridione, Di Simo Martino ed il pre-sidente dell’Unvs di Falerna, Caterina

Bortolussi. Da tutti i convenuti è stataespressa vergogna e condanna versoquesto fenomeno di discriminazionesociale ed esortazione alla promozionedi campagne di sensibilizzazione perla sua definitiva eradicazione. Oltrealle squadre partecipanti ed agli arbitriFranco Naccarato, Gianfranco Costa-bile e Giulio Gabriele, sono stati pre-miati quattro sportivi speciali: EnricoCostabile, Pasquale Gagliardi, EnricoMilito e Gueye Mouhamadou.

La premiazione di GueyeMouhamadou

Giuseppe Aloi riceve il 1° premio da Arnaldo Nardi

ááFRANCESCA MANCOSU

Era il 15 giugno 1963 quando a Terniaprì la sede dell’Unione nazionale ve-terani dello sport – oggi intitolata adAmleto Falcinelli e Francesco d’Ercoli– creata per tenere viva, come da sta-tuto «la passione per lo sport e riuniretutti i veterani, sprone e guida per igiovani». Cinquant’anni dallo spiritopraticamente immutato, in cui l’Unio-ne, che riunisce tutti coloro che hannosvolto attività sportiva sia come atletiche come ufficiali di gara e dirigenti,ha premiato gli atleti ternani che si so-no distinti nelle diverse disciplinesportive, compresi quattro olimpionici.“Quella di sabato prossimo – raccontaOnofrio Fanelli, presidente dell’Unio-ne dal 1993 – sarà una grande festa,un’occasione per ricordare la figuradi Domenico Barbato (presidente dal1981 al 1992; ndr) che per primo portòla pallavolo a Terni. Vogliamo rilan-

ciare le nostre attività che nel tempoci hanno visto premiare giovani atletiche sono poi diventati dei campioni,dal ciclista Roberto Chiappa all’arciereFilippo Tombesi, fino allo schermidoreAlessio Foconi”. Fulcro delle inizia-tive dell’associazione è l’assegnazionedel premio Atleta dell’Anno allo spor-tivo ternano che ha ottenuto i miglioririsultati in campo nazionale o inter-nazionale. La volontà è quella di operare sempredi più a contatto con le nuove gene-razioni, in particolare nelle scuole. “Amaggio – prosegue Fanelli – abbiamo

incontrato i ragazzi dell’istituto com-prensivo Marconi e a breve vorremmoorganizzare una conferenza sul disagiogiovanile e promuovere attività mo-torie nelle scuole. Infine, grazie ad unprotocollo di intesa firmato a livellonazionale, vorremmo proseguirel’esperienza portando nelle classi ter-nane gli Azzurri d’Italia che vivonolo sport in modo onesto e pulito”. Dipari passo con l’attenzione verso lenuove leve, l’Unione porta avanti an-che una politica di valorizzazione diquanti, a ragione, possono dirsi dav-vero veterani. A parlarne è ancora ilpresidente Fanelli, che di anni, benportati, ne ha 83: “Stiamo collaboran-do con il Centro Sociale AlessandroVolta per la preparazione di una pro-posta di legge nazionale che promuovae sostenga le attività sportive degli an-ziani. Tutto ciò accanto ad un progettoregionale a supporto dell’invecchia-mento attivo”.

Onofrio Fanelli

TERNII VETERANI DELLO SPORT: «50 ANNI DI IMPEGNO E CONFRONTO TRA ATLETI DI DIVERSE GENERAZIONI»Fanelli: «Trasmettere ai giovani il messaggio che lo sport deve essere praticato in modo onesto e pulito».

ááCOMETTO - AIME

Anche quest’anno il Consiglio Di-rettivo della sezione di Cuneo ha de-ciso di rinnovare i momenti di festaed aggregazione che da sempre hannocaratterizzato la nostra attività, orga-nizzando la tradizionale festa di inizioestate con la gara sociale di Pescaalla trota. E ancora una volta, oltre all’ amicoGiampiero Carretto ospite gradito eormai abituale della manifestazione,gli amici della sezione di Bra hannorisposto all’appello e si sono uniti anoi partecipando in buon numero allagara. Il ridente sito di San Bartolomeodi Chiusa di Pesio ha ospitato unaventina di amici veterani armati ditanto di canna da pesca che, con co-noscenti e parenti, hanno contribuitoalla buona riuscita della gara e ci han-no permesso di trascorrere di una bel-la giornata all’aria aperta, in uno sce-

nario rilassante e pittoresco, ma so-prattutto in un piacevolissimo climadi amicizia. Sul campo di gara, postosulle sponde delle fresche e limpideacque del torrente Pesio, attenta ecompetente la supervisione del pre-sidente Guido Cometto che ha coa-diuvato il consigliere (referente perla pesca) Silvano Bongioanni ed ilsocio Alessandro Bono che hannosplendidamente organizzato una com-petizione appassionante e leale. Al-l’inossidabile Pinuccia Marabotto,aiutata da diversi soci, il compito dipreparare la premiazione con tanto

di gradito aperitivo. E, dopo un paiodi tentativi di inumidirci, anche lapioggia ha pensato bene di rispettarequesto momento di convivialità con-cedendoci di procedere nel modo mi-gliore anche alla successiva premia-zione.Gli ex consiglieri nazionali Giampie-ro Carretto, che come già detto si ècimentato nella gara, e GianfrancoGuazzone, ora titolari di altri presti-giosi incarichi in seno all’Unvs Na-zionale, hanno presenziato alla festadando così maggior lustro alla ma-nifestazione.La festa non poteva che proseguirecon il consueto e prelibato pranzo so-ciale, presso il Ristorante del Pescedi San Bartolomeo, conclusosi conuna simpatica lotteria per il diverti-mento e la gioia finale dei commen-sali, specialmente per quelli che sonotornati a casa con un buon bottino dipremi.

CUNEO GARA SOCIALE DI PESCA ALLA TROTALA SEZIONE PELLIN DI CUNEO TORNA A CHIUSA PESIO

ALBADALLE PALESTRESCOLASTICHE ALLE OLIMPIADI

Sabato 8 giugno 2013, alle ore 17.00,nell’Aula Magna della Scuola Enolo-gica di Alba, si è tenuto il raduno deiCampioni Provinciali Studenteschi nel-le varie discipline sportive che hannopartecipato, vincendo, alle gare, dal1951 ad oggi.La manifestazione, dal titolo molto si-gnificativo: Dalle palestre scolastichealle Olimpiadi, è stata organizzata dall’Unione Nazionale Veterani Sportivisezione di Alba e Bra, dal Panathlondi Alba con il patrocinio dell’UfficioProvinciale di Educazione Fisica e del-la Delegazione Provinciale del Coni.Nell’occasione è stato presentato il li-bro “Dallo Sport nella Scuola alle vettedel mondo”, una vera enciclopedia checomprende tutti i risultati dei campio-nati studenteschi negli ultimi sessan-tadue anni, alla presenza degli autoriFrancesco Marengio, Mario Isoardi eClaudia Martin.È stata una splendida occasione perincontrare gli ex studenti che hannoprimeggiato nelle gare scolastiche dal1951 ai nostri giorni, alcuni raggiun-gendo vette insperate come le Olim-piadi.La manifestazione, aperta a tutta la cit-tadinanza è accorsa numerosa ad ap-plaudire i premiati, che hanno ricevutouna pergamena di partecipazione eduna bottiglia di ottimo dolcetto, pro-dotto dalla Scuola Enologica Albese.

ááAMEDEO FINIZIO

L’attività della sezione di Napoli, cona capo il presidente Vincenzo Petrocco,prosegue con interesse e impegno.Ricordiamo con orgoglio che Petrocco,lo scorso 7 novembre 2012, è statopremiato dall’ex presidente del ConiGiovanni Petrucci con la Stella d’Oroal Merito Sportivo per l’anno 2010 inriconoscimento delle benemerenze ac-quisite nella sua attività dirigenziale.Dopo il seminario di studi “La scienzaper raggiungere una conoscenza og-gettiva” dello scorso marzo, l’attivitàorganizzativa di eventi sportivi, cultu-rali e sociali ha dato vita a un altro im-portante progetto, un Protocollo d’In-tesa per l’attuazione di un piano rivoltoalla terza e quarta età inserito nellaprogettazione per lottare noia, ansia,angoscia depressione che affliggono econdizionano i soggetti, è stato firmatodalla coordinatrice dell’Ufficio di Pianodell’Ambito n. 12 del Comune di Poz-zuoli Enrichetta La Ragione e da Vin-cenzo Petrocco, presidente dell’Unvsdi Napoli. L’impegno tra le parti èquello di favorire la pratica sportivadei soggetti che ne fanno richiesta eche rientrano nella categoria prestabi-lita. Il Protocollo d’Intesa ha la duratadi un anno ed è rivolto a sessanta par-tecipanti.

NAPOLINASCE IL PROGETTOCHE DÀ SPAZIOAGLI ANZIANIProtocollo d’intesa tral’Unione NazionaleVeterani dello Sporte il Comune di Pozzuoli.

Attilio Bravi, ex GovernatorePanathlon Area 3, Olimpioniconella mitica olimpiade di Roma delʻ60 e 8 volte campione nazionalenel salto in lungo

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In occasione della Giornata del-lo Sport che si svolge al terminedell’anno scolastico, il 7 giugnoscorso, i veterani della sezionelocale, hanno premiato le squa-dre che hanno vinto la fase pro-vinciale dei giochi sportivi stu-denteschi. In un clima di festa,presso l’Iis e il Fermi di Arona,che contano circa 1.400 allievi,e alla presenza del dirigente sco-lastico Pier Bartolo Giromini, edegli insegnati di educazione fi-sica, la premiazione è stata an-che un occasione per ringraziaregli alunni per la partecipazionealle varie attività che la scuolapropone, in particolare le attivitasportive. Purtroppo – è stato ri-cordato con rammarico- permancanza di risorse economichenon si è potuto partecipare allafase regionale dei giochi sportivistudenteschi, con tutte le squa-dre vincitrici della fase provin-ciale.Proprio ricordando questa dif-ficile contingente situazioneeconomica, che colpisce anche

lo sport nelle scuole è stato sot-tolineato, dai docenti di educa-zione fisica e dai promotori del-le varie attivita sportive, il si-gnificativo ed apprezzato aiutodei veterani di Arona.“Questo piccolo segno vuole es-sere la testimonianza che i Ve-terani dello Sport sono vicini al-le nuove generazioni che si af-facciano allo sport, perche losport oltre ad essere divertimen-to e fonte di benessere è anchescuola di vita – ha detto il pre-sidente Nino Muscara – siamodisponibili a continuare la col-laborazione con la scuola anchecon interventi per la diffusionedei valori dello sport, che l’as-sociazione promuove da sem-pre”. Le squadre premiate, che

hanno vinto la fase provincialedei Giochi, categoria allievi, so-no:- la pallacanestro maschile, diEnzo Cominetti (Bianchi, Iel-mini, Cesani, Milone, Amodio,Tosi, Dell’orto, Lagger, Leone,Barra, Gerosa, Fornara, Ster-chele, Bertolio).- lo sci alpino femminile, gui-dato da Roberto Bonan (Mirotti,Vanetti, Scotti, Cominetti).- il calcio a 5 femminile, allenatada Mauro Isolini e Roberto Bo-nan (Crai, Leonardi, De Ciccio,Labanca, Bertinotti, Pagani, Si-monini, Barboni, Soragni, DeLorenzi, Zenoni).- l’atletica leggera maschile, an-ch’essa guidata da Isolini (Cu-rioni, Massara, Pastore, Passa-rin, Tosi, Petrillo, Bocchetti,Rizzari, Paracchini, Ventura,Antenucci, Ceriani, Mirandola,Neil-Jones)- il nuoto maschile, allenatoreEnrico Bertazzoli (Cecchin, Co-minoli, Rollini, Rametta, Rosin,Vassallo, Orlando, Pirola).

ááPAG. 19il VeteranodelloSportMANIFESTAZIONI

Domenica 16 giugno 2013 alPalazzetto dello Sport di Aro-na, si è svolto il quadrangolaregiovanile U12 di Pallavolo -3° Trofeo Cilla per Haiti, perricordare Cecilia (Cilla), atletadella pallavolo Arona, dece-duta nel gennaio del 2010 nelcrollo dell’edificio dove lavo-rava, come funzionaria dellamissione delle Nazioni Unite,a Port au Prince in seguito aldisastroso terremoto che hacolpito Haiti ed ha provocatooltre 200.000 morti e 300.000feriti. Il 12 gennaio 2010 la città diPort au Prince è stata rasa alsuolo da un violentissimo si-sma, che ha provocato più di200.000 morti e 300.000 feriti.Molti hanno dovuto subirel’amputazione di un arto per-ché nell’emergenza e a causadelle pochissime struttureospedaliere rimaste in piedinon era possibile curarli altri-menti. Migliaia di bambini so-no rimasti sotto le macerie;

tanti hanno perso casa, braccia,gambe, genitori. Anche l'aro-nese Cecilia Corneo, Cilla, haperso la vita nel crollo dell'edi-ficio dove lavorava come fun-zionaria della missione delleNazioni Unite. Per dare un senso a qualcosache un senso non ha, per vo-lere della famiglia Corneo, na-sce quindi il Progetto Cilla perHaiti con lo scopo di racco-gliere fondi per un interventodiretto, mirato e prolungatonel tempo, a sostegno dellaFondazione Francesca Rava –N.P.H. Italia Onlus. La Fon-dazione è impegnata in primalinea nell’applicare protesi aibambini amputati in seguito alterremoto presso la Casa deipiccoli angeli, il primo centrodi riabilitazione per bambinidisabili del paese, inauguratonel dicembre 2008. E propriocon lo scopo di ricordare Cilla,atleta della pallavolo Arona eraccogliere fondi da destinareal progetto, domenica 16 giu-

gno 2013 al Palazzetto delloSport di Arona, si è svolto ilquadrangolare giovanile U12di Pallavolo - 3° Trofeo Cillaper Haiti che ha visto in cam-po le squadre di Arona, Invo-rio, Castelletto Ticino e Bor-gomanero. La palma della vit-toria è andata alla fortissimasquadra femminile di Aronache si è imposta per 2-0 sullasquadra di maschietti di Invo-rio (per regolamento, essendouna competizione di categoriaU12, è possibile che si dispu-tino partite tra squadre sia ma-schili che femminili). La squa-dra New Volley di CastellettoTicino si è aggiudicata il terzoposto battendo, nella finalina,Borgomanero.I veterani di Arona, hannocontribuito al successo del-l’evento, offrendo le coppe perle squadre partecipanti e pre-senziando alla premiazionecon il vice-presidente, AlfonsoDe Giorgis ed il segretario,Ambrosio Castiglioni.

I VETERANI PREMIANO I VINCITORI DELLE FASI PROVINCIALI DEI GIOCHI SPORTIVI STUDENTESCHI

IN CAMPO IN NOME DI CILLAPER FAR VINCERE LA SOLIDARIETÀ

E DOPO TANTE MANIFESTAZIONI...PER I NOSTRI SOCIUNA GITA FUORIPORTA

Meta Torino, una quarantina di par-tecipanti fra soci e simpatizzanti,lieti dell’occasione per rinsaldareuno spirito di amicizia già ben af-fermato nella nostra Arona. Al mattino il Palazzo Reale,con isuoi ricchi soffitti barocchi in legnointagliato e dorato, i fastosi arredi,gli arazzi e i dipinti allegorici, e poil’ Armeria Reale e la Galleria Sa-bauda, che tra l’altro propone unasezione dedicata alle scuole piemon-tesi e diversi settori incentrati sulcollezionismo sabaudo.Nel pomeriggio, dopo uno squisitopranzo a base di fritto misto pie-montese, trasferimento al Parco delValentino, con visita guidata del Ca-stello e del Borgo Medioevale.

Forse non tutti possono diventarecampioni di basket, ma ognuno puòesserlo di baskin, giovane disciplinain costante crescita, nata da alcunianni a Cremona (ma che conta giàoltre 2.000 praticanti sul territorio na-zionale), per permettere a giovaninormodotati e a giovani con qualsiasitipo di disabilità fisica e/o mentaleche consenta il tiro in un canestro, digiocare nella stessa squadra, compo-sta sia da ragazzi che da ragazze.“Il Baskin non è solo una attivitàsportiva, ma anche un’attività socia-le”. Sono le parole di Vito Diluca, as-sessore allo sport del Comune di Ca-stelletto Ticino, che insieme al sin-daco di Arona, Alberto Gusmeroli ealla consigliera comunale con delegaai servizi sociali, Marina Grassanihanno assistitito, presso il Palazzettodello Sport di Arona, al 2° TorneoBaskin School, organizzato con il so-lito grande entusiamo e passione daGabriella Bortolotto, presidentedall’Associazione Amicigio di Aronache promuove questa nuova discipli-na sportiva sul nostro territorio, incollaborazione con Arona Basket.Due scuole elementari: la Dante Ali-ghieri di Arona e la Dante Alighieridi Borgomanero e due scuole medie,di Borgo Ticino e di Castelleto Ticinohanno aderito alla manifestazione cheha visto coinvolti oltre 120 ragazzi.Al di la dei risultati (la scuola ele-mentare di Arona ha battuto quelladi Borgomanero per 40-17, mentrela scuole media di Castelletto Ticinoha battuto quella di Borgo Ticino per

17-15) è stata una festa all’insegnadello sport, della solidarietà e dellafratellanza, dove si è data ulterioreprova che il Baskin mette in discus-sione la rigida struttura degli sportufficiali, diventando un vero e propriolaboratorio di società e da a tutti lapossibilità, in base ai propri limiti fi-sici, di poter incidere sul risultato fi-nale. In ragione di ciò i veterani dello

sport di Arona, hanno voluto, non so-lo essere presenti, ma anche sponso-rizzare la manifestazione offrendo lecoppe per le squadre e le medaglieper tutti i partecipanti.“Questo tipo di manifestazioni sonoperfettamente in linea con lo spiritodella nostra associazione, nata con loscopo di divulgare lo sport comeesperienza di maturazione umana edintegrazione sociale” ha affermatoNino Muscarà, presidente della se-zione di Arona.Gabriella Bortolotto ricorda che sistanno raccogliendo le nuove adesioniper l’anno 2013/2014 (scadenza 31luglio 2013) per far nascere nuovesquadre baskin sul territorio.

TORNEO BASKIN SCHOOL

Si è concluso, con grande successo dipubblico e di partecipazione, il 4° tor-neo di calcio Città di Arona, organiz-zato dall’Asd Arona Calcio, e riservatoai piccoli calciatori dai 7 ai 13 anni.56 società del Piemonte e della Lom-bardia, per un totale di oltre 500 bam-bini, suddivise nelle categoriesi baby2006-2007, piccoli amici 2005, pulcini2004, 2003 e 2002 e, esordienti 2001e 2000, si sono sfidate, dal 7 maggioal 2 giugno, sui campi di calcio delcentro sportivo aronese. Anche que-st’anno i veterani di Arona, hanno vo-luto essere presenti all’evento a testi-monianza dei veri valori dello sportche l’associazione vuole rappresentaree diffondere presso i giovani che si af-facciano alle attività agonistiche, of-frendo i premi per il miglior portieree miglior giocatore delle varie catego-rie. Al presidente della sezione aronese,Nino Muscarà, è stato chiesto anchedi consegnare, alla squadra vincitricedella categoria piccoli amici 2005 (perla cronaca la squadra di Arona) il tro-feo in memoria di Franco Alganon,compianto presidente della sezioneUnvs di Arona, ed ex dirigente del-l’Arona Calcio a cavallo degli anni

70-80, offerto dalla vedova, Maria Te-resa Paracchini. Ai pulcini 2003, in-vece, i premi in memoria di MauraBevilacqua, offerti dal marito, veteranodello sport aronese, Damiano Malga-roli. Per la cronaca ecco i vincitori dellevarie categorie: Esordienti 2000: prima classificataLesa Vergante che battuto in finale ilTeam Borromeo per 3-0Esordienti 2001: prima classificataColline Novaresi che ha prevalso sulloJunior Borgo per 3-0 Pulcini 2002: prima classificata la Ce-dratese che ha avuto la meglio sullasquadra di Arona A per 3-2, dopo i cal-ci di rigore.Pulcini 2003: La coppa del primo èandata alla Fulgor Cardano che scon-fitto in una finale molto equilibrata lasquadra di Arona per 1-0.Pulcini 2004: trionfo della squadra diArona sulla Voluntas Suna per 6 a 5rAnche nella categoria Piccoli amici2005 vittoria dell’Arona in finale suJunior Borgo per 7-0Infine nella categoria Baby 2006/2007vittoria dell’ Arona B per 2-1 sulla ProBorgo

I VETERANI DELLO SPORT PRESENTI AL 4° TORNEO DI CALCIO CITTÀ DI ARONA

Tutto Arona

Il gruppo in visita al Borgomedio-evale del Valentino

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ááPAG. 20 il VeteranodelloSport MANIFESTAZIONI

ááMARIO CAMERA

Lunedì 3 giugno, società sportive eatleti si sono datiappuntamento all'Au-ditorium del Forum per ricevere i ri-conoscimenti della 12^ edizione diOmegna premia lo Sport. L'evento an-nuale, organizzato dal Comune diOmegna, ha visto la partecipazione di22 sodalizisportivi.Tra le autorità presenti il presidentedella Provincia del Verbano Cusio Os-sola Massimo Nobili, il sindaco diOmegna Adelaide Mellano, l'assessoreallo sport Alessandro Buzio, il delegatoConi del U.C.O. Marco Longo Dorni,

il delegato regionale Unvs di Piemontee Valle d'Aosta Andrea Desana, il pre-sidente della consulta dello sport LucaCerutti.Al centro della cerimonia, ampio spa-zio riservato ai veterani di Omegna,che aveva tra i premiati un suo asso-ciato, Claudio Giavani (figlio dell'expresidente della sezione omegnese)

che ha conquistato nello sci alpino, lamedaglia di bronzo ai recenti Cam-pionati Italiani di Champorcher. A con-segnare il riconoscimento il presidentedella sezione locale Giovanni Tomatis.Altro momento emozionante e a lungoapplaudito, quando il consigliere na-zionale Andrea Desana (Premio Be-nemerenza per delegati regionali) haletto la motivazione della benemerenzaassegnata alla sezione omegaese deiVeterani presieduta da Giovanni To-matis. A festeggiare il momento, anchei dirigenti della sezione A. Fraschini,Genesio Bricchi, Roberto Tomatis, Al-do Lauti e Alessio Martinoli.

OMEGNA

Il presidente Tomatis premia il piemontese Claudio Giavani,sciatore della benemerita sezione Antonio Fraschini

ááALDO LAZZARI

La tradizionale serata di cultura spor-tiva con conviviale organizzata dal-l’Unione Nazionale Veterani delloSport egregiamente presieduta da IlarioLazzari, si è svolta lunedì 13 maggioscorso presso il ristorante della societàCanottieri Ticino. I brillanti relatori Fe-derico Martinotti, fiumarolo e Pier Vit-torio Chierico, appassionato di storialocale hanno trattato l’interessante te-ma: “Gare e lavori sul fiume, le bracciabuone si rimediavano tra i gerò”.Chierico ha inizialmente presentato ilbel libro “Pavia e Venezia. Due stili divoga, una sola passione” scritto conDaria Maggi, neo laureata in ScienzeMotorie che ha discusso l’originale tesisullo studio e il confronto fra voga allaveneta e voga alla pavese.La pubblicazione presenta, con grandemaestria, immagini, racconti, ricordidi chi ha vissuto vicino al fiume e, so-prattutto, le esperienze dei tanti sportivied appassionati di voga che hanno tra-sformato il percorso del Ticino in unagrande palestra naturale. Federico Mar-tinotti, fiumarolo con la F maiuscola,fortemente appassionato del remo edella pagaia, ha tracciato con sapienzae maestria un excursus storico dellavoga pavese-veneziana che ha avuto e

continua ad avere alta espressione nellesocietà Battellieri Colombo e CanottieriTicino, e che ora soprattutto trova nelClub Vogatori Pavese il massimo en-tusiasmo e forza traente.Martinotti ha posto in luce le impresesportive dei vogatori pavesi a partiredalla vittoria dell’equipaggio della so-cietà Canottieri Ticino a Stresa nel1889 seguita da altri due memorabilisuccessi nel 1912 a Como e successi-vamente nel 1930 a Salò con l’equi-paggio composto da Pallavicini, Brusae il prodiere Cerati.“Ovidio Brusa – ha ricordato Martinotti– è stato il miglior interprete della scuo-la pavese. Sapeva amalgamare stile im-peccabile, non disgiunto da vigoria,con sensibilità ed intelligenza di stra-tegia, ottenendo così il massimo risul-tato. Nel 1973, alla celebrazione delcentenario della Canottieri Ticino, la

più antica società sportiva pavese, aBrusa è stato dato il compito di riunirealcuni campioni dell’epoca e rimetterein acqua una veneta per una esibizionecommemorativa. È stata un’emozioneindimenticabile”.Marino Valle è stato uomo di forte per-sonalità e grande generosità. Si è ci-mentato con successo in diversi settoridello sport e viene ricordato, in parti-colare, per i suoi raid solitari in barca.Organizzatore impareggiabile, sapevatradurre in atto la sua chiarezza di ideee trasmettere agli altri il proprio entu-siasmo.Giorgio Bovina, novello Caronte sem-pre pronto ad offrire il proprio aiutoquando il fiume va in piena. Fisica-mente fortissimo ed altrettanto deter-minato, ha saputo e tuttora è in gradodi affrontare di potenza in risalita cor-renti impetuose. Si è reso autore di nu-merose imprese in solitario che, supe-rato il primo momento di incredulità,suscitano schietta ammirazione.Alla serata hanno presenziato gli as-sessori allo sport comunale e provin-ciale Antonio Bobbio Pallavicini eFrancesco Brandolise, il delegato ConiLuciano Cremonesi, il presidente e ilgovernatore Panathlon Angelo Porcaroe Lorenzo Branzoni e il presidenteUnvs di Savona Roberto Pizzorno.

PAVIAGARE E LAVORI SUL FIUME, LE BRACCIA BUONE SI RIMEDIAVANO TRA I GERÒ

ááLINO MARESCOTTI

Da quando il Comune di Padova ha messo a disposizione della Città il nuovoimpianto bocciofilo dando la possibilità agli amanti della disciplina di allenarsie cimentarsi, è stato dato anche alla nostra sezione lo spazio necessario perfrequentarlo, dal momento che ad un nutrito gruppo di veterani piace giocarea bocce e partecipare a qualche impegnativa gara.Franca Peggion, Gianni Campana, Luciano Artico, Eugenio Contro, GiulianaZambotto, Paolo Scapolo, le sorelle Cecconi, i fratelli Rossi, Lucio Cattaneoed altri, fra i primi ad iscriversi, sono regolarmente presenti il martedì seraa darsi battaglia in amichevoli e piacevoli scontri. Quando invece abbiamo i nostri tornei da svolgere e le gare devono, perquestione di tempi, susseguirsi l’una all’altra, abbiamo a disposizione il piùvetusto impianto della storica Trattoria da Walter di Tencarola che oltre adospitarci prepara anche luculliani pranzetti che soddisfano gli esigenti palatidi tutti i presenti. Dopo il tradizionale sorteggio per la formazione delle coppie abbiamoassistito al primo scontro che opponeva Guido Benvenuti in coppia conl’esordiente Umbertina Contini contro l’esperta coppia Grazia Boso e RolandaTrevisan che venivano sculacciate di brutto per 12-2. Era invece una pas-seggiata per Gianni Campana e Giuliana Zambotto l’incontro che non la-sciavacampo a Maria Rossi e Lucio Callaneo bastonati per 12-4. Nemmenocon il ripescaggio Grazia Boso e Rolanda Trevisan riuscivano a rimediarela giornata, rimandate al palo da Paolo Piccolo e Maria Luisa Cecconi conun perentorio 12-8. Non aveva storia invece l’incontro che opponeva LucianoArtico ed Eugenio Contro ad Anna Contro e Silvano Scapolo che venivanostrapazzati per 12-1, a dimostrazione dell’eccezionale concentrazione e dellastraordinaria superiorità tecnica.Il proseguimento metteva in evidenza anche l’ottima forma del la coppiaZambotto/Campana che con soverchia facilità (12-6) aveva la meglio sullacoppia Benvenuti/Contini. Mentre Artico e Contro, oggi senz’altro con unamarcia in più, col risultato di 12-7 non lasciavano scampo ai coniugi M.Luisa Cecconi e Paolo Piccolo.La finale per il 3° e 4° posto vedeva di fronte Piccolo/Cecconi contro Ben-venuti/Contin. Vincevano i primi anche perché l’esordiente UmbertinaContini, bravissima nelle gare veloci dell’atletica leggera, pur brava ancheoggi nelle bocce, evidenziava comunque mancanza d’occhio e di ritmo peruna competizione importante come questa.Per i vincitori del torneo nessun commento tanta è stata la superiorità ma-nifestata. Soltanto meritati complimenti di rito poiché la loro schiacciantesupremazia è il risultato della costante frequentazione del nuovo bocciodromocomunale a dimostrazione che non esistono limitazioni alla pratica di attivitàsportive anche in discipline assolutamente prive di contatti fisici.Il pranzo finale ha concluso la bella giornata di sport. Il presidente GuidoBenvenuti, dopo le premiazioni e l’invito a presenziare alle prossime numeroseattività, ha stappato lo spumante di circostanza e offerto il consueto omaggiofloreale a tutte le signore presenti.

PADOVALUCIANO ARTICO ED EUGENIO CONTROCONQUISTANO IL PRESTIGIOSO TROFEOCESARE RAGAZZI DI BOCCE A COPPIE

13 OTTOBRE 2013 LA SEZIONE DI COLLESALVETTI CON LA COLLABORAZIONE DELLA SOCIETÀ CANOA CLUB STAGNO ORGANIZZA

IL CAMPIONATO TOSCANO UNVS DI CANOA 2013Alla gara possono partecipare tutti i soci ve-terani in regola, alla data di effettuazione delcampionato, con il tesseramento dellʼUnvs,registrato dalla Segreteria Generale, da al-meno 10 giorni, con idoneità allo svolgimen-to di attività non agonistica; in mancanza,con certificazione medica attestante lʼido-neità fisica a partecipare a gare in conformitàalla legislazione vigente. La diretta e perso-nale partecipazione alla manifestazione com-porta comunque la conferma, anche se in-diretta, di trovarsi nelle siffatte condizionidʼidoneità. Con lʼiscrizione il concorrente di-chiara di conoscere e di accettare integral-mente il regolamento della gara, esonerandola sezione e la società organizzatrice da ogni

responsabilità sia civile sia penale.Soci iscritti allʼUnvs possono partecipare econcorrere per i premi previsti, ma non pos-sono concorrere alla classifica sia individua-le sia di sezione.Le iscrizioni documentate su apposito mo-dulo, dovranno pervenire, per il tramite dellasezione Unvs di appartenenza, alla sezioneUnvs di Collesalvetti entro il giorno 10 otto-bre 2013, oppure, in alternativa, sempre mo-strando il suddetto modulo, anche a mano,entro le ore 8.30 del 13 ottobre 2013.Salvagente obbligatorio e canoe inaffonda-bili; è prevista sia assistenza in acqua chea terra. La gara inserita nel calendario na-zionale Filc (Federazione Italiana Canoa Ka-

iak) si svolgerà con ritrovo alle ore 8,00 aStagno (Li), Corso Italia c/o Circolo Acli. Ilpercorso snoderà nelle acque dello Scolma-tore per circa 8 km, corso di acqua piattasenza difficoltà. La sezione che avrà acqui-sito i migliori piazzamenti individuali dei pro-pri soci nelle varie categorie sarà insignitadel titolo di campione Unvs Toscano ed ilTrofeo Unvs, alla seconda e terza classificatacoppa. A parità di punteggio il titolo di cam-pione toscano sarà assegnato alla sezioneche avrà ottenuto le migliori classifiche e incaso di successiva parità quelle con mag-giore età.Per quanto non contemplato vige regola-mento Fick canoa fluviale.

Per le iscrizioni, regolamento e moduli rivol-gersi alla Segreteria dell'Unvs di Collesalvetti,e-mail: [email protected] o a Pier-luigi Ottone cell. 349-6166819 e Pierluigi Mat-tioli cell. 320-8855088La sezione organizzatrice si riserva di ap-portare eventuali modifiche al regolamento,al programma della manifestazione ed al per-corso, dandone immediata comunicazionea tutte le sezioni interessate. A richiesta lasezione Unvs di Collesalvetti è in grado difornire notizie più dettagliate per eventualesistemazione logistica referente Massei Gino,e-mail [email protected] - cell. 338-2565699. La manifestazione è coperta da as-sicurazione.

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ááPAG. 21il VeteranodelloSportMANIFESTAZIONI Ai familiari le più sentite condoglianze ed i più vivi sentimenti di dolorosa comprensione per il lutto che li ha colpiti

COMMIATIVARAZZEVittorio Badano, vero galan-tuomo varazzino, presidentedella sezione Giuseppe ErnestoBotta se n’è andato in puntadi piedi, senza clamore, comeera nel suo stile. Vittorio, figuragarbata, elegante, contrasse-gnata da dignità interiore edesteriore, ha rappresentato erappresenta tuttora un pezzo importante di vita, di storiasociale e sportiva della Città di Varazze. Personaggio de-dito a molteplici passioni ed interessi, è stato tra i fondatoridi Tele Varazze, dove per lunghi anni ha condotto im-

portanti trasmissioni di vario genere, soprattutto quellea testimonianza delle tradizioni e costumi del borgo va-razzino. La passione per lo sport, di qualsiasi disciplinasi trattasse, lo ha visto impegnato nella carica di presidentedella locale sezione Unvs, che ha ricoperto, per moltianni, con passione e competenza.La Festa dell´Atleta dell´Anno, lo vedeva annualmente,presso la Sala Consiliare, alla presenza delle varie autorità,impegnato a condurre con maestria le premiazioni deinumerosi personaggi dello sport.Nel dicembre 2012, seppure sofferente, aveva portato atermine, come d’uso, la bella cerimonia.L’Unvs tutta, in silenzio, si stringe intorno alla sua fa-miglia.

Venerdì 7 giugno la sezione casaleseFrigerio-Caligaris ha partecipato atti-vamente alla Festa dello Sport chel’Assessorato allo Sport del Comunedi Casale Monferrato con il responsa-bile Federico Riboldi e la Consultadelle Società Sportive con il suo pre-sidente il veterano Giuseppe Manfredihanno voluto ottimamente organizzarepresso il glorioso stadio calcistico Na-tal Palli a 99 anni dalla storica vittorianel Campionato Nazionale di Calcio.La sezione, guidata dal presidente Mi-chele Pezzana, tramite il segretarioFranco Barco ed il delegato regionaleAndrea Desana hanno divulgato le at-

tività ed il valori dell’Unione attraversola distribuzione del nostro giornale na-zionale mentre si svolgevano compe-tizioni a cui hanno partecipato giovanie giovanissimi atleti di tutte le specia-lità sportive.

CASALEI VETERANI ALLA FESTA DELLO SPORT

STRACASALE: VITTORIA DEL VETERANOMAURIZIO DI PIETROCon oltre 5.500 magliette vendute,quest’anno legate all’abbinamento trai famosi krumiri, i biscotti tipici di Ca-sale Monferrato, ed il Cinquantenariodella Doc nata anch’essaa Casale ad opera diPaolo Desana, la Straca-sale, gara podistica di 8,6chilometri che si snodaper le via cittadine orga-nizzata dall’Anfass incollaborazione con l’As-sessorato allo Sport delcomune, ha battuto tuttii record partecipativi del-le precedenti edizioni.Con molto divario egrande soddisfazione in casa Unvs Fri-gerio-Caligaris, questa edizione dellapiù importante corsa popolare dellazona è stata vinta dal nostro tesserato

Maurizio Di Pietro con il tempo di 27minuti e 40 secondi, come abbiamodetto con ampio margine sul secondoclassificato, mentre tra le donne ha

nuovamente fatto centrola casalese Chicca Tori-no, vincitrice lo scorsoanno (anche in questocaso con amplissimomargine di voti) del pre-mio Atleta dell’Anno2012, manifestazione or-ganizzata dalla locale se-zione dei veterani dellosport presieduta da Mi-chele Pezzana con segre-tario Franco Barco in

collaborazione con l’AssociazioneAtleti Azzurri ed Olimpici d’Italia pre-sieduta da Massimo Barbano ed il bi-settimanale Il Monferrato.

ááF.S.

La settima sfida del Trofeo Prestige –prove multiple di atletica leggera – siè rivelata un eccellente test per i ve-terani di Bolzano che a fine giugnosulle piste e pedane di Orvieto sonochiamati a difendere il titolo nazionaleUnvs conquistato un anno fa a Co-macchio. Quattro le prove in program-ma al campo scuola di Bolzano: i 60piani, quindi salto in lungo e getto delpeso, infine gli 800 piani, ossia il dop-pio giro di pista. Nelle quattro catego-rie, due maschili e due femminili, sisono imposti Umberto Cortesia, HansLaimer, la new entry Susanna Tirabo-sco e Lucilla Bombasaro.Nella categoria M1 (dai 31 ai 65 anni)di rilievo le prestazioni di UmbertoCortesia un over 50 che ha corso i 60metri in 8”37 e del triatleta Fabio Zi-nato un colonnello in forza al Corpod’ Armata Alpino che ha chiuso gli

800 con una galoppata solitaria in2’34”. Fra gli over 65 ha dominato la scenail campione italiano Hans Laimer, chea 74 anni ha superato i 4 metri in lungoe sfiorato i 9 metri nel peso 4 kg. Ec-cezionali anche le prestazioni di AldoZorzi, uno splendido ottantenne se-condo assoluto fra gli atleti della vec-chia guardia. In campo femminile Su-sanna Tirabosco (F45) al debutto frale veterane si è affermata in tre dellequattro prove superata solo nel saltoin lungo da Manuela Ferrini.Nella categoria delle superveterane lacampionessa di sci Lucilla Bombasaroha superato l’intramontabile JohannaEndrich, classe 1932.Nel sito web potete leggere le classi-fiche complete con i punteggi diffe-renziati in base all’età.

Classifiche sul sitohttp://www.unvs.it

BOLZANOI CAMPIONI DELL’ATLETICA IN GARA AL TROFEO PRESTIGE

Fabio Zinato nel salto in lungo Partenza in linea 800 metri

Se n’è andata tra le sue stelle, Margherita Hack, lasciandoun vuoto incredibile non solo tra i suoi cari, al compagnoinseparabile da una vita, ma anche in tutti quelli cheanche solo per poco hanno avuto l’onore di conoscerla.L’ultima volta che è stata a Parma, era lo scorso novem-bre, al Premio Sport Civiltà, quando i veterani dello sportle hanno tributato, con la Benemerenza Sportiva, tuttol’affetto che potevano: Margherita Hack era salita sulpalco del Teatro Regio con un passo incerto, accompa-gnata dalle stampelle ma, appena aveva iniziato a rispon-dere alle domande dei conduttori della manifestazioneinternazionale, i giornalisti Massimo De Luca e FrancescaStrozzi, era un fiume in piena. Di saggezza, pura. Haparlato di tutto in quei venti minuti sul palco del Regio:ha parlato di sport, dato che lei vantava titoli italiani inatletica leggera ai tempi del Fascismo, ha parlato dellesue amate stelle, avvicinando tutti al mondo infinito delcielo, ha parlato di musica, visto che si era simpaticamenteprestata ad un video per un gruppo rap… Insomma, unfiume in piena di ricordi ed emozioni, tanto che il Regiole ha tributato una meritata standing ovation. A conse-gnarle il premio, un orgoglioso Corrado Cavazzini, pre-sidente della sezione di Parma dell’Unione NazionaleVeterani dello Sport, che non dimenticherà mai quegliistanti vicini alla Hack, proprio come tutti quelli chehanno avuto il piacere di stare con lei qualche minuti,di fare con lei una foto o di chiederle semplicemente unautografo perché lei era così, apparentemente burbera,ma in realtà molto disponibile e dal cuore d’oro. CiaoMargherita, Parma ti ricorderà sempre…

LUCIA BANDINI

L’avevamo conosciuto prima in campo, come valido at-taccante, ma poi l’abbiamo visto lottare con un male ter-ribile fuori dal prato: ieri, come allora, sempre pieno digrinta, sempre volenteroso, sempre generoso, sempre pron-to a sconfiggere quella stronza, come lui chiamava la Sla.Ma la Sla, la stronza, si è portata via Stefano Borgonovo,“Un attaccante vero”, come diceva il titolo del libro incui veniva raccontata la lotta contro questo male terribile.A Parma, nell’ambito della trentacinquesima edizione delpremio internazionale Sport Civiltà, era stata premiata laFondazione Stefano Borgonovo, con il riconoscimentoSport Solidarietà e l’occasione è stata propizia per parlaredi una malattia conosciuta da pochi grazie alla presenzadella signora Borgonovo, Chantal (nella foto durante lamanifestazione), che ha raccontato, con semplicità, la sof-ferenza patita da Stefano. Insieme ad immagini toccantie grazie ad una splendida intervista di Massimo De Luca,conduttore della manifestazione e molto amico della fa-miglia Borgonovo (ai tempi della Domenica sportiva, suRai Due, ad esempio, si teneva spesso in contatto con Ste-fano, che commentava via e-mail da casa il campionatodi calcio), i presenti al Teatro Regio e i telespettatori diTv Parma hanno potuto approfondire la conoscenza sullaSla e avvicinarsi alla vita di Stefano. Un momento davverocommovente, sottolineato da tanti applausi carichi di af-fetto, ha caratterizzato quell’edizione della manifestazioneinternazionale, come hanno voluto precisare anche RobertoDelsignore, presidente di Fondazione Monte di Parma, eCarlo Berselli, direttore generale di Banca Monte Parma,che avevano consegnato il riconoscimento a Chantal perquanto fatto dalla Fondazione Borgonovo. Una Fondazioneche continuerà a lavorare, con grinta e passione, nel nomedi Stefano, un vero lottatore, fuori e sul campo, da “at-taccante nato”.

LUCIA BANDINI

STEFANO BORGONOVO MARGHERITA HACKStefano Borgonovo era sposato con Chantal e aveva4 figli: Andrea, Alessandra, Benedetta e Gaia. Dopoesser stato colpito dalla malattia Borgonovo è statoinsignito di importanti riconoscimenti (AmbroginodʼOro a Milano nel 2008, Abbondino dʼoro a Comonel 2009 e Fiorino dʼoro a Firenze nel 2010).Nell'aprile 2010, è uscito il suo libro “Attaccantenato” con la prefazione di Silvio Berlusconi, libroche ha ottenuto importanti riconoscimenti quali ilPremio Gianni Brera, il Premio Andrea Fortunato euno speciale riconoscimento allʼinterno dellasezione saggistica del 45° Concorso letterariopromosso dal Coni (Roma, novembre 2011).Ha esordito in Serie A pochi giorni prima del suodiciottesimo compleanno, il 14 marzo 1982 con lamaglia del Como contro l'Ascoli. Giocò poi nellaSambenedettese, nella Fiorentina, nel Milan, nelPescara, nellʼUdinese e nel Brescia.

Margherita Hack è stata un'astrofisica, divulgatricescientifica e attivista italiana.Il padre, Roberto Hack, di religione protestante, e lamadre, di fede cattolica, erano entrambi aderenti allaSocietà Teosofica Italiana, di cui Roberto fu per unperiodo il presidente. Margherita Hack, dopo avercompiuto gli studi (senza sostenere gli esami dimaturità a causa dello scoppio della SecondaGuerra Mondiale) presso il Liceo Classico Galileo diFirenze, si laureò in fisica nel 1945 con unavotazione di 101/110 con una tesi di astrofisica sulleCefeidi, realizzata sempre a Firenze pressol'osservatorio di Arcetri. In gioventù fu campionessadi salto in alto e in lungo. Nel febbraio 1944 hasposato Aldo De Rosa. È morta il 29 giugno 2013 all'età di 91 anniall'ospedale di Cattinara a Trieste, dove eraricoverata da una settimana per problemi cardiaci.

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ááPAG. 22 il VeteranodelloSport

SPAZIO ALLE DISCIPLINE SPORTIVE

Sport dell’ariaGli sport dell'aria sono tutti quelli sport praticati in cielo, essi sono governati, a livello internazionale dalla FédérationAéronautique Internationale (federazione sportivainternazionale riconoscita dal Cio) ed a livello nazionaleitaliano dall'Aero Club d'Italia (riconosciuta dal Coni).

L'AERO CLUB D'ITALIAL'Aero Club d'Italia (AeCI) riunisce tutte le associazioni e/o enti che promuovono ilvolo in tutti i suoi aspetti, volo turistico, volo ultraleggero (Ulm), paracadutismo. Il suoscopo primario è quello della promozione, diffusione di tutte le forme di volo eaggiornamento di tutti i suoi associati.In precedenza, e più precisamente nel marzo del 1904, fu fondata a Milano la Sai (Società Aeronautica Italiana), che fu laprima associazione con lo scopo di propagandare l'aviazione in Italia. A Parigi il 12 ottobre 1905 nacque la Fai(Fédération Aéronautique Internationale) che riunì le associazioni aeronautiche esistenti in 7 paesi nel mondo: Belgio,Francia, Germania, Italia, Spagna, Stati Uniti e Svizzera. Negli anni successivi in Italia vennero fondate numerosesocietà mentre a New York nel luglio 1911 fu fondato il primo Aero Club Italiano all'estero. L'Aero Club d'Italia nacque ufficialmente il 22 novembre 1911 ed eretto ente morale dal regio decreto legge n. 1452 del23 luglio 1926. Primo presidente fu nominato il principe Ludovico Potenziani e Luigi Mina segretario generale. Dal 2002a oggi il presidente è lʼon. Giuseppe Leoni, giornalista e architetto ma più noto per la sua attività politica.

Ae.C.I. – Aero Club dʼItalia, Via Cesare Beccaria 35/a - 0196 ROMA - www.aeroclubitalia.it

Tra le numerose discipline sportiveche raramente finiscono sotto i riflet-tori dei media mondiali in questo nu-mero ci occupiamo di un gruppo ab-bastanza eterogeneo di attività che siraggruppano e definiscono generica-mente come sport dell’aria. Anchequesto termine è sconosciuto ai piùma le categorie che andiamo a descri-vere sono ben note perché trattano diun argomento che da centinaia di anniaffascina l’uomo: il volo.Tutte le sette discipline che andremoad elencare svolgono regolarmentecampionati gare e manifestazioni siaa livello nazionale che internazionale,il paracadutismo e deltaplano (anchese a solo scopo dimostrativo), sonotra gli sport del programma dei WorldGames, sotto il patrocinio del Comi-tato Olimpico Internazionale (Cio).

• ACROBAZIA AEREAL’acrobazia aerea è sicuramente la piùintensa e spettacolare disciplina deglisport dell’aria. L’attività viene svoltada uno o più aerei che eseguono ma-novre aeree più o meno complesse espesso combinate. Alcuni piloti scel-gono di praticarla unicamente a scoporicreativo, mentre un piccolo numero(diverse centinaia in tutto il mondo)hanno scelto di praticarla a livello ago-nistico partercipando ai campionati divolo acrobatico, nazionali ed interna-zionali, che si dividono in diverse ca-tegorie: sportsman, intermedia, avan-zata ed illimitata, sia per velivoli a

motore che per alianti ed elicotteri.Le manovre aeree acrobatiche sonofondamentalmente tre e coinvolgonoil volo sul piano orizzontale (tonneau),sul piano verticale (looping) e mano-vre complesse, come la vite, che ri-chiedono lo spostamento e la contem-poranea rotazione attorno ad un asseverticale.Impossibile non citare il fiore all'oc-chiello dell’Aeronautica Militare Ita-liana. le Frecce Tricolori, che con dieciaerei sono la pattuglia acrobatica piùnumerosa del mondo, ed il loro pro-gramma di volo, comprendente unaventina di acrobazie e della durata dicirca mezz'ora, le ha rese le più fa-mose ed apprezzate. Altre pattuglie

acrobatiche italiane sono la Blue Vol-tige (con velivoli Fournier RF-4D eFournier RF-5) e The Red Bulls (convelivoli Sukhoi Su-29 e Su-31)In Italia l'attività è regolamentata dallaFederazione Sportiva Italiana VoloAcrobatico (Fsiva) www.fsiva.it

• VOLO A VELAIl volo a vela si intende, nell'uso co-mune, il volo senza motore effettuatocon un aliante, cioè con una macchinapiù pesante dell'aria sfruttando l'ener-gia presente nell'atmosfera grazie al-l'abilità del pilota e alle caratteristichedella macchina. Siccome un mezzoprivo di motore non può generare unaspinta che permetta il volo. L’alianteè dunque in costante caduta rispetto

all'aria e può guadagnare quota solovolando all'interno di una correnteascensionale di forza adeguata. In pra-tica l'aliante sale se l'aria in cui volasta salendo più veloce di quanto essoscende.Ogni aeromobile ha una sua efficien-za, che dipende dal suo tasso di cadutarispetto all'aria. Questa efficienza siesprime con un numero che indica ladistanza orizzontale (in metri) che ilmezzo è in grado di percorrere per-dendo un metro di quota in aria ferma.Un aliante ha in media un'efficienzatra 30 e 50, un deltaplano tra i 10 e i30 e un parapendio sotto i 10. A seconda del tipo di vento che sisfrutta per guadagnare quota o man-tenersi in volo, si parla di volo termico

(sfrutta il sollevamento di massed'aria), di pendio (sfrutta il solleva-mento orografico provocato da unacatena montuosa perpendicolare alflusso del vento) o d'onda (sfrutta ilpassaggio del vento su una catenamontuosa. Grazie a un intelligentesfruttamento delle masse d'aria, il pi-lota può condurre l'aliante a percorreredistanze molto lunghe (anche 3.000km), guadagnare quota fino ai limitidella troposfera (10-15.000 metri) epercorrere grandi distanze a velocitàsuperiori ai 200 km/h.La licenza di pilota di aliante si puòconseguire dai 16 anni di età sino agli80 compiuti. In Italia la federazione di riferimentoè la Federazione Italiana Volo a Vela(Fivv) www.fivv.org

• DELTAPLANOIl deltaplano ha gli stessi concetti divolo dell’aliante ma cambia decisa-mente il mezzo. È infatti l'unico veli-volo che, generalmente, è guidato at-traverso il solo spostamento di pesodel pilota, con pochissime eccezionirappresentate da deltaplani a comandiaerodinamici.Un deltaplano è, in sostanza, una cop-pia di semi-ali con un trapezio all'in-terno del quale trova spazio il pilota.

Dopo la comparsa del parapendio (an-cora più semplice e meno ingombran-te), il numero di deltaplanisti amatorialisi è ridotto, mentre si è andata svilup-pando l'attività agonistica, favorita dal-le maggiori prestazioni del deltaplanostesso. In Italia la federazione di rife-rimento per deltaplano e parapendioè la Fivl (Federazione Italiana VoloLibero) www.fivl.it

• PARAPENDIOIl parapendio è il mezzo da volo liberopiù semplice e leggero esistente, de-rivato dai paracadute da lancio pilo-

tabili. È costituito da un’ala alla qualeè sospesa la selletta (un imbrago) delpilota tramite un sistema di fasci fu-nicolari che permettono il controllodella vela permettendo accelerazione,freno e controllo di direzione.Come il deltaplano e il volo a velasfrutta lo spostamento delle correntid’aria con il volo termico e dinamico.

• PARACADUTISMO Nella pratica sportiva del paracaduti-smo (o skydiving) si è soliti saltare dauna quota tra i 1.000 e i 4.500 metricirca per poi aprire il paracadute nor-malmente ad una quota consigliata di900-800 metri. Contrariamente alle di-scipline precedentemente elencate lecorrenti d’aria non vengono sfruttate(fondamentalmente si tratta di preci-pitare in un certo modo n.d.r.) ma ven-gono effettuate evoluzioni e figure du-

rante la caduta. Nel paracaduti-smo si distinguono diversespecialità: stile, precisione inatterraggio, combinata, pa-raski, formazioni in cadutalibera, canopy relative work,free style, skysurf, speed sky-

diving, freefly, vertical forma-tion skydiving, canopy piloting

(detto anche Swoop). In Italiala federazione di riferimento è la Fipas(Federazione Italiana ParacadutismoSportivo) www.fipas.it

• AEROMODELLISMOL'aeromodellismo è il modellismo ri-guardante i prototipi di aeroplano, sidivide in due categorie, a seconda del-la presenza od assenza dei meccanismiche consentono al prototipo di volare: • L'aeromodellismo statico è quellabranca del modellismo che si occupadella costruzione di modelli in scaladi aeroplani. Per essi non sono previstimeccanismi che possano permettereal modello di volare, hanno una fun-zione estetica e documentaristica.• L'aeromodellismo dinamico inveceprevede che i modelli siano costruitiallo scopo di volare. Possono esseredotati di mezzi di propulsione di sva-riato tipo (dall’elastico al motore ascoppio), possono essere veleggiatori(con motore, senza), radiocomandatiper acrobazie o semplicemente a vololibero. L'aeromodellismo è nel tempo

diventato uno sport, esistono varie ca-tegorie di competizioni dipendentidalla tipologia di aeromodello e daltipo di volo.

• PALLONE AEROSTATICOUn pallone aerostatico è un tipo di ae-romobile, un aerostato che si sollevada terra grazie al principio di Archi-mede. Ci sono tre principali tipi dipallone aerostatico: la mongolfiera,che riesce a sollevarsi da terra grazieal riscaldamento dell'aria all'internodel pallone, il pallone a gas, che vienegonfiato con un gas più leggero del-l'aria, il pallone (o mongolfiera) diRozière, ibrido tra i due tipi prece-denti. L'ascensione per mezzo di mon-golfiere è uno sport ancora poco dif-fuso in Italia, che conta tra i suoi cit-tadini circa un centinaio di appassio-nati dotati dell'apposito brevetto.

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PAPA WOJTYLA SOCIO ONORARIO DELL’UNVSCirca 34 anni fa, a Roma si riunivano i direttivi degli Azzurri d’Italia,delle Medaglie d’Oro al Valore Atletico e dell’Unvs e l’allora sindacoPetroselli, nel consegnare le medaglie ricordo del centenario al nostroMangiarotti, a Pontisso (per l’Aadi), e a Grandi (vice-presidente dellasezione romana dell’Unvs), si soffermava sulla violenza nello sportesortando i convenuti a diffondere uno spirito sportivo tra le varie as-sociazioni e in tutti gli ambienti sportivi, soprattutto tra i giovani. Successivamente veniva recapitata a Papa Wojtyla, Giovanni Paolo II,una tessera di socio onorario dell’Unvs: chi meglio di lui poteva rap-presentare l’Unione? Ed è stato così che il Santo Padre ha acconsentitoa ricevere, ancorché in udienza non specifica, un piccolo gruppo cherappresentava il meglio dello sport nazionale. Nel suo discorso dome-nicale il pontefice non mancava poi di fare un preciso riferimento aiVeterani Sportivi, agli Azzurri e alle Medaglie d’Oro sottolineando ilcompito morale che queste associazioni assolvevano nel diffondere ilgiusto spirito della competizione sportiva.

Tramite il nostro dirigenteGiovanni Bagaglia, il pre-sidente Mangiarotti avevaintanto inviato un tele-gramma a Sua Santità: “IVeterani dello Sport, leMedaglie d’Oro al ValoreAtletico e gli Azzurrid’Italia presenti in PiazzaSan Pietro domani alledodici celebrano in Romail venticinquesimo dellafondazione dell’UnioneNazionale Veterani Spor-tivi e porgono a VostraSantità un devoto omag-gio invocando per questaassociazione e per l’atti-vità a favore dei giovani,la Santa Benedizione”.La Segreteria di Statoaveva inviato all’allorapresidente Coni, dott.Carraro, un telegrammacon il seguente testo:“Sommo Pontefice rivol-ga paterno et beneaugu-rante pensiero ai parteci-panti al convegno auspi-cando che le attività spor-tive contribuiscano a ci-

mentare l’umana solidarietà e la fraterna amicizia nell’ambito dellesingole nazioni e popoli tutti. Invoca larga effusione favori celesti einvia di cuore benedizione implorata propiziatrice apostolica segnoSua benevolenza”. Sincero e commosso seguiva il ringraziamento del presidente Carraro,a nome suo e del Coni, per quanto fatto in favore dello sport italiano. All’incontro di Roma, presieduto da Edoardo Mangiarotti, avevanopartecipato quasi 500 persone con ben 88 medaglie d’oro e al valoreatletico. Tra i presenti Duilio Loi, Ercole Baldini, Umberto Silvestri,Piero Taruffi, Michele Maffei, Mario Aldo Montano e il padre AldoMontano. Negli intenti dichiarati al termine dell’incontro avvenuto al Palazzettodello Sport, una futura riunione per stabilire come “utilizzare l’apportodegli azzurri che ancora vogliono restare nell’ambito sportivo”. Il tutto si concludeva con l’arrivo della staffetta gigante partita dalCampidoglio e formata da ben 30 coppie, in rappresentanza dellesezioni Unvs, composta da un veterano e da un giovanissimo comeprevede lo spirito dell’Unione. E, a seguire, esibizioni di scherma, artimarziali e pallavolo femminile.

Nei vari almanacchi dello sport pubblicatiquasi cento anni fa si ricordano gli oltre200.000 sportivi che hanno combattutonella Prima Guerra Mondiale.Significativo che quasi tutti fossero im-piegati nel conflitto in base agli sport pra-ticati e che i comandanti di guerra fosserocomunque particolarmente orgogliosi diavere nei propri reparti questi atleti, perché“...abituati a combattere, a sopportare sa-crifici, a intuire le mosse degli avversarie soprattutto preparati fisicamente.” Impossibile elencarli tutti ma abbiamo ildovere di ricordarli perché prima hannodato lustro allo sport italiano e poi si sonoimmolati per il bene della patria. Scorrendo i loro nomi, ed in particolarela loro provenienza, emerge che lo sportattivo era piu praticato al Nord che nelCentro Sud. La Lombardia, in particolare,proprio perché negli anni 1911-1920, gliabitanti di questa regione avevano piu pos-sibilità di praticare i diversi sport. Entrando nei particolari si può leggerequanto pubblicato su “Gli uomini di sportnella nostra guerra” Almanacco dello sport1916.Tra i giornalisti sportivi provenienti dalSud Italia troviamo Rubino Edoardo, cor-rispondente di alcuni giornali di Messina,artigliere da montagna ferito a Sagrado,e poi Rivas Alberto di Palermo, sottote-nente fanteria. Nell’elenco degli sportmensitaliani caduti nella guerra troviamo il ci-clista dilettante Bellore Giovanni, di Mes-sina, caduto sulle Tofane, nonché il foot-ballers Mussolino Carlo, della S.G. Ga-ribaldi di Messina, sottotenente di fanteria. Su “Lo sport alla patria” del1918, tra igiornalisti sportivi periti compare il nomedi Lazzaro Nino, corrispondente da Ca-tania de La Gazzetta dello Sport, tenentedi fanteria, che ha versato il proprio sanguead est di Gorizia, il 2 dicembre 1916.Sempre su questo Almanacco, nel capitolo“Come nacque e crebbe in Italia lo sportdel nuoto”, si legge che a “Messina findal 1908 si gettarono le prime basi peruna Rari Nates ma che, a causa del terre-moto, fu solo nell’estate del 1909 che lasi potette fondare”.Nell’Almanacco dello sport del 1920 tro-viamo notizie di un certo Jannello Guido,di Messina, che “allo scoppio della guerrapassò dalla marina all’aviazione e fu inbreve tempo abile pilota di apparecchi daricognizione e da bombardamento. Hapartecipato a piu di 300 azioni ed è statopiu volte decorato. è ora istruttore allaScuola di Sesto Calende. Nell’agosto scor-so ha partecipato a Bournemouth, in In-ghilterra, alla coppa Schneider, e, quan-tunque avesse l’apparecchio fornito delmotore piu leggero, fu l’unico che compiil percorso di 300 km. Solo per una grettae piccina interpretazione del regolamento(la folta nebbia gli impedì di vedere una

boa) non gli e stata aggiudicata la cop-pa”.Altro siciliano, Greco Agesilao di Calta-nissetta veniva definito “forse lo scher-mitore piu popolare d’Italia e del mondo...i suoi trionfi in tornei e in concorsi inter-nazionali non si contano. nella schermaporta tutta l’irruenza del suo carattere si-ciliano”.Interessantissimo quanto pubblicato su“Libri d’oro” dell’Almanacco 1920 dovepossiamo leggere notizie dai piu ormaidimenticate ma che hanno costituito la ri-presa dello sport italiano appena uscitoda una lunga e sanguinosa guerra. Leg-gendo queste notizie si intuisce la grandevoglia di ritornare alla vita normale.Dal 1° circuito di Sicilia (1919) in Avia-zione, riservata ai soli idrovolanti, vintodal tenente Berardi su M.9. in 5h13’16”alla famosa Targa Florio automobilistica. - nel 1906, con tre giri delle Madonie, perun totale di km 450, e 20 iscritti (10 par-tenti) vince Cagno in 9h32’22”, davantia Graziano, entrambi su Itala.- nel 1907 i partenti diventano 44 e si af-ferma Nazzaro su Fiat e 2° Lancia, anchelui su Fiat . - nel 1908 vince Trucco su Isotta Fraschinidavanti alla Fiat di Lancia e alla Spa diCeiran- nel 1909, con percorso ridotto (km 150)

per soli gentlemans, 1° Ciuppa su Spa, 2°Florio su Fiat, 3° Airoldi su Lancia.- nel 1910, km. 300 e soli 5 partenti, vinceCario Lato davanti a DeProsperis- nel 1911, 15 partenti e tempo pessimo,1° è Ceirano su Scat, poi la Lancia di Cor-tese e 3° Soldatenkoff su Mercedes.- nel 1912 si svolge il Giro di Sicilia, conben 1050 km. in 2 tappe. Sono 26 gliiscritti e Snipe, su Scat, batte Garetto (Lan-cia) e Giordano (Fiat).- nel 1913, stesso itinerario, vince Nazzarosu 36 iscritti,- nel 1914, con percorso ridotto a 970 kmè Ceirano su Scat ad affermarsi. De Vecchie Fiat ai posti d’onore.1919 - circuito della cerda. Tre giri, km.432; 21 partenti, tempo pessimo. 1° BoiL-LoT su Peugeot in 7h51’00” (media km55,030); 2° Moriondo su itala in 8h21’46”(media km 51,633).Tutto questo per farci riflettere sul verosenso dello sport che avevano questi atleti,i quali peraltro dovevano affrontare deilunghi trasferimenti, certamente non coni mezzi e le strade che ci sono oggi. Erala passione la molla che li muoveva, lavoglia di confrontarsi, il desiderio di nuoveesperienze, di conoscere luoghi e personediverse, tutte cose che oggi ormai sonosconosciute non solo ai giovani ma, pur-troppo, anche in noi veterani.

Tra storia e memoriaDagli atleti della Prima Guerra Mondiale a Papa Wojtyla, socio onorario Unvs

Una bicicletta da corsa inizio 1900 Vincenzo Lancia, Targa Florio, 1908

Vista frontale del Siai S.13 che partecipò alla Coppa Schneider del 1919. Lacompetizione sarà portato a termine esclusivamente dall'italiano Guido Jannellosu un S.13, biplano a scafo centrale progettato dall'ing. Conflenti e prodotto dallaSiai. Il motore installato era un Isotta Fraschini V6 da 250 CV. Pur essendo l'unicopilota ad aver completato l'intero percorso Jannello venne escluso dalla provaper un cavillo regolamentare.

La nota passione per la storia di Martino Di Simo, archeologo di veteranità sommerse, consente ai nostri lettori di scoprire eventi e curiositàparticolarmente arricchenti che nel passato hanno caratterizzato o accompagnato la vita sportiva nel nostro Paese. Dopo la Lipton Cup del numerodi marzo-aprile, questa volta Martino ci accompagna al novembre 1979, per scoprire un Pontefice veterano, e al lontano dopo-guerra 1915-1918,per ricordare gli sportivi in divisa di quel drammatico conflitto mondiale.

GLI ATLETI ITALIANI NELLA PRIMA GUERRA MONDIALE

A CURA DI MARTINO DI SIMO

“L’esperienza sportiva può contribuire a risponderealle domande più profondeche si pongono le nuovegenerazioni circa il sensodella vita ed il suoorientamento”

Karol Wojtyla

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ááGIANFRANCO GUAZZONE

La realtà veterana come cardine di un sistemaaperto su cui ruotano mobilitazione etica, pro-gettualità di ispirazione sportiva e coinvolgimentodelle realtà economiche e sociali del territorio,il tutto proiettato sui giovani normodotati (di etàcompresa tra i 10 ed i 30 anni) che sui soggettidiversamente abili. Questa la proposta del neoconsigliere Gianfranco Vergnano maturata dopole positive esperienze braidesi di “Lo sport comelo vedo io, gioco a fare il giornalista” e “Studiafai sport e vinci”, che hanno consentito alla nostraUnione di avvicinare qualche migliaio di ragaz-zini nel segno del gioco, dell’apprendimentodella disciplina sportiva e nell’accettazione dicomportamenti corretti e rispettosi delle regole. Non è il solo esempio di risveglio della nostraprogettualità alla ricerca di una più marcata ri-collocazione della nostra azione, sia promozio-nale che educativa, verso il mondo della scuola,in direzione delle fasce giovani della popolazione,spesso inaridite dall’esempio di una società prag-matica e utilitaristica sempre più intollerante allaproposizione dei valori assoluti.Come Bra, anche Torino, con l’esemplare Pro-getto Sport e Valori, avviato all’inizio dell’annoin alcune scuole, e Modena, con l’iniziativa Miurpoi evoluta in Progetto Zorro, hanno segnato lavolontà veterana di uscire allo scoperto abbinandoad una indispensabile, preziosa ed appagante at-tività sociale una caratterizzante e lodevole ini-ziativa rivolta a chi, più di ogni altro, oggi ab-bisogna di una bussola, di un aiuto a comprenderee a evolvere il proprio ruolo nella società: i gio-vani. La strada è tracciata e ai Vergnano, Sgarbi e Bul-garelli attendiamo che si aggiungano tanti altri

amici veterani, tante sezioni e,in particolare, siattivino i responsabili coordinatori delle realtàregionali. La proposta dell’amico Vergnano, chesi propone come una delle guide di questa nuovafase e si è dichiarato disponibile ad adoperarsiper individuare strumenti e obiettivi, partners edestinatari, percorsi e traguardi da raggiungere,è stata colta e fatta sua dalla nostra Presidenzache ha chiamato le sezioni alla mobilitazioneprogettuale. Entro la fine di ogni trimestre (per

quest’anno 30 settembre e 3l dicembre) le sezionidovranno fare pervenire alla Segreteria Generale,sotto forma di articolato progetto, le iniziativeche intendono programmare ed attuare nell’arcodel singolo trimestre corredate di un dettagliatopreventivo di spesa con l’indicazione di eventualicofinanziamenti e/o contributi direttamente ot-tenuti. Il contributo finanziario elargito non potrà inogni caso superare la cifra massima di € 1.500.

C’è consapevolezza che trattasi di una prima al-lettante soluzione per agevolare e rilanciare l’at-tività delle sezioni che possono così programmarenuovi eventi contando su un contributo econo-mico dell’Unvs, pur parziale, reso possibile daerogazioni liberali effettuate da 5 aziende chehanno aderito all’iniziativa dimostrando sensi-bilità ai problemi sociali ed in particolare al mon-do giovanile e dei diversarnente abili (quelle dicui sono qui sotto riportati brevi profili).

Le sezioni chiamate ad una progettualità mirata ai giovaniC’è consapevolezza che trattasi di una prima allettante soluzione per agevolare e rilanciare l’attività delle sezioni che possono così programmarenuovi eventi contando su un contributo economico dell’Unvs. Entro la fine di ogni trimestre (per quest’anno 30 settembre e 3l dicembre) le sezionidovranno fare pervenire alla Segreteria Generale, sotto forma di articolato progetto, le iniziative che intendono programmare ed attuare nell’arcodel singolo trimestre.

Molti sono i progetti pervenuti in Segreteria en-tro fine giugno per concorrere ai finanziamentiresi disponibili dalle quote di 5 x mille dichiaratidai contribuenti per l’anno 2009.Sono a disposizione 4.500 euro e verranno de-stinati a progetti, presentati a cura dei delegatiregionali, che dovranno essere tesi a sosteneresul territorio regionale attività di utilità socialeanche finalizzate a potenziare le opportunità dicrescita e sostegno dell’offerta formativa basatasui valori educativi dello sport. Una quota del fondo disponibile (per regola-mento il 50%) è stata destinata a quelle provinciedove attualmente non insistono sezioni Unvs.Hanno risposto e ne beneficieranno 5 provincie:Ascoli Piceno, Urbino, L’Aquila, Campobasso

e Isernia che, oltre ai 200 euro già assegnati po-tranno aggiudicarsene altri 200 se dovesseroriuscire nell’intento di formare una nuova se-zione. La seconda parte del finanziamento andràinvece ai progetti sezionali che sono stati asse-gnati praticamente a tutti i richiedenti, tenutoconto che si è voluto limitare il contributo adun solo progetto per sezione. Sono 10: Arona,Bra, Savona, Massa, Pisa, Recanati, Pescara,Teramo, Latina e Lentini. Anche in questo casoil contributo potrà essere raddoppiato nell’ipotesiche la sezione registri un incremento di almeno25 soci. Tutto questo potrebbe comportare unesborso massimo di 6.000 euro (2.000 + 4.000)contro i 4.500 disponibili. La Presidenza ha de-ciso che sarà previsto in tal caso un ulteriore

stanziamento per soddisfare tutte le richieste.E mai contributo sarebbe meglio speso, vistoche l’Unvs beneficerebbe di un incremento,nell’ipotesi più ottimistica, di 250 soci oltre a5 nuove sezioni! Per il prossimo bando la Presidenza raccomandaperaltro che l’inoltro dei progetti avvenga sem-pre ad opera dei delegati regionali, al fine difavorire al massimo il coordinamento operativo.Con l’augurio che anche quelle regioni che nonsono riuscite questa volta nell’intento di con-seguire il finanziamento possano cogliere questaopportunità, in particolare per operare nelle pro-vincie scoperte.

LA SEGRETERIA

Il cinque per mille dà buoni fruttiMolti i progetti pervenuti per sostenere il territorio e le attività sociali, una parte del fondo va a cinqueprovince anche allo scopo di far nascere nuove sezioni. Ben dieci i progetti sezionali.


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