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Vobarno Notizie

Date post: 22-Mar-2016
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notiziario comunale
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Numeri e progetti Il bilancio preventivo quale strumento di progettualità concrete Lo scorso 25 febbraio, dopo alcune ore di discussione, il Consiglio Comunale di Vobarno ha approvato il bilancio di previsione dell’anno 2010, che pareggia in complessivi €. 7.884.412,00.- L’adozione dello strumento finanziario è un appuntamento annuale di particolare importanza per l’attività amministrativa comunale e, per questa ragione, merita una qualche riflessione sia per quanto at- tiene il percorso che lo accompagna e sia per i suoi contenuti. Le ore di discussione in Consiglio Co- munale, il confronto tra le diverse parti politiche ed il voto finale, sono infatti solo l’ultima tappa di una procedura as- sai più complessa. Le ultime settimane del 2009 sono de- dicate alla ricognizione, da parte degli Assessori e dei relativi uffici, di tutti i bisogni manifestati nei vari settori, uni- tamente alle nuove progettualità da pro- porre per il nuovo anno. Da gennaio, sulla base della Legge Fi- nanziaria approvata dal Parlamento, si verificano le risorse disponibili, i vincoli di bilancio imposti, le procedure da ri- spettare. Constatato il grande divario (stimato in circa 700.000,00 euro), tra le aspettative del territorio e le progettualità espresse dalla Giunta, da un lato e, dall’altro, le risorse finanziarie effettivamente a di- sposizione, si è proceduto ad analizzare ogni singolo capitolo, a ricercare ogni possibile nuova entrata, ogni realistico risparmio nelle spese, anche attraverso la razionalizzazione dei servizi, fino a rinunciare a qualche progetto ed a rag- giungere così l’equilibrio del bilancio. Questo è il lavoro preliminare svolto dalla Giunta che, il 22 gennaio 2010, ha approvato la proposta di bilancio da consegnare al Consiglio Comunale. Proporre un bilancio in equilibrio è un dovere della Giunta, dunque nessun me- rito particolare. Ottenere questo obiettivo in un clima di piena armonia tra tutti gli Assessori, sapendo che ciascuno ha dovuto rinun- ciare ad attuare iniziative per le quali si era impegnato ed appassionato, era tutt’altro che scontato. Il ringraziamento ai colleghi di Giunta è pertanto dovuto e per niente formale, testimonianza con- creta di grande senso di responsabilità di ciascuno e di spirito di gruppo, di agire comune di tutti. La proposta di bilancio, così approvata dalla Giunta, è stata quindi trasmessa all’organo di revisione contabile che, ef- fettuate le necessarie verifiche, in data 27 gennaio, ha espresso il motivato giudizio favorevole di coerenza, attendibilità e congruità contabile delle previsioni. Dal giorno successivo, tutta la documenta- zione è stata messa a disposizione dei Consiglieri Comunali affinchè, entro i successivi venti giorni, potessero eserci- tare la facoltà di presentare emendamen- ti al bilancio. E’ questo un passaggio di particolare im- portanza, di cui è bene che tutti i citta- dini abbiano piena consapevolezza. Per- ché il bilancio è approvato dal Consiglio Comunale, non dal Sindaco, e ciascun eletto, soprattutto se di minoranza, ha il potere di proporre una diversa destina- zione delle somme disponibili. Ma an- che questa volta, come è avvenuto negli ultimi dieci anni, le minoranze non han- no proposto emendamenti; tante criti- che per le insufficienti risorse destinate ai vari settori dell’amministrazione, ma nessuna proposta concreta. E questo per la semplice ragione che pro- porre più interventi in un campo (azione molto facile), richiede la contestuale re- sponsabilità di sottrarre le corrisponden- ti risorse ad un altro settore (compito più complicato e impopolare). Personalmente continuo ad auspicare che le regole del gioco (in questo caso l’obbligo di pareggio del bilancio), ven- gano concretamente applicate da tutte le parti, siano esse di maggioranza che di minoranza; anche per questa ragione ho proposto che la presidenza della Com- missione bilancio venisse assunta da un esponente del principale gruppo di mi- noranza e mi auguro che tale sollecita- zione venga positivamente accolta. Quanto ai contenuti del bilancio, lo spa- zio a disposizione consente soltanto bre- vi cenni di carattere generale, rinviando ai prossimi numeri l’illustrazione più di dettaglio dei singoli settori amministra- tivi e degli interventi in corso d’attuazio- ne. Ogni bilancio, per rivelarsi adeguato, deve rispondere ad esigenze reali, affron- tare i temi concreti. Dovendo rappresentare Vobarno, per grandi linee, direi che siamo un Comu- ne con i conti in regola, senza emergenze di bilancio, con una capacità di indebi- tamento ancora molto ampia; un territo- rio che non necessita di “grandi opere”, disponendo di una buona dotazione di infrastrutture; una popolazione che, sep- Il significato di un bilancio Conti in regola segue Lo scorso 25 febbraio, dopo alcune ore Periodico Trimestrale del Comune di Vobarno. Anno XXV - N. 1 - Aprile 2010 - Registrazione Tribunale di Brescia n. 29 del 3.11.1983
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Page 1: Vobarno Notizie

Numeri e progettiIl bilancio preventivo quale strumento di progettualità concrete

Lo scorso 25 febbraio, dopo alcune ore di discussione, il Consiglio Comunale di Vobarno ha approvato il bilancio di previsione dell’anno 2010, che pareggia in complessivi €. 7.884.412,00.-L’adozione dello strumento fi nanziario è un appuntamento annuale di particolare importanza per l’attività amministrativa comunale e, per questa ragione, merita una qualche rifl essione sia per quanto at-tiene il percorso che lo accompagna e sia per i suoi contenuti.Le ore di discussione in Consiglio Co-munale, il confronto tra le diverse parti politiche ed il voto fi nale, sono infatti solo l’ultima tappa di una procedura as-sai più complessa.Le ultime settimane del 2009 sono de-dicate alla ricognizione, da parte degli Assessori e dei relativi uffi ci, di tutti i bisogni manifestati nei vari settori, uni-tamente alle nuove progettualità da pro-porre per il nuovo anno. Da gennaio, sulla base della Legge Fi-nanziaria approvata dal Parlamento, si verifi cano le risorse disponibili, i vincoli di bilancio imposti, le procedure da ri-spettare.Constatato il grande divario (stimato in circa 700.000,00 euro), tra le aspettative del territorio e le progettualità espresse dalla Giunta, da un lato e, dall’altro, le risorse fi nanziarie eff ettivamente a di-sposizione, si è proceduto ad analizzare ogni singolo capitolo, a ricercare ogni possibile nuova entrata, ogni realistico

risparmio nelle spese, anche attraverso la razionalizzazione dei servizi, fi no a rinunciare a qualche progetto ed a rag-giungere così l’equilibrio del bilancio.Questo è il lavoro preliminare svolto dalla Giunta che, il 22 gennaio 2010, ha approvato la proposta di bilancio da consegnare al Consiglio Comunale.

Proporre un bilancio in equilibrio è un dovere della Giunta, dunque nessun me-rito particolare. Ottenere questo obiettivo in un clima di piena armonia tra tutti gli Assessori, sapendo che ciascuno ha dovuto rinun-ciare ad attuare iniziative per le quali si era impegnato ed appassionato, era tutt’altro che scontato. Il ringraziamento ai colleghi di Giunta è pertanto dovuto e per niente formale, testimonianza con-creta di grande senso di responsabilità di ciascuno e di spirito di gruppo, di agire comune di tutti.La proposta di bilancio, così approvata dalla Giunta, è stata quindi trasmessa all’organo di revisione contabile che, ef-fettuate le necessarie verifi che, in data 27 gennaio, ha espresso il motivato giudizio favorevole di coerenza, attendibilità e congruità contabile delle previsioni. Dal giorno successivo, tutta la documenta-zione è stata messa a disposizione dei Consiglieri Comunali affi nchè, entro i successivi venti giorni, potessero eserci-tare la facoltà di presentare emendamen-ti al bilancio. E’ questo un passaggio di particolare im-portanza, di cui è bene che tutti i citta-dini abbiano piena consapevolezza. Per-ché il bilancio è approvato dal Consiglio Comunale, non dal Sindaco, e ciascun eletto, soprattutto se di minoranza, ha il

potere di proporre una diversa destina-zione delle somme disponibili. Ma an-che questa volta, come è avvenuto negli ultimi dieci anni, le minoranze non han-no proposto emendamenti; tante criti-che per le insuffi cienti risorse destinate ai vari settori dell’amministrazione, ma nessuna proposta concreta.E questo per la semplice ragione che pro-porre più interventi in un campo (azione molto facile), richiede la contestuale re-sponsabilità di sottrarre le corrisponden-ti risorse ad un altro settore (compito più complicato e impopolare).Personalmente continuo ad auspicare che le regole del gioco (in questo caso l’obbligo di pareggio del bilancio), ven-gano concretamente applicate da tutte le parti, siano esse di maggioranza che di minoranza; anche per questa ragione ho proposto che la presidenza della Com-missione bilancio venisse assunta da un esponente del principale gruppo di mi-noranza e mi auguro che tale sollecita-zione venga positivamente accolta.Quanto ai contenuti del bilancio, lo spa-zio a disposizione consente soltanto bre-vi cenni di carattere generale, rinviando ai prossimi numeri l’illustrazione più di dettaglio dei singoli settori amministra-tivi e degli interventi in corso d’attuazio-ne. Ogni bilancio, per rivelarsi adeguato, deve rispondere ad esigenze reali, aff ron-tare i temi concreti.

Dovendo rappresentare Vobarno, per grandi linee, direi che siamo un Comu-ne con i conti in regola, senza emergenze di bilancio, con una capacità di indebi-tamento ancora molto ampia; un territo-rio che non necessita di “grandi opere”, disponendo di una buona dotazione di infrastrutture; una popolazione che, sep-

Il signifi cato di un bilancio

Conti in regola

segue

Lo scorso 25 febbraio, dopo alcune ore

Periodico Trimestrale del Comune di Vobarno. Anno XXV - N. 1 - Aprile 2010 - Registrazione Tribunale di Brescia n. 29 del 3.11.1983

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pur non investita direttamente da spe-cifi che crisi aziendali, vive le diffi coltà quotidiane di questa stagione e, con esse, le preoccupazioni per il futuro.Sono queste le ragioni che ci hanno in-dotto a proporre un contenimento del-le spese di investimento, ovvero di rea-lizzazione di nuove opere, per favorire altri interventi: da un lato il manteni-mento di tutti i servizi alla persona at-tivati negli anni precedenti e, dall’altro, il potenziamento della manutenzione, della cura, della pulizia del patrimonio pubblico esistente. Equilibrio certo non facile da raggiungere, se si pensa che le spese correnti (al netto T.I.A.) nel 2010 sono previste in €. 4.772.970,00 a fronte di €. 4.560.104,95 eff ettiva-mente spesi nel 2008.Ma, in questi due anni, sono aumenta-ti i costi ed i bisogni e la popolazione di Vobarno è passata da 7.899 a 8.175 abitanti.Certo, avremmo potuto fare qualcosa in più se avessimo applicato aumenti di tariff a per i vari servizi erogati (tassa rifi uti, mense e trasporti scolastici, asili nido, servizi cimiteriali, ecc.).Al contrario, abbiamo preferito mante-nere invariata la pressione contributiva a carico dei cittadini vobarnesi, che resta tra le più basse della provincia di Brescia, proprio per non gravare sui già fragili bilanci familiari.Questa, del resto, è la linea che abbiamo sempre seguito e privilegiato, magari a scapito di qualche eccellenza; crescere insieme, anche lentamente, ma senza lasciare indietro nessuno.

Sindaco Carlo Panzera

Politiche del territorio,

ambientali ed edilizia privata

L’assessorato che ricopro si occupa del territorio sia dal punto di vista urbanistico che dal punto di vista ambien-tale, entrambi aspetti,che ritengo molto importanti, in quanto possono contribuire al miglioramento della qua-lità della vita di tutti i cittadini. Lo strumento principale che l’amministrazione ha a di-sposizione per regolamentare lo sviluppo urbanistico e il consumo di suolo è il P.G.T.( Piano di Governo del Territorio), quello che precedentemente si chiamava P.R.G.(Piano Regolatore Generale). L’iter di tale stru-

mento è prossimo alla sua approvazione defi nitiva: infatti ha già fatto un passaggio in Consiglio Comunale(24/09/09), è già stato concertato con la Provincia,si sono raccolte le osservazioni dei cittadini,esaminate le quali il P.G.T. andrà in consiglio comunale per l’approvazione defi nitiva. È stato formato il gruppo di lavoro Urba-nistica e Ambiente riunitosi per la prima volta il 17/03/2010 e, dopo la elezione del presidente, ha già iniziato ad operare prendendo in esame le prime osservazioni presentate dai cittadini. Colgo l’occasione per ringraziare tutti i componenti e au-gurare loro un buon lavoro. L’altra iniziativa che si intende mettere in campo, unitamente all’assessorato ai la-vori pubblici, è un tavolo di lavoro, con la presenza di componenti delle minoran-ze, degli uffi ci competenti,di un rappresentante della polizia locale,che si occupi di come razionalizzare i fl ussi di traffi co all’interno delle strade comunali, tenuto anche conto della variazione che questo ha subito nella via principale del Capo-luogo e delle frazioni di Collio e Carpeneda dopo l’apertura dell’ultimo tratto di tangenziale.L’altro aspetto dell’assessorato che ricopro è quello ambientale che non è sicura-mente disgiunto da quello urbanistico né, ritengo meno importante,infatti lo stru-mento urbanistico prevede la possibilità di poter premiare, ad esempio con aumenti volumetrici, coloro i quali costruiscono abitazioni a basso consumo energetico .Sono fermamente convinto che l’ambiente va tutelato e per fare ciò è necessario che ci sia, oltre all’impegno degli amministratori, la collaborazione di tutti i cittadini in quanto la qualità dell’aria che respiriamo, dell’acqua che beviamo, del clima e dell’ambiente in cui viviamo sono patrimonio di tutti.Si dovrà per questo inquinare di meno ed inquinare meno vuole anche dire po-tenziare la raccolta diff erenziata per una buona riuscita della quale dovremo im-pegnarci tutti, ognuno nei propri ruoli, per aumentare la percentuale dei materiali riciclabili rispetto ai rifi uti non riciclabili.L’uso dei cassonetti della diff erenziata assieme all’utilizzo dell’isola ecologica devono diventare una buona norma per tutti,da parte nostra c’è l’impegno dell’aumento,dove richiesti,del numero di cassonetti della diff erenziata con l’aggiunta di quelli per la raccolta dell’umido. Si potranno valutare altre forme di raccolta (ad esempio quella porta a porta) questa scelta non può essere adottata solo da un comune, ma deve essere una scelta a livello sovracomunale e deve essere studiata in maniera funziona-le in modo che non vada a creare problemi ai comuni confi nanti. Compito di noi amministratori è anche quello di mettere in atto tutte quelle ini-ziative che possano aumentare la sensibilizzazione dei cittadini a riciclare di più,tra queste sarebbe molto importante, riproporre, in collaborazione con le scuole e l’azienda che gestisce la raccolta, una campagna di informazione su tale problema.

L’assessore Nolli Pierantonio

L’aputalqulitLospil TeP.R

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NOVITA’: “LA CARTA D’ARGENTO

PER GLI OVER 60“

L’amministrazione comunale di Vobarno ha il piacere di comunicare che è stata prorogata l’iniziativa a favore dei cittadini vobarnesi che hanno compiuto i 60 anni d’età, denominata “CARTA D’ARGENTO“.Presentando questa carta sarà possibile ottenere sconti particolari negli esercizi di Vobarno che hanno aderito all’iniziativa, riportati nell’elenco che segue. La tessera è nominativa e strettamente personale, ha validità dalla data di adesione e sino al 31/12/2011 e può essere ritirata a cura degli interessati, previa presen-tazione di un documento di identità, presso la sede della segreteria comunale di Piazza Ferrari nei giorni di lunedì (dalle 9,30 alle 11,30) e mercoledì (dalle 9,30 alle 11,30 e dalle 16,45 alle 17,45).Con l’occasione l’Amministrazione ringrazia i titolari delle attività convenziona-te per la sensibilità dimostrata nei confronti della cittadinanza vobarnese.

L’assessore alle attività produttive L’assessore alle Politiche Sociali (Manni Giuseppe) (Barbiani Paolo)

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Con l’avvicinarsi della bella stagione si richiama l’osservanza del Regolamento del Piano di Zonizzazione acustica che recita:Art. 11 - Detenzione di cani o altri

animali nelle abitazioni

“E’ vietata, nel centro abitato del Comune, la detenzione in abitazioni, stabilimenti, negozi, magazzini, cortili e giardini, di cani o di altri animali che disturbino, specialmente di notte, con insistenti e prolungati latrati, con guaiti o altrimenti, la pubblica quiete.”.......Art. 18 – Macchine da giardino

“L’uso di macchine e impianti ru-morosi per l’esecuzione di lavori di giardinaggio è consentito dal lunedì al venerdì, dalle ore 8.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00. Nei giorni festi-vi ed il sabato dalle ore 9.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 19.00.”........

Contro i rumori

Fac-Simile Carta d’Argento

Fronte Retro

Questa carta è riservata ai cittadini ultrasessantenni e permette al titolare, il cui nominativo è riportato sul retro, di accedere agli esercizi convenzionati con il Comune a condizioni economiche agevolate.

COMUNE DI VOBARNO

CARTA D’ARGENTO

BENEFICIARIO SIG./SIG.RA

Data di nascita

CARTA N°

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Iniziativa “CARTA D’ARGENTO”

Elenco attività convenzionate 2010/2011

DITTA SEDE ESERCIZIO TIPO ATTIVITA’ SCONTO PRATICATO

Farmacia comunale Via Castegnino, 16 Farmacia 10% (Parafarmaco)

Antica Farmacia S.n.c. Via C. Battisti, 37

Via C. Battisti, 37 Farmacia30%

(per prodotti stagionali di cui è presente una lista in farmacia)

Artemia di MauraGhidini

Via G.E. Falck 58 Commercio lampadari e articoli regalo 15%

AutoriparazioniPortieri Roberto

Via G.E. Falck, 74 Autoriparazioni 5% sui ricambi

Caccia pesca Vedovelli (Ferremi Milva)

Via Catazzi 23 Articoli caccia e pesca 10% (su articoli caccia e pesca escluse munizioni)

Cartolibreria Nolli Sonia

Via Breda 20 Cartolibreria 10% (escluso libri efotocopie)

Carrozzeria Imerio Leali & C. S.n.c.

Via Roma 30 - RoèVolciano (Sede operativa)

Autoservizi - CarrozzeriaAutoriparazioni

Vari sconti riferiti ai diversi servizi offerti (lista disponibile presso Uffi cio)

Centro esteticoPoliambulatori Santa Maria

Via Provinciale 77/eFr. Collio

Centro esteticoCentro benessere

20% sui servizi di estetica

Golden Parati diTaraborelli Roberto

Via Catazzi, 50 Colorifi cio 10%(escluso elettroutensili)

Carrozzeria F.lli Scudi S.n.c.

Via Provinciale, 57Fr. Collio

CarrozzeriaAutoriparazioni 10% sul totale

La Mimosa di Avanzini Giacomina

Via Migliorini 37 Abbigliamento e intimo 10%

Meccanocar di Marchi Andrea

Via Prainè 11Carpeneda

Autoriparazioni elettrauto 5%

Mirabella Gomme S.r.l.Via Provinciale 64

CollioCommercio e

riparazione pneumatici 50%

Mobili Zanni Srl Via degli Orti, 30 Arredi casa e uffi cio 30% (dal prezzo di listino iviato)

Pelletterie Immagini di Bertoli Michela

Piazza Martiri L. 18 Commercio Pelletterie ed articoli regalo 10% su tutti gli articoli

Pandelizie di GalvagniTeresa

Via Roma, 11 Commercio alimentari 5%

PM Design di Pasini Mauro

Via Provinciale, 21 Fr. Collio

Commercio e progettazio-ne mobili d’arredamento 30%

Studio fotografi coTiboni Mauro

Via Catazzi 44 Studio fotografi co 10%

3F SrlVia Provinciale 60/b Fr.

CollioCommercio articoli per la casa, tessuti, casalinghi 10%

Gabogas S.p.a.Via Fucine 13/14 Fr.

CarpenedaCommerciocombustibili 5%

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La Casa di Riposo amplia i propri spazi

Da alcuni giorni c’è un intenso e inso-lito movimento in Casa di Riposo: è iniziata la fase di realizzazione del pro-getto di ampliamento di cui si parla da parecchio tempo. Completate le ulti-me formalità ed acquisite le necessarie autorizzazioni, è stata indetta la gara d’appalto dalla quale è risultata asse-gnataria dei lavori l’impresa Campana Costruzioni di Brescia.Ma, quali sono i motivi che giusti-fi cano gli inevitabili disagi, anche se c’è tutto l’impegno per ridurli nei li-miti accettabili, di una costruzione di notevoli dimensioni con un impegno economico/fi nanziario che ci accom-pagnerà per molti anni, senza trascu-rare quegli obiettivi irrinunciabili che riguardano soprattutto le persone che vivono all’interno della struttura? Attualmente la Fondazione off re i se-guenti servizi: - Una R.S.A. (Residenza Sanitaria Assistenziale) in grado di accogliere 42 anziani non autosuffi cienti - Mini alloggi protetti in grado di ospitare 14 anziani parzialmente autosuffi cienti - Un Centro Diurno Integrato per 30 anziani - Un servizio alberghiero notturno per 2 persone. - Un servizio di Assistenza Domiciliare integrata (ADI) per Vobarno e comuni della bassa Valle - Un servizio di Fisioterapia, aperto anche agli esterni, che si vorrebbe incrementare viste le richieste e il positivo riscontro di coloro che ne hanno già usufruito.Fin dal trasferimento nella nuova strut-tura, avvenuto nel 2001, ci si è resi conto che i posti letto disponibili non erano in grado di soddisfare la richiesta di bisogno espressa dalla popolazione. Negli ultimi anni, a causa - del progressivo invecchiamento della popolazione, - della fragilità della rete familiare, (molte famiglie con un solo fi glio o senza fi gli), - dello scenario clinico di disabilità sempre più marcata, le richieste di ingresso in RSA sono notevolmente aumentate tanto da ar-rivare a liste di attesa molte lunghe e spesso ingestibili in quanto si riesce a mala pena a rispondere alle emergen-

ze. Il Consiglio di Amministrazione, da sempre attento all’evoluzione di tali bisogni, nella seduta del 23.09.2004 iniziò ad analizzare il problema e nel Piano di Sviluppo della Fondazione evidenziò la necessità di attivare con-tatti con i progettisti per impostare uno studio di fattibilità di ampliamen-to della struttura.Dopo molti incontri sia con gli or-gani competenti dell’ASL che con la Sovrintendenza ai beni architettoni-ci, durante i quali si sono cercate le possibili soluzioni, dopo varie ipotesi di progetto e verifi che rivolte a indi-viduare la miglior soluzione possibile, si è giunti nella seduta del 02.07.2008 ad approvare la bozza di progetto che prevede la realizzazione di due nuclei contigui agli attuali, per un totale di 40 nuovi posti letto.Nel frattempo è stato commissiona-to al Gruppo di Ricerca Geriatrica lo “studio di fattibilità” per valutare con esperti del settore i possibili servizi da attivare nella nuova struttura in rela-zione alla tipologia di ospiti attualmen-te presenti, abbinata ad un’indagine del territorio con analisi demografi ca attuale e futura. Il risultato di questo studio conferma ed evidenzia criticità e bisogni della popolazione nei prossimi anni.Coerentemente con quanto previsto nel Piano di sviluppo della Fonda-zione, successivamente si è integrato e completato il progetto con l’elabo-razione di una ipotesi di struttura da realizzare nella zona dei rustici. Quindi il progetto completo risulta composto da due lotti: Il primo riguarda l’ampliamento del-la RSA, per il quale era importante acquisire il nulla osta della Sovrinten-denza dopo il laborioso iter che lo ave-va caratterizzato. Il secondo riguarda il recupero dei rustici, di cui è in corso la predisposizione degli elaborati da pre-sentare agli organi di competenza.I lavori appena iniziati riguardano evi-dentemente il primo lotto che prevede la costruzione di un fabbricato compo-sto da: - un piano interrato adibito ad auto rimesse, depositi, magazzino, centrale termica e servizi tecnologici; - il piano terra che sarà utilizzato per il Centro Diurno Integrato con

un’ampia sala da pranzo e un salone per le attività occupazionali condiviso con gli ospiti della RSA. Troverà inoltre adeguata sistemazione il Centro fi sioterapico con il previsto ampliamento; - il primo e il secondo piano ospiteranno due nuclei di 20 posti letto ciascuno con i relativi servizi, sale da pranzo e salottini vari.Sul tetto verranno installati l’impianto fotovoltaico per la produzione di ener-gia in modo da contenere i costi ener-getici di funzionamento, e quello sola-re per la produzione di acqua calda.Il costo totale dell’opera, comprensivo degli impianti, arredi e spese tecniche, ammonta ad € 4.765.180,00.= che per il 51% (pari a € 2.430.240,00) è coperto dalla disponibilità della Fon-dazione, per il restante 49% (pari a € 2.334.940,00) si ipotizza la stipula di un mutuo ventennale le cui rate sono compatibili con le attuali risorse pro-dotte dalla gestione. I lavori appaltati all’impresa Campana Costruzioni ri-guardano solo una parte del costo to-tale, sono escluse ovviamente le spese tecniche, ma anche gli arredi, i serra-menti, i rivestimenti, la tinteggiatura, che saranno oggetto di successive gare d’appalto. Il progetto è impegnativo, ma è l’unico che può rispondere, almeno in parte, alle necessità della nostra comunità; siamo certi di poter contare sul soste-gno, anche economico, di tutti come è stato già fatto, con lodevole impegno, per la realizzazione della struttura esi-stente. Stiamo contattando vari Enti e Fondazioni per chiedere aiuti, ricevia-mo apprezzamenti e stimoli, belle pa-role, ma la perdurante crisi economica non permette possibili fi nanziamenti pubblici ed esclude contributi privati. Per questo pensiamo di attivare qual-che iniziativa che coinvolga la popola-zione vobarnese in questa realizzazione che ha l’unico scopo di rispondere ad una richiesta pressante di persone an-ziane, fragili e ammalate, o di famiglie in gravi diffi coltà che oggi, purtroppo, non riusciamo a soddisfare.

p/ Il Consiglio di AmministrazioneFondazione I.R. Falck - ONLUS

Pierenzo Faberi

Page 6: Vobarno Notizie

DENOMINAZIONERSA

POSTI LETTO

RSA

POSTI LETTO

ALZ

POSTI LETTO

SOLLIEVO

POSTILETTOMINI

ALLOGGIOPROT

POSTI LETTO

HOSPICECDI TOTALE

PERSONEANZIANEIN LISTA

ATTESA DATISITO ASL.

MARZO 2010

FONDAZIONEBAGOLINO

90 20 110 78

FONDAZIONEVESTONE

67 24 8 10 casa alloggio 8 30 117 110

FONDAZIONEODOLO

34 1 35 58

RSA COMUNALESABBIO CHIESE

34 10 10 44 64

FONDAZIONEVOBARNO

42 14 30 56 217

FONDAZIONEROÈ VOLCIANO

40 40 68

VILLAGGIO SANFRANCESCOVILLANUOVA

120 120 8

FONDAZIONEGAVARDO

75 75 51

CASABALDO

37 4 41 102

TOTALE 539 44 13 34 8 638 756

DATI SITO ASL

MARZO 2010, ALCUNE

CASE DI RIPOSO

DELLA VAL SABBIA

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Page 7: Vobarno Notizie

Per discutere di raccolta differenziata

Come molti sapranno, è in scadenza il contratto di appalto per lo smaltimento dei rifi uti. L’appalto, rimasto in vigore fi no ad ora, e gestito a livello sovracco-munale, vede coinvolti ben 25 comuni della Valle Sabbia, e nelle prossime set-timane dovrà essere riassegnato.Il contratto, attualmente vigente, pre-vede una tariff a calcolata sul numero degli abitanti, indipendentemente dal-la quantità di rifi uti realmente prodot-ta. Con il prossimo appalto la tariff a di-penderà dal peso dei rifi uti, ovvero il Comune dovrà sostenere le spese di smaltimento in base a quanta spaz-zatura si produce realmente in paese. Questo porterà dei cambiamenti e sarà nell’interesse di ogni cittadino pro-durre il meno rifi uti possibile, per due ragioni sostanzialmente: pagare meno le bollette e divenire parte attiva nella tutela dell’ambiente. Lo stesso Sinda-co, ha colto il suggerimento dei ragaz-zi vobarnesi di incentivare la raccolta diff erenziata, premiando economica-mente quei cittadini che la praticano con maggiore assiduità. Tuttavia, come area di opposizione, riteniamo che esi-sta un’alternativa per la gestione dei ri-fi uti, che potrebbe portare ulteriori be-nefi ci economici e sociali ai cittadini.La nostra proposta intende prendere in considerazione una ditta appaltatrice, tra le candidate, che off ra la possibili-

tà al Comune di Vobarno di gestire in modo indipendente i rifi uti generici dalla raccolta diff erenziata. Appare in-fatti evidente che se la comunità fosse in grado di gestire autonomamente al-meno una parte della raccolta diff eren-ziata, il Comune sarebbe sollevato da alcune spese di smaltimento, e questo alleggerirebbe gli impegni economici dell’Amministrazione.Per chiarire il concetto basta ipotizzare di affi dare la raccolta della carta all’ora-torio, o a un altro ente sociale, il rica-vato dello smaltimento potrebbe essere trattenuto dall’ente stesso, e inoltre il Comune potrebbe devolvere all’ora-torio (o a chi altro) a scopo benefi co, una parte dei soldi che avrebbero do-vuto essere spesi per lo smaltimento. In questo modo, si potrebbe ottenere un risparmio economico per i cittadini e allo stesso tempo la possibilità di in-centivare iniziative sociali. Per quanto riguarda le aree destinate alla raccolta diff erenziata riteniamo che sia sotto gli occhi di tutti che al momento non sono suffi cienti in nu-mero e non sono adeguate come: di-sposizione, accessibilità, facilità di comprensione dell’uso per non parlare di quanto sono brutte a vedersi. Per quanto il bilancio presentato lo scor-so mese di febbraio abbia ben messo in evidenza che il Comune dispone di risorse limitate, riteniamo che non ser-

vano investimenti gravosi per modifi -care le apposite aree di raccolta, laddo-ve possibile. Innanzitutto dovrebbero essere ben identifi cate e fornite di chia-re istruzioni che ne rendano accessibile l’uso a tutti i cittadini. Spesso capita di non capire in quali contenitori vada un determinato materiale. L’aspet-to estetico potrebbe essere facilmente migliorato con l’aiuto della creatività dei giovani studenti delle scuole me-die ed elementari. A loro potrebbe essere proposto un bando di concorso per l’ideazione di progetti da presen-tare in Comune con il duplice scopo di migliorare i cassonetti abbellendoli e rendendoli più funzionali, e quello, non meno importante, di coinvolgere i giovani attivamente nella vita della nostra comunità. E’ inoltre da aggiungere che l’attuale dislocazione dei cassonetti, non facili-ta di certo chi per esempio abita nel centro storico, o gli anziani che han-no diffi coltà a spostarsi. Nella maggior parte dei casi è necessario girare diverse volte fra le zone dove sono collocati i contenitori diversifi cati, non sempre complete di tutto, quindi capita anche di dovere fare più tappe. Ne risulta, di conseguenza, che chi non è già molto propenso a impegnarsi su questo fron-te, viene ulteriormente scoraggiato. Crediamo che sensibilizzando i giova-ni a “pensare ecologicamente”, anche il resto dei cittadini sarà più motivato a impegnarsi nella raccolta diff erenziata.

Simona Pini

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Cultura e comunicazione:

dal classico al contemporaneo

A metà Aprile avrà avvio la Prima Rassegna Classica Valsabbina (RCV) in collaborazione con l’Associazione Franco Margola di Brescia, volta alla divulgazione e all’educazione all’ascolto della musica classica nel nostro territorio. L’idea di tale iniziativa è nata in collaborazione con la fl autista vobarnese Erika Giovanelli e con il Dott. Luigi Troina, proprio per creare un evento che caratterizzi Vobarno e che, al tempo stesso, di-venga punto di riferimento di tutta la Vallesabbia, nonché una costan-te negli anni. Un progetto ambizioso, che, da una parte, trae origine dalle forze presenti sul territorio, dall’altra, porta a Vobarno musicisti di grande rilievo. Un modo per appassionare e avvicinare alla cultura della musica classica chiunque, tant’è che il repertorio per le due serate in programma, spazia dal genere barocco di Vivaldi al tango argenti-no, cercando di accontentare più gusti e, così facendo, non risultando monotematico e noioso, ma frizzante e accattivante. Ci si pone inoltre l’obiettivo di diventare un punto di riferimento per i giovani artisti emergenti, legati al territorio della Vallesabbia . I talenti del proprio ter-ritorio meritano infatti di essere valorizzati e sostenuti: già un altro gio-vane (molto giovane, appena diciassettenne) vobarnese, il clarinettista Daniel Roscia, si è esibito col il suo quartetto “Quadrophobia” (nella foto) in una piacevole serata, facendo apprezzare la innovativa combi-nazione dei timbri del clarinetto, del saxofono, del fagotto e del clari-netto basso, alla ricerca di nuove sonorità e senza esclusione di generi, dalla musica barocca alle sperimentazioni dedicate specifi catamente per il gruppo, passando per il jazz, il blues e la musica popolare.E’ con queste premesse quindi che nasce e si intende far crescere questa rassegna, auspicando in una buona riuscita e nel riscontrare un vivo e partecipato interesse!

Musica classica a VobarnoIL SERVIZIO SMSIN COMUNE

le notizie del Comunesul tuo telefonino

L’Amministrazione ha deciso di promuove l’iniziativaSMS IN COMUNErivolta ai cittadini residenti sul territorio comunale. Il servizio prevede l’invio tramite SMS da parte dell’ente di comu-nicazioni e informazioni riferite agli eventi culturali e alle mani-

festazioni artistiche organizza-

te dall’Amministrazione e dalle

associazioni locali. E’ un servizio completamente gratuito ed usu-fruibile indipendentemente dal gestore scelto e dal tipo di telefo-no cellulare utilizzato.Il servizio verrà attivato solo su

richiesta dei cittadini interessati

che potranno ritirare il modulo di adesione presso lo sportello Informagiovani (Biblioteca co-munale, Piazza M. Corradini, 6 Responsabile Raff aella) oppure compilarlo direttamente online su sito web del Comuneall’indirizzohttp://www.comune.vobarno.bs.it

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Cultura e comunicazione:

dal classico al contemporaneo

In collaborazione con la Cooperativa Area (referente Andrea Pasini) e l’Associazione la Siberia (referente Nicola Quinzani), si è realizzato il progetto “ViagGiovane”, che ha in sé una pluralità di obiettivi. Tale iniziativa in fatti si inserisce, da una parte, nell’ottica di voler rispondere alla forte necessità dei giovani di avere un luogo in cui ritrovarsi, e dall’altra, trovare un’appropriata soluzione al risultato di un sondaggio eseguito nella nostra Valle: pochi sono i giovani valsabbini che si spostano per viaggi (a scopo di studio o ricerca lavorativa) con destinazioni paesi esteri. Pertanto, per far fronte alle problematiche su menzionate, si è deciso di proporre un Cineforum dedicato ai ragazzi sul tema del viaggio, presso la Biblioteca Comu-nale di Vobarno, allo scopo anche di rilanciare l’apertura serale del giovedì. E per fronteggiare quella che è la scarsa mobilità del nostri giovani, si è pensato di accostare al Cineforum un concorso sul me-desimo tema (per tanto partecipando alle proiezioni si potrebbero avere anche dei buoni spunti..), concorso dicevo, che prevede la rea-lizzazione di un fi le Audio sul viaggio (libertà totale di cosa incidere: dalla lettura di passi di un libro, alla recitazione di una poesia, a un pezzo suonato..). Il premio in Palio è un viaggio a Strasburgo completamente spesato (fondi che derivano dal progetto regionale “Fuori Classe”), dal 29 Aprile al 2 Maggio, con accompagnatore; i posti a disposizione sono nove. Un progetto vivace e su misura per i giovani, che trova pochi simili nella realtà valsabbina, cui non resta altro che partecipare!

Per i Giovani Vobarnesi La Biblioteca a casa tua

Nell’autunno scorso la Biblioteca di Vo-barno, in collaborazione con l’Associazione AUSER, ha attivato un nuovo servizio che si propone di raggiungere a casa loro, tut-te le persone che, per motivi di salute, non hanno la possibilità di accedere autonoma-mente alla sede bibliotecaria di Piazza M. Corradini. La proposta, che abbiamo deno-minato “La Biblioteca a casa tua”, è quin-di un’azione di promozione della lettura e dell’informazione direttamente “a domici-lio”, che si rivolge innanzitutto alle persone “oltre i 65 anni”, residenti nel territorio co-munale, con problemi di deambulazione o altro, per coinvolgere, poi, gli “ipo-vedenti” e i “non-vedenti”, gli ammalati e i disabili.La Biblioteca off re tutto il materiale docu-mentale normalmente ammesso al prestito (libri, libri “a grandi caratteri”, CD, DVD) e si impegna a reperirne altro ancora, quan-do risultasse disponibile presso le altre Bi-blioteche della “rete” di cooperazione bre-sciana (RBB). Basta farne richiesta.Come? Mettendosi in contatto direttamen-te con la Biblioteca o attraverso i Volontari AUSER, che faranno da intermediari.Sul fascicolo di Dicembre 2009 del Noti-ziario comunale avevamo pubblicato tutte le informazioni necessarie: se non siete in possesso di questo fascicolo, potrete co-munque richiederle a noi, telefonando allo 0365.597618.Avete, per caso, avuto modo di vedere an-che la 1a proposta bibliografi ca che abbia-mo diff uso? Che cosa ne pensate?Se vorrete segnalare qualcosa di alternativo, che magari vi interessa in modo particolare, potrete farlo, seguendo sempre gli stessi ca-nali, o inviando una e-mail a:[email protected] presto.

Il BibliotecarioGian B. Bonelli

I ll b i l C i A ( f A d P i i)

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Primavere di Liberta’

Ricorre quest’anno il 65° anniversario della liberazione. Per ricordare tale av-venimento, nella ricorrenza nazionale del 25 aprile, lasciamo alla rifl essione dei lettori una parte del bellissimo discorso tenuto dall’oratore uffi ciale, il dott. Ro-berto Tagliani, a Provaglio Valsabbia il giorno 7 marzo in occasione del 65° an-niversario dell’eccidio di Cesane.

“Chi è un eroe? Che signifi ca essere un eroe? La lingua italiana ci soccorre, in questo, e ci dice che l’eroe è colui che “dà prova di grande coraggio e generosità”. E quale coraggio e generosità più gran-di possono mai esistere, se non quella di sacrifi care la propria vita per il bene di tutti? Eppure, di questi eroi molte volte ci dimentichiamo.La frenesia della nostra quotidianità non ci aiuta ad aver presente la loro storia, la loro vita, il loro impegno, il signifi cato che il loro sacrifi cio ha avuto per noi, per il nostro destino, per la nostra vita di ogni giorno. Vi è persino chi sostiene che il ricordo – la celebrazione del ricor-do – di questi eroici uomini non abbia più molto senso, dopo tanti anni. Anche noi, pur sensibili al valore che ci trasmet-tono gli esempi luminosi di questi dieci giovani trucidati per la libertà, a volte ci interroghiamo. Ci chiediamo se abbia ancora un senso – e quale senso abbia – celebrare il sacrifi cio di questi uomini, semplici, comuni, che hanno condotto vite simili a quelle di molti, che avrem-mo potuto chiamare fratelli, padri, amici

se fossimo vissuti in quegli anni.Ebbene, io credo che dare risposta a que-sto interrogativo sia fondamentale, oggi più che mai, per stabilire quale sia il no-stro grado di partecipazione alla vita vera della società italiana.Perché, se dopo sessantacinque anni an-cora siamo ancora qui, signifi ca che in questi luoghi ritroviamo pienamente, intimamente e fortemente, il meglio di noi stessi, della nostra storia, della nostra dimensione umana e morale. Ogni anno torniamo su questi luoghi per incontrare Amilcare, Arnoldo, Angelo, Luigi, Teo-doro, Alfredo, Pierre, Gaetano, Ferruc-cio, Domenico, e tutte le donne e gli uo-mini che, con loro, hanno dato un senso vero alla parola “Libertà”.Sono loro, i partigiani e le partigiane che hanno realizzato quel progetto ambizio-so di libertà e di democrazia, la prima e vera forza che ha trasformato l’Italia da un paese di sudditi a un popolo di cit-tadini. Sulle loro vite sacrifi cate si sono stese le pagine che hanno assorbito, con il loro sangue sacrifi cato, i valori su cui si è fondata la Costituzione Repubblicana.Quella Costituzione che è, allo stesso tempo, l’orgogliosa dichiarazione dei di-ritti e dei doveri fondamentali delle don-ne e degli uomini d’Italia, e il testamento di una generazione che ha visto gli orrori della dittatura e ha progettato le istitu-zioni più adeguate all’esercizio pieno e completo della democrazia, perché la li-bertà non fosse più messa in pericolo da chi esercita la violenza. Un dono prezio-

so, la Costituzione, che è tuttavia ancora un progetto non pienamente realizzato: dopo più di sessant’anni, ancora atten-de una piena e compiuta realizzazione. Capita periodicamente, e da molte parti, di sentire voci che chiedono un aggior-namento della nostra Costituzione, che deve essere – ci dicono – più in linea con il pensiero del giorno d’oggi, più funzio-nale alla nostra frenesia effi cientista e tec-nologica; ci viene spiegato che è meglio alleggerire i vincoli, sfumare i contrappe-si, modifi care il peso delle Istituzioni sul-le vite dei cittadini. Il tutto, ci si spiega, affi nché la Costituzione sia più moder-na, più comoda, più “leggera”, adeguata ai cittadini, che ne segua le pieghe come una morbida coperta di seta adagiata sui nostri fi anchi ingrassati da sessant’anni di benessere e di libertà.Ma, accanto a queste sirene, abbiamo la possibilità di ascoltare anche altre voci. Forse meno forti, per sentire le quali occorre mettersi in ascolto, salire sulle montagne, sui sentieri dove quelle voci e quelle coscienze si sono temprate. E da qui riusciamo a sentirle, quelle voci. Sono le voci di chi ha vissuto le priva-zioni della guerra, di chi ha combattuto sulle montagne, di chi è morto per darci questa Costituzione; sono voci che ri-suonano dai rifugi di fortuna della Cor-na Blacca, dal Sacrario della Chiesa dei Morti di Barbaine, dal Cippo di Cesane, dal Mortirolo e da ogni luogo in cui ri-posa la salma o il ricordo di un Caduto per la Libertà.Da questi luoghi ci viene un monito se-vero, un imperativo che in questi 65 anni non è mai venuto meno. Un monito che ci dice: “Siate costruttori di giustizia. Non rammollitevi nella comodità e nel-la convenienza di un’Italia rinunciataria, passiva, che si rassegna alle diseguaglian-ze, che non lotta per la libertà, che non sente fame e sete di giustizia per ogni donna e per ogni uomo.Siate costruttori di pace. Non solo soste-nitori dell’assenza di confl itto armato, che è la defi nizione minimalista della pace. Siate costruttori di un clima di pace tra le coscienze, tra le persone, den-tro le case e le famiglie, ma anche tra le case, tra le famiglie, con il prossimo più vicino – quello con cui è più diffi cile es-sere concorde. I nostri partigiani caduti ci chiamano ad un impegno vero”.

Ri ’ il 65° i i f i i i i li i

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I Diritti dell’Uomo

Si celebra il 25 Aprile, anniversario della fi ne della 2^ Guerra Mondiale, celebrazioni doverose perchè si faccia memoria di questo buio periodo, ma so-prattutto perchè sia da monito alle generazioni suc-cessive, affi nchè si adoperino per la pace.Il 10 dicembre 1948 per la precisione, a Parigi venne presentato e fi rmato un documento storico, prodotto sull’onda dell’indignazione per le atrocità commesse, si tratta della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’uomo.Questo documento etico di importanza fondamen-tale sottoscritto da numerosi capi di stato e di go-verno è il primo documento che sancisce universal-mente i diritti che spettano all’essere umano.Tecnicamente è composta da un preambolo e da 30 articoli che sanciscono diritti individuali, civili, po-litici, economici, sociali e culturali di ogni persona.Leggere questa dichiarazione ogni volta trasmette una forte emozione soprattutto legata alla straordi-naria attualità che vi si coglie nonostante sia trascor-si 62 anni dalla sua stesura.Questo a partire dal preambolo dove si asserisce che “il riconoscimento della dignità inerente a tut-ti i membri della famiglia umana e dei loro diritti uguali e inalienabili, costituisce il fondamento della libertà, della giustizia e della pace nel mondo” per poi giungere a vari articoli quali per esempio l’art 14 dove è riconosciuto il diritto di asilo, l’art 18 riconosce la libertà di pensiero, l’art 5 condanna la schiavitù.Un documento la dichiarazione universale dei di-ritti dell’uomo che dovrebbe far pensare, al di là dei tempi e delle epoche, alle sistematiche violazioni che quotidianamente nel mondo si commettono e agli sforzi che si compiono per tutelare la dignità di uomini e donne.È palese che la radice ultima è il riconoscimento dell’altro quale portatore di diritti, è sottointeso il diritto ad avere diritti.

Donata Caspani

VOBARNO CHE SCRIVEdi Roberto Maggi

CHIARA ZECCHI. “19 Agosto”.

Chiara Zecchi, bedizzolese, ha in un certo senso qualche lega-me con Vobarno, avendo lavo-rato per un breve periodo presso la nostra Farmacia Comunale. Chiara Zecchi, dottoressa e operatrice nel campo del volon-tariato, è intervenuta presso la nostra Biblioteca Comunale il 16 marzo scorso per presentare il suo libro, un piacevole e nel-lo stesso tempo struggente testo

autobiografi co, testimonianza di una stagione della sua vita, forse la più diffi cile.“19 agosto”, edito da Vannini editrice, è il racconto di una battaglia combattuta da una donna - spesso sola - su tre diversi fronti contemporaneamente: contro il male che si annida in lei (un tumore) proprio nel momento in cui la protagonista perde una persona cara e vede concludersi una relazione sentimentale molto importante. Chiara combatte su questo terreno accidentato contro tutto e tutti, toccando con mano gli abissi della soff erenza; scontrandosi anche con il lato più oscuro ed insensibile di parte della classe medica che l’autrice non esita a criticare.Il 19 agosto è per Chiara il giorno del suo compleanno, ma è anche il giorno in cui – dopo la notte – Chiara sente di ricominciare a vivere. Dentro di sé trova il coraggio di raccontare, di condividere un desiderio di rivincita. Un inno alla vita.I diritti d’autore di questo libro sono devoluti a Progetto Mondo Mlal, un’organizzazione non governativa di volon-tariato nazionale e internazionale con sede a Verona, che ac-compagna le donne del Burkina Faso verso un’indipendenza economica e sociale tramite la formazione e la gestione di attività commerciali gestite da loro stesse.

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“La luce del dolore” di Luca Giori è il diario delle rifl essioni di un adulto la cui vita è stata segnata da alcune tragedie personali e laceranti, come la separazione, il crollo di alcuni progetti e aspettative, fi no alla trappola paralizzante: l’agguato teso da un albero, che in una notte di tempesta si scaraventa sull’automobile di Luca, inchiodandolo a una sedia a rotelle.Era il 5 agosto del 2002. Luca Giori, vobarnese, avrebbe dopo pochi giorni compiuto 35 anni. Lui, dinamico, sportivo, bersagliere, lavoratore, padre di famiglia, si sarebbe visto co-stretto a prendere tra le mani la più profonda dimensione della vita: la soff erenza.Luca Giori scrive quelle che lui stesso chiama “le rifl essioni di rinascita di un tetraplegico”, che assurgono a voce di speranza. La ferma volontà di ridare senso alla propria esistenza, col-laborando perché essa possa continuare a essere vissuta con quell’unicità che ci tiene in vita.

LUCA GIORI. “La luce del dolore”

LUIGI BRESCIANI. “Dal Coma alla Vita”

VOBARNO CHE SCRIVEdi Roberto Maggi

Abbastanza simile – pur sul binario di un’esperienza di vita diversa – è la vicenda che Luigi Bresciani racconta nel suo testo “Dal coma alla vita”, storia del dramma di un altro fi glio della terra vobarnese, Massimiliano Amolini di Carpeneda.Massimiliano, oggi trentacinquenne, un tempo ragazzo come tanti, camminatore, amante della montagna, calciatore, a causa di un grave incidente si ritrova tetraplegico nel pieno della sua adolescenza. Inizia così un cammino che assomiglia molto a una salita al Calva-rio tra ospedali, visite mediche e lunghe permanenze a letto. Massimiliano si racconta in questo libro attraverso le parole dell’amico Luigi Bresciani e attraverso le numerose lettere e e-mail (anche da personalità rilevanti), che Massimiliano continuamente riceve e alle quali puntualmente risponde.Nella vicenda di Massimiliano Amolini palpita soprattutto un profondo amore per i doni ricevuti, che in lui soff erente si trasfi gurano in un grazie concreto al Creatore, così come lui stesso scrive in una sua lettera: “nella mia vita la soff erenza è quasi quotidiana; so che questa serve al Padre Celeste per adempiere il Suo disegno d’Amore sull’umanità e questo porta in me molta gioia”.

“LA LUCE DEL DOLORE” e “DAL COMA ALLA VITA”Sono due opere che narrano la vicenda di due nostri conterranei e che ricalcano pressappoco la stessa sorte: il dolore all’improvviso tende un terribile tranello e si insinua nell’ordinarietà di vite dinamiche e realizzate, attraverso quella che Luca Giori chiama la porta della coscienza della soff erenza. Il tunnel del dolore è l’elemento comune di queste due autobiografi e, e la rivincita dopo la notte ne è il tema vivifi cante. In questi due testi palpitano speranza, fede, cammi-no, interiorità, solidarietà e accettazione.

• Il libro di Luca Giori può essere acquistato presso la Biblioteca Comunale, così come quello di Chiara Zecchi.

• Il libro di Massimiliano Amolini può essere acquistato in parrocchia.

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Vivere lo Sport a Vobarno

Da quando ho intrapreso l’esperienza amministrativa, come assessore allo sport, ho avuto la fortuna e il piacere di incontrare tantissime persone (at-leti, allenatori, dirigenti o semplici appassionati) e ho potuto constatare che parecchi di loro non solo pratica-no svariati sport ma lo sport lo vivo-no, anzi vivono per lo sport. Nessuno può immaginare il folto nu-mero di persone che sono necessarie per supportare la macchina organiz-zatrice dei più svariati eventi; volon-tari animati da puro spirito civico che mettono a disposizione dei fruitori delle varie attività sportive il loro pre-zioso tempo. Il tutto per organizzare, trasmettere e insegnare con passione una determinata pratica sportiva, so-prattutto ai giovani. L’Amministra-zione Comunale, che da sempre con-sidera la persona al centro del proprio incedere amministrativo, è molto sensibile all’attenzione che le società sportive, in tutte le svariate pratiche agonistiche e non, prestano ai giova-ni. E’ doveroso ringraziare, per l’im-pegno, la passione e la dedizione, tut-to il “mondo” che, a Vobarno, ruota attorno agli sport perché senza il loro sforzo profuso e senza l’attenzione ri-volta ai giovani, in futuro, tutto sva-nirebbe. Consentitemi di esprimere alcune considerazioni di carattere generale.

Fare attività sportiva, in età adole-scenziale, dai 14 ai 18 anni, non solo infl uisce positivamente sulla crescita, sulla formazione del nostro fi sico, ma soprattutto favorisce una serie di processi che, in parte, possono de-terminare lo stato di salute della vita adulta.Spesso si pratica sport per svagarsi e distogliere la mente dalla studio e dai problemi. L’età ideale per iniziare un’attività sportiva generica è cinque, sei anni, quindi all’inizio della scuola elementare.Però i dati relativi alla sedentarietà in età adolescenziale sono in crescita ed è possibile stimare che un adolescente su quattro non pratica alcuna attivi-tà sportiva e chi la pratica dedica un tempo assolutamente insuffi ciente. Nel mondo, su dieci persone, sei non praticano nessuno sport.I ragazzi, oggi, sono sempre più inte-ressati a cellulari, computer e play sta-tion. Leggevo sul Corriere della Sera che secondo una recente statistica, un bambino di dieci anni trascorre da-vanti a TV, o computer, mediamente 2 ore e mezza al giorno. Da piccoli lo sport è vissuto come un gioco a tutti gli eff etti, un modo per socializzare, per imparare ad ascoltare, a osserva-re le regole e ad avere rispetto per i compagni.Negli adolescenti l’attenzione si spo-

sta sull’aspetto fi sico: l’altezza e una buona muscolatura per i ragazzi e il peso per le ragazze. Ma non dimen-tichiamo che fare movimento può essere anche fare una passeggiata a passo sostenuto o salire le scale di casa. I medici di tutte le branche spe-cialistiche concordano sul fatto che siano ideali 30 minuti di cammi-nata a passo svelto tutti i giorni per controllare il peso e per una buona ossigenazione di tutti i tessuti del nostro organismo. In termini pratici, i medici insistono sulla pratica spor-tiva perché malattie come il diabete, l’ipertensione, l’artrosi sono più fre-quenti in persone che non hanno mai praticato sport.Però lo sport nei giovani, a livello nazionale, sembrerebbe passato di moda, ma se praticare sport, associato ad uno stile di vita corretto, consen-te all’individuo di vivere più a lungo e meglio…forse ci conviene seguire l’esempio dei numerosi atleti, appas-sionati e delle numerose associazioni presenti in Vobarno e fare, come loro, un atto di fede...sport e sport sia.Lo sforzo dell’Amministrazione Comunale, nei prossimi anni, sarà quello di promuovere la diff usione dello sport e del giuoco, lo spirito di collaborazione tra le varie associa-zioni, e più di ogni altra cosa vuole pubblicizzare le svariate iniziative e attività sportive che quotidianamente vengono off erte, non dimentichiamo che l’unione fa la forza. Perché, pur-troppo, spesso pecchiamo in questo, facciamo molto ma non pubbliciz-ziamo in modo adeguato quello che off riamo. Di seguito potrete leggere il calendario delle principali mani-festazioni sportive per l’anno 2010, purtroppo il calendario, per ora, non è completo, perché di svariati eventi non sono state ancora pianifi cate le date certe.

Giuseppe Manni

D d h i l’ i F i i à i i à d l

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Calendario Manifestazioni Sportive Anno 2010

Data Evento sportivo Sport Società organizzatrice

Marzo 28 1° Prova Provinciale Individuale Pesca APS Carpeneda

28 26° corsa in montagna Podismo GP - Collio Vallesabbia

Aprile 5 7° Trofeo Manital - Gara nazionale giovanile Bocce Vobarno Bocce

10 Raduno sociale Fario - Vobarno Pesca APSD Vobarno

17 - 2/5 Torneo sociale primavera Tennis Polisportiva

22-24 34° Rally 1000 miglia Rally ACI

25 Trotone Pesca APS Carpeneda

Maggio 8 - 16 Trofeo Gabogas Tennis Polisportiva

9 Raduno sociale Iredea - Carpeneda Pesca APSD Vobarno

30

Gara nazionale di slalom Canoe

3° torneo notturno di calcio a 6 Oratorio Oasi

Torneo notturno - Carpeneda

Canoa

Calcio

Calcio

Club Brescia

USO Vobarno

GSO - Carpeneda

Giugno 5 - 20 Trofeo Mobili Zanni e Trofeo Edok Tennis Polisportiva

7-12 Gara a staffetta Bocce Vobarno Bocce

19 Raduno Pierini Iridea - Carpeneda Pesca APSD Vobarno

20 Raduno sociale Iridea - Carpeneda Pesca APSD Vobarno

26Giornata di pesca per bambini e

ragazzi fi no ai 13 anniPesca APS Carpeneda

27 2° prova provinciale promozionale Pesca APS Carpeneda

Luglio 3 - 4 Festa della Polisportiva Pesca APSD Vobarno

4 Raduno sociale Iridea - Carpeneda Pesca APSD Vobarno

11 Raduno libero Pesca APS Carpeneda

17 - 25 Trofeo EL.MEC Tennis Polisportiva

16-18 o 23-25 Festa dello Sport Vari Assessorato allo Sport

25 Raduno sociale Fario - Vobarno Pesca APSD Vobarno

27 - 29 “Torneo 48 ore di Beach Volley” Beach Volley Polisportiva

Agosto 1 Raduno libero Pesca APS Carpeneda

Settembre 5

Raduno sociale Fafi o - Vobarno

Rocca Gara nazionale di slalom

Rocca 34° Caminada en Cargió

Rocca “Quadrangolare Festa della Rocca”

Pesca

Canoe

Podismo

Volley

APSD Vobarno

Canoa Club Brescia

GS - Prandini

Polisportiva

4 - 19 Memorial Massimo Arrighi Tennis Polisportiva

12 Raduno libero Pesca APS Carpeneda

26 Raduno di fi ne anno per i soli soci Pesca APS Carpeneda

Ottobre 3 Raduno sociale Fario - Vobarno Pesca APSD Vobarno

Novembre16-21 12° Trofeo ArtigianGriglie Bocce Vobarno Bocce

Dicembre

21-29

“6° Trofeo Lui & Lei” e ”3° Gran Pre-

mio Gozza Costanza”Bocce Vobarno Bocce

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VOBARNO VOLLEY..AL MASCHILE

Vivere lo Sport a Vobarno

Nata nel 2006, la squadra di pallavolo della Polisportiva ripro-pone il volley al maschile in un paese con una grande tradizio-ne, come Vobarno.Gli obbiettivi iniziali di questa formazione sono stati quelli di far avvicinare a questo sport ragazzi che non avevano mai o quasi, svolto quest’attività.L’inizio è stato frizzante, con molti partecipanti che, alla guida del coach Berardi , hanno ben fi gurato nella terza divisione del

campionato provin-ciale, guadagnandosi subito la promozione.Attualmente la com-pagine milita in secon-da divisione, e mentre vi scrivo, sta lottando per la promozione in prima divisione; non male per una squadra nata quasi per scher-zo.Gli obbiettivi per il futuro sono quelli di far crescere sempre più a Vobarno questo movimento, anche al maschile, creando già il prossimo anno, una squadra dedicata ai più giovani.Oltre alla pallavolo in palestra, il gruppo ha dato vita ad un movimento di beach volley denominato Pà e Salam ( Pane e Salame ) che, oltre ai tornei estivi, ha animato Vobarno con le ormai famose 24, 36,40,48 ore di beach volley, conosciute ormai da tutti gli appassionati.Sperando di incontrarvi sui campi da pallavolo o beach volley.....vi salutiamo,

La Polisportiva e Pà e Salam

N l 2006 l d di ll l d ll P li i i

ccsApdvppmnzGpgOmS

Il capogruppoDavide Vedovelli

I GIOVANI CERCANOL’IMPOSSIBILE E, GENERAZIONE DOPO GENERAZIONE,LO CONSEGUONO.

Ho voluto mettere come titolo una frase che ho visto scritta su di un muro in stazio-ne a Milano. Una frase che, nonostante il pessimismo di questi tempi, riesce a gettare un po’ di luce sulla situazione odierna. E, se così è, stiamo costruendo le basi per un ot-timo futuro. Lo spirito e la direzione in cui l’Amministrazione Comunale di Vobarno si sta muovendo è proprio questa. Stanno

partendo in questi giorni numerosi proget-ti rivolti ai giovani ( per semplifi care, con il termine “giovani”, intendo le persone con età compresa tra i 14 e i 29 anni, non se ne abbiamo a male i trentenni).A Vobarno abbiamo diverse realtà giovani-li: giovani talentuosi che stanno, con il loro lavoro ed i lori studi, rendendo orgogliosi tutti i vobarnesi e che vanno sostenuti nel loro percorso; sono però presenti anche re-altà diffi cili, che rispecchiano molte volte situazioni personali o famigliari complesse, in cui c’è necessità ed urgenza di interve-nire, per poter dare a tutti le stesse possi-bilità e gli stessi diritti (diritto allo studio, al divertimento e ad un benessere fi sico e sociale). E’ compito morale, oltre che civi-le, l’intervento delle istituzioni. Per fare ciò è necessario affi darsi a professionisti. L’età dell’adolescenza è forse quella più diffi cile da capire, con cui si fa fatica ad entrare in contatto e su cui è importantissimo riuscire ad intervenire in modo effi cace e corretto.Le problematiche sono tantissime: da quel-le legate alla sfera sessuale (in cui scarseggia l’informazione e la prevenzione), a quella lavorativa e professionale (che permette ad un giovane di realizzarsi e impostare e poter

progettare la propria vita; cosa che un con-tratto a scadenza di sei mesi in sei mesi non permette di fare), a quella che riguarda il divertimento ed il tempo libero (è in gene-re a quest’età che si entra in contattato con sostanze stupefacenti di vario tipo). E’ per questo motivo che molte energie sono state spese e verranno spese in questa direzione, anche perché i ragazzi di oggi sono coloro che costituiranno la società di domani. Un progetto importante, già presente a Vobar-no e potenziato quest’anno, è l’educativa di strada; educatori laureati e professionisti che lavorano a stretto contatto con i ragaz-zi, coinvolgendoli in attività formative ed educative. Questo tipo di progetto permet-te anche un monitoraggio delle problema-tiche maggiormente diff use e consente di pianifi care interventi mirati. Un incentivo alla creatività e allo scambio culturale è of-ferto dal concorso “Viaggiovane”, dove i ragazzi sono chiamati ad inviare un “fi le” audio sul tema del viaggio. Come premio, e non poteva essere diversamente, un viaggio in una città europea. Sono attivi e funzionanti i gruppi di lavo-ro, e se guardate l’età anagrafi ca dei parteci-panti, vi renderete conto che la scelta

Il

ptteaAlltla

Dai Gruppi presenti in Consiglio Comunale

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tato di circa € 300.000,00 il costo per la gestione e il mantenimento della macchi-na amministrativa. Riteniamo che in que-sto periodo di crisi in cui tutte le famiglie Vobarnesi stanno facendo gravi e pesanti sacrifi ci, dall’Amministrazione sarebbe do-vuto arrivare il buon esempio. Ci saremmo comunque aspettati un segnale diverso, magari una riduzione dei costi nell’interes-se di tutti cittadini.Un altro punto importante su focalizza-re l’attenzione riguarda la decisione della giunta di ridurre il ricorso a nuovi mutui, non realizzando così le opere pubbliche promesse in campagna elettorale. Sebbene questa scelta sia stata spacciata come “una revisione alla campagna elettorale per tu-telare i cittadini”, pensiamo che questo cambiamento di rotta sia in parte obbli-gato, visto che negli anni passati il ricorso a fi nanziamenti è stato così frequente, che oggi il comune si trova indebitato per otto milioni di euro circa, una cifra non indiff e-rente per un paese come Vobarno.Vista la diffi coltà dell’Amministrazione a fi nanziare nuove opere con soldi propri, crediamo sia doveroso cercare fi nanzia-menti altrove, per evitare che a Vobarno si crei quell’immobilismo che porta all’inevi-tabile invecchiamento delle strutture, della politica sociale e del paese stesso. Lo abbia-mo dichiarato in Consiglio comunale e lo ribadiamo in queste pagine: “secondo noi va perseguita la strada della realizzazione di progetti da presentare prontamente agli enti, quali: Provincia, Regione e Stato, per non farsi trovare impreparati nel momento in cui si presentano fi nanziamenti che ne permetterebbero la realizzazione, è com-prensibilmente impossibile che il Comune possa farsi carico di tutto”.I paesi limitrofi al nostro grazie a tale lun-gimiranza sono riusciti a dotarsi di: edifi ci scolastici, palazzi comunali e di opere pub-bliche di notevole importanza ; quindi per-ché Vobarno non segue questa strada? Per quanto riguarda i servizi diretti al cittadino riteniamo che serva maggiore attenzione e controllo da parte dell’Amministrazio-ne. Ultimamente sono stati esternalizzati parecchi servizi; se questo da un lato è di-ventato necessario per ragioni di bilancio, dall’altro crediamo che il rapporto diretto con il cittadino, da parte di chi amministra e gestisce tali servizi, sia molto importante e vada mantenuto (non possiamo affi dare le risposte ai nostri cittadini solo ai call center).Inoltre, crediamo che sia fortemente ne-cessario ed urgente attuare un maggiore

controllo delle tariff e di tali servizi, che con il passare degli anni sono aumentate in maniera spropositata. Riteniamo che il regime di monopolio attuato fi n ora, con la scadenza di alcune concessioni, debba fi -nire e che ci si debba impegnare affi nché il rinnovo di tali concessioni sia fatto a favore e nell’interesse dei cittadini. In queste po-che righe “Vobarno che cambia” ha cercato di sottolineare alcune delle problematiche più importanti legate al bilancio comuna-le. Con la promessa di continuare a tenere aggiornati i cittadini.

Dai Gruppi presenti in Consiglio Comunale

Vobarno che cambiaIl Capogruppo Paolo Pavoni

Passato quasi un anno dalle elezioni co-munali ci pare doveroso fare il punto della situazione su quanto fi no ad ora accaduto nella vita amministrativa del nostro comu-ne. Cominciando dalle vicende più recenti, l’attenzione cade sulla discussione e l’ap-provazione del bilancio, avvenuta qualche settimana fa. A questo proposito non può passare inosservato che, nonostante le en-trate del comune siano aumentate, rispetto al bilancio precedente, le spese per investi-menti sono notevolmente diminuite a di-scapito della realizzazione di quelle opere pubbliche in cui tutti confi davamo.

Dall’altra parte è invece aumen-

Capogruppo consiliare Lega LombardaGiuseppe Ferrari

E’ con una nota di tristezza che inizio questo mio articolo, dovendo cioè con-statare che i presunti alleati della Lega Nord non accettano le scelte fatte dalla militanza della Lega Nord stessa, criti-cando come irresponsabili le scelte fatte dal sottoscritto, prova tangibile che non hanno altro a cui pensare o da proporre. Oppure sorge il dubbio che la gestione dell’attuale Giunta Comunale del cen-tro-sinistra “Insieme per Vobarno” sia completamente condivisa dal PDL di Vobarno e dai componenti del consiglio comunale di “Vobarno futura”. Viene da pensare che il pensiero unico sia appro-dato anche a Vobarno! Infatti, le tema-tiche attuali come clandestinità, difesa della Cristianità e sicurezza, problemi che hanno stravolto la vita tranquilla della nostra cittadina, paiano non essere condivise dal locale P.D.L, smentendo

fatta non è stata casuale. Troverete anche componenti “con qualche anno di espe-rienza in più”, che possono però fornire consigli preziosi alle nuove leve. La grande macchina “Comune” è ben oliata e pronta a macinare strada, strada da percorrere insieme per rendere Vobar-no un paese vivo e piacevole, mettendo a frutto tutte le potenzialità che presenta, sia umane che naturali. L’apertura della strada di fondovalle ha tolto il traffi co pesante dal centro del paese, diminuendo anche l’in-quinamento atmosferico, e permette ora di pensare un piano del traffi co per rendere più scorrevoli le strade di Vobarno. Il bilan-cio approvato permetterà, oltre il potenzia-mento e lo sviluppo delle politiche sociali, culturali, sportive, commerciali e dell’istru-zione, di intervenire sulle infrastrutture che necessitano di manutenzione e sull’arredo urbano; consci che anche la bellezza aiuta a vivere meglio.

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in ciò le dichiarazioni dello stesso Primo Ministro Silvio Berlusconi circa gli stra-nieri clandestini. Un esempio di questa mia aff ermazione è il dover constatare che con il proprio voto con l’attuale maggioranza del Sin-daco Carlo Panzera contro una mozione della Lega Nord, tesa ad aff ermare l’ob-bligo e l’importanza del Crocefi sso nelle aule scolastiche, che una recente senten-za di un Magistrato ha messo in forse, i rappresentanti di “Vobarno futura” han-no votato contro la nostra tradizione. Il voler togliere il Crocefi sso nelle aule dove si formano i cittadini di domani sembra pertanto, più che una bestemmia, un non senso, e chi, in nome di un mal inteso pluralismo, vorrebbe abolire questo sacro

Simbolo dalla scuola, dovrebbe rifl ette-re sul fatto che, là dove negli ultimi due secoli il Crocefi sso è stato bandito, là è nata la più cupa dittatura, da Napoleone a Hitler, passando per Stalin. Il Popolo delle Libertà, e sottolineo libertà, poteva fare un pensiero su queste considerazioni elementari prima del voto contrario!Per quanto riguarda invece la maggio-ranza di Centro-Sinistra, le va dato un plauso alla coerenza (esclusa la parte cat-tolica). La Lega Nord, come si ricorde-rà, era nata per una riforma strutturale dello stato italiano (unitario) in stato federale. Le problematiche sorte a causa dell’immigrazione incontrollata voluta dalle sinistre, Prodi compreso, e da certi datori di lavoro senza scrupoli assieme

all’assistenzialismo approvato dai governi dal 1970/1980 in poi ha condizionato i vertici della L.N. ad occuparsi d’immi-grazione, soprattutto clandestina, con la legge per gli stranieri modifi cata dal ministro Maroni che dà pieni poteri ai sindaci sul controllo del territorio.Ricordando la grave crisi economica che ha colpito tutta l’Italia si spera che il signor Sindaco Carlo Panzera abbia il buon senso di applicare il pacchetto sicu-rezza varato da Maroni, ossia gli stranieri a cui non viene rinnovato il permesso di soggiorno legato al lavoro diventano clandestini, prevedendo la caduta di tutti i diritti sociali e l’immediato rimpatrio; leggi simili già in vigore in tutti gli stati membri dell’unione europea.

In attesa di ricevere nuove segnalazioni di giovani neo laureati (in qualsiasi disciplina: basta segnalarlo in Municipio), riportiamo le esperienze di alcuni giovani e le loro ricerche.

Università degli Studi di Milano, Facoltà di Scienze Politiche – Facoltà di Lettere e Filosofi aLaurea Magistrale in Lingue e Culture per la comunicazione e cooperazione internazionale18 dicembre 2009. Titolo della tesi: “L’assistenza sanitaria nella Cina di oggi”. Nel mio elaborato ho trattato il tema della assistenza sanitaria in Cina, in quanto la salute oltre che ad essere un diritto fondamentale dell’uomo è anche un elemento indispensabile per garantire lo sviluppo di un paese, in particolare in una realtà come quella cinese che oggi conta uno sviluppo eco-nomico annuo pari al 9-10%. L’evoluzione del sistema sanitario cinese dal 1949 ad oggi si è dimostrato un sistema complesso, non semplice da gestire se si considerano le dimensioni del paese, la popolazione che conta circa un quarto della razza umana e le forti disparità interne, come per esempio il tra-dizionale squilibrio tra città e campagna, dove risiede il 99% dei 130 milioni di persone che sopravvivono con meno di un dollaro al giorno.Il rapido sviluppo economico della Cina, l’attuazione da parte del governo di politiche di controllo demografi co e la forte industrializzazione hanno portato ad un cambiamento delle condizioni di vita della popolazione, inci-dendo sulla salute con conseguente sviluppo di patologie infettive e croniche prima sconosciute.Solamente nel 2002, durante l’epidemia di SARS, il governo cinese per la prima volta ha ammesso le carenze del proprio sistema sanitario verifi cando la necessità di attuare riforme per fronteggiare la situazione di emergenza. La prima vera riforma, di cui ho studiato i principi e le linee guida, è stata varata nell’Aprile 2009 e prevede l’ambizioso piano di una copertura medico-sani-taria universale entro il 2020. In ultimo ho completato il tema traducendo dalla lingua cinese un inedito e breve passaggio del “Report Annuale sulla Sanità -2008” pubblicato da una fonte governativa.

Laureata il 26 ottobre 2009 in Odontoiatria e Protesi dentaria (laureaspecialistica a ciclo unico) con votazione 110/110 e lode, con tesi in Odon-toiatria Conservatrice dal titolo: “Caratterizzazione microbiologica e valuta-zione clinica a lungo termine di restauri estetici di prima e seconda classe". L’esperiemnto riassunto dalla tesi è stato condotto su 120 otturazioni in re-sina composita, monitorati a distanza di cinque anni dalla loro realizzazione su paziente, volto a valutare clinicamente la loro integrità a lungo termine

Daiana Don

Martina Zambelli

dipendentemente da diverse tecniche di realizzazione, microbiologicamente la loro bontà in termini di non alterazione della fl ora batterica orale; (è stata valutata al microscopio e con tecnica di amplifi cazione genica PCR-Realtime la non presenza sulle otturazioni di S.Mutans, batterio responsabile della carie dentale).Lo scopo del lavoro è stato quello di valutare, sia da un punto di vista clinico che da un punto di vista microbiologico, una resina composita a basso grado di contrazione da polimerizzazione utilizzata per la terapia di lesioni cariose di prima e seconda classe.Per l’analisi clinica sono stati presi in considerazione 120 restauri diretti di prima e seconda classe eseguiti nel 2004, con il composito TetricEvoCeram-TM (Ivoclar-Vivadent).Si sono volute valutare le performance di tale resina in termini di qualità marginale del restauro a lungo termine in base al metodo di fotopolimeriz-zazione; nella realizzazione dei restauri, infatti, la resina è stata polimerizzata con due diversi programmi di polimerizzazione (incrementale e ad alta po-tenza). Controlli clinici periodici sono stati eseguiti in un primo tempo al baseline (una settimana) e a tre mesi, poi a sei, dodici, ventiquattro, trentasei, quarantotto e infi ne sessanta mesi dalla realizzazione dei restauri, permetten-doci di osservarne nel tempo il comportamento al margine.I controlli sono stati eseguiti su tutti i restauri da due diversi esaminatori con due diverse metodiche di valutazione (SQUACE e USPHS). Il confronto tra le due ci ha permesso di valutare se vi fossero diff erenze nei risultati ottenuti con l’una e con l’altra e se una delle due fosse più o meno effi cace nell’esecu-zione di controlli clinici a lungo termine.L’analisi microbiologica ha avuto lo scopo di osservare la capacità del restau-ro in resina composita di alterare microbiologicamente lo strato superfi ciale, aumentando il rischio di carie secondaria a lungo termine. A sessanta mesi sono stati eseguiti prelievi di placca sia su dente restaurato sia su dente sano. I campioni sono stati analizzati con tecnica di biologia molecolare, PCR (Polymerase Chain Reaction) Realtime; metodica quantitativa che ci ha per-messo di valutare oltre che la presenza o l’assenza del batterio anche la con-centrazione di S. mutans nei campioni. Un’analisi microbiologica sui restauri è stata condotta in precedenza, al baseline e a tre mesi, il confronto tra i dati ha permesso di osservare eventuali diff erenze alle due tempistiche.Per la realizzazione di tale studio ci si è avvalsi della preziosa collaborazione del reparto di microbiologia dell’Ospedale Civile di Brescia.

Il Consiglio di Frazione di Collio e conoscenti si congratulano conPavoni Alessandra nata il 18 Agosto 1980 e residente a Collio di Vobarno.Laureata il 17 Febbraio 2010 a EDOLO, UNIVERSITA' degli STUDI DI MILANO SEZ. Distaccata in Agraria con valutazione di 101Tesi presentata: “Caratterizzazione dei pascoli della Valle Sabbia e del Parco Alto Garda Bresciano in base al contenuto polifenolico e all'attività Anti-ossidante.”

Giovani laureati raccontano

I neo dottori di Vobarno e le loro tesi

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La fondazione avviene il 6 gennaio 1957, presso la Trattoria Salvadori, si riunì un gruppo di combattenti e, con il consenso della Sezione di Salò, deci-se il distacco dal gruppo di Vobarno e fondò il Gruppo Alpini di Pompegni-no; la cerimonia uffi ciale fu celebrata il 20 gennaio 1957.I soci fondatori furono: Angelo Albe-rini, Bernardo Avanzini, Bortolo Ber-telli, Angelo Bonesi, Pietro Bontempi, Giuseppe Crescimbeni, Giuseppe Er-ranti, Ernesto Giudici, Angelo Lanci-ni, Gagliardo Lecchi, Giacomo Salva-dori, Battista Tiboni, Pietro Turrini, Giuseppe Turri Zanoni, Giuseppe Ventura, Guido Francesco Ventura.Il primo capo gruppo fu Angelo Lan-cini dal ’57 al ’63, a cui sono succe-duti Giovanni Gualtieri dal ’64 al ‘74, Giuliano Salvadori dal ’75 al ‘76, Luciano De Bernard dal ’77 al ‘78, Osvaldo Scalvini dal ’79 al ‘81, Angelo Leoni dal ’82 al 2001, Walter Tonelli da 2002 al gennaio 2009, dal 2009 il gruppo è guidato da Giuliano Salvadori.Il primo Gagliardetto è stato inaugu-rato il 29 novembre 1959, madrina era la signora Caterina Tiboni, il secondo è stato inaugurato il 31 maggio 1987 di cui è madrina la signora Caterina Comencini ved. Lancini.

Verso la fi ne del mese di luglio 1983 gli alpini di Pompegnino, dopo 2000 ore di lavoro, hanno ultimato la co-struzione della Cappella di Mandàl

inaugurata il 30 luglio 1983. Da allora ogni anno vi si svolge la festa alpina.Il 28 maggio 1995 è stato inaugurato il “Parco del volontariato” che gli al-pini hanno realizzato dopo un lavoro durato un anno e mezzo. Questo par-co, dove è stato realizzato anche uno spazio giochi per bambini, è diven-tato un luogo di aggregazione impor-tante. In data 21 maggio 2000, all’in-terno del parco, è stato inaugurato un monumento dedicato ai Caduti.

Nel corso degli anni il gruppo di Pom-pegnino si è distinto per generosità, consentendo di benefi ciare i terremo-tati del Friuli, nel 1976, la scuola Ni-kolajewka, la casa di riposo, l’asilo di Rossosch, gli alluvionati del Piemonte, i terremotati del Garda e Vallesabbia nel 2004 e 2005, il centro parrocchia-le e la chiesa di Pompegnino ed infi ne i terremotati dell’Aquila nel 2009.Nella notte del 24 novembre 2004 Pompegnino viene colpita duramen-te dal terremoto: moltissime le case sgomberate perché non più agibili. Il gruppo allestisce il proprio tendone per i primi soccorsi. Si procede allo sgombero degli immobili a sostegno della Protezione civile e dei vigili del fuoco subito intervenuti. Il 31 dicem-bre 2004, sotto il tendone il gruppo organizza un pranzo a base di spiedo (300 persone presenti) per reperire fondi da dare agli sfollati.Annualmente il gruppo partecipa alle Adunate Nazionali, a quelle Sezionali e alla riunione della zona C: ha parte-

cipato con diversi soci a varie inizia-tive a Campei de Sima la costruzione del rifugio della sezione; ai lavori per la piastra polivalente e del volontaria-to, alla CRI di Salò, alla manutenzio-ne del parco pubblico.Pur essendo un piccolo gruppo, Pom-pegnino partecipa anche alle gare sportive nell’ambito del Trofeo “Mon-te Suello”, come lo sci slalom e fondo, il tiro a segno, la marcia di regolarità in montagna e la gara di bocce della Zona C. Partecipa altresì alle giornate di Protezione civile organizzate dal-la Sezione, con la pulizia del cortile dell’asilo, partecipa con Vobarno e Degagna alla festa degli alberi alla pre-senza attiva degli alunni delle scuole elementari.La seconda domenica di luglio orga-nizza la festa alpina e l’ultima dome-nica la festa della Madonna di Man-dale.Il Consiglio di Gruppo è formato dal capo gruppo Giuliano Salvadori, vice capo gruppo Andreoli Massimo, segre-tario Valerio Federici e dai consiglieri G.Mario Francinelli, Osvaldo Scalvi-ni; consiglieri aggiunti sono: Pietro Marcelli e Sergio Leoni. Attualmente i soci alpini sono 47, gli amici aiutanti 15 e gli amici aggregati 15.

Il capo gruppo

Salvadori Giuliano

GRUPPO ALPINI DI POMPEGNINO:

UNA CRONISTORIA

Il parco del volontariato,il monumento

e la cappella alpina

Impegno e Solidarità

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ANTICHE FUCINE NELLA VALLE DEL PRATO DELLA NOCEdi Mario De Ruitz

Nell’opuscolo “Degagna/la sua Valle e i suoi Monti” (Brescia, 1965), Don Fausto Galli, rettore delle parrocchie della Valle dal 1948 al 1971, accenna alle numerose fucine e ai forni metal-lurgici distribuiti lungo il corso del torrente Agna, che la solca, e dei suoi affl uenti, nei quali si riduceva in tem-pi passati il minerale per ricavarne il ferro e si forgiavano attrezzi agricoli e artigianali e soprattutto chiodi uti-lizzando il carbone di legna prodotto sui monti circostanti. Le offi cine, ec-cezion fatta per quelle di Rango che appartenevano ai Conti Martinengo, i costruttori della chiesa curaziale di Carvanno, erano di ragione di fami-glie valligiane, indipendenti le une dalle altre. Si tratta in particolare di fucinette da chiodi, in molte del-le quali la materia prima si otteneva allo stato pastoso al basso fuoco della forgia con il metodo detto catalano o bergamasco. I masselli che vi si ricava-vano venivano purgati dalle scorie al maglio, ridotti in barre o verghe di va-rie dimensioni e trasformate in chio-di. Ben note, fra questi, le lunghe navazze, che prendevano la via per Venezia e venivano impiegate nell’Ar-senale per le loro proprietà tecnolo-giche (“dolcezza”, malleabilità) per le carene ed il carenaggio delle navi e delle galee che resero famosa nei seco-li per il commercio e i traffi ci la Sere-nissima. Quelle proprietà rendevano sicuri i natanti in caso di tempeste, diversamente dai chiodi di “ferraccio” prodotti all’alto fuoco, che si sarebbe-ro invece sfaldati compromettendo la navigazione. Sulla riva destra del Rio, l’affl uen-te dell’Agna che scorre lungo la Valle del Prato della Noce, erano un tempo attive due fucine: una prima, detta “el Fo∫enèt” (Fig. 1); l’altra in località Canécol, a 430 m s.l.m.. Questa offi -

cina, attiva fi no a non molti anni fa, era alimentata da un canaletto ligneo, scavato in parte nella viva roccia, di cui rimane testimonianza per una lunghezza di 3,80 metri circa presso la stradicciola che mena a Campèi, a quota 447 e a 20-25 metri dalla Diga (Fig. 2), dove attualmente affl uisce nel Rio il ruscello che ne attivava gli impianti industriali. Il canaletto, lar-go da 48 a 65 centimetri circa e pro-fondo mediamente 12-15, risale cer-tamente al tardo Medioevo.E’ stato messo in luce dallo scrivente e verrà illustrato ai passanti con appo-sita targhetta d’ottone. Le forge delle due offi cine erano anticamente attivate da mantici; più tardi dalla tromba idroeolica, un sof-fi ante il cui impiego in Lombardia si generalizzò nella metà del XVII seco-lo e dove, nelle magone dei Campio-ni in Valcavargna, venne perfezionato nel 1794 eliminando in parte l’umi-dità dell’aria insuffl ata nei crogioli.

Prof. Mario De Ruitz Membro ordinario dell’Accademia

Olimpica della Città e membro eff ettivo dell’Ateneo di Salò.

i i fi l i i f Fig.1 Il sito del FoSenèt presso la riva destra del Rio

Fig.2 Resti del canaletto tardiomediovale

che alimentava la fucina del Canècol

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Componenti comitato di redazione del notiziario comunale(nominati con delibera di giunta n. 14 del 01.02.2010)

Caspani Donata, Galvagni Sara, Maggi Roberto, Panzera Michele, Pini Simona, Ferrari Giuseppe

Direttore: Marta Cocca - Direttore Responsabile: Marcello Zane

Grafi ca e Stampa: Tipolitografi a Vobarnese - tel. 0365.599975 - [email protected]

ORARI SERVIZI DEMOGRAFICI A PARTIRE DALL’UNO GENNAIO 2010

Associazione dei Club degli Alcolisti in TrattamentoVobarno via S. Sebastiano 18

A.C.A.T. non è solo una sigla ma è una associazione formata da persone che collaborano per raggiungere la sobrietà e per riuscire ad informare la comunità sui rischi legati al consumo delle bevan-de alcoliche.

Il nostro metodo di lavoro coinvolge strutture, operatori e volontari spe-cifi catamente preparati sui problemi dell’alcolismo.E’ un lavoro complesso, rivolto all’in-terno del nucleo familiare, che aff ronta l’alcolismo sotto tutti gli aspetti.

COS’E’ IL CLUB?Il club è un’associazione di famiglie con problemi legati all’uso di alcol. Scopo del lavoro di club è aiutare le fami-glie a trovare uno stile di vita che ne protegga la salute e il benessere, è un punto di partenza per rimettere in gioco capacità e risorse. Lo scambio delle esperienze, la discus-sione in gruppo dei problemi, la solida-rietà e l’aiuto reciproco tra persone che hanno vissuto situazioni simili, il festeg-giare insieme i risultati positivi ottenu-ti, sono alcuni dei momenti comuni di questo cammino senza alcol.

LA FAMIGLIA NEL CLUB.Il club funziona quando la famiglia mette in discussione il proprio stile di vita, perché le soff erenze ed i problemi legati all’uso di alcol riguardano tutta la famiglia, ma anche la comunità che la circonda con costi sociali altissimi.

CHI PUO’ RIVOLGERSI AL CLUB?Possono rivolgersi al club tutti coloro che si sentono coinvolti in relazioni con problemi legati all’uso di alcol: fami-gliari, amici, vicini di casa, colleghi di lavoro ecc… I CLUB presenti in VAL-LE SABBIA sono sette: due a Vobarno, uno Roè Volciano, uno a Villanuova sul Clisi, uno a Preseglie, uno a Barghe, uno a Vestone. E- mail [email protected]’ACAT VALLE SABBIA si augura che attraverso il lavoro di sensibilizzazione ed il coinvolgimento diretto delle fami-glie, della popolazione e delle comuni-tà locali, si possa sviluppare la rete dei club, strumenti importanti per la pro-mozione e protezione della salute.

PER CRESCERE E SVILUPPARSI LA NOSTRA ASSOCIAZIONE NE-CESSITA DI VOLONTARI PER L’APERTURA DI NUOVI CLUB. INFO ASSOCIAZIONE:tel. 3495078322 - 3334974441

Il Presidente Acat Valle SabbiaPrimarosa Nolli

UNA PROPOSTA…UN METODO…

A C A T è l i l è

CIpdgppcLs

LUNEDI dalle 9,30 alle 12,00 e dalle 16,45 alle 17,45

MARTEDI dalle 9,00 alle 12,00

MERCOLEDI dalle 9,30 alle 12,00 e dalle 16,45 alle 17,45

GIOVEDI dalle 9,00 alle 12,00

VENERDI dalle 9,30 alle 12,00

SABATO dalle 10,00 alle 12,00


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