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Date post: 24-Mar-2016
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notizie dal cuore della Basilicata
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VULTURE MAGAZINE 1 Blog: Notizie dal VULTURE - il cuore della Basilicata Sommario 1 Dicembre 2011 Via Anzio Socrate A Venosa Vie d’Irpinia, vie di Lucania Ha Festeggiato 103 Anni Il Nonnino Di Ruvo Del Monte Ripacandida. Problema Sicurezza A Quando L’enoteca Regionale A Venosa? Premio Giornalistico Alessandra Bisceglia Ufficiali Medici Rioneresi Resoconto incontro Vultur Venosa. Campionato Calcio A 5 Allievi Calcio. Seconda Categoria. Calcio A 5 Serie C 2 Anteprima Non Solo Sposi
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Blog: Notizie dal VULTURE - il cuore della Basilicata

Sommario 1 Dicembre 2011 Via Anzio Socrate A Venosa Vie d’Irpinia, vie di Lucania Ha Festeggiato 103 Anni Il Nonnino Di Ruvo Del Monte Ripacandida. Problema Sicurezza A Quando L’enoteca Regionale A Venosa? Premio Giornalistico Alessandra Bisceglia Ufficiali Medici Rioneresi Resoconto incontro Vultur Venosa. Campionato Calcio A 5 Allievi Calcio. Seconda Categoria. Calcio A 5 Serie C 2 Anteprima Non Solo Sposi

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SOCRATE a VENOSA 2 dicembre teatro lo vaglio

Venosa. Il teatro LOVAGLIO di Venosa ospiterà il prossimo 2 dicembre (sipario ore 20:30) una nuova replica del SOCRATE, della compagnia teatrale Fedro, diretta da Giusi Zaccagnini. L'opera è stata scritta da Pasquale Tucciariello, già anticipata da un libro, tragedia in tre atti, presentato pure a Venosa (oltre che in altri centri) nel febbraio scorso.L'opera teatrale ha finora raggiunto un buon numero di spettatori (oltre il migliaio, compresi gli studenti dei licei di Rionero e di Venosa), nei quali ha riscosso un apprezzabile riscontro di critica. Non si sa se prima d’ora fosse stata scritta una tragedia su Socrate:

almeno nella nostra regione non vi è alcuna memoria. Ci è riuscito Pasquale Tucciariello, il quale ha prima pubblicato

un testo (edito dal Centro Studi Leone XIII, febbraio 2011), e quindi, con la caparbietà che lo caratterizza da sempre, lo ha trasposto - come era conveniente - sulla scena, grazie alla professionalità di una regista di consumata esperienza, Giusi Zaccagnini. Ha origini materane la regista, ma vive da anni a Roma, ed ha incrociato sul palco, fra gli altri, personalità come Dario Fo e Giorgio Albertazzi. E’ lucana nel profondo, come lo sono l’autore e gli attori della nascente Compagnia Teatrale Fedro, che porta in scena – venerdì 4 novembre in anteprima a Rionero - la tragedia ispirata al sommo filosofo greco. Un testo che, ad un primo impatto, può apparire addirittura presuntuoso, perché scrivere ancora oggi di Socrate, trattarlo nel suo insegnamento prima e nel suo epilogo tragico poi, può apparire tedioso, persino fuori dal tempo. E invece no: Socrate riecheggia sempre nelle aule dei licei del mondo, si veste di attualità ogni qual volta si tenti

un ragionamento sulla giustizia, sull’etica, sull’umanità. “L’intatto potere di provocazione della sua filosofia – scrive Ernesto Miranda sul libro suddetto, che anticipa la messa in scena – è un’operazione culturale urgente quanto ineludibile”. Tuttavia, imbattersi nella scrittura (prima testuale poi teatrale) di Pasquale Tucciariello, leggerla ed appassionarsi in quel crescendo di situazioni da agorà e tribunali ateniesi fino al suo epilogo, appare persino esuberante per la passione umana e civile che l’autore intende imprimere. Armando Lostaglio

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Vie d’Irpinia, vie di Lucania

“Caruta Melfi, tutti fravecaturi” che tradotto suona semplicemente così: Caduta Melfi, tutti diventano muratori. E’ questo un antico detto che ritorna sovente ancora oggi, nell’interloquire gergale degli Atripaldesi e degli Irpini più in generale quando si vuole indicare che ci si inventa facilmente ad un mestiere solo perché si presenta l’occasione dopo un tragico evento naturale. In questo specifico caso si vuole ricordare di quando, a seguito dei frequenti terremoti che devastavano sia l’Irpinia che la vicina Lucania, ci si recava per i primi soccorsi e quindi ricostruire i centri abitati. E partivano anche i non esperti muratori, che, pur di lavorare, non conosciuti per la bravura non eccelsa, sapevano vendere la “novella maestria”. Questo detto popolare ci viene suggerito dal prof. Gabriele De Masi, cultore di storia e giornalista di Atripalda, il quale ci ricorda che nel centro irpino, contiguo al capoluogo Avellino, vi è una strada centrale che porta proprio il nome di Melfi. Vi è dunque Via Melfi ad Atripalda, l’antica Abellinum costruita in epoche remote sulle rive del fiume Sabato, ed oggi tra i filari del rinomato vino Fiano (l’antico Appianum) e del Greco di Tufo (paesino a breve distanza). Un gemellaggio ideale fra la cittadina irpina e l’antica città normanna ai piedi del Vulture, nella quale un tempo è probabile, ci sia pure stata una Via Atripalda. Gemellaggio ideale o fortuito che sia,

benché dettato dalle disgrazie telluriche, un certo collegamento antropologico andrebbe comunque approfondito, anche perché la presenza di San Sabino Vescovo e protettore di Atripalda (vissuto nel V° secolo) è universalmente riconosciuto quale protettore contro i terremoti, non solo al sud. Si racconta inoltre in Irpinia che San Sabino si presenti spesso sotto forma di un vecchio questuante. La leggenda narra che alcuni operai che si rinfrancavano dopo una lunga giornata di lavoro in una osteria di Melfi, fossero invitati ad uscire proprio da un vecchio che aveva previsto un terremoto; e così quei muratori si salvarono dalle macerie dell’imminente crollo. Ed anche un altro Santo si invoca nei territori del Vulture (a Rionero ad esempio), quale protettore dai disastri del terremoto: Sant’Emidio. Sono diversi i nati dopo il 1930 che portano questo nome, in onore del Santo protettore. Quello del ’30 fu infatti un terremoto terribile, con epicentro proprio fra l’Irpinia e il Vulture. Armando Lostaglio ::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::

HA FESTEGGIATO 103 ANNI IL NONNINO DI RUVO DEL MONTE Attorniato da figli, nipoti e pronipoti ha

spento le classiche 103 candeline

Centotreanni è una bella età. Non c’è che dire. Il fortunato ultracentenario è di Ruvo

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del Monte, paesino dell’entroterra lucano, ormai noto per la longevità dei suoi abitanti. Infatti, qualche tempo fa addirittura una sua abitante ha tagliato l’invidiabile traguardo dei 106 anni. Nonno Giuseppe (zì Sepp’) è il primo maschio ruvese a raggiungere tale veneranda età, anche se a Ruvo del Monte non sono pochi altri arzilli vecchietti ( e vecchiette) ultranovantenni. Evidentemente in questo simpatico paesino, un migliaio di abitanti, si gode aria salubre, cibi sani e, soprattutto, vita tranquilla, fortemente legata alle sue tradizioni locali più salutari. Piano piano…sempre avanti nonno Giuseppe ha varcato la soglia dei 103 anni! Davvero un importante traguardo anagrafico, per un maschio, quello di nonno Giuseppe Vodola (baggianes’),che, sabato 29 ottobre 2011, ha raggiunto la venerando età di 103 anni. A spegnere le candeline c’erano il figlio Vito, i nipoti, pronipoti, amici e parenti, nonché il sindaco, Donato Carmine Romano, con la consorte, dott.ssa Maria Pompea Giorgio, ed il parroco, don Gerardo Gugliotta. E’ arrivato a questo traguardo di tutto rispetto in condizioni a dir poco invidiabili. A dispetto della sua “autorevole” età nonno Giuseppe cammina con le proprie gambe ed ha una passione per la lettura. L’arzillo nonnino, dalla lucida e ferrea memoria, non perde l’occasione per raccontare la sua vita passata, dei sacrifici, delle restrizioni subite a causa della miseria, che tuttavia non gli hanno impedito di condurre una vita dignitosa ed onesta, della sua partecipazione alla guerra, la prigionia subita ecc. Il primo cittadino gli ha fatto gli auguri a nome dell’intera comunità ruvese e si è congratulato per le sue condizioni di salute e, al momento del congedo, si sono dati appuntamento al prossimo anno! Giuseppe Santomenna

RIPACANDIDA 28 NOVEMBRE 2011. CONSIGLIO COMUNALE.

ALLA RICHIESTA DA PARTE DELL’OPPOSIZIONE DI

DISCUTERE SUL PROBLEMA SICUREZZA, PER I NUMEROSI

FURTI CHE SI VERIFICANO NEL PAESE, IL SINDACO RINVIA

L’ARGOMENTO AL PROSSIMO CONSIGLIO COMUNALE

Ripacandida. Nel consiglio comunale dello scorso 28 novembre, durato oltre tre ore, non si è presa nessuna decisione in merito ai numerosi furti che si verificano nel paese da oltre due anni, soprattutto di giorno. Pur non essendo un argomento posto all’ordine del giorno,il consigliere comunale di opposizione Antonio Lettieri dei Socialisti Italiani, in apertura del consiglio, aveva fatto una interpellanza sul problema sicurezza nel paese: “ogni giorno il nostro paese viene saccheggiato, manca la sicurezza, le forze dell’ordine, nonostante i tagli, fanno quello che possono. Il problema sicurezza del nostro paese va subito affrontato senza tentennamenti”. Il Sindaco Giuseppe Annunziata in risposta a questa interpellanza ha riferito: “di questo problema ne discuteremo nel prossimo consiglio comunale”. A sostenere l’interpellanza del consigliere Lettieri è intervenuto il consigliere del centrosinistra, sempre di minoranza,

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Donato Rondinella: “il problema dei furti a Ripacandida è serio e non si può rimandare ad un prossimo consiglio comunale che si farà sicuramente nel 2012. Dobbiamo immediatamente convocare un consiglio comunale straordinario nei prossimi giorni informando il Prefetto e le forze dell’ordine”. Da ricordare che la maggioranza da qualche mese è sostenuta da 7 consiglieri, mentre la minoranza è sostenuta da 6 consiglieri. Il consiglio comunale è stato sospeso due volte e durante l’approvazione dell’ultimo punto all’ordine del giorno 4 consiglieri comunali di opposizione si sono allontanati!Il consiglio è proseguito con la discussione ed approvazione di altri punti all’ordine del giorno. Alla mozione presentata dal gruppo Socialisti Italiano di destinare l’ex sede comunale ad una casa di riposo per anziani o ad una casa-albergo ( per la presenza nel paese di tanti anziani soli ed indigenti e sostenuta anche dal Sindaco Annunziata durante la campagna elettorale del 2008), il Sindaco nel suo intervento ha detto: “ripeto quanto sostenuto anni fa, l’utilizzo di questa struttura è idoneo per una casa per anziani. Da informazioni assunte presso l’ufficio tecnico non ci sono oggi le condizioni per realizzare quest’opera. Vi preannuncio il voto contrario della maggioranza, non siete voi a decidere”. Sembra che i locali devono essere messi in sicurezza ed il consigliere comunale di minoranza Donato Musto ha replicato: “come mai fino a luglio scorso questi locali funzionavano come uffici comunali?”. La mozione viene respinta con 7 volti contrari e 6 favorevoli. Anche l’altra mozione presentata dai gruppi politici di minoranza sull’inizio della raccolta differenziata a Ripacandida (per migliorare la qualità della vita ed abbattere anche i costi, in considerazione che in tutti i centri limitrofi già viene attivata con successo) viene respinta con 7 voti contrari e 6 favorevoli. Sulla richiesta sempre da parte della minoranza di stanziare risorse per

interventi nella chiesa di S.Giuseppe, interessata da infiltrazioni d’acqua, il Sindaco ha riferito: “siamo in lotta con l’acquedotto lucano, per la risoluzione del problema infiltrazioni d’acqua faremo dei saggi per individuare perdite e responsabilità”. Questa mozione, tra la sorpresa dei pochi presenti, viene respinta con 7 voti contrari e 6 favorevoli. E’ stata approvata la variazione di assestamento generale al Bilancio annuale di previsione 2011 sempre con 7 voti favorevoli e 6 contrari. E’ stata deliberata l’istituzione del Consiglio Tributario che ha il compito di supporto all’amministrazione comunale, senza nominare i consiglieri, sembra che i paesi inferiori ai 5 mila abitanti si devono associare. Il servizio di tesoreria comunale è stato affidato alla Banca Credito Cooperativo di Oppido e Ripacandida con 8 voti favorevoli ed i astenuto, mentre 4 consiglieri comunali di minoranza si erano allontanati. Lorenzo Zolfo La foto ritrae un momento del consiglio comunale. ::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::

A QUANDO L’ENOTECA REGIONALE A VENOSA?

Nei giorni scorsi c’è stata l’inaugurazione a Matera dell’Enoteca provinciale

l mondo del vino italiano è fatto di “marchi collettivi”, in altre parole di marchi

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territoriali forti che non possono essere più considerati semplici denominazioni, ma luoghi di culto enologico, che appartengono ai territori, perché per fare vini importanti ci vogliono territori importanti, e dunque organizzati. E’ soprattutto in momenti di crisi come questo che le istituzioni possono e devono farsi portavoce dei territori del vino. La difficile congiuntura economica può avere negative ripercussioni nei territori del vino se saranno privati delle risorse utili a mantenere alta la qualità del territorio: il rischio sociale è alto perché indebolire i territori rurali significa privare il nostro territorio di una prospettiva di sviluppo reale. L'Aglianico, prodotto d'eccellenza di quella magnifica realtà territoriale che è il Vulture, soprattutto con il riconoscimento della Docg, può e deve essere la testa di ponte per far transitare anche altri settori economici verso linee concrete di sviluppo, veicolandone la crescita. Da qui pensiamo che un impianto strutturale come un’enoteca non debba essere considerato solo un luogo espositivo, uno spazio museale, ma una struttura dinamica che può approcciare seriamente il mercato, rispondere all'assoluta necessità di fare filiera e, incrociando i circuiti enogastronomici e turistici, di creare nuovi percorsi sinergici. Per tali motivi plaudiamo senza ombra di dubbio all'inaugurazione dell'enoteca provinciale a Matera, anche se, a proposito dei concetti di sinergia e di filiera sopra citati, ci lascia un pò di dubbi l'esclusione del Consorzio di Tutela della DOC Matera dalla gestione della nuova struttura. Ma non è questo il tema. Come dicevamo, grande soddisfazione per la nascita della “casa dei vini” della provincia di Matera ma anche grande amarezza nel constatare che in un territorio, senza nulla togliere a nessuno, dalle straordinarie potenzialità enologiche ed enoturistiche come il Vulture non vi sia traccia di esperienze simili. O meglio, già da alcuni anni la Regione Basilicata ha condiviso con gli operatori la necessità di

istituire un'Enoteca Regionale e ne ha anche d individuato la sede nella Città di Venosa. Scelta di grande qualità e assolutamente condivisibile viste le caratteristiche storiche e culturali della Città di Orazio e la sua centralità rispetto al mondo produttivo dell'Aglianico. Ma stranamente la scelta definitiva della sede, invece di dare finalmente corpo e struttura alla grande discussione, anche condita da accenti polemici e rivalità di campanile, che si era aperta sull'Enoteca, sembra aver calato su di essa una pietra tombale. Da quel momento il nulla. Nessuna notizia in merito al luogo che ospiterà l'enoteca, ai tempi previsti per l'apertura, alle modalità di gestione e condivisione delle sue finalità. Insomma, che fine ha fatto l'Enoteca Regionale di Basilicata? L'Amministrazione Comunale di Venosa vuole e può ospitarne la sede, i produttori e tutti gli appartenenti alla filiera sono concordi sull'utilità della sua istituzione, la Regione ed il dipartimento Agricoltura hanno la volontà di affiancare il territorio in questo importante progetto? Sono tutte domande che ci siamo posti in questi giorni che rimandiamo alla riflessione dei lettori e dei cittadini della nostra Regione. Da parte nostra riteniamo che l'istituzione di un'enoteca Regionale possa contribuire a dare unità e riconoscibilità ad un'offerta commerciale di grande prestigio ma troppo sfilacciata e dalle dimensioni aziendali troppo limitate. Come dicevamo in apertura il mondo del vino è fatto oggi di “marchi collettivi”, ovvero di “marchi territoriali” e solo la conoscenza dei territori di produzione e la loro riconoscibilità potrà dare nuovo slancio e vigore alle aziende vitivinicole che da sole, in un mercato globalizzato come quello attuale, hanno pochi margini di sviluppo. Infatti, l’Enoteca Regionale, si dovrebbe dedicare, fra l’altro, alla valorizzazione dei vini della Regione, organizzare iniziative promozionali, fornire informazioni, notizie, calendari degli eventi, schede ecc. Donato Rondinella

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UFFICIALI MEDICI RIONERESI Si distinsero particolarmente Arcangelo Mennella e Vito

Amorosino

Rionero in Vulture annovera tra i propri personaggi illustri importanti figure della storia militare italiana come il generale Giuseppe Pennella e il capitano Michele D’Angelo, il generale Nicola Russo ecc. Ma la cittadina lucana ha dato alle forze armate anche due ufficiali medici che si distinsero per professionalità e coraggio. Il primo di essi, Arcangelo Mennella, nacque a Rionero in Vulture il 2 agosto 1858 da Luigi e da Viggiano Maria Ippolita, compì gli studi liceali presso il “Salvator Rosa” di Potenza. Laureatosi in Medicina presso l’Università di Napoli con una tesi su “Un caso clinico di pustola maligna”, nel 1883 entrò nell’esercito. L’anno successivo, dopo aver frequentato la Scuola Militare di Firenze, divenne ufficiale medico. Prolifero conferenziere, fu anche scrittore e giornalista, collaborando ad importanti testate come il “Nuovo Giornale” di Firenze, il “Giornale d’Italia”, il “Popolo”, “Epoca”, il “Giornale di Basilicata”. Igienista, scrisse lavori sull’igiene del ballo (1898), sull’equitazione (1900), sullo sport. Altri studi medici vennero scritti sull’influenza (1887), sugli antitermici e

sulle sinoviti (1889), sulla sudoterapia nelle malattie esantematiche (1895), sulla malaria e sul tifo (1900), sulla nevrastenia (1907), sulle nevrosi traumatiche (1912). Interessantissime le sue ricerche sulle acque da tavola (1910), sulle acque di Salsomaggiore (1903), sulle acque di Casciana (1911).Pianista e compositore, pubblicò varie romanze per canto e piano. Rapida la sua carriera militare: tenente nel 1887, capitano nel 1892, maggiore medico nel 1908, tenente colonnello nel 1914, colonnello nel 1916. Nel 1895 e 1896 partecipo alle campagne d’Africa. Prestigiosi i suoi incarichi sanitari: direttore sanitario della Piazza Marittima di La Spezia nel 1915, direttore del servizio sanitario del III Corpo d’Armata mobilitato nel 1916. Nel primo dopoguerra fu alla Direzione di Sanità del Corpo d’Armata di Roma e poi a dirigere il servizio sanitario dell’VIII Armata a Trieste. Entrato, nel 1920, in “posizione ausiliaria speciale”, due anni dopo venne promosso generale medico. Ben 14 le decorazioni conseguite nella sua lunga carriera tra cui la Croce al Merito di Guerra. Morì a Roma il 20 agosto 1929. Vito Amorosino, invece, nacque a Rionero in Vulture il 26 gennaio 1911 da Vincenzo e da Maddalena Varlotta e si laureò in Medicina e Chirurgia a Napoli il 6 novembre 1936.

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Dopo aver vinto il concorso per entrare nel Corpo Sanitario della Marina Militare, ebbe la nomina di tenente medico nell’agosto del 1940. Durante il secondo conflitto mondiale prestò servizio sulle navi addette alla scorta dei convoglie diretti nell’Africa Settentrionale. Caduto il fascismo, con il grado di capitano medico partecipò, con il Battaglione San Marco in appoggio alla VIII Armata, alla liberazione dei territori occupati dai tedeschi. Ferito in combattimento, venne riconosciuto invalido di guerra. Nel 1950 conseguì la promozione a maggiore ed insignito del fregio di “lunga navigazione”. Dopo essere stato nominato tenente colonnello medico nel 1954, fece parte della spedizione scientifica nel Nepal del prof. Tucci al termine della quale pubblicò un approfondito studio sulle condizioni sanitarie di quel Paese. Il 1° gennaio 1964 venne promosso al grado di colonnello ed espletò importanti incarichi. Nel 1974 venne nominato ammiraglio medico. Morì il 28 febbraio 1976 a Roma. Michele Strazza :::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::: Resoconto dell'incontro tenutosi tra

il Sindaco e il presidente della Vultur

Si è tenuto presso il Municipio un incontro alla presenza della stampa e di delegazioni di tifosi e sportivi, per un primo bilancio dell'attuale stagione agonistica e per affrontare varie tematiche e problematiche relative al momento, inoltre la presentazione di iniziative natalizie per sostenere economicamente sottoforma di liberi contributi il C.S. Vultur e cercare di dare quindi manforte all'attuale guida societaria.

Presenti al summit il Sindaco di Rionero, Antonio Placido; il vice e con delega allo sport, Vito D'Angelo; il presidente bianconero Gerardo Graziano, la segretaria Concetta Nigro, il ds Antonio Ficarazzi, l'allenatore in seconda Walter Ceruzzi. Ha introdotto il promotore dell'incontro Antonio Petrino, che ha voluto evidenziare impegni e obiettivi finora conseguiti, complice il buon momento dei risultati ottenuti sul campo, con lo scopo di raggiungere il primo traguardo possibile ossia la permanenza in Eccellenza, inoltre sensibilizzando le parti ad una maggiore collaborazione e un coordinamento costante e da rinforzare, soprattutto per racimolare cifre finanziarie utili in prospettiva per pianificare i prossimi mesi e garantire l'osservanza degli impegni gestionali presi.

Il presidente vulturino ha chiesto agli amministratori comunali e alla cittadinanza maggiore attenzione e sostegno, mentre il primo cittadino ha affermato di voler tener fede alle rassicurazioni promesse nonostante il momento critico per l'economia. Nel corso del periodo natalizio, grazie alla disponibilità di amici sportivi, tifosi e aziende commerciali, si attiveranno iniziative pro-Vultur per cercare di recuperare contributi economici fondamentali per le spese incombenti, inoltre per celebrare il 90° anniversario del sodalizio.

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In particolare sarà realizzato un calendario con foto storiche che sarà pronto nei prossimi giorni e a disposizione di chiunque, per ripercorrere le tappe della storia di una vera e propria passione iniziata nel lontano 1921. Si confida ancora una volta nella generosità della cittadina per sostenere un simbolo della comunità e un bene comune da salvaguardare. :::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::: VENOSA. CAMPIONATO CALCIO

A 5 ALLIEVI. PER LA PRIMA VOLTA PARTECIPA ANCHE IL

FLACCO VENOSA

Venosa. Lunedì 5 Dicembre comincerà il campionato Allievi Regionale di calcio a 5 per la Flacco Venosa, squadra di serie C2, che sta cercando di creare una sorta di vivaio per la prima squadra, in modo che alcuni ragazzi acquisiscano esperienza nei campionati giovanili, e arrivino in prima squadra con già un minimo di esperienza nel gioco. La squadra presenta una rosa di giocatori tutti tra i 14 e i 16 anni, come impone la federazione sul campionato allievi. I componenti sono: Raffaele Finizio, Sebastian Lami, Roberto Catapano, Luigi Grieco, Nicola Prato, Rocco Rapolla, Antonio Savino, Duilio Dipasquale, Angelo Pasquarelli, Pasquale Pipolo, Salvatore Grieco, Giuseppe Paciletti, Nicolas Spada, Marco Stazzone. Lo staff

è composto dal tecnico Mister Francesco D’Urso, coadiuvato dal suo vice: Mister Antonio Capezio, e dal preparatore dei portieri: Rocco Monteverde, il tutto su supervisione del presidente della società Massimo Curatella. Una squadra che è alla prima esperienza in questo campionato, anche se alcuni tra i ragazzi come Pasquarelli, Grieco, Lami, Finizio e Prato hanno già una base tecnica di calcio a 5, poiché si sono allenati nella scorsa stagione con la prima squadra anche se non hanno disputato match ufficiali. Sicuramente in questa stagione le aspettative, al di là del risultato, sono quelle di divertirsi mostrando un buon gioco che possa mettere anche in crisi gli avversari più esperti, poiché ci sono squadre che hanno già disputato da diversi anni questa competizione. Ma la Flacco Venosa non ha paura delle squadre che troverà sul suo cammino dando il meglio di se anche nelle partite più puntigliose. Non resta che fare gli auguri a questi ragazzi che cominciano questa nuova avventura calcistica in questo interessante campionato. Lorenzo Zolfo La foto ritrae i ragazzi di calcio a 5 Allievi col mister D’Urso :::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::: CALCIO. SECONDA CATEGORIA.

RIPACANDIDA 27 NOVEMBRE 2011. IL DERBY ARBERESHE

FINISCE IN PARITA’ GINESTRACANDIDA 3 BARILE 3 GINESTRACANDIDA:La Penna, Grossi, Gaudioso, Rizzo (al 73’ Scoca), Petrelli (al 20’ Pepe), Urana (al 46’ Volonnino),Annunziata, Boccomino, Loriso, Petagine, Lopez. All: Lettieri. BARILE: Coppola, Talia, Logrippo, d’Adamo, Barbaro Raff. Filidoro,Strozza, Caselle, Caputo,Barbaro Rob. Anastasia. All: Belluscio.

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Arbitro. Griesi di Venosa Marcatori:al 5’ e 91’ Loriso; al 40’ e 44’ Caputo, al 70’ Anastasia; al 76’ Annunziata.

Ripacandida- Alla presenza di un numeroso pubblico proveniente anche dalla vicina Barile, il derby arbereshe tra il Ginestracandida ed il Barile finisce in parità. Partita vibrante non sempre controllata bene dall’arbitro Griesi di Venosa (ha sorvolato su un rigore per il Ginestracandida ed ha fischiato fuorigioco inesistenti alle due squadre). Al primo affondo va in rete il Ginestracandida: Loriso, servito da Petagine (oggi fuori forma) a tu per tu col portiere, lo supera con un preciso rasoterra. Risponde il Barile (ben messo in campo dal mister Belluscio), al 6’ Petrelli salva su un tiro di Anastasia. Al 23’ Loriso, pur pressato da tre avversari, conclude, palla oltre la traversa. Al 25’ e 28’ il Barile in fase offensiva viene fermato dall’arbitro fuorigioco inesistenti. Al 30’ Barbaro Rob. Al tiro, palla deviata in angolo. Al 38’ Strozza impegna La Penna ad un difficile intervento. Al 40’ pareggia il Barile: Filidoro serve Caputo in area avversaria ad un tiro vincente. Al 44’ arriva il raddoppio per gli ospiti: sempre Filidoro, sulla fascia serve Caputo, aiutato da uno svarione difensivo di Urana, ad un tiro in diagonale vincente. Al 47’ Strozza per Caputo, conclusione deviata in angolo da Lopez. Al 50’ Petagine al tiro, palla di poco oltre la traversa. Subito dopo viene annullato un gol regolare ai

padroni di casa: tutto in velocità,dalla fascia Volonnino al centro dove irrompe Grossi e mette dentro, per l’arbitro è fuorigioco. Caputo dalla fascia mette al centro dove Anastasia di testa fallisce il gol. Al 55’ Volonnino servito lungo da Gaudioso tenta di liberarsi in area avversaria di Barbaro Raff., la palla rimbalza sul braccio del giocatore ospite, l’arbitro non interviene. Al 65’ barbaro Rob. Lanicato a rete viene fermato dall’arbitro per un fuorigioco inesistente. Al 70’ in gol il Barile:Anastasia, servito da Strozza,supera La Penna con un tiro angolato. Al 71’ Barbaro Raff. Salva davanti la propria porta una conclusione di Grossi. Annunziata sugli sviluppi di un angolo, fallisce di testa il gol. Ma si rifà alcuni minuto dopo, su angolo di Petagine, di testa segna. Petagine e Scoca si rendono pericolosi in fase offensiva. Ma all’86’ è il palo a negare il gol a Talia, conclusione da fuori area. Al 91’ in pieno recupero arriva il pareggio per il Ginestra candida:Scoca, servito da Boccomino, davanti la porta viene fermato fallosamente dal portiere, uscito dai pali, rigore trasformato dallo specialista Loriso. Mister Lettieri a fine partita arrabbiato con i suoi giocatori: “invece di lamentarvi, pensate a correre in campo”. Lorenzo Zolfo La foto ritrae l’ingresso in campo delle due squadre con l’arbitro. :::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::: CALCIO A 5 SERIE C 2.VENOSA 27-11-2011. La Flacco torna alla

vittoria. FLACCO VENOSA:1 4 REAL MURESE: 10 Flacco Venosa: Digrisolo, Monteverde, Rubino, Cannati, Nuzzo, Gammone, Spagnuolo, Minutiello, Capezio, Cacossa, Cardone, Latorraca. All. D'Urso

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Real Murese: Remollino, Tummillo, Altieri, Lisanti, Pompeo, Repole. Arbitro: Sig. Franciosa di Barile Marcatori: 3',37' Altieri (R), 10',28',29',30',31',54,61' Pompeo (R), 13',14' Nuzzo (F), 16' Cacossa (F), 17',26',35' Gammone (F), 22' Repole (R), 20', 27', 28', 51', 59', 60' Latorraca (F), 38' Spagnuolo (F),42' Rubino (F)

Venosa. La Flacco torna a vincere centrando la seconda vittoria stagionale, la prima in casa, e lo fa con un grande Latorraca, un ritrovato Gammone, un riconfermato Rubino, il solito Cacossa e il grandde lavoro dei due giovanissimi Cannati e Spagnuolo. Uan partita veramente divertente quella a cui abbiamo assistito. Al 6’ minuto il Real va in vantaggio con Altieri, dopo un errore difensivo. La Flacco però sembra determinata e ci prova con Latorracca che però calcia al lato della porta. Un minuto dopo Rubino con un tiro potente colpisce la traversa e fa tremare il portiere avversario. All’ 11’ ancora la Flacco in avanti con Cacossa che colpisce ancora il legno. Ma il Real si risveglia e dopo un’azione confusa, in seguito ad un calcio di punizione, si porta a due gol di vantaggio con Pompeo. La partita per Flacco si complica, ma è il capitano Nuzzo ad accorciare le distanze al 15’ con un bel tiro calibrato. Un minuto dopo assistiamo ad una perla di Cacossa, che da fermo e dalla distanza colpisce il

pallone e lo insacca nell’ angoletto alto, dove il portiere non può nulla. Mister D’Urso, coadiuvato dal preparatore dei portieri mister Monteverde, chiama un time-out al 16’. Subito dopo questa breve sosta Gammone porta in vantaggio la Flacco con un bel gol su assist di Cacossa. Al 20’ mette la firma sulla partita anche Latorraca che fa gonfiare la rete con un gran tiro,portando il risultato sul 4-2 per i giallo-rossi venosini. Al 22’ il Real accorcia le distanze con Repole, che la insacca da centrocampo con il portiere della Flacco che molto probabilmente non ha visto partire il tiro. Al 26’ ancora Gammone mette a segno una doppietta su assist di Spagnuolo. I gol arrivano a raffica, ed un minuto dopo, su un cross di Nuzzo, Latorraca la infila in sforbiciata, e al 28’ ancora lui va a segno portando il risultato sul 7-3. Il Real con un guizzo d’orgoglio riesce a riportarsi sotto e va a segno al 28’ con Pompeo, al 29’con Lisanti e al 30’ ancora con Pompeo, decisamente in forma. Finisce il primo tempo con il risultato di 7-6 per la squadra di casa. Nel secondo tempo Mister D’Urso manda in campo Cannati che già nel primo tempo aveva fatto bene, infatti riesce a far salire la squadra molto bene con delle ripartenze veloci. Al 33’ sempre lui prova a scavalcare il portiere avversario con un pallonetto di testa che però finisce di poco alto. Ma al 35’ Gammone non fallisce e mette a segno un gran gol, come quelli che gli avevano dato il soprannome di “Cecchino” l’anno scorso, proprio nell’ angolo alto della porta. Al 37’ Altieri va a segno con un bel tiro su cui Digrisolo non poteva arrivare. Ma la Flacco non si distrae e continua nella sua corsa alla vittoria, infatti va in gol prima con Nuzzo su assist di Spagnuolo, e dopo con Rubino, che si riconferma uno dei migliori tra gli oraziani. Al 46’ Cacossa, il Messi venosino, prende il ruolo di professore e dà una lezione di calcio agli avversari, infatti prende palla a centrocampo e compie 3 dribbling uno più bello dell’altro mettendo la palla sul secondo palo dove

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arriva Spagnuolo che però non riesce a segnare grazie ad una bella parata di Remollino. Ma al 51’ ci pensa Latorraca a superare il portiere del Real e infatti con un tiro preciso mette il pallone in rete. Pompeo non si arrende e infatti va in gol al 56’, poi prova a ripetersi al 56’ ma Digrisolo si oppone prima su di lui e dopo su Lisanti. Così la Flacco cerca di tenere a distanza gli avversari e va in gol con Latorraca al 58’ e 60’ su assist di Nuzzo. Nel minuto di recupero concesso dall’arbitro, Pompeo mette a segno il suo sesto gol giornaliero con un bel tiro.Finisce così: Flacco Venosa 14 – Real Murese 10. Una partita che ci ha offerto spettacolo. Si comincia a vedere il lavoro di rinnovamento della rosa della Flacco che sta integrando dei giovani interessanti con altri giocatori più esperti. Lorenzo Zolfo La foto ritrae la Flacco Venosa col mister D’Urso. ::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::

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