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Date post: 24-Sep-2020
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RELAZIONE FINALE PERCORSO DI INNOVAZIONE METODOLOGICO-DIDATTICA ANNO SCOLASTICO 2017-18 “QUANDO LO SPAZIO INSEGNA” CONDIVISIONE, DISCUSSIONE, COLLABORAZIONE CLASSE II F
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RELAZIONE FINALE PERCORSO DI INNOVAZIONE METODOLOGICO-DIDATTICA

ANNO SCOLASTICO 2017-18

“QUANDO LO SPAZIO INSEGNA”CONDIVISIONE, DISCUSSIONE, COLLABORAZIONE

CLASSE II F

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Docenti proponenti

prof. Federica Bucci

prof. Marianna Di Marco

prof. Giuseppe Colasurdo

prof. Teresa Moffa

prof. Concetta Vignale

prof. Antonella Di Rocco

prof. Maiorino Anna Maria

prof. Domenico Mastrogiuseppe

prof. Roberto Arcieri

Alunni destinatari Tutti gli alunni della II F liceo scientifico opzione scienze applicate

Durata del percorso Intero anno scolastico (2017-2018)

Miglioramento atteso rispetto all’esistente

Finalità del percorso: il percorso ”QUANDO LO SPAZIO

INSEGNA” giunto al suo secondo anno, nasce dalla necessità di

“attrarre” i nostri studenti verso un apprendimento attivo, sfruttando il

più possibile le opportunità offerte dalle ICT e dai linguaggi digitali in

un setting d’aula flessibile, polifunzionale e facilmente configurabile in

base all’attività da svolgere.

Nella vita e nel lavoro il più e meglio si impara interagendo con gli

altri, cooperando e nello stesso tempo conservando la propria identità e

il cammino autonomo degli apprendimenti.

Lo spazio aula viene ripensato e riorganizzato ogni volta a seconda

dell’attività desiderata. Occorre quindi costruire situazioni in cui gli

alunni possano sollecitare, esercitare, conquistare le competenze

obiettivo. Una scuola che mette al centro la crescita dell’alunno,

attuando una didattica che non può limitarsi ad un mero approccio

disciplinare ma deve puntare altresì alla formazione di interessi e

passioni.

Competenze mirate: L’obiettivo condiviso è quello di dotare i nostri allievi di quelle

competenze che risultano essenziali a esercitare il ruolo di cittadini in

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senso pieno e attivo. Non si può prescindere quindi dalle

COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA (D.M. n. 139/2007).

Per quanto riguarda l’ambiente di apprendimento si sottolinea la

necessità di un ambiente in grado di promuovere apprendimenti

significativi e di garantire il successo formativo e scolastico per tutti gli

studenti nell’ottica “non uno di meno”. A questo fine vengono indicate

le competenze mirate per comprendere quanto sia importante

strutturare un setting di apprendimento laboratoriale, costruttivo e

cooperativo:

Uso flessibile degli spazi

Valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni

Attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità

Favorire l’esplorazione e la ricerca

Incoraggiare l’apprendimento cooperativo

Promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere

Realizzare attività didattiche in forma laboratoriale

Priorità di riferimento rispetto al

Piano di Miglioramento

Piano azioni n. 1: Didattica e prove standardizzate nazionali

Piano azioni n. 2: Introduzione di una didattica per competenze

Piano azioni n. 3: Favorire l’accoglienza per l'inserimento degli alunni

della classe nel nuovo ambiente scolastico

Piano azioni n. 6: Valorizzazione e potenziamento percorsi CLIL

Piano azioni n. 7: Percorsi formativi individualizzati

Piano azioni n. 8: Sviluppo competenze digitali

Aspetti di innovazione

Le metodologie utilizzate sono state diverse e scelte in risposta al bisogno: brainstorming, cooperative learning, peer to peer, debate, gamification…

Gli strumenti utilizzati: LIM, kahoot, google classroom

Discipline coinvolte Matematica, fisica, scienze, inglese, educazione fisica, disegno e storia dell’arte, religione, informatica.

Modalità di monitoraggio e Strumenti di trasferibilità

- Elaborazione e sperimentazione di rubriche di valutazione delle competenze comuni alle discipline interessate,

- Attuazione di prove di verifica su modello dell’INVALSI,- Programmazione per competenze,- Attenzione al conseguimento delle competenze di base per la

certificazione alla fine del biennio.

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Valutazione

DISCIPLINAREProve di verifica somministrate dai singoli docenti sui segmenti disciplinari trattati, valutate con le rispettive griglie concordate nei dipartimenti e presenti nel PTOF.

DI PROCESSO Scheda di autovalutazione dello studenteGriglia di osservazione delle competenze

DI PRODOTTO Rubrica di valutazione: Comunicare (L1, L2 ), acquisire ed interpretare le informazioni, individuare collegamenti e relazioni, competenze digitali

LA PROPOSTA

Parola chiave: FLESSIBILITA’. Modificare il setting d’aula diventa prassi sia per rendere il

processo di insegnamento/apprendimento più efficace, sia per dare ai ragazzi quel

CAMBIAMENTO che a loro serve per attivarsi e per seguire con piacere una nuova attività.

I banchi vengono spostati, messi ad isole per lavorare in gruppo, promuovendo la peer education;

disposti a circle time, per discutere e confrontarsi; spazio agorà, per condividere presentazioni in

modalità plenaria; s pazio laboratoriale , per poter sperimentare e sviluppare competenze; messi a

ferro di cavallo, dove si svolge sì la lezione frontale ma dove il docente può avere il contatto visivo

con tutti gli studenti e gli studenti tra loro, creando un’area centrale di interazione e di confronto

immediato.

La POSIZIONE DELL’INSEGNANTE in questo setting naturalmente cambia. Girare tra i banchi,

unirsi a un’isola, chiudere il ferro di cavallo, racconta agli studenti l’idea stessa della didattica

innovativa. Stare tra loro li rende più coinvolti e attenti, non perdendo di autorevolezza.

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LA REALIZZAZIONE

Quest’anno, grazie ai nuovi arredi il progetto è stato più snello, più immediato e più naturale.

Gli alunni della 2 F hanno realizzato un video (impostato ad intervista doppia) per trasmettere la

loro quotidianità a scuola: ciò che fanno, in che modo e soprattutto come si sentono loro…

Riporto tre domande con le relative risposte che i ragazzi hanno inserito nel video che sintetizzano

il progetto:

1. “Descrivi con tre parole questo percorso didattico” Innovazione, collaborazione, integrazione

2. Descrivi con tre parole come ti senti tu, alunno che partecipi al progetto Valorizzato, incoraggiato, sereno

3. A cosa è finalizzato questo progetto didattico? A sentirci attivi e protagonisti mentre impariamo

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CONCLUSIONI

Oggi i ragazzi non sentono una scuola che li attrae, ma piuttosto che li ingabbia. Il modello di

scuola come funziona ora, rischia di non reggere alla sfida dei tempi, non può più esistere una

scuola che articola il suo tempo sull’unico principio del chi sa trasmette conoscenze a chi non sa.

Quando i ragazzi arrivano a scuola hanno già avuto contatto con molte fonti di conoscenza e hanno

già sviluppato abitudini e attitudini all’apprendimento, occorre quindi investire sulla funzione degli

ambienti di apprendimenti, occorre creare uno spazio di qualità per un apprendimento di qualità.

L’Europa e le organizzazioni internazionali stanno indirizzando gli sforzi e le politiche in favore

delle competenze chiave. Le parole ricorrenti sono: flessibilità al cambiamento, attitudine al lavoro

in team e al problem solving , spirito di adattamento, empatia e capacità comunicativa, propositività,

creatività, autonomia..

Tenendo a mente queste parole, entriamo in classe ogni giorno con la consapevolezza che la sfida

educativa è grande e non semplice ma la passione e la fiducia nel nostro lavoro e lo sguardo

desideroso ad apprendere dei nostri alunni ci fa scegliere di accettare la sfida… in uno spazio d’aula

che ci accoglie e ci migliora!!!

Termoli, 05 maggio 2018 La coordinatrice di classe

Marianna Di Marco


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