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ZOGNO · 2020. 1. 30. · ZOGNO ANNO 98 N° 3 - Registrazione Tribunale di Bergamo n° 9 del...

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ANNO 98 N° 3 - Registrazione Tribunale di Bergamo n° 9 del 26/6/1975 - Redazione Zogno - via XI febbraio, 4 - MENSILE ZOGNO ZOGNO notizie notizie MARZO 2007 Poste Italiane s.p.a. Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, Comma 2, DCB (Bergamo) PARROCCHIA
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ANNO 98 N° 3 - Registrazione Tribunale di Bergamo n° 9 del 26/6/1975 - Redazione Zogno - via XI febbraio, 4 - MENSILE

ZOGNOZOGNOnnoottiizziieennoottiizziiee

MARZO 2007Poste Italiane s.p.a. Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, Comma 2, DCB (Bergamo)

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ZOGNOZOGNOnnoottiizziieennoottiizziiee

2 MARZO 2007

Calendario ParrocchialeM A R ZO 2 0 0 7

Redazione, amministrazioneI-24019 Zogno (Bergamo)Via XI Febbraio, 4Tel; 0345/91083http://web.tiscalinet.it/parrocchiadizognoe-mail: [email protected]

Direttore responsabile: Don Lino LazzariEditore: Don Angelo Vigani

Registrato al Tribunale di Bergamoil 26-6-1975 al n. 9REALIZZATO DA CORPONOVE BERGAMOe-mail: [email protected]

SOMMARIO

Dialoghi con il parroco pag. 3

Orologia brembani 4

Il gioco del bambino cambia volto? 7

Verbale del ConsiglioPastorale Parrocchiale 8

Cervelli in fuga 9-16

Sinodo: dove andare? 17

I bambini e il dolore 18

Quaresima Missionaria 2007 20

Adotta un nonno 21

Anagrafe 22

La stràda nöa del Tèi 24

Giovedì 1 Ore 20.45 In Oratorio incontro catechisti vicariale

Venerdì 2 Astinenza - Primo Venerdì del meseOre 14.30 In Oratorio ritiro ragazzi di 2ª elementare

Domenica 4 2ª DOMENICA DI QUARESIMA - “Il Signore è mia luce e mia salvezza”

Lunedì 5 Ore 20.30 In Oratorio incontro genitori ragazzi di 3ª elementare,5ª elementare e 1ª media

Mercoledì 7 Ore 20.45 In Oratorio incontro catechisti vicariale

Venerdì 9 Astinenza - Ore 14.30 In Oratorio ritiro ragazzi di 3ª elementareOre 20.30 Via Crucis alla Rasga

Sabato 10 Ore 15.45 partenza per il ritiro dei ragazzi di 2ª media a Valpiana

Domenica 11 3ª DOMENICA DI QUARESIMA - “Il Signore ha pietà del suo popolo”Ore 19.00 In Chiesa catechesi per adolescenti e giovani del vicariato

Lunedì 12 Ore 20.30 In Oratorio incontro genitori ragazzi di 1ª e 2ª elementare

Mercoledì 14 Ore 20.30 In Oratorio Consiglio Pastorale Parrocchialeaperto a tutta la comunitàOre 20.45 In Oratorio incontro vicariale catechisti

Giovedì 15 Ore 20.30 In Oratorio Consiglio Pastorale Vicariale

Venerdì 16 Astinenza - Ore 20.30 In Seminario scuola di Preghiera per adolescentie giovani sul tema: E RITORNO DA TE - la forza del perdonoOre 20.30 Via Crucis in via San Bernardino

Sabato 17 Ore 15.45 Partenza per il ritiro dei ragazzi di 3ª media a Valpiana

Domenica 18 4ª DOMENICA DI QUARESIMA - “Il Signore è vicino a chi lo cerca”Ore 14,00 Partenza dall’area mercato per il ritiro vicarialedei catechisti a Trescore Balneario

Lunedì 19 SAN GIUSEPPE, SPOSO DELLA B.V.MARIAOre 20.30 In Oratorio incontro genitori ragazzi di 2ª e 3ª media

Mercoledì 21 Ore 20.30 A Romacolo Scuola di Preghiera

Venerdì 23 Astinenza - Ore 14.30 In Oratorio ritiro ragazzi di 4ª elementareOre 20.30 A San Giovanni Bianco, via Crucis per tutti gli adolescentie giovani della Valle Brembana con Sua Ecc. mons. Roberto AmadeiOre 20.30 Via Crucis sul Monte

Domenica 25 5ª DOMENICA DI QUARESIMA - “Grandi cose ha fatto il Signore per noi”

Lunedì 26 ANNUNCIAZIONE DEL SIGNOREOre 08.55 In Chiesa rinnovo dei voti delle suore del Divino AmoreOre 20.30 In Oratorio incontro genitori ragazzi di 4ª elementare

Mercoledì 28 Ore 16.15 In Chiesa confessioni ragazzi medie

Venerdì 30 Astinenza - Ore 14.00 In Chiesa confessioni 3ª e 4ª elementare,ore 16.00 5ª elementare e gruppo di Sr. AndreinaOre 14.30 In Oratorio ritiro dei ragazzi di 5ª elementareOre 20.30 In Oratorio Via Crucis preparata dai ragazzi di 3ª media

NOTA BENE:✓ Tutti i mercoledì alle ore 15.00 all’Oratorio, catechesi degli adulti. In caso di

funerale (al pomeriggio) viene spostata al giovedì.

✓ Tutti i giovedì dalle ore 14.00 alle ore 18.00 in Clausura adorazione Eucaristica,il primo giovedì, invece, dalle ore 15.00 alle ore 18.00 per le vocazioni religiose.Alle ore 20.30 in Parrocchia adorazione e benedizione Eucaristica.

✓ Tutti i venerdì pomeriggio di marzo, alle ore 15.00 in Parrocchia via Crucis.Alle ore 16.30 in Parrocchia, s. Messa per tutti i ragazzi, tranne venerdì 30.

✓ Tutte le domeniche di marzo, tranne domenica 11, alle ore 18.30 in Clausu-ra per ado-gio adorazione Eucaristica e a seguire s. Messa.

NUMERI UTILIDon Angelo Vigani (Prevosto) 0345-91083Don Samuele Novali (Dir. Oratorio) 0345-91138Mons. Giulio Gabanelli 0345-91972Mons. Gaspare Cortinovis 0345-91029Mons. Gianfranco Gherardi 0345-91029Don Umberto Tombini 0345-91141Suore Scuola M. Cavagnis 0345-91246Giorgio Avogadro (sacrista) 3388644024G.Mario Pesenti (sacrista) 0345-92647Casa Mons. Giuseppe Speranza 0345-91029

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3MARZO 2007

DIALOGHI CON IL PARROCO

arzo: siamo a metà quaresima: quattro settimane intense, piene di annuncio e divita, di celebrazioni, ritiri, incontri ed esperienze. Che bello trovarsi insieme escoprire il senso del vivere da Credenti. Che bello lasciarsi aiutare all’incon-tro con il Signore che cammina sulla strada dell’annullamento di sé per il be-ne di ognuno di noi.

“Lasciatevi riconciliare con Dio” ci dice Paolo il mercoledì delle ceneri. L’offe-so va alla ricerca e chiede a chi offende di permettergli di volergli bene, di dimo-strargli ancora il suo amore, di fargli sentire la sua presenza di salvezza. Quanta dif-ferenza con il nostro agire! Quanti errori tra noi che si sedimentano e non vanno piùvia, non si levano più dal nostro cuore! “Ecco ora il tempo favorevole, ecco ora il giorno della salvezza”. Le notizie chesi rincorrono nei nostri telegiornali ci continuano a ripetere di gente che uccide eche vuole lasciarsi morire, che fa saltar per aria altra gente come se fosse la padro-na della vita e invece dà solo disperazione e morte e non offre nient’altro. Lui con-tinua a venirci vicino e noi continuiamo ad allontanarci ancor di più pretendendoche vada d’accordo con la nostra convinzione di vincere i problemi, distruggendo… invece, vuole solo costruire, aiutarci ad amare, a vincere il male con il bene.Che cosa possiamo fare perché il dono di Dio non passi invano per noi? La Chiesaci offre dei mezzi bistrattati e messi in naftalina, ma efficaci e importanti se vissu-ti e non subiti: il digiuno, la preghiera e la penitenza.La preghiera è il ritrovare la gioia del dialogo con Dio, del rapportarci con Coluiche è vita per noi: bisogna trovare il tempo della preghiera personale, familiare (il li-bretto distribuito ai ragazzi e alle famiglie ci aiuti a riconoscerci figli di Dio efratelli) e comunitaria. Bisogna uscire dagli schemi del divertimento, relax davantiai videogiochi che ci “rimbambiscono”, la tv che non aiuta a rientrare in noi stessi.Il digiuno è dire che vale la pena orientare decisamente anche il proprio corpo alSignore e vivere nel dono e nell’impegno per costruire e non distruggere.La penitenza è mettersi in ricerca di ciò che vale davvero per donarsi con più con-tinuità e amore. Carissimi amici di Zogno se vogliamo vivere gioiosamente la Pasqua dobbiamometterci decisamente in cammino, non tralasciare nulla di ciò che è donato dallacomunità, dalla vicaria e dalla diocesi per incontrarsi più spesso e meglio con Dioe con i fratelli.

Buona quaresima amici mieiIl Signore ci aiuti e vivere l’incontro.

Angelo prete

M

Quaresima: dove si viveil dono della vita di Dio

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4 MARZO 2007

Orologiai brembani(Gritti - Imberti - Sonzogni)

L a ricerca sugli orologiai della fa-miglia Gritti di Miragolo si basa

soprattutto sui registri della parroc-chia di S. Marco a cui fanno riscon-tro le firme rinvenute sugli orologimedesimi dei quali non s’è fatto si-nora un inventario. Ettore Mauri,deceduto prematuramente già daqualche anno, fu il primo, da quantorisulta, a curare la ricerca e lo studioin patria e all’estero degli “OpusMiraguli”.Anche il Dott. Vittorio Polli ha co-

munque il merito di essersi da tempointeressato a questo discorso sugliorologiai di Miragolo, indotto dalfatto di avere scoperto nientemenoche a Londra, nella bottega di un an-tiquario, un orologio firmato “OpusMiraguli”. Miragolo, è un piccolocentro storico, oggi del comune diZogno, a circa mille metri di altitudi-ne sopra il livello del mare, a preci-pizio sulla confluenza del fiumeAmbria col fiume Brembo, annidatocomunque su dolci rilievi solatii ca-

richi di verde e di fascino alpestre.Carlo Epis, nella sua recente storiadi Miragolo, ne precisa il significatosulla scorta delle indicazioni delCav. Mario da Sovere: “Mir «Montee Agolo = Piccolo” per cui il risulta-to corrisponde a “Piccolo Monte”.Lavorando un po’ di fantasia, po-tremmo ricondurci all’idea del mon-te dell’aquila “Agola o Egla” in dia-letto bergamasco, che equivale piùsemplicemente alla poiana. Fin dal1471, con decreto vescovile del 25

di Don Giulio Gabanelli

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5MARZO 2007

luglio, Miragolo S. Marco,s’è staccato ecclesiastica-mente da Sambusita, e finoal 1928 ha fatto parte del co-mune di Poscante, annodell’accorpamento dei varicomuni nell’unico comunedi Zogno. Si tratta di una lo-calità comunque isolata,raggiunta da una strada car-rozzabile soltanto da nonoltre cinquant’anni, in cuisembra inverosimile potes-sero esistere fabbriche diorologi. Questa tuttavia è lapatria dei Gritti di cui fannoparte i rinomati costruttoridi orologi, resosi famosi inpatria e all’estero. Ci si

chiede ora se i Gritti sonooriginari di Miragolo o gen-te sconfinata là da vari se-coli al punto da considerar-si ormai indigena? Primaancora del Doge di Vene-zia, Andrea Gritti (1454-1538), nel bergamasco fi-gurano già altri Gritti. Bastiricordare Jacopo Gritti, ca-po ghibellino, che con altritratta la pace coi guelfi nel1395, come risulta dal ma-noscritto di G.B.Angelini,citato dal Celestino (op.I:249). Non sembra merafantasia il fatto d’affermareche i Gritti di Miragolo pos-sano trovare un riscontro

Meccanismo di orologio da campanile «Opus Miragoli»1756, conservato al Museo di San Lorenzo di Zogno.Scappamento a verga orizzontale. Pendolo corto laterale.

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6 MARZO 2007

Quarésma 2007Adès co la quarésma

s’pöl fà chèla diéta

che ’l nós proèrbe l’dìs

che töcc i mài i à quiéta!

Col màgher e’l disü

mè fà la penitènsa

de töcc chi nòs pecàcc

che m’g’à sö la coscènsa!

Ma urmài co la quarésma

de töcc i cristià

te n’vèdet prope mìa

piö màgher a calà!

Ai völ dientà màgher

ma chèi del tròp botép

per cor fò dré a la móda

se chèsto l’è ’l sò tép!

Me pènsa de salvàs

sènsa sta lé a pregà

perchè l’è penitènsa

a’l trebülà che s’fà!

Intàt la rìa löstès

la Pasqua del Signúr

ch’è mórt sö la sò crùs

per töcc i pecadùr!

Ma l’rèsta a’la quarésma

per chèi che i völ salvàs,

che ì se pentés e i préga

ma sènsa mai stöfàs!

Don Giulio Gabanelli

coi Gritti di Somendenna, emigratinel 1540, prima a Tarcento, poi adAmpezzo e quindi a Pordenone, e inseguito a Valvasone, dei quali si ècondotta una ricerca da parte deiGritti, tornati recentemente a So-mendenna per risalire alla loro origi-ne. Si può citare Angelo Grillo, frateamico di Torquato Tasso, e il Vesco-vo della Madonna che lacrima san-gue. È evidente che i Grillo, divenu-ti in seguito Grilli, derivano il lorocognome dall’insetti “Grillo”. A So-mendenna infatti, come risulta dallaricerca citata, erano detti “Grì”, qua-si in parentela coi “Gritti” di Mira-golo, tra di loro confinanti. Sarebbeassai interessante una più approfon-dita ricerca su questi cognomi. IGritti, orologiai di Miragolo S. Mar-co, chi sono? Dopo accurate ricercheanche negli archivi parrocchiali diSambusita e di Rigosa, senza nessunrisultato, la ricerca si limita all’esa-me dei registri parrocchiali di S.Marco, ricerca che si estende dal1600 al 1900, con la conclusione chesono soltanto due le famiglie Grittidedicatesi alla costruzione di orolo-gi detti “Opus Miraguli” con una so-la eccezione per l’orologiaio Giaco-mo Antonio Gritti, nato a Miragoloil 12 giugno 1789, da Luigi Gritti eda Eurosia Orlandini, ma non risultaa quale delle famiglie Gritti appar-tenga. Abbiamo pertanto ben docu-mentate due sole famiglie Gritti:A= I Baratini: Gritti che abitavanonella località “Baratì” coi due fratel-li: Giacomo Antonio, nato l’8 no-vembre 1703, e Carlo, il più rino-mato, nato il 3 dicembre 1705, en-trambi da Giovanni Gritti e da Anto-nia Gritti. Giacomo Antonio moriràscapolo senza nessun erede, e Carlosposerà Francesca Gritti, madre deisuoi sei figli.B= I Costini che abitavano nella lo-calità “Costì”, di cui il capostipite

fu Jacobus de Grittis, nato il 30 apri-le 1676, che sposa Maria Gritti dacui ha un solo figlio di nome PietroMaria Costini (1705-1790), che asua volta sposa Maria Lucia Grittida cui ha due figli: Giovanni (1737-1815), che è il capostipite dei“Mobèn” di cui l’ultimo erede èGiacomo Antonio Gritti, detto Ma-rio, morto nel 1976. Donato (1751-1816), che è il capostipite dei “Ba-ciòla del For”, di cui i discendenti,nel 1890, si trasferiscono alla Bottadi Sedrina. Rimangono così al“For” soltanto i “Mobèn”, discen-denti di Giovanni. Dove mai i Grittihanno appreso l’arte della costru-zione dei loro orologi: noti in Italiae all’estero? Si possono fare appenadelle supposizioni. L’ipotesi piùprobabile è che già da antica data inostri montanari erano costretti dal-la necessità e emigrare all’estero incerca di lavoro, soprattutto in Fran-cia, dove troviamo pure il nostro sucitato Jaque Antoine Gritti, a Mo-rey, che firma i suoi orologi allafrancese “Jaque Antoine Grit” e inSvizzera, dove si sono imbattuti co-me operai nelle fabbriche di orolo-giai apprendendone l’arte, che poi,rientrati in patria, hanno esercitatocon un certo impegno. Antiche fab-briche di orologiai, infatti, se sonoaffermate nella vicina Svizzera, le-gate a nomi celebri nella storia degliorologi da scrannello, pendole dacamino, orologi da tasca e da torre.Ecco alcuni nomi di celebri orolo-giai svizzeri contesi dalla Francia edall’Inghilterra: Jaquel Broz, Ferdi-nand Berthoud, Abraham e LuisBrequet, Erard Liechti. Il rapportoche hanno avuto i Gritti con gli altriorologiai, come Bartolomeo Imber-ti di Poscante e Pietro Sonzogno diSussia in S. Pellegrino, apre un ulte-riore capitolo sulla storia degli oro-logiai in Valbrembana.

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7MARZO 2007

SCUOLA DELL’INFANZIAPARITARIA CAVAGNISIl gioco del bambino cambia volto?N on si tratta certo di abolire l’uso degli

strumenti che la tecnologia ha messoa disposizione dei bambini e delle famiglie,tuttavia è necessario ripensarne le moda-lità di uso. Il computer e la TV non possonosostituire il gioco spontaneo, il gioco congli oggetti, il gioco di relazione, così comenon possono abrogare fiabe e racconti.

La diffusione nelle famiglie delle nuove tecno-logie, personal computer e video giochi e l’am-pliamento delle offerte a livello di mass-mediahanno cambiato il modo di trascorrere il tempoe di giocare da parte dei bambini. Già nella fa-scia dai 3 ai 5 anni, i bambini che amano gio-care con i videogiochi e i computer sono il tri-plo delle bambine. Tra i 6 e i 10 anni questa ti-pologia di gioco sale decisamente alla ribalta,ma solo per i maschi: il 60,4 % dei bambini esolo il 28,8% delle bambine.La tecnologia sembra essere un territorio piùmaschile che femminile. Differenze così ac-centuate sembrerebbero indicare che il superamento delle barriere cul-turali che ostacolano il genere femminile a certi ambiti della conoscen-za non sia ancora concluso. Il primo approccio che i bambini hanno conil mondo del computer è senz’altro il videogioco. Attraverso il compu-ter il gioco si sposta sulla superficie dello schermo e lo sviluppo dell’in-tuizione avviene attraverso la manipolazione di oggetti virtuali.Cambia così il modo di giocare e anche di relazionare. Ma i genitoridi fronte a questo cambiamento generazionale come si devono porre?Innanzitutto va sottolineato i rischi di un impoverimento del ruolodella famiglia a vantaggio di quello della TV e di altri mass-medianella trasmissione dei valori, mentre si aprono nuovi interrogativi cheriguardano non solo il giusto utilizzo dei nuovi media, ma anche i ri-schi legati all’abbandono di precedenti esperienze di gioco e di socia-lizzazione. Qualche anno fa il bambino non vedeva l’ora delle bellegiornate per poter correre in bicicletta, fare passeggiate al parco, gio-care all’aperto con i compagni... adesso ci vogliono ore di convinci-mento per poter staccare dai monitor i bambini costantemente impe-gnati ai loro videogiochi equando si riesce il ricatto è ine-vitabili: va bene esco un po’ma a patto che appena torno milasci riaccendere il computer.Talvolta all’uscita della scuolasi sentono genitori dire: “Daiforza che adesso ti porto al par-co a giocare” e quante volte as-sistiamo a queste risposte: “Noal parco non ci voglio andare,voglio restare a casa a giocarecon i miei video-giochi”. Que-ste situazioni sempre più fre-quenti ci fanno riflettere.L’iperstimolazione sensorialefavorisce l’insorgenza di stressnei bambini e sollecita in loroun atteggiamento di passivitàsia a livello fisico che psicologi-co. La lunga permanenza difronte al video solitamente por-

ta a deficit dell’esperienza fisica e scoraggia tutte le attività che richiedo-no concentrazione e applicazione come lo studio e la lettura. Non si trat-ta certamente di abolire l’uso dei nuovi strumenti tecnologici messi a di-sposizione anche dei bambini, tuttavia è necessario ripensare alle moda-lità di uso. Il computer e la TV non possono sostituire il gioco spontaneo,

il gioco con i giocattoli, la gioia di ascolta-re una bella favola o di sfogliare un librodi racconti. I bambini rischiano di impo-verire la propria creatività e la costruzio-ne di una propria autonomia effettiva. Ivecchi giochi assicuravano un buon usodella fantasia e una progressiva inizia-zione alla vita adulta, ma lo schermo nonda niente di tutto questo!!! Era tanto bel-lo vedere bambini e bambini giocare afare il papà e la mamma stringendo frale braccia il loro figlio (il simpatico cic-

ciobello), ma adesso anche allascuola dell’infanzia queste sce-ne sono sempre più sporadichee il cicciobello è sostituito dalleorrende BRATZ che non sti-molano certo a sentimenti ma-terni!!!Non resta quindi che augurarcila buona responsabilità degliadulti che sappiano vegliare suciascun bambino dosando inmodo appropriato l’uso deinuovi mezzi tecnologici e in-centivando giochi all’ariaaperta, incontri con coetaneiper giocare insieme con i varigiocattoli, sappiano regalareloro costruzioni, puzzle, ca-stelli, bambole, automobili egiochi vari di società che con-tribuiscano ad equilibrare e avalorizzare il buon gioco.

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8 MARZO 2007

Verbale del Consiglio Pastorale ParrocchialeI l giorno 12 gennaio 2007 alle ore

20.30 si è riunito presso la sala 5dell’oratorio di Zogno il Consiglio Pa-storale Parrocchiale, con il seguente or-dine del giorno:- Riflessione sulla Scheda n. 3 del Pro-

gramma Pastorale Parrocchiale.- Settimana di San Giovanni Bosco- Eventuali e varie.

" Dopo aver letto il brano degli Attidegli Apostoli (1,1-14) proposto nellaScheda 3 del Programma Pastorale so-no stati sottolineati alcuni aspetti chepossono aituare nella riflessione:- La Chiesa non è un’invenzione nostra

ma nasce nella Pasqua e si incarna ne-gli apostoli con la discesa dello Spiri-to Santo e per essa sono chiamati adesserne i testimoni.

- È difficile percepire la presenza delloSpirito Santo, accogliere l’annunciopasquale e farlo diventare il nostro sti-le di vita.

- La Chiesa non è un equipe al lavoroper programmare il da fare ma quelladi persone in attesa e in preghiera: so-lo immergendosi nello Spirito la Chie-sa può immergersi nella storia. Ci la-sciamo prendere dalla mania del “fa-re” o tutto viene programmato per farcrescere le persone ed il Regno? Op-pure corriamo il rischio opposto di

aspettare troppo, per cercare la perfe-zione e non ci muoviamo?

- Se abbiamo atteggiamenti di speran-za, se crediamo, se si propongono mo-menti di preghiera condivisa, questaporta i suoi frutti (come è accaduto perle messe proposte agli adolescenti ladomenica sera durante l’avvento, conpiù di 50 ado, o le esperienze forti deigiovani - Romania).

" Anche per altri gruppi (Azione Cat-tolica e Gruppo Missionario) esiste losforzo di partire dalla preghiera e dallaParola, anche se le persone e le forze ingioco sono poche.

" L’adorazione del giovedì sera do-vrebbe diventare il luogo privilegiatodove i vari gruppi si ritrovano a fare co-munità, a pregare insieme, magari ani-mando a turno la preghiera.

" È stata presentata da Don Samuelela settimana vicariale di Don Bosco conle varie iniziative per le diverse classi(animazioni serali, giochi e confessio-ni), per i genitori (incontro di formazio-ne) che si concluderanno con la S. Mes-sa di mercoledì 31 gennaio, presiedutada Don Basilio (missionario in Boliviaper 23 anni nonché amico di Don Giu-seppe Ferrari).

" Le prossime iniziative programmatesono:

- Adorazione per la Giornata della Vita,giovedì 8 febbraio animata dal Centrodi Aiuto alla Vita di Alzano.

- L’adorazione una volta al mese verràanimata dal Gruppo catechisti.

- Durante la Quaresima verrà ripropostala messa alla domenica sera per gliadolescenti-giovani in Clausura

- Nel mese di luglio, dopo il CRE, verràproposta una settimana di convivenzaper Ado-Gio in Toscana.

- L’incontro effettuato per il gruppo let-tori ha scelto di privilegiare la sponta-neità al fine di non escludere nessuno:per meglio organizzare il tutto verran-no preparati i foglietti delle letture alcentro della chiesa sul leggio e pertan-to chi entrando volesse leggere dovràritirare il foglietto.

Il prossimo Consiglio Pastorale è statofissato per il giorno venerdì 9 febbraioalle ore 20.30, con il seguente ordinedel giorno:- Approfondimento sulla Scheda n. 3

del Programma Pastorale Parrocchia-le, con particolare attenzione alle pro-vocazioni di pagina 45.

- Iniziative per Quaresima.

12 gennaio 2007

AVVISO PER I LETTORI

Lo scorso 10 gennaio abbiamo tenuto un incontro aperto a tutti all’Oratorio (ve-di foglietto avvisi di sabato 6 gennaio), per organizzare un calendario con le per-

sone disponibili, con lo scopo di evitare di lasciar scoperte le letture e le preghieredei fedeli alle messe del sabato sera prefestiva e della domenica. Il tutto per riusci-re ad organizzarsi un po’ ed evitare (come ultimamente successo) di dover invitarei lettori dall’altare. Tra i suggerimenti emersi si è deciso di sperimentarne uno per leprossime scadenze: chi entra in chiesa e vuole offrirsi per una lettura o per la pre-ghiera dei fedeli, troverà sul leggio al centro della chiesa (vedi foto), tre fogli colo-rati con le due letture e le preghiere dei fedeli della messa corrente (prefestiva, fe-stiva o festiva infrasettimanale). Chi vuole offrirsi per una lettura, prenda il fogliocorrispondente. Se non vi sono fogli, significa che sono già stati preso (e quindi i let-tori si sono già offerti) o che le letture sono già state organizzate (per esempio nelcaso di messe animate da gruppi particolari o di feste significative). Entrando inchiesa dalle porte laterali è sufficiente uno sguardo al leggio per rendersi conto del-la situazione. Evidenziando che anche la proclamazione della Parola e della pre-ghiera dei fedeli sono un’importante testimonianza cristiana, invitiamo chi volessesvolgere questo servizio a non lasciarsi sfuggire l’occasione. Contiamo su di te!

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Cervelli in fuga

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Studente

Calcio nell�Albinoleffe

Perché è stata semprela mia passione

ed è 8 anni che lo pratico

Sono eventi molto bruttinel mondo del calcio.

Lo rovinano

Trovando le persone

responsabili e arrestandole;inoltre sarebbero

necessarie pene più severe

Giocare in serie Anell�Inter

Spero che tu continui cosìe che riesca a coronare

il tuo sogno

Che devo andarenel gruppo ADO

Cosa fai nella vita?

Che sport pratichi?

Come mai fai questosport e da quantianni lo pratichi?

Parlando di calcio...Cosa ne pensi

dei fatti accadutiil 2 febbraio scorso

dopo la partitaCatania-Palermo?

Secondo te comesi può risolvere ilproblema della

violenza negli stadi?

Quale è il tuo sognonel cassetto?

Fai un augurioal tuo compagno

di intervista

Cosa stai pensandoin questo momento?

NOME,COGNOME,

ETÀ

SamuelBonifacio15

NicoleSonzogni

15

Studio e scio

Lo sci ovviamente

Perché mi piace e perchéè da quando ho 6 anniche vivo sugli sci

Romponolo spirito sportivo

Applicando i parametrie le norme esistentiin altri Stati

Quello di realizzarmi sianello sport che nello studio

In bocca al lupoper la tua carriera...

Che se potete cancellaretutto quello che ho dettoè meglio perché me ne vergogno...

In questo tempo di Quaresima sarà nostro compagno di viaggio Giuda.Giuda dalla stanza dell�ultima cena, sta facendo i conti con il suo pas-

sato, con il suo presente e con un sogno o forse una tentazione che por-ta nel cuore� L�augurio a tutti noi carissimi, è di aver grandi sogni nel no-stro cuore, sogni che diventano realtà, desiderando di incontrare Cristonella nostra vita. Auguri Don Samu

�Oggi pensoche i viagginon esistono più,che viaggioè solo quelloche non ha bigliettodi ritorno.Loro intanto,rinchiusi a vita,imparavanola distanza, il lontano,ragionando a seccosul raccolto,dichiarandoloa fatica perduto,senza seme�.

Erri De Luca,�Aceto, arcobaleno�

SPAZIO EVENTIMARZO 2007

Spiritualità

� 16/03: incontrodi preghiera in seminario

Oratorio� Le domeniche

di Quaresima:messa alle 19e cena insieme

� 23/03: Via Crucisa San Giovannicon gli Adodella Valle Brembana

VITE A CONFRONTO ... Il mese di Marzo continua sulla scia dellosport...Abbiamo l�onore di presentare due NOSTRE grandiose promesse

che nei rispettivi ambiti stanno riscuotendo un notevole successo...

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10 MARZO 2007 Cervelli in fuga

...Attualizziamo...Il calcio, il sogno dei bambini di ieri

Il calcio, il maggiore sportitaliano, dopo lo scandalodell�estate scorsa e la bel-la parentesi della Coppadel Mondo in Germania,deve affrontare una nuo-va crisi.Questa volta non centra-no i grandi dirigenti o itroppi soldi che orbitanointorno ad un gioco chedovrebbe rappresentareun momento di felicità.Purtroppo anche un diver-timento come quello delcalcio si può trasformarein tragedia; basti pensarea ciò che è successo a Ca-tania, con la morte di Raci-

ti, un rappresentante delleforze dell�ordine morto aseguito degli scontri frapolizia e tifoserie.

L�omicidio di questa per-sona innocente è solo l�ul-timo atto di un circolo vi-zioso che si è creato negli

stadi e non poteva finirealtrimenti.Forse con questo incre-scioso fatto, i presidentidelle varie federazionicompetenti e lo stesso go-verno incominceranno acapire, come sempre trop-po in ritardo, che oggi lostadio è diventato un luogopericoloso. La situazioneriguarda tutti gli stadi ita-liani senza differenze,questo perché la sicurez-za all�interno è precaria esoprattutto perché ci so-no tifosi, a cui lo spettaco-lo del calcio non interessaper niente. Oggi non si puòpiù sognare un gioco cheuna volta portava gioiaperchè è diventato unosport corrotto dal troppodenaro e un esempio dise-ducativo. Nonostante ciò, ibambini ancora adesso,dopo tutto questo tram-busto, vogliono dare l�en-nesima possibilità ad unpallone di gonfiare la rete,nella speranza che questoincubo finisca ed il calcio,quello giocato negli stadi,torni ad essere un sognocome lo è stato per i bam-bini di ieri. Paolo

“Ogginon si può

più sognareun gioco

che una voltaportavagioia”

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11MARZO 2007Cervelli in fuga

...VITA IN ORATORIO N° 1......Cari genitori, ho festeggiato

San Giovanni Bosco nel mio oratorio...Quest�anno come di consuetol�ultima settimana di Gennaio ilnostro oratorio si è trasfor-mato per festeggiare il suoSanto patrono San GiovanniBosco... Momenti divertenticon giochi e balli si sono alter-nati ad altri più impegnativi edi formazione... Ma... Bandoalle ciancie, cominciamo con iracconti...Lunedì 22 gennaio il gruppoADO ha organizzato un incon-tro alternativo. Nel bardell�oratorio si è svolto unfaccia a faccia con tre ospiti:Gian Battista Marchesi, Et-tore Cuni e Simone Gariboldi.Il primo ha parlato delle sueimprese sportive e in partico-lare della traversata degli

Stati Uniti, il secondo haesposto i suoi problemi e leproprie vittorie da sportivodiversamente abile, mentreGariboldi ha sottolineato ledifficoltà che ha dovuto af-frontare per entrare nelmondo dell�atletica ad altissi-mo livello. Insomma è statauna serata all�insegna dellosport e della riflessione poi-ché durante la discussione gliadolescenti hanno potuto fa-re diverse domande e vederealcune splendide foto relati-ve alle varie attività sportive.L�incontro ha suscitato moltointeresse tra i giovani riba-dendo ancora una volta chenella vita ci vuole determina-zione, rispetto e l�aiuto delle

persone che ci stanno accan-to per realizzare i propri so-gni. Alla fine del dibattito c�èstata una foto di gruppo fini-ta sul �L�Eco di Bergamo� e iringraziamenti agli ospiti chesono stati molto disponibili esinceri.Sabato 27 gennaio i ragazzidelle medie hanno trascorsouna serata all�oratorio nell�ambito della settimana di SanGiovanni Bosco. Alle ore 18 ilprogramma è iniziato con lavisione del film Neverland, aseguire una cena in compa-gnia con gli animatori e i ca-techisti a base di risotto. Ilpunto di forza della serata èstata, però, la caccia al teso-ro, ma non un tesoro qualun-

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12 MARZO 2007 Cervelli in fuga

que. Infatti i ragazzidivisi in gruppi hannodovuto seguire unpercorso e superaredelle prove come la ri-soluzione di un sudokuo l�individuazione deititoli di alcuni filmetc.Alla conclusione dellaprova veniva conse-gnato un oggetto e piùprecisamente un sim-bolo religioso come lacroce, il rosario, la lu-ce, l�acqua santa...Questi elementi sonostati utilizzati per raggiun-gere lo scopo del gioco e cioèesorcizzare un demone cheper l�occasione si è imposses-sato di un animatore. Con unpo� di paura e molta curiositàtutti, ragazzi ed animatori,hanno partecipato diverten-dosi e passando un sabato se-ra alternativa.Il momento culminante della

settimana dedicata a SanGiovanni Bosco è stato la ce-lebrazione eucaristica pres-so il salone dell�oratorio mer-coledì 31 gennaio.Alle ore 20.30 la comunità diZogno si è riunita per condi-videre il ringraziamento aSan Giovanni insieme a unafolta schiera di sacerdoti.Accanto a don Basilio Bonal-

di, missionario per 23anni in Bolivia, si sonoalternati don Samue-le, don Angelo, donPaolo e tanti altri.L�affluenza è statamolto forte sia tra iragazzi che tra gliadulti, i quali hannoprovato a conoscerela figura del santo e ariflettere sulla suaopera caritatevole.Alla fine della messatutti sono stati invi-tati a partecipare alrinfresco nel bar

dell�oratorio che ha segnatola conclusione della settima-na di San Giovanni Bosco.Possiamo dire che anche que-st�anno il nostro oratorio èstato festeggiato a dovere.Ringraziamo tutti coloro chesi sono adoperati affinchétutto funzionasse per il me-glio. Grazie mille e al prossi-mo anno. Richy

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13MARZO 2007Cervelli in fuga

...VITA IN ORATORIO N° 2......Cari genitori, a voi un giudizio su di noie sulla settimana di San Giovanni Bosco...

Bella la settimana di S. Gio-vanni Bosco, ben organizzatae strutturata (anche con ce-nette e buffet) con incontri eappuntamenti pensati per rag-giungere un po� tutti quelli checoncorrono all�educazione ci-vile e religiosa dei no-stri bambini e ragazzi.Nella mia veste di ge-nitore però, ho notatoche avrebbero potutoesserci molte più pre-senze all�incontro se-rale di giovedì 25 gen-naio, quando Don Lu-ciano Locatelli ci ha il-lustrato graficamen-te, coinvolgendoci inprima persona, l�attua-le rapporto genitori-figli che la nostra co-munità zognese staportando avanti; quali le no-stre aspettative e quali i no-stri desideri rapportati ainostri comportamenti e allenostre �tattiche� rivolte airagazzi in fase di crescita.Tutto sommato somigliamo aitanti genitori che desideranoveder crescere persone re-sponsabili, rispettose, coe-renti: e per fare ciò siamo di-spostissimi al dialogo, allacomprensione, alla fiducia, albuon esempio.Ma qui Don Luciano ci ha av-vertiti di non cadere nell�er-rore del �troppo amore�, cheinevitabilmente porta all�an-nullamento dei ruoli di cia-

scuno, mentre vanno il piùpossibile mantenute certeprerogative proprie. Quindisì al porre dei limiti nei com-portamenti, nel linguaggio,nel rispetto degli orari, sì al-lo svolgimento delle mansioni

inderogabili di ognuno all�in-terno della gerarchia fami-gliare, sì all�espressione ver-bale e di fatto di quanto rite-niamo prioritario e di estre-ma importanza.Nella Messa di mercoledì 31gennaio c�è stata la presenzadei ragazzi e dei giovani, mol-ti di più gli adulti...forse per-ché abbiamo già in chiarol�obiettivo migliore, il percor-so più bello che anche DonBosco ci indica come educa-tori, la limpidezza mentale(pur nella confusione) che cipermette di vedere oltre, piùavanti, o semplicemente per-ché abbiamo deciso in umiltà

di raccomandarci a lui e affi-dare alle sue cure tutti i no-stri ragazzi.Speriamo di non cadere trop-pe volte nell�errore di sosti-tuirci a loro, di fare noi quel-lo che dovrebbero invece fa-

re loro, con le proprie capa-cità di scelta e le proprie mo-tivazioni.Voglio vedere quindi il latopositivo di questa occasioneche ci è stata data dall�orato-rio, da Don Angelo e Don Sa-muele, dagli animatori tutti. Inostri ragazzi hanno capito, ocapiranno più avanti, il nostrodesiderio di stare loro vicinicon tutte quelle possibilitàche oggi ci sono di aiuto e disostegno: senza che abbianomai a sospettare o a credereche manchi loro l�affetto el�amore che ci hanno spinti adesiderarli e a chiamarli allavita ! Una mamma

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14 MARZO 2007 Cervelli in fuga

...VITA FUORI DALL’ORATORIO N° 1......Carissimi lettori, il ricordo dell’esperienza

in Romania è ancora vivo in tutti noi...L�esperienza fatta in Romania

non si è per niente esaurita. Il

progetto che le suore hanno

avviato e che vi abbiamo illu-

strato nel mese precedente è

ormai in fase di ultimazione. Se

qualcuno volesse contribuire

personalmente nel finanzia-

mento della missione potrà

farlo attraverso:

Banca commerciala romana

onesti Bacau Romania

Ro51rncb0030013805090003

Giovania

Loretodal

Papa29/082/09

Per tutti i giovanidalla 1ª sup. in poi

Vitacomune

inToscana

15-20Luglio2007

Adolescenti

dalla 3ª media in poi

Giovania

Loretodal

Papa29/082/09

Per tutti i giovanidalla 1ª sup. in poi

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15MARZO 2007Cervelli in fuga

...VITA FUORI DALL’ORATORIO N° 2...

...Corso di formazione per animatori UPEE...

L�Ufficio per la Pastoraledell�Età Evolutiva della Dio-cesi di Bergamo ha organiz-zato un corso base per ani-matori, svoltosi in 5 incontrinelle domeniche di gennaio efebbraio.Don Samuele ha invitato al-cuni adolescenti a partecipa-re, abbiamo aderito in quat-tro. Ci siamo ritrovati con al-tri ragazzi della diocesi allaCasa dello Studente di Ber-gamo per questa esperienzaformativa con la collabora-zione dei giovani animatoridell�UPEE.

Anzitutto abbiamo ricevutomolta disponibilità, siamostati accolti con simpatia eallegria, abbiamo avuto mododi conoscerci parlando di noi,della nostra esperienza e fa-cendo alcuni giochi e balli dianimazione.Lo scopo di questi incontri èstato cercare di far capire airagazzi di mettersi in gioco incontinuazione come fanno glianimatori.I bambini devono essereascoltati, va prestata loro at-tenzione senza pregiudizi osimpatie, coinvolgendoli in

ogni attività senza essere ri-petitivi portando loro entu-siasmo in ogni lavoro svolto egioia nello stare insieme.È stata un�esperienza che haaiutato a confrontarci, a ca-pire meglio quale è lo scopodell�animatore e a portarequanto abbiamo imparato nelnostro gruppo e poi insiemenel nostro Oratorio.Questi incontri ci hanno ar-ricchito dentro, come perso-ne e ci hanno aiutato a cre-scere, ringrazio per l�oppor-tunità che ci è stata data.

Stefania

...VITA IN ORATORIO N° 3......Carnevale, un momento di gioia

di colori e di stravaganze...Ragazzi! Ma che bel carneva-le quest�anno! Canti, balli (eche balli, viste le prove deigiorni precedenti) e tanto al-tro ancora.Le frittelle preparate dallenostre fantastiche volonta-rie si sono volatilizzate in unsol colpo, il Vin Brülè ha rag-giunto consumazioni stori-che...La partecipazione dei carri,dei gruppi e soprattutto del-la comunità è stata notevole.Non ce lo si aspettava!Per l�informazione il nostrocarro dell�oratorio HAPPYFEET si è classificato in se-conda posizione, preceduto

dal carro di Endenna! Congra-tulazioni ai carri, ai gruppi ed

ai volontari tutti. Vi aspettia-mo al prossimo anno!

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Nelprecedente

mese diFebbraio larisposta è

statapositiva,

alcuni deinostrihanno

colto lasfida ehannosaputoviverla

intensa-mente.

In questomese ci

aspettiamo almeno ildoppio delle persone.

Ricordiamo che neldopo preghiera

andremo sempre abere qualcosa al

Circolino inCittà Alta.Avvisate igenitori distar puretranquilli,torniamoprima di

mezzanotte!!

LE SOLUZIONI SUL PROSSIMO NUMERO

ORIENTUNIVERSITÁ“Scienze della comunicazione”In questo mese l�articolosull�orientamento universi-tario è tornato su di una fa-coltà umanistica. Questavolta a presentarsi è GIO-VANNA (24anni)...Quale univ. frequenti?Frequento l�università diBergamo, la facoltà discienze della comunicazio-ne, ma sono al secondo annodella laurea specialistica incomunicazione ed editoriamultimediale.Come mai questascelta? Perchéera relativamentenuova ed affine aimiei interessi.Che preparazioneavevi nel campo?Ho fatto il liceolinguistico e quin-di, dato che è adindirizzo umanistico, eroben preparata.Sei soddisfatta della tuascelta? Si, molto perchè èun�attività che mi ha stimo-lato parecchioStudi molto? Dipende dalperiodo e dall�interesseverso le diverse materie.Devi rinunciare a qualcosadi importante? Non si de-vono fare molte rinunce poi-ché se una cosa ti piace nonfai fatica a farla.Qualcuno ti ha condotto

nella scelta universitaria?È stata una mia idea e poi imiei genitori mi hanno sup-portato.La cosa più bella della tuauniversità? La cosa più bel-la non sta nelle strutture,ma, in particolare, nelle re-lazioni e nei contatti con lepersone che frequentanoinsieme a me.Come fai a mantenerti? Houn contratto a progetto in

una casa editriceche mi impegnaper alcune ore almese.Cosa vorresti fa-re dopo l�Univer-sità? Continuareil mio lavoro allacasa editrice ocomunque avereun altro impiego

nel quale poter mantenererelazioni con il pubblico.Che consiglio daresti a chivolesse fare la tua stessastrada? È una facoltà satu-ra quindi è bene decidere difrequentarla se veramentesi è interessati e determi-nati. È inoltre importanteimpegnarsi durante tutti glianni dell�università senzaimpiegare troppo tempo nelfare gli esami ed infine fre-quentarla sempre per avereun arricchimento personale.

16 MARZO 2007 Cervelli in fuga

INCONTRI PER NOI ADO

16Marzo

Insieme al vino nella messaAbbonda sulla bocca degli stoltiUno dei sette vizi capitaliLa figlia della nonnaIl capoluogo delle MarcheLo sono la �Brembana� e la �Seriana�Frazione di ZognoL�ultimo �grosso� acquisto del Milan�... nel paese delle meraviglie�

GIOCHILe soluzioni di Febbraio

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ZOGNOZOGNOnnoottiizziieennoottiizziiee

17MARZO 2007

Sinodo: dove andare?I l Sinodo di Bergamo, convocato dal nostro ve-

scovo al termine della sua lunga e dettagliata vi-sita pastorale, ha al suo centro il tema della par-rocchia. Dopo i lavori che hanno coinvolto oltrel’ottanta per cento delle nostre comunità cristianediocesane, sono stati redatti dei documenti base daparte della segreteria sinodale relativi ai vari ambi-ti del tema in oggetto, per esempio il nuovo voltodella parrocchia, la liturgia, l’iniziazionecristiana, la carità, le famiglie, l’usodelle strutture... al fine di averela cornice di sfondo del dibatti-to. Questi documenti letti perso-nalmente dai membri dell’as-semblea sinodale vengono valu-tati, approfonditi, ma anchemodificati e revisiona-ti negli incontri quin-dicinali che tutti imembri sinodalihanno mediamenteogni due settimane.I 294 componenti dell’assemblea so-no uno spaccato della nostra diocesi eriflettono le più svariate componentidella nostra Chiesa: sacerdoti, religiosi,catechisti, laici coinvolti nei vari settoridella pastorale, rappresentanti dei movimenticattolici, studiosi e professionisti vari e al tempostesso casalinghe e operai.L’assemblea sinodale nella sua eterogeneità, maanimata dal medesimo Spirito che fa “nuove tuttele cose” vede al suo interno profilarsi diverse ideedi parrocchia e diverse istanze che dicono la ric-chezza della nostra vita ecclesiale. Questo con-fronto è l’elemento decisivo e terminale del lungolavoro sinodale, nella consapevolezza che gliorientamenti pastorali che via via si delineano, en-trano comunque nel solco del cammino della

Chiesa universale (in particolare riferimento ai do-cumenti del Concilio Vaticano II, “bussola” delcristianesimo in questo nuovo millennio, come eb-be a dire Giovanni Paolo II) e della Chiesa italiana.Occorre però che la nostra stessa Chiesa di Berga-mo con il suo vescovo, predisponga quei criteripastorali che attingendo alla ricca tradizione di cuidisponiamo, si apra alla novità del terzo millennio.

L’ascolto attento dell’assemblea ai vari in-terventi di quanti vogliono esprimere idee,suggerimenti, plauso o critiche ai docu-

menti, diventa immagine di quella comu-nità di fedeli che ascolta e discerne l’azione

dello Spirito Santo. La pausa a metàpomeriggio vede i sinodali con-

frontarsi sugli inter-venti ascoltati ed è

momento in cuinascono altrinuovi contri-buti che poi siestendono a

tutta l’aula.Questa è certa-

mente la dimensionepiù bella di un Sinodo

che, voluto dal nostro ve-scovo, anche nella fatica di

un lavoro impegnativo da parte di tutti, speriamosia l’elemento nel quale la diocesi di Bergamopensa e ripensa quella straordinaria realtà di an-nuncio e testimonianza della fede, configurata sto-ricamente nella parrocchia.Per ora l’assemblea sinodale è a metà del suo la-voro... speriamo che l’azione dello Spirito Santopossa davvero manifestarsi nei fratelli convocati anome di tutta la Chiesa per un servizio che andrà abeneficio di tutti, in modo particolare delle nuovegenerazioni. Don Claudio

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ZOGNOZOGNOnnoottiizziieennoottiizziiee

18 MARZO 2007

L’ANGOLODELLA PREVENZIONEdi Elisabetta Musitelli

S ento piangere in sala d’attesa. Con-gedo la madre e il figlio davanti a

me e faccio entrare “la fonte” di quelpianto insistente. È una bimba di tre an-ni in braccio alla madre che appare piùagitata della figlia. Parla velocementecon tono elevato, racconta di febbre,raffreddore e pianto dalla notte, dice dinon capire la causa, agita la bimbae...anche me! La faccio sedere, abbas-sare il tono della voce, ricominciare concalma il racconto mentre io sorrido allabimba, cercando di distrarla. La bimbaviene spogliata, sistemata sul lettino: leparlo con tranquillità, lei smette di pian-gere. Le chiedo di mostrarmi dove“sente male” e lei indica l’orecchio. Ladiagnosi di otite viene confermata dallavisita.

I bambini come tutti gli esseri umaniprovano dolore fisico o psicologico chesia e come i giovani e gli adulti hannopaura di affrontarlo, di subirlo, perché ildolore è visto come un mostro dal qua-le bisogna difendersi, con l’aiuto di ge-nitori e medici che non li devono lascia-re da soli ad affrontare questo sintomo.E come per gli adulti anche nei bimbil’ansia, la paura dell’ignoto, l’insicu-rezza di chi dovrebbe proteggerli, fannoaumentare la percezione del dolore odella sofferenza interiore.

Fin dai tempi antichi il dolore è statooggetto di studio, di riflessioni medi-che, filosofiche, teologiche e di svariateterapie per alleviarlo. Il dolore fisico,cioè quello che si sente attraverso le fi-bre nervose del corpo, e il dolore psi-chico, dei sentimenti o meglio dell’ani-ma, sono sensazioni che tutti proviamoe che purtroppo non possiamo rispar-miare neppure ai bambini. Dai primivagiti di dolore per la nascita, ai piantiper le coliche gassose dei lattanti,all’eruzione dei denti o alle prime cadu-te dei piccoli, ai traumi accidentali ofratture dei bambini, ai dolori per i pre-lievi di sangue, ai primi tradimenti degliamici del cuore, ai dolori dei bimbi im-

migrati che non riescono ad integrarsi,al disagio dei bimbi con malattie croni-che che si sentono “diversi”, alle delu-sioni amorose degli adolescenti, ai lace-ranti dolori per la separazione dei geni-tori, alle crisi giovanili per trovare “unsenso” alla vita, al dolore per la mortedi un parente o di una persona cara, ildolore accompagna sempre la vita diogni uomo e il riflettere, il cercare unsenso o solamente la capacità di affron-tarlo con coraggio e dignità, aiutano asuperarlo senza lasciarsi travolgeredall’ansia o dalla paura.

Il dolore è il risultato di un intreccio trala struttura del corpo, le esperienze vis-sute, le tradizioni famigliari, l’ambientesociale e i meccanismi psicologici delsoggetto. Si ipotizza che già in utero ilfeto abbia percezione del dolore e chevenga percepito dai lattanti nei primigiorni di vita. Non è vero che il bambi-no soffra meno dell’adulto e che non ri-cordi un’esperienza dolorosa! Purtrop-

po è vero che il dolore verrà sperimen-tato da tutti nel corso della vita, anchese gli adulti cercheranno sempre di alle-viare o meglio annullare il dolorenell’infanzia, qualunque sia la sua ori-gine e durata.L’Associazione Internazionale per loStudio del Dolore (I.A.S.D.) ha definitoil dolore come un’esperienza emotiva esensoriale spiacevole, associata ad undanno tissutale in atto o potenziale. Ve-diamo di chiarire tale definizione:Un’esperienza emotiva - il dolore èqualcosa che si prova, che per cono-scerlo o per parlarne bisogna averloprovato sulla propria pelle. È un’espe-rienza prettamente personale e cometutte le esperienze si ricorda, si accom-pagna a sensazione di piacevolezza onel caso del dolore di spiacevolezza,che influenza i ricordi stessi amplifican-doli o riducendoli nella mente.Sensoriale spiacevole - il dolore fisicoprovocato da traumi, ferite, fratture ecc.è sempre veicolato dalle fibre nervoseverso molte strutture del cervello, dan-do non solo la percezione del tipo di do-lore, dell’intensità, della provenienzama immagazzinandolo come ricordo esensazione. Se i bimbi hanno provatoun certo dolore, al solo pensiero di ri-sentirlo ne hanno già paura perché lo ri-cordano come qualcosa di cattivo, daallontanare e da temere. Il negare allorala sua possibile presenza, come talvoltadicono i genitori ai figli, (per es. duran-te un prelievo di sangue già subìto) è unmodo errato di tranquillizzare il figlio,di negare l’evidenza e di perdere credi-bilità.Associata a un danno tissutale in attoo potenziale - il dolore è provocato dastimolazioni di corpuscoli del doloreche ritrovano in tutto il corpo, siaall’esterno nella pelle, sia all’interno eun danno di un tessuto - per es. cute, va-si, ossa, organi interni, ecc. - provocal’attivazione di questi corpuscoli nervo-si che, attraverso una porta del doloresituata nel midollo spinale, mandano ilmessaggio doloroso al cervello. Con le

Il dolore non è altroche la sorpresa

di non conoscerciAlda Merini - poetessa

Se allevierò il doloreo guarirò una pena

o aiuteròun pettirosso

caduto dal nidonon avrò

vissuto invanoEmily Dickinson - poetessa

I bambini e il dolore

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ZOGNOZOGNOnnoottiizziieennoottiizziiee

19MARZO 2007

tecniche di rilassamento, con la diminu-zione dell’ansia o della paura, con l’au-mento della propria consapevolezza,con il sostegno di parenti o grazie allestesse tradizioni culturali, si può alzarela soglia del dolore, ovvero aumentareil livello d’intensità oltre il quale il do-lore venga recepito. Per chiarezza: setranquillizziamo un bimbo con una nin-na-nanna o con dei massaggi, se diamofiducia e coraggio a chi soffre, se pertradizione sociale (vedi le popolazionigermaniche e scandinave) il dolore de-ve essere solo descritto e non mostratocon pianti, grida o smorfie del viso, al-lora la percezione mentale che se neproduce è inferiore a quella aspettata,perché abbiamo alzato il livello dellaporta del dolore e quindi un dolore piùbasso non passa. È anche per questomotivo che gli operatori sanitari che la-vorano in paesi stranieri o in realtà cul-turali diverse, spesso non riescono aquantificare il dolore descritto dai pa-zienti, come per esempio i medici nord-europei che lavorano nei paesi arabi chesi stupiscono dall’esasperata manifesta-zione del dolore dei pazienti. Il dolore èallora la manifestazione di disagio in uncorpo che è esperienza vissuta, storiafamigliare, tradizione sociale, bagaglioculturale.

Il dolore nel bambino provoca paura,paura di quello che deve succedere, del-le procedure mediche, della situazioneche non è più sotto controllo, pauradell’ansia che legge nei genitori che av-verte come minaccia per la sua prote-zione. Esiste inoltre l’ansia anticipato-ria, che si presenta quando il bambinosa che il giorno successivo deve fareuna visita medica, un intervento o unprelievo di sangue, ansia che può antici-pare un dolore all’addome se piccolo,alla testa se più grande, che permette albimbo “di dire” con il corpo il disagioche prova.Esistono delle Tecniche non farmaco-logiche contro il dolore (vedi riqua-dro) che aiutano a raggiungere un livel-lo di concentrazione psichica, uno statodi rilassamento, di distrazione, nel qua-le il bambino riesce a staccarsi mental-mente dal dolore fisico, dall’ansia opaura per la malattia o per la proceduramedica. È possibile giungere ad unostato di rilassamento, sino ad una vera

analgesia, perché i bambini possiedonolabili confini tra realtà e fantasia, effet-tuando rapidi passaggi tra queste duerealtà psichiche.Si va dalle tecniche di massaggio e ca-rezze dei lattanti, al gioco e alle fiabe

dei bambini piccoli, alle tecniche di re-spirazione con respiri lenti e profondi,consigliando di “buttar fuori” la paura oil dolore come se fosse una grossa nu-vola, alle grandi bolle di sapone. Nel ri-lassamento si invita il bimbo a diventa-re morbido e molle come un budino, in-cominciando dalla muscolatura dellatesta sino alle braccia, gambe e piedi.Con il guanto magico si simula di calza-re un guanto lungo invisibile che coprala mano e il braccio sino alla zona delprelievo con l’ago e si massaggia dolce-mente l’arto, in modo da desensibiliz-zarlo al dolore. (I baci e le carezze dellenonne sulla pelle contusa dei bimbihanno ora il loro “fondamento scientifi-co!”) Nella visualizzazione il bimboviene fatto rilassare e poi lo si guida adimmaginare il luogo dove vorrebbe tro-varsi, concentrandolo sui particolari,stimolando tutti i sensi, tenendo viva lasua fantasia. Nel coinvolgimento si ren-de partecipe il paziente durante la pro-cedura dolorosa facendogli rimuovere

il cerotto, tenere in mano le provette,rendendolo attivo verso le cure a lui de-stinate. Con il gioco dell’interruttore sirichiede dopo il rilassamento, al bambi-no dai 9 anni in su, di visualizzare nellamente un interruttore che possa abbas-

sare il dolore, diminuendo la sensazio-ne che entra nel cervello, utilizzandoproprio il tasto immaginario.

Per tutte queste tecniche è però necessa-ria: la presenza attiva dei genitori o degliadulti che accompagnano il piccolo ma-lato, il contatto fisico o visivo con la ma-dre, l’utilizzo di bambole o pelouchesche possano ammalarsi e guarire come ibambini, la spiegazione veritiera delleprocedure mediche o del dolore che sipossa provare, con un linguaggio adattoall’età del malato e soprattutto lasciarparlare il dolore, lasciar dire ai bimbi co-sa sentono, come sentono il dolore, per-ché il parlare è buttar fuori una sensazio-ne che sentono estranea e pericolosa perla loro vita. Solo così si aiutano i piccolia superare questi momenti difficili e afarli sentire protetti e sicuri.Ma per far questo ci vogliono adulti cheabbiano già immaginato, riflettuto, ela-borato, accettato e condiviso il doloredei bambini. Noi siamo fra questi?

TECNICHE NON FARMACOLOGICHECONTRO IL DOLORE- Da 0 a 2 anni - Contatto fisico con il bam-

bino: toccare, accarezzare, baciare, cul-lare. Ascoltare musica insieme, porregiocattoli sopra la culla o il lettino

- Tra 2 - 4 anni - Giocare con pupazzi, rac-contare storie, leggere libri, respirazioneprofonda e fare bolle di sapone, guantomagico, rilassamento.

- Tra 4 - 6 anni - respirazione profonda,racconto di storie, giochi con pupazzi,parlare dei luoghi preferiti, guanto ma-gico, guardare insieme un cartone ani-mato, rilassamento, visualizzazione,coinvolgimento.

- Tra 6 - 11 anni - Musica, respirazioneprofonda, contare, parlare dei luoghipreferiti, guardare la TV, visualizzazio-ne, gioco dell’interruttore.

- Tra 11 - 13 anni - Musica, respirazioneprofonda, visualizzazione, gioco dell’in-terruttore.

E PER CHI NON HA PAURADEL DOLORE...l’Associazione Amici della Pe-diatria degli Ospedali Riuniti diBergamo, accoglie e preparaaspiranti volontari per l’assi-stenza ai bambini dei reparti diPediatria e di Oncologia Pedia-trica. Requisiti: maggiore età,voglia di giocare con i bimbi,sorriso persistente di fronte aldolore dei piccoli!

E PER CHI VUOLE LEGGERE...Oscar e la dama in rosa - di Eric-Emmanuel Schmitt - ed. Bur -simpatico e commovente li-bretto che parla di un vivaceragazzino malato terminale,che scrive lettere-diario a Dio.Romanzo adatto ai ragazzinidai 10 anni in su, ai genitori e achi vuol capire “qualcosa deldolore infantile”.

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20 MARZO 2007

La nostra Comunità ha scelto in questa Quaresima, di aderire al progetto della Costa d’Avorio, un progetto di natu-ra sanitaria, che permette di garantire le medicine di base ai bambini aumentando le loro possibilità di raggiungerel’età adulta (attualmente le speranze di vita di una persona in Costa d’Avorio è di circa 50 anni, a fronte di quella me-dia europea che si aggira attorno ai 78 anni). In Parrocchia sarà disponibile una cassetta - simile a quelle del pron-to soccorso, in cui i ragazzi della catechesi metteranno le loro offerte, frutto di piccole rinunce fatte durante la Qua-resima. Gli adulti che desiderano manifestare la propria solidarietà a popolazioni cosi provate dalla povertà comequelle della Costa d’Avorio, potranno mettere le loro offerte nella stessa cassetta. II responsabile del Centro Missio-nario Diocesano don G.Battista Boffi presenterà l’iniziativa ai ragazzi della catechesi il primo venerdì di Quaresima.

Regalami un sorrisoSul volto la gioia della missioneOgni incontro significativo dona al volto un’espres-sione di soddisfazione, di contentezza, di gioia. Ogniincontro segna una relazione nuova, una ricchezzache arricchisce la vita. Anche l’incontro con la mis-sione può diventare un luogo per distribuire, senza ri-serve e misura, sorrisi di speranza, futuro, giustizia.La nostra chiesa ha scelto con convinzione di vivere lamissionarietà. Lo dice a chiare let-tere la storia di missionari e mis-sionarie che, nati nelle nostre co-munità, hanno abbracciato la mis-sione per tutta la vita nelle congre-gazioni e nelle diverse realtà delsud del mondo. Lo afferma conforza la decisione di vivere con al-cune chiese particolari di Bolivia,Costa d’Avorio e Cuba, la missio-narietà diocesana con l’invio di sa-cerdoti e laici, insieme alla colla-borazione delle religiose. Da qua-si cinquant’anni fioriscono, attra-verso la generosità delle comunitàparrocchiali e dei singoli, opere eimpegni per sostenere la coopera-zione con queste chiese. Anche in questa quaresimavogliamo continuare questo impegno.

Ecco alcune proposte:Il sorriso pieno di salute!Costa d’AvorioVogliamo garantire l’assistenza sanitaria ai piccoliamici delle parrocchie di Tanda, Transua, Agnibilek-rou, Duofrebo in Costa d’Avorio dove sono presenti i

sacerdoti bergamaschi. Con 25 € possiamo offrire lemedicine di base per un anno a ciascuno dei numero-si bambini, che arrivano con le loro mamme alla mis-sione, e corrono il rischio di perdere la vita per unabanalissima malattia.

Il sorriso guarda al futuro!BoliviaVogliamo poter continuare a sostenere quelle mensequotidiane che i nostri sacerdoti, nelle diverse par-

rocchie loro affidate in terra diBolivia, offrono a centinaia ecentinaia di bambini e ragazzi.Li tolgono dalla strada, evitanoper loro brutte conseguenze,accompagnano alla loro istru-zione. 25 € per poter offrire uncammino di assistenza a cia-scun piccolo utente per unasettimana.

Il sorriso illuminatodalla fede!CubaLe tre parrocchie affidate ainostri sacerdoti. San Antonio,Jmias e Baracca, vedono, gior-

no dopo giorno, crescere la presenza, la partecipazio-ne e la gioia di famiglie intere che, con i loro figli, in-contrano il Vangelo e l’esperienza della chiesa nellaparrocchia. Possiamo accompagnare il loro impegnosostenendo i percorsi di formazione cristiana, il ser-vizio dei catechisti, l’attenzione ai più poveri dellacomunità. 25 € sono un segno tangibile di attenzioneche permetterà di continuare in modo incisivo questapresenza.

Quaresima Missionaria 2007

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21MARZO 2007

Da Casa Monsignor Speranza:“Adotta un nonno” alla 3ª edizione

Per la Chiesa € 130,00Per la Chiesa € 100,00Per la Chiesa € 100,00In M. Tarcisio Carrara € 500,00In M. Battista Pesenti € 25,00In M. Emilia Bruna Pesenti in Gotti € 100,00In M. Antonio Pietro Sonzogni € 150,00In M. Carlo e Luigia Salvi € 50,00In M. A. P. € 50,00Offerta funerale A. P. € 100,00Offerta battesimo € 150,00Offerta battesimo € 50,00Offerta battesimo € 50,00Offerta battesimo € 100,00N. N. € 150,00Dagli ammalati € 410,00Rinnovo Zogno Notizie € 5.605,00Vendita Zogno Notizie (gen.) € 212,50

Elemosine 1 - 7 € 1.695,00Elemosine 8 - 14 € 730,00Elemosine 15 - 21 € 665,00Elemosine 22 - 28 € 673,22Alpini € 100,003ª elementare per il Museo € 50,00Carmine Nuovo (gen.) € 430,00Lotteria San Sebastiano € 866,78Sant’Eurosia s. Messa del 27 dicembre 2006 € 30,00Festa della Santa Famiglia a Carubbo € 170,00Festa di Sant’Antonio a p.zza Martina € 1.732,00Festa di San Sebastiano € 784,00

ENTRATE: € 15.958,50

PER LA CASA DI RIPOSOM.V.B. - gennaio € 211,12M.I.T.I. - gennaio € 36,92

R E S O C O N T O G E N N A I O 2 0 0 7

Anche quest’anno l’oratorio di Zogno ha deciso di aderire all’iniziativa del progetto“Adotta un nonno”, ormai alla terza edizione. I ragazzi di seconda media che frequenta-

no il catechismo incontreranno alcuni ospiti della casa di riposo per un ciclo di sei incontri.Durante questi incontri i ragazzi faranno conoscenza dei nostri anziani intervistandoli sul te-ma del cibo e delle abitudini alimentari che avevano da bambini...Una grande festa concluderà l’esperienza di quest’anno e speriamo che sia a base di... anti-chi sapori! L’animatrice Valentina

Preghiamo con la Chiesa (L’Apostolato della preghiera)Le intenzioni devono essere precedute dalla recita dellapreghiera riportata qui sotto:

Cuore divino di GesùIo ti offro, per mezzo del Cuore Immacolato di Maria,Madre della Chiesa, in unione al Sacrificio Eucaristico,le preghiere e le azioni, le gioie e le sofferenze di questogiorno, in riparazione dei peccati e per la salvezzadi tutti gli uomini, nella grazia dello Spirito Santo,a gloria del Divin Padre.

Generale - Perché la Parola di Dio sia sempre ascoltata, contem-plata, amata e vissuta.

Missionaria - Perché sia costante preoccupazione dei responsabilidelle giovani Chiese formare i catechisti, gli animatori e i laici alservizio del Vangelo.

Dei Vescovi - Perché l’annuncio gioioso del Vangelo risani i cuoriaffranti, rigeneri le relazioni personali e sociali, rinvigorisca l’ispi-razione cristiana della cultura del nostro Paese.

Mariana - Perché Maria, Madre purissima, accolga nelle sue maniil dono delle nostre azioni, conferisca loro bellezza e splendore, e leoffra a Gesù Cristo.

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22 MARZO 2007

Ricordiamoli

ANTONIO PIETROSONZOGNI27-3-1980

ERNESTOPROPERSI30-3-1984

GIUSEPPINA ZANCHIved. Propersi

26-2-2002

MARIORINALDI

15-12-1991

GIANNIRINALDI6-3-2006

GIOVANNIRINALDI

11-5-1995

FLAMINIO BONOMIMunfrì

15-3-1982

ROSA CHIESAved. Rinaldi

23-2-2006

CARLORUBIS

5-3-1993

DANTERUBIS

30-3-2003

CARLOSALVI

31-3-2001

LUIGIA CAPELLIved. Salvi30-1-2003

BARNABAVOLPI

8-3-2004

CATERINA ZANCHIin Ruggeri20-2-2005

CARLA TERSILIAPESENTI in Micheli

3-3-2006

SILVIOVALDUGA28-3-2006

BORTOLOPELLEGRINI

28-1-2007

EZIOGAIO

2-2-2007

Hanno raggiuntola casa del Padre

EZIO GAIOdi anni 81 il 2 febbraio

ALBINA CARMINATI vedova Angerettidi anni 85 il 20 febbraio

MARIA SONZOGNI vedova Zambellidi anni 78 il 21 febbraio“C

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23MARZO 2007

Nati in Cristo

Matrimonifuori Parrocchia

AlessandroGiuseppe Carraracon Lara Paganelliil 20 gennaio 2007nella parrocchiadi Grignano (Bg)

ALBERTO LUIGI CARMINATI di Marco e Enrica Belottinato il 14 ottobre 2006, battezzato il 28 gennaio 2007

CARLO GRITTI e DEBORAH BELLOLIsposati il 10 febbraio 2007

Ol Carmelì e i sò novàntagn...

L’è partìt de zuen, l’è turnàt marudàt: sèt agn de guère intùren per ol mond, e pre-suner..., la portàt a cà la pel, e ol sò póer fradèl... la lagà fò ol cör del dispiassér e

del dulùr di sò compàgn... per culpa di generài, del frec’, e di barlafüs coi gradi!L’è ü nóno di tance, de rierì con unùr... la difendìt la camarada söl frónt, e la sò tè-

ra... a’l’gh’à üt di despiàs, in de sò éta, ma’l’sè sèmper cumpurtàt de galantòm!Anche a lü de póer vèdov a’l’gh’è tocàt... la sò moér zuena, i la lagàt. L’è l’nóno

chè töcc a n’gh’ avrèss piassér de iga!... per pödì scultàl... intàt chèl cönta, i misériepasade fò söl Don, a gh’è ède cór vià i làcrime in di cantù di sò öcc... dré a chèle rü-ghe per ol sul, e chèle ègnide sö fò ‘n dì presù!

La ést tace amìs a smorsà s’ vià, in mès a chela nif a congelà, fò per chèle guèrede la ergògna... L’ò rià a cà per confortàs co i amìs, insèma a la sò zét e al sò paìs...

A n’gh’à dè cüstódì e riconòss ol mèret a cheste nóni, che i a portàt unùr altricülùr, i a vést la ghégna de la fadiga, del laorére, del servésse, e sèmper i a facc olsò doér.

A n’sè regórda amò che in dè ostaréa, quando’ l fàr ü trisèt coi sò amìs... e per ümomènt i pensàa mia ai dulùr... e ai considerassiù del dé dè ‘n cö... è dopo, amò, önapartida dè ciàcole col Baraba e’l’ Gioanì, con quàter codeghì, e ü fiaschèt de ì!

14 Marzo 2007 Auguri Carmelì!! Ghisalberti Pierluigi

Unitiin Cristo

AI LETTORI ABBONATI CHE... non hanno ancora provvedutoal rinnovo del notiziario parrocchiale, ricordiamoche questo è l’ultimo numero che viene spedito!

Inoltre vi ricordiamo che ZOGNO NOTIZIEè in vendita anche nelle edicole del nostro paese

(Piazza Italia - Via Cavour - Cesare Battisti) al costo di € 2,50

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24 MARZO 2007

Mè so fàc compagnàde la me zèt infìna zó in dè contràdaper vèt la stràda nöafinìda apèna póch de fa!

So restàt meravigliàtdel laurà che ghè stàc fàccon la strada zà isfaltàda coi sò mùrmuràdèi e muràiù!

I sò ripàr de protesiùper schìà i pericóiche zò sóta ina sì èt cóme in dù spèc!

Ghè de fàga i complimènccal felice Ghisalbertche là cùràt ól lauràa i sò opèrare è töcc chì óter chè se dàc de fa!

Chì dèl Tèi i pöl vès cóntècde ì tròal chèsto regàl per ól de Nadàl.ghe sarès de faà öna stòria pèr chèsta stràda.ma adès a l’è tròp tàrde per ölì cùntàla!

Quando i mà pórtàt indré de zò al Tèisó fermàt a l’à césìna de S. Eurosiaa visìtà ól presépe fàc dé stàtùìne töce de biànch!

Con la Madóna éstìda sö de nöfculùr viöla ché i bràefònne de l’à Pernìs a ì g’à sostìtùìt chèl vèc töt màl indàc!

Maiàt di tàrme, de culùr töt ìsbordìt.intàt a i l’à tölda fò de la sò neciai la métìda sö l’altàrper vedìla in po’ piö bé.

Col sò estìt töt ricamàt de fìl doràtù complìmènt anche pèr töt ol lauràche sté bràe fònne a i à fàc töt a gratisa unùr de là Madóna che sempèr i l’à protegerà!

Col sò sguardo a l’à àrda sö in cièl in làcrìmee l’à préga per töcc nóterche l’à mé dàghe in po’ de pàsche anghé n’à töcc de bìsògn!

Nóter dèl Mùt an sé fortùnàccperché quando in de césìne i fa la so festa,a gh’è ol Dario chè al sé presta.

A tègn in urden e parà fò e illùminàde dét e de fò, l’è cómeöna calamida l’invìda la zét a fa fèstatöcc insèma à ès cóntècc!

Auguri a töcc quancchì dèl vólt e chì dèl bàs

Bernardo SonzogniCamissinone

La stràda nöadel Tèi


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