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Buone pratiche di didattiche disciplinari
Prof.ssa Caterina Grisanti
Le parole chiave
1. Competenza/Competenze
2. Stile/Stili di apprendimento e di insegnamento
3. Metodologie e buone pratiche
4. Professionalità
5. Conclusioni
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COMPETENZA
Integrazione di conoscenze (sapere), abilità (saper fare),
capacità metacognitive e metodologiche (sapere come fare, trasferire, generalizzare, acquisire e organizzare
informazioni, risolvere problemi), capacità personali e
sociali (collaborare, relazionarsi, assumere iniziative, affrontare e gestire situazioni nuove e complesse, assumere
responsabilità personali e sociali …)
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COMPETENZA
Più che come una somma di parti o come performance, secondo quanto recepito dall'OCSE e nella visione dell'EQF (European Qualifications Framework =
Quadro Europeo delle Qualifiche per l’apprendimento permanente: QeQ), va concepita come
l’atto della mobilitazione efficace e valutata/validata
della persona di fronte a problemi.
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COMPETENZE
Nel QeQ le COMPETENZE
sono descritte in termini di
RESPONSABILITÀ
e
AUTONOMIA.
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COMPETENZE
•Competenze di BASE: competenze linguistiche, competenze digitali, competenze di cittadinanza, competenze tecnico-professionali, matematiche, ecc.
•Competenze TRASVERSALI (Soft skills) afferenti all’area socio-culturale e organizzativa (capacità di teamworking, di leadership, di assumere responsabilità, di rispettare i termini di consegna, di iniziativa e intrapresa, di delega e di controllo)
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CAPIRE OLTRE CHE SAPERE
Strumenti per pensare:
analisi, astrazione, deduzione, induzione e analogia.
spazio interdisciplinare all’interno del curriculum
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COMPETENZE E AMBIENTI DI APPRENDIMENTO
Dalle modalità tradizionali di organizzazione dell’informazione e della conoscenza a strutture alternative.
“decostruzione” e “ricostruzione” guidata da specifiche finalità = i tratti distintivi che caratterizzano i differenti domini e contesti sono dati dalle strutture e dalle forme di organizzazione dei contenuti e non dagli “atomi” che li compongono.
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La funzione degli ambienti di apprendimento
FORNIRE UN
“TESSUTO RELAZIONALE”
ALL’INTERNO DEL QUALE
INSERIRE GLI ATOMI DELLA
CONOSCENZA
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COME DEVE ESSERE LO SPAZIO?
Ampio
Flessibile
ColoratoTecnologico
Oggetti, giocattoli…
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GLI AMBIENTI DI APPRENDIMENTO
DEVONO ESSERE ELABORATI PER:
• ricercare, selezionare informazioni in un contesto oramai di iper-informazione, che spesso esibisce i caratteri dell’incompletezza e della ridondanza ed è intrinsecamente acritico;
• identificare e perseguire obiettivi e percorsi di soluzione secondo strategie differenziate (es. la migliore in termini di tempo, di qualità o di risorse investite);
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Lo stile comunicativo
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• saper comunicare, esprimersi, ascoltare;• sapersi confrontare con gli altri attraverso la
creazione progressiva di sfondi condivisi
La creazione di uno sfondo condivisocomporta la convergenza e l’accordo su paradigmi, sul linguaggio, valori e priorità valoriali, e di conseguenza valutazioni e azioni.
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• affermare o confutare tesi attraverso logiche, schemi concettuali e sistemi valutativi condivisi;
• lavorare in gruppo sapendo accettare idee altrui, prendere decisioni condivise, assumere e rispettare impegni;
• essere capaci di gestire, indirizzare e valorizzare creatività ed emozioni
• saper operativizzare e tradurre in azioni, idee e intenzioni tenendo conto di tempi, risorse, opportunità, criticità.
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EMPATIA = METTERSI NEI PANNI DELL’ALTRO
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LE 4 FASI DELLA COMUNICAZIONE EMPATICA
1. Comprendere il messaggio dell’altro (verbale e non verbale)
2. Cogliere la prospettiva dell’altro (il punto di vista)
3. Cogliere l’emozione dell’altro
4. Stabilire una sintonia
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RISONANZA EMPATICA = esperienza interiore di uno stato affettivo analogo a quello presentato dall’altro
COMUNICAZIONE EMPATICA = abilità di saper comunicare il messaggio empatico
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Il buon insegnamento è per un quarto preparazione e per tre quarti teatro. (Galileo)
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Nello STILE si declinano gli STILISTILE = UNA RISORSA E NON UN OSTACOLO PER LA RELAZIONE DIDATTICA
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Stile e stiliSTILE COGNITIVO INTUITIVO = parto da un’ipotesi generale e cerco di confermarla o confutarla
STILE COGNITIVO GLOBALE = quando osservo, studio...mi soffermo sugli aspetti d’insieme
STILE COGNITIVO SISTEMATICO = procedo a piccoli passi, prendo in considerazione tutte le variabili in gioco
STILE COGNITIVO ANALITICO = quando osservo, studio...mi soffermo sui particolari
STILE COGNITIVO IMPULSIVO = rapidità nelle decisioni
STILE COGNITIVO RIFLESSIVO = soffermarsi a pensare prima di agire
STILE COGNITIVO VERBALE = preferenza per il codice linguistico
STILE COGNITIVO VISUALE = preferenza per le immagini
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Stile e stili• Stile personale: consapevolezza, coerenza e flessibilità
• Stili di insegnamento Stili di apprendimento Intelligenze
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Le pratiche
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NUOVA DIDATTICA
DEBATE, FLIPPED CLASSROOM, TEAL
SAPERE CONDIVISO
VALUTAZIONE
LA DIDATTICA DELLE COMPETENZE passa attraverso L’APPRENDIMENTO ATTIVO
•Una metodologia non più centrata sulle conoscenze disciplinari ma sulle competenze personali degli studenti, quelle che consentono loro di affrontare in modo consapevole e attivo le responsabilità della vita adulta.
•Gli studenti apprendono meglio quando costruiscono il loro sapere in modo attivo.
•Eleva al massimo il loro grado di coinvolgimento, la loro produttività, i loro talenti.
•L’insegnante diventa una guida e riferimento.Caterina Grisanti 24
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quali METODOLOGIE per l’apprendimento attivo?
• Didattica laboratoriale
• Teal
• Debate
• Flipped classroom
• Simulazioni
• Problem solving
• Ricerca attiva
• Cooperative learning
• ..
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Didattica Laboratoriale
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Didattica Laboratoriale:
La didattica laboratoriale consiste in un metodo, adottato nell’intero arco del curricolo ed in momenti definiti, che chiede di passare dall’informazione alla formazione, incoraggiando un atteggiamento attivo degli allievi nei confronti della conoscenza sulla base della curiosità e della sfida piuttosto che un atteggiamento passivo tramite il ricorso alla mera autorità.
Tale metodo richiede agli insegnanti di reperire nella realtà, in modo selettivo, il materiale su cui svolgere l’opera dell’educazione (situazioni di apprendimento)
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LEZIONE OSSERVAZIONE LABORATORIO
Lezione: il sapere viene acquisito dagli studenti tramite ascolto, studio personale ed esercizi e lo riproducono nelle verifiche (imparare a ripetere)
Osservazione: il sapere viene proposto dall’insegnante tramite esercitazioni reali; gli studenti lo acquisiscono osservando, investigando, utilizzando la stessa logica della disciplina (imparare a pensare)
Laboratorio: il sapere viene conquistato dagli studenti sulla base di compiti e problemi finalizzati a prodotti significativi ed utili, la cui realizzazione richiede scoperta e conquista, rinforzata dalla simpatia e dall’apprezzamento (imparare ad agire)
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PERCHE’ IL LABORATORIO ?• Il laboratorio è un atto di fiducia nelle capacità degli studenti: essi
avvertono che l’insegnante crede in loro e pertanto si dispongono volentieri ad assumere le responsabilità
• Il laboratorio è una sfida: non è una riproduzione di qualcosa di già fatto ed il suo esito non è scontato, gli studenti non sono né replicanti né osservatori
• Il laboratorio mira a sollecitare il coinvolgimento degli studenti, così che mostrino la loro reale intelligenza. Esso rompe il gioco della negoziazione al ribasso e svela ciò che lo studente vale davvero
• Il laboratorio introduce novità, interrompendo la routine scolastica, e si apre all’imprevisto che consente al cambiamento della vita
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UN ESEMPIO : La misura di Densità
• Lezione: La legge del cuore : � ��
�
• Laboratorio: misura della densità di diversi liquidi: 1. sciroppo d’acero2. acqua 3. shampoo4. olio di semi 5. sciroppo di menta6. alcool
• Osservazione: Ordinamento dei liquidi per ordine di Densità
• Relazione di LaboratorioCaterina Grisanti 30
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Analisi dei risultati e loro uso per comporre un tubo di fluidi non miscibili.
PS: osservazioni –discussione –conclusioni
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COMPITO AUTENTICO: Valutare la densità della Nutella
Da svolgere in gruppi ( di 2/3)
Relazione di Laboratorio
Valutazione
Discussione in classe dei risultati
Collegamenti con altre discipline
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Didattica Laboratoriale: TEAL
Technology
Enabled
Active
Learnig
MIT Boston
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Didattica Laboratoriale: TEAL
• lezione intervallata da video, immagini, esperimenti hands on , o simulatori
• Discussione
• Esercizi con carta e penna
• Simulazioni
• Domande di concetto
• Il docente non ha un posto fisso ma gira per osservare e facilitare l’apprendimento
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FORMAT• Problem posing: proporre un quesito, anche tratto
dalla realtà quotidiana, da risolvere.
• Suddivisione della classe in gruppi di 4/5 alunni
• Problem solving: studiare il problema e cercare la soluzione con propri metodi e procedure.
• Relazione dei gruppi alla classe: riferire alla classe dalla propria postazione
• Discussione tra gruppi
• Sintesi del docente.
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UN ESEMPIO : Dove cade la pallina?
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Height of Ramp (cm)
Predicted Horizontal Velocity (m/s)
Height of Table (m)
Predicted Time of Flight (s)
Predicted Range (m)
DATA TABLE
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SCHEDA DI LAVORO• Step 1: Assemble your ramp. Make it as sturdy as possible so the ball rolls
smoothly and consistently. The ramp should not sway or bend. Since the car must leave the table horizontally, make sure that the horizontal part of the ramp is level with the surface of the table. The vertical height, h, of the ramp should be no less than 7 cm.
• Step 2: Calculate the ball’s horizontal velocity at the base of the ramp using conservation of energy: � � 2�Write down the height of your ramp (from the table) and the predicted velocity in your data sheet
• Step 3: Measure and write down the height of the table on your data sheet. Calculate the time it take for the object to fall from the top of the table to the floor.t� 2/�
• Step 4 : How far will the ball go? How do we use the values we have to do this? What kind of motion? Calculate the range (horizontal distance) the ball will travel from the table and write it down in your data sheet. Measure the distance you calculated from the table and place a piece of tape to mark the spot. � � � ·
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Video 1
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Video 2
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DEBATELo scopo di una discussione o di un dibattito non deve essere la vittoria,
ma il miglioramento
(Joseph Joubert)
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DIALOGO DISCUSSIONE DEBATE
COME SI AFFRONTA UNA DISCUSSIONE?
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DEBATE CAPACITA’ DI COMUNICARE
in modo appropriato e convincente ciò che si è appreso e capito
CAPACITA’ DI ARGOMENTARE
in modo rigoroso e corretto le ragioni della propria opzione a favore di
certe modalità e tipologie esplicative piuttosto che di altre
CAPACITA’ DI CONFUTARE
le argomentazioni altrui
COMPETENZE ATTIVATE:
• ascoltare attivamente• argomentare• fondare e motivare i
propri argomenti• lavorare in gruppo• parlare in pubblico
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DEBATEE'una disciplina affermata da tempo nel mondo anglosassone, con insegnante e materia dedicati.
L’oggetto di studio è il pubblico dibattito, svolto con tempi e regole precise, in cui due squadre di studenti difendono opinioni opposte su un argomento assegnato.
L’insegnante osserva il processo e valuta il livello di competenze acquisite attraverso rubric.
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DEBATE
Il debate è una pratica trasversale.
Ogni gruppo disciplinare stabilisce l’argomento (topic) e i tempi
Quali steps:
1. INDIVIDUAZIONE DELLE MATERIE E NUMERO ORE PER CIASCUNA
2. INDIVIDUAZIONE DI TOPIC E CLAIMS
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FASI DI UN INCONTRO DI DEBATE
OGNI DOCENTE CON LA CLASSE ( tempi: circa 1 o 2 ore)
• INTRODUZIONE: Presentazione del topic e divisione della classe in gruppi di lavoro (pro e contro)
• LABORATORIO DI RICERCA A CASA E / O IN CLASSERaccolta di dati e fonti a supporto delle argomentazioni assegnate
• PREPARAZIONE DI ARGOMENTAZIONI E CONTRO-ARGOMENTAZIONI: Lavoro da svolgere a gruppi, in classe
• DIBATTITO: Esposizione delle tesi pro e contro e delle prove a sostegno della validità delle argomentazioni; sintesi e bilanciamento delle stesse.
• VALUTAZIONE : rubrica
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LO SCHEMA DEL DEBATE
3° STUDENTE CONTRORiassume i punti chiave
sollevati da entrambe le partiFocalizza gli elementi di
differenza e spiega perché la posizione CONTRO è meglio
1° STUDENTE PROPresenta l’argomento
Dà 2 argomenti a favore (giusti/veri/funzionali)
1° STUDENTE CONTROPresenta posizione gruppo
Confuta gruppo PRO Dà 2 argomenti contro
2° STUDENTE PROConfuta argomenti
Riformula le proprie posizioni
Dà altro/i argomento/ i pro
2° STUDENTE CONTRODifende la posizione
Confuta gli argomentiDà altro/i argomento/ i
contro
3° STUDENTE PRORiassume i punti chiave
sollevati da entrambe le partiFocalizza gli elementi di
differenza e spiega perché la posizione PRO è meglioCaterina Grisanti 46
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Video Debate
FLIPPED CLASSROOM
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FLIPPED CLASSROOM
ll metodo della Flipped Classroom (letteralmente “insegnamento capovolto”) trasferisce la titolarità dell’apprendimento dal docente agli studenti.
Quando gli studenti hanno il controllo su come apprendono i contenuti, sul ritmo del loro apprendimento, e su come il loro apprendimento viene valutato, l’apprendimento appartiene a loro.
Gli insegnanti diventano guide per comprendere piuttosto che dispensatori di fatti, e gli studenti diventano discenti attivi piuttosto che contenitori di informazioni
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FLIPPED CLASSROOMAl modello tradizionale :Lezione in classe - Studio (a casa) – Verifica.
Si sostituisce lo schema :• Attivazione (lo studente fruisce dei contenuti
autonomamente) • Produzione (in classe in piccoli gruppi) • elaborazione (nel gruppo classe) sotto la guida
del docente regista.
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L’insegnamento rovesciato utilizza due strumenti:
1. un lavoro a casa che sfrutta appieno tutte le potenzialità dei materiali culturali online
2. un lavoro a scuola che consente di applicare, senza ristrettezze temprali, una didattica laboratoriale socializzante e personalizzata
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Tutto è cominciato quando dueinsegnanti di chimica della scuolasecondaria, Jonathan Bergmaan eAaron Sams, si sono accorti che lezionee test di verifica limitavano il temponecessario per conoscere in profonditài propri studenti e capire i loro bisogni,in termini sia di apprendimento sia direlazioni.
Nel 2007 hanno pensato di trovarequesto tempo mancante spostando ilmomento dell’acquisizione dei saperidi base, cioè della lezione tradizionale,oltre l’aula e hanno scelto diresponsabilizzare gli studentiproponendo come “compito a casa”l’utilizzo di materiali digitali inautoistruzione
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Uso di screencast, ovvero brevi video digitali composti da audio e sequenze di immagini(tutorial)
Il tempo in aula è diventato disponibile per laboratori in piccoli gruppi e per seguiredirettamente i singoli studenti attraverso un tutoraggio uno-a-uno.
I due chimici hanno poi condiviso sul web i video prodotti e hanno cominciato a raccontare laloro esperienza.
I social network hanno fatto il resto diffondendo a macchia d’olio il modello e dando il via almovimento flip your classroom.
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“ribaltare la didattica” fornisce un quadro operativo per allineare le conoscenze e le competenze degli studenti e migliorare la relazione educativa attraverso la tecnologia e un’attenta ottimizzazione del tempo.
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Il ruolo dell'insegnante ne risulta trasformato: il suo compito diventa quello di guidare l'allievo nell'elaborazione attiva e nello sviluppo di compiti complessi.
In classe, l'allievo cerca quindi diapplicare quanto appreso perrisolvere problemi e svolgereesercizi pratici proposti daldocente.
Il tempo trascorso in classe con il docente può essere impiegato per altre attività fondate sull'apprendimento, in un'ottica di pedagogia differenziata
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Anche la percezione che gli studenti hanno del valore del tempo speso a scuola cambia:
le ore in classe non sono solo dedicate all’ascolto passivo
ma diventano:• lo stimolo per relazioni
cooperative • per una progressione
dell’autonomia • per una pubblica
dimostrazione di padronanza delle materie.
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• Soddisfazione immediata di studenti• Tempo scuola interamente utilizzato alla applicazione
ed al perfezionamento delle competenze.• Stimola l'indipendenza dei ragazzi e la creatività• Possibilità di dedicare più tempo agli studenti in
difficoltà mentre il resto della classe lavora su problemi e progetti più complessi.
• Possibilità di fare esercitare gli alunni più dotati su attività diversificate e complesse.
• Soddisfazione per i docenti nel momento in cui ci si accorge di poter lavorare con risultati di apprendimento molto superiori alla norma
Vantaggi:
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• Necessità di rivoluzionare il metodo di lavoro
• Esigenza per il docente di un training pedagogico e
didattico e di discrete competenze informatiche.
• Necessità di un aumento del lavoro preparatorio delle
lezioni e dei tempi di correzione delle verifiche scritte.
• Difficoltà di alcuni argomenti e parti di programma
Svantaggi:
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VALUTAZIONEAUTENTICA
VALUTA IL PROCESSO CHE
PORTA ALLA PRESTAZIONE
VALUTA QUELLO CHE LO
STUDENTESA FARE CON
QUELLO CHE SA
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ATTIVITÀ : LAVORO DI GRUPPO 30 min
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GRUPPO A Predisposizione di una scheda per un’esperienza di laboratorio (per es: densità della NUTELLA)
GRUPPO B Definizione della RUBRIC di valutazione di una RELAZIONE di Laboratorio
GRUPPO C Predisposizione del materiale per un DEBATE(topic, claim, materie coinvolte, materiali di
riferimento…)
GRUPPO D Definizione di una RUBRIC di VALUTAZIONE di un DEBATE
Professionalità
• Motivazione / Passione
• Formazione
• Acquisizione, Sviluppo, Pratica
• Relazioni
• Comunità
• Riconoscimento
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Trasversale
Condivisa nel CdC
NUOVA DIDATTICA
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Conoscenze Abilità e Competenze
Mettersi nei panni dell’altro per
imparare
Sapere condiviso
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Studente protagonista
Lavoro di ricerca in classe e a casa
Debate, Flipped
Classroom, Teal
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RIFERIMENTI• http://www.univirtual.it/red/files/file/Margiotta_BuonePratiche_%20insegnament
o.pdf
• http://www.icedefilippo.gov.it/wp-content/uploads/2014/11/Didattica_laboratoriale.pdf
• http://www.indire.it/memorysafe/approfondimenti/insegnamento-capovolto-e-metodo-teal-alcune-proposte-per-una-didattica-innovativa/
• http://www.formazione.unimib.it/DATA/Insegnamenti/9_2056/hotfolder/MdS/Gruppo%20K%20Molteni/ModuloI/stili_cognitivi_teoria.pdf
• http://avanguardieeducative.indire.it/wp-content/uploads/2014/10/AE_flipped.pdf
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