Corso diSCIENZA delle FINANZE
Carlo CapuanoUniversità FEDERICO II di Napoli
Prima lezione, 9 maggio 2007
Seconda lezione, 12 maggio 2007
Carlo Capuano, 9 e 12 Maggio 2007, Corsi Special Abilitanti2
Calendario del corso
Mercoledì 9 maggio ----- 3 oreSabato 12 maggio ----- 5 oreMercoledì 16 maggio ----- 5 oreMercoledì 13 giugno ----- 3 oreSabato 16 giugno ----- 6 ore Mercoledì 20 giugno ----- 3 oreMercoledì 27 giugno ----- 5 ore
_______________________ 30 ore.
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Programma del corso
• Introduzione alla Scienza delle Finanze
• Analisi positiva ed analisi normativa del settore pubblico
• Fallimenti del mercato
• Fallimenti del non mercato
• Beni privati, beni collettivi e beni pubblici, esternalità.
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Programma del corso 2
• Aggregazione delle preferenze e decisioni collettive
• Introduzione alla politica della tassazione e delle imposte- Imposte sul reddito - Imposte sul consumo
- Imposte sul capitale e sui risparmi
- imposte sulle imprese
- Il sistema tributario italiano
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Introduzione alla regolamentazione
Federalismo fiscale e finanza degli enti locali
Il sistema pensionistico - Cenni alla situazione italiana
Politica fiscale e Unione Europea
Programma del corso 3
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Libro di testo di riferimento
Giorgio Brosio, Economia e Finanza Pubblica, Carrocci editori
già Edizioni NIS
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Contatti
E-mail: [email protected] page: www.carlocapuano.itStanza 14 del II piano del Dipartimento di Economia, Facoltà di Economia, Complesso Universitario di Monte S.AngeloTel. ufficio: 081 675021
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Che cos’è la Scienza delle Finanze?
Contabilità di Stato, Diritto Finanziario e TributarioEconomia del Benessere / Economia PubblicaPublic ChoiceEconomia della regolamentazione
Lo studio del settore pubblico come parte di un sistema economico, sociale e culturale: un sistema diverso da quello di mercato per allocare le risorse.
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Mercato / non mercato
Prezzi Vs “Regole”Non mercato:lo Stato, le fondazioni, le associazioni, I clubs,
le chiese e gli enti religiosi, I partiti politici, i sindacati,…
“Decisioni collettive” Vs “Visione organicistica””Solo lo Stato ha il potere coercitivo per far rispettare le regole
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Limiti teorici del settore pubblico, dello Stato.
Stato di Natura o Anarchia (Hobbes)Stato minimale di Nozick
- proprietà privata- sicurezza fisica- far rispettare I contratti- monopolio della violenza……“Mano invisibile allargata” di Von HayekStato Totalitario
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Il settore pubblico in Italia
Amministrazioni pubbliche ed enti localiScuole, ospedali, aziende di trasporto, Public utilities
Imprese municipalizzateImprese a partecipazione statale o pubblica
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Spesa pubblica: 50-60% del PILPressione fiscale: 45-50% del PILDipendenti pubblici: 15-20% degli occupati
Il settore pubblico in Italia 2
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Perchè il mercato? È efficiente …
Primo teorema fondamentale dell’economia del benessere
“Ogni equilibrio competitivo è sempre Pareto Ottimale”.
Secondo teorema fondamentale dell’economia del benessere
“Ogni equilibrio Pareto Ottimale è raggiungibile attraverso un equilibrio competitivo data un’opportuna re-distribuzione delle risorse”.
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Domande:
Cos’è un equilibrio competitivo?È un equilibrio di concorrenza perfetta
Quando un’allocazione è Pareto Ottimale?Quando non ne esiste un’altra (i) preferita da almeno un consumatore, (ii) che non diminuisca il benessere di nessun altro.
Come avviene una re-distribuzione delle risorse?Attraverso imposte e sussidi.
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Pareto Superiore, Pareto Ottimale, non confrontabili nel senso di Pareto?
Consideriamo le seguenti allocazioni di denaro tra due individui …
13162210B26262620A+B
1310410A4321
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Efficienza Paretiana
Equilibrio di Mercato con solo beni privati
Imprese: SMTr(xy) = Px/Py
Consumatori: SMSa(xy) = SMSb(xy )=Px/Py
Equilibrio Concorrenziale: Px/Py=MCx/MCy =SMTr(xy)
E quindi
SMSa(xy) = SMSb(xy )= SMTri(xy) =MCx/MCy
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Graficamente: le imprese…Y
x
Px/Py
Frontiera diproduzione
SMTr(xy)
X’
Y’
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Graficamente: i consumatori…
A
YA
XA
Y’
X’
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Graficamente: La frontiera dei contratti
A
YA
XA
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Fallimenti del Mercato
• Rendimenti di scala non decrescenti concentrazione
• Asimmetria informativa Adverse selection
Moral Hazard
• Esternalità non pecuniari Inquinamento
• Beni Pubblici (non rivali / non escludibili)
• Mercati Incompleti
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Efficienza allocativa …
Se ci allontaniamo dalla concorrenza perfetta il prezzo di mercato sarà superiore al costo marginale di produzione: persone che avrebbero scambiato ad un prezzo pari al costo ora non lo fannoNon tutti gli scambi profittevoli hanno luogo
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Domanda
Costo marginale
Costi variabili totali
Q*
P*=MC
Concorrenza perfetta
SCSurplus dei consumatori
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Domanda
Costo marginale
Prezzo di mercato
Profitti
Costi variabili totali
SC
DWL
QM Q*
PM
P*=MC
La perdita sociale netta
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Ruolo dello Stato …
Rimuovere le imperfezioni, le barriere che impediscono che il mercato sia la panacea di tutti i mali.Il liberismo economico è una meta da raggiungere, non è un mezzo!!
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… ma ci sono i fallimenti del non mercato!
X-InefficiencyInformazione incompleta Conflitti di Interesse / Lobbing e interessi elettorali
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Madison (1788)
Il fine primo di ogni Costituzione è, o dovrebbe essere, quello di selezionare come politici, come amministratori, le persone dotate di maggior saggezza e capacità.
Il secondo fine, non meno importante, è, o dovrebbe essere, quello di garantire che tali virtù vengano utilizzate sempre per il bene pubblico.
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Analisi del Settore Pubblico
Analisi Positiva: Spiegare la realtà del settore pubblico, quali beni e servizi fornisce, quali mezzi di
finanziamento adopera, come funziona …
Analisi Normativa: Valutazione della bontà dell’operato dello Stato, definizione di politiche per un suo miglioramento
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Analisi Normativa
Definire dei criteri di giudizio: cosa è meglio? Chi lo decide?
Economia del benessere: è il ramo della teoria economica volto alla comparazione dal punto di vista della desiderabilità sociale di situazioni economiche alternative.
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Graficamente: La frontiera dei contratti
A
YA
XA
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La scelta collettiva e redistribuzione
UA (xA,yA)
UB (xB,yB)
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La scelta collettiva
UA
UB
W(UA,UB)= UA x UB
Carlo Capuano, 9 e 12 Maggio 2007, Corsi Special Abilitanti41
La scelta collettiva
UA
UB
W(UA,UB)= UA + UB
Carlo Capuano, 9 e 12 Maggio 2007, Corsi Special Abilitanti43
La scelta collettiva
UA
UBW(UA,UB)=min(UA,UB)
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Rivalità e/o Escludibilità
Rivalità nel consumo: la scelta di consumo di un individuo riduce l’offerta residuale per gli altri consumatori
Non rivalità nel consumo: la scelta di consumo di un individuo non riduce l’offerta residuale per gli altri consumatori
[Questo può essere vero anche solo fino ai livelli di congestione]
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Rivalità e/o Escludibilità (2)
Escludibilità: è possibile impedire il consumo del bene a chi non paga il prezzo.
Non escludibilità (tecnica e/o economica): è tecnicamente impossibile e/o troppo oneroso escludere dal consumo coloro che non pagano il biglietto
… sono possibili comportamenti opportunistici di tipo di free riding/ corsa gratis
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Beni privati Vs Beni pubblici
Se il bene è escludibile e rivale allora si dice che è un bene privato. Esempio: le mele.Se il bene è escludibile ma non rivale (almeno fino ai limiti di congestione) allora si dice che è un bene collettivo. Esempi: le rappresentazioni teatrali, i trasporti collettivi.Se il bene nonè escludibile e non è rivale allora si dice che è un bene pubblico. Esempi: l’ordine pubblico, la difesa nazionale, l’illuminazione privata.
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Non escludibilità.
Se non posso escludere dal consumo chi non paga il prezzo del bene … chi pagherà il prezzo del bene?I privati non hanno convenienza a produrre beni non escludibili. È un fallimento del mercato che richiede l’intervento diretto dello Stato.
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Beni pubblici e lo Stato
Solo lo Stato può produrre beni pubblici poiché non escludibili.Non tutti i beni prodotti dallo Stato sono beni pubblici. Esempi: la scuola, la sanità, i trasporti collettivi, sono non rivali ma escludibili e quindi, non sono beni pubblici. Nonostante ciò, spesso vengono prodotti/erogati dallo Stato.
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Domanda di mercato: bene privato
Siano A,B,C, tre consumatori, la loro domanda per un bene privato è rispettivamente pari a
A): QA= QA(P) B): QB= QB(P) C): QC= QC(P)
La domanda complessiva sarà pari aA+B+C): Q=QA+QB+QC
Carlo Capuano, 9 e 12 Maggio 2007, Corsi Special Abilitanti51
… sommo orizzontalmente le domande dei consumatori: voglio sapere per ogni
livello d prezzo quanto vorrebbero acquistare in totale tutti i consumatori
Nel caso di beni privati…
Carlo Capuano, 9 e 12 Maggio 2007, Corsi Special Abilitanti52
Esempio numerico
Domande individualiA): QA= 10-2P B): QB= 5-P C): QC= 20-4P
Se P=2, QA= 6, QB= 3, QC= 12,
A+B+C): Domanda di mercatoQ=QA+QB+QC=(10-2P)+(5-P)+(20-4P)=35-7P
Se P=2, Q= 35 -7(2)=21
Carlo Capuano, 9 e 12 Maggio 2007, Corsi Special Abilitanti53
Domanda di mercato: bene pubblico
Siano A,B,C, tre consumatori, la loro domanda per un bene pubblico è rispettivamente pari a
A): QA= QA(P) B): QB= QB(P) C): QC= QC(P)
La domanda complessiva sarà pari aA+B+C): Q=QA=QB=QC
Non vi è rivalità nel consumo tutti consumano lo stesso livello di bene pubblico!
Carlo Capuano, 9 e 12 Maggio 2007, Corsi Special Abilitanti54
… sommo verticalmente le domande dei consumatori: voglio sapere per ogni
livello di produzione del bene pubblico quanto sono disposti a
pagare/contribuire in totale i consumatori.
Nel caso di beni pubblici…
Carlo Capuano, 9 e 12 Maggio 2007, Corsi Special Abilitanti55
Esempio numerico
Domande individualiA): QA= 10-2P PA= 5-Q/2
B): QB= 5-P PB= 5-Q C): QC= 20-4P PC= 5-Q/4
Se Q=1, PA= 9/2, PB= 4, PC= 19/4,
A+B+C): Domanda di mercatoP=PA+PB+PC=(5-Q/2)+(5-Q)+(5-Q/4)=15-7Q/4
Se Q=1, P= 15 -7/4=53/4