TEATRO DELLA COMETA
come da accordi le inoltro la proposta di convenzione tra l'Ordine degli Avvocati di Roma e lo spettacolo di Gennaro Cannavacciuolo, Il Peccato erotico – divertimento musicale a luci rosa, in scena al Teatro della Cometa (via Teatro Marcello 4) dal 3 al 20 marzo 2016. Trattasi di un recital molto brioso eseguito con un trio (pianoforte, sax- clarinetto, violoncello) ed arrivato alla 200esima replica dal 2012. I prezzi scontati riservati ai Vostri associati sono:
Ø Il martedì/mercoledì/giovedì: 15 euro in platea (al posto di 25 euro)
Ø Il venerdì/sabato/domenica: 20 euro in platea (al posto di 25 euro)
Il venerdì sera e sabato sera un aperitivo rinforzato è incluso nel prezzo del biglietto. Orari spettacolo: serale ore 21:00: martedì-sabato (tranne giovedì 10 marzo) pomeridiana ore 17:00: tutti i sabati e domenica e giovedì 10 marzo
Rimanendo a disposizione per ogni eventuale informazione e prenotazione.
Cordiali saluti
Valeria D'Orazio
tel. 3204820809
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Elsinor Coop. Soc. arl - via Boltraffio, 19 - 20121 Milano - Tel. 02.6901.5733 - www.elsinor.net
Elsinor
presenta
IL PECCATO EROTICO
divertimento musicale
a luci rosa
recital in due tempi di e con
Gennaro Cannavacciuolo
Pianoforte: Marco Bucci
Clarinetto e Sax: Andrea Tardioli
Violoncello: Francesco Marquez
200 repliche dal 2010
L’ARTE DI FAR RIDERE CON STILE E RAFFINATEZZA: IL GRAN PREGIO DI
GENNARO CANNAVACCIUOLO
Gennaro Cannavacciuolo tratteggia uno splendido affresco, distensivo ma colto, comico ma
anche sentimentale ed elegante, del periodo compreso tra gli anni 1890 e 1940, proponendo le
canzoni tipiche del teatro popolare, allora per soli adulti, basate sul doppio senso, l’allusione
licenziosa, l’ironia.
Recuperando con spirito arguto il repertorio della ribalta minore, dell’avan-spettacolo, del caffè-concerto, della rivista, Gennaro Cannavacciuolo si immerge in una lunga passaggiata a ritroso negli anni, attraverso i tempi e i modi espressivi di uno show a “luci rosse”, con classe ed eleganza, trascinando i grandi come i più giovani. I testi rivisitati sono di autori come i celeberrimi Pisano-Cioffi, Gill, Ripp e di altri popolari che fecero la fortuna della canzonetta sceneggiata. Un recital arguto ed erotico che diverte un pubblico dandogli l’occasione di riscoprire gli ingenui meccanismi del ridere. Uno spettacolo applaudito dalla critica, gioioso, interattivo con un repertorio ricco di indimenticabili chicche musicali, da Fatte da ‘a foto ad In riva al Po. Da Casta Susanna a Ciucculatina mia.
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ESTRATTI RECENSIONI
ELOGIO DEL DOPPIO SENSO
Sarebbe da tutelare come bene culturale il doppio
senso di Gennaro Cannavacciuolo, inteso come
materia prima di canzoni e sketch dal café-chantant
alla rivista. Anatomia nervosa e disarticolata,
ammirevole in come son nervoso, volto segnato da
divo del muto, verve tracinante, grandiosamente
irresistibile…..
Settimanale L’Espresso, Rita Cirio
Questo repertorio della ribalta cosiddetta leggera
evoca il fior fiore del caffè-concerto,
dell’avanspettavolo e della rivista e permette ad un
fantastico fantasista come Gennaro Cannavacciuolo
di dare grazia ai linguaggi rossi d’antan.
La Repubblica, R. Di Gianmarco
UNO SPETTACOLO DA OVAZIONE
Strepitosa performance di Cannavacciuolo. Solo sulla
scena, è uno strepitoso mattatore, ammiccante,
divertente e divertito, mai volgare, sfoggia
un’eleganza ed una classe degna dei blasonati artisti
d’altri tempi, esercizi di stile sconosciuti all’odierno
show business….
Il Corriere di Firenze, M. Predieri
STREPITOSO CANNAVACCIUOLO
Strepitoso Gennaro Cannavacciuolo. Canta, balla,
recita, con classe ed eleganza, riporta in vita l’epoca
oro del caffè-concerto, della rivista,
dell’avanspettacolo. Quella cultura povera ma
bella, fatta di ammiccamenti, doppi sensi, poesia…
Successo trionfale
La Repubblica, M.S.
UNA STREPITOSA ANTOLOGIA AL PICCOLO
L’eleganza o c’è o non c’è. Non si può imparare. E
non l’ha imparata da nessuno se non da se stesso
Cannavacciuolo, mattatore, fine dicitore,
chansonnier, fantasista: una corrispondenza di
spiritosi sensi con il pubblico. Successo? Di più.
Complicità immediata, incondizionata, ammirata.
La Sicilia, Catania, C. Celi
IL CICLONE CANNAVACCIUOLO E LE “SERATE
NERE”
Un ciclone di comicità si è abbattuta sulla Sala
Tripcovich. Naturalmente parliamo di
Cannavacciuolo: la sua arte passa attraverso questa
scuola di attori, cabarettisti, fantasisti di robusto
stampo che riescono a reggere, da soli, il
palcoscenico per una serata….
Il Piccolo, L. Bamboschek
Con originale vis interpretativa e con vincente
personalità, il cantautore partenopeo mantiene alta
la curva d’attenzione del pubblico per l’intera durata
dello spettacolo
Corriere del Mezzogiorno, S. de Stefani
L’attore trionfa tra gorgheggi e lustrini: tra garbo,
intelligenza, ironia e molto affetto. Dotato di una
innegabile versatilità, l’attore suscita simpatia,
spinge lo spettatore alla partecipazione.
Il Tempo, T. Scaroni
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Quando a salire sul palcoscenico è un artista come
Gennaro Cannavacciuolo ci si aspetta qualcosa di
unico, uno spettacolo fuori dal comune: e le
aspettative di chi ha voluto rivedere al Teatro
Garibaldi di Modica quell’ironico e commovente
napoletano di “Volare” della scorsa stagione teatrale,
non sono rimaste insoddisfatte.
Giornale di Ragusa, Massimiliano Pace.
E la bravura del cantante attore, non a caso allievo di
Pupella Maggio, come nel migliore avanspettacolo, è
anche quello di interloquire con il pubblico,
strigliandolo, facendolo intervenire ripetutamente e
anche ridicolizzandolo, ma sempre con bonomia, una
capacità che molti attori di oggi sembrano non essere
più in grado di fare. Nel suo genere, quasi un
capolavoro.
Punto Elite, Alex Miozzi
Quando a dar voce alla città è un professionista di
lungo corso come Gennaro Cannavacciuolo,
garantito che il biglietto è speso bene. Egli porge il
testo al pubblico, non lo impone. Serve la pietanza
agli spettatori, senza mai diventare servitore: quanta
dignità, quanto mestiere ha accumulato in anni e
anni di palcoscenico! E poi con gli anni ci si guadagna
in leggerezza, nel senso più nobile del termine: via i
panni vecchi della quarta parete, largo al dialogo
diretto col pubblico. Ogni sera una platea reattiva,
allegra e disposta al gioco. Miracolo? Macché, è il
talento del primattore che riesce a metterli a proprio
agio. L’improvvisazione è una disciplina che si impara
col tempo: Cannavacciuolo, dopo trent’anni e passa
di esperienza, ha la battuta sempre pronta, non si
lascia mai spiazzare.
Saltinaria, Francesco Mattana
Cannavacciuolo è un uno di spettacolo di gran classe.
Sa tenere la scena da solo, interpretando parti di
uomo, di donne, di uomo effeminato e viceversa),
sempre con spirito, con allusioni salaci ma
simpatiche, con una mimica insuperabile e con quella
cadenza canora che non sai mai se è una canzonatura
o un amabile sorriso.
La Sicilia, Sergio Sciacca
Due ore di spettacolo all’insegna della buona musica
e della simpatia travolgente di questo grande attore
e cantante che lascia infine il pubblico che lo ha
letteralmente osannato.
D di Donna, Laura Cavallaro
Lo show che Gennaro Cannavacciuolo presenta,
coinvolge e, con elegante arguzia, incuriosisce lo
spettatore.
Col sorriso, l’interazione del pubblico consente di
abbattere la quarta parete della comunicazione
teatrale: interprete e platea si legano e, insieme,
vivono le evoluzioni di un dialogo in continuo
divenire.
Gustiamo l’amaro e il dolce della sorriso; la bellezza e
il dolore del sentimento; la gioia e la tristezza che si
nasconde dietro un gesto o una parola. Ci nutriamo di
un passato che ancora ci regala emozione e, anche
quando racconta il doppio senso e l’allusione,
conserva l’eleganza e il rispetto.
In to the stage, M. Londo
Links internet:
Sito Gennaro Cannavacciuolo: www.gennarocannavacciuolo.com
Trailer dello spettacolo: www.youtube.com/watch?v=qR7ISyBDAGI