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46° uscita, Giugno 2014
Onlus Registrazione: Tribunale di Alessandria N. 648 del 20/07/2010
LA MIA VOCE LA NOSTRA VOCE !
Indice:
Pag. 1 Festa in beneficenza Pag. 7 Ramona Pag. 13 conclusione corso
Pag. 2 GiornalistAndeira…… Pag. 8 S. Domenico - Enrico Pag. 14 M. Pia
Pag. 3 ….GiornalistAndeira…. Pag.9 Voltaggio Pag. 15 Gebriele
Pag. 4 continuazione giornalistA…. Pag.10 corso di giornalismo Pag. 16 Presentazione Associazione
Pag. 5 …..giornalistAndeira…. Pag.11 corso di giornalismo
Pag. 6 conclusione progetto Pag. 12 corso di giornalismo
www.andeira.it
……
L
GIORNALISTANDEIRA
3 E 10 MAGGIO 2014
l’INFORMAZIONE
letta e raccontata
attraverso
il giornale e la radio
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3 MAGGIO presso l’Istituto Pochettino sono intervenuti :Mimma Caligaris giornalista del Piccolo di Alessandria,, Tatiana Gagliano di Radio Gold, Francesca Giglione studentessa volontaria di AndeiraRiccardo Tornato Giornalista di Andeira
&*&10 MAGGIO presso Radio San Paolo:simulazione di trasmissione radiofonica, in streaming con DJ di RTL Angelo Di Benedettoe Beppe Ravetti
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Vi vorrei parlare della mia esperienza di giornalista di Andeira . Mi chiamo
Riccardo e vengo da Cassine. Da circa un anno collaboro con l’Associazione
di volontariato ANDEIRA di Castellazzo B.da realizzando degli articoli che
poi vengono pubblicati mensilmente sul giornalino Andeira; oltre che
partecipare al corso di giornalismo organizzato dalla Provincia di Alessandria
corso molto utile ed interessante che fornisce una panoramica esaustiva sul
lavoro del giornalista; che deve essere un lavoro totale che si occupi di tutto
quello che riguarda la redazione di un giornale occupandosi di tutti i settori e
tutti i campi del giornalismo (intervista, scrittura ed elaborazione di articoli
cartacei, su web e sui social network, nonché tutti i settori sportivo, cronaca,
attualità ecc.). Gli articoli che realizzo per Andeira si occupano di ciò che più
mi appassiona che nel mio caso riguarda la storia del nostro territorio ed i
nostri paesi e beni culturali storico-artistici scrivendo il GeoAndeira e articoli
su quelli che sono gli incontri e le iniziative dell’Associazione realizzando un
resoconto sulle attività svolte e gli argomenti affrontati.
Il progetto andeira è proprio quello di realizzare un giornale realizzato
totalmente da persone diversamente abili dove ogni persona può scrivere ciò
che gli interessa, si appassiona o semplicemente ciò che fa quotidianamente.
Realizzare un giornale permette a tutte le persone di essere uguali. La
redazione del giornale è resa ai nostri giorni più semplice e rapida grazie
all’utilizzo delle nuove tecnologie informatiche, infatti riusciamo a realizzare
il giornale grazie alle e-mail che ci permettono di inviare i nostri articoli
rapidamente e quindi anche le persone disabili senza spostarsi di casa possono
inviare i propri articoli.
Durante il convegno della stampa studentesca che si è tenuto presso la Scuola
di Polizia di Alessandria , a cui insieme ad altri ragazzi di Andeira ho
partecipato, Il Dirigente scolastico dell’Istituto Superiore Ciampini di Novi L.
prof. Grenna ha ricordato che: la stampa dà un senso di eguaglianza tra
ragazzi e anche le persone in difficoltà o disabili si eguagliano quando si
cimentano nella realizzazione di un giornale .
Questa è un esperienza che mi rende felice e mi permette di occupare un po’
del mio tempo e di rendermi utile ed utilizzare il volontariato come una
possibilità per espandere e sviluppare le mie capacità . Io che necessito di
aiuto perché disabile mi sembra utile rendermi solidale e a mia volta fornire,
in base alle mie possibilità aiuto in un progetto di volontariato legato al
giornalismo. Riccardo Tornato
L’intervento di Riccardo, giornalista di Andeira, sabato 3 maggio agli studenti dell’Istituto Pochetttino.
alcuni commenti
Sabato 10 maggio presso Radio San Paolo, studenti e giornalisti Andeira sono entrati in radio per una simulazione di notiziario in diretta e....
guardate i nostri Video
Tre gruppi hanno invece realizzato alcuni articoli sviluppando una notizia trasmessa in radio
GLI
ARTICOLI
LUISA BARBERO
LUANA ROTA
DAVID CAVALLO
IL GRUPPO GRIFOND’ORO
I FIORELLINI MARCI
!Un’esperienza nuova e diversa dalle altre”“La prima volta che vado in radio e mi è piaciuto molto”“Esperienza positiva che mi ha permesso
di conoscere come funziona una radio.”
“Un’esperienza interessante e istruttiva”“Ascoltare e parlare.”“Esperienza emozionante e divertente.”“Felici per le 3 ore saltate di scuola.”“Incredibile radio S. Paolo.”
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Mi sono recata con MARISA, DAVID,
FRANCESCA e LUANA a
CASTELLAZZO B. per visitare lo
studio radiofonico di radio SAN
PAOLO . Oltre a noi, c’erano anche gli
studenti dell’istituto “POCHETTINO “
accompagnati da una professoressa . A
turno abbiamo sperimentato come si
conduce un programma radiofonico, alcuni
di noi hanno letto delle notizie
preparate in precedenza . E’ stata
un’esperienza interessante , grazie al
supporto di un DJ : ANGELO DI
BENEDETTO di radio RTL . Per me
non era la prima volta che entravo in
uno studio radiofonico, avevo già
visitato un altro studio radio cioè radio
GOLD ad ALESSANDRIA . LUISA
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GLI
ARTICOLI
Giretto in giornata?
RamoMaddy advisor per questo numero vuole consigliarvi due giretti da fare se avete una giornata libera e non volete spiaggiarvi come larve davanti alla tv J
RAMO-ADVISOR MADDY-ADVISOR
Cari lettori vorrei suggerirvi un luogo di
vacanza che mi piace un sacco: questo posto
si chiama Cannero.
C’è una bellissima passeggiata che costeggia
tutto il lago ed è pieno di fiori e delle
simpatiche anatre che quando tu ti siedi per
mangiare qualcosa loro ti saltano sulle
ginocchia per mangiare il pane (simpatiche).
Se siete li di passaggio vi consiglio di
pranzare proprio li, al ristorante del luogo
dove si mangia molto bene. Oppure se
preferite potete fare un bel picnic sui prati e
prendere il sole. Per chi invece vuole
trascorrere le vacanze in santa pace (e dico
in pace) può soggiornare in un grande
residence con piscina interna con vista
fronte lago immerso nel verde.
Ma (per me) la cosa più importante è che
Cannero è tutta in piano per poter camminare
con una sedia a rotelle (visto che per me la
sedia a rotelle sono le mie gambe) insomma in
poche parole può essere adatta a tutti. Spero
che questo suggerimento per le vacanze
(come dice il titolo) vi sia piaciuto.
BUONE VACANZE A TUTTI!!!!!!
Ramona
Giardini di villa Hanbury
Voglia di un giretto un po’ particolare immersi nel verde ma belli comodi?
Una famiglia inglese ha creato dal 1867 presso Ventimiglia un giardino botanico per piante dalle più diverse zone del mondo,: 5800 specie di piante ornamentali, officinali e da frutto in armonia con edifici, elementi ornamentali e terrazzamenti coltivati.
I Giardini Botanici Hanbury si trovano nel ponente ligure a circa due chilometri dal confine francese. Inutile dire che la posizione permette di fare una capatina anche in altre incantevoli località e giardini sia lungo la costa e l'entroterra ligure (Dolceacqua, Seborga, Sanremo, Taggia per dirne qualcuna) sia lungo quello francese (Menton, Monaco, Nizza, mica pizza e fichi!)
COME ARRIVARE Auto: autostrada A10 uscita Ventimiglia; SS 1 Aurelia direzione Francia, valico Ponte S. Luigi-km.6 Treno: stazione FS di Ventimiglia + taxi o autobus Riviera Trasporti
INFO E PRENOTAZIONI
tel. +39 0184 229507- fax. +39 0184 226029
Mail: [email protected]
Ramona
IL COMPLEANNO DI MARCO A TERRE SPARSE
Giovedì scorso è stata proprio una bella giornata! Esclama Giacomina:” siamo andati
a terre sparse con i ragazzi dello zainetto ed abbiamo passeggiato per i campi a
raccogliere le foglie. Le abbiamo poi divise quelle che profumavano da quelle no. Io
qualche nome di foglia la conoscevo e anche Andrea . Salvatore: durante la
passeggiata sono scivolato ma niente di che …
A mezzogiorno abbiamo acceso il fuoco e mangiato wurstel e salsiccia con patate al
forno insalata di riso.
Andrea “poi è iniziata la festa la prossima volta anche io voglio farla lì. Sono arrivate
tre torte e ci siamo messi a cantare tutti insieme: tanti auguri a te … tanti auguri a te
… Marco si è commosso.
Marco: non mi aspettavo un’altra festa l’avevo già festeggiata in comunità con la
torta gelato, mi hanno regalato due dvd : “com’è bello far l’amore e baciato dalla
fortuna” . Alla sera li ho visti con i miei amici abbiamo riso così tanto …. quel
poliziotto … e poi c’era anche una donna molto bella… che mi piaceva tanto. Per
questo non mi aspettavo un’altra festa da Cristiana . Cristiana mi ha fatto un regalo:
mi ha regalato un caffè. . Giacomina : anch’io vorrei festeggiare il mio compleanno lì.
Ma io li compio a novembre e non credo ci saranno queste belle giornate di sole.
Sul finale arriva Salvatore: è stato bello ho di nuovo fatto gli auguri a Marco, mi sono
riposato nell’erba poi Sara mi è venuta a cavallo abbiamo giocato . e Paolino
?quanto parla , non smetteva mai. I ragazzi del San Domenico
Poesia: L'Estate L'Estate sta arrivando e un anno se ne va, lo sai che novità ? Non voglio il temporale perché è ora di nuotare Mi piace andare al mare ,mi voglio abbronzare . Vi lascio un mio ricordo , l' autunno tornerà , l' estate sta arrivando e il tempo eccolo qua! Pensieri sportivi,..........piste e palestre. Il bambino gioca col pallone e pensa : "sarò anche il migliore ma non sempre si vince ." Il ragazzo pesca e dice ai pesci :"siete soli e tranquilli ma io no !" Il ciclista anziano pedala e pensa :"cosa ne farò della bicicletta ?" La moglie lo chiama e dice :"E' ora di andare a fare la spesa !" Quando io e i miei amici siamo in palestra ci alleniamo , per correre veloci in pista e diventare sempre più capaci di andare sugli sci o sugli skiroll. DEMARIA ENRICO
La Doppia Ombra
Voltaggio
CIAO NONNA MARIUCCIA………
Cara Nonna, voglio darti un saluto da queste pagine, che talvolta hai letto anche tu, perché sei stata dei “nostri” in alcune occasioni, tra cui la Cena di Beneficenza che abbiamo fatto a Castellazzo nel 2012.
Dopo aver aiutato per anni la pro loco di Basaluzzo nelle sagre del paese, sei venuta a dare una mano anche ai nostri ragazzi speciali dell’Andeira!! E lo hai fatto con il tuo solito spirito allegro e combattivo, dando anche direttive al cuoco!! Ho tanti ricordi di te, al mare con mio fratello da bambini, la casa della Pieve, i pomeriggi nell’orto, la festa di laurea, il mio matrimonio… Mi ritengo fortunata, perché essendo la nipote più grande ho avuto più tempo da passare insieme a te… In questo momento voglio ricordarti in un pomeriggio di dicembre, in cui la malattia ti aveva già colpita ma non ancora sconfitta, in cui mi hai insegnato a fare gli agnolotti e ci siamo divertite a
farli tutte insieme, io, te, la mamma, la zia, Ilaria…. Adesso, ogni volta che li preparerò penserò a te….
Un grazie per tutto, ti mando un bacio da quaggiù. Simona
LUCE PERPETUA È
Caro Gio, nell’annuncio del tuo trapasso, non c’è posto per parole di tristezza, ma un sorriso che anella all’infinito. Ti sappiamo presente nei nostri cuori e nell’intimo vivi come un fuoco, che dilania l’oscurità. Ora sei e noi no, forse le lacrime sono sintomo di una presenza assimilata entrata dall’amore. Ti ricordiamo con affetto e nel pensiero del tuo eterno camminare…. I ragazzi di Alba Chiara
leggi ci
gio
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cors
o
Andeira
partecipa
Riccardo
David
Francesco Francesca
raccontano
La IV e V lezione
E l’intervista a Di Masi
Presidente dell’Alessandria
Calcio
organizzato
dalla Provincia di
Alessandria
La quarta lezione del corso di giornalismo al Liceo G. Galilei di Alessandria,
organizzata dalla Provincia di Alessandria.
Corso di giornalismo penultima lezione
Il 15 aprile si è tenuta al Liceo Galilei di Alessandria la quarta lezione del corso, per prima cosa ci siamo
messi in posa per realizzare alcune foto di gruppo con i giornalisti ed Ezio Balostro della Provincia. I giornalisti
hanno ricordato che per l’ultima lezione verrà ospite Luca di Masi presidente dell’Alessandria calcio e come
compito avremo quello di realizzare un’intervista dove ciascuno di noi farà una domanda, due faranno una scheda
di preparazione sull’ospite e alcuni realizzeranno poi o un video, o un articolo o un reportage fotografico. Il clima
sarà quello di una conferenza stampa. Successivamente Valesio ha parlato dei lavoretti fatti in aula la volta
precedente ricordando che: manca una padronanza del mezzo social network anche per i ragazzi nati digitali,
Twitter e Facebook vanno usati in modo diverso: twitter la notizia è breve e deve colpire il lettore ,mentre un post
su facebook è diverso la notizia può essere più lunga, si da un taglio più confidenziale perché lo leggono una
comunità preselezionata. Solo tre parole funzionano su twitter il modo di comunicarlo è profondamente diverso.
Bisogna saper utilizzare i mezzi che ci offre la tecnologia. I giornalisti freelance in Italia sono pochi e mal pagati
mentre in Germania e Gran Bretagna e molto diffuso ed è redditizio. I giornali su carta è importante leggerli per
due motivi: uno perché leggere i giornali da indipendenza al cervello (si immagina e interpreta ciò che si legge),
mentre la visione passiva non ci si esercita, non c’è il diritto di critica; in secondo luogo i giornali di oggi sono solo
lontani parenti di quelli che leggevano i nostri nonni o genitori. Valesio ci ha mostrato un giornale del 1973
(STAMPA SERA). I giornali dell’epoca erano uno dei pochi strumenti d’informazione a nostra disposizione e le
notizie in prima pagina venivano messe sullo stesso piano ed un fatto eclatante come la morte di due pilota era
allo stesso livello della vincita della Juve e la notizia viene ripresa solo a fine giornale, mentre oggi la notizia tragica
terrebbe tutta la prima pagina e le prime tre (la terza pagina un tempo era riservata alla cultura) o quattro pagine
interne. E i titoli dei giornali di oggi, sono molto più stimolanti e curiosi devono attirare il lettore rispetto al passato,
dove il giornale era quasi l’unico strumento d’informazione che doveva fornire la semplice notizia. Consiglio del
giornalista è quello di confrontare diversi giornali per capire come si fa un giornale oggi. Oggi la figura del
giornalista deve saper fare tutto ( questo è anche il titolo del corso di quest’anno). Successivamente ha parlato
Mimma Caligaris ricordando che il cambiamento dei giornali è un po’ figlio della digitalizzazione. Caligaris ci ha
parlato dell’intervista citando alcune frasi di giornalisti come Leo Longanesi che afferma: “l’intervista è un articolo
rubato” nel realizzare un’intervista non bisogna banalizzare, tre sono le regole per un’intervista utile: equilibrio,
caparbietà e distacco. Equilibrio cioè non sbilanciarsi troppo, Caparbietà cioè insistere chiedere conferma di un
fatto, non limitarsi e distacco non essere fan o amico dell’intervistato, distacco ed equilibrio sono vicini e si
completano l’un l’altro. In ogni caso per un’intervista bisogna prepararsi prima non posso non sapere nulla su chi
vado ad intervistare. Per Mario Furlan, collaboratore del Giorno e di altre testate nazionali, sostiene che l’intervista
“è un colloquio in presa diretta tra un giornalista e un interlocutore che lo ha accettato conoscendone gli scopi:
rendere pubbliche le risposte” Fare un’intervista è la cosa più bella che ci sia perché dalla dialettica tra due
esperienze (dell’intervistatore e dell’intervistato) nasce inevitabilmente una terza esperienza, quella dell’incontro, e
dunque, di un arricchimento umano, psicologico, culturale. Per Eco quando si fa un intervista, l’intervistato non è
stato colto di sorpresa ma la utilizza come strumento per dire ciò che non sapeva come dire diversamente. La
giornalista ricorda che è meglio l’intervista diretta rispetto a quella indiretta è utile in alcuni casi registrare
l’intervista per avere una testimonianza. Lo stile ognuno ha il proprio ma l’importante è avere chiarezza, come
afferma Eco fare intervista ci aiuta a conoscere meglio noi stessi. Al termine ci hanno consegnato le esercitazioni
fatte in aula la volta scorsa cioè realizzare un twitt e un post su facebook e realizzare il titolo dell’immagine che
avevamo portato come evocative della crisi. In occasione della prossima lezione, l’ultima del corso, il 7 maggio
verranno consegnati gli attestati di partecipazione al corso. Riccardo Tornato.
La quinta lezione del corso di giornalismo
Simulazione di una conferenza stampa con
l’intervista a Luca di Masi
La quinta lezione ha avuto come momento principale
l’intervista al Presidente Luca Di Masi, dove ciascuno di noi
doveva formulare una domanda all’ospite. Prima dell’arrivo di
Di Masi il giornalista Piero Valesio ci ha parlato del metodo
per fare le domande all’intervistato. L’importante è di evitare i
tempi morti durante la conferenza stampa: uno fa la domanda e
gli altri si attaccano alla domanda precedente, quindi formulare
una domanda dietro l’altra. Essa non è la forma di giornalismo
più alta. La domanda deve contenere tre requisiti fondamentali.
1 Sintesi: Non c’è bisogno di parlare tanto essere schietti e
precisi
2 chiarezza: non siate fumosi fate domande dirette e
comprensibili
3. competenza: non bisogna porre domande se non sapete di
cosa state parlando con questo non si pretende di essere
tuttologi.
La quinta ed ultima lezione del corso di giornalismo, ma non
sarà l’ultima la penultima perché vi sarà una lezione extra il 20
maggio presso Palazzo Ghilini sede della Provincia. La
giornata, dopo una breve introduzione da parte dei giornalisti,
si è basata sull’intervista a Luca Di Masi dove ogni ragazzo ha
rivolto una domanda al presidente dell’Alessandria calcio a
capo della società da circa un anno e titolare della catena di
negozi di abiti sportivi Olympic a Torino. Noi di Andeira e
cioè io e David abbiamo chiesto rispettivamente: il sottoscritto
quanto costa una società come L’Alessandria e David che ha
chiesto come mai ha scelto proprio l’Alessandria calcio e non
altre squadre del Piemonte. Di Masi ricorda di essersi
innamorato dell’Alessandria prima come tifoso e poi come
presidente che era il suo sogno già da piccolo. Forte è la
coesione con i calciatori e con l’allenatore D’Angelo cambiato
a metà campionato, scelta difficile ma resasi necessaria, mentre
con il precedente allenatore c’era poco feeling. Dopo la lunga
intervista. Sono stati consegnati gli attestati di partecipazione e
i giornalisti ci hanno consegnato i lavori fatti per la volta
precedente e cioè parlar di una persona che è riuscito ad
inventarsi un lavoro nonostante la crisi. Nel mio caso ho
parlato del marito in affitto ad Ovada. I lavori sono stati
valutati positivamente come anche la conferenza stampa.
Infine Valesio ha ricordato che la scrittura giornalistica è più
vicina ad una forma artistica. . RiccardoTornato
Conferenza con Di Masi
Mercoledì 7 maggio, sono andato al liceo
" Galilei " di Alessandria a fare l'ultimo
incontro del corso di giornalismo e i
giornalisti, Mimma e Piero, ci hanno
spiegato una mezz'oretta su come si fanno
le conferenze stampa.Dopo è entrato il
nostro ospite, Luca Di Masi, che dal 2013
è diventato il presidente dell'Alessandria
Calcio. I ragazzi, partecipanti del corso le
hanno fatto un'intervista con delle
domande su perchè, da imprenditore di
abbigliamento sportivo, ha deciso di fare il
dirigente di una squadra di calcio,
l'Alessandria, dato che lui è di Torino.
Dopo l'intervento di alcuni ragazzi, ho
fatto la mia domanda:
Perchè la sua scelta di voler dirigere una
squadra di calcio ?
la sua risposta: Perchè era andato a vedere
l'Alessandria giocare in trasferta a
Vigevano, quando era nella Serie D : lui
era, a quel epoca, un ragazzo, e se
appassionato di quella squadra.
Un studente gli ha fatto la domanda su chi
preferisce tra Conte della Juve e Guardiola
del Bayer Monaco, dopo aver pensato un
pò ha risposto di scegliere Conte.Alla fine
dell'intervista, abbiamo fatto tutti i
partecipanti delle fotografie con l'ospite.
Poi, Mimma e Piero ci hanno controllato i
compiti che, in ogni partecipazione, ci
danno da svolgere su vari temi. Il
prossimo appuntamento è martedi 20.
Ascoltare le risposte che Di Masi ci ha
dato, mi ha colpito perchè anche a me mi
piace il calcio, specialmente la prima in
classifica: la Juve. David Cavallo
Corso di giornalismo 2
Lunedì 6 maggio, sono andato ad
Alessandria, con Francesca, in treno,
a fare la seconda lezione.Abbiamo
parlato che tanti giornalisti che fanno
male il loro lavoro perchè dicono
delle falsità invece di dire il
vero.Estistono due livelli di base:
giornalismo e anti-giornalismo, la
base dell'informazione è la notizia
che deve essere originale e avere più
valore.Per creare la notizia, bisogna
avere delle fonti cioè informatori
o specialisti.
Ci hanno dato per la terza lezione
che verrà lunedì 20 un compito da
fare su una intervista o una mini-
inchiesta e ci hanno detto di
leggere due o tre quotidiani al
giorno, mettendo a rischio sul
approfondimento.
I due giornalisti del "Piccolo" ci
hanno guardato il nostro compito
del 23 aprile dovevamo inventare
uno scoop su tre temi: politica,
cronaca e sport.
Il mio scoop è stato sulla cronaca:
la signora Caligaris, vedendo il
mio, vi è piaciuto e mi ha dato
"ottimo", dicendomi che è stato un
buon lavoro, era quasi un giallo.
Anche Francesca, che è con me,
ha preso "ottimo" e il suo è stato
sulla politica ed eravamo tutti e
due molto soddisfatti del nostro
lavoro poi abbiamo preso il treno
e siamo tornati a Casale.
David Cavallo
Corso di giornalismo 3
Il 20 maggio sono andato al
Palazzo Guasco di Alessandria
a fare la terza lezione del corso
di giornalismo, con Francesca.
I due giornalisti del "Piccolo"
hanno parlato di un argomento
importante: la crisi.
I miei appunti sono: che un
nuovo giornalista, per parlare di
un argomento, non deve mai
fare quello che fanno gli altri e
non deve parlare solo
dell'evento ma di tutto che c'è
intorno.Quindi ci va
l'originalità e l'attività perchè le
idee non nascono dal nulla.
Per parlare di crisi, si può fare
in due modi: inchiesta o
strumentalizzazione.
La crisi: o ne la parli o cerchi le
cause e gli effetti.
Ci sono cinque prospettive:
1) Negazione
2) Cerco un colpevole
3) Cerco una soluzione
4) Dalla negazione allo
spavento
5) Chiudere il cerchio: di nuovo
negazione
Poi i giornalisti ci hanno dato
per l'ultimo corso per il 27 di
scrivere un nostro reportage
sulla crisi in prima persona.
Corso di giornalismo 4
Come l'anno scorso, con la mia amica
Francesca, sto frequentando ad
Alessandria al Liceo Galilei, il 5° corso
di giornalismo, questo corso è
organizzato da due giornalisti
alessandrini del "Piccolo" : Mimma
Caligaris e Piero Vallesio.
Siamo una settantina di ragazzi che
provengono da varie parti del
Alessandrino, con me e Francesca ci
sono anche due nuovi ragazzi : Francesco
e Riccardo che fanno parte come me del
giornalino " Andeira ". Per me è il
secondo anno e mi trovo molto bene e mi
interessa.
In questo corso, Mimma e Piero ci
insegnano le varie tecniche per come si
diventa dei giornalisti, come si scrive un
giornale e facciamo cinque incontri ( il 7
maggio è l' ultimo ). In questi incontri, ci
parlano su vari temi : ad esempio come si
fa un articolo, come comunicare, come
essere un giornalista affidabile e come
lavorare non più con la cartacea, ma
usando le nuove tecnologie ( Internet e
social network ).
Per fare un buon giornale, bisogna
trovare notizie che facciano ascolto, e
che soddisfano la curiosità delle persone
che li comperano, come iniziare l' incipit,
cioè l'inizio delle prime cinque righe di
un articolo e come iniziare ad lavorare
nelle agenzie giornalistiche. Poi ci hanno
spiegato e fatto vedere la differenza da
un giornale vecchio a quelli attuali. Ogni
giorno, dopo aver partecipato e parlato di
vari temi, ci danno il compito da svolgere
a casa per la prossima volta. Sono molto
contento di partecipare perchè, dato che
amo leggere molto, imparo molte cose
che non sapevo. David Cavallo
GLI ARTICOLI di DAVID CAVALLO
TRATTAMENTI DISUMANI I recenti fatti accaduti a Vado Ligure e a Ne riguardo ai maltrattamenti subiti da disabili da parte del personale specializzato ad accudirli mi fanno pensare a quanto poco sia tenuta la vita e la dignità umana in soggetti deboli e bisognosi di cure. La vita per molti non è stata benevola. Oltre a problemi di salute devono affrontare quelli con la famiglia, che in molti casi non vuole o non può prendersi cura di loro, oppure evita ogni contatto per non sentirsi coinvolta emotivamente, costringendoli ad accettare ricoveri in strutture ospedalizzate, non sempre a norma di legge. Trattare con i disabili e i malati psichici richiede una serie di qualità ed atteggiamenti che non tutti possiedono. Pazienza, dolcezza, capacità d’ascolto, intuito sono alcune delle capacità che un operatore dovrebbe avere se vuole lavorare in questo campo. Ma dubito fortemente che vengano considerate da chi assume il futuro personale addetto alla cura di persone con problemi di salute. Mi chiedo anzitutto, a questo punto, a quanto servano i corsi di aggiornamento, di specializzazione, se poi non c’è un controllo continuo sull’operato delle persone addette alle cure dei disabili. Bisognerebbe a mio avviso, per evitare episodi come quelli successi di recente, installare delle telecamere in ogni stanza delle strutture, sacrificando la privacy dei pazienti, per inibire l’istinto bestiale di certi operatori e assistenti. Bisognerebbe fare maggiori controlli da parte degli organi competenti e da parte di famigliari e amici dei ricoverati. Bisognerebbe insegnare ai futuri assistenti e operatori socio-assistenziali e/o a quelli che già lo sono che prima che imparare a “maneggiare” un disabile devono capire che hanno a che fare con un uomo o una donna con i suoi problemi, sì, ma anche con i suoi sentimenti, le sue sensibilità e il suo carattere. In ultimo si dovrebbe vietare alle cooperative sociali, pena multe salatissime, di far fare al personale addetto ai disabili turni massacranti, per collocarlo magari a fine turno in altre strutture, per altro lavoro. L’uomo non è un robot instancabile, ha bisogno del suo tempo di riposo, che se non viene osservato può sfociare in nervosismo e violenza, anche se questo non può e non deve giustificare gli atti abominevoli di cui ho trattato sopra.
Maria Pia Amico
Incontro a scuola con l’autrice del libro “Attenti al polverino!”
Il giorno 10 Aprile 2014 nella mia scuola c’è stato un incontro sui pericoli dell’amianto.
Abbiamo incontrato Assunta Prato dell’Associazione Famigliari Vittime Amianto (AFEVA) che ha
scritto il libro fiaba a fumetti “Attenti al Polverino!” con i disegni di tre ex studentesse del corso
Grafico Pubblicitario dell’Istituto Superiore “Leardi” di Casale Monferrato.
Nel libro un vecchio e ricco signore Silvier de l’Argentier scopre una polvere grigia per produrre
tanti oggetti e decide di costruire una grande fabbrica nella città di Miralaria.
Gli abitanti trovano nella città un polverino che sembra magico e fanno a gara a chi ne trova di più
ma dopo alcuni anni i bambini che giocano con il polverino incominciano ad ammalarsi. Un
bambino che si chiama Pietro muore: allora tutti iniziano ad aver paura e scoprono che il polverino
a far morire la gente. Silvier diventa vecchio e lo sostituisce il figlio Dorè. I cittadini sono stufi di
vedere così tanti malati e morti e si organizzano per cercare la cura alla malattia, sgomberano i tetti
pieni di polverino e vogliono avere giustizia dal figlio Dorè. L’incontro è stato importante perché
riguarda un problema della città di Casale Monferrato. L’amianto era usato per costruire i tetti delle
nostre case e abbiamo respirato per tanti anni la sua polvere che ha portato tanti morti tra i
lavoratori della fabbrica e tra i cittadini. Casale Monferrato lotta da tanto tempo per avere giustizia.
Io sono stato colpito dal libro perché parla della città dove vado a scuola e faccio tante attività
durante l’anno. Questo libro è importante perché mi ha fatto capire il problema in maniera
semplice. “Attenti al Polverino!” è stato stampato in 1100 copie e distribuito gratuitamente nelle
scuole ed è anche acquistabile a offerta presso la nuova sede casalese dell’AFEVA in Via Galeotto
del Carretto. Gabriele
L’autrice Assunta Prato con la mia Professoressa e una disegnatrice durante l’incontro nell’Aula Magna
“Natal Palli” dell’Istituto Superiore Statale “Leardi” di Casale Monferrato.
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Bozza del progetto Andeira: L’associazione di volontariato Andeira nasce per dar vita ad
un progetto assistenziale, culturale, sociale e ricreativo il cui scopo consiste nella creazione e coordinamento di un gruppo di persone diversamente abili appartenenti a differenti centri diurni,residenziali o coinvolti in singoli progetti educativi con lo scopo primario di collaborare,sotto la supervisione di educatori/operatori,volontari, referenti, alla stesura di un periodico (mensile) distribuito nei territori cui i ragazzi appartengono (basso Piemonte e Liguria) ed alla realizzazione del quale ciascuna persona darà il proprio contributo tramite un elaborato personale (uno o più articoli corredati da foto, disegni o elaborazioni grafiche di altro genere) partecipando, inoltre, attivamente e criticamente, alla realizzazione dell’elaborato degli altri membri dello staff del periodico stesso.
Consiglio direttivo:
Giuseppe Ravetti – Presidente
Michele Rolla – Vice Presidente
Elisa Regaglio - Segretario
Maddalena De Silvestro – Consigliere
Luisa Miselli – Consigliere
“Andeira” Direttore Responsabile:
Mimma Caligaris
Associazione di volontariato “Andeira” Vicolo noè n.30/C, c.a.p. 15073
Castellazzo Bormida (AL)
Per info e contatti: Giuseppe Ravetti: cell. 3285316610 - mail: [email protected]
Maddalena De Silvestro: cell. 3477753736 - mail: [email protected]
Sostenete il progetto “Andeira”:
Banco posta – n. di C/C: 4892762 – Iban: IT21 Q076 0110 4000 0000 4892 762