Il Programma di prevenzione in Italia:
stato dell’arte
DOTT.SSA MARIA TERESA MENZANO
SALUTE E BENESSERE DELLA POPOLAZIONE La salute della popolazione è un fattore riconosciuto della crescita
economica: la popolazione sana lavora, produce ed ha una minore richiesta di assistenza sanitaria
favorire il mantenimento di un buono stato di salute lungo tutto il corso dell’esistenza produce benefici importanti:
migliora la qualità di vita contribuisce al mantenimento dell’autosufficienza in età più
avanzata riduce il carico di malattie e/o ritardare la comparsa di malattie
favorisce la produttività in età lavorativa riduce i costi della collettività
contribuisce a mantenere la sostenibilità dei sistemi sanitari e sociali
INVESTIRE SULLA PROMOZIONE DELLA SALUTE E LA PREVENZIONE E’
FONDAMENTALE PERCHE’
L’ATTUALE QUADRO EPIDEMIOLOGICO È
CARATTERIZZATO DALLA PREVALENZA DELLE
MALATTIE CRONICO-DEGENERATIVE
altamente invalidanti e che richiedono un’assistenza a lungo termine, con gravi e sottovalutati
effetti socio-economici
LA CRISI ECONOMICA E
L' INVECCHIAMENTO DELLA
POPOLAZIONE: acuiscono le
problematiche esistenti (MCNT)
NEL 2013 NELL'UE CIRCA 555 000 PERSONE (TRA I 25 E 64 anni) MORTE PER MALATTIE CRONICHE NON TRASMISSIBILI
(malattie cardiovascolari , tumori, malattie respiratorie, diabete)
- PERDITA DI CIRCA 3,4 MILIONI DI POTENZIALI ANNI DI VITA PRODUTTIVA (partendo dal presupposto che queste persone avrebbe avuto lo stesso tasso di occupazione del resto della popolazione) - PERDITA DI 115 MILIARDI DI EURO OGNI ANNO (0,8% DEL PIL DELL'UE).
TASSO DI OCCUPAZIONE DELLE PERSONE TRA 50-59 CHE HANNO UNA O PIÙ MALATTIE CRONICHE È INFERIORE A QUELLA DI COLORO CHE NON HANNO ALCUNA
LE CONSEGUENZE NEGATIVE DEL MERCATO DEL LAVORO
CONTRIBUISCONO AD ESACERBARE LE DISUGUAGLIANZE SOCIALI
(maggiore prevalenza di queste malattie croniche e comportamenti non salutari
tra le persone con meno istruzione e basso status socio-economico)
Malattie croniche: un allarme mondiale
56 milioni di morti nel 2012
38 milioni (68%) per MCNT Circa il 42% premature (sotto i 70 anni)
malattie cardiovascolari (46, 2%) tumori (21,7%)
malattie respiratorie croniche (10,7%)
diabete (4%)
Fonte: OMS
IL NUMERO ANNUO TOTALE DEI DECESSI PER MCNT È DESTINATO
AD AUMENTARE A 52 MILIONI ENTRO IL 2030
83,1%
il 70-80% delle risorse sanitarie a livello mondiale è speso per la gestione delle malattie croniche;
nel 2020 tali patologie rappresenteranno l’80% di tutte le patologie nel mondo
Malattie cardiovascolari: • 41% delle morti
Tumori: • seconda causa di morte (30% dei decessi)
Malattie respiratorie croniche: terza causa di morte prevalenza destinata ad aumentare (invecchiamento)
Diabete: 3.000.000 di malati (5% della popolazione) circa un milione di persone non ancora consapevoli
Malattie croniche In Italia
Le malattie croniche non trasmissibili si confermano principali cause di morte:
La domanda di servizi sanitari per soggetti
anziani con patologie croniche è diventata
sempre più alta
è cresciuto l’ammontare delle
risorse sanitarie destinate a anziani
con patologie croniche.
ISTAT 2015 13,4 MILIONI DI ULTRASESSANTACINQUENNI ( 22% DEL TOTALE) NEL 2032 RAGGIUNGERÀ IL 27,6% (CIRCA 17.600.000 ANZIANI IN VALORE ASSOLUTO) CONSEGUENZE: COMORBOSITÀ PIÙ FREQUENTE CON IL PROGREDIRE DELL’ETÀ
AUMENTO DELLA DISABILITÀ LEGATA A MALATTIE CRONICHE NON TRASMISSIBILI (soggetti con ridotta autonomia, scarsa inclusione sociale e minore partecipazione
alla vita attiva)
IL PAZIENTE È UNA PERSONA ANZIANA AFFETTA DA PIÙ PATOLOGIE
CRONICHE CONTEMPORANEAMENTE (COMORBIDITÀ O MULTIMORBIDITÀ)
CON ESIGENZE ASSISTENZIALI DETERMINATE DA CONDIZIONI CLINICHE E ALTRI DETERMINANTI
(status socio-familiare, ambientale, accessibilità alle cure ecc.).
LA PRESENZA DI PLURIPATOLOGIE RICHIEDE: INTERVENTO DI DIVERSE FIGURE
PROFESSIONALI TRATTAMENTI FARMACOLOGICI MULTIPLI DI
LUNGA DURATA SCHEMI TERAPEUTICI COMPLESSI E DI
DIFFICILE GESTIONE (possibile riduzione compliance, aumento del rischio di prescrizioni inappropriate, interazioni farmacologiche e reazioni avverse)
IPERTENSIONE ARTERIOSA NEL 60% DELLA POPOLAZIONE ULTRA64ENNE Più frequente: nelle donne e nell’età
più avanzata nelle persone con
basso livello di istruzione
maggiori difficoltà economiche
livelli pressori più elevati per sovrappeso/ obese rispetto alle normo/ sottopeso e le persone con basso livello di attività fisica
il 33% riferisce almeno 1 patologia cronica il 19% due, l’8% tre, il 4% quattro 1% cinque o più Le patologie più frequenti sono le malattie cardiovascolari (32,8%)
PASSI d’Argento 2012-2013
LE CAUSE DELLE MCNT
Nel determinismo delle malattie cronico-degenerative assumono un ruolo importante numerosi fattori, fra i quali quelli comportamentali o stili di vita, fortemente influenzati dall’ambiente di vita e di lavoro delle persone
4 ADULTI SU 10 IN ECCESSO PONDERALE 1 ADULTO SU 10 OBESO PIÙ FREQUENTE AL CRESCERE DELL'ETÀ FRA GLI UOMINI MOLTE DIFFICOLTÀ ECONOMICHE BASSO LIVELLO DI ISTRUZIONE
LE PERSONE IN SOVRAPPESO O OBESE POCO CONSAPEVOLI DEL LORO STATO DI ECCESSO PONDERALE BASSA E IN RIDUZIONE L'ATTENZIONE DEGLI OPERATORI SANITARI AL PROBLEMA: solo metà degli intervistati in eccesso ponderale
riferisce di aver ricevuto il consiglio di seguire una dieta per perdere peso
attenzione degli operatori è più scarsa proprio dove ce ne sarebbe più bisogno(Regioni meridionali)
meno frequente il consiglio di praticare attività fisica alle persone in eccesso ponderale
LA SORVEGLIANZA PASSI 2012-2015- Fattori rischio
LA SEDENTARIETÀ È ASSOCIATA: ALL'AVANZARE DELL'ETÀ
AL GENERE FEMMINILE
ALLE DIFFICOLTÀ ECONOMICHE
AL BASSO LIVELLO DI ISTRUZIONE
MAGGIORE NEL SUD ITALIA 1 ADULTO SU 2 FRA I PARZIALMENTE ATTIVI E 1 SU 5 FRA I SEDENTARI PERCEPISCONO COME SUFFICIENTE IL PROPRIO IMPEGNO NEL PRATICARE ATTIVITÀ FISICA
LA SORVEGLIANZA PASSI 2012-2015 Fattori rischio
Italia
n =146283
% IC95% inf IC95% sup
Attivo 32,8 32.5
33.1
Parzialmente
attivo 35.2
34.9
35.6
Sedentario 32.0 31.7
32.3
Attività fisica
L'ATTENZIONE DEGLI OPERATORI SANITARI AL PROBLEMA DELLA SCARSA ATTIVITÀ FISICA E’ BASSA
(E SENZA ALCUN SEGNO DI INCREMENTO NEL TEMPO)
SOLO UN TERZO DEGLI INTERVISTATI
RIFERISCE DI AVER RICEVUTO IL CONSIGLIO DA UN OPERATORE SANITARIO DI FARE REGOLARE ATTIVITÀ FISICA
ANCHE IN CASO DI ECCESSO PONDERALE O AVESSERO PATOLOGIE CRONICHE
PASSI 2012-2015 - Fattori rischio Scarsa attività fisica
CONSUMO DI FRUTTA E VERDURA 5 ADULTI SU 10 CONSUMANO NON PIÙ DI 2 4 SU 10 NE CONSUMANO 3-4 SOLO 1 SU 10 NE CONSUMA 5 IL CONSUMO DI 5 PORZIONI DI FRUTTA E VERDURA AL GIORNO È PIÙ FREQUENTE: • CON L'AVANZARE DELL'ETÀ • FRA LE DONNE • FRA LE PERSONE SENZA DIFFICOLTÀ
ECONOMICHE
CHIARO GRADIENTE GEOGRAFICO: ADESIONE AL FIVE A DAY SCENDE NELLE REGIONI CENTRALI E MERIDIONALI LIEVE MA SIGNIFICATIVA RIDUZIONE A LIVELLO NAZIONALE
LA SORVEGLIANZA PASSI 2012-2015 Fattori rischio
%
Sovrappeso: 20,9%
Obesità: 7,6%
Obesità severa: 2,2%
Sistema di sorveglianza su stato ponderale e stili di vita dei bambini delle scuole primarie (8-9 anni) -2014
Il sovrappeso e l’obesità nelle quattro rilevazioni di OKkio alla SALUTE
Dal 2008 ad oggi si assiste ad una leggera e progressiva diminuzione dell’eccesso ponderale
23,2 23,022,2
20,9
12,0 11,2 10,69,8
0
5
10
15
20
25
2008/9 2010 2012 2014
sovrappeso obesità
%
Le malattie croniche sono un problema degli anziani
Le malattie croniche sono esclusivamente il risultato di comportamenti non salutari
Vero Falso
Le responsabilità del singolo possono essere chiamate in causa solo
quando esiste la possibilità di accedere a stili di vita sani e di godere di
aiuto nelle scelte di salute
I governi hanno un ruolo determinante nel migliorare la salute e il
benessere delle persone e nel sostenere i gruppi più a rischio (bambini,
anziani, poveri)
Vero Falso
Fonte: WHO
Malattie croniche : i pregiudizi
COME AFFRONTARE LA SFIDA?
EVITARE POLITICHE E INTERVENTI SETTORIALI E FRAMMENTARI
ADOTTARE POLITICHE E STRATEGIE INTEGRATE
COINVOLGERE AMPI SETTORI DELLA SOCIETÀ E VARI AMBITI DI INTERVENTO
Malattie Croniche non trasmissibili: due ordini di problemi
1. Conseguenze sullo stato di salute della popolazione: progressivo aumento dei pazienti affetti da patologie croniche 2. Conseguenze sul bilancio statale: - DIRETTE legate ai costi dell’assistenza sanitari - INDIRETTE legate alla riduzione della produttività e del reddito (invalidità, assenze dal lavoro per malattia ecc)
approccio innovativo alla “salute”:
non più responsabilità solo del Sistema Sanitario,
ma obiettivo prioritario per tutti i settori del Paese
approccio “multistakeholder” con coinvolgimento di altri soggetti istituzionali e della società civile
La strategia italiana per la prevenzione delle MCNT
Dal “Welfare State”: • orientato all’assistenza • salute come “bene” “distribuito”dallo Stato
Alla “Welfare Community”: tutti contribuiscono alla
conquista e al mantenimento del “bene” salute
Obiettivi
Conoscere, monitorare, valutare fenomeni e processi
Promuovere stili di vita salutari a partire dai primi anni di vita e ancor prima della gravidanza
Promuovere ambienti più salutari di vita e lavoro (a partire dalla scuola)
Facilitare comportamenti e scelte salutari
«Empowerment» dei cittadini e degli stakeholder
La strategia italiana
Ruolo di leadership e di advocacy del sistema salute
Educazione Informazione
Comunicazione
Accordi Alleanze
Reti
CREARE CONSAPEVOLEZZA
CREARE CONTESTI FAVOREVOLI ALLA
SALUTE
EMPOWERMENT COME PAROLA CHIAVE
Programma
DEI CITTADINI DI ISTITUZIONI E STAKEHOLDER
Ridurre le disuguaglianze
Piano Nazionale
della Prevenzione
Alimentazione
Fumo
Attività fisica
Alcol
La strategia italiana
ATTIVARE AZIONI INTERSETTORIALI A LIVELLO NAZIONALE E REGIONALE
PER PROMUOVERE STILI DI VITA SALUTARI
MODIFICARE L’AMBIENTE DI VITA E LAVORO FACILITARE COMPORTAMENTI E SCELTE
SALUTARI
CONTRASTARE I PRINCIPALI FATTORI DI RISCHIO
LA STRATEGIA È CONDIVISA CON LE REGIONI E CON I SERVIZI SANITARI LOCALI
È SOSTENUTA DAL CCM ATTRAVERSO UNA SERIE DI PROGETTI COERENTI CON LE AREE DI INTERVENTO
Piano Nazionale della Prevenzione 2014-2020
DOCUMENTO PROGRAMMATICO CONDIVISO TRA STATO E REGIONI
(coinvolge tutte le Regioni italiane per implementare programmi di prevenzione rivolti alla popolazione) DELINEA UN SISTEMA DI AZIONI DI PROMOZIONE DELLA SALUTE E DI
PREVENZIONE (in tutte le fasi della vita, nei luoghi di vita e di lavoro anche ai fini dell’invecchiamento attivo) PONE ATTENZIONE ANCHE AI DETERMINANTI AMBIENTALI, SOCIALI ED
ECONOMICI DELLA SALUTE MIRA A RIDURRE IL CARICO PREVENIBILE ED EVITABILE DI MORBOSITÀ,
MORTALITÀ E DISABILITÀ DELLE MALATTIE CRONICHE NON TRASMISSIBILI
Il PNP 2014-2020 Vision, Principi e Priorità
Afferma il ruolo cruciale della promozione della salute e della prevenzione come fattori di sviluppo della società
Recepisce gli obiettivi sottoscritti a livello internazionale
Mira a ridurre il carico di malattia, garantire equità e contrasto alle diseguaglianze e rafforzare l’attenzione ai gruppi fragili
Definisce un numero limitato di (macro) obiettivi comuni prioritari misurabili e i relativi indicatori
Promuove una sistematica attenzione alla intersettorialità e alla trasversalità degli interventi
Investe sul benessere dei giovani in un approccio dal forte contenuto formativo e di empowerment
Considerare l’individuo e le popolazioni in rapporto al proprio ambiente
Macro obiettivi Obiettivi centrali
Indicatori centrali
MO1 Ridurre il carico prevenibile ed evitabile di morbosità, mortalità e disabilità delle malattie non trasmissibili 15 26
MO2 Prevenire le conseguenze dei disturbi neurosensoriali 2 2
MO3 Promuovere il benessere mentale nei bambini, adolescenti e giovani 2 2
MO4 Prevenire le dipendenze da sostanze 1 1
MO5 Prevenire gli incidenti stradali e ridurre la gravità dei loro esiti 3 4
MO6 Prevenire gli incidenti domestici 5 6 MO7 Prevenire gli infortuni e le malattie professionali 8 6
MO8 Ridurre le esposizioni ambientali potenzialmente dannose per la salute 12 16
MO9 Ridurre la frequenza di infezioni/malattie infettive prioritarie 13 14
MO10 Attuare il Piano Nazionale Integrato dei Controlli per la prevenzione in sicurezza alimentare e sanità pubblica veterinaria 18 36
TOTALE 10 79 113
La struttura
Macro-obiettivo 1 1. Stesura e realizzazione di un piano di azione intersettoriale di promozione della salute nei diversi ambiti, con definizione di accordi e condivisione di indirizzi con i settori della pianificazione territoriale 2. Aumentare i bambini in allattamento materno esclusivo fino al sesto mese (180 giorni di vita) 3. Promuovere il potenziamento dei fattori di protezione (life skills, empowerment) e l’adozione di comportamenti sani (alimentazione, attività fisica, fumo e alcol) nella popolazione giovanile e adulta 4. Ridurre il numero dei fumatori 5. Estendere la tutela dal fumo passivo 6. Ridurre il consumo di alcol a rischio 7. Aumentare il consumo di frutta e verdura 8. Ridurre il consumo eccessivo di sale 9. Aumentare l’attività fisica delle persone 10. Aumentare l'offerta di approccio comportamentale o farmacologico per le persone con fattori di rischio per MCNT 11. Sviluppare programmi per promuovere e diffondere la pratica dell’esercizio fisico, anche attraverso la prescrizione, nelle persone con patologie croniche 12. Aumentare l’estensione reale dei programmi di screening alla popolazione target (per ognuno dei 3 tumori oggetto di screening) 13. Aumentare i soggetti a rischio sottoposti a screening oncologico 14. Riorientare/avviare i programmi di screening per il cancro della cervice uterina introducendo il test HPV-DNA 15. Identificare precocemente i soggetti a rischio eredo-familiare per tumore della mammella
Il Macro Obiettivo 1 Ridurre il carico prevenibile ed evitabile di morbosità, mortalità e disabilità delle malattie non trasmissibili
AMPIA ESTENSIONE
PER LE TEMATICHE DI MORBOSITÀ, MORTALITÀ E DISABILITÀ AD ESSO AFFERENTI
PER LE STRATEGIE PREVENTIVE SOTTESE : STRATEGIE DI COMUNITÀ e BASATE SULL'INDIVIDUO
PERSONE IN CONDIZIONI DI RISCHIO AUMENTATO PER MCNT
La strategia prevede: L’IDENTIFICAZIONE PRECOCE E LA
VALUTAZIONE INTEGRATA DEL SOGGETTO A RISCHIO
UN’ADEGUATA PRESA IN CARICO SISTEMICA
IN GRADO DI POTENZIARE LE RISORSE PERSONALI (EMPOWERMENT INDIVIDUALE)
ATTIVAZIONE DI PROCEDURE E PERCORSI
TERAPEUTICO-ASSISTENZIALI SE NECESSARI L’OFFERTA DI CONSIGLIO BREVE IN CONTESTI
SANITARI OPPORTUNISTICI L’OFFERTA DI PROGRAMMI/INTERVENTI
COERENTI ALLE STRATEGIE DEL PIANO E FINALIZZATI ALLA RIDUZIONE DEL RISCHIO ES. INCREMENTARE LA QUOTA DI SOGGETTI FISICAMENTI ATTIVI TRA GLI IPERTESI
NELLA FASCIA DI ETÀ 45-60 ANNI: È NECESSARIO FOCALIZZARE L’ATTENZIONE SULLE PATOLOGIE PIÙ FREQUENTI (quali quelle cardiovascolari)
ELEMENTI FONDAMENTALI PER LA REALIZZAZIONE DELLE STRATEGIE DI PREVENZIONE NEL PNP
ACCORDI A SUPPORTO DELL'INTERSETTORIALITÀ DELLE AZIONI
LA SALUTE IN TUTTE LE POLITICHE
FORMAZIONE
LA COMUNICAZIONE
APPROCCIO LIFE COURSE E PER SETTING
ACCORDI A SUPPORTO DELL'INTERSETTORIALITÀ DELLE AZIONI
RICHIEDONO LO SVILUPPO DI RETI E ALLEANZE INTERSETTORIALI
Fondamentale: è la definizione a livello locale di accordi intersettoriali e interistituzionali con: Enti Locali, associazioni sportive e del volontariato per costruire
maggiori opportunità di attività fisica per tutti; mondo dell'urbanistica, della pianificazione territoriale e dei
trasporti per contribuire a creare ambienti di vita più salubri e in grado di favorire stili di vita più sani
associazioni di categoria (panificatori, ristorazione collettiva, ecc)
LA SALUTE IN TUTTE LE POLITICHE
una politica delle alleanze per coinvolgere tutti i settori della politica a supporto dell’attuazione dei Piani
la necessità di una condivisione di obiettivi di salute da parte degli attori
coinvolti (amministrazioni centrali e regionali, Enti Locali, istituzioni, settori privati e no profit)
la definizione di reciproche responsabilità al fine di rendere facili per i cittadini le scelte di salute realizzando e rendendo accessibili ambienti e contesti a ciò favorevoli
meccanismi di raccordo, condivisione e programmazione unitaria tra i diversi livelli e dipartimenti e/o assessorati
Il ri-orientamento dei servizi sanitari (indispensabile per rispondere ai nuovi bisogni di salute della popolazione, per offrire azioni preventive, programmi di popolazione e modalità di presa in carico delle patologie più diffuse e per ridurre le criticità conseguenti alla gestione delle patologie croniche)
IL RI-ORIENTAMENTO DEI SERVIZI SANITARI
LE FARMACIE SONO CHIAMATE A SVOLGERE UN RUOLO ATTIVO PERCHÉ: HANNO TUTTE LE POTENZIALITÀ PER
RIVESTIRE RUOLI AVANZATI (che portano risparmio al SSN) SVOLGONO FUNZIONI DI SUPPORTO,
ASSISTENZA, VIGILANZA CON FINALITÀ DI MONITORAGGIO DEI PAZIENTI NEI LORO PERCORSI DI CURA
LA RETE DELLE FARMACIE DIVENTA UNO
STRUMENTO DI AMPLIFICAZIONE E DI ORIENTAMENTO DELL’INFORMAZIONE
IL FARMACISTA: UN IMPORTANTE
ANELLO DI CONGIUNZIONE
TRA I DIVERSI STAKEHOLDER NEL PERCORSO DI CURA
PER IL RAGGIUNGIMENTO
DEGLI OBIETTIVI COMUNI
COSTITUIRE UN PUNTO DI ORIENTAMENTO DEL PAZIENTE CRONICO NEI BISOGNI DELL’ASSISTENZA SANITARIA E SOCIO-SANITARIA
EROGARE PRESTAZIONI NELL’AMBITO DEI SERVIZI PREVISTI DAL D.LGS 153/2009 (analisi di prima istanza, telemedicina, prestazioni infermieristiche e fisioterapiche
mediante le specifiche figure professionali)
POSSONO IDENTIFICARE PRECOCEMENTE LE PERSONE PIÙ A RISCHIO PERMETTENDO DI INTERVENIRE TEMPESTIVAMENTE
ESSERE UN PUNTO DI RIFERIMENTO PER LA GESTIONE DEL MONITORAGGIO DELLE TERAPIE (controllo dell’aderenza del paziente alle terapie e controllo e registrazione dei consumi di farmaci)
FORMARE I CITTADINI AL CORRETTO UTILIZZO DEI FARMACI E DEI PRESIDI DIAGNOSTICI
INFORMARE ED EDUCARE I CITTADINI SULL’IMPORTANZA DI STILI DI VITA SALUTARI E PROMUOVERE E SUPPORTARE CAMPAGNE DI INFORMAZIONE PER FAVORIRE IL CAMBIAMENTO DEI COMPORTAMENTI
RUOLO ATTIVO DELLE FARMACIE
FORMAZIONE UNO STRUMENTO ESSENZIALE E’: LA FORMAZIONE A SUPPORTO DEI CAMBIAMENTI DI STILE DI VITA
L'ATTIVITÀ FORMATIVA HA UN RUOLO CRUCIALE
per accrescere le competenze degli operatori sanitari
per determinare un cambio culturale degli stessi operatori e della popolazione
generale (rispetto al modo di concepire la prevenzione e
la promozione della salute)
è un “fattore di efficacia” per gli interventi Es. efficacia degli interventi per la cessazione dal fumo condotti da
operatori formati rispetto a quelli condotti da operatori che non hanno ricevuto una formazione ed un training specifico
continuare ad investire sulla formazione e sull’aggiornamento degli operatori della sanità
costruzione solide competenze per tutti gli operatori coinvolti
PER AFFRONTARE CON PIENA AUTOREVOLEZZA LE COMPLESSITÀ
DEI TEMI DELLA PROMOZIONE DELLA SALUTE
E DELLA PREVENZIONE
per promuovere il rinforzo o l’adozione di sani stili di vita
FORMAZIONE Obiettivo: dotare i professionisti del settore sanitario di conoscenze e strumenti per promuovere i sani stili di vita attraverso il colloquio motivazionale breve
L’ACQUISIZIONE: DI COMPETENZE DI COUNSELING
MOTIVAZIONALE BREVE DI CONOSCENZE SULL’IMPORTANZA
DEI SANI STILI DI VITA
Il Counseling Motivazionale Breve (CMB) come strumento operativo per la promozione di sani stili di vita : fornire e far acquisire capacità e abilità comunicative finalizzate a promuovere
cambiamenti nello stile di vita rendere omogenee le modalità di approccio ed i contenuti sul territorio regionale
I TARGET SONO TUTTI GLI OPERATORI SANITARI
(MMG, PLS, farmacisti ed operatori sanitari e socio sanitari impegnati in contesti sanitari opportunistici es. farmacie, ambulatori vaccinali,
consultori
LA COMUNICAZIONE
UNA ATTIVITÀ TRASVERSALE
FONDAMENTALE: per creare una nuova
cultura della salute e consapevolezza da parte di tutti i cittadini riguardo il proprio stato di salute per sensibilizzare sui temi
della prevenzione e della promozione degli stili di vita corretti per favorire l’adesione a
programmi di prevenzione
Gli strumenti della comunicazione usati per veicolare messaggi e promuovere le iniziative pianificate devono essere coerenti con gli obiettivi ed i target individuati (Strumenti diversi per setting diversi)
Comunicazione, informazione e
formazione devono essere rivolte anche e soprattutto agli amministratori, i “policy makers” (oltre che alla popolazione)
Utilizzo di modalità comunicative social
e di applicazioni informatiche per innovare le modalità di approccio ai temi della prevenzione e della comunicazione (accanto ai tradizionali strumenti informativi es. materiale informativo cartaceo, campagne radiofoniche e televisive ecc)
Approccio life course
e per «SETTING» specifici
SETTING SANITARIO
IL SSR HA UN RUOLO FONDAMENTALE NEL FAVORIRE L’EMPOWERMENT ATTRAVERSO:
l’organizzazione di programmi proattivi che rendano accessibili a tutti interventi efficaci
la promozione della salute orientando le persone verso comportamenti e pratiche di prevenzione
l’assicurazione di livelli di qualità e sicurezza delle cure
DUE LINEE DI LAVORO
favorire un processo di empowerment sui singoli e nelle comunità per facilitare l’adozione diffusa di comportamenti
salutari
sviluppare interventi nel contesto assistenziale per migliorare la qualità e la
sicurezza delle prestazioni fornite (programmi di screening )
coinvolgimento diretto e qualificato contributo degli operatori sanitari e dei vari Servizi Ospedalieri e territoriali
Conclusioni L’attuale quadro epidemiologico e l’invecchiamento della popolazione
evidenziano l’importanza di investire sulla prevenzione e sulla promozione della salute
Per la prevenzione delle malattie croniche non trasmissibili è necessario affrontare tutti i determinanti socio-culturali, ambientali, relazionali ed emotivi che influenzano lo stile di vita e l’insorgenza della malattia
E’ necessaria un’ottica intersettoriale, con il coinvolgimento di tutti gli ambiti di competenza: l’approccio multistakeholder è la strategia più efficace per assicurare a tutti un futuro all’insegna di uno sviluppo in salute e più sostenibile
Nell’approccio individuale «prevenzione», «presa in carico», «gestione» non devono essere considerate strategie distinte, ma occorre integrare promozione della salute, inquadramento diagnostico e intervento clinico-riabilitativo
Grazie a tutti per
l’attenzione
e soprattutto la pazienza!