!ondazione del Seminario
! in dal princip io de l suo Pon tifica to ,il nos tro San to
Padre Pap a Pio I ! ,mani fe s tò
‘
i l des iderio che i l Cle ro
delle provincie lombarde,s empre p ron to a lle s an te i n
traprese,s i consacrasse alla conversi on e degl i infede li .
A ques t’ i nvi to de l supremo Pas tore i l Sac . Angelo Ramazzotti, al lo ra superiore de i Miss i onari d iocesan i d i M ilano
,poi Vescovo d i Pavia, che morì Pa triarca d i Vene
z ia sen ti s s i riv ivere p iù arden te lar is oluzione pres ain gioven tù d i consacr ars i alle miss i on i es tere . Ciò chel ’ e tà p iù non gli permet teva d i fare p ersonalmen te ,
vol le fac il i tare ad al tri , fornendo loro i l b isognevol e .
Propose quind i all’ Arc ivescovo d i Milano ed a i Vescovid i Lombard ia d i fondare per le miss ioni s tran iereun Seminario s imi le a quello d i cui la ! ranc ia s i glori a dadue s ecol i . Mons . Ramazzott i s i offriva ad a ccogl iere iprimi asp iran t i i n una cas a ch’ egl i poss edeva in Saronno .
L’E piscopato lombardo applaud i al d isegno ,
e sul rapporto dell’Arcivescovod i Milano, il 8 . Padre a tte s tò la suasoddisfaz ione .
11
Verso la fine del mes e d i Lugl io del 1850, i pr imi Sacerdoti des ideros i d i - dedicars i a ll’ opera delle miss i on ipoterono en trare n ella casa d i Saronnoe-L eregole
,t rac
cia te so t to l a d ire zione d i Mons . Ramazzo tti,furono so t
tomesse all’ e same preventivo degl i O rd inari e della Pro
paganda, e, i l primo d i d icembre de l 1850 ,i Vescovi d i
Lombard ia , riun i ti in torno a Mons . Romilli l oro Me tro
pol i tano , s te sero d i comune accordo l’ a tto au ten tico d ifondaz ione .
Dopo d ’ aver approva te le regole del Seminario e con
fermata l ’ ele zion e del d i re t tore nomina to dai Vescov ifonda tori
,la Propaganda s
’
adoperò per lo sviluppo dell ’ opera nas cen te . Le t tere de l Card inal ! ran zon i permi
sero al d ire t tore Mons . Marinoni , d i vis i ta re l e d ioces i d i
Piacenza,Parma ,…Veron a Padova , Venez i a ed U d ine , e
d i trovarvi un concorso pre z ioso .
La casa d i Saronno ben pre s to apparve troppo lon tanada l cen tro delle comun icazioni
, ebisognò pensare a trasferi re i lSem1nar1onella c i ttà s te ss a d i M il ano L ’
Arcivescovo
d iede, a quest
’uopò laChies a d i S . Caloge ro, celebre pe r
i l suo S an tuario dedica to alla Ve1gine: coll’ a 1uto della
cari tà d e i fedel i,s i po té erigere , a fianco della Chies a
un edifizio abbas tanza spaz ioso da ri ceve rv i buon numerod ’alunniMeno d i .dueann i . dopo
,la suafondazion e
,il"
nuovo
I stituto metteva se t te Mi ss ionari d i sposm onedell a Pro
paganda. Al presente si contano a se ssanta i suo i membrimanda ti ad evangel izzare l ’ es tremo orien te, d ic iannovede ’ qual i han già da ta l a loro v i ta . Esso s erve i c inqueVicaria ti o Prefe tture delB engala cen trale, d i Hyderabaddi Hong-Kong ,
della B irmania orien tale e dell’Honan .
Lavorò inol tre nelle mi ss ion i del laMicrone s ia, d i B orneo,d i Agr
'
a e,
'
dellaNuova Grana ta .
U naparola'
su c iascuna d i ques ted iverse mi sswni .
Missioni Servite temporaneamente
1°M elanesia e M icronesia. La
.Soci e tà d i Maria in
cari ca ta della mis s ione d i Melanes ia eM icronesia, avendo
p erduto dueN icari apos tol ic i e cinque Mi ss i on ari (I ), s ivide costrettaadabbandonare una par te d elle sue sta
z ioni . Allora i l Seminario delle miss i on i e s tere,d i Milan o
fu des igna to dall a Propaganda a ricevere la diffic i l e ered i tà . Se tte Mis s ion ari (c inque Sacerdo t i e due Ca tech is t i) ,primizia del novello I s t i tu to
, partirònsi daMilano nelmarzo del 1852 . Giunti a lla lor me ta n ell’ o ttobre d e l
l ’ anno seguen te,furono ini z ia t i a l mini s te ro apos tol ico
da i Mis s ionari Maristi che dovevano surrogare . Ma egual i
prove l i attendevano e dovevano in breve tempo condannarli all a s tes sa impotenza . La mor te
,la mal a t ti a
,l a
in suffici enza dei sussidi obbligarono la Propaganda a r ich iamare i supers ti ti che furono manda ti al le miss ion i
d i China
2° L abuan e Borneo. Nel febbra io del 1855, due S acerdoti del Seminario d i Milano furono manda t i a Bor
( l ) M ons . Èpalle, messo a morte , nel mese d i d icembre del 1845 ,dai selvaggi dell’ I sola I sabella e M ons . Co llomb suo successore ,
morto nel mese d i lugl io de l 1848 , nell‘
I solad i R ook ; i R R . Padr i!aquet e Payet , e i l fratello G iacinto , trucidat i a S an-Ch ristov al ,il 20 d ’ apri le del 1847 ; i l R ev . Padre Grey , nel marzo p receden te ;il R ev . Padre V illien , morto a R ook , i l 13 d i nov embre del 1848.
(2 ) Il catech ista G iuseppe Corti era morto a R oek , e D . G iov anniM azzuccon i era stato ucc iso nell’ agosto del 1855 , coll
’ equipagg i odel brik inglese L a Gazzelle, dai selvaggi d i ! oodlark .
6
n eo . Vi s i in traprendeva un a mission e,a spe se de l Pre
fe t to apos tol ico D . Carlos Cuarteron, an tico cap i tan o che ,fa ttos i pre te, voll e appl icare all
’ evan gel izzazion e d i quel .
l ’ i sol a i l danaro guadagna to in que’dintorni . Poco appres so
la Propaganda ri ti rò da Borneo i due Miss ionari milanes ip er mandarl i i n Ch in a co i loro confra tel l i d i recen te giunt iv i dal la Micrones i a .
3° A gra (indos tan) . Qua ttro Sacerdo ti e due Ca techis ti d el Seminario d i Milano furon da ti, ne l 1856,
come
aus i liar i i a i Capuccini de l Vic ar ia to apos tol ico d’ Agra .
Erano sp eci almen te incar ica t i de i pos ti'
mili tari ingles i .La rivol ta de i Cipaye s, che scopp iò l
’ anno seguente, el a
mor te d i un Miss ionario e d i un Ca techis ta,de termina
rono i supers ti ti a por tarsi nelBengala cen trale , loro -destinazione defini tiva .
11° Cartagena (Nuova-Grana ta) . Die tro domanda del
San to Padre mede s imo,due Missionari s i portarono a Car.
tagena, ne l gennai o del 1856. La morte d i uno d ’ e ss i ,Sa c . Cos tan tin o Robbioni, e i l bando del Sac . Eugenio B i ffi
arre s tarono l a miss ione . I l s ig . B i ffi ri ti ra tos i nel ! ucatan
,presso i Relig ios i de lla Compagn i a d i Gesù ,
dopo d i
ave r aspe tta to invano l ’ occas ion e d i ri tornare nella Nuova
Grana ta,venne nomina to Prefe tto Apos tol ico del l a B irman ia
orien tale .
Missioni affidate-al Seminario
1 ° Bengala Centrale (indos tan) . Ques ta mis s ione è
s ta ta aperta nel 1855 da tre Sacerdo t i de l Seminari o d i
Milano . Comprendeva una vas ta regione a l nord d i Cal
7
outta con d ’abitanti, ed era dipenden te da l , Vi!caria to del B engala occ iden tale ; n el mese d i lugl io de l 1870e s tata amplia ta col l’ aggiunta del l’ Assam ed a l tre prov incie, ere tta in Pre fe ttura ed ebbe a Pre fe ttoapos tol ico
D, Antonio Mari e tt i, ultimo supers ti te de ’ primi apos tol i
d i questa region e Quindi c i anni ' fa,non contavas i
nel Bengalacen trale che qualche cris t iano ind igeno; alpre sente i l numero de i fedel i ed i 1500. In questo periodod i quind ic i ann i i Miss ionari sono giun ti
,a forza . d i sa
grificii e sen za sussidii local i, ad e rigere sed ic i ch ie s e o
cappelle, s ette orfanotrofi i e p iù s cuol e .
2°Hyderabad (indos tan) . Coi M issionari ,
destinati al
B engala,,cen tral e , partironsi da … Milan o
,nel febbrai o
del 1855 due al tri alunn i del Seminario d i S . Calocero,i signori B arbero e Pozz i
, che s i por ta rono ad Hydera
bad , dove erano s tat i domanda ti, come ausil iari i, da Mon
signor M urphy. Parecchi loro confra tell i andaron o a rag
giungerli, nel 1857, 1860, 1865 , e quando Mon s . Murphyfu dato
,pe r Coad iutore al Vescovo d ’Hobartown (T a sman i a)
n el 1866,i l s ig. D . Domenico B arbero, già Vicario gene
rale, ebbe l’ufficio d ’Amministratore apostol ico . Il 21 d i
marzo del 1870 è s ta to pre conizza to Vescovo d i Doliche in
partibus e Vi cario apos tol ico d i Hyde rabad . Monsignor
Barbero è i l pr imo Ve scovo del S emin ario delle Mis s i on iEs tere d i Milano .
3°Hong
! Kong (Cina) . La miss ion e d i Hong-Kon g,
crea ta ne l 1813, è so t to l’ immedia ta d ipendenza d i Pro
paganda. I l Prefe t to apos tol i co del la mi ss i one è in p ar itempo Procura tore generale della Propaganda
,per gl i
affari rel igio s i della . China . I ! rance scan i i tal ian i s i tro
(1 ) 11 R ev . D . A lbini Pari ett i emorto ne l l867, …e 11 s ig. L imanan el marzo del 1870.
8
vavano s ol i a Hong Kong fino al l’arri vo dei Missionarî fdiMilano richiamati da Voodlark, da Rook
'
e da Borneo .
’
Lamiss i one è ora confidatatutta
‘
aquesti ul timi ; con ta o l tre
un mil ion e d ’abitanti . l a maggiorparte cin es i idolatri z‘
ha
s eminario,coll egio
,s cuol e, chies e , rel ig
'
ios e, Î 5 s acerdot ieurope i e li i ndigen i
,con più d i *trecèntò ca ttol ic i d i varie
nazion i,principalmente p ortoghes i e chi e s i . Ne
'
è Prefe ttoapos tol i co i l Rev . D . T imoleò ne
‘ Raimondi ;"ant icoMiss i o
nario d i '
! oodlark .
4° B irmania Orientale (Indo Cina) . Nel me sed i no
vembre del 1866 , la Propaganda ere ss e in Prefe tturaapos tol i ca
,so t to i l t i tol o d i B irman i a O rientale,
'
tutta! l a
parte del Vicaria to d ’A vaePerù , - compresa tra il Salonene i l Me-Kong , i l Siam e la Ch in a . I primi Mis si onari d iques ta regione
,quas i per i n tero in esplora ta ancora,! par
tirons i da Milano n el d icembre del 1867 . Al pre sente s onoi n numero di
“
c inque,i n mezzo a p iù mil ion i d ’ an ime e
servono due s taz ioni : T oungoo, pos to m il i tare ingle se, eLe i to
,villaggio carriano
,s i tua to sulicmontagne .
‘
I frutt idelle loro fa ti che furono la convers ion e ! d i bel n umero
d ’ an ime,onde l a nascen te chie sa con ta già 500 fedel i . I l
Sac . D . Eugenio B i ffi ne e i l primo Prefe t to apos tol ico .
5° Ho-Nan (Cina) . I l V icar ia toapos tol ico dell’Ho-Nan
,
a ffida to dall a sua cre azione nel 181 1 alla Congregaz ioned i S. Lazzaro ,
e s ta to dato nel 1869 a l Seminario de ll e
miss i on i e s te re di Mil ano . Hauna popolaz ion e d i
d’abitan ti de’ qual i sol o 3600 s ono cat tol ic i , ha seminanario
,orfanotrofi i, scuole ; ed epos to in - cl ima sanissimo
,
nel cen tro del vasto impero . Vi sono quattro Miss ionarie due Sacerdoti na tivi
,ed è
‘
amministrato da un Provicar io
,s ig . Simeone Volonteri, an ti co Miss i onari o d i Hong
Kong .
Que s to sempl ic e sguardo a i l avori in trapre s i , mostra
quanto rimangav i a fare per raccogl iere l’ abbondan te mes se
di Cris to , -'
e q uanto siaf'
ne'
cessarioCheì il'
S ignore' éh
'
iamiopera i che sii spargano * all a grand
’ f!ope rasullet terré ihfedeli… ll =canijao a faCili
‘
corone del par'
i che
al cristiainoeroi smo. s ta ‘davan t i reperto e i cuor’i generosi, l e an imezelan ti della glori a
!
d i ? Gesù i c‘
heî r‘
edens eanche. lekmisere nazioni
'
. infedeli ; ìi pe tti arden t i d i iSal
vare ch i senz’aiuto perisce vi - p ru
dente,guidare consola tore
Ordinamento;delS èt,iiinariò
. 1° Lo scopo de l Seminario dell e Miss ion i Es tere è , come
lo dice i l nome,d i promuove re laconvers ion e degl i in
fedel i . Perc iò accogl i e que i gene ros i che i n tendono ded icarsi a que s t’ opera d i tan ta cari tà n e prova
'
maturamente l a vocaz ione, ne col tiva e perfe zion a le d ispos iz ioni, .e l i ass is te per quanto gl i è poss ib i le
,con tutt i i
me zzi moral i e materi al i che conducano al buon e s i todella loro in trapre sa .
2°L’Istituto dipende in special modo dall a Sacra Con
gregazione D epropagandafide, qual organo del SommoPon tefice , e dall
’ Arc ivescovo di Milano,qual rappre sen
tan te ancora de i Reverendissimi Vescov i d i Lombardi a,
che hanno con lu i concorso alla fondaz ione del Semin ario .
3° Gli alunn i pertan to profe ss ano al B e a tis s imoPadre ,in ogn i tempo e luogo
,una specialissima ed inal te rab ile
devozion e ed attaccamen to . O noran o pure d i spe ci al e o ssequio ed affe t to i Reverend iss imi Vescov i d i que s ta Pro
v incia ecclesi as t ica e gl i . al tri ch e concorrono al“
benedell
’I stituto, riguardandol i come Padri e Prote ttori :
10
4° Non s i emettono vo ti, neques ta Pia Associaz ione d iEccles ias t ic i cos ti tui s ce una Congregaz ion e reli gi osapro
priamente de tta . Ma ben s ’ in tende che,s i a i n Seminari o
,
s i a nelle miss ion i , gl i alunn i s ono tenuti, per la mecess i tà de l buon ord ine e del la buona d isc iplina
,a ll ’ obbe
dienzade i loro supe riori, ed all’ o sservanza delle regol e
e degl i usi dell’I stituto.
5° Gl i alunn i devono ess ere d ispos t i a recars i a quel l emiss ion i, ad occuparm in quegl i officii, ad a ssoc iars i conque i coll eghi
,che loro sa ranno de termina ti da i superiori :
sopra tu tto dal Vicario d i Gesù Cris to e dalla Sacra Con
gregazione d i Propaganda, da cu i r icevono l’ autori tà e l a
pa tente d i M issionarii Apos tol i ci , e con ques to la legi tt ima miss ione e l e celes t i benediz ion i .6° La loro d imora in Seminario
,s e sono g ia Sace rdo ti
o v ic in i a l Sacerdozio , durerà uno o due ann i , talvol ta
p iù,talvol ta meno
,secondo che s i offrirà la oppor tun i tà
d i inviarl i al le Miss i on i , e secondo che saranno trovati,‘
più
o meno,ma turi all’officio apos tol i co .
7° I l mi ss ionario che muove alle terre infedel i dev eessere dal can to suo d isposto a rimaner sul campo dell amis s ion e per tu tta l a v i ta . Possono p erò dars i c ircos tanze
e motiv i plaus ib il i,che inducano i superiori a richi a
marlo in pa tri a o temporaneamen te,o pe r sempre, e in
que s to caso l’ I stitutos i adopera i l megl i o che può per un
convenevol e coll ocamen to n el la d ioces i ri spe tt iva , ovvero
lo impiegherà,ove s i a d ’uopo , i n qualche offic io d el Semi
nario i s te ss o . Si avver ta che i Reve rend iss imi Ve scov i d iLombard ia promisero d i riguardar s empre come dioce s an ique i loro Sacerdoti
,che con loro assenso en tra ne l Se
minariod i S. Calocero, dovessero ripa tr i are, e come ann id i s ervig io quell i tra scors i in Mis s i on e ( I) .
(1 ) Così negl i att i della Conferenza 27: nov embre 1850 de i Reverend issimi Vescov i d i L ombardia .
11
Che si richiedanegli !aspiranti
1° L’aspirante deve almeno aver compi ti gl i studii filo
sofici, desiderandosi però sempre d i prefe renza Sacerdo tio studenti vic in i a l Sacerdoz i o .
2° Deve aver cos tumi in tegri , p ie tà soda , amore all a
preghiera ed all’ appl icaz ione , e ss ere sc io l to daimbarazz id i famigl i a che e sigano imperio samen te la sua pre senza
in pa tri a , e l ibero d i debi ti .
3° Si de s idera in lu i un temperamen to fi s ic o sano e
suffic i en temen te robus to p er tolle rare le fa tiche , le priva
zion i e i d i sag i ins eparabi l i dal suo min is tero .
4° Deve prin cipalmen te e saminare la propr i a v ocazione ,facendo
,s e può, i Sant i S p iri tual i E sercizii, e consul tan
dosi con un saggio Dire t tore,a cu i farà candidamen te
noto i l suo in te rno pe r non e rrare in una de termina
zione d i tan to momento .
5° Avverta spec i almente d i non e ssere condo tto ad ab
bracciar ques ta carriera da vaghezza d i v iagg i e d i novi tà , né daun fervore pas saggiero ,
ma da un s in cero
sentimen to d i fede e d a un vero des iderio della maggiorglori a d i Dio e de l maggior bene ! de i prossimi, .bramando
cioè d i far conos cere ed amare il vero Iddio anche col àdove non è conosc iu to ed amato
,e des ide rando v iva
mente d i salvare quelle an ime,che vanno miseramen te
a p eri re se !
‘
a lcuno non accorre ad annunziarlo ro la vi a , .
la veri tà , la vi ta .
12
6° Esporrapoi al Superiore d i ques ta Casa i l suo des i
d e rio co i motiv i della pre sa risoluz ione,e gl i forn irà tu tt i
quegl i s chiarimen ti, che a giud icar re t tamen te in propos i to gl i fossero richi es ti .7° Ripor ti l ’a ssenso e la bened izi one del Reverend is
s imo suo Vescovo,e l a regolare dimissoria .
8° Procuri coi m ezz i che la prudenza suggerisce, d i
o t tene re anche da’suoi gen i tori l’ assenso e la ben ediz ioneall a ri soluzione d i dedi cars i all a v i ta apos tol ica.
9° Sebben e il Seminario s ia povero finora
,e in tera
mente appoggia to al la beneficenza priva ta,tu ttavia allo
scop o d i‘
r'
10 n perdere alcun sogge t to,non es ige pens ion e
alcun a da’suoi alunn i. I“
S àcerdoti però duran te i l lorosoggiorno in Seminari o sogl i ono lascia re potendo
'
l’ ele
mos ina' delle l oro Mes se , celebrandone'
solo 20 all’ annocòn l ibera appl ica z ione ;10° Parimenti quanto al le t to, vestito,
‘
niobili della camera
,s ebbene s i a a desiderarsi
'
che l’aspirante li forni
sca del propri o,e ri sparmi ogni spesaall a Casa
,tu ttavi a
l’Istituto suppl irà a tutto
'
c iò che'
gl i manca d i acce s
s ario .
1 1°L’aspirante entrando in que s ta Casa n on rinunci a
a l suo pa trimon io,o a Cos a alcuna che gl i appartenga ,
e perciò alla sua partenza lascerà un procuratore o rapp re sen tan te legale
,per la ges t ion e d i ogn i suo in tere sse
in pa tri a .
12° Per lo s te s so motivo non rinunzierà al be nefic io o
t i tolo eccle s ias ti co . d i cui foss e inve s ti to, s e non n el caso
che foss e incompatib ile coll’ e serc izio de l min i s tero apo
s tolico.
13° Essendo la' carità l a v ir tù p iù cara tte ris ti ca del
l’A postolato, tu tti gl i alunn i avranno gran cura d i ten ers i sempre s tre t tamente
'
uni t i fra l oro e co i super iori
,solliciti serrare unitatem spiritus in rinculopacis ,
e s i s tudie rann o d i c rescere"
ogn i'
giorno p iù in quelle
due amabiliss ime v irtù che i l D ivino Maes tro ha tan to
13
raccomandato dicendoci : A pprendete dame che sonoman
suetoe umile d i cuore.
11°Nell
’entrare in Seminario volgano s inceramente l e
spall e al mondo e a tu tte le sue van i tà,cons ideri no que
s ta Casa c ome una scuol a d i sap i enza e d i v ir tù,e non
n e escan o se prima non s iano rives ti t i della vir tù dalal to . Vos autem sedete in civitate
, quoadusgue indnamini
v irtute ex alto. (L uc.