p. 1Mario Bolognani 2000
PROBLEMI DI PRODUZIONE DI SOFTWARE NELL’ERA DI INTERNET
Mario Bolognani
p. 2Mario Bolognani 2000
SOMMARIO
I. LE SOCIETÀ DI INFORMATICA E RETEMATICA (SIR)
II. ASPETTI ECONOMICI E ORGANIZZATIVI DELLA PRODUZIONE DI SOFTWARE
III. STUDIO DI CASI
IV. PERSONALIZZAZIONE DEL PROCESSO E MIGLIORAMENTO DELLE PRESTAZIONI
p. 3Mario Bolognani 2000
I. LE SOCIETÀ DI INFORMATICA E RETEMATICA (SIR)
p. 4Mario Bolognani 2000
Europa ai margini: il gap con gli USA aumenta
l’impresa europea non usa efficacemente le TIC lenta integrazione del mercato europeo: dominano i mercati
nazionali e le imprese locali imprese utenti poco innovative (si copia in USA) fornitori locali troppo piccoli e poco innovativi e fornitori USA
poco interessati a innovare scuole e insegnanti europei poco attrezzati e poco preparati insufficienti meccanismi finanziari e fiscali per stimolare
l’imprenditorialità innovativa ricerca europea poco focalizzata (17% del totale); le ricerche
nazionali non sono coordinate
p. 5Mario Bolognani 2000
Squilibrio mondiale tra produzione e consumo
Europa, il più grande consumatore, ha il 42% del mercato mondiale, USA e Canada il 39%
Europa produce per il 16%. In Europa il consumo equipara la produzione solo nel software applicativo, mentre nei prodotti di sistema l’Europa è il grande mercato degli americani
In Italia, uno dei primi paesi d’Europa a dotarsi di un’industria dell’hardware e del software, la produzione e l’esportazione di prodotti e tecnologie ha oggi dimensioni trascurabili
p. 6Mario Bolognani 2000
Il mercato dell’informatica in Europa 1998
0
2
4
6
8
10
12
14
16
0 10 20 30 40 50 60
Dimensione del mercato 1998 (md $)
Germania
Inghilterra
FranciaItalia
Olanda
Svezia
p. 7Mario Bolognani 2000
Il decalogo delle azioni eEurope
1. giovani d’Europa nell’era digitale (formazione)2. accesso più economico a Internet3. accelerare il commercio elettronico4. Internet ad alta velocità per ricercatori e studenti5. carte intelligenti per un accesso elettronico sicuro6. capitale di rischio per le PMI ad alta tecnologia7. epartecipazione per i disabili8. assistenza sanitaria on-line9. trasporti intelligenti (sicurezza, servizi, efficienza)10. amministrazioni on-line (informazioni, consultazione, accesso)
Fonte: [email protected]
p. 8Mario Bolognani 2000
Il software componente vitale e critico
negli USA la quota del mercato software è al 70% del totale, in Italia al 65% (1995)
quota maggioritaria dei costi dei sistemi complessi industria ad alta intensità di lavoro e di conoscenza (ritardi
nel processo produttivo): opportunità di lavoro è il componente critico delle telecomunicazioni (reti
intelligenti, servizi in rete ecc.) è il componente critico dei sistemi di base delle società
moderne: trasporti, welfare, assicurazioni, banche, difesa, gestione del territorio, fisco, sicurezza, commercio...
p. 9Mario Bolognani 2000
Offerta delle SIR
Sistemi hardware
Software di sistema
TECNOLOGIE DI BASE E INTERMEDIE Middleware
Strumenti software
Componenti software
Prodotti di software
OFFERTA SIR Soluzioni
APPLICAZIONI PROFESSIONALI
Servizi di retematica
ServiziServizi professionali
Outsourcing
APPLICAZIONI CONSUMER
p. 10Mario Bolognani 2000
Lo spazio di mercato delle SIR
ServiziProdotti
Tecnologie di basee intermedie
Applicazioniprofessionali
Soluzioni
ServiziprofessionaliOutsourcing Servizi di retematica
Società di servizi di informatica
Società di consulenzaProduttoridi hardware
Autoproduzione
Microimprese, studi professionali, utentifinali, area del free software
Grandi imprese utenti
Telecomunicazioni
Applicazioniconsumer
Informationproviders
Mercatiorizzontali
Mercati verticali
Soluzionispecifiche
p. 11Mario Bolognani 2000
Le prime 20 SIR in Italia nel 1997
SOCIETA' Fat. 1996 Fat. 1997 D 97/96Quota % Mercato
Quota Cumulata di
Mercato FINSIEL (gruppo) 1.800.000 1.950.000 10,6% 12,4% 12,4%IBM GLOBAL SERVICES 1.752.000 1.950.725 11,3% 12,4% 24,7%OLSY 760.000 730.000 -3,9% 4,6% 29,3%MICROSOFT (calendar year) 430.000 555.000 29,1% 3,5% 32,9%ANDERSEN C. 300.000 360.000 20,0% 2,3% 35,1%TELESOFT 321.000 346.000 7,8% 2,2% 37,3%SIEMENS 214.000 307.600 43,7% 1,9% 39,3%EDS ITALIA 260.000 307.000 18,1% 1,9% 41,2%ENIDATA 211.000 276.000 30,8% 1,7% 43,0%DEC 225.000 250.000 11,1% 1,6% 44,5%DATAMAT SpA 203.000 250.000 23,2% 1,6% 46,1%BULL 235.000 230.000 -2,1% 1,5% 47,6%COMPUTER ASSOCIATES 200.000 214.000 7,0% 1,4% 48,9%HP 185.000 205.000 10,8% 1,3% 50,2%ENGINEERING 173.000 200.000 15,6% 1,3% 51,5%ITS 170.000 192.000 12,9% 1,2% 52,7%
p. 12Mario Bolognani 2000
La maggiori SIR europee (ricavi in mil. $1996)
IBM 4.921CapGemini/Debis 4.309Bull 3.965EDS 2.687SNI 2.600Reuters 2.430CapGemini 1.962Andersen 1.900Debis Systemhaus 1.645ICL 1.500CSC 1.411Computer Associates 1.300Finsiel 1.213SAP 1.160Sema 1.079
p. 13Mario Bolognani 2000
La configurazione di una SIR
Politiche industriali
Servizi alle imprese
AMBIENTE COMPETITIVO
Barriere all'entrata
Sistemi di regolazione
Mercato
OffertaSTRATEGIA
Strumenti di attuazione
Dipendenza dal sentiero
Criteri economici
IndicatoriECONOMIA
Investimenti
R&S
CONFIGURAZIONE DI SIR
Macrorganizzazione
Sistema di coordinamento e
ORGANIZZAZIONE
Gestione del personaleGestione del cambiamento
Microrganizzazione
PRODUZIONE Ambiente tecnologico
Profili professionali
Vendita diretta centralizzata
Filiali / Sedi territoriali
RETE DISTRIBUTIVARete indiretta
Commercio elettronico
p. 14Mario Bolognani 2000
Idealtipi
Monopolio e oligopolio
Strategia interna
Economia di scala
SIR DI PRODUZIONE E DI AMMINISTRAZIONE
Organizzazione meccanica
Produzione standard
Vendita diretta centralizzata
Competizione locale
Strategia di costo
Economia di scopo
SIR DI SERVIZIO
Organizzazione duale
Produzione controllata
Vendita diretta per filiali / sedi IDEALTIPI DI SIR
Competizione di nicchia
Strategia di qualità
Economia di specializzazioneSIR SPECIALISTICA
Organizzazione aperta
Produzione flessibile
Vendita diretta e indiretta
Competizione globale
Strategia innovativa
Economia mistaSIR INNOVATIVA
Organizzazione organica
Produzione sperimentale
Commercio elettronico
p. 15Mario Bolognani 2000
Gli idealtipi di tendenza
Competizione di
nicchia
Competizione
globale
Strategia di
qualità
Strategia
innovativa
Economia di
specializzazione
Economia mista
SIR SPECIALISTICA SIR INNOVATIVA
Organizzazione
aperta
Organizzazione
organica
Produzione
flessibile
Produzione
sperimentale
Vendita diretta
e indiretta
Commercio
elettronico
p. 16Mario Bolognani 2000
Un confronto
COMPONENTI SIR CAMPIONE ITALIANO SIRSPECIALISTICA
SIR INNOVATIVA gap -SIR
Spec
gap -SIRInn
AMBIENTECOMPETITIVO
Monopolio-oligopolio /Competizione di nicchia
Competizione dinicchia
Competizione globa-le
-5 -10
STRATEGIA Strategia di costo /Strategia di qualità
Strategia di qua-lità
Strategia innovativa -2,5 -4
ECONOMIA Economia di scopo /Economia di specializza-zione
Economia di spe-c ializzazione
Economia mista 0 -10
ORGANIZZAZIONE Organizz. meccanica /Organizzazione duale
Organizzazioneaperta
Organizzazione or-ganica
-9 -11
PRODUZIONE Produzione controllata /Produzione flessibile
Produzione fles-sibile
Produzione speri-mentale
-5 -15
RETEDISTRIBUTIVA
Vendita diretta per filiali /sedi
Vendita diretta eindiretta
Commercio elettro-nico
-10 -20
TOTALE -31,5 -70
p. 17Mario Bolognani 2000
II. ASPETTI ECONOMICI E ORGANIZZATIVI DELLA PRODUZIONE
DI SOFTWARE
p. 18Mario Bolognani 2000
La ‘crisi’ del software
produttività ( misurata in kloc o fp per giorno.persona) in crescita lentissima, inferiore a quella di tutti gli altri settori industriali
divisione di scuole e di approcci sgretolarsi dei processi di sviluppo l’eredità dei legacy system, della
manutenzione e dei ‘fossili viventi’
p. 19Mario Bolognani 2000
Il dibattito
no ‘silver bullet’ tecnologica: agire sul mix organizzazione-tecnologia-persone
uscire dalla contrapposizione superficiale e schematica fra industrializzazione (gerarchia ed economia di scala) e artigianato
il confronto è fra diverse concezioni dell’industrializzazione del lavoro intellettuale
l’organizzazione ottimale richiede criteri contrastanti e contestualizzazione (personal software process)
la soglia fra l’adozione di un criterio e l’altro dipende dal grado di sviluppo del settore, dalla natura dell’impresa e dei prodotti, dal contesto (approccio contingente)
p. 20Mario Bolognani 2000
Progettare tecnologia, organizzazione e persone
Tecnologie
Persone
Organizzazione
Processi
Obiettivi
Pianificazione
Progettazione
Sperimentazione
p. 21Mario Bolognani 2000
Profilo professionale
Compiti principali
RUOLO Relazioni
Obiettivi
Processo
PROFILO DELLA PROFESSIONE
CONTESTO DI RIFERIMENTO Organizzazione
Tecnologia
Requisiti professionali
Riconoscimento sociale
STRUTTURA DELLA PROFESSIONE
Carriera
Deontologia
p. 22Mario Bolognani 2000
Il modello di sviluppo a cascata
Feasibility study
Requirements analysis and specification
Design and specification
Coding and module testing
Integration and system testing
Delivery
Maintenance
p. 23Mario Bolognani 2000
Il modello di sviluppo formale (Balzer et al.)
Requisiti informali
Analisi dei requisiti
Specifica formale
(prototipo)
Convalida
Manutenzione
Decisioni e razionale
Ottimizzazione automatica
Sviluppo formale
Programma sorgente concreto
Tuning
p. 24Mario Bolognani 2000
Il modello a spirale (Boehm)
Determina obiettivi alternative, vincoli
Valuta alternative identifica e risolvi rischi
Pianifica le fasi successive Sviluppa e verifica il successivo livello di prodotto
Prototipo1
Piano dei requisiti e del ciclo
Prototipo2Prototipo3
Prototipo operativo
Analisi del rischio
Analisi del rischio
Analisi del rischio
Simulazioni Modelli Benchmarks
Requisiti del software
Convalida dei requisiti
Piano di sviluppo
Piano di integrazione e prove
Progetto del prodotto software
Convalida e verifica del progetto
Progetto di dettaglio
Codific
a
Test di m
odulo
Inte
gra
zio
ne
e p
rove
Pro
ve d
i
accettazio
ne
Rila
scio
del
pro
dotto
p. 25Mario Bolognani 2000
Criteri economici
Per produrre ‘beni’ software diversi a costi cumulativi più bassi:economie di scalaeconomie di produzione congiunta (conoscenze
tecniche, mezzi di produzione, componenti condivisibili da più output)
economie di specializzazione (controllo del dominio applicativo)
p. 26Mario Bolognani 2000
Difficile sintesi
tra generico e specifico (con i componenti la frontiera standardizzazione/specializzazione entra nei beni e nei servizi informatici)
tra economia di scala, di produzione congiunta e di specializzazione (con tendenza all’abbandono dell’economia di scala?)
p. 27Mario Bolognani 2000
Un modello di organizzazione produttiva
Specialisti del dominio applicativo
Integratori
ArchitettiCollezione di componenti
Cliente
Fabbricazione del software (economia di produzione congiunta)
Fabbrica di componenti
(economia di scala)
Fabbrica delle soluzioni (economia di
specializzazione)
Conoscenze tecnologiche di frontiera
Altre fonti di componenti
standard
Conoscenze ed esperienze
applicative correnti
Conoscenze ed esperienze applicative di
frontiera
p. 28Mario Bolognani 2000
Configurazione e idealtipi di produzione
Di routine Di routineMicro-organizzazione
Di controllo StandardAmbiente tecnologico
PRODUZIONE STANDARD
MICRO-ORGANIZZAZIONE
Adattiva TecniciProfili professionali
Innovativa Di controlloMicro-organizzazione
Standard PrescrittivoAmbiente tecnologico
PRODUZIONE CONTROLLATA
PrescrittivoTecnici / Professionisti
Profili professionali
CONFIGURAZIONE DI PRODUZIONE
AMBIENTE TECNOLOGICO
IDEALTIPI DI PRODUZIONE
Nuclei specialistici Adattiva
Micro-organizzazione
ReteNuclei specialistici
Ambiente tecnologico
PRODUZIONE FLESSIBILE
TecniciSpecialisti / Professionisti
Profili professionali
Professionisti InnovativaMicro-organizzazione
PROFILI PROFESSIONALI
Specialisti ReteAmbiente tecnologico
PRODUZIONE SPERIMENTALE
Ruoli critici Ruoli criticiProfili professionali
p. 29Mario Bolognani 2000
Diagnosi rapida della fabbrica del software
NOME DELL'ORGANIZZAZIONE:
Risultati 2
Produzione standard 1,33 Produzione controllata 0,11
Microrganizzazione di routine 3 Microrganizzazione di controllo 0Ambiente tecnologico standard 2 Ambiente tecnologico prescrittivo 0Profili professionali tecnici 1 Profili tecnici / professionisti 1
Sicurezza 2 Produzione flessibile 0,22 Produzione sperimentale -0,56 Rischi 1
Microrganizzazione adattiva 0 Microrganizzazione innovativa 0Ambiente tecnologico a nuclei specialistici 1 Ambiente tecnologico a rete 1Profili specialisti / professionisti 1 Ruoli critici 0
Relazioni 1
ESERCIZIO DI DIAGNOSI RAPIDA DELLA ORGANIZZAZIONE PRODUTTIVA:1. Indicare con 3=Alto, 2=Medio, 1=Basso, O=Nullo il livello di ciascuna delle voci indicate2. Fare lo stesso con le finalità generali (rischio, sicurezza, etc.)
p. 30Mario Bolognani 2000
Prima conclusione: dove va la produzione di software oggi?
la produzione del software è un’attività adattiva continuamente orientata dal mercato
al posto della ‘officina’ del software un sistema professionale flessibile con alte competenze, responsabilità, creatività ed impegno
diverse tipologie di prodotto richiedono cicli di vita, tecnologie di progettazione e di sviluppo, sistemi organizzativi del tutto diversi
la disponibilità di reti TCP/IP a larga banda consente la diffusione di paradigmi di produzione in rete
p. 31Mario Bolognani 2000
III. STUDIO DI CASI
p. 32Mario Bolognani 2000
Una organizzazione produttiva decentrata (Netsiel-Finsiel - 1994)
Ripensamento esperienza Sdc (1972-78):mettere a punto attrezzi integrati di supporto al
ciclo di sviluppostandardizzare procedure e pratiche managerialiseparazione di attività fra customer site
(progettazione) e fabbrica del software (realizzazione)
p. 33Mario Bolognani 2000
L’esperienza SDC fu interrotta
difficoltà nel riuso di componenti e semilavorati
più efficace l’azione di gruppi di programmazione che operavano direttamente presso il cliente
p. 34Mario Bolognani 2000
Idee guida dell’esperienza Netsiel
un’idea hard di industrializzazione, tratta dall’industria manifatturiera
un’idea di decentramento produttivo che ipotizza la separabilità per fasi di lavoro del ciclo di realizzazione del software
p. 35Mario Bolognani 2000
Il modello di decentramento produttivo
Unità d'affari Fabbrica del software
analisi
progettazione di alto livello
contr
ollo
qualit
à
contr
ollo
qualit
à
accettazione
integrazione
accettazione
progettazione di dettaglio
realizzazione
rilascio
p. 36Mario Bolognani 2000
Due tipi di contratti
‘affidamento di tipo A’ (70%): l’unità d’affari cliente produce una specifica funzionale e una matrice funzioni/transazioni. La fabbrica fa il progetto di dettaglio e realizza i componenti. L’unità d’affari fa integrazione, rilascio, installazione e assistenza del cliente.
‘affidamento di tipo B’ (30%): l’unità d’affari realizza anche la progettazione di dettaglio e la fabbrica del software produce il codice e la documentazione di dettaglio.
p. 37Mario Bolognani 2000
Ripartizione del lavoro
Tot UA FSw
Specifiche funzionali 30 30 0
Progettazione 20 10 10
Realizzazione 50 15÷20 30÷35
TOTALE 100 55÷60 40÷45
Problemi: gerarchia e incrementi marginali di produttività
p. 38Mario Bolognani 2000
La virtual software factory di Andersen Consulting
Produrre software senza fabbrica: spostare il mezzo di produzione sul
progetto, non spostare il progetto dove c’è il mezzo di produzione
p. 39Mario Bolognani 2000
Obiettivi del progetto
integrazione, presso il cliente, dei servizi a carattere tecnologico con quelli a carattere professionale (business integration)
vendita dei servizi ‘a corpo’ (produzione a costi certi)
la riduzione dei costi di produzione
p. 40Mario Bolognani 2000
Schema di ‘fabbrica del software virtuale’
Sistema di coordinamento
Liv. 1 Liv. 2
Kit Progr. Kit Proj. M. Kit Qualità
Sistema di coordinamento
Liv. 1 Liv. 2
Kit Progr. Kit Proj. M. Kit Qualità
Sistema di coordinamento
Liv. 1 Liv. 2
Kit Progr. Kit Proj. M. Kit Qualità
PROGETTO A
PROGETTO B
PROGETTO N
Centro di supporto
Rete di unità produttive variabili e configurabili (i progetti), coordinate da una unità centrale con logiche di quasi-mercato piuttosto che gerarchiche
p. 41Mario Bolognani 2000
Funzioni del centro di supporto
servizi di valutazione, controllo e pianificazione della qualità
servizi di addestramento degli operatori una base di raccolta e classificazione di dati storici sui
progetti realizzati una raccolta di componenti riusabili che vanno da quelli più
vicini al sistema di base a collezioni di componenti orientati al dominio applicativo
supporti per la progettazione, la produzione e la prova, supporti per la direzione di progetto
p. 42Mario Bolognani 2000
Confronto tra Netsiel e Andersen Consulting
Componenti Finsiel/Netsiel Andersen
Strategia Interna CompetitivaCriteri economici Scala (produttività Produzione congiunta e prevalenti specializzazione
(appropriatezza)Cultura d’impresa Orientamento alla Orientamento
produzione al servizioStruttura Gerarchia MercatoCompetenze prevalenti Tecnologiche Economico-organizzativeApprendimento Formazione Apprendere ad apprendereMiocrorganizzazione Di controllo AdattivaProcessi lavorativi Strutturati ConvergentiFlussi di comunicazione Verticali OrizzontaliRiuso Attualmente limitato Componenti di baseRuoli professionali Specialistici e Professionali
professionali e imprenditiviTecnologie di supporto Metodologia globale Kit configurabile di
(ambiente prescrittivo) strumenti (ambiente adattivo)
p. 43Mario Bolognani 2000
Produrre per Internet
mercato globale rapida evoluzione difficoltà di previsione necessità di gestire più piattaforme bilanciare flessibilità e rapidità da hacker con
la disciplina dell’ingegneria professionale: SINCRONIZZARE E STABILIZZARE
p. 44Mario Bolognani 2000
Il processo di sviluppo Microsoft
VISIONE DEL PRODOTTO
SPECIFICHE FUNZIONALI
Sottociclo di sviluppo
Buffer di tempo
Release Alpha
Sottociclo di sviluppo
Buffer di tempo
Release Alpha
Punto di stabilizzazionemilestone
Release Beta
Sottociclo di sviluppo
Buffer di tempo
Feature complete
UI freeze
Codice completoFinal test & debug
Stabilize
Release finale
p. 45Mario Bolognani 2000
Confronto tra processo Microsoft e modello a cascata
CICLO DI SVILUPPO “SINCRONIZZA E STABILIZZA” CICLO A CASCATA
SPECIFICHE, SVILUPPO E TEST IN PARALLELO FASI COMPLETATE IN SEQUENZA
SPECIFICA COME OUTPUT NON COME INPUT(SPECIFICA EVOLUTIVA)
SPECIFICA E PROGETTO DI DETTAGLIOCOMPLETI PRIMA DELLA CODIFICA
COMPONENTI DI PRODOTTO PRIORITARIEREALIZZATE IN 3-4 EVENTI CARDINE (MILESTONE)
TUTTE LE COMPONENTI DEL PRODOTTOREALIZZATE SIMULTANEAMENTE
SINCRONIZZAZIONI SU BASE GIORNALIERA (DAILYBUILD), CON STABILIZZAZIONI INTERMEDIE(EVENTI CARDINE)
INTEGRAZIONE E TEST ALLA FINE DELPROGETTO
DATE DI RILASCIO FISSE, MA PIÙ CICLI DI RILASCIO SI TENDE AL PRODOTTO COMPLETO E PERFETTO
RITORNO DAI CLIENTI CONSIDERATO DURANTE LOSVILUPPO
RITORNO DAI CLIENTI LA BASE PER I FUTURIPROGETTI
GRANDI E PICCOLI GRUPPI DI SVILUPPO LAVORANONELLO STESSO MODO INDIPENDENTEMENTE DALLADIMENSIONE DEL PROGETTO
MOLTI INDIVIDUI ORGANIZZATI IN GRANDIUNITÀ GERARCHICO-FUNZIONALI PERREALIZZARE PROGETTI DI LARGA SCALA
p. 46Mario Bolognani 2000
Il processo di sviluppo Netscape
1. Requisiti del prodotto e proposta di progetto
2. Prima revisione ‘executive’3. Inizio della fase di sviluppo4. Revisione intermedia (se necessaria)5. Test e debugging, prima release interna Alpha, continua lo
sviluppo con user feedback e stabilizzazione6. Release Beta 1 pubblica o primo test sul campo, ritorno a 5.7. Release Beta 2 e 3, congelamento UI e completamento della
versione8. Codice completato9. Test finale e rilascio
p. 47Mario Bolognani 2000
Caratteristiche comuni a Microsoft e Netscape
impossibile specificare tutto all’inizio, ma occorre anche pianificare (‘vuoi il prodotto o il piano?’)
gli sviluppatori hanno poteri di veto sui manager cambiamenti radicali nel corso di un progetto (p. e. browser in
Windows 95): flessibilità e capacità di adattamento documentazione incompleta ed evolvente su Web daily build con sistema di controllo delle versioni per coordinare il
lavoro degli sviluppatori si rilascia quello che arriva in tempo piuttosto che quello che è
pianificato accettazione di bug nel prodotto (dilemma: rilasciare o non
rilasciare?)
p. 48Mario Bolognani 2000
Differenze rispetto a Microsoft
NETSCAPE:opera con piccole unità impiega poche persone nel testing (metà di
Microsoft)controlli di progetto non troppo stringenti
(autonomia e responsabilità degli sviluppatori)date di rilascio più rilassate (distribuzione via
Internet)strategia di prodotti multipiattaforma
p. 49Mario Bolognani 2000
Una possibile sintesi: la ‘rete di fabbriche’
Comp. A
Comp. C
Soluzioni banche
Soluzioni industria
Economia di specializzazione e di produzione congiunta
Economia di scala
Governo della rete
Comp. B
Soluzioni PA locale
L’organizzazione ottimale della produzione di software è un reticolo di enti anche diversi fra loro per tecnologia e organizzazione, fra i quali intercorrono transazioni finalizzate al
completamento della soluzione appropriata alle esigenze del committente
p. 50Mario Bolognani 2000
Un distretto economico globale
La produzione del software come distretto economico diffuso, sostenuta da:
infrastrutture Intranet / Extranet
un sistema di servizi e applicazioni di rete
processi di sviluppo personalizzati
supporto alla sincronizzazione e alla stabilizzazione
p. 51Mario Bolognani 2000
IV. PERSONALIZZAZIONE DEL PROCESSO E MIGLIORAMENTO DELLE
PRESTAZIONI
p. 52Mario Bolognani 2000
Innovazione, coerenza interna e soddisfazione del cliente
aaa
StrategiaTecnologia
OrganizzazionePersoneProcessiFornitori
Costi
AtteseBisogni
Quanti tà eQual ità
Valutazionedi coerenza
interna
Valutazionedi coerenza
esterna
UTENTI(MERCATO)
STATO ATTUALE
Riprogettazione dellacoerenza interna
Miglioramento continuo(per i servizi attuali)
SE RVIZICOERE NTI
SE RVIZI DIQUAL ITA'
Nuovitraguardi diservizio etecnologieemergenti
VISIONE
COERENZA
INNOVAZIONE
SODDISFAZIONEDEL CLIENTE
NUOVISE RVIZI
p. 53Mario Bolognani 2000
Modello di qualità della fabbrica del software vista da un cliente
Qualità della fabbricadel software vista daun cliente esterno
Qualità del fornitore
Reputazione
Garanzia
Stabilità
Capacità
Capacità di risposta
Competenza
Motivazione
Tempestività
Disponibilità
Legittimazione
Qualità del processoproduttivo
Trasparenza
Flessibilità
Controllo
Conformità
Efficienza
Tempestività
Tracciabilità
Qualità del risultato
Conformità airequisiti
Usabilità
Affidabilità
Estetica
Qualità del personale di contatto
p. 54Mario Bolognani 2000
Qualità vista dal manager
Qualità vista dalmanager della fabbrica
del software
Qualità del marketing
Orientamento dellericerche di mercato
Efficienza comunicativa
Flessibilità
Livello di presidio delmercato (domanda e
offerta)
Livello di presidio dellatecnologia
Qualità del processodecisionale
Visione
Rapidità
Efficienza
Completezza dei requisiti
Qualità della progettazione
Adeguatezza del gruppodi lavoro
Livello di cooperazione
Adeguatezza dellatecnologia
Supervisione e controllo
Tempestività
Affidabilità del progetto
Adeguatezza del ciclo diprogettazione
Conformità con i requisiti
Convalida
Qualità dei fornitoriIdoneità dei subfornitori
Qualità degliapprovvigionamenti
Qualitàdell’implementazione
Conformità con lespecifiche
Controllo delle modifiche
Qualità dellacomunicazione esterna
Coerenza con lespecifiche
Coerenza con lapercezione del cliente
Responsabilità
Qualità del risultatoeconomico
Redditività
Quote di mercato
p. 55Mario Bolognani 2000
Una fabbrica del software all’amatriciana
FATTORI DI QUALITÀ InsoddRedditività 0,72Usabilità del risultato 0,48Quote di mercato 0,48Conformità strategia, cultura, struttura 0,43Motivazione delle persone 0,36Affidabilità del risultato 0,36Immagine 0,32Incoerenza comunicativa 0,3Chiarezza ruoli e deleghe 0,3Livello di assistenza 0,29Livello di cooperazione 0,26
Assunzione di responsabilità 0,25Funzionalità della tecnologia 0,24Controllo delle modifiche 0,24Tempo di risposta del fornitore 0,23Facilità d’uso 0,22Motivazione personale di contatto 0,2Competenze professionali 0,2Efficienza del processo decisionale 0,18Efficienza della tecnologia 0,16Completezza dei requisiti 0,16Affidabilità dell’input 0,16Supervisione e controllo 0,14
p. 56Mario Bolognani 2000
Miglioramento del processo
PRESTAZIONI GAP SVILUPPO MANUTENZIONE GESTIONE SVILUPPO PRODOTTI E ASSISTENZA PRODOTTI SISTEMI INF.
Usabilità risultato 0,48 Riuso Modello di ciclo Spec. processo Modello di ciclo
Affidabilità risultato 0,36 Spec. processo Riuso Spec. processo Riuso
Chiarezza ruoli e delega 0,30 Spec. processo Spec. processo
Livello di assistenza 0,29 Gestione varianze
Controllo modifiche 0,24 Spec. processo Spec. processo Spec. processo Spec. processo
Tempo di risposta del 0,23 Riuso Modello processo Riuso fornitore
Completezza requisiti 0,16 Modello ciclo Modello ciclo Spec. processo Modello ciclo
Supervisione e controllo 0,14 Spec. processo Spec. processo Spec. processo
Conformità con requisiti 0,12 Spec. processo Spec. processo Spec. processo e spec. tecniche
Affidabilità input 0,16 Spec. processo Spec. processo Spec. processo Spec. processo
p. 57Mario Bolognani 2000
Miglioramento dei ruoli professionali
PRESTAZIONI GAP RESPONSAB. CAPO RESPONSAB. ANALISTAPROCESSO PROGETTO SUPPORTO
Motivazione 0,36 Posizione Compiti coord. Compiti di Compiti dinelle relazioni e controllo innovazione trasformazione
Immagine 0,32 Comportam. Comportam. EsperienzaChiarezza ruoli 0,30 Compiti Compiti e Compiti e Compiti e
e relazioni relazioni relazioni relazioniLivello di 0,29 Esperienza Comportam. Funzione assistenza nelle relazioniCooperazione 0,26 Relazioni Relazioni Relazioni RelazioniAssunzione 0,25 Compiti di Relazioni Compiti di responsab. governo innovazione Competenze 0,20 Formazione, Formazione, Formazione e Formazione eprofessionali esperienza esperienza esperienza esperienza
e comportam. e comportam.Efficienza 0,18 Posizione decisionale nelle relazioni
p. 58Mario Bolognani 2000
Riferimenti
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M. Bolognani, Le società di software in Manuale di organizzazione aziendale a cura di Costa e Nacamulli, Utet Libreria, 1998
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