Unione EuropeaFondo Sociale Europeo
SERVIZI DI ATTUAZIONE DELL’AZIONE DI SISTEMA FINALIZZATA ALL’AGGIORNAMENTO, MANTENIMENTO E RAFFORZAMENTO
DEL SISTEMA INTEGRATO DI GOVERNO DEL LIFE LONG LEARNING DELLA REGIONE SARDEGNA
LOTTO 1 AGGIORNAMENTO/INTEGRAZIONE
DEL REPERTORIO REGIONALE DELLE FIGURE PROFESSIONALI
Sistema regionale degli standard per il riconoscimento, la formazione e la certificazione delle competenze
Il percorso in atto
29 NOVEMBRE 2012
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Tre linee di attività
Standard professionali: aggiornamento/manutenzione del Repertorio regionale delle Figure Professionali, istituito con Deliberazione 27/30 del 17/07/2007 e implementato dei contenuti (Figure, Ada-UC) con Deliberazione 33/9 del 16/07/2009
Standard formativi: definizione di un sistema di qualifiche e relativi standard di percorso a partire dalla sperimentazione di prassi di progettazione ed erogazione di percorsi formativi finalizzati al conseguimento delle competenze descritte nel Repertorio (Deliberazione 57/5 del 31/12/2009 programmazione attività “competence based”)
Standard per il riconoscimento e la certificazione delle competenze: definizione di ruoli e procedure per il riconoscimento delle competenze comunque apprese e per la loro certificazione a partire dalla competenze apprese nei contesti formali
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Procedura di aggiornamento/manutenzione del Repertorio regionale delle Figure Professionali
Il Repertorio viene adottato quale strumento multifunzionale per la programmazione ed attuazione delle politiche attive del lavoro. In questa prospettiva:
se ne approfondisce la conoscenza (sotto l’aspetto metodologico e dei contenuti) da parte dei diversi attori del sistema regionale
se ne definiscono le condizioni di implementazione e modifica, nel rispetto dell’impianto metodologico, delle convenzione linguistiche, dell’aderenza alla realtà del lavoro regionale
si individuano i soggetti da coinvolgere nell’implementazione e le regole per la governance del processo di costante adeguamento
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Attraverso l’analisi di:
caratteristiche del Repertorio (impianto concettuale, ma anche livello-tempi di obsolescenza, fabbisogno di expertise tecniche per la valutazione degli aggiornamenti)
condizioni e vincoli per garantire ampia condivisione ed appropriatezza tecnica dei contenuti
trasparenza delle modalità e garanzia di parità di accesso alle procedure di aggiornamento
impatti organizzativi della procedura all’interno dell’amministrazione regionale titolare dello strumento e relative soluzioni anche tecnologiche adottabili (anche attraverso un confronto rispetto a prassi/procedure analoghe in altre regioni)
È stato disegnato il flusso delle attività, le regole, le risorse, gli strumenti (modulistica) a supporto della procedura, al fine di
garantire la trasparenza, l’efficacia e l’efficienza del procedimento amministrativo
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A1Rilevare esigenze
di modifica/integrazione del Repertorio
altre DG RAS
Amministrazioni
provinciali
Soggetti rappresentanti
mondo del lavoro
Agenzie formative
regole di rilevazione (modalità,
tempistica..)
A2Presentare proposte di
modifica/integrazione del Repertorio
regole di formulazione proposta (linguaggio,
coerenza metodologica, completezza informativa)..)
altre DG RAS
Amministrazioni
provinciali
Soggetti rappresentanti mondo del
lavoro
Agenzie formative
A2.0 Modulistica
A4Istruire, valutare e
validare le proposte
modifiche/integrazioni a ADA/Figure/
Settori
descrizioni delle
odifiche/integrazioni a
ADA/Figure/Settori proposte
Servizio governance
della FP
regole/linee guida per la valutazone
regole per la richieta di
integrazioni nell’istruttoria
formale
regole per la richiesta di
riformulazione proposta
esperti di settore
selezionati
A3selezionare gli
esperti di settore
regole per selezione
Servizio governance
della FP
A4.0 Modulistica
A3.0 Modulisticacandidati esperti
A5Formalizzare gli esiti della valutazione
organismo regionale di
validazione degli std professionali
Servizio governance
della FP
regole per la formulazione del provvedimento
Repertorio modificato/i
ntegrato
proposta rigettata
proposta validata
regole di formulazione della
istanza e di presentazione
regole per l’espletamento dell’istruttoria
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Il sistema di attività, soggetti, ruoli coinvolti nella procedura è stato tradotto in un’applicazione informatica attualmente in fase di testing che supporterà l’amministrazione nella ricezione e verifica delle richieste di aggiornamento valutazione tecnica delle proposte presentate adozione delle proposte valutate positivamente mediante approvazione
formale
Parallelamente è in via di definizione un programma di diffusione presso i soggetti del mondo del lavoro al fine di far conoscere le caratteristiche specifiche del Repertorio, le funzionalità che esso ha nel sistema regionale e quelle
che può assumere in un quadro di condivisione con tutti gli attori,
il ruolo protagonista delle Parti economiche e sociali nella gestione del Repertorio (per quanto concerne le proposte di integrazione/modifica, ma anche come espressione di esperti di settore per la valutazione)
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Definizione di un sistema di qualifiche edei relativi standard di percorso formativo
Nella fase di primo “utilizzo immediato” del Repertorio quale insieme dei contenuti tecnico-professionali standardizzati del lavoro, attraverso l’emanazione tra il 2009 ed il 2011di bandi regionali “competence based”, i soggetti del sistema formativo sono stati stimolati ed indirizzati verso una progettazione formativa focalizzata all’apprendimento di tali contenuti, che ha comportato l’esplorazione/scoperta delle caratteristiche e delle potenzialità del Repertorio rispetto alla predisposizione e realizzazione di percorsi formali di apprendimento.
Dall’analisi approfondita di un campione di progetti realizzati in questa fase (76 su circa 180) è emersa la fotografia della “risposta” da parte degli operatori della formazione rispetto alla nuova prospettiva competence based e all’utilizzo dello strumento Repertorio per re-interpretare il fare formazione in tale ottica
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La fotografia ha restituito un quadro ricco di spunti e informazioni sui punti di forza e di criticità dell’esperienza realizzata
utilizzo “intensivo” dei contenuti del repertorio utilizzo “estensivo” dei contenuti del
repertorio (scarsa percezione della valenza di standard minimo)
consapevolezza degli impatti anche in termini di definizione degli esiti conseguibili (attestazioni, certificazioni)
scarsa “dimestichezza" rispetto ai diversi piani di formalizzazione degli esiti
sforzo nel pieno utilizzo delle risorse descrittive del Repertorio scarsa consapevolezza della distinzione
tra professionali e formativi
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Dai dati analizzati, sono stati identificati i Settori e le Figure che in misura maggiore sono stati interessati dai progetti
ambiente, ecologia e sicurezza
servizi turistici, ricettivi e ristorazione
artigianato artistico
trasversale
agricoltura zootecnia silvicoltura maricoltura
e il livello delle Figure
tecnico
addetto
responsabile
Il 55 % circa dei progetti analizzati prevedeva percorsi finalizzati al conseguimento di qualifica
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Sulla base delle analisi si è proceduto su due direttrici:
Elaborazione di un primo nucleo di standard di percorso SOSTENIBILI per il sistema dell’offerta regionale, in una
prospettiva di progressività nell’introduzione delle innovazioni; in particolare (Determinazione 25070/2251 del
4 maggio 2012) sono stati definiti standard di durata in relazione al livello di qualifica in uscita (obiettivo) ed il
livello richiesto in entrata (requisito d’ingresso)
Definizione di un sistema di qualifiche formative e relativi standard di percorso ed elaborazione delle prime schede
descrittive (56 circa) da inserire in un costituendo Repertorio regionale delle Qualifiche connesso ma distinto dal Repertorio delle Figure professionali
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definizione di ruoli e procedure per il riconoscimento delle competenze comunque apprese e per la loro
certificazione
La centratura sulle competenze nell’ambito della progettazione ed erogazione dei percorsi di formazione, rende indispensabile innanzitutto riformare il sistema di valutazione del raggiungimento degli obiettivi formativi (efficacia) in termini di effettiva acquisizione delle competenze-obiettivo
Nel più ampio contesto del riconoscimento delle competenze comunque acquisite, è stata avviata la riforma del sistema di valutazione per esami del possesso di competenze ai fini della certificazione,anche al fine di adeguare le procedure ed i criteri a quanto concordato da Stato e Regioni (Accordo 19 aprile 2012)
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Attraverso un percorso di analisi condivisa delle procedure, dei ruoli, dei vincoli esistenti - anche attraverso il confronto con i soggetti del sistema formativo – è stata identificato un sistema di standard di processo al contempo
effettivamente sostenibili (organizzativamente, finanziariamente)
coerenti con l’intero impianto degli standard regionali
confrontabili con analoghi sistemi di altre regioni
Anche in questo caso, il lavoro ha comportato l’identificazione delle attività, dei ruoli, delle regole, degli strumenti per garantire il rispetto dei principi che ispirano l’azione certificatoria del soggetto pubblico
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ha l’obiettivo di certificare le competenze acquisite nei contesti formali, non formali ed informali attraverso un atto pubblico finalizzato a garantire la trasparenza e il riconoscimento degli apprendimenti, in coerenza con gli indirizzi fissati dall'Unione europea
conduce al rilascio di un’attestazione - certificato di competenze o attestato di qualifica – che documenta formalmente la verifica effettuata dall’amministrazione o da un soggetto da essa specificatamente accreditato o autorizzato
Il sistema regionale di certificazione in via di approvazione:
Ed è costruito sulla base dei seguenti criteri generali
un’articolazione in fasi e ruoli che garantisca omogeneità nelle prassi procedurali a garanzia della parità di trattamento di tutti i cittadini sardi;
un sistema di ruoli e funzioni svolte da figure professionali specificatamente qualificate
la definizione delle regole di accesso, fruizione/erogazione del servizio e di registrazione degli esiti attraverso format definiti, nel rispetto delle norme di accesso agli atti amministrativi e di tutela della privacy
il rispetto delle condizioni di collegialità, oggettività e indipendenza nelle attività di verifica e valutazione