Editoria digitale, modelli di business e mobile publishing

Post on 14-Jun-2015

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La digitalizzazione dei contenuti editoriali porta il mondo del libro da una cultura di prodotto ad una cultura di servizio. Scenari di distribuzione digitale, evoluzione dei dispositivi mobili e internazionalizzazione del mercato editoriale. In tutto ciò che ruolo per i contenuti in lingua italiana, e quali tipi di contenuto?

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Arrivano le StoriebreviLa narrativa in tasca

Lorenzo Fabbri – Gruppo Editoriale l’Espresso – Divisione digitale

Il libro diventa digitale. Cosa cambia?

1. La lettura di un libro è un'esperienza culturale individuale... ma nella sua forma digitale può arricchirsi di componenti sociali (social reading)

2. Il libro chiede al lettore un'attenzione quasi esclusiva … ma molto spesso la lettura digitale viene fatta su multi-function devices

3. Un libro è un'esperienza culturale in sé compiuta...ma gli ebook (epub = html = hyperlink) possono far sfociare la lettura di un libro in una esperienza di browsing (fluidità, ipertestualità)

4. Da sempre il libro è: a) un prodotto su cui non c'è rivalità di consumo; b) un bene “non escludibile”. E' difficile regolarne l'accesso. Ancora di più nel momento in cui diventa digitale → tipico di un bene pubblico

La realtà del mercato: gli e-book

1. Quello degli ebook finalmente è diventato un mercato significativo, almeno in termini di copie.

2. Erode quote di mercato al mondo della carta e riduce i fatturati, visto che il prezzo di vendita è molto basso (ma anche i costi di produzione)

3. La crescita del mercato è trainata dall’hardware, in particolare tablet e ebook reader

4. La distribuzione è controllata dalle multinazionali. Scenario: RC4 = 80%

(Amazon, Apple, Google, forse Microsoft con Barnes&Noble, forse Kobo)

5. In generale, minore peso dei confini nazionali e maggiori opportunità da una visione internazionale.

6. Procede in parallelo la definizione di uno standard per i libri interattivi (epub3 – società specializzate come Inkling, ecc.). Molto interessante per i mercati kids e illustrati.

Prospettive: il libro come contenuto web based

1. Il libro diventa una delle “unità di contenuto” del web, sempre in relazione con le altre nell'ambito di una esperienza culturale centrata sul browsing (centralità del web).

2. Lo scenario della centralità del web si lega facilmente ad una visione del libro come “contenuto” e non come “prodotto”, ad una economia basata sui link e non sui prezzi. Basti pensare ai sistemi documentali come Issuu, Scribd o alle writing communities come Wattpad.

3. Small Demons usa il web in questa direzione per mettere in scena i «mondi» del libro (i luoghi, i personaggi, gli altri libri, ecc.)

Prospettive: i contenuti editoriali come servizio

Il libro, nella sua versione digitale, è sempre di più un servizio e sempre di meno un prodotto. Per esempio, rispetto al libro di carta, è più difficile e meno gratificante da esibire / da regalare / da conservare.

Il concetto di contenuti editoriali come servizio è storicamente legato al mondo della didattica e della editoria professionale dove esistono progetti digitali avanzati e piuttosto interessanti (le banche dati, O’Reilly, ecc.).

Qualcosa si muove in ambito fiction di pari passo con quanto succede nella musica (Spotify) e nel cinema (Netflix). Modelli Amazon Prime, 24 Symbols, Short stories by East of the web

Storiebrevi. Gli assunti

1. In generale, la lettura di un libro di circa 200 pagine è faticosa su qualsiasi dispositivo digitale

2. Il telefonino è percepito come poco adatto per leggere ebook

3. D’altra parte, è il più diffuso dei dispositivi digitali (15 ml. possessori di smartphone)

4. Tantissime persone interessate a contenuti editoriali di intrattenimento da fruire sul cellulare e che non vedono gli ebook come una opzione concreta per leggere.

È possibile trovare un altro modo per portare la narrativa sui telefonini?

Storiebrevi. La formula

1. Racconti da leggere in meno di quindici minuti con un focus particolare sui microracconti da cinque minuti

2. Un nuovo racconto ogni giorno (150 racconti previsti a catalogo entro la fine del 2012)

3. Consigli di lettura basati sulle opinioni dei lettori (le storie più lette e le storie più apprezzate).

4. Interfaccia pensata per rendere rapida e piacevole la lettura dei contenuti sul telefonino

5. Possibilità di navigare per generi letterari ma anche sulla base dello stato d’animo del momento

6. Subscription model: free trial e poi abbonamento settimanale (e possibili evoluzioni in direzione di modelli freemium)

Storiebrevi. I contenuti

1. Selezione degli autori e delle storie in collaborazione con Scuola Holden

2. Crowdsourcing. Porte aperte a tutti coloro che vogliono candidare una storia. Anche se pubblichiamo solo il 3% delle storie inviate, le leggiamo e valutiamo tutte.

3. Tra gli autori Marco Lodoli, Giulia Besa, Ilaria Mavilla, Violetta Bellocchio. Autori in genere sono attratti dal tentativo di valorizzare e dare un nuovo ruolo ad un genere letterario molto particolare

4. Previsti nel 2013 progetti speciali sul sito mobile di storiebrevi … e forse anche in ebook

Arrivano le StoriebreviLa narrativa in tasca

Lorenzo Fabbri – Gruppo Editoriale l’Espresso – Divisione digitale