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I distretti rurali: aspetti economici, giuridici e applicativi

Daniela Toccaceli PhD, Accademia dei Georgofili

Distretti rurali, contratti di filiera e marchi d’area

Siena, martedì 6 giugno ore 10, Accademia dei Fisiocritici

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Argomenti

Che cosa è un Distretto rurale

Quali finalità persegue

Grazie a quali meccanismi le raggiunge

Come fare un Distretto rurale in Toscana

Il Distretto rurale alla prova dei fatti

Opportunità e prospettive

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Che cosa è un Distretto rurale

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Il fenomeno economico: distretti industriali e distretti in agricoltura

• I distretti industriali: radici antiche e proiezioni moderne

• Concentrazione spaziale e specializzazione produttiva

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• I distretti in agricoltura: una complicata trasposizione da un settore all’altro

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La politica per uno sviluppo rurale integrato endogeno e sostenibile

CORK 1996

• Preferenza rurale

• Approccio integrato

• Diversificazione

• Sostenibilità

• Sussidiarietà

• Semplificazione

• Programmazione

• Finanziamento

• Gestione

• Valutazione e ricerca

Il Metodo LEADER

• Approccio territoriale

• Approccio integrato

• Bottom up

• Partenariato locale

• Cooperazione e azioni di rete

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Competitività territoriale

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Il «laboratorio» italiano

•Le prime esperienze pilota:

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Piemonte L.R. 20/1999 «I distretti del vino»

•La programmazione negoziata degli anni ‘90

Toscana Distretto rurale della Maremma (1996)

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La Legge di orientamento e la definizione di Distretto rurale (DLgs 228/2001 art.13)

Ai fini della presente legge per distretto rurale si intende ilsistema economico-territoriale avente le seguenticaratteristiche:

a) produzione agricola coerente con le vocazioni naturali delterritorio e significativa per l’economia locale;

b) identità storica omogenea;

c) consolidata integrazione tra attività rurali e altre attivitàlocali;

d) produzione di beni o servizi di particolare specificità,coerenti con le tradizioni e le vocazioni naturali delterritorio.

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Il Distretto rurale è uno strumento di politica di sviluppo rurale i cui elementi essenziali sono:

• Territorio

• Obiettivi

• Governance

• Progetto

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Quali finalità persegue

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Uno strumento pluri-obiettivo

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Sistema di qualità territoriale

Filiere agroalimentari

Integrazione tra settoriCreazione di maggior valore aggiunto

Qualità della vita delle popolazioni rurali

Potenziamento del ruolo delle istituzioni locali

Miglioramento relazioni territoriali

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Grazie a quali meccanismi

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Il metodo distrettuale

• Accordo e collaborazione tra imprese e istituzioni locali (concertazione, partenariato)

• Concentrazione e ottimizzazione delle risorse finanziarie sugli obiettivi di progetto

• Coordinamento degli strumenti di programmazione

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Effetto distretto

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Come si deve fare un Distretto rurale in ToscanaIl Distretto rurale nella legge regionale Toscana n. 12 del 28 marzo 2017 «Nuova

disciplina dei Distretti rurali

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Oggetto e finalità del distretto

• La Regione, in coerenza con gli strumenti della propriaprogrammazione, promuove lo sviluppo del territorio ruralee l’integrazione tra politiche economiche e politiche delterritorio secondo criteri e obiettivi di sostenibilità, medianteil riconoscimento dei distretti rurali.

• La legge definisce i criteri per la costituzione e per ilriconoscimento dei distretti rurali.

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La costituzione del distretto

• Il distretto rurale si costituisce mediante accordo tra soggetti pubblicie soggetti privati che operano in modo integrato nel sistemaproduttivo locale.

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• L'accordo è volto a consolidare l'aggregazione e il confronto deidiversi interessi locali per la valorizzazione delle risorse e lo sviluppoeconomico del territorio, in sintonia con ambiente e tradizionestorica.

• I soggetti aderenti all'accordo sono rappresentativi dell'identitàterritoriale e del tessuto produttivo, storico e sociale del distretto.

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Gli aderenti all’AccordoAll'accordo aderiscono:

a) le rappresentanze dei soggetti privati operanti nell’ambitodistrettuale;

b) le organizzazioni professionali agricole maggiormenterappresentative a livello nazionale e presenti nel territorio diriferimento del distretto;

c) le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative a livellonazionale e presenti nel territorio di riferimento del distretto;

d) le associazioni di rappresentanza della cooperazione maggiormenterappresentative a livello nazionale e presenti nel territorio diriferimento del distretto;

e) la maggioranza degli enti locali del territorio del distretto;

f) altri soggetti pubblici e privati.Daniela Toccaceli 6 giugno 2017 16

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I contenuti dell’Accordo

Nell’accordo i soggetti aderenti individuano:

a) l'ambito territoriale interessato dal distretto;

b) la composizione dell’assemblea di distretto;

c) il soggetto referente del distretto;

d) le finalità del progetto economico territoriale.

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Daniela Toccaceli Siena 6 giugno 2017

ASSEMBLEA DI DISTRETTO

=TUTTI GLI ADERENTI

=• approva il progetto• verifica e garantisce la

sua attuazione• propone la revoca del

riconoscimento

SOGGETTO REFERENTE=

PUÒ AVERE QUALSIASI FORMA GIURIDICA

=• rappresenta il distretto • predispone e attua il progetto• organizza le attività• è referente nei confronti della

Regione Toscana

LA GOVERNANCE DI DISTRETTO

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Le garanzie

L'accordo garantisce:

a) la possibilità di adesione per tutti i soggetti che operanonell'ambito distrettuale;

b) l'effettiva partecipazione alle decisioni di tutti i soggettiaderenti e la condivisione delle informazioni;

c) la gestione efficace di attività di concertazione all'interno deldistretto e l'interazione con i soggetti esterni.

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Le attività del distretto

Il distretto rurale opera con obiettivi e strategie di sviluppo coerenti con la programmazione delle politiche rurali e

agroalimentari regionali, nazionali e comunitarie

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Il Distretto alla prova dei fatti

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Gli errori da evitare

Riduzionismo vs astrazione

Bottom down vs assemblearismo

Competizione vs cooperazione

Astrazione

Imperizia

Inconsapevolezza

….

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Opportunità e prospettiveUno strumento potente ma da utilizzare con supporti conoscitivi specifici

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Il Contratto di distretto

Per la prima volta il MIPAAF ha disposto il finanziamento dei Contratti di distretto accanto a quelli di filiera

Sono finanziabili Distretti rurali riconosciuti dalla Regione

La taglia dei progetti ammissibili è compresa tra 4 e 50 milioni di euro

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2016 Cork 2.0 : per una politica di sviluppo rurale integrata, innovativa e inclusiva

Promuovere la prosperità delle aree rurali

Rafforzare le catene di valore rurali

Investire nella redditività e nella vitalità delle aree rurali

Preservare l’ambiente rurale

Gestire le risorse naturali

Incoraggiare gli interventi a favore del clima

Stimolare la conoscenza e l’innovazione

Potenziare la governance rurale

Incentivare l’attuazione e la semplificazione delle politiche

Migliorare le prestazioni e aumentare la responsabilità

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Grazie per l’attenzione

daniela.toccaceli@unifi.it

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