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© M. Coen Cagli/fund-raising.it. vietata la riproduzione e la diffusione senza l'autorizzazione dell'autore e di Area Welfare Ass. 5 Friulana 1
Il fund raising capacità di elaborare strategie di sostenibilità e di attivare una organizzazione nel fare raccolta fondi
Massimo Coen Cagli
Fondatore Direttore Scientifico
PALMANOVA, 29 giugno 2011
CONVEGNO: LA FONDAZIONE DI PARTECIPAZIONE
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1. Inquadramento del fund raising nel contesto delle fondazioni
2. Definizione e ciclo di fund raising
3. Fund raising in pillole: le cose che bisogna assolutamente sapere
• La centralità della missione
• La strategia prima della tecnica
• Funding mix e modalità di raccolta
• Chi si deve occupare di fund raising?
• Centralità dello scambio con il donatore
• Centralità delle relazioni
• Centralità della fidelizzazione
4. Domande
SOMMARIO
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Il fund raising assume un duplice significato nel contesto delle fondazioni
Il fund raising è lo strumento per rendere sostenibili le attività della fondazione (in quanto soggetto non profit)ma al tempo stessoLa fondazione è uno strumento per fare fund raisingLa fondazione è uno strumento per sostenere economicamente servizi di welfare
FUND RAISING PER LE FONDAZIONI
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I tre livelli del fund raising di una fondazione
Costituzione del patrimonio (fondo per uno scopo) e sua valorizzazione (autoproduzione di finanziamenti )
Finanziamento di propri progetti e attività
Sostenibilità di politiche sociali di welfare
FUND RAISING PER LE FONDAZIONI
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Superare un luogo comune….
Il fund raising non è una azione accessoria volta a migliorare la sostenibilità della fondazione (“la fondazione vive del proprio patrimonio e dei suoi frutti”)
Il fund raising è parte integrante della identità di una fondazione:-Pre-esiste alla sua costituzione-È strategico per la missione-E’ condizione essenziale per agire
FUND RAISING PER LE FONDAZIONI
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La pietra di inciampo delle fondazioni di “trasformazione”
Fondazione BIOPARCO DI ROMAFatta per mettere a sistema, ottimizzare, e rendere sostenibile il giardino Zoologico e quindi produrre risparmio per il Comune, sin dalla sua nascita ha prodotto per lo stesso un Costo maggiore
Fondazione “Dopo di Noi” di RomaNonostante gli importanti risultati ottenuti da un punto di vista patrimoniale (acquisizione e ottimizzazione di strutture), da un punto di vista finanziario siamo lontani dal creare la risorsa adeguata a rispondere al bisogno di base (circa 9 milioni euro): la fondazione diventa più collettore di bisogni che di risorse.
FUND RAISING PER LE FONDAZIONI
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La pietra di inciampo delle fondazioni di trasformazione
In entrambi i casi il problema è lo stesso: la mancanza di una adeguata strategia di fund raising sin dal concepimento della fondazione- Solo donazioni filantropiche- Solo patrimonio (ad es: strutture)- Solo quote associative di partecipazione- Il fund raising è un ufficio tecnico e non una
funzione di governo e governance
FUND RAISING PER LE FONDAZIONI
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Un punto di partenza importante
Prima della forma ci vuole una compagine (i partecipanti) che condivide un progetto sociale e un progetto di fund raising
- Fund raising per il patrimonio
- Fund raising per la operatività
Il fund raising deve essere messo nella stanza della governance e non in quello della gestione operativa
Si fonda e si partecipa una fondazione condividendo anche un progetto di fund raising
FUND RAISING PER LE FONDAZIONI
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LA GRAVE CRISI ECONOMICA DEL WELFARE FA VENIRE MENO IN MODO SOSTANZIALE RISORSE NECESSARIE ALLE POLITICHE SOCIALI
QUESTO PORTA A TAGLI AI SERVIZI O AD UN MAGGIORE PESO DEL PRELIEVO FISCALE SOPRATTUTTO AL LIVELLO LOCALE
PARADOSSALMENTE, QUESTO CREA UN BLOCCO NELLE ATTIVITA’ FILANTROPICHE:
• “UBI MAIOR ….MINOR CESSAT……”
(LE DONAZIONI SONO LIBERALI, LE TASSE SONO COERCITIVE)
UN MAGGIORE APPORTO DONATIVO NON VIENE BILANCIATO DA UN MINOR APPORTO DI TASSE.
IL CONTESTO DI RIFERIMENTO
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VI E’ PERO’ UNA TRADIZIONALE TENDENZA DEL MONDO PRIVATO A GUARDARE CON FAVORE I SERVIZI RIVOLTI A PERSONE IN SVANTAGGIO
- INDIVIDUI, SOPRATTUTTO LEGATI AL SENSO DI SOLIDARIETA’ PROPRIO DI UNA COMUNITA’
- AZIENDE, SOPRATTUTTO LEGATE ALLA NECESSITA’ DI ESSERE “CITTADINI” ATTIVI AL PARI DEGLI ALTRI
- FONDAZIONI, SOPRATTUTTO LEGATE AD UNA IDENTITA’ FILANTROPICA SOCIALE
ATTENZIONE: LA CRISI ECONOMICA NON COMPORTA MINORE GENEROSITA’ MA MAGGIORE SELEZIONE NELLE DONAZIONI
IL CONTESTO DI RIFERIMENTO
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RESPONSABILITÀ SOCIALE DI IMPRESA
CULTURA NEOFILANTORPICA
LA CRESCITA DELL’INDIVIDUO: DA DONATORE AD ATTORE SOCIALE
Il fund raising sta cambiando da gestione della beneficenza a investimento sociale
GRAZIE A TRE FENOMENI SOCIALI
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ALCUNI FENOMENI SOCIALI APRONO OPPORTUNITA’ ALLE ORGANIZZAZIONI “MENO
FAMOSE”
ALCUNI FENOMENI SOCIALI APRONO OPPORTUNITA’ ALLE ORGANIZZAZIONI “MENO
FAMOSE”
PER APPROFONDIRE:
www.blogfundraising.itSezione: “Survey”
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NON CI SONO POLITICHE PUBBLICHE CHE FACILITINO IL FINANZIAMENTO PRIVATO
• Mancanza di una politica di creazione di un ambiente favorevole al fund raising
• Agevolazioni fiscali molto contenute
• Una idea molto debole di governance sociale e partnership dei servizi di welfare
• Mancanza di una azione di potenziamento delle organizzazioni sociali (ad esempio proprio sul fund raising)
MA………
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• E’ difficile oggi essere una fondazione per la gestione del welfare sociale se non si è fundraiser
• Oggi un vero progetto sociale deve anche essere sostenibile, ossia deve avere il suo progetto di fund raisingE’ come per una azienda o un imprenditore: oltre alla idea imprenditoriale ci vuole il business plan
• Sarà sempre più importante che gli operatori sociali abbiano competenze di fund raising (sia nonprofit che pubblici). E sarà sempre più necessario che siano imprenditori della propria mission (investimenti, rischio, innovazione, ecc…)
LA SFIDA
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IL FUND RAISING E'UNA ATTIVITÁ STRATEGICAATTIVITÁ STRATEGICA DI
REPERIMENTO DI RISORSE FINANZIARIE
VOLTA A GARANTIRE LA SOSTENIBILITÁSOSTENIBILITÁ, NEL TEMPO, DI UNA CAUSA SOCIALECAUSA SOCIALE E DELLA
ORGANIZZAZIONEORGANIZZAZIONE CHE LA PERSEGUE
E A PROMUOVERE IL SUO SVILUPPO COSTANTE
AFFERMANDO LA PROPRIA "VERITÁ""VERITÁ" SOCIALE VERSO UNA MOLTEPLICITA' DI INTERLOCUTORI
DEFINIZIONE DI FUND RAISING
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PERCHE’ SI DONAPERCHE’ SI DONA
3 MODI DI INTENDERE LA DONAZIONE
E ’ UN MODO GENEROSO E UTILE DI GESTIRE LA NOSTRA RICCHEZZA MENO RICCHEZZA = MENO FUND RAISING
UN MODO CIVICO OLTRE CHE RELIGIOSO DI FARE LA CARITA’ (COLMARE IL PROPRIO SENSO DI COLPA)MENO SENSIBILITA’ = MENO FUND RAISING
ESSERE D’ACCORDO CON LA CAUSA SOCIALE PER AFFRONTARE E RISOLVERE PROBLEMIMENO EFFICACIA = MENO FUND RAISING
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IL CICLO DEL FUND RAISINGIL CICLO DEL FUND RAISING
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ANALISI DELLA ORGANIZZAZIONE
1AVVIO DEL FUND RAISING (start up)
ANALISI DELL’AMBIENTE
PROGETTAZIONE E PIANIFICAZIONE
MESSA IN OPERA
VALUTAZIONE E GESTIONE DEGLI ESITI
REVISIONE DEL CICLO
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ANALISI DELLA ORGANIZZAZIONE
1AVVIO DEL FUND RAISING (start up)
ANALISI DELL’AMBIENTE
PROGETTAZIONE E PIANIFICAZIONE
MESSA IN OPERA
VALUTAZIONE E GESTIONE DEGLI ESITI
REVISIONE DEL CICLO
1 - AVVIO DEL FUND RAISING ("START UP")
• definizione del case statement
• individuazione e superamento degli ostacoli e delle resistenze interne
• coinvolgimento dell'organizzazione (dirigenza, staff, volontari)
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ANALISI DELLA ORGANIZZAZIONE
1AVVIO DEL FUND RAISING (start up)
ANALISI DELL’AMBIENTE
PROGETTAZIONE E PIANIFICAZIONE
MESSA IN OPERA
VALUTAZIONE E GESTIONE DEGLI ESITI
REVISIONE DEL CICLO
2 - ANALISI DELLA ORGANIZZAZIONE
• SWOT (Strenght, Weakness, Opportunity, Threats) analisys
• analisi della composizione dei fondi
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ANALISI DELLA ORGANIZZAZIONE
1AVVIO DEL FUND RAISING (start up)
ANALISI DELL’AMBIENTE
PROGETTAZIONE E PIANIFICAZIONE
MESSA IN OPERA
VALUTAZIONE E GESTIONE DEGLI ESITI
REVISIONE DEL CICLO
3 - ANALISI DELL'AMBIENTE
• SWOT e PEST (Political, Sociological, Economical e Technological) analisys
• analisi dei soggetti e dei mercati pubblici e privati
• definizione della costituency e metodo LAI (Linkage, Ability, Interest)
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ANALISI DELLA ORGANIZZAZIONE
1AVVIO DEL FUND RAISING (start up)
ANALISI DELL’AMBIENTE
PROGETTAZIONE E PIANIFICAZIONE
MESSA IN OPERA
VALUTAZIONE E GESTIONE DEGLI ESITI
REVISIONE DEL CICLO4 - PROGETTAZIONE E
PIANIFICAZIONE
• definizione del piano di fund raising
• progettazione delle singole attività
• scelta degli strumenti di raccolta fondi (contatto diretto, mailing, sponsorizzazioni, convenzioni, ecc.)
• piano di comunicazione
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ANALISI DELLA ORGANIZZAZIONE
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ANALISI DELL’AMBIENTE
PROGETTAZIONE E PIANIFICAZIONE
MESSA IN OPERA
VALUTAZIONE E GESTIONE DEGLI ESITI
REVISIONE DEL CICLO
5 - MESSA IN OPERA
• formazione dello staff
• monitoraggio e management
• internalizzazione/esterna-lizzazione dei servizi di fund raising
• gestione degli aspetti finanziari, contabili e fiscali
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ANALISI DELLA ORGANIZZAZIONE
1AVVIO DEL FUND RAISING (start up)
ANALISI DELL’AMBIENTE
PROGETTAZIONE E PIANIFICAZIONE
MESSA IN OPERA
VALUTAZIONE E GESTIONE DEGLI ESITI
REVISIONE DEL CICLO
6 - VALUTAZIONE E GESTIONE DEGLI ESITI
• valutazione economica
• valutazione del potenziale • Fidelizzazione
• rinnovo e incremento
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ANALISI DELLA ORGANIZZAZIONE
1AVVIO DEL FUND RAISING (start up)
ANALISI DELL’AMBIENTE
PROGETTAZIONE E PIANIFICAZIONE
MESSA IN OPERA
VALUTAZIONE E GESTIONE DEGLI ESITI
REVISIONE DEL CICLO7 - REVISIONE DEL CICLO
la valutazione complessiva di un ciclo di fund raising dà luogo anche alla revisione di alcuni suoi presupposti, revisione che coincide con l'inizio di un nuovo ciclo
IL CICLO DEL FUND RAISINGIL CICLO DEL FUND RAISING
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I SOLDI VENGONO DATI PER COSE CONCRETE (IL PROGETTO, LE ATTIVITA’)
LA RAGIONE PER LA QUALE SI DANNO I SOLDI E’ LA CONDIVISIONE DI UNA FINALITA’
E’ IL VALORE AGGIUNTO IN TERMINI SOCIALI DI QUELLO CHE FACCIAMO
“NO MISSION? NO MONEY!”
MA E’ ANCHE VERO CHE:
“NO MONEY? NO MISSION”
LA CENTRALITA’ DELLA BUONA CAUSA
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QUINDI AL CENTRO DEL FUND RAISING C ’E ’ LA BUONA CAUSA
QUESTA DEVE ESSERE CHIARA E CONDIVISIBILE ALL’ESTERNO
PER FARE CIO’
ESSA DEVE ESSERE CHIARA E CONDIVISA ALL’INTERNO
LA MISSIONE DI UNA ORGANIZZAIZONE NON E’ MAI SCONTATA ED E’ IN CONTINUA EVOLUZIONE IN
RELAZIONE ALLE ATTESE DELL’AMBIENTE ESTERNO
LA CENTRALITA’ DELLA BUONA CAUSA
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PRESUPPOSTO DI UN BUON FUND RAISING, NON E’ LA FORMA GIURIDICA, NEANCHE LA MERA OPERATIVITA’
MA IL PROGETTO GENERALE
METTERE A PUNTO LA BUONA CAUSA (IL PROGETTO GENERALE) VUOL DIRE CHIARIRE
1 – MISSIONE2 – OBIETTIVI STRATEGICI
(INDISPENSABILE PER RAGGIUNGERE IL FINE)3 - OBIETTIVI OPERATIVI
(NECESSARI A REALIZZARE LE STRATEGIE)4 - AGGIUDICARLA VERSO I PUBBLICI DI RIFERIMENTO
(DONATORI) INTEGRANDO IL LORO PUNTO DI VISTA (ASPETTATIVE, BISOGNI, ECC…)
LA CENTRALITA’ DELLA BUONA CAUSA
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FONDATORI PARTECIPANTI
ADESIONE ALA CAUSA (MISSIONE, STRATEGIA, OPERATIVITA’)
A FRONTE DI
APPORTO DI RISORSE IMPEGNO APROPRIE TROVARE RISORSE
PER IL PATRIMONIO PER LA GESTIONE (Ragione di costituzione della fondazione)
LA CENTRALITA’ DELLA BUONA CAUSA PER IL FUND RAISING DELLA FONDAZIONE
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non esiste un unico modello di fund raising, ma differenti modelli, basati sulle caratteristiche di una organizzazione e dei mercati ai quali fa riferimento
non esiste una “modellistica del fund raising” e forse potrà esistere solo per macro-aree (tematiche, organizzative, ecc.)
in altri termini:
se la tua organizzazione non assomiglia alla “Fondazione ricerca sul cancro”, non devi adottare “a priori” il suo modello, anche se ha prodotto successo
CENTRALITA’ DELLA STRATEGIA: IL PUNTO CRITICO
CENTRALITA’ DELLA STRATEGIA: IL PUNTO CRITICO
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Cosa tende a produrre successo nel fund raising?
Sfr = (PM+C+CS+K)*Org
Prodotto Mission
Capitale sociale
Knowledge management
Comunicazione
Organizzazione
LE 5 LEVE DEL SUCCESSO DEL FUND RAISINGLE 5 LEVE DEL SUCCESSO DEL FUND RAISING
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MERCATI E FUNDING MIXMERCATI E FUNDING MIX
UN BISOGNO COMPLESSO:UN BISOGNO COMPLESSO:
- REALIZZARE RICERCHE- ACQUISIRE STRUTTURE E RISORSE- REALIZZARE PROGETTI- INNOVOVARE LE METODOLOGIE DI INTERVENTO- EROGARE SERVIZI CONTINUATIVI- MA ANCHE PAGARE LE BOLLETTE…….
COSTITUIRE;SVILUPPARE;FARE UN EVENTO; FARE UN PROGETTO
- NON ENON E’’ PENSABILE UNA SOLA FONTE DI FINANZIAMENTO E PENSABILE UNA SOLA FONTE DI FINANZIAMENTO E UN SOLO TIPO DI FUND RAISINGUN SOLO TIPO DI FUND RAISING
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IL PRINCIPIO DEL FUNDING MIX
• NON DIPENDERE DA UNA SOLA FONTE DI FINANZIAMENTO
• OPERARE VERSO DIFFERENTI MERCATI E CON DIFFERENTI MODALITÀ
• OGNI ORGANIZZAZIONE HA IL SUO FUNDING MIX
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I MERCATI DEL FUND RAISINGI MERCATI DEL FUND RAISING
INDIVIDUI
Quote per servizi
Donazioni
Quote associative
AZIENDE
SponsorizzazioniIn danaroIn servizi
Donazioni
Investimenti socialiPartnership CompartecipazioneJoint venture
FONDAZIONI
Grant
Finanziamento progetti
Investimenti sociali
FONDI PUBBLICI
Fondi enti internazionali
UE
Stato
Regioni e enti locali
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FUNDING MIX E FONDAZIONI
PATRIMONIO ATTIVITA’
Individui “azionariato popolare (fondazione di comunità)
DonazioniRette per servizimembership
Aziende Donazioni di capitali in danaro e beni (terzietà)Investimenti sociali (partnership)
DonazioniSponsorizzazioni (es: eventi o strutture)Membership
Fondazionierogatrici
Donazioni di danaro e beni (terzietà)Investimenti sociali (partnership)
Finanziamento di progettiContributi liberi Membership
Autoproduzione(In una logica di sistema)
Utili di operazioni economiche sul patrimonio Attività di tipo commerciale proprie o dei soggetti partecipanti (es: proventi delle attività di una cooperativa di inserimento lavorativo)
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STAFF/DIREZIONE OPERATIVAOperativitàStrutture organizzativeRisorse umaneTecnologie………..
LA GOVERNANCE DEL FUND RAISINGLA GOVERNANCE DEL FUND RAISING
Comitato promotorePresidenteConsiglio di AmministrazioneFundraiserVolontari e Soci della organizzazioneInterlocutori finanziari della Organizzazione (aziende, fondazioni, Pubbl. Amministr., ecc.)Soggetti intermediari (Capitale sociale della organizzazione)…………
Comitato promotorePresidenteConsiglio di AmministrazioneFundraiserVolontari e Soci della organizzazioneInterlocutori finanziari della Organizzazione (aziende, fondazioni, Pubbl. Amministr., ecc.)Soggetti intermediari (Capitale sociale della organizzazione)…………
FONDATORI/DIREZIONE “POLITICA”Cogenza istituzionaleAutoritàStrategieDecisioniRelazioni istituzionali…………
AMBIENTE ESTERNORisorse economiche per le cause socialiIstanze e bisogni socialiConsensoCapitale sociale……..
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CHI SI OCCUPA DEL FUND RAISING?CHI SI OCCUPA DEL FUND RAISING?
Da un manuale USA sul fund riasing per le università:
CHI E’ IL PRIMO FUNDRAISER DELL’ATENEO?
IL RETTORE
E IL SECONDO?
IL DECANO
E IL TERZO?
IL RICERCATORE
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LA CENTRALITÀ DELLE RELAZIONI E DELLO SCAMBIO
LA CENTRALITÀ DELLE RELAZIONI E DELLO SCAMBIO
PER AVERE UNA DONAZIONE CI VOGLIONO TRE COSE•UN PROGETTO, UNA BUONA CAUSA•LA VOLONTA’ DI DARE SOLDI (CULTURA DELLA DONAZIONE E DELL’INVESTIMENTO SOCIALE)•UNA RELAZIONE
PERCHE’ LA RELAZIONE PRODUCE•SOCIALITÀ•RECIPROCITÀ•FIDUCIA
CHE SONO CONDIZIONI ESSENZIALI PER DARE SOLDI
RELAZIONE = SCAMBI
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QUINDI BISOGNA PARTIRE DALLE RELAZIONI CHE SONO GIA’ IN ATTO UTILIZZANDO•L’ORGANIZZAZIONE (RUBRICA ISTITUZIONALE)•I DIRIGENTI•TUTTI I SUOI MEMBRI •LE RELAZIONI DEI NOSTRI AMICI/PARTNER•LE RETI SOCIALI DI APPARTENENZA
LA RELAZIONE DEI DIRIGENTI HA UN VALORE MAGGIORE
LA CENTRALITÀ DELLE RELAZIONI E DELLO SCAMBIO
LA CENTRALITÀ DELLE RELAZIONI E DELLO SCAMBIO
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COSA SCAMBIAMO CON IL MONDO?COSA SCAMBIAMO CON IL MONDO?
SCAMBI COMMERCIALI - > BENI E SERVIZI COME CORRISPETTIVO DI DANARO
FISCALITA’ - > RISORSE IN CAMBIO SERVIZI UGUALI PER TUTTI (CHE POI CINCIDE CON L’ATTUAZIONE DELLE POLTIICHE SOCIALI)
LIBERALITA’ - > RISORSE IN CAMBIO DI …………
Qual è il valore aggiunto che noi produciamo rispetto a questi due mercati?
Ricordiamoci che l’individuo e l’azienda hanno già pagato le tasse per garantire welfare
PER IL FUND RAISING SERVE UN VALORE AGGIUNTO RISPETTO A QUELLI TRADIZIONALI DA SCAMBIARE CON I PROPRI STAKEHOLDERS
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GESTIRE LO SCAMBIOGESTIRE LO SCAMBIO
PROMUOVERE E GESTIRE GLI SCAMBI VUOL DIRE:
Comprendere e chiarire quali sono gli interessi e i beni materiali e immateriali che noi scambiamo con i
nostri
STAKEHOLDERS
(portatori di interesse)
QUALI SONO GLI STAKEHOLDERS DELLA NOSTRA MISSIONE?
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INDIVIDUARE I PORTATORI DI INTERESSEINDIVIDUARE I PORTATORI DI INTERESSE
TIPOLOGIA DI PUBBLICI
Regolatori (organi
legislativi, amministrativi,
fisco…)
Portatori di risorse (donatori, sponsors, fornitori, volontari,
dipendenti…)
Consumatori (utenti e
fruitori diretti e indiretti)
Intermediari (media, reti
commerciali e di professionisti..)
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RELATIONSHIP FUND RAISING: IL POTERE DEI NETWORK
ORG
AMB
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RELATIONSHIP FUND RAISING: IL POTERE DEI NETWORK
ORG
AMB
RELIGIONE
PROFESSIONE
LAVORO
FAMIGLIA
HOBBY/
TEMPO LIBEROPOLITICA
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SVILUPPARE IL FUND RAISING PARTENDO DA NOI STESSI
SVILUPPARE IL FUND RAISING PARTENDO DA NOI STESSI
STAFF
DIRIGENZA
VOLONTARI
SOCI
DONATORIPARTNER
AMICI/PARENTI
FORNITORI
COMUNITA’ LOCALE
AZIENDE
ENTI LOCALI
FONDAZIONI
ASSOCIAZIONI E RETI SOCIALI
UTENTI/BENEFICIARI
COMUNITA’ GENERALE
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1. GESTIONE DELLA CORTESIALettera ringraziamentoPubblico encomiobenefits simbolico
2. GESTIONE DELLA INFORMAZIONEnewsletter, sito web
3. COINVOLGIMENTO NELL’ORGANIZZAZIONERiunioni, raduni, seminari, ecc..
4. ASCOLTOGestione degli input del donatoreReception e Database “Intelligente”Audit - Indagini - Panel
FIDELIZZAZIONE E FOLLOW UPFIDELIZZAZIONE E FOLLOW UP
BIL
AN
CIO
DI
MIS
SIO
NE
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1. FORMAZIONE ORGANIZZATIVACoscientizzazione dei leader del welfareCorsi “adult education”Linee guida e strumenti manualistici
2. RICERCA OPERATIVAsui modellisui donatori (indagine di mercato)sui bisogni delle organizzazioni
3. SPERIMENTAZIONEProgetti pilotaAccompagnamento di impresa
4. POLITICHE DI PROMOZIONECreare un ambiente favorevole nei finanziatori Rafforzare la cultura di welfare di comunità (solidarietà) Agevolare e incentivare la donazione con vantaggi reali
I PRIMI PASSII PRIMI PASSI
AP
PR
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CIO
SIS
TEM
ICO
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MA SOPRATTUTTO….MA SOPRATTUTTO….
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SI PUO’ FARE !
Tratto da Frankenstein Yunior
MUOVERSI SUBITO VERSO GLI INTERLOCUTORI PER PATTUIRE LA SOSTENIBILITA’ DI UN NUOVO WELFARE DI COMUNITA’
CAPIRE LA PROPENSIONE A DONARE E LE CONDIZIONI PER FARLO
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RICERCA SULLA SOSTENIBILITA’ DI RETI FORMATIVE IN LOMBARDIA “LEARNING WEEK”. Dopo il progetto finanziato dalla UE verificare la sua sostenibilità futura*
TENDENZA NATURALE• L’azione di rete ha prodotto un incremento del 40% dei soggetti
coinvolti (atipici) sul tema della formazione• Attivismo sociale: il 60% sono proattivi, il 39% attivi, • 70% delle competenze e delle altre necessità dei progetti sono
state trovate tramite la rete di relazioni dei membri della rete• 45% dei soggetti in rete hanno apportato risorse aggiuntive (pari
ad un valore di 3.000 euro a testa con una incidenza di +15% rispetto al finanziamento istituzionale)
• Chi ha donato risorse lo ha fatto non per filantropia o pubblicità ma per condivisione della missione (investitori sociali)
* Dati provvisori in attesa del rapporto finale di ricerca
SI PUO’ FARE: UN ESEMPIOSI PUO’ FARE: UN ESEMPIO
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PROPENSIONE AL FINANZIAMENTO• 80% DEI SOGGETTI DELLA RETE INTENDE RIFARE PROGETTI
CERCANDO NUOVE FONTI DI FINANZIAMENTO ISTITUZIONALE, 35% DI QUESTI FACENDO FUND RAISING IL 20% ANCHE METTENDO PROPRIE RISORSE
• LO FAREBBE A PATTO DI • 55% ESSERE PIU’ INTEGRATI NEL PROGETTO • 50% PUBBLICIZZARE PROPRIE ATTIVITA’ E PRODOTTI• 32% RICONOSCIMENTO E/O ATTESTAZIONE PUBBLICI
DELL’IMPEGNO• 24% AGEVOLAZIONI FISCALI
MA SOPRATTUTTO….MA SOPRATTUTTO….
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