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A MMINIS TRAZIONE PROVINCIALE DI IMPERIArivieracqua.it/cms/fileadmin/avvisi/Progetto_Tubo...Su...

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A MMINIS TRAZIONE PROVINCIALE DI IMPERIA COLLETTAMENTO REFLUI DEL DIANESE ADDUZIONE AL DEPURATORE DI IMPERIA NONCHE' REALIZZAZIONE RETE IDRICA - 1° LOTTO - PROGETTO ESECUTIVO Tavola Scala TIM 106 2010 GAL 1190 Oggetto: Progettista: NUOVA STAZIONE DI SOLLEVAMENTO MOLO LANDINI RELAZIONE IMPIANTISTICA IDRAULICA Ing. Enrico Lauretti NUOVA STAZIONE DI SOLLEVAMENTO MOLO LANDINI RELAZIONE IMPIANTISTICA IDRAULICA Data: NUOVA STAZIONE DI SOLLEVAMENTO MOLO LANDINI RELAZIONE IMPIANTISTICA IDRAULICA 26 MAGGIO 2014 NUOVA STAZIONE DI SOLLEVAMENTO MOLO LANDINI RELAZIONE IMPIANTISTICA IDRAULICA Revisione: 0
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A MMINIS TRAZIONE PROVINCIALE DI IMPERIA

COLLETTAMENTO REFLUI DEL DIANESE ADDUZIONE AL DEPURATORE DI IMPERIA

NONCHE' REALIZZAZIONE RETE IDRICA - 1° LOTTO -

PROGETTO ESECUTIVO

Tavola n° Scala

TIM 106 2010 GAL 1190

Oggetto: Progettista:

NUOVA STAZIONE DI SOLLEVAMENTO MOLO

LANDINI RELAZIONE IMPIANTISTICA

IDRAULICA

Ing. Enrico Lauretti NUOVA STAZIONE DI

SOLLEVAMENTO MOLO LANDINI

RELAZIONE IMPIANTISTICA IDRAULICA

Data:

NUOVA STAZIONE DI SOLLEVAMENTO MOLO

LANDINI RELAZIONE IMPIANTISTICA

IDRAULICA 26 MAGGIO 2014

NUOVA STAZIONE DI SOLLEVAMENTO MOLO

LANDINI RELAZIONE IMPIANTISTICA

IDRAULICA

Revisione: 0

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INDICE

1 PREMESSA 2

2 DESCRIZIONE STATO ATTUALE 3

3 DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI 4

3.1 STAZIONE DI S O L L E V A M E N T O 4 3.2 TUBAZIONI DI C O L L E G A M E N T O , DI M A N D A T A E SCARICO D ' E M E R G E N Z A 8

3.3 B I L A N C I O MOVIMENTO TERRE 9

4 DIMENSIONAMENTO IDRAULICO 10

4.1 PORTATE DI PROGETTO 10

4.2 FUNZIONAMENTO C O N M A N D A T A A G R A V I T A ' 10 4.3 FUNZIONAMENTO C O N ELETTROPOMPE 11 4.4 SFIORATORI A CALICE 12 4.5 STRAMAZZI 12

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1 PREMESSA

La presente relazione fa parte degli elaborati del progetto esecutivo delle opere necessarie al Collettamento reflui del Dianese e adduzione al depuratore di Imperia nonché realizzazione di rete idrica - 1° Lotto.

Essa contiene la descrizione degli interventi previsti per la realizzazione di una stazione di sollevamento in località Molo Landini in Comune di Diano Marina (IM).

La stazione raccoglierà i reflui provenienti dalla stazione di sollevamento esistente di Sant'Anna in Comune di Diano Marina e della nuova stazione di sollevamento di San Bartolomeo al Mare.

La nuova stazione di sollevamento di San Bartolomeo al Mare e la relativa condotta di adduzione fino al pompaggio di Molo Landini fanno parte delle opere previste nel 2° Lotto dei lavori.

La stazione di sollevamento di Molo Landini è ubicata sul lato monte della viabilità Incompiuta circa 25 m dall'inizio del tratto chiuso al transito veicolare.

Il manufatto che contiene le apparecchiature elettro-meccaniche è parzialmente interrato al di sotto del piano viabile e parzialmente inserito nel versante con opere di mascheramento ambientale al fine di limitarne al massimo l'impatto visivo.

Dalla stazione di pompaggio ha origine la condotta di adduzione D N 500 in ghisa sferoidale che convoglia i liquami al depuratore di Imperia attualmente in fase di realizzazione.

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2 DESCRIZIONE STATO ATTUALE

L'area dove sorgerà la nuova stazione di sollevamento è ubicata in fregio, lato monte, alla viabilità lungomare così detta Incompiuta, circa 25 m dall'inizio del tratto chiuso al traffico veicolare

Essa è situata alla base di una scarpata rocciosa a forte acclività superficialmente dissestata.

L'attuale situazione geomorfologica è il risultato dell'evoluzione del versante, costituito da alternanze di rocce soggette a rapida erosione e rocce più tenaci e resistenti, dove si sono succeduti fenomeni erosivi più o meno estesi e ripetuti.

Le indagini geologiche (vedi relazione geologica allegata al progetto) non hanno rilevato la possibilità di cospicui franamenti in massa del versante ma piuttosto il verificarsi diffuso di distacchi di modeste proporzioni individuali.

A tal proposito va sottolineato che, a partire dagli anni 2000, i l Comune di Imperia prima e, successivamente, i l Comune di Diano Marina, hanno realizzato diversi interventi di consolidamento del versante mediante disgaggi, posa di reti corticali e paramassi, biostuoie, piantumazioni ecc. che hanno consentito una notevole mitigazione del rischio idrogeologico di un ampio tratto di promontorio che incombe sull'Incompiuta.

Tuttavia la nuova stazione di sollevamento è ubicata in un tratto di versante tuttora privo di opere di consolidamento e pertanto nell'ambito del progetto è prevista la realizzazione di opere di protezione della stessa tipologia di quelle presenti nelle immediate vicinanze dell'area.

La zona interessata dagli scavi per la realizzazione della stazione di sollevamento è costituita da una copertura detritica di terreno eterogeneo prevalentemente limoso con inclusioni di scaglie e trovanti lapidei di piccola e media pezzatura, rimaneggiata dal riporto antropico. In corrispondenza del lato monte (Nord) gli scavi interesseranno la porzione fratturata e alterata del substrato roccioso.

Sul lato in fregio all' Incompiuta (Sud) l'area è delimitata da una struttura di contenimento costituita da un muro in c.a. rivestito in pietra dell'altezza di circa 1.5 m sul quale sono posizionati una serie di massi naturali per un'altezza di circa 2.0 m.

Verso ponente essa è delimitata dalla presenza di un piccolo fosso naturale che sottopassa la strada con una tubazione in cls.

Verso levante, oltre i l punto di chiusura al traffico, è ubicato un edificio di civile abitazione che dista circa 35 m dal limite della zona dove sorgerà la stazione di sollevamento.

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3 DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI

3.1 STAZIONE DI S O L L E V A M E N T O

La nuova stazione di sollevamento è costituita da un manufatto in c.a. delle dimensioni esterne in pianta di 26.0 x 8.0 m e altezza fuori terra di 4.0 m, disposto parallelamente alla viabilità.

La struttura è in parte interrata rispetto al piano viabile e in parte inserita al piede del versante ed è suddivisa internamente in "comparti" a seconda delle diverse funzioni impiantistiche.

A l fine di integrare l'opera nel contesto dei luoghi, le parti a vista della struttura sono previste con finitura in pietrame faccia a vista. Sulla copertura è prevista una sistemazione a verde al fine di riprofilare ed integrare i l terreno con il versante esistente.

La facciata fronte strada ha un profilo con andamento obliquo che riprende quello del muretto e della scarpata di massi naturali posti a valle e a monte della zona di intervento.

All'interno della struttura sono distinguibili i seguenti locali ai quali si accede dalla viabilità Incompiuta: - locale vasche; - locale pompe; - locale quadri elettrici e di comando, trasformatore; - locale misure ENEL; - locale consegna ENEL; - locale generatore.

Di seguito per ciascun locale si riporta una breve descrizione delle caratteristiche dimensionali e delle apparecchiature presenti con esclusione delle apparecchiature elettriche per le quali si rimanda agli specifici elaborati descrittivi facenti parte del progetto in oggetto.

Locale vasche

E ' i l locale più ampio con dimensioni in pianta interne nette di 10 x 7.0 m, altezza 5.4 m, piano di calpestio sottomesso di 1.8 m rispetto al piano viabile esterno ed un accesso lato strada delle dimensioni nette interne di 2.5 x 2.5 m.

Il locale occupa la parte di ponente della struttura ed è a sua volta suddiviso in 2 zone con differenti caratteristiche funzionali.

Partendo dall'estremo Ovest la prima zona (dimensioni interne nette 4.65 x 7.0 m) è caratterizzata dall'ingresso delle condotte provenienti da Diano Marina e San Bartolomeo al Mare e dalla presenza dell'impianto di deodorizzazione.

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Le due condotte entrano separatamente in un pozzetto di ripartizione a cielo aperto collegato alle vasche di sedimentazione attraverso due aperture delle dimensioni di 1.0 x 0.9 m dotate di paratoie di chiusura. In tal modo è possibile convogliare le acque reflue in entrambe le vasche di sedimentazione o, in caso di manutenzione, utilizzarne una sola.

Il pozzetto di ripartizione ha dimensioni in pianta di 1.4 x 3.2 m, quota fondo 13.8 m s.l.m. e quota di sommità delle pareti pari a 15.3 m s.l.m. Per consentire l'accesso alle paratoie i l pozzetto è coperto in sommità da un grigliato in acciaio zincato (quota 15.4 m s.l.m.) al quale si accede attraverso una scala anch'essa in acciaio zincato.

Sulla soletta di fondo del locale (12.0 m s.l.m.) sono posizionate le due condotte (DN 400 con quota fondo 12.4 m s.l.m.) in arrivo da Diano Marina e da San Bartolomeo al Mare con le relative valvole di intercettazione a saracinesca e i misuratori di portata.

Le tubazioni e le apparecchiature idrauliche sono protette da un grigliato in acciaio zincato posizionato alla quota del piano viabile esterno (13.8 m s.l.m.) al quale si accede dall' Incompiuta tramite un'apertura 2.5 x 2.5 m dotata di una porta a doppia anta.

In fondo al locale in corrispondenza dello spigolo Ovest è ubicato l'impianto di deodorizzazione da cui partono le condotte di ventilazione ed aspirazione. L'apparecchiature è posizionata su di un piano d'appoggio in calcestruzzo con quota al finito analoga a quella del grigliato (13.8 m s.l.m.).

Per consentire, in caso di manutenzione, la movimentazione delle apparecchiature idrauliche e dell'impianto di deodorizzazione è prevista l'installazione di un piccolo carro pompe del tipo monorotaia.

La seconda zona è occupata dalle vasche di sedimentazione e di aspirazione delle pompe.

Essa ha dimensioni in pianta di 5.40 x 7.0 m ed è suddivisa da un setto centrale con quota di sommità 15.1 m s.l.m. che la divide in due linee di sedimentazione-aspirazione.

Le due vasche di sedimentazione hanno dimensioni nette in pianta di 1.5 x 3.38 m e quota fondo a 13.3 m s.l.m. Le vasche sono separate dal pozzetto di ripartizione da un setto a quota 15.3 m s.l.m. e dalle vasche di aspirazione pompe da un setto a quota 14.8 m s.l.m.

Il volume utile complessivo per la sedimentazione è pari a circa 5 m 3.

I reflui passano dalle vasche di sedimentazione alle vasche di aspirazione attraverso quattro (due per ciascuna vasca) raccordi in P V C D N 300 a forma di "T" che impediscono i l passaggio di corpi galleggianti.

In caso di totale occlusione dei raccordi i reflui possono passare nelle vasche di aspirazione tracimando al di sopra del setto di separazione la cui quota è stata impostata adeguatamente inferiore a quella degli altri setti per evitare fuoriuscite di liquame dalla zona delle vasche.

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Le due vasche di aspirazione delle pompe hanno dimensioni nette in pianta di 3.4 x 3.38 m e quota fondo a 12.6 m s.l.m.

In ciascuna vasca è ubicato un pozzetto con quota fondo pari a 12.2 m s.l.m. da cui parte una condotta D N 300 in acciaio con funzione di condotta di mandata a gravità.

Le due condotte di mandata a gravità sono collegate alla condotta di mandata in pressione D N 500 in acciaio che fuoriesce dal locale pompe.

Su ciascuna delle due condotte, subito al di fuori della stazione, sono installati una valvola di sezionamento a saracinesca e una valvola di non ritorno a clapet.

Le valvole di non ritorno evitano, in caso di funzionamento delle pompe, i l rientro dei liquami in vasca e garantiscono i l funzionamento del sistema anche in caso di manutenzione o pulizia di una delle due vasche di aspirazione.

Nelle vasche di aspirazione sono ubicati due troppo pieni in acciaio a calice con sfioro D N 500 e condotta DN400 con quota di sfioro pari a 14.9 m s.l.m. e tale da garantire, in caso di black-out totale, lo sfioro dei reflui in arrivo senza tracimazioni nel locale di arrivo condotte. I due sfioratori sono collegati, tramite una condotta D N 600, direttamente allo scarico a mare esistente della condotta proveniente da Diano Marina.

Il volume utile complessivo delle vasche è pari a circa 50 m 3.

Lungo i l setto divisorio fra le due linee sedimentazione-aspirazione è ubicata una passerella pedonale d'ispezione in acciaio zincato con quota di calpestio pari a 15.4 m s.l.m. e larghezza interna pari a 0,7 m alla quale si accede dal pozzetto di ripartizione.

In ciascuna delle due zone del locale vasche è prevista l'installazione di un adeguato sistema di illuminazione e di un impianto idrico per le operazioni di lavaggio e pulizia dei locali. Quest'ultimo sarà alimentato tramite una presa in carico sulla condotta dell'acquedotto del Roja che si sviluppa lungo l'Incompiuta.

Locale _ pompe

Il locale è dedicato all'alloggiamento delle elettropompe, ha dimensioni in pianta di 4.0 x 7.0 m, quota di calpestio 12.0 m s.l.m sottomesso di 1.8 m rispetto al piano viabile esterno ed un accesso lato strada delle dimensioni nette interne di 2.5 x 2.5 m.

All'interno di questo locale sono alloggiate quattro elettropompe con le seguenti caratteristiche: - portata: 120/87 l/s - prevalenza: 6/23 m - potenza: 15/40 kW - giri al minuto 960/1250 - diametro di aspirazione: 200 mm - diametro di mandata: 200 mm

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Le pompe sono collegate ad un collettore di mandata in Acciaio D N 500 che al di fuori della stazione di pompaggio si collega alla condotta di mandata in GS D N 500.

Sulla mandata di ciascuna pompa sono previste una valvola di non ritorno e una valvola di intercettazione a saracinesca. Tutte le condotte sono previste in PEAD.

L'accesso al locale pompe dall'Incompiuta è garantito da un'apertura 2.5 x 2.5 m dotata di una porta a doppia anta. Poiché i l piano di calpestio del locale è sottomesso di 1.8 m rispetto al piano viabile è prevista la realizzazione di un piccolo pianerottolo profondo 1.2 m dal quale è possibile scendere al locale pompe tramite una scaletta in muratura.

In caso di manutenzione i l pianerottolo potrà essere usato per le operazioni di carico su automezzi delle apparecchiature che potranno essere movimentate da un piccolo carro ponte a doppia rotaia

Anche nel locale pompe è prevista l'installazione di un adeguato sistema di illuminazione e di un impianto idrico per le operazioni di lavaggio e pulizia dei locali sempre alimentato tramite una presa in carico sulla condotta dell'acquedotto del Roja.

Locali quadri elettrici di comando e trasformatore, misure ENEL, consegna ENEL

La parte di manufatto relativa alle apparecchiature elettriche è costituita da tre locali distinti ciascuno dotato di proprio accesso dall'esterno. Fra i l locale "misure E N E L " e i l locale "quadri elettrici" è prevista una porta di comunicazione.

Il locale dei quadri elettrici e del trasformatore ha dimensioni in pianta di 3.8 x 7.0 m e quota di calpestio di 13.8 m s.l.m. L'accesso è garantito da un'apertura 2.5 x 2.5 m dotata di una porta a doppia anta.

Il locale "misure E N E L " ha dimensioni in pianta di 1.75 x 2.8 m e quota di calpestio di 13.8 m s.l.m. L'accesso è garantito da un'apertura 0.8 x 2.15 m dotata di una porta ad anta singola.

Il locale "consegna E N E L " ha dimensioni in pianta di 3.4 x 4.0 m e quota di calpestio di 13.8 m s.l.m. L'accesso è garantito da un disimpegno delle dimensioni in pianta di 1.45 x 3.0 m con un'apertura verso l'esterno di 1.2 x 2.15 m dotata di una porta ad anta singola.

Il locale è dotato anche di una finestra (0.5 x 1.2 m) che da sul "locale generatore".

Locale generatore

Il locale per l'alloggiamento del generatore di emergenza è a cielo aperto con dimensioni in pianta di 2.7 x 7.0 m e quota di calpestio di 13.8 m s.l.m. L'accesso è garantito da un cancello a doppia anta.

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3.2 TUBAZIONI DI C O L L E G A M E N T O , DI M A N D A T A E SCARICO D ' E M E R G E N Z A

Come già detto al punto precedente le tubazioni in ingresso alla stazione di sollevamento sono due, entrambe D N 400. Una convoglia i reflui provenienti da Diano Marina e l'altra quelli provenienti da San Bartolomeo al Mare.

I reflui di Diano Marina sono captati direttamente dalle due condotte esistenti in fibrocemento provenienti dalla stazione di Sant'Anna, una 350 mm e l'altra in 315 mm, che si sviluppano lungo l'Incompiuta in adiacenza all'area dove è prevista la nuova stazione di sollevamento.

La captazione delle due condotte prevede, per ciascuna di esse, i l taglio e l'asportazione di un tronchetto (circa 2 m) che verrà sostituito da un nuovo tratto in Acciaio con diramazione a "T" e due valvole di sezionamento a saracinesca una in linea e una sulla diramazione. Il collegamento con la condotta esistente è previsto con due giunti speciali intermateriali.

Successivamente i due stacchi si uniscono in un unica condotta D N 400 che entra in centrale.

Per i reflui provenienti da San Bartolomeo al Mare è invece prevista la realizzazione di una nuova condotta che arriverà direttamente alla nuova stazione, tale opera non è però oggetto del presente progetto in quanto la sua realizzazione è prevista nel Lotto 2 dei lavori per i l Collettamento reflui del Dianese e adduzione al depuratore di Imperia nonché realizzazione di rete idrica.

Come già precedentemente descritto dalla stazione di pompaggio hanno origine due tipi diversi di mandata una con funzionamento a gravità e una con funzionamento in pressione tramite pompaggio.

La mandata a gravità è costituita da due tubazioni in acciaio D N 300che sono collegate alla condotta di mandata in pressione D N 500 in acciaio che fuoriesce dal locale pompe.

Su ciascuna delle due condotte, subito al di fuori della stazione, sono installati una valvola di sezionamento a saracinesca e una valvola di non ritorno a clapet. Le valvole sono alloggiate in un pozzetto in c.a. delle dimensioni interne nette di 3.0 x 2.4 m e altezza interna di 1.8 m.

In uscita dal pozzetto la condotta di mandata si innesta nella condotta (DN 500 in GS) di collegamento al depuratore di Imperia prevista nel presente lotto dei lavori.

Lo scarico di emergenza (PEAD 600 mm) raccoglie i reflui provenienti dai due sfioratori a calice e li convoglia nella condotta a mare esistente nella quale attualmente confluiscono le due tubazioni provenienti dalla stazione di Sant'Anna.

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Per evitare interferenze con le condotte esistenti la tubazione di scarico verrà collegata direttamente nel pozzetto di carico della condotta a mare ubicato circa 110 m in direzione Imperia.

Per realizzare i collegamenti previsti in progetto, risulta necessario nell'area prospiciente la stazione, lo spostamento di alcune utenze ed in particolare: - tubazione D N 500 di smaltimento delle acque meteoriche per un tratto di lunghezza

pari a circa 22 m fino a ripristinare i l collegamento con lo scarico esistente verso mare; - 3 tritubi delle fibre ottiche D N 50 per circa 25 m.

3.3 B I L A N C I O MOVIMENTO TERRE

Per quanto riguarda i l movimento terre necessario alla realizzazione della stazione si prevede di riutilizzare i l terreno di scavo nei riempimenti e nelle sistemazione di versante e di portare a discarica i l rimanente.

Con riferimento alle tavole allegate al progetto, si prevede di scavare complessivamente un volume pari a circa 1415 m 3 dei quali circa 675 m 3 saranno utilizzati per i riempimenti è la sistemazione del terreno al di sopra dell'edificio della stazione di pompaggio.

Il restante materiale, circa 740 m 3, sarà invece conferito in apposita discarica autorizzata.

Anche per quanto riguarda i l materiale di risulta degli scavi per la posa delle condotte in progetto si prevede i l riutilizzo parziale dello stesso e i l conferimento a discarica del materiale rimanente.

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4 DIMENSIONAMENTO IDRAULICO

4.1 PORTATE DI PROGETTO

Con riferimento alla Relazione Tecnica (Doc. R IMP 106 2010 GAL1155) facente parte dei documenti del presente progetto esecutivo le portate di progetto riferite alla realizzazione di entrambi i Lotti dei lavori sono le seguenti: - portata media: 228 l/s - portata ora di massimo consumo: 352 l/s - portata minima: 100 l/s

Per quanto riguarda la realizzazione del 1° Lotto dei lavori, sulla base dei dati dei consumi idrici dei Comuni di Diano Castello e Diano Marina, è ipotizzabile una quota parte pari a circa il 60% delle portate di cui sopra che diventano: - portata media: 137 l/s - portata ora di massimo consumo: 211 l/s - portata minima: 60 l/s

4.2 FUNZIONAMENTO C O N M A N D A T A A G R A V I T A '

Lo schema idraulico funzionale della stazione di pompaggio prevede due diverse tipologie di funzionamento in funzione della portata in arrivo, una a gravità, sfruttando il dislivello esistente fra la stazione e l'impianto di depurazione di Imperia, e l'altra in pressione, attraverso le elettropompe.

La stazione funziona a gravità finché le perdite di carico lungo la condotta di mandata sono minori o al più coincidenti con il dislivello (circa 7 m con vasca di aspirazione vuota) fra la stazione e l'impianto di depurazione, mentre viene attivato i l pompaggio quando la portata in arrivo è superiore e la vasca di aspirazione inizia ad invasare.

La determinazione della portata massima per la quale è possibile i l funzionamento a gravità della condotta di mandata è stata effettuata ricercando la portata le cui perdite di carico A H coincidono con il dislivello geodetico disponibile attraverso la formula:

AH = j • L = P-^-D5

dove j [-] è la pendenza motrice, L [m] è la lunghezza della condotta, Q [m3/s] è la portata, D [m] è il diametro della condotta e P [s2/m] è i l coefficiente di resistenza.

Per la determinazione di P è stata utilizzata la formula di Gauckler-Strickler:

P = ^ k2 • D3

dove k [m1/s s-1] è i l parametro di scabrezza tabellato.

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Nel caso in esame è stato assunto un valore k= 84 che tiene conto oltre che del materiale della condotta (ghisa sferoidale) anche della natura del liquido trasportato (presenza di corpi solidi) e della presenza di curve e pezzi speciali nei tratti di attraversamento del torrente Impero e dei rii Cavo e Santa Lucia.

Considerando una lunghezza della condotta di 4430 m e un diametro di 500 mm la portata massima per il funzionamento in pressione risulta pari a 160 l/s.

4.3 FUNZIONAMENTO C O N ELETTROPOMPE

Sulla base dei calcoli di cui al punto precedente la stazione di pompaggio funzionerà con la mandata in pressione attraverso le elettropompe solo quando la portata in arrivo risulterà superiore a 160 l/s e le vasche di aspirazione inizieranno ad invasare.

Il dimensionamento delle elettropompe è stato effettuato sulla base delle portate di progetto riferite alla realizzazione di entrambi i Lotti dei lavori.

Sulla base di tali ipotesi si è optato per l'installazione di quattro elettropompe con le seguenti caratteristiche:

120/87 l/s 6/23 m 15/40 kW 960/1250

portata: prevalenza: potenza: giri al minuto diametro di aspirazione: 200 diametro di mandata: 200

mm mm

Nel grafico di figura 1 allegata alla presente relazione sono riportate le curve di funzionamento relative ad una singola elettropompa e al funzionamento di due, tre e quattro pompe in parallelo al variare del numero di giri al minuto da un minimo di 960 rpm ad un massimo di 1250 rpm.

Unitamente alle curve delle elettropompe nel grafico è riportata la così detta "curva del circuito" che rappresenta l'andamento delle perdite di carico in funzione della portata transitante in condotta.

La curva del circuito ha origine dal valore di portata corrispondente all'inizio del funzionamento in pressione della condotta di mandata.

Tale valore risulta leggermente superiore a 160 l/s in quanto riferito al caso di vasca piena che corrisponde ad un dislivello fra la stazione di sollevamento e l'impianto di depurazione di Imperia pari a 9 m (7 m in caso di vasca vuota).

Il grafico mette in evidenza che, anche nel caso di portata di massima punta, il sistema di pompaggio è in grado di convogliare al depuratore di Imperia la portata in arrivo.

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4.4 SFIORATORI A CALICE

I due sfioratori a calice sono stati dimensionati in modo da consentire lo sfioro della portata massima in caso di black-out totale e non funzionamento del generatore di emergenza.

II dimensionamento è stato fatto attraverso la determinazione della così detta "portata di ingolfamento".

I due sfioratori sono costituiti da un tratto verticale (pozzo) di diametro 400 mm e da un calice di diametro 500 mm.

La verifica all'ingolfamento è stata fatta confrontando la portata sfiorata dal calice con quella smaltita dal pozzo attraverso le seguenti formulazioni:

dove Q [m /s] è la portata, P [m] è il perimetro del calice, A [m ] è l'area del pozzo, h [m] è i l battente di sfioro, H[m] è l'altezza del pozzo, g [m2s-1] è l'accelerazione di gravità, /uc è il coefficiente di portata del calice assunto pari a 0.385, /jp è i l coefficiente di portata del pozzo assunto pari a 0.825.

Nel caso in esame posto H= 2 m si ottiene: h = 0.16 m Qcalice = 175 l/s

Qpozzo = 380 l/s

Ciò conferma i l corretto funzionamento dei due sfioratori e la compatibilità della quota di sfioro assunta pari a 14.9 m s.l.m. rispetto alla quota di sommità dei setti perimetrali (15.3 m s.l.m.) che garantisce un franco di sicurezza di oltre 20 cm.

4.5 STRAMAZZI

Come già esposto in precedenza i l funzionamento del sistema di vasche dell'impianto è garantito attraverso quattro raccordi D N 300 che collegano le vasche di sedimentazione alle vasche di aspirazione.

Per assicurare i l funzionamento della stazione di pompaggio anche in caso di totale occlusione dei raccordi le quote di sommità dei setti di separazione fra le vasche sono state determinate in modo di consentire la tracimazione fra una vasca e l'altra senza sfioro di liquami e senza provocare fuoriuscite di liquame nel locale pompe o, verso monte, nel locale di ingresso delle tubazioni.

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Qpozo = A -fi,-V 2 • g • (H + h)

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Con riferimento alle caratteristiche costruttive delle vasche di sedimentazione e di aspirazione di seguito si riportano le verifiche delle altezze di stramazzo fra una vasca l'altra.

Il calcolo è stato fatto utilizzando la formula dello stramazzo in parete grossa:

dove Q [m /s] è la portata, L [m] è la lunghezza dello stramazzo, h [m] è i l battente, g [m2s-

1] è l'accelerazione di gravità e /J è i l coefficiente di deflusso, assunto normalmente pari a 0.385.

Nel caso in esame considerando cautelativamente per una singola linea sedimentazione-aspirazione la portata massima di 352/2 l/s e una lunghezza di stramazzo di 3.38 m si ha un battente di 0.1 m.

Poiché la quota del setto è di 14.8 m s.l.m. ciò conduce ad una quota del pelo libero di 14.9 m s.l.m. inferiore alla quota (15.3 m s.l.m.) di sommità dei setti perimetrali e coincidente con la quota di inizio sfioro.

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Figura 1: CURVE POMPE 32

30

28

26

24

22

20

£ 18

16

14

12

10

8

6

4

2

0

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1P 960rpm

2P 960rpm

3P 960rpm

4P 960rpm

• 1P 1150rpm

• 2P 1150rpm

3P 1150rpm

4P 1150rpm

1P 1250rpm

2P 1250rpm

3P 1250rpm

4P 1250rpm

CIRCUITO V-PIENA

0,0 50,0 100,0 150,0 200,0 250,0

PORTATA [l/s]

300,0 350,0 400,0 450,0


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