+ All Categories
Home > Documents > Giornalino AIL Novembre 2012

Giornalino AIL Novembre 2012

Date post: 30-Mar-2016
Category:
Upload: alberto-li-vigni
View: 220 times
Download: 0 times
Share this document with a friend
Description:
Giornalino AIL Novembre 2012
8
Periodico dell’Associazione Italiana contro le Leucemie - Linfomi e Mieloma Palermo PAG. 1 ANNO XIV - NUMERO 3 - Novembre 2012 C’è il nuovo day hospital D a alcuni mesi i pazienti che vengono in ospedale per terapia trasfusionale o che- mioterapia sono accolti nei nuovi locali posti al piano rialzato del pa- diglione dell’Ematologia, vicino alla sala di aesa e alle stanze visite. Finalmente, infai, il nuovo day ho- spital dell’Ematologia I degli Ospe- dali riuniti Villa Sofia-Cervello è stato completato e l’aività esterna si è po- tuta quindi unificare nei nuovi locali. Questa ristruurazione, fortemente voluta dai medici, dagli infermieri e dai volontari di Ail, ha permesso di unificare nella stessa area tue le aività “esterne”, cioè rivolte ai pa- zienti non ricoverati. La nuova strut- tura è il risultato dell’impegno com- binato della direzione dell’azienda e dell’Ail. Sono stati utilizzati i locali dove erano prima ospitate la direzio- ne e le stanze medici, che sono state trasferite in altra area al 2° piano del padiglione. Questa operazione di ristruurazio- ne ha permesso di oenere dei ri- sultati importanti per la qualità del nostro lavoro: offrire ai nostri utenti delle stanze “terapie” più grandi del- le precedentii, con più posti, dove chi si soopone a traamenti chemiote- rapici è separato da chi viene seguito con terapia trasfusionale, con pareti e pavimento dai colori vivaci ben la- vabili e soprauo con un impianto di scambio e rinnovo dell’aria che elimina il rischio di contaminazione da parte dei farmaci. Ma anche allon- tanare il day hospital dal reparto di degenza, che ha così potuto allargasi come numero di stanze riducendo il sovraffollamento. Ail è intervenuta per offrire ai pazienti il massimo con- fort possibile acquistando dei grandi schermi televisivi, agganciati al teo per non intralciare l’aività degli in- fermieri. Consideriamo questo risultato non un punto di arrivo, ma un punto di partenza. La nostra aività è in co- stante aumento e questi dati si riper- cuotono soprauo sul day hospital e gli ambulatori che ben presto saran- no insufficienti per l’aumentata mole di lavoro. Noi non ci lamentiamo di questa aumentata aività che tra l’al- tro serve a ridurre l’emigrazione sani- taria con significativi vantaggi econo- mici per la nostra Regione. Sappiamo bene che per soddisfare le necessità dei nostri pazienti dobbiamo offrire di più e speriamo che al più presto sarà possibile tenere aperta l’aivi- tà esterna per tue le 12 ore diurne. Aendiamo fiduciosi che la Regione e l’azienda ospedaliera continuino a investire sulla nostra aività. Francesco Fabbiano direore dell’unità operativa di Ematologia I degli ospedali riuniti Cervello-Villa Sofia Il nuovo day hospital di Ematologia I degli ospedali riuniti Villa Sofia-Cervello AIL NEWS PALERMO | Novembre 2012 | Vi raccontiamo. Formazione, la Festa dei ponti Il dono contro l’indifferenza pag. 2-3 Passi avanti. Banca del sangue placentare di Sciacca, priorità per il governo regionale? Staminali, speranza per i trapianti pag. 4-5 Facciamo i conti. Le bomboniere solidali Trapani, Ail va in Fiera pag. 6-7 L’obieivo. Stelle di Natale in piazza pag. 8 SOMMARIO
Transcript

Periodico dell’Associazione Italiana contro le Leucemie - Linfomi e Mieloma Palermo

PAG. 1

ANNO XIV - NUMERO 3 - Novembre 2012

C’è il nuovo day hospitalDa alcuni mesi i pazienti che

vengono in ospedale per terapia trasfusionale o che-

mioterapia sono accolti nei nuovi locali posti al piano rialzato del pa-diglione dell’Ematologia, vicino alla sala di attesa e alle stanze visite.Finalmente, infatti, il nuovo day ho-spital dell’Ematologia I degli Ospe-dali riuniti Villa Sofia-Cervello è stato completato e l’attività esterna si è po-tuta quindi unificare nei nuovi locali.Questa ristrutturazione, fortemente voluta dai medici, dagli infermieri e dai volontari di Ail, ha permesso di unificare nella stessa area tutte le attività “esterne”, cioè rivolte ai pa-zienti non ricoverati. La nuova strut-tura è il risultato dell’impegno com-binato della direzione dell’azienda e dell’Ail. Sono stati utilizzati i locali dove erano prima ospitate la direzio-ne e le stanze medici, che sono state trasferite in altra area al 2° piano del

padiglione.Questa operazione di ristrutturazio-ne ha permesso di ottenere dei ri-sultati importanti per la qualità del nostro lavoro: offrire ai nostri utenti delle stanze “terapie” più grandi del-le precedentii, con più posti, dove chi si sottopone a trattamenti chemiote-rapici è separato da chi viene seguito con terapia trasfusionale, con pareti e pavimento dai colori vivaci ben la-vabili e soprattutto con un impianto di scambio e rinnovo dell’aria che elimina il rischio di contaminazione da parte dei farmaci. Ma anche allon-tanare il day hospital dal reparto di degenza, che ha così potuto allargasi come numero di stanze riducendo il sovraffollamento. Ail è intervenuta per offrire ai pazienti il massimo con-fort possibile acquistando dei grandi schermi televisivi, agganciati al tetto per non intralciare l’attività degli in-fermieri.

Consideriamo questo risultato non un punto di arrivo, ma un punto di partenza. La nostra attività è in co-stante aumento e questi dati si riper-cuotono soprattutto sul day hospital e gli ambulatori che ben presto saran-no insufficienti per l’aumentata mole di lavoro. Noi non ci lamentiamo di questa aumentata attività che tra l’al-tro serve a ridurre l’emigrazione sani-taria con significativi vantaggi econo-mici per la nostra Regione. Sappiamo bene che per soddisfare le necessità dei nostri pazienti dobbiamo offrire di più e speriamo che al più presto sarà possibile tenere aperta l’attivi-tà esterna per tutte le 12 ore diurne. Attendiamo fiduciosi che la Regione e l’azienda ospedaliera continuino a investire sulla nostra attività.

Francesco Fabbianodirettore dell’unità operativa

di Ematologia Idegli ospedali riuniti Cervello-Villa Sofia

Il nuovo day hospital di Ematologia I degli ospedali riuniti Villa Sofia-Cervello

AIL NEWS PALERMO | Novembre 2012 |

Vi raccontiamo.• Formazione, la Festa dei ponti• Il dono contro l’indifferenza pag. 2-3

Passi avanti.• Banca del sangue placentare di Sciacca, priorità per il governo regionale?• Staminali, speranza per i trapianti pag. 4-5

Facciamo i conti.• Le bomboniere solidali• Trapani, Ail va in Fiera pag. 6-7

L’obiettivo.• Stelle di Natale in piazza pag. 8

SOMMARIO

PAG. 2

Vi raccontiamo

Formazione permanente dei volontariLa creatività esplode alla Festa dei Ponti

Un ponte per raggiungere l’altro, un ponte per so-stenere chi ha bisogno, un

ponte per andare oltre, un ponte per congiungere la sofferenza con la speranza. Tante le metafore pos-sibili offerte da un oggetto, il ponte, scelto come protagonista, il 28 giu-gno scorso, di un incontro-confron-to dei volontari a conclusione del percorso formativo seguito durante tutto l’anno. La professionalità che caratterizza il volontariato in Ail, in-fatti, implica la necessità di una for-mazione continua, uno spazio dove custodire e rileggere esperienze ed emozioni, potenziando pregresse competenze, sviluppando la con-sapevolezza di sé e degli altri, co-struendo significati condivisi e un cammino comune verso sempre nuovi traguardi. Una formazione di grup-po perché è in gruppo e dal gruppo che si possono attingere strumenti e risor-se per fronteggiare le diffi-coltà e con la supervisione della psicologa è possibile sciogliere gli inevitabili nodi conflittuali derivanti dalle diverse personalità, contenere le ansie indivi-duali e stimolare la moti-

vazione dei singoli, ancorando le fragilità di ognuno ai punti di forza del collettivo. La formazione per-manente è, per il volontario Ail, un appuntamento mensile, all’interno del quale si affrontano argomenti e sfaccettature differenti di un vo-lontariato alla ricerca di una solida identità, partendo dall’analisi dei contesti e dalla coscienza del limi-te, per arrivare ad implementare aspetti di sé, nel tentativo dialo-gico di mettere a punto strategie comportamentali che rispondano a specifici bisogni e a precise let-ture delle esigenze situazionali. Al termine dell’anno formativo, si sce-glie insieme un tema – quest’anno il ponte, simbolo per eccellenza della relazione - che ciascuno dei gruppi

sviluppa, prendendo spunto dalla riflessione maturata, per poi incon-trarsi tutti insieme in quella che di-venta una vera e propria festa, per-ché si celebra l’impegno di tutti e la crescita di ciascuno. Ognuno dei gruppi ha, allora, presentato, e sim-bolicamente inaugurato, il ponte che aveva realizzato. C’era il ponte fatto di vetro costruito sulle fragili-tà di ciascuno ma solidamente or-meggiato alla roccia, con tante “zat-tere Ail” che navigavano sul mare increspato della sofferenza. C’era quello caratterizzato da due gran-di mani, mani operose, produttive, che sostengono e consolano. C’era anche quello pieno di bandierine Ail, inaugurato da un “sindaco” o quello che aveva delle madrine

d’eccezione, un’infermiera e una biologa, a rappre-sentare la cura e la ricerca. Ricorreva il ponte con due lati opposti, diversi: l’uno arido a ricordare la deva-stazione interiore provo-cata dalla malattia, l’altro rigoglioso e fiorito, sponda della speranza della guari-gione. Tutte considerazioni su una solidarietà vissuta ma soprattutto pensata.

Ilenia TrifiròUno dei ponti della solidarietà dei volontari di Ail

| AIL NEWS PALERMO | Novembre 2012

Quadrimestrale d’informazionedell’AIL PalermoAnno XIV - n° 3 - Novembre 2012Autorizzazione del Tribunale di Palermo n. 14 del 18/19 maggio 1999

Direttore: Giuseppe ToroDirettore responsabile: Alessandra TurrisiProgetto grafico: Excalibur s.r.l.

Fotografie: Alessia Vitrano Marianna MarchioneStampa: Tipografia Italia Palermo

PAG. 3

Mani tese contro l’indifferenza

La vita è come un viaggio, du-rante questo viaggio capita di attraversare strade sco-

scese, larghe autostrade e familiari strade di campagna. Non sempre, però, queste strade sono facilmente accessibili, anzi, a volte sono piene di ostacoli, alcuni di questi possono essere semplicemente evitati, altri per essere aggirati ci costringono a cambiare strada, a prendere quella più lunga, altri ancora appaiono come insuperabili, come quando giunti al bordo di un dirupo, ci chiediamo come attraversare l’en-nesimo ostacolo. Ma la vita non è così semplice, tant’è che non può essere descritta se non attraverso metafore e similitudini. Quando ci si trova di fronte a quel dirupo e si è sul punto di cadere giù e ci si chiede “come sono finito qui?” “perché proprio io?” ed è a quel punto che si a maggior bisogno di risposte, bisogno d’aiuto ed è qui che bisogna costruire un “ponte”.Nella vita il “pon-te”, che ci permette di proseguire per la nostra strada, sono le persone che ogni giorno si spendono per noi, i nostri fa-

miliari, i nostri amici, e tutti coloro che, come i volontari dell’Ail, con il loro impegno e con i loro sorrisi, ci permettono si superare quegli osta-coli che sembravano insuperabili. Per questo la metafora del “ponte”

è perfetta per descrivere il lavoro dell’Ail che da oltre quarant’anni si pone come “ponte” tra i malati e gli operatori sanitari, tra i mala-ti e la società, perché il più grande ostacolo che una persona che soffre

può incontrare è l’indifferenza de-gli altri.Ogni giorno i volontari, come un “ponte” che collega le due spon-de di un fiume, si adoperano per collegare vite, creare rapporti che rendono superabile qualsiasi osta-colo aiutando gli altri ed al contem-po aiutando se stessi a crescere e diventare ogni giorno persone mi-gliori, aprendo il cuore e la mente verso chi ne ha bisogno e facendo il possibile affinché anche altri faccia-no la stessa cosa.Perché donare non è solo aiutare gli altri, ma aiutare anche noi stessi ad essere persone migliori e ad ascol-tare il nostro cuore, il cui battere

costante ci accom-pagna per tutta la vita, ma che spesso ignoriamo distratti dai rumori martel-lanti della vita mo-derna. Per concludere, John Donne scrisse che “nessun uomo è un isola” ed è questo l’obiettivo da raggiungere, far si che dieci, cento, mille ponti con-giungano l’isola alla società e che l’indifferenza non sia più la regola ma l’eccezione.

Teresa Miniaci

Un’infermiera racconta la collaborazione quotidianacon i volontari di Ail

Un gruppo dei volontari che hanno partecipato alla “formazione in festa”

AIL NEWS PALERMO | Novembre 2012

PAG. 4

Passi avanti

La storia della Banca di sangue placentare di Sciacca è as-sai emblematica della realtà

sanitaria regionale: un fiore all’oc-chiello che non genera alcun effetto concreto!La sua nascita fu accolta con molto interesse dai leucemici e dagli ema-tologi che intravedevano in essa una nuova speranza di cura. La Banca inizia la sua attività già nel 1999, per forte volontà dell’assessorato regio-nale alla Sanità, che scelse quel pro-getto tra altri disponibili, puntan-do soprattutto sull’entusiasmo per l’iniziativa da parte di tutta la città di Sciacca. In breve tempo la Banca spicca per la capacità di recupera-re un gran numero di donazioni, grazie alla creazione di una rete di punti prelievo assai capillare, estesa a tutto il territorio regionale e certa-mente la migliore nel contesto italia-no e non solo.La Banca accumula negli anni mi-gliaia di unità, tanto da pro-iettarsi quale prima per vo-lume di attività in Europa. Certamente un grande vanto per la Sicilia che su questa ini-ziativa aveva investito un mi-liardo l’anno di vecchie lire, poi divenuti milioni di euro. Peccato però che la Banca, è storia assai nota, non sia riu-scita a caratterizzare alcuna unità donata e a renderla di-sponibile per uso trapianto nel contesto nazionale ed in-ternazionale. Dunque solo co-sti per il Sistema sanitario, ma nessun risultato utile. Negli

anni i problemi si incancreniscono: aumentano le raccolte ben oltre le 10.000 unità (attualmente sarebbero oltre 18.000), ma non si riesce a far decollare il sistema, nemmeno con l’inserimento di poche unità simbo-liche nel Registro nazionale.Nel 2006 interviene l’autorità sanita-ria (e non solo) e l’attività della Ban-ca viene sospesa . Nel 2008 l’attività riprende, ma con una nuova diri-genza e, soprattutto dal 2009, per la ferma volontà di recupero da parte dell’assessorato regionale alla Sanità e del Ministero alla Salute. Vengo-no investiti ulteriori risorse econo-miche, che si assommano al debi-to contratto negli anni precedenti. Viene nominato un terzo direttore, ma ancora una volta l’encomiabile sforzo delle autorità sanitarie non viene premiato. Ciò nemmeno dopo il ricorso ad un commissariamento della Banca, un tentativo per me-glio coordinare gli interventi ammi-

nistrativi e le scelte tecniche. Anche questa volta non si riesce ad ottenere l’obiettivo principale, cioè rendere disponibile almeno una piccola par-te delle unità di sangue placentare all’uso per trapianto. Ancora oggi il problema è irrisolto e non ci si può esimere dall’onora-re vecchi impegni economici e di prevedere ulteriori fondi per il re-cupero. Ma un’associazione quale questa Ail, che pone quale primo obiettivo quello di stare dalla par-te dei pazienti leucemici, quelli che potrebbero giovarsi di un trapianto di sangue placentare, non può non chiedersi come possa accadere tutto ciò! Si paga forse un peccato ori-ginale, quale la scelta della sede in una città non sede di centri trapian-to, cioè senza cultura ed esperienza nel campo? Perché al tempo tutte

le forze politiche furono con-cordi nella scelta? Perché non si possono più prendere deci-sioni drastiche, quale quella di perdere il meno possibile, chiudendo la sede attuale e individuandone un’altra mag-giormente in grado di garanti-re i necessari percorsi tecnici e scientifici?Ai nuovi amministratori il compito di dare una risposta coerente a quella che possia-mo definire tra le più gravi incompiute della triste storia della sanità siciliana.

Pino Toro

Banca del cordone di Sciacca,priorità per il nuovo governo?

Banche di sangue cordonale in Italia (dati all’1/10/2012)

Pino Toro,presidentedell’Ail di Palermo

| AIL NEWS PALERMO | Novembre 2012

PAG. 5

Il trapianto di cellule staminali progenitrici dell’emopoiesi (HSC) da donatore sano è utilizzato allo

scopo di ripristinare la cosiddetta emopoiesi midollare (cioè la produ-zione di globuli rossi, globuli bianchi e piastrine) dopo chemioterapia ad alte dosi in pazienti affetti da diversi tipi di malattie del sangue (in gene-re di natura neoplastica come le leu-cemie o i linfomi ). Le HSC possono provenire da tre diverse sorgenti: mi-dollo osseo, sangue circolante, san-gue del cordone ombelicale.Le diverse fonti di HSC differiscono in termini di composizione cellulare e quelle del cordone ombelicale hanno dimostrato di avere delle caratteristi-che simili a quelle del midollo osseo e del sangue periferico e, negli ultimi anni, sono state oggetto di particolari attenzioni per le loro futuribili appli-cazioni cliniche.Il primo trapianto di HSC da cordo-ne è stato eseguito con successo nel 1988 in un bambino affetto da ane-mia di Fanconi, utilizzando sangue di cordone ombelicale del neonato fratello HLA-identico. Tre caratteri-stiche distinguono il trapianto di cel-lule staminali da cordone da quello di cellule staminali da midollo e da sangue periferico: 1. il minor grado di compatibilità HLA richiesto; 2. il minor numero di cellule staminali; 3. la disponibilità pressoché immediata dell’unità selezionata. Il sangue cor-donale rappresenta una fonte di HSC immediatamente disponibile, già

Cordone ombelicale, speranza per i trapianti

In Italia 18 centri di raccoltaNel 1992 sono sorte le prime banche di cordone om-

belicale a New York, Parigi, Milano e Düsseldorf, con lo scopo preciso di raccogliere e conservare con cri-teri razionali le HSC contenute nella placenta e nel cor-done ombelicale e razionalizzarne l’uso clinico ai fini del trapianto. Attualmente nel mondo vengono raccolte circa 40.000 unità all’anno e vi sono 46 banche in 23 pa-esi; 33 di queste contribuiscono al data-base mondiale BMDW (Bone Marrow Donors Worldwide). In Italia abbiamo 18 banche con otre 40.000 unità bancate di cui circa le metà sono state tipizzate ed inserite nel data-base IBMDR. Le banche accreditate aderiscono a linee guida molto precise. Con l’Accordo Stato Regioni del 20 aprile 2011 sono state definite le “Linee guida per l’accreditamento delle Banche di sangue da cordone ombelicale”. Negli ultimi 10 anni sono stati effettuati oltre 10.000 trapianti con questo tipo di cellule staminali, di cui quasi 700 in Italia in pazienti adulti e pediatrici.

Rosanna Scimè

controllata per contenuto cellulare e tipizzazione HLA. Viene prelevata senza rischi per madre e neonato ed in modo indolore. Contiene cellule immunocompetenti relativamente immature, che danno un rischio mi-nore di malattia da trapianto contro l’ospite o GvHD, tanto che posso-no essere utilizzate anche unità non perfettamente HLA compatibili al paziente. Ma le staminali da cordo-ne hanno anche svantaggi. Il limite maggiore è lo scarso contenuto cel-lulare: questo si traduce in un ritar-do nel recupero ematologico e delle difese immunologiche post trapianto, con un aumento del rischio infettivo. Pertanto il loro impiego è particolar-mente indicato nei bambini o negli

adulti di peso non superiore ai 50 kg in assenza di donatori compatibili tra i familiari o nei registri. Recenti studi mostrano un vantaggio della somministrazione intraossea piutto-sto che di quella via endovenosa. In conclusione: l’utilizzo migliore delle HSC da cordone è in ambito pediatri-co; un attecchimento si può ottenere anche negli adulti, ma con ritardo si-gnificativo, che provoca un aumento della mortalità da trapianto, in gran parte dovuta ad infezione. Al fine di migliorare i risultati, sono allo studio diverse strategie e i risultati sembra-no incoraggianti.

Rosanna ScimèResponsabile dell’Unità trapianti di midollo

degli Ospedali riuniti Cervello-Villa Sofia

AIL NEWS PALERMO | Novembre 2012 |

PAG. 6

Facciamo i conti

Battesimi, matrimoni, comunioni e lauree:tutti pazzi per le bomboniere solidali di Ail

E’ ormai passato un anno da quando abbiamo iniziato

l’attività di “Laboratorio” nella sede Ail dell’ospeda-le Cervello e siamo davve-ro soddisfatti dei risultati ottenuti.Con la tecnica del “decou-page” si sono realizzati dei piatti di vetro con de-cori natalizi e, con sem-plici palline di polistirolo rivestite di stoffe e nastri, abbiamo creato dei simpa-tici addobbi per l’albero di Natale.Sono stati realizzati oggetti in le-gno, vetro ed altro materiale, ma, soprattutto ci siamo dedicati alla realizzazione e distribuzione delle “bomboniere solidali”.

Le richieste sono state numerose, anche da fuori Palermo, e per ogni occasione: matrimoni, battesimi, comunioni, lauree, nozze d’argen-to e d’oro. Il successo dell’inizia-tiva è dato dalla cura nella prepa-

razione delle bomboniere, nel rispetto dei gusti dei richiedenti. Cerchiamo sempre di personalizzare l’oggetto in base ai desi-deri del committente.Quest’attività, insieme con le altre iniziative che im-pegnano noi volontari, è stata un’ulteriore occasio-ne di crescita del gruppo, sempre più unito per dare una mano alla ricerca.Chi volesse usufruire di questo servizio, può tele-

fonare allo 091.6883145 o mandare un messaggio email ad [email protected].

Marisa VicariResponsabile

del gruppo “Laboratorio”

Tantissimi i sostenitori che da ogni parte della Sicilia non

hanno fatto mancare donazioni e offerte all’associazione. Negli ul-timi quattro mesi sono stati rac-colti 4.356 euro.Un grazie speciale per il loro contributo alle famiglie Scuderi, Genna, Cappello, Pilato, Macalu-so, Alongi, Celsa, Ighani, Lidestri, Melazzo, Re, Tamburello, Vacca-ro, D’Iapico, al gruppo di soste-nitori di Gibellina e a un gruppo di impiegati del Comune di Tra-pani.

Alcune bomboniere per bambini realizzate nel laboratorio Ail

Grazie per le offerte,raccolti 4.356 euro

Secondo memorialFrancesco Pio PannoI l ricordo della gioia di vivere di

Francesco Pio Panno continua a scaldare il cuore e i muscoli de-gli amici e dei parenti che hanno organizzato il secondo memorial calcistico dedicato a lui. France-sco Pio è morto il 28 dicembre 2011, a 22 anni, per un linfoma. Il quadrangolare di calcio (nella foto) si è svolto al Centro educa-tivo ignaziano di Palermo. Gli incassi della manifestazione, du-rante la quale sono state venduti anche torte e dolciumi, 540 euro, sono stati donati ad Ail Palermo.

| AIL NEWS PALERMO | Novembre 2012

PAG. 7

Trapani, convegnosu diagnosi e cure

Anche uno stand dell’Ail all’interno della dicianno-vesima Fiera campionaria

di artigianato, commercio e indu-stria, che ogni anno a Trapani ac-coglie più di 400 espositori. Il tutto è stato possibile grazie alla dispo-nibilità degli organizzatori dell’Ar.Co.In., che hanno gratuitamente offerto lo stand inserito in uno dei migliori punti della fiera. Sono stati esposti i disegni che i bambini del-la scuola “Walt Disney” hanno rea-lizzato in occasione della “Giorna-ta della Solidarietà” e trasmessi gli spot nazionali e un cortometraggio dal titolo “Rosso Vivo” girato per Ail sul tema della donazione del

sangue. I volontari, inoltre, hanno fornito informazioni riguardo le attività dell’associazione alla nu-merosa gente che si è fermata per dare il proprio contributo anche attraverso l’acquisto di simpatici

gadget Ail.Con l’occasione è stata anche pre-sentata la nuova iniziativa delle “bomboniere solidali”, realizzate artigianalmente da alcune volon-tarie. Conclusi i nove giorni della

I volontari di Ail a Trapani vanno in fieramanifestazione, nel giugno scorso, gli obiettivi prefissati sono stati raggiunti con grande successo di adesioni e fondi raccolti.Cosa molto importante l’esperien-za ha rafforzato e fatto crescere il gruppo di giovani volontari Ail che operano a Trapani e che sta cercando di offrire maggiori ser-vizi ai pazienti trapanesi nella loro stessa città, pur continuando que-sti a essere curati nella struttura d’eccellenza dell’ospedale Cervel-lo di Palermo, snodo principale di tutte le iniziative siciliane di Ail nazionale.

Mirjam OgnibeneStefania La Sala

Montelepre,negozio apre e dona

Inaugurato a Montelepre il nuovo punto espositivo della

ditta Laf (Lavorazione in allu-minio e ferro) della famiglia Pie-discalzi. Attraverso Giusi Ciulla dell’associazione Atma, i titolari dell’azienda hanno deciso di chie-dere un regalo diverso agli invita-ti all’inaugurazione: un dono per la ricerca sulle leucemie e i linfomi e per l’assistenza ai malati. L’esito della serata è stato positivo. La ditta Laf ha donato ad Ail la som-ma di 644 euro, da destinare alle attività dell’associazione.

Stand alla campionariaper fare conoscereiniziative e servizi

Computer regalatoall’Oncoematologia

L’Ail ha donato un nuovo com-puter al reparto di Oncologia

pediatrica dell’ospedale Civico. E’ questa la risposta solidale da parte dell’Associazione italiana contro le leucemie, dopo la denuncia da parte dell’Aslti (Associazione sici-liana contro le leucemie e tumori infantili) del furto di un computer e di due televisori a schermo piat-to, importanti per il tempo libero dei piccoli pazienti. L’Ail si è mes-sa subito in contatto col dottore Paolo D’Angelo, per esprimere vicinanza e solidarietà concreta.

Un convegno nella sede dell’Or-dine dei Medici di Trapani per

affrontare il tema del “Management del paziente con patologia ematolo-gica”. Si è tenuto lo scorso 29 settem-bre, con il contributo di Ail Palermo, con la partecipazione degli ematologi Francesco Fabbiano, Vincenzo Milaz-zo e Vincenzo Leone, che hanno af-frontato i problemi del paziente con anemia, le sindromi mieloprolofera-tive e gammopatie monoclonali, la linfoadenomegalia. Sono stati pre-sentati anche casi clinici e il lavoro in piccoli gruppi di apprendimento.

AIL NEWS PALERMO | Novembre 2012 |

PAG. 8

Donazioni I Nostri Servizi

L’obiettivo

La sede di Ail Palermo è all’interno dell’ospedale Vincenzo Cervello, in via Trabucco 180. Informazioni e prenotazioni telefonando al numero 091.6883145 o inviando un messaggio mail ad [email protected]. La segreteria è aperta dal lunedì al venerdì, dalle 8,30 alle 13 e dalle 15,30 alle 17,30.I servizi resi dai volontari all’interno dell’ospedale Cervello• Centro d’accoglienza (da lunedì a venerdì, orario 8,30-12,30)• Ambulatorio di Ematologia (da lunedì a venerdì, orario 8,30-12,30)• Day-hospital di Ematologia (da lunedì a venerdì, orario 10,30-12,30)• Medicina trasfusionale (da lunedì a venerdì, orario 8,30-12,30)• Reparto di Ematologia I con trapianto di midollo osseo

(da lunedì a venerdì, orario 10,30-12,30)• Servizio informazioni socio-sanitarie (lunedì e martedì, orario 8.30-10.30; mer-

coledì e giovedì, 16-17.30; venerdì, 10.30-12.30)• Reclutamento e formazione dei volontari (per info telefonare in segreteria)Altri servizi• Casa Ail “La Coccinella”, via Parrini 14, per pazienti ematologici e familiari fuori-

sede (prenotazioni telefonando in segreteria)• AssistenzadomiciliaregestitadalrepartodiEmatologiaefinanziatadaAil.

Le Stelle dal 6 al 9 dicembre

Indossa il “filo rosso” Cruciani-Ail per stringere insieme i nodi della solidarietà. L’Ail svilup-

pa la propria attività intorno al malato, nel totale rispetto della persona e della dignità umana, lo affianca nel lungo e sofferto per-corso della malattia, ne sostiene la famiglia e le persone a lui care. Un mondo di persone tra ematologi, ricercatori, infermieri, volontari che ruota attorno alla vita del pa-ziente. Una vita difficile destinata, a volte, all’isolamento, alle rinun-ce, alla privazione della normali-tà. Proprio per questo l’Ail svolge la sua attività con l’obiettivo di migliorare la qualità di vita dei malati e di aiutarli nella lotta con-tro la malattia. Per sapere come acquistare il braccialetto “Cru-ciani-Ail”, chiama 091/6883145 o 091/7726778 o invia una e-mail a [email protected].

Nodi di solidarietàcol bracciale Cruciani

L e province di Palermo e di Trapani daranno il loro si-gnificativo contributo in oc-

casione della campagna Stelle di Natale dal 6 al 9 dicembre, sia nei grandi centri che nei piccolissimi paesi. Stand aperti in città per tutti e quattro i giorni in viale Strasbur-go (davanti a Oviesse e davanti a Marini), in via Notarbartolo (Sta-zione), in piazza Unità d’Italia, in via Leonardo Da Vinci angolo via Pacinotti (davanti a Oviesse), in via Mazzini, in via Magliocco e in via Libertà (davanti a Oviesse). Solo in alcuni giorni (per lo più 6 e 7 dicembre) stand aperti vicino agli Oviesse di corso Calatafimi, via Cordova e Leonardo da Vinci alta, in via Roma (Bottega verde), in via Marchese di Villabianca (vi-cino al negozio Gisella Mandalà). Giorni 8 e 9 in piazza Don Bosco e il 9 a piazza Marina. Nel primo week-end di dicembre Stelle

in piazza per battere la leucemia

| AIL NEWS PALERMO | Novembre 2012


Recommended