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ADMO NOTIZIE nr.20

Date post: 14-Mar-2016
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RIVISTA di ADMO
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Anno X – giugno 2003 Editore: ADMO – Via Aldini 72, 20157 Milano Telefono 02 39000855 Direttore responsabile: Renato Picardi Direttore editoriale: Roberto Congedi Caporedattore: Beatrice Bosi Redazione: Cristina Trezzi Coordinamento: Proedi Editore Telefono 02 34995.1 Per l’iconografia: IBMDR, Monica Buzzoni, Pattuglia Acrobatica Frecce Tricolori, Pbcom, Servizio Civile Nazionale, Studio GBR Realizzazione editoriale: Proedi Editore Fotolito: New Color Comp (Milano) Stampa: G. Canale & C. – Arese (Milano) Autorizzazione Tribunale di Milano n. 506 del 13/11/1993 – Spedizione in abbonamento postale art. 2, comma 20/C, legge 662/96 – Filiale di Milano ADMO Notizie viene inviato a tutti i soci donatori e sostenitori, in ogni momento i nostri soci possono secondo la legge 675/96 art. 13 avere accesso ai dati che li riguardano, chiederne la modifica o la cancellazione, opporsi al loro utilizzo scrivendo a: ADMO – Via Aldini 72, 20157 Milano. Tiratura: 181.000 copie Notizie Periodico d’informazione dell’Associazione Donatori Midollo Osseo 20 Notizie Segue a pag. 2 Roberto Congedi Presidente ADMO Federazione Italiana I n tutti questi anni ci siamo adoperati per seguire e far proseguire il progetto ADMO, affascinati nell’applicazione del sentimento di amore, di fratellanza, di solidarietà e di comprensione verso gli altri. Questi aspetti ci hanno portato a com- prendere quanto sia importante rivolger- si all’universalità degli uomini e delle don- ne, al fine di poter aiutare chi soffre, rag- giungendo ottimi e meravigliosi risultati. Premesso ciò, ritengo che noi di ADMO dobbiamo porre la massima attenzione ad un aspetto della nostra attività di solida- rietà: la tutela del donatore. Noi ci dedichiamo alla sua informazione, che nell’immediato diventa motivazione Umanità nell’accoglienza generosa, ci prodighiamo, nel tempo, per comunicargli l’evolversi della situazione, le nuove notizie, i progressi scientifici e quant’altro possa essere utile per mante- nere alta la sua motivazione. Per pochi fortunati, ad oggi pochi più di 1.000 su 300.000 iscritti al Registro Nazio- nale, si realizza l’appuntamento più impor- tante: la donazione di midollo osseo. Ecco, questo è il culmine della nostra atti- vità, l’aiuto concreto per infondere e rida- re la speranza di guarigione a chi neces- sita di una terapia resa possibile solo e soltanto da uno sconosciuto donatore volontario. In questa fase il donatore concretizza la sua decisione, presa forse molti anni prima, e raggiunge, anche se idealmente, l’ignoto amico/fratello che lo attende, affrontan- do alcune volte dei disagi, indebiti, ma soprattutto incoerenti ed inaspettati rispet- http://www.admo.it to a quanto noi abbiamo spiegato e con- diviso in materia di Umanità. In questi mesi ho avuto modo di collo- quiare con molti donatori potenziali ed effettivi ed è da loro che ho preso spunto per affrontare questo argomento e cerca- re, spero con il contributo di tutti, di cor- reggere ciò che in buona fede è accaduto. E credo che, per le motivazioni anzidette, ADMO debba fare qualcosa in più verso questi anonimi eroi della solidarietà. Mi rifaccio alla storia di Clara (nome di fantasia) e di una delle strutture sanitarie della nostra Italia. La ragazza ci scrive e dice: “Non è una donazione di sangue o una semplice ope- ra di bene; per qualche ora, seppur con minimi rischi, metti in gioco la tua vita...” aggiunge poi “... se un ingegnere non è simpatico, pazienza, basta che faccia bene Sommario Commissione Nazionale Trapianti Allogenici da non consanguineo XVIII Consiglio Nazionale ADMO a Pescara Il trapianto incompatibile Il trapianto di sangue placentare IBMDR: attività presente e prospettive future ISTMI – Racconti di Solidarietà Servizio Civile Nazionale Buon Anniversario! Lettere ADMO in Italia Sommario 2 10 5 7 3 11 12 14 15 LE FRECCE TRICOLORI SOSTENGONO ADMO NEL CORSO DI TUTTO IL 2003
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Page 1: ADMO NOTIZIE nr.20

Anno X – giugno 2003Editore: ADMO – Via Aldini 72, 20157 Milano

Telefono 02 39000855Direttore responsabile: Renato PicardiDirettore editoriale: Roberto Congedi

Caporedattore: Beatrice BosiRedazione: Cristina Trezzi

Coordinamento: Proedi EditoreTelefono 02 34995.1

Per l’iconografia: IBMDR, Monica Buzzoni, Pattuglia Acrobatica Frecce Tricolori, Pbcom,

Servizio Civile Nazionale, Studio GBRRealizzazione editoriale: Proedi Editore

Fotolito: New Color Comp (Milano)Stampa: G. Canale & C. – Arese (Milano)

Autorizzazione Tribunale di Milano n. 506 del 13/11/1993 – Spedizione in abbonamento postale art.

2, comma 20/C, legge 662/96 – Filiale di Milano

ADMO Notizie viene inviato a tutti i soci donatori e sostenitori, in ogni momento i nostri soci possono secondo la legge 675/96

art. 13 avere accesso ai dati che li riguardano, chiederne la modifica o la cancellazione, opporsi al loro utilizzo scrivendo a:

ADMO – Via Aldini 72, 20157 Milano.

Tiratura: 181.000 copie

NotiziePeriodico d’ informazione del l ’Associazione Donatori Midollo Osseo 20

Notizie

Segue a pag. 2

Roberto CongediPresidente ADMO Federazione Italiana

In tutti questi anni ci siamo adoperati perseguire e far proseguire il progettoADMO, affascinati nell’applicazione del

sentimento di amore, di fratellanza, disolidarietà e di comprensione verso glialtri. Questi aspetti ci hanno portato a com-prendere quanto sia importante rivolger-si all’universalità degli uomini e delle don-ne, al fine di poter aiutare chi soffre, rag-giungendo ottimi e meravigliosi risultati.Premesso ciò, ritengo che noi di ADMOdobbiamo porre la massima attenzione adun aspetto della nostra attività di solida-rietà: la tutela del donatore. Noi ci dedichiamo alla sua informazione,che nell’immediato diventa motivazione

Umanità nell’accoglienzagenerosa, ci prodighiamo, nel tempo, percomunicargli l’evolversi della situazione,le nuove notizie, i progressi scientifici equant’altro possa essere utile per mante-nere alta la sua motivazione.Per pochi fortunati, ad oggi pochi più di1.000 su 300.000 iscritti al Registro Nazio-nale, si realizza l’appuntamento più impor-tante: la donazione di midollo osseo. Ecco, questo è il culmine della nostra atti-vità, l’aiuto concreto per infondere e rida-re la speranza di guarigione a chi neces-sita di una terapia resa possibile solo esoltanto da uno sconosciuto donatorevolontario. In questa fase il donatore concretizza la suadecisione, presa forse molti anni prima, eraggiunge, anche se idealmente, l’ignotoamico/fratello che lo attende, affrontan-do alcune volte dei disagi, indebiti, masoprattutto incoerenti ed inaspettati rispet-

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to a quanto noi abbiamo spiegato e con-diviso in materia di Umanità.In questi mesi ho avuto modo di collo-quiare con molti donatori potenziali edeffettivi ed è da loro che ho preso spuntoper affrontare questo argomento e cerca-re, spero con il contributo di tutti, di cor-reggere ciò che in buona fede è accaduto.E credo che, per le motivazioni anzidette,ADMO debba fare qualcosa in più versoquesti anonimi eroi della solidarietà.Mi rifaccio alla storia di Clara (nome difantasia) e di una delle strutture sanitariedella nostra Italia. La ragazza ci scrive e dice: “Non è unadonazione di sangue o una semplice ope-ra di bene; per qualche ora, seppur conminimi rischi, metti in gioco la tua vita...”aggiunge poi “... se un ingegnere non èsimpatico, pazienza, basta che faccia bene

SommarioCommissione Nazionale Trapianti Allogenici da non consanguineoXVIII Consiglio Nazionale ADMO a Pescara

Il trapianto incompatibile

Il trapianto di sangue placentare

IBMDR: attività presente e prospettive future

ISTMI – Racconti di Solidarietà

Servizio Civile Nazionale

Buon Anniversario!

Lettere

ADMO in Italia

Sommario2

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15LE FRECCE TRICOLORI SOSTENGONO ADMO NEL CORSO DI TUTTO IL 2003

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Prof. Franco AversaResponsabile Unità Trapiantodi Midollo OsseoUniversità di Perugia

Il trapianto di midollo osseo (o piùmodernamente di cellule emopoietichestaminali) consente di guarire molti

pazienti affetti da malattie maligne del san-gue (leucemie acute, leucemia mieloide cro-nica, linfomi maligni, mieloma multiplo),aplasia midollare e numerosi difetti con-geniti tra cui la talassemia, meglio notacome anemia mediterranea.

Il problema del donatore

Per oltre 30 anni, sin dalla prima applica-zione clinica su larga scala, il trapianto èstato forzatamente limitato a pazienti condonatore HLA-identico. Il donatore identi-co è in genere un fratello/sorella che ha ere-ditato dai genitori la stessa sequenza geni-ca del paziente. La probabilità che due fra-telli siano identici è del 25%, ove poi si con-sideri che la famiglia attuale non ha più ledimensioni di una volta, ben si comprendecome solo una minoranza (circa 20-30%) deipazienti candidati al trapianto dispongano,di fatto, di fratelli/sorelle perfettamenteidentici. Per tale motivo l’attenzione deiricercatori si è rivolta ai cosiddetti donato-ri alternativi. Innanzitutto è stata esplorata,sulla base dell’esperienza dei donatori volon-tari di sangue, la possibilità di reperire dona-tori estranei compatibili con il paziente seb-bene non appartenenti allo stesso ceppofamigliare. È nato così il Registro dei dona-tori volontari di midollo che consente, conle attuali dimensioni di più di 8 milioni di

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il ponte e tutto finisce lì, lo stesso dicasiper altri mestieri, ma il medico deve ave-re umanità... non può pensare di non farei conti con la personalità del paziente, dieludere spiegazioni del suo lavoro, perchépoi il suo lavoro lo fa su di me, quindi èbene che io sappia che cosa mi aspetta. Alcuni medici che hanno coordinato ladonazione mi hanno risposto stizziti quan-do facevo domande. Per non parlare di come si sarebbe svoltal’operazione, sembrava che chiedessi loroi segreti della nostra vita. Ho fatto l’e-spianto non aiutata da loro, ma nellaprofonda convinzione di salvare una vita,una come quella di un mio amico scom-parso di leucemia, questo è quello che miha spinto a scrivervi”. Ecco, questo fatto è accaduto in tempirecenti. Per carità, non vuole essere unrimprovero a nessuno, ma è sicuramenteuna testimonianza, affinché tutti appli-chino veramente quella Umanità anchenell’accoglienza, non trascurando il dona-tore soprattutto durante l’ultima fase, nonconsiderandolo un PESO, ma ricordandosempre che egli ha volontariamente scel-to di rendersi disponibile alla più impor-tante donazione possibile tra estranei eche quindi deve essere adeguatamenteseguito sino alla completa riabilitazione. Nel caso di Clara è successo tutto al con-trario.Dobbiamo quindi essere tutti sensibili edorganizzarci affinché la nostra strutturapossa seguire fino in fondo il nostro “ano-nimo eroe”, sostenendolo concretamentenel passaggio più difficile e più gioioso. Quanto successo a Clara non si deve piùripetere. La collaborazione con il perso-nale sanitario, del resto, è un aspetto essen-ziale per svolgere bene la nostra missio-ne e dovrebbe agevolare il nostro esserepresenti e vicini, almeno alla seduta fina-le, quella decisiva per iniziare il condi-zionamento del paziente.Per noi è molto importante svilupparequesto senso di assidua presenza nell’ul-timo periodo, perché è in quel momentoche le varie volontà si incontrano ed è inquel momento che il donatore ha bisognodi capire ancora di più e soprattutto devecondividere questa impresa con coloro iquali lo hanno condotto fin lì. Riuscire a sviluppare ed accrescere questosenso ci permetterà di affermare con cer-tezza che abbiamo saputo trasferire nellarealtà quotidiana l’impegno per la tuteladel donatore, valorizzando completamenteil nostro voler essere Umanità.

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Segue da pag. 1

Commissione Nazionale Trapianti Allogenici da Non Consanguineo

La Commissione Nazionale per i trapianti allogenici da non con-sanguineo ha proseguito i lavori sotto la presidenza del Prof.Franco Mandelli, per delega del Ministro della Salute, Prof.

Girolamo Sirchia.Il giorno 27/3 us è stata approvata la proposta del Regolamento di attuazio-ne della legge n. 52/2001 concernente, come noto, il Registro Italiano deiDonatori di Midollo Osseo.La proposta si articola in:● Il registro nazionale italiano● I registri regionali e interregionali● I donatori di cellule staminali emopoietiche (CSE)● Le associazioni dei donatori● Importazione, esportazione e trasporto di campioni ematici e CSE● Spese e tariffeIn detta proposta sono specificate le funzioni, l’organizzazione, la qualifica-zione indispensabili per il funzionamento a garanzia della correttezza delleattività (come quella dei laboratori di tipizzazione) e a tutela del donatore.Viene anche chiarito che l’identità del donatore, sia esso italiano o estero,deve essere protetta nei confronti del ricevente.Particolarmente rilevante è il capitolo sui compiti e funzioni delle associa-zioni. Tra l’altro è prevista la stipula di convenzioni con le singole regioni eprovince autonome in conformità con lo schema tipo citato all’art. 8, com-ma 2 della legge n. 52/2001. In Commissione è stata presentata la bozza didetto schema tipo che sarà, dopo l’approvazione definitiva, oggetto di decre-to ministeriale.

Chi fosse interessato potrà trovare l’articolo di legge citato all’internodel nostro sito www.admo.it nella sezione La Legislazione

Ministero della Salute

ADMO Federazione ItalianaXVIII Consiglio NazionalePescara 10 maggio 2003

Sabato 10 maggio si è svolto a Pescara il XVIII Consiglio Nazionale ADMO, nel cor-so del quale è stato eletto Renato Picardi come Tesoriere di ADMO Federazione Ita-liana, al posto del dimissionario Luigi Malini.Durante la riunione è stato inoltre presentato il nuovo spot ADMO che vede prota-gonisti gli interpreti della serie televisiva “Distretto di Polizia”. Ringraziamo tutti gliattori e la casa di produzione Novafilm, che non hanno richiesto alcun compenso perla realizzazione del filmato.

Organigramma di ADMO Federazione ItalianaPresidente ADMO Federazione Italiana Roberto Congedi ADMO LazioVice Presidente Paola De Angelis ADMO AbruzzoTesoriere Renato Picardi ADMO LombardiaGiunta Esecutiva Erio Bagni ADMO Emilia Romagna

Francesco Biagioli ADMO LiguriaGiulio D’Ancona ADMO PugliaCristiana Liguoro ADMO CampaniaPaola Massarelli ADMO LazioSergio Petri ADMO Toscana

Il trapianto incompatibile

iscritti nel mondo,di offrire la possibi-lità del trapianto adun 20-30% dipazienti in lista diattesa. Purtroppo, oltre alladifficoltà della com-patibilità, questotipo di trapiantodeve confrontarsianche con altre pro-blematiche praticheed in particolare coni tempi della ricer-ca. Mediamentesono richiesti 5 mesiper identificare ildonatore e preleva-re le cellule stami-nali. Durante que-sto periodo il paziente può andare incontroa progressione della sua malattia e morire. Per contro, quasi tutti i pazienti candidati altrapianto hanno a disposizione donatorifamigliari incompatibili che possono esse-re impiegati immediatamente.

Gli ostacoli al trapiantoincompatibile

Nel corso degli anni 1980, i tentativi di effet-tuare trapianti tra soggetti incompatibili sonostati però sempre fallimentari a causa di:a) elevata mortalità secondaria all’aggres-sione dei tessuti del ricevente da parte di cel-lule linfocitarie-T del donatore (la cosid-detta malattia del trapianto contro il rice-vente o graft-versus-host disease-GVHD)

b) Alta frequenza di rigetti quando il midol-lo osseo del donatore veniva manipolato inlaboratorio per eliminare i linfociti-T respon-sabili della suddetta GvHD.

La soluzione ai problemirigetto e GvHD nel

trapianto incompatibile

Nel corso di questi ultimi 20 anni, il Cen-tro Trapianti Midollo Osseo dell’Univer-sità e dell’Azienda Ospedaliera di Perugiaha messo a punto, dopo una lunga fasesperimentale nel modello murino condot-ta in collaborazione con il Dipartimento diImmunologia dell’Istituto Weizmann diIsraele, una nuova strategia di trapiantoche ha consentito per la prima volta disuperare con successo la barriera dell’in-compatibilità. Questa metodologia si basaessenzialmente sui seguenti punti (Figura 1): 1) impiego di un protocollo dipreparazione al trapianto in grado disopprimere la capacità immunitaria delricevente (effetto immunosoppressivo) eal contempo di distruggere il midolloosseo malato del paziente (effettomieloablativo).2) Infusione di un grande numero dicellule emopoietiche staminali (concettodella megadose di inoculo) prelevate dalsangue periferico del donatore dopoopportuna stimolazione con fattori dicrescita emopoietici. 3) Manipolazione in laboratorio, prima

Figura 1 - Procedura che ha consentito di superare il problema del Rigetto e della GvHD

dopo trapianto incompatibile

Aversa et al. Blood 1994; 84:3948; N Engl J Med 1998; 339:1186

Condizionamentointensivo

Infusione di Megadose di CD34+

(>10 x 106/kg)

T-deplezione(CD3 < 3 x 104/kg)

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Dr. Paolo Rebulla, Dr.ssa Lucilla Lecchi, Dr.ssa Silvia GiovanelliMilano Cord Blood Bank IRCCS Ospedale Maggiore di Milano

I l sangue placentare rappresenta un’impor-tante sorgente di cellule staminali emato-poietiche utilizzabili per trapianto in sog-

getti affetti da patologie oncoema-tologiche e da malattie genetiche.I positivi risultati clinici dei primitrapianti effettuati con sangue pla-centare di donatore familiare han-no promosso lo sviluppo di banchedi sangue placentare per il tra-pianto tra soggetti non consangui-nei. I vantaggi offerti dai pro-grammi di bancaggio consistononell’immediata disponibilità delledonazioni e nella possibilità di rac-cogliere il sangue placentare pres-so gruppi etnici poco rappresen-tati nei registri di donatori dimidollo. Ciò aumenta la possibi-lità di eseguire un trapianto nei sog-getti per i quali appare oggi assaidifficile identificare un donatore compatibile.

Risultati clinici deltrapianto

di sangue placentare

Le principali casistiche riportate in letteraturae presentate ai maggiori congressi internazionaliincludono una serie consecutiva di 562 pazien-ti trapiantati con unità fornite dalla banca di

New York (che al 15/04/2003 ha consentito l’e-secuzione di 1352 trapianti; Pablo Rubinstein,comunicazione personale) e una serie di 1091pazienti trapiantati in 172 centri di 33 Paesi,afferenti al registro Eurocord (198 da donatoreconsanguineo, dei quali 192 pediatrici e 6 adul-ti; 893 da donatore non consanguineo, dei qua-li 605 pediatrici e 288 adulti). Si tratta per la pri-ma serie di una casistica prevalentemente nor-damericana, per la seconda prevalentemente

europea. Complessivamente, i pazienti pediatrici rap-presentano circa il 70% di queste casistiche,anche se non mancano le segnalazioni di tra-pianti eseguiti con successo in pazienti di pesocorporeo superiore a 100 kg. I dati della soprav-vivenza dei pazienti non differiscono significa-tivamente da quanto si riscontra in un analogogruppo di pazienti trapiantati con il midolloosseo o con cellule da sangue periferico mobi-

lizzato raccolto mediante aferesi. Questi datisono incoraggianti, in particolare consideran-do la tipologia della casistica e l’esordio relati-vamente recente della pratica di trapianto disangue placentare. Altri incoraggianti risultatisi sono ottenuti in altre casistiche. In particola-re, nella casistica pediatrica esaminata da Barkere coll. (Blood, 2001) la sopravvivenza a 2 anniè risultata 53% in 26 riceventi di sangue pla-centare e 41% in 26 controlli trapiantati con

midollo osseo. Infine, molto inte-ressante è una recente casistica disoli pazienti adulti (68 casi), neiquali è stata dimostrata unasopravvivenza del 26% a 40 mesidal trapianto (Laughlin e coll., NEngl J Med, 2001). Tre gruppi, coordinati da JulietBarker (Fairview University), Nel-son J. Chao (Duke University) eElisabeth J. Shpall (MD AndersonCancer Center) hanno recente-mente attivato programmi di tra-pianto multiplo che prevedonol’impiego di due o più unità di san-gue placentare per un singolopaziente. I risultati preliminari diquesto tipo di trapianto sono stati

presentati al ‘International Symposium on Umbi-lical Cord Blood Transplantation’ che si è tenu-to il 25 e 26 Aprile 2003 presso il City of HopeCancer Center di Los Angeles. Questi protocollisono ancora in una fase iniziale e sono quindinecessari ulteriori studi per una loro messa apunto e per una globale valutazione dell’esitoclinico.In generale, l’analisi dei pazienti finora sottopostia trapianto di sangue placentare indica che,

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dell’infusione, delle cellule emopoietichedel donatore (selezione delle CD34+) alloscopo di eliminare quasi completamente ilinfociti-T responsabili della GvHD.

Risultati

Utilizzando queste strategie, è stato possi-bile ottenere in 150 pazienti trapiantati perleucemia acuta ad alto rischio a partire dalmarzo 1993 l’attecchimento delle celluleemopoietiche incompatibili in circa il 100%dei casi ed è stata, al contempo, ampia-mente prevenuta la temibile GvHD. Inol-tre, è da sottolineare anche la tollerabilitàdell’intera procedura trapiantologica anchein pazienti a rischio elevato di tossicità emortalità (Figura 2): a) per età: nella nostra esperienza sono inclu-si pazienti di età compresa tra 55 e 62 anni.b) Per fase di malattia: almeno il 50% deipazienti è stato trapiantato in presenza dimalattia leucemica oramai resistente aicomuni farmaci antiblastici. c) Per la lunga storia di malattia. I risulta-

ti in termine di guarigione variano, comein ogni tipo di trapianto di midollo, a secon-da della malattia e della fase della malat-tia al momento del trapianto. Per pazientiin fase terminale la percentuale di guari-gione non supera il 10% mentre per ipazienti trapiantati in fasi più precoci dimalattia (LAM in CR I) si ottengono gua-rigioni superiori al 60% (Figura 3). Questirisultati sono sovrapponibili, ma in alcunicasi anche superiori, a quelli conseguiti peranaloghe malattie in pazienti trapiantati dadonatore compatibile.

Conclusioni

Questo tipo di trapianto è oggi una realtà cli-nica che consente di prospettare ed effet-tuare il trapianto a tutti i pazienti che nehanno indicazione indipendentemente dal-la compatibilità. Infatti, se fino a pochi annifa l’indicazione trapiantologica veniva postasolo ove fosse disponibile un donatore per-fettamente identico e di conseguenza il tra-pianto era riservato ad una minoranza di

pazienti, oggi iltrapianto puòessere offerto, intempo reale, a tut-ti coloro che han-no un’indicazioneelettiva al trapian-to anche se prividel donatore com-patibile nella fami-glia o nei registrimondiali di dona-tori volontari onelle banche disangue cordonale.

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Selezione delle Pubblicazioni

Aversa F, Tabilio A, Terenzi A, et al. Suc-cessful engraftment of T-cell-depletedhaploidentical “three-loci” incompatibletransplants in leukemia patients by addi-tion of recombinant human granulocytecolony-stimulating factor-mobilizedperipheral blood progenitor cells to bonemarrow inoculum. Blood 84: 3948-3955,1994Reisner Y, Martelli MF. Bone marrowtransplantation across HLA barriers byincreasing the number of transplanted cells.Immunol Today 16:437-440,1995.Aversa F, Tabilio A, Velardi A, et al. Treat-ment of high risk acute leukemia with T-cell-depleted stem cells from related donorswith one fully mismatched HLA haplotype.N Engl J Med 339:1186-1193,1998Aversa F, Velardi A, Tabilio A, Reisner Y,Martelli MF. Haploidentical stem cell tran-splantation in leukemia. Blood Reviews,15:111-119; 2001.Volpi I, Perruccio K, Tosti A, et al. Post-grafting granulocyte colony-stimulatingfactor administration impairs functionalimmune recovery in recipients of HLAhaplotype-mismatched hematopoietic tran-splants. Blood 2001;97:2514-2521.Ruggeri L, Capanni M, Casucci M, et al:Role of natural killer cell alloreactivity inHLA-mismatched hematopoietic stem celltransplantation. Blood 1999; 94:333-339.Ruggeri L, Capanni M, Urbani E, et al.Effectiveness of donor natural killer cellalloreactivity in mismatched hematopoietictransplants. Science 295: 2097-2100;2002.

Il trapianto di sangue placentare

Fig. 1 Distribuzione per anno delle 260 unità di sangue placentare consegnate dalle banche GRACE

per trapianto da donatore non consanguineo al 31 marzo 2003

Figura 2 - TRAPIANTO DA DONATORE INCOMPATIBILEMarzo 1993 - Dicembre 2002

N=150

*LAM: Leucemia Acuta Mieloide ^LAL: Leucemia Acuta Linfoide

Figura 3 - TRAPIANTO DI CELLULE STAMINALI DA FAMIGLIARE INCOMPATIBILE Marzo 1993 - Dicembre 2002

SOPRAVVIVENZA

LAL (n=69) LAM (n=81)

Follow-up Mediano : 4.5 (0.2- 10) anniCR= Remissione Completa LAL= Leucemia Linfoblastica Acuta LAM= Leucemia Mieloblastica Acuta

Prob

abili

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Months Months

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Donatori mondiali 8.061.637

Donatori italiani 295.740Registri Donatori nel mondo 51Banche Cordonali nel mondo 29Nazioni che partecipano 37Donatori italiani giunti al TMO 997640 per pazienti italiani – 357 per pazienti esteri

Pazienti italiani giunti al TMO 1.382640 da donatori italiani – 742 da donatori esteri Dati aggiornati al 31.12.2002

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Dr.ssa Nicoletta SacchiDirettore IBMDRRegistro Italiano Donatori Midollo Osseo

Inumerosi studi relativi all’impiego di cellulestaminali emopoietiche, la messa a punto dinuove sofisticate terapie di supporto e il pro-

gressivo sviluppo delle conoscenze immunolo-giche nel campo della compatibilità tissutale(sistema HLA), hanno determinato, negli ultimi20 anni, uno sviluppo eccezionale del trapiantodi midollo osseo (TMO) rendendolo proponibi-le per un sempre maggior numero di pazienti.Un’elevata percentuale di questi trapianti (nel2001 oltre 5500) sono stati eseguiti utilizzando

come fonte di cellule staminali emopoietiche(CSE) un volontario non consanguineo (MUD),iscritto ad uno dei 51 Registri nazionali esisten-ti nel mondo, che raccolgono, ad oggi, oltre8.000.000 di potenziali donatori. (Immagine 1)Il Registro Italiano Donatori di Midollo Osseo(IBMDR), dal 1989 ad oggi, ha coordinato più di1800 TMO, individuando per altrettanti pazien-ti, italiani ed esteri, un donatore di cellule sta-minali non consanguineo con caratteristicheimmunogenetiche tali da consentire l’esecuzio-ne del trattamento con buone probabilità di suc-cesso.Il notevole aumento nel numero di TMO da MUDè dovuto principalmente a due fattori. Con l’ap-plicazione di nuovi protocolli terapeutici si èottenuta una diminuzione del rischio di morta-lità trapiantologica, di conseguenza, si è decisodi ampliare sia i criteri di eleggibilità dei pazien-ti (per esempio il limite d’età superiore è passa-

to dai 45 anni ai 55 e, in alcuni casi, addiritturaai 60 anni), sia di allargare il ventaglio delle pato-logie trattabili con il trapianto da donatore nonfamiliare.In questi 13 anni di attività dell’IBMDR abbiamo,infatti, assistito ad un notevole cambiamento nel-la rosa di malattie che affliggono i pazienti cheattivano una ricerca di donatore non familiare.La leucemia acuta, nella sue varie forme, restaancora la patologia che trova nel trapianto unaterapia di elezione. La leucemia mieloide cronica, un tempo indica-zione “principe” del TMO, è invece oggi curata,di preferenza, con trattamenti chemioterapici direcente introduzione nella pratica clinica e solo

nei casi in cui la terapia farmacologica fallisca, iltrapianto rappresenta ancora l’opzione terapeu-tica indispensabile per tentare di ottenere la gua-rigione del paziente.Per dare un’idea di questo cambiamento, bastipensare che nel 1995 il 40% dei TMO da non con-sanguineo era a favore di riceventi affetti da leu-cemia mieloide cronica e solo il 2% per quelliaffetti da leucemia mieloide acuta. Nello scorsoanno la situazione si è completamente ribaltata:il 57% dei TMO sono stati eseguiti in caso di leu-cemia acuta e solo l’8% per pazienti affetti dal-la forma cronica. (Immagine 2)Il TMO si conferma, invece, trattamento ancoraefficace in tutte le altre indicazioni proposte daanni: anemia aplastica grave, sindromi mielodi-splatiche (sorta di alterazioni di tipo neoplasti-co e aplastico che colpiscono il midollo), immu-nodeficienze congenite, emoglobinopatie eredi-tarie (fra le quali, soprattutto in Italia, la talasse-mia), errori congeniti del metabolismo cellulare. Ultimamente, inoltre, è stato deciso di proporreil TMO da non consanguineo anche per la curadi altre patologie originariamente non trattatecon questa terapia (come diversi tipi di linfomi,il mieloma multiplo e particolari tipi di carcino-ma); nei primi mesi del corrente anno, per la pri-ma volta in Italia, è stato eseguito un trapiantodi cellule staminali da donatore non consangui-neo a favore di un ricevente affetto, appunto, daun tumore solido (non a carico, quindi, del siste-ma emopoietico).

La capacità di un registro di favorire il successodella ricerca è in massima parte dovuto alla velo-

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trispetto a quanto osservato inpazienti sottoposti a trapianto dimidollo osseo, il sangue placenta-re comporta un rischio più eleva-to di mancato attecchimento del-l’emopoiesi del donatore, un mode-sto ritardo nella ripresa dei neu-trofili ed un ritardo più importan-te nella ricostituzione delle pia-strine. A fronte di questi svantag-gi, il trapianto di sangue placenta-re si associa ad un’importante ridu-zione della frequenza e gravità del-la graft versus host disease(GVDH), dovuta alla relativaimmaturità delle cellule T placen-tari. Inoltre il sangue placentareconsente livelli di incompatibilitàHLA maggiori rispetto al midolloe presenta una minore prevalenzadi positività per agenti infettivi,particolarmente il citomegalovirus.La più lenta ricostituzione emato-logica è presumibilmente dovuta adiversi fattori: la presenza nel san-gue placentare di un numero mag-giore di progenitori ematopoieticiimmaturi rispetto al midollo osseo;la riduzione del numero di proge-nitori ‘commissionati’ ed in parti-colare dei progenitori dei megaca-riociti; la dose cellulare infusa rela-tivamente bassa. Queste ipotesisono suffragate dall’osservazioneche sia la probabilità di attecchimento, sia lacinetica di ricostituzione ematologica sono diret-tamente correlate al numero di cellule placen-tari infuse. Infatti, l’esito del trapianto è miglio-re nei soggetti che ricevono almeno 2-3 x 107 cel-lule nucleate/kg di peso corporeo. In partico-lare, il rischio di morte legato alla proceduratrapiantologica correla inversamente con ilnumero di progenitori placentari ricevuti dalpaziente. Inoltre, alcune patologie, quali le emo-globinopatie e l’anemia aplastica acquisita, sonointrinsecamente gravate da un aumentato rischiodi non attecchimento.Queste osservazioni motivano le ricerche tesead identificare le più idonee condizioni per l’e-spansione in vitro dei progenitori ematopoieti-ci cordonali. Sarebbe infatti ragionevole atten-dersi un miglioramento dell’attecchimento e

della cinetica di ricostituzione ematologica sefosse possibile incrementare il numero delle cel-lule staminali placentari infuse. Per tale ragio-ne sono stati sviluppati diversi protocolli fina-lizzati all’espansione in vitro di cellule staminaliplacentari, senza indurne una significativa dif-ferenziazione. Molti di questi protocolli atten-dono ancora una valutazione clinica.

Attività della Milano CordBlood Bank e del network

italiano di banche disangue placentare GRACE

Presso il Centro Trasfusionale e di Immunolo-gia dei Trapianti dell’Ospedale Maggiore diMilano ha sede la Milano Cord Blood Bank, chenel 1993 ha iniziato l’attività di raccolta paral-lelamente alle banche di Düsseldorf e New York

e che dispone di un inventario di4475 unità disponibili per trapian-to. Presso la Milano Cord Blood Bankha sede anche lo sportello delnetwork italiano di banche di san-gue placentare GRACE (Gruppoper la Raccolta e Amplificazionedelle Cellule Ematopoietiche) delquale fanno attualmente parte lebanche di Milano, Torino, Padova,Lazio (Roma La Sapienza e RomaTor Vergata), Pavia e Firenze. Unodegli obiettivi della costituzione diGRACE è stato quello di rendereaccessibile ai medici che ricercanounità compatibili per i propripazienti l’intero archivio delle unitàconservate presso le banche affi-liate tramite un’unica richiesta pre-sentata allo sportello informaticooperativo presso la segreteria diMilano.GRACE dispone di un inventariodi 8032 unità di sangue placenta-re di uniforme livello qualitativo,all’interno del quale vengono ese-guite le ricerche di unità compati-bili per pazienti italiani e stranie-ri, in conformità con i criteri stabi-liti dal GITMO. Il numero di unitàdisponibili suddiviso per banca èriportato nella Tab.1. L’inventarioGRACE, oltre ad essere disponibi-

le presso lo sportello di Milano, viene reso acces-sibile ad altre entità ed organizzazioni, fra cuila rete internazionale NETCORD di banche disangue placentare, il registro Bone MarrowDonors Worldwide e il Caitlin Raymond Inter-national Registry. Nel 2002 sono state eseguite 1038 ricerche diunità compatibili, delle quali 147 per pazientiitaliani e 891 per pazienti esteri; inoltre, l’hubGRACE ha trasmesso alle banche del network377 richieste di ulteriori indagini sulle unitàselezionate. La Fig. 1 illustra il numero di unità consegna-te dalle banche del network GRACE ai CentriTrapianto suddivise per anno di rilascio delleunità, mentre la Fig. 2 mostra la distribuzionegeografica delle unità consegnate da ciascunabanca. La maggior parte delle unità rilasciate(64%) è stata consegnata a Centri non italiani(Fig. 3). Delle 260 unità consegnate per trapiantoda donatore non consanguineo, 99 sono staterilasciate per pazienti di età superiore o ugua-le a 15 anni (adulti) e 161 per pazienti di etàinferiore ai 15 anni (pediatrici). Presso la Milano Cord Blood Bank l’intervallomediano intercorso fra la richiesta di unità com-patibili e il rilascio dell’unità per trapianto èstato di 65 giorni (range 13 - 646 giorni).

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Il Registro Italiano Donatori di Midollo Osseo:attività presente e prospettive future

Fig. 2 Distribuzione geografica delle 260 unità da donatore non consanguineo consegnate

al 31-03-2003, suddivise per banca

Fig. 3 Distribuzione geografica delle 260 unità di sangue placentare da donatore non consanguineo

rilasciate al 31-03-2003

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Tabella 1. Inventario GRACE al 31/03/2003 suddiviso per banca

Banca Milano Torino Lazio Firenze Padova Pavia Totale

Numero di unità 4475 730 659 666 551 951 8032

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di reclutamento. Malgrado ciò nel corso del 2002sono stati tipizzati (quasi tutti al primo e al secon-do livello) 11.484 nuovi donatori. Non solo, sonostate eseguite, nell’anno, più di 3.500 tipizzazio-ni con metodiche di biologia molecolari (parti-colarmente complesse e costose), che hannoriguardato sia la maggioranza dei nuovi iscrittiche i “vecchi” donatori. Oggi, un totale di oltre 46.000 individui risultatipizzato con queste particolari metodologie bio-molecolari ancor più raffinate che indagano lecaratteristiche HLA a livello del DNA. L’alta per-centuale di donatori tipizzati per gli antigeniHLA di prima e di seconda classe, così come ilnumero più modesto, ma sempre importante, didonatori tipizzati “ad alta risoluzione biomole-colare” fanno dell’IBMDR uno dei Registri nazio-nali qualitativamente più importanti nel mondo.

Passando all’attività svolta dall’IBMDR a favo-re dei pazienti, candidati al TMO, va, per primacosa, segnalato che le richieste complessive diattivazione ricerca giunte al nostro Registro, dal-la sua istituzione ad oggi, sono state 12.006: diqueste, 7.493 ci sono pervenute da Centri Tra-pianti esteri e 4.513 da Centri italiani. Il 43% delle ricerche concluse nel corso del 2002sono esitate nell’effettuazione di un trapianto eun ulteriore 8% di riceventi ha trovato sorgentialternative di cellule staminali: o sangue di cor-done ombelicale o l’impiego di donatori familiarinon totalmente compatibile. Purtroppo, il 38%delle ricerche sono state “chiuse” dal Centro Tra-pianto richiedente per un aggravamento dellamalattia del paziente.Durante lo scorso anno, l’IBMDR ha ricevuto edattivato 1.603 ricerche: 943 a favore di pazientiitaliani e 660 a favore di pazienti esteriNel corso del 2002, 151 donatori iscritti all’IBM-DR hanno donato le loro cellule staminali midol-lari a 104 pazienti italiani e a 47 riceventi esteri.Dall’inizio dell’attività del nostro registro (cioè

dal 1989) al 31 dicembre 2002, sono stati 997 iTMO eseguiti con donatori italiani: più precisa-mente 640 per pazienti italiani e 357 per pazien-ti esteri. Ovviamente, oggi, è stata raggiunta esuperata la fatidica cifra di 1.000 TMO. La mil-lesima donazione di midollo effettuata da dona-tore iscritto all’IBMDR è avvenuta nel gennaio2003 a favore di un bambino italiano. (Immagine 4)Nel corso del 2002 i Centri Trapianto italiani han-no eseguito 242 TMO, utilizzando come fonte dicellule staminali sia volontari IBMDR sia iscrit-ti presso le altre analoghe strutture mondiali,registrando un incremento del 10% rispetto all’an-no precedente. In 138 casi sono state utilizzate cel-lule staminali provenienti da donatori esteri,reperiti sempre attraverso il coordinamento del-l’IBMDR. Gli Stati Uniti rappresentano il paesestraniero che ha dato il maggior contributo con60 donatori; seguono la Germania con 47, la Fran-cia con 9 e il Regno Unito con 8. Il contributo di

altri registri (svizzero, cecoslovacco, spagnoloecc.) è stato più modesto.Globalmente, i Centri Trapianti italiani hannoeffettuato, sempre a partire dal 1989 (anno difondazione del nostro registro e di esecuzione delprimo trapianto da donatore volontario non appa-rentato) 1.382 TMO.Si tratta di un numero considerevole, se para-gonato all’attività dei Centri Trapianti esteri, chepone i Centri ematologici italiani fra i primi almondo in questo particolare tipo di terapia tra-piantologica. (Immagine 5)Per dare uno sguardo ai progammi di sviluppofuturo, va detto che l’IBMDR, insieme al regi-stro inglese A. Nolan, il francese FGM e l’olan-dese Europdonor, sta partecipando ad un pro-getto di studio, nato sotto l’egida della Comunitàeuropea identificato con l’acronimo MA.DO(Marrow Donors = Donatori di Midollo) che civedrà impegnati fino alla fine del 2004.Il MADO ha come obiettivo di identificare meto-dologie di tipizzazione rapide ed economica-mente accettabili per incrementare, all’internodei registri donatori, l’eterogeneità dei fenotipiHLA ed aumentare, quindi, la probabilità di suc-cesso della ricerca.

Inoltre l’IBMDR ha intrapreso un percorso diaccreditamento sia nell’ambito dell’organizza-zione mondiale World Marrow Donor Associa-tion per poter garantire una co-operazione inter-nazionale secondo standard operativi rigorosa-mente definiti, sia secondo il modello ISO9001:2000.In particolare quest’ultima certificazione preve-derà uno sviluppo del sistema di gestione fina-lizzato al miglioramento della qualità di tutte leprocedure necessarie alla gestione del RegistroNazionale, proponendo, in una fase successival’estensione di questo modello di accreditamen-to a tutti i Registri Regionali IBMDR.

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tcità ed efficienza con cui i donatori sono messia disposizione dei riceventi. Un altro importan-te fattore che influenza il buon esito del tratta-mento trapiantologico è determinato dalla capa-cità del registro di fornire il miglior donatorepossibile per ciascun singolo paziente non soloin base alle caratteristiche HLA che ne determi-nano il grado di compatibilità con il paziente,ma anche in base ad altri fattori individuali (comeil peso, il sesso, l’età, la tipologia di cellule sta-minali utilizzabili) che rendono adatto un dona-tore per un particolare ricevente.Per incrementare, quindi, la nostra efficienza edaumentare la probabilità di reperire, in tempoutile, il donatore idoneo per tutti i pazienti inricerca (attualmente questa probabilità si aggiraintorno al 50%), da alcuni anni l’IBMDR ha intra-preso una politica di sviluppo della qualità, ricer-cando una miglior caratterizzazione genetica deipotenziali donatori e una maggior efficienza del-le nostre procedure operative.Sono stati, pertanto, intrapresi (e in parte già svi-luppati) molteplici progetti:• migliore caratterizzazione genetica sia deivolontari nuovi iscritti sia dei donatori inseritinegli anni scorsi;• migliore selezione dei volontari all’iscrizioneper età e altre caratteristiche individuali;• partecipazione di tutti i Registri Regionali IBM-DR ai controlli di qualità per la tipizzazione HLAorganizzati dal Centro Nazionale Trapianti - Isti-tuto Superiore di Sanità;• partecipazione a progetti di sviluppo infor-matico nazionale ed internazionale per aumen-tare l’efficienza dei collegamenti e dello scambiodi informazione fra i registri mondiali;• attivazione di procedure di certificazione edaccreditamento;• partecipazione a progetti di studio internazio-nali per incrementare le probabilità di successodella ricerca.

Nel successivo resoconto, oltre a fornire i datipiù recenti sull’attività svolta dall’IBMDR nel2002, verranno meglio delineati i progetti di svi-luppo attuali e futuri.

L’attività dell’IBMDR

L’IBMDR è stato fondato nel 1989, presso il Ser-vizio Trasfusionale dell’Ente Ospedaliero Ospe-dali Galliera di Genova ed ha attualmente sedepresso il Laboratorio di Istocompatibilità dellostesso ospedale. Dopo un iter parlamentare lungo anni ed estre-mamente tormentato, il registro italiano ha otte-nuto un riconoscimento ufficiale da parte delloStato, che ha emanato, al proposito, una legge spe-cifica. Si tratta della legge n° 52 del 6 marzo 2001dal titolo “Riconoscimento del Registro nazio-nale italiano dei donatori di midollo osseo”. L’ap-porto e il sostegno di ADMO è stato determi-

nante per ottenere l’approvazione della legge siaalla Camera che al Senato. Attraverso questa leg-ge è stata anche istituita una “CommissioneNazionale per i Trapianti Allogenici da non con-sanguineo”, entrata in funzione nel corso del2002, che ha, tra l’altro, il compito di redigere unregolamento attuativo.L’IBMDR, al fine di aumentare al massimo lepossibilità di reperire donatori compatibili per ipazienti che gli si rivolgano, agisce in stretta col-laborazione con tutti gli altri Registri mondialiattraverso Internet e ulteriori network informa-tici dedicati. In particolare, il “Progetto EMDIS(cioè, European Marrow Donor InformaticSystem)”, organizzato sotto l’egida della Comu-nità Europea, permette la ricerca e la selezionein tempo reale di donatori potenzialmente com-patibili all’interno dei 12 principali Registri esi-stenti in Europa.Passando a esaminare più direttamente i datistatistici, iniziamo con quelli relativi ai donato-ri. Al 31.12.2002, i volontari italiani iscritti al Regi-stro erano più di 308.000, dei quali 295.740 rispon-denti ai requisiti di reclutamento e, quindi, uti-lizzabili. Come notizia aggiuntiva possiamo rife-rire che oggi (fine aprile 2003) il numero è ulte-riormente aumentato anche se è da sottolinearecome l’andamento dell’iscrizione di nuovi dona-tori abbia subito, negli ultimi tre anni, una certaflessione. (Immagine 3)Ciò è dovuto a un insieme di ragioni, la princi-pale delle quali è da individuarsi nella decisio-ne presa dalla Consulta dei Registri RegionaliIBMDR, in accordo con i colleghi ematologi facen-ti parte del GITMO (Gruppo Italiano per il Tra-pianto di Midollo Osseo), di reclutare, preferi-bilmente, volontari di età inferiore ai 35 anni. Lecause di questa scelta sono in rapporto a dueconstatazioni: innanzi tutto, quella che più ildonatore è giovane migliore è l’esito del TMO (perla verità, questa prerogativa riguarda anche ilpaziente) e, in secondo luogo, quella relativa al

fatto che il donatore giovane resta a disposizio-ne dei possibili riceventi per molti anni (sappia-mo che il limite superiore di età per l’utilizzazionea scopo TMO è fissato a 55 anni). Conseguenzadi questa decisione politica è stata quella di faredell’IBMDR uno dei registri mondiali con un’etàmedia degli iscritti più bassa (35 anni), il che neha aumentato indubbiamente le caratteristichequalitative.Un altro motivo del rallentamento nel numeroannuale delle iscrizioni di volontari sta nella deci-sione, sempre presa collegialmente dai RegistriRegionali IBMDR, di tipizzare in maniera esten-siva i nuovi donatori. Senza scendere in dettaglitecnici, bisogna, infatti, segnalare che, negli anniscorsi, quando una persona si iscriveva al Regi-stro, veniva tipizzata al cosiddetto “primo livel-lo” (tipizzazione degli antigeni HLA di primaclasse) per venire poi, eventualmente, tipizzataanche per gli antigeni di classe seconda, soltan-to quando fosse risultata compatibile con undeterminato paziente. Oggi, avendo ormai rag-giunto un congruo numero di iscritti, si preferi-sce inserire i nuovi donatori studiandoli esten-sivamente per le caratteristiche HLA di I e II clas-se (A, B, Cw e DR), in modo da mettere a dispo-sizione dei pazienti in ricerca, individui caratte-rizzati in maniera più approfondita e quindi ren-dere più veloce tutta la procedura. Oggi la percentuale di donatori italiani tipizza-ti per le caratteristiche HLA di I e II classe è parial 48%, valore che ci avvicina alla media mon-diale. Va, peraltro, rimarcato come questa per-centuale si elevi al 75% per i nuovi iscritti e vaanche riferito che dal 2001 ogni nuovo donato-re viene tipizzato anche per gli alleli del locus C,che, dagli ultimi studi in merito, pare abbia unanotevole influenza sull’esito del trapianto.Ovviamente un’indagine genetica più approfon-dita sui nuovi iscritti implica un maggior impe-gno economico da parte dei Centri Donatori che,pertanto si vedono costretti a rallentare l’opera

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proposto a tutti gli scrittori e a tutti gli interes-sati sul territorio nazionale, in un momento diconvergenza unico che si svolgerà a Pescara nelcorso della cerimonia di premiazione, con ilcoinvolgimento di autori di grande prestigio efama nazionale e di noti studiosi e ricercatori chehanno realizzato ricerche e libri sul mondo delvolontariato.E’ previsto che il concorso venga inoltre pub-blicizzato presso le scuole elementari e mediesuperiori della Provincia di Pescara, con l’inte-ressamento dell’ex Provveditorato agli Studi.Il concorso, che si pone una durata illimitatanel tempo, si avvale di un gemellaggio con il“Premio D’Annunzio e Michetti” che è già allaquarta edizione.Le modalità di svolgimento dell’iniziativa inte-ressano l’intero arco dell’anno 2003, con la pro-mozione del bando presso tutte le Sezioni Regio-nali ADMO, presso riviste nazionali ed inter-nazionali, presso le scuole, sui siti internet, neimesi di marzo ed aprile; raccolta dei testi par-tecipanti nel mese di luglio, consegna dei testiai membri della giuria nel mese di settembre,mese in cui verranno decretati i vincitori avvi-sati per la premiazione di ottobre.Nei mesi di novembre e dicembre verranno resinoti i risultati presso riviste e quotidiani e suinternet.

Paola De AngelisPresidente ADMO Abruzzo

mento. Come noto, le recenti dram-matiche vicende in Iraq hanno indot-to l’Aeronautica Militare a soprasse-dere all’organizzazione della previ-sta “Giornata Azzurra” in Sardegna,ma il rapporto con ADMO continua, invista di nuovi programmi.Nel frattempo, per questo 2003, le mani-festazioni civili organizzate da vari AeroClub d’Italia saranno un’occasione perrafforzare la collaborazione e focalizzaremeglio le proposte per il futuro.Spetta alle ADMO regionali, nel cui terri-torio tali manifestazioni avranno luogo (il

relativo calendario è sta-to trasmesso a tutti) far-si carico di una qualifi-cata ed efficace pre-senza.ADMO FederazioneItaliana ha preparatoun manifesto e unpieghevole. L’Agen-zia pbcom ha pre-

stato gratuitamente la propriaesperienza e capacità per questa campa-gna con una proposta molto bella e accat-tivante.

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L’iniziativa “Istmi - Racconti di Solida-rietà” promossa da ADMO Abruzzo sututto il territorio nazionale, consiste nel-

la prima edizione di un concorso di narrativariservato a scrittori italiani o residenti in Italia,la cui cerimonia di premiazione si terrà nel mesedi ottobre 2003 a Pescara, probabilmente pres-

so la Sala Marmi della Provincia di Pescara.L’iniziativa viene promossa per istituire un Pre-mio che valorizzi la dignità della Solidarietàche non ha volto, che si esprime nell’anonima-to, spontaneamente, gratuitamente, senza secon-di fini.Non a caso viene scelta come epigrafe del con-

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Istmi - Racconti di Solidarietà

A vere al fianco di ADMO la Pattu-glia Acrobatica delle Frecce Trico-lori è motivo di grande soddisfa-

zione e orgoglio perché aumenta il presti-gio della nostra associazione e ci aiuta adiffondere l’importante messaggio di soli-darietà da parte di chi perfettamente sanosi offre per dare la possibilità di guarigio-ne a coloro che sono più sfortunati.Uomini e donne, preferibilmente di età nonsuperiore ai 35 anni, ai quali è indirizzatala nostra ricerca di nuovi donatori, certa-mente riceveranno da questa iniziativa ulte-riori stimoli di riflessione e di convinci-

ADMO Regione ABRUZZOBandisce la prima edizione del concorso nazionale di letteratura: ISTMIRacconti di solidarietà“Non si vede che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi.” (A. De Saint-Exupéry)

RegolamentoLa scadenza ultima per partecipare a ciascuna sezione del concorso è fissata al 31luglio 2003. La cerimonia di premiazione si terrà a Pescara sabato 11 ottobre2003. I vincitori dovranno ritirare personalmente i premi, pena la decadenza deglistessi. I testi corretti dovranno essere inviati a Concorso ISTMI-ADMO - c/o Anna-maria Albertini - Via B. Croce n° 197 - 65126 Pescara. Per i ragazzi delle scuole,i testi concorrenti potranno essere consegnati alla segreteria dalla scuola o inviatiall’indirizzo summenzionato.

SEZIONE A - riservata ai bambini delle classi IV e V elementarePossono partecipare tutti i bambini residenti in Italia con un componimento in lingua ita-liana sul tema della solidarietà, in cui essi riportino esperienze vissute direttamente o indi-rettamente grazie alle quali hanno compreso l’importanza del gesto altruistico o dell’aiu-to concesso a persone in difficoltà, dello slancio nei confronti di chi ha bisogno o è solo.Sono previsti premi in libri e dolciumi per i tre componimenti ritenuti più significativi ediplomi ai partecipanti.Ciascun bambino dovrà riportare, sull’elaborato, le proprie generalità, il numero telefo-nico di casa, la classe e la scuola di appartenenza, nome e cognome dell’insegnante.SEZIONE B - riservata ai ragazzi delle classi IV e V delle scuole mediesuperioriPossono partecipare i ragazzi residenti in Italia con un racconto in lingua italiana cheabbia come oggetto il tema della solidarietà.Sono previsti premi in libri e diplomi per i migliori segnalati.SEZIONE C - per un racconto sul tema della solidarietàPossono partecipare cittadini adulti residenti in Italia con un racconto in lingua italia-na di massimo tre cartelle (1800 battute a cartella) sul tema proposto. Sono previsti premi in denaro per i primi tre classificati, diplomi e libri ai segnalati.

corso una frase tratta da “Il Piccolo Principe” diAntoine de Saint Exupéry: “Non si vede che colcuore. L’essenziale è invisibile agli occhi”.Il concorso pone la nostra Associazione al cen-tro dell’attenzione del mondo della solidarietàe del volontariato, in quanto si rivolge a tutti gliassociati delle ADMO Regionali e inoltre viene

Le Frecce Tricolori con ADMO All Star Game per ADMO

I l 30 novembre 2002 si è svolto al Palaz-zo dello Sport di San Rocco Castagna-retta (CN) la 14° edizione dell’All Star

Game. La Lega Pallavolo Serie A Femmi-nile ha sostenuto ADMO durante la mani-festazione, che ha visto scendere in campola Nazionale Italiana Femminile, alla suaprima uscita dopo il successo di Berlinodurante il Campionato del Mondo e unasquadra composta dalle migliori giocatri-ci straniere del campionato di A1. La manifestazione, ripresa in diretta da RAITre, ha visto la presenza del nostro testi-monial Fabrizio Frizzi che da anni sostie-ne ADMO nella sua opera di divulgazione.Qui a fianco alcuni momenti salienti dellagiornata che ha permesso alla sede ADMOdi Fossano di distribuire i nostri tradizio-nali dolci natalizi e tanti tantissimi volan-tini informativi. ADMO ringrazia ancora le Azzurre e tut-ta l’organizzazione.

Anche ADMO ha aderitoall’iniziativa dellaPresidenza del Consiglio deiMinistri relativa al ServizioCivile Nazionale.

Se hai dai 18 ai 26 anni e vuoi darci una mano contatta ADMOFederazione Italianatel. 02 [email protected]

Servizio Civile con ADMO

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Il nostro ADMONotizie compie10 anni. Due vol-

te l’anno, all’inizio dell’e-state e nel pieno dell’inver-no, ADMO Notizie ha fattosentire la sua voce ovunque: ai Soci,alle istituzioni, alle associazioni,alle società scientifiche e alle strutturesanitarie coinvolte nel nostro grandeprogetto.Dalla prima uscita con 14.650 copie siamo arri-vati al n. 20, senza mai saltare un’edizione,con 181.000 copie: un risultato notevole rag-giunto per la preziosa dedizione di Beatrice, Eri-ca e Cristina e la simpatica professionalità diProedi.

L a Società Italiana di Medicina Trasfusio-nale e Immunoematologia - SIMTI è sta-ta fondata nel 1954.

Scopi statutari dell’Associazione sono: • la promozione di Servizi Trasfusionali effi-cienti e qualificati; • il miglioramento del progresso scientifico, tec-nico, organizzativo, sociale della immunoema-tologia e della trasfusione del sangue; • la rappresentanza e la tutela dei soci in cam-po nazionale e internazionale; • il contributo di una qualificata collaborazio-ne per la programmazione e lo sviluppo delServizio Trasfusionale nel Paese.Di peso significativo sono le iniziative editoriali. In particolare sono editate due riviste per gliaddetti ai lavori: il bimestrale (fondato nel 1955)“La Trasfusione del Sangue”, organo scientifi-co della Società Italiana di Medicina Trasfusio-nale e di Immunoematologia (SIMTI) e dal 2003edito con il titolo di “Blood Transfusion” redat-to ogni tre mesi in lingua inglese e in linguaitaliana e il bimestrale “Il Servizio Trasfusiona-le” (fondato nel 1971) che rappresenta la vocetecnica e organizzativa dell’Associazione. Inol-tre vengono stampati i volumi inerenti i corsidi aggiornamento e le monografie attinenti laMedicina Trasfusionale, dopo l’avallo del con-siglio direttivo della Società Scientifica.La presenza di SIMTI (Società Italiana di Medi-cina Trasfusionale e di Immunoematologia) sulWeb (sito internet www.simti.it) prevede unsito ridisegnato con tre macroaree, la prima

dedicata alla Società Scientifica in senso stretto(SIMTI on line), la seconda dedicata alla Societàdi servizi (SIMTI Servizi) e la terza dedicata airapporti internazionali e alla formazione ingenerale (European network). All’interno diogni macroarea del sito sono in programmaspazi di evidenza (news, “primo piano”, ultimedalle Regioni), servizi comuni (forum di discus-sione e mailing list su argomenti selezionati) emicroaree con spazi in parte aperti, in partededicati ai soci. L’obiettivo ambizioso della SIM-TI è di creare nel tempo uno strumento vivo, agi-le e soprattutto interattivo.Dalla nascita dell’Associazione sono stati orga-nizzati vari convegni internazionali e naziona-li di studi di Medicina Trasfusionale, oltre a unaserie di incontri interregionali per operatori deiServizi Trasfusionali e a diversi corsi di aggior-namento per direttori sanitari delle Associa-zioni del Volontariato per la donazione del san-gue, per tecnici di laboratorio, e per infermieriprofessionali anche con la collaborazione diaziende attive nel settore. Unitamente ad Avis,Croce Rossa, FIDAS e FRATRES sono state rea-lizzate conferenze nazionali organizzative sulsistema trasfusionale italiano. A partire dal 1997 si è sviluppato un progetto(SIMTI Qualità) che prevede la realizzazionedel Sistema Qualità all’interno delle StruttureTrasfusionali Italiane: l’Agenzia Qualità è unostrumento di supporto per le Strutture Trasfu-sionali che intendono adeguarsi alle norme del-la famiglia ISO 9000.

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ADMO Notizie è lo strumento di contatto coni donatori e con tutta la nostra organizzazio-ne per mantenere alto l’entusiasmo e per un

continuo aggiornamento sul semprepiù ampio e più efficace utilizzo del-

le cellule staminali emopoietiche. Gra-zie quindi ai medici e ai biolo-gi che con i loro qualificati con-

tributi hanno sempre, senzaalcuna eccezione, aderitovolentieri all’invito di

scrivere per noi.Una breve rassegna dei cambiamenti della vestetipografica ci aiuta a ricordare la lunga stradapercorsa e a festeggiare il traguardo dei 10 annicon un augurio rivolto a tutti: un sempre mag-gior numero di interventi, portando un contri-buto di idee, suggerimenti e proposte. Sarebbedavvero un bel regalo di compleanno, per ilgiornale e per l’associazione, se si cominciassefin dal prossimo numero. Gli argomenti sonotanti e occorre l’impegno positivo di tutti per tra-durli in realtà operativa.

Francesco Biagioli

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SIMTI - Società Italiana di Medicina Trasfusionale e Immunoematologia

✍ Cari amici di ADMO mi chiamoMarco, forse vi ricorderete della miastoria, questa, infatti, è la terza letterache vi scrivo. Ero malato dimielodisplasia e grazie a due trapianti dimidollo osseo avvenuti il primo nel 1998e il secondo nel 1999, siamo riusciti adistruggerla. Non finirò mai di ringraziare il mio amicodonatore che per ben due volte si èofferto di donare il suo midollo, i medicidel CTM dell’Ospedale… e tutta la miafamiglia che mi è sempre stata vicina; traquesti c’è Davide, mio figlio, che adessoha cinque anni e come tutti i bambini è lagioia della famiglia. Davide è nato duemesi prima del mio primo trapianto, lasua nascita mi ha dato la forza di vinceretante difficoltà e ha mantenuto sempreun po’ di gioia nel cuore di mia moglie enella mia famiglia anche nei momenti piùcritici. Il primario del reparto di Ematologiapresso l’Ospedale… dove sono in cura,ci consigliò di concepire Davide e cidisse: “Vedrete sarà una gioia!”. La suanascita rappresentava per me e per miamoglie una grossa scommessa con lavita, che con tanta volontà siamo riuscitia affrontare e vincere.Ora, dopo quattro anni di sofferenze,amo la vita più di prima e voglio ribadireche il trapianto è vita!ADMO esiste per aiutare tutti coloro chesono malati, iscriversi vuole direalimentare le speranze e diventandopotenziali donatori sarà possibile salvaredelle vite umane rendendo felici famiglieintere.L’équipe medica del CTM è fantasticaperché è composta da medici edinfermieri seri e professionali, che sannoessere anche dei grandissimi amici. Essi,infatti, instaurano con il paziente unrapporto molto cordiale; quando scambioun saluto con un medico che mi hacurato e che ha quindi contribuito allamia guarigione, è bello leggere nei suoiocchi la felicità di vedere un suo pazienteche sta bene. Per un malato questedimostrazioni di affetto ed umanità, sonomolto importanti e di grande aiuto per lasua guarigione.

✍Lettere

Ogni tanto, purtroppo, capita che un socio dimentichi di comunicare alla propria ADMO Regionale

o all’Ospedale di riferimento il proprio cambio di indirizzo.

Così, se si verifica lacompatibilità con unpaziente in attesa di

trapianto, ci risulta impossibile

rintracciarlo.Per ovviare a questa grave

difficoltà, ti chiediamo difornirci maggior indicazioni

e, in particolare, un secondorecapito per aiutarci a

contattarti nel caso qualcunoabbia bisogno di te!

Grazie!

Cognome:

Nome: n. Socio

(per le donne coniugate, nome e cognome del marito)

Indirizzo: n.

C.A.P.: Città: Prov.:

Data di nascita: / / Luogo di nascita:

Tel. abitazione: Tel. ufficio: Cell.:

Secondo indirizzo da utilizzare solo in caso di mancata reperibilità (parenti, amici, lavoro,…):

Cognome: Nome:

Indirizzo: n°: C.A.P.:

Città: Prov.: Tel.:

Ai sensi della legge n° 675/96, in ogni momento i nostri soci possono aver accesso ai dati che li riguarda-no, chiederne la modifica o la cancellazione e opporsi al loro utilizzo con una comunicazione scritta.

Data:

Firma:

Puoi inviare questo coupon a: ADMO via Aldini, 72 – 20157 Milano – Fax 02 39001170

Colomba per una vita

Quest’anno la manifestazione nazionaleADMO “Colomba per una vita” è giunta alla decima edizione.

Il 29 e 30 marzo 2003, nelleprincipali piazze italiane, i volontariADMO hanno fornito informazionisulla donazione di midollo osseo e

distribuito oltre 75.000 colombe in unaspeciale confezione ADMO.

Grazie a tutti coloro che hanno contribuito al successo dell’iniziativa. Segue a pag. 14

Ci sono diverse organizzazioni legate alla nostra attività, per una opportuna informazione abbia-mo pensato di creare una rubrica fissa di presentazione, incominciando con la SIMTI - SocietàItaliana di Medicina Trasfusionale e Immunoematologia.

Buon anniversario!!!

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Saluto tutti gli amici di ADMO e speroche questa lettera sia utile peravvicinarne tanti altri e, inoltre, che le mieparole siano di conforto a tutti coloro chesfortunatamente sono malati e sono inattesa di trapianto. Ciao

Marco

✍ Salve! Ho appena finito di leggere illibro di Emilio Bonicelli “Ritorno alla Vita”.Mi ha colpito in modo particolare perchého perso mio nonno l’anno scorso acausa di una leucemia cronica.Sono gia donatrice e socio AVIS, ma oraho deciso di sottopormi all’analisi ditipizzazione per il midollo. Credo che siagiusto allungare l’elenco del registro deidonatori per dare una speranza a chi,come mio nonno, non ha avuto altrepossibilità.Ho contattato l’ADMO regionale e prestoverrò sottoposta all’analisi, purtroppo nelmio piccolo è l’unica cosa che possofare!

Porziana

✍ Buongiorno mi chiamo Angelica, il 7marzo scorso ho fatto la donazione dimidollo osseo. Sì, sono stata una miracolata perché perme poter avere questa possibilità è statocome ricevere un miracolo al pari di chiha ricevuto il mio midollo! Un’esperienzafantastica che mi ha non solo riempito digioia, ma anche arricchito dentro: èstupendo sapere che hai dato unagrande speranza di vita a qualcuno. Direche gli ho salvato la vita è un’espressionetroppo forte, che non mi sento diaffermare, ma sicuramente gli ho dato unmotivo in più per lottare e a me questobasta!Un abbraccio a tutti!

Angelica

✍ Solamente ora a 33 anni (megliotardi che mai) ho capito quanto siaimportante cercare di adoperarsi peraiutare chi è meno fortunato di noi.Finora forse pensavo che nella vitabastasse comportarsi bene e non fare delmale per essere a posto con la

coscienza, ma sicuramente questo nonbasta in quanto c’è tanta gente chesoffre nel mondo. Assieme a mia moglie abbiamo deciso diiscriverci all’AVIS, ma fortunatamentesono venuto a conoscenza anche dellavostra associazione. Ho già presocontatti con la vostra sede di Grosseto,dove ho dato la mia disponibilità,sperando un giorno di poter aiutarequalcuno.Grazie per quello che state facendo.

Cristiano

✍ Sono iscritta a ADMO da sei anni eancora non ho potuto aiutare nessuno(purtroppo), la speranza però non mimanca. Mi sono iscritta dopo che una mia amicaè morta di leucemia. Non aspettate peròdi avere qualcuno a voi caro che soffreper diventare donatori; aiutate tutti,indistintamente.Abito al sud e molti bambini qui nasconomicrocitemici, io ho deciso da tempo didonare anche per loro. Sono donatrice disangue ed emoderivati da oltre 10 anni.Donate tutto quello che potete, noncosta nulla e rende tanto, a chi riceve maanche a chi dona!

Una Mamma

✍ Ciao a tutti, è da qualche anno chesono iscritto nel registro dei potenzialidonatori e forse (oggi mi ha telefonato ladottoressa) vi sono altissime probabilitàche io sia compatibile con un paziente.Non nascondo di avere qualcheperplessità perché sono innamorato dellamia vita, ma forse è proprio per questoche sono deciso ad andare avanti.Complimenti di tutto!! Un saluto, vi terròaggiornati

Simo

✍ Ciao a tutti, mi chiamo Milena e datanti anni sono iscritta alla lista comeprobabile donatrice. In tutto questotempo non sono stata chiamata, maspero, prima della scadenza dei 55 anni,di poter essere scelta per salvare una vitaumana, perché credo che sia il più belgesto che un essere umano possacompiere.Sei anni fa la mia bambina è stata colpitada una grave malformazione cardiaca,necessitava di un trapianto di cuore, mapurtroppo il tempo è stato tiranno e nonè arrivato il cuore per salvarle la vita.Io sono fermamente convinta cheognuno di noi dovrebbe prendere inconsiderazione di poter diventare

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donatore. È bello poter dire: “Io hosalvato una vita ed ora continua a vivere”!Ciao a tutti

Milena

✍ Buongiorno, oppure ciao, ho letto ildepliant illustrativo “Per salvare una vita”della vostra associazione. Ne sonorimasto abbastanza colpito, perché nonsapevo che esistesse questa possibilità;ho 32 anni e quasi mi dispiace essernevenuto a conoscenza solo ora.Sono andato a donare il sangue qualchetempo fa, con molto piacere perché erada un bel po’ che ci pensavo, e mi hadato una grande soddisfazione poterlofare. Ora mi pongo un nuovo obiettivo perchél’ultima pagina del depliant mi hasorpreso, ed anche se non sonogeometra e non ho più 26 anni da unpezzo, forse posso recuperare...Ho visto che proprio a Vicenza c’è unosportello ADMO e (prometto) andrò aprendere le informazioni per schiarirmi unpo’ le idee. Ecco, volevo solamente farmi sentire, ebuona fortuna.

Ste

✍ Salve! Sono Alessia e con questomessaggio volevo ringraziare ADMO AltoAdige per il caloroso benvenuto con ilquale mi hanno accolto venerdì 28marzo, in occasione dell’Assembleaannuale. In quest’occasione mi hanno consegnatola tessera e la maglietta, che indosseròcon orgoglio. Mi sono tipizzata neldicembre 2002 dopo una profondariflessione, che è stata superata grazieanche alle testimonianze che ho trovatosul vostro sito. Sento che vi devo ringraziare di esistere,perché grazie a voi ed alla mia scelta, misembra di vivere la mia vita con unoscopo in più: quello di dover aiutare ilprossimo. Spero che al più presto verròchiamata per fare la mia donazione di“vita”, perché salvare la vita umana è lacosa più bella che una persona possamai fare durante la sua esistenza. Il numero di iscritti all’ADMO deveaumentare, per poter riuscire ad aiutaretutte le persone (tra le quali molti sonobambini) che rischiano di esserestrappate via da questo mondomeraviglioso. Grazie ancora e persempre! Vi voglio bene!

Alessia

✍Lettere

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Italiain

LA SQUADRA DI SAVIGLIANO, SECONDA CLASSIFICATA ALLA COPPA PIEMONTE.

INAUGURAZIONE DEL MONUMENTO AL DONATORE A MEZZI PO (TO).

FOTO DI GRUPPODI ADMOSCARNAFIGI ALOURDES.

Energia nuova perADMO a CanelliNella città di Canelli ADMO è presente sindal 1993. In questi anni abbiamo raccol-to adesioni dalla Valle Belbo e dalla ValleBormida e desideriamo continuare nellanostra opera. Due di noi, tra l’altro a distan-za di un giorno l’uno dall’altro, hanno dona-to il loro midollo osseo. Da qualche mesea questa parte si sono aggiunti nuovi soci,che hanno dato un contributo di vitalitàall’associazione. Siamo così finalmente riu-sciti a realizzare alcuni dei propositi che ciponevamo da tempo, ma non avevamosufficienti forze per realizzare.Abbiamo cominciato ad essere presenti alledonazioni di sangue delle nostre zone: nel-l’attesa del prelievo i donatori possono ave-re informazioni sul trapianto di midollo edeventualmente aderire all’associazione.Queste persone scoprono che la donazio-ne del midollo è molto simile a quella delsangue e può contribuire anch’essa a sal-vare vite umane. Abbiamo iniziato a rac-cogliere fondi per finanziare l’attività del-l’associazione aderendo alla campagnanazionale “Una Colomba per la Vita” etramite altre offerte volontarie. Abbiamopartecipato agli incontri informativi nellescuole, organizzati con gli altri donatori.Abbiamo una sede in comune con le Asso-ciazioni Donatori di Sangue e Donatori diOrgani: una bella e proficua collaborazione.

Mauro Stroppiana

Piemonte

Monumenti ADMOIl 22 settembre 2002 è stato inaugu-rato presso la Frazione Mezzi Po di Set-timo T.se il monumento al donatore dimidollo osseo in vista del decennale difondazione della Sezione, costituita il 27febbraio ‘93. La sezione è intitolata a Luigi Franchi-no giovane della frazione settimesedeceduto nel 1989 a causa della leu-cemia. Nel mese di dicembre è stata lavolta di Fossano (CN) che con l’AVISlocale ha scoperto tre lastre granitiche.La Sezione di Fossano, nata nel set-tembre del ‘94 è intitolata alla giova-ne Emanuela Bessone.

Un canestro per ADMOIl 6 gennaio 2003 è stato un giorno difesta per ADMO: il logo dell’Associazio-ne ha campeggiato per tutto il giorno

nel Palaprovincia di Savigliano e sullemagliette indossate con entusiasmo datutti i giovani giocatori di basket.L’occasione erano le finali della CoppaPiemonte - Life Time Cup 2002-2003abbinata alla manifestazione “Un cane-stro per ADMO”.Ad aggiudicarsi la Coppa Piemonte èstata la formazione del Cus Torino, maa trionfare è stato soprattutto lo spiri-to di solidarietà e di impegno che da piùdi 5 anni anima ADMO “Paolo Bau-dracco” di Savigliano.Intensa è stata l’attività di informazio-ne sulle finalità di ADMO e di sensibi-lizzazione alla donazione del midolloosseo, attraverso la diffusione nel cor-so dell’intera giornata di depliant, volan-tini e spot.Grande soddisfazione da parte deglisponsor, che hanno reso possibile larealizzazione di questa iniziativa, e

soprattutto da parte nostra nel vedereuna così grande partecipazione di pub-blico, non solo all’evento sportivo, maanche presso il nostro punto informati-vo, sempre gremito di giovani.

Comitato ADMO Savigliano

A Lourdes con ADMO e AVISScarnafigiIn occasione del 145° anniversario del-le apparizioni della Madonna una qua-rantina di scarnafigesi si sono recati inpullman in visita a Lourdes tra il 9 e il12 febbraio scorso. Un bel viaggio difede e di amicizia, in cui i partecipantihanno presentato alla Vergine Marial’impegno umanitario delle associazionichiedendo la sua benedizione, in questoluogo in cui tante sofferenze si incon-trano.

Omegna: donazioneall’ospedaleLe volontarie della sezione ADMO diOmegna hanno recentemente organiz-zato una dolce raccolta di fondi, distri-buendo torte fatte in casa in cambio diofferte per acquistare due moderne appa-recchiature per il Centro Trasfusionale: uncomputer per la gestione dei donatori el’analisi guidata degli esami e un biofo-tometro, che sarà utilizzato per miglio-rare l’esecuzione di tipizzazioni in bio-logia molecolare. Un concreto gesto permigliorare la ricerca dei donatori di midol-lo osseo.

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tro gatti, la voglia di fare non manca maie, in fondo basta poco per emozionar-si. Come la telefonata di Monica e Mau-ro: “Hai sentito il TG2? pensa hannodetto che l’Italia è al primo posto per iltrapianto di cellule staminali” e da lì giùa far progetti, a ricordarsi scadenze, mal’emozione vera, è dietro l’angolo. Dopo tanti forse, chissà, ma, allora…finalmente il sì. Il nostro amico poliziottoPietro, ce l’ha fatta. È il nostro donatorenumero 15. Grazie, nostro prezioso ami-

co. Speriamo di festeggiare presto questoevento, noi e la tua squadra.Qualcuno al di là del mondo ha avutobisogno di Pietro. Il volo meraviglioso ingiro per il mondo di quella cassetta fri-gorifera fa sognare tutti noi, ci fa imma-ginare il trasfuso come più ci piace idea-lizzarlo, inconsapevolmente gli diamonel nostro cuore il volto di una personacara. Concludo regalandomi un sogno:un bambino felice, Anthony Nolan.

Annamaria

Evviva i nostricampioni!La Gardenissima è una manifestazionesciistica di richiamo internazionale, conmigliaia di turisti che scelgono proprioquei giorni per la settimana bianca, perpoter assistere o partecipare alla classi-ca delle classiche. Tradizionalmente, ognianno, l’unica associazione accreditataad essere là, vicina al traguardo, è ADMOAlto Adige. I nostri testimonial, si sa, hanno il nostrotifo nei muscoli, e d’altronde non potreb-

be certo essere diversamente se non voglio-no far torto ai manifesti, e dopo i piaz-zamenti trionfanti, Isolde Kostner, PeterRunggaldier e la neo grande promessa,Denise Karbon, scelgono il nostro gazeboquale meeting point con tutti gli appas-sionati che li applaudono, rilasciano inter-viste e concedono autografi, magari sul-la confezione della Colomba per la Vita osulle magliette con la margherita.Al Ponte Talvera a Bolzano viene invecea trovarci, l’altra nostra grande amica,Antonella Bellutti. Non era facile ricono-

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Aido e ADMO per mano a None“Non eravamo allenati, non eravamo ilgruppo più numeroso, non siamo arri-vati primi, ma con la nostra presenzaabbiamo vinto” dicono i volontari none-si. Una grande soddisfazione quella diaver creato una squadra di atleti di gio-vani trapiantati o in cura che, ai 300partecipanti ed ai tifosi lungo il percor-so, hanno portato il messaggio della cul-tura della solidarietà attraverso la dona-zione di organi e midollo osseo, con unobiettivo comune: assicurare in tempoutile un trapianto a tutte le persone chene hanno bisogno.

Valter Percelsi

Il Presidente della Provincia aVillar PerosaIl 21 dicembre scorso ADMO Piemontedi Villar Perosa ha ricevuto la visita delPresidente della Provincia di Torino.Nell’occasione il Presidente della Pro-vincia ha visitato la mostra di quadri earnesi dei mestieri di un tempo allesti-ta presso la “Finestra sulle Valli” con ipittori del Centro culturale “la Tesoriera”di Torino. Negli stessi giorni è stata orga-nizzata la serata “Addio al Piano” conla partecipazione di Virginia e SabinaCiuffini. La prima ha ricevuto dalla notasorella il midollo osseo ed è guarita dal-la leucemia.

Comunicazione di servizioAbbiamo necessità di nuovi volontari che ciaiutino a divulgare il messaggio di ADMOnelle zone di Alessandria e Ceva (CN). Chivuole impegnarsi per qualche ora al mesein attività di volontariato per diffondere ilmessaggio di solidarietà di ADMO in que-ste zone, può mettersi in contatto conADMO Piemonte, via telefono fax o e-mail.

Un Geranio per la VitaDomenica 30 marzo si è svolta a SanColombano al Lambro (MI) l’iniziativa“Un Geranio per la Vita”, con lo scopo diraccogliere fondi per sostenere la campa-gna di sensibilizzazione alla donazione dimidollo osseo e la ricerca scientifica perla cura delle leucemie e dei tumori delsangue. Ogni anno migliaia di persone,bambini e adulti, ne vengono colpiti edevono lottare contro la malattia che liaffligge.Quest’anno è stata raccolta la considere-vole quota di 1773,00 euro.Non abbiamo parole per ringraziare anco-ra una volta tutti coloro che ci hanno soste-nuto con le loro offerte: i gerani che han-no ricevuto in cambio simboleggiano la vitache continua.Vogliamo inoltre ringraziare chi ha colla-borato alla realizzazione della nostra ini-ziativa, in particolare “I girasoli di Paolae Rosa”, “Maiocchi fiori”, “Podere VillaMaria” di Perazzo e “La stella alpina”che hanno fornito i gerani per l’offerta.

MarcoADMO S. Colombano al Lambro

Lombardia

Notizie dalla BassaBergamascaRieccoci di nuovo, carichi di entusiasmonel promuovere ancora ADMO nei nostricomuni.Nonostante alcune sezioni siano in “standby”, i gruppi rimasti continuano a lavorareimperterriti, convinti sempre più di quan-to sia importante farsi sentire e conosce-re dalla gente.Abbiamo deciso di puntare sui giovani, equesto ha caratterizzato la scelta di cam-po delle nostre iniziative.La primavera ci ha visto impegnati in diver-se e svariate attività, a partire dalla ras-segna “Osiamo Teatro” che si è svolta dasabato 1 marzo a sabato 12 aprile, orga-nizzata dai gruppi ADMO di Osio Sotto edi Verdellino, in collaborazione con i rispet-tivi comuni. Giunta all’ottava edizione, lamanifestazione ha proposto otto appun-tamenti, alternando spettacoli di generiteatrali deiversi con momenti di cabarete divertimento e momenti più impegnatidi riflessione.Domenica 23 marzo abbiamo aderito all’i-niziativa nazionale “Una Colomba per laVita”… tutti in piazza ad offrire fragranticolombe pasquali.Durante il mese di maggio ADMO Cisera-no ha organizzato un torneo di bocce ”Lui& Lei”, un triangolare di calcio e un tor-neo di pallavolo.Verdellino mantiene il suo preziosissimo

“Mercatino dell’Antiquariato”: ogni quar-ta domenica del mese per le vie del cen-tro si possono ammirare e acquistare anti-chità e oggetti da collezione tra le decinee decine di espositori presenti.Per il mese di luglio la sezione di Osio Sot-to sta pensando di proporre la sesta edi-zione di MUSICADMO, appuntamentomusicale con teatro, musica dal vivo, bir-ra, costine, pizza e patatine…e non solo!Il tutto è ancora in fase di preparazione,se qualcuno volesse darci una mano loaspettiamo a braccia aperte!Ma non finisce qui…per i mesi inverna-li abbiamo in serbo altre sorprese…madi queste ve ne parleremo la prossimavolta!

ADMO Bassa Bergamasca

Trapianta la Vita Anche quest’anno i volontari del gruppoADMO di Voghera hanno organizzato l’or-mai tradizionale “Trapianta la Vita”.Grazie alla loro opera sabato 26 aprile aVoghera e domenica 27 aprile a Casteg-gio sono state distribuite moltissime pian-tine fiorite con volantini informativi sulladonazione di midollo osseo.

Pietro sei il n. 15!Quando si butta giù qualche rigo per la pro-pria sezione, è buona regola pensaresolo a tutti coloro che avranno la vogliae la pazienza di leggerlo. E questo deveessere l’unica fonte d’idee; la mia dedi-ca va questa volta a quella stupendaragazza che, avvicinatasi in occasione delPanettone per la Vita al gazebo, halasciato un’offerta dicendomi: ”Sonoappena guarita dalla leucemia, ed èimportante sapere che ci siete”. Sonoqueste le occasioni, spesso solo attimi,che ti fanno continuare, estraniandotidal resto del mondo; che ti fanno cre-dere che quella è l’unica via da segui-re. Senza tanti orpelli, senza tanti stu-di o ricerche o quant’altro. Solamenteil non fermarsi mai, perché l’intima gioia,che sfiora quasi l’orgoglio, provata quan-do quello sguardo luminoso di ragazzaha incrociato dritto dritto il tuo, superaqualsiasi dubbio, incertezza, fastidio,stanchezza.Al direttivo bolzanino, più o meno quat-

Alto Adige

Premesso● che si rende necessario apportare le seguenti modifiche allo Statutodell’Associazione:- trasferimento della sede sociale;- inserimento delle clausole richieste dalla legge per gli statuti delle cd. ONLUS;- modifica della denominazione dell’Associazione e intitolazione ad Antonella Mora;● che lo statuto attualmente in vigore non contiene alcuna norma specifica inmateria di quorum costitutivi e deliberativi dell’assemblea straordinaria, per cuideve applicarsi la normativa del Codice Civile, come previsto dall’art. 20 delloStatuto stesso;● che detta normativa richiede, per la validità delle delibere dell’Assembleastraordinaria, la necessaria presenza di “almeno tre quarti degli associati” e “ilvoto favorevole della maggioranza dei presenti”;● che l’associazione ha attualmente un tale numero di iscritti - ben 3.773(tremilasettecentosettantatrè) – per cui risulta materialmente impossibileraggiungere le maggioranze richieste dal Codice Civile per deliberare qualunquemodifica statutaria;● che si rende necessario pertanto adottare una strategia che in qualche modoconsenta di superare questa situazione di stallo, che porterebbe diversamente alloscioglimento dell’associazione per impossibilità di funzionamento dell’assemblea;● che l’unico provvedimento che ad avviso del Consiglio Direttivo può essered’aiuto è procedere all’esclusione della quasi totalità degli iscritti, in modo daportarne il numero ad un ammontare tale da rendere possibile, senza grossedifficoltà, la convocazione e la valida costituzione di una assemblea straordinariache in quella sede deliberi le modifiche dello Statuto;● che, a questo punto, l’assemblea straordinaria sarà bene che apporti allostatuto anche le opportune modifiche per evitare che il problema si ripeta in futuroe cioè introduca innanzitutto una disposizione che espressamente richieda dellemaggioranze diverse da quelle di legge anche per l’assemblea straordinaria, ma

più in generale apporti tutte quelle modifiche che riterrà utili al buonfunzionamento dell’assemblea;● che a tal fine il Direttivo ha preso contatti con ADMO Lombardia, la quale hafornito copia del proprio statuto, contenente una disciplina che può essere adottataanche da ADMO Alto Adige;● che gli associati esclusi per i motivi di cui sopra verranno naturalmenteriammessi nell’associazione non appena si sarà svolta l’assemblea straordinaria esaranno quindi venuti meno i gravi motivi di carattere organizzativo che hannoimposto questa scelta estrema;tanto premessol’assemblea ordinaria convocata il giorno 28 Marzo 2003 presso il CircoloCittadino di Via Grappoli, 12 a Bolzano ha deliberato:Che vista l’impossibilità di fare le necessarie modifiche allo statuto, per quantosopra enunciato e per evitare in futuro l’impossibilità di adeguarlo alle esigenzedell’associazione visto i vicoli di cui sopra, delibera all’unanimità ● di escludere dall’associazione tutti gli associati tranne i membri del consigliodirettivo : Presidente Gregorio Tranquillini, Vicepresidente Mauro Scrinzi, TesoriereEmanuela Da Campo, Segretario Renato Ragona, Consiglieri: Monica Bancaro,Matteo Bertoldo, Arianna Bertolotto, Annamaria Saviolo, Fanni Vattai, BarbaraCallegarin in Haller, Franca Di Michele, Sandra Vannucci, Mirta Vesto, MedicoReferente Dott:Sandro Rinaldi. E di indire in tempi brevi subito dopo lapubblicazione su Admo Notizie un’Assemblea Straordinaria che modifichi lo statutoattuale.● di notificare il provvedimento a mezzo di pubblicazione della presentedelibera sul numero di ADMO Notizie di prossima uscita;

Gregorio TranquilliniPresidente di Admo Alto Adige Südtirol

Bolzano 11/04/2003

GLI ATLETI DI ADMO NONE.

Comunicazione di sospensione temporanea ai Soci di ADMO Alto Adige Südtirol

ANTONELLA BELLUTTI PARTECIPA CON GREGORIO, ANNAMARIA, EMANUAELA E MATTEOALLA “COLOMBA PER LA VITA”

DA SINISTRA: MARIO BELLA DI ADMOPIEMONTE CON LA PRESIDENTE DELLAPROVINCIA DI TORINO MERCEDESBRESSO E IL SINDACO DI VILLAR PEROSAROBERTO PRINZIO.

GARDENISSIMA 2003 MAURIZIO, MONICA, GREGORIO E FRANCACON ISOLDE KOSTNER E IL SUO SUPERPREMIO, LA COLOMBA ADMO

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e di vita con la presentazione al pubblicopresente degli scopi dell’Associazione edell’importanza di diventare “donatori divita”. L’incasso della serata è stato inte-ramente devoluto alle associazioni.Ospite d’eccezione della serata è statoil Testimonial ADMO Lorenzo Bernardi,giocatore di pallavolo della squadra diTrento.I numerosi protagonisti della serata si sonoalternati sul palco regalando al pubblicointense emozioni.Il gruppo musicale Web.com ha accom-pagnato Riccardo Fenili, indimenticabilelibero della squadra di pallavolo serie A1Grundig Itas di Trento. Il pallavolista, ecce-zionale in campo, si è esibito a teatro inuna performance canora, con una inter-pretazione di brani di Paolo Conte, Ron,Ligabue che ha entusiasmato il pubblico.Il coro Sing the Glory ci ha regalato fortiemozioni cantando e animando le piùfamose canzoni Gospel, in coloratissimiabiti e riuscendo a coinvolgere il pubbli-co, mentre una coppia di ballerini del Clubla Formie di Trento si è esibita nell’emo-zionante interpretazione di Giulietta eRomeo.L’entrata in scena di Lidia, cantante emer-gente del Trentino, elegantissima nel suoabito da sera e con una voce incredibileha reso la serata davvero eccezionale.Il presentatore della serata, Gabriele Bian-cardi di Radio Dolomiti, ha in modo ori-ginale presentato le associazioni ADMO eLega Pasi Battisti con uno scambio di bat-tute su un palco del teatro illuminato perqualche istante.La simpatia degli ospiti ha contagiato glispettatori che hanno partecipato attiva-mente allo spettacolo e, soprattutto, sonostati sensibilizzati e coinvolti a riflettere suuna malattia, quella della leucemia, cheogni anno colpisce ancora troppe personee troppi bambini.Obiettivo di ADMO è quello di diffondere

tra le persone, tra i giovani soprattutto,la consapevolezza che anche un piccologesto di solidarietà può salvare una vita.

ADMO Trento

Cultura esolidarietàSempre più frequentemente cultura e soli-darietà si avvicinano dando vita a prege-voli iniziative.Questo è avvenuto nell’arco degli ultimimesi tra ADMO Trentino e lo scrittore Gior-gio Ragucci Brugger. La terza opera del-lo scrittore, un romanzo dopo due riusci-te raccolte di poesie, dal titolo “La Paz-zia di Ruben” è stata messa a disposizionedella nostra Associazione.ADMO Trentino si è fatta carico delle spe-se di impaginazione e di pubblicazione dellibro, Marco Berlanda, uno dei più noti equotati pittori della regione, ne ha illustra-to la copertina, e l’intero ricavato della ven-dita del romanzo è stato devoluto a ADMO.L’enorme disponibilità del dott. RagucciBrugger si è peraltro manifestata ancheattraverso la presenza dello stesso ainumerosi incontri di presentazione dellibro tenutisi in varie zone della provincia;

un mix di cultura e realtà di volontariatoche ha dato a ADMO la possibilità di far-si conoscere anche in contesti che esula-no dai soliti circuiti nei quali la nostra atti-vità di volontariato si svolge ed ha con-sentito di coinvolgere in tale iniziativa,oltre alle più importanti librerie e biblio-teche della provincia, svariati centri culturali.Grazie dunque a Giorgio Ranucci Brugger,che ha permesso a ADMO Trentino di far-si conoscere meglio e di realizzare, con ilricavato delle circa 5.000 copie vendute,alcuni progetti che erano in cantiere.

Roberta Pedrotti

TestimonianzaSono una ragazza di 31 anni e pensoche la vita ci riservi molte opportunità perpoter fare del bene agli altri, purtroppo avolte non sappiamo apprezzarle, perchétroppo presi dalla frenesia e dall’egoismoche caratterizzano l’epoca moderna.A me è stata offerta l’occasione di cono-scere ADMO grazie ad un’amica, che mene ha parlato e così alcuni mesi fa ho pen-sato di diventarne socia in modo da poterdare il mio contributo. Ho trovato un ambiente con i suoi pro-blemi come qualsiasi altra associazione divolontariato, ma in grado di superarli econ lo scopo fondamentale di aiutare le per-sone che si rivolgono ad essa, siano essepossibili donatori o malati che chiedonoassistenza o informazioni. Tutto questo èreso possibile dalla presenza di persone chepensano al bene altrui e cercano di crea-re un clima di unità fra i vari appartenen-ti, infatti solo così si riesce a fornire un aiu-to concreto. Wilma Graziadei

Premio BontàADMO Friuli Venezia Giulia si è aggiudi-cata il Premio Bontà della Città di Udine,assegnato dall’Unione Nazionale Cavalierid’Italia, ex aequo con AIR.Le due Associazioni, come spiegato dal Pre-sidente Provinciale dell’UNCI, Carlo DelVecchio, hanno ottenuto il giusto ricono-scimento per la loro opera di sensibiliz-zazione verso gli enti pubblici e verso tut-ta la società nei confronti di tematichedelicate come la donazione e il trapiantodi midollo osseo per ADMO e l’insuffi-cienza respiratoria nel caso di AIR.

Idea NataleAnche quest’anno ADMO Friuli VeneziaGiulia ha partecipato con un proprio standa “Idea Natale”, svoltasi nel mese dinovembre presso l’Ente Fiera di Udine.Cogliamo l’occasione per ringraziare tut-ti i meravigliosi volontari che hanno alle-stito lo stand e che hanno fornito la lorodisponibilità durante le quattro giornate incui ha avuto luogo la manifestazione.

Nascita di un nuovoComitatoDopo varie vicissitudini è stato nominatoil nuovo Comitato della Zona Territorialedi Pordenone. Questi sono i membri: Chia-ra Besa (Presidente), Francesco Santa-rossa (Vicepresidente), Paolo Gai (Segre-tario), Luca Antonini, Orianna Giust, Adria-no Piccin (Consiglieri).A tutti i migliori auguri di un buon lavo-ro!!!

Il Dono fonte di VitaA Reana del Rojale (UD) è stato orga-nizzato un incontro sul tema: “Il Donofonte di Vita”, che ha visto la presenzadi numerosi partecipanti. Tra i relatori è da segnalare la partecipa-zione del Capitano Andrea Saia, Respon-sabile delle pubbliche relazioni delle nostreFrecce Tricolori.

Gorizia in FestaA Gorizia è diventato un appuntamento fis-so il Concerto di Natale organizzato dal-la Zona Territoriale ADMO, in collabora-

Friuli VeneziaGiulia

scere nell’elegante e bella giovane don-na la grintosa campionessa di Sidney eAtlanta, ma quando arriva la RAI per il ser-vizio televisivo domenicale, fra i tantiragazzi e non in bici sul lungo Talvera, fapresto a “passar parola”, e anche qui tan-te colombe volano via con l’autografo pre-stigioso sulla confezione.Vogliamo ringraziare ancora una volta tut-ti i nostri campioni, il cui nome e la cuiimmagine ci sostengono sempre nellenostre campagne informative e tanto spes-so lo fanno così generosamente con laloro presenza. Grazie, ci fate sentire vit-toriosi come voi.

Gregorio

Casa Altmann27 ottobre 2002, data storica per Bolzano:inaugurazione di Casa Altmann (insignearchitetto di questa palazzina e di tanti beiquartieri), nuovo fulcro di tante associa-zioni. E noi fra queste, anche se, fra tan-te carte bollate, ci siamo arrivati – bravaFranca! – per il rotto della cuffia. Una sede tutta per noi è un bel traguar-do. Per essere presenti proprio quel gior-no, inventiamo un arredamento fatto dimanifesti: è una piccola mansarda, doveGregorio, lui che conosce tutti in città, puòfare gli onori di casa ai tantissimi che sisono avvicinati per salutare, per chiedere,per incoraggiare; c’è tempo anche perascoltare un ometto undicenne ansioso diarrivare all’età canonica; è di Gregorio,nostro presidente, e di noi tutti la pro-messa di mantenere e moltiplicare il nostroimpegno.Questa nostra promessa inizia con l’ap-puntamento a tutti a Casa Altmann, il 21e 22 giugno 2003 per la mostra “Un

pensiero per un sorriso”. È una mostranata dall’impegno di tanti bravissimi ragaz-zi dell’Istituto Magistrale Pascoli e dell’I-stituto Sperimentale Toniolo; ragazzi che,pur non essendo ancora diciottenni, han-no avuto la pazienza di ascoltare le nostrechiacchierate, e hanno realizzato lavori disorprendente sensibilità e bellezza.Invitiamo tutti i soci bolzanini, i nostri ami-ci, i nostri sostenitori, a venire ad ammi-rare tanta bravura ed impegno.Sarà un incontro molto importante per tut-ti, perché a questi ragazzi abbiamo affidatoil compito di trasmettere un messaggio disolidarietà fatto da giovani ai giovani.Ricordiamo che l’inaugurazione dellamostra, con il saluto di tante autorità cit-tadine, è prevista alle ore 10 di sabato 21giugno nella sala conferenze, al secondopiano di Casa Altmann, e proseguirà finoalla domenica sera. Vi aspettiamo!

Annamaria

Vipiteno e lepromesse del calcioQuello che vedete nella foto, in mezzo atutti questi giovanissimi, sono io, Maurodi Vipiteno; da una vecchia amicizia conGigi Spagnolli è iniziata la mia campagnapersonalissima per ADMO. Si sa che l’en-tusiasmo per lo sport giovanile, l’entu-siasmo “giusto” è trascinante, esatta-mente com’è trascinante la speranza ripo-sta nella donazione di midollo osseo.Ora desidero ringraziare i miei ragazzi etutti coloro che mi sostengono nella miaduplice battaglia, e scelgo le pagine delnotiziario. Per presentare i miei atleti avrei potuto sce-gliere la foto dei più grandi, tutti rigoro-samente in divisa ADMO, magari quellacon Roberto Baggio, oppure una che liritrae mentre tutti si danno un gran daf-fare con i panettoni; invece, per augura-re un avvio vincente alla sezione di Vipi-teno, ho scelto questa che vedete. È sta-

ta scattata a Coverciano, in occasione diuna tournée di poche settimane fa: la divi-sa sociale che i ragazzi indossano è la t-shirt dell’Associazione. La mia certezza: al compimento del diciot-tesimo anno diventeranno tutti donatori.

Mauro Hernandez

Il trapianto dimidollo osseoLa delegazione Valle dei Laghi della Legaper la Lotta contro i Tumori, ha organiz-zato un’interessante serata sul problemadella donazione e del trapianto di midol-lo osseo. Il dott. Gino Zambaldi, primario del repar-to di medicina dell’ospedale di Arco, haillustrato ad un folto pubblico l’importan-za del trapianto di midollo osseo (pre-sente soprattutto nelle ossa del bacino),per sconfiggere alcune malattie del san-gue, fra cui forme gravi di leucemia e l’a-nemia aplastica. Ogni cittadino può diventare un donatoredi midollo osseo, purché in buone condi-zioni di salute e con un’età non superio-re ai 35/40 anni. Il donatore è sottoposto ad un sempliceprelievo di sangue, per stabilirne la suacompatibilità, ed essere così inserito nelRegistro provinciale donatori midollo osseo,riconosciuto con Legge provinciale del 29novembre 1993 n. 37.

Trentino

Le persone che desiderano diventare dona-tori, afferiscono alla Banca del Sangue diTrento (via Malta n. 8 - tel. 0461904374), dove si esegue lo studio dellecaratteristiche presenti sui globuli bianchi(antigeni HLA A-B). In seguito, questi parametri clinici sono inol-trati alla Banca dati nazionale istituitapresso l’ospedale Galliera a Genova. IlRegistro nazionale è a sua volta collega-to con le banche dati di altre 37 nazioninel mondo. Attualmente nel Registro provinciale sonoiscritti al 2° livello di tipizzazione ben3.120 donatori. Per ADMO Trentino era presente all’in-contro l’avv. Giorgio Rasanelli. Questi hadescritto le finalità dell’associazione el’impegno per ricercare nuovi donatori. Sino ad oggi, 4 sono stati i donatori tren-tini che hanno avuto la possibilità di dona-re il proprio midollo osseo, e salvare cosìaltrettante vite umane. Diverse le domande rivolte dal pubblico airelatori, per avere ogni tipo d’informa-zione e per iscriversi a ADMO. Soddisfa-zione è stata espressa dal promotore del-la serata, Gianni Marcantoni, per l’atten-zione dimostrata dagli abitanti della Val-le dei Laghi a questi importanti problemisociali. Contribuire alla promozione e alla diffusionedi una cultura della prevenzione in cam-po sanitario è, infatti, la migliore testi-monianza per una costante attenzione aitemi della salute e per il benessere diognuno di noi.

Roberto Franceschini

LEGADMOVIMENTOLa magica cornice del Teatro sociale diTrento ha ospitato nella serata del 21 gen-naio lo spettacolo LEGADMOVIMENTO orga-nizzato da ADMO Trentino e della Lega PasiBattisti volontari del sangue di Trento. La serata di beneficenza ha avuto lo sco-po di diffondere il messaggio di speranza

INAUGURAZIONE DI CASA ALTAMANNMONICA, GREGORIO, FRANCA,MAURO E ANNAMARIA.

LA SQUADRA “ALLIEVI” C.F. VIPITENO A COVERCIANO CON MAURO HERNANDEZ.

IL DOTTOR GINO ZAMBALDI E L’AVVOCATO GIORGIO ROSANELLI RELATORI PER ADMOTRENTINO.

UN MOMENTO DILEGADMOVIMENTO ALTEATRO SOCIALE DITRENTO.

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“Venerdì 7 marzo a Cortina d’Ampezzo c’era una gara di sci per i bambini che

pagavano l’iscrizione e i soldi venivano dati a ADMO. Io ho fatto da apripista e il

tempo che ho impiegato è stato 2’11”.

GRAZIE AL PICCOLO FILIPPO PER LA SUA PREZIOSA COLLABORAZIONE.

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per un atto di concreto aiuto nei confron-ti della comunità.La cerimonia si è tenuta nella chiesa par-rocchiale dei santi Marco e Giacomo conla partecipazione della Corale “Il Cigno”.Quest’anno il premio è stato assegnato adun nostro donatore effettivo, Mauro Masat,“perché distintosi con un gesto d’oscuroe silenzioso sostegno nei confronti di un’al-tra persona della quale non conosce nean-che il nome”.Questa è la motivazione data dal Presi-dente dell’Arca, professor Aldo Malvaso.Hanno assistito alla cerimonia numero-si cittadini, l’Assessore provinciale all’As-sociazionismo, Sport e Assistenza, unconsigliere regionale e il Sindaco.ADMO ringrazia l’Arca per la scelta ope-rata e in modo particolare ringrazia Mau-ro per la testimonianza espressa conqueste semplici parole: “L’ho fatto, pocodopo ero in piedi e camminavo con lemie gambe”. Una testimonianza effica-ce, un messaggio forte per vincere l’in-certezza di chi è ancora timoroso a darela propria disponibilità a donare.

ADMO Venezia

Solidarietà edivertimentoTra le iniziative volte a stimolare i gio-vani all’impegno sociale, mercoledì 19febbraio 2003 a Spinea (VE), al teatro“il Bersagliere”, ADMO Venezia ha orga-nizzato una manifestazione teatrale daltitolo “Arlecchino, Mirandolina e non c’èamor se c’è digiuno”. Il teatro era pie-no in ogni ordine di posti e la gente harisposto con partecipazione alle battutedegli artisti, dimostrando che si può faresolidarietà anche divertendosi.Una manifestazione riuscita e apprez-zata che ha avuto il suo momento impor-tante nella premiazione di due nostridonatori effettivi residenti nella zona. IlSindaco di Spinea ha consegnato una tar-ga e una pergamena che ricordano l’al-

to gesto d’altruismo dei donatori. Il libro“Ritorno alla Vita” è stato consegnatoai donatori dal Presidente del Consigliocomunale.

ADMO Venezia

I 10 anni di ADMOBellunoL’11 aprile 2003 ADMO Belluno festeg-gia dieci anni dalla fondazione. Dieci anniintensi che hanno portato a dare la dispo-nibilità al dono del midollo osseo 3.000persone e dieci sono già donatori effetti-vi.Un traguardo che non vuole essere unpunto d’arrivo ma una base di partenza,per questo i festeggiamenti sono comin-ciati il 10 aprile al Centro di tipizzazionedove sono accorsi numerosi giovani perdare la loro disponibilità. Tra loro la cam-pionessa Deborah Gelisio che ha offertola sua testimonianza, sottoponendosi alprelievo per essere tipizzata. ComplimentiDeborah! Ancora una volta la tua infalli-bile mira ha frantumato un altro piattel-lo. Questa volta però in palio non c’è unamedaglia, ma il tuo gesto di generosoaltruismo può darti la soddisfazione dipoter salvare una vita, di far rinascere ildesiderio di vivere in un’altra persona.

Nel pomeriggio dell’11 aprile, la sala riu-nioni dell’ospedale S. Martino ha ospita-to l’incontro di Emilio Bonicelli, giornali-sta e scrittore, con un pubblico formato daautorità cittadine, personale medico, sociADMO e persone interessate al tema del-la donazione del midollo e della solidarietà.Ha introdotto l’ospite l’oncologa Dona-tella Da Corte, a fare gli onori di casaGian Paolo Agosto, Presidente onorario diADMO. Tra le autorità, il Sindaco, l’As-sessore al volontariato e ai servizi socia-li della Provincia e il Presidente delle Asso-ciazioni di Volontariato. Emilio Bonicelli ha portato la testimo-nianza della sua battaglia per vincere laleucemia che improvvisamente lo avevacolpito. Un terribile urto, così lo ha defi-nito, che ha scatenato domande senzaapparente risposta. Un’esperienza dram-matica, che il giornalista racconta nel libro“Ritorno alla Vita”. Un’esperienza vissu-ta con gran fede e speranza di riuscire asconfiggere il terribile male. La speranzacoronata dalla scoperta di un donatorecompatibile che con immensa generositàha donato il suo midollo ad uno scono-sciuto. Il trapianto di midollo lo ha ripor-tato alla vita. Bonicelli ha costruito unsito, www.ritornoallavita.it, dove si possonotrovare informazioni e risposte, un sitoamico per chi è in difficoltà. Il pubblico,che ha seguito con commozione il rac-conto di Bonicelli, è uscito dalla conferen-za sicuramente arricchito da nuovi pen-sieri morali e con un atteggiamento di fidu-cia e serenità nei confronti della vita e ditutto ciò che bello e di brutto porta con sé.La cerimonia si è conclusa con il concer-to di Samuele Bersani, al teatro Comunale

tutto esaurito, gremita anche la PiazzaMartiri, dove è stato montato un maxi-schermo. Il cantautore romagnolo ha pre-sentato tutto il proprio repertorio musica-le, intrattenendo il pubblico sul propriomodo di essere, sulla sua vita, raccontan-do episodi e aneddoti che hanno entusia-smato il pubblico dentro e fuori il teatro. Bersani crede in un lavoro che può lascia-re il segno, come i volontari di ADMO Bel-luno, che in dieci anni hanno dato partedel loro tempo senza personalismi, sen-za secondi fini, rinnovando tre volte ilConsiglio direttivo, inserendo sempre vol-ti nuovi (nessun presidente è succedutoa se stesso), che all’esperienza indispen-sabile dei fondatori potessero aggiungerequella ventata di novità per entusiasma-re sempre più i giovani.Questa è la ragione del successo dei pri-mi dieci anni, questa è la strada da per-correre anche per il futuro.

ADMO Belluno

Assemblea dei socidi ADMO LiguriaIl 5 aprile scorso si è svolta la XII Assem-blea Generale dei Soci di ADMO Liguria.È stato un incontro interessantissimo perle informazioni e le notizie che consentonola crescita dell’Associazione nell’organiz-zazione e nella presenza in tutta la regio-ne e, soprattutto, nell’individuazione diobiettivi nuovi e nel consolidamento dialcuni dei vecchi.La presenza di tutti i componenti del Comi-tato Tecnico/Scientifico (Galliera, S. Mar-tino, Gaslini, IBMDR) ha costituito unagrande occasione per verificare la validitàdi ADMO e l’apporto per fornire una spe-ranza di guarigione ad un numero cre-scente di pazienti in Italia e nel mondo. L’Assemblea ha anche rinnovato tutte lecariche sociali, eleggendo all’unanimitàalla presidenza Angelo Traverso della Sezio-ne di Loano, da anni la migliore per i risul-tati raggiunti. Auguri Presidente!

Il Cuore più BelloC’era una volta un giovane in mezzo a unapiazza gremita di persone: diceva di ave-re il cuore più bello del mondo, o quan-tomeno della vallata. Tutti quanti glieloammiravano: era davvero perfetto, senza

Liguria

zione con la locale sezione dei Donatoridi Sangue e dell’AIDO.Il concerto è stato eseguito dall’orchestracivica di fiati “Città di Gorizia”, diretta dalMaestro Giorgio Magnarin, la quale haincantato il numeroso pubblico presente insala con musiche di Strauss, Wagner eVerdi. Il pubblico entusiasta ha richiestonumerosi bis.

Passione esolidarietà aTriesteLa squadra di Pallacanestro Lega Nazio-nale di Aurisina (TS), che partecipa alcampionato maschile di Promozione, hadeciso quest’anno di essere testimonialdi ADMO Friuli Venezia Giulia. Anche leragazze dell’Interclub di Muggia (TS),squadra di Serie A2 di basket, scendonoin campo per ADMO.Dopo quattro anni di duro lavoro da par-te di tutti noi, finalmente il 15 febbraioa Trieste si sono tenute le votazioni perl’elezione del Comitato Direttivo per laZona Territoriale di Trieste. Gli eletti sono:Giorgio Maranzana (Presidente), DarioBalestrucci (Vicepresidente), Michela Mor-

purgo (Segretario), Andrea Cattunar, Ful-vio Chenda, Alessandro Comuzzi, MorenaRabak (Consiglieri).Al Comitato Direttivo della Zona Territorialedi Trieste i più grandi auguri di buon lavo-ro!!!

Gruppo ProgettoScuoleIl Gruppo Progetto Scuole di ADMO Pado-va è un insieme di persone che progetta-no, discutono, operano in sintonia perallargare il più possibile, in maniera par-tecipativa, tra gli studenti degli istitutimedi la conoscenza di ADMO e per far com-prendere quanto sia prezioso, di vitaleimportanza, aderire alla nostra Associa-zione.Fino a quattro anni fa nelle scuole pre-sentavamo delle conferenze che non richie-devano la partecipazione attiva dei ragaz-zi e noi volontari, anche se avevamo capi-to l’importanza di una corretta comuni-cazione, cercavamo di essere chiari nel-l’esposizione e a nostra volta ben infor-

Veneto

mati per trasmettere le nostre conoscen-ze. Il gruppo di informatori, facendo auto-critica e verifica su quanto sperimentatofino ad allora, ha rilevato la necessità ditrovare un’altra modalità che interessas-se e coinvolgesse maggiormente i ragaz-zi. In particolare, grazie all’idea del nostrovice presidente del tempo, si è visto chela modalità che prevedeva una parteci-pazione più attiva degli alunni era la piùproduttiva. Questo tipo di conferenze è sta-to chiamato interattivo. Con questa modalità di intervento è pos-sibile fornire ai ragazzi le informazioni cir-ca il trapianto di midollo osseo che effet-tivamente interessano loro e si riesce a chia-rire maggiormente i dubbi e le paure cherealmente ostacolano la possibilità di unaloro tipizzazione.Nel settembre 2000 è nato il “GruppoProgetto Scuole” al fine di ottenere unadivulgazione più capillare rispetto a quan-to avveniva in passato. I responsabili hanno cominciato a perfe-zionare la modalità per rendere gli inter-venti sempre più adatti ai destinatari.Questo tipo di intervento è suddiviso in trefasi:• Breve presentazione dell’associazionee del suo obiettivo attraverso l’utilizzo dimateriale appositamente preparato (pre-sentato attraverso power point, lucidi e CD-Rom).• Suddivisioni degli studenti in alcuni grup-pi di lavoro, all’interno di ognuno dei qua-li sono presenti un donatore potenziale edun donatore effettivo. In questi gruppi,costituiti da un numero limitato di perso-ne, è più facile per i presenti partecipareattivamente esprimendo ciò che pensanoo che vogliono sapere. Si crea quindi unadinamica interattiva in cui noi riusciamoa comunicare il nostro messaggio fornendoai nostri interlocutori gli elementi che mag-giormente e realmente interessano loro enon attraverso un discorso standard. Secon-do noi è importante che all’interno di ognigruppo ci sia la presenza di un donatoreeffettivo in quanto può fornire la testi-monianza concreta di ciò che ha signifi-cato per lui donare. Ogni gruppo di lavo-ro appunta i concetti più significativi. Infine ci si ritrova tutti assieme ed alcunirappresentanti di ciascun gruppo presen-tano quanto emerso nel proprio. Tutti ipunti vengono trascritti assieme su un uni-co foglio e ripresi per approfondire i con-

cetti di maggior importanza. In questafase viene lasciato spazio ad ulteriori inter-venti, domande e considerazioni perso-nali che possono dare luogo ad un dibat-tito. A conclusione dell’incontro viene pre-sentato del materiale che riassume l’iterdel donatore. Questo materiale riassunti-vo viene anche consegnato a ciascun ragaz-zo in modo tale che possa avere semprea disposizione tutte le informazioni. Vie-ne anche sottolineato come noi siamosempre a disposizione per qualunque loroesigenza.Con la nascita del “Gruppo Progetto Scuo-le” è cambiata anche l’ottica con cui ADMOPadova organizza gli incontri. Infatti ciproponiamo direttamente agli istituti supe-riori. All’intervento partecipano le classi quartee quinte. Nell’arco di una mattinata, si ten-gono due conferenze della durata di cir-ca due ore ciascuna. Il Gruppo Progetto Scuole oltre ai respon-sabili che partecipano a tutti gli incontri,si avvale della collaborazione, secondo ladisponibilità, di circa quindici donatori trapotenziali ed effettivi, i quali hanno tuttiricevuto un’adeguata formazione.L’esperienza è senz’altro positiva anchegrazie alla motivazione e all’affiatamen-to che esiste all’interno del gruppo dilavoro.Più andiamo avanti con questo tipo di atti-vità e più ci rendiamo conto di quantoimportante sia continuare a dare infor-mazioni, infatti le nozioni che per noi sonoassodate (per es. differenza tra midollospinale e midollo osseo), per le personeal di fuori sono i principali ostacoli all’av-vicinarsi a ADMO e quindi alla tipizza-zione.Ci farebbe piacere, visto l’obiettivo comu-ne di ADMO, confrontare la nostra espe-rienza con quella delle altre sezioni. A talscopo potete inviare delle mail al nostroindirizzo [email protected]

Gruppo Progetto Scuole

Premio della BontàIl 26 gennaio 2003 si è svolta la mani-festazione organizzata dall’Associazionericreativa culturale assistenziale (Arca) diPramaggiore (VE) per la consegna del“Premio della Bontà” oramai alla 6a edi-zione.Scopo dell’evento è quello di premiare,ogni anno, una persona che si è distintaCAMPIONTO ITALIANO DI BAKET SERIE A2 INTERCLUB MUGGIA (TS)

SOPRA: LA SQUADRA DI PALLACANESTRO DELLA POLISPORTIVA LEGA NAZIONALE DIAUTISINA (TS), CHE PARTECIPA AL CAMPIONATO DI PROMOZIONE MASCHILE, TESTIMONIALDI ADMO FRIULI VENEZIA GIULIA. SOTTO: LE RAGAZZE DELL’INTERCLUB DI MUGGIA IN CAMPO PER ADMO.

MAURO MASAT, DONATORE DI ADMO VENEZIA (AL CENTRO) RICEVE IL PREMIO DELLA BONTÀ

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LA CAMPIONESSA DEBORAH GELISIO TRA LA DOTTORESSA VALENTINA DE MARCO E ILPRESIDENTE DI ADMO BELLUNO MAURIZIO MAZZUCCO

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presso il Cinema Teatro Loanese, sotto losguardo attento del direttore artistico Achil-le Blini, sono intervenuti ancora una vol-ta i ragazzi delle elementari e delle medieinferiori, promossi a pieni voti per l’otti-ma riuscita dello spettacolo di varietà, ric-co di musica e divertimento, intarsiato dacoreografici momenti di performance spor-tiva.La bella stagione ormai alle porte rinvi-gorisce e accende i colori della speranza,mentre si apre un’armoniosa parentesidanzata in punta di piedi. E infine, in attesa di un altro donatore dafesteggiare, reduci dai tanti appuntamenti,eccoci nuovamente impegnati nelle provegenerali per la serata di intrattenimento,prevista nel programma delle manifesta-zioni autunnali, quando a salire sul palcosaranno… gli adulti.

Grazia Noseda

Travo per ADMO:la solidarietà comevalore educativo e culturaleTravo: più che un paese un presepino inca-stonato nel verde della bellissima Val Treb-bia, invaso ogni estate da villeggianti chesi lasciano alle spalle l’afa, quella tosta,che ti si appiccica anche quando stai fer-mo e ti impedisce di dormire la notte. Ilsinuoso fiume Trebbia, pur non avendopiù le acque di una volta, dispensa anco-ra quella frescura che rende affollato ilsuo greto. Lunghissima è la lista dellecose buone e genuine: i vini, gli affetta-ti, i pisarei e fasò, gli anolini, i tortelliintrecciati a caramella, che richiedono tem-po e paziente manualità. Il fast food quiè ancora perdente, per fortuna.

Emilia Romagna

A Travo d’inverno la nebbia non è di casae quando giù a Piacenza fai fatica a vede-re gli imponenti Cavalli della famosa piaz-za, qui basta alzare gli occhi per vedereuna stellata che sa di miracolo.Eppure Travo non è un Eden. Il dolore ela sofferenza hanno preteso lo scotto dapagare per tante cose belle. Abbiamo salu-tato, nel giro di pochi anni, Paolino, Pie-rino, Enrico, Giancarlo, Luigino. La loroperdita però ha arricchito tutta la cittadi-nanza di un valore (la solidarietà) che siè aggiunto agli altri connotati positivi del-la solida e buona cultura contadina.Così ogni anno sono aumentate le mani-festazioni in sostegno del progetto di vitaper cui ADMO è nata. L’ultima di questeiniziative è la bancarella del “libro per lavita” in memoria di Luigino e a favore diADMO. Tanti i sostenitori del progetto:“Travobaccano”, il Comune, il gruppoarcheologico “La Minerva”, la PubblicaAssistenza, il Dr. Daniele Tagliaferri, masoprattutto gli alunni della Scuola Media“G. Anguissola”. Grazie al loro entusiasmo e alla continuitàdel loro impegno durante tutta l’estate, gra-zie alla disponibilità e sensibilità della pre-side Prof. M. Adele Mazzari e dei suoiinsegnanti, il successo ha superato ogniaspettativa, tanto da far pensare di tra-sformare la bancarella in una strutturapermanente. Questo, oltre a dare a ADMOla possibilità di informare, farà sì che laperdita di Luigino diventi un fattore con-tinuo di crescita per i suoi compagni e chetutta la popolazione (indigena e non) netragga uno stimolo culturale.E ancora: Luigino (12 anni) aveva la pas-sione per la cucina, sognava di diventarecuoco e non c’era ricetta di cui non cono-scesse una variante tutta sua. Gli insegnantie i suoi compagni allora hanno pensato didedicargli un vivacissimo ricettario, offren-

do a ADMO il ricavato della vendita. Un altro successo, ma soprattutto un’altradimostrazione che dalla sofferenza si pos-sono trarre spunti di crescita e di consape-volezza sociali. E in una società come lanostra, in cui i giovani sono così spessoprotagonisti negativi della cronaca, non èpoco.

Angela CappelloPresidente ADMO Emilia Romagna

Corso per volontariLa sezione ADMO di Parma organizza ilsecondo corso di formazione per i volon-tari che faranno parte del Gruppo Scuola.Il corso, che avrà inizio ai primi di set-tembre, è costituito da un totale di 19 ore,suddivise in 6 moduli d’aula e 4 ore di eser-citazione strutturata. I moduli avrannouna cadenza settimanale di due ore etrenta ciascuno dalle ore 20,30 alle 23.Sarà consegnato ad ogni corsista il calen-dario didattico all’atto dell’iscrizione. Lasede del corso sarà presso ADMO Parmain Via Testi 4/a, angolo Via Strobel, zonaVia Toscana. Un tutor seguirà le attivitàdei corsisti durante tutto il percorso for-mativo. Il numero dei corsisti è limitato a15. Per informazioni telefonare allo 0521272571 ore 8,30 – 13,30 dal lunedì alvenerdì o inviare una mail a [email protected]

GiuliaGiulia a 12 mesi, supportata dal centro diOncoematologia Pediatrica di Modena edall’Associazione ASEOP, è stata sottopo-sta nel 2001 a trapianto di midollo osseoricevuto da donatrice estera presso il cen-tro trapianti dell’Ospedale…. Giulia, oggi all’età di 2 anni, dopo il tra-pianto è in splendida forma.I genitori ringraziano ADMO e le Banchedei Donatori di tutto il mondo.

48 ore per la VitaModena Sporting Club ha organizzatouna “48 ore per la vita” nei giorni 21 e

22 settembre 2002, per ASEOP e ADMO.Tanti ospiti hanno presenziato alla mani-festazione: i campioni della Daytona Vol-ley e del Modena Calcio tra gli altri, chehanno donato le loro divise ed accessoriper un’asta di beneficenza. Tanti altriospiti hanno collaborato, tra i quali RadioStella per la pubblicità e per i collega-menti durante tutta la festa. L’affluenzaeccezionalmente numerosa di pubblicoha permesso un consistente contributoalle Associazioni, ma soprattutto ha por-tato numerose adesioni a ADMO di nuo-vi potenziali donatori. Un grazie di cuorea Paolo e Stefano, titolari del ModenaSporting Club.

ADMO Modena

Cena benfica aCasinalboSabato 26 ottobre 2002 Franca ed Elisa-betta, volontarie ADMO ed ASEOP, hannoorganizzato una cena benefica presso ilRistorante “La Serra” del Club la Meridia-na di Casinalbo (Mo). L’iniziativa era fina-lizzata al nuovo progetto Banca Cordona-le per il finanziamento di una Borsa di Stu-

alcun minimo difetto. Erano tutti concor-di nell’ammettere che quello era proprioil cuore più bello che avessero mai vistoin vita loro, e più lo dicevano, più il gio-vane si insuperbiva e si vantava di quelsuo cuore meraviglioso.All’improvviso spuntò dal nulla un vecchioche, emergendo dalla folla, disse: “A direil vero…il tuo cuore è molto meno bel-lo del mio”. Quando lo mostrò aveva pun-tati addosso gli occhi di tutti.Certo, quel cuore batteva forte, ma era rico-perto di cicatrici. C’erano delle zone dal-le quali erano stati asportati dei pezzi,rimpiazzati da altri che non combaciavanobene, così il cuore risultava tutto bitorzo-luto. Per giunta era pieno di grossi buchidove mancavano interi pezzi.Tutti quanti osservavano il vecchio colmi diperplessità, domandandosi come potesseaffermare che il suo cuore fosse bello.Il giovane lo guardò e scoppiò a ridere:“Stai scherzando!” esclamò, “Confronta iltuo cuore con il mio: il mio è perfetto, men-tre il tuo è rattoppo di ferite e lacrime!”“È vero” ammise il vecchio “Il tuo ha unaspetto assolutamente perfetto, ma nonfarei mai cambio con il mio.Ciascuna ferita rappresenta una personaalla quale ho donato il mio amore: hostaccato un pezzo del mio cuore e gliel’hodato, e spesso ne ho ricevuto in cambioun pezzo del loro, a colmare il vuotolasciato nel mio cuore. Ma quello che dai non è mai esattamen-te uguale a ciò che ricevi, e così ho qual-che bitorzolo, cui sono affezionato però,ciascuno mi ricorda l’amore che ho con-diviso.Altre volte invece ho dato via pezzi del miocuore a persone che non mi hanno corri-sposto; questo ti spiega le voragini.

Amare è rischioso, certo, ma per quantodolorose siano queste ferite che riman-gono aperte nel mio cuore, mi ricordanosempre l’amore che provo anche per que-ste persone…chissà, forse un giorno ritor-neranno e colmeranno lo spazio che horiservato per loro.Comprendi adesso che cosa sia la verabellezza?”Il giovane era rimasto senza parole…cosìprese un pezzo del proprio cuore, andòincontro al vecchio e glielo offrì con lemani che tremavano.Il vecchio lo accettò. Lo mise nel suo cuo-re, poi prese un pezzo del suo vecchio cuo-re rattoppato e con esso colmò la feritarimasta aperta nel cuore del giovane. Cientrava, ma non combaciava perfetta-mente, faceva un piccolo bitorzolo.Il giovane guardò il suo cuore che nonera più “il cuore più bello del mondo”,eppure lo trovava più meraviglioso chemai, perché l’amore del vecchio scorrevadentro di lui.

MauroADMO Riviera dei Fiori

Campioni nellosport, campioninella vitaSi sono recentemente iscritti al Registro deiDonatori di Midollo Osseo alcuni importantigiocatori della squadra di calcio della Samp-doria, che sta svolgendo un campionatoal vertice della classifica della serie B.Già in passato altri campioni hanno testi-moniato per ADMO, dopo la tipizzazione,e l’associazione ligure è sempre grata aRoberto Mancini e Vincenzo Montella, per-sonaggi notevoli oltre che per lo sport,per la sensibilità e la disponibilità.Questo è stato il turno di Fabio Bazzani,

Francesco Flachi, Alessandro Grandoni eVincenzo Iacopino.Grazie campioni!

Grazie figlio mioÈ da un po’ che sento il dovere di dirti gra-zie con tutto il mio cuore per i doni chemi hai dato.Da quando misi in piedi, otto anni fa, lasezione ADMO provinciale, dedicando qua-si ogni giorno ore a descrivere ai giovanicome te la gioia che proverà, prima o poi,uno dei mille donatori di questa provincia,non ti ho mai chiesto esplicitamente diseguirmi in quello che ho sempre consi-derato un nostro dovere verso i meno for-tunati.Finalmente ad agosto proprio tu mi haidato due immense gioie: il 4 mi hai datoRiccardo, il mio primo stupendo nipote, edopo pochi giorni mi hai comunicato che,dopo otto anni di silenziosa attesa, eriandato al Galliera per farti tipizzare.Amo tutti i miei donatori, uno per uno,quando li accompagno per il prelievo vor-rei abbracciarli, ma, devo ammetterlo, ildono di un figlio è una cosa speciale!Ti auguro di essere proprio tu, un giorno,a provare quella gioia che sto aspettandotra i miei donatori e che a me l’età hanegato: che tu possa avere negli occhi laluce immensa che ho visto negli occhi diquel tuo coetaneo, primo donatore di Loa-no, che abbiamo festeggiato un mese fa.Il mio augurio è che proprio tu possa darela vita ad un bambino senza esserne padre,e allora vorrà dire che io sarò servito a qual-cosa. Mi sono impegnato con tutte le mieforze per esaudire la promessa che taci-tamente avevo fatto a Rossano, leggen-do la sua lettera, il 2000 non ci ha vistovincitori, come lui voleva, ma spero abbiaapprezzato il mio impegno. Già davantialla sua lapide, a Villar Perosa, quelladomenica che sono andato a trovarlo, misono sentito un padre fortunato, ma daagosto lo sono di più, perché un giornoforse mi darai un altro nipote, che nonconosceremo mai, ma che grazie a noi due,sarà sano come il nostro Riccardino. Tivoglio bene.

Tuo Padre

Una pagina dopol’altra…Il calendario 2003 è ormai all’estate, maquest’anno a sorriderci un mese dopo l’al-

tro sono le ragazze di Loano, ormai meglioconosciute e rese celebri come “Matettede Loa”, protagoniste del nostro shoppingquotidiano, catturate da un flash in unattimo di eternità tutta al femminile. Dasole o in coppia hanno posato per undebutto da star interamente dedicato aADMO, che ha messo in luce, tra il bian-co e nero delle artistiche fotografie appo-sitamente realizzate per illustrare le pagi-ne delle quattro stagioni, la generosità ela simpatia delle commesse del centro edi quanti hanno collaborato prestando laloro professionalità.L’idea, del tutto originale, presentata pro-prio il 6 gennaio in occasione della festadella Befana, ha dato un beneauguranteinizio alle numerose iniziative inserite nel-l’agenda della sezione.Infatti, terminate le vacanze natalizie, conil ritorno ai banchi e ai libri di testo lacampanella ha subito richiamato in servi-zio i volontari, resi sempre più esperticome relatori grazie ai tanti appuntamentiorganizzati con gli studenti degli istitutisuperiori del distretto. Nel tempo, le scuole sono aumentate,così come si sono moltiplicati gli sforzi diADMO sezione Daniele Traverso, impe-gnata ad incontrare gli studenti per diffon-dere una corretta informazione e pro-muovere il messaggio legato alla dona-zione di midollo osseo, quale insostituibilegesto per molte patologie altrimenti irri-solvibili.Un’opera di sensibilizzazione ritenutaessenziale, che è riuscita in un intentodavvero insperato, conquistando l’inte-resse del grande Giorgio Molteni. Regista di moltissimi film di successo, Mol-teni ha saputo raccontare in un emozio-nante cortometraggio, realizzato gratui-tamente negli studi Rai di Torino, il vissutodi due giovanissimi fratelli di Ceriale. Arianna e Jacopo sono i due veri inter-preti di “Una bella storia”, il video clip chearriva direttamente al cuore. In ognisequenza vibra un pathos coinvolgente, sututto spicca il coraggio di Arianna, che hadonato il suo midollo osseo a Jacopo, suofratello minore, affetto da leucemia e cheoggi festeggia, con l’entusiasmo dei suoipochi anni, la vita ritrovata.Ma voltiamo un’altra pagina del nostrocalendario. Ad offrire un prezioso contri-buto a sostegno dell’incessante campa-gna di solidarietà, lo scorso 19 maggio,I CAMPIONI DELLA SAMPDORIA NUOVI SOCI DI ADMO.

TRAVO: ALLA BANCARELLA DEL “LIBRO PER LA VITA” GLI ALUNNI DELLA SCUOLA MEDIA RICEVONOLA VISITA DI GIOBBE COVATTA, OSPITE DI UNA AFFOLLATISSIMA SERATA IN PIAZZA

ADMO è un’Associazione diVolontariato e ha bisogno diVolontari non solo come Donato-ri, ma anche per le attività disensibilizzazione e raccolta fondi.Se pensate di poterci aiutarecontattate la nostra segreteriaregionale allo 0521272571 –fax 0521270441- e mail [email protected], o la sezione a voi piùvicina.Anche un’ora del Vostro tempolibero è per noi preziosa! Gra-zie!!!

ADMOEmilia Romagna

Nuova sede regionale a Parma

Da Pasqua la sezione ADMO di Parma, che è anche sede regionale, si ètrasferita in Via Testi n°4/a, angolo Via Strobel, zona Via Toscana.Il telefono (0521 272571) e il fax (0521 270441) sono invariati.L’ufficio rimarrà aperto dal lunedì al venerdì dalle ore 8,30 alle 13,30.ADMO ringrazia il comune di Parma per la nuova e funzionale sede.

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le vittorie e il nostro in bocca al lupo perle prossime gare e... FORZA ADMO.

Sergio PetriPresidente ADMO Toscana

Onorificenza almerito civile aADMO PisaNella mattina del 12 aprile, all’ombra del-la Torre pendente, nell’incomparabile cor-nice della Piazza dei Miracoli, si è tenutala Festa della Polizia. Alla presenza dinumerosissime autorità civili, militari ereligiose e di un folto pubblico si è svoltauna suggestiva cerimonia durante la qua-le sono state conferite numerose onorifi-cenze al valore destinate a personale del-la polizia che si è particolarmente distin-to nello svolgimento dell’attività profes-sionale.Nel contempo sono state assegnate treonorificenze al merito civile a tre Asso-ciazioni che, a parere della questura edella Polizia di Stato, nella nostra città sisono particolarmente distinte per “lo straor-dinario contributo di umanità e per il costan-te impegno”. Queste sono la VenerabileArciconfraternita della Misericordia, la Pub-blica Assistenza ed ADMO Pisa.Considerato che la Misericordia si trova sulterritorio dal 1200, la Pubblica Assisten-za dal 1800 e ADMO Pisa dal 1994, l’o-norificenza concessa assume un valoredel tutto particolare che testimonia la con-siderazione in cui l’Associazione è tenutanel contesto cittadino.

ADMO Pisa

La Vita è un Dono,Dona la Vita.ADMO Siena, unitamente ad AIDO e MISE-RICORDIA, ha organizzato una conferen-za dal titolo “La Vita è un Dono, Dona laVita”.La conferenza si è tenuta martedì 12novembre, presso il Teatro “Ciro Pinsuti”di Sinalunga.Sono intervenuti l’On. Rosy Bindi, il Prof.Ignazio Marino del Centro Trapianti T. Jef-ferson - Università di Philadelphia e il Dott.Alessandro Nanni Costa, Direttore del Cen-tro Nazionale Trapianti.L’iniziativa ha visto una grossa partecipa-zione di persone, in modo particolare dimedici delle provincia di Siena e Arezzo,che hanno posto ai relatori interessantidomande di carattere medico.

Lo scopo di ADMO Siena è stato quello disensibilizzare la popolazione alla dona-zione di midollo osseo e di portarla aconoscenza della nostra Associazione.

Giuliano FaralliPresidente ADMO Siena

Baseball per ADMOLa squadra di baseball categoria ragazzidel Grifo Grosseto continua a portare ilsimbolo ADMO in tutta Italia. Grazie altecnico Andrea Pivirotto, iscritto nel file

donatori della sede maremmana, i bam-bini hanno aderito, assieme alla scuolaelementare di Roselle, al programma didiffusione di ADMO.Il Grifo ha partecipato con risultati positi-vi a numerosi tornei nazionali, portandosempre con sé gli striscioni ADMO.Il prossimo impegno dei nostri ragazzicon ADMO sarà in agosto ai campionatinazionali e internazionali che si svolge-ranno a Grosseto.

Sergio Petri Presidente ADMO Toscana

Attività ricreative afavore di ADMOMarcheIn questo primo semestre 2003 ADMOMarche, con lo scopo principale di incon-trare la gente della regione, ha concessoil patrocinio a due spettacoli teatrali inaltrettanti capoluoghi di provincia: il 6 feb-braio a un concerto Lirico Comico perSoprano e piccola orchestra presso il tea-tro “Sperimentale” di Pesaro e il 5 giu-gno a una commedia brillante, presso ilteatro “Italia” di Ancona.Le due cittadinanze hanno incontrato volon-tari di ADMO per parlare di donazione dimidollo osseo e contribuire, con la loro par-tecipazione agli spettacoli, al finanzia-mento dell’Associazione per centrare gliobiettivi fissati per quest’anno dal Diret-tivo di ADMO Marche.

Marche

Per rispondere alla necessità di sensibi-lizzare quanta più gente possibile alladonazione di Midollo Osseo e trovare nuo-vi volontari disponibili a donare, ADMOMarche ha cercato un modo allegro di sta-re insieme davanti ad un sano spettaco-lo di cultura popolare, proponendosi cosialla gente in maniera festosa senza dimen-ticare di informarla sulla nostra ricerca dipersone disponibili a un vero gesto di soli-darietà umana.

Alberto Fondato

Presidente ADMO Marche

Nelle Marcheservono piùdonatori Nelle Marche servono più donatori volon-tari di midollo osseo, se ne è discusso,si sono prospettate esperienze e sono sta-ti esposti dati in un convegno organiz-zato da Lions Club, ADMO Marche eNuova Arca.Il giornalista e scrittore Emilio Bonicelli,il Primario dell’ospedale civile di Civita-nova Marche e il Presidente di ADMOMarche hanno incontrato i soci Lions ela cittadinanza civitanovese per illustra-re le loro esperienze su “Il trapianto dimidollo osseo, dalla leucemia si puòguarire”.Questo è quanto è successo il 15 feb-braio al teatro “Annibal Caro “ di Civi-tanova Alta.La folta platea, invitata dai responsabi-li locali dei tre sodalizi, ha potuto vive-re attraverso le parole dei relatori treprospettive diverse di uno stesso argo-mento.Il Primario ha illustrato le conquiste fat-te dalla scienza medica per la sconfittadella malattia illustrando le cure, i mez-zi di cui più ci si serve e i risultati rag-giunti; il Presidente di ADMO Marche hatracciato la cronistoria della donazionedi midollo da non consanguineo e i tra-guardi raggiunti e fissati da ADMO Mar-che e da ADMO Federazione; il dottorBonicelli ha raccontato il proprio vissu-

to da cui può essere dedotto quanto perdebellare il male ci sia bisogno di unsincronismo tra la scienza e la solidarietàumana.I presenti hanno subito assorbito l’es-senza dei messaggi loro rivolti e condomande mirate e precise hanno per-messo ai relatori di analizzare l’argo-mento in tutte le sue parti.Questa non è la prima occasione che siè avuta per parlare di donazione di midol-lo osseo nelle Marche, non sarà certa-mente l’ultima, i volontari di ADMO nonsi fanno certamente sfuggire ogni oppor-tunità per incontrare la cittadinanza e igiovani marchigiani per spronarli e cer-care di convincerli sulla giustezza e sulvalore di tale gesto.

Alberto FondatoPresidente ADMO Marche

Attività di ADMOMarcheTra le manifestazioni più importanti realiz-zate la scorsa estate nella nostra regionesegnaliamo lo spettacolo teatrale “L’Assi-curazione” rappresentato al teatro Italia diAncona e organizzato da ADMO Marche.Il Presidente, dopo aver ringraziato i nume-rosi ospiti intervenuti, ha precisato come lacittà di Ancona, pur essendo il capoluogodi regione, non ha ancora una sezioneADMO autonoma e la rappresentazioneteatrale è servita sia per raccogliere i fon-di ma soprattutto per informare il pubblicodegli sviluppi e delle difficoltà che l’asso-ciazione incontra nel territorio.

dio da assegnare ad un medico Biologopresso il Centro Trasfusionale del Policlini-co di Modena, il quale si occuperà delle tipiz-zazioni dei donatori di Midollo Osseo e deiCordoni Ombelicali. Questo progetto è sta-to attivato a Modena da ASEOP in colla-borazione con ADMO.

ADMO Modena

“Ritorno alla Vita”Continuano in Emilia e Romagna le sera-te di presentazione del libro “Ritornoalla Vita” del giornalista Emilio Boni-celli. Il libro è autobiografico e narra lastraordinaria storia del cammino di unuomo che lotta per sconfiggere la leu-cemia. Solo la generosità di un ignotodonatore, reperito attraverso il RegistroInternazionale, gli permette di ritornarealla vita normale di tutti i giorni.A Piacenza il libro è stato presentatopresso la Sala Convegni dell’Associa-zione Industriali di Piacenza il 20 gen-naio scorso.

Quando l’amicizia sitrasforma insolidarietàIn nome dell’amicizia e dell’affetto che c’e-ra e c’è tuttora, nonostante Lucia nonabbia vinto la sua battaglia contro la leu-cemia, i suoi concittadini e la Giunta Comu-nale di Follonica con il suo primo cittadi-no, si sono mossi in una forte catena disolidarietà.Nel periodo in cui Lucia stava lottandocon la sua malattia, tutti i suoi amici e mol-te persone che la conoscevano si sonotipizzati, non solo per Lucia, ma per cer-care di poter aiutare lei e contribuire adebellare questo terribile male.Lucia ha sempre lottato per poter vincerequesta battaglia per se stessa e per gli altri;questa sua determinazione ha lasciato unsegno talmente forte che ha fatto si chei suoi amici, con il sostegno della GiuntaComunale, si siano mobilitati per fare

incontri con i cittadini e nelle scuole,partecipino a manifestazioni ed altro per

portare informazioni corrette sulla dona-zione e per cercare persone motivate adiventare potenziali donatori.

Sergio Petri Presidente ADMO Grosseto

Attività ADMO aMassa CarraraIn data 1° aprile 2003 è stato rinnova-to il Consiglio Direttivo di ADMO Massa Car-rara. È stato riconfermato Presidente Leo-nardo Buselli e Vice Presidente AngeloArrighi; sono stati eletti poi Maurizio Ber-tolini, Alessandro Bonci, Enzo Bogazzi,

Toscana Marida Dazzi, Emanuela Del Vecchio,Francesco Mallegni, Alessandro Orsini,Monica Pedrazzi, Mario Rossi, KattyTenerani, Adele Zanetti. È stato fatto unbilancio positivo degli ultimi tre anni,sottolineando che è praticamente rad-doppiato il numero dei tipizzati (ad oggisono 620).Grazie poi all’impegno divulgativo nel-le scuole di ogni ordine e grado, l’As-sociazione è più conosciuta fra i giova-ni, nostro principale bacino di utenza.Il Presidente vuole quindi, ringraziaretutti coloro che hanno permesso la cre-scita di ADMO Massa Carrara, e invitatutti i tipizzati a partecipare di più allavita dell’Associazione perché per miglio-

rare ancora è necessario l’aiuto di tutti.Ringraziamo inoltre le numerose aziendee enti pubblici che ci sostengono sensi-bilmente durante le campagne di raccol-ta fondi “Un panettone per la Vita” e“Una Colomba per la Vita”.

ADMO Massa Carrara

Progetto Solidarietà eDonazioneRealizzato dal Coordinamento Donazionie Trapianti, Centro Trasfusionale, U.O. Edu-cazione alla Salute dell’Azienda USL 5Pisa e con la collaborazione di AVIS, ADMOe AIDO, il Progetto Solidarietà e Dona-zione prevede incontri sulla donazione delsangue, midollo osseo, organi, nelle scuo-le medie e scuole superiori per una dura-ta complessiva di 100 ore e la proiezio-ne di materiale audiovisivo e distribuzio-ne di materiale informativo come inte-grazione agli interventi del personale sani-tario competente.

ADMO Pisa

1° MemorialGianluca SignoriniLo scorso 6 aprile, presso lo stadio “L’A-rena Garibaldi” di Pisa, si è svolto il 1°Memorial “Gianluca Signorini“ con untriangolare di calcio tra le squadre Amicidi Gianluca All Stars, Nazionale Sindaci eAssociazione Calcio Club Italia, organiz-zato grazie alla collaborazione di ADMO,AVIS e AGBALT.È stata una grande festa di colori, bandiere,palloncini, esibizioni di danza e paraca-dutisti con una madrina d’eccezione, Lorel-la Cuccarini.Il grande sforzo organizzativo è stato pre-miato con la presenza di 7.000 persone.

ADMO Pisa

ADMO e Fondazione PiaggioIl 16 maggio, presso la Fondazione Piag-gio di Pontedera, ADMO e il coordinamen-to Donazioni e Trapianti Azienda USL 5Pisa hanno organizzato la Tavola Rotonda“Nuove prospettive in tema di donazionee trapianto“ con la testimonianza di undonatore di midollo osseo. A seguire si ètenuto un concerto di musica classica.

ADMO Pisa

ADMO vince ancoraA Firenze il 30 marzo 2003 sulle acquedell’Arno si è svolta la gara di canoa dei5.000 metri, vinti dal nostro donatoreMassimiliano Fortunato con la canoaADMO. Successivamente a 15 giorni di distanzail 13 aprile 2003 nelle acque del famo-so lago Puccini di Massaciuccoli (LU) Mas-similiano ha vinto, sempre con la canoadi ADMO, la gara dei 1000 metri.Al nostro Massimiliano i complimenti per

EMILIO BONICELLI PRESENTA “RITORNO ALLA VITA” ALLA SALA CONVEGNI DELL’ASSOCIAZIONEINDUSTRIALI DI PIACENZA.

MASSIMILIANO FORTUNATO VINCE CON LA CANOA ADMO.

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IL GRIFO GROSSETO GIOCAPER ADMO.

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osseo” e abbiamo raccolto 11 adesioni.A tutti loro va un sentito ringraziamentoda parte dell’Associazione.Finora, da quando è iniziata la nostra atti-vità, stiamo effettuando mensilmente e conregolarità iscrizioni di nuovi donatori.

Gina Ruzzi

Attività ADMO aPopoliADMO Popoli ha organizzato, nel corso del-l’anno ormai passato, una serie di inizia-tive culturali, sportive e informative, fina-lizzate alla prevenzione, informazione edalla promozione della cultura della dona-zione del midollo osseo. In collaborazio-ne con i medici del Centro Trasfusionaledi Popoli, nel mese di febbraio 2002 cisiamo recati presso le scuole medie, doveè stato distribuito materiale informativo.Molte le domande dei ragazzi per avereinformazioni su come donare e perché. IlPreside della Scuola ha incitato ADMO acontinuare tale iniziative di formazionepresso le scuole. Si è continuato con le gior-nate nazionali d’informazione e promozioniper l’iniziativa “Una Colomba per la Vita”.Siamo stati presenti con il nostro gazebonelle fiere, nelle feste paesane, abbiamodistribuito materiale informativo e pal-loncini ai bambini. Nel perseguire i nostriobiettivi, abbiamo allargato alleanze conaltre organizzazioni di Volontariato chepermettono azioni collettive e forze trai-nanti per continuare nella sensibilizza-zione alla donazione.In collaborazione con l’Associazione LaSorgente, dal 10 al 13 agosto abbiamoorganizzato un torneo di calcetto con unagrande partecipazione di giovani; siamostati presenti in piazza durante tutto ilperiodo del ferragosto popolese, con ladistribuzione di palloncini e materiale infor-

mativo. Nel concludere le nostre attività,siamo tornati in piazza per i panettoni. Tut-to il lavoro svolto da ADMO Popoli nonpoteva che portare ottimi risultati, infattinel corso dell’anno abbiamo raccolto 10nuove adesioni.

Mario Cerasoli

ADMO Regione Abruzzo ringrazia di cuoreSDA S.p.A di Roma per l’indispensabile ecostante aiuto che ci permette di sensibi-lizzare coloro che sono tanto distanti da noi.

Sempre Insiemeper ADMOAppuntamento al Pincio, la Terrazza di Vil-la Borghese, per la tradizionale celebra-zione di San Valentino. In programma lagara podistica non competitiva “SempreInsieme”, dedicata alle coppie di inna-morati e ai cuori solitari in cerca di amo-re, una piccola gara sulla distanza di 5km. corsa tra i bellissimi viali e le stradi-ne alberate di Villa Borghese, in unaRoma ancora addormentata e più affa-scinante che mai in una tranquilla dome-nica d’inverno. Quest’anno c’è stata unafolta partecipazione di atleti veri, di appas-sionati del podismo amatoriale e dellelunghe passeggiate all’aria aperta, richia-mati dall’aspetto solidale della manife-stazione, il ricavato, infatti, era destina-to a ADMO. Dopo i consueti controlli e la consegna deipettorali a tutti i partecipanti, il via è sta-to dato come da programma alle 10.00precise e così un lungo serpentone di atle-ti si è catapultato all’interno di Villa Bor-ghese lungo un percorso perfettamentesegnalato e controllato da un servizio

Lazio

d’ordine impeccabile.Ad attendere e ad incitare gli atleti cen-tinaia di turisti, ciclisti e bambini meravi-gliati nel vedere tante persone correrecon indosso la maglietta multicolore condue cuori rossi affiancati regalata dal-l’organizzazione. Testimonial d’eccezionedella manifestazione due bravi e simpa-tici personaggi del mondo dello spettacolo:Cecilia Gayle e Tony Malco che, oltre aprendere parte alla gara, al termine del-la stessa hanno premiato i vincitori; inol-tre a tutti i partecipanti è stata conse-gnata una stupenda T-shirt ricordo dellamanifestazione, numerose coppe per iprimi arrivati e ad estrazione due setti-mane di soggiorno in villaggi vacanzeofferti da una nota agenzia di viaggi.Numerose le società podistiche parteci-panti alla gara, tra queste è stata premiatacon una targa ricordo la più numerosache risultava essere La Podistica GruppoDi Solidarietà di Roma, che per l’occasioneaveva iscritto ben 22 coppie per un tota-le di 44 atleti, ottimo il piazzamento del-la loro atleta Giulia Bongiorno che giun-geva al traguardo 4^ assoluta tra le don-ne, ricevendo uno splendido trofeo. Arri-vederci al prossimo anno, speriamo anco-ra più numerosi per aiutare ADMO al rag-giungimento dei suoi scopi istituzionali.

Giuseppe Coccia

Tre Uova di Pasquain favore deiTrapianti di MidolloOsseoIn occasione della Santa Pasqua è parti-ta l’iniziativa che vede uniti nella lottacontro la leucemia il Consorzio CentroCommerciale Tuscia di Viterbo e ADMORegione Lazio. Quest’anno, il Centro Com-

merciale mette a disposizione dei suoiclienti un uovo di Pasqua gigante, per-sonalizzato ADMO, che sarà offerto atutti il sabato precedente la Pasqua. Ivolontari ADMO saranno nel Centro Tusciaper distribuire il materiale informativo eper sensibilizzare la donazione del midol-lo osseo. ADMO ringrazia il Direttore delCentro Commerciale per la disponibilitàdimostrata nei confronti di chi soffre.

ADMO Viterbo

Il donoIl Centro della Pastorale Sanitaria dellaDiocesi di Roma ha promosso dal 2 all’11febbraio 2003 una settimana dedicata aldono:dono del sanguedono del midollo osseodono del cordone ombelicaledono degli organidono di sé nel volontariato.Tutte le associazioni che hanno parteci-pato all’iniziativa sono state contattate loscorso novembre da Monsignor Brambil-la, Vescovo ausiliario per la PastoraleSanitaria a Roma, per prendere accordisul da farsi. Se devo essere sincera, ho temuto il peg-gio “troppi galli a cantare…non si faràmai giorno!” pensavo, ed in effetti le asso-ciazioni partecipanti erano davvero molte:ADMO, ADISCO, AIDO, ALI DI SCORTA, AVO,AVOF, AVOG, ARVAS, ASVEP, Opera S. Vin-cenzo De Paoli, ROMAIL, Associazioni diVolontariato per la Donazione del Sanguein coordinamento cittadino.Ad ogni incontro, però, la mia incertezzadiminuiva, perché tutti riuscivamo a lavo-rare insieme in un confronto continuo,aperto, umile e rispettoso. Insieme è sta-to progettato il materiale informativo ed,in particolare, un piccolo libricino nel qua-le si spiegavano le attività di ogni grup-po. Il ruolo di ADMO è stato quello diinformare dell’evento le scuole, dove diquesti tascabili ne sono stati distribuiti ungran numero.“Il giorno si è fatto” e con “tanti galli checantavano”!Il 5 febbraio ci siamo riuniti tutti nell’AulaMagna dell’Ospedale San Giovanni Calibi-ta Fatebenefratelli all’Isola Tiberina, peruna tavola rotonda sulla donazione degliorgani, del midollo osseo, del cordoneombelicale, del sangue e del tempo, comevolontariato a favore di chi soffre. h

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Nella stessa serata il Presidente ha strap-pato agli anconetani presenti in sala lapromessa di un impegno serio e costan-te per far nascere una sezione nella cittàdorica. Un’altra commedia dialettale, intitolata“Li guai de Jua’”, è stata messa in sce-na presso Villa Falconi di Sant’Elpidio aMare (AP).Nel mese di ottobre, presso la Casa delVolontariato di Porto S. Elpidio si è svol-to l’incontro-dibattito su “Lotta alle leu-cemie e donazione midollo osseo” orga-nizzato dalla locale Croce Verde, dall’AILe da ADMO, con la collaborazione dellesezioni di Montegranaro, Monte Urano eS. Elpidio a Mare. Foltissimo il pubblicopresente per ascoltare gli interventi delProf. Franco Aversa, responsabile centrotrapianti midollo osseo del Policlinico diPerugia, del dottor Riccardo Centurioni,responsabile dell’unità operativa di medi-cina dell’ospedale di Civitanova Marche,e dei medici della clinica di ematologiadell’ospedale regionale Torrette di Anco-na. Il Prof. Aversa ha spiegato la tecni-ca del trapianto da familiari non com-patibili, che è stata sperimentata per laprima volta proprio a Perugia. Il Dr. Centurioni ha illustrato, con l’ausi-lio di diapositive, cosa sono i linfomi ele leucemie. Tutti hanno sottolineato l’im-portante ruolo che svolgono le associa-zioni di volontariato, senza le quali mol-ti interventi non sarebbero stati effet-tuati. Tante anche le parole di speranzacirca la possibilità di curare malattie comela leucemia e, grazie alle nuove tecniche,di far ritornare il malato ad una vita “nor-male”. Molto toccante e interessantela testimonianza fornita da una donatri-ce che ha portato l’esempio concreto diun espianto. La donna ha raccontato lapropria esperienza e spiegato le ragioniche l’hanno indotta a fare questa sceltadi coraggio, ma anche di grande umanità.“Non è facile arrivare fino in fondo” - haraccontato - “quando ti trovi lì, pronto perentrare in sala operatoria, sei assalitoda mille paure. Però è la consapevolez-za di fare un gesto di amore, di altrui-smo e di grande solidarietà che ti spin-ge ad arrivare fino in fondo”. Parole chesono state riprese anche dal presidente diADMO Marche che, oltre a regalare alladonatrice il libro “Ritorno alla vita” di Emi-lio Bonicelli, ha colto l’occasione per sot-

tolineare i valori che ci sono dietro al gestodella donazione. Tra cultura e informazione, ADMO Mar-che continua la sua opera di sensibilizza-zione.

Massimiliano Viti

ADMO allacronoscalata SelvaPiana - CasoliCentroLo scorso 8 ottobre, in occasione delleFeste Padronali di Santa Reparata a Caso-li di Chieti, il locale “Ciclo Club BelfattoCenter” ha organizzato la 1° Cronosca-lata Categoria Amatori Selva Piana-Caso-li Centro.Alla manifestazione sportiva, valevole peril Campionato Italiano a Squadre Ciclo-scalatori, hanno partecipato 36 corridori.In questa occasione, attorniata da perso-ne festanti che con calore partecipavanoall’evento, ADMO Abruzzo è stata pre-sente con uno stand e ha distribuito mate-riale informativo e gadgets.

Marco Di Nella

Francesco eFranceschinoFrancesco, 34 anni, un metro e novantaper 56 chili…Franceschino, 7 anni, ilcampione del reparto.Come si fa a dimenticare l’urlo strazian-te, l’urlo di dolore che ti parte dallo sto-maco, che attraversa il cuore e che annien-ta l’anima di chi ti ama e ti assiste gior-no e notte, vivendo attimo per attimo nel-l’attesa di un minimo miglioramento, e maiti immagini quel momento orribile... Dueurli, due strazianti lampi che lacerano lanotte.

Abruzzo

Nella penombra due occhi neri, sbarrati ter-rorizzati, ed una voce piangente che tidice: Ho paura, portami via!Non possiamo scappare, dobbiamo resta-re chiusi in questa stanza sterile e lotta-re per la vita.Non si può dimenticare e si va avanti peraiutare chi soffre e chi lotta per la vita.L’urlo, un ricordo sordo, pesante, che rima-ne lì, come un macigno.

Adolfo

Concerto perADMO a TeramoPer la seconda volta ADMO Teramo si èpresentata al pubblico in modo insolito. Presso la Sala Conferenze del Centro deiServizi del Volontariato di Teramo è sta-to organizzato un concerto del Coroscuo-la del Liceo Scientifico Statale di Teramo,abilmente diretto dal M° Ettore Sisino. Digrande suggestione il clima che si è venu-to a creare sin dai primi momenti: entrouna bella cartellina, preparata dal perso-nale del CSV, tutti hanno avuto modo diriflettere sul messaggio che l’Associazio-ne ha fatto circolare per il tramite di un’e-spressiva illustrazione dell’architetto MariaGiannattasio, e di leggere in fotocopia la

lettera che il giornalista E. Bonicelli hadedicato al “suo” donatore di midolloosseo.Gli ingredienti c’erano tutti: il pubblico,soprattutto di giovani, la bella musica, labravura dei cantori e del loro direttore.In tale cornice è risultata abbastanza age-vole la presentazione del libro di E. Boni-celli “Ritorno alla Vita”, che ha come sot-totitolo il cammino dell’uomo che lottaper vincere la leucemia. Ogni momentoinformativo ed esplicativo è stato accom-pagnato dalla lettura dei brani originaliche hanno finito con il coinvolgere il pub-

blico in modo rilevante. Lo ha dimostratoil lungo, fragoroso applauso a Bonicelli,appena dopo l’ultima lettura.Tante e di diverso ordine sono le riflessionisul libro in questione, tutte meritevoli del-la più seria considerazione: da quello giu-ridico-sanitarie a quelle sociali a quellestrettente familiari e personali. Bonicelli pone all’attenzione di ciascunlettore una “documentazione” realistica eforte: sia per quanti si trovano nelle con-dizioni di malattia, sia per quanti voglio-no conoscere il complesso mondo della leu-cemia o avvicinarsi a ADMO. Quello di Bonicelli è in più un grido di spe-ranza, è il racconto sconvolgente ed inquie-tante della drammatica esperienza di chi,all’improvviso, si è trovato ad affrontarela terribile “Filadelfia”. Ed è anche il rac-conto dell’estremo coraggio di chi, sor-retto da un fortissima fede, si è trovatosul confine tra “questa“ vita e l’eternità.Per la sua preziosissima testimonianza,ADMO Teramo ringrazia il dottor EmilioBonicelli, porgendogli i più fervidi auguriper una totale guarigione e il numerosopubblico intervenuto.

ADMO Teramo

ADMO LancianoProsegue alacremente l’attività della sezio-ne ADMO di Lanciano. Nei mesi di gennaio e febbraio, i volon-tari ADMO e i medici del Centro Trasfu-sionale dell’Ospedale Renzetti hanno svol-to un programma di informazione scien-tifica e di sensibilizzazione intitolato:“Donazione di midollo osseo, sangue e cel-lule staminali” presso cinque Istituti Supe-riori della città di Lanciano.Circa 800 studenti hanno partecipato coninteresse a questi incontri e qualcuno diloro ha dato la propria adesione come dona-tore. È stata questa una risposta encomia-bile da parte dei giovani ed entusiasman-te per quanti hanno preso parte alla rea-lizzazione di detto progetto nelle scuole.Per incentivare la donazione di midolloosseo, il direttivo della sezione ha sceltocome suoi testimonial il capitano ed il por-tiere della squadra di calcio di Lanciano. Il16 marzo si è svolta presso lo stadio del-la città, gremito di tifosi, una manifestazionedurante la quale sono state consegnate tar-ghe ricordo ai due giocatori. Successiva-mente la squadra ha partecipato ad unnostro incontro “Donazione di midollo

LA PARTENZA DELLA CRONOSCALATA SELVA PIANA-CASOLI CENTRO.

IL CAPITANO E IL PORTIERE DELLA SQUADRA DI CALCIO DI LANCIANO RICEVONO UNA TARGARICORDO PER IL LORO IMPEGNO A FAVORE DI ADMO.

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mito di spettatori, è avvenuto indossan-do magliette con il logo ADMO Puglia,mentre i giocatori del Bari indossavanomagliette con il logo dell’Associazione Nazio-nale Tumori.Il derby è finito con la vittoria del Lecce acui, evidentemente, il nostro logo ha datola giusta carica. Il 7 aprile l’iniziativa è stata ripetuta a Fog-gia, con l’organizzazione del Responsabilelocale dott. Antonio Placentino e grazie allasensibilità del Foggia Calcio.Davanti ad una cornice di pubblico ecce-zionale per la serie C2 (circa 20.000 spet-tatori) ed in diretta televisiva su Raisat,le due squadre sono entrate sul terreno digioco con le magliette di ADMO Puglia econ lo striscione della nostra sezione regio-nale. Nella foto una bella immagine del-l’ingresso in campo delle due squadre.Il Presidente di ADMO Puglia intervistatosu Raisat ha sottolineato il valore di que-sta iniziativa, mirante a raggiungere unnumero rilevante di sportivi ed ad utiliz-zare la popolarità del calcio per sensibi-lizzare alla donazione.

Costituita aTriggiano unasezione ADMOIl 20 febbraio 2003 ADMO Puglia ha con-ferito il riconoscimento ufficiale per l’a-pertura della sezione ADMO di Triggiano(BA). La sezione triggianese è intitolata,su richiesta dei genitori, ad AlessandroCarbonara, che, purtroppo, non trovandoun donatore compatibile non ha vinto laleucemia.Un gruppo di volontari, già da un anno,si stava muovendo sul territorio lancian-do iniziative e manifestazioni proprie epartecipando ad eventi promossi da altrerealtà operanti nel sociale, nello sport enello spettacolo.Il gruppo di volontari è affiatato e lavoracon passione ed impegno dettati sia daesperienze personali, che sicuramenteavvicinano a questo tipo di realtà asso-

ciative, sia da una notevole sensibilità eapertura al problema. Abbiamo raggiunto il numero di 130 tipiz-zazioni, con tre riscontri di compatibilitàdi primo livello; un grande risultato se sipensa che a luglio 2000 gli iscritti al regi-stro dei donatori erano appena 15.Per Natale 2002 abbiamo aderito all’ini-ziativa “Un Pandoro per la Vita” e dome-nica 30 marzo 2003, alla manifestazio-ne “Una Colomba per la Vita”: entrambeportate avanti con successo in una citta-dina, come Triggiano, ancora un po’ lon-tana da questo tipo di attività e forme disensibilizzazione.La nostra ultima manifestazione, in ordi-ne di tempo, è stata “La 1a Festa dellaSolidarietà”, svoltasi il 27 aprile a Triggianopresso la parrocchia San Giuseppe Mosca-ti e realizzata in collaborazione con altreassociazioni di volontariato attive sul ter-ritorio. Abbiamo anche attivato un indi-rizzo e-mail : [email protected]

Marialuisa Loconte

ADMO Lecceringrazia laProvinciaLe attenzioni, i riconoscimenti, la dispo-nibilità dei cittadini di Lecce verso ADMOcrescono costantemente.È con immenso piacere, infatti, che in qua-lità di Presidente pro-tempore della loca-le Sezione “Stefano Antoniozzi” rivolgoun sentito ringraziamento a tutti coloroche quotidianamente sono vicini, vivono

le problematiche del sodalizio e sosten-gono i suoi sforzi per lenire le difficoltàdi coloro che si dibattono tra la vita e lamorte.Oggi un “Grazie di vero cuore” va allaProvincia di Lecce in quanto la Giunta,con propri atti deliberativi, ha concessoalla nostra Sezione due contributi eco-nomici rispettivamente di Euro 2.582,28ed Euro 2.000. per finanziare una bor-sa di studio in favore di un/a biologo/ada affiancare all’équipe medica del SIT(Servizio Immunotrasfusionale) del loca-le Presidio Ospedaliero “Vito Fazzi” perla tipizzazione tessutale HLA.Tali elargizioni sono state concesse inquanto il sottoscritto, alla luce delle enor-mi difficoltà per aumentare il numero del-le tipizzazioni settimanali, aveva a suo tem-po richiesto un congruo aiuto economico

Francesco Giannuzzi Responsabile ADMO Lecce

La solidarietà entrain classeNella nuova chiesa di Santa Maria dellaStella si è tenuta la premiazione dei vin-citori della terza edizione del concorso“Poter salvare una vita – Solidarietà ascuola”, organizzata dalla locale Sez.ADMO di Terlizzi ed a cui hanno parteci-pato cinque moduli di classe quinta dellescuole elementari “Don Pietro Pappagal-lo” e “San Giovanni Bosco”.Al primo posto si sono classificate le clas-si quinte A - B che hanno realizzato un car-

tellone variopinto intitolato “La solidarietàè dono dell’umanità”, che reca profondimessaggi di fratellanza universale e diaiuto reciproco. Al secondo posto si sono piazzate le quin-te C – D della scuola elementare “Don Pap-pagallo”, autrici del cd rom “Un dono d’a-more”, in cui si sottolinea il valore delladonazione attraverso l’esperienza real-mente vissuta da un’alunna.Al terzo posto, infine, si è classificata l’a-lunna della quinta B della “Don Bosco”Maria Clemente con la poesia “Dono d’a-more”. Alla manifestazione conclusivadel concorso, presentata dal giornalista Pier-luigi Auricchio, sono intervenuti il dirigentedel servizio trasfusionale dell’ospedale“Bonomo” di Andria, i dirigenti scolastici del-la “Pappagallo” e della “Don Bosco” e gliscatenati animatori del gruppo clowns del-l’Unitalsi, che hanno trasmesso grande alle-gria agli adulti ed ai bambini presenti nel-la chiesa della Stella.Nel corso della serata, alla presenza delresponsabile della locale sezione ADMOFrancesco Barile e dei coordinatori, è sta-ta ricordata la figura della dott.ssa AnnaDe Chirico, scomparsa nel marzo del 2000a soli 27 anni a causa della leucemia etutti i bambini partecipanti sono stati pre-miati con una pergamena ricordo. ADMO Terlizzi continua a sensibilizzarel’opinione pubblica terlizzese verso ladonazione del midollo osseo e degli orga-ni, poiché rappresenta un importantissimostrumento per salvare la vita di coloro chesono colpiti dalla leucemia e da altre gra-vi malattie. Le iniziative hanno interessa-to soprattutto i bambini, perché bisognainsegnare anche ai più piccoli la cultura del-la donazione.

Massimo RestaArticolo tratto dalla

“Gazzetta del Mezzogiorno” del 28/03/03

Molti ospiti hanno dato la loro testimo-nianza, un nostro donatore effettivo hadavvero trasmesso, con molta semplicità,la gioia del suo gesto. Per ADMO Roma,questa è la prima esperienza di lavorocomune, del quale stiamo già raccoglien-do i frutti: nuovi convegni nelle scuole econtinue richieste di informazione sul tra-pianto di midollo osseo da parte degli stu-denti. Ringrazio con tutto il cuore MonsignorBrambilla per questa “spinta” e se… “ilbuon giorno si vede dal mattino”… sia-mo davvero fortunati!

Rosella OlivieriADMO Roma

Manifestazionia ViterboADMO Viterbo ha organizzato per il perio-do natalizio, presso la Sala Gatti, una sug-gestiva mostra di presepe artistico su legnodello scultore locale Novello Pastorelli.L’inaugurazione è stata presieduta dal Sin-daco di Viterbo e dalle autorità locali. Perquesto speciale evento ADMO e l’Associa-zione Nazionale Vigili del Fuoco desidera-no ringraziare il Comune di Viterbo per laconcessione della Sala Gatti e l’artista Novel-lo Pastorelli con la sua famiglia per la sen-sibilità dimostrata nella lotta contro la leu-cemia. Visto il successo della scorsa edi-zione, anche quest’anno ADMO Viterbo eil Centro Polivalente Pilastro hanno orga-nizzato la realizzazione ed il trasporto del-la “Calza della Befana più lunga del modo”.La calza, lunga 50 metri, è stata traspor-tata per le vie del centro storico di Viterboda 40 befane e da 20 storiche Fiat 500,per la gioia dei bambini presenti ai quali sonostate regalate le fiabe ADMO e calze pienedi dolci. ADMO e il Centro Polivalente desi-derano ringraziare tutti coloro che sono inter-venuti e che hanno permesso la realizza-zione di tale evento. Durante lo scorso Car-

nevale Claudio Lupi, referente ADMO Vigna-nello (VT), ha realizzato un carro allegori-co dal tema “Via col vento” per sensibi-lizzare alla donazione del midollo osseo.ADMO Regione Lazio ringrazia anche inumerosi volontari che hanno contribuito allarealizzazione di questo evento.

ADMO Viterbo

ADMO FrosinoneADMO Frosinone, con il patrocinio del-l’Amministrazione Provinciale – Asses-sorato ai Servizi Sociali, ha dato il via aduna campagna di sensibilizzazione sututto il territorio provinciale, attraversovolantini, manifesti, radio e televisionilocali. L’iniziativa è finalizzata soprat-tutto ad un maggior coinvolgimento deigiovani verso le tematiche affrontate daADMO. La conferenza stampa di apertu-ra è stata presenziata dai volontari diADMO Frosinone e dall’Associazione Etto-re Urbano. Il primario del Centro Trasfu-sionale di Frosinone e la responsabilescientifica per ADMO Frosinone, hannoofferto ai volontari locali un corso diaggiornamento sulle tematiche connes-se alla donazione ed al trapianto di midol-lo osseo. Il corso si è svolto presso i loca-li del Centro Trasfusionale messi a dispo-sizione dalla ASL. L’iniziativa si è svi-luppata dopo una conferenza stampainformativa che si era precedentementetenuta alla presenza del Presidente diADMO Lazio.

ADMO in pista aBattipagliaCon il quarto appuntamento disputatosi il16 marzo nel Circuito del Sele di Batti-paglia (SA) si è concluso il Challenge d’In-verno, organizzato dalla Salerno Corse. Nel-

Campania

la Racing Cup, la classifica riservata a For-mule e Sport Prototipi, il successo è anda-to a Valerio D’Amore, mentre nella Tou-ring Cup, riservata a vetture da competi-zione derivate dalla serie, si è impostoancora una volta Emilio Galiani, sulla AlfaRomeo 155 Superturismo.Nel paddock era presente anche ADMO.Attraverso un simpatico gazebo e mate-riale illustrativo i volontari hanno infor-mato i presenti sulla cultura della dona-zione di midollo osseo come valida senon unica alternativa alla cura di alcunegravi patologie.

Nuova sezione aMateraLo scorso dicembre si è costituita la nuo-va sezione ADMO di Matera dedicata aAttilio Vena.La nuova sezione si prefigge di fare un’at-tività di sensibilizzazione a favore dellavita, in cui ha un forte e incisivo spaziola ricerca di potenziali donatori.A ciò sono rivolte l’azione individuale,quella associativa, la testimonianza, l’ac-coglienza dell’altro, ricordando che lascienza non è solo un fenomeno di cono-scenza (per la quale ci sono le personepreposte a tale compito), ma anche un

Basilicata

fenomeno di coscienza umana, che ognu-no di noi possiede.Insieme ai volontari dell’AVIS, dell’AD-VOS e dell’AIDO abbiamo organizzatoincontri con gli studenti delle IV e V clas-si delle Scuole Medie Superiori, allo sco-po di sensibilizzare i giovani riguardo leproblematiche concernenti le patologie incui si rende necessario il trapianto dimidollo osseo.Concludiamo con il ricordo di Attilio, che,nonostante la malattia, con la sua spe-ranza di vita ha fatto emergere in noisempre più la consapevolezza che ognu-no è custode della vita umana.

ADMO Matera

Tiziana Alagiatestimonial ADMOSabato 17 maggio presso il Teatro “F.Stabile” di Potenza, alla presenza di nume-rose autorità e di un folto pubblico, è sta-ta presentata la nuova testimonial ADMOTiziana Alagia, campionessa italiana dimaratona.

Derby di calcio conADMO PugliaI derby calcistici per i tifosi pugliesi sonoun appuntamento da non mancare. Larivalità in campo sportivo è accesa e ADMOPuglia, prevedendo di poter sfruttare que-ste manifestazioni sportive e di poter rag-giungere un gran numero di tifosi, ha volu-to presenziare ai derby Lecce – Bari (serieB) e Foggia – Brindisi (serie C2).Il 16 marzo, grazie alla disponibilità dell’U.S. Lecce ed all’interessamento di Fran-cesco Giannuzzi e di Attilio Monosi, rispet-tivamente Responsabile e Revisore deiConti di ADMO Lecce, l’ingresso in cam-po dei calciatori salentini, in uno stadio gre-

Puglia

A SINISTRA: IL CARROALLEGORICO ADMOAL CARNEVALEDI VIGNANELLO. A DESTRA: IL PRESEPEPER ADMO INMOSTRA A VITERBO.

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I CALCIATORI DELLE SQUADRE IN CAMPO PER ADMO PRIMA DELLA PARTITA.

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Nella seduta del 19 ottobre 2002 ilDirettivo Regionale ha eletto ilnuovo Presidente di ADMOBasilicata nella persona di BrunaGiannattasio.Il nuovo indirizzo della sede è:ADMO BasilicataVia C. Battisti, 4175023 Montalbano Jonico MTtel. e fax 0835 593146e-mail [email protected]

“POTER SALVARE UNA VITA – SOLIDARIETÀ A SCUOLA” A TERLIZZI.

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pianto di midollo osseo viene introdottodalla proiezione del filmato di ADMOFederazione, cui segue il commento delPresidente, che illustra ai giovani il libro“Ritorno alla vita” di Bonicelli, fornendomaggiori informazioni sull’attuale legi-slazione che tutela i donatori, e invitan-do i ragazzi a consultare il sito internetdella Federazione, affinché ciascuno pos-sa prendere una decisione il più possibi-le informata e consapevole.Sulle note del maestro Ivo Zoncu, Fran-co Canu dà quindi lettura della lettera aldonatore scritta da Emilio Bonicelli, susci-tando un lungo e caloroso applauso.Il moderatore illustra al pubblico la vicen-da di Franco Canu, che recentemente è sta-to sottoposto al trapianto di midollo osseo,donatogli dal fratello gemello Salvatore,grazie al quale è guarito da un linfoma diHodgkin.Franco Canu, con le parole semplici e toc-canti di chi ha vissuto in prima personal’angoscia della malattia e la speranzadella guarigione, racconta quindi ai gio-vani la sua storia.Sono momenti molto intensi, tra il silen-zio attento del pubblico e le parole di Fran-co che, nonostante la visibile emozione,scorrono inarrestabili e arrivano dritte alcuore di chi ascolta.È un momento di grande attenzione:Franco racconta lo svolgimento del tra-pianto, la fortuna di avere un fratellogemello perfettamente compatibile, ilsuperamento della malattia, il vetro del-la camera sterile che lo isola dal mondoesterno, attraverso il quale il fratello Sal-vatore, tutti i giorni, gli mostra le noti-zie dei quotidiani.E poi il rientro a casa, il divieto di incon-trare altre persone per il rischio di infe-zioni, ancora troppo alto, “ma io, sicco-me mi dispiaceva far andare via le per-sone che venivano a trovarmi, davo unamascherina anche a loro, e ci fermavamoa parlare assieme”...E infine il ringraziamento al Primario delCentro Regionale Trapianti, artefice del-l’intervento, che Franco definisce affet-tuosamente “il mio maestro”.Non c’è dubbio, la storia di Franco hacommosso e appassionato tutti noi, chelo salutiamo con un grande applauso.Il primario illustra poi il trapianto di midol-lo osseo da donatore non familiare, espo-nendo la teoria su cui si basa il principio

della compatibilità ed effettua una atten-ta analisi degli aplotipi più comuni presentiin Sardegna, illustrando le cause che han-no comportato la particolare selezionegenetica della popolazione sarda; essa èdipesa dalla presenza endemica dellamalaria, da grandi eventi storici (guerre,migrazioni, pestilenze) e geologici (iso-lamento dal resto della penisola).Al termine invita i giovani a parteciparenumerosi come potenziali donatori, inquanto il trapianto da donatore non fami-liare permette di avere altissime possibi-lità di successo per la cura di gravi malat-tie del sangue, quale, ad esempio, la leu-cemia.Il Responsabile del Centro di Tipizzazio-ne si sofferma sulla modalità di ricercadel donatore compatibile, spiegando cosaè necessario fare per iscriversi comepotenziali donatori. Bitti illustra i varilivelli di tipizzazione che possono esse-re effettuati, precisando inoltre le finalitàed il funzionamento del registro IBMDR.È quindi la volta del Primario del CentroTrasfusionale che spiega il significato el’utilità della donazione del sangue, descri-vendo le moderne tecniche utilizzate perla separazione e l’utilizzo degli emode-rivati.Grazie a tali tecniche, infatti, è possibi-le somministrare al paziente solo il com-ponente ematico necessario, permetten-do un utilizzo ottimale della risorsa san-gue, e diminuendo il rischio di infezioni.Infine, è Cristian Cocco a rivolgersi airagazzi con l’invito ad una profonda rifles-sione. Una riflessione sulla vita, e su chila vita la sta perdendo.E con un invito a trovare il tempo per ladiscoteca, per lo studio, per gli amici,ma dedicando anche un’ora di questotempo per recarsi presso la sede di ADMO,e fare il prelievo di sangue per iscriversicome donatori, affinché quest’ora di tem-po, che a noi potrebbe apparire comeun’ora persa, divenga in realtà un’ora divita da regalare a chi ormai ha i minutiquasi contati.

Cristian Cocco ci ha fatto sorridere, conla sua grande simpatia, e ci ha messo difronte alla nostra coscienza e alla nostraresponsabilità.Ora tutti noi sappiamo che possiamo farequalcosa di importante, e che la vita diqualcun altro può dipendere dalla nostrascelta.È adesso il momento delle domande airelatori, che non si fanno attendere egiungono numerose, a testimoniare l’in-teresse suscitato nei giovani.Rileviamo, da quanto viene chiesto, cheè necessario intensificare l’informazio-ne: spesso si fa ancora confusione tramidollo osseo e midollo spinale, e ciò faerroneamente ritenere il prelievo delmidollo osseo assai rischioso per il dona-tore.Infine, è la Presidente della Sede Pro-vinciale ADMO di Oristano a chiudere laconferenza, ringraziando i partecipantie tutti quelli che hanno collaborato; rivol-gendosi ai ragazzi, chiede loro di riflet-tere su quanto oggi è stato discusso,affinché una loro eventuale decisione siamotivata e consapevole. Inoltre, se qual-cuno volesse collaborare come volonta-rio, sarebbe il benvenuto.Nei giorni successivi, le principali tv loca-li trasmetteranno numerose interviste airelatori, effettuate durante la conferenza.Il ritorno di immagine è stato notevole;per alcuni giorni, infatti, i principali quo-tidiani sardi hanno pubblicato vari articolisulla conferenza, sulla donazione di midol-lo osseo, e sull’esperienza raccontata daFranco Canu.Alcuni studenti, inoltre, si sono fatti pro-motori del nostro messaggio, proponen-dolo presso la propria scuola, ed otte-nendo l’adesione di altri giovani.Gli stessi studenti hanno espresso apprez-zamento per l’organizzazione della con-ferenza, complimentandosi per la com-petenza dei relatori e per il modo sem-plice in cui sono stati trattati gli argomenti.Ci hanno anche riferito, e questo ci fa par-ticolarmente piacere, di aver trascorso

con noi una mattina interessante, e nien-te affatto noiosa.

Costanzo SerraADMO Oristano

Un panettone perla vita 2002 aOristanoAnche quest’anno, grazie alla disponibi-lità del centro commerciale “Porta Nuo-va”, la Sede Provinciale ADMO di Ori-stano ha allestito il proprio stand per lamanifestazione nazionale “Un panetto-ne per la vita”.Grazie anche alla collaborazione deiVolontari del Soccorso della Croce RossaItaliana, abbiamo avuto un notevole suc-cesso di pubblico e, soprattutto, di nuo-ve iscrizioni.Gradito ospite, durante la serata di dome-nica, è stato Cristian Cocco, il noto cor-rispondente oristanese di “Striscia la Noti-zia”, che ha dimostrato molto interesseper la donazione del midollo osseo, e perl’attività svolta da ADMO.Infine una gradita sorpresa: alcuni cittadinihanno scelto di donare alla Sede Provin-ciale ADMO di Oristano un consistentecontributo economico; desideriamo qui rin-graziarli pubblicamente, per il sostegno ela fiducia nel nostro lavoro.

Costanzo SerraADMO Oristano

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VIII Trofeo Brutiumdi judo femminileL’evento sportivo internazionale ha visto lacollaborazione tra l’associazione sportiva“Brutium” di Lametia Terme e ADMO Regio-ne Calabria. Hanno preso parte alla mani-festazione numerose squadre provenientida molti paesi stranieri: Giappone, Cuba,Francia, Spagna, Russia, Svezia, Polonia,Romania, Malta, Mali, Marocco, Italia, Bel-gio. Al folto pubblico presente, costituitosoprattutto da giovani, è stato lanciato il mes-saggio della solidarietà e della donazionedi midollo osseo. Accanto alla competizione sportiva, si sonodimostrati molto significativi gli incontri congli studenti delle scuole presso il Palasportdi Vibo città e presso il Palazzetto delloSport di Catanzaro, e inoltre l’inaugurazio-ne della palestra del comune di Francica inprovincia di Vibo Valentia.

Concerto proADMO con il LeoClub di ViboValentiaNella splendida cornice della chiesa diSan Giuseppe nel centro storico di ViboValentia si è tenuto il concerto dell’Epi-fania, organizzato dal Leo Club, in colla-borazione con la provincia di Vibo Valen-tia e il Conservatorio di Musica “F. Tor-refranca” diretto dal Maestro AntonellaBarbarossa.Ancora una volta le istituzioni hanno volu-to collaborare con ADMO per la diffusio-ne del messaggio della donazione.

ADMO nelle scuoleContinua incessante l’attività di informa-zione e formazione per alunni e docen-ti in numerosissimi Istituti scolastici del-la Regione. Gemellaggi, scambi culturali,mostre didattiche e varie attività si stan-no programmando e realizzando duran-te tutto l’anno scolastico. In particolare, con la collaborazione del-la Direzione Generale MIUR Calabria, èstato presentato il Concorso sulla soli-darietà e donazione. Per le scuole ele-mentari gli istituti partecipanti dovran-no realizzare una fiaba originale, lescuole medie un brano rap, gli istitutisuperiori un video multimediale di pochi

Calabria minuti. L’ideazione del concorso e la manife-stazione finale si realizzano grazie allafattiva collaborazione della scuola mediaP. E. Murmura di Vibo Valentia. Si rin-graziano i dirigenti scolastici.

Convegno per ADMO in collaborazionecon FIDAPA Il 6 aprile scorso presso l’Auditorium del-le scuole medie di Amantea si è svoltoil convegno scientifico dal titolo “Tramete e Speranze il percorso della Vita”.Il Direttore del Centro unico regionaledi trapianto di midollo osseo degli ospe-dali riuniti di Reggio Calabria ha rela-zionato sul tema “Nuove Frontiere nel-l’uso delle cellule staminali”, il Diretto-re del laboratorio di tipizzazione tissu-tale del centro di riferimento regionaledell’ospedale di Reggio Calabria ha par-lato sul “Registro dei donatori del Midol-lo Osseo Italiano e della Calabria”, ilResponsabile del laboratorio di tipizza-zione tissutale dell’ospedale dell’An-nunziata di Cosenza è intervenuto sul-l’importanza delle associazioni di volon-tariato al fine di reperire i donatori dimidollo osseo.La manifestazione, condotta dal presi-dente FIDAPA e dai responsabili ADMOCalabria, ha visto la partecipazione del-le autorità, di un folto pubblico giovanilee di numerosi studenti e si è conclusacon la sfilata di costumi d’epoca realiz-zati dalle allieve dell’istituto IPSIA diVibo Valentia. Il gruppo musicale composto da oltretrenta ragazzi provenienti dalla Parroc-chia di Maierato (VV) e diretto da DonDanilo d’Alessandro ha allietato con can-ti e danze l’evento.

Rinnovato il direttivo di ADMO CalabriaA seguito dell’assemblea dei soci e delsuccessivo consiglio direttivo le nuove cari-che sociali di ADMO Calabria sono leseguenti:Presidente: Giuseppina DavoliVice Presidente: Gabriella Reillo Tesoriere: Francesco Nusdeo Consiglieri: Marianna Fazzari, Ciro Maio-rano, Concetta Natoli e Vito Nusdeo.

“Ritorno alla vita”conferenza sudonazione,trapianto di midolloosseo e donazionedel sangueDa qualche tempo avevamo notato comele nuove adesioni di potenziali donatori,nella fascia di età dai 18 ai 25 anni, risul-tassero piuttosto esigue. Era necessarioeffettuare uno specifico intervento di infor-mazione e di sensibilizzazione, rivolgen-dosi direttamente ai giovani in quella fasciadi età.Abbiamo deciso, quindi, di rivolgerci allescuole superiori della città di Oristano, e inparticolare alle quinte classi, dove gran par-te degli studenti sono già maggiorenni ostanno per diventarlo.ADMO Federazione aveva recentementeinviato una copia del libro “Ritorno allaVita” di Emilio Bonicelli ad ogni scuolasuperiore; la vicenda di Bonicelli, così inten-samente descritta nel libro, avrebbe potu-to costituire l’argomento iniziale di unadiscussione sulla donazione e il trapiantodi midollo osseo. Anzi, perché non parlareanche della donazione del sangue?I presupposti sembravano validi, e così hapreso forma l’idea di coinvolgere le quinteclassi delle scuole superiori, organizzandouna conferenza su donazione, trapianto dimidollo osseo, e donazione di sangue.Il titolo della conferenza sarebbe stato“Ritorno alla vita”.L’idea viene quindi sottoposta a tutte lescuole superiori della città di Oristano, incon-trando ciascun Direttore Didattico.L’Amministrazione Comunale di Oristano ciconcede gratuitamente l’utilizzo del teatro“Antonio Garau” per lo svolgimento dellaconferenza.Considerati i posti a disposizione, dobbia-mo purtroppo limitare la partecipazione,invitando solamente una delegazione perciascuna scuola; ci assumiamo l’impegno,però, di proseguire la discussione presso lescuole che vorranno approfondire gli argo-menti trattati.Ottenuta la partecipazione dei relatori, con-fermiamo la data: sabato 25 gennaio 2003.Definiamo, quindi, gli ultimi dettagli delprogramma.Considerato che dobbiamo rivolgerci ai

Sardegna ragazzi, scegliamo di evitare discussionitroppo “tecniche”, che potrebbero risulta-re noiose. Anzi, grazie all’Ordine dei Medi-ci della Provincia di Oristano, riusciamo adincontrare Salvatore e Franco Canu, che sirendono disponibili a raccontare la loroesperienza di vita come donatore e comepaziente trapiantato, mentre il maestro dimusica Ivo Zoncu accompagnerà, con i suoistrumenti, i momenti più significativi.Ci vorrebbe, adesso, qualcuno che possadare un messaggio “diretto” ai ragazzi,qualcuno che possa entrare subito in sin-tonia con loro.Dopo qualche telefonata, abbiamo tro-vato chi può aiutarci: Cristian Cocco, il vice-gabibbo di “Striscia la notizia”, che recen-temente è diventato nostro donatore.Hanno inoltre assicurato il loro interven-to il Presidente di ADMO Federazione Ita-liana, il primario del Centro RegionaleTrapianti presso l’Ospedale “R. Binaghi”di Cagliari, il responsabile del Centro Tipiz-zazione Tissutale presso l’Azienda ASLn. 3 di Nuoro, il Primario del Centro Tra-sfusionale presso l’Ospedale “S. Martino”di Oristano, l’Assessore ai Servizi Socia-li del Comune di Oristano e il presiden-te dell’Ordine dei Medici della Provinciadi Oristano, che svolgerà il ruolo dimoderatore.Sono attese le rappresentanze di moltescuole superiori di Oristano: complessi-vamente dovrebbero partecipare oltre340 studenti.Sabato 25 gennaio alle ore 08:15 inpunto, cominciano i preparativi della sala;disponiamo all’ingresso il materiale infor-mativo, i depliant sulla donazione delmidollo osseo, numerose copie di “ADMONotizie” e del libro “Ritorno alla vita” diEmilio Bonicelli, e vari gadget.Nel frattempo iniziano ad arrivare i rela-tori e le rappresentanze delle scuole.Alle ore 10:00 il moderatore, dopo l’in-troduzione musicale del maestro Ivo Zon-cu, effettua la presentazione della con-ferenza e dei relatori, aprendo i lavori edando il benvenuto alle rappresentanzedelle scuole intervenute.È quindi l’Assessore ai Servizi Sociali aportare il saluto dell’AmministrazioneComunale di Oristano, illustrando le ini-ziative che si intendono mettere in attoa favore delle associazioni di volonta-riato oristanesi.L’argomento della donazione e del tra-h

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APPUNTAMENT IAlto Adige21.06.2003 - A Bolzano pressoCasa Altmann, piazza Gries, 18 ver-rà inaugurata la mostra “Un Pen-siero per un Sorriso”.Gli artisti sono i ragazzi dell’Istitutomagistrale Pascoli e dell’Istituto Pro-fessionale Toniolo di Bolzano.

Toscana12.11.2003 - Alle ore 21.00presso il Nuovo Teatro Verdi di Mon-tecatini (PT) verrà messo in scena“Gran Galà - One Man Show” di econ Jerry Calà, a cura de L’Artisticadi Pavia. Parte dei proventi verràdevoluta a ADMO.

Per mancanza di spazio, in questo numeronon sono presenti gli indirizzi

delle sedi ADMO regionali.Tutte le informazioni sono reperibili sul sito

www.admo.it

Page 18: ADMO NOTIZIE nr.20

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Via Aldini, 72 - 20157 Milano - 02 39000855www.admo.it - [email protected]

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