+ All Categories
Home > Documents > ADMO NOTIZIE nr.22

ADMO NOTIZIE nr.22

Date post: 28-Mar-2016
Category:
Upload: admo-noicattaro
View: 235 times
Download: 10 times
Share this document with a friend
Description:
RIVISTA di ADMO
32
Anno XI – giugno 2004 Editore: ADMO Federazione Italiana Via Aldini 72, 20157 Milano Telefono 02 39000855 Direttore responsabile: Roberta Pedrotti Direttore editoriale: Roberto Congedi Caporedattore: Beatrice Bosi Redazione: Cristina Trezzi, Barbara Barontini Per l’iconografia: Presidenza della Repubblica – Ufficio per la Stampa e l’Informazione, IBMDR, Studio GBR, Emanuele Luzzati, Pattuglia Acrobatica Frecce Tricolori, Foto Candolfi Jesi, Pentaphoto. Realizzazione editoriale: Proedi Comunicazione Coordinamento redazionale: Roberta Patruno (Proedi) Impaginazione: Fernanda Boari (Proedi) Fotolito: New Color Comp (Milano) Stampa: G. Canale & C. – Arese (Milano) Autorizzazione Tribunale di Milano n. 506 del 13/11/1993 – Poste Italiane SpA - Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/03 (conv. in L. 27/02/04 n. 46) art.1, comma 2 – DCB Milano ADMO Notizie viene inviato a tutti i soci donatori e sostenitori, in ogni momento i nostri soci possono esercitare i diritti previsti dal Decreto Legislativo 196/03 art. 7. Possono avere accesso ai dati che li riguardano, chiederne la modifica o la cancellazione, opporsi al loro utilizzo scrivendo a: ADMO Federazione Italiana - Via Aldini, 72 - 20157 Milano Tiratura: 188.000 copie Notizie Periodico d’informazione dell’Associazione Donatori Midollo Osseo 22 Notizie Segue a pag. 2 Intervento del Presidente di ADMO Federazione Italiana Roberto Congedi in occasione dell’incontro con il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi Roma, 15 dicembre 2003 ignor Presidente, mi pregio di ringraziarLa vivamente per aver consentito a ADMO di incon- trarLa in occasione del raggiungimento di “1.000 donatori effettivi di midollo osseo: altre 1.000 speranze di vita”. Questo risultato rende concreta una parte del lavoro svolto dalla nostra Associazione, in pie- na sinergia con la comunità scientifica che, con molti sacrifici, rinunce e difficoltà alle volte anche strutturali, ha partecipato e partecipa con Ciampi incontra i donatori di midollo osseo convinzione a questo progetto di vita. Ogni anno in Italia sono circa duemila i citta- dini che si ammalano di leucemia o di altre neo- plasie del sangue e che trovano nel trapianto di midollo osseo una valida terapia. La compati- bilità è molto rara: uno ogni centomila. Per ovviare a questo dal 1989 il Registro Italiano Donatori di Midollo Osseo, oggi qui presente insieme ai rappresentanti dei coordinamenti territoriali, ha inserito nella banca dati nazionale oltre 300.000 iscritti, ovvero potenziali Donato- ri di midollo osseo. Ciò è stato possibile grazie anche a ADMO, che vi ha notevolmente contribuito informando e sensibilizzando tutti i cittadini, attraverso le sue strutture regionali organizzate in tutto il terri- torio italiano e oggi qui presenti, a cornice di questa giornata di inno alla vita. Non dimentichiamo che il Suo aiuto è servito a far riconoscere il Registro Italiano da parte del- http://www.admo.it lo Stato, con l’emanazione della Legge n. 52 del 6 marzo 2001, che tutela anche il Donatore di midollo osseo. Grazie a questa Legge è stata formata una Com- missione che ha già elaborato e consegnato alle Istituzioni competenti lo schema tipo del rego- lamento attuativo, che auspichiamo sia pro- mulgato al più presto. Questo sistema di sinergie ha dato vita a una rete capillare e flessibile di informazione, che ha investito tutto il nostro territorio arrivan- do a questo primo traguardo che oggi Le par- tecipiamo. Siamo pienamente consapevoli che la strada è ancora lunga, ma siamo convinti che esisterà un futuro per chi è colpito da questa terribile malattia, avendo noi raccolto con consapevole dedizione il testimone di un giovane, Rossano Bella, che, affidandoci le sue ultime volontà, Sommario Strategie di riqualificazione del file dei potenziali donatori di midollo osseo liguri Il trasporto di cellule staminali: il volo silenzioso della vita Le cellule mesenchimali aprono nuove prospettive nell trapianto di cellule emopoietiche Commissione Nazionale trapianti Allogenici da Non Consanguineo Un’interessante iniziativa: alla ricerca di donatori Il donatore. Uno sconosciuto? Militari e solidarietà Lettere Progetto giovani: il primo passo ADMO in Italia Sommario 3 7 6 8 10 12 IL NUOVO TESTIMONIAL DI ADMO GIORGIO ROCCA. 11 13 S Pentaphoto
Transcript

Anno XI – giugno 2004Editore: ADMO Federazione Italiana

Via Aldini 72, 20157 Milano Telefono 02 39000855

Direttore responsabile: Roberta PedrottiDirettore editoriale: Roberto Congedi

Caporedattore: Beatrice BosiRedazione: Cristina Trezzi, Barbara Barontini

Per l’iconografia: Presidenza della Repubblica – Ufficio per laStampa e l’Informazione, IBMDR, Studio GBR, Emanuele Luzzati,Pattuglia Acrobatica Frecce Tricolori, Foto Candolfi Jesi, Pentaphoto.

Realizzazione editoriale: Proedi ComunicazioneCoordinamento redazionale: Roberta Patruno (Proedi)

Impaginazione: Fernanda Boari (Proedi)Fotolito: New Color Comp (Milano)

Stampa: G. Canale & C. – Arese (Milano)

Autorizzazione Tribunale di Milano

n. 506 del 13/11/1993 – Poste Italiane SpA - Spedizione inabbonamento postale D.L. 353/03

(conv. in L. 27/02/04 n. 46) art.1, comma 2 – DCB Milano

ADMO Notizie viene inviato a tutti i soci donatori e sostenitori,in ogni momento i nostri soci possono esercitare i diritti previstidal Decreto Legislativo 196/03 art. 7. Possono avere accessoai dati che l i r iguardano, chiederne la modif ica o lacancellazione, opporsi al loro utilizzo scrivendo a: ADMO Federazione Italiana - Via Aldini, 72 - 20157 Milano

Tiratura: 188.000 copie

Notizie

Periodico d’ informazione del l ’Associazione Donatori Midollo Osseo 22

Notizie

Segue a pag. 2

Intervento del Presidente di ADMO Federazione Italiana Roberto Congedi in occasionedell’incontro con il Presidentedella Repubblica Carlo Azeglio Ciampi Roma, 15 dicembre 2003

ignor Presidente,mi pregio di ringraziarLa vivamenteper aver consentito a ADMO di incon-

trarLa in occasione del raggiungimento di “1.000donatori effettivi di midollo osseo: altre 1.000speranze di vita”.Questo risultato rende concreta una parte dellavoro svolto dalla nostra Associazione, in pie-na sinergia con la comunità scientifica che, conmolti sacrifici, rinunce e difficoltà alle volteanche strutturali, ha partecipato e partecipa con

Ciampi incontra i donatori di midollo osseo

convinzione a questo progetto di vita.Ogni anno in Italia sono circa duemila i citta-dini che si ammalano di leucemia o di altre neo-plasie del sangue e che trovano nel trapianto dimidollo osseo una valida terapia. La compati-bilità è molto rara: uno ogni centomila. Perovviare a questo dal 1989 il Registro ItalianoDonatori di Midollo Osseo, oggi qui presenteinsieme ai rappresentanti dei coordinamentiterritoriali, ha inserito nella banca dati nazionaleoltre 300.000 iscritti, ovvero potenziali Donato-ri di midollo osseo.Ciò è stato possibile grazie anche a ADMO, chevi ha notevolmente contribuito informando esensibilizzando tutti i cittadini, attraverso le suestrutture regionali organizzate in tutto il terri-torio italiano e oggi qui presenti, a cornice diquesta giornata di inno alla vita.Non dimentichiamo che il Suo aiuto è servito afar riconoscere il Registro Italiano da parte del-

http

:/

/w

ww

.a

dm

o.it

lo Stato, con l’emanazione della Legge n. 52 del6 marzo 2001, che tutela anche il Donatore dimidollo osseo. Grazie a questa Legge è stata formata una Com-missione che ha già elaborato e consegnato alleIstituzioni competenti lo schema tipo del rego-lamento attuativo, che auspichiamo sia pro-mulgato al più presto.Questo sistema di sinergie ha dato vita a unarete capillare e flessibile di informazione, cheha investito tutto il nostro territorio arrivan-do a questo primo traguardo che oggi Le par-tecipiamo.Siamo pienamente consapevoli che la strada èancora lunga, ma siamo convinti che esisteràun futuro per chi è colpito da questa terribilemalattia, avendo noi raccolto con consapevolededizione il testimone di un giovane, RossanoBella, che, affidandoci le sue ultime volontà,

SommarioStrategie di riqualificazione del file dei potenziali donatori di midollo osseo liguri

Il trasporto di cellule staminali: il volo silenzioso della vita

Le cellule mesenchimali aprono nuove prospettivenell trapianto di cellule emopoietiche

Commissione Nazionale trapianti Allogenici da Non Consanguineo

Un’interessante iniziativa:alla ricerca di donatori

Il donatore. Uno sconosciuto?

Militari e solidarietà

Lettere

Progetto giovani: il primopasso

ADMO in Italia

Sommario3

7

6

8

10

12

IL NUOVO TESTIMONIAL DI ADMO GIORGIO ROCCA.

11

13

S

Penta

photo

http

:/

/w

ww

.a

dm

o.it

sperava con forza in questo futuro migliore. Èanche da lui che oggi i nostri Donatori e i Volon-tari assumono la determinazione e la volontàaffinché questo progetto di vita si completi.I nostri Donatori sono persone particolari cheagiscono in forma anonima oppure per moltotempo, aspettando quella chiamata che gli con-sentirà di salvare una vita. È questa atipicitàmotivazionale che li porta a essere straordina-ri ed essenziali per lo sviluppo di questo favo-loso percorso per la vita.ADMO è fermamente con-vinta di impegnarsi a farcrescere e diffondere la con-sapevolezza, soprattutto frai nostri giovani, che la leuce-mia e le altre neoplasie delsangue possono essere malat-tie guaribili, che i pazienti col-piti da queste patologie posso-no recuperare completamente lasalute o in ogni modo avereun’attesa di vita più alta rispettoal passato e che gli sforzi nellaricerca devono continuare a defi-nire innovazioni terapeutiche sempre più effi-caci e mirate.Questa speranza ci impegna a garantire e soste-nere il diritto dei malati a ricevere il migliortrattamento possibile, il dovere dei medi-ci di pretendere le migliori condizioni perassistere i pazienti e la responsabilità dichi amministra nell’assicurare le risorsenecessarie per mettere a disposizione ditutti i pazienti i trattamenti più efficaci.A tutto ciò uniamo una politica associati-va rivolta ai giovani: quest’anno ADMO hadedicato degli spazi progettuali dove i gio-vani potranno esprimere la loro solidarietàattraverso l’elaborazione delle proprieconoscenze, incoraggiandoli a essere par-tecipi con questa forma di sofferenza e a

2

Segue da pag. 1

Donatori mondiali 8.723.544

Donatori italiani 303.140Registri Donatori nel mondo 53Banche Cordonali nel mondo 17(non allocate presso i registri)

Nazioni che partecipano 39Donatori italiani giunti al TMO 1.157768 per pazienti italiani – 389 per pazienti esteri

Pazienti italiani giunti al TMO 1.693768 da donatori italiani – 925 da donatori esteri Dati aggiornati al dicembre 2003

disposizione della comunità, affidandogli unfuturo di solidarietà da trasmettere alle suc-cessive generazioni.Ecco, ADMO è questo.È la speranza per chi soffre, è ampia soddi-sfazione per coloro i quali donano parte disé per un fratello che non conoscono e cheforse non conosceranno mai, con slancio eserenità.Ed è su questi valori che ADMO, i medici e isuoi Donatori di midollo osseo gradisconoche Lei accenda, virtualmente oggi, questomagnifico e stupendo albero di Natale offren-do all’Italia e ai nostri pazienti mille fiam-melle di speranza e mille luci che simulta-neamente potranno, per Suo tramite, illumi-nare quel tunnel buio della loro malattia. I Mille Donatori di Vita oggi sono una testi-monianza a dimostrazione che unire ancora dipiù tutti i nostri sforzi, aiutare a non rifuggi-re la conoscenza, sia la giusta strategia perchéle duemila persone che ogni anno si amma-

lano, tra cui molti bambini, potrannoguardare avanti confiducia, certi che un

futuro, un vero futurooltre la malattia, ci sarà!

Grazie Signor Presidentedi questa straordinaria

giornata e dell’ulteriore sti-molo che con la Sua pre-

senza ci offre, da cui coglia-mo la necessaria forza e il

condiviso orgoglio di poterserenamente continuare nel

nostro operato, sempre piùsicuri e fiduciosi di offrire il

nostro servizio all’umanità.Mille grazie di cuore da parte di tutti noi!

Roberto CongediPresidente ADMO Federazione Italiana

tore con caratteristiche HLA tali da consen-tire l’atto terapeutico con elevate probabilitàdi successo. Presso il Registro Regionale IBMDR ligure èstato condotto uno studio per valutare qua-li strategie, economicamente accettabili, fos-se possibile applicare per aumentarne il livel-lo qualitativo, al fine, appunto, di incre-mentare la probabilità di reperire in tempoutile il donatore idoneo per i pazienti in atte-sa di TMO.In primo luogo sono state condotte le seguen-ti valutazioni:

� il numero di nuovi iscritti negli ultimi 4anni (2000-2003) risulta, mediamente, di 320individui (con un massimo di 424 nel 2000e un minimo di 176 nel 2003);� il numero di volontari annualmente dimes-si dal Registro, perché non più rispondentiai requisiti di reclutamento, si aggira intor-no ai 260 individui. (Figura 1)Da ciò appare evidente che i nuovi inseritiriescono esclusivamente a bilanciare il nume-ro di cancellazioni.Supponendo di tentare di aumentare le iscri-zioni, si è considerato qual è il bacino di indi-

vidui che è possibile ancorasensibilizzare per l’inseri-mento nel Registro, analiz-zando il rapporto fra il nume-ro di donatori gestiti dal regi-stro GE01 e la popolazioneresidente in Liguria. Tale indi-ce è pari a 804 potenzialidonatori ogni 100.000 abi-tanti, uno dei più elevati inItalia e che molto si avvicinaall’indice medio mondiale(900/100.000) dimostrandoche il rapporto ottenuto rag-giunge un valore ottimale dif-ficilmente migliorabile, stan-te anche l’elevata età mediadella popolazione ligure.(Figura 2)Risulta pertanto evidente che,nella nostra regione, per

http

:/

/w

ww

.a

dm

o.it

3

AGGGIORNAMENTI DAGLI OSPEDALI

ITALIANI

Inizia con questo numero di ADMO Notizie una nuova rubrica che ha, quale principale intento, quello di farconoscere le diverse realtà regionali dei laboratori di analisi e tipizzazione.Poter verificare il livello qualitativo raggiunto dai singoli Registri Regionali, poter conoscere le problematicheincontrate nelle diverse regioni per aumentare le iscrizioni al Registro e per approfondire la caratterizzazionegenetica dei volontari già iscritti, rappresenta uno spunto interessante anche per le altre realtà regionali, perottimizzare gli sforzi dei volontari e del personale medico nel perseguire l’intento di un sempre maggiornumero di iscritti. Doveroso era riservare il battesimo di tale rubrica all’Ospedale Galliera di Genova, punto diriferimento per la nostra Associazione e, ci auspichiamo, anche per i vari centri di tipizzazione.

Roberta PedrottiDirettore ADMO Notizie

Strategie di riqualificazione del file deipotenziali donatori di midollo osseo liguri

Dr.ssa Lucia GarbarinoLaboratorio IstocompatibilitàRegistro Regionale GE01E.O. Ospedali Galliera – Genova

Il trapianto di midollo osseo (TMO) rap-presenta, da oltre 30 anni, una terapia dicomprovata efficacia nel trattamento del-

la leucemia, di varie affezioni neoplastichee non, genetiche o acquisite, del sistema linfo-emopoietico e di alcuni disordini metaboli-ci. Non solo, la continua evoluzione dellatecnica ha reso praticabilinuove prospettive di curae speranza di guarigioneper alcune neoplasie solide.La quota di pazienti in atte-sa di un TMO che non rie-sce a identificare un dona-tore all’interno della fami-glia (circa il 70%) può giun-gere al trattamento tra-piantologico utilizzandofonti alternative di cellulestaminali, fra le quali, laprincipale, è rappresenta-ta dai volontari non con-sanguinei iscritti ai RegistriDonatori di Midollo Osseo.La capacità di un registro difavorire il successo dellaricerca è in massima partedovuto alla velocità ed effi-cienza con cui viene iden-tificato un potenziale dona-

Figura 1 - BilancioRR GE01 31 dicembre 2003

2000 2001 2002 2003

Iscritti 424 325 359 176Dimessi 157 329 265 322Delta 267 -4 94 -146

� Età> 55 anni

� Inidoneità

� Irreperibilità

� Ritiro consenso

160 -

140 -

120 -

100 -

80 -

60 -

40 -

20 -

0 -

2000 2001 2002 2003

43 4836

17

132

7182

27

110

7558

22

143

73 78

28

Segue a pag. 4

4

Figura 2 - Distribuzione dei donatori in Italia31 dicembre 2003

*Dati ISTAT 2001** per 100.000 abitanti

Regione Donatori Popolazione* Index**

Sardegna 17.810 1.631.880 1.091Veneto 46.500 4.527.694 1.027Emilia Romagna 37.634 3.983.346 945Liguria 12.642 1.571.783 804Lombardia 69.444 9.032.554 709Pr. di BZ e di TN 7.043 940.016 749Friuli Venezia Giulia 8.446 1.183.764 713Piemonte 27.332 4.214.677 648Valle d’Aosta 774 119.548 647Toscana 19.589 3.497.806 560Marche 6.939 1.470.581 472Umbria 3.759 825.826 455Basilicata 1.861 597.768 311Abruzzo-Molise 4.296 1.582.993 271Puglia 10.838 4.020.707 270Calabria 5.216 2.011.466 259Lazio 9.378 5.112.413 183Sicilia 8.714 4.968.991 175Campania 2.506 5.701.931 44C.S. Sanità Esercito 2.420 -

Totale 303.140 56.995.774 532

Figura 3 - Consistenza e composizione del fileRR GEO1 31 dicembre 2003

45%

51%

29%

20%

55%

� AB

� ABDR

� ABDRB1

Totale donatori gestiti: 12.633

Figura 4 - Caratteristiche dei volontari giunti alla donazioneRR GEO1 31 dicembre 2003

� AB

� ABDR � F

� M66%

46% 54%

34%

67%33%

� Età< 35 anni

1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003

1 1 11 2

2

12

38 4

3

33

13

15

45

aumentare il livello qualitativo dell’archivioè necessario migliorare le risorse esistenti,cercando di approfondire la caratterizzazio-ne genetica dei volontari già iscritti (inda-gandoli anche per le caratteristiche HLA diII classe); tale strategia, oltre a offrire a tuttii donatori la stessa chance di essere richia-mati, renderebbe più competitivo il nostroRegistro Regionale. Il 51% dei 12.633 volontari attualmente gesti-ti dal Registro GE01 è indagato per le carat-teristiche HLA di I classe; il 29% è tipizzatoper HLA AB e DR e la restante quota (20%)è studiata in classe II con metodiche di bio-logia molecolare.La percentuale di soggetti di sesso femmi-nile è il 55% del totale. All’interno del nostroarchivio sono rappresentati 5.621 fenotipiAB; 6.457 individui sono indagati esclusi-vamente per la classe prima. (Figura 3)Ovviamente i soggetti da tipizzare perHLA-DR vanno ricercati all’interno di que-sto gruppo.Purtroppo, la tipizzazione di tutti questidonatori rappresenterebbe per il nostro labo-ratorio uno sforzo insostenibile sia dal pun-to di vista economico sia organizzativo. Per selezionare, quindi, i soggetti sui qualiprocedere con il miglioramento dell’indagi-ne genetica, abbiamo analizzato le caratteri-stiche dei 54 volontari giunti alla donazionein Liguria dal 1989 al 2003.Il 46% di essi è giunto al prelievo di sanguemidollare a un’età inferiore ai 35 anni, il 67%è di sesso maschile e il 66%, al momento del-la prima selezione a favore del proprio rice-vente, era tipizzato per AB e DR. (Figura 4)A conforto della nostra indagine, abbiamoosservato che analoghe caratteristiche sonostate riscontrate in uno studio condotto dal-l’IBMDR su tutti i 1.157 volontari italianigiunti alla donazione nel corso dei 14 anni

Segue da pag. 3

http

:/

/w

ww

.a

dm

o.it

5

di attività del Registro Nazionale. Per identificare quale gruppo di donatorifosse più vantaggioso tipizzare per HLADRsono state elaborate due analisi differenti.Poiché è noto che i TMO eseguiti da dona-tori giovani e preferibilmente di sesso maschi-le correlano con un minor rischio di GvHDcronica, abbiamo, nella prima procedura,elaborato i nostri dati, considerando esclu-sivamente queste due variabili.Fra i 6.457 donatori tipizzati esclusivamenteper I classe, il 36% (2.354) ha meno di 35 annie, tra essi, il 36% (854) è di sesso maschile.Se la scelta è di tipizzare per DR questi 854individui, ovviamente si aumenterebbe lapercentuale dei donatori indagati per le carat-teristiche di II classe (passando dal 49% al55%), indipendentemente dal fenotipo HLA-A, B. Di conseguenza è possibile che l’ete-rogeneità dei fenotipi rappresentati nel nostroarchivio non aumenti affatto. (Figura 5)Nella seconda analisi abbiamo, invece, iden-tificato una strategia che tenga conto anchedelle caratteristiche HLA di I classe, ope-rando, quindi, la scelta di riqualificare i sog-

getti in base al loro fenotipo. Al fine di selezionare i donatori, tipizzatiunicamente per la I classe, con fenotipo HLAAB non rappresentato fra gli individui stu-diati anche in classe II, abbiamo seguito laseguente procedura. Dall’archivio completo è stato isolato il grup-po di soggetti senza tipizzazione DR (6.457)

e da questi eliminati gli individui con una opiù delle seguenti specificità broad A9, A10,A19, B5, B12, B14, B15, B16, B17, B22, (taliindividui sono sottoposti a un altro proces-so di riqualificazione) ottenendo così un tota-le di 6.234 soggetti. Questa elaborazione siè resa necessaria per evitare che la presenzadi tali caratteristiche supertipiche potesseinficiare l’analisi dei fenotipi.Le caratteristiche HLA di questi 6.234 indi-vidui sono state, poi, compattate ottenen-do 3.819 fenotipi AB, che sono stati con-frontati con tutti i fenotipi di I classe (24.794)presentati dal pool dei donatori nazionalitipizzati per AB e DR (140.130 individui).(Figura 6)Attraverso questa elaborazione è stato pos-sibile identificare 978 fenotipi AB non rap-presentati né in Liguria né in ambito nazio-nale, corrispondenti a 1.046 potenzialidonatori. Tipizzando per DR questo pool di donatori(numericamente equipollente con quello otte-nuto attraverso la prima analisi), si otter-rebbe un uguale incremento dell’aliquota diiscritti indagati per HLA-AB e DR, ma, con-temporaneamente, si andrebbe a incremen-tare il numero di fenotipi ABDR unici sia alivello regionale sia nazionale (rispettiva-mente del 28% e del 4%), rendendo l’atti-vità del registro più competitiva ed efficientee diminuendo i tempi di ricerca. Ritenendo, quindi, più vantaggiosa questastrategia di riqualificazione, stiamo proce-dendo al richiamo dei soggetti identificatial fine di eseguirne la tipizzazione HLADR,attraverso tecniche di biologia molecolare abassa risoluzione. Poiché il numero di volon-tari da indagare è troppo cospicuo per lepossibilità economiche e organizzative delnostro laboratorio si è pensato di adottareentrambe le strategie, limitando per ora latipizzazione HLADR ai soli soggetti maschicon età inferiore ai 40 anni, complessiva-mente 244 soggetti.

Figura 5 - Strategie di riqualificazione del file:1 – in base alle caratteristiche aggiuntive

51%

36%64%

Donatori tipizzati HLA I classe:

6.457

Donatori di età inferiore ai 35 anni:

2.354

Donatori Maschi: 854

36%

Figura 6 - Strategie di riqualificazione del file:2 – in base ai fenotipi HLA

3.819 fenotipi HLA ABottenuti da 6.234 soggetti liguri

978 fenotipi HLA AB nuovi pari a 1.046 potenziali donatori liguri

24.794 fenotipi HLA ABottenuti da 140.130 soggetti

Confronto

http

:/

/w

ww

.a

dm

o.it

L’atto della donazione, qualunque essasia, è l’azione più nobile e importanteche l’uomo possa fare. Nel nostro caso

parliamo di donazione di cellule staminali ema-topoietiche/linfociti. Ma come si arriva alladonazione e quindi al trapianto di queste cel-lule? In sintesi, il tragitto è il seguente: � iscrizione al Registro IBMDR;�chiamata per la conferma della compatibilità;� selezione del donatore e programmazione

del trapianto;� idoneità fisica e consenso alla donazione.Fino a circa 10 anni fa, arrivati a questo punto,si presentava puntualmente il problema del tra-sporto delle cellule e, in genere, era un medico– o un biologo, o un infermiere – che si stacca-va temporaneamente dal proprio compito assi-stenziale per effettuare il trasporto. Lavoran-do da più di 20 anni in un Centro Trapianti conun gran numero di trapianti all’anno, consta-tai che questo procurava notevoli disagi sul-l’andamento del reparto, e fu così che decisidi occuparmi in prima persona del trasportodelle cellule.Naturalmente questo problema, man mano cheaumentava l’attività trapiantologica e/o nasce-vano nuovi Centri Trapianti, risultò ben prestocomune a tutti; il servizio di trasporto di cellu-le venne offerto anche ad altri centri e fu cosìche nacque la “FLYLIFE” (“vita che vola”), consede a Genova, che può contare attualmente suun organico di 10 operatori specializzati, adde-

strati e qualificati al trasporto delle cellule in tut-to il mondo.Qual è il compito del corriere? Nell’insiemesembrerebbe molto facile, ma nella realtà nonè proprio così. Il corriere ha infatti una grossaresponsabilità e sa di dover consegnare le cel-lule nel minor tempo possibile. È richiesta, peresempio, una grande dimestichezza nel gestiresituazioni di emergenza con cambi volo e iti-nerari, una collaborazione costante con il Cen-tro Trapianti e il Centro Prelievo, nonché unaconoscenza specifica in merito alle legislazionidoganali dei vari Paesi.Quando parlo del mio lavoro, spesso mi sentodire che sono molto fortunata perché giro tut-to il mondo, ma in realtà quello che il corrierevede sono esclusivamente aeroporti e ospeda-li: l’imperativo è arrivare nel minor tempo pos-sibile. In tutti questi anni posso dire di averviaggiato e toccato quasi tutti i continenti –volando dall’Europa, al Canada, dagli USA, aTaiwan, all’Australia – e mi è capitato di vive-re situazioni ed esperienze indimenticabili. Capi-ta a volte di trovarsi a parlare con il donatoreche ti affida un saluto e un augurio per il pazien-te; altre volte succede di arrivare e trovare igenitori, i fratelli o i figli del paziente in attesadelle cellule che salveranno il loro caro: ad esem-pio non dimenticherò mai quando, una sera tar-di, arrivando in ospedale trovai ad attendermii genitori di un paziente, che abbracciandomi conle lacrime agli occhi mi ringraziarono. Queste sono le cose che ti ripagano dello stresse della stanchezza di un trasporto.

Come è ovvio, in alcuni casi sono anche capi-tate esperienze simpatiche e divertenti: è ciòche è accaduto a Taiwan.In sé, questa destinazione era già un fatto ecce-zionale, poiché risulta assai difficile trovare lacompatibilità tra le popolazioni orientali e quel-le occidentali. Quindi, proprio perché si tratta-va della prima esportazione di cellule verso unPaese occidentale, trovai ad attendermi in ospe-dale una troupe della televisione locale cinese,che mi intervistò e addirittura mi riprese men-tre salivo la scaletta dell’aereo con il contenito-re delle cellule. Era stato divertente e pensavofosse finito lì, ma qualche tempo dopo il mioarrivo in Italia uscì un articolo sui nostri gior-nali che parlava appunto di questa vicenda: lanotizia era rimbalzata in Italia da un’agenziastampa cinese, e la troupe di una nostra televi-sione locale venne tempestivamente in ufficioper intervistarmi.Ci saranno speranze e futuro per i pazienti ema-tologici di tutto il mondo, se continueranno adesistere persone eccezionali come Voi, donato-ri, e medici che dedicano l’intera esistenza pro-fessionale a questa missione di vita. Ultimi, ma sempre in prima fila, ci siamo noi cor-rieri, che continueremo in silenzio a far volarela vita da un continente all’altro. Sempre pron-ti a partire ed a lottare contro il tempo. Un grazie enorme ai donatori, perché voi in tut-to questo siete l’essenza stessa della vita.

Marina Daneri(Flylife – Italia)

6

Il trasporto di cellule staminali: il volo silenzioso della vita

Premio Internazionale ADMO edizione 2004per la migliore pubblicazione relativa a “Trapianto di Cellule Staminali

Emopoietiche da donatore non consanguineo”

ADMO ha ricevuto alcune osservazioni in merito al breve periodo di tempo previsto per presentare la domanda di partecipazione al Premio Internazionale ADMO 2004. È stato pertanto deciso, in accordo con la Commissione Giudicatrice,

di posticipare la data dell’iscrizione dal 31 marzo al 31 luglio 2004.ADMO ringrazia tutti i giovani ricercatori, italiani e stranieri, che,

inviando i loro validi lavori, hanno già aderito all’iniziativa.Per maggiori informazioni:

www.admo.it

Dott. Adalberto IbaticiCentro Cellule Staminali e Terapia CellulareDipartimento di Emato-OncologiaOspedale San Martino - Genova

In aggiunta alle cellule staminali emo-poietiche (HSCs) in grado di generareprogenitori orientati verso la matura-

zione terminale (globuli bianchi, rossi, pia-strine), il midollo osseo contiene cellulestaminali non-emopoietiche di tipo mesen-chimale, presenti a una bassa frequenza nelmidollo osseo. Le “cellule staminali mesen-chimali” (MSCs), dotate di auto-manteni-mento e di capacità differenziativa in sen-so osteoblastico, condrocita-rio, adipocitario, miocitario,ed endoteliale, sono anchedenominate “cellule stromalimidollari”, data la loro capa-cità di generare le cellule stro-mali del microambiente midol-lare. Negli ultimi anni, le cono-scenze relative all’identifica-zione e alla caratterizzazionedelle MSCs umane sono signi-ficativamente aumentate.Parallelamente, sono stati svi-luppati vari modelli di labo-ratorio per l’espansione ex-vivodelle MSCs ed è pertanto pos-sibile studiare gli effetti delleMSCs in varie modalità di tra-pianto. Numerosi studi pre-clinici e alcuni studi clinicisono attualmente in corso edè prevedibile che nel volgere di alcuni anniverranno definitivamente chiarite la fatti-bilità e l’efficacia terapeutica del trapiantodi MSCs e l’impatto di questo peculiare tipocellulare sia nell’ambito del trapianto dimidollo sia nella medicina rigenerativa.Le MSCs possono essere isolate a partireda aspirati midollari dal momento che sonocellule in grado di aderire alla plastica del-le fiasche di coltura e quindi possono esse-re facilmente espanse a tempi successivi,generando monostrati di cellule aderenti. LeMSCs del midollo così isolate hanno capa-cità differenziativa multilineare essendo,

infatti, capaci di generare – quando ven-gono create appropriate condizioni di col-tura – progenitori di tipo osteoblastico, con-drocitario, adipocitario, miocitario ed endo-teliale. (Figura 1)Date le suddette proprietà“trans-diffrenziative”, le MSCs sono ogget-to di fervido studio da parte dei ricercato-ri in particolare nell’ambito della terapia omedicina rigenerativa, come ad esempioper la ricostruzione di tessuto cartilagineoed osseo dopo traumatismi o per malattiecongenite.Le cellule stromali del microambiente midol-lare e i loro prodotti biosintetici (fattori dicrescita e citochine) rivestono un ruolo fon-damentale nella regolazione e nel mante-nimento delle funzioni del midollo osseo

e della differenziazione delle cellule sta-minali emopoietiche. L’importante ruolo delle cellule mesenchi-mali nella regolazione del sistema emo-poietico è dimostrato da molteplici evi-denze in modelli animali sperimentali.Complessivamente, i dati disponibili damolti modelli sperimentali supportano ilconcetto che il co-trapianto di cellule stro-mali può migliorare l’attecchimento dellecellule staminali emopoietiche in molte-plici tipi di trapianto. Più recentemente è stato dimostrato, sia inesperimenti di laboratorio sia in modelli

animali sperimentali, che le cellule stro-mali midollari sono implicate anche nellaregolazione e nello sviluppo dei linfociti Te B, le cellule del sistema immunitario mag-giormente responsabili dei meccanismi dirigetto del trapianto, della malattia del tra-pianto verso l’ospite (GVHD) e dell’atti-vità anti-leucemica. L’insieme di queste evidenze suggerisconoun ruolo immunomodulante delle MSCs,che si traduce in una potente attività tolle-rizzante e immunosoppressiva e nella capa-cità di rigenerare più velocemente le areedel microambiente midollare sedi di svi-luppo della mielo-linfocitopoiesi (emo-poiesi).Pertanto, nel contesto del trapianto allo-

genico, le MSCs midollari col-tivate ed espanse ex vivopotrebbero: � accelerare l’attecchimento

emopoietico, � ridurre l’incidenza e la

severità della GVHD acuta, � migliorare la ricostituzione

immunologica. Tali proprietà troverebberoun’applicazione ideale pro-prio nel trapianto di midolloallogenico da donatore nonconsanguineo (MUD) in cuil’attecchimento del midollodel donatore (e quindi delsistema emopoietico), l’inci-denza della malattia da tra-pianto contro l’ospite (GVHD)e le complicazioni legate alprolungato deficit del sistema

immunitario rappresentano le problema-tiche di maggior rilievo e sono tra i prin-cipali temi di studio e dibattito del pano-rama scientifico trapiantologico. La possibilità di accelerare i tempi di attec-chimento del midollo del donatore, di limi-tare l’incidenza di GVHD e migliorare laricostituzione immunologica, porterebbe aun’ulteriore significativa riduzione dellamortalità peri-trapiantologica dopo tra-pianto di midollo allogenico da donatorenon-consanguineo.La possibilità di isolare progenitori mesen-chimali e di espanderli ex vivo in condizioni h

ttp

:/

/w

ww

.a

dm

o.it

7

Le cellule mesenchimali aprono nuove prospettive nel trapianto

di cellule ematopoietiche

Figura 1

Cellule staminalimesenchimali derivate

da midollo

Osso

Grasso

Cartilagine

Muscolo

http

:/

/w

ww

.a

dm

o.it

di coltura definite costituisce un prerequi-sito per l’applicazione clinica delle MSCsnel trapianto allogenico. Allo stato attualela generazione a scopo clinico di cellulemesenchimali deve necessariamente basar-

si sull’espansione ex vivo della frazionedi cellule midollari aderenti alla plastica.(Figura 2)Per generare un numero adeguato di MSCs(≥ 1 milione di MSCs/kg di peso corporeo

del ricevente) da infondere ad uso clinicooccorrono circa 30cc di midollo osseo. Itempi minimi per selezione, coltura edespansione in laboratorio delle MSCs varia-no tra le 2 e le 4 settimane. Per tale moti-vo l’aspirato midollare al donatore sele-zionato per l’espansione delle MSCs deveessere eseguito almeno tre settimane primarispetto alla data prevista del trapianto. Il primo ed unico studio clinico italiano edeuropeo con MSCs è stato eseguito nel Cen-tro Trapianti di Midollo Osseo di Genovanel 2001. Lo studio, in collaborazione conaltri centri americani, prevedeva la reinfu-sione di MSCs prelevate da donatore HLA-identico, lo stesso donatore che dopo pochesettimane avrebbe donato il midollo o le cel-

8

Commissione Nazionale Trapianti Allogenici da Non Consanguineo

La Commissione Nazionale Trapianti Allogenici da Non Consanguineo durante la sua ultima riunione del 22 luglio 2003 ha approvato il seguente documento,

che deve essere ancora ufficializzato dal Ministero della Salute. Lo pubblichiamo in quanto è opportuno che tutti i soci ne prendano visione.

Testo approvato nella riunione del 22 luglio 2003

Decreto

Convenzione fra Regioni e Provincie Autonome e associazioni e

federazioni di associazioni di donatori volontari di midollo osseo.

Vista la legge 4 maggio 1990, n.107, recante la disciplina per le attività

trasfusionali relative al sangue umano e ai suoi componenti e per la pro-

duzione di plasmaderivati e, in particolare, l’art.2 che riconosce la funzione

civica e sociale ed i valori umani e di solidarietà che si esprimono nella don-

azione volontaria e gratuita del sangue e dei suoi componenti;

Visti i decreti ministeriali 25 e 26 gennaio 2001 attuativi della suddetta legge

4 maggio 1990, n.107;

Vista la Legge 6 marzo 2001, n. 52, recante la disciplina del prelievo delle

cellule staminali, midollari e periferiche a scopo di trapianto ad integrazione

delle disposizioni della legge 4 maggio 1990, n.107 e successive modificazioni;

Ritenuto di dover definire i requisiti della convenzione, come previsto dal-

l’art.8, comma 2, della predetta legge n. 52/2001, ai quali devono confor-

marsi le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano nello stipulare

le convenzioni con le associazioni e le federazioni di associazioni di dona-

tori volontari di midollo osseo per la loro partecipazione alle attività orga-

nizzate nelle strutture indicate dall’art. 4 della predetta legge n. 107/1990 e

dagli art.3 e 6 della predetta legge n. 52/2001;

Sentito il parere espresso dalla Commissione Nazionale per i trapianti allo-

genici da non consanguineo, nominata con proprio decreto del 5 giugno 2002;

Decreta:

Art. 1

Convenzione

Le Regioni e le Province autonome sono tenute a stipulare convenzioni con

le Associazioni e le Federazioni di associazioni di donatori volontari di midol-

lo osseo (di seguito indicate come Associazioni), ai sensi dell’art. 8, com-

ma 2 della legge 6 marzo 2001, n. 52, di seguito indicata come legge n.

52/2001, ottemperando ai criteri del presente decreto.

Le Associazioni devono avere i requisiti previsti per le associazioni ONLUS,

per gli enti con personalità giuridica, ed esser iscritte al Registro Regionale

delle Organizzazioni di Volontariato.

Art. 2Attività di propaganda e di promozione al dono di midollo osseo e di cel-

lule staminali emopoietiche (CSE) .Lo schema tipo di convenzione disciplina il ruolo delle Associazioni nell’or-

ganizzazione e nell’attuazione delle attività di propaganda e promozione speci-

fiche, in collaborazione con ASL, ULS, USL delle Regioni e Province

autonome.

Le ASL, ULS, USL delle Regioni e Province autonome svolgono funzioni

di supporto alle Associazioni in particolare per l’informazione tecnico-scientifica

destinata alla promozione della donazione di midollo osseo e di CSE.Le Regioni e le Province autonome si fanno carico degli oneri economici delle

iniziative, anche con il contributo dei comuni interessati e delle Associ-

azioni.

Art. 3

Rapporti economiciLo schema tipo di convenzione stabilisce l’importo del contributo da parte

delle Regioni e Province autonome alle Associazioni per lo svolgimento dei

compiti e delle attività indicate dagli art. 1 e 2 del presente decreto.Le Regioni e le Province autonome possono inoltre valutare iniziative par-

ticolari o progetti obiettivi per la promozione e la propaganda del dono del

midollo osseo e di CSE con il concorso di ASL, ULS, USL, dei comuni inter-

essati e delle stesse Associazioni, concordandone il relativo finanziamen-

to.

Il rimborso delle spese di trasporto sostenute dai donatori potenziali per l’is-

crizione al Registro Regionale, o Interregionale, e per i successivi accerta-

menti finalizzati al dono del midollo osseo e di CSE e dell’eventuali spese

di trasporto di campioni ematici è a carico del Registro Regionale.

Figura 2

http

:/

/w

ww

.a

dm

o.it

9

lule staminali mobilizzate da sangue peri-ferico per un trapianto di midollo alloge-nico. I risultati di questo studio hannodimostrato che l’infusione di MSCs nondeterminava alcuna tossicità ed era in gra-do di ridurre significativamente l’inciden-za e la severità della GVHD. Tali evidenze sul ruolo delle MSCs nel tra-pianto allogenico sono molto preliminari erichiedono di essere confermate da altristudi clinici. A tal proposito, è in corso diultimazione e approvazione uno studio cli-nico europeo, supportato dall’EBMT (Euro-pean Bone Marrow Transplant) – l’organoeuropeo che presiede all’attività clinica e diricerca del trapianto di midollo osseo – incui si prevede di utilizzare la co-infusione

di MSCs nel trapianto di midollo osseo dadonatore non consanguineo. Lo studio pre-vede che la sorgente delle MSCs da infon-dere sia un donatore familiare, non poten-do coincidere con il donatore di midolloosseo per ragioni legate alle modalità etempi di coltura ed espansione delle cel-lule in vitro. Il Centro Trapianti MidolloOsseo di Genova è parte attiva di questostudio, dal momento che l’ematologia del-l’ospedale San Martino dispone di un Cen-tro Cellule Staminali preposto per la pre-parazione di prodotti di terapia cellularea uso umano.Il trapianto allogenico di midollo osseo

supportato dalla co-infusione di MSCs èancora ad uno stadio iniziale e molti aspet-ti inerenti alle caratteristiche funzionali del-le cellule mesenchimali devono essere anco-ra completamente chiariti. Tuttavia la sem-pre maggior facilità di poter coltivare edespandere cellule in vitro apre un ampiorespiro di nuove prospettive e speranzenon solo per il trapianto di midollo osseo,ma anche per lo sviluppo della medicinarigenerativa con cellule del midollo osseo,quello che da pochi anni costituisce il temadi maggior attualità nell’ambito della tec-nologia biomedica.

Art. 4

Attività di iscrizione e tutela del patrimonio dei donatori

Le Associazioni, in aderenza ai propri fini statutari, concorrono a favorire l’is-

crizione ai Registri Regionali dei donatori potenziali.

Lo schema tipo di convenzione stabilisce, altresì, le modalità con le quali le

Associazioni comunicano al Registro Regionale o alle strutture da questo

delegate, gli elenchi dei cittadini interessati a divenire potenziali donatori di

midollo osseo o di CSE.

Lo schema tipo di convenzione stabilisce, inoltre, che i casi di non confor-

mità non risolti in ambito delle Regioni o delle Province Autonome vengano

notificati al Registro Nazionale (IBMDR).

Art. 5

Partecipazione alla programmazione e sviluppo dell’attività di

raccolta/registrazione dei registri regionali

Lo schema tipo di convenzione stabilisce le modalità di partecipazione delle

Associazioni alle attività di programmazione finalizzate al raggiungimento degli

scopi della Legge

52/2001 svolte dalle Regioni e Province Autonome .

Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubbli-

ca italiana.

Roma, …….

Il Ministro

Allegato al Decreto

SCHEMA TIPO DI CONVENZIONE

TRA

La Regione/Provincia Autonoma ………... con sede in …., via…..n…. –

Codice fiscale …………- di seguito più brevemente indicato come …, legal-

mente rappresentata per il presente atto da …………. legittimato giusto

provvedimento n…. del / /

E

L’Associazione/Federazione Donatori Midollo Osseo, nel seguito più breve-

mente indicata come …………….., con sede in …, via…n… - Codice fis-

cale……..- ONLUS, ente con personalità giuridica iscritta alla Prefettura di

…, iscritta al Registro Regionale delle Organizzazioni di Volontariato, set-

tore sanitario, n. …., nella persona del legale rappresentante ………..gius-

to verbale di nomina del ………., domiciliato per la carica presso la sede

……………….;

SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE

ART.1Finalità

A ……….. è riconosciuto un ruolo partecipativo, organizzativo e promozionale

per favorire la donazione volontaria e gratuita di midollo osseo e di CSE.

ART.2Attività di propaganda e di promozione al dono di midollo osseo e di cel-

lule staminali emopoietiche ( CSE ).……………si impegna ad attivare iniziative di promozione, propaganda ed

educazione tendenti alla formazione e crescita della coscienza civile e alla

crescita della solidarietà del cittadino. In particolare si impegna a favorire la

donazione volontaria, lo sviluppo della raccolta e dell’utilizzo delle cellule

staminali ematopoietiche.Dette attività consistono nell’organizzazione e nello svolgimento di quanto

ritenuto utile al raggiungimento dello scopo associativo.

…………….. per il raggiungimento dei suddetti obiettivi, sentito il parere del

Registro Regionale, si può avvalere del Comitato Tecnico Scientifico di cui

al successivo art.3

ART.3Comitato Tecnico Scientifico.……………….. istituisce il Comitato Tecnico Scientifico che comprende un

suo rappresentante ed esperti designati dalle Associazioni Scientifiche del

settore: un rappresentante della Società Italiana di Medicina Trasfusionale

e Immunoematologia (SIMTI), un rappresentante del Gruppo Italiano Trapi-

anti di Midollo Osseo (GITMO), un rappresentante dell’Associazione di

Immugenetica e Biologia dei Trapianti (AIBT) e un rappresentante del Reg-

istro Regionale. Il Comitato esprime pareri sugli aspetti tecnico/organizzativi inerenti la don-

azione di midollo osseo e di cellule staminali periferiche, e funge da sup-

porto tecnico/scientifico per le attività promozionali promosse da ………..ART.4Attività di iscrizione e tutela del patrimonio dei donatori

………………….. svolge funzioni di supporto ai Centri Donatori, ai Centri Pre-

lievi e Centri Trapianto per le attività connesse con il reclutamento dei nuovi

iscritti e con le attività connesse alla ricerca del donatore compatibile sec-

ondo i programmi concordati con il Registro Regionale, sulla base delle linee

di indirizzo della programmazione regionale del settore. Qualora sorgano problematiche inerenti la Legge 52/2001 e il regolamento

attuativo tra …………… e il Registro Regionale che non possono essere

sanate in ambito locale queste sono portate all’attenzione di IBMDR tramite

una relazione scritta.

ART.5Rimborsi

Il rimborso delle spese di trasporto sostenute dai donatori potenziali per l’is-

crizione al Registro Regionale e per i successivi accertamenti finalizzati al

dono del midollo osseo e di CSE e dell’eventuali spese di trasporto di cam-

pioni ematici è a carico del Registro Regionale. ART.6

Entità e modalità di corresponsione delle spese sostenute per le attività

associative.La Regione/Provincia Autonoma …………….. eroga a favore di ………….un

contributo pari a Ä ……………….. per lo svolgimento dei compiti e delle

attività indicate dagli art. 1 e 2 della presente convenzione.

La Regione/Provincia autonoma può inoltre finanziare iniziative particolari

o progetti obiettivi per la promozione e la propaganda del dono del midollo

osseo e di CSE con il concorso di ASL, ULS, USL, dei comuni interessati e

delle stesse Associazioni. Il supporto economico a tali iniziative viene sta-

bilito di volta in volta.Luogo e data

Regione/Provincia AutonomaAssociazione

http

:/

/w

ww

.a

dm

o.it

Moltissime volte ci siamo soffermatisul significato dell’art. 4, comma3, della legge n. 52/2001. La

nostra legge, che istituisce l’IBMDR e tute-la il donatore di midollo osseo.Il comma citato recita: “Il donatore ha il dirit-to ed il dovere di mantenere l’anonimato sia neiconfronti del ricevente sia nei confronti di terzi”.L’interpretazione letterale costringerebbe apensare che il popolo dei donatori di midol-lo osseo, contrariamente a quello dei dona-tori di sangue e di organi, debba rimanereun popolo di ignoti, di misteriosi esseri chenon devono far parte della comunità, daignorare in ogni manifestazione sociale, damostrare eventualmente mascherati.Questo è chiaramente assurdo: il donatoredi midollo è un esempio di grande soli-darietà, esprime il dono più grande, nonmenomante, da vivente a non consan-guineo o parente acquisito, il suo esem-pio deve essere noto e conosciuto perchéaltri riflettano e ne traggano motivo diemulazione.

Il Regolamento della legge citata, nel testoancora non ufficiale, ma approvato all’u-nanimità dalla Commissione Nazionale peri Trapianti Allogenici da non consangui-neo, chiarisce che il significato è solo quel-lo di impedire che sia noto il legame dona-tore/ricevente. Il donatore in altre parolenon deve rimanere anonimo, ma il suogesto non deve essere riconducibile alpaziente che ha ricevuto il suo dono.Questo è il concetto che ADMO ha sempreribadito e difeso.Si è, infatti, sempre sostenuto che tutti idonatori sono uguali: hanno dato una spe-ranza di vita ad uno sconosciuto. Fa diffe-renza che il trapianto sia andato a buonfine oppure no? Se tutto è andato bene ildonatore è di serie A, mentre in caso avver-so è di serie B?Il donatore deve considerarsi fortunato diessersi potuto rendere disponibile per l’i-gnoto ricevente, deve in ogni caso esserefelice, non c’è alcun motivo perché possaelaborare trame di angoscia, per cause

non da lui dipendenti, quando il trapiantonon abbia sortito gli effetti fortementedesiderati.Questa è l’argomentazione principale cheADMO sostiene, pur essendoci ulterioriaspetti di natura etica e psicologica checonsigliano questo atteggiamento.Succede, con una certa frequenza, che il rice-vente richieda di conoscere il donatore. Èanche vero che all’estero esistono normemeno restrittive di quella italiana (dopo unperiodo, in genere 3 anni, le strutture chehanno eseguito il trapianto possono favori-re, solo se richiesto, l’incontro, purché entram-bi donatore e ricevente siano favorevoli).È giusto così? Il tempo ci suggerirà un atteg-giamento meno drastico o ci confermeràse è bene persistere. Dobbiamo tutti man-tenere aperta la massima attenzione su que-sto argomento cruciale.

Francesco BiagioliMembro della Giunta Esecutiva di ADMO Federazione Italiana

10

ADMO dispone di un bellissimosito web, pieno di notizie detta-gliate sulla donazione, sui tra-

pianti e sull’organizzazione e le attività del-l’Associazione. Le statistiche, data la colla-borazione veramente proficua ed efficace conl’IBMDR dell’E.O. Ospedali Galliera di Geno-va, sono periodicamente aggiornate. Questosito, cogliendo l’occasione del Premio Interna-zionale ADMO, è consultabile da alcuni mesianche in lingua inglese.La possibilità di collegarsi a internet non è tut-tavia ancora molto diffusa, in particolare nellefamiglie e, soprattutto, non è agevole come gliadepti abituali suppongono. Le nostre abitudini,in special modo quelle legate alla lettura e alle infor-mazioni, sono ancora dipendenti dalla carta e dal-la comodità di consultazione – leggo dove e quan-do lo desidero.Nasce quindi naturale l’esigenza di disporre di unlibretto, sufficientemente snello ma attraente, facile da leggere maesauriente, che surroghi e affianchi i potenti mezzi offerti dalla odier-na tecnologia.Come sempre concretizzare le idee costa in risorse umane ed economiche.ADMO Liguria ha presentato il progetto per ideare, realizzare e pro-

durre almeno 50.000 copie di questo libretto al CELI-VO, Centro Servizi al Volontariato di Genova, par-tecipando ad un concorso per ottenere il finanzia-mento, con una copertura all’80%. Il progetto è sta-to tra i vincitori, ha ottenuto il finanziamento equindi si sono potute attivare tutte le collabora-zioni necessarie per un prodotto valido.ADMO ha ideato, seguito e approvato il libret-to, coinvolgendo l’editore Proedi che ha cura-to la veste grafica e la stesura dei testi, veri-ficati con gli ematologi dell’Ospedale S. Mar-tino e con i responsabili dell’IBMDR, e otte-nendo la collaborazione per le illustrazionidi Emanuele Luzzati, maestro noto inter-nazionalmente.Il libretto è costituito da 32 pagine più 4 dicopertina. Le 32 pagine interne sono vali-de per tutte le regioni, mentre la coperti-na può essere personalizzata a cura del-

l’ADMO Regionale che volesse stampare un’edizio-ne propria.Il libretto, che in Liguria sarà distribuito gratuitamente nelle edicolee inviato a tutte le scuole superiori, è a disposizione in quantità limi-tata per tutte le ADMO interessate.ADMO Liguria ringrazia fin d’ora per ogni contributo di idee per lasua migliore utilizzazione.

Il donatore. Uno sconosciuto?

Un’interessante iniziativa: alla ricerca di donatori

Salvare una vita umana è un’espe-rienza che non è possibile dimenti-care.

È un’esperienza che accomuna moltissimidi coloro che leggono questa rivista. È ilnostro lavoro, qualcosa per cui, quandooccorre, si lascia tutto e si parte come mihanno insegnato i colleghi più anzianiall’inizio della carriera.Non ricordo quando ho sentito parlare perla prima volta del trapianto del midollo, èstata una di quelle informazioni acquisitee immagazzinate da qualche parte nellamemoria.Qualche tempo fa, mentre effettuavo unadonazione di sangue, mi è capitato fra lemani un depliant di ADMO che illustravale tecniche e le possibilità terapeutiche offer-te dal trapianto di midollo.Fra l’altro riportava che l’età massima perdiventare donatori è di 35 anni. Avevo pocotempo per decidere così, anche per averemaggiori informazioni, ho deciso di visitareil sito internet di ADMO (www.admo.it),in particolare la parte relativa alle testi-monianze dei donatori e di coloro che ilmidollo lo hanno ricevuto. Queste testi-monianze sono estremamente toccanti,

descrivono da una parte la gioia immensadei donatori che scoprono di essere com-patibili, dall’altra il dolore e l’attaccarsi allasperanza di coloro che sanno che la propriavita dipende dalla possibilità di trovare undonatore compatibile. (...)Da lì il passo è stato breve: verificare l’in-dirizzo della sede più vicina ed il numerodi telefono per prenotare le prime analisiper l’iscrizione nel registro mondiale deidonatori. Lo scorso mese di ottobre ho fatto il pre-lievo per la tipizzazione e l’iscrizione alregistro dei donatori. È stata un’esperien-za bellissima. Ho iniziato a parlarne concolleghi, amici e conoscenti e ha avuto il pri-vilegio di diventare il tramite per sei col-leghi del 2° Nucleo Aereo Guardia Costie-ra di Catania che hanno deciso di diventaredonatori di midollo.Allo scopo di promuovere ulteriormente,anche fra il personale militare, la culturadella donazione di midollo osseo, il Coman-do del 2° Nucleo Aereo ha instaurato unacollaborazione con la Divisione Cliniciz-zata di Ematologia dell’Ospedale Ferra-rotto di Catania. Insieme alla DottoressaSortino, Responsabile del laboratorio HLA

della Divisione Clinicizzata di Ematologia,è stata organizzata una conferenza illu-strativa sulla donazione di midollo che siè svolta il 26 marzo 2004 nei locali del 2°Nucleo Aereo della Guardia Costiera.Per rendere più vasta possibile la plateadei possibili donatori, è stata richiesta lapartecipazione di personale di alcuni Entimilitari dell’area catanese:� Capitaneria di porto;� Stazione Elicotteri Marina Militare; � 12° Nucleo Elicotteri Carabinieri; � Sezione Aerea della Guardia di Finanza;� Nucleo Elicotteri VV.F.;� Distaccamento Aeroportuale VV.F.Vorrei trasmettervi il mio entusiasmo peruna iniziativa che può costituire la diffe-renza fra la vita e la morte per una perso-na malata. Utilizzate ancora un po’ delvostro tempo per leggere il depliant diADMO e considerate la possibilità di com-piere un gesto unico, in cambio della gioiadi dare una chance di vita a chi soffre.

T.V. (CP) Tc/Eli Massimiliano Privitera

Articolo tratto da“Notiziario della Guardia Costiera”

http

:/

/w

ww

.a

dm

o.it

11

Militari e solidarietà

ADMO RINGRAZIA DI CUORE TUTTI COLORO CHE HANNO

CONTRIBUITO AL GRANDE SUCCESSO DELL’INIZIATIVA,

IN PARTICOLARE I VOLONTARI CHE IL 20 E 21 MARZO

ERANO PRESENTI NELLE PIAZZE ITALIANE PER FORNIRE

INFORMAZIONI SULLA DONAZIONE DI MIDOLLO OSSEO

E DISTRIBUIRE BEN 75.000 COLOMBE.

LA MANIFESTAZIONE NAZIONALE

ADMO“UNA COLOMBA PER LA VITA”

è GIUNTA QUEST’ANNO

ALL’UNDICESIMA EDIZIONE

http

:/

/w

ww

.a

dm

o.it

� Carissima Associazione,volevo darvi notizie sulla strada che sto percorren-do verso la donazione di midollo. L’altra settimanaho fatto la terza tipizzazione e sono risultata com-patibile. Stamattina sono andata a fare il quarto pre-lievo, entro 60 giorni mi faranno sapere se sono com-patibile al 100%. Tra l’altro ho saputo che, propriooggi, il bambino che probabilmente riceverà il miomidollo compie 11 anni! Sarebbe un bel regalo dir-gli che in questo giorno hanno trovato il suo dona-tore!A presto. Vi farò sapere ulteriori sviluppi (speriamoche ce ne siano!). Baci

Caterina – 7 aprile 2004

� Cara ADMO,avendomi comunicato una compatibilità a donare alsecondo livello, oggi sono andata ad effettuare il pre-lievo per verificare un’ulteriore compatibilità al ter-zo. Ho 28 anni e sono mamma di un bimbo di 2: nonpotrei sopportare di vederlo star male e di non poterfare nulla per aiutarlo. Spero che Dio mi conceda lagrazia e la gioia di poter donare, soprattutto se ilpaziente dovesse essere un bambino. Grazie.

Roberta – 29 marzo 2004

� Inizio questa nuova giornata dicendo: sonofelice! Ieri sono andata nella sezione ADMO dellamia città a fare il prelievo di sangue perl’iscrizione. Ero emozionatissima. Appena primadi me, esce da quella stanza una signora conl’aspetto di una persona che ha appena ricevuto lanotizia più bella della sua vita. Lei è stata chiamataa donare il suo midollo osseo, perché trovatacompatibile con una bambina di 3 anni affetta daleucemia. Non posso negare che in quel momento ho un po’ invi-diato quella signora, perchè tra poco avrà la fortu-na di fare un regalo grandissimo: la vita. Se ci pensiamo, è una cosa che ha dell’incredibile: conun piccolo gesto aiuti un’altra persona a vivere. Da ieri sono anch’io una donatrice di midollo osseo,e pensare che io potrei un giorno salvare qualcunomi fa sentire importante. Grazie.

Rosalinda – 28 gennaio 2004

� Ciao a tutti, mi chiamo Andrea e ho 32 anni. Due giorni fa sono sta-to operato per eseguire l’espianto di midollo osseo.Sto bene, sono un po’ indolenzito, ma soprattutto mol-to felice. Il giorno in cui sono entrato in ospedale ero unpo’ agitato e mi domandavo chi me lo avesse fatto faredi iscrivermi ad ADMO ormai più di dieci anni fa;quando però ho visto lo sguardo dei pazienti in attesadi trapianto nel CTMO e ho sentito i racconti dei paren-ti ho veramente capito perché ero lì e cosa mi avevaspinto una decina d’anni fa ad iscrivermi.Ciao.

Andrea – 19 dicembre 2003

� Ciao a tutti!mi chiamo Giorgia, ho 22 anni e da quasi un annosono iscritta al registro donatori. Fra meno di un anno sarò infermiera, durante iltirocinio in ematologia ho capito ancora meglio quan-to sia importante poter salvare la vita a una perso-na donando il proprio midollo. Farò anche la mia tesi di laurea sul trapianto dimidollo osseo, spero che anche questo mio lavoropossa servire a qualcosa.

Giorgia – 15 dicembre 2003

� Cara ADMO, leggendo le vostre testimonianze ho sentito il biso-gno di scrivere anch’io. La mia non è una storia alieto fine perché purtroppo il grande e unico com-pagno della mia vita non ce l’ha fatta. Nonostan-te questo il donatore che gli ha donato il midollola prima volta gli ha dato una chance di vita e tremesi di rinascita e di felicità che sono stati comun-que meravigliosi e irripetibili per lui, per me e peri nostri bambini. So che Mario avrebbe voluto dir-vi quanto è importante ciò che state facendo e avreb-be voluto ringraziare il donatore. Su di lui abbia-mo scherzato perché sia io che lui l’abbiamo sem-pre immaginato grande, buono, sorridente, gene-roso.Ho tante cose da dire, ma intanto vi voglio dire gra-zie. Lo faccio io per Mario, con tanto amore.

Francesca – 26 novembre 2003

12

�Lettere

“Un viaggio di migliaia di miglia inizia con il primo passo… nella giu-sta direzione”. La genesi del Progetto Giovani - in un primomomento denominato ADMO Giovani – non è stata certoaccompagnata da un coro unanime di consensi ed entusiasmida parte di coloro che paventavano l’imporsi, in questomodo, di una sezione distaccata di ADMO,autonoma ed indipendente.È stato necessario rendere chiaro che ilnostro intento è esclusivamente di vaglia-re e attuare tutte le idee rispondenti a unparticolare obiettivo: coinvolgere e con-vincere i giovani di età compresa tra i 18 ei 25 anni, finora estranei al nostro popolo didonatori, parlando il loro linguaggio, inserendoci pertanto nel loromondo, con strumenti che li rendano parte attiva dello scopo diADMO – trovare donatori di midollo osseo – e non più, soltan-to, i semplici destinatari del nostro messaggio e delle nostre ini-ziative.Su questi presupposti è stata portata all’attenzione della GiuntaEsecutiva la proposta di un concorso per il miglior poster sul tema“Il midollo osseo non è il midollo spinale”, il cui duplice fineè, da un lato, quello di stimolare i destinatari delbando a documentarsi su cosa sia la dona-

zione di midollo osseo, a cosa serva e quali rischi comporti e, dall’al-tro, quello di poter disporre, noi di ADMO, di un prodotto rea-

lizzato dai giovanissimi e perciò estremamente “efficace” pro-prio nei confronti del target di età cui sarà rivolto.Dai dati della Segreteria di ADMO Federazione Italiana emer-

ge che sono pervenuti centinaia di poster da tutta Italia e chehanno aderito all’attività da noi proposta quasi tutte le ADMO

Regionali. Il successo dell’iniziativa è dovuto anche allaormai consolidata collaborazione con l’organizzazione “Stu-

denti.it”.Ogni ADMO Regionale ha selezionato il suo poster vin-citore, che partecipa alla fase nazionale del concorso.Il premio, consistente in 2.000 euro, sarà consegnato al

vincitore in occasione del Consiglio Nazionale di ADMOche si terrà nell’ottobre 2004Alla luce degli elaborati pervenuti, l’entusiasmo dei par-

tecipanti e il risultato conseguito credo abbiano vintoanche le perplessità dei più retrivi. “Tutte le idee chehanno enormi conseguenze sono sempre idee semplici”.Sarà vero?!

Cristiana LiguoroMembro della Giunta Esecutiva di ADMO Federazione Italiana

Progetto giovani: il primo passo

13

Italiain

Resocontodell’attività diADMO Piemontenel 2003Il 17 aprile scorso si è svolta a San Mau-rizio Canavese (TO) la 14a Assemblea deiSoci ADMO Piemonte, nella quale, fra l’al-tro, è stato presentato il resoconto delleattività svolte nel 2003. Eccone un bre-ve sunto. � Gli incontri divulgativi, le manifesta-zioni e gli eventi organizzati e realizza-ti dai 40 volontari piemontesi sono sta-ti circa 500. � Trapianti di midollo osseo: dopo tre-dici anni di attività nel mese di maggioabbiamo raggiunto in Piemonte 100 dona-zioni di midollo osseo da volontario. � Reclutamento donatori: al 31 dicem-bre 2003 i donatori piemontesi effettivierano 113. Le nuove tessere soci emes-se nel 2003 sono state 944 per un tota-le di 24.279 iscritti. Di questi ultimi, 979soci hanno meno di 25 anni (+298 solonel 2003). La cifra, che è motivo di sod-disfazione per tutti i volontari ADMO, è inparticolare frutto della consistente attivitàformativa sul tema della solidarietà e del-la donazione, svolta nelle Scuole pie-

Piemonte montesi dai volontari ADMO, seguendotra l’altro il progetto “Porgi una Mano –Qualcuno ha bisogno di te” promosso dal-la Regione Piemonte per le Scuole Supe-riori e l’iniziativa promossa dalle associa-

zioni del settore “Trapianti e cultura del-la solidarietà” nelle Scuole Medie Infe-riori (con proiezione del video “Mission Pos-sible”) e Superiori. Nel 2003 la sederegionale ha effettuato 518 comunica-zioni ai Centri di Tipizzazione per aggior-namenti di indirizzi degli iscritti.ADMO ha ancora molti progetti per il futu-ro, per sopperire alle esigenze di una nuo-va povertà che nasce nel momento in cuiè iniziata l’era dei trapianti di midollo

osseo e cellule staminali. Un sentito gra-zie a tutti i donatori, collaboratori, volon-tari e a tutti coloro che ci sostengono e cisono vicini nella lotta alla leucemia e allealtre malattie onco-ematologiche.

Giornata del Donatore al PalaBiellaUn’importante opera di sensibilizzazio-ne nei confronti degli sportivi tifosi dibasket per ricordare quanto sia prezio-so il dono del sangue, del midollo osseoe degli organi è stata realizzata dalleassociazioni ADMO, FIDAS e AIDO diCossato, prima dell’incontro fra LauretanaBiella e Corsa Tris Reggio Calabria, vali-do per il campionato Serie A1 di basket.I dirigenti biellesi hanno prontamenteaccolto la richiesta delle tre associazio-ni, che hanno indetto per il 15 febbraioscorso la Giornata del Donatore. “È sta-ta una grande soddisfazione per tutti noivedere il nostro striscione, prima dellapartita, innalzato in mezzo al campo daigiocatori e visibile ai numerosissimi spet-tatori del Palazzetto di Biella” ha com-mentato la responsabile del comitatoADMO Beatrice Rondon di Cossato. Leassociazioni hanno poi distribuito mate-riale informativo a tutto il pubblico.

Un calice di Moscato d’Astiper ADMO“Gusta un calice di Moscato e sostieniADMO”: è lo slogan che contraddistingueuna nobile iniziativa ideata dall’Associa-zione Produttori Moscato d’Asti. A partiredal mese di marzo e per tutto l’anno2004, sulle piazze dei 52 Comuni delterritorio di origine delle uve Moscatodocg, a fronte dell’offerta di 1 euro inte-ramente devoluto ad ADMO si potrà degu-stare un calice di Moscato d’Asti, prodot-to di nicchia “cugino” dell’Asti Spuman-te. “Con questa offerta vogliamo rag-giungere da un lato lo scopo di non smi-nuire il lavoro dei produttori con l’assag-gio gratuito – spiega Giovanni Satragno,Presidente dell’Associazione che riuniscecirca 1000 produttori della zona d’origi-ne – e nel contempo attivare un’iniziati-va umanitaria che offra un contributo eco-nomico e di divulgazione per dare la pos-sibilità a un maggior numero di malati ditrovare un donatore di midollo osseo com-patibile”. Nei gazebo dell’AssociazioneProduttori saranno presenti volontari ADMOdelle Sezioni di Asti, Canelli e Alba per for-nire informazioni a tutti coloro che si avvi-cineranno.

I GIOCATORI ROSSOBLÙ DELLA LAURETANA BIELLA CON LO STRISCIONE DI ADMO,FIDAS E AIDO DI COSSATO.

Richiesta a tutti i soci ADMO Piemonte

Per poter verificare che effettivamente ADMO Notizie arrivi nelle vostre case,

e quindi che il vostro indirizzo sia aggiornato anche per una eventuale verifi-

ca di compatibilità, chiediamo ai soci piemontesi di inviare una mail con il pro-

prio nome, indirizzo, n. di telefono e con oggetto “Conferma ricevimento ADMO

Notizie” all’indirizzo [email protected]

Questo ci permetterà inoltre di inviarvi senza spesa le comunicazioni ai soci,

come la convocazione dell’assemblea annuale.

Se non avete la posta elettronica non importa, lasciateci un messaggio al n.

0121 315666 con i vostri dati anagrafici e la conferma del ricevimento del

notiziario. Grazie!

http

:/

/w

ww

.a

dm

o.it

14

Iniziativa per le tipizzazioninella città di BraNel 2003 la Sezione “Patrizia Gosso” diAlba ha intrapreso una nuova via per reclu-tare i donatori di midollo osseo. In colla-borazione con l’AVIS della città di Bra,che ha messo a disposizione la sede peril prelievo dei campioni di sangue, i volon-tari di ADMO Alba hanno avvicinato i dona-tori AVIS che la domenica mattina si reca-no per il periodico deposito, spiegandoloro le problematiche connesse alla neces-sità dei malati di leucemia di reperire undonatore compatibile; molti hanno accet-tato di aderire al Registro IBMDR e si sonosottoposti al necessario prelievo. In que-sto modo in pochi mesi si sono registratinella città un centinaio di nuovi donatori.Grazie sorella AVIS!

M.G. Nicolino

ADMO Alba

ADMO nelle scuolesuperioriADMO, AVIS, FIDAS e CABS continuano laloro campagna di sensibilizzazione al donodi sangue e di midollo osseo negli istitu-ti scolastici superiori del Piemonte, in col-laborazione con ASL e Regione Piemon-te. Anche la Sezione ADMO di SettimoTorinese partecipa a questa campagna eil Presidente Gianni Marchini racconta lesue impressioni: “A ogni incontro siamoaffiancati da un medico della ASL, perchéi ragazzi possano ricevere informazionicomplete da personale qualificato”. Dopo la proiezione del video “Due Sto-rie Vere”, i relatori lasciano spazio al toc-cante racconto di Nadia Tirante, che hasconfitto la leucemia grazie alle curemediche, alla voglia di vivere “masoprattutto grazie alla mia donatrice dimidollo californiana”, sottolinea com-mossa Nadia men-tre richiama allamente per i suoigiovani ascoltatori iltunnel buio e freddodella malattia e laluce portata da quellaragazza sconosciutadall’altro capo del mon-do. “Le devo questa mianuova vita, più profonda,piena di gioia – continuaNadia – Tutto quello che

posso fare è mandarle la mia benedi-zione quotidiana per il gesto di amoreche ha deciso di compiere”. La confe-renza si conclude con il dibattito frarelatori e studenti e la distribuzione dimateriale divulgativo.

ADMO Verbano-Cusio-Ossola cercanuovi volontariLa Sezione ADMO del Verbano Cusio Osso-la con sede a Omegna ha grande neces-sità di persone che offrano qualche ora delproprio tempo per incrementare l’attivitàdivulgativa nella Provincia. Chiediamo un po’ di inventiva e una dispo-nibilità di tempo minima per realizzareiniziative di divulgazione sulla donazionedi midollo osseo nella nostra zona. Nonbasta il pensiero per salvare una vita!Per maggiori informazioni telefonare inorario di ufficio a Manuela Beltrami al n.0323 61991.

ComitatoScientifico diADMO LombardiaFacendo propria una richiesta provenien-te dalla componente scientifica, il Consi-glio Direttivo di ADMO Regione Lombar-dia ha promosso una giornata di aggior-namento sul tema “Il trapianto di cellulestaminali emopoietiche da sangue perife-rico: stato dell’arte”.Per tale iniziativa è stato richiesto e otte-nuto l’accreditamento ECM.I relatori hanno sviluppato le problemati-che relative a un possibile mutamento nel-le metodiche di raccolta delle cellule sta-

Lombardia

minali (dottor Soligo – Centro Trapianti diMidollo Osseo Ospedale Policlinico di Mila-no), analizzando anche la legislazionevigente in materia e le più recenti decisionidel GITMO e confrontandole anche con lealtre realtà dei Registri Europei (dotto-ressa Sacchi – IBMDR Genova). Il dottorPerseghin (SIT Ospedale San Gerardo diMonza) ha illustrato gli aspetti tecnici delprelievo di cellule staminali da sangueperiferico, ed ancora il dottor Soligo hacommentato i risultati del trapianto conquesta metodica. Infine la dottoressa Bal-duzzi (Ematologia Pediatrica dell’Ospe-dale San Gerardo di Monza) ha parlatodel trapianto nel paziente pediatrico, traen-do le considerazioni finali ed illustrando leprospettive future, anche per un probabi-le impegno di ADMO.La riunione del Comitato Scientifico è sta-ta interamente filmata e la registrazione,insieme a tutte le relazioni, è stata rac-colta in un CD-Rom che è ora a disposi-zione di tutti coloro che voglianoapprofondire lo specifico problema. Lerichieste possono essere inoltrate diret-tamente a ADMO Lombardia al numerofax 02 33204826 o via mail all’indi-rizzo [email protected]

Premio “Angelodell’anno”Presso la prestigiosa sala del Teatro Dal Ver-me di Milano ha avuto luogo la consegnadei premi “Angelo dell’anno”, un ricono-scimento riservato a persone singole o isti-tuzioni milanesi che si sono particolar-mente distinte nel corso del 2003 per unservizio a favore delle fasce di popolazio-ne più sfortunate. ADMO Lombardia ha concesso il patrocinioalla manifestazione, nel corso della qualel’ultimo acquisto in tema di testimonial, Wal-ter Nudo, ha tenuto un brevissimo discor-

so con cui ha voluto spiegare le sue moti-vazioni alla donazione di midollo osseo.Durante la manifestazione sono stati con-feriti attestati alla memoria a due Cara-binieri lombardi periti nell’attentato inIraq. Tra gli altri riconoscimenti, assegnati allapresenza delle massime autorità cittadine,sono stati consegnati premi alla Caritas,a un parroco per la sua attività a favoredei ragazzi disabili, all’èquipe dell’unità spi-nale dell’Ospedale di Niguarda Cà Gran-da, al violinista di fama mondiale SergejKrilov che ha eseguito la “toccata e fuga”di Bach con uno Stradivari prestato per l’oc-casione dall’omonimo Museo di Cremonae all’ex calciatore Leonardo (ora dirigen-te del Milan) da tempo impegnato in atti-vità a favore degli ammalati di AIDS.

La mongolfieradella solidarietàADMO Lombardia ha realizzato 10 mon-golfiere che ha battezzato “La mongolfieradella solidarietà” e che ha messo a dispo-sizione di tutte le sue zone territoriali, maanche delle Associazioni di volontariato

IL PRESIDENTE DI ADMO LOMBARDIA RENATO PICARDI (A SINISTRA) CON IL TESTIMONIALWALTER NUDO (A DESTRA).

http

:/

/w

ww

.a

dm

o.it

15

operanti sul territorio regionale. Le possi-bilità di utilizzo della mongolfiera sonotantissime e tra le iniziative già realizza-te ricordiamo alcune “Feste delle Asso-ciazioni” nel corso delle quali, con l’ausi-lio di un proiettore collegato ad un com-puter portatile, sono state riproposte incontinuità alcune immagini riferite agliscopi, alle attività ed ai programmi deisingoli sodalizi.L’utilizzo della mongolfiera viene propo-sto in via prioritaria anche alle Ammini-strazioni Comunali per rinvigorire il rapportodi collaborazione tra l’Istituzione e l’As-sociazione.

ADMO LeonessaBresciaNel massimo campionato nazionale diRugby che viene disputato tra le 10 miglio-ri formazioni nazionali e che prende ilnome di “Super 10” la Società “La Leo-nessa” di Brescia è scesa in campo conun unico sponsor sulle maglie dei gioca-tori: ADMO.Si tratta di un grande evento etico perchégli sponsor della società hanno deciso dirinunciare a far apparire il logo delle pro-prie aziende e attività a favore di un pro-getto condiviso di forte solidarietà.Alcune partite della squadra ADMO Leo-nessa sono state trasmesse in diretta dalcanale satellitare sportivo della RAI e irisultati sono stati regolarmente pubbli-cati sia da Televideo sia da Mediavideo.Inoltre, utilizzando le immagini di alcuneazioni di gioco, è stato realizzato unospot di informazione e di sensibilizzazio-ne che ha ottenuto sinora il patrocinio del-la Regione Lombardia, di tutte le Provin-ce lombarde e delle città di Brescia e Rova-to sui cui campi si sono disputate le garedel campionato italiano e della coppa euro-pea di categoria.

Ai miei coetaneiUtilizzerò queste poche righe di presen-tazione per lanciare un messaggio a tut-ti i ragazzi altoatesini: nel Comitato ADMO“Antonella Mora”, composto di personeallegre e con tanta voglia di fare, sono arri-vata io, a diciotto anni. Io, unica e un po’sola, a essere nella fascia di età tra i 18e i 25 anni, sto cercando miei coetanei

Alto Adige

che abbiano un po’ di tempo da riservar-ci! Abbiamo bisogno di voi per riuscire aideare iniziative che facciano compren-dere ai nostri coetanei la grande possibi-lità che hanno nelle loro mani: salvareuna vita! Se fate parte di questa fantasti-ca Associazione sapete che c’è qualcuno dal-l’altra parte del mondo o a pochi chilome-tri da noi che sta aspettando una nostra scel-ta per continuare a vivere. Abbiamo biso-gno di altri eroi e li possiamo trovare sol-tanto con il vostro aiuto. Vi aspettiamo!

Alessia

An meineGleichaltrigenNur ein paar Zeilen, um mich meinen Glei-chaltrigen aus Südtirol vorzustellen.Mit 18 Jahren habe ich den ADMO- Aus-schuss betreten und fröhliche, sehr posi-tiv eingestellte und eifrig engagierte Leu-te kennen gelernt. Dort bin ich die Jüng-ste, weshalb ich Jungen und Mädchenzwischen 18 und 25 suche, die uns etwasvon ihrer Freizeit schenken wollen bzw.können. Wenn Ihr unseren Verein betre-ten werdet, werdet ihr einsehen, dass egalwo, ob weit von uns entfernt oder gleichin unserer Nähe, irgend jemand auf unse-re Hilfe wartet, um weiterleben zu kön-nen. Wir brauchen neue Helden und wirsind sicher, dass ihr es sein könntet. Wirwarten auf Euch! Alessia

Un pensiero per un sorrisoSfogliando l’album delle firme e delledediche della mostra “Un pensiero per unsorriso” del 21 giugno a casa Altmann,riproposta nel mese di marzo 2004 nel-l’atrio dell’Ospedale S. Maurizio, sonotante le congratulazioni, i complimenti, iconsensi, le parole affettuose lasciate dapersonalità e da amici. Ma la dedica lascia-ta da un ragazzo dodicenne vale più di ognialtra: “Donare il midollo, vuol dire salva-re la vita di una persona ammalata. Quan-do sarò grande spero che questa malat-tia, come tante altre, non ci siano più. Seci sarà bisogno però io sarò presente Fir-mato Fabio Tranquillini.”

Ein Gedanke für ein LächelnEs ist schön, das Gästebuch der Ausstel-lung „Ein Gedanke für ein Lächeln“ dur-chzublättern, welche am 21. Juni im HausAltmann und im März 2004 in der Halledes Krankenhauses St. Moritzing statt-findet.Dort findet man viele Glückwünsche, Gra-tulationen, liebe Worte, die uns unsereFreunde hinterlassen haben. Sehr ein-drucksvoll sind die Zeilen, die ein 12-jäh-riger Junge geschrieben hat:„Knochenmark spenden heißt es, dasLeben eines Kranken zu retten. Wenn icheinmal erwachsen sein werdem hoffe ichdarauf, dass diese Krankheit nicht mehrlebensgefährlich sein wird, genauso wieviele andere. Falls irgend jemand meineHilfe brauchen wird, werde ich jedenfallsfür ihn da sein. Unterschrieben von FabioTranquillini.”

Altre notizie daBolzano e dalle valliUn semestre intenso quello trascorso, tan-te le attività realizzate, come la campa-gna “Una Colomba per la Vita”, diverseconferenze nelle scuole, o ancora la pre-senza del nostro gazebo quale tradizio-nale ospite d’onore alla Gardenissima,lo slalom più lungo e più impegnativo del-le Dolomiti, che conclude la stagione

Cogliamo l’occasione per ricordarti, qualora l’indirizzo non fosse corretto, di segnalarlo alla tua ADMO Regionale e al labo-

ratorio presso cui ti sei recato per la tipizzazione: è molto importante mantenere aggiornato l’archivio dei donatori, per spe-

dirti le comunicazioni, ma soprattutto per poterti rintracciare facilmente in caso fossi chiamato per una possibile donazio-

ne.

INDIRIZZO VECCHIO O ERRATO

Cognome e nome

Via n°

CAP Città Prov.

NUOVO INDIRIZZO

Cognome e nome

Via n°

CAP Città Prov.

Tel. n° socio

Ai sensi del decreto legislativo 196/03, in ogni momento i nostri soci possono aver accesso ai dati che li riguardano, chiederne la modifica o la cancellazione e

opporsi al loro utilizzo con una comunicazione scritta.

Firma

Puoi mandare questo coupon a: ADMO Federazione Italiana – Via Aldini, 72 – 20157 Milano,

oppure inviarlo via fax al numero 02 39001170

IL DISEGNO DI ILARIAHA DATO IL NOME ALLA MOSTRA“UN PENSIERO PER UN SORRISO”.

http

:/

/w

ww

.a

dm

o.it

16

sciistica, vicini ai nostri Testimonial.Tante sono i progetti in corso attual-mente, e dei quali racconteremo nelprossimo editoriale, intanto a Bolzano perNatale 2003 ha avuto grande successola bella iniziativa presso Upim. La dire-zione del negozio ha dato la possibilitàalla clientela di far confezionare gli arti-coli scelti per i regali natalizi con una sfa-villante carta azzurra e una gala dora-ta. Tutto consueto per quel periodo, senon fosse che ad impreziosire i regali era-no le volontarie di ADMO. Tre settima-ne di faticata, ma con innumerevoli epi-sodi di solidarietà, di generosità e dipartecipazione ricevuti dai pazientissimiclienti, e tanti i giovani che in quei gior-ni, oltre alla confezione speciale, han-no avuto un pieghevole, e quando pos-sibile anche qualche parola informativa.Il giorno dell’Epifania a Vipiteno un pub-blico numeroso, interessato e partecipeha riempito la Sala Convegni del teatroComunale in occasione della secondaconferenza dell’ADMO altoatesina, conil Dottor Sandro Rinaldi come relatore ela traduzione a cura del Dottor DavideCampagnol.Il Presidente della sezione AVIS di Vipi-

teno, signora Valeria Casazza, valentee generosa padrona di casa, aveva cura-to con maestria la serata per accoglieregli amici bolzanini di ADMO nella loro pri-ma esperienza in Val d’Isarco. Sono inol-tre intervenuti due candidati alle Olim-piadi di Atene per l’atletica leggera, Sil-via Weissteiner e Christian Obrist, accom-pagnati dal loro preparatore atletico Rug-gero Grassi, ed il campione di SkeletonRenato Bussola, prossimo protagonistadelle Olimpiadi Invernali a Torino 2006.Con questa bella e significativa serata ledue associazioni, nel loro comune obiet-tivo di promuovere la donazione perdare vita e speranza a chi soffre, han-no iniziato un percorso di proficua col-laborazione, che proseguirà presto allaFiera del Tempo Libero di Bolzano, aLaives con un’altra conferenza, e sem-pre più in sintonia al Centro Trasfusionaledell’Ospedale S. Maurizio.

Annamaria

Weiteres ausBozen und denTälernDas Wintersemester war erfolgreich, wennauch etwas anstrengend. ADMO organi-

Comunicazione di riammissione ai Soci di ADMO Alto Adige Südtirol

In data 20/01/2004 si è svolta alla presenza del Notaio, Dott. Angelo Finelli, l’AS-SEMBLEA GENERALE STRAORDINARIA a BOLZANO presso la sala conferenze del-l’antico Municipio di Gries in piazza Gries n° 18 alle ore 20,00 con il seguente ordi-ne del giorno:

1) modifica della denominazione dell’Associazione e sua intitolazione ad “AntonellaMora”; 2) trasferimento della sede;3) modifica dei quorum dell’assemblea;4) modifiche statutarie necessarie all’ottenimento della qualifica di ONLUS;5) adeguamento generale dello statuto agli altri statuti ADMO nazionali.

Il Notaio verificato che nessun socio nei tempi previsti per legge ha fatto ricorso, inbase al comunicato di sospensione temporanea degli stessi, datata 11/04/2003apparsa sul giornalino ADMO Notizie N°20, distribuito gratuitamente a tutti i soci;che l’assemblea è stata ritenuta valida in quanto erano presenti i 2/3 dei soci rima-sti in carica; che l’assemblea ha deliberato all’unanimità le modifiche dello Statuto;che quindi sono venuti meno i gravi motivi di carattere organizzativo che hanno impo-sto questa scelta estrema;E che quindi ADMO Alto Adige Südtirol riammette tutti i soci sospesi.

Bolzano 14/04/2004Il Presidente di ADMO Alto Adige Südtirol

Gregorio Tranquillini

Wiederaufnahme der ADMO Südtirol Mitglieder

Am 20.01.2004 fand um 20 Uhr in Anwesenheit des Notars Herrn Dr. Angelo Finel-li die ausserordentliche Generalversammlung im Konferenzsaal des alten Grieser Rathau-ses am Grieser Platz 18 statt.

An der Tagesordnung waren folgende Punkte:

Änderung des Namens des Vereins. Der Verein wurde nach Antonella Mora benannt.Umzug des Sitzes;Änderung des Quorums bei den Versammlungen;Änderung von einigen Statutparagraphen, damit wir zu einem ONLUS Verein wer-den können;Allgemeine Anpassung des Statutes an die anderen nationalen ADMO-Statuten.

Nachdem der Notar wahrgenommen hat, dass niemand von den Mitgliedern sichdagegen ausgesprochen hat, aufgrund der Amtsenthebung derselben, die 11.04.03datiert (s. ADMO-Broschüre Nr. 20), und da die 2/3 der noch amtierenden Mitgliederanwesend waren, wurden alle Änderungen des Statutes erfolgreich vorgenommen.

Wir teilen Euch allen mit, dass alle ausgeschlossenen Mitglieder nun wiederaufge-nommen werden können.

Der Vorsitzender des ADMO - SüdtirolGregorio Tranquillini

SOPRA: CINZIA, FRANCESCA E KATIA MENTRE CONFEZIONANO REGALI PER ADMO.SOTTO: IL GAZEBO DI ADMO ALTO ADIGE A GARDENISSIMA 2004.

http

:/

/w

ww

.a

dm

o.it

17

sierte die Kampagne „Una Colomba PerLa Vita“ so wie zahlreiche Konferenzen inden Schulen Südtirols. Wir hatten, wieschon so oft, einen Informationsstand andem GARDENISSIMA dem längsten undschwierigsten Slalomrennen der Dolomi-ten, das das Ende der Skisaison verkün-det. Mit uns am ADMO-Stand waren auchunsere Testimonials.Wir haben noch vieles vor, aber darüberwerden wir im nächsten Leitartikel beri-chten.Aber nun gestatten Sie mir Ihnen zu erzäh-len, was sich über Weihnachten in Bozenereignete:Großen Erfolg hatte unsere Weihnacht-saktion beim Kaufhaus UPIM. Die Direk-tion des Kaufhauses gab uns die Gele-genheit, die Geschenke für die Kunden zuverpacken. Es war ein Triumph von hell-blauen Folien und glänzenden Goldbän-dern, der unseren freiwilligen Damen zuverdanken war. Es waren eigentlich dreianstrengende Wochen, aber es fehltennicht die Sympathiekundgebungen dergeduldigen Kundschaft und der vielen jun-gen Leute, die ausser der Geschenke auchInformationsmaterial mit nach Hause nah-men.Erfolgreich war auch die Konferenz, dieanfangs Januar im Sterzinger Stadtthea-ter stattgefunden hat. Es war die zweiteKonferenz in Südtirol. Der Referent warHerr Dr. Sandro Rinaldi, der tadellos überLeukämie und die Therapie berichtete.Die Vorsitzende der AVIS-Sektion Sterzing,Frau Valeria Casazza, war unsere hervor-ragende Gastgeberin, die meisterhaft unse-re erste Soirée im Eisacktal organisierte.Unter den zahlreichen interessierten Zuhö-rern waren auch einige Athleten und Ath-letinnen wie z.B. Silvia Weissteiner undChristian Obritz, die für die OlympischenSpiele in Athen kandidieren, unter Beglei-tung von ihrem Trainer Ruggero Grassi,und der Skeleton-Kandidat Renato Bus-sola, der uns an den Olympischen Win-terspielen im Jahre 2006 in Turin vertre-ten wird.Es war eine wichtige Soirée für ADMOund AVIS, die beide in dem Kampf genenBluterkrankungen engagiert sind, um denKranken eine Hoffnung anzubieten. Eswar der Anfang einer wichtigen Zusam-menarbeit, die in der Zeit fortsetzen wird.Bald werden wir an der Bozner Freizeit-messe zusammen erscheinen und eine

Konferenz in Leifers gemeinsam organi-sieren. Gemeinsam werden wir nun auchim Transfusionszentrum des Krankenhau-ses St. Moritzing arbeiten.

Annamaria

ADMO con iCampioni delCentro SportivoCarabinieri di SelvaNell’ambito della Festa dell’Atleta del Cen-tro Sportivo Carabinieri, svoltasi il 28 apri-le 2004 presso il Centro AddestramentoAlpino di Selva di Valgardena, ADMO AltoAdige ha tenuto una Conferenza sul tema“La Donazione di Midollo Osseo” alla pre-senza di atleti e allenatori appartenenti allevarie nazionali della FISI, che hanno con-seguito nella stagione appena conclusa217 podi nelle gare di Coppa del Mondo,Mondiali ed Internazionali a cui hanno

partecipato.Molti i nomi di spicco, per lo sci alpino Gior-gio Rocca, Alexander Ploner, Peter Fill,Roland Fischnaller, Kurt Sulzenbacher,Alberto Schieppati e il campione Mondia-le Juniores Luca Senoner; per lo sci di fon-do Silvio Fauner, Pietro Piller Cottrer eGiorgio di Centa; per lo slittino su pista arti-ficiale il Campione Olimpico, Mondiale evincitore della Coppa del Mondo ArminZöggeler.L’interesse dei partecipanti è stato note-vole e alla fine della mattinata gli atletipresenti si sono volentieri messi in posaper una foto con lo striscione ADMO. Un ringraziamento particolare al Coman-dante del Centro addestramento AlpinoColonnello Peter Paul Tarfusser ed al Coman-dante della Sezione Sport Invernali Mare-sciallo Aiutante Danilo Antonipieri, che han-no reso possibile tutto questo.

ADMO zusammenmit den Meisternvon Sportzentrumder Carabinieri zuWolkensteinIm Rahmen des Athletenfestes, die dasSportzentrum der Carabinieri am 28.April im Ausbildungszentrum Wolkensteinorganisierte, hielt ADMO Südtirol eineKonferenz über das Thema “Knochen-markspende”. Unter den Zuhörern warenviele Trainer und Athleten die den ver-schiedenen Nationalteams der FISI gehör-ten, und die in der eben abgeschlosse-nen Saison weit über 250 Preise imWeltpokal oder in verschiedenen inter-nationalen Championships verdient haben.Unter den berühmten Meistern waren fürAlpen-Ski Giorgio Rocca, Alexander Plo-ner, Peter Fill, Roland Fischnaller, Kurt Sul-zenbacher, Alberto Schieppati und derWeltmeister in der Juniores-Kategorie LucaSenoner. Langlaufski wurde von SilvioFauner, Pietro Piller Cottrer und Giorgio diCenta vertreten. Der Olympiameister fürRodeln auf künstlicher Bahn, Sieger desWeltpokals Armin Zöggeler war auch mitdabei. Die Konferenz erweckte ein großesInteresse und die Athleten liessen sichdanach gerne neben dem ADMO Wahr-zeichen vom Publikum fotografieren.Besonders dankbar sind wir dem Obmanndes Ausbildungszentrums, dem Kol. PeterPaul Tarfusser und dem Obmann der Sek-tion Wintersport Mar. Adj. Danilo Antoni-pieri, die all dies ermöglichten.

AnmerkungSie können auf dem web site www.admo.itdie deutsche Version der medizinisch-wis-senschaftlichen Artikel nach schlagen.Außerdem werden wir versuchen, selbst-verständlich in deutscher Sprache all diespeziellen Fragen zu beantworten, die Sieuns an folgende Adresse schicken wer-den: [email protected]

GLI ATLETI DEL CENTRO SPORTIVO CARABINIERI DI SELVA DI VALGARDENA CON IL PRESIDENTE DI ADMO ALTO ADIGE, GREGORIOTRANQUILLINI, E LO STRISCIONE ADMO.

IL 27 APRILE SCORSO AL CENTRO TRASFUSIONALE DI BOLZANO SI È TIPIZZATO ED ÈDIVENTATO TESTIMONIAL DI ADMO GIORGIO ROCCA. UN ALTRO GRANDE CAMPIONE DISCI DIMOSTRA ALTRUISMO E SENSIBILITÀ NEI CONFRONTI DELLA GENTE CHE SOFFRE DILEUCEMIA.

AM 27. APRIL LIESS SICH GIORGIO ROCCA, EIN WEITERER SKI-MEISTER, IMTRANSFUSIONSZENTRUM BOZEN TYPISIEREN UND DADURCH WURDE ER AUCH ZUMADMO-TESTIMONIAL. SEINE TYPISIERUNG IST DAS ZEICHEN FÜR SEINE SENSIBILITÄTGEGENÜBER JENEN MENSCHEN, DIE AN LEUKÄMIE LEIDEN.

Il primo Loto Partyper ADMOLunedì 20 ottobre 2003 si è svolto pres-so la Pizzeria Loto di Trento il primo LotoParty, una serata dedicata esclusivamen-te a ADMO.I contatti iniziali con il gestore, Alessan-dro, li abbiamo avuti nell’estate scorsa epoi via via abbiamo visto concretizzarsi que-sta bellissima serata ad invito, il cui pez-zo forte è stata la presenza di Lucio Gar-din, un eccezionale comico locale che peròha già avuto parecchie presenze in pro-grammi di cabaret nazionale.Quella sera eravamo tutti emozionati apreparare il materiale, a stendere il nostrostriscione in modo che tutti potessero leg-gere ADMO... La pizzeria Loto ha offer-

to la cena, mentre le bibite erano a paga-mento e l’incasso è stato interamentedevoluto a ADMO. Alessandro, Dario etutti i loro collaboratori hanno organiz-zato ogni particolare, i tavoli, i vassoi, ilcibo buonissimo, per tutta la gente pre-sente che si sbellicava letteralmente dalridere a sentire le battute di Lucio e a vede-re i suoi filmati satirici sui nostri politicilocali.Un grande spazio è stato poi dato a Rober-ta che ha spiegato le finalità di ADMO adun pubblico numeroso ed attento.Alessandro ci ha promesso che questodiventerà un appuntamento fisso conADMO e ha inoltre personalizzato il menùdi Loto (che consigliamo a tutti) con il logodi ADMO. Grazie Alessandro, davvero di cuore.

Luisa Boninsegna

Trentino Solidarietà e spesa Raramente accade di venir piacevolmen-te stupiti; in Trentino Alto Adige questo ciè accaduto a conseguenza della disponi-bilità e del forte interessamento mostra-to alla nostra Associazione dai Super-mercati Poli, una delle catene più note inregione.E così, dopo un importante riscontro pub-blicitario, per quindici giorni nel mese dimarzo variopinte gerbere hanno fatto bel-la mostra presso i diversi punti vendita euna buona percentuale su ognuna delle5.000 piantine messe a disposizione daiSupermercati è stata devoluta a ADMO.Tale iniziativa ha anche consentito ai volon-tari dell’Associazione di avvicinare mol-tissime persone, tra le più disparate, chehanno accolto con interesse l’iniziativa.È doveroso un sentito ringraziamento da

parte di ADMO Trentino e Alto Adige a tut-ti coloro che hanno reso possibile tale ini-ziativa, questa volta a favore della soli-darietà e a scapito del commercio.Grazie ai Supermercati Poli.

Roberta Pedrotti

Dieci anni dopo. Lanascita di ADMOFriuli Venezia GiuliaQualche mese fa ADMO Friuli Venezia Giu-lia ha compiuto dieci anni. Non è un record,non è un evento di cui vantarsi, dato chemolte ADMO sono nate prima, ma è unaricorrenza significativa per chi ha vissutola lunga gestazione. Per questo desidererei

Friuli VeneziaGiulia

ricordare sulle pagine di ADMO Notiziecome e perché è nata.All’inizio del 1993, viene a trovarmi uncollega con il quale avevo diviso gli ulti-mi mesi di servizio e mi parla dell’Asso-ciazione Donatori Midollo Osseo Veneto,della quale è Presidente pro tempore. Midice che ritiene opportuno che la sua Asso-ciazione, che si occupa dei donatori del-le tre Venezie, si riorganizzi su base regio-nale e mi chiede di fare qualcosa in Friu-li Venezia Giulia. Il problema è che nonso da che parte cominciare, ma il collegami consegna un assegno di due milioni,mi augura “Buon lavoro!” e se ne va.Parte così un’attività nuova, fatta di tan-ti interrogativi e di poche risposte, spes-so contraddittorie e di difficile interpre-tazione.Cominciamo dallo statuto. E già, un’as-sociazione ha bisogno di uno statuto. Mifaccio mandare quello del Veneto, con-tatto ADMO Federazione e, sulla base diquello che ho capito, butto giù una primabozza che invio alla Federazione stessaper l’approvazione. La bozza ritorna conalcune modifiche. Concordo, dopo i neces-sari contatti con il Trasfusionale e l’Ema-tologia di Udine, una data per la stesuradefinitiva e per la firma dell’atto pressoun notaio. Devo sottolineare, in proposi-to, la piena disponibilità di tutti. Esperitetutte le formalità, presento lo statuto allaRegione che, in tempi biblici, me lo resti-tuisce indicando alcune modifiche per ren-

derlo “democratico”. Apportate le modi-fiche ed elaborato presso il notaio un attointegrativo, rispedisco il tutto alla Regio-ne che, dopo alcuni contatti diretti chiari-ficatori, approva il documento.Nel frattempo, con l’aiuto dell’Associa-zione Donatori Organi (A.D.O.) di Udine,posso disporre – almeno formalmente –di una sede o, meglio, di un recapito pres-so il quale far giungere la corrisponden-za. Si tratta di una cassetta per la postaappesa all’ingresso della sede dell’A.D.O.,dove mi reco personalmente a ritirarequanto compete a ADMO.Vengo a sapere che un’associazione devedisporre di un codice fiscale e provvedo diconseguenza; mi rendo conto che pergestire e memorizzare i dati di un grannumero di soci ho bisogno di un PC. Mirivolgo a una Fondazione per un contributoe mi viene concessa la metà della spesasostenuta, dietro presentazione della fat-tura quietanzata (!).Con l’aiuto di un esperto elaboro un pro-gramma rispondente alle esigenze del-l’Associazione e imparo a utilizzare ilcomputer.A questo punto è necessario uscire dal-l’ambito individuale e coinvolgere gli orga-ni sociali.Viene indetta una prima riunione del Con-siglio Direttivo provvisorio.Da questo momento, inizia l’attività di regi-strazione dei donatori, mi inserisco nel con-testo di ADMO Federazione, comincio a

ADMO FRIULI VENEZIA GIULIA FESTEGGIA I SUOI PRIMI DIECI ANNI.

UN MOMENTO DEL “LOTO PARTY” A TRENTO PER ADMO.

http

:/

/w

ww

.a

dm

o.it

18

http

:/

/w

ww

.a

dm

o.it

19

organizzare un’assemblea dalla quale farscaturire gli organi rappresentativi del-l’Associazione. E l’assemblea viene indet-ta attraverso l’invio a tutti i soci di unalettera personale di convocazione (lavo-ro onerosissimo sotto il profilo economi-co, ma soprattutto organizzativo, che siripeterà per qualche anno e che verràsvolto mediante la mobilitazione di ami-ci e parenti che preparano buste, attac-cano francobolli ed etichette, provvedo-no alla spedizione).Superata la fase pionieristica, ci avvia-mo alla vita normale dell’Associazione e,benché sempre assillato dalla carenza dicollaboratori (perché giustamente tuttidevono lavorare per mantenersi, mentreio posso dedicare tutto il tempo disponi-bile a questo mio “hobby”) riesco a impri-mere un discreto impulso alla vita asso-ciativa.Alcuni spettacoli, organizzati in mezzo amille incertezze, ma con tanta buonavolontà da due o tre persone fedelissime(che non cito, perché mi sembrerebbe dioffendere la loro disinteressata disponi-bilità); le prime timorose campagne panet-toni, alcune manifestazioni con interventiestemporanei nei quali illustrare scopi e

attività del sodalizio; numerosi incontrinelle scuole e nelle comunità locali ser-vono a farci conoscere e a far affluire aicentri di tipizzazione un numero soddi-sfacente di nuovi donatori.ADMO Friuli Venezia Giulia si inseriscecosì tra le associazioni di volontariato nel-l’ambito regionale e nel più ampio con-testo della Federazione, sia pure in un qua-dro di grandi difficoltà e limitazioni eco-nomiche e di personale.Ora, dopo dieci anni, cosa resta del lavo-ro fatto?Resta la consapevolezza di aver costrui-to uno strumento pieno di imperfezionie di manchevolezze, carico di difetti e diproblemi, ma capace di lavorare per aiu-tare coloro che sono meno fortunati siamediante la disponibilità di potenzialidonatori sia attraverso l’informazione ela sensibilizzazione dell’ opinione pub-blica, spesso distratta dalle preoccupa-zioni quotidiane.Per fare un bilancio personale, ritengo didover mettere in evidenza la grande gra-tificazione ricavata dal lavoro svolto e didover ringraziare tanti: il mio vecchio col-lega per avermi coinvolto; enti e perso-ne che, a vario titolo, sono stati prodighi

di aiuto e sostegno, specie nelle fasi ini-ziali dell’attività; rappresentanti di alcu-ne ADMO Regionali che mi hanno forni-to suggerimenti preziosi ed esempi daseguire; ADMO Federazione che ha cre-duto nella nuova realtà di ADMO FriuliVenezia Giulia e, soprattutto, coloro i qua-li hanno raccolto il testimone e lavoranoin silenzio, con serietà, convinzione, umiltàe sacrificio personale avendo un solo sco-po: dare valore e significato alla parolasolidarietà.

Carlo Alberto Del Piero

Presidente Onorario ADMO Friuli Venezia Giulia

Saperne di più:insieme… si può!Per imparare a essere liberi di sceglierereputiamo importante parlare, confron-tarsi, mettersi in discussione per matura-re le proprie idee. Per noi è fondamenta-le non accettare passivamente tutto ciò checi viene proposto.Queste prerogative, tipiche dei giovani, ci

Veneto

hanno portato a conoscere gli amici delSISM di Padova e ad organizzare con eper loro una serata per parlare della dona-zione di midollo osseo. Cos’è il SISM? È il Segretariato Italianodegli Studenti di Medicina. È un’associa-zione non profit che sul territorio locale,nazionale e internazionale promuove pro-getti di sensibilizzazione alle problema-tiche socio-sanitarie in ambiente univer-sitario e in particolare presso le Facoltàdi Medicina. Per organizzare questa serata si sono crea-ti fin da subito due gruppi di lavoro. Il pri-mo formato dai volontari del SISM con l’in-tenzione di pubblicizzare l’evento e coin-volgere quanti più giovani universitari pos-sibile, il secondo formato da noi soci ADMOper strutturare la conferenza.Durante la serata prescelta, presso unasala conferenze del Comune la nostraPresidente e due Dottoresse della Clinicadi Oncoematologia Pediatrica di Padovahanno spiegato cos’è la donazione dimidollo osseo e come si può diventaredonatori.Importante è stato il contributo dato dal-la testimonianza di un donatore effettivo,che ha catalizzato l’attenzione di tutti.

Ogni tanto, purtroppo, capita che un socio dimentichi di comunicare alla propria ADMO Regionale

o all’Ospedale di riferimento il proprio cambio di indirizzo.

Così, se si verifica lacompatibilità con unpaziente in attesa di

trapianto, ci risulta impossibile

rintracciarlo.Per ovviare a questa gravedifficoltà, ti chiediamo di

fornirci maggior indicazionie, in particolare, un secondo

recapito per aiutarci acontattarti nel caso qualcuno

abbia bisogno di te! Grazie!

Cognome:

Nome: n. Socio

(per le donne coniugate, nome e cognome del marito)

Indirizzo: n.

C.A.P.: Città: Prov.:

Data di nascita: / / Luogo di nascita:

Tel. abitazione: Tel. ufficio: Cell.:

Secondo indirizzo da utilizzare solo in caso di mancata reperibilità (parenti, amici, lavoro,…):

Cognome: Nome:

Indirizzo: n.: C.A.P.:

Città: Prov.: Tel.:

Ai sensi del decreto legislativo 196/03, in ogni momento i nostri soci possono aver accesso ai dati che li riguar-dano, chiederne la modifica o la cancellazione e opporsi al loro utilizzo con una comunicazione scritta.

Data:

Firma:

Puoi inviare questo coupon a: ADMO Federazione Italianavia Aldini, 72 – 20157 Milano – Fax 02 39001170

http

:/

/w

ww

.a

dm

o.it

20

La partecipazione interessata dei presen-ti ha dato soddisfazione agli organizzatoridelle due associazioni, che si sono ripro-messe di dare continuità alle conferenzee a eventuali sviluppi di un progetto cheabbia come obiettivo una maggiore divul-gazione. Ci piace ricordare a questo punto quantodiceva Gandhi: “La differenza fra quelloche facciamo e quello che potremmo farepotrebbe cambiare le sorti del mondo”.Queste parole vorremmo che risuonasse-ro per noi tutti e per gli amici del SISMcome uno sprone, perché crediamo che albene che ognuno di noi può fare non esi-stono limiti.… Un po’ di me per te!

I giovani di ADMO Padova

ADMO senza confiniLo scorso febbraio ADMO Belluno ha vis-suto importanti occasioni promozionali,andate in scena su un palcoscenico lon-tano dai soliti. Sono state grandi oppor-tunità di farsi conoscere da una plateavasta quelle offerte dal campionatoeuropeo e dal campionato mondiale disleddog, svoltisi, rispettivamente, adAuronzo di Cadore e a Cortina d’Am-pezzo. La prima manifestazione, disputatasiil 13,14 e 15 febbraio sul tracciatodi Palus San Marco, ha visto in garaoltre duecento concorrenti provenientida Austria, Germania, Olanda, Repub-blica Ceca, Slovacchia, Francia, Dani-marca e Belgio. Oltre un migliaio icani da traino che, complice ancheun paesaggio innevato come datempo non accadeva, hanno fat-to rivivere l’atmosfera del GrandeNord. ADMO era presente con unproprio stand per distribuire mate-riale informativo e con uno slo-gan che ben si adattava al climaagonistico: “Il nostro traguardoè salvare una vita: aiutaci a vincere!” La stessa voglia di sensibilizzare alladonazione è stata messa in campo duesettimane dopo, in occasione della tregiorni iridata dei campionati mondialiassoluti sprint di sleddog, proposta aCortina dal Gs Antartica e dalla Gis, lasocietà che gestisce gli impianti sporti-vi locali. Anche qui la partecipazione èstata ampia e appassionata, sia da par-

te dei concorrenti sia da parte di ADMO,ancora una volta “a braccetto” con losport, veicolo sempre efficace per pro-muovere messaggi di solidarietà.

ADMO Belluno

ADMO a CIVITAS2004In occasione dell’edizione 2004 di CIVI-TAS, la Mostra Convegno della solidarietàe dell’economia sociale e civile che ognianno si svolge a Padova, il Coordinamentodelle ADMO del Veneto ha organizzatoun incontro sul tema “Il midollo osseonon è il midollo spinale”, patrocinato dal-la Provincia di Venezia.Sono intervenuti al dibattito, introdottodal Presidente di ADMO Veneto Antonio Pie-trarelli, il Dottor Bruno Moretto, Assesso-re alle Politiche Sociali della Provincia diVenezia, la Dottoressa Giustina De Silve-stro, Direttore del Servizio Immunotra-sfusionale dell’Azienda Ospedaliera diPadova e il Dottor Simone Cesaro, DirigenteMedico della Clinica OncoematologicaPediatrica dell’Università di Padova.

Sempre più suConcluso con successo l’ormai consuetoappuntamento natalizio per la campagna“Un Panettone per la Vita”, che ha vistoampiamente riconfermato il consenso e lasolidarietà di molti sostenitori, per la Sezio-

Liguria

ne ADMO Daniele Traverso di Loano il calen-dario 2004 si è aperto ufficialmente sul-l’impalpabile scia delle Frecce Tricolori.Proprio a Loano, infatti, sono stati festeg-giati lo scorso 21 febbraio, presso il Resi-dence Loano 2, gli ammirati piloti dellaPAN (Pattuglia Acrobatica Nazionale),testimonial ADMO durante l’intero anno2003.Dodici attestati, giusto tributo per l’impe-gno dedicato all’Associazione, sono statiassegnati a pieno merito ad altrettanti“messaggeri alati” che, a loro volta, han-no voluto contraccambiare il sentito rico-noscimento donando alla sezione ospi-tante la raccolta completa della loro pre-stigiosa storia tra i cieli.In attesa di tornare a volare sempre piùin alto per tracciare nel blu i segni inde-lebili della speranza, gli onnipresenti volon-tari loanesi hanno preso parte con ungazebo promozionale alla manifestazioneciclistica organizzata, in concomitanza conil risveglio della primavera, dal Comune diPietra Ligure. Un altro stand ADMO è sta-to poi allestito a giugno, durante l’edi-zione pre-estiva di triathlon.Anche quest’anno si sono ripetute, conbuoni risultati, le conferenze aperte aglistudenti delle scuole medie e superiori deldistretto e per la prossima stagione, tragli intenti principali, spicca la volontà direalizzare una serie di nuovi incontri coni ragazzi dei gruppi sportivi, da sempre sen-sibili e attivamente vicini al mondo delvolontariato sociale.In questo primo semestre, dopo la scuolae lo sport, non poteva di certo mancare lagiusta dose di spettacolo. Sul palco del Cine-

ma Teatro Loanese, il 12 maggio scorso, aconquistare applausi e sorrisi, sono stati gliamici attori del teatro amatoriale diretto dal-la eclettica Angela Maria Carrara.E dal momento che l’ADMO loanese è sem-pre in fermento creativo, arrivederci allaprossima puntata e buon lavoro a tutti.

Grazia Noseda

ADMO Loano

Andrea Giani a Lavagna per diffondere il messaggio di ADMOIl campione, che ha conquistato tre titolimondiali di volley, ha partecipato l’8 mar-zo scorso ad un incontro al Parco Tigulliocon la locale società ADMO Volley. Nelle vesti di testimonial ADMO, Andrea

DA SINISTRA: FRANCESCO BIAGIOLI; SAVERIO ARGENTO, DONATORE ADMO; CAPITANOTAMMARO; CAPITANO SAIA; DOTTORESSA UMBERTA BOLOGNESI, PRESIDENTE ADMOLOANO; MARESCIALLO LA CECILIA.IN PRIMO PIANO: MAGGIORE TARANTINO; MARESCIALLO LUCIANO PERDONI; JACOPOMARINO, SALVATO DALLA SORELLA DONATRICE; ZUMINO, SINDACO DI ALBENGA EPRESIDENTE AEREOCLUB SAVONA.

http

:/

/w

ww

.a

dm

o.it

21

Giani ha dichiarato: “Quando giocavo a Par-ma, quasi tutte le settimane andavo nel-le scuole insieme ai giocatori della localesquadra di calcio. Simili iniziative hannosempre riscosso un notevole successo trai giovani. Trasmettere il messaggio diADMO in effetti con i bambini più piccolinon sempre è facile. L’importante è mostra-re loro le gesta e i comportamenti di uncampione: in questo modo i bimbi possonoessere incentivati a emularlo. Ai ragazzipiù grandi bisogna invece illustrare inmaniera più approfondita le finalità diADMO, perché sono già in grado di com-prendere che cosa può realmente rappre-sentare la donazione di midollo osseo”.

La prima donatriceeffettivaEra il 10 febbraio 1994 quando Barbara,Rita, Eliana, Stefano, Sandro e Pieran-drea mi hanno seguito in questa nuovaavventura.Non ho certo faticato per far porgere loroil braccio a Ernesto, il medico che per annisi è prestato generosamente a effettuarei prelievi di centinaia di volontari.Ho percorso la provincia di Imperia in lun-go e in largo, poi, cresciuto il numerodegli iscritti, la zona di competenza si ènecessariamente ridotta.Essendo nell’estremo lembo di territorioregionale, avevo adottato il sistema diviaggiare verso l’IBMDR al posto dei dona-tori, il più delle volte in scooter (ne ho con-sumati tre), oppure in auto e in treno.Anni e anni di attese, anni e anni dirichiami e la notizia non arrivava, qual-cuno arrivava in fondo, i cuori salivanoin gola e poi niente, la gioia era ogni vol-ta rimandata.Poi l’attesa conferma, ce l’abbiamo fat-ta, una di noi era vincente, e tutti noi conlei! Finalmente il 27 aprile del 2004 la

fatica è stata ricompensa-ta.Ci sono voluti dieci anni,oltre mille iscritti e (da uncalcolo approssimativo)80.000 Km percorsiportando le provettea Genova, ma final-mente le lacrime chemi sono scese sulleguance sono di gioia e libe-razione.I miei mille compagni d’avventura avran-no presto un nuovo fratello, o sorella,sano come loro, e sarebbe stupendo sipotessero incontrare ed unirsi tutti assie-me in un enorme abbraccio con, al cen-tro in mezzo a loro, la nostra Cinzia edidealmente questa persona che abbraccia

una nuova vita.Io ho acquisito mille amici, qualcuno lodevo ringraziare più di altri per l’enormeaiuto che mi ha dato, l’enorme sostegnoche mi ha offerto quando calava la vogliadi combattere, tanti altri fatico a ricono-

scerli, ma a tutti voglio dire grazie, vivoglio bene!!!

Mauro Quarta

ADMO Riviera dei Fiori

Concorso per il miglior posterIl concorso per il poster “Il midollo osseonon è il midollo spinale” ha riscontrato inLiguria un successo di proporzioni inspe-rate: più di 30 proposte con la parteci-pazione di circa 100 studenti. Segno ine-quivocabile dell’interesse suscitato tra la

popolazione in una fascia di età cui ADMOtiene in modo particolare. È anche motivo di soddisfazione segnalareche tutti i poster denotano attenzione eduno spirito teso alla comunicazione imme-diata, talvolta scherzosa, cercando dicogliere l’essenza della problematica eallo stesso tempo evitando ogni dram-maticità.ADMO Liguria, nel corso dell’AssembleaGenerale dei Soci, ha esaminato tutti ilavori esposti e non è riuscita a risolverela scelta del vincitore unico. Nonostantela ripetizione della votazione, infatti, sonorisultati due primi ex-aequo, entrambi stu-denti della Facoltà di Architettura dell’U-niversità di Genova (Disegno Industriale):Elisa Bassani e Marilisa Bombonato (Unbacino per ADMO) e Ylenia Edera (Fai

ANDREA GIANI INCONTRA I GIOVANI DELL’ADMO VOLLEY DI LAVAGNA.

QUESTE SONO LE DUE PROPOSTE FINALISTE PER LA LIGURIA. A SINISTRA, QUELLA DI ELISA BASSANI E MARILISA BOMBONATO, A DESTRA,QUELLA DI YLENIA EDERA, TUTTE STUDENTESSE DELLA FACOLTÀ DI ARCHITETTURA DELL’UNIVERSITÀ DI GENOVA (DISEGNO INDUSTRIALE).

volare la speranza). Questi poster saran-no pubblicati sul libretto “ADMO. Donatoridi vita”, edizione ligure, e avranno diffu-sione in tutte le manifestazioni organiz-zate da ADMO Liguria.

Torna “L’Osteriadella Solidarietà”In occasione della fiera di San GiovanniBattista, a Spilamberto di Modena, dal23 al 27 giugno, nel suggestivo cortile del-la biblioteca (in pieno centro storico) tor-na “L’Osteria della solidarietà” a favoredi ADMO e ASEOP. L’Osteria offre degustazione di prodottitipici e di piatti originali ed esclusivi del-l’osteria, buona musica e tanto diverti-mento. Vi aspettiamo numerosi!

ADMO Modena

Volontari in Servizio Civile con ADMO EmiliaRomagnaIl Servizio Civile Nazionale dura 12 mesie prevede un impegno settimanale di 30ore di attività e un trattamento economi-co di circa 400 euro. ADMO Emilia Roma-gna cerca ragazze e ragazzi, che nonabbiano compiuto i 26 anni e siano esen-ti da servizio militare, desiderosi di fareun’esperienza di servizio civile presso l’As-sociazione. I volontari opereranno pressole sezioni di Bologna, Modena, Parma,Reggio Emilia e Forlì ed affiancheranno l’o-peratore della segreteria regionale nelle atti-vità che si svolgono in Associazione. Saran-no incentivate le loro iniziative personali,secondo le capacità e l’esperienza, affin-

Emilia Romagna

ché possano esprimersi e gestire attiva-mente il lavoro nell’Associazione.Ai ragazzi sarà rilasciata una dichiarazio-ne delle competenze acquisite durante ilservizio, utilizzabile come credito forma-tivo negli ambiti dello studio e del lavoro.Sarà preziosa la loro competenza gene-razionale per il nostro approccio al mon-do dei giovani, sia per la sensibilizzazio-ne, sia per il coinvolgimento dei ragazzicome donatori e volontari.Per maggiori informazioni: ADMO Emilia Romagna Via Testi 4/a – 43100 Parmatel. 0521 272571 – fax 0521 [email protected]

Festa della Birra a Carpi di ModenaCome lo scorso anno, alla Festa della Bir-ra che si terrà nei mesi di luglio e agosto2004 a Carpi di Modena sarà presente unostand ADMO. Venite a trovarci, tra spet-tacoli, cabaret e fiumi di birra il divertimentoè assicurato.

ADMO Modena

ADMO a Skipass 2004Si svolgerà a Modena dal 29 ottobre al1° novembre 2004 l’undicesima edizio-ne di SKIPASS, il salone del turismo edegli sport invernali.Anche quest’anno SKIPASS avrà al suointerno uno spazio dedicato a ADMO, pres-so cui saranno ospiti i Testimonial ADMOcampioni dello sci e dello spettacolo. Viaspettano molte sorprese!!!Per ulteriori informazioni: Segreteria organizzativa ADMO Modena tel. 059 371399.

ADMO Ferraracerca volontari tra i suoi sociCome tutti sappiamo, l’obiettivo dellanostra Associazione è aiutare i malati inattesa di trapianto, trovando nuovi dona-tori e sostenendo le strutture che effettuanotipizzazioni e trapianti. La nostra attività nelle scuole e sulle piaz-ze e le nostre iniziative hanno avuto buo-ni risultati: il numero dei donatori è cresciutoe il Centro Donatori e la Sezione Emato-logica dell’Università degli Studi di Ferra-ra saranno presto dotati rispettivamente diun Termociclatore e di una Centrifuga. Inoltre, come tutte le sezioni di ADMOEmilia Romagna, ADMO Ferrara contri-buisce alla realizzazione dei comuni obiet-tivi, sostenendo progetti che richiedonorisorse, energie, idee…Per continuare a migliorare sempre, abbia-mo bisogno della partecipazione attivadei soci della nostra provincia. Sarebbe auspicabile, infatti, che in tutti ipaesi nascessero gruppi operativi, collegatialla realtà territoriale, con lo scopo di farconoscere sempre meglio i problemi deimalati e l’attività di ADMO.Parrocchie, centri sportivi, fiere, manife-stazioni, feste… a voi soci la scelta deiluoghi e dei modi più adatti per sensibi-lizzare giovani dai 18 ai 35 anni e perpromuovere iniziative che sostengano inostri progetti. Chiamateci!ADMO Ferrara sez. “Paola Marchetti”tel. 0532 765905fax 0532 765905 cell. 349 [email protected]

È nata ADMO Forlì-CesenaLa Sezione ADMO di Forlì - Cesena è nataufficialmente nel marzo 2004, ma grazieall’attività dell’AVIS Comunale di Forlì, asupporto del Centro Trasfusionale dell’O-spedale, già da alcuni anni vengono effet-tuati i prelievi per la tipizzazione dei poten-ziali donatori. Fino ad oggi sono stati tro-vati compatibili ben 7 donatori, i quali han-no donato il loro midollo osseo a pazien-ti che non avevano più speranze di vita.Al Responsabile provinciale Alberto Forni,alla Segretaria Alessandra Agirelli e a tut-ti i volontari che vorranno dargli una manovanno gli auguri di buon lavoro di ADMOEmilia Romagna.La nuova sezione ha sede presso l’AVISComunale, in Via Giacomo della Torre, 147100 Forlì – tel. 054320013 fax 054335953 – [email protected]

Lettera di unadonatrice di midolloosseo di ForlìSono iscritta a ADMO da 15 anni e nelmese di ottobre 2003 sono stata contat-tata per l’ultima tipizzazione, cui fa segui-to quasi sempre la donazione. Dopo unprimo momento di smarrimento mi sonomessa a disposizione ed ho cominciato afare tutte le analisi.Ai primi di dicembre sono stata accom-pagnata a Bologna da Alessandra e Edio,due persone meravigliose dell’AVIS, e imedici mi hanno informata che il mio midol-lo sarebbe stato trapiantato ad una bam-bina di Amburgo, affetta da una malattiagenetica che le lasciava pochi anni di vita.

MARCO STA FIRMANDO L’ADESIONE A ADMO PRESSO UNO DEI BANCHETTI ORGANIZZATI DA ADMO E ASEOP DI SASSUOLOIN OCCASIONE DELLA MANIFESTAZIONE “UNA COLOMBA PER LA VITA”.

Nuovo Consiglio Direttivo di ADMO Emilia Romagna

Durante l’Assemblea dei Soci di domenica 7 marzo è stato eletto il nuovo ConsiglioDirettivo di ADMO Emilia Romagna, così composto:Presidente: Erio Bagni;Vicepresidente: Angela Letizia in Cappello;Tesoriere: Brunetta Damenti;Segretario: Pierluigi Negri;Consiglieri: Cècile Van Lommel, Maria Francesca Baldi, Antonia Pareschi, AlbertoForni, Nicoletta Senni, Giuseppina Bursi.

A tutti i migliori auguri di buon lavoro!

http

:/

/w

ww

.a

dm

o.it

22

http

:/

/w

ww

.a

dm

o.it

23

Ho ripensato ai miei figli quando aveva-no un anno, così vispi, così morbidi, cosìallegri ed ho immaginato il dolore di que-sti genitori che vedevano la loro bambinadeperire giorno dopo giorno a causa diquesta malattia, e che solo un trapiantoavrebbe potuto salvare. Ho pensato a queigenitori terrorizzati che avrebbero dato lavita, in senso letterale, per la loro bam-bina, ma non erano in grado di aiutarlaperché non c’era compatibilità fra loro.Ho pensato anche a tutti gli altri parenti,gli amici, i colleghi, i vicini di casa risul-tati incompatibili ai test. In questi casi non resta che ricorrere al Regi-stro mondiale dei donatori per trovarequella persona su 100.000 che è com-patibile e qui è accaduto un mezzo mira-colo: in Italia c’era una persona compati-bile, c’era una speranza, ma bisognavaancora fare i controlli incrociati del sanguee sperare che la donatrice fosse in buonasalute e disponibile.Alla vigilia di Natale avviene l’intero mira-colo: la compatibilità c’è, la donatrice èin buona salute e ben felice di aiutare.Che Natale meraviglioso per me e perloro, forse il più bello della nostra vita!Ho fatto l’espianto l’8 gennaio e a metàfebbraio ho ricevuto una lettera di ringra-ziamento dei genitori della bambina, chesta bene.L’unica persona su 100.000 che potevaaiutarla era iscritta al registro dei donatori,ma quanti bambini ammalati devono mori-re perché il loro 1 su 100.000 non èancora iscritto?Dopo questa lettera so che la vostracoscienza non vi farà dormire fino a chenon vi sarete iscritti a ADMO, quindi per-ché passare una notte insonne? Andate subito ad iscrivervi tanto la sededi Forlì è aperta fino alle ore 16,00!

Lettera firmata

Ragazzi in magliaADMOI cuccioli della Castiglionese Calcio porta-no di partita in partita con determinazio-ne e orgoglio il messaggio della nostraAssociazione, durante il gioco e lo sport,indossando la maglietta ADMO e spo-standosi con un pulmino con il nostro logo.Grazie all’allenatore dei ragazzi ed al con-sigliere di ADMO Grosseto Fausto Brandiper l’idea avuta, ma soprattutto ai ragaz-zi che, pur essendo molto giovani, han-no capito ed approvato l’importanza ditale iniziativa.

Sergio Petri

Presidente ADMO Grosseto

Gran FondoGranducato di ToscanaSi è svolta il 25 aprile scorso in Marem-ma una tappa del circuito ciclistico GranFondo del Granducato di Toscana orga-nizzato dal gruppo sportivo “Free Bikers– Pedale Follonichese“.Gli organizzatori hanno dato la possibi-lità alla nostra Associazione di essere pre-sente sul circuito per distribuire materialeinformativo, con grande successo consi-

Toscana derato che all’evento hanno partecipatocirca 5.000 persone.A ADMO Grosseto non rimane che ringra-ziare dicendo “forza sportivi!”

Sergio Petri

Presidente ADMO Grosseto

Mostra al CasseroSeneseADMO Grosseto ha diffuso anche attraver-so la pittura il messaggio della donazionee della vita: sei artisti internazionali e nazio-nali in vena di solidarietà hanno prestato leloro opere al fine di coinvolgere i cittadini.Il Presidente di ADMO Grosseto ringraziagli artisti intervenuti e si augura che que-sto appuntamento continui nel tempo.

Sergio Petri

Presidente ADMO Grosseto

Spot ADMOADMO Grosseto attraverso il Notiziariointende ringraziare per l’impegno Lan-franco Stefanelli e tutti coloro che hannocollaborato con lui alla realizzazione deidue spot ADMO (audio e video) finalizzatialla sensibilizzazione della donazione delmidollo osseo.I relativi spot sono stati adottati anche daADMO Federazione Italiana.

Sergio Petri

Presidente ADMO Grosseto

L’Unione fa la VitaSabato 3 aprile a Calcinaia (PI), nellasala Don Angelo Orsini si è svolta unatavola rotonda dal tema “L’Unione fa laVita”, organizzata dall’amministrazionecomunale e dalle associazioni ADMO AVISAIDO.All’iniziativa hanno partecipato i rappre-sentanti delle associazioni ADMO AVISAIDO, i medici dei Centri Trasfusionali diPontedera e Cisanello, i coordinatori loca-li di donazioni e trapianti dell’ASL 5 di Pisa

e dell’Azienda Ospedaliera pisana.Durante l’incontro sono state presentatele varie attività delle associazioni ed èstato fatto il punto della situazione sulledonazioni di sangue, di midollo osseo, diorgani e tessuti. Nella provincia di Pisa ilrisultato è ottimo.È stata poi mostrata l’opera di Paolo Grigò,una litografia intitolata “Allegorie” e dedi-cata al tema delle donazioni, delle cuistampe l’amministrazione comunale si èfatta carico per consegnarle ai relatori edalle associazioni presenti.ADMO AVIS e AIDO hanno voluto dare unriconoscimento all’artista consegnandogliuna targa con inciso: “A Paolo Grigò: ungrande artista con un grande cuore”.Le associazioni suddette ringraziano l’am-ministrazione comunale e l’artista per l’im-pegno profuso in occasione di questa gior-nata.Paolo Grigò porterà questa importanteopera in varie mostre, in Italia e all’este-ro, affinché la sensibilità verso il temadelle donazioni e dei trapianti sia semprecrescente.

Scilla Boaretti

ADMO Pisa

Il Comune di Pontederacollabora con ADMO PisaL’amministrazione comunale di Pontede-ra, in collaborazione con le associazioniADMO AVIS FRATRES della zona, ha incantiere un progetto denominato “La dona-zione come scelta di solidarietà sociale”.L’iniziativa comporta la realizzazione di duedepliant, dei quali uno riguarda la dona-zione di midollo osseo.L’amministrazione comunale si farà cari-co della stampa e dell’invio dell’opusco-lo a tutte le famiglie di Pontedera (circa10.000), in allegato alle copie del noti-ziario comunale. La redazione grafica è stata curata dalconsigliere di ADMO Pisa Scilla Boaretti.

ADMO Pisa

Una squadra in rosaADMO Massa Carrara ha vinto!Le ragazze della squadra di calcio fem-minile di Massa Carrara indossano lamaglietta con il logo ADMO durante leloro partite su tutti i campi di calcio.UN MOMENTO DELLA GARA CICLISTICA GRAN FONDO DEL GRANDUCATO DI TOSCANA.

http

:/

/w

ww

.a

dm

o.it

24

Auguriamo alle ragazze un campionatovincente cosi come è la nostra Associa-zione.Il Direttivo di ADMO Massa Carrara

IV rassegnapolifonica “GiulioTallè” a San Ginesio(MC) Il coro “Bonagiunta” di San Ginesio (MC)con la Sezione locale di ADMO Marche,i Volontari del Soccorso e l’AssociazioneCarabinieri in Congedo, ha vissuto il 22e 23 dicembre 2003 un intenso fine set-timana all’insegna della musica, ed insie-me a loro l’intera cittadinanza.La Rassegna Polifonica Interregionale“Giulio Tallè”, giunta alla quarta edizio-ne, ha visto anche la partecipazione delCoro “Marmolada” di Venezia, del “Grup-po Corale Gaetano Braga” di Giulianova(TE), del Coro della Chiesa dei “SS:Cosma e Damiano Martiri” di Copertino(LE), del Coro “Canto Ergo Sum” di Spo-leto (PG), oltre che del complesso voca-le ginesino. I gruppi hanno presentato unaselezione del loro repertorio in varimomenti delle due giornate. Il culmineè stato raggiunto con il concerto finaleche si è tenuto nel pomeriggio del 23

Marche

presso l’Auditorium Sant’Agostino.L’edizione di quest’anno, organizzata comein passato in memoria del fondatore, recen-temente scomparso, della locale corale, siè svolta come sempre in concomitanzacon la giornata dedicata a Santa Cecilia,patrona dei musicisti. Questa edizione haacquisito però un significato particolareperché ha richiamato in sé i nobili valoridella donazione del midollo osseo e delservizio volontario di soccorso pubblico edha avuto vicina la presenza amica del-l’Arma dei Carabinieri.Al termine della manifestazione i rappre-sentanti di ADMO Marche hanno donatoai presidenti dei complessi vocali una copiadel libro “Ritorno alla vita” di Emilio Boni-celli, con la preghiera di leggerlo e farlo leg-gere ai loro collaboratori per avvicinarli allarealtà della donazione di midollo osseo. Al termine il rappresentante dell’ente pro-motore ha dichiarato la propria soddisfa-zione per la comunione d’intenti nata inquesta edizione e la volontà precisa delsuo sodalizio di rivivere nei prossimi appun-tamenti la collaborazione con gli stessipartner.

Presentazione di“Ritorno alla Vita”a FabrianoLunedì 1 dicembre 2003 nella sala riunionidel Centro di Aggregazione Giovanile S.Antonio Fuori le Mura di Fabriano, gremitadi ascoltatori attenti, il Circolo della Stam-pa “Marche Press”, gli Assessorati allaCultura e ai Servizi Sociali del Comune diFabriano, insieme alla Sezione locale diADMO Marche e all’Associazione “SergioLucani” hanno incontrato Emilio Bonicel-li autore del libro “Ritorno alla vita”, perparlare con lui della sua vicenda umanae presentare ai convenuti il tema dellasolidarietà attraverso il concedersi in pri-ma persona.

A tutti i presenti il giornalista e protago-nista del libro ha parlato dell’immensovalore della donazione di midollo osseocome gesto di umana solidarietà. Al termine dell’intervento e del dibattitocon i presenti, i responsabili di ADMO edell’Associazione Luciani hanno presen-tato i loro sodalizi ed hanno parlato del-le necessità che giorno per giorno incon-trano e cercano di affrontare per dare unasempre più puntuale risposta alla richie-sta di aiuto che i malati di leucemia, spes-so giovanissimi, rivolgono ai medici e almondo del volontariato sociale.

La sensibilità di AVIS a Cerretod’EsiL’AVIS Comunale di Cerreto D’Esi (AN),rispettando l’oramai pluriennale usanzadi salutare i propri aderenti in un giovia-le incontro organizzato per scambiarsi gliauguri natalizi, ha voluto fare un ulterio-re gesto di solidarietà verso chi ha biso-gno d’aiuto. Per l’anno 2003 ha donatoa tutti gli iscritti all’Associazione un panet-tone ADMO e ha sottoscritto a loro nomeun contributo a favore di Telethon.Il Presidente dell’AVIS Comunale di Cer-reto, Antonietta Bartoccetti, ed i collabo-ratori della Sezione ADMO Marche diFabriano, prima di consegnare il dolcesimbolo delle festività natalizie hanno par-lato ai presenti della donazione di midol-

lo osseo, tenendo una concisa ma segui-tissima conferenza sul tema.Forse il momento più importante dell’in-contro, almeno per i volontari ADMO inter-venuti, si è avuto al termine della serata,quando molti dei convenuti si sono avvi-cinati per avere notizie più precise o perconoscere le procedure per poter diventarea loro volta donatori di midollo.

“Dono anch’io”ADMO AIDO AVIS insieme per informarela cittadinanza sulla donazione: questa èl’idea di partenza del progetto “Donoanch’io” che vede lavorare insieme le treAssociazioni nell’entroterra della provin-cia di Ancona e che ha lo scopo di parla-re alla gente di un atto di solidarietà chepuò aiutare chi, gravemente malato, nonha altre possibilità di guarigione.I dirigenti dei tre sodalizi hanno visto lapossibilità di agire in sinergia per rag-giungere risultati a cui da soli difficilmen-te potrebbero mirare, hanno elaborato unprogetto e lo hanno proposto per un finan-ziamento al Centro Servizi per il Volon-tariato delle Marche. Avuto il benestare,hanno iniziato subito a lavorare per ren-derlo operativo.La collaborazione ha visto il suo varo uffi-

ciale il 10 marzo quando, nell’atrio delPalatriccoli di Jesi, è stato distribuito mate-riale informativo delle tre Associazioni.All’entrata la squadra Vini Monte Schia-vo Banca delle Marche Jesi (pronta a gio-care la partita di volley del campionato diserie A femminile che la vedeva oppostaalla Despar Perugia); si è presentata al suopubblico indossando una maglietta bian-

LA SQUADRA DI CALCIO FEMMINILE DI MASSA CARRARA INDOSSA LA DIVISA CON IL LOGO ADMO.

Fo

to C

and

olfi Jesi

LE GIOCATRICI DI VOLLEY DI JESIIN CAMPO CON LA MAGLIA DI AVIS, AIDO E ADMO.

http

:/

/w

ww

.a

dm

o.it

25

ca dove campeggiavano le sigle dei tregruppi, mentre lo speaker ufficiale legge-va un messaggio sulla donazione.In seguito, prima a Fabriano e poi a Jesi,è iniziata un’opera di informazione capil-lare rivolta ai giovani, attraverso incontrinelle scuole che hanno avuto il loro pro-logo con alcune conferenze al Liceo Scien-tifico Volterra di Fabriano e all’I.T.I.S. Mar-coni di Jesi, in cui si è parlato non solo diuna o dell’altra Associazione, ma delladonazione in generale, e poi si sono illu-strate le metodologie, le necessità ed i risul-tati ottenuti per ogni singola situazione.Questo è l’inizio di un programma vastoe complesso che anche in futuro vedrà letre Associazioni insieme per incontrare iragazzi nelle scuole, nei centri di aggre-gazione, nei centri sportivi, al momentodella partita della squadra del cuore edanche nei luoghi di lavoro (ad esempioall’interno dell’assemblee sindacali), per-ché una giusta informazione resta l’o-biettivo primario per aumentare effetti-vamente il numero di donatori volontarida cui attingere.

Un Panettone per la Vita a Lamadei PeligniLama dei Peligni, piccolo paese di 1.500abitanti alle pendici della Maiella, in pro-vincia di Chieti, ha risposto con profondasensibilità alla manifestazione ADMO ”UnPanettone per la Vita”, promossa local-mente da una giovane famiglia colpitadalla perdita di un figlio a causa di unamalattia ematologia. I volontari della Sezio-ne ADMO di Lanciano sono stati presentiper sensibilizzare la gente del luogo e for-

Abruzzo

nire loro materiale informativo riguardoagli obiettivi dell’Associazione.

Il Lanciano per ADMOLa squadra di calcio del Lanciano da tem-po è impegnata nel sociale e collaboracon la locale sezione ADMO in molte ini-ziative. Lunedì 29 marzo, in occasione del posti-cipo Lanciano – Crotone, è stata conse-gnata alla presenza di Paola De Angelis,Presidente di ADMO Abruzzo e Vicepresi-dente di ADMO Federazione Italiana, una

targa ricordo a Paris e Chessari, giocato-ri tipizzati presso il Centro Trasfusionale del-l’Ospedale di Lanciano, che vanno adaggiungersi a Taccola e Paoletti, già Testi-monial di ADMO Abruzzo.

Luigina Ruzzi

sportivo hanno partecipato numerosi cor-ridori della società organizzatrice e del“Ciclo Club G. Gentile”. Lo sprint finaleè stato vinto da due corridori appartenentia questo club.

Giorgio Pastore

ADMO Popoli al CampionatoItaliano dipentatlon modernoPer sensibilizzare le istituzioni, i cittadinie soprattutto i giovani alla donazione dimidollo osseo, ADMO Popoli ha partecipatocon il proprio gazebo, ricco di materialee di gadgets, al Campionato Italiano di pen-

UN MOMENTO DELLA CAMPAGNA DI SENSIBILIZZAZIONE ”UN PANETTONE PER LA VITA” A LAMA DEI PELIGNI. I PARTECIPANTI AL 2° TROFEO ADMO DI CASOLI DI CHIETI.

IL LANCIANO IN CAMPO PER ADMO.

2° Trofeo ADMO aCasoli di ChietiIl 13 ottobre 2003 il “Ciclo Club BenfattoCenter“ di Casoli di Chieti ha organiz-zato il 2° Trofeo ADMO, manifestazioneciclistica amatoriale. All’avvenimento

tatlon moderno svoltosi a Popoli. Moltitra il numeroso pubblico si sono avvici-nati ai nostri volontari per rivolgere doman-de sulla donazione di midollo osseo.La nostra Sezione durante tutto l’anno èstata presente nelle piazze ed ha parte-cipato a tutte le campagne nazionali pro-mosse da ADMO. Abbiamo realizzatoanche un incontro con le scuole, duranteil quale i ragazzi si sono mostrati moltointeressati alla nostra attività.Gli ostacoli che la nostra sezione incontrasono molti: la poca collaborazione deisoci, la mancanza d’informazione sulladonazione da parte dei giornali, la gran-de indifferenza delle istituzioni e dei cittadinial problema della donazione. Tuttavia lanostra volontà di aiutare le persone che sof-frono ci permette di andare avanti, con lasperanza che la nostra Regione possa rag-giungere presto un numero sufficiente didonatori.Rivolgo personalmente l’invito a aderirealle attività di ADMO a tutti coloro chehanno un po’di tempo da dedicare alvolontariato

Mario Cerasoli

Attività ADMO a OrtonaNella seconda settimana di maggio del2003, in concomitanza con la GiornataNazionale per la donazione ed il trapian-to degli organi, ADMO Ortona ha svoltoun’intensa attività di sensibilizzazione spe-cificatamente rivolta alla donazione dimidollo osseo.Tale attività è continuata anche durante iprimi giorni del mese di giugno pressotutti gli stabilimenti balneari della costaortonese, dal Foro fino ai Saraceni, conl’affissione di manifesti, la distribuzione dimateriale informativo, la realizzazione digiochi e divertimenti vari per i ragazzi, edha raggiunto il culmine l’8 giugno 2003,Giornata Nazionale della Donazione, quan-do, in collaborazione con la Sezione Comu-nale dell’AVIS di Ortona e con la PresidenzaRegionale dell’AVIS Abruzzo, nello stabi-limento Balneare Eldorado del Lido Sara-ceni si è svolta una grande manifestazio-ne musicale prevalentemente rivolta aigiovani, che ha riscosso un notevole suc-cesso e che ha registrato la partecipazio-ne di un folto pubblico.

Per tutto il periodo estivo abbiamo assi-curato la presenza del nostro gazebo neipunti della città più frequentati, graziealla collaborazione di giovani volontari,per cercare di sensibilizzare i nostri con-cittadini alla cultura ed al dono di midol-lo osseo.

Paolo Moretti

Le prime iniziativedi ADMO Teramonel 2004Durante il mese di gennaio abbiamo inau-gurato, presso la Sala Espositiva del LiceoArtistico cittadino, la Seconda Collettiva dipittura “Artisti per la Vita”, con la parte-cipazione, oltre che di giovani artisti, dimolti pittori noti nel contesto provincialee regionale. L’inaugurazione della mostraè stata allietata dalle note della chitarradel M° Tonio Malvezzo.La partecipazione degli alunni dell’Istitu-to è stata pressoché totale, e senza dub-bio coinvolgente, tanto che in seguito adiversi incontri del Presidente di ADMOTeramo, Professor Gabriele Di Cesare, congli alunni delle ultime classi, alcuni di loro

hanno aderito a ADMO, incrementando ilnumero dei potenziali donatori. La conclusione della mostra è avvenutapresso la Sala Espositiva del Comune diTeramo: agli artisti sono state consegna-te targhe di partecipazione e ha rallegra-to la serata il “Complessino ADMO”, com-

posto da giovanissimi musicisti.La sera del 21 febbraio il Comune di Cam-pli ha ospitato ADMO Teramo nell’anti-chissima chiesa di San Francesco; dopo gliinterventi del Presidente di ADMO Tera-mo e del Sindaco, davanti a un folto pub-blico il M° Lorenzo Materazzo, afferma-to pianista, ha magistralmente eseguitomusiche di Chopin. Nel mese di marzo, dopo aver esposto i qua-dri della Seconda Collettiva nella sala “Giu-seppe Trevisan” della Piccola Opera Chari-tas di Giulianova, il direttivo ADMO ha volu-to fermare i successi della mostra medesi-ma nel bellissimo catalogo “Artisti per laVita - Prima e Seconda Collettiva”, realiz-zato grazie alla collaborazione del tipo-grafo Michele Carrelli ed alla benevola dispo-nibilità di alcuni sensibili sottoscrittori.La Sezione ADMO di Teramo ha così inte-so divulgare in modo tangibile e preziosoi messaggi lanciati dai firmatari delle pagi-ne introduttive, che illustrano gli scopi ei desideri di ADMO e gli aspetti tecnico-sani-tari della donazione.

Alida Scocco

Vice Presidente ADMO Teramo

ADMO Regione Abruzzo ringrazia dicuore SDA s.p.a. di Roma per l’indi-spensabile e costante aiuto che cipermette di sensibilizzare coloro chesono tanto distanti da noi.

I VOLONTARI DI ADMO POPOLI CON “UN PANETTONE PER LA VITA”.

IL BANCHETTO INFORMATIVO DI ADMO ORTONA IN OCCASIONE DELLA GIORNATANAZIONALE PER LA DONAZIONE E IL TRAPIANTO DI ORGANI. h

ttp

:/

/w

ww

.a

dm

o.it

26

LA COMPAGNIA E LASPONTANEA COLLABORAZIONEDI QUESTI QUATTROMERAVIGLIOSI BAMBINI HAALLIETATO LE GIORNATEDEDICATE ALLA CAMPAGNA DISENSIBILIZZAZIONE “UNACOLOMBA PER LA VITA”SVOLTESI A PESCARA NEIGIORNI 20 E 21 MARZO2004.

http

:/

/w

ww

.a

dm

o.it

27

Donatori ADMO,Donatori di VitaIl Comune di Viterbo, la 3a Circoscrizionee la Consulta Comunale del Volontariato,sabato 3 aprile alle ore 16,00 hanno inau-gurato il Monumento ADMO dedicato aidonatori midollo osseo.La cerimonia si è svolta presso il Parco“Melvin Jones”, in Largo Raniero Capoc-ci, alla presenza delle autorità cittadine,della Giunta Esecutiva di ADMO Federa-zione Italiana e dei Testimonial ADMOFabrizio Frizzi e Giorgio Tirabassi, perso-naggi dello spettacolo che hanno dimo-strato la loro sensibilità verso la donazio-ne di midollo osseo ed hanno contribuitoa diffondere l’immagine di ADMO.

Lazio La cerimonia ha avuto il suo seguito in Piaz-za dei Caduti con un intrattenimento musi-cale ad opera della Banda “Fedeli di Vitor-chiano” diretta dal Maestro Giuseppe Sargeni. Alle ore 17,30 si è poi svolto l’incontro-dibattito “Donatori ADMO- Donatori diVita” presso la Sala degli Almadiani, acura di Roberto Congedi, Presidente diADMO Federazione Italiana. Si è precedutopoi con la consegna ufficiale del monu-mento da parte della Presidente di ADMORegione Lazio Paola Massarelli al Sinda-co di Viterbo Giancarlo Gabbianelli.Il monumento, secondo in Italia (il primoè stato realizzato in Piemonte su iniziati-va di Mario Bella, fondatore di ADMOFederazione Italiana), di forma pirami-dale e sormontato da un rosone con illogo ADMO, è stato realizzato interamentein peperino.

La Presidente, a nome di tutta ADMO, rin-grazia il Sindaco di Viterbo Giancarlo Gab-bianelli, il Presidente della Consulta delVolontariato Roberto Bennati ed in parti-colar modo la società “Vimet srl cave dipeperino” nella persona di Fabrizio Chio-do per l’intera realizzazione del monu-mento, l’assessore ai Lavori Pubblici Pao-lo Muroni per i contatti con il Comune, ilgeometra Giuliano Rossi per il progettoarchitettonico, la ditta edile “Saggini Lucia-no Costruzioni” per la messa in opera, etutti coloro che hanno collaborato e con-tribuito alla riuscita di questo importanteprogetto.Durante la manifestazione ADMO ha offer-to gadget e zucchero filato a tutti i bam-bini presenti.

Paola Massarelli

Presidente ADMO Lazio

Eroi per sceltaEroi per caso o per scelta: poter salvareuna vita, penso, sia il desiderio di tanti.Le circostanze possono stimolare la nostrasensibilità a vivere tutta la nostra vita o,almeno momenti significativi, come dona-zione agli altri; doniamo un sorriso, donia-mo il nostro tempo, doniamo le nostreconoscenze, doniamo le nostre esperien-ze, doniamo la nostra vicinanza, doniamoil nostro sangue, doniamo il nostro midol-lo osseo...Poter salvare una vita! Forse mai ci saràdata occasione di farlo; forse a nessunopuò servire il nostro sorriso, le nostre cono-scenze, il nostro sangue, il nostro midol-lo osseo, ma forse a qualcuno sì, forse qual-cuno sta aspettando, forse proprio io pos-so essere eroe per caso: basta che scel-ga di mettermi nella condizione di esser-lo, se ce ne fosse bisogno.La cultura della donazione ci educa aduscire dalla mentalità dell’emergenza:troppe volte ci si lascia stimolare solo sela necessità è per me, per un mio fami-liare, per un mio amico, per un mio col-lega, per un bambino…Chi non ha fami-liari, chi non ha amici, chi non ha colle-ghi, chi non è bambino non ha diritto adessere salvato?La cultura della donazione ha bisognoancora di radicarsi in noi, nelle nostrefamiglie; è necessario parlare continua-mente della logica della donazione comestile nei rapporti tra persone. È giusto edè il primo passo la donazione di soldi, manon basta! Chi è nelle condizioni, tra idiciotto e i trentacinque anni, perché nonsi rende disponibile almeno per informar-si su cosa gli è richiesto? Abbiamo il donodi avere l’associazione ADMO ospitata neilocali della parrocchia: chiedere informa-zioni non costa nulla.

Don Giuseppe Ponzoni

Parroco di S. M. D. Mazzarellodove ha sede la Sezione Provinciale

ADMO di Roma

Assemblea dei Socidi ADMO LazioSabato 27 marzo 2004 si è svolta pres-so la Sala Auditorium della Parrocchia S.Maria Domenica Mazzarello di Roma l’As-semblea Ordinaria dei Soci di ADMO Lazio,preceduta da un incontro dal tema “Dona-zione e Trapianto di Midollo Osseo: spe-ranza di vita”.

ALCUNI MOMENTIDELL’INAUGURAZIONEDEL MONUMENTO DI ADMO VITERBO, A CUI HANNO PARTECIPATO, OLTRE AI RESPONSABILIDELL’ASSOCIAZIONEE ALLE AUTORITÀ CITTADINE, I TESTIMONIAL ADMO FABRIZIO FRIZZIE GIORGIO TIRABASSI.

LE DUE BORSE DI STUDIO CONSEGNATEDA ADMO LAZIO.

http

:/

/w

ww

.a

dm

o.it

28

Sono intervenuti al dibattito il Presidentedi ADMO Federazione Italiana RobertoCongedi, la Presidente di ADMO Lazio Pao-la Massarelli, la Presidente di ADMO RomaRosella Olivieri, la Professoressa MariaPaola Perrone, Dirigente di Immunoema-tologia dell’Università “La Sapienza” diRoma, la Dottoressa Fiammetta Fè,Responsabile del Laboratorio di Tipizza-zione dell’Esercito Italiano, ed il Ten. Col.medico Dottor Sandro Salsiccia, Respon-sabile della Banca Dati dei Donatori diMidollo Osseo dell’Esercito Italiano.Durante la mattinata sono state conse-gnate due Borse di Studio alla memoriadi Enzo Pio e di Pietro Turchi, realizzategrazie all’attività svolta da ADMO Roma.ADMO Lazio ringrazia per la cortese col-laborazione lo SPES, Centro di Servizioper il Volontariato, del Lazio e lo SPESdi Viterbo.

Paola Massarelli

Presidente di ADMO Lazio

MaterdominiVolley.it ancora con ADMOContinua il rapporto di collaborazione traADMO e la Materdomini Volley.it di Castel-lana Grotte, che milita nel campionato diSerie B1 di pallavolo maschile.Durante la stagione agonistica 2003 –2004 il logo ADMO è stato posto sulle divi-se ufficiali di gara, mentre all’interno delPalazzetto dello Sport è ben visibile lostriscione ADMO, anche durante le ripre-se televisive dell’emittente Puglia Channelin onda via satellite su Sky TV.La Materdomini Volley.it, sempre sensibi-le alla promozione del messaggio dellanostra Associazione, in occasione dellefestività di Natale 2003 ha realizzatoposter e cartoline augurali utilizzando l’im-magine di propri atleti, che sono stateinviate alle istituzioni, agli enti, alle azien-de sponsor ed ai suoi supporter.Ai dirigenti, ai tecnici e a tutti gli atleti diquesta società sportiva, ADMO Puglia con-ferma la sua gratitudine e rivolge un augu-rio per il raggiungimento di traguardi spor-tivi sempre più alti.

Luciano Magno

Commedia in vernacolo per ADMO LecceLa Compagnia Teatrale “I Paddhicari” del-la Pro Loco di Calimera (LE) ha volutooffrire alla Sezione Comunale ADMO “Ste-fano Antoniozzi” di Lecce, a titolo gra-tuito, una serata con la rappresentazionedella commedia in tre atti in vernacolodal titolo “Lu Titulu Nobiliare” di Raffae-le Del Savio.Lo spettacolo, messo in scena lo scorso 25aprile, è stato reso possibile grazie alla con-cessione del Teatro Paisiello da parte del

Puglia

Sindaco di Lecce Adriana Poli Bortone,che ha anche patrocinato la serata, pre-sentata dalla giornalista di Tele Salento esocia ADMO Emanuela Carrozzo.L’affluenza di pubblico è stata tale che gliorganizzatori, orgogliosi del successo otte-nuto, si sono ripromessi di ripetere l’e-sperienza in futuro.Tramite il nostro notiziario, in qualità diResponsabile della Sezione di Lecce, rin-grazio l’Amministrazione Comunale, i com-ponenti della compagnia Teatrale, l’ami-ca Emanuela che ha presentato lo spet-tacolo, il numeroso pubblico intervenutoed infine i membri del consiglio Direttivoche ho l’onore di presiedere.

Francesco Giannuzzi

Buon CompleannoADMO Ginosa!ADMO Ginosa (TA) sta per compiere il10° anno di attività.In qualità di responsabile mi ritengo sod-disfatto dei risultati raggiunti e ringraziotutte quelle persone che hanno creduto inquesta iniziativa.Da sempre ADMO Ginosa ha come suo prin-cipale obiettivo la diffusione del messag-gio della donazione nelle classi delle scuo-le superiori. Ciò è reso possibile graziealla preziosa collaborazione del DottorFavoino e del Dottor Nitti, del Servizio diTipizzazione Tessutale del Policlinico diBari. I ragazzi hanno sempre risposto positiva-mente a questi nostri interventi e tantisono gli studenti degli istituti superiori diGinosa, Marina di Ginosa e Laterza che sisono iscritti al Registro Donatori MidolloOsseo. Da segnalare la nascita del Polo dellaDonazione con FPDS–FIDAS–ATO–ADMOe AIDO e il 2° seminario “Cultura dellaVita e Donazione tenutosi il 28 febbraioscorso presso la Chiesa di Santa Croce.L’attività di ADMO Ginosa fa riferimentoad un gruppo di lavoro che nel tempo nonha avuto un ricambio ed un incrementoadeguato alle attività della sezione stes-sa, per questo dalle pagine di ADMO Noti-zie chiediamo a tutti i soci di Ginosa, Mari-na di Ginosa e Laterza di aiutarci nellenostre attività, per poter crescere ancora.Contattateci per organizzare insieme leprossime attività…anche un’ora del vostrotempo libero è per noi preziosa!Sezione di Ginosa – presso la Parrocchiadi San Martino Vescovo tel. 099 8292395 – 340 6034967. Sezione di Laterza in Via Buonarroti, 48tel. 099 8213882 – 340 6034967.

ANCHE BABBO NATALE TRA I VOLONTARI DI ADMO MOLA DI BARI.

http

:/

/w

ww

.a

dm

o.it

29

Natale MoleseNell’ambito delle varie attività del NataleMolese, il 21 dicembre scorso si è svoltala manifestazione “Natale in Mare” orga-nizzata dal Comune di Mola di Bari. Dopola cerimonia è stato allestito un banchet-to dove, al prezzo simbolico di 1 euro, sonostati distribuiti ai visitatori alcuni prodottiche la terra ed il mare di Mola offrono. L’Assessore Comunale del Turismo e del-le Attività Produttive, Pino De Silvio, hacoinvolto nella manifestazione la nascen-te sezione ADMO di Mola, donandoleanche il ricavato. La presenza di un di Babbo Natale in car-ne ed ossa è risultata un’idea gradita datutti i visitatori, soprattutto dai bambini chenon hanno perso occasione per avanzarele proprie richieste natalizie. L’incontrocon i piccoli ha consentito di far conosce-re ai loro genitori gli scopi e i nobili obiet-tivi dell’Associazione.La manifestazione “Natale in Mare” haregalato, oltre a bellissimi momenti direlazione con la gente, anche un rilevan-te incasso e 3 nuovi “aspiranti donatori”.In qualità di responsabile pro-tempore del-la Sezione di Mola, posso ritenermi soddi-sfatto di questa prima iniziativa che la neo-nata ADMO Mola di Bari ha realizzato.

Mimmo Altamura

La befana da recorde il carnevaleazzurro di SaliceSalentinoIl 5 gennaio Anna Maria Scalinci, Respon-sabile del gruppo ADMO di Salice Salen-tino, che fa capo alla Sezione ADMO diCopertino, ha realizzato una sfilata per levie del paese. Tante nonnine con gonno-ni lunghi e fazzoletti in testa, simpaticis-sime nei loro nasi raggrinziti, con le loroscope di saggina hanno sorretto una cal-za lunga ben 56 metri e 86 centimetri.

Tutto questo con tanto spirito di diverti-mento e solidarietà, per un evento atte-so dai bambini e in fondo anche dagliadulti che ogni tanto amano concedersi unviaggio premio con la fantasia.Soddisfatti della buona riuscita di questainiziativa, gli associati di ADMO, AIDO eAVIS hanno organizzato, dopo quindicianni di silenzio a Salice Salentino, l’eufo-ria del Carnevale. Hanno sfilato per le viedel Comune 20 carri allegorici e vari grup-pi mascherati accompagnati da canti, bal-li e tanti coriandoli e stelle filanti. ADMOha rappresentato la “Formica della Soli-darietà” rifacendosi alla favola della For-mica Azzurra.Queste iniziative hanno portato il logoADMO nelle strade e sono state accolte consuccesso dall’Amministrazione Comuna-le, guidata dal Sindaco Cosimo Gravili chele ha premiate con il suo patrocinio.

ADMO Copertino

A Foggia giovaniartisti per ADMONessuna traccia da seguire, solo il temadella donazione come stella polare per leopere realizzate da 20 ragazzi dell’IstitutoStatale d’Arte di Foggia.Sono nate così 21 tele e 2 plastici, espo-sti per una settimana in un centro com-merciale del capoluogo pugliese, per un’i-niziativa di sensibilizzazione promossadalla Sezione ADMO “Goffredo Corvino”di Foggia.Siamo ricorsi alla creatività dei ragazziper porre all’attenzione dell’opinione pub-blica il tema della donazione di sanguemidollare e per diffondere nelle famigliee nella società la cultura della donazione.La maggior parte di loro ha scelto di inter-pretare con un linguaggio personale efantasioso il logo di ADMO con lavori digrande qualità, sia artistica sia umana. Il10 aprile la manifestazione si è conclu-sa nel Palazzo della Provincia alla presenzadelle autorità, del Presidente di ADMOPuglia Mario Giordano e del Responsabi-le della Sezione di Foggia Antonio Pla-centino.A questa iniziativa ne sono seguite altre,con l’intento di coinvolgere i ragazzi del-le scuole medie superiori: alla fiera cam-pionaria dell’agricoltura di Foggia, dal 29aprile al 5 maggio, uno stand di ADMO èstato animato dalle scuole della provincia,mentre a giugno nelle piazze di Foggia alcu-

ni giovani writers eseguiranno, in temporeale, lavori su pannelli “per sensibilizza-re i giovani con un linguaggio giovane”.

Dottor A. Placentino

Responsabile ADMO “G. Corvino” Foggia

A Triggiano ADMOe Fides insieme…per la vita!La giovane sezione ADMO Triggiano “Ales-sandro Carbonara” continua l’opera di sen-sibilizzazione alla donazione di midolloosseo. Ad un anno dalla sua istituzione,dopo le prime iniziative e manifestazioniche le hanno permesso di farsi conoscereed apprezzare sul territorio e di raccoglie-re numerose adesioni, ha avviato una sta-bile collaborazione con una delle più anzia-ne associazioni sportive triggianesi. Si trat-ta dell’U.S. Fides Triggiano, una società fon-data nel 1945 che offre a ragazzi e ragaz-ze di tutte le età la possibilità di praticarela disciplina sportiva della pallavolo e che,per il campionato agonistico 2003-2004,ha allestito due formazioni per la Serie Dmaschile e femminile.Dall’incontro tra Domenico Tambone,Responsabile della Sezione, e Nicola Iaco-bellis, Presidente dell’U.S. Fides Triggiano,è nata una collaborazione che ha per-messo di realizzare, il 29 febbraio 2004,una manifestazione presso il palazzettodello sport di Triggiano, durante la quale

sono state distribuite le magliette ADMO“Poter salvare una vita” a tutti i parteci-panti compresi nella fascia d’età dai seiai sedici anni.ADMO sarà sempre presente alle manife-stazioni sportive organizzate dalla FidesTriggiano, durante le quali i miniatletiindosseranno le nostre magliette.Ancora una volta, sport e solidarietà cor-reranno insieme. E l’entusiasmo, come ciinsegnano gli sportivi, ci darà la forza divincere la nostra sfida… per la vita!

Maria Dicosola

27 novembre2003: ADMOPuglia premia i suoidonatori“Una bella vita ti sei scelto! Bello deveessere vivere ogni giorno su quest’acquaed attraversarla di continuo”: questa incan-tevole frase tratta da “Siddharta” di H. Hes-se è diventata, per una sera, il motto dedi-cato agli 11 pugliesi donatori di midolloosseo dal 1999 al 2003, premiati nellasplendida cornice dall’essenziale stile roma-nico-pugliese della Chiesa La Vallisa, nelBorgo Antico di Bari.La serata, affidata alla conduzione di D.Tambone di ADMO Triggiano e organiz-zata con puntualità grazie alla collabora-zione della preziosa S. Fioretti ed alladisponibilità di R. Scalisi di ADMO Bari, èstata suddivisa in più parti.Dopo la premiazione della tesi di Laureain Economia e Commercio su “La dona-zione di midollo osseo: un’indagine sta-tistica sull’informazione degli studenti uni-versitari” della dottoressa Marilina Later-za di Massafra (TA), sono stati chiamatesul podio undici persone speciali, i dona-tori, che hanno fatto conoscere i diversisentimenti che può suscitare il donarsi adun prossimo sconosciuto.Le esibizioni delle cantanti Dituri e Sori-

IL CARRO ALLEGORICO DI ADMO ALCARNEVALE DI SALICE SALENTINO.

UN MOMENTO DELLA SERATA DI PREMIAZIONE DI ADMO PUGLIANELLA CHIESA LA VALLISA DI BARI.

IL DOTT. PLACENTINO PREMIAUN GIOVANE ARTISTA DURANTELA MANIFESTAZIONE“GIOVANI ARTISTI AL SERVIZIO DI ADMO”.

A D M O

A P P U N T A M E N T I

http

:/

/w

ww

.a

dm

o.it

30

ce, accompagnate dai pianisti Vito della Val-le di Pompei e Paolo Fiorentino del Con-servatorio di Musica Nicolò Piccinni di Bari,e uno splendido assolo al pianoforte delM° Valfrido Ferrari con musiche di Ger-shwin, hanno intervallato le riflessioni deisingoli donatori e gli interventi della Pro-fessoressa Specchia e del Dottor Favoino.Giorgina Specchia, Direttrice della Cattedradi Ematologia dell’Università di Foggia, haspiegato come in alcuni casi il trapianto dimidollo osseo rappresenti per il malatol’ultima speranza e come le acquisizioni sul-l’uso delle cellule staminali e delle cellulecordonali possano dare un contributo dirilievo nella lotta alle malattie neoplastichedel sangue. Biagio Favonio, Direttore delLaboratorio di Tipizzazione Tissutale delPoliclinico di Bari e coordinatore del Regi-stro Regionale dei donatori di MidolloOsseo, ha enfatizzato l’attività dei 4 labo-ratori pugliesi di tipizzazione HLA (Bari, Fog-gia, San Giovanni Rotondo e Lecce).Due sono i punti sui quali, nel suo inter-vento conclusivo, si è soffermato il presi-dente regionale ADMO Mario Giordano.Nel salutare le autorità intervenute, haricordato come la Regione Puglia, graziealla incisiva azione della nostra Associa-zione, ha promulgato la Legge regionalen.7/2003 di riconoscimento del RegistroRegionale con espressione, nella stessalegge, di ampi segni di stima nei confrontidell’attività svolta da ADMO.Ai donatori, invece, Mario Giordano havoluto esprimere il sentimento che, insie-me con la gratitudine e l’ammirazione, per-vade tutti coloro che sono in lista perdiventare donatori di midollo osseo: “È giu-stificabile un sentimento di gelosia, senon proprio di invidia, nei confronti di voidonatori - ha detto nel suo intervento con-clusivo - ma quello che ci interessa è aver-vi tra di noi per testimoniare la vostraesperienza e per essere, per chi vi ascol-ta, l’occasione per motivarsi e diventarecosì potenziali donatori di midollo osseo”.

A scuola con ADMOLe assemblee di istituto possono essere un’ot-tima occasione per incontrare i giovani eparlare di solidarietà. Così, quando a gennaioi ragazzi dell’Istituto Magistrale “Benedet-

Sardegna

to Croce” di Oristano ci hanno invitato a par-tecipare ad un’assemblea, siamo stati feli-cissimi di poter spiegare loro cos’è la dona-zione del midollo osseo e come si diventadonatori.Il dialogo con i ragazzi è stato reso partico-larmente piacevole e divertente da CristianCocco di “Striscia la Notizia” che, iscrittosirecentemente come potenziale donatore, èsempre disponibile per parlare di donazionedi midollo osseo ai giovani. Anche in questa

occasione ci siamo divertiti tutti con le bat-tutte di Cristian, che ha invitato i ragazzi apensare anche a chi è meno fortunato di noi,per trovare il coraggio e il tempo di fare quelpiccolo gesto che può salvare una vita.Le domande non sono mancate, tanto chela Presidente della Sede Provinciale ADMOdi Oristano, Sabrina Sanna, e il Dottor Anto-nio Sulis, Presidente dell’Ordine dei Medicidella Provincia di Oristano e membro delnostro Comitato Scientifico, hanno avuto ungran da fare per dare una risposta a tutti.Grazie ragazzi, grazie Cristian, ci vediamoalla prossima assemblea.

Costanzo Serra

Parte il TeamMotocross targatoADMODomenica 14 marzo 2004, nella pistasabbiosa di Riola Sardo si è disputata lagara d’apertura del Campionato Regio-nale Sardo di Motocross.Nella classe 250 open, il Team del gio-

vanissimo centauro Samuele Angioni haindossato con orgoglio i colori di ADMO chelo accompagneranno, in sella alla suamoto Yamaha 400 con il numero 93,durante tutto il tour della stagione agoni-stica in Sardegna.A soli 15 anni, Samuele è il più giovanepilota esordiente della categoria, con al suoattivo vari trofei di minicross, gimkana emini motard.Classificatosi quinto durante le prove di qua-lificazione, Samuele è stato purtroppocostretto al ritiro durante la successiva gara,a causa di una caduta, fortunatamente sen-za conseguenze per il giovane pilota.Siamo soltanto all’inizio della stagioneagonistica, e Samuele avrà certamentel’occasione di rifarsi.Intanto, da tutti noi di ADMO Oristano, ungrande “in bocca al lupo” per le prossi-me gare che lo attendono.

Sabrina Sanna

ADMO Messinacorona il suo sognoCarissimi tutti rieccoci, siamo i volontari diADMO Messina. C’eravamo lasciati rac-contandovi dello spettacolo dei SimpleMinds organizzato da TAO ARTE nel bel-lissimo Teatro Greco di Taormina. Da que-sto spettacolo abbiamo ricevuto in dono piùdi 10.000 euro, che abbiamo finalizzatoall’acquisto di una camera sterile per l’U.O.di Ematologia dell’Azienda OspedalieraPapardo, dove abbiamo la nostra sede.Per raggiungere tale obiettivo abbiamoorganizzato molte altre manifestazioni,ricordiamo soprattutto le iniziative convi-viali natalizie con giochi e regali per tut-ti, offerti dai tanti negozianti messinesi ami-ci, oppure gli spettacoli allestiti dal LiceoLa Farina e dal Liceo Maurolico, che conil loro laboratorio teatrale hanno raffor-zato il sodalizio con ADMO, dedicandocinuovamente il lavoro di fine anno deiragazzi. Il coinvolgimento delle scuole nel-la sensibilizzazione ha visto crescere l’at-tenzione e la partecipazione anche allecampagne natalizie e pasquali.Anche i ragazzi della compagnia teatrale“Giovane Mondo”, oltre ad offrire la lorodisponibilità iscrivendosi a ADMO comedonatori, da anni ci dedicano il lavoro chepreparano.

Sicilia

Liguria27.09.2004 – alle ore 16.00 e alle ore 21.00, presso il Politeama Genove-se di Genova, la Compagnia TDA Arcobaleno Teatro di Varese metterà in scena“La Scuola delle Mogli” di Molière.La prevendita dei biglietti ha avuto inizio lunedì 29 marzo 2004.Parte dei proventi dello spettacolo, a cura de L’Artistica di Pavia, saranno devo-luti a ADMO.

Toscana22.06.2004 – alle ore 21.00 a Grosseto in Piazza Caduti di Nassirya (giàCampo Amiata) si svolgerà una sfilata di moda accompagnata da musica e caba-ret. Il ricavato della serata è a favore di ADMO.

A DESTRA: LA PICCOLA VERONICA, SABRINA SANNA, FRANCESCO ANGIONI, SAMUELEANGIONI E MICHELE ANGIONI DEL TEAM MOTOCROSS ADMOA SINISTRA: SAMUELE ANGIONI DURANTE LE PROVE DI QUALIFICAZIONE

DA SINISTRA A DESTRA: IL DR. ANTONIO SULIS, CRISTIANCOCCO DI “STRISCIA LA NOTIZIA”, DUESTUDENTESSE DELL’ISTITUTO MAGISTRALE“BENEDETTO CROCE” E SABRINA SANNA.

http

:/

/w

ww

.a

dm

o.it

31

ADMO Abruzzo

Via Avezzano, 2

65121 Pescara

tel. 085 4210884

fax 085 2058904

[email protected]

ADMO Alto Adige Südtirol

Antico Municipio di Gries

Altes Grieser Rathaus

P.zza Gries, 18 / Grieserplatz, 18

39100 Bolzano / Bozen

tel. e fax 0471 400823

[email protected]

ADMO Basilicata

Via Cesare Battisti, 41

75023 Montalbano Jonico MT

tel. e fax 0835 593146

[email protected]

ADMO Calabria

Viale De Gasperi, 164

89900 Vibo Valentia

tel. e fax 0963 472355

tel. 0963 44505

[email protected]

ADMO Campania

Via Plinio il Vecchio, 40

80040 S. Sebastiano al Vesuvio NA

tel. 081 5745774

fax 081 7861601

[email protected]

ADMO Emilia Romagna

Via Testi, 4/a

43100 Parma

tel. 0521 272571

fax 0521 270441

[email protected]

ADMO Friuli Venezia Giulia

Via Carducci, 48 – 33100 Udine

tel. 0432 299728 – fax 0481 92276

n° verde 800 905525

admo– [email protected]

ADMO Lazio

Via Leonardo da Vinci, 2/d

01100 Viterbo

tel. e fax 0761 223155

[email protected]

ADMO Liguria

Via Maddaloni, 1/8

16129 Genova

tel. 010 541784 – fax 010 585031

[email protected]

ADMO Lombardia

Via Aldini, 72 – 20157 Milano

tel. 02 39005367

fax 02 33204826

[email protected]

ADMO Marche

Via L. Ottoni, 19 – 61100 Pesaro

tel. 0732 73143 – fax 0732 21958

cell. 333 4806661

ADMO Molise

Via Roma, 102

86100 Campobasso

tel. 0874 418453

fax 0874 415000

n° verde 800 397581

[email protected]

ADMO Piemonte

Via Cavour, 4

10069 Villar Perosa TO

tel. e fax 0121 315666

[email protected]

ADMO Puglia

c/o Servizio Tipizzazione Tissutale

Policlinico

P.zza G. Cesare, 11 – 70124 Bari

tel. e fax 080 5575748

[email protected]

ADMO Sardegna

c/o ADMO Federazione Italiana

Via Aldini, 72 – 20157 Milano

tel. 02 39000855

fax 02 39001170

[email protected]

ADMO Sicilia

c/o Ospedale “Cervello”

Via Trabucco, 180

90146 Palermo

tel. e fax 091 6880727

[email protected]

ADMO Toscana

Via E. De Amicis, 11

58100 Grosseto

tel. e fax 0564 450852

n° verde 800 915152

[email protected]

ADMO Trentino

Via Sighele, 7 – 38100 Trento

tel. e fax 0461 933675

[email protected]

ADMO Umbria

c/o Centro Riferimento Trapianti

Ospedale Monteluce

Via Brunamonti, 51

06122 Perugia

tel. 075 5783528

fax 075 5783994

[email protected]

ADMO Valle d’Aosta

c/o Centro Trasfusionale

V.le Ginevra, 3 – 11100 Aosta

tel. e fax 0165 543611

ADMO Veneto

Via G. Leopardi, 10

30029 S. Stino di Livenza VE

tel. 0421 312345

fax 0421 473075

[email protected]

Sempre finalizzata al raggiungimento delcosto della camera sterile era la serata dimusica classica ”Insieme per ADMO”, svol-tasi al Teatro Vittorio Emanuele con la par-tecipazione di ben 97 artisti messinesi,coordinati dalla professoressa Prioli, diret-trice della Scuola Regionale di Danza.Ma la cosa più bella è stata la risposta del-la gente di Messina, che, offrendoci lasua disponibilità, ci ha permesso di invia-re al Registro oltre 1.900 tipizzazioni.Finalmente, dopo tante attività, il desi-derato e auspicato traguardo! La camerasterile ha preso vita e martedì 25 novem-bre 2003 è stata consegnata ed inaugu-rata. La nostra sede ha fatto da corolla-rio alla manifestazione. Questo appunta-mento ha visto, oltre la partecipazionedelle autorità, la presenza gradita e affet-tuosa della nostra Presidente RegionaleMirella Falzone e dei rappresentanti del-le associazioni di volontariato.La cerimonia ha visto l’intervento del dot-tor Giuseppe Parisi, Dirigente dell’Azien-da Ospedaliera, che ha voluto ringraziareADMO per quanto ha fatto. La dottoressaBrugiatelli, Primario dell’Unità Operativae la dottoressa Zappia, Responsabile delCentro Donatori, hanno evidenziato l’im-portanza del dono, esprimendo ricono-scenza ed apprezzamento per il ruolo svol-to da ADMO per i malati ed in seno al repar-to. La Presidente di ADMO Sicilia ha sot-tolineato la determinazione di ADMO Mes-sina che ha portato a coronare nel tem-po e con le proprie forze questo sogno. Il rito di benedizione è stato officiato dalVescovo Ausiliario Monsignor Franco Mon-tenegro, che si è detto orgoglioso dell’o-pera che svolge il volontariato dove le isti-tuzioni non arrivano. Tra noi vi erano anchei genitori di Filippo, un caro e sfortunatoragazzo di Carini.Quanto abbiamo fatto non ci ha fattodimenticare l’obiettivo principale e la sto-ria significativa di ADMO, l’informazionee la sensibilizzazione sono il serviziocostante che svolgiamo nelle scuole dal1996. L’estate ci ha visto e ci vedrà impe-gnati nella fiera campionaria ed interna-zionale di Messina, grosso bacino di poten-ziali donatori.I giovani, le persone, il territorio sono sta-ti il luogo del nostro progetto, ringrazia-mo tutti coloro che hanno creduto nellasua bontà.

Annamaria Bonanno

SEDI REGIONALI

Federazione Italiana – via Aldini, 72 – 20157 Milanotel. 02 39000855 – fax 02 39001170 – www.admo.it – [email protected]


Recommended