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Allenare la mente come il fisico

Date post: 09-Dec-2014
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A chi non piacerebbe conoscere cosa fa la differenza tra un atleta e un fuoriclasse 50 TRIATHLETE di Riccardo Penna; foto: Itu; Archivio Penna PSICOLOGIA SPORTIVA Allenare la mente come il fisico Il meccanismo mentale del campione di decidere ascoltando le proprie sensazioni, vivendo come momenti unici e irripetibili le proprie emo- zioni. C’è un sistema inconscio basato su quella voce che ci parla dal nostro interno, una voce che conosce il modo di fare le cose, un dialogo interno radicato nella nostra espe- rienza percettiva e motoria. Dob- biamo essere disponibili a un viaggio di conoscenza di noi stessi con tutto il nostro vissuto, con tutte le nostre paure e gioie fin da quel giorno in cui abbiamo imparato ad andare in bici senza l’aiuto di nes- suno. Quando nel nostro sport, special- mente nella corsa oppure nella fra- zione ciclistica, stiamo tanto con noi stessi dobbiamo saper ricono- scere gli stati d’animo che cam- biano di secondo in secondo e che influenzano la gestione della per- formance. Possiamo passare dalla gioia al dolore, dal sorriso al pianto proprio lasciando venire fuori l’emozione di quel bambino/a che eravamo. Noi comprendiamo at- traverso le emozioni del nostro corpo Ho voluto fare questa introduzione per stimolarvi nella ricerca di una prestazione che inizia con il porsi le giuste domande: «Perché faccio Quante volte abbiamo sentito dire rivolto a un atleta: «Mettici la testa»; che cosa è la mentalità di un vincente? La strada da intrapren- dere passa per l’“allenamento men- tale” esattamente come si allena il fisico, un’equazione che mette in- sieme la ripetizione del gesto atle- tico con la possibilità di esprimere sempre il proprio potenziale sen- tendosi appagato e, soprattutto, di- vertito. Quanto tempo siete disposti a inve- stire su voi per ottenere lo stato della massima prestazione? Quanto in realtà vi conoscete? Sì, perché prima di parlare di allenamento mentale, qualunque siano gli “stru- menti” da utilizzare, è primario comprendere bene la percezione di cosa sta là fuori: il campo di gara o di allenamento, gli avversari, le condizioni atmosferiche, i mate- riali, i compagni di team; non è una passiva rappresentazione della realtà, ma una conseguenza del la- voro di costruzione del nostro cer- vello. Cominciamo con l’affermare che essere campioni vuol dire prendere consapevolezza di se stessi (non solo a parole), dei pro- pri punti forti e deboli, di cosa ci dà o toglie energia ma, soprattutto, cosa vuol dire fare delle scelte co- stantemente attraverso il coraggio questa gara oggi?», e «Cosa vo- glio portarmi a casa questa sera da tale esperienza?». Penso che pos- sedere la mentalità del campione è la più desiderabile delle compe- tenze. Voglio spiegarvi cosa possa aiutare l’atleta, la persona, il team; su di me ha funzionato. Parlo del metodo S.F.E.R.A. Questo me- todo, con oltre dodici anni di ri- cerca, è stato ideato dal professor Vercelli, con il contributo di oltre 1.000 atleti professionisti; tra que- sti, olimpionici di fama mondiale come lo sciatore della Nazionale di sci Giorgio Rocca e i canoisti come Josefa Idem e Antonio Rossi. Il metodo agisce su cinque fattori fondamentali per la performance d’eccellenza raccolti nell’acronimo S.F.E.R.A.: ogni lettera corri- sponde a un fattore che viene ana- lizzato, ottimizzato e messo in relazione con gli altri secondo un preciso ordine. Tali fattori sono Sincronia, Forza, Energia, Ritmo e Attivazione; a ogni fattore, in tutte le fasi della gara, si è in grado di ri- conoscere le sensazioni fisiche e mentali associate che vengono esplorate e amplificate con specifi- che tecniche che agiscono sulla connessione mente-corpo. Nel prossimo numero la spiegazione di questo metodo. *BIBLIOGRAFIA: G.Vercelli - Vin- cere con la mente G.Vercelli & Ric- cardo Penna Performance Sportiva Perfor- mance di Vendita
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Page 1: Allenare la mente come il fisico

A chi nonpiacerebbeconoscerecosa fa ladifferenza traun atleta eun fuoriclasse

50 TRIATHLETE

di Riccardo Penna; foto: Itu; Archivio PennaPSICOLOGIA SPORTIVA

Allenare la mente come il fisico Il meccanismo mentale del campione

di decidere ascoltando le propriesensazioni, vivendo come momentiunici e irripetibili le proprie emo-zioni.C’è un sistema inconscio basato suquella voce che ci parla dal nostrointerno, una voce che conosce ilmodo di fare le cose, un dialogointerno radicato nella nostra espe-rienza percettiva e motoria. Dob-biamo essere disponibili a unviaggio di conoscenza di noi stessicon tutto il nostro vissuto, con tuttele nostre paure e gioie fin da quelgiorno in cui abbiamo imparato adandare in bici senza l’aiuto di nes-suno.Quando nel nostro sport, special-mente nella corsa oppure nella fra-zione ciclistica, stiamo tanto connoi stessi dobbiamo saper ricono-scere gli stati d’animo che cam-biano di secondo in secondo e cheinfluenzano la gestione della per-formance. Possiamo passare dallagioia al dolore, dal sorriso al piantoproprio lasciando venire fuoril’emozione di quel bambino/a cheeravamo. Noi comprendiamo at-traverso le emozioni del nostrocorpoHo voluto fare questa introduzioneper stimolarvi nella ricerca di unaprestazione che inizia con il porsile giuste domande: «Perché faccio

Quante volte abbiamo sentito direrivolto a un atleta: «Mettici latesta»; che cosa è la mentalità di unvincente? La strada da intrapren-dere passa per l’“allenamento men-tale” esattamente come si allena ilfisico, un’equazione che mette in-sieme la ripetizione del gesto atle-tico con la possibilità di esprimeresempre il proprio potenziale sen-tendosi appagato e, soprattutto, di-vertito. Quanto tempo siete disposti a inve-stire su voi per ottenere lo statodella massima prestazione? Quantoin realtà vi conoscete? Sì, perchéprima di parlare di allenamentomentale, qualunque siano gli “stru-menti” da utilizzare, è primariocomprendere bene la percezione dicosa sta là fuori: il campo di gara odi allenamento, gli avversari, lecondizioni atmosferiche, i mate-riali, i compagni di team; non èuna passiva rappresentazione dellarealtà, ma una conseguenza del la-voro di costruzione del nostro cer-vello. Cominciamo con l’affermareche essere campioni vuol direprendere consapevolezza di sestessi (non solo a parole), dei pro-pri punti forti e deboli, di cosa cidà o toglie energia ma, soprattutto,cosa vuol dire fare delle scelte co-stantemente attraverso il coraggio

questa gara oggi?», e «Cosa vo-glio portarmi a casa questa sera datale esperienza?». Penso che pos-sedere la mentalità del campione èla più desiderabile delle compe-tenze. Voglio spiegarvi cosa possaaiutare l’atleta, la persona, il team;su di me ha funzionato. Parlo delmetodo S.F.E.R.A. Questo me-todo, con oltre dodici anni di ri-cerca, è stato ideato dal professorVercelli, con il contributo di oltre1.000 atleti professionisti; tra que-sti, olimpionici di fama mondialecome lo sciatore della Nazionale disci Giorgio Rocca e i canoisticome Josefa Idem e Antonio Rossi.Il metodo agisce su cinque fattorifondamentali per la performanced’eccellenza raccolti nell’acronimoS.F.E.R.A.: ogni lettera corri-sponde a un fattore che viene ana-lizzato, ottimizzato e messo inrelazione con gli altri secondo unpreciso ordine. Tali fattori sonoSincronia, Forza, Energia, Ritmo eAttivazione; a ogni fattore, in tuttele fasi della gara, si è in grado di ri-conoscere le sensazioni fisiche ementali associate che vengonoesplorate e amplificate con specifi-che tecniche che agiscono sullaconnessione mente-corpo. Nelprossimo numero la spiegazione diquesto metodo. �

*BIBLIOGRAFIA: G.Vercelli - Vin-cere con la menteG. Vercelli & Ric-cardo Penna PerformanceSportiva Perfor-mance di Vendita

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TRIATHLETE 51

Riccardo PennaCopilota di rally e triatleta, 53anni è stato Commercial TrainingManager per il brandAlfa Romeoe ideatore di Alfa Academy, lastruttura di formazione world-wide per i dealer. Docente eMaster Trainer in Programma-zione Neuro Linguistica, svolgeoggi la sua attività come Execu-tive Team Coach. Per la FiTriopera in progetti d’eccellenzanell’ambito dello Sviluppo Orga-nizzativo e del Settore IstruzioneTecnica. Realizza per atleti e al-lenatori workshop con il metodoS.F.E.R.A. focalizzando l’atten-zione sugli obiettivi, sulla deter-minazione e motivazione rivoltialla massima performance siasportiva sia professionale. Per ap-profondimenti e adesioni scri-vere [email protected]


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