1
Anno 2018
n 2
Settembre - Ottobre
Di cosa avete paura
che possa redimersi
Winchester S
The Surgeon of Crowthorne a tale of Murder Madness and the Love of Words
Camera Penale di Napoli
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
Dipartimento ldquoRassegna giuridicardquo
Coordinatore
Aldo Franceschini
Vice-coordinatore
Amedeo Bucci de Santis
Comitato di redazione
Gerardo Auletta
Emma Lorena Cappuccio
Fabio Cavalli
Luigi Ferro
Carmine Gatto
Angelo Mastrocola
Giuseppe Musella
Alessandro Orabona
Giovanni Petranico
Alfonso Tatarano
Mariagiovanna Veneruso
Editing
Aldo Franceschini
Copertina
NSI Sas di Pirozzi Gianfranco
Hanno collaborato alla realizzazione del presente numero Sabina Coppola Marco
Muscariello Antonio Scotto Rosato Sergio Schlitzer Francesco Sogliuzzo Francesco
Talamo
Rassegna di diritto realizzata dal Centro Studi della Camera Penale di Napoli per la
diffusione tra gli iscritti
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
1
Indice
Opinioni p 9
Intervento del Presidente Carnevale allrsquoinaugurazione dellrsquoanno giudiziario
(sintesi) p 9
Novitagrave normative p 13
La (mancata) riforma dellrsquoordinamento penitenziario per minorenni e giovani
adulti dopo 40 anni di attesa
dlgs 2 ottobre 2018 n 121 p 13
Il restyling del Casellario giudiziale
dlgs 2 ottobre 2018 n 122 p 15
I decreti legislativi di riforma dellrsquoOrdinamento penitenziario
dlgs 2 ottobre 2018 n 123 p 18
dlgs 2 ottobre 2018 n 124 p 19
Giurisprudenza sovranazionale p 21
Tutela del diritto al rispetto della vita privata e familiare e rimedi avverso le
perquisizioni illegittime
Cedu 27 settembre 2018 Brazzi vs Italia p 21
Tutela del diritto al rispetto della vita privata e familiare ed alla riservatezza
delle comunicazioni tra cliente ed avvocato
Cedu 16 ottobre 2018 Visy vs Slovacchia p 21
Art 41-bis OP valutazione individualizzata ai fini della applicazione di
restrizioni aggiuntive ed accertamento dei mutamenti rilevanti della situazione
del detenuto
Cedu 25 ottobre 2018 Provenzano vs Italia p 22
Giurisprudenza costituzionale p 25
Detenuti in regime differenziato e possibilitagrave di cuocere cibi
Ccost 26 settembre 2018 dep 12 ottobre 2018 n 186 p 25
Giurisprudenza di legittimitagrave p 27
Sezioni unite p 27
Indice
2
Misure di Prevenzione confisca e tutela dei creditori ipotecari
Cass Sez un 22 febbraio 2018 dep 3 settembre 2018 n 39608 p 27
Gli effetti sul corso della prescrizione delle norme transitorie relative alla
modifica del regime di procedibilitagrave e la loro inapplicabilitagrave nel caso di ricorso
per cassazione inammissibile
Cass Sez un 21 giugno 2018 dep 7 settembre 2018 n 40150 p 28
Il falso in titolo non trasmissibile per girata non egrave piugrave previsto dalla legge come
reato
Cass Sez un 19 luglio 2018 dep 10 settembre 2018 n 40256 p 28
Analisi della struttura del reato di resistenza a un pubblico ufficiale
nellrsquoindividuazione dellrsquooggetto quale bene primario sul quale ricade lrsquoazione
del reo
Cass Sez un 22 febbraio 2018 dep 24 settembre 2018 n 40981 p 29
Continuazione reati puniti con pene eterogenee
Cass Sez un 21 giugno 2018 dep 24 settembre 2018 n 40983 p 30
Abnormitagrave dellrsquoordinanza con cui il gip dispone lrsquoimputazione coatta per
reati diversi da quelli per cui egrave stata richiesta larchiviazione
Cass Sez un 22 marzo 2018 dep 24 settembre 2018 n 40984 p 31
Lrsquoapplicabilitagrave della confisca cd allargata alle ipotesi di delitto tentato
aggravato ex art 7 l n 203 del 1991
Cass Sez un 19 aprile 2018 dep 24 settembre 2018 n 40985 p 31
Successione leggi penali nel tempo e momento di commissione del reato
Cass Sez un 19 luglio 2018 dep 24 settembre 2018 n 40986 p 33
Il deposito della motivazione della sentenza di patteggiamento
Cass Sez un 19 luglio 2018 dep 24 settembre 2018 n 40986 p 34
Le eventuali preclusioni derivanti dalla mancata proposizione del riesame
avverso le misure cautelari reali
Cass Sez un 31 maggio 2018 dep 11 ottobre 2018 n 46201 p 34
Sezioni semplici p 37
I Diritto penale p 37
Imputabilitagrave delle circostanze e loro apprezzamento nel merito
Cass Sez V 23 aprile 2018 dep 3 settembre 2018 n 39436 p 37
La configurabilitagrave dellrsquoaggravante nel delitto di truffa commesso ai danni di un
ente pubblico
Cass Sez II 19 luglio 2018 dep 5 settembre 2018 n 39958 p 38
Diffamazione tramite bacheca facebook
Cass Sez V 30 maggio 2018 dep 6 settembre 2018 n 40083 p 39
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
3
In caso di furto il luogo di lavoro puograve essere qualificabile come privata dimora
solo a determinate condizioni
Cass Sez V 6 aprile 2018 dep 10 settembre 2018 n 40289 p 39
La fattispecie di corruzione impropria nella vicenda della cd compravendita
dei senatori
Cass Sez VI 2 luglio 2018 dep 11 settembre 2018 n 40347 p 40
Condivisione in rete di ideali Isis e configurabilitagrave dellrsquoart 270-bis c p
Cass Sez VI 23 febbraio 2018 dep 11 settembre 2018 n 40348 p 41
Le azioni ostruzionistiche tra violenza privata e ragion fattasi
Cass Sez V 18 maggio 2018 dep 12 settembre 2018 n 40482 p 42
Lrsquoaccettazione del rischio di realizzare la lesione tipica della fattispecie
incriminatrice non esclude la configurabilitagrave del reato anche se lrsquointento egrave
quello di realizzare uno scherzo
Cass Sez V 28 maggio 2018 dep 26 settembre 2018 n 40488 p 43
Lrsquoaggravante del metodo mafioso nel reato di estorsione
Cass Sez V 11 giugno 2018 dep 26 settembre 2018 41865 p 43
Tentato furto ed attenuante del danno patrimoniale di speciale tenuitagrave
Cass Sez V 8 giugno 2018 dep 27 settembre 2018 n 42564 p 44
La creazione di un profilo ebay con dati anagrafici altrui configura il reato di
sostituzione di persona La ricarica postepay effettuata dalla vittima della truffa
determina il tempus ed il locus commissi delicti
Cass Sez V 22 giugno 2018 dep 27 settembre 2018 n 42572 p 45
I motivi di convenienza posti a base dellobbligo di astensione del Pubblico
Ufficiale ed il concorso dellextraneus nel reato proprio di abuso di ufficio
Cass Sez VI 7 giugno 2018 dep 28 settembre 2018 n 42911 p 46
Configurabilitagrave della fattispecie di rifiuto di atti drsquoufficio nel mancato deposito
di un provvedimento giudiziario
Cass Sez VI 13 luglio 2018 dep 3 ottobre 2018 n 43903 p 48
Commette il reato di truffa il medico che induce i pazienti a credere
contrariamente al vero che la prestazione deve essere resa in regime di libera
professione e non in convenzione
Cass Sez II 16 settembre 2018 dep 4 ottobre 2018 n 44228 p 48
Integra il reato di diffamazione a mezzo stampa la generica attribuzione di fatti
illeciti ad un soggetto qualora lrsquoarticolo sia in grado di generare la convinzione
nel lettore medio che il soggetto abbia commesso un qualche illecito
Cass Sez V 14 giugno 2018 dep 10 ottobre 2018 n 45813 p 49
Configurabilitagrave del reato di percosse
Cass Sez V 28 giugno 2018 dep 23 ottobre 2018 n 48322 p 50
Frode informatica (Phishing) e dolo concorsuale
Cass Sez II 10 settembre 2018 dep 24 ottobre 2018 n 48553 p 51
Indice
4
Lrsquoaccesso abusivo ad un sistema informatico o telematico da parte del dirigente
Cass Sez V 20 settembre 2018 dep 25 ottobre 2018 n 48895 p 52
II Leggi speciali p 53
Applicabilitagrave della causa di non punibilitagrave della ldquoparticolare tenuitagrave del fattordquo
al reato di omesso versamento delle ritenute previdenziali e assistenziali
Cass Sez III 30 maggio 2018 dep 3 settembre 2018 n 39413 p 53
La differente tutela dei beni giuridici protetti dai reati di occupazione abusiva
dello spazio demaniale e da quelli urbanistici e paesaggistici con gli ineludibili
effetti ai fini dellintegrazione delle relative fattispecie
Cass Sez III 4 maggio 2018 dep 4 settembre 2018 n 39679 p 54
Trattamento illecito di dati personali e diffusione del numero del cellulare di
terzi
Cass Sez III 8 giugno 2018 dep 4 settembre 2018 n 39682 p 55
Il concorso degli amministratori non operativi nel reato di bancarotta
fraudolenta per distrazione
Cass Sez V 16 maggio 2018 dep 7 settembre 2018 n 40152 p 55
Lrsquoevento della bancarotta impropria da reato societario
Cass Sez V 28 maggio 2018 dep 12 settembre 2018 n 40489 p 56
Particolare tenuitagrave del rifiuto di sottoporsi allrsquoalcoltest
Cass Sez IV 30 maggio 2018 dep 24 settembre 2018 n 40926 p 57
Il perimetro applicativo del principio di sussidiarietagrave previsto nellrsquoipotesi
delittuosa di dichiarazione infedele
Cass Sez III 17 gennaio 2018 dep 25 settembre 2018 n 41260 p 57
I limiti della responsabilitagrave del direttore dei lavori per conto del committente in
relazione alla gestione dei rifiuti prodotti dalla ditta appaltatrice o
subappaltatrice
Cass Sez III 8 maggio 2018 dep 26 settembre 2018 n 41699 p 58
La valutazione dei costi non contabilizzati ai fini del calcolo dellammontare
dellimposta evasa
Cass Sez III 8 maggio 2018 dep 26 settembre 2018 n 41703 p 59
La conversione del sequestro conservativo in pignoramento in presenza di
condanna generica al risarcimento del danno
Cass Sez V 15 maggio 2018 dep 26 settembre 2018 n 41839 p 60
La responsabilitagrave del socio illimitatamente responsabile delle societagrave in nome
collettivo nel delitto di bancarotta fraudolenta per distrazione
Cass Sez V 10 luglio 2018 dep 27 settembre 2018 n 42591 p 61
Reati tributari e particolare tenuitagrave del fatto
Cass Sez III 3 luglio 2018 dep 3 ottobre 2018 n 43654 p 62
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
5
DASPO obbligo di comparire presso un ufficio o comando di polizia
Cass Sez III 15 giugno 2018 dep 9 ottobre 2018 n 45251 p 62
Cattivo stato di conservazione del cibo
Cass Sez III 18 luglio 2018 dep 9 ottobre 2018 n 45274 p 63
Il doppio binario sanzionatorio nel market abuse
Cass Sez V 16 luglio 2018 dep 10 ottobre 2018 n 45829 p 64
Il calcolo dellrsquoIVA evasa
Cass Sez III 28 marzo 2018 dep 16 ottobre 2018 n 46953 p 64
Il concetto di disponibilitagrave degli oggetti atti ad offendere nelle ipotesi di
DASPO di gruppo
Cass Sez III 24 maggio 2018 dep 16 ottobre 2018 n 46982 p 65
La natura istantanea del delitto di trasferimento fraudolento di valori
Cass Sez VI 20 giugno 2018 dep 17 ottobre 2018 n 47304 p 66
Il destino dellrsquoordine di demolizione nel caso di ammissione alla prova
dellrsquoimputato
Cass Sez III 3 luglio 2018 dep 18 ottobre 2018 n 47456 p 67
Lrsquoammissibilitagrave del concorso tra il reato di dichiarazione infedele ed omesso
versamento dellrsquoIVA
Cass Sez III 1 febbraio 2018 dep 23 ottobre 2018 n 48246 p 68
La necessitagrave della individuazione del ruolo svolto dal concorrente nel reato di
sottrazione fraudolenta
Cass Sez III 12 giugno 2018 dep 29 ottobre 2018 n 49200 p 68
Il concorso dellrsquoextraneus a singole condotte distrattive nel delitto di
bancarotta fraudolenta
Cass Sez V 17 maggio 2018 dep 29 ottobre 2018 n 49449 p 69
Insider trading doppio binario e proporzionalitagrave del complessivo trattamento
sanzionatorio
Cass Sez V 21 settembre 2018 dep 31 ottobre 2018 n 49869 p 70
III Diritto processuale penale p 73
Rito abbreviato copertura della procura speciale nellrsquoipotesi di modifica
dellrsquoimputazione
Cass Sez VI 6 luglio 2018 dep 4 settembre 2018 n 39926 p 73
Sindacato del giudice dellrsquoesecuzione nella determinazione del tempus
commissi delicti
Cass Sez I 10 luglio 2018 dep 5 settembre 2018 n 39943 p 74
Diffamazione e principio di correlazione tra accusa e sentenza
Cass Sez V 3 maggio 2018 dep 6 settembre 2018 n 40083 p 75
La notifica dellrsquoavviso di fissazione per lrsquoudienza del giudizio di appello
Indice
6
Cass Sez V 16 maggio 2018 dep 7 settembre 2018 n 40159 p 75
Il creditore munito di garanzia reale sul bene non puograve chiedere la revoca del
sequestro preventivo
Cass Sez III 4 dicembre 2018 dep 11 settembre 2018 n 40318 p 76
I limiti della confisca nelle ipotesi di denaro provenienti da soggetti terzi
estranei al reato
Cass Sez III 12 luglio 2018 dep 24 settembre 2018 n 41104 p 77
Il commesso di un negozio puograve sporgere querela per truffa anche se
formalmente privo del potere di rappresentanza
Cass Sez II 18 luglio 2018 dep 26 settembre 2018 n 41785 p 78
Lrsquouso della posta elettronica certificata per il deposito di istanze in cancelleria
Cass Sez III 17 maggio 2018 dep 1 ottobre 2018 n 43184 p 78
Formula corretta di esclusione della punibilitagrave per particolare tenuitagrave del fatto
innanzi al Giudice di Pace
Cass Sez V 26 giugno 2018 dep 4 ottobre 2018 n 44128 p 79
Lrsquoinammissibilitagrave dellrsquoatto di appello nei casi di difetto di specificitagrave dei motivi
di gravame
Cass Sez V 12 luglio 2018 dep 4 ottobre 2018 n 44177 p 80
Lrsquoammissibilitagrave del patteggiamento del reato di omesso versamento dellrsquoIVA
nelle ipotesi di mancata estinzione del debito tributario
Cass Sez III 18 luglio 2018 dep 9 ottobre 2018 n 45275 p 81
Violazione del termine di durata massima delle indagini preliminari
Cass Sez VI 8 marzo 2018 dep 9 ottobre 2018 n 45486 p 82
Sostituto processuale e delega orale
Cass Sez I 2 ottobre 2018 dep 25 ottobre 2018 n 48862 p 83
Impedimento dellrsquoimputato
Cass Sez V 20 settembre 2018 dep 25 ottobre 2018 n 48892 p 84
IV Esecuzione e sorveglianza p 85
Valutazione della condotta successiva serbata dal condannato e affidamento in
prova ai servizi sociali
Cass Sez I 18 maggio 2018 dep 11 settembre 2018 n 40341 p 85
Videosorveglianza dei detenuti in regime 41-bis OP e limiti nellrsquoesercizio dei
mezzi di controllo
Cass Sez I 16 aprile 2018 dep 8 ottobre 2018 n 44972 p 86
Permessi premio e programma trattamentale
Cass Sez I 18 luglio 2018 dep 26 ottobre 2018 n 49146 p 86
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
7
V Procedimento di prevenzione p 89
Misure di prevenzione tassativitagrave dei casi ed autonomia della valutazione
rispetto al procedimento di cognizione
Cass Sez I 19 aprile 2018 dep 3 ottobre 2018 n 43826 p 89
Sorveglianza speciale e prescrizioni generiche del cd honeste vivere
Cass Sez I 6 giugno 2018 dep 30 ottobre 2018 n 49731 p 90
Giurisprudenza di merito p 91
Diritto penale p 91
La ripetitivitagrave della condotta ed il profitto economicamente apprezzabile quali
elementi qualificanti la fattispecie di truffa ai danni dello Stato realizzata
mediante lattestazione da parte di terzi della propria presenza in servizio
Gup SMCV 20 aprile 2017 dep 20 maggio 2017 n 345 p 91
Disastro ambientale e ne bis in idem
Trib SMCV Sez III 20 settembre 2018 dep 4 ottobre 2018 n 4571 p 92
Leggi speciali p 93
Ordine di demolizione del Giudice penale e destinazione del bene a finalitagrave
pubbliche
Trib Napoli Sez I GM 15 dicembre 2017 dep 22 dicembre 2017 ord
p 93
La configurabilitagrave del reato di cui allrsquoart 2 dlgs 742000 non egrave impedita
dallrsquoeffettiva esistenza delle operazioni commerciali intraprese noncheacute dalla
veridicitagrave dei pagamenti effettuati
Trib NA VII Sez GM 31 gennaio 2018 dep 18 aprile 2018 n 1397 p 94
La configurabilitagrave del delitto di bancarotta per distrazione in assenza della
delibera assembleare
Trib Napoli Sez III 4 luglio 2018 dep 1 ottobre 2018 n 8887 p 95
Reati urbanistici e dissequestro
Gip Napoli Uff XXII 6 novembre 2018 dep 7 novembre 2018 ord p 96
Condono e sospensione dellrsquoordine di demolizione delle opere abusive
C app Napoli 28 novembre 2018 dep 3 dicembre 2018 ord p 96
Diritto processuale penale p 98
Sequestro preventivo valutazione del fumus boni iuris e del periculum in mora
Trib Napoli VIII Sez Riesame 5 settembre 2018 dep 11 settembre 2018 n
549 ord p 98
Indice
8
Mancato pagamento del pedaggio stradale e sequestro preventivo del veicolo
il periculum in mora deriva dalla natura della cosa sui cui egrave disposto il
sequestro
Trib SMCV 7 novembre 2018 dep 19 dicembre 2018 ord p 99
Procedimento di prevenzione p 100
La richiesta di applicazione della sorveglianza speciale nei confronti di
soggetto in espiazione di una pena detentiva superiore ai due anni
TdP Napoli 17 aprile 2018 decr p 100
I requisiti per lrsquoapplicazione del controllo giudiziario delle imprese su richiesta
del privato
Trib SMCV Sez Misure di prevenzione 2 maggio 2018 n 3 decr p 101
Programmazione eventi formativi p 103
Suggerimenti bibliografici p 104
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
9
Opinioni
Intervento del Presidente Carnevale allrsquoinaugurazione
dellrsquoanno giudiziario (sintesi)
La Camera Penale di Napoli avverte lrsquoesigenza di denunciare la situazione di
gravissima crisi in cui versa la giustizia penale in Italia
Fra le principali ragioni di preoccupazione occorre anzitutto annoverare lrsquoemergenza
carcere
Per rendersi conto della dimensione del problema egrave sufficiente scorrere (ma egrave
necessario farlo per poter parlare del fenomeno) i dati ufficiali delle persone
detenute in istituti penitenziari al 31 dicembre 2018
Su scala nazionale si contano circa 10000 detenuti in eccesso rispetto alla capienza
regolamentare (quasi il 18) In Campania risultano ristretti 7660 cittadini a fronte
di una capienza regolamentare di 6142 unitagrave (quasi il 20)
Inoltre non bisogna dimenticare che della popolazione complessiva ben 1700
persone non sono ldquodefinitivirdquo Si vuole dire che oltre il 20 della popolazione
carceraria campana egrave composta da presunti innocenti Addirittura 1436 sono quelli
in attesa di primo giudizio
Nel solo distretto di Corte di appello di Napoli si contano 7028 presenze a fronte di
una capienza regolamentare di 5682 unitagrave
La Casa circondariale ldquoG Salviardquo di Napoli ndash Poggioreale egrave lrsquoistituto con piugrave
detenuti drsquoItalia con 2296 presenze a fronte di una capienza regolamentare di 1638
Tradotti questi numeri in percentuale significa oltre il 40 in esubero
Se questi sono i numeri si deve prendere atto che il sovraffollamento carcerario nel
nostro Paese ha nuovamente toccato picchi di emergenza nazionale
Opinioni
10
E ancora una volta occorre ribadire che una quota significativa di persone detenute egrave
rappresentata da soggetti in attesa di giudizio ossia di persone che per dettato
costituzionale lrsquoordinamento italiano presume essere innocenti
La giurisdizione di sorveglianza rappresenta un tema strettamente correlato al
Carcere
Come noto il funzionamento del Tribunale di sorveglianza di Napoli presenta gravi
criticitagrave piugrave e piugrave volte denunciate dalla Camera Penale di Napoli
Purtroppo tali criticitagrave ancora non hanno trovato soluzione nonostante gli sforzi
profusi a livello locale dai dirigenti degli uffici giudiziari interessati Eppure si tratta
di criticitagrave che incidono pesantemente su una porzione significativa della
popolazione carceraria rappresentata dai detenuti in espiazione pena
Disfunzioni che infliggono un evidente vulnus nei confronti dei detenuti
ingenerando fra lrsquoaltro una generale sfiducia sulla funzione rieducativa della pena e
che inevitabilmente mortificano le funzioni dellrsquoavvocato e del magistrato
Altro tema nevralgico riguarda i tempi del Giudizio penale che sono troppo lunghi
Con lrsquoassetto attuale si restituisce lrsquoidea di un processo dalla durata tuttrsquoaltro che
ragionevole creando un clima di sfiducia nei cittadini
Ebbene in un contesto del genere si innestano trasformando la preoccupazione in
allarme le linee drsquoazione che contraddistinguono le scelte politiche e di politica
legislativa portate avanti in materia di giustizia dallrsquoattuale compagine governativa
Sul terreno della libertagrave personale e dellrsquoespiazione della pena le risposte politiche si
sono tradotte in un ristrettissimo arco temporale a titolo esemplificativo 1) nella
scelta ndash concernente la riforma dellrsquoordinamento penitenziario proposta dal Ministro
Orlando allrsquoesito del lungo lavoro degli Stati Generali dellrsquoesecuzione penale ndash di
non esercitare la delega nella parte relativa alle misure alternative ed alla
eliminazione di automatismi preclusivi 2) nella scelta di approvare la legge cd
ldquospazzacorrottirdquo (l n 3 del 2019) che prevede fra lrsquoaltro lrsquoulteriore ampliamento
del catalogo dei reati di cui allrsquoart 4-bis dellrsquoordinamento penitenziario
Il tutto in una visione drammaticamente carcerocentrica che da un lato appare
dimentica di fondamentali ed insopprimibili principi costituzionali a partire da
quello della finalitagrave rieducativa della pena dallrsquoaltro non sembra tenere in alcun
conto il drammatico sovraffollamento degli istituti penitenziari italiani
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
11
Sul terreno dellrsquoefficienza le ldquoricetterdquo politiche si sono tradotte in scelte giagrave operate
o solo prospettate implicanti 1) la sostanziale cancellazione del principio di
immediatezza 2) una modifica in senso peggiorativo del regime delle impugnazioni
3) lrsquointroduzione di una nuova causa di ldquosospensionerdquo del termine di prescrizione
destinato a rimanere sospeso dalla pronuncia della sentenza di primo grado o del
decreto penale di condanna fino alla data di esecutivitagrave della sentenza che definisce
il giudizio o dellrsquoirrevocabilitagrave del decreto di condanna In altre parole si tratta di un
abbattimento dellrsquoistituto (di fatto sterilizzato) una volta che il procedimento sia
giunto a segnare tale tappa potragrave protrarsi ad libitum senza alcun limite
cronologico generando la inaccettabile figura dellrsquoeterno imputato
Accomunando peraltro incredibilmente agli imputati destinatari di una sentenza di
condanna anche coloro che siano stati assolti oltre ndash naturalmente ndash alle vittime del
reato
Un lsquofine processo mairsquo (assimilabile ad una sorta di vera e propria lsquopena
processualersquo quasi un lsquoergastolo processualersquo) che presenta plurimi e rilevantissimi
profili confliggenti con il quadro costituzionale
Tanto in un clima segnato da un progressivo scadimento come emblematicamente
testimoniato dalla recentissima vicenda concernente il detenuto Cesare Battisti
condannato in via definitiva per gravissimi reati e tuttavia esibito (dopo la cattura
ed il ritorno in Italia) come fosse un trofeo da una sorta di Stato vendicatore in
spregio ai piugrave elementari presidi posti a garanzia della dignitagrave umana dovuta a tutti
Nessuno escluso
Un clima che peraltro contribuisce al diffondersi tra i cittadini di un ldquogiustizialismo
populistardquo ndash che sostituisce al principio costituzionale di non colpevolezza una
concezione della giustizia quale luogo di punizione ndash come da ultimo dimostrano
plasticamente i recenti inaccettabili accadimenti verificatisi presso un Tribunale di
questo Distretto di Corte di Appello alla lettura di una sentenza non integralmente
recettiva delle imputazioni formulate
La CPN tuttavia non si limita ad esprimere la propria ferma contrarietagrave a soluzioni
che reputa inaccettabili giagrave sotto il profilo dei principi
Riteniamo infatti doveroso lrsquoimpegno per far crescere prassi virtuose
Crediamo infatti che un processo giusto ndash contrariamente alla vulgata che si cerca di
propagandare ndash possa coniugarsi con una giustizia efficiente
Opinioni
12
Che un processo giusto possa anzi debba avere una durata ragionevole
E in ogni caso reputiamo inaccettabile che possa anche solo ipotizzarsi di risolvere
la questione delle (eventuali) inefficienze del sistema incidendo sui presidi di
garanzia e sui diritti di libertagrave delle persone
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
13
Novitagrave normative
La (mancata) riforma dellrsquoordinamento penitenziario per minorenni e
giovani adulti dopo 40 anni di attesa
dlgs 2 ottobre 2018 n 121
Disciplina dellrsquoesecuzione delle pene nei confronti dei condannati minorenni in
attuazione della delega di cui allrsquoarticolo 1 commi 81 83 e 85 lettera p) della
legge 23 giugno 2017 n 103
pubblicato in GU 26 ottobre 2018 n 250 Suppl Ordinario n 50
(scheda a cura di Sabina Coppola)
Il decreto in esame per la prima volta contempla una disciplina specifica per
lrsquoesecuzione della pena nei confronti dei soggetti minori degli anni 18 e dei giovani
adulti (ovvero dei soggetti di etagrave compresa tra i 18 ed i 25 anni) prevedendo solo in
via sussidiaria lrsquoapplicazione della normativa prevista per i condannati adulti A tal
proposito infatti lrsquoart 1 co 1 recita testualmente Nel procedimento per
lesecuzione della pena detentiva e delle misure penali di comunitagrave a carico di
minorenni noncheacute per lapplicazione di queste ultime si osservano le disposizioni
del presente decreto e per quanto da esse non previsto quelle del codice di
procedura penale della legge 26 luglio 1975 n 354 del relativo regolamento di
attuazione di cui al decreto del Presidente della Repubblica 30 giugno 2000 n230
e del decreto del Presidente della Repubblica 22 settembre 1988 n 448 e relative
norme di attuazione di coordinamento e transitorie approvate con decreto
legislativo 28 luglio 1989 n 272rdquo La specialitagrave della materia comporta che la
competenza sia riservata al Tribunale di Sorveglianza per i minorenni (art 8)
La finalitagrave a cui mira lrsquoesecuzione penale minorile egrave quella di ldquofavorire percorsi di
giustizia riparativa e di mediazione con le vittime di reato Tende altresigrave a favorire
la responsabilizzazione leducazione e il pieno sviluppo psico-fisico del minorenne
la preparazione alla vita libera linclusione sociale e a prevenire la commissione di
ulteriori reati anche mediante il ricorso ai percorsi di istruzione di formazione
professionale di istruzione e formazione professionale di educazione alla
cittadinanza attiva e responsabile e ad attivitagrave di utilitagrave sociale culturali sportive
e di tempo liberordquo (art 1 co 2) Ciograve comporta la possibilitagrave per il Magistrato di
Sorveglianza di modificare la misura in atto in funzione delle prerogative dei
singoli condannati ed in unrsquoottica di personalizzazione dellrsquoesecuzione della pena
Novitagrave normative
14
La disciplina dellrsquoordinamento penale minorile si fonda sul principio di
territorialitagrave teso ad assicurare il mantenimento ed il rafforzamento delle
relazioni socio-familiari del minorenne (indispensabili per garantirgli un piugrave
facile ritorno nel suo contesto di vita) e derogabile qualora manchino o non siano
educativamente adeguati i riferimenti socio-affettivi di cui si dispone (art 2 co
7 e art 22) e stigmatizzando la extrema ratio del ricorso al carcere contempla le
cd misure penali di comunitagrave (art 2) ldquoLe misure penali di comunitagrave sono disposte
quando risultano idonee a favorire levoluzione positiva della personalitagrave un
proficuo percorso educativo e di recupero sempre che non vi sia il pericolo che il
condannato si sottragga allesecuzione o commetta altri reati Tutte le misure
devono prevedere un programma di intervento educativordquo (art 2 co 1)
Il decreto prima chiarisce le modalitagrave esecutive delle misure penali di comunitagrave
(art 3) e poi le analizza nel dettaglio In particolare sono misure penali di
comunitagrave
- lrsquoaffidamento in prova al servizio sociale qualora la pena da espiare non
superi i 4 anni (art 4)
- lrsquoaffidamento in prova con detenzione domiciliare per alcuni giorni in
particolare (presso il proprio domicilio o altro luogo specificamente
individuato) nei casi in cui sia concesso lrsquoaffidamento di cui allrsquoart 4 (art 5)
- la detenzione domiciliare qualora la pena da espiare non superi i 3 anni e non
vi siano le condizioni per laffidamento in prova al servizio sociale e per
laffidamento in prova al servizio sociale con detenzione domiciliare (art 6)
- la semilibertagrave (art 7) qualora il condannato abbia espiato almeno un terzo
della pena e se si tratta di condannato ldquoper taluno dei delitti indicati nel
comma 1 dellarticolo 4-bis della legge 26 luglio 1975 n 354 si tiene conto
altresigrave del significativo rapporto tra la pena espiata e la pena residuardquo
Il decreto nonostante le aspettative non elimina gli automatismi preclusivi
previsti dallrsquoart 4 bis dellrsquoordinamento penitenziario (per lrsquoesecuzione della pena
detentiva nei confronti di soggetti maggiorenni)
Il III capo del decreto in argomento disciplina lrsquoesecuzione delle misure penali di
comunitagrave e delle misure alternative nei confronti dei soggetti minori di anni 18 e dei
giovani adulti riservando a questi ultimi un trattamento specifico ed adeguato alle
indicazioni europee che (in termini di ldquostandard europei di vivibilitagrave carcerariardquo)
avevano esteso fino ai venticinque anni lrsquoetagrave raggiunta la quale obbligatoriamente i
condannati per reati commessi da minorenni dovessero transitare in istituti carcerari
per adulti Lrsquoestensione ai giovani adulti della disciplina prevista per i soggetti
minorenni egrave subordinata al rispetto dei processi educativi giagrave in atto ciograve significa
che se il giovane adulto per qualsiasi ragione abbia giagrave fatto ingresso nel carcere
ordinario non potragrave piugrave accedere a quello minorile e che al contrario qualora egli
sia detenuto presso un istituto di pena minorile e stia seguendo un programma
rieducativo esso non dovragrave essere interrotto neanche dal sopraggiungere di un nuovo
titolo esecutivo per reati commessi da maggiorenne Sul punto infatti lrsquoart 10 co
1 recita ldquoQuando nel corso dellesecuzione di una condanna per reati commessi da
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
15
minorenne sopravviene un titolo di esecuzione di altra pena detentiva per reati
commessi da maggiorenne il pubblico ministero emette lordine di esecuzione lo
sospende secondo quanto previsto dallarticolo 656 del codice di procedura penale
e trasmette gli atti al magistrato di sorveglianza per i minorenni Se questi ritiene
che vi siano le condizioni per la prosecuzione dellesecuzione secondo le norme e
con le modalitagrave previste per i minorenni tenuto conto del percorso educativo in
atto e della gravitagrave dei fatti oggetto di cumulo ne dispone con ordinanza
lestensione al nuovo titolo altrimenti dispone la cessazione della sospensione e
restituisce gli atti al pubblico ministero per lulteriore corso dellesecuzione Si tiene
altresigrave conto delle ragioni di cui allarticolo 24 del decreto legislativo 28 luglio
1989 n 272rdquo
Il Capo IV infine ha inteso disciplinare llsquoorganizzazione penitenziaria minorile
in senso stretto e in linea con i principi esaminati finora) ha cercato di assicurare un
buon livello qualitativo della gestione della vita carceraria rendendolo obbligatorio
per legge e mirando ad un trattamento rieducativo personalizzato e finalizzato al
reinserimento graduale nel tessuto sociale a mano a mano che la pena decorre
Il restyling del Casellario giudiziale
dlgs 2 ottobre 2018 n 122
Disposizioni per la revisione della disciplina del casellario giudiziale in
attuazione della delega di cui allarticolo 1 commi 18 e 19 della legge 23 giugno
2017 n 103
Pubblicato in G U 26 ottobre 2018 n 250 Suppl Ordinario n 50
(scheda a cura di Angelo Mastrocola)
In attuazione dellrsquoart 1 commi 18 e 19 della Legge 23 giugno 2017 n 103 ndash che
delegava il Governo ad adottare entro un anno dalla data di entrata in vigore della
stessa un Decreto legislativo per la revisione della disciplina del casellario
giudiziale (dPR 14 novembre 2002 n 313) ndash egrave stato pubblicato in GU del 26
ottobre 2018 il dlgs 2 ottobre 2018 n 122 recante laquoDisposizioni per la revisione
della disciplina del casellario giudizialerdquo
La ratio sottesa alla novella legislativa partiva dallrsquoesigenza di adeguare la
normativa in tema di iscrizione e cancellazione dei provvedimenti giudiziari nel
casellario giudiziale ai nuovi istituti giuridici di diritto penale sia sostanziale che
processuale e per dare attuazione alle direttive europee in tema di protezione dei
dati personali
Lrsquoart 1 del dlgs n 1222018 dal titolo laquomodifiche al testo unico sul casellario
giudiziale in materia di provvedimenti iscrivibiliraquo opera sullrsquoart 3 dPR n
3132002 in tema di elencazione dei provvedimenti che per estratto sono soggetti
ad iscrizione nel casellario giudiziale con lrsquoaggiunta tra i provvedimenti iscrivibili
anche delle sentenze che dichiarano estinto il reato per esito positivo della messa
alla prova ai sensi dellrsquoart 464-septies cpp prima della novella veniva annoverata
Novitagrave normative
16
come iscrivibile solamente lordinanza che ai sensi dellarticolo 464-quater cpp
dispone la sospensione del procedimento con messa alla prova Appare quindi
corretto che nel certificato in questione si debbano iscrivere al pari dellrsquoordinanza di
sospensione del procedimento anche le sentenze che danno atto dellrsquoesito
favorevole della messa alla prova
Lrsquoart 2 del decreto legislativo in commento dal titolo laquomodifiche al testo unico sul
casellario giudiziale in materia di eliminazione delle iscrizioniraquo modifica gli artt 5
e 8 dPR 3132002 in tema di eliminazione delle iscrizioni dai certificati del
casellario giudiziale e dei carichi pendenti
Egrave stato interamente riscritto lrsquoart 5 del dPR n 3132002 secondo cui laquole iscrizioni
nel casellario giudiziale sono eliminate decorsi quindici anni dalla morte della
persona alla quale si riferiscono e comunque decorsi cento anni dalla sua nascitaraquo
mentre la precedente formulazione faceva riferimento alla ldquocancellazione
dellrsquoiscrizione alla morte del soggetto e comunque il mantenimento della stessa fino
al compimento dellrsquoottantesimo anno di etagraverdquo
Al comma 2 lett a) dellrsquoart 5 dPR n 3132002 il decreto legislativo in
commento stabilisce che ldquosono eliminate anche le iscrizioni relative ai casi di
rescissione del giudicato ai sensi dellrsquoarticolo 669 cpprdquo adeguando la normativa al
nuovo istituto giuridico delineato a seguito della l n 67 del 2014 poi modificata
dalla successiva legge n 103 del 2017
Lrsquoart 2 dlgs n 1222018 rivisita altresigrave il regime di eliminazione delle iscrizioni
del casellario dei carichi pendenti
Ulteriore modifica apportata dallrsquoart 2 del decreto in oggetto incide sullrsquoart 8 dPR
3132002 il cui testo egrave stato modificato nel senso che lrsquoeliminazione dellrsquoiscrizione
puograve avvenire nella sola ipotesi di decesso del soggetto intestatario della stessa (e non
piugrave al compimento dellrsquo80esimo anno di etagrave)
Lrsquoart 3 dlgs n 1222018 laquomodifiche al testo unico sul casellario giudiziale in
materia di ufficio iscrizione ufficio territoriale ufficio locale ufficio centraleraquo
persegue invece una razionalizzazione dei servizi amministrativi
La nuova formulazione del comma 1 dellrsquoart 15 dPR 3132002 egrave la seguente
laquolrsquoufficio iscrizione iscrive per estratto nel sistema ed elimina dal sistema anche
sulla base delle comunicazioni di cui allrsquoart 16 i provvedimenti di cui agli articoli 3
e 9 esclusi quelli di competenza dellrsquoufficio centrale ai sensi dellrsquoarticolo 19
commi 3 4 e 5raquo
Il comma 5 dellrsquoart 19 del dPR n 3132002 viene riformulato in adeguamento alle
precedenti novelle legislative laquolrsquoufficio centrale elimina dal sistema le iscrizioni
relative alle persone decorsi quindici anni della morte della persona alla quale si
riferiscono e comunque decorsi cento anni dalla sua nascita noncheacute le iscrizioni
dei provvedimenti giudiziari relativi a minori ai sensi dellrsquoart 5 comma 4raquo
Lrsquoart 4 del decreto legislativo in commento mira a semplificare gli adempimenti
amministrativi in materia di casellario giudiziale (come disciplinato dallrsquoart 1
comma 18 lett a) della Legge delega) in luogo dei tre certificati rilasciabili su
richiesta dellrsquointeressato ndash certificato generale quello penale e quello civile
disciplinati dagli artt 23 e ss del DPR n 3132002 ndash viene rilasciato un unico
modello certificativo
Vengono cosigrave abrogati gli artt 23 25 e 26 dPR n 3132002 per cui residua solo
lrsquoart 24 dal titolo laquocertificato del casellario giudiziale richiesto dallrsquointeressatoraquo vi
egrave dunque unrsquounica tipologia di certificato rilasciabile allrsquointeressato senza che
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
17
questi sia tenuto a motivare la richiesta con lrsquoindicazione delle iscrizioni nel
casellario giudiziario europeo
Riformato egrave anche lrsquoistituto della ldquonon menzionerdquo nel certificato secondo i rilievi
della Corte Costituzionale non devono essere menzionate nel certificato in parola le
sentenze che applicano la pena ai sensi dellrsquoart 445 cpp allorcheacute la pena irrogata
non superi i due anni di detenzione (soli o congiunti alla pena pecuniaria)
lrsquoordinanza di sospensione del procedimento con messa alla prova (art 464-quater
cpp) e la sentenza che dichiara estinto il reato per esito positivo della stessa (art
464-septies cpp)
Lrsquoart 4 del decreto legislativo in commento novella gli artt 24 e 25-ter (per i
certificati richiesti dai privati) e gli artt 28 e 28-bis (per i certificati per le pubbliche
amministrazioni o i gestori di pubblici servizi) del Testo Unico prevedendo che in
calce al certificato del casellario giudiziale e a quello del casellario giudiziale
europeo debba essere necessariamente indicato se esistono o meno condanne
rispettivamente in ambito europeo e in ambito nazionale
Sempre ad opera dellrsquoart 4 dlgs n 1222018 si interviene sullrsquoart 27 dPR n
3132002 in tema di certificato dei carichi pendenti rilasciati su richiesta
dellrsquointeressato prevedendo che non figurino i provvedimenti giudiziari che hanno
dichiarato la non punibilitagrave ai sensi dellrsquoarticolo 131-bis cp e i provvedimenti
concernenti lrsquoistituto della messa alla prova (ordinanza di sospensione della messa
alla prova e sentenza che dichiara lrsquoestinzione del reato per esito positivo della
stessa)
Ancora lrsquo4 del dlgs n 1222018 modifica lrsquoart 28 del dPR n 3132002 dal
titolo laquocertificati richiesti dalle amministrazioni pubbliche e gestori di pubblici
serviziraquo la ratio egrave quella di far ottenere alle pubbliche amministrazioni il certificato
selettivo quello generale noncheacute i certificati di cui agli artt 27 e 28-bis del Testo
Unico
Ai sensi del co 2 dellrsquoart 28 del dPR n 3132002 il certificato selettivo laquocontiene
le sole iscrizioni esistenti nel casellario giudiziale a carico di un determinato
soggetto pertinenti e rilevanti rispetto alle finalitagrave istituzionali dellrsquoamministrazione
o del gestoreraquo
Il certificato generale invece laquoriporta tutte le iscrizioni esistenti nel casellario
giudiziale a carico di un determinato soggetto ed egrave rilasciato quando non puograve
procedersi sulla base delle disposizioni che regolano i singoli procedimenti
amministrativi alla selezione delle iscrizioni pertinenti e rilevantiraquo
Lrsquoart 28 del dPR n 3132002 elenca una serie di iscrizioni che in linea rispetto
alle previsioni di cui allrsquoart 24 (riguardante il certificato a richiesta dellrsquointeressato)
non devono essere riportate nei 2 certificati summenzionati (selettivo e generale)
1) le condanne relative a contravvenzioni punibili con la sola ammenda e le
condanne per reati estinti ai sensi dellrsquoart 197 comma 1 cp 2) le ordinanze di
sospensione del procedimento con messa alla prova e le sentenze che dichiarano
estinto il reato per esito positivo della stessa 3) i provvedimenti che dichiarano la
non punibilitagrave del soggetto ai sensi dellrsquoart 131-bis cp
Viene inoltre disciplinata dal novellato art 39 del dPR n 3132002 la modalitagrave di
rilascio dei certificati alle pubbliche amministrazioni e ai gestori di pubblici servizi
i certificati selettivi e generali (di cui allrsquoart 28) e quelli concernenti lrsquoanagrafe delle
sanzioni amministrative dipendenti da reato (di cui allrsquoart 32) vengono essere
acquisiti attraverso la consultazione del Sistema Informativo del Casellario ma tale
Novitagrave normative
18
consultazione dovragrave essere oggetto di apposita convenzione tra il Ministero della
Giustizia e le singole amministrazioni interessate
Infine gli artt 5 6 e 7 del dlgs n 1222018 mirano ad armonizzare la disciplina
transitoria di entrata in vigore delle nuove disposizioni con la precedente disciplina
in materia
Lrsquoart 5 modifica lrsquoart 47 del TU stabilendo che laquolrsquoeliminazione delle iscrizioni di
cui al comma 1 egrave effettuata dallrsquoufficio locale decorsi quindici anni dalla morte della
persona alla quale si riferiscono e comunque decorsi cento anni dalla sua nascitaraquo
Lrsquoart 6 dlgs n 1222018 modifica lrsquoart 51 del Testo Unico inserendo il comma
1-bis secondo cui laquoogni richiamo presente in norme di legge o di regolamento al
casellario giudiziale si intende riferito anche al casellario giudiziale europeoraquo
Con lrsquoarticolo 7 del dlgs n 1222018 si prevede che le disposizioni del decreto in
parola acquisteranno efficacia decorso un anno dalla data di pubblicazione in
Gazzetta Ufficiale e con lrsquoart 8 si ribadisce la neutralitagrave finanziaria dellrsquointervento
normativo in questione
I decreti legislativi di riforma dellrsquoOrdinamento penitenziario
dlgs 2 ottobre 2018 n 123
Riforma dellordinamento penitenziario in attuazione della delega di cui
allarticolo 1 commi 82 83 e 85 lettere a) d) i) l) m) o) r) t) e u) della legge
23 giugno 2017 n 103
Pubblicato in GU 26 ottobre 2018 n 250 Suppl Ordinario n 50
(schede a cura di Sergio Schlitzer)
Il decreto legislativo attua parzialmente la legge delega n 103 del 2362017 con
riferimento allrsquoassistenza sanitaria in carcere (capo 1) alla semplificazione dei
procedimenti di competenza del Tribunale di Sorveglianza (capo 2) alle competenze
dellrsquoUfficio Esecuzione Penale Esterna (capo 3) alla vita penitenziaria (capo 4)
Lrsquoart 1 rubricato ldquoModifiche alle norme sullordinamento penitenziario in tema di
assistenza sanitariardquo riscrive integralmente lrsquoart 11 della legge n 354 del 26 luglio
1975 Si segnala in particolare quanto previsto dal nuovo comma 3 circa la messa a
disposizione dei detenuti con idonei mezzi di pubblicitagrave della carta dei servizi il
comma 6 che estende lrsquoapplicabilitagrave dellrsquoart 385 cp alle ipotesi di ingiustificato
allontanamento dal luogo di cura in presenza di piantonamento il comma 7 che
introduce relativamente alla visita medica operata allrsquoingresso in istituto lrsquoobbligo
specifico per il medico di segnalare al direttore ed al magistrato di sorveglianza la
presenza di segni o altro che facciano ritenere che la persona abbia subito violenze
Lrsquoart 2 abroga lrsquoart 240 delle norme di attuazione di coordinamento e transitorie
del cpp
Passando al capo 2 lrsquoart 4 contiene le modifiche al cpp funzionali alla
semplificazione del procedimento di competenza del Tribunale di Sorveglianza
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
19
prevedendo la modifica dellrsquoart 656 co 6 cpp con lrsquointroduzione del termine non
inferiore a 30 gg e non superiore a 45 gg entro il quale deve essere adottata la
decisione del Tribunale di Sorveglianza (art 4 co 1 let a) la modifica del
procedimento previsto dallrsquoart 678 cpp (art 4 co 1 let b) lrsquoampliamento delle
ipotesi nelle quali il Tribunale di Sorveglianza puograve procedere a norma dellrsquoart 667
co IV cpp (art 4 co 2) lrsquointroduzione del co I ter allrsquoart 678 cpp che
limitatamente alle ipotesi nelle quali la pena da espiare non superi anni 1 e mesi 6 di
reclusione consente lrsquoapplicazione provvisoria delle misure di cui allrsquoart 656 co V
cpp con ordinanza adottata senza formalitagrave dal magistrato di sorveglianza e
soggetta ad eventuale opposizione da parte dellrsquointeressato o del pm
Lrsquoart 5 riformula gli art 51 bis e 51 ter della legge n 354 del 26 luglio 1975 in tema
di sopravvenienza di nuovi titoli di privazione della libertagrave e di sospensione e revoca
delle misure alternative stabilendo tra lrsquoaltro il carattere facoltativo dellrsquoadozione
da parte del magistrato di sorveglianza del decreto di provvisoria sospensione della
misura
Lrsquoart 6 introduce nella legge 354 lrsquoart 51 quater rubricato ldquoDisciplina delle pene
accessorie in caso di concessione di misure alternativerdquo Ai sensi della nuova
disposizione la concessione della misura alternativa alla detenzione non sospende
lrsquoapplicazione delle sanzioni accessorie salvo che il Giudice non provveda in tal
senso al fine di non pregiudicare le esigenze di reinserimento del condannato
Nellrsquoambito del capo 3 lrsquoart 10 estende la competenza dellrsquoUEPE al controllo circa
il rispetto delle prescrizioni contenute nei provvedimenti della magistratura di
sorveglianza
Lrsquoart 11 che costituisce ed esaurisce il capo 4 modifica le norme sullrsquoordinamento
penitenziario in tema di trattamento penitenziario Piugrave precisamente viene
interamente innovato lrsquoart 1 op con lrsquoespressa previsione che alla persona privata
della libertagrave sono garantiti i diritti fondamentali ed egrave vietata ogni forma di violenza
fisica e morale disposizioni alle quali si aggiunge lrsquoarricchimento del divieto di
discriminazione anche per ragioni di sesso identitagrave di genere religione Altre novitagrave
afferiscono lrsquoart 13 op che apre il trattamento anche a possibili azioni di
riparazione gli artt 14 op e 19 op in tema di detenzione femminile e degli
stranieri lrsquoart 33 che disciplina le ipotesi di detenzione in isolamento
dlgs 2 ottobre 2018 n 124
Riforma dellordinamento penitenziario in materia di vita detentiva e lavoro
penitenziario in attuazione della delega di cui allarticolo 1 commi 82 83 e 85
lettere g) h) e r) della legge 23 giugno 2017 n 103
Pubblicato in GU 26 ottobre 2018 n 250 Suppl Ordinario n 50
Il decreto legislativo attua i principi direttivi di cui di cui allarticolo 1 commi 82 83
e 85 lettere g) h) e r) della legge 23 giugno 2017 n 103 in tema di vita
penitenziaria (capo 1) e lavoro penitenziario (capo 2)
Novitagrave normative
20
Il capo I egrave costituito dal solo articolo 1 che modifica gli art 5 6 e 8 della legge della
legge 354 del 26 luglio 1975 aventi ad oggetto le caratteristiche architettoniche
degli edifici penitenziari e delle stanze di pernottamento noncheacute la disciplina del
loro uso da parte dei detenuti Piugrave nel dettaglio viene previsto che gli edifici
penitenziari devono essere dotati di spazi per le attivitagrave lavorative e formative e che i
servizi igienici siano collocati in spazi riservati Previsioni alle quali si aggiunge
quella relativa alla presenza negli istituti di ldquolocali idonei per la celebrazione dei
riti e lo svolgimento delle pratiche di cultordquo (art 24)
Tuttavia ai sensi dellrsquoart 3 le modifiche di cui allrsquoart 1 co 1 lettere b e c
modificative dellrsquoart 6 comma 2 e 8 legge 354 del 1975 acquistano efficacia solo a
decorrere dal 31122021
Delle modifiche delle norme dellrsquoordinamento penitenziario afferenti il lavoro
penitenziario si occupa lrsquoart 2 del capo 2 del decreto Oggetto dellrsquointervento
riformatore egrave innanzitutto lrsquoart 20 della legge n 354 del 26 luglio 1975 che viene
totalmente rinnovato ed integrato con la previsione di cui allrsquoart 20 ter al quale si
aggiungono le modifiche agli artt 21 co IV 22 25 bis e ter 46 del medesimo testo
normativo
Con riferimento allrsquoart 20 degne di note appaiono lrsquoeliminazione dellrsquoobbligatorietagrave
del lavoro penitenziario ed il riconoscimento del diritto al lavoro anche per coloro che
sono ospitati in strutture diverse dai penitenziari Viene ridisegnata inoltre la disciplina
dei lavori di pubblica utilitagrave che diventano elementi del trattamento rieducativo (art 15
op) da potersi svolgere non solo allrsquoesterno ma anche allrsquointerno degli istituti
Programmi di lavoro tuttavia preclusi ai condannati per alcune tipologie di reati
Altra significativa innovazione viene apportata allrsquoart 22 con la previsione della
retribuzione fissa per i detenuti e gli internati nella misura dei due terzi di quella
prevista dai contratti collettivi
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
21
Giurisprudenza sovranazionale
Tutela del diritto al rispetto della vita privata e familiare e rimedi
avverso le perquisizioni illegittime
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alfonso Tatarano)
C edu 27 settembre 2018 Brazzi c Italia ric 572782011
Diritto alla tutela della vita privata e familiare ndash Perquisizione non seguita da
sequestro ndash Impugnazioni
(art 8 CEDU artt 247 e ss cpp)
ldquoLa Corte ha ravvisato una violazione dellrsquoart 8 della Convenzione Europea dei
Diritti dellrsquoUomo (rispetto della vita privata e familiare) non essendo prevista dalla
legislazione italiana alcuna possibilitagrave di controllo giurisdizionale precedente o
successivo allrsquoespletamento dellrsquoatto in ordine alla legittimitagrave dei provvedimenti di
perquisizione domiciliare a cui non faccia seguito un sequestrordquo
(Nel caso di specie il ricorrente veniva sottoposto a perquisizione domiciliare
immediatamente dopo lrsquoapertura di un procedimento penale a suo carico per
violazioni di natura tributaria La perquisizione aveva esito negativo e
successivamente la notizia di reato veniva archiviata mentre il ricorso per
cassazione avverso il decreto di perquisizione veniva dichiarato inammissibile
Dunque in assenza di un controllo giurisdizionale preventivo sulla legittimitagrave della
perquisizione cosigrave come di un adeguato mezzo di impugnazione avverso il decreto
che la disponga la Legge Italiana non garantirebbe presidi sufficienti a salvaguardia
dal rischio di un eventuale abuso di potere da parte dellrsquoautoritagrave che conduce le
indagini)
Tutela del diritto al rispetto della vita privata e familiare ed alla
riservatezza delle comunicazioni tra cliente ed avvocato
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alfonso Tatarano)
C edu 16 ottobre 2018 Visy c Slovacchia ric n 702882013
Giurisprudenza sovranazionale
22
Diritto alla tutela della vita privata e familiare ndash Diritto alla riservatezza delle
comunicazioni tra avvocato ed assistito
(art 8 CEDU)
ldquoOgni persona interessata da un provvedimento limitativa di un diritto
fondamentale come quello della proprietagrave ha diritto di disporre di un tempo
ragionevole per potersi consultare con un avvocato al fine di predisporre una difesa
adeguata Deve inoltre essere garantito un mezzo giurisdizionale per far valere la
violazione del diritto alla segretezza delle comunicazioni tra avvocato ed assistitordquo
(La Corte ha condannato la Slovacchia per violazione dellrsquoart 8 CEDU in una
fattispecie in cui il ricorrente un uomo drsquoaffari austriaco aveva ottenuto dalle
autoritagrave slovacche un provvedimento di dissequestro di alcuni hard disc ove erano
conservati (tra gli altri) dati relativi a comunicazioni intercorse con il suo legale I
supporti venivano restituiti allrsquoavvocato ed immediatamente sottoposti a nuovo
sequestro a seguito di richiesta delle autoritagrave austriache Lamentava il ricorrente di
non aver potuto consultare il proprio legale proprio a seguito della immediatezza del
nuovo provvedimento di sequestro oltre che la violazione del diritto alla
riservatezza delle comunicazioni concernendo il sequestro dati tutelati dal segreto
professionale tra avvocato e cliente Nel riconoscere la fondatezza delle doglianze
la Corte rilevava come la misura non potesse ritenersi proporzionata allo scopo
perseguito e dunque necessaria in una societagrave democratica non essendo stato
possibile sottoporre il sequestro ad alcun vaglio giurisdizionale di legittimitagrave nel
paese di esecuzione In seconda battuta la contestualitagrave della restituzione e del
nuovo provvedimento di sequestro aveva di fatto reso impossibile per il ricorrente
consultarsi con il proprio legale)
Art 41-bis OP valutazione individualizzata ai fini della applicazione di
restrizioni aggiuntive ed accertamento dei mutamenti rilevanti della situazione
del detenuto
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Talamo)
C edu 25 ottobre 2018 Provenzano c Italia ric n 5508013
Diritto processuale penale ndash Ordinamento penitenziario ndash Stato di detenzione ndash
Trattamento adeguato ndash Valutazione ai fini della proroga del regime
differenziato
(art 41-bis OP art 3 CEDU)
ldquoEsprimendo lrsquointenzione di proseguire il ricorso lrsquoerede di un ricorrente deceduto
puograve essere motivato anche da interessi non esclusivamente materiali Le cause
relative ai diritti umani di cui egrave investita la Corte hanno generalmente anche una
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
23
dimensione morale e le persone vicine al ricorrente possono quindi avere un
legittimo interesse a garantire che sia fatta giustizia anche successivamente alla
morte del ricorrenterdquo
ldquoQuando sono disponibili piugrave ricorsi potenzialmente efficaci egrave richiesto al
ricorrente soltanto di esperire un ricorso di sua sceltardquo
ldquoLrsquoarticolo 35 sect 1 della Convenzione prevede la ripartizione dellrsquoonere della prova
e spetta al Governo che sostiene il mancato esaurimento delle vie di ricorso interne
convincere la Corte che il ricorso del quale afferma il mancato esperimento da
parte del ricorrente fosse efficace e disponibile teoricamente e praticamente al
momento pertinente vale a dire che era accessibile in grado di riparare le
doglianze del ricorrente e offriva ragionevoli prospettive di successordquo
ldquoLo Stato deve assicurare che una persona sia detenuta in condizioni compatibili
con il rispetto della dignitagrave umana che le modalitagrave e il metodo di esecuzione della
misura privativa della libertagrave non la sottopongano a sacrifici o privazioni di
intensitagrave superiore allrsquoinevitabile livello di sofferenza inerente alla detenzione e che
date le esigenze pratiche della reclusione siano garantiti adeguatamente il suo
benessere e la sua salute Le autoritagrave devono inoltre assicurare che sia tenuto un
registro completo dello stato di salute del detenuto e delle cure cui egrave sottoposto nel
corso della detenzione che la diagnosi e le cure siano sollecite e accurate e che
laddove sia richiesto dal carattere di una condizione medica il controllo sia
regolare e sistematico e riguardi una strategia terapeutica globale finalizzata a
curare adeguatamente i problemi di salute dei detenuti o a prevenire il loro
aggravamento piuttosto che ad affrontarli su base sintomaticardquo
ldquoQuando si valuta se la proroga dellrsquoapplicazione di alcune restrizioni ai sensi del
regime previsto dallrsquoarticolo 41 bis raggiunga la soglia minima di gravitagrave richiesta
per rientrare nel campo di applicazione dellrsquoarticolo 3 la durata temporale deve
essere esaminata alla luce delle circostanze di ciascuna causa il che comporta
inter alia la necessitagrave di accertare se il rinnovo o la proroga delle restrizioni
contestate fossero giustificati o menordquo
Precedenti
Conformi sul primo punto Cedu 8 ottobre 2015 Fartushin c Russia Ric
3888709 Cedu 15 dicembre 2016 Vaščenkovs c Lettonia Ric 3079512 Sul
secondo Cedu 15 ottobre 2009 Micallef c Malta Ric 1705606 Cedu 12
settembre 2012 Nada c Svizzera Ric 1059308 Sul terzo Cedu 17 settembre
2009 Scoppola c Italia (n2) Ric 1024903 Cedu 13 novembre 2017 Davydov e
altri c Russia Ric 7594711 Sul quarto Cedu 26 gennaio 2007 Khudobin c
Russia Ric 5969600 Cedu 23 marzo 2016 Blokhin c Russia Ric 4715206 Sul
quinto Cedu 17 settembre 2009 Enea c Italia Ric 7491201 Cedu 10 novembre
2005 Argenti c Italia Ric 5631700 Cedu 11 luglio 2006 Campisi c Italia Ric
2435802 Cedu 24 settembre 2015 Paolello c Italia Ric 3764802
Difformi -
Giurisprudenza sovranazionale
24
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
25
Giurisprudenza costituzionale
Detenuti in regime differenziato e possibilitagrave di cuocere cibi
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Aldo Franceschini)
C cost 26 settembre 2018 (dep 12 ottobre 2018) n 186 Pres Lattanzi Red
Zanon
Esecuzione e sorveglianza ndash Detenuti in regime differenziato ndash Misure di
elevata sicurezza ndash Divieto cottura cibi ndash Illegittimitagrave
(artt 41-bis co 2-quater lett f) Ord penit artt 3 27 co III e 32 Cost)
ldquoNel giudizio di legittimitagrave costituzionale dellrsquoart41-bis comma 2-quater lett f) l
26 luglio 1975 n 354 promosso dal Magistrato di sorveglianza di Spoleto con
ordinanza del 10 maggio 2017 la Corte costituzionale ha dichiarato
lrsquoillegittimitagrave costituzionale dellrsquoart 41-bis comma 2-quater lettera f) della legge
26 luglio 1975 n 354 (Norme sullrsquoordinamento penitenziario e sulla esecuzione
delle misure privative e limitative della libertagrave) come modificato dallrsquoart 2 comma
25 lettera f) numero 3) della legge 15 luglio 2009 n 94 (Disposizioni in materia
di sicurezza pubblica) limitatamente alle parole laquoe cuocere cibiraquordquo
Giurisprudenza costituzionale
26
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
27
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni unite
Misure di Prevenzione confisca e tutela dei creditori ipotecari
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Marco Muscariello)
Cass Sez Un 22 febbraio 2018 (dep 3 settembre 2018) n 39608 Pres Di
Tomassi Rel Andronio ric Business Partner scpa
Procedimento di prevenzione ndash Confisca ndash Procedimenti per i quali non si
applica il dlgs 1592011 ndash Domanda di ammissione dei creditori ipotecari ndash
Modalitagrave e decadenza
ldquoI creditori muniti di ipoteca iscritta sui beni confiscati allrsquoesito dei procedimenti di
prevenzione per i quali non si applica la disciplina del dlgs 6 settembre 2011 n
159 devono presentare la domanda di ammissione del loro credito al giudice
dellrsquoesecuzione presso il tribunale che ha disposto la confisca nel termine di
decadenza previsto dallrsquoart 1 comma 199 della legge 24 dicembre 2012 n 228
anche nel caso in cui non abbiano ricevuto le comunicazioni di cui allrsquoart 1
comma 206 della legge da ultimo citata e ciograve percheacute il termine di decadenza
previsto dal richiamato comma 199 decorre indipendentemente dalle comunicazioni
di cui al successivo comma 206 Lrsquoapplicazione di detto termine egrave comunque
subordinata allrsquoeffettiva conoscenza da parte del creditore del procedimento di
prevenzione in cui egrave stata disposta la confisca o del provvedimento definitivo di
confisca Egrave in ogni caso fatta salva la possibilitagrave del creditore di essere restituito
nel termine stabilito a pena di decadenza se prova di non averlo potuto osservare
per causa a lui non imputabilerdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi -
Difformi parzialmente Cass Sez I 12 febbraio 2016 n 20479 Banco Popolare
soc coop Rv 266891 noncheacute in senso parzialmente diverso la sezione rimettente
Cass Sez I 16 novembre 2017 ord ric Business Partner scpa Cass Sez I 12
Giurisprudenza di legittimitagrave ndash Sezioni Unite
28
aprile 2016 n 36626 Banca Monte dei Paschi di Siena Rv 267609 Cass Sez I
19 maggio 2016 n 46185 Italfondiario spa
Gli effetti sul corso della prescrizione delle norme transitorie
relative alla modifica del regime di procedibilitagrave e la loro
inapplicabilitagrave nel caso di ricorso per cassazione inammissibile
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Fabio Cavalli)
Cass Sez un 21 giugno 2018 (dep 7 settembre 2018) n 40150 Pres Carcano
Rel Vessichelli ric Salatino
Diritto penale ndash Modifiche del regime di procedibilitagrave ndash Disposizioni transitorie
ndash Sospensione della prescrizione ndash Casistica dettagliata ndash Inammissibilitagrave
dellimpugnazione
(art 159 cp art 12 comma 2 dlgs 10 aprile 2018 n 36 art 591 cpp)
ldquoIl tempo necessario a dare attuazione alle disposizioni transitorie previste dallart
12 del dlgs n 36 del 10 aprile 2018 non puograve gravare sullimputato sterilizzando
sine die il corso della prescrizione con una interpretazione analogica in malam
partem dellart 159 cp con la conseguenza che il corso della prescrizione non
resta sospeso durante larco temporale impiegato per informare la persona offesa
della facoltagrave di esercitare il diritto di querela e per consentirle di esprimersi nel
trimestre successivordquo
ldquoIn presenza di un ricorso inammissibile non deve darsi alla persona offesa lavviso
previsto dallart 12 comma 2 dlgs 10 aprile 2018 n 36 per leventuale esercizio
del diritto di querela atteso che la pronuncia di inammissibilitagrave ha sempre natura
dichiarativa ed egrave meramente ricognitiva della mancata instaurazione del giudizio di
cassazione poicheacute rileva un vizio che affligge geneticamente latto Tale
constatazione si compendia nella rilevazione che la proposizione di un atto di
impugnazione non consentito dagrave luogo alla formazione di un giudicato che attende
di essere formalizzato con le modalitagrave previste dallarticolo 648 cpp e per
distinguersi da questo viene definito sostanziale ma che ciograve nondimeno produce
leffetto di rendere giuridicamente indifferenti fatti processuali come lintegrazione
di cause di non punibilitagrave precedentemente non rilevate percheacute non dedotte oppure
integrate successivamente al giudicato stessordquo
Il falso in titolo non trasmissibile per girata non egrave piugrave previsto dalla
legge come reato
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
29
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Emma Lorena Cappuccio)
Cass Sez Un 19 luglio 2018 (dep 10 settembre 2018) n 40256 Pres
Carcano Rel Piccialli ric Felughi
Diritto penale ndash Reato di falsificazione di assegno bancario non trasferibile ndash
Individuazione della fattispecie ndash Abolitio criminis ndash Illecito civile
(artt 485 491 cp art 1 comma 1 lett A) dlgs 15 gennaio 2016 n 7)
ldquoLa falsitagrave commessa su un assegno bancario munito della clausola di non
trasferibilitagrave configura la fattispecie di cui allrsquoart 485 cod pen abrogato dallrsquoart
1 comma 1 lett a) del dlgs 15 gennaio 2016 n 7 e trasformato in illecito civilerdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex multis Cass Sez V 4 aprile 2017 n 32972 Valentini Rv 270677
Cass Sez V 17 gennaio 2017 n 11999 Toma Rv 269710 Cass Sez V 22
novembre 2016 (dep 2017) n 3422 Merolla Cass Sez Un 20 febbraio 2007 n
4 Guarracino Rv 11812
Difformi Cass Sez II 1 marzo 2018 n 13086 Solla Rv 272540 Cass Sez II
22 giugno 2017 n 36670 Milani Rv 271111 Cass Sez II 24 novembre 2017 n
12599 Grassi Rv 272368
Analisi della struttura del reato di resistenza a un pubblico ufficiale
nellrsquoindividuazione dellrsquooggetto quale bene primario sul quale
ricade lrsquoazione del reo
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giovanni Petranico)
Cass Sez Un 22 febbraio 2018 (dep 24 settembre 2018) n 40981 Pres Di
Tomassi Rel De Crescienzo ric Apolloni
Diritto penale ndash Reato di resistenza a pubblico ufficiale ndash Fattispecie ndash
Individuazione oggetto del reato ndash Azione del reo ndash Contrasto ndash Configurazione
ndash Unico reato o concorso formale di reati o reato continuato
(artt 81 co II 337 cp)
ldquoIn tema di resistenza a un pubblico ufficiale ex art 337 cod pen integra il
concorso formale di reati a norma dellrsquoart 81 primo comma cod pen la
condotta di chi usa violenza o minaccia per opporsi a piugrave pubblici ufficiali o
incaricati di un pubblico servizio mentre compiono un atto del loro ufficio o
serviziordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave ndash Sezioni Unite
30
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex multis Cass Sez VI 26 settembre 2011 n 38182 De Marchi Rv
250792 Cass Sez VI 17 maggio 2012 n 26173 Momodu Rv 253111 Cass
Sez VI 22 giugno 2006 n 35376 Mastroiacovo Rv 234831 Cass Sez VI 25
maggio 2017 n 35227 Provenzano Rv 270545
Difformi Cass Sez VI 9 maggio 2014 n 37727 Pastore Rv 260374 Cass Sez
VI 14 dicembre 2016 n 4123 Mozzi Rv 269005 Cass Sez VI 12 luglio 2017
n 39341 Damiani Rv 270939 Cass Sez VI 28 settembre 2017 n 52725 Diop
Rv 271559
Continuazione reati puniti con pene eterogenee
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Angelo Mastrocola)
Cass Sez Un 21 giugno 2018 (dep 24 settembre 2018) n 40983 Pres
Carcano Rel Lapalorcia ric Giglia ed altri
Diritto Penale ndash Continuazione tra reati puniti con pene eterogenee ndash Reato piugrave
grave punito con pena detentiva e reato satellite punito con pena pecuniaria ndash
Aumento di pena ndash Genere di pena
(art 81 cpv cp)
ldquoLa continuazione quale istituto di carattere generale egrave applicabile in ogni
caso in cui piugrave reati siano stati commessi in esecuzione del medesimo disegno
criminoso anche quando si tratti di reati appartenenti a diverse categorie e
puniti con pene eterogenee Nei casi di reati puniti con pene eterogenee
(detentive e pecuniarie) posti in continuazione laumento di pena per il reato
satellite va comunque effettuato secondo il criterio della pena unitaria
progressiva per moltiplicazione rispettando tuttavia per il principio di
legalitagrave della pena e del favor rei il genere della pena previsto per il reato
satellite nel senso che laumento della pena detentiva del reato piugrave grave
andragrave ragguagliato a pena pecuniaria ai sensi dellart 135 cprdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez Un 26 febbraio 2015 n 22471 Sebbar Rv 263714 Cass
Sez I 20 ottobre 2017 n 7395 Basile Rv 272404 Cass Sez V 19 aprile 1999
n 1781 Ciccinato Rv 213400
Difformi ex plurimis Cass Sez Un 27 marzo 1992 n 4901 Cardarilli Cass
Sez VI 12 luglio 1997 n 11462 Albini Rv 209702 Cass Sez Un 12 ottobre
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
31
1993 n 748 Cassata Rv 195805 Cass Sez Un 28 febbraio 2013 n 25939
Ciabotti Rv 255347 Cass Sez V 3 ottobre 2016 n 46695 Rv 268638 Cass
Sez IV 20 settembre 2017 n 46963 Bianchi
Abnormitagrave dellrsquoordinanza con cui il gip dispone lrsquoimputazione
coatta per reati diversi da quelli per cui egrave stata richiesta
larchiviazione
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alessandro Orabona)
Cass Sez un 22 marzo 2018 (dep 24 settembre 2018) n 40984 Pres
Carcano Rel Bonito ric Gianforte
Diritto processuale penale ndash Indagini preliminari ndash Archiviazione ndash Ordinanza
imputazione coatta per reato diverso da quello per cui egrave richiesta archiviazione
ndash Nozione di atto abnorme ndash Effetti pregiudizievoli dellrsquoatto abnorme ndash
Impugnazione indagato ndash Diritto di difesa
(artt 111 e 112 Cost artt 56 317 393 610 cp art 409 co 5 cpp)
ldquoAl giudice per le indagini preliminari egrave inibita la richiesta rivolta al pubblico
ministero di formulare imputazioni per reati diversi da quelli per cui sia stata
richiesta lrsquoarchiviazione potendo ordinare la iscrizione nel registro delle notizie di
reato qualora rilevi fattispecie diverse da quelle per le quali si procederdquo
ldquoLrsquoindagato egrave legittimato a ricorre per Cassazione contro lrsquoordinanza del Giudice
per le Indagini Preliminari con cui venga disposto ex art 409 co 5 cpp che il
PM formuli imputazione per reato diverso da quello oggetto della richiesta di
archiviazione in quanto affetta da abnormitagraverdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex plurimis Cass Sez un 31 maggio 2005 n 22909 Minervini Cass
Sez un 28 novembre 2013 n 4319 Cass Sez V 16 febbraio 2012 n 12987
Cass Sez VI 20 luglio 2016 n 34881
Difformi ex plurimis Cass Sez un 28 novembre 2013 n 4319 Cass Sez III
14 dicembre 2016 n 15251 De Bosini Cass Sez IV 20 gennaio 2012 n 10877
Rossi
Lrsquoapplicabilitagrave della confisca cd allargata alle ipotesi di delitto
tentato aggravato ex art 7 l n 203 del 1991
Giurisprudenza di legittimitagrave ndash Sezioni Unite
32
(scheda illustrativa massima redazionale e nota esplicativa a cura del Comitato di
redazione)
Cass Sez Un 19 aprile 2018 (dep 24 settembre 2018) n 40985 Pres
Carcano Rel De Amicis Est Rocchi ric DMI e GNG
Diritto penale ndash Misure cautelari reali ndash Sequestro ex art 12-sexies L 35692 ndash
Possibilitagrave di applicazione al delitto tentato aggravato ex art 7 L 20391 ndash
Ammissibilitagrave
(art 56 cp art 12-sexies l 7 agosto 1992 n 356 art 7 l 12 luglio 1991 n 203)
ldquoIl sequestro preventivo finalizzato alla confisca prevista dal DL 8 giugno 1992 n
306 art 12-sexies convertito dalla L n 356 del 1992 (attuale art 240-bis cp) puograve
essere disposto per uno dei reati presupposto anche nella forma del tentativo
aggravato dalla L n 203 del 1991 art 7rdquo
Nota
Il contrasto era insorto sulla possibilitagrave di ritenere applicabile la confisca ldquoallargatardquo
ndash nella versione antecedente alle modifiche poste dalla l 17 ottobre 2017 n 161 e
dal dlgs 1 marzo 2018 n 21 ndash anche alle ipotesi di delitto tentato aggravato dal
cosiddetto ldquometodo mafiosordquo o dalla finalitagrave agevolativa dellrsquoattivitagrave
dellrsquoassociazione laddove il testo della norma operava riferimento ai delitti tout
court ma non al corrispondente tentativo
Dei tre orientamenti conflittuali emersi la Corte ha fatto proprio quello cosiddetto
ldquointermediordquo che ndash distinguendo tra il primo e il secondo comma della norma (nella
versione ante riforme) e dunque tra delitti nominativamente identificati e delitti
indicati in modo onnicomprensivo aggravati perograve questi ultimi ex art 7 l n 203 del
1991 ndash ritiene preclusa nel primo caso lrsquoestensione della confisca ldquoallargatardquo alle
ipotesi di tentativo e invece ammissibile nel secondo
Il percorso argomentativo della Corte esordisce evidenziando anzitutto la ricorrenza
consolidata di tale interpretazione in ambiti diversi - dai provvedimenti di clemenza
alla causa di non punibilitagrave ex 649 cp alla concessione dei benefici penitenziari ai
termini di durata massima della custodia cautelare ndash per poi sottolineare la
salvaguardia del principio di autonomia del delitto tentato ottenuta attraverso il
rispetto della diversitagrave lessicale utilizzata dal legislatore nel primo e secondo
comma e concludere con il richiamo alla ldquoragionevolezzardquo di unrsquoesegesi che
esclude dal raggio ablativo allargato le ipotesi di tentativo non aggravato
strutturalmente connotate da minore gravitagrave facendovi invece rientrare quelle ldquoche
evocano collegamenti con la criminalitagrave organizzata anche se non portati a
compimentordquo
Tale interpretazione egrave ndash sempre secondo il Massimo Consesso ndash avvalorata dallo ius
superveniens a dispetto del fatto che il rinvio operato dallrsquoattuale 240-bis cp a una
norma ldquoprocessualerdquo ndash il 51 co 3-bis cpp ndash emanata per finalitagrave del tutto
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
33
differenti dalla prima costringa la Corte a un surplus motivazionale sul punto
specifico
Gli altri due orientamenti ndash che consideravano come mai applicabile al delitto
tentato la confisca ldquoallargatardquo in ossequio al relativo principio di autonomia ovvero
come sempre applicabile in virtugrave della finalitagrave prevalente della confisca ndash vengono
considerati non persuasivi il primo percheacute trascura il dato letterale laddove non
valorizza la differenza tra lrsquoindicazione generica dei delitti o per articolo di legge il
secondo percheacute laquohellip sembra ignorare il tema dellrsquoautonomia del delitto tentatoraquo
Da segnalare infine come le Sezioni Unite ldquoauspichinordquo che il reato-spia sia laquohellip
ldquodavvero sintomatico di un illecito arricchimento del suo autorerdquo (sul punto non si
puograve che richiamare il compito che la Corte Costituzionale con la sent 33 del 2018
ha affidato al legislatore in punto di selezione dei ldquodelitti matricerdquo)raquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez I 12 febbraio 2016 n 45172 Masullo Rv 272158 Cass
Sez I 12 febbraio 2016 n 45173 Brito
Difformi (primo orientamento) Cass Sez V 17 febbraio 2015 n 26443 Abbate
Rv 263988 Cass Sez II 23 settembre 2010 n 36001 Fasano Rv 248164
(secondo orientamento) Cass Sez I 28 maggio 2013 n 27189 Guarnieri Rv
255633 Cass Sez I 10 maggio 2005 n 22154 Secchiano Rv 231665
Successione leggi penali nel tempo e momento di commissione del
reato
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Mariagiovanna Veneruso)
Cass Sez Un 19 luglio 2018 (dep 24 settembre 2018) n 40986 Pres
Carcano Rel Caputo ric Pittalagrave
Diritto penale ndash Successione leggi penali nel tempo ndash Momento commissivo del
reato ndash Criterio della condotta
(art 2 co IV cp)
ldquoIn tema di successione di leggi penali a fronte di una condotta interamente posta
in essere sotto il vigore di una legge penale piugrave favorevole e di un evento
intervenuto nella vigenza di una legge penale piugrave sfavorevole deve trovare
applicazione la legge vigente al momento della condottardquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Giurisprudenza di legittimitagrave ndash Sezioni Unite
34
Conformi Cass Sez IV 17 aprile 2015 n 22379 Sandrucci
Difformi Cass Sez IV 5 ottobre 1972 n 8448 Bartesagni Rv 122686
Il deposito della motivazione della sentenza di patteggiamento
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Mariagiovanna Veneruso)
Cass Sez Un 19 luglio 2018 (dep 24 settembre 2018) n 40986 Pres
Carcano Rel Caputo ric Pittalagrave
Diritto processuale penale ndash Sentenza applicativa di una pena su richiesta ndash
Motivazione
(art 447 cpp)
ldquoLa motivazione della sentenza di applicazione della pena su richiesta deve essere
depositata contestualmente alla pronuncia qualora la motivazione non sia
depositata contestualmente anche per lrsquoirrituale indicazione in dispositivo di un
termine per il deposito il termine di quindici giorni per lrsquoimpugnazione della
sentenza pronunciata in camera di consiglio decorre ndash esclusa qualsiasi nullitagrave
della sentenza stessa ed indipendentemente dal fatto che il termine irritualmente
indicato dal giudice sia stato o meno osservato ndash dallrsquoultima notificazione o
comunicazione dellrsquoavviso di deposito del provvedimentordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez I 3 febbraio 2010 n 5496 Cass Sez Un 12 ottobre 1994
n 295 Scopel Rv 195617
Difformi Cass Sez I 28 maggio 2003 n 26042 Cataldi Rv 225273 Cass Sez
IV 12 ottobre 2011 n 43040
Le eventuali preclusioni derivanti dalla mancata proposizione del
riesame avverso le misure cautelari reali
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giuseppe Musella)
Cass Sez Un 31 maggio 2018 (dep 11 ottobre 2018) n 46201 Pres Carcano
Rel Petruzzellis ric Edil Noemi
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
35
Diritto processuale penale ndash Misure cautelari reali ndash Mancata proposizione
riesame ndash Revoca ndash Appello ndash Elementi giagrave conosciuti ndash Inammissibilitagrave ndash
Esclusione
(artt 299 321 322 322-bis 324 649 cpp)
ldquoLa mancata tempestiva proposizione da parte dellrsquointeressato della richiesta di
riesame avverso il provvedimento applicativo di una misura cautelare reale non ne
preclude la revoca per la mancanza delle condizioni di applicabilitagrave neanche in
assenza di fatti sopravvenutirdquo
(Nella fattispecie la Corte ha escluso la inammissibilitagrave dellrsquoappello cautelare
allorquando la stessa sia fondata su elementi di fatto non sopravvenuti astrattamente
deducibili ma non dedotti in sede di riesame In altri termini lrsquounica conseguenza
della mancata proposizione del riesame egrave la rinuncia ad attivare il controllo di
ufficio del Tribunale o alla sollecitazione del controllo formale sullrsquoordinanza)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass sez UU 24 maggio 2004 n 29952 Cass sez I 05 febbraio
2014 n 19504 Cass sez III 07 aprile 2015 n 32707
Difformi Cass sez VI 26 ottobre 2011 n 5016 Cass sez V 22 aprile 2015 n
31725
Giurisprudenza di legittimitagrave ndash Sezioni Unite
36
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
37
Sezioni semplici
I Diritto penale
Imputabilitagrave delle circostanze e loro apprezzamento nel merito
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alessandro Orabona)
Cass Sez V 23 aprile 2018 (dep 3 settembre 2018) n 39436 Pres Sabeone
Rel De Gregorio ric Abita
Diritto penale ndash Imputabilitagrave delle circostanze aggravanti ndash Lesioni volontarie ndash
Infarto della persona offesa ndash Apprezzamento nel merito oltre la situazione
ldquoapparenterdquo della vittima
(artt 59 583 co I cp)
ldquoIn tema di imputazione delle circostanze aggravanti lrsquoarticolo 59 cp richiede
espressamente che siano esse antecedenti contemporanee o successive alla
condotta dellrsquoagente possono essere valutate a carico di questrsquoultimo soltanto se da
lui conosciute ignorate per colpa o ritenute inesistenti per errore determinato da
colpa imponendo allrsquointerprete la verifica della presenza di un elemento soggettivo
nellrsquoagenterdquo
ldquoNel reato di lesioni volontarie la previsione o la prevedibilitagrave dellevento
integrante una delle circostanze aggravanti di cui allarticolo 583 cp e
conseguentemente la valutabilitagrave della stessa a carico dellagente ai sensi del
richiamato disposto dellarticolo 59 cp comma II deve ritenersi sussistente
quando la condotta dellagente per la qualitagrave del mezzo adoperato la direzione la
violenza la reiterazione dei colpi di per se riveli lintenzione di arrecare notevole
danno alla vittima Allorquando la condotta non assuma detti caratteri la
valutazione della prevedibilitagrave deve essere fatta da caso a caso e quando allesito
grave o gravissimo concorrano particolari condizioni fisiche o di salute della
persona offesa occorre tener conto oltre che della situazione apparente della
vittima che riveli le sue particolari condizioni di salute anche di quella prevedibile
in relazione alletagrave al sesso e a quantaltro nel caso specifico possa
ragionevolmente essere preso in considerazionerdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Diritto penale
38
(Nel caso specifico mancando tale rigoroso apprezzamento la Corte di Cassazione
annullava la sentenza impugnata con rinvio ad altra sezione della Corte drsquoAppello di
Palermo)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex plurimis Cass Sez I 28 settembre 2017 n 44851 Scognamiglio
Difformi -
La configurabilitagrave dellrsquoaggravante nel delitto di truffa commesso ai
danni di un ente pubblico
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giovanni Petranico)
Cass Sez II 19 luglio 2018 (dep 5 settembre 2018) n 39958 Pres Diotallevi
Rel Pellegrino ric Ferrigno
Diritto penale ndash Truffa ndash Configurabilitagrave ndash Aggravante ndash Ente pubblico ndash
Sussistenza ndash Nesso causalitagrave
(art 640 co I e II n 1) cp)
ldquoIl delitto di truffa egrave configurabile anche quando il soggetto passivo del raggiro egrave
diverso dal soggetto passivo del danno ed in difetto di contatti diretti tra il truffatore
e il truffato sempre che sussista un nesso di causalitagrave tra i raggiri o artifizi posti in
essere per indurre in errore il terzo il profitto tratto dal truffatore ed il danno
patrimoniale patito dal truffatordquo
ldquoNon vi puograve essere dubbio sullrsquoevidenza del fatto che con il pagamento da parte
dellrsquoufficio postale a favore del soggetto presentatosi come apparente titolare del
diritto di credito lrsquoAgenzia delle Entrate non si sarebbe certo liberata dal proprio
obbligo di rimborso a favore del suo (vero) creditore ne consegue che lrsquoente
pubblico indubitabilmente soggetto che in astratto ha subito il danno dalla
condotta posta in essere dallrsquoagente con conseguente corretta configurabilitagrave
dellrsquoaggravante ritenutardquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex plurimis Cass Sez II 17 luglio 2013 n 43143 Saracino Rv 257495
Difformi -
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
39
Diffamazione tramite bacheca facebook
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Mariagiovanna Veneruso)
Cass sez V 3 maggio 2018 (dep 6 settembre 2018) n 40083 Pres Vessichelli
Rel Brancaccio ric Spada
Diritto penale ndash Diffamazione ndash Mezzo di comunicazione ndash Bacheca facebook
(artt 595 co II e III cp)
ldquoLa diffusione di contenuti offensivi mediante lrsquoutilizzo di una bacheca Facebook
luogo virtuale collegato al profilo sociale di un utente su cui egrave possibile pubblicare
immagini video frasi configura unrsquoipotesi di diffamazione aggravata ai sensi
dellrsquoart 595 co 3 cp sotto il profilo dellrsquooffesa arrecata lsquo con qualsiasi altro
mezzo di pubblicitagrave diverso dalla stamparsquo proprio percheacute la condotta in tal modo
realizzata egrave potenzialmente capace di raggiungere un numero indeterminato o
comunque quantitativamente apprezzabile di personerdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez I 28 aprile 2015 n 24431 Cass Sez V 14 novembre 2016
n 4873 Cass Sez V 16 ottobre 2012 n 44980
Difformi -
In caso di furto il luogo di lavoro puograve essere qualificabile come
privata dimora solo a determinate condizioni
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Talamo)
Cass Sez V 6 aprile 2018 (dep 10 settembre 2018) n 40289 Pres Sabeone
Rel Micheli ric Filingeri
Diritto penale ndash Furto ndash Luogo di lavoro ndash Luogo di privata dimora ndash
Condizioni
(artt 624 624-bis cp)
ldquoIl carattere di privata dimora puograve essere riconosciuto ai luoghi di lavoro se in essi
o in parte di essi il soggetto compia atti della vita privata in modo riservato e
precludendo laccesso a terzirdquo
ldquoSi possono applicare diversi criteri per la individuazione e laccertamento della
privata dimora (il criterio dello ius exludendi alios il criterio dellapertura del
luogo al pubblico il criterio della stabilitagrave della presenza nel luogo) che
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Diritto penale
40
comportando verifiche in fatto non possono essere richieste per la prima volta in
sede di legittimitagrave ove non desumibili in modo non equivoco dalla decisionerdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez Un 23 marzo 2017 (dep il 22 giugno) n 31345 secondo cui
rientrano nella nozione di privata dimora di cui allart 624bis cp esclusivamente i
luoghi anche destinati ad attivitagrave lavorativa o professionale nei quali si svolgono
non occasionalmente atti della vita privata e che non siano aperti al pubblico neacute
accessibili a terzi senza il consenso del titolare
Difformi Cass Sez II 26 maggio 2015 n 24763 Cass Sez V 24 novembre 2015
n 6210 Cass Sez V 01 ottobre 2014 n 2768 Cass Sez V 17 dicembre 2014 n
7293 Cass Sez V 15 febbraio 2011 n 10187 Cass Sez IV 25 giugno 2009 n
37908 Cass Sez V 05 maggio 2010 n 22725 Cass Sez V 25 giugno 2010 n
32093 secondo cui partendo dalla considerazione che il concetto di privata dimora
sia piugrave ampio di quello di abitazione va adottata una interpretazione estensiva tanto
da ricomprendervi tutti i luoghi non pubblici nei quali le persone si trattengano per
compiere anche in modo transitorio e contingente atti della vita privata (nello
specifico ristorante o bar in orario di chiusura cantiere edile allestito nel cortile di
un immobile edicola studio odontoiatrico farmacia durante lorario di apertura
ripostiglio di un esercizio commerciale baracca di un cantiere edile adibito a
spogliatoio)
La fattispecie di corruzione impropria nella vicenda della cd
compravendita dei senatori
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Aldo Franceschini)
Cass Sez VI 2 luglio 2018 (dep 11 settembre 2018) n 40347 Pres Paoloni
Rel Ricciarelli ric Berlusconi
Diritto penale ndash Reati contro la pubblica amministrazione ndash Parlamentare ndash
Manifestazioni di voto ndash Promessa di denaro ndash Mandato imperativo ndash
Corruzione impropria
(artt 318 319 cp 54 67 Cost)
ldquoNei confronti del parlamentare non egrave mai configurabile il reato di corruzione
propria (per atto contrario ai doveri drsquoufficio) antecedente eo susseguente
previsto dallrsquoart 319 cp ostandovi il combinato disposto degli artt 64 67 e 68
Costrdquo
ldquoLa punibilitagrave della condotta di corruzione che coinvolga il parlamentare riposa sul
divieto di remunerazione del munus publicum che esprime il valore della
correttezza quale dovere esterno e che trova riscontro per ogni soggetto investito
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
41
di pubbliche funzioni anche nel dovere di svolgerle con onore e disciplina ai sensi
dellrsquoart 54 Costrdquo
ldquoNei confronti del parlamentare egrave configurabile ricorrendone i presupposti
normativi e ferma restando lrsquoinsindacabilitagrave delle espressioni proprie dellrsquoattivitagrave
funzionale del parlamentare il reato di corruzione impropriardquo
(Nel caso di specie la Corte rigettava i ricorsi proposti avverso la sentenza di appello
che aveva dichiarato non doversi procedere per prescrizione per il reato di cui agli
artt 321 319 cp in relazione alla dazione di tre milioni di euro a un senatore della
Repubblica volta a costituire un mandato imperativo in funzione di voti contrari alle
proposte della maggioranza di governo previa riqualificazione del fatto come
corruzione impropria ex artt 318 comma primo e 321 cp)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi -
Difformi -
Condivisione in rete di ideali Isis e configurabilitagrave dellrsquoart 270-bis c
p
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Mariagiovanna Veneruso)
Cass Sez VI 13 luglio 2018 (dep 11 settembre 2018) n 40348 Pres Fidelbo
Rel Silvestri ric Afli Nafaa + altri
Diritto penale ndash Associazione con finalitagrave di terrorismo anche internazionale o
di eversione dellrsquoordine democratico ndash Condivisione di ideali Isis in rete
(art 270-bis cp)
ldquoAi fini della configurazione della fattispecie partecipativa per il reato di cui
allrsquoart 270 bis cod pen assumono rilievo rispetto alle strutture aperte e
flessibili come le organizzazioni terroristiche internazionali anche condotte non
identificative di uno specifico ruolo del soggetto o legate a formali riti di
affiliazione a condizione tuttavia che esse siano comunque sintomatiche e
rivelatrici di una intraneitagrave e di condivisione del singolo degli scopi
dellrsquoassociazione criminale essendo sufficienti anche condotte che manifestano
ed esteriorizzano una consapevole disponibilitagrave ad aderire alle finalitagrave del
sodalizio per partecipare e rafforzare una associazione terroristica egrave sufficiente
che il partecipe si metta a disposizione della rete per attuare il disegno
terroristico e che questa sappia direttamente o indirettamente del singolordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Diritto penale
42
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez V 12 novembre 2010 n 4105 Cass Sez VI 12 luglio 2012
n 46308
Difformi Cass Sez I 19 settembre 2006 n 30824
Le azioni ostruzionistiche tra violenza privata e ragion fattasi
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Angelo Mastrocola)
Cass Sez V 6 giugno 2018 (dep 12 settembre 2018) n 40482 Pres
Vessicchelli Rel Scordamaglia ric Cutino
Diritto Penale ndash Delitti contro la libertagrave individuale ndash Violenza privata ndash
Violenza o minaccia cd impropria ndash Azione ostruzionistica ndash Differenza con il
reato di ragion fattasi ndash Sussistenza dellrsquoipotesi contestata
(artt 610 392 cp)
ldquoPer la configurabilitagrave del reato di violenza privata egrave sufficiente una azione
che pur priva dei connotati della violenza o minaccia stricto sensu (cd
violenza impropria) venga esercitata con qualunque mezzo idoneo allo scopo
di coartare la libertagrave di azione o autodeterminazione della vittimardquo
ldquoAnche la mera azione ostruzionistica integra il reato di violenza privata
qualora ponga la persona offesa nelle condizioni di subire una situazione non
corrispondente al proprio volererdquo
ldquoQualora lrsquoattivitagrave costrittiva non corrisponda al contenuto del possibile
esercizio del potere giurisdizionale non saragrave configurabile il reato di
esercizio arbitrario delle proprie ragioni bensigrave quello piugrave grave di violenza
privatardquo
(Fattispecie nella quale era stato impedito il passaggio e la chiusura di un
cancello per diversi giorni)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex plurimis Cass Sez V 20 novembre 2013 n 8425 Iovino Rv
259052 Cass Sez V 13 aprile 2017 n 48369 Ciartano rv 271267 Cass Sez
VI 12 febbraio 2013 n 21197 Domenici Rv 256547 Cass Sez V 26 ottobre
2006 n 38820 Barattelli Rv 235765
Difformi -
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
43
Lrsquoaccettazione del rischio di realizzare la lesione tipica della
fattispecie incriminatrice non esclude la configurabilitagrave del reato
anche se lrsquointento egrave quello di realizzare uno scherzo
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Carmine Gatto)
Cass Sez V 28 maggio 2018 (dep 12 settembre 2018) n 40488 Pres Pezzullo
Rel Pistorelli ric BA PS PrDa
Diritto penale ndash Violenza privata ndash Elemento soggettivo ndash Finalitagrave ludica ndash
Irrilevanza ndash Configurabilitagrave
(art 610 cp)
ldquoIn tema di violenza privata la condotta commessa ioci causa (nella specie la
sottrazione mediante minaccia con un coltello di un portafogli poi spontaneamente
restituito alla vittima) egrave idonea ad escludere il dolo del reato solo qualora non
venga posta in essere con la volontagrave o laccettazione del rischio di ledere il bene
giuridico protetto dalla norma incriminatrice Diversamente quando cioegrave ricorre
tale volontagrave o accettazione lrsquoelemento soggettivo rileva quale mero movente
dellagire determinandosi la rilevanza penale del fattordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez V 3 novembre 2010 n 4526
Difformi -
Lrsquoaggravante del metodo mafioso nel reato di estorsione
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giovanni Petranico)
Cass Sez V 11 giugno 2018 (dep 26 settembre 2018) n 41865 Pres Bruno
Rel Fidanzia ric Maggio
Diritto penale ndash Reato di estorsione ndash Concorso di persone ndash Elemento
soggettivo ndash aggravante del metodo mafioso di cui allrsquoart 7 l 12 luglio1991 n
203 ndash Presunzione di concretezza ed attualitagrave del pericolo di recidiva ndash
Esclusione ndash Prova di elementi offerta dallrsquointeressato ndash Affievolimento o
cessazione di esigenza cautelare
(artt 629 cp 7 l 12 luglio 1991 n 203)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Diritto penale
44
ldquoAi fini dellrsquointegrazione del concorso di persone nel reato di estorsione egrave
sufficiente la coscienza e volontagrave di contribuire con il proprio comportamento al
raggiungimento dello scopo perseguito da colui che esercita la pretesa illecita
Peraltro lrsquointermediario risponde comunque del reato di concorso in estorsione
salvo che il suo intervento abbia avuto la sola finalitagrave di perseguire lrsquointeresse della
vittima e sia stato dettato da motivi di solidarietagrave umanardquo
ldquoIn tema di custodia cautelare in carcere la contestazione dellrsquoaggravante di cui
allrsquoart 7 L n 203 del 1991 determina una presunzione relativa di concretezza ed
attualitagrave del pericolo di recidiva superabile solo dalla prova offerta
dallrsquointeressato di elementi da cui desumere lrsquoaffievolimento o la cessazione di ogni
esigenza cautelare siccheacute in difetto di detta prova lrsquoonere motivazionale
incombente sul giudice ai sensi dellrsquoart 274 cod proc pen deve ritenersi rispettato
mediante il semplice riferimento alla mancanza di elementi positivamente valutabili
nel senso di unrsquoattenuazione delle esigenze di prevenzionerdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex plurimis Cass Sez II 18 gennaio 2017 n 6824 Rv 269117 conf
Cass Sez II 20 luglio 2017 n 37896 RV 270723 Cass Sez II 22 dicembre
2016 n 3105 Rv 269112
Difformi -
Tentato furto ed attenuante del danno patrimoniale di speciale
tenuitagrave
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Angelo Mastrocola)
Cass Sez V 8 giugno 2018 (dep 27 settembre 2018) n 42564 Pres Sabeone
Rel Guardiano ric Di Maggio ed altri
Diritto Penale ndash Delitti contro il patrimonio ndash Tentato furto ndash Configurabilitagrave
dellrsquoattenuante del danno di speciale tenuitagrave ndash Bilanciamento tra criterio
oggettivo del danno patrimoniale e criterio soggettivo delle condizioni
economiche del soggetto passivo ndash Esclusione
(artt 56 624 625 62 n 4) cp)
ldquoLa circostanza attenuante del danno patrimoniale di speciale tenuitagrave egrave
applicabile anche allipotesi di delitto tentato sulla scorta del valore
oggettivo del danno che si sarebbe verificato nella ipotesi di consumazione
del delitto Ai fini della concessione della circostanza attenuante in questione
lentitagrave del danno deve essere valutata anzitutto con riferimento al criterio
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
45
obiettivo del danno in seacute mentre quello subiettivo (riferimento alle condizioni
economiche del soggetto passivo) ha valore sussidiario e viene in
considerazione soltanto quando il primo da solo non appare decisivo o
quando la perdita del bene nonostante il modesto valore dello stesso puograve
rappresentare in relazione alle condizioni particolarmente disagiate della
persona offesa un pregiudizio non trascurabile e quindi tale da escludere
lapplicabilitagrave dellattenuanterdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi sullrsquoapplicabilitagrave dellrsquoattenuante di cui allrsquoart 62 n 4) cp allrsquoipotesi di
delitto tentato ex plurimis Cass Sez Un 28 marzo 2013 n 28243 sui principi in
tema di configurabilitagrave dellrsquoattenuante di cui allrsquoart 62 n 4) cp ex plurimis Cass
Sez V 31 maggio 2011 n 32097 Cass Sez IV 21 aprile 2010 n 31391
Difformi -
La creazione di un profilo ebay con dati anagrafici altrui configura
il reato di sostituzione di persona La ricarica postepay effettuata
dalla vittima della truffa determina il tempus ed il locus commissi
delicti
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Angelo Mastrocola)
Cass Sez V 22 giugno 2018 (dep 27 settembre 2018) n 42572 Pres Sabeone
Rel Tudino ric Di Donna
Diritto Penale ndash Delitti contro la fede pubblica riguardanti la falsitagrave personale
ndash Sostituzione di persona ndash Creazione di un falso profilo ebay con generalitagrave
appartenenti ad altri ndash Mancato utilizzo delle generalitagrave in sede di riscossione
del pagamento ndash Sussistenza del reato contestato
Delitti conto il patrimonio ndash Truffa contrattuale ndash Ingiusto profitto ndash
Consumazione ndash Luogo e tempo del pagamento mediante ricarica postepay
(artt 494 640 cp)
ldquoIn tema di truffa contrattuale mediante creazione di falso profilo ebay
finalizzato alla finta vendita di un bene mai consegnato lrsquoingiusto profitto
costituito dallrsquoaccreditamento della somma di danaro su carta di credito
ricaricabile (nella specie postepay) determina la consumazione del reato al
tempo e nel luogo in cui la persona offesa ha effettuato la ricarica a favore
dellrsquoagente Nondimeno per la configurabilitagrave del reato di sostituzione di
persona non egrave richiesta la spendita delle false generalitagrave nel corso della
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Diritto penale
46
transazione essendo sufficiente la creazione di un falso profilo ebay con le
generalitagrave di altro soggetto inconsapevole avendo lrsquoagente sostituito alla
propria lrsquoaltrui identitagrave per la generalitagrave degli utenti in connessionerdquo
(Fattispecie in cui lrsquoagente dopo aver creato un falso profilo ebay utilizzando
i dati di altro soggetto inconsapevole otteneva mediante ricarica postepay un
somma di denaro dal truffato pur non avendo utilizzato nel corso della
transazione le generalitagrave altrui)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi sui principi in tema di sostituzione di persona ex plurimis Cass Sez III
15 dicembre 2011 n 12479 Armellini Rv 252227 Cass Sez V 23 aprile 2014 n
25774 Sarlo Rv 259303 sui principi in tema di truffa ex plurimis Cass Sez I 12
settembre 2017 n 3836 Rv 272231
Difformi -
I motivi di convenienza posti a base dellobbligo di astensione del
Pubblico Ufficiale ed il concorso dellextraneus nel reato proprio di
abuso di ufficio
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Fabio Cavalli)
Cass Sez VI 7 giugno 2018 (dep 28 settembre 2018) n 42911 Pres Villoni
Rel Bassi Ric Castagna ed altri
Reati contro la Pubblica Amministrazione ndash Abuso dufficio - Obbligo di
astensione ndash motivi di convenienza ndash Attivitagrave di controllo del dirigente ndash
Concorso dellextraneus nel reato proprio
(artt 323 110 cp)
ldquoIn tema di abuso di ufficio la violazione dellobbligo di astensione del Pubblico
Ufficiale ndash dalla quale discende illegittimitagrave dellatto compiuto ndash trova la sua ragion
dessere anche in motivi di convenienza dettati dallesistenza di una relazione
affettiva stabile con il beneficiario dellatto contra ius di poi sfociata in ununione
matrimoniale tuttavia lobbligo per il pubblico ufficiale di svolgere unrsquoattivitagrave di
controllo cui ancorare il dovere dastensione non puograve farsi discendere tout court
dal riconoscimento del ruolo apicale in capo al dirigente tanto piugrave quando la
competenza ad adottare latto sia attribuita ed esercitata da parte di funzionari a
questi subordinati dovendo viceversa trovare unadeguata base normativa che ne
delinei esattamente lambito di esercizio in seno alla compagine organizzativa
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
47
dellente definisca i limiti del potere e correli lattivitagrave di verifica allo specifico atto
rispetto al quale il dovere di astensione si assuma non essere stato osservatordquo
ldquoAi fini della configurabilitagrave del concorso del privato nel delitto di abuso dufficio egrave
necessario dimostrare lesistenza di una collusione tra il privato ed il pubblico
ufficiale che non puograve essere dedotta dalla mera coincidenza tra la richiesta delluno
e il provvedimento adottato dallaltro ma richiede ndash secondo le regole generali in
tema di concorso di persone nel reato ndash una compartecipazione ad unazione
criminosa ovvero una condotta attiva che si traduca in un consapevole contributo
positivo ndash morale o materiale ndash allaltrui agire criminoso Compartecipazione che
non puograve pertanto ritenersi integrata allorquando il soggetto si limiti a tenere un
comportamento meramente passivo ndash quale quello di essersi giovato degli effetti
favorevoli derivanti dallatto abusivo dellintraneus ndash in quanto di per seacute inidoneo
ad apportare alcun contributo causale alla realizzazione del reato e dante
eventualmente luogo ad unipotesi di cd mera connivenza non punibilerdquo
(In applicazione di tali principi il SC ha ritenuto ravvisabile uno degli ipotizzati
delitti di abuso di ufficio in virtugrave dellobbligo di astensione del Pubblico Ufficiale
per motivi di convenienza in relazione agli atti da lui compiuti attraverso i quali era
stato affidato un incarico professionale ad un architetto con il quale egli intratteneva
una relazione sentimentale circostanza dimostrata dal fatto che dopo appena quattro
mesi dallatto di invito alla partecipazione alla procedura negoziata senza gara
dappalto i predetti contraevano matrimonio viceversa in relazione ad un ulteriore
capo di imputazione relativo ad un successivo affidamento diretto conferito al
medesimo professionista ma da parte di altri funzionari comunali competenti ad
adottare latto il SC ha escluso il dovere di controllo e lobbligo di astensione del
dirigente ndash legato ormai dal vincolo matrimoniale con il beneficiario dellatto ndash in
mancanza di alcun riferimento normativo che disciplinasse in modo puntuale
lipotizzato dovere di controllo non potendo ciograve desumersi dalla mera circostanza di
rivestire un ruolo apicale nellorganizzazione dellEnte Inoltre il SC ha accolto il
ricorso del privato beneficiario dellatto illegittimo ritenendo il difetto piugrave assoluto di
elementi di prova dai quali trarre il convincimento circa lesistenza di una collusione
con il Pubblico Ufficiale ndash in mancanza di alcun contributo causale sia esso
materiale o anche solo morale alla realizzazione della condotta illecita ndash non
potendo detto contributo o pregresso accordo desumersi dalla mera circostanza di
essere limputata beneficiaria dellatto abusivo legata a questi da una relazione
sentimentale)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi in relazione al concorso dellextraneus nel reato proprio Cass Sez VI
23 giugno 2015 n 33760 Cass Sez VI 11 luglio 2014 n 37880 Cass Sez VI
21 maggio 2009 n 40499
Difformi -
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Diritto penale
48
Configurabilitagrave della fattispecie di rifiuto di atti drsquoufficio nel
mancato deposito di un provvedimento giudiziario
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Mariagiovanna Veneruso)
Cass Sez VI 13 luglio 2018 (dep 3 ottobre 2018) n 43903 Pres De Amicis
Rel Corbo ric Mango
Diritto penale ndash Rifiuto di atti di ufficio ndash Configurabilitagrave ndash Contegno omissivo
ndash Sollecitazioni scritte ndash Momento consumativo
(artt 328 co I cp)
ldquoAi fini della configurabilitagrave della fattispecie di rifiuto di atti di ufficio di cui allrsquoart
328 co I cp vi egrave dolo ogni qual volta il pubblico ufficiale o lrsquoincaricato di un
pubblico servizio abbia consapevolezza del proprio contegno omissivo rispetto al
dovere di redigere atti del proprio ufficio ancor piugrave quando lo stesso abbia ricevuto
pro manibus sollecitazioni scritte e non abbia attivato alcuna iniziativa prevista
dallrsquoordinamento giuridico che gli consentisse di fruire di maggior tempo per
provvedere giustificando il proprio inadempimentordquo
ldquoIl reato di rifiuto di atti di ufficio egrave un reato istantaneo il cui momento consumativo
si realizza con il rifiuto o lrsquoomissione dellrsquoagente che saragrave dunque immediatamente
punibile senza che abbia alcun rilievo la durata lunga o breve dellrsquoinerzia se non ai
fini del trattamento sanzionatoriordquo
(Nella fattispecie esaminata la Corte ha ritenuto che configurasse gli estremi del
reato di cui allrsquoart 328 cp il caso dellrsquoomesso tempestivo deposito da parte del
Presidente del Collegio della Corte di appello di Messina ed estensore della
motivazione del provvedimento decisorio sullrsquoimpugnazione del decreto di
applicazione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza nonostante espresse
sollecitazioni formulate nellrsquointeresse del proposto)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez VI 20 novembre 2012 n 10051 Cass Sez VI 27 gennaio
2004 n 12238 Cass Sez VI 24 giugno 1998 n 10137
Difformi -
Commette il reato di truffa il medico che induce i pazienti a credere
contrariamente al vero che la prestazione deve essere resa in
regime di libera professione e non in convenzione
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
49
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Carmine Gatto)
Cass Sez II 12 settembre 2018 (dep 4 ottobre 2018) n 44228 Pres Davigo
Rel Ariolli ric C A
Diritto penale ndash Truffa ndash Artifici e raggiri
(art 640 cp)
ldquoLa cd truffa ldquoa consumazione prolungatardquo ricorre quando le erogazioni ndash ai
danni di un medesimo soggetto ndash siano riconducibili ad un originario ed unico
comportamento fraudolento mentre si configurano plurimi ed autonomi fatti di
reato quando per il conseguimento delle erogazioni successive alla prima sia
necessario il compimento di ulteriori attivitagrave fraudolenterdquo
ldquoIn materia di truffa contrattuale anche il silenzio maliziosamente serbato su
alcune circostanze rilevanti sotto il profilo sinallagmatico da parte di colui che
abbia il dovere di farle conoscere integra lrsquoelemento oggettivo del raggiro idoneo
a determinare il soggetto passivo a prestare un consenso che altrimenti avrebbe
negatordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez V 11 giugno 2014 n 32050 Cass Sez II 2 dicembre 2016
n 53667 Cass Sez II 18 giugno 2015 n 28791
Difformi -
Integra il reato di diffamazione a mezzo stampa la generica
attribuzione di fatti illeciti ad un soggetto qualora lrsquoarticolo sia in
grado di generare la convinzione nel lettore medio che il soggetto
abbia commesso un qualche illecito
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Carmine Gatto)
Cass Sez V 14 giugno 2018 (dep 10 ottobre 2018) n 45813 Pres Vessicchelli
Rel Brancaccio ric SG
Diritto penale ndash Diffamazione a mezzo stampa ndash Scriminante putativa ndash Diritto
di cronaca
(art 595 co III cp)
ldquoIntegra il reato di diffamazione a mezzo stampa la condotta del giornalista che in
un articolo pubblicato pur utilizzando insinuazioni generiche o comunque non del
tutto determinate attribuisce alla persona offesa la commissione di fatti illeciti non
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Diritto penale
50
meglio specificati in maniera idonea ad ingenerare nel lettore medio la convinzione
che il soggetto diffamato si sia reso autore di una qualsiasi condotta connotata da
illiceitagraverdquo
ldquoLa scriminante putativa dellesercizio del diritto di cronaca egrave configurabile solo
quando pur non essendo obiettivamente vero il fatto riferito il cronista abbia
assolto allonere di esaminare controllare e verificare loggetto della sua narrativa
al fine di vincere ogni dubbiordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez V 19 novembre 2015 (dep 2016) n 32050 Cass Sez V 17
ottobre 2017 n 51619 Cass Sez V 9 aprile 2010 n 27106 Cass Sez V 31
marzo 1999 n 12024
Difformi -
Configurabilitagrave del reato di percosse
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alessandro Orabona)
Cass Sez V 28 giugno 2018 (dep 23 ottobre 2018) n 48322 Pres
Vessicchelli Rel Zaza ric Belgio
Diritto penale ndash Integrazione del reato di percosse ndash Contatto fisico tra reo e
persona offesa ndash Insussistenza del reato ndash Annullamento senza rinvio
(art 581 cp)
ldquoIl termine ldquopercosserdquo di cui allrsquoart 581 cp pur non dovendosi intendere nel suo
stretto significato lessicale riferito alle azioni del colpire del picchiare o simili
egrave comunque associato al diretto esercizio di energia fisica su altra persona ovvero
nelle definizioni piugrave ampie ad una violenta manomissione dellaltrui persona
Presupponendo dunque la necessitagrave di un contatto fisico diretto fra il soggetto
agente e la vittimardquo
(Nel caso specifico mancando un contatto fisico tra lrsquoimputata che si limitava a
toccare la scala su cui si trovava la persona offesa la Corte di Cassazione annullava
senza rinvio la sentenza impugnata)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex plurimis Cass Sez III 30 settembre 2014 n 43316 Cass Sez V
17 maggio 2017 n 38392 Cass Sez V 14 settembre 2015 n 4272 Cass Sez V
13 giugno 2014 n 51085
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
51
Difformi -
Frode informatica (Phishing) e dolo concorsuale
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)
Cass Sez II 10 settembre 2018 (dep 24 ottobre 2018) n 48553 Pres
Cammino Rel Cianfrocca ric Giaquinto
Diritto penale ndash Frode informatica ndash Truffa ndash Differenze ndash Reato di frode
informativa ndash Dolo concorsuale ndash Dolo indiretto
(artt 640-ter 640 cp)
ldquoIl reato di frode informatica si differenzia dal reato di truffa percheacute lattivitagrave
fraudolenta dellagente investe non la persona (soggetto passivo) di cui difetta
linduzione in errore bensigrave il sistema informatico di pertinenza della medesima
attraverso la manipolazione di detto sistemardquo
ldquoLa volontagrave di concorrere nel reato (materialmente ascrivibile ad altri) non
presuppone necessariamente un previo accordo o comunque la reciproca
consapevolezza del concorso altrui in quanto lattivitagrave costitutiva del concorso puograve
essere rappresentata da qualsiasi comportamento esteriore che fornisca un
apprezzabile contributo in tutte o alcune fasi di ideazione organizzazione od
esecuzione alla realizzazione dellaltrui proposito criminoso siccheacute a tal fine
assume carattere decisivo lunitarietagrave del fatto collettivo realizzato che si verifica
quando le condotte dei concorrenti risultino alla fine con giudizio di prognosi
postuma integrate in unico obiettivo perseguito in varia e diversa misura dagli
imputati siccheacute egrave sufficiente che ciascun agente abbia conoscenza anche
unilaterale del contributo recato alla condotta altruirdquo
ldquoIl dolo concorsuale puograve configurarsi a carico del singolo concorrente anche sotto
forma di dolo indiretto che come egrave noto ricorre nel caso in cui il reo si
rappresenta levento di danno sia pure materialmente riconducibile alla condotta
altrui ed esso sia comunque direttamente riconducibile alla sua volontagrave essendo
stato preveduto come ulteriore conseguenza dellazione concordata ed accettato
dallagente il rischio del verificarsi di tale previsionerdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi con riferimento alla terza massima Cass Sez I 16 maggio 2003 n
30262 Puglisi
Difformi -
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Diritto penale
52
Lrsquoaccesso abusivo ad un sistema informatico o telematico da parte
del dirigente
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Gerardo Auletta)
Cass Sez V 20 settembre 2018 (dep 25 ottobre 2018) n 48895 Pres Palla
Rel Scotti ric Manghi
Diritto penale ndash Accesso abusivo a un sistema informatico ndash Dirigente ndash
Ripartizione organizzativa dellrsquoazienda in settori ndash Aree riservate e limitazioni
accesso informativo
(art 615-ter cp)
ldquoIn materia di accesso abusivo ad un sistema informatico anche con riferimento alle
figure dirigenziali la preposizione ad una branca o un settore autonomo dellrsquoimpresa
non implica necessariamente lrsquoaccesso indiscriminato a tutte le informazioni in
possesso dellrsquoimprenditore preponente percheacute una compartimentazione dellrsquoaccesso
informativo egrave pienamente compatibile sul piano logico e giuridico con il carattere
settoriale della preposizionerdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi -
Difformi -
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
53
II Leggi speciali
Applicabilitagrave della causa di non punibilitagrave della ldquoparticolare tenuitagrave
del fattordquo al reato di omesso versamento delle ritenute previdenziali
e assistenziali
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giovanni Petranico)
Cass Sez III 30 maggio 2018 (dep 3 settembre 2018) n 39413 Pres
Lapalorcia Rel Mengoni ric Grasso
Leggi speciali ndash Reato di omesso versamento delle ritenute previdenziali e
assistenziali ndash Configurabilitagrave ndash Causa di non punibilitagrave della ldquoparticolare
tenuitagrave del fattordquo ndash Applicabilitagrave
(art 2 co 1-bis dl 12 settembre 1983 n 463 convertito con modificazioni dalla
l 11 novembre 1983 n 638 art 131-bis cp)
ldquoIl reato di omesso versamento delle ritenute previdenziali e assistenziali si
configura oggi come una fattispecie connotata da una progressione criminosa nel
cui ambito superato il limite di legge le ulteriori omissioni consumate nel corso del
medesimo anno si atteggiano a momenti esecutivi di un reato unitario a
consumazione prolungata la cui definitiva cessazione coincide con la scadenza del
termine previsto per il versamento dellrsquoultima mensilitagrave ovvero con la data del 16
gennaio successivordquo
ldquoLa causa di non punibilitagrave della particolare tenuitagrave del fatto egrave di certo applicabile
ai reati di omissioni di versamenti contributivi per i quali il legislatore abbia
fissato una soglia di punibilitagrave solo se gli importi omessi superano di poco
lrsquoammontare di tale soglia in considerazione del fatto che il grado di offensivitagrave che
integra il reato egrave giagrave stato valutato dal legislatore nella determinazione della soglia
di rilevanza penalerdquo
ldquoLa causa di non punibilitagrave della particolare tenuitagrave del fatto in quanto
configurabile ndash in presenza dei presupposti e nel rispetto dei limiti fissati dalla
norma ndash ad ogni fattispecie criminosa non egrave in astratto incompatibile con la
presenza di soglie di punibilitagrave allrsquointerno della fattispecie tipica anche nel caso in
cui al di sotto della soglia di rilevanza penale vi egrave una fattispecie che integra un
illecito amministrativordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Leggi speciali
54
Conformi Cass Sez III 20 ottobre 2016 n 649 Messina Rv 268813 Cass Sez
III 11 maggio 2016 n 37232 Lanzoni Rv 268308 Cass Sez III 3 ottobre 2017
n 3292 Spera Cass Sez III 20 novembre 2015 n 13218 Reggiani Viani Rv
266570 Cass Sez Un 25 febbraio 2016 n 13681 Tushaj
Difformi -
La differente tutela dei beni giuridici protetti dai reati di
occupazione abusiva dello spazio demaniale e da quelli urbanistici e
paesaggistici con gli ineludibili effetti ai fini dellintegrazione delle
relative fattispecie
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Fabio Cavalli)
Cass Sez III 4 maggio 2018 (dep 4 settembre 2018) n 39679 Pres Cavallo
Rel Reynaud ric Alemanno
Occupazione abusiva spazio demaniale ndash Reati urbanistici e paesaggistici ndash
Opere stagionali ndash Mancata rimozione
(artt 54 1161 cod nav art 44 comma 1 lett c) dPR 6 giugno 2001 n 380)
ldquoLoccupazione abusiva dello spazio demaniale marittimo di cui allart 1161 cod
nav ed i reati di natura urbanistica eo paesaggistica essendo posti a tutela di beni
aventi diversa oggettivitagrave giuridica se da un lato possono concorrere ndash qualora
manchi qualsiasi tipo di autorizzazione ndash dallaltro lato egrave ben possibile che
loccupazione del demanio non sia arbitraria percheacute legittimata dal prescritto
provvedimento concessorio di cui allart 36 cod nav e che sussistano perograve il reato
urbanistico eo quello paesaggistico per essere state realizzate (o mantenute oltre il
termine) opere non autorizzate dal Comune eo dalla competente autoritagrave
regionalerdquo
(Nel caso di specie in virtugrave di una autorizzazione pluriennale rilasciata dal demanio
marittimo erano state realizzate con un permesso di costruire stagionale strutture
funzionali allattivitagrave balneare non rimosse alla fine della stagione estiva ed il SC ndash
in applicazione del principio di cui alla massima ndash ha ritenuto priva di motivazione
la sentenza della Corte territoriale limitatamente alla parte in cui non spiegava se la
concessione demaniale rilasciata ai sensi dellart36 cod nav ndash analogamente al
titolo autorizzativo rilasciato dal Comune - avesse o meno validitagrave stagionale)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez III 4 dicembre 2013 n 5461 Cass Sez III 11 giugno 2008
n 37250 Cass Sez III 7 novembre 2002 n 8110
Difformi -
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
55
Trattamento illecito di dati personali e diffusione del numero del
cellulare di terzi
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)
Cass Sez III 8 giugno 2018 (dep 4 settembre 2018) n 39682 Pres Sarno
Rel Socci ric Dondarini
Leggi speciali ndash Codice della privacy ndash Numero di cellulare altrui ndash
Pubblicazione in chat
(art 167 dlgs 30 giugno 2003 n 196)
ldquoLammissione dellimputato di aver inserito in CHAT il numero del cellulare altrui
rappresenta prova confessoria del tutto affidabile della propria colpevolezza e
anche in ipotesi di provocazione grave e concreta non puograve escludersi la
configurabilitagrave del reato ex art 167 dlgs 1962003rdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi -
Difformi -
Il concorso degli amministratori non operativi nel reato di
bancarotta fraudolenta per distrazione
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Fabio Cavalli)
Cass Sez V 16 maggio 2018 (dep 7 settembre 2018) n 40152 Pres Pezzullo
Rel De Marzo Ric Castaldo
Reati fallimentari ndash Bancarotta fraudolenta per distrazione ndash Concorso del
consigliere di amministrazione
(art 216 rd 16 marzo 1942 n 267 art 2475 cc)
ldquoIn tema di bancarotta fraudolenta per distrazione la censura che miri ad
escludere un diretto potere amministrativo del mero consigliere dovrebbe essere
accompagnata dalla indicazione delle previsioni dellatto costitutivo che sorreggono
tale deduzione atteso che in base alle regole di amministrazione dettate - per le
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Leggi speciali
56
societagrave a responsabilitagrave limitata - dallart2475 cod civ non vi egrave alcuna distinzione
tra la figura del presidente e quella dei consiglierirdquo
ldquoInoltre secondo la disciplina che concerne i cd ldquoamministratori non operativirdquo
ai fini della configurabilitagrave del concorso per omesso impedimento
dellamministratore privo di delega egrave necessaria la prova della sua concreta
conoscenza del fatto pregiudizievole per la societagrave o quanto meno di segnali di
allarme inequivocabili dai quali egrave desumibile laccettazione del rischio del
verificarsi dellevento illecito noncheacute della volontaria omissione di attivarsi per
scongiurarlordquo
(In applicazione di tali principi il SC ha ritenuto inammissibile il motivo di ricorso
proposto da uno degli imputati il quale assumeva di essere privo dei necessari poteri
amministrativi della societagrave sia percheacute la deduzione difensiva non era
accompagnata dallindicazione di tale previsione nellatto costitutivo sia percheacute la
Corte territoriale ndash con accertamento in fatto non oggetto di alcuna contestazione -
aveva ritenuto che limputato avesse partecipato sin dalla fase delle trattative agli
atti di cessioni ldquoincriminatirdquo)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez I 9 marzo 2018 n 14783 Cass Sez V 22 marzo 2016 n
14045
Difformi Cass Sez V 5 ottobre 2012 n 23000
Lrsquoevento della bancarotta impropria da reato societario
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Aldo Franceschini)
Cass Sez V 28 maggio 2018 (dep 12 settembre 2018) n 40489 Pres Pezzullo
Rel Amatore ric Radaelli
Leggi speciali ndash Reati fallimentari ndash Bancarotta impropria da reato societario ndash
Dissesto ndash Nesso causale
(artt 223 216 rd 16 marzo 1942 n 267 2621 cc)
ldquoA seguito della riforma del 2002 il reato di bancarotta impropria da reato
societario si configura quale reato di danno e non piugrave di pericolo richiedendosi il
verificarsi dellrsquoevento dissesto cui la condotta deve essere ora riconnessa da un
preciso nesso di causalitagraverdquo
ldquoIl reato di bancarotta impropria da reato societario sussiste anche quando la
condotta illecita abbia concorso a determinare solo un aggravamento del dissesto
giagrave in atto della societagraverdquo
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
57
(Nel caso di specie la Corte ha annullato con rinvio per nuovo esame la sentenza di
condanna per vizio motivazionale in quanto il provvedimento impugnato ometteva
di spiegare in che modo la condotta di falso comunicativo ascrivibile agli imputati
avesse anche solo concorso ad aggravare il dissesto della societagrave in un arco
temporale estremamente ridotto)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi con riferimento alla seconda massima Cass Sez V 9 maggio 2017 n
29885 in CED Cass n 270877
Difformi -
Particolare tenuitagrave del rifiuto di sottoporsi allrsquoalcoltest
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Gerardo Auletta)
Cass Sez IV 30 maggio 2018 (dep 24 settembre 2018) n 40926 Pres Ciampi
Rel Bruno ric Bonofiglio
Leggi speciali ndash Rifiuto alcoltest ndash Particolare tenuitagrave del fatto
(art 186 dlgs 30 aprile 1992 n 285 art 131-bis cp)
ldquoLa causa di non punibilitagrave della particolare tenuitagrave del fatto egrave compatibile con il
reato di rifiuto di sottoporsi allrsquoaccertamento alcoolimetrico posto che accertata la
situazione pericolosa e dunque lrsquooffesa resta pur sempre uno spazio per apprezzare
in concreto la gravitagrave dellrsquoillecito e lrsquoimpatto pregiudizievole per il bene tutelatordquo
(Nel caso di specie il ricorrente fermato dalla polizia per un controllo alla guida del
veicolo dapprima rifiutograve di sottoporsi allrsquoalcoltest e successivamente dopo essersi
consultato telefonicamente con il suo difensore mutato proposito decise di eseguire
il test)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez Un 25 febbraio 2016 (dep 6 aprile 2016) n 13682
Difformi -
Il perimetro applicativo del principio di sussidiarietagrave previsto
nellrsquoipotesi delittuosa di dichiarazione infedele
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Leggi speciali
58
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Antonio Scotto Rosato)
Cass Sez III 17 gennaio 2018 (dep 25 settembre 2018) n 41260 Pres
Cavallo Rel Socci Ric Scalzo
Leggi speciali ndash Reati tributari ndash Dichiarazione infedele ndash Principio di
sussidiarietagrave ndash Ne bis in idem ndash Non sussiste
(art 2 4 dlgs 10 marzo 2000 n 74 649 cpp)
ldquoIn materia di reati tributari il carattere residuale del reato di dichiarazione
infedele di cui allart 4 del dlgs n 74 del 2000 ne esclude il concorso con il
delitto di frode fiscale previsto dallart 2 del citato dlgs solo qualora la condotta
materiale abbia ad oggetto la medesima dichiarazione in ogni suo elemento
Diversamente invece qualora lrsquoipotesi di dichiarazione infedele abbia ad oggetto
la sola omissione di elementi attivi mentre la dichiarazione fraudolenta ai sensi
dellrsquoart 2 si riferisca ad elementi passivi per operazioni relative a fatture
inesistenti deve ritenersi ammissibile il concorso tra i reatirdquo
ldquoLart 4 dlgs 742000 mira ad evitare la doppia incriminazione per la stessa
condotta (anche se diversamente strutturata una con frode e laltra senza frode) ma
non puograve essere invocato per lincriminazione di condotte diverse una per le
omissioni di elementi attivi del reddito e laltra per elementi passivi inesistenti (da
fatture per operazioni inesistenti)rdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex multis Cass Sez III 9 febbraio 2016 (dep 7 luglio 2016) n 28226
Pres Rosi Rel Aceto Ric Disparra
Difformi -
I limiti della responsabilitagrave del direttore dei lavori per conto del
committente in relazione alla gestione dei rifiuti prodotti dalla ditta
appaltatrice o subappaltatrice
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Fabio Cavalli)
Cass Sez III 8 maggio 2018 (dep 26 settembre 2018) n 41699 Pres
Lapalorcia Rel Liberati Ric Serafini
Reati ambientali ndash Abbandono e deposito incontrollato di rifiuti ndash Direttore dei
lavori per conto del committente ndash Posizione di garanzia ndash Responsabilitagrave della
ditta appaltatrice o subappaltatrice
(art 256 dlgs 3 aprile 2006 n 152)
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
59
ldquoIn tema di gestione dei rifiuti il committente di lavori edili al pari dellappaltante
nellipotesi del subappalto e il direttore dei lavori non hanno alcun obbligo
giuridico di intervenire nella gestione dei rifiuti prodotti dalla ditta appaltatrice o
subappaltatrice neacute di garantire che la stessa venga effettuata correttamente percheacute
lobbligo di garanzia in relazione allinteresse tutelato e al corretto espletamento
delle operazioni di raccolta e smaltimento dei rifiuti connessi allattivitagrave edificatoria
incombe sullappaltatore dei lavorirdquo
ldquoDellabbandono o del deposito incontrollato di rifiuti rispondono ai sensi dellart
256 comma 2 dlgs 152 del 3 aprile 2006 - salvi i casi di concorso - i titolari di
imprese e i responsabili di enti che abbandonano o depositano in modo
incontrollato i rifiuti ovvero li immettono nelle acque superficiali o sotterranee in
violazione del divieto di cui allarticolo 192 commi 1 e 2 del medesimo testo
normativordquo
(In applicazione di tali principi il SC ha accolto il ricorso proposto dal direttore dei
lavori per conto del committente di opere edili affidati in appalto ritenendo che al
predetto non potesse essere attribuita alcuna posizione di garanzia rispetto alla
gestione dei rifiuti prodotti dallaffidatario delle opere concesse in appalto e tanto
meno configurarsi una sua partecipazione concorsuale in mancanza di alcuna prova
circa una sua condotta attiva allabbandono o al deposito incontrollato di rifiuti da
altri posto in essere)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez III 27 giugno 2013 n 37547 Cass Sez III 25 maggio
2011 n 25041 Cass Sez III 21 ottobre 2009 n 44457 Cass Sez III 28 gennaio
2003 n 15165
Difformi -
La valutazione dei costi non contabilizzati ai fini del calcolo
dellammontare dellimposta evasa
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Fabio Cavalli)
Cass Sez III 8 maggio 2018 (dep 26 settembre 2018) n 41703 Pres
Lapalorcia Rel Andronio ric Masi
Reati tributari ndash Omessa dichiarazione ndash Ammontare dellimposta evasa ndash
Onere di allegazione dei costi non contabilizzati
(art 5 dlgs 10 marzo 2000 n 74)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Leggi speciali
60
ldquoIn tema di reati tributari lammontare dellimposta evasa ai fini dellomessa
dichiarazione IVA deve calcolarsi sulla base dei ricavi e dei costi sostenuti
dallazienda Ciograve non di meno i costi non contabilizzati possono essere considerati
solo in presenza di allegazioni fattuali da cui si desuma la certezza o comunque il
ragionevole dubbio della loro esistenza incombendo sullimputato lonere di
dimostrare la sussistenza delle spese sostenute a copertura dei costi aziendalirdquo
(In applicazione di tale principio il SC ha ritenuto inammissibile ndash percheacute teso a
sollecitare una valutazione nel merito di censure giagrave proposte e correttamente
disattese dai giudici del gravame - il motivo di ricorso proposto dallimputato con il
quale assumeva che la Corte territoriale non avrebbero calcolato esattamente
limposta evasa essendosi soffermata sulla ritenuta equiparazione del reddito
imponibile rispetto al fatturato senza considerare che nel corso dellistruttoria
dibattimentale non era emerso alcun elemento idoneo a dimostrare lassenza di voci
o oneri detraibili dei quali perograve egli non aveva fornito alcuna documentazione che
ne comprovasse leffettiva sussistenza e non avendo proceduto ad alcuna allegazione
in tal senso neppure nel corso del processo)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez III 16 luglio 2018 n 53980 Cass Sez III 6 giugno 2017 n
35579 Cass Sez III 1 giugno 2016 n 53907 Cass Sez III 18 maggio 2011 n
36396
Difformi Cass Sez III 4 giugno 2014 n 38684
La conversione del sequestro conservativo in pignoramento in
presenza di condanna generica al risarcimento del danno
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giuseppe Musella)
Cass Sez V 15 maggio 2018 (dep 26 settembre 2018) n 41839 Pres Miccoli
Rel Guardiano ric Pace
Diritto processuale penale ndash Sequestro conservativo ndash Pignoramento ndash
Conversione ndash Credito certo liquido ed esigibile ndash Necessitagrave
(artt 316 320 539 cpp)
ldquoLa conversione del sequestro conservativo in pignoramento a seguito del
passaggio in giudicato della sentenza penale di condanna al risarcimento in favore
della parte civile presuppone che la pronuncia abbia dichiarato lrsquoesistenza di un
credito certo liquido ed esigibile cosigrave da costituire titolo esecutivo di talchegrave nel
caso di condanna generica detta conversione si verifica solo in seguito al
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
61
passaggio in giudicato della sentenza del giudice civile il quale sulla base della
certezza del danno acquisita in sede penale abbia proceduto alla sua liquidazionerdquo
(Nella fattispecie la Corte ha accolto il motivo di ricorso proposto dal ricorrente che
lamentava lrsquoapplicazione del meccanismo previsto dallrsquoart 320 comma 1 cpp dal
momento che la condanna al risarcimento del danno fosse generica con rinvio per la
determinazione del quantum al giudice civile La Corte dunque rilevava lrsquoerrore di
diritto e annullava senza rinvio)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez VI 10 luglio 2008 n 42698 Cass Sez V 8 febbraio 2013
n 16312 Cass Sez I 26 settembre 2014 n 46030 Cass Sez IV 19 gennaio
2015 n 9851
Difformi -
La responsabilitagrave del socio illimitatamente responsabile delle societagrave
in nome collettivo nel delitto di bancarotta fraudolenta per
distrazione (scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giuseppe Musella)
Cass Sez V 10 luglio 2018 (dep 27 settembre 2018) n 42591 Pres Zaza Rel
Pistorelli ric Marini + 2
Diritto penale ndash Leggi speciali ndash Bancarotta fraudolenta patrimoniale ndash Societagrave
in nome collettivo ndash Soci illimitatamente responsabili ndash Beni personali ndash
Estensione fallimento ndash Necessitagrave
(artt 147 216 223 rd 16 marzo 1942 n 267)
ldquoAi fini della configurabilitagrave in capo al socio illimitatamente responsabile di una
societagrave in nome collettivo dichiarata fallita del reato di bancarotta fraudolenta per
distrazione dei beni del suo patrimonio personale egrave necessario che il fallimento sia
stato esteso nei suoi confronti ai sensi dellrsquoart 147 legge fallrdquo
(Nella fattispecie la Corte ha accolto il motivo con cui si chiedeva escludersi la
configurabilitagrave del delitto di bancarotta distrattiva dal momento che i beni in
contestazione appartenevano al patrimonio personale degli imputati Difatti il
mancato accertamento ndash da parte dei giudici di merito - della estensione della
dichiarazione di fallimento nei confronti dei soci illimitatamente responsabili rende
non sussistente lrsquoipotesi di reato contestata)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Leggi speciali
62
Conformi Cass Sez V 26 gennaio 2016 n 13091
Difformi -
Reati tributari e particolare tenuitagrave del fatto
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Gerardo Auletta)
Cass Sez III 3 luglio 2018 (dep 3 ottobre 2018) n 43654 Pres Ramacci Rel
Cerroni ric Schito
Leggi speciali ndash Omesso versamento ritenute ndash Particolare tenuitagrave del fatto
(art 2 dl 12 settembre 1983 n 463 art 131-bis cp)
ldquoIn tema di reati tributari laddove il grado di offensivitagrave che dagrave luogo alla sanzione
penale egrave stato giagrave valutato dal legislatore con la determinazione di un ammontare
come soglia di punibilitagrave la particolare tenuitagrave del fatto puograve essere ritenuta solo in
casi di minimo superamento del predetto importo e di ridotta intensitagrave del dolordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez III 20 novembre 2015 (dep 1 aprile 2016) n 13218
Difformi -
DASPO obbligo di comparire presso un ufficio o comando di
polizia
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)
Cass Sez III 15 giugno 2018 (dep 9 ottobre 2018) n 45251 Pres Cavallo
Rel Galterio ric Sannino
Leggi speciali ndash Reati sportivi ndash DASPO ndash Divieto accesso manifestazioni
sportive ndash Gare amichevoli non programmate ndash Elemento soggettivo
(art 6 l 13 dicembre 1989 n 401)
ldquoIn tema di misure di prevenzione della violenza occasionata da manifestazioni
sportive lobbligo di comparire personalmente presso un ufficio o comando di polizia
egrave applicabile a tutti gli incontri che siano individuabili con certezza ed in concreto dal
destinatario del provvedimento in relazione alla loro anticipata organizzazione
dovendo conseguentemente rimanere escluse solo le gare decise in rapporto ad
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
63
esigenze peculiari del momento e senza preventiva programmazione e come tali non
previamente conoscibilirdquo
ldquoDal momento che il reato di cui allrsquoart 6 L 13 dicembre 1989 n 401 in quanto
delitto egrave caratterizzato dal dolo occorre ai fini della sussistenza dellelemento
soggettivo la certa individuabilitagrave delle gare per le quali il divieto operi gare che
ove di natura amichevole non necessariamente sono caratterizzate a differenza
degli incontri ufficiali dalla anticipata programmazione tanto piugrave allorquando
vengano disputate fuori dal campionato e si tratti digrave compagini poco piugrave che
dilettantisticherdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez III 4 marzo 2014 (dep 9 giugno 2014) n 23958
Difformi -
Cattivo stato di conservazione del cibo
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)
Cass Sez III 18 luglio 2018 (dep 9 ottobre 2018) n 45274 Pres Sarno Rel
Gai ric Salerno
Leggi speciali ndash Reati alimentari ndash Cattivo stato di conservazione ndash Modalitagrave
estrinseche
(art 5 lett b) l 30 aprile 1962 n 283)
ldquoLo stato di cattiva conservazione riguarda quelle situazioni in cui le sostanze
alimentari pur potendo essere ancora genuine e sane si presentano mal
conservate e cioegrave preparate confezionate o messe in vendita senza losservanza
delle prescrizioni dirette a prevenire il pericolo di una loro precoce degradazione
contaminazione o comunque alterazione del prodottordquo
ldquoAi fini della configurabilitagrave della contravvenzione prevista dallart 5 lett b L 30
aprile 1962 n 283 che vieta limpiego nella produzione di alimenti la vendita la
detenzione per la vendita la somministrazione o comunque la distribuzione per il
consumo di sostanze alimentari in cattivo stato di conservazione non egrave necessario
che questultimo si riferisca alle caratteristiche intrinseche di dette sostanze ma egrave
sufficiente che esso concerna le modalitagrave estrinseche con cui si realizza le quali
devono uniformarsi alle prescrizioni normative se sussistenti ovvero in caso
contrario a regole di comune esperienzardquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Leggi speciali
64
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez Un 19 dicembre 2001 n 443 Butti Rv 220716 Cass Sez
III 14 giugno 2016 n 44927 Ballico Rv 268715
Difformi -
Il doppio binario sanzionatorio nel market abuse
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Gerardo Auletta)
Cass Sez V 16 luglio 2018 (dep 10 ottobre 2018) n 45829 Pres Miccoli Rel
De Gregorio ric Franconi ed altri
Leggi speciali ndash Reati finanziari ndash Manipolazione del mercato ndash ne bis in idem
(artt 185 e 187-ter dlgs 24 febbraio 1998 n 58 art 649 cpp)
ldquoIn tema di manipolazione del mercato lirrogazione per il medesimo fatto sia di
una sanzione penale che di una sanzione amministrativa definitiva ndash ai sensi degli
artt 185 e 187 ter dlgs 24 febbraio 1998 n 58 ndash non determina la violazione del
principio del ldquone bis in idemrdquo a condizione che il cumulo delle sanzioni risulti
proporzionale alla gravitagrave del fatto commessordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez III 22 settembre 2017 (dep 14 febbraio 2018) n 6993
Difformi -
Il calcolo dellrsquoIVA evasa
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Gerardo Auletta)
Cass Sez III 28 marzo 2018 (dep 16 ottobre 2018) n 46953 Pres Cavallo
Rel Socci ric Pastoric
Leggi speciali ndash Reati tributari ndash Omesso versamento IVA ndash Calcolo imposta
evasa ndash Interessi dovuti ndash Esclusione
(art 10-ter dlgs 10 marzo 2000 n 74)
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
65
ldquoNel reato di omesso versamento di IVA per valutare il superamento della soglia
di punibilitagrave di euro 25000000 deve tenersi conto solo ed esclusivamente
dellrsquoimposta evasa e non anche degli interessi dovutirdquo
(Nel caso di specie la Corte annullava senza rinvio la sentenza di condanna per
insussistenza del fatto atteso che nel computo dellrsquoIVA non versata pari ad euro
25080800 venivano inseriti anche euro 248300 relativi agli interessi dovuti per il
versamento trimestrale)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi -
Difformi -
Il concetto di disponibilitagrave degli oggetti atti ad offendere nelle
ipotesi di DASPO di gruppo
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giuseppe Musella)
Cass Sez III 24 maggio 2018 (dep 16 ottobre 2018) n 46982 Pres Savani
Rel Andronio ric PM in proc Tommasini
Diritto penale ndash Leggi speciali ndash DASPO ndash Oggetti atti ad offendere ndash Possesso
di gruppo ndash Mera disponibilitagrave ndash Idoneitagrave
(art 6-ter l 13 dicembre 1989 n 401 art 2 dl 22 agosto 2014 n 119)
ldquoIl concetto di laquopossessoraquo utilizzato nellrsquoart 6-ter della l n 401 del 1989 non
richiede un quid pluris rispetto alla mera disponibilitagrave dellrsquooggetto pericoloso
intesa come possibilitagrave di sua apprensione e conseguente utilizzordquo
ldquoLa figura del cd laquoDASPO di grupporaquo di cui allrsquoart 6 comma 1 della legge n
401 del 1989 introdotta dallrsquoart 2 del dl n 119 del 2014 egrave diretta a colpire i
soggetti che anche attraverso una condotta di gruppo abbiano tenuto
comportamenti finalizzati alla partecipazione attiva ad episodi di violenza minaccia
o intimidazione tali da porre in pericolo la sicurezza pubblica in occasione di
manifestazioni sportiverdquo
(Nella fattispecie la Corte ha stabilito che ndash in tema di provvedimento DASPO ndash
allorquando tutti i soggetti coinvolti abbiano la disponibilitagrave degli oggetti atti ad
offendere non sia necessaria una valutazione individualizzata senza che tale scelta
comporti la violazione del principio della responsabilitagrave personale prevista dal
diritto penale)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Leggi speciali
66
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi -
Difformi Cass Sez III 3 febbraio 2016 n 22266
La natura istantanea del delitto di trasferimento fraudolento di
valori
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura del Comitato di redazione)
Cass Sez VI 20 giugno 2018 (dep 17 ottobre 2018) n 47304 Pres De Amicis
Rel Costantini ric PM
Legge speciale ndash Trasferimento fraudolento di valori ndash Natura istantanea del
reato ndash Societagrave di capitali ndash La consumazione del reato deve coincidere con
lrsquointestazione fittizia delle quote ndash Irrilevanza delle condotte successive ndash
Necessitagrave che lrsquoindagato sia socio di fatto ndash Insufficienza della qualifica di
amministratore di fatto ndash Necessitagrave che la provvista impiegata per lrsquoacquisto
delle quote provenga dallrsquoindagato
(art 12-quinquies dl 8 giugno 1992 n 306)
ldquoIn tema di trasferimento fraudolento di valori egrave comunque necessario che si
realizzi un trasferimento del bene tenuto altresigrave conto che lrsquoart 12-quinquies dl
30692 integra unrsquoipotesi di reato istantaneo con effetti permanenti e si consuma nel
momento in cui viene realizzata lrsquoattribuzione fittizia senza che possa assumere
rilevanza il permanere della situazione antigiuridica conseguente alla condotta
criminosardquo
ldquoIn ambito di societagrave di capitali la fittizia intestazione di quote di una societagrave puograve
integrare il reato di cui allrsquoart 12-quinquies dl cit a condizione che sia accertata
la titolaritagrave sostanziale delle quote attraverso lrsquoattribuzione della qualifica di socio
di fatto non essendo sufficiente la prova che lrsquoindagato rivesta la funzione di
amministratore di fatto della societagrave delle cui quote srsquoipotizza la fittizia
intestazionerdquo
ldquoLa carenza di gravi indizi sulla provenienza delle risorse economiche impiegate
per lrsquoacquisto delle quote da parte del soggetto che intende eludere lrsquoapplicazione
di misure di prevenzione determina la mancanza della condizione per lrsquoapplicabilitagrave
della misura cautelare essendo insufficiente lrsquoaccertamento della mera
disponibilitagrave del bene da parte di chi non ne risulta formalmente titolarerdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi con riferimento alla prima massima Cass Sez Un 28 febbraio 2001 n
8 Ferrarese Rv 218768 riguardo alla seconda Cass Sez V 7 luglio 2015 n
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
67
50289 Mollica Rv 265904 in relazione alla terza Cass Sez VI 12 gennaio 2018
n 5231 Polverino Rv 272128
Difformi -
Il destino dellrsquoordine di demolizione nel caso di ammissione alla
prova dellrsquoimputato
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Amedeo Bucci de Santis)
Cass Sez III 3 luglio 2018 (dep 18 ottobre 2018) n 47456 Pres Ramacci
Rel Zunica ric PG Corte di appello di Firenze in proc Fontana
Diritto penale ndash Reato urbanistico ndash Ammissione dellrsquoimputato allrsquoistituto della
messa alla prova ndash Destino del manufatto abusivo ndash Demolizione quale
necessaria eliminazione delle conseguenze dannose o pericolose del reato
(artt 44 dPR 6 giugno 2001 n 380 art 464-quater cpp )
ldquoIl reato urbanistico disciplinato dallart44 TUE rientra tra quelli per i quali si
puograve essere ammessi allrsquoistituto della messa alla prova Il permanere del manufatto
abusivo rientra tra le conseguenze dannose dei reati di cui la disciplina della messa
alla prova richiede la necessaria eliminazione In senso logico ma non cronologico
la demolizione del manufatto abusivo rientra tra le condotte pregiudiziali rispetto
alla ammissione dellrsquoimputato alla messa alla prova ed alla verifica del buon esito
della stessardquo
ldquoNel caso in cui il giudice di merito investito di un reato urbanistico ammetta
lrsquoimputato alla messa alla prova omettendo ogni valutazione in ordine alla
demolizione del manufatto abusivo e quindi in ordine al ripristino della legalitagrave
urbanistica il rappresentante della Pubblica Accusa egrave tenuto ad impugnare ai sensi
dellrsquoart464 quater comma 7 la ordinanza ammissiva dellrsquoistanza di messa alla
prova facendo valere in quella sede la insussistenza dei presupposti per la
sospensione del procedimentordquo
(In conseguenza di quanto sopra egrave inammissibile il ricorso proposto per il suddetto
motivo avverso la sentenza che dichiara estinto il reato per esito positivo della messa
alla prova)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez III 31 maggio 2018 n 404512018 nel senso che lrsquoistituto
della messa alla prova egrave applicabile ai reati edilizi tuttavia egrave necessario eliminare le
conseguenze dannose dei reati in questione attraverso la spontanea demolizione
dellrsquoabuso edilizio ovvero attraverso la riconduzione dellrsquointervento alla legalitagrave
urbanistica ove ricorrano i presupposti per lrsquoaccertamento della (doppia) conformitagrave
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Leggi speciali
68
Difformi -
Lrsquoammissibilitagrave del concorso tra il reato di dichiarazione infedele ed
omesso versamento dellrsquoIVA
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Antonio Scotto Rosato)
Cass Sez III 1 febbraio 2018 (dep 23 ottobre 2018) n 48246 Pres Savani
Rel Aceto ric Vacca
Leggi speciali ndash Reati tributari ndash Dichiarazione infedele ndash Omesso versamento
IVA ndash Concorso di reati ndash Sussiste
(artt 4 10-ter dlgs 10 marzo 2000 n 74)
ldquoTra il delitto di dichiarazione infedele e di omesso versamento IVA non esiste
alcun rapporto di consunzione assorbimento o specialitagrave Difatti ai fini
dellrsquointegrazione del reato di omesso versamento IVA egrave necessario e sufficiente che
il relativo ammontare risulti dalla dichiarazione senza ulteriori aggettivazione a
prescindere quindi dalla natura fraudolenta o infedele della dichiarazione stessa
diversamente nei reati cd dichiarativi la condotta attiva consiste nellrsquoindicare
elementi passivi fittizi o elementi attivi per un ammontare inferiore a quello
effettivo siccheacute le due fattispecie si pongono in rapporto di reciproca radicale
estraneitagrave e ben possono concorrere tra lorordquo
ldquoIn tema di omesso versamento dellrsquoimposta sul valore aggiunto affincheacute
lrsquoinadempimento dellrsquoobbligazione tributaria possa rappresentare causa di forza
maggiore egrave necessario che questi derivi da fatti non imputabili allrsquoimprenditore e
che questi non abbia potuto tempestivamente porvi rimedio per cause indipendenti
dalla propria volontagrave non potendosi ritenere fisiologica nel rischio di impresa la
carenza di liquiditagraverdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex multis Cass Sez III 24 giugno 2014 (dep 25 febbraio 2015) n
8352 Pres Fiale Rel Aceto Ric Schirosi
Difformi -
La necessitagrave della individuazione del ruolo svolto dal concorrente
nel reato di sottrazione fraudolenta
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
69
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Amedeo Bucci de Santis)
Cass Sez III 12 giugno 2018 (dep 29 ottobre 2018) n 49200 Pres
Lapalorcia Rel Andronio ric Rizzo
Leggi speciali ndash Sottrazione fraudolenta di somme al pagamento di imposte ndash
Individuazione del ruolo del concorrente ndash Necessitagrave
(art 11 co 1 dlgs 10 marzo 2000 n 74)
ldquoNel reato di sottrazione fraudolenta di somme al pagamento di imposte commesso
mediante il disinvestimento di polizze assicurative attraverso la riscossione
anticipata senza apparente giustificazione il solo fatto di essere coniuge della
titolare del cc bancario oggetto di sequestro e delle polizze assicurative
anticipatamente estinte non giustifica la adozione nei suoi confronti della misura
cautelare reale pur essendo il soggetto in questione (non titolare di beni oggetto di
sottrazione fraudolenta) in regime di comunione dei beni con la coindagata e pur
avendo partecipato quale delegato della consorte alle operazioni di verifica della
GdFrdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez III 5 aprile 2016 n 24816 secondo cui anche quando il bene
egrave formalmente intestato a terzi pur se prossimi congiunti dellrsquoindagato non opera
alcuna presunzione ma grava sul PM lrsquoonere di dimostrare la discrasia tra
intestazione formale e disponibilitagrave effettiva del bene conforme Cass Sez III 24
marzo 2015 n 14605
Difformi -
Il concorso dellrsquoextraneus a singole condotte distrattive nel delitto di
bancarotta fraudolenta
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giuseppe Musella)
Cass Sez V 5 luglio 2018 (dep 29 ottobre 2018) n 49499 Pres Bruno Rel
Fidanzia ric Vellucci
Diritto penale ndash Leggi speciali ndash Bancarotta fraudolenta patrimoniale ndash
Concorso dellrsquoextraneus ndash Singole condotte distrattive ndash Condotta postuma ndash
Inidoneitagrave
(artt 216 223 rd 16 marzo 1942 n 267)
ldquoLa circostanza che la condotta dellrsquoextraneus si collochi in epoca antecedente alla
dichiarazione di fallimento ed abbia lo scopo di rendere irreversibili gli effetti di un
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Leggi speciali
70
atto distrattivo non consente di ritenere sussistente la fattispecie concorsuale che
non egrave configurabile nel caso in cui lrsquoatto distrattivo dellrsquointraneus si sia giagrave
esauritordquo
ldquoUn comportamento postumo del terzo extraneus non egrave idoneo a configurare la
fattispecie del concorso con il delitto di bancarotta fraudolenta commesso
dallrsquointraneus dovendo la condotta del terzo essere anteriore o comunque
concomitante a quella distrattiva dellrsquoimprenditore fallito (o dellrsquoamministratore
della societagrave fallita)rdquo
(Nella fattispecie la Corte ha sancito il principio secondo il quale al fine di
affermare la responsabilitagrave del terzo rispetto alla singola condotta distrattiva
realizzata dallrsquoamministratore della societagrave fallita non egrave sufficiente che la
richiamata condotta sia stata realizzata in epoca antecedente alla dichiarazione di
fallimento ma egrave necessario verificare che la condotta del terzo sia anteriore o
concomitante a quella distrattiva commessa dallrsquointraneo)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez V 18 aprile 2013 n 40332 Cass Sez V 6 novembre 2015
n 8276 Cass Sez V 17 maggio 2017 n 54291
Difformi -
Insider trading doppio binario e proporzionalitagrave del complessivo
trattamento sanzionatorio
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Aldo Franceschini)
Cass Sez V 21 settembre 2018 (dep 31 ottobre 2018) n 49869 Pres
Vessicchelli Rel Caputo ric Chiarion Casoni
Leggi speciali ndash Reati finanziari ndash Ne bis in idem ndash Cumulo sanzionatorio ndash
Valutazione di proporzionalitagrave del complessivo trattamento sanzionatorio ndash
Disapplicazione normativa interna ndash Rideterminazione pena in mitius
(artt 184 co 1 lett b) 187-terdecies TUF 50 CDFUE 4 Prot 7 CEDU)
ldquoIl procedimento penale e quello amministrativo previsti dalla disciplina nazionale
in tema di abusi di mercato presentano quella connessione sostanziale e temporale
che secondo lrsquoinsegnamento della sentenza della Grande Camera della Corte EDU
A e B c Norvegia esclude la violazione del principio del ne bis in idemrdquo
ldquoEgrave compito del giudice nazionale verificare la sussistenza o meno del requisito
della proporzionalitagrave del complessivo trattamento sanzionatorio applicato
allrsquoimputatordquo
ldquoNella verifica della compatibilitagrave con il principio del ne bis in idem del
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
71
trattamento sanzionatorio complessivamente irrogato allrsquoautore dellrsquoabuso di
mercato il giudice comune deve valutare la proporzionalitagrave del cumulo
sanzionatorio rispetto al disvalore del fatto da apprezzarsi con riferimento agli
aspetti propri di entrambi gli illeciti (quello penale e quello formalmente
amministrativo) e in particolare agli interessi generali sottesi alla disciplina degli
abusi di mercato (anche sotto il profilo dellrsquoincidenza (anche sotto il profilo
dellincidenza del fatto sullintegritagrave dei mercati finanziari e sulla fiducia del
pubblico negli strumenti finanziari) tenendo conto con riguardo alla pena della
multa del meccanismo compensativo di cui allart 187-terdecies TUF qualora
detta valutazione dovesse condurre a ritenere il complessivo trattamento
sanzionatorio lesivo della garanzia del ne bis in idem il giudice nazionale dovragrave
dare applicazione diretta al principio garantito dallart 50 della Carta dei diritti
fondamentali dellUnione europea disapplicando se necessario e naturalmente
solo in mitius le norme che definiscono il trattamento sanzionatoriordquo
ldquoIn tema di abusi di mercato nel caso in cui la sanzione irrogata da Consob sia giagrave
divenuta irrevocabile la verifica del giudice penale circa la legittimitagrave rispetto al
principio del ne bis in idem del trattamento sanzionatorio complessivamente
irrogato allautore degli illeciti - fuori dallipotesi del tutto eccezionale in cui la
sanzione amministrativa sia da sola proporzionata al disvalore del fatto valutato
alla luce degli aspetti propri di entrambi gli illeciti e in particolare degli interessi
generali sottesi alla disciplina degli abusi di mercato ndash puograve comportare
esclusivamente la rideterminazione delle sanzioni penali attraverso la
disapplicazione in mitius della norma che commina dette sanzioni solo nel minimo
edittale con esclusione della multa in virtugrave del meccanismo compensativo di cui
allart 187-terdecies TUF e con riguardo alla reclusione fermo restando il limite
minimo insuperabile dettato dallart 23 cod penrdquo
(Nel caso di specie la Corte annullava con rinvio per nuovo esame limitatamente al
trattamento sanzionatorio la sentenza con cui lrsquoimputato giagrave punito in via
amministrativa dalla Consob con la sanzione pecuniaria di trecentocinquantamila
euro era stato ritenuto colpevole del reato di abuso di informazioni privilegiate e
condannato alla pena principale di un anno di reclusione e cinquantamila euro di
multa)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi con riferimento alla prima massima Cass Sez III 22 settembre 2017
dep 2018 n 6993 Servello in CED Cass n 272588 con riferimento alla seconda
massima Cass Sez V 16 luglio 2018 n 45829 Franconi non massimata
Difformi -
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Leggi speciali
72
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
73
III Diritto processuale penale
Rito abbreviato copertura della procura speciale nellrsquoipotesi di
modifica della imputazione
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)
Cass Sez VI 6 luglio 2018 (dep 4 settembre 2018) n 39926 Pres Paoloni
Rel Giordano ric Serafini
Diritto processuale penale ndash Giudizio abbreviato ndash Procura speciale e modifiche
allrsquoimputazione
(art 438 441 441-bis cpp)
ldquoLeventuale modifica dellimputazione non toglie efficacia al mandato conferito
ove la procura speciale non contenga espliciti limiti o condizioni ai poteri conferiti
al procuratore speciale siccheacute in questa ipotesi spetta al difensore la valutazione
della coerenza del negozio processuale con gli interessi dellimputato Se egrave vero che
la procura speciale per la definizione del procedimento con il rito abbreviato come
quella per definizione a pena concordata egrave atto personalissimo fondamentale per
la legittimitagrave del negozio e che puograve presentarsi in forma specifica con la fissazione
di limiti e condizioni ovvero generica ne consegue che quando la procura speciale
assume una configurazione generica e non presenta limiti o condizioni essa deve
intendersi segnatamente finalizzata alla conclusione del processo con il rito
speciale Con tale atto limputato affida al difensore il mandato di esprimere per suo
conto la volontagrave di accesso al rito a prova contratta siccheacute deve ritenersi che tale
mandato comprenda anche quello di valutare le fisiologiche vicende del
procedimento e del processo successive al conferimento della procura in coerenza
con gli interessi dellimputatordquo
ldquoLrsquoeventuale modifica dellimputazione nel corso delludienza preliminare non
toglie efficacia al mandato conferito ai fini della richiesta di rito abbreviato ove
questo non contenga una esplicita limitazione Ogni volta che la procura speciale a
concludere il processo con un rito a prova contratta non prevede limiti e condizioni
spetta al difensore la valutazione della coerenza del negozio processuale con gli
interessi dellimputato che gli ha conferito il mandatordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Diritto processuale penale
74
Conformi In relazione alla prima massima Cass Sez II 17 dicembre 2014 (dep
29 gennaio 2015) n 4261 Piroli Rv 262382
Difformi -
Sindacato del giudice dellrsquoesecuzione nella determinazione del
tempus commissi delicti
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alfonso Tatarano)
Cass Sez I 10 luglio 2017 (dep 5 settembre 2018) n 39943 Pres Carcano
rel Tardio ric De Bilio
Diritto processuale penale ndash Poteri del giudice dellrsquoesecuzione ndash Determinazione
del tempus commissi delicti ndash Revoca dellrsquoindulto
(artt 666 667 672 674 cpp art 3 l n 2412006)
ldquoDeve essere riconosciuto al giudice dellrsquoesecuzione il potere-dovere di
interpretare il giudicato e renderne espliciti il contenuto e i limiti ricavando dalla
sentenza tutti gli elementi anche se non chiaramente espressi che siano necessari
ai fini dellrsquoesecuzionerdquo
ldquoSe egrave vero che in sede esecutiva non egrave consentito modificare la data del commesso
reato accertata con sentenza passata in giudicato quando invece il tempus
commissi delicti non egrave indicato in modo preciso e con ben definiti riferimenti
fattuali nel capo drsquoimputazione il giudice dellrsquoesecuzione puograve prendere conoscenza
del contenuto della sentenza e occorrendo degli atti del procedimento per
ricavarne tutti gli elementi da cui sia possibile desumere lrsquoeffettiva data di
commissione del reato ove essa sia rilevante ai fini della decisione demandatardquo
(Con la sentenza in esame la Suprema Corte ha annullato con rinvio lrsquoordinanza con
la quale il Tribunale di Caltanissetta aveva revocato lrsquoindulto concesso ai sensi della
L n 2412006 sulla base della data di accertamento e non di quella di effettiva
commissione del reato di ricettazione per il quale era intervenuta condanna)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez I 15 aprile 2014 (dep 11 luglio 2014) n 30609 Raia in
CED Cass n 261087 Cass Sez I 12 giugno 2008 (dep 25 giugno 2008) n
25735 Labate in CED Cass n 240475 sullrsquoimpossibilitagrave per il GE di determinare
il tempus commissi delicti Cass Sez III 20 gennaio 2016 (dep 29 febbraio 2016)
n 8180 Spada in CED Cass n 266283
Difformi -
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
75
Diffamazione e principio di correlazione tra accusa e sentenza
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Mariagiovanna Veneruso)
Cass Sez V 3 maggio 2018 (dep 6 settembre 2018) n 40083 Pres Vessichelli
Rel Brancaccio ric Spada
Diritto processuale penale ndash Principio di necessaria correlazione tra accusa e
sentenza
(521 cpp)
ldquoAi fini della valutazione di corrispondenza tra pronuncia e contestazione di cui
allrsquoart 521 cod proc pen deve tenersi conto non solo della condotta descritta nel
capo di imputazione ma anche di tutte le risultanze probatorie portate a conoscenza
dellrsquoimputato che hanno formato oggetto di sostanziale contestazione in modo da
consentire a questi di esercitare il suo diritto di difesa sul materiale probatorio
posto a fondamento della decisionerdquo
ldquoIl difetto di correlazione tra accusa e sentenza rileva solo qualora si verifichi una
trasformazione o sostituzione delle condizioni che rappresentano gli elementi
costitutivi dellrsquoaddebito e non anche quando il mutamento riguardi profili
marginali non essenziali per lrsquointegrazione del reato e su cui lrsquoimputato abbia
avuto modo di difendersi durante il processordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez Un 15 luglio 2010 n 36551 Cass Sez III 16 aprile 2014
n 31849 Cass Sez IV 16 dicembre 2015 n 4497
Difformi -
La notifica dellrsquoavviso di fissazione per lrsquoudienza del giudizio di
appello
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giovanni Petranico)
Cass Sez V 16 maggio 2018 (dep 7 settembre 2018) n 40159 Pres Mazzei
Rel De Marzo ric Casali
Diritto processuale penale ndash Giudizio di appello ndash Avviso di fissazione
dellrsquoudienza ndash omissione ndash Notifica a difensore di fiducia ndash Obbligatorietagrave della
presenza ndash Nullitagrave assoluta
(artt 178 co 1 lett c) e 179 co 1 97 co 4 cpp)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Diritto processuale penale
76
ldquoLrsquoomesso avviso dellrsquoudienza al difensore di fiducia tempestivamente nominato
dallrsquoimputato o dal condannato integra una nullitagrave assoluta ai sensi degli artt 178
comma 1 lett c) e 179 comma 1 cod proc pen quando di esso egrave obbligatoria la
presenza a nulla rilevando che la notifica sia stata effettuata al difensore di ufficio
e che in udienza sia stato presente un sostituto nominato ex art 97 comma quarto
cod proc penrdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez Un 26 marzo 2015 n 24630 Maritan Rv 263598
Difformi -
Il creditore munito di garanzia reale sul bene non puograve chiedere la
revoca del sequestro preventivo
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Carmine Gatto)
Cass Sez III 4 dicembre 2017 (dep 11 settembre 2018) n 40318 Pres
Cavallo Rel Socci ric B IIG Spa
Diritto processuale penale ndash Sequestro preventivo ndash Riesame ndash Istanza terzo
creditore ndash Inammissibilitagrave
(artt 321 324 cpp)
ldquoNon puograve essere disposto il sequestro preventivo funzionale alla confisca per
equivalente di somme di denaro depositate su conto corrente costituite in pegno
irregolare a Garanzia di una obbligazione dellimputato attesa la immediata
acquisizione della proprietagrave delle stesse da parte del creditorerdquo
ldquoIn tema di sequestro preventivo il creditore assistito da garanzia reale non egrave
legittimato a chiedere la revoca della misura mentre il processo egrave pendente in
quanto la sua posizione giuridica non egrave assimilabile a quella del titolare del diritto
di proprietagrave ed il suo diritto di sequela non esclude lassoggettabilitagrave del bene a
vincolo essendo destinato a trovare soddisfazione solo nella successiva fase della
confisca e non attraverso limmediata restituzione del bene come invece accadrebbe
per il proprietariordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
77
Conformi Cass Sez III 16 settembre 2015 (dep 11 maggio 2016) n 19500
Cass Sez III 12 maggio 2015 (dep 12 ottobre 2015) n 40784 Cass Sez V 27
ottobre 2016 (dep 12 gennaio 2017) n 1390
Difformi -
I limiti della confisca nelle ipotesi di denaro provenienti da soggetti
terzi estranei al reato
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Antonio Scotto Rosato)
Cass Sez III 12 luglio 2018 (dep 24 settembre 2018) n 41104 Pres Rosi Rel
Gai ric Vicenzini
Leggi speciali ndash Reati tributari ndash Omessa dichiarazione ndash Confisca diretta ndash
Terzi estranei al reato ndash Prova
(artt 5 12-bis dlgs 10 marzo 2000 n 74)
ldquoQualora il profitto cd accrescitivo derivante da reato sia costituito da denaro la
confisca delle somme depositate sul conto corrente deve essere qualificata come
confisca diretta non necessitando della prova del nesso di derivazione diretta tra
somme oggetto di ablazione e reato Tuttavia deve escludersi lrsquoapprensione delle
somme giacenti sul conto corrente laddove sussista la prova che tali somme non
possano proprio derivare dal reato come nel caso di somme provenienti da rimesse
effettuate da terzi successivamente alla data di commessione del reato difettando in
esse la caratteristica di profitto pur sempre necessaria per poter procedere ad un
sequestro direttordquo
ldquoIn materia tributaria il delitto di cui allrsquoart 5 egrave reato omissivo proprio che puograve
essere commesso solo da chi secondo legislazione fiscale egrave obbligato alla
presentazione delle dichiarazioni con la conseguenza che il concorso nel reato egrave
ipotizzabile solo in forma morale (accordo istigazione e rafforzamento) non di
meno qualora lrsquoamministratore di diritto sia mero prestanome lrsquoamministratore di
fatto risponde quale autore principale in quanto titolare effettivo della gestione
socialerdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex multis Cass Sez III 24 ottobre 2014 (dep 30 ottobre 2015) n
43809 Pres Teresi Rel Aceto ric Gabbana
Difformi -
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Diritto processuale penale
78
Il commesso di un negozio puograve sporgere querela per truffa anche se
formalmente privo del potere di rappresentanza
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Carmine Gatto)
Cass Sez II 20 luglio 2018 (dep 26 settembre 2018) n 41785 Pres
Prestipino Rel Recchione ric D C C e altri
Diritto processuale penale ndash Truffa ndash Querela ndash Diritto di proporre querela ndash
Condizione di procedibilitagrave
(artt 120 640 cp 336 337 cpp)
ldquoIl diritto di querela per il reato di truffa spetta indipendentemente dalla formale
attribuzione del potere di rappresentanza anche alladdetto di un esercizio
commerciale che trovandosi al bancone di vendita si sia occupato della
transazione commerciale con cui si egrave consumato il reatordquo
ldquoLa titolaritagrave del diritto di querela spetta sia al soggetto raggirato e materialmente
defraudato del bene alla cui apprensione era diretta la condotta illecita sia al
soggetto che ha patito il danno patrimoniale ovvero a colui che vanta il diritto di
proprietagrave sul bene appreso illecitamente essendo possibile la coesistenza di piugrave
soggetti passivi di un medesimo reatordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez II 4 ottobre 2016 (dep 29 novembre 2016) n 50725 Cass
Sez Un 18 luglio 2013 (dep 30 settembre 2013) n 40354
Difformi -
Lrsquouso della posta elettronica certificata per il deposito di istanze in
cancelleria
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Emma Lorena Cappuccio)
Cass Sez III 17 maggio 2018 (dep 1 ottobre 2018) n 43184 Pres Gastone
Rel Socci ric Lo Monaco e altro
Diritto processuale penale ndash Giudizio di appello ndash Adesione del difensore
allrsquoastensione di categoria ndash Deposito istanza adesione a mezzo PEC ndash
Violazione del diritto di difesa ndash Prescrizione
(art 18 Cost art 2-bis l 11 aprile 2000 n 83 artt 157 161 cp)
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
79
ldquoLa richiesta dellrsquorinvio dellrsquoudienza per legittimo impedimento del difensore
inviata a mezzo posta elettronica in cancelleria non egrave irricevibile neacute inammissibile
anche se lrsquoutilizzo di tale irregolare modalitagrave di trasmissione comporta lrsquoonere per
la parte che intenda dolersi in sede di impugnazione dellrsquoomesso esame della sua
istanza di accertarsi del regolare arrivo della mail in cancelleria e della sua
tempestiva sottoposizione allrsquoattenzione del giudice procedenterdquo
ldquoNel caso in cui rsquoimpedimento ndash improvvisamente ed inevitabilmente insorto ndash sia
tale da precludere al difensore qualsiasi possibilitagrave di attivazione il medesimo egrave
esentato dalle indicate verifiche salvo lrsquoonere di provare le circostanze che le
hanno rese inattuabilirdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi in relazione alla prima massima Cass Sez II 7 novembre 2014 (dep 18
novembre 2014) n 47427 Pigionanti in relazione alla seconda massima Cass
Sez I 16 novembre 2017 (dep 17 gennaio 2018) n 1904 Deriugrave
Difformi sulla impossibilitagrave di avanzare istanza di rinvio per legittimo impedimento
a mezzo PEC dal difensore di fiducia dellrsquoimputato Cass Sez II 16 maggio 2017
(dep 22 giugno 2017 P sulla esclusione di presentazione di memorie nel giudizio
di legittimitagrave Cass Sez III 20 settembre 2016 (dep 11 novembre 2016)
Cacciatore sulla esclusione di impugnazioni cautelari anche da parte del PM
Cass Sez V 5 marzo 2015 (dep 5 giugno 2015) PM in proc Alamaru e altri
Formula corretta di esclusione della punibilitagrave per particolare
tenuitagrave del fatto innanzi al Giudice di Pace
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alfonso Tatarano)
Cass Sez V 26 giugno 2018 (dep 4 ottobre 2018) n 44128 Pres Pezzullo
Rel Morosini ric PG in proc Pichierri
Procedimento penale davanti al giudice di pace ndash Esclusione della punibilitagrave nei
casi di particolare tenuitagrave del fatto ex art 34 dlgs n 2742000 ndash Esclusione
della punibilitagrave per particolare tenuitagrave del fatto ex art 131-bis cp ndash Errore nel
richiamo della fattispecie correttamente applicabile ndash Interesse del PM ad
impugnare
(art 34 dlgs n 2742000 art 131-bis cp 3 l n 2412006 artt 568 591 cpp)
ldquoNel sistema processuale penale la nozione di interesse ad impugnare va
individuata in una prospettiva utilitaristica ossia nella finalitagrave negativa perseguita
dal soggetto legittimato di rimuovere una situazione di svantaggio processuale
derivante da una decisione giudiziale e in quella positiva del conseguimento di
unutilitagrave ossia di una decisione piugrave vantaggiosa rispetto a quella oggetto del
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Diritto processuale penale
80
gravame e che risulti logicamente coerente con il sistema normativo Un tale
interesse non puograve risolversi in una mera ed astratta pretesa alla esattezza teorica
del provvedimento impugnato priva cioegrave di incidenza pratica sulleconomia del
procedimento In tale prospettiva leventuale errore da parte del giudice di pace nel
richiamare lart 131-bis cod pen piuttosto che lart 34 dlgs n 2742000 non puograve
essere censurato solo in quanto tale ma richiede la deduzione di un effettivo
pregiudizio da rimuovere per effetto di quella decisione occorre cioegrave sotto il
profilo dellinteresse ad impugnare un precipitato di concretezza che egrave onere
della parte dedurre In tale prospettiva a fronte di un esito processuale comunque
consentito ndash il proscioglimento per particolare tenuitagrave del fatto ndash incombe sul
Procuratore Generale ricorrente lonere di specificare lintesse pratico perseguito o
meglio il diverso esito processuale rispetto a una pronuncia di proscioglimento per
particolare tenuitagrave del fatto - qualunque fosse listituto applicabile (DLgs n 274
del 2000 art 34 in luogo dellart 131-bis cp) - evidenziando in ipotesi
linsussistenza dei presupposti della tenuitagrave ovvero le ragioni della inoperativitagrave
nella fattispecie del DLgs n 274 del 2000 art 34rdquo
(Non constano precedenti nei medesimi termini In motivazione la Corte ha ribadito
come pur a fronte dello stesso esito definitorio i presupposti applicativi della
speciale tenuitagrave prevista dallrsquoart 131-bis cp divergano dallrsquoipotesi specificamente
dettata dallrsquoart 34 DLgs n 2742000 con riferimento al ldquomicrosistemardquo del
processo penale innanzi al giudice di pace e segnata dalla finalitagrave conciliativa tipica
di quel rito (cfr Sez Un 22 giugno 2017 (dep 28 novembre 2017) n 53683 Pres
Canzio Rel Vessichelli ric Perini in CED Cass n 271587) Tuttavia a fronte del
rilievo dellrsquoerronea adozione da parte del giudice di pace della formula definitoria
prevista dallrsquoart 131-bis cp spetta alla parte ricorrente nella specie il PG
indicare lrsquointeresse concreto perseguito attraverso la richiesta di annullamento della
sentenza spiegata con il ricorso)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi -
Difformi -
Lrsquoinammissibilitagrave dellrsquoatto di appello nei casi di difetto di specificitagrave
dei motivi di gravame
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Antonio Scotto Rosato)
Cass Sez V 12 luglio 2018 (dep 4 ottobre 2018) n 44177 Pres Zaza Rel
Borrelli ric Dessigrave
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
81
Diritto processuale penale ndash Impugnazione ndash Difetto di specificitagrave ndash
Inammissibilitagrave
(581 cpp)
ldquoLrsquoatto di appello deve ritenersi inammissibile per difetto di specificitagrave dei motivi
qualora non risultino esplicitamente enunciati ed argomentati i rilievi critici
rispetto alle ragioni di fatto o di diritto poste a fondamento della decisione
impugnata con un confronto reale con esserdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex ultimis Sez Un 27 ottobre 2016 (dep 22 febbraio 2017) n 8825
Pres Canzio Rel Andronio ric Galtelli
Difformi -
Lrsquoammissibilitagrave del patteggiamento del reato di omesso versamento
dellrsquoIVA nelle ipotesi di mancata estinzione del debito tributario
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Antonio Scotto Rosato)
Cass Sez III 18 luglio 2018 (dep 9 ottobre 2018) n 45275 Pres Sarno Rel
Gai ric Ongaro
Diritto processuale penale ndash Reati tributari ndash Patteggiamento ndash Estinzione
debiti tributari ndash Inammissibile ndash Confisca ndash Profitto ndash Risparmio di spesa
(art 10-ter 13-bis dlgs 10 marzo 2000 n 74 444 cpp)
ldquoIn tema di reati tributari lart 13-bis comma 2 dlgs n 74 del 2000 rappresenta
una condizione di accesso al rito del patteggiamento consentendone lrsquoapplicabilitagrave
esclusivamente qualora sia intervenuto lrsquointegrale pagamento del debito tributario
compreso di sanzioni ed interessirdquo
ldquoLa confisca per equivalente deve ricadere sui beni di cui il reo ha la disponibilitagrave
per un valore corrispondente a quelli costituenti il prezzo o il profitto del reato che
sia stato realmente lucrato dallindagato In tale ambito quanto alla nozione di
profitto nei reati tributari esso generalmente coincidente con il vantaggio
economico ricavato in via immediata e diretta dal reato e si identifica con
lammontare delle ritenute o dellimposta sottratta al fisco che costituisce un
vantaggio patrimoniale direttamente derivante dalla condotta illecita anche se
consistente in un risparmio di spesa derivante dal mancato pagamento del tributordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Diritto processuale penale
82
Conformi ex multis Sez Un 31 gennaio 2013 (dep 23 aprile 2013) n 18374 Pres
Lupo Rel Bruno ric Adami
Difformi Cass Sez III 12 aprile 2018 (dep 21 agosto 2018) n 38684 Pres Rosi
Rel Andreazza ric PG Firenze
Violazione del termine di durata massima delle indagini preliminari
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alfonso Tatarano)
Cass Sez VI 8 marzo 2018 (dep 9 ottobre 2018) n 45486 Pres Mogini Rel
Silvestri ric Romeo
Diritto processuale penale ndash Indagini preliminari ndash Ritardata iscrizione nel
registro notizie di reato ndash Mezzi di ricerca della prova ndash Intercettazione di
comunicazioni ndash Presupposti e motivazione del provvedimento di
intercettazione di persona non indagata ndash Modalitagrave esecutive di intercettazioni
in luoghi di privata dimora
(artt 335 405 407 266 267 cpp)
ldquoEgrave possibile utilizzare gli elementi di prova derivanti da atti di indagine compiuti
dopo la scadenza del termine di durata delle indagini se lrsquoatto sia assunto
nellrsquoambito di indagini diverse cioegrave volte ad individuare gli autori di altri reati Si
tratta di un principio che tuttavia deve essere coordinato con lesigenza di evitare
che attraverso apparenti indagini volte ad accertare i responsabili di altri reati si
eludano la portata del divieto di cui allart 407 cod proc pen noncheacute il sistema
normativo delineato dal legislatore e in particolare quello delle proroghe della
durata del termine di cui allart 405 cod proc pen Ciograve che deve essere verificato
cioegrave egrave che attraverso lrsquoapparente compimento di atti di indagine relativi
allaccertamento di altri reati si nullifichino gli effetti che il legislatore riconduce al
decorso del termine di durata delle indagini preliminarirdquo
ldquoGli elementi di prova acquisiti dal pubblico ministero dopo la scadenza dei termini
delle indagini preliminari possono sigrave essere utilizzati ai fini cautelari se acquisiti
aliunde nel corso di indagini estranee ai fatti oggetto del procedimento i cui
termini siano scaduti ovvero se provenienti da altri procedimenti relativi a fatti di
reato oggettivamente e soggettivamente diversi ma egrave comunque necessario
accertare che tali risultanze non siano il risultato di indagini finalizzate alla verifica
e allapprofondimento degli elementi emersi nel corso del procedimento penale i cui
termini sono scadutirdquo
ldquoAi fini di una corretta motivazione del provvedimento autorizzativo egrave necessario
che vengano indicate le ragioni sulla cui base il giudice ritenga di dover
autorizzare le intercettazioni richieste dal pubblico ministero in quanto proprio
quelle intercettazioni relative a quella particolare utenza risultano indispensabili
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
83
per il completo accertamento del fatto specifico cui si riferiscono le indagini
noncheacute per la individuazione dei responsabilirdquo
ldquoNelle ipotesi in cui il collegamento sia riferito ad un soggetto non indagato la
necessitagrave di motivare la correlazione tra lrsquoindagine in corso e lintercettato oltre
alla base indiziaria oggettiva egrave necessario che il giudice indichi ed espliciti
chiaramente lrsquointeresse investigativo sottostante chiarisca cioegrave le ragioni di
collegamento diretto o indiretto tra il soggetto ed il fatto di reato oggetto di
accertamento egrave necessario cioegrave che si indichino i motivi per i quali il soggetto
terzo che si intende intercettare dovrebbe essere informato sui fatti e percheacute si
ritiene che vi possano essere conversazioni o comunicazioni attinenti a quei fattirdquo
ldquoLomessa indicazione da parte del PM delle modalitagrave di intrusione delle
microspie nei luoghi di privata dimora non determina alcuna nullitagrave Le operazioni
di collocazione e disinstallazione del materiale tecnico necessario per eseguire le
captazioni costituiscono infatti atti materiali rimessi alla contingente valutazione
della polizia non essendo compito del pubblico ministero indicare le modalitagrave
dellintrusione negli ambiti e luoghi privati ove verragrave svolta lintercettazionerdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez VI 14 maggio 2017 (dep 1 marzo 2018) n 9386 Caridi in
CED Cass n 272727 Cass Sez I 30 maggio 2015 (dep 8 settembre 2015) n
36327 Sgaramella in CED Cass n 264527 su ammissibilitagrave ai sensi dellrsquoart 234
cpp di accertamenti acquisiti in sede amministrativa successivamente alla
scadenza del termine delle indagini Cass V Sez 8 marzo 2018 (dep 10 maggio
2018) n 20824 Di Francesco in CED Cass n 273031
Difformi -
Sostituto processuale e delega orale
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)
Cass Sez I 2 ottobre 2018 (dep 25 ottobre 2018) n 48862 Pres Di Tomassi
Rel Centofanti ric Stampini
Diritto processuale penale ndash Sostituto processuale ndash Delega orale
(art 102 cpp)
ldquoIl difensore titolare puograve farsi sostituire per ludienza o per latto processuale da
compiere conferendo incarico anche solo orale al difensore sostituto senza essere
necessariamente ivi presente e senza altro onere diverso dalla formale
dichiarazione (davanti al giudice e raccolta a verbale) del conferitario di averlo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Diritto processuale penale
84
ricevuto ferme le sue responsabilitagrave di ordine penale civile e deontologico per il
caso di dichiarazione mendacerdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi -
Difformi Cass Sez V 26 aprile 2018 n 26606 Vitanza Rv 273304
Impedimento dellrsquoimputato
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)
Cass Sez V 20 settembre 2018 (dep 25 ottobre 2018) n 48892 Pres Palla
Rel Scotti ric Lazzari
Diritto processuale penale ndash Impedimento dellrsquoimputato ndash Modalitagrave di
presentazione ndash Inoltro a mezzo telefax ndash Onere difensivo
(art 420-ter cpp)
ldquoLassoluto impedimento fisico a comparire sussiste solo in presenza di specifica
indicazione nel certificato medico prodotto a sostegno dellistanza di patologie che
rendano impossibile o rischioso lo spostamento per raggiungere il luogo
delludienzardquo
ldquoLa richiesta di rinvio delludienza per legittimo impedimento inviata a mezzo
telefax in cancelleria non egrave irricevibile neacute inammissibile ma lutilizzo di tale non
regolare modalitagrave di trasmissione comporta lonere per la parte che intenda
dolersi in sede di impugnazione dellomesso esame della richiesta stessa di
accertarsi ndash mediante un sostituto processuale un addetto di studio o
uninterlocuzione telefonica (o nel caso dellimpedimento dellimputato a maggior
ragione a cura del difensore stesso) ndash del regolare arrivo del fax e del suo
tempestivo inoltro al giudice procedente Solo nel caso in cui limpedimento ndash
improvvisamente ed inevitabilmente insorto ndash sia tale da precludere allinteressato
qualsiasi possibilitagrave di attivazione il medesimo egrave esentato dalle predette verifiche
salvo lonere di provare le circostanze che le hanno rese inattuabilirdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi in relazione alla prima massima Cass Sez II 22 maggio 2015 n
24515 Mennella Rv 264362 in relazione alla seconda massima Cass Sez I 16
novembre 2017 n 1904 Deriugrave Rv 272049
Difformi -
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
85
IV Esecuzione e sorveglianza
Valutazione della condotta successiva serbata dal condannato e
affidamento in prova ai servizi sociali
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alessandro Orabona)
Cass Sez I 18 maggio 2018 (dep 11 settembre 2018) n 40341 Pres Di
Tomassi Rel Siani ric Loppi
Esecuzione e sorveglianza ndash Ordinamento penitenziario ndash Istanza di
affidamento in prova ai servizi sociali ndash Detenzione domiciliare ndash Omessa
valutazione della condotta successiva tenuta dal condannato ndash Recupero sociale
del reo ndash Annullamento con rinvio
ldquoPur non potendosi prescindere dalla natura e dalla gravitagrave dei reati per cui egrave stata
irrogata la pena in espiazione quale punto di partenza dellrsquoanalisi della personalitagrave
del soggetto affincheacute si possa concedere lrsquoaffidamento in prova al servizio sociale
la considerazione di detta gravitagrave non puograve prescindere dalla necessaria valutazione
della condotta successivamente tenuta dal condannato essendo indispensabile
lesame anche dei comportamenti attuali del medesimo in ragione dellesigenza
connaturata alla ratio dellistituto di accertare non solo lassenza di indicazioni
negative ma anche la presenza di elementi positivi che consentano un giudizio
prognostico di buon esito della prova e di prevenzione del pericolo di recidiva
dovendo peraltro sottolinearsi che per la favorevole delibazione dellistanza non
puograve esigersi in positivo la dimostrazione che il soggetto abbia giagrave compiuto una
completa revisione critica del proprio passato bensigrave egrave sufficiente che ndash dai risultati
dellosservazione della personalitagrave ndash emerga che un siffatto processo critico sia
stato almeno avviato nella prospettiva di un suo ottimale reinserimentordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex plurimis Cass Sez I 5 maggio 2015 n 31420 Cass Sez I 3
dicembre 2013 n 773
Difformi -
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Esecuzione e sorveglianza
86
Videosorveglianza dei detenuti in regime 41-bis OP e limiti
nellrsquoesercizio dei mezzi di controllo
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giovanni Petranico)
Cass Sez I 16 aprile 2018 (dep 8 ottobre 2018) n 44972 Pres Mazzei Rel
Binenti ric Ministero della Giustizia per DAP
Esecuzione e sorveglianza ndash Ordinamento penitenziario ndash Cella e ambienti
penitenziari ndash Natura ndash Esercizio del controllo ndash Finalitagrave e modi consentiti ndash
Videosorveglianza ndash Limite ndash Valutazione del caso concreto
(artt 41-bis OP 3 e 8 CEDU 27 co II Cost)
ldquoLa cella e gli ambienti penitenziari non sono luoghi di privata dimora nel
laquopossessoraquo del detenuto al quale dunque non compete la titolaritagrave dello ius
excludendi alios con riguardo agli spazi in questione essendo gli stessi di contro
nella disponibilitagrave dellrsquoAmministrazione penitenziaria che ne puograve fare sempre uso
secondo le finalitagrave e i modi consentiti dalle previsioni di leggerdquo
ldquoLrsquoesercizio del controllo con i mezzi in concreto ritenuti idonei in forza di scelte
rimesse allrsquoAmministrazione penitenziaria in nessun caso perograve puograve trasmodare nella
sottoposizione a torture o trattamenti inumani e degradanti e per ravvisare un
trattamento di quel genere tuttavia occorre che si superino certe soglie di gravitagrave da
valutare nel caso concreto secondo alcuni concorrenti parametri considerando
contemporaneamente le ragioni della tutela e fermo restando che ci si deve pur
sempre trovare in presenza di una sofferenza o di una umiliazione di livello
significativamente superiore a quello che ordinariamente accompagna il tipo di
afflizione restrittiva in corso di esecuzione Tale superamento non si verifica solo per
effetto della videosorveglianza allrsquointerno della cella ai fini della tutela di esigenze di
ordine pubblico nel caso del detenuto in regime di cui allrsquoart 41-bis Ord penrdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez VII 16 marzo 2017 n 21506 Roman Rv 269781 Cass
Sez I 6 maggio 2008 n 32851 Sapone Rv 241228 C edu 6 aprile 2000 Labita
c Italia C edu 1 settembre 2015 Paolello c Italia Cass Sez I 24 novembre
2009 n 49988 Rv 245969
Difformi -
Permessi premio e programma trattamentale
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Mariagiovanna Veneruso)
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
87
Cass Sez I 18 luglio 2018 (dep 26 ottobre 2018) n 49146 Pres Di Tommasi
Rel Di Giuro ric Pischedda
Esecuzione e sorveglianza ndash Ordinamento penitenziario ndash Permessi premio ndash
Programma trattamentale ndash Attivitagrave estemporanea ndash Finalitagrave rieducativa
(artt 30-bis 30-ter OP)
ldquoI provvedimenti camerali mancano di un dispositivo quale atto di autonoma
rilevanza e dunque il contenuto della decisione del giudice egrave racchiuso nellrsquointero
dettato del provvedimento che va letto e interpretato nella sua interezzardquo
ldquoIl permesso premio ex artt 30-bis e 30-ter L n 3541975 non deve
necessariamente essere inserito in un preciso programma trattamentale bensigrave una
volta valutati tutti i criteri ai fini della concessione esso puograve concretizzarsi in una
attivitagrave estemporanea che abbia un fine rieducativo consistente nel consentire
unrsquoiniziale reinserimento del condannato nella societagraverdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez I 19 dicembre 2014 n 11873 Cass Sez I 5 febbraio 2013
n 11581
Difformi -
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Esecuzione e sorveglianza
88
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
89
V Procedimento di prevenzione
Misure di prevenzione tassativitagrave dei casi ed autonomia della
valutazione rispetto al procedimento di cognizione
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Marco Muscariello)
Cass Sez I 19 aprile 2018 (dep 3 ottobre 2018) n 43826 Pres Sarno Rel
Magi ric Righi e altri
Procedimento di prevenzione ndash Tassativitagrave dei casi di pericolositagrave ndash Pericolositagrave
generica ndash Autonomia della valutazione rispetto al procedimento di cognizione
ndash Limiti
(artt 1 4 dlgs 6 settembre 2011 n 159)
ldquoNel giudizio cognitivo di prevenzione lapplicazione delle previsioni di legge di
cui allart 1 co 1 lett a) e b) Cod Ant richiede adeguata motivazione circa la
esistenza pregressa delle condotte delittuose commesse dal proposto aderenti ai
contenuti della previsione astratta declinata ndash questultima ndash in termini tassativi
trattandosi della base logica e normativa del giudizio di pericolositagrave soggettivardquo
ldquoIl giudice della misura di prevenzione puograve fare riferimento in tale parte della
motivazione a provvedimenti emessi in sede penale che abbiano affermato (anche
in via provvisoria) la ricorrenza dei delitti in questione esprimendo argomentata
condivisione e confrontandosi con gli argomenti contrari introdotti dalla difesardquo
ldquoIl giudice della misura di prevenzione puograve ricostruire in via totalmente autonoma
gli episodi storici in questione ndash anche in assenza di procedimento penale correlato
ndash in virtugrave della assenza di pregiudizialitagrave e della possibilitagrave di azione autonoma di
prevenzione (art 29 Cod Ant)rdquo
ldquoIl giudice della misura di prevenzione egrave vincolato a recepire leventuale esito
assolutorio non dipendente dallapplicazione di cause estintive ndash sul fatto posto a
base del giudizio di pericolositagrave ndash prodottosi nel correlato giudizio penale (art 28
Cod Ant) con le sole eccezioni che seguono 1) il segmento fattuale oggetto
dellesito assolutorio del giudizio penale si pone come ingrediente fattuale solo
concorrente e minusvalente rispetto ad altri episodi storici rimasti confermati (o
non presi in esame in sede penale) 2) il giudizio di prevenzione si basa su elementi
cognitivi autonomi e diversi rispetto a quelli acquisiti in sede penale 3) la
conformazione legislativa del tipo di pericolositagrave prevenzionale egrave descritta in modo
sensibilmente diverso rispetto ai contenuti della disposizione incriminatrice oggetto
del giudizio penale (ipotesi di pericolositagrave qualificata)rdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Procedimento di prevenzione
90
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez I 24 marzo 2015 n 31209 ric Scagliarini Rv 264319
Cass Sez I 14 giugno 2017 n 36258 ric Cellini ed altri Cass Sez V 19
dicembre 2018 n 57488
Difformi -
Sorveglianza speciale e prescrizioni generiche del cd honeste vivere
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alessandro Orabona)
Cass Sez I 6 giugno 2018 (dep 30 ottobre 2018) n 49731 Pres Mazzei Rel
Cairo ric Sassano
Procedimento di prevenzione ndash Obblighi inerenti alla sorveglianza speciale ndash
Inosservanza ndash Tassativitagrave dellrsquoelenco delle prescrizioni ndash Prescrizione
generiche del cd honeste vivere ndash Limitazione alla libertagrave di partecipare a
riunioni pubbliche e comizi elettorali
(art 9 co 2 l n 14231956)
ldquoSecondo la Corte EDU con riferimento alle prescrizioni che comportano un
divieto assoluto di partecipare a pubbliche riunioni la legge italiana non indica
alcun limite temporale o spaziale a una libertagrave fondamentale e la restrizione risulta
interamente lasciata alla discrezionalitagrave del giudice (cfr punto 123 della sentenza
23 febbraio 2017 De Tommaso c Italia)rdquo
ldquoI contatti da vietare tra soggetti sono solo quelli che incrementino il rischio di
pericolositagrave o che si pongano in continuitagrave con lanzidetto profilo che la misura di
prevenzione intende controllare e non in generale le attivitagrave in cui si risolve
lesercizio di diritti di spessore superprimario di presidio costituzionale che
integrano il patrimonio fondamentale del cittadino e che tra laltro permettono
lesercizio delle libertagrave individuali in uno Stato democraticordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex plurimis Cass Sez Un 27 aprile 2017 n 40076 Cass Sez I 5
novembre 2008 n 44846 Solferino
Difformi -
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
91
Giurisprudenza di merito
Diritto penale
La ripetitivitagrave della condotta ed il profitto economicamente
apprezzabile quali elementi qualificanti la fattispecie di truffa ai
danni dello Stato realizzata mediante lattestazione da parte di terzi
della propria presenza in servizio
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Fabio Cavalli)
GUP Tribunale di SMCV Dottssa Salvatore 20 aprile 2017 (dep 20
maggio 2017) n 345 sent
Diritto penale ndash Truffa ai danni dello Stato ndash Marcatura del badge elettronico
da parte di terzi ndash Condotta decettiva ndash Ripetitivitagrave della condotta ndash Profitto
economicamente apprezzabile ndash Offensivitagrave della condotta - Dolo
(art 640 co II cp)
ldquoIn tema di truffa ai danni dello Stato la timbratura del cartellino marcatempo
attestante la presenza in servizio ndash con il contributo di terzi ndash e lallontanamento dal
luogo di lavoro sono condotte che astrattamente possono configurare un
comportamento decettivo nei confronti dellamministrazione di appartenenza
tuttavia al fine di impedire un automatismo tra allontanamento e reato e di lasciar
un margine di apprezzamento che ridonda sul versante della reale offensivitagrave della
condotta lartifizio deve essere ripetuto e deve portare al conseguimento di un
profitto che sia economicamente apprezzabilerdquo
ldquoPur a fronte di unrsquooggettiva non corrispondenza tra la situazione di fatto
rappresentata dalla timbratura del badge e quella effettiva la ripetitivitagrave degli
allontanamenti e la loro consistenza si riverbera anche sul piano dellaccertamento
del dolo richiesto dalla norma incriminatrice di riferimentordquo
(In applicazione di tali principi il Giudice di merito ha assolto tutti gli imputati in
un caso nel quale taluni dipendenti di un ASL erano stati impegnati ndash in un
particolare periodo caratterizzato da due gravi fenomeni di allarme sociale ndash nel
coadiuvare operazioni di polizia giudiziaria in attivitagrave di verifiche e sequestro che
non permettevano di poter timbrare il cartellino circostanze documentate dai
numerosi verbali prodotti in atti per tali motivi sarebbe stata adottata anche una
Giurisprudenza di merito ndash Diritto penale
92
direttiva che esonerava dalla timbratura del cartellino marcatempo e quindi
secondo lEstensore della sentenza non sarebbe stata dimostrata la reiterazione
dellallontanamento dal luogo di lavoro per finalitagrave diverse dallespletamento
dellattivitagrave professionale Inoltre il luogo di lavoro era munito di un doppio
ingresso uno dei quali non era stato oggetto di monitoraggio motivo per il quale
non si sarebbe potuto accertare neanche un danno economicamente apprezzabile)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez II 16 marzo 2018 n 14975 Cass Sez 17 dicembre 2013
n 8426 Cass Sez II 12 giugno 2008 n 26722 Cass Sez II 6 ottobre 2006 n
34210
Difformi -
Disastro ambientale e ne bis in idem
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alessandro Orabona)
Trib SMCV Sez III Coll C 20 settembre 2018 (dep 4 ottobre 2018) n
4571 Pres Est F Rugarli
Diritto penale ndash Disastro ambientale ndash Concorso formale di reati ndash Precedente
assoluzione per non aver commesso il fatto ndash cd inconciliabilitagrave logica ndash ne bis
in idem ndash Sentenza di non doversi procedere
(artt 434 cp 6 lett c) dl 6 novembre 2008 n 172 artt 529 649 cpp)
ldquoImmune da vizi logici e giuridici egrave la decisione del giudice che nellrsquoemettere
sentenza di non doversi procedere ex artt 529 649 cpp nei confronti di un
imputato giagrave assolto per non aver commesso il reato p e p dallrsquoart 6 lett c) dl n
1722008 evidenzi che in linea generale bencheacute non si possa precludere
lrsquoesercizio dellrsquoazione penale per un fatto diverso che presenti degli ulteriori e
differenti elementi rispetto ad un fatto giagrave giudicato tale principio perde la sua
consistenza allorquando il giudicato attiene alla condotta dellrsquoimputato ritenuta non
commessa e il reato diverso presenta identitagrave della condotta con quella giudicata
anche se questa si caratterizza per un evento diversordquo
ldquoLa preclusione del ne bis in idem non opera ove tra i fatti giagrave irrevocabilmente
giudicati e quelli ancora da giudicare sia configurabile unrsquoipotesi di ldquoconcorso
formale di reatirdquo potendo in tal caso la stessa fattispecie essere riesaminata sotto il
profilo di una diversa violazione di legge fatta salva lrsquoipotesi in cui nel primo
giudizio sia stata dichiarata lrsquoinsussistenza del fatto o la mancata commissione di
esso da parte dellrsquoimputato poicheacute in questo caso lrsquoevento giuridico considerato
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
93
successivamente si pone in rapporto di inconciliabilitagrave logica con il fatto giagrave
giudicatordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex plurimis Cass Sez III 23 febbraio 2017 n 55474 (dep 13 dicembre
2017) Barravecchia Cass Sez III 15 aprile 2009 n 25141 (dep 17 giugno 2009)
Ferrarelli Cass Sez III 18 settembre 2014 n 50310 (dep 02 dicembre 2014)
Scandroglio
Difformi -
Leggi speciali
Ordine di demolizione del Giudice penale e destinazione del bene a
finalitagrave pubbliche
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Amedeo Bucci de Santis)
Trib Napoli I Sez GE Dottssa Bottillo 15 dicembre 2017 (dep 27 dicembre
2017) ord
Leggi speciali ndash Ordine di demolizione del giudice penale ndash Acquisizione del
bene da parte del comune a seguito di inottemperanza del destinatario alla
demolizione disposta dalla PA ndash Destinazione del bene a finalitagrave pubbliche ndash
Caratteristiche della delibera del consiglio comunale che opta per la non
demolizione del manufatto
(art 31 co 5 dPR 6 giugno 2001 n 380)
ldquoLrsquoordine di demolizione costituisce atto dovuto del giudice penale a seguito di
condanna per il reato di cui allrsquoart 44 lett b) e c) TUE esplicazione di un potere
autonomo e non alternativo a quello dellrsquoautoritagrave amministrativa in fase esecutiva i
due poteri si possono trovare a doversi coordinarerdquo
ldquoOve sopravvengano situazioni di fatto o di diritto incompatibili con la esecuzione
dellrsquoordine di demolizione quali una corretta sanatoria o una delibera di
destinazione del bene a finalitagrave di pubblico interesse il GE puograve disporre la revoca
o la sospensione dellrsquoordine di demolizione sempre che sia stato emesso ovvero sia
prossimo ad essere emesso un atto amministrativo incompatibile con lrsquoordine
medesimordquo
ldquoLa acquisizione al patrimonio comunale egrave conseguenza della inottemperanza del
destinatario allrsquoordine di demolizione disposto dalla PA lrsquoacquisizione del bene al
Giurisprudenza di merito ndash Leggi speciali
94
patrimonio comunale egrave compatibile con lrsquoordine di demolizione disposto dal giudice
penale in quanto la demolizione del bene egrave un esito obbligato unica eccezione egrave
costituita dallrsquoart 31 comma 5 che esclude la demolizione del bene abusivo laddove
lrsquoente comunale abbia dichiarato lrsquoesistenza di interessi pubblici prevalenti rispetto
a quello del ripristino dellrsquoassetto urbanistico violato sempre che lrsquoopera abusiva
non contrasti con rilevanti interessi urbanistici o ambientalirdquo
ldquoLa delibera comunale che dichiari lrsquoesistenza di un interesse pubblico prevalente
sul ripristino dellrsquoassetto urbanistico deve dare conto delle specifiche esigenze che
giustificano la conservazione del singolo manufatto puntualmente individuatordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi la ordinanza in rassegna egrave coerente con il costante prevalente
orientamento della SC in senso conforme si segnalano Cass Sez III n 805518
6 dicembre 2017 (dep 20 febbraio 2018) Pres Fiale rel Gai ric P Cass Sez III
n 3017017 24 maggio 2017 (dep 15 giugno 2017) Pres Fiale est Ramacci ricB
Difformi -
La configurabilitagrave del reato di cui allrsquoart 2 dlgs 742000 non egrave
impedita dallrsquoeffettiva esistenza delle operazioni commerciali
intraprese noncheacute dalla veridicitagrave dei pagamenti effettuati
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Carmine Gatto)
Trib Napoli Sez VII penale Dott Ciampaglia 31 gennaio 2018 (dep 18 aprile
2018) n 1397 sent TC e altro
Leggi speciali ndash Reati tributari ndash Utilizzo di fatture per operazioni inesistenti ndash
Effettivitagrave delle operazioni commerciali ndash Irrilevanza ndash Mancata esclusione
della fattispecie ndash Elemento soggettivo ndash Consapevolezza della frode ndash
Compatibilitagrave con dolo eventuale
(art 2 dlgs 10 marzo 2000 n 74)
ldquoLrsquoeffettivo acquisto di beni non esclude la fattispecie di cui allrsquoart 2 dlgs 742000
qualora la merce sia stata acquisita da una societagrave esistente solo sulla carta cd
societagrave filtrordquo
ldquoLrsquoelemento soggettivo della fattispecie de qua consiste nella consapevolezza o
nellrsquoaccettazione del rischio (dolo eventuale) della natura di societagrave filtro della
controparte ovvero dellrsquoesistenza di una frode laquocaroselloraquo in corsordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
95
Conformi Cass Sez III 11 febbraio 2015 (dep 7 maggio 2015) n 19012 Cass
Sez III 27 aprile 2000 (dep 29 maggio 2000) n 6228
Difformi -
La configurabilitagrave del delitto di bancarotta per distrazione in
assenza della delibera assembleare
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giuseppe Musella)
Trib Napoli III Sez Coll 4 luglio 2018 (dep 1 ottobre 2018) n 8887 Pres
Spagna Est DrsquoAmbrosio FS + altri
Diritto penale ndash Bancarotta fraudolenta patrimoniale ndash Distrazione ndash Compensi
ndash Mancata delibera assembleare ndash Irregolaritagrave formale ndash Proporzione ndash
Valutazione ndash Necessitagrave
(artt 216 223 rd16 marzo 1942 n 267)
ldquoNel delitto di bancarotta fraudolenta la configurabilitagrave dellrsquoelemento soggettivo
doloso puograve escludersi qualora le operazioni compiute siano fisiologiche e
compatibili ndash sotto tutti gli aspetti - con lrsquoattivitagrave societaria complessivamente
considerata dal momento che la sussistenza di tale intento deve viceversa
ricavarsi in presenza di esborsi rilevanti idonei a ledere in modo incisivo le ragioni
dei creditorirdquo
(Nella fattispecie il Tribunale napoletano ha ritenuto che i compensi corrisposti agli
amministratori fossero certamente dovuti al pari del pagamento delle prestazioni
effettuate per le attivitagrave di progettazione tenuto conto che per oltre un anno la
societagrave continuava a godere della fiducia degli istituti di credito e che comunque
nel corso del 2012 era stata interessata da movimentazioni finanziare significative
Pertanto tali operazioni risultano perfettamente compatibili con le finalitagrave societarie
ndash rapportate ai volumi di affari ndash e non possono costituire elementi sintomatici della
volontagrave fraudolenta
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi
Difformi Cass sez V 15 gennaio 2018 n3797 Cass sez V 05 giugno 2018 n
30105
Giurisprudenza di merito ndash Leggi speciali
96
Reati urbanistici e dissequestro
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giovanni Petranico)
Gip Trib Napoli Sez XXII Dott Carola 6 novembre 2018 (dep 7 novembre
2018) Tarchini n 2888618 RGNR n 2511918 RGGip
Leggi speciali ndash Reati urbanistici ndash Interventi di manutenzione straordinaria ndash
Frazionamento o accorpamento delle unitagrave immobiliari ndash Limiti ndash Volumetria e
originaria destinazione drsquouso
(art 3 co 1 lett b) dPR 6 giugno 2001 n 380 come modificato dallrsquoart 17 co
1 lett a) n 2 dl 12 settembre 2014 n 133 conv con modificazioni nella l 11
novembre 2014 n 164)
ldquoAi sensi dellrsquoart 3 co 1 lett b) dPR n 3802001 come modificato dallrsquoart 17
comma 1 lett a) n 2 del dl 12 settembre 2014 n 133 conv con modificazioni
nella l 11 novembre 2014 n 164 laquonellrsquoambito degli interventi di manutenzione
straordinaria sono ricompresi anche quelli consistenti nel frazionamento o
accorpamento delle unitagrave immobiliari con esecuzioni di opere anche se comportanti
la variazione delle superfici delle singole unitagrave immobiliari noncheacute del carico
urbanistico purcheacute non sia modificata la volumetria e si mantenga lrsquooriginaria
destinazione drsquousoraquordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi -
Difformi -
Condono e sospensione dellrsquoordine di demolizione delle opere
abusive
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Aldo Franceschini)
C app Napoli 28 novembre 2018 (dep 3 dicembre 2018) n 7522014 SIGE
Pres Abbamondi Rel Abbamondi Matrone e altri
Leggi speciali ndash Reati urbanistici reati paesaggistici ndash Ordine di demolizione
opere abusive ordine di rimessione in pristino ndash Istanza di condono ndash Poteri di
accertamento del giudice dellrsquoesecuzione ndash Sospensione dellrsquoordine di
demolizione
(artt 31 co 9 TUE l 23 dicembre 1994 n 724 l 28 febbraio 1985 n 47 666
cpp)
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
97
ldquoSpetta al giudice penale (ed anche al giudice dellrsquoesecuzione) verificare la
sussistenza dei presupposti affincheacute la normativa di laquocondono edilizioraquo possa essere
applicata e gli accertamenti che devono essere compiuti dal giudice penale
costituiscono compiti propri dellrsquoautoritagrave giurisdizionale ndash conformi al dettato
dellrsquoart 101 comma II art 102 104 comma I e art 112 Cost ndash che non possono
essere demandati neppure con legge ordinaria allrsquoautoritagrave amministrativa in un
corretto rapporto delle sfere specifiche di attribuzionerdquo
ldquoIn presenza di una istanza di condono che non sia stata valutata dal giudice del
merito il giudice dellrsquoesecuzione ai fini del riconoscimento degli effetti delle
procedure di laquocondono edilizioraquo esperite ai densi della L n 724 del 1994 e L n 47
del 1985 ndash nellrsquoeseguire lrsquoindispensabile verifica degli elementi di fatto e di diritto ndash
deve accertare a) il tipo di intervento realizzato e la sua riconducibilitagrave agli schemi
della normativa di sanatoria b) le dimensioni volumetriche dellrsquoimmobile c)
lrsquoepoca della sua realizzazione d) la tempestivitagrave della domanda di sanatoria e
lrsquoavvenuto laquointegrale versamentoraquo delle somme dovute ai fini dellrsquooblazione ed a
titolo di contributo concessorio ritenute congrue dallrsquoamministrazione comunalerdquo
ldquoLrsquoordine di demolizione delle opere abusive emesso con la sentenza passata in
giudicato puograve essere sospeso solo qualora sia ragionevolmente prevedibile sulla
base di elementi concreti che in un breve lasso di tempo sia adottato dallrsquoautoritagrave
amministrativa o giurisdizionale un provvedimento che si ponga in insanabile
contrasto con detto ordine di demolizionerdquo
ldquoIl motivato parere favorevole della autoritagrave preposta alla tutela del vincolo ed il
parere favorevole della Commissione per il paesaggio se certamente non consente
di ritenere estinto il reato certamente inibiscono la demolizione o la remissione in
pristino dello stato dei luoghi atteso che i provvedimenti emessi comportano una
qualificata ricognizione dellrsquoassenza di conseguenze dannose o pericolose per
lrsquoambienterdquo
(Nel caso di specie la Corte distrettuale sospendeva per sei mesi lrsquoordine di
demolizione di unrsquoopera consistente nella sopraelevazione di un precedente
manufatto con realizzazione di primo e secondo piano (ciascuno di circa 160 mq) in
attesa della definizione del procedimento di sanatoria nellrsquoambito del quale risultava
giagrave emesso parere favorevole della Commissione per il paesaggio e autorizzata la
cancellazione dellrsquoordinanza dirigenziale di acquisizione dellrsquoimmobile al
patrimonio comunale)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi con riferimento alla terza massima Cass Sez III 17 ottobre 2017 n
42978 con riferimento alla quarta massima Cass Sez III 9 febbraio 2016 n
24410 Cass Sez III 3 luglio 2007 n 37318 Cass Sez III 26 novembre 2002 n
40269 Nucci in CED Cass n 222703
Difformi -
Giurisprudenza di merito ndash Leggi speciali
98
Diritto processuale penale
Sequestro preventivo valutazione del fumus boni iuris e del
periculum in mora
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)
TdL Napoli VIII Sez Coll A) 11 settembre 2018 n 549 ord
Diritto processuale penale ndash Riesame reale ndash Sequestro preventivo ndash Particolare
tenuitagrave del fatto ndash Reati urbanistici ndash Opera abusiva completata
(art 309 321 cpp)
ldquoLrsquoapplicabilitagrave della causa di non punibilitagrave per tenuitagrave del fatto nella fase
cautelare non puograve incidere sul giudizio circa la sussistenza o meno del fumus boni
iuris Non puograve ritenersi che vi sia una parte della normativa sostanziale sottratta
allrsquoapplicabilitagrave del giudice del riesame Questrsquoultimo tuttavia deve considerare
lrsquoapplicabilitagrave dellrsquoistituto alla fattispecie concreta al fine di valutare la possibile
ipotesi assolutoria ex art 131-bis cprdquo
ldquoIl sequestro preventivo di unrsquoopera edile realizzata senza titolo abitativo in
unrsquoarea sottoposta al vincolo di interesse pubblico (DM 28 marzo 1985) deve
essere supportato da un adeguato periculum in mora tale da intendersi la prognosi
di reale compromissione degli interessi attinenti al territorio e la previsione della
ulteriore lesione del bene giuridico protetto da parte dellrsquoindagato o di terzi in
ipotesi di godimento o disponibilitagrave della cosardquo
ldquoLrsquoesistenza di una struttura abusiva ultimata non integra di per seacute i requisiti della
concretezza ed attualitagrave del pericolordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi in relazione alla seconda massima Cass Sez III 24 novembre 2011 n
6599 in relazione alla terza massima Cass Sez III 14 aprile 2016 (dep 8 luglio
2016) n 28388
Difformi -
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
99
Mancato pagamento del pedaggio stradale e sequestro preventivo del
veicolo il periculum in mora deriva dalla natura della cosa sui cui egrave
disposto il sequestro
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Emma Lorena Cappuccio)
Trib SMCV 7 novembre 2018 (dep 19 dicembre 2019) ord
Diritto processuale penale ndash Riesame reale ndash Sequestro preventivo ndash Delitti contro il
patrimonio ndash Dissimulazione dello stato di insolvenza
(artt 321 322 cpp )
ldquoIl procedimento cautelare trova la sua ragione nella necessitagrave di evitare che le
conseguenze del reato siano protratte nel tempo incrementate in intensitagrave oppure di
ostacolare la commissione di ulteriori illeciti penali per lrsquoapplicazione della misura
occorre che siano sussistenti gli elementi che rendano ipotizzabile il reato per il quale si
procede ma non egrave richiesto tra i presupposti legittimanti il sequestro che la gravitagrave degli
indizi di colpevolezza sia a carico di un soggetto individuato tanto egrave vero che il vincolo
reale puograve essere disposto in procedimento contro ignotirdquo
ldquoIl silenzio serbato al momento dellrsquoingresso in autostrada egrave idoneo alla dissimulazione
dello stato di insolvenza riscontrabile pertanto nel comportamento di chi presentandosi
al casello a bordo di unrsquoautovettura ndash bene che fa presumere la capacitagrave di assolvere
lrsquoobbligo del pagamento del pedaggio in chi lo possiede ndash prenda in consegna il
talloncino aderendo in tal modo allrsquoofferta contrattuale proveniente dal gestore del
servizio autostradalerdquo
(Nella fattispecie il Tribunale del riesame ha ritenuto che lrsquoesigenza di prevenzione puograve
imporre di adottare la misura cautelare reale ogni qual volta un bene ndash quale che sia la
persona che ne dispone ndashpossa costituire strumento attraverso il quale le conseguenze del
reato vengono aggravate o protratte nel tempo esulando lrsquoaccertamento sulla effettiva
materiale disponibilitagrave del bene dal profilo cautelare essendo il predetto accertamento di
esclusiva competenza del Giudice del procedimento principale Altresigrave ha precisato come
nel caso in esame sussista il fumus del reato ex art 641 cp in quanto il conducente della
vettura transitando in autostrada nelle corsie riservate al ldquotelepassrdquo senza di fatto disporre
di tale strumento di pagamento con il suo comportamento ha profittato piugrave volte della
prestazione offerta dallrsquoente gestore della rete viaria accettando in tal modo di assumere
lrsquoobbligazione corrispettiva per facta concludentia)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi in relazione alla prima massima Cass Sez III 8 gennaio 2011 (dep 13
dicembre 2017) n 35312 in relazione alla seconda massima Cass Sez II 23 settembre
1996 (dep 28 novembre 1996) n 10247
Difformi -
Giurisprudenza di merito ndash Procedimento di prevenzione
100
Procedimento di prevenzione
La richiesta di applicazione della sorveglianza speciale nei confronti
di soggetto in espiazione di una pena detentiva superiore ai due anni
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alfonso Tatarano)
TdP Napoli 17 aprile 2018 decr in proc n 1622012 RGMP Pres
Lomonte Rel Consiglio
Procedimento di prevenzione ndash Sicurezza pubblica ndash Misure di prevenzione
personali ndash Sospensione dellrsquoesecuzione della sorveglianza speciale nel caso di
espiazione di pena detentiva ndash Necessitagrave di verifica dellrsquoattualitagrave della
pericolositagrave ndash Inammissibilitagrave della richiesta di applicazione della sorveglianza
speciale nei confronti di soggetto in espiazione di una pena detentiva lunga
(artt 14 e 15 dlgs 6 settembre 2011 n 159)
ldquoA seguito della sentenza della Corte Costituzionale n 291 del 2011 che ha
dichiarato lrsquoillegittimitagrave dellrsquoart 15 D Lgs 6 settembre 2011 n 159 nella parte in
cui non prevede che nel caso in cui lrsquoesecuzione della misura di prevenzione
personale resti sospesa durante la detenzione per espiazione pena del prevenuto
lrsquoorgano che ha disposto lrsquoapplicazione non debba valutare anche drsquoufficio la
permanenza delle condizioni di pericolositagrave dellrsquointeressato nel momento
dellrsquoesecuzione della misura e dellrsquointroduzione del co 2-ter dellrsquoart 14 che
impone allrsquoorgano competente successivamente allrsquoespiazione di una pena
detentiva non inferiore a due anni di rivalutare la persistenza delle condizioni di
pericolositagrave sociale dellrsquointeressato deve ritenersi che nellrsquoipotesi di prolungata
espiazione della pena detentiva la richiesta dellrsquoorgano proponente volta a valutare
lrsquoattualitagrave della pericolositagrave prospettata sia sostanzialmente inammissibile Deve
infatti osservarsi che in conseguenza del mutato assetto normativo il giudizio
sullrsquoattualitagrave emesso nellrsquoambito di un procedimento che ha come destinatario un
soggetto che dopo lrsquoadozione del provvedimento resteragrave detenuto in espiazione pena
per un periodo di almeno due anni egrave in sostanza ldquotamquam non essetrdquo dovendo lo
stesso giudizio essere necessariamente ripetuto dopo la cessazione della pena
detentiva e prima dellrsquoesecuzione del provvedimentordquo
(Fattispecie nella quale il Tribunale ha dichiarato inammissibile la richiesta di
applicazione della misura di prevenzione della sorveglianza speciale nei confronti di
un soggetto condannato in espiazione con fine pena (abbondantemente) superiore ai
due anni termine minimo questrsquoultimo previsto dal co 2-ter dellrsquoart 14 per radicare
lrsquoobbligo di verifica dellrsquoattualitagrave della pericolositagrave sociale da parte dellrsquoorgano
competente allrsquoapplicazione della misura Ha ritenuto il Tribunale che
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
101
lrsquoadempimento della verifica della permanenza della pericolositagrave sociale
successivamente alla cessazione dellrsquoesecuzione della pena comporterebbe un
rallentamento nella celeritagrave dellrsquoapplicazione della misura vanificando di fatto
lrsquointeresse dellrsquoorgano proponente a conseguire una rapida sottoposizione del
proposto alla misura evitando il pericolo di dilazioni)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi con riferimento alla necessitagrave di procedere alla verifica dellrsquoattualitagrave della
pericolositagrave sociale del proposto allrsquoesito dellrsquoespiazione Cass Sez V 13 giugno
2016 (dep 29 luglio 2016) n 33345 Cartanese in CED Cass n 268046
Difformi -
I requisiti per lrsquoapplicazione del controllo giudiziario delle imprese
su richiesta del privato
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Antonio Scotto Rosato)
Tribunale SMCV Sez Misure di prevenzione 2 maggio 2018 n 3 decr
Procedimento di prevenzione ndash Controllo giudiziario delle aziende ndash Finalitagrave ndash
Requisiti ndash Occasionalitagrave
(art 34-bis dlgs 6 settembre 2011 n159)
ldquoLa nuova misura dettata dallrsquoart 34-bis nasce dalla necessitagrave di adattare alle
mutate realtagrave socio-economiche gli strumenti giagrave esistenti in tema di contrasto alla
criminalitagrave organizzata adeguandoli alle diverse forme di intervento dei fenomeni
criminogeni nellrsquoimpresa ma tenendo al contempo nella giusta considerazione le
esigenze di salvaguardia della proprietagrave privata e della libera iniziativa economica
con particolare attenzione alle inevitabili conseguenze sul piano sociale ed alle
pesanti ricadute sui livelli occupazionali noncheacute sulla stessa efficienza ed efficacia
dellrsquoazione amministrativardquo
ldquoIl ricorso alla misura di cui allrsquoart 34-bis su impulso del privato egrave di natura
sussidiaria utilizzabile solo ove venga riscontrato il tratto di agevolazione
dellrsquoattivitagrave economica rispetto ad entitagrave criminali e pertanto deve collocarsi fra le
previsioni legislative che hanno come obiettivo la bonifica delle imprese nellrsquoottica
del salvataggio dal rischio di infiltrazioni mafiose dovendosi interpretare quale
strumento finalizzato alla conservazione delle imprese una volta depurate dagli
aspetti di illegalitagraverdquo
ldquoAffincheacute possa ricorrersi allo strumento previsto dallrsquoart 34-bis egrave necessario che
lrsquoimpresa sia soggetta ad un tentativo di infiltrazione mafiosa che tuttavia tale
Giurisprudenza di merito ndash Procedimento di prevenzione
102
fenomeno di infiltrazione abbia il carattere dellrsquooccasionalitagrave ed infine che
lrsquoimpresa sia stata destinataria di unrsquoinformativa antimafia tempestivamente
impugnatardquo
(Nel caso di specie il Tribunale nellrsquoaccogliere lrsquoistanza di parte ammetteva il
controllo giudiziario di cui allrsquoart 34-bis per anni due ritenendo sussistenti tutti i
requisiti richiesti dalla norma quali il carattere occasionale del tentativo di
infiltrazione camorristica noncheacute la sussistenza di una informativa antimafia
debitamente impugnata)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi -
Difformi -
Programmazione eventi e suggerimenti bibliografici
103
Programmazione eventi
- 25 marzo 2019 Le modifiche allrsquoart 4-bis OP il nuovo regime
penitenziario dei reati contro la pubblica amministrazione relatori Prof
Giuseppe Tabasco Dott Marco Carbone Dottssa Filomena Capasso
Dott Valentino Battiloro Avv Dario Gagliano Avv Gaetano Balice
- 16 aprile 2019 Trattamento dati personali privacy riservatezza nei
recenti interventi legislativi relatori Dott Alfredo Guardiano Prof
Avv Pasquale Troncone Profssa Vania Maffeo
- maggio 2019 La Corte di Strasburgo e la confisca senza condanna
lrsquoattesa sentenza della Grande Chambre (C edu GC 28 giugno 2018
GIEM Srl e altri c Italia)
- maggio 2019 La riforma della prescrizione ai tempi del populismo
penale
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
104
Suggerimenti bibliografici
Bellucci G Il patrocinio a spese dello Stato Giappichelli 2019 p 224
Della Ragione L (a cura di) La legge anticorruzione 2019 Giuffregrave
2019 p 98
Falato F (a cura di) Appunti di cooperazione giudiziaria penale II ed
ESI 2019 p 244
Manduchi C (a cura di) Contrasti giurisprudenziali penali 2018
Giuffregrave 2019 in corso di pubblicazione
Pennetta A L Bullismo Cyberbullismo e nuove forme di devianza
Giappichelli 2019 p 344
Di cosa avete paura
che possa redimersi
Winchester S
The Surgeon of Crowthorne a tale of Murder Madness and the Love of Words
Camera Penale di Napoli
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
Dipartimento ldquoRassegna giuridicardquo
Coordinatore
Aldo Franceschini
Vice-coordinatore
Amedeo Bucci de Santis
Comitato di redazione
Gerardo Auletta
Emma Lorena Cappuccio
Fabio Cavalli
Luigi Ferro
Carmine Gatto
Angelo Mastrocola
Giuseppe Musella
Alessandro Orabona
Giovanni Petranico
Alfonso Tatarano
Mariagiovanna Veneruso
Editing
Aldo Franceschini
Copertina
NSI Sas di Pirozzi Gianfranco
Hanno collaborato alla realizzazione del presente numero Sabina Coppola Marco
Muscariello Antonio Scotto Rosato Sergio Schlitzer Francesco Sogliuzzo Francesco
Talamo
Rassegna di diritto realizzata dal Centro Studi della Camera Penale di Napoli per la
diffusione tra gli iscritti
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
1
Indice
Opinioni p 9
Intervento del Presidente Carnevale allrsquoinaugurazione dellrsquoanno giudiziario
(sintesi) p 9
Novitagrave normative p 13
La (mancata) riforma dellrsquoordinamento penitenziario per minorenni e giovani
adulti dopo 40 anni di attesa
dlgs 2 ottobre 2018 n 121 p 13
Il restyling del Casellario giudiziale
dlgs 2 ottobre 2018 n 122 p 15
I decreti legislativi di riforma dellrsquoOrdinamento penitenziario
dlgs 2 ottobre 2018 n 123 p 18
dlgs 2 ottobre 2018 n 124 p 19
Giurisprudenza sovranazionale p 21
Tutela del diritto al rispetto della vita privata e familiare e rimedi avverso le
perquisizioni illegittime
Cedu 27 settembre 2018 Brazzi vs Italia p 21
Tutela del diritto al rispetto della vita privata e familiare ed alla riservatezza
delle comunicazioni tra cliente ed avvocato
Cedu 16 ottobre 2018 Visy vs Slovacchia p 21
Art 41-bis OP valutazione individualizzata ai fini della applicazione di
restrizioni aggiuntive ed accertamento dei mutamenti rilevanti della situazione
del detenuto
Cedu 25 ottobre 2018 Provenzano vs Italia p 22
Giurisprudenza costituzionale p 25
Detenuti in regime differenziato e possibilitagrave di cuocere cibi
Ccost 26 settembre 2018 dep 12 ottobre 2018 n 186 p 25
Giurisprudenza di legittimitagrave p 27
Sezioni unite p 27
Indice
2
Misure di Prevenzione confisca e tutela dei creditori ipotecari
Cass Sez un 22 febbraio 2018 dep 3 settembre 2018 n 39608 p 27
Gli effetti sul corso della prescrizione delle norme transitorie relative alla
modifica del regime di procedibilitagrave e la loro inapplicabilitagrave nel caso di ricorso
per cassazione inammissibile
Cass Sez un 21 giugno 2018 dep 7 settembre 2018 n 40150 p 28
Il falso in titolo non trasmissibile per girata non egrave piugrave previsto dalla legge come
reato
Cass Sez un 19 luglio 2018 dep 10 settembre 2018 n 40256 p 28
Analisi della struttura del reato di resistenza a un pubblico ufficiale
nellrsquoindividuazione dellrsquooggetto quale bene primario sul quale ricade lrsquoazione
del reo
Cass Sez un 22 febbraio 2018 dep 24 settembre 2018 n 40981 p 29
Continuazione reati puniti con pene eterogenee
Cass Sez un 21 giugno 2018 dep 24 settembre 2018 n 40983 p 30
Abnormitagrave dellrsquoordinanza con cui il gip dispone lrsquoimputazione coatta per
reati diversi da quelli per cui egrave stata richiesta larchiviazione
Cass Sez un 22 marzo 2018 dep 24 settembre 2018 n 40984 p 31
Lrsquoapplicabilitagrave della confisca cd allargata alle ipotesi di delitto tentato
aggravato ex art 7 l n 203 del 1991
Cass Sez un 19 aprile 2018 dep 24 settembre 2018 n 40985 p 31
Successione leggi penali nel tempo e momento di commissione del reato
Cass Sez un 19 luglio 2018 dep 24 settembre 2018 n 40986 p 33
Il deposito della motivazione della sentenza di patteggiamento
Cass Sez un 19 luglio 2018 dep 24 settembre 2018 n 40986 p 34
Le eventuali preclusioni derivanti dalla mancata proposizione del riesame
avverso le misure cautelari reali
Cass Sez un 31 maggio 2018 dep 11 ottobre 2018 n 46201 p 34
Sezioni semplici p 37
I Diritto penale p 37
Imputabilitagrave delle circostanze e loro apprezzamento nel merito
Cass Sez V 23 aprile 2018 dep 3 settembre 2018 n 39436 p 37
La configurabilitagrave dellrsquoaggravante nel delitto di truffa commesso ai danni di un
ente pubblico
Cass Sez II 19 luglio 2018 dep 5 settembre 2018 n 39958 p 38
Diffamazione tramite bacheca facebook
Cass Sez V 30 maggio 2018 dep 6 settembre 2018 n 40083 p 39
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
3
In caso di furto il luogo di lavoro puograve essere qualificabile come privata dimora
solo a determinate condizioni
Cass Sez V 6 aprile 2018 dep 10 settembre 2018 n 40289 p 39
La fattispecie di corruzione impropria nella vicenda della cd compravendita
dei senatori
Cass Sez VI 2 luglio 2018 dep 11 settembre 2018 n 40347 p 40
Condivisione in rete di ideali Isis e configurabilitagrave dellrsquoart 270-bis c p
Cass Sez VI 23 febbraio 2018 dep 11 settembre 2018 n 40348 p 41
Le azioni ostruzionistiche tra violenza privata e ragion fattasi
Cass Sez V 18 maggio 2018 dep 12 settembre 2018 n 40482 p 42
Lrsquoaccettazione del rischio di realizzare la lesione tipica della fattispecie
incriminatrice non esclude la configurabilitagrave del reato anche se lrsquointento egrave
quello di realizzare uno scherzo
Cass Sez V 28 maggio 2018 dep 26 settembre 2018 n 40488 p 43
Lrsquoaggravante del metodo mafioso nel reato di estorsione
Cass Sez V 11 giugno 2018 dep 26 settembre 2018 41865 p 43
Tentato furto ed attenuante del danno patrimoniale di speciale tenuitagrave
Cass Sez V 8 giugno 2018 dep 27 settembre 2018 n 42564 p 44
La creazione di un profilo ebay con dati anagrafici altrui configura il reato di
sostituzione di persona La ricarica postepay effettuata dalla vittima della truffa
determina il tempus ed il locus commissi delicti
Cass Sez V 22 giugno 2018 dep 27 settembre 2018 n 42572 p 45
I motivi di convenienza posti a base dellobbligo di astensione del Pubblico
Ufficiale ed il concorso dellextraneus nel reato proprio di abuso di ufficio
Cass Sez VI 7 giugno 2018 dep 28 settembre 2018 n 42911 p 46
Configurabilitagrave della fattispecie di rifiuto di atti drsquoufficio nel mancato deposito
di un provvedimento giudiziario
Cass Sez VI 13 luglio 2018 dep 3 ottobre 2018 n 43903 p 48
Commette il reato di truffa il medico che induce i pazienti a credere
contrariamente al vero che la prestazione deve essere resa in regime di libera
professione e non in convenzione
Cass Sez II 16 settembre 2018 dep 4 ottobre 2018 n 44228 p 48
Integra il reato di diffamazione a mezzo stampa la generica attribuzione di fatti
illeciti ad un soggetto qualora lrsquoarticolo sia in grado di generare la convinzione
nel lettore medio che il soggetto abbia commesso un qualche illecito
Cass Sez V 14 giugno 2018 dep 10 ottobre 2018 n 45813 p 49
Configurabilitagrave del reato di percosse
Cass Sez V 28 giugno 2018 dep 23 ottobre 2018 n 48322 p 50
Frode informatica (Phishing) e dolo concorsuale
Cass Sez II 10 settembre 2018 dep 24 ottobre 2018 n 48553 p 51
Indice
4
Lrsquoaccesso abusivo ad un sistema informatico o telematico da parte del dirigente
Cass Sez V 20 settembre 2018 dep 25 ottobre 2018 n 48895 p 52
II Leggi speciali p 53
Applicabilitagrave della causa di non punibilitagrave della ldquoparticolare tenuitagrave del fattordquo
al reato di omesso versamento delle ritenute previdenziali e assistenziali
Cass Sez III 30 maggio 2018 dep 3 settembre 2018 n 39413 p 53
La differente tutela dei beni giuridici protetti dai reati di occupazione abusiva
dello spazio demaniale e da quelli urbanistici e paesaggistici con gli ineludibili
effetti ai fini dellintegrazione delle relative fattispecie
Cass Sez III 4 maggio 2018 dep 4 settembre 2018 n 39679 p 54
Trattamento illecito di dati personali e diffusione del numero del cellulare di
terzi
Cass Sez III 8 giugno 2018 dep 4 settembre 2018 n 39682 p 55
Il concorso degli amministratori non operativi nel reato di bancarotta
fraudolenta per distrazione
Cass Sez V 16 maggio 2018 dep 7 settembre 2018 n 40152 p 55
Lrsquoevento della bancarotta impropria da reato societario
Cass Sez V 28 maggio 2018 dep 12 settembre 2018 n 40489 p 56
Particolare tenuitagrave del rifiuto di sottoporsi allrsquoalcoltest
Cass Sez IV 30 maggio 2018 dep 24 settembre 2018 n 40926 p 57
Il perimetro applicativo del principio di sussidiarietagrave previsto nellrsquoipotesi
delittuosa di dichiarazione infedele
Cass Sez III 17 gennaio 2018 dep 25 settembre 2018 n 41260 p 57
I limiti della responsabilitagrave del direttore dei lavori per conto del committente in
relazione alla gestione dei rifiuti prodotti dalla ditta appaltatrice o
subappaltatrice
Cass Sez III 8 maggio 2018 dep 26 settembre 2018 n 41699 p 58
La valutazione dei costi non contabilizzati ai fini del calcolo dellammontare
dellimposta evasa
Cass Sez III 8 maggio 2018 dep 26 settembre 2018 n 41703 p 59
La conversione del sequestro conservativo in pignoramento in presenza di
condanna generica al risarcimento del danno
Cass Sez V 15 maggio 2018 dep 26 settembre 2018 n 41839 p 60
La responsabilitagrave del socio illimitatamente responsabile delle societagrave in nome
collettivo nel delitto di bancarotta fraudolenta per distrazione
Cass Sez V 10 luglio 2018 dep 27 settembre 2018 n 42591 p 61
Reati tributari e particolare tenuitagrave del fatto
Cass Sez III 3 luglio 2018 dep 3 ottobre 2018 n 43654 p 62
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
5
DASPO obbligo di comparire presso un ufficio o comando di polizia
Cass Sez III 15 giugno 2018 dep 9 ottobre 2018 n 45251 p 62
Cattivo stato di conservazione del cibo
Cass Sez III 18 luglio 2018 dep 9 ottobre 2018 n 45274 p 63
Il doppio binario sanzionatorio nel market abuse
Cass Sez V 16 luglio 2018 dep 10 ottobre 2018 n 45829 p 64
Il calcolo dellrsquoIVA evasa
Cass Sez III 28 marzo 2018 dep 16 ottobre 2018 n 46953 p 64
Il concetto di disponibilitagrave degli oggetti atti ad offendere nelle ipotesi di
DASPO di gruppo
Cass Sez III 24 maggio 2018 dep 16 ottobre 2018 n 46982 p 65
La natura istantanea del delitto di trasferimento fraudolento di valori
Cass Sez VI 20 giugno 2018 dep 17 ottobre 2018 n 47304 p 66
Il destino dellrsquoordine di demolizione nel caso di ammissione alla prova
dellrsquoimputato
Cass Sez III 3 luglio 2018 dep 18 ottobre 2018 n 47456 p 67
Lrsquoammissibilitagrave del concorso tra il reato di dichiarazione infedele ed omesso
versamento dellrsquoIVA
Cass Sez III 1 febbraio 2018 dep 23 ottobre 2018 n 48246 p 68
La necessitagrave della individuazione del ruolo svolto dal concorrente nel reato di
sottrazione fraudolenta
Cass Sez III 12 giugno 2018 dep 29 ottobre 2018 n 49200 p 68
Il concorso dellrsquoextraneus a singole condotte distrattive nel delitto di
bancarotta fraudolenta
Cass Sez V 17 maggio 2018 dep 29 ottobre 2018 n 49449 p 69
Insider trading doppio binario e proporzionalitagrave del complessivo trattamento
sanzionatorio
Cass Sez V 21 settembre 2018 dep 31 ottobre 2018 n 49869 p 70
III Diritto processuale penale p 73
Rito abbreviato copertura della procura speciale nellrsquoipotesi di modifica
dellrsquoimputazione
Cass Sez VI 6 luglio 2018 dep 4 settembre 2018 n 39926 p 73
Sindacato del giudice dellrsquoesecuzione nella determinazione del tempus
commissi delicti
Cass Sez I 10 luglio 2018 dep 5 settembre 2018 n 39943 p 74
Diffamazione e principio di correlazione tra accusa e sentenza
Cass Sez V 3 maggio 2018 dep 6 settembre 2018 n 40083 p 75
La notifica dellrsquoavviso di fissazione per lrsquoudienza del giudizio di appello
Indice
6
Cass Sez V 16 maggio 2018 dep 7 settembre 2018 n 40159 p 75
Il creditore munito di garanzia reale sul bene non puograve chiedere la revoca del
sequestro preventivo
Cass Sez III 4 dicembre 2018 dep 11 settembre 2018 n 40318 p 76
I limiti della confisca nelle ipotesi di denaro provenienti da soggetti terzi
estranei al reato
Cass Sez III 12 luglio 2018 dep 24 settembre 2018 n 41104 p 77
Il commesso di un negozio puograve sporgere querela per truffa anche se
formalmente privo del potere di rappresentanza
Cass Sez II 18 luglio 2018 dep 26 settembre 2018 n 41785 p 78
Lrsquouso della posta elettronica certificata per il deposito di istanze in cancelleria
Cass Sez III 17 maggio 2018 dep 1 ottobre 2018 n 43184 p 78
Formula corretta di esclusione della punibilitagrave per particolare tenuitagrave del fatto
innanzi al Giudice di Pace
Cass Sez V 26 giugno 2018 dep 4 ottobre 2018 n 44128 p 79
Lrsquoinammissibilitagrave dellrsquoatto di appello nei casi di difetto di specificitagrave dei motivi
di gravame
Cass Sez V 12 luglio 2018 dep 4 ottobre 2018 n 44177 p 80
Lrsquoammissibilitagrave del patteggiamento del reato di omesso versamento dellrsquoIVA
nelle ipotesi di mancata estinzione del debito tributario
Cass Sez III 18 luglio 2018 dep 9 ottobre 2018 n 45275 p 81
Violazione del termine di durata massima delle indagini preliminari
Cass Sez VI 8 marzo 2018 dep 9 ottobre 2018 n 45486 p 82
Sostituto processuale e delega orale
Cass Sez I 2 ottobre 2018 dep 25 ottobre 2018 n 48862 p 83
Impedimento dellrsquoimputato
Cass Sez V 20 settembre 2018 dep 25 ottobre 2018 n 48892 p 84
IV Esecuzione e sorveglianza p 85
Valutazione della condotta successiva serbata dal condannato e affidamento in
prova ai servizi sociali
Cass Sez I 18 maggio 2018 dep 11 settembre 2018 n 40341 p 85
Videosorveglianza dei detenuti in regime 41-bis OP e limiti nellrsquoesercizio dei
mezzi di controllo
Cass Sez I 16 aprile 2018 dep 8 ottobre 2018 n 44972 p 86
Permessi premio e programma trattamentale
Cass Sez I 18 luglio 2018 dep 26 ottobre 2018 n 49146 p 86
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
7
V Procedimento di prevenzione p 89
Misure di prevenzione tassativitagrave dei casi ed autonomia della valutazione
rispetto al procedimento di cognizione
Cass Sez I 19 aprile 2018 dep 3 ottobre 2018 n 43826 p 89
Sorveglianza speciale e prescrizioni generiche del cd honeste vivere
Cass Sez I 6 giugno 2018 dep 30 ottobre 2018 n 49731 p 90
Giurisprudenza di merito p 91
Diritto penale p 91
La ripetitivitagrave della condotta ed il profitto economicamente apprezzabile quali
elementi qualificanti la fattispecie di truffa ai danni dello Stato realizzata
mediante lattestazione da parte di terzi della propria presenza in servizio
Gup SMCV 20 aprile 2017 dep 20 maggio 2017 n 345 p 91
Disastro ambientale e ne bis in idem
Trib SMCV Sez III 20 settembre 2018 dep 4 ottobre 2018 n 4571 p 92
Leggi speciali p 93
Ordine di demolizione del Giudice penale e destinazione del bene a finalitagrave
pubbliche
Trib Napoli Sez I GM 15 dicembre 2017 dep 22 dicembre 2017 ord
p 93
La configurabilitagrave del reato di cui allrsquoart 2 dlgs 742000 non egrave impedita
dallrsquoeffettiva esistenza delle operazioni commerciali intraprese noncheacute dalla
veridicitagrave dei pagamenti effettuati
Trib NA VII Sez GM 31 gennaio 2018 dep 18 aprile 2018 n 1397 p 94
La configurabilitagrave del delitto di bancarotta per distrazione in assenza della
delibera assembleare
Trib Napoli Sez III 4 luglio 2018 dep 1 ottobre 2018 n 8887 p 95
Reati urbanistici e dissequestro
Gip Napoli Uff XXII 6 novembre 2018 dep 7 novembre 2018 ord p 96
Condono e sospensione dellrsquoordine di demolizione delle opere abusive
C app Napoli 28 novembre 2018 dep 3 dicembre 2018 ord p 96
Diritto processuale penale p 98
Sequestro preventivo valutazione del fumus boni iuris e del periculum in mora
Trib Napoli VIII Sez Riesame 5 settembre 2018 dep 11 settembre 2018 n
549 ord p 98
Indice
8
Mancato pagamento del pedaggio stradale e sequestro preventivo del veicolo
il periculum in mora deriva dalla natura della cosa sui cui egrave disposto il
sequestro
Trib SMCV 7 novembre 2018 dep 19 dicembre 2018 ord p 99
Procedimento di prevenzione p 100
La richiesta di applicazione della sorveglianza speciale nei confronti di
soggetto in espiazione di una pena detentiva superiore ai due anni
TdP Napoli 17 aprile 2018 decr p 100
I requisiti per lrsquoapplicazione del controllo giudiziario delle imprese su richiesta
del privato
Trib SMCV Sez Misure di prevenzione 2 maggio 2018 n 3 decr p 101
Programmazione eventi formativi p 103
Suggerimenti bibliografici p 104
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
9
Opinioni
Intervento del Presidente Carnevale allrsquoinaugurazione
dellrsquoanno giudiziario (sintesi)
La Camera Penale di Napoli avverte lrsquoesigenza di denunciare la situazione di
gravissima crisi in cui versa la giustizia penale in Italia
Fra le principali ragioni di preoccupazione occorre anzitutto annoverare lrsquoemergenza
carcere
Per rendersi conto della dimensione del problema egrave sufficiente scorrere (ma egrave
necessario farlo per poter parlare del fenomeno) i dati ufficiali delle persone
detenute in istituti penitenziari al 31 dicembre 2018
Su scala nazionale si contano circa 10000 detenuti in eccesso rispetto alla capienza
regolamentare (quasi il 18) In Campania risultano ristretti 7660 cittadini a fronte
di una capienza regolamentare di 6142 unitagrave (quasi il 20)
Inoltre non bisogna dimenticare che della popolazione complessiva ben 1700
persone non sono ldquodefinitivirdquo Si vuole dire che oltre il 20 della popolazione
carceraria campana egrave composta da presunti innocenti Addirittura 1436 sono quelli
in attesa di primo giudizio
Nel solo distretto di Corte di appello di Napoli si contano 7028 presenze a fronte di
una capienza regolamentare di 5682 unitagrave
La Casa circondariale ldquoG Salviardquo di Napoli ndash Poggioreale egrave lrsquoistituto con piugrave
detenuti drsquoItalia con 2296 presenze a fronte di una capienza regolamentare di 1638
Tradotti questi numeri in percentuale significa oltre il 40 in esubero
Se questi sono i numeri si deve prendere atto che il sovraffollamento carcerario nel
nostro Paese ha nuovamente toccato picchi di emergenza nazionale
Opinioni
10
E ancora una volta occorre ribadire che una quota significativa di persone detenute egrave
rappresentata da soggetti in attesa di giudizio ossia di persone che per dettato
costituzionale lrsquoordinamento italiano presume essere innocenti
La giurisdizione di sorveglianza rappresenta un tema strettamente correlato al
Carcere
Come noto il funzionamento del Tribunale di sorveglianza di Napoli presenta gravi
criticitagrave piugrave e piugrave volte denunciate dalla Camera Penale di Napoli
Purtroppo tali criticitagrave ancora non hanno trovato soluzione nonostante gli sforzi
profusi a livello locale dai dirigenti degli uffici giudiziari interessati Eppure si tratta
di criticitagrave che incidono pesantemente su una porzione significativa della
popolazione carceraria rappresentata dai detenuti in espiazione pena
Disfunzioni che infliggono un evidente vulnus nei confronti dei detenuti
ingenerando fra lrsquoaltro una generale sfiducia sulla funzione rieducativa della pena e
che inevitabilmente mortificano le funzioni dellrsquoavvocato e del magistrato
Altro tema nevralgico riguarda i tempi del Giudizio penale che sono troppo lunghi
Con lrsquoassetto attuale si restituisce lrsquoidea di un processo dalla durata tuttrsquoaltro che
ragionevole creando un clima di sfiducia nei cittadini
Ebbene in un contesto del genere si innestano trasformando la preoccupazione in
allarme le linee drsquoazione che contraddistinguono le scelte politiche e di politica
legislativa portate avanti in materia di giustizia dallrsquoattuale compagine governativa
Sul terreno della libertagrave personale e dellrsquoespiazione della pena le risposte politiche si
sono tradotte in un ristrettissimo arco temporale a titolo esemplificativo 1) nella
scelta ndash concernente la riforma dellrsquoordinamento penitenziario proposta dal Ministro
Orlando allrsquoesito del lungo lavoro degli Stati Generali dellrsquoesecuzione penale ndash di
non esercitare la delega nella parte relativa alle misure alternative ed alla
eliminazione di automatismi preclusivi 2) nella scelta di approvare la legge cd
ldquospazzacorrottirdquo (l n 3 del 2019) che prevede fra lrsquoaltro lrsquoulteriore ampliamento
del catalogo dei reati di cui allrsquoart 4-bis dellrsquoordinamento penitenziario
Il tutto in una visione drammaticamente carcerocentrica che da un lato appare
dimentica di fondamentali ed insopprimibili principi costituzionali a partire da
quello della finalitagrave rieducativa della pena dallrsquoaltro non sembra tenere in alcun
conto il drammatico sovraffollamento degli istituti penitenziari italiani
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
11
Sul terreno dellrsquoefficienza le ldquoricetterdquo politiche si sono tradotte in scelte giagrave operate
o solo prospettate implicanti 1) la sostanziale cancellazione del principio di
immediatezza 2) una modifica in senso peggiorativo del regime delle impugnazioni
3) lrsquointroduzione di una nuova causa di ldquosospensionerdquo del termine di prescrizione
destinato a rimanere sospeso dalla pronuncia della sentenza di primo grado o del
decreto penale di condanna fino alla data di esecutivitagrave della sentenza che definisce
il giudizio o dellrsquoirrevocabilitagrave del decreto di condanna In altre parole si tratta di un
abbattimento dellrsquoistituto (di fatto sterilizzato) una volta che il procedimento sia
giunto a segnare tale tappa potragrave protrarsi ad libitum senza alcun limite
cronologico generando la inaccettabile figura dellrsquoeterno imputato
Accomunando peraltro incredibilmente agli imputati destinatari di una sentenza di
condanna anche coloro che siano stati assolti oltre ndash naturalmente ndash alle vittime del
reato
Un lsquofine processo mairsquo (assimilabile ad una sorta di vera e propria lsquopena
processualersquo quasi un lsquoergastolo processualersquo) che presenta plurimi e rilevantissimi
profili confliggenti con il quadro costituzionale
Tanto in un clima segnato da un progressivo scadimento come emblematicamente
testimoniato dalla recentissima vicenda concernente il detenuto Cesare Battisti
condannato in via definitiva per gravissimi reati e tuttavia esibito (dopo la cattura
ed il ritorno in Italia) come fosse un trofeo da una sorta di Stato vendicatore in
spregio ai piugrave elementari presidi posti a garanzia della dignitagrave umana dovuta a tutti
Nessuno escluso
Un clima che peraltro contribuisce al diffondersi tra i cittadini di un ldquogiustizialismo
populistardquo ndash che sostituisce al principio costituzionale di non colpevolezza una
concezione della giustizia quale luogo di punizione ndash come da ultimo dimostrano
plasticamente i recenti inaccettabili accadimenti verificatisi presso un Tribunale di
questo Distretto di Corte di Appello alla lettura di una sentenza non integralmente
recettiva delle imputazioni formulate
La CPN tuttavia non si limita ad esprimere la propria ferma contrarietagrave a soluzioni
che reputa inaccettabili giagrave sotto il profilo dei principi
Riteniamo infatti doveroso lrsquoimpegno per far crescere prassi virtuose
Crediamo infatti che un processo giusto ndash contrariamente alla vulgata che si cerca di
propagandare ndash possa coniugarsi con una giustizia efficiente
Opinioni
12
Che un processo giusto possa anzi debba avere una durata ragionevole
E in ogni caso reputiamo inaccettabile che possa anche solo ipotizzarsi di risolvere
la questione delle (eventuali) inefficienze del sistema incidendo sui presidi di
garanzia e sui diritti di libertagrave delle persone
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
13
Novitagrave normative
La (mancata) riforma dellrsquoordinamento penitenziario per minorenni e
giovani adulti dopo 40 anni di attesa
dlgs 2 ottobre 2018 n 121
Disciplina dellrsquoesecuzione delle pene nei confronti dei condannati minorenni in
attuazione della delega di cui allrsquoarticolo 1 commi 81 83 e 85 lettera p) della
legge 23 giugno 2017 n 103
pubblicato in GU 26 ottobre 2018 n 250 Suppl Ordinario n 50
(scheda a cura di Sabina Coppola)
Il decreto in esame per la prima volta contempla una disciplina specifica per
lrsquoesecuzione della pena nei confronti dei soggetti minori degli anni 18 e dei giovani
adulti (ovvero dei soggetti di etagrave compresa tra i 18 ed i 25 anni) prevedendo solo in
via sussidiaria lrsquoapplicazione della normativa prevista per i condannati adulti A tal
proposito infatti lrsquoart 1 co 1 recita testualmente Nel procedimento per
lesecuzione della pena detentiva e delle misure penali di comunitagrave a carico di
minorenni noncheacute per lapplicazione di queste ultime si osservano le disposizioni
del presente decreto e per quanto da esse non previsto quelle del codice di
procedura penale della legge 26 luglio 1975 n 354 del relativo regolamento di
attuazione di cui al decreto del Presidente della Repubblica 30 giugno 2000 n230
e del decreto del Presidente della Repubblica 22 settembre 1988 n 448 e relative
norme di attuazione di coordinamento e transitorie approvate con decreto
legislativo 28 luglio 1989 n 272rdquo La specialitagrave della materia comporta che la
competenza sia riservata al Tribunale di Sorveglianza per i minorenni (art 8)
La finalitagrave a cui mira lrsquoesecuzione penale minorile egrave quella di ldquofavorire percorsi di
giustizia riparativa e di mediazione con le vittime di reato Tende altresigrave a favorire
la responsabilizzazione leducazione e il pieno sviluppo psico-fisico del minorenne
la preparazione alla vita libera linclusione sociale e a prevenire la commissione di
ulteriori reati anche mediante il ricorso ai percorsi di istruzione di formazione
professionale di istruzione e formazione professionale di educazione alla
cittadinanza attiva e responsabile e ad attivitagrave di utilitagrave sociale culturali sportive
e di tempo liberordquo (art 1 co 2) Ciograve comporta la possibilitagrave per il Magistrato di
Sorveglianza di modificare la misura in atto in funzione delle prerogative dei
singoli condannati ed in unrsquoottica di personalizzazione dellrsquoesecuzione della pena
Novitagrave normative
14
La disciplina dellrsquoordinamento penale minorile si fonda sul principio di
territorialitagrave teso ad assicurare il mantenimento ed il rafforzamento delle
relazioni socio-familiari del minorenne (indispensabili per garantirgli un piugrave
facile ritorno nel suo contesto di vita) e derogabile qualora manchino o non siano
educativamente adeguati i riferimenti socio-affettivi di cui si dispone (art 2 co
7 e art 22) e stigmatizzando la extrema ratio del ricorso al carcere contempla le
cd misure penali di comunitagrave (art 2) ldquoLe misure penali di comunitagrave sono disposte
quando risultano idonee a favorire levoluzione positiva della personalitagrave un
proficuo percorso educativo e di recupero sempre che non vi sia il pericolo che il
condannato si sottragga allesecuzione o commetta altri reati Tutte le misure
devono prevedere un programma di intervento educativordquo (art 2 co 1)
Il decreto prima chiarisce le modalitagrave esecutive delle misure penali di comunitagrave
(art 3) e poi le analizza nel dettaglio In particolare sono misure penali di
comunitagrave
- lrsquoaffidamento in prova al servizio sociale qualora la pena da espiare non
superi i 4 anni (art 4)
- lrsquoaffidamento in prova con detenzione domiciliare per alcuni giorni in
particolare (presso il proprio domicilio o altro luogo specificamente
individuato) nei casi in cui sia concesso lrsquoaffidamento di cui allrsquoart 4 (art 5)
- la detenzione domiciliare qualora la pena da espiare non superi i 3 anni e non
vi siano le condizioni per laffidamento in prova al servizio sociale e per
laffidamento in prova al servizio sociale con detenzione domiciliare (art 6)
- la semilibertagrave (art 7) qualora il condannato abbia espiato almeno un terzo
della pena e se si tratta di condannato ldquoper taluno dei delitti indicati nel
comma 1 dellarticolo 4-bis della legge 26 luglio 1975 n 354 si tiene conto
altresigrave del significativo rapporto tra la pena espiata e la pena residuardquo
Il decreto nonostante le aspettative non elimina gli automatismi preclusivi
previsti dallrsquoart 4 bis dellrsquoordinamento penitenziario (per lrsquoesecuzione della pena
detentiva nei confronti di soggetti maggiorenni)
Il III capo del decreto in argomento disciplina lrsquoesecuzione delle misure penali di
comunitagrave e delle misure alternative nei confronti dei soggetti minori di anni 18 e dei
giovani adulti riservando a questi ultimi un trattamento specifico ed adeguato alle
indicazioni europee che (in termini di ldquostandard europei di vivibilitagrave carcerariardquo)
avevano esteso fino ai venticinque anni lrsquoetagrave raggiunta la quale obbligatoriamente i
condannati per reati commessi da minorenni dovessero transitare in istituti carcerari
per adulti Lrsquoestensione ai giovani adulti della disciplina prevista per i soggetti
minorenni egrave subordinata al rispetto dei processi educativi giagrave in atto ciograve significa
che se il giovane adulto per qualsiasi ragione abbia giagrave fatto ingresso nel carcere
ordinario non potragrave piugrave accedere a quello minorile e che al contrario qualora egli
sia detenuto presso un istituto di pena minorile e stia seguendo un programma
rieducativo esso non dovragrave essere interrotto neanche dal sopraggiungere di un nuovo
titolo esecutivo per reati commessi da maggiorenne Sul punto infatti lrsquoart 10 co
1 recita ldquoQuando nel corso dellesecuzione di una condanna per reati commessi da
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
15
minorenne sopravviene un titolo di esecuzione di altra pena detentiva per reati
commessi da maggiorenne il pubblico ministero emette lordine di esecuzione lo
sospende secondo quanto previsto dallarticolo 656 del codice di procedura penale
e trasmette gli atti al magistrato di sorveglianza per i minorenni Se questi ritiene
che vi siano le condizioni per la prosecuzione dellesecuzione secondo le norme e
con le modalitagrave previste per i minorenni tenuto conto del percorso educativo in
atto e della gravitagrave dei fatti oggetto di cumulo ne dispone con ordinanza
lestensione al nuovo titolo altrimenti dispone la cessazione della sospensione e
restituisce gli atti al pubblico ministero per lulteriore corso dellesecuzione Si tiene
altresigrave conto delle ragioni di cui allarticolo 24 del decreto legislativo 28 luglio
1989 n 272rdquo
Il Capo IV infine ha inteso disciplinare llsquoorganizzazione penitenziaria minorile
in senso stretto e in linea con i principi esaminati finora) ha cercato di assicurare un
buon livello qualitativo della gestione della vita carceraria rendendolo obbligatorio
per legge e mirando ad un trattamento rieducativo personalizzato e finalizzato al
reinserimento graduale nel tessuto sociale a mano a mano che la pena decorre
Il restyling del Casellario giudiziale
dlgs 2 ottobre 2018 n 122
Disposizioni per la revisione della disciplina del casellario giudiziale in
attuazione della delega di cui allarticolo 1 commi 18 e 19 della legge 23 giugno
2017 n 103
Pubblicato in G U 26 ottobre 2018 n 250 Suppl Ordinario n 50
(scheda a cura di Angelo Mastrocola)
In attuazione dellrsquoart 1 commi 18 e 19 della Legge 23 giugno 2017 n 103 ndash che
delegava il Governo ad adottare entro un anno dalla data di entrata in vigore della
stessa un Decreto legislativo per la revisione della disciplina del casellario
giudiziale (dPR 14 novembre 2002 n 313) ndash egrave stato pubblicato in GU del 26
ottobre 2018 il dlgs 2 ottobre 2018 n 122 recante laquoDisposizioni per la revisione
della disciplina del casellario giudizialerdquo
La ratio sottesa alla novella legislativa partiva dallrsquoesigenza di adeguare la
normativa in tema di iscrizione e cancellazione dei provvedimenti giudiziari nel
casellario giudiziale ai nuovi istituti giuridici di diritto penale sia sostanziale che
processuale e per dare attuazione alle direttive europee in tema di protezione dei
dati personali
Lrsquoart 1 del dlgs n 1222018 dal titolo laquomodifiche al testo unico sul casellario
giudiziale in materia di provvedimenti iscrivibiliraquo opera sullrsquoart 3 dPR n
3132002 in tema di elencazione dei provvedimenti che per estratto sono soggetti
ad iscrizione nel casellario giudiziale con lrsquoaggiunta tra i provvedimenti iscrivibili
anche delle sentenze che dichiarano estinto il reato per esito positivo della messa
alla prova ai sensi dellrsquoart 464-septies cpp prima della novella veniva annoverata
Novitagrave normative
16
come iscrivibile solamente lordinanza che ai sensi dellarticolo 464-quater cpp
dispone la sospensione del procedimento con messa alla prova Appare quindi
corretto che nel certificato in questione si debbano iscrivere al pari dellrsquoordinanza di
sospensione del procedimento anche le sentenze che danno atto dellrsquoesito
favorevole della messa alla prova
Lrsquoart 2 del decreto legislativo in commento dal titolo laquomodifiche al testo unico sul
casellario giudiziale in materia di eliminazione delle iscrizioniraquo modifica gli artt 5
e 8 dPR 3132002 in tema di eliminazione delle iscrizioni dai certificati del
casellario giudiziale e dei carichi pendenti
Egrave stato interamente riscritto lrsquoart 5 del dPR n 3132002 secondo cui laquole iscrizioni
nel casellario giudiziale sono eliminate decorsi quindici anni dalla morte della
persona alla quale si riferiscono e comunque decorsi cento anni dalla sua nascitaraquo
mentre la precedente formulazione faceva riferimento alla ldquocancellazione
dellrsquoiscrizione alla morte del soggetto e comunque il mantenimento della stessa fino
al compimento dellrsquoottantesimo anno di etagraverdquo
Al comma 2 lett a) dellrsquoart 5 dPR n 3132002 il decreto legislativo in
commento stabilisce che ldquosono eliminate anche le iscrizioni relative ai casi di
rescissione del giudicato ai sensi dellrsquoarticolo 669 cpprdquo adeguando la normativa al
nuovo istituto giuridico delineato a seguito della l n 67 del 2014 poi modificata
dalla successiva legge n 103 del 2017
Lrsquoart 2 dlgs n 1222018 rivisita altresigrave il regime di eliminazione delle iscrizioni
del casellario dei carichi pendenti
Ulteriore modifica apportata dallrsquoart 2 del decreto in oggetto incide sullrsquoart 8 dPR
3132002 il cui testo egrave stato modificato nel senso che lrsquoeliminazione dellrsquoiscrizione
puograve avvenire nella sola ipotesi di decesso del soggetto intestatario della stessa (e non
piugrave al compimento dellrsquo80esimo anno di etagrave)
Lrsquoart 3 dlgs n 1222018 laquomodifiche al testo unico sul casellario giudiziale in
materia di ufficio iscrizione ufficio territoriale ufficio locale ufficio centraleraquo
persegue invece una razionalizzazione dei servizi amministrativi
La nuova formulazione del comma 1 dellrsquoart 15 dPR 3132002 egrave la seguente
laquolrsquoufficio iscrizione iscrive per estratto nel sistema ed elimina dal sistema anche
sulla base delle comunicazioni di cui allrsquoart 16 i provvedimenti di cui agli articoli 3
e 9 esclusi quelli di competenza dellrsquoufficio centrale ai sensi dellrsquoarticolo 19
commi 3 4 e 5raquo
Il comma 5 dellrsquoart 19 del dPR n 3132002 viene riformulato in adeguamento alle
precedenti novelle legislative laquolrsquoufficio centrale elimina dal sistema le iscrizioni
relative alle persone decorsi quindici anni della morte della persona alla quale si
riferiscono e comunque decorsi cento anni dalla sua nascita noncheacute le iscrizioni
dei provvedimenti giudiziari relativi a minori ai sensi dellrsquoart 5 comma 4raquo
Lrsquoart 4 del decreto legislativo in commento mira a semplificare gli adempimenti
amministrativi in materia di casellario giudiziale (come disciplinato dallrsquoart 1
comma 18 lett a) della Legge delega) in luogo dei tre certificati rilasciabili su
richiesta dellrsquointeressato ndash certificato generale quello penale e quello civile
disciplinati dagli artt 23 e ss del DPR n 3132002 ndash viene rilasciato un unico
modello certificativo
Vengono cosigrave abrogati gli artt 23 25 e 26 dPR n 3132002 per cui residua solo
lrsquoart 24 dal titolo laquocertificato del casellario giudiziale richiesto dallrsquointeressatoraquo vi
egrave dunque unrsquounica tipologia di certificato rilasciabile allrsquointeressato senza che
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
17
questi sia tenuto a motivare la richiesta con lrsquoindicazione delle iscrizioni nel
casellario giudiziario europeo
Riformato egrave anche lrsquoistituto della ldquonon menzionerdquo nel certificato secondo i rilievi
della Corte Costituzionale non devono essere menzionate nel certificato in parola le
sentenze che applicano la pena ai sensi dellrsquoart 445 cpp allorcheacute la pena irrogata
non superi i due anni di detenzione (soli o congiunti alla pena pecuniaria)
lrsquoordinanza di sospensione del procedimento con messa alla prova (art 464-quater
cpp) e la sentenza che dichiara estinto il reato per esito positivo della stessa (art
464-septies cpp)
Lrsquoart 4 del decreto legislativo in commento novella gli artt 24 e 25-ter (per i
certificati richiesti dai privati) e gli artt 28 e 28-bis (per i certificati per le pubbliche
amministrazioni o i gestori di pubblici servizi) del Testo Unico prevedendo che in
calce al certificato del casellario giudiziale e a quello del casellario giudiziale
europeo debba essere necessariamente indicato se esistono o meno condanne
rispettivamente in ambito europeo e in ambito nazionale
Sempre ad opera dellrsquoart 4 dlgs n 1222018 si interviene sullrsquoart 27 dPR n
3132002 in tema di certificato dei carichi pendenti rilasciati su richiesta
dellrsquointeressato prevedendo che non figurino i provvedimenti giudiziari che hanno
dichiarato la non punibilitagrave ai sensi dellrsquoarticolo 131-bis cp e i provvedimenti
concernenti lrsquoistituto della messa alla prova (ordinanza di sospensione della messa
alla prova e sentenza che dichiara lrsquoestinzione del reato per esito positivo della
stessa)
Ancora lrsquo4 del dlgs n 1222018 modifica lrsquoart 28 del dPR n 3132002 dal
titolo laquocertificati richiesti dalle amministrazioni pubbliche e gestori di pubblici
serviziraquo la ratio egrave quella di far ottenere alle pubbliche amministrazioni il certificato
selettivo quello generale noncheacute i certificati di cui agli artt 27 e 28-bis del Testo
Unico
Ai sensi del co 2 dellrsquoart 28 del dPR n 3132002 il certificato selettivo laquocontiene
le sole iscrizioni esistenti nel casellario giudiziale a carico di un determinato
soggetto pertinenti e rilevanti rispetto alle finalitagrave istituzionali dellrsquoamministrazione
o del gestoreraquo
Il certificato generale invece laquoriporta tutte le iscrizioni esistenti nel casellario
giudiziale a carico di un determinato soggetto ed egrave rilasciato quando non puograve
procedersi sulla base delle disposizioni che regolano i singoli procedimenti
amministrativi alla selezione delle iscrizioni pertinenti e rilevantiraquo
Lrsquoart 28 del dPR n 3132002 elenca una serie di iscrizioni che in linea rispetto
alle previsioni di cui allrsquoart 24 (riguardante il certificato a richiesta dellrsquointeressato)
non devono essere riportate nei 2 certificati summenzionati (selettivo e generale)
1) le condanne relative a contravvenzioni punibili con la sola ammenda e le
condanne per reati estinti ai sensi dellrsquoart 197 comma 1 cp 2) le ordinanze di
sospensione del procedimento con messa alla prova e le sentenze che dichiarano
estinto il reato per esito positivo della stessa 3) i provvedimenti che dichiarano la
non punibilitagrave del soggetto ai sensi dellrsquoart 131-bis cp
Viene inoltre disciplinata dal novellato art 39 del dPR n 3132002 la modalitagrave di
rilascio dei certificati alle pubbliche amministrazioni e ai gestori di pubblici servizi
i certificati selettivi e generali (di cui allrsquoart 28) e quelli concernenti lrsquoanagrafe delle
sanzioni amministrative dipendenti da reato (di cui allrsquoart 32) vengono essere
acquisiti attraverso la consultazione del Sistema Informativo del Casellario ma tale
Novitagrave normative
18
consultazione dovragrave essere oggetto di apposita convenzione tra il Ministero della
Giustizia e le singole amministrazioni interessate
Infine gli artt 5 6 e 7 del dlgs n 1222018 mirano ad armonizzare la disciplina
transitoria di entrata in vigore delle nuove disposizioni con la precedente disciplina
in materia
Lrsquoart 5 modifica lrsquoart 47 del TU stabilendo che laquolrsquoeliminazione delle iscrizioni di
cui al comma 1 egrave effettuata dallrsquoufficio locale decorsi quindici anni dalla morte della
persona alla quale si riferiscono e comunque decorsi cento anni dalla sua nascitaraquo
Lrsquoart 6 dlgs n 1222018 modifica lrsquoart 51 del Testo Unico inserendo il comma
1-bis secondo cui laquoogni richiamo presente in norme di legge o di regolamento al
casellario giudiziale si intende riferito anche al casellario giudiziale europeoraquo
Con lrsquoarticolo 7 del dlgs n 1222018 si prevede che le disposizioni del decreto in
parola acquisteranno efficacia decorso un anno dalla data di pubblicazione in
Gazzetta Ufficiale e con lrsquoart 8 si ribadisce la neutralitagrave finanziaria dellrsquointervento
normativo in questione
I decreti legislativi di riforma dellrsquoOrdinamento penitenziario
dlgs 2 ottobre 2018 n 123
Riforma dellordinamento penitenziario in attuazione della delega di cui
allarticolo 1 commi 82 83 e 85 lettere a) d) i) l) m) o) r) t) e u) della legge
23 giugno 2017 n 103
Pubblicato in GU 26 ottobre 2018 n 250 Suppl Ordinario n 50
(schede a cura di Sergio Schlitzer)
Il decreto legislativo attua parzialmente la legge delega n 103 del 2362017 con
riferimento allrsquoassistenza sanitaria in carcere (capo 1) alla semplificazione dei
procedimenti di competenza del Tribunale di Sorveglianza (capo 2) alle competenze
dellrsquoUfficio Esecuzione Penale Esterna (capo 3) alla vita penitenziaria (capo 4)
Lrsquoart 1 rubricato ldquoModifiche alle norme sullordinamento penitenziario in tema di
assistenza sanitariardquo riscrive integralmente lrsquoart 11 della legge n 354 del 26 luglio
1975 Si segnala in particolare quanto previsto dal nuovo comma 3 circa la messa a
disposizione dei detenuti con idonei mezzi di pubblicitagrave della carta dei servizi il
comma 6 che estende lrsquoapplicabilitagrave dellrsquoart 385 cp alle ipotesi di ingiustificato
allontanamento dal luogo di cura in presenza di piantonamento il comma 7 che
introduce relativamente alla visita medica operata allrsquoingresso in istituto lrsquoobbligo
specifico per il medico di segnalare al direttore ed al magistrato di sorveglianza la
presenza di segni o altro che facciano ritenere che la persona abbia subito violenze
Lrsquoart 2 abroga lrsquoart 240 delle norme di attuazione di coordinamento e transitorie
del cpp
Passando al capo 2 lrsquoart 4 contiene le modifiche al cpp funzionali alla
semplificazione del procedimento di competenza del Tribunale di Sorveglianza
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
19
prevedendo la modifica dellrsquoart 656 co 6 cpp con lrsquointroduzione del termine non
inferiore a 30 gg e non superiore a 45 gg entro il quale deve essere adottata la
decisione del Tribunale di Sorveglianza (art 4 co 1 let a) la modifica del
procedimento previsto dallrsquoart 678 cpp (art 4 co 1 let b) lrsquoampliamento delle
ipotesi nelle quali il Tribunale di Sorveglianza puograve procedere a norma dellrsquoart 667
co IV cpp (art 4 co 2) lrsquointroduzione del co I ter allrsquoart 678 cpp che
limitatamente alle ipotesi nelle quali la pena da espiare non superi anni 1 e mesi 6 di
reclusione consente lrsquoapplicazione provvisoria delle misure di cui allrsquoart 656 co V
cpp con ordinanza adottata senza formalitagrave dal magistrato di sorveglianza e
soggetta ad eventuale opposizione da parte dellrsquointeressato o del pm
Lrsquoart 5 riformula gli art 51 bis e 51 ter della legge n 354 del 26 luglio 1975 in tema
di sopravvenienza di nuovi titoli di privazione della libertagrave e di sospensione e revoca
delle misure alternative stabilendo tra lrsquoaltro il carattere facoltativo dellrsquoadozione
da parte del magistrato di sorveglianza del decreto di provvisoria sospensione della
misura
Lrsquoart 6 introduce nella legge 354 lrsquoart 51 quater rubricato ldquoDisciplina delle pene
accessorie in caso di concessione di misure alternativerdquo Ai sensi della nuova
disposizione la concessione della misura alternativa alla detenzione non sospende
lrsquoapplicazione delle sanzioni accessorie salvo che il Giudice non provveda in tal
senso al fine di non pregiudicare le esigenze di reinserimento del condannato
Nellrsquoambito del capo 3 lrsquoart 10 estende la competenza dellrsquoUEPE al controllo circa
il rispetto delle prescrizioni contenute nei provvedimenti della magistratura di
sorveglianza
Lrsquoart 11 che costituisce ed esaurisce il capo 4 modifica le norme sullrsquoordinamento
penitenziario in tema di trattamento penitenziario Piugrave precisamente viene
interamente innovato lrsquoart 1 op con lrsquoespressa previsione che alla persona privata
della libertagrave sono garantiti i diritti fondamentali ed egrave vietata ogni forma di violenza
fisica e morale disposizioni alle quali si aggiunge lrsquoarricchimento del divieto di
discriminazione anche per ragioni di sesso identitagrave di genere religione Altre novitagrave
afferiscono lrsquoart 13 op che apre il trattamento anche a possibili azioni di
riparazione gli artt 14 op e 19 op in tema di detenzione femminile e degli
stranieri lrsquoart 33 che disciplina le ipotesi di detenzione in isolamento
dlgs 2 ottobre 2018 n 124
Riforma dellordinamento penitenziario in materia di vita detentiva e lavoro
penitenziario in attuazione della delega di cui allarticolo 1 commi 82 83 e 85
lettere g) h) e r) della legge 23 giugno 2017 n 103
Pubblicato in GU 26 ottobre 2018 n 250 Suppl Ordinario n 50
Il decreto legislativo attua i principi direttivi di cui di cui allarticolo 1 commi 82 83
e 85 lettere g) h) e r) della legge 23 giugno 2017 n 103 in tema di vita
penitenziaria (capo 1) e lavoro penitenziario (capo 2)
Novitagrave normative
20
Il capo I egrave costituito dal solo articolo 1 che modifica gli art 5 6 e 8 della legge della
legge 354 del 26 luglio 1975 aventi ad oggetto le caratteristiche architettoniche
degli edifici penitenziari e delle stanze di pernottamento noncheacute la disciplina del
loro uso da parte dei detenuti Piugrave nel dettaglio viene previsto che gli edifici
penitenziari devono essere dotati di spazi per le attivitagrave lavorative e formative e che i
servizi igienici siano collocati in spazi riservati Previsioni alle quali si aggiunge
quella relativa alla presenza negli istituti di ldquolocali idonei per la celebrazione dei
riti e lo svolgimento delle pratiche di cultordquo (art 24)
Tuttavia ai sensi dellrsquoart 3 le modifiche di cui allrsquoart 1 co 1 lettere b e c
modificative dellrsquoart 6 comma 2 e 8 legge 354 del 1975 acquistano efficacia solo a
decorrere dal 31122021
Delle modifiche delle norme dellrsquoordinamento penitenziario afferenti il lavoro
penitenziario si occupa lrsquoart 2 del capo 2 del decreto Oggetto dellrsquointervento
riformatore egrave innanzitutto lrsquoart 20 della legge n 354 del 26 luglio 1975 che viene
totalmente rinnovato ed integrato con la previsione di cui allrsquoart 20 ter al quale si
aggiungono le modifiche agli artt 21 co IV 22 25 bis e ter 46 del medesimo testo
normativo
Con riferimento allrsquoart 20 degne di note appaiono lrsquoeliminazione dellrsquoobbligatorietagrave
del lavoro penitenziario ed il riconoscimento del diritto al lavoro anche per coloro che
sono ospitati in strutture diverse dai penitenziari Viene ridisegnata inoltre la disciplina
dei lavori di pubblica utilitagrave che diventano elementi del trattamento rieducativo (art 15
op) da potersi svolgere non solo allrsquoesterno ma anche allrsquointerno degli istituti
Programmi di lavoro tuttavia preclusi ai condannati per alcune tipologie di reati
Altra significativa innovazione viene apportata allrsquoart 22 con la previsione della
retribuzione fissa per i detenuti e gli internati nella misura dei due terzi di quella
prevista dai contratti collettivi
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
21
Giurisprudenza sovranazionale
Tutela del diritto al rispetto della vita privata e familiare e rimedi
avverso le perquisizioni illegittime
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alfonso Tatarano)
C edu 27 settembre 2018 Brazzi c Italia ric 572782011
Diritto alla tutela della vita privata e familiare ndash Perquisizione non seguita da
sequestro ndash Impugnazioni
(art 8 CEDU artt 247 e ss cpp)
ldquoLa Corte ha ravvisato una violazione dellrsquoart 8 della Convenzione Europea dei
Diritti dellrsquoUomo (rispetto della vita privata e familiare) non essendo prevista dalla
legislazione italiana alcuna possibilitagrave di controllo giurisdizionale precedente o
successivo allrsquoespletamento dellrsquoatto in ordine alla legittimitagrave dei provvedimenti di
perquisizione domiciliare a cui non faccia seguito un sequestrordquo
(Nel caso di specie il ricorrente veniva sottoposto a perquisizione domiciliare
immediatamente dopo lrsquoapertura di un procedimento penale a suo carico per
violazioni di natura tributaria La perquisizione aveva esito negativo e
successivamente la notizia di reato veniva archiviata mentre il ricorso per
cassazione avverso il decreto di perquisizione veniva dichiarato inammissibile
Dunque in assenza di un controllo giurisdizionale preventivo sulla legittimitagrave della
perquisizione cosigrave come di un adeguato mezzo di impugnazione avverso il decreto
che la disponga la Legge Italiana non garantirebbe presidi sufficienti a salvaguardia
dal rischio di un eventuale abuso di potere da parte dellrsquoautoritagrave che conduce le
indagini)
Tutela del diritto al rispetto della vita privata e familiare ed alla
riservatezza delle comunicazioni tra cliente ed avvocato
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alfonso Tatarano)
C edu 16 ottobre 2018 Visy c Slovacchia ric n 702882013
Giurisprudenza sovranazionale
22
Diritto alla tutela della vita privata e familiare ndash Diritto alla riservatezza delle
comunicazioni tra avvocato ed assistito
(art 8 CEDU)
ldquoOgni persona interessata da un provvedimento limitativa di un diritto
fondamentale come quello della proprietagrave ha diritto di disporre di un tempo
ragionevole per potersi consultare con un avvocato al fine di predisporre una difesa
adeguata Deve inoltre essere garantito un mezzo giurisdizionale per far valere la
violazione del diritto alla segretezza delle comunicazioni tra avvocato ed assistitordquo
(La Corte ha condannato la Slovacchia per violazione dellrsquoart 8 CEDU in una
fattispecie in cui il ricorrente un uomo drsquoaffari austriaco aveva ottenuto dalle
autoritagrave slovacche un provvedimento di dissequestro di alcuni hard disc ove erano
conservati (tra gli altri) dati relativi a comunicazioni intercorse con il suo legale I
supporti venivano restituiti allrsquoavvocato ed immediatamente sottoposti a nuovo
sequestro a seguito di richiesta delle autoritagrave austriache Lamentava il ricorrente di
non aver potuto consultare il proprio legale proprio a seguito della immediatezza del
nuovo provvedimento di sequestro oltre che la violazione del diritto alla
riservatezza delle comunicazioni concernendo il sequestro dati tutelati dal segreto
professionale tra avvocato e cliente Nel riconoscere la fondatezza delle doglianze
la Corte rilevava come la misura non potesse ritenersi proporzionata allo scopo
perseguito e dunque necessaria in una societagrave democratica non essendo stato
possibile sottoporre il sequestro ad alcun vaglio giurisdizionale di legittimitagrave nel
paese di esecuzione In seconda battuta la contestualitagrave della restituzione e del
nuovo provvedimento di sequestro aveva di fatto reso impossibile per il ricorrente
consultarsi con il proprio legale)
Art 41-bis OP valutazione individualizzata ai fini della applicazione di
restrizioni aggiuntive ed accertamento dei mutamenti rilevanti della situazione
del detenuto
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Talamo)
C edu 25 ottobre 2018 Provenzano c Italia ric n 5508013
Diritto processuale penale ndash Ordinamento penitenziario ndash Stato di detenzione ndash
Trattamento adeguato ndash Valutazione ai fini della proroga del regime
differenziato
(art 41-bis OP art 3 CEDU)
ldquoEsprimendo lrsquointenzione di proseguire il ricorso lrsquoerede di un ricorrente deceduto
puograve essere motivato anche da interessi non esclusivamente materiali Le cause
relative ai diritti umani di cui egrave investita la Corte hanno generalmente anche una
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
23
dimensione morale e le persone vicine al ricorrente possono quindi avere un
legittimo interesse a garantire che sia fatta giustizia anche successivamente alla
morte del ricorrenterdquo
ldquoQuando sono disponibili piugrave ricorsi potenzialmente efficaci egrave richiesto al
ricorrente soltanto di esperire un ricorso di sua sceltardquo
ldquoLrsquoarticolo 35 sect 1 della Convenzione prevede la ripartizione dellrsquoonere della prova
e spetta al Governo che sostiene il mancato esaurimento delle vie di ricorso interne
convincere la Corte che il ricorso del quale afferma il mancato esperimento da
parte del ricorrente fosse efficace e disponibile teoricamente e praticamente al
momento pertinente vale a dire che era accessibile in grado di riparare le
doglianze del ricorrente e offriva ragionevoli prospettive di successordquo
ldquoLo Stato deve assicurare che una persona sia detenuta in condizioni compatibili
con il rispetto della dignitagrave umana che le modalitagrave e il metodo di esecuzione della
misura privativa della libertagrave non la sottopongano a sacrifici o privazioni di
intensitagrave superiore allrsquoinevitabile livello di sofferenza inerente alla detenzione e che
date le esigenze pratiche della reclusione siano garantiti adeguatamente il suo
benessere e la sua salute Le autoritagrave devono inoltre assicurare che sia tenuto un
registro completo dello stato di salute del detenuto e delle cure cui egrave sottoposto nel
corso della detenzione che la diagnosi e le cure siano sollecite e accurate e che
laddove sia richiesto dal carattere di una condizione medica il controllo sia
regolare e sistematico e riguardi una strategia terapeutica globale finalizzata a
curare adeguatamente i problemi di salute dei detenuti o a prevenire il loro
aggravamento piuttosto che ad affrontarli su base sintomaticardquo
ldquoQuando si valuta se la proroga dellrsquoapplicazione di alcune restrizioni ai sensi del
regime previsto dallrsquoarticolo 41 bis raggiunga la soglia minima di gravitagrave richiesta
per rientrare nel campo di applicazione dellrsquoarticolo 3 la durata temporale deve
essere esaminata alla luce delle circostanze di ciascuna causa il che comporta
inter alia la necessitagrave di accertare se il rinnovo o la proroga delle restrizioni
contestate fossero giustificati o menordquo
Precedenti
Conformi sul primo punto Cedu 8 ottobre 2015 Fartushin c Russia Ric
3888709 Cedu 15 dicembre 2016 Vaščenkovs c Lettonia Ric 3079512 Sul
secondo Cedu 15 ottobre 2009 Micallef c Malta Ric 1705606 Cedu 12
settembre 2012 Nada c Svizzera Ric 1059308 Sul terzo Cedu 17 settembre
2009 Scoppola c Italia (n2) Ric 1024903 Cedu 13 novembre 2017 Davydov e
altri c Russia Ric 7594711 Sul quarto Cedu 26 gennaio 2007 Khudobin c
Russia Ric 5969600 Cedu 23 marzo 2016 Blokhin c Russia Ric 4715206 Sul
quinto Cedu 17 settembre 2009 Enea c Italia Ric 7491201 Cedu 10 novembre
2005 Argenti c Italia Ric 5631700 Cedu 11 luglio 2006 Campisi c Italia Ric
2435802 Cedu 24 settembre 2015 Paolello c Italia Ric 3764802
Difformi -
Giurisprudenza sovranazionale
24
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
25
Giurisprudenza costituzionale
Detenuti in regime differenziato e possibilitagrave di cuocere cibi
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Aldo Franceschini)
C cost 26 settembre 2018 (dep 12 ottobre 2018) n 186 Pres Lattanzi Red
Zanon
Esecuzione e sorveglianza ndash Detenuti in regime differenziato ndash Misure di
elevata sicurezza ndash Divieto cottura cibi ndash Illegittimitagrave
(artt 41-bis co 2-quater lett f) Ord penit artt 3 27 co III e 32 Cost)
ldquoNel giudizio di legittimitagrave costituzionale dellrsquoart41-bis comma 2-quater lett f) l
26 luglio 1975 n 354 promosso dal Magistrato di sorveglianza di Spoleto con
ordinanza del 10 maggio 2017 la Corte costituzionale ha dichiarato
lrsquoillegittimitagrave costituzionale dellrsquoart 41-bis comma 2-quater lettera f) della legge
26 luglio 1975 n 354 (Norme sullrsquoordinamento penitenziario e sulla esecuzione
delle misure privative e limitative della libertagrave) come modificato dallrsquoart 2 comma
25 lettera f) numero 3) della legge 15 luglio 2009 n 94 (Disposizioni in materia
di sicurezza pubblica) limitatamente alle parole laquoe cuocere cibiraquordquo
Giurisprudenza costituzionale
26
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
27
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni unite
Misure di Prevenzione confisca e tutela dei creditori ipotecari
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Marco Muscariello)
Cass Sez Un 22 febbraio 2018 (dep 3 settembre 2018) n 39608 Pres Di
Tomassi Rel Andronio ric Business Partner scpa
Procedimento di prevenzione ndash Confisca ndash Procedimenti per i quali non si
applica il dlgs 1592011 ndash Domanda di ammissione dei creditori ipotecari ndash
Modalitagrave e decadenza
ldquoI creditori muniti di ipoteca iscritta sui beni confiscati allrsquoesito dei procedimenti di
prevenzione per i quali non si applica la disciplina del dlgs 6 settembre 2011 n
159 devono presentare la domanda di ammissione del loro credito al giudice
dellrsquoesecuzione presso il tribunale che ha disposto la confisca nel termine di
decadenza previsto dallrsquoart 1 comma 199 della legge 24 dicembre 2012 n 228
anche nel caso in cui non abbiano ricevuto le comunicazioni di cui allrsquoart 1
comma 206 della legge da ultimo citata e ciograve percheacute il termine di decadenza
previsto dal richiamato comma 199 decorre indipendentemente dalle comunicazioni
di cui al successivo comma 206 Lrsquoapplicazione di detto termine egrave comunque
subordinata allrsquoeffettiva conoscenza da parte del creditore del procedimento di
prevenzione in cui egrave stata disposta la confisca o del provvedimento definitivo di
confisca Egrave in ogni caso fatta salva la possibilitagrave del creditore di essere restituito
nel termine stabilito a pena di decadenza se prova di non averlo potuto osservare
per causa a lui non imputabilerdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi -
Difformi parzialmente Cass Sez I 12 febbraio 2016 n 20479 Banco Popolare
soc coop Rv 266891 noncheacute in senso parzialmente diverso la sezione rimettente
Cass Sez I 16 novembre 2017 ord ric Business Partner scpa Cass Sez I 12
Giurisprudenza di legittimitagrave ndash Sezioni Unite
28
aprile 2016 n 36626 Banca Monte dei Paschi di Siena Rv 267609 Cass Sez I
19 maggio 2016 n 46185 Italfondiario spa
Gli effetti sul corso della prescrizione delle norme transitorie
relative alla modifica del regime di procedibilitagrave e la loro
inapplicabilitagrave nel caso di ricorso per cassazione inammissibile
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Fabio Cavalli)
Cass Sez un 21 giugno 2018 (dep 7 settembre 2018) n 40150 Pres Carcano
Rel Vessichelli ric Salatino
Diritto penale ndash Modifiche del regime di procedibilitagrave ndash Disposizioni transitorie
ndash Sospensione della prescrizione ndash Casistica dettagliata ndash Inammissibilitagrave
dellimpugnazione
(art 159 cp art 12 comma 2 dlgs 10 aprile 2018 n 36 art 591 cpp)
ldquoIl tempo necessario a dare attuazione alle disposizioni transitorie previste dallart
12 del dlgs n 36 del 10 aprile 2018 non puograve gravare sullimputato sterilizzando
sine die il corso della prescrizione con una interpretazione analogica in malam
partem dellart 159 cp con la conseguenza che il corso della prescrizione non
resta sospeso durante larco temporale impiegato per informare la persona offesa
della facoltagrave di esercitare il diritto di querela e per consentirle di esprimersi nel
trimestre successivordquo
ldquoIn presenza di un ricorso inammissibile non deve darsi alla persona offesa lavviso
previsto dallart 12 comma 2 dlgs 10 aprile 2018 n 36 per leventuale esercizio
del diritto di querela atteso che la pronuncia di inammissibilitagrave ha sempre natura
dichiarativa ed egrave meramente ricognitiva della mancata instaurazione del giudizio di
cassazione poicheacute rileva un vizio che affligge geneticamente latto Tale
constatazione si compendia nella rilevazione che la proposizione di un atto di
impugnazione non consentito dagrave luogo alla formazione di un giudicato che attende
di essere formalizzato con le modalitagrave previste dallarticolo 648 cpp e per
distinguersi da questo viene definito sostanziale ma che ciograve nondimeno produce
leffetto di rendere giuridicamente indifferenti fatti processuali come lintegrazione
di cause di non punibilitagrave precedentemente non rilevate percheacute non dedotte oppure
integrate successivamente al giudicato stessordquo
Il falso in titolo non trasmissibile per girata non egrave piugrave previsto dalla
legge come reato
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
29
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Emma Lorena Cappuccio)
Cass Sez Un 19 luglio 2018 (dep 10 settembre 2018) n 40256 Pres
Carcano Rel Piccialli ric Felughi
Diritto penale ndash Reato di falsificazione di assegno bancario non trasferibile ndash
Individuazione della fattispecie ndash Abolitio criminis ndash Illecito civile
(artt 485 491 cp art 1 comma 1 lett A) dlgs 15 gennaio 2016 n 7)
ldquoLa falsitagrave commessa su un assegno bancario munito della clausola di non
trasferibilitagrave configura la fattispecie di cui allrsquoart 485 cod pen abrogato dallrsquoart
1 comma 1 lett a) del dlgs 15 gennaio 2016 n 7 e trasformato in illecito civilerdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex multis Cass Sez V 4 aprile 2017 n 32972 Valentini Rv 270677
Cass Sez V 17 gennaio 2017 n 11999 Toma Rv 269710 Cass Sez V 22
novembre 2016 (dep 2017) n 3422 Merolla Cass Sez Un 20 febbraio 2007 n
4 Guarracino Rv 11812
Difformi Cass Sez II 1 marzo 2018 n 13086 Solla Rv 272540 Cass Sez II
22 giugno 2017 n 36670 Milani Rv 271111 Cass Sez II 24 novembre 2017 n
12599 Grassi Rv 272368
Analisi della struttura del reato di resistenza a un pubblico ufficiale
nellrsquoindividuazione dellrsquooggetto quale bene primario sul quale
ricade lrsquoazione del reo
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giovanni Petranico)
Cass Sez Un 22 febbraio 2018 (dep 24 settembre 2018) n 40981 Pres Di
Tomassi Rel De Crescienzo ric Apolloni
Diritto penale ndash Reato di resistenza a pubblico ufficiale ndash Fattispecie ndash
Individuazione oggetto del reato ndash Azione del reo ndash Contrasto ndash Configurazione
ndash Unico reato o concorso formale di reati o reato continuato
(artt 81 co II 337 cp)
ldquoIn tema di resistenza a un pubblico ufficiale ex art 337 cod pen integra il
concorso formale di reati a norma dellrsquoart 81 primo comma cod pen la
condotta di chi usa violenza o minaccia per opporsi a piugrave pubblici ufficiali o
incaricati di un pubblico servizio mentre compiono un atto del loro ufficio o
serviziordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave ndash Sezioni Unite
30
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex multis Cass Sez VI 26 settembre 2011 n 38182 De Marchi Rv
250792 Cass Sez VI 17 maggio 2012 n 26173 Momodu Rv 253111 Cass
Sez VI 22 giugno 2006 n 35376 Mastroiacovo Rv 234831 Cass Sez VI 25
maggio 2017 n 35227 Provenzano Rv 270545
Difformi Cass Sez VI 9 maggio 2014 n 37727 Pastore Rv 260374 Cass Sez
VI 14 dicembre 2016 n 4123 Mozzi Rv 269005 Cass Sez VI 12 luglio 2017
n 39341 Damiani Rv 270939 Cass Sez VI 28 settembre 2017 n 52725 Diop
Rv 271559
Continuazione reati puniti con pene eterogenee
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Angelo Mastrocola)
Cass Sez Un 21 giugno 2018 (dep 24 settembre 2018) n 40983 Pres
Carcano Rel Lapalorcia ric Giglia ed altri
Diritto Penale ndash Continuazione tra reati puniti con pene eterogenee ndash Reato piugrave
grave punito con pena detentiva e reato satellite punito con pena pecuniaria ndash
Aumento di pena ndash Genere di pena
(art 81 cpv cp)
ldquoLa continuazione quale istituto di carattere generale egrave applicabile in ogni
caso in cui piugrave reati siano stati commessi in esecuzione del medesimo disegno
criminoso anche quando si tratti di reati appartenenti a diverse categorie e
puniti con pene eterogenee Nei casi di reati puniti con pene eterogenee
(detentive e pecuniarie) posti in continuazione laumento di pena per il reato
satellite va comunque effettuato secondo il criterio della pena unitaria
progressiva per moltiplicazione rispettando tuttavia per il principio di
legalitagrave della pena e del favor rei il genere della pena previsto per il reato
satellite nel senso che laumento della pena detentiva del reato piugrave grave
andragrave ragguagliato a pena pecuniaria ai sensi dellart 135 cprdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez Un 26 febbraio 2015 n 22471 Sebbar Rv 263714 Cass
Sez I 20 ottobre 2017 n 7395 Basile Rv 272404 Cass Sez V 19 aprile 1999
n 1781 Ciccinato Rv 213400
Difformi ex plurimis Cass Sez Un 27 marzo 1992 n 4901 Cardarilli Cass
Sez VI 12 luglio 1997 n 11462 Albini Rv 209702 Cass Sez Un 12 ottobre
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
31
1993 n 748 Cassata Rv 195805 Cass Sez Un 28 febbraio 2013 n 25939
Ciabotti Rv 255347 Cass Sez V 3 ottobre 2016 n 46695 Rv 268638 Cass
Sez IV 20 settembre 2017 n 46963 Bianchi
Abnormitagrave dellrsquoordinanza con cui il gip dispone lrsquoimputazione
coatta per reati diversi da quelli per cui egrave stata richiesta
larchiviazione
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alessandro Orabona)
Cass Sez un 22 marzo 2018 (dep 24 settembre 2018) n 40984 Pres
Carcano Rel Bonito ric Gianforte
Diritto processuale penale ndash Indagini preliminari ndash Archiviazione ndash Ordinanza
imputazione coatta per reato diverso da quello per cui egrave richiesta archiviazione
ndash Nozione di atto abnorme ndash Effetti pregiudizievoli dellrsquoatto abnorme ndash
Impugnazione indagato ndash Diritto di difesa
(artt 111 e 112 Cost artt 56 317 393 610 cp art 409 co 5 cpp)
ldquoAl giudice per le indagini preliminari egrave inibita la richiesta rivolta al pubblico
ministero di formulare imputazioni per reati diversi da quelli per cui sia stata
richiesta lrsquoarchiviazione potendo ordinare la iscrizione nel registro delle notizie di
reato qualora rilevi fattispecie diverse da quelle per le quali si procederdquo
ldquoLrsquoindagato egrave legittimato a ricorre per Cassazione contro lrsquoordinanza del Giudice
per le Indagini Preliminari con cui venga disposto ex art 409 co 5 cpp che il
PM formuli imputazione per reato diverso da quello oggetto della richiesta di
archiviazione in quanto affetta da abnormitagraverdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex plurimis Cass Sez un 31 maggio 2005 n 22909 Minervini Cass
Sez un 28 novembre 2013 n 4319 Cass Sez V 16 febbraio 2012 n 12987
Cass Sez VI 20 luglio 2016 n 34881
Difformi ex plurimis Cass Sez un 28 novembre 2013 n 4319 Cass Sez III
14 dicembre 2016 n 15251 De Bosini Cass Sez IV 20 gennaio 2012 n 10877
Rossi
Lrsquoapplicabilitagrave della confisca cd allargata alle ipotesi di delitto
tentato aggravato ex art 7 l n 203 del 1991
Giurisprudenza di legittimitagrave ndash Sezioni Unite
32
(scheda illustrativa massima redazionale e nota esplicativa a cura del Comitato di
redazione)
Cass Sez Un 19 aprile 2018 (dep 24 settembre 2018) n 40985 Pres
Carcano Rel De Amicis Est Rocchi ric DMI e GNG
Diritto penale ndash Misure cautelari reali ndash Sequestro ex art 12-sexies L 35692 ndash
Possibilitagrave di applicazione al delitto tentato aggravato ex art 7 L 20391 ndash
Ammissibilitagrave
(art 56 cp art 12-sexies l 7 agosto 1992 n 356 art 7 l 12 luglio 1991 n 203)
ldquoIl sequestro preventivo finalizzato alla confisca prevista dal DL 8 giugno 1992 n
306 art 12-sexies convertito dalla L n 356 del 1992 (attuale art 240-bis cp) puograve
essere disposto per uno dei reati presupposto anche nella forma del tentativo
aggravato dalla L n 203 del 1991 art 7rdquo
Nota
Il contrasto era insorto sulla possibilitagrave di ritenere applicabile la confisca ldquoallargatardquo
ndash nella versione antecedente alle modifiche poste dalla l 17 ottobre 2017 n 161 e
dal dlgs 1 marzo 2018 n 21 ndash anche alle ipotesi di delitto tentato aggravato dal
cosiddetto ldquometodo mafiosordquo o dalla finalitagrave agevolativa dellrsquoattivitagrave
dellrsquoassociazione laddove il testo della norma operava riferimento ai delitti tout
court ma non al corrispondente tentativo
Dei tre orientamenti conflittuali emersi la Corte ha fatto proprio quello cosiddetto
ldquointermediordquo che ndash distinguendo tra il primo e il secondo comma della norma (nella
versione ante riforme) e dunque tra delitti nominativamente identificati e delitti
indicati in modo onnicomprensivo aggravati perograve questi ultimi ex art 7 l n 203 del
1991 ndash ritiene preclusa nel primo caso lrsquoestensione della confisca ldquoallargatardquo alle
ipotesi di tentativo e invece ammissibile nel secondo
Il percorso argomentativo della Corte esordisce evidenziando anzitutto la ricorrenza
consolidata di tale interpretazione in ambiti diversi - dai provvedimenti di clemenza
alla causa di non punibilitagrave ex 649 cp alla concessione dei benefici penitenziari ai
termini di durata massima della custodia cautelare ndash per poi sottolineare la
salvaguardia del principio di autonomia del delitto tentato ottenuta attraverso il
rispetto della diversitagrave lessicale utilizzata dal legislatore nel primo e secondo
comma e concludere con il richiamo alla ldquoragionevolezzardquo di unrsquoesegesi che
esclude dal raggio ablativo allargato le ipotesi di tentativo non aggravato
strutturalmente connotate da minore gravitagrave facendovi invece rientrare quelle ldquoche
evocano collegamenti con la criminalitagrave organizzata anche se non portati a
compimentordquo
Tale interpretazione egrave ndash sempre secondo il Massimo Consesso ndash avvalorata dallo ius
superveniens a dispetto del fatto che il rinvio operato dallrsquoattuale 240-bis cp a una
norma ldquoprocessualerdquo ndash il 51 co 3-bis cpp ndash emanata per finalitagrave del tutto
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
33
differenti dalla prima costringa la Corte a un surplus motivazionale sul punto
specifico
Gli altri due orientamenti ndash che consideravano come mai applicabile al delitto
tentato la confisca ldquoallargatardquo in ossequio al relativo principio di autonomia ovvero
come sempre applicabile in virtugrave della finalitagrave prevalente della confisca ndash vengono
considerati non persuasivi il primo percheacute trascura il dato letterale laddove non
valorizza la differenza tra lrsquoindicazione generica dei delitti o per articolo di legge il
secondo percheacute laquohellip sembra ignorare il tema dellrsquoautonomia del delitto tentatoraquo
Da segnalare infine come le Sezioni Unite ldquoauspichinordquo che il reato-spia sia laquohellip
ldquodavvero sintomatico di un illecito arricchimento del suo autorerdquo (sul punto non si
puograve che richiamare il compito che la Corte Costituzionale con la sent 33 del 2018
ha affidato al legislatore in punto di selezione dei ldquodelitti matricerdquo)raquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez I 12 febbraio 2016 n 45172 Masullo Rv 272158 Cass
Sez I 12 febbraio 2016 n 45173 Brito
Difformi (primo orientamento) Cass Sez V 17 febbraio 2015 n 26443 Abbate
Rv 263988 Cass Sez II 23 settembre 2010 n 36001 Fasano Rv 248164
(secondo orientamento) Cass Sez I 28 maggio 2013 n 27189 Guarnieri Rv
255633 Cass Sez I 10 maggio 2005 n 22154 Secchiano Rv 231665
Successione leggi penali nel tempo e momento di commissione del
reato
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Mariagiovanna Veneruso)
Cass Sez Un 19 luglio 2018 (dep 24 settembre 2018) n 40986 Pres
Carcano Rel Caputo ric Pittalagrave
Diritto penale ndash Successione leggi penali nel tempo ndash Momento commissivo del
reato ndash Criterio della condotta
(art 2 co IV cp)
ldquoIn tema di successione di leggi penali a fronte di una condotta interamente posta
in essere sotto il vigore di una legge penale piugrave favorevole e di un evento
intervenuto nella vigenza di una legge penale piugrave sfavorevole deve trovare
applicazione la legge vigente al momento della condottardquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Giurisprudenza di legittimitagrave ndash Sezioni Unite
34
Conformi Cass Sez IV 17 aprile 2015 n 22379 Sandrucci
Difformi Cass Sez IV 5 ottobre 1972 n 8448 Bartesagni Rv 122686
Il deposito della motivazione della sentenza di patteggiamento
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Mariagiovanna Veneruso)
Cass Sez Un 19 luglio 2018 (dep 24 settembre 2018) n 40986 Pres
Carcano Rel Caputo ric Pittalagrave
Diritto processuale penale ndash Sentenza applicativa di una pena su richiesta ndash
Motivazione
(art 447 cpp)
ldquoLa motivazione della sentenza di applicazione della pena su richiesta deve essere
depositata contestualmente alla pronuncia qualora la motivazione non sia
depositata contestualmente anche per lrsquoirrituale indicazione in dispositivo di un
termine per il deposito il termine di quindici giorni per lrsquoimpugnazione della
sentenza pronunciata in camera di consiglio decorre ndash esclusa qualsiasi nullitagrave
della sentenza stessa ed indipendentemente dal fatto che il termine irritualmente
indicato dal giudice sia stato o meno osservato ndash dallrsquoultima notificazione o
comunicazione dellrsquoavviso di deposito del provvedimentordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez I 3 febbraio 2010 n 5496 Cass Sez Un 12 ottobre 1994
n 295 Scopel Rv 195617
Difformi Cass Sez I 28 maggio 2003 n 26042 Cataldi Rv 225273 Cass Sez
IV 12 ottobre 2011 n 43040
Le eventuali preclusioni derivanti dalla mancata proposizione del
riesame avverso le misure cautelari reali
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giuseppe Musella)
Cass Sez Un 31 maggio 2018 (dep 11 ottobre 2018) n 46201 Pres Carcano
Rel Petruzzellis ric Edil Noemi
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
35
Diritto processuale penale ndash Misure cautelari reali ndash Mancata proposizione
riesame ndash Revoca ndash Appello ndash Elementi giagrave conosciuti ndash Inammissibilitagrave ndash
Esclusione
(artt 299 321 322 322-bis 324 649 cpp)
ldquoLa mancata tempestiva proposizione da parte dellrsquointeressato della richiesta di
riesame avverso il provvedimento applicativo di una misura cautelare reale non ne
preclude la revoca per la mancanza delle condizioni di applicabilitagrave neanche in
assenza di fatti sopravvenutirdquo
(Nella fattispecie la Corte ha escluso la inammissibilitagrave dellrsquoappello cautelare
allorquando la stessa sia fondata su elementi di fatto non sopravvenuti astrattamente
deducibili ma non dedotti in sede di riesame In altri termini lrsquounica conseguenza
della mancata proposizione del riesame egrave la rinuncia ad attivare il controllo di
ufficio del Tribunale o alla sollecitazione del controllo formale sullrsquoordinanza)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass sez UU 24 maggio 2004 n 29952 Cass sez I 05 febbraio
2014 n 19504 Cass sez III 07 aprile 2015 n 32707
Difformi Cass sez VI 26 ottobre 2011 n 5016 Cass sez V 22 aprile 2015 n
31725
Giurisprudenza di legittimitagrave ndash Sezioni Unite
36
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
37
Sezioni semplici
I Diritto penale
Imputabilitagrave delle circostanze e loro apprezzamento nel merito
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alessandro Orabona)
Cass Sez V 23 aprile 2018 (dep 3 settembre 2018) n 39436 Pres Sabeone
Rel De Gregorio ric Abita
Diritto penale ndash Imputabilitagrave delle circostanze aggravanti ndash Lesioni volontarie ndash
Infarto della persona offesa ndash Apprezzamento nel merito oltre la situazione
ldquoapparenterdquo della vittima
(artt 59 583 co I cp)
ldquoIn tema di imputazione delle circostanze aggravanti lrsquoarticolo 59 cp richiede
espressamente che siano esse antecedenti contemporanee o successive alla
condotta dellrsquoagente possono essere valutate a carico di questrsquoultimo soltanto se da
lui conosciute ignorate per colpa o ritenute inesistenti per errore determinato da
colpa imponendo allrsquointerprete la verifica della presenza di un elemento soggettivo
nellrsquoagenterdquo
ldquoNel reato di lesioni volontarie la previsione o la prevedibilitagrave dellevento
integrante una delle circostanze aggravanti di cui allarticolo 583 cp e
conseguentemente la valutabilitagrave della stessa a carico dellagente ai sensi del
richiamato disposto dellarticolo 59 cp comma II deve ritenersi sussistente
quando la condotta dellagente per la qualitagrave del mezzo adoperato la direzione la
violenza la reiterazione dei colpi di per se riveli lintenzione di arrecare notevole
danno alla vittima Allorquando la condotta non assuma detti caratteri la
valutazione della prevedibilitagrave deve essere fatta da caso a caso e quando allesito
grave o gravissimo concorrano particolari condizioni fisiche o di salute della
persona offesa occorre tener conto oltre che della situazione apparente della
vittima che riveli le sue particolari condizioni di salute anche di quella prevedibile
in relazione alletagrave al sesso e a quantaltro nel caso specifico possa
ragionevolmente essere preso in considerazionerdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Diritto penale
38
(Nel caso specifico mancando tale rigoroso apprezzamento la Corte di Cassazione
annullava la sentenza impugnata con rinvio ad altra sezione della Corte drsquoAppello di
Palermo)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex plurimis Cass Sez I 28 settembre 2017 n 44851 Scognamiglio
Difformi -
La configurabilitagrave dellrsquoaggravante nel delitto di truffa commesso ai
danni di un ente pubblico
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giovanni Petranico)
Cass Sez II 19 luglio 2018 (dep 5 settembre 2018) n 39958 Pres Diotallevi
Rel Pellegrino ric Ferrigno
Diritto penale ndash Truffa ndash Configurabilitagrave ndash Aggravante ndash Ente pubblico ndash
Sussistenza ndash Nesso causalitagrave
(art 640 co I e II n 1) cp)
ldquoIl delitto di truffa egrave configurabile anche quando il soggetto passivo del raggiro egrave
diverso dal soggetto passivo del danno ed in difetto di contatti diretti tra il truffatore
e il truffato sempre che sussista un nesso di causalitagrave tra i raggiri o artifizi posti in
essere per indurre in errore il terzo il profitto tratto dal truffatore ed il danno
patrimoniale patito dal truffatordquo
ldquoNon vi puograve essere dubbio sullrsquoevidenza del fatto che con il pagamento da parte
dellrsquoufficio postale a favore del soggetto presentatosi come apparente titolare del
diritto di credito lrsquoAgenzia delle Entrate non si sarebbe certo liberata dal proprio
obbligo di rimborso a favore del suo (vero) creditore ne consegue che lrsquoente
pubblico indubitabilmente soggetto che in astratto ha subito il danno dalla
condotta posta in essere dallrsquoagente con conseguente corretta configurabilitagrave
dellrsquoaggravante ritenutardquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex plurimis Cass Sez II 17 luglio 2013 n 43143 Saracino Rv 257495
Difformi -
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
39
Diffamazione tramite bacheca facebook
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Mariagiovanna Veneruso)
Cass sez V 3 maggio 2018 (dep 6 settembre 2018) n 40083 Pres Vessichelli
Rel Brancaccio ric Spada
Diritto penale ndash Diffamazione ndash Mezzo di comunicazione ndash Bacheca facebook
(artt 595 co II e III cp)
ldquoLa diffusione di contenuti offensivi mediante lrsquoutilizzo di una bacheca Facebook
luogo virtuale collegato al profilo sociale di un utente su cui egrave possibile pubblicare
immagini video frasi configura unrsquoipotesi di diffamazione aggravata ai sensi
dellrsquoart 595 co 3 cp sotto il profilo dellrsquooffesa arrecata lsquo con qualsiasi altro
mezzo di pubblicitagrave diverso dalla stamparsquo proprio percheacute la condotta in tal modo
realizzata egrave potenzialmente capace di raggiungere un numero indeterminato o
comunque quantitativamente apprezzabile di personerdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez I 28 aprile 2015 n 24431 Cass Sez V 14 novembre 2016
n 4873 Cass Sez V 16 ottobre 2012 n 44980
Difformi -
In caso di furto il luogo di lavoro puograve essere qualificabile come
privata dimora solo a determinate condizioni
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Talamo)
Cass Sez V 6 aprile 2018 (dep 10 settembre 2018) n 40289 Pres Sabeone
Rel Micheli ric Filingeri
Diritto penale ndash Furto ndash Luogo di lavoro ndash Luogo di privata dimora ndash
Condizioni
(artt 624 624-bis cp)
ldquoIl carattere di privata dimora puograve essere riconosciuto ai luoghi di lavoro se in essi
o in parte di essi il soggetto compia atti della vita privata in modo riservato e
precludendo laccesso a terzirdquo
ldquoSi possono applicare diversi criteri per la individuazione e laccertamento della
privata dimora (il criterio dello ius exludendi alios il criterio dellapertura del
luogo al pubblico il criterio della stabilitagrave della presenza nel luogo) che
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Diritto penale
40
comportando verifiche in fatto non possono essere richieste per la prima volta in
sede di legittimitagrave ove non desumibili in modo non equivoco dalla decisionerdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez Un 23 marzo 2017 (dep il 22 giugno) n 31345 secondo cui
rientrano nella nozione di privata dimora di cui allart 624bis cp esclusivamente i
luoghi anche destinati ad attivitagrave lavorativa o professionale nei quali si svolgono
non occasionalmente atti della vita privata e che non siano aperti al pubblico neacute
accessibili a terzi senza il consenso del titolare
Difformi Cass Sez II 26 maggio 2015 n 24763 Cass Sez V 24 novembre 2015
n 6210 Cass Sez V 01 ottobre 2014 n 2768 Cass Sez V 17 dicembre 2014 n
7293 Cass Sez V 15 febbraio 2011 n 10187 Cass Sez IV 25 giugno 2009 n
37908 Cass Sez V 05 maggio 2010 n 22725 Cass Sez V 25 giugno 2010 n
32093 secondo cui partendo dalla considerazione che il concetto di privata dimora
sia piugrave ampio di quello di abitazione va adottata una interpretazione estensiva tanto
da ricomprendervi tutti i luoghi non pubblici nei quali le persone si trattengano per
compiere anche in modo transitorio e contingente atti della vita privata (nello
specifico ristorante o bar in orario di chiusura cantiere edile allestito nel cortile di
un immobile edicola studio odontoiatrico farmacia durante lorario di apertura
ripostiglio di un esercizio commerciale baracca di un cantiere edile adibito a
spogliatoio)
La fattispecie di corruzione impropria nella vicenda della cd
compravendita dei senatori
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Aldo Franceschini)
Cass Sez VI 2 luglio 2018 (dep 11 settembre 2018) n 40347 Pres Paoloni
Rel Ricciarelli ric Berlusconi
Diritto penale ndash Reati contro la pubblica amministrazione ndash Parlamentare ndash
Manifestazioni di voto ndash Promessa di denaro ndash Mandato imperativo ndash
Corruzione impropria
(artt 318 319 cp 54 67 Cost)
ldquoNei confronti del parlamentare non egrave mai configurabile il reato di corruzione
propria (per atto contrario ai doveri drsquoufficio) antecedente eo susseguente
previsto dallrsquoart 319 cp ostandovi il combinato disposto degli artt 64 67 e 68
Costrdquo
ldquoLa punibilitagrave della condotta di corruzione che coinvolga il parlamentare riposa sul
divieto di remunerazione del munus publicum che esprime il valore della
correttezza quale dovere esterno e che trova riscontro per ogni soggetto investito
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
41
di pubbliche funzioni anche nel dovere di svolgerle con onore e disciplina ai sensi
dellrsquoart 54 Costrdquo
ldquoNei confronti del parlamentare egrave configurabile ricorrendone i presupposti
normativi e ferma restando lrsquoinsindacabilitagrave delle espressioni proprie dellrsquoattivitagrave
funzionale del parlamentare il reato di corruzione impropriardquo
(Nel caso di specie la Corte rigettava i ricorsi proposti avverso la sentenza di appello
che aveva dichiarato non doversi procedere per prescrizione per il reato di cui agli
artt 321 319 cp in relazione alla dazione di tre milioni di euro a un senatore della
Repubblica volta a costituire un mandato imperativo in funzione di voti contrari alle
proposte della maggioranza di governo previa riqualificazione del fatto come
corruzione impropria ex artt 318 comma primo e 321 cp)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi -
Difformi -
Condivisione in rete di ideali Isis e configurabilitagrave dellrsquoart 270-bis c
p
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Mariagiovanna Veneruso)
Cass Sez VI 13 luglio 2018 (dep 11 settembre 2018) n 40348 Pres Fidelbo
Rel Silvestri ric Afli Nafaa + altri
Diritto penale ndash Associazione con finalitagrave di terrorismo anche internazionale o
di eversione dellrsquoordine democratico ndash Condivisione di ideali Isis in rete
(art 270-bis cp)
ldquoAi fini della configurazione della fattispecie partecipativa per il reato di cui
allrsquoart 270 bis cod pen assumono rilievo rispetto alle strutture aperte e
flessibili come le organizzazioni terroristiche internazionali anche condotte non
identificative di uno specifico ruolo del soggetto o legate a formali riti di
affiliazione a condizione tuttavia che esse siano comunque sintomatiche e
rivelatrici di una intraneitagrave e di condivisione del singolo degli scopi
dellrsquoassociazione criminale essendo sufficienti anche condotte che manifestano
ed esteriorizzano una consapevole disponibilitagrave ad aderire alle finalitagrave del
sodalizio per partecipare e rafforzare una associazione terroristica egrave sufficiente
che il partecipe si metta a disposizione della rete per attuare il disegno
terroristico e che questa sappia direttamente o indirettamente del singolordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Diritto penale
42
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez V 12 novembre 2010 n 4105 Cass Sez VI 12 luglio 2012
n 46308
Difformi Cass Sez I 19 settembre 2006 n 30824
Le azioni ostruzionistiche tra violenza privata e ragion fattasi
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Angelo Mastrocola)
Cass Sez V 6 giugno 2018 (dep 12 settembre 2018) n 40482 Pres
Vessicchelli Rel Scordamaglia ric Cutino
Diritto Penale ndash Delitti contro la libertagrave individuale ndash Violenza privata ndash
Violenza o minaccia cd impropria ndash Azione ostruzionistica ndash Differenza con il
reato di ragion fattasi ndash Sussistenza dellrsquoipotesi contestata
(artt 610 392 cp)
ldquoPer la configurabilitagrave del reato di violenza privata egrave sufficiente una azione
che pur priva dei connotati della violenza o minaccia stricto sensu (cd
violenza impropria) venga esercitata con qualunque mezzo idoneo allo scopo
di coartare la libertagrave di azione o autodeterminazione della vittimardquo
ldquoAnche la mera azione ostruzionistica integra il reato di violenza privata
qualora ponga la persona offesa nelle condizioni di subire una situazione non
corrispondente al proprio volererdquo
ldquoQualora lrsquoattivitagrave costrittiva non corrisponda al contenuto del possibile
esercizio del potere giurisdizionale non saragrave configurabile il reato di
esercizio arbitrario delle proprie ragioni bensigrave quello piugrave grave di violenza
privatardquo
(Fattispecie nella quale era stato impedito il passaggio e la chiusura di un
cancello per diversi giorni)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex plurimis Cass Sez V 20 novembre 2013 n 8425 Iovino Rv
259052 Cass Sez V 13 aprile 2017 n 48369 Ciartano rv 271267 Cass Sez
VI 12 febbraio 2013 n 21197 Domenici Rv 256547 Cass Sez V 26 ottobre
2006 n 38820 Barattelli Rv 235765
Difformi -
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
43
Lrsquoaccettazione del rischio di realizzare la lesione tipica della
fattispecie incriminatrice non esclude la configurabilitagrave del reato
anche se lrsquointento egrave quello di realizzare uno scherzo
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Carmine Gatto)
Cass Sez V 28 maggio 2018 (dep 12 settembre 2018) n 40488 Pres Pezzullo
Rel Pistorelli ric BA PS PrDa
Diritto penale ndash Violenza privata ndash Elemento soggettivo ndash Finalitagrave ludica ndash
Irrilevanza ndash Configurabilitagrave
(art 610 cp)
ldquoIn tema di violenza privata la condotta commessa ioci causa (nella specie la
sottrazione mediante minaccia con un coltello di un portafogli poi spontaneamente
restituito alla vittima) egrave idonea ad escludere il dolo del reato solo qualora non
venga posta in essere con la volontagrave o laccettazione del rischio di ledere il bene
giuridico protetto dalla norma incriminatrice Diversamente quando cioegrave ricorre
tale volontagrave o accettazione lrsquoelemento soggettivo rileva quale mero movente
dellagire determinandosi la rilevanza penale del fattordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez V 3 novembre 2010 n 4526
Difformi -
Lrsquoaggravante del metodo mafioso nel reato di estorsione
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giovanni Petranico)
Cass Sez V 11 giugno 2018 (dep 26 settembre 2018) n 41865 Pres Bruno
Rel Fidanzia ric Maggio
Diritto penale ndash Reato di estorsione ndash Concorso di persone ndash Elemento
soggettivo ndash aggravante del metodo mafioso di cui allrsquoart 7 l 12 luglio1991 n
203 ndash Presunzione di concretezza ed attualitagrave del pericolo di recidiva ndash
Esclusione ndash Prova di elementi offerta dallrsquointeressato ndash Affievolimento o
cessazione di esigenza cautelare
(artt 629 cp 7 l 12 luglio 1991 n 203)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Diritto penale
44
ldquoAi fini dellrsquointegrazione del concorso di persone nel reato di estorsione egrave
sufficiente la coscienza e volontagrave di contribuire con il proprio comportamento al
raggiungimento dello scopo perseguito da colui che esercita la pretesa illecita
Peraltro lrsquointermediario risponde comunque del reato di concorso in estorsione
salvo che il suo intervento abbia avuto la sola finalitagrave di perseguire lrsquointeresse della
vittima e sia stato dettato da motivi di solidarietagrave umanardquo
ldquoIn tema di custodia cautelare in carcere la contestazione dellrsquoaggravante di cui
allrsquoart 7 L n 203 del 1991 determina una presunzione relativa di concretezza ed
attualitagrave del pericolo di recidiva superabile solo dalla prova offerta
dallrsquointeressato di elementi da cui desumere lrsquoaffievolimento o la cessazione di ogni
esigenza cautelare siccheacute in difetto di detta prova lrsquoonere motivazionale
incombente sul giudice ai sensi dellrsquoart 274 cod proc pen deve ritenersi rispettato
mediante il semplice riferimento alla mancanza di elementi positivamente valutabili
nel senso di unrsquoattenuazione delle esigenze di prevenzionerdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex plurimis Cass Sez II 18 gennaio 2017 n 6824 Rv 269117 conf
Cass Sez II 20 luglio 2017 n 37896 RV 270723 Cass Sez II 22 dicembre
2016 n 3105 Rv 269112
Difformi -
Tentato furto ed attenuante del danno patrimoniale di speciale
tenuitagrave
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Angelo Mastrocola)
Cass Sez V 8 giugno 2018 (dep 27 settembre 2018) n 42564 Pres Sabeone
Rel Guardiano ric Di Maggio ed altri
Diritto Penale ndash Delitti contro il patrimonio ndash Tentato furto ndash Configurabilitagrave
dellrsquoattenuante del danno di speciale tenuitagrave ndash Bilanciamento tra criterio
oggettivo del danno patrimoniale e criterio soggettivo delle condizioni
economiche del soggetto passivo ndash Esclusione
(artt 56 624 625 62 n 4) cp)
ldquoLa circostanza attenuante del danno patrimoniale di speciale tenuitagrave egrave
applicabile anche allipotesi di delitto tentato sulla scorta del valore
oggettivo del danno che si sarebbe verificato nella ipotesi di consumazione
del delitto Ai fini della concessione della circostanza attenuante in questione
lentitagrave del danno deve essere valutata anzitutto con riferimento al criterio
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
45
obiettivo del danno in seacute mentre quello subiettivo (riferimento alle condizioni
economiche del soggetto passivo) ha valore sussidiario e viene in
considerazione soltanto quando il primo da solo non appare decisivo o
quando la perdita del bene nonostante il modesto valore dello stesso puograve
rappresentare in relazione alle condizioni particolarmente disagiate della
persona offesa un pregiudizio non trascurabile e quindi tale da escludere
lapplicabilitagrave dellattenuanterdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi sullrsquoapplicabilitagrave dellrsquoattenuante di cui allrsquoart 62 n 4) cp allrsquoipotesi di
delitto tentato ex plurimis Cass Sez Un 28 marzo 2013 n 28243 sui principi in
tema di configurabilitagrave dellrsquoattenuante di cui allrsquoart 62 n 4) cp ex plurimis Cass
Sez V 31 maggio 2011 n 32097 Cass Sez IV 21 aprile 2010 n 31391
Difformi -
La creazione di un profilo ebay con dati anagrafici altrui configura
il reato di sostituzione di persona La ricarica postepay effettuata
dalla vittima della truffa determina il tempus ed il locus commissi
delicti
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Angelo Mastrocola)
Cass Sez V 22 giugno 2018 (dep 27 settembre 2018) n 42572 Pres Sabeone
Rel Tudino ric Di Donna
Diritto Penale ndash Delitti contro la fede pubblica riguardanti la falsitagrave personale
ndash Sostituzione di persona ndash Creazione di un falso profilo ebay con generalitagrave
appartenenti ad altri ndash Mancato utilizzo delle generalitagrave in sede di riscossione
del pagamento ndash Sussistenza del reato contestato
Delitti conto il patrimonio ndash Truffa contrattuale ndash Ingiusto profitto ndash
Consumazione ndash Luogo e tempo del pagamento mediante ricarica postepay
(artt 494 640 cp)
ldquoIn tema di truffa contrattuale mediante creazione di falso profilo ebay
finalizzato alla finta vendita di un bene mai consegnato lrsquoingiusto profitto
costituito dallrsquoaccreditamento della somma di danaro su carta di credito
ricaricabile (nella specie postepay) determina la consumazione del reato al
tempo e nel luogo in cui la persona offesa ha effettuato la ricarica a favore
dellrsquoagente Nondimeno per la configurabilitagrave del reato di sostituzione di
persona non egrave richiesta la spendita delle false generalitagrave nel corso della
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Diritto penale
46
transazione essendo sufficiente la creazione di un falso profilo ebay con le
generalitagrave di altro soggetto inconsapevole avendo lrsquoagente sostituito alla
propria lrsquoaltrui identitagrave per la generalitagrave degli utenti in connessionerdquo
(Fattispecie in cui lrsquoagente dopo aver creato un falso profilo ebay utilizzando
i dati di altro soggetto inconsapevole otteneva mediante ricarica postepay un
somma di denaro dal truffato pur non avendo utilizzato nel corso della
transazione le generalitagrave altrui)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi sui principi in tema di sostituzione di persona ex plurimis Cass Sez III
15 dicembre 2011 n 12479 Armellini Rv 252227 Cass Sez V 23 aprile 2014 n
25774 Sarlo Rv 259303 sui principi in tema di truffa ex plurimis Cass Sez I 12
settembre 2017 n 3836 Rv 272231
Difformi -
I motivi di convenienza posti a base dellobbligo di astensione del
Pubblico Ufficiale ed il concorso dellextraneus nel reato proprio di
abuso di ufficio
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Fabio Cavalli)
Cass Sez VI 7 giugno 2018 (dep 28 settembre 2018) n 42911 Pres Villoni
Rel Bassi Ric Castagna ed altri
Reati contro la Pubblica Amministrazione ndash Abuso dufficio - Obbligo di
astensione ndash motivi di convenienza ndash Attivitagrave di controllo del dirigente ndash
Concorso dellextraneus nel reato proprio
(artt 323 110 cp)
ldquoIn tema di abuso di ufficio la violazione dellobbligo di astensione del Pubblico
Ufficiale ndash dalla quale discende illegittimitagrave dellatto compiuto ndash trova la sua ragion
dessere anche in motivi di convenienza dettati dallesistenza di una relazione
affettiva stabile con il beneficiario dellatto contra ius di poi sfociata in ununione
matrimoniale tuttavia lobbligo per il pubblico ufficiale di svolgere unrsquoattivitagrave di
controllo cui ancorare il dovere dastensione non puograve farsi discendere tout court
dal riconoscimento del ruolo apicale in capo al dirigente tanto piugrave quando la
competenza ad adottare latto sia attribuita ed esercitata da parte di funzionari a
questi subordinati dovendo viceversa trovare unadeguata base normativa che ne
delinei esattamente lambito di esercizio in seno alla compagine organizzativa
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
47
dellente definisca i limiti del potere e correli lattivitagrave di verifica allo specifico atto
rispetto al quale il dovere di astensione si assuma non essere stato osservatordquo
ldquoAi fini della configurabilitagrave del concorso del privato nel delitto di abuso dufficio egrave
necessario dimostrare lesistenza di una collusione tra il privato ed il pubblico
ufficiale che non puograve essere dedotta dalla mera coincidenza tra la richiesta delluno
e il provvedimento adottato dallaltro ma richiede ndash secondo le regole generali in
tema di concorso di persone nel reato ndash una compartecipazione ad unazione
criminosa ovvero una condotta attiva che si traduca in un consapevole contributo
positivo ndash morale o materiale ndash allaltrui agire criminoso Compartecipazione che
non puograve pertanto ritenersi integrata allorquando il soggetto si limiti a tenere un
comportamento meramente passivo ndash quale quello di essersi giovato degli effetti
favorevoli derivanti dallatto abusivo dellintraneus ndash in quanto di per seacute inidoneo
ad apportare alcun contributo causale alla realizzazione del reato e dante
eventualmente luogo ad unipotesi di cd mera connivenza non punibilerdquo
(In applicazione di tali principi il SC ha ritenuto ravvisabile uno degli ipotizzati
delitti di abuso di ufficio in virtugrave dellobbligo di astensione del Pubblico Ufficiale
per motivi di convenienza in relazione agli atti da lui compiuti attraverso i quali era
stato affidato un incarico professionale ad un architetto con il quale egli intratteneva
una relazione sentimentale circostanza dimostrata dal fatto che dopo appena quattro
mesi dallatto di invito alla partecipazione alla procedura negoziata senza gara
dappalto i predetti contraevano matrimonio viceversa in relazione ad un ulteriore
capo di imputazione relativo ad un successivo affidamento diretto conferito al
medesimo professionista ma da parte di altri funzionari comunali competenti ad
adottare latto il SC ha escluso il dovere di controllo e lobbligo di astensione del
dirigente ndash legato ormai dal vincolo matrimoniale con il beneficiario dellatto ndash in
mancanza di alcun riferimento normativo che disciplinasse in modo puntuale
lipotizzato dovere di controllo non potendo ciograve desumersi dalla mera circostanza di
rivestire un ruolo apicale nellorganizzazione dellEnte Inoltre il SC ha accolto il
ricorso del privato beneficiario dellatto illegittimo ritenendo il difetto piugrave assoluto di
elementi di prova dai quali trarre il convincimento circa lesistenza di una collusione
con il Pubblico Ufficiale ndash in mancanza di alcun contributo causale sia esso
materiale o anche solo morale alla realizzazione della condotta illecita ndash non
potendo detto contributo o pregresso accordo desumersi dalla mera circostanza di
essere limputata beneficiaria dellatto abusivo legata a questi da una relazione
sentimentale)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi in relazione al concorso dellextraneus nel reato proprio Cass Sez VI
23 giugno 2015 n 33760 Cass Sez VI 11 luglio 2014 n 37880 Cass Sez VI
21 maggio 2009 n 40499
Difformi -
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Diritto penale
48
Configurabilitagrave della fattispecie di rifiuto di atti drsquoufficio nel
mancato deposito di un provvedimento giudiziario
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Mariagiovanna Veneruso)
Cass Sez VI 13 luglio 2018 (dep 3 ottobre 2018) n 43903 Pres De Amicis
Rel Corbo ric Mango
Diritto penale ndash Rifiuto di atti di ufficio ndash Configurabilitagrave ndash Contegno omissivo
ndash Sollecitazioni scritte ndash Momento consumativo
(artt 328 co I cp)
ldquoAi fini della configurabilitagrave della fattispecie di rifiuto di atti di ufficio di cui allrsquoart
328 co I cp vi egrave dolo ogni qual volta il pubblico ufficiale o lrsquoincaricato di un
pubblico servizio abbia consapevolezza del proprio contegno omissivo rispetto al
dovere di redigere atti del proprio ufficio ancor piugrave quando lo stesso abbia ricevuto
pro manibus sollecitazioni scritte e non abbia attivato alcuna iniziativa prevista
dallrsquoordinamento giuridico che gli consentisse di fruire di maggior tempo per
provvedere giustificando il proprio inadempimentordquo
ldquoIl reato di rifiuto di atti di ufficio egrave un reato istantaneo il cui momento consumativo
si realizza con il rifiuto o lrsquoomissione dellrsquoagente che saragrave dunque immediatamente
punibile senza che abbia alcun rilievo la durata lunga o breve dellrsquoinerzia se non ai
fini del trattamento sanzionatoriordquo
(Nella fattispecie esaminata la Corte ha ritenuto che configurasse gli estremi del
reato di cui allrsquoart 328 cp il caso dellrsquoomesso tempestivo deposito da parte del
Presidente del Collegio della Corte di appello di Messina ed estensore della
motivazione del provvedimento decisorio sullrsquoimpugnazione del decreto di
applicazione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza nonostante espresse
sollecitazioni formulate nellrsquointeresse del proposto)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez VI 20 novembre 2012 n 10051 Cass Sez VI 27 gennaio
2004 n 12238 Cass Sez VI 24 giugno 1998 n 10137
Difformi -
Commette il reato di truffa il medico che induce i pazienti a credere
contrariamente al vero che la prestazione deve essere resa in
regime di libera professione e non in convenzione
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
49
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Carmine Gatto)
Cass Sez II 12 settembre 2018 (dep 4 ottobre 2018) n 44228 Pres Davigo
Rel Ariolli ric C A
Diritto penale ndash Truffa ndash Artifici e raggiri
(art 640 cp)
ldquoLa cd truffa ldquoa consumazione prolungatardquo ricorre quando le erogazioni ndash ai
danni di un medesimo soggetto ndash siano riconducibili ad un originario ed unico
comportamento fraudolento mentre si configurano plurimi ed autonomi fatti di
reato quando per il conseguimento delle erogazioni successive alla prima sia
necessario il compimento di ulteriori attivitagrave fraudolenterdquo
ldquoIn materia di truffa contrattuale anche il silenzio maliziosamente serbato su
alcune circostanze rilevanti sotto il profilo sinallagmatico da parte di colui che
abbia il dovere di farle conoscere integra lrsquoelemento oggettivo del raggiro idoneo
a determinare il soggetto passivo a prestare un consenso che altrimenti avrebbe
negatordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez V 11 giugno 2014 n 32050 Cass Sez II 2 dicembre 2016
n 53667 Cass Sez II 18 giugno 2015 n 28791
Difformi -
Integra il reato di diffamazione a mezzo stampa la generica
attribuzione di fatti illeciti ad un soggetto qualora lrsquoarticolo sia in
grado di generare la convinzione nel lettore medio che il soggetto
abbia commesso un qualche illecito
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Carmine Gatto)
Cass Sez V 14 giugno 2018 (dep 10 ottobre 2018) n 45813 Pres Vessicchelli
Rel Brancaccio ric SG
Diritto penale ndash Diffamazione a mezzo stampa ndash Scriminante putativa ndash Diritto
di cronaca
(art 595 co III cp)
ldquoIntegra il reato di diffamazione a mezzo stampa la condotta del giornalista che in
un articolo pubblicato pur utilizzando insinuazioni generiche o comunque non del
tutto determinate attribuisce alla persona offesa la commissione di fatti illeciti non
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Diritto penale
50
meglio specificati in maniera idonea ad ingenerare nel lettore medio la convinzione
che il soggetto diffamato si sia reso autore di una qualsiasi condotta connotata da
illiceitagraverdquo
ldquoLa scriminante putativa dellesercizio del diritto di cronaca egrave configurabile solo
quando pur non essendo obiettivamente vero il fatto riferito il cronista abbia
assolto allonere di esaminare controllare e verificare loggetto della sua narrativa
al fine di vincere ogni dubbiordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez V 19 novembre 2015 (dep 2016) n 32050 Cass Sez V 17
ottobre 2017 n 51619 Cass Sez V 9 aprile 2010 n 27106 Cass Sez V 31
marzo 1999 n 12024
Difformi -
Configurabilitagrave del reato di percosse
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alessandro Orabona)
Cass Sez V 28 giugno 2018 (dep 23 ottobre 2018) n 48322 Pres
Vessicchelli Rel Zaza ric Belgio
Diritto penale ndash Integrazione del reato di percosse ndash Contatto fisico tra reo e
persona offesa ndash Insussistenza del reato ndash Annullamento senza rinvio
(art 581 cp)
ldquoIl termine ldquopercosserdquo di cui allrsquoart 581 cp pur non dovendosi intendere nel suo
stretto significato lessicale riferito alle azioni del colpire del picchiare o simili
egrave comunque associato al diretto esercizio di energia fisica su altra persona ovvero
nelle definizioni piugrave ampie ad una violenta manomissione dellaltrui persona
Presupponendo dunque la necessitagrave di un contatto fisico diretto fra il soggetto
agente e la vittimardquo
(Nel caso specifico mancando un contatto fisico tra lrsquoimputata che si limitava a
toccare la scala su cui si trovava la persona offesa la Corte di Cassazione annullava
senza rinvio la sentenza impugnata)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex plurimis Cass Sez III 30 settembre 2014 n 43316 Cass Sez V
17 maggio 2017 n 38392 Cass Sez V 14 settembre 2015 n 4272 Cass Sez V
13 giugno 2014 n 51085
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
51
Difformi -
Frode informatica (Phishing) e dolo concorsuale
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)
Cass Sez II 10 settembre 2018 (dep 24 ottobre 2018) n 48553 Pres
Cammino Rel Cianfrocca ric Giaquinto
Diritto penale ndash Frode informatica ndash Truffa ndash Differenze ndash Reato di frode
informativa ndash Dolo concorsuale ndash Dolo indiretto
(artt 640-ter 640 cp)
ldquoIl reato di frode informatica si differenzia dal reato di truffa percheacute lattivitagrave
fraudolenta dellagente investe non la persona (soggetto passivo) di cui difetta
linduzione in errore bensigrave il sistema informatico di pertinenza della medesima
attraverso la manipolazione di detto sistemardquo
ldquoLa volontagrave di concorrere nel reato (materialmente ascrivibile ad altri) non
presuppone necessariamente un previo accordo o comunque la reciproca
consapevolezza del concorso altrui in quanto lattivitagrave costitutiva del concorso puograve
essere rappresentata da qualsiasi comportamento esteriore che fornisca un
apprezzabile contributo in tutte o alcune fasi di ideazione organizzazione od
esecuzione alla realizzazione dellaltrui proposito criminoso siccheacute a tal fine
assume carattere decisivo lunitarietagrave del fatto collettivo realizzato che si verifica
quando le condotte dei concorrenti risultino alla fine con giudizio di prognosi
postuma integrate in unico obiettivo perseguito in varia e diversa misura dagli
imputati siccheacute egrave sufficiente che ciascun agente abbia conoscenza anche
unilaterale del contributo recato alla condotta altruirdquo
ldquoIl dolo concorsuale puograve configurarsi a carico del singolo concorrente anche sotto
forma di dolo indiretto che come egrave noto ricorre nel caso in cui il reo si
rappresenta levento di danno sia pure materialmente riconducibile alla condotta
altrui ed esso sia comunque direttamente riconducibile alla sua volontagrave essendo
stato preveduto come ulteriore conseguenza dellazione concordata ed accettato
dallagente il rischio del verificarsi di tale previsionerdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi con riferimento alla terza massima Cass Sez I 16 maggio 2003 n
30262 Puglisi
Difformi -
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Diritto penale
52
Lrsquoaccesso abusivo ad un sistema informatico o telematico da parte
del dirigente
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Gerardo Auletta)
Cass Sez V 20 settembre 2018 (dep 25 ottobre 2018) n 48895 Pres Palla
Rel Scotti ric Manghi
Diritto penale ndash Accesso abusivo a un sistema informatico ndash Dirigente ndash
Ripartizione organizzativa dellrsquoazienda in settori ndash Aree riservate e limitazioni
accesso informativo
(art 615-ter cp)
ldquoIn materia di accesso abusivo ad un sistema informatico anche con riferimento alle
figure dirigenziali la preposizione ad una branca o un settore autonomo dellrsquoimpresa
non implica necessariamente lrsquoaccesso indiscriminato a tutte le informazioni in
possesso dellrsquoimprenditore preponente percheacute una compartimentazione dellrsquoaccesso
informativo egrave pienamente compatibile sul piano logico e giuridico con il carattere
settoriale della preposizionerdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi -
Difformi -
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
53
II Leggi speciali
Applicabilitagrave della causa di non punibilitagrave della ldquoparticolare tenuitagrave
del fattordquo al reato di omesso versamento delle ritenute previdenziali
e assistenziali
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giovanni Petranico)
Cass Sez III 30 maggio 2018 (dep 3 settembre 2018) n 39413 Pres
Lapalorcia Rel Mengoni ric Grasso
Leggi speciali ndash Reato di omesso versamento delle ritenute previdenziali e
assistenziali ndash Configurabilitagrave ndash Causa di non punibilitagrave della ldquoparticolare
tenuitagrave del fattordquo ndash Applicabilitagrave
(art 2 co 1-bis dl 12 settembre 1983 n 463 convertito con modificazioni dalla
l 11 novembre 1983 n 638 art 131-bis cp)
ldquoIl reato di omesso versamento delle ritenute previdenziali e assistenziali si
configura oggi come una fattispecie connotata da una progressione criminosa nel
cui ambito superato il limite di legge le ulteriori omissioni consumate nel corso del
medesimo anno si atteggiano a momenti esecutivi di un reato unitario a
consumazione prolungata la cui definitiva cessazione coincide con la scadenza del
termine previsto per il versamento dellrsquoultima mensilitagrave ovvero con la data del 16
gennaio successivordquo
ldquoLa causa di non punibilitagrave della particolare tenuitagrave del fatto egrave di certo applicabile
ai reati di omissioni di versamenti contributivi per i quali il legislatore abbia
fissato una soglia di punibilitagrave solo se gli importi omessi superano di poco
lrsquoammontare di tale soglia in considerazione del fatto che il grado di offensivitagrave che
integra il reato egrave giagrave stato valutato dal legislatore nella determinazione della soglia
di rilevanza penalerdquo
ldquoLa causa di non punibilitagrave della particolare tenuitagrave del fatto in quanto
configurabile ndash in presenza dei presupposti e nel rispetto dei limiti fissati dalla
norma ndash ad ogni fattispecie criminosa non egrave in astratto incompatibile con la
presenza di soglie di punibilitagrave allrsquointerno della fattispecie tipica anche nel caso in
cui al di sotto della soglia di rilevanza penale vi egrave una fattispecie che integra un
illecito amministrativordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Leggi speciali
54
Conformi Cass Sez III 20 ottobre 2016 n 649 Messina Rv 268813 Cass Sez
III 11 maggio 2016 n 37232 Lanzoni Rv 268308 Cass Sez III 3 ottobre 2017
n 3292 Spera Cass Sez III 20 novembre 2015 n 13218 Reggiani Viani Rv
266570 Cass Sez Un 25 febbraio 2016 n 13681 Tushaj
Difformi -
La differente tutela dei beni giuridici protetti dai reati di
occupazione abusiva dello spazio demaniale e da quelli urbanistici e
paesaggistici con gli ineludibili effetti ai fini dellintegrazione delle
relative fattispecie
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Fabio Cavalli)
Cass Sez III 4 maggio 2018 (dep 4 settembre 2018) n 39679 Pres Cavallo
Rel Reynaud ric Alemanno
Occupazione abusiva spazio demaniale ndash Reati urbanistici e paesaggistici ndash
Opere stagionali ndash Mancata rimozione
(artt 54 1161 cod nav art 44 comma 1 lett c) dPR 6 giugno 2001 n 380)
ldquoLoccupazione abusiva dello spazio demaniale marittimo di cui allart 1161 cod
nav ed i reati di natura urbanistica eo paesaggistica essendo posti a tutela di beni
aventi diversa oggettivitagrave giuridica se da un lato possono concorrere ndash qualora
manchi qualsiasi tipo di autorizzazione ndash dallaltro lato egrave ben possibile che
loccupazione del demanio non sia arbitraria percheacute legittimata dal prescritto
provvedimento concessorio di cui allart 36 cod nav e che sussistano perograve il reato
urbanistico eo quello paesaggistico per essere state realizzate (o mantenute oltre il
termine) opere non autorizzate dal Comune eo dalla competente autoritagrave
regionalerdquo
(Nel caso di specie in virtugrave di una autorizzazione pluriennale rilasciata dal demanio
marittimo erano state realizzate con un permesso di costruire stagionale strutture
funzionali allattivitagrave balneare non rimosse alla fine della stagione estiva ed il SC ndash
in applicazione del principio di cui alla massima ndash ha ritenuto priva di motivazione
la sentenza della Corte territoriale limitatamente alla parte in cui non spiegava se la
concessione demaniale rilasciata ai sensi dellart36 cod nav ndash analogamente al
titolo autorizzativo rilasciato dal Comune - avesse o meno validitagrave stagionale)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez III 4 dicembre 2013 n 5461 Cass Sez III 11 giugno 2008
n 37250 Cass Sez III 7 novembre 2002 n 8110
Difformi -
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
55
Trattamento illecito di dati personali e diffusione del numero del
cellulare di terzi
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)
Cass Sez III 8 giugno 2018 (dep 4 settembre 2018) n 39682 Pres Sarno
Rel Socci ric Dondarini
Leggi speciali ndash Codice della privacy ndash Numero di cellulare altrui ndash
Pubblicazione in chat
(art 167 dlgs 30 giugno 2003 n 196)
ldquoLammissione dellimputato di aver inserito in CHAT il numero del cellulare altrui
rappresenta prova confessoria del tutto affidabile della propria colpevolezza e
anche in ipotesi di provocazione grave e concreta non puograve escludersi la
configurabilitagrave del reato ex art 167 dlgs 1962003rdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi -
Difformi -
Il concorso degli amministratori non operativi nel reato di
bancarotta fraudolenta per distrazione
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Fabio Cavalli)
Cass Sez V 16 maggio 2018 (dep 7 settembre 2018) n 40152 Pres Pezzullo
Rel De Marzo Ric Castaldo
Reati fallimentari ndash Bancarotta fraudolenta per distrazione ndash Concorso del
consigliere di amministrazione
(art 216 rd 16 marzo 1942 n 267 art 2475 cc)
ldquoIn tema di bancarotta fraudolenta per distrazione la censura che miri ad
escludere un diretto potere amministrativo del mero consigliere dovrebbe essere
accompagnata dalla indicazione delle previsioni dellatto costitutivo che sorreggono
tale deduzione atteso che in base alle regole di amministrazione dettate - per le
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Leggi speciali
56
societagrave a responsabilitagrave limitata - dallart2475 cod civ non vi egrave alcuna distinzione
tra la figura del presidente e quella dei consiglierirdquo
ldquoInoltre secondo la disciplina che concerne i cd ldquoamministratori non operativirdquo
ai fini della configurabilitagrave del concorso per omesso impedimento
dellamministratore privo di delega egrave necessaria la prova della sua concreta
conoscenza del fatto pregiudizievole per la societagrave o quanto meno di segnali di
allarme inequivocabili dai quali egrave desumibile laccettazione del rischio del
verificarsi dellevento illecito noncheacute della volontaria omissione di attivarsi per
scongiurarlordquo
(In applicazione di tali principi il SC ha ritenuto inammissibile il motivo di ricorso
proposto da uno degli imputati il quale assumeva di essere privo dei necessari poteri
amministrativi della societagrave sia percheacute la deduzione difensiva non era
accompagnata dallindicazione di tale previsione nellatto costitutivo sia percheacute la
Corte territoriale ndash con accertamento in fatto non oggetto di alcuna contestazione -
aveva ritenuto che limputato avesse partecipato sin dalla fase delle trattative agli
atti di cessioni ldquoincriminatirdquo)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez I 9 marzo 2018 n 14783 Cass Sez V 22 marzo 2016 n
14045
Difformi Cass Sez V 5 ottobre 2012 n 23000
Lrsquoevento della bancarotta impropria da reato societario
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Aldo Franceschini)
Cass Sez V 28 maggio 2018 (dep 12 settembre 2018) n 40489 Pres Pezzullo
Rel Amatore ric Radaelli
Leggi speciali ndash Reati fallimentari ndash Bancarotta impropria da reato societario ndash
Dissesto ndash Nesso causale
(artt 223 216 rd 16 marzo 1942 n 267 2621 cc)
ldquoA seguito della riforma del 2002 il reato di bancarotta impropria da reato
societario si configura quale reato di danno e non piugrave di pericolo richiedendosi il
verificarsi dellrsquoevento dissesto cui la condotta deve essere ora riconnessa da un
preciso nesso di causalitagraverdquo
ldquoIl reato di bancarotta impropria da reato societario sussiste anche quando la
condotta illecita abbia concorso a determinare solo un aggravamento del dissesto
giagrave in atto della societagraverdquo
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
57
(Nel caso di specie la Corte ha annullato con rinvio per nuovo esame la sentenza di
condanna per vizio motivazionale in quanto il provvedimento impugnato ometteva
di spiegare in che modo la condotta di falso comunicativo ascrivibile agli imputati
avesse anche solo concorso ad aggravare il dissesto della societagrave in un arco
temporale estremamente ridotto)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi con riferimento alla seconda massima Cass Sez V 9 maggio 2017 n
29885 in CED Cass n 270877
Difformi -
Particolare tenuitagrave del rifiuto di sottoporsi allrsquoalcoltest
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Gerardo Auletta)
Cass Sez IV 30 maggio 2018 (dep 24 settembre 2018) n 40926 Pres Ciampi
Rel Bruno ric Bonofiglio
Leggi speciali ndash Rifiuto alcoltest ndash Particolare tenuitagrave del fatto
(art 186 dlgs 30 aprile 1992 n 285 art 131-bis cp)
ldquoLa causa di non punibilitagrave della particolare tenuitagrave del fatto egrave compatibile con il
reato di rifiuto di sottoporsi allrsquoaccertamento alcoolimetrico posto che accertata la
situazione pericolosa e dunque lrsquooffesa resta pur sempre uno spazio per apprezzare
in concreto la gravitagrave dellrsquoillecito e lrsquoimpatto pregiudizievole per il bene tutelatordquo
(Nel caso di specie il ricorrente fermato dalla polizia per un controllo alla guida del
veicolo dapprima rifiutograve di sottoporsi allrsquoalcoltest e successivamente dopo essersi
consultato telefonicamente con il suo difensore mutato proposito decise di eseguire
il test)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez Un 25 febbraio 2016 (dep 6 aprile 2016) n 13682
Difformi -
Il perimetro applicativo del principio di sussidiarietagrave previsto
nellrsquoipotesi delittuosa di dichiarazione infedele
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Leggi speciali
58
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Antonio Scotto Rosato)
Cass Sez III 17 gennaio 2018 (dep 25 settembre 2018) n 41260 Pres
Cavallo Rel Socci Ric Scalzo
Leggi speciali ndash Reati tributari ndash Dichiarazione infedele ndash Principio di
sussidiarietagrave ndash Ne bis in idem ndash Non sussiste
(art 2 4 dlgs 10 marzo 2000 n 74 649 cpp)
ldquoIn materia di reati tributari il carattere residuale del reato di dichiarazione
infedele di cui allart 4 del dlgs n 74 del 2000 ne esclude il concorso con il
delitto di frode fiscale previsto dallart 2 del citato dlgs solo qualora la condotta
materiale abbia ad oggetto la medesima dichiarazione in ogni suo elemento
Diversamente invece qualora lrsquoipotesi di dichiarazione infedele abbia ad oggetto
la sola omissione di elementi attivi mentre la dichiarazione fraudolenta ai sensi
dellrsquoart 2 si riferisca ad elementi passivi per operazioni relative a fatture
inesistenti deve ritenersi ammissibile il concorso tra i reatirdquo
ldquoLart 4 dlgs 742000 mira ad evitare la doppia incriminazione per la stessa
condotta (anche se diversamente strutturata una con frode e laltra senza frode) ma
non puograve essere invocato per lincriminazione di condotte diverse una per le
omissioni di elementi attivi del reddito e laltra per elementi passivi inesistenti (da
fatture per operazioni inesistenti)rdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex multis Cass Sez III 9 febbraio 2016 (dep 7 luglio 2016) n 28226
Pres Rosi Rel Aceto Ric Disparra
Difformi -
I limiti della responsabilitagrave del direttore dei lavori per conto del
committente in relazione alla gestione dei rifiuti prodotti dalla ditta
appaltatrice o subappaltatrice
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Fabio Cavalli)
Cass Sez III 8 maggio 2018 (dep 26 settembre 2018) n 41699 Pres
Lapalorcia Rel Liberati Ric Serafini
Reati ambientali ndash Abbandono e deposito incontrollato di rifiuti ndash Direttore dei
lavori per conto del committente ndash Posizione di garanzia ndash Responsabilitagrave della
ditta appaltatrice o subappaltatrice
(art 256 dlgs 3 aprile 2006 n 152)
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
59
ldquoIn tema di gestione dei rifiuti il committente di lavori edili al pari dellappaltante
nellipotesi del subappalto e il direttore dei lavori non hanno alcun obbligo
giuridico di intervenire nella gestione dei rifiuti prodotti dalla ditta appaltatrice o
subappaltatrice neacute di garantire che la stessa venga effettuata correttamente percheacute
lobbligo di garanzia in relazione allinteresse tutelato e al corretto espletamento
delle operazioni di raccolta e smaltimento dei rifiuti connessi allattivitagrave edificatoria
incombe sullappaltatore dei lavorirdquo
ldquoDellabbandono o del deposito incontrollato di rifiuti rispondono ai sensi dellart
256 comma 2 dlgs 152 del 3 aprile 2006 - salvi i casi di concorso - i titolari di
imprese e i responsabili di enti che abbandonano o depositano in modo
incontrollato i rifiuti ovvero li immettono nelle acque superficiali o sotterranee in
violazione del divieto di cui allarticolo 192 commi 1 e 2 del medesimo testo
normativordquo
(In applicazione di tali principi il SC ha accolto il ricorso proposto dal direttore dei
lavori per conto del committente di opere edili affidati in appalto ritenendo che al
predetto non potesse essere attribuita alcuna posizione di garanzia rispetto alla
gestione dei rifiuti prodotti dallaffidatario delle opere concesse in appalto e tanto
meno configurarsi una sua partecipazione concorsuale in mancanza di alcuna prova
circa una sua condotta attiva allabbandono o al deposito incontrollato di rifiuti da
altri posto in essere)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez III 27 giugno 2013 n 37547 Cass Sez III 25 maggio
2011 n 25041 Cass Sez III 21 ottobre 2009 n 44457 Cass Sez III 28 gennaio
2003 n 15165
Difformi -
La valutazione dei costi non contabilizzati ai fini del calcolo
dellammontare dellimposta evasa
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Fabio Cavalli)
Cass Sez III 8 maggio 2018 (dep 26 settembre 2018) n 41703 Pres
Lapalorcia Rel Andronio ric Masi
Reati tributari ndash Omessa dichiarazione ndash Ammontare dellimposta evasa ndash
Onere di allegazione dei costi non contabilizzati
(art 5 dlgs 10 marzo 2000 n 74)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Leggi speciali
60
ldquoIn tema di reati tributari lammontare dellimposta evasa ai fini dellomessa
dichiarazione IVA deve calcolarsi sulla base dei ricavi e dei costi sostenuti
dallazienda Ciograve non di meno i costi non contabilizzati possono essere considerati
solo in presenza di allegazioni fattuali da cui si desuma la certezza o comunque il
ragionevole dubbio della loro esistenza incombendo sullimputato lonere di
dimostrare la sussistenza delle spese sostenute a copertura dei costi aziendalirdquo
(In applicazione di tale principio il SC ha ritenuto inammissibile ndash percheacute teso a
sollecitare una valutazione nel merito di censure giagrave proposte e correttamente
disattese dai giudici del gravame - il motivo di ricorso proposto dallimputato con il
quale assumeva che la Corte territoriale non avrebbero calcolato esattamente
limposta evasa essendosi soffermata sulla ritenuta equiparazione del reddito
imponibile rispetto al fatturato senza considerare che nel corso dellistruttoria
dibattimentale non era emerso alcun elemento idoneo a dimostrare lassenza di voci
o oneri detraibili dei quali perograve egli non aveva fornito alcuna documentazione che
ne comprovasse leffettiva sussistenza e non avendo proceduto ad alcuna allegazione
in tal senso neppure nel corso del processo)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez III 16 luglio 2018 n 53980 Cass Sez III 6 giugno 2017 n
35579 Cass Sez III 1 giugno 2016 n 53907 Cass Sez III 18 maggio 2011 n
36396
Difformi Cass Sez III 4 giugno 2014 n 38684
La conversione del sequestro conservativo in pignoramento in
presenza di condanna generica al risarcimento del danno
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giuseppe Musella)
Cass Sez V 15 maggio 2018 (dep 26 settembre 2018) n 41839 Pres Miccoli
Rel Guardiano ric Pace
Diritto processuale penale ndash Sequestro conservativo ndash Pignoramento ndash
Conversione ndash Credito certo liquido ed esigibile ndash Necessitagrave
(artt 316 320 539 cpp)
ldquoLa conversione del sequestro conservativo in pignoramento a seguito del
passaggio in giudicato della sentenza penale di condanna al risarcimento in favore
della parte civile presuppone che la pronuncia abbia dichiarato lrsquoesistenza di un
credito certo liquido ed esigibile cosigrave da costituire titolo esecutivo di talchegrave nel
caso di condanna generica detta conversione si verifica solo in seguito al
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
61
passaggio in giudicato della sentenza del giudice civile il quale sulla base della
certezza del danno acquisita in sede penale abbia proceduto alla sua liquidazionerdquo
(Nella fattispecie la Corte ha accolto il motivo di ricorso proposto dal ricorrente che
lamentava lrsquoapplicazione del meccanismo previsto dallrsquoart 320 comma 1 cpp dal
momento che la condanna al risarcimento del danno fosse generica con rinvio per la
determinazione del quantum al giudice civile La Corte dunque rilevava lrsquoerrore di
diritto e annullava senza rinvio)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez VI 10 luglio 2008 n 42698 Cass Sez V 8 febbraio 2013
n 16312 Cass Sez I 26 settembre 2014 n 46030 Cass Sez IV 19 gennaio
2015 n 9851
Difformi -
La responsabilitagrave del socio illimitatamente responsabile delle societagrave
in nome collettivo nel delitto di bancarotta fraudolenta per
distrazione (scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giuseppe Musella)
Cass Sez V 10 luglio 2018 (dep 27 settembre 2018) n 42591 Pres Zaza Rel
Pistorelli ric Marini + 2
Diritto penale ndash Leggi speciali ndash Bancarotta fraudolenta patrimoniale ndash Societagrave
in nome collettivo ndash Soci illimitatamente responsabili ndash Beni personali ndash
Estensione fallimento ndash Necessitagrave
(artt 147 216 223 rd 16 marzo 1942 n 267)
ldquoAi fini della configurabilitagrave in capo al socio illimitatamente responsabile di una
societagrave in nome collettivo dichiarata fallita del reato di bancarotta fraudolenta per
distrazione dei beni del suo patrimonio personale egrave necessario che il fallimento sia
stato esteso nei suoi confronti ai sensi dellrsquoart 147 legge fallrdquo
(Nella fattispecie la Corte ha accolto il motivo con cui si chiedeva escludersi la
configurabilitagrave del delitto di bancarotta distrattiva dal momento che i beni in
contestazione appartenevano al patrimonio personale degli imputati Difatti il
mancato accertamento ndash da parte dei giudici di merito - della estensione della
dichiarazione di fallimento nei confronti dei soci illimitatamente responsabili rende
non sussistente lrsquoipotesi di reato contestata)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Leggi speciali
62
Conformi Cass Sez V 26 gennaio 2016 n 13091
Difformi -
Reati tributari e particolare tenuitagrave del fatto
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Gerardo Auletta)
Cass Sez III 3 luglio 2018 (dep 3 ottobre 2018) n 43654 Pres Ramacci Rel
Cerroni ric Schito
Leggi speciali ndash Omesso versamento ritenute ndash Particolare tenuitagrave del fatto
(art 2 dl 12 settembre 1983 n 463 art 131-bis cp)
ldquoIn tema di reati tributari laddove il grado di offensivitagrave che dagrave luogo alla sanzione
penale egrave stato giagrave valutato dal legislatore con la determinazione di un ammontare
come soglia di punibilitagrave la particolare tenuitagrave del fatto puograve essere ritenuta solo in
casi di minimo superamento del predetto importo e di ridotta intensitagrave del dolordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez III 20 novembre 2015 (dep 1 aprile 2016) n 13218
Difformi -
DASPO obbligo di comparire presso un ufficio o comando di
polizia
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)
Cass Sez III 15 giugno 2018 (dep 9 ottobre 2018) n 45251 Pres Cavallo
Rel Galterio ric Sannino
Leggi speciali ndash Reati sportivi ndash DASPO ndash Divieto accesso manifestazioni
sportive ndash Gare amichevoli non programmate ndash Elemento soggettivo
(art 6 l 13 dicembre 1989 n 401)
ldquoIn tema di misure di prevenzione della violenza occasionata da manifestazioni
sportive lobbligo di comparire personalmente presso un ufficio o comando di polizia
egrave applicabile a tutti gli incontri che siano individuabili con certezza ed in concreto dal
destinatario del provvedimento in relazione alla loro anticipata organizzazione
dovendo conseguentemente rimanere escluse solo le gare decise in rapporto ad
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
63
esigenze peculiari del momento e senza preventiva programmazione e come tali non
previamente conoscibilirdquo
ldquoDal momento che il reato di cui allrsquoart 6 L 13 dicembre 1989 n 401 in quanto
delitto egrave caratterizzato dal dolo occorre ai fini della sussistenza dellelemento
soggettivo la certa individuabilitagrave delle gare per le quali il divieto operi gare che
ove di natura amichevole non necessariamente sono caratterizzate a differenza
degli incontri ufficiali dalla anticipata programmazione tanto piugrave allorquando
vengano disputate fuori dal campionato e si tratti digrave compagini poco piugrave che
dilettantisticherdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez III 4 marzo 2014 (dep 9 giugno 2014) n 23958
Difformi -
Cattivo stato di conservazione del cibo
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)
Cass Sez III 18 luglio 2018 (dep 9 ottobre 2018) n 45274 Pres Sarno Rel
Gai ric Salerno
Leggi speciali ndash Reati alimentari ndash Cattivo stato di conservazione ndash Modalitagrave
estrinseche
(art 5 lett b) l 30 aprile 1962 n 283)
ldquoLo stato di cattiva conservazione riguarda quelle situazioni in cui le sostanze
alimentari pur potendo essere ancora genuine e sane si presentano mal
conservate e cioegrave preparate confezionate o messe in vendita senza losservanza
delle prescrizioni dirette a prevenire il pericolo di una loro precoce degradazione
contaminazione o comunque alterazione del prodottordquo
ldquoAi fini della configurabilitagrave della contravvenzione prevista dallart 5 lett b L 30
aprile 1962 n 283 che vieta limpiego nella produzione di alimenti la vendita la
detenzione per la vendita la somministrazione o comunque la distribuzione per il
consumo di sostanze alimentari in cattivo stato di conservazione non egrave necessario
che questultimo si riferisca alle caratteristiche intrinseche di dette sostanze ma egrave
sufficiente che esso concerna le modalitagrave estrinseche con cui si realizza le quali
devono uniformarsi alle prescrizioni normative se sussistenti ovvero in caso
contrario a regole di comune esperienzardquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Leggi speciali
64
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez Un 19 dicembre 2001 n 443 Butti Rv 220716 Cass Sez
III 14 giugno 2016 n 44927 Ballico Rv 268715
Difformi -
Il doppio binario sanzionatorio nel market abuse
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Gerardo Auletta)
Cass Sez V 16 luglio 2018 (dep 10 ottobre 2018) n 45829 Pres Miccoli Rel
De Gregorio ric Franconi ed altri
Leggi speciali ndash Reati finanziari ndash Manipolazione del mercato ndash ne bis in idem
(artt 185 e 187-ter dlgs 24 febbraio 1998 n 58 art 649 cpp)
ldquoIn tema di manipolazione del mercato lirrogazione per il medesimo fatto sia di
una sanzione penale che di una sanzione amministrativa definitiva ndash ai sensi degli
artt 185 e 187 ter dlgs 24 febbraio 1998 n 58 ndash non determina la violazione del
principio del ldquone bis in idemrdquo a condizione che il cumulo delle sanzioni risulti
proporzionale alla gravitagrave del fatto commessordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez III 22 settembre 2017 (dep 14 febbraio 2018) n 6993
Difformi -
Il calcolo dellrsquoIVA evasa
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Gerardo Auletta)
Cass Sez III 28 marzo 2018 (dep 16 ottobre 2018) n 46953 Pres Cavallo
Rel Socci ric Pastoric
Leggi speciali ndash Reati tributari ndash Omesso versamento IVA ndash Calcolo imposta
evasa ndash Interessi dovuti ndash Esclusione
(art 10-ter dlgs 10 marzo 2000 n 74)
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
65
ldquoNel reato di omesso versamento di IVA per valutare il superamento della soglia
di punibilitagrave di euro 25000000 deve tenersi conto solo ed esclusivamente
dellrsquoimposta evasa e non anche degli interessi dovutirdquo
(Nel caso di specie la Corte annullava senza rinvio la sentenza di condanna per
insussistenza del fatto atteso che nel computo dellrsquoIVA non versata pari ad euro
25080800 venivano inseriti anche euro 248300 relativi agli interessi dovuti per il
versamento trimestrale)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi -
Difformi -
Il concetto di disponibilitagrave degli oggetti atti ad offendere nelle
ipotesi di DASPO di gruppo
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giuseppe Musella)
Cass Sez III 24 maggio 2018 (dep 16 ottobre 2018) n 46982 Pres Savani
Rel Andronio ric PM in proc Tommasini
Diritto penale ndash Leggi speciali ndash DASPO ndash Oggetti atti ad offendere ndash Possesso
di gruppo ndash Mera disponibilitagrave ndash Idoneitagrave
(art 6-ter l 13 dicembre 1989 n 401 art 2 dl 22 agosto 2014 n 119)
ldquoIl concetto di laquopossessoraquo utilizzato nellrsquoart 6-ter della l n 401 del 1989 non
richiede un quid pluris rispetto alla mera disponibilitagrave dellrsquooggetto pericoloso
intesa come possibilitagrave di sua apprensione e conseguente utilizzordquo
ldquoLa figura del cd laquoDASPO di grupporaquo di cui allrsquoart 6 comma 1 della legge n
401 del 1989 introdotta dallrsquoart 2 del dl n 119 del 2014 egrave diretta a colpire i
soggetti che anche attraverso una condotta di gruppo abbiano tenuto
comportamenti finalizzati alla partecipazione attiva ad episodi di violenza minaccia
o intimidazione tali da porre in pericolo la sicurezza pubblica in occasione di
manifestazioni sportiverdquo
(Nella fattispecie la Corte ha stabilito che ndash in tema di provvedimento DASPO ndash
allorquando tutti i soggetti coinvolti abbiano la disponibilitagrave degli oggetti atti ad
offendere non sia necessaria una valutazione individualizzata senza che tale scelta
comporti la violazione del principio della responsabilitagrave personale prevista dal
diritto penale)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Leggi speciali
66
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi -
Difformi Cass Sez III 3 febbraio 2016 n 22266
La natura istantanea del delitto di trasferimento fraudolento di
valori
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura del Comitato di redazione)
Cass Sez VI 20 giugno 2018 (dep 17 ottobre 2018) n 47304 Pres De Amicis
Rel Costantini ric PM
Legge speciale ndash Trasferimento fraudolento di valori ndash Natura istantanea del
reato ndash Societagrave di capitali ndash La consumazione del reato deve coincidere con
lrsquointestazione fittizia delle quote ndash Irrilevanza delle condotte successive ndash
Necessitagrave che lrsquoindagato sia socio di fatto ndash Insufficienza della qualifica di
amministratore di fatto ndash Necessitagrave che la provvista impiegata per lrsquoacquisto
delle quote provenga dallrsquoindagato
(art 12-quinquies dl 8 giugno 1992 n 306)
ldquoIn tema di trasferimento fraudolento di valori egrave comunque necessario che si
realizzi un trasferimento del bene tenuto altresigrave conto che lrsquoart 12-quinquies dl
30692 integra unrsquoipotesi di reato istantaneo con effetti permanenti e si consuma nel
momento in cui viene realizzata lrsquoattribuzione fittizia senza che possa assumere
rilevanza il permanere della situazione antigiuridica conseguente alla condotta
criminosardquo
ldquoIn ambito di societagrave di capitali la fittizia intestazione di quote di una societagrave puograve
integrare il reato di cui allrsquoart 12-quinquies dl cit a condizione che sia accertata
la titolaritagrave sostanziale delle quote attraverso lrsquoattribuzione della qualifica di socio
di fatto non essendo sufficiente la prova che lrsquoindagato rivesta la funzione di
amministratore di fatto della societagrave delle cui quote srsquoipotizza la fittizia
intestazionerdquo
ldquoLa carenza di gravi indizi sulla provenienza delle risorse economiche impiegate
per lrsquoacquisto delle quote da parte del soggetto che intende eludere lrsquoapplicazione
di misure di prevenzione determina la mancanza della condizione per lrsquoapplicabilitagrave
della misura cautelare essendo insufficiente lrsquoaccertamento della mera
disponibilitagrave del bene da parte di chi non ne risulta formalmente titolarerdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi con riferimento alla prima massima Cass Sez Un 28 febbraio 2001 n
8 Ferrarese Rv 218768 riguardo alla seconda Cass Sez V 7 luglio 2015 n
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
67
50289 Mollica Rv 265904 in relazione alla terza Cass Sez VI 12 gennaio 2018
n 5231 Polverino Rv 272128
Difformi -
Il destino dellrsquoordine di demolizione nel caso di ammissione alla
prova dellrsquoimputato
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Amedeo Bucci de Santis)
Cass Sez III 3 luglio 2018 (dep 18 ottobre 2018) n 47456 Pres Ramacci
Rel Zunica ric PG Corte di appello di Firenze in proc Fontana
Diritto penale ndash Reato urbanistico ndash Ammissione dellrsquoimputato allrsquoistituto della
messa alla prova ndash Destino del manufatto abusivo ndash Demolizione quale
necessaria eliminazione delle conseguenze dannose o pericolose del reato
(artt 44 dPR 6 giugno 2001 n 380 art 464-quater cpp )
ldquoIl reato urbanistico disciplinato dallart44 TUE rientra tra quelli per i quali si
puograve essere ammessi allrsquoistituto della messa alla prova Il permanere del manufatto
abusivo rientra tra le conseguenze dannose dei reati di cui la disciplina della messa
alla prova richiede la necessaria eliminazione In senso logico ma non cronologico
la demolizione del manufatto abusivo rientra tra le condotte pregiudiziali rispetto
alla ammissione dellrsquoimputato alla messa alla prova ed alla verifica del buon esito
della stessardquo
ldquoNel caso in cui il giudice di merito investito di un reato urbanistico ammetta
lrsquoimputato alla messa alla prova omettendo ogni valutazione in ordine alla
demolizione del manufatto abusivo e quindi in ordine al ripristino della legalitagrave
urbanistica il rappresentante della Pubblica Accusa egrave tenuto ad impugnare ai sensi
dellrsquoart464 quater comma 7 la ordinanza ammissiva dellrsquoistanza di messa alla
prova facendo valere in quella sede la insussistenza dei presupposti per la
sospensione del procedimentordquo
(In conseguenza di quanto sopra egrave inammissibile il ricorso proposto per il suddetto
motivo avverso la sentenza che dichiara estinto il reato per esito positivo della messa
alla prova)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez III 31 maggio 2018 n 404512018 nel senso che lrsquoistituto
della messa alla prova egrave applicabile ai reati edilizi tuttavia egrave necessario eliminare le
conseguenze dannose dei reati in questione attraverso la spontanea demolizione
dellrsquoabuso edilizio ovvero attraverso la riconduzione dellrsquointervento alla legalitagrave
urbanistica ove ricorrano i presupposti per lrsquoaccertamento della (doppia) conformitagrave
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Leggi speciali
68
Difformi -
Lrsquoammissibilitagrave del concorso tra il reato di dichiarazione infedele ed
omesso versamento dellrsquoIVA
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Antonio Scotto Rosato)
Cass Sez III 1 febbraio 2018 (dep 23 ottobre 2018) n 48246 Pres Savani
Rel Aceto ric Vacca
Leggi speciali ndash Reati tributari ndash Dichiarazione infedele ndash Omesso versamento
IVA ndash Concorso di reati ndash Sussiste
(artt 4 10-ter dlgs 10 marzo 2000 n 74)
ldquoTra il delitto di dichiarazione infedele e di omesso versamento IVA non esiste
alcun rapporto di consunzione assorbimento o specialitagrave Difatti ai fini
dellrsquointegrazione del reato di omesso versamento IVA egrave necessario e sufficiente che
il relativo ammontare risulti dalla dichiarazione senza ulteriori aggettivazione a
prescindere quindi dalla natura fraudolenta o infedele della dichiarazione stessa
diversamente nei reati cd dichiarativi la condotta attiva consiste nellrsquoindicare
elementi passivi fittizi o elementi attivi per un ammontare inferiore a quello
effettivo siccheacute le due fattispecie si pongono in rapporto di reciproca radicale
estraneitagrave e ben possono concorrere tra lorordquo
ldquoIn tema di omesso versamento dellrsquoimposta sul valore aggiunto affincheacute
lrsquoinadempimento dellrsquoobbligazione tributaria possa rappresentare causa di forza
maggiore egrave necessario che questi derivi da fatti non imputabili allrsquoimprenditore e
che questi non abbia potuto tempestivamente porvi rimedio per cause indipendenti
dalla propria volontagrave non potendosi ritenere fisiologica nel rischio di impresa la
carenza di liquiditagraverdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex multis Cass Sez III 24 giugno 2014 (dep 25 febbraio 2015) n
8352 Pres Fiale Rel Aceto Ric Schirosi
Difformi -
La necessitagrave della individuazione del ruolo svolto dal concorrente
nel reato di sottrazione fraudolenta
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
69
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Amedeo Bucci de Santis)
Cass Sez III 12 giugno 2018 (dep 29 ottobre 2018) n 49200 Pres
Lapalorcia Rel Andronio ric Rizzo
Leggi speciali ndash Sottrazione fraudolenta di somme al pagamento di imposte ndash
Individuazione del ruolo del concorrente ndash Necessitagrave
(art 11 co 1 dlgs 10 marzo 2000 n 74)
ldquoNel reato di sottrazione fraudolenta di somme al pagamento di imposte commesso
mediante il disinvestimento di polizze assicurative attraverso la riscossione
anticipata senza apparente giustificazione il solo fatto di essere coniuge della
titolare del cc bancario oggetto di sequestro e delle polizze assicurative
anticipatamente estinte non giustifica la adozione nei suoi confronti della misura
cautelare reale pur essendo il soggetto in questione (non titolare di beni oggetto di
sottrazione fraudolenta) in regime di comunione dei beni con la coindagata e pur
avendo partecipato quale delegato della consorte alle operazioni di verifica della
GdFrdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez III 5 aprile 2016 n 24816 secondo cui anche quando il bene
egrave formalmente intestato a terzi pur se prossimi congiunti dellrsquoindagato non opera
alcuna presunzione ma grava sul PM lrsquoonere di dimostrare la discrasia tra
intestazione formale e disponibilitagrave effettiva del bene conforme Cass Sez III 24
marzo 2015 n 14605
Difformi -
Il concorso dellrsquoextraneus a singole condotte distrattive nel delitto di
bancarotta fraudolenta
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giuseppe Musella)
Cass Sez V 5 luglio 2018 (dep 29 ottobre 2018) n 49499 Pres Bruno Rel
Fidanzia ric Vellucci
Diritto penale ndash Leggi speciali ndash Bancarotta fraudolenta patrimoniale ndash
Concorso dellrsquoextraneus ndash Singole condotte distrattive ndash Condotta postuma ndash
Inidoneitagrave
(artt 216 223 rd 16 marzo 1942 n 267)
ldquoLa circostanza che la condotta dellrsquoextraneus si collochi in epoca antecedente alla
dichiarazione di fallimento ed abbia lo scopo di rendere irreversibili gli effetti di un
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Leggi speciali
70
atto distrattivo non consente di ritenere sussistente la fattispecie concorsuale che
non egrave configurabile nel caso in cui lrsquoatto distrattivo dellrsquointraneus si sia giagrave
esauritordquo
ldquoUn comportamento postumo del terzo extraneus non egrave idoneo a configurare la
fattispecie del concorso con il delitto di bancarotta fraudolenta commesso
dallrsquointraneus dovendo la condotta del terzo essere anteriore o comunque
concomitante a quella distrattiva dellrsquoimprenditore fallito (o dellrsquoamministratore
della societagrave fallita)rdquo
(Nella fattispecie la Corte ha sancito il principio secondo il quale al fine di
affermare la responsabilitagrave del terzo rispetto alla singola condotta distrattiva
realizzata dallrsquoamministratore della societagrave fallita non egrave sufficiente che la
richiamata condotta sia stata realizzata in epoca antecedente alla dichiarazione di
fallimento ma egrave necessario verificare che la condotta del terzo sia anteriore o
concomitante a quella distrattiva commessa dallrsquointraneo)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez V 18 aprile 2013 n 40332 Cass Sez V 6 novembre 2015
n 8276 Cass Sez V 17 maggio 2017 n 54291
Difformi -
Insider trading doppio binario e proporzionalitagrave del complessivo
trattamento sanzionatorio
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Aldo Franceschini)
Cass Sez V 21 settembre 2018 (dep 31 ottobre 2018) n 49869 Pres
Vessicchelli Rel Caputo ric Chiarion Casoni
Leggi speciali ndash Reati finanziari ndash Ne bis in idem ndash Cumulo sanzionatorio ndash
Valutazione di proporzionalitagrave del complessivo trattamento sanzionatorio ndash
Disapplicazione normativa interna ndash Rideterminazione pena in mitius
(artt 184 co 1 lett b) 187-terdecies TUF 50 CDFUE 4 Prot 7 CEDU)
ldquoIl procedimento penale e quello amministrativo previsti dalla disciplina nazionale
in tema di abusi di mercato presentano quella connessione sostanziale e temporale
che secondo lrsquoinsegnamento della sentenza della Grande Camera della Corte EDU
A e B c Norvegia esclude la violazione del principio del ne bis in idemrdquo
ldquoEgrave compito del giudice nazionale verificare la sussistenza o meno del requisito
della proporzionalitagrave del complessivo trattamento sanzionatorio applicato
allrsquoimputatordquo
ldquoNella verifica della compatibilitagrave con il principio del ne bis in idem del
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
71
trattamento sanzionatorio complessivamente irrogato allrsquoautore dellrsquoabuso di
mercato il giudice comune deve valutare la proporzionalitagrave del cumulo
sanzionatorio rispetto al disvalore del fatto da apprezzarsi con riferimento agli
aspetti propri di entrambi gli illeciti (quello penale e quello formalmente
amministrativo) e in particolare agli interessi generali sottesi alla disciplina degli
abusi di mercato (anche sotto il profilo dellrsquoincidenza (anche sotto il profilo
dellincidenza del fatto sullintegritagrave dei mercati finanziari e sulla fiducia del
pubblico negli strumenti finanziari) tenendo conto con riguardo alla pena della
multa del meccanismo compensativo di cui allart 187-terdecies TUF qualora
detta valutazione dovesse condurre a ritenere il complessivo trattamento
sanzionatorio lesivo della garanzia del ne bis in idem il giudice nazionale dovragrave
dare applicazione diretta al principio garantito dallart 50 della Carta dei diritti
fondamentali dellUnione europea disapplicando se necessario e naturalmente
solo in mitius le norme che definiscono il trattamento sanzionatoriordquo
ldquoIn tema di abusi di mercato nel caso in cui la sanzione irrogata da Consob sia giagrave
divenuta irrevocabile la verifica del giudice penale circa la legittimitagrave rispetto al
principio del ne bis in idem del trattamento sanzionatorio complessivamente
irrogato allautore degli illeciti - fuori dallipotesi del tutto eccezionale in cui la
sanzione amministrativa sia da sola proporzionata al disvalore del fatto valutato
alla luce degli aspetti propri di entrambi gli illeciti e in particolare degli interessi
generali sottesi alla disciplina degli abusi di mercato ndash puograve comportare
esclusivamente la rideterminazione delle sanzioni penali attraverso la
disapplicazione in mitius della norma che commina dette sanzioni solo nel minimo
edittale con esclusione della multa in virtugrave del meccanismo compensativo di cui
allart 187-terdecies TUF e con riguardo alla reclusione fermo restando il limite
minimo insuperabile dettato dallart 23 cod penrdquo
(Nel caso di specie la Corte annullava con rinvio per nuovo esame limitatamente al
trattamento sanzionatorio la sentenza con cui lrsquoimputato giagrave punito in via
amministrativa dalla Consob con la sanzione pecuniaria di trecentocinquantamila
euro era stato ritenuto colpevole del reato di abuso di informazioni privilegiate e
condannato alla pena principale di un anno di reclusione e cinquantamila euro di
multa)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi con riferimento alla prima massima Cass Sez III 22 settembre 2017
dep 2018 n 6993 Servello in CED Cass n 272588 con riferimento alla seconda
massima Cass Sez V 16 luglio 2018 n 45829 Franconi non massimata
Difformi -
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Leggi speciali
72
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
73
III Diritto processuale penale
Rito abbreviato copertura della procura speciale nellrsquoipotesi di
modifica della imputazione
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)
Cass Sez VI 6 luglio 2018 (dep 4 settembre 2018) n 39926 Pres Paoloni
Rel Giordano ric Serafini
Diritto processuale penale ndash Giudizio abbreviato ndash Procura speciale e modifiche
allrsquoimputazione
(art 438 441 441-bis cpp)
ldquoLeventuale modifica dellimputazione non toglie efficacia al mandato conferito
ove la procura speciale non contenga espliciti limiti o condizioni ai poteri conferiti
al procuratore speciale siccheacute in questa ipotesi spetta al difensore la valutazione
della coerenza del negozio processuale con gli interessi dellimputato Se egrave vero che
la procura speciale per la definizione del procedimento con il rito abbreviato come
quella per definizione a pena concordata egrave atto personalissimo fondamentale per
la legittimitagrave del negozio e che puograve presentarsi in forma specifica con la fissazione
di limiti e condizioni ovvero generica ne consegue che quando la procura speciale
assume una configurazione generica e non presenta limiti o condizioni essa deve
intendersi segnatamente finalizzata alla conclusione del processo con il rito
speciale Con tale atto limputato affida al difensore il mandato di esprimere per suo
conto la volontagrave di accesso al rito a prova contratta siccheacute deve ritenersi che tale
mandato comprenda anche quello di valutare le fisiologiche vicende del
procedimento e del processo successive al conferimento della procura in coerenza
con gli interessi dellimputatordquo
ldquoLrsquoeventuale modifica dellimputazione nel corso delludienza preliminare non
toglie efficacia al mandato conferito ai fini della richiesta di rito abbreviato ove
questo non contenga una esplicita limitazione Ogni volta che la procura speciale a
concludere il processo con un rito a prova contratta non prevede limiti e condizioni
spetta al difensore la valutazione della coerenza del negozio processuale con gli
interessi dellimputato che gli ha conferito il mandatordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Diritto processuale penale
74
Conformi In relazione alla prima massima Cass Sez II 17 dicembre 2014 (dep
29 gennaio 2015) n 4261 Piroli Rv 262382
Difformi -
Sindacato del giudice dellrsquoesecuzione nella determinazione del
tempus commissi delicti
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alfonso Tatarano)
Cass Sez I 10 luglio 2017 (dep 5 settembre 2018) n 39943 Pres Carcano
rel Tardio ric De Bilio
Diritto processuale penale ndash Poteri del giudice dellrsquoesecuzione ndash Determinazione
del tempus commissi delicti ndash Revoca dellrsquoindulto
(artt 666 667 672 674 cpp art 3 l n 2412006)
ldquoDeve essere riconosciuto al giudice dellrsquoesecuzione il potere-dovere di
interpretare il giudicato e renderne espliciti il contenuto e i limiti ricavando dalla
sentenza tutti gli elementi anche se non chiaramente espressi che siano necessari
ai fini dellrsquoesecuzionerdquo
ldquoSe egrave vero che in sede esecutiva non egrave consentito modificare la data del commesso
reato accertata con sentenza passata in giudicato quando invece il tempus
commissi delicti non egrave indicato in modo preciso e con ben definiti riferimenti
fattuali nel capo drsquoimputazione il giudice dellrsquoesecuzione puograve prendere conoscenza
del contenuto della sentenza e occorrendo degli atti del procedimento per
ricavarne tutti gli elementi da cui sia possibile desumere lrsquoeffettiva data di
commissione del reato ove essa sia rilevante ai fini della decisione demandatardquo
(Con la sentenza in esame la Suprema Corte ha annullato con rinvio lrsquoordinanza con
la quale il Tribunale di Caltanissetta aveva revocato lrsquoindulto concesso ai sensi della
L n 2412006 sulla base della data di accertamento e non di quella di effettiva
commissione del reato di ricettazione per il quale era intervenuta condanna)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez I 15 aprile 2014 (dep 11 luglio 2014) n 30609 Raia in
CED Cass n 261087 Cass Sez I 12 giugno 2008 (dep 25 giugno 2008) n
25735 Labate in CED Cass n 240475 sullrsquoimpossibilitagrave per il GE di determinare
il tempus commissi delicti Cass Sez III 20 gennaio 2016 (dep 29 febbraio 2016)
n 8180 Spada in CED Cass n 266283
Difformi -
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
75
Diffamazione e principio di correlazione tra accusa e sentenza
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Mariagiovanna Veneruso)
Cass Sez V 3 maggio 2018 (dep 6 settembre 2018) n 40083 Pres Vessichelli
Rel Brancaccio ric Spada
Diritto processuale penale ndash Principio di necessaria correlazione tra accusa e
sentenza
(521 cpp)
ldquoAi fini della valutazione di corrispondenza tra pronuncia e contestazione di cui
allrsquoart 521 cod proc pen deve tenersi conto non solo della condotta descritta nel
capo di imputazione ma anche di tutte le risultanze probatorie portate a conoscenza
dellrsquoimputato che hanno formato oggetto di sostanziale contestazione in modo da
consentire a questi di esercitare il suo diritto di difesa sul materiale probatorio
posto a fondamento della decisionerdquo
ldquoIl difetto di correlazione tra accusa e sentenza rileva solo qualora si verifichi una
trasformazione o sostituzione delle condizioni che rappresentano gli elementi
costitutivi dellrsquoaddebito e non anche quando il mutamento riguardi profili
marginali non essenziali per lrsquointegrazione del reato e su cui lrsquoimputato abbia
avuto modo di difendersi durante il processordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez Un 15 luglio 2010 n 36551 Cass Sez III 16 aprile 2014
n 31849 Cass Sez IV 16 dicembre 2015 n 4497
Difformi -
La notifica dellrsquoavviso di fissazione per lrsquoudienza del giudizio di
appello
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giovanni Petranico)
Cass Sez V 16 maggio 2018 (dep 7 settembre 2018) n 40159 Pres Mazzei
Rel De Marzo ric Casali
Diritto processuale penale ndash Giudizio di appello ndash Avviso di fissazione
dellrsquoudienza ndash omissione ndash Notifica a difensore di fiducia ndash Obbligatorietagrave della
presenza ndash Nullitagrave assoluta
(artt 178 co 1 lett c) e 179 co 1 97 co 4 cpp)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Diritto processuale penale
76
ldquoLrsquoomesso avviso dellrsquoudienza al difensore di fiducia tempestivamente nominato
dallrsquoimputato o dal condannato integra una nullitagrave assoluta ai sensi degli artt 178
comma 1 lett c) e 179 comma 1 cod proc pen quando di esso egrave obbligatoria la
presenza a nulla rilevando che la notifica sia stata effettuata al difensore di ufficio
e che in udienza sia stato presente un sostituto nominato ex art 97 comma quarto
cod proc penrdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez Un 26 marzo 2015 n 24630 Maritan Rv 263598
Difformi -
Il creditore munito di garanzia reale sul bene non puograve chiedere la
revoca del sequestro preventivo
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Carmine Gatto)
Cass Sez III 4 dicembre 2017 (dep 11 settembre 2018) n 40318 Pres
Cavallo Rel Socci ric B IIG Spa
Diritto processuale penale ndash Sequestro preventivo ndash Riesame ndash Istanza terzo
creditore ndash Inammissibilitagrave
(artt 321 324 cpp)
ldquoNon puograve essere disposto il sequestro preventivo funzionale alla confisca per
equivalente di somme di denaro depositate su conto corrente costituite in pegno
irregolare a Garanzia di una obbligazione dellimputato attesa la immediata
acquisizione della proprietagrave delle stesse da parte del creditorerdquo
ldquoIn tema di sequestro preventivo il creditore assistito da garanzia reale non egrave
legittimato a chiedere la revoca della misura mentre il processo egrave pendente in
quanto la sua posizione giuridica non egrave assimilabile a quella del titolare del diritto
di proprietagrave ed il suo diritto di sequela non esclude lassoggettabilitagrave del bene a
vincolo essendo destinato a trovare soddisfazione solo nella successiva fase della
confisca e non attraverso limmediata restituzione del bene come invece accadrebbe
per il proprietariordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
77
Conformi Cass Sez III 16 settembre 2015 (dep 11 maggio 2016) n 19500
Cass Sez III 12 maggio 2015 (dep 12 ottobre 2015) n 40784 Cass Sez V 27
ottobre 2016 (dep 12 gennaio 2017) n 1390
Difformi -
I limiti della confisca nelle ipotesi di denaro provenienti da soggetti
terzi estranei al reato
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Antonio Scotto Rosato)
Cass Sez III 12 luglio 2018 (dep 24 settembre 2018) n 41104 Pres Rosi Rel
Gai ric Vicenzini
Leggi speciali ndash Reati tributari ndash Omessa dichiarazione ndash Confisca diretta ndash
Terzi estranei al reato ndash Prova
(artt 5 12-bis dlgs 10 marzo 2000 n 74)
ldquoQualora il profitto cd accrescitivo derivante da reato sia costituito da denaro la
confisca delle somme depositate sul conto corrente deve essere qualificata come
confisca diretta non necessitando della prova del nesso di derivazione diretta tra
somme oggetto di ablazione e reato Tuttavia deve escludersi lrsquoapprensione delle
somme giacenti sul conto corrente laddove sussista la prova che tali somme non
possano proprio derivare dal reato come nel caso di somme provenienti da rimesse
effettuate da terzi successivamente alla data di commessione del reato difettando in
esse la caratteristica di profitto pur sempre necessaria per poter procedere ad un
sequestro direttordquo
ldquoIn materia tributaria il delitto di cui allrsquoart 5 egrave reato omissivo proprio che puograve
essere commesso solo da chi secondo legislazione fiscale egrave obbligato alla
presentazione delle dichiarazioni con la conseguenza che il concorso nel reato egrave
ipotizzabile solo in forma morale (accordo istigazione e rafforzamento) non di
meno qualora lrsquoamministratore di diritto sia mero prestanome lrsquoamministratore di
fatto risponde quale autore principale in quanto titolare effettivo della gestione
socialerdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex multis Cass Sez III 24 ottobre 2014 (dep 30 ottobre 2015) n
43809 Pres Teresi Rel Aceto ric Gabbana
Difformi -
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Diritto processuale penale
78
Il commesso di un negozio puograve sporgere querela per truffa anche se
formalmente privo del potere di rappresentanza
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Carmine Gatto)
Cass Sez II 20 luglio 2018 (dep 26 settembre 2018) n 41785 Pres
Prestipino Rel Recchione ric D C C e altri
Diritto processuale penale ndash Truffa ndash Querela ndash Diritto di proporre querela ndash
Condizione di procedibilitagrave
(artt 120 640 cp 336 337 cpp)
ldquoIl diritto di querela per il reato di truffa spetta indipendentemente dalla formale
attribuzione del potere di rappresentanza anche alladdetto di un esercizio
commerciale che trovandosi al bancone di vendita si sia occupato della
transazione commerciale con cui si egrave consumato il reatordquo
ldquoLa titolaritagrave del diritto di querela spetta sia al soggetto raggirato e materialmente
defraudato del bene alla cui apprensione era diretta la condotta illecita sia al
soggetto che ha patito il danno patrimoniale ovvero a colui che vanta il diritto di
proprietagrave sul bene appreso illecitamente essendo possibile la coesistenza di piugrave
soggetti passivi di un medesimo reatordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez II 4 ottobre 2016 (dep 29 novembre 2016) n 50725 Cass
Sez Un 18 luglio 2013 (dep 30 settembre 2013) n 40354
Difformi -
Lrsquouso della posta elettronica certificata per il deposito di istanze in
cancelleria
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Emma Lorena Cappuccio)
Cass Sez III 17 maggio 2018 (dep 1 ottobre 2018) n 43184 Pres Gastone
Rel Socci ric Lo Monaco e altro
Diritto processuale penale ndash Giudizio di appello ndash Adesione del difensore
allrsquoastensione di categoria ndash Deposito istanza adesione a mezzo PEC ndash
Violazione del diritto di difesa ndash Prescrizione
(art 18 Cost art 2-bis l 11 aprile 2000 n 83 artt 157 161 cp)
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
79
ldquoLa richiesta dellrsquorinvio dellrsquoudienza per legittimo impedimento del difensore
inviata a mezzo posta elettronica in cancelleria non egrave irricevibile neacute inammissibile
anche se lrsquoutilizzo di tale irregolare modalitagrave di trasmissione comporta lrsquoonere per
la parte che intenda dolersi in sede di impugnazione dellrsquoomesso esame della sua
istanza di accertarsi del regolare arrivo della mail in cancelleria e della sua
tempestiva sottoposizione allrsquoattenzione del giudice procedenterdquo
ldquoNel caso in cui rsquoimpedimento ndash improvvisamente ed inevitabilmente insorto ndash sia
tale da precludere al difensore qualsiasi possibilitagrave di attivazione il medesimo egrave
esentato dalle indicate verifiche salvo lrsquoonere di provare le circostanze che le
hanno rese inattuabilirdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi in relazione alla prima massima Cass Sez II 7 novembre 2014 (dep 18
novembre 2014) n 47427 Pigionanti in relazione alla seconda massima Cass
Sez I 16 novembre 2017 (dep 17 gennaio 2018) n 1904 Deriugrave
Difformi sulla impossibilitagrave di avanzare istanza di rinvio per legittimo impedimento
a mezzo PEC dal difensore di fiducia dellrsquoimputato Cass Sez II 16 maggio 2017
(dep 22 giugno 2017 P sulla esclusione di presentazione di memorie nel giudizio
di legittimitagrave Cass Sez III 20 settembre 2016 (dep 11 novembre 2016)
Cacciatore sulla esclusione di impugnazioni cautelari anche da parte del PM
Cass Sez V 5 marzo 2015 (dep 5 giugno 2015) PM in proc Alamaru e altri
Formula corretta di esclusione della punibilitagrave per particolare
tenuitagrave del fatto innanzi al Giudice di Pace
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alfonso Tatarano)
Cass Sez V 26 giugno 2018 (dep 4 ottobre 2018) n 44128 Pres Pezzullo
Rel Morosini ric PG in proc Pichierri
Procedimento penale davanti al giudice di pace ndash Esclusione della punibilitagrave nei
casi di particolare tenuitagrave del fatto ex art 34 dlgs n 2742000 ndash Esclusione
della punibilitagrave per particolare tenuitagrave del fatto ex art 131-bis cp ndash Errore nel
richiamo della fattispecie correttamente applicabile ndash Interesse del PM ad
impugnare
(art 34 dlgs n 2742000 art 131-bis cp 3 l n 2412006 artt 568 591 cpp)
ldquoNel sistema processuale penale la nozione di interesse ad impugnare va
individuata in una prospettiva utilitaristica ossia nella finalitagrave negativa perseguita
dal soggetto legittimato di rimuovere una situazione di svantaggio processuale
derivante da una decisione giudiziale e in quella positiva del conseguimento di
unutilitagrave ossia di una decisione piugrave vantaggiosa rispetto a quella oggetto del
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Diritto processuale penale
80
gravame e che risulti logicamente coerente con il sistema normativo Un tale
interesse non puograve risolversi in una mera ed astratta pretesa alla esattezza teorica
del provvedimento impugnato priva cioegrave di incidenza pratica sulleconomia del
procedimento In tale prospettiva leventuale errore da parte del giudice di pace nel
richiamare lart 131-bis cod pen piuttosto che lart 34 dlgs n 2742000 non puograve
essere censurato solo in quanto tale ma richiede la deduzione di un effettivo
pregiudizio da rimuovere per effetto di quella decisione occorre cioegrave sotto il
profilo dellinteresse ad impugnare un precipitato di concretezza che egrave onere
della parte dedurre In tale prospettiva a fronte di un esito processuale comunque
consentito ndash il proscioglimento per particolare tenuitagrave del fatto ndash incombe sul
Procuratore Generale ricorrente lonere di specificare lintesse pratico perseguito o
meglio il diverso esito processuale rispetto a una pronuncia di proscioglimento per
particolare tenuitagrave del fatto - qualunque fosse listituto applicabile (DLgs n 274
del 2000 art 34 in luogo dellart 131-bis cp) - evidenziando in ipotesi
linsussistenza dei presupposti della tenuitagrave ovvero le ragioni della inoperativitagrave
nella fattispecie del DLgs n 274 del 2000 art 34rdquo
(Non constano precedenti nei medesimi termini In motivazione la Corte ha ribadito
come pur a fronte dello stesso esito definitorio i presupposti applicativi della
speciale tenuitagrave prevista dallrsquoart 131-bis cp divergano dallrsquoipotesi specificamente
dettata dallrsquoart 34 DLgs n 2742000 con riferimento al ldquomicrosistemardquo del
processo penale innanzi al giudice di pace e segnata dalla finalitagrave conciliativa tipica
di quel rito (cfr Sez Un 22 giugno 2017 (dep 28 novembre 2017) n 53683 Pres
Canzio Rel Vessichelli ric Perini in CED Cass n 271587) Tuttavia a fronte del
rilievo dellrsquoerronea adozione da parte del giudice di pace della formula definitoria
prevista dallrsquoart 131-bis cp spetta alla parte ricorrente nella specie il PG
indicare lrsquointeresse concreto perseguito attraverso la richiesta di annullamento della
sentenza spiegata con il ricorso)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi -
Difformi -
Lrsquoinammissibilitagrave dellrsquoatto di appello nei casi di difetto di specificitagrave
dei motivi di gravame
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Antonio Scotto Rosato)
Cass Sez V 12 luglio 2018 (dep 4 ottobre 2018) n 44177 Pres Zaza Rel
Borrelli ric Dessigrave
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
81
Diritto processuale penale ndash Impugnazione ndash Difetto di specificitagrave ndash
Inammissibilitagrave
(581 cpp)
ldquoLrsquoatto di appello deve ritenersi inammissibile per difetto di specificitagrave dei motivi
qualora non risultino esplicitamente enunciati ed argomentati i rilievi critici
rispetto alle ragioni di fatto o di diritto poste a fondamento della decisione
impugnata con un confronto reale con esserdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex ultimis Sez Un 27 ottobre 2016 (dep 22 febbraio 2017) n 8825
Pres Canzio Rel Andronio ric Galtelli
Difformi -
Lrsquoammissibilitagrave del patteggiamento del reato di omesso versamento
dellrsquoIVA nelle ipotesi di mancata estinzione del debito tributario
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Antonio Scotto Rosato)
Cass Sez III 18 luglio 2018 (dep 9 ottobre 2018) n 45275 Pres Sarno Rel
Gai ric Ongaro
Diritto processuale penale ndash Reati tributari ndash Patteggiamento ndash Estinzione
debiti tributari ndash Inammissibile ndash Confisca ndash Profitto ndash Risparmio di spesa
(art 10-ter 13-bis dlgs 10 marzo 2000 n 74 444 cpp)
ldquoIn tema di reati tributari lart 13-bis comma 2 dlgs n 74 del 2000 rappresenta
una condizione di accesso al rito del patteggiamento consentendone lrsquoapplicabilitagrave
esclusivamente qualora sia intervenuto lrsquointegrale pagamento del debito tributario
compreso di sanzioni ed interessirdquo
ldquoLa confisca per equivalente deve ricadere sui beni di cui il reo ha la disponibilitagrave
per un valore corrispondente a quelli costituenti il prezzo o il profitto del reato che
sia stato realmente lucrato dallindagato In tale ambito quanto alla nozione di
profitto nei reati tributari esso generalmente coincidente con il vantaggio
economico ricavato in via immediata e diretta dal reato e si identifica con
lammontare delle ritenute o dellimposta sottratta al fisco che costituisce un
vantaggio patrimoniale direttamente derivante dalla condotta illecita anche se
consistente in un risparmio di spesa derivante dal mancato pagamento del tributordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Diritto processuale penale
82
Conformi ex multis Sez Un 31 gennaio 2013 (dep 23 aprile 2013) n 18374 Pres
Lupo Rel Bruno ric Adami
Difformi Cass Sez III 12 aprile 2018 (dep 21 agosto 2018) n 38684 Pres Rosi
Rel Andreazza ric PG Firenze
Violazione del termine di durata massima delle indagini preliminari
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alfonso Tatarano)
Cass Sez VI 8 marzo 2018 (dep 9 ottobre 2018) n 45486 Pres Mogini Rel
Silvestri ric Romeo
Diritto processuale penale ndash Indagini preliminari ndash Ritardata iscrizione nel
registro notizie di reato ndash Mezzi di ricerca della prova ndash Intercettazione di
comunicazioni ndash Presupposti e motivazione del provvedimento di
intercettazione di persona non indagata ndash Modalitagrave esecutive di intercettazioni
in luoghi di privata dimora
(artt 335 405 407 266 267 cpp)
ldquoEgrave possibile utilizzare gli elementi di prova derivanti da atti di indagine compiuti
dopo la scadenza del termine di durata delle indagini se lrsquoatto sia assunto
nellrsquoambito di indagini diverse cioegrave volte ad individuare gli autori di altri reati Si
tratta di un principio che tuttavia deve essere coordinato con lesigenza di evitare
che attraverso apparenti indagini volte ad accertare i responsabili di altri reati si
eludano la portata del divieto di cui allart 407 cod proc pen noncheacute il sistema
normativo delineato dal legislatore e in particolare quello delle proroghe della
durata del termine di cui allart 405 cod proc pen Ciograve che deve essere verificato
cioegrave egrave che attraverso lrsquoapparente compimento di atti di indagine relativi
allaccertamento di altri reati si nullifichino gli effetti che il legislatore riconduce al
decorso del termine di durata delle indagini preliminarirdquo
ldquoGli elementi di prova acquisiti dal pubblico ministero dopo la scadenza dei termini
delle indagini preliminari possono sigrave essere utilizzati ai fini cautelari se acquisiti
aliunde nel corso di indagini estranee ai fatti oggetto del procedimento i cui
termini siano scaduti ovvero se provenienti da altri procedimenti relativi a fatti di
reato oggettivamente e soggettivamente diversi ma egrave comunque necessario
accertare che tali risultanze non siano il risultato di indagini finalizzate alla verifica
e allapprofondimento degli elementi emersi nel corso del procedimento penale i cui
termini sono scadutirdquo
ldquoAi fini di una corretta motivazione del provvedimento autorizzativo egrave necessario
che vengano indicate le ragioni sulla cui base il giudice ritenga di dover
autorizzare le intercettazioni richieste dal pubblico ministero in quanto proprio
quelle intercettazioni relative a quella particolare utenza risultano indispensabili
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
83
per il completo accertamento del fatto specifico cui si riferiscono le indagini
noncheacute per la individuazione dei responsabilirdquo
ldquoNelle ipotesi in cui il collegamento sia riferito ad un soggetto non indagato la
necessitagrave di motivare la correlazione tra lrsquoindagine in corso e lintercettato oltre
alla base indiziaria oggettiva egrave necessario che il giudice indichi ed espliciti
chiaramente lrsquointeresse investigativo sottostante chiarisca cioegrave le ragioni di
collegamento diretto o indiretto tra il soggetto ed il fatto di reato oggetto di
accertamento egrave necessario cioegrave che si indichino i motivi per i quali il soggetto
terzo che si intende intercettare dovrebbe essere informato sui fatti e percheacute si
ritiene che vi possano essere conversazioni o comunicazioni attinenti a quei fattirdquo
ldquoLomessa indicazione da parte del PM delle modalitagrave di intrusione delle
microspie nei luoghi di privata dimora non determina alcuna nullitagrave Le operazioni
di collocazione e disinstallazione del materiale tecnico necessario per eseguire le
captazioni costituiscono infatti atti materiali rimessi alla contingente valutazione
della polizia non essendo compito del pubblico ministero indicare le modalitagrave
dellintrusione negli ambiti e luoghi privati ove verragrave svolta lintercettazionerdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez VI 14 maggio 2017 (dep 1 marzo 2018) n 9386 Caridi in
CED Cass n 272727 Cass Sez I 30 maggio 2015 (dep 8 settembre 2015) n
36327 Sgaramella in CED Cass n 264527 su ammissibilitagrave ai sensi dellrsquoart 234
cpp di accertamenti acquisiti in sede amministrativa successivamente alla
scadenza del termine delle indagini Cass V Sez 8 marzo 2018 (dep 10 maggio
2018) n 20824 Di Francesco in CED Cass n 273031
Difformi -
Sostituto processuale e delega orale
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)
Cass Sez I 2 ottobre 2018 (dep 25 ottobre 2018) n 48862 Pres Di Tomassi
Rel Centofanti ric Stampini
Diritto processuale penale ndash Sostituto processuale ndash Delega orale
(art 102 cpp)
ldquoIl difensore titolare puograve farsi sostituire per ludienza o per latto processuale da
compiere conferendo incarico anche solo orale al difensore sostituto senza essere
necessariamente ivi presente e senza altro onere diverso dalla formale
dichiarazione (davanti al giudice e raccolta a verbale) del conferitario di averlo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Diritto processuale penale
84
ricevuto ferme le sue responsabilitagrave di ordine penale civile e deontologico per il
caso di dichiarazione mendacerdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi -
Difformi Cass Sez V 26 aprile 2018 n 26606 Vitanza Rv 273304
Impedimento dellrsquoimputato
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)
Cass Sez V 20 settembre 2018 (dep 25 ottobre 2018) n 48892 Pres Palla
Rel Scotti ric Lazzari
Diritto processuale penale ndash Impedimento dellrsquoimputato ndash Modalitagrave di
presentazione ndash Inoltro a mezzo telefax ndash Onere difensivo
(art 420-ter cpp)
ldquoLassoluto impedimento fisico a comparire sussiste solo in presenza di specifica
indicazione nel certificato medico prodotto a sostegno dellistanza di patologie che
rendano impossibile o rischioso lo spostamento per raggiungere il luogo
delludienzardquo
ldquoLa richiesta di rinvio delludienza per legittimo impedimento inviata a mezzo
telefax in cancelleria non egrave irricevibile neacute inammissibile ma lutilizzo di tale non
regolare modalitagrave di trasmissione comporta lonere per la parte che intenda
dolersi in sede di impugnazione dellomesso esame della richiesta stessa di
accertarsi ndash mediante un sostituto processuale un addetto di studio o
uninterlocuzione telefonica (o nel caso dellimpedimento dellimputato a maggior
ragione a cura del difensore stesso) ndash del regolare arrivo del fax e del suo
tempestivo inoltro al giudice procedente Solo nel caso in cui limpedimento ndash
improvvisamente ed inevitabilmente insorto ndash sia tale da precludere allinteressato
qualsiasi possibilitagrave di attivazione il medesimo egrave esentato dalle predette verifiche
salvo lonere di provare le circostanze che le hanno rese inattuabilirdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi in relazione alla prima massima Cass Sez II 22 maggio 2015 n
24515 Mennella Rv 264362 in relazione alla seconda massima Cass Sez I 16
novembre 2017 n 1904 Deriugrave Rv 272049
Difformi -
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
85
IV Esecuzione e sorveglianza
Valutazione della condotta successiva serbata dal condannato e
affidamento in prova ai servizi sociali
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alessandro Orabona)
Cass Sez I 18 maggio 2018 (dep 11 settembre 2018) n 40341 Pres Di
Tomassi Rel Siani ric Loppi
Esecuzione e sorveglianza ndash Ordinamento penitenziario ndash Istanza di
affidamento in prova ai servizi sociali ndash Detenzione domiciliare ndash Omessa
valutazione della condotta successiva tenuta dal condannato ndash Recupero sociale
del reo ndash Annullamento con rinvio
ldquoPur non potendosi prescindere dalla natura e dalla gravitagrave dei reati per cui egrave stata
irrogata la pena in espiazione quale punto di partenza dellrsquoanalisi della personalitagrave
del soggetto affincheacute si possa concedere lrsquoaffidamento in prova al servizio sociale
la considerazione di detta gravitagrave non puograve prescindere dalla necessaria valutazione
della condotta successivamente tenuta dal condannato essendo indispensabile
lesame anche dei comportamenti attuali del medesimo in ragione dellesigenza
connaturata alla ratio dellistituto di accertare non solo lassenza di indicazioni
negative ma anche la presenza di elementi positivi che consentano un giudizio
prognostico di buon esito della prova e di prevenzione del pericolo di recidiva
dovendo peraltro sottolinearsi che per la favorevole delibazione dellistanza non
puograve esigersi in positivo la dimostrazione che il soggetto abbia giagrave compiuto una
completa revisione critica del proprio passato bensigrave egrave sufficiente che ndash dai risultati
dellosservazione della personalitagrave ndash emerga che un siffatto processo critico sia
stato almeno avviato nella prospettiva di un suo ottimale reinserimentordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex plurimis Cass Sez I 5 maggio 2015 n 31420 Cass Sez I 3
dicembre 2013 n 773
Difformi -
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Esecuzione e sorveglianza
86
Videosorveglianza dei detenuti in regime 41-bis OP e limiti
nellrsquoesercizio dei mezzi di controllo
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giovanni Petranico)
Cass Sez I 16 aprile 2018 (dep 8 ottobre 2018) n 44972 Pres Mazzei Rel
Binenti ric Ministero della Giustizia per DAP
Esecuzione e sorveglianza ndash Ordinamento penitenziario ndash Cella e ambienti
penitenziari ndash Natura ndash Esercizio del controllo ndash Finalitagrave e modi consentiti ndash
Videosorveglianza ndash Limite ndash Valutazione del caso concreto
(artt 41-bis OP 3 e 8 CEDU 27 co II Cost)
ldquoLa cella e gli ambienti penitenziari non sono luoghi di privata dimora nel
laquopossessoraquo del detenuto al quale dunque non compete la titolaritagrave dello ius
excludendi alios con riguardo agli spazi in questione essendo gli stessi di contro
nella disponibilitagrave dellrsquoAmministrazione penitenziaria che ne puograve fare sempre uso
secondo le finalitagrave e i modi consentiti dalle previsioni di leggerdquo
ldquoLrsquoesercizio del controllo con i mezzi in concreto ritenuti idonei in forza di scelte
rimesse allrsquoAmministrazione penitenziaria in nessun caso perograve puograve trasmodare nella
sottoposizione a torture o trattamenti inumani e degradanti e per ravvisare un
trattamento di quel genere tuttavia occorre che si superino certe soglie di gravitagrave da
valutare nel caso concreto secondo alcuni concorrenti parametri considerando
contemporaneamente le ragioni della tutela e fermo restando che ci si deve pur
sempre trovare in presenza di una sofferenza o di una umiliazione di livello
significativamente superiore a quello che ordinariamente accompagna il tipo di
afflizione restrittiva in corso di esecuzione Tale superamento non si verifica solo per
effetto della videosorveglianza allrsquointerno della cella ai fini della tutela di esigenze di
ordine pubblico nel caso del detenuto in regime di cui allrsquoart 41-bis Ord penrdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez VII 16 marzo 2017 n 21506 Roman Rv 269781 Cass
Sez I 6 maggio 2008 n 32851 Sapone Rv 241228 C edu 6 aprile 2000 Labita
c Italia C edu 1 settembre 2015 Paolello c Italia Cass Sez I 24 novembre
2009 n 49988 Rv 245969
Difformi -
Permessi premio e programma trattamentale
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Mariagiovanna Veneruso)
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
87
Cass Sez I 18 luglio 2018 (dep 26 ottobre 2018) n 49146 Pres Di Tommasi
Rel Di Giuro ric Pischedda
Esecuzione e sorveglianza ndash Ordinamento penitenziario ndash Permessi premio ndash
Programma trattamentale ndash Attivitagrave estemporanea ndash Finalitagrave rieducativa
(artt 30-bis 30-ter OP)
ldquoI provvedimenti camerali mancano di un dispositivo quale atto di autonoma
rilevanza e dunque il contenuto della decisione del giudice egrave racchiuso nellrsquointero
dettato del provvedimento che va letto e interpretato nella sua interezzardquo
ldquoIl permesso premio ex artt 30-bis e 30-ter L n 3541975 non deve
necessariamente essere inserito in un preciso programma trattamentale bensigrave una
volta valutati tutti i criteri ai fini della concessione esso puograve concretizzarsi in una
attivitagrave estemporanea che abbia un fine rieducativo consistente nel consentire
unrsquoiniziale reinserimento del condannato nella societagraverdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez I 19 dicembre 2014 n 11873 Cass Sez I 5 febbraio 2013
n 11581
Difformi -
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Esecuzione e sorveglianza
88
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
89
V Procedimento di prevenzione
Misure di prevenzione tassativitagrave dei casi ed autonomia della
valutazione rispetto al procedimento di cognizione
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Marco Muscariello)
Cass Sez I 19 aprile 2018 (dep 3 ottobre 2018) n 43826 Pres Sarno Rel
Magi ric Righi e altri
Procedimento di prevenzione ndash Tassativitagrave dei casi di pericolositagrave ndash Pericolositagrave
generica ndash Autonomia della valutazione rispetto al procedimento di cognizione
ndash Limiti
(artt 1 4 dlgs 6 settembre 2011 n 159)
ldquoNel giudizio cognitivo di prevenzione lapplicazione delle previsioni di legge di
cui allart 1 co 1 lett a) e b) Cod Ant richiede adeguata motivazione circa la
esistenza pregressa delle condotte delittuose commesse dal proposto aderenti ai
contenuti della previsione astratta declinata ndash questultima ndash in termini tassativi
trattandosi della base logica e normativa del giudizio di pericolositagrave soggettivardquo
ldquoIl giudice della misura di prevenzione puograve fare riferimento in tale parte della
motivazione a provvedimenti emessi in sede penale che abbiano affermato (anche
in via provvisoria) la ricorrenza dei delitti in questione esprimendo argomentata
condivisione e confrontandosi con gli argomenti contrari introdotti dalla difesardquo
ldquoIl giudice della misura di prevenzione puograve ricostruire in via totalmente autonoma
gli episodi storici in questione ndash anche in assenza di procedimento penale correlato
ndash in virtugrave della assenza di pregiudizialitagrave e della possibilitagrave di azione autonoma di
prevenzione (art 29 Cod Ant)rdquo
ldquoIl giudice della misura di prevenzione egrave vincolato a recepire leventuale esito
assolutorio non dipendente dallapplicazione di cause estintive ndash sul fatto posto a
base del giudizio di pericolositagrave ndash prodottosi nel correlato giudizio penale (art 28
Cod Ant) con le sole eccezioni che seguono 1) il segmento fattuale oggetto
dellesito assolutorio del giudizio penale si pone come ingrediente fattuale solo
concorrente e minusvalente rispetto ad altri episodi storici rimasti confermati (o
non presi in esame in sede penale) 2) il giudizio di prevenzione si basa su elementi
cognitivi autonomi e diversi rispetto a quelli acquisiti in sede penale 3) la
conformazione legislativa del tipo di pericolositagrave prevenzionale egrave descritta in modo
sensibilmente diverso rispetto ai contenuti della disposizione incriminatrice oggetto
del giudizio penale (ipotesi di pericolositagrave qualificata)rdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Procedimento di prevenzione
90
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez I 24 marzo 2015 n 31209 ric Scagliarini Rv 264319
Cass Sez I 14 giugno 2017 n 36258 ric Cellini ed altri Cass Sez V 19
dicembre 2018 n 57488
Difformi -
Sorveglianza speciale e prescrizioni generiche del cd honeste vivere
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alessandro Orabona)
Cass Sez I 6 giugno 2018 (dep 30 ottobre 2018) n 49731 Pres Mazzei Rel
Cairo ric Sassano
Procedimento di prevenzione ndash Obblighi inerenti alla sorveglianza speciale ndash
Inosservanza ndash Tassativitagrave dellrsquoelenco delle prescrizioni ndash Prescrizione
generiche del cd honeste vivere ndash Limitazione alla libertagrave di partecipare a
riunioni pubbliche e comizi elettorali
(art 9 co 2 l n 14231956)
ldquoSecondo la Corte EDU con riferimento alle prescrizioni che comportano un
divieto assoluto di partecipare a pubbliche riunioni la legge italiana non indica
alcun limite temporale o spaziale a una libertagrave fondamentale e la restrizione risulta
interamente lasciata alla discrezionalitagrave del giudice (cfr punto 123 della sentenza
23 febbraio 2017 De Tommaso c Italia)rdquo
ldquoI contatti da vietare tra soggetti sono solo quelli che incrementino il rischio di
pericolositagrave o che si pongano in continuitagrave con lanzidetto profilo che la misura di
prevenzione intende controllare e non in generale le attivitagrave in cui si risolve
lesercizio di diritti di spessore superprimario di presidio costituzionale che
integrano il patrimonio fondamentale del cittadino e che tra laltro permettono
lesercizio delle libertagrave individuali in uno Stato democraticordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex plurimis Cass Sez Un 27 aprile 2017 n 40076 Cass Sez I 5
novembre 2008 n 44846 Solferino
Difformi -
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
91
Giurisprudenza di merito
Diritto penale
La ripetitivitagrave della condotta ed il profitto economicamente
apprezzabile quali elementi qualificanti la fattispecie di truffa ai
danni dello Stato realizzata mediante lattestazione da parte di terzi
della propria presenza in servizio
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Fabio Cavalli)
GUP Tribunale di SMCV Dottssa Salvatore 20 aprile 2017 (dep 20
maggio 2017) n 345 sent
Diritto penale ndash Truffa ai danni dello Stato ndash Marcatura del badge elettronico
da parte di terzi ndash Condotta decettiva ndash Ripetitivitagrave della condotta ndash Profitto
economicamente apprezzabile ndash Offensivitagrave della condotta - Dolo
(art 640 co II cp)
ldquoIn tema di truffa ai danni dello Stato la timbratura del cartellino marcatempo
attestante la presenza in servizio ndash con il contributo di terzi ndash e lallontanamento dal
luogo di lavoro sono condotte che astrattamente possono configurare un
comportamento decettivo nei confronti dellamministrazione di appartenenza
tuttavia al fine di impedire un automatismo tra allontanamento e reato e di lasciar
un margine di apprezzamento che ridonda sul versante della reale offensivitagrave della
condotta lartifizio deve essere ripetuto e deve portare al conseguimento di un
profitto che sia economicamente apprezzabilerdquo
ldquoPur a fronte di unrsquooggettiva non corrispondenza tra la situazione di fatto
rappresentata dalla timbratura del badge e quella effettiva la ripetitivitagrave degli
allontanamenti e la loro consistenza si riverbera anche sul piano dellaccertamento
del dolo richiesto dalla norma incriminatrice di riferimentordquo
(In applicazione di tali principi il Giudice di merito ha assolto tutti gli imputati in
un caso nel quale taluni dipendenti di un ASL erano stati impegnati ndash in un
particolare periodo caratterizzato da due gravi fenomeni di allarme sociale ndash nel
coadiuvare operazioni di polizia giudiziaria in attivitagrave di verifiche e sequestro che
non permettevano di poter timbrare il cartellino circostanze documentate dai
numerosi verbali prodotti in atti per tali motivi sarebbe stata adottata anche una
Giurisprudenza di merito ndash Diritto penale
92
direttiva che esonerava dalla timbratura del cartellino marcatempo e quindi
secondo lEstensore della sentenza non sarebbe stata dimostrata la reiterazione
dellallontanamento dal luogo di lavoro per finalitagrave diverse dallespletamento
dellattivitagrave professionale Inoltre il luogo di lavoro era munito di un doppio
ingresso uno dei quali non era stato oggetto di monitoraggio motivo per il quale
non si sarebbe potuto accertare neanche un danno economicamente apprezzabile)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez II 16 marzo 2018 n 14975 Cass Sez 17 dicembre 2013
n 8426 Cass Sez II 12 giugno 2008 n 26722 Cass Sez II 6 ottobre 2006 n
34210
Difformi -
Disastro ambientale e ne bis in idem
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alessandro Orabona)
Trib SMCV Sez III Coll C 20 settembre 2018 (dep 4 ottobre 2018) n
4571 Pres Est F Rugarli
Diritto penale ndash Disastro ambientale ndash Concorso formale di reati ndash Precedente
assoluzione per non aver commesso il fatto ndash cd inconciliabilitagrave logica ndash ne bis
in idem ndash Sentenza di non doversi procedere
(artt 434 cp 6 lett c) dl 6 novembre 2008 n 172 artt 529 649 cpp)
ldquoImmune da vizi logici e giuridici egrave la decisione del giudice che nellrsquoemettere
sentenza di non doversi procedere ex artt 529 649 cpp nei confronti di un
imputato giagrave assolto per non aver commesso il reato p e p dallrsquoart 6 lett c) dl n
1722008 evidenzi che in linea generale bencheacute non si possa precludere
lrsquoesercizio dellrsquoazione penale per un fatto diverso che presenti degli ulteriori e
differenti elementi rispetto ad un fatto giagrave giudicato tale principio perde la sua
consistenza allorquando il giudicato attiene alla condotta dellrsquoimputato ritenuta non
commessa e il reato diverso presenta identitagrave della condotta con quella giudicata
anche se questa si caratterizza per un evento diversordquo
ldquoLa preclusione del ne bis in idem non opera ove tra i fatti giagrave irrevocabilmente
giudicati e quelli ancora da giudicare sia configurabile unrsquoipotesi di ldquoconcorso
formale di reatirdquo potendo in tal caso la stessa fattispecie essere riesaminata sotto il
profilo di una diversa violazione di legge fatta salva lrsquoipotesi in cui nel primo
giudizio sia stata dichiarata lrsquoinsussistenza del fatto o la mancata commissione di
esso da parte dellrsquoimputato poicheacute in questo caso lrsquoevento giuridico considerato
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
93
successivamente si pone in rapporto di inconciliabilitagrave logica con il fatto giagrave
giudicatordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex plurimis Cass Sez III 23 febbraio 2017 n 55474 (dep 13 dicembre
2017) Barravecchia Cass Sez III 15 aprile 2009 n 25141 (dep 17 giugno 2009)
Ferrarelli Cass Sez III 18 settembre 2014 n 50310 (dep 02 dicembre 2014)
Scandroglio
Difformi -
Leggi speciali
Ordine di demolizione del Giudice penale e destinazione del bene a
finalitagrave pubbliche
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Amedeo Bucci de Santis)
Trib Napoli I Sez GE Dottssa Bottillo 15 dicembre 2017 (dep 27 dicembre
2017) ord
Leggi speciali ndash Ordine di demolizione del giudice penale ndash Acquisizione del
bene da parte del comune a seguito di inottemperanza del destinatario alla
demolizione disposta dalla PA ndash Destinazione del bene a finalitagrave pubbliche ndash
Caratteristiche della delibera del consiglio comunale che opta per la non
demolizione del manufatto
(art 31 co 5 dPR 6 giugno 2001 n 380)
ldquoLrsquoordine di demolizione costituisce atto dovuto del giudice penale a seguito di
condanna per il reato di cui allrsquoart 44 lett b) e c) TUE esplicazione di un potere
autonomo e non alternativo a quello dellrsquoautoritagrave amministrativa in fase esecutiva i
due poteri si possono trovare a doversi coordinarerdquo
ldquoOve sopravvengano situazioni di fatto o di diritto incompatibili con la esecuzione
dellrsquoordine di demolizione quali una corretta sanatoria o una delibera di
destinazione del bene a finalitagrave di pubblico interesse il GE puograve disporre la revoca
o la sospensione dellrsquoordine di demolizione sempre che sia stato emesso ovvero sia
prossimo ad essere emesso un atto amministrativo incompatibile con lrsquoordine
medesimordquo
ldquoLa acquisizione al patrimonio comunale egrave conseguenza della inottemperanza del
destinatario allrsquoordine di demolizione disposto dalla PA lrsquoacquisizione del bene al
Giurisprudenza di merito ndash Leggi speciali
94
patrimonio comunale egrave compatibile con lrsquoordine di demolizione disposto dal giudice
penale in quanto la demolizione del bene egrave un esito obbligato unica eccezione egrave
costituita dallrsquoart 31 comma 5 che esclude la demolizione del bene abusivo laddove
lrsquoente comunale abbia dichiarato lrsquoesistenza di interessi pubblici prevalenti rispetto
a quello del ripristino dellrsquoassetto urbanistico violato sempre che lrsquoopera abusiva
non contrasti con rilevanti interessi urbanistici o ambientalirdquo
ldquoLa delibera comunale che dichiari lrsquoesistenza di un interesse pubblico prevalente
sul ripristino dellrsquoassetto urbanistico deve dare conto delle specifiche esigenze che
giustificano la conservazione del singolo manufatto puntualmente individuatordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi la ordinanza in rassegna egrave coerente con il costante prevalente
orientamento della SC in senso conforme si segnalano Cass Sez III n 805518
6 dicembre 2017 (dep 20 febbraio 2018) Pres Fiale rel Gai ric P Cass Sez III
n 3017017 24 maggio 2017 (dep 15 giugno 2017) Pres Fiale est Ramacci ricB
Difformi -
La configurabilitagrave del reato di cui allrsquoart 2 dlgs 742000 non egrave
impedita dallrsquoeffettiva esistenza delle operazioni commerciali
intraprese noncheacute dalla veridicitagrave dei pagamenti effettuati
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Carmine Gatto)
Trib Napoli Sez VII penale Dott Ciampaglia 31 gennaio 2018 (dep 18 aprile
2018) n 1397 sent TC e altro
Leggi speciali ndash Reati tributari ndash Utilizzo di fatture per operazioni inesistenti ndash
Effettivitagrave delle operazioni commerciali ndash Irrilevanza ndash Mancata esclusione
della fattispecie ndash Elemento soggettivo ndash Consapevolezza della frode ndash
Compatibilitagrave con dolo eventuale
(art 2 dlgs 10 marzo 2000 n 74)
ldquoLrsquoeffettivo acquisto di beni non esclude la fattispecie di cui allrsquoart 2 dlgs 742000
qualora la merce sia stata acquisita da una societagrave esistente solo sulla carta cd
societagrave filtrordquo
ldquoLrsquoelemento soggettivo della fattispecie de qua consiste nella consapevolezza o
nellrsquoaccettazione del rischio (dolo eventuale) della natura di societagrave filtro della
controparte ovvero dellrsquoesistenza di una frode laquocaroselloraquo in corsordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
95
Conformi Cass Sez III 11 febbraio 2015 (dep 7 maggio 2015) n 19012 Cass
Sez III 27 aprile 2000 (dep 29 maggio 2000) n 6228
Difformi -
La configurabilitagrave del delitto di bancarotta per distrazione in
assenza della delibera assembleare
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giuseppe Musella)
Trib Napoli III Sez Coll 4 luglio 2018 (dep 1 ottobre 2018) n 8887 Pres
Spagna Est DrsquoAmbrosio FS + altri
Diritto penale ndash Bancarotta fraudolenta patrimoniale ndash Distrazione ndash Compensi
ndash Mancata delibera assembleare ndash Irregolaritagrave formale ndash Proporzione ndash
Valutazione ndash Necessitagrave
(artt 216 223 rd16 marzo 1942 n 267)
ldquoNel delitto di bancarotta fraudolenta la configurabilitagrave dellrsquoelemento soggettivo
doloso puograve escludersi qualora le operazioni compiute siano fisiologiche e
compatibili ndash sotto tutti gli aspetti - con lrsquoattivitagrave societaria complessivamente
considerata dal momento che la sussistenza di tale intento deve viceversa
ricavarsi in presenza di esborsi rilevanti idonei a ledere in modo incisivo le ragioni
dei creditorirdquo
(Nella fattispecie il Tribunale napoletano ha ritenuto che i compensi corrisposti agli
amministratori fossero certamente dovuti al pari del pagamento delle prestazioni
effettuate per le attivitagrave di progettazione tenuto conto che per oltre un anno la
societagrave continuava a godere della fiducia degli istituti di credito e che comunque
nel corso del 2012 era stata interessata da movimentazioni finanziare significative
Pertanto tali operazioni risultano perfettamente compatibili con le finalitagrave societarie
ndash rapportate ai volumi di affari ndash e non possono costituire elementi sintomatici della
volontagrave fraudolenta
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi
Difformi Cass sez V 15 gennaio 2018 n3797 Cass sez V 05 giugno 2018 n
30105
Giurisprudenza di merito ndash Leggi speciali
96
Reati urbanistici e dissequestro
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giovanni Petranico)
Gip Trib Napoli Sez XXII Dott Carola 6 novembre 2018 (dep 7 novembre
2018) Tarchini n 2888618 RGNR n 2511918 RGGip
Leggi speciali ndash Reati urbanistici ndash Interventi di manutenzione straordinaria ndash
Frazionamento o accorpamento delle unitagrave immobiliari ndash Limiti ndash Volumetria e
originaria destinazione drsquouso
(art 3 co 1 lett b) dPR 6 giugno 2001 n 380 come modificato dallrsquoart 17 co
1 lett a) n 2 dl 12 settembre 2014 n 133 conv con modificazioni nella l 11
novembre 2014 n 164)
ldquoAi sensi dellrsquoart 3 co 1 lett b) dPR n 3802001 come modificato dallrsquoart 17
comma 1 lett a) n 2 del dl 12 settembre 2014 n 133 conv con modificazioni
nella l 11 novembre 2014 n 164 laquonellrsquoambito degli interventi di manutenzione
straordinaria sono ricompresi anche quelli consistenti nel frazionamento o
accorpamento delle unitagrave immobiliari con esecuzioni di opere anche se comportanti
la variazione delle superfici delle singole unitagrave immobiliari noncheacute del carico
urbanistico purcheacute non sia modificata la volumetria e si mantenga lrsquooriginaria
destinazione drsquousoraquordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi -
Difformi -
Condono e sospensione dellrsquoordine di demolizione delle opere
abusive
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Aldo Franceschini)
C app Napoli 28 novembre 2018 (dep 3 dicembre 2018) n 7522014 SIGE
Pres Abbamondi Rel Abbamondi Matrone e altri
Leggi speciali ndash Reati urbanistici reati paesaggistici ndash Ordine di demolizione
opere abusive ordine di rimessione in pristino ndash Istanza di condono ndash Poteri di
accertamento del giudice dellrsquoesecuzione ndash Sospensione dellrsquoordine di
demolizione
(artt 31 co 9 TUE l 23 dicembre 1994 n 724 l 28 febbraio 1985 n 47 666
cpp)
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
97
ldquoSpetta al giudice penale (ed anche al giudice dellrsquoesecuzione) verificare la
sussistenza dei presupposti affincheacute la normativa di laquocondono edilizioraquo possa essere
applicata e gli accertamenti che devono essere compiuti dal giudice penale
costituiscono compiti propri dellrsquoautoritagrave giurisdizionale ndash conformi al dettato
dellrsquoart 101 comma II art 102 104 comma I e art 112 Cost ndash che non possono
essere demandati neppure con legge ordinaria allrsquoautoritagrave amministrativa in un
corretto rapporto delle sfere specifiche di attribuzionerdquo
ldquoIn presenza di una istanza di condono che non sia stata valutata dal giudice del
merito il giudice dellrsquoesecuzione ai fini del riconoscimento degli effetti delle
procedure di laquocondono edilizioraquo esperite ai densi della L n 724 del 1994 e L n 47
del 1985 ndash nellrsquoeseguire lrsquoindispensabile verifica degli elementi di fatto e di diritto ndash
deve accertare a) il tipo di intervento realizzato e la sua riconducibilitagrave agli schemi
della normativa di sanatoria b) le dimensioni volumetriche dellrsquoimmobile c)
lrsquoepoca della sua realizzazione d) la tempestivitagrave della domanda di sanatoria e
lrsquoavvenuto laquointegrale versamentoraquo delle somme dovute ai fini dellrsquooblazione ed a
titolo di contributo concessorio ritenute congrue dallrsquoamministrazione comunalerdquo
ldquoLrsquoordine di demolizione delle opere abusive emesso con la sentenza passata in
giudicato puograve essere sospeso solo qualora sia ragionevolmente prevedibile sulla
base di elementi concreti che in un breve lasso di tempo sia adottato dallrsquoautoritagrave
amministrativa o giurisdizionale un provvedimento che si ponga in insanabile
contrasto con detto ordine di demolizionerdquo
ldquoIl motivato parere favorevole della autoritagrave preposta alla tutela del vincolo ed il
parere favorevole della Commissione per il paesaggio se certamente non consente
di ritenere estinto il reato certamente inibiscono la demolizione o la remissione in
pristino dello stato dei luoghi atteso che i provvedimenti emessi comportano una
qualificata ricognizione dellrsquoassenza di conseguenze dannose o pericolose per
lrsquoambienterdquo
(Nel caso di specie la Corte distrettuale sospendeva per sei mesi lrsquoordine di
demolizione di unrsquoopera consistente nella sopraelevazione di un precedente
manufatto con realizzazione di primo e secondo piano (ciascuno di circa 160 mq) in
attesa della definizione del procedimento di sanatoria nellrsquoambito del quale risultava
giagrave emesso parere favorevole della Commissione per il paesaggio e autorizzata la
cancellazione dellrsquoordinanza dirigenziale di acquisizione dellrsquoimmobile al
patrimonio comunale)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi con riferimento alla terza massima Cass Sez III 17 ottobre 2017 n
42978 con riferimento alla quarta massima Cass Sez III 9 febbraio 2016 n
24410 Cass Sez III 3 luglio 2007 n 37318 Cass Sez III 26 novembre 2002 n
40269 Nucci in CED Cass n 222703
Difformi -
Giurisprudenza di merito ndash Leggi speciali
98
Diritto processuale penale
Sequestro preventivo valutazione del fumus boni iuris e del
periculum in mora
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)
TdL Napoli VIII Sez Coll A) 11 settembre 2018 n 549 ord
Diritto processuale penale ndash Riesame reale ndash Sequestro preventivo ndash Particolare
tenuitagrave del fatto ndash Reati urbanistici ndash Opera abusiva completata
(art 309 321 cpp)
ldquoLrsquoapplicabilitagrave della causa di non punibilitagrave per tenuitagrave del fatto nella fase
cautelare non puograve incidere sul giudizio circa la sussistenza o meno del fumus boni
iuris Non puograve ritenersi che vi sia una parte della normativa sostanziale sottratta
allrsquoapplicabilitagrave del giudice del riesame Questrsquoultimo tuttavia deve considerare
lrsquoapplicabilitagrave dellrsquoistituto alla fattispecie concreta al fine di valutare la possibile
ipotesi assolutoria ex art 131-bis cprdquo
ldquoIl sequestro preventivo di unrsquoopera edile realizzata senza titolo abitativo in
unrsquoarea sottoposta al vincolo di interesse pubblico (DM 28 marzo 1985) deve
essere supportato da un adeguato periculum in mora tale da intendersi la prognosi
di reale compromissione degli interessi attinenti al territorio e la previsione della
ulteriore lesione del bene giuridico protetto da parte dellrsquoindagato o di terzi in
ipotesi di godimento o disponibilitagrave della cosardquo
ldquoLrsquoesistenza di una struttura abusiva ultimata non integra di per seacute i requisiti della
concretezza ed attualitagrave del pericolordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi in relazione alla seconda massima Cass Sez III 24 novembre 2011 n
6599 in relazione alla terza massima Cass Sez III 14 aprile 2016 (dep 8 luglio
2016) n 28388
Difformi -
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
99
Mancato pagamento del pedaggio stradale e sequestro preventivo del
veicolo il periculum in mora deriva dalla natura della cosa sui cui egrave
disposto il sequestro
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Emma Lorena Cappuccio)
Trib SMCV 7 novembre 2018 (dep 19 dicembre 2019) ord
Diritto processuale penale ndash Riesame reale ndash Sequestro preventivo ndash Delitti contro il
patrimonio ndash Dissimulazione dello stato di insolvenza
(artt 321 322 cpp )
ldquoIl procedimento cautelare trova la sua ragione nella necessitagrave di evitare che le
conseguenze del reato siano protratte nel tempo incrementate in intensitagrave oppure di
ostacolare la commissione di ulteriori illeciti penali per lrsquoapplicazione della misura
occorre che siano sussistenti gli elementi che rendano ipotizzabile il reato per il quale si
procede ma non egrave richiesto tra i presupposti legittimanti il sequestro che la gravitagrave degli
indizi di colpevolezza sia a carico di un soggetto individuato tanto egrave vero che il vincolo
reale puograve essere disposto in procedimento contro ignotirdquo
ldquoIl silenzio serbato al momento dellrsquoingresso in autostrada egrave idoneo alla dissimulazione
dello stato di insolvenza riscontrabile pertanto nel comportamento di chi presentandosi
al casello a bordo di unrsquoautovettura ndash bene che fa presumere la capacitagrave di assolvere
lrsquoobbligo del pagamento del pedaggio in chi lo possiede ndash prenda in consegna il
talloncino aderendo in tal modo allrsquoofferta contrattuale proveniente dal gestore del
servizio autostradalerdquo
(Nella fattispecie il Tribunale del riesame ha ritenuto che lrsquoesigenza di prevenzione puograve
imporre di adottare la misura cautelare reale ogni qual volta un bene ndash quale che sia la
persona che ne dispone ndashpossa costituire strumento attraverso il quale le conseguenze del
reato vengono aggravate o protratte nel tempo esulando lrsquoaccertamento sulla effettiva
materiale disponibilitagrave del bene dal profilo cautelare essendo il predetto accertamento di
esclusiva competenza del Giudice del procedimento principale Altresigrave ha precisato come
nel caso in esame sussista il fumus del reato ex art 641 cp in quanto il conducente della
vettura transitando in autostrada nelle corsie riservate al ldquotelepassrdquo senza di fatto disporre
di tale strumento di pagamento con il suo comportamento ha profittato piugrave volte della
prestazione offerta dallrsquoente gestore della rete viaria accettando in tal modo di assumere
lrsquoobbligazione corrispettiva per facta concludentia)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi in relazione alla prima massima Cass Sez III 8 gennaio 2011 (dep 13
dicembre 2017) n 35312 in relazione alla seconda massima Cass Sez II 23 settembre
1996 (dep 28 novembre 1996) n 10247
Difformi -
Giurisprudenza di merito ndash Procedimento di prevenzione
100
Procedimento di prevenzione
La richiesta di applicazione della sorveglianza speciale nei confronti
di soggetto in espiazione di una pena detentiva superiore ai due anni
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alfonso Tatarano)
TdP Napoli 17 aprile 2018 decr in proc n 1622012 RGMP Pres
Lomonte Rel Consiglio
Procedimento di prevenzione ndash Sicurezza pubblica ndash Misure di prevenzione
personali ndash Sospensione dellrsquoesecuzione della sorveglianza speciale nel caso di
espiazione di pena detentiva ndash Necessitagrave di verifica dellrsquoattualitagrave della
pericolositagrave ndash Inammissibilitagrave della richiesta di applicazione della sorveglianza
speciale nei confronti di soggetto in espiazione di una pena detentiva lunga
(artt 14 e 15 dlgs 6 settembre 2011 n 159)
ldquoA seguito della sentenza della Corte Costituzionale n 291 del 2011 che ha
dichiarato lrsquoillegittimitagrave dellrsquoart 15 D Lgs 6 settembre 2011 n 159 nella parte in
cui non prevede che nel caso in cui lrsquoesecuzione della misura di prevenzione
personale resti sospesa durante la detenzione per espiazione pena del prevenuto
lrsquoorgano che ha disposto lrsquoapplicazione non debba valutare anche drsquoufficio la
permanenza delle condizioni di pericolositagrave dellrsquointeressato nel momento
dellrsquoesecuzione della misura e dellrsquointroduzione del co 2-ter dellrsquoart 14 che
impone allrsquoorgano competente successivamente allrsquoespiazione di una pena
detentiva non inferiore a due anni di rivalutare la persistenza delle condizioni di
pericolositagrave sociale dellrsquointeressato deve ritenersi che nellrsquoipotesi di prolungata
espiazione della pena detentiva la richiesta dellrsquoorgano proponente volta a valutare
lrsquoattualitagrave della pericolositagrave prospettata sia sostanzialmente inammissibile Deve
infatti osservarsi che in conseguenza del mutato assetto normativo il giudizio
sullrsquoattualitagrave emesso nellrsquoambito di un procedimento che ha come destinatario un
soggetto che dopo lrsquoadozione del provvedimento resteragrave detenuto in espiazione pena
per un periodo di almeno due anni egrave in sostanza ldquotamquam non essetrdquo dovendo lo
stesso giudizio essere necessariamente ripetuto dopo la cessazione della pena
detentiva e prima dellrsquoesecuzione del provvedimentordquo
(Fattispecie nella quale il Tribunale ha dichiarato inammissibile la richiesta di
applicazione della misura di prevenzione della sorveglianza speciale nei confronti di
un soggetto condannato in espiazione con fine pena (abbondantemente) superiore ai
due anni termine minimo questrsquoultimo previsto dal co 2-ter dellrsquoart 14 per radicare
lrsquoobbligo di verifica dellrsquoattualitagrave della pericolositagrave sociale da parte dellrsquoorgano
competente allrsquoapplicazione della misura Ha ritenuto il Tribunale che
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
101
lrsquoadempimento della verifica della permanenza della pericolositagrave sociale
successivamente alla cessazione dellrsquoesecuzione della pena comporterebbe un
rallentamento nella celeritagrave dellrsquoapplicazione della misura vanificando di fatto
lrsquointeresse dellrsquoorgano proponente a conseguire una rapida sottoposizione del
proposto alla misura evitando il pericolo di dilazioni)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi con riferimento alla necessitagrave di procedere alla verifica dellrsquoattualitagrave della
pericolositagrave sociale del proposto allrsquoesito dellrsquoespiazione Cass Sez V 13 giugno
2016 (dep 29 luglio 2016) n 33345 Cartanese in CED Cass n 268046
Difformi -
I requisiti per lrsquoapplicazione del controllo giudiziario delle imprese
su richiesta del privato
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Antonio Scotto Rosato)
Tribunale SMCV Sez Misure di prevenzione 2 maggio 2018 n 3 decr
Procedimento di prevenzione ndash Controllo giudiziario delle aziende ndash Finalitagrave ndash
Requisiti ndash Occasionalitagrave
(art 34-bis dlgs 6 settembre 2011 n159)
ldquoLa nuova misura dettata dallrsquoart 34-bis nasce dalla necessitagrave di adattare alle
mutate realtagrave socio-economiche gli strumenti giagrave esistenti in tema di contrasto alla
criminalitagrave organizzata adeguandoli alle diverse forme di intervento dei fenomeni
criminogeni nellrsquoimpresa ma tenendo al contempo nella giusta considerazione le
esigenze di salvaguardia della proprietagrave privata e della libera iniziativa economica
con particolare attenzione alle inevitabili conseguenze sul piano sociale ed alle
pesanti ricadute sui livelli occupazionali noncheacute sulla stessa efficienza ed efficacia
dellrsquoazione amministrativardquo
ldquoIl ricorso alla misura di cui allrsquoart 34-bis su impulso del privato egrave di natura
sussidiaria utilizzabile solo ove venga riscontrato il tratto di agevolazione
dellrsquoattivitagrave economica rispetto ad entitagrave criminali e pertanto deve collocarsi fra le
previsioni legislative che hanno come obiettivo la bonifica delle imprese nellrsquoottica
del salvataggio dal rischio di infiltrazioni mafiose dovendosi interpretare quale
strumento finalizzato alla conservazione delle imprese una volta depurate dagli
aspetti di illegalitagraverdquo
ldquoAffincheacute possa ricorrersi allo strumento previsto dallrsquoart 34-bis egrave necessario che
lrsquoimpresa sia soggetta ad un tentativo di infiltrazione mafiosa che tuttavia tale
Giurisprudenza di merito ndash Procedimento di prevenzione
102
fenomeno di infiltrazione abbia il carattere dellrsquooccasionalitagrave ed infine che
lrsquoimpresa sia stata destinataria di unrsquoinformativa antimafia tempestivamente
impugnatardquo
(Nel caso di specie il Tribunale nellrsquoaccogliere lrsquoistanza di parte ammetteva il
controllo giudiziario di cui allrsquoart 34-bis per anni due ritenendo sussistenti tutti i
requisiti richiesti dalla norma quali il carattere occasionale del tentativo di
infiltrazione camorristica noncheacute la sussistenza di una informativa antimafia
debitamente impugnata)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi -
Difformi -
Programmazione eventi e suggerimenti bibliografici
103
Programmazione eventi
- 25 marzo 2019 Le modifiche allrsquoart 4-bis OP il nuovo regime
penitenziario dei reati contro la pubblica amministrazione relatori Prof
Giuseppe Tabasco Dott Marco Carbone Dottssa Filomena Capasso
Dott Valentino Battiloro Avv Dario Gagliano Avv Gaetano Balice
- 16 aprile 2019 Trattamento dati personali privacy riservatezza nei
recenti interventi legislativi relatori Dott Alfredo Guardiano Prof
Avv Pasquale Troncone Profssa Vania Maffeo
- maggio 2019 La Corte di Strasburgo e la confisca senza condanna
lrsquoattesa sentenza della Grande Chambre (C edu GC 28 giugno 2018
GIEM Srl e altri c Italia)
- maggio 2019 La riforma della prescrizione ai tempi del populismo
penale
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
104
Suggerimenti bibliografici
Bellucci G Il patrocinio a spese dello Stato Giappichelli 2019 p 224
Della Ragione L (a cura di) La legge anticorruzione 2019 Giuffregrave
2019 p 98
Falato F (a cura di) Appunti di cooperazione giudiziaria penale II ed
ESI 2019 p 244
Manduchi C (a cura di) Contrasti giurisprudenziali penali 2018
Giuffregrave 2019 in corso di pubblicazione
Pennetta A L Bullismo Cyberbullismo e nuove forme di devianza
Giappichelli 2019 p 344
Camera Penale di Napoli
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
Dipartimento ldquoRassegna giuridicardquo
Coordinatore
Aldo Franceschini
Vice-coordinatore
Amedeo Bucci de Santis
Comitato di redazione
Gerardo Auletta
Emma Lorena Cappuccio
Fabio Cavalli
Luigi Ferro
Carmine Gatto
Angelo Mastrocola
Giuseppe Musella
Alessandro Orabona
Giovanni Petranico
Alfonso Tatarano
Mariagiovanna Veneruso
Editing
Aldo Franceschini
Copertina
NSI Sas di Pirozzi Gianfranco
Hanno collaborato alla realizzazione del presente numero Sabina Coppola Marco
Muscariello Antonio Scotto Rosato Sergio Schlitzer Francesco Sogliuzzo Francesco
Talamo
Rassegna di diritto realizzata dal Centro Studi della Camera Penale di Napoli per la
diffusione tra gli iscritti
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
1
Indice
Opinioni p 9
Intervento del Presidente Carnevale allrsquoinaugurazione dellrsquoanno giudiziario
(sintesi) p 9
Novitagrave normative p 13
La (mancata) riforma dellrsquoordinamento penitenziario per minorenni e giovani
adulti dopo 40 anni di attesa
dlgs 2 ottobre 2018 n 121 p 13
Il restyling del Casellario giudiziale
dlgs 2 ottobre 2018 n 122 p 15
I decreti legislativi di riforma dellrsquoOrdinamento penitenziario
dlgs 2 ottobre 2018 n 123 p 18
dlgs 2 ottobre 2018 n 124 p 19
Giurisprudenza sovranazionale p 21
Tutela del diritto al rispetto della vita privata e familiare e rimedi avverso le
perquisizioni illegittime
Cedu 27 settembre 2018 Brazzi vs Italia p 21
Tutela del diritto al rispetto della vita privata e familiare ed alla riservatezza
delle comunicazioni tra cliente ed avvocato
Cedu 16 ottobre 2018 Visy vs Slovacchia p 21
Art 41-bis OP valutazione individualizzata ai fini della applicazione di
restrizioni aggiuntive ed accertamento dei mutamenti rilevanti della situazione
del detenuto
Cedu 25 ottobre 2018 Provenzano vs Italia p 22
Giurisprudenza costituzionale p 25
Detenuti in regime differenziato e possibilitagrave di cuocere cibi
Ccost 26 settembre 2018 dep 12 ottobre 2018 n 186 p 25
Giurisprudenza di legittimitagrave p 27
Sezioni unite p 27
Indice
2
Misure di Prevenzione confisca e tutela dei creditori ipotecari
Cass Sez un 22 febbraio 2018 dep 3 settembre 2018 n 39608 p 27
Gli effetti sul corso della prescrizione delle norme transitorie relative alla
modifica del regime di procedibilitagrave e la loro inapplicabilitagrave nel caso di ricorso
per cassazione inammissibile
Cass Sez un 21 giugno 2018 dep 7 settembre 2018 n 40150 p 28
Il falso in titolo non trasmissibile per girata non egrave piugrave previsto dalla legge come
reato
Cass Sez un 19 luglio 2018 dep 10 settembre 2018 n 40256 p 28
Analisi della struttura del reato di resistenza a un pubblico ufficiale
nellrsquoindividuazione dellrsquooggetto quale bene primario sul quale ricade lrsquoazione
del reo
Cass Sez un 22 febbraio 2018 dep 24 settembre 2018 n 40981 p 29
Continuazione reati puniti con pene eterogenee
Cass Sez un 21 giugno 2018 dep 24 settembre 2018 n 40983 p 30
Abnormitagrave dellrsquoordinanza con cui il gip dispone lrsquoimputazione coatta per
reati diversi da quelli per cui egrave stata richiesta larchiviazione
Cass Sez un 22 marzo 2018 dep 24 settembre 2018 n 40984 p 31
Lrsquoapplicabilitagrave della confisca cd allargata alle ipotesi di delitto tentato
aggravato ex art 7 l n 203 del 1991
Cass Sez un 19 aprile 2018 dep 24 settembre 2018 n 40985 p 31
Successione leggi penali nel tempo e momento di commissione del reato
Cass Sez un 19 luglio 2018 dep 24 settembre 2018 n 40986 p 33
Il deposito della motivazione della sentenza di patteggiamento
Cass Sez un 19 luglio 2018 dep 24 settembre 2018 n 40986 p 34
Le eventuali preclusioni derivanti dalla mancata proposizione del riesame
avverso le misure cautelari reali
Cass Sez un 31 maggio 2018 dep 11 ottobre 2018 n 46201 p 34
Sezioni semplici p 37
I Diritto penale p 37
Imputabilitagrave delle circostanze e loro apprezzamento nel merito
Cass Sez V 23 aprile 2018 dep 3 settembre 2018 n 39436 p 37
La configurabilitagrave dellrsquoaggravante nel delitto di truffa commesso ai danni di un
ente pubblico
Cass Sez II 19 luglio 2018 dep 5 settembre 2018 n 39958 p 38
Diffamazione tramite bacheca facebook
Cass Sez V 30 maggio 2018 dep 6 settembre 2018 n 40083 p 39
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
3
In caso di furto il luogo di lavoro puograve essere qualificabile come privata dimora
solo a determinate condizioni
Cass Sez V 6 aprile 2018 dep 10 settembre 2018 n 40289 p 39
La fattispecie di corruzione impropria nella vicenda della cd compravendita
dei senatori
Cass Sez VI 2 luglio 2018 dep 11 settembre 2018 n 40347 p 40
Condivisione in rete di ideali Isis e configurabilitagrave dellrsquoart 270-bis c p
Cass Sez VI 23 febbraio 2018 dep 11 settembre 2018 n 40348 p 41
Le azioni ostruzionistiche tra violenza privata e ragion fattasi
Cass Sez V 18 maggio 2018 dep 12 settembre 2018 n 40482 p 42
Lrsquoaccettazione del rischio di realizzare la lesione tipica della fattispecie
incriminatrice non esclude la configurabilitagrave del reato anche se lrsquointento egrave
quello di realizzare uno scherzo
Cass Sez V 28 maggio 2018 dep 26 settembre 2018 n 40488 p 43
Lrsquoaggravante del metodo mafioso nel reato di estorsione
Cass Sez V 11 giugno 2018 dep 26 settembre 2018 41865 p 43
Tentato furto ed attenuante del danno patrimoniale di speciale tenuitagrave
Cass Sez V 8 giugno 2018 dep 27 settembre 2018 n 42564 p 44
La creazione di un profilo ebay con dati anagrafici altrui configura il reato di
sostituzione di persona La ricarica postepay effettuata dalla vittima della truffa
determina il tempus ed il locus commissi delicti
Cass Sez V 22 giugno 2018 dep 27 settembre 2018 n 42572 p 45
I motivi di convenienza posti a base dellobbligo di astensione del Pubblico
Ufficiale ed il concorso dellextraneus nel reato proprio di abuso di ufficio
Cass Sez VI 7 giugno 2018 dep 28 settembre 2018 n 42911 p 46
Configurabilitagrave della fattispecie di rifiuto di atti drsquoufficio nel mancato deposito
di un provvedimento giudiziario
Cass Sez VI 13 luglio 2018 dep 3 ottobre 2018 n 43903 p 48
Commette il reato di truffa il medico che induce i pazienti a credere
contrariamente al vero che la prestazione deve essere resa in regime di libera
professione e non in convenzione
Cass Sez II 16 settembre 2018 dep 4 ottobre 2018 n 44228 p 48
Integra il reato di diffamazione a mezzo stampa la generica attribuzione di fatti
illeciti ad un soggetto qualora lrsquoarticolo sia in grado di generare la convinzione
nel lettore medio che il soggetto abbia commesso un qualche illecito
Cass Sez V 14 giugno 2018 dep 10 ottobre 2018 n 45813 p 49
Configurabilitagrave del reato di percosse
Cass Sez V 28 giugno 2018 dep 23 ottobre 2018 n 48322 p 50
Frode informatica (Phishing) e dolo concorsuale
Cass Sez II 10 settembre 2018 dep 24 ottobre 2018 n 48553 p 51
Indice
4
Lrsquoaccesso abusivo ad un sistema informatico o telematico da parte del dirigente
Cass Sez V 20 settembre 2018 dep 25 ottobre 2018 n 48895 p 52
II Leggi speciali p 53
Applicabilitagrave della causa di non punibilitagrave della ldquoparticolare tenuitagrave del fattordquo
al reato di omesso versamento delle ritenute previdenziali e assistenziali
Cass Sez III 30 maggio 2018 dep 3 settembre 2018 n 39413 p 53
La differente tutela dei beni giuridici protetti dai reati di occupazione abusiva
dello spazio demaniale e da quelli urbanistici e paesaggistici con gli ineludibili
effetti ai fini dellintegrazione delle relative fattispecie
Cass Sez III 4 maggio 2018 dep 4 settembre 2018 n 39679 p 54
Trattamento illecito di dati personali e diffusione del numero del cellulare di
terzi
Cass Sez III 8 giugno 2018 dep 4 settembre 2018 n 39682 p 55
Il concorso degli amministratori non operativi nel reato di bancarotta
fraudolenta per distrazione
Cass Sez V 16 maggio 2018 dep 7 settembre 2018 n 40152 p 55
Lrsquoevento della bancarotta impropria da reato societario
Cass Sez V 28 maggio 2018 dep 12 settembre 2018 n 40489 p 56
Particolare tenuitagrave del rifiuto di sottoporsi allrsquoalcoltest
Cass Sez IV 30 maggio 2018 dep 24 settembre 2018 n 40926 p 57
Il perimetro applicativo del principio di sussidiarietagrave previsto nellrsquoipotesi
delittuosa di dichiarazione infedele
Cass Sez III 17 gennaio 2018 dep 25 settembre 2018 n 41260 p 57
I limiti della responsabilitagrave del direttore dei lavori per conto del committente in
relazione alla gestione dei rifiuti prodotti dalla ditta appaltatrice o
subappaltatrice
Cass Sez III 8 maggio 2018 dep 26 settembre 2018 n 41699 p 58
La valutazione dei costi non contabilizzati ai fini del calcolo dellammontare
dellimposta evasa
Cass Sez III 8 maggio 2018 dep 26 settembre 2018 n 41703 p 59
La conversione del sequestro conservativo in pignoramento in presenza di
condanna generica al risarcimento del danno
Cass Sez V 15 maggio 2018 dep 26 settembre 2018 n 41839 p 60
La responsabilitagrave del socio illimitatamente responsabile delle societagrave in nome
collettivo nel delitto di bancarotta fraudolenta per distrazione
Cass Sez V 10 luglio 2018 dep 27 settembre 2018 n 42591 p 61
Reati tributari e particolare tenuitagrave del fatto
Cass Sez III 3 luglio 2018 dep 3 ottobre 2018 n 43654 p 62
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
5
DASPO obbligo di comparire presso un ufficio o comando di polizia
Cass Sez III 15 giugno 2018 dep 9 ottobre 2018 n 45251 p 62
Cattivo stato di conservazione del cibo
Cass Sez III 18 luglio 2018 dep 9 ottobre 2018 n 45274 p 63
Il doppio binario sanzionatorio nel market abuse
Cass Sez V 16 luglio 2018 dep 10 ottobre 2018 n 45829 p 64
Il calcolo dellrsquoIVA evasa
Cass Sez III 28 marzo 2018 dep 16 ottobre 2018 n 46953 p 64
Il concetto di disponibilitagrave degli oggetti atti ad offendere nelle ipotesi di
DASPO di gruppo
Cass Sez III 24 maggio 2018 dep 16 ottobre 2018 n 46982 p 65
La natura istantanea del delitto di trasferimento fraudolento di valori
Cass Sez VI 20 giugno 2018 dep 17 ottobre 2018 n 47304 p 66
Il destino dellrsquoordine di demolizione nel caso di ammissione alla prova
dellrsquoimputato
Cass Sez III 3 luglio 2018 dep 18 ottobre 2018 n 47456 p 67
Lrsquoammissibilitagrave del concorso tra il reato di dichiarazione infedele ed omesso
versamento dellrsquoIVA
Cass Sez III 1 febbraio 2018 dep 23 ottobre 2018 n 48246 p 68
La necessitagrave della individuazione del ruolo svolto dal concorrente nel reato di
sottrazione fraudolenta
Cass Sez III 12 giugno 2018 dep 29 ottobre 2018 n 49200 p 68
Il concorso dellrsquoextraneus a singole condotte distrattive nel delitto di
bancarotta fraudolenta
Cass Sez V 17 maggio 2018 dep 29 ottobre 2018 n 49449 p 69
Insider trading doppio binario e proporzionalitagrave del complessivo trattamento
sanzionatorio
Cass Sez V 21 settembre 2018 dep 31 ottobre 2018 n 49869 p 70
III Diritto processuale penale p 73
Rito abbreviato copertura della procura speciale nellrsquoipotesi di modifica
dellrsquoimputazione
Cass Sez VI 6 luglio 2018 dep 4 settembre 2018 n 39926 p 73
Sindacato del giudice dellrsquoesecuzione nella determinazione del tempus
commissi delicti
Cass Sez I 10 luglio 2018 dep 5 settembre 2018 n 39943 p 74
Diffamazione e principio di correlazione tra accusa e sentenza
Cass Sez V 3 maggio 2018 dep 6 settembre 2018 n 40083 p 75
La notifica dellrsquoavviso di fissazione per lrsquoudienza del giudizio di appello
Indice
6
Cass Sez V 16 maggio 2018 dep 7 settembre 2018 n 40159 p 75
Il creditore munito di garanzia reale sul bene non puograve chiedere la revoca del
sequestro preventivo
Cass Sez III 4 dicembre 2018 dep 11 settembre 2018 n 40318 p 76
I limiti della confisca nelle ipotesi di denaro provenienti da soggetti terzi
estranei al reato
Cass Sez III 12 luglio 2018 dep 24 settembre 2018 n 41104 p 77
Il commesso di un negozio puograve sporgere querela per truffa anche se
formalmente privo del potere di rappresentanza
Cass Sez II 18 luglio 2018 dep 26 settembre 2018 n 41785 p 78
Lrsquouso della posta elettronica certificata per il deposito di istanze in cancelleria
Cass Sez III 17 maggio 2018 dep 1 ottobre 2018 n 43184 p 78
Formula corretta di esclusione della punibilitagrave per particolare tenuitagrave del fatto
innanzi al Giudice di Pace
Cass Sez V 26 giugno 2018 dep 4 ottobre 2018 n 44128 p 79
Lrsquoinammissibilitagrave dellrsquoatto di appello nei casi di difetto di specificitagrave dei motivi
di gravame
Cass Sez V 12 luglio 2018 dep 4 ottobre 2018 n 44177 p 80
Lrsquoammissibilitagrave del patteggiamento del reato di omesso versamento dellrsquoIVA
nelle ipotesi di mancata estinzione del debito tributario
Cass Sez III 18 luglio 2018 dep 9 ottobre 2018 n 45275 p 81
Violazione del termine di durata massima delle indagini preliminari
Cass Sez VI 8 marzo 2018 dep 9 ottobre 2018 n 45486 p 82
Sostituto processuale e delega orale
Cass Sez I 2 ottobre 2018 dep 25 ottobre 2018 n 48862 p 83
Impedimento dellrsquoimputato
Cass Sez V 20 settembre 2018 dep 25 ottobre 2018 n 48892 p 84
IV Esecuzione e sorveglianza p 85
Valutazione della condotta successiva serbata dal condannato e affidamento in
prova ai servizi sociali
Cass Sez I 18 maggio 2018 dep 11 settembre 2018 n 40341 p 85
Videosorveglianza dei detenuti in regime 41-bis OP e limiti nellrsquoesercizio dei
mezzi di controllo
Cass Sez I 16 aprile 2018 dep 8 ottobre 2018 n 44972 p 86
Permessi premio e programma trattamentale
Cass Sez I 18 luglio 2018 dep 26 ottobre 2018 n 49146 p 86
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
7
V Procedimento di prevenzione p 89
Misure di prevenzione tassativitagrave dei casi ed autonomia della valutazione
rispetto al procedimento di cognizione
Cass Sez I 19 aprile 2018 dep 3 ottobre 2018 n 43826 p 89
Sorveglianza speciale e prescrizioni generiche del cd honeste vivere
Cass Sez I 6 giugno 2018 dep 30 ottobre 2018 n 49731 p 90
Giurisprudenza di merito p 91
Diritto penale p 91
La ripetitivitagrave della condotta ed il profitto economicamente apprezzabile quali
elementi qualificanti la fattispecie di truffa ai danni dello Stato realizzata
mediante lattestazione da parte di terzi della propria presenza in servizio
Gup SMCV 20 aprile 2017 dep 20 maggio 2017 n 345 p 91
Disastro ambientale e ne bis in idem
Trib SMCV Sez III 20 settembre 2018 dep 4 ottobre 2018 n 4571 p 92
Leggi speciali p 93
Ordine di demolizione del Giudice penale e destinazione del bene a finalitagrave
pubbliche
Trib Napoli Sez I GM 15 dicembre 2017 dep 22 dicembre 2017 ord
p 93
La configurabilitagrave del reato di cui allrsquoart 2 dlgs 742000 non egrave impedita
dallrsquoeffettiva esistenza delle operazioni commerciali intraprese noncheacute dalla
veridicitagrave dei pagamenti effettuati
Trib NA VII Sez GM 31 gennaio 2018 dep 18 aprile 2018 n 1397 p 94
La configurabilitagrave del delitto di bancarotta per distrazione in assenza della
delibera assembleare
Trib Napoli Sez III 4 luglio 2018 dep 1 ottobre 2018 n 8887 p 95
Reati urbanistici e dissequestro
Gip Napoli Uff XXII 6 novembre 2018 dep 7 novembre 2018 ord p 96
Condono e sospensione dellrsquoordine di demolizione delle opere abusive
C app Napoli 28 novembre 2018 dep 3 dicembre 2018 ord p 96
Diritto processuale penale p 98
Sequestro preventivo valutazione del fumus boni iuris e del periculum in mora
Trib Napoli VIII Sez Riesame 5 settembre 2018 dep 11 settembre 2018 n
549 ord p 98
Indice
8
Mancato pagamento del pedaggio stradale e sequestro preventivo del veicolo
il periculum in mora deriva dalla natura della cosa sui cui egrave disposto il
sequestro
Trib SMCV 7 novembre 2018 dep 19 dicembre 2018 ord p 99
Procedimento di prevenzione p 100
La richiesta di applicazione della sorveglianza speciale nei confronti di
soggetto in espiazione di una pena detentiva superiore ai due anni
TdP Napoli 17 aprile 2018 decr p 100
I requisiti per lrsquoapplicazione del controllo giudiziario delle imprese su richiesta
del privato
Trib SMCV Sez Misure di prevenzione 2 maggio 2018 n 3 decr p 101
Programmazione eventi formativi p 103
Suggerimenti bibliografici p 104
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
9
Opinioni
Intervento del Presidente Carnevale allrsquoinaugurazione
dellrsquoanno giudiziario (sintesi)
La Camera Penale di Napoli avverte lrsquoesigenza di denunciare la situazione di
gravissima crisi in cui versa la giustizia penale in Italia
Fra le principali ragioni di preoccupazione occorre anzitutto annoverare lrsquoemergenza
carcere
Per rendersi conto della dimensione del problema egrave sufficiente scorrere (ma egrave
necessario farlo per poter parlare del fenomeno) i dati ufficiali delle persone
detenute in istituti penitenziari al 31 dicembre 2018
Su scala nazionale si contano circa 10000 detenuti in eccesso rispetto alla capienza
regolamentare (quasi il 18) In Campania risultano ristretti 7660 cittadini a fronte
di una capienza regolamentare di 6142 unitagrave (quasi il 20)
Inoltre non bisogna dimenticare che della popolazione complessiva ben 1700
persone non sono ldquodefinitivirdquo Si vuole dire che oltre il 20 della popolazione
carceraria campana egrave composta da presunti innocenti Addirittura 1436 sono quelli
in attesa di primo giudizio
Nel solo distretto di Corte di appello di Napoli si contano 7028 presenze a fronte di
una capienza regolamentare di 5682 unitagrave
La Casa circondariale ldquoG Salviardquo di Napoli ndash Poggioreale egrave lrsquoistituto con piugrave
detenuti drsquoItalia con 2296 presenze a fronte di una capienza regolamentare di 1638
Tradotti questi numeri in percentuale significa oltre il 40 in esubero
Se questi sono i numeri si deve prendere atto che il sovraffollamento carcerario nel
nostro Paese ha nuovamente toccato picchi di emergenza nazionale
Opinioni
10
E ancora una volta occorre ribadire che una quota significativa di persone detenute egrave
rappresentata da soggetti in attesa di giudizio ossia di persone che per dettato
costituzionale lrsquoordinamento italiano presume essere innocenti
La giurisdizione di sorveglianza rappresenta un tema strettamente correlato al
Carcere
Come noto il funzionamento del Tribunale di sorveglianza di Napoli presenta gravi
criticitagrave piugrave e piugrave volte denunciate dalla Camera Penale di Napoli
Purtroppo tali criticitagrave ancora non hanno trovato soluzione nonostante gli sforzi
profusi a livello locale dai dirigenti degli uffici giudiziari interessati Eppure si tratta
di criticitagrave che incidono pesantemente su una porzione significativa della
popolazione carceraria rappresentata dai detenuti in espiazione pena
Disfunzioni che infliggono un evidente vulnus nei confronti dei detenuti
ingenerando fra lrsquoaltro una generale sfiducia sulla funzione rieducativa della pena e
che inevitabilmente mortificano le funzioni dellrsquoavvocato e del magistrato
Altro tema nevralgico riguarda i tempi del Giudizio penale che sono troppo lunghi
Con lrsquoassetto attuale si restituisce lrsquoidea di un processo dalla durata tuttrsquoaltro che
ragionevole creando un clima di sfiducia nei cittadini
Ebbene in un contesto del genere si innestano trasformando la preoccupazione in
allarme le linee drsquoazione che contraddistinguono le scelte politiche e di politica
legislativa portate avanti in materia di giustizia dallrsquoattuale compagine governativa
Sul terreno della libertagrave personale e dellrsquoespiazione della pena le risposte politiche si
sono tradotte in un ristrettissimo arco temporale a titolo esemplificativo 1) nella
scelta ndash concernente la riforma dellrsquoordinamento penitenziario proposta dal Ministro
Orlando allrsquoesito del lungo lavoro degli Stati Generali dellrsquoesecuzione penale ndash di
non esercitare la delega nella parte relativa alle misure alternative ed alla
eliminazione di automatismi preclusivi 2) nella scelta di approvare la legge cd
ldquospazzacorrottirdquo (l n 3 del 2019) che prevede fra lrsquoaltro lrsquoulteriore ampliamento
del catalogo dei reati di cui allrsquoart 4-bis dellrsquoordinamento penitenziario
Il tutto in una visione drammaticamente carcerocentrica che da un lato appare
dimentica di fondamentali ed insopprimibili principi costituzionali a partire da
quello della finalitagrave rieducativa della pena dallrsquoaltro non sembra tenere in alcun
conto il drammatico sovraffollamento degli istituti penitenziari italiani
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
11
Sul terreno dellrsquoefficienza le ldquoricetterdquo politiche si sono tradotte in scelte giagrave operate
o solo prospettate implicanti 1) la sostanziale cancellazione del principio di
immediatezza 2) una modifica in senso peggiorativo del regime delle impugnazioni
3) lrsquointroduzione di una nuova causa di ldquosospensionerdquo del termine di prescrizione
destinato a rimanere sospeso dalla pronuncia della sentenza di primo grado o del
decreto penale di condanna fino alla data di esecutivitagrave della sentenza che definisce
il giudizio o dellrsquoirrevocabilitagrave del decreto di condanna In altre parole si tratta di un
abbattimento dellrsquoistituto (di fatto sterilizzato) una volta che il procedimento sia
giunto a segnare tale tappa potragrave protrarsi ad libitum senza alcun limite
cronologico generando la inaccettabile figura dellrsquoeterno imputato
Accomunando peraltro incredibilmente agli imputati destinatari di una sentenza di
condanna anche coloro che siano stati assolti oltre ndash naturalmente ndash alle vittime del
reato
Un lsquofine processo mairsquo (assimilabile ad una sorta di vera e propria lsquopena
processualersquo quasi un lsquoergastolo processualersquo) che presenta plurimi e rilevantissimi
profili confliggenti con il quadro costituzionale
Tanto in un clima segnato da un progressivo scadimento come emblematicamente
testimoniato dalla recentissima vicenda concernente il detenuto Cesare Battisti
condannato in via definitiva per gravissimi reati e tuttavia esibito (dopo la cattura
ed il ritorno in Italia) come fosse un trofeo da una sorta di Stato vendicatore in
spregio ai piugrave elementari presidi posti a garanzia della dignitagrave umana dovuta a tutti
Nessuno escluso
Un clima che peraltro contribuisce al diffondersi tra i cittadini di un ldquogiustizialismo
populistardquo ndash che sostituisce al principio costituzionale di non colpevolezza una
concezione della giustizia quale luogo di punizione ndash come da ultimo dimostrano
plasticamente i recenti inaccettabili accadimenti verificatisi presso un Tribunale di
questo Distretto di Corte di Appello alla lettura di una sentenza non integralmente
recettiva delle imputazioni formulate
La CPN tuttavia non si limita ad esprimere la propria ferma contrarietagrave a soluzioni
che reputa inaccettabili giagrave sotto il profilo dei principi
Riteniamo infatti doveroso lrsquoimpegno per far crescere prassi virtuose
Crediamo infatti che un processo giusto ndash contrariamente alla vulgata che si cerca di
propagandare ndash possa coniugarsi con una giustizia efficiente
Opinioni
12
Che un processo giusto possa anzi debba avere una durata ragionevole
E in ogni caso reputiamo inaccettabile che possa anche solo ipotizzarsi di risolvere
la questione delle (eventuali) inefficienze del sistema incidendo sui presidi di
garanzia e sui diritti di libertagrave delle persone
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
13
Novitagrave normative
La (mancata) riforma dellrsquoordinamento penitenziario per minorenni e
giovani adulti dopo 40 anni di attesa
dlgs 2 ottobre 2018 n 121
Disciplina dellrsquoesecuzione delle pene nei confronti dei condannati minorenni in
attuazione della delega di cui allrsquoarticolo 1 commi 81 83 e 85 lettera p) della
legge 23 giugno 2017 n 103
pubblicato in GU 26 ottobre 2018 n 250 Suppl Ordinario n 50
(scheda a cura di Sabina Coppola)
Il decreto in esame per la prima volta contempla una disciplina specifica per
lrsquoesecuzione della pena nei confronti dei soggetti minori degli anni 18 e dei giovani
adulti (ovvero dei soggetti di etagrave compresa tra i 18 ed i 25 anni) prevedendo solo in
via sussidiaria lrsquoapplicazione della normativa prevista per i condannati adulti A tal
proposito infatti lrsquoart 1 co 1 recita testualmente Nel procedimento per
lesecuzione della pena detentiva e delle misure penali di comunitagrave a carico di
minorenni noncheacute per lapplicazione di queste ultime si osservano le disposizioni
del presente decreto e per quanto da esse non previsto quelle del codice di
procedura penale della legge 26 luglio 1975 n 354 del relativo regolamento di
attuazione di cui al decreto del Presidente della Repubblica 30 giugno 2000 n230
e del decreto del Presidente della Repubblica 22 settembre 1988 n 448 e relative
norme di attuazione di coordinamento e transitorie approvate con decreto
legislativo 28 luglio 1989 n 272rdquo La specialitagrave della materia comporta che la
competenza sia riservata al Tribunale di Sorveglianza per i minorenni (art 8)
La finalitagrave a cui mira lrsquoesecuzione penale minorile egrave quella di ldquofavorire percorsi di
giustizia riparativa e di mediazione con le vittime di reato Tende altresigrave a favorire
la responsabilizzazione leducazione e il pieno sviluppo psico-fisico del minorenne
la preparazione alla vita libera linclusione sociale e a prevenire la commissione di
ulteriori reati anche mediante il ricorso ai percorsi di istruzione di formazione
professionale di istruzione e formazione professionale di educazione alla
cittadinanza attiva e responsabile e ad attivitagrave di utilitagrave sociale culturali sportive
e di tempo liberordquo (art 1 co 2) Ciograve comporta la possibilitagrave per il Magistrato di
Sorveglianza di modificare la misura in atto in funzione delle prerogative dei
singoli condannati ed in unrsquoottica di personalizzazione dellrsquoesecuzione della pena
Novitagrave normative
14
La disciplina dellrsquoordinamento penale minorile si fonda sul principio di
territorialitagrave teso ad assicurare il mantenimento ed il rafforzamento delle
relazioni socio-familiari del minorenne (indispensabili per garantirgli un piugrave
facile ritorno nel suo contesto di vita) e derogabile qualora manchino o non siano
educativamente adeguati i riferimenti socio-affettivi di cui si dispone (art 2 co
7 e art 22) e stigmatizzando la extrema ratio del ricorso al carcere contempla le
cd misure penali di comunitagrave (art 2) ldquoLe misure penali di comunitagrave sono disposte
quando risultano idonee a favorire levoluzione positiva della personalitagrave un
proficuo percorso educativo e di recupero sempre che non vi sia il pericolo che il
condannato si sottragga allesecuzione o commetta altri reati Tutte le misure
devono prevedere un programma di intervento educativordquo (art 2 co 1)
Il decreto prima chiarisce le modalitagrave esecutive delle misure penali di comunitagrave
(art 3) e poi le analizza nel dettaglio In particolare sono misure penali di
comunitagrave
- lrsquoaffidamento in prova al servizio sociale qualora la pena da espiare non
superi i 4 anni (art 4)
- lrsquoaffidamento in prova con detenzione domiciliare per alcuni giorni in
particolare (presso il proprio domicilio o altro luogo specificamente
individuato) nei casi in cui sia concesso lrsquoaffidamento di cui allrsquoart 4 (art 5)
- la detenzione domiciliare qualora la pena da espiare non superi i 3 anni e non
vi siano le condizioni per laffidamento in prova al servizio sociale e per
laffidamento in prova al servizio sociale con detenzione domiciliare (art 6)
- la semilibertagrave (art 7) qualora il condannato abbia espiato almeno un terzo
della pena e se si tratta di condannato ldquoper taluno dei delitti indicati nel
comma 1 dellarticolo 4-bis della legge 26 luglio 1975 n 354 si tiene conto
altresigrave del significativo rapporto tra la pena espiata e la pena residuardquo
Il decreto nonostante le aspettative non elimina gli automatismi preclusivi
previsti dallrsquoart 4 bis dellrsquoordinamento penitenziario (per lrsquoesecuzione della pena
detentiva nei confronti di soggetti maggiorenni)
Il III capo del decreto in argomento disciplina lrsquoesecuzione delle misure penali di
comunitagrave e delle misure alternative nei confronti dei soggetti minori di anni 18 e dei
giovani adulti riservando a questi ultimi un trattamento specifico ed adeguato alle
indicazioni europee che (in termini di ldquostandard europei di vivibilitagrave carcerariardquo)
avevano esteso fino ai venticinque anni lrsquoetagrave raggiunta la quale obbligatoriamente i
condannati per reati commessi da minorenni dovessero transitare in istituti carcerari
per adulti Lrsquoestensione ai giovani adulti della disciplina prevista per i soggetti
minorenni egrave subordinata al rispetto dei processi educativi giagrave in atto ciograve significa
che se il giovane adulto per qualsiasi ragione abbia giagrave fatto ingresso nel carcere
ordinario non potragrave piugrave accedere a quello minorile e che al contrario qualora egli
sia detenuto presso un istituto di pena minorile e stia seguendo un programma
rieducativo esso non dovragrave essere interrotto neanche dal sopraggiungere di un nuovo
titolo esecutivo per reati commessi da maggiorenne Sul punto infatti lrsquoart 10 co
1 recita ldquoQuando nel corso dellesecuzione di una condanna per reati commessi da
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
15
minorenne sopravviene un titolo di esecuzione di altra pena detentiva per reati
commessi da maggiorenne il pubblico ministero emette lordine di esecuzione lo
sospende secondo quanto previsto dallarticolo 656 del codice di procedura penale
e trasmette gli atti al magistrato di sorveglianza per i minorenni Se questi ritiene
che vi siano le condizioni per la prosecuzione dellesecuzione secondo le norme e
con le modalitagrave previste per i minorenni tenuto conto del percorso educativo in
atto e della gravitagrave dei fatti oggetto di cumulo ne dispone con ordinanza
lestensione al nuovo titolo altrimenti dispone la cessazione della sospensione e
restituisce gli atti al pubblico ministero per lulteriore corso dellesecuzione Si tiene
altresigrave conto delle ragioni di cui allarticolo 24 del decreto legislativo 28 luglio
1989 n 272rdquo
Il Capo IV infine ha inteso disciplinare llsquoorganizzazione penitenziaria minorile
in senso stretto e in linea con i principi esaminati finora) ha cercato di assicurare un
buon livello qualitativo della gestione della vita carceraria rendendolo obbligatorio
per legge e mirando ad un trattamento rieducativo personalizzato e finalizzato al
reinserimento graduale nel tessuto sociale a mano a mano che la pena decorre
Il restyling del Casellario giudiziale
dlgs 2 ottobre 2018 n 122
Disposizioni per la revisione della disciplina del casellario giudiziale in
attuazione della delega di cui allarticolo 1 commi 18 e 19 della legge 23 giugno
2017 n 103
Pubblicato in G U 26 ottobre 2018 n 250 Suppl Ordinario n 50
(scheda a cura di Angelo Mastrocola)
In attuazione dellrsquoart 1 commi 18 e 19 della Legge 23 giugno 2017 n 103 ndash che
delegava il Governo ad adottare entro un anno dalla data di entrata in vigore della
stessa un Decreto legislativo per la revisione della disciplina del casellario
giudiziale (dPR 14 novembre 2002 n 313) ndash egrave stato pubblicato in GU del 26
ottobre 2018 il dlgs 2 ottobre 2018 n 122 recante laquoDisposizioni per la revisione
della disciplina del casellario giudizialerdquo
La ratio sottesa alla novella legislativa partiva dallrsquoesigenza di adeguare la
normativa in tema di iscrizione e cancellazione dei provvedimenti giudiziari nel
casellario giudiziale ai nuovi istituti giuridici di diritto penale sia sostanziale che
processuale e per dare attuazione alle direttive europee in tema di protezione dei
dati personali
Lrsquoart 1 del dlgs n 1222018 dal titolo laquomodifiche al testo unico sul casellario
giudiziale in materia di provvedimenti iscrivibiliraquo opera sullrsquoart 3 dPR n
3132002 in tema di elencazione dei provvedimenti che per estratto sono soggetti
ad iscrizione nel casellario giudiziale con lrsquoaggiunta tra i provvedimenti iscrivibili
anche delle sentenze che dichiarano estinto il reato per esito positivo della messa
alla prova ai sensi dellrsquoart 464-septies cpp prima della novella veniva annoverata
Novitagrave normative
16
come iscrivibile solamente lordinanza che ai sensi dellarticolo 464-quater cpp
dispone la sospensione del procedimento con messa alla prova Appare quindi
corretto che nel certificato in questione si debbano iscrivere al pari dellrsquoordinanza di
sospensione del procedimento anche le sentenze che danno atto dellrsquoesito
favorevole della messa alla prova
Lrsquoart 2 del decreto legislativo in commento dal titolo laquomodifiche al testo unico sul
casellario giudiziale in materia di eliminazione delle iscrizioniraquo modifica gli artt 5
e 8 dPR 3132002 in tema di eliminazione delle iscrizioni dai certificati del
casellario giudiziale e dei carichi pendenti
Egrave stato interamente riscritto lrsquoart 5 del dPR n 3132002 secondo cui laquole iscrizioni
nel casellario giudiziale sono eliminate decorsi quindici anni dalla morte della
persona alla quale si riferiscono e comunque decorsi cento anni dalla sua nascitaraquo
mentre la precedente formulazione faceva riferimento alla ldquocancellazione
dellrsquoiscrizione alla morte del soggetto e comunque il mantenimento della stessa fino
al compimento dellrsquoottantesimo anno di etagraverdquo
Al comma 2 lett a) dellrsquoart 5 dPR n 3132002 il decreto legislativo in
commento stabilisce che ldquosono eliminate anche le iscrizioni relative ai casi di
rescissione del giudicato ai sensi dellrsquoarticolo 669 cpprdquo adeguando la normativa al
nuovo istituto giuridico delineato a seguito della l n 67 del 2014 poi modificata
dalla successiva legge n 103 del 2017
Lrsquoart 2 dlgs n 1222018 rivisita altresigrave il regime di eliminazione delle iscrizioni
del casellario dei carichi pendenti
Ulteriore modifica apportata dallrsquoart 2 del decreto in oggetto incide sullrsquoart 8 dPR
3132002 il cui testo egrave stato modificato nel senso che lrsquoeliminazione dellrsquoiscrizione
puograve avvenire nella sola ipotesi di decesso del soggetto intestatario della stessa (e non
piugrave al compimento dellrsquo80esimo anno di etagrave)
Lrsquoart 3 dlgs n 1222018 laquomodifiche al testo unico sul casellario giudiziale in
materia di ufficio iscrizione ufficio territoriale ufficio locale ufficio centraleraquo
persegue invece una razionalizzazione dei servizi amministrativi
La nuova formulazione del comma 1 dellrsquoart 15 dPR 3132002 egrave la seguente
laquolrsquoufficio iscrizione iscrive per estratto nel sistema ed elimina dal sistema anche
sulla base delle comunicazioni di cui allrsquoart 16 i provvedimenti di cui agli articoli 3
e 9 esclusi quelli di competenza dellrsquoufficio centrale ai sensi dellrsquoarticolo 19
commi 3 4 e 5raquo
Il comma 5 dellrsquoart 19 del dPR n 3132002 viene riformulato in adeguamento alle
precedenti novelle legislative laquolrsquoufficio centrale elimina dal sistema le iscrizioni
relative alle persone decorsi quindici anni della morte della persona alla quale si
riferiscono e comunque decorsi cento anni dalla sua nascita noncheacute le iscrizioni
dei provvedimenti giudiziari relativi a minori ai sensi dellrsquoart 5 comma 4raquo
Lrsquoart 4 del decreto legislativo in commento mira a semplificare gli adempimenti
amministrativi in materia di casellario giudiziale (come disciplinato dallrsquoart 1
comma 18 lett a) della Legge delega) in luogo dei tre certificati rilasciabili su
richiesta dellrsquointeressato ndash certificato generale quello penale e quello civile
disciplinati dagli artt 23 e ss del DPR n 3132002 ndash viene rilasciato un unico
modello certificativo
Vengono cosigrave abrogati gli artt 23 25 e 26 dPR n 3132002 per cui residua solo
lrsquoart 24 dal titolo laquocertificato del casellario giudiziale richiesto dallrsquointeressatoraquo vi
egrave dunque unrsquounica tipologia di certificato rilasciabile allrsquointeressato senza che
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
17
questi sia tenuto a motivare la richiesta con lrsquoindicazione delle iscrizioni nel
casellario giudiziario europeo
Riformato egrave anche lrsquoistituto della ldquonon menzionerdquo nel certificato secondo i rilievi
della Corte Costituzionale non devono essere menzionate nel certificato in parola le
sentenze che applicano la pena ai sensi dellrsquoart 445 cpp allorcheacute la pena irrogata
non superi i due anni di detenzione (soli o congiunti alla pena pecuniaria)
lrsquoordinanza di sospensione del procedimento con messa alla prova (art 464-quater
cpp) e la sentenza che dichiara estinto il reato per esito positivo della stessa (art
464-septies cpp)
Lrsquoart 4 del decreto legislativo in commento novella gli artt 24 e 25-ter (per i
certificati richiesti dai privati) e gli artt 28 e 28-bis (per i certificati per le pubbliche
amministrazioni o i gestori di pubblici servizi) del Testo Unico prevedendo che in
calce al certificato del casellario giudiziale e a quello del casellario giudiziale
europeo debba essere necessariamente indicato se esistono o meno condanne
rispettivamente in ambito europeo e in ambito nazionale
Sempre ad opera dellrsquoart 4 dlgs n 1222018 si interviene sullrsquoart 27 dPR n
3132002 in tema di certificato dei carichi pendenti rilasciati su richiesta
dellrsquointeressato prevedendo che non figurino i provvedimenti giudiziari che hanno
dichiarato la non punibilitagrave ai sensi dellrsquoarticolo 131-bis cp e i provvedimenti
concernenti lrsquoistituto della messa alla prova (ordinanza di sospensione della messa
alla prova e sentenza che dichiara lrsquoestinzione del reato per esito positivo della
stessa)
Ancora lrsquo4 del dlgs n 1222018 modifica lrsquoart 28 del dPR n 3132002 dal
titolo laquocertificati richiesti dalle amministrazioni pubbliche e gestori di pubblici
serviziraquo la ratio egrave quella di far ottenere alle pubbliche amministrazioni il certificato
selettivo quello generale noncheacute i certificati di cui agli artt 27 e 28-bis del Testo
Unico
Ai sensi del co 2 dellrsquoart 28 del dPR n 3132002 il certificato selettivo laquocontiene
le sole iscrizioni esistenti nel casellario giudiziale a carico di un determinato
soggetto pertinenti e rilevanti rispetto alle finalitagrave istituzionali dellrsquoamministrazione
o del gestoreraquo
Il certificato generale invece laquoriporta tutte le iscrizioni esistenti nel casellario
giudiziale a carico di un determinato soggetto ed egrave rilasciato quando non puograve
procedersi sulla base delle disposizioni che regolano i singoli procedimenti
amministrativi alla selezione delle iscrizioni pertinenti e rilevantiraquo
Lrsquoart 28 del dPR n 3132002 elenca una serie di iscrizioni che in linea rispetto
alle previsioni di cui allrsquoart 24 (riguardante il certificato a richiesta dellrsquointeressato)
non devono essere riportate nei 2 certificati summenzionati (selettivo e generale)
1) le condanne relative a contravvenzioni punibili con la sola ammenda e le
condanne per reati estinti ai sensi dellrsquoart 197 comma 1 cp 2) le ordinanze di
sospensione del procedimento con messa alla prova e le sentenze che dichiarano
estinto il reato per esito positivo della stessa 3) i provvedimenti che dichiarano la
non punibilitagrave del soggetto ai sensi dellrsquoart 131-bis cp
Viene inoltre disciplinata dal novellato art 39 del dPR n 3132002 la modalitagrave di
rilascio dei certificati alle pubbliche amministrazioni e ai gestori di pubblici servizi
i certificati selettivi e generali (di cui allrsquoart 28) e quelli concernenti lrsquoanagrafe delle
sanzioni amministrative dipendenti da reato (di cui allrsquoart 32) vengono essere
acquisiti attraverso la consultazione del Sistema Informativo del Casellario ma tale
Novitagrave normative
18
consultazione dovragrave essere oggetto di apposita convenzione tra il Ministero della
Giustizia e le singole amministrazioni interessate
Infine gli artt 5 6 e 7 del dlgs n 1222018 mirano ad armonizzare la disciplina
transitoria di entrata in vigore delle nuove disposizioni con la precedente disciplina
in materia
Lrsquoart 5 modifica lrsquoart 47 del TU stabilendo che laquolrsquoeliminazione delle iscrizioni di
cui al comma 1 egrave effettuata dallrsquoufficio locale decorsi quindici anni dalla morte della
persona alla quale si riferiscono e comunque decorsi cento anni dalla sua nascitaraquo
Lrsquoart 6 dlgs n 1222018 modifica lrsquoart 51 del Testo Unico inserendo il comma
1-bis secondo cui laquoogni richiamo presente in norme di legge o di regolamento al
casellario giudiziale si intende riferito anche al casellario giudiziale europeoraquo
Con lrsquoarticolo 7 del dlgs n 1222018 si prevede che le disposizioni del decreto in
parola acquisteranno efficacia decorso un anno dalla data di pubblicazione in
Gazzetta Ufficiale e con lrsquoart 8 si ribadisce la neutralitagrave finanziaria dellrsquointervento
normativo in questione
I decreti legislativi di riforma dellrsquoOrdinamento penitenziario
dlgs 2 ottobre 2018 n 123
Riforma dellordinamento penitenziario in attuazione della delega di cui
allarticolo 1 commi 82 83 e 85 lettere a) d) i) l) m) o) r) t) e u) della legge
23 giugno 2017 n 103
Pubblicato in GU 26 ottobre 2018 n 250 Suppl Ordinario n 50
(schede a cura di Sergio Schlitzer)
Il decreto legislativo attua parzialmente la legge delega n 103 del 2362017 con
riferimento allrsquoassistenza sanitaria in carcere (capo 1) alla semplificazione dei
procedimenti di competenza del Tribunale di Sorveglianza (capo 2) alle competenze
dellrsquoUfficio Esecuzione Penale Esterna (capo 3) alla vita penitenziaria (capo 4)
Lrsquoart 1 rubricato ldquoModifiche alle norme sullordinamento penitenziario in tema di
assistenza sanitariardquo riscrive integralmente lrsquoart 11 della legge n 354 del 26 luglio
1975 Si segnala in particolare quanto previsto dal nuovo comma 3 circa la messa a
disposizione dei detenuti con idonei mezzi di pubblicitagrave della carta dei servizi il
comma 6 che estende lrsquoapplicabilitagrave dellrsquoart 385 cp alle ipotesi di ingiustificato
allontanamento dal luogo di cura in presenza di piantonamento il comma 7 che
introduce relativamente alla visita medica operata allrsquoingresso in istituto lrsquoobbligo
specifico per il medico di segnalare al direttore ed al magistrato di sorveglianza la
presenza di segni o altro che facciano ritenere che la persona abbia subito violenze
Lrsquoart 2 abroga lrsquoart 240 delle norme di attuazione di coordinamento e transitorie
del cpp
Passando al capo 2 lrsquoart 4 contiene le modifiche al cpp funzionali alla
semplificazione del procedimento di competenza del Tribunale di Sorveglianza
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
19
prevedendo la modifica dellrsquoart 656 co 6 cpp con lrsquointroduzione del termine non
inferiore a 30 gg e non superiore a 45 gg entro il quale deve essere adottata la
decisione del Tribunale di Sorveglianza (art 4 co 1 let a) la modifica del
procedimento previsto dallrsquoart 678 cpp (art 4 co 1 let b) lrsquoampliamento delle
ipotesi nelle quali il Tribunale di Sorveglianza puograve procedere a norma dellrsquoart 667
co IV cpp (art 4 co 2) lrsquointroduzione del co I ter allrsquoart 678 cpp che
limitatamente alle ipotesi nelle quali la pena da espiare non superi anni 1 e mesi 6 di
reclusione consente lrsquoapplicazione provvisoria delle misure di cui allrsquoart 656 co V
cpp con ordinanza adottata senza formalitagrave dal magistrato di sorveglianza e
soggetta ad eventuale opposizione da parte dellrsquointeressato o del pm
Lrsquoart 5 riformula gli art 51 bis e 51 ter della legge n 354 del 26 luglio 1975 in tema
di sopravvenienza di nuovi titoli di privazione della libertagrave e di sospensione e revoca
delle misure alternative stabilendo tra lrsquoaltro il carattere facoltativo dellrsquoadozione
da parte del magistrato di sorveglianza del decreto di provvisoria sospensione della
misura
Lrsquoart 6 introduce nella legge 354 lrsquoart 51 quater rubricato ldquoDisciplina delle pene
accessorie in caso di concessione di misure alternativerdquo Ai sensi della nuova
disposizione la concessione della misura alternativa alla detenzione non sospende
lrsquoapplicazione delle sanzioni accessorie salvo che il Giudice non provveda in tal
senso al fine di non pregiudicare le esigenze di reinserimento del condannato
Nellrsquoambito del capo 3 lrsquoart 10 estende la competenza dellrsquoUEPE al controllo circa
il rispetto delle prescrizioni contenute nei provvedimenti della magistratura di
sorveglianza
Lrsquoart 11 che costituisce ed esaurisce il capo 4 modifica le norme sullrsquoordinamento
penitenziario in tema di trattamento penitenziario Piugrave precisamente viene
interamente innovato lrsquoart 1 op con lrsquoespressa previsione che alla persona privata
della libertagrave sono garantiti i diritti fondamentali ed egrave vietata ogni forma di violenza
fisica e morale disposizioni alle quali si aggiunge lrsquoarricchimento del divieto di
discriminazione anche per ragioni di sesso identitagrave di genere religione Altre novitagrave
afferiscono lrsquoart 13 op che apre il trattamento anche a possibili azioni di
riparazione gli artt 14 op e 19 op in tema di detenzione femminile e degli
stranieri lrsquoart 33 che disciplina le ipotesi di detenzione in isolamento
dlgs 2 ottobre 2018 n 124
Riforma dellordinamento penitenziario in materia di vita detentiva e lavoro
penitenziario in attuazione della delega di cui allarticolo 1 commi 82 83 e 85
lettere g) h) e r) della legge 23 giugno 2017 n 103
Pubblicato in GU 26 ottobre 2018 n 250 Suppl Ordinario n 50
Il decreto legislativo attua i principi direttivi di cui di cui allarticolo 1 commi 82 83
e 85 lettere g) h) e r) della legge 23 giugno 2017 n 103 in tema di vita
penitenziaria (capo 1) e lavoro penitenziario (capo 2)
Novitagrave normative
20
Il capo I egrave costituito dal solo articolo 1 che modifica gli art 5 6 e 8 della legge della
legge 354 del 26 luglio 1975 aventi ad oggetto le caratteristiche architettoniche
degli edifici penitenziari e delle stanze di pernottamento noncheacute la disciplina del
loro uso da parte dei detenuti Piugrave nel dettaglio viene previsto che gli edifici
penitenziari devono essere dotati di spazi per le attivitagrave lavorative e formative e che i
servizi igienici siano collocati in spazi riservati Previsioni alle quali si aggiunge
quella relativa alla presenza negli istituti di ldquolocali idonei per la celebrazione dei
riti e lo svolgimento delle pratiche di cultordquo (art 24)
Tuttavia ai sensi dellrsquoart 3 le modifiche di cui allrsquoart 1 co 1 lettere b e c
modificative dellrsquoart 6 comma 2 e 8 legge 354 del 1975 acquistano efficacia solo a
decorrere dal 31122021
Delle modifiche delle norme dellrsquoordinamento penitenziario afferenti il lavoro
penitenziario si occupa lrsquoart 2 del capo 2 del decreto Oggetto dellrsquointervento
riformatore egrave innanzitutto lrsquoart 20 della legge n 354 del 26 luglio 1975 che viene
totalmente rinnovato ed integrato con la previsione di cui allrsquoart 20 ter al quale si
aggiungono le modifiche agli artt 21 co IV 22 25 bis e ter 46 del medesimo testo
normativo
Con riferimento allrsquoart 20 degne di note appaiono lrsquoeliminazione dellrsquoobbligatorietagrave
del lavoro penitenziario ed il riconoscimento del diritto al lavoro anche per coloro che
sono ospitati in strutture diverse dai penitenziari Viene ridisegnata inoltre la disciplina
dei lavori di pubblica utilitagrave che diventano elementi del trattamento rieducativo (art 15
op) da potersi svolgere non solo allrsquoesterno ma anche allrsquointerno degli istituti
Programmi di lavoro tuttavia preclusi ai condannati per alcune tipologie di reati
Altra significativa innovazione viene apportata allrsquoart 22 con la previsione della
retribuzione fissa per i detenuti e gli internati nella misura dei due terzi di quella
prevista dai contratti collettivi
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
21
Giurisprudenza sovranazionale
Tutela del diritto al rispetto della vita privata e familiare e rimedi
avverso le perquisizioni illegittime
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alfonso Tatarano)
C edu 27 settembre 2018 Brazzi c Italia ric 572782011
Diritto alla tutela della vita privata e familiare ndash Perquisizione non seguita da
sequestro ndash Impugnazioni
(art 8 CEDU artt 247 e ss cpp)
ldquoLa Corte ha ravvisato una violazione dellrsquoart 8 della Convenzione Europea dei
Diritti dellrsquoUomo (rispetto della vita privata e familiare) non essendo prevista dalla
legislazione italiana alcuna possibilitagrave di controllo giurisdizionale precedente o
successivo allrsquoespletamento dellrsquoatto in ordine alla legittimitagrave dei provvedimenti di
perquisizione domiciliare a cui non faccia seguito un sequestrordquo
(Nel caso di specie il ricorrente veniva sottoposto a perquisizione domiciliare
immediatamente dopo lrsquoapertura di un procedimento penale a suo carico per
violazioni di natura tributaria La perquisizione aveva esito negativo e
successivamente la notizia di reato veniva archiviata mentre il ricorso per
cassazione avverso il decreto di perquisizione veniva dichiarato inammissibile
Dunque in assenza di un controllo giurisdizionale preventivo sulla legittimitagrave della
perquisizione cosigrave come di un adeguato mezzo di impugnazione avverso il decreto
che la disponga la Legge Italiana non garantirebbe presidi sufficienti a salvaguardia
dal rischio di un eventuale abuso di potere da parte dellrsquoautoritagrave che conduce le
indagini)
Tutela del diritto al rispetto della vita privata e familiare ed alla
riservatezza delle comunicazioni tra cliente ed avvocato
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alfonso Tatarano)
C edu 16 ottobre 2018 Visy c Slovacchia ric n 702882013
Giurisprudenza sovranazionale
22
Diritto alla tutela della vita privata e familiare ndash Diritto alla riservatezza delle
comunicazioni tra avvocato ed assistito
(art 8 CEDU)
ldquoOgni persona interessata da un provvedimento limitativa di un diritto
fondamentale come quello della proprietagrave ha diritto di disporre di un tempo
ragionevole per potersi consultare con un avvocato al fine di predisporre una difesa
adeguata Deve inoltre essere garantito un mezzo giurisdizionale per far valere la
violazione del diritto alla segretezza delle comunicazioni tra avvocato ed assistitordquo
(La Corte ha condannato la Slovacchia per violazione dellrsquoart 8 CEDU in una
fattispecie in cui il ricorrente un uomo drsquoaffari austriaco aveva ottenuto dalle
autoritagrave slovacche un provvedimento di dissequestro di alcuni hard disc ove erano
conservati (tra gli altri) dati relativi a comunicazioni intercorse con il suo legale I
supporti venivano restituiti allrsquoavvocato ed immediatamente sottoposti a nuovo
sequestro a seguito di richiesta delle autoritagrave austriache Lamentava il ricorrente di
non aver potuto consultare il proprio legale proprio a seguito della immediatezza del
nuovo provvedimento di sequestro oltre che la violazione del diritto alla
riservatezza delle comunicazioni concernendo il sequestro dati tutelati dal segreto
professionale tra avvocato e cliente Nel riconoscere la fondatezza delle doglianze
la Corte rilevava come la misura non potesse ritenersi proporzionata allo scopo
perseguito e dunque necessaria in una societagrave democratica non essendo stato
possibile sottoporre il sequestro ad alcun vaglio giurisdizionale di legittimitagrave nel
paese di esecuzione In seconda battuta la contestualitagrave della restituzione e del
nuovo provvedimento di sequestro aveva di fatto reso impossibile per il ricorrente
consultarsi con il proprio legale)
Art 41-bis OP valutazione individualizzata ai fini della applicazione di
restrizioni aggiuntive ed accertamento dei mutamenti rilevanti della situazione
del detenuto
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Talamo)
C edu 25 ottobre 2018 Provenzano c Italia ric n 5508013
Diritto processuale penale ndash Ordinamento penitenziario ndash Stato di detenzione ndash
Trattamento adeguato ndash Valutazione ai fini della proroga del regime
differenziato
(art 41-bis OP art 3 CEDU)
ldquoEsprimendo lrsquointenzione di proseguire il ricorso lrsquoerede di un ricorrente deceduto
puograve essere motivato anche da interessi non esclusivamente materiali Le cause
relative ai diritti umani di cui egrave investita la Corte hanno generalmente anche una
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
23
dimensione morale e le persone vicine al ricorrente possono quindi avere un
legittimo interesse a garantire che sia fatta giustizia anche successivamente alla
morte del ricorrenterdquo
ldquoQuando sono disponibili piugrave ricorsi potenzialmente efficaci egrave richiesto al
ricorrente soltanto di esperire un ricorso di sua sceltardquo
ldquoLrsquoarticolo 35 sect 1 della Convenzione prevede la ripartizione dellrsquoonere della prova
e spetta al Governo che sostiene il mancato esaurimento delle vie di ricorso interne
convincere la Corte che il ricorso del quale afferma il mancato esperimento da
parte del ricorrente fosse efficace e disponibile teoricamente e praticamente al
momento pertinente vale a dire che era accessibile in grado di riparare le
doglianze del ricorrente e offriva ragionevoli prospettive di successordquo
ldquoLo Stato deve assicurare che una persona sia detenuta in condizioni compatibili
con il rispetto della dignitagrave umana che le modalitagrave e il metodo di esecuzione della
misura privativa della libertagrave non la sottopongano a sacrifici o privazioni di
intensitagrave superiore allrsquoinevitabile livello di sofferenza inerente alla detenzione e che
date le esigenze pratiche della reclusione siano garantiti adeguatamente il suo
benessere e la sua salute Le autoritagrave devono inoltre assicurare che sia tenuto un
registro completo dello stato di salute del detenuto e delle cure cui egrave sottoposto nel
corso della detenzione che la diagnosi e le cure siano sollecite e accurate e che
laddove sia richiesto dal carattere di una condizione medica il controllo sia
regolare e sistematico e riguardi una strategia terapeutica globale finalizzata a
curare adeguatamente i problemi di salute dei detenuti o a prevenire il loro
aggravamento piuttosto che ad affrontarli su base sintomaticardquo
ldquoQuando si valuta se la proroga dellrsquoapplicazione di alcune restrizioni ai sensi del
regime previsto dallrsquoarticolo 41 bis raggiunga la soglia minima di gravitagrave richiesta
per rientrare nel campo di applicazione dellrsquoarticolo 3 la durata temporale deve
essere esaminata alla luce delle circostanze di ciascuna causa il che comporta
inter alia la necessitagrave di accertare se il rinnovo o la proroga delle restrizioni
contestate fossero giustificati o menordquo
Precedenti
Conformi sul primo punto Cedu 8 ottobre 2015 Fartushin c Russia Ric
3888709 Cedu 15 dicembre 2016 Vaščenkovs c Lettonia Ric 3079512 Sul
secondo Cedu 15 ottobre 2009 Micallef c Malta Ric 1705606 Cedu 12
settembre 2012 Nada c Svizzera Ric 1059308 Sul terzo Cedu 17 settembre
2009 Scoppola c Italia (n2) Ric 1024903 Cedu 13 novembre 2017 Davydov e
altri c Russia Ric 7594711 Sul quarto Cedu 26 gennaio 2007 Khudobin c
Russia Ric 5969600 Cedu 23 marzo 2016 Blokhin c Russia Ric 4715206 Sul
quinto Cedu 17 settembre 2009 Enea c Italia Ric 7491201 Cedu 10 novembre
2005 Argenti c Italia Ric 5631700 Cedu 11 luglio 2006 Campisi c Italia Ric
2435802 Cedu 24 settembre 2015 Paolello c Italia Ric 3764802
Difformi -
Giurisprudenza sovranazionale
24
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
25
Giurisprudenza costituzionale
Detenuti in regime differenziato e possibilitagrave di cuocere cibi
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Aldo Franceschini)
C cost 26 settembre 2018 (dep 12 ottobre 2018) n 186 Pres Lattanzi Red
Zanon
Esecuzione e sorveglianza ndash Detenuti in regime differenziato ndash Misure di
elevata sicurezza ndash Divieto cottura cibi ndash Illegittimitagrave
(artt 41-bis co 2-quater lett f) Ord penit artt 3 27 co III e 32 Cost)
ldquoNel giudizio di legittimitagrave costituzionale dellrsquoart41-bis comma 2-quater lett f) l
26 luglio 1975 n 354 promosso dal Magistrato di sorveglianza di Spoleto con
ordinanza del 10 maggio 2017 la Corte costituzionale ha dichiarato
lrsquoillegittimitagrave costituzionale dellrsquoart 41-bis comma 2-quater lettera f) della legge
26 luglio 1975 n 354 (Norme sullrsquoordinamento penitenziario e sulla esecuzione
delle misure privative e limitative della libertagrave) come modificato dallrsquoart 2 comma
25 lettera f) numero 3) della legge 15 luglio 2009 n 94 (Disposizioni in materia
di sicurezza pubblica) limitatamente alle parole laquoe cuocere cibiraquordquo
Giurisprudenza costituzionale
26
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
27
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni unite
Misure di Prevenzione confisca e tutela dei creditori ipotecari
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Marco Muscariello)
Cass Sez Un 22 febbraio 2018 (dep 3 settembre 2018) n 39608 Pres Di
Tomassi Rel Andronio ric Business Partner scpa
Procedimento di prevenzione ndash Confisca ndash Procedimenti per i quali non si
applica il dlgs 1592011 ndash Domanda di ammissione dei creditori ipotecari ndash
Modalitagrave e decadenza
ldquoI creditori muniti di ipoteca iscritta sui beni confiscati allrsquoesito dei procedimenti di
prevenzione per i quali non si applica la disciplina del dlgs 6 settembre 2011 n
159 devono presentare la domanda di ammissione del loro credito al giudice
dellrsquoesecuzione presso il tribunale che ha disposto la confisca nel termine di
decadenza previsto dallrsquoart 1 comma 199 della legge 24 dicembre 2012 n 228
anche nel caso in cui non abbiano ricevuto le comunicazioni di cui allrsquoart 1
comma 206 della legge da ultimo citata e ciograve percheacute il termine di decadenza
previsto dal richiamato comma 199 decorre indipendentemente dalle comunicazioni
di cui al successivo comma 206 Lrsquoapplicazione di detto termine egrave comunque
subordinata allrsquoeffettiva conoscenza da parte del creditore del procedimento di
prevenzione in cui egrave stata disposta la confisca o del provvedimento definitivo di
confisca Egrave in ogni caso fatta salva la possibilitagrave del creditore di essere restituito
nel termine stabilito a pena di decadenza se prova di non averlo potuto osservare
per causa a lui non imputabilerdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi -
Difformi parzialmente Cass Sez I 12 febbraio 2016 n 20479 Banco Popolare
soc coop Rv 266891 noncheacute in senso parzialmente diverso la sezione rimettente
Cass Sez I 16 novembre 2017 ord ric Business Partner scpa Cass Sez I 12
Giurisprudenza di legittimitagrave ndash Sezioni Unite
28
aprile 2016 n 36626 Banca Monte dei Paschi di Siena Rv 267609 Cass Sez I
19 maggio 2016 n 46185 Italfondiario spa
Gli effetti sul corso della prescrizione delle norme transitorie
relative alla modifica del regime di procedibilitagrave e la loro
inapplicabilitagrave nel caso di ricorso per cassazione inammissibile
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Fabio Cavalli)
Cass Sez un 21 giugno 2018 (dep 7 settembre 2018) n 40150 Pres Carcano
Rel Vessichelli ric Salatino
Diritto penale ndash Modifiche del regime di procedibilitagrave ndash Disposizioni transitorie
ndash Sospensione della prescrizione ndash Casistica dettagliata ndash Inammissibilitagrave
dellimpugnazione
(art 159 cp art 12 comma 2 dlgs 10 aprile 2018 n 36 art 591 cpp)
ldquoIl tempo necessario a dare attuazione alle disposizioni transitorie previste dallart
12 del dlgs n 36 del 10 aprile 2018 non puograve gravare sullimputato sterilizzando
sine die il corso della prescrizione con una interpretazione analogica in malam
partem dellart 159 cp con la conseguenza che il corso della prescrizione non
resta sospeso durante larco temporale impiegato per informare la persona offesa
della facoltagrave di esercitare il diritto di querela e per consentirle di esprimersi nel
trimestre successivordquo
ldquoIn presenza di un ricorso inammissibile non deve darsi alla persona offesa lavviso
previsto dallart 12 comma 2 dlgs 10 aprile 2018 n 36 per leventuale esercizio
del diritto di querela atteso che la pronuncia di inammissibilitagrave ha sempre natura
dichiarativa ed egrave meramente ricognitiva della mancata instaurazione del giudizio di
cassazione poicheacute rileva un vizio che affligge geneticamente latto Tale
constatazione si compendia nella rilevazione che la proposizione di un atto di
impugnazione non consentito dagrave luogo alla formazione di un giudicato che attende
di essere formalizzato con le modalitagrave previste dallarticolo 648 cpp e per
distinguersi da questo viene definito sostanziale ma che ciograve nondimeno produce
leffetto di rendere giuridicamente indifferenti fatti processuali come lintegrazione
di cause di non punibilitagrave precedentemente non rilevate percheacute non dedotte oppure
integrate successivamente al giudicato stessordquo
Il falso in titolo non trasmissibile per girata non egrave piugrave previsto dalla
legge come reato
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
29
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Emma Lorena Cappuccio)
Cass Sez Un 19 luglio 2018 (dep 10 settembre 2018) n 40256 Pres
Carcano Rel Piccialli ric Felughi
Diritto penale ndash Reato di falsificazione di assegno bancario non trasferibile ndash
Individuazione della fattispecie ndash Abolitio criminis ndash Illecito civile
(artt 485 491 cp art 1 comma 1 lett A) dlgs 15 gennaio 2016 n 7)
ldquoLa falsitagrave commessa su un assegno bancario munito della clausola di non
trasferibilitagrave configura la fattispecie di cui allrsquoart 485 cod pen abrogato dallrsquoart
1 comma 1 lett a) del dlgs 15 gennaio 2016 n 7 e trasformato in illecito civilerdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex multis Cass Sez V 4 aprile 2017 n 32972 Valentini Rv 270677
Cass Sez V 17 gennaio 2017 n 11999 Toma Rv 269710 Cass Sez V 22
novembre 2016 (dep 2017) n 3422 Merolla Cass Sez Un 20 febbraio 2007 n
4 Guarracino Rv 11812
Difformi Cass Sez II 1 marzo 2018 n 13086 Solla Rv 272540 Cass Sez II
22 giugno 2017 n 36670 Milani Rv 271111 Cass Sez II 24 novembre 2017 n
12599 Grassi Rv 272368
Analisi della struttura del reato di resistenza a un pubblico ufficiale
nellrsquoindividuazione dellrsquooggetto quale bene primario sul quale
ricade lrsquoazione del reo
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giovanni Petranico)
Cass Sez Un 22 febbraio 2018 (dep 24 settembre 2018) n 40981 Pres Di
Tomassi Rel De Crescienzo ric Apolloni
Diritto penale ndash Reato di resistenza a pubblico ufficiale ndash Fattispecie ndash
Individuazione oggetto del reato ndash Azione del reo ndash Contrasto ndash Configurazione
ndash Unico reato o concorso formale di reati o reato continuato
(artt 81 co II 337 cp)
ldquoIn tema di resistenza a un pubblico ufficiale ex art 337 cod pen integra il
concorso formale di reati a norma dellrsquoart 81 primo comma cod pen la
condotta di chi usa violenza o minaccia per opporsi a piugrave pubblici ufficiali o
incaricati di un pubblico servizio mentre compiono un atto del loro ufficio o
serviziordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave ndash Sezioni Unite
30
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex multis Cass Sez VI 26 settembre 2011 n 38182 De Marchi Rv
250792 Cass Sez VI 17 maggio 2012 n 26173 Momodu Rv 253111 Cass
Sez VI 22 giugno 2006 n 35376 Mastroiacovo Rv 234831 Cass Sez VI 25
maggio 2017 n 35227 Provenzano Rv 270545
Difformi Cass Sez VI 9 maggio 2014 n 37727 Pastore Rv 260374 Cass Sez
VI 14 dicembre 2016 n 4123 Mozzi Rv 269005 Cass Sez VI 12 luglio 2017
n 39341 Damiani Rv 270939 Cass Sez VI 28 settembre 2017 n 52725 Diop
Rv 271559
Continuazione reati puniti con pene eterogenee
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Angelo Mastrocola)
Cass Sez Un 21 giugno 2018 (dep 24 settembre 2018) n 40983 Pres
Carcano Rel Lapalorcia ric Giglia ed altri
Diritto Penale ndash Continuazione tra reati puniti con pene eterogenee ndash Reato piugrave
grave punito con pena detentiva e reato satellite punito con pena pecuniaria ndash
Aumento di pena ndash Genere di pena
(art 81 cpv cp)
ldquoLa continuazione quale istituto di carattere generale egrave applicabile in ogni
caso in cui piugrave reati siano stati commessi in esecuzione del medesimo disegno
criminoso anche quando si tratti di reati appartenenti a diverse categorie e
puniti con pene eterogenee Nei casi di reati puniti con pene eterogenee
(detentive e pecuniarie) posti in continuazione laumento di pena per il reato
satellite va comunque effettuato secondo il criterio della pena unitaria
progressiva per moltiplicazione rispettando tuttavia per il principio di
legalitagrave della pena e del favor rei il genere della pena previsto per il reato
satellite nel senso che laumento della pena detentiva del reato piugrave grave
andragrave ragguagliato a pena pecuniaria ai sensi dellart 135 cprdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez Un 26 febbraio 2015 n 22471 Sebbar Rv 263714 Cass
Sez I 20 ottobre 2017 n 7395 Basile Rv 272404 Cass Sez V 19 aprile 1999
n 1781 Ciccinato Rv 213400
Difformi ex plurimis Cass Sez Un 27 marzo 1992 n 4901 Cardarilli Cass
Sez VI 12 luglio 1997 n 11462 Albini Rv 209702 Cass Sez Un 12 ottobre
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
31
1993 n 748 Cassata Rv 195805 Cass Sez Un 28 febbraio 2013 n 25939
Ciabotti Rv 255347 Cass Sez V 3 ottobre 2016 n 46695 Rv 268638 Cass
Sez IV 20 settembre 2017 n 46963 Bianchi
Abnormitagrave dellrsquoordinanza con cui il gip dispone lrsquoimputazione
coatta per reati diversi da quelli per cui egrave stata richiesta
larchiviazione
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alessandro Orabona)
Cass Sez un 22 marzo 2018 (dep 24 settembre 2018) n 40984 Pres
Carcano Rel Bonito ric Gianforte
Diritto processuale penale ndash Indagini preliminari ndash Archiviazione ndash Ordinanza
imputazione coatta per reato diverso da quello per cui egrave richiesta archiviazione
ndash Nozione di atto abnorme ndash Effetti pregiudizievoli dellrsquoatto abnorme ndash
Impugnazione indagato ndash Diritto di difesa
(artt 111 e 112 Cost artt 56 317 393 610 cp art 409 co 5 cpp)
ldquoAl giudice per le indagini preliminari egrave inibita la richiesta rivolta al pubblico
ministero di formulare imputazioni per reati diversi da quelli per cui sia stata
richiesta lrsquoarchiviazione potendo ordinare la iscrizione nel registro delle notizie di
reato qualora rilevi fattispecie diverse da quelle per le quali si procederdquo
ldquoLrsquoindagato egrave legittimato a ricorre per Cassazione contro lrsquoordinanza del Giudice
per le Indagini Preliminari con cui venga disposto ex art 409 co 5 cpp che il
PM formuli imputazione per reato diverso da quello oggetto della richiesta di
archiviazione in quanto affetta da abnormitagraverdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex plurimis Cass Sez un 31 maggio 2005 n 22909 Minervini Cass
Sez un 28 novembre 2013 n 4319 Cass Sez V 16 febbraio 2012 n 12987
Cass Sez VI 20 luglio 2016 n 34881
Difformi ex plurimis Cass Sez un 28 novembre 2013 n 4319 Cass Sez III
14 dicembre 2016 n 15251 De Bosini Cass Sez IV 20 gennaio 2012 n 10877
Rossi
Lrsquoapplicabilitagrave della confisca cd allargata alle ipotesi di delitto
tentato aggravato ex art 7 l n 203 del 1991
Giurisprudenza di legittimitagrave ndash Sezioni Unite
32
(scheda illustrativa massima redazionale e nota esplicativa a cura del Comitato di
redazione)
Cass Sez Un 19 aprile 2018 (dep 24 settembre 2018) n 40985 Pres
Carcano Rel De Amicis Est Rocchi ric DMI e GNG
Diritto penale ndash Misure cautelari reali ndash Sequestro ex art 12-sexies L 35692 ndash
Possibilitagrave di applicazione al delitto tentato aggravato ex art 7 L 20391 ndash
Ammissibilitagrave
(art 56 cp art 12-sexies l 7 agosto 1992 n 356 art 7 l 12 luglio 1991 n 203)
ldquoIl sequestro preventivo finalizzato alla confisca prevista dal DL 8 giugno 1992 n
306 art 12-sexies convertito dalla L n 356 del 1992 (attuale art 240-bis cp) puograve
essere disposto per uno dei reati presupposto anche nella forma del tentativo
aggravato dalla L n 203 del 1991 art 7rdquo
Nota
Il contrasto era insorto sulla possibilitagrave di ritenere applicabile la confisca ldquoallargatardquo
ndash nella versione antecedente alle modifiche poste dalla l 17 ottobre 2017 n 161 e
dal dlgs 1 marzo 2018 n 21 ndash anche alle ipotesi di delitto tentato aggravato dal
cosiddetto ldquometodo mafiosordquo o dalla finalitagrave agevolativa dellrsquoattivitagrave
dellrsquoassociazione laddove il testo della norma operava riferimento ai delitti tout
court ma non al corrispondente tentativo
Dei tre orientamenti conflittuali emersi la Corte ha fatto proprio quello cosiddetto
ldquointermediordquo che ndash distinguendo tra il primo e il secondo comma della norma (nella
versione ante riforme) e dunque tra delitti nominativamente identificati e delitti
indicati in modo onnicomprensivo aggravati perograve questi ultimi ex art 7 l n 203 del
1991 ndash ritiene preclusa nel primo caso lrsquoestensione della confisca ldquoallargatardquo alle
ipotesi di tentativo e invece ammissibile nel secondo
Il percorso argomentativo della Corte esordisce evidenziando anzitutto la ricorrenza
consolidata di tale interpretazione in ambiti diversi - dai provvedimenti di clemenza
alla causa di non punibilitagrave ex 649 cp alla concessione dei benefici penitenziari ai
termini di durata massima della custodia cautelare ndash per poi sottolineare la
salvaguardia del principio di autonomia del delitto tentato ottenuta attraverso il
rispetto della diversitagrave lessicale utilizzata dal legislatore nel primo e secondo
comma e concludere con il richiamo alla ldquoragionevolezzardquo di unrsquoesegesi che
esclude dal raggio ablativo allargato le ipotesi di tentativo non aggravato
strutturalmente connotate da minore gravitagrave facendovi invece rientrare quelle ldquoche
evocano collegamenti con la criminalitagrave organizzata anche se non portati a
compimentordquo
Tale interpretazione egrave ndash sempre secondo il Massimo Consesso ndash avvalorata dallo ius
superveniens a dispetto del fatto che il rinvio operato dallrsquoattuale 240-bis cp a una
norma ldquoprocessualerdquo ndash il 51 co 3-bis cpp ndash emanata per finalitagrave del tutto
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
33
differenti dalla prima costringa la Corte a un surplus motivazionale sul punto
specifico
Gli altri due orientamenti ndash che consideravano come mai applicabile al delitto
tentato la confisca ldquoallargatardquo in ossequio al relativo principio di autonomia ovvero
come sempre applicabile in virtugrave della finalitagrave prevalente della confisca ndash vengono
considerati non persuasivi il primo percheacute trascura il dato letterale laddove non
valorizza la differenza tra lrsquoindicazione generica dei delitti o per articolo di legge il
secondo percheacute laquohellip sembra ignorare il tema dellrsquoautonomia del delitto tentatoraquo
Da segnalare infine come le Sezioni Unite ldquoauspichinordquo che il reato-spia sia laquohellip
ldquodavvero sintomatico di un illecito arricchimento del suo autorerdquo (sul punto non si
puograve che richiamare il compito che la Corte Costituzionale con la sent 33 del 2018
ha affidato al legislatore in punto di selezione dei ldquodelitti matricerdquo)raquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez I 12 febbraio 2016 n 45172 Masullo Rv 272158 Cass
Sez I 12 febbraio 2016 n 45173 Brito
Difformi (primo orientamento) Cass Sez V 17 febbraio 2015 n 26443 Abbate
Rv 263988 Cass Sez II 23 settembre 2010 n 36001 Fasano Rv 248164
(secondo orientamento) Cass Sez I 28 maggio 2013 n 27189 Guarnieri Rv
255633 Cass Sez I 10 maggio 2005 n 22154 Secchiano Rv 231665
Successione leggi penali nel tempo e momento di commissione del
reato
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Mariagiovanna Veneruso)
Cass Sez Un 19 luglio 2018 (dep 24 settembre 2018) n 40986 Pres
Carcano Rel Caputo ric Pittalagrave
Diritto penale ndash Successione leggi penali nel tempo ndash Momento commissivo del
reato ndash Criterio della condotta
(art 2 co IV cp)
ldquoIn tema di successione di leggi penali a fronte di una condotta interamente posta
in essere sotto il vigore di una legge penale piugrave favorevole e di un evento
intervenuto nella vigenza di una legge penale piugrave sfavorevole deve trovare
applicazione la legge vigente al momento della condottardquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Giurisprudenza di legittimitagrave ndash Sezioni Unite
34
Conformi Cass Sez IV 17 aprile 2015 n 22379 Sandrucci
Difformi Cass Sez IV 5 ottobre 1972 n 8448 Bartesagni Rv 122686
Il deposito della motivazione della sentenza di patteggiamento
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Mariagiovanna Veneruso)
Cass Sez Un 19 luglio 2018 (dep 24 settembre 2018) n 40986 Pres
Carcano Rel Caputo ric Pittalagrave
Diritto processuale penale ndash Sentenza applicativa di una pena su richiesta ndash
Motivazione
(art 447 cpp)
ldquoLa motivazione della sentenza di applicazione della pena su richiesta deve essere
depositata contestualmente alla pronuncia qualora la motivazione non sia
depositata contestualmente anche per lrsquoirrituale indicazione in dispositivo di un
termine per il deposito il termine di quindici giorni per lrsquoimpugnazione della
sentenza pronunciata in camera di consiglio decorre ndash esclusa qualsiasi nullitagrave
della sentenza stessa ed indipendentemente dal fatto che il termine irritualmente
indicato dal giudice sia stato o meno osservato ndash dallrsquoultima notificazione o
comunicazione dellrsquoavviso di deposito del provvedimentordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez I 3 febbraio 2010 n 5496 Cass Sez Un 12 ottobre 1994
n 295 Scopel Rv 195617
Difformi Cass Sez I 28 maggio 2003 n 26042 Cataldi Rv 225273 Cass Sez
IV 12 ottobre 2011 n 43040
Le eventuali preclusioni derivanti dalla mancata proposizione del
riesame avverso le misure cautelari reali
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giuseppe Musella)
Cass Sez Un 31 maggio 2018 (dep 11 ottobre 2018) n 46201 Pres Carcano
Rel Petruzzellis ric Edil Noemi
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
35
Diritto processuale penale ndash Misure cautelari reali ndash Mancata proposizione
riesame ndash Revoca ndash Appello ndash Elementi giagrave conosciuti ndash Inammissibilitagrave ndash
Esclusione
(artt 299 321 322 322-bis 324 649 cpp)
ldquoLa mancata tempestiva proposizione da parte dellrsquointeressato della richiesta di
riesame avverso il provvedimento applicativo di una misura cautelare reale non ne
preclude la revoca per la mancanza delle condizioni di applicabilitagrave neanche in
assenza di fatti sopravvenutirdquo
(Nella fattispecie la Corte ha escluso la inammissibilitagrave dellrsquoappello cautelare
allorquando la stessa sia fondata su elementi di fatto non sopravvenuti astrattamente
deducibili ma non dedotti in sede di riesame In altri termini lrsquounica conseguenza
della mancata proposizione del riesame egrave la rinuncia ad attivare il controllo di
ufficio del Tribunale o alla sollecitazione del controllo formale sullrsquoordinanza)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass sez UU 24 maggio 2004 n 29952 Cass sez I 05 febbraio
2014 n 19504 Cass sez III 07 aprile 2015 n 32707
Difformi Cass sez VI 26 ottobre 2011 n 5016 Cass sez V 22 aprile 2015 n
31725
Giurisprudenza di legittimitagrave ndash Sezioni Unite
36
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
37
Sezioni semplici
I Diritto penale
Imputabilitagrave delle circostanze e loro apprezzamento nel merito
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alessandro Orabona)
Cass Sez V 23 aprile 2018 (dep 3 settembre 2018) n 39436 Pres Sabeone
Rel De Gregorio ric Abita
Diritto penale ndash Imputabilitagrave delle circostanze aggravanti ndash Lesioni volontarie ndash
Infarto della persona offesa ndash Apprezzamento nel merito oltre la situazione
ldquoapparenterdquo della vittima
(artt 59 583 co I cp)
ldquoIn tema di imputazione delle circostanze aggravanti lrsquoarticolo 59 cp richiede
espressamente che siano esse antecedenti contemporanee o successive alla
condotta dellrsquoagente possono essere valutate a carico di questrsquoultimo soltanto se da
lui conosciute ignorate per colpa o ritenute inesistenti per errore determinato da
colpa imponendo allrsquointerprete la verifica della presenza di un elemento soggettivo
nellrsquoagenterdquo
ldquoNel reato di lesioni volontarie la previsione o la prevedibilitagrave dellevento
integrante una delle circostanze aggravanti di cui allarticolo 583 cp e
conseguentemente la valutabilitagrave della stessa a carico dellagente ai sensi del
richiamato disposto dellarticolo 59 cp comma II deve ritenersi sussistente
quando la condotta dellagente per la qualitagrave del mezzo adoperato la direzione la
violenza la reiterazione dei colpi di per se riveli lintenzione di arrecare notevole
danno alla vittima Allorquando la condotta non assuma detti caratteri la
valutazione della prevedibilitagrave deve essere fatta da caso a caso e quando allesito
grave o gravissimo concorrano particolari condizioni fisiche o di salute della
persona offesa occorre tener conto oltre che della situazione apparente della
vittima che riveli le sue particolari condizioni di salute anche di quella prevedibile
in relazione alletagrave al sesso e a quantaltro nel caso specifico possa
ragionevolmente essere preso in considerazionerdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Diritto penale
38
(Nel caso specifico mancando tale rigoroso apprezzamento la Corte di Cassazione
annullava la sentenza impugnata con rinvio ad altra sezione della Corte drsquoAppello di
Palermo)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex plurimis Cass Sez I 28 settembre 2017 n 44851 Scognamiglio
Difformi -
La configurabilitagrave dellrsquoaggravante nel delitto di truffa commesso ai
danni di un ente pubblico
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giovanni Petranico)
Cass Sez II 19 luglio 2018 (dep 5 settembre 2018) n 39958 Pres Diotallevi
Rel Pellegrino ric Ferrigno
Diritto penale ndash Truffa ndash Configurabilitagrave ndash Aggravante ndash Ente pubblico ndash
Sussistenza ndash Nesso causalitagrave
(art 640 co I e II n 1) cp)
ldquoIl delitto di truffa egrave configurabile anche quando il soggetto passivo del raggiro egrave
diverso dal soggetto passivo del danno ed in difetto di contatti diretti tra il truffatore
e il truffato sempre che sussista un nesso di causalitagrave tra i raggiri o artifizi posti in
essere per indurre in errore il terzo il profitto tratto dal truffatore ed il danno
patrimoniale patito dal truffatordquo
ldquoNon vi puograve essere dubbio sullrsquoevidenza del fatto che con il pagamento da parte
dellrsquoufficio postale a favore del soggetto presentatosi come apparente titolare del
diritto di credito lrsquoAgenzia delle Entrate non si sarebbe certo liberata dal proprio
obbligo di rimborso a favore del suo (vero) creditore ne consegue che lrsquoente
pubblico indubitabilmente soggetto che in astratto ha subito il danno dalla
condotta posta in essere dallrsquoagente con conseguente corretta configurabilitagrave
dellrsquoaggravante ritenutardquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex plurimis Cass Sez II 17 luglio 2013 n 43143 Saracino Rv 257495
Difformi -
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
39
Diffamazione tramite bacheca facebook
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Mariagiovanna Veneruso)
Cass sez V 3 maggio 2018 (dep 6 settembre 2018) n 40083 Pres Vessichelli
Rel Brancaccio ric Spada
Diritto penale ndash Diffamazione ndash Mezzo di comunicazione ndash Bacheca facebook
(artt 595 co II e III cp)
ldquoLa diffusione di contenuti offensivi mediante lrsquoutilizzo di una bacheca Facebook
luogo virtuale collegato al profilo sociale di un utente su cui egrave possibile pubblicare
immagini video frasi configura unrsquoipotesi di diffamazione aggravata ai sensi
dellrsquoart 595 co 3 cp sotto il profilo dellrsquooffesa arrecata lsquo con qualsiasi altro
mezzo di pubblicitagrave diverso dalla stamparsquo proprio percheacute la condotta in tal modo
realizzata egrave potenzialmente capace di raggiungere un numero indeterminato o
comunque quantitativamente apprezzabile di personerdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez I 28 aprile 2015 n 24431 Cass Sez V 14 novembre 2016
n 4873 Cass Sez V 16 ottobre 2012 n 44980
Difformi -
In caso di furto il luogo di lavoro puograve essere qualificabile come
privata dimora solo a determinate condizioni
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Talamo)
Cass Sez V 6 aprile 2018 (dep 10 settembre 2018) n 40289 Pres Sabeone
Rel Micheli ric Filingeri
Diritto penale ndash Furto ndash Luogo di lavoro ndash Luogo di privata dimora ndash
Condizioni
(artt 624 624-bis cp)
ldquoIl carattere di privata dimora puograve essere riconosciuto ai luoghi di lavoro se in essi
o in parte di essi il soggetto compia atti della vita privata in modo riservato e
precludendo laccesso a terzirdquo
ldquoSi possono applicare diversi criteri per la individuazione e laccertamento della
privata dimora (il criterio dello ius exludendi alios il criterio dellapertura del
luogo al pubblico il criterio della stabilitagrave della presenza nel luogo) che
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Diritto penale
40
comportando verifiche in fatto non possono essere richieste per la prima volta in
sede di legittimitagrave ove non desumibili in modo non equivoco dalla decisionerdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez Un 23 marzo 2017 (dep il 22 giugno) n 31345 secondo cui
rientrano nella nozione di privata dimora di cui allart 624bis cp esclusivamente i
luoghi anche destinati ad attivitagrave lavorativa o professionale nei quali si svolgono
non occasionalmente atti della vita privata e che non siano aperti al pubblico neacute
accessibili a terzi senza il consenso del titolare
Difformi Cass Sez II 26 maggio 2015 n 24763 Cass Sez V 24 novembre 2015
n 6210 Cass Sez V 01 ottobre 2014 n 2768 Cass Sez V 17 dicembre 2014 n
7293 Cass Sez V 15 febbraio 2011 n 10187 Cass Sez IV 25 giugno 2009 n
37908 Cass Sez V 05 maggio 2010 n 22725 Cass Sez V 25 giugno 2010 n
32093 secondo cui partendo dalla considerazione che il concetto di privata dimora
sia piugrave ampio di quello di abitazione va adottata una interpretazione estensiva tanto
da ricomprendervi tutti i luoghi non pubblici nei quali le persone si trattengano per
compiere anche in modo transitorio e contingente atti della vita privata (nello
specifico ristorante o bar in orario di chiusura cantiere edile allestito nel cortile di
un immobile edicola studio odontoiatrico farmacia durante lorario di apertura
ripostiglio di un esercizio commerciale baracca di un cantiere edile adibito a
spogliatoio)
La fattispecie di corruzione impropria nella vicenda della cd
compravendita dei senatori
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Aldo Franceschini)
Cass Sez VI 2 luglio 2018 (dep 11 settembre 2018) n 40347 Pres Paoloni
Rel Ricciarelli ric Berlusconi
Diritto penale ndash Reati contro la pubblica amministrazione ndash Parlamentare ndash
Manifestazioni di voto ndash Promessa di denaro ndash Mandato imperativo ndash
Corruzione impropria
(artt 318 319 cp 54 67 Cost)
ldquoNei confronti del parlamentare non egrave mai configurabile il reato di corruzione
propria (per atto contrario ai doveri drsquoufficio) antecedente eo susseguente
previsto dallrsquoart 319 cp ostandovi il combinato disposto degli artt 64 67 e 68
Costrdquo
ldquoLa punibilitagrave della condotta di corruzione che coinvolga il parlamentare riposa sul
divieto di remunerazione del munus publicum che esprime il valore della
correttezza quale dovere esterno e che trova riscontro per ogni soggetto investito
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
41
di pubbliche funzioni anche nel dovere di svolgerle con onore e disciplina ai sensi
dellrsquoart 54 Costrdquo
ldquoNei confronti del parlamentare egrave configurabile ricorrendone i presupposti
normativi e ferma restando lrsquoinsindacabilitagrave delle espressioni proprie dellrsquoattivitagrave
funzionale del parlamentare il reato di corruzione impropriardquo
(Nel caso di specie la Corte rigettava i ricorsi proposti avverso la sentenza di appello
che aveva dichiarato non doversi procedere per prescrizione per il reato di cui agli
artt 321 319 cp in relazione alla dazione di tre milioni di euro a un senatore della
Repubblica volta a costituire un mandato imperativo in funzione di voti contrari alle
proposte della maggioranza di governo previa riqualificazione del fatto come
corruzione impropria ex artt 318 comma primo e 321 cp)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi -
Difformi -
Condivisione in rete di ideali Isis e configurabilitagrave dellrsquoart 270-bis c
p
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Mariagiovanna Veneruso)
Cass Sez VI 13 luglio 2018 (dep 11 settembre 2018) n 40348 Pres Fidelbo
Rel Silvestri ric Afli Nafaa + altri
Diritto penale ndash Associazione con finalitagrave di terrorismo anche internazionale o
di eversione dellrsquoordine democratico ndash Condivisione di ideali Isis in rete
(art 270-bis cp)
ldquoAi fini della configurazione della fattispecie partecipativa per il reato di cui
allrsquoart 270 bis cod pen assumono rilievo rispetto alle strutture aperte e
flessibili come le organizzazioni terroristiche internazionali anche condotte non
identificative di uno specifico ruolo del soggetto o legate a formali riti di
affiliazione a condizione tuttavia che esse siano comunque sintomatiche e
rivelatrici di una intraneitagrave e di condivisione del singolo degli scopi
dellrsquoassociazione criminale essendo sufficienti anche condotte che manifestano
ed esteriorizzano una consapevole disponibilitagrave ad aderire alle finalitagrave del
sodalizio per partecipare e rafforzare una associazione terroristica egrave sufficiente
che il partecipe si metta a disposizione della rete per attuare il disegno
terroristico e che questa sappia direttamente o indirettamente del singolordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Diritto penale
42
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez V 12 novembre 2010 n 4105 Cass Sez VI 12 luglio 2012
n 46308
Difformi Cass Sez I 19 settembre 2006 n 30824
Le azioni ostruzionistiche tra violenza privata e ragion fattasi
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Angelo Mastrocola)
Cass Sez V 6 giugno 2018 (dep 12 settembre 2018) n 40482 Pres
Vessicchelli Rel Scordamaglia ric Cutino
Diritto Penale ndash Delitti contro la libertagrave individuale ndash Violenza privata ndash
Violenza o minaccia cd impropria ndash Azione ostruzionistica ndash Differenza con il
reato di ragion fattasi ndash Sussistenza dellrsquoipotesi contestata
(artt 610 392 cp)
ldquoPer la configurabilitagrave del reato di violenza privata egrave sufficiente una azione
che pur priva dei connotati della violenza o minaccia stricto sensu (cd
violenza impropria) venga esercitata con qualunque mezzo idoneo allo scopo
di coartare la libertagrave di azione o autodeterminazione della vittimardquo
ldquoAnche la mera azione ostruzionistica integra il reato di violenza privata
qualora ponga la persona offesa nelle condizioni di subire una situazione non
corrispondente al proprio volererdquo
ldquoQualora lrsquoattivitagrave costrittiva non corrisponda al contenuto del possibile
esercizio del potere giurisdizionale non saragrave configurabile il reato di
esercizio arbitrario delle proprie ragioni bensigrave quello piugrave grave di violenza
privatardquo
(Fattispecie nella quale era stato impedito il passaggio e la chiusura di un
cancello per diversi giorni)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex plurimis Cass Sez V 20 novembre 2013 n 8425 Iovino Rv
259052 Cass Sez V 13 aprile 2017 n 48369 Ciartano rv 271267 Cass Sez
VI 12 febbraio 2013 n 21197 Domenici Rv 256547 Cass Sez V 26 ottobre
2006 n 38820 Barattelli Rv 235765
Difformi -
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
43
Lrsquoaccettazione del rischio di realizzare la lesione tipica della
fattispecie incriminatrice non esclude la configurabilitagrave del reato
anche se lrsquointento egrave quello di realizzare uno scherzo
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Carmine Gatto)
Cass Sez V 28 maggio 2018 (dep 12 settembre 2018) n 40488 Pres Pezzullo
Rel Pistorelli ric BA PS PrDa
Diritto penale ndash Violenza privata ndash Elemento soggettivo ndash Finalitagrave ludica ndash
Irrilevanza ndash Configurabilitagrave
(art 610 cp)
ldquoIn tema di violenza privata la condotta commessa ioci causa (nella specie la
sottrazione mediante minaccia con un coltello di un portafogli poi spontaneamente
restituito alla vittima) egrave idonea ad escludere il dolo del reato solo qualora non
venga posta in essere con la volontagrave o laccettazione del rischio di ledere il bene
giuridico protetto dalla norma incriminatrice Diversamente quando cioegrave ricorre
tale volontagrave o accettazione lrsquoelemento soggettivo rileva quale mero movente
dellagire determinandosi la rilevanza penale del fattordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez V 3 novembre 2010 n 4526
Difformi -
Lrsquoaggravante del metodo mafioso nel reato di estorsione
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giovanni Petranico)
Cass Sez V 11 giugno 2018 (dep 26 settembre 2018) n 41865 Pres Bruno
Rel Fidanzia ric Maggio
Diritto penale ndash Reato di estorsione ndash Concorso di persone ndash Elemento
soggettivo ndash aggravante del metodo mafioso di cui allrsquoart 7 l 12 luglio1991 n
203 ndash Presunzione di concretezza ed attualitagrave del pericolo di recidiva ndash
Esclusione ndash Prova di elementi offerta dallrsquointeressato ndash Affievolimento o
cessazione di esigenza cautelare
(artt 629 cp 7 l 12 luglio 1991 n 203)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Diritto penale
44
ldquoAi fini dellrsquointegrazione del concorso di persone nel reato di estorsione egrave
sufficiente la coscienza e volontagrave di contribuire con il proprio comportamento al
raggiungimento dello scopo perseguito da colui che esercita la pretesa illecita
Peraltro lrsquointermediario risponde comunque del reato di concorso in estorsione
salvo che il suo intervento abbia avuto la sola finalitagrave di perseguire lrsquointeresse della
vittima e sia stato dettato da motivi di solidarietagrave umanardquo
ldquoIn tema di custodia cautelare in carcere la contestazione dellrsquoaggravante di cui
allrsquoart 7 L n 203 del 1991 determina una presunzione relativa di concretezza ed
attualitagrave del pericolo di recidiva superabile solo dalla prova offerta
dallrsquointeressato di elementi da cui desumere lrsquoaffievolimento o la cessazione di ogni
esigenza cautelare siccheacute in difetto di detta prova lrsquoonere motivazionale
incombente sul giudice ai sensi dellrsquoart 274 cod proc pen deve ritenersi rispettato
mediante il semplice riferimento alla mancanza di elementi positivamente valutabili
nel senso di unrsquoattenuazione delle esigenze di prevenzionerdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex plurimis Cass Sez II 18 gennaio 2017 n 6824 Rv 269117 conf
Cass Sez II 20 luglio 2017 n 37896 RV 270723 Cass Sez II 22 dicembre
2016 n 3105 Rv 269112
Difformi -
Tentato furto ed attenuante del danno patrimoniale di speciale
tenuitagrave
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Angelo Mastrocola)
Cass Sez V 8 giugno 2018 (dep 27 settembre 2018) n 42564 Pres Sabeone
Rel Guardiano ric Di Maggio ed altri
Diritto Penale ndash Delitti contro il patrimonio ndash Tentato furto ndash Configurabilitagrave
dellrsquoattenuante del danno di speciale tenuitagrave ndash Bilanciamento tra criterio
oggettivo del danno patrimoniale e criterio soggettivo delle condizioni
economiche del soggetto passivo ndash Esclusione
(artt 56 624 625 62 n 4) cp)
ldquoLa circostanza attenuante del danno patrimoniale di speciale tenuitagrave egrave
applicabile anche allipotesi di delitto tentato sulla scorta del valore
oggettivo del danno che si sarebbe verificato nella ipotesi di consumazione
del delitto Ai fini della concessione della circostanza attenuante in questione
lentitagrave del danno deve essere valutata anzitutto con riferimento al criterio
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
45
obiettivo del danno in seacute mentre quello subiettivo (riferimento alle condizioni
economiche del soggetto passivo) ha valore sussidiario e viene in
considerazione soltanto quando il primo da solo non appare decisivo o
quando la perdita del bene nonostante il modesto valore dello stesso puograve
rappresentare in relazione alle condizioni particolarmente disagiate della
persona offesa un pregiudizio non trascurabile e quindi tale da escludere
lapplicabilitagrave dellattenuanterdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi sullrsquoapplicabilitagrave dellrsquoattenuante di cui allrsquoart 62 n 4) cp allrsquoipotesi di
delitto tentato ex plurimis Cass Sez Un 28 marzo 2013 n 28243 sui principi in
tema di configurabilitagrave dellrsquoattenuante di cui allrsquoart 62 n 4) cp ex plurimis Cass
Sez V 31 maggio 2011 n 32097 Cass Sez IV 21 aprile 2010 n 31391
Difformi -
La creazione di un profilo ebay con dati anagrafici altrui configura
il reato di sostituzione di persona La ricarica postepay effettuata
dalla vittima della truffa determina il tempus ed il locus commissi
delicti
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Angelo Mastrocola)
Cass Sez V 22 giugno 2018 (dep 27 settembre 2018) n 42572 Pres Sabeone
Rel Tudino ric Di Donna
Diritto Penale ndash Delitti contro la fede pubblica riguardanti la falsitagrave personale
ndash Sostituzione di persona ndash Creazione di un falso profilo ebay con generalitagrave
appartenenti ad altri ndash Mancato utilizzo delle generalitagrave in sede di riscossione
del pagamento ndash Sussistenza del reato contestato
Delitti conto il patrimonio ndash Truffa contrattuale ndash Ingiusto profitto ndash
Consumazione ndash Luogo e tempo del pagamento mediante ricarica postepay
(artt 494 640 cp)
ldquoIn tema di truffa contrattuale mediante creazione di falso profilo ebay
finalizzato alla finta vendita di un bene mai consegnato lrsquoingiusto profitto
costituito dallrsquoaccreditamento della somma di danaro su carta di credito
ricaricabile (nella specie postepay) determina la consumazione del reato al
tempo e nel luogo in cui la persona offesa ha effettuato la ricarica a favore
dellrsquoagente Nondimeno per la configurabilitagrave del reato di sostituzione di
persona non egrave richiesta la spendita delle false generalitagrave nel corso della
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Diritto penale
46
transazione essendo sufficiente la creazione di un falso profilo ebay con le
generalitagrave di altro soggetto inconsapevole avendo lrsquoagente sostituito alla
propria lrsquoaltrui identitagrave per la generalitagrave degli utenti in connessionerdquo
(Fattispecie in cui lrsquoagente dopo aver creato un falso profilo ebay utilizzando
i dati di altro soggetto inconsapevole otteneva mediante ricarica postepay un
somma di denaro dal truffato pur non avendo utilizzato nel corso della
transazione le generalitagrave altrui)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi sui principi in tema di sostituzione di persona ex plurimis Cass Sez III
15 dicembre 2011 n 12479 Armellini Rv 252227 Cass Sez V 23 aprile 2014 n
25774 Sarlo Rv 259303 sui principi in tema di truffa ex plurimis Cass Sez I 12
settembre 2017 n 3836 Rv 272231
Difformi -
I motivi di convenienza posti a base dellobbligo di astensione del
Pubblico Ufficiale ed il concorso dellextraneus nel reato proprio di
abuso di ufficio
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Fabio Cavalli)
Cass Sez VI 7 giugno 2018 (dep 28 settembre 2018) n 42911 Pres Villoni
Rel Bassi Ric Castagna ed altri
Reati contro la Pubblica Amministrazione ndash Abuso dufficio - Obbligo di
astensione ndash motivi di convenienza ndash Attivitagrave di controllo del dirigente ndash
Concorso dellextraneus nel reato proprio
(artt 323 110 cp)
ldquoIn tema di abuso di ufficio la violazione dellobbligo di astensione del Pubblico
Ufficiale ndash dalla quale discende illegittimitagrave dellatto compiuto ndash trova la sua ragion
dessere anche in motivi di convenienza dettati dallesistenza di una relazione
affettiva stabile con il beneficiario dellatto contra ius di poi sfociata in ununione
matrimoniale tuttavia lobbligo per il pubblico ufficiale di svolgere unrsquoattivitagrave di
controllo cui ancorare il dovere dastensione non puograve farsi discendere tout court
dal riconoscimento del ruolo apicale in capo al dirigente tanto piugrave quando la
competenza ad adottare latto sia attribuita ed esercitata da parte di funzionari a
questi subordinati dovendo viceversa trovare unadeguata base normativa che ne
delinei esattamente lambito di esercizio in seno alla compagine organizzativa
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
47
dellente definisca i limiti del potere e correli lattivitagrave di verifica allo specifico atto
rispetto al quale il dovere di astensione si assuma non essere stato osservatordquo
ldquoAi fini della configurabilitagrave del concorso del privato nel delitto di abuso dufficio egrave
necessario dimostrare lesistenza di una collusione tra il privato ed il pubblico
ufficiale che non puograve essere dedotta dalla mera coincidenza tra la richiesta delluno
e il provvedimento adottato dallaltro ma richiede ndash secondo le regole generali in
tema di concorso di persone nel reato ndash una compartecipazione ad unazione
criminosa ovvero una condotta attiva che si traduca in un consapevole contributo
positivo ndash morale o materiale ndash allaltrui agire criminoso Compartecipazione che
non puograve pertanto ritenersi integrata allorquando il soggetto si limiti a tenere un
comportamento meramente passivo ndash quale quello di essersi giovato degli effetti
favorevoli derivanti dallatto abusivo dellintraneus ndash in quanto di per seacute inidoneo
ad apportare alcun contributo causale alla realizzazione del reato e dante
eventualmente luogo ad unipotesi di cd mera connivenza non punibilerdquo
(In applicazione di tali principi il SC ha ritenuto ravvisabile uno degli ipotizzati
delitti di abuso di ufficio in virtugrave dellobbligo di astensione del Pubblico Ufficiale
per motivi di convenienza in relazione agli atti da lui compiuti attraverso i quali era
stato affidato un incarico professionale ad un architetto con il quale egli intratteneva
una relazione sentimentale circostanza dimostrata dal fatto che dopo appena quattro
mesi dallatto di invito alla partecipazione alla procedura negoziata senza gara
dappalto i predetti contraevano matrimonio viceversa in relazione ad un ulteriore
capo di imputazione relativo ad un successivo affidamento diretto conferito al
medesimo professionista ma da parte di altri funzionari comunali competenti ad
adottare latto il SC ha escluso il dovere di controllo e lobbligo di astensione del
dirigente ndash legato ormai dal vincolo matrimoniale con il beneficiario dellatto ndash in
mancanza di alcun riferimento normativo che disciplinasse in modo puntuale
lipotizzato dovere di controllo non potendo ciograve desumersi dalla mera circostanza di
rivestire un ruolo apicale nellorganizzazione dellEnte Inoltre il SC ha accolto il
ricorso del privato beneficiario dellatto illegittimo ritenendo il difetto piugrave assoluto di
elementi di prova dai quali trarre il convincimento circa lesistenza di una collusione
con il Pubblico Ufficiale ndash in mancanza di alcun contributo causale sia esso
materiale o anche solo morale alla realizzazione della condotta illecita ndash non
potendo detto contributo o pregresso accordo desumersi dalla mera circostanza di
essere limputata beneficiaria dellatto abusivo legata a questi da una relazione
sentimentale)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi in relazione al concorso dellextraneus nel reato proprio Cass Sez VI
23 giugno 2015 n 33760 Cass Sez VI 11 luglio 2014 n 37880 Cass Sez VI
21 maggio 2009 n 40499
Difformi -
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Diritto penale
48
Configurabilitagrave della fattispecie di rifiuto di atti drsquoufficio nel
mancato deposito di un provvedimento giudiziario
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Mariagiovanna Veneruso)
Cass Sez VI 13 luglio 2018 (dep 3 ottobre 2018) n 43903 Pres De Amicis
Rel Corbo ric Mango
Diritto penale ndash Rifiuto di atti di ufficio ndash Configurabilitagrave ndash Contegno omissivo
ndash Sollecitazioni scritte ndash Momento consumativo
(artt 328 co I cp)
ldquoAi fini della configurabilitagrave della fattispecie di rifiuto di atti di ufficio di cui allrsquoart
328 co I cp vi egrave dolo ogni qual volta il pubblico ufficiale o lrsquoincaricato di un
pubblico servizio abbia consapevolezza del proprio contegno omissivo rispetto al
dovere di redigere atti del proprio ufficio ancor piugrave quando lo stesso abbia ricevuto
pro manibus sollecitazioni scritte e non abbia attivato alcuna iniziativa prevista
dallrsquoordinamento giuridico che gli consentisse di fruire di maggior tempo per
provvedere giustificando il proprio inadempimentordquo
ldquoIl reato di rifiuto di atti di ufficio egrave un reato istantaneo il cui momento consumativo
si realizza con il rifiuto o lrsquoomissione dellrsquoagente che saragrave dunque immediatamente
punibile senza che abbia alcun rilievo la durata lunga o breve dellrsquoinerzia se non ai
fini del trattamento sanzionatoriordquo
(Nella fattispecie esaminata la Corte ha ritenuto che configurasse gli estremi del
reato di cui allrsquoart 328 cp il caso dellrsquoomesso tempestivo deposito da parte del
Presidente del Collegio della Corte di appello di Messina ed estensore della
motivazione del provvedimento decisorio sullrsquoimpugnazione del decreto di
applicazione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza nonostante espresse
sollecitazioni formulate nellrsquointeresse del proposto)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez VI 20 novembre 2012 n 10051 Cass Sez VI 27 gennaio
2004 n 12238 Cass Sez VI 24 giugno 1998 n 10137
Difformi -
Commette il reato di truffa il medico che induce i pazienti a credere
contrariamente al vero che la prestazione deve essere resa in
regime di libera professione e non in convenzione
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
49
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Carmine Gatto)
Cass Sez II 12 settembre 2018 (dep 4 ottobre 2018) n 44228 Pres Davigo
Rel Ariolli ric C A
Diritto penale ndash Truffa ndash Artifici e raggiri
(art 640 cp)
ldquoLa cd truffa ldquoa consumazione prolungatardquo ricorre quando le erogazioni ndash ai
danni di un medesimo soggetto ndash siano riconducibili ad un originario ed unico
comportamento fraudolento mentre si configurano plurimi ed autonomi fatti di
reato quando per il conseguimento delle erogazioni successive alla prima sia
necessario il compimento di ulteriori attivitagrave fraudolenterdquo
ldquoIn materia di truffa contrattuale anche il silenzio maliziosamente serbato su
alcune circostanze rilevanti sotto il profilo sinallagmatico da parte di colui che
abbia il dovere di farle conoscere integra lrsquoelemento oggettivo del raggiro idoneo
a determinare il soggetto passivo a prestare un consenso che altrimenti avrebbe
negatordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez V 11 giugno 2014 n 32050 Cass Sez II 2 dicembre 2016
n 53667 Cass Sez II 18 giugno 2015 n 28791
Difformi -
Integra il reato di diffamazione a mezzo stampa la generica
attribuzione di fatti illeciti ad un soggetto qualora lrsquoarticolo sia in
grado di generare la convinzione nel lettore medio che il soggetto
abbia commesso un qualche illecito
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Carmine Gatto)
Cass Sez V 14 giugno 2018 (dep 10 ottobre 2018) n 45813 Pres Vessicchelli
Rel Brancaccio ric SG
Diritto penale ndash Diffamazione a mezzo stampa ndash Scriminante putativa ndash Diritto
di cronaca
(art 595 co III cp)
ldquoIntegra il reato di diffamazione a mezzo stampa la condotta del giornalista che in
un articolo pubblicato pur utilizzando insinuazioni generiche o comunque non del
tutto determinate attribuisce alla persona offesa la commissione di fatti illeciti non
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Diritto penale
50
meglio specificati in maniera idonea ad ingenerare nel lettore medio la convinzione
che il soggetto diffamato si sia reso autore di una qualsiasi condotta connotata da
illiceitagraverdquo
ldquoLa scriminante putativa dellesercizio del diritto di cronaca egrave configurabile solo
quando pur non essendo obiettivamente vero il fatto riferito il cronista abbia
assolto allonere di esaminare controllare e verificare loggetto della sua narrativa
al fine di vincere ogni dubbiordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez V 19 novembre 2015 (dep 2016) n 32050 Cass Sez V 17
ottobre 2017 n 51619 Cass Sez V 9 aprile 2010 n 27106 Cass Sez V 31
marzo 1999 n 12024
Difformi -
Configurabilitagrave del reato di percosse
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alessandro Orabona)
Cass Sez V 28 giugno 2018 (dep 23 ottobre 2018) n 48322 Pres
Vessicchelli Rel Zaza ric Belgio
Diritto penale ndash Integrazione del reato di percosse ndash Contatto fisico tra reo e
persona offesa ndash Insussistenza del reato ndash Annullamento senza rinvio
(art 581 cp)
ldquoIl termine ldquopercosserdquo di cui allrsquoart 581 cp pur non dovendosi intendere nel suo
stretto significato lessicale riferito alle azioni del colpire del picchiare o simili
egrave comunque associato al diretto esercizio di energia fisica su altra persona ovvero
nelle definizioni piugrave ampie ad una violenta manomissione dellaltrui persona
Presupponendo dunque la necessitagrave di un contatto fisico diretto fra il soggetto
agente e la vittimardquo
(Nel caso specifico mancando un contatto fisico tra lrsquoimputata che si limitava a
toccare la scala su cui si trovava la persona offesa la Corte di Cassazione annullava
senza rinvio la sentenza impugnata)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex plurimis Cass Sez III 30 settembre 2014 n 43316 Cass Sez V
17 maggio 2017 n 38392 Cass Sez V 14 settembre 2015 n 4272 Cass Sez V
13 giugno 2014 n 51085
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
51
Difformi -
Frode informatica (Phishing) e dolo concorsuale
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)
Cass Sez II 10 settembre 2018 (dep 24 ottobre 2018) n 48553 Pres
Cammino Rel Cianfrocca ric Giaquinto
Diritto penale ndash Frode informatica ndash Truffa ndash Differenze ndash Reato di frode
informativa ndash Dolo concorsuale ndash Dolo indiretto
(artt 640-ter 640 cp)
ldquoIl reato di frode informatica si differenzia dal reato di truffa percheacute lattivitagrave
fraudolenta dellagente investe non la persona (soggetto passivo) di cui difetta
linduzione in errore bensigrave il sistema informatico di pertinenza della medesima
attraverso la manipolazione di detto sistemardquo
ldquoLa volontagrave di concorrere nel reato (materialmente ascrivibile ad altri) non
presuppone necessariamente un previo accordo o comunque la reciproca
consapevolezza del concorso altrui in quanto lattivitagrave costitutiva del concorso puograve
essere rappresentata da qualsiasi comportamento esteriore che fornisca un
apprezzabile contributo in tutte o alcune fasi di ideazione organizzazione od
esecuzione alla realizzazione dellaltrui proposito criminoso siccheacute a tal fine
assume carattere decisivo lunitarietagrave del fatto collettivo realizzato che si verifica
quando le condotte dei concorrenti risultino alla fine con giudizio di prognosi
postuma integrate in unico obiettivo perseguito in varia e diversa misura dagli
imputati siccheacute egrave sufficiente che ciascun agente abbia conoscenza anche
unilaterale del contributo recato alla condotta altruirdquo
ldquoIl dolo concorsuale puograve configurarsi a carico del singolo concorrente anche sotto
forma di dolo indiretto che come egrave noto ricorre nel caso in cui il reo si
rappresenta levento di danno sia pure materialmente riconducibile alla condotta
altrui ed esso sia comunque direttamente riconducibile alla sua volontagrave essendo
stato preveduto come ulteriore conseguenza dellazione concordata ed accettato
dallagente il rischio del verificarsi di tale previsionerdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi con riferimento alla terza massima Cass Sez I 16 maggio 2003 n
30262 Puglisi
Difformi -
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Diritto penale
52
Lrsquoaccesso abusivo ad un sistema informatico o telematico da parte
del dirigente
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Gerardo Auletta)
Cass Sez V 20 settembre 2018 (dep 25 ottobre 2018) n 48895 Pres Palla
Rel Scotti ric Manghi
Diritto penale ndash Accesso abusivo a un sistema informatico ndash Dirigente ndash
Ripartizione organizzativa dellrsquoazienda in settori ndash Aree riservate e limitazioni
accesso informativo
(art 615-ter cp)
ldquoIn materia di accesso abusivo ad un sistema informatico anche con riferimento alle
figure dirigenziali la preposizione ad una branca o un settore autonomo dellrsquoimpresa
non implica necessariamente lrsquoaccesso indiscriminato a tutte le informazioni in
possesso dellrsquoimprenditore preponente percheacute una compartimentazione dellrsquoaccesso
informativo egrave pienamente compatibile sul piano logico e giuridico con il carattere
settoriale della preposizionerdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi -
Difformi -
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
53
II Leggi speciali
Applicabilitagrave della causa di non punibilitagrave della ldquoparticolare tenuitagrave
del fattordquo al reato di omesso versamento delle ritenute previdenziali
e assistenziali
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giovanni Petranico)
Cass Sez III 30 maggio 2018 (dep 3 settembre 2018) n 39413 Pres
Lapalorcia Rel Mengoni ric Grasso
Leggi speciali ndash Reato di omesso versamento delle ritenute previdenziali e
assistenziali ndash Configurabilitagrave ndash Causa di non punibilitagrave della ldquoparticolare
tenuitagrave del fattordquo ndash Applicabilitagrave
(art 2 co 1-bis dl 12 settembre 1983 n 463 convertito con modificazioni dalla
l 11 novembre 1983 n 638 art 131-bis cp)
ldquoIl reato di omesso versamento delle ritenute previdenziali e assistenziali si
configura oggi come una fattispecie connotata da una progressione criminosa nel
cui ambito superato il limite di legge le ulteriori omissioni consumate nel corso del
medesimo anno si atteggiano a momenti esecutivi di un reato unitario a
consumazione prolungata la cui definitiva cessazione coincide con la scadenza del
termine previsto per il versamento dellrsquoultima mensilitagrave ovvero con la data del 16
gennaio successivordquo
ldquoLa causa di non punibilitagrave della particolare tenuitagrave del fatto egrave di certo applicabile
ai reati di omissioni di versamenti contributivi per i quali il legislatore abbia
fissato una soglia di punibilitagrave solo se gli importi omessi superano di poco
lrsquoammontare di tale soglia in considerazione del fatto che il grado di offensivitagrave che
integra il reato egrave giagrave stato valutato dal legislatore nella determinazione della soglia
di rilevanza penalerdquo
ldquoLa causa di non punibilitagrave della particolare tenuitagrave del fatto in quanto
configurabile ndash in presenza dei presupposti e nel rispetto dei limiti fissati dalla
norma ndash ad ogni fattispecie criminosa non egrave in astratto incompatibile con la
presenza di soglie di punibilitagrave allrsquointerno della fattispecie tipica anche nel caso in
cui al di sotto della soglia di rilevanza penale vi egrave una fattispecie che integra un
illecito amministrativordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Leggi speciali
54
Conformi Cass Sez III 20 ottobre 2016 n 649 Messina Rv 268813 Cass Sez
III 11 maggio 2016 n 37232 Lanzoni Rv 268308 Cass Sez III 3 ottobre 2017
n 3292 Spera Cass Sez III 20 novembre 2015 n 13218 Reggiani Viani Rv
266570 Cass Sez Un 25 febbraio 2016 n 13681 Tushaj
Difformi -
La differente tutela dei beni giuridici protetti dai reati di
occupazione abusiva dello spazio demaniale e da quelli urbanistici e
paesaggistici con gli ineludibili effetti ai fini dellintegrazione delle
relative fattispecie
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Fabio Cavalli)
Cass Sez III 4 maggio 2018 (dep 4 settembre 2018) n 39679 Pres Cavallo
Rel Reynaud ric Alemanno
Occupazione abusiva spazio demaniale ndash Reati urbanistici e paesaggistici ndash
Opere stagionali ndash Mancata rimozione
(artt 54 1161 cod nav art 44 comma 1 lett c) dPR 6 giugno 2001 n 380)
ldquoLoccupazione abusiva dello spazio demaniale marittimo di cui allart 1161 cod
nav ed i reati di natura urbanistica eo paesaggistica essendo posti a tutela di beni
aventi diversa oggettivitagrave giuridica se da un lato possono concorrere ndash qualora
manchi qualsiasi tipo di autorizzazione ndash dallaltro lato egrave ben possibile che
loccupazione del demanio non sia arbitraria percheacute legittimata dal prescritto
provvedimento concessorio di cui allart 36 cod nav e che sussistano perograve il reato
urbanistico eo quello paesaggistico per essere state realizzate (o mantenute oltre il
termine) opere non autorizzate dal Comune eo dalla competente autoritagrave
regionalerdquo
(Nel caso di specie in virtugrave di una autorizzazione pluriennale rilasciata dal demanio
marittimo erano state realizzate con un permesso di costruire stagionale strutture
funzionali allattivitagrave balneare non rimosse alla fine della stagione estiva ed il SC ndash
in applicazione del principio di cui alla massima ndash ha ritenuto priva di motivazione
la sentenza della Corte territoriale limitatamente alla parte in cui non spiegava se la
concessione demaniale rilasciata ai sensi dellart36 cod nav ndash analogamente al
titolo autorizzativo rilasciato dal Comune - avesse o meno validitagrave stagionale)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez III 4 dicembre 2013 n 5461 Cass Sez III 11 giugno 2008
n 37250 Cass Sez III 7 novembre 2002 n 8110
Difformi -
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
55
Trattamento illecito di dati personali e diffusione del numero del
cellulare di terzi
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)
Cass Sez III 8 giugno 2018 (dep 4 settembre 2018) n 39682 Pres Sarno
Rel Socci ric Dondarini
Leggi speciali ndash Codice della privacy ndash Numero di cellulare altrui ndash
Pubblicazione in chat
(art 167 dlgs 30 giugno 2003 n 196)
ldquoLammissione dellimputato di aver inserito in CHAT il numero del cellulare altrui
rappresenta prova confessoria del tutto affidabile della propria colpevolezza e
anche in ipotesi di provocazione grave e concreta non puograve escludersi la
configurabilitagrave del reato ex art 167 dlgs 1962003rdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi -
Difformi -
Il concorso degli amministratori non operativi nel reato di
bancarotta fraudolenta per distrazione
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Fabio Cavalli)
Cass Sez V 16 maggio 2018 (dep 7 settembre 2018) n 40152 Pres Pezzullo
Rel De Marzo Ric Castaldo
Reati fallimentari ndash Bancarotta fraudolenta per distrazione ndash Concorso del
consigliere di amministrazione
(art 216 rd 16 marzo 1942 n 267 art 2475 cc)
ldquoIn tema di bancarotta fraudolenta per distrazione la censura che miri ad
escludere un diretto potere amministrativo del mero consigliere dovrebbe essere
accompagnata dalla indicazione delle previsioni dellatto costitutivo che sorreggono
tale deduzione atteso che in base alle regole di amministrazione dettate - per le
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Leggi speciali
56
societagrave a responsabilitagrave limitata - dallart2475 cod civ non vi egrave alcuna distinzione
tra la figura del presidente e quella dei consiglierirdquo
ldquoInoltre secondo la disciplina che concerne i cd ldquoamministratori non operativirdquo
ai fini della configurabilitagrave del concorso per omesso impedimento
dellamministratore privo di delega egrave necessaria la prova della sua concreta
conoscenza del fatto pregiudizievole per la societagrave o quanto meno di segnali di
allarme inequivocabili dai quali egrave desumibile laccettazione del rischio del
verificarsi dellevento illecito noncheacute della volontaria omissione di attivarsi per
scongiurarlordquo
(In applicazione di tali principi il SC ha ritenuto inammissibile il motivo di ricorso
proposto da uno degli imputati il quale assumeva di essere privo dei necessari poteri
amministrativi della societagrave sia percheacute la deduzione difensiva non era
accompagnata dallindicazione di tale previsione nellatto costitutivo sia percheacute la
Corte territoriale ndash con accertamento in fatto non oggetto di alcuna contestazione -
aveva ritenuto che limputato avesse partecipato sin dalla fase delle trattative agli
atti di cessioni ldquoincriminatirdquo)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez I 9 marzo 2018 n 14783 Cass Sez V 22 marzo 2016 n
14045
Difformi Cass Sez V 5 ottobre 2012 n 23000
Lrsquoevento della bancarotta impropria da reato societario
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Aldo Franceschini)
Cass Sez V 28 maggio 2018 (dep 12 settembre 2018) n 40489 Pres Pezzullo
Rel Amatore ric Radaelli
Leggi speciali ndash Reati fallimentari ndash Bancarotta impropria da reato societario ndash
Dissesto ndash Nesso causale
(artt 223 216 rd 16 marzo 1942 n 267 2621 cc)
ldquoA seguito della riforma del 2002 il reato di bancarotta impropria da reato
societario si configura quale reato di danno e non piugrave di pericolo richiedendosi il
verificarsi dellrsquoevento dissesto cui la condotta deve essere ora riconnessa da un
preciso nesso di causalitagraverdquo
ldquoIl reato di bancarotta impropria da reato societario sussiste anche quando la
condotta illecita abbia concorso a determinare solo un aggravamento del dissesto
giagrave in atto della societagraverdquo
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
57
(Nel caso di specie la Corte ha annullato con rinvio per nuovo esame la sentenza di
condanna per vizio motivazionale in quanto il provvedimento impugnato ometteva
di spiegare in che modo la condotta di falso comunicativo ascrivibile agli imputati
avesse anche solo concorso ad aggravare il dissesto della societagrave in un arco
temporale estremamente ridotto)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi con riferimento alla seconda massima Cass Sez V 9 maggio 2017 n
29885 in CED Cass n 270877
Difformi -
Particolare tenuitagrave del rifiuto di sottoporsi allrsquoalcoltest
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Gerardo Auletta)
Cass Sez IV 30 maggio 2018 (dep 24 settembre 2018) n 40926 Pres Ciampi
Rel Bruno ric Bonofiglio
Leggi speciali ndash Rifiuto alcoltest ndash Particolare tenuitagrave del fatto
(art 186 dlgs 30 aprile 1992 n 285 art 131-bis cp)
ldquoLa causa di non punibilitagrave della particolare tenuitagrave del fatto egrave compatibile con il
reato di rifiuto di sottoporsi allrsquoaccertamento alcoolimetrico posto che accertata la
situazione pericolosa e dunque lrsquooffesa resta pur sempre uno spazio per apprezzare
in concreto la gravitagrave dellrsquoillecito e lrsquoimpatto pregiudizievole per il bene tutelatordquo
(Nel caso di specie il ricorrente fermato dalla polizia per un controllo alla guida del
veicolo dapprima rifiutograve di sottoporsi allrsquoalcoltest e successivamente dopo essersi
consultato telefonicamente con il suo difensore mutato proposito decise di eseguire
il test)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez Un 25 febbraio 2016 (dep 6 aprile 2016) n 13682
Difformi -
Il perimetro applicativo del principio di sussidiarietagrave previsto
nellrsquoipotesi delittuosa di dichiarazione infedele
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Leggi speciali
58
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Antonio Scotto Rosato)
Cass Sez III 17 gennaio 2018 (dep 25 settembre 2018) n 41260 Pres
Cavallo Rel Socci Ric Scalzo
Leggi speciali ndash Reati tributari ndash Dichiarazione infedele ndash Principio di
sussidiarietagrave ndash Ne bis in idem ndash Non sussiste
(art 2 4 dlgs 10 marzo 2000 n 74 649 cpp)
ldquoIn materia di reati tributari il carattere residuale del reato di dichiarazione
infedele di cui allart 4 del dlgs n 74 del 2000 ne esclude il concorso con il
delitto di frode fiscale previsto dallart 2 del citato dlgs solo qualora la condotta
materiale abbia ad oggetto la medesima dichiarazione in ogni suo elemento
Diversamente invece qualora lrsquoipotesi di dichiarazione infedele abbia ad oggetto
la sola omissione di elementi attivi mentre la dichiarazione fraudolenta ai sensi
dellrsquoart 2 si riferisca ad elementi passivi per operazioni relative a fatture
inesistenti deve ritenersi ammissibile il concorso tra i reatirdquo
ldquoLart 4 dlgs 742000 mira ad evitare la doppia incriminazione per la stessa
condotta (anche se diversamente strutturata una con frode e laltra senza frode) ma
non puograve essere invocato per lincriminazione di condotte diverse una per le
omissioni di elementi attivi del reddito e laltra per elementi passivi inesistenti (da
fatture per operazioni inesistenti)rdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex multis Cass Sez III 9 febbraio 2016 (dep 7 luglio 2016) n 28226
Pres Rosi Rel Aceto Ric Disparra
Difformi -
I limiti della responsabilitagrave del direttore dei lavori per conto del
committente in relazione alla gestione dei rifiuti prodotti dalla ditta
appaltatrice o subappaltatrice
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Fabio Cavalli)
Cass Sez III 8 maggio 2018 (dep 26 settembre 2018) n 41699 Pres
Lapalorcia Rel Liberati Ric Serafini
Reati ambientali ndash Abbandono e deposito incontrollato di rifiuti ndash Direttore dei
lavori per conto del committente ndash Posizione di garanzia ndash Responsabilitagrave della
ditta appaltatrice o subappaltatrice
(art 256 dlgs 3 aprile 2006 n 152)
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
59
ldquoIn tema di gestione dei rifiuti il committente di lavori edili al pari dellappaltante
nellipotesi del subappalto e il direttore dei lavori non hanno alcun obbligo
giuridico di intervenire nella gestione dei rifiuti prodotti dalla ditta appaltatrice o
subappaltatrice neacute di garantire che la stessa venga effettuata correttamente percheacute
lobbligo di garanzia in relazione allinteresse tutelato e al corretto espletamento
delle operazioni di raccolta e smaltimento dei rifiuti connessi allattivitagrave edificatoria
incombe sullappaltatore dei lavorirdquo
ldquoDellabbandono o del deposito incontrollato di rifiuti rispondono ai sensi dellart
256 comma 2 dlgs 152 del 3 aprile 2006 - salvi i casi di concorso - i titolari di
imprese e i responsabili di enti che abbandonano o depositano in modo
incontrollato i rifiuti ovvero li immettono nelle acque superficiali o sotterranee in
violazione del divieto di cui allarticolo 192 commi 1 e 2 del medesimo testo
normativordquo
(In applicazione di tali principi il SC ha accolto il ricorso proposto dal direttore dei
lavori per conto del committente di opere edili affidati in appalto ritenendo che al
predetto non potesse essere attribuita alcuna posizione di garanzia rispetto alla
gestione dei rifiuti prodotti dallaffidatario delle opere concesse in appalto e tanto
meno configurarsi una sua partecipazione concorsuale in mancanza di alcuna prova
circa una sua condotta attiva allabbandono o al deposito incontrollato di rifiuti da
altri posto in essere)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez III 27 giugno 2013 n 37547 Cass Sez III 25 maggio
2011 n 25041 Cass Sez III 21 ottobre 2009 n 44457 Cass Sez III 28 gennaio
2003 n 15165
Difformi -
La valutazione dei costi non contabilizzati ai fini del calcolo
dellammontare dellimposta evasa
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Fabio Cavalli)
Cass Sez III 8 maggio 2018 (dep 26 settembre 2018) n 41703 Pres
Lapalorcia Rel Andronio ric Masi
Reati tributari ndash Omessa dichiarazione ndash Ammontare dellimposta evasa ndash
Onere di allegazione dei costi non contabilizzati
(art 5 dlgs 10 marzo 2000 n 74)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Leggi speciali
60
ldquoIn tema di reati tributari lammontare dellimposta evasa ai fini dellomessa
dichiarazione IVA deve calcolarsi sulla base dei ricavi e dei costi sostenuti
dallazienda Ciograve non di meno i costi non contabilizzati possono essere considerati
solo in presenza di allegazioni fattuali da cui si desuma la certezza o comunque il
ragionevole dubbio della loro esistenza incombendo sullimputato lonere di
dimostrare la sussistenza delle spese sostenute a copertura dei costi aziendalirdquo
(In applicazione di tale principio il SC ha ritenuto inammissibile ndash percheacute teso a
sollecitare una valutazione nel merito di censure giagrave proposte e correttamente
disattese dai giudici del gravame - il motivo di ricorso proposto dallimputato con il
quale assumeva che la Corte territoriale non avrebbero calcolato esattamente
limposta evasa essendosi soffermata sulla ritenuta equiparazione del reddito
imponibile rispetto al fatturato senza considerare che nel corso dellistruttoria
dibattimentale non era emerso alcun elemento idoneo a dimostrare lassenza di voci
o oneri detraibili dei quali perograve egli non aveva fornito alcuna documentazione che
ne comprovasse leffettiva sussistenza e non avendo proceduto ad alcuna allegazione
in tal senso neppure nel corso del processo)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez III 16 luglio 2018 n 53980 Cass Sez III 6 giugno 2017 n
35579 Cass Sez III 1 giugno 2016 n 53907 Cass Sez III 18 maggio 2011 n
36396
Difformi Cass Sez III 4 giugno 2014 n 38684
La conversione del sequestro conservativo in pignoramento in
presenza di condanna generica al risarcimento del danno
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giuseppe Musella)
Cass Sez V 15 maggio 2018 (dep 26 settembre 2018) n 41839 Pres Miccoli
Rel Guardiano ric Pace
Diritto processuale penale ndash Sequestro conservativo ndash Pignoramento ndash
Conversione ndash Credito certo liquido ed esigibile ndash Necessitagrave
(artt 316 320 539 cpp)
ldquoLa conversione del sequestro conservativo in pignoramento a seguito del
passaggio in giudicato della sentenza penale di condanna al risarcimento in favore
della parte civile presuppone che la pronuncia abbia dichiarato lrsquoesistenza di un
credito certo liquido ed esigibile cosigrave da costituire titolo esecutivo di talchegrave nel
caso di condanna generica detta conversione si verifica solo in seguito al
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
61
passaggio in giudicato della sentenza del giudice civile il quale sulla base della
certezza del danno acquisita in sede penale abbia proceduto alla sua liquidazionerdquo
(Nella fattispecie la Corte ha accolto il motivo di ricorso proposto dal ricorrente che
lamentava lrsquoapplicazione del meccanismo previsto dallrsquoart 320 comma 1 cpp dal
momento che la condanna al risarcimento del danno fosse generica con rinvio per la
determinazione del quantum al giudice civile La Corte dunque rilevava lrsquoerrore di
diritto e annullava senza rinvio)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez VI 10 luglio 2008 n 42698 Cass Sez V 8 febbraio 2013
n 16312 Cass Sez I 26 settembre 2014 n 46030 Cass Sez IV 19 gennaio
2015 n 9851
Difformi -
La responsabilitagrave del socio illimitatamente responsabile delle societagrave
in nome collettivo nel delitto di bancarotta fraudolenta per
distrazione (scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giuseppe Musella)
Cass Sez V 10 luglio 2018 (dep 27 settembre 2018) n 42591 Pres Zaza Rel
Pistorelli ric Marini + 2
Diritto penale ndash Leggi speciali ndash Bancarotta fraudolenta patrimoniale ndash Societagrave
in nome collettivo ndash Soci illimitatamente responsabili ndash Beni personali ndash
Estensione fallimento ndash Necessitagrave
(artt 147 216 223 rd 16 marzo 1942 n 267)
ldquoAi fini della configurabilitagrave in capo al socio illimitatamente responsabile di una
societagrave in nome collettivo dichiarata fallita del reato di bancarotta fraudolenta per
distrazione dei beni del suo patrimonio personale egrave necessario che il fallimento sia
stato esteso nei suoi confronti ai sensi dellrsquoart 147 legge fallrdquo
(Nella fattispecie la Corte ha accolto il motivo con cui si chiedeva escludersi la
configurabilitagrave del delitto di bancarotta distrattiva dal momento che i beni in
contestazione appartenevano al patrimonio personale degli imputati Difatti il
mancato accertamento ndash da parte dei giudici di merito - della estensione della
dichiarazione di fallimento nei confronti dei soci illimitatamente responsabili rende
non sussistente lrsquoipotesi di reato contestata)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Leggi speciali
62
Conformi Cass Sez V 26 gennaio 2016 n 13091
Difformi -
Reati tributari e particolare tenuitagrave del fatto
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Gerardo Auletta)
Cass Sez III 3 luglio 2018 (dep 3 ottobre 2018) n 43654 Pres Ramacci Rel
Cerroni ric Schito
Leggi speciali ndash Omesso versamento ritenute ndash Particolare tenuitagrave del fatto
(art 2 dl 12 settembre 1983 n 463 art 131-bis cp)
ldquoIn tema di reati tributari laddove il grado di offensivitagrave che dagrave luogo alla sanzione
penale egrave stato giagrave valutato dal legislatore con la determinazione di un ammontare
come soglia di punibilitagrave la particolare tenuitagrave del fatto puograve essere ritenuta solo in
casi di minimo superamento del predetto importo e di ridotta intensitagrave del dolordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez III 20 novembre 2015 (dep 1 aprile 2016) n 13218
Difformi -
DASPO obbligo di comparire presso un ufficio o comando di
polizia
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)
Cass Sez III 15 giugno 2018 (dep 9 ottobre 2018) n 45251 Pres Cavallo
Rel Galterio ric Sannino
Leggi speciali ndash Reati sportivi ndash DASPO ndash Divieto accesso manifestazioni
sportive ndash Gare amichevoli non programmate ndash Elemento soggettivo
(art 6 l 13 dicembre 1989 n 401)
ldquoIn tema di misure di prevenzione della violenza occasionata da manifestazioni
sportive lobbligo di comparire personalmente presso un ufficio o comando di polizia
egrave applicabile a tutti gli incontri che siano individuabili con certezza ed in concreto dal
destinatario del provvedimento in relazione alla loro anticipata organizzazione
dovendo conseguentemente rimanere escluse solo le gare decise in rapporto ad
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
63
esigenze peculiari del momento e senza preventiva programmazione e come tali non
previamente conoscibilirdquo
ldquoDal momento che il reato di cui allrsquoart 6 L 13 dicembre 1989 n 401 in quanto
delitto egrave caratterizzato dal dolo occorre ai fini della sussistenza dellelemento
soggettivo la certa individuabilitagrave delle gare per le quali il divieto operi gare che
ove di natura amichevole non necessariamente sono caratterizzate a differenza
degli incontri ufficiali dalla anticipata programmazione tanto piugrave allorquando
vengano disputate fuori dal campionato e si tratti digrave compagini poco piugrave che
dilettantisticherdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez III 4 marzo 2014 (dep 9 giugno 2014) n 23958
Difformi -
Cattivo stato di conservazione del cibo
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)
Cass Sez III 18 luglio 2018 (dep 9 ottobre 2018) n 45274 Pres Sarno Rel
Gai ric Salerno
Leggi speciali ndash Reati alimentari ndash Cattivo stato di conservazione ndash Modalitagrave
estrinseche
(art 5 lett b) l 30 aprile 1962 n 283)
ldquoLo stato di cattiva conservazione riguarda quelle situazioni in cui le sostanze
alimentari pur potendo essere ancora genuine e sane si presentano mal
conservate e cioegrave preparate confezionate o messe in vendita senza losservanza
delle prescrizioni dirette a prevenire il pericolo di una loro precoce degradazione
contaminazione o comunque alterazione del prodottordquo
ldquoAi fini della configurabilitagrave della contravvenzione prevista dallart 5 lett b L 30
aprile 1962 n 283 che vieta limpiego nella produzione di alimenti la vendita la
detenzione per la vendita la somministrazione o comunque la distribuzione per il
consumo di sostanze alimentari in cattivo stato di conservazione non egrave necessario
che questultimo si riferisca alle caratteristiche intrinseche di dette sostanze ma egrave
sufficiente che esso concerna le modalitagrave estrinseche con cui si realizza le quali
devono uniformarsi alle prescrizioni normative se sussistenti ovvero in caso
contrario a regole di comune esperienzardquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Leggi speciali
64
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez Un 19 dicembre 2001 n 443 Butti Rv 220716 Cass Sez
III 14 giugno 2016 n 44927 Ballico Rv 268715
Difformi -
Il doppio binario sanzionatorio nel market abuse
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Gerardo Auletta)
Cass Sez V 16 luglio 2018 (dep 10 ottobre 2018) n 45829 Pres Miccoli Rel
De Gregorio ric Franconi ed altri
Leggi speciali ndash Reati finanziari ndash Manipolazione del mercato ndash ne bis in idem
(artt 185 e 187-ter dlgs 24 febbraio 1998 n 58 art 649 cpp)
ldquoIn tema di manipolazione del mercato lirrogazione per il medesimo fatto sia di
una sanzione penale che di una sanzione amministrativa definitiva ndash ai sensi degli
artt 185 e 187 ter dlgs 24 febbraio 1998 n 58 ndash non determina la violazione del
principio del ldquone bis in idemrdquo a condizione che il cumulo delle sanzioni risulti
proporzionale alla gravitagrave del fatto commessordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez III 22 settembre 2017 (dep 14 febbraio 2018) n 6993
Difformi -
Il calcolo dellrsquoIVA evasa
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Gerardo Auletta)
Cass Sez III 28 marzo 2018 (dep 16 ottobre 2018) n 46953 Pres Cavallo
Rel Socci ric Pastoric
Leggi speciali ndash Reati tributari ndash Omesso versamento IVA ndash Calcolo imposta
evasa ndash Interessi dovuti ndash Esclusione
(art 10-ter dlgs 10 marzo 2000 n 74)
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
65
ldquoNel reato di omesso versamento di IVA per valutare il superamento della soglia
di punibilitagrave di euro 25000000 deve tenersi conto solo ed esclusivamente
dellrsquoimposta evasa e non anche degli interessi dovutirdquo
(Nel caso di specie la Corte annullava senza rinvio la sentenza di condanna per
insussistenza del fatto atteso che nel computo dellrsquoIVA non versata pari ad euro
25080800 venivano inseriti anche euro 248300 relativi agli interessi dovuti per il
versamento trimestrale)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi -
Difformi -
Il concetto di disponibilitagrave degli oggetti atti ad offendere nelle
ipotesi di DASPO di gruppo
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giuseppe Musella)
Cass Sez III 24 maggio 2018 (dep 16 ottobre 2018) n 46982 Pres Savani
Rel Andronio ric PM in proc Tommasini
Diritto penale ndash Leggi speciali ndash DASPO ndash Oggetti atti ad offendere ndash Possesso
di gruppo ndash Mera disponibilitagrave ndash Idoneitagrave
(art 6-ter l 13 dicembre 1989 n 401 art 2 dl 22 agosto 2014 n 119)
ldquoIl concetto di laquopossessoraquo utilizzato nellrsquoart 6-ter della l n 401 del 1989 non
richiede un quid pluris rispetto alla mera disponibilitagrave dellrsquooggetto pericoloso
intesa come possibilitagrave di sua apprensione e conseguente utilizzordquo
ldquoLa figura del cd laquoDASPO di grupporaquo di cui allrsquoart 6 comma 1 della legge n
401 del 1989 introdotta dallrsquoart 2 del dl n 119 del 2014 egrave diretta a colpire i
soggetti che anche attraverso una condotta di gruppo abbiano tenuto
comportamenti finalizzati alla partecipazione attiva ad episodi di violenza minaccia
o intimidazione tali da porre in pericolo la sicurezza pubblica in occasione di
manifestazioni sportiverdquo
(Nella fattispecie la Corte ha stabilito che ndash in tema di provvedimento DASPO ndash
allorquando tutti i soggetti coinvolti abbiano la disponibilitagrave degli oggetti atti ad
offendere non sia necessaria una valutazione individualizzata senza che tale scelta
comporti la violazione del principio della responsabilitagrave personale prevista dal
diritto penale)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Leggi speciali
66
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi -
Difformi Cass Sez III 3 febbraio 2016 n 22266
La natura istantanea del delitto di trasferimento fraudolento di
valori
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura del Comitato di redazione)
Cass Sez VI 20 giugno 2018 (dep 17 ottobre 2018) n 47304 Pres De Amicis
Rel Costantini ric PM
Legge speciale ndash Trasferimento fraudolento di valori ndash Natura istantanea del
reato ndash Societagrave di capitali ndash La consumazione del reato deve coincidere con
lrsquointestazione fittizia delle quote ndash Irrilevanza delle condotte successive ndash
Necessitagrave che lrsquoindagato sia socio di fatto ndash Insufficienza della qualifica di
amministratore di fatto ndash Necessitagrave che la provvista impiegata per lrsquoacquisto
delle quote provenga dallrsquoindagato
(art 12-quinquies dl 8 giugno 1992 n 306)
ldquoIn tema di trasferimento fraudolento di valori egrave comunque necessario che si
realizzi un trasferimento del bene tenuto altresigrave conto che lrsquoart 12-quinquies dl
30692 integra unrsquoipotesi di reato istantaneo con effetti permanenti e si consuma nel
momento in cui viene realizzata lrsquoattribuzione fittizia senza che possa assumere
rilevanza il permanere della situazione antigiuridica conseguente alla condotta
criminosardquo
ldquoIn ambito di societagrave di capitali la fittizia intestazione di quote di una societagrave puograve
integrare il reato di cui allrsquoart 12-quinquies dl cit a condizione che sia accertata
la titolaritagrave sostanziale delle quote attraverso lrsquoattribuzione della qualifica di socio
di fatto non essendo sufficiente la prova che lrsquoindagato rivesta la funzione di
amministratore di fatto della societagrave delle cui quote srsquoipotizza la fittizia
intestazionerdquo
ldquoLa carenza di gravi indizi sulla provenienza delle risorse economiche impiegate
per lrsquoacquisto delle quote da parte del soggetto che intende eludere lrsquoapplicazione
di misure di prevenzione determina la mancanza della condizione per lrsquoapplicabilitagrave
della misura cautelare essendo insufficiente lrsquoaccertamento della mera
disponibilitagrave del bene da parte di chi non ne risulta formalmente titolarerdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi con riferimento alla prima massima Cass Sez Un 28 febbraio 2001 n
8 Ferrarese Rv 218768 riguardo alla seconda Cass Sez V 7 luglio 2015 n
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
67
50289 Mollica Rv 265904 in relazione alla terza Cass Sez VI 12 gennaio 2018
n 5231 Polverino Rv 272128
Difformi -
Il destino dellrsquoordine di demolizione nel caso di ammissione alla
prova dellrsquoimputato
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Amedeo Bucci de Santis)
Cass Sez III 3 luglio 2018 (dep 18 ottobre 2018) n 47456 Pres Ramacci
Rel Zunica ric PG Corte di appello di Firenze in proc Fontana
Diritto penale ndash Reato urbanistico ndash Ammissione dellrsquoimputato allrsquoistituto della
messa alla prova ndash Destino del manufatto abusivo ndash Demolizione quale
necessaria eliminazione delle conseguenze dannose o pericolose del reato
(artt 44 dPR 6 giugno 2001 n 380 art 464-quater cpp )
ldquoIl reato urbanistico disciplinato dallart44 TUE rientra tra quelli per i quali si
puograve essere ammessi allrsquoistituto della messa alla prova Il permanere del manufatto
abusivo rientra tra le conseguenze dannose dei reati di cui la disciplina della messa
alla prova richiede la necessaria eliminazione In senso logico ma non cronologico
la demolizione del manufatto abusivo rientra tra le condotte pregiudiziali rispetto
alla ammissione dellrsquoimputato alla messa alla prova ed alla verifica del buon esito
della stessardquo
ldquoNel caso in cui il giudice di merito investito di un reato urbanistico ammetta
lrsquoimputato alla messa alla prova omettendo ogni valutazione in ordine alla
demolizione del manufatto abusivo e quindi in ordine al ripristino della legalitagrave
urbanistica il rappresentante della Pubblica Accusa egrave tenuto ad impugnare ai sensi
dellrsquoart464 quater comma 7 la ordinanza ammissiva dellrsquoistanza di messa alla
prova facendo valere in quella sede la insussistenza dei presupposti per la
sospensione del procedimentordquo
(In conseguenza di quanto sopra egrave inammissibile il ricorso proposto per il suddetto
motivo avverso la sentenza che dichiara estinto il reato per esito positivo della messa
alla prova)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez III 31 maggio 2018 n 404512018 nel senso che lrsquoistituto
della messa alla prova egrave applicabile ai reati edilizi tuttavia egrave necessario eliminare le
conseguenze dannose dei reati in questione attraverso la spontanea demolizione
dellrsquoabuso edilizio ovvero attraverso la riconduzione dellrsquointervento alla legalitagrave
urbanistica ove ricorrano i presupposti per lrsquoaccertamento della (doppia) conformitagrave
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Leggi speciali
68
Difformi -
Lrsquoammissibilitagrave del concorso tra il reato di dichiarazione infedele ed
omesso versamento dellrsquoIVA
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Antonio Scotto Rosato)
Cass Sez III 1 febbraio 2018 (dep 23 ottobre 2018) n 48246 Pres Savani
Rel Aceto ric Vacca
Leggi speciali ndash Reati tributari ndash Dichiarazione infedele ndash Omesso versamento
IVA ndash Concorso di reati ndash Sussiste
(artt 4 10-ter dlgs 10 marzo 2000 n 74)
ldquoTra il delitto di dichiarazione infedele e di omesso versamento IVA non esiste
alcun rapporto di consunzione assorbimento o specialitagrave Difatti ai fini
dellrsquointegrazione del reato di omesso versamento IVA egrave necessario e sufficiente che
il relativo ammontare risulti dalla dichiarazione senza ulteriori aggettivazione a
prescindere quindi dalla natura fraudolenta o infedele della dichiarazione stessa
diversamente nei reati cd dichiarativi la condotta attiva consiste nellrsquoindicare
elementi passivi fittizi o elementi attivi per un ammontare inferiore a quello
effettivo siccheacute le due fattispecie si pongono in rapporto di reciproca radicale
estraneitagrave e ben possono concorrere tra lorordquo
ldquoIn tema di omesso versamento dellrsquoimposta sul valore aggiunto affincheacute
lrsquoinadempimento dellrsquoobbligazione tributaria possa rappresentare causa di forza
maggiore egrave necessario che questi derivi da fatti non imputabili allrsquoimprenditore e
che questi non abbia potuto tempestivamente porvi rimedio per cause indipendenti
dalla propria volontagrave non potendosi ritenere fisiologica nel rischio di impresa la
carenza di liquiditagraverdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex multis Cass Sez III 24 giugno 2014 (dep 25 febbraio 2015) n
8352 Pres Fiale Rel Aceto Ric Schirosi
Difformi -
La necessitagrave della individuazione del ruolo svolto dal concorrente
nel reato di sottrazione fraudolenta
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
69
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Amedeo Bucci de Santis)
Cass Sez III 12 giugno 2018 (dep 29 ottobre 2018) n 49200 Pres
Lapalorcia Rel Andronio ric Rizzo
Leggi speciali ndash Sottrazione fraudolenta di somme al pagamento di imposte ndash
Individuazione del ruolo del concorrente ndash Necessitagrave
(art 11 co 1 dlgs 10 marzo 2000 n 74)
ldquoNel reato di sottrazione fraudolenta di somme al pagamento di imposte commesso
mediante il disinvestimento di polizze assicurative attraverso la riscossione
anticipata senza apparente giustificazione il solo fatto di essere coniuge della
titolare del cc bancario oggetto di sequestro e delle polizze assicurative
anticipatamente estinte non giustifica la adozione nei suoi confronti della misura
cautelare reale pur essendo il soggetto in questione (non titolare di beni oggetto di
sottrazione fraudolenta) in regime di comunione dei beni con la coindagata e pur
avendo partecipato quale delegato della consorte alle operazioni di verifica della
GdFrdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez III 5 aprile 2016 n 24816 secondo cui anche quando il bene
egrave formalmente intestato a terzi pur se prossimi congiunti dellrsquoindagato non opera
alcuna presunzione ma grava sul PM lrsquoonere di dimostrare la discrasia tra
intestazione formale e disponibilitagrave effettiva del bene conforme Cass Sez III 24
marzo 2015 n 14605
Difformi -
Il concorso dellrsquoextraneus a singole condotte distrattive nel delitto di
bancarotta fraudolenta
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giuseppe Musella)
Cass Sez V 5 luglio 2018 (dep 29 ottobre 2018) n 49499 Pres Bruno Rel
Fidanzia ric Vellucci
Diritto penale ndash Leggi speciali ndash Bancarotta fraudolenta patrimoniale ndash
Concorso dellrsquoextraneus ndash Singole condotte distrattive ndash Condotta postuma ndash
Inidoneitagrave
(artt 216 223 rd 16 marzo 1942 n 267)
ldquoLa circostanza che la condotta dellrsquoextraneus si collochi in epoca antecedente alla
dichiarazione di fallimento ed abbia lo scopo di rendere irreversibili gli effetti di un
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Leggi speciali
70
atto distrattivo non consente di ritenere sussistente la fattispecie concorsuale che
non egrave configurabile nel caso in cui lrsquoatto distrattivo dellrsquointraneus si sia giagrave
esauritordquo
ldquoUn comportamento postumo del terzo extraneus non egrave idoneo a configurare la
fattispecie del concorso con il delitto di bancarotta fraudolenta commesso
dallrsquointraneus dovendo la condotta del terzo essere anteriore o comunque
concomitante a quella distrattiva dellrsquoimprenditore fallito (o dellrsquoamministratore
della societagrave fallita)rdquo
(Nella fattispecie la Corte ha sancito il principio secondo il quale al fine di
affermare la responsabilitagrave del terzo rispetto alla singola condotta distrattiva
realizzata dallrsquoamministratore della societagrave fallita non egrave sufficiente che la
richiamata condotta sia stata realizzata in epoca antecedente alla dichiarazione di
fallimento ma egrave necessario verificare che la condotta del terzo sia anteriore o
concomitante a quella distrattiva commessa dallrsquointraneo)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez V 18 aprile 2013 n 40332 Cass Sez V 6 novembre 2015
n 8276 Cass Sez V 17 maggio 2017 n 54291
Difformi -
Insider trading doppio binario e proporzionalitagrave del complessivo
trattamento sanzionatorio
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Aldo Franceschini)
Cass Sez V 21 settembre 2018 (dep 31 ottobre 2018) n 49869 Pres
Vessicchelli Rel Caputo ric Chiarion Casoni
Leggi speciali ndash Reati finanziari ndash Ne bis in idem ndash Cumulo sanzionatorio ndash
Valutazione di proporzionalitagrave del complessivo trattamento sanzionatorio ndash
Disapplicazione normativa interna ndash Rideterminazione pena in mitius
(artt 184 co 1 lett b) 187-terdecies TUF 50 CDFUE 4 Prot 7 CEDU)
ldquoIl procedimento penale e quello amministrativo previsti dalla disciplina nazionale
in tema di abusi di mercato presentano quella connessione sostanziale e temporale
che secondo lrsquoinsegnamento della sentenza della Grande Camera della Corte EDU
A e B c Norvegia esclude la violazione del principio del ne bis in idemrdquo
ldquoEgrave compito del giudice nazionale verificare la sussistenza o meno del requisito
della proporzionalitagrave del complessivo trattamento sanzionatorio applicato
allrsquoimputatordquo
ldquoNella verifica della compatibilitagrave con il principio del ne bis in idem del
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
71
trattamento sanzionatorio complessivamente irrogato allrsquoautore dellrsquoabuso di
mercato il giudice comune deve valutare la proporzionalitagrave del cumulo
sanzionatorio rispetto al disvalore del fatto da apprezzarsi con riferimento agli
aspetti propri di entrambi gli illeciti (quello penale e quello formalmente
amministrativo) e in particolare agli interessi generali sottesi alla disciplina degli
abusi di mercato (anche sotto il profilo dellrsquoincidenza (anche sotto il profilo
dellincidenza del fatto sullintegritagrave dei mercati finanziari e sulla fiducia del
pubblico negli strumenti finanziari) tenendo conto con riguardo alla pena della
multa del meccanismo compensativo di cui allart 187-terdecies TUF qualora
detta valutazione dovesse condurre a ritenere il complessivo trattamento
sanzionatorio lesivo della garanzia del ne bis in idem il giudice nazionale dovragrave
dare applicazione diretta al principio garantito dallart 50 della Carta dei diritti
fondamentali dellUnione europea disapplicando se necessario e naturalmente
solo in mitius le norme che definiscono il trattamento sanzionatoriordquo
ldquoIn tema di abusi di mercato nel caso in cui la sanzione irrogata da Consob sia giagrave
divenuta irrevocabile la verifica del giudice penale circa la legittimitagrave rispetto al
principio del ne bis in idem del trattamento sanzionatorio complessivamente
irrogato allautore degli illeciti - fuori dallipotesi del tutto eccezionale in cui la
sanzione amministrativa sia da sola proporzionata al disvalore del fatto valutato
alla luce degli aspetti propri di entrambi gli illeciti e in particolare degli interessi
generali sottesi alla disciplina degli abusi di mercato ndash puograve comportare
esclusivamente la rideterminazione delle sanzioni penali attraverso la
disapplicazione in mitius della norma che commina dette sanzioni solo nel minimo
edittale con esclusione della multa in virtugrave del meccanismo compensativo di cui
allart 187-terdecies TUF e con riguardo alla reclusione fermo restando il limite
minimo insuperabile dettato dallart 23 cod penrdquo
(Nel caso di specie la Corte annullava con rinvio per nuovo esame limitatamente al
trattamento sanzionatorio la sentenza con cui lrsquoimputato giagrave punito in via
amministrativa dalla Consob con la sanzione pecuniaria di trecentocinquantamila
euro era stato ritenuto colpevole del reato di abuso di informazioni privilegiate e
condannato alla pena principale di un anno di reclusione e cinquantamila euro di
multa)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi con riferimento alla prima massima Cass Sez III 22 settembre 2017
dep 2018 n 6993 Servello in CED Cass n 272588 con riferimento alla seconda
massima Cass Sez V 16 luglio 2018 n 45829 Franconi non massimata
Difformi -
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Leggi speciali
72
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
73
III Diritto processuale penale
Rito abbreviato copertura della procura speciale nellrsquoipotesi di
modifica della imputazione
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)
Cass Sez VI 6 luglio 2018 (dep 4 settembre 2018) n 39926 Pres Paoloni
Rel Giordano ric Serafini
Diritto processuale penale ndash Giudizio abbreviato ndash Procura speciale e modifiche
allrsquoimputazione
(art 438 441 441-bis cpp)
ldquoLeventuale modifica dellimputazione non toglie efficacia al mandato conferito
ove la procura speciale non contenga espliciti limiti o condizioni ai poteri conferiti
al procuratore speciale siccheacute in questa ipotesi spetta al difensore la valutazione
della coerenza del negozio processuale con gli interessi dellimputato Se egrave vero che
la procura speciale per la definizione del procedimento con il rito abbreviato come
quella per definizione a pena concordata egrave atto personalissimo fondamentale per
la legittimitagrave del negozio e che puograve presentarsi in forma specifica con la fissazione
di limiti e condizioni ovvero generica ne consegue che quando la procura speciale
assume una configurazione generica e non presenta limiti o condizioni essa deve
intendersi segnatamente finalizzata alla conclusione del processo con il rito
speciale Con tale atto limputato affida al difensore il mandato di esprimere per suo
conto la volontagrave di accesso al rito a prova contratta siccheacute deve ritenersi che tale
mandato comprenda anche quello di valutare le fisiologiche vicende del
procedimento e del processo successive al conferimento della procura in coerenza
con gli interessi dellimputatordquo
ldquoLrsquoeventuale modifica dellimputazione nel corso delludienza preliminare non
toglie efficacia al mandato conferito ai fini della richiesta di rito abbreviato ove
questo non contenga una esplicita limitazione Ogni volta che la procura speciale a
concludere il processo con un rito a prova contratta non prevede limiti e condizioni
spetta al difensore la valutazione della coerenza del negozio processuale con gli
interessi dellimputato che gli ha conferito il mandatordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Diritto processuale penale
74
Conformi In relazione alla prima massima Cass Sez II 17 dicembre 2014 (dep
29 gennaio 2015) n 4261 Piroli Rv 262382
Difformi -
Sindacato del giudice dellrsquoesecuzione nella determinazione del
tempus commissi delicti
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alfonso Tatarano)
Cass Sez I 10 luglio 2017 (dep 5 settembre 2018) n 39943 Pres Carcano
rel Tardio ric De Bilio
Diritto processuale penale ndash Poteri del giudice dellrsquoesecuzione ndash Determinazione
del tempus commissi delicti ndash Revoca dellrsquoindulto
(artt 666 667 672 674 cpp art 3 l n 2412006)
ldquoDeve essere riconosciuto al giudice dellrsquoesecuzione il potere-dovere di
interpretare il giudicato e renderne espliciti il contenuto e i limiti ricavando dalla
sentenza tutti gli elementi anche se non chiaramente espressi che siano necessari
ai fini dellrsquoesecuzionerdquo
ldquoSe egrave vero che in sede esecutiva non egrave consentito modificare la data del commesso
reato accertata con sentenza passata in giudicato quando invece il tempus
commissi delicti non egrave indicato in modo preciso e con ben definiti riferimenti
fattuali nel capo drsquoimputazione il giudice dellrsquoesecuzione puograve prendere conoscenza
del contenuto della sentenza e occorrendo degli atti del procedimento per
ricavarne tutti gli elementi da cui sia possibile desumere lrsquoeffettiva data di
commissione del reato ove essa sia rilevante ai fini della decisione demandatardquo
(Con la sentenza in esame la Suprema Corte ha annullato con rinvio lrsquoordinanza con
la quale il Tribunale di Caltanissetta aveva revocato lrsquoindulto concesso ai sensi della
L n 2412006 sulla base della data di accertamento e non di quella di effettiva
commissione del reato di ricettazione per il quale era intervenuta condanna)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez I 15 aprile 2014 (dep 11 luglio 2014) n 30609 Raia in
CED Cass n 261087 Cass Sez I 12 giugno 2008 (dep 25 giugno 2008) n
25735 Labate in CED Cass n 240475 sullrsquoimpossibilitagrave per il GE di determinare
il tempus commissi delicti Cass Sez III 20 gennaio 2016 (dep 29 febbraio 2016)
n 8180 Spada in CED Cass n 266283
Difformi -
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
75
Diffamazione e principio di correlazione tra accusa e sentenza
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Mariagiovanna Veneruso)
Cass Sez V 3 maggio 2018 (dep 6 settembre 2018) n 40083 Pres Vessichelli
Rel Brancaccio ric Spada
Diritto processuale penale ndash Principio di necessaria correlazione tra accusa e
sentenza
(521 cpp)
ldquoAi fini della valutazione di corrispondenza tra pronuncia e contestazione di cui
allrsquoart 521 cod proc pen deve tenersi conto non solo della condotta descritta nel
capo di imputazione ma anche di tutte le risultanze probatorie portate a conoscenza
dellrsquoimputato che hanno formato oggetto di sostanziale contestazione in modo da
consentire a questi di esercitare il suo diritto di difesa sul materiale probatorio
posto a fondamento della decisionerdquo
ldquoIl difetto di correlazione tra accusa e sentenza rileva solo qualora si verifichi una
trasformazione o sostituzione delle condizioni che rappresentano gli elementi
costitutivi dellrsquoaddebito e non anche quando il mutamento riguardi profili
marginali non essenziali per lrsquointegrazione del reato e su cui lrsquoimputato abbia
avuto modo di difendersi durante il processordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez Un 15 luglio 2010 n 36551 Cass Sez III 16 aprile 2014
n 31849 Cass Sez IV 16 dicembre 2015 n 4497
Difformi -
La notifica dellrsquoavviso di fissazione per lrsquoudienza del giudizio di
appello
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giovanni Petranico)
Cass Sez V 16 maggio 2018 (dep 7 settembre 2018) n 40159 Pres Mazzei
Rel De Marzo ric Casali
Diritto processuale penale ndash Giudizio di appello ndash Avviso di fissazione
dellrsquoudienza ndash omissione ndash Notifica a difensore di fiducia ndash Obbligatorietagrave della
presenza ndash Nullitagrave assoluta
(artt 178 co 1 lett c) e 179 co 1 97 co 4 cpp)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Diritto processuale penale
76
ldquoLrsquoomesso avviso dellrsquoudienza al difensore di fiducia tempestivamente nominato
dallrsquoimputato o dal condannato integra una nullitagrave assoluta ai sensi degli artt 178
comma 1 lett c) e 179 comma 1 cod proc pen quando di esso egrave obbligatoria la
presenza a nulla rilevando che la notifica sia stata effettuata al difensore di ufficio
e che in udienza sia stato presente un sostituto nominato ex art 97 comma quarto
cod proc penrdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez Un 26 marzo 2015 n 24630 Maritan Rv 263598
Difformi -
Il creditore munito di garanzia reale sul bene non puograve chiedere la
revoca del sequestro preventivo
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Carmine Gatto)
Cass Sez III 4 dicembre 2017 (dep 11 settembre 2018) n 40318 Pres
Cavallo Rel Socci ric B IIG Spa
Diritto processuale penale ndash Sequestro preventivo ndash Riesame ndash Istanza terzo
creditore ndash Inammissibilitagrave
(artt 321 324 cpp)
ldquoNon puograve essere disposto il sequestro preventivo funzionale alla confisca per
equivalente di somme di denaro depositate su conto corrente costituite in pegno
irregolare a Garanzia di una obbligazione dellimputato attesa la immediata
acquisizione della proprietagrave delle stesse da parte del creditorerdquo
ldquoIn tema di sequestro preventivo il creditore assistito da garanzia reale non egrave
legittimato a chiedere la revoca della misura mentre il processo egrave pendente in
quanto la sua posizione giuridica non egrave assimilabile a quella del titolare del diritto
di proprietagrave ed il suo diritto di sequela non esclude lassoggettabilitagrave del bene a
vincolo essendo destinato a trovare soddisfazione solo nella successiva fase della
confisca e non attraverso limmediata restituzione del bene come invece accadrebbe
per il proprietariordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
77
Conformi Cass Sez III 16 settembre 2015 (dep 11 maggio 2016) n 19500
Cass Sez III 12 maggio 2015 (dep 12 ottobre 2015) n 40784 Cass Sez V 27
ottobre 2016 (dep 12 gennaio 2017) n 1390
Difformi -
I limiti della confisca nelle ipotesi di denaro provenienti da soggetti
terzi estranei al reato
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Antonio Scotto Rosato)
Cass Sez III 12 luglio 2018 (dep 24 settembre 2018) n 41104 Pres Rosi Rel
Gai ric Vicenzini
Leggi speciali ndash Reati tributari ndash Omessa dichiarazione ndash Confisca diretta ndash
Terzi estranei al reato ndash Prova
(artt 5 12-bis dlgs 10 marzo 2000 n 74)
ldquoQualora il profitto cd accrescitivo derivante da reato sia costituito da denaro la
confisca delle somme depositate sul conto corrente deve essere qualificata come
confisca diretta non necessitando della prova del nesso di derivazione diretta tra
somme oggetto di ablazione e reato Tuttavia deve escludersi lrsquoapprensione delle
somme giacenti sul conto corrente laddove sussista la prova che tali somme non
possano proprio derivare dal reato come nel caso di somme provenienti da rimesse
effettuate da terzi successivamente alla data di commessione del reato difettando in
esse la caratteristica di profitto pur sempre necessaria per poter procedere ad un
sequestro direttordquo
ldquoIn materia tributaria il delitto di cui allrsquoart 5 egrave reato omissivo proprio che puograve
essere commesso solo da chi secondo legislazione fiscale egrave obbligato alla
presentazione delle dichiarazioni con la conseguenza che il concorso nel reato egrave
ipotizzabile solo in forma morale (accordo istigazione e rafforzamento) non di
meno qualora lrsquoamministratore di diritto sia mero prestanome lrsquoamministratore di
fatto risponde quale autore principale in quanto titolare effettivo della gestione
socialerdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex multis Cass Sez III 24 ottobre 2014 (dep 30 ottobre 2015) n
43809 Pres Teresi Rel Aceto ric Gabbana
Difformi -
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Diritto processuale penale
78
Il commesso di un negozio puograve sporgere querela per truffa anche se
formalmente privo del potere di rappresentanza
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Carmine Gatto)
Cass Sez II 20 luglio 2018 (dep 26 settembre 2018) n 41785 Pres
Prestipino Rel Recchione ric D C C e altri
Diritto processuale penale ndash Truffa ndash Querela ndash Diritto di proporre querela ndash
Condizione di procedibilitagrave
(artt 120 640 cp 336 337 cpp)
ldquoIl diritto di querela per il reato di truffa spetta indipendentemente dalla formale
attribuzione del potere di rappresentanza anche alladdetto di un esercizio
commerciale che trovandosi al bancone di vendita si sia occupato della
transazione commerciale con cui si egrave consumato il reatordquo
ldquoLa titolaritagrave del diritto di querela spetta sia al soggetto raggirato e materialmente
defraudato del bene alla cui apprensione era diretta la condotta illecita sia al
soggetto che ha patito il danno patrimoniale ovvero a colui che vanta il diritto di
proprietagrave sul bene appreso illecitamente essendo possibile la coesistenza di piugrave
soggetti passivi di un medesimo reatordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez II 4 ottobre 2016 (dep 29 novembre 2016) n 50725 Cass
Sez Un 18 luglio 2013 (dep 30 settembre 2013) n 40354
Difformi -
Lrsquouso della posta elettronica certificata per il deposito di istanze in
cancelleria
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Emma Lorena Cappuccio)
Cass Sez III 17 maggio 2018 (dep 1 ottobre 2018) n 43184 Pres Gastone
Rel Socci ric Lo Monaco e altro
Diritto processuale penale ndash Giudizio di appello ndash Adesione del difensore
allrsquoastensione di categoria ndash Deposito istanza adesione a mezzo PEC ndash
Violazione del diritto di difesa ndash Prescrizione
(art 18 Cost art 2-bis l 11 aprile 2000 n 83 artt 157 161 cp)
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
79
ldquoLa richiesta dellrsquorinvio dellrsquoudienza per legittimo impedimento del difensore
inviata a mezzo posta elettronica in cancelleria non egrave irricevibile neacute inammissibile
anche se lrsquoutilizzo di tale irregolare modalitagrave di trasmissione comporta lrsquoonere per
la parte che intenda dolersi in sede di impugnazione dellrsquoomesso esame della sua
istanza di accertarsi del regolare arrivo della mail in cancelleria e della sua
tempestiva sottoposizione allrsquoattenzione del giudice procedenterdquo
ldquoNel caso in cui rsquoimpedimento ndash improvvisamente ed inevitabilmente insorto ndash sia
tale da precludere al difensore qualsiasi possibilitagrave di attivazione il medesimo egrave
esentato dalle indicate verifiche salvo lrsquoonere di provare le circostanze che le
hanno rese inattuabilirdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi in relazione alla prima massima Cass Sez II 7 novembre 2014 (dep 18
novembre 2014) n 47427 Pigionanti in relazione alla seconda massima Cass
Sez I 16 novembre 2017 (dep 17 gennaio 2018) n 1904 Deriugrave
Difformi sulla impossibilitagrave di avanzare istanza di rinvio per legittimo impedimento
a mezzo PEC dal difensore di fiducia dellrsquoimputato Cass Sez II 16 maggio 2017
(dep 22 giugno 2017 P sulla esclusione di presentazione di memorie nel giudizio
di legittimitagrave Cass Sez III 20 settembre 2016 (dep 11 novembre 2016)
Cacciatore sulla esclusione di impugnazioni cautelari anche da parte del PM
Cass Sez V 5 marzo 2015 (dep 5 giugno 2015) PM in proc Alamaru e altri
Formula corretta di esclusione della punibilitagrave per particolare
tenuitagrave del fatto innanzi al Giudice di Pace
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alfonso Tatarano)
Cass Sez V 26 giugno 2018 (dep 4 ottobre 2018) n 44128 Pres Pezzullo
Rel Morosini ric PG in proc Pichierri
Procedimento penale davanti al giudice di pace ndash Esclusione della punibilitagrave nei
casi di particolare tenuitagrave del fatto ex art 34 dlgs n 2742000 ndash Esclusione
della punibilitagrave per particolare tenuitagrave del fatto ex art 131-bis cp ndash Errore nel
richiamo della fattispecie correttamente applicabile ndash Interesse del PM ad
impugnare
(art 34 dlgs n 2742000 art 131-bis cp 3 l n 2412006 artt 568 591 cpp)
ldquoNel sistema processuale penale la nozione di interesse ad impugnare va
individuata in una prospettiva utilitaristica ossia nella finalitagrave negativa perseguita
dal soggetto legittimato di rimuovere una situazione di svantaggio processuale
derivante da una decisione giudiziale e in quella positiva del conseguimento di
unutilitagrave ossia di una decisione piugrave vantaggiosa rispetto a quella oggetto del
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Diritto processuale penale
80
gravame e che risulti logicamente coerente con il sistema normativo Un tale
interesse non puograve risolversi in una mera ed astratta pretesa alla esattezza teorica
del provvedimento impugnato priva cioegrave di incidenza pratica sulleconomia del
procedimento In tale prospettiva leventuale errore da parte del giudice di pace nel
richiamare lart 131-bis cod pen piuttosto che lart 34 dlgs n 2742000 non puograve
essere censurato solo in quanto tale ma richiede la deduzione di un effettivo
pregiudizio da rimuovere per effetto di quella decisione occorre cioegrave sotto il
profilo dellinteresse ad impugnare un precipitato di concretezza che egrave onere
della parte dedurre In tale prospettiva a fronte di un esito processuale comunque
consentito ndash il proscioglimento per particolare tenuitagrave del fatto ndash incombe sul
Procuratore Generale ricorrente lonere di specificare lintesse pratico perseguito o
meglio il diverso esito processuale rispetto a una pronuncia di proscioglimento per
particolare tenuitagrave del fatto - qualunque fosse listituto applicabile (DLgs n 274
del 2000 art 34 in luogo dellart 131-bis cp) - evidenziando in ipotesi
linsussistenza dei presupposti della tenuitagrave ovvero le ragioni della inoperativitagrave
nella fattispecie del DLgs n 274 del 2000 art 34rdquo
(Non constano precedenti nei medesimi termini In motivazione la Corte ha ribadito
come pur a fronte dello stesso esito definitorio i presupposti applicativi della
speciale tenuitagrave prevista dallrsquoart 131-bis cp divergano dallrsquoipotesi specificamente
dettata dallrsquoart 34 DLgs n 2742000 con riferimento al ldquomicrosistemardquo del
processo penale innanzi al giudice di pace e segnata dalla finalitagrave conciliativa tipica
di quel rito (cfr Sez Un 22 giugno 2017 (dep 28 novembre 2017) n 53683 Pres
Canzio Rel Vessichelli ric Perini in CED Cass n 271587) Tuttavia a fronte del
rilievo dellrsquoerronea adozione da parte del giudice di pace della formula definitoria
prevista dallrsquoart 131-bis cp spetta alla parte ricorrente nella specie il PG
indicare lrsquointeresse concreto perseguito attraverso la richiesta di annullamento della
sentenza spiegata con il ricorso)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi -
Difformi -
Lrsquoinammissibilitagrave dellrsquoatto di appello nei casi di difetto di specificitagrave
dei motivi di gravame
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Antonio Scotto Rosato)
Cass Sez V 12 luglio 2018 (dep 4 ottobre 2018) n 44177 Pres Zaza Rel
Borrelli ric Dessigrave
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
81
Diritto processuale penale ndash Impugnazione ndash Difetto di specificitagrave ndash
Inammissibilitagrave
(581 cpp)
ldquoLrsquoatto di appello deve ritenersi inammissibile per difetto di specificitagrave dei motivi
qualora non risultino esplicitamente enunciati ed argomentati i rilievi critici
rispetto alle ragioni di fatto o di diritto poste a fondamento della decisione
impugnata con un confronto reale con esserdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex ultimis Sez Un 27 ottobre 2016 (dep 22 febbraio 2017) n 8825
Pres Canzio Rel Andronio ric Galtelli
Difformi -
Lrsquoammissibilitagrave del patteggiamento del reato di omesso versamento
dellrsquoIVA nelle ipotesi di mancata estinzione del debito tributario
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Antonio Scotto Rosato)
Cass Sez III 18 luglio 2018 (dep 9 ottobre 2018) n 45275 Pres Sarno Rel
Gai ric Ongaro
Diritto processuale penale ndash Reati tributari ndash Patteggiamento ndash Estinzione
debiti tributari ndash Inammissibile ndash Confisca ndash Profitto ndash Risparmio di spesa
(art 10-ter 13-bis dlgs 10 marzo 2000 n 74 444 cpp)
ldquoIn tema di reati tributari lart 13-bis comma 2 dlgs n 74 del 2000 rappresenta
una condizione di accesso al rito del patteggiamento consentendone lrsquoapplicabilitagrave
esclusivamente qualora sia intervenuto lrsquointegrale pagamento del debito tributario
compreso di sanzioni ed interessirdquo
ldquoLa confisca per equivalente deve ricadere sui beni di cui il reo ha la disponibilitagrave
per un valore corrispondente a quelli costituenti il prezzo o il profitto del reato che
sia stato realmente lucrato dallindagato In tale ambito quanto alla nozione di
profitto nei reati tributari esso generalmente coincidente con il vantaggio
economico ricavato in via immediata e diretta dal reato e si identifica con
lammontare delle ritenute o dellimposta sottratta al fisco che costituisce un
vantaggio patrimoniale direttamente derivante dalla condotta illecita anche se
consistente in un risparmio di spesa derivante dal mancato pagamento del tributordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Diritto processuale penale
82
Conformi ex multis Sez Un 31 gennaio 2013 (dep 23 aprile 2013) n 18374 Pres
Lupo Rel Bruno ric Adami
Difformi Cass Sez III 12 aprile 2018 (dep 21 agosto 2018) n 38684 Pres Rosi
Rel Andreazza ric PG Firenze
Violazione del termine di durata massima delle indagini preliminari
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alfonso Tatarano)
Cass Sez VI 8 marzo 2018 (dep 9 ottobre 2018) n 45486 Pres Mogini Rel
Silvestri ric Romeo
Diritto processuale penale ndash Indagini preliminari ndash Ritardata iscrizione nel
registro notizie di reato ndash Mezzi di ricerca della prova ndash Intercettazione di
comunicazioni ndash Presupposti e motivazione del provvedimento di
intercettazione di persona non indagata ndash Modalitagrave esecutive di intercettazioni
in luoghi di privata dimora
(artt 335 405 407 266 267 cpp)
ldquoEgrave possibile utilizzare gli elementi di prova derivanti da atti di indagine compiuti
dopo la scadenza del termine di durata delle indagini se lrsquoatto sia assunto
nellrsquoambito di indagini diverse cioegrave volte ad individuare gli autori di altri reati Si
tratta di un principio che tuttavia deve essere coordinato con lesigenza di evitare
che attraverso apparenti indagini volte ad accertare i responsabili di altri reati si
eludano la portata del divieto di cui allart 407 cod proc pen noncheacute il sistema
normativo delineato dal legislatore e in particolare quello delle proroghe della
durata del termine di cui allart 405 cod proc pen Ciograve che deve essere verificato
cioegrave egrave che attraverso lrsquoapparente compimento di atti di indagine relativi
allaccertamento di altri reati si nullifichino gli effetti che il legislatore riconduce al
decorso del termine di durata delle indagini preliminarirdquo
ldquoGli elementi di prova acquisiti dal pubblico ministero dopo la scadenza dei termini
delle indagini preliminari possono sigrave essere utilizzati ai fini cautelari se acquisiti
aliunde nel corso di indagini estranee ai fatti oggetto del procedimento i cui
termini siano scaduti ovvero se provenienti da altri procedimenti relativi a fatti di
reato oggettivamente e soggettivamente diversi ma egrave comunque necessario
accertare che tali risultanze non siano il risultato di indagini finalizzate alla verifica
e allapprofondimento degli elementi emersi nel corso del procedimento penale i cui
termini sono scadutirdquo
ldquoAi fini di una corretta motivazione del provvedimento autorizzativo egrave necessario
che vengano indicate le ragioni sulla cui base il giudice ritenga di dover
autorizzare le intercettazioni richieste dal pubblico ministero in quanto proprio
quelle intercettazioni relative a quella particolare utenza risultano indispensabili
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
83
per il completo accertamento del fatto specifico cui si riferiscono le indagini
noncheacute per la individuazione dei responsabilirdquo
ldquoNelle ipotesi in cui il collegamento sia riferito ad un soggetto non indagato la
necessitagrave di motivare la correlazione tra lrsquoindagine in corso e lintercettato oltre
alla base indiziaria oggettiva egrave necessario che il giudice indichi ed espliciti
chiaramente lrsquointeresse investigativo sottostante chiarisca cioegrave le ragioni di
collegamento diretto o indiretto tra il soggetto ed il fatto di reato oggetto di
accertamento egrave necessario cioegrave che si indichino i motivi per i quali il soggetto
terzo che si intende intercettare dovrebbe essere informato sui fatti e percheacute si
ritiene che vi possano essere conversazioni o comunicazioni attinenti a quei fattirdquo
ldquoLomessa indicazione da parte del PM delle modalitagrave di intrusione delle
microspie nei luoghi di privata dimora non determina alcuna nullitagrave Le operazioni
di collocazione e disinstallazione del materiale tecnico necessario per eseguire le
captazioni costituiscono infatti atti materiali rimessi alla contingente valutazione
della polizia non essendo compito del pubblico ministero indicare le modalitagrave
dellintrusione negli ambiti e luoghi privati ove verragrave svolta lintercettazionerdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez VI 14 maggio 2017 (dep 1 marzo 2018) n 9386 Caridi in
CED Cass n 272727 Cass Sez I 30 maggio 2015 (dep 8 settembre 2015) n
36327 Sgaramella in CED Cass n 264527 su ammissibilitagrave ai sensi dellrsquoart 234
cpp di accertamenti acquisiti in sede amministrativa successivamente alla
scadenza del termine delle indagini Cass V Sez 8 marzo 2018 (dep 10 maggio
2018) n 20824 Di Francesco in CED Cass n 273031
Difformi -
Sostituto processuale e delega orale
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)
Cass Sez I 2 ottobre 2018 (dep 25 ottobre 2018) n 48862 Pres Di Tomassi
Rel Centofanti ric Stampini
Diritto processuale penale ndash Sostituto processuale ndash Delega orale
(art 102 cpp)
ldquoIl difensore titolare puograve farsi sostituire per ludienza o per latto processuale da
compiere conferendo incarico anche solo orale al difensore sostituto senza essere
necessariamente ivi presente e senza altro onere diverso dalla formale
dichiarazione (davanti al giudice e raccolta a verbale) del conferitario di averlo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Diritto processuale penale
84
ricevuto ferme le sue responsabilitagrave di ordine penale civile e deontologico per il
caso di dichiarazione mendacerdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi -
Difformi Cass Sez V 26 aprile 2018 n 26606 Vitanza Rv 273304
Impedimento dellrsquoimputato
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)
Cass Sez V 20 settembre 2018 (dep 25 ottobre 2018) n 48892 Pres Palla
Rel Scotti ric Lazzari
Diritto processuale penale ndash Impedimento dellrsquoimputato ndash Modalitagrave di
presentazione ndash Inoltro a mezzo telefax ndash Onere difensivo
(art 420-ter cpp)
ldquoLassoluto impedimento fisico a comparire sussiste solo in presenza di specifica
indicazione nel certificato medico prodotto a sostegno dellistanza di patologie che
rendano impossibile o rischioso lo spostamento per raggiungere il luogo
delludienzardquo
ldquoLa richiesta di rinvio delludienza per legittimo impedimento inviata a mezzo
telefax in cancelleria non egrave irricevibile neacute inammissibile ma lutilizzo di tale non
regolare modalitagrave di trasmissione comporta lonere per la parte che intenda
dolersi in sede di impugnazione dellomesso esame della richiesta stessa di
accertarsi ndash mediante un sostituto processuale un addetto di studio o
uninterlocuzione telefonica (o nel caso dellimpedimento dellimputato a maggior
ragione a cura del difensore stesso) ndash del regolare arrivo del fax e del suo
tempestivo inoltro al giudice procedente Solo nel caso in cui limpedimento ndash
improvvisamente ed inevitabilmente insorto ndash sia tale da precludere allinteressato
qualsiasi possibilitagrave di attivazione il medesimo egrave esentato dalle predette verifiche
salvo lonere di provare le circostanze che le hanno rese inattuabilirdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi in relazione alla prima massima Cass Sez II 22 maggio 2015 n
24515 Mennella Rv 264362 in relazione alla seconda massima Cass Sez I 16
novembre 2017 n 1904 Deriugrave Rv 272049
Difformi -
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
85
IV Esecuzione e sorveglianza
Valutazione della condotta successiva serbata dal condannato e
affidamento in prova ai servizi sociali
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alessandro Orabona)
Cass Sez I 18 maggio 2018 (dep 11 settembre 2018) n 40341 Pres Di
Tomassi Rel Siani ric Loppi
Esecuzione e sorveglianza ndash Ordinamento penitenziario ndash Istanza di
affidamento in prova ai servizi sociali ndash Detenzione domiciliare ndash Omessa
valutazione della condotta successiva tenuta dal condannato ndash Recupero sociale
del reo ndash Annullamento con rinvio
ldquoPur non potendosi prescindere dalla natura e dalla gravitagrave dei reati per cui egrave stata
irrogata la pena in espiazione quale punto di partenza dellrsquoanalisi della personalitagrave
del soggetto affincheacute si possa concedere lrsquoaffidamento in prova al servizio sociale
la considerazione di detta gravitagrave non puograve prescindere dalla necessaria valutazione
della condotta successivamente tenuta dal condannato essendo indispensabile
lesame anche dei comportamenti attuali del medesimo in ragione dellesigenza
connaturata alla ratio dellistituto di accertare non solo lassenza di indicazioni
negative ma anche la presenza di elementi positivi che consentano un giudizio
prognostico di buon esito della prova e di prevenzione del pericolo di recidiva
dovendo peraltro sottolinearsi che per la favorevole delibazione dellistanza non
puograve esigersi in positivo la dimostrazione che il soggetto abbia giagrave compiuto una
completa revisione critica del proprio passato bensigrave egrave sufficiente che ndash dai risultati
dellosservazione della personalitagrave ndash emerga che un siffatto processo critico sia
stato almeno avviato nella prospettiva di un suo ottimale reinserimentordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex plurimis Cass Sez I 5 maggio 2015 n 31420 Cass Sez I 3
dicembre 2013 n 773
Difformi -
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Esecuzione e sorveglianza
86
Videosorveglianza dei detenuti in regime 41-bis OP e limiti
nellrsquoesercizio dei mezzi di controllo
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giovanni Petranico)
Cass Sez I 16 aprile 2018 (dep 8 ottobre 2018) n 44972 Pres Mazzei Rel
Binenti ric Ministero della Giustizia per DAP
Esecuzione e sorveglianza ndash Ordinamento penitenziario ndash Cella e ambienti
penitenziari ndash Natura ndash Esercizio del controllo ndash Finalitagrave e modi consentiti ndash
Videosorveglianza ndash Limite ndash Valutazione del caso concreto
(artt 41-bis OP 3 e 8 CEDU 27 co II Cost)
ldquoLa cella e gli ambienti penitenziari non sono luoghi di privata dimora nel
laquopossessoraquo del detenuto al quale dunque non compete la titolaritagrave dello ius
excludendi alios con riguardo agli spazi in questione essendo gli stessi di contro
nella disponibilitagrave dellrsquoAmministrazione penitenziaria che ne puograve fare sempre uso
secondo le finalitagrave e i modi consentiti dalle previsioni di leggerdquo
ldquoLrsquoesercizio del controllo con i mezzi in concreto ritenuti idonei in forza di scelte
rimesse allrsquoAmministrazione penitenziaria in nessun caso perograve puograve trasmodare nella
sottoposizione a torture o trattamenti inumani e degradanti e per ravvisare un
trattamento di quel genere tuttavia occorre che si superino certe soglie di gravitagrave da
valutare nel caso concreto secondo alcuni concorrenti parametri considerando
contemporaneamente le ragioni della tutela e fermo restando che ci si deve pur
sempre trovare in presenza di una sofferenza o di una umiliazione di livello
significativamente superiore a quello che ordinariamente accompagna il tipo di
afflizione restrittiva in corso di esecuzione Tale superamento non si verifica solo per
effetto della videosorveglianza allrsquointerno della cella ai fini della tutela di esigenze di
ordine pubblico nel caso del detenuto in regime di cui allrsquoart 41-bis Ord penrdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez VII 16 marzo 2017 n 21506 Roman Rv 269781 Cass
Sez I 6 maggio 2008 n 32851 Sapone Rv 241228 C edu 6 aprile 2000 Labita
c Italia C edu 1 settembre 2015 Paolello c Italia Cass Sez I 24 novembre
2009 n 49988 Rv 245969
Difformi -
Permessi premio e programma trattamentale
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Mariagiovanna Veneruso)
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
87
Cass Sez I 18 luglio 2018 (dep 26 ottobre 2018) n 49146 Pres Di Tommasi
Rel Di Giuro ric Pischedda
Esecuzione e sorveglianza ndash Ordinamento penitenziario ndash Permessi premio ndash
Programma trattamentale ndash Attivitagrave estemporanea ndash Finalitagrave rieducativa
(artt 30-bis 30-ter OP)
ldquoI provvedimenti camerali mancano di un dispositivo quale atto di autonoma
rilevanza e dunque il contenuto della decisione del giudice egrave racchiuso nellrsquointero
dettato del provvedimento che va letto e interpretato nella sua interezzardquo
ldquoIl permesso premio ex artt 30-bis e 30-ter L n 3541975 non deve
necessariamente essere inserito in un preciso programma trattamentale bensigrave una
volta valutati tutti i criteri ai fini della concessione esso puograve concretizzarsi in una
attivitagrave estemporanea che abbia un fine rieducativo consistente nel consentire
unrsquoiniziale reinserimento del condannato nella societagraverdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez I 19 dicembre 2014 n 11873 Cass Sez I 5 febbraio 2013
n 11581
Difformi -
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Esecuzione e sorveglianza
88
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
89
V Procedimento di prevenzione
Misure di prevenzione tassativitagrave dei casi ed autonomia della
valutazione rispetto al procedimento di cognizione
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Marco Muscariello)
Cass Sez I 19 aprile 2018 (dep 3 ottobre 2018) n 43826 Pres Sarno Rel
Magi ric Righi e altri
Procedimento di prevenzione ndash Tassativitagrave dei casi di pericolositagrave ndash Pericolositagrave
generica ndash Autonomia della valutazione rispetto al procedimento di cognizione
ndash Limiti
(artt 1 4 dlgs 6 settembre 2011 n 159)
ldquoNel giudizio cognitivo di prevenzione lapplicazione delle previsioni di legge di
cui allart 1 co 1 lett a) e b) Cod Ant richiede adeguata motivazione circa la
esistenza pregressa delle condotte delittuose commesse dal proposto aderenti ai
contenuti della previsione astratta declinata ndash questultima ndash in termini tassativi
trattandosi della base logica e normativa del giudizio di pericolositagrave soggettivardquo
ldquoIl giudice della misura di prevenzione puograve fare riferimento in tale parte della
motivazione a provvedimenti emessi in sede penale che abbiano affermato (anche
in via provvisoria) la ricorrenza dei delitti in questione esprimendo argomentata
condivisione e confrontandosi con gli argomenti contrari introdotti dalla difesardquo
ldquoIl giudice della misura di prevenzione puograve ricostruire in via totalmente autonoma
gli episodi storici in questione ndash anche in assenza di procedimento penale correlato
ndash in virtugrave della assenza di pregiudizialitagrave e della possibilitagrave di azione autonoma di
prevenzione (art 29 Cod Ant)rdquo
ldquoIl giudice della misura di prevenzione egrave vincolato a recepire leventuale esito
assolutorio non dipendente dallapplicazione di cause estintive ndash sul fatto posto a
base del giudizio di pericolositagrave ndash prodottosi nel correlato giudizio penale (art 28
Cod Ant) con le sole eccezioni che seguono 1) il segmento fattuale oggetto
dellesito assolutorio del giudizio penale si pone come ingrediente fattuale solo
concorrente e minusvalente rispetto ad altri episodi storici rimasti confermati (o
non presi in esame in sede penale) 2) il giudizio di prevenzione si basa su elementi
cognitivi autonomi e diversi rispetto a quelli acquisiti in sede penale 3) la
conformazione legislativa del tipo di pericolositagrave prevenzionale egrave descritta in modo
sensibilmente diverso rispetto ai contenuti della disposizione incriminatrice oggetto
del giudizio penale (ipotesi di pericolositagrave qualificata)rdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Procedimento di prevenzione
90
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez I 24 marzo 2015 n 31209 ric Scagliarini Rv 264319
Cass Sez I 14 giugno 2017 n 36258 ric Cellini ed altri Cass Sez V 19
dicembre 2018 n 57488
Difformi -
Sorveglianza speciale e prescrizioni generiche del cd honeste vivere
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alessandro Orabona)
Cass Sez I 6 giugno 2018 (dep 30 ottobre 2018) n 49731 Pres Mazzei Rel
Cairo ric Sassano
Procedimento di prevenzione ndash Obblighi inerenti alla sorveglianza speciale ndash
Inosservanza ndash Tassativitagrave dellrsquoelenco delle prescrizioni ndash Prescrizione
generiche del cd honeste vivere ndash Limitazione alla libertagrave di partecipare a
riunioni pubbliche e comizi elettorali
(art 9 co 2 l n 14231956)
ldquoSecondo la Corte EDU con riferimento alle prescrizioni che comportano un
divieto assoluto di partecipare a pubbliche riunioni la legge italiana non indica
alcun limite temporale o spaziale a una libertagrave fondamentale e la restrizione risulta
interamente lasciata alla discrezionalitagrave del giudice (cfr punto 123 della sentenza
23 febbraio 2017 De Tommaso c Italia)rdquo
ldquoI contatti da vietare tra soggetti sono solo quelli che incrementino il rischio di
pericolositagrave o che si pongano in continuitagrave con lanzidetto profilo che la misura di
prevenzione intende controllare e non in generale le attivitagrave in cui si risolve
lesercizio di diritti di spessore superprimario di presidio costituzionale che
integrano il patrimonio fondamentale del cittadino e che tra laltro permettono
lesercizio delle libertagrave individuali in uno Stato democraticordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex plurimis Cass Sez Un 27 aprile 2017 n 40076 Cass Sez I 5
novembre 2008 n 44846 Solferino
Difformi -
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
91
Giurisprudenza di merito
Diritto penale
La ripetitivitagrave della condotta ed il profitto economicamente
apprezzabile quali elementi qualificanti la fattispecie di truffa ai
danni dello Stato realizzata mediante lattestazione da parte di terzi
della propria presenza in servizio
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Fabio Cavalli)
GUP Tribunale di SMCV Dottssa Salvatore 20 aprile 2017 (dep 20
maggio 2017) n 345 sent
Diritto penale ndash Truffa ai danni dello Stato ndash Marcatura del badge elettronico
da parte di terzi ndash Condotta decettiva ndash Ripetitivitagrave della condotta ndash Profitto
economicamente apprezzabile ndash Offensivitagrave della condotta - Dolo
(art 640 co II cp)
ldquoIn tema di truffa ai danni dello Stato la timbratura del cartellino marcatempo
attestante la presenza in servizio ndash con il contributo di terzi ndash e lallontanamento dal
luogo di lavoro sono condotte che astrattamente possono configurare un
comportamento decettivo nei confronti dellamministrazione di appartenenza
tuttavia al fine di impedire un automatismo tra allontanamento e reato e di lasciar
un margine di apprezzamento che ridonda sul versante della reale offensivitagrave della
condotta lartifizio deve essere ripetuto e deve portare al conseguimento di un
profitto che sia economicamente apprezzabilerdquo
ldquoPur a fronte di unrsquooggettiva non corrispondenza tra la situazione di fatto
rappresentata dalla timbratura del badge e quella effettiva la ripetitivitagrave degli
allontanamenti e la loro consistenza si riverbera anche sul piano dellaccertamento
del dolo richiesto dalla norma incriminatrice di riferimentordquo
(In applicazione di tali principi il Giudice di merito ha assolto tutti gli imputati in
un caso nel quale taluni dipendenti di un ASL erano stati impegnati ndash in un
particolare periodo caratterizzato da due gravi fenomeni di allarme sociale ndash nel
coadiuvare operazioni di polizia giudiziaria in attivitagrave di verifiche e sequestro che
non permettevano di poter timbrare il cartellino circostanze documentate dai
numerosi verbali prodotti in atti per tali motivi sarebbe stata adottata anche una
Giurisprudenza di merito ndash Diritto penale
92
direttiva che esonerava dalla timbratura del cartellino marcatempo e quindi
secondo lEstensore della sentenza non sarebbe stata dimostrata la reiterazione
dellallontanamento dal luogo di lavoro per finalitagrave diverse dallespletamento
dellattivitagrave professionale Inoltre il luogo di lavoro era munito di un doppio
ingresso uno dei quali non era stato oggetto di monitoraggio motivo per il quale
non si sarebbe potuto accertare neanche un danno economicamente apprezzabile)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez II 16 marzo 2018 n 14975 Cass Sez 17 dicembre 2013
n 8426 Cass Sez II 12 giugno 2008 n 26722 Cass Sez II 6 ottobre 2006 n
34210
Difformi -
Disastro ambientale e ne bis in idem
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alessandro Orabona)
Trib SMCV Sez III Coll C 20 settembre 2018 (dep 4 ottobre 2018) n
4571 Pres Est F Rugarli
Diritto penale ndash Disastro ambientale ndash Concorso formale di reati ndash Precedente
assoluzione per non aver commesso il fatto ndash cd inconciliabilitagrave logica ndash ne bis
in idem ndash Sentenza di non doversi procedere
(artt 434 cp 6 lett c) dl 6 novembre 2008 n 172 artt 529 649 cpp)
ldquoImmune da vizi logici e giuridici egrave la decisione del giudice che nellrsquoemettere
sentenza di non doversi procedere ex artt 529 649 cpp nei confronti di un
imputato giagrave assolto per non aver commesso il reato p e p dallrsquoart 6 lett c) dl n
1722008 evidenzi che in linea generale bencheacute non si possa precludere
lrsquoesercizio dellrsquoazione penale per un fatto diverso che presenti degli ulteriori e
differenti elementi rispetto ad un fatto giagrave giudicato tale principio perde la sua
consistenza allorquando il giudicato attiene alla condotta dellrsquoimputato ritenuta non
commessa e il reato diverso presenta identitagrave della condotta con quella giudicata
anche se questa si caratterizza per un evento diversordquo
ldquoLa preclusione del ne bis in idem non opera ove tra i fatti giagrave irrevocabilmente
giudicati e quelli ancora da giudicare sia configurabile unrsquoipotesi di ldquoconcorso
formale di reatirdquo potendo in tal caso la stessa fattispecie essere riesaminata sotto il
profilo di una diversa violazione di legge fatta salva lrsquoipotesi in cui nel primo
giudizio sia stata dichiarata lrsquoinsussistenza del fatto o la mancata commissione di
esso da parte dellrsquoimputato poicheacute in questo caso lrsquoevento giuridico considerato
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
93
successivamente si pone in rapporto di inconciliabilitagrave logica con il fatto giagrave
giudicatordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex plurimis Cass Sez III 23 febbraio 2017 n 55474 (dep 13 dicembre
2017) Barravecchia Cass Sez III 15 aprile 2009 n 25141 (dep 17 giugno 2009)
Ferrarelli Cass Sez III 18 settembre 2014 n 50310 (dep 02 dicembre 2014)
Scandroglio
Difformi -
Leggi speciali
Ordine di demolizione del Giudice penale e destinazione del bene a
finalitagrave pubbliche
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Amedeo Bucci de Santis)
Trib Napoli I Sez GE Dottssa Bottillo 15 dicembre 2017 (dep 27 dicembre
2017) ord
Leggi speciali ndash Ordine di demolizione del giudice penale ndash Acquisizione del
bene da parte del comune a seguito di inottemperanza del destinatario alla
demolizione disposta dalla PA ndash Destinazione del bene a finalitagrave pubbliche ndash
Caratteristiche della delibera del consiglio comunale che opta per la non
demolizione del manufatto
(art 31 co 5 dPR 6 giugno 2001 n 380)
ldquoLrsquoordine di demolizione costituisce atto dovuto del giudice penale a seguito di
condanna per il reato di cui allrsquoart 44 lett b) e c) TUE esplicazione di un potere
autonomo e non alternativo a quello dellrsquoautoritagrave amministrativa in fase esecutiva i
due poteri si possono trovare a doversi coordinarerdquo
ldquoOve sopravvengano situazioni di fatto o di diritto incompatibili con la esecuzione
dellrsquoordine di demolizione quali una corretta sanatoria o una delibera di
destinazione del bene a finalitagrave di pubblico interesse il GE puograve disporre la revoca
o la sospensione dellrsquoordine di demolizione sempre che sia stato emesso ovvero sia
prossimo ad essere emesso un atto amministrativo incompatibile con lrsquoordine
medesimordquo
ldquoLa acquisizione al patrimonio comunale egrave conseguenza della inottemperanza del
destinatario allrsquoordine di demolizione disposto dalla PA lrsquoacquisizione del bene al
Giurisprudenza di merito ndash Leggi speciali
94
patrimonio comunale egrave compatibile con lrsquoordine di demolizione disposto dal giudice
penale in quanto la demolizione del bene egrave un esito obbligato unica eccezione egrave
costituita dallrsquoart 31 comma 5 che esclude la demolizione del bene abusivo laddove
lrsquoente comunale abbia dichiarato lrsquoesistenza di interessi pubblici prevalenti rispetto
a quello del ripristino dellrsquoassetto urbanistico violato sempre che lrsquoopera abusiva
non contrasti con rilevanti interessi urbanistici o ambientalirdquo
ldquoLa delibera comunale che dichiari lrsquoesistenza di un interesse pubblico prevalente
sul ripristino dellrsquoassetto urbanistico deve dare conto delle specifiche esigenze che
giustificano la conservazione del singolo manufatto puntualmente individuatordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi la ordinanza in rassegna egrave coerente con il costante prevalente
orientamento della SC in senso conforme si segnalano Cass Sez III n 805518
6 dicembre 2017 (dep 20 febbraio 2018) Pres Fiale rel Gai ric P Cass Sez III
n 3017017 24 maggio 2017 (dep 15 giugno 2017) Pres Fiale est Ramacci ricB
Difformi -
La configurabilitagrave del reato di cui allrsquoart 2 dlgs 742000 non egrave
impedita dallrsquoeffettiva esistenza delle operazioni commerciali
intraprese noncheacute dalla veridicitagrave dei pagamenti effettuati
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Carmine Gatto)
Trib Napoli Sez VII penale Dott Ciampaglia 31 gennaio 2018 (dep 18 aprile
2018) n 1397 sent TC e altro
Leggi speciali ndash Reati tributari ndash Utilizzo di fatture per operazioni inesistenti ndash
Effettivitagrave delle operazioni commerciali ndash Irrilevanza ndash Mancata esclusione
della fattispecie ndash Elemento soggettivo ndash Consapevolezza della frode ndash
Compatibilitagrave con dolo eventuale
(art 2 dlgs 10 marzo 2000 n 74)
ldquoLrsquoeffettivo acquisto di beni non esclude la fattispecie di cui allrsquoart 2 dlgs 742000
qualora la merce sia stata acquisita da una societagrave esistente solo sulla carta cd
societagrave filtrordquo
ldquoLrsquoelemento soggettivo della fattispecie de qua consiste nella consapevolezza o
nellrsquoaccettazione del rischio (dolo eventuale) della natura di societagrave filtro della
controparte ovvero dellrsquoesistenza di una frode laquocaroselloraquo in corsordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
95
Conformi Cass Sez III 11 febbraio 2015 (dep 7 maggio 2015) n 19012 Cass
Sez III 27 aprile 2000 (dep 29 maggio 2000) n 6228
Difformi -
La configurabilitagrave del delitto di bancarotta per distrazione in
assenza della delibera assembleare
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giuseppe Musella)
Trib Napoli III Sez Coll 4 luglio 2018 (dep 1 ottobre 2018) n 8887 Pres
Spagna Est DrsquoAmbrosio FS + altri
Diritto penale ndash Bancarotta fraudolenta patrimoniale ndash Distrazione ndash Compensi
ndash Mancata delibera assembleare ndash Irregolaritagrave formale ndash Proporzione ndash
Valutazione ndash Necessitagrave
(artt 216 223 rd16 marzo 1942 n 267)
ldquoNel delitto di bancarotta fraudolenta la configurabilitagrave dellrsquoelemento soggettivo
doloso puograve escludersi qualora le operazioni compiute siano fisiologiche e
compatibili ndash sotto tutti gli aspetti - con lrsquoattivitagrave societaria complessivamente
considerata dal momento che la sussistenza di tale intento deve viceversa
ricavarsi in presenza di esborsi rilevanti idonei a ledere in modo incisivo le ragioni
dei creditorirdquo
(Nella fattispecie il Tribunale napoletano ha ritenuto che i compensi corrisposti agli
amministratori fossero certamente dovuti al pari del pagamento delle prestazioni
effettuate per le attivitagrave di progettazione tenuto conto che per oltre un anno la
societagrave continuava a godere della fiducia degli istituti di credito e che comunque
nel corso del 2012 era stata interessata da movimentazioni finanziare significative
Pertanto tali operazioni risultano perfettamente compatibili con le finalitagrave societarie
ndash rapportate ai volumi di affari ndash e non possono costituire elementi sintomatici della
volontagrave fraudolenta
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi
Difformi Cass sez V 15 gennaio 2018 n3797 Cass sez V 05 giugno 2018 n
30105
Giurisprudenza di merito ndash Leggi speciali
96
Reati urbanistici e dissequestro
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giovanni Petranico)
Gip Trib Napoli Sez XXII Dott Carola 6 novembre 2018 (dep 7 novembre
2018) Tarchini n 2888618 RGNR n 2511918 RGGip
Leggi speciali ndash Reati urbanistici ndash Interventi di manutenzione straordinaria ndash
Frazionamento o accorpamento delle unitagrave immobiliari ndash Limiti ndash Volumetria e
originaria destinazione drsquouso
(art 3 co 1 lett b) dPR 6 giugno 2001 n 380 come modificato dallrsquoart 17 co
1 lett a) n 2 dl 12 settembre 2014 n 133 conv con modificazioni nella l 11
novembre 2014 n 164)
ldquoAi sensi dellrsquoart 3 co 1 lett b) dPR n 3802001 come modificato dallrsquoart 17
comma 1 lett a) n 2 del dl 12 settembre 2014 n 133 conv con modificazioni
nella l 11 novembre 2014 n 164 laquonellrsquoambito degli interventi di manutenzione
straordinaria sono ricompresi anche quelli consistenti nel frazionamento o
accorpamento delle unitagrave immobiliari con esecuzioni di opere anche se comportanti
la variazione delle superfici delle singole unitagrave immobiliari noncheacute del carico
urbanistico purcheacute non sia modificata la volumetria e si mantenga lrsquooriginaria
destinazione drsquousoraquordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi -
Difformi -
Condono e sospensione dellrsquoordine di demolizione delle opere
abusive
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Aldo Franceschini)
C app Napoli 28 novembre 2018 (dep 3 dicembre 2018) n 7522014 SIGE
Pres Abbamondi Rel Abbamondi Matrone e altri
Leggi speciali ndash Reati urbanistici reati paesaggistici ndash Ordine di demolizione
opere abusive ordine di rimessione in pristino ndash Istanza di condono ndash Poteri di
accertamento del giudice dellrsquoesecuzione ndash Sospensione dellrsquoordine di
demolizione
(artt 31 co 9 TUE l 23 dicembre 1994 n 724 l 28 febbraio 1985 n 47 666
cpp)
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
97
ldquoSpetta al giudice penale (ed anche al giudice dellrsquoesecuzione) verificare la
sussistenza dei presupposti affincheacute la normativa di laquocondono edilizioraquo possa essere
applicata e gli accertamenti che devono essere compiuti dal giudice penale
costituiscono compiti propri dellrsquoautoritagrave giurisdizionale ndash conformi al dettato
dellrsquoart 101 comma II art 102 104 comma I e art 112 Cost ndash che non possono
essere demandati neppure con legge ordinaria allrsquoautoritagrave amministrativa in un
corretto rapporto delle sfere specifiche di attribuzionerdquo
ldquoIn presenza di una istanza di condono che non sia stata valutata dal giudice del
merito il giudice dellrsquoesecuzione ai fini del riconoscimento degli effetti delle
procedure di laquocondono edilizioraquo esperite ai densi della L n 724 del 1994 e L n 47
del 1985 ndash nellrsquoeseguire lrsquoindispensabile verifica degli elementi di fatto e di diritto ndash
deve accertare a) il tipo di intervento realizzato e la sua riconducibilitagrave agli schemi
della normativa di sanatoria b) le dimensioni volumetriche dellrsquoimmobile c)
lrsquoepoca della sua realizzazione d) la tempestivitagrave della domanda di sanatoria e
lrsquoavvenuto laquointegrale versamentoraquo delle somme dovute ai fini dellrsquooblazione ed a
titolo di contributo concessorio ritenute congrue dallrsquoamministrazione comunalerdquo
ldquoLrsquoordine di demolizione delle opere abusive emesso con la sentenza passata in
giudicato puograve essere sospeso solo qualora sia ragionevolmente prevedibile sulla
base di elementi concreti che in un breve lasso di tempo sia adottato dallrsquoautoritagrave
amministrativa o giurisdizionale un provvedimento che si ponga in insanabile
contrasto con detto ordine di demolizionerdquo
ldquoIl motivato parere favorevole della autoritagrave preposta alla tutela del vincolo ed il
parere favorevole della Commissione per il paesaggio se certamente non consente
di ritenere estinto il reato certamente inibiscono la demolizione o la remissione in
pristino dello stato dei luoghi atteso che i provvedimenti emessi comportano una
qualificata ricognizione dellrsquoassenza di conseguenze dannose o pericolose per
lrsquoambienterdquo
(Nel caso di specie la Corte distrettuale sospendeva per sei mesi lrsquoordine di
demolizione di unrsquoopera consistente nella sopraelevazione di un precedente
manufatto con realizzazione di primo e secondo piano (ciascuno di circa 160 mq) in
attesa della definizione del procedimento di sanatoria nellrsquoambito del quale risultava
giagrave emesso parere favorevole della Commissione per il paesaggio e autorizzata la
cancellazione dellrsquoordinanza dirigenziale di acquisizione dellrsquoimmobile al
patrimonio comunale)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi con riferimento alla terza massima Cass Sez III 17 ottobre 2017 n
42978 con riferimento alla quarta massima Cass Sez III 9 febbraio 2016 n
24410 Cass Sez III 3 luglio 2007 n 37318 Cass Sez III 26 novembre 2002 n
40269 Nucci in CED Cass n 222703
Difformi -
Giurisprudenza di merito ndash Leggi speciali
98
Diritto processuale penale
Sequestro preventivo valutazione del fumus boni iuris e del
periculum in mora
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)
TdL Napoli VIII Sez Coll A) 11 settembre 2018 n 549 ord
Diritto processuale penale ndash Riesame reale ndash Sequestro preventivo ndash Particolare
tenuitagrave del fatto ndash Reati urbanistici ndash Opera abusiva completata
(art 309 321 cpp)
ldquoLrsquoapplicabilitagrave della causa di non punibilitagrave per tenuitagrave del fatto nella fase
cautelare non puograve incidere sul giudizio circa la sussistenza o meno del fumus boni
iuris Non puograve ritenersi che vi sia una parte della normativa sostanziale sottratta
allrsquoapplicabilitagrave del giudice del riesame Questrsquoultimo tuttavia deve considerare
lrsquoapplicabilitagrave dellrsquoistituto alla fattispecie concreta al fine di valutare la possibile
ipotesi assolutoria ex art 131-bis cprdquo
ldquoIl sequestro preventivo di unrsquoopera edile realizzata senza titolo abitativo in
unrsquoarea sottoposta al vincolo di interesse pubblico (DM 28 marzo 1985) deve
essere supportato da un adeguato periculum in mora tale da intendersi la prognosi
di reale compromissione degli interessi attinenti al territorio e la previsione della
ulteriore lesione del bene giuridico protetto da parte dellrsquoindagato o di terzi in
ipotesi di godimento o disponibilitagrave della cosardquo
ldquoLrsquoesistenza di una struttura abusiva ultimata non integra di per seacute i requisiti della
concretezza ed attualitagrave del pericolordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi in relazione alla seconda massima Cass Sez III 24 novembre 2011 n
6599 in relazione alla terza massima Cass Sez III 14 aprile 2016 (dep 8 luglio
2016) n 28388
Difformi -
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
99
Mancato pagamento del pedaggio stradale e sequestro preventivo del
veicolo il periculum in mora deriva dalla natura della cosa sui cui egrave
disposto il sequestro
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Emma Lorena Cappuccio)
Trib SMCV 7 novembre 2018 (dep 19 dicembre 2019) ord
Diritto processuale penale ndash Riesame reale ndash Sequestro preventivo ndash Delitti contro il
patrimonio ndash Dissimulazione dello stato di insolvenza
(artt 321 322 cpp )
ldquoIl procedimento cautelare trova la sua ragione nella necessitagrave di evitare che le
conseguenze del reato siano protratte nel tempo incrementate in intensitagrave oppure di
ostacolare la commissione di ulteriori illeciti penali per lrsquoapplicazione della misura
occorre che siano sussistenti gli elementi che rendano ipotizzabile il reato per il quale si
procede ma non egrave richiesto tra i presupposti legittimanti il sequestro che la gravitagrave degli
indizi di colpevolezza sia a carico di un soggetto individuato tanto egrave vero che il vincolo
reale puograve essere disposto in procedimento contro ignotirdquo
ldquoIl silenzio serbato al momento dellrsquoingresso in autostrada egrave idoneo alla dissimulazione
dello stato di insolvenza riscontrabile pertanto nel comportamento di chi presentandosi
al casello a bordo di unrsquoautovettura ndash bene che fa presumere la capacitagrave di assolvere
lrsquoobbligo del pagamento del pedaggio in chi lo possiede ndash prenda in consegna il
talloncino aderendo in tal modo allrsquoofferta contrattuale proveniente dal gestore del
servizio autostradalerdquo
(Nella fattispecie il Tribunale del riesame ha ritenuto che lrsquoesigenza di prevenzione puograve
imporre di adottare la misura cautelare reale ogni qual volta un bene ndash quale che sia la
persona che ne dispone ndashpossa costituire strumento attraverso il quale le conseguenze del
reato vengono aggravate o protratte nel tempo esulando lrsquoaccertamento sulla effettiva
materiale disponibilitagrave del bene dal profilo cautelare essendo il predetto accertamento di
esclusiva competenza del Giudice del procedimento principale Altresigrave ha precisato come
nel caso in esame sussista il fumus del reato ex art 641 cp in quanto il conducente della
vettura transitando in autostrada nelle corsie riservate al ldquotelepassrdquo senza di fatto disporre
di tale strumento di pagamento con il suo comportamento ha profittato piugrave volte della
prestazione offerta dallrsquoente gestore della rete viaria accettando in tal modo di assumere
lrsquoobbligazione corrispettiva per facta concludentia)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi in relazione alla prima massima Cass Sez III 8 gennaio 2011 (dep 13
dicembre 2017) n 35312 in relazione alla seconda massima Cass Sez II 23 settembre
1996 (dep 28 novembre 1996) n 10247
Difformi -
Giurisprudenza di merito ndash Procedimento di prevenzione
100
Procedimento di prevenzione
La richiesta di applicazione della sorveglianza speciale nei confronti
di soggetto in espiazione di una pena detentiva superiore ai due anni
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alfonso Tatarano)
TdP Napoli 17 aprile 2018 decr in proc n 1622012 RGMP Pres
Lomonte Rel Consiglio
Procedimento di prevenzione ndash Sicurezza pubblica ndash Misure di prevenzione
personali ndash Sospensione dellrsquoesecuzione della sorveglianza speciale nel caso di
espiazione di pena detentiva ndash Necessitagrave di verifica dellrsquoattualitagrave della
pericolositagrave ndash Inammissibilitagrave della richiesta di applicazione della sorveglianza
speciale nei confronti di soggetto in espiazione di una pena detentiva lunga
(artt 14 e 15 dlgs 6 settembre 2011 n 159)
ldquoA seguito della sentenza della Corte Costituzionale n 291 del 2011 che ha
dichiarato lrsquoillegittimitagrave dellrsquoart 15 D Lgs 6 settembre 2011 n 159 nella parte in
cui non prevede che nel caso in cui lrsquoesecuzione della misura di prevenzione
personale resti sospesa durante la detenzione per espiazione pena del prevenuto
lrsquoorgano che ha disposto lrsquoapplicazione non debba valutare anche drsquoufficio la
permanenza delle condizioni di pericolositagrave dellrsquointeressato nel momento
dellrsquoesecuzione della misura e dellrsquointroduzione del co 2-ter dellrsquoart 14 che
impone allrsquoorgano competente successivamente allrsquoespiazione di una pena
detentiva non inferiore a due anni di rivalutare la persistenza delle condizioni di
pericolositagrave sociale dellrsquointeressato deve ritenersi che nellrsquoipotesi di prolungata
espiazione della pena detentiva la richiesta dellrsquoorgano proponente volta a valutare
lrsquoattualitagrave della pericolositagrave prospettata sia sostanzialmente inammissibile Deve
infatti osservarsi che in conseguenza del mutato assetto normativo il giudizio
sullrsquoattualitagrave emesso nellrsquoambito di un procedimento che ha come destinatario un
soggetto che dopo lrsquoadozione del provvedimento resteragrave detenuto in espiazione pena
per un periodo di almeno due anni egrave in sostanza ldquotamquam non essetrdquo dovendo lo
stesso giudizio essere necessariamente ripetuto dopo la cessazione della pena
detentiva e prima dellrsquoesecuzione del provvedimentordquo
(Fattispecie nella quale il Tribunale ha dichiarato inammissibile la richiesta di
applicazione della misura di prevenzione della sorveglianza speciale nei confronti di
un soggetto condannato in espiazione con fine pena (abbondantemente) superiore ai
due anni termine minimo questrsquoultimo previsto dal co 2-ter dellrsquoart 14 per radicare
lrsquoobbligo di verifica dellrsquoattualitagrave della pericolositagrave sociale da parte dellrsquoorgano
competente allrsquoapplicazione della misura Ha ritenuto il Tribunale che
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
101
lrsquoadempimento della verifica della permanenza della pericolositagrave sociale
successivamente alla cessazione dellrsquoesecuzione della pena comporterebbe un
rallentamento nella celeritagrave dellrsquoapplicazione della misura vanificando di fatto
lrsquointeresse dellrsquoorgano proponente a conseguire una rapida sottoposizione del
proposto alla misura evitando il pericolo di dilazioni)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi con riferimento alla necessitagrave di procedere alla verifica dellrsquoattualitagrave della
pericolositagrave sociale del proposto allrsquoesito dellrsquoespiazione Cass Sez V 13 giugno
2016 (dep 29 luglio 2016) n 33345 Cartanese in CED Cass n 268046
Difformi -
I requisiti per lrsquoapplicazione del controllo giudiziario delle imprese
su richiesta del privato
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Antonio Scotto Rosato)
Tribunale SMCV Sez Misure di prevenzione 2 maggio 2018 n 3 decr
Procedimento di prevenzione ndash Controllo giudiziario delle aziende ndash Finalitagrave ndash
Requisiti ndash Occasionalitagrave
(art 34-bis dlgs 6 settembre 2011 n159)
ldquoLa nuova misura dettata dallrsquoart 34-bis nasce dalla necessitagrave di adattare alle
mutate realtagrave socio-economiche gli strumenti giagrave esistenti in tema di contrasto alla
criminalitagrave organizzata adeguandoli alle diverse forme di intervento dei fenomeni
criminogeni nellrsquoimpresa ma tenendo al contempo nella giusta considerazione le
esigenze di salvaguardia della proprietagrave privata e della libera iniziativa economica
con particolare attenzione alle inevitabili conseguenze sul piano sociale ed alle
pesanti ricadute sui livelli occupazionali noncheacute sulla stessa efficienza ed efficacia
dellrsquoazione amministrativardquo
ldquoIl ricorso alla misura di cui allrsquoart 34-bis su impulso del privato egrave di natura
sussidiaria utilizzabile solo ove venga riscontrato il tratto di agevolazione
dellrsquoattivitagrave economica rispetto ad entitagrave criminali e pertanto deve collocarsi fra le
previsioni legislative che hanno come obiettivo la bonifica delle imprese nellrsquoottica
del salvataggio dal rischio di infiltrazioni mafiose dovendosi interpretare quale
strumento finalizzato alla conservazione delle imprese una volta depurate dagli
aspetti di illegalitagraverdquo
ldquoAffincheacute possa ricorrersi allo strumento previsto dallrsquoart 34-bis egrave necessario che
lrsquoimpresa sia soggetta ad un tentativo di infiltrazione mafiosa che tuttavia tale
Giurisprudenza di merito ndash Procedimento di prevenzione
102
fenomeno di infiltrazione abbia il carattere dellrsquooccasionalitagrave ed infine che
lrsquoimpresa sia stata destinataria di unrsquoinformativa antimafia tempestivamente
impugnatardquo
(Nel caso di specie il Tribunale nellrsquoaccogliere lrsquoistanza di parte ammetteva il
controllo giudiziario di cui allrsquoart 34-bis per anni due ritenendo sussistenti tutti i
requisiti richiesti dalla norma quali il carattere occasionale del tentativo di
infiltrazione camorristica noncheacute la sussistenza di una informativa antimafia
debitamente impugnata)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi -
Difformi -
Programmazione eventi e suggerimenti bibliografici
103
Programmazione eventi
- 25 marzo 2019 Le modifiche allrsquoart 4-bis OP il nuovo regime
penitenziario dei reati contro la pubblica amministrazione relatori Prof
Giuseppe Tabasco Dott Marco Carbone Dottssa Filomena Capasso
Dott Valentino Battiloro Avv Dario Gagliano Avv Gaetano Balice
- 16 aprile 2019 Trattamento dati personali privacy riservatezza nei
recenti interventi legislativi relatori Dott Alfredo Guardiano Prof
Avv Pasquale Troncone Profssa Vania Maffeo
- maggio 2019 La Corte di Strasburgo e la confisca senza condanna
lrsquoattesa sentenza della Grande Chambre (C edu GC 28 giugno 2018
GIEM Srl e altri c Italia)
- maggio 2019 La riforma della prescrizione ai tempi del populismo
penale
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
104
Suggerimenti bibliografici
Bellucci G Il patrocinio a spese dello Stato Giappichelli 2019 p 224
Della Ragione L (a cura di) La legge anticorruzione 2019 Giuffregrave
2019 p 98
Falato F (a cura di) Appunti di cooperazione giudiziaria penale II ed
ESI 2019 p 244
Manduchi C (a cura di) Contrasti giurisprudenziali penali 2018
Giuffregrave 2019 in corso di pubblicazione
Pennetta A L Bullismo Cyberbullismo e nuove forme di devianza
Giappichelli 2019 p 344
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
1
Indice
Opinioni p 9
Intervento del Presidente Carnevale allrsquoinaugurazione dellrsquoanno giudiziario
(sintesi) p 9
Novitagrave normative p 13
La (mancata) riforma dellrsquoordinamento penitenziario per minorenni e giovani
adulti dopo 40 anni di attesa
dlgs 2 ottobre 2018 n 121 p 13
Il restyling del Casellario giudiziale
dlgs 2 ottobre 2018 n 122 p 15
I decreti legislativi di riforma dellrsquoOrdinamento penitenziario
dlgs 2 ottobre 2018 n 123 p 18
dlgs 2 ottobre 2018 n 124 p 19
Giurisprudenza sovranazionale p 21
Tutela del diritto al rispetto della vita privata e familiare e rimedi avverso le
perquisizioni illegittime
Cedu 27 settembre 2018 Brazzi vs Italia p 21
Tutela del diritto al rispetto della vita privata e familiare ed alla riservatezza
delle comunicazioni tra cliente ed avvocato
Cedu 16 ottobre 2018 Visy vs Slovacchia p 21
Art 41-bis OP valutazione individualizzata ai fini della applicazione di
restrizioni aggiuntive ed accertamento dei mutamenti rilevanti della situazione
del detenuto
Cedu 25 ottobre 2018 Provenzano vs Italia p 22
Giurisprudenza costituzionale p 25
Detenuti in regime differenziato e possibilitagrave di cuocere cibi
Ccost 26 settembre 2018 dep 12 ottobre 2018 n 186 p 25
Giurisprudenza di legittimitagrave p 27
Sezioni unite p 27
Indice
2
Misure di Prevenzione confisca e tutela dei creditori ipotecari
Cass Sez un 22 febbraio 2018 dep 3 settembre 2018 n 39608 p 27
Gli effetti sul corso della prescrizione delle norme transitorie relative alla
modifica del regime di procedibilitagrave e la loro inapplicabilitagrave nel caso di ricorso
per cassazione inammissibile
Cass Sez un 21 giugno 2018 dep 7 settembre 2018 n 40150 p 28
Il falso in titolo non trasmissibile per girata non egrave piugrave previsto dalla legge come
reato
Cass Sez un 19 luglio 2018 dep 10 settembre 2018 n 40256 p 28
Analisi della struttura del reato di resistenza a un pubblico ufficiale
nellrsquoindividuazione dellrsquooggetto quale bene primario sul quale ricade lrsquoazione
del reo
Cass Sez un 22 febbraio 2018 dep 24 settembre 2018 n 40981 p 29
Continuazione reati puniti con pene eterogenee
Cass Sez un 21 giugno 2018 dep 24 settembre 2018 n 40983 p 30
Abnormitagrave dellrsquoordinanza con cui il gip dispone lrsquoimputazione coatta per
reati diversi da quelli per cui egrave stata richiesta larchiviazione
Cass Sez un 22 marzo 2018 dep 24 settembre 2018 n 40984 p 31
Lrsquoapplicabilitagrave della confisca cd allargata alle ipotesi di delitto tentato
aggravato ex art 7 l n 203 del 1991
Cass Sez un 19 aprile 2018 dep 24 settembre 2018 n 40985 p 31
Successione leggi penali nel tempo e momento di commissione del reato
Cass Sez un 19 luglio 2018 dep 24 settembre 2018 n 40986 p 33
Il deposito della motivazione della sentenza di patteggiamento
Cass Sez un 19 luglio 2018 dep 24 settembre 2018 n 40986 p 34
Le eventuali preclusioni derivanti dalla mancata proposizione del riesame
avverso le misure cautelari reali
Cass Sez un 31 maggio 2018 dep 11 ottobre 2018 n 46201 p 34
Sezioni semplici p 37
I Diritto penale p 37
Imputabilitagrave delle circostanze e loro apprezzamento nel merito
Cass Sez V 23 aprile 2018 dep 3 settembre 2018 n 39436 p 37
La configurabilitagrave dellrsquoaggravante nel delitto di truffa commesso ai danni di un
ente pubblico
Cass Sez II 19 luglio 2018 dep 5 settembre 2018 n 39958 p 38
Diffamazione tramite bacheca facebook
Cass Sez V 30 maggio 2018 dep 6 settembre 2018 n 40083 p 39
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
3
In caso di furto il luogo di lavoro puograve essere qualificabile come privata dimora
solo a determinate condizioni
Cass Sez V 6 aprile 2018 dep 10 settembre 2018 n 40289 p 39
La fattispecie di corruzione impropria nella vicenda della cd compravendita
dei senatori
Cass Sez VI 2 luglio 2018 dep 11 settembre 2018 n 40347 p 40
Condivisione in rete di ideali Isis e configurabilitagrave dellrsquoart 270-bis c p
Cass Sez VI 23 febbraio 2018 dep 11 settembre 2018 n 40348 p 41
Le azioni ostruzionistiche tra violenza privata e ragion fattasi
Cass Sez V 18 maggio 2018 dep 12 settembre 2018 n 40482 p 42
Lrsquoaccettazione del rischio di realizzare la lesione tipica della fattispecie
incriminatrice non esclude la configurabilitagrave del reato anche se lrsquointento egrave
quello di realizzare uno scherzo
Cass Sez V 28 maggio 2018 dep 26 settembre 2018 n 40488 p 43
Lrsquoaggravante del metodo mafioso nel reato di estorsione
Cass Sez V 11 giugno 2018 dep 26 settembre 2018 41865 p 43
Tentato furto ed attenuante del danno patrimoniale di speciale tenuitagrave
Cass Sez V 8 giugno 2018 dep 27 settembre 2018 n 42564 p 44
La creazione di un profilo ebay con dati anagrafici altrui configura il reato di
sostituzione di persona La ricarica postepay effettuata dalla vittima della truffa
determina il tempus ed il locus commissi delicti
Cass Sez V 22 giugno 2018 dep 27 settembre 2018 n 42572 p 45
I motivi di convenienza posti a base dellobbligo di astensione del Pubblico
Ufficiale ed il concorso dellextraneus nel reato proprio di abuso di ufficio
Cass Sez VI 7 giugno 2018 dep 28 settembre 2018 n 42911 p 46
Configurabilitagrave della fattispecie di rifiuto di atti drsquoufficio nel mancato deposito
di un provvedimento giudiziario
Cass Sez VI 13 luglio 2018 dep 3 ottobre 2018 n 43903 p 48
Commette il reato di truffa il medico che induce i pazienti a credere
contrariamente al vero che la prestazione deve essere resa in regime di libera
professione e non in convenzione
Cass Sez II 16 settembre 2018 dep 4 ottobre 2018 n 44228 p 48
Integra il reato di diffamazione a mezzo stampa la generica attribuzione di fatti
illeciti ad un soggetto qualora lrsquoarticolo sia in grado di generare la convinzione
nel lettore medio che il soggetto abbia commesso un qualche illecito
Cass Sez V 14 giugno 2018 dep 10 ottobre 2018 n 45813 p 49
Configurabilitagrave del reato di percosse
Cass Sez V 28 giugno 2018 dep 23 ottobre 2018 n 48322 p 50
Frode informatica (Phishing) e dolo concorsuale
Cass Sez II 10 settembre 2018 dep 24 ottobre 2018 n 48553 p 51
Indice
4
Lrsquoaccesso abusivo ad un sistema informatico o telematico da parte del dirigente
Cass Sez V 20 settembre 2018 dep 25 ottobre 2018 n 48895 p 52
II Leggi speciali p 53
Applicabilitagrave della causa di non punibilitagrave della ldquoparticolare tenuitagrave del fattordquo
al reato di omesso versamento delle ritenute previdenziali e assistenziali
Cass Sez III 30 maggio 2018 dep 3 settembre 2018 n 39413 p 53
La differente tutela dei beni giuridici protetti dai reati di occupazione abusiva
dello spazio demaniale e da quelli urbanistici e paesaggistici con gli ineludibili
effetti ai fini dellintegrazione delle relative fattispecie
Cass Sez III 4 maggio 2018 dep 4 settembre 2018 n 39679 p 54
Trattamento illecito di dati personali e diffusione del numero del cellulare di
terzi
Cass Sez III 8 giugno 2018 dep 4 settembre 2018 n 39682 p 55
Il concorso degli amministratori non operativi nel reato di bancarotta
fraudolenta per distrazione
Cass Sez V 16 maggio 2018 dep 7 settembre 2018 n 40152 p 55
Lrsquoevento della bancarotta impropria da reato societario
Cass Sez V 28 maggio 2018 dep 12 settembre 2018 n 40489 p 56
Particolare tenuitagrave del rifiuto di sottoporsi allrsquoalcoltest
Cass Sez IV 30 maggio 2018 dep 24 settembre 2018 n 40926 p 57
Il perimetro applicativo del principio di sussidiarietagrave previsto nellrsquoipotesi
delittuosa di dichiarazione infedele
Cass Sez III 17 gennaio 2018 dep 25 settembre 2018 n 41260 p 57
I limiti della responsabilitagrave del direttore dei lavori per conto del committente in
relazione alla gestione dei rifiuti prodotti dalla ditta appaltatrice o
subappaltatrice
Cass Sez III 8 maggio 2018 dep 26 settembre 2018 n 41699 p 58
La valutazione dei costi non contabilizzati ai fini del calcolo dellammontare
dellimposta evasa
Cass Sez III 8 maggio 2018 dep 26 settembre 2018 n 41703 p 59
La conversione del sequestro conservativo in pignoramento in presenza di
condanna generica al risarcimento del danno
Cass Sez V 15 maggio 2018 dep 26 settembre 2018 n 41839 p 60
La responsabilitagrave del socio illimitatamente responsabile delle societagrave in nome
collettivo nel delitto di bancarotta fraudolenta per distrazione
Cass Sez V 10 luglio 2018 dep 27 settembre 2018 n 42591 p 61
Reati tributari e particolare tenuitagrave del fatto
Cass Sez III 3 luglio 2018 dep 3 ottobre 2018 n 43654 p 62
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
5
DASPO obbligo di comparire presso un ufficio o comando di polizia
Cass Sez III 15 giugno 2018 dep 9 ottobre 2018 n 45251 p 62
Cattivo stato di conservazione del cibo
Cass Sez III 18 luglio 2018 dep 9 ottobre 2018 n 45274 p 63
Il doppio binario sanzionatorio nel market abuse
Cass Sez V 16 luglio 2018 dep 10 ottobre 2018 n 45829 p 64
Il calcolo dellrsquoIVA evasa
Cass Sez III 28 marzo 2018 dep 16 ottobre 2018 n 46953 p 64
Il concetto di disponibilitagrave degli oggetti atti ad offendere nelle ipotesi di
DASPO di gruppo
Cass Sez III 24 maggio 2018 dep 16 ottobre 2018 n 46982 p 65
La natura istantanea del delitto di trasferimento fraudolento di valori
Cass Sez VI 20 giugno 2018 dep 17 ottobre 2018 n 47304 p 66
Il destino dellrsquoordine di demolizione nel caso di ammissione alla prova
dellrsquoimputato
Cass Sez III 3 luglio 2018 dep 18 ottobre 2018 n 47456 p 67
Lrsquoammissibilitagrave del concorso tra il reato di dichiarazione infedele ed omesso
versamento dellrsquoIVA
Cass Sez III 1 febbraio 2018 dep 23 ottobre 2018 n 48246 p 68
La necessitagrave della individuazione del ruolo svolto dal concorrente nel reato di
sottrazione fraudolenta
Cass Sez III 12 giugno 2018 dep 29 ottobre 2018 n 49200 p 68
Il concorso dellrsquoextraneus a singole condotte distrattive nel delitto di
bancarotta fraudolenta
Cass Sez V 17 maggio 2018 dep 29 ottobre 2018 n 49449 p 69
Insider trading doppio binario e proporzionalitagrave del complessivo trattamento
sanzionatorio
Cass Sez V 21 settembre 2018 dep 31 ottobre 2018 n 49869 p 70
III Diritto processuale penale p 73
Rito abbreviato copertura della procura speciale nellrsquoipotesi di modifica
dellrsquoimputazione
Cass Sez VI 6 luglio 2018 dep 4 settembre 2018 n 39926 p 73
Sindacato del giudice dellrsquoesecuzione nella determinazione del tempus
commissi delicti
Cass Sez I 10 luglio 2018 dep 5 settembre 2018 n 39943 p 74
Diffamazione e principio di correlazione tra accusa e sentenza
Cass Sez V 3 maggio 2018 dep 6 settembre 2018 n 40083 p 75
La notifica dellrsquoavviso di fissazione per lrsquoudienza del giudizio di appello
Indice
6
Cass Sez V 16 maggio 2018 dep 7 settembre 2018 n 40159 p 75
Il creditore munito di garanzia reale sul bene non puograve chiedere la revoca del
sequestro preventivo
Cass Sez III 4 dicembre 2018 dep 11 settembre 2018 n 40318 p 76
I limiti della confisca nelle ipotesi di denaro provenienti da soggetti terzi
estranei al reato
Cass Sez III 12 luglio 2018 dep 24 settembre 2018 n 41104 p 77
Il commesso di un negozio puograve sporgere querela per truffa anche se
formalmente privo del potere di rappresentanza
Cass Sez II 18 luglio 2018 dep 26 settembre 2018 n 41785 p 78
Lrsquouso della posta elettronica certificata per il deposito di istanze in cancelleria
Cass Sez III 17 maggio 2018 dep 1 ottobre 2018 n 43184 p 78
Formula corretta di esclusione della punibilitagrave per particolare tenuitagrave del fatto
innanzi al Giudice di Pace
Cass Sez V 26 giugno 2018 dep 4 ottobre 2018 n 44128 p 79
Lrsquoinammissibilitagrave dellrsquoatto di appello nei casi di difetto di specificitagrave dei motivi
di gravame
Cass Sez V 12 luglio 2018 dep 4 ottobre 2018 n 44177 p 80
Lrsquoammissibilitagrave del patteggiamento del reato di omesso versamento dellrsquoIVA
nelle ipotesi di mancata estinzione del debito tributario
Cass Sez III 18 luglio 2018 dep 9 ottobre 2018 n 45275 p 81
Violazione del termine di durata massima delle indagini preliminari
Cass Sez VI 8 marzo 2018 dep 9 ottobre 2018 n 45486 p 82
Sostituto processuale e delega orale
Cass Sez I 2 ottobre 2018 dep 25 ottobre 2018 n 48862 p 83
Impedimento dellrsquoimputato
Cass Sez V 20 settembre 2018 dep 25 ottobre 2018 n 48892 p 84
IV Esecuzione e sorveglianza p 85
Valutazione della condotta successiva serbata dal condannato e affidamento in
prova ai servizi sociali
Cass Sez I 18 maggio 2018 dep 11 settembre 2018 n 40341 p 85
Videosorveglianza dei detenuti in regime 41-bis OP e limiti nellrsquoesercizio dei
mezzi di controllo
Cass Sez I 16 aprile 2018 dep 8 ottobre 2018 n 44972 p 86
Permessi premio e programma trattamentale
Cass Sez I 18 luglio 2018 dep 26 ottobre 2018 n 49146 p 86
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
7
V Procedimento di prevenzione p 89
Misure di prevenzione tassativitagrave dei casi ed autonomia della valutazione
rispetto al procedimento di cognizione
Cass Sez I 19 aprile 2018 dep 3 ottobre 2018 n 43826 p 89
Sorveglianza speciale e prescrizioni generiche del cd honeste vivere
Cass Sez I 6 giugno 2018 dep 30 ottobre 2018 n 49731 p 90
Giurisprudenza di merito p 91
Diritto penale p 91
La ripetitivitagrave della condotta ed il profitto economicamente apprezzabile quali
elementi qualificanti la fattispecie di truffa ai danni dello Stato realizzata
mediante lattestazione da parte di terzi della propria presenza in servizio
Gup SMCV 20 aprile 2017 dep 20 maggio 2017 n 345 p 91
Disastro ambientale e ne bis in idem
Trib SMCV Sez III 20 settembre 2018 dep 4 ottobre 2018 n 4571 p 92
Leggi speciali p 93
Ordine di demolizione del Giudice penale e destinazione del bene a finalitagrave
pubbliche
Trib Napoli Sez I GM 15 dicembre 2017 dep 22 dicembre 2017 ord
p 93
La configurabilitagrave del reato di cui allrsquoart 2 dlgs 742000 non egrave impedita
dallrsquoeffettiva esistenza delle operazioni commerciali intraprese noncheacute dalla
veridicitagrave dei pagamenti effettuati
Trib NA VII Sez GM 31 gennaio 2018 dep 18 aprile 2018 n 1397 p 94
La configurabilitagrave del delitto di bancarotta per distrazione in assenza della
delibera assembleare
Trib Napoli Sez III 4 luglio 2018 dep 1 ottobre 2018 n 8887 p 95
Reati urbanistici e dissequestro
Gip Napoli Uff XXII 6 novembre 2018 dep 7 novembre 2018 ord p 96
Condono e sospensione dellrsquoordine di demolizione delle opere abusive
C app Napoli 28 novembre 2018 dep 3 dicembre 2018 ord p 96
Diritto processuale penale p 98
Sequestro preventivo valutazione del fumus boni iuris e del periculum in mora
Trib Napoli VIII Sez Riesame 5 settembre 2018 dep 11 settembre 2018 n
549 ord p 98
Indice
8
Mancato pagamento del pedaggio stradale e sequestro preventivo del veicolo
il periculum in mora deriva dalla natura della cosa sui cui egrave disposto il
sequestro
Trib SMCV 7 novembre 2018 dep 19 dicembre 2018 ord p 99
Procedimento di prevenzione p 100
La richiesta di applicazione della sorveglianza speciale nei confronti di
soggetto in espiazione di una pena detentiva superiore ai due anni
TdP Napoli 17 aprile 2018 decr p 100
I requisiti per lrsquoapplicazione del controllo giudiziario delle imprese su richiesta
del privato
Trib SMCV Sez Misure di prevenzione 2 maggio 2018 n 3 decr p 101
Programmazione eventi formativi p 103
Suggerimenti bibliografici p 104
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
9
Opinioni
Intervento del Presidente Carnevale allrsquoinaugurazione
dellrsquoanno giudiziario (sintesi)
La Camera Penale di Napoli avverte lrsquoesigenza di denunciare la situazione di
gravissima crisi in cui versa la giustizia penale in Italia
Fra le principali ragioni di preoccupazione occorre anzitutto annoverare lrsquoemergenza
carcere
Per rendersi conto della dimensione del problema egrave sufficiente scorrere (ma egrave
necessario farlo per poter parlare del fenomeno) i dati ufficiali delle persone
detenute in istituti penitenziari al 31 dicembre 2018
Su scala nazionale si contano circa 10000 detenuti in eccesso rispetto alla capienza
regolamentare (quasi il 18) In Campania risultano ristretti 7660 cittadini a fronte
di una capienza regolamentare di 6142 unitagrave (quasi il 20)
Inoltre non bisogna dimenticare che della popolazione complessiva ben 1700
persone non sono ldquodefinitivirdquo Si vuole dire che oltre il 20 della popolazione
carceraria campana egrave composta da presunti innocenti Addirittura 1436 sono quelli
in attesa di primo giudizio
Nel solo distretto di Corte di appello di Napoli si contano 7028 presenze a fronte di
una capienza regolamentare di 5682 unitagrave
La Casa circondariale ldquoG Salviardquo di Napoli ndash Poggioreale egrave lrsquoistituto con piugrave
detenuti drsquoItalia con 2296 presenze a fronte di una capienza regolamentare di 1638
Tradotti questi numeri in percentuale significa oltre il 40 in esubero
Se questi sono i numeri si deve prendere atto che il sovraffollamento carcerario nel
nostro Paese ha nuovamente toccato picchi di emergenza nazionale
Opinioni
10
E ancora una volta occorre ribadire che una quota significativa di persone detenute egrave
rappresentata da soggetti in attesa di giudizio ossia di persone che per dettato
costituzionale lrsquoordinamento italiano presume essere innocenti
La giurisdizione di sorveglianza rappresenta un tema strettamente correlato al
Carcere
Come noto il funzionamento del Tribunale di sorveglianza di Napoli presenta gravi
criticitagrave piugrave e piugrave volte denunciate dalla Camera Penale di Napoli
Purtroppo tali criticitagrave ancora non hanno trovato soluzione nonostante gli sforzi
profusi a livello locale dai dirigenti degli uffici giudiziari interessati Eppure si tratta
di criticitagrave che incidono pesantemente su una porzione significativa della
popolazione carceraria rappresentata dai detenuti in espiazione pena
Disfunzioni che infliggono un evidente vulnus nei confronti dei detenuti
ingenerando fra lrsquoaltro una generale sfiducia sulla funzione rieducativa della pena e
che inevitabilmente mortificano le funzioni dellrsquoavvocato e del magistrato
Altro tema nevralgico riguarda i tempi del Giudizio penale che sono troppo lunghi
Con lrsquoassetto attuale si restituisce lrsquoidea di un processo dalla durata tuttrsquoaltro che
ragionevole creando un clima di sfiducia nei cittadini
Ebbene in un contesto del genere si innestano trasformando la preoccupazione in
allarme le linee drsquoazione che contraddistinguono le scelte politiche e di politica
legislativa portate avanti in materia di giustizia dallrsquoattuale compagine governativa
Sul terreno della libertagrave personale e dellrsquoespiazione della pena le risposte politiche si
sono tradotte in un ristrettissimo arco temporale a titolo esemplificativo 1) nella
scelta ndash concernente la riforma dellrsquoordinamento penitenziario proposta dal Ministro
Orlando allrsquoesito del lungo lavoro degli Stati Generali dellrsquoesecuzione penale ndash di
non esercitare la delega nella parte relativa alle misure alternative ed alla
eliminazione di automatismi preclusivi 2) nella scelta di approvare la legge cd
ldquospazzacorrottirdquo (l n 3 del 2019) che prevede fra lrsquoaltro lrsquoulteriore ampliamento
del catalogo dei reati di cui allrsquoart 4-bis dellrsquoordinamento penitenziario
Il tutto in una visione drammaticamente carcerocentrica che da un lato appare
dimentica di fondamentali ed insopprimibili principi costituzionali a partire da
quello della finalitagrave rieducativa della pena dallrsquoaltro non sembra tenere in alcun
conto il drammatico sovraffollamento degli istituti penitenziari italiani
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
11
Sul terreno dellrsquoefficienza le ldquoricetterdquo politiche si sono tradotte in scelte giagrave operate
o solo prospettate implicanti 1) la sostanziale cancellazione del principio di
immediatezza 2) una modifica in senso peggiorativo del regime delle impugnazioni
3) lrsquointroduzione di una nuova causa di ldquosospensionerdquo del termine di prescrizione
destinato a rimanere sospeso dalla pronuncia della sentenza di primo grado o del
decreto penale di condanna fino alla data di esecutivitagrave della sentenza che definisce
il giudizio o dellrsquoirrevocabilitagrave del decreto di condanna In altre parole si tratta di un
abbattimento dellrsquoistituto (di fatto sterilizzato) una volta che il procedimento sia
giunto a segnare tale tappa potragrave protrarsi ad libitum senza alcun limite
cronologico generando la inaccettabile figura dellrsquoeterno imputato
Accomunando peraltro incredibilmente agli imputati destinatari di una sentenza di
condanna anche coloro che siano stati assolti oltre ndash naturalmente ndash alle vittime del
reato
Un lsquofine processo mairsquo (assimilabile ad una sorta di vera e propria lsquopena
processualersquo quasi un lsquoergastolo processualersquo) che presenta plurimi e rilevantissimi
profili confliggenti con il quadro costituzionale
Tanto in un clima segnato da un progressivo scadimento come emblematicamente
testimoniato dalla recentissima vicenda concernente il detenuto Cesare Battisti
condannato in via definitiva per gravissimi reati e tuttavia esibito (dopo la cattura
ed il ritorno in Italia) come fosse un trofeo da una sorta di Stato vendicatore in
spregio ai piugrave elementari presidi posti a garanzia della dignitagrave umana dovuta a tutti
Nessuno escluso
Un clima che peraltro contribuisce al diffondersi tra i cittadini di un ldquogiustizialismo
populistardquo ndash che sostituisce al principio costituzionale di non colpevolezza una
concezione della giustizia quale luogo di punizione ndash come da ultimo dimostrano
plasticamente i recenti inaccettabili accadimenti verificatisi presso un Tribunale di
questo Distretto di Corte di Appello alla lettura di una sentenza non integralmente
recettiva delle imputazioni formulate
La CPN tuttavia non si limita ad esprimere la propria ferma contrarietagrave a soluzioni
che reputa inaccettabili giagrave sotto il profilo dei principi
Riteniamo infatti doveroso lrsquoimpegno per far crescere prassi virtuose
Crediamo infatti che un processo giusto ndash contrariamente alla vulgata che si cerca di
propagandare ndash possa coniugarsi con una giustizia efficiente
Opinioni
12
Che un processo giusto possa anzi debba avere una durata ragionevole
E in ogni caso reputiamo inaccettabile che possa anche solo ipotizzarsi di risolvere
la questione delle (eventuali) inefficienze del sistema incidendo sui presidi di
garanzia e sui diritti di libertagrave delle persone
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
13
Novitagrave normative
La (mancata) riforma dellrsquoordinamento penitenziario per minorenni e
giovani adulti dopo 40 anni di attesa
dlgs 2 ottobre 2018 n 121
Disciplina dellrsquoesecuzione delle pene nei confronti dei condannati minorenni in
attuazione della delega di cui allrsquoarticolo 1 commi 81 83 e 85 lettera p) della
legge 23 giugno 2017 n 103
pubblicato in GU 26 ottobre 2018 n 250 Suppl Ordinario n 50
(scheda a cura di Sabina Coppola)
Il decreto in esame per la prima volta contempla una disciplina specifica per
lrsquoesecuzione della pena nei confronti dei soggetti minori degli anni 18 e dei giovani
adulti (ovvero dei soggetti di etagrave compresa tra i 18 ed i 25 anni) prevedendo solo in
via sussidiaria lrsquoapplicazione della normativa prevista per i condannati adulti A tal
proposito infatti lrsquoart 1 co 1 recita testualmente Nel procedimento per
lesecuzione della pena detentiva e delle misure penali di comunitagrave a carico di
minorenni noncheacute per lapplicazione di queste ultime si osservano le disposizioni
del presente decreto e per quanto da esse non previsto quelle del codice di
procedura penale della legge 26 luglio 1975 n 354 del relativo regolamento di
attuazione di cui al decreto del Presidente della Repubblica 30 giugno 2000 n230
e del decreto del Presidente della Repubblica 22 settembre 1988 n 448 e relative
norme di attuazione di coordinamento e transitorie approvate con decreto
legislativo 28 luglio 1989 n 272rdquo La specialitagrave della materia comporta che la
competenza sia riservata al Tribunale di Sorveglianza per i minorenni (art 8)
La finalitagrave a cui mira lrsquoesecuzione penale minorile egrave quella di ldquofavorire percorsi di
giustizia riparativa e di mediazione con le vittime di reato Tende altresigrave a favorire
la responsabilizzazione leducazione e il pieno sviluppo psico-fisico del minorenne
la preparazione alla vita libera linclusione sociale e a prevenire la commissione di
ulteriori reati anche mediante il ricorso ai percorsi di istruzione di formazione
professionale di istruzione e formazione professionale di educazione alla
cittadinanza attiva e responsabile e ad attivitagrave di utilitagrave sociale culturali sportive
e di tempo liberordquo (art 1 co 2) Ciograve comporta la possibilitagrave per il Magistrato di
Sorveglianza di modificare la misura in atto in funzione delle prerogative dei
singoli condannati ed in unrsquoottica di personalizzazione dellrsquoesecuzione della pena
Novitagrave normative
14
La disciplina dellrsquoordinamento penale minorile si fonda sul principio di
territorialitagrave teso ad assicurare il mantenimento ed il rafforzamento delle
relazioni socio-familiari del minorenne (indispensabili per garantirgli un piugrave
facile ritorno nel suo contesto di vita) e derogabile qualora manchino o non siano
educativamente adeguati i riferimenti socio-affettivi di cui si dispone (art 2 co
7 e art 22) e stigmatizzando la extrema ratio del ricorso al carcere contempla le
cd misure penali di comunitagrave (art 2) ldquoLe misure penali di comunitagrave sono disposte
quando risultano idonee a favorire levoluzione positiva della personalitagrave un
proficuo percorso educativo e di recupero sempre che non vi sia il pericolo che il
condannato si sottragga allesecuzione o commetta altri reati Tutte le misure
devono prevedere un programma di intervento educativordquo (art 2 co 1)
Il decreto prima chiarisce le modalitagrave esecutive delle misure penali di comunitagrave
(art 3) e poi le analizza nel dettaglio In particolare sono misure penali di
comunitagrave
- lrsquoaffidamento in prova al servizio sociale qualora la pena da espiare non
superi i 4 anni (art 4)
- lrsquoaffidamento in prova con detenzione domiciliare per alcuni giorni in
particolare (presso il proprio domicilio o altro luogo specificamente
individuato) nei casi in cui sia concesso lrsquoaffidamento di cui allrsquoart 4 (art 5)
- la detenzione domiciliare qualora la pena da espiare non superi i 3 anni e non
vi siano le condizioni per laffidamento in prova al servizio sociale e per
laffidamento in prova al servizio sociale con detenzione domiciliare (art 6)
- la semilibertagrave (art 7) qualora il condannato abbia espiato almeno un terzo
della pena e se si tratta di condannato ldquoper taluno dei delitti indicati nel
comma 1 dellarticolo 4-bis della legge 26 luglio 1975 n 354 si tiene conto
altresigrave del significativo rapporto tra la pena espiata e la pena residuardquo
Il decreto nonostante le aspettative non elimina gli automatismi preclusivi
previsti dallrsquoart 4 bis dellrsquoordinamento penitenziario (per lrsquoesecuzione della pena
detentiva nei confronti di soggetti maggiorenni)
Il III capo del decreto in argomento disciplina lrsquoesecuzione delle misure penali di
comunitagrave e delle misure alternative nei confronti dei soggetti minori di anni 18 e dei
giovani adulti riservando a questi ultimi un trattamento specifico ed adeguato alle
indicazioni europee che (in termini di ldquostandard europei di vivibilitagrave carcerariardquo)
avevano esteso fino ai venticinque anni lrsquoetagrave raggiunta la quale obbligatoriamente i
condannati per reati commessi da minorenni dovessero transitare in istituti carcerari
per adulti Lrsquoestensione ai giovani adulti della disciplina prevista per i soggetti
minorenni egrave subordinata al rispetto dei processi educativi giagrave in atto ciograve significa
che se il giovane adulto per qualsiasi ragione abbia giagrave fatto ingresso nel carcere
ordinario non potragrave piugrave accedere a quello minorile e che al contrario qualora egli
sia detenuto presso un istituto di pena minorile e stia seguendo un programma
rieducativo esso non dovragrave essere interrotto neanche dal sopraggiungere di un nuovo
titolo esecutivo per reati commessi da maggiorenne Sul punto infatti lrsquoart 10 co
1 recita ldquoQuando nel corso dellesecuzione di una condanna per reati commessi da
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
15
minorenne sopravviene un titolo di esecuzione di altra pena detentiva per reati
commessi da maggiorenne il pubblico ministero emette lordine di esecuzione lo
sospende secondo quanto previsto dallarticolo 656 del codice di procedura penale
e trasmette gli atti al magistrato di sorveglianza per i minorenni Se questi ritiene
che vi siano le condizioni per la prosecuzione dellesecuzione secondo le norme e
con le modalitagrave previste per i minorenni tenuto conto del percorso educativo in
atto e della gravitagrave dei fatti oggetto di cumulo ne dispone con ordinanza
lestensione al nuovo titolo altrimenti dispone la cessazione della sospensione e
restituisce gli atti al pubblico ministero per lulteriore corso dellesecuzione Si tiene
altresigrave conto delle ragioni di cui allarticolo 24 del decreto legislativo 28 luglio
1989 n 272rdquo
Il Capo IV infine ha inteso disciplinare llsquoorganizzazione penitenziaria minorile
in senso stretto e in linea con i principi esaminati finora) ha cercato di assicurare un
buon livello qualitativo della gestione della vita carceraria rendendolo obbligatorio
per legge e mirando ad un trattamento rieducativo personalizzato e finalizzato al
reinserimento graduale nel tessuto sociale a mano a mano che la pena decorre
Il restyling del Casellario giudiziale
dlgs 2 ottobre 2018 n 122
Disposizioni per la revisione della disciplina del casellario giudiziale in
attuazione della delega di cui allarticolo 1 commi 18 e 19 della legge 23 giugno
2017 n 103
Pubblicato in G U 26 ottobre 2018 n 250 Suppl Ordinario n 50
(scheda a cura di Angelo Mastrocola)
In attuazione dellrsquoart 1 commi 18 e 19 della Legge 23 giugno 2017 n 103 ndash che
delegava il Governo ad adottare entro un anno dalla data di entrata in vigore della
stessa un Decreto legislativo per la revisione della disciplina del casellario
giudiziale (dPR 14 novembre 2002 n 313) ndash egrave stato pubblicato in GU del 26
ottobre 2018 il dlgs 2 ottobre 2018 n 122 recante laquoDisposizioni per la revisione
della disciplina del casellario giudizialerdquo
La ratio sottesa alla novella legislativa partiva dallrsquoesigenza di adeguare la
normativa in tema di iscrizione e cancellazione dei provvedimenti giudiziari nel
casellario giudiziale ai nuovi istituti giuridici di diritto penale sia sostanziale che
processuale e per dare attuazione alle direttive europee in tema di protezione dei
dati personali
Lrsquoart 1 del dlgs n 1222018 dal titolo laquomodifiche al testo unico sul casellario
giudiziale in materia di provvedimenti iscrivibiliraquo opera sullrsquoart 3 dPR n
3132002 in tema di elencazione dei provvedimenti che per estratto sono soggetti
ad iscrizione nel casellario giudiziale con lrsquoaggiunta tra i provvedimenti iscrivibili
anche delle sentenze che dichiarano estinto il reato per esito positivo della messa
alla prova ai sensi dellrsquoart 464-septies cpp prima della novella veniva annoverata
Novitagrave normative
16
come iscrivibile solamente lordinanza che ai sensi dellarticolo 464-quater cpp
dispone la sospensione del procedimento con messa alla prova Appare quindi
corretto che nel certificato in questione si debbano iscrivere al pari dellrsquoordinanza di
sospensione del procedimento anche le sentenze che danno atto dellrsquoesito
favorevole della messa alla prova
Lrsquoart 2 del decreto legislativo in commento dal titolo laquomodifiche al testo unico sul
casellario giudiziale in materia di eliminazione delle iscrizioniraquo modifica gli artt 5
e 8 dPR 3132002 in tema di eliminazione delle iscrizioni dai certificati del
casellario giudiziale e dei carichi pendenti
Egrave stato interamente riscritto lrsquoart 5 del dPR n 3132002 secondo cui laquole iscrizioni
nel casellario giudiziale sono eliminate decorsi quindici anni dalla morte della
persona alla quale si riferiscono e comunque decorsi cento anni dalla sua nascitaraquo
mentre la precedente formulazione faceva riferimento alla ldquocancellazione
dellrsquoiscrizione alla morte del soggetto e comunque il mantenimento della stessa fino
al compimento dellrsquoottantesimo anno di etagraverdquo
Al comma 2 lett a) dellrsquoart 5 dPR n 3132002 il decreto legislativo in
commento stabilisce che ldquosono eliminate anche le iscrizioni relative ai casi di
rescissione del giudicato ai sensi dellrsquoarticolo 669 cpprdquo adeguando la normativa al
nuovo istituto giuridico delineato a seguito della l n 67 del 2014 poi modificata
dalla successiva legge n 103 del 2017
Lrsquoart 2 dlgs n 1222018 rivisita altresigrave il regime di eliminazione delle iscrizioni
del casellario dei carichi pendenti
Ulteriore modifica apportata dallrsquoart 2 del decreto in oggetto incide sullrsquoart 8 dPR
3132002 il cui testo egrave stato modificato nel senso che lrsquoeliminazione dellrsquoiscrizione
puograve avvenire nella sola ipotesi di decesso del soggetto intestatario della stessa (e non
piugrave al compimento dellrsquo80esimo anno di etagrave)
Lrsquoart 3 dlgs n 1222018 laquomodifiche al testo unico sul casellario giudiziale in
materia di ufficio iscrizione ufficio territoriale ufficio locale ufficio centraleraquo
persegue invece una razionalizzazione dei servizi amministrativi
La nuova formulazione del comma 1 dellrsquoart 15 dPR 3132002 egrave la seguente
laquolrsquoufficio iscrizione iscrive per estratto nel sistema ed elimina dal sistema anche
sulla base delle comunicazioni di cui allrsquoart 16 i provvedimenti di cui agli articoli 3
e 9 esclusi quelli di competenza dellrsquoufficio centrale ai sensi dellrsquoarticolo 19
commi 3 4 e 5raquo
Il comma 5 dellrsquoart 19 del dPR n 3132002 viene riformulato in adeguamento alle
precedenti novelle legislative laquolrsquoufficio centrale elimina dal sistema le iscrizioni
relative alle persone decorsi quindici anni della morte della persona alla quale si
riferiscono e comunque decorsi cento anni dalla sua nascita noncheacute le iscrizioni
dei provvedimenti giudiziari relativi a minori ai sensi dellrsquoart 5 comma 4raquo
Lrsquoart 4 del decreto legislativo in commento mira a semplificare gli adempimenti
amministrativi in materia di casellario giudiziale (come disciplinato dallrsquoart 1
comma 18 lett a) della Legge delega) in luogo dei tre certificati rilasciabili su
richiesta dellrsquointeressato ndash certificato generale quello penale e quello civile
disciplinati dagli artt 23 e ss del DPR n 3132002 ndash viene rilasciato un unico
modello certificativo
Vengono cosigrave abrogati gli artt 23 25 e 26 dPR n 3132002 per cui residua solo
lrsquoart 24 dal titolo laquocertificato del casellario giudiziale richiesto dallrsquointeressatoraquo vi
egrave dunque unrsquounica tipologia di certificato rilasciabile allrsquointeressato senza che
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
17
questi sia tenuto a motivare la richiesta con lrsquoindicazione delle iscrizioni nel
casellario giudiziario europeo
Riformato egrave anche lrsquoistituto della ldquonon menzionerdquo nel certificato secondo i rilievi
della Corte Costituzionale non devono essere menzionate nel certificato in parola le
sentenze che applicano la pena ai sensi dellrsquoart 445 cpp allorcheacute la pena irrogata
non superi i due anni di detenzione (soli o congiunti alla pena pecuniaria)
lrsquoordinanza di sospensione del procedimento con messa alla prova (art 464-quater
cpp) e la sentenza che dichiara estinto il reato per esito positivo della stessa (art
464-septies cpp)
Lrsquoart 4 del decreto legislativo in commento novella gli artt 24 e 25-ter (per i
certificati richiesti dai privati) e gli artt 28 e 28-bis (per i certificati per le pubbliche
amministrazioni o i gestori di pubblici servizi) del Testo Unico prevedendo che in
calce al certificato del casellario giudiziale e a quello del casellario giudiziale
europeo debba essere necessariamente indicato se esistono o meno condanne
rispettivamente in ambito europeo e in ambito nazionale
Sempre ad opera dellrsquoart 4 dlgs n 1222018 si interviene sullrsquoart 27 dPR n
3132002 in tema di certificato dei carichi pendenti rilasciati su richiesta
dellrsquointeressato prevedendo che non figurino i provvedimenti giudiziari che hanno
dichiarato la non punibilitagrave ai sensi dellrsquoarticolo 131-bis cp e i provvedimenti
concernenti lrsquoistituto della messa alla prova (ordinanza di sospensione della messa
alla prova e sentenza che dichiara lrsquoestinzione del reato per esito positivo della
stessa)
Ancora lrsquo4 del dlgs n 1222018 modifica lrsquoart 28 del dPR n 3132002 dal
titolo laquocertificati richiesti dalle amministrazioni pubbliche e gestori di pubblici
serviziraquo la ratio egrave quella di far ottenere alle pubbliche amministrazioni il certificato
selettivo quello generale noncheacute i certificati di cui agli artt 27 e 28-bis del Testo
Unico
Ai sensi del co 2 dellrsquoart 28 del dPR n 3132002 il certificato selettivo laquocontiene
le sole iscrizioni esistenti nel casellario giudiziale a carico di un determinato
soggetto pertinenti e rilevanti rispetto alle finalitagrave istituzionali dellrsquoamministrazione
o del gestoreraquo
Il certificato generale invece laquoriporta tutte le iscrizioni esistenti nel casellario
giudiziale a carico di un determinato soggetto ed egrave rilasciato quando non puograve
procedersi sulla base delle disposizioni che regolano i singoli procedimenti
amministrativi alla selezione delle iscrizioni pertinenti e rilevantiraquo
Lrsquoart 28 del dPR n 3132002 elenca una serie di iscrizioni che in linea rispetto
alle previsioni di cui allrsquoart 24 (riguardante il certificato a richiesta dellrsquointeressato)
non devono essere riportate nei 2 certificati summenzionati (selettivo e generale)
1) le condanne relative a contravvenzioni punibili con la sola ammenda e le
condanne per reati estinti ai sensi dellrsquoart 197 comma 1 cp 2) le ordinanze di
sospensione del procedimento con messa alla prova e le sentenze che dichiarano
estinto il reato per esito positivo della stessa 3) i provvedimenti che dichiarano la
non punibilitagrave del soggetto ai sensi dellrsquoart 131-bis cp
Viene inoltre disciplinata dal novellato art 39 del dPR n 3132002 la modalitagrave di
rilascio dei certificati alle pubbliche amministrazioni e ai gestori di pubblici servizi
i certificati selettivi e generali (di cui allrsquoart 28) e quelli concernenti lrsquoanagrafe delle
sanzioni amministrative dipendenti da reato (di cui allrsquoart 32) vengono essere
acquisiti attraverso la consultazione del Sistema Informativo del Casellario ma tale
Novitagrave normative
18
consultazione dovragrave essere oggetto di apposita convenzione tra il Ministero della
Giustizia e le singole amministrazioni interessate
Infine gli artt 5 6 e 7 del dlgs n 1222018 mirano ad armonizzare la disciplina
transitoria di entrata in vigore delle nuove disposizioni con la precedente disciplina
in materia
Lrsquoart 5 modifica lrsquoart 47 del TU stabilendo che laquolrsquoeliminazione delle iscrizioni di
cui al comma 1 egrave effettuata dallrsquoufficio locale decorsi quindici anni dalla morte della
persona alla quale si riferiscono e comunque decorsi cento anni dalla sua nascitaraquo
Lrsquoart 6 dlgs n 1222018 modifica lrsquoart 51 del Testo Unico inserendo il comma
1-bis secondo cui laquoogni richiamo presente in norme di legge o di regolamento al
casellario giudiziale si intende riferito anche al casellario giudiziale europeoraquo
Con lrsquoarticolo 7 del dlgs n 1222018 si prevede che le disposizioni del decreto in
parola acquisteranno efficacia decorso un anno dalla data di pubblicazione in
Gazzetta Ufficiale e con lrsquoart 8 si ribadisce la neutralitagrave finanziaria dellrsquointervento
normativo in questione
I decreti legislativi di riforma dellrsquoOrdinamento penitenziario
dlgs 2 ottobre 2018 n 123
Riforma dellordinamento penitenziario in attuazione della delega di cui
allarticolo 1 commi 82 83 e 85 lettere a) d) i) l) m) o) r) t) e u) della legge
23 giugno 2017 n 103
Pubblicato in GU 26 ottobre 2018 n 250 Suppl Ordinario n 50
(schede a cura di Sergio Schlitzer)
Il decreto legislativo attua parzialmente la legge delega n 103 del 2362017 con
riferimento allrsquoassistenza sanitaria in carcere (capo 1) alla semplificazione dei
procedimenti di competenza del Tribunale di Sorveglianza (capo 2) alle competenze
dellrsquoUfficio Esecuzione Penale Esterna (capo 3) alla vita penitenziaria (capo 4)
Lrsquoart 1 rubricato ldquoModifiche alle norme sullordinamento penitenziario in tema di
assistenza sanitariardquo riscrive integralmente lrsquoart 11 della legge n 354 del 26 luglio
1975 Si segnala in particolare quanto previsto dal nuovo comma 3 circa la messa a
disposizione dei detenuti con idonei mezzi di pubblicitagrave della carta dei servizi il
comma 6 che estende lrsquoapplicabilitagrave dellrsquoart 385 cp alle ipotesi di ingiustificato
allontanamento dal luogo di cura in presenza di piantonamento il comma 7 che
introduce relativamente alla visita medica operata allrsquoingresso in istituto lrsquoobbligo
specifico per il medico di segnalare al direttore ed al magistrato di sorveglianza la
presenza di segni o altro che facciano ritenere che la persona abbia subito violenze
Lrsquoart 2 abroga lrsquoart 240 delle norme di attuazione di coordinamento e transitorie
del cpp
Passando al capo 2 lrsquoart 4 contiene le modifiche al cpp funzionali alla
semplificazione del procedimento di competenza del Tribunale di Sorveglianza
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
19
prevedendo la modifica dellrsquoart 656 co 6 cpp con lrsquointroduzione del termine non
inferiore a 30 gg e non superiore a 45 gg entro il quale deve essere adottata la
decisione del Tribunale di Sorveglianza (art 4 co 1 let a) la modifica del
procedimento previsto dallrsquoart 678 cpp (art 4 co 1 let b) lrsquoampliamento delle
ipotesi nelle quali il Tribunale di Sorveglianza puograve procedere a norma dellrsquoart 667
co IV cpp (art 4 co 2) lrsquointroduzione del co I ter allrsquoart 678 cpp che
limitatamente alle ipotesi nelle quali la pena da espiare non superi anni 1 e mesi 6 di
reclusione consente lrsquoapplicazione provvisoria delle misure di cui allrsquoart 656 co V
cpp con ordinanza adottata senza formalitagrave dal magistrato di sorveglianza e
soggetta ad eventuale opposizione da parte dellrsquointeressato o del pm
Lrsquoart 5 riformula gli art 51 bis e 51 ter della legge n 354 del 26 luglio 1975 in tema
di sopravvenienza di nuovi titoli di privazione della libertagrave e di sospensione e revoca
delle misure alternative stabilendo tra lrsquoaltro il carattere facoltativo dellrsquoadozione
da parte del magistrato di sorveglianza del decreto di provvisoria sospensione della
misura
Lrsquoart 6 introduce nella legge 354 lrsquoart 51 quater rubricato ldquoDisciplina delle pene
accessorie in caso di concessione di misure alternativerdquo Ai sensi della nuova
disposizione la concessione della misura alternativa alla detenzione non sospende
lrsquoapplicazione delle sanzioni accessorie salvo che il Giudice non provveda in tal
senso al fine di non pregiudicare le esigenze di reinserimento del condannato
Nellrsquoambito del capo 3 lrsquoart 10 estende la competenza dellrsquoUEPE al controllo circa
il rispetto delle prescrizioni contenute nei provvedimenti della magistratura di
sorveglianza
Lrsquoart 11 che costituisce ed esaurisce il capo 4 modifica le norme sullrsquoordinamento
penitenziario in tema di trattamento penitenziario Piugrave precisamente viene
interamente innovato lrsquoart 1 op con lrsquoespressa previsione che alla persona privata
della libertagrave sono garantiti i diritti fondamentali ed egrave vietata ogni forma di violenza
fisica e morale disposizioni alle quali si aggiunge lrsquoarricchimento del divieto di
discriminazione anche per ragioni di sesso identitagrave di genere religione Altre novitagrave
afferiscono lrsquoart 13 op che apre il trattamento anche a possibili azioni di
riparazione gli artt 14 op e 19 op in tema di detenzione femminile e degli
stranieri lrsquoart 33 che disciplina le ipotesi di detenzione in isolamento
dlgs 2 ottobre 2018 n 124
Riforma dellordinamento penitenziario in materia di vita detentiva e lavoro
penitenziario in attuazione della delega di cui allarticolo 1 commi 82 83 e 85
lettere g) h) e r) della legge 23 giugno 2017 n 103
Pubblicato in GU 26 ottobre 2018 n 250 Suppl Ordinario n 50
Il decreto legislativo attua i principi direttivi di cui di cui allarticolo 1 commi 82 83
e 85 lettere g) h) e r) della legge 23 giugno 2017 n 103 in tema di vita
penitenziaria (capo 1) e lavoro penitenziario (capo 2)
Novitagrave normative
20
Il capo I egrave costituito dal solo articolo 1 che modifica gli art 5 6 e 8 della legge della
legge 354 del 26 luglio 1975 aventi ad oggetto le caratteristiche architettoniche
degli edifici penitenziari e delle stanze di pernottamento noncheacute la disciplina del
loro uso da parte dei detenuti Piugrave nel dettaglio viene previsto che gli edifici
penitenziari devono essere dotati di spazi per le attivitagrave lavorative e formative e che i
servizi igienici siano collocati in spazi riservati Previsioni alle quali si aggiunge
quella relativa alla presenza negli istituti di ldquolocali idonei per la celebrazione dei
riti e lo svolgimento delle pratiche di cultordquo (art 24)
Tuttavia ai sensi dellrsquoart 3 le modifiche di cui allrsquoart 1 co 1 lettere b e c
modificative dellrsquoart 6 comma 2 e 8 legge 354 del 1975 acquistano efficacia solo a
decorrere dal 31122021
Delle modifiche delle norme dellrsquoordinamento penitenziario afferenti il lavoro
penitenziario si occupa lrsquoart 2 del capo 2 del decreto Oggetto dellrsquointervento
riformatore egrave innanzitutto lrsquoart 20 della legge n 354 del 26 luglio 1975 che viene
totalmente rinnovato ed integrato con la previsione di cui allrsquoart 20 ter al quale si
aggiungono le modifiche agli artt 21 co IV 22 25 bis e ter 46 del medesimo testo
normativo
Con riferimento allrsquoart 20 degne di note appaiono lrsquoeliminazione dellrsquoobbligatorietagrave
del lavoro penitenziario ed il riconoscimento del diritto al lavoro anche per coloro che
sono ospitati in strutture diverse dai penitenziari Viene ridisegnata inoltre la disciplina
dei lavori di pubblica utilitagrave che diventano elementi del trattamento rieducativo (art 15
op) da potersi svolgere non solo allrsquoesterno ma anche allrsquointerno degli istituti
Programmi di lavoro tuttavia preclusi ai condannati per alcune tipologie di reati
Altra significativa innovazione viene apportata allrsquoart 22 con la previsione della
retribuzione fissa per i detenuti e gli internati nella misura dei due terzi di quella
prevista dai contratti collettivi
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
21
Giurisprudenza sovranazionale
Tutela del diritto al rispetto della vita privata e familiare e rimedi
avverso le perquisizioni illegittime
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alfonso Tatarano)
C edu 27 settembre 2018 Brazzi c Italia ric 572782011
Diritto alla tutela della vita privata e familiare ndash Perquisizione non seguita da
sequestro ndash Impugnazioni
(art 8 CEDU artt 247 e ss cpp)
ldquoLa Corte ha ravvisato una violazione dellrsquoart 8 della Convenzione Europea dei
Diritti dellrsquoUomo (rispetto della vita privata e familiare) non essendo prevista dalla
legislazione italiana alcuna possibilitagrave di controllo giurisdizionale precedente o
successivo allrsquoespletamento dellrsquoatto in ordine alla legittimitagrave dei provvedimenti di
perquisizione domiciliare a cui non faccia seguito un sequestrordquo
(Nel caso di specie il ricorrente veniva sottoposto a perquisizione domiciliare
immediatamente dopo lrsquoapertura di un procedimento penale a suo carico per
violazioni di natura tributaria La perquisizione aveva esito negativo e
successivamente la notizia di reato veniva archiviata mentre il ricorso per
cassazione avverso il decreto di perquisizione veniva dichiarato inammissibile
Dunque in assenza di un controllo giurisdizionale preventivo sulla legittimitagrave della
perquisizione cosigrave come di un adeguato mezzo di impugnazione avverso il decreto
che la disponga la Legge Italiana non garantirebbe presidi sufficienti a salvaguardia
dal rischio di un eventuale abuso di potere da parte dellrsquoautoritagrave che conduce le
indagini)
Tutela del diritto al rispetto della vita privata e familiare ed alla
riservatezza delle comunicazioni tra cliente ed avvocato
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alfonso Tatarano)
C edu 16 ottobre 2018 Visy c Slovacchia ric n 702882013
Giurisprudenza sovranazionale
22
Diritto alla tutela della vita privata e familiare ndash Diritto alla riservatezza delle
comunicazioni tra avvocato ed assistito
(art 8 CEDU)
ldquoOgni persona interessata da un provvedimento limitativa di un diritto
fondamentale come quello della proprietagrave ha diritto di disporre di un tempo
ragionevole per potersi consultare con un avvocato al fine di predisporre una difesa
adeguata Deve inoltre essere garantito un mezzo giurisdizionale per far valere la
violazione del diritto alla segretezza delle comunicazioni tra avvocato ed assistitordquo
(La Corte ha condannato la Slovacchia per violazione dellrsquoart 8 CEDU in una
fattispecie in cui il ricorrente un uomo drsquoaffari austriaco aveva ottenuto dalle
autoritagrave slovacche un provvedimento di dissequestro di alcuni hard disc ove erano
conservati (tra gli altri) dati relativi a comunicazioni intercorse con il suo legale I
supporti venivano restituiti allrsquoavvocato ed immediatamente sottoposti a nuovo
sequestro a seguito di richiesta delle autoritagrave austriache Lamentava il ricorrente di
non aver potuto consultare il proprio legale proprio a seguito della immediatezza del
nuovo provvedimento di sequestro oltre che la violazione del diritto alla
riservatezza delle comunicazioni concernendo il sequestro dati tutelati dal segreto
professionale tra avvocato e cliente Nel riconoscere la fondatezza delle doglianze
la Corte rilevava come la misura non potesse ritenersi proporzionata allo scopo
perseguito e dunque necessaria in una societagrave democratica non essendo stato
possibile sottoporre il sequestro ad alcun vaglio giurisdizionale di legittimitagrave nel
paese di esecuzione In seconda battuta la contestualitagrave della restituzione e del
nuovo provvedimento di sequestro aveva di fatto reso impossibile per il ricorrente
consultarsi con il proprio legale)
Art 41-bis OP valutazione individualizzata ai fini della applicazione di
restrizioni aggiuntive ed accertamento dei mutamenti rilevanti della situazione
del detenuto
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Talamo)
C edu 25 ottobre 2018 Provenzano c Italia ric n 5508013
Diritto processuale penale ndash Ordinamento penitenziario ndash Stato di detenzione ndash
Trattamento adeguato ndash Valutazione ai fini della proroga del regime
differenziato
(art 41-bis OP art 3 CEDU)
ldquoEsprimendo lrsquointenzione di proseguire il ricorso lrsquoerede di un ricorrente deceduto
puograve essere motivato anche da interessi non esclusivamente materiali Le cause
relative ai diritti umani di cui egrave investita la Corte hanno generalmente anche una
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
23
dimensione morale e le persone vicine al ricorrente possono quindi avere un
legittimo interesse a garantire che sia fatta giustizia anche successivamente alla
morte del ricorrenterdquo
ldquoQuando sono disponibili piugrave ricorsi potenzialmente efficaci egrave richiesto al
ricorrente soltanto di esperire un ricorso di sua sceltardquo
ldquoLrsquoarticolo 35 sect 1 della Convenzione prevede la ripartizione dellrsquoonere della prova
e spetta al Governo che sostiene il mancato esaurimento delle vie di ricorso interne
convincere la Corte che il ricorso del quale afferma il mancato esperimento da
parte del ricorrente fosse efficace e disponibile teoricamente e praticamente al
momento pertinente vale a dire che era accessibile in grado di riparare le
doglianze del ricorrente e offriva ragionevoli prospettive di successordquo
ldquoLo Stato deve assicurare che una persona sia detenuta in condizioni compatibili
con il rispetto della dignitagrave umana che le modalitagrave e il metodo di esecuzione della
misura privativa della libertagrave non la sottopongano a sacrifici o privazioni di
intensitagrave superiore allrsquoinevitabile livello di sofferenza inerente alla detenzione e che
date le esigenze pratiche della reclusione siano garantiti adeguatamente il suo
benessere e la sua salute Le autoritagrave devono inoltre assicurare che sia tenuto un
registro completo dello stato di salute del detenuto e delle cure cui egrave sottoposto nel
corso della detenzione che la diagnosi e le cure siano sollecite e accurate e che
laddove sia richiesto dal carattere di una condizione medica il controllo sia
regolare e sistematico e riguardi una strategia terapeutica globale finalizzata a
curare adeguatamente i problemi di salute dei detenuti o a prevenire il loro
aggravamento piuttosto che ad affrontarli su base sintomaticardquo
ldquoQuando si valuta se la proroga dellrsquoapplicazione di alcune restrizioni ai sensi del
regime previsto dallrsquoarticolo 41 bis raggiunga la soglia minima di gravitagrave richiesta
per rientrare nel campo di applicazione dellrsquoarticolo 3 la durata temporale deve
essere esaminata alla luce delle circostanze di ciascuna causa il che comporta
inter alia la necessitagrave di accertare se il rinnovo o la proroga delle restrizioni
contestate fossero giustificati o menordquo
Precedenti
Conformi sul primo punto Cedu 8 ottobre 2015 Fartushin c Russia Ric
3888709 Cedu 15 dicembre 2016 Vaščenkovs c Lettonia Ric 3079512 Sul
secondo Cedu 15 ottobre 2009 Micallef c Malta Ric 1705606 Cedu 12
settembre 2012 Nada c Svizzera Ric 1059308 Sul terzo Cedu 17 settembre
2009 Scoppola c Italia (n2) Ric 1024903 Cedu 13 novembre 2017 Davydov e
altri c Russia Ric 7594711 Sul quarto Cedu 26 gennaio 2007 Khudobin c
Russia Ric 5969600 Cedu 23 marzo 2016 Blokhin c Russia Ric 4715206 Sul
quinto Cedu 17 settembre 2009 Enea c Italia Ric 7491201 Cedu 10 novembre
2005 Argenti c Italia Ric 5631700 Cedu 11 luglio 2006 Campisi c Italia Ric
2435802 Cedu 24 settembre 2015 Paolello c Italia Ric 3764802
Difformi -
Giurisprudenza sovranazionale
24
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
25
Giurisprudenza costituzionale
Detenuti in regime differenziato e possibilitagrave di cuocere cibi
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Aldo Franceschini)
C cost 26 settembre 2018 (dep 12 ottobre 2018) n 186 Pres Lattanzi Red
Zanon
Esecuzione e sorveglianza ndash Detenuti in regime differenziato ndash Misure di
elevata sicurezza ndash Divieto cottura cibi ndash Illegittimitagrave
(artt 41-bis co 2-quater lett f) Ord penit artt 3 27 co III e 32 Cost)
ldquoNel giudizio di legittimitagrave costituzionale dellrsquoart41-bis comma 2-quater lett f) l
26 luglio 1975 n 354 promosso dal Magistrato di sorveglianza di Spoleto con
ordinanza del 10 maggio 2017 la Corte costituzionale ha dichiarato
lrsquoillegittimitagrave costituzionale dellrsquoart 41-bis comma 2-quater lettera f) della legge
26 luglio 1975 n 354 (Norme sullrsquoordinamento penitenziario e sulla esecuzione
delle misure privative e limitative della libertagrave) come modificato dallrsquoart 2 comma
25 lettera f) numero 3) della legge 15 luglio 2009 n 94 (Disposizioni in materia
di sicurezza pubblica) limitatamente alle parole laquoe cuocere cibiraquordquo
Giurisprudenza costituzionale
26
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
27
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni unite
Misure di Prevenzione confisca e tutela dei creditori ipotecari
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Marco Muscariello)
Cass Sez Un 22 febbraio 2018 (dep 3 settembre 2018) n 39608 Pres Di
Tomassi Rel Andronio ric Business Partner scpa
Procedimento di prevenzione ndash Confisca ndash Procedimenti per i quali non si
applica il dlgs 1592011 ndash Domanda di ammissione dei creditori ipotecari ndash
Modalitagrave e decadenza
ldquoI creditori muniti di ipoteca iscritta sui beni confiscati allrsquoesito dei procedimenti di
prevenzione per i quali non si applica la disciplina del dlgs 6 settembre 2011 n
159 devono presentare la domanda di ammissione del loro credito al giudice
dellrsquoesecuzione presso il tribunale che ha disposto la confisca nel termine di
decadenza previsto dallrsquoart 1 comma 199 della legge 24 dicembre 2012 n 228
anche nel caso in cui non abbiano ricevuto le comunicazioni di cui allrsquoart 1
comma 206 della legge da ultimo citata e ciograve percheacute il termine di decadenza
previsto dal richiamato comma 199 decorre indipendentemente dalle comunicazioni
di cui al successivo comma 206 Lrsquoapplicazione di detto termine egrave comunque
subordinata allrsquoeffettiva conoscenza da parte del creditore del procedimento di
prevenzione in cui egrave stata disposta la confisca o del provvedimento definitivo di
confisca Egrave in ogni caso fatta salva la possibilitagrave del creditore di essere restituito
nel termine stabilito a pena di decadenza se prova di non averlo potuto osservare
per causa a lui non imputabilerdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi -
Difformi parzialmente Cass Sez I 12 febbraio 2016 n 20479 Banco Popolare
soc coop Rv 266891 noncheacute in senso parzialmente diverso la sezione rimettente
Cass Sez I 16 novembre 2017 ord ric Business Partner scpa Cass Sez I 12
Giurisprudenza di legittimitagrave ndash Sezioni Unite
28
aprile 2016 n 36626 Banca Monte dei Paschi di Siena Rv 267609 Cass Sez I
19 maggio 2016 n 46185 Italfondiario spa
Gli effetti sul corso della prescrizione delle norme transitorie
relative alla modifica del regime di procedibilitagrave e la loro
inapplicabilitagrave nel caso di ricorso per cassazione inammissibile
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Fabio Cavalli)
Cass Sez un 21 giugno 2018 (dep 7 settembre 2018) n 40150 Pres Carcano
Rel Vessichelli ric Salatino
Diritto penale ndash Modifiche del regime di procedibilitagrave ndash Disposizioni transitorie
ndash Sospensione della prescrizione ndash Casistica dettagliata ndash Inammissibilitagrave
dellimpugnazione
(art 159 cp art 12 comma 2 dlgs 10 aprile 2018 n 36 art 591 cpp)
ldquoIl tempo necessario a dare attuazione alle disposizioni transitorie previste dallart
12 del dlgs n 36 del 10 aprile 2018 non puograve gravare sullimputato sterilizzando
sine die il corso della prescrizione con una interpretazione analogica in malam
partem dellart 159 cp con la conseguenza che il corso della prescrizione non
resta sospeso durante larco temporale impiegato per informare la persona offesa
della facoltagrave di esercitare il diritto di querela e per consentirle di esprimersi nel
trimestre successivordquo
ldquoIn presenza di un ricorso inammissibile non deve darsi alla persona offesa lavviso
previsto dallart 12 comma 2 dlgs 10 aprile 2018 n 36 per leventuale esercizio
del diritto di querela atteso che la pronuncia di inammissibilitagrave ha sempre natura
dichiarativa ed egrave meramente ricognitiva della mancata instaurazione del giudizio di
cassazione poicheacute rileva un vizio che affligge geneticamente latto Tale
constatazione si compendia nella rilevazione che la proposizione di un atto di
impugnazione non consentito dagrave luogo alla formazione di un giudicato che attende
di essere formalizzato con le modalitagrave previste dallarticolo 648 cpp e per
distinguersi da questo viene definito sostanziale ma che ciograve nondimeno produce
leffetto di rendere giuridicamente indifferenti fatti processuali come lintegrazione
di cause di non punibilitagrave precedentemente non rilevate percheacute non dedotte oppure
integrate successivamente al giudicato stessordquo
Il falso in titolo non trasmissibile per girata non egrave piugrave previsto dalla
legge come reato
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
29
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Emma Lorena Cappuccio)
Cass Sez Un 19 luglio 2018 (dep 10 settembre 2018) n 40256 Pres
Carcano Rel Piccialli ric Felughi
Diritto penale ndash Reato di falsificazione di assegno bancario non trasferibile ndash
Individuazione della fattispecie ndash Abolitio criminis ndash Illecito civile
(artt 485 491 cp art 1 comma 1 lett A) dlgs 15 gennaio 2016 n 7)
ldquoLa falsitagrave commessa su un assegno bancario munito della clausola di non
trasferibilitagrave configura la fattispecie di cui allrsquoart 485 cod pen abrogato dallrsquoart
1 comma 1 lett a) del dlgs 15 gennaio 2016 n 7 e trasformato in illecito civilerdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex multis Cass Sez V 4 aprile 2017 n 32972 Valentini Rv 270677
Cass Sez V 17 gennaio 2017 n 11999 Toma Rv 269710 Cass Sez V 22
novembre 2016 (dep 2017) n 3422 Merolla Cass Sez Un 20 febbraio 2007 n
4 Guarracino Rv 11812
Difformi Cass Sez II 1 marzo 2018 n 13086 Solla Rv 272540 Cass Sez II
22 giugno 2017 n 36670 Milani Rv 271111 Cass Sez II 24 novembre 2017 n
12599 Grassi Rv 272368
Analisi della struttura del reato di resistenza a un pubblico ufficiale
nellrsquoindividuazione dellrsquooggetto quale bene primario sul quale
ricade lrsquoazione del reo
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giovanni Petranico)
Cass Sez Un 22 febbraio 2018 (dep 24 settembre 2018) n 40981 Pres Di
Tomassi Rel De Crescienzo ric Apolloni
Diritto penale ndash Reato di resistenza a pubblico ufficiale ndash Fattispecie ndash
Individuazione oggetto del reato ndash Azione del reo ndash Contrasto ndash Configurazione
ndash Unico reato o concorso formale di reati o reato continuato
(artt 81 co II 337 cp)
ldquoIn tema di resistenza a un pubblico ufficiale ex art 337 cod pen integra il
concorso formale di reati a norma dellrsquoart 81 primo comma cod pen la
condotta di chi usa violenza o minaccia per opporsi a piugrave pubblici ufficiali o
incaricati di un pubblico servizio mentre compiono un atto del loro ufficio o
serviziordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave ndash Sezioni Unite
30
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex multis Cass Sez VI 26 settembre 2011 n 38182 De Marchi Rv
250792 Cass Sez VI 17 maggio 2012 n 26173 Momodu Rv 253111 Cass
Sez VI 22 giugno 2006 n 35376 Mastroiacovo Rv 234831 Cass Sez VI 25
maggio 2017 n 35227 Provenzano Rv 270545
Difformi Cass Sez VI 9 maggio 2014 n 37727 Pastore Rv 260374 Cass Sez
VI 14 dicembre 2016 n 4123 Mozzi Rv 269005 Cass Sez VI 12 luglio 2017
n 39341 Damiani Rv 270939 Cass Sez VI 28 settembre 2017 n 52725 Diop
Rv 271559
Continuazione reati puniti con pene eterogenee
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Angelo Mastrocola)
Cass Sez Un 21 giugno 2018 (dep 24 settembre 2018) n 40983 Pres
Carcano Rel Lapalorcia ric Giglia ed altri
Diritto Penale ndash Continuazione tra reati puniti con pene eterogenee ndash Reato piugrave
grave punito con pena detentiva e reato satellite punito con pena pecuniaria ndash
Aumento di pena ndash Genere di pena
(art 81 cpv cp)
ldquoLa continuazione quale istituto di carattere generale egrave applicabile in ogni
caso in cui piugrave reati siano stati commessi in esecuzione del medesimo disegno
criminoso anche quando si tratti di reati appartenenti a diverse categorie e
puniti con pene eterogenee Nei casi di reati puniti con pene eterogenee
(detentive e pecuniarie) posti in continuazione laumento di pena per il reato
satellite va comunque effettuato secondo il criterio della pena unitaria
progressiva per moltiplicazione rispettando tuttavia per il principio di
legalitagrave della pena e del favor rei il genere della pena previsto per il reato
satellite nel senso che laumento della pena detentiva del reato piugrave grave
andragrave ragguagliato a pena pecuniaria ai sensi dellart 135 cprdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez Un 26 febbraio 2015 n 22471 Sebbar Rv 263714 Cass
Sez I 20 ottobre 2017 n 7395 Basile Rv 272404 Cass Sez V 19 aprile 1999
n 1781 Ciccinato Rv 213400
Difformi ex plurimis Cass Sez Un 27 marzo 1992 n 4901 Cardarilli Cass
Sez VI 12 luglio 1997 n 11462 Albini Rv 209702 Cass Sez Un 12 ottobre
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
31
1993 n 748 Cassata Rv 195805 Cass Sez Un 28 febbraio 2013 n 25939
Ciabotti Rv 255347 Cass Sez V 3 ottobre 2016 n 46695 Rv 268638 Cass
Sez IV 20 settembre 2017 n 46963 Bianchi
Abnormitagrave dellrsquoordinanza con cui il gip dispone lrsquoimputazione
coatta per reati diversi da quelli per cui egrave stata richiesta
larchiviazione
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alessandro Orabona)
Cass Sez un 22 marzo 2018 (dep 24 settembre 2018) n 40984 Pres
Carcano Rel Bonito ric Gianforte
Diritto processuale penale ndash Indagini preliminari ndash Archiviazione ndash Ordinanza
imputazione coatta per reato diverso da quello per cui egrave richiesta archiviazione
ndash Nozione di atto abnorme ndash Effetti pregiudizievoli dellrsquoatto abnorme ndash
Impugnazione indagato ndash Diritto di difesa
(artt 111 e 112 Cost artt 56 317 393 610 cp art 409 co 5 cpp)
ldquoAl giudice per le indagini preliminari egrave inibita la richiesta rivolta al pubblico
ministero di formulare imputazioni per reati diversi da quelli per cui sia stata
richiesta lrsquoarchiviazione potendo ordinare la iscrizione nel registro delle notizie di
reato qualora rilevi fattispecie diverse da quelle per le quali si procederdquo
ldquoLrsquoindagato egrave legittimato a ricorre per Cassazione contro lrsquoordinanza del Giudice
per le Indagini Preliminari con cui venga disposto ex art 409 co 5 cpp che il
PM formuli imputazione per reato diverso da quello oggetto della richiesta di
archiviazione in quanto affetta da abnormitagraverdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex plurimis Cass Sez un 31 maggio 2005 n 22909 Minervini Cass
Sez un 28 novembre 2013 n 4319 Cass Sez V 16 febbraio 2012 n 12987
Cass Sez VI 20 luglio 2016 n 34881
Difformi ex plurimis Cass Sez un 28 novembre 2013 n 4319 Cass Sez III
14 dicembre 2016 n 15251 De Bosini Cass Sez IV 20 gennaio 2012 n 10877
Rossi
Lrsquoapplicabilitagrave della confisca cd allargata alle ipotesi di delitto
tentato aggravato ex art 7 l n 203 del 1991
Giurisprudenza di legittimitagrave ndash Sezioni Unite
32
(scheda illustrativa massima redazionale e nota esplicativa a cura del Comitato di
redazione)
Cass Sez Un 19 aprile 2018 (dep 24 settembre 2018) n 40985 Pres
Carcano Rel De Amicis Est Rocchi ric DMI e GNG
Diritto penale ndash Misure cautelari reali ndash Sequestro ex art 12-sexies L 35692 ndash
Possibilitagrave di applicazione al delitto tentato aggravato ex art 7 L 20391 ndash
Ammissibilitagrave
(art 56 cp art 12-sexies l 7 agosto 1992 n 356 art 7 l 12 luglio 1991 n 203)
ldquoIl sequestro preventivo finalizzato alla confisca prevista dal DL 8 giugno 1992 n
306 art 12-sexies convertito dalla L n 356 del 1992 (attuale art 240-bis cp) puograve
essere disposto per uno dei reati presupposto anche nella forma del tentativo
aggravato dalla L n 203 del 1991 art 7rdquo
Nota
Il contrasto era insorto sulla possibilitagrave di ritenere applicabile la confisca ldquoallargatardquo
ndash nella versione antecedente alle modifiche poste dalla l 17 ottobre 2017 n 161 e
dal dlgs 1 marzo 2018 n 21 ndash anche alle ipotesi di delitto tentato aggravato dal
cosiddetto ldquometodo mafiosordquo o dalla finalitagrave agevolativa dellrsquoattivitagrave
dellrsquoassociazione laddove il testo della norma operava riferimento ai delitti tout
court ma non al corrispondente tentativo
Dei tre orientamenti conflittuali emersi la Corte ha fatto proprio quello cosiddetto
ldquointermediordquo che ndash distinguendo tra il primo e il secondo comma della norma (nella
versione ante riforme) e dunque tra delitti nominativamente identificati e delitti
indicati in modo onnicomprensivo aggravati perograve questi ultimi ex art 7 l n 203 del
1991 ndash ritiene preclusa nel primo caso lrsquoestensione della confisca ldquoallargatardquo alle
ipotesi di tentativo e invece ammissibile nel secondo
Il percorso argomentativo della Corte esordisce evidenziando anzitutto la ricorrenza
consolidata di tale interpretazione in ambiti diversi - dai provvedimenti di clemenza
alla causa di non punibilitagrave ex 649 cp alla concessione dei benefici penitenziari ai
termini di durata massima della custodia cautelare ndash per poi sottolineare la
salvaguardia del principio di autonomia del delitto tentato ottenuta attraverso il
rispetto della diversitagrave lessicale utilizzata dal legislatore nel primo e secondo
comma e concludere con il richiamo alla ldquoragionevolezzardquo di unrsquoesegesi che
esclude dal raggio ablativo allargato le ipotesi di tentativo non aggravato
strutturalmente connotate da minore gravitagrave facendovi invece rientrare quelle ldquoche
evocano collegamenti con la criminalitagrave organizzata anche se non portati a
compimentordquo
Tale interpretazione egrave ndash sempre secondo il Massimo Consesso ndash avvalorata dallo ius
superveniens a dispetto del fatto che il rinvio operato dallrsquoattuale 240-bis cp a una
norma ldquoprocessualerdquo ndash il 51 co 3-bis cpp ndash emanata per finalitagrave del tutto
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
33
differenti dalla prima costringa la Corte a un surplus motivazionale sul punto
specifico
Gli altri due orientamenti ndash che consideravano come mai applicabile al delitto
tentato la confisca ldquoallargatardquo in ossequio al relativo principio di autonomia ovvero
come sempre applicabile in virtugrave della finalitagrave prevalente della confisca ndash vengono
considerati non persuasivi il primo percheacute trascura il dato letterale laddove non
valorizza la differenza tra lrsquoindicazione generica dei delitti o per articolo di legge il
secondo percheacute laquohellip sembra ignorare il tema dellrsquoautonomia del delitto tentatoraquo
Da segnalare infine come le Sezioni Unite ldquoauspichinordquo che il reato-spia sia laquohellip
ldquodavvero sintomatico di un illecito arricchimento del suo autorerdquo (sul punto non si
puograve che richiamare il compito che la Corte Costituzionale con la sent 33 del 2018
ha affidato al legislatore in punto di selezione dei ldquodelitti matricerdquo)raquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez I 12 febbraio 2016 n 45172 Masullo Rv 272158 Cass
Sez I 12 febbraio 2016 n 45173 Brito
Difformi (primo orientamento) Cass Sez V 17 febbraio 2015 n 26443 Abbate
Rv 263988 Cass Sez II 23 settembre 2010 n 36001 Fasano Rv 248164
(secondo orientamento) Cass Sez I 28 maggio 2013 n 27189 Guarnieri Rv
255633 Cass Sez I 10 maggio 2005 n 22154 Secchiano Rv 231665
Successione leggi penali nel tempo e momento di commissione del
reato
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Mariagiovanna Veneruso)
Cass Sez Un 19 luglio 2018 (dep 24 settembre 2018) n 40986 Pres
Carcano Rel Caputo ric Pittalagrave
Diritto penale ndash Successione leggi penali nel tempo ndash Momento commissivo del
reato ndash Criterio della condotta
(art 2 co IV cp)
ldquoIn tema di successione di leggi penali a fronte di una condotta interamente posta
in essere sotto il vigore di una legge penale piugrave favorevole e di un evento
intervenuto nella vigenza di una legge penale piugrave sfavorevole deve trovare
applicazione la legge vigente al momento della condottardquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Giurisprudenza di legittimitagrave ndash Sezioni Unite
34
Conformi Cass Sez IV 17 aprile 2015 n 22379 Sandrucci
Difformi Cass Sez IV 5 ottobre 1972 n 8448 Bartesagni Rv 122686
Il deposito della motivazione della sentenza di patteggiamento
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Mariagiovanna Veneruso)
Cass Sez Un 19 luglio 2018 (dep 24 settembre 2018) n 40986 Pres
Carcano Rel Caputo ric Pittalagrave
Diritto processuale penale ndash Sentenza applicativa di una pena su richiesta ndash
Motivazione
(art 447 cpp)
ldquoLa motivazione della sentenza di applicazione della pena su richiesta deve essere
depositata contestualmente alla pronuncia qualora la motivazione non sia
depositata contestualmente anche per lrsquoirrituale indicazione in dispositivo di un
termine per il deposito il termine di quindici giorni per lrsquoimpugnazione della
sentenza pronunciata in camera di consiglio decorre ndash esclusa qualsiasi nullitagrave
della sentenza stessa ed indipendentemente dal fatto che il termine irritualmente
indicato dal giudice sia stato o meno osservato ndash dallrsquoultima notificazione o
comunicazione dellrsquoavviso di deposito del provvedimentordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez I 3 febbraio 2010 n 5496 Cass Sez Un 12 ottobre 1994
n 295 Scopel Rv 195617
Difformi Cass Sez I 28 maggio 2003 n 26042 Cataldi Rv 225273 Cass Sez
IV 12 ottobre 2011 n 43040
Le eventuali preclusioni derivanti dalla mancata proposizione del
riesame avverso le misure cautelari reali
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giuseppe Musella)
Cass Sez Un 31 maggio 2018 (dep 11 ottobre 2018) n 46201 Pres Carcano
Rel Petruzzellis ric Edil Noemi
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
35
Diritto processuale penale ndash Misure cautelari reali ndash Mancata proposizione
riesame ndash Revoca ndash Appello ndash Elementi giagrave conosciuti ndash Inammissibilitagrave ndash
Esclusione
(artt 299 321 322 322-bis 324 649 cpp)
ldquoLa mancata tempestiva proposizione da parte dellrsquointeressato della richiesta di
riesame avverso il provvedimento applicativo di una misura cautelare reale non ne
preclude la revoca per la mancanza delle condizioni di applicabilitagrave neanche in
assenza di fatti sopravvenutirdquo
(Nella fattispecie la Corte ha escluso la inammissibilitagrave dellrsquoappello cautelare
allorquando la stessa sia fondata su elementi di fatto non sopravvenuti astrattamente
deducibili ma non dedotti in sede di riesame In altri termini lrsquounica conseguenza
della mancata proposizione del riesame egrave la rinuncia ad attivare il controllo di
ufficio del Tribunale o alla sollecitazione del controllo formale sullrsquoordinanza)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass sez UU 24 maggio 2004 n 29952 Cass sez I 05 febbraio
2014 n 19504 Cass sez III 07 aprile 2015 n 32707
Difformi Cass sez VI 26 ottobre 2011 n 5016 Cass sez V 22 aprile 2015 n
31725
Giurisprudenza di legittimitagrave ndash Sezioni Unite
36
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
37
Sezioni semplici
I Diritto penale
Imputabilitagrave delle circostanze e loro apprezzamento nel merito
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alessandro Orabona)
Cass Sez V 23 aprile 2018 (dep 3 settembre 2018) n 39436 Pres Sabeone
Rel De Gregorio ric Abita
Diritto penale ndash Imputabilitagrave delle circostanze aggravanti ndash Lesioni volontarie ndash
Infarto della persona offesa ndash Apprezzamento nel merito oltre la situazione
ldquoapparenterdquo della vittima
(artt 59 583 co I cp)
ldquoIn tema di imputazione delle circostanze aggravanti lrsquoarticolo 59 cp richiede
espressamente che siano esse antecedenti contemporanee o successive alla
condotta dellrsquoagente possono essere valutate a carico di questrsquoultimo soltanto se da
lui conosciute ignorate per colpa o ritenute inesistenti per errore determinato da
colpa imponendo allrsquointerprete la verifica della presenza di un elemento soggettivo
nellrsquoagenterdquo
ldquoNel reato di lesioni volontarie la previsione o la prevedibilitagrave dellevento
integrante una delle circostanze aggravanti di cui allarticolo 583 cp e
conseguentemente la valutabilitagrave della stessa a carico dellagente ai sensi del
richiamato disposto dellarticolo 59 cp comma II deve ritenersi sussistente
quando la condotta dellagente per la qualitagrave del mezzo adoperato la direzione la
violenza la reiterazione dei colpi di per se riveli lintenzione di arrecare notevole
danno alla vittima Allorquando la condotta non assuma detti caratteri la
valutazione della prevedibilitagrave deve essere fatta da caso a caso e quando allesito
grave o gravissimo concorrano particolari condizioni fisiche o di salute della
persona offesa occorre tener conto oltre che della situazione apparente della
vittima che riveli le sue particolari condizioni di salute anche di quella prevedibile
in relazione alletagrave al sesso e a quantaltro nel caso specifico possa
ragionevolmente essere preso in considerazionerdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Diritto penale
38
(Nel caso specifico mancando tale rigoroso apprezzamento la Corte di Cassazione
annullava la sentenza impugnata con rinvio ad altra sezione della Corte drsquoAppello di
Palermo)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex plurimis Cass Sez I 28 settembre 2017 n 44851 Scognamiglio
Difformi -
La configurabilitagrave dellrsquoaggravante nel delitto di truffa commesso ai
danni di un ente pubblico
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giovanni Petranico)
Cass Sez II 19 luglio 2018 (dep 5 settembre 2018) n 39958 Pres Diotallevi
Rel Pellegrino ric Ferrigno
Diritto penale ndash Truffa ndash Configurabilitagrave ndash Aggravante ndash Ente pubblico ndash
Sussistenza ndash Nesso causalitagrave
(art 640 co I e II n 1) cp)
ldquoIl delitto di truffa egrave configurabile anche quando il soggetto passivo del raggiro egrave
diverso dal soggetto passivo del danno ed in difetto di contatti diretti tra il truffatore
e il truffato sempre che sussista un nesso di causalitagrave tra i raggiri o artifizi posti in
essere per indurre in errore il terzo il profitto tratto dal truffatore ed il danno
patrimoniale patito dal truffatordquo
ldquoNon vi puograve essere dubbio sullrsquoevidenza del fatto che con il pagamento da parte
dellrsquoufficio postale a favore del soggetto presentatosi come apparente titolare del
diritto di credito lrsquoAgenzia delle Entrate non si sarebbe certo liberata dal proprio
obbligo di rimborso a favore del suo (vero) creditore ne consegue che lrsquoente
pubblico indubitabilmente soggetto che in astratto ha subito il danno dalla
condotta posta in essere dallrsquoagente con conseguente corretta configurabilitagrave
dellrsquoaggravante ritenutardquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex plurimis Cass Sez II 17 luglio 2013 n 43143 Saracino Rv 257495
Difformi -
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
39
Diffamazione tramite bacheca facebook
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Mariagiovanna Veneruso)
Cass sez V 3 maggio 2018 (dep 6 settembre 2018) n 40083 Pres Vessichelli
Rel Brancaccio ric Spada
Diritto penale ndash Diffamazione ndash Mezzo di comunicazione ndash Bacheca facebook
(artt 595 co II e III cp)
ldquoLa diffusione di contenuti offensivi mediante lrsquoutilizzo di una bacheca Facebook
luogo virtuale collegato al profilo sociale di un utente su cui egrave possibile pubblicare
immagini video frasi configura unrsquoipotesi di diffamazione aggravata ai sensi
dellrsquoart 595 co 3 cp sotto il profilo dellrsquooffesa arrecata lsquo con qualsiasi altro
mezzo di pubblicitagrave diverso dalla stamparsquo proprio percheacute la condotta in tal modo
realizzata egrave potenzialmente capace di raggiungere un numero indeterminato o
comunque quantitativamente apprezzabile di personerdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez I 28 aprile 2015 n 24431 Cass Sez V 14 novembre 2016
n 4873 Cass Sez V 16 ottobre 2012 n 44980
Difformi -
In caso di furto il luogo di lavoro puograve essere qualificabile come
privata dimora solo a determinate condizioni
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Talamo)
Cass Sez V 6 aprile 2018 (dep 10 settembre 2018) n 40289 Pres Sabeone
Rel Micheli ric Filingeri
Diritto penale ndash Furto ndash Luogo di lavoro ndash Luogo di privata dimora ndash
Condizioni
(artt 624 624-bis cp)
ldquoIl carattere di privata dimora puograve essere riconosciuto ai luoghi di lavoro se in essi
o in parte di essi il soggetto compia atti della vita privata in modo riservato e
precludendo laccesso a terzirdquo
ldquoSi possono applicare diversi criteri per la individuazione e laccertamento della
privata dimora (il criterio dello ius exludendi alios il criterio dellapertura del
luogo al pubblico il criterio della stabilitagrave della presenza nel luogo) che
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Diritto penale
40
comportando verifiche in fatto non possono essere richieste per la prima volta in
sede di legittimitagrave ove non desumibili in modo non equivoco dalla decisionerdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez Un 23 marzo 2017 (dep il 22 giugno) n 31345 secondo cui
rientrano nella nozione di privata dimora di cui allart 624bis cp esclusivamente i
luoghi anche destinati ad attivitagrave lavorativa o professionale nei quali si svolgono
non occasionalmente atti della vita privata e che non siano aperti al pubblico neacute
accessibili a terzi senza il consenso del titolare
Difformi Cass Sez II 26 maggio 2015 n 24763 Cass Sez V 24 novembre 2015
n 6210 Cass Sez V 01 ottobre 2014 n 2768 Cass Sez V 17 dicembre 2014 n
7293 Cass Sez V 15 febbraio 2011 n 10187 Cass Sez IV 25 giugno 2009 n
37908 Cass Sez V 05 maggio 2010 n 22725 Cass Sez V 25 giugno 2010 n
32093 secondo cui partendo dalla considerazione che il concetto di privata dimora
sia piugrave ampio di quello di abitazione va adottata una interpretazione estensiva tanto
da ricomprendervi tutti i luoghi non pubblici nei quali le persone si trattengano per
compiere anche in modo transitorio e contingente atti della vita privata (nello
specifico ristorante o bar in orario di chiusura cantiere edile allestito nel cortile di
un immobile edicola studio odontoiatrico farmacia durante lorario di apertura
ripostiglio di un esercizio commerciale baracca di un cantiere edile adibito a
spogliatoio)
La fattispecie di corruzione impropria nella vicenda della cd
compravendita dei senatori
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Aldo Franceschini)
Cass Sez VI 2 luglio 2018 (dep 11 settembre 2018) n 40347 Pres Paoloni
Rel Ricciarelli ric Berlusconi
Diritto penale ndash Reati contro la pubblica amministrazione ndash Parlamentare ndash
Manifestazioni di voto ndash Promessa di denaro ndash Mandato imperativo ndash
Corruzione impropria
(artt 318 319 cp 54 67 Cost)
ldquoNei confronti del parlamentare non egrave mai configurabile il reato di corruzione
propria (per atto contrario ai doveri drsquoufficio) antecedente eo susseguente
previsto dallrsquoart 319 cp ostandovi il combinato disposto degli artt 64 67 e 68
Costrdquo
ldquoLa punibilitagrave della condotta di corruzione che coinvolga il parlamentare riposa sul
divieto di remunerazione del munus publicum che esprime il valore della
correttezza quale dovere esterno e che trova riscontro per ogni soggetto investito
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
41
di pubbliche funzioni anche nel dovere di svolgerle con onore e disciplina ai sensi
dellrsquoart 54 Costrdquo
ldquoNei confronti del parlamentare egrave configurabile ricorrendone i presupposti
normativi e ferma restando lrsquoinsindacabilitagrave delle espressioni proprie dellrsquoattivitagrave
funzionale del parlamentare il reato di corruzione impropriardquo
(Nel caso di specie la Corte rigettava i ricorsi proposti avverso la sentenza di appello
che aveva dichiarato non doversi procedere per prescrizione per il reato di cui agli
artt 321 319 cp in relazione alla dazione di tre milioni di euro a un senatore della
Repubblica volta a costituire un mandato imperativo in funzione di voti contrari alle
proposte della maggioranza di governo previa riqualificazione del fatto come
corruzione impropria ex artt 318 comma primo e 321 cp)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi -
Difformi -
Condivisione in rete di ideali Isis e configurabilitagrave dellrsquoart 270-bis c
p
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Mariagiovanna Veneruso)
Cass Sez VI 13 luglio 2018 (dep 11 settembre 2018) n 40348 Pres Fidelbo
Rel Silvestri ric Afli Nafaa + altri
Diritto penale ndash Associazione con finalitagrave di terrorismo anche internazionale o
di eversione dellrsquoordine democratico ndash Condivisione di ideali Isis in rete
(art 270-bis cp)
ldquoAi fini della configurazione della fattispecie partecipativa per il reato di cui
allrsquoart 270 bis cod pen assumono rilievo rispetto alle strutture aperte e
flessibili come le organizzazioni terroristiche internazionali anche condotte non
identificative di uno specifico ruolo del soggetto o legate a formali riti di
affiliazione a condizione tuttavia che esse siano comunque sintomatiche e
rivelatrici di una intraneitagrave e di condivisione del singolo degli scopi
dellrsquoassociazione criminale essendo sufficienti anche condotte che manifestano
ed esteriorizzano una consapevole disponibilitagrave ad aderire alle finalitagrave del
sodalizio per partecipare e rafforzare una associazione terroristica egrave sufficiente
che il partecipe si metta a disposizione della rete per attuare il disegno
terroristico e che questa sappia direttamente o indirettamente del singolordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Diritto penale
42
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez V 12 novembre 2010 n 4105 Cass Sez VI 12 luglio 2012
n 46308
Difformi Cass Sez I 19 settembre 2006 n 30824
Le azioni ostruzionistiche tra violenza privata e ragion fattasi
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Angelo Mastrocola)
Cass Sez V 6 giugno 2018 (dep 12 settembre 2018) n 40482 Pres
Vessicchelli Rel Scordamaglia ric Cutino
Diritto Penale ndash Delitti contro la libertagrave individuale ndash Violenza privata ndash
Violenza o minaccia cd impropria ndash Azione ostruzionistica ndash Differenza con il
reato di ragion fattasi ndash Sussistenza dellrsquoipotesi contestata
(artt 610 392 cp)
ldquoPer la configurabilitagrave del reato di violenza privata egrave sufficiente una azione
che pur priva dei connotati della violenza o minaccia stricto sensu (cd
violenza impropria) venga esercitata con qualunque mezzo idoneo allo scopo
di coartare la libertagrave di azione o autodeterminazione della vittimardquo
ldquoAnche la mera azione ostruzionistica integra il reato di violenza privata
qualora ponga la persona offesa nelle condizioni di subire una situazione non
corrispondente al proprio volererdquo
ldquoQualora lrsquoattivitagrave costrittiva non corrisponda al contenuto del possibile
esercizio del potere giurisdizionale non saragrave configurabile il reato di
esercizio arbitrario delle proprie ragioni bensigrave quello piugrave grave di violenza
privatardquo
(Fattispecie nella quale era stato impedito il passaggio e la chiusura di un
cancello per diversi giorni)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex plurimis Cass Sez V 20 novembre 2013 n 8425 Iovino Rv
259052 Cass Sez V 13 aprile 2017 n 48369 Ciartano rv 271267 Cass Sez
VI 12 febbraio 2013 n 21197 Domenici Rv 256547 Cass Sez V 26 ottobre
2006 n 38820 Barattelli Rv 235765
Difformi -
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
43
Lrsquoaccettazione del rischio di realizzare la lesione tipica della
fattispecie incriminatrice non esclude la configurabilitagrave del reato
anche se lrsquointento egrave quello di realizzare uno scherzo
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Carmine Gatto)
Cass Sez V 28 maggio 2018 (dep 12 settembre 2018) n 40488 Pres Pezzullo
Rel Pistorelli ric BA PS PrDa
Diritto penale ndash Violenza privata ndash Elemento soggettivo ndash Finalitagrave ludica ndash
Irrilevanza ndash Configurabilitagrave
(art 610 cp)
ldquoIn tema di violenza privata la condotta commessa ioci causa (nella specie la
sottrazione mediante minaccia con un coltello di un portafogli poi spontaneamente
restituito alla vittima) egrave idonea ad escludere il dolo del reato solo qualora non
venga posta in essere con la volontagrave o laccettazione del rischio di ledere il bene
giuridico protetto dalla norma incriminatrice Diversamente quando cioegrave ricorre
tale volontagrave o accettazione lrsquoelemento soggettivo rileva quale mero movente
dellagire determinandosi la rilevanza penale del fattordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez V 3 novembre 2010 n 4526
Difformi -
Lrsquoaggravante del metodo mafioso nel reato di estorsione
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giovanni Petranico)
Cass Sez V 11 giugno 2018 (dep 26 settembre 2018) n 41865 Pres Bruno
Rel Fidanzia ric Maggio
Diritto penale ndash Reato di estorsione ndash Concorso di persone ndash Elemento
soggettivo ndash aggravante del metodo mafioso di cui allrsquoart 7 l 12 luglio1991 n
203 ndash Presunzione di concretezza ed attualitagrave del pericolo di recidiva ndash
Esclusione ndash Prova di elementi offerta dallrsquointeressato ndash Affievolimento o
cessazione di esigenza cautelare
(artt 629 cp 7 l 12 luglio 1991 n 203)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Diritto penale
44
ldquoAi fini dellrsquointegrazione del concorso di persone nel reato di estorsione egrave
sufficiente la coscienza e volontagrave di contribuire con il proprio comportamento al
raggiungimento dello scopo perseguito da colui che esercita la pretesa illecita
Peraltro lrsquointermediario risponde comunque del reato di concorso in estorsione
salvo che il suo intervento abbia avuto la sola finalitagrave di perseguire lrsquointeresse della
vittima e sia stato dettato da motivi di solidarietagrave umanardquo
ldquoIn tema di custodia cautelare in carcere la contestazione dellrsquoaggravante di cui
allrsquoart 7 L n 203 del 1991 determina una presunzione relativa di concretezza ed
attualitagrave del pericolo di recidiva superabile solo dalla prova offerta
dallrsquointeressato di elementi da cui desumere lrsquoaffievolimento o la cessazione di ogni
esigenza cautelare siccheacute in difetto di detta prova lrsquoonere motivazionale
incombente sul giudice ai sensi dellrsquoart 274 cod proc pen deve ritenersi rispettato
mediante il semplice riferimento alla mancanza di elementi positivamente valutabili
nel senso di unrsquoattenuazione delle esigenze di prevenzionerdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex plurimis Cass Sez II 18 gennaio 2017 n 6824 Rv 269117 conf
Cass Sez II 20 luglio 2017 n 37896 RV 270723 Cass Sez II 22 dicembre
2016 n 3105 Rv 269112
Difformi -
Tentato furto ed attenuante del danno patrimoniale di speciale
tenuitagrave
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Angelo Mastrocola)
Cass Sez V 8 giugno 2018 (dep 27 settembre 2018) n 42564 Pres Sabeone
Rel Guardiano ric Di Maggio ed altri
Diritto Penale ndash Delitti contro il patrimonio ndash Tentato furto ndash Configurabilitagrave
dellrsquoattenuante del danno di speciale tenuitagrave ndash Bilanciamento tra criterio
oggettivo del danno patrimoniale e criterio soggettivo delle condizioni
economiche del soggetto passivo ndash Esclusione
(artt 56 624 625 62 n 4) cp)
ldquoLa circostanza attenuante del danno patrimoniale di speciale tenuitagrave egrave
applicabile anche allipotesi di delitto tentato sulla scorta del valore
oggettivo del danno che si sarebbe verificato nella ipotesi di consumazione
del delitto Ai fini della concessione della circostanza attenuante in questione
lentitagrave del danno deve essere valutata anzitutto con riferimento al criterio
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
45
obiettivo del danno in seacute mentre quello subiettivo (riferimento alle condizioni
economiche del soggetto passivo) ha valore sussidiario e viene in
considerazione soltanto quando il primo da solo non appare decisivo o
quando la perdita del bene nonostante il modesto valore dello stesso puograve
rappresentare in relazione alle condizioni particolarmente disagiate della
persona offesa un pregiudizio non trascurabile e quindi tale da escludere
lapplicabilitagrave dellattenuanterdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi sullrsquoapplicabilitagrave dellrsquoattenuante di cui allrsquoart 62 n 4) cp allrsquoipotesi di
delitto tentato ex plurimis Cass Sez Un 28 marzo 2013 n 28243 sui principi in
tema di configurabilitagrave dellrsquoattenuante di cui allrsquoart 62 n 4) cp ex plurimis Cass
Sez V 31 maggio 2011 n 32097 Cass Sez IV 21 aprile 2010 n 31391
Difformi -
La creazione di un profilo ebay con dati anagrafici altrui configura
il reato di sostituzione di persona La ricarica postepay effettuata
dalla vittima della truffa determina il tempus ed il locus commissi
delicti
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Angelo Mastrocola)
Cass Sez V 22 giugno 2018 (dep 27 settembre 2018) n 42572 Pres Sabeone
Rel Tudino ric Di Donna
Diritto Penale ndash Delitti contro la fede pubblica riguardanti la falsitagrave personale
ndash Sostituzione di persona ndash Creazione di un falso profilo ebay con generalitagrave
appartenenti ad altri ndash Mancato utilizzo delle generalitagrave in sede di riscossione
del pagamento ndash Sussistenza del reato contestato
Delitti conto il patrimonio ndash Truffa contrattuale ndash Ingiusto profitto ndash
Consumazione ndash Luogo e tempo del pagamento mediante ricarica postepay
(artt 494 640 cp)
ldquoIn tema di truffa contrattuale mediante creazione di falso profilo ebay
finalizzato alla finta vendita di un bene mai consegnato lrsquoingiusto profitto
costituito dallrsquoaccreditamento della somma di danaro su carta di credito
ricaricabile (nella specie postepay) determina la consumazione del reato al
tempo e nel luogo in cui la persona offesa ha effettuato la ricarica a favore
dellrsquoagente Nondimeno per la configurabilitagrave del reato di sostituzione di
persona non egrave richiesta la spendita delle false generalitagrave nel corso della
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Diritto penale
46
transazione essendo sufficiente la creazione di un falso profilo ebay con le
generalitagrave di altro soggetto inconsapevole avendo lrsquoagente sostituito alla
propria lrsquoaltrui identitagrave per la generalitagrave degli utenti in connessionerdquo
(Fattispecie in cui lrsquoagente dopo aver creato un falso profilo ebay utilizzando
i dati di altro soggetto inconsapevole otteneva mediante ricarica postepay un
somma di denaro dal truffato pur non avendo utilizzato nel corso della
transazione le generalitagrave altrui)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi sui principi in tema di sostituzione di persona ex plurimis Cass Sez III
15 dicembre 2011 n 12479 Armellini Rv 252227 Cass Sez V 23 aprile 2014 n
25774 Sarlo Rv 259303 sui principi in tema di truffa ex plurimis Cass Sez I 12
settembre 2017 n 3836 Rv 272231
Difformi -
I motivi di convenienza posti a base dellobbligo di astensione del
Pubblico Ufficiale ed il concorso dellextraneus nel reato proprio di
abuso di ufficio
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Fabio Cavalli)
Cass Sez VI 7 giugno 2018 (dep 28 settembre 2018) n 42911 Pres Villoni
Rel Bassi Ric Castagna ed altri
Reati contro la Pubblica Amministrazione ndash Abuso dufficio - Obbligo di
astensione ndash motivi di convenienza ndash Attivitagrave di controllo del dirigente ndash
Concorso dellextraneus nel reato proprio
(artt 323 110 cp)
ldquoIn tema di abuso di ufficio la violazione dellobbligo di astensione del Pubblico
Ufficiale ndash dalla quale discende illegittimitagrave dellatto compiuto ndash trova la sua ragion
dessere anche in motivi di convenienza dettati dallesistenza di una relazione
affettiva stabile con il beneficiario dellatto contra ius di poi sfociata in ununione
matrimoniale tuttavia lobbligo per il pubblico ufficiale di svolgere unrsquoattivitagrave di
controllo cui ancorare il dovere dastensione non puograve farsi discendere tout court
dal riconoscimento del ruolo apicale in capo al dirigente tanto piugrave quando la
competenza ad adottare latto sia attribuita ed esercitata da parte di funzionari a
questi subordinati dovendo viceversa trovare unadeguata base normativa che ne
delinei esattamente lambito di esercizio in seno alla compagine organizzativa
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
47
dellente definisca i limiti del potere e correli lattivitagrave di verifica allo specifico atto
rispetto al quale il dovere di astensione si assuma non essere stato osservatordquo
ldquoAi fini della configurabilitagrave del concorso del privato nel delitto di abuso dufficio egrave
necessario dimostrare lesistenza di una collusione tra il privato ed il pubblico
ufficiale che non puograve essere dedotta dalla mera coincidenza tra la richiesta delluno
e il provvedimento adottato dallaltro ma richiede ndash secondo le regole generali in
tema di concorso di persone nel reato ndash una compartecipazione ad unazione
criminosa ovvero una condotta attiva che si traduca in un consapevole contributo
positivo ndash morale o materiale ndash allaltrui agire criminoso Compartecipazione che
non puograve pertanto ritenersi integrata allorquando il soggetto si limiti a tenere un
comportamento meramente passivo ndash quale quello di essersi giovato degli effetti
favorevoli derivanti dallatto abusivo dellintraneus ndash in quanto di per seacute inidoneo
ad apportare alcun contributo causale alla realizzazione del reato e dante
eventualmente luogo ad unipotesi di cd mera connivenza non punibilerdquo
(In applicazione di tali principi il SC ha ritenuto ravvisabile uno degli ipotizzati
delitti di abuso di ufficio in virtugrave dellobbligo di astensione del Pubblico Ufficiale
per motivi di convenienza in relazione agli atti da lui compiuti attraverso i quali era
stato affidato un incarico professionale ad un architetto con il quale egli intratteneva
una relazione sentimentale circostanza dimostrata dal fatto che dopo appena quattro
mesi dallatto di invito alla partecipazione alla procedura negoziata senza gara
dappalto i predetti contraevano matrimonio viceversa in relazione ad un ulteriore
capo di imputazione relativo ad un successivo affidamento diretto conferito al
medesimo professionista ma da parte di altri funzionari comunali competenti ad
adottare latto il SC ha escluso il dovere di controllo e lobbligo di astensione del
dirigente ndash legato ormai dal vincolo matrimoniale con il beneficiario dellatto ndash in
mancanza di alcun riferimento normativo che disciplinasse in modo puntuale
lipotizzato dovere di controllo non potendo ciograve desumersi dalla mera circostanza di
rivestire un ruolo apicale nellorganizzazione dellEnte Inoltre il SC ha accolto il
ricorso del privato beneficiario dellatto illegittimo ritenendo il difetto piugrave assoluto di
elementi di prova dai quali trarre il convincimento circa lesistenza di una collusione
con il Pubblico Ufficiale ndash in mancanza di alcun contributo causale sia esso
materiale o anche solo morale alla realizzazione della condotta illecita ndash non
potendo detto contributo o pregresso accordo desumersi dalla mera circostanza di
essere limputata beneficiaria dellatto abusivo legata a questi da una relazione
sentimentale)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi in relazione al concorso dellextraneus nel reato proprio Cass Sez VI
23 giugno 2015 n 33760 Cass Sez VI 11 luglio 2014 n 37880 Cass Sez VI
21 maggio 2009 n 40499
Difformi -
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Diritto penale
48
Configurabilitagrave della fattispecie di rifiuto di atti drsquoufficio nel
mancato deposito di un provvedimento giudiziario
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Mariagiovanna Veneruso)
Cass Sez VI 13 luglio 2018 (dep 3 ottobre 2018) n 43903 Pres De Amicis
Rel Corbo ric Mango
Diritto penale ndash Rifiuto di atti di ufficio ndash Configurabilitagrave ndash Contegno omissivo
ndash Sollecitazioni scritte ndash Momento consumativo
(artt 328 co I cp)
ldquoAi fini della configurabilitagrave della fattispecie di rifiuto di atti di ufficio di cui allrsquoart
328 co I cp vi egrave dolo ogni qual volta il pubblico ufficiale o lrsquoincaricato di un
pubblico servizio abbia consapevolezza del proprio contegno omissivo rispetto al
dovere di redigere atti del proprio ufficio ancor piugrave quando lo stesso abbia ricevuto
pro manibus sollecitazioni scritte e non abbia attivato alcuna iniziativa prevista
dallrsquoordinamento giuridico che gli consentisse di fruire di maggior tempo per
provvedere giustificando il proprio inadempimentordquo
ldquoIl reato di rifiuto di atti di ufficio egrave un reato istantaneo il cui momento consumativo
si realizza con il rifiuto o lrsquoomissione dellrsquoagente che saragrave dunque immediatamente
punibile senza che abbia alcun rilievo la durata lunga o breve dellrsquoinerzia se non ai
fini del trattamento sanzionatoriordquo
(Nella fattispecie esaminata la Corte ha ritenuto che configurasse gli estremi del
reato di cui allrsquoart 328 cp il caso dellrsquoomesso tempestivo deposito da parte del
Presidente del Collegio della Corte di appello di Messina ed estensore della
motivazione del provvedimento decisorio sullrsquoimpugnazione del decreto di
applicazione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza nonostante espresse
sollecitazioni formulate nellrsquointeresse del proposto)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez VI 20 novembre 2012 n 10051 Cass Sez VI 27 gennaio
2004 n 12238 Cass Sez VI 24 giugno 1998 n 10137
Difformi -
Commette il reato di truffa il medico che induce i pazienti a credere
contrariamente al vero che la prestazione deve essere resa in
regime di libera professione e non in convenzione
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
49
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Carmine Gatto)
Cass Sez II 12 settembre 2018 (dep 4 ottobre 2018) n 44228 Pres Davigo
Rel Ariolli ric C A
Diritto penale ndash Truffa ndash Artifici e raggiri
(art 640 cp)
ldquoLa cd truffa ldquoa consumazione prolungatardquo ricorre quando le erogazioni ndash ai
danni di un medesimo soggetto ndash siano riconducibili ad un originario ed unico
comportamento fraudolento mentre si configurano plurimi ed autonomi fatti di
reato quando per il conseguimento delle erogazioni successive alla prima sia
necessario il compimento di ulteriori attivitagrave fraudolenterdquo
ldquoIn materia di truffa contrattuale anche il silenzio maliziosamente serbato su
alcune circostanze rilevanti sotto il profilo sinallagmatico da parte di colui che
abbia il dovere di farle conoscere integra lrsquoelemento oggettivo del raggiro idoneo
a determinare il soggetto passivo a prestare un consenso che altrimenti avrebbe
negatordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez V 11 giugno 2014 n 32050 Cass Sez II 2 dicembre 2016
n 53667 Cass Sez II 18 giugno 2015 n 28791
Difformi -
Integra il reato di diffamazione a mezzo stampa la generica
attribuzione di fatti illeciti ad un soggetto qualora lrsquoarticolo sia in
grado di generare la convinzione nel lettore medio che il soggetto
abbia commesso un qualche illecito
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Carmine Gatto)
Cass Sez V 14 giugno 2018 (dep 10 ottobre 2018) n 45813 Pres Vessicchelli
Rel Brancaccio ric SG
Diritto penale ndash Diffamazione a mezzo stampa ndash Scriminante putativa ndash Diritto
di cronaca
(art 595 co III cp)
ldquoIntegra il reato di diffamazione a mezzo stampa la condotta del giornalista che in
un articolo pubblicato pur utilizzando insinuazioni generiche o comunque non del
tutto determinate attribuisce alla persona offesa la commissione di fatti illeciti non
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Diritto penale
50
meglio specificati in maniera idonea ad ingenerare nel lettore medio la convinzione
che il soggetto diffamato si sia reso autore di una qualsiasi condotta connotata da
illiceitagraverdquo
ldquoLa scriminante putativa dellesercizio del diritto di cronaca egrave configurabile solo
quando pur non essendo obiettivamente vero il fatto riferito il cronista abbia
assolto allonere di esaminare controllare e verificare loggetto della sua narrativa
al fine di vincere ogni dubbiordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez V 19 novembre 2015 (dep 2016) n 32050 Cass Sez V 17
ottobre 2017 n 51619 Cass Sez V 9 aprile 2010 n 27106 Cass Sez V 31
marzo 1999 n 12024
Difformi -
Configurabilitagrave del reato di percosse
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alessandro Orabona)
Cass Sez V 28 giugno 2018 (dep 23 ottobre 2018) n 48322 Pres
Vessicchelli Rel Zaza ric Belgio
Diritto penale ndash Integrazione del reato di percosse ndash Contatto fisico tra reo e
persona offesa ndash Insussistenza del reato ndash Annullamento senza rinvio
(art 581 cp)
ldquoIl termine ldquopercosserdquo di cui allrsquoart 581 cp pur non dovendosi intendere nel suo
stretto significato lessicale riferito alle azioni del colpire del picchiare o simili
egrave comunque associato al diretto esercizio di energia fisica su altra persona ovvero
nelle definizioni piugrave ampie ad una violenta manomissione dellaltrui persona
Presupponendo dunque la necessitagrave di un contatto fisico diretto fra il soggetto
agente e la vittimardquo
(Nel caso specifico mancando un contatto fisico tra lrsquoimputata che si limitava a
toccare la scala su cui si trovava la persona offesa la Corte di Cassazione annullava
senza rinvio la sentenza impugnata)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex plurimis Cass Sez III 30 settembre 2014 n 43316 Cass Sez V
17 maggio 2017 n 38392 Cass Sez V 14 settembre 2015 n 4272 Cass Sez V
13 giugno 2014 n 51085
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
51
Difformi -
Frode informatica (Phishing) e dolo concorsuale
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)
Cass Sez II 10 settembre 2018 (dep 24 ottobre 2018) n 48553 Pres
Cammino Rel Cianfrocca ric Giaquinto
Diritto penale ndash Frode informatica ndash Truffa ndash Differenze ndash Reato di frode
informativa ndash Dolo concorsuale ndash Dolo indiretto
(artt 640-ter 640 cp)
ldquoIl reato di frode informatica si differenzia dal reato di truffa percheacute lattivitagrave
fraudolenta dellagente investe non la persona (soggetto passivo) di cui difetta
linduzione in errore bensigrave il sistema informatico di pertinenza della medesima
attraverso la manipolazione di detto sistemardquo
ldquoLa volontagrave di concorrere nel reato (materialmente ascrivibile ad altri) non
presuppone necessariamente un previo accordo o comunque la reciproca
consapevolezza del concorso altrui in quanto lattivitagrave costitutiva del concorso puograve
essere rappresentata da qualsiasi comportamento esteriore che fornisca un
apprezzabile contributo in tutte o alcune fasi di ideazione organizzazione od
esecuzione alla realizzazione dellaltrui proposito criminoso siccheacute a tal fine
assume carattere decisivo lunitarietagrave del fatto collettivo realizzato che si verifica
quando le condotte dei concorrenti risultino alla fine con giudizio di prognosi
postuma integrate in unico obiettivo perseguito in varia e diversa misura dagli
imputati siccheacute egrave sufficiente che ciascun agente abbia conoscenza anche
unilaterale del contributo recato alla condotta altruirdquo
ldquoIl dolo concorsuale puograve configurarsi a carico del singolo concorrente anche sotto
forma di dolo indiretto che come egrave noto ricorre nel caso in cui il reo si
rappresenta levento di danno sia pure materialmente riconducibile alla condotta
altrui ed esso sia comunque direttamente riconducibile alla sua volontagrave essendo
stato preveduto come ulteriore conseguenza dellazione concordata ed accettato
dallagente il rischio del verificarsi di tale previsionerdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi con riferimento alla terza massima Cass Sez I 16 maggio 2003 n
30262 Puglisi
Difformi -
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Diritto penale
52
Lrsquoaccesso abusivo ad un sistema informatico o telematico da parte
del dirigente
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Gerardo Auletta)
Cass Sez V 20 settembre 2018 (dep 25 ottobre 2018) n 48895 Pres Palla
Rel Scotti ric Manghi
Diritto penale ndash Accesso abusivo a un sistema informatico ndash Dirigente ndash
Ripartizione organizzativa dellrsquoazienda in settori ndash Aree riservate e limitazioni
accesso informativo
(art 615-ter cp)
ldquoIn materia di accesso abusivo ad un sistema informatico anche con riferimento alle
figure dirigenziali la preposizione ad una branca o un settore autonomo dellrsquoimpresa
non implica necessariamente lrsquoaccesso indiscriminato a tutte le informazioni in
possesso dellrsquoimprenditore preponente percheacute una compartimentazione dellrsquoaccesso
informativo egrave pienamente compatibile sul piano logico e giuridico con il carattere
settoriale della preposizionerdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi -
Difformi -
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
53
II Leggi speciali
Applicabilitagrave della causa di non punibilitagrave della ldquoparticolare tenuitagrave
del fattordquo al reato di omesso versamento delle ritenute previdenziali
e assistenziali
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giovanni Petranico)
Cass Sez III 30 maggio 2018 (dep 3 settembre 2018) n 39413 Pres
Lapalorcia Rel Mengoni ric Grasso
Leggi speciali ndash Reato di omesso versamento delle ritenute previdenziali e
assistenziali ndash Configurabilitagrave ndash Causa di non punibilitagrave della ldquoparticolare
tenuitagrave del fattordquo ndash Applicabilitagrave
(art 2 co 1-bis dl 12 settembre 1983 n 463 convertito con modificazioni dalla
l 11 novembre 1983 n 638 art 131-bis cp)
ldquoIl reato di omesso versamento delle ritenute previdenziali e assistenziali si
configura oggi come una fattispecie connotata da una progressione criminosa nel
cui ambito superato il limite di legge le ulteriori omissioni consumate nel corso del
medesimo anno si atteggiano a momenti esecutivi di un reato unitario a
consumazione prolungata la cui definitiva cessazione coincide con la scadenza del
termine previsto per il versamento dellrsquoultima mensilitagrave ovvero con la data del 16
gennaio successivordquo
ldquoLa causa di non punibilitagrave della particolare tenuitagrave del fatto egrave di certo applicabile
ai reati di omissioni di versamenti contributivi per i quali il legislatore abbia
fissato una soglia di punibilitagrave solo se gli importi omessi superano di poco
lrsquoammontare di tale soglia in considerazione del fatto che il grado di offensivitagrave che
integra il reato egrave giagrave stato valutato dal legislatore nella determinazione della soglia
di rilevanza penalerdquo
ldquoLa causa di non punibilitagrave della particolare tenuitagrave del fatto in quanto
configurabile ndash in presenza dei presupposti e nel rispetto dei limiti fissati dalla
norma ndash ad ogni fattispecie criminosa non egrave in astratto incompatibile con la
presenza di soglie di punibilitagrave allrsquointerno della fattispecie tipica anche nel caso in
cui al di sotto della soglia di rilevanza penale vi egrave una fattispecie che integra un
illecito amministrativordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Leggi speciali
54
Conformi Cass Sez III 20 ottobre 2016 n 649 Messina Rv 268813 Cass Sez
III 11 maggio 2016 n 37232 Lanzoni Rv 268308 Cass Sez III 3 ottobre 2017
n 3292 Spera Cass Sez III 20 novembre 2015 n 13218 Reggiani Viani Rv
266570 Cass Sez Un 25 febbraio 2016 n 13681 Tushaj
Difformi -
La differente tutela dei beni giuridici protetti dai reati di
occupazione abusiva dello spazio demaniale e da quelli urbanistici e
paesaggistici con gli ineludibili effetti ai fini dellintegrazione delle
relative fattispecie
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Fabio Cavalli)
Cass Sez III 4 maggio 2018 (dep 4 settembre 2018) n 39679 Pres Cavallo
Rel Reynaud ric Alemanno
Occupazione abusiva spazio demaniale ndash Reati urbanistici e paesaggistici ndash
Opere stagionali ndash Mancata rimozione
(artt 54 1161 cod nav art 44 comma 1 lett c) dPR 6 giugno 2001 n 380)
ldquoLoccupazione abusiva dello spazio demaniale marittimo di cui allart 1161 cod
nav ed i reati di natura urbanistica eo paesaggistica essendo posti a tutela di beni
aventi diversa oggettivitagrave giuridica se da un lato possono concorrere ndash qualora
manchi qualsiasi tipo di autorizzazione ndash dallaltro lato egrave ben possibile che
loccupazione del demanio non sia arbitraria percheacute legittimata dal prescritto
provvedimento concessorio di cui allart 36 cod nav e che sussistano perograve il reato
urbanistico eo quello paesaggistico per essere state realizzate (o mantenute oltre il
termine) opere non autorizzate dal Comune eo dalla competente autoritagrave
regionalerdquo
(Nel caso di specie in virtugrave di una autorizzazione pluriennale rilasciata dal demanio
marittimo erano state realizzate con un permesso di costruire stagionale strutture
funzionali allattivitagrave balneare non rimosse alla fine della stagione estiva ed il SC ndash
in applicazione del principio di cui alla massima ndash ha ritenuto priva di motivazione
la sentenza della Corte territoriale limitatamente alla parte in cui non spiegava se la
concessione demaniale rilasciata ai sensi dellart36 cod nav ndash analogamente al
titolo autorizzativo rilasciato dal Comune - avesse o meno validitagrave stagionale)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez III 4 dicembre 2013 n 5461 Cass Sez III 11 giugno 2008
n 37250 Cass Sez III 7 novembre 2002 n 8110
Difformi -
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
55
Trattamento illecito di dati personali e diffusione del numero del
cellulare di terzi
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)
Cass Sez III 8 giugno 2018 (dep 4 settembre 2018) n 39682 Pres Sarno
Rel Socci ric Dondarini
Leggi speciali ndash Codice della privacy ndash Numero di cellulare altrui ndash
Pubblicazione in chat
(art 167 dlgs 30 giugno 2003 n 196)
ldquoLammissione dellimputato di aver inserito in CHAT il numero del cellulare altrui
rappresenta prova confessoria del tutto affidabile della propria colpevolezza e
anche in ipotesi di provocazione grave e concreta non puograve escludersi la
configurabilitagrave del reato ex art 167 dlgs 1962003rdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi -
Difformi -
Il concorso degli amministratori non operativi nel reato di
bancarotta fraudolenta per distrazione
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Fabio Cavalli)
Cass Sez V 16 maggio 2018 (dep 7 settembre 2018) n 40152 Pres Pezzullo
Rel De Marzo Ric Castaldo
Reati fallimentari ndash Bancarotta fraudolenta per distrazione ndash Concorso del
consigliere di amministrazione
(art 216 rd 16 marzo 1942 n 267 art 2475 cc)
ldquoIn tema di bancarotta fraudolenta per distrazione la censura che miri ad
escludere un diretto potere amministrativo del mero consigliere dovrebbe essere
accompagnata dalla indicazione delle previsioni dellatto costitutivo che sorreggono
tale deduzione atteso che in base alle regole di amministrazione dettate - per le
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Leggi speciali
56
societagrave a responsabilitagrave limitata - dallart2475 cod civ non vi egrave alcuna distinzione
tra la figura del presidente e quella dei consiglierirdquo
ldquoInoltre secondo la disciplina che concerne i cd ldquoamministratori non operativirdquo
ai fini della configurabilitagrave del concorso per omesso impedimento
dellamministratore privo di delega egrave necessaria la prova della sua concreta
conoscenza del fatto pregiudizievole per la societagrave o quanto meno di segnali di
allarme inequivocabili dai quali egrave desumibile laccettazione del rischio del
verificarsi dellevento illecito noncheacute della volontaria omissione di attivarsi per
scongiurarlordquo
(In applicazione di tali principi il SC ha ritenuto inammissibile il motivo di ricorso
proposto da uno degli imputati il quale assumeva di essere privo dei necessari poteri
amministrativi della societagrave sia percheacute la deduzione difensiva non era
accompagnata dallindicazione di tale previsione nellatto costitutivo sia percheacute la
Corte territoriale ndash con accertamento in fatto non oggetto di alcuna contestazione -
aveva ritenuto che limputato avesse partecipato sin dalla fase delle trattative agli
atti di cessioni ldquoincriminatirdquo)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez I 9 marzo 2018 n 14783 Cass Sez V 22 marzo 2016 n
14045
Difformi Cass Sez V 5 ottobre 2012 n 23000
Lrsquoevento della bancarotta impropria da reato societario
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Aldo Franceschini)
Cass Sez V 28 maggio 2018 (dep 12 settembre 2018) n 40489 Pres Pezzullo
Rel Amatore ric Radaelli
Leggi speciali ndash Reati fallimentari ndash Bancarotta impropria da reato societario ndash
Dissesto ndash Nesso causale
(artt 223 216 rd 16 marzo 1942 n 267 2621 cc)
ldquoA seguito della riforma del 2002 il reato di bancarotta impropria da reato
societario si configura quale reato di danno e non piugrave di pericolo richiedendosi il
verificarsi dellrsquoevento dissesto cui la condotta deve essere ora riconnessa da un
preciso nesso di causalitagraverdquo
ldquoIl reato di bancarotta impropria da reato societario sussiste anche quando la
condotta illecita abbia concorso a determinare solo un aggravamento del dissesto
giagrave in atto della societagraverdquo
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
57
(Nel caso di specie la Corte ha annullato con rinvio per nuovo esame la sentenza di
condanna per vizio motivazionale in quanto il provvedimento impugnato ometteva
di spiegare in che modo la condotta di falso comunicativo ascrivibile agli imputati
avesse anche solo concorso ad aggravare il dissesto della societagrave in un arco
temporale estremamente ridotto)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi con riferimento alla seconda massima Cass Sez V 9 maggio 2017 n
29885 in CED Cass n 270877
Difformi -
Particolare tenuitagrave del rifiuto di sottoporsi allrsquoalcoltest
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Gerardo Auletta)
Cass Sez IV 30 maggio 2018 (dep 24 settembre 2018) n 40926 Pres Ciampi
Rel Bruno ric Bonofiglio
Leggi speciali ndash Rifiuto alcoltest ndash Particolare tenuitagrave del fatto
(art 186 dlgs 30 aprile 1992 n 285 art 131-bis cp)
ldquoLa causa di non punibilitagrave della particolare tenuitagrave del fatto egrave compatibile con il
reato di rifiuto di sottoporsi allrsquoaccertamento alcoolimetrico posto che accertata la
situazione pericolosa e dunque lrsquooffesa resta pur sempre uno spazio per apprezzare
in concreto la gravitagrave dellrsquoillecito e lrsquoimpatto pregiudizievole per il bene tutelatordquo
(Nel caso di specie il ricorrente fermato dalla polizia per un controllo alla guida del
veicolo dapprima rifiutograve di sottoporsi allrsquoalcoltest e successivamente dopo essersi
consultato telefonicamente con il suo difensore mutato proposito decise di eseguire
il test)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez Un 25 febbraio 2016 (dep 6 aprile 2016) n 13682
Difformi -
Il perimetro applicativo del principio di sussidiarietagrave previsto
nellrsquoipotesi delittuosa di dichiarazione infedele
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Leggi speciali
58
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Antonio Scotto Rosato)
Cass Sez III 17 gennaio 2018 (dep 25 settembre 2018) n 41260 Pres
Cavallo Rel Socci Ric Scalzo
Leggi speciali ndash Reati tributari ndash Dichiarazione infedele ndash Principio di
sussidiarietagrave ndash Ne bis in idem ndash Non sussiste
(art 2 4 dlgs 10 marzo 2000 n 74 649 cpp)
ldquoIn materia di reati tributari il carattere residuale del reato di dichiarazione
infedele di cui allart 4 del dlgs n 74 del 2000 ne esclude il concorso con il
delitto di frode fiscale previsto dallart 2 del citato dlgs solo qualora la condotta
materiale abbia ad oggetto la medesima dichiarazione in ogni suo elemento
Diversamente invece qualora lrsquoipotesi di dichiarazione infedele abbia ad oggetto
la sola omissione di elementi attivi mentre la dichiarazione fraudolenta ai sensi
dellrsquoart 2 si riferisca ad elementi passivi per operazioni relative a fatture
inesistenti deve ritenersi ammissibile il concorso tra i reatirdquo
ldquoLart 4 dlgs 742000 mira ad evitare la doppia incriminazione per la stessa
condotta (anche se diversamente strutturata una con frode e laltra senza frode) ma
non puograve essere invocato per lincriminazione di condotte diverse una per le
omissioni di elementi attivi del reddito e laltra per elementi passivi inesistenti (da
fatture per operazioni inesistenti)rdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex multis Cass Sez III 9 febbraio 2016 (dep 7 luglio 2016) n 28226
Pres Rosi Rel Aceto Ric Disparra
Difformi -
I limiti della responsabilitagrave del direttore dei lavori per conto del
committente in relazione alla gestione dei rifiuti prodotti dalla ditta
appaltatrice o subappaltatrice
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Fabio Cavalli)
Cass Sez III 8 maggio 2018 (dep 26 settembre 2018) n 41699 Pres
Lapalorcia Rel Liberati Ric Serafini
Reati ambientali ndash Abbandono e deposito incontrollato di rifiuti ndash Direttore dei
lavori per conto del committente ndash Posizione di garanzia ndash Responsabilitagrave della
ditta appaltatrice o subappaltatrice
(art 256 dlgs 3 aprile 2006 n 152)
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
59
ldquoIn tema di gestione dei rifiuti il committente di lavori edili al pari dellappaltante
nellipotesi del subappalto e il direttore dei lavori non hanno alcun obbligo
giuridico di intervenire nella gestione dei rifiuti prodotti dalla ditta appaltatrice o
subappaltatrice neacute di garantire che la stessa venga effettuata correttamente percheacute
lobbligo di garanzia in relazione allinteresse tutelato e al corretto espletamento
delle operazioni di raccolta e smaltimento dei rifiuti connessi allattivitagrave edificatoria
incombe sullappaltatore dei lavorirdquo
ldquoDellabbandono o del deposito incontrollato di rifiuti rispondono ai sensi dellart
256 comma 2 dlgs 152 del 3 aprile 2006 - salvi i casi di concorso - i titolari di
imprese e i responsabili di enti che abbandonano o depositano in modo
incontrollato i rifiuti ovvero li immettono nelle acque superficiali o sotterranee in
violazione del divieto di cui allarticolo 192 commi 1 e 2 del medesimo testo
normativordquo
(In applicazione di tali principi il SC ha accolto il ricorso proposto dal direttore dei
lavori per conto del committente di opere edili affidati in appalto ritenendo che al
predetto non potesse essere attribuita alcuna posizione di garanzia rispetto alla
gestione dei rifiuti prodotti dallaffidatario delle opere concesse in appalto e tanto
meno configurarsi una sua partecipazione concorsuale in mancanza di alcuna prova
circa una sua condotta attiva allabbandono o al deposito incontrollato di rifiuti da
altri posto in essere)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez III 27 giugno 2013 n 37547 Cass Sez III 25 maggio
2011 n 25041 Cass Sez III 21 ottobre 2009 n 44457 Cass Sez III 28 gennaio
2003 n 15165
Difformi -
La valutazione dei costi non contabilizzati ai fini del calcolo
dellammontare dellimposta evasa
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Fabio Cavalli)
Cass Sez III 8 maggio 2018 (dep 26 settembre 2018) n 41703 Pres
Lapalorcia Rel Andronio ric Masi
Reati tributari ndash Omessa dichiarazione ndash Ammontare dellimposta evasa ndash
Onere di allegazione dei costi non contabilizzati
(art 5 dlgs 10 marzo 2000 n 74)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Leggi speciali
60
ldquoIn tema di reati tributari lammontare dellimposta evasa ai fini dellomessa
dichiarazione IVA deve calcolarsi sulla base dei ricavi e dei costi sostenuti
dallazienda Ciograve non di meno i costi non contabilizzati possono essere considerati
solo in presenza di allegazioni fattuali da cui si desuma la certezza o comunque il
ragionevole dubbio della loro esistenza incombendo sullimputato lonere di
dimostrare la sussistenza delle spese sostenute a copertura dei costi aziendalirdquo
(In applicazione di tale principio il SC ha ritenuto inammissibile ndash percheacute teso a
sollecitare una valutazione nel merito di censure giagrave proposte e correttamente
disattese dai giudici del gravame - il motivo di ricorso proposto dallimputato con il
quale assumeva che la Corte territoriale non avrebbero calcolato esattamente
limposta evasa essendosi soffermata sulla ritenuta equiparazione del reddito
imponibile rispetto al fatturato senza considerare che nel corso dellistruttoria
dibattimentale non era emerso alcun elemento idoneo a dimostrare lassenza di voci
o oneri detraibili dei quali perograve egli non aveva fornito alcuna documentazione che
ne comprovasse leffettiva sussistenza e non avendo proceduto ad alcuna allegazione
in tal senso neppure nel corso del processo)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez III 16 luglio 2018 n 53980 Cass Sez III 6 giugno 2017 n
35579 Cass Sez III 1 giugno 2016 n 53907 Cass Sez III 18 maggio 2011 n
36396
Difformi Cass Sez III 4 giugno 2014 n 38684
La conversione del sequestro conservativo in pignoramento in
presenza di condanna generica al risarcimento del danno
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giuseppe Musella)
Cass Sez V 15 maggio 2018 (dep 26 settembre 2018) n 41839 Pres Miccoli
Rel Guardiano ric Pace
Diritto processuale penale ndash Sequestro conservativo ndash Pignoramento ndash
Conversione ndash Credito certo liquido ed esigibile ndash Necessitagrave
(artt 316 320 539 cpp)
ldquoLa conversione del sequestro conservativo in pignoramento a seguito del
passaggio in giudicato della sentenza penale di condanna al risarcimento in favore
della parte civile presuppone che la pronuncia abbia dichiarato lrsquoesistenza di un
credito certo liquido ed esigibile cosigrave da costituire titolo esecutivo di talchegrave nel
caso di condanna generica detta conversione si verifica solo in seguito al
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
61
passaggio in giudicato della sentenza del giudice civile il quale sulla base della
certezza del danno acquisita in sede penale abbia proceduto alla sua liquidazionerdquo
(Nella fattispecie la Corte ha accolto il motivo di ricorso proposto dal ricorrente che
lamentava lrsquoapplicazione del meccanismo previsto dallrsquoart 320 comma 1 cpp dal
momento che la condanna al risarcimento del danno fosse generica con rinvio per la
determinazione del quantum al giudice civile La Corte dunque rilevava lrsquoerrore di
diritto e annullava senza rinvio)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez VI 10 luglio 2008 n 42698 Cass Sez V 8 febbraio 2013
n 16312 Cass Sez I 26 settembre 2014 n 46030 Cass Sez IV 19 gennaio
2015 n 9851
Difformi -
La responsabilitagrave del socio illimitatamente responsabile delle societagrave
in nome collettivo nel delitto di bancarotta fraudolenta per
distrazione (scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giuseppe Musella)
Cass Sez V 10 luglio 2018 (dep 27 settembre 2018) n 42591 Pres Zaza Rel
Pistorelli ric Marini + 2
Diritto penale ndash Leggi speciali ndash Bancarotta fraudolenta patrimoniale ndash Societagrave
in nome collettivo ndash Soci illimitatamente responsabili ndash Beni personali ndash
Estensione fallimento ndash Necessitagrave
(artt 147 216 223 rd 16 marzo 1942 n 267)
ldquoAi fini della configurabilitagrave in capo al socio illimitatamente responsabile di una
societagrave in nome collettivo dichiarata fallita del reato di bancarotta fraudolenta per
distrazione dei beni del suo patrimonio personale egrave necessario che il fallimento sia
stato esteso nei suoi confronti ai sensi dellrsquoart 147 legge fallrdquo
(Nella fattispecie la Corte ha accolto il motivo con cui si chiedeva escludersi la
configurabilitagrave del delitto di bancarotta distrattiva dal momento che i beni in
contestazione appartenevano al patrimonio personale degli imputati Difatti il
mancato accertamento ndash da parte dei giudici di merito - della estensione della
dichiarazione di fallimento nei confronti dei soci illimitatamente responsabili rende
non sussistente lrsquoipotesi di reato contestata)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Leggi speciali
62
Conformi Cass Sez V 26 gennaio 2016 n 13091
Difformi -
Reati tributari e particolare tenuitagrave del fatto
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Gerardo Auletta)
Cass Sez III 3 luglio 2018 (dep 3 ottobre 2018) n 43654 Pres Ramacci Rel
Cerroni ric Schito
Leggi speciali ndash Omesso versamento ritenute ndash Particolare tenuitagrave del fatto
(art 2 dl 12 settembre 1983 n 463 art 131-bis cp)
ldquoIn tema di reati tributari laddove il grado di offensivitagrave che dagrave luogo alla sanzione
penale egrave stato giagrave valutato dal legislatore con la determinazione di un ammontare
come soglia di punibilitagrave la particolare tenuitagrave del fatto puograve essere ritenuta solo in
casi di minimo superamento del predetto importo e di ridotta intensitagrave del dolordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez III 20 novembre 2015 (dep 1 aprile 2016) n 13218
Difformi -
DASPO obbligo di comparire presso un ufficio o comando di
polizia
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)
Cass Sez III 15 giugno 2018 (dep 9 ottobre 2018) n 45251 Pres Cavallo
Rel Galterio ric Sannino
Leggi speciali ndash Reati sportivi ndash DASPO ndash Divieto accesso manifestazioni
sportive ndash Gare amichevoli non programmate ndash Elemento soggettivo
(art 6 l 13 dicembre 1989 n 401)
ldquoIn tema di misure di prevenzione della violenza occasionata da manifestazioni
sportive lobbligo di comparire personalmente presso un ufficio o comando di polizia
egrave applicabile a tutti gli incontri che siano individuabili con certezza ed in concreto dal
destinatario del provvedimento in relazione alla loro anticipata organizzazione
dovendo conseguentemente rimanere escluse solo le gare decise in rapporto ad
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
63
esigenze peculiari del momento e senza preventiva programmazione e come tali non
previamente conoscibilirdquo
ldquoDal momento che il reato di cui allrsquoart 6 L 13 dicembre 1989 n 401 in quanto
delitto egrave caratterizzato dal dolo occorre ai fini della sussistenza dellelemento
soggettivo la certa individuabilitagrave delle gare per le quali il divieto operi gare che
ove di natura amichevole non necessariamente sono caratterizzate a differenza
degli incontri ufficiali dalla anticipata programmazione tanto piugrave allorquando
vengano disputate fuori dal campionato e si tratti digrave compagini poco piugrave che
dilettantisticherdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez III 4 marzo 2014 (dep 9 giugno 2014) n 23958
Difformi -
Cattivo stato di conservazione del cibo
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)
Cass Sez III 18 luglio 2018 (dep 9 ottobre 2018) n 45274 Pres Sarno Rel
Gai ric Salerno
Leggi speciali ndash Reati alimentari ndash Cattivo stato di conservazione ndash Modalitagrave
estrinseche
(art 5 lett b) l 30 aprile 1962 n 283)
ldquoLo stato di cattiva conservazione riguarda quelle situazioni in cui le sostanze
alimentari pur potendo essere ancora genuine e sane si presentano mal
conservate e cioegrave preparate confezionate o messe in vendita senza losservanza
delle prescrizioni dirette a prevenire il pericolo di una loro precoce degradazione
contaminazione o comunque alterazione del prodottordquo
ldquoAi fini della configurabilitagrave della contravvenzione prevista dallart 5 lett b L 30
aprile 1962 n 283 che vieta limpiego nella produzione di alimenti la vendita la
detenzione per la vendita la somministrazione o comunque la distribuzione per il
consumo di sostanze alimentari in cattivo stato di conservazione non egrave necessario
che questultimo si riferisca alle caratteristiche intrinseche di dette sostanze ma egrave
sufficiente che esso concerna le modalitagrave estrinseche con cui si realizza le quali
devono uniformarsi alle prescrizioni normative se sussistenti ovvero in caso
contrario a regole di comune esperienzardquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Leggi speciali
64
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez Un 19 dicembre 2001 n 443 Butti Rv 220716 Cass Sez
III 14 giugno 2016 n 44927 Ballico Rv 268715
Difformi -
Il doppio binario sanzionatorio nel market abuse
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Gerardo Auletta)
Cass Sez V 16 luglio 2018 (dep 10 ottobre 2018) n 45829 Pres Miccoli Rel
De Gregorio ric Franconi ed altri
Leggi speciali ndash Reati finanziari ndash Manipolazione del mercato ndash ne bis in idem
(artt 185 e 187-ter dlgs 24 febbraio 1998 n 58 art 649 cpp)
ldquoIn tema di manipolazione del mercato lirrogazione per il medesimo fatto sia di
una sanzione penale che di una sanzione amministrativa definitiva ndash ai sensi degli
artt 185 e 187 ter dlgs 24 febbraio 1998 n 58 ndash non determina la violazione del
principio del ldquone bis in idemrdquo a condizione che il cumulo delle sanzioni risulti
proporzionale alla gravitagrave del fatto commessordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez III 22 settembre 2017 (dep 14 febbraio 2018) n 6993
Difformi -
Il calcolo dellrsquoIVA evasa
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Gerardo Auletta)
Cass Sez III 28 marzo 2018 (dep 16 ottobre 2018) n 46953 Pres Cavallo
Rel Socci ric Pastoric
Leggi speciali ndash Reati tributari ndash Omesso versamento IVA ndash Calcolo imposta
evasa ndash Interessi dovuti ndash Esclusione
(art 10-ter dlgs 10 marzo 2000 n 74)
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
65
ldquoNel reato di omesso versamento di IVA per valutare il superamento della soglia
di punibilitagrave di euro 25000000 deve tenersi conto solo ed esclusivamente
dellrsquoimposta evasa e non anche degli interessi dovutirdquo
(Nel caso di specie la Corte annullava senza rinvio la sentenza di condanna per
insussistenza del fatto atteso che nel computo dellrsquoIVA non versata pari ad euro
25080800 venivano inseriti anche euro 248300 relativi agli interessi dovuti per il
versamento trimestrale)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi -
Difformi -
Il concetto di disponibilitagrave degli oggetti atti ad offendere nelle
ipotesi di DASPO di gruppo
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giuseppe Musella)
Cass Sez III 24 maggio 2018 (dep 16 ottobre 2018) n 46982 Pres Savani
Rel Andronio ric PM in proc Tommasini
Diritto penale ndash Leggi speciali ndash DASPO ndash Oggetti atti ad offendere ndash Possesso
di gruppo ndash Mera disponibilitagrave ndash Idoneitagrave
(art 6-ter l 13 dicembre 1989 n 401 art 2 dl 22 agosto 2014 n 119)
ldquoIl concetto di laquopossessoraquo utilizzato nellrsquoart 6-ter della l n 401 del 1989 non
richiede un quid pluris rispetto alla mera disponibilitagrave dellrsquooggetto pericoloso
intesa come possibilitagrave di sua apprensione e conseguente utilizzordquo
ldquoLa figura del cd laquoDASPO di grupporaquo di cui allrsquoart 6 comma 1 della legge n
401 del 1989 introdotta dallrsquoart 2 del dl n 119 del 2014 egrave diretta a colpire i
soggetti che anche attraverso una condotta di gruppo abbiano tenuto
comportamenti finalizzati alla partecipazione attiva ad episodi di violenza minaccia
o intimidazione tali da porre in pericolo la sicurezza pubblica in occasione di
manifestazioni sportiverdquo
(Nella fattispecie la Corte ha stabilito che ndash in tema di provvedimento DASPO ndash
allorquando tutti i soggetti coinvolti abbiano la disponibilitagrave degli oggetti atti ad
offendere non sia necessaria una valutazione individualizzata senza che tale scelta
comporti la violazione del principio della responsabilitagrave personale prevista dal
diritto penale)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Leggi speciali
66
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi -
Difformi Cass Sez III 3 febbraio 2016 n 22266
La natura istantanea del delitto di trasferimento fraudolento di
valori
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura del Comitato di redazione)
Cass Sez VI 20 giugno 2018 (dep 17 ottobre 2018) n 47304 Pres De Amicis
Rel Costantini ric PM
Legge speciale ndash Trasferimento fraudolento di valori ndash Natura istantanea del
reato ndash Societagrave di capitali ndash La consumazione del reato deve coincidere con
lrsquointestazione fittizia delle quote ndash Irrilevanza delle condotte successive ndash
Necessitagrave che lrsquoindagato sia socio di fatto ndash Insufficienza della qualifica di
amministratore di fatto ndash Necessitagrave che la provvista impiegata per lrsquoacquisto
delle quote provenga dallrsquoindagato
(art 12-quinquies dl 8 giugno 1992 n 306)
ldquoIn tema di trasferimento fraudolento di valori egrave comunque necessario che si
realizzi un trasferimento del bene tenuto altresigrave conto che lrsquoart 12-quinquies dl
30692 integra unrsquoipotesi di reato istantaneo con effetti permanenti e si consuma nel
momento in cui viene realizzata lrsquoattribuzione fittizia senza che possa assumere
rilevanza il permanere della situazione antigiuridica conseguente alla condotta
criminosardquo
ldquoIn ambito di societagrave di capitali la fittizia intestazione di quote di una societagrave puograve
integrare il reato di cui allrsquoart 12-quinquies dl cit a condizione che sia accertata
la titolaritagrave sostanziale delle quote attraverso lrsquoattribuzione della qualifica di socio
di fatto non essendo sufficiente la prova che lrsquoindagato rivesta la funzione di
amministratore di fatto della societagrave delle cui quote srsquoipotizza la fittizia
intestazionerdquo
ldquoLa carenza di gravi indizi sulla provenienza delle risorse economiche impiegate
per lrsquoacquisto delle quote da parte del soggetto che intende eludere lrsquoapplicazione
di misure di prevenzione determina la mancanza della condizione per lrsquoapplicabilitagrave
della misura cautelare essendo insufficiente lrsquoaccertamento della mera
disponibilitagrave del bene da parte di chi non ne risulta formalmente titolarerdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi con riferimento alla prima massima Cass Sez Un 28 febbraio 2001 n
8 Ferrarese Rv 218768 riguardo alla seconda Cass Sez V 7 luglio 2015 n
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
67
50289 Mollica Rv 265904 in relazione alla terza Cass Sez VI 12 gennaio 2018
n 5231 Polverino Rv 272128
Difformi -
Il destino dellrsquoordine di demolizione nel caso di ammissione alla
prova dellrsquoimputato
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Amedeo Bucci de Santis)
Cass Sez III 3 luglio 2018 (dep 18 ottobre 2018) n 47456 Pres Ramacci
Rel Zunica ric PG Corte di appello di Firenze in proc Fontana
Diritto penale ndash Reato urbanistico ndash Ammissione dellrsquoimputato allrsquoistituto della
messa alla prova ndash Destino del manufatto abusivo ndash Demolizione quale
necessaria eliminazione delle conseguenze dannose o pericolose del reato
(artt 44 dPR 6 giugno 2001 n 380 art 464-quater cpp )
ldquoIl reato urbanistico disciplinato dallart44 TUE rientra tra quelli per i quali si
puograve essere ammessi allrsquoistituto della messa alla prova Il permanere del manufatto
abusivo rientra tra le conseguenze dannose dei reati di cui la disciplina della messa
alla prova richiede la necessaria eliminazione In senso logico ma non cronologico
la demolizione del manufatto abusivo rientra tra le condotte pregiudiziali rispetto
alla ammissione dellrsquoimputato alla messa alla prova ed alla verifica del buon esito
della stessardquo
ldquoNel caso in cui il giudice di merito investito di un reato urbanistico ammetta
lrsquoimputato alla messa alla prova omettendo ogni valutazione in ordine alla
demolizione del manufatto abusivo e quindi in ordine al ripristino della legalitagrave
urbanistica il rappresentante della Pubblica Accusa egrave tenuto ad impugnare ai sensi
dellrsquoart464 quater comma 7 la ordinanza ammissiva dellrsquoistanza di messa alla
prova facendo valere in quella sede la insussistenza dei presupposti per la
sospensione del procedimentordquo
(In conseguenza di quanto sopra egrave inammissibile il ricorso proposto per il suddetto
motivo avverso la sentenza che dichiara estinto il reato per esito positivo della messa
alla prova)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez III 31 maggio 2018 n 404512018 nel senso che lrsquoistituto
della messa alla prova egrave applicabile ai reati edilizi tuttavia egrave necessario eliminare le
conseguenze dannose dei reati in questione attraverso la spontanea demolizione
dellrsquoabuso edilizio ovvero attraverso la riconduzione dellrsquointervento alla legalitagrave
urbanistica ove ricorrano i presupposti per lrsquoaccertamento della (doppia) conformitagrave
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Leggi speciali
68
Difformi -
Lrsquoammissibilitagrave del concorso tra il reato di dichiarazione infedele ed
omesso versamento dellrsquoIVA
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Antonio Scotto Rosato)
Cass Sez III 1 febbraio 2018 (dep 23 ottobre 2018) n 48246 Pres Savani
Rel Aceto ric Vacca
Leggi speciali ndash Reati tributari ndash Dichiarazione infedele ndash Omesso versamento
IVA ndash Concorso di reati ndash Sussiste
(artt 4 10-ter dlgs 10 marzo 2000 n 74)
ldquoTra il delitto di dichiarazione infedele e di omesso versamento IVA non esiste
alcun rapporto di consunzione assorbimento o specialitagrave Difatti ai fini
dellrsquointegrazione del reato di omesso versamento IVA egrave necessario e sufficiente che
il relativo ammontare risulti dalla dichiarazione senza ulteriori aggettivazione a
prescindere quindi dalla natura fraudolenta o infedele della dichiarazione stessa
diversamente nei reati cd dichiarativi la condotta attiva consiste nellrsquoindicare
elementi passivi fittizi o elementi attivi per un ammontare inferiore a quello
effettivo siccheacute le due fattispecie si pongono in rapporto di reciproca radicale
estraneitagrave e ben possono concorrere tra lorordquo
ldquoIn tema di omesso versamento dellrsquoimposta sul valore aggiunto affincheacute
lrsquoinadempimento dellrsquoobbligazione tributaria possa rappresentare causa di forza
maggiore egrave necessario che questi derivi da fatti non imputabili allrsquoimprenditore e
che questi non abbia potuto tempestivamente porvi rimedio per cause indipendenti
dalla propria volontagrave non potendosi ritenere fisiologica nel rischio di impresa la
carenza di liquiditagraverdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex multis Cass Sez III 24 giugno 2014 (dep 25 febbraio 2015) n
8352 Pres Fiale Rel Aceto Ric Schirosi
Difformi -
La necessitagrave della individuazione del ruolo svolto dal concorrente
nel reato di sottrazione fraudolenta
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
69
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Amedeo Bucci de Santis)
Cass Sez III 12 giugno 2018 (dep 29 ottobre 2018) n 49200 Pres
Lapalorcia Rel Andronio ric Rizzo
Leggi speciali ndash Sottrazione fraudolenta di somme al pagamento di imposte ndash
Individuazione del ruolo del concorrente ndash Necessitagrave
(art 11 co 1 dlgs 10 marzo 2000 n 74)
ldquoNel reato di sottrazione fraudolenta di somme al pagamento di imposte commesso
mediante il disinvestimento di polizze assicurative attraverso la riscossione
anticipata senza apparente giustificazione il solo fatto di essere coniuge della
titolare del cc bancario oggetto di sequestro e delle polizze assicurative
anticipatamente estinte non giustifica la adozione nei suoi confronti della misura
cautelare reale pur essendo il soggetto in questione (non titolare di beni oggetto di
sottrazione fraudolenta) in regime di comunione dei beni con la coindagata e pur
avendo partecipato quale delegato della consorte alle operazioni di verifica della
GdFrdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez III 5 aprile 2016 n 24816 secondo cui anche quando il bene
egrave formalmente intestato a terzi pur se prossimi congiunti dellrsquoindagato non opera
alcuna presunzione ma grava sul PM lrsquoonere di dimostrare la discrasia tra
intestazione formale e disponibilitagrave effettiva del bene conforme Cass Sez III 24
marzo 2015 n 14605
Difformi -
Il concorso dellrsquoextraneus a singole condotte distrattive nel delitto di
bancarotta fraudolenta
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giuseppe Musella)
Cass Sez V 5 luglio 2018 (dep 29 ottobre 2018) n 49499 Pres Bruno Rel
Fidanzia ric Vellucci
Diritto penale ndash Leggi speciali ndash Bancarotta fraudolenta patrimoniale ndash
Concorso dellrsquoextraneus ndash Singole condotte distrattive ndash Condotta postuma ndash
Inidoneitagrave
(artt 216 223 rd 16 marzo 1942 n 267)
ldquoLa circostanza che la condotta dellrsquoextraneus si collochi in epoca antecedente alla
dichiarazione di fallimento ed abbia lo scopo di rendere irreversibili gli effetti di un
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Leggi speciali
70
atto distrattivo non consente di ritenere sussistente la fattispecie concorsuale che
non egrave configurabile nel caso in cui lrsquoatto distrattivo dellrsquointraneus si sia giagrave
esauritordquo
ldquoUn comportamento postumo del terzo extraneus non egrave idoneo a configurare la
fattispecie del concorso con il delitto di bancarotta fraudolenta commesso
dallrsquointraneus dovendo la condotta del terzo essere anteriore o comunque
concomitante a quella distrattiva dellrsquoimprenditore fallito (o dellrsquoamministratore
della societagrave fallita)rdquo
(Nella fattispecie la Corte ha sancito il principio secondo il quale al fine di
affermare la responsabilitagrave del terzo rispetto alla singola condotta distrattiva
realizzata dallrsquoamministratore della societagrave fallita non egrave sufficiente che la
richiamata condotta sia stata realizzata in epoca antecedente alla dichiarazione di
fallimento ma egrave necessario verificare che la condotta del terzo sia anteriore o
concomitante a quella distrattiva commessa dallrsquointraneo)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez V 18 aprile 2013 n 40332 Cass Sez V 6 novembre 2015
n 8276 Cass Sez V 17 maggio 2017 n 54291
Difformi -
Insider trading doppio binario e proporzionalitagrave del complessivo
trattamento sanzionatorio
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Aldo Franceschini)
Cass Sez V 21 settembre 2018 (dep 31 ottobre 2018) n 49869 Pres
Vessicchelli Rel Caputo ric Chiarion Casoni
Leggi speciali ndash Reati finanziari ndash Ne bis in idem ndash Cumulo sanzionatorio ndash
Valutazione di proporzionalitagrave del complessivo trattamento sanzionatorio ndash
Disapplicazione normativa interna ndash Rideterminazione pena in mitius
(artt 184 co 1 lett b) 187-terdecies TUF 50 CDFUE 4 Prot 7 CEDU)
ldquoIl procedimento penale e quello amministrativo previsti dalla disciplina nazionale
in tema di abusi di mercato presentano quella connessione sostanziale e temporale
che secondo lrsquoinsegnamento della sentenza della Grande Camera della Corte EDU
A e B c Norvegia esclude la violazione del principio del ne bis in idemrdquo
ldquoEgrave compito del giudice nazionale verificare la sussistenza o meno del requisito
della proporzionalitagrave del complessivo trattamento sanzionatorio applicato
allrsquoimputatordquo
ldquoNella verifica della compatibilitagrave con il principio del ne bis in idem del
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
71
trattamento sanzionatorio complessivamente irrogato allrsquoautore dellrsquoabuso di
mercato il giudice comune deve valutare la proporzionalitagrave del cumulo
sanzionatorio rispetto al disvalore del fatto da apprezzarsi con riferimento agli
aspetti propri di entrambi gli illeciti (quello penale e quello formalmente
amministrativo) e in particolare agli interessi generali sottesi alla disciplina degli
abusi di mercato (anche sotto il profilo dellrsquoincidenza (anche sotto il profilo
dellincidenza del fatto sullintegritagrave dei mercati finanziari e sulla fiducia del
pubblico negli strumenti finanziari) tenendo conto con riguardo alla pena della
multa del meccanismo compensativo di cui allart 187-terdecies TUF qualora
detta valutazione dovesse condurre a ritenere il complessivo trattamento
sanzionatorio lesivo della garanzia del ne bis in idem il giudice nazionale dovragrave
dare applicazione diretta al principio garantito dallart 50 della Carta dei diritti
fondamentali dellUnione europea disapplicando se necessario e naturalmente
solo in mitius le norme che definiscono il trattamento sanzionatoriordquo
ldquoIn tema di abusi di mercato nel caso in cui la sanzione irrogata da Consob sia giagrave
divenuta irrevocabile la verifica del giudice penale circa la legittimitagrave rispetto al
principio del ne bis in idem del trattamento sanzionatorio complessivamente
irrogato allautore degli illeciti - fuori dallipotesi del tutto eccezionale in cui la
sanzione amministrativa sia da sola proporzionata al disvalore del fatto valutato
alla luce degli aspetti propri di entrambi gli illeciti e in particolare degli interessi
generali sottesi alla disciplina degli abusi di mercato ndash puograve comportare
esclusivamente la rideterminazione delle sanzioni penali attraverso la
disapplicazione in mitius della norma che commina dette sanzioni solo nel minimo
edittale con esclusione della multa in virtugrave del meccanismo compensativo di cui
allart 187-terdecies TUF e con riguardo alla reclusione fermo restando il limite
minimo insuperabile dettato dallart 23 cod penrdquo
(Nel caso di specie la Corte annullava con rinvio per nuovo esame limitatamente al
trattamento sanzionatorio la sentenza con cui lrsquoimputato giagrave punito in via
amministrativa dalla Consob con la sanzione pecuniaria di trecentocinquantamila
euro era stato ritenuto colpevole del reato di abuso di informazioni privilegiate e
condannato alla pena principale di un anno di reclusione e cinquantamila euro di
multa)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi con riferimento alla prima massima Cass Sez III 22 settembre 2017
dep 2018 n 6993 Servello in CED Cass n 272588 con riferimento alla seconda
massima Cass Sez V 16 luglio 2018 n 45829 Franconi non massimata
Difformi -
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Leggi speciali
72
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
73
III Diritto processuale penale
Rito abbreviato copertura della procura speciale nellrsquoipotesi di
modifica della imputazione
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)
Cass Sez VI 6 luglio 2018 (dep 4 settembre 2018) n 39926 Pres Paoloni
Rel Giordano ric Serafini
Diritto processuale penale ndash Giudizio abbreviato ndash Procura speciale e modifiche
allrsquoimputazione
(art 438 441 441-bis cpp)
ldquoLeventuale modifica dellimputazione non toglie efficacia al mandato conferito
ove la procura speciale non contenga espliciti limiti o condizioni ai poteri conferiti
al procuratore speciale siccheacute in questa ipotesi spetta al difensore la valutazione
della coerenza del negozio processuale con gli interessi dellimputato Se egrave vero che
la procura speciale per la definizione del procedimento con il rito abbreviato come
quella per definizione a pena concordata egrave atto personalissimo fondamentale per
la legittimitagrave del negozio e che puograve presentarsi in forma specifica con la fissazione
di limiti e condizioni ovvero generica ne consegue che quando la procura speciale
assume una configurazione generica e non presenta limiti o condizioni essa deve
intendersi segnatamente finalizzata alla conclusione del processo con il rito
speciale Con tale atto limputato affida al difensore il mandato di esprimere per suo
conto la volontagrave di accesso al rito a prova contratta siccheacute deve ritenersi che tale
mandato comprenda anche quello di valutare le fisiologiche vicende del
procedimento e del processo successive al conferimento della procura in coerenza
con gli interessi dellimputatordquo
ldquoLrsquoeventuale modifica dellimputazione nel corso delludienza preliminare non
toglie efficacia al mandato conferito ai fini della richiesta di rito abbreviato ove
questo non contenga una esplicita limitazione Ogni volta che la procura speciale a
concludere il processo con un rito a prova contratta non prevede limiti e condizioni
spetta al difensore la valutazione della coerenza del negozio processuale con gli
interessi dellimputato che gli ha conferito il mandatordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Diritto processuale penale
74
Conformi In relazione alla prima massima Cass Sez II 17 dicembre 2014 (dep
29 gennaio 2015) n 4261 Piroli Rv 262382
Difformi -
Sindacato del giudice dellrsquoesecuzione nella determinazione del
tempus commissi delicti
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alfonso Tatarano)
Cass Sez I 10 luglio 2017 (dep 5 settembre 2018) n 39943 Pres Carcano
rel Tardio ric De Bilio
Diritto processuale penale ndash Poteri del giudice dellrsquoesecuzione ndash Determinazione
del tempus commissi delicti ndash Revoca dellrsquoindulto
(artt 666 667 672 674 cpp art 3 l n 2412006)
ldquoDeve essere riconosciuto al giudice dellrsquoesecuzione il potere-dovere di
interpretare il giudicato e renderne espliciti il contenuto e i limiti ricavando dalla
sentenza tutti gli elementi anche se non chiaramente espressi che siano necessari
ai fini dellrsquoesecuzionerdquo
ldquoSe egrave vero che in sede esecutiva non egrave consentito modificare la data del commesso
reato accertata con sentenza passata in giudicato quando invece il tempus
commissi delicti non egrave indicato in modo preciso e con ben definiti riferimenti
fattuali nel capo drsquoimputazione il giudice dellrsquoesecuzione puograve prendere conoscenza
del contenuto della sentenza e occorrendo degli atti del procedimento per
ricavarne tutti gli elementi da cui sia possibile desumere lrsquoeffettiva data di
commissione del reato ove essa sia rilevante ai fini della decisione demandatardquo
(Con la sentenza in esame la Suprema Corte ha annullato con rinvio lrsquoordinanza con
la quale il Tribunale di Caltanissetta aveva revocato lrsquoindulto concesso ai sensi della
L n 2412006 sulla base della data di accertamento e non di quella di effettiva
commissione del reato di ricettazione per il quale era intervenuta condanna)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez I 15 aprile 2014 (dep 11 luglio 2014) n 30609 Raia in
CED Cass n 261087 Cass Sez I 12 giugno 2008 (dep 25 giugno 2008) n
25735 Labate in CED Cass n 240475 sullrsquoimpossibilitagrave per il GE di determinare
il tempus commissi delicti Cass Sez III 20 gennaio 2016 (dep 29 febbraio 2016)
n 8180 Spada in CED Cass n 266283
Difformi -
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
75
Diffamazione e principio di correlazione tra accusa e sentenza
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Mariagiovanna Veneruso)
Cass Sez V 3 maggio 2018 (dep 6 settembre 2018) n 40083 Pres Vessichelli
Rel Brancaccio ric Spada
Diritto processuale penale ndash Principio di necessaria correlazione tra accusa e
sentenza
(521 cpp)
ldquoAi fini della valutazione di corrispondenza tra pronuncia e contestazione di cui
allrsquoart 521 cod proc pen deve tenersi conto non solo della condotta descritta nel
capo di imputazione ma anche di tutte le risultanze probatorie portate a conoscenza
dellrsquoimputato che hanno formato oggetto di sostanziale contestazione in modo da
consentire a questi di esercitare il suo diritto di difesa sul materiale probatorio
posto a fondamento della decisionerdquo
ldquoIl difetto di correlazione tra accusa e sentenza rileva solo qualora si verifichi una
trasformazione o sostituzione delle condizioni che rappresentano gli elementi
costitutivi dellrsquoaddebito e non anche quando il mutamento riguardi profili
marginali non essenziali per lrsquointegrazione del reato e su cui lrsquoimputato abbia
avuto modo di difendersi durante il processordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez Un 15 luglio 2010 n 36551 Cass Sez III 16 aprile 2014
n 31849 Cass Sez IV 16 dicembre 2015 n 4497
Difformi -
La notifica dellrsquoavviso di fissazione per lrsquoudienza del giudizio di
appello
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giovanni Petranico)
Cass Sez V 16 maggio 2018 (dep 7 settembre 2018) n 40159 Pres Mazzei
Rel De Marzo ric Casali
Diritto processuale penale ndash Giudizio di appello ndash Avviso di fissazione
dellrsquoudienza ndash omissione ndash Notifica a difensore di fiducia ndash Obbligatorietagrave della
presenza ndash Nullitagrave assoluta
(artt 178 co 1 lett c) e 179 co 1 97 co 4 cpp)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Diritto processuale penale
76
ldquoLrsquoomesso avviso dellrsquoudienza al difensore di fiducia tempestivamente nominato
dallrsquoimputato o dal condannato integra una nullitagrave assoluta ai sensi degli artt 178
comma 1 lett c) e 179 comma 1 cod proc pen quando di esso egrave obbligatoria la
presenza a nulla rilevando che la notifica sia stata effettuata al difensore di ufficio
e che in udienza sia stato presente un sostituto nominato ex art 97 comma quarto
cod proc penrdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez Un 26 marzo 2015 n 24630 Maritan Rv 263598
Difformi -
Il creditore munito di garanzia reale sul bene non puograve chiedere la
revoca del sequestro preventivo
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Carmine Gatto)
Cass Sez III 4 dicembre 2017 (dep 11 settembre 2018) n 40318 Pres
Cavallo Rel Socci ric B IIG Spa
Diritto processuale penale ndash Sequestro preventivo ndash Riesame ndash Istanza terzo
creditore ndash Inammissibilitagrave
(artt 321 324 cpp)
ldquoNon puograve essere disposto il sequestro preventivo funzionale alla confisca per
equivalente di somme di denaro depositate su conto corrente costituite in pegno
irregolare a Garanzia di una obbligazione dellimputato attesa la immediata
acquisizione della proprietagrave delle stesse da parte del creditorerdquo
ldquoIn tema di sequestro preventivo il creditore assistito da garanzia reale non egrave
legittimato a chiedere la revoca della misura mentre il processo egrave pendente in
quanto la sua posizione giuridica non egrave assimilabile a quella del titolare del diritto
di proprietagrave ed il suo diritto di sequela non esclude lassoggettabilitagrave del bene a
vincolo essendo destinato a trovare soddisfazione solo nella successiva fase della
confisca e non attraverso limmediata restituzione del bene come invece accadrebbe
per il proprietariordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
77
Conformi Cass Sez III 16 settembre 2015 (dep 11 maggio 2016) n 19500
Cass Sez III 12 maggio 2015 (dep 12 ottobre 2015) n 40784 Cass Sez V 27
ottobre 2016 (dep 12 gennaio 2017) n 1390
Difformi -
I limiti della confisca nelle ipotesi di denaro provenienti da soggetti
terzi estranei al reato
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Antonio Scotto Rosato)
Cass Sez III 12 luglio 2018 (dep 24 settembre 2018) n 41104 Pres Rosi Rel
Gai ric Vicenzini
Leggi speciali ndash Reati tributari ndash Omessa dichiarazione ndash Confisca diretta ndash
Terzi estranei al reato ndash Prova
(artt 5 12-bis dlgs 10 marzo 2000 n 74)
ldquoQualora il profitto cd accrescitivo derivante da reato sia costituito da denaro la
confisca delle somme depositate sul conto corrente deve essere qualificata come
confisca diretta non necessitando della prova del nesso di derivazione diretta tra
somme oggetto di ablazione e reato Tuttavia deve escludersi lrsquoapprensione delle
somme giacenti sul conto corrente laddove sussista la prova che tali somme non
possano proprio derivare dal reato come nel caso di somme provenienti da rimesse
effettuate da terzi successivamente alla data di commessione del reato difettando in
esse la caratteristica di profitto pur sempre necessaria per poter procedere ad un
sequestro direttordquo
ldquoIn materia tributaria il delitto di cui allrsquoart 5 egrave reato omissivo proprio che puograve
essere commesso solo da chi secondo legislazione fiscale egrave obbligato alla
presentazione delle dichiarazioni con la conseguenza che il concorso nel reato egrave
ipotizzabile solo in forma morale (accordo istigazione e rafforzamento) non di
meno qualora lrsquoamministratore di diritto sia mero prestanome lrsquoamministratore di
fatto risponde quale autore principale in quanto titolare effettivo della gestione
socialerdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex multis Cass Sez III 24 ottobre 2014 (dep 30 ottobre 2015) n
43809 Pres Teresi Rel Aceto ric Gabbana
Difformi -
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Diritto processuale penale
78
Il commesso di un negozio puograve sporgere querela per truffa anche se
formalmente privo del potere di rappresentanza
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Carmine Gatto)
Cass Sez II 20 luglio 2018 (dep 26 settembre 2018) n 41785 Pres
Prestipino Rel Recchione ric D C C e altri
Diritto processuale penale ndash Truffa ndash Querela ndash Diritto di proporre querela ndash
Condizione di procedibilitagrave
(artt 120 640 cp 336 337 cpp)
ldquoIl diritto di querela per il reato di truffa spetta indipendentemente dalla formale
attribuzione del potere di rappresentanza anche alladdetto di un esercizio
commerciale che trovandosi al bancone di vendita si sia occupato della
transazione commerciale con cui si egrave consumato il reatordquo
ldquoLa titolaritagrave del diritto di querela spetta sia al soggetto raggirato e materialmente
defraudato del bene alla cui apprensione era diretta la condotta illecita sia al
soggetto che ha patito il danno patrimoniale ovvero a colui che vanta il diritto di
proprietagrave sul bene appreso illecitamente essendo possibile la coesistenza di piugrave
soggetti passivi di un medesimo reatordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez II 4 ottobre 2016 (dep 29 novembre 2016) n 50725 Cass
Sez Un 18 luglio 2013 (dep 30 settembre 2013) n 40354
Difformi -
Lrsquouso della posta elettronica certificata per il deposito di istanze in
cancelleria
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Emma Lorena Cappuccio)
Cass Sez III 17 maggio 2018 (dep 1 ottobre 2018) n 43184 Pres Gastone
Rel Socci ric Lo Monaco e altro
Diritto processuale penale ndash Giudizio di appello ndash Adesione del difensore
allrsquoastensione di categoria ndash Deposito istanza adesione a mezzo PEC ndash
Violazione del diritto di difesa ndash Prescrizione
(art 18 Cost art 2-bis l 11 aprile 2000 n 83 artt 157 161 cp)
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
79
ldquoLa richiesta dellrsquorinvio dellrsquoudienza per legittimo impedimento del difensore
inviata a mezzo posta elettronica in cancelleria non egrave irricevibile neacute inammissibile
anche se lrsquoutilizzo di tale irregolare modalitagrave di trasmissione comporta lrsquoonere per
la parte che intenda dolersi in sede di impugnazione dellrsquoomesso esame della sua
istanza di accertarsi del regolare arrivo della mail in cancelleria e della sua
tempestiva sottoposizione allrsquoattenzione del giudice procedenterdquo
ldquoNel caso in cui rsquoimpedimento ndash improvvisamente ed inevitabilmente insorto ndash sia
tale da precludere al difensore qualsiasi possibilitagrave di attivazione il medesimo egrave
esentato dalle indicate verifiche salvo lrsquoonere di provare le circostanze che le
hanno rese inattuabilirdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi in relazione alla prima massima Cass Sez II 7 novembre 2014 (dep 18
novembre 2014) n 47427 Pigionanti in relazione alla seconda massima Cass
Sez I 16 novembre 2017 (dep 17 gennaio 2018) n 1904 Deriugrave
Difformi sulla impossibilitagrave di avanzare istanza di rinvio per legittimo impedimento
a mezzo PEC dal difensore di fiducia dellrsquoimputato Cass Sez II 16 maggio 2017
(dep 22 giugno 2017 P sulla esclusione di presentazione di memorie nel giudizio
di legittimitagrave Cass Sez III 20 settembre 2016 (dep 11 novembre 2016)
Cacciatore sulla esclusione di impugnazioni cautelari anche da parte del PM
Cass Sez V 5 marzo 2015 (dep 5 giugno 2015) PM in proc Alamaru e altri
Formula corretta di esclusione della punibilitagrave per particolare
tenuitagrave del fatto innanzi al Giudice di Pace
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alfonso Tatarano)
Cass Sez V 26 giugno 2018 (dep 4 ottobre 2018) n 44128 Pres Pezzullo
Rel Morosini ric PG in proc Pichierri
Procedimento penale davanti al giudice di pace ndash Esclusione della punibilitagrave nei
casi di particolare tenuitagrave del fatto ex art 34 dlgs n 2742000 ndash Esclusione
della punibilitagrave per particolare tenuitagrave del fatto ex art 131-bis cp ndash Errore nel
richiamo della fattispecie correttamente applicabile ndash Interesse del PM ad
impugnare
(art 34 dlgs n 2742000 art 131-bis cp 3 l n 2412006 artt 568 591 cpp)
ldquoNel sistema processuale penale la nozione di interesse ad impugnare va
individuata in una prospettiva utilitaristica ossia nella finalitagrave negativa perseguita
dal soggetto legittimato di rimuovere una situazione di svantaggio processuale
derivante da una decisione giudiziale e in quella positiva del conseguimento di
unutilitagrave ossia di una decisione piugrave vantaggiosa rispetto a quella oggetto del
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Diritto processuale penale
80
gravame e che risulti logicamente coerente con il sistema normativo Un tale
interesse non puograve risolversi in una mera ed astratta pretesa alla esattezza teorica
del provvedimento impugnato priva cioegrave di incidenza pratica sulleconomia del
procedimento In tale prospettiva leventuale errore da parte del giudice di pace nel
richiamare lart 131-bis cod pen piuttosto che lart 34 dlgs n 2742000 non puograve
essere censurato solo in quanto tale ma richiede la deduzione di un effettivo
pregiudizio da rimuovere per effetto di quella decisione occorre cioegrave sotto il
profilo dellinteresse ad impugnare un precipitato di concretezza che egrave onere
della parte dedurre In tale prospettiva a fronte di un esito processuale comunque
consentito ndash il proscioglimento per particolare tenuitagrave del fatto ndash incombe sul
Procuratore Generale ricorrente lonere di specificare lintesse pratico perseguito o
meglio il diverso esito processuale rispetto a una pronuncia di proscioglimento per
particolare tenuitagrave del fatto - qualunque fosse listituto applicabile (DLgs n 274
del 2000 art 34 in luogo dellart 131-bis cp) - evidenziando in ipotesi
linsussistenza dei presupposti della tenuitagrave ovvero le ragioni della inoperativitagrave
nella fattispecie del DLgs n 274 del 2000 art 34rdquo
(Non constano precedenti nei medesimi termini In motivazione la Corte ha ribadito
come pur a fronte dello stesso esito definitorio i presupposti applicativi della
speciale tenuitagrave prevista dallrsquoart 131-bis cp divergano dallrsquoipotesi specificamente
dettata dallrsquoart 34 DLgs n 2742000 con riferimento al ldquomicrosistemardquo del
processo penale innanzi al giudice di pace e segnata dalla finalitagrave conciliativa tipica
di quel rito (cfr Sez Un 22 giugno 2017 (dep 28 novembre 2017) n 53683 Pres
Canzio Rel Vessichelli ric Perini in CED Cass n 271587) Tuttavia a fronte del
rilievo dellrsquoerronea adozione da parte del giudice di pace della formula definitoria
prevista dallrsquoart 131-bis cp spetta alla parte ricorrente nella specie il PG
indicare lrsquointeresse concreto perseguito attraverso la richiesta di annullamento della
sentenza spiegata con il ricorso)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi -
Difformi -
Lrsquoinammissibilitagrave dellrsquoatto di appello nei casi di difetto di specificitagrave
dei motivi di gravame
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Antonio Scotto Rosato)
Cass Sez V 12 luglio 2018 (dep 4 ottobre 2018) n 44177 Pres Zaza Rel
Borrelli ric Dessigrave
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
81
Diritto processuale penale ndash Impugnazione ndash Difetto di specificitagrave ndash
Inammissibilitagrave
(581 cpp)
ldquoLrsquoatto di appello deve ritenersi inammissibile per difetto di specificitagrave dei motivi
qualora non risultino esplicitamente enunciati ed argomentati i rilievi critici
rispetto alle ragioni di fatto o di diritto poste a fondamento della decisione
impugnata con un confronto reale con esserdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex ultimis Sez Un 27 ottobre 2016 (dep 22 febbraio 2017) n 8825
Pres Canzio Rel Andronio ric Galtelli
Difformi -
Lrsquoammissibilitagrave del patteggiamento del reato di omesso versamento
dellrsquoIVA nelle ipotesi di mancata estinzione del debito tributario
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Antonio Scotto Rosato)
Cass Sez III 18 luglio 2018 (dep 9 ottobre 2018) n 45275 Pres Sarno Rel
Gai ric Ongaro
Diritto processuale penale ndash Reati tributari ndash Patteggiamento ndash Estinzione
debiti tributari ndash Inammissibile ndash Confisca ndash Profitto ndash Risparmio di spesa
(art 10-ter 13-bis dlgs 10 marzo 2000 n 74 444 cpp)
ldquoIn tema di reati tributari lart 13-bis comma 2 dlgs n 74 del 2000 rappresenta
una condizione di accesso al rito del patteggiamento consentendone lrsquoapplicabilitagrave
esclusivamente qualora sia intervenuto lrsquointegrale pagamento del debito tributario
compreso di sanzioni ed interessirdquo
ldquoLa confisca per equivalente deve ricadere sui beni di cui il reo ha la disponibilitagrave
per un valore corrispondente a quelli costituenti il prezzo o il profitto del reato che
sia stato realmente lucrato dallindagato In tale ambito quanto alla nozione di
profitto nei reati tributari esso generalmente coincidente con il vantaggio
economico ricavato in via immediata e diretta dal reato e si identifica con
lammontare delle ritenute o dellimposta sottratta al fisco che costituisce un
vantaggio patrimoniale direttamente derivante dalla condotta illecita anche se
consistente in un risparmio di spesa derivante dal mancato pagamento del tributordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Diritto processuale penale
82
Conformi ex multis Sez Un 31 gennaio 2013 (dep 23 aprile 2013) n 18374 Pres
Lupo Rel Bruno ric Adami
Difformi Cass Sez III 12 aprile 2018 (dep 21 agosto 2018) n 38684 Pres Rosi
Rel Andreazza ric PG Firenze
Violazione del termine di durata massima delle indagini preliminari
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alfonso Tatarano)
Cass Sez VI 8 marzo 2018 (dep 9 ottobre 2018) n 45486 Pres Mogini Rel
Silvestri ric Romeo
Diritto processuale penale ndash Indagini preliminari ndash Ritardata iscrizione nel
registro notizie di reato ndash Mezzi di ricerca della prova ndash Intercettazione di
comunicazioni ndash Presupposti e motivazione del provvedimento di
intercettazione di persona non indagata ndash Modalitagrave esecutive di intercettazioni
in luoghi di privata dimora
(artt 335 405 407 266 267 cpp)
ldquoEgrave possibile utilizzare gli elementi di prova derivanti da atti di indagine compiuti
dopo la scadenza del termine di durata delle indagini se lrsquoatto sia assunto
nellrsquoambito di indagini diverse cioegrave volte ad individuare gli autori di altri reati Si
tratta di un principio che tuttavia deve essere coordinato con lesigenza di evitare
che attraverso apparenti indagini volte ad accertare i responsabili di altri reati si
eludano la portata del divieto di cui allart 407 cod proc pen noncheacute il sistema
normativo delineato dal legislatore e in particolare quello delle proroghe della
durata del termine di cui allart 405 cod proc pen Ciograve che deve essere verificato
cioegrave egrave che attraverso lrsquoapparente compimento di atti di indagine relativi
allaccertamento di altri reati si nullifichino gli effetti che il legislatore riconduce al
decorso del termine di durata delle indagini preliminarirdquo
ldquoGli elementi di prova acquisiti dal pubblico ministero dopo la scadenza dei termini
delle indagini preliminari possono sigrave essere utilizzati ai fini cautelari se acquisiti
aliunde nel corso di indagini estranee ai fatti oggetto del procedimento i cui
termini siano scaduti ovvero se provenienti da altri procedimenti relativi a fatti di
reato oggettivamente e soggettivamente diversi ma egrave comunque necessario
accertare che tali risultanze non siano il risultato di indagini finalizzate alla verifica
e allapprofondimento degli elementi emersi nel corso del procedimento penale i cui
termini sono scadutirdquo
ldquoAi fini di una corretta motivazione del provvedimento autorizzativo egrave necessario
che vengano indicate le ragioni sulla cui base il giudice ritenga di dover
autorizzare le intercettazioni richieste dal pubblico ministero in quanto proprio
quelle intercettazioni relative a quella particolare utenza risultano indispensabili
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
83
per il completo accertamento del fatto specifico cui si riferiscono le indagini
noncheacute per la individuazione dei responsabilirdquo
ldquoNelle ipotesi in cui il collegamento sia riferito ad un soggetto non indagato la
necessitagrave di motivare la correlazione tra lrsquoindagine in corso e lintercettato oltre
alla base indiziaria oggettiva egrave necessario che il giudice indichi ed espliciti
chiaramente lrsquointeresse investigativo sottostante chiarisca cioegrave le ragioni di
collegamento diretto o indiretto tra il soggetto ed il fatto di reato oggetto di
accertamento egrave necessario cioegrave che si indichino i motivi per i quali il soggetto
terzo che si intende intercettare dovrebbe essere informato sui fatti e percheacute si
ritiene che vi possano essere conversazioni o comunicazioni attinenti a quei fattirdquo
ldquoLomessa indicazione da parte del PM delle modalitagrave di intrusione delle
microspie nei luoghi di privata dimora non determina alcuna nullitagrave Le operazioni
di collocazione e disinstallazione del materiale tecnico necessario per eseguire le
captazioni costituiscono infatti atti materiali rimessi alla contingente valutazione
della polizia non essendo compito del pubblico ministero indicare le modalitagrave
dellintrusione negli ambiti e luoghi privati ove verragrave svolta lintercettazionerdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez VI 14 maggio 2017 (dep 1 marzo 2018) n 9386 Caridi in
CED Cass n 272727 Cass Sez I 30 maggio 2015 (dep 8 settembre 2015) n
36327 Sgaramella in CED Cass n 264527 su ammissibilitagrave ai sensi dellrsquoart 234
cpp di accertamenti acquisiti in sede amministrativa successivamente alla
scadenza del termine delle indagini Cass V Sez 8 marzo 2018 (dep 10 maggio
2018) n 20824 Di Francesco in CED Cass n 273031
Difformi -
Sostituto processuale e delega orale
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)
Cass Sez I 2 ottobre 2018 (dep 25 ottobre 2018) n 48862 Pres Di Tomassi
Rel Centofanti ric Stampini
Diritto processuale penale ndash Sostituto processuale ndash Delega orale
(art 102 cpp)
ldquoIl difensore titolare puograve farsi sostituire per ludienza o per latto processuale da
compiere conferendo incarico anche solo orale al difensore sostituto senza essere
necessariamente ivi presente e senza altro onere diverso dalla formale
dichiarazione (davanti al giudice e raccolta a verbale) del conferitario di averlo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Diritto processuale penale
84
ricevuto ferme le sue responsabilitagrave di ordine penale civile e deontologico per il
caso di dichiarazione mendacerdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi -
Difformi Cass Sez V 26 aprile 2018 n 26606 Vitanza Rv 273304
Impedimento dellrsquoimputato
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)
Cass Sez V 20 settembre 2018 (dep 25 ottobre 2018) n 48892 Pres Palla
Rel Scotti ric Lazzari
Diritto processuale penale ndash Impedimento dellrsquoimputato ndash Modalitagrave di
presentazione ndash Inoltro a mezzo telefax ndash Onere difensivo
(art 420-ter cpp)
ldquoLassoluto impedimento fisico a comparire sussiste solo in presenza di specifica
indicazione nel certificato medico prodotto a sostegno dellistanza di patologie che
rendano impossibile o rischioso lo spostamento per raggiungere il luogo
delludienzardquo
ldquoLa richiesta di rinvio delludienza per legittimo impedimento inviata a mezzo
telefax in cancelleria non egrave irricevibile neacute inammissibile ma lutilizzo di tale non
regolare modalitagrave di trasmissione comporta lonere per la parte che intenda
dolersi in sede di impugnazione dellomesso esame della richiesta stessa di
accertarsi ndash mediante un sostituto processuale un addetto di studio o
uninterlocuzione telefonica (o nel caso dellimpedimento dellimputato a maggior
ragione a cura del difensore stesso) ndash del regolare arrivo del fax e del suo
tempestivo inoltro al giudice procedente Solo nel caso in cui limpedimento ndash
improvvisamente ed inevitabilmente insorto ndash sia tale da precludere allinteressato
qualsiasi possibilitagrave di attivazione il medesimo egrave esentato dalle predette verifiche
salvo lonere di provare le circostanze che le hanno rese inattuabilirdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi in relazione alla prima massima Cass Sez II 22 maggio 2015 n
24515 Mennella Rv 264362 in relazione alla seconda massima Cass Sez I 16
novembre 2017 n 1904 Deriugrave Rv 272049
Difformi -
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
85
IV Esecuzione e sorveglianza
Valutazione della condotta successiva serbata dal condannato e
affidamento in prova ai servizi sociali
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alessandro Orabona)
Cass Sez I 18 maggio 2018 (dep 11 settembre 2018) n 40341 Pres Di
Tomassi Rel Siani ric Loppi
Esecuzione e sorveglianza ndash Ordinamento penitenziario ndash Istanza di
affidamento in prova ai servizi sociali ndash Detenzione domiciliare ndash Omessa
valutazione della condotta successiva tenuta dal condannato ndash Recupero sociale
del reo ndash Annullamento con rinvio
ldquoPur non potendosi prescindere dalla natura e dalla gravitagrave dei reati per cui egrave stata
irrogata la pena in espiazione quale punto di partenza dellrsquoanalisi della personalitagrave
del soggetto affincheacute si possa concedere lrsquoaffidamento in prova al servizio sociale
la considerazione di detta gravitagrave non puograve prescindere dalla necessaria valutazione
della condotta successivamente tenuta dal condannato essendo indispensabile
lesame anche dei comportamenti attuali del medesimo in ragione dellesigenza
connaturata alla ratio dellistituto di accertare non solo lassenza di indicazioni
negative ma anche la presenza di elementi positivi che consentano un giudizio
prognostico di buon esito della prova e di prevenzione del pericolo di recidiva
dovendo peraltro sottolinearsi che per la favorevole delibazione dellistanza non
puograve esigersi in positivo la dimostrazione che il soggetto abbia giagrave compiuto una
completa revisione critica del proprio passato bensigrave egrave sufficiente che ndash dai risultati
dellosservazione della personalitagrave ndash emerga che un siffatto processo critico sia
stato almeno avviato nella prospettiva di un suo ottimale reinserimentordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex plurimis Cass Sez I 5 maggio 2015 n 31420 Cass Sez I 3
dicembre 2013 n 773
Difformi -
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Esecuzione e sorveglianza
86
Videosorveglianza dei detenuti in regime 41-bis OP e limiti
nellrsquoesercizio dei mezzi di controllo
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giovanni Petranico)
Cass Sez I 16 aprile 2018 (dep 8 ottobre 2018) n 44972 Pres Mazzei Rel
Binenti ric Ministero della Giustizia per DAP
Esecuzione e sorveglianza ndash Ordinamento penitenziario ndash Cella e ambienti
penitenziari ndash Natura ndash Esercizio del controllo ndash Finalitagrave e modi consentiti ndash
Videosorveglianza ndash Limite ndash Valutazione del caso concreto
(artt 41-bis OP 3 e 8 CEDU 27 co II Cost)
ldquoLa cella e gli ambienti penitenziari non sono luoghi di privata dimora nel
laquopossessoraquo del detenuto al quale dunque non compete la titolaritagrave dello ius
excludendi alios con riguardo agli spazi in questione essendo gli stessi di contro
nella disponibilitagrave dellrsquoAmministrazione penitenziaria che ne puograve fare sempre uso
secondo le finalitagrave e i modi consentiti dalle previsioni di leggerdquo
ldquoLrsquoesercizio del controllo con i mezzi in concreto ritenuti idonei in forza di scelte
rimesse allrsquoAmministrazione penitenziaria in nessun caso perograve puograve trasmodare nella
sottoposizione a torture o trattamenti inumani e degradanti e per ravvisare un
trattamento di quel genere tuttavia occorre che si superino certe soglie di gravitagrave da
valutare nel caso concreto secondo alcuni concorrenti parametri considerando
contemporaneamente le ragioni della tutela e fermo restando che ci si deve pur
sempre trovare in presenza di una sofferenza o di una umiliazione di livello
significativamente superiore a quello che ordinariamente accompagna il tipo di
afflizione restrittiva in corso di esecuzione Tale superamento non si verifica solo per
effetto della videosorveglianza allrsquointerno della cella ai fini della tutela di esigenze di
ordine pubblico nel caso del detenuto in regime di cui allrsquoart 41-bis Ord penrdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez VII 16 marzo 2017 n 21506 Roman Rv 269781 Cass
Sez I 6 maggio 2008 n 32851 Sapone Rv 241228 C edu 6 aprile 2000 Labita
c Italia C edu 1 settembre 2015 Paolello c Italia Cass Sez I 24 novembre
2009 n 49988 Rv 245969
Difformi -
Permessi premio e programma trattamentale
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Mariagiovanna Veneruso)
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
87
Cass Sez I 18 luglio 2018 (dep 26 ottobre 2018) n 49146 Pres Di Tommasi
Rel Di Giuro ric Pischedda
Esecuzione e sorveglianza ndash Ordinamento penitenziario ndash Permessi premio ndash
Programma trattamentale ndash Attivitagrave estemporanea ndash Finalitagrave rieducativa
(artt 30-bis 30-ter OP)
ldquoI provvedimenti camerali mancano di un dispositivo quale atto di autonoma
rilevanza e dunque il contenuto della decisione del giudice egrave racchiuso nellrsquointero
dettato del provvedimento che va letto e interpretato nella sua interezzardquo
ldquoIl permesso premio ex artt 30-bis e 30-ter L n 3541975 non deve
necessariamente essere inserito in un preciso programma trattamentale bensigrave una
volta valutati tutti i criteri ai fini della concessione esso puograve concretizzarsi in una
attivitagrave estemporanea che abbia un fine rieducativo consistente nel consentire
unrsquoiniziale reinserimento del condannato nella societagraverdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez I 19 dicembre 2014 n 11873 Cass Sez I 5 febbraio 2013
n 11581
Difformi -
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Esecuzione e sorveglianza
88
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
89
V Procedimento di prevenzione
Misure di prevenzione tassativitagrave dei casi ed autonomia della
valutazione rispetto al procedimento di cognizione
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Marco Muscariello)
Cass Sez I 19 aprile 2018 (dep 3 ottobre 2018) n 43826 Pres Sarno Rel
Magi ric Righi e altri
Procedimento di prevenzione ndash Tassativitagrave dei casi di pericolositagrave ndash Pericolositagrave
generica ndash Autonomia della valutazione rispetto al procedimento di cognizione
ndash Limiti
(artt 1 4 dlgs 6 settembre 2011 n 159)
ldquoNel giudizio cognitivo di prevenzione lapplicazione delle previsioni di legge di
cui allart 1 co 1 lett a) e b) Cod Ant richiede adeguata motivazione circa la
esistenza pregressa delle condotte delittuose commesse dal proposto aderenti ai
contenuti della previsione astratta declinata ndash questultima ndash in termini tassativi
trattandosi della base logica e normativa del giudizio di pericolositagrave soggettivardquo
ldquoIl giudice della misura di prevenzione puograve fare riferimento in tale parte della
motivazione a provvedimenti emessi in sede penale che abbiano affermato (anche
in via provvisoria) la ricorrenza dei delitti in questione esprimendo argomentata
condivisione e confrontandosi con gli argomenti contrari introdotti dalla difesardquo
ldquoIl giudice della misura di prevenzione puograve ricostruire in via totalmente autonoma
gli episodi storici in questione ndash anche in assenza di procedimento penale correlato
ndash in virtugrave della assenza di pregiudizialitagrave e della possibilitagrave di azione autonoma di
prevenzione (art 29 Cod Ant)rdquo
ldquoIl giudice della misura di prevenzione egrave vincolato a recepire leventuale esito
assolutorio non dipendente dallapplicazione di cause estintive ndash sul fatto posto a
base del giudizio di pericolositagrave ndash prodottosi nel correlato giudizio penale (art 28
Cod Ant) con le sole eccezioni che seguono 1) il segmento fattuale oggetto
dellesito assolutorio del giudizio penale si pone come ingrediente fattuale solo
concorrente e minusvalente rispetto ad altri episodi storici rimasti confermati (o
non presi in esame in sede penale) 2) il giudizio di prevenzione si basa su elementi
cognitivi autonomi e diversi rispetto a quelli acquisiti in sede penale 3) la
conformazione legislativa del tipo di pericolositagrave prevenzionale egrave descritta in modo
sensibilmente diverso rispetto ai contenuti della disposizione incriminatrice oggetto
del giudizio penale (ipotesi di pericolositagrave qualificata)rdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Procedimento di prevenzione
90
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez I 24 marzo 2015 n 31209 ric Scagliarini Rv 264319
Cass Sez I 14 giugno 2017 n 36258 ric Cellini ed altri Cass Sez V 19
dicembre 2018 n 57488
Difformi -
Sorveglianza speciale e prescrizioni generiche del cd honeste vivere
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alessandro Orabona)
Cass Sez I 6 giugno 2018 (dep 30 ottobre 2018) n 49731 Pres Mazzei Rel
Cairo ric Sassano
Procedimento di prevenzione ndash Obblighi inerenti alla sorveglianza speciale ndash
Inosservanza ndash Tassativitagrave dellrsquoelenco delle prescrizioni ndash Prescrizione
generiche del cd honeste vivere ndash Limitazione alla libertagrave di partecipare a
riunioni pubbliche e comizi elettorali
(art 9 co 2 l n 14231956)
ldquoSecondo la Corte EDU con riferimento alle prescrizioni che comportano un
divieto assoluto di partecipare a pubbliche riunioni la legge italiana non indica
alcun limite temporale o spaziale a una libertagrave fondamentale e la restrizione risulta
interamente lasciata alla discrezionalitagrave del giudice (cfr punto 123 della sentenza
23 febbraio 2017 De Tommaso c Italia)rdquo
ldquoI contatti da vietare tra soggetti sono solo quelli che incrementino il rischio di
pericolositagrave o che si pongano in continuitagrave con lanzidetto profilo che la misura di
prevenzione intende controllare e non in generale le attivitagrave in cui si risolve
lesercizio di diritti di spessore superprimario di presidio costituzionale che
integrano il patrimonio fondamentale del cittadino e che tra laltro permettono
lesercizio delle libertagrave individuali in uno Stato democraticordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex plurimis Cass Sez Un 27 aprile 2017 n 40076 Cass Sez I 5
novembre 2008 n 44846 Solferino
Difformi -
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
91
Giurisprudenza di merito
Diritto penale
La ripetitivitagrave della condotta ed il profitto economicamente
apprezzabile quali elementi qualificanti la fattispecie di truffa ai
danni dello Stato realizzata mediante lattestazione da parte di terzi
della propria presenza in servizio
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Fabio Cavalli)
GUP Tribunale di SMCV Dottssa Salvatore 20 aprile 2017 (dep 20
maggio 2017) n 345 sent
Diritto penale ndash Truffa ai danni dello Stato ndash Marcatura del badge elettronico
da parte di terzi ndash Condotta decettiva ndash Ripetitivitagrave della condotta ndash Profitto
economicamente apprezzabile ndash Offensivitagrave della condotta - Dolo
(art 640 co II cp)
ldquoIn tema di truffa ai danni dello Stato la timbratura del cartellino marcatempo
attestante la presenza in servizio ndash con il contributo di terzi ndash e lallontanamento dal
luogo di lavoro sono condotte che astrattamente possono configurare un
comportamento decettivo nei confronti dellamministrazione di appartenenza
tuttavia al fine di impedire un automatismo tra allontanamento e reato e di lasciar
un margine di apprezzamento che ridonda sul versante della reale offensivitagrave della
condotta lartifizio deve essere ripetuto e deve portare al conseguimento di un
profitto che sia economicamente apprezzabilerdquo
ldquoPur a fronte di unrsquooggettiva non corrispondenza tra la situazione di fatto
rappresentata dalla timbratura del badge e quella effettiva la ripetitivitagrave degli
allontanamenti e la loro consistenza si riverbera anche sul piano dellaccertamento
del dolo richiesto dalla norma incriminatrice di riferimentordquo
(In applicazione di tali principi il Giudice di merito ha assolto tutti gli imputati in
un caso nel quale taluni dipendenti di un ASL erano stati impegnati ndash in un
particolare periodo caratterizzato da due gravi fenomeni di allarme sociale ndash nel
coadiuvare operazioni di polizia giudiziaria in attivitagrave di verifiche e sequestro che
non permettevano di poter timbrare il cartellino circostanze documentate dai
numerosi verbali prodotti in atti per tali motivi sarebbe stata adottata anche una
Giurisprudenza di merito ndash Diritto penale
92
direttiva che esonerava dalla timbratura del cartellino marcatempo e quindi
secondo lEstensore della sentenza non sarebbe stata dimostrata la reiterazione
dellallontanamento dal luogo di lavoro per finalitagrave diverse dallespletamento
dellattivitagrave professionale Inoltre il luogo di lavoro era munito di un doppio
ingresso uno dei quali non era stato oggetto di monitoraggio motivo per il quale
non si sarebbe potuto accertare neanche un danno economicamente apprezzabile)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez II 16 marzo 2018 n 14975 Cass Sez 17 dicembre 2013
n 8426 Cass Sez II 12 giugno 2008 n 26722 Cass Sez II 6 ottobre 2006 n
34210
Difformi -
Disastro ambientale e ne bis in idem
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alessandro Orabona)
Trib SMCV Sez III Coll C 20 settembre 2018 (dep 4 ottobre 2018) n
4571 Pres Est F Rugarli
Diritto penale ndash Disastro ambientale ndash Concorso formale di reati ndash Precedente
assoluzione per non aver commesso il fatto ndash cd inconciliabilitagrave logica ndash ne bis
in idem ndash Sentenza di non doversi procedere
(artt 434 cp 6 lett c) dl 6 novembre 2008 n 172 artt 529 649 cpp)
ldquoImmune da vizi logici e giuridici egrave la decisione del giudice che nellrsquoemettere
sentenza di non doversi procedere ex artt 529 649 cpp nei confronti di un
imputato giagrave assolto per non aver commesso il reato p e p dallrsquoart 6 lett c) dl n
1722008 evidenzi che in linea generale bencheacute non si possa precludere
lrsquoesercizio dellrsquoazione penale per un fatto diverso che presenti degli ulteriori e
differenti elementi rispetto ad un fatto giagrave giudicato tale principio perde la sua
consistenza allorquando il giudicato attiene alla condotta dellrsquoimputato ritenuta non
commessa e il reato diverso presenta identitagrave della condotta con quella giudicata
anche se questa si caratterizza per un evento diversordquo
ldquoLa preclusione del ne bis in idem non opera ove tra i fatti giagrave irrevocabilmente
giudicati e quelli ancora da giudicare sia configurabile unrsquoipotesi di ldquoconcorso
formale di reatirdquo potendo in tal caso la stessa fattispecie essere riesaminata sotto il
profilo di una diversa violazione di legge fatta salva lrsquoipotesi in cui nel primo
giudizio sia stata dichiarata lrsquoinsussistenza del fatto o la mancata commissione di
esso da parte dellrsquoimputato poicheacute in questo caso lrsquoevento giuridico considerato
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
93
successivamente si pone in rapporto di inconciliabilitagrave logica con il fatto giagrave
giudicatordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex plurimis Cass Sez III 23 febbraio 2017 n 55474 (dep 13 dicembre
2017) Barravecchia Cass Sez III 15 aprile 2009 n 25141 (dep 17 giugno 2009)
Ferrarelli Cass Sez III 18 settembre 2014 n 50310 (dep 02 dicembre 2014)
Scandroglio
Difformi -
Leggi speciali
Ordine di demolizione del Giudice penale e destinazione del bene a
finalitagrave pubbliche
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Amedeo Bucci de Santis)
Trib Napoli I Sez GE Dottssa Bottillo 15 dicembre 2017 (dep 27 dicembre
2017) ord
Leggi speciali ndash Ordine di demolizione del giudice penale ndash Acquisizione del
bene da parte del comune a seguito di inottemperanza del destinatario alla
demolizione disposta dalla PA ndash Destinazione del bene a finalitagrave pubbliche ndash
Caratteristiche della delibera del consiglio comunale che opta per la non
demolizione del manufatto
(art 31 co 5 dPR 6 giugno 2001 n 380)
ldquoLrsquoordine di demolizione costituisce atto dovuto del giudice penale a seguito di
condanna per il reato di cui allrsquoart 44 lett b) e c) TUE esplicazione di un potere
autonomo e non alternativo a quello dellrsquoautoritagrave amministrativa in fase esecutiva i
due poteri si possono trovare a doversi coordinarerdquo
ldquoOve sopravvengano situazioni di fatto o di diritto incompatibili con la esecuzione
dellrsquoordine di demolizione quali una corretta sanatoria o una delibera di
destinazione del bene a finalitagrave di pubblico interesse il GE puograve disporre la revoca
o la sospensione dellrsquoordine di demolizione sempre che sia stato emesso ovvero sia
prossimo ad essere emesso un atto amministrativo incompatibile con lrsquoordine
medesimordquo
ldquoLa acquisizione al patrimonio comunale egrave conseguenza della inottemperanza del
destinatario allrsquoordine di demolizione disposto dalla PA lrsquoacquisizione del bene al
Giurisprudenza di merito ndash Leggi speciali
94
patrimonio comunale egrave compatibile con lrsquoordine di demolizione disposto dal giudice
penale in quanto la demolizione del bene egrave un esito obbligato unica eccezione egrave
costituita dallrsquoart 31 comma 5 che esclude la demolizione del bene abusivo laddove
lrsquoente comunale abbia dichiarato lrsquoesistenza di interessi pubblici prevalenti rispetto
a quello del ripristino dellrsquoassetto urbanistico violato sempre che lrsquoopera abusiva
non contrasti con rilevanti interessi urbanistici o ambientalirdquo
ldquoLa delibera comunale che dichiari lrsquoesistenza di un interesse pubblico prevalente
sul ripristino dellrsquoassetto urbanistico deve dare conto delle specifiche esigenze che
giustificano la conservazione del singolo manufatto puntualmente individuatordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi la ordinanza in rassegna egrave coerente con il costante prevalente
orientamento della SC in senso conforme si segnalano Cass Sez III n 805518
6 dicembre 2017 (dep 20 febbraio 2018) Pres Fiale rel Gai ric P Cass Sez III
n 3017017 24 maggio 2017 (dep 15 giugno 2017) Pres Fiale est Ramacci ricB
Difformi -
La configurabilitagrave del reato di cui allrsquoart 2 dlgs 742000 non egrave
impedita dallrsquoeffettiva esistenza delle operazioni commerciali
intraprese noncheacute dalla veridicitagrave dei pagamenti effettuati
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Carmine Gatto)
Trib Napoli Sez VII penale Dott Ciampaglia 31 gennaio 2018 (dep 18 aprile
2018) n 1397 sent TC e altro
Leggi speciali ndash Reati tributari ndash Utilizzo di fatture per operazioni inesistenti ndash
Effettivitagrave delle operazioni commerciali ndash Irrilevanza ndash Mancata esclusione
della fattispecie ndash Elemento soggettivo ndash Consapevolezza della frode ndash
Compatibilitagrave con dolo eventuale
(art 2 dlgs 10 marzo 2000 n 74)
ldquoLrsquoeffettivo acquisto di beni non esclude la fattispecie di cui allrsquoart 2 dlgs 742000
qualora la merce sia stata acquisita da una societagrave esistente solo sulla carta cd
societagrave filtrordquo
ldquoLrsquoelemento soggettivo della fattispecie de qua consiste nella consapevolezza o
nellrsquoaccettazione del rischio (dolo eventuale) della natura di societagrave filtro della
controparte ovvero dellrsquoesistenza di una frode laquocaroselloraquo in corsordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
95
Conformi Cass Sez III 11 febbraio 2015 (dep 7 maggio 2015) n 19012 Cass
Sez III 27 aprile 2000 (dep 29 maggio 2000) n 6228
Difformi -
La configurabilitagrave del delitto di bancarotta per distrazione in
assenza della delibera assembleare
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giuseppe Musella)
Trib Napoli III Sez Coll 4 luglio 2018 (dep 1 ottobre 2018) n 8887 Pres
Spagna Est DrsquoAmbrosio FS + altri
Diritto penale ndash Bancarotta fraudolenta patrimoniale ndash Distrazione ndash Compensi
ndash Mancata delibera assembleare ndash Irregolaritagrave formale ndash Proporzione ndash
Valutazione ndash Necessitagrave
(artt 216 223 rd16 marzo 1942 n 267)
ldquoNel delitto di bancarotta fraudolenta la configurabilitagrave dellrsquoelemento soggettivo
doloso puograve escludersi qualora le operazioni compiute siano fisiologiche e
compatibili ndash sotto tutti gli aspetti - con lrsquoattivitagrave societaria complessivamente
considerata dal momento che la sussistenza di tale intento deve viceversa
ricavarsi in presenza di esborsi rilevanti idonei a ledere in modo incisivo le ragioni
dei creditorirdquo
(Nella fattispecie il Tribunale napoletano ha ritenuto che i compensi corrisposti agli
amministratori fossero certamente dovuti al pari del pagamento delle prestazioni
effettuate per le attivitagrave di progettazione tenuto conto che per oltre un anno la
societagrave continuava a godere della fiducia degli istituti di credito e che comunque
nel corso del 2012 era stata interessata da movimentazioni finanziare significative
Pertanto tali operazioni risultano perfettamente compatibili con le finalitagrave societarie
ndash rapportate ai volumi di affari ndash e non possono costituire elementi sintomatici della
volontagrave fraudolenta
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi
Difformi Cass sez V 15 gennaio 2018 n3797 Cass sez V 05 giugno 2018 n
30105
Giurisprudenza di merito ndash Leggi speciali
96
Reati urbanistici e dissequestro
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giovanni Petranico)
Gip Trib Napoli Sez XXII Dott Carola 6 novembre 2018 (dep 7 novembre
2018) Tarchini n 2888618 RGNR n 2511918 RGGip
Leggi speciali ndash Reati urbanistici ndash Interventi di manutenzione straordinaria ndash
Frazionamento o accorpamento delle unitagrave immobiliari ndash Limiti ndash Volumetria e
originaria destinazione drsquouso
(art 3 co 1 lett b) dPR 6 giugno 2001 n 380 come modificato dallrsquoart 17 co
1 lett a) n 2 dl 12 settembre 2014 n 133 conv con modificazioni nella l 11
novembre 2014 n 164)
ldquoAi sensi dellrsquoart 3 co 1 lett b) dPR n 3802001 come modificato dallrsquoart 17
comma 1 lett a) n 2 del dl 12 settembre 2014 n 133 conv con modificazioni
nella l 11 novembre 2014 n 164 laquonellrsquoambito degli interventi di manutenzione
straordinaria sono ricompresi anche quelli consistenti nel frazionamento o
accorpamento delle unitagrave immobiliari con esecuzioni di opere anche se comportanti
la variazione delle superfici delle singole unitagrave immobiliari noncheacute del carico
urbanistico purcheacute non sia modificata la volumetria e si mantenga lrsquooriginaria
destinazione drsquousoraquordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi -
Difformi -
Condono e sospensione dellrsquoordine di demolizione delle opere
abusive
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Aldo Franceschini)
C app Napoli 28 novembre 2018 (dep 3 dicembre 2018) n 7522014 SIGE
Pres Abbamondi Rel Abbamondi Matrone e altri
Leggi speciali ndash Reati urbanistici reati paesaggistici ndash Ordine di demolizione
opere abusive ordine di rimessione in pristino ndash Istanza di condono ndash Poteri di
accertamento del giudice dellrsquoesecuzione ndash Sospensione dellrsquoordine di
demolizione
(artt 31 co 9 TUE l 23 dicembre 1994 n 724 l 28 febbraio 1985 n 47 666
cpp)
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
97
ldquoSpetta al giudice penale (ed anche al giudice dellrsquoesecuzione) verificare la
sussistenza dei presupposti affincheacute la normativa di laquocondono edilizioraquo possa essere
applicata e gli accertamenti che devono essere compiuti dal giudice penale
costituiscono compiti propri dellrsquoautoritagrave giurisdizionale ndash conformi al dettato
dellrsquoart 101 comma II art 102 104 comma I e art 112 Cost ndash che non possono
essere demandati neppure con legge ordinaria allrsquoautoritagrave amministrativa in un
corretto rapporto delle sfere specifiche di attribuzionerdquo
ldquoIn presenza di una istanza di condono che non sia stata valutata dal giudice del
merito il giudice dellrsquoesecuzione ai fini del riconoscimento degli effetti delle
procedure di laquocondono edilizioraquo esperite ai densi della L n 724 del 1994 e L n 47
del 1985 ndash nellrsquoeseguire lrsquoindispensabile verifica degli elementi di fatto e di diritto ndash
deve accertare a) il tipo di intervento realizzato e la sua riconducibilitagrave agli schemi
della normativa di sanatoria b) le dimensioni volumetriche dellrsquoimmobile c)
lrsquoepoca della sua realizzazione d) la tempestivitagrave della domanda di sanatoria e
lrsquoavvenuto laquointegrale versamentoraquo delle somme dovute ai fini dellrsquooblazione ed a
titolo di contributo concessorio ritenute congrue dallrsquoamministrazione comunalerdquo
ldquoLrsquoordine di demolizione delle opere abusive emesso con la sentenza passata in
giudicato puograve essere sospeso solo qualora sia ragionevolmente prevedibile sulla
base di elementi concreti che in un breve lasso di tempo sia adottato dallrsquoautoritagrave
amministrativa o giurisdizionale un provvedimento che si ponga in insanabile
contrasto con detto ordine di demolizionerdquo
ldquoIl motivato parere favorevole della autoritagrave preposta alla tutela del vincolo ed il
parere favorevole della Commissione per il paesaggio se certamente non consente
di ritenere estinto il reato certamente inibiscono la demolizione o la remissione in
pristino dello stato dei luoghi atteso che i provvedimenti emessi comportano una
qualificata ricognizione dellrsquoassenza di conseguenze dannose o pericolose per
lrsquoambienterdquo
(Nel caso di specie la Corte distrettuale sospendeva per sei mesi lrsquoordine di
demolizione di unrsquoopera consistente nella sopraelevazione di un precedente
manufatto con realizzazione di primo e secondo piano (ciascuno di circa 160 mq) in
attesa della definizione del procedimento di sanatoria nellrsquoambito del quale risultava
giagrave emesso parere favorevole della Commissione per il paesaggio e autorizzata la
cancellazione dellrsquoordinanza dirigenziale di acquisizione dellrsquoimmobile al
patrimonio comunale)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi con riferimento alla terza massima Cass Sez III 17 ottobre 2017 n
42978 con riferimento alla quarta massima Cass Sez III 9 febbraio 2016 n
24410 Cass Sez III 3 luglio 2007 n 37318 Cass Sez III 26 novembre 2002 n
40269 Nucci in CED Cass n 222703
Difformi -
Giurisprudenza di merito ndash Leggi speciali
98
Diritto processuale penale
Sequestro preventivo valutazione del fumus boni iuris e del
periculum in mora
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)
TdL Napoli VIII Sez Coll A) 11 settembre 2018 n 549 ord
Diritto processuale penale ndash Riesame reale ndash Sequestro preventivo ndash Particolare
tenuitagrave del fatto ndash Reati urbanistici ndash Opera abusiva completata
(art 309 321 cpp)
ldquoLrsquoapplicabilitagrave della causa di non punibilitagrave per tenuitagrave del fatto nella fase
cautelare non puograve incidere sul giudizio circa la sussistenza o meno del fumus boni
iuris Non puograve ritenersi che vi sia una parte della normativa sostanziale sottratta
allrsquoapplicabilitagrave del giudice del riesame Questrsquoultimo tuttavia deve considerare
lrsquoapplicabilitagrave dellrsquoistituto alla fattispecie concreta al fine di valutare la possibile
ipotesi assolutoria ex art 131-bis cprdquo
ldquoIl sequestro preventivo di unrsquoopera edile realizzata senza titolo abitativo in
unrsquoarea sottoposta al vincolo di interesse pubblico (DM 28 marzo 1985) deve
essere supportato da un adeguato periculum in mora tale da intendersi la prognosi
di reale compromissione degli interessi attinenti al territorio e la previsione della
ulteriore lesione del bene giuridico protetto da parte dellrsquoindagato o di terzi in
ipotesi di godimento o disponibilitagrave della cosardquo
ldquoLrsquoesistenza di una struttura abusiva ultimata non integra di per seacute i requisiti della
concretezza ed attualitagrave del pericolordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi in relazione alla seconda massima Cass Sez III 24 novembre 2011 n
6599 in relazione alla terza massima Cass Sez III 14 aprile 2016 (dep 8 luglio
2016) n 28388
Difformi -
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
99
Mancato pagamento del pedaggio stradale e sequestro preventivo del
veicolo il periculum in mora deriva dalla natura della cosa sui cui egrave
disposto il sequestro
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Emma Lorena Cappuccio)
Trib SMCV 7 novembre 2018 (dep 19 dicembre 2019) ord
Diritto processuale penale ndash Riesame reale ndash Sequestro preventivo ndash Delitti contro il
patrimonio ndash Dissimulazione dello stato di insolvenza
(artt 321 322 cpp )
ldquoIl procedimento cautelare trova la sua ragione nella necessitagrave di evitare che le
conseguenze del reato siano protratte nel tempo incrementate in intensitagrave oppure di
ostacolare la commissione di ulteriori illeciti penali per lrsquoapplicazione della misura
occorre che siano sussistenti gli elementi che rendano ipotizzabile il reato per il quale si
procede ma non egrave richiesto tra i presupposti legittimanti il sequestro che la gravitagrave degli
indizi di colpevolezza sia a carico di un soggetto individuato tanto egrave vero che il vincolo
reale puograve essere disposto in procedimento contro ignotirdquo
ldquoIl silenzio serbato al momento dellrsquoingresso in autostrada egrave idoneo alla dissimulazione
dello stato di insolvenza riscontrabile pertanto nel comportamento di chi presentandosi
al casello a bordo di unrsquoautovettura ndash bene che fa presumere la capacitagrave di assolvere
lrsquoobbligo del pagamento del pedaggio in chi lo possiede ndash prenda in consegna il
talloncino aderendo in tal modo allrsquoofferta contrattuale proveniente dal gestore del
servizio autostradalerdquo
(Nella fattispecie il Tribunale del riesame ha ritenuto che lrsquoesigenza di prevenzione puograve
imporre di adottare la misura cautelare reale ogni qual volta un bene ndash quale che sia la
persona che ne dispone ndashpossa costituire strumento attraverso il quale le conseguenze del
reato vengono aggravate o protratte nel tempo esulando lrsquoaccertamento sulla effettiva
materiale disponibilitagrave del bene dal profilo cautelare essendo il predetto accertamento di
esclusiva competenza del Giudice del procedimento principale Altresigrave ha precisato come
nel caso in esame sussista il fumus del reato ex art 641 cp in quanto il conducente della
vettura transitando in autostrada nelle corsie riservate al ldquotelepassrdquo senza di fatto disporre
di tale strumento di pagamento con il suo comportamento ha profittato piugrave volte della
prestazione offerta dallrsquoente gestore della rete viaria accettando in tal modo di assumere
lrsquoobbligazione corrispettiva per facta concludentia)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi in relazione alla prima massima Cass Sez III 8 gennaio 2011 (dep 13
dicembre 2017) n 35312 in relazione alla seconda massima Cass Sez II 23 settembre
1996 (dep 28 novembre 1996) n 10247
Difformi -
Giurisprudenza di merito ndash Procedimento di prevenzione
100
Procedimento di prevenzione
La richiesta di applicazione della sorveglianza speciale nei confronti
di soggetto in espiazione di una pena detentiva superiore ai due anni
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alfonso Tatarano)
TdP Napoli 17 aprile 2018 decr in proc n 1622012 RGMP Pres
Lomonte Rel Consiglio
Procedimento di prevenzione ndash Sicurezza pubblica ndash Misure di prevenzione
personali ndash Sospensione dellrsquoesecuzione della sorveglianza speciale nel caso di
espiazione di pena detentiva ndash Necessitagrave di verifica dellrsquoattualitagrave della
pericolositagrave ndash Inammissibilitagrave della richiesta di applicazione della sorveglianza
speciale nei confronti di soggetto in espiazione di una pena detentiva lunga
(artt 14 e 15 dlgs 6 settembre 2011 n 159)
ldquoA seguito della sentenza della Corte Costituzionale n 291 del 2011 che ha
dichiarato lrsquoillegittimitagrave dellrsquoart 15 D Lgs 6 settembre 2011 n 159 nella parte in
cui non prevede che nel caso in cui lrsquoesecuzione della misura di prevenzione
personale resti sospesa durante la detenzione per espiazione pena del prevenuto
lrsquoorgano che ha disposto lrsquoapplicazione non debba valutare anche drsquoufficio la
permanenza delle condizioni di pericolositagrave dellrsquointeressato nel momento
dellrsquoesecuzione della misura e dellrsquointroduzione del co 2-ter dellrsquoart 14 che
impone allrsquoorgano competente successivamente allrsquoespiazione di una pena
detentiva non inferiore a due anni di rivalutare la persistenza delle condizioni di
pericolositagrave sociale dellrsquointeressato deve ritenersi che nellrsquoipotesi di prolungata
espiazione della pena detentiva la richiesta dellrsquoorgano proponente volta a valutare
lrsquoattualitagrave della pericolositagrave prospettata sia sostanzialmente inammissibile Deve
infatti osservarsi che in conseguenza del mutato assetto normativo il giudizio
sullrsquoattualitagrave emesso nellrsquoambito di un procedimento che ha come destinatario un
soggetto che dopo lrsquoadozione del provvedimento resteragrave detenuto in espiazione pena
per un periodo di almeno due anni egrave in sostanza ldquotamquam non essetrdquo dovendo lo
stesso giudizio essere necessariamente ripetuto dopo la cessazione della pena
detentiva e prima dellrsquoesecuzione del provvedimentordquo
(Fattispecie nella quale il Tribunale ha dichiarato inammissibile la richiesta di
applicazione della misura di prevenzione della sorveglianza speciale nei confronti di
un soggetto condannato in espiazione con fine pena (abbondantemente) superiore ai
due anni termine minimo questrsquoultimo previsto dal co 2-ter dellrsquoart 14 per radicare
lrsquoobbligo di verifica dellrsquoattualitagrave della pericolositagrave sociale da parte dellrsquoorgano
competente allrsquoapplicazione della misura Ha ritenuto il Tribunale che
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
101
lrsquoadempimento della verifica della permanenza della pericolositagrave sociale
successivamente alla cessazione dellrsquoesecuzione della pena comporterebbe un
rallentamento nella celeritagrave dellrsquoapplicazione della misura vanificando di fatto
lrsquointeresse dellrsquoorgano proponente a conseguire una rapida sottoposizione del
proposto alla misura evitando il pericolo di dilazioni)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi con riferimento alla necessitagrave di procedere alla verifica dellrsquoattualitagrave della
pericolositagrave sociale del proposto allrsquoesito dellrsquoespiazione Cass Sez V 13 giugno
2016 (dep 29 luglio 2016) n 33345 Cartanese in CED Cass n 268046
Difformi -
I requisiti per lrsquoapplicazione del controllo giudiziario delle imprese
su richiesta del privato
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Antonio Scotto Rosato)
Tribunale SMCV Sez Misure di prevenzione 2 maggio 2018 n 3 decr
Procedimento di prevenzione ndash Controllo giudiziario delle aziende ndash Finalitagrave ndash
Requisiti ndash Occasionalitagrave
(art 34-bis dlgs 6 settembre 2011 n159)
ldquoLa nuova misura dettata dallrsquoart 34-bis nasce dalla necessitagrave di adattare alle
mutate realtagrave socio-economiche gli strumenti giagrave esistenti in tema di contrasto alla
criminalitagrave organizzata adeguandoli alle diverse forme di intervento dei fenomeni
criminogeni nellrsquoimpresa ma tenendo al contempo nella giusta considerazione le
esigenze di salvaguardia della proprietagrave privata e della libera iniziativa economica
con particolare attenzione alle inevitabili conseguenze sul piano sociale ed alle
pesanti ricadute sui livelli occupazionali noncheacute sulla stessa efficienza ed efficacia
dellrsquoazione amministrativardquo
ldquoIl ricorso alla misura di cui allrsquoart 34-bis su impulso del privato egrave di natura
sussidiaria utilizzabile solo ove venga riscontrato il tratto di agevolazione
dellrsquoattivitagrave economica rispetto ad entitagrave criminali e pertanto deve collocarsi fra le
previsioni legislative che hanno come obiettivo la bonifica delle imprese nellrsquoottica
del salvataggio dal rischio di infiltrazioni mafiose dovendosi interpretare quale
strumento finalizzato alla conservazione delle imprese una volta depurate dagli
aspetti di illegalitagraverdquo
ldquoAffincheacute possa ricorrersi allo strumento previsto dallrsquoart 34-bis egrave necessario che
lrsquoimpresa sia soggetta ad un tentativo di infiltrazione mafiosa che tuttavia tale
Giurisprudenza di merito ndash Procedimento di prevenzione
102
fenomeno di infiltrazione abbia il carattere dellrsquooccasionalitagrave ed infine che
lrsquoimpresa sia stata destinataria di unrsquoinformativa antimafia tempestivamente
impugnatardquo
(Nel caso di specie il Tribunale nellrsquoaccogliere lrsquoistanza di parte ammetteva il
controllo giudiziario di cui allrsquoart 34-bis per anni due ritenendo sussistenti tutti i
requisiti richiesti dalla norma quali il carattere occasionale del tentativo di
infiltrazione camorristica noncheacute la sussistenza di una informativa antimafia
debitamente impugnata)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi -
Difformi -
Programmazione eventi e suggerimenti bibliografici
103
Programmazione eventi
- 25 marzo 2019 Le modifiche allrsquoart 4-bis OP il nuovo regime
penitenziario dei reati contro la pubblica amministrazione relatori Prof
Giuseppe Tabasco Dott Marco Carbone Dottssa Filomena Capasso
Dott Valentino Battiloro Avv Dario Gagliano Avv Gaetano Balice
- 16 aprile 2019 Trattamento dati personali privacy riservatezza nei
recenti interventi legislativi relatori Dott Alfredo Guardiano Prof
Avv Pasquale Troncone Profssa Vania Maffeo
- maggio 2019 La Corte di Strasburgo e la confisca senza condanna
lrsquoattesa sentenza della Grande Chambre (C edu GC 28 giugno 2018
GIEM Srl e altri c Italia)
- maggio 2019 La riforma della prescrizione ai tempi del populismo
penale
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
104
Suggerimenti bibliografici
Bellucci G Il patrocinio a spese dello Stato Giappichelli 2019 p 224
Della Ragione L (a cura di) La legge anticorruzione 2019 Giuffregrave
2019 p 98
Falato F (a cura di) Appunti di cooperazione giudiziaria penale II ed
ESI 2019 p 244
Manduchi C (a cura di) Contrasti giurisprudenziali penali 2018
Giuffregrave 2019 in corso di pubblicazione
Pennetta A L Bullismo Cyberbullismo e nuove forme di devianza
Giappichelli 2019 p 344
Indice
2
Misure di Prevenzione confisca e tutela dei creditori ipotecari
Cass Sez un 22 febbraio 2018 dep 3 settembre 2018 n 39608 p 27
Gli effetti sul corso della prescrizione delle norme transitorie relative alla
modifica del regime di procedibilitagrave e la loro inapplicabilitagrave nel caso di ricorso
per cassazione inammissibile
Cass Sez un 21 giugno 2018 dep 7 settembre 2018 n 40150 p 28
Il falso in titolo non trasmissibile per girata non egrave piugrave previsto dalla legge come
reato
Cass Sez un 19 luglio 2018 dep 10 settembre 2018 n 40256 p 28
Analisi della struttura del reato di resistenza a un pubblico ufficiale
nellrsquoindividuazione dellrsquooggetto quale bene primario sul quale ricade lrsquoazione
del reo
Cass Sez un 22 febbraio 2018 dep 24 settembre 2018 n 40981 p 29
Continuazione reati puniti con pene eterogenee
Cass Sez un 21 giugno 2018 dep 24 settembre 2018 n 40983 p 30
Abnormitagrave dellrsquoordinanza con cui il gip dispone lrsquoimputazione coatta per
reati diversi da quelli per cui egrave stata richiesta larchiviazione
Cass Sez un 22 marzo 2018 dep 24 settembre 2018 n 40984 p 31
Lrsquoapplicabilitagrave della confisca cd allargata alle ipotesi di delitto tentato
aggravato ex art 7 l n 203 del 1991
Cass Sez un 19 aprile 2018 dep 24 settembre 2018 n 40985 p 31
Successione leggi penali nel tempo e momento di commissione del reato
Cass Sez un 19 luglio 2018 dep 24 settembre 2018 n 40986 p 33
Il deposito della motivazione della sentenza di patteggiamento
Cass Sez un 19 luglio 2018 dep 24 settembre 2018 n 40986 p 34
Le eventuali preclusioni derivanti dalla mancata proposizione del riesame
avverso le misure cautelari reali
Cass Sez un 31 maggio 2018 dep 11 ottobre 2018 n 46201 p 34
Sezioni semplici p 37
I Diritto penale p 37
Imputabilitagrave delle circostanze e loro apprezzamento nel merito
Cass Sez V 23 aprile 2018 dep 3 settembre 2018 n 39436 p 37
La configurabilitagrave dellrsquoaggravante nel delitto di truffa commesso ai danni di un
ente pubblico
Cass Sez II 19 luglio 2018 dep 5 settembre 2018 n 39958 p 38
Diffamazione tramite bacheca facebook
Cass Sez V 30 maggio 2018 dep 6 settembre 2018 n 40083 p 39
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
3
In caso di furto il luogo di lavoro puograve essere qualificabile come privata dimora
solo a determinate condizioni
Cass Sez V 6 aprile 2018 dep 10 settembre 2018 n 40289 p 39
La fattispecie di corruzione impropria nella vicenda della cd compravendita
dei senatori
Cass Sez VI 2 luglio 2018 dep 11 settembre 2018 n 40347 p 40
Condivisione in rete di ideali Isis e configurabilitagrave dellrsquoart 270-bis c p
Cass Sez VI 23 febbraio 2018 dep 11 settembre 2018 n 40348 p 41
Le azioni ostruzionistiche tra violenza privata e ragion fattasi
Cass Sez V 18 maggio 2018 dep 12 settembre 2018 n 40482 p 42
Lrsquoaccettazione del rischio di realizzare la lesione tipica della fattispecie
incriminatrice non esclude la configurabilitagrave del reato anche se lrsquointento egrave
quello di realizzare uno scherzo
Cass Sez V 28 maggio 2018 dep 26 settembre 2018 n 40488 p 43
Lrsquoaggravante del metodo mafioso nel reato di estorsione
Cass Sez V 11 giugno 2018 dep 26 settembre 2018 41865 p 43
Tentato furto ed attenuante del danno patrimoniale di speciale tenuitagrave
Cass Sez V 8 giugno 2018 dep 27 settembre 2018 n 42564 p 44
La creazione di un profilo ebay con dati anagrafici altrui configura il reato di
sostituzione di persona La ricarica postepay effettuata dalla vittima della truffa
determina il tempus ed il locus commissi delicti
Cass Sez V 22 giugno 2018 dep 27 settembre 2018 n 42572 p 45
I motivi di convenienza posti a base dellobbligo di astensione del Pubblico
Ufficiale ed il concorso dellextraneus nel reato proprio di abuso di ufficio
Cass Sez VI 7 giugno 2018 dep 28 settembre 2018 n 42911 p 46
Configurabilitagrave della fattispecie di rifiuto di atti drsquoufficio nel mancato deposito
di un provvedimento giudiziario
Cass Sez VI 13 luglio 2018 dep 3 ottobre 2018 n 43903 p 48
Commette il reato di truffa il medico che induce i pazienti a credere
contrariamente al vero che la prestazione deve essere resa in regime di libera
professione e non in convenzione
Cass Sez II 16 settembre 2018 dep 4 ottobre 2018 n 44228 p 48
Integra il reato di diffamazione a mezzo stampa la generica attribuzione di fatti
illeciti ad un soggetto qualora lrsquoarticolo sia in grado di generare la convinzione
nel lettore medio che il soggetto abbia commesso un qualche illecito
Cass Sez V 14 giugno 2018 dep 10 ottobre 2018 n 45813 p 49
Configurabilitagrave del reato di percosse
Cass Sez V 28 giugno 2018 dep 23 ottobre 2018 n 48322 p 50
Frode informatica (Phishing) e dolo concorsuale
Cass Sez II 10 settembre 2018 dep 24 ottobre 2018 n 48553 p 51
Indice
4
Lrsquoaccesso abusivo ad un sistema informatico o telematico da parte del dirigente
Cass Sez V 20 settembre 2018 dep 25 ottobre 2018 n 48895 p 52
II Leggi speciali p 53
Applicabilitagrave della causa di non punibilitagrave della ldquoparticolare tenuitagrave del fattordquo
al reato di omesso versamento delle ritenute previdenziali e assistenziali
Cass Sez III 30 maggio 2018 dep 3 settembre 2018 n 39413 p 53
La differente tutela dei beni giuridici protetti dai reati di occupazione abusiva
dello spazio demaniale e da quelli urbanistici e paesaggistici con gli ineludibili
effetti ai fini dellintegrazione delle relative fattispecie
Cass Sez III 4 maggio 2018 dep 4 settembre 2018 n 39679 p 54
Trattamento illecito di dati personali e diffusione del numero del cellulare di
terzi
Cass Sez III 8 giugno 2018 dep 4 settembre 2018 n 39682 p 55
Il concorso degli amministratori non operativi nel reato di bancarotta
fraudolenta per distrazione
Cass Sez V 16 maggio 2018 dep 7 settembre 2018 n 40152 p 55
Lrsquoevento della bancarotta impropria da reato societario
Cass Sez V 28 maggio 2018 dep 12 settembre 2018 n 40489 p 56
Particolare tenuitagrave del rifiuto di sottoporsi allrsquoalcoltest
Cass Sez IV 30 maggio 2018 dep 24 settembre 2018 n 40926 p 57
Il perimetro applicativo del principio di sussidiarietagrave previsto nellrsquoipotesi
delittuosa di dichiarazione infedele
Cass Sez III 17 gennaio 2018 dep 25 settembre 2018 n 41260 p 57
I limiti della responsabilitagrave del direttore dei lavori per conto del committente in
relazione alla gestione dei rifiuti prodotti dalla ditta appaltatrice o
subappaltatrice
Cass Sez III 8 maggio 2018 dep 26 settembre 2018 n 41699 p 58
La valutazione dei costi non contabilizzati ai fini del calcolo dellammontare
dellimposta evasa
Cass Sez III 8 maggio 2018 dep 26 settembre 2018 n 41703 p 59
La conversione del sequestro conservativo in pignoramento in presenza di
condanna generica al risarcimento del danno
Cass Sez V 15 maggio 2018 dep 26 settembre 2018 n 41839 p 60
La responsabilitagrave del socio illimitatamente responsabile delle societagrave in nome
collettivo nel delitto di bancarotta fraudolenta per distrazione
Cass Sez V 10 luglio 2018 dep 27 settembre 2018 n 42591 p 61
Reati tributari e particolare tenuitagrave del fatto
Cass Sez III 3 luglio 2018 dep 3 ottobre 2018 n 43654 p 62
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
5
DASPO obbligo di comparire presso un ufficio o comando di polizia
Cass Sez III 15 giugno 2018 dep 9 ottobre 2018 n 45251 p 62
Cattivo stato di conservazione del cibo
Cass Sez III 18 luglio 2018 dep 9 ottobre 2018 n 45274 p 63
Il doppio binario sanzionatorio nel market abuse
Cass Sez V 16 luglio 2018 dep 10 ottobre 2018 n 45829 p 64
Il calcolo dellrsquoIVA evasa
Cass Sez III 28 marzo 2018 dep 16 ottobre 2018 n 46953 p 64
Il concetto di disponibilitagrave degli oggetti atti ad offendere nelle ipotesi di
DASPO di gruppo
Cass Sez III 24 maggio 2018 dep 16 ottobre 2018 n 46982 p 65
La natura istantanea del delitto di trasferimento fraudolento di valori
Cass Sez VI 20 giugno 2018 dep 17 ottobre 2018 n 47304 p 66
Il destino dellrsquoordine di demolizione nel caso di ammissione alla prova
dellrsquoimputato
Cass Sez III 3 luglio 2018 dep 18 ottobre 2018 n 47456 p 67
Lrsquoammissibilitagrave del concorso tra il reato di dichiarazione infedele ed omesso
versamento dellrsquoIVA
Cass Sez III 1 febbraio 2018 dep 23 ottobre 2018 n 48246 p 68
La necessitagrave della individuazione del ruolo svolto dal concorrente nel reato di
sottrazione fraudolenta
Cass Sez III 12 giugno 2018 dep 29 ottobre 2018 n 49200 p 68
Il concorso dellrsquoextraneus a singole condotte distrattive nel delitto di
bancarotta fraudolenta
Cass Sez V 17 maggio 2018 dep 29 ottobre 2018 n 49449 p 69
Insider trading doppio binario e proporzionalitagrave del complessivo trattamento
sanzionatorio
Cass Sez V 21 settembre 2018 dep 31 ottobre 2018 n 49869 p 70
III Diritto processuale penale p 73
Rito abbreviato copertura della procura speciale nellrsquoipotesi di modifica
dellrsquoimputazione
Cass Sez VI 6 luglio 2018 dep 4 settembre 2018 n 39926 p 73
Sindacato del giudice dellrsquoesecuzione nella determinazione del tempus
commissi delicti
Cass Sez I 10 luglio 2018 dep 5 settembre 2018 n 39943 p 74
Diffamazione e principio di correlazione tra accusa e sentenza
Cass Sez V 3 maggio 2018 dep 6 settembre 2018 n 40083 p 75
La notifica dellrsquoavviso di fissazione per lrsquoudienza del giudizio di appello
Indice
6
Cass Sez V 16 maggio 2018 dep 7 settembre 2018 n 40159 p 75
Il creditore munito di garanzia reale sul bene non puograve chiedere la revoca del
sequestro preventivo
Cass Sez III 4 dicembre 2018 dep 11 settembre 2018 n 40318 p 76
I limiti della confisca nelle ipotesi di denaro provenienti da soggetti terzi
estranei al reato
Cass Sez III 12 luglio 2018 dep 24 settembre 2018 n 41104 p 77
Il commesso di un negozio puograve sporgere querela per truffa anche se
formalmente privo del potere di rappresentanza
Cass Sez II 18 luglio 2018 dep 26 settembre 2018 n 41785 p 78
Lrsquouso della posta elettronica certificata per il deposito di istanze in cancelleria
Cass Sez III 17 maggio 2018 dep 1 ottobre 2018 n 43184 p 78
Formula corretta di esclusione della punibilitagrave per particolare tenuitagrave del fatto
innanzi al Giudice di Pace
Cass Sez V 26 giugno 2018 dep 4 ottobre 2018 n 44128 p 79
Lrsquoinammissibilitagrave dellrsquoatto di appello nei casi di difetto di specificitagrave dei motivi
di gravame
Cass Sez V 12 luglio 2018 dep 4 ottobre 2018 n 44177 p 80
Lrsquoammissibilitagrave del patteggiamento del reato di omesso versamento dellrsquoIVA
nelle ipotesi di mancata estinzione del debito tributario
Cass Sez III 18 luglio 2018 dep 9 ottobre 2018 n 45275 p 81
Violazione del termine di durata massima delle indagini preliminari
Cass Sez VI 8 marzo 2018 dep 9 ottobre 2018 n 45486 p 82
Sostituto processuale e delega orale
Cass Sez I 2 ottobre 2018 dep 25 ottobre 2018 n 48862 p 83
Impedimento dellrsquoimputato
Cass Sez V 20 settembre 2018 dep 25 ottobre 2018 n 48892 p 84
IV Esecuzione e sorveglianza p 85
Valutazione della condotta successiva serbata dal condannato e affidamento in
prova ai servizi sociali
Cass Sez I 18 maggio 2018 dep 11 settembre 2018 n 40341 p 85
Videosorveglianza dei detenuti in regime 41-bis OP e limiti nellrsquoesercizio dei
mezzi di controllo
Cass Sez I 16 aprile 2018 dep 8 ottobre 2018 n 44972 p 86
Permessi premio e programma trattamentale
Cass Sez I 18 luglio 2018 dep 26 ottobre 2018 n 49146 p 86
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
7
V Procedimento di prevenzione p 89
Misure di prevenzione tassativitagrave dei casi ed autonomia della valutazione
rispetto al procedimento di cognizione
Cass Sez I 19 aprile 2018 dep 3 ottobre 2018 n 43826 p 89
Sorveglianza speciale e prescrizioni generiche del cd honeste vivere
Cass Sez I 6 giugno 2018 dep 30 ottobre 2018 n 49731 p 90
Giurisprudenza di merito p 91
Diritto penale p 91
La ripetitivitagrave della condotta ed il profitto economicamente apprezzabile quali
elementi qualificanti la fattispecie di truffa ai danni dello Stato realizzata
mediante lattestazione da parte di terzi della propria presenza in servizio
Gup SMCV 20 aprile 2017 dep 20 maggio 2017 n 345 p 91
Disastro ambientale e ne bis in idem
Trib SMCV Sez III 20 settembre 2018 dep 4 ottobre 2018 n 4571 p 92
Leggi speciali p 93
Ordine di demolizione del Giudice penale e destinazione del bene a finalitagrave
pubbliche
Trib Napoli Sez I GM 15 dicembre 2017 dep 22 dicembre 2017 ord
p 93
La configurabilitagrave del reato di cui allrsquoart 2 dlgs 742000 non egrave impedita
dallrsquoeffettiva esistenza delle operazioni commerciali intraprese noncheacute dalla
veridicitagrave dei pagamenti effettuati
Trib NA VII Sez GM 31 gennaio 2018 dep 18 aprile 2018 n 1397 p 94
La configurabilitagrave del delitto di bancarotta per distrazione in assenza della
delibera assembleare
Trib Napoli Sez III 4 luglio 2018 dep 1 ottobre 2018 n 8887 p 95
Reati urbanistici e dissequestro
Gip Napoli Uff XXII 6 novembre 2018 dep 7 novembre 2018 ord p 96
Condono e sospensione dellrsquoordine di demolizione delle opere abusive
C app Napoli 28 novembre 2018 dep 3 dicembre 2018 ord p 96
Diritto processuale penale p 98
Sequestro preventivo valutazione del fumus boni iuris e del periculum in mora
Trib Napoli VIII Sez Riesame 5 settembre 2018 dep 11 settembre 2018 n
549 ord p 98
Indice
8
Mancato pagamento del pedaggio stradale e sequestro preventivo del veicolo
il periculum in mora deriva dalla natura della cosa sui cui egrave disposto il
sequestro
Trib SMCV 7 novembre 2018 dep 19 dicembre 2018 ord p 99
Procedimento di prevenzione p 100
La richiesta di applicazione della sorveglianza speciale nei confronti di
soggetto in espiazione di una pena detentiva superiore ai due anni
TdP Napoli 17 aprile 2018 decr p 100
I requisiti per lrsquoapplicazione del controllo giudiziario delle imprese su richiesta
del privato
Trib SMCV Sez Misure di prevenzione 2 maggio 2018 n 3 decr p 101
Programmazione eventi formativi p 103
Suggerimenti bibliografici p 104
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
9
Opinioni
Intervento del Presidente Carnevale allrsquoinaugurazione
dellrsquoanno giudiziario (sintesi)
La Camera Penale di Napoli avverte lrsquoesigenza di denunciare la situazione di
gravissima crisi in cui versa la giustizia penale in Italia
Fra le principali ragioni di preoccupazione occorre anzitutto annoverare lrsquoemergenza
carcere
Per rendersi conto della dimensione del problema egrave sufficiente scorrere (ma egrave
necessario farlo per poter parlare del fenomeno) i dati ufficiali delle persone
detenute in istituti penitenziari al 31 dicembre 2018
Su scala nazionale si contano circa 10000 detenuti in eccesso rispetto alla capienza
regolamentare (quasi il 18) In Campania risultano ristretti 7660 cittadini a fronte
di una capienza regolamentare di 6142 unitagrave (quasi il 20)
Inoltre non bisogna dimenticare che della popolazione complessiva ben 1700
persone non sono ldquodefinitivirdquo Si vuole dire che oltre il 20 della popolazione
carceraria campana egrave composta da presunti innocenti Addirittura 1436 sono quelli
in attesa di primo giudizio
Nel solo distretto di Corte di appello di Napoli si contano 7028 presenze a fronte di
una capienza regolamentare di 5682 unitagrave
La Casa circondariale ldquoG Salviardquo di Napoli ndash Poggioreale egrave lrsquoistituto con piugrave
detenuti drsquoItalia con 2296 presenze a fronte di una capienza regolamentare di 1638
Tradotti questi numeri in percentuale significa oltre il 40 in esubero
Se questi sono i numeri si deve prendere atto che il sovraffollamento carcerario nel
nostro Paese ha nuovamente toccato picchi di emergenza nazionale
Opinioni
10
E ancora una volta occorre ribadire che una quota significativa di persone detenute egrave
rappresentata da soggetti in attesa di giudizio ossia di persone che per dettato
costituzionale lrsquoordinamento italiano presume essere innocenti
La giurisdizione di sorveglianza rappresenta un tema strettamente correlato al
Carcere
Come noto il funzionamento del Tribunale di sorveglianza di Napoli presenta gravi
criticitagrave piugrave e piugrave volte denunciate dalla Camera Penale di Napoli
Purtroppo tali criticitagrave ancora non hanno trovato soluzione nonostante gli sforzi
profusi a livello locale dai dirigenti degli uffici giudiziari interessati Eppure si tratta
di criticitagrave che incidono pesantemente su una porzione significativa della
popolazione carceraria rappresentata dai detenuti in espiazione pena
Disfunzioni che infliggono un evidente vulnus nei confronti dei detenuti
ingenerando fra lrsquoaltro una generale sfiducia sulla funzione rieducativa della pena e
che inevitabilmente mortificano le funzioni dellrsquoavvocato e del magistrato
Altro tema nevralgico riguarda i tempi del Giudizio penale che sono troppo lunghi
Con lrsquoassetto attuale si restituisce lrsquoidea di un processo dalla durata tuttrsquoaltro che
ragionevole creando un clima di sfiducia nei cittadini
Ebbene in un contesto del genere si innestano trasformando la preoccupazione in
allarme le linee drsquoazione che contraddistinguono le scelte politiche e di politica
legislativa portate avanti in materia di giustizia dallrsquoattuale compagine governativa
Sul terreno della libertagrave personale e dellrsquoespiazione della pena le risposte politiche si
sono tradotte in un ristrettissimo arco temporale a titolo esemplificativo 1) nella
scelta ndash concernente la riforma dellrsquoordinamento penitenziario proposta dal Ministro
Orlando allrsquoesito del lungo lavoro degli Stati Generali dellrsquoesecuzione penale ndash di
non esercitare la delega nella parte relativa alle misure alternative ed alla
eliminazione di automatismi preclusivi 2) nella scelta di approvare la legge cd
ldquospazzacorrottirdquo (l n 3 del 2019) che prevede fra lrsquoaltro lrsquoulteriore ampliamento
del catalogo dei reati di cui allrsquoart 4-bis dellrsquoordinamento penitenziario
Il tutto in una visione drammaticamente carcerocentrica che da un lato appare
dimentica di fondamentali ed insopprimibili principi costituzionali a partire da
quello della finalitagrave rieducativa della pena dallrsquoaltro non sembra tenere in alcun
conto il drammatico sovraffollamento degli istituti penitenziari italiani
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
11
Sul terreno dellrsquoefficienza le ldquoricetterdquo politiche si sono tradotte in scelte giagrave operate
o solo prospettate implicanti 1) la sostanziale cancellazione del principio di
immediatezza 2) una modifica in senso peggiorativo del regime delle impugnazioni
3) lrsquointroduzione di una nuova causa di ldquosospensionerdquo del termine di prescrizione
destinato a rimanere sospeso dalla pronuncia della sentenza di primo grado o del
decreto penale di condanna fino alla data di esecutivitagrave della sentenza che definisce
il giudizio o dellrsquoirrevocabilitagrave del decreto di condanna In altre parole si tratta di un
abbattimento dellrsquoistituto (di fatto sterilizzato) una volta che il procedimento sia
giunto a segnare tale tappa potragrave protrarsi ad libitum senza alcun limite
cronologico generando la inaccettabile figura dellrsquoeterno imputato
Accomunando peraltro incredibilmente agli imputati destinatari di una sentenza di
condanna anche coloro che siano stati assolti oltre ndash naturalmente ndash alle vittime del
reato
Un lsquofine processo mairsquo (assimilabile ad una sorta di vera e propria lsquopena
processualersquo quasi un lsquoergastolo processualersquo) che presenta plurimi e rilevantissimi
profili confliggenti con il quadro costituzionale
Tanto in un clima segnato da un progressivo scadimento come emblematicamente
testimoniato dalla recentissima vicenda concernente il detenuto Cesare Battisti
condannato in via definitiva per gravissimi reati e tuttavia esibito (dopo la cattura
ed il ritorno in Italia) come fosse un trofeo da una sorta di Stato vendicatore in
spregio ai piugrave elementari presidi posti a garanzia della dignitagrave umana dovuta a tutti
Nessuno escluso
Un clima che peraltro contribuisce al diffondersi tra i cittadini di un ldquogiustizialismo
populistardquo ndash che sostituisce al principio costituzionale di non colpevolezza una
concezione della giustizia quale luogo di punizione ndash come da ultimo dimostrano
plasticamente i recenti inaccettabili accadimenti verificatisi presso un Tribunale di
questo Distretto di Corte di Appello alla lettura di una sentenza non integralmente
recettiva delle imputazioni formulate
La CPN tuttavia non si limita ad esprimere la propria ferma contrarietagrave a soluzioni
che reputa inaccettabili giagrave sotto il profilo dei principi
Riteniamo infatti doveroso lrsquoimpegno per far crescere prassi virtuose
Crediamo infatti che un processo giusto ndash contrariamente alla vulgata che si cerca di
propagandare ndash possa coniugarsi con una giustizia efficiente
Opinioni
12
Che un processo giusto possa anzi debba avere una durata ragionevole
E in ogni caso reputiamo inaccettabile che possa anche solo ipotizzarsi di risolvere
la questione delle (eventuali) inefficienze del sistema incidendo sui presidi di
garanzia e sui diritti di libertagrave delle persone
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
13
Novitagrave normative
La (mancata) riforma dellrsquoordinamento penitenziario per minorenni e
giovani adulti dopo 40 anni di attesa
dlgs 2 ottobre 2018 n 121
Disciplina dellrsquoesecuzione delle pene nei confronti dei condannati minorenni in
attuazione della delega di cui allrsquoarticolo 1 commi 81 83 e 85 lettera p) della
legge 23 giugno 2017 n 103
pubblicato in GU 26 ottobre 2018 n 250 Suppl Ordinario n 50
(scheda a cura di Sabina Coppola)
Il decreto in esame per la prima volta contempla una disciplina specifica per
lrsquoesecuzione della pena nei confronti dei soggetti minori degli anni 18 e dei giovani
adulti (ovvero dei soggetti di etagrave compresa tra i 18 ed i 25 anni) prevedendo solo in
via sussidiaria lrsquoapplicazione della normativa prevista per i condannati adulti A tal
proposito infatti lrsquoart 1 co 1 recita testualmente Nel procedimento per
lesecuzione della pena detentiva e delle misure penali di comunitagrave a carico di
minorenni noncheacute per lapplicazione di queste ultime si osservano le disposizioni
del presente decreto e per quanto da esse non previsto quelle del codice di
procedura penale della legge 26 luglio 1975 n 354 del relativo regolamento di
attuazione di cui al decreto del Presidente della Repubblica 30 giugno 2000 n230
e del decreto del Presidente della Repubblica 22 settembre 1988 n 448 e relative
norme di attuazione di coordinamento e transitorie approvate con decreto
legislativo 28 luglio 1989 n 272rdquo La specialitagrave della materia comporta che la
competenza sia riservata al Tribunale di Sorveglianza per i minorenni (art 8)
La finalitagrave a cui mira lrsquoesecuzione penale minorile egrave quella di ldquofavorire percorsi di
giustizia riparativa e di mediazione con le vittime di reato Tende altresigrave a favorire
la responsabilizzazione leducazione e il pieno sviluppo psico-fisico del minorenne
la preparazione alla vita libera linclusione sociale e a prevenire la commissione di
ulteriori reati anche mediante il ricorso ai percorsi di istruzione di formazione
professionale di istruzione e formazione professionale di educazione alla
cittadinanza attiva e responsabile e ad attivitagrave di utilitagrave sociale culturali sportive
e di tempo liberordquo (art 1 co 2) Ciograve comporta la possibilitagrave per il Magistrato di
Sorveglianza di modificare la misura in atto in funzione delle prerogative dei
singoli condannati ed in unrsquoottica di personalizzazione dellrsquoesecuzione della pena
Novitagrave normative
14
La disciplina dellrsquoordinamento penale minorile si fonda sul principio di
territorialitagrave teso ad assicurare il mantenimento ed il rafforzamento delle
relazioni socio-familiari del minorenne (indispensabili per garantirgli un piugrave
facile ritorno nel suo contesto di vita) e derogabile qualora manchino o non siano
educativamente adeguati i riferimenti socio-affettivi di cui si dispone (art 2 co
7 e art 22) e stigmatizzando la extrema ratio del ricorso al carcere contempla le
cd misure penali di comunitagrave (art 2) ldquoLe misure penali di comunitagrave sono disposte
quando risultano idonee a favorire levoluzione positiva della personalitagrave un
proficuo percorso educativo e di recupero sempre che non vi sia il pericolo che il
condannato si sottragga allesecuzione o commetta altri reati Tutte le misure
devono prevedere un programma di intervento educativordquo (art 2 co 1)
Il decreto prima chiarisce le modalitagrave esecutive delle misure penali di comunitagrave
(art 3) e poi le analizza nel dettaglio In particolare sono misure penali di
comunitagrave
- lrsquoaffidamento in prova al servizio sociale qualora la pena da espiare non
superi i 4 anni (art 4)
- lrsquoaffidamento in prova con detenzione domiciliare per alcuni giorni in
particolare (presso il proprio domicilio o altro luogo specificamente
individuato) nei casi in cui sia concesso lrsquoaffidamento di cui allrsquoart 4 (art 5)
- la detenzione domiciliare qualora la pena da espiare non superi i 3 anni e non
vi siano le condizioni per laffidamento in prova al servizio sociale e per
laffidamento in prova al servizio sociale con detenzione domiciliare (art 6)
- la semilibertagrave (art 7) qualora il condannato abbia espiato almeno un terzo
della pena e se si tratta di condannato ldquoper taluno dei delitti indicati nel
comma 1 dellarticolo 4-bis della legge 26 luglio 1975 n 354 si tiene conto
altresigrave del significativo rapporto tra la pena espiata e la pena residuardquo
Il decreto nonostante le aspettative non elimina gli automatismi preclusivi
previsti dallrsquoart 4 bis dellrsquoordinamento penitenziario (per lrsquoesecuzione della pena
detentiva nei confronti di soggetti maggiorenni)
Il III capo del decreto in argomento disciplina lrsquoesecuzione delle misure penali di
comunitagrave e delle misure alternative nei confronti dei soggetti minori di anni 18 e dei
giovani adulti riservando a questi ultimi un trattamento specifico ed adeguato alle
indicazioni europee che (in termini di ldquostandard europei di vivibilitagrave carcerariardquo)
avevano esteso fino ai venticinque anni lrsquoetagrave raggiunta la quale obbligatoriamente i
condannati per reati commessi da minorenni dovessero transitare in istituti carcerari
per adulti Lrsquoestensione ai giovani adulti della disciplina prevista per i soggetti
minorenni egrave subordinata al rispetto dei processi educativi giagrave in atto ciograve significa
che se il giovane adulto per qualsiasi ragione abbia giagrave fatto ingresso nel carcere
ordinario non potragrave piugrave accedere a quello minorile e che al contrario qualora egli
sia detenuto presso un istituto di pena minorile e stia seguendo un programma
rieducativo esso non dovragrave essere interrotto neanche dal sopraggiungere di un nuovo
titolo esecutivo per reati commessi da maggiorenne Sul punto infatti lrsquoart 10 co
1 recita ldquoQuando nel corso dellesecuzione di una condanna per reati commessi da
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
15
minorenne sopravviene un titolo di esecuzione di altra pena detentiva per reati
commessi da maggiorenne il pubblico ministero emette lordine di esecuzione lo
sospende secondo quanto previsto dallarticolo 656 del codice di procedura penale
e trasmette gli atti al magistrato di sorveglianza per i minorenni Se questi ritiene
che vi siano le condizioni per la prosecuzione dellesecuzione secondo le norme e
con le modalitagrave previste per i minorenni tenuto conto del percorso educativo in
atto e della gravitagrave dei fatti oggetto di cumulo ne dispone con ordinanza
lestensione al nuovo titolo altrimenti dispone la cessazione della sospensione e
restituisce gli atti al pubblico ministero per lulteriore corso dellesecuzione Si tiene
altresigrave conto delle ragioni di cui allarticolo 24 del decreto legislativo 28 luglio
1989 n 272rdquo
Il Capo IV infine ha inteso disciplinare llsquoorganizzazione penitenziaria minorile
in senso stretto e in linea con i principi esaminati finora) ha cercato di assicurare un
buon livello qualitativo della gestione della vita carceraria rendendolo obbligatorio
per legge e mirando ad un trattamento rieducativo personalizzato e finalizzato al
reinserimento graduale nel tessuto sociale a mano a mano che la pena decorre
Il restyling del Casellario giudiziale
dlgs 2 ottobre 2018 n 122
Disposizioni per la revisione della disciplina del casellario giudiziale in
attuazione della delega di cui allarticolo 1 commi 18 e 19 della legge 23 giugno
2017 n 103
Pubblicato in G U 26 ottobre 2018 n 250 Suppl Ordinario n 50
(scheda a cura di Angelo Mastrocola)
In attuazione dellrsquoart 1 commi 18 e 19 della Legge 23 giugno 2017 n 103 ndash che
delegava il Governo ad adottare entro un anno dalla data di entrata in vigore della
stessa un Decreto legislativo per la revisione della disciplina del casellario
giudiziale (dPR 14 novembre 2002 n 313) ndash egrave stato pubblicato in GU del 26
ottobre 2018 il dlgs 2 ottobre 2018 n 122 recante laquoDisposizioni per la revisione
della disciplina del casellario giudizialerdquo
La ratio sottesa alla novella legislativa partiva dallrsquoesigenza di adeguare la
normativa in tema di iscrizione e cancellazione dei provvedimenti giudiziari nel
casellario giudiziale ai nuovi istituti giuridici di diritto penale sia sostanziale che
processuale e per dare attuazione alle direttive europee in tema di protezione dei
dati personali
Lrsquoart 1 del dlgs n 1222018 dal titolo laquomodifiche al testo unico sul casellario
giudiziale in materia di provvedimenti iscrivibiliraquo opera sullrsquoart 3 dPR n
3132002 in tema di elencazione dei provvedimenti che per estratto sono soggetti
ad iscrizione nel casellario giudiziale con lrsquoaggiunta tra i provvedimenti iscrivibili
anche delle sentenze che dichiarano estinto il reato per esito positivo della messa
alla prova ai sensi dellrsquoart 464-septies cpp prima della novella veniva annoverata
Novitagrave normative
16
come iscrivibile solamente lordinanza che ai sensi dellarticolo 464-quater cpp
dispone la sospensione del procedimento con messa alla prova Appare quindi
corretto che nel certificato in questione si debbano iscrivere al pari dellrsquoordinanza di
sospensione del procedimento anche le sentenze che danno atto dellrsquoesito
favorevole della messa alla prova
Lrsquoart 2 del decreto legislativo in commento dal titolo laquomodifiche al testo unico sul
casellario giudiziale in materia di eliminazione delle iscrizioniraquo modifica gli artt 5
e 8 dPR 3132002 in tema di eliminazione delle iscrizioni dai certificati del
casellario giudiziale e dei carichi pendenti
Egrave stato interamente riscritto lrsquoart 5 del dPR n 3132002 secondo cui laquole iscrizioni
nel casellario giudiziale sono eliminate decorsi quindici anni dalla morte della
persona alla quale si riferiscono e comunque decorsi cento anni dalla sua nascitaraquo
mentre la precedente formulazione faceva riferimento alla ldquocancellazione
dellrsquoiscrizione alla morte del soggetto e comunque il mantenimento della stessa fino
al compimento dellrsquoottantesimo anno di etagraverdquo
Al comma 2 lett a) dellrsquoart 5 dPR n 3132002 il decreto legislativo in
commento stabilisce che ldquosono eliminate anche le iscrizioni relative ai casi di
rescissione del giudicato ai sensi dellrsquoarticolo 669 cpprdquo adeguando la normativa al
nuovo istituto giuridico delineato a seguito della l n 67 del 2014 poi modificata
dalla successiva legge n 103 del 2017
Lrsquoart 2 dlgs n 1222018 rivisita altresigrave il regime di eliminazione delle iscrizioni
del casellario dei carichi pendenti
Ulteriore modifica apportata dallrsquoart 2 del decreto in oggetto incide sullrsquoart 8 dPR
3132002 il cui testo egrave stato modificato nel senso che lrsquoeliminazione dellrsquoiscrizione
puograve avvenire nella sola ipotesi di decesso del soggetto intestatario della stessa (e non
piugrave al compimento dellrsquo80esimo anno di etagrave)
Lrsquoart 3 dlgs n 1222018 laquomodifiche al testo unico sul casellario giudiziale in
materia di ufficio iscrizione ufficio territoriale ufficio locale ufficio centraleraquo
persegue invece una razionalizzazione dei servizi amministrativi
La nuova formulazione del comma 1 dellrsquoart 15 dPR 3132002 egrave la seguente
laquolrsquoufficio iscrizione iscrive per estratto nel sistema ed elimina dal sistema anche
sulla base delle comunicazioni di cui allrsquoart 16 i provvedimenti di cui agli articoli 3
e 9 esclusi quelli di competenza dellrsquoufficio centrale ai sensi dellrsquoarticolo 19
commi 3 4 e 5raquo
Il comma 5 dellrsquoart 19 del dPR n 3132002 viene riformulato in adeguamento alle
precedenti novelle legislative laquolrsquoufficio centrale elimina dal sistema le iscrizioni
relative alle persone decorsi quindici anni della morte della persona alla quale si
riferiscono e comunque decorsi cento anni dalla sua nascita noncheacute le iscrizioni
dei provvedimenti giudiziari relativi a minori ai sensi dellrsquoart 5 comma 4raquo
Lrsquoart 4 del decreto legislativo in commento mira a semplificare gli adempimenti
amministrativi in materia di casellario giudiziale (come disciplinato dallrsquoart 1
comma 18 lett a) della Legge delega) in luogo dei tre certificati rilasciabili su
richiesta dellrsquointeressato ndash certificato generale quello penale e quello civile
disciplinati dagli artt 23 e ss del DPR n 3132002 ndash viene rilasciato un unico
modello certificativo
Vengono cosigrave abrogati gli artt 23 25 e 26 dPR n 3132002 per cui residua solo
lrsquoart 24 dal titolo laquocertificato del casellario giudiziale richiesto dallrsquointeressatoraquo vi
egrave dunque unrsquounica tipologia di certificato rilasciabile allrsquointeressato senza che
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
17
questi sia tenuto a motivare la richiesta con lrsquoindicazione delle iscrizioni nel
casellario giudiziario europeo
Riformato egrave anche lrsquoistituto della ldquonon menzionerdquo nel certificato secondo i rilievi
della Corte Costituzionale non devono essere menzionate nel certificato in parola le
sentenze che applicano la pena ai sensi dellrsquoart 445 cpp allorcheacute la pena irrogata
non superi i due anni di detenzione (soli o congiunti alla pena pecuniaria)
lrsquoordinanza di sospensione del procedimento con messa alla prova (art 464-quater
cpp) e la sentenza che dichiara estinto il reato per esito positivo della stessa (art
464-septies cpp)
Lrsquoart 4 del decreto legislativo in commento novella gli artt 24 e 25-ter (per i
certificati richiesti dai privati) e gli artt 28 e 28-bis (per i certificati per le pubbliche
amministrazioni o i gestori di pubblici servizi) del Testo Unico prevedendo che in
calce al certificato del casellario giudiziale e a quello del casellario giudiziale
europeo debba essere necessariamente indicato se esistono o meno condanne
rispettivamente in ambito europeo e in ambito nazionale
Sempre ad opera dellrsquoart 4 dlgs n 1222018 si interviene sullrsquoart 27 dPR n
3132002 in tema di certificato dei carichi pendenti rilasciati su richiesta
dellrsquointeressato prevedendo che non figurino i provvedimenti giudiziari che hanno
dichiarato la non punibilitagrave ai sensi dellrsquoarticolo 131-bis cp e i provvedimenti
concernenti lrsquoistituto della messa alla prova (ordinanza di sospensione della messa
alla prova e sentenza che dichiara lrsquoestinzione del reato per esito positivo della
stessa)
Ancora lrsquo4 del dlgs n 1222018 modifica lrsquoart 28 del dPR n 3132002 dal
titolo laquocertificati richiesti dalle amministrazioni pubbliche e gestori di pubblici
serviziraquo la ratio egrave quella di far ottenere alle pubbliche amministrazioni il certificato
selettivo quello generale noncheacute i certificati di cui agli artt 27 e 28-bis del Testo
Unico
Ai sensi del co 2 dellrsquoart 28 del dPR n 3132002 il certificato selettivo laquocontiene
le sole iscrizioni esistenti nel casellario giudiziale a carico di un determinato
soggetto pertinenti e rilevanti rispetto alle finalitagrave istituzionali dellrsquoamministrazione
o del gestoreraquo
Il certificato generale invece laquoriporta tutte le iscrizioni esistenti nel casellario
giudiziale a carico di un determinato soggetto ed egrave rilasciato quando non puograve
procedersi sulla base delle disposizioni che regolano i singoli procedimenti
amministrativi alla selezione delle iscrizioni pertinenti e rilevantiraquo
Lrsquoart 28 del dPR n 3132002 elenca una serie di iscrizioni che in linea rispetto
alle previsioni di cui allrsquoart 24 (riguardante il certificato a richiesta dellrsquointeressato)
non devono essere riportate nei 2 certificati summenzionati (selettivo e generale)
1) le condanne relative a contravvenzioni punibili con la sola ammenda e le
condanne per reati estinti ai sensi dellrsquoart 197 comma 1 cp 2) le ordinanze di
sospensione del procedimento con messa alla prova e le sentenze che dichiarano
estinto il reato per esito positivo della stessa 3) i provvedimenti che dichiarano la
non punibilitagrave del soggetto ai sensi dellrsquoart 131-bis cp
Viene inoltre disciplinata dal novellato art 39 del dPR n 3132002 la modalitagrave di
rilascio dei certificati alle pubbliche amministrazioni e ai gestori di pubblici servizi
i certificati selettivi e generali (di cui allrsquoart 28) e quelli concernenti lrsquoanagrafe delle
sanzioni amministrative dipendenti da reato (di cui allrsquoart 32) vengono essere
acquisiti attraverso la consultazione del Sistema Informativo del Casellario ma tale
Novitagrave normative
18
consultazione dovragrave essere oggetto di apposita convenzione tra il Ministero della
Giustizia e le singole amministrazioni interessate
Infine gli artt 5 6 e 7 del dlgs n 1222018 mirano ad armonizzare la disciplina
transitoria di entrata in vigore delle nuove disposizioni con la precedente disciplina
in materia
Lrsquoart 5 modifica lrsquoart 47 del TU stabilendo che laquolrsquoeliminazione delle iscrizioni di
cui al comma 1 egrave effettuata dallrsquoufficio locale decorsi quindici anni dalla morte della
persona alla quale si riferiscono e comunque decorsi cento anni dalla sua nascitaraquo
Lrsquoart 6 dlgs n 1222018 modifica lrsquoart 51 del Testo Unico inserendo il comma
1-bis secondo cui laquoogni richiamo presente in norme di legge o di regolamento al
casellario giudiziale si intende riferito anche al casellario giudiziale europeoraquo
Con lrsquoarticolo 7 del dlgs n 1222018 si prevede che le disposizioni del decreto in
parola acquisteranno efficacia decorso un anno dalla data di pubblicazione in
Gazzetta Ufficiale e con lrsquoart 8 si ribadisce la neutralitagrave finanziaria dellrsquointervento
normativo in questione
I decreti legislativi di riforma dellrsquoOrdinamento penitenziario
dlgs 2 ottobre 2018 n 123
Riforma dellordinamento penitenziario in attuazione della delega di cui
allarticolo 1 commi 82 83 e 85 lettere a) d) i) l) m) o) r) t) e u) della legge
23 giugno 2017 n 103
Pubblicato in GU 26 ottobre 2018 n 250 Suppl Ordinario n 50
(schede a cura di Sergio Schlitzer)
Il decreto legislativo attua parzialmente la legge delega n 103 del 2362017 con
riferimento allrsquoassistenza sanitaria in carcere (capo 1) alla semplificazione dei
procedimenti di competenza del Tribunale di Sorveglianza (capo 2) alle competenze
dellrsquoUfficio Esecuzione Penale Esterna (capo 3) alla vita penitenziaria (capo 4)
Lrsquoart 1 rubricato ldquoModifiche alle norme sullordinamento penitenziario in tema di
assistenza sanitariardquo riscrive integralmente lrsquoart 11 della legge n 354 del 26 luglio
1975 Si segnala in particolare quanto previsto dal nuovo comma 3 circa la messa a
disposizione dei detenuti con idonei mezzi di pubblicitagrave della carta dei servizi il
comma 6 che estende lrsquoapplicabilitagrave dellrsquoart 385 cp alle ipotesi di ingiustificato
allontanamento dal luogo di cura in presenza di piantonamento il comma 7 che
introduce relativamente alla visita medica operata allrsquoingresso in istituto lrsquoobbligo
specifico per il medico di segnalare al direttore ed al magistrato di sorveglianza la
presenza di segni o altro che facciano ritenere che la persona abbia subito violenze
Lrsquoart 2 abroga lrsquoart 240 delle norme di attuazione di coordinamento e transitorie
del cpp
Passando al capo 2 lrsquoart 4 contiene le modifiche al cpp funzionali alla
semplificazione del procedimento di competenza del Tribunale di Sorveglianza
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
19
prevedendo la modifica dellrsquoart 656 co 6 cpp con lrsquointroduzione del termine non
inferiore a 30 gg e non superiore a 45 gg entro il quale deve essere adottata la
decisione del Tribunale di Sorveglianza (art 4 co 1 let a) la modifica del
procedimento previsto dallrsquoart 678 cpp (art 4 co 1 let b) lrsquoampliamento delle
ipotesi nelle quali il Tribunale di Sorveglianza puograve procedere a norma dellrsquoart 667
co IV cpp (art 4 co 2) lrsquointroduzione del co I ter allrsquoart 678 cpp che
limitatamente alle ipotesi nelle quali la pena da espiare non superi anni 1 e mesi 6 di
reclusione consente lrsquoapplicazione provvisoria delle misure di cui allrsquoart 656 co V
cpp con ordinanza adottata senza formalitagrave dal magistrato di sorveglianza e
soggetta ad eventuale opposizione da parte dellrsquointeressato o del pm
Lrsquoart 5 riformula gli art 51 bis e 51 ter della legge n 354 del 26 luglio 1975 in tema
di sopravvenienza di nuovi titoli di privazione della libertagrave e di sospensione e revoca
delle misure alternative stabilendo tra lrsquoaltro il carattere facoltativo dellrsquoadozione
da parte del magistrato di sorveglianza del decreto di provvisoria sospensione della
misura
Lrsquoart 6 introduce nella legge 354 lrsquoart 51 quater rubricato ldquoDisciplina delle pene
accessorie in caso di concessione di misure alternativerdquo Ai sensi della nuova
disposizione la concessione della misura alternativa alla detenzione non sospende
lrsquoapplicazione delle sanzioni accessorie salvo che il Giudice non provveda in tal
senso al fine di non pregiudicare le esigenze di reinserimento del condannato
Nellrsquoambito del capo 3 lrsquoart 10 estende la competenza dellrsquoUEPE al controllo circa
il rispetto delle prescrizioni contenute nei provvedimenti della magistratura di
sorveglianza
Lrsquoart 11 che costituisce ed esaurisce il capo 4 modifica le norme sullrsquoordinamento
penitenziario in tema di trattamento penitenziario Piugrave precisamente viene
interamente innovato lrsquoart 1 op con lrsquoespressa previsione che alla persona privata
della libertagrave sono garantiti i diritti fondamentali ed egrave vietata ogni forma di violenza
fisica e morale disposizioni alle quali si aggiunge lrsquoarricchimento del divieto di
discriminazione anche per ragioni di sesso identitagrave di genere religione Altre novitagrave
afferiscono lrsquoart 13 op che apre il trattamento anche a possibili azioni di
riparazione gli artt 14 op e 19 op in tema di detenzione femminile e degli
stranieri lrsquoart 33 che disciplina le ipotesi di detenzione in isolamento
dlgs 2 ottobre 2018 n 124
Riforma dellordinamento penitenziario in materia di vita detentiva e lavoro
penitenziario in attuazione della delega di cui allarticolo 1 commi 82 83 e 85
lettere g) h) e r) della legge 23 giugno 2017 n 103
Pubblicato in GU 26 ottobre 2018 n 250 Suppl Ordinario n 50
Il decreto legislativo attua i principi direttivi di cui di cui allarticolo 1 commi 82 83
e 85 lettere g) h) e r) della legge 23 giugno 2017 n 103 in tema di vita
penitenziaria (capo 1) e lavoro penitenziario (capo 2)
Novitagrave normative
20
Il capo I egrave costituito dal solo articolo 1 che modifica gli art 5 6 e 8 della legge della
legge 354 del 26 luglio 1975 aventi ad oggetto le caratteristiche architettoniche
degli edifici penitenziari e delle stanze di pernottamento noncheacute la disciplina del
loro uso da parte dei detenuti Piugrave nel dettaglio viene previsto che gli edifici
penitenziari devono essere dotati di spazi per le attivitagrave lavorative e formative e che i
servizi igienici siano collocati in spazi riservati Previsioni alle quali si aggiunge
quella relativa alla presenza negli istituti di ldquolocali idonei per la celebrazione dei
riti e lo svolgimento delle pratiche di cultordquo (art 24)
Tuttavia ai sensi dellrsquoart 3 le modifiche di cui allrsquoart 1 co 1 lettere b e c
modificative dellrsquoart 6 comma 2 e 8 legge 354 del 1975 acquistano efficacia solo a
decorrere dal 31122021
Delle modifiche delle norme dellrsquoordinamento penitenziario afferenti il lavoro
penitenziario si occupa lrsquoart 2 del capo 2 del decreto Oggetto dellrsquointervento
riformatore egrave innanzitutto lrsquoart 20 della legge n 354 del 26 luglio 1975 che viene
totalmente rinnovato ed integrato con la previsione di cui allrsquoart 20 ter al quale si
aggiungono le modifiche agli artt 21 co IV 22 25 bis e ter 46 del medesimo testo
normativo
Con riferimento allrsquoart 20 degne di note appaiono lrsquoeliminazione dellrsquoobbligatorietagrave
del lavoro penitenziario ed il riconoscimento del diritto al lavoro anche per coloro che
sono ospitati in strutture diverse dai penitenziari Viene ridisegnata inoltre la disciplina
dei lavori di pubblica utilitagrave che diventano elementi del trattamento rieducativo (art 15
op) da potersi svolgere non solo allrsquoesterno ma anche allrsquointerno degli istituti
Programmi di lavoro tuttavia preclusi ai condannati per alcune tipologie di reati
Altra significativa innovazione viene apportata allrsquoart 22 con la previsione della
retribuzione fissa per i detenuti e gli internati nella misura dei due terzi di quella
prevista dai contratti collettivi
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
21
Giurisprudenza sovranazionale
Tutela del diritto al rispetto della vita privata e familiare e rimedi
avverso le perquisizioni illegittime
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alfonso Tatarano)
C edu 27 settembre 2018 Brazzi c Italia ric 572782011
Diritto alla tutela della vita privata e familiare ndash Perquisizione non seguita da
sequestro ndash Impugnazioni
(art 8 CEDU artt 247 e ss cpp)
ldquoLa Corte ha ravvisato una violazione dellrsquoart 8 della Convenzione Europea dei
Diritti dellrsquoUomo (rispetto della vita privata e familiare) non essendo prevista dalla
legislazione italiana alcuna possibilitagrave di controllo giurisdizionale precedente o
successivo allrsquoespletamento dellrsquoatto in ordine alla legittimitagrave dei provvedimenti di
perquisizione domiciliare a cui non faccia seguito un sequestrordquo
(Nel caso di specie il ricorrente veniva sottoposto a perquisizione domiciliare
immediatamente dopo lrsquoapertura di un procedimento penale a suo carico per
violazioni di natura tributaria La perquisizione aveva esito negativo e
successivamente la notizia di reato veniva archiviata mentre il ricorso per
cassazione avverso il decreto di perquisizione veniva dichiarato inammissibile
Dunque in assenza di un controllo giurisdizionale preventivo sulla legittimitagrave della
perquisizione cosigrave come di un adeguato mezzo di impugnazione avverso il decreto
che la disponga la Legge Italiana non garantirebbe presidi sufficienti a salvaguardia
dal rischio di un eventuale abuso di potere da parte dellrsquoautoritagrave che conduce le
indagini)
Tutela del diritto al rispetto della vita privata e familiare ed alla
riservatezza delle comunicazioni tra cliente ed avvocato
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alfonso Tatarano)
C edu 16 ottobre 2018 Visy c Slovacchia ric n 702882013
Giurisprudenza sovranazionale
22
Diritto alla tutela della vita privata e familiare ndash Diritto alla riservatezza delle
comunicazioni tra avvocato ed assistito
(art 8 CEDU)
ldquoOgni persona interessata da un provvedimento limitativa di un diritto
fondamentale come quello della proprietagrave ha diritto di disporre di un tempo
ragionevole per potersi consultare con un avvocato al fine di predisporre una difesa
adeguata Deve inoltre essere garantito un mezzo giurisdizionale per far valere la
violazione del diritto alla segretezza delle comunicazioni tra avvocato ed assistitordquo
(La Corte ha condannato la Slovacchia per violazione dellrsquoart 8 CEDU in una
fattispecie in cui il ricorrente un uomo drsquoaffari austriaco aveva ottenuto dalle
autoritagrave slovacche un provvedimento di dissequestro di alcuni hard disc ove erano
conservati (tra gli altri) dati relativi a comunicazioni intercorse con il suo legale I
supporti venivano restituiti allrsquoavvocato ed immediatamente sottoposti a nuovo
sequestro a seguito di richiesta delle autoritagrave austriache Lamentava il ricorrente di
non aver potuto consultare il proprio legale proprio a seguito della immediatezza del
nuovo provvedimento di sequestro oltre che la violazione del diritto alla
riservatezza delle comunicazioni concernendo il sequestro dati tutelati dal segreto
professionale tra avvocato e cliente Nel riconoscere la fondatezza delle doglianze
la Corte rilevava come la misura non potesse ritenersi proporzionata allo scopo
perseguito e dunque necessaria in una societagrave democratica non essendo stato
possibile sottoporre il sequestro ad alcun vaglio giurisdizionale di legittimitagrave nel
paese di esecuzione In seconda battuta la contestualitagrave della restituzione e del
nuovo provvedimento di sequestro aveva di fatto reso impossibile per il ricorrente
consultarsi con il proprio legale)
Art 41-bis OP valutazione individualizzata ai fini della applicazione di
restrizioni aggiuntive ed accertamento dei mutamenti rilevanti della situazione
del detenuto
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Talamo)
C edu 25 ottobre 2018 Provenzano c Italia ric n 5508013
Diritto processuale penale ndash Ordinamento penitenziario ndash Stato di detenzione ndash
Trattamento adeguato ndash Valutazione ai fini della proroga del regime
differenziato
(art 41-bis OP art 3 CEDU)
ldquoEsprimendo lrsquointenzione di proseguire il ricorso lrsquoerede di un ricorrente deceduto
puograve essere motivato anche da interessi non esclusivamente materiali Le cause
relative ai diritti umani di cui egrave investita la Corte hanno generalmente anche una
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
23
dimensione morale e le persone vicine al ricorrente possono quindi avere un
legittimo interesse a garantire che sia fatta giustizia anche successivamente alla
morte del ricorrenterdquo
ldquoQuando sono disponibili piugrave ricorsi potenzialmente efficaci egrave richiesto al
ricorrente soltanto di esperire un ricorso di sua sceltardquo
ldquoLrsquoarticolo 35 sect 1 della Convenzione prevede la ripartizione dellrsquoonere della prova
e spetta al Governo che sostiene il mancato esaurimento delle vie di ricorso interne
convincere la Corte che il ricorso del quale afferma il mancato esperimento da
parte del ricorrente fosse efficace e disponibile teoricamente e praticamente al
momento pertinente vale a dire che era accessibile in grado di riparare le
doglianze del ricorrente e offriva ragionevoli prospettive di successordquo
ldquoLo Stato deve assicurare che una persona sia detenuta in condizioni compatibili
con il rispetto della dignitagrave umana che le modalitagrave e il metodo di esecuzione della
misura privativa della libertagrave non la sottopongano a sacrifici o privazioni di
intensitagrave superiore allrsquoinevitabile livello di sofferenza inerente alla detenzione e che
date le esigenze pratiche della reclusione siano garantiti adeguatamente il suo
benessere e la sua salute Le autoritagrave devono inoltre assicurare che sia tenuto un
registro completo dello stato di salute del detenuto e delle cure cui egrave sottoposto nel
corso della detenzione che la diagnosi e le cure siano sollecite e accurate e che
laddove sia richiesto dal carattere di una condizione medica il controllo sia
regolare e sistematico e riguardi una strategia terapeutica globale finalizzata a
curare adeguatamente i problemi di salute dei detenuti o a prevenire il loro
aggravamento piuttosto che ad affrontarli su base sintomaticardquo
ldquoQuando si valuta se la proroga dellrsquoapplicazione di alcune restrizioni ai sensi del
regime previsto dallrsquoarticolo 41 bis raggiunga la soglia minima di gravitagrave richiesta
per rientrare nel campo di applicazione dellrsquoarticolo 3 la durata temporale deve
essere esaminata alla luce delle circostanze di ciascuna causa il che comporta
inter alia la necessitagrave di accertare se il rinnovo o la proroga delle restrizioni
contestate fossero giustificati o menordquo
Precedenti
Conformi sul primo punto Cedu 8 ottobre 2015 Fartushin c Russia Ric
3888709 Cedu 15 dicembre 2016 Vaščenkovs c Lettonia Ric 3079512 Sul
secondo Cedu 15 ottobre 2009 Micallef c Malta Ric 1705606 Cedu 12
settembre 2012 Nada c Svizzera Ric 1059308 Sul terzo Cedu 17 settembre
2009 Scoppola c Italia (n2) Ric 1024903 Cedu 13 novembre 2017 Davydov e
altri c Russia Ric 7594711 Sul quarto Cedu 26 gennaio 2007 Khudobin c
Russia Ric 5969600 Cedu 23 marzo 2016 Blokhin c Russia Ric 4715206 Sul
quinto Cedu 17 settembre 2009 Enea c Italia Ric 7491201 Cedu 10 novembre
2005 Argenti c Italia Ric 5631700 Cedu 11 luglio 2006 Campisi c Italia Ric
2435802 Cedu 24 settembre 2015 Paolello c Italia Ric 3764802
Difformi -
Giurisprudenza sovranazionale
24
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
25
Giurisprudenza costituzionale
Detenuti in regime differenziato e possibilitagrave di cuocere cibi
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Aldo Franceschini)
C cost 26 settembre 2018 (dep 12 ottobre 2018) n 186 Pres Lattanzi Red
Zanon
Esecuzione e sorveglianza ndash Detenuti in regime differenziato ndash Misure di
elevata sicurezza ndash Divieto cottura cibi ndash Illegittimitagrave
(artt 41-bis co 2-quater lett f) Ord penit artt 3 27 co III e 32 Cost)
ldquoNel giudizio di legittimitagrave costituzionale dellrsquoart41-bis comma 2-quater lett f) l
26 luglio 1975 n 354 promosso dal Magistrato di sorveglianza di Spoleto con
ordinanza del 10 maggio 2017 la Corte costituzionale ha dichiarato
lrsquoillegittimitagrave costituzionale dellrsquoart 41-bis comma 2-quater lettera f) della legge
26 luglio 1975 n 354 (Norme sullrsquoordinamento penitenziario e sulla esecuzione
delle misure privative e limitative della libertagrave) come modificato dallrsquoart 2 comma
25 lettera f) numero 3) della legge 15 luglio 2009 n 94 (Disposizioni in materia
di sicurezza pubblica) limitatamente alle parole laquoe cuocere cibiraquordquo
Giurisprudenza costituzionale
26
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
27
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni unite
Misure di Prevenzione confisca e tutela dei creditori ipotecari
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Marco Muscariello)
Cass Sez Un 22 febbraio 2018 (dep 3 settembre 2018) n 39608 Pres Di
Tomassi Rel Andronio ric Business Partner scpa
Procedimento di prevenzione ndash Confisca ndash Procedimenti per i quali non si
applica il dlgs 1592011 ndash Domanda di ammissione dei creditori ipotecari ndash
Modalitagrave e decadenza
ldquoI creditori muniti di ipoteca iscritta sui beni confiscati allrsquoesito dei procedimenti di
prevenzione per i quali non si applica la disciplina del dlgs 6 settembre 2011 n
159 devono presentare la domanda di ammissione del loro credito al giudice
dellrsquoesecuzione presso il tribunale che ha disposto la confisca nel termine di
decadenza previsto dallrsquoart 1 comma 199 della legge 24 dicembre 2012 n 228
anche nel caso in cui non abbiano ricevuto le comunicazioni di cui allrsquoart 1
comma 206 della legge da ultimo citata e ciograve percheacute il termine di decadenza
previsto dal richiamato comma 199 decorre indipendentemente dalle comunicazioni
di cui al successivo comma 206 Lrsquoapplicazione di detto termine egrave comunque
subordinata allrsquoeffettiva conoscenza da parte del creditore del procedimento di
prevenzione in cui egrave stata disposta la confisca o del provvedimento definitivo di
confisca Egrave in ogni caso fatta salva la possibilitagrave del creditore di essere restituito
nel termine stabilito a pena di decadenza se prova di non averlo potuto osservare
per causa a lui non imputabilerdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi -
Difformi parzialmente Cass Sez I 12 febbraio 2016 n 20479 Banco Popolare
soc coop Rv 266891 noncheacute in senso parzialmente diverso la sezione rimettente
Cass Sez I 16 novembre 2017 ord ric Business Partner scpa Cass Sez I 12
Giurisprudenza di legittimitagrave ndash Sezioni Unite
28
aprile 2016 n 36626 Banca Monte dei Paschi di Siena Rv 267609 Cass Sez I
19 maggio 2016 n 46185 Italfondiario spa
Gli effetti sul corso della prescrizione delle norme transitorie
relative alla modifica del regime di procedibilitagrave e la loro
inapplicabilitagrave nel caso di ricorso per cassazione inammissibile
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Fabio Cavalli)
Cass Sez un 21 giugno 2018 (dep 7 settembre 2018) n 40150 Pres Carcano
Rel Vessichelli ric Salatino
Diritto penale ndash Modifiche del regime di procedibilitagrave ndash Disposizioni transitorie
ndash Sospensione della prescrizione ndash Casistica dettagliata ndash Inammissibilitagrave
dellimpugnazione
(art 159 cp art 12 comma 2 dlgs 10 aprile 2018 n 36 art 591 cpp)
ldquoIl tempo necessario a dare attuazione alle disposizioni transitorie previste dallart
12 del dlgs n 36 del 10 aprile 2018 non puograve gravare sullimputato sterilizzando
sine die il corso della prescrizione con una interpretazione analogica in malam
partem dellart 159 cp con la conseguenza che il corso della prescrizione non
resta sospeso durante larco temporale impiegato per informare la persona offesa
della facoltagrave di esercitare il diritto di querela e per consentirle di esprimersi nel
trimestre successivordquo
ldquoIn presenza di un ricorso inammissibile non deve darsi alla persona offesa lavviso
previsto dallart 12 comma 2 dlgs 10 aprile 2018 n 36 per leventuale esercizio
del diritto di querela atteso che la pronuncia di inammissibilitagrave ha sempre natura
dichiarativa ed egrave meramente ricognitiva della mancata instaurazione del giudizio di
cassazione poicheacute rileva un vizio che affligge geneticamente latto Tale
constatazione si compendia nella rilevazione che la proposizione di un atto di
impugnazione non consentito dagrave luogo alla formazione di un giudicato che attende
di essere formalizzato con le modalitagrave previste dallarticolo 648 cpp e per
distinguersi da questo viene definito sostanziale ma che ciograve nondimeno produce
leffetto di rendere giuridicamente indifferenti fatti processuali come lintegrazione
di cause di non punibilitagrave precedentemente non rilevate percheacute non dedotte oppure
integrate successivamente al giudicato stessordquo
Il falso in titolo non trasmissibile per girata non egrave piugrave previsto dalla
legge come reato
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
29
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Emma Lorena Cappuccio)
Cass Sez Un 19 luglio 2018 (dep 10 settembre 2018) n 40256 Pres
Carcano Rel Piccialli ric Felughi
Diritto penale ndash Reato di falsificazione di assegno bancario non trasferibile ndash
Individuazione della fattispecie ndash Abolitio criminis ndash Illecito civile
(artt 485 491 cp art 1 comma 1 lett A) dlgs 15 gennaio 2016 n 7)
ldquoLa falsitagrave commessa su un assegno bancario munito della clausola di non
trasferibilitagrave configura la fattispecie di cui allrsquoart 485 cod pen abrogato dallrsquoart
1 comma 1 lett a) del dlgs 15 gennaio 2016 n 7 e trasformato in illecito civilerdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex multis Cass Sez V 4 aprile 2017 n 32972 Valentini Rv 270677
Cass Sez V 17 gennaio 2017 n 11999 Toma Rv 269710 Cass Sez V 22
novembre 2016 (dep 2017) n 3422 Merolla Cass Sez Un 20 febbraio 2007 n
4 Guarracino Rv 11812
Difformi Cass Sez II 1 marzo 2018 n 13086 Solla Rv 272540 Cass Sez II
22 giugno 2017 n 36670 Milani Rv 271111 Cass Sez II 24 novembre 2017 n
12599 Grassi Rv 272368
Analisi della struttura del reato di resistenza a un pubblico ufficiale
nellrsquoindividuazione dellrsquooggetto quale bene primario sul quale
ricade lrsquoazione del reo
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giovanni Petranico)
Cass Sez Un 22 febbraio 2018 (dep 24 settembre 2018) n 40981 Pres Di
Tomassi Rel De Crescienzo ric Apolloni
Diritto penale ndash Reato di resistenza a pubblico ufficiale ndash Fattispecie ndash
Individuazione oggetto del reato ndash Azione del reo ndash Contrasto ndash Configurazione
ndash Unico reato o concorso formale di reati o reato continuato
(artt 81 co II 337 cp)
ldquoIn tema di resistenza a un pubblico ufficiale ex art 337 cod pen integra il
concorso formale di reati a norma dellrsquoart 81 primo comma cod pen la
condotta di chi usa violenza o minaccia per opporsi a piugrave pubblici ufficiali o
incaricati di un pubblico servizio mentre compiono un atto del loro ufficio o
serviziordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave ndash Sezioni Unite
30
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex multis Cass Sez VI 26 settembre 2011 n 38182 De Marchi Rv
250792 Cass Sez VI 17 maggio 2012 n 26173 Momodu Rv 253111 Cass
Sez VI 22 giugno 2006 n 35376 Mastroiacovo Rv 234831 Cass Sez VI 25
maggio 2017 n 35227 Provenzano Rv 270545
Difformi Cass Sez VI 9 maggio 2014 n 37727 Pastore Rv 260374 Cass Sez
VI 14 dicembre 2016 n 4123 Mozzi Rv 269005 Cass Sez VI 12 luglio 2017
n 39341 Damiani Rv 270939 Cass Sez VI 28 settembre 2017 n 52725 Diop
Rv 271559
Continuazione reati puniti con pene eterogenee
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Angelo Mastrocola)
Cass Sez Un 21 giugno 2018 (dep 24 settembre 2018) n 40983 Pres
Carcano Rel Lapalorcia ric Giglia ed altri
Diritto Penale ndash Continuazione tra reati puniti con pene eterogenee ndash Reato piugrave
grave punito con pena detentiva e reato satellite punito con pena pecuniaria ndash
Aumento di pena ndash Genere di pena
(art 81 cpv cp)
ldquoLa continuazione quale istituto di carattere generale egrave applicabile in ogni
caso in cui piugrave reati siano stati commessi in esecuzione del medesimo disegno
criminoso anche quando si tratti di reati appartenenti a diverse categorie e
puniti con pene eterogenee Nei casi di reati puniti con pene eterogenee
(detentive e pecuniarie) posti in continuazione laumento di pena per il reato
satellite va comunque effettuato secondo il criterio della pena unitaria
progressiva per moltiplicazione rispettando tuttavia per il principio di
legalitagrave della pena e del favor rei il genere della pena previsto per il reato
satellite nel senso che laumento della pena detentiva del reato piugrave grave
andragrave ragguagliato a pena pecuniaria ai sensi dellart 135 cprdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez Un 26 febbraio 2015 n 22471 Sebbar Rv 263714 Cass
Sez I 20 ottobre 2017 n 7395 Basile Rv 272404 Cass Sez V 19 aprile 1999
n 1781 Ciccinato Rv 213400
Difformi ex plurimis Cass Sez Un 27 marzo 1992 n 4901 Cardarilli Cass
Sez VI 12 luglio 1997 n 11462 Albini Rv 209702 Cass Sez Un 12 ottobre
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
31
1993 n 748 Cassata Rv 195805 Cass Sez Un 28 febbraio 2013 n 25939
Ciabotti Rv 255347 Cass Sez V 3 ottobre 2016 n 46695 Rv 268638 Cass
Sez IV 20 settembre 2017 n 46963 Bianchi
Abnormitagrave dellrsquoordinanza con cui il gip dispone lrsquoimputazione
coatta per reati diversi da quelli per cui egrave stata richiesta
larchiviazione
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alessandro Orabona)
Cass Sez un 22 marzo 2018 (dep 24 settembre 2018) n 40984 Pres
Carcano Rel Bonito ric Gianforte
Diritto processuale penale ndash Indagini preliminari ndash Archiviazione ndash Ordinanza
imputazione coatta per reato diverso da quello per cui egrave richiesta archiviazione
ndash Nozione di atto abnorme ndash Effetti pregiudizievoli dellrsquoatto abnorme ndash
Impugnazione indagato ndash Diritto di difesa
(artt 111 e 112 Cost artt 56 317 393 610 cp art 409 co 5 cpp)
ldquoAl giudice per le indagini preliminari egrave inibita la richiesta rivolta al pubblico
ministero di formulare imputazioni per reati diversi da quelli per cui sia stata
richiesta lrsquoarchiviazione potendo ordinare la iscrizione nel registro delle notizie di
reato qualora rilevi fattispecie diverse da quelle per le quali si procederdquo
ldquoLrsquoindagato egrave legittimato a ricorre per Cassazione contro lrsquoordinanza del Giudice
per le Indagini Preliminari con cui venga disposto ex art 409 co 5 cpp che il
PM formuli imputazione per reato diverso da quello oggetto della richiesta di
archiviazione in quanto affetta da abnormitagraverdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex plurimis Cass Sez un 31 maggio 2005 n 22909 Minervini Cass
Sez un 28 novembre 2013 n 4319 Cass Sez V 16 febbraio 2012 n 12987
Cass Sez VI 20 luglio 2016 n 34881
Difformi ex plurimis Cass Sez un 28 novembre 2013 n 4319 Cass Sez III
14 dicembre 2016 n 15251 De Bosini Cass Sez IV 20 gennaio 2012 n 10877
Rossi
Lrsquoapplicabilitagrave della confisca cd allargata alle ipotesi di delitto
tentato aggravato ex art 7 l n 203 del 1991
Giurisprudenza di legittimitagrave ndash Sezioni Unite
32
(scheda illustrativa massima redazionale e nota esplicativa a cura del Comitato di
redazione)
Cass Sez Un 19 aprile 2018 (dep 24 settembre 2018) n 40985 Pres
Carcano Rel De Amicis Est Rocchi ric DMI e GNG
Diritto penale ndash Misure cautelari reali ndash Sequestro ex art 12-sexies L 35692 ndash
Possibilitagrave di applicazione al delitto tentato aggravato ex art 7 L 20391 ndash
Ammissibilitagrave
(art 56 cp art 12-sexies l 7 agosto 1992 n 356 art 7 l 12 luglio 1991 n 203)
ldquoIl sequestro preventivo finalizzato alla confisca prevista dal DL 8 giugno 1992 n
306 art 12-sexies convertito dalla L n 356 del 1992 (attuale art 240-bis cp) puograve
essere disposto per uno dei reati presupposto anche nella forma del tentativo
aggravato dalla L n 203 del 1991 art 7rdquo
Nota
Il contrasto era insorto sulla possibilitagrave di ritenere applicabile la confisca ldquoallargatardquo
ndash nella versione antecedente alle modifiche poste dalla l 17 ottobre 2017 n 161 e
dal dlgs 1 marzo 2018 n 21 ndash anche alle ipotesi di delitto tentato aggravato dal
cosiddetto ldquometodo mafiosordquo o dalla finalitagrave agevolativa dellrsquoattivitagrave
dellrsquoassociazione laddove il testo della norma operava riferimento ai delitti tout
court ma non al corrispondente tentativo
Dei tre orientamenti conflittuali emersi la Corte ha fatto proprio quello cosiddetto
ldquointermediordquo che ndash distinguendo tra il primo e il secondo comma della norma (nella
versione ante riforme) e dunque tra delitti nominativamente identificati e delitti
indicati in modo onnicomprensivo aggravati perograve questi ultimi ex art 7 l n 203 del
1991 ndash ritiene preclusa nel primo caso lrsquoestensione della confisca ldquoallargatardquo alle
ipotesi di tentativo e invece ammissibile nel secondo
Il percorso argomentativo della Corte esordisce evidenziando anzitutto la ricorrenza
consolidata di tale interpretazione in ambiti diversi - dai provvedimenti di clemenza
alla causa di non punibilitagrave ex 649 cp alla concessione dei benefici penitenziari ai
termini di durata massima della custodia cautelare ndash per poi sottolineare la
salvaguardia del principio di autonomia del delitto tentato ottenuta attraverso il
rispetto della diversitagrave lessicale utilizzata dal legislatore nel primo e secondo
comma e concludere con il richiamo alla ldquoragionevolezzardquo di unrsquoesegesi che
esclude dal raggio ablativo allargato le ipotesi di tentativo non aggravato
strutturalmente connotate da minore gravitagrave facendovi invece rientrare quelle ldquoche
evocano collegamenti con la criminalitagrave organizzata anche se non portati a
compimentordquo
Tale interpretazione egrave ndash sempre secondo il Massimo Consesso ndash avvalorata dallo ius
superveniens a dispetto del fatto che il rinvio operato dallrsquoattuale 240-bis cp a una
norma ldquoprocessualerdquo ndash il 51 co 3-bis cpp ndash emanata per finalitagrave del tutto
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
33
differenti dalla prima costringa la Corte a un surplus motivazionale sul punto
specifico
Gli altri due orientamenti ndash che consideravano come mai applicabile al delitto
tentato la confisca ldquoallargatardquo in ossequio al relativo principio di autonomia ovvero
come sempre applicabile in virtugrave della finalitagrave prevalente della confisca ndash vengono
considerati non persuasivi il primo percheacute trascura il dato letterale laddove non
valorizza la differenza tra lrsquoindicazione generica dei delitti o per articolo di legge il
secondo percheacute laquohellip sembra ignorare il tema dellrsquoautonomia del delitto tentatoraquo
Da segnalare infine come le Sezioni Unite ldquoauspichinordquo che il reato-spia sia laquohellip
ldquodavvero sintomatico di un illecito arricchimento del suo autorerdquo (sul punto non si
puograve che richiamare il compito che la Corte Costituzionale con la sent 33 del 2018
ha affidato al legislatore in punto di selezione dei ldquodelitti matricerdquo)raquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez I 12 febbraio 2016 n 45172 Masullo Rv 272158 Cass
Sez I 12 febbraio 2016 n 45173 Brito
Difformi (primo orientamento) Cass Sez V 17 febbraio 2015 n 26443 Abbate
Rv 263988 Cass Sez II 23 settembre 2010 n 36001 Fasano Rv 248164
(secondo orientamento) Cass Sez I 28 maggio 2013 n 27189 Guarnieri Rv
255633 Cass Sez I 10 maggio 2005 n 22154 Secchiano Rv 231665
Successione leggi penali nel tempo e momento di commissione del
reato
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Mariagiovanna Veneruso)
Cass Sez Un 19 luglio 2018 (dep 24 settembre 2018) n 40986 Pres
Carcano Rel Caputo ric Pittalagrave
Diritto penale ndash Successione leggi penali nel tempo ndash Momento commissivo del
reato ndash Criterio della condotta
(art 2 co IV cp)
ldquoIn tema di successione di leggi penali a fronte di una condotta interamente posta
in essere sotto il vigore di una legge penale piugrave favorevole e di un evento
intervenuto nella vigenza di una legge penale piugrave sfavorevole deve trovare
applicazione la legge vigente al momento della condottardquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Giurisprudenza di legittimitagrave ndash Sezioni Unite
34
Conformi Cass Sez IV 17 aprile 2015 n 22379 Sandrucci
Difformi Cass Sez IV 5 ottobre 1972 n 8448 Bartesagni Rv 122686
Il deposito della motivazione della sentenza di patteggiamento
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Mariagiovanna Veneruso)
Cass Sez Un 19 luglio 2018 (dep 24 settembre 2018) n 40986 Pres
Carcano Rel Caputo ric Pittalagrave
Diritto processuale penale ndash Sentenza applicativa di una pena su richiesta ndash
Motivazione
(art 447 cpp)
ldquoLa motivazione della sentenza di applicazione della pena su richiesta deve essere
depositata contestualmente alla pronuncia qualora la motivazione non sia
depositata contestualmente anche per lrsquoirrituale indicazione in dispositivo di un
termine per il deposito il termine di quindici giorni per lrsquoimpugnazione della
sentenza pronunciata in camera di consiglio decorre ndash esclusa qualsiasi nullitagrave
della sentenza stessa ed indipendentemente dal fatto che il termine irritualmente
indicato dal giudice sia stato o meno osservato ndash dallrsquoultima notificazione o
comunicazione dellrsquoavviso di deposito del provvedimentordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez I 3 febbraio 2010 n 5496 Cass Sez Un 12 ottobre 1994
n 295 Scopel Rv 195617
Difformi Cass Sez I 28 maggio 2003 n 26042 Cataldi Rv 225273 Cass Sez
IV 12 ottobre 2011 n 43040
Le eventuali preclusioni derivanti dalla mancata proposizione del
riesame avverso le misure cautelari reali
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giuseppe Musella)
Cass Sez Un 31 maggio 2018 (dep 11 ottobre 2018) n 46201 Pres Carcano
Rel Petruzzellis ric Edil Noemi
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
35
Diritto processuale penale ndash Misure cautelari reali ndash Mancata proposizione
riesame ndash Revoca ndash Appello ndash Elementi giagrave conosciuti ndash Inammissibilitagrave ndash
Esclusione
(artt 299 321 322 322-bis 324 649 cpp)
ldquoLa mancata tempestiva proposizione da parte dellrsquointeressato della richiesta di
riesame avverso il provvedimento applicativo di una misura cautelare reale non ne
preclude la revoca per la mancanza delle condizioni di applicabilitagrave neanche in
assenza di fatti sopravvenutirdquo
(Nella fattispecie la Corte ha escluso la inammissibilitagrave dellrsquoappello cautelare
allorquando la stessa sia fondata su elementi di fatto non sopravvenuti astrattamente
deducibili ma non dedotti in sede di riesame In altri termini lrsquounica conseguenza
della mancata proposizione del riesame egrave la rinuncia ad attivare il controllo di
ufficio del Tribunale o alla sollecitazione del controllo formale sullrsquoordinanza)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass sez UU 24 maggio 2004 n 29952 Cass sez I 05 febbraio
2014 n 19504 Cass sez III 07 aprile 2015 n 32707
Difformi Cass sez VI 26 ottobre 2011 n 5016 Cass sez V 22 aprile 2015 n
31725
Giurisprudenza di legittimitagrave ndash Sezioni Unite
36
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
37
Sezioni semplici
I Diritto penale
Imputabilitagrave delle circostanze e loro apprezzamento nel merito
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alessandro Orabona)
Cass Sez V 23 aprile 2018 (dep 3 settembre 2018) n 39436 Pres Sabeone
Rel De Gregorio ric Abita
Diritto penale ndash Imputabilitagrave delle circostanze aggravanti ndash Lesioni volontarie ndash
Infarto della persona offesa ndash Apprezzamento nel merito oltre la situazione
ldquoapparenterdquo della vittima
(artt 59 583 co I cp)
ldquoIn tema di imputazione delle circostanze aggravanti lrsquoarticolo 59 cp richiede
espressamente che siano esse antecedenti contemporanee o successive alla
condotta dellrsquoagente possono essere valutate a carico di questrsquoultimo soltanto se da
lui conosciute ignorate per colpa o ritenute inesistenti per errore determinato da
colpa imponendo allrsquointerprete la verifica della presenza di un elemento soggettivo
nellrsquoagenterdquo
ldquoNel reato di lesioni volontarie la previsione o la prevedibilitagrave dellevento
integrante una delle circostanze aggravanti di cui allarticolo 583 cp e
conseguentemente la valutabilitagrave della stessa a carico dellagente ai sensi del
richiamato disposto dellarticolo 59 cp comma II deve ritenersi sussistente
quando la condotta dellagente per la qualitagrave del mezzo adoperato la direzione la
violenza la reiterazione dei colpi di per se riveli lintenzione di arrecare notevole
danno alla vittima Allorquando la condotta non assuma detti caratteri la
valutazione della prevedibilitagrave deve essere fatta da caso a caso e quando allesito
grave o gravissimo concorrano particolari condizioni fisiche o di salute della
persona offesa occorre tener conto oltre che della situazione apparente della
vittima che riveli le sue particolari condizioni di salute anche di quella prevedibile
in relazione alletagrave al sesso e a quantaltro nel caso specifico possa
ragionevolmente essere preso in considerazionerdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Diritto penale
38
(Nel caso specifico mancando tale rigoroso apprezzamento la Corte di Cassazione
annullava la sentenza impugnata con rinvio ad altra sezione della Corte drsquoAppello di
Palermo)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex plurimis Cass Sez I 28 settembre 2017 n 44851 Scognamiglio
Difformi -
La configurabilitagrave dellrsquoaggravante nel delitto di truffa commesso ai
danni di un ente pubblico
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giovanni Petranico)
Cass Sez II 19 luglio 2018 (dep 5 settembre 2018) n 39958 Pres Diotallevi
Rel Pellegrino ric Ferrigno
Diritto penale ndash Truffa ndash Configurabilitagrave ndash Aggravante ndash Ente pubblico ndash
Sussistenza ndash Nesso causalitagrave
(art 640 co I e II n 1) cp)
ldquoIl delitto di truffa egrave configurabile anche quando il soggetto passivo del raggiro egrave
diverso dal soggetto passivo del danno ed in difetto di contatti diretti tra il truffatore
e il truffato sempre che sussista un nesso di causalitagrave tra i raggiri o artifizi posti in
essere per indurre in errore il terzo il profitto tratto dal truffatore ed il danno
patrimoniale patito dal truffatordquo
ldquoNon vi puograve essere dubbio sullrsquoevidenza del fatto che con il pagamento da parte
dellrsquoufficio postale a favore del soggetto presentatosi come apparente titolare del
diritto di credito lrsquoAgenzia delle Entrate non si sarebbe certo liberata dal proprio
obbligo di rimborso a favore del suo (vero) creditore ne consegue che lrsquoente
pubblico indubitabilmente soggetto che in astratto ha subito il danno dalla
condotta posta in essere dallrsquoagente con conseguente corretta configurabilitagrave
dellrsquoaggravante ritenutardquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex plurimis Cass Sez II 17 luglio 2013 n 43143 Saracino Rv 257495
Difformi -
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
39
Diffamazione tramite bacheca facebook
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Mariagiovanna Veneruso)
Cass sez V 3 maggio 2018 (dep 6 settembre 2018) n 40083 Pres Vessichelli
Rel Brancaccio ric Spada
Diritto penale ndash Diffamazione ndash Mezzo di comunicazione ndash Bacheca facebook
(artt 595 co II e III cp)
ldquoLa diffusione di contenuti offensivi mediante lrsquoutilizzo di una bacheca Facebook
luogo virtuale collegato al profilo sociale di un utente su cui egrave possibile pubblicare
immagini video frasi configura unrsquoipotesi di diffamazione aggravata ai sensi
dellrsquoart 595 co 3 cp sotto il profilo dellrsquooffesa arrecata lsquo con qualsiasi altro
mezzo di pubblicitagrave diverso dalla stamparsquo proprio percheacute la condotta in tal modo
realizzata egrave potenzialmente capace di raggiungere un numero indeterminato o
comunque quantitativamente apprezzabile di personerdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez I 28 aprile 2015 n 24431 Cass Sez V 14 novembre 2016
n 4873 Cass Sez V 16 ottobre 2012 n 44980
Difformi -
In caso di furto il luogo di lavoro puograve essere qualificabile come
privata dimora solo a determinate condizioni
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Talamo)
Cass Sez V 6 aprile 2018 (dep 10 settembre 2018) n 40289 Pres Sabeone
Rel Micheli ric Filingeri
Diritto penale ndash Furto ndash Luogo di lavoro ndash Luogo di privata dimora ndash
Condizioni
(artt 624 624-bis cp)
ldquoIl carattere di privata dimora puograve essere riconosciuto ai luoghi di lavoro se in essi
o in parte di essi il soggetto compia atti della vita privata in modo riservato e
precludendo laccesso a terzirdquo
ldquoSi possono applicare diversi criteri per la individuazione e laccertamento della
privata dimora (il criterio dello ius exludendi alios il criterio dellapertura del
luogo al pubblico il criterio della stabilitagrave della presenza nel luogo) che
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Diritto penale
40
comportando verifiche in fatto non possono essere richieste per la prima volta in
sede di legittimitagrave ove non desumibili in modo non equivoco dalla decisionerdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez Un 23 marzo 2017 (dep il 22 giugno) n 31345 secondo cui
rientrano nella nozione di privata dimora di cui allart 624bis cp esclusivamente i
luoghi anche destinati ad attivitagrave lavorativa o professionale nei quali si svolgono
non occasionalmente atti della vita privata e che non siano aperti al pubblico neacute
accessibili a terzi senza il consenso del titolare
Difformi Cass Sez II 26 maggio 2015 n 24763 Cass Sez V 24 novembre 2015
n 6210 Cass Sez V 01 ottobre 2014 n 2768 Cass Sez V 17 dicembre 2014 n
7293 Cass Sez V 15 febbraio 2011 n 10187 Cass Sez IV 25 giugno 2009 n
37908 Cass Sez V 05 maggio 2010 n 22725 Cass Sez V 25 giugno 2010 n
32093 secondo cui partendo dalla considerazione che il concetto di privata dimora
sia piugrave ampio di quello di abitazione va adottata una interpretazione estensiva tanto
da ricomprendervi tutti i luoghi non pubblici nei quali le persone si trattengano per
compiere anche in modo transitorio e contingente atti della vita privata (nello
specifico ristorante o bar in orario di chiusura cantiere edile allestito nel cortile di
un immobile edicola studio odontoiatrico farmacia durante lorario di apertura
ripostiglio di un esercizio commerciale baracca di un cantiere edile adibito a
spogliatoio)
La fattispecie di corruzione impropria nella vicenda della cd
compravendita dei senatori
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Aldo Franceschini)
Cass Sez VI 2 luglio 2018 (dep 11 settembre 2018) n 40347 Pres Paoloni
Rel Ricciarelli ric Berlusconi
Diritto penale ndash Reati contro la pubblica amministrazione ndash Parlamentare ndash
Manifestazioni di voto ndash Promessa di denaro ndash Mandato imperativo ndash
Corruzione impropria
(artt 318 319 cp 54 67 Cost)
ldquoNei confronti del parlamentare non egrave mai configurabile il reato di corruzione
propria (per atto contrario ai doveri drsquoufficio) antecedente eo susseguente
previsto dallrsquoart 319 cp ostandovi il combinato disposto degli artt 64 67 e 68
Costrdquo
ldquoLa punibilitagrave della condotta di corruzione che coinvolga il parlamentare riposa sul
divieto di remunerazione del munus publicum che esprime il valore della
correttezza quale dovere esterno e che trova riscontro per ogni soggetto investito
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
41
di pubbliche funzioni anche nel dovere di svolgerle con onore e disciplina ai sensi
dellrsquoart 54 Costrdquo
ldquoNei confronti del parlamentare egrave configurabile ricorrendone i presupposti
normativi e ferma restando lrsquoinsindacabilitagrave delle espressioni proprie dellrsquoattivitagrave
funzionale del parlamentare il reato di corruzione impropriardquo
(Nel caso di specie la Corte rigettava i ricorsi proposti avverso la sentenza di appello
che aveva dichiarato non doversi procedere per prescrizione per il reato di cui agli
artt 321 319 cp in relazione alla dazione di tre milioni di euro a un senatore della
Repubblica volta a costituire un mandato imperativo in funzione di voti contrari alle
proposte della maggioranza di governo previa riqualificazione del fatto come
corruzione impropria ex artt 318 comma primo e 321 cp)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi -
Difformi -
Condivisione in rete di ideali Isis e configurabilitagrave dellrsquoart 270-bis c
p
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Mariagiovanna Veneruso)
Cass Sez VI 13 luglio 2018 (dep 11 settembre 2018) n 40348 Pres Fidelbo
Rel Silvestri ric Afli Nafaa + altri
Diritto penale ndash Associazione con finalitagrave di terrorismo anche internazionale o
di eversione dellrsquoordine democratico ndash Condivisione di ideali Isis in rete
(art 270-bis cp)
ldquoAi fini della configurazione della fattispecie partecipativa per il reato di cui
allrsquoart 270 bis cod pen assumono rilievo rispetto alle strutture aperte e
flessibili come le organizzazioni terroristiche internazionali anche condotte non
identificative di uno specifico ruolo del soggetto o legate a formali riti di
affiliazione a condizione tuttavia che esse siano comunque sintomatiche e
rivelatrici di una intraneitagrave e di condivisione del singolo degli scopi
dellrsquoassociazione criminale essendo sufficienti anche condotte che manifestano
ed esteriorizzano una consapevole disponibilitagrave ad aderire alle finalitagrave del
sodalizio per partecipare e rafforzare una associazione terroristica egrave sufficiente
che il partecipe si metta a disposizione della rete per attuare il disegno
terroristico e che questa sappia direttamente o indirettamente del singolordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Diritto penale
42
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez V 12 novembre 2010 n 4105 Cass Sez VI 12 luglio 2012
n 46308
Difformi Cass Sez I 19 settembre 2006 n 30824
Le azioni ostruzionistiche tra violenza privata e ragion fattasi
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Angelo Mastrocola)
Cass Sez V 6 giugno 2018 (dep 12 settembre 2018) n 40482 Pres
Vessicchelli Rel Scordamaglia ric Cutino
Diritto Penale ndash Delitti contro la libertagrave individuale ndash Violenza privata ndash
Violenza o minaccia cd impropria ndash Azione ostruzionistica ndash Differenza con il
reato di ragion fattasi ndash Sussistenza dellrsquoipotesi contestata
(artt 610 392 cp)
ldquoPer la configurabilitagrave del reato di violenza privata egrave sufficiente una azione
che pur priva dei connotati della violenza o minaccia stricto sensu (cd
violenza impropria) venga esercitata con qualunque mezzo idoneo allo scopo
di coartare la libertagrave di azione o autodeterminazione della vittimardquo
ldquoAnche la mera azione ostruzionistica integra il reato di violenza privata
qualora ponga la persona offesa nelle condizioni di subire una situazione non
corrispondente al proprio volererdquo
ldquoQualora lrsquoattivitagrave costrittiva non corrisponda al contenuto del possibile
esercizio del potere giurisdizionale non saragrave configurabile il reato di
esercizio arbitrario delle proprie ragioni bensigrave quello piugrave grave di violenza
privatardquo
(Fattispecie nella quale era stato impedito il passaggio e la chiusura di un
cancello per diversi giorni)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex plurimis Cass Sez V 20 novembre 2013 n 8425 Iovino Rv
259052 Cass Sez V 13 aprile 2017 n 48369 Ciartano rv 271267 Cass Sez
VI 12 febbraio 2013 n 21197 Domenici Rv 256547 Cass Sez V 26 ottobre
2006 n 38820 Barattelli Rv 235765
Difformi -
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
43
Lrsquoaccettazione del rischio di realizzare la lesione tipica della
fattispecie incriminatrice non esclude la configurabilitagrave del reato
anche se lrsquointento egrave quello di realizzare uno scherzo
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Carmine Gatto)
Cass Sez V 28 maggio 2018 (dep 12 settembre 2018) n 40488 Pres Pezzullo
Rel Pistorelli ric BA PS PrDa
Diritto penale ndash Violenza privata ndash Elemento soggettivo ndash Finalitagrave ludica ndash
Irrilevanza ndash Configurabilitagrave
(art 610 cp)
ldquoIn tema di violenza privata la condotta commessa ioci causa (nella specie la
sottrazione mediante minaccia con un coltello di un portafogli poi spontaneamente
restituito alla vittima) egrave idonea ad escludere il dolo del reato solo qualora non
venga posta in essere con la volontagrave o laccettazione del rischio di ledere il bene
giuridico protetto dalla norma incriminatrice Diversamente quando cioegrave ricorre
tale volontagrave o accettazione lrsquoelemento soggettivo rileva quale mero movente
dellagire determinandosi la rilevanza penale del fattordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez V 3 novembre 2010 n 4526
Difformi -
Lrsquoaggravante del metodo mafioso nel reato di estorsione
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giovanni Petranico)
Cass Sez V 11 giugno 2018 (dep 26 settembre 2018) n 41865 Pres Bruno
Rel Fidanzia ric Maggio
Diritto penale ndash Reato di estorsione ndash Concorso di persone ndash Elemento
soggettivo ndash aggravante del metodo mafioso di cui allrsquoart 7 l 12 luglio1991 n
203 ndash Presunzione di concretezza ed attualitagrave del pericolo di recidiva ndash
Esclusione ndash Prova di elementi offerta dallrsquointeressato ndash Affievolimento o
cessazione di esigenza cautelare
(artt 629 cp 7 l 12 luglio 1991 n 203)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Diritto penale
44
ldquoAi fini dellrsquointegrazione del concorso di persone nel reato di estorsione egrave
sufficiente la coscienza e volontagrave di contribuire con il proprio comportamento al
raggiungimento dello scopo perseguito da colui che esercita la pretesa illecita
Peraltro lrsquointermediario risponde comunque del reato di concorso in estorsione
salvo che il suo intervento abbia avuto la sola finalitagrave di perseguire lrsquointeresse della
vittima e sia stato dettato da motivi di solidarietagrave umanardquo
ldquoIn tema di custodia cautelare in carcere la contestazione dellrsquoaggravante di cui
allrsquoart 7 L n 203 del 1991 determina una presunzione relativa di concretezza ed
attualitagrave del pericolo di recidiva superabile solo dalla prova offerta
dallrsquointeressato di elementi da cui desumere lrsquoaffievolimento o la cessazione di ogni
esigenza cautelare siccheacute in difetto di detta prova lrsquoonere motivazionale
incombente sul giudice ai sensi dellrsquoart 274 cod proc pen deve ritenersi rispettato
mediante il semplice riferimento alla mancanza di elementi positivamente valutabili
nel senso di unrsquoattenuazione delle esigenze di prevenzionerdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex plurimis Cass Sez II 18 gennaio 2017 n 6824 Rv 269117 conf
Cass Sez II 20 luglio 2017 n 37896 RV 270723 Cass Sez II 22 dicembre
2016 n 3105 Rv 269112
Difformi -
Tentato furto ed attenuante del danno patrimoniale di speciale
tenuitagrave
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Angelo Mastrocola)
Cass Sez V 8 giugno 2018 (dep 27 settembre 2018) n 42564 Pres Sabeone
Rel Guardiano ric Di Maggio ed altri
Diritto Penale ndash Delitti contro il patrimonio ndash Tentato furto ndash Configurabilitagrave
dellrsquoattenuante del danno di speciale tenuitagrave ndash Bilanciamento tra criterio
oggettivo del danno patrimoniale e criterio soggettivo delle condizioni
economiche del soggetto passivo ndash Esclusione
(artt 56 624 625 62 n 4) cp)
ldquoLa circostanza attenuante del danno patrimoniale di speciale tenuitagrave egrave
applicabile anche allipotesi di delitto tentato sulla scorta del valore
oggettivo del danno che si sarebbe verificato nella ipotesi di consumazione
del delitto Ai fini della concessione della circostanza attenuante in questione
lentitagrave del danno deve essere valutata anzitutto con riferimento al criterio
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
45
obiettivo del danno in seacute mentre quello subiettivo (riferimento alle condizioni
economiche del soggetto passivo) ha valore sussidiario e viene in
considerazione soltanto quando il primo da solo non appare decisivo o
quando la perdita del bene nonostante il modesto valore dello stesso puograve
rappresentare in relazione alle condizioni particolarmente disagiate della
persona offesa un pregiudizio non trascurabile e quindi tale da escludere
lapplicabilitagrave dellattenuanterdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi sullrsquoapplicabilitagrave dellrsquoattenuante di cui allrsquoart 62 n 4) cp allrsquoipotesi di
delitto tentato ex plurimis Cass Sez Un 28 marzo 2013 n 28243 sui principi in
tema di configurabilitagrave dellrsquoattenuante di cui allrsquoart 62 n 4) cp ex plurimis Cass
Sez V 31 maggio 2011 n 32097 Cass Sez IV 21 aprile 2010 n 31391
Difformi -
La creazione di un profilo ebay con dati anagrafici altrui configura
il reato di sostituzione di persona La ricarica postepay effettuata
dalla vittima della truffa determina il tempus ed il locus commissi
delicti
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Angelo Mastrocola)
Cass Sez V 22 giugno 2018 (dep 27 settembre 2018) n 42572 Pres Sabeone
Rel Tudino ric Di Donna
Diritto Penale ndash Delitti contro la fede pubblica riguardanti la falsitagrave personale
ndash Sostituzione di persona ndash Creazione di un falso profilo ebay con generalitagrave
appartenenti ad altri ndash Mancato utilizzo delle generalitagrave in sede di riscossione
del pagamento ndash Sussistenza del reato contestato
Delitti conto il patrimonio ndash Truffa contrattuale ndash Ingiusto profitto ndash
Consumazione ndash Luogo e tempo del pagamento mediante ricarica postepay
(artt 494 640 cp)
ldquoIn tema di truffa contrattuale mediante creazione di falso profilo ebay
finalizzato alla finta vendita di un bene mai consegnato lrsquoingiusto profitto
costituito dallrsquoaccreditamento della somma di danaro su carta di credito
ricaricabile (nella specie postepay) determina la consumazione del reato al
tempo e nel luogo in cui la persona offesa ha effettuato la ricarica a favore
dellrsquoagente Nondimeno per la configurabilitagrave del reato di sostituzione di
persona non egrave richiesta la spendita delle false generalitagrave nel corso della
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Diritto penale
46
transazione essendo sufficiente la creazione di un falso profilo ebay con le
generalitagrave di altro soggetto inconsapevole avendo lrsquoagente sostituito alla
propria lrsquoaltrui identitagrave per la generalitagrave degli utenti in connessionerdquo
(Fattispecie in cui lrsquoagente dopo aver creato un falso profilo ebay utilizzando
i dati di altro soggetto inconsapevole otteneva mediante ricarica postepay un
somma di denaro dal truffato pur non avendo utilizzato nel corso della
transazione le generalitagrave altrui)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi sui principi in tema di sostituzione di persona ex plurimis Cass Sez III
15 dicembre 2011 n 12479 Armellini Rv 252227 Cass Sez V 23 aprile 2014 n
25774 Sarlo Rv 259303 sui principi in tema di truffa ex plurimis Cass Sez I 12
settembre 2017 n 3836 Rv 272231
Difformi -
I motivi di convenienza posti a base dellobbligo di astensione del
Pubblico Ufficiale ed il concorso dellextraneus nel reato proprio di
abuso di ufficio
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Fabio Cavalli)
Cass Sez VI 7 giugno 2018 (dep 28 settembre 2018) n 42911 Pres Villoni
Rel Bassi Ric Castagna ed altri
Reati contro la Pubblica Amministrazione ndash Abuso dufficio - Obbligo di
astensione ndash motivi di convenienza ndash Attivitagrave di controllo del dirigente ndash
Concorso dellextraneus nel reato proprio
(artt 323 110 cp)
ldquoIn tema di abuso di ufficio la violazione dellobbligo di astensione del Pubblico
Ufficiale ndash dalla quale discende illegittimitagrave dellatto compiuto ndash trova la sua ragion
dessere anche in motivi di convenienza dettati dallesistenza di una relazione
affettiva stabile con il beneficiario dellatto contra ius di poi sfociata in ununione
matrimoniale tuttavia lobbligo per il pubblico ufficiale di svolgere unrsquoattivitagrave di
controllo cui ancorare il dovere dastensione non puograve farsi discendere tout court
dal riconoscimento del ruolo apicale in capo al dirigente tanto piugrave quando la
competenza ad adottare latto sia attribuita ed esercitata da parte di funzionari a
questi subordinati dovendo viceversa trovare unadeguata base normativa che ne
delinei esattamente lambito di esercizio in seno alla compagine organizzativa
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
47
dellente definisca i limiti del potere e correli lattivitagrave di verifica allo specifico atto
rispetto al quale il dovere di astensione si assuma non essere stato osservatordquo
ldquoAi fini della configurabilitagrave del concorso del privato nel delitto di abuso dufficio egrave
necessario dimostrare lesistenza di una collusione tra il privato ed il pubblico
ufficiale che non puograve essere dedotta dalla mera coincidenza tra la richiesta delluno
e il provvedimento adottato dallaltro ma richiede ndash secondo le regole generali in
tema di concorso di persone nel reato ndash una compartecipazione ad unazione
criminosa ovvero una condotta attiva che si traduca in un consapevole contributo
positivo ndash morale o materiale ndash allaltrui agire criminoso Compartecipazione che
non puograve pertanto ritenersi integrata allorquando il soggetto si limiti a tenere un
comportamento meramente passivo ndash quale quello di essersi giovato degli effetti
favorevoli derivanti dallatto abusivo dellintraneus ndash in quanto di per seacute inidoneo
ad apportare alcun contributo causale alla realizzazione del reato e dante
eventualmente luogo ad unipotesi di cd mera connivenza non punibilerdquo
(In applicazione di tali principi il SC ha ritenuto ravvisabile uno degli ipotizzati
delitti di abuso di ufficio in virtugrave dellobbligo di astensione del Pubblico Ufficiale
per motivi di convenienza in relazione agli atti da lui compiuti attraverso i quali era
stato affidato un incarico professionale ad un architetto con il quale egli intratteneva
una relazione sentimentale circostanza dimostrata dal fatto che dopo appena quattro
mesi dallatto di invito alla partecipazione alla procedura negoziata senza gara
dappalto i predetti contraevano matrimonio viceversa in relazione ad un ulteriore
capo di imputazione relativo ad un successivo affidamento diretto conferito al
medesimo professionista ma da parte di altri funzionari comunali competenti ad
adottare latto il SC ha escluso il dovere di controllo e lobbligo di astensione del
dirigente ndash legato ormai dal vincolo matrimoniale con il beneficiario dellatto ndash in
mancanza di alcun riferimento normativo che disciplinasse in modo puntuale
lipotizzato dovere di controllo non potendo ciograve desumersi dalla mera circostanza di
rivestire un ruolo apicale nellorganizzazione dellEnte Inoltre il SC ha accolto il
ricorso del privato beneficiario dellatto illegittimo ritenendo il difetto piugrave assoluto di
elementi di prova dai quali trarre il convincimento circa lesistenza di una collusione
con il Pubblico Ufficiale ndash in mancanza di alcun contributo causale sia esso
materiale o anche solo morale alla realizzazione della condotta illecita ndash non
potendo detto contributo o pregresso accordo desumersi dalla mera circostanza di
essere limputata beneficiaria dellatto abusivo legata a questi da una relazione
sentimentale)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi in relazione al concorso dellextraneus nel reato proprio Cass Sez VI
23 giugno 2015 n 33760 Cass Sez VI 11 luglio 2014 n 37880 Cass Sez VI
21 maggio 2009 n 40499
Difformi -
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Diritto penale
48
Configurabilitagrave della fattispecie di rifiuto di atti drsquoufficio nel
mancato deposito di un provvedimento giudiziario
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Mariagiovanna Veneruso)
Cass Sez VI 13 luglio 2018 (dep 3 ottobre 2018) n 43903 Pres De Amicis
Rel Corbo ric Mango
Diritto penale ndash Rifiuto di atti di ufficio ndash Configurabilitagrave ndash Contegno omissivo
ndash Sollecitazioni scritte ndash Momento consumativo
(artt 328 co I cp)
ldquoAi fini della configurabilitagrave della fattispecie di rifiuto di atti di ufficio di cui allrsquoart
328 co I cp vi egrave dolo ogni qual volta il pubblico ufficiale o lrsquoincaricato di un
pubblico servizio abbia consapevolezza del proprio contegno omissivo rispetto al
dovere di redigere atti del proprio ufficio ancor piugrave quando lo stesso abbia ricevuto
pro manibus sollecitazioni scritte e non abbia attivato alcuna iniziativa prevista
dallrsquoordinamento giuridico che gli consentisse di fruire di maggior tempo per
provvedere giustificando il proprio inadempimentordquo
ldquoIl reato di rifiuto di atti di ufficio egrave un reato istantaneo il cui momento consumativo
si realizza con il rifiuto o lrsquoomissione dellrsquoagente che saragrave dunque immediatamente
punibile senza che abbia alcun rilievo la durata lunga o breve dellrsquoinerzia se non ai
fini del trattamento sanzionatoriordquo
(Nella fattispecie esaminata la Corte ha ritenuto che configurasse gli estremi del
reato di cui allrsquoart 328 cp il caso dellrsquoomesso tempestivo deposito da parte del
Presidente del Collegio della Corte di appello di Messina ed estensore della
motivazione del provvedimento decisorio sullrsquoimpugnazione del decreto di
applicazione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza nonostante espresse
sollecitazioni formulate nellrsquointeresse del proposto)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez VI 20 novembre 2012 n 10051 Cass Sez VI 27 gennaio
2004 n 12238 Cass Sez VI 24 giugno 1998 n 10137
Difformi -
Commette il reato di truffa il medico che induce i pazienti a credere
contrariamente al vero che la prestazione deve essere resa in
regime di libera professione e non in convenzione
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
49
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Carmine Gatto)
Cass Sez II 12 settembre 2018 (dep 4 ottobre 2018) n 44228 Pres Davigo
Rel Ariolli ric C A
Diritto penale ndash Truffa ndash Artifici e raggiri
(art 640 cp)
ldquoLa cd truffa ldquoa consumazione prolungatardquo ricorre quando le erogazioni ndash ai
danni di un medesimo soggetto ndash siano riconducibili ad un originario ed unico
comportamento fraudolento mentre si configurano plurimi ed autonomi fatti di
reato quando per il conseguimento delle erogazioni successive alla prima sia
necessario il compimento di ulteriori attivitagrave fraudolenterdquo
ldquoIn materia di truffa contrattuale anche il silenzio maliziosamente serbato su
alcune circostanze rilevanti sotto il profilo sinallagmatico da parte di colui che
abbia il dovere di farle conoscere integra lrsquoelemento oggettivo del raggiro idoneo
a determinare il soggetto passivo a prestare un consenso che altrimenti avrebbe
negatordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez V 11 giugno 2014 n 32050 Cass Sez II 2 dicembre 2016
n 53667 Cass Sez II 18 giugno 2015 n 28791
Difformi -
Integra il reato di diffamazione a mezzo stampa la generica
attribuzione di fatti illeciti ad un soggetto qualora lrsquoarticolo sia in
grado di generare la convinzione nel lettore medio che il soggetto
abbia commesso un qualche illecito
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Carmine Gatto)
Cass Sez V 14 giugno 2018 (dep 10 ottobre 2018) n 45813 Pres Vessicchelli
Rel Brancaccio ric SG
Diritto penale ndash Diffamazione a mezzo stampa ndash Scriminante putativa ndash Diritto
di cronaca
(art 595 co III cp)
ldquoIntegra il reato di diffamazione a mezzo stampa la condotta del giornalista che in
un articolo pubblicato pur utilizzando insinuazioni generiche o comunque non del
tutto determinate attribuisce alla persona offesa la commissione di fatti illeciti non
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Diritto penale
50
meglio specificati in maniera idonea ad ingenerare nel lettore medio la convinzione
che il soggetto diffamato si sia reso autore di una qualsiasi condotta connotata da
illiceitagraverdquo
ldquoLa scriminante putativa dellesercizio del diritto di cronaca egrave configurabile solo
quando pur non essendo obiettivamente vero il fatto riferito il cronista abbia
assolto allonere di esaminare controllare e verificare loggetto della sua narrativa
al fine di vincere ogni dubbiordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez V 19 novembre 2015 (dep 2016) n 32050 Cass Sez V 17
ottobre 2017 n 51619 Cass Sez V 9 aprile 2010 n 27106 Cass Sez V 31
marzo 1999 n 12024
Difformi -
Configurabilitagrave del reato di percosse
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alessandro Orabona)
Cass Sez V 28 giugno 2018 (dep 23 ottobre 2018) n 48322 Pres
Vessicchelli Rel Zaza ric Belgio
Diritto penale ndash Integrazione del reato di percosse ndash Contatto fisico tra reo e
persona offesa ndash Insussistenza del reato ndash Annullamento senza rinvio
(art 581 cp)
ldquoIl termine ldquopercosserdquo di cui allrsquoart 581 cp pur non dovendosi intendere nel suo
stretto significato lessicale riferito alle azioni del colpire del picchiare o simili
egrave comunque associato al diretto esercizio di energia fisica su altra persona ovvero
nelle definizioni piugrave ampie ad una violenta manomissione dellaltrui persona
Presupponendo dunque la necessitagrave di un contatto fisico diretto fra il soggetto
agente e la vittimardquo
(Nel caso specifico mancando un contatto fisico tra lrsquoimputata che si limitava a
toccare la scala su cui si trovava la persona offesa la Corte di Cassazione annullava
senza rinvio la sentenza impugnata)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex plurimis Cass Sez III 30 settembre 2014 n 43316 Cass Sez V
17 maggio 2017 n 38392 Cass Sez V 14 settembre 2015 n 4272 Cass Sez V
13 giugno 2014 n 51085
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
51
Difformi -
Frode informatica (Phishing) e dolo concorsuale
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)
Cass Sez II 10 settembre 2018 (dep 24 ottobre 2018) n 48553 Pres
Cammino Rel Cianfrocca ric Giaquinto
Diritto penale ndash Frode informatica ndash Truffa ndash Differenze ndash Reato di frode
informativa ndash Dolo concorsuale ndash Dolo indiretto
(artt 640-ter 640 cp)
ldquoIl reato di frode informatica si differenzia dal reato di truffa percheacute lattivitagrave
fraudolenta dellagente investe non la persona (soggetto passivo) di cui difetta
linduzione in errore bensigrave il sistema informatico di pertinenza della medesima
attraverso la manipolazione di detto sistemardquo
ldquoLa volontagrave di concorrere nel reato (materialmente ascrivibile ad altri) non
presuppone necessariamente un previo accordo o comunque la reciproca
consapevolezza del concorso altrui in quanto lattivitagrave costitutiva del concorso puograve
essere rappresentata da qualsiasi comportamento esteriore che fornisca un
apprezzabile contributo in tutte o alcune fasi di ideazione organizzazione od
esecuzione alla realizzazione dellaltrui proposito criminoso siccheacute a tal fine
assume carattere decisivo lunitarietagrave del fatto collettivo realizzato che si verifica
quando le condotte dei concorrenti risultino alla fine con giudizio di prognosi
postuma integrate in unico obiettivo perseguito in varia e diversa misura dagli
imputati siccheacute egrave sufficiente che ciascun agente abbia conoscenza anche
unilaterale del contributo recato alla condotta altruirdquo
ldquoIl dolo concorsuale puograve configurarsi a carico del singolo concorrente anche sotto
forma di dolo indiretto che come egrave noto ricorre nel caso in cui il reo si
rappresenta levento di danno sia pure materialmente riconducibile alla condotta
altrui ed esso sia comunque direttamente riconducibile alla sua volontagrave essendo
stato preveduto come ulteriore conseguenza dellazione concordata ed accettato
dallagente il rischio del verificarsi di tale previsionerdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi con riferimento alla terza massima Cass Sez I 16 maggio 2003 n
30262 Puglisi
Difformi -
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Diritto penale
52
Lrsquoaccesso abusivo ad un sistema informatico o telematico da parte
del dirigente
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Gerardo Auletta)
Cass Sez V 20 settembre 2018 (dep 25 ottobre 2018) n 48895 Pres Palla
Rel Scotti ric Manghi
Diritto penale ndash Accesso abusivo a un sistema informatico ndash Dirigente ndash
Ripartizione organizzativa dellrsquoazienda in settori ndash Aree riservate e limitazioni
accesso informativo
(art 615-ter cp)
ldquoIn materia di accesso abusivo ad un sistema informatico anche con riferimento alle
figure dirigenziali la preposizione ad una branca o un settore autonomo dellrsquoimpresa
non implica necessariamente lrsquoaccesso indiscriminato a tutte le informazioni in
possesso dellrsquoimprenditore preponente percheacute una compartimentazione dellrsquoaccesso
informativo egrave pienamente compatibile sul piano logico e giuridico con il carattere
settoriale della preposizionerdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi -
Difformi -
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
53
II Leggi speciali
Applicabilitagrave della causa di non punibilitagrave della ldquoparticolare tenuitagrave
del fattordquo al reato di omesso versamento delle ritenute previdenziali
e assistenziali
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giovanni Petranico)
Cass Sez III 30 maggio 2018 (dep 3 settembre 2018) n 39413 Pres
Lapalorcia Rel Mengoni ric Grasso
Leggi speciali ndash Reato di omesso versamento delle ritenute previdenziali e
assistenziali ndash Configurabilitagrave ndash Causa di non punibilitagrave della ldquoparticolare
tenuitagrave del fattordquo ndash Applicabilitagrave
(art 2 co 1-bis dl 12 settembre 1983 n 463 convertito con modificazioni dalla
l 11 novembre 1983 n 638 art 131-bis cp)
ldquoIl reato di omesso versamento delle ritenute previdenziali e assistenziali si
configura oggi come una fattispecie connotata da una progressione criminosa nel
cui ambito superato il limite di legge le ulteriori omissioni consumate nel corso del
medesimo anno si atteggiano a momenti esecutivi di un reato unitario a
consumazione prolungata la cui definitiva cessazione coincide con la scadenza del
termine previsto per il versamento dellrsquoultima mensilitagrave ovvero con la data del 16
gennaio successivordquo
ldquoLa causa di non punibilitagrave della particolare tenuitagrave del fatto egrave di certo applicabile
ai reati di omissioni di versamenti contributivi per i quali il legislatore abbia
fissato una soglia di punibilitagrave solo se gli importi omessi superano di poco
lrsquoammontare di tale soglia in considerazione del fatto che il grado di offensivitagrave che
integra il reato egrave giagrave stato valutato dal legislatore nella determinazione della soglia
di rilevanza penalerdquo
ldquoLa causa di non punibilitagrave della particolare tenuitagrave del fatto in quanto
configurabile ndash in presenza dei presupposti e nel rispetto dei limiti fissati dalla
norma ndash ad ogni fattispecie criminosa non egrave in astratto incompatibile con la
presenza di soglie di punibilitagrave allrsquointerno della fattispecie tipica anche nel caso in
cui al di sotto della soglia di rilevanza penale vi egrave una fattispecie che integra un
illecito amministrativordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Leggi speciali
54
Conformi Cass Sez III 20 ottobre 2016 n 649 Messina Rv 268813 Cass Sez
III 11 maggio 2016 n 37232 Lanzoni Rv 268308 Cass Sez III 3 ottobre 2017
n 3292 Spera Cass Sez III 20 novembre 2015 n 13218 Reggiani Viani Rv
266570 Cass Sez Un 25 febbraio 2016 n 13681 Tushaj
Difformi -
La differente tutela dei beni giuridici protetti dai reati di
occupazione abusiva dello spazio demaniale e da quelli urbanistici e
paesaggistici con gli ineludibili effetti ai fini dellintegrazione delle
relative fattispecie
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Fabio Cavalli)
Cass Sez III 4 maggio 2018 (dep 4 settembre 2018) n 39679 Pres Cavallo
Rel Reynaud ric Alemanno
Occupazione abusiva spazio demaniale ndash Reati urbanistici e paesaggistici ndash
Opere stagionali ndash Mancata rimozione
(artt 54 1161 cod nav art 44 comma 1 lett c) dPR 6 giugno 2001 n 380)
ldquoLoccupazione abusiva dello spazio demaniale marittimo di cui allart 1161 cod
nav ed i reati di natura urbanistica eo paesaggistica essendo posti a tutela di beni
aventi diversa oggettivitagrave giuridica se da un lato possono concorrere ndash qualora
manchi qualsiasi tipo di autorizzazione ndash dallaltro lato egrave ben possibile che
loccupazione del demanio non sia arbitraria percheacute legittimata dal prescritto
provvedimento concessorio di cui allart 36 cod nav e che sussistano perograve il reato
urbanistico eo quello paesaggistico per essere state realizzate (o mantenute oltre il
termine) opere non autorizzate dal Comune eo dalla competente autoritagrave
regionalerdquo
(Nel caso di specie in virtugrave di una autorizzazione pluriennale rilasciata dal demanio
marittimo erano state realizzate con un permesso di costruire stagionale strutture
funzionali allattivitagrave balneare non rimosse alla fine della stagione estiva ed il SC ndash
in applicazione del principio di cui alla massima ndash ha ritenuto priva di motivazione
la sentenza della Corte territoriale limitatamente alla parte in cui non spiegava se la
concessione demaniale rilasciata ai sensi dellart36 cod nav ndash analogamente al
titolo autorizzativo rilasciato dal Comune - avesse o meno validitagrave stagionale)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez III 4 dicembre 2013 n 5461 Cass Sez III 11 giugno 2008
n 37250 Cass Sez III 7 novembre 2002 n 8110
Difformi -
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
55
Trattamento illecito di dati personali e diffusione del numero del
cellulare di terzi
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)
Cass Sez III 8 giugno 2018 (dep 4 settembre 2018) n 39682 Pres Sarno
Rel Socci ric Dondarini
Leggi speciali ndash Codice della privacy ndash Numero di cellulare altrui ndash
Pubblicazione in chat
(art 167 dlgs 30 giugno 2003 n 196)
ldquoLammissione dellimputato di aver inserito in CHAT il numero del cellulare altrui
rappresenta prova confessoria del tutto affidabile della propria colpevolezza e
anche in ipotesi di provocazione grave e concreta non puograve escludersi la
configurabilitagrave del reato ex art 167 dlgs 1962003rdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi -
Difformi -
Il concorso degli amministratori non operativi nel reato di
bancarotta fraudolenta per distrazione
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Fabio Cavalli)
Cass Sez V 16 maggio 2018 (dep 7 settembre 2018) n 40152 Pres Pezzullo
Rel De Marzo Ric Castaldo
Reati fallimentari ndash Bancarotta fraudolenta per distrazione ndash Concorso del
consigliere di amministrazione
(art 216 rd 16 marzo 1942 n 267 art 2475 cc)
ldquoIn tema di bancarotta fraudolenta per distrazione la censura che miri ad
escludere un diretto potere amministrativo del mero consigliere dovrebbe essere
accompagnata dalla indicazione delle previsioni dellatto costitutivo che sorreggono
tale deduzione atteso che in base alle regole di amministrazione dettate - per le
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Leggi speciali
56
societagrave a responsabilitagrave limitata - dallart2475 cod civ non vi egrave alcuna distinzione
tra la figura del presidente e quella dei consiglierirdquo
ldquoInoltre secondo la disciplina che concerne i cd ldquoamministratori non operativirdquo
ai fini della configurabilitagrave del concorso per omesso impedimento
dellamministratore privo di delega egrave necessaria la prova della sua concreta
conoscenza del fatto pregiudizievole per la societagrave o quanto meno di segnali di
allarme inequivocabili dai quali egrave desumibile laccettazione del rischio del
verificarsi dellevento illecito noncheacute della volontaria omissione di attivarsi per
scongiurarlordquo
(In applicazione di tali principi il SC ha ritenuto inammissibile il motivo di ricorso
proposto da uno degli imputati il quale assumeva di essere privo dei necessari poteri
amministrativi della societagrave sia percheacute la deduzione difensiva non era
accompagnata dallindicazione di tale previsione nellatto costitutivo sia percheacute la
Corte territoriale ndash con accertamento in fatto non oggetto di alcuna contestazione -
aveva ritenuto che limputato avesse partecipato sin dalla fase delle trattative agli
atti di cessioni ldquoincriminatirdquo)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez I 9 marzo 2018 n 14783 Cass Sez V 22 marzo 2016 n
14045
Difformi Cass Sez V 5 ottobre 2012 n 23000
Lrsquoevento della bancarotta impropria da reato societario
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Aldo Franceschini)
Cass Sez V 28 maggio 2018 (dep 12 settembre 2018) n 40489 Pres Pezzullo
Rel Amatore ric Radaelli
Leggi speciali ndash Reati fallimentari ndash Bancarotta impropria da reato societario ndash
Dissesto ndash Nesso causale
(artt 223 216 rd 16 marzo 1942 n 267 2621 cc)
ldquoA seguito della riforma del 2002 il reato di bancarotta impropria da reato
societario si configura quale reato di danno e non piugrave di pericolo richiedendosi il
verificarsi dellrsquoevento dissesto cui la condotta deve essere ora riconnessa da un
preciso nesso di causalitagraverdquo
ldquoIl reato di bancarotta impropria da reato societario sussiste anche quando la
condotta illecita abbia concorso a determinare solo un aggravamento del dissesto
giagrave in atto della societagraverdquo
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
57
(Nel caso di specie la Corte ha annullato con rinvio per nuovo esame la sentenza di
condanna per vizio motivazionale in quanto il provvedimento impugnato ometteva
di spiegare in che modo la condotta di falso comunicativo ascrivibile agli imputati
avesse anche solo concorso ad aggravare il dissesto della societagrave in un arco
temporale estremamente ridotto)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi con riferimento alla seconda massima Cass Sez V 9 maggio 2017 n
29885 in CED Cass n 270877
Difformi -
Particolare tenuitagrave del rifiuto di sottoporsi allrsquoalcoltest
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Gerardo Auletta)
Cass Sez IV 30 maggio 2018 (dep 24 settembre 2018) n 40926 Pres Ciampi
Rel Bruno ric Bonofiglio
Leggi speciali ndash Rifiuto alcoltest ndash Particolare tenuitagrave del fatto
(art 186 dlgs 30 aprile 1992 n 285 art 131-bis cp)
ldquoLa causa di non punibilitagrave della particolare tenuitagrave del fatto egrave compatibile con il
reato di rifiuto di sottoporsi allrsquoaccertamento alcoolimetrico posto che accertata la
situazione pericolosa e dunque lrsquooffesa resta pur sempre uno spazio per apprezzare
in concreto la gravitagrave dellrsquoillecito e lrsquoimpatto pregiudizievole per il bene tutelatordquo
(Nel caso di specie il ricorrente fermato dalla polizia per un controllo alla guida del
veicolo dapprima rifiutograve di sottoporsi allrsquoalcoltest e successivamente dopo essersi
consultato telefonicamente con il suo difensore mutato proposito decise di eseguire
il test)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez Un 25 febbraio 2016 (dep 6 aprile 2016) n 13682
Difformi -
Il perimetro applicativo del principio di sussidiarietagrave previsto
nellrsquoipotesi delittuosa di dichiarazione infedele
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Leggi speciali
58
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Antonio Scotto Rosato)
Cass Sez III 17 gennaio 2018 (dep 25 settembre 2018) n 41260 Pres
Cavallo Rel Socci Ric Scalzo
Leggi speciali ndash Reati tributari ndash Dichiarazione infedele ndash Principio di
sussidiarietagrave ndash Ne bis in idem ndash Non sussiste
(art 2 4 dlgs 10 marzo 2000 n 74 649 cpp)
ldquoIn materia di reati tributari il carattere residuale del reato di dichiarazione
infedele di cui allart 4 del dlgs n 74 del 2000 ne esclude il concorso con il
delitto di frode fiscale previsto dallart 2 del citato dlgs solo qualora la condotta
materiale abbia ad oggetto la medesima dichiarazione in ogni suo elemento
Diversamente invece qualora lrsquoipotesi di dichiarazione infedele abbia ad oggetto
la sola omissione di elementi attivi mentre la dichiarazione fraudolenta ai sensi
dellrsquoart 2 si riferisca ad elementi passivi per operazioni relative a fatture
inesistenti deve ritenersi ammissibile il concorso tra i reatirdquo
ldquoLart 4 dlgs 742000 mira ad evitare la doppia incriminazione per la stessa
condotta (anche se diversamente strutturata una con frode e laltra senza frode) ma
non puograve essere invocato per lincriminazione di condotte diverse una per le
omissioni di elementi attivi del reddito e laltra per elementi passivi inesistenti (da
fatture per operazioni inesistenti)rdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex multis Cass Sez III 9 febbraio 2016 (dep 7 luglio 2016) n 28226
Pres Rosi Rel Aceto Ric Disparra
Difformi -
I limiti della responsabilitagrave del direttore dei lavori per conto del
committente in relazione alla gestione dei rifiuti prodotti dalla ditta
appaltatrice o subappaltatrice
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Fabio Cavalli)
Cass Sez III 8 maggio 2018 (dep 26 settembre 2018) n 41699 Pres
Lapalorcia Rel Liberati Ric Serafini
Reati ambientali ndash Abbandono e deposito incontrollato di rifiuti ndash Direttore dei
lavori per conto del committente ndash Posizione di garanzia ndash Responsabilitagrave della
ditta appaltatrice o subappaltatrice
(art 256 dlgs 3 aprile 2006 n 152)
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
59
ldquoIn tema di gestione dei rifiuti il committente di lavori edili al pari dellappaltante
nellipotesi del subappalto e il direttore dei lavori non hanno alcun obbligo
giuridico di intervenire nella gestione dei rifiuti prodotti dalla ditta appaltatrice o
subappaltatrice neacute di garantire che la stessa venga effettuata correttamente percheacute
lobbligo di garanzia in relazione allinteresse tutelato e al corretto espletamento
delle operazioni di raccolta e smaltimento dei rifiuti connessi allattivitagrave edificatoria
incombe sullappaltatore dei lavorirdquo
ldquoDellabbandono o del deposito incontrollato di rifiuti rispondono ai sensi dellart
256 comma 2 dlgs 152 del 3 aprile 2006 - salvi i casi di concorso - i titolari di
imprese e i responsabili di enti che abbandonano o depositano in modo
incontrollato i rifiuti ovvero li immettono nelle acque superficiali o sotterranee in
violazione del divieto di cui allarticolo 192 commi 1 e 2 del medesimo testo
normativordquo
(In applicazione di tali principi il SC ha accolto il ricorso proposto dal direttore dei
lavori per conto del committente di opere edili affidati in appalto ritenendo che al
predetto non potesse essere attribuita alcuna posizione di garanzia rispetto alla
gestione dei rifiuti prodotti dallaffidatario delle opere concesse in appalto e tanto
meno configurarsi una sua partecipazione concorsuale in mancanza di alcuna prova
circa una sua condotta attiva allabbandono o al deposito incontrollato di rifiuti da
altri posto in essere)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez III 27 giugno 2013 n 37547 Cass Sez III 25 maggio
2011 n 25041 Cass Sez III 21 ottobre 2009 n 44457 Cass Sez III 28 gennaio
2003 n 15165
Difformi -
La valutazione dei costi non contabilizzati ai fini del calcolo
dellammontare dellimposta evasa
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Fabio Cavalli)
Cass Sez III 8 maggio 2018 (dep 26 settembre 2018) n 41703 Pres
Lapalorcia Rel Andronio ric Masi
Reati tributari ndash Omessa dichiarazione ndash Ammontare dellimposta evasa ndash
Onere di allegazione dei costi non contabilizzati
(art 5 dlgs 10 marzo 2000 n 74)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Leggi speciali
60
ldquoIn tema di reati tributari lammontare dellimposta evasa ai fini dellomessa
dichiarazione IVA deve calcolarsi sulla base dei ricavi e dei costi sostenuti
dallazienda Ciograve non di meno i costi non contabilizzati possono essere considerati
solo in presenza di allegazioni fattuali da cui si desuma la certezza o comunque il
ragionevole dubbio della loro esistenza incombendo sullimputato lonere di
dimostrare la sussistenza delle spese sostenute a copertura dei costi aziendalirdquo
(In applicazione di tale principio il SC ha ritenuto inammissibile ndash percheacute teso a
sollecitare una valutazione nel merito di censure giagrave proposte e correttamente
disattese dai giudici del gravame - il motivo di ricorso proposto dallimputato con il
quale assumeva che la Corte territoriale non avrebbero calcolato esattamente
limposta evasa essendosi soffermata sulla ritenuta equiparazione del reddito
imponibile rispetto al fatturato senza considerare che nel corso dellistruttoria
dibattimentale non era emerso alcun elemento idoneo a dimostrare lassenza di voci
o oneri detraibili dei quali perograve egli non aveva fornito alcuna documentazione che
ne comprovasse leffettiva sussistenza e non avendo proceduto ad alcuna allegazione
in tal senso neppure nel corso del processo)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez III 16 luglio 2018 n 53980 Cass Sez III 6 giugno 2017 n
35579 Cass Sez III 1 giugno 2016 n 53907 Cass Sez III 18 maggio 2011 n
36396
Difformi Cass Sez III 4 giugno 2014 n 38684
La conversione del sequestro conservativo in pignoramento in
presenza di condanna generica al risarcimento del danno
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giuseppe Musella)
Cass Sez V 15 maggio 2018 (dep 26 settembre 2018) n 41839 Pres Miccoli
Rel Guardiano ric Pace
Diritto processuale penale ndash Sequestro conservativo ndash Pignoramento ndash
Conversione ndash Credito certo liquido ed esigibile ndash Necessitagrave
(artt 316 320 539 cpp)
ldquoLa conversione del sequestro conservativo in pignoramento a seguito del
passaggio in giudicato della sentenza penale di condanna al risarcimento in favore
della parte civile presuppone che la pronuncia abbia dichiarato lrsquoesistenza di un
credito certo liquido ed esigibile cosigrave da costituire titolo esecutivo di talchegrave nel
caso di condanna generica detta conversione si verifica solo in seguito al
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
61
passaggio in giudicato della sentenza del giudice civile il quale sulla base della
certezza del danno acquisita in sede penale abbia proceduto alla sua liquidazionerdquo
(Nella fattispecie la Corte ha accolto il motivo di ricorso proposto dal ricorrente che
lamentava lrsquoapplicazione del meccanismo previsto dallrsquoart 320 comma 1 cpp dal
momento che la condanna al risarcimento del danno fosse generica con rinvio per la
determinazione del quantum al giudice civile La Corte dunque rilevava lrsquoerrore di
diritto e annullava senza rinvio)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez VI 10 luglio 2008 n 42698 Cass Sez V 8 febbraio 2013
n 16312 Cass Sez I 26 settembre 2014 n 46030 Cass Sez IV 19 gennaio
2015 n 9851
Difformi -
La responsabilitagrave del socio illimitatamente responsabile delle societagrave
in nome collettivo nel delitto di bancarotta fraudolenta per
distrazione (scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giuseppe Musella)
Cass Sez V 10 luglio 2018 (dep 27 settembre 2018) n 42591 Pres Zaza Rel
Pistorelli ric Marini + 2
Diritto penale ndash Leggi speciali ndash Bancarotta fraudolenta patrimoniale ndash Societagrave
in nome collettivo ndash Soci illimitatamente responsabili ndash Beni personali ndash
Estensione fallimento ndash Necessitagrave
(artt 147 216 223 rd 16 marzo 1942 n 267)
ldquoAi fini della configurabilitagrave in capo al socio illimitatamente responsabile di una
societagrave in nome collettivo dichiarata fallita del reato di bancarotta fraudolenta per
distrazione dei beni del suo patrimonio personale egrave necessario che il fallimento sia
stato esteso nei suoi confronti ai sensi dellrsquoart 147 legge fallrdquo
(Nella fattispecie la Corte ha accolto il motivo con cui si chiedeva escludersi la
configurabilitagrave del delitto di bancarotta distrattiva dal momento che i beni in
contestazione appartenevano al patrimonio personale degli imputati Difatti il
mancato accertamento ndash da parte dei giudici di merito - della estensione della
dichiarazione di fallimento nei confronti dei soci illimitatamente responsabili rende
non sussistente lrsquoipotesi di reato contestata)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Leggi speciali
62
Conformi Cass Sez V 26 gennaio 2016 n 13091
Difformi -
Reati tributari e particolare tenuitagrave del fatto
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Gerardo Auletta)
Cass Sez III 3 luglio 2018 (dep 3 ottobre 2018) n 43654 Pres Ramacci Rel
Cerroni ric Schito
Leggi speciali ndash Omesso versamento ritenute ndash Particolare tenuitagrave del fatto
(art 2 dl 12 settembre 1983 n 463 art 131-bis cp)
ldquoIn tema di reati tributari laddove il grado di offensivitagrave che dagrave luogo alla sanzione
penale egrave stato giagrave valutato dal legislatore con la determinazione di un ammontare
come soglia di punibilitagrave la particolare tenuitagrave del fatto puograve essere ritenuta solo in
casi di minimo superamento del predetto importo e di ridotta intensitagrave del dolordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez III 20 novembre 2015 (dep 1 aprile 2016) n 13218
Difformi -
DASPO obbligo di comparire presso un ufficio o comando di
polizia
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)
Cass Sez III 15 giugno 2018 (dep 9 ottobre 2018) n 45251 Pres Cavallo
Rel Galterio ric Sannino
Leggi speciali ndash Reati sportivi ndash DASPO ndash Divieto accesso manifestazioni
sportive ndash Gare amichevoli non programmate ndash Elemento soggettivo
(art 6 l 13 dicembre 1989 n 401)
ldquoIn tema di misure di prevenzione della violenza occasionata da manifestazioni
sportive lobbligo di comparire personalmente presso un ufficio o comando di polizia
egrave applicabile a tutti gli incontri che siano individuabili con certezza ed in concreto dal
destinatario del provvedimento in relazione alla loro anticipata organizzazione
dovendo conseguentemente rimanere escluse solo le gare decise in rapporto ad
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
63
esigenze peculiari del momento e senza preventiva programmazione e come tali non
previamente conoscibilirdquo
ldquoDal momento che il reato di cui allrsquoart 6 L 13 dicembre 1989 n 401 in quanto
delitto egrave caratterizzato dal dolo occorre ai fini della sussistenza dellelemento
soggettivo la certa individuabilitagrave delle gare per le quali il divieto operi gare che
ove di natura amichevole non necessariamente sono caratterizzate a differenza
degli incontri ufficiali dalla anticipata programmazione tanto piugrave allorquando
vengano disputate fuori dal campionato e si tratti digrave compagini poco piugrave che
dilettantisticherdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez III 4 marzo 2014 (dep 9 giugno 2014) n 23958
Difformi -
Cattivo stato di conservazione del cibo
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)
Cass Sez III 18 luglio 2018 (dep 9 ottobre 2018) n 45274 Pres Sarno Rel
Gai ric Salerno
Leggi speciali ndash Reati alimentari ndash Cattivo stato di conservazione ndash Modalitagrave
estrinseche
(art 5 lett b) l 30 aprile 1962 n 283)
ldquoLo stato di cattiva conservazione riguarda quelle situazioni in cui le sostanze
alimentari pur potendo essere ancora genuine e sane si presentano mal
conservate e cioegrave preparate confezionate o messe in vendita senza losservanza
delle prescrizioni dirette a prevenire il pericolo di una loro precoce degradazione
contaminazione o comunque alterazione del prodottordquo
ldquoAi fini della configurabilitagrave della contravvenzione prevista dallart 5 lett b L 30
aprile 1962 n 283 che vieta limpiego nella produzione di alimenti la vendita la
detenzione per la vendita la somministrazione o comunque la distribuzione per il
consumo di sostanze alimentari in cattivo stato di conservazione non egrave necessario
che questultimo si riferisca alle caratteristiche intrinseche di dette sostanze ma egrave
sufficiente che esso concerna le modalitagrave estrinseche con cui si realizza le quali
devono uniformarsi alle prescrizioni normative se sussistenti ovvero in caso
contrario a regole di comune esperienzardquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Leggi speciali
64
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez Un 19 dicembre 2001 n 443 Butti Rv 220716 Cass Sez
III 14 giugno 2016 n 44927 Ballico Rv 268715
Difformi -
Il doppio binario sanzionatorio nel market abuse
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Gerardo Auletta)
Cass Sez V 16 luglio 2018 (dep 10 ottobre 2018) n 45829 Pres Miccoli Rel
De Gregorio ric Franconi ed altri
Leggi speciali ndash Reati finanziari ndash Manipolazione del mercato ndash ne bis in idem
(artt 185 e 187-ter dlgs 24 febbraio 1998 n 58 art 649 cpp)
ldquoIn tema di manipolazione del mercato lirrogazione per il medesimo fatto sia di
una sanzione penale che di una sanzione amministrativa definitiva ndash ai sensi degli
artt 185 e 187 ter dlgs 24 febbraio 1998 n 58 ndash non determina la violazione del
principio del ldquone bis in idemrdquo a condizione che il cumulo delle sanzioni risulti
proporzionale alla gravitagrave del fatto commessordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez III 22 settembre 2017 (dep 14 febbraio 2018) n 6993
Difformi -
Il calcolo dellrsquoIVA evasa
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Gerardo Auletta)
Cass Sez III 28 marzo 2018 (dep 16 ottobre 2018) n 46953 Pres Cavallo
Rel Socci ric Pastoric
Leggi speciali ndash Reati tributari ndash Omesso versamento IVA ndash Calcolo imposta
evasa ndash Interessi dovuti ndash Esclusione
(art 10-ter dlgs 10 marzo 2000 n 74)
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
65
ldquoNel reato di omesso versamento di IVA per valutare il superamento della soglia
di punibilitagrave di euro 25000000 deve tenersi conto solo ed esclusivamente
dellrsquoimposta evasa e non anche degli interessi dovutirdquo
(Nel caso di specie la Corte annullava senza rinvio la sentenza di condanna per
insussistenza del fatto atteso che nel computo dellrsquoIVA non versata pari ad euro
25080800 venivano inseriti anche euro 248300 relativi agli interessi dovuti per il
versamento trimestrale)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi -
Difformi -
Il concetto di disponibilitagrave degli oggetti atti ad offendere nelle
ipotesi di DASPO di gruppo
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giuseppe Musella)
Cass Sez III 24 maggio 2018 (dep 16 ottobre 2018) n 46982 Pres Savani
Rel Andronio ric PM in proc Tommasini
Diritto penale ndash Leggi speciali ndash DASPO ndash Oggetti atti ad offendere ndash Possesso
di gruppo ndash Mera disponibilitagrave ndash Idoneitagrave
(art 6-ter l 13 dicembre 1989 n 401 art 2 dl 22 agosto 2014 n 119)
ldquoIl concetto di laquopossessoraquo utilizzato nellrsquoart 6-ter della l n 401 del 1989 non
richiede un quid pluris rispetto alla mera disponibilitagrave dellrsquooggetto pericoloso
intesa come possibilitagrave di sua apprensione e conseguente utilizzordquo
ldquoLa figura del cd laquoDASPO di grupporaquo di cui allrsquoart 6 comma 1 della legge n
401 del 1989 introdotta dallrsquoart 2 del dl n 119 del 2014 egrave diretta a colpire i
soggetti che anche attraverso una condotta di gruppo abbiano tenuto
comportamenti finalizzati alla partecipazione attiva ad episodi di violenza minaccia
o intimidazione tali da porre in pericolo la sicurezza pubblica in occasione di
manifestazioni sportiverdquo
(Nella fattispecie la Corte ha stabilito che ndash in tema di provvedimento DASPO ndash
allorquando tutti i soggetti coinvolti abbiano la disponibilitagrave degli oggetti atti ad
offendere non sia necessaria una valutazione individualizzata senza che tale scelta
comporti la violazione del principio della responsabilitagrave personale prevista dal
diritto penale)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Leggi speciali
66
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi -
Difformi Cass Sez III 3 febbraio 2016 n 22266
La natura istantanea del delitto di trasferimento fraudolento di
valori
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura del Comitato di redazione)
Cass Sez VI 20 giugno 2018 (dep 17 ottobre 2018) n 47304 Pres De Amicis
Rel Costantini ric PM
Legge speciale ndash Trasferimento fraudolento di valori ndash Natura istantanea del
reato ndash Societagrave di capitali ndash La consumazione del reato deve coincidere con
lrsquointestazione fittizia delle quote ndash Irrilevanza delle condotte successive ndash
Necessitagrave che lrsquoindagato sia socio di fatto ndash Insufficienza della qualifica di
amministratore di fatto ndash Necessitagrave che la provvista impiegata per lrsquoacquisto
delle quote provenga dallrsquoindagato
(art 12-quinquies dl 8 giugno 1992 n 306)
ldquoIn tema di trasferimento fraudolento di valori egrave comunque necessario che si
realizzi un trasferimento del bene tenuto altresigrave conto che lrsquoart 12-quinquies dl
30692 integra unrsquoipotesi di reato istantaneo con effetti permanenti e si consuma nel
momento in cui viene realizzata lrsquoattribuzione fittizia senza che possa assumere
rilevanza il permanere della situazione antigiuridica conseguente alla condotta
criminosardquo
ldquoIn ambito di societagrave di capitali la fittizia intestazione di quote di una societagrave puograve
integrare il reato di cui allrsquoart 12-quinquies dl cit a condizione che sia accertata
la titolaritagrave sostanziale delle quote attraverso lrsquoattribuzione della qualifica di socio
di fatto non essendo sufficiente la prova che lrsquoindagato rivesta la funzione di
amministratore di fatto della societagrave delle cui quote srsquoipotizza la fittizia
intestazionerdquo
ldquoLa carenza di gravi indizi sulla provenienza delle risorse economiche impiegate
per lrsquoacquisto delle quote da parte del soggetto che intende eludere lrsquoapplicazione
di misure di prevenzione determina la mancanza della condizione per lrsquoapplicabilitagrave
della misura cautelare essendo insufficiente lrsquoaccertamento della mera
disponibilitagrave del bene da parte di chi non ne risulta formalmente titolarerdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi con riferimento alla prima massima Cass Sez Un 28 febbraio 2001 n
8 Ferrarese Rv 218768 riguardo alla seconda Cass Sez V 7 luglio 2015 n
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
67
50289 Mollica Rv 265904 in relazione alla terza Cass Sez VI 12 gennaio 2018
n 5231 Polverino Rv 272128
Difformi -
Il destino dellrsquoordine di demolizione nel caso di ammissione alla
prova dellrsquoimputato
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Amedeo Bucci de Santis)
Cass Sez III 3 luglio 2018 (dep 18 ottobre 2018) n 47456 Pres Ramacci
Rel Zunica ric PG Corte di appello di Firenze in proc Fontana
Diritto penale ndash Reato urbanistico ndash Ammissione dellrsquoimputato allrsquoistituto della
messa alla prova ndash Destino del manufatto abusivo ndash Demolizione quale
necessaria eliminazione delle conseguenze dannose o pericolose del reato
(artt 44 dPR 6 giugno 2001 n 380 art 464-quater cpp )
ldquoIl reato urbanistico disciplinato dallart44 TUE rientra tra quelli per i quali si
puograve essere ammessi allrsquoistituto della messa alla prova Il permanere del manufatto
abusivo rientra tra le conseguenze dannose dei reati di cui la disciplina della messa
alla prova richiede la necessaria eliminazione In senso logico ma non cronologico
la demolizione del manufatto abusivo rientra tra le condotte pregiudiziali rispetto
alla ammissione dellrsquoimputato alla messa alla prova ed alla verifica del buon esito
della stessardquo
ldquoNel caso in cui il giudice di merito investito di un reato urbanistico ammetta
lrsquoimputato alla messa alla prova omettendo ogni valutazione in ordine alla
demolizione del manufatto abusivo e quindi in ordine al ripristino della legalitagrave
urbanistica il rappresentante della Pubblica Accusa egrave tenuto ad impugnare ai sensi
dellrsquoart464 quater comma 7 la ordinanza ammissiva dellrsquoistanza di messa alla
prova facendo valere in quella sede la insussistenza dei presupposti per la
sospensione del procedimentordquo
(In conseguenza di quanto sopra egrave inammissibile il ricorso proposto per il suddetto
motivo avverso la sentenza che dichiara estinto il reato per esito positivo della messa
alla prova)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez III 31 maggio 2018 n 404512018 nel senso che lrsquoistituto
della messa alla prova egrave applicabile ai reati edilizi tuttavia egrave necessario eliminare le
conseguenze dannose dei reati in questione attraverso la spontanea demolizione
dellrsquoabuso edilizio ovvero attraverso la riconduzione dellrsquointervento alla legalitagrave
urbanistica ove ricorrano i presupposti per lrsquoaccertamento della (doppia) conformitagrave
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Leggi speciali
68
Difformi -
Lrsquoammissibilitagrave del concorso tra il reato di dichiarazione infedele ed
omesso versamento dellrsquoIVA
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Antonio Scotto Rosato)
Cass Sez III 1 febbraio 2018 (dep 23 ottobre 2018) n 48246 Pres Savani
Rel Aceto ric Vacca
Leggi speciali ndash Reati tributari ndash Dichiarazione infedele ndash Omesso versamento
IVA ndash Concorso di reati ndash Sussiste
(artt 4 10-ter dlgs 10 marzo 2000 n 74)
ldquoTra il delitto di dichiarazione infedele e di omesso versamento IVA non esiste
alcun rapporto di consunzione assorbimento o specialitagrave Difatti ai fini
dellrsquointegrazione del reato di omesso versamento IVA egrave necessario e sufficiente che
il relativo ammontare risulti dalla dichiarazione senza ulteriori aggettivazione a
prescindere quindi dalla natura fraudolenta o infedele della dichiarazione stessa
diversamente nei reati cd dichiarativi la condotta attiva consiste nellrsquoindicare
elementi passivi fittizi o elementi attivi per un ammontare inferiore a quello
effettivo siccheacute le due fattispecie si pongono in rapporto di reciproca radicale
estraneitagrave e ben possono concorrere tra lorordquo
ldquoIn tema di omesso versamento dellrsquoimposta sul valore aggiunto affincheacute
lrsquoinadempimento dellrsquoobbligazione tributaria possa rappresentare causa di forza
maggiore egrave necessario che questi derivi da fatti non imputabili allrsquoimprenditore e
che questi non abbia potuto tempestivamente porvi rimedio per cause indipendenti
dalla propria volontagrave non potendosi ritenere fisiologica nel rischio di impresa la
carenza di liquiditagraverdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex multis Cass Sez III 24 giugno 2014 (dep 25 febbraio 2015) n
8352 Pres Fiale Rel Aceto Ric Schirosi
Difformi -
La necessitagrave della individuazione del ruolo svolto dal concorrente
nel reato di sottrazione fraudolenta
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
69
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Amedeo Bucci de Santis)
Cass Sez III 12 giugno 2018 (dep 29 ottobre 2018) n 49200 Pres
Lapalorcia Rel Andronio ric Rizzo
Leggi speciali ndash Sottrazione fraudolenta di somme al pagamento di imposte ndash
Individuazione del ruolo del concorrente ndash Necessitagrave
(art 11 co 1 dlgs 10 marzo 2000 n 74)
ldquoNel reato di sottrazione fraudolenta di somme al pagamento di imposte commesso
mediante il disinvestimento di polizze assicurative attraverso la riscossione
anticipata senza apparente giustificazione il solo fatto di essere coniuge della
titolare del cc bancario oggetto di sequestro e delle polizze assicurative
anticipatamente estinte non giustifica la adozione nei suoi confronti della misura
cautelare reale pur essendo il soggetto in questione (non titolare di beni oggetto di
sottrazione fraudolenta) in regime di comunione dei beni con la coindagata e pur
avendo partecipato quale delegato della consorte alle operazioni di verifica della
GdFrdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez III 5 aprile 2016 n 24816 secondo cui anche quando il bene
egrave formalmente intestato a terzi pur se prossimi congiunti dellrsquoindagato non opera
alcuna presunzione ma grava sul PM lrsquoonere di dimostrare la discrasia tra
intestazione formale e disponibilitagrave effettiva del bene conforme Cass Sez III 24
marzo 2015 n 14605
Difformi -
Il concorso dellrsquoextraneus a singole condotte distrattive nel delitto di
bancarotta fraudolenta
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giuseppe Musella)
Cass Sez V 5 luglio 2018 (dep 29 ottobre 2018) n 49499 Pres Bruno Rel
Fidanzia ric Vellucci
Diritto penale ndash Leggi speciali ndash Bancarotta fraudolenta patrimoniale ndash
Concorso dellrsquoextraneus ndash Singole condotte distrattive ndash Condotta postuma ndash
Inidoneitagrave
(artt 216 223 rd 16 marzo 1942 n 267)
ldquoLa circostanza che la condotta dellrsquoextraneus si collochi in epoca antecedente alla
dichiarazione di fallimento ed abbia lo scopo di rendere irreversibili gli effetti di un
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Leggi speciali
70
atto distrattivo non consente di ritenere sussistente la fattispecie concorsuale che
non egrave configurabile nel caso in cui lrsquoatto distrattivo dellrsquointraneus si sia giagrave
esauritordquo
ldquoUn comportamento postumo del terzo extraneus non egrave idoneo a configurare la
fattispecie del concorso con il delitto di bancarotta fraudolenta commesso
dallrsquointraneus dovendo la condotta del terzo essere anteriore o comunque
concomitante a quella distrattiva dellrsquoimprenditore fallito (o dellrsquoamministratore
della societagrave fallita)rdquo
(Nella fattispecie la Corte ha sancito il principio secondo il quale al fine di
affermare la responsabilitagrave del terzo rispetto alla singola condotta distrattiva
realizzata dallrsquoamministratore della societagrave fallita non egrave sufficiente che la
richiamata condotta sia stata realizzata in epoca antecedente alla dichiarazione di
fallimento ma egrave necessario verificare che la condotta del terzo sia anteriore o
concomitante a quella distrattiva commessa dallrsquointraneo)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez V 18 aprile 2013 n 40332 Cass Sez V 6 novembre 2015
n 8276 Cass Sez V 17 maggio 2017 n 54291
Difformi -
Insider trading doppio binario e proporzionalitagrave del complessivo
trattamento sanzionatorio
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Aldo Franceschini)
Cass Sez V 21 settembre 2018 (dep 31 ottobre 2018) n 49869 Pres
Vessicchelli Rel Caputo ric Chiarion Casoni
Leggi speciali ndash Reati finanziari ndash Ne bis in idem ndash Cumulo sanzionatorio ndash
Valutazione di proporzionalitagrave del complessivo trattamento sanzionatorio ndash
Disapplicazione normativa interna ndash Rideterminazione pena in mitius
(artt 184 co 1 lett b) 187-terdecies TUF 50 CDFUE 4 Prot 7 CEDU)
ldquoIl procedimento penale e quello amministrativo previsti dalla disciplina nazionale
in tema di abusi di mercato presentano quella connessione sostanziale e temporale
che secondo lrsquoinsegnamento della sentenza della Grande Camera della Corte EDU
A e B c Norvegia esclude la violazione del principio del ne bis in idemrdquo
ldquoEgrave compito del giudice nazionale verificare la sussistenza o meno del requisito
della proporzionalitagrave del complessivo trattamento sanzionatorio applicato
allrsquoimputatordquo
ldquoNella verifica della compatibilitagrave con il principio del ne bis in idem del
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
71
trattamento sanzionatorio complessivamente irrogato allrsquoautore dellrsquoabuso di
mercato il giudice comune deve valutare la proporzionalitagrave del cumulo
sanzionatorio rispetto al disvalore del fatto da apprezzarsi con riferimento agli
aspetti propri di entrambi gli illeciti (quello penale e quello formalmente
amministrativo) e in particolare agli interessi generali sottesi alla disciplina degli
abusi di mercato (anche sotto il profilo dellrsquoincidenza (anche sotto il profilo
dellincidenza del fatto sullintegritagrave dei mercati finanziari e sulla fiducia del
pubblico negli strumenti finanziari) tenendo conto con riguardo alla pena della
multa del meccanismo compensativo di cui allart 187-terdecies TUF qualora
detta valutazione dovesse condurre a ritenere il complessivo trattamento
sanzionatorio lesivo della garanzia del ne bis in idem il giudice nazionale dovragrave
dare applicazione diretta al principio garantito dallart 50 della Carta dei diritti
fondamentali dellUnione europea disapplicando se necessario e naturalmente
solo in mitius le norme che definiscono il trattamento sanzionatoriordquo
ldquoIn tema di abusi di mercato nel caso in cui la sanzione irrogata da Consob sia giagrave
divenuta irrevocabile la verifica del giudice penale circa la legittimitagrave rispetto al
principio del ne bis in idem del trattamento sanzionatorio complessivamente
irrogato allautore degli illeciti - fuori dallipotesi del tutto eccezionale in cui la
sanzione amministrativa sia da sola proporzionata al disvalore del fatto valutato
alla luce degli aspetti propri di entrambi gli illeciti e in particolare degli interessi
generali sottesi alla disciplina degli abusi di mercato ndash puograve comportare
esclusivamente la rideterminazione delle sanzioni penali attraverso la
disapplicazione in mitius della norma che commina dette sanzioni solo nel minimo
edittale con esclusione della multa in virtugrave del meccanismo compensativo di cui
allart 187-terdecies TUF e con riguardo alla reclusione fermo restando il limite
minimo insuperabile dettato dallart 23 cod penrdquo
(Nel caso di specie la Corte annullava con rinvio per nuovo esame limitatamente al
trattamento sanzionatorio la sentenza con cui lrsquoimputato giagrave punito in via
amministrativa dalla Consob con la sanzione pecuniaria di trecentocinquantamila
euro era stato ritenuto colpevole del reato di abuso di informazioni privilegiate e
condannato alla pena principale di un anno di reclusione e cinquantamila euro di
multa)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi con riferimento alla prima massima Cass Sez III 22 settembre 2017
dep 2018 n 6993 Servello in CED Cass n 272588 con riferimento alla seconda
massima Cass Sez V 16 luglio 2018 n 45829 Franconi non massimata
Difformi -
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Leggi speciali
72
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
73
III Diritto processuale penale
Rito abbreviato copertura della procura speciale nellrsquoipotesi di
modifica della imputazione
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)
Cass Sez VI 6 luglio 2018 (dep 4 settembre 2018) n 39926 Pres Paoloni
Rel Giordano ric Serafini
Diritto processuale penale ndash Giudizio abbreviato ndash Procura speciale e modifiche
allrsquoimputazione
(art 438 441 441-bis cpp)
ldquoLeventuale modifica dellimputazione non toglie efficacia al mandato conferito
ove la procura speciale non contenga espliciti limiti o condizioni ai poteri conferiti
al procuratore speciale siccheacute in questa ipotesi spetta al difensore la valutazione
della coerenza del negozio processuale con gli interessi dellimputato Se egrave vero che
la procura speciale per la definizione del procedimento con il rito abbreviato come
quella per definizione a pena concordata egrave atto personalissimo fondamentale per
la legittimitagrave del negozio e che puograve presentarsi in forma specifica con la fissazione
di limiti e condizioni ovvero generica ne consegue che quando la procura speciale
assume una configurazione generica e non presenta limiti o condizioni essa deve
intendersi segnatamente finalizzata alla conclusione del processo con il rito
speciale Con tale atto limputato affida al difensore il mandato di esprimere per suo
conto la volontagrave di accesso al rito a prova contratta siccheacute deve ritenersi che tale
mandato comprenda anche quello di valutare le fisiologiche vicende del
procedimento e del processo successive al conferimento della procura in coerenza
con gli interessi dellimputatordquo
ldquoLrsquoeventuale modifica dellimputazione nel corso delludienza preliminare non
toglie efficacia al mandato conferito ai fini della richiesta di rito abbreviato ove
questo non contenga una esplicita limitazione Ogni volta che la procura speciale a
concludere il processo con un rito a prova contratta non prevede limiti e condizioni
spetta al difensore la valutazione della coerenza del negozio processuale con gli
interessi dellimputato che gli ha conferito il mandatordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Diritto processuale penale
74
Conformi In relazione alla prima massima Cass Sez II 17 dicembre 2014 (dep
29 gennaio 2015) n 4261 Piroli Rv 262382
Difformi -
Sindacato del giudice dellrsquoesecuzione nella determinazione del
tempus commissi delicti
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alfonso Tatarano)
Cass Sez I 10 luglio 2017 (dep 5 settembre 2018) n 39943 Pres Carcano
rel Tardio ric De Bilio
Diritto processuale penale ndash Poteri del giudice dellrsquoesecuzione ndash Determinazione
del tempus commissi delicti ndash Revoca dellrsquoindulto
(artt 666 667 672 674 cpp art 3 l n 2412006)
ldquoDeve essere riconosciuto al giudice dellrsquoesecuzione il potere-dovere di
interpretare il giudicato e renderne espliciti il contenuto e i limiti ricavando dalla
sentenza tutti gli elementi anche se non chiaramente espressi che siano necessari
ai fini dellrsquoesecuzionerdquo
ldquoSe egrave vero che in sede esecutiva non egrave consentito modificare la data del commesso
reato accertata con sentenza passata in giudicato quando invece il tempus
commissi delicti non egrave indicato in modo preciso e con ben definiti riferimenti
fattuali nel capo drsquoimputazione il giudice dellrsquoesecuzione puograve prendere conoscenza
del contenuto della sentenza e occorrendo degli atti del procedimento per
ricavarne tutti gli elementi da cui sia possibile desumere lrsquoeffettiva data di
commissione del reato ove essa sia rilevante ai fini della decisione demandatardquo
(Con la sentenza in esame la Suprema Corte ha annullato con rinvio lrsquoordinanza con
la quale il Tribunale di Caltanissetta aveva revocato lrsquoindulto concesso ai sensi della
L n 2412006 sulla base della data di accertamento e non di quella di effettiva
commissione del reato di ricettazione per il quale era intervenuta condanna)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez I 15 aprile 2014 (dep 11 luglio 2014) n 30609 Raia in
CED Cass n 261087 Cass Sez I 12 giugno 2008 (dep 25 giugno 2008) n
25735 Labate in CED Cass n 240475 sullrsquoimpossibilitagrave per il GE di determinare
il tempus commissi delicti Cass Sez III 20 gennaio 2016 (dep 29 febbraio 2016)
n 8180 Spada in CED Cass n 266283
Difformi -
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
75
Diffamazione e principio di correlazione tra accusa e sentenza
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Mariagiovanna Veneruso)
Cass Sez V 3 maggio 2018 (dep 6 settembre 2018) n 40083 Pres Vessichelli
Rel Brancaccio ric Spada
Diritto processuale penale ndash Principio di necessaria correlazione tra accusa e
sentenza
(521 cpp)
ldquoAi fini della valutazione di corrispondenza tra pronuncia e contestazione di cui
allrsquoart 521 cod proc pen deve tenersi conto non solo della condotta descritta nel
capo di imputazione ma anche di tutte le risultanze probatorie portate a conoscenza
dellrsquoimputato che hanno formato oggetto di sostanziale contestazione in modo da
consentire a questi di esercitare il suo diritto di difesa sul materiale probatorio
posto a fondamento della decisionerdquo
ldquoIl difetto di correlazione tra accusa e sentenza rileva solo qualora si verifichi una
trasformazione o sostituzione delle condizioni che rappresentano gli elementi
costitutivi dellrsquoaddebito e non anche quando il mutamento riguardi profili
marginali non essenziali per lrsquointegrazione del reato e su cui lrsquoimputato abbia
avuto modo di difendersi durante il processordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez Un 15 luglio 2010 n 36551 Cass Sez III 16 aprile 2014
n 31849 Cass Sez IV 16 dicembre 2015 n 4497
Difformi -
La notifica dellrsquoavviso di fissazione per lrsquoudienza del giudizio di
appello
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giovanni Petranico)
Cass Sez V 16 maggio 2018 (dep 7 settembre 2018) n 40159 Pres Mazzei
Rel De Marzo ric Casali
Diritto processuale penale ndash Giudizio di appello ndash Avviso di fissazione
dellrsquoudienza ndash omissione ndash Notifica a difensore di fiducia ndash Obbligatorietagrave della
presenza ndash Nullitagrave assoluta
(artt 178 co 1 lett c) e 179 co 1 97 co 4 cpp)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Diritto processuale penale
76
ldquoLrsquoomesso avviso dellrsquoudienza al difensore di fiducia tempestivamente nominato
dallrsquoimputato o dal condannato integra una nullitagrave assoluta ai sensi degli artt 178
comma 1 lett c) e 179 comma 1 cod proc pen quando di esso egrave obbligatoria la
presenza a nulla rilevando che la notifica sia stata effettuata al difensore di ufficio
e che in udienza sia stato presente un sostituto nominato ex art 97 comma quarto
cod proc penrdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez Un 26 marzo 2015 n 24630 Maritan Rv 263598
Difformi -
Il creditore munito di garanzia reale sul bene non puograve chiedere la
revoca del sequestro preventivo
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Carmine Gatto)
Cass Sez III 4 dicembre 2017 (dep 11 settembre 2018) n 40318 Pres
Cavallo Rel Socci ric B IIG Spa
Diritto processuale penale ndash Sequestro preventivo ndash Riesame ndash Istanza terzo
creditore ndash Inammissibilitagrave
(artt 321 324 cpp)
ldquoNon puograve essere disposto il sequestro preventivo funzionale alla confisca per
equivalente di somme di denaro depositate su conto corrente costituite in pegno
irregolare a Garanzia di una obbligazione dellimputato attesa la immediata
acquisizione della proprietagrave delle stesse da parte del creditorerdquo
ldquoIn tema di sequestro preventivo il creditore assistito da garanzia reale non egrave
legittimato a chiedere la revoca della misura mentre il processo egrave pendente in
quanto la sua posizione giuridica non egrave assimilabile a quella del titolare del diritto
di proprietagrave ed il suo diritto di sequela non esclude lassoggettabilitagrave del bene a
vincolo essendo destinato a trovare soddisfazione solo nella successiva fase della
confisca e non attraverso limmediata restituzione del bene come invece accadrebbe
per il proprietariordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
77
Conformi Cass Sez III 16 settembre 2015 (dep 11 maggio 2016) n 19500
Cass Sez III 12 maggio 2015 (dep 12 ottobre 2015) n 40784 Cass Sez V 27
ottobre 2016 (dep 12 gennaio 2017) n 1390
Difformi -
I limiti della confisca nelle ipotesi di denaro provenienti da soggetti
terzi estranei al reato
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Antonio Scotto Rosato)
Cass Sez III 12 luglio 2018 (dep 24 settembre 2018) n 41104 Pres Rosi Rel
Gai ric Vicenzini
Leggi speciali ndash Reati tributari ndash Omessa dichiarazione ndash Confisca diretta ndash
Terzi estranei al reato ndash Prova
(artt 5 12-bis dlgs 10 marzo 2000 n 74)
ldquoQualora il profitto cd accrescitivo derivante da reato sia costituito da denaro la
confisca delle somme depositate sul conto corrente deve essere qualificata come
confisca diretta non necessitando della prova del nesso di derivazione diretta tra
somme oggetto di ablazione e reato Tuttavia deve escludersi lrsquoapprensione delle
somme giacenti sul conto corrente laddove sussista la prova che tali somme non
possano proprio derivare dal reato come nel caso di somme provenienti da rimesse
effettuate da terzi successivamente alla data di commessione del reato difettando in
esse la caratteristica di profitto pur sempre necessaria per poter procedere ad un
sequestro direttordquo
ldquoIn materia tributaria il delitto di cui allrsquoart 5 egrave reato omissivo proprio che puograve
essere commesso solo da chi secondo legislazione fiscale egrave obbligato alla
presentazione delle dichiarazioni con la conseguenza che il concorso nel reato egrave
ipotizzabile solo in forma morale (accordo istigazione e rafforzamento) non di
meno qualora lrsquoamministratore di diritto sia mero prestanome lrsquoamministratore di
fatto risponde quale autore principale in quanto titolare effettivo della gestione
socialerdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex multis Cass Sez III 24 ottobre 2014 (dep 30 ottobre 2015) n
43809 Pres Teresi Rel Aceto ric Gabbana
Difformi -
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Diritto processuale penale
78
Il commesso di un negozio puograve sporgere querela per truffa anche se
formalmente privo del potere di rappresentanza
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Carmine Gatto)
Cass Sez II 20 luglio 2018 (dep 26 settembre 2018) n 41785 Pres
Prestipino Rel Recchione ric D C C e altri
Diritto processuale penale ndash Truffa ndash Querela ndash Diritto di proporre querela ndash
Condizione di procedibilitagrave
(artt 120 640 cp 336 337 cpp)
ldquoIl diritto di querela per il reato di truffa spetta indipendentemente dalla formale
attribuzione del potere di rappresentanza anche alladdetto di un esercizio
commerciale che trovandosi al bancone di vendita si sia occupato della
transazione commerciale con cui si egrave consumato il reatordquo
ldquoLa titolaritagrave del diritto di querela spetta sia al soggetto raggirato e materialmente
defraudato del bene alla cui apprensione era diretta la condotta illecita sia al
soggetto che ha patito il danno patrimoniale ovvero a colui che vanta il diritto di
proprietagrave sul bene appreso illecitamente essendo possibile la coesistenza di piugrave
soggetti passivi di un medesimo reatordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez II 4 ottobre 2016 (dep 29 novembre 2016) n 50725 Cass
Sez Un 18 luglio 2013 (dep 30 settembre 2013) n 40354
Difformi -
Lrsquouso della posta elettronica certificata per il deposito di istanze in
cancelleria
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Emma Lorena Cappuccio)
Cass Sez III 17 maggio 2018 (dep 1 ottobre 2018) n 43184 Pres Gastone
Rel Socci ric Lo Monaco e altro
Diritto processuale penale ndash Giudizio di appello ndash Adesione del difensore
allrsquoastensione di categoria ndash Deposito istanza adesione a mezzo PEC ndash
Violazione del diritto di difesa ndash Prescrizione
(art 18 Cost art 2-bis l 11 aprile 2000 n 83 artt 157 161 cp)
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
79
ldquoLa richiesta dellrsquorinvio dellrsquoudienza per legittimo impedimento del difensore
inviata a mezzo posta elettronica in cancelleria non egrave irricevibile neacute inammissibile
anche se lrsquoutilizzo di tale irregolare modalitagrave di trasmissione comporta lrsquoonere per
la parte che intenda dolersi in sede di impugnazione dellrsquoomesso esame della sua
istanza di accertarsi del regolare arrivo della mail in cancelleria e della sua
tempestiva sottoposizione allrsquoattenzione del giudice procedenterdquo
ldquoNel caso in cui rsquoimpedimento ndash improvvisamente ed inevitabilmente insorto ndash sia
tale da precludere al difensore qualsiasi possibilitagrave di attivazione il medesimo egrave
esentato dalle indicate verifiche salvo lrsquoonere di provare le circostanze che le
hanno rese inattuabilirdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi in relazione alla prima massima Cass Sez II 7 novembre 2014 (dep 18
novembre 2014) n 47427 Pigionanti in relazione alla seconda massima Cass
Sez I 16 novembre 2017 (dep 17 gennaio 2018) n 1904 Deriugrave
Difformi sulla impossibilitagrave di avanzare istanza di rinvio per legittimo impedimento
a mezzo PEC dal difensore di fiducia dellrsquoimputato Cass Sez II 16 maggio 2017
(dep 22 giugno 2017 P sulla esclusione di presentazione di memorie nel giudizio
di legittimitagrave Cass Sez III 20 settembre 2016 (dep 11 novembre 2016)
Cacciatore sulla esclusione di impugnazioni cautelari anche da parte del PM
Cass Sez V 5 marzo 2015 (dep 5 giugno 2015) PM in proc Alamaru e altri
Formula corretta di esclusione della punibilitagrave per particolare
tenuitagrave del fatto innanzi al Giudice di Pace
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alfonso Tatarano)
Cass Sez V 26 giugno 2018 (dep 4 ottobre 2018) n 44128 Pres Pezzullo
Rel Morosini ric PG in proc Pichierri
Procedimento penale davanti al giudice di pace ndash Esclusione della punibilitagrave nei
casi di particolare tenuitagrave del fatto ex art 34 dlgs n 2742000 ndash Esclusione
della punibilitagrave per particolare tenuitagrave del fatto ex art 131-bis cp ndash Errore nel
richiamo della fattispecie correttamente applicabile ndash Interesse del PM ad
impugnare
(art 34 dlgs n 2742000 art 131-bis cp 3 l n 2412006 artt 568 591 cpp)
ldquoNel sistema processuale penale la nozione di interesse ad impugnare va
individuata in una prospettiva utilitaristica ossia nella finalitagrave negativa perseguita
dal soggetto legittimato di rimuovere una situazione di svantaggio processuale
derivante da una decisione giudiziale e in quella positiva del conseguimento di
unutilitagrave ossia di una decisione piugrave vantaggiosa rispetto a quella oggetto del
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Diritto processuale penale
80
gravame e che risulti logicamente coerente con il sistema normativo Un tale
interesse non puograve risolversi in una mera ed astratta pretesa alla esattezza teorica
del provvedimento impugnato priva cioegrave di incidenza pratica sulleconomia del
procedimento In tale prospettiva leventuale errore da parte del giudice di pace nel
richiamare lart 131-bis cod pen piuttosto che lart 34 dlgs n 2742000 non puograve
essere censurato solo in quanto tale ma richiede la deduzione di un effettivo
pregiudizio da rimuovere per effetto di quella decisione occorre cioegrave sotto il
profilo dellinteresse ad impugnare un precipitato di concretezza che egrave onere
della parte dedurre In tale prospettiva a fronte di un esito processuale comunque
consentito ndash il proscioglimento per particolare tenuitagrave del fatto ndash incombe sul
Procuratore Generale ricorrente lonere di specificare lintesse pratico perseguito o
meglio il diverso esito processuale rispetto a una pronuncia di proscioglimento per
particolare tenuitagrave del fatto - qualunque fosse listituto applicabile (DLgs n 274
del 2000 art 34 in luogo dellart 131-bis cp) - evidenziando in ipotesi
linsussistenza dei presupposti della tenuitagrave ovvero le ragioni della inoperativitagrave
nella fattispecie del DLgs n 274 del 2000 art 34rdquo
(Non constano precedenti nei medesimi termini In motivazione la Corte ha ribadito
come pur a fronte dello stesso esito definitorio i presupposti applicativi della
speciale tenuitagrave prevista dallrsquoart 131-bis cp divergano dallrsquoipotesi specificamente
dettata dallrsquoart 34 DLgs n 2742000 con riferimento al ldquomicrosistemardquo del
processo penale innanzi al giudice di pace e segnata dalla finalitagrave conciliativa tipica
di quel rito (cfr Sez Un 22 giugno 2017 (dep 28 novembre 2017) n 53683 Pres
Canzio Rel Vessichelli ric Perini in CED Cass n 271587) Tuttavia a fronte del
rilievo dellrsquoerronea adozione da parte del giudice di pace della formula definitoria
prevista dallrsquoart 131-bis cp spetta alla parte ricorrente nella specie il PG
indicare lrsquointeresse concreto perseguito attraverso la richiesta di annullamento della
sentenza spiegata con il ricorso)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi -
Difformi -
Lrsquoinammissibilitagrave dellrsquoatto di appello nei casi di difetto di specificitagrave
dei motivi di gravame
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Antonio Scotto Rosato)
Cass Sez V 12 luglio 2018 (dep 4 ottobre 2018) n 44177 Pres Zaza Rel
Borrelli ric Dessigrave
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
81
Diritto processuale penale ndash Impugnazione ndash Difetto di specificitagrave ndash
Inammissibilitagrave
(581 cpp)
ldquoLrsquoatto di appello deve ritenersi inammissibile per difetto di specificitagrave dei motivi
qualora non risultino esplicitamente enunciati ed argomentati i rilievi critici
rispetto alle ragioni di fatto o di diritto poste a fondamento della decisione
impugnata con un confronto reale con esserdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex ultimis Sez Un 27 ottobre 2016 (dep 22 febbraio 2017) n 8825
Pres Canzio Rel Andronio ric Galtelli
Difformi -
Lrsquoammissibilitagrave del patteggiamento del reato di omesso versamento
dellrsquoIVA nelle ipotesi di mancata estinzione del debito tributario
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Antonio Scotto Rosato)
Cass Sez III 18 luglio 2018 (dep 9 ottobre 2018) n 45275 Pres Sarno Rel
Gai ric Ongaro
Diritto processuale penale ndash Reati tributari ndash Patteggiamento ndash Estinzione
debiti tributari ndash Inammissibile ndash Confisca ndash Profitto ndash Risparmio di spesa
(art 10-ter 13-bis dlgs 10 marzo 2000 n 74 444 cpp)
ldquoIn tema di reati tributari lart 13-bis comma 2 dlgs n 74 del 2000 rappresenta
una condizione di accesso al rito del patteggiamento consentendone lrsquoapplicabilitagrave
esclusivamente qualora sia intervenuto lrsquointegrale pagamento del debito tributario
compreso di sanzioni ed interessirdquo
ldquoLa confisca per equivalente deve ricadere sui beni di cui il reo ha la disponibilitagrave
per un valore corrispondente a quelli costituenti il prezzo o il profitto del reato che
sia stato realmente lucrato dallindagato In tale ambito quanto alla nozione di
profitto nei reati tributari esso generalmente coincidente con il vantaggio
economico ricavato in via immediata e diretta dal reato e si identifica con
lammontare delle ritenute o dellimposta sottratta al fisco che costituisce un
vantaggio patrimoniale direttamente derivante dalla condotta illecita anche se
consistente in un risparmio di spesa derivante dal mancato pagamento del tributordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Diritto processuale penale
82
Conformi ex multis Sez Un 31 gennaio 2013 (dep 23 aprile 2013) n 18374 Pres
Lupo Rel Bruno ric Adami
Difformi Cass Sez III 12 aprile 2018 (dep 21 agosto 2018) n 38684 Pres Rosi
Rel Andreazza ric PG Firenze
Violazione del termine di durata massima delle indagini preliminari
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alfonso Tatarano)
Cass Sez VI 8 marzo 2018 (dep 9 ottobre 2018) n 45486 Pres Mogini Rel
Silvestri ric Romeo
Diritto processuale penale ndash Indagini preliminari ndash Ritardata iscrizione nel
registro notizie di reato ndash Mezzi di ricerca della prova ndash Intercettazione di
comunicazioni ndash Presupposti e motivazione del provvedimento di
intercettazione di persona non indagata ndash Modalitagrave esecutive di intercettazioni
in luoghi di privata dimora
(artt 335 405 407 266 267 cpp)
ldquoEgrave possibile utilizzare gli elementi di prova derivanti da atti di indagine compiuti
dopo la scadenza del termine di durata delle indagini se lrsquoatto sia assunto
nellrsquoambito di indagini diverse cioegrave volte ad individuare gli autori di altri reati Si
tratta di un principio che tuttavia deve essere coordinato con lesigenza di evitare
che attraverso apparenti indagini volte ad accertare i responsabili di altri reati si
eludano la portata del divieto di cui allart 407 cod proc pen noncheacute il sistema
normativo delineato dal legislatore e in particolare quello delle proroghe della
durata del termine di cui allart 405 cod proc pen Ciograve che deve essere verificato
cioegrave egrave che attraverso lrsquoapparente compimento di atti di indagine relativi
allaccertamento di altri reati si nullifichino gli effetti che il legislatore riconduce al
decorso del termine di durata delle indagini preliminarirdquo
ldquoGli elementi di prova acquisiti dal pubblico ministero dopo la scadenza dei termini
delle indagini preliminari possono sigrave essere utilizzati ai fini cautelari se acquisiti
aliunde nel corso di indagini estranee ai fatti oggetto del procedimento i cui
termini siano scaduti ovvero se provenienti da altri procedimenti relativi a fatti di
reato oggettivamente e soggettivamente diversi ma egrave comunque necessario
accertare che tali risultanze non siano il risultato di indagini finalizzate alla verifica
e allapprofondimento degli elementi emersi nel corso del procedimento penale i cui
termini sono scadutirdquo
ldquoAi fini di una corretta motivazione del provvedimento autorizzativo egrave necessario
che vengano indicate le ragioni sulla cui base il giudice ritenga di dover
autorizzare le intercettazioni richieste dal pubblico ministero in quanto proprio
quelle intercettazioni relative a quella particolare utenza risultano indispensabili
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
83
per il completo accertamento del fatto specifico cui si riferiscono le indagini
noncheacute per la individuazione dei responsabilirdquo
ldquoNelle ipotesi in cui il collegamento sia riferito ad un soggetto non indagato la
necessitagrave di motivare la correlazione tra lrsquoindagine in corso e lintercettato oltre
alla base indiziaria oggettiva egrave necessario che il giudice indichi ed espliciti
chiaramente lrsquointeresse investigativo sottostante chiarisca cioegrave le ragioni di
collegamento diretto o indiretto tra il soggetto ed il fatto di reato oggetto di
accertamento egrave necessario cioegrave che si indichino i motivi per i quali il soggetto
terzo che si intende intercettare dovrebbe essere informato sui fatti e percheacute si
ritiene che vi possano essere conversazioni o comunicazioni attinenti a quei fattirdquo
ldquoLomessa indicazione da parte del PM delle modalitagrave di intrusione delle
microspie nei luoghi di privata dimora non determina alcuna nullitagrave Le operazioni
di collocazione e disinstallazione del materiale tecnico necessario per eseguire le
captazioni costituiscono infatti atti materiali rimessi alla contingente valutazione
della polizia non essendo compito del pubblico ministero indicare le modalitagrave
dellintrusione negli ambiti e luoghi privati ove verragrave svolta lintercettazionerdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez VI 14 maggio 2017 (dep 1 marzo 2018) n 9386 Caridi in
CED Cass n 272727 Cass Sez I 30 maggio 2015 (dep 8 settembre 2015) n
36327 Sgaramella in CED Cass n 264527 su ammissibilitagrave ai sensi dellrsquoart 234
cpp di accertamenti acquisiti in sede amministrativa successivamente alla
scadenza del termine delle indagini Cass V Sez 8 marzo 2018 (dep 10 maggio
2018) n 20824 Di Francesco in CED Cass n 273031
Difformi -
Sostituto processuale e delega orale
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)
Cass Sez I 2 ottobre 2018 (dep 25 ottobre 2018) n 48862 Pres Di Tomassi
Rel Centofanti ric Stampini
Diritto processuale penale ndash Sostituto processuale ndash Delega orale
(art 102 cpp)
ldquoIl difensore titolare puograve farsi sostituire per ludienza o per latto processuale da
compiere conferendo incarico anche solo orale al difensore sostituto senza essere
necessariamente ivi presente e senza altro onere diverso dalla formale
dichiarazione (davanti al giudice e raccolta a verbale) del conferitario di averlo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Diritto processuale penale
84
ricevuto ferme le sue responsabilitagrave di ordine penale civile e deontologico per il
caso di dichiarazione mendacerdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi -
Difformi Cass Sez V 26 aprile 2018 n 26606 Vitanza Rv 273304
Impedimento dellrsquoimputato
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)
Cass Sez V 20 settembre 2018 (dep 25 ottobre 2018) n 48892 Pres Palla
Rel Scotti ric Lazzari
Diritto processuale penale ndash Impedimento dellrsquoimputato ndash Modalitagrave di
presentazione ndash Inoltro a mezzo telefax ndash Onere difensivo
(art 420-ter cpp)
ldquoLassoluto impedimento fisico a comparire sussiste solo in presenza di specifica
indicazione nel certificato medico prodotto a sostegno dellistanza di patologie che
rendano impossibile o rischioso lo spostamento per raggiungere il luogo
delludienzardquo
ldquoLa richiesta di rinvio delludienza per legittimo impedimento inviata a mezzo
telefax in cancelleria non egrave irricevibile neacute inammissibile ma lutilizzo di tale non
regolare modalitagrave di trasmissione comporta lonere per la parte che intenda
dolersi in sede di impugnazione dellomesso esame della richiesta stessa di
accertarsi ndash mediante un sostituto processuale un addetto di studio o
uninterlocuzione telefonica (o nel caso dellimpedimento dellimputato a maggior
ragione a cura del difensore stesso) ndash del regolare arrivo del fax e del suo
tempestivo inoltro al giudice procedente Solo nel caso in cui limpedimento ndash
improvvisamente ed inevitabilmente insorto ndash sia tale da precludere allinteressato
qualsiasi possibilitagrave di attivazione il medesimo egrave esentato dalle predette verifiche
salvo lonere di provare le circostanze che le hanno rese inattuabilirdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi in relazione alla prima massima Cass Sez II 22 maggio 2015 n
24515 Mennella Rv 264362 in relazione alla seconda massima Cass Sez I 16
novembre 2017 n 1904 Deriugrave Rv 272049
Difformi -
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
85
IV Esecuzione e sorveglianza
Valutazione della condotta successiva serbata dal condannato e
affidamento in prova ai servizi sociali
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alessandro Orabona)
Cass Sez I 18 maggio 2018 (dep 11 settembre 2018) n 40341 Pres Di
Tomassi Rel Siani ric Loppi
Esecuzione e sorveglianza ndash Ordinamento penitenziario ndash Istanza di
affidamento in prova ai servizi sociali ndash Detenzione domiciliare ndash Omessa
valutazione della condotta successiva tenuta dal condannato ndash Recupero sociale
del reo ndash Annullamento con rinvio
ldquoPur non potendosi prescindere dalla natura e dalla gravitagrave dei reati per cui egrave stata
irrogata la pena in espiazione quale punto di partenza dellrsquoanalisi della personalitagrave
del soggetto affincheacute si possa concedere lrsquoaffidamento in prova al servizio sociale
la considerazione di detta gravitagrave non puograve prescindere dalla necessaria valutazione
della condotta successivamente tenuta dal condannato essendo indispensabile
lesame anche dei comportamenti attuali del medesimo in ragione dellesigenza
connaturata alla ratio dellistituto di accertare non solo lassenza di indicazioni
negative ma anche la presenza di elementi positivi che consentano un giudizio
prognostico di buon esito della prova e di prevenzione del pericolo di recidiva
dovendo peraltro sottolinearsi che per la favorevole delibazione dellistanza non
puograve esigersi in positivo la dimostrazione che il soggetto abbia giagrave compiuto una
completa revisione critica del proprio passato bensigrave egrave sufficiente che ndash dai risultati
dellosservazione della personalitagrave ndash emerga che un siffatto processo critico sia
stato almeno avviato nella prospettiva di un suo ottimale reinserimentordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex plurimis Cass Sez I 5 maggio 2015 n 31420 Cass Sez I 3
dicembre 2013 n 773
Difformi -
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Esecuzione e sorveglianza
86
Videosorveglianza dei detenuti in regime 41-bis OP e limiti
nellrsquoesercizio dei mezzi di controllo
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giovanni Petranico)
Cass Sez I 16 aprile 2018 (dep 8 ottobre 2018) n 44972 Pres Mazzei Rel
Binenti ric Ministero della Giustizia per DAP
Esecuzione e sorveglianza ndash Ordinamento penitenziario ndash Cella e ambienti
penitenziari ndash Natura ndash Esercizio del controllo ndash Finalitagrave e modi consentiti ndash
Videosorveglianza ndash Limite ndash Valutazione del caso concreto
(artt 41-bis OP 3 e 8 CEDU 27 co II Cost)
ldquoLa cella e gli ambienti penitenziari non sono luoghi di privata dimora nel
laquopossessoraquo del detenuto al quale dunque non compete la titolaritagrave dello ius
excludendi alios con riguardo agli spazi in questione essendo gli stessi di contro
nella disponibilitagrave dellrsquoAmministrazione penitenziaria che ne puograve fare sempre uso
secondo le finalitagrave e i modi consentiti dalle previsioni di leggerdquo
ldquoLrsquoesercizio del controllo con i mezzi in concreto ritenuti idonei in forza di scelte
rimesse allrsquoAmministrazione penitenziaria in nessun caso perograve puograve trasmodare nella
sottoposizione a torture o trattamenti inumani e degradanti e per ravvisare un
trattamento di quel genere tuttavia occorre che si superino certe soglie di gravitagrave da
valutare nel caso concreto secondo alcuni concorrenti parametri considerando
contemporaneamente le ragioni della tutela e fermo restando che ci si deve pur
sempre trovare in presenza di una sofferenza o di una umiliazione di livello
significativamente superiore a quello che ordinariamente accompagna il tipo di
afflizione restrittiva in corso di esecuzione Tale superamento non si verifica solo per
effetto della videosorveglianza allrsquointerno della cella ai fini della tutela di esigenze di
ordine pubblico nel caso del detenuto in regime di cui allrsquoart 41-bis Ord penrdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez VII 16 marzo 2017 n 21506 Roman Rv 269781 Cass
Sez I 6 maggio 2008 n 32851 Sapone Rv 241228 C edu 6 aprile 2000 Labita
c Italia C edu 1 settembre 2015 Paolello c Italia Cass Sez I 24 novembre
2009 n 49988 Rv 245969
Difformi -
Permessi premio e programma trattamentale
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Mariagiovanna Veneruso)
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
87
Cass Sez I 18 luglio 2018 (dep 26 ottobre 2018) n 49146 Pres Di Tommasi
Rel Di Giuro ric Pischedda
Esecuzione e sorveglianza ndash Ordinamento penitenziario ndash Permessi premio ndash
Programma trattamentale ndash Attivitagrave estemporanea ndash Finalitagrave rieducativa
(artt 30-bis 30-ter OP)
ldquoI provvedimenti camerali mancano di un dispositivo quale atto di autonoma
rilevanza e dunque il contenuto della decisione del giudice egrave racchiuso nellrsquointero
dettato del provvedimento che va letto e interpretato nella sua interezzardquo
ldquoIl permesso premio ex artt 30-bis e 30-ter L n 3541975 non deve
necessariamente essere inserito in un preciso programma trattamentale bensigrave una
volta valutati tutti i criteri ai fini della concessione esso puograve concretizzarsi in una
attivitagrave estemporanea che abbia un fine rieducativo consistente nel consentire
unrsquoiniziale reinserimento del condannato nella societagraverdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez I 19 dicembre 2014 n 11873 Cass Sez I 5 febbraio 2013
n 11581
Difformi -
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Esecuzione e sorveglianza
88
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
89
V Procedimento di prevenzione
Misure di prevenzione tassativitagrave dei casi ed autonomia della
valutazione rispetto al procedimento di cognizione
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Marco Muscariello)
Cass Sez I 19 aprile 2018 (dep 3 ottobre 2018) n 43826 Pres Sarno Rel
Magi ric Righi e altri
Procedimento di prevenzione ndash Tassativitagrave dei casi di pericolositagrave ndash Pericolositagrave
generica ndash Autonomia della valutazione rispetto al procedimento di cognizione
ndash Limiti
(artt 1 4 dlgs 6 settembre 2011 n 159)
ldquoNel giudizio cognitivo di prevenzione lapplicazione delle previsioni di legge di
cui allart 1 co 1 lett a) e b) Cod Ant richiede adeguata motivazione circa la
esistenza pregressa delle condotte delittuose commesse dal proposto aderenti ai
contenuti della previsione astratta declinata ndash questultima ndash in termini tassativi
trattandosi della base logica e normativa del giudizio di pericolositagrave soggettivardquo
ldquoIl giudice della misura di prevenzione puograve fare riferimento in tale parte della
motivazione a provvedimenti emessi in sede penale che abbiano affermato (anche
in via provvisoria) la ricorrenza dei delitti in questione esprimendo argomentata
condivisione e confrontandosi con gli argomenti contrari introdotti dalla difesardquo
ldquoIl giudice della misura di prevenzione puograve ricostruire in via totalmente autonoma
gli episodi storici in questione ndash anche in assenza di procedimento penale correlato
ndash in virtugrave della assenza di pregiudizialitagrave e della possibilitagrave di azione autonoma di
prevenzione (art 29 Cod Ant)rdquo
ldquoIl giudice della misura di prevenzione egrave vincolato a recepire leventuale esito
assolutorio non dipendente dallapplicazione di cause estintive ndash sul fatto posto a
base del giudizio di pericolositagrave ndash prodottosi nel correlato giudizio penale (art 28
Cod Ant) con le sole eccezioni che seguono 1) il segmento fattuale oggetto
dellesito assolutorio del giudizio penale si pone come ingrediente fattuale solo
concorrente e minusvalente rispetto ad altri episodi storici rimasti confermati (o
non presi in esame in sede penale) 2) il giudizio di prevenzione si basa su elementi
cognitivi autonomi e diversi rispetto a quelli acquisiti in sede penale 3) la
conformazione legislativa del tipo di pericolositagrave prevenzionale egrave descritta in modo
sensibilmente diverso rispetto ai contenuti della disposizione incriminatrice oggetto
del giudizio penale (ipotesi di pericolositagrave qualificata)rdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Procedimento di prevenzione
90
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez I 24 marzo 2015 n 31209 ric Scagliarini Rv 264319
Cass Sez I 14 giugno 2017 n 36258 ric Cellini ed altri Cass Sez V 19
dicembre 2018 n 57488
Difformi -
Sorveglianza speciale e prescrizioni generiche del cd honeste vivere
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alessandro Orabona)
Cass Sez I 6 giugno 2018 (dep 30 ottobre 2018) n 49731 Pres Mazzei Rel
Cairo ric Sassano
Procedimento di prevenzione ndash Obblighi inerenti alla sorveglianza speciale ndash
Inosservanza ndash Tassativitagrave dellrsquoelenco delle prescrizioni ndash Prescrizione
generiche del cd honeste vivere ndash Limitazione alla libertagrave di partecipare a
riunioni pubbliche e comizi elettorali
(art 9 co 2 l n 14231956)
ldquoSecondo la Corte EDU con riferimento alle prescrizioni che comportano un
divieto assoluto di partecipare a pubbliche riunioni la legge italiana non indica
alcun limite temporale o spaziale a una libertagrave fondamentale e la restrizione risulta
interamente lasciata alla discrezionalitagrave del giudice (cfr punto 123 della sentenza
23 febbraio 2017 De Tommaso c Italia)rdquo
ldquoI contatti da vietare tra soggetti sono solo quelli che incrementino il rischio di
pericolositagrave o che si pongano in continuitagrave con lanzidetto profilo che la misura di
prevenzione intende controllare e non in generale le attivitagrave in cui si risolve
lesercizio di diritti di spessore superprimario di presidio costituzionale che
integrano il patrimonio fondamentale del cittadino e che tra laltro permettono
lesercizio delle libertagrave individuali in uno Stato democraticordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex plurimis Cass Sez Un 27 aprile 2017 n 40076 Cass Sez I 5
novembre 2008 n 44846 Solferino
Difformi -
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
91
Giurisprudenza di merito
Diritto penale
La ripetitivitagrave della condotta ed il profitto economicamente
apprezzabile quali elementi qualificanti la fattispecie di truffa ai
danni dello Stato realizzata mediante lattestazione da parte di terzi
della propria presenza in servizio
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Fabio Cavalli)
GUP Tribunale di SMCV Dottssa Salvatore 20 aprile 2017 (dep 20
maggio 2017) n 345 sent
Diritto penale ndash Truffa ai danni dello Stato ndash Marcatura del badge elettronico
da parte di terzi ndash Condotta decettiva ndash Ripetitivitagrave della condotta ndash Profitto
economicamente apprezzabile ndash Offensivitagrave della condotta - Dolo
(art 640 co II cp)
ldquoIn tema di truffa ai danni dello Stato la timbratura del cartellino marcatempo
attestante la presenza in servizio ndash con il contributo di terzi ndash e lallontanamento dal
luogo di lavoro sono condotte che astrattamente possono configurare un
comportamento decettivo nei confronti dellamministrazione di appartenenza
tuttavia al fine di impedire un automatismo tra allontanamento e reato e di lasciar
un margine di apprezzamento che ridonda sul versante della reale offensivitagrave della
condotta lartifizio deve essere ripetuto e deve portare al conseguimento di un
profitto che sia economicamente apprezzabilerdquo
ldquoPur a fronte di unrsquooggettiva non corrispondenza tra la situazione di fatto
rappresentata dalla timbratura del badge e quella effettiva la ripetitivitagrave degli
allontanamenti e la loro consistenza si riverbera anche sul piano dellaccertamento
del dolo richiesto dalla norma incriminatrice di riferimentordquo
(In applicazione di tali principi il Giudice di merito ha assolto tutti gli imputati in
un caso nel quale taluni dipendenti di un ASL erano stati impegnati ndash in un
particolare periodo caratterizzato da due gravi fenomeni di allarme sociale ndash nel
coadiuvare operazioni di polizia giudiziaria in attivitagrave di verifiche e sequestro che
non permettevano di poter timbrare il cartellino circostanze documentate dai
numerosi verbali prodotti in atti per tali motivi sarebbe stata adottata anche una
Giurisprudenza di merito ndash Diritto penale
92
direttiva che esonerava dalla timbratura del cartellino marcatempo e quindi
secondo lEstensore della sentenza non sarebbe stata dimostrata la reiterazione
dellallontanamento dal luogo di lavoro per finalitagrave diverse dallespletamento
dellattivitagrave professionale Inoltre il luogo di lavoro era munito di un doppio
ingresso uno dei quali non era stato oggetto di monitoraggio motivo per il quale
non si sarebbe potuto accertare neanche un danno economicamente apprezzabile)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez II 16 marzo 2018 n 14975 Cass Sez 17 dicembre 2013
n 8426 Cass Sez II 12 giugno 2008 n 26722 Cass Sez II 6 ottobre 2006 n
34210
Difformi -
Disastro ambientale e ne bis in idem
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alessandro Orabona)
Trib SMCV Sez III Coll C 20 settembre 2018 (dep 4 ottobre 2018) n
4571 Pres Est F Rugarli
Diritto penale ndash Disastro ambientale ndash Concorso formale di reati ndash Precedente
assoluzione per non aver commesso il fatto ndash cd inconciliabilitagrave logica ndash ne bis
in idem ndash Sentenza di non doversi procedere
(artt 434 cp 6 lett c) dl 6 novembre 2008 n 172 artt 529 649 cpp)
ldquoImmune da vizi logici e giuridici egrave la decisione del giudice che nellrsquoemettere
sentenza di non doversi procedere ex artt 529 649 cpp nei confronti di un
imputato giagrave assolto per non aver commesso il reato p e p dallrsquoart 6 lett c) dl n
1722008 evidenzi che in linea generale bencheacute non si possa precludere
lrsquoesercizio dellrsquoazione penale per un fatto diverso che presenti degli ulteriori e
differenti elementi rispetto ad un fatto giagrave giudicato tale principio perde la sua
consistenza allorquando il giudicato attiene alla condotta dellrsquoimputato ritenuta non
commessa e il reato diverso presenta identitagrave della condotta con quella giudicata
anche se questa si caratterizza per un evento diversordquo
ldquoLa preclusione del ne bis in idem non opera ove tra i fatti giagrave irrevocabilmente
giudicati e quelli ancora da giudicare sia configurabile unrsquoipotesi di ldquoconcorso
formale di reatirdquo potendo in tal caso la stessa fattispecie essere riesaminata sotto il
profilo di una diversa violazione di legge fatta salva lrsquoipotesi in cui nel primo
giudizio sia stata dichiarata lrsquoinsussistenza del fatto o la mancata commissione di
esso da parte dellrsquoimputato poicheacute in questo caso lrsquoevento giuridico considerato
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
93
successivamente si pone in rapporto di inconciliabilitagrave logica con il fatto giagrave
giudicatordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex plurimis Cass Sez III 23 febbraio 2017 n 55474 (dep 13 dicembre
2017) Barravecchia Cass Sez III 15 aprile 2009 n 25141 (dep 17 giugno 2009)
Ferrarelli Cass Sez III 18 settembre 2014 n 50310 (dep 02 dicembre 2014)
Scandroglio
Difformi -
Leggi speciali
Ordine di demolizione del Giudice penale e destinazione del bene a
finalitagrave pubbliche
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Amedeo Bucci de Santis)
Trib Napoli I Sez GE Dottssa Bottillo 15 dicembre 2017 (dep 27 dicembre
2017) ord
Leggi speciali ndash Ordine di demolizione del giudice penale ndash Acquisizione del
bene da parte del comune a seguito di inottemperanza del destinatario alla
demolizione disposta dalla PA ndash Destinazione del bene a finalitagrave pubbliche ndash
Caratteristiche della delibera del consiglio comunale che opta per la non
demolizione del manufatto
(art 31 co 5 dPR 6 giugno 2001 n 380)
ldquoLrsquoordine di demolizione costituisce atto dovuto del giudice penale a seguito di
condanna per il reato di cui allrsquoart 44 lett b) e c) TUE esplicazione di un potere
autonomo e non alternativo a quello dellrsquoautoritagrave amministrativa in fase esecutiva i
due poteri si possono trovare a doversi coordinarerdquo
ldquoOve sopravvengano situazioni di fatto o di diritto incompatibili con la esecuzione
dellrsquoordine di demolizione quali una corretta sanatoria o una delibera di
destinazione del bene a finalitagrave di pubblico interesse il GE puograve disporre la revoca
o la sospensione dellrsquoordine di demolizione sempre che sia stato emesso ovvero sia
prossimo ad essere emesso un atto amministrativo incompatibile con lrsquoordine
medesimordquo
ldquoLa acquisizione al patrimonio comunale egrave conseguenza della inottemperanza del
destinatario allrsquoordine di demolizione disposto dalla PA lrsquoacquisizione del bene al
Giurisprudenza di merito ndash Leggi speciali
94
patrimonio comunale egrave compatibile con lrsquoordine di demolizione disposto dal giudice
penale in quanto la demolizione del bene egrave un esito obbligato unica eccezione egrave
costituita dallrsquoart 31 comma 5 che esclude la demolizione del bene abusivo laddove
lrsquoente comunale abbia dichiarato lrsquoesistenza di interessi pubblici prevalenti rispetto
a quello del ripristino dellrsquoassetto urbanistico violato sempre che lrsquoopera abusiva
non contrasti con rilevanti interessi urbanistici o ambientalirdquo
ldquoLa delibera comunale che dichiari lrsquoesistenza di un interesse pubblico prevalente
sul ripristino dellrsquoassetto urbanistico deve dare conto delle specifiche esigenze che
giustificano la conservazione del singolo manufatto puntualmente individuatordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi la ordinanza in rassegna egrave coerente con il costante prevalente
orientamento della SC in senso conforme si segnalano Cass Sez III n 805518
6 dicembre 2017 (dep 20 febbraio 2018) Pres Fiale rel Gai ric P Cass Sez III
n 3017017 24 maggio 2017 (dep 15 giugno 2017) Pres Fiale est Ramacci ricB
Difformi -
La configurabilitagrave del reato di cui allrsquoart 2 dlgs 742000 non egrave
impedita dallrsquoeffettiva esistenza delle operazioni commerciali
intraprese noncheacute dalla veridicitagrave dei pagamenti effettuati
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Carmine Gatto)
Trib Napoli Sez VII penale Dott Ciampaglia 31 gennaio 2018 (dep 18 aprile
2018) n 1397 sent TC e altro
Leggi speciali ndash Reati tributari ndash Utilizzo di fatture per operazioni inesistenti ndash
Effettivitagrave delle operazioni commerciali ndash Irrilevanza ndash Mancata esclusione
della fattispecie ndash Elemento soggettivo ndash Consapevolezza della frode ndash
Compatibilitagrave con dolo eventuale
(art 2 dlgs 10 marzo 2000 n 74)
ldquoLrsquoeffettivo acquisto di beni non esclude la fattispecie di cui allrsquoart 2 dlgs 742000
qualora la merce sia stata acquisita da una societagrave esistente solo sulla carta cd
societagrave filtrordquo
ldquoLrsquoelemento soggettivo della fattispecie de qua consiste nella consapevolezza o
nellrsquoaccettazione del rischio (dolo eventuale) della natura di societagrave filtro della
controparte ovvero dellrsquoesistenza di una frode laquocaroselloraquo in corsordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
95
Conformi Cass Sez III 11 febbraio 2015 (dep 7 maggio 2015) n 19012 Cass
Sez III 27 aprile 2000 (dep 29 maggio 2000) n 6228
Difformi -
La configurabilitagrave del delitto di bancarotta per distrazione in
assenza della delibera assembleare
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giuseppe Musella)
Trib Napoli III Sez Coll 4 luglio 2018 (dep 1 ottobre 2018) n 8887 Pres
Spagna Est DrsquoAmbrosio FS + altri
Diritto penale ndash Bancarotta fraudolenta patrimoniale ndash Distrazione ndash Compensi
ndash Mancata delibera assembleare ndash Irregolaritagrave formale ndash Proporzione ndash
Valutazione ndash Necessitagrave
(artt 216 223 rd16 marzo 1942 n 267)
ldquoNel delitto di bancarotta fraudolenta la configurabilitagrave dellrsquoelemento soggettivo
doloso puograve escludersi qualora le operazioni compiute siano fisiologiche e
compatibili ndash sotto tutti gli aspetti - con lrsquoattivitagrave societaria complessivamente
considerata dal momento che la sussistenza di tale intento deve viceversa
ricavarsi in presenza di esborsi rilevanti idonei a ledere in modo incisivo le ragioni
dei creditorirdquo
(Nella fattispecie il Tribunale napoletano ha ritenuto che i compensi corrisposti agli
amministratori fossero certamente dovuti al pari del pagamento delle prestazioni
effettuate per le attivitagrave di progettazione tenuto conto che per oltre un anno la
societagrave continuava a godere della fiducia degli istituti di credito e che comunque
nel corso del 2012 era stata interessata da movimentazioni finanziare significative
Pertanto tali operazioni risultano perfettamente compatibili con le finalitagrave societarie
ndash rapportate ai volumi di affari ndash e non possono costituire elementi sintomatici della
volontagrave fraudolenta
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi
Difformi Cass sez V 15 gennaio 2018 n3797 Cass sez V 05 giugno 2018 n
30105
Giurisprudenza di merito ndash Leggi speciali
96
Reati urbanistici e dissequestro
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giovanni Petranico)
Gip Trib Napoli Sez XXII Dott Carola 6 novembre 2018 (dep 7 novembre
2018) Tarchini n 2888618 RGNR n 2511918 RGGip
Leggi speciali ndash Reati urbanistici ndash Interventi di manutenzione straordinaria ndash
Frazionamento o accorpamento delle unitagrave immobiliari ndash Limiti ndash Volumetria e
originaria destinazione drsquouso
(art 3 co 1 lett b) dPR 6 giugno 2001 n 380 come modificato dallrsquoart 17 co
1 lett a) n 2 dl 12 settembre 2014 n 133 conv con modificazioni nella l 11
novembre 2014 n 164)
ldquoAi sensi dellrsquoart 3 co 1 lett b) dPR n 3802001 come modificato dallrsquoart 17
comma 1 lett a) n 2 del dl 12 settembre 2014 n 133 conv con modificazioni
nella l 11 novembre 2014 n 164 laquonellrsquoambito degli interventi di manutenzione
straordinaria sono ricompresi anche quelli consistenti nel frazionamento o
accorpamento delle unitagrave immobiliari con esecuzioni di opere anche se comportanti
la variazione delle superfici delle singole unitagrave immobiliari noncheacute del carico
urbanistico purcheacute non sia modificata la volumetria e si mantenga lrsquooriginaria
destinazione drsquousoraquordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi -
Difformi -
Condono e sospensione dellrsquoordine di demolizione delle opere
abusive
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Aldo Franceschini)
C app Napoli 28 novembre 2018 (dep 3 dicembre 2018) n 7522014 SIGE
Pres Abbamondi Rel Abbamondi Matrone e altri
Leggi speciali ndash Reati urbanistici reati paesaggistici ndash Ordine di demolizione
opere abusive ordine di rimessione in pristino ndash Istanza di condono ndash Poteri di
accertamento del giudice dellrsquoesecuzione ndash Sospensione dellrsquoordine di
demolizione
(artt 31 co 9 TUE l 23 dicembre 1994 n 724 l 28 febbraio 1985 n 47 666
cpp)
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
97
ldquoSpetta al giudice penale (ed anche al giudice dellrsquoesecuzione) verificare la
sussistenza dei presupposti affincheacute la normativa di laquocondono edilizioraquo possa essere
applicata e gli accertamenti che devono essere compiuti dal giudice penale
costituiscono compiti propri dellrsquoautoritagrave giurisdizionale ndash conformi al dettato
dellrsquoart 101 comma II art 102 104 comma I e art 112 Cost ndash che non possono
essere demandati neppure con legge ordinaria allrsquoautoritagrave amministrativa in un
corretto rapporto delle sfere specifiche di attribuzionerdquo
ldquoIn presenza di una istanza di condono che non sia stata valutata dal giudice del
merito il giudice dellrsquoesecuzione ai fini del riconoscimento degli effetti delle
procedure di laquocondono edilizioraquo esperite ai densi della L n 724 del 1994 e L n 47
del 1985 ndash nellrsquoeseguire lrsquoindispensabile verifica degli elementi di fatto e di diritto ndash
deve accertare a) il tipo di intervento realizzato e la sua riconducibilitagrave agli schemi
della normativa di sanatoria b) le dimensioni volumetriche dellrsquoimmobile c)
lrsquoepoca della sua realizzazione d) la tempestivitagrave della domanda di sanatoria e
lrsquoavvenuto laquointegrale versamentoraquo delle somme dovute ai fini dellrsquooblazione ed a
titolo di contributo concessorio ritenute congrue dallrsquoamministrazione comunalerdquo
ldquoLrsquoordine di demolizione delle opere abusive emesso con la sentenza passata in
giudicato puograve essere sospeso solo qualora sia ragionevolmente prevedibile sulla
base di elementi concreti che in un breve lasso di tempo sia adottato dallrsquoautoritagrave
amministrativa o giurisdizionale un provvedimento che si ponga in insanabile
contrasto con detto ordine di demolizionerdquo
ldquoIl motivato parere favorevole della autoritagrave preposta alla tutela del vincolo ed il
parere favorevole della Commissione per il paesaggio se certamente non consente
di ritenere estinto il reato certamente inibiscono la demolizione o la remissione in
pristino dello stato dei luoghi atteso che i provvedimenti emessi comportano una
qualificata ricognizione dellrsquoassenza di conseguenze dannose o pericolose per
lrsquoambienterdquo
(Nel caso di specie la Corte distrettuale sospendeva per sei mesi lrsquoordine di
demolizione di unrsquoopera consistente nella sopraelevazione di un precedente
manufatto con realizzazione di primo e secondo piano (ciascuno di circa 160 mq) in
attesa della definizione del procedimento di sanatoria nellrsquoambito del quale risultava
giagrave emesso parere favorevole della Commissione per il paesaggio e autorizzata la
cancellazione dellrsquoordinanza dirigenziale di acquisizione dellrsquoimmobile al
patrimonio comunale)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi con riferimento alla terza massima Cass Sez III 17 ottobre 2017 n
42978 con riferimento alla quarta massima Cass Sez III 9 febbraio 2016 n
24410 Cass Sez III 3 luglio 2007 n 37318 Cass Sez III 26 novembre 2002 n
40269 Nucci in CED Cass n 222703
Difformi -
Giurisprudenza di merito ndash Leggi speciali
98
Diritto processuale penale
Sequestro preventivo valutazione del fumus boni iuris e del
periculum in mora
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)
TdL Napoli VIII Sez Coll A) 11 settembre 2018 n 549 ord
Diritto processuale penale ndash Riesame reale ndash Sequestro preventivo ndash Particolare
tenuitagrave del fatto ndash Reati urbanistici ndash Opera abusiva completata
(art 309 321 cpp)
ldquoLrsquoapplicabilitagrave della causa di non punibilitagrave per tenuitagrave del fatto nella fase
cautelare non puograve incidere sul giudizio circa la sussistenza o meno del fumus boni
iuris Non puograve ritenersi che vi sia una parte della normativa sostanziale sottratta
allrsquoapplicabilitagrave del giudice del riesame Questrsquoultimo tuttavia deve considerare
lrsquoapplicabilitagrave dellrsquoistituto alla fattispecie concreta al fine di valutare la possibile
ipotesi assolutoria ex art 131-bis cprdquo
ldquoIl sequestro preventivo di unrsquoopera edile realizzata senza titolo abitativo in
unrsquoarea sottoposta al vincolo di interesse pubblico (DM 28 marzo 1985) deve
essere supportato da un adeguato periculum in mora tale da intendersi la prognosi
di reale compromissione degli interessi attinenti al territorio e la previsione della
ulteriore lesione del bene giuridico protetto da parte dellrsquoindagato o di terzi in
ipotesi di godimento o disponibilitagrave della cosardquo
ldquoLrsquoesistenza di una struttura abusiva ultimata non integra di per seacute i requisiti della
concretezza ed attualitagrave del pericolordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi in relazione alla seconda massima Cass Sez III 24 novembre 2011 n
6599 in relazione alla terza massima Cass Sez III 14 aprile 2016 (dep 8 luglio
2016) n 28388
Difformi -
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
99
Mancato pagamento del pedaggio stradale e sequestro preventivo del
veicolo il periculum in mora deriva dalla natura della cosa sui cui egrave
disposto il sequestro
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Emma Lorena Cappuccio)
Trib SMCV 7 novembre 2018 (dep 19 dicembre 2019) ord
Diritto processuale penale ndash Riesame reale ndash Sequestro preventivo ndash Delitti contro il
patrimonio ndash Dissimulazione dello stato di insolvenza
(artt 321 322 cpp )
ldquoIl procedimento cautelare trova la sua ragione nella necessitagrave di evitare che le
conseguenze del reato siano protratte nel tempo incrementate in intensitagrave oppure di
ostacolare la commissione di ulteriori illeciti penali per lrsquoapplicazione della misura
occorre che siano sussistenti gli elementi che rendano ipotizzabile il reato per il quale si
procede ma non egrave richiesto tra i presupposti legittimanti il sequestro che la gravitagrave degli
indizi di colpevolezza sia a carico di un soggetto individuato tanto egrave vero che il vincolo
reale puograve essere disposto in procedimento contro ignotirdquo
ldquoIl silenzio serbato al momento dellrsquoingresso in autostrada egrave idoneo alla dissimulazione
dello stato di insolvenza riscontrabile pertanto nel comportamento di chi presentandosi
al casello a bordo di unrsquoautovettura ndash bene che fa presumere la capacitagrave di assolvere
lrsquoobbligo del pagamento del pedaggio in chi lo possiede ndash prenda in consegna il
talloncino aderendo in tal modo allrsquoofferta contrattuale proveniente dal gestore del
servizio autostradalerdquo
(Nella fattispecie il Tribunale del riesame ha ritenuto che lrsquoesigenza di prevenzione puograve
imporre di adottare la misura cautelare reale ogni qual volta un bene ndash quale che sia la
persona che ne dispone ndashpossa costituire strumento attraverso il quale le conseguenze del
reato vengono aggravate o protratte nel tempo esulando lrsquoaccertamento sulla effettiva
materiale disponibilitagrave del bene dal profilo cautelare essendo il predetto accertamento di
esclusiva competenza del Giudice del procedimento principale Altresigrave ha precisato come
nel caso in esame sussista il fumus del reato ex art 641 cp in quanto il conducente della
vettura transitando in autostrada nelle corsie riservate al ldquotelepassrdquo senza di fatto disporre
di tale strumento di pagamento con il suo comportamento ha profittato piugrave volte della
prestazione offerta dallrsquoente gestore della rete viaria accettando in tal modo di assumere
lrsquoobbligazione corrispettiva per facta concludentia)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi in relazione alla prima massima Cass Sez III 8 gennaio 2011 (dep 13
dicembre 2017) n 35312 in relazione alla seconda massima Cass Sez II 23 settembre
1996 (dep 28 novembre 1996) n 10247
Difformi -
Giurisprudenza di merito ndash Procedimento di prevenzione
100
Procedimento di prevenzione
La richiesta di applicazione della sorveglianza speciale nei confronti
di soggetto in espiazione di una pena detentiva superiore ai due anni
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alfonso Tatarano)
TdP Napoli 17 aprile 2018 decr in proc n 1622012 RGMP Pres
Lomonte Rel Consiglio
Procedimento di prevenzione ndash Sicurezza pubblica ndash Misure di prevenzione
personali ndash Sospensione dellrsquoesecuzione della sorveglianza speciale nel caso di
espiazione di pena detentiva ndash Necessitagrave di verifica dellrsquoattualitagrave della
pericolositagrave ndash Inammissibilitagrave della richiesta di applicazione della sorveglianza
speciale nei confronti di soggetto in espiazione di una pena detentiva lunga
(artt 14 e 15 dlgs 6 settembre 2011 n 159)
ldquoA seguito della sentenza della Corte Costituzionale n 291 del 2011 che ha
dichiarato lrsquoillegittimitagrave dellrsquoart 15 D Lgs 6 settembre 2011 n 159 nella parte in
cui non prevede che nel caso in cui lrsquoesecuzione della misura di prevenzione
personale resti sospesa durante la detenzione per espiazione pena del prevenuto
lrsquoorgano che ha disposto lrsquoapplicazione non debba valutare anche drsquoufficio la
permanenza delle condizioni di pericolositagrave dellrsquointeressato nel momento
dellrsquoesecuzione della misura e dellrsquointroduzione del co 2-ter dellrsquoart 14 che
impone allrsquoorgano competente successivamente allrsquoespiazione di una pena
detentiva non inferiore a due anni di rivalutare la persistenza delle condizioni di
pericolositagrave sociale dellrsquointeressato deve ritenersi che nellrsquoipotesi di prolungata
espiazione della pena detentiva la richiesta dellrsquoorgano proponente volta a valutare
lrsquoattualitagrave della pericolositagrave prospettata sia sostanzialmente inammissibile Deve
infatti osservarsi che in conseguenza del mutato assetto normativo il giudizio
sullrsquoattualitagrave emesso nellrsquoambito di un procedimento che ha come destinatario un
soggetto che dopo lrsquoadozione del provvedimento resteragrave detenuto in espiazione pena
per un periodo di almeno due anni egrave in sostanza ldquotamquam non essetrdquo dovendo lo
stesso giudizio essere necessariamente ripetuto dopo la cessazione della pena
detentiva e prima dellrsquoesecuzione del provvedimentordquo
(Fattispecie nella quale il Tribunale ha dichiarato inammissibile la richiesta di
applicazione della misura di prevenzione della sorveglianza speciale nei confronti di
un soggetto condannato in espiazione con fine pena (abbondantemente) superiore ai
due anni termine minimo questrsquoultimo previsto dal co 2-ter dellrsquoart 14 per radicare
lrsquoobbligo di verifica dellrsquoattualitagrave della pericolositagrave sociale da parte dellrsquoorgano
competente allrsquoapplicazione della misura Ha ritenuto il Tribunale che
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
101
lrsquoadempimento della verifica della permanenza della pericolositagrave sociale
successivamente alla cessazione dellrsquoesecuzione della pena comporterebbe un
rallentamento nella celeritagrave dellrsquoapplicazione della misura vanificando di fatto
lrsquointeresse dellrsquoorgano proponente a conseguire una rapida sottoposizione del
proposto alla misura evitando il pericolo di dilazioni)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi con riferimento alla necessitagrave di procedere alla verifica dellrsquoattualitagrave della
pericolositagrave sociale del proposto allrsquoesito dellrsquoespiazione Cass Sez V 13 giugno
2016 (dep 29 luglio 2016) n 33345 Cartanese in CED Cass n 268046
Difformi -
I requisiti per lrsquoapplicazione del controllo giudiziario delle imprese
su richiesta del privato
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Antonio Scotto Rosato)
Tribunale SMCV Sez Misure di prevenzione 2 maggio 2018 n 3 decr
Procedimento di prevenzione ndash Controllo giudiziario delle aziende ndash Finalitagrave ndash
Requisiti ndash Occasionalitagrave
(art 34-bis dlgs 6 settembre 2011 n159)
ldquoLa nuova misura dettata dallrsquoart 34-bis nasce dalla necessitagrave di adattare alle
mutate realtagrave socio-economiche gli strumenti giagrave esistenti in tema di contrasto alla
criminalitagrave organizzata adeguandoli alle diverse forme di intervento dei fenomeni
criminogeni nellrsquoimpresa ma tenendo al contempo nella giusta considerazione le
esigenze di salvaguardia della proprietagrave privata e della libera iniziativa economica
con particolare attenzione alle inevitabili conseguenze sul piano sociale ed alle
pesanti ricadute sui livelli occupazionali noncheacute sulla stessa efficienza ed efficacia
dellrsquoazione amministrativardquo
ldquoIl ricorso alla misura di cui allrsquoart 34-bis su impulso del privato egrave di natura
sussidiaria utilizzabile solo ove venga riscontrato il tratto di agevolazione
dellrsquoattivitagrave economica rispetto ad entitagrave criminali e pertanto deve collocarsi fra le
previsioni legislative che hanno come obiettivo la bonifica delle imprese nellrsquoottica
del salvataggio dal rischio di infiltrazioni mafiose dovendosi interpretare quale
strumento finalizzato alla conservazione delle imprese una volta depurate dagli
aspetti di illegalitagraverdquo
ldquoAffincheacute possa ricorrersi allo strumento previsto dallrsquoart 34-bis egrave necessario che
lrsquoimpresa sia soggetta ad un tentativo di infiltrazione mafiosa che tuttavia tale
Giurisprudenza di merito ndash Procedimento di prevenzione
102
fenomeno di infiltrazione abbia il carattere dellrsquooccasionalitagrave ed infine che
lrsquoimpresa sia stata destinataria di unrsquoinformativa antimafia tempestivamente
impugnatardquo
(Nel caso di specie il Tribunale nellrsquoaccogliere lrsquoistanza di parte ammetteva il
controllo giudiziario di cui allrsquoart 34-bis per anni due ritenendo sussistenti tutti i
requisiti richiesti dalla norma quali il carattere occasionale del tentativo di
infiltrazione camorristica noncheacute la sussistenza di una informativa antimafia
debitamente impugnata)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi -
Difformi -
Programmazione eventi e suggerimenti bibliografici
103
Programmazione eventi
- 25 marzo 2019 Le modifiche allrsquoart 4-bis OP il nuovo regime
penitenziario dei reati contro la pubblica amministrazione relatori Prof
Giuseppe Tabasco Dott Marco Carbone Dottssa Filomena Capasso
Dott Valentino Battiloro Avv Dario Gagliano Avv Gaetano Balice
- 16 aprile 2019 Trattamento dati personali privacy riservatezza nei
recenti interventi legislativi relatori Dott Alfredo Guardiano Prof
Avv Pasquale Troncone Profssa Vania Maffeo
- maggio 2019 La Corte di Strasburgo e la confisca senza condanna
lrsquoattesa sentenza della Grande Chambre (C edu GC 28 giugno 2018
GIEM Srl e altri c Italia)
- maggio 2019 La riforma della prescrizione ai tempi del populismo
penale
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
104
Suggerimenti bibliografici
Bellucci G Il patrocinio a spese dello Stato Giappichelli 2019 p 224
Della Ragione L (a cura di) La legge anticorruzione 2019 Giuffregrave
2019 p 98
Falato F (a cura di) Appunti di cooperazione giudiziaria penale II ed
ESI 2019 p 244
Manduchi C (a cura di) Contrasti giurisprudenziali penali 2018
Giuffregrave 2019 in corso di pubblicazione
Pennetta A L Bullismo Cyberbullismo e nuove forme di devianza
Giappichelli 2019 p 344
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
3
In caso di furto il luogo di lavoro puograve essere qualificabile come privata dimora
solo a determinate condizioni
Cass Sez V 6 aprile 2018 dep 10 settembre 2018 n 40289 p 39
La fattispecie di corruzione impropria nella vicenda della cd compravendita
dei senatori
Cass Sez VI 2 luglio 2018 dep 11 settembre 2018 n 40347 p 40
Condivisione in rete di ideali Isis e configurabilitagrave dellrsquoart 270-bis c p
Cass Sez VI 23 febbraio 2018 dep 11 settembre 2018 n 40348 p 41
Le azioni ostruzionistiche tra violenza privata e ragion fattasi
Cass Sez V 18 maggio 2018 dep 12 settembre 2018 n 40482 p 42
Lrsquoaccettazione del rischio di realizzare la lesione tipica della fattispecie
incriminatrice non esclude la configurabilitagrave del reato anche se lrsquointento egrave
quello di realizzare uno scherzo
Cass Sez V 28 maggio 2018 dep 26 settembre 2018 n 40488 p 43
Lrsquoaggravante del metodo mafioso nel reato di estorsione
Cass Sez V 11 giugno 2018 dep 26 settembre 2018 41865 p 43
Tentato furto ed attenuante del danno patrimoniale di speciale tenuitagrave
Cass Sez V 8 giugno 2018 dep 27 settembre 2018 n 42564 p 44
La creazione di un profilo ebay con dati anagrafici altrui configura il reato di
sostituzione di persona La ricarica postepay effettuata dalla vittima della truffa
determina il tempus ed il locus commissi delicti
Cass Sez V 22 giugno 2018 dep 27 settembre 2018 n 42572 p 45
I motivi di convenienza posti a base dellobbligo di astensione del Pubblico
Ufficiale ed il concorso dellextraneus nel reato proprio di abuso di ufficio
Cass Sez VI 7 giugno 2018 dep 28 settembre 2018 n 42911 p 46
Configurabilitagrave della fattispecie di rifiuto di atti drsquoufficio nel mancato deposito
di un provvedimento giudiziario
Cass Sez VI 13 luglio 2018 dep 3 ottobre 2018 n 43903 p 48
Commette il reato di truffa il medico che induce i pazienti a credere
contrariamente al vero che la prestazione deve essere resa in regime di libera
professione e non in convenzione
Cass Sez II 16 settembre 2018 dep 4 ottobre 2018 n 44228 p 48
Integra il reato di diffamazione a mezzo stampa la generica attribuzione di fatti
illeciti ad un soggetto qualora lrsquoarticolo sia in grado di generare la convinzione
nel lettore medio che il soggetto abbia commesso un qualche illecito
Cass Sez V 14 giugno 2018 dep 10 ottobre 2018 n 45813 p 49
Configurabilitagrave del reato di percosse
Cass Sez V 28 giugno 2018 dep 23 ottobre 2018 n 48322 p 50
Frode informatica (Phishing) e dolo concorsuale
Cass Sez II 10 settembre 2018 dep 24 ottobre 2018 n 48553 p 51
Indice
4
Lrsquoaccesso abusivo ad un sistema informatico o telematico da parte del dirigente
Cass Sez V 20 settembre 2018 dep 25 ottobre 2018 n 48895 p 52
II Leggi speciali p 53
Applicabilitagrave della causa di non punibilitagrave della ldquoparticolare tenuitagrave del fattordquo
al reato di omesso versamento delle ritenute previdenziali e assistenziali
Cass Sez III 30 maggio 2018 dep 3 settembre 2018 n 39413 p 53
La differente tutela dei beni giuridici protetti dai reati di occupazione abusiva
dello spazio demaniale e da quelli urbanistici e paesaggistici con gli ineludibili
effetti ai fini dellintegrazione delle relative fattispecie
Cass Sez III 4 maggio 2018 dep 4 settembre 2018 n 39679 p 54
Trattamento illecito di dati personali e diffusione del numero del cellulare di
terzi
Cass Sez III 8 giugno 2018 dep 4 settembre 2018 n 39682 p 55
Il concorso degli amministratori non operativi nel reato di bancarotta
fraudolenta per distrazione
Cass Sez V 16 maggio 2018 dep 7 settembre 2018 n 40152 p 55
Lrsquoevento della bancarotta impropria da reato societario
Cass Sez V 28 maggio 2018 dep 12 settembre 2018 n 40489 p 56
Particolare tenuitagrave del rifiuto di sottoporsi allrsquoalcoltest
Cass Sez IV 30 maggio 2018 dep 24 settembre 2018 n 40926 p 57
Il perimetro applicativo del principio di sussidiarietagrave previsto nellrsquoipotesi
delittuosa di dichiarazione infedele
Cass Sez III 17 gennaio 2018 dep 25 settembre 2018 n 41260 p 57
I limiti della responsabilitagrave del direttore dei lavori per conto del committente in
relazione alla gestione dei rifiuti prodotti dalla ditta appaltatrice o
subappaltatrice
Cass Sez III 8 maggio 2018 dep 26 settembre 2018 n 41699 p 58
La valutazione dei costi non contabilizzati ai fini del calcolo dellammontare
dellimposta evasa
Cass Sez III 8 maggio 2018 dep 26 settembre 2018 n 41703 p 59
La conversione del sequestro conservativo in pignoramento in presenza di
condanna generica al risarcimento del danno
Cass Sez V 15 maggio 2018 dep 26 settembre 2018 n 41839 p 60
La responsabilitagrave del socio illimitatamente responsabile delle societagrave in nome
collettivo nel delitto di bancarotta fraudolenta per distrazione
Cass Sez V 10 luglio 2018 dep 27 settembre 2018 n 42591 p 61
Reati tributari e particolare tenuitagrave del fatto
Cass Sez III 3 luglio 2018 dep 3 ottobre 2018 n 43654 p 62
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
5
DASPO obbligo di comparire presso un ufficio o comando di polizia
Cass Sez III 15 giugno 2018 dep 9 ottobre 2018 n 45251 p 62
Cattivo stato di conservazione del cibo
Cass Sez III 18 luglio 2018 dep 9 ottobre 2018 n 45274 p 63
Il doppio binario sanzionatorio nel market abuse
Cass Sez V 16 luglio 2018 dep 10 ottobre 2018 n 45829 p 64
Il calcolo dellrsquoIVA evasa
Cass Sez III 28 marzo 2018 dep 16 ottobre 2018 n 46953 p 64
Il concetto di disponibilitagrave degli oggetti atti ad offendere nelle ipotesi di
DASPO di gruppo
Cass Sez III 24 maggio 2018 dep 16 ottobre 2018 n 46982 p 65
La natura istantanea del delitto di trasferimento fraudolento di valori
Cass Sez VI 20 giugno 2018 dep 17 ottobre 2018 n 47304 p 66
Il destino dellrsquoordine di demolizione nel caso di ammissione alla prova
dellrsquoimputato
Cass Sez III 3 luglio 2018 dep 18 ottobre 2018 n 47456 p 67
Lrsquoammissibilitagrave del concorso tra il reato di dichiarazione infedele ed omesso
versamento dellrsquoIVA
Cass Sez III 1 febbraio 2018 dep 23 ottobre 2018 n 48246 p 68
La necessitagrave della individuazione del ruolo svolto dal concorrente nel reato di
sottrazione fraudolenta
Cass Sez III 12 giugno 2018 dep 29 ottobre 2018 n 49200 p 68
Il concorso dellrsquoextraneus a singole condotte distrattive nel delitto di
bancarotta fraudolenta
Cass Sez V 17 maggio 2018 dep 29 ottobre 2018 n 49449 p 69
Insider trading doppio binario e proporzionalitagrave del complessivo trattamento
sanzionatorio
Cass Sez V 21 settembre 2018 dep 31 ottobre 2018 n 49869 p 70
III Diritto processuale penale p 73
Rito abbreviato copertura della procura speciale nellrsquoipotesi di modifica
dellrsquoimputazione
Cass Sez VI 6 luglio 2018 dep 4 settembre 2018 n 39926 p 73
Sindacato del giudice dellrsquoesecuzione nella determinazione del tempus
commissi delicti
Cass Sez I 10 luglio 2018 dep 5 settembre 2018 n 39943 p 74
Diffamazione e principio di correlazione tra accusa e sentenza
Cass Sez V 3 maggio 2018 dep 6 settembre 2018 n 40083 p 75
La notifica dellrsquoavviso di fissazione per lrsquoudienza del giudizio di appello
Indice
6
Cass Sez V 16 maggio 2018 dep 7 settembre 2018 n 40159 p 75
Il creditore munito di garanzia reale sul bene non puograve chiedere la revoca del
sequestro preventivo
Cass Sez III 4 dicembre 2018 dep 11 settembre 2018 n 40318 p 76
I limiti della confisca nelle ipotesi di denaro provenienti da soggetti terzi
estranei al reato
Cass Sez III 12 luglio 2018 dep 24 settembre 2018 n 41104 p 77
Il commesso di un negozio puograve sporgere querela per truffa anche se
formalmente privo del potere di rappresentanza
Cass Sez II 18 luglio 2018 dep 26 settembre 2018 n 41785 p 78
Lrsquouso della posta elettronica certificata per il deposito di istanze in cancelleria
Cass Sez III 17 maggio 2018 dep 1 ottobre 2018 n 43184 p 78
Formula corretta di esclusione della punibilitagrave per particolare tenuitagrave del fatto
innanzi al Giudice di Pace
Cass Sez V 26 giugno 2018 dep 4 ottobre 2018 n 44128 p 79
Lrsquoinammissibilitagrave dellrsquoatto di appello nei casi di difetto di specificitagrave dei motivi
di gravame
Cass Sez V 12 luglio 2018 dep 4 ottobre 2018 n 44177 p 80
Lrsquoammissibilitagrave del patteggiamento del reato di omesso versamento dellrsquoIVA
nelle ipotesi di mancata estinzione del debito tributario
Cass Sez III 18 luglio 2018 dep 9 ottobre 2018 n 45275 p 81
Violazione del termine di durata massima delle indagini preliminari
Cass Sez VI 8 marzo 2018 dep 9 ottobre 2018 n 45486 p 82
Sostituto processuale e delega orale
Cass Sez I 2 ottobre 2018 dep 25 ottobre 2018 n 48862 p 83
Impedimento dellrsquoimputato
Cass Sez V 20 settembre 2018 dep 25 ottobre 2018 n 48892 p 84
IV Esecuzione e sorveglianza p 85
Valutazione della condotta successiva serbata dal condannato e affidamento in
prova ai servizi sociali
Cass Sez I 18 maggio 2018 dep 11 settembre 2018 n 40341 p 85
Videosorveglianza dei detenuti in regime 41-bis OP e limiti nellrsquoesercizio dei
mezzi di controllo
Cass Sez I 16 aprile 2018 dep 8 ottobre 2018 n 44972 p 86
Permessi premio e programma trattamentale
Cass Sez I 18 luglio 2018 dep 26 ottobre 2018 n 49146 p 86
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
7
V Procedimento di prevenzione p 89
Misure di prevenzione tassativitagrave dei casi ed autonomia della valutazione
rispetto al procedimento di cognizione
Cass Sez I 19 aprile 2018 dep 3 ottobre 2018 n 43826 p 89
Sorveglianza speciale e prescrizioni generiche del cd honeste vivere
Cass Sez I 6 giugno 2018 dep 30 ottobre 2018 n 49731 p 90
Giurisprudenza di merito p 91
Diritto penale p 91
La ripetitivitagrave della condotta ed il profitto economicamente apprezzabile quali
elementi qualificanti la fattispecie di truffa ai danni dello Stato realizzata
mediante lattestazione da parte di terzi della propria presenza in servizio
Gup SMCV 20 aprile 2017 dep 20 maggio 2017 n 345 p 91
Disastro ambientale e ne bis in idem
Trib SMCV Sez III 20 settembre 2018 dep 4 ottobre 2018 n 4571 p 92
Leggi speciali p 93
Ordine di demolizione del Giudice penale e destinazione del bene a finalitagrave
pubbliche
Trib Napoli Sez I GM 15 dicembre 2017 dep 22 dicembre 2017 ord
p 93
La configurabilitagrave del reato di cui allrsquoart 2 dlgs 742000 non egrave impedita
dallrsquoeffettiva esistenza delle operazioni commerciali intraprese noncheacute dalla
veridicitagrave dei pagamenti effettuati
Trib NA VII Sez GM 31 gennaio 2018 dep 18 aprile 2018 n 1397 p 94
La configurabilitagrave del delitto di bancarotta per distrazione in assenza della
delibera assembleare
Trib Napoli Sez III 4 luglio 2018 dep 1 ottobre 2018 n 8887 p 95
Reati urbanistici e dissequestro
Gip Napoli Uff XXII 6 novembre 2018 dep 7 novembre 2018 ord p 96
Condono e sospensione dellrsquoordine di demolizione delle opere abusive
C app Napoli 28 novembre 2018 dep 3 dicembre 2018 ord p 96
Diritto processuale penale p 98
Sequestro preventivo valutazione del fumus boni iuris e del periculum in mora
Trib Napoli VIII Sez Riesame 5 settembre 2018 dep 11 settembre 2018 n
549 ord p 98
Indice
8
Mancato pagamento del pedaggio stradale e sequestro preventivo del veicolo
il periculum in mora deriva dalla natura della cosa sui cui egrave disposto il
sequestro
Trib SMCV 7 novembre 2018 dep 19 dicembre 2018 ord p 99
Procedimento di prevenzione p 100
La richiesta di applicazione della sorveglianza speciale nei confronti di
soggetto in espiazione di una pena detentiva superiore ai due anni
TdP Napoli 17 aprile 2018 decr p 100
I requisiti per lrsquoapplicazione del controllo giudiziario delle imprese su richiesta
del privato
Trib SMCV Sez Misure di prevenzione 2 maggio 2018 n 3 decr p 101
Programmazione eventi formativi p 103
Suggerimenti bibliografici p 104
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
9
Opinioni
Intervento del Presidente Carnevale allrsquoinaugurazione
dellrsquoanno giudiziario (sintesi)
La Camera Penale di Napoli avverte lrsquoesigenza di denunciare la situazione di
gravissima crisi in cui versa la giustizia penale in Italia
Fra le principali ragioni di preoccupazione occorre anzitutto annoverare lrsquoemergenza
carcere
Per rendersi conto della dimensione del problema egrave sufficiente scorrere (ma egrave
necessario farlo per poter parlare del fenomeno) i dati ufficiali delle persone
detenute in istituti penitenziari al 31 dicembre 2018
Su scala nazionale si contano circa 10000 detenuti in eccesso rispetto alla capienza
regolamentare (quasi il 18) In Campania risultano ristretti 7660 cittadini a fronte
di una capienza regolamentare di 6142 unitagrave (quasi il 20)
Inoltre non bisogna dimenticare che della popolazione complessiva ben 1700
persone non sono ldquodefinitivirdquo Si vuole dire che oltre il 20 della popolazione
carceraria campana egrave composta da presunti innocenti Addirittura 1436 sono quelli
in attesa di primo giudizio
Nel solo distretto di Corte di appello di Napoli si contano 7028 presenze a fronte di
una capienza regolamentare di 5682 unitagrave
La Casa circondariale ldquoG Salviardquo di Napoli ndash Poggioreale egrave lrsquoistituto con piugrave
detenuti drsquoItalia con 2296 presenze a fronte di una capienza regolamentare di 1638
Tradotti questi numeri in percentuale significa oltre il 40 in esubero
Se questi sono i numeri si deve prendere atto che il sovraffollamento carcerario nel
nostro Paese ha nuovamente toccato picchi di emergenza nazionale
Opinioni
10
E ancora una volta occorre ribadire che una quota significativa di persone detenute egrave
rappresentata da soggetti in attesa di giudizio ossia di persone che per dettato
costituzionale lrsquoordinamento italiano presume essere innocenti
La giurisdizione di sorveglianza rappresenta un tema strettamente correlato al
Carcere
Come noto il funzionamento del Tribunale di sorveglianza di Napoli presenta gravi
criticitagrave piugrave e piugrave volte denunciate dalla Camera Penale di Napoli
Purtroppo tali criticitagrave ancora non hanno trovato soluzione nonostante gli sforzi
profusi a livello locale dai dirigenti degli uffici giudiziari interessati Eppure si tratta
di criticitagrave che incidono pesantemente su una porzione significativa della
popolazione carceraria rappresentata dai detenuti in espiazione pena
Disfunzioni che infliggono un evidente vulnus nei confronti dei detenuti
ingenerando fra lrsquoaltro una generale sfiducia sulla funzione rieducativa della pena e
che inevitabilmente mortificano le funzioni dellrsquoavvocato e del magistrato
Altro tema nevralgico riguarda i tempi del Giudizio penale che sono troppo lunghi
Con lrsquoassetto attuale si restituisce lrsquoidea di un processo dalla durata tuttrsquoaltro che
ragionevole creando un clima di sfiducia nei cittadini
Ebbene in un contesto del genere si innestano trasformando la preoccupazione in
allarme le linee drsquoazione che contraddistinguono le scelte politiche e di politica
legislativa portate avanti in materia di giustizia dallrsquoattuale compagine governativa
Sul terreno della libertagrave personale e dellrsquoespiazione della pena le risposte politiche si
sono tradotte in un ristrettissimo arco temporale a titolo esemplificativo 1) nella
scelta ndash concernente la riforma dellrsquoordinamento penitenziario proposta dal Ministro
Orlando allrsquoesito del lungo lavoro degli Stati Generali dellrsquoesecuzione penale ndash di
non esercitare la delega nella parte relativa alle misure alternative ed alla
eliminazione di automatismi preclusivi 2) nella scelta di approvare la legge cd
ldquospazzacorrottirdquo (l n 3 del 2019) che prevede fra lrsquoaltro lrsquoulteriore ampliamento
del catalogo dei reati di cui allrsquoart 4-bis dellrsquoordinamento penitenziario
Il tutto in una visione drammaticamente carcerocentrica che da un lato appare
dimentica di fondamentali ed insopprimibili principi costituzionali a partire da
quello della finalitagrave rieducativa della pena dallrsquoaltro non sembra tenere in alcun
conto il drammatico sovraffollamento degli istituti penitenziari italiani
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
11
Sul terreno dellrsquoefficienza le ldquoricetterdquo politiche si sono tradotte in scelte giagrave operate
o solo prospettate implicanti 1) la sostanziale cancellazione del principio di
immediatezza 2) una modifica in senso peggiorativo del regime delle impugnazioni
3) lrsquointroduzione di una nuova causa di ldquosospensionerdquo del termine di prescrizione
destinato a rimanere sospeso dalla pronuncia della sentenza di primo grado o del
decreto penale di condanna fino alla data di esecutivitagrave della sentenza che definisce
il giudizio o dellrsquoirrevocabilitagrave del decreto di condanna In altre parole si tratta di un
abbattimento dellrsquoistituto (di fatto sterilizzato) una volta che il procedimento sia
giunto a segnare tale tappa potragrave protrarsi ad libitum senza alcun limite
cronologico generando la inaccettabile figura dellrsquoeterno imputato
Accomunando peraltro incredibilmente agli imputati destinatari di una sentenza di
condanna anche coloro che siano stati assolti oltre ndash naturalmente ndash alle vittime del
reato
Un lsquofine processo mairsquo (assimilabile ad una sorta di vera e propria lsquopena
processualersquo quasi un lsquoergastolo processualersquo) che presenta plurimi e rilevantissimi
profili confliggenti con il quadro costituzionale
Tanto in un clima segnato da un progressivo scadimento come emblematicamente
testimoniato dalla recentissima vicenda concernente il detenuto Cesare Battisti
condannato in via definitiva per gravissimi reati e tuttavia esibito (dopo la cattura
ed il ritorno in Italia) come fosse un trofeo da una sorta di Stato vendicatore in
spregio ai piugrave elementari presidi posti a garanzia della dignitagrave umana dovuta a tutti
Nessuno escluso
Un clima che peraltro contribuisce al diffondersi tra i cittadini di un ldquogiustizialismo
populistardquo ndash che sostituisce al principio costituzionale di non colpevolezza una
concezione della giustizia quale luogo di punizione ndash come da ultimo dimostrano
plasticamente i recenti inaccettabili accadimenti verificatisi presso un Tribunale di
questo Distretto di Corte di Appello alla lettura di una sentenza non integralmente
recettiva delle imputazioni formulate
La CPN tuttavia non si limita ad esprimere la propria ferma contrarietagrave a soluzioni
che reputa inaccettabili giagrave sotto il profilo dei principi
Riteniamo infatti doveroso lrsquoimpegno per far crescere prassi virtuose
Crediamo infatti che un processo giusto ndash contrariamente alla vulgata che si cerca di
propagandare ndash possa coniugarsi con una giustizia efficiente
Opinioni
12
Che un processo giusto possa anzi debba avere una durata ragionevole
E in ogni caso reputiamo inaccettabile che possa anche solo ipotizzarsi di risolvere
la questione delle (eventuali) inefficienze del sistema incidendo sui presidi di
garanzia e sui diritti di libertagrave delle persone
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
13
Novitagrave normative
La (mancata) riforma dellrsquoordinamento penitenziario per minorenni e
giovani adulti dopo 40 anni di attesa
dlgs 2 ottobre 2018 n 121
Disciplina dellrsquoesecuzione delle pene nei confronti dei condannati minorenni in
attuazione della delega di cui allrsquoarticolo 1 commi 81 83 e 85 lettera p) della
legge 23 giugno 2017 n 103
pubblicato in GU 26 ottobre 2018 n 250 Suppl Ordinario n 50
(scheda a cura di Sabina Coppola)
Il decreto in esame per la prima volta contempla una disciplina specifica per
lrsquoesecuzione della pena nei confronti dei soggetti minori degli anni 18 e dei giovani
adulti (ovvero dei soggetti di etagrave compresa tra i 18 ed i 25 anni) prevedendo solo in
via sussidiaria lrsquoapplicazione della normativa prevista per i condannati adulti A tal
proposito infatti lrsquoart 1 co 1 recita testualmente Nel procedimento per
lesecuzione della pena detentiva e delle misure penali di comunitagrave a carico di
minorenni noncheacute per lapplicazione di queste ultime si osservano le disposizioni
del presente decreto e per quanto da esse non previsto quelle del codice di
procedura penale della legge 26 luglio 1975 n 354 del relativo regolamento di
attuazione di cui al decreto del Presidente della Repubblica 30 giugno 2000 n230
e del decreto del Presidente della Repubblica 22 settembre 1988 n 448 e relative
norme di attuazione di coordinamento e transitorie approvate con decreto
legislativo 28 luglio 1989 n 272rdquo La specialitagrave della materia comporta che la
competenza sia riservata al Tribunale di Sorveglianza per i minorenni (art 8)
La finalitagrave a cui mira lrsquoesecuzione penale minorile egrave quella di ldquofavorire percorsi di
giustizia riparativa e di mediazione con le vittime di reato Tende altresigrave a favorire
la responsabilizzazione leducazione e il pieno sviluppo psico-fisico del minorenne
la preparazione alla vita libera linclusione sociale e a prevenire la commissione di
ulteriori reati anche mediante il ricorso ai percorsi di istruzione di formazione
professionale di istruzione e formazione professionale di educazione alla
cittadinanza attiva e responsabile e ad attivitagrave di utilitagrave sociale culturali sportive
e di tempo liberordquo (art 1 co 2) Ciograve comporta la possibilitagrave per il Magistrato di
Sorveglianza di modificare la misura in atto in funzione delle prerogative dei
singoli condannati ed in unrsquoottica di personalizzazione dellrsquoesecuzione della pena
Novitagrave normative
14
La disciplina dellrsquoordinamento penale minorile si fonda sul principio di
territorialitagrave teso ad assicurare il mantenimento ed il rafforzamento delle
relazioni socio-familiari del minorenne (indispensabili per garantirgli un piugrave
facile ritorno nel suo contesto di vita) e derogabile qualora manchino o non siano
educativamente adeguati i riferimenti socio-affettivi di cui si dispone (art 2 co
7 e art 22) e stigmatizzando la extrema ratio del ricorso al carcere contempla le
cd misure penali di comunitagrave (art 2) ldquoLe misure penali di comunitagrave sono disposte
quando risultano idonee a favorire levoluzione positiva della personalitagrave un
proficuo percorso educativo e di recupero sempre che non vi sia il pericolo che il
condannato si sottragga allesecuzione o commetta altri reati Tutte le misure
devono prevedere un programma di intervento educativordquo (art 2 co 1)
Il decreto prima chiarisce le modalitagrave esecutive delle misure penali di comunitagrave
(art 3) e poi le analizza nel dettaglio In particolare sono misure penali di
comunitagrave
- lrsquoaffidamento in prova al servizio sociale qualora la pena da espiare non
superi i 4 anni (art 4)
- lrsquoaffidamento in prova con detenzione domiciliare per alcuni giorni in
particolare (presso il proprio domicilio o altro luogo specificamente
individuato) nei casi in cui sia concesso lrsquoaffidamento di cui allrsquoart 4 (art 5)
- la detenzione domiciliare qualora la pena da espiare non superi i 3 anni e non
vi siano le condizioni per laffidamento in prova al servizio sociale e per
laffidamento in prova al servizio sociale con detenzione domiciliare (art 6)
- la semilibertagrave (art 7) qualora il condannato abbia espiato almeno un terzo
della pena e se si tratta di condannato ldquoper taluno dei delitti indicati nel
comma 1 dellarticolo 4-bis della legge 26 luglio 1975 n 354 si tiene conto
altresigrave del significativo rapporto tra la pena espiata e la pena residuardquo
Il decreto nonostante le aspettative non elimina gli automatismi preclusivi
previsti dallrsquoart 4 bis dellrsquoordinamento penitenziario (per lrsquoesecuzione della pena
detentiva nei confronti di soggetti maggiorenni)
Il III capo del decreto in argomento disciplina lrsquoesecuzione delle misure penali di
comunitagrave e delle misure alternative nei confronti dei soggetti minori di anni 18 e dei
giovani adulti riservando a questi ultimi un trattamento specifico ed adeguato alle
indicazioni europee che (in termini di ldquostandard europei di vivibilitagrave carcerariardquo)
avevano esteso fino ai venticinque anni lrsquoetagrave raggiunta la quale obbligatoriamente i
condannati per reati commessi da minorenni dovessero transitare in istituti carcerari
per adulti Lrsquoestensione ai giovani adulti della disciplina prevista per i soggetti
minorenni egrave subordinata al rispetto dei processi educativi giagrave in atto ciograve significa
che se il giovane adulto per qualsiasi ragione abbia giagrave fatto ingresso nel carcere
ordinario non potragrave piugrave accedere a quello minorile e che al contrario qualora egli
sia detenuto presso un istituto di pena minorile e stia seguendo un programma
rieducativo esso non dovragrave essere interrotto neanche dal sopraggiungere di un nuovo
titolo esecutivo per reati commessi da maggiorenne Sul punto infatti lrsquoart 10 co
1 recita ldquoQuando nel corso dellesecuzione di una condanna per reati commessi da
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
15
minorenne sopravviene un titolo di esecuzione di altra pena detentiva per reati
commessi da maggiorenne il pubblico ministero emette lordine di esecuzione lo
sospende secondo quanto previsto dallarticolo 656 del codice di procedura penale
e trasmette gli atti al magistrato di sorveglianza per i minorenni Se questi ritiene
che vi siano le condizioni per la prosecuzione dellesecuzione secondo le norme e
con le modalitagrave previste per i minorenni tenuto conto del percorso educativo in
atto e della gravitagrave dei fatti oggetto di cumulo ne dispone con ordinanza
lestensione al nuovo titolo altrimenti dispone la cessazione della sospensione e
restituisce gli atti al pubblico ministero per lulteriore corso dellesecuzione Si tiene
altresigrave conto delle ragioni di cui allarticolo 24 del decreto legislativo 28 luglio
1989 n 272rdquo
Il Capo IV infine ha inteso disciplinare llsquoorganizzazione penitenziaria minorile
in senso stretto e in linea con i principi esaminati finora) ha cercato di assicurare un
buon livello qualitativo della gestione della vita carceraria rendendolo obbligatorio
per legge e mirando ad un trattamento rieducativo personalizzato e finalizzato al
reinserimento graduale nel tessuto sociale a mano a mano che la pena decorre
Il restyling del Casellario giudiziale
dlgs 2 ottobre 2018 n 122
Disposizioni per la revisione della disciplina del casellario giudiziale in
attuazione della delega di cui allarticolo 1 commi 18 e 19 della legge 23 giugno
2017 n 103
Pubblicato in G U 26 ottobre 2018 n 250 Suppl Ordinario n 50
(scheda a cura di Angelo Mastrocola)
In attuazione dellrsquoart 1 commi 18 e 19 della Legge 23 giugno 2017 n 103 ndash che
delegava il Governo ad adottare entro un anno dalla data di entrata in vigore della
stessa un Decreto legislativo per la revisione della disciplina del casellario
giudiziale (dPR 14 novembre 2002 n 313) ndash egrave stato pubblicato in GU del 26
ottobre 2018 il dlgs 2 ottobre 2018 n 122 recante laquoDisposizioni per la revisione
della disciplina del casellario giudizialerdquo
La ratio sottesa alla novella legislativa partiva dallrsquoesigenza di adeguare la
normativa in tema di iscrizione e cancellazione dei provvedimenti giudiziari nel
casellario giudiziale ai nuovi istituti giuridici di diritto penale sia sostanziale che
processuale e per dare attuazione alle direttive europee in tema di protezione dei
dati personali
Lrsquoart 1 del dlgs n 1222018 dal titolo laquomodifiche al testo unico sul casellario
giudiziale in materia di provvedimenti iscrivibiliraquo opera sullrsquoart 3 dPR n
3132002 in tema di elencazione dei provvedimenti che per estratto sono soggetti
ad iscrizione nel casellario giudiziale con lrsquoaggiunta tra i provvedimenti iscrivibili
anche delle sentenze che dichiarano estinto il reato per esito positivo della messa
alla prova ai sensi dellrsquoart 464-septies cpp prima della novella veniva annoverata
Novitagrave normative
16
come iscrivibile solamente lordinanza che ai sensi dellarticolo 464-quater cpp
dispone la sospensione del procedimento con messa alla prova Appare quindi
corretto che nel certificato in questione si debbano iscrivere al pari dellrsquoordinanza di
sospensione del procedimento anche le sentenze che danno atto dellrsquoesito
favorevole della messa alla prova
Lrsquoart 2 del decreto legislativo in commento dal titolo laquomodifiche al testo unico sul
casellario giudiziale in materia di eliminazione delle iscrizioniraquo modifica gli artt 5
e 8 dPR 3132002 in tema di eliminazione delle iscrizioni dai certificati del
casellario giudiziale e dei carichi pendenti
Egrave stato interamente riscritto lrsquoart 5 del dPR n 3132002 secondo cui laquole iscrizioni
nel casellario giudiziale sono eliminate decorsi quindici anni dalla morte della
persona alla quale si riferiscono e comunque decorsi cento anni dalla sua nascitaraquo
mentre la precedente formulazione faceva riferimento alla ldquocancellazione
dellrsquoiscrizione alla morte del soggetto e comunque il mantenimento della stessa fino
al compimento dellrsquoottantesimo anno di etagraverdquo
Al comma 2 lett a) dellrsquoart 5 dPR n 3132002 il decreto legislativo in
commento stabilisce che ldquosono eliminate anche le iscrizioni relative ai casi di
rescissione del giudicato ai sensi dellrsquoarticolo 669 cpprdquo adeguando la normativa al
nuovo istituto giuridico delineato a seguito della l n 67 del 2014 poi modificata
dalla successiva legge n 103 del 2017
Lrsquoart 2 dlgs n 1222018 rivisita altresigrave il regime di eliminazione delle iscrizioni
del casellario dei carichi pendenti
Ulteriore modifica apportata dallrsquoart 2 del decreto in oggetto incide sullrsquoart 8 dPR
3132002 il cui testo egrave stato modificato nel senso che lrsquoeliminazione dellrsquoiscrizione
puograve avvenire nella sola ipotesi di decesso del soggetto intestatario della stessa (e non
piugrave al compimento dellrsquo80esimo anno di etagrave)
Lrsquoart 3 dlgs n 1222018 laquomodifiche al testo unico sul casellario giudiziale in
materia di ufficio iscrizione ufficio territoriale ufficio locale ufficio centraleraquo
persegue invece una razionalizzazione dei servizi amministrativi
La nuova formulazione del comma 1 dellrsquoart 15 dPR 3132002 egrave la seguente
laquolrsquoufficio iscrizione iscrive per estratto nel sistema ed elimina dal sistema anche
sulla base delle comunicazioni di cui allrsquoart 16 i provvedimenti di cui agli articoli 3
e 9 esclusi quelli di competenza dellrsquoufficio centrale ai sensi dellrsquoarticolo 19
commi 3 4 e 5raquo
Il comma 5 dellrsquoart 19 del dPR n 3132002 viene riformulato in adeguamento alle
precedenti novelle legislative laquolrsquoufficio centrale elimina dal sistema le iscrizioni
relative alle persone decorsi quindici anni della morte della persona alla quale si
riferiscono e comunque decorsi cento anni dalla sua nascita noncheacute le iscrizioni
dei provvedimenti giudiziari relativi a minori ai sensi dellrsquoart 5 comma 4raquo
Lrsquoart 4 del decreto legislativo in commento mira a semplificare gli adempimenti
amministrativi in materia di casellario giudiziale (come disciplinato dallrsquoart 1
comma 18 lett a) della Legge delega) in luogo dei tre certificati rilasciabili su
richiesta dellrsquointeressato ndash certificato generale quello penale e quello civile
disciplinati dagli artt 23 e ss del DPR n 3132002 ndash viene rilasciato un unico
modello certificativo
Vengono cosigrave abrogati gli artt 23 25 e 26 dPR n 3132002 per cui residua solo
lrsquoart 24 dal titolo laquocertificato del casellario giudiziale richiesto dallrsquointeressatoraquo vi
egrave dunque unrsquounica tipologia di certificato rilasciabile allrsquointeressato senza che
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
17
questi sia tenuto a motivare la richiesta con lrsquoindicazione delle iscrizioni nel
casellario giudiziario europeo
Riformato egrave anche lrsquoistituto della ldquonon menzionerdquo nel certificato secondo i rilievi
della Corte Costituzionale non devono essere menzionate nel certificato in parola le
sentenze che applicano la pena ai sensi dellrsquoart 445 cpp allorcheacute la pena irrogata
non superi i due anni di detenzione (soli o congiunti alla pena pecuniaria)
lrsquoordinanza di sospensione del procedimento con messa alla prova (art 464-quater
cpp) e la sentenza che dichiara estinto il reato per esito positivo della stessa (art
464-septies cpp)
Lrsquoart 4 del decreto legislativo in commento novella gli artt 24 e 25-ter (per i
certificati richiesti dai privati) e gli artt 28 e 28-bis (per i certificati per le pubbliche
amministrazioni o i gestori di pubblici servizi) del Testo Unico prevedendo che in
calce al certificato del casellario giudiziale e a quello del casellario giudiziale
europeo debba essere necessariamente indicato se esistono o meno condanne
rispettivamente in ambito europeo e in ambito nazionale
Sempre ad opera dellrsquoart 4 dlgs n 1222018 si interviene sullrsquoart 27 dPR n
3132002 in tema di certificato dei carichi pendenti rilasciati su richiesta
dellrsquointeressato prevedendo che non figurino i provvedimenti giudiziari che hanno
dichiarato la non punibilitagrave ai sensi dellrsquoarticolo 131-bis cp e i provvedimenti
concernenti lrsquoistituto della messa alla prova (ordinanza di sospensione della messa
alla prova e sentenza che dichiara lrsquoestinzione del reato per esito positivo della
stessa)
Ancora lrsquo4 del dlgs n 1222018 modifica lrsquoart 28 del dPR n 3132002 dal
titolo laquocertificati richiesti dalle amministrazioni pubbliche e gestori di pubblici
serviziraquo la ratio egrave quella di far ottenere alle pubbliche amministrazioni il certificato
selettivo quello generale noncheacute i certificati di cui agli artt 27 e 28-bis del Testo
Unico
Ai sensi del co 2 dellrsquoart 28 del dPR n 3132002 il certificato selettivo laquocontiene
le sole iscrizioni esistenti nel casellario giudiziale a carico di un determinato
soggetto pertinenti e rilevanti rispetto alle finalitagrave istituzionali dellrsquoamministrazione
o del gestoreraquo
Il certificato generale invece laquoriporta tutte le iscrizioni esistenti nel casellario
giudiziale a carico di un determinato soggetto ed egrave rilasciato quando non puograve
procedersi sulla base delle disposizioni che regolano i singoli procedimenti
amministrativi alla selezione delle iscrizioni pertinenti e rilevantiraquo
Lrsquoart 28 del dPR n 3132002 elenca una serie di iscrizioni che in linea rispetto
alle previsioni di cui allrsquoart 24 (riguardante il certificato a richiesta dellrsquointeressato)
non devono essere riportate nei 2 certificati summenzionati (selettivo e generale)
1) le condanne relative a contravvenzioni punibili con la sola ammenda e le
condanne per reati estinti ai sensi dellrsquoart 197 comma 1 cp 2) le ordinanze di
sospensione del procedimento con messa alla prova e le sentenze che dichiarano
estinto il reato per esito positivo della stessa 3) i provvedimenti che dichiarano la
non punibilitagrave del soggetto ai sensi dellrsquoart 131-bis cp
Viene inoltre disciplinata dal novellato art 39 del dPR n 3132002 la modalitagrave di
rilascio dei certificati alle pubbliche amministrazioni e ai gestori di pubblici servizi
i certificati selettivi e generali (di cui allrsquoart 28) e quelli concernenti lrsquoanagrafe delle
sanzioni amministrative dipendenti da reato (di cui allrsquoart 32) vengono essere
acquisiti attraverso la consultazione del Sistema Informativo del Casellario ma tale
Novitagrave normative
18
consultazione dovragrave essere oggetto di apposita convenzione tra il Ministero della
Giustizia e le singole amministrazioni interessate
Infine gli artt 5 6 e 7 del dlgs n 1222018 mirano ad armonizzare la disciplina
transitoria di entrata in vigore delle nuove disposizioni con la precedente disciplina
in materia
Lrsquoart 5 modifica lrsquoart 47 del TU stabilendo che laquolrsquoeliminazione delle iscrizioni di
cui al comma 1 egrave effettuata dallrsquoufficio locale decorsi quindici anni dalla morte della
persona alla quale si riferiscono e comunque decorsi cento anni dalla sua nascitaraquo
Lrsquoart 6 dlgs n 1222018 modifica lrsquoart 51 del Testo Unico inserendo il comma
1-bis secondo cui laquoogni richiamo presente in norme di legge o di regolamento al
casellario giudiziale si intende riferito anche al casellario giudiziale europeoraquo
Con lrsquoarticolo 7 del dlgs n 1222018 si prevede che le disposizioni del decreto in
parola acquisteranno efficacia decorso un anno dalla data di pubblicazione in
Gazzetta Ufficiale e con lrsquoart 8 si ribadisce la neutralitagrave finanziaria dellrsquointervento
normativo in questione
I decreti legislativi di riforma dellrsquoOrdinamento penitenziario
dlgs 2 ottobre 2018 n 123
Riforma dellordinamento penitenziario in attuazione della delega di cui
allarticolo 1 commi 82 83 e 85 lettere a) d) i) l) m) o) r) t) e u) della legge
23 giugno 2017 n 103
Pubblicato in GU 26 ottobre 2018 n 250 Suppl Ordinario n 50
(schede a cura di Sergio Schlitzer)
Il decreto legislativo attua parzialmente la legge delega n 103 del 2362017 con
riferimento allrsquoassistenza sanitaria in carcere (capo 1) alla semplificazione dei
procedimenti di competenza del Tribunale di Sorveglianza (capo 2) alle competenze
dellrsquoUfficio Esecuzione Penale Esterna (capo 3) alla vita penitenziaria (capo 4)
Lrsquoart 1 rubricato ldquoModifiche alle norme sullordinamento penitenziario in tema di
assistenza sanitariardquo riscrive integralmente lrsquoart 11 della legge n 354 del 26 luglio
1975 Si segnala in particolare quanto previsto dal nuovo comma 3 circa la messa a
disposizione dei detenuti con idonei mezzi di pubblicitagrave della carta dei servizi il
comma 6 che estende lrsquoapplicabilitagrave dellrsquoart 385 cp alle ipotesi di ingiustificato
allontanamento dal luogo di cura in presenza di piantonamento il comma 7 che
introduce relativamente alla visita medica operata allrsquoingresso in istituto lrsquoobbligo
specifico per il medico di segnalare al direttore ed al magistrato di sorveglianza la
presenza di segni o altro che facciano ritenere che la persona abbia subito violenze
Lrsquoart 2 abroga lrsquoart 240 delle norme di attuazione di coordinamento e transitorie
del cpp
Passando al capo 2 lrsquoart 4 contiene le modifiche al cpp funzionali alla
semplificazione del procedimento di competenza del Tribunale di Sorveglianza
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
19
prevedendo la modifica dellrsquoart 656 co 6 cpp con lrsquointroduzione del termine non
inferiore a 30 gg e non superiore a 45 gg entro il quale deve essere adottata la
decisione del Tribunale di Sorveglianza (art 4 co 1 let a) la modifica del
procedimento previsto dallrsquoart 678 cpp (art 4 co 1 let b) lrsquoampliamento delle
ipotesi nelle quali il Tribunale di Sorveglianza puograve procedere a norma dellrsquoart 667
co IV cpp (art 4 co 2) lrsquointroduzione del co I ter allrsquoart 678 cpp che
limitatamente alle ipotesi nelle quali la pena da espiare non superi anni 1 e mesi 6 di
reclusione consente lrsquoapplicazione provvisoria delle misure di cui allrsquoart 656 co V
cpp con ordinanza adottata senza formalitagrave dal magistrato di sorveglianza e
soggetta ad eventuale opposizione da parte dellrsquointeressato o del pm
Lrsquoart 5 riformula gli art 51 bis e 51 ter della legge n 354 del 26 luglio 1975 in tema
di sopravvenienza di nuovi titoli di privazione della libertagrave e di sospensione e revoca
delle misure alternative stabilendo tra lrsquoaltro il carattere facoltativo dellrsquoadozione
da parte del magistrato di sorveglianza del decreto di provvisoria sospensione della
misura
Lrsquoart 6 introduce nella legge 354 lrsquoart 51 quater rubricato ldquoDisciplina delle pene
accessorie in caso di concessione di misure alternativerdquo Ai sensi della nuova
disposizione la concessione della misura alternativa alla detenzione non sospende
lrsquoapplicazione delle sanzioni accessorie salvo che il Giudice non provveda in tal
senso al fine di non pregiudicare le esigenze di reinserimento del condannato
Nellrsquoambito del capo 3 lrsquoart 10 estende la competenza dellrsquoUEPE al controllo circa
il rispetto delle prescrizioni contenute nei provvedimenti della magistratura di
sorveglianza
Lrsquoart 11 che costituisce ed esaurisce il capo 4 modifica le norme sullrsquoordinamento
penitenziario in tema di trattamento penitenziario Piugrave precisamente viene
interamente innovato lrsquoart 1 op con lrsquoespressa previsione che alla persona privata
della libertagrave sono garantiti i diritti fondamentali ed egrave vietata ogni forma di violenza
fisica e morale disposizioni alle quali si aggiunge lrsquoarricchimento del divieto di
discriminazione anche per ragioni di sesso identitagrave di genere religione Altre novitagrave
afferiscono lrsquoart 13 op che apre il trattamento anche a possibili azioni di
riparazione gli artt 14 op e 19 op in tema di detenzione femminile e degli
stranieri lrsquoart 33 che disciplina le ipotesi di detenzione in isolamento
dlgs 2 ottobre 2018 n 124
Riforma dellordinamento penitenziario in materia di vita detentiva e lavoro
penitenziario in attuazione della delega di cui allarticolo 1 commi 82 83 e 85
lettere g) h) e r) della legge 23 giugno 2017 n 103
Pubblicato in GU 26 ottobre 2018 n 250 Suppl Ordinario n 50
Il decreto legislativo attua i principi direttivi di cui di cui allarticolo 1 commi 82 83
e 85 lettere g) h) e r) della legge 23 giugno 2017 n 103 in tema di vita
penitenziaria (capo 1) e lavoro penitenziario (capo 2)
Novitagrave normative
20
Il capo I egrave costituito dal solo articolo 1 che modifica gli art 5 6 e 8 della legge della
legge 354 del 26 luglio 1975 aventi ad oggetto le caratteristiche architettoniche
degli edifici penitenziari e delle stanze di pernottamento noncheacute la disciplina del
loro uso da parte dei detenuti Piugrave nel dettaglio viene previsto che gli edifici
penitenziari devono essere dotati di spazi per le attivitagrave lavorative e formative e che i
servizi igienici siano collocati in spazi riservati Previsioni alle quali si aggiunge
quella relativa alla presenza negli istituti di ldquolocali idonei per la celebrazione dei
riti e lo svolgimento delle pratiche di cultordquo (art 24)
Tuttavia ai sensi dellrsquoart 3 le modifiche di cui allrsquoart 1 co 1 lettere b e c
modificative dellrsquoart 6 comma 2 e 8 legge 354 del 1975 acquistano efficacia solo a
decorrere dal 31122021
Delle modifiche delle norme dellrsquoordinamento penitenziario afferenti il lavoro
penitenziario si occupa lrsquoart 2 del capo 2 del decreto Oggetto dellrsquointervento
riformatore egrave innanzitutto lrsquoart 20 della legge n 354 del 26 luglio 1975 che viene
totalmente rinnovato ed integrato con la previsione di cui allrsquoart 20 ter al quale si
aggiungono le modifiche agli artt 21 co IV 22 25 bis e ter 46 del medesimo testo
normativo
Con riferimento allrsquoart 20 degne di note appaiono lrsquoeliminazione dellrsquoobbligatorietagrave
del lavoro penitenziario ed il riconoscimento del diritto al lavoro anche per coloro che
sono ospitati in strutture diverse dai penitenziari Viene ridisegnata inoltre la disciplina
dei lavori di pubblica utilitagrave che diventano elementi del trattamento rieducativo (art 15
op) da potersi svolgere non solo allrsquoesterno ma anche allrsquointerno degli istituti
Programmi di lavoro tuttavia preclusi ai condannati per alcune tipologie di reati
Altra significativa innovazione viene apportata allrsquoart 22 con la previsione della
retribuzione fissa per i detenuti e gli internati nella misura dei due terzi di quella
prevista dai contratti collettivi
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
21
Giurisprudenza sovranazionale
Tutela del diritto al rispetto della vita privata e familiare e rimedi
avverso le perquisizioni illegittime
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alfonso Tatarano)
C edu 27 settembre 2018 Brazzi c Italia ric 572782011
Diritto alla tutela della vita privata e familiare ndash Perquisizione non seguita da
sequestro ndash Impugnazioni
(art 8 CEDU artt 247 e ss cpp)
ldquoLa Corte ha ravvisato una violazione dellrsquoart 8 della Convenzione Europea dei
Diritti dellrsquoUomo (rispetto della vita privata e familiare) non essendo prevista dalla
legislazione italiana alcuna possibilitagrave di controllo giurisdizionale precedente o
successivo allrsquoespletamento dellrsquoatto in ordine alla legittimitagrave dei provvedimenti di
perquisizione domiciliare a cui non faccia seguito un sequestrordquo
(Nel caso di specie il ricorrente veniva sottoposto a perquisizione domiciliare
immediatamente dopo lrsquoapertura di un procedimento penale a suo carico per
violazioni di natura tributaria La perquisizione aveva esito negativo e
successivamente la notizia di reato veniva archiviata mentre il ricorso per
cassazione avverso il decreto di perquisizione veniva dichiarato inammissibile
Dunque in assenza di un controllo giurisdizionale preventivo sulla legittimitagrave della
perquisizione cosigrave come di un adeguato mezzo di impugnazione avverso il decreto
che la disponga la Legge Italiana non garantirebbe presidi sufficienti a salvaguardia
dal rischio di un eventuale abuso di potere da parte dellrsquoautoritagrave che conduce le
indagini)
Tutela del diritto al rispetto della vita privata e familiare ed alla
riservatezza delle comunicazioni tra cliente ed avvocato
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alfonso Tatarano)
C edu 16 ottobre 2018 Visy c Slovacchia ric n 702882013
Giurisprudenza sovranazionale
22
Diritto alla tutela della vita privata e familiare ndash Diritto alla riservatezza delle
comunicazioni tra avvocato ed assistito
(art 8 CEDU)
ldquoOgni persona interessata da un provvedimento limitativa di un diritto
fondamentale come quello della proprietagrave ha diritto di disporre di un tempo
ragionevole per potersi consultare con un avvocato al fine di predisporre una difesa
adeguata Deve inoltre essere garantito un mezzo giurisdizionale per far valere la
violazione del diritto alla segretezza delle comunicazioni tra avvocato ed assistitordquo
(La Corte ha condannato la Slovacchia per violazione dellrsquoart 8 CEDU in una
fattispecie in cui il ricorrente un uomo drsquoaffari austriaco aveva ottenuto dalle
autoritagrave slovacche un provvedimento di dissequestro di alcuni hard disc ove erano
conservati (tra gli altri) dati relativi a comunicazioni intercorse con il suo legale I
supporti venivano restituiti allrsquoavvocato ed immediatamente sottoposti a nuovo
sequestro a seguito di richiesta delle autoritagrave austriache Lamentava il ricorrente di
non aver potuto consultare il proprio legale proprio a seguito della immediatezza del
nuovo provvedimento di sequestro oltre che la violazione del diritto alla
riservatezza delle comunicazioni concernendo il sequestro dati tutelati dal segreto
professionale tra avvocato e cliente Nel riconoscere la fondatezza delle doglianze
la Corte rilevava come la misura non potesse ritenersi proporzionata allo scopo
perseguito e dunque necessaria in una societagrave democratica non essendo stato
possibile sottoporre il sequestro ad alcun vaglio giurisdizionale di legittimitagrave nel
paese di esecuzione In seconda battuta la contestualitagrave della restituzione e del
nuovo provvedimento di sequestro aveva di fatto reso impossibile per il ricorrente
consultarsi con il proprio legale)
Art 41-bis OP valutazione individualizzata ai fini della applicazione di
restrizioni aggiuntive ed accertamento dei mutamenti rilevanti della situazione
del detenuto
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Talamo)
C edu 25 ottobre 2018 Provenzano c Italia ric n 5508013
Diritto processuale penale ndash Ordinamento penitenziario ndash Stato di detenzione ndash
Trattamento adeguato ndash Valutazione ai fini della proroga del regime
differenziato
(art 41-bis OP art 3 CEDU)
ldquoEsprimendo lrsquointenzione di proseguire il ricorso lrsquoerede di un ricorrente deceduto
puograve essere motivato anche da interessi non esclusivamente materiali Le cause
relative ai diritti umani di cui egrave investita la Corte hanno generalmente anche una
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
23
dimensione morale e le persone vicine al ricorrente possono quindi avere un
legittimo interesse a garantire che sia fatta giustizia anche successivamente alla
morte del ricorrenterdquo
ldquoQuando sono disponibili piugrave ricorsi potenzialmente efficaci egrave richiesto al
ricorrente soltanto di esperire un ricorso di sua sceltardquo
ldquoLrsquoarticolo 35 sect 1 della Convenzione prevede la ripartizione dellrsquoonere della prova
e spetta al Governo che sostiene il mancato esaurimento delle vie di ricorso interne
convincere la Corte che il ricorso del quale afferma il mancato esperimento da
parte del ricorrente fosse efficace e disponibile teoricamente e praticamente al
momento pertinente vale a dire che era accessibile in grado di riparare le
doglianze del ricorrente e offriva ragionevoli prospettive di successordquo
ldquoLo Stato deve assicurare che una persona sia detenuta in condizioni compatibili
con il rispetto della dignitagrave umana che le modalitagrave e il metodo di esecuzione della
misura privativa della libertagrave non la sottopongano a sacrifici o privazioni di
intensitagrave superiore allrsquoinevitabile livello di sofferenza inerente alla detenzione e che
date le esigenze pratiche della reclusione siano garantiti adeguatamente il suo
benessere e la sua salute Le autoritagrave devono inoltre assicurare che sia tenuto un
registro completo dello stato di salute del detenuto e delle cure cui egrave sottoposto nel
corso della detenzione che la diagnosi e le cure siano sollecite e accurate e che
laddove sia richiesto dal carattere di una condizione medica il controllo sia
regolare e sistematico e riguardi una strategia terapeutica globale finalizzata a
curare adeguatamente i problemi di salute dei detenuti o a prevenire il loro
aggravamento piuttosto che ad affrontarli su base sintomaticardquo
ldquoQuando si valuta se la proroga dellrsquoapplicazione di alcune restrizioni ai sensi del
regime previsto dallrsquoarticolo 41 bis raggiunga la soglia minima di gravitagrave richiesta
per rientrare nel campo di applicazione dellrsquoarticolo 3 la durata temporale deve
essere esaminata alla luce delle circostanze di ciascuna causa il che comporta
inter alia la necessitagrave di accertare se il rinnovo o la proroga delle restrizioni
contestate fossero giustificati o menordquo
Precedenti
Conformi sul primo punto Cedu 8 ottobre 2015 Fartushin c Russia Ric
3888709 Cedu 15 dicembre 2016 Vaščenkovs c Lettonia Ric 3079512 Sul
secondo Cedu 15 ottobre 2009 Micallef c Malta Ric 1705606 Cedu 12
settembre 2012 Nada c Svizzera Ric 1059308 Sul terzo Cedu 17 settembre
2009 Scoppola c Italia (n2) Ric 1024903 Cedu 13 novembre 2017 Davydov e
altri c Russia Ric 7594711 Sul quarto Cedu 26 gennaio 2007 Khudobin c
Russia Ric 5969600 Cedu 23 marzo 2016 Blokhin c Russia Ric 4715206 Sul
quinto Cedu 17 settembre 2009 Enea c Italia Ric 7491201 Cedu 10 novembre
2005 Argenti c Italia Ric 5631700 Cedu 11 luglio 2006 Campisi c Italia Ric
2435802 Cedu 24 settembre 2015 Paolello c Italia Ric 3764802
Difformi -
Giurisprudenza sovranazionale
24
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
25
Giurisprudenza costituzionale
Detenuti in regime differenziato e possibilitagrave di cuocere cibi
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Aldo Franceschini)
C cost 26 settembre 2018 (dep 12 ottobre 2018) n 186 Pres Lattanzi Red
Zanon
Esecuzione e sorveglianza ndash Detenuti in regime differenziato ndash Misure di
elevata sicurezza ndash Divieto cottura cibi ndash Illegittimitagrave
(artt 41-bis co 2-quater lett f) Ord penit artt 3 27 co III e 32 Cost)
ldquoNel giudizio di legittimitagrave costituzionale dellrsquoart41-bis comma 2-quater lett f) l
26 luglio 1975 n 354 promosso dal Magistrato di sorveglianza di Spoleto con
ordinanza del 10 maggio 2017 la Corte costituzionale ha dichiarato
lrsquoillegittimitagrave costituzionale dellrsquoart 41-bis comma 2-quater lettera f) della legge
26 luglio 1975 n 354 (Norme sullrsquoordinamento penitenziario e sulla esecuzione
delle misure privative e limitative della libertagrave) come modificato dallrsquoart 2 comma
25 lettera f) numero 3) della legge 15 luglio 2009 n 94 (Disposizioni in materia
di sicurezza pubblica) limitatamente alle parole laquoe cuocere cibiraquordquo
Giurisprudenza costituzionale
26
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
27
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni unite
Misure di Prevenzione confisca e tutela dei creditori ipotecari
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Marco Muscariello)
Cass Sez Un 22 febbraio 2018 (dep 3 settembre 2018) n 39608 Pres Di
Tomassi Rel Andronio ric Business Partner scpa
Procedimento di prevenzione ndash Confisca ndash Procedimenti per i quali non si
applica il dlgs 1592011 ndash Domanda di ammissione dei creditori ipotecari ndash
Modalitagrave e decadenza
ldquoI creditori muniti di ipoteca iscritta sui beni confiscati allrsquoesito dei procedimenti di
prevenzione per i quali non si applica la disciplina del dlgs 6 settembre 2011 n
159 devono presentare la domanda di ammissione del loro credito al giudice
dellrsquoesecuzione presso il tribunale che ha disposto la confisca nel termine di
decadenza previsto dallrsquoart 1 comma 199 della legge 24 dicembre 2012 n 228
anche nel caso in cui non abbiano ricevuto le comunicazioni di cui allrsquoart 1
comma 206 della legge da ultimo citata e ciograve percheacute il termine di decadenza
previsto dal richiamato comma 199 decorre indipendentemente dalle comunicazioni
di cui al successivo comma 206 Lrsquoapplicazione di detto termine egrave comunque
subordinata allrsquoeffettiva conoscenza da parte del creditore del procedimento di
prevenzione in cui egrave stata disposta la confisca o del provvedimento definitivo di
confisca Egrave in ogni caso fatta salva la possibilitagrave del creditore di essere restituito
nel termine stabilito a pena di decadenza se prova di non averlo potuto osservare
per causa a lui non imputabilerdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi -
Difformi parzialmente Cass Sez I 12 febbraio 2016 n 20479 Banco Popolare
soc coop Rv 266891 noncheacute in senso parzialmente diverso la sezione rimettente
Cass Sez I 16 novembre 2017 ord ric Business Partner scpa Cass Sez I 12
Giurisprudenza di legittimitagrave ndash Sezioni Unite
28
aprile 2016 n 36626 Banca Monte dei Paschi di Siena Rv 267609 Cass Sez I
19 maggio 2016 n 46185 Italfondiario spa
Gli effetti sul corso della prescrizione delle norme transitorie
relative alla modifica del regime di procedibilitagrave e la loro
inapplicabilitagrave nel caso di ricorso per cassazione inammissibile
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Fabio Cavalli)
Cass Sez un 21 giugno 2018 (dep 7 settembre 2018) n 40150 Pres Carcano
Rel Vessichelli ric Salatino
Diritto penale ndash Modifiche del regime di procedibilitagrave ndash Disposizioni transitorie
ndash Sospensione della prescrizione ndash Casistica dettagliata ndash Inammissibilitagrave
dellimpugnazione
(art 159 cp art 12 comma 2 dlgs 10 aprile 2018 n 36 art 591 cpp)
ldquoIl tempo necessario a dare attuazione alle disposizioni transitorie previste dallart
12 del dlgs n 36 del 10 aprile 2018 non puograve gravare sullimputato sterilizzando
sine die il corso della prescrizione con una interpretazione analogica in malam
partem dellart 159 cp con la conseguenza che il corso della prescrizione non
resta sospeso durante larco temporale impiegato per informare la persona offesa
della facoltagrave di esercitare il diritto di querela e per consentirle di esprimersi nel
trimestre successivordquo
ldquoIn presenza di un ricorso inammissibile non deve darsi alla persona offesa lavviso
previsto dallart 12 comma 2 dlgs 10 aprile 2018 n 36 per leventuale esercizio
del diritto di querela atteso che la pronuncia di inammissibilitagrave ha sempre natura
dichiarativa ed egrave meramente ricognitiva della mancata instaurazione del giudizio di
cassazione poicheacute rileva un vizio che affligge geneticamente latto Tale
constatazione si compendia nella rilevazione che la proposizione di un atto di
impugnazione non consentito dagrave luogo alla formazione di un giudicato che attende
di essere formalizzato con le modalitagrave previste dallarticolo 648 cpp e per
distinguersi da questo viene definito sostanziale ma che ciograve nondimeno produce
leffetto di rendere giuridicamente indifferenti fatti processuali come lintegrazione
di cause di non punibilitagrave precedentemente non rilevate percheacute non dedotte oppure
integrate successivamente al giudicato stessordquo
Il falso in titolo non trasmissibile per girata non egrave piugrave previsto dalla
legge come reato
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
29
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Emma Lorena Cappuccio)
Cass Sez Un 19 luglio 2018 (dep 10 settembre 2018) n 40256 Pres
Carcano Rel Piccialli ric Felughi
Diritto penale ndash Reato di falsificazione di assegno bancario non trasferibile ndash
Individuazione della fattispecie ndash Abolitio criminis ndash Illecito civile
(artt 485 491 cp art 1 comma 1 lett A) dlgs 15 gennaio 2016 n 7)
ldquoLa falsitagrave commessa su un assegno bancario munito della clausola di non
trasferibilitagrave configura la fattispecie di cui allrsquoart 485 cod pen abrogato dallrsquoart
1 comma 1 lett a) del dlgs 15 gennaio 2016 n 7 e trasformato in illecito civilerdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex multis Cass Sez V 4 aprile 2017 n 32972 Valentini Rv 270677
Cass Sez V 17 gennaio 2017 n 11999 Toma Rv 269710 Cass Sez V 22
novembre 2016 (dep 2017) n 3422 Merolla Cass Sez Un 20 febbraio 2007 n
4 Guarracino Rv 11812
Difformi Cass Sez II 1 marzo 2018 n 13086 Solla Rv 272540 Cass Sez II
22 giugno 2017 n 36670 Milani Rv 271111 Cass Sez II 24 novembre 2017 n
12599 Grassi Rv 272368
Analisi della struttura del reato di resistenza a un pubblico ufficiale
nellrsquoindividuazione dellrsquooggetto quale bene primario sul quale
ricade lrsquoazione del reo
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giovanni Petranico)
Cass Sez Un 22 febbraio 2018 (dep 24 settembre 2018) n 40981 Pres Di
Tomassi Rel De Crescienzo ric Apolloni
Diritto penale ndash Reato di resistenza a pubblico ufficiale ndash Fattispecie ndash
Individuazione oggetto del reato ndash Azione del reo ndash Contrasto ndash Configurazione
ndash Unico reato o concorso formale di reati o reato continuato
(artt 81 co II 337 cp)
ldquoIn tema di resistenza a un pubblico ufficiale ex art 337 cod pen integra il
concorso formale di reati a norma dellrsquoart 81 primo comma cod pen la
condotta di chi usa violenza o minaccia per opporsi a piugrave pubblici ufficiali o
incaricati di un pubblico servizio mentre compiono un atto del loro ufficio o
serviziordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave ndash Sezioni Unite
30
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex multis Cass Sez VI 26 settembre 2011 n 38182 De Marchi Rv
250792 Cass Sez VI 17 maggio 2012 n 26173 Momodu Rv 253111 Cass
Sez VI 22 giugno 2006 n 35376 Mastroiacovo Rv 234831 Cass Sez VI 25
maggio 2017 n 35227 Provenzano Rv 270545
Difformi Cass Sez VI 9 maggio 2014 n 37727 Pastore Rv 260374 Cass Sez
VI 14 dicembre 2016 n 4123 Mozzi Rv 269005 Cass Sez VI 12 luglio 2017
n 39341 Damiani Rv 270939 Cass Sez VI 28 settembre 2017 n 52725 Diop
Rv 271559
Continuazione reati puniti con pene eterogenee
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Angelo Mastrocola)
Cass Sez Un 21 giugno 2018 (dep 24 settembre 2018) n 40983 Pres
Carcano Rel Lapalorcia ric Giglia ed altri
Diritto Penale ndash Continuazione tra reati puniti con pene eterogenee ndash Reato piugrave
grave punito con pena detentiva e reato satellite punito con pena pecuniaria ndash
Aumento di pena ndash Genere di pena
(art 81 cpv cp)
ldquoLa continuazione quale istituto di carattere generale egrave applicabile in ogni
caso in cui piugrave reati siano stati commessi in esecuzione del medesimo disegno
criminoso anche quando si tratti di reati appartenenti a diverse categorie e
puniti con pene eterogenee Nei casi di reati puniti con pene eterogenee
(detentive e pecuniarie) posti in continuazione laumento di pena per il reato
satellite va comunque effettuato secondo il criterio della pena unitaria
progressiva per moltiplicazione rispettando tuttavia per il principio di
legalitagrave della pena e del favor rei il genere della pena previsto per il reato
satellite nel senso che laumento della pena detentiva del reato piugrave grave
andragrave ragguagliato a pena pecuniaria ai sensi dellart 135 cprdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez Un 26 febbraio 2015 n 22471 Sebbar Rv 263714 Cass
Sez I 20 ottobre 2017 n 7395 Basile Rv 272404 Cass Sez V 19 aprile 1999
n 1781 Ciccinato Rv 213400
Difformi ex plurimis Cass Sez Un 27 marzo 1992 n 4901 Cardarilli Cass
Sez VI 12 luglio 1997 n 11462 Albini Rv 209702 Cass Sez Un 12 ottobre
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
31
1993 n 748 Cassata Rv 195805 Cass Sez Un 28 febbraio 2013 n 25939
Ciabotti Rv 255347 Cass Sez V 3 ottobre 2016 n 46695 Rv 268638 Cass
Sez IV 20 settembre 2017 n 46963 Bianchi
Abnormitagrave dellrsquoordinanza con cui il gip dispone lrsquoimputazione
coatta per reati diversi da quelli per cui egrave stata richiesta
larchiviazione
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alessandro Orabona)
Cass Sez un 22 marzo 2018 (dep 24 settembre 2018) n 40984 Pres
Carcano Rel Bonito ric Gianforte
Diritto processuale penale ndash Indagini preliminari ndash Archiviazione ndash Ordinanza
imputazione coatta per reato diverso da quello per cui egrave richiesta archiviazione
ndash Nozione di atto abnorme ndash Effetti pregiudizievoli dellrsquoatto abnorme ndash
Impugnazione indagato ndash Diritto di difesa
(artt 111 e 112 Cost artt 56 317 393 610 cp art 409 co 5 cpp)
ldquoAl giudice per le indagini preliminari egrave inibita la richiesta rivolta al pubblico
ministero di formulare imputazioni per reati diversi da quelli per cui sia stata
richiesta lrsquoarchiviazione potendo ordinare la iscrizione nel registro delle notizie di
reato qualora rilevi fattispecie diverse da quelle per le quali si procederdquo
ldquoLrsquoindagato egrave legittimato a ricorre per Cassazione contro lrsquoordinanza del Giudice
per le Indagini Preliminari con cui venga disposto ex art 409 co 5 cpp che il
PM formuli imputazione per reato diverso da quello oggetto della richiesta di
archiviazione in quanto affetta da abnormitagraverdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex plurimis Cass Sez un 31 maggio 2005 n 22909 Minervini Cass
Sez un 28 novembre 2013 n 4319 Cass Sez V 16 febbraio 2012 n 12987
Cass Sez VI 20 luglio 2016 n 34881
Difformi ex plurimis Cass Sez un 28 novembre 2013 n 4319 Cass Sez III
14 dicembre 2016 n 15251 De Bosini Cass Sez IV 20 gennaio 2012 n 10877
Rossi
Lrsquoapplicabilitagrave della confisca cd allargata alle ipotesi di delitto
tentato aggravato ex art 7 l n 203 del 1991
Giurisprudenza di legittimitagrave ndash Sezioni Unite
32
(scheda illustrativa massima redazionale e nota esplicativa a cura del Comitato di
redazione)
Cass Sez Un 19 aprile 2018 (dep 24 settembre 2018) n 40985 Pres
Carcano Rel De Amicis Est Rocchi ric DMI e GNG
Diritto penale ndash Misure cautelari reali ndash Sequestro ex art 12-sexies L 35692 ndash
Possibilitagrave di applicazione al delitto tentato aggravato ex art 7 L 20391 ndash
Ammissibilitagrave
(art 56 cp art 12-sexies l 7 agosto 1992 n 356 art 7 l 12 luglio 1991 n 203)
ldquoIl sequestro preventivo finalizzato alla confisca prevista dal DL 8 giugno 1992 n
306 art 12-sexies convertito dalla L n 356 del 1992 (attuale art 240-bis cp) puograve
essere disposto per uno dei reati presupposto anche nella forma del tentativo
aggravato dalla L n 203 del 1991 art 7rdquo
Nota
Il contrasto era insorto sulla possibilitagrave di ritenere applicabile la confisca ldquoallargatardquo
ndash nella versione antecedente alle modifiche poste dalla l 17 ottobre 2017 n 161 e
dal dlgs 1 marzo 2018 n 21 ndash anche alle ipotesi di delitto tentato aggravato dal
cosiddetto ldquometodo mafiosordquo o dalla finalitagrave agevolativa dellrsquoattivitagrave
dellrsquoassociazione laddove il testo della norma operava riferimento ai delitti tout
court ma non al corrispondente tentativo
Dei tre orientamenti conflittuali emersi la Corte ha fatto proprio quello cosiddetto
ldquointermediordquo che ndash distinguendo tra il primo e il secondo comma della norma (nella
versione ante riforme) e dunque tra delitti nominativamente identificati e delitti
indicati in modo onnicomprensivo aggravati perograve questi ultimi ex art 7 l n 203 del
1991 ndash ritiene preclusa nel primo caso lrsquoestensione della confisca ldquoallargatardquo alle
ipotesi di tentativo e invece ammissibile nel secondo
Il percorso argomentativo della Corte esordisce evidenziando anzitutto la ricorrenza
consolidata di tale interpretazione in ambiti diversi - dai provvedimenti di clemenza
alla causa di non punibilitagrave ex 649 cp alla concessione dei benefici penitenziari ai
termini di durata massima della custodia cautelare ndash per poi sottolineare la
salvaguardia del principio di autonomia del delitto tentato ottenuta attraverso il
rispetto della diversitagrave lessicale utilizzata dal legislatore nel primo e secondo
comma e concludere con il richiamo alla ldquoragionevolezzardquo di unrsquoesegesi che
esclude dal raggio ablativo allargato le ipotesi di tentativo non aggravato
strutturalmente connotate da minore gravitagrave facendovi invece rientrare quelle ldquoche
evocano collegamenti con la criminalitagrave organizzata anche se non portati a
compimentordquo
Tale interpretazione egrave ndash sempre secondo il Massimo Consesso ndash avvalorata dallo ius
superveniens a dispetto del fatto che il rinvio operato dallrsquoattuale 240-bis cp a una
norma ldquoprocessualerdquo ndash il 51 co 3-bis cpp ndash emanata per finalitagrave del tutto
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
33
differenti dalla prima costringa la Corte a un surplus motivazionale sul punto
specifico
Gli altri due orientamenti ndash che consideravano come mai applicabile al delitto
tentato la confisca ldquoallargatardquo in ossequio al relativo principio di autonomia ovvero
come sempre applicabile in virtugrave della finalitagrave prevalente della confisca ndash vengono
considerati non persuasivi il primo percheacute trascura il dato letterale laddove non
valorizza la differenza tra lrsquoindicazione generica dei delitti o per articolo di legge il
secondo percheacute laquohellip sembra ignorare il tema dellrsquoautonomia del delitto tentatoraquo
Da segnalare infine come le Sezioni Unite ldquoauspichinordquo che il reato-spia sia laquohellip
ldquodavvero sintomatico di un illecito arricchimento del suo autorerdquo (sul punto non si
puograve che richiamare il compito che la Corte Costituzionale con la sent 33 del 2018
ha affidato al legislatore in punto di selezione dei ldquodelitti matricerdquo)raquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez I 12 febbraio 2016 n 45172 Masullo Rv 272158 Cass
Sez I 12 febbraio 2016 n 45173 Brito
Difformi (primo orientamento) Cass Sez V 17 febbraio 2015 n 26443 Abbate
Rv 263988 Cass Sez II 23 settembre 2010 n 36001 Fasano Rv 248164
(secondo orientamento) Cass Sez I 28 maggio 2013 n 27189 Guarnieri Rv
255633 Cass Sez I 10 maggio 2005 n 22154 Secchiano Rv 231665
Successione leggi penali nel tempo e momento di commissione del
reato
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Mariagiovanna Veneruso)
Cass Sez Un 19 luglio 2018 (dep 24 settembre 2018) n 40986 Pres
Carcano Rel Caputo ric Pittalagrave
Diritto penale ndash Successione leggi penali nel tempo ndash Momento commissivo del
reato ndash Criterio della condotta
(art 2 co IV cp)
ldquoIn tema di successione di leggi penali a fronte di una condotta interamente posta
in essere sotto il vigore di una legge penale piugrave favorevole e di un evento
intervenuto nella vigenza di una legge penale piugrave sfavorevole deve trovare
applicazione la legge vigente al momento della condottardquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Giurisprudenza di legittimitagrave ndash Sezioni Unite
34
Conformi Cass Sez IV 17 aprile 2015 n 22379 Sandrucci
Difformi Cass Sez IV 5 ottobre 1972 n 8448 Bartesagni Rv 122686
Il deposito della motivazione della sentenza di patteggiamento
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Mariagiovanna Veneruso)
Cass Sez Un 19 luglio 2018 (dep 24 settembre 2018) n 40986 Pres
Carcano Rel Caputo ric Pittalagrave
Diritto processuale penale ndash Sentenza applicativa di una pena su richiesta ndash
Motivazione
(art 447 cpp)
ldquoLa motivazione della sentenza di applicazione della pena su richiesta deve essere
depositata contestualmente alla pronuncia qualora la motivazione non sia
depositata contestualmente anche per lrsquoirrituale indicazione in dispositivo di un
termine per il deposito il termine di quindici giorni per lrsquoimpugnazione della
sentenza pronunciata in camera di consiglio decorre ndash esclusa qualsiasi nullitagrave
della sentenza stessa ed indipendentemente dal fatto che il termine irritualmente
indicato dal giudice sia stato o meno osservato ndash dallrsquoultima notificazione o
comunicazione dellrsquoavviso di deposito del provvedimentordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez I 3 febbraio 2010 n 5496 Cass Sez Un 12 ottobre 1994
n 295 Scopel Rv 195617
Difformi Cass Sez I 28 maggio 2003 n 26042 Cataldi Rv 225273 Cass Sez
IV 12 ottobre 2011 n 43040
Le eventuali preclusioni derivanti dalla mancata proposizione del
riesame avverso le misure cautelari reali
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giuseppe Musella)
Cass Sez Un 31 maggio 2018 (dep 11 ottobre 2018) n 46201 Pres Carcano
Rel Petruzzellis ric Edil Noemi
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
35
Diritto processuale penale ndash Misure cautelari reali ndash Mancata proposizione
riesame ndash Revoca ndash Appello ndash Elementi giagrave conosciuti ndash Inammissibilitagrave ndash
Esclusione
(artt 299 321 322 322-bis 324 649 cpp)
ldquoLa mancata tempestiva proposizione da parte dellrsquointeressato della richiesta di
riesame avverso il provvedimento applicativo di una misura cautelare reale non ne
preclude la revoca per la mancanza delle condizioni di applicabilitagrave neanche in
assenza di fatti sopravvenutirdquo
(Nella fattispecie la Corte ha escluso la inammissibilitagrave dellrsquoappello cautelare
allorquando la stessa sia fondata su elementi di fatto non sopravvenuti astrattamente
deducibili ma non dedotti in sede di riesame In altri termini lrsquounica conseguenza
della mancata proposizione del riesame egrave la rinuncia ad attivare il controllo di
ufficio del Tribunale o alla sollecitazione del controllo formale sullrsquoordinanza)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass sez UU 24 maggio 2004 n 29952 Cass sez I 05 febbraio
2014 n 19504 Cass sez III 07 aprile 2015 n 32707
Difformi Cass sez VI 26 ottobre 2011 n 5016 Cass sez V 22 aprile 2015 n
31725
Giurisprudenza di legittimitagrave ndash Sezioni Unite
36
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
37
Sezioni semplici
I Diritto penale
Imputabilitagrave delle circostanze e loro apprezzamento nel merito
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alessandro Orabona)
Cass Sez V 23 aprile 2018 (dep 3 settembre 2018) n 39436 Pres Sabeone
Rel De Gregorio ric Abita
Diritto penale ndash Imputabilitagrave delle circostanze aggravanti ndash Lesioni volontarie ndash
Infarto della persona offesa ndash Apprezzamento nel merito oltre la situazione
ldquoapparenterdquo della vittima
(artt 59 583 co I cp)
ldquoIn tema di imputazione delle circostanze aggravanti lrsquoarticolo 59 cp richiede
espressamente che siano esse antecedenti contemporanee o successive alla
condotta dellrsquoagente possono essere valutate a carico di questrsquoultimo soltanto se da
lui conosciute ignorate per colpa o ritenute inesistenti per errore determinato da
colpa imponendo allrsquointerprete la verifica della presenza di un elemento soggettivo
nellrsquoagenterdquo
ldquoNel reato di lesioni volontarie la previsione o la prevedibilitagrave dellevento
integrante una delle circostanze aggravanti di cui allarticolo 583 cp e
conseguentemente la valutabilitagrave della stessa a carico dellagente ai sensi del
richiamato disposto dellarticolo 59 cp comma II deve ritenersi sussistente
quando la condotta dellagente per la qualitagrave del mezzo adoperato la direzione la
violenza la reiterazione dei colpi di per se riveli lintenzione di arrecare notevole
danno alla vittima Allorquando la condotta non assuma detti caratteri la
valutazione della prevedibilitagrave deve essere fatta da caso a caso e quando allesito
grave o gravissimo concorrano particolari condizioni fisiche o di salute della
persona offesa occorre tener conto oltre che della situazione apparente della
vittima che riveli le sue particolari condizioni di salute anche di quella prevedibile
in relazione alletagrave al sesso e a quantaltro nel caso specifico possa
ragionevolmente essere preso in considerazionerdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Diritto penale
38
(Nel caso specifico mancando tale rigoroso apprezzamento la Corte di Cassazione
annullava la sentenza impugnata con rinvio ad altra sezione della Corte drsquoAppello di
Palermo)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex plurimis Cass Sez I 28 settembre 2017 n 44851 Scognamiglio
Difformi -
La configurabilitagrave dellrsquoaggravante nel delitto di truffa commesso ai
danni di un ente pubblico
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giovanni Petranico)
Cass Sez II 19 luglio 2018 (dep 5 settembre 2018) n 39958 Pres Diotallevi
Rel Pellegrino ric Ferrigno
Diritto penale ndash Truffa ndash Configurabilitagrave ndash Aggravante ndash Ente pubblico ndash
Sussistenza ndash Nesso causalitagrave
(art 640 co I e II n 1) cp)
ldquoIl delitto di truffa egrave configurabile anche quando il soggetto passivo del raggiro egrave
diverso dal soggetto passivo del danno ed in difetto di contatti diretti tra il truffatore
e il truffato sempre che sussista un nesso di causalitagrave tra i raggiri o artifizi posti in
essere per indurre in errore il terzo il profitto tratto dal truffatore ed il danno
patrimoniale patito dal truffatordquo
ldquoNon vi puograve essere dubbio sullrsquoevidenza del fatto che con il pagamento da parte
dellrsquoufficio postale a favore del soggetto presentatosi come apparente titolare del
diritto di credito lrsquoAgenzia delle Entrate non si sarebbe certo liberata dal proprio
obbligo di rimborso a favore del suo (vero) creditore ne consegue che lrsquoente
pubblico indubitabilmente soggetto che in astratto ha subito il danno dalla
condotta posta in essere dallrsquoagente con conseguente corretta configurabilitagrave
dellrsquoaggravante ritenutardquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex plurimis Cass Sez II 17 luglio 2013 n 43143 Saracino Rv 257495
Difformi -
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
39
Diffamazione tramite bacheca facebook
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Mariagiovanna Veneruso)
Cass sez V 3 maggio 2018 (dep 6 settembre 2018) n 40083 Pres Vessichelli
Rel Brancaccio ric Spada
Diritto penale ndash Diffamazione ndash Mezzo di comunicazione ndash Bacheca facebook
(artt 595 co II e III cp)
ldquoLa diffusione di contenuti offensivi mediante lrsquoutilizzo di una bacheca Facebook
luogo virtuale collegato al profilo sociale di un utente su cui egrave possibile pubblicare
immagini video frasi configura unrsquoipotesi di diffamazione aggravata ai sensi
dellrsquoart 595 co 3 cp sotto il profilo dellrsquooffesa arrecata lsquo con qualsiasi altro
mezzo di pubblicitagrave diverso dalla stamparsquo proprio percheacute la condotta in tal modo
realizzata egrave potenzialmente capace di raggiungere un numero indeterminato o
comunque quantitativamente apprezzabile di personerdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez I 28 aprile 2015 n 24431 Cass Sez V 14 novembre 2016
n 4873 Cass Sez V 16 ottobre 2012 n 44980
Difformi -
In caso di furto il luogo di lavoro puograve essere qualificabile come
privata dimora solo a determinate condizioni
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Talamo)
Cass Sez V 6 aprile 2018 (dep 10 settembre 2018) n 40289 Pres Sabeone
Rel Micheli ric Filingeri
Diritto penale ndash Furto ndash Luogo di lavoro ndash Luogo di privata dimora ndash
Condizioni
(artt 624 624-bis cp)
ldquoIl carattere di privata dimora puograve essere riconosciuto ai luoghi di lavoro se in essi
o in parte di essi il soggetto compia atti della vita privata in modo riservato e
precludendo laccesso a terzirdquo
ldquoSi possono applicare diversi criteri per la individuazione e laccertamento della
privata dimora (il criterio dello ius exludendi alios il criterio dellapertura del
luogo al pubblico il criterio della stabilitagrave della presenza nel luogo) che
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Diritto penale
40
comportando verifiche in fatto non possono essere richieste per la prima volta in
sede di legittimitagrave ove non desumibili in modo non equivoco dalla decisionerdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez Un 23 marzo 2017 (dep il 22 giugno) n 31345 secondo cui
rientrano nella nozione di privata dimora di cui allart 624bis cp esclusivamente i
luoghi anche destinati ad attivitagrave lavorativa o professionale nei quali si svolgono
non occasionalmente atti della vita privata e che non siano aperti al pubblico neacute
accessibili a terzi senza il consenso del titolare
Difformi Cass Sez II 26 maggio 2015 n 24763 Cass Sez V 24 novembre 2015
n 6210 Cass Sez V 01 ottobre 2014 n 2768 Cass Sez V 17 dicembre 2014 n
7293 Cass Sez V 15 febbraio 2011 n 10187 Cass Sez IV 25 giugno 2009 n
37908 Cass Sez V 05 maggio 2010 n 22725 Cass Sez V 25 giugno 2010 n
32093 secondo cui partendo dalla considerazione che il concetto di privata dimora
sia piugrave ampio di quello di abitazione va adottata una interpretazione estensiva tanto
da ricomprendervi tutti i luoghi non pubblici nei quali le persone si trattengano per
compiere anche in modo transitorio e contingente atti della vita privata (nello
specifico ristorante o bar in orario di chiusura cantiere edile allestito nel cortile di
un immobile edicola studio odontoiatrico farmacia durante lorario di apertura
ripostiglio di un esercizio commerciale baracca di un cantiere edile adibito a
spogliatoio)
La fattispecie di corruzione impropria nella vicenda della cd
compravendita dei senatori
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Aldo Franceschini)
Cass Sez VI 2 luglio 2018 (dep 11 settembre 2018) n 40347 Pres Paoloni
Rel Ricciarelli ric Berlusconi
Diritto penale ndash Reati contro la pubblica amministrazione ndash Parlamentare ndash
Manifestazioni di voto ndash Promessa di denaro ndash Mandato imperativo ndash
Corruzione impropria
(artt 318 319 cp 54 67 Cost)
ldquoNei confronti del parlamentare non egrave mai configurabile il reato di corruzione
propria (per atto contrario ai doveri drsquoufficio) antecedente eo susseguente
previsto dallrsquoart 319 cp ostandovi il combinato disposto degli artt 64 67 e 68
Costrdquo
ldquoLa punibilitagrave della condotta di corruzione che coinvolga il parlamentare riposa sul
divieto di remunerazione del munus publicum che esprime il valore della
correttezza quale dovere esterno e che trova riscontro per ogni soggetto investito
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
41
di pubbliche funzioni anche nel dovere di svolgerle con onore e disciplina ai sensi
dellrsquoart 54 Costrdquo
ldquoNei confronti del parlamentare egrave configurabile ricorrendone i presupposti
normativi e ferma restando lrsquoinsindacabilitagrave delle espressioni proprie dellrsquoattivitagrave
funzionale del parlamentare il reato di corruzione impropriardquo
(Nel caso di specie la Corte rigettava i ricorsi proposti avverso la sentenza di appello
che aveva dichiarato non doversi procedere per prescrizione per il reato di cui agli
artt 321 319 cp in relazione alla dazione di tre milioni di euro a un senatore della
Repubblica volta a costituire un mandato imperativo in funzione di voti contrari alle
proposte della maggioranza di governo previa riqualificazione del fatto come
corruzione impropria ex artt 318 comma primo e 321 cp)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi -
Difformi -
Condivisione in rete di ideali Isis e configurabilitagrave dellrsquoart 270-bis c
p
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Mariagiovanna Veneruso)
Cass Sez VI 13 luglio 2018 (dep 11 settembre 2018) n 40348 Pres Fidelbo
Rel Silvestri ric Afli Nafaa + altri
Diritto penale ndash Associazione con finalitagrave di terrorismo anche internazionale o
di eversione dellrsquoordine democratico ndash Condivisione di ideali Isis in rete
(art 270-bis cp)
ldquoAi fini della configurazione della fattispecie partecipativa per il reato di cui
allrsquoart 270 bis cod pen assumono rilievo rispetto alle strutture aperte e
flessibili come le organizzazioni terroristiche internazionali anche condotte non
identificative di uno specifico ruolo del soggetto o legate a formali riti di
affiliazione a condizione tuttavia che esse siano comunque sintomatiche e
rivelatrici di una intraneitagrave e di condivisione del singolo degli scopi
dellrsquoassociazione criminale essendo sufficienti anche condotte che manifestano
ed esteriorizzano una consapevole disponibilitagrave ad aderire alle finalitagrave del
sodalizio per partecipare e rafforzare una associazione terroristica egrave sufficiente
che il partecipe si metta a disposizione della rete per attuare il disegno
terroristico e che questa sappia direttamente o indirettamente del singolordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Diritto penale
42
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez V 12 novembre 2010 n 4105 Cass Sez VI 12 luglio 2012
n 46308
Difformi Cass Sez I 19 settembre 2006 n 30824
Le azioni ostruzionistiche tra violenza privata e ragion fattasi
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Angelo Mastrocola)
Cass Sez V 6 giugno 2018 (dep 12 settembre 2018) n 40482 Pres
Vessicchelli Rel Scordamaglia ric Cutino
Diritto Penale ndash Delitti contro la libertagrave individuale ndash Violenza privata ndash
Violenza o minaccia cd impropria ndash Azione ostruzionistica ndash Differenza con il
reato di ragion fattasi ndash Sussistenza dellrsquoipotesi contestata
(artt 610 392 cp)
ldquoPer la configurabilitagrave del reato di violenza privata egrave sufficiente una azione
che pur priva dei connotati della violenza o minaccia stricto sensu (cd
violenza impropria) venga esercitata con qualunque mezzo idoneo allo scopo
di coartare la libertagrave di azione o autodeterminazione della vittimardquo
ldquoAnche la mera azione ostruzionistica integra il reato di violenza privata
qualora ponga la persona offesa nelle condizioni di subire una situazione non
corrispondente al proprio volererdquo
ldquoQualora lrsquoattivitagrave costrittiva non corrisponda al contenuto del possibile
esercizio del potere giurisdizionale non saragrave configurabile il reato di
esercizio arbitrario delle proprie ragioni bensigrave quello piugrave grave di violenza
privatardquo
(Fattispecie nella quale era stato impedito il passaggio e la chiusura di un
cancello per diversi giorni)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex plurimis Cass Sez V 20 novembre 2013 n 8425 Iovino Rv
259052 Cass Sez V 13 aprile 2017 n 48369 Ciartano rv 271267 Cass Sez
VI 12 febbraio 2013 n 21197 Domenici Rv 256547 Cass Sez V 26 ottobre
2006 n 38820 Barattelli Rv 235765
Difformi -
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
43
Lrsquoaccettazione del rischio di realizzare la lesione tipica della
fattispecie incriminatrice non esclude la configurabilitagrave del reato
anche se lrsquointento egrave quello di realizzare uno scherzo
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Carmine Gatto)
Cass Sez V 28 maggio 2018 (dep 12 settembre 2018) n 40488 Pres Pezzullo
Rel Pistorelli ric BA PS PrDa
Diritto penale ndash Violenza privata ndash Elemento soggettivo ndash Finalitagrave ludica ndash
Irrilevanza ndash Configurabilitagrave
(art 610 cp)
ldquoIn tema di violenza privata la condotta commessa ioci causa (nella specie la
sottrazione mediante minaccia con un coltello di un portafogli poi spontaneamente
restituito alla vittima) egrave idonea ad escludere il dolo del reato solo qualora non
venga posta in essere con la volontagrave o laccettazione del rischio di ledere il bene
giuridico protetto dalla norma incriminatrice Diversamente quando cioegrave ricorre
tale volontagrave o accettazione lrsquoelemento soggettivo rileva quale mero movente
dellagire determinandosi la rilevanza penale del fattordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez V 3 novembre 2010 n 4526
Difformi -
Lrsquoaggravante del metodo mafioso nel reato di estorsione
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giovanni Petranico)
Cass Sez V 11 giugno 2018 (dep 26 settembre 2018) n 41865 Pres Bruno
Rel Fidanzia ric Maggio
Diritto penale ndash Reato di estorsione ndash Concorso di persone ndash Elemento
soggettivo ndash aggravante del metodo mafioso di cui allrsquoart 7 l 12 luglio1991 n
203 ndash Presunzione di concretezza ed attualitagrave del pericolo di recidiva ndash
Esclusione ndash Prova di elementi offerta dallrsquointeressato ndash Affievolimento o
cessazione di esigenza cautelare
(artt 629 cp 7 l 12 luglio 1991 n 203)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Diritto penale
44
ldquoAi fini dellrsquointegrazione del concorso di persone nel reato di estorsione egrave
sufficiente la coscienza e volontagrave di contribuire con il proprio comportamento al
raggiungimento dello scopo perseguito da colui che esercita la pretesa illecita
Peraltro lrsquointermediario risponde comunque del reato di concorso in estorsione
salvo che il suo intervento abbia avuto la sola finalitagrave di perseguire lrsquointeresse della
vittima e sia stato dettato da motivi di solidarietagrave umanardquo
ldquoIn tema di custodia cautelare in carcere la contestazione dellrsquoaggravante di cui
allrsquoart 7 L n 203 del 1991 determina una presunzione relativa di concretezza ed
attualitagrave del pericolo di recidiva superabile solo dalla prova offerta
dallrsquointeressato di elementi da cui desumere lrsquoaffievolimento o la cessazione di ogni
esigenza cautelare siccheacute in difetto di detta prova lrsquoonere motivazionale
incombente sul giudice ai sensi dellrsquoart 274 cod proc pen deve ritenersi rispettato
mediante il semplice riferimento alla mancanza di elementi positivamente valutabili
nel senso di unrsquoattenuazione delle esigenze di prevenzionerdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex plurimis Cass Sez II 18 gennaio 2017 n 6824 Rv 269117 conf
Cass Sez II 20 luglio 2017 n 37896 RV 270723 Cass Sez II 22 dicembre
2016 n 3105 Rv 269112
Difformi -
Tentato furto ed attenuante del danno patrimoniale di speciale
tenuitagrave
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Angelo Mastrocola)
Cass Sez V 8 giugno 2018 (dep 27 settembre 2018) n 42564 Pres Sabeone
Rel Guardiano ric Di Maggio ed altri
Diritto Penale ndash Delitti contro il patrimonio ndash Tentato furto ndash Configurabilitagrave
dellrsquoattenuante del danno di speciale tenuitagrave ndash Bilanciamento tra criterio
oggettivo del danno patrimoniale e criterio soggettivo delle condizioni
economiche del soggetto passivo ndash Esclusione
(artt 56 624 625 62 n 4) cp)
ldquoLa circostanza attenuante del danno patrimoniale di speciale tenuitagrave egrave
applicabile anche allipotesi di delitto tentato sulla scorta del valore
oggettivo del danno che si sarebbe verificato nella ipotesi di consumazione
del delitto Ai fini della concessione della circostanza attenuante in questione
lentitagrave del danno deve essere valutata anzitutto con riferimento al criterio
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
45
obiettivo del danno in seacute mentre quello subiettivo (riferimento alle condizioni
economiche del soggetto passivo) ha valore sussidiario e viene in
considerazione soltanto quando il primo da solo non appare decisivo o
quando la perdita del bene nonostante il modesto valore dello stesso puograve
rappresentare in relazione alle condizioni particolarmente disagiate della
persona offesa un pregiudizio non trascurabile e quindi tale da escludere
lapplicabilitagrave dellattenuanterdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi sullrsquoapplicabilitagrave dellrsquoattenuante di cui allrsquoart 62 n 4) cp allrsquoipotesi di
delitto tentato ex plurimis Cass Sez Un 28 marzo 2013 n 28243 sui principi in
tema di configurabilitagrave dellrsquoattenuante di cui allrsquoart 62 n 4) cp ex plurimis Cass
Sez V 31 maggio 2011 n 32097 Cass Sez IV 21 aprile 2010 n 31391
Difformi -
La creazione di un profilo ebay con dati anagrafici altrui configura
il reato di sostituzione di persona La ricarica postepay effettuata
dalla vittima della truffa determina il tempus ed il locus commissi
delicti
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Angelo Mastrocola)
Cass Sez V 22 giugno 2018 (dep 27 settembre 2018) n 42572 Pres Sabeone
Rel Tudino ric Di Donna
Diritto Penale ndash Delitti contro la fede pubblica riguardanti la falsitagrave personale
ndash Sostituzione di persona ndash Creazione di un falso profilo ebay con generalitagrave
appartenenti ad altri ndash Mancato utilizzo delle generalitagrave in sede di riscossione
del pagamento ndash Sussistenza del reato contestato
Delitti conto il patrimonio ndash Truffa contrattuale ndash Ingiusto profitto ndash
Consumazione ndash Luogo e tempo del pagamento mediante ricarica postepay
(artt 494 640 cp)
ldquoIn tema di truffa contrattuale mediante creazione di falso profilo ebay
finalizzato alla finta vendita di un bene mai consegnato lrsquoingiusto profitto
costituito dallrsquoaccreditamento della somma di danaro su carta di credito
ricaricabile (nella specie postepay) determina la consumazione del reato al
tempo e nel luogo in cui la persona offesa ha effettuato la ricarica a favore
dellrsquoagente Nondimeno per la configurabilitagrave del reato di sostituzione di
persona non egrave richiesta la spendita delle false generalitagrave nel corso della
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Diritto penale
46
transazione essendo sufficiente la creazione di un falso profilo ebay con le
generalitagrave di altro soggetto inconsapevole avendo lrsquoagente sostituito alla
propria lrsquoaltrui identitagrave per la generalitagrave degli utenti in connessionerdquo
(Fattispecie in cui lrsquoagente dopo aver creato un falso profilo ebay utilizzando
i dati di altro soggetto inconsapevole otteneva mediante ricarica postepay un
somma di denaro dal truffato pur non avendo utilizzato nel corso della
transazione le generalitagrave altrui)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi sui principi in tema di sostituzione di persona ex plurimis Cass Sez III
15 dicembre 2011 n 12479 Armellini Rv 252227 Cass Sez V 23 aprile 2014 n
25774 Sarlo Rv 259303 sui principi in tema di truffa ex plurimis Cass Sez I 12
settembre 2017 n 3836 Rv 272231
Difformi -
I motivi di convenienza posti a base dellobbligo di astensione del
Pubblico Ufficiale ed il concorso dellextraneus nel reato proprio di
abuso di ufficio
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Fabio Cavalli)
Cass Sez VI 7 giugno 2018 (dep 28 settembre 2018) n 42911 Pres Villoni
Rel Bassi Ric Castagna ed altri
Reati contro la Pubblica Amministrazione ndash Abuso dufficio - Obbligo di
astensione ndash motivi di convenienza ndash Attivitagrave di controllo del dirigente ndash
Concorso dellextraneus nel reato proprio
(artt 323 110 cp)
ldquoIn tema di abuso di ufficio la violazione dellobbligo di astensione del Pubblico
Ufficiale ndash dalla quale discende illegittimitagrave dellatto compiuto ndash trova la sua ragion
dessere anche in motivi di convenienza dettati dallesistenza di una relazione
affettiva stabile con il beneficiario dellatto contra ius di poi sfociata in ununione
matrimoniale tuttavia lobbligo per il pubblico ufficiale di svolgere unrsquoattivitagrave di
controllo cui ancorare il dovere dastensione non puograve farsi discendere tout court
dal riconoscimento del ruolo apicale in capo al dirigente tanto piugrave quando la
competenza ad adottare latto sia attribuita ed esercitata da parte di funzionari a
questi subordinati dovendo viceversa trovare unadeguata base normativa che ne
delinei esattamente lambito di esercizio in seno alla compagine organizzativa
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
47
dellente definisca i limiti del potere e correli lattivitagrave di verifica allo specifico atto
rispetto al quale il dovere di astensione si assuma non essere stato osservatordquo
ldquoAi fini della configurabilitagrave del concorso del privato nel delitto di abuso dufficio egrave
necessario dimostrare lesistenza di una collusione tra il privato ed il pubblico
ufficiale che non puograve essere dedotta dalla mera coincidenza tra la richiesta delluno
e il provvedimento adottato dallaltro ma richiede ndash secondo le regole generali in
tema di concorso di persone nel reato ndash una compartecipazione ad unazione
criminosa ovvero una condotta attiva che si traduca in un consapevole contributo
positivo ndash morale o materiale ndash allaltrui agire criminoso Compartecipazione che
non puograve pertanto ritenersi integrata allorquando il soggetto si limiti a tenere un
comportamento meramente passivo ndash quale quello di essersi giovato degli effetti
favorevoli derivanti dallatto abusivo dellintraneus ndash in quanto di per seacute inidoneo
ad apportare alcun contributo causale alla realizzazione del reato e dante
eventualmente luogo ad unipotesi di cd mera connivenza non punibilerdquo
(In applicazione di tali principi il SC ha ritenuto ravvisabile uno degli ipotizzati
delitti di abuso di ufficio in virtugrave dellobbligo di astensione del Pubblico Ufficiale
per motivi di convenienza in relazione agli atti da lui compiuti attraverso i quali era
stato affidato un incarico professionale ad un architetto con il quale egli intratteneva
una relazione sentimentale circostanza dimostrata dal fatto che dopo appena quattro
mesi dallatto di invito alla partecipazione alla procedura negoziata senza gara
dappalto i predetti contraevano matrimonio viceversa in relazione ad un ulteriore
capo di imputazione relativo ad un successivo affidamento diretto conferito al
medesimo professionista ma da parte di altri funzionari comunali competenti ad
adottare latto il SC ha escluso il dovere di controllo e lobbligo di astensione del
dirigente ndash legato ormai dal vincolo matrimoniale con il beneficiario dellatto ndash in
mancanza di alcun riferimento normativo che disciplinasse in modo puntuale
lipotizzato dovere di controllo non potendo ciograve desumersi dalla mera circostanza di
rivestire un ruolo apicale nellorganizzazione dellEnte Inoltre il SC ha accolto il
ricorso del privato beneficiario dellatto illegittimo ritenendo il difetto piugrave assoluto di
elementi di prova dai quali trarre il convincimento circa lesistenza di una collusione
con il Pubblico Ufficiale ndash in mancanza di alcun contributo causale sia esso
materiale o anche solo morale alla realizzazione della condotta illecita ndash non
potendo detto contributo o pregresso accordo desumersi dalla mera circostanza di
essere limputata beneficiaria dellatto abusivo legata a questi da una relazione
sentimentale)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi in relazione al concorso dellextraneus nel reato proprio Cass Sez VI
23 giugno 2015 n 33760 Cass Sez VI 11 luglio 2014 n 37880 Cass Sez VI
21 maggio 2009 n 40499
Difformi -
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Diritto penale
48
Configurabilitagrave della fattispecie di rifiuto di atti drsquoufficio nel
mancato deposito di un provvedimento giudiziario
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Mariagiovanna Veneruso)
Cass Sez VI 13 luglio 2018 (dep 3 ottobre 2018) n 43903 Pres De Amicis
Rel Corbo ric Mango
Diritto penale ndash Rifiuto di atti di ufficio ndash Configurabilitagrave ndash Contegno omissivo
ndash Sollecitazioni scritte ndash Momento consumativo
(artt 328 co I cp)
ldquoAi fini della configurabilitagrave della fattispecie di rifiuto di atti di ufficio di cui allrsquoart
328 co I cp vi egrave dolo ogni qual volta il pubblico ufficiale o lrsquoincaricato di un
pubblico servizio abbia consapevolezza del proprio contegno omissivo rispetto al
dovere di redigere atti del proprio ufficio ancor piugrave quando lo stesso abbia ricevuto
pro manibus sollecitazioni scritte e non abbia attivato alcuna iniziativa prevista
dallrsquoordinamento giuridico che gli consentisse di fruire di maggior tempo per
provvedere giustificando il proprio inadempimentordquo
ldquoIl reato di rifiuto di atti di ufficio egrave un reato istantaneo il cui momento consumativo
si realizza con il rifiuto o lrsquoomissione dellrsquoagente che saragrave dunque immediatamente
punibile senza che abbia alcun rilievo la durata lunga o breve dellrsquoinerzia se non ai
fini del trattamento sanzionatoriordquo
(Nella fattispecie esaminata la Corte ha ritenuto che configurasse gli estremi del
reato di cui allrsquoart 328 cp il caso dellrsquoomesso tempestivo deposito da parte del
Presidente del Collegio della Corte di appello di Messina ed estensore della
motivazione del provvedimento decisorio sullrsquoimpugnazione del decreto di
applicazione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza nonostante espresse
sollecitazioni formulate nellrsquointeresse del proposto)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez VI 20 novembre 2012 n 10051 Cass Sez VI 27 gennaio
2004 n 12238 Cass Sez VI 24 giugno 1998 n 10137
Difformi -
Commette il reato di truffa il medico che induce i pazienti a credere
contrariamente al vero che la prestazione deve essere resa in
regime di libera professione e non in convenzione
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
49
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Carmine Gatto)
Cass Sez II 12 settembre 2018 (dep 4 ottobre 2018) n 44228 Pres Davigo
Rel Ariolli ric C A
Diritto penale ndash Truffa ndash Artifici e raggiri
(art 640 cp)
ldquoLa cd truffa ldquoa consumazione prolungatardquo ricorre quando le erogazioni ndash ai
danni di un medesimo soggetto ndash siano riconducibili ad un originario ed unico
comportamento fraudolento mentre si configurano plurimi ed autonomi fatti di
reato quando per il conseguimento delle erogazioni successive alla prima sia
necessario il compimento di ulteriori attivitagrave fraudolenterdquo
ldquoIn materia di truffa contrattuale anche il silenzio maliziosamente serbato su
alcune circostanze rilevanti sotto il profilo sinallagmatico da parte di colui che
abbia il dovere di farle conoscere integra lrsquoelemento oggettivo del raggiro idoneo
a determinare il soggetto passivo a prestare un consenso che altrimenti avrebbe
negatordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez V 11 giugno 2014 n 32050 Cass Sez II 2 dicembre 2016
n 53667 Cass Sez II 18 giugno 2015 n 28791
Difformi -
Integra il reato di diffamazione a mezzo stampa la generica
attribuzione di fatti illeciti ad un soggetto qualora lrsquoarticolo sia in
grado di generare la convinzione nel lettore medio che il soggetto
abbia commesso un qualche illecito
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Carmine Gatto)
Cass Sez V 14 giugno 2018 (dep 10 ottobre 2018) n 45813 Pres Vessicchelli
Rel Brancaccio ric SG
Diritto penale ndash Diffamazione a mezzo stampa ndash Scriminante putativa ndash Diritto
di cronaca
(art 595 co III cp)
ldquoIntegra il reato di diffamazione a mezzo stampa la condotta del giornalista che in
un articolo pubblicato pur utilizzando insinuazioni generiche o comunque non del
tutto determinate attribuisce alla persona offesa la commissione di fatti illeciti non
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Diritto penale
50
meglio specificati in maniera idonea ad ingenerare nel lettore medio la convinzione
che il soggetto diffamato si sia reso autore di una qualsiasi condotta connotata da
illiceitagraverdquo
ldquoLa scriminante putativa dellesercizio del diritto di cronaca egrave configurabile solo
quando pur non essendo obiettivamente vero il fatto riferito il cronista abbia
assolto allonere di esaminare controllare e verificare loggetto della sua narrativa
al fine di vincere ogni dubbiordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez V 19 novembre 2015 (dep 2016) n 32050 Cass Sez V 17
ottobre 2017 n 51619 Cass Sez V 9 aprile 2010 n 27106 Cass Sez V 31
marzo 1999 n 12024
Difformi -
Configurabilitagrave del reato di percosse
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alessandro Orabona)
Cass Sez V 28 giugno 2018 (dep 23 ottobre 2018) n 48322 Pres
Vessicchelli Rel Zaza ric Belgio
Diritto penale ndash Integrazione del reato di percosse ndash Contatto fisico tra reo e
persona offesa ndash Insussistenza del reato ndash Annullamento senza rinvio
(art 581 cp)
ldquoIl termine ldquopercosserdquo di cui allrsquoart 581 cp pur non dovendosi intendere nel suo
stretto significato lessicale riferito alle azioni del colpire del picchiare o simili
egrave comunque associato al diretto esercizio di energia fisica su altra persona ovvero
nelle definizioni piugrave ampie ad una violenta manomissione dellaltrui persona
Presupponendo dunque la necessitagrave di un contatto fisico diretto fra il soggetto
agente e la vittimardquo
(Nel caso specifico mancando un contatto fisico tra lrsquoimputata che si limitava a
toccare la scala su cui si trovava la persona offesa la Corte di Cassazione annullava
senza rinvio la sentenza impugnata)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex plurimis Cass Sez III 30 settembre 2014 n 43316 Cass Sez V
17 maggio 2017 n 38392 Cass Sez V 14 settembre 2015 n 4272 Cass Sez V
13 giugno 2014 n 51085
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
51
Difformi -
Frode informatica (Phishing) e dolo concorsuale
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)
Cass Sez II 10 settembre 2018 (dep 24 ottobre 2018) n 48553 Pres
Cammino Rel Cianfrocca ric Giaquinto
Diritto penale ndash Frode informatica ndash Truffa ndash Differenze ndash Reato di frode
informativa ndash Dolo concorsuale ndash Dolo indiretto
(artt 640-ter 640 cp)
ldquoIl reato di frode informatica si differenzia dal reato di truffa percheacute lattivitagrave
fraudolenta dellagente investe non la persona (soggetto passivo) di cui difetta
linduzione in errore bensigrave il sistema informatico di pertinenza della medesima
attraverso la manipolazione di detto sistemardquo
ldquoLa volontagrave di concorrere nel reato (materialmente ascrivibile ad altri) non
presuppone necessariamente un previo accordo o comunque la reciproca
consapevolezza del concorso altrui in quanto lattivitagrave costitutiva del concorso puograve
essere rappresentata da qualsiasi comportamento esteriore che fornisca un
apprezzabile contributo in tutte o alcune fasi di ideazione organizzazione od
esecuzione alla realizzazione dellaltrui proposito criminoso siccheacute a tal fine
assume carattere decisivo lunitarietagrave del fatto collettivo realizzato che si verifica
quando le condotte dei concorrenti risultino alla fine con giudizio di prognosi
postuma integrate in unico obiettivo perseguito in varia e diversa misura dagli
imputati siccheacute egrave sufficiente che ciascun agente abbia conoscenza anche
unilaterale del contributo recato alla condotta altruirdquo
ldquoIl dolo concorsuale puograve configurarsi a carico del singolo concorrente anche sotto
forma di dolo indiretto che come egrave noto ricorre nel caso in cui il reo si
rappresenta levento di danno sia pure materialmente riconducibile alla condotta
altrui ed esso sia comunque direttamente riconducibile alla sua volontagrave essendo
stato preveduto come ulteriore conseguenza dellazione concordata ed accettato
dallagente il rischio del verificarsi di tale previsionerdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi con riferimento alla terza massima Cass Sez I 16 maggio 2003 n
30262 Puglisi
Difformi -
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Diritto penale
52
Lrsquoaccesso abusivo ad un sistema informatico o telematico da parte
del dirigente
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Gerardo Auletta)
Cass Sez V 20 settembre 2018 (dep 25 ottobre 2018) n 48895 Pres Palla
Rel Scotti ric Manghi
Diritto penale ndash Accesso abusivo a un sistema informatico ndash Dirigente ndash
Ripartizione organizzativa dellrsquoazienda in settori ndash Aree riservate e limitazioni
accesso informativo
(art 615-ter cp)
ldquoIn materia di accesso abusivo ad un sistema informatico anche con riferimento alle
figure dirigenziali la preposizione ad una branca o un settore autonomo dellrsquoimpresa
non implica necessariamente lrsquoaccesso indiscriminato a tutte le informazioni in
possesso dellrsquoimprenditore preponente percheacute una compartimentazione dellrsquoaccesso
informativo egrave pienamente compatibile sul piano logico e giuridico con il carattere
settoriale della preposizionerdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi -
Difformi -
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
53
II Leggi speciali
Applicabilitagrave della causa di non punibilitagrave della ldquoparticolare tenuitagrave
del fattordquo al reato di omesso versamento delle ritenute previdenziali
e assistenziali
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giovanni Petranico)
Cass Sez III 30 maggio 2018 (dep 3 settembre 2018) n 39413 Pres
Lapalorcia Rel Mengoni ric Grasso
Leggi speciali ndash Reato di omesso versamento delle ritenute previdenziali e
assistenziali ndash Configurabilitagrave ndash Causa di non punibilitagrave della ldquoparticolare
tenuitagrave del fattordquo ndash Applicabilitagrave
(art 2 co 1-bis dl 12 settembre 1983 n 463 convertito con modificazioni dalla
l 11 novembre 1983 n 638 art 131-bis cp)
ldquoIl reato di omesso versamento delle ritenute previdenziali e assistenziali si
configura oggi come una fattispecie connotata da una progressione criminosa nel
cui ambito superato il limite di legge le ulteriori omissioni consumate nel corso del
medesimo anno si atteggiano a momenti esecutivi di un reato unitario a
consumazione prolungata la cui definitiva cessazione coincide con la scadenza del
termine previsto per il versamento dellrsquoultima mensilitagrave ovvero con la data del 16
gennaio successivordquo
ldquoLa causa di non punibilitagrave della particolare tenuitagrave del fatto egrave di certo applicabile
ai reati di omissioni di versamenti contributivi per i quali il legislatore abbia
fissato una soglia di punibilitagrave solo se gli importi omessi superano di poco
lrsquoammontare di tale soglia in considerazione del fatto che il grado di offensivitagrave che
integra il reato egrave giagrave stato valutato dal legislatore nella determinazione della soglia
di rilevanza penalerdquo
ldquoLa causa di non punibilitagrave della particolare tenuitagrave del fatto in quanto
configurabile ndash in presenza dei presupposti e nel rispetto dei limiti fissati dalla
norma ndash ad ogni fattispecie criminosa non egrave in astratto incompatibile con la
presenza di soglie di punibilitagrave allrsquointerno della fattispecie tipica anche nel caso in
cui al di sotto della soglia di rilevanza penale vi egrave una fattispecie che integra un
illecito amministrativordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Leggi speciali
54
Conformi Cass Sez III 20 ottobre 2016 n 649 Messina Rv 268813 Cass Sez
III 11 maggio 2016 n 37232 Lanzoni Rv 268308 Cass Sez III 3 ottobre 2017
n 3292 Spera Cass Sez III 20 novembre 2015 n 13218 Reggiani Viani Rv
266570 Cass Sez Un 25 febbraio 2016 n 13681 Tushaj
Difformi -
La differente tutela dei beni giuridici protetti dai reati di
occupazione abusiva dello spazio demaniale e da quelli urbanistici e
paesaggistici con gli ineludibili effetti ai fini dellintegrazione delle
relative fattispecie
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Fabio Cavalli)
Cass Sez III 4 maggio 2018 (dep 4 settembre 2018) n 39679 Pres Cavallo
Rel Reynaud ric Alemanno
Occupazione abusiva spazio demaniale ndash Reati urbanistici e paesaggistici ndash
Opere stagionali ndash Mancata rimozione
(artt 54 1161 cod nav art 44 comma 1 lett c) dPR 6 giugno 2001 n 380)
ldquoLoccupazione abusiva dello spazio demaniale marittimo di cui allart 1161 cod
nav ed i reati di natura urbanistica eo paesaggistica essendo posti a tutela di beni
aventi diversa oggettivitagrave giuridica se da un lato possono concorrere ndash qualora
manchi qualsiasi tipo di autorizzazione ndash dallaltro lato egrave ben possibile che
loccupazione del demanio non sia arbitraria percheacute legittimata dal prescritto
provvedimento concessorio di cui allart 36 cod nav e che sussistano perograve il reato
urbanistico eo quello paesaggistico per essere state realizzate (o mantenute oltre il
termine) opere non autorizzate dal Comune eo dalla competente autoritagrave
regionalerdquo
(Nel caso di specie in virtugrave di una autorizzazione pluriennale rilasciata dal demanio
marittimo erano state realizzate con un permesso di costruire stagionale strutture
funzionali allattivitagrave balneare non rimosse alla fine della stagione estiva ed il SC ndash
in applicazione del principio di cui alla massima ndash ha ritenuto priva di motivazione
la sentenza della Corte territoriale limitatamente alla parte in cui non spiegava se la
concessione demaniale rilasciata ai sensi dellart36 cod nav ndash analogamente al
titolo autorizzativo rilasciato dal Comune - avesse o meno validitagrave stagionale)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez III 4 dicembre 2013 n 5461 Cass Sez III 11 giugno 2008
n 37250 Cass Sez III 7 novembre 2002 n 8110
Difformi -
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
55
Trattamento illecito di dati personali e diffusione del numero del
cellulare di terzi
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)
Cass Sez III 8 giugno 2018 (dep 4 settembre 2018) n 39682 Pres Sarno
Rel Socci ric Dondarini
Leggi speciali ndash Codice della privacy ndash Numero di cellulare altrui ndash
Pubblicazione in chat
(art 167 dlgs 30 giugno 2003 n 196)
ldquoLammissione dellimputato di aver inserito in CHAT il numero del cellulare altrui
rappresenta prova confessoria del tutto affidabile della propria colpevolezza e
anche in ipotesi di provocazione grave e concreta non puograve escludersi la
configurabilitagrave del reato ex art 167 dlgs 1962003rdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi -
Difformi -
Il concorso degli amministratori non operativi nel reato di
bancarotta fraudolenta per distrazione
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Fabio Cavalli)
Cass Sez V 16 maggio 2018 (dep 7 settembre 2018) n 40152 Pres Pezzullo
Rel De Marzo Ric Castaldo
Reati fallimentari ndash Bancarotta fraudolenta per distrazione ndash Concorso del
consigliere di amministrazione
(art 216 rd 16 marzo 1942 n 267 art 2475 cc)
ldquoIn tema di bancarotta fraudolenta per distrazione la censura che miri ad
escludere un diretto potere amministrativo del mero consigliere dovrebbe essere
accompagnata dalla indicazione delle previsioni dellatto costitutivo che sorreggono
tale deduzione atteso che in base alle regole di amministrazione dettate - per le
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Leggi speciali
56
societagrave a responsabilitagrave limitata - dallart2475 cod civ non vi egrave alcuna distinzione
tra la figura del presidente e quella dei consiglierirdquo
ldquoInoltre secondo la disciplina che concerne i cd ldquoamministratori non operativirdquo
ai fini della configurabilitagrave del concorso per omesso impedimento
dellamministratore privo di delega egrave necessaria la prova della sua concreta
conoscenza del fatto pregiudizievole per la societagrave o quanto meno di segnali di
allarme inequivocabili dai quali egrave desumibile laccettazione del rischio del
verificarsi dellevento illecito noncheacute della volontaria omissione di attivarsi per
scongiurarlordquo
(In applicazione di tali principi il SC ha ritenuto inammissibile il motivo di ricorso
proposto da uno degli imputati il quale assumeva di essere privo dei necessari poteri
amministrativi della societagrave sia percheacute la deduzione difensiva non era
accompagnata dallindicazione di tale previsione nellatto costitutivo sia percheacute la
Corte territoriale ndash con accertamento in fatto non oggetto di alcuna contestazione -
aveva ritenuto che limputato avesse partecipato sin dalla fase delle trattative agli
atti di cessioni ldquoincriminatirdquo)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez I 9 marzo 2018 n 14783 Cass Sez V 22 marzo 2016 n
14045
Difformi Cass Sez V 5 ottobre 2012 n 23000
Lrsquoevento della bancarotta impropria da reato societario
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Aldo Franceschini)
Cass Sez V 28 maggio 2018 (dep 12 settembre 2018) n 40489 Pres Pezzullo
Rel Amatore ric Radaelli
Leggi speciali ndash Reati fallimentari ndash Bancarotta impropria da reato societario ndash
Dissesto ndash Nesso causale
(artt 223 216 rd 16 marzo 1942 n 267 2621 cc)
ldquoA seguito della riforma del 2002 il reato di bancarotta impropria da reato
societario si configura quale reato di danno e non piugrave di pericolo richiedendosi il
verificarsi dellrsquoevento dissesto cui la condotta deve essere ora riconnessa da un
preciso nesso di causalitagraverdquo
ldquoIl reato di bancarotta impropria da reato societario sussiste anche quando la
condotta illecita abbia concorso a determinare solo un aggravamento del dissesto
giagrave in atto della societagraverdquo
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
57
(Nel caso di specie la Corte ha annullato con rinvio per nuovo esame la sentenza di
condanna per vizio motivazionale in quanto il provvedimento impugnato ometteva
di spiegare in che modo la condotta di falso comunicativo ascrivibile agli imputati
avesse anche solo concorso ad aggravare il dissesto della societagrave in un arco
temporale estremamente ridotto)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi con riferimento alla seconda massima Cass Sez V 9 maggio 2017 n
29885 in CED Cass n 270877
Difformi -
Particolare tenuitagrave del rifiuto di sottoporsi allrsquoalcoltest
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Gerardo Auletta)
Cass Sez IV 30 maggio 2018 (dep 24 settembre 2018) n 40926 Pres Ciampi
Rel Bruno ric Bonofiglio
Leggi speciali ndash Rifiuto alcoltest ndash Particolare tenuitagrave del fatto
(art 186 dlgs 30 aprile 1992 n 285 art 131-bis cp)
ldquoLa causa di non punibilitagrave della particolare tenuitagrave del fatto egrave compatibile con il
reato di rifiuto di sottoporsi allrsquoaccertamento alcoolimetrico posto che accertata la
situazione pericolosa e dunque lrsquooffesa resta pur sempre uno spazio per apprezzare
in concreto la gravitagrave dellrsquoillecito e lrsquoimpatto pregiudizievole per il bene tutelatordquo
(Nel caso di specie il ricorrente fermato dalla polizia per un controllo alla guida del
veicolo dapprima rifiutograve di sottoporsi allrsquoalcoltest e successivamente dopo essersi
consultato telefonicamente con il suo difensore mutato proposito decise di eseguire
il test)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez Un 25 febbraio 2016 (dep 6 aprile 2016) n 13682
Difformi -
Il perimetro applicativo del principio di sussidiarietagrave previsto
nellrsquoipotesi delittuosa di dichiarazione infedele
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Leggi speciali
58
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Antonio Scotto Rosato)
Cass Sez III 17 gennaio 2018 (dep 25 settembre 2018) n 41260 Pres
Cavallo Rel Socci Ric Scalzo
Leggi speciali ndash Reati tributari ndash Dichiarazione infedele ndash Principio di
sussidiarietagrave ndash Ne bis in idem ndash Non sussiste
(art 2 4 dlgs 10 marzo 2000 n 74 649 cpp)
ldquoIn materia di reati tributari il carattere residuale del reato di dichiarazione
infedele di cui allart 4 del dlgs n 74 del 2000 ne esclude il concorso con il
delitto di frode fiscale previsto dallart 2 del citato dlgs solo qualora la condotta
materiale abbia ad oggetto la medesima dichiarazione in ogni suo elemento
Diversamente invece qualora lrsquoipotesi di dichiarazione infedele abbia ad oggetto
la sola omissione di elementi attivi mentre la dichiarazione fraudolenta ai sensi
dellrsquoart 2 si riferisca ad elementi passivi per operazioni relative a fatture
inesistenti deve ritenersi ammissibile il concorso tra i reatirdquo
ldquoLart 4 dlgs 742000 mira ad evitare la doppia incriminazione per la stessa
condotta (anche se diversamente strutturata una con frode e laltra senza frode) ma
non puograve essere invocato per lincriminazione di condotte diverse una per le
omissioni di elementi attivi del reddito e laltra per elementi passivi inesistenti (da
fatture per operazioni inesistenti)rdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex multis Cass Sez III 9 febbraio 2016 (dep 7 luglio 2016) n 28226
Pres Rosi Rel Aceto Ric Disparra
Difformi -
I limiti della responsabilitagrave del direttore dei lavori per conto del
committente in relazione alla gestione dei rifiuti prodotti dalla ditta
appaltatrice o subappaltatrice
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Fabio Cavalli)
Cass Sez III 8 maggio 2018 (dep 26 settembre 2018) n 41699 Pres
Lapalorcia Rel Liberati Ric Serafini
Reati ambientali ndash Abbandono e deposito incontrollato di rifiuti ndash Direttore dei
lavori per conto del committente ndash Posizione di garanzia ndash Responsabilitagrave della
ditta appaltatrice o subappaltatrice
(art 256 dlgs 3 aprile 2006 n 152)
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
59
ldquoIn tema di gestione dei rifiuti il committente di lavori edili al pari dellappaltante
nellipotesi del subappalto e il direttore dei lavori non hanno alcun obbligo
giuridico di intervenire nella gestione dei rifiuti prodotti dalla ditta appaltatrice o
subappaltatrice neacute di garantire che la stessa venga effettuata correttamente percheacute
lobbligo di garanzia in relazione allinteresse tutelato e al corretto espletamento
delle operazioni di raccolta e smaltimento dei rifiuti connessi allattivitagrave edificatoria
incombe sullappaltatore dei lavorirdquo
ldquoDellabbandono o del deposito incontrollato di rifiuti rispondono ai sensi dellart
256 comma 2 dlgs 152 del 3 aprile 2006 - salvi i casi di concorso - i titolari di
imprese e i responsabili di enti che abbandonano o depositano in modo
incontrollato i rifiuti ovvero li immettono nelle acque superficiali o sotterranee in
violazione del divieto di cui allarticolo 192 commi 1 e 2 del medesimo testo
normativordquo
(In applicazione di tali principi il SC ha accolto il ricorso proposto dal direttore dei
lavori per conto del committente di opere edili affidati in appalto ritenendo che al
predetto non potesse essere attribuita alcuna posizione di garanzia rispetto alla
gestione dei rifiuti prodotti dallaffidatario delle opere concesse in appalto e tanto
meno configurarsi una sua partecipazione concorsuale in mancanza di alcuna prova
circa una sua condotta attiva allabbandono o al deposito incontrollato di rifiuti da
altri posto in essere)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez III 27 giugno 2013 n 37547 Cass Sez III 25 maggio
2011 n 25041 Cass Sez III 21 ottobre 2009 n 44457 Cass Sez III 28 gennaio
2003 n 15165
Difformi -
La valutazione dei costi non contabilizzati ai fini del calcolo
dellammontare dellimposta evasa
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Fabio Cavalli)
Cass Sez III 8 maggio 2018 (dep 26 settembre 2018) n 41703 Pres
Lapalorcia Rel Andronio ric Masi
Reati tributari ndash Omessa dichiarazione ndash Ammontare dellimposta evasa ndash
Onere di allegazione dei costi non contabilizzati
(art 5 dlgs 10 marzo 2000 n 74)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Leggi speciali
60
ldquoIn tema di reati tributari lammontare dellimposta evasa ai fini dellomessa
dichiarazione IVA deve calcolarsi sulla base dei ricavi e dei costi sostenuti
dallazienda Ciograve non di meno i costi non contabilizzati possono essere considerati
solo in presenza di allegazioni fattuali da cui si desuma la certezza o comunque il
ragionevole dubbio della loro esistenza incombendo sullimputato lonere di
dimostrare la sussistenza delle spese sostenute a copertura dei costi aziendalirdquo
(In applicazione di tale principio il SC ha ritenuto inammissibile ndash percheacute teso a
sollecitare una valutazione nel merito di censure giagrave proposte e correttamente
disattese dai giudici del gravame - il motivo di ricorso proposto dallimputato con il
quale assumeva che la Corte territoriale non avrebbero calcolato esattamente
limposta evasa essendosi soffermata sulla ritenuta equiparazione del reddito
imponibile rispetto al fatturato senza considerare che nel corso dellistruttoria
dibattimentale non era emerso alcun elemento idoneo a dimostrare lassenza di voci
o oneri detraibili dei quali perograve egli non aveva fornito alcuna documentazione che
ne comprovasse leffettiva sussistenza e non avendo proceduto ad alcuna allegazione
in tal senso neppure nel corso del processo)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez III 16 luglio 2018 n 53980 Cass Sez III 6 giugno 2017 n
35579 Cass Sez III 1 giugno 2016 n 53907 Cass Sez III 18 maggio 2011 n
36396
Difformi Cass Sez III 4 giugno 2014 n 38684
La conversione del sequestro conservativo in pignoramento in
presenza di condanna generica al risarcimento del danno
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giuseppe Musella)
Cass Sez V 15 maggio 2018 (dep 26 settembre 2018) n 41839 Pres Miccoli
Rel Guardiano ric Pace
Diritto processuale penale ndash Sequestro conservativo ndash Pignoramento ndash
Conversione ndash Credito certo liquido ed esigibile ndash Necessitagrave
(artt 316 320 539 cpp)
ldquoLa conversione del sequestro conservativo in pignoramento a seguito del
passaggio in giudicato della sentenza penale di condanna al risarcimento in favore
della parte civile presuppone che la pronuncia abbia dichiarato lrsquoesistenza di un
credito certo liquido ed esigibile cosigrave da costituire titolo esecutivo di talchegrave nel
caso di condanna generica detta conversione si verifica solo in seguito al
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
61
passaggio in giudicato della sentenza del giudice civile il quale sulla base della
certezza del danno acquisita in sede penale abbia proceduto alla sua liquidazionerdquo
(Nella fattispecie la Corte ha accolto il motivo di ricorso proposto dal ricorrente che
lamentava lrsquoapplicazione del meccanismo previsto dallrsquoart 320 comma 1 cpp dal
momento che la condanna al risarcimento del danno fosse generica con rinvio per la
determinazione del quantum al giudice civile La Corte dunque rilevava lrsquoerrore di
diritto e annullava senza rinvio)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez VI 10 luglio 2008 n 42698 Cass Sez V 8 febbraio 2013
n 16312 Cass Sez I 26 settembre 2014 n 46030 Cass Sez IV 19 gennaio
2015 n 9851
Difformi -
La responsabilitagrave del socio illimitatamente responsabile delle societagrave
in nome collettivo nel delitto di bancarotta fraudolenta per
distrazione (scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giuseppe Musella)
Cass Sez V 10 luglio 2018 (dep 27 settembre 2018) n 42591 Pres Zaza Rel
Pistorelli ric Marini + 2
Diritto penale ndash Leggi speciali ndash Bancarotta fraudolenta patrimoniale ndash Societagrave
in nome collettivo ndash Soci illimitatamente responsabili ndash Beni personali ndash
Estensione fallimento ndash Necessitagrave
(artt 147 216 223 rd 16 marzo 1942 n 267)
ldquoAi fini della configurabilitagrave in capo al socio illimitatamente responsabile di una
societagrave in nome collettivo dichiarata fallita del reato di bancarotta fraudolenta per
distrazione dei beni del suo patrimonio personale egrave necessario che il fallimento sia
stato esteso nei suoi confronti ai sensi dellrsquoart 147 legge fallrdquo
(Nella fattispecie la Corte ha accolto il motivo con cui si chiedeva escludersi la
configurabilitagrave del delitto di bancarotta distrattiva dal momento che i beni in
contestazione appartenevano al patrimonio personale degli imputati Difatti il
mancato accertamento ndash da parte dei giudici di merito - della estensione della
dichiarazione di fallimento nei confronti dei soci illimitatamente responsabili rende
non sussistente lrsquoipotesi di reato contestata)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Leggi speciali
62
Conformi Cass Sez V 26 gennaio 2016 n 13091
Difformi -
Reati tributari e particolare tenuitagrave del fatto
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Gerardo Auletta)
Cass Sez III 3 luglio 2018 (dep 3 ottobre 2018) n 43654 Pres Ramacci Rel
Cerroni ric Schito
Leggi speciali ndash Omesso versamento ritenute ndash Particolare tenuitagrave del fatto
(art 2 dl 12 settembre 1983 n 463 art 131-bis cp)
ldquoIn tema di reati tributari laddove il grado di offensivitagrave che dagrave luogo alla sanzione
penale egrave stato giagrave valutato dal legislatore con la determinazione di un ammontare
come soglia di punibilitagrave la particolare tenuitagrave del fatto puograve essere ritenuta solo in
casi di minimo superamento del predetto importo e di ridotta intensitagrave del dolordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez III 20 novembre 2015 (dep 1 aprile 2016) n 13218
Difformi -
DASPO obbligo di comparire presso un ufficio o comando di
polizia
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)
Cass Sez III 15 giugno 2018 (dep 9 ottobre 2018) n 45251 Pres Cavallo
Rel Galterio ric Sannino
Leggi speciali ndash Reati sportivi ndash DASPO ndash Divieto accesso manifestazioni
sportive ndash Gare amichevoli non programmate ndash Elemento soggettivo
(art 6 l 13 dicembre 1989 n 401)
ldquoIn tema di misure di prevenzione della violenza occasionata da manifestazioni
sportive lobbligo di comparire personalmente presso un ufficio o comando di polizia
egrave applicabile a tutti gli incontri che siano individuabili con certezza ed in concreto dal
destinatario del provvedimento in relazione alla loro anticipata organizzazione
dovendo conseguentemente rimanere escluse solo le gare decise in rapporto ad
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
63
esigenze peculiari del momento e senza preventiva programmazione e come tali non
previamente conoscibilirdquo
ldquoDal momento che il reato di cui allrsquoart 6 L 13 dicembre 1989 n 401 in quanto
delitto egrave caratterizzato dal dolo occorre ai fini della sussistenza dellelemento
soggettivo la certa individuabilitagrave delle gare per le quali il divieto operi gare che
ove di natura amichevole non necessariamente sono caratterizzate a differenza
degli incontri ufficiali dalla anticipata programmazione tanto piugrave allorquando
vengano disputate fuori dal campionato e si tratti digrave compagini poco piugrave che
dilettantisticherdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez III 4 marzo 2014 (dep 9 giugno 2014) n 23958
Difformi -
Cattivo stato di conservazione del cibo
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)
Cass Sez III 18 luglio 2018 (dep 9 ottobre 2018) n 45274 Pres Sarno Rel
Gai ric Salerno
Leggi speciali ndash Reati alimentari ndash Cattivo stato di conservazione ndash Modalitagrave
estrinseche
(art 5 lett b) l 30 aprile 1962 n 283)
ldquoLo stato di cattiva conservazione riguarda quelle situazioni in cui le sostanze
alimentari pur potendo essere ancora genuine e sane si presentano mal
conservate e cioegrave preparate confezionate o messe in vendita senza losservanza
delle prescrizioni dirette a prevenire il pericolo di una loro precoce degradazione
contaminazione o comunque alterazione del prodottordquo
ldquoAi fini della configurabilitagrave della contravvenzione prevista dallart 5 lett b L 30
aprile 1962 n 283 che vieta limpiego nella produzione di alimenti la vendita la
detenzione per la vendita la somministrazione o comunque la distribuzione per il
consumo di sostanze alimentari in cattivo stato di conservazione non egrave necessario
che questultimo si riferisca alle caratteristiche intrinseche di dette sostanze ma egrave
sufficiente che esso concerna le modalitagrave estrinseche con cui si realizza le quali
devono uniformarsi alle prescrizioni normative se sussistenti ovvero in caso
contrario a regole di comune esperienzardquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Leggi speciali
64
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez Un 19 dicembre 2001 n 443 Butti Rv 220716 Cass Sez
III 14 giugno 2016 n 44927 Ballico Rv 268715
Difformi -
Il doppio binario sanzionatorio nel market abuse
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Gerardo Auletta)
Cass Sez V 16 luglio 2018 (dep 10 ottobre 2018) n 45829 Pres Miccoli Rel
De Gregorio ric Franconi ed altri
Leggi speciali ndash Reati finanziari ndash Manipolazione del mercato ndash ne bis in idem
(artt 185 e 187-ter dlgs 24 febbraio 1998 n 58 art 649 cpp)
ldquoIn tema di manipolazione del mercato lirrogazione per il medesimo fatto sia di
una sanzione penale che di una sanzione amministrativa definitiva ndash ai sensi degli
artt 185 e 187 ter dlgs 24 febbraio 1998 n 58 ndash non determina la violazione del
principio del ldquone bis in idemrdquo a condizione che il cumulo delle sanzioni risulti
proporzionale alla gravitagrave del fatto commessordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez III 22 settembre 2017 (dep 14 febbraio 2018) n 6993
Difformi -
Il calcolo dellrsquoIVA evasa
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Gerardo Auletta)
Cass Sez III 28 marzo 2018 (dep 16 ottobre 2018) n 46953 Pres Cavallo
Rel Socci ric Pastoric
Leggi speciali ndash Reati tributari ndash Omesso versamento IVA ndash Calcolo imposta
evasa ndash Interessi dovuti ndash Esclusione
(art 10-ter dlgs 10 marzo 2000 n 74)
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
65
ldquoNel reato di omesso versamento di IVA per valutare il superamento della soglia
di punibilitagrave di euro 25000000 deve tenersi conto solo ed esclusivamente
dellrsquoimposta evasa e non anche degli interessi dovutirdquo
(Nel caso di specie la Corte annullava senza rinvio la sentenza di condanna per
insussistenza del fatto atteso che nel computo dellrsquoIVA non versata pari ad euro
25080800 venivano inseriti anche euro 248300 relativi agli interessi dovuti per il
versamento trimestrale)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi -
Difformi -
Il concetto di disponibilitagrave degli oggetti atti ad offendere nelle
ipotesi di DASPO di gruppo
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giuseppe Musella)
Cass Sez III 24 maggio 2018 (dep 16 ottobre 2018) n 46982 Pres Savani
Rel Andronio ric PM in proc Tommasini
Diritto penale ndash Leggi speciali ndash DASPO ndash Oggetti atti ad offendere ndash Possesso
di gruppo ndash Mera disponibilitagrave ndash Idoneitagrave
(art 6-ter l 13 dicembre 1989 n 401 art 2 dl 22 agosto 2014 n 119)
ldquoIl concetto di laquopossessoraquo utilizzato nellrsquoart 6-ter della l n 401 del 1989 non
richiede un quid pluris rispetto alla mera disponibilitagrave dellrsquooggetto pericoloso
intesa come possibilitagrave di sua apprensione e conseguente utilizzordquo
ldquoLa figura del cd laquoDASPO di grupporaquo di cui allrsquoart 6 comma 1 della legge n
401 del 1989 introdotta dallrsquoart 2 del dl n 119 del 2014 egrave diretta a colpire i
soggetti che anche attraverso una condotta di gruppo abbiano tenuto
comportamenti finalizzati alla partecipazione attiva ad episodi di violenza minaccia
o intimidazione tali da porre in pericolo la sicurezza pubblica in occasione di
manifestazioni sportiverdquo
(Nella fattispecie la Corte ha stabilito che ndash in tema di provvedimento DASPO ndash
allorquando tutti i soggetti coinvolti abbiano la disponibilitagrave degli oggetti atti ad
offendere non sia necessaria una valutazione individualizzata senza che tale scelta
comporti la violazione del principio della responsabilitagrave personale prevista dal
diritto penale)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Leggi speciali
66
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi -
Difformi Cass Sez III 3 febbraio 2016 n 22266
La natura istantanea del delitto di trasferimento fraudolento di
valori
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura del Comitato di redazione)
Cass Sez VI 20 giugno 2018 (dep 17 ottobre 2018) n 47304 Pres De Amicis
Rel Costantini ric PM
Legge speciale ndash Trasferimento fraudolento di valori ndash Natura istantanea del
reato ndash Societagrave di capitali ndash La consumazione del reato deve coincidere con
lrsquointestazione fittizia delle quote ndash Irrilevanza delle condotte successive ndash
Necessitagrave che lrsquoindagato sia socio di fatto ndash Insufficienza della qualifica di
amministratore di fatto ndash Necessitagrave che la provvista impiegata per lrsquoacquisto
delle quote provenga dallrsquoindagato
(art 12-quinquies dl 8 giugno 1992 n 306)
ldquoIn tema di trasferimento fraudolento di valori egrave comunque necessario che si
realizzi un trasferimento del bene tenuto altresigrave conto che lrsquoart 12-quinquies dl
30692 integra unrsquoipotesi di reato istantaneo con effetti permanenti e si consuma nel
momento in cui viene realizzata lrsquoattribuzione fittizia senza che possa assumere
rilevanza il permanere della situazione antigiuridica conseguente alla condotta
criminosardquo
ldquoIn ambito di societagrave di capitali la fittizia intestazione di quote di una societagrave puograve
integrare il reato di cui allrsquoart 12-quinquies dl cit a condizione che sia accertata
la titolaritagrave sostanziale delle quote attraverso lrsquoattribuzione della qualifica di socio
di fatto non essendo sufficiente la prova che lrsquoindagato rivesta la funzione di
amministratore di fatto della societagrave delle cui quote srsquoipotizza la fittizia
intestazionerdquo
ldquoLa carenza di gravi indizi sulla provenienza delle risorse economiche impiegate
per lrsquoacquisto delle quote da parte del soggetto che intende eludere lrsquoapplicazione
di misure di prevenzione determina la mancanza della condizione per lrsquoapplicabilitagrave
della misura cautelare essendo insufficiente lrsquoaccertamento della mera
disponibilitagrave del bene da parte di chi non ne risulta formalmente titolarerdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi con riferimento alla prima massima Cass Sez Un 28 febbraio 2001 n
8 Ferrarese Rv 218768 riguardo alla seconda Cass Sez V 7 luglio 2015 n
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
67
50289 Mollica Rv 265904 in relazione alla terza Cass Sez VI 12 gennaio 2018
n 5231 Polverino Rv 272128
Difformi -
Il destino dellrsquoordine di demolizione nel caso di ammissione alla
prova dellrsquoimputato
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Amedeo Bucci de Santis)
Cass Sez III 3 luglio 2018 (dep 18 ottobre 2018) n 47456 Pres Ramacci
Rel Zunica ric PG Corte di appello di Firenze in proc Fontana
Diritto penale ndash Reato urbanistico ndash Ammissione dellrsquoimputato allrsquoistituto della
messa alla prova ndash Destino del manufatto abusivo ndash Demolizione quale
necessaria eliminazione delle conseguenze dannose o pericolose del reato
(artt 44 dPR 6 giugno 2001 n 380 art 464-quater cpp )
ldquoIl reato urbanistico disciplinato dallart44 TUE rientra tra quelli per i quali si
puograve essere ammessi allrsquoistituto della messa alla prova Il permanere del manufatto
abusivo rientra tra le conseguenze dannose dei reati di cui la disciplina della messa
alla prova richiede la necessaria eliminazione In senso logico ma non cronologico
la demolizione del manufatto abusivo rientra tra le condotte pregiudiziali rispetto
alla ammissione dellrsquoimputato alla messa alla prova ed alla verifica del buon esito
della stessardquo
ldquoNel caso in cui il giudice di merito investito di un reato urbanistico ammetta
lrsquoimputato alla messa alla prova omettendo ogni valutazione in ordine alla
demolizione del manufatto abusivo e quindi in ordine al ripristino della legalitagrave
urbanistica il rappresentante della Pubblica Accusa egrave tenuto ad impugnare ai sensi
dellrsquoart464 quater comma 7 la ordinanza ammissiva dellrsquoistanza di messa alla
prova facendo valere in quella sede la insussistenza dei presupposti per la
sospensione del procedimentordquo
(In conseguenza di quanto sopra egrave inammissibile il ricorso proposto per il suddetto
motivo avverso la sentenza che dichiara estinto il reato per esito positivo della messa
alla prova)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez III 31 maggio 2018 n 404512018 nel senso che lrsquoistituto
della messa alla prova egrave applicabile ai reati edilizi tuttavia egrave necessario eliminare le
conseguenze dannose dei reati in questione attraverso la spontanea demolizione
dellrsquoabuso edilizio ovvero attraverso la riconduzione dellrsquointervento alla legalitagrave
urbanistica ove ricorrano i presupposti per lrsquoaccertamento della (doppia) conformitagrave
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Leggi speciali
68
Difformi -
Lrsquoammissibilitagrave del concorso tra il reato di dichiarazione infedele ed
omesso versamento dellrsquoIVA
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Antonio Scotto Rosato)
Cass Sez III 1 febbraio 2018 (dep 23 ottobre 2018) n 48246 Pres Savani
Rel Aceto ric Vacca
Leggi speciali ndash Reati tributari ndash Dichiarazione infedele ndash Omesso versamento
IVA ndash Concorso di reati ndash Sussiste
(artt 4 10-ter dlgs 10 marzo 2000 n 74)
ldquoTra il delitto di dichiarazione infedele e di omesso versamento IVA non esiste
alcun rapporto di consunzione assorbimento o specialitagrave Difatti ai fini
dellrsquointegrazione del reato di omesso versamento IVA egrave necessario e sufficiente che
il relativo ammontare risulti dalla dichiarazione senza ulteriori aggettivazione a
prescindere quindi dalla natura fraudolenta o infedele della dichiarazione stessa
diversamente nei reati cd dichiarativi la condotta attiva consiste nellrsquoindicare
elementi passivi fittizi o elementi attivi per un ammontare inferiore a quello
effettivo siccheacute le due fattispecie si pongono in rapporto di reciproca radicale
estraneitagrave e ben possono concorrere tra lorordquo
ldquoIn tema di omesso versamento dellrsquoimposta sul valore aggiunto affincheacute
lrsquoinadempimento dellrsquoobbligazione tributaria possa rappresentare causa di forza
maggiore egrave necessario che questi derivi da fatti non imputabili allrsquoimprenditore e
che questi non abbia potuto tempestivamente porvi rimedio per cause indipendenti
dalla propria volontagrave non potendosi ritenere fisiologica nel rischio di impresa la
carenza di liquiditagraverdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex multis Cass Sez III 24 giugno 2014 (dep 25 febbraio 2015) n
8352 Pres Fiale Rel Aceto Ric Schirosi
Difformi -
La necessitagrave della individuazione del ruolo svolto dal concorrente
nel reato di sottrazione fraudolenta
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
69
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Amedeo Bucci de Santis)
Cass Sez III 12 giugno 2018 (dep 29 ottobre 2018) n 49200 Pres
Lapalorcia Rel Andronio ric Rizzo
Leggi speciali ndash Sottrazione fraudolenta di somme al pagamento di imposte ndash
Individuazione del ruolo del concorrente ndash Necessitagrave
(art 11 co 1 dlgs 10 marzo 2000 n 74)
ldquoNel reato di sottrazione fraudolenta di somme al pagamento di imposte commesso
mediante il disinvestimento di polizze assicurative attraverso la riscossione
anticipata senza apparente giustificazione il solo fatto di essere coniuge della
titolare del cc bancario oggetto di sequestro e delle polizze assicurative
anticipatamente estinte non giustifica la adozione nei suoi confronti della misura
cautelare reale pur essendo il soggetto in questione (non titolare di beni oggetto di
sottrazione fraudolenta) in regime di comunione dei beni con la coindagata e pur
avendo partecipato quale delegato della consorte alle operazioni di verifica della
GdFrdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez III 5 aprile 2016 n 24816 secondo cui anche quando il bene
egrave formalmente intestato a terzi pur se prossimi congiunti dellrsquoindagato non opera
alcuna presunzione ma grava sul PM lrsquoonere di dimostrare la discrasia tra
intestazione formale e disponibilitagrave effettiva del bene conforme Cass Sez III 24
marzo 2015 n 14605
Difformi -
Il concorso dellrsquoextraneus a singole condotte distrattive nel delitto di
bancarotta fraudolenta
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giuseppe Musella)
Cass Sez V 5 luglio 2018 (dep 29 ottobre 2018) n 49499 Pres Bruno Rel
Fidanzia ric Vellucci
Diritto penale ndash Leggi speciali ndash Bancarotta fraudolenta patrimoniale ndash
Concorso dellrsquoextraneus ndash Singole condotte distrattive ndash Condotta postuma ndash
Inidoneitagrave
(artt 216 223 rd 16 marzo 1942 n 267)
ldquoLa circostanza che la condotta dellrsquoextraneus si collochi in epoca antecedente alla
dichiarazione di fallimento ed abbia lo scopo di rendere irreversibili gli effetti di un
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Leggi speciali
70
atto distrattivo non consente di ritenere sussistente la fattispecie concorsuale che
non egrave configurabile nel caso in cui lrsquoatto distrattivo dellrsquointraneus si sia giagrave
esauritordquo
ldquoUn comportamento postumo del terzo extraneus non egrave idoneo a configurare la
fattispecie del concorso con il delitto di bancarotta fraudolenta commesso
dallrsquointraneus dovendo la condotta del terzo essere anteriore o comunque
concomitante a quella distrattiva dellrsquoimprenditore fallito (o dellrsquoamministratore
della societagrave fallita)rdquo
(Nella fattispecie la Corte ha sancito il principio secondo il quale al fine di
affermare la responsabilitagrave del terzo rispetto alla singola condotta distrattiva
realizzata dallrsquoamministratore della societagrave fallita non egrave sufficiente che la
richiamata condotta sia stata realizzata in epoca antecedente alla dichiarazione di
fallimento ma egrave necessario verificare che la condotta del terzo sia anteriore o
concomitante a quella distrattiva commessa dallrsquointraneo)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez V 18 aprile 2013 n 40332 Cass Sez V 6 novembre 2015
n 8276 Cass Sez V 17 maggio 2017 n 54291
Difformi -
Insider trading doppio binario e proporzionalitagrave del complessivo
trattamento sanzionatorio
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Aldo Franceschini)
Cass Sez V 21 settembre 2018 (dep 31 ottobre 2018) n 49869 Pres
Vessicchelli Rel Caputo ric Chiarion Casoni
Leggi speciali ndash Reati finanziari ndash Ne bis in idem ndash Cumulo sanzionatorio ndash
Valutazione di proporzionalitagrave del complessivo trattamento sanzionatorio ndash
Disapplicazione normativa interna ndash Rideterminazione pena in mitius
(artt 184 co 1 lett b) 187-terdecies TUF 50 CDFUE 4 Prot 7 CEDU)
ldquoIl procedimento penale e quello amministrativo previsti dalla disciplina nazionale
in tema di abusi di mercato presentano quella connessione sostanziale e temporale
che secondo lrsquoinsegnamento della sentenza della Grande Camera della Corte EDU
A e B c Norvegia esclude la violazione del principio del ne bis in idemrdquo
ldquoEgrave compito del giudice nazionale verificare la sussistenza o meno del requisito
della proporzionalitagrave del complessivo trattamento sanzionatorio applicato
allrsquoimputatordquo
ldquoNella verifica della compatibilitagrave con il principio del ne bis in idem del
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
71
trattamento sanzionatorio complessivamente irrogato allrsquoautore dellrsquoabuso di
mercato il giudice comune deve valutare la proporzionalitagrave del cumulo
sanzionatorio rispetto al disvalore del fatto da apprezzarsi con riferimento agli
aspetti propri di entrambi gli illeciti (quello penale e quello formalmente
amministrativo) e in particolare agli interessi generali sottesi alla disciplina degli
abusi di mercato (anche sotto il profilo dellrsquoincidenza (anche sotto il profilo
dellincidenza del fatto sullintegritagrave dei mercati finanziari e sulla fiducia del
pubblico negli strumenti finanziari) tenendo conto con riguardo alla pena della
multa del meccanismo compensativo di cui allart 187-terdecies TUF qualora
detta valutazione dovesse condurre a ritenere il complessivo trattamento
sanzionatorio lesivo della garanzia del ne bis in idem il giudice nazionale dovragrave
dare applicazione diretta al principio garantito dallart 50 della Carta dei diritti
fondamentali dellUnione europea disapplicando se necessario e naturalmente
solo in mitius le norme che definiscono il trattamento sanzionatoriordquo
ldquoIn tema di abusi di mercato nel caso in cui la sanzione irrogata da Consob sia giagrave
divenuta irrevocabile la verifica del giudice penale circa la legittimitagrave rispetto al
principio del ne bis in idem del trattamento sanzionatorio complessivamente
irrogato allautore degli illeciti - fuori dallipotesi del tutto eccezionale in cui la
sanzione amministrativa sia da sola proporzionata al disvalore del fatto valutato
alla luce degli aspetti propri di entrambi gli illeciti e in particolare degli interessi
generali sottesi alla disciplina degli abusi di mercato ndash puograve comportare
esclusivamente la rideterminazione delle sanzioni penali attraverso la
disapplicazione in mitius della norma che commina dette sanzioni solo nel minimo
edittale con esclusione della multa in virtugrave del meccanismo compensativo di cui
allart 187-terdecies TUF e con riguardo alla reclusione fermo restando il limite
minimo insuperabile dettato dallart 23 cod penrdquo
(Nel caso di specie la Corte annullava con rinvio per nuovo esame limitatamente al
trattamento sanzionatorio la sentenza con cui lrsquoimputato giagrave punito in via
amministrativa dalla Consob con la sanzione pecuniaria di trecentocinquantamila
euro era stato ritenuto colpevole del reato di abuso di informazioni privilegiate e
condannato alla pena principale di un anno di reclusione e cinquantamila euro di
multa)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi con riferimento alla prima massima Cass Sez III 22 settembre 2017
dep 2018 n 6993 Servello in CED Cass n 272588 con riferimento alla seconda
massima Cass Sez V 16 luglio 2018 n 45829 Franconi non massimata
Difformi -
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Leggi speciali
72
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
73
III Diritto processuale penale
Rito abbreviato copertura della procura speciale nellrsquoipotesi di
modifica della imputazione
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)
Cass Sez VI 6 luglio 2018 (dep 4 settembre 2018) n 39926 Pres Paoloni
Rel Giordano ric Serafini
Diritto processuale penale ndash Giudizio abbreviato ndash Procura speciale e modifiche
allrsquoimputazione
(art 438 441 441-bis cpp)
ldquoLeventuale modifica dellimputazione non toglie efficacia al mandato conferito
ove la procura speciale non contenga espliciti limiti o condizioni ai poteri conferiti
al procuratore speciale siccheacute in questa ipotesi spetta al difensore la valutazione
della coerenza del negozio processuale con gli interessi dellimputato Se egrave vero che
la procura speciale per la definizione del procedimento con il rito abbreviato come
quella per definizione a pena concordata egrave atto personalissimo fondamentale per
la legittimitagrave del negozio e che puograve presentarsi in forma specifica con la fissazione
di limiti e condizioni ovvero generica ne consegue che quando la procura speciale
assume una configurazione generica e non presenta limiti o condizioni essa deve
intendersi segnatamente finalizzata alla conclusione del processo con il rito
speciale Con tale atto limputato affida al difensore il mandato di esprimere per suo
conto la volontagrave di accesso al rito a prova contratta siccheacute deve ritenersi che tale
mandato comprenda anche quello di valutare le fisiologiche vicende del
procedimento e del processo successive al conferimento della procura in coerenza
con gli interessi dellimputatordquo
ldquoLrsquoeventuale modifica dellimputazione nel corso delludienza preliminare non
toglie efficacia al mandato conferito ai fini della richiesta di rito abbreviato ove
questo non contenga una esplicita limitazione Ogni volta che la procura speciale a
concludere il processo con un rito a prova contratta non prevede limiti e condizioni
spetta al difensore la valutazione della coerenza del negozio processuale con gli
interessi dellimputato che gli ha conferito il mandatordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Diritto processuale penale
74
Conformi In relazione alla prima massima Cass Sez II 17 dicembre 2014 (dep
29 gennaio 2015) n 4261 Piroli Rv 262382
Difformi -
Sindacato del giudice dellrsquoesecuzione nella determinazione del
tempus commissi delicti
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alfonso Tatarano)
Cass Sez I 10 luglio 2017 (dep 5 settembre 2018) n 39943 Pres Carcano
rel Tardio ric De Bilio
Diritto processuale penale ndash Poteri del giudice dellrsquoesecuzione ndash Determinazione
del tempus commissi delicti ndash Revoca dellrsquoindulto
(artt 666 667 672 674 cpp art 3 l n 2412006)
ldquoDeve essere riconosciuto al giudice dellrsquoesecuzione il potere-dovere di
interpretare il giudicato e renderne espliciti il contenuto e i limiti ricavando dalla
sentenza tutti gli elementi anche se non chiaramente espressi che siano necessari
ai fini dellrsquoesecuzionerdquo
ldquoSe egrave vero che in sede esecutiva non egrave consentito modificare la data del commesso
reato accertata con sentenza passata in giudicato quando invece il tempus
commissi delicti non egrave indicato in modo preciso e con ben definiti riferimenti
fattuali nel capo drsquoimputazione il giudice dellrsquoesecuzione puograve prendere conoscenza
del contenuto della sentenza e occorrendo degli atti del procedimento per
ricavarne tutti gli elementi da cui sia possibile desumere lrsquoeffettiva data di
commissione del reato ove essa sia rilevante ai fini della decisione demandatardquo
(Con la sentenza in esame la Suprema Corte ha annullato con rinvio lrsquoordinanza con
la quale il Tribunale di Caltanissetta aveva revocato lrsquoindulto concesso ai sensi della
L n 2412006 sulla base della data di accertamento e non di quella di effettiva
commissione del reato di ricettazione per il quale era intervenuta condanna)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez I 15 aprile 2014 (dep 11 luglio 2014) n 30609 Raia in
CED Cass n 261087 Cass Sez I 12 giugno 2008 (dep 25 giugno 2008) n
25735 Labate in CED Cass n 240475 sullrsquoimpossibilitagrave per il GE di determinare
il tempus commissi delicti Cass Sez III 20 gennaio 2016 (dep 29 febbraio 2016)
n 8180 Spada in CED Cass n 266283
Difformi -
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
75
Diffamazione e principio di correlazione tra accusa e sentenza
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Mariagiovanna Veneruso)
Cass Sez V 3 maggio 2018 (dep 6 settembre 2018) n 40083 Pres Vessichelli
Rel Brancaccio ric Spada
Diritto processuale penale ndash Principio di necessaria correlazione tra accusa e
sentenza
(521 cpp)
ldquoAi fini della valutazione di corrispondenza tra pronuncia e contestazione di cui
allrsquoart 521 cod proc pen deve tenersi conto non solo della condotta descritta nel
capo di imputazione ma anche di tutte le risultanze probatorie portate a conoscenza
dellrsquoimputato che hanno formato oggetto di sostanziale contestazione in modo da
consentire a questi di esercitare il suo diritto di difesa sul materiale probatorio
posto a fondamento della decisionerdquo
ldquoIl difetto di correlazione tra accusa e sentenza rileva solo qualora si verifichi una
trasformazione o sostituzione delle condizioni che rappresentano gli elementi
costitutivi dellrsquoaddebito e non anche quando il mutamento riguardi profili
marginali non essenziali per lrsquointegrazione del reato e su cui lrsquoimputato abbia
avuto modo di difendersi durante il processordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez Un 15 luglio 2010 n 36551 Cass Sez III 16 aprile 2014
n 31849 Cass Sez IV 16 dicembre 2015 n 4497
Difformi -
La notifica dellrsquoavviso di fissazione per lrsquoudienza del giudizio di
appello
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giovanni Petranico)
Cass Sez V 16 maggio 2018 (dep 7 settembre 2018) n 40159 Pres Mazzei
Rel De Marzo ric Casali
Diritto processuale penale ndash Giudizio di appello ndash Avviso di fissazione
dellrsquoudienza ndash omissione ndash Notifica a difensore di fiducia ndash Obbligatorietagrave della
presenza ndash Nullitagrave assoluta
(artt 178 co 1 lett c) e 179 co 1 97 co 4 cpp)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Diritto processuale penale
76
ldquoLrsquoomesso avviso dellrsquoudienza al difensore di fiducia tempestivamente nominato
dallrsquoimputato o dal condannato integra una nullitagrave assoluta ai sensi degli artt 178
comma 1 lett c) e 179 comma 1 cod proc pen quando di esso egrave obbligatoria la
presenza a nulla rilevando che la notifica sia stata effettuata al difensore di ufficio
e che in udienza sia stato presente un sostituto nominato ex art 97 comma quarto
cod proc penrdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez Un 26 marzo 2015 n 24630 Maritan Rv 263598
Difformi -
Il creditore munito di garanzia reale sul bene non puograve chiedere la
revoca del sequestro preventivo
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Carmine Gatto)
Cass Sez III 4 dicembre 2017 (dep 11 settembre 2018) n 40318 Pres
Cavallo Rel Socci ric B IIG Spa
Diritto processuale penale ndash Sequestro preventivo ndash Riesame ndash Istanza terzo
creditore ndash Inammissibilitagrave
(artt 321 324 cpp)
ldquoNon puograve essere disposto il sequestro preventivo funzionale alla confisca per
equivalente di somme di denaro depositate su conto corrente costituite in pegno
irregolare a Garanzia di una obbligazione dellimputato attesa la immediata
acquisizione della proprietagrave delle stesse da parte del creditorerdquo
ldquoIn tema di sequestro preventivo il creditore assistito da garanzia reale non egrave
legittimato a chiedere la revoca della misura mentre il processo egrave pendente in
quanto la sua posizione giuridica non egrave assimilabile a quella del titolare del diritto
di proprietagrave ed il suo diritto di sequela non esclude lassoggettabilitagrave del bene a
vincolo essendo destinato a trovare soddisfazione solo nella successiva fase della
confisca e non attraverso limmediata restituzione del bene come invece accadrebbe
per il proprietariordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
77
Conformi Cass Sez III 16 settembre 2015 (dep 11 maggio 2016) n 19500
Cass Sez III 12 maggio 2015 (dep 12 ottobre 2015) n 40784 Cass Sez V 27
ottobre 2016 (dep 12 gennaio 2017) n 1390
Difformi -
I limiti della confisca nelle ipotesi di denaro provenienti da soggetti
terzi estranei al reato
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Antonio Scotto Rosato)
Cass Sez III 12 luglio 2018 (dep 24 settembre 2018) n 41104 Pres Rosi Rel
Gai ric Vicenzini
Leggi speciali ndash Reati tributari ndash Omessa dichiarazione ndash Confisca diretta ndash
Terzi estranei al reato ndash Prova
(artt 5 12-bis dlgs 10 marzo 2000 n 74)
ldquoQualora il profitto cd accrescitivo derivante da reato sia costituito da denaro la
confisca delle somme depositate sul conto corrente deve essere qualificata come
confisca diretta non necessitando della prova del nesso di derivazione diretta tra
somme oggetto di ablazione e reato Tuttavia deve escludersi lrsquoapprensione delle
somme giacenti sul conto corrente laddove sussista la prova che tali somme non
possano proprio derivare dal reato come nel caso di somme provenienti da rimesse
effettuate da terzi successivamente alla data di commessione del reato difettando in
esse la caratteristica di profitto pur sempre necessaria per poter procedere ad un
sequestro direttordquo
ldquoIn materia tributaria il delitto di cui allrsquoart 5 egrave reato omissivo proprio che puograve
essere commesso solo da chi secondo legislazione fiscale egrave obbligato alla
presentazione delle dichiarazioni con la conseguenza che il concorso nel reato egrave
ipotizzabile solo in forma morale (accordo istigazione e rafforzamento) non di
meno qualora lrsquoamministratore di diritto sia mero prestanome lrsquoamministratore di
fatto risponde quale autore principale in quanto titolare effettivo della gestione
socialerdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex multis Cass Sez III 24 ottobre 2014 (dep 30 ottobre 2015) n
43809 Pres Teresi Rel Aceto ric Gabbana
Difformi -
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Diritto processuale penale
78
Il commesso di un negozio puograve sporgere querela per truffa anche se
formalmente privo del potere di rappresentanza
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Carmine Gatto)
Cass Sez II 20 luglio 2018 (dep 26 settembre 2018) n 41785 Pres
Prestipino Rel Recchione ric D C C e altri
Diritto processuale penale ndash Truffa ndash Querela ndash Diritto di proporre querela ndash
Condizione di procedibilitagrave
(artt 120 640 cp 336 337 cpp)
ldquoIl diritto di querela per il reato di truffa spetta indipendentemente dalla formale
attribuzione del potere di rappresentanza anche alladdetto di un esercizio
commerciale che trovandosi al bancone di vendita si sia occupato della
transazione commerciale con cui si egrave consumato il reatordquo
ldquoLa titolaritagrave del diritto di querela spetta sia al soggetto raggirato e materialmente
defraudato del bene alla cui apprensione era diretta la condotta illecita sia al
soggetto che ha patito il danno patrimoniale ovvero a colui che vanta il diritto di
proprietagrave sul bene appreso illecitamente essendo possibile la coesistenza di piugrave
soggetti passivi di un medesimo reatordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez II 4 ottobre 2016 (dep 29 novembre 2016) n 50725 Cass
Sez Un 18 luglio 2013 (dep 30 settembre 2013) n 40354
Difformi -
Lrsquouso della posta elettronica certificata per il deposito di istanze in
cancelleria
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Emma Lorena Cappuccio)
Cass Sez III 17 maggio 2018 (dep 1 ottobre 2018) n 43184 Pres Gastone
Rel Socci ric Lo Monaco e altro
Diritto processuale penale ndash Giudizio di appello ndash Adesione del difensore
allrsquoastensione di categoria ndash Deposito istanza adesione a mezzo PEC ndash
Violazione del diritto di difesa ndash Prescrizione
(art 18 Cost art 2-bis l 11 aprile 2000 n 83 artt 157 161 cp)
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
79
ldquoLa richiesta dellrsquorinvio dellrsquoudienza per legittimo impedimento del difensore
inviata a mezzo posta elettronica in cancelleria non egrave irricevibile neacute inammissibile
anche se lrsquoutilizzo di tale irregolare modalitagrave di trasmissione comporta lrsquoonere per
la parte che intenda dolersi in sede di impugnazione dellrsquoomesso esame della sua
istanza di accertarsi del regolare arrivo della mail in cancelleria e della sua
tempestiva sottoposizione allrsquoattenzione del giudice procedenterdquo
ldquoNel caso in cui rsquoimpedimento ndash improvvisamente ed inevitabilmente insorto ndash sia
tale da precludere al difensore qualsiasi possibilitagrave di attivazione il medesimo egrave
esentato dalle indicate verifiche salvo lrsquoonere di provare le circostanze che le
hanno rese inattuabilirdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi in relazione alla prima massima Cass Sez II 7 novembre 2014 (dep 18
novembre 2014) n 47427 Pigionanti in relazione alla seconda massima Cass
Sez I 16 novembre 2017 (dep 17 gennaio 2018) n 1904 Deriugrave
Difformi sulla impossibilitagrave di avanzare istanza di rinvio per legittimo impedimento
a mezzo PEC dal difensore di fiducia dellrsquoimputato Cass Sez II 16 maggio 2017
(dep 22 giugno 2017 P sulla esclusione di presentazione di memorie nel giudizio
di legittimitagrave Cass Sez III 20 settembre 2016 (dep 11 novembre 2016)
Cacciatore sulla esclusione di impugnazioni cautelari anche da parte del PM
Cass Sez V 5 marzo 2015 (dep 5 giugno 2015) PM in proc Alamaru e altri
Formula corretta di esclusione della punibilitagrave per particolare
tenuitagrave del fatto innanzi al Giudice di Pace
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alfonso Tatarano)
Cass Sez V 26 giugno 2018 (dep 4 ottobre 2018) n 44128 Pres Pezzullo
Rel Morosini ric PG in proc Pichierri
Procedimento penale davanti al giudice di pace ndash Esclusione della punibilitagrave nei
casi di particolare tenuitagrave del fatto ex art 34 dlgs n 2742000 ndash Esclusione
della punibilitagrave per particolare tenuitagrave del fatto ex art 131-bis cp ndash Errore nel
richiamo della fattispecie correttamente applicabile ndash Interesse del PM ad
impugnare
(art 34 dlgs n 2742000 art 131-bis cp 3 l n 2412006 artt 568 591 cpp)
ldquoNel sistema processuale penale la nozione di interesse ad impugnare va
individuata in una prospettiva utilitaristica ossia nella finalitagrave negativa perseguita
dal soggetto legittimato di rimuovere una situazione di svantaggio processuale
derivante da una decisione giudiziale e in quella positiva del conseguimento di
unutilitagrave ossia di una decisione piugrave vantaggiosa rispetto a quella oggetto del
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Diritto processuale penale
80
gravame e che risulti logicamente coerente con il sistema normativo Un tale
interesse non puograve risolversi in una mera ed astratta pretesa alla esattezza teorica
del provvedimento impugnato priva cioegrave di incidenza pratica sulleconomia del
procedimento In tale prospettiva leventuale errore da parte del giudice di pace nel
richiamare lart 131-bis cod pen piuttosto che lart 34 dlgs n 2742000 non puograve
essere censurato solo in quanto tale ma richiede la deduzione di un effettivo
pregiudizio da rimuovere per effetto di quella decisione occorre cioegrave sotto il
profilo dellinteresse ad impugnare un precipitato di concretezza che egrave onere
della parte dedurre In tale prospettiva a fronte di un esito processuale comunque
consentito ndash il proscioglimento per particolare tenuitagrave del fatto ndash incombe sul
Procuratore Generale ricorrente lonere di specificare lintesse pratico perseguito o
meglio il diverso esito processuale rispetto a una pronuncia di proscioglimento per
particolare tenuitagrave del fatto - qualunque fosse listituto applicabile (DLgs n 274
del 2000 art 34 in luogo dellart 131-bis cp) - evidenziando in ipotesi
linsussistenza dei presupposti della tenuitagrave ovvero le ragioni della inoperativitagrave
nella fattispecie del DLgs n 274 del 2000 art 34rdquo
(Non constano precedenti nei medesimi termini In motivazione la Corte ha ribadito
come pur a fronte dello stesso esito definitorio i presupposti applicativi della
speciale tenuitagrave prevista dallrsquoart 131-bis cp divergano dallrsquoipotesi specificamente
dettata dallrsquoart 34 DLgs n 2742000 con riferimento al ldquomicrosistemardquo del
processo penale innanzi al giudice di pace e segnata dalla finalitagrave conciliativa tipica
di quel rito (cfr Sez Un 22 giugno 2017 (dep 28 novembre 2017) n 53683 Pres
Canzio Rel Vessichelli ric Perini in CED Cass n 271587) Tuttavia a fronte del
rilievo dellrsquoerronea adozione da parte del giudice di pace della formula definitoria
prevista dallrsquoart 131-bis cp spetta alla parte ricorrente nella specie il PG
indicare lrsquointeresse concreto perseguito attraverso la richiesta di annullamento della
sentenza spiegata con il ricorso)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi -
Difformi -
Lrsquoinammissibilitagrave dellrsquoatto di appello nei casi di difetto di specificitagrave
dei motivi di gravame
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Antonio Scotto Rosato)
Cass Sez V 12 luglio 2018 (dep 4 ottobre 2018) n 44177 Pres Zaza Rel
Borrelli ric Dessigrave
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
81
Diritto processuale penale ndash Impugnazione ndash Difetto di specificitagrave ndash
Inammissibilitagrave
(581 cpp)
ldquoLrsquoatto di appello deve ritenersi inammissibile per difetto di specificitagrave dei motivi
qualora non risultino esplicitamente enunciati ed argomentati i rilievi critici
rispetto alle ragioni di fatto o di diritto poste a fondamento della decisione
impugnata con un confronto reale con esserdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex ultimis Sez Un 27 ottobre 2016 (dep 22 febbraio 2017) n 8825
Pres Canzio Rel Andronio ric Galtelli
Difformi -
Lrsquoammissibilitagrave del patteggiamento del reato di omesso versamento
dellrsquoIVA nelle ipotesi di mancata estinzione del debito tributario
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Antonio Scotto Rosato)
Cass Sez III 18 luglio 2018 (dep 9 ottobre 2018) n 45275 Pres Sarno Rel
Gai ric Ongaro
Diritto processuale penale ndash Reati tributari ndash Patteggiamento ndash Estinzione
debiti tributari ndash Inammissibile ndash Confisca ndash Profitto ndash Risparmio di spesa
(art 10-ter 13-bis dlgs 10 marzo 2000 n 74 444 cpp)
ldquoIn tema di reati tributari lart 13-bis comma 2 dlgs n 74 del 2000 rappresenta
una condizione di accesso al rito del patteggiamento consentendone lrsquoapplicabilitagrave
esclusivamente qualora sia intervenuto lrsquointegrale pagamento del debito tributario
compreso di sanzioni ed interessirdquo
ldquoLa confisca per equivalente deve ricadere sui beni di cui il reo ha la disponibilitagrave
per un valore corrispondente a quelli costituenti il prezzo o il profitto del reato che
sia stato realmente lucrato dallindagato In tale ambito quanto alla nozione di
profitto nei reati tributari esso generalmente coincidente con il vantaggio
economico ricavato in via immediata e diretta dal reato e si identifica con
lammontare delle ritenute o dellimposta sottratta al fisco che costituisce un
vantaggio patrimoniale direttamente derivante dalla condotta illecita anche se
consistente in un risparmio di spesa derivante dal mancato pagamento del tributordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Diritto processuale penale
82
Conformi ex multis Sez Un 31 gennaio 2013 (dep 23 aprile 2013) n 18374 Pres
Lupo Rel Bruno ric Adami
Difformi Cass Sez III 12 aprile 2018 (dep 21 agosto 2018) n 38684 Pres Rosi
Rel Andreazza ric PG Firenze
Violazione del termine di durata massima delle indagini preliminari
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alfonso Tatarano)
Cass Sez VI 8 marzo 2018 (dep 9 ottobre 2018) n 45486 Pres Mogini Rel
Silvestri ric Romeo
Diritto processuale penale ndash Indagini preliminari ndash Ritardata iscrizione nel
registro notizie di reato ndash Mezzi di ricerca della prova ndash Intercettazione di
comunicazioni ndash Presupposti e motivazione del provvedimento di
intercettazione di persona non indagata ndash Modalitagrave esecutive di intercettazioni
in luoghi di privata dimora
(artt 335 405 407 266 267 cpp)
ldquoEgrave possibile utilizzare gli elementi di prova derivanti da atti di indagine compiuti
dopo la scadenza del termine di durata delle indagini se lrsquoatto sia assunto
nellrsquoambito di indagini diverse cioegrave volte ad individuare gli autori di altri reati Si
tratta di un principio che tuttavia deve essere coordinato con lesigenza di evitare
che attraverso apparenti indagini volte ad accertare i responsabili di altri reati si
eludano la portata del divieto di cui allart 407 cod proc pen noncheacute il sistema
normativo delineato dal legislatore e in particolare quello delle proroghe della
durata del termine di cui allart 405 cod proc pen Ciograve che deve essere verificato
cioegrave egrave che attraverso lrsquoapparente compimento di atti di indagine relativi
allaccertamento di altri reati si nullifichino gli effetti che il legislatore riconduce al
decorso del termine di durata delle indagini preliminarirdquo
ldquoGli elementi di prova acquisiti dal pubblico ministero dopo la scadenza dei termini
delle indagini preliminari possono sigrave essere utilizzati ai fini cautelari se acquisiti
aliunde nel corso di indagini estranee ai fatti oggetto del procedimento i cui
termini siano scaduti ovvero se provenienti da altri procedimenti relativi a fatti di
reato oggettivamente e soggettivamente diversi ma egrave comunque necessario
accertare che tali risultanze non siano il risultato di indagini finalizzate alla verifica
e allapprofondimento degli elementi emersi nel corso del procedimento penale i cui
termini sono scadutirdquo
ldquoAi fini di una corretta motivazione del provvedimento autorizzativo egrave necessario
che vengano indicate le ragioni sulla cui base il giudice ritenga di dover
autorizzare le intercettazioni richieste dal pubblico ministero in quanto proprio
quelle intercettazioni relative a quella particolare utenza risultano indispensabili
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
83
per il completo accertamento del fatto specifico cui si riferiscono le indagini
noncheacute per la individuazione dei responsabilirdquo
ldquoNelle ipotesi in cui il collegamento sia riferito ad un soggetto non indagato la
necessitagrave di motivare la correlazione tra lrsquoindagine in corso e lintercettato oltre
alla base indiziaria oggettiva egrave necessario che il giudice indichi ed espliciti
chiaramente lrsquointeresse investigativo sottostante chiarisca cioegrave le ragioni di
collegamento diretto o indiretto tra il soggetto ed il fatto di reato oggetto di
accertamento egrave necessario cioegrave che si indichino i motivi per i quali il soggetto
terzo che si intende intercettare dovrebbe essere informato sui fatti e percheacute si
ritiene che vi possano essere conversazioni o comunicazioni attinenti a quei fattirdquo
ldquoLomessa indicazione da parte del PM delle modalitagrave di intrusione delle
microspie nei luoghi di privata dimora non determina alcuna nullitagrave Le operazioni
di collocazione e disinstallazione del materiale tecnico necessario per eseguire le
captazioni costituiscono infatti atti materiali rimessi alla contingente valutazione
della polizia non essendo compito del pubblico ministero indicare le modalitagrave
dellintrusione negli ambiti e luoghi privati ove verragrave svolta lintercettazionerdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez VI 14 maggio 2017 (dep 1 marzo 2018) n 9386 Caridi in
CED Cass n 272727 Cass Sez I 30 maggio 2015 (dep 8 settembre 2015) n
36327 Sgaramella in CED Cass n 264527 su ammissibilitagrave ai sensi dellrsquoart 234
cpp di accertamenti acquisiti in sede amministrativa successivamente alla
scadenza del termine delle indagini Cass V Sez 8 marzo 2018 (dep 10 maggio
2018) n 20824 Di Francesco in CED Cass n 273031
Difformi -
Sostituto processuale e delega orale
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)
Cass Sez I 2 ottobre 2018 (dep 25 ottobre 2018) n 48862 Pres Di Tomassi
Rel Centofanti ric Stampini
Diritto processuale penale ndash Sostituto processuale ndash Delega orale
(art 102 cpp)
ldquoIl difensore titolare puograve farsi sostituire per ludienza o per latto processuale da
compiere conferendo incarico anche solo orale al difensore sostituto senza essere
necessariamente ivi presente e senza altro onere diverso dalla formale
dichiarazione (davanti al giudice e raccolta a verbale) del conferitario di averlo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Diritto processuale penale
84
ricevuto ferme le sue responsabilitagrave di ordine penale civile e deontologico per il
caso di dichiarazione mendacerdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi -
Difformi Cass Sez V 26 aprile 2018 n 26606 Vitanza Rv 273304
Impedimento dellrsquoimputato
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)
Cass Sez V 20 settembre 2018 (dep 25 ottobre 2018) n 48892 Pres Palla
Rel Scotti ric Lazzari
Diritto processuale penale ndash Impedimento dellrsquoimputato ndash Modalitagrave di
presentazione ndash Inoltro a mezzo telefax ndash Onere difensivo
(art 420-ter cpp)
ldquoLassoluto impedimento fisico a comparire sussiste solo in presenza di specifica
indicazione nel certificato medico prodotto a sostegno dellistanza di patologie che
rendano impossibile o rischioso lo spostamento per raggiungere il luogo
delludienzardquo
ldquoLa richiesta di rinvio delludienza per legittimo impedimento inviata a mezzo
telefax in cancelleria non egrave irricevibile neacute inammissibile ma lutilizzo di tale non
regolare modalitagrave di trasmissione comporta lonere per la parte che intenda
dolersi in sede di impugnazione dellomesso esame della richiesta stessa di
accertarsi ndash mediante un sostituto processuale un addetto di studio o
uninterlocuzione telefonica (o nel caso dellimpedimento dellimputato a maggior
ragione a cura del difensore stesso) ndash del regolare arrivo del fax e del suo
tempestivo inoltro al giudice procedente Solo nel caso in cui limpedimento ndash
improvvisamente ed inevitabilmente insorto ndash sia tale da precludere allinteressato
qualsiasi possibilitagrave di attivazione il medesimo egrave esentato dalle predette verifiche
salvo lonere di provare le circostanze che le hanno rese inattuabilirdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi in relazione alla prima massima Cass Sez II 22 maggio 2015 n
24515 Mennella Rv 264362 in relazione alla seconda massima Cass Sez I 16
novembre 2017 n 1904 Deriugrave Rv 272049
Difformi -
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
85
IV Esecuzione e sorveglianza
Valutazione della condotta successiva serbata dal condannato e
affidamento in prova ai servizi sociali
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alessandro Orabona)
Cass Sez I 18 maggio 2018 (dep 11 settembre 2018) n 40341 Pres Di
Tomassi Rel Siani ric Loppi
Esecuzione e sorveglianza ndash Ordinamento penitenziario ndash Istanza di
affidamento in prova ai servizi sociali ndash Detenzione domiciliare ndash Omessa
valutazione della condotta successiva tenuta dal condannato ndash Recupero sociale
del reo ndash Annullamento con rinvio
ldquoPur non potendosi prescindere dalla natura e dalla gravitagrave dei reati per cui egrave stata
irrogata la pena in espiazione quale punto di partenza dellrsquoanalisi della personalitagrave
del soggetto affincheacute si possa concedere lrsquoaffidamento in prova al servizio sociale
la considerazione di detta gravitagrave non puograve prescindere dalla necessaria valutazione
della condotta successivamente tenuta dal condannato essendo indispensabile
lesame anche dei comportamenti attuali del medesimo in ragione dellesigenza
connaturata alla ratio dellistituto di accertare non solo lassenza di indicazioni
negative ma anche la presenza di elementi positivi che consentano un giudizio
prognostico di buon esito della prova e di prevenzione del pericolo di recidiva
dovendo peraltro sottolinearsi che per la favorevole delibazione dellistanza non
puograve esigersi in positivo la dimostrazione che il soggetto abbia giagrave compiuto una
completa revisione critica del proprio passato bensigrave egrave sufficiente che ndash dai risultati
dellosservazione della personalitagrave ndash emerga che un siffatto processo critico sia
stato almeno avviato nella prospettiva di un suo ottimale reinserimentordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex plurimis Cass Sez I 5 maggio 2015 n 31420 Cass Sez I 3
dicembre 2013 n 773
Difformi -
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Esecuzione e sorveglianza
86
Videosorveglianza dei detenuti in regime 41-bis OP e limiti
nellrsquoesercizio dei mezzi di controllo
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giovanni Petranico)
Cass Sez I 16 aprile 2018 (dep 8 ottobre 2018) n 44972 Pres Mazzei Rel
Binenti ric Ministero della Giustizia per DAP
Esecuzione e sorveglianza ndash Ordinamento penitenziario ndash Cella e ambienti
penitenziari ndash Natura ndash Esercizio del controllo ndash Finalitagrave e modi consentiti ndash
Videosorveglianza ndash Limite ndash Valutazione del caso concreto
(artt 41-bis OP 3 e 8 CEDU 27 co II Cost)
ldquoLa cella e gli ambienti penitenziari non sono luoghi di privata dimora nel
laquopossessoraquo del detenuto al quale dunque non compete la titolaritagrave dello ius
excludendi alios con riguardo agli spazi in questione essendo gli stessi di contro
nella disponibilitagrave dellrsquoAmministrazione penitenziaria che ne puograve fare sempre uso
secondo le finalitagrave e i modi consentiti dalle previsioni di leggerdquo
ldquoLrsquoesercizio del controllo con i mezzi in concreto ritenuti idonei in forza di scelte
rimesse allrsquoAmministrazione penitenziaria in nessun caso perograve puograve trasmodare nella
sottoposizione a torture o trattamenti inumani e degradanti e per ravvisare un
trattamento di quel genere tuttavia occorre che si superino certe soglie di gravitagrave da
valutare nel caso concreto secondo alcuni concorrenti parametri considerando
contemporaneamente le ragioni della tutela e fermo restando che ci si deve pur
sempre trovare in presenza di una sofferenza o di una umiliazione di livello
significativamente superiore a quello che ordinariamente accompagna il tipo di
afflizione restrittiva in corso di esecuzione Tale superamento non si verifica solo per
effetto della videosorveglianza allrsquointerno della cella ai fini della tutela di esigenze di
ordine pubblico nel caso del detenuto in regime di cui allrsquoart 41-bis Ord penrdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez VII 16 marzo 2017 n 21506 Roman Rv 269781 Cass
Sez I 6 maggio 2008 n 32851 Sapone Rv 241228 C edu 6 aprile 2000 Labita
c Italia C edu 1 settembre 2015 Paolello c Italia Cass Sez I 24 novembre
2009 n 49988 Rv 245969
Difformi -
Permessi premio e programma trattamentale
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Mariagiovanna Veneruso)
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
87
Cass Sez I 18 luglio 2018 (dep 26 ottobre 2018) n 49146 Pres Di Tommasi
Rel Di Giuro ric Pischedda
Esecuzione e sorveglianza ndash Ordinamento penitenziario ndash Permessi premio ndash
Programma trattamentale ndash Attivitagrave estemporanea ndash Finalitagrave rieducativa
(artt 30-bis 30-ter OP)
ldquoI provvedimenti camerali mancano di un dispositivo quale atto di autonoma
rilevanza e dunque il contenuto della decisione del giudice egrave racchiuso nellrsquointero
dettato del provvedimento che va letto e interpretato nella sua interezzardquo
ldquoIl permesso premio ex artt 30-bis e 30-ter L n 3541975 non deve
necessariamente essere inserito in un preciso programma trattamentale bensigrave una
volta valutati tutti i criteri ai fini della concessione esso puograve concretizzarsi in una
attivitagrave estemporanea che abbia un fine rieducativo consistente nel consentire
unrsquoiniziale reinserimento del condannato nella societagraverdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez I 19 dicembre 2014 n 11873 Cass Sez I 5 febbraio 2013
n 11581
Difformi -
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Esecuzione e sorveglianza
88
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
89
V Procedimento di prevenzione
Misure di prevenzione tassativitagrave dei casi ed autonomia della
valutazione rispetto al procedimento di cognizione
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Marco Muscariello)
Cass Sez I 19 aprile 2018 (dep 3 ottobre 2018) n 43826 Pres Sarno Rel
Magi ric Righi e altri
Procedimento di prevenzione ndash Tassativitagrave dei casi di pericolositagrave ndash Pericolositagrave
generica ndash Autonomia della valutazione rispetto al procedimento di cognizione
ndash Limiti
(artt 1 4 dlgs 6 settembre 2011 n 159)
ldquoNel giudizio cognitivo di prevenzione lapplicazione delle previsioni di legge di
cui allart 1 co 1 lett a) e b) Cod Ant richiede adeguata motivazione circa la
esistenza pregressa delle condotte delittuose commesse dal proposto aderenti ai
contenuti della previsione astratta declinata ndash questultima ndash in termini tassativi
trattandosi della base logica e normativa del giudizio di pericolositagrave soggettivardquo
ldquoIl giudice della misura di prevenzione puograve fare riferimento in tale parte della
motivazione a provvedimenti emessi in sede penale che abbiano affermato (anche
in via provvisoria) la ricorrenza dei delitti in questione esprimendo argomentata
condivisione e confrontandosi con gli argomenti contrari introdotti dalla difesardquo
ldquoIl giudice della misura di prevenzione puograve ricostruire in via totalmente autonoma
gli episodi storici in questione ndash anche in assenza di procedimento penale correlato
ndash in virtugrave della assenza di pregiudizialitagrave e della possibilitagrave di azione autonoma di
prevenzione (art 29 Cod Ant)rdquo
ldquoIl giudice della misura di prevenzione egrave vincolato a recepire leventuale esito
assolutorio non dipendente dallapplicazione di cause estintive ndash sul fatto posto a
base del giudizio di pericolositagrave ndash prodottosi nel correlato giudizio penale (art 28
Cod Ant) con le sole eccezioni che seguono 1) il segmento fattuale oggetto
dellesito assolutorio del giudizio penale si pone come ingrediente fattuale solo
concorrente e minusvalente rispetto ad altri episodi storici rimasti confermati (o
non presi in esame in sede penale) 2) il giudizio di prevenzione si basa su elementi
cognitivi autonomi e diversi rispetto a quelli acquisiti in sede penale 3) la
conformazione legislativa del tipo di pericolositagrave prevenzionale egrave descritta in modo
sensibilmente diverso rispetto ai contenuti della disposizione incriminatrice oggetto
del giudizio penale (ipotesi di pericolositagrave qualificata)rdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Procedimento di prevenzione
90
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez I 24 marzo 2015 n 31209 ric Scagliarini Rv 264319
Cass Sez I 14 giugno 2017 n 36258 ric Cellini ed altri Cass Sez V 19
dicembre 2018 n 57488
Difformi -
Sorveglianza speciale e prescrizioni generiche del cd honeste vivere
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alessandro Orabona)
Cass Sez I 6 giugno 2018 (dep 30 ottobre 2018) n 49731 Pres Mazzei Rel
Cairo ric Sassano
Procedimento di prevenzione ndash Obblighi inerenti alla sorveglianza speciale ndash
Inosservanza ndash Tassativitagrave dellrsquoelenco delle prescrizioni ndash Prescrizione
generiche del cd honeste vivere ndash Limitazione alla libertagrave di partecipare a
riunioni pubbliche e comizi elettorali
(art 9 co 2 l n 14231956)
ldquoSecondo la Corte EDU con riferimento alle prescrizioni che comportano un
divieto assoluto di partecipare a pubbliche riunioni la legge italiana non indica
alcun limite temporale o spaziale a una libertagrave fondamentale e la restrizione risulta
interamente lasciata alla discrezionalitagrave del giudice (cfr punto 123 della sentenza
23 febbraio 2017 De Tommaso c Italia)rdquo
ldquoI contatti da vietare tra soggetti sono solo quelli che incrementino il rischio di
pericolositagrave o che si pongano in continuitagrave con lanzidetto profilo che la misura di
prevenzione intende controllare e non in generale le attivitagrave in cui si risolve
lesercizio di diritti di spessore superprimario di presidio costituzionale che
integrano il patrimonio fondamentale del cittadino e che tra laltro permettono
lesercizio delle libertagrave individuali in uno Stato democraticordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex plurimis Cass Sez Un 27 aprile 2017 n 40076 Cass Sez I 5
novembre 2008 n 44846 Solferino
Difformi -
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
91
Giurisprudenza di merito
Diritto penale
La ripetitivitagrave della condotta ed il profitto economicamente
apprezzabile quali elementi qualificanti la fattispecie di truffa ai
danni dello Stato realizzata mediante lattestazione da parte di terzi
della propria presenza in servizio
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Fabio Cavalli)
GUP Tribunale di SMCV Dottssa Salvatore 20 aprile 2017 (dep 20
maggio 2017) n 345 sent
Diritto penale ndash Truffa ai danni dello Stato ndash Marcatura del badge elettronico
da parte di terzi ndash Condotta decettiva ndash Ripetitivitagrave della condotta ndash Profitto
economicamente apprezzabile ndash Offensivitagrave della condotta - Dolo
(art 640 co II cp)
ldquoIn tema di truffa ai danni dello Stato la timbratura del cartellino marcatempo
attestante la presenza in servizio ndash con il contributo di terzi ndash e lallontanamento dal
luogo di lavoro sono condotte che astrattamente possono configurare un
comportamento decettivo nei confronti dellamministrazione di appartenenza
tuttavia al fine di impedire un automatismo tra allontanamento e reato e di lasciar
un margine di apprezzamento che ridonda sul versante della reale offensivitagrave della
condotta lartifizio deve essere ripetuto e deve portare al conseguimento di un
profitto che sia economicamente apprezzabilerdquo
ldquoPur a fronte di unrsquooggettiva non corrispondenza tra la situazione di fatto
rappresentata dalla timbratura del badge e quella effettiva la ripetitivitagrave degli
allontanamenti e la loro consistenza si riverbera anche sul piano dellaccertamento
del dolo richiesto dalla norma incriminatrice di riferimentordquo
(In applicazione di tali principi il Giudice di merito ha assolto tutti gli imputati in
un caso nel quale taluni dipendenti di un ASL erano stati impegnati ndash in un
particolare periodo caratterizzato da due gravi fenomeni di allarme sociale ndash nel
coadiuvare operazioni di polizia giudiziaria in attivitagrave di verifiche e sequestro che
non permettevano di poter timbrare il cartellino circostanze documentate dai
numerosi verbali prodotti in atti per tali motivi sarebbe stata adottata anche una
Giurisprudenza di merito ndash Diritto penale
92
direttiva che esonerava dalla timbratura del cartellino marcatempo e quindi
secondo lEstensore della sentenza non sarebbe stata dimostrata la reiterazione
dellallontanamento dal luogo di lavoro per finalitagrave diverse dallespletamento
dellattivitagrave professionale Inoltre il luogo di lavoro era munito di un doppio
ingresso uno dei quali non era stato oggetto di monitoraggio motivo per il quale
non si sarebbe potuto accertare neanche un danno economicamente apprezzabile)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez II 16 marzo 2018 n 14975 Cass Sez 17 dicembre 2013
n 8426 Cass Sez II 12 giugno 2008 n 26722 Cass Sez II 6 ottobre 2006 n
34210
Difformi -
Disastro ambientale e ne bis in idem
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alessandro Orabona)
Trib SMCV Sez III Coll C 20 settembre 2018 (dep 4 ottobre 2018) n
4571 Pres Est F Rugarli
Diritto penale ndash Disastro ambientale ndash Concorso formale di reati ndash Precedente
assoluzione per non aver commesso il fatto ndash cd inconciliabilitagrave logica ndash ne bis
in idem ndash Sentenza di non doversi procedere
(artt 434 cp 6 lett c) dl 6 novembre 2008 n 172 artt 529 649 cpp)
ldquoImmune da vizi logici e giuridici egrave la decisione del giudice che nellrsquoemettere
sentenza di non doversi procedere ex artt 529 649 cpp nei confronti di un
imputato giagrave assolto per non aver commesso il reato p e p dallrsquoart 6 lett c) dl n
1722008 evidenzi che in linea generale bencheacute non si possa precludere
lrsquoesercizio dellrsquoazione penale per un fatto diverso che presenti degli ulteriori e
differenti elementi rispetto ad un fatto giagrave giudicato tale principio perde la sua
consistenza allorquando il giudicato attiene alla condotta dellrsquoimputato ritenuta non
commessa e il reato diverso presenta identitagrave della condotta con quella giudicata
anche se questa si caratterizza per un evento diversordquo
ldquoLa preclusione del ne bis in idem non opera ove tra i fatti giagrave irrevocabilmente
giudicati e quelli ancora da giudicare sia configurabile unrsquoipotesi di ldquoconcorso
formale di reatirdquo potendo in tal caso la stessa fattispecie essere riesaminata sotto il
profilo di una diversa violazione di legge fatta salva lrsquoipotesi in cui nel primo
giudizio sia stata dichiarata lrsquoinsussistenza del fatto o la mancata commissione di
esso da parte dellrsquoimputato poicheacute in questo caso lrsquoevento giuridico considerato
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
93
successivamente si pone in rapporto di inconciliabilitagrave logica con il fatto giagrave
giudicatordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex plurimis Cass Sez III 23 febbraio 2017 n 55474 (dep 13 dicembre
2017) Barravecchia Cass Sez III 15 aprile 2009 n 25141 (dep 17 giugno 2009)
Ferrarelli Cass Sez III 18 settembre 2014 n 50310 (dep 02 dicembre 2014)
Scandroglio
Difformi -
Leggi speciali
Ordine di demolizione del Giudice penale e destinazione del bene a
finalitagrave pubbliche
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Amedeo Bucci de Santis)
Trib Napoli I Sez GE Dottssa Bottillo 15 dicembre 2017 (dep 27 dicembre
2017) ord
Leggi speciali ndash Ordine di demolizione del giudice penale ndash Acquisizione del
bene da parte del comune a seguito di inottemperanza del destinatario alla
demolizione disposta dalla PA ndash Destinazione del bene a finalitagrave pubbliche ndash
Caratteristiche della delibera del consiglio comunale che opta per la non
demolizione del manufatto
(art 31 co 5 dPR 6 giugno 2001 n 380)
ldquoLrsquoordine di demolizione costituisce atto dovuto del giudice penale a seguito di
condanna per il reato di cui allrsquoart 44 lett b) e c) TUE esplicazione di un potere
autonomo e non alternativo a quello dellrsquoautoritagrave amministrativa in fase esecutiva i
due poteri si possono trovare a doversi coordinarerdquo
ldquoOve sopravvengano situazioni di fatto o di diritto incompatibili con la esecuzione
dellrsquoordine di demolizione quali una corretta sanatoria o una delibera di
destinazione del bene a finalitagrave di pubblico interesse il GE puograve disporre la revoca
o la sospensione dellrsquoordine di demolizione sempre che sia stato emesso ovvero sia
prossimo ad essere emesso un atto amministrativo incompatibile con lrsquoordine
medesimordquo
ldquoLa acquisizione al patrimonio comunale egrave conseguenza della inottemperanza del
destinatario allrsquoordine di demolizione disposto dalla PA lrsquoacquisizione del bene al
Giurisprudenza di merito ndash Leggi speciali
94
patrimonio comunale egrave compatibile con lrsquoordine di demolizione disposto dal giudice
penale in quanto la demolizione del bene egrave un esito obbligato unica eccezione egrave
costituita dallrsquoart 31 comma 5 che esclude la demolizione del bene abusivo laddove
lrsquoente comunale abbia dichiarato lrsquoesistenza di interessi pubblici prevalenti rispetto
a quello del ripristino dellrsquoassetto urbanistico violato sempre che lrsquoopera abusiva
non contrasti con rilevanti interessi urbanistici o ambientalirdquo
ldquoLa delibera comunale che dichiari lrsquoesistenza di un interesse pubblico prevalente
sul ripristino dellrsquoassetto urbanistico deve dare conto delle specifiche esigenze che
giustificano la conservazione del singolo manufatto puntualmente individuatordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi la ordinanza in rassegna egrave coerente con il costante prevalente
orientamento della SC in senso conforme si segnalano Cass Sez III n 805518
6 dicembre 2017 (dep 20 febbraio 2018) Pres Fiale rel Gai ric P Cass Sez III
n 3017017 24 maggio 2017 (dep 15 giugno 2017) Pres Fiale est Ramacci ricB
Difformi -
La configurabilitagrave del reato di cui allrsquoart 2 dlgs 742000 non egrave
impedita dallrsquoeffettiva esistenza delle operazioni commerciali
intraprese noncheacute dalla veridicitagrave dei pagamenti effettuati
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Carmine Gatto)
Trib Napoli Sez VII penale Dott Ciampaglia 31 gennaio 2018 (dep 18 aprile
2018) n 1397 sent TC e altro
Leggi speciali ndash Reati tributari ndash Utilizzo di fatture per operazioni inesistenti ndash
Effettivitagrave delle operazioni commerciali ndash Irrilevanza ndash Mancata esclusione
della fattispecie ndash Elemento soggettivo ndash Consapevolezza della frode ndash
Compatibilitagrave con dolo eventuale
(art 2 dlgs 10 marzo 2000 n 74)
ldquoLrsquoeffettivo acquisto di beni non esclude la fattispecie di cui allrsquoart 2 dlgs 742000
qualora la merce sia stata acquisita da una societagrave esistente solo sulla carta cd
societagrave filtrordquo
ldquoLrsquoelemento soggettivo della fattispecie de qua consiste nella consapevolezza o
nellrsquoaccettazione del rischio (dolo eventuale) della natura di societagrave filtro della
controparte ovvero dellrsquoesistenza di una frode laquocaroselloraquo in corsordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
95
Conformi Cass Sez III 11 febbraio 2015 (dep 7 maggio 2015) n 19012 Cass
Sez III 27 aprile 2000 (dep 29 maggio 2000) n 6228
Difformi -
La configurabilitagrave del delitto di bancarotta per distrazione in
assenza della delibera assembleare
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giuseppe Musella)
Trib Napoli III Sez Coll 4 luglio 2018 (dep 1 ottobre 2018) n 8887 Pres
Spagna Est DrsquoAmbrosio FS + altri
Diritto penale ndash Bancarotta fraudolenta patrimoniale ndash Distrazione ndash Compensi
ndash Mancata delibera assembleare ndash Irregolaritagrave formale ndash Proporzione ndash
Valutazione ndash Necessitagrave
(artt 216 223 rd16 marzo 1942 n 267)
ldquoNel delitto di bancarotta fraudolenta la configurabilitagrave dellrsquoelemento soggettivo
doloso puograve escludersi qualora le operazioni compiute siano fisiologiche e
compatibili ndash sotto tutti gli aspetti - con lrsquoattivitagrave societaria complessivamente
considerata dal momento che la sussistenza di tale intento deve viceversa
ricavarsi in presenza di esborsi rilevanti idonei a ledere in modo incisivo le ragioni
dei creditorirdquo
(Nella fattispecie il Tribunale napoletano ha ritenuto che i compensi corrisposti agli
amministratori fossero certamente dovuti al pari del pagamento delle prestazioni
effettuate per le attivitagrave di progettazione tenuto conto che per oltre un anno la
societagrave continuava a godere della fiducia degli istituti di credito e che comunque
nel corso del 2012 era stata interessata da movimentazioni finanziare significative
Pertanto tali operazioni risultano perfettamente compatibili con le finalitagrave societarie
ndash rapportate ai volumi di affari ndash e non possono costituire elementi sintomatici della
volontagrave fraudolenta
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi
Difformi Cass sez V 15 gennaio 2018 n3797 Cass sez V 05 giugno 2018 n
30105
Giurisprudenza di merito ndash Leggi speciali
96
Reati urbanistici e dissequestro
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giovanni Petranico)
Gip Trib Napoli Sez XXII Dott Carola 6 novembre 2018 (dep 7 novembre
2018) Tarchini n 2888618 RGNR n 2511918 RGGip
Leggi speciali ndash Reati urbanistici ndash Interventi di manutenzione straordinaria ndash
Frazionamento o accorpamento delle unitagrave immobiliari ndash Limiti ndash Volumetria e
originaria destinazione drsquouso
(art 3 co 1 lett b) dPR 6 giugno 2001 n 380 come modificato dallrsquoart 17 co
1 lett a) n 2 dl 12 settembre 2014 n 133 conv con modificazioni nella l 11
novembre 2014 n 164)
ldquoAi sensi dellrsquoart 3 co 1 lett b) dPR n 3802001 come modificato dallrsquoart 17
comma 1 lett a) n 2 del dl 12 settembre 2014 n 133 conv con modificazioni
nella l 11 novembre 2014 n 164 laquonellrsquoambito degli interventi di manutenzione
straordinaria sono ricompresi anche quelli consistenti nel frazionamento o
accorpamento delle unitagrave immobiliari con esecuzioni di opere anche se comportanti
la variazione delle superfici delle singole unitagrave immobiliari noncheacute del carico
urbanistico purcheacute non sia modificata la volumetria e si mantenga lrsquooriginaria
destinazione drsquousoraquordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi -
Difformi -
Condono e sospensione dellrsquoordine di demolizione delle opere
abusive
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Aldo Franceschini)
C app Napoli 28 novembre 2018 (dep 3 dicembre 2018) n 7522014 SIGE
Pres Abbamondi Rel Abbamondi Matrone e altri
Leggi speciali ndash Reati urbanistici reati paesaggistici ndash Ordine di demolizione
opere abusive ordine di rimessione in pristino ndash Istanza di condono ndash Poteri di
accertamento del giudice dellrsquoesecuzione ndash Sospensione dellrsquoordine di
demolizione
(artt 31 co 9 TUE l 23 dicembre 1994 n 724 l 28 febbraio 1985 n 47 666
cpp)
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
97
ldquoSpetta al giudice penale (ed anche al giudice dellrsquoesecuzione) verificare la
sussistenza dei presupposti affincheacute la normativa di laquocondono edilizioraquo possa essere
applicata e gli accertamenti che devono essere compiuti dal giudice penale
costituiscono compiti propri dellrsquoautoritagrave giurisdizionale ndash conformi al dettato
dellrsquoart 101 comma II art 102 104 comma I e art 112 Cost ndash che non possono
essere demandati neppure con legge ordinaria allrsquoautoritagrave amministrativa in un
corretto rapporto delle sfere specifiche di attribuzionerdquo
ldquoIn presenza di una istanza di condono che non sia stata valutata dal giudice del
merito il giudice dellrsquoesecuzione ai fini del riconoscimento degli effetti delle
procedure di laquocondono edilizioraquo esperite ai densi della L n 724 del 1994 e L n 47
del 1985 ndash nellrsquoeseguire lrsquoindispensabile verifica degli elementi di fatto e di diritto ndash
deve accertare a) il tipo di intervento realizzato e la sua riconducibilitagrave agli schemi
della normativa di sanatoria b) le dimensioni volumetriche dellrsquoimmobile c)
lrsquoepoca della sua realizzazione d) la tempestivitagrave della domanda di sanatoria e
lrsquoavvenuto laquointegrale versamentoraquo delle somme dovute ai fini dellrsquooblazione ed a
titolo di contributo concessorio ritenute congrue dallrsquoamministrazione comunalerdquo
ldquoLrsquoordine di demolizione delle opere abusive emesso con la sentenza passata in
giudicato puograve essere sospeso solo qualora sia ragionevolmente prevedibile sulla
base di elementi concreti che in un breve lasso di tempo sia adottato dallrsquoautoritagrave
amministrativa o giurisdizionale un provvedimento che si ponga in insanabile
contrasto con detto ordine di demolizionerdquo
ldquoIl motivato parere favorevole della autoritagrave preposta alla tutela del vincolo ed il
parere favorevole della Commissione per il paesaggio se certamente non consente
di ritenere estinto il reato certamente inibiscono la demolizione o la remissione in
pristino dello stato dei luoghi atteso che i provvedimenti emessi comportano una
qualificata ricognizione dellrsquoassenza di conseguenze dannose o pericolose per
lrsquoambienterdquo
(Nel caso di specie la Corte distrettuale sospendeva per sei mesi lrsquoordine di
demolizione di unrsquoopera consistente nella sopraelevazione di un precedente
manufatto con realizzazione di primo e secondo piano (ciascuno di circa 160 mq) in
attesa della definizione del procedimento di sanatoria nellrsquoambito del quale risultava
giagrave emesso parere favorevole della Commissione per il paesaggio e autorizzata la
cancellazione dellrsquoordinanza dirigenziale di acquisizione dellrsquoimmobile al
patrimonio comunale)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi con riferimento alla terza massima Cass Sez III 17 ottobre 2017 n
42978 con riferimento alla quarta massima Cass Sez III 9 febbraio 2016 n
24410 Cass Sez III 3 luglio 2007 n 37318 Cass Sez III 26 novembre 2002 n
40269 Nucci in CED Cass n 222703
Difformi -
Giurisprudenza di merito ndash Leggi speciali
98
Diritto processuale penale
Sequestro preventivo valutazione del fumus boni iuris e del
periculum in mora
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)
TdL Napoli VIII Sez Coll A) 11 settembre 2018 n 549 ord
Diritto processuale penale ndash Riesame reale ndash Sequestro preventivo ndash Particolare
tenuitagrave del fatto ndash Reati urbanistici ndash Opera abusiva completata
(art 309 321 cpp)
ldquoLrsquoapplicabilitagrave della causa di non punibilitagrave per tenuitagrave del fatto nella fase
cautelare non puograve incidere sul giudizio circa la sussistenza o meno del fumus boni
iuris Non puograve ritenersi che vi sia una parte della normativa sostanziale sottratta
allrsquoapplicabilitagrave del giudice del riesame Questrsquoultimo tuttavia deve considerare
lrsquoapplicabilitagrave dellrsquoistituto alla fattispecie concreta al fine di valutare la possibile
ipotesi assolutoria ex art 131-bis cprdquo
ldquoIl sequestro preventivo di unrsquoopera edile realizzata senza titolo abitativo in
unrsquoarea sottoposta al vincolo di interesse pubblico (DM 28 marzo 1985) deve
essere supportato da un adeguato periculum in mora tale da intendersi la prognosi
di reale compromissione degli interessi attinenti al territorio e la previsione della
ulteriore lesione del bene giuridico protetto da parte dellrsquoindagato o di terzi in
ipotesi di godimento o disponibilitagrave della cosardquo
ldquoLrsquoesistenza di una struttura abusiva ultimata non integra di per seacute i requisiti della
concretezza ed attualitagrave del pericolordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi in relazione alla seconda massima Cass Sez III 24 novembre 2011 n
6599 in relazione alla terza massima Cass Sez III 14 aprile 2016 (dep 8 luglio
2016) n 28388
Difformi -
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
99
Mancato pagamento del pedaggio stradale e sequestro preventivo del
veicolo il periculum in mora deriva dalla natura della cosa sui cui egrave
disposto il sequestro
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Emma Lorena Cappuccio)
Trib SMCV 7 novembre 2018 (dep 19 dicembre 2019) ord
Diritto processuale penale ndash Riesame reale ndash Sequestro preventivo ndash Delitti contro il
patrimonio ndash Dissimulazione dello stato di insolvenza
(artt 321 322 cpp )
ldquoIl procedimento cautelare trova la sua ragione nella necessitagrave di evitare che le
conseguenze del reato siano protratte nel tempo incrementate in intensitagrave oppure di
ostacolare la commissione di ulteriori illeciti penali per lrsquoapplicazione della misura
occorre che siano sussistenti gli elementi che rendano ipotizzabile il reato per il quale si
procede ma non egrave richiesto tra i presupposti legittimanti il sequestro che la gravitagrave degli
indizi di colpevolezza sia a carico di un soggetto individuato tanto egrave vero che il vincolo
reale puograve essere disposto in procedimento contro ignotirdquo
ldquoIl silenzio serbato al momento dellrsquoingresso in autostrada egrave idoneo alla dissimulazione
dello stato di insolvenza riscontrabile pertanto nel comportamento di chi presentandosi
al casello a bordo di unrsquoautovettura ndash bene che fa presumere la capacitagrave di assolvere
lrsquoobbligo del pagamento del pedaggio in chi lo possiede ndash prenda in consegna il
talloncino aderendo in tal modo allrsquoofferta contrattuale proveniente dal gestore del
servizio autostradalerdquo
(Nella fattispecie il Tribunale del riesame ha ritenuto che lrsquoesigenza di prevenzione puograve
imporre di adottare la misura cautelare reale ogni qual volta un bene ndash quale che sia la
persona che ne dispone ndashpossa costituire strumento attraverso il quale le conseguenze del
reato vengono aggravate o protratte nel tempo esulando lrsquoaccertamento sulla effettiva
materiale disponibilitagrave del bene dal profilo cautelare essendo il predetto accertamento di
esclusiva competenza del Giudice del procedimento principale Altresigrave ha precisato come
nel caso in esame sussista il fumus del reato ex art 641 cp in quanto il conducente della
vettura transitando in autostrada nelle corsie riservate al ldquotelepassrdquo senza di fatto disporre
di tale strumento di pagamento con il suo comportamento ha profittato piugrave volte della
prestazione offerta dallrsquoente gestore della rete viaria accettando in tal modo di assumere
lrsquoobbligazione corrispettiva per facta concludentia)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi in relazione alla prima massima Cass Sez III 8 gennaio 2011 (dep 13
dicembre 2017) n 35312 in relazione alla seconda massima Cass Sez II 23 settembre
1996 (dep 28 novembre 1996) n 10247
Difformi -
Giurisprudenza di merito ndash Procedimento di prevenzione
100
Procedimento di prevenzione
La richiesta di applicazione della sorveglianza speciale nei confronti
di soggetto in espiazione di una pena detentiva superiore ai due anni
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alfonso Tatarano)
TdP Napoli 17 aprile 2018 decr in proc n 1622012 RGMP Pres
Lomonte Rel Consiglio
Procedimento di prevenzione ndash Sicurezza pubblica ndash Misure di prevenzione
personali ndash Sospensione dellrsquoesecuzione della sorveglianza speciale nel caso di
espiazione di pena detentiva ndash Necessitagrave di verifica dellrsquoattualitagrave della
pericolositagrave ndash Inammissibilitagrave della richiesta di applicazione della sorveglianza
speciale nei confronti di soggetto in espiazione di una pena detentiva lunga
(artt 14 e 15 dlgs 6 settembre 2011 n 159)
ldquoA seguito della sentenza della Corte Costituzionale n 291 del 2011 che ha
dichiarato lrsquoillegittimitagrave dellrsquoart 15 D Lgs 6 settembre 2011 n 159 nella parte in
cui non prevede che nel caso in cui lrsquoesecuzione della misura di prevenzione
personale resti sospesa durante la detenzione per espiazione pena del prevenuto
lrsquoorgano che ha disposto lrsquoapplicazione non debba valutare anche drsquoufficio la
permanenza delle condizioni di pericolositagrave dellrsquointeressato nel momento
dellrsquoesecuzione della misura e dellrsquointroduzione del co 2-ter dellrsquoart 14 che
impone allrsquoorgano competente successivamente allrsquoespiazione di una pena
detentiva non inferiore a due anni di rivalutare la persistenza delle condizioni di
pericolositagrave sociale dellrsquointeressato deve ritenersi che nellrsquoipotesi di prolungata
espiazione della pena detentiva la richiesta dellrsquoorgano proponente volta a valutare
lrsquoattualitagrave della pericolositagrave prospettata sia sostanzialmente inammissibile Deve
infatti osservarsi che in conseguenza del mutato assetto normativo il giudizio
sullrsquoattualitagrave emesso nellrsquoambito di un procedimento che ha come destinatario un
soggetto che dopo lrsquoadozione del provvedimento resteragrave detenuto in espiazione pena
per un periodo di almeno due anni egrave in sostanza ldquotamquam non essetrdquo dovendo lo
stesso giudizio essere necessariamente ripetuto dopo la cessazione della pena
detentiva e prima dellrsquoesecuzione del provvedimentordquo
(Fattispecie nella quale il Tribunale ha dichiarato inammissibile la richiesta di
applicazione della misura di prevenzione della sorveglianza speciale nei confronti di
un soggetto condannato in espiazione con fine pena (abbondantemente) superiore ai
due anni termine minimo questrsquoultimo previsto dal co 2-ter dellrsquoart 14 per radicare
lrsquoobbligo di verifica dellrsquoattualitagrave della pericolositagrave sociale da parte dellrsquoorgano
competente allrsquoapplicazione della misura Ha ritenuto il Tribunale che
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
101
lrsquoadempimento della verifica della permanenza della pericolositagrave sociale
successivamente alla cessazione dellrsquoesecuzione della pena comporterebbe un
rallentamento nella celeritagrave dellrsquoapplicazione della misura vanificando di fatto
lrsquointeresse dellrsquoorgano proponente a conseguire una rapida sottoposizione del
proposto alla misura evitando il pericolo di dilazioni)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi con riferimento alla necessitagrave di procedere alla verifica dellrsquoattualitagrave della
pericolositagrave sociale del proposto allrsquoesito dellrsquoespiazione Cass Sez V 13 giugno
2016 (dep 29 luglio 2016) n 33345 Cartanese in CED Cass n 268046
Difformi -
I requisiti per lrsquoapplicazione del controllo giudiziario delle imprese
su richiesta del privato
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Antonio Scotto Rosato)
Tribunale SMCV Sez Misure di prevenzione 2 maggio 2018 n 3 decr
Procedimento di prevenzione ndash Controllo giudiziario delle aziende ndash Finalitagrave ndash
Requisiti ndash Occasionalitagrave
(art 34-bis dlgs 6 settembre 2011 n159)
ldquoLa nuova misura dettata dallrsquoart 34-bis nasce dalla necessitagrave di adattare alle
mutate realtagrave socio-economiche gli strumenti giagrave esistenti in tema di contrasto alla
criminalitagrave organizzata adeguandoli alle diverse forme di intervento dei fenomeni
criminogeni nellrsquoimpresa ma tenendo al contempo nella giusta considerazione le
esigenze di salvaguardia della proprietagrave privata e della libera iniziativa economica
con particolare attenzione alle inevitabili conseguenze sul piano sociale ed alle
pesanti ricadute sui livelli occupazionali noncheacute sulla stessa efficienza ed efficacia
dellrsquoazione amministrativardquo
ldquoIl ricorso alla misura di cui allrsquoart 34-bis su impulso del privato egrave di natura
sussidiaria utilizzabile solo ove venga riscontrato il tratto di agevolazione
dellrsquoattivitagrave economica rispetto ad entitagrave criminali e pertanto deve collocarsi fra le
previsioni legislative che hanno come obiettivo la bonifica delle imprese nellrsquoottica
del salvataggio dal rischio di infiltrazioni mafiose dovendosi interpretare quale
strumento finalizzato alla conservazione delle imprese una volta depurate dagli
aspetti di illegalitagraverdquo
ldquoAffincheacute possa ricorrersi allo strumento previsto dallrsquoart 34-bis egrave necessario che
lrsquoimpresa sia soggetta ad un tentativo di infiltrazione mafiosa che tuttavia tale
Giurisprudenza di merito ndash Procedimento di prevenzione
102
fenomeno di infiltrazione abbia il carattere dellrsquooccasionalitagrave ed infine che
lrsquoimpresa sia stata destinataria di unrsquoinformativa antimafia tempestivamente
impugnatardquo
(Nel caso di specie il Tribunale nellrsquoaccogliere lrsquoistanza di parte ammetteva il
controllo giudiziario di cui allrsquoart 34-bis per anni due ritenendo sussistenti tutti i
requisiti richiesti dalla norma quali il carattere occasionale del tentativo di
infiltrazione camorristica noncheacute la sussistenza di una informativa antimafia
debitamente impugnata)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi -
Difformi -
Programmazione eventi e suggerimenti bibliografici
103
Programmazione eventi
- 25 marzo 2019 Le modifiche allrsquoart 4-bis OP il nuovo regime
penitenziario dei reati contro la pubblica amministrazione relatori Prof
Giuseppe Tabasco Dott Marco Carbone Dottssa Filomena Capasso
Dott Valentino Battiloro Avv Dario Gagliano Avv Gaetano Balice
- 16 aprile 2019 Trattamento dati personali privacy riservatezza nei
recenti interventi legislativi relatori Dott Alfredo Guardiano Prof
Avv Pasquale Troncone Profssa Vania Maffeo
- maggio 2019 La Corte di Strasburgo e la confisca senza condanna
lrsquoattesa sentenza della Grande Chambre (C edu GC 28 giugno 2018
GIEM Srl e altri c Italia)
- maggio 2019 La riforma della prescrizione ai tempi del populismo
penale
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
104
Suggerimenti bibliografici
Bellucci G Il patrocinio a spese dello Stato Giappichelli 2019 p 224
Della Ragione L (a cura di) La legge anticorruzione 2019 Giuffregrave
2019 p 98
Falato F (a cura di) Appunti di cooperazione giudiziaria penale II ed
ESI 2019 p 244
Manduchi C (a cura di) Contrasti giurisprudenziali penali 2018
Giuffregrave 2019 in corso di pubblicazione
Pennetta A L Bullismo Cyberbullismo e nuove forme di devianza
Giappichelli 2019 p 344
Indice
4
Lrsquoaccesso abusivo ad un sistema informatico o telematico da parte del dirigente
Cass Sez V 20 settembre 2018 dep 25 ottobre 2018 n 48895 p 52
II Leggi speciali p 53
Applicabilitagrave della causa di non punibilitagrave della ldquoparticolare tenuitagrave del fattordquo
al reato di omesso versamento delle ritenute previdenziali e assistenziali
Cass Sez III 30 maggio 2018 dep 3 settembre 2018 n 39413 p 53
La differente tutela dei beni giuridici protetti dai reati di occupazione abusiva
dello spazio demaniale e da quelli urbanistici e paesaggistici con gli ineludibili
effetti ai fini dellintegrazione delle relative fattispecie
Cass Sez III 4 maggio 2018 dep 4 settembre 2018 n 39679 p 54
Trattamento illecito di dati personali e diffusione del numero del cellulare di
terzi
Cass Sez III 8 giugno 2018 dep 4 settembre 2018 n 39682 p 55
Il concorso degli amministratori non operativi nel reato di bancarotta
fraudolenta per distrazione
Cass Sez V 16 maggio 2018 dep 7 settembre 2018 n 40152 p 55
Lrsquoevento della bancarotta impropria da reato societario
Cass Sez V 28 maggio 2018 dep 12 settembre 2018 n 40489 p 56
Particolare tenuitagrave del rifiuto di sottoporsi allrsquoalcoltest
Cass Sez IV 30 maggio 2018 dep 24 settembre 2018 n 40926 p 57
Il perimetro applicativo del principio di sussidiarietagrave previsto nellrsquoipotesi
delittuosa di dichiarazione infedele
Cass Sez III 17 gennaio 2018 dep 25 settembre 2018 n 41260 p 57
I limiti della responsabilitagrave del direttore dei lavori per conto del committente in
relazione alla gestione dei rifiuti prodotti dalla ditta appaltatrice o
subappaltatrice
Cass Sez III 8 maggio 2018 dep 26 settembre 2018 n 41699 p 58
La valutazione dei costi non contabilizzati ai fini del calcolo dellammontare
dellimposta evasa
Cass Sez III 8 maggio 2018 dep 26 settembre 2018 n 41703 p 59
La conversione del sequestro conservativo in pignoramento in presenza di
condanna generica al risarcimento del danno
Cass Sez V 15 maggio 2018 dep 26 settembre 2018 n 41839 p 60
La responsabilitagrave del socio illimitatamente responsabile delle societagrave in nome
collettivo nel delitto di bancarotta fraudolenta per distrazione
Cass Sez V 10 luglio 2018 dep 27 settembre 2018 n 42591 p 61
Reati tributari e particolare tenuitagrave del fatto
Cass Sez III 3 luglio 2018 dep 3 ottobre 2018 n 43654 p 62
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
5
DASPO obbligo di comparire presso un ufficio o comando di polizia
Cass Sez III 15 giugno 2018 dep 9 ottobre 2018 n 45251 p 62
Cattivo stato di conservazione del cibo
Cass Sez III 18 luglio 2018 dep 9 ottobre 2018 n 45274 p 63
Il doppio binario sanzionatorio nel market abuse
Cass Sez V 16 luglio 2018 dep 10 ottobre 2018 n 45829 p 64
Il calcolo dellrsquoIVA evasa
Cass Sez III 28 marzo 2018 dep 16 ottobre 2018 n 46953 p 64
Il concetto di disponibilitagrave degli oggetti atti ad offendere nelle ipotesi di
DASPO di gruppo
Cass Sez III 24 maggio 2018 dep 16 ottobre 2018 n 46982 p 65
La natura istantanea del delitto di trasferimento fraudolento di valori
Cass Sez VI 20 giugno 2018 dep 17 ottobre 2018 n 47304 p 66
Il destino dellrsquoordine di demolizione nel caso di ammissione alla prova
dellrsquoimputato
Cass Sez III 3 luglio 2018 dep 18 ottobre 2018 n 47456 p 67
Lrsquoammissibilitagrave del concorso tra il reato di dichiarazione infedele ed omesso
versamento dellrsquoIVA
Cass Sez III 1 febbraio 2018 dep 23 ottobre 2018 n 48246 p 68
La necessitagrave della individuazione del ruolo svolto dal concorrente nel reato di
sottrazione fraudolenta
Cass Sez III 12 giugno 2018 dep 29 ottobre 2018 n 49200 p 68
Il concorso dellrsquoextraneus a singole condotte distrattive nel delitto di
bancarotta fraudolenta
Cass Sez V 17 maggio 2018 dep 29 ottobre 2018 n 49449 p 69
Insider trading doppio binario e proporzionalitagrave del complessivo trattamento
sanzionatorio
Cass Sez V 21 settembre 2018 dep 31 ottobre 2018 n 49869 p 70
III Diritto processuale penale p 73
Rito abbreviato copertura della procura speciale nellrsquoipotesi di modifica
dellrsquoimputazione
Cass Sez VI 6 luglio 2018 dep 4 settembre 2018 n 39926 p 73
Sindacato del giudice dellrsquoesecuzione nella determinazione del tempus
commissi delicti
Cass Sez I 10 luglio 2018 dep 5 settembre 2018 n 39943 p 74
Diffamazione e principio di correlazione tra accusa e sentenza
Cass Sez V 3 maggio 2018 dep 6 settembre 2018 n 40083 p 75
La notifica dellrsquoavviso di fissazione per lrsquoudienza del giudizio di appello
Indice
6
Cass Sez V 16 maggio 2018 dep 7 settembre 2018 n 40159 p 75
Il creditore munito di garanzia reale sul bene non puograve chiedere la revoca del
sequestro preventivo
Cass Sez III 4 dicembre 2018 dep 11 settembre 2018 n 40318 p 76
I limiti della confisca nelle ipotesi di denaro provenienti da soggetti terzi
estranei al reato
Cass Sez III 12 luglio 2018 dep 24 settembre 2018 n 41104 p 77
Il commesso di un negozio puograve sporgere querela per truffa anche se
formalmente privo del potere di rappresentanza
Cass Sez II 18 luglio 2018 dep 26 settembre 2018 n 41785 p 78
Lrsquouso della posta elettronica certificata per il deposito di istanze in cancelleria
Cass Sez III 17 maggio 2018 dep 1 ottobre 2018 n 43184 p 78
Formula corretta di esclusione della punibilitagrave per particolare tenuitagrave del fatto
innanzi al Giudice di Pace
Cass Sez V 26 giugno 2018 dep 4 ottobre 2018 n 44128 p 79
Lrsquoinammissibilitagrave dellrsquoatto di appello nei casi di difetto di specificitagrave dei motivi
di gravame
Cass Sez V 12 luglio 2018 dep 4 ottobre 2018 n 44177 p 80
Lrsquoammissibilitagrave del patteggiamento del reato di omesso versamento dellrsquoIVA
nelle ipotesi di mancata estinzione del debito tributario
Cass Sez III 18 luglio 2018 dep 9 ottobre 2018 n 45275 p 81
Violazione del termine di durata massima delle indagini preliminari
Cass Sez VI 8 marzo 2018 dep 9 ottobre 2018 n 45486 p 82
Sostituto processuale e delega orale
Cass Sez I 2 ottobre 2018 dep 25 ottobre 2018 n 48862 p 83
Impedimento dellrsquoimputato
Cass Sez V 20 settembre 2018 dep 25 ottobre 2018 n 48892 p 84
IV Esecuzione e sorveglianza p 85
Valutazione della condotta successiva serbata dal condannato e affidamento in
prova ai servizi sociali
Cass Sez I 18 maggio 2018 dep 11 settembre 2018 n 40341 p 85
Videosorveglianza dei detenuti in regime 41-bis OP e limiti nellrsquoesercizio dei
mezzi di controllo
Cass Sez I 16 aprile 2018 dep 8 ottobre 2018 n 44972 p 86
Permessi premio e programma trattamentale
Cass Sez I 18 luglio 2018 dep 26 ottobre 2018 n 49146 p 86
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
7
V Procedimento di prevenzione p 89
Misure di prevenzione tassativitagrave dei casi ed autonomia della valutazione
rispetto al procedimento di cognizione
Cass Sez I 19 aprile 2018 dep 3 ottobre 2018 n 43826 p 89
Sorveglianza speciale e prescrizioni generiche del cd honeste vivere
Cass Sez I 6 giugno 2018 dep 30 ottobre 2018 n 49731 p 90
Giurisprudenza di merito p 91
Diritto penale p 91
La ripetitivitagrave della condotta ed il profitto economicamente apprezzabile quali
elementi qualificanti la fattispecie di truffa ai danni dello Stato realizzata
mediante lattestazione da parte di terzi della propria presenza in servizio
Gup SMCV 20 aprile 2017 dep 20 maggio 2017 n 345 p 91
Disastro ambientale e ne bis in idem
Trib SMCV Sez III 20 settembre 2018 dep 4 ottobre 2018 n 4571 p 92
Leggi speciali p 93
Ordine di demolizione del Giudice penale e destinazione del bene a finalitagrave
pubbliche
Trib Napoli Sez I GM 15 dicembre 2017 dep 22 dicembre 2017 ord
p 93
La configurabilitagrave del reato di cui allrsquoart 2 dlgs 742000 non egrave impedita
dallrsquoeffettiva esistenza delle operazioni commerciali intraprese noncheacute dalla
veridicitagrave dei pagamenti effettuati
Trib NA VII Sez GM 31 gennaio 2018 dep 18 aprile 2018 n 1397 p 94
La configurabilitagrave del delitto di bancarotta per distrazione in assenza della
delibera assembleare
Trib Napoli Sez III 4 luglio 2018 dep 1 ottobre 2018 n 8887 p 95
Reati urbanistici e dissequestro
Gip Napoli Uff XXII 6 novembre 2018 dep 7 novembre 2018 ord p 96
Condono e sospensione dellrsquoordine di demolizione delle opere abusive
C app Napoli 28 novembre 2018 dep 3 dicembre 2018 ord p 96
Diritto processuale penale p 98
Sequestro preventivo valutazione del fumus boni iuris e del periculum in mora
Trib Napoli VIII Sez Riesame 5 settembre 2018 dep 11 settembre 2018 n
549 ord p 98
Indice
8
Mancato pagamento del pedaggio stradale e sequestro preventivo del veicolo
il periculum in mora deriva dalla natura della cosa sui cui egrave disposto il
sequestro
Trib SMCV 7 novembre 2018 dep 19 dicembre 2018 ord p 99
Procedimento di prevenzione p 100
La richiesta di applicazione della sorveglianza speciale nei confronti di
soggetto in espiazione di una pena detentiva superiore ai due anni
TdP Napoli 17 aprile 2018 decr p 100
I requisiti per lrsquoapplicazione del controllo giudiziario delle imprese su richiesta
del privato
Trib SMCV Sez Misure di prevenzione 2 maggio 2018 n 3 decr p 101
Programmazione eventi formativi p 103
Suggerimenti bibliografici p 104
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
9
Opinioni
Intervento del Presidente Carnevale allrsquoinaugurazione
dellrsquoanno giudiziario (sintesi)
La Camera Penale di Napoli avverte lrsquoesigenza di denunciare la situazione di
gravissima crisi in cui versa la giustizia penale in Italia
Fra le principali ragioni di preoccupazione occorre anzitutto annoverare lrsquoemergenza
carcere
Per rendersi conto della dimensione del problema egrave sufficiente scorrere (ma egrave
necessario farlo per poter parlare del fenomeno) i dati ufficiali delle persone
detenute in istituti penitenziari al 31 dicembre 2018
Su scala nazionale si contano circa 10000 detenuti in eccesso rispetto alla capienza
regolamentare (quasi il 18) In Campania risultano ristretti 7660 cittadini a fronte
di una capienza regolamentare di 6142 unitagrave (quasi il 20)
Inoltre non bisogna dimenticare che della popolazione complessiva ben 1700
persone non sono ldquodefinitivirdquo Si vuole dire che oltre il 20 della popolazione
carceraria campana egrave composta da presunti innocenti Addirittura 1436 sono quelli
in attesa di primo giudizio
Nel solo distretto di Corte di appello di Napoli si contano 7028 presenze a fronte di
una capienza regolamentare di 5682 unitagrave
La Casa circondariale ldquoG Salviardquo di Napoli ndash Poggioreale egrave lrsquoistituto con piugrave
detenuti drsquoItalia con 2296 presenze a fronte di una capienza regolamentare di 1638
Tradotti questi numeri in percentuale significa oltre il 40 in esubero
Se questi sono i numeri si deve prendere atto che il sovraffollamento carcerario nel
nostro Paese ha nuovamente toccato picchi di emergenza nazionale
Opinioni
10
E ancora una volta occorre ribadire che una quota significativa di persone detenute egrave
rappresentata da soggetti in attesa di giudizio ossia di persone che per dettato
costituzionale lrsquoordinamento italiano presume essere innocenti
La giurisdizione di sorveglianza rappresenta un tema strettamente correlato al
Carcere
Come noto il funzionamento del Tribunale di sorveglianza di Napoli presenta gravi
criticitagrave piugrave e piugrave volte denunciate dalla Camera Penale di Napoli
Purtroppo tali criticitagrave ancora non hanno trovato soluzione nonostante gli sforzi
profusi a livello locale dai dirigenti degli uffici giudiziari interessati Eppure si tratta
di criticitagrave che incidono pesantemente su una porzione significativa della
popolazione carceraria rappresentata dai detenuti in espiazione pena
Disfunzioni che infliggono un evidente vulnus nei confronti dei detenuti
ingenerando fra lrsquoaltro una generale sfiducia sulla funzione rieducativa della pena e
che inevitabilmente mortificano le funzioni dellrsquoavvocato e del magistrato
Altro tema nevralgico riguarda i tempi del Giudizio penale che sono troppo lunghi
Con lrsquoassetto attuale si restituisce lrsquoidea di un processo dalla durata tuttrsquoaltro che
ragionevole creando un clima di sfiducia nei cittadini
Ebbene in un contesto del genere si innestano trasformando la preoccupazione in
allarme le linee drsquoazione che contraddistinguono le scelte politiche e di politica
legislativa portate avanti in materia di giustizia dallrsquoattuale compagine governativa
Sul terreno della libertagrave personale e dellrsquoespiazione della pena le risposte politiche si
sono tradotte in un ristrettissimo arco temporale a titolo esemplificativo 1) nella
scelta ndash concernente la riforma dellrsquoordinamento penitenziario proposta dal Ministro
Orlando allrsquoesito del lungo lavoro degli Stati Generali dellrsquoesecuzione penale ndash di
non esercitare la delega nella parte relativa alle misure alternative ed alla
eliminazione di automatismi preclusivi 2) nella scelta di approvare la legge cd
ldquospazzacorrottirdquo (l n 3 del 2019) che prevede fra lrsquoaltro lrsquoulteriore ampliamento
del catalogo dei reati di cui allrsquoart 4-bis dellrsquoordinamento penitenziario
Il tutto in una visione drammaticamente carcerocentrica che da un lato appare
dimentica di fondamentali ed insopprimibili principi costituzionali a partire da
quello della finalitagrave rieducativa della pena dallrsquoaltro non sembra tenere in alcun
conto il drammatico sovraffollamento degli istituti penitenziari italiani
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
11
Sul terreno dellrsquoefficienza le ldquoricetterdquo politiche si sono tradotte in scelte giagrave operate
o solo prospettate implicanti 1) la sostanziale cancellazione del principio di
immediatezza 2) una modifica in senso peggiorativo del regime delle impugnazioni
3) lrsquointroduzione di una nuova causa di ldquosospensionerdquo del termine di prescrizione
destinato a rimanere sospeso dalla pronuncia della sentenza di primo grado o del
decreto penale di condanna fino alla data di esecutivitagrave della sentenza che definisce
il giudizio o dellrsquoirrevocabilitagrave del decreto di condanna In altre parole si tratta di un
abbattimento dellrsquoistituto (di fatto sterilizzato) una volta che il procedimento sia
giunto a segnare tale tappa potragrave protrarsi ad libitum senza alcun limite
cronologico generando la inaccettabile figura dellrsquoeterno imputato
Accomunando peraltro incredibilmente agli imputati destinatari di una sentenza di
condanna anche coloro che siano stati assolti oltre ndash naturalmente ndash alle vittime del
reato
Un lsquofine processo mairsquo (assimilabile ad una sorta di vera e propria lsquopena
processualersquo quasi un lsquoergastolo processualersquo) che presenta plurimi e rilevantissimi
profili confliggenti con il quadro costituzionale
Tanto in un clima segnato da un progressivo scadimento come emblematicamente
testimoniato dalla recentissima vicenda concernente il detenuto Cesare Battisti
condannato in via definitiva per gravissimi reati e tuttavia esibito (dopo la cattura
ed il ritorno in Italia) come fosse un trofeo da una sorta di Stato vendicatore in
spregio ai piugrave elementari presidi posti a garanzia della dignitagrave umana dovuta a tutti
Nessuno escluso
Un clima che peraltro contribuisce al diffondersi tra i cittadini di un ldquogiustizialismo
populistardquo ndash che sostituisce al principio costituzionale di non colpevolezza una
concezione della giustizia quale luogo di punizione ndash come da ultimo dimostrano
plasticamente i recenti inaccettabili accadimenti verificatisi presso un Tribunale di
questo Distretto di Corte di Appello alla lettura di una sentenza non integralmente
recettiva delle imputazioni formulate
La CPN tuttavia non si limita ad esprimere la propria ferma contrarietagrave a soluzioni
che reputa inaccettabili giagrave sotto il profilo dei principi
Riteniamo infatti doveroso lrsquoimpegno per far crescere prassi virtuose
Crediamo infatti che un processo giusto ndash contrariamente alla vulgata che si cerca di
propagandare ndash possa coniugarsi con una giustizia efficiente
Opinioni
12
Che un processo giusto possa anzi debba avere una durata ragionevole
E in ogni caso reputiamo inaccettabile che possa anche solo ipotizzarsi di risolvere
la questione delle (eventuali) inefficienze del sistema incidendo sui presidi di
garanzia e sui diritti di libertagrave delle persone
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
13
Novitagrave normative
La (mancata) riforma dellrsquoordinamento penitenziario per minorenni e
giovani adulti dopo 40 anni di attesa
dlgs 2 ottobre 2018 n 121
Disciplina dellrsquoesecuzione delle pene nei confronti dei condannati minorenni in
attuazione della delega di cui allrsquoarticolo 1 commi 81 83 e 85 lettera p) della
legge 23 giugno 2017 n 103
pubblicato in GU 26 ottobre 2018 n 250 Suppl Ordinario n 50
(scheda a cura di Sabina Coppola)
Il decreto in esame per la prima volta contempla una disciplina specifica per
lrsquoesecuzione della pena nei confronti dei soggetti minori degli anni 18 e dei giovani
adulti (ovvero dei soggetti di etagrave compresa tra i 18 ed i 25 anni) prevedendo solo in
via sussidiaria lrsquoapplicazione della normativa prevista per i condannati adulti A tal
proposito infatti lrsquoart 1 co 1 recita testualmente Nel procedimento per
lesecuzione della pena detentiva e delle misure penali di comunitagrave a carico di
minorenni noncheacute per lapplicazione di queste ultime si osservano le disposizioni
del presente decreto e per quanto da esse non previsto quelle del codice di
procedura penale della legge 26 luglio 1975 n 354 del relativo regolamento di
attuazione di cui al decreto del Presidente della Repubblica 30 giugno 2000 n230
e del decreto del Presidente della Repubblica 22 settembre 1988 n 448 e relative
norme di attuazione di coordinamento e transitorie approvate con decreto
legislativo 28 luglio 1989 n 272rdquo La specialitagrave della materia comporta che la
competenza sia riservata al Tribunale di Sorveglianza per i minorenni (art 8)
La finalitagrave a cui mira lrsquoesecuzione penale minorile egrave quella di ldquofavorire percorsi di
giustizia riparativa e di mediazione con le vittime di reato Tende altresigrave a favorire
la responsabilizzazione leducazione e il pieno sviluppo psico-fisico del minorenne
la preparazione alla vita libera linclusione sociale e a prevenire la commissione di
ulteriori reati anche mediante il ricorso ai percorsi di istruzione di formazione
professionale di istruzione e formazione professionale di educazione alla
cittadinanza attiva e responsabile e ad attivitagrave di utilitagrave sociale culturali sportive
e di tempo liberordquo (art 1 co 2) Ciograve comporta la possibilitagrave per il Magistrato di
Sorveglianza di modificare la misura in atto in funzione delle prerogative dei
singoli condannati ed in unrsquoottica di personalizzazione dellrsquoesecuzione della pena
Novitagrave normative
14
La disciplina dellrsquoordinamento penale minorile si fonda sul principio di
territorialitagrave teso ad assicurare il mantenimento ed il rafforzamento delle
relazioni socio-familiari del minorenne (indispensabili per garantirgli un piugrave
facile ritorno nel suo contesto di vita) e derogabile qualora manchino o non siano
educativamente adeguati i riferimenti socio-affettivi di cui si dispone (art 2 co
7 e art 22) e stigmatizzando la extrema ratio del ricorso al carcere contempla le
cd misure penali di comunitagrave (art 2) ldquoLe misure penali di comunitagrave sono disposte
quando risultano idonee a favorire levoluzione positiva della personalitagrave un
proficuo percorso educativo e di recupero sempre che non vi sia il pericolo che il
condannato si sottragga allesecuzione o commetta altri reati Tutte le misure
devono prevedere un programma di intervento educativordquo (art 2 co 1)
Il decreto prima chiarisce le modalitagrave esecutive delle misure penali di comunitagrave
(art 3) e poi le analizza nel dettaglio In particolare sono misure penali di
comunitagrave
- lrsquoaffidamento in prova al servizio sociale qualora la pena da espiare non
superi i 4 anni (art 4)
- lrsquoaffidamento in prova con detenzione domiciliare per alcuni giorni in
particolare (presso il proprio domicilio o altro luogo specificamente
individuato) nei casi in cui sia concesso lrsquoaffidamento di cui allrsquoart 4 (art 5)
- la detenzione domiciliare qualora la pena da espiare non superi i 3 anni e non
vi siano le condizioni per laffidamento in prova al servizio sociale e per
laffidamento in prova al servizio sociale con detenzione domiciliare (art 6)
- la semilibertagrave (art 7) qualora il condannato abbia espiato almeno un terzo
della pena e se si tratta di condannato ldquoper taluno dei delitti indicati nel
comma 1 dellarticolo 4-bis della legge 26 luglio 1975 n 354 si tiene conto
altresigrave del significativo rapporto tra la pena espiata e la pena residuardquo
Il decreto nonostante le aspettative non elimina gli automatismi preclusivi
previsti dallrsquoart 4 bis dellrsquoordinamento penitenziario (per lrsquoesecuzione della pena
detentiva nei confronti di soggetti maggiorenni)
Il III capo del decreto in argomento disciplina lrsquoesecuzione delle misure penali di
comunitagrave e delle misure alternative nei confronti dei soggetti minori di anni 18 e dei
giovani adulti riservando a questi ultimi un trattamento specifico ed adeguato alle
indicazioni europee che (in termini di ldquostandard europei di vivibilitagrave carcerariardquo)
avevano esteso fino ai venticinque anni lrsquoetagrave raggiunta la quale obbligatoriamente i
condannati per reati commessi da minorenni dovessero transitare in istituti carcerari
per adulti Lrsquoestensione ai giovani adulti della disciplina prevista per i soggetti
minorenni egrave subordinata al rispetto dei processi educativi giagrave in atto ciograve significa
che se il giovane adulto per qualsiasi ragione abbia giagrave fatto ingresso nel carcere
ordinario non potragrave piugrave accedere a quello minorile e che al contrario qualora egli
sia detenuto presso un istituto di pena minorile e stia seguendo un programma
rieducativo esso non dovragrave essere interrotto neanche dal sopraggiungere di un nuovo
titolo esecutivo per reati commessi da maggiorenne Sul punto infatti lrsquoart 10 co
1 recita ldquoQuando nel corso dellesecuzione di una condanna per reati commessi da
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
15
minorenne sopravviene un titolo di esecuzione di altra pena detentiva per reati
commessi da maggiorenne il pubblico ministero emette lordine di esecuzione lo
sospende secondo quanto previsto dallarticolo 656 del codice di procedura penale
e trasmette gli atti al magistrato di sorveglianza per i minorenni Se questi ritiene
che vi siano le condizioni per la prosecuzione dellesecuzione secondo le norme e
con le modalitagrave previste per i minorenni tenuto conto del percorso educativo in
atto e della gravitagrave dei fatti oggetto di cumulo ne dispone con ordinanza
lestensione al nuovo titolo altrimenti dispone la cessazione della sospensione e
restituisce gli atti al pubblico ministero per lulteriore corso dellesecuzione Si tiene
altresigrave conto delle ragioni di cui allarticolo 24 del decreto legislativo 28 luglio
1989 n 272rdquo
Il Capo IV infine ha inteso disciplinare llsquoorganizzazione penitenziaria minorile
in senso stretto e in linea con i principi esaminati finora) ha cercato di assicurare un
buon livello qualitativo della gestione della vita carceraria rendendolo obbligatorio
per legge e mirando ad un trattamento rieducativo personalizzato e finalizzato al
reinserimento graduale nel tessuto sociale a mano a mano che la pena decorre
Il restyling del Casellario giudiziale
dlgs 2 ottobre 2018 n 122
Disposizioni per la revisione della disciplina del casellario giudiziale in
attuazione della delega di cui allarticolo 1 commi 18 e 19 della legge 23 giugno
2017 n 103
Pubblicato in G U 26 ottobre 2018 n 250 Suppl Ordinario n 50
(scheda a cura di Angelo Mastrocola)
In attuazione dellrsquoart 1 commi 18 e 19 della Legge 23 giugno 2017 n 103 ndash che
delegava il Governo ad adottare entro un anno dalla data di entrata in vigore della
stessa un Decreto legislativo per la revisione della disciplina del casellario
giudiziale (dPR 14 novembre 2002 n 313) ndash egrave stato pubblicato in GU del 26
ottobre 2018 il dlgs 2 ottobre 2018 n 122 recante laquoDisposizioni per la revisione
della disciplina del casellario giudizialerdquo
La ratio sottesa alla novella legislativa partiva dallrsquoesigenza di adeguare la
normativa in tema di iscrizione e cancellazione dei provvedimenti giudiziari nel
casellario giudiziale ai nuovi istituti giuridici di diritto penale sia sostanziale che
processuale e per dare attuazione alle direttive europee in tema di protezione dei
dati personali
Lrsquoart 1 del dlgs n 1222018 dal titolo laquomodifiche al testo unico sul casellario
giudiziale in materia di provvedimenti iscrivibiliraquo opera sullrsquoart 3 dPR n
3132002 in tema di elencazione dei provvedimenti che per estratto sono soggetti
ad iscrizione nel casellario giudiziale con lrsquoaggiunta tra i provvedimenti iscrivibili
anche delle sentenze che dichiarano estinto il reato per esito positivo della messa
alla prova ai sensi dellrsquoart 464-septies cpp prima della novella veniva annoverata
Novitagrave normative
16
come iscrivibile solamente lordinanza che ai sensi dellarticolo 464-quater cpp
dispone la sospensione del procedimento con messa alla prova Appare quindi
corretto che nel certificato in questione si debbano iscrivere al pari dellrsquoordinanza di
sospensione del procedimento anche le sentenze che danno atto dellrsquoesito
favorevole della messa alla prova
Lrsquoart 2 del decreto legislativo in commento dal titolo laquomodifiche al testo unico sul
casellario giudiziale in materia di eliminazione delle iscrizioniraquo modifica gli artt 5
e 8 dPR 3132002 in tema di eliminazione delle iscrizioni dai certificati del
casellario giudiziale e dei carichi pendenti
Egrave stato interamente riscritto lrsquoart 5 del dPR n 3132002 secondo cui laquole iscrizioni
nel casellario giudiziale sono eliminate decorsi quindici anni dalla morte della
persona alla quale si riferiscono e comunque decorsi cento anni dalla sua nascitaraquo
mentre la precedente formulazione faceva riferimento alla ldquocancellazione
dellrsquoiscrizione alla morte del soggetto e comunque il mantenimento della stessa fino
al compimento dellrsquoottantesimo anno di etagraverdquo
Al comma 2 lett a) dellrsquoart 5 dPR n 3132002 il decreto legislativo in
commento stabilisce che ldquosono eliminate anche le iscrizioni relative ai casi di
rescissione del giudicato ai sensi dellrsquoarticolo 669 cpprdquo adeguando la normativa al
nuovo istituto giuridico delineato a seguito della l n 67 del 2014 poi modificata
dalla successiva legge n 103 del 2017
Lrsquoart 2 dlgs n 1222018 rivisita altresigrave il regime di eliminazione delle iscrizioni
del casellario dei carichi pendenti
Ulteriore modifica apportata dallrsquoart 2 del decreto in oggetto incide sullrsquoart 8 dPR
3132002 il cui testo egrave stato modificato nel senso che lrsquoeliminazione dellrsquoiscrizione
puograve avvenire nella sola ipotesi di decesso del soggetto intestatario della stessa (e non
piugrave al compimento dellrsquo80esimo anno di etagrave)
Lrsquoart 3 dlgs n 1222018 laquomodifiche al testo unico sul casellario giudiziale in
materia di ufficio iscrizione ufficio territoriale ufficio locale ufficio centraleraquo
persegue invece una razionalizzazione dei servizi amministrativi
La nuova formulazione del comma 1 dellrsquoart 15 dPR 3132002 egrave la seguente
laquolrsquoufficio iscrizione iscrive per estratto nel sistema ed elimina dal sistema anche
sulla base delle comunicazioni di cui allrsquoart 16 i provvedimenti di cui agli articoli 3
e 9 esclusi quelli di competenza dellrsquoufficio centrale ai sensi dellrsquoarticolo 19
commi 3 4 e 5raquo
Il comma 5 dellrsquoart 19 del dPR n 3132002 viene riformulato in adeguamento alle
precedenti novelle legislative laquolrsquoufficio centrale elimina dal sistema le iscrizioni
relative alle persone decorsi quindici anni della morte della persona alla quale si
riferiscono e comunque decorsi cento anni dalla sua nascita noncheacute le iscrizioni
dei provvedimenti giudiziari relativi a minori ai sensi dellrsquoart 5 comma 4raquo
Lrsquoart 4 del decreto legislativo in commento mira a semplificare gli adempimenti
amministrativi in materia di casellario giudiziale (come disciplinato dallrsquoart 1
comma 18 lett a) della Legge delega) in luogo dei tre certificati rilasciabili su
richiesta dellrsquointeressato ndash certificato generale quello penale e quello civile
disciplinati dagli artt 23 e ss del DPR n 3132002 ndash viene rilasciato un unico
modello certificativo
Vengono cosigrave abrogati gli artt 23 25 e 26 dPR n 3132002 per cui residua solo
lrsquoart 24 dal titolo laquocertificato del casellario giudiziale richiesto dallrsquointeressatoraquo vi
egrave dunque unrsquounica tipologia di certificato rilasciabile allrsquointeressato senza che
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
17
questi sia tenuto a motivare la richiesta con lrsquoindicazione delle iscrizioni nel
casellario giudiziario europeo
Riformato egrave anche lrsquoistituto della ldquonon menzionerdquo nel certificato secondo i rilievi
della Corte Costituzionale non devono essere menzionate nel certificato in parola le
sentenze che applicano la pena ai sensi dellrsquoart 445 cpp allorcheacute la pena irrogata
non superi i due anni di detenzione (soli o congiunti alla pena pecuniaria)
lrsquoordinanza di sospensione del procedimento con messa alla prova (art 464-quater
cpp) e la sentenza che dichiara estinto il reato per esito positivo della stessa (art
464-septies cpp)
Lrsquoart 4 del decreto legislativo in commento novella gli artt 24 e 25-ter (per i
certificati richiesti dai privati) e gli artt 28 e 28-bis (per i certificati per le pubbliche
amministrazioni o i gestori di pubblici servizi) del Testo Unico prevedendo che in
calce al certificato del casellario giudiziale e a quello del casellario giudiziale
europeo debba essere necessariamente indicato se esistono o meno condanne
rispettivamente in ambito europeo e in ambito nazionale
Sempre ad opera dellrsquoart 4 dlgs n 1222018 si interviene sullrsquoart 27 dPR n
3132002 in tema di certificato dei carichi pendenti rilasciati su richiesta
dellrsquointeressato prevedendo che non figurino i provvedimenti giudiziari che hanno
dichiarato la non punibilitagrave ai sensi dellrsquoarticolo 131-bis cp e i provvedimenti
concernenti lrsquoistituto della messa alla prova (ordinanza di sospensione della messa
alla prova e sentenza che dichiara lrsquoestinzione del reato per esito positivo della
stessa)
Ancora lrsquo4 del dlgs n 1222018 modifica lrsquoart 28 del dPR n 3132002 dal
titolo laquocertificati richiesti dalle amministrazioni pubbliche e gestori di pubblici
serviziraquo la ratio egrave quella di far ottenere alle pubbliche amministrazioni il certificato
selettivo quello generale noncheacute i certificati di cui agli artt 27 e 28-bis del Testo
Unico
Ai sensi del co 2 dellrsquoart 28 del dPR n 3132002 il certificato selettivo laquocontiene
le sole iscrizioni esistenti nel casellario giudiziale a carico di un determinato
soggetto pertinenti e rilevanti rispetto alle finalitagrave istituzionali dellrsquoamministrazione
o del gestoreraquo
Il certificato generale invece laquoriporta tutte le iscrizioni esistenti nel casellario
giudiziale a carico di un determinato soggetto ed egrave rilasciato quando non puograve
procedersi sulla base delle disposizioni che regolano i singoli procedimenti
amministrativi alla selezione delle iscrizioni pertinenti e rilevantiraquo
Lrsquoart 28 del dPR n 3132002 elenca una serie di iscrizioni che in linea rispetto
alle previsioni di cui allrsquoart 24 (riguardante il certificato a richiesta dellrsquointeressato)
non devono essere riportate nei 2 certificati summenzionati (selettivo e generale)
1) le condanne relative a contravvenzioni punibili con la sola ammenda e le
condanne per reati estinti ai sensi dellrsquoart 197 comma 1 cp 2) le ordinanze di
sospensione del procedimento con messa alla prova e le sentenze che dichiarano
estinto il reato per esito positivo della stessa 3) i provvedimenti che dichiarano la
non punibilitagrave del soggetto ai sensi dellrsquoart 131-bis cp
Viene inoltre disciplinata dal novellato art 39 del dPR n 3132002 la modalitagrave di
rilascio dei certificati alle pubbliche amministrazioni e ai gestori di pubblici servizi
i certificati selettivi e generali (di cui allrsquoart 28) e quelli concernenti lrsquoanagrafe delle
sanzioni amministrative dipendenti da reato (di cui allrsquoart 32) vengono essere
acquisiti attraverso la consultazione del Sistema Informativo del Casellario ma tale
Novitagrave normative
18
consultazione dovragrave essere oggetto di apposita convenzione tra il Ministero della
Giustizia e le singole amministrazioni interessate
Infine gli artt 5 6 e 7 del dlgs n 1222018 mirano ad armonizzare la disciplina
transitoria di entrata in vigore delle nuove disposizioni con la precedente disciplina
in materia
Lrsquoart 5 modifica lrsquoart 47 del TU stabilendo che laquolrsquoeliminazione delle iscrizioni di
cui al comma 1 egrave effettuata dallrsquoufficio locale decorsi quindici anni dalla morte della
persona alla quale si riferiscono e comunque decorsi cento anni dalla sua nascitaraquo
Lrsquoart 6 dlgs n 1222018 modifica lrsquoart 51 del Testo Unico inserendo il comma
1-bis secondo cui laquoogni richiamo presente in norme di legge o di regolamento al
casellario giudiziale si intende riferito anche al casellario giudiziale europeoraquo
Con lrsquoarticolo 7 del dlgs n 1222018 si prevede che le disposizioni del decreto in
parola acquisteranno efficacia decorso un anno dalla data di pubblicazione in
Gazzetta Ufficiale e con lrsquoart 8 si ribadisce la neutralitagrave finanziaria dellrsquointervento
normativo in questione
I decreti legislativi di riforma dellrsquoOrdinamento penitenziario
dlgs 2 ottobre 2018 n 123
Riforma dellordinamento penitenziario in attuazione della delega di cui
allarticolo 1 commi 82 83 e 85 lettere a) d) i) l) m) o) r) t) e u) della legge
23 giugno 2017 n 103
Pubblicato in GU 26 ottobre 2018 n 250 Suppl Ordinario n 50
(schede a cura di Sergio Schlitzer)
Il decreto legislativo attua parzialmente la legge delega n 103 del 2362017 con
riferimento allrsquoassistenza sanitaria in carcere (capo 1) alla semplificazione dei
procedimenti di competenza del Tribunale di Sorveglianza (capo 2) alle competenze
dellrsquoUfficio Esecuzione Penale Esterna (capo 3) alla vita penitenziaria (capo 4)
Lrsquoart 1 rubricato ldquoModifiche alle norme sullordinamento penitenziario in tema di
assistenza sanitariardquo riscrive integralmente lrsquoart 11 della legge n 354 del 26 luglio
1975 Si segnala in particolare quanto previsto dal nuovo comma 3 circa la messa a
disposizione dei detenuti con idonei mezzi di pubblicitagrave della carta dei servizi il
comma 6 che estende lrsquoapplicabilitagrave dellrsquoart 385 cp alle ipotesi di ingiustificato
allontanamento dal luogo di cura in presenza di piantonamento il comma 7 che
introduce relativamente alla visita medica operata allrsquoingresso in istituto lrsquoobbligo
specifico per il medico di segnalare al direttore ed al magistrato di sorveglianza la
presenza di segni o altro che facciano ritenere che la persona abbia subito violenze
Lrsquoart 2 abroga lrsquoart 240 delle norme di attuazione di coordinamento e transitorie
del cpp
Passando al capo 2 lrsquoart 4 contiene le modifiche al cpp funzionali alla
semplificazione del procedimento di competenza del Tribunale di Sorveglianza
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
19
prevedendo la modifica dellrsquoart 656 co 6 cpp con lrsquointroduzione del termine non
inferiore a 30 gg e non superiore a 45 gg entro il quale deve essere adottata la
decisione del Tribunale di Sorveglianza (art 4 co 1 let a) la modifica del
procedimento previsto dallrsquoart 678 cpp (art 4 co 1 let b) lrsquoampliamento delle
ipotesi nelle quali il Tribunale di Sorveglianza puograve procedere a norma dellrsquoart 667
co IV cpp (art 4 co 2) lrsquointroduzione del co I ter allrsquoart 678 cpp che
limitatamente alle ipotesi nelle quali la pena da espiare non superi anni 1 e mesi 6 di
reclusione consente lrsquoapplicazione provvisoria delle misure di cui allrsquoart 656 co V
cpp con ordinanza adottata senza formalitagrave dal magistrato di sorveglianza e
soggetta ad eventuale opposizione da parte dellrsquointeressato o del pm
Lrsquoart 5 riformula gli art 51 bis e 51 ter della legge n 354 del 26 luglio 1975 in tema
di sopravvenienza di nuovi titoli di privazione della libertagrave e di sospensione e revoca
delle misure alternative stabilendo tra lrsquoaltro il carattere facoltativo dellrsquoadozione
da parte del magistrato di sorveglianza del decreto di provvisoria sospensione della
misura
Lrsquoart 6 introduce nella legge 354 lrsquoart 51 quater rubricato ldquoDisciplina delle pene
accessorie in caso di concessione di misure alternativerdquo Ai sensi della nuova
disposizione la concessione della misura alternativa alla detenzione non sospende
lrsquoapplicazione delle sanzioni accessorie salvo che il Giudice non provveda in tal
senso al fine di non pregiudicare le esigenze di reinserimento del condannato
Nellrsquoambito del capo 3 lrsquoart 10 estende la competenza dellrsquoUEPE al controllo circa
il rispetto delle prescrizioni contenute nei provvedimenti della magistratura di
sorveglianza
Lrsquoart 11 che costituisce ed esaurisce il capo 4 modifica le norme sullrsquoordinamento
penitenziario in tema di trattamento penitenziario Piugrave precisamente viene
interamente innovato lrsquoart 1 op con lrsquoespressa previsione che alla persona privata
della libertagrave sono garantiti i diritti fondamentali ed egrave vietata ogni forma di violenza
fisica e morale disposizioni alle quali si aggiunge lrsquoarricchimento del divieto di
discriminazione anche per ragioni di sesso identitagrave di genere religione Altre novitagrave
afferiscono lrsquoart 13 op che apre il trattamento anche a possibili azioni di
riparazione gli artt 14 op e 19 op in tema di detenzione femminile e degli
stranieri lrsquoart 33 che disciplina le ipotesi di detenzione in isolamento
dlgs 2 ottobre 2018 n 124
Riforma dellordinamento penitenziario in materia di vita detentiva e lavoro
penitenziario in attuazione della delega di cui allarticolo 1 commi 82 83 e 85
lettere g) h) e r) della legge 23 giugno 2017 n 103
Pubblicato in GU 26 ottobre 2018 n 250 Suppl Ordinario n 50
Il decreto legislativo attua i principi direttivi di cui di cui allarticolo 1 commi 82 83
e 85 lettere g) h) e r) della legge 23 giugno 2017 n 103 in tema di vita
penitenziaria (capo 1) e lavoro penitenziario (capo 2)
Novitagrave normative
20
Il capo I egrave costituito dal solo articolo 1 che modifica gli art 5 6 e 8 della legge della
legge 354 del 26 luglio 1975 aventi ad oggetto le caratteristiche architettoniche
degli edifici penitenziari e delle stanze di pernottamento noncheacute la disciplina del
loro uso da parte dei detenuti Piugrave nel dettaglio viene previsto che gli edifici
penitenziari devono essere dotati di spazi per le attivitagrave lavorative e formative e che i
servizi igienici siano collocati in spazi riservati Previsioni alle quali si aggiunge
quella relativa alla presenza negli istituti di ldquolocali idonei per la celebrazione dei
riti e lo svolgimento delle pratiche di cultordquo (art 24)
Tuttavia ai sensi dellrsquoart 3 le modifiche di cui allrsquoart 1 co 1 lettere b e c
modificative dellrsquoart 6 comma 2 e 8 legge 354 del 1975 acquistano efficacia solo a
decorrere dal 31122021
Delle modifiche delle norme dellrsquoordinamento penitenziario afferenti il lavoro
penitenziario si occupa lrsquoart 2 del capo 2 del decreto Oggetto dellrsquointervento
riformatore egrave innanzitutto lrsquoart 20 della legge n 354 del 26 luglio 1975 che viene
totalmente rinnovato ed integrato con la previsione di cui allrsquoart 20 ter al quale si
aggiungono le modifiche agli artt 21 co IV 22 25 bis e ter 46 del medesimo testo
normativo
Con riferimento allrsquoart 20 degne di note appaiono lrsquoeliminazione dellrsquoobbligatorietagrave
del lavoro penitenziario ed il riconoscimento del diritto al lavoro anche per coloro che
sono ospitati in strutture diverse dai penitenziari Viene ridisegnata inoltre la disciplina
dei lavori di pubblica utilitagrave che diventano elementi del trattamento rieducativo (art 15
op) da potersi svolgere non solo allrsquoesterno ma anche allrsquointerno degli istituti
Programmi di lavoro tuttavia preclusi ai condannati per alcune tipologie di reati
Altra significativa innovazione viene apportata allrsquoart 22 con la previsione della
retribuzione fissa per i detenuti e gli internati nella misura dei due terzi di quella
prevista dai contratti collettivi
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
21
Giurisprudenza sovranazionale
Tutela del diritto al rispetto della vita privata e familiare e rimedi
avverso le perquisizioni illegittime
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alfonso Tatarano)
C edu 27 settembre 2018 Brazzi c Italia ric 572782011
Diritto alla tutela della vita privata e familiare ndash Perquisizione non seguita da
sequestro ndash Impugnazioni
(art 8 CEDU artt 247 e ss cpp)
ldquoLa Corte ha ravvisato una violazione dellrsquoart 8 della Convenzione Europea dei
Diritti dellrsquoUomo (rispetto della vita privata e familiare) non essendo prevista dalla
legislazione italiana alcuna possibilitagrave di controllo giurisdizionale precedente o
successivo allrsquoespletamento dellrsquoatto in ordine alla legittimitagrave dei provvedimenti di
perquisizione domiciliare a cui non faccia seguito un sequestrordquo
(Nel caso di specie il ricorrente veniva sottoposto a perquisizione domiciliare
immediatamente dopo lrsquoapertura di un procedimento penale a suo carico per
violazioni di natura tributaria La perquisizione aveva esito negativo e
successivamente la notizia di reato veniva archiviata mentre il ricorso per
cassazione avverso il decreto di perquisizione veniva dichiarato inammissibile
Dunque in assenza di un controllo giurisdizionale preventivo sulla legittimitagrave della
perquisizione cosigrave come di un adeguato mezzo di impugnazione avverso il decreto
che la disponga la Legge Italiana non garantirebbe presidi sufficienti a salvaguardia
dal rischio di un eventuale abuso di potere da parte dellrsquoautoritagrave che conduce le
indagini)
Tutela del diritto al rispetto della vita privata e familiare ed alla
riservatezza delle comunicazioni tra cliente ed avvocato
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alfonso Tatarano)
C edu 16 ottobre 2018 Visy c Slovacchia ric n 702882013
Giurisprudenza sovranazionale
22
Diritto alla tutela della vita privata e familiare ndash Diritto alla riservatezza delle
comunicazioni tra avvocato ed assistito
(art 8 CEDU)
ldquoOgni persona interessata da un provvedimento limitativa di un diritto
fondamentale come quello della proprietagrave ha diritto di disporre di un tempo
ragionevole per potersi consultare con un avvocato al fine di predisporre una difesa
adeguata Deve inoltre essere garantito un mezzo giurisdizionale per far valere la
violazione del diritto alla segretezza delle comunicazioni tra avvocato ed assistitordquo
(La Corte ha condannato la Slovacchia per violazione dellrsquoart 8 CEDU in una
fattispecie in cui il ricorrente un uomo drsquoaffari austriaco aveva ottenuto dalle
autoritagrave slovacche un provvedimento di dissequestro di alcuni hard disc ove erano
conservati (tra gli altri) dati relativi a comunicazioni intercorse con il suo legale I
supporti venivano restituiti allrsquoavvocato ed immediatamente sottoposti a nuovo
sequestro a seguito di richiesta delle autoritagrave austriache Lamentava il ricorrente di
non aver potuto consultare il proprio legale proprio a seguito della immediatezza del
nuovo provvedimento di sequestro oltre che la violazione del diritto alla
riservatezza delle comunicazioni concernendo il sequestro dati tutelati dal segreto
professionale tra avvocato e cliente Nel riconoscere la fondatezza delle doglianze
la Corte rilevava come la misura non potesse ritenersi proporzionata allo scopo
perseguito e dunque necessaria in una societagrave democratica non essendo stato
possibile sottoporre il sequestro ad alcun vaglio giurisdizionale di legittimitagrave nel
paese di esecuzione In seconda battuta la contestualitagrave della restituzione e del
nuovo provvedimento di sequestro aveva di fatto reso impossibile per il ricorrente
consultarsi con il proprio legale)
Art 41-bis OP valutazione individualizzata ai fini della applicazione di
restrizioni aggiuntive ed accertamento dei mutamenti rilevanti della situazione
del detenuto
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Talamo)
C edu 25 ottobre 2018 Provenzano c Italia ric n 5508013
Diritto processuale penale ndash Ordinamento penitenziario ndash Stato di detenzione ndash
Trattamento adeguato ndash Valutazione ai fini della proroga del regime
differenziato
(art 41-bis OP art 3 CEDU)
ldquoEsprimendo lrsquointenzione di proseguire il ricorso lrsquoerede di un ricorrente deceduto
puograve essere motivato anche da interessi non esclusivamente materiali Le cause
relative ai diritti umani di cui egrave investita la Corte hanno generalmente anche una
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
23
dimensione morale e le persone vicine al ricorrente possono quindi avere un
legittimo interesse a garantire che sia fatta giustizia anche successivamente alla
morte del ricorrenterdquo
ldquoQuando sono disponibili piugrave ricorsi potenzialmente efficaci egrave richiesto al
ricorrente soltanto di esperire un ricorso di sua sceltardquo
ldquoLrsquoarticolo 35 sect 1 della Convenzione prevede la ripartizione dellrsquoonere della prova
e spetta al Governo che sostiene il mancato esaurimento delle vie di ricorso interne
convincere la Corte che il ricorso del quale afferma il mancato esperimento da
parte del ricorrente fosse efficace e disponibile teoricamente e praticamente al
momento pertinente vale a dire che era accessibile in grado di riparare le
doglianze del ricorrente e offriva ragionevoli prospettive di successordquo
ldquoLo Stato deve assicurare che una persona sia detenuta in condizioni compatibili
con il rispetto della dignitagrave umana che le modalitagrave e il metodo di esecuzione della
misura privativa della libertagrave non la sottopongano a sacrifici o privazioni di
intensitagrave superiore allrsquoinevitabile livello di sofferenza inerente alla detenzione e che
date le esigenze pratiche della reclusione siano garantiti adeguatamente il suo
benessere e la sua salute Le autoritagrave devono inoltre assicurare che sia tenuto un
registro completo dello stato di salute del detenuto e delle cure cui egrave sottoposto nel
corso della detenzione che la diagnosi e le cure siano sollecite e accurate e che
laddove sia richiesto dal carattere di una condizione medica il controllo sia
regolare e sistematico e riguardi una strategia terapeutica globale finalizzata a
curare adeguatamente i problemi di salute dei detenuti o a prevenire il loro
aggravamento piuttosto che ad affrontarli su base sintomaticardquo
ldquoQuando si valuta se la proroga dellrsquoapplicazione di alcune restrizioni ai sensi del
regime previsto dallrsquoarticolo 41 bis raggiunga la soglia minima di gravitagrave richiesta
per rientrare nel campo di applicazione dellrsquoarticolo 3 la durata temporale deve
essere esaminata alla luce delle circostanze di ciascuna causa il che comporta
inter alia la necessitagrave di accertare se il rinnovo o la proroga delle restrizioni
contestate fossero giustificati o menordquo
Precedenti
Conformi sul primo punto Cedu 8 ottobre 2015 Fartushin c Russia Ric
3888709 Cedu 15 dicembre 2016 Vaščenkovs c Lettonia Ric 3079512 Sul
secondo Cedu 15 ottobre 2009 Micallef c Malta Ric 1705606 Cedu 12
settembre 2012 Nada c Svizzera Ric 1059308 Sul terzo Cedu 17 settembre
2009 Scoppola c Italia (n2) Ric 1024903 Cedu 13 novembre 2017 Davydov e
altri c Russia Ric 7594711 Sul quarto Cedu 26 gennaio 2007 Khudobin c
Russia Ric 5969600 Cedu 23 marzo 2016 Blokhin c Russia Ric 4715206 Sul
quinto Cedu 17 settembre 2009 Enea c Italia Ric 7491201 Cedu 10 novembre
2005 Argenti c Italia Ric 5631700 Cedu 11 luglio 2006 Campisi c Italia Ric
2435802 Cedu 24 settembre 2015 Paolello c Italia Ric 3764802
Difformi -
Giurisprudenza sovranazionale
24
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
25
Giurisprudenza costituzionale
Detenuti in regime differenziato e possibilitagrave di cuocere cibi
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Aldo Franceschini)
C cost 26 settembre 2018 (dep 12 ottobre 2018) n 186 Pres Lattanzi Red
Zanon
Esecuzione e sorveglianza ndash Detenuti in regime differenziato ndash Misure di
elevata sicurezza ndash Divieto cottura cibi ndash Illegittimitagrave
(artt 41-bis co 2-quater lett f) Ord penit artt 3 27 co III e 32 Cost)
ldquoNel giudizio di legittimitagrave costituzionale dellrsquoart41-bis comma 2-quater lett f) l
26 luglio 1975 n 354 promosso dal Magistrato di sorveglianza di Spoleto con
ordinanza del 10 maggio 2017 la Corte costituzionale ha dichiarato
lrsquoillegittimitagrave costituzionale dellrsquoart 41-bis comma 2-quater lettera f) della legge
26 luglio 1975 n 354 (Norme sullrsquoordinamento penitenziario e sulla esecuzione
delle misure privative e limitative della libertagrave) come modificato dallrsquoart 2 comma
25 lettera f) numero 3) della legge 15 luglio 2009 n 94 (Disposizioni in materia
di sicurezza pubblica) limitatamente alle parole laquoe cuocere cibiraquordquo
Giurisprudenza costituzionale
26
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
27
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni unite
Misure di Prevenzione confisca e tutela dei creditori ipotecari
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Marco Muscariello)
Cass Sez Un 22 febbraio 2018 (dep 3 settembre 2018) n 39608 Pres Di
Tomassi Rel Andronio ric Business Partner scpa
Procedimento di prevenzione ndash Confisca ndash Procedimenti per i quali non si
applica il dlgs 1592011 ndash Domanda di ammissione dei creditori ipotecari ndash
Modalitagrave e decadenza
ldquoI creditori muniti di ipoteca iscritta sui beni confiscati allrsquoesito dei procedimenti di
prevenzione per i quali non si applica la disciplina del dlgs 6 settembre 2011 n
159 devono presentare la domanda di ammissione del loro credito al giudice
dellrsquoesecuzione presso il tribunale che ha disposto la confisca nel termine di
decadenza previsto dallrsquoart 1 comma 199 della legge 24 dicembre 2012 n 228
anche nel caso in cui non abbiano ricevuto le comunicazioni di cui allrsquoart 1
comma 206 della legge da ultimo citata e ciograve percheacute il termine di decadenza
previsto dal richiamato comma 199 decorre indipendentemente dalle comunicazioni
di cui al successivo comma 206 Lrsquoapplicazione di detto termine egrave comunque
subordinata allrsquoeffettiva conoscenza da parte del creditore del procedimento di
prevenzione in cui egrave stata disposta la confisca o del provvedimento definitivo di
confisca Egrave in ogni caso fatta salva la possibilitagrave del creditore di essere restituito
nel termine stabilito a pena di decadenza se prova di non averlo potuto osservare
per causa a lui non imputabilerdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi -
Difformi parzialmente Cass Sez I 12 febbraio 2016 n 20479 Banco Popolare
soc coop Rv 266891 noncheacute in senso parzialmente diverso la sezione rimettente
Cass Sez I 16 novembre 2017 ord ric Business Partner scpa Cass Sez I 12
Giurisprudenza di legittimitagrave ndash Sezioni Unite
28
aprile 2016 n 36626 Banca Monte dei Paschi di Siena Rv 267609 Cass Sez I
19 maggio 2016 n 46185 Italfondiario spa
Gli effetti sul corso della prescrizione delle norme transitorie
relative alla modifica del regime di procedibilitagrave e la loro
inapplicabilitagrave nel caso di ricorso per cassazione inammissibile
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Fabio Cavalli)
Cass Sez un 21 giugno 2018 (dep 7 settembre 2018) n 40150 Pres Carcano
Rel Vessichelli ric Salatino
Diritto penale ndash Modifiche del regime di procedibilitagrave ndash Disposizioni transitorie
ndash Sospensione della prescrizione ndash Casistica dettagliata ndash Inammissibilitagrave
dellimpugnazione
(art 159 cp art 12 comma 2 dlgs 10 aprile 2018 n 36 art 591 cpp)
ldquoIl tempo necessario a dare attuazione alle disposizioni transitorie previste dallart
12 del dlgs n 36 del 10 aprile 2018 non puograve gravare sullimputato sterilizzando
sine die il corso della prescrizione con una interpretazione analogica in malam
partem dellart 159 cp con la conseguenza che il corso della prescrizione non
resta sospeso durante larco temporale impiegato per informare la persona offesa
della facoltagrave di esercitare il diritto di querela e per consentirle di esprimersi nel
trimestre successivordquo
ldquoIn presenza di un ricorso inammissibile non deve darsi alla persona offesa lavviso
previsto dallart 12 comma 2 dlgs 10 aprile 2018 n 36 per leventuale esercizio
del diritto di querela atteso che la pronuncia di inammissibilitagrave ha sempre natura
dichiarativa ed egrave meramente ricognitiva della mancata instaurazione del giudizio di
cassazione poicheacute rileva un vizio che affligge geneticamente latto Tale
constatazione si compendia nella rilevazione che la proposizione di un atto di
impugnazione non consentito dagrave luogo alla formazione di un giudicato che attende
di essere formalizzato con le modalitagrave previste dallarticolo 648 cpp e per
distinguersi da questo viene definito sostanziale ma che ciograve nondimeno produce
leffetto di rendere giuridicamente indifferenti fatti processuali come lintegrazione
di cause di non punibilitagrave precedentemente non rilevate percheacute non dedotte oppure
integrate successivamente al giudicato stessordquo
Il falso in titolo non trasmissibile per girata non egrave piugrave previsto dalla
legge come reato
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
29
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Emma Lorena Cappuccio)
Cass Sez Un 19 luglio 2018 (dep 10 settembre 2018) n 40256 Pres
Carcano Rel Piccialli ric Felughi
Diritto penale ndash Reato di falsificazione di assegno bancario non trasferibile ndash
Individuazione della fattispecie ndash Abolitio criminis ndash Illecito civile
(artt 485 491 cp art 1 comma 1 lett A) dlgs 15 gennaio 2016 n 7)
ldquoLa falsitagrave commessa su un assegno bancario munito della clausola di non
trasferibilitagrave configura la fattispecie di cui allrsquoart 485 cod pen abrogato dallrsquoart
1 comma 1 lett a) del dlgs 15 gennaio 2016 n 7 e trasformato in illecito civilerdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex multis Cass Sez V 4 aprile 2017 n 32972 Valentini Rv 270677
Cass Sez V 17 gennaio 2017 n 11999 Toma Rv 269710 Cass Sez V 22
novembre 2016 (dep 2017) n 3422 Merolla Cass Sez Un 20 febbraio 2007 n
4 Guarracino Rv 11812
Difformi Cass Sez II 1 marzo 2018 n 13086 Solla Rv 272540 Cass Sez II
22 giugno 2017 n 36670 Milani Rv 271111 Cass Sez II 24 novembre 2017 n
12599 Grassi Rv 272368
Analisi della struttura del reato di resistenza a un pubblico ufficiale
nellrsquoindividuazione dellrsquooggetto quale bene primario sul quale
ricade lrsquoazione del reo
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giovanni Petranico)
Cass Sez Un 22 febbraio 2018 (dep 24 settembre 2018) n 40981 Pres Di
Tomassi Rel De Crescienzo ric Apolloni
Diritto penale ndash Reato di resistenza a pubblico ufficiale ndash Fattispecie ndash
Individuazione oggetto del reato ndash Azione del reo ndash Contrasto ndash Configurazione
ndash Unico reato o concorso formale di reati o reato continuato
(artt 81 co II 337 cp)
ldquoIn tema di resistenza a un pubblico ufficiale ex art 337 cod pen integra il
concorso formale di reati a norma dellrsquoart 81 primo comma cod pen la
condotta di chi usa violenza o minaccia per opporsi a piugrave pubblici ufficiali o
incaricati di un pubblico servizio mentre compiono un atto del loro ufficio o
serviziordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave ndash Sezioni Unite
30
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex multis Cass Sez VI 26 settembre 2011 n 38182 De Marchi Rv
250792 Cass Sez VI 17 maggio 2012 n 26173 Momodu Rv 253111 Cass
Sez VI 22 giugno 2006 n 35376 Mastroiacovo Rv 234831 Cass Sez VI 25
maggio 2017 n 35227 Provenzano Rv 270545
Difformi Cass Sez VI 9 maggio 2014 n 37727 Pastore Rv 260374 Cass Sez
VI 14 dicembre 2016 n 4123 Mozzi Rv 269005 Cass Sez VI 12 luglio 2017
n 39341 Damiani Rv 270939 Cass Sez VI 28 settembre 2017 n 52725 Diop
Rv 271559
Continuazione reati puniti con pene eterogenee
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Angelo Mastrocola)
Cass Sez Un 21 giugno 2018 (dep 24 settembre 2018) n 40983 Pres
Carcano Rel Lapalorcia ric Giglia ed altri
Diritto Penale ndash Continuazione tra reati puniti con pene eterogenee ndash Reato piugrave
grave punito con pena detentiva e reato satellite punito con pena pecuniaria ndash
Aumento di pena ndash Genere di pena
(art 81 cpv cp)
ldquoLa continuazione quale istituto di carattere generale egrave applicabile in ogni
caso in cui piugrave reati siano stati commessi in esecuzione del medesimo disegno
criminoso anche quando si tratti di reati appartenenti a diverse categorie e
puniti con pene eterogenee Nei casi di reati puniti con pene eterogenee
(detentive e pecuniarie) posti in continuazione laumento di pena per il reato
satellite va comunque effettuato secondo il criterio della pena unitaria
progressiva per moltiplicazione rispettando tuttavia per il principio di
legalitagrave della pena e del favor rei il genere della pena previsto per il reato
satellite nel senso che laumento della pena detentiva del reato piugrave grave
andragrave ragguagliato a pena pecuniaria ai sensi dellart 135 cprdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez Un 26 febbraio 2015 n 22471 Sebbar Rv 263714 Cass
Sez I 20 ottobre 2017 n 7395 Basile Rv 272404 Cass Sez V 19 aprile 1999
n 1781 Ciccinato Rv 213400
Difformi ex plurimis Cass Sez Un 27 marzo 1992 n 4901 Cardarilli Cass
Sez VI 12 luglio 1997 n 11462 Albini Rv 209702 Cass Sez Un 12 ottobre
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
31
1993 n 748 Cassata Rv 195805 Cass Sez Un 28 febbraio 2013 n 25939
Ciabotti Rv 255347 Cass Sez V 3 ottobre 2016 n 46695 Rv 268638 Cass
Sez IV 20 settembre 2017 n 46963 Bianchi
Abnormitagrave dellrsquoordinanza con cui il gip dispone lrsquoimputazione
coatta per reati diversi da quelli per cui egrave stata richiesta
larchiviazione
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alessandro Orabona)
Cass Sez un 22 marzo 2018 (dep 24 settembre 2018) n 40984 Pres
Carcano Rel Bonito ric Gianforte
Diritto processuale penale ndash Indagini preliminari ndash Archiviazione ndash Ordinanza
imputazione coatta per reato diverso da quello per cui egrave richiesta archiviazione
ndash Nozione di atto abnorme ndash Effetti pregiudizievoli dellrsquoatto abnorme ndash
Impugnazione indagato ndash Diritto di difesa
(artt 111 e 112 Cost artt 56 317 393 610 cp art 409 co 5 cpp)
ldquoAl giudice per le indagini preliminari egrave inibita la richiesta rivolta al pubblico
ministero di formulare imputazioni per reati diversi da quelli per cui sia stata
richiesta lrsquoarchiviazione potendo ordinare la iscrizione nel registro delle notizie di
reato qualora rilevi fattispecie diverse da quelle per le quali si procederdquo
ldquoLrsquoindagato egrave legittimato a ricorre per Cassazione contro lrsquoordinanza del Giudice
per le Indagini Preliminari con cui venga disposto ex art 409 co 5 cpp che il
PM formuli imputazione per reato diverso da quello oggetto della richiesta di
archiviazione in quanto affetta da abnormitagraverdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex plurimis Cass Sez un 31 maggio 2005 n 22909 Minervini Cass
Sez un 28 novembre 2013 n 4319 Cass Sez V 16 febbraio 2012 n 12987
Cass Sez VI 20 luglio 2016 n 34881
Difformi ex plurimis Cass Sez un 28 novembre 2013 n 4319 Cass Sez III
14 dicembre 2016 n 15251 De Bosini Cass Sez IV 20 gennaio 2012 n 10877
Rossi
Lrsquoapplicabilitagrave della confisca cd allargata alle ipotesi di delitto
tentato aggravato ex art 7 l n 203 del 1991
Giurisprudenza di legittimitagrave ndash Sezioni Unite
32
(scheda illustrativa massima redazionale e nota esplicativa a cura del Comitato di
redazione)
Cass Sez Un 19 aprile 2018 (dep 24 settembre 2018) n 40985 Pres
Carcano Rel De Amicis Est Rocchi ric DMI e GNG
Diritto penale ndash Misure cautelari reali ndash Sequestro ex art 12-sexies L 35692 ndash
Possibilitagrave di applicazione al delitto tentato aggravato ex art 7 L 20391 ndash
Ammissibilitagrave
(art 56 cp art 12-sexies l 7 agosto 1992 n 356 art 7 l 12 luglio 1991 n 203)
ldquoIl sequestro preventivo finalizzato alla confisca prevista dal DL 8 giugno 1992 n
306 art 12-sexies convertito dalla L n 356 del 1992 (attuale art 240-bis cp) puograve
essere disposto per uno dei reati presupposto anche nella forma del tentativo
aggravato dalla L n 203 del 1991 art 7rdquo
Nota
Il contrasto era insorto sulla possibilitagrave di ritenere applicabile la confisca ldquoallargatardquo
ndash nella versione antecedente alle modifiche poste dalla l 17 ottobre 2017 n 161 e
dal dlgs 1 marzo 2018 n 21 ndash anche alle ipotesi di delitto tentato aggravato dal
cosiddetto ldquometodo mafiosordquo o dalla finalitagrave agevolativa dellrsquoattivitagrave
dellrsquoassociazione laddove il testo della norma operava riferimento ai delitti tout
court ma non al corrispondente tentativo
Dei tre orientamenti conflittuali emersi la Corte ha fatto proprio quello cosiddetto
ldquointermediordquo che ndash distinguendo tra il primo e il secondo comma della norma (nella
versione ante riforme) e dunque tra delitti nominativamente identificati e delitti
indicati in modo onnicomprensivo aggravati perograve questi ultimi ex art 7 l n 203 del
1991 ndash ritiene preclusa nel primo caso lrsquoestensione della confisca ldquoallargatardquo alle
ipotesi di tentativo e invece ammissibile nel secondo
Il percorso argomentativo della Corte esordisce evidenziando anzitutto la ricorrenza
consolidata di tale interpretazione in ambiti diversi - dai provvedimenti di clemenza
alla causa di non punibilitagrave ex 649 cp alla concessione dei benefici penitenziari ai
termini di durata massima della custodia cautelare ndash per poi sottolineare la
salvaguardia del principio di autonomia del delitto tentato ottenuta attraverso il
rispetto della diversitagrave lessicale utilizzata dal legislatore nel primo e secondo
comma e concludere con il richiamo alla ldquoragionevolezzardquo di unrsquoesegesi che
esclude dal raggio ablativo allargato le ipotesi di tentativo non aggravato
strutturalmente connotate da minore gravitagrave facendovi invece rientrare quelle ldquoche
evocano collegamenti con la criminalitagrave organizzata anche se non portati a
compimentordquo
Tale interpretazione egrave ndash sempre secondo il Massimo Consesso ndash avvalorata dallo ius
superveniens a dispetto del fatto che il rinvio operato dallrsquoattuale 240-bis cp a una
norma ldquoprocessualerdquo ndash il 51 co 3-bis cpp ndash emanata per finalitagrave del tutto
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
33
differenti dalla prima costringa la Corte a un surplus motivazionale sul punto
specifico
Gli altri due orientamenti ndash che consideravano come mai applicabile al delitto
tentato la confisca ldquoallargatardquo in ossequio al relativo principio di autonomia ovvero
come sempre applicabile in virtugrave della finalitagrave prevalente della confisca ndash vengono
considerati non persuasivi il primo percheacute trascura il dato letterale laddove non
valorizza la differenza tra lrsquoindicazione generica dei delitti o per articolo di legge il
secondo percheacute laquohellip sembra ignorare il tema dellrsquoautonomia del delitto tentatoraquo
Da segnalare infine come le Sezioni Unite ldquoauspichinordquo che il reato-spia sia laquohellip
ldquodavvero sintomatico di un illecito arricchimento del suo autorerdquo (sul punto non si
puograve che richiamare il compito che la Corte Costituzionale con la sent 33 del 2018
ha affidato al legislatore in punto di selezione dei ldquodelitti matricerdquo)raquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez I 12 febbraio 2016 n 45172 Masullo Rv 272158 Cass
Sez I 12 febbraio 2016 n 45173 Brito
Difformi (primo orientamento) Cass Sez V 17 febbraio 2015 n 26443 Abbate
Rv 263988 Cass Sez II 23 settembre 2010 n 36001 Fasano Rv 248164
(secondo orientamento) Cass Sez I 28 maggio 2013 n 27189 Guarnieri Rv
255633 Cass Sez I 10 maggio 2005 n 22154 Secchiano Rv 231665
Successione leggi penali nel tempo e momento di commissione del
reato
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Mariagiovanna Veneruso)
Cass Sez Un 19 luglio 2018 (dep 24 settembre 2018) n 40986 Pres
Carcano Rel Caputo ric Pittalagrave
Diritto penale ndash Successione leggi penali nel tempo ndash Momento commissivo del
reato ndash Criterio della condotta
(art 2 co IV cp)
ldquoIn tema di successione di leggi penali a fronte di una condotta interamente posta
in essere sotto il vigore di una legge penale piugrave favorevole e di un evento
intervenuto nella vigenza di una legge penale piugrave sfavorevole deve trovare
applicazione la legge vigente al momento della condottardquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Giurisprudenza di legittimitagrave ndash Sezioni Unite
34
Conformi Cass Sez IV 17 aprile 2015 n 22379 Sandrucci
Difformi Cass Sez IV 5 ottobre 1972 n 8448 Bartesagni Rv 122686
Il deposito della motivazione della sentenza di patteggiamento
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Mariagiovanna Veneruso)
Cass Sez Un 19 luglio 2018 (dep 24 settembre 2018) n 40986 Pres
Carcano Rel Caputo ric Pittalagrave
Diritto processuale penale ndash Sentenza applicativa di una pena su richiesta ndash
Motivazione
(art 447 cpp)
ldquoLa motivazione della sentenza di applicazione della pena su richiesta deve essere
depositata contestualmente alla pronuncia qualora la motivazione non sia
depositata contestualmente anche per lrsquoirrituale indicazione in dispositivo di un
termine per il deposito il termine di quindici giorni per lrsquoimpugnazione della
sentenza pronunciata in camera di consiglio decorre ndash esclusa qualsiasi nullitagrave
della sentenza stessa ed indipendentemente dal fatto che il termine irritualmente
indicato dal giudice sia stato o meno osservato ndash dallrsquoultima notificazione o
comunicazione dellrsquoavviso di deposito del provvedimentordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez I 3 febbraio 2010 n 5496 Cass Sez Un 12 ottobre 1994
n 295 Scopel Rv 195617
Difformi Cass Sez I 28 maggio 2003 n 26042 Cataldi Rv 225273 Cass Sez
IV 12 ottobre 2011 n 43040
Le eventuali preclusioni derivanti dalla mancata proposizione del
riesame avverso le misure cautelari reali
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giuseppe Musella)
Cass Sez Un 31 maggio 2018 (dep 11 ottobre 2018) n 46201 Pres Carcano
Rel Petruzzellis ric Edil Noemi
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
35
Diritto processuale penale ndash Misure cautelari reali ndash Mancata proposizione
riesame ndash Revoca ndash Appello ndash Elementi giagrave conosciuti ndash Inammissibilitagrave ndash
Esclusione
(artt 299 321 322 322-bis 324 649 cpp)
ldquoLa mancata tempestiva proposizione da parte dellrsquointeressato della richiesta di
riesame avverso il provvedimento applicativo di una misura cautelare reale non ne
preclude la revoca per la mancanza delle condizioni di applicabilitagrave neanche in
assenza di fatti sopravvenutirdquo
(Nella fattispecie la Corte ha escluso la inammissibilitagrave dellrsquoappello cautelare
allorquando la stessa sia fondata su elementi di fatto non sopravvenuti astrattamente
deducibili ma non dedotti in sede di riesame In altri termini lrsquounica conseguenza
della mancata proposizione del riesame egrave la rinuncia ad attivare il controllo di
ufficio del Tribunale o alla sollecitazione del controllo formale sullrsquoordinanza)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass sez UU 24 maggio 2004 n 29952 Cass sez I 05 febbraio
2014 n 19504 Cass sez III 07 aprile 2015 n 32707
Difformi Cass sez VI 26 ottobre 2011 n 5016 Cass sez V 22 aprile 2015 n
31725
Giurisprudenza di legittimitagrave ndash Sezioni Unite
36
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
37
Sezioni semplici
I Diritto penale
Imputabilitagrave delle circostanze e loro apprezzamento nel merito
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alessandro Orabona)
Cass Sez V 23 aprile 2018 (dep 3 settembre 2018) n 39436 Pres Sabeone
Rel De Gregorio ric Abita
Diritto penale ndash Imputabilitagrave delle circostanze aggravanti ndash Lesioni volontarie ndash
Infarto della persona offesa ndash Apprezzamento nel merito oltre la situazione
ldquoapparenterdquo della vittima
(artt 59 583 co I cp)
ldquoIn tema di imputazione delle circostanze aggravanti lrsquoarticolo 59 cp richiede
espressamente che siano esse antecedenti contemporanee o successive alla
condotta dellrsquoagente possono essere valutate a carico di questrsquoultimo soltanto se da
lui conosciute ignorate per colpa o ritenute inesistenti per errore determinato da
colpa imponendo allrsquointerprete la verifica della presenza di un elemento soggettivo
nellrsquoagenterdquo
ldquoNel reato di lesioni volontarie la previsione o la prevedibilitagrave dellevento
integrante una delle circostanze aggravanti di cui allarticolo 583 cp e
conseguentemente la valutabilitagrave della stessa a carico dellagente ai sensi del
richiamato disposto dellarticolo 59 cp comma II deve ritenersi sussistente
quando la condotta dellagente per la qualitagrave del mezzo adoperato la direzione la
violenza la reiterazione dei colpi di per se riveli lintenzione di arrecare notevole
danno alla vittima Allorquando la condotta non assuma detti caratteri la
valutazione della prevedibilitagrave deve essere fatta da caso a caso e quando allesito
grave o gravissimo concorrano particolari condizioni fisiche o di salute della
persona offesa occorre tener conto oltre che della situazione apparente della
vittima che riveli le sue particolari condizioni di salute anche di quella prevedibile
in relazione alletagrave al sesso e a quantaltro nel caso specifico possa
ragionevolmente essere preso in considerazionerdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Diritto penale
38
(Nel caso specifico mancando tale rigoroso apprezzamento la Corte di Cassazione
annullava la sentenza impugnata con rinvio ad altra sezione della Corte drsquoAppello di
Palermo)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex plurimis Cass Sez I 28 settembre 2017 n 44851 Scognamiglio
Difformi -
La configurabilitagrave dellrsquoaggravante nel delitto di truffa commesso ai
danni di un ente pubblico
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giovanni Petranico)
Cass Sez II 19 luglio 2018 (dep 5 settembre 2018) n 39958 Pres Diotallevi
Rel Pellegrino ric Ferrigno
Diritto penale ndash Truffa ndash Configurabilitagrave ndash Aggravante ndash Ente pubblico ndash
Sussistenza ndash Nesso causalitagrave
(art 640 co I e II n 1) cp)
ldquoIl delitto di truffa egrave configurabile anche quando il soggetto passivo del raggiro egrave
diverso dal soggetto passivo del danno ed in difetto di contatti diretti tra il truffatore
e il truffato sempre che sussista un nesso di causalitagrave tra i raggiri o artifizi posti in
essere per indurre in errore il terzo il profitto tratto dal truffatore ed il danno
patrimoniale patito dal truffatordquo
ldquoNon vi puograve essere dubbio sullrsquoevidenza del fatto che con il pagamento da parte
dellrsquoufficio postale a favore del soggetto presentatosi come apparente titolare del
diritto di credito lrsquoAgenzia delle Entrate non si sarebbe certo liberata dal proprio
obbligo di rimborso a favore del suo (vero) creditore ne consegue che lrsquoente
pubblico indubitabilmente soggetto che in astratto ha subito il danno dalla
condotta posta in essere dallrsquoagente con conseguente corretta configurabilitagrave
dellrsquoaggravante ritenutardquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex plurimis Cass Sez II 17 luglio 2013 n 43143 Saracino Rv 257495
Difformi -
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
39
Diffamazione tramite bacheca facebook
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Mariagiovanna Veneruso)
Cass sez V 3 maggio 2018 (dep 6 settembre 2018) n 40083 Pres Vessichelli
Rel Brancaccio ric Spada
Diritto penale ndash Diffamazione ndash Mezzo di comunicazione ndash Bacheca facebook
(artt 595 co II e III cp)
ldquoLa diffusione di contenuti offensivi mediante lrsquoutilizzo di una bacheca Facebook
luogo virtuale collegato al profilo sociale di un utente su cui egrave possibile pubblicare
immagini video frasi configura unrsquoipotesi di diffamazione aggravata ai sensi
dellrsquoart 595 co 3 cp sotto il profilo dellrsquooffesa arrecata lsquo con qualsiasi altro
mezzo di pubblicitagrave diverso dalla stamparsquo proprio percheacute la condotta in tal modo
realizzata egrave potenzialmente capace di raggiungere un numero indeterminato o
comunque quantitativamente apprezzabile di personerdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez I 28 aprile 2015 n 24431 Cass Sez V 14 novembre 2016
n 4873 Cass Sez V 16 ottobre 2012 n 44980
Difformi -
In caso di furto il luogo di lavoro puograve essere qualificabile come
privata dimora solo a determinate condizioni
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Talamo)
Cass Sez V 6 aprile 2018 (dep 10 settembre 2018) n 40289 Pres Sabeone
Rel Micheli ric Filingeri
Diritto penale ndash Furto ndash Luogo di lavoro ndash Luogo di privata dimora ndash
Condizioni
(artt 624 624-bis cp)
ldquoIl carattere di privata dimora puograve essere riconosciuto ai luoghi di lavoro se in essi
o in parte di essi il soggetto compia atti della vita privata in modo riservato e
precludendo laccesso a terzirdquo
ldquoSi possono applicare diversi criteri per la individuazione e laccertamento della
privata dimora (il criterio dello ius exludendi alios il criterio dellapertura del
luogo al pubblico il criterio della stabilitagrave della presenza nel luogo) che
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Diritto penale
40
comportando verifiche in fatto non possono essere richieste per la prima volta in
sede di legittimitagrave ove non desumibili in modo non equivoco dalla decisionerdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez Un 23 marzo 2017 (dep il 22 giugno) n 31345 secondo cui
rientrano nella nozione di privata dimora di cui allart 624bis cp esclusivamente i
luoghi anche destinati ad attivitagrave lavorativa o professionale nei quali si svolgono
non occasionalmente atti della vita privata e che non siano aperti al pubblico neacute
accessibili a terzi senza il consenso del titolare
Difformi Cass Sez II 26 maggio 2015 n 24763 Cass Sez V 24 novembre 2015
n 6210 Cass Sez V 01 ottobre 2014 n 2768 Cass Sez V 17 dicembre 2014 n
7293 Cass Sez V 15 febbraio 2011 n 10187 Cass Sez IV 25 giugno 2009 n
37908 Cass Sez V 05 maggio 2010 n 22725 Cass Sez V 25 giugno 2010 n
32093 secondo cui partendo dalla considerazione che il concetto di privata dimora
sia piugrave ampio di quello di abitazione va adottata una interpretazione estensiva tanto
da ricomprendervi tutti i luoghi non pubblici nei quali le persone si trattengano per
compiere anche in modo transitorio e contingente atti della vita privata (nello
specifico ristorante o bar in orario di chiusura cantiere edile allestito nel cortile di
un immobile edicola studio odontoiatrico farmacia durante lorario di apertura
ripostiglio di un esercizio commerciale baracca di un cantiere edile adibito a
spogliatoio)
La fattispecie di corruzione impropria nella vicenda della cd
compravendita dei senatori
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Aldo Franceschini)
Cass Sez VI 2 luglio 2018 (dep 11 settembre 2018) n 40347 Pres Paoloni
Rel Ricciarelli ric Berlusconi
Diritto penale ndash Reati contro la pubblica amministrazione ndash Parlamentare ndash
Manifestazioni di voto ndash Promessa di denaro ndash Mandato imperativo ndash
Corruzione impropria
(artt 318 319 cp 54 67 Cost)
ldquoNei confronti del parlamentare non egrave mai configurabile il reato di corruzione
propria (per atto contrario ai doveri drsquoufficio) antecedente eo susseguente
previsto dallrsquoart 319 cp ostandovi il combinato disposto degli artt 64 67 e 68
Costrdquo
ldquoLa punibilitagrave della condotta di corruzione che coinvolga il parlamentare riposa sul
divieto di remunerazione del munus publicum che esprime il valore della
correttezza quale dovere esterno e che trova riscontro per ogni soggetto investito
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
41
di pubbliche funzioni anche nel dovere di svolgerle con onore e disciplina ai sensi
dellrsquoart 54 Costrdquo
ldquoNei confronti del parlamentare egrave configurabile ricorrendone i presupposti
normativi e ferma restando lrsquoinsindacabilitagrave delle espressioni proprie dellrsquoattivitagrave
funzionale del parlamentare il reato di corruzione impropriardquo
(Nel caso di specie la Corte rigettava i ricorsi proposti avverso la sentenza di appello
che aveva dichiarato non doversi procedere per prescrizione per il reato di cui agli
artt 321 319 cp in relazione alla dazione di tre milioni di euro a un senatore della
Repubblica volta a costituire un mandato imperativo in funzione di voti contrari alle
proposte della maggioranza di governo previa riqualificazione del fatto come
corruzione impropria ex artt 318 comma primo e 321 cp)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi -
Difformi -
Condivisione in rete di ideali Isis e configurabilitagrave dellrsquoart 270-bis c
p
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Mariagiovanna Veneruso)
Cass Sez VI 13 luglio 2018 (dep 11 settembre 2018) n 40348 Pres Fidelbo
Rel Silvestri ric Afli Nafaa + altri
Diritto penale ndash Associazione con finalitagrave di terrorismo anche internazionale o
di eversione dellrsquoordine democratico ndash Condivisione di ideali Isis in rete
(art 270-bis cp)
ldquoAi fini della configurazione della fattispecie partecipativa per il reato di cui
allrsquoart 270 bis cod pen assumono rilievo rispetto alle strutture aperte e
flessibili come le organizzazioni terroristiche internazionali anche condotte non
identificative di uno specifico ruolo del soggetto o legate a formali riti di
affiliazione a condizione tuttavia che esse siano comunque sintomatiche e
rivelatrici di una intraneitagrave e di condivisione del singolo degli scopi
dellrsquoassociazione criminale essendo sufficienti anche condotte che manifestano
ed esteriorizzano una consapevole disponibilitagrave ad aderire alle finalitagrave del
sodalizio per partecipare e rafforzare una associazione terroristica egrave sufficiente
che il partecipe si metta a disposizione della rete per attuare il disegno
terroristico e che questa sappia direttamente o indirettamente del singolordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Diritto penale
42
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez V 12 novembre 2010 n 4105 Cass Sez VI 12 luglio 2012
n 46308
Difformi Cass Sez I 19 settembre 2006 n 30824
Le azioni ostruzionistiche tra violenza privata e ragion fattasi
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Angelo Mastrocola)
Cass Sez V 6 giugno 2018 (dep 12 settembre 2018) n 40482 Pres
Vessicchelli Rel Scordamaglia ric Cutino
Diritto Penale ndash Delitti contro la libertagrave individuale ndash Violenza privata ndash
Violenza o minaccia cd impropria ndash Azione ostruzionistica ndash Differenza con il
reato di ragion fattasi ndash Sussistenza dellrsquoipotesi contestata
(artt 610 392 cp)
ldquoPer la configurabilitagrave del reato di violenza privata egrave sufficiente una azione
che pur priva dei connotati della violenza o minaccia stricto sensu (cd
violenza impropria) venga esercitata con qualunque mezzo idoneo allo scopo
di coartare la libertagrave di azione o autodeterminazione della vittimardquo
ldquoAnche la mera azione ostruzionistica integra il reato di violenza privata
qualora ponga la persona offesa nelle condizioni di subire una situazione non
corrispondente al proprio volererdquo
ldquoQualora lrsquoattivitagrave costrittiva non corrisponda al contenuto del possibile
esercizio del potere giurisdizionale non saragrave configurabile il reato di
esercizio arbitrario delle proprie ragioni bensigrave quello piugrave grave di violenza
privatardquo
(Fattispecie nella quale era stato impedito il passaggio e la chiusura di un
cancello per diversi giorni)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex plurimis Cass Sez V 20 novembre 2013 n 8425 Iovino Rv
259052 Cass Sez V 13 aprile 2017 n 48369 Ciartano rv 271267 Cass Sez
VI 12 febbraio 2013 n 21197 Domenici Rv 256547 Cass Sez V 26 ottobre
2006 n 38820 Barattelli Rv 235765
Difformi -
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
43
Lrsquoaccettazione del rischio di realizzare la lesione tipica della
fattispecie incriminatrice non esclude la configurabilitagrave del reato
anche se lrsquointento egrave quello di realizzare uno scherzo
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Carmine Gatto)
Cass Sez V 28 maggio 2018 (dep 12 settembre 2018) n 40488 Pres Pezzullo
Rel Pistorelli ric BA PS PrDa
Diritto penale ndash Violenza privata ndash Elemento soggettivo ndash Finalitagrave ludica ndash
Irrilevanza ndash Configurabilitagrave
(art 610 cp)
ldquoIn tema di violenza privata la condotta commessa ioci causa (nella specie la
sottrazione mediante minaccia con un coltello di un portafogli poi spontaneamente
restituito alla vittima) egrave idonea ad escludere il dolo del reato solo qualora non
venga posta in essere con la volontagrave o laccettazione del rischio di ledere il bene
giuridico protetto dalla norma incriminatrice Diversamente quando cioegrave ricorre
tale volontagrave o accettazione lrsquoelemento soggettivo rileva quale mero movente
dellagire determinandosi la rilevanza penale del fattordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez V 3 novembre 2010 n 4526
Difformi -
Lrsquoaggravante del metodo mafioso nel reato di estorsione
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giovanni Petranico)
Cass Sez V 11 giugno 2018 (dep 26 settembre 2018) n 41865 Pres Bruno
Rel Fidanzia ric Maggio
Diritto penale ndash Reato di estorsione ndash Concorso di persone ndash Elemento
soggettivo ndash aggravante del metodo mafioso di cui allrsquoart 7 l 12 luglio1991 n
203 ndash Presunzione di concretezza ed attualitagrave del pericolo di recidiva ndash
Esclusione ndash Prova di elementi offerta dallrsquointeressato ndash Affievolimento o
cessazione di esigenza cautelare
(artt 629 cp 7 l 12 luglio 1991 n 203)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Diritto penale
44
ldquoAi fini dellrsquointegrazione del concorso di persone nel reato di estorsione egrave
sufficiente la coscienza e volontagrave di contribuire con il proprio comportamento al
raggiungimento dello scopo perseguito da colui che esercita la pretesa illecita
Peraltro lrsquointermediario risponde comunque del reato di concorso in estorsione
salvo che il suo intervento abbia avuto la sola finalitagrave di perseguire lrsquointeresse della
vittima e sia stato dettato da motivi di solidarietagrave umanardquo
ldquoIn tema di custodia cautelare in carcere la contestazione dellrsquoaggravante di cui
allrsquoart 7 L n 203 del 1991 determina una presunzione relativa di concretezza ed
attualitagrave del pericolo di recidiva superabile solo dalla prova offerta
dallrsquointeressato di elementi da cui desumere lrsquoaffievolimento o la cessazione di ogni
esigenza cautelare siccheacute in difetto di detta prova lrsquoonere motivazionale
incombente sul giudice ai sensi dellrsquoart 274 cod proc pen deve ritenersi rispettato
mediante il semplice riferimento alla mancanza di elementi positivamente valutabili
nel senso di unrsquoattenuazione delle esigenze di prevenzionerdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex plurimis Cass Sez II 18 gennaio 2017 n 6824 Rv 269117 conf
Cass Sez II 20 luglio 2017 n 37896 RV 270723 Cass Sez II 22 dicembre
2016 n 3105 Rv 269112
Difformi -
Tentato furto ed attenuante del danno patrimoniale di speciale
tenuitagrave
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Angelo Mastrocola)
Cass Sez V 8 giugno 2018 (dep 27 settembre 2018) n 42564 Pres Sabeone
Rel Guardiano ric Di Maggio ed altri
Diritto Penale ndash Delitti contro il patrimonio ndash Tentato furto ndash Configurabilitagrave
dellrsquoattenuante del danno di speciale tenuitagrave ndash Bilanciamento tra criterio
oggettivo del danno patrimoniale e criterio soggettivo delle condizioni
economiche del soggetto passivo ndash Esclusione
(artt 56 624 625 62 n 4) cp)
ldquoLa circostanza attenuante del danno patrimoniale di speciale tenuitagrave egrave
applicabile anche allipotesi di delitto tentato sulla scorta del valore
oggettivo del danno che si sarebbe verificato nella ipotesi di consumazione
del delitto Ai fini della concessione della circostanza attenuante in questione
lentitagrave del danno deve essere valutata anzitutto con riferimento al criterio
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
45
obiettivo del danno in seacute mentre quello subiettivo (riferimento alle condizioni
economiche del soggetto passivo) ha valore sussidiario e viene in
considerazione soltanto quando il primo da solo non appare decisivo o
quando la perdita del bene nonostante il modesto valore dello stesso puograve
rappresentare in relazione alle condizioni particolarmente disagiate della
persona offesa un pregiudizio non trascurabile e quindi tale da escludere
lapplicabilitagrave dellattenuanterdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi sullrsquoapplicabilitagrave dellrsquoattenuante di cui allrsquoart 62 n 4) cp allrsquoipotesi di
delitto tentato ex plurimis Cass Sez Un 28 marzo 2013 n 28243 sui principi in
tema di configurabilitagrave dellrsquoattenuante di cui allrsquoart 62 n 4) cp ex plurimis Cass
Sez V 31 maggio 2011 n 32097 Cass Sez IV 21 aprile 2010 n 31391
Difformi -
La creazione di un profilo ebay con dati anagrafici altrui configura
il reato di sostituzione di persona La ricarica postepay effettuata
dalla vittima della truffa determina il tempus ed il locus commissi
delicti
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Angelo Mastrocola)
Cass Sez V 22 giugno 2018 (dep 27 settembre 2018) n 42572 Pres Sabeone
Rel Tudino ric Di Donna
Diritto Penale ndash Delitti contro la fede pubblica riguardanti la falsitagrave personale
ndash Sostituzione di persona ndash Creazione di un falso profilo ebay con generalitagrave
appartenenti ad altri ndash Mancato utilizzo delle generalitagrave in sede di riscossione
del pagamento ndash Sussistenza del reato contestato
Delitti conto il patrimonio ndash Truffa contrattuale ndash Ingiusto profitto ndash
Consumazione ndash Luogo e tempo del pagamento mediante ricarica postepay
(artt 494 640 cp)
ldquoIn tema di truffa contrattuale mediante creazione di falso profilo ebay
finalizzato alla finta vendita di un bene mai consegnato lrsquoingiusto profitto
costituito dallrsquoaccreditamento della somma di danaro su carta di credito
ricaricabile (nella specie postepay) determina la consumazione del reato al
tempo e nel luogo in cui la persona offesa ha effettuato la ricarica a favore
dellrsquoagente Nondimeno per la configurabilitagrave del reato di sostituzione di
persona non egrave richiesta la spendita delle false generalitagrave nel corso della
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Diritto penale
46
transazione essendo sufficiente la creazione di un falso profilo ebay con le
generalitagrave di altro soggetto inconsapevole avendo lrsquoagente sostituito alla
propria lrsquoaltrui identitagrave per la generalitagrave degli utenti in connessionerdquo
(Fattispecie in cui lrsquoagente dopo aver creato un falso profilo ebay utilizzando
i dati di altro soggetto inconsapevole otteneva mediante ricarica postepay un
somma di denaro dal truffato pur non avendo utilizzato nel corso della
transazione le generalitagrave altrui)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi sui principi in tema di sostituzione di persona ex plurimis Cass Sez III
15 dicembre 2011 n 12479 Armellini Rv 252227 Cass Sez V 23 aprile 2014 n
25774 Sarlo Rv 259303 sui principi in tema di truffa ex plurimis Cass Sez I 12
settembre 2017 n 3836 Rv 272231
Difformi -
I motivi di convenienza posti a base dellobbligo di astensione del
Pubblico Ufficiale ed il concorso dellextraneus nel reato proprio di
abuso di ufficio
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Fabio Cavalli)
Cass Sez VI 7 giugno 2018 (dep 28 settembre 2018) n 42911 Pres Villoni
Rel Bassi Ric Castagna ed altri
Reati contro la Pubblica Amministrazione ndash Abuso dufficio - Obbligo di
astensione ndash motivi di convenienza ndash Attivitagrave di controllo del dirigente ndash
Concorso dellextraneus nel reato proprio
(artt 323 110 cp)
ldquoIn tema di abuso di ufficio la violazione dellobbligo di astensione del Pubblico
Ufficiale ndash dalla quale discende illegittimitagrave dellatto compiuto ndash trova la sua ragion
dessere anche in motivi di convenienza dettati dallesistenza di una relazione
affettiva stabile con il beneficiario dellatto contra ius di poi sfociata in ununione
matrimoniale tuttavia lobbligo per il pubblico ufficiale di svolgere unrsquoattivitagrave di
controllo cui ancorare il dovere dastensione non puograve farsi discendere tout court
dal riconoscimento del ruolo apicale in capo al dirigente tanto piugrave quando la
competenza ad adottare latto sia attribuita ed esercitata da parte di funzionari a
questi subordinati dovendo viceversa trovare unadeguata base normativa che ne
delinei esattamente lambito di esercizio in seno alla compagine organizzativa
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
47
dellente definisca i limiti del potere e correli lattivitagrave di verifica allo specifico atto
rispetto al quale il dovere di astensione si assuma non essere stato osservatordquo
ldquoAi fini della configurabilitagrave del concorso del privato nel delitto di abuso dufficio egrave
necessario dimostrare lesistenza di una collusione tra il privato ed il pubblico
ufficiale che non puograve essere dedotta dalla mera coincidenza tra la richiesta delluno
e il provvedimento adottato dallaltro ma richiede ndash secondo le regole generali in
tema di concorso di persone nel reato ndash una compartecipazione ad unazione
criminosa ovvero una condotta attiva che si traduca in un consapevole contributo
positivo ndash morale o materiale ndash allaltrui agire criminoso Compartecipazione che
non puograve pertanto ritenersi integrata allorquando il soggetto si limiti a tenere un
comportamento meramente passivo ndash quale quello di essersi giovato degli effetti
favorevoli derivanti dallatto abusivo dellintraneus ndash in quanto di per seacute inidoneo
ad apportare alcun contributo causale alla realizzazione del reato e dante
eventualmente luogo ad unipotesi di cd mera connivenza non punibilerdquo
(In applicazione di tali principi il SC ha ritenuto ravvisabile uno degli ipotizzati
delitti di abuso di ufficio in virtugrave dellobbligo di astensione del Pubblico Ufficiale
per motivi di convenienza in relazione agli atti da lui compiuti attraverso i quali era
stato affidato un incarico professionale ad un architetto con il quale egli intratteneva
una relazione sentimentale circostanza dimostrata dal fatto che dopo appena quattro
mesi dallatto di invito alla partecipazione alla procedura negoziata senza gara
dappalto i predetti contraevano matrimonio viceversa in relazione ad un ulteriore
capo di imputazione relativo ad un successivo affidamento diretto conferito al
medesimo professionista ma da parte di altri funzionari comunali competenti ad
adottare latto il SC ha escluso il dovere di controllo e lobbligo di astensione del
dirigente ndash legato ormai dal vincolo matrimoniale con il beneficiario dellatto ndash in
mancanza di alcun riferimento normativo che disciplinasse in modo puntuale
lipotizzato dovere di controllo non potendo ciograve desumersi dalla mera circostanza di
rivestire un ruolo apicale nellorganizzazione dellEnte Inoltre il SC ha accolto il
ricorso del privato beneficiario dellatto illegittimo ritenendo il difetto piugrave assoluto di
elementi di prova dai quali trarre il convincimento circa lesistenza di una collusione
con il Pubblico Ufficiale ndash in mancanza di alcun contributo causale sia esso
materiale o anche solo morale alla realizzazione della condotta illecita ndash non
potendo detto contributo o pregresso accordo desumersi dalla mera circostanza di
essere limputata beneficiaria dellatto abusivo legata a questi da una relazione
sentimentale)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi in relazione al concorso dellextraneus nel reato proprio Cass Sez VI
23 giugno 2015 n 33760 Cass Sez VI 11 luglio 2014 n 37880 Cass Sez VI
21 maggio 2009 n 40499
Difformi -
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Diritto penale
48
Configurabilitagrave della fattispecie di rifiuto di atti drsquoufficio nel
mancato deposito di un provvedimento giudiziario
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Mariagiovanna Veneruso)
Cass Sez VI 13 luglio 2018 (dep 3 ottobre 2018) n 43903 Pres De Amicis
Rel Corbo ric Mango
Diritto penale ndash Rifiuto di atti di ufficio ndash Configurabilitagrave ndash Contegno omissivo
ndash Sollecitazioni scritte ndash Momento consumativo
(artt 328 co I cp)
ldquoAi fini della configurabilitagrave della fattispecie di rifiuto di atti di ufficio di cui allrsquoart
328 co I cp vi egrave dolo ogni qual volta il pubblico ufficiale o lrsquoincaricato di un
pubblico servizio abbia consapevolezza del proprio contegno omissivo rispetto al
dovere di redigere atti del proprio ufficio ancor piugrave quando lo stesso abbia ricevuto
pro manibus sollecitazioni scritte e non abbia attivato alcuna iniziativa prevista
dallrsquoordinamento giuridico che gli consentisse di fruire di maggior tempo per
provvedere giustificando il proprio inadempimentordquo
ldquoIl reato di rifiuto di atti di ufficio egrave un reato istantaneo il cui momento consumativo
si realizza con il rifiuto o lrsquoomissione dellrsquoagente che saragrave dunque immediatamente
punibile senza che abbia alcun rilievo la durata lunga o breve dellrsquoinerzia se non ai
fini del trattamento sanzionatoriordquo
(Nella fattispecie esaminata la Corte ha ritenuto che configurasse gli estremi del
reato di cui allrsquoart 328 cp il caso dellrsquoomesso tempestivo deposito da parte del
Presidente del Collegio della Corte di appello di Messina ed estensore della
motivazione del provvedimento decisorio sullrsquoimpugnazione del decreto di
applicazione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza nonostante espresse
sollecitazioni formulate nellrsquointeresse del proposto)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez VI 20 novembre 2012 n 10051 Cass Sez VI 27 gennaio
2004 n 12238 Cass Sez VI 24 giugno 1998 n 10137
Difformi -
Commette il reato di truffa il medico che induce i pazienti a credere
contrariamente al vero che la prestazione deve essere resa in
regime di libera professione e non in convenzione
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
49
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Carmine Gatto)
Cass Sez II 12 settembre 2018 (dep 4 ottobre 2018) n 44228 Pres Davigo
Rel Ariolli ric C A
Diritto penale ndash Truffa ndash Artifici e raggiri
(art 640 cp)
ldquoLa cd truffa ldquoa consumazione prolungatardquo ricorre quando le erogazioni ndash ai
danni di un medesimo soggetto ndash siano riconducibili ad un originario ed unico
comportamento fraudolento mentre si configurano plurimi ed autonomi fatti di
reato quando per il conseguimento delle erogazioni successive alla prima sia
necessario il compimento di ulteriori attivitagrave fraudolenterdquo
ldquoIn materia di truffa contrattuale anche il silenzio maliziosamente serbato su
alcune circostanze rilevanti sotto il profilo sinallagmatico da parte di colui che
abbia il dovere di farle conoscere integra lrsquoelemento oggettivo del raggiro idoneo
a determinare il soggetto passivo a prestare un consenso che altrimenti avrebbe
negatordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez V 11 giugno 2014 n 32050 Cass Sez II 2 dicembre 2016
n 53667 Cass Sez II 18 giugno 2015 n 28791
Difformi -
Integra il reato di diffamazione a mezzo stampa la generica
attribuzione di fatti illeciti ad un soggetto qualora lrsquoarticolo sia in
grado di generare la convinzione nel lettore medio che il soggetto
abbia commesso un qualche illecito
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Carmine Gatto)
Cass Sez V 14 giugno 2018 (dep 10 ottobre 2018) n 45813 Pres Vessicchelli
Rel Brancaccio ric SG
Diritto penale ndash Diffamazione a mezzo stampa ndash Scriminante putativa ndash Diritto
di cronaca
(art 595 co III cp)
ldquoIntegra il reato di diffamazione a mezzo stampa la condotta del giornalista che in
un articolo pubblicato pur utilizzando insinuazioni generiche o comunque non del
tutto determinate attribuisce alla persona offesa la commissione di fatti illeciti non
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Diritto penale
50
meglio specificati in maniera idonea ad ingenerare nel lettore medio la convinzione
che il soggetto diffamato si sia reso autore di una qualsiasi condotta connotata da
illiceitagraverdquo
ldquoLa scriminante putativa dellesercizio del diritto di cronaca egrave configurabile solo
quando pur non essendo obiettivamente vero il fatto riferito il cronista abbia
assolto allonere di esaminare controllare e verificare loggetto della sua narrativa
al fine di vincere ogni dubbiordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez V 19 novembre 2015 (dep 2016) n 32050 Cass Sez V 17
ottobre 2017 n 51619 Cass Sez V 9 aprile 2010 n 27106 Cass Sez V 31
marzo 1999 n 12024
Difformi -
Configurabilitagrave del reato di percosse
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alessandro Orabona)
Cass Sez V 28 giugno 2018 (dep 23 ottobre 2018) n 48322 Pres
Vessicchelli Rel Zaza ric Belgio
Diritto penale ndash Integrazione del reato di percosse ndash Contatto fisico tra reo e
persona offesa ndash Insussistenza del reato ndash Annullamento senza rinvio
(art 581 cp)
ldquoIl termine ldquopercosserdquo di cui allrsquoart 581 cp pur non dovendosi intendere nel suo
stretto significato lessicale riferito alle azioni del colpire del picchiare o simili
egrave comunque associato al diretto esercizio di energia fisica su altra persona ovvero
nelle definizioni piugrave ampie ad una violenta manomissione dellaltrui persona
Presupponendo dunque la necessitagrave di un contatto fisico diretto fra il soggetto
agente e la vittimardquo
(Nel caso specifico mancando un contatto fisico tra lrsquoimputata che si limitava a
toccare la scala su cui si trovava la persona offesa la Corte di Cassazione annullava
senza rinvio la sentenza impugnata)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex plurimis Cass Sez III 30 settembre 2014 n 43316 Cass Sez V
17 maggio 2017 n 38392 Cass Sez V 14 settembre 2015 n 4272 Cass Sez V
13 giugno 2014 n 51085
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
51
Difformi -
Frode informatica (Phishing) e dolo concorsuale
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)
Cass Sez II 10 settembre 2018 (dep 24 ottobre 2018) n 48553 Pres
Cammino Rel Cianfrocca ric Giaquinto
Diritto penale ndash Frode informatica ndash Truffa ndash Differenze ndash Reato di frode
informativa ndash Dolo concorsuale ndash Dolo indiretto
(artt 640-ter 640 cp)
ldquoIl reato di frode informatica si differenzia dal reato di truffa percheacute lattivitagrave
fraudolenta dellagente investe non la persona (soggetto passivo) di cui difetta
linduzione in errore bensigrave il sistema informatico di pertinenza della medesima
attraverso la manipolazione di detto sistemardquo
ldquoLa volontagrave di concorrere nel reato (materialmente ascrivibile ad altri) non
presuppone necessariamente un previo accordo o comunque la reciproca
consapevolezza del concorso altrui in quanto lattivitagrave costitutiva del concorso puograve
essere rappresentata da qualsiasi comportamento esteriore che fornisca un
apprezzabile contributo in tutte o alcune fasi di ideazione organizzazione od
esecuzione alla realizzazione dellaltrui proposito criminoso siccheacute a tal fine
assume carattere decisivo lunitarietagrave del fatto collettivo realizzato che si verifica
quando le condotte dei concorrenti risultino alla fine con giudizio di prognosi
postuma integrate in unico obiettivo perseguito in varia e diversa misura dagli
imputati siccheacute egrave sufficiente che ciascun agente abbia conoscenza anche
unilaterale del contributo recato alla condotta altruirdquo
ldquoIl dolo concorsuale puograve configurarsi a carico del singolo concorrente anche sotto
forma di dolo indiretto che come egrave noto ricorre nel caso in cui il reo si
rappresenta levento di danno sia pure materialmente riconducibile alla condotta
altrui ed esso sia comunque direttamente riconducibile alla sua volontagrave essendo
stato preveduto come ulteriore conseguenza dellazione concordata ed accettato
dallagente il rischio del verificarsi di tale previsionerdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi con riferimento alla terza massima Cass Sez I 16 maggio 2003 n
30262 Puglisi
Difformi -
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Diritto penale
52
Lrsquoaccesso abusivo ad un sistema informatico o telematico da parte
del dirigente
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Gerardo Auletta)
Cass Sez V 20 settembre 2018 (dep 25 ottobre 2018) n 48895 Pres Palla
Rel Scotti ric Manghi
Diritto penale ndash Accesso abusivo a un sistema informatico ndash Dirigente ndash
Ripartizione organizzativa dellrsquoazienda in settori ndash Aree riservate e limitazioni
accesso informativo
(art 615-ter cp)
ldquoIn materia di accesso abusivo ad un sistema informatico anche con riferimento alle
figure dirigenziali la preposizione ad una branca o un settore autonomo dellrsquoimpresa
non implica necessariamente lrsquoaccesso indiscriminato a tutte le informazioni in
possesso dellrsquoimprenditore preponente percheacute una compartimentazione dellrsquoaccesso
informativo egrave pienamente compatibile sul piano logico e giuridico con il carattere
settoriale della preposizionerdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi -
Difformi -
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
53
II Leggi speciali
Applicabilitagrave della causa di non punibilitagrave della ldquoparticolare tenuitagrave
del fattordquo al reato di omesso versamento delle ritenute previdenziali
e assistenziali
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giovanni Petranico)
Cass Sez III 30 maggio 2018 (dep 3 settembre 2018) n 39413 Pres
Lapalorcia Rel Mengoni ric Grasso
Leggi speciali ndash Reato di omesso versamento delle ritenute previdenziali e
assistenziali ndash Configurabilitagrave ndash Causa di non punibilitagrave della ldquoparticolare
tenuitagrave del fattordquo ndash Applicabilitagrave
(art 2 co 1-bis dl 12 settembre 1983 n 463 convertito con modificazioni dalla
l 11 novembre 1983 n 638 art 131-bis cp)
ldquoIl reato di omesso versamento delle ritenute previdenziali e assistenziali si
configura oggi come una fattispecie connotata da una progressione criminosa nel
cui ambito superato il limite di legge le ulteriori omissioni consumate nel corso del
medesimo anno si atteggiano a momenti esecutivi di un reato unitario a
consumazione prolungata la cui definitiva cessazione coincide con la scadenza del
termine previsto per il versamento dellrsquoultima mensilitagrave ovvero con la data del 16
gennaio successivordquo
ldquoLa causa di non punibilitagrave della particolare tenuitagrave del fatto egrave di certo applicabile
ai reati di omissioni di versamenti contributivi per i quali il legislatore abbia
fissato una soglia di punibilitagrave solo se gli importi omessi superano di poco
lrsquoammontare di tale soglia in considerazione del fatto che il grado di offensivitagrave che
integra il reato egrave giagrave stato valutato dal legislatore nella determinazione della soglia
di rilevanza penalerdquo
ldquoLa causa di non punibilitagrave della particolare tenuitagrave del fatto in quanto
configurabile ndash in presenza dei presupposti e nel rispetto dei limiti fissati dalla
norma ndash ad ogni fattispecie criminosa non egrave in astratto incompatibile con la
presenza di soglie di punibilitagrave allrsquointerno della fattispecie tipica anche nel caso in
cui al di sotto della soglia di rilevanza penale vi egrave una fattispecie che integra un
illecito amministrativordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Leggi speciali
54
Conformi Cass Sez III 20 ottobre 2016 n 649 Messina Rv 268813 Cass Sez
III 11 maggio 2016 n 37232 Lanzoni Rv 268308 Cass Sez III 3 ottobre 2017
n 3292 Spera Cass Sez III 20 novembre 2015 n 13218 Reggiani Viani Rv
266570 Cass Sez Un 25 febbraio 2016 n 13681 Tushaj
Difformi -
La differente tutela dei beni giuridici protetti dai reati di
occupazione abusiva dello spazio demaniale e da quelli urbanistici e
paesaggistici con gli ineludibili effetti ai fini dellintegrazione delle
relative fattispecie
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Fabio Cavalli)
Cass Sez III 4 maggio 2018 (dep 4 settembre 2018) n 39679 Pres Cavallo
Rel Reynaud ric Alemanno
Occupazione abusiva spazio demaniale ndash Reati urbanistici e paesaggistici ndash
Opere stagionali ndash Mancata rimozione
(artt 54 1161 cod nav art 44 comma 1 lett c) dPR 6 giugno 2001 n 380)
ldquoLoccupazione abusiva dello spazio demaniale marittimo di cui allart 1161 cod
nav ed i reati di natura urbanistica eo paesaggistica essendo posti a tutela di beni
aventi diversa oggettivitagrave giuridica se da un lato possono concorrere ndash qualora
manchi qualsiasi tipo di autorizzazione ndash dallaltro lato egrave ben possibile che
loccupazione del demanio non sia arbitraria percheacute legittimata dal prescritto
provvedimento concessorio di cui allart 36 cod nav e che sussistano perograve il reato
urbanistico eo quello paesaggistico per essere state realizzate (o mantenute oltre il
termine) opere non autorizzate dal Comune eo dalla competente autoritagrave
regionalerdquo
(Nel caso di specie in virtugrave di una autorizzazione pluriennale rilasciata dal demanio
marittimo erano state realizzate con un permesso di costruire stagionale strutture
funzionali allattivitagrave balneare non rimosse alla fine della stagione estiva ed il SC ndash
in applicazione del principio di cui alla massima ndash ha ritenuto priva di motivazione
la sentenza della Corte territoriale limitatamente alla parte in cui non spiegava se la
concessione demaniale rilasciata ai sensi dellart36 cod nav ndash analogamente al
titolo autorizzativo rilasciato dal Comune - avesse o meno validitagrave stagionale)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez III 4 dicembre 2013 n 5461 Cass Sez III 11 giugno 2008
n 37250 Cass Sez III 7 novembre 2002 n 8110
Difformi -
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
55
Trattamento illecito di dati personali e diffusione del numero del
cellulare di terzi
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)
Cass Sez III 8 giugno 2018 (dep 4 settembre 2018) n 39682 Pres Sarno
Rel Socci ric Dondarini
Leggi speciali ndash Codice della privacy ndash Numero di cellulare altrui ndash
Pubblicazione in chat
(art 167 dlgs 30 giugno 2003 n 196)
ldquoLammissione dellimputato di aver inserito in CHAT il numero del cellulare altrui
rappresenta prova confessoria del tutto affidabile della propria colpevolezza e
anche in ipotesi di provocazione grave e concreta non puograve escludersi la
configurabilitagrave del reato ex art 167 dlgs 1962003rdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi -
Difformi -
Il concorso degli amministratori non operativi nel reato di
bancarotta fraudolenta per distrazione
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Fabio Cavalli)
Cass Sez V 16 maggio 2018 (dep 7 settembre 2018) n 40152 Pres Pezzullo
Rel De Marzo Ric Castaldo
Reati fallimentari ndash Bancarotta fraudolenta per distrazione ndash Concorso del
consigliere di amministrazione
(art 216 rd 16 marzo 1942 n 267 art 2475 cc)
ldquoIn tema di bancarotta fraudolenta per distrazione la censura che miri ad
escludere un diretto potere amministrativo del mero consigliere dovrebbe essere
accompagnata dalla indicazione delle previsioni dellatto costitutivo che sorreggono
tale deduzione atteso che in base alle regole di amministrazione dettate - per le
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Leggi speciali
56
societagrave a responsabilitagrave limitata - dallart2475 cod civ non vi egrave alcuna distinzione
tra la figura del presidente e quella dei consiglierirdquo
ldquoInoltre secondo la disciplina che concerne i cd ldquoamministratori non operativirdquo
ai fini della configurabilitagrave del concorso per omesso impedimento
dellamministratore privo di delega egrave necessaria la prova della sua concreta
conoscenza del fatto pregiudizievole per la societagrave o quanto meno di segnali di
allarme inequivocabili dai quali egrave desumibile laccettazione del rischio del
verificarsi dellevento illecito noncheacute della volontaria omissione di attivarsi per
scongiurarlordquo
(In applicazione di tali principi il SC ha ritenuto inammissibile il motivo di ricorso
proposto da uno degli imputati il quale assumeva di essere privo dei necessari poteri
amministrativi della societagrave sia percheacute la deduzione difensiva non era
accompagnata dallindicazione di tale previsione nellatto costitutivo sia percheacute la
Corte territoriale ndash con accertamento in fatto non oggetto di alcuna contestazione -
aveva ritenuto che limputato avesse partecipato sin dalla fase delle trattative agli
atti di cessioni ldquoincriminatirdquo)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez I 9 marzo 2018 n 14783 Cass Sez V 22 marzo 2016 n
14045
Difformi Cass Sez V 5 ottobre 2012 n 23000
Lrsquoevento della bancarotta impropria da reato societario
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Aldo Franceschini)
Cass Sez V 28 maggio 2018 (dep 12 settembre 2018) n 40489 Pres Pezzullo
Rel Amatore ric Radaelli
Leggi speciali ndash Reati fallimentari ndash Bancarotta impropria da reato societario ndash
Dissesto ndash Nesso causale
(artt 223 216 rd 16 marzo 1942 n 267 2621 cc)
ldquoA seguito della riforma del 2002 il reato di bancarotta impropria da reato
societario si configura quale reato di danno e non piugrave di pericolo richiedendosi il
verificarsi dellrsquoevento dissesto cui la condotta deve essere ora riconnessa da un
preciso nesso di causalitagraverdquo
ldquoIl reato di bancarotta impropria da reato societario sussiste anche quando la
condotta illecita abbia concorso a determinare solo un aggravamento del dissesto
giagrave in atto della societagraverdquo
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
57
(Nel caso di specie la Corte ha annullato con rinvio per nuovo esame la sentenza di
condanna per vizio motivazionale in quanto il provvedimento impugnato ometteva
di spiegare in che modo la condotta di falso comunicativo ascrivibile agli imputati
avesse anche solo concorso ad aggravare il dissesto della societagrave in un arco
temporale estremamente ridotto)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi con riferimento alla seconda massima Cass Sez V 9 maggio 2017 n
29885 in CED Cass n 270877
Difformi -
Particolare tenuitagrave del rifiuto di sottoporsi allrsquoalcoltest
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Gerardo Auletta)
Cass Sez IV 30 maggio 2018 (dep 24 settembre 2018) n 40926 Pres Ciampi
Rel Bruno ric Bonofiglio
Leggi speciali ndash Rifiuto alcoltest ndash Particolare tenuitagrave del fatto
(art 186 dlgs 30 aprile 1992 n 285 art 131-bis cp)
ldquoLa causa di non punibilitagrave della particolare tenuitagrave del fatto egrave compatibile con il
reato di rifiuto di sottoporsi allrsquoaccertamento alcoolimetrico posto che accertata la
situazione pericolosa e dunque lrsquooffesa resta pur sempre uno spazio per apprezzare
in concreto la gravitagrave dellrsquoillecito e lrsquoimpatto pregiudizievole per il bene tutelatordquo
(Nel caso di specie il ricorrente fermato dalla polizia per un controllo alla guida del
veicolo dapprima rifiutograve di sottoporsi allrsquoalcoltest e successivamente dopo essersi
consultato telefonicamente con il suo difensore mutato proposito decise di eseguire
il test)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez Un 25 febbraio 2016 (dep 6 aprile 2016) n 13682
Difformi -
Il perimetro applicativo del principio di sussidiarietagrave previsto
nellrsquoipotesi delittuosa di dichiarazione infedele
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Leggi speciali
58
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Antonio Scotto Rosato)
Cass Sez III 17 gennaio 2018 (dep 25 settembre 2018) n 41260 Pres
Cavallo Rel Socci Ric Scalzo
Leggi speciali ndash Reati tributari ndash Dichiarazione infedele ndash Principio di
sussidiarietagrave ndash Ne bis in idem ndash Non sussiste
(art 2 4 dlgs 10 marzo 2000 n 74 649 cpp)
ldquoIn materia di reati tributari il carattere residuale del reato di dichiarazione
infedele di cui allart 4 del dlgs n 74 del 2000 ne esclude il concorso con il
delitto di frode fiscale previsto dallart 2 del citato dlgs solo qualora la condotta
materiale abbia ad oggetto la medesima dichiarazione in ogni suo elemento
Diversamente invece qualora lrsquoipotesi di dichiarazione infedele abbia ad oggetto
la sola omissione di elementi attivi mentre la dichiarazione fraudolenta ai sensi
dellrsquoart 2 si riferisca ad elementi passivi per operazioni relative a fatture
inesistenti deve ritenersi ammissibile il concorso tra i reatirdquo
ldquoLart 4 dlgs 742000 mira ad evitare la doppia incriminazione per la stessa
condotta (anche se diversamente strutturata una con frode e laltra senza frode) ma
non puograve essere invocato per lincriminazione di condotte diverse una per le
omissioni di elementi attivi del reddito e laltra per elementi passivi inesistenti (da
fatture per operazioni inesistenti)rdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex multis Cass Sez III 9 febbraio 2016 (dep 7 luglio 2016) n 28226
Pres Rosi Rel Aceto Ric Disparra
Difformi -
I limiti della responsabilitagrave del direttore dei lavori per conto del
committente in relazione alla gestione dei rifiuti prodotti dalla ditta
appaltatrice o subappaltatrice
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Fabio Cavalli)
Cass Sez III 8 maggio 2018 (dep 26 settembre 2018) n 41699 Pres
Lapalorcia Rel Liberati Ric Serafini
Reati ambientali ndash Abbandono e deposito incontrollato di rifiuti ndash Direttore dei
lavori per conto del committente ndash Posizione di garanzia ndash Responsabilitagrave della
ditta appaltatrice o subappaltatrice
(art 256 dlgs 3 aprile 2006 n 152)
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
59
ldquoIn tema di gestione dei rifiuti il committente di lavori edili al pari dellappaltante
nellipotesi del subappalto e il direttore dei lavori non hanno alcun obbligo
giuridico di intervenire nella gestione dei rifiuti prodotti dalla ditta appaltatrice o
subappaltatrice neacute di garantire che la stessa venga effettuata correttamente percheacute
lobbligo di garanzia in relazione allinteresse tutelato e al corretto espletamento
delle operazioni di raccolta e smaltimento dei rifiuti connessi allattivitagrave edificatoria
incombe sullappaltatore dei lavorirdquo
ldquoDellabbandono o del deposito incontrollato di rifiuti rispondono ai sensi dellart
256 comma 2 dlgs 152 del 3 aprile 2006 - salvi i casi di concorso - i titolari di
imprese e i responsabili di enti che abbandonano o depositano in modo
incontrollato i rifiuti ovvero li immettono nelle acque superficiali o sotterranee in
violazione del divieto di cui allarticolo 192 commi 1 e 2 del medesimo testo
normativordquo
(In applicazione di tali principi il SC ha accolto il ricorso proposto dal direttore dei
lavori per conto del committente di opere edili affidati in appalto ritenendo che al
predetto non potesse essere attribuita alcuna posizione di garanzia rispetto alla
gestione dei rifiuti prodotti dallaffidatario delle opere concesse in appalto e tanto
meno configurarsi una sua partecipazione concorsuale in mancanza di alcuna prova
circa una sua condotta attiva allabbandono o al deposito incontrollato di rifiuti da
altri posto in essere)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez III 27 giugno 2013 n 37547 Cass Sez III 25 maggio
2011 n 25041 Cass Sez III 21 ottobre 2009 n 44457 Cass Sez III 28 gennaio
2003 n 15165
Difformi -
La valutazione dei costi non contabilizzati ai fini del calcolo
dellammontare dellimposta evasa
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Fabio Cavalli)
Cass Sez III 8 maggio 2018 (dep 26 settembre 2018) n 41703 Pres
Lapalorcia Rel Andronio ric Masi
Reati tributari ndash Omessa dichiarazione ndash Ammontare dellimposta evasa ndash
Onere di allegazione dei costi non contabilizzati
(art 5 dlgs 10 marzo 2000 n 74)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Leggi speciali
60
ldquoIn tema di reati tributari lammontare dellimposta evasa ai fini dellomessa
dichiarazione IVA deve calcolarsi sulla base dei ricavi e dei costi sostenuti
dallazienda Ciograve non di meno i costi non contabilizzati possono essere considerati
solo in presenza di allegazioni fattuali da cui si desuma la certezza o comunque il
ragionevole dubbio della loro esistenza incombendo sullimputato lonere di
dimostrare la sussistenza delle spese sostenute a copertura dei costi aziendalirdquo
(In applicazione di tale principio il SC ha ritenuto inammissibile ndash percheacute teso a
sollecitare una valutazione nel merito di censure giagrave proposte e correttamente
disattese dai giudici del gravame - il motivo di ricorso proposto dallimputato con il
quale assumeva che la Corte territoriale non avrebbero calcolato esattamente
limposta evasa essendosi soffermata sulla ritenuta equiparazione del reddito
imponibile rispetto al fatturato senza considerare che nel corso dellistruttoria
dibattimentale non era emerso alcun elemento idoneo a dimostrare lassenza di voci
o oneri detraibili dei quali perograve egli non aveva fornito alcuna documentazione che
ne comprovasse leffettiva sussistenza e non avendo proceduto ad alcuna allegazione
in tal senso neppure nel corso del processo)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez III 16 luglio 2018 n 53980 Cass Sez III 6 giugno 2017 n
35579 Cass Sez III 1 giugno 2016 n 53907 Cass Sez III 18 maggio 2011 n
36396
Difformi Cass Sez III 4 giugno 2014 n 38684
La conversione del sequestro conservativo in pignoramento in
presenza di condanna generica al risarcimento del danno
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giuseppe Musella)
Cass Sez V 15 maggio 2018 (dep 26 settembre 2018) n 41839 Pres Miccoli
Rel Guardiano ric Pace
Diritto processuale penale ndash Sequestro conservativo ndash Pignoramento ndash
Conversione ndash Credito certo liquido ed esigibile ndash Necessitagrave
(artt 316 320 539 cpp)
ldquoLa conversione del sequestro conservativo in pignoramento a seguito del
passaggio in giudicato della sentenza penale di condanna al risarcimento in favore
della parte civile presuppone che la pronuncia abbia dichiarato lrsquoesistenza di un
credito certo liquido ed esigibile cosigrave da costituire titolo esecutivo di talchegrave nel
caso di condanna generica detta conversione si verifica solo in seguito al
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
61
passaggio in giudicato della sentenza del giudice civile il quale sulla base della
certezza del danno acquisita in sede penale abbia proceduto alla sua liquidazionerdquo
(Nella fattispecie la Corte ha accolto il motivo di ricorso proposto dal ricorrente che
lamentava lrsquoapplicazione del meccanismo previsto dallrsquoart 320 comma 1 cpp dal
momento che la condanna al risarcimento del danno fosse generica con rinvio per la
determinazione del quantum al giudice civile La Corte dunque rilevava lrsquoerrore di
diritto e annullava senza rinvio)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez VI 10 luglio 2008 n 42698 Cass Sez V 8 febbraio 2013
n 16312 Cass Sez I 26 settembre 2014 n 46030 Cass Sez IV 19 gennaio
2015 n 9851
Difformi -
La responsabilitagrave del socio illimitatamente responsabile delle societagrave
in nome collettivo nel delitto di bancarotta fraudolenta per
distrazione (scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giuseppe Musella)
Cass Sez V 10 luglio 2018 (dep 27 settembre 2018) n 42591 Pres Zaza Rel
Pistorelli ric Marini + 2
Diritto penale ndash Leggi speciali ndash Bancarotta fraudolenta patrimoniale ndash Societagrave
in nome collettivo ndash Soci illimitatamente responsabili ndash Beni personali ndash
Estensione fallimento ndash Necessitagrave
(artt 147 216 223 rd 16 marzo 1942 n 267)
ldquoAi fini della configurabilitagrave in capo al socio illimitatamente responsabile di una
societagrave in nome collettivo dichiarata fallita del reato di bancarotta fraudolenta per
distrazione dei beni del suo patrimonio personale egrave necessario che il fallimento sia
stato esteso nei suoi confronti ai sensi dellrsquoart 147 legge fallrdquo
(Nella fattispecie la Corte ha accolto il motivo con cui si chiedeva escludersi la
configurabilitagrave del delitto di bancarotta distrattiva dal momento che i beni in
contestazione appartenevano al patrimonio personale degli imputati Difatti il
mancato accertamento ndash da parte dei giudici di merito - della estensione della
dichiarazione di fallimento nei confronti dei soci illimitatamente responsabili rende
non sussistente lrsquoipotesi di reato contestata)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Leggi speciali
62
Conformi Cass Sez V 26 gennaio 2016 n 13091
Difformi -
Reati tributari e particolare tenuitagrave del fatto
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Gerardo Auletta)
Cass Sez III 3 luglio 2018 (dep 3 ottobre 2018) n 43654 Pres Ramacci Rel
Cerroni ric Schito
Leggi speciali ndash Omesso versamento ritenute ndash Particolare tenuitagrave del fatto
(art 2 dl 12 settembre 1983 n 463 art 131-bis cp)
ldquoIn tema di reati tributari laddove il grado di offensivitagrave che dagrave luogo alla sanzione
penale egrave stato giagrave valutato dal legislatore con la determinazione di un ammontare
come soglia di punibilitagrave la particolare tenuitagrave del fatto puograve essere ritenuta solo in
casi di minimo superamento del predetto importo e di ridotta intensitagrave del dolordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez III 20 novembre 2015 (dep 1 aprile 2016) n 13218
Difformi -
DASPO obbligo di comparire presso un ufficio o comando di
polizia
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)
Cass Sez III 15 giugno 2018 (dep 9 ottobre 2018) n 45251 Pres Cavallo
Rel Galterio ric Sannino
Leggi speciali ndash Reati sportivi ndash DASPO ndash Divieto accesso manifestazioni
sportive ndash Gare amichevoli non programmate ndash Elemento soggettivo
(art 6 l 13 dicembre 1989 n 401)
ldquoIn tema di misure di prevenzione della violenza occasionata da manifestazioni
sportive lobbligo di comparire personalmente presso un ufficio o comando di polizia
egrave applicabile a tutti gli incontri che siano individuabili con certezza ed in concreto dal
destinatario del provvedimento in relazione alla loro anticipata organizzazione
dovendo conseguentemente rimanere escluse solo le gare decise in rapporto ad
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
63
esigenze peculiari del momento e senza preventiva programmazione e come tali non
previamente conoscibilirdquo
ldquoDal momento che il reato di cui allrsquoart 6 L 13 dicembre 1989 n 401 in quanto
delitto egrave caratterizzato dal dolo occorre ai fini della sussistenza dellelemento
soggettivo la certa individuabilitagrave delle gare per le quali il divieto operi gare che
ove di natura amichevole non necessariamente sono caratterizzate a differenza
degli incontri ufficiali dalla anticipata programmazione tanto piugrave allorquando
vengano disputate fuori dal campionato e si tratti digrave compagini poco piugrave che
dilettantisticherdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez III 4 marzo 2014 (dep 9 giugno 2014) n 23958
Difformi -
Cattivo stato di conservazione del cibo
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)
Cass Sez III 18 luglio 2018 (dep 9 ottobre 2018) n 45274 Pres Sarno Rel
Gai ric Salerno
Leggi speciali ndash Reati alimentari ndash Cattivo stato di conservazione ndash Modalitagrave
estrinseche
(art 5 lett b) l 30 aprile 1962 n 283)
ldquoLo stato di cattiva conservazione riguarda quelle situazioni in cui le sostanze
alimentari pur potendo essere ancora genuine e sane si presentano mal
conservate e cioegrave preparate confezionate o messe in vendita senza losservanza
delle prescrizioni dirette a prevenire il pericolo di una loro precoce degradazione
contaminazione o comunque alterazione del prodottordquo
ldquoAi fini della configurabilitagrave della contravvenzione prevista dallart 5 lett b L 30
aprile 1962 n 283 che vieta limpiego nella produzione di alimenti la vendita la
detenzione per la vendita la somministrazione o comunque la distribuzione per il
consumo di sostanze alimentari in cattivo stato di conservazione non egrave necessario
che questultimo si riferisca alle caratteristiche intrinseche di dette sostanze ma egrave
sufficiente che esso concerna le modalitagrave estrinseche con cui si realizza le quali
devono uniformarsi alle prescrizioni normative se sussistenti ovvero in caso
contrario a regole di comune esperienzardquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Leggi speciali
64
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez Un 19 dicembre 2001 n 443 Butti Rv 220716 Cass Sez
III 14 giugno 2016 n 44927 Ballico Rv 268715
Difformi -
Il doppio binario sanzionatorio nel market abuse
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Gerardo Auletta)
Cass Sez V 16 luglio 2018 (dep 10 ottobre 2018) n 45829 Pres Miccoli Rel
De Gregorio ric Franconi ed altri
Leggi speciali ndash Reati finanziari ndash Manipolazione del mercato ndash ne bis in idem
(artt 185 e 187-ter dlgs 24 febbraio 1998 n 58 art 649 cpp)
ldquoIn tema di manipolazione del mercato lirrogazione per il medesimo fatto sia di
una sanzione penale che di una sanzione amministrativa definitiva ndash ai sensi degli
artt 185 e 187 ter dlgs 24 febbraio 1998 n 58 ndash non determina la violazione del
principio del ldquone bis in idemrdquo a condizione che il cumulo delle sanzioni risulti
proporzionale alla gravitagrave del fatto commessordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez III 22 settembre 2017 (dep 14 febbraio 2018) n 6993
Difformi -
Il calcolo dellrsquoIVA evasa
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Gerardo Auletta)
Cass Sez III 28 marzo 2018 (dep 16 ottobre 2018) n 46953 Pres Cavallo
Rel Socci ric Pastoric
Leggi speciali ndash Reati tributari ndash Omesso versamento IVA ndash Calcolo imposta
evasa ndash Interessi dovuti ndash Esclusione
(art 10-ter dlgs 10 marzo 2000 n 74)
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
65
ldquoNel reato di omesso versamento di IVA per valutare il superamento della soglia
di punibilitagrave di euro 25000000 deve tenersi conto solo ed esclusivamente
dellrsquoimposta evasa e non anche degli interessi dovutirdquo
(Nel caso di specie la Corte annullava senza rinvio la sentenza di condanna per
insussistenza del fatto atteso che nel computo dellrsquoIVA non versata pari ad euro
25080800 venivano inseriti anche euro 248300 relativi agli interessi dovuti per il
versamento trimestrale)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi -
Difformi -
Il concetto di disponibilitagrave degli oggetti atti ad offendere nelle
ipotesi di DASPO di gruppo
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giuseppe Musella)
Cass Sez III 24 maggio 2018 (dep 16 ottobre 2018) n 46982 Pres Savani
Rel Andronio ric PM in proc Tommasini
Diritto penale ndash Leggi speciali ndash DASPO ndash Oggetti atti ad offendere ndash Possesso
di gruppo ndash Mera disponibilitagrave ndash Idoneitagrave
(art 6-ter l 13 dicembre 1989 n 401 art 2 dl 22 agosto 2014 n 119)
ldquoIl concetto di laquopossessoraquo utilizzato nellrsquoart 6-ter della l n 401 del 1989 non
richiede un quid pluris rispetto alla mera disponibilitagrave dellrsquooggetto pericoloso
intesa come possibilitagrave di sua apprensione e conseguente utilizzordquo
ldquoLa figura del cd laquoDASPO di grupporaquo di cui allrsquoart 6 comma 1 della legge n
401 del 1989 introdotta dallrsquoart 2 del dl n 119 del 2014 egrave diretta a colpire i
soggetti che anche attraverso una condotta di gruppo abbiano tenuto
comportamenti finalizzati alla partecipazione attiva ad episodi di violenza minaccia
o intimidazione tali da porre in pericolo la sicurezza pubblica in occasione di
manifestazioni sportiverdquo
(Nella fattispecie la Corte ha stabilito che ndash in tema di provvedimento DASPO ndash
allorquando tutti i soggetti coinvolti abbiano la disponibilitagrave degli oggetti atti ad
offendere non sia necessaria una valutazione individualizzata senza che tale scelta
comporti la violazione del principio della responsabilitagrave personale prevista dal
diritto penale)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Leggi speciali
66
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi -
Difformi Cass Sez III 3 febbraio 2016 n 22266
La natura istantanea del delitto di trasferimento fraudolento di
valori
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura del Comitato di redazione)
Cass Sez VI 20 giugno 2018 (dep 17 ottobre 2018) n 47304 Pres De Amicis
Rel Costantini ric PM
Legge speciale ndash Trasferimento fraudolento di valori ndash Natura istantanea del
reato ndash Societagrave di capitali ndash La consumazione del reato deve coincidere con
lrsquointestazione fittizia delle quote ndash Irrilevanza delle condotte successive ndash
Necessitagrave che lrsquoindagato sia socio di fatto ndash Insufficienza della qualifica di
amministratore di fatto ndash Necessitagrave che la provvista impiegata per lrsquoacquisto
delle quote provenga dallrsquoindagato
(art 12-quinquies dl 8 giugno 1992 n 306)
ldquoIn tema di trasferimento fraudolento di valori egrave comunque necessario che si
realizzi un trasferimento del bene tenuto altresigrave conto che lrsquoart 12-quinquies dl
30692 integra unrsquoipotesi di reato istantaneo con effetti permanenti e si consuma nel
momento in cui viene realizzata lrsquoattribuzione fittizia senza che possa assumere
rilevanza il permanere della situazione antigiuridica conseguente alla condotta
criminosardquo
ldquoIn ambito di societagrave di capitali la fittizia intestazione di quote di una societagrave puograve
integrare il reato di cui allrsquoart 12-quinquies dl cit a condizione che sia accertata
la titolaritagrave sostanziale delle quote attraverso lrsquoattribuzione della qualifica di socio
di fatto non essendo sufficiente la prova che lrsquoindagato rivesta la funzione di
amministratore di fatto della societagrave delle cui quote srsquoipotizza la fittizia
intestazionerdquo
ldquoLa carenza di gravi indizi sulla provenienza delle risorse economiche impiegate
per lrsquoacquisto delle quote da parte del soggetto che intende eludere lrsquoapplicazione
di misure di prevenzione determina la mancanza della condizione per lrsquoapplicabilitagrave
della misura cautelare essendo insufficiente lrsquoaccertamento della mera
disponibilitagrave del bene da parte di chi non ne risulta formalmente titolarerdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi con riferimento alla prima massima Cass Sez Un 28 febbraio 2001 n
8 Ferrarese Rv 218768 riguardo alla seconda Cass Sez V 7 luglio 2015 n
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
67
50289 Mollica Rv 265904 in relazione alla terza Cass Sez VI 12 gennaio 2018
n 5231 Polverino Rv 272128
Difformi -
Il destino dellrsquoordine di demolizione nel caso di ammissione alla
prova dellrsquoimputato
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Amedeo Bucci de Santis)
Cass Sez III 3 luglio 2018 (dep 18 ottobre 2018) n 47456 Pres Ramacci
Rel Zunica ric PG Corte di appello di Firenze in proc Fontana
Diritto penale ndash Reato urbanistico ndash Ammissione dellrsquoimputato allrsquoistituto della
messa alla prova ndash Destino del manufatto abusivo ndash Demolizione quale
necessaria eliminazione delle conseguenze dannose o pericolose del reato
(artt 44 dPR 6 giugno 2001 n 380 art 464-quater cpp )
ldquoIl reato urbanistico disciplinato dallart44 TUE rientra tra quelli per i quali si
puograve essere ammessi allrsquoistituto della messa alla prova Il permanere del manufatto
abusivo rientra tra le conseguenze dannose dei reati di cui la disciplina della messa
alla prova richiede la necessaria eliminazione In senso logico ma non cronologico
la demolizione del manufatto abusivo rientra tra le condotte pregiudiziali rispetto
alla ammissione dellrsquoimputato alla messa alla prova ed alla verifica del buon esito
della stessardquo
ldquoNel caso in cui il giudice di merito investito di un reato urbanistico ammetta
lrsquoimputato alla messa alla prova omettendo ogni valutazione in ordine alla
demolizione del manufatto abusivo e quindi in ordine al ripristino della legalitagrave
urbanistica il rappresentante della Pubblica Accusa egrave tenuto ad impugnare ai sensi
dellrsquoart464 quater comma 7 la ordinanza ammissiva dellrsquoistanza di messa alla
prova facendo valere in quella sede la insussistenza dei presupposti per la
sospensione del procedimentordquo
(In conseguenza di quanto sopra egrave inammissibile il ricorso proposto per il suddetto
motivo avverso la sentenza che dichiara estinto il reato per esito positivo della messa
alla prova)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez III 31 maggio 2018 n 404512018 nel senso che lrsquoistituto
della messa alla prova egrave applicabile ai reati edilizi tuttavia egrave necessario eliminare le
conseguenze dannose dei reati in questione attraverso la spontanea demolizione
dellrsquoabuso edilizio ovvero attraverso la riconduzione dellrsquointervento alla legalitagrave
urbanistica ove ricorrano i presupposti per lrsquoaccertamento della (doppia) conformitagrave
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Leggi speciali
68
Difformi -
Lrsquoammissibilitagrave del concorso tra il reato di dichiarazione infedele ed
omesso versamento dellrsquoIVA
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Antonio Scotto Rosato)
Cass Sez III 1 febbraio 2018 (dep 23 ottobre 2018) n 48246 Pres Savani
Rel Aceto ric Vacca
Leggi speciali ndash Reati tributari ndash Dichiarazione infedele ndash Omesso versamento
IVA ndash Concorso di reati ndash Sussiste
(artt 4 10-ter dlgs 10 marzo 2000 n 74)
ldquoTra il delitto di dichiarazione infedele e di omesso versamento IVA non esiste
alcun rapporto di consunzione assorbimento o specialitagrave Difatti ai fini
dellrsquointegrazione del reato di omesso versamento IVA egrave necessario e sufficiente che
il relativo ammontare risulti dalla dichiarazione senza ulteriori aggettivazione a
prescindere quindi dalla natura fraudolenta o infedele della dichiarazione stessa
diversamente nei reati cd dichiarativi la condotta attiva consiste nellrsquoindicare
elementi passivi fittizi o elementi attivi per un ammontare inferiore a quello
effettivo siccheacute le due fattispecie si pongono in rapporto di reciproca radicale
estraneitagrave e ben possono concorrere tra lorordquo
ldquoIn tema di omesso versamento dellrsquoimposta sul valore aggiunto affincheacute
lrsquoinadempimento dellrsquoobbligazione tributaria possa rappresentare causa di forza
maggiore egrave necessario che questi derivi da fatti non imputabili allrsquoimprenditore e
che questi non abbia potuto tempestivamente porvi rimedio per cause indipendenti
dalla propria volontagrave non potendosi ritenere fisiologica nel rischio di impresa la
carenza di liquiditagraverdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex multis Cass Sez III 24 giugno 2014 (dep 25 febbraio 2015) n
8352 Pres Fiale Rel Aceto Ric Schirosi
Difformi -
La necessitagrave della individuazione del ruolo svolto dal concorrente
nel reato di sottrazione fraudolenta
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
69
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Amedeo Bucci de Santis)
Cass Sez III 12 giugno 2018 (dep 29 ottobre 2018) n 49200 Pres
Lapalorcia Rel Andronio ric Rizzo
Leggi speciali ndash Sottrazione fraudolenta di somme al pagamento di imposte ndash
Individuazione del ruolo del concorrente ndash Necessitagrave
(art 11 co 1 dlgs 10 marzo 2000 n 74)
ldquoNel reato di sottrazione fraudolenta di somme al pagamento di imposte commesso
mediante il disinvestimento di polizze assicurative attraverso la riscossione
anticipata senza apparente giustificazione il solo fatto di essere coniuge della
titolare del cc bancario oggetto di sequestro e delle polizze assicurative
anticipatamente estinte non giustifica la adozione nei suoi confronti della misura
cautelare reale pur essendo il soggetto in questione (non titolare di beni oggetto di
sottrazione fraudolenta) in regime di comunione dei beni con la coindagata e pur
avendo partecipato quale delegato della consorte alle operazioni di verifica della
GdFrdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez III 5 aprile 2016 n 24816 secondo cui anche quando il bene
egrave formalmente intestato a terzi pur se prossimi congiunti dellrsquoindagato non opera
alcuna presunzione ma grava sul PM lrsquoonere di dimostrare la discrasia tra
intestazione formale e disponibilitagrave effettiva del bene conforme Cass Sez III 24
marzo 2015 n 14605
Difformi -
Il concorso dellrsquoextraneus a singole condotte distrattive nel delitto di
bancarotta fraudolenta
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giuseppe Musella)
Cass Sez V 5 luglio 2018 (dep 29 ottobre 2018) n 49499 Pres Bruno Rel
Fidanzia ric Vellucci
Diritto penale ndash Leggi speciali ndash Bancarotta fraudolenta patrimoniale ndash
Concorso dellrsquoextraneus ndash Singole condotte distrattive ndash Condotta postuma ndash
Inidoneitagrave
(artt 216 223 rd 16 marzo 1942 n 267)
ldquoLa circostanza che la condotta dellrsquoextraneus si collochi in epoca antecedente alla
dichiarazione di fallimento ed abbia lo scopo di rendere irreversibili gli effetti di un
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Leggi speciali
70
atto distrattivo non consente di ritenere sussistente la fattispecie concorsuale che
non egrave configurabile nel caso in cui lrsquoatto distrattivo dellrsquointraneus si sia giagrave
esauritordquo
ldquoUn comportamento postumo del terzo extraneus non egrave idoneo a configurare la
fattispecie del concorso con il delitto di bancarotta fraudolenta commesso
dallrsquointraneus dovendo la condotta del terzo essere anteriore o comunque
concomitante a quella distrattiva dellrsquoimprenditore fallito (o dellrsquoamministratore
della societagrave fallita)rdquo
(Nella fattispecie la Corte ha sancito il principio secondo il quale al fine di
affermare la responsabilitagrave del terzo rispetto alla singola condotta distrattiva
realizzata dallrsquoamministratore della societagrave fallita non egrave sufficiente che la
richiamata condotta sia stata realizzata in epoca antecedente alla dichiarazione di
fallimento ma egrave necessario verificare che la condotta del terzo sia anteriore o
concomitante a quella distrattiva commessa dallrsquointraneo)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez V 18 aprile 2013 n 40332 Cass Sez V 6 novembre 2015
n 8276 Cass Sez V 17 maggio 2017 n 54291
Difformi -
Insider trading doppio binario e proporzionalitagrave del complessivo
trattamento sanzionatorio
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Aldo Franceschini)
Cass Sez V 21 settembre 2018 (dep 31 ottobre 2018) n 49869 Pres
Vessicchelli Rel Caputo ric Chiarion Casoni
Leggi speciali ndash Reati finanziari ndash Ne bis in idem ndash Cumulo sanzionatorio ndash
Valutazione di proporzionalitagrave del complessivo trattamento sanzionatorio ndash
Disapplicazione normativa interna ndash Rideterminazione pena in mitius
(artt 184 co 1 lett b) 187-terdecies TUF 50 CDFUE 4 Prot 7 CEDU)
ldquoIl procedimento penale e quello amministrativo previsti dalla disciplina nazionale
in tema di abusi di mercato presentano quella connessione sostanziale e temporale
che secondo lrsquoinsegnamento della sentenza della Grande Camera della Corte EDU
A e B c Norvegia esclude la violazione del principio del ne bis in idemrdquo
ldquoEgrave compito del giudice nazionale verificare la sussistenza o meno del requisito
della proporzionalitagrave del complessivo trattamento sanzionatorio applicato
allrsquoimputatordquo
ldquoNella verifica della compatibilitagrave con il principio del ne bis in idem del
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
71
trattamento sanzionatorio complessivamente irrogato allrsquoautore dellrsquoabuso di
mercato il giudice comune deve valutare la proporzionalitagrave del cumulo
sanzionatorio rispetto al disvalore del fatto da apprezzarsi con riferimento agli
aspetti propri di entrambi gli illeciti (quello penale e quello formalmente
amministrativo) e in particolare agli interessi generali sottesi alla disciplina degli
abusi di mercato (anche sotto il profilo dellrsquoincidenza (anche sotto il profilo
dellincidenza del fatto sullintegritagrave dei mercati finanziari e sulla fiducia del
pubblico negli strumenti finanziari) tenendo conto con riguardo alla pena della
multa del meccanismo compensativo di cui allart 187-terdecies TUF qualora
detta valutazione dovesse condurre a ritenere il complessivo trattamento
sanzionatorio lesivo della garanzia del ne bis in idem il giudice nazionale dovragrave
dare applicazione diretta al principio garantito dallart 50 della Carta dei diritti
fondamentali dellUnione europea disapplicando se necessario e naturalmente
solo in mitius le norme che definiscono il trattamento sanzionatoriordquo
ldquoIn tema di abusi di mercato nel caso in cui la sanzione irrogata da Consob sia giagrave
divenuta irrevocabile la verifica del giudice penale circa la legittimitagrave rispetto al
principio del ne bis in idem del trattamento sanzionatorio complessivamente
irrogato allautore degli illeciti - fuori dallipotesi del tutto eccezionale in cui la
sanzione amministrativa sia da sola proporzionata al disvalore del fatto valutato
alla luce degli aspetti propri di entrambi gli illeciti e in particolare degli interessi
generali sottesi alla disciplina degli abusi di mercato ndash puograve comportare
esclusivamente la rideterminazione delle sanzioni penali attraverso la
disapplicazione in mitius della norma che commina dette sanzioni solo nel minimo
edittale con esclusione della multa in virtugrave del meccanismo compensativo di cui
allart 187-terdecies TUF e con riguardo alla reclusione fermo restando il limite
minimo insuperabile dettato dallart 23 cod penrdquo
(Nel caso di specie la Corte annullava con rinvio per nuovo esame limitatamente al
trattamento sanzionatorio la sentenza con cui lrsquoimputato giagrave punito in via
amministrativa dalla Consob con la sanzione pecuniaria di trecentocinquantamila
euro era stato ritenuto colpevole del reato di abuso di informazioni privilegiate e
condannato alla pena principale di un anno di reclusione e cinquantamila euro di
multa)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi con riferimento alla prima massima Cass Sez III 22 settembre 2017
dep 2018 n 6993 Servello in CED Cass n 272588 con riferimento alla seconda
massima Cass Sez V 16 luglio 2018 n 45829 Franconi non massimata
Difformi -
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Leggi speciali
72
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
73
III Diritto processuale penale
Rito abbreviato copertura della procura speciale nellrsquoipotesi di
modifica della imputazione
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)
Cass Sez VI 6 luglio 2018 (dep 4 settembre 2018) n 39926 Pres Paoloni
Rel Giordano ric Serafini
Diritto processuale penale ndash Giudizio abbreviato ndash Procura speciale e modifiche
allrsquoimputazione
(art 438 441 441-bis cpp)
ldquoLeventuale modifica dellimputazione non toglie efficacia al mandato conferito
ove la procura speciale non contenga espliciti limiti o condizioni ai poteri conferiti
al procuratore speciale siccheacute in questa ipotesi spetta al difensore la valutazione
della coerenza del negozio processuale con gli interessi dellimputato Se egrave vero che
la procura speciale per la definizione del procedimento con il rito abbreviato come
quella per definizione a pena concordata egrave atto personalissimo fondamentale per
la legittimitagrave del negozio e che puograve presentarsi in forma specifica con la fissazione
di limiti e condizioni ovvero generica ne consegue che quando la procura speciale
assume una configurazione generica e non presenta limiti o condizioni essa deve
intendersi segnatamente finalizzata alla conclusione del processo con il rito
speciale Con tale atto limputato affida al difensore il mandato di esprimere per suo
conto la volontagrave di accesso al rito a prova contratta siccheacute deve ritenersi che tale
mandato comprenda anche quello di valutare le fisiologiche vicende del
procedimento e del processo successive al conferimento della procura in coerenza
con gli interessi dellimputatordquo
ldquoLrsquoeventuale modifica dellimputazione nel corso delludienza preliminare non
toglie efficacia al mandato conferito ai fini della richiesta di rito abbreviato ove
questo non contenga una esplicita limitazione Ogni volta che la procura speciale a
concludere il processo con un rito a prova contratta non prevede limiti e condizioni
spetta al difensore la valutazione della coerenza del negozio processuale con gli
interessi dellimputato che gli ha conferito il mandatordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Diritto processuale penale
74
Conformi In relazione alla prima massima Cass Sez II 17 dicembre 2014 (dep
29 gennaio 2015) n 4261 Piroli Rv 262382
Difformi -
Sindacato del giudice dellrsquoesecuzione nella determinazione del
tempus commissi delicti
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alfonso Tatarano)
Cass Sez I 10 luglio 2017 (dep 5 settembre 2018) n 39943 Pres Carcano
rel Tardio ric De Bilio
Diritto processuale penale ndash Poteri del giudice dellrsquoesecuzione ndash Determinazione
del tempus commissi delicti ndash Revoca dellrsquoindulto
(artt 666 667 672 674 cpp art 3 l n 2412006)
ldquoDeve essere riconosciuto al giudice dellrsquoesecuzione il potere-dovere di
interpretare il giudicato e renderne espliciti il contenuto e i limiti ricavando dalla
sentenza tutti gli elementi anche se non chiaramente espressi che siano necessari
ai fini dellrsquoesecuzionerdquo
ldquoSe egrave vero che in sede esecutiva non egrave consentito modificare la data del commesso
reato accertata con sentenza passata in giudicato quando invece il tempus
commissi delicti non egrave indicato in modo preciso e con ben definiti riferimenti
fattuali nel capo drsquoimputazione il giudice dellrsquoesecuzione puograve prendere conoscenza
del contenuto della sentenza e occorrendo degli atti del procedimento per
ricavarne tutti gli elementi da cui sia possibile desumere lrsquoeffettiva data di
commissione del reato ove essa sia rilevante ai fini della decisione demandatardquo
(Con la sentenza in esame la Suprema Corte ha annullato con rinvio lrsquoordinanza con
la quale il Tribunale di Caltanissetta aveva revocato lrsquoindulto concesso ai sensi della
L n 2412006 sulla base della data di accertamento e non di quella di effettiva
commissione del reato di ricettazione per il quale era intervenuta condanna)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez I 15 aprile 2014 (dep 11 luglio 2014) n 30609 Raia in
CED Cass n 261087 Cass Sez I 12 giugno 2008 (dep 25 giugno 2008) n
25735 Labate in CED Cass n 240475 sullrsquoimpossibilitagrave per il GE di determinare
il tempus commissi delicti Cass Sez III 20 gennaio 2016 (dep 29 febbraio 2016)
n 8180 Spada in CED Cass n 266283
Difformi -
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
75
Diffamazione e principio di correlazione tra accusa e sentenza
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Mariagiovanna Veneruso)
Cass Sez V 3 maggio 2018 (dep 6 settembre 2018) n 40083 Pres Vessichelli
Rel Brancaccio ric Spada
Diritto processuale penale ndash Principio di necessaria correlazione tra accusa e
sentenza
(521 cpp)
ldquoAi fini della valutazione di corrispondenza tra pronuncia e contestazione di cui
allrsquoart 521 cod proc pen deve tenersi conto non solo della condotta descritta nel
capo di imputazione ma anche di tutte le risultanze probatorie portate a conoscenza
dellrsquoimputato che hanno formato oggetto di sostanziale contestazione in modo da
consentire a questi di esercitare il suo diritto di difesa sul materiale probatorio
posto a fondamento della decisionerdquo
ldquoIl difetto di correlazione tra accusa e sentenza rileva solo qualora si verifichi una
trasformazione o sostituzione delle condizioni che rappresentano gli elementi
costitutivi dellrsquoaddebito e non anche quando il mutamento riguardi profili
marginali non essenziali per lrsquointegrazione del reato e su cui lrsquoimputato abbia
avuto modo di difendersi durante il processordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez Un 15 luglio 2010 n 36551 Cass Sez III 16 aprile 2014
n 31849 Cass Sez IV 16 dicembre 2015 n 4497
Difformi -
La notifica dellrsquoavviso di fissazione per lrsquoudienza del giudizio di
appello
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giovanni Petranico)
Cass Sez V 16 maggio 2018 (dep 7 settembre 2018) n 40159 Pres Mazzei
Rel De Marzo ric Casali
Diritto processuale penale ndash Giudizio di appello ndash Avviso di fissazione
dellrsquoudienza ndash omissione ndash Notifica a difensore di fiducia ndash Obbligatorietagrave della
presenza ndash Nullitagrave assoluta
(artt 178 co 1 lett c) e 179 co 1 97 co 4 cpp)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Diritto processuale penale
76
ldquoLrsquoomesso avviso dellrsquoudienza al difensore di fiducia tempestivamente nominato
dallrsquoimputato o dal condannato integra una nullitagrave assoluta ai sensi degli artt 178
comma 1 lett c) e 179 comma 1 cod proc pen quando di esso egrave obbligatoria la
presenza a nulla rilevando che la notifica sia stata effettuata al difensore di ufficio
e che in udienza sia stato presente un sostituto nominato ex art 97 comma quarto
cod proc penrdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez Un 26 marzo 2015 n 24630 Maritan Rv 263598
Difformi -
Il creditore munito di garanzia reale sul bene non puograve chiedere la
revoca del sequestro preventivo
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Carmine Gatto)
Cass Sez III 4 dicembre 2017 (dep 11 settembre 2018) n 40318 Pres
Cavallo Rel Socci ric B IIG Spa
Diritto processuale penale ndash Sequestro preventivo ndash Riesame ndash Istanza terzo
creditore ndash Inammissibilitagrave
(artt 321 324 cpp)
ldquoNon puograve essere disposto il sequestro preventivo funzionale alla confisca per
equivalente di somme di denaro depositate su conto corrente costituite in pegno
irregolare a Garanzia di una obbligazione dellimputato attesa la immediata
acquisizione della proprietagrave delle stesse da parte del creditorerdquo
ldquoIn tema di sequestro preventivo il creditore assistito da garanzia reale non egrave
legittimato a chiedere la revoca della misura mentre il processo egrave pendente in
quanto la sua posizione giuridica non egrave assimilabile a quella del titolare del diritto
di proprietagrave ed il suo diritto di sequela non esclude lassoggettabilitagrave del bene a
vincolo essendo destinato a trovare soddisfazione solo nella successiva fase della
confisca e non attraverso limmediata restituzione del bene come invece accadrebbe
per il proprietariordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
77
Conformi Cass Sez III 16 settembre 2015 (dep 11 maggio 2016) n 19500
Cass Sez III 12 maggio 2015 (dep 12 ottobre 2015) n 40784 Cass Sez V 27
ottobre 2016 (dep 12 gennaio 2017) n 1390
Difformi -
I limiti della confisca nelle ipotesi di denaro provenienti da soggetti
terzi estranei al reato
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Antonio Scotto Rosato)
Cass Sez III 12 luglio 2018 (dep 24 settembre 2018) n 41104 Pres Rosi Rel
Gai ric Vicenzini
Leggi speciali ndash Reati tributari ndash Omessa dichiarazione ndash Confisca diretta ndash
Terzi estranei al reato ndash Prova
(artt 5 12-bis dlgs 10 marzo 2000 n 74)
ldquoQualora il profitto cd accrescitivo derivante da reato sia costituito da denaro la
confisca delle somme depositate sul conto corrente deve essere qualificata come
confisca diretta non necessitando della prova del nesso di derivazione diretta tra
somme oggetto di ablazione e reato Tuttavia deve escludersi lrsquoapprensione delle
somme giacenti sul conto corrente laddove sussista la prova che tali somme non
possano proprio derivare dal reato come nel caso di somme provenienti da rimesse
effettuate da terzi successivamente alla data di commessione del reato difettando in
esse la caratteristica di profitto pur sempre necessaria per poter procedere ad un
sequestro direttordquo
ldquoIn materia tributaria il delitto di cui allrsquoart 5 egrave reato omissivo proprio che puograve
essere commesso solo da chi secondo legislazione fiscale egrave obbligato alla
presentazione delle dichiarazioni con la conseguenza che il concorso nel reato egrave
ipotizzabile solo in forma morale (accordo istigazione e rafforzamento) non di
meno qualora lrsquoamministratore di diritto sia mero prestanome lrsquoamministratore di
fatto risponde quale autore principale in quanto titolare effettivo della gestione
socialerdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex multis Cass Sez III 24 ottobre 2014 (dep 30 ottobre 2015) n
43809 Pres Teresi Rel Aceto ric Gabbana
Difformi -
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Diritto processuale penale
78
Il commesso di un negozio puograve sporgere querela per truffa anche se
formalmente privo del potere di rappresentanza
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Carmine Gatto)
Cass Sez II 20 luglio 2018 (dep 26 settembre 2018) n 41785 Pres
Prestipino Rel Recchione ric D C C e altri
Diritto processuale penale ndash Truffa ndash Querela ndash Diritto di proporre querela ndash
Condizione di procedibilitagrave
(artt 120 640 cp 336 337 cpp)
ldquoIl diritto di querela per il reato di truffa spetta indipendentemente dalla formale
attribuzione del potere di rappresentanza anche alladdetto di un esercizio
commerciale che trovandosi al bancone di vendita si sia occupato della
transazione commerciale con cui si egrave consumato il reatordquo
ldquoLa titolaritagrave del diritto di querela spetta sia al soggetto raggirato e materialmente
defraudato del bene alla cui apprensione era diretta la condotta illecita sia al
soggetto che ha patito il danno patrimoniale ovvero a colui che vanta il diritto di
proprietagrave sul bene appreso illecitamente essendo possibile la coesistenza di piugrave
soggetti passivi di un medesimo reatordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez II 4 ottobre 2016 (dep 29 novembre 2016) n 50725 Cass
Sez Un 18 luglio 2013 (dep 30 settembre 2013) n 40354
Difformi -
Lrsquouso della posta elettronica certificata per il deposito di istanze in
cancelleria
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Emma Lorena Cappuccio)
Cass Sez III 17 maggio 2018 (dep 1 ottobre 2018) n 43184 Pres Gastone
Rel Socci ric Lo Monaco e altro
Diritto processuale penale ndash Giudizio di appello ndash Adesione del difensore
allrsquoastensione di categoria ndash Deposito istanza adesione a mezzo PEC ndash
Violazione del diritto di difesa ndash Prescrizione
(art 18 Cost art 2-bis l 11 aprile 2000 n 83 artt 157 161 cp)
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
79
ldquoLa richiesta dellrsquorinvio dellrsquoudienza per legittimo impedimento del difensore
inviata a mezzo posta elettronica in cancelleria non egrave irricevibile neacute inammissibile
anche se lrsquoutilizzo di tale irregolare modalitagrave di trasmissione comporta lrsquoonere per
la parte che intenda dolersi in sede di impugnazione dellrsquoomesso esame della sua
istanza di accertarsi del regolare arrivo della mail in cancelleria e della sua
tempestiva sottoposizione allrsquoattenzione del giudice procedenterdquo
ldquoNel caso in cui rsquoimpedimento ndash improvvisamente ed inevitabilmente insorto ndash sia
tale da precludere al difensore qualsiasi possibilitagrave di attivazione il medesimo egrave
esentato dalle indicate verifiche salvo lrsquoonere di provare le circostanze che le
hanno rese inattuabilirdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi in relazione alla prima massima Cass Sez II 7 novembre 2014 (dep 18
novembre 2014) n 47427 Pigionanti in relazione alla seconda massima Cass
Sez I 16 novembre 2017 (dep 17 gennaio 2018) n 1904 Deriugrave
Difformi sulla impossibilitagrave di avanzare istanza di rinvio per legittimo impedimento
a mezzo PEC dal difensore di fiducia dellrsquoimputato Cass Sez II 16 maggio 2017
(dep 22 giugno 2017 P sulla esclusione di presentazione di memorie nel giudizio
di legittimitagrave Cass Sez III 20 settembre 2016 (dep 11 novembre 2016)
Cacciatore sulla esclusione di impugnazioni cautelari anche da parte del PM
Cass Sez V 5 marzo 2015 (dep 5 giugno 2015) PM in proc Alamaru e altri
Formula corretta di esclusione della punibilitagrave per particolare
tenuitagrave del fatto innanzi al Giudice di Pace
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alfonso Tatarano)
Cass Sez V 26 giugno 2018 (dep 4 ottobre 2018) n 44128 Pres Pezzullo
Rel Morosini ric PG in proc Pichierri
Procedimento penale davanti al giudice di pace ndash Esclusione della punibilitagrave nei
casi di particolare tenuitagrave del fatto ex art 34 dlgs n 2742000 ndash Esclusione
della punibilitagrave per particolare tenuitagrave del fatto ex art 131-bis cp ndash Errore nel
richiamo della fattispecie correttamente applicabile ndash Interesse del PM ad
impugnare
(art 34 dlgs n 2742000 art 131-bis cp 3 l n 2412006 artt 568 591 cpp)
ldquoNel sistema processuale penale la nozione di interesse ad impugnare va
individuata in una prospettiva utilitaristica ossia nella finalitagrave negativa perseguita
dal soggetto legittimato di rimuovere una situazione di svantaggio processuale
derivante da una decisione giudiziale e in quella positiva del conseguimento di
unutilitagrave ossia di una decisione piugrave vantaggiosa rispetto a quella oggetto del
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Diritto processuale penale
80
gravame e che risulti logicamente coerente con il sistema normativo Un tale
interesse non puograve risolversi in una mera ed astratta pretesa alla esattezza teorica
del provvedimento impugnato priva cioegrave di incidenza pratica sulleconomia del
procedimento In tale prospettiva leventuale errore da parte del giudice di pace nel
richiamare lart 131-bis cod pen piuttosto che lart 34 dlgs n 2742000 non puograve
essere censurato solo in quanto tale ma richiede la deduzione di un effettivo
pregiudizio da rimuovere per effetto di quella decisione occorre cioegrave sotto il
profilo dellinteresse ad impugnare un precipitato di concretezza che egrave onere
della parte dedurre In tale prospettiva a fronte di un esito processuale comunque
consentito ndash il proscioglimento per particolare tenuitagrave del fatto ndash incombe sul
Procuratore Generale ricorrente lonere di specificare lintesse pratico perseguito o
meglio il diverso esito processuale rispetto a una pronuncia di proscioglimento per
particolare tenuitagrave del fatto - qualunque fosse listituto applicabile (DLgs n 274
del 2000 art 34 in luogo dellart 131-bis cp) - evidenziando in ipotesi
linsussistenza dei presupposti della tenuitagrave ovvero le ragioni della inoperativitagrave
nella fattispecie del DLgs n 274 del 2000 art 34rdquo
(Non constano precedenti nei medesimi termini In motivazione la Corte ha ribadito
come pur a fronte dello stesso esito definitorio i presupposti applicativi della
speciale tenuitagrave prevista dallrsquoart 131-bis cp divergano dallrsquoipotesi specificamente
dettata dallrsquoart 34 DLgs n 2742000 con riferimento al ldquomicrosistemardquo del
processo penale innanzi al giudice di pace e segnata dalla finalitagrave conciliativa tipica
di quel rito (cfr Sez Un 22 giugno 2017 (dep 28 novembre 2017) n 53683 Pres
Canzio Rel Vessichelli ric Perini in CED Cass n 271587) Tuttavia a fronte del
rilievo dellrsquoerronea adozione da parte del giudice di pace della formula definitoria
prevista dallrsquoart 131-bis cp spetta alla parte ricorrente nella specie il PG
indicare lrsquointeresse concreto perseguito attraverso la richiesta di annullamento della
sentenza spiegata con il ricorso)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi -
Difformi -
Lrsquoinammissibilitagrave dellrsquoatto di appello nei casi di difetto di specificitagrave
dei motivi di gravame
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Antonio Scotto Rosato)
Cass Sez V 12 luglio 2018 (dep 4 ottobre 2018) n 44177 Pres Zaza Rel
Borrelli ric Dessigrave
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
81
Diritto processuale penale ndash Impugnazione ndash Difetto di specificitagrave ndash
Inammissibilitagrave
(581 cpp)
ldquoLrsquoatto di appello deve ritenersi inammissibile per difetto di specificitagrave dei motivi
qualora non risultino esplicitamente enunciati ed argomentati i rilievi critici
rispetto alle ragioni di fatto o di diritto poste a fondamento della decisione
impugnata con un confronto reale con esserdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex ultimis Sez Un 27 ottobre 2016 (dep 22 febbraio 2017) n 8825
Pres Canzio Rel Andronio ric Galtelli
Difformi -
Lrsquoammissibilitagrave del patteggiamento del reato di omesso versamento
dellrsquoIVA nelle ipotesi di mancata estinzione del debito tributario
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Antonio Scotto Rosato)
Cass Sez III 18 luglio 2018 (dep 9 ottobre 2018) n 45275 Pres Sarno Rel
Gai ric Ongaro
Diritto processuale penale ndash Reati tributari ndash Patteggiamento ndash Estinzione
debiti tributari ndash Inammissibile ndash Confisca ndash Profitto ndash Risparmio di spesa
(art 10-ter 13-bis dlgs 10 marzo 2000 n 74 444 cpp)
ldquoIn tema di reati tributari lart 13-bis comma 2 dlgs n 74 del 2000 rappresenta
una condizione di accesso al rito del patteggiamento consentendone lrsquoapplicabilitagrave
esclusivamente qualora sia intervenuto lrsquointegrale pagamento del debito tributario
compreso di sanzioni ed interessirdquo
ldquoLa confisca per equivalente deve ricadere sui beni di cui il reo ha la disponibilitagrave
per un valore corrispondente a quelli costituenti il prezzo o il profitto del reato che
sia stato realmente lucrato dallindagato In tale ambito quanto alla nozione di
profitto nei reati tributari esso generalmente coincidente con il vantaggio
economico ricavato in via immediata e diretta dal reato e si identifica con
lammontare delle ritenute o dellimposta sottratta al fisco che costituisce un
vantaggio patrimoniale direttamente derivante dalla condotta illecita anche se
consistente in un risparmio di spesa derivante dal mancato pagamento del tributordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Diritto processuale penale
82
Conformi ex multis Sez Un 31 gennaio 2013 (dep 23 aprile 2013) n 18374 Pres
Lupo Rel Bruno ric Adami
Difformi Cass Sez III 12 aprile 2018 (dep 21 agosto 2018) n 38684 Pres Rosi
Rel Andreazza ric PG Firenze
Violazione del termine di durata massima delle indagini preliminari
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alfonso Tatarano)
Cass Sez VI 8 marzo 2018 (dep 9 ottobre 2018) n 45486 Pres Mogini Rel
Silvestri ric Romeo
Diritto processuale penale ndash Indagini preliminari ndash Ritardata iscrizione nel
registro notizie di reato ndash Mezzi di ricerca della prova ndash Intercettazione di
comunicazioni ndash Presupposti e motivazione del provvedimento di
intercettazione di persona non indagata ndash Modalitagrave esecutive di intercettazioni
in luoghi di privata dimora
(artt 335 405 407 266 267 cpp)
ldquoEgrave possibile utilizzare gli elementi di prova derivanti da atti di indagine compiuti
dopo la scadenza del termine di durata delle indagini se lrsquoatto sia assunto
nellrsquoambito di indagini diverse cioegrave volte ad individuare gli autori di altri reati Si
tratta di un principio che tuttavia deve essere coordinato con lesigenza di evitare
che attraverso apparenti indagini volte ad accertare i responsabili di altri reati si
eludano la portata del divieto di cui allart 407 cod proc pen noncheacute il sistema
normativo delineato dal legislatore e in particolare quello delle proroghe della
durata del termine di cui allart 405 cod proc pen Ciograve che deve essere verificato
cioegrave egrave che attraverso lrsquoapparente compimento di atti di indagine relativi
allaccertamento di altri reati si nullifichino gli effetti che il legislatore riconduce al
decorso del termine di durata delle indagini preliminarirdquo
ldquoGli elementi di prova acquisiti dal pubblico ministero dopo la scadenza dei termini
delle indagini preliminari possono sigrave essere utilizzati ai fini cautelari se acquisiti
aliunde nel corso di indagini estranee ai fatti oggetto del procedimento i cui
termini siano scaduti ovvero se provenienti da altri procedimenti relativi a fatti di
reato oggettivamente e soggettivamente diversi ma egrave comunque necessario
accertare che tali risultanze non siano il risultato di indagini finalizzate alla verifica
e allapprofondimento degli elementi emersi nel corso del procedimento penale i cui
termini sono scadutirdquo
ldquoAi fini di una corretta motivazione del provvedimento autorizzativo egrave necessario
che vengano indicate le ragioni sulla cui base il giudice ritenga di dover
autorizzare le intercettazioni richieste dal pubblico ministero in quanto proprio
quelle intercettazioni relative a quella particolare utenza risultano indispensabili
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
83
per il completo accertamento del fatto specifico cui si riferiscono le indagini
noncheacute per la individuazione dei responsabilirdquo
ldquoNelle ipotesi in cui il collegamento sia riferito ad un soggetto non indagato la
necessitagrave di motivare la correlazione tra lrsquoindagine in corso e lintercettato oltre
alla base indiziaria oggettiva egrave necessario che il giudice indichi ed espliciti
chiaramente lrsquointeresse investigativo sottostante chiarisca cioegrave le ragioni di
collegamento diretto o indiretto tra il soggetto ed il fatto di reato oggetto di
accertamento egrave necessario cioegrave che si indichino i motivi per i quali il soggetto
terzo che si intende intercettare dovrebbe essere informato sui fatti e percheacute si
ritiene che vi possano essere conversazioni o comunicazioni attinenti a quei fattirdquo
ldquoLomessa indicazione da parte del PM delle modalitagrave di intrusione delle
microspie nei luoghi di privata dimora non determina alcuna nullitagrave Le operazioni
di collocazione e disinstallazione del materiale tecnico necessario per eseguire le
captazioni costituiscono infatti atti materiali rimessi alla contingente valutazione
della polizia non essendo compito del pubblico ministero indicare le modalitagrave
dellintrusione negli ambiti e luoghi privati ove verragrave svolta lintercettazionerdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez VI 14 maggio 2017 (dep 1 marzo 2018) n 9386 Caridi in
CED Cass n 272727 Cass Sez I 30 maggio 2015 (dep 8 settembre 2015) n
36327 Sgaramella in CED Cass n 264527 su ammissibilitagrave ai sensi dellrsquoart 234
cpp di accertamenti acquisiti in sede amministrativa successivamente alla
scadenza del termine delle indagini Cass V Sez 8 marzo 2018 (dep 10 maggio
2018) n 20824 Di Francesco in CED Cass n 273031
Difformi -
Sostituto processuale e delega orale
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)
Cass Sez I 2 ottobre 2018 (dep 25 ottobre 2018) n 48862 Pres Di Tomassi
Rel Centofanti ric Stampini
Diritto processuale penale ndash Sostituto processuale ndash Delega orale
(art 102 cpp)
ldquoIl difensore titolare puograve farsi sostituire per ludienza o per latto processuale da
compiere conferendo incarico anche solo orale al difensore sostituto senza essere
necessariamente ivi presente e senza altro onere diverso dalla formale
dichiarazione (davanti al giudice e raccolta a verbale) del conferitario di averlo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Diritto processuale penale
84
ricevuto ferme le sue responsabilitagrave di ordine penale civile e deontologico per il
caso di dichiarazione mendacerdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi -
Difformi Cass Sez V 26 aprile 2018 n 26606 Vitanza Rv 273304
Impedimento dellrsquoimputato
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)
Cass Sez V 20 settembre 2018 (dep 25 ottobre 2018) n 48892 Pres Palla
Rel Scotti ric Lazzari
Diritto processuale penale ndash Impedimento dellrsquoimputato ndash Modalitagrave di
presentazione ndash Inoltro a mezzo telefax ndash Onere difensivo
(art 420-ter cpp)
ldquoLassoluto impedimento fisico a comparire sussiste solo in presenza di specifica
indicazione nel certificato medico prodotto a sostegno dellistanza di patologie che
rendano impossibile o rischioso lo spostamento per raggiungere il luogo
delludienzardquo
ldquoLa richiesta di rinvio delludienza per legittimo impedimento inviata a mezzo
telefax in cancelleria non egrave irricevibile neacute inammissibile ma lutilizzo di tale non
regolare modalitagrave di trasmissione comporta lonere per la parte che intenda
dolersi in sede di impugnazione dellomesso esame della richiesta stessa di
accertarsi ndash mediante un sostituto processuale un addetto di studio o
uninterlocuzione telefonica (o nel caso dellimpedimento dellimputato a maggior
ragione a cura del difensore stesso) ndash del regolare arrivo del fax e del suo
tempestivo inoltro al giudice procedente Solo nel caso in cui limpedimento ndash
improvvisamente ed inevitabilmente insorto ndash sia tale da precludere allinteressato
qualsiasi possibilitagrave di attivazione il medesimo egrave esentato dalle predette verifiche
salvo lonere di provare le circostanze che le hanno rese inattuabilirdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi in relazione alla prima massima Cass Sez II 22 maggio 2015 n
24515 Mennella Rv 264362 in relazione alla seconda massima Cass Sez I 16
novembre 2017 n 1904 Deriugrave Rv 272049
Difformi -
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
85
IV Esecuzione e sorveglianza
Valutazione della condotta successiva serbata dal condannato e
affidamento in prova ai servizi sociali
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alessandro Orabona)
Cass Sez I 18 maggio 2018 (dep 11 settembre 2018) n 40341 Pres Di
Tomassi Rel Siani ric Loppi
Esecuzione e sorveglianza ndash Ordinamento penitenziario ndash Istanza di
affidamento in prova ai servizi sociali ndash Detenzione domiciliare ndash Omessa
valutazione della condotta successiva tenuta dal condannato ndash Recupero sociale
del reo ndash Annullamento con rinvio
ldquoPur non potendosi prescindere dalla natura e dalla gravitagrave dei reati per cui egrave stata
irrogata la pena in espiazione quale punto di partenza dellrsquoanalisi della personalitagrave
del soggetto affincheacute si possa concedere lrsquoaffidamento in prova al servizio sociale
la considerazione di detta gravitagrave non puograve prescindere dalla necessaria valutazione
della condotta successivamente tenuta dal condannato essendo indispensabile
lesame anche dei comportamenti attuali del medesimo in ragione dellesigenza
connaturata alla ratio dellistituto di accertare non solo lassenza di indicazioni
negative ma anche la presenza di elementi positivi che consentano un giudizio
prognostico di buon esito della prova e di prevenzione del pericolo di recidiva
dovendo peraltro sottolinearsi che per la favorevole delibazione dellistanza non
puograve esigersi in positivo la dimostrazione che il soggetto abbia giagrave compiuto una
completa revisione critica del proprio passato bensigrave egrave sufficiente che ndash dai risultati
dellosservazione della personalitagrave ndash emerga che un siffatto processo critico sia
stato almeno avviato nella prospettiva di un suo ottimale reinserimentordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex plurimis Cass Sez I 5 maggio 2015 n 31420 Cass Sez I 3
dicembre 2013 n 773
Difformi -
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Esecuzione e sorveglianza
86
Videosorveglianza dei detenuti in regime 41-bis OP e limiti
nellrsquoesercizio dei mezzi di controllo
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giovanni Petranico)
Cass Sez I 16 aprile 2018 (dep 8 ottobre 2018) n 44972 Pres Mazzei Rel
Binenti ric Ministero della Giustizia per DAP
Esecuzione e sorveglianza ndash Ordinamento penitenziario ndash Cella e ambienti
penitenziari ndash Natura ndash Esercizio del controllo ndash Finalitagrave e modi consentiti ndash
Videosorveglianza ndash Limite ndash Valutazione del caso concreto
(artt 41-bis OP 3 e 8 CEDU 27 co II Cost)
ldquoLa cella e gli ambienti penitenziari non sono luoghi di privata dimora nel
laquopossessoraquo del detenuto al quale dunque non compete la titolaritagrave dello ius
excludendi alios con riguardo agli spazi in questione essendo gli stessi di contro
nella disponibilitagrave dellrsquoAmministrazione penitenziaria che ne puograve fare sempre uso
secondo le finalitagrave e i modi consentiti dalle previsioni di leggerdquo
ldquoLrsquoesercizio del controllo con i mezzi in concreto ritenuti idonei in forza di scelte
rimesse allrsquoAmministrazione penitenziaria in nessun caso perograve puograve trasmodare nella
sottoposizione a torture o trattamenti inumani e degradanti e per ravvisare un
trattamento di quel genere tuttavia occorre che si superino certe soglie di gravitagrave da
valutare nel caso concreto secondo alcuni concorrenti parametri considerando
contemporaneamente le ragioni della tutela e fermo restando che ci si deve pur
sempre trovare in presenza di una sofferenza o di una umiliazione di livello
significativamente superiore a quello che ordinariamente accompagna il tipo di
afflizione restrittiva in corso di esecuzione Tale superamento non si verifica solo per
effetto della videosorveglianza allrsquointerno della cella ai fini della tutela di esigenze di
ordine pubblico nel caso del detenuto in regime di cui allrsquoart 41-bis Ord penrdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez VII 16 marzo 2017 n 21506 Roman Rv 269781 Cass
Sez I 6 maggio 2008 n 32851 Sapone Rv 241228 C edu 6 aprile 2000 Labita
c Italia C edu 1 settembre 2015 Paolello c Italia Cass Sez I 24 novembre
2009 n 49988 Rv 245969
Difformi -
Permessi premio e programma trattamentale
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Mariagiovanna Veneruso)
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
87
Cass Sez I 18 luglio 2018 (dep 26 ottobre 2018) n 49146 Pres Di Tommasi
Rel Di Giuro ric Pischedda
Esecuzione e sorveglianza ndash Ordinamento penitenziario ndash Permessi premio ndash
Programma trattamentale ndash Attivitagrave estemporanea ndash Finalitagrave rieducativa
(artt 30-bis 30-ter OP)
ldquoI provvedimenti camerali mancano di un dispositivo quale atto di autonoma
rilevanza e dunque il contenuto della decisione del giudice egrave racchiuso nellrsquointero
dettato del provvedimento che va letto e interpretato nella sua interezzardquo
ldquoIl permesso premio ex artt 30-bis e 30-ter L n 3541975 non deve
necessariamente essere inserito in un preciso programma trattamentale bensigrave una
volta valutati tutti i criteri ai fini della concessione esso puograve concretizzarsi in una
attivitagrave estemporanea che abbia un fine rieducativo consistente nel consentire
unrsquoiniziale reinserimento del condannato nella societagraverdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez I 19 dicembre 2014 n 11873 Cass Sez I 5 febbraio 2013
n 11581
Difformi -
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Esecuzione e sorveglianza
88
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
89
V Procedimento di prevenzione
Misure di prevenzione tassativitagrave dei casi ed autonomia della
valutazione rispetto al procedimento di cognizione
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Marco Muscariello)
Cass Sez I 19 aprile 2018 (dep 3 ottobre 2018) n 43826 Pres Sarno Rel
Magi ric Righi e altri
Procedimento di prevenzione ndash Tassativitagrave dei casi di pericolositagrave ndash Pericolositagrave
generica ndash Autonomia della valutazione rispetto al procedimento di cognizione
ndash Limiti
(artt 1 4 dlgs 6 settembre 2011 n 159)
ldquoNel giudizio cognitivo di prevenzione lapplicazione delle previsioni di legge di
cui allart 1 co 1 lett a) e b) Cod Ant richiede adeguata motivazione circa la
esistenza pregressa delle condotte delittuose commesse dal proposto aderenti ai
contenuti della previsione astratta declinata ndash questultima ndash in termini tassativi
trattandosi della base logica e normativa del giudizio di pericolositagrave soggettivardquo
ldquoIl giudice della misura di prevenzione puograve fare riferimento in tale parte della
motivazione a provvedimenti emessi in sede penale che abbiano affermato (anche
in via provvisoria) la ricorrenza dei delitti in questione esprimendo argomentata
condivisione e confrontandosi con gli argomenti contrari introdotti dalla difesardquo
ldquoIl giudice della misura di prevenzione puograve ricostruire in via totalmente autonoma
gli episodi storici in questione ndash anche in assenza di procedimento penale correlato
ndash in virtugrave della assenza di pregiudizialitagrave e della possibilitagrave di azione autonoma di
prevenzione (art 29 Cod Ant)rdquo
ldquoIl giudice della misura di prevenzione egrave vincolato a recepire leventuale esito
assolutorio non dipendente dallapplicazione di cause estintive ndash sul fatto posto a
base del giudizio di pericolositagrave ndash prodottosi nel correlato giudizio penale (art 28
Cod Ant) con le sole eccezioni che seguono 1) il segmento fattuale oggetto
dellesito assolutorio del giudizio penale si pone come ingrediente fattuale solo
concorrente e minusvalente rispetto ad altri episodi storici rimasti confermati (o
non presi in esame in sede penale) 2) il giudizio di prevenzione si basa su elementi
cognitivi autonomi e diversi rispetto a quelli acquisiti in sede penale 3) la
conformazione legislativa del tipo di pericolositagrave prevenzionale egrave descritta in modo
sensibilmente diverso rispetto ai contenuti della disposizione incriminatrice oggetto
del giudizio penale (ipotesi di pericolositagrave qualificata)rdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Procedimento di prevenzione
90
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez I 24 marzo 2015 n 31209 ric Scagliarini Rv 264319
Cass Sez I 14 giugno 2017 n 36258 ric Cellini ed altri Cass Sez V 19
dicembre 2018 n 57488
Difformi -
Sorveglianza speciale e prescrizioni generiche del cd honeste vivere
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alessandro Orabona)
Cass Sez I 6 giugno 2018 (dep 30 ottobre 2018) n 49731 Pres Mazzei Rel
Cairo ric Sassano
Procedimento di prevenzione ndash Obblighi inerenti alla sorveglianza speciale ndash
Inosservanza ndash Tassativitagrave dellrsquoelenco delle prescrizioni ndash Prescrizione
generiche del cd honeste vivere ndash Limitazione alla libertagrave di partecipare a
riunioni pubbliche e comizi elettorali
(art 9 co 2 l n 14231956)
ldquoSecondo la Corte EDU con riferimento alle prescrizioni che comportano un
divieto assoluto di partecipare a pubbliche riunioni la legge italiana non indica
alcun limite temporale o spaziale a una libertagrave fondamentale e la restrizione risulta
interamente lasciata alla discrezionalitagrave del giudice (cfr punto 123 della sentenza
23 febbraio 2017 De Tommaso c Italia)rdquo
ldquoI contatti da vietare tra soggetti sono solo quelli che incrementino il rischio di
pericolositagrave o che si pongano in continuitagrave con lanzidetto profilo che la misura di
prevenzione intende controllare e non in generale le attivitagrave in cui si risolve
lesercizio di diritti di spessore superprimario di presidio costituzionale che
integrano il patrimonio fondamentale del cittadino e che tra laltro permettono
lesercizio delle libertagrave individuali in uno Stato democraticordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex plurimis Cass Sez Un 27 aprile 2017 n 40076 Cass Sez I 5
novembre 2008 n 44846 Solferino
Difformi -
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
91
Giurisprudenza di merito
Diritto penale
La ripetitivitagrave della condotta ed il profitto economicamente
apprezzabile quali elementi qualificanti la fattispecie di truffa ai
danni dello Stato realizzata mediante lattestazione da parte di terzi
della propria presenza in servizio
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Fabio Cavalli)
GUP Tribunale di SMCV Dottssa Salvatore 20 aprile 2017 (dep 20
maggio 2017) n 345 sent
Diritto penale ndash Truffa ai danni dello Stato ndash Marcatura del badge elettronico
da parte di terzi ndash Condotta decettiva ndash Ripetitivitagrave della condotta ndash Profitto
economicamente apprezzabile ndash Offensivitagrave della condotta - Dolo
(art 640 co II cp)
ldquoIn tema di truffa ai danni dello Stato la timbratura del cartellino marcatempo
attestante la presenza in servizio ndash con il contributo di terzi ndash e lallontanamento dal
luogo di lavoro sono condotte che astrattamente possono configurare un
comportamento decettivo nei confronti dellamministrazione di appartenenza
tuttavia al fine di impedire un automatismo tra allontanamento e reato e di lasciar
un margine di apprezzamento che ridonda sul versante della reale offensivitagrave della
condotta lartifizio deve essere ripetuto e deve portare al conseguimento di un
profitto che sia economicamente apprezzabilerdquo
ldquoPur a fronte di unrsquooggettiva non corrispondenza tra la situazione di fatto
rappresentata dalla timbratura del badge e quella effettiva la ripetitivitagrave degli
allontanamenti e la loro consistenza si riverbera anche sul piano dellaccertamento
del dolo richiesto dalla norma incriminatrice di riferimentordquo
(In applicazione di tali principi il Giudice di merito ha assolto tutti gli imputati in
un caso nel quale taluni dipendenti di un ASL erano stati impegnati ndash in un
particolare periodo caratterizzato da due gravi fenomeni di allarme sociale ndash nel
coadiuvare operazioni di polizia giudiziaria in attivitagrave di verifiche e sequestro che
non permettevano di poter timbrare il cartellino circostanze documentate dai
numerosi verbali prodotti in atti per tali motivi sarebbe stata adottata anche una
Giurisprudenza di merito ndash Diritto penale
92
direttiva che esonerava dalla timbratura del cartellino marcatempo e quindi
secondo lEstensore della sentenza non sarebbe stata dimostrata la reiterazione
dellallontanamento dal luogo di lavoro per finalitagrave diverse dallespletamento
dellattivitagrave professionale Inoltre il luogo di lavoro era munito di un doppio
ingresso uno dei quali non era stato oggetto di monitoraggio motivo per il quale
non si sarebbe potuto accertare neanche un danno economicamente apprezzabile)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez II 16 marzo 2018 n 14975 Cass Sez 17 dicembre 2013
n 8426 Cass Sez II 12 giugno 2008 n 26722 Cass Sez II 6 ottobre 2006 n
34210
Difformi -
Disastro ambientale e ne bis in idem
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alessandro Orabona)
Trib SMCV Sez III Coll C 20 settembre 2018 (dep 4 ottobre 2018) n
4571 Pres Est F Rugarli
Diritto penale ndash Disastro ambientale ndash Concorso formale di reati ndash Precedente
assoluzione per non aver commesso il fatto ndash cd inconciliabilitagrave logica ndash ne bis
in idem ndash Sentenza di non doversi procedere
(artt 434 cp 6 lett c) dl 6 novembre 2008 n 172 artt 529 649 cpp)
ldquoImmune da vizi logici e giuridici egrave la decisione del giudice che nellrsquoemettere
sentenza di non doversi procedere ex artt 529 649 cpp nei confronti di un
imputato giagrave assolto per non aver commesso il reato p e p dallrsquoart 6 lett c) dl n
1722008 evidenzi che in linea generale bencheacute non si possa precludere
lrsquoesercizio dellrsquoazione penale per un fatto diverso che presenti degli ulteriori e
differenti elementi rispetto ad un fatto giagrave giudicato tale principio perde la sua
consistenza allorquando il giudicato attiene alla condotta dellrsquoimputato ritenuta non
commessa e il reato diverso presenta identitagrave della condotta con quella giudicata
anche se questa si caratterizza per un evento diversordquo
ldquoLa preclusione del ne bis in idem non opera ove tra i fatti giagrave irrevocabilmente
giudicati e quelli ancora da giudicare sia configurabile unrsquoipotesi di ldquoconcorso
formale di reatirdquo potendo in tal caso la stessa fattispecie essere riesaminata sotto il
profilo di una diversa violazione di legge fatta salva lrsquoipotesi in cui nel primo
giudizio sia stata dichiarata lrsquoinsussistenza del fatto o la mancata commissione di
esso da parte dellrsquoimputato poicheacute in questo caso lrsquoevento giuridico considerato
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
93
successivamente si pone in rapporto di inconciliabilitagrave logica con il fatto giagrave
giudicatordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex plurimis Cass Sez III 23 febbraio 2017 n 55474 (dep 13 dicembre
2017) Barravecchia Cass Sez III 15 aprile 2009 n 25141 (dep 17 giugno 2009)
Ferrarelli Cass Sez III 18 settembre 2014 n 50310 (dep 02 dicembre 2014)
Scandroglio
Difformi -
Leggi speciali
Ordine di demolizione del Giudice penale e destinazione del bene a
finalitagrave pubbliche
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Amedeo Bucci de Santis)
Trib Napoli I Sez GE Dottssa Bottillo 15 dicembre 2017 (dep 27 dicembre
2017) ord
Leggi speciali ndash Ordine di demolizione del giudice penale ndash Acquisizione del
bene da parte del comune a seguito di inottemperanza del destinatario alla
demolizione disposta dalla PA ndash Destinazione del bene a finalitagrave pubbliche ndash
Caratteristiche della delibera del consiglio comunale che opta per la non
demolizione del manufatto
(art 31 co 5 dPR 6 giugno 2001 n 380)
ldquoLrsquoordine di demolizione costituisce atto dovuto del giudice penale a seguito di
condanna per il reato di cui allrsquoart 44 lett b) e c) TUE esplicazione di un potere
autonomo e non alternativo a quello dellrsquoautoritagrave amministrativa in fase esecutiva i
due poteri si possono trovare a doversi coordinarerdquo
ldquoOve sopravvengano situazioni di fatto o di diritto incompatibili con la esecuzione
dellrsquoordine di demolizione quali una corretta sanatoria o una delibera di
destinazione del bene a finalitagrave di pubblico interesse il GE puograve disporre la revoca
o la sospensione dellrsquoordine di demolizione sempre che sia stato emesso ovvero sia
prossimo ad essere emesso un atto amministrativo incompatibile con lrsquoordine
medesimordquo
ldquoLa acquisizione al patrimonio comunale egrave conseguenza della inottemperanza del
destinatario allrsquoordine di demolizione disposto dalla PA lrsquoacquisizione del bene al
Giurisprudenza di merito ndash Leggi speciali
94
patrimonio comunale egrave compatibile con lrsquoordine di demolizione disposto dal giudice
penale in quanto la demolizione del bene egrave un esito obbligato unica eccezione egrave
costituita dallrsquoart 31 comma 5 che esclude la demolizione del bene abusivo laddove
lrsquoente comunale abbia dichiarato lrsquoesistenza di interessi pubblici prevalenti rispetto
a quello del ripristino dellrsquoassetto urbanistico violato sempre che lrsquoopera abusiva
non contrasti con rilevanti interessi urbanistici o ambientalirdquo
ldquoLa delibera comunale che dichiari lrsquoesistenza di un interesse pubblico prevalente
sul ripristino dellrsquoassetto urbanistico deve dare conto delle specifiche esigenze che
giustificano la conservazione del singolo manufatto puntualmente individuatordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi la ordinanza in rassegna egrave coerente con il costante prevalente
orientamento della SC in senso conforme si segnalano Cass Sez III n 805518
6 dicembre 2017 (dep 20 febbraio 2018) Pres Fiale rel Gai ric P Cass Sez III
n 3017017 24 maggio 2017 (dep 15 giugno 2017) Pres Fiale est Ramacci ricB
Difformi -
La configurabilitagrave del reato di cui allrsquoart 2 dlgs 742000 non egrave
impedita dallrsquoeffettiva esistenza delle operazioni commerciali
intraprese noncheacute dalla veridicitagrave dei pagamenti effettuati
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Carmine Gatto)
Trib Napoli Sez VII penale Dott Ciampaglia 31 gennaio 2018 (dep 18 aprile
2018) n 1397 sent TC e altro
Leggi speciali ndash Reati tributari ndash Utilizzo di fatture per operazioni inesistenti ndash
Effettivitagrave delle operazioni commerciali ndash Irrilevanza ndash Mancata esclusione
della fattispecie ndash Elemento soggettivo ndash Consapevolezza della frode ndash
Compatibilitagrave con dolo eventuale
(art 2 dlgs 10 marzo 2000 n 74)
ldquoLrsquoeffettivo acquisto di beni non esclude la fattispecie di cui allrsquoart 2 dlgs 742000
qualora la merce sia stata acquisita da una societagrave esistente solo sulla carta cd
societagrave filtrordquo
ldquoLrsquoelemento soggettivo della fattispecie de qua consiste nella consapevolezza o
nellrsquoaccettazione del rischio (dolo eventuale) della natura di societagrave filtro della
controparte ovvero dellrsquoesistenza di una frode laquocaroselloraquo in corsordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
95
Conformi Cass Sez III 11 febbraio 2015 (dep 7 maggio 2015) n 19012 Cass
Sez III 27 aprile 2000 (dep 29 maggio 2000) n 6228
Difformi -
La configurabilitagrave del delitto di bancarotta per distrazione in
assenza della delibera assembleare
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giuseppe Musella)
Trib Napoli III Sez Coll 4 luglio 2018 (dep 1 ottobre 2018) n 8887 Pres
Spagna Est DrsquoAmbrosio FS + altri
Diritto penale ndash Bancarotta fraudolenta patrimoniale ndash Distrazione ndash Compensi
ndash Mancata delibera assembleare ndash Irregolaritagrave formale ndash Proporzione ndash
Valutazione ndash Necessitagrave
(artt 216 223 rd16 marzo 1942 n 267)
ldquoNel delitto di bancarotta fraudolenta la configurabilitagrave dellrsquoelemento soggettivo
doloso puograve escludersi qualora le operazioni compiute siano fisiologiche e
compatibili ndash sotto tutti gli aspetti - con lrsquoattivitagrave societaria complessivamente
considerata dal momento che la sussistenza di tale intento deve viceversa
ricavarsi in presenza di esborsi rilevanti idonei a ledere in modo incisivo le ragioni
dei creditorirdquo
(Nella fattispecie il Tribunale napoletano ha ritenuto che i compensi corrisposti agli
amministratori fossero certamente dovuti al pari del pagamento delle prestazioni
effettuate per le attivitagrave di progettazione tenuto conto che per oltre un anno la
societagrave continuava a godere della fiducia degli istituti di credito e che comunque
nel corso del 2012 era stata interessata da movimentazioni finanziare significative
Pertanto tali operazioni risultano perfettamente compatibili con le finalitagrave societarie
ndash rapportate ai volumi di affari ndash e non possono costituire elementi sintomatici della
volontagrave fraudolenta
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi
Difformi Cass sez V 15 gennaio 2018 n3797 Cass sez V 05 giugno 2018 n
30105
Giurisprudenza di merito ndash Leggi speciali
96
Reati urbanistici e dissequestro
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giovanni Petranico)
Gip Trib Napoli Sez XXII Dott Carola 6 novembre 2018 (dep 7 novembre
2018) Tarchini n 2888618 RGNR n 2511918 RGGip
Leggi speciali ndash Reati urbanistici ndash Interventi di manutenzione straordinaria ndash
Frazionamento o accorpamento delle unitagrave immobiliari ndash Limiti ndash Volumetria e
originaria destinazione drsquouso
(art 3 co 1 lett b) dPR 6 giugno 2001 n 380 come modificato dallrsquoart 17 co
1 lett a) n 2 dl 12 settembre 2014 n 133 conv con modificazioni nella l 11
novembre 2014 n 164)
ldquoAi sensi dellrsquoart 3 co 1 lett b) dPR n 3802001 come modificato dallrsquoart 17
comma 1 lett a) n 2 del dl 12 settembre 2014 n 133 conv con modificazioni
nella l 11 novembre 2014 n 164 laquonellrsquoambito degli interventi di manutenzione
straordinaria sono ricompresi anche quelli consistenti nel frazionamento o
accorpamento delle unitagrave immobiliari con esecuzioni di opere anche se comportanti
la variazione delle superfici delle singole unitagrave immobiliari noncheacute del carico
urbanistico purcheacute non sia modificata la volumetria e si mantenga lrsquooriginaria
destinazione drsquousoraquordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi -
Difformi -
Condono e sospensione dellrsquoordine di demolizione delle opere
abusive
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Aldo Franceschini)
C app Napoli 28 novembre 2018 (dep 3 dicembre 2018) n 7522014 SIGE
Pres Abbamondi Rel Abbamondi Matrone e altri
Leggi speciali ndash Reati urbanistici reati paesaggistici ndash Ordine di demolizione
opere abusive ordine di rimessione in pristino ndash Istanza di condono ndash Poteri di
accertamento del giudice dellrsquoesecuzione ndash Sospensione dellrsquoordine di
demolizione
(artt 31 co 9 TUE l 23 dicembre 1994 n 724 l 28 febbraio 1985 n 47 666
cpp)
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
97
ldquoSpetta al giudice penale (ed anche al giudice dellrsquoesecuzione) verificare la
sussistenza dei presupposti affincheacute la normativa di laquocondono edilizioraquo possa essere
applicata e gli accertamenti che devono essere compiuti dal giudice penale
costituiscono compiti propri dellrsquoautoritagrave giurisdizionale ndash conformi al dettato
dellrsquoart 101 comma II art 102 104 comma I e art 112 Cost ndash che non possono
essere demandati neppure con legge ordinaria allrsquoautoritagrave amministrativa in un
corretto rapporto delle sfere specifiche di attribuzionerdquo
ldquoIn presenza di una istanza di condono che non sia stata valutata dal giudice del
merito il giudice dellrsquoesecuzione ai fini del riconoscimento degli effetti delle
procedure di laquocondono edilizioraquo esperite ai densi della L n 724 del 1994 e L n 47
del 1985 ndash nellrsquoeseguire lrsquoindispensabile verifica degli elementi di fatto e di diritto ndash
deve accertare a) il tipo di intervento realizzato e la sua riconducibilitagrave agli schemi
della normativa di sanatoria b) le dimensioni volumetriche dellrsquoimmobile c)
lrsquoepoca della sua realizzazione d) la tempestivitagrave della domanda di sanatoria e
lrsquoavvenuto laquointegrale versamentoraquo delle somme dovute ai fini dellrsquooblazione ed a
titolo di contributo concessorio ritenute congrue dallrsquoamministrazione comunalerdquo
ldquoLrsquoordine di demolizione delle opere abusive emesso con la sentenza passata in
giudicato puograve essere sospeso solo qualora sia ragionevolmente prevedibile sulla
base di elementi concreti che in un breve lasso di tempo sia adottato dallrsquoautoritagrave
amministrativa o giurisdizionale un provvedimento che si ponga in insanabile
contrasto con detto ordine di demolizionerdquo
ldquoIl motivato parere favorevole della autoritagrave preposta alla tutela del vincolo ed il
parere favorevole della Commissione per il paesaggio se certamente non consente
di ritenere estinto il reato certamente inibiscono la demolizione o la remissione in
pristino dello stato dei luoghi atteso che i provvedimenti emessi comportano una
qualificata ricognizione dellrsquoassenza di conseguenze dannose o pericolose per
lrsquoambienterdquo
(Nel caso di specie la Corte distrettuale sospendeva per sei mesi lrsquoordine di
demolizione di unrsquoopera consistente nella sopraelevazione di un precedente
manufatto con realizzazione di primo e secondo piano (ciascuno di circa 160 mq) in
attesa della definizione del procedimento di sanatoria nellrsquoambito del quale risultava
giagrave emesso parere favorevole della Commissione per il paesaggio e autorizzata la
cancellazione dellrsquoordinanza dirigenziale di acquisizione dellrsquoimmobile al
patrimonio comunale)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi con riferimento alla terza massima Cass Sez III 17 ottobre 2017 n
42978 con riferimento alla quarta massima Cass Sez III 9 febbraio 2016 n
24410 Cass Sez III 3 luglio 2007 n 37318 Cass Sez III 26 novembre 2002 n
40269 Nucci in CED Cass n 222703
Difformi -
Giurisprudenza di merito ndash Leggi speciali
98
Diritto processuale penale
Sequestro preventivo valutazione del fumus boni iuris e del
periculum in mora
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)
TdL Napoli VIII Sez Coll A) 11 settembre 2018 n 549 ord
Diritto processuale penale ndash Riesame reale ndash Sequestro preventivo ndash Particolare
tenuitagrave del fatto ndash Reati urbanistici ndash Opera abusiva completata
(art 309 321 cpp)
ldquoLrsquoapplicabilitagrave della causa di non punibilitagrave per tenuitagrave del fatto nella fase
cautelare non puograve incidere sul giudizio circa la sussistenza o meno del fumus boni
iuris Non puograve ritenersi che vi sia una parte della normativa sostanziale sottratta
allrsquoapplicabilitagrave del giudice del riesame Questrsquoultimo tuttavia deve considerare
lrsquoapplicabilitagrave dellrsquoistituto alla fattispecie concreta al fine di valutare la possibile
ipotesi assolutoria ex art 131-bis cprdquo
ldquoIl sequestro preventivo di unrsquoopera edile realizzata senza titolo abitativo in
unrsquoarea sottoposta al vincolo di interesse pubblico (DM 28 marzo 1985) deve
essere supportato da un adeguato periculum in mora tale da intendersi la prognosi
di reale compromissione degli interessi attinenti al territorio e la previsione della
ulteriore lesione del bene giuridico protetto da parte dellrsquoindagato o di terzi in
ipotesi di godimento o disponibilitagrave della cosardquo
ldquoLrsquoesistenza di una struttura abusiva ultimata non integra di per seacute i requisiti della
concretezza ed attualitagrave del pericolordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi in relazione alla seconda massima Cass Sez III 24 novembre 2011 n
6599 in relazione alla terza massima Cass Sez III 14 aprile 2016 (dep 8 luglio
2016) n 28388
Difformi -
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
99
Mancato pagamento del pedaggio stradale e sequestro preventivo del
veicolo il periculum in mora deriva dalla natura della cosa sui cui egrave
disposto il sequestro
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Emma Lorena Cappuccio)
Trib SMCV 7 novembre 2018 (dep 19 dicembre 2019) ord
Diritto processuale penale ndash Riesame reale ndash Sequestro preventivo ndash Delitti contro il
patrimonio ndash Dissimulazione dello stato di insolvenza
(artt 321 322 cpp )
ldquoIl procedimento cautelare trova la sua ragione nella necessitagrave di evitare che le
conseguenze del reato siano protratte nel tempo incrementate in intensitagrave oppure di
ostacolare la commissione di ulteriori illeciti penali per lrsquoapplicazione della misura
occorre che siano sussistenti gli elementi che rendano ipotizzabile il reato per il quale si
procede ma non egrave richiesto tra i presupposti legittimanti il sequestro che la gravitagrave degli
indizi di colpevolezza sia a carico di un soggetto individuato tanto egrave vero che il vincolo
reale puograve essere disposto in procedimento contro ignotirdquo
ldquoIl silenzio serbato al momento dellrsquoingresso in autostrada egrave idoneo alla dissimulazione
dello stato di insolvenza riscontrabile pertanto nel comportamento di chi presentandosi
al casello a bordo di unrsquoautovettura ndash bene che fa presumere la capacitagrave di assolvere
lrsquoobbligo del pagamento del pedaggio in chi lo possiede ndash prenda in consegna il
talloncino aderendo in tal modo allrsquoofferta contrattuale proveniente dal gestore del
servizio autostradalerdquo
(Nella fattispecie il Tribunale del riesame ha ritenuto che lrsquoesigenza di prevenzione puograve
imporre di adottare la misura cautelare reale ogni qual volta un bene ndash quale che sia la
persona che ne dispone ndashpossa costituire strumento attraverso il quale le conseguenze del
reato vengono aggravate o protratte nel tempo esulando lrsquoaccertamento sulla effettiva
materiale disponibilitagrave del bene dal profilo cautelare essendo il predetto accertamento di
esclusiva competenza del Giudice del procedimento principale Altresigrave ha precisato come
nel caso in esame sussista il fumus del reato ex art 641 cp in quanto il conducente della
vettura transitando in autostrada nelle corsie riservate al ldquotelepassrdquo senza di fatto disporre
di tale strumento di pagamento con il suo comportamento ha profittato piugrave volte della
prestazione offerta dallrsquoente gestore della rete viaria accettando in tal modo di assumere
lrsquoobbligazione corrispettiva per facta concludentia)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi in relazione alla prima massima Cass Sez III 8 gennaio 2011 (dep 13
dicembre 2017) n 35312 in relazione alla seconda massima Cass Sez II 23 settembre
1996 (dep 28 novembre 1996) n 10247
Difformi -
Giurisprudenza di merito ndash Procedimento di prevenzione
100
Procedimento di prevenzione
La richiesta di applicazione della sorveglianza speciale nei confronti
di soggetto in espiazione di una pena detentiva superiore ai due anni
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alfonso Tatarano)
TdP Napoli 17 aprile 2018 decr in proc n 1622012 RGMP Pres
Lomonte Rel Consiglio
Procedimento di prevenzione ndash Sicurezza pubblica ndash Misure di prevenzione
personali ndash Sospensione dellrsquoesecuzione della sorveglianza speciale nel caso di
espiazione di pena detentiva ndash Necessitagrave di verifica dellrsquoattualitagrave della
pericolositagrave ndash Inammissibilitagrave della richiesta di applicazione della sorveglianza
speciale nei confronti di soggetto in espiazione di una pena detentiva lunga
(artt 14 e 15 dlgs 6 settembre 2011 n 159)
ldquoA seguito della sentenza della Corte Costituzionale n 291 del 2011 che ha
dichiarato lrsquoillegittimitagrave dellrsquoart 15 D Lgs 6 settembre 2011 n 159 nella parte in
cui non prevede che nel caso in cui lrsquoesecuzione della misura di prevenzione
personale resti sospesa durante la detenzione per espiazione pena del prevenuto
lrsquoorgano che ha disposto lrsquoapplicazione non debba valutare anche drsquoufficio la
permanenza delle condizioni di pericolositagrave dellrsquointeressato nel momento
dellrsquoesecuzione della misura e dellrsquointroduzione del co 2-ter dellrsquoart 14 che
impone allrsquoorgano competente successivamente allrsquoespiazione di una pena
detentiva non inferiore a due anni di rivalutare la persistenza delle condizioni di
pericolositagrave sociale dellrsquointeressato deve ritenersi che nellrsquoipotesi di prolungata
espiazione della pena detentiva la richiesta dellrsquoorgano proponente volta a valutare
lrsquoattualitagrave della pericolositagrave prospettata sia sostanzialmente inammissibile Deve
infatti osservarsi che in conseguenza del mutato assetto normativo il giudizio
sullrsquoattualitagrave emesso nellrsquoambito di un procedimento che ha come destinatario un
soggetto che dopo lrsquoadozione del provvedimento resteragrave detenuto in espiazione pena
per un periodo di almeno due anni egrave in sostanza ldquotamquam non essetrdquo dovendo lo
stesso giudizio essere necessariamente ripetuto dopo la cessazione della pena
detentiva e prima dellrsquoesecuzione del provvedimentordquo
(Fattispecie nella quale il Tribunale ha dichiarato inammissibile la richiesta di
applicazione della misura di prevenzione della sorveglianza speciale nei confronti di
un soggetto condannato in espiazione con fine pena (abbondantemente) superiore ai
due anni termine minimo questrsquoultimo previsto dal co 2-ter dellrsquoart 14 per radicare
lrsquoobbligo di verifica dellrsquoattualitagrave della pericolositagrave sociale da parte dellrsquoorgano
competente allrsquoapplicazione della misura Ha ritenuto il Tribunale che
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
101
lrsquoadempimento della verifica della permanenza della pericolositagrave sociale
successivamente alla cessazione dellrsquoesecuzione della pena comporterebbe un
rallentamento nella celeritagrave dellrsquoapplicazione della misura vanificando di fatto
lrsquointeresse dellrsquoorgano proponente a conseguire una rapida sottoposizione del
proposto alla misura evitando il pericolo di dilazioni)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi con riferimento alla necessitagrave di procedere alla verifica dellrsquoattualitagrave della
pericolositagrave sociale del proposto allrsquoesito dellrsquoespiazione Cass Sez V 13 giugno
2016 (dep 29 luglio 2016) n 33345 Cartanese in CED Cass n 268046
Difformi -
I requisiti per lrsquoapplicazione del controllo giudiziario delle imprese
su richiesta del privato
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Antonio Scotto Rosato)
Tribunale SMCV Sez Misure di prevenzione 2 maggio 2018 n 3 decr
Procedimento di prevenzione ndash Controllo giudiziario delle aziende ndash Finalitagrave ndash
Requisiti ndash Occasionalitagrave
(art 34-bis dlgs 6 settembre 2011 n159)
ldquoLa nuova misura dettata dallrsquoart 34-bis nasce dalla necessitagrave di adattare alle
mutate realtagrave socio-economiche gli strumenti giagrave esistenti in tema di contrasto alla
criminalitagrave organizzata adeguandoli alle diverse forme di intervento dei fenomeni
criminogeni nellrsquoimpresa ma tenendo al contempo nella giusta considerazione le
esigenze di salvaguardia della proprietagrave privata e della libera iniziativa economica
con particolare attenzione alle inevitabili conseguenze sul piano sociale ed alle
pesanti ricadute sui livelli occupazionali noncheacute sulla stessa efficienza ed efficacia
dellrsquoazione amministrativardquo
ldquoIl ricorso alla misura di cui allrsquoart 34-bis su impulso del privato egrave di natura
sussidiaria utilizzabile solo ove venga riscontrato il tratto di agevolazione
dellrsquoattivitagrave economica rispetto ad entitagrave criminali e pertanto deve collocarsi fra le
previsioni legislative che hanno come obiettivo la bonifica delle imprese nellrsquoottica
del salvataggio dal rischio di infiltrazioni mafiose dovendosi interpretare quale
strumento finalizzato alla conservazione delle imprese una volta depurate dagli
aspetti di illegalitagraverdquo
ldquoAffincheacute possa ricorrersi allo strumento previsto dallrsquoart 34-bis egrave necessario che
lrsquoimpresa sia soggetta ad un tentativo di infiltrazione mafiosa che tuttavia tale
Giurisprudenza di merito ndash Procedimento di prevenzione
102
fenomeno di infiltrazione abbia il carattere dellrsquooccasionalitagrave ed infine che
lrsquoimpresa sia stata destinataria di unrsquoinformativa antimafia tempestivamente
impugnatardquo
(Nel caso di specie il Tribunale nellrsquoaccogliere lrsquoistanza di parte ammetteva il
controllo giudiziario di cui allrsquoart 34-bis per anni due ritenendo sussistenti tutti i
requisiti richiesti dalla norma quali il carattere occasionale del tentativo di
infiltrazione camorristica noncheacute la sussistenza di una informativa antimafia
debitamente impugnata)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi -
Difformi -
Programmazione eventi e suggerimenti bibliografici
103
Programmazione eventi
- 25 marzo 2019 Le modifiche allrsquoart 4-bis OP il nuovo regime
penitenziario dei reati contro la pubblica amministrazione relatori Prof
Giuseppe Tabasco Dott Marco Carbone Dottssa Filomena Capasso
Dott Valentino Battiloro Avv Dario Gagliano Avv Gaetano Balice
- 16 aprile 2019 Trattamento dati personali privacy riservatezza nei
recenti interventi legislativi relatori Dott Alfredo Guardiano Prof
Avv Pasquale Troncone Profssa Vania Maffeo
- maggio 2019 La Corte di Strasburgo e la confisca senza condanna
lrsquoattesa sentenza della Grande Chambre (C edu GC 28 giugno 2018
GIEM Srl e altri c Italia)
- maggio 2019 La riforma della prescrizione ai tempi del populismo
penale
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
104
Suggerimenti bibliografici
Bellucci G Il patrocinio a spese dello Stato Giappichelli 2019 p 224
Della Ragione L (a cura di) La legge anticorruzione 2019 Giuffregrave
2019 p 98
Falato F (a cura di) Appunti di cooperazione giudiziaria penale II ed
ESI 2019 p 244
Manduchi C (a cura di) Contrasti giurisprudenziali penali 2018
Giuffregrave 2019 in corso di pubblicazione
Pennetta A L Bullismo Cyberbullismo e nuove forme di devianza
Giappichelli 2019 p 344
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
5
DASPO obbligo di comparire presso un ufficio o comando di polizia
Cass Sez III 15 giugno 2018 dep 9 ottobre 2018 n 45251 p 62
Cattivo stato di conservazione del cibo
Cass Sez III 18 luglio 2018 dep 9 ottobre 2018 n 45274 p 63
Il doppio binario sanzionatorio nel market abuse
Cass Sez V 16 luglio 2018 dep 10 ottobre 2018 n 45829 p 64
Il calcolo dellrsquoIVA evasa
Cass Sez III 28 marzo 2018 dep 16 ottobre 2018 n 46953 p 64
Il concetto di disponibilitagrave degli oggetti atti ad offendere nelle ipotesi di
DASPO di gruppo
Cass Sez III 24 maggio 2018 dep 16 ottobre 2018 n 46982 p 65
La natura istantanea del delitto di trasferimento fraudolento di valori
Cass Sez VI 20 giugno 2018 dep 17 ottobre 2018 n 47304 p 66
Il destino dellrsquoordine di demolizione nel caso di ammissione alla prova
dellrsquoimputato
Cass Sez III 3 luglio 2018 dep 18 ottobre 2018 n 47456 p 67
Lrsquoammissibilitagrave del concorso tra il reato di dichiarazione infedele ed omesso
versamento dellrsquoIVA
Cass Sez III 1 febbraio 2018 dep 23 ottobre 2018 n 48246 p 68
La necessitagrave della individuazione del ruolo svolto dal concorrente nel reato di
sottrazione fraudolenta
Cass Sez III 12 giugno 2018 dep 29 ottobre 2018 n 49200 p 68
Il concorso dellrsquoextraneus a singole condotte distrattive nel delitto di
bancarotta fraudolenta
Cass Sez V 17 maggio 2018 dep 29 ottobre 2018 n 49449 p 69
Insider trading doppio binario e proporzionalitagrave del complessivo trattamento
sanzionatorio
Cass Sez V 21 settembre 2018 dep 31 ottobre 2018 n 49869 p 70
III Diritto processuale penale p 73
Rito abbreviato copertura della procura speciale nellrsquoipotesi di modifica
dellrsquoimputazione
Cass Sez VI 6 luglio 2018 dep 4 settembre 2018 n 39926 p 73
Sindacato del giudice dellrsquoesecuzione nella determinazione del tempus
commissi delicti
Cass Sez I 10 luglio 2018 dep 5 settembre 2018 n 39943 p 74
Diffamazione e principio di correlazione tra accusa e sentenza
Cass Sez V 3 maggio 2018 dep 6 settembre 2018 n 40083 p 75
La notifica dellrsquoavviso di fissazione per lrsquoudienza del giudizio di appello
Indice
6
Cass Sez V 16 maggio 2018 dep 7 settembre 2018 n 40159 p 75
Il creditore munito di garanzia reale sul bene non puograve chiedere la revoca del
sequestro preventivo
Cass Sez III 4 dicembre 2018 dep 11 settembre 2018 n 40318 p 76
I limiti della confisca nelle ipotesi di denaro provenienti da soggetti terzi
estranei al reato
Cass Sez III 12 luglio 2018 dep 24 settembre 2018 n 41104 p 77
Il commesso di un negozio puograve sporgere querela per truffa anche se
formalmente privo del potere di rappresentanza
Cass Sez II 18 luglio 2018 dep 26 settembre 2018 n 41785 p 78
Lrsquouso della posta elettronica certificata per il deposito di istanze in cancelleria
Cass Sez III 17 maggio 2018 dep 1 ottobre 2018 n 43184 p 78
Formula corretta di esclusione della punibilitagrave per particolare tenuitagrave del fatto
innanzi al Giudice di Pace
Cass Sez V 26 giugno 2018 dep 4 ottobre 2018 n 44128 p 79
Lrsquoinammissibilitagrave dellrsquoatto di appello nei casi di difetto di specificitagrave dei motivi
di gravame
Cass Sez V 12 luglio 2018 dep 4 ottobre 2018 n 44177 p 80
Lrsquoammissibilitagrave del patteggiamento del reato di omesso versamento dellrsquoIVA
nelle ipotesi di mancata estinzione del debito tributario
Cass Sez III 18 luglio 2018 dep 9 ottobre 2018 n 45275 p 81
Violazione del termine di durata massima delle indagini preliminari
Cass Sez VI 8 marzo 2018 dep 9 ottobre 2018 n 45486 p 82
Sostituto processuale e delega orale
Cass Sez I 2 ottobre 2018 dep 25 ottobre 2018 n 48862 p 83
Impedimento dellrsquoimputato
Cass Sez V 20 settembre 2018 dep 25 ottobre 2018 n 48892 p 84
IV Esecuzione e sorveglianza p 85
Valutazione della condotta successiva serbata dal condannato e affidamento in
prova ai servizi sociali
Cass Sez I 18 maggio 2018 dep 11 settembre 2018 n 40341 p 85
Videosorveglianza dei detenuti in regime 41-bis OP e limiti nellrsquoesercizio dei
mezzi di controllo
Cass Sez I 16 aprile 2018 dep 8 ottobre 2018 n 44972 p 86
Permessi premio e programma trattamentale
Cass Sez I 18 luglio 2018 dep 26 ottobre 2018 n 49146 p 86
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
7
V Procedimento di prevenzione p 89
Misure di prevenzione tassativitagrave dei casi ed autonomia della valutazione
rispetto al procedimento di cognizione
Cass Sez I 19 aprile 2018 dep 3 ottobre 2018 n 43826 p 89
Sorveglianza speciale e prescrizioni generiche del cd honeste vivere
Cass Sez I 6 giugno 2018 dep 30 ottobre 2018 n 49731 p 90
Giurisprudenza di merito p 91
Diritto penale p 91
La ripetitivitagrave della condotta ed il profitto economicamente apprezzabile quali
elementi qualificanti la fattispecie di truffa ai danni dello Stato realizzata
mediante lattestazione da parte di terzi della propria presenza in servizio
Gup SMCV 20 aprile 2017 dep 20 maggio 2017 n 345 p 91
Disastro ambientale e ne bis in idem
Trib SMCV Sez III 20 settembre 2018 dep 4 ottobre 2018 n 4571 p 92
Leggi speciali p 93
Ordine di demolizione del Giudice penale e destinazione del bene a finalitagrave
pubbliche
Trib Napoli Sez I GM 15 dicembre 2017 dep 22 dicembre 2017 ord
p 93
La configurabilitagrave del reato di cui allrsquoart 2 dlgs 742000 non egrave impedita
dallrsquoeffettiva esistenza delle operazioni commerciali intraprese noncheacute dalla
veridicitagrave dei pagamenti effettuati
Trib NA VII Sez GM 31 gennaio 2018 dep 18 aprile 2018 n 1397 p 94
La configurabilitagrave del delitto di bancarotta per distrazione in assenza della
delibera assembleare
Trib Napoli Sez III 4 luglio 2018 dep 1 ottobre 2018 n 8887 p 95
Reati urbanistici e dissequestro
Gip Napoli Uff XXII 6 novembre 2018 dep 7 novembre 2018 ord p 96
Condono e sospensione dellrsquoordine di demolizione delle opere abusive
C app Napoli 28 novembre 2018 dep 3 dicembre 2018 ord p 96
Diritto processuale penale p 98
Sequestro preventivo valutazione del fumus boni iuris e del periculum in mora
Trib Napoli VIII Sez Riesame 5 settembre 2018 dep 11 settembre 2018 n
549 ord p 98
Indice
8
Mancato pagamento del pedaggio stradale e sequestro preventivo del veicolo
il periculum in mora deriva dalla natura della cosa sui cui egrave disposto il
sequestro
Trib SMCV 7 novembre 2018 dep 19 dicembre 2018 ord p 99
Procedimento di prevenzione p 100
La richiesta di applicazione della sorveglianza speciale nei confronti di
soggetto in espiazione di una pena detentiva superiore ai due anni
TdP Napoli 17 aprile 2018 decr p 100
I requisiti per lrsquoapplicazione del controllo giudiziario delle imprese su richiesta
del privato
Trib SMCV Sez Misure di prevenzione 2 maggio 2018 n 3 decr p 101
Programmazione eventi formativi p 103
Suggerimenti bibliografici p 104
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
9
Opinioni
Intervento del Presidente Carnevale allrsquoinaugurazione
dellrsquoanno giudiziario (sintesi)
La Camera Penale di Napoli avverte lrsquoesigenza di denunciare la situazione di
gravissima crisi in cui versa la giustizia penale in Italia
Fra le principali ragioni di preoccupazione occorre anzitutto annoverare lrsquoemergenza
carcere
Per rendersi conto della dimensione del problema egrave sufficiente scorrere (ma egrave
necessario farlo per poter parlare del fenomeno) i dati ufficiali delle persone
detenute in istituti penitenziari al 31 dicembre 2018
Su scala nazionale si contano circa 10000 detenuti in eccesso rispetto alla capienza
regolamentare (quasi il 18) In Campania risultano ristretti 7660 cittadini a fronte
di una capienza regolamentare di 6142 unitagrave (quasi il 20)
Inoltre non bisogna dimenticare che della popolazione complessiva ben 1700
persone non sono ldquodefinitivirdquo Si vuole dire che oltre il 20 della popolazione
carceraria campana egrave composta da presunti innocenti Addirittura 1436 sono quelli
in attesa di primo giudizio
Nel solo distretto di Corte di appello di Napoli si contano 7028 presenze a fronte di
una capienza regolamentare di 5682 unitagrave
La Casa circondariale ldquoG Salviardquo di Napoli ndash Poggioreale egrave lrsquoistituto con piugrave
detenuti drsquoItalia con 2296 presenze a fronte di una capienza regolamentare di 1638
Tradotti questi numeri in percentuale significa oltre il 40 in esubero
Se questi sono i numeri si deve prendere atto che il sovraffollamento carcerario nel
nostro Paese ha nuovamente toccato picchi di emergenza nazionale
Opinioni
10
E ancora una volta occorre ribadire che una quota significativa di persone detenute egrave
rappresentata da soggetti in attesa di giudizio ossia di persone che per dettato
costituzionale lrsquoordinamento italiano presume essere innocenti
La giurisdizione di sorveglianza rappresenta un tema strettamente correlato al
Carcere
Come noto il funzionamento del Tribunale di sorveglianza di Napoli presenta gravi
criticitagrave piugrave e piugrave volte denunciate dalla Camera Penale di Napoli
Purtroppo tali criticitagrave ancora non hanno trovato soluzione nonostante gli sforzi
profusi a livello locale dai dirigenti degli uffici giudiziari interessati Eppure si tratta
di criticitagrave che incidono pesantemente su una porzione significativa della
popolazione carceraria rappresentata dai detenuti in espiazione pena
Disfunzioni che infliggono un evidente vulnus nei confronti dei detenuti
ingenerando fra lrsquoaltro una generale sfiducia sulla funzione rieducativa della pena e
che inevitabilmente mortificano le funzioni dellrsquoavvocato e del magistrato
Altro tema nevralgico riguarda i tempi del Giudizio penale che sono troppo lunghi
Con lrsquoassetto attuale si restituisce lrsquoidea di un processo dalla durata tuttrsquoaltro che
ragionevole creando un clima di sfiducia nei cittadini
Ebbene in un contesto del genere si innestano trasformando la preoccupazione in
allarme le linee drsquoazione che contraddistinguono le scelte politiche e di politica
legislativa portate avanti in materia di giustizia dallrsquoattuale compagine governativa
Sul terreno della libertagrave personale e dellrsquoespiazione della pena le risposte politiche si
sono tradotte in un ristrettissimo arco temporale a titolo esemplificativo 1) nella
scelta ndash concernente la riforma dellrsquoordinamento penitenziario proposta dal Ministro
Orlando allrsquoesito del lungo lavoro degli Stati Generali dellrsquoesecuzione penale ndash di
non esercitare la delega nella parte relativa alle misure alternative ed alla
eliminazione di automatismi preclusivi 2) nella scelta di approvare la legge cd
ldquospazzacorrottirdquo (l n 3 del 2019) che prevede fra lrsquoaltro lrsquoulteriore ampliamento
del catalogo dei reati di cui allrsquoart 4-bis dellrsquoordinamento penitenziario
Il tutto in una visione drammaticamente carcerocentrica che da un lato appare
dimentica di fondamentali ed insopprimibili principi costituzionali a partire da
quello della finalitagrave rieducativa della pena dallrsquoaltro non sembra tenere in alcun
conto il drammatico sovraffollamento degli istituti penitenziari italiani
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
11
Sul terreno dellrsquoefficienza le ldquoricetterdquo politiche si sono tradotte in scelte giagrave operate
o solo prospettate implicanti 1) la sostanziale cancellazione del principio di
immediatezza 2) una modifica in senso peggiorativo del regime delle impugnazioni
3) lrsquointroduzione di una nuova causa di ldquosospensionerdquo del termine di prescrizione
destinato a rimanere sospeso dalla pronuncia della sentenza di primo grado o del
decreto penale di condanna fino alla data di esecutivitagrave della sentenza che definisce
il giudizio o dellrsquoirrevocabilitagrave del decreto di condanna In altre parole si tratta di un
abbattimento dellrsquoistituto (di fatto sterilizzato) una volta che il procedimento sia
giunto a segnare tale tappa potragrave protrarsi ad libitum senza alcun limite
cronologico generando la inaccettabile figura dellrsquoeterno imputato
Accomunando peraltro incredibilmente agli imputati destinatari di una sentenza di
condanna anche coloro che siano stati assolti oltre ndash naturalmente ndash alle vittime del
reato
Un lsquofine processo mairsquo (assimilabile ad una sorta di vera e propria lsquopena
processualersquo quasi un lsquoergastolo processualersquo) che presenta plurimi e rilevantissimi
profili confliggenti con il quadro costituzionale
Tanto in un clima segnato da un progressivo scadimento come emblematicamente
testimoniato dalla recentissima vicenda concernente il detenuto Cesare Battisti
condannato in via definitiva per gravissimi reati e tuttavia esibito (dopo la cattura
ed il ritorno in Italia) come fosse un trofeo da una sorta di Stato vendicatore in
spregio ai piugrave elementari presidi posti a garanzia della dignitagrave umana dovuta a tutti
Nessuno escluso
Un clima che peraltro contribuisce al diffondersi tra i cittadini di un ldquogiustizialismo
populistardquo ndash che sostituisce al principio costituzionale di non colpevolezza una
concezione della giustizia quale luogo di punizione ndash come da ultimo dimostrano
plasticamente i recenti inaccettabili accadimenti verificatisi presso un Tribunale di
questo Distretto di Corte di Appello alla lettura di una sentenza non integralmente
recettiva delle imputazioni formulate
La CPN tuttavia non si limita ad esprimere la propria ferma contrarietagrave a soluzioni
che reputa inaccettabili giagrave sotto il profilo dei principi
Riteniamo infatti doveroso lrsquoimpegno per far crescere prassi virtuose
Crediamo infatti che un processo giusto ndash contrariamente alla vulgata che si cerca di
propagandare ndash possa coniugarsi con una giustizia efficiente
Opinioni
12
Che un processo giusto possa anzi debba avere una durata ragionevole
E in ogni caso reputiamo inaccettabile che possa anche solo ipotizzarsi di risolvere
la questione delle (eventuali) inefficienze del sistema incidendo sui presidi di
garanzia e sui diritti di libertagrave delle persone
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
13
Novitagrave normative
La (mancata) riforma dellrsquoordinamento penitenziario per minorenni e
giovani adulti dopo 40 anni di attesa
dlgs 2 ottobre 2018 n 121
Disciplina dellrsquoesecuzione delle pene nei confronti dei condannati minorenni in
attuazione della delega di cui allrsquoarticolo 1 commi 81 83 e 85 lettera p) della
legge 23 giugno 2017 n 103
pubblicato in GU 26 ottobre 2018 n 250 Suppl Ordinario n 50
(scheda a cura di Sabina Coppola)
Il decreto in esame per la prima volta contempla una disciplina specifica per
lrsquoesecuzione della pena nei confronti dei soggetti minori degli anni 18 e dei giovani
adulti (ovvero dei soggetti di etagrave compresa tra i 18 ed i 25 anni) prevedendo solo in
via sussidiaria lrsquoapplicazione della normativa prevista per i condannati adulti A tal
proposito infatti lrsquoart 1 co 1 recita testualmente Nel procedimento per
lesecuzione della pena detentiva e delle misure penali di comunitagrave a carico di
minorenni noncheacute per lapplicazione di queste ultime si osservano le disposizioni
del presente decreto e per quanto da esse non previsto quelle del codice di
procedura penale della legge 26 luglio 1975 n 354 del relativo regolamento di
attuazione di cui al decreto del Presidente della Repubblica 30 giugno 2000 n230
e del decreto del Presidente della Repubblica 22 settembre 1988 n 448 e relative
norme di attuazione di coordinamento e transitorie approvate con decreto
legislativo 28 luglio 1989 n 272rdquo La specialitagrave della materia comporta che la
competenza sia riservata al Tribunale di Sorveglianza per i minorenni (art 8)
La finalitagrave a cui mira lrsquoesecuzione penale minorile egrave quella di ldquofavorire percorsi di
giustizia riparativa e di mediazione con le vittime di reato Tende altresigrave a favorire
la responsabilizzazione leducazione e il pieno sviluppo psico-fisico del minorenne
la preparazione alla vita libera linclusione sociale e a prevenire la commissione di
ulteriori reati anche mediante il ricorso ai percorsi di istruzione di formazione
professionale di istruzione e formazione professionale di educazione alla
cittadinanza attiva e responsabile e ad attivitagrave di utilitagrave sociale culturali sportive
e di tempo liberordquo (art 1 co 2) Ciograve comporta la possibilitagrave per il Magistrato di
Sorveglianza di modificare la misura in atto in funzione delle prerogative dei
singoli condannati ed in unrsquoottica di personalizzazione dellrsquoesecuzione della pena
Novitagrave normative
14
La disciplina dellrsquoordinamento penale minorile si fonda sul principio di
territorialitagrave teso ad assicurare il mantenimento ed il rafforzamento delle
relazioni socio-familiari del minorenne (indispensabili per garantirgli un piugrave
facile ritorno nel suo contesto di vita) e derogabile qualora manchino o non siano
educativamente adeguati i riferimenti socio-affettivi di cui si dispone (art 2 co
7 e art 22) e stigmatizzando la extrema ratio del ricorso al carcere contempla le
cd misure penali di comunitagrave (art 2) ldquoLe misure penali di comunitagrave sono disposte
quando risultano idonee a favorire levoluzione positiva della personalitagrave un
proficuo percorso educativo e di recupero sempre che non vi sia il pericolo che il
condannato si sottragga allesecuzione o commetta altri reati Tutte le misure
devono prevedere un programma di intervento educativordquo (art 2 co 1)
Il decreto prima chiarisce le modalitagrave esecutive delle misure penali di comunitagrave
(art 3) e poi le analizza nel dettaglio In particolare sono misure penali di
comunitagrave
- lrsquoaffidamento in prova al servizio sociale qualora la pena da espiare non
superi i 4 anni (art 4)
- lrsquoaffidamento in prova con detenzione domiciliare per alcuni giorni in
particolare (presso il proprio domicilio o altro luogo specificamente
individuato) nei casi in cui sia concesso lrsquoaffidamento di cui allrsquoart 4 (art 5)
- la detenzione domiciliare qualora la pena da espiare non superi i 3 anni e non
vi siano le condizioni per laffidamento in prova al servizio sociale e per
laffidamento in prova al servizio sociale con detenzione domiciliare (art 6)
- la semilibertagrave (art 7) qualora il condannato abbia espiato almeno un terzo
della pena e se si tratta di condannato ldquoper taluno dei delitti indicati nel
comma 1 dellarticolo 4-bis della legge 26 luglio 1975 n 354 si tiene conto
altresigrave del significativo rapporto tra la pena espiata e la pena residuardquo
Il decreto nonostante le aspettative non elimina gli automatismi preclusivi
previsti dallrsquoart 4 bis dellrsquoordinamento penitenziario (per lrsquoesecuzione della pena
detentiva nei confronti di soggetti maggiorenni)
Il III capo del decreto in argomento disciplina lrsquoesecuzione delle misure penali di
comunitagrave e delle misure alternative nei confronti dei soggetti minori di anni 18 e dei
giovani adulti riservando a questi ultimi un trattamento specifico ed adeguato alle
indicazioni europee che (in termini di ldquostandard europei di vivibilitagrave carcerariardquo)
avevano esteso fino ai venticinque anni lrsquoetagrave raggiunta la quale obbligatoriamente i
condannati per reati commessi da minorenni dovessero transitare in istituti carcerari
per adulti Lrsquoestensione ai giovani adulti della disciplina prevista per i soggetti
minorenni egrave subordinata al rispetto dei processi educativi giagrave in atto ciograve significa
che se il giovane adulto per qualsiasi ragione abbia giagrave fatto ingresso nel carcere
ordinario non potragrave piugrave accedere a quello minorile e che al contrario qualora egli
sia detenuto presso un istituto di pena minorile e stia seguendo un programma
rieducativo esso non dovragrave essere interrotto neanche dal sopraggiungere di un nuovo
titolo esecutivo per reati commessi da maggiorenne Sul punto infatti lrsquoart 10 co
1 recita ldquoQuando nel corso dellesecuzione di una condanna per reati commessi da
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
15
minorenne sopravviene un titolo di esecuzione di altra pena detentiva per reati
commessi da maggiorenne il pubblico ministero emette lordine di esecuzione lo
sospende secondo quanto previsto dallarticolo 656 del codice di procedura penale
e trasmette gli atti al magistrato di sorveglianza per i minorenni Se questi ritiene
che vi siano le condizioni per la prosecuzione dellesecuzione secondo le norme e
con le modalitagrave previste per i minorenni tenuto conto del percorso educativo in
atto e della gravitagrave dei fatti oggetto di cumulo ne dispone con ordinanza
lestensione al nuovo titolo altrimenti dispone la cessazione della sospensione e
restituisce gli atti al pubblico ministero per lulteriore corso dellesecuzione Si tiene
altresigrave conto delle ragioni di cui allarticolo 24 del decreto legislativo 28 luglio
1989 n 272rdquo
Il Capo IV infine ha inteso disciplinare llsquoorganizzazione penitenziaria minorile
in senso stretto e in linea con i principi esaminati finora) ha cercato di assicurare un
buon livello qualitativo della gestione della vita carceraria rendendolo obbligatorio
per legge e mirando ad un trattamento rieducativo personalizzato e finalizzato al
reinserimento graduale nel tessuto sociale a mano a mano che la pena decorre
Il restyling del Casellario giudiziale
dlgs 2 ottobre 2018 n 122
Disposizioni per la revisione della disciplina del casellario giudiziale in
attuazione della delega di cui allarticolo 1 commi 18 e 19 della legge 23 giugno
2017 n 103
Pubblicato in G U 26 ottobre 2018 n 250 Suppl Ordinario n 50
(scheda a cura di Angelo Mastrocola)
In attuazione dellrsquoart 1 commi 18 e 19 della Legge 23 giugno 2017 n 103 ndash che
delegava il Governo ad adottare entro un anno dalla data di entrata in vigore della
stessa un Decreto legislativo per la revisione della disciplina del casellario
giudiziale (dPR 14 novembre 2002 n 313) ndash egrave stato pubblicato in GU del 26
ottobre 2018 il dlgs 2 ottobre 2018 n 122 recante laquoDisposizioni per la revisione
della disciplina del casellario giudizialerdquo
La ratio sottesa alla novella legislativa partiva dallrsquoesigenza di adeguare la
normativa in tema di iscrizione e cancellazione dei provvedimenti giudiziari nel
casellario giudiziale ai nuovi istituti giuridici di diritto penale sia sostanziale che
processuale e per dare attuazione alle direttive europee in tema di protezione dei
dati personali
Lrsquoart 1 del dlgs n 1222018 dal titolo laquomodifiche al testo unico sul casellario
giudiziale in materia di provvedimenti iscrivibiliraquo opera sullrsquoart 3 dPR n
3132002 in tema di elencazione dei provvedimenti che per estratto sono soggetti
ad iscrizione nel casellario giudiziale con lrsquoaggiunta tra i provvedimenti iscrivibili
anche delle sentenze che dichiarano estinto il reato per esito positivo della messa
alla prova ai sensi dellrsquoart 464-septies cpp prima della novella veniva annoverata
Novitagrave normative
16
come iscrivibile solamente lordinanza che ai sensi dellarticolo 464-quater cpp
dispone la sospensione del procedimento con messa alla prova Appare quindi
corretto che nel certificato in questione si debbano iscrivere al pari dellrsquoordinanza di
sospensione del procedimento anche le sentenze che danno atto dellrsquoesito
favorevole della messa alla prova
Lrsquoart 2 del decreto legislativo in commento dal titolo laquomodifiche al testo unico sul
casellario giudiziale in materia di eliminazione delle iscrizioniraquo modifica gli artt 5
e 8 dPR 3132002 in tema di eliminazione delle iscrizioni dai certificati del
casellario giudiziale e dei carichi pendenti
Egrave stato interamente riscritto lrsquoart 5 del dPR n 3132002 secondo cui laquole iscrizioni
nel casellario giudiziale sono eliminate decorsi quindici anni dalla morte della
persona alla quale si riferiscono e comunque decorsi cento anni dalla sua nascitaraquo
mentre la precedente formulazione faceva riferimento alla ldquocancellazione
dellrsquoiscrizione alla morte del soggetto e comunque il mantenimento della stessa fino
al compimento dellrsquoottantesimo anno di etagraverdquo
Al comma 2 lett a) dellrsquoart 5 dPR n 3132002 il decreto legislativo in
commento stabilisce che ldquosono eliminate anche le iscrizioni relative ai casi di
rescissione del giudicato ai sensi dellrsquoarticolo 669 cpprdquo adeguando la normativa al
nuovo istituto giuridico delineato a seguito della l n 67 del 2014 poi modificata
dalla successiva legge n 103 del 2017
Lrsquoart 2 dlgs n 1222018 rivisita altresigrave il regime di eliminazione delle iscrizioni
del casellario dei carichi pendenti
Ulteriore modifica apportata dallrsquoart 2 del decreto in oggetto incide sullrsquoart 8 dPR
3132002 il cui testo egrave stato modificato nel senso che lrsquoeliminazione dellrsquoiscrizione
puograve avvenire nella sola ipotesi di decesso del soggetto intestatario della stessa (e non
piugrave al compimento dellrsquo80esimo anno di etagrave)
Lrsquoart 3 dlgs n 1222018 laquomodifiche al testo unico sul casellario giudiziale in
materia di ufficio iscrizione ufficio territoriale ufficio locale ufficio centraleraquo
persegue invece una razionalizzazione dei servizi amministrativi
La nuova formulazione del comma 1 dellrsquoart 15 dPR 3132002 egrave la seguente
laquolrsquoufficio iscrizione iscrive per estratto nel sistema ed elimina dal sistema anche
sulla base delle comunicazioni di cui allrsquoart 16 i provvedimenti di cui agli articoli 3
e 9 esclusi quelli di competenza dellrsquoufficio centrale ai sensi dellrsquoarticolo 19
commi 3 4 e 5raquo
Il comma 5 dellrsquoart 19 del dPR n 3132002 viene riformulato in adeguamento alle
precedenti novelle legislative laquolrsquoufficio centrale elimina dal sistema le iscrizioni
relative alle persone decorsi quindici anni della morte della persona alla quale si
riferiscono e comunque decorsi cento anni dalla sua nascita noncheacute le iscrizioni
dei provvedimenti giudiziari relativi a minori ai sensi dellrsquoart 5 comma 4raquo
Lrsquoart 4 del decreto legislativo in commento mira a semplificare gli adempimenti
amministrativi in materia di casellario giudiziale (come disciplinato dallrsquoart 1
comma 18 lett a) della Legge delega) in luogo dei tre certificati rilasciabili su
richiesta dellrsquointeressato ndash certificato generale quello penale e quello civile
disciplinati dagli artt 23 e ss del DPR n 3132002 ndash viene rilasciato un unico
modello certificativo
Vengono cosigrave abrogati gli artt 23 25 e 26 dPR n 3132002 per cui residua solo
lrsquoart 24 dal titolo laquocertificato del casellario giudiziale richiesto dallrsquointeressatoraquo vi
egrave dunque unrsquounica tipologia di certificato rilasciabile allrsquointeressato senza che
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
17
questi sia tenuto a motivare la richiesta con lrsquoindicazione delle iscrizioni nel
casellario giudiziario europeo
Riformato egrave anche lrsquoistituto della ldquonon menzionerdquo nel certificato secondo i rilievi
della Corte Costituzionale non devono essere menzionate nel certificato in parola le
sentenze che applicano la pena ai sensi dellrsquoart 445 cpp allorcheacute la pena irrogata
non superi i due anni di detenzione (soli o congiunti alla pena pecuniaria)
lrsquoordinanza di sospensione del procedimento con messa alla prova (art 464-quater
cpp) e la sentenza che dichiara estinto il reato per esito positivo della stessa (art
464-septies cpp)
Lrsquoart 4 del decreto legislativo in commento novella gli artt 24 e 25-ter (per i
certificati richiesti dai privati) e gli artt 28 e 28-bis (per i certificati per le pubbliche
amministrazioni o i gestori di pubblici servizi) del Testo Unico prevedendo che in
calce al certificato del casellario giudiziale e a quello del casellario giudiziale
europeo debba essere necessariamente indicato se esistono o meno condanne
rispettivamente in ambito europeo e in ambito nazionale
Sempre ad opera dellrsquoart 4 dlgs n 1222018 si interviene sullrsquoart 27 dPR n
3132002 in tema di certificato dei carichi pendenti rilasciati su richiesta
dellrsquointeressato prevedendo che non figurino i provvedimenti giudiziari che hanno
dichiarato la non punibilitagrave ai sensi dellrsquoarticolo 131-bis cp e i provvedimenti
concernenti lrsquoistituto della messa alla prova (ordinanza di sospensione della messa
alla prova e sentenza che dichiara lrsquoestinzione del reato per esito positivo della
stessa)
Ancora lrsquo4 del dlgs n 1222018 modifica lrsquoart 28 del dPR n 3132002 dal
titolo laquocertificati richiesti dalle amministrazioni pubbliche e gestori di pubblici
serviziraquo la ratio egrave quella di far ottenere alle pubbliche amministrazioni il certificato
selettivo quello generale noncheacute i certificati di cui agli artt 27 e 28-bis del Testo
Unico
Ai sensi del co 2 dellrsquoart 28 del dPR n 3132002 il certificato selettivo laquocontiene
le sole iscrizioni esistenti nel casellario giudiziale a carico di un determinato
soggetto pertinenti e rilevanti rispetto alle finalitagrave istituzionali dellrsquoamministrazione
o del gestoreraquo
Il certificato generale invece laquoriporta tutte le iscrizioni esistenti nel casellario
giudiziale a carico di un determinato soggetto ed egrave rilasciato quando non puograve
procedersi sulla base delle disposizioni che regolano i singoli procedimenti
amministrativi alla selezione delle iscrizioni pertinenti e rilevantiraquo
Lrsquoart 28 del dPR n 3132002 elenca una serie di iscrizioni che in linea rispetto
alle previsioni di cui allrsquoart 24 (riguardante il certificato a richiesta dellrsquointeressato)
non devono essere riportate nei 2 certificati summenzionati (selettivo e generale)
1) le condanne relative a contravvenzioni punibili con la sola ammenda e le
condanne per reati estinti ai sensi dellrsquoart 197 comma 1 cp 2) le ordinanze di
sospensione del procedimento con messa alla prova e le sentenze che dichiarano
estinto il reato per esito positivo della stessa 3) i provvedimenti che dichiarano la
non punibilitagrave del soggetto ai sensi dellrsquoart 131-bis cp
Viene inoltre disciplinata dal novellato art 39 del dPR n 3132002 la modalitagrave di
rilascio dei certificati alle pubbliche amministrazioni e ai gestori di pubblici servizi
i certificati selettivi e generali (di cui allrsquoart 28) e quelli concernenti lrsquoanagrafe delle
sanzioni amministrative dipendenti da reato (di cui allrsquoart 32) vengono essere
acquisiti attraverso la consultazione del Sistema Informativo del Casellario ma tale
Novitagrave normative
18
consultazione dovragrave essere oggetto di apposita convenzione tra il Ministero della
Giustizia e le singole amministrazioni interessate
Infine gli artt 5 6 e 7 del dlgs n 1222018 mirano ad armonizzare la disciplina
transitoria di entrata in vigore delle nuove disposizioni con la precedente disciplina
in materia
Lrsquoart 5 modifica lrsquoart 47 del TU stabilendo che laquolrsquoeliminazione delle iscrizioni di
cui al comma 1 egrave effettuata dallrsquoufficio locale decorsi quindici anni dalla morte della
persona alla quale si riferiscono e comunque decorsi cento anni dalla sua nascitaraquo
Lrsquoart 6 dlgs n 1222018 modifica lrsquoart 51 del Testo Unico inserendo il comma
1-bis secondo cui laquoogni richiamo presente in norme di legge o di regolamento al
casellario giudiziale si intende riferito anche al casellario giudiziale europeoraquo
Con lrsquoarticolo 7 del dlgs n 1222018 si prevede che le disposizioni del decreto in
parola acquisteranno efficacia decorso un anno dalla data di pubblicazione in
Gazzetta Ufficiale e con lrsquoart 8 si ribadisce la neutralitagrave finanziaria dellrsquointervento
normativo in questione
I decreti legislativi di riforma dellrsquoOrdinamento penitenziario
dlgs 2 ottobre 2018 n 123
Riforma dellordinamento penitenziario in attuazione della delega di cui
allarticolo 1 commi 82 83 e 85 lettere a) d) i) l) m) o) r) t) e u) della legge
23 giugno 2017 n 103
Pubblicato in GU 26 ottobre 2018 n 250 Suppl Ordinario n 50
(schede a cura di Sergio Schlitzer)
Il decreto legislativo attua parzialmente la legge delega n 103 del 2362017 con
riferimento allrsquoassistenza sanitaria in carcere (capo 1) alla semplificazione dei
procedimenti di competenza del Tribunale di Sorveglianza (capo 2) alle competenze
dellrsquoUfficio Esecuzione Penale Esterna (capo 3) alla vita penitenziaria (capo 4)
Lrsquoart 1 rubricato ldquoModifiche alle norme sullordinamento penitenziario in tema di
assistenza sanitariardquo riscrive integralmente lrsquoart 11 della legge n 354 del 26 luglio
1975 Si segnala in particolare quanto previsto dal nuovo comma 3 circa la messa a
disposizione dei detenuti con idonei mezzi di pubblicitagrave della carta dei servizi il
comma 6 che estende lrsquoapplicabilitagrave dellrsquoart 385 cp alle ipotesi di ingiustificato
allontanamento dal luogo di cura in presenza di piantonamento il comma 7 che
introduce relativamente alla visita medica operata allrsquoingresso in istituto lrsquoobbligo
specifico per il medico di segnalare al direttore ed al magistrato di sorveglianza la
presenza di segni o altro che facciano ritenere che la persona abbia subito violenze
Lrsquoart 2 abroga lrsquoart 240 delle norme di attuazione di coordinamento e transitorie
del cpp
Passando al capo 2 lrsquoart 4 contiene le modifiche al cpp funzionali alla
semplificazione del procedimento di competenza del Tribunale di Sorveglianza
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
19
prevedendo la modifica dellrsquoart 656 co 6 cpp con lrsquointroduzione del termine non
inferiore a 30 gg e non superiore a 45 gg entro il quale deve essere adottata la
decisione del Tribunale di Sorveglianza (art 4 co 1 let a) la modifica del
procedimento previsto dallrsquoart 678 cpp (art 4 co 1 let b) lrsquoampliamento delle
ipotesi nelle quali il Tribunale di Sorveglianza puograve procedere a norma dellrsquoart 667
co IV cpp (art 4 co 2) lrsquointroduzione del co I ter allrsquoart 678 cpp che
limitatamente alle ipotesi nelle quali la pena da espiare non superi anni 1 e mesi 6 di
reclusione consente lrsquoapplicazione provvisoria delle misure di cui allrsquoart 656 co V
cpp con ordinanza adottata senza formalitagrave dal magistrato di sorveglianza e
soggetta ad eventuale opposizione da parte dellrsquointeressato o del pm
Lrsquoart 5 riformula gli art 51 bis e 51 ter della legge n 354 del 26 luglio 1975 in tema
di sopravvenienza di nuovi titoli di privazione della libertagrave e di sospensione e revoca
delle misure alternative stabilendo tra lrsquoaltro il carattere facoltativo dellrsquoadozione
da parte del magistrato di sorveglianza del decreto di provvisoria sospensione della
misura
Lrsquoart 6 introduce nella legge 354 lrsquoart 51 quater rubricato ldquoDisciplina delle pene
accessorie in caso di concessione di misure alternativerdquo Ai sensi della nuova
disposizione la concessione della misura alternativa alla detenzione non sospende
lrsquoapplicazione delle sanzioni accessorie salvo che il Giudice non provveda in tal
senso al fine di non pregiudicare le esigenze di reinserimento del condannato
Nellrsquoambito del capo 3 lrsquoart 10 estende la competenza dellrsquoUEPE al controllo circa
il rispetto delle prescrizioni contenute nei provvedimenti della magistratura di
sorveglianza
Lrsquoart 11 che costituisce ed esaurisce il capo 4 modifica le norme sullrsquoordinamento
penitenziario in tema di trattamento penitenziario Piugrave precisamente viene
interamente innovato lrsquoart 1 op con lrsquoespressa previsione che alla persona privata
della libertagrave sono garantiti i diritti fondamentali ed egrave vietata ogni forma di violenza
fisica e morale disposizioni alle quali si aggiunge lrsquoarricchimento del divieto di
discriminazione anche per ragioni di sesso identitagrave di genere religione Altre novitagrave
afferiscono lrsquoart 13 op che apre il trattamento anche a possibili azioni di
riparazione gli artt 14 op e 19 op in tema di detenzione femminile e degli
stranieri lrsquoart 33 che disciplina le ipotesi di detenzione in isolamento
dlgs 2 ottobre 2018 n 124
Riforma dellordinamento penitenziario in materia di vita detentiva e lavoro
penitenziario in attuazione della delega di cui allarticolo 1 commi 82 83 e 85
lettere g) h) e r) della legge 23 giugno 2017 n 103
Pubblicato in GU 26 ottobre 2018 n 250 Suppl Ordinario n 50
Il decreto legislativo attua i principi direttivi di cui di cui allarticolo 1 commi 82 83
e 85 lettere g) h) e r) della legge 23 giugno 2017 n 103 in tema di vita
penitenziaria (capo 1) e lavoro penitenziario (capo 2)
Novitagrave normative
20
Il capo I egrave costituito dal solo articolo 1 che modifica gli art 5 6 e 8 della legge della
legge 354 del 26 luglio 1975 aventi ad oggetto le caratteristiche architettoniche
degli edifici penitenziari e delle stanze di pernottamento noncheacute la disciplina del
loro uso da parte dei detenuti Piugrave nel dettaglio viene previsto che gli edifici
penitenziari devono essere dotati di spazi per le attivitagrave lavorative e formative e che i
servizi igienici siano collocati in spazi riservati Previsioni alle quali si aggiunge
quella relativa alla presenza negli istituti di ldquolocali idonei per la celebrazione dei
riti e lo svolgimento delle pratiche di cultordquo (art 24)
Tuttavia ai sensi dellrsquoart 3 le modifiche di cui allrsquoart 1 co 1 lettere b e c
modificative dellrsquoart 6 comma 2 e 8 legge 354 del 1975 acquistano efficacia solo a
decorrere dal 31122021
Delle modifiche delle norme dellrsquoordinamento penitenziario afferenti il lavoro
penitenziario si occupa lrsquoart 2 del capo 2 del decreto Oggetto dellrsquointervento
riformatore egrave innanzitutto lrsquoart 20 della legge n 354 del 26 luglio 1975 che viene
totalmente rinnovato ed integrato con la previsione di cui allrsquoart 20 ter al quale si
aggiungono le modifiche agli artt 21 co IV 22 25 bis e ter 46 del medesimo testo
normativo
Con riferimento allrsquoart 20 degne di note appaiono lrsquoeliminazione dellrsquoobbligatorietagrave
del lavoro penitenziario ed il riconoscimento del diritto al lavoro anche per coloro che
sono ospitati in strutture diverse dai penitenziari Viene ridisegnata inoltre la disciplina
dei lavori di pubblica utilitagrave che diventano elementi del trattamento rieducativo (art 15
op) da potersi svolgere non solo allrsquoesterno ma anche allrsquointerno degli istituti
Programmi di lavoro tuttavia preclusi ai condannati per alcune tipologie di reati
Altra significativa innovazione viene apportata allrsquoart 22 con la previsione della
retribuzione fissa per i detenuti e gli internati nella misura dei due terzi di quella
prevista dai contratti collettivi
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
21
Giurisprudenza sovranazionale
Tutela del diritto al rispetto della vita privata e familiare e rimedi
avverso le perquisizioni illegittime
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alfonso Tatarano)
C edu 27 settembre 2018 Brazzi c Italia ric 572782011
Diritto alla tutela della vita privata e familiare ndash Perquisizione non seguita da
sequestro ndash Impugnazioni
(art 8 CEDU artt 247 e ss cpp)
ldquoLa Corte ha ravvisato una violazione dellrsquoart 8 della Convenzione Europea dei
Diritti dellrsquoUomo (rispetto della vita privata e familiare) non essendo prevista dalla
legislazione italiana alcuna possibilitagrave di controllo giurisdizionale precedente o
successivo allrsquoespletamento dellrsquoatto in ordine alla legittimitagrave dei provvedimenti di
perquisizione domiciliare a cui non faccia seguito un sequestrordquo
(Nel caso di specie il ricorrente veniva sottoposto a perquisizione domiciliare
immediatamente dopo lrsquoapertura di un procedimento penale a suo carico per
violazioni di natura tributaria La perquisizione aveva esito negativo e
successivamente la notizia di reato veniva archiviata mentre il ricorso per
cassazione avverso il decreto di perquisizione veniva dichiarato inammissibile
Dunque in assenza di un controllo giurisdizionale preventivo sulla legittimitagrave della
perquisizione cosigrave come di un adeguato mezzo di impugnazione avverso il decreto
che la disponga la Legge Italiana non garantirebbe presidi sufficienti a salvaguardia
dal rischio di un eventuale abuso di potere da parte dellrsquoautoritagrave che conduce le
indagini)
Tutela del diritto al rispetto della vita privata e familiare ed alla
riservatezza delle comunicazioni tra cliente ed avvocato
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alfonso Tatarano)
C edu 16 ottobre 2018 Visy c Slovacchia ric n 702882013
Giurisprudenza sovranazionale
22
Diritto alla tutela della vita privata e familiare ndash Diritto alla riservatezza delle
comunicazioni tra avvocato ed assistito
(art 8 CEDU)
ldquoOgni persona interessata da un provvedimento limitativa di un diritto
fondamentale come quello della proprietagrave ha diritto di disporre di un tempo
ragionevole per potersi consultare con un avvocato al fine di predisporre una difesa
adeguata Deve inoltre essere garantito un mezzo giurisdizionale per far valere la
violazione del diritto alla segretezza delle comunicazioni tra avvocato ed assistitordquo
(La Corte ha condannato la Slovacchia per violazione dellrsquoart 8 CEDU in una
fattispecie in cui il ricorrente un uomo drsquoaffari austriaco aveva ottenuto dalle
autoritagrave slovacche un provvedimento di dissequestro di alcuni hard disc ove erano
conservati (tra gli altri) dati relativi a comunicazioni intercorse con il suo legale I
supporti venivano restituiti allrsquoavvocato ed immediatamente sottoposti a nuovo
sequestro a seguito di richiesta delle autoritagrave austriache Lamentava il ricorrente di
non aver potuto consultare il proprio legale proprio a seguito della immediatezza del
nuovo provvedimento di sequestro oltre che la violazione del diritto alla
riservatezza delle comunicazioni concernendo il sequestro dati tutelati dal segreto
professionale tra avvocato e cliente Nel riconoscere la fondatezza delle doglianze
la Corte rilevava come la misura non potesse ritenersi proporzionata allo scopo
perseguito e dunque necessaria in una societagrave democratica non essendo stato
possibile sottoporre il sequestro ad alcun vaglio giurisdizionale di legittimitagrave nel
paese di esecuzione In seconda battuta la contestualitagrave della restituzione e del
nuovo provvedimento di sequestro aveva di fatto reso impossibile per il ricorrente
consultarsi con il proprio legale)
Art 41-bis OP valutazione individualizzata ai fini della applicazione di
restrizioni aggiuntive ed accertamento dei mutamenti rilevanti della situazione
del detenuto
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Talamo)
C edu 25 ottobre 2018 Provenzano c Italia ric n 5508013
Diritto processuale penale ndash Ordinamento penitenziario ndash Stato di detenzione ndash
Trattamento adeguato ndash Valutazione ai fini della proroga del regime
differenziato
(art 41-bis OP art 3 CEDU)
ldquoEsprimendo lrsquointenzione di proseguire il ricorso lrsquoerede di un ricorrente deceduto
puograve essere motivato anche da interessi non esclusivamente materiali Le cause
relative ai diritti umani di cui egrave investita la Corte hanno generalmente anche una
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
23
dimensione morale e le persone vicine al ricorrente possono quindi avere un
legittimo interesse a garantire che sia fatta giustizia anche successivamente alla
morte del ricorrenterdquo
ldquoQuando sono disponibili piugrave ricorsi potenzialmente efficaci egrave richiesto al
ricorrente soltanto di esperire un ricorso di sua sceltardquo
ldquoLrsquoarticolo 35 sect 1 della Convenzione prevede la ripartizione dellrsquoonere della prova
e spetta al Governo che sostiene il mancato esaurimento delle vie di ricorso interne
convincere la Corte che il ricorso del quale afferma il mancato esperimento da
parte del ricorrente fosse efficace e disponibile teoricamente e praticamente al
momento pertinente vale a dire che era accessibile in grado di riparare le
doglianze del ricorrente e offriva ragionevoli prospettive di successordquo
ldquoLo Stato deve assicurare che una persona sia detenuta in condizioni compatibili
con il rispetto della dignitagrave umana che le modalitagrave e il metodo di esecuzione della
misura privativa della libertagrave non la sottopongano a sacrifici o privazioni di
intensitagrave superiore allrsquoinevitabile livello di sofferenza inerente alla detenzione e che
date le esigenze pratiche della reclusione siano garantiti adeguatamente il suo
benessere e la sua salute Le autoritagrave devono inoltre assicurare che sia tenuto un
registro completo dello stato di salute del detenuto e delle cure cui egrave sottoposto nel
corso della detenzione che la diagnosi e le cure siano sollecite e accurate e che
laddove sia richiesto dal carattere di una condizione medica il controllo sia
regolare e sistematico e riguardi una strategia terapeutica globale finalizzata a
curare adeguatamente i problemi di salute dei detenuti o a prevenire il loro
aggravamento piuttosto che ad affrontarli su base sintomaticardquo
ldquoQuando si valuta se la proroga dellrsquoapplicazione di alcune restrizioni ai sensi del
regime previsto dallrsquoarticolo 41 bis raggiunga la soglia minima di gravitagrave richiesta
per rientrare nel campo di applicazione dellrsquoarticolo 3 la durata temporale deve
essere esaminata alla luce delle circostanze di ciascuna causa il che comporta
inter alia la necessitagrave di accertare se il rinnovo o la proroga delle restrizioni
contestate fossero giustificati o menordquo
Precedenti
Conformi sul primo punto Cedu 8 ottobre 2015 Fartushin c Russia Ric
3888709 Cedu 15 dicembre 2016 Vaščenkovs c Lettonia Ric 3079512 Sul
secondo Cedu 15 ottobre 2009 Micallef c Malta Ric 1705606 Cedu 12
settembre 2012 Nada c Svizzera Ric 1059308 Sul terzo Cedu 17 settembre
2009 Scoppola c Italia (n2) Ric 1024903 Cedu 13 novembre 2017 Davydov e
altri c Russia Ric 7594711 Sul quarto Cedu 26 gennaio 2007 Khudobin c
Russia Ric 5969600 Cedu 23 marzo 2016 Blokhin c Russia Ric 4715206 Sul
quinto Cedu 17 settembre 2009 Enea c Italia Ric 7491201 Cedu 10 novembre
2005 Argenti c Italia Ric 5631700 Cedu 11 luglio 2006 Campisi c Italia Ric
2435802 Cedu 24 settembre 2015 Paolello c Italia Ric 3764802
Difformi -
Giurisprudenza sovranazionale
24
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
25
Giurisprudenza costituzionale
Detenuti in regime differenziato e possibilitagrave di cuocere cibi
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Aldo Franceschini)
C cost 26 settembre 2018 (dep 12 ottobre 2018) n 186 Pres Lattanzi Red
Zanon
Esecuzione e sorveglianza ndash Detenuti in regime differenziato ndash Misure di
elevata sicurezza ndash Divieto cottura cibi ndash Illegittimitagrave
(artt 41-bis co 2-quater lett f) Ord penit artt 3 27 co III e 32 Cost)
ldquoNel giudizio di legittimitagrave costituzionale dellrsquoart41-bis comma 2-quater lett f) l
26 luglio 1975 n 354 promosso dal Magistrato di sorveglianza di Spoleto con
ordinanza del 10 maggio 2017 la Corte costituzionale ha dichiarato
lrsquoillegittimitagrave costituzionale dellrsquoart 41-bis comma 2-quater lettera f) della legge
26 luglio 1975 n 354 (Norme sullrsquoordinamento penitenziario e sulla esecuzione
delle misure privative e limitative della libertagrave) come modificato dallrsquoart 2 comma
25 lettera f) numero 3) della legge 15 luglio 2009 n 94 (Disposizioni in materia
di sicurezza pubblica) limitatamente alle parole laquoe cuocere cibiraquordquo
Giurisprudenza costituzionale
26
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
27
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni unite
Misure di Prevenzione confisca e tutela dei creditori ipotecari
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Marco Muscariello)
Cass Sez Un 22 febbraio 2018 (dep 3 settembre 2018) n 39608 Pres Di
Tomassi Rel Andronio ric Business Partner scpa
Procedimento di prevenzione ndash Confisca ndash Procedimenti per i quali non si
applica il dlgs 1592011 ndash Domanda di ammissione dei creditori ipotecari ndash
Modalitagrave e decadenza
ldquoI creditori muniti di ipoteca iscritta sui beni confiscati allrsquoesito dei procedimenti di
prevenzione per i quali non si applica la disciplina del dlgs 6 settembre 2011 n
159 devono presentare la domanda di ammissione del loro credito al giudice
dellrsquoesecuzione presso il tribunale che ha disposto la confisca nel termine di
decadenza previsto dallrsquoart 1 comma 199 della legge 24 dicembre 2012 n 228
anche nel caso in cui non abbiano ricevuto le comunicazioni di cui allrsquoart 1
comma 206 della legge da ultimo citata e ciograve percheacute il termine di decadenza
previsto dal richiamato comma 199 decorre indipendentemente dalle comunicazioni
di cui al successivo comma 206 Lrsquoapplicazione di detto termine egrave comunque
subordinata allrsquoeffettiva conoscenza da parte del creditore del procedimento di
prevenzione in cui egrave stata disposta la confisca o del provvedimento definitivo di
confisca Egrave in ogni caso fatta salva la possibilitagrave del creditore di essere restituito
nel termine stabilito a pena di decadenza se prova di non averlo potuto osservare
per causa a lui non imputabilerdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi -
Difformi parzialmente Cass Sez I 12 febbraio 2016 n 20479 Banco Popolare
soc coop Rv 266891 noncheacute in senso parzialmente diverso la sezione rimettente
Cass Sez I 16 novembre 2017 ord ric Business Partner scpa Cass Sez I 12
Giurisprudenza di legittimitagrave ndash Sezioni Unite
28
aprile 2016 n 36626 Banca Monte dei Paschi di Siena Rv 267609 Cass Sez I
19 maggio 2016 n 46185 Italfondiario spa
Gli effetti sul corso della prescrizione delle norme transitorie
relative alla modifica del regime di procedibilitagrave e la loro
inapplicabilitagrave nel caso di ricorso per cassazione inammissibile
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Fabio Cavalli)
Cass Sez un 21 giugno 2018 (dep 7 settembre 2018) n 40150 Pres Carcano
Rel Vessichelli ric Salatino
Diritto penale ndash Modifiche del regime di procedibilitagrave ndash Disposizioni transitorie
ndash Sospensione della prescrizione ndash Casistica dettagliata ndash Inammissibilitagrave
dellimpugnazione
(art 159 cp art 12 comma 2 dlgs 10 aprile 2018 n 36 art 591 cpp)
ldquoIl tempo necessario a dare attuazione alle disposizioni transitorie previste dallart
12 del dlgs n 36 del 10 aprile 2018 non puograve gravare sullimputato sterilizzando
sine die il corso della prescrizione con una interpretazione analogica in malam
partem dellart 159 cp con la conseguenza che il corso della prescrizione non
resta sospeso durante larco temporale impiegato per informare la persona offesa
della facoltagrave di esercitare il diritto di querela e per consentirle di esprimersi nel
trimestre successivordquo
ldquoIn presenza di un ricorso inammissibile non deve darsi alla persona offesa lavviso
previsto dallart 12 comma 2 dlgs 10 aprile 2018 n 36 per leventuale esercizio
del diritto di querela atteso che la pronuncia di inammissibilitagrave ha sempre natura
dichiarativa ed egrave meramente ricognitiva della mancata instaurazione del giudizio di
cassazione poicheacute rileva un vizio che affligge geneticamente latto Tale
constatazione si compendia nella rilevazione che la proposizione di un atto di
impugnazione non consentito dagrave luogo alla formazione di un giudicato che attende
di essere formalizzato con le modalitagrave previste dallarticolo 648 cpp e per
distinguersi da questo viene definito sostanziale ma che ciograve nondimeno produce
leffetto di rendere giuridicamente indifferenti fatti processuali come lintegrazione
di cause di non punibilitagrave precedentemente non rilevate percheacute non dedotte oppure
integrate successivamente al giudicato stessordquo
Il falso in titolo non trasmissibile per girata non egrave piugrave previsto dalla
legge come reato
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
29
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Emma Lorena Cappuccio)
Cass Sez Un 19 luglio 2018 (dep 10 settembre 2018) n 40256 Pres
Carcano Rel Piccialli ric Felughi
Diritto penale ndash Reato di falsificazione di assegno bancario non trasferibile ndash
Individuazione della fattispecie ndash Abolitio criminis ndash Illecito civile
(artt 485 491 cp art 1 comma 1 lett A) dlgs 15 gennaio 2016 n 7)
ldquoLa falsitagrave commessa su un assegno bancario munito della clausola di non
trasferibilitagrave configura la fattispecie di cui allrsquoart 485 cod pen abrogato dallrsquoart
1 comma 1 lett a) del dlgs 15 gennaio 2016 n 7 e trasformato in illecito civilerdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex multis Cass Sez V 4 aprile 2017 n 32972 Valentini Rv 270677
Cass Sez V 17 gennaio 2017 n 11999 Toma Rv 269710 Cass Sez V 22
novembre 2016 (dep 2017) n 3422 Merolla Cass Sez Un 20 febbraio 2007 n
4 Guarracino Rv 11812
Difformi Cass Sez II 1 marzo 2018 n 13086 Solla Rv 272540 Cass Sez II
22 giugno 2017 n 36670 Milani Rv 271111 Cass Sez II 24 novembre 2017 n
12599 Grassi Rv 272368
Analisi della struttura del reato di resistenza a un pubblico ufficiale
nellrsquoindividuazione dellrsquooggetto quale bene primario sul quale
ricade lrsquoazione del reo
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giovanni Petranico)
Cass Sez Un 22 febbraio 2018 (dep 24 settembre 2018) n 40981 Pres Di
Tomassi Rel De Crescienzo ric Apolloni
Diritto penale ndash Reato di resistenza a pubblico ufficiale ndash Fattispecie ndash
Individuazione oggetto del reato ndash Azione del reo ndash Contrasto ndash Configurazione
ndash Unico reato o concorso formale di reati o reato continuato
(artt 81 co II 337 cp)
ldquoIn tema di resistenza a un pubblico ufficiale ex art 337 cod pen integra il
concorso formale di reati a norma dellrsquoart 81 primo comma cod pen la
condotta di chi usa violenza o minaccia per opporsi a piugrave pubblici ufficiali o
incaricati di un pubblico servizio mentre compiono un atto del loro ufficio o
serviziordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave ndash Sezioni Unite
30
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex multis Cass Sez VI 26 settembre 2011 n 38182 De Marchi Rv
250792 Cass Sez VI 17 maggio 2012 n 26173 Momodu Rv 253111 Cass
Sez VI 22 giugno 2006 n 35376 Mastroiacovo Rv 234831 Cass Sez VI 25
maggio 2017 n 35227 Provenzano Rv 270545
Difformi Cass Sez VI 9 maggio 2014 n 37727 Pastore Rv 260374 Cass Sez
VI 14 dicembre 2016 n 4123 Mozzi Rv 269005 Cass Sez VI 12 luglio 2017
n 39341 Damiani Rv 270939 Cass Sez VI 28 settembre 2017 n 52725 Diop
Rv 271559
Continuazione reati puniti con pene eterogenee
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Angelo Mastrocola)
Cass Sez Un 21 giugno 2018 (dep 24 settembre 2018) n 40983 Pres
Carcano Rel Lapalorcia ric Giglia ed altri
Diritto Penale ndash Continuazione tra reati puniti con pene eterogenee ndash Reato piugrave
grave punito con pena detentiva e reato satellite punito con pena pecuniaria ndash
Aumento di pena ndash Genere di pena
(art 81 cpv cp)
ldquoLa continuazione quale istituto di carattere generale egrave applicabile in ogni
caso in cui piugrave reati siano stati commessi in esecuzione del medesimo disegno
criminoso anche quando si tratti di reati appartenenti a diverse categorie e
puniti con pene eterogenee Nei casi di reati puniti con pene eterogenee
(detentive e pecuniarie) posti in continuazione laumento di pena per il reato
satellite va comunque effettuato secondo il criterio della pena unitaria
progressiva per moltiplicazione rispettando tuttavia per il principio di
legalitagrave della pena e del favor rei il genere della pena previsto per il reato
satellite nel senso che laumento della pena detentiva del reato piugrave grave
andragrave ragguagliato a pena pecuniaria ai sensi dellart 135 cprdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez Un 26 febbraio 2015 n 22471 Sebbar Rv 263714 Cass
Sez I 20 ottobre 2017 n 7395 Basile Rv 272404 Cass Sez V 19 aprile 1999
n 1781 Ciccinato Rv 213400
Difformi ex plurimis Cass Sez Un 27 marzo 1992 n 4901 Cardarilli Cass
Sez VI 12 luglio 1997 n 11462 Albini Rv 209702 Cass Sez Un 12 ottobre
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
31
1993 n 748 Cassata Rv 195805 Cass Sez Un 28 febbraio 2013 n 25939
Ciabotti Rv 255347 Cass Sez V 3 ottobre 2016 n 46695 Rv 268638 Cass
Sez IV 20 settembre 2017 n 46963 Bianchi
Abnormitagrave dellrsquoordinanza con cui il gip dispone lrsquoimputazione
coatta per reati diversi da quelli per cui egrave stata richiesta
larchiviazione
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alessandro Orabona)
Cass Sez un 22 marzo 2018 (dep 24 settembre 2018) n 40984 Pres
Carcano Rel Bonito ric Gianforte
Diritto processuale penale ndash Indagini preliminari ndash Archiviazione ndash Ordinanza
imputazione coatta per reato diverso da quello per cui egrave richiesta archiviazione
ndash Nozione di atto abnorme ndash Effetti pregiudizievoli dellrsquoatto abnorme ndash
Impugnazione indagato ndash Diritto di difesa
(artt 111 e 112 Cost artt 56 317 393 610 cp art 409 co 5 cpp)
ldquoAl giudice per le indagini preliminari egrave inibita la richiesta rivolta al pubblico
ministero di formulare imputazioni per reati diversi da quelli per cui sia stata
richiesta lrsquoarchiviazione potendo ordinare la iscrizione nel registro delle notizie di
reato qualora rilevi fattispecie diverse da quelle per le quali si procederdquo
ldquoLrsquoindagato egrave legittimato a ricorre per Cassazione contro lrsquoordinanza del Giudice
per le Indagini Preliminari con cui venga disposto ex art 409 co 5 cpp che il
PM formuli imputazione per reato diverso da quello oggetto della richiesta di
archiviazione in quanto affetta da abnormitagraverdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex plurimis Cass Sez un 31 maggio 2005 n 22909 Minervini Cass
Sez un 28 novembre 2013 n 4319 Cass Sez V 16 febbraio 2012 n 12987
Cass Sez VI 20 luglio 2016 n 34881
Difformi ex plurimis Cass Sez un 28 novembre 2013 n 4319 Cass Sez III
14 dicembre 2016 n 15251 De Bosini Cass Sez IV 20 gennaio 2012 n 10877
Rossi
Lrsquoapplicabilitagrave della confisca cd allargata alle ipotesi di delitto
tentato aggravato ex art 7 l n 203 del 1991
Giurisprudenza di legittimitagrave ndash Sezioni Unite
32
(scheda illustrativa massima redazionale e nota esplicativa a cura del Comitato di
redazione)
Cass Sez Un 19 aprile 2018 (dep 24 settembre 2018) n 40985 Pres
Carcano Rel De Amicis Est Rocchi ric DMI e GNG
Diritto penale ndash Misure cautelari reali ndash Sequestro ex art 12-sexies L 35692 ndash
Possibilitagrave di applicazione al delitto tentato aggravato ex art 7 L 20391 ndash
Ammissibilitagrave
(art 56 cp art 12-sexies l 7 agosto 1992 n 356 art 7 l 12 luglio 1991 n 203)
ldquoIl sequestro preventivo finalizzato alla confisca prevista dal DL 8 giugno 1992 n
306 art 12-sexies convertito dalla L n 356 del 1992 (attuale art 240-bis cp) puograve
essere disposto per uno dei reati presupposto anche nella forma del tentativo
aggravato dalla L n 203 del 1991 art 7rdquo
Nota
Il contrasto era insorto sulla possibilitagrave di ritenere applicabile la confisca ldquoallargatardquo
ndash nella versione antecedente alle modifiche poste dalla l 17 ottobre 2017 n 161 e
dal dlgs 1 marzo 2018 n 21 ndash anche alle ipotesi di delitto tentato aggravato dal
cosiddetto ldquometodo mafiosordquo o dalla finalitagrave agevolativa dellrsquoattivitagrave
dellrsquoassociazione laddove il testo della norma operava riferimento ai delitti tout
court ma non al corrispondente tentativo
Dei tre orientamenti conflittuali emersi la Corte ha fatto proprio quello cosiddetto
ldquointermediordquo che ndash distinguendo tra il primo e il secondo comma della norma (nella
versione ante riforme) e dunque tra delitti nominativamente identificati e delitti
indicati in modo onnicomprensivo aggravati perograve questi ultimi ex art 7 l n 203 del
1991 ndash ritiene preclusa nel primo caso lrsquoestensione della confisca ldquoallargatardquo alle
ipotesi di tentativo e invece ammissibile nel secondo
Il percorso argomentativo della Corte esordisce evidenziando anzitutto la ricorrenza
consolidata di tale interpretazione in ambiti diversi - dai provvedimenti di clemenza
alla causa di non punibilitagrave ex 649 cp alla concessione dei benefici penitenziari ai
termini di durata massima della custodia cautelare ndash per poi sottolineare la
salvaguardia del principio di autonomia del delitto tentato ottenuta attraverso il
rispetto della diversitagrave lessicale utilizzata dal legislatore nel primo e secondo
comma e concludere con il richiamo alla ldquoragionevolezzardquo di unrsquoesegesi che
esclude dal raggio ablativo allargato le ipotesi di tentativo non aggravato
strutturalmente connotate da minore gravitagrave facendovi invece rientrare quelle ldquoche
evocano collegamenti con la criminalitagrave organizzata anche se non portati a
compimentordquo
Tale interpretazione egrave ndash sempre secondo il Massimo Consesso ndash avvalorata dallo ius
superveniens a dispetto del fatto che il rinvio operato dallrsquoattuale 240-bis cp a una
norma ldquoprocessualerdquo ndash il 51 co 3-bis cpp ndash emanata per finalitagrave del tutto
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
33
differenti dalla prima costringa la Corte a un surplus motivazionale sul punto
specifico
Gli altri due orientamenti ndash che consideravano come mai applicabile al delitto
tentato la confisca ldquoallargatardquo in ossequio al relativo principio di autonomia ovvero
come sempre applicabile in virtugrave della finalitagrave prevalente della confisca ndash vengono
considerati non persuasivi il primo percheacute trascura il dato letterale laddove non
valorizza la differenza tra lrsquoindicazione generica dei delitti o per articolo di legge il
secondo percheacute laquohellip sembra ignorare il tema dellrsquoautonomia del delitto tentatoraquo
Da segnalare infine come le Sezioni Unite ldquoauspichinordquo che il reato-spia sia laquohellip
ldquodavvero sintomatico di un illecito arricchimento del suo autorerdquo (sul punto non si
puograve che richiamare il compito che la Corte Costituzionale con la sent 33 del 2018
ha affidato al legislatore in punto di selezione dei ldquodelitti matricerdquo)raquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez I 12 febbraio 2016 n 45172 Masullo Rv 272158 Cass
Sez I 12 febbraio 2016 n 45173 Brito
Difformi (primo orientamento) Cass Sez V 17 febbraio 2015 n 26443 Abbate
Rv 263988 Cass Sez II 23 settembre 2010 n 36001 Fasano Rv 248164
(secondo orientamento) Cass Sez I 28 maggio 2013 n 27189 Guarnieri Rv
255633 Cass Sez I 10 maggio 2005 n 22154 Secchiano Rv 231665
Successione leggi penali nel tempo e momento di commissione del
reato
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Mariagiovanna Veneruso)
Cass Sez Un 19 luglio 2018 (dep 24 settembre 2018) n 40986 Pres
Carcano Rel Caputo ric Pittalagrave
Diritto penale ndash Successione leggi penali nel tempo ndash Momento commissivo del
reato ndash Criterio della condotta
(art 2 co IV cp)
ldquoIn tema di successione di leggi penali a fronte di una condotta interamente posta
in essere sotto il vigore di una legge penale piugrave favorevole e di un evento
intervenuto nella vigenza di una legge penale piugrave sfavorevole deve trovare
applicazione la legge vigente al momento della condottardquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Giurisprudenza di legittimitagrave ndash Sezioni Unite
34
Conformi Cass Sez IV 17 aprile 2015 n 22379 Sandrucci
Difformi Cass Sez IV 5 ottobre 1972 n 8448 Bartesagni Rv 122686
Il deposito della motivazione della sentenza di patteggiamento
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Mariagiovanna Veneruso)
Cass Sez Un 19 luglio 2018 (dep 24 settembre 2018) n 40986 Pres
Carcano Rel Caputo ric Pittalagrave
Diritto processuale penale ndash Sentenza applicativa di una pena su richiesta ndash
Motivazione
(art 447 cpp)
ldquoLa motivazione della sentenza di applicazione della pena su richiesta deve essere
depositata contestualmente alla pronuncia qualora la motivazione non sia
depositata contestualmente anche per lrsquoirrituale indicazione in dispositivo di un
termine per il deposito il termine di quindici giorni per lrsquoimpugnazione della
sentenza pronunciata in camera di consiglio decorre ndash esclusa qualsiasi nullitagrave
della sentenza stessa ed indipendentemente dal fatto che il termine irritualmente
indicato dal giudice sia stato o meno osservato ndash dallrsquoultima notificazione o
comunicazione dellrsquoavviso di deposito del provvedimentordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez I 3 febbraio 2010 n 5496 Cass Sez Un 12 ottobre 1994
n 295 Scopel Rv 195617
Difformi Cass Sez I 28 maggio 2003 n 26042 Cataldi Rv 225273 Cass Sez
IV 12 ottobre 2011 n 43040
Le eventuali preclusioni derivanti dalla mancata proposizione del
riesame avverso le misure cautelari reali
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giuseppe Musella)
Cass Sez Un 31 maggio 2018 (dep 11 ottobre 2018) n 46201 Pres Carcano
Rel Petruzzellis ric Edil Noemi
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
35
Diritto processuale penale ndash Misure cautelari reali ndash Mancata proposizione
riesame ndash Revoca ndash Appello ndash Elementi giagrave conosciuti ndash Inammissibilitagrave ndash
Esclusione
(artt 299 321 322 322-bis 324 649 cpp)
ldquoLa mancata tempestiva proposizione da parte dellrsquointeressato della richiesta di
riesame avverso il provvedimento applicativo di una misura cautelare reale non ne
preclude la revoca per la mancanza delle condizioni di applicabilitagrave neanche in
assenza di fatti sopravvenutirdquo
(Nella fattispecie la Corte ha escluso la inammissibilitagrave dellrsquoappello cautelare
allorquando la stessa sia fondata su elementi di fatto non sopravvenuti astrattamente
deducibili ma non dedotti in sede di riesame In altri termini lrsquounica conseguenza
della mancata proposizione del riesame egrave la rinuncia ad attivare il controllo di
ufficio del Tribunale o alla sollecitazione del controllo formale sullrsquoordinanza)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass sez UU 24 maggio 2004 n 29952 Cass sez I 05 febbraio
2014 n 19504 Cass sez III 07 aprile 2015 n 32707
Difformi Cass sez VI 26 ottobre 2011 n 5016 Cass sez V 22 aprile 2015 n
31725
Giurisprudenza di legittimitagrave ndash Sezioni Unite
36
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
37
Sezioni semplici
I Diritto penale
Imputabilitagrave delle circostanze e loro apprezzamento nel merito
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alessandro Orabona)
Cass Sez V 23 aprile 2018 (dep 3 settembre 2018) n 39436 Pres Sabeone
Rel De Gregorio ric Abita
Diritto penale ndash Imputabilitagrave delle circostanze aggravanti ndash Lesioni volontarie ndash
Infarto della persona offesa ndash Apprezzamento nel merito oltre la situazione
ldquoapparenterdquo della vittima
(artt 59 583 co I cp)
ldquoIn tema di imputazione delle circostanze aggravanti lrsquoarticolo 59 cp richiede
espressamente che siano esse antecedenti contemporanee o successive alla
condotta dellrsquoagente possono essere valutate a carico di questrsquoultimo soltanto se da
lui conosciute ignorate per colpa o ritenute inesistenti per errore determinato da
colpa imponendo allrsquointerprete la verifica della presenza di un elemento soggettivo
nellrsquoagenterdquo
ldquoNel reato di lesioni volontarie la previsione o la prevedibilitagrave dellevento
integrante una delle circostanze aggravanti di cui allarticolo 583 cp e
conseguentemente la valutabilitagrave della stessa a carico dellagente ai sensi del
richiamato disposto dellarticolo 59 cp comma II deve ritenersi sussistente
quando la condotta dellagente per la qualitagrave del mezzo adoperato la direzione la
violenza la reiterazione dei colpi di per se riveli lintenzione di arrecare notevole
danno alla vittima Allorquando la condotta non assuma detti caratteri la
valutazione della prevedibilitagrave deve essere fatta da caso a caso e quando allesito
grave o gravissimo concorrano particolari condizioni fisiche o di salute della
persona offesa occorre tener conto oltre che della situazione apparente della
vittima che riveli le sue particolari condizioni di salute anche di quella prevedibile
in relazione alletagrave al sesso e a quantaltro nel caso specifico possa
ragionevolmente essere preso in considerazionerdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Diritto penale
38
(Nel caso specifico mancando tale rigoroso apprezzamento la Corte di Cassazione
annullava la sentenza impugnata con rinvio ad altra sezione della Corte drsquoAppello di
Palermo)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex plurimis Cass Sez I 28 settembre 2017 n 44851 Scognamiglio
Difformi -
La configurabilitagrave dellrsquoaggravante nel delitto di truffa commesso ai
danni di un ente pubblico
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giovanni Petranico)
Cass Sez II 19 luglio 2018 (dep 5 settembre 2018) n 39958 Pres Diotallevi
Rel Pellegrino ric Ferrigno
Diritto penale ndash Truffa ndash Configurabilitagrave ndash Aggravante ndash Ente pubblico ndash
Sussistenza ndash Nesso causalitagrave
(art 640 co I e II n 1) cp)
ldquoIl delitto di truffa egrave configurabile anche quando il soggetto passivo del raggiro egrave
diverso dal soggetto passivo del danno ed in difetto di contatti diretti tra il truffatore
e il truffato sempre che sussista un nesso di causalitagrave tra i raggiri o artifizi posti in
essere per indurre in errore il terzo il profitto tratto dal truffatore ed il danno
patrimoniale patito dal truffatordquo
ldquoNon vi puograve essere dubbio sullrsquoevidenza del fatto che con il pagamento da parte
dellrsquoufficio postale a favore del soggetto presentatosi come apparente titolare del
diritto di credito lrsquoAgenzia delle Entrate non si sarebbe certo liberata dal proprio
obbligo di rimborso a favore del suo (vero) creditore ne consegue che lrsquoente
pubblico indubitabilmente soggetto che in astratto ha subito il danno dalla
condotta posta in essere dallrsquoagente con conseguente corretta configurabilitagrave
dellrsquoaggravante ritenutardquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex plurimis Cass Sez II 17 luglio 2013 n 43143 Saracino Rv 257495
Difformi -
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
39
Diffamazione tramite bacheca facebook
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Mariagiovanna Veneruso)
Cass sez V 3 maggio 2018 (dep 6 settembre 2018) n 40083 Pres Vessichelli
Rel Brancaccio ric Spada
Diritto penale ndash Diffamazione ndash Mezzo di comunicazione ndash Bacheca facebook
(artt 595 co II e III cp)
ldquoLa diffusione di contenuti offensivi mediante lrsquoutilizzo di una bacheca Facebook
luogo virtuale collegato al profilo sociale di un utente su cui egrave possibile pubblicare
immagini video frasi configura unrsquoipotesi di diffamazione aggravata ai sensi
dellrsquoart 595 co 3 cp sotto il profilo dellrsquooffesa arrecata lsquo con qualsiasi altro
mezzo di pubblicitagrave diverso dalla stamparsquo proprio percheacute la condotta in tal modo
realizzata egrave potenzialmente capace di raggiungere un numero indeterminato o
comunque quantitativamente apprezzabile di personerdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez I 28 aprile 2015 n 24431 Cass Sez V 14 novembre 2016
n 4873 Cass Sez V 16 ottobre 2012 n 44980
Difformi -
In caso di furto il luogo di lavoro puograve essere qualificabile come
privata dimora solo a determinate condizioni
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Talamo)
Cass Sez V 6 aprile 2018 (dep 10 settembre 2018) n 40289 Pres Sabeone
Rel Micheli ric Filingeri
Diritto penale ndash Furto ndash Luogo di lavoro ndash Luogo di privata dimora ndash
Condizioni
(artt 624 624-bis cp)
ldquoIl carattere di privata dimora puograve essere riconosciuto ai luoghi di lavoro se in essi
o in parte di essi il soggetto compia atti della vita privata in modo riservato e
precludendo laccesso a terzirdquo
ldquoSi possono applicare diversi criteri per la individuazione e laccertamento della
privata dimora (il criterio dello ius exludendi alios il criterio dellapertura del
luogo al pubblico il criterio della stabilitagrave della presenza nel luogo) che
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Diritto penale
40
comportando verifiche in fatto non possono essere richieste per la prima volta in
sede di legittimitagrave ove non desumibili in modo non equivoco dalla decisionerdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez Un 23 marzo 2017 (dep il 22 giugno) n 31345 secondo cui
rientrano nella nozione di privata dimora di cui allart 624bis cp esclusivamente i
luoghi anche destinati ad attivitagrave lavorativa o professionale nei quali si svolgono
non occasionalmente atti della vita privata e che non siano aperti al pubblico neacute
accessibili a terzi senza il consenso del titolare
Difformi Cass Sez II 26 maggio 2015 n 24763 Cass Sez V 24 novembre 2015
n 6210 Cass Sez V 01 ottobre 2014 n 2768 Cass Sez V 17 dicembre 2014 n
7293 Cass Sez V 15 febbraio 2011 n 10187 Cass Sez IV 25 giugno 2009 n
37908 Cass Sez V 05 maggio 2010 n 22725 Cass Sez V 25 giugno 2010 n
32093 secondo cui partendo dalla considerazione che il concetto di privata dimora
sia piugrave ampio di quello di abitazione va adottata una interpretazione estensiva tanto
da ricomprendervi tutti i luoghi non pubblici nei quali le persone si trattengano per
compiere anche in modo transitorio e contingente atti della vita privata (nello
specifico ristorante o bar in orario di chiusura cantiere edile allestito nel cortile di
un immobile edicola studio odontoiatrico farmacia durante lorario di apertura
ripostiglio di un esercizio commerciale baracca di un cantiere edile adibito a
spogliatoio)
La fattispecie di corruzione impropria nella vicenda della cd
compravendita dei senatori
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Aldo Franceschini)
Cass Sez VI 2 luglio 2018 (dep 11 settembre 2018) n 40347 Pres Paoloni
Rel Ricciarelli ric Berlusconi
Diritto penale ndash Reati contro la pubblica amministrazione ndash Parlamentare ndash
Manifestazioni di voto ndash Promessa di denaro ndash Mandato imperativo ndash
Corruzione impropria
(artt 318 319 cp 54 67 Cost)
ldquoNei confronti del parlamentare non egrave mai configurabile il reato di corruzione
propria (per atto contrario ai doveri drsquoufficio) antecedente eo susseguente
previsto dallrsquoart 319 cp ostandovi il combinato disposto degli artt 64 67 e 68
Costrdquo
ldquoLa punibilitagrave della condotta di corruzione che coinvolga il parlamentare riposa sul
divieto di remunerazione del munus publicum che esprime il valore della
correttezza quale dovere esterno e che trova riscontro per ogni soggetto investito
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
41
di pubbliche funzioni anche nel dovere di svolgerle con onore e disciplina ai sensi
dellrsquoart 54 Costrdquo
ldquoNei confronti del parlamentare egrave configurabile ricorrendone i presupposti
normativi e ferma restando lrsquoinsindacabilitagrave delle espressioni proprie dellrsquoattivitagrave
funzionale del parlamentare il reato di corruzione impropriardquo
(Nel caso di specie la Corte rigettava i ricorsi proposti avverso la sentenza di appello
che aveva dichiarato non doversi procedere per prescrizione per il reato di cui agli
artt 321 319 cp in relazione alla dazione di tre milioni di euro a un senatore della
Repubblica volta a costituire un mandato imperativo in funzione di voti contrari alle
proposte della maggioranza di governo previa riqualificazione del fatto come
corruzione impropria ex artt 318 comma primo e 321 cp)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi -
Difformi -
Condivisione in rete di ideali Isis e configurabilitagrave dellrsquoart 270-bis c
p
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Mariagiovanna Veneruso)
Cass Sez VI 13 luglio 2018 (dep 11 settembre 2018) n 40348 Pres Fidelbo
Rel Silvestri ric Afli Nafaa + altri
Diritto penale ndash Associazione con finalitagrave di terrorismo anche internazionale o
di eversione dellrsquoordine democratico ndash Condivisione di ideali Isis in rete
(art 270-bis cp)
ldquoAi fini della configurazione della fattispecie partecipativa per il reato di cui
allrsquoart 270 bis cod pen assumono rilievo rispetto alle strutture aperte e
flessibili come le organizzazioni terroristiche internazionali anche condotte non
identificative di uno specifico ruolo del soggetto o legate a formali riti di
affiliazione a condizione tuttavia che esse siano comunque sintomatiche e
rivelatrici di una intraneitagrave e di condivisione del singolo degli scopi
dellrsquoassociazione criminale essendo sufficienti anche condotte che manifestano
ed esteriorizzano una consapevole disponibilitagrave ad aderire alle finalitagrave del
sodalizio per partecipare e rafforzare una associazione terroristica egrave sufficiente
che il partecipe si metta a disposizione della rete per attuare il disegno
terroristico e che questa sappia direttamente o indirettamente del singolordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Diritto penale
42
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez V 12 novembre 2010 n 4105 Cass Sez VI 12 luglio 2012
n 46308
Difformi Cass Sez I 19 settembre 2006 n 30824
Le azioni ostruzionistiche tra violenza privata e ragion fattasi
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Angelo Mastrocola)
Cass Sez V 6 giugno 2018 (dep 12 settembre 2018) n 40482 Pres
Vessicchelli Rel Scordamaglia ric Cutino
Diritto Penale ndash Delitti contro la libertagrave individuale ndash Violenza privata ndash
Violenza o minaccia cd impropria ndash Azione ostruzionistica ndash Differenza con il
reato di ragion fattasi ndash Sussistenza dellrsquoipotesi contestata
(artt 610 392 cp)
ldquoPer la configurabilitagrave del reato di violenza privata egrave sufficiente una azione
che pur priva dei connotati della violenza o minaccia stricto sensu (cd
violenza impropria) venga esercitata con qualunque mezzo idoneo allo scopo
di coartare la libertagrave di azione o autodeterminazione della vittimardquo
ldquoAnche la mera azione ostruzionistica integra il reato di violenza privata
qualora ponga la persona offesa nelle condizioni di subire una situazione non
corrispondente al proprio volererdquo
ldquoQualora lrsquoattivitagrave costrittiva non corrisponda al contenuto del possibile
esercizio del potere giurisdizionale non saragrave configurabile il reato di
esercizio arbitrario delle proprie ragioni bensigrave quello piugrave grave di violenza
privatardquo
(Fattispecie nella quale era stato impedito il passaggio e la chiusura di un
cancello per diversi giorni)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex plurimis Cass Sez V 20 novembre 2013 n 8425 Iovino Rv
259052 Cass Sez V 13 aprile 2017 n 48369 Ciartano rv 271267 Cass Sez
VI 12 febbraio 2013 n 21197 Domenici Rv 256547 Cass Sez V 26 ottobre
2006 n 38820 Barattelli Rv 235765
Difformi -
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
43
Lrsquoaccettazione del rischio di realizzare la lesione tipica della
fattispecie incriminatrice non esclude la configurabilitagrave del reato
anche se lrsquointento egrave quello di realizzare uno scherzo
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Carmine Gatto)
Cass Sez V 28 maggio 2018 (dep 12 settembre 2018) n 40488 Pres Pezzullo
Rel Pistorelli ric BA PS PrDa
Diritto penale ndash Violenza privata ndash Elemento soggettivo ndash Finalitagrave ludica ndash
Irrilevanza ndash Configurabilitagrave
(art 610 cp)
ldquoIn tema di violenza privata la condotta commessa ioci causa (nella specie la
sottrazione mediante minaccia con un coltello di un portafogli poi spontaneamente
restituito alla vittima) egrave idonea ad escludere il dolo del reato solo qualora non
venga posta in essere con la volontagrave o laccettazione del rischio di ledere il bene
giuridico protetto dalla norma incriminatrice Diversamente quando cioegrave ricorre
tale volontagrave o accettazione lrsquoelemento soggettivo rileva quale mero movente
dellagire determinandosi la rilevanza penale del fattordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez V 3 novembre 2010 n 4526
Difformi -
Lrsquoaggravante del metodo mafioso nel reato di estorsione
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giovanni Petranico)
Cass Sez V 11 giugno 2018 (dep 26 settembre 2018) n 41865 Pres Bruno
Rel Fidanzia ric Maggio
Diritto penale ndash Reato di estorsione ndash Concorso di persone ndash Elemento
soggettivo ndash aggravante del metodo mafioso di cui allrsquoart 7 l 12 luglio1991 n
203 ndash Presunzione di concretezza ed attualitagrave del pericolo di recidiva ndash
Esclusione ndash Prova di elementi offerta dallrsquointeressato ndash Affievolimento o
cessazione di esigenza cautelare
(artt 629 cp 7 l 12 luglio 1991 n 203)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Diritto penale
44
ldquoAi fini dellrsquointegrazione del concorso di persone nel reato di estorsione egrave
sufficiente la coscienza e volontagrave di contribuire con il proprio comportamento al
raggiungimento dello scopo perseguito da colui che esercita la pretesa illecita
Peraltro lrsquointermediario risponde comunque del reato di concorso in estorsione
salvo che il suo intervento abbia avuto la sola finalitagrave di perseguire lrsquointeresse della
vittima e sia stato dettato da motivi di solidarietagrave umanardquo
ldquoIn tema di custodia cautelare in carcere la contestazione dellrsquoaggravante di cui
allrsquoart 7 L n 203 del 1991 determina una presunzione relativa di concretezza ed
attualitagrave del pericolo di recidiva superabile solo dalla prova offerta
dallrsquointeressato di elementi da cui desumere lrsquoaffievolimento o la cessazione di ogni
esigenza cautelare siccheacute in difetto di detta prova lrsquoonere motivazionale
incombente sul giudice ai sensi dellrsquoart 274 cod proc pen deve ritenersi rispettato
mediante il semplice riferimento alla mancanza di elementi positivamente valutabili
nel senso di unrsquoattenuazione delle esigenze di prevenzionerdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex plurimis Cass Sez II 18 gennaio 2017 n 6824 Rv 269117 conf
Cass Sez II 20 luglio 2017 n 37896 RV 270723 Cass Sez II 22 dicembre
2016 n 3105 Rv 269112
Difformi -
Tentato furto ed attenuante del danno patrimoniale di speciale
tenuitagrave
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Angelo Mastrocola)
Cass Sez V 8 giugno 2018 (dep 27 settembre 2018) n 42564 Pres Sabeone
Rel Guardiano ric Di Maggio ed altri
Diritto Penale ndash Delitti contro il patrimonio ndash Tentato furto ndash Configurabilitagrave
dellrsquoattenuante del danno di speciale tenuitagrave ndash Bilanciamento tra criterio
oggettivo del danno patrimoniale e criterio soggettivo delle condizioni
economiche del soggetto passivo ndash Esclusione
(artt 56 624 625 62 n 4) cp)
ldquoLa circostanza attenuante del danno patrimoniale di speciale tenuitagrave egrave
applicabile anche allipotesi di delitto tentato sulla scorta del valore
oggettivo del danno che si sarebbe verificato nella ipotesi di consumazione
del delitto Ai fini della concessione della circostanza attenuante in questione
lentitagrave del danno deve essere valutata anzitutto con riferimento al criterio
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
45
obiettivo del danno in seacute mentre quello subiettivo (riferimento alle condizioni
economiche del soggetto passivo) ha valore sussidiario e viene in
considerazione soltanto quando il primo da solo non appare decisivo o
quando la perdita del bene nonostante il modesto valore dello stesso puograve
rappresentare in relazione alle condizioni particolarmente disagiate della
persona offesa un pregiudizio non trascurabile e quindi tale da escludere
lapplicabilitagrave dellattenuanterdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi sullrsquoapplicabilitagrave dellrsquoattenuante di cui allrsquoart 62 n 4) cp allrsquoipotesi di
delitto tentato ex plurimis Cass Sez Un 28 marzo 2013 n 28243 sui principi in
tema di configurabilitagrave dellrsquoattenuante di cui allrsquoart 62 n 4) cp ex plurimis Cass
Sez V 31 maggio 2011 n 32097 Cass Sez IV 21 aprile 2010 n 31391
Difformi -
La creazione di un profilo ebay con dati anagrafici altrui configura
il reato di sostituzione di persona La ricarica postepay effettuata
dalla vittima della truffa determina il tempus ed il locus commissi
delicti
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Angelo Mastrocola)
Cass Sez V 22 giugno 2018 (dep 27 settembre 2018) n 42572 Pres Sabeone
Rel Tudino ric Di Donna
Diritto Penale ndash Delitti contro la fede pubblica riguardanti la falsitagrave personale
ndash Sostituzione di persona ndash Creazione di un falso profilo ebay con generalitagrave
appartenenti ad altri ndash Mancato utilizzo delle generalitagrave in sede di riscossione
del pagamento ndash Sussistenza del reato contestato
Delitti conto il patrimonio ndash Truffa contrattuale ndash Ingiusto profitto ndash
Consumazione ndash Luogo e tempo del pagamento mediante ricarica postepay
(artt 494 640 cp)
ldquoIn tema di truffa contrattuale mediante creazione di falso profilo ebay
finalizzato alla finta vendita di un bene mai consegnato lrsquoingiusto profitto
costituito dallrsquoaccreditamento della somma di danaro su carta di credito
ricaricabile (nella specie postepay) determina la consumazione del reato al
tempo e nel luogo in cui la persona offesa ha effettuato la ricarica a favore
dellrsquoagente Nondimeno per la configurabilitagrave del reato di sostituzione di
persona non egrave richiesta la spendita delle false generalitagrave nel corso della
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Diritto penale
46
transazione essendo sufficiente la creazione di un falso profilo ebay con le
generalitagrave di altro soggetto inconsapevole avendo lrsquoagente sostituito alla
propria lrsquoaltrui identitagrave per la generalitagrave degli utenti in connessionerdquo
(Fattispecie in cui lrsquoagente dopo aver creato un falso profilo ebay utilizzando
i dati di altro soggetto inconsapevole otteneva mediante ricarica postepay un
somma di denaro dal truffato pur non avendo utilizzato nel corso della
transazione le generalitagrave altrui)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi sui principi in tema di sostituzione di persona ex plurimis Cass Sez III
15 dicembre 2011 n 12479 Armellini Rv 252227 Cass Sez V 23 aprile 2014 n
25774 Sarlo Rv 259303 sui principi in tema di truffa ex plurimis Cass Sez I 12
settembre 2017 n 3836 Rv 272231
Difformi -
I motivi di convenienza posti a base dellobbligo di astensione del
Pubblico Ufficiale ed il concorso dellextraneus nel reato proprio di
abuso di ufficio
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Fabio Cavalli)
Cass Sez VI 7 giugno 2018 (dep 28 settembre 2018) n 42911 Pres Villoni
Rel Bassi Ric Castagna ed altri
Reati contro la Pubblica Amministrazione ndash Abuso dufficio - Obbligo di
astensione ndash motivi di convenienza ndash Attivitagrave di controllo del dirigente ndash
Concorso dellextraneus nel reato proprio
(artt 323 110 cp)
ldquoIn tema di abuso di ufficio la violazione dellobbligo di astensione del Pubblico
Ufficiale ndash dalla quale discende illegittimitagrave dellatto compiuto ndash trova la sua ragion
dessere anche in motivi di convenienza dettati dallesistenza di una relazione
affettiva stabile con il beneficiario dellatto contra ius di poi sfociata in ununione
matrimoniale tuttavia lobbligo per il pubblico ufficiale di svolgere unrsquoattivitagrave di
controllo cui ancorare il dovere dastensione non puograve farsi discendere tout court
dal riconoscimento del ruolo apicale in capo al dirigente tanto piugrave quando la
competenza ad adottare latto sia attribuita ed esercitata da parte di funzionari a
questi subordinati dovendo viceversa trovare unadeguata base normativa che ne
delinei esattamente lambito di esercizio in seno alla compagine organizzativa
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
47
dellente definisca i limiti del potere e correli lattivitagrave di verifica allo specifico atto
rispetto al quale il dovere di astensione si assuma non essere stato osservatordquo
ldquoAi fini della configurabilitagrave del concorso del privato nel delitto di abuso dufficio egrave
necessario dimostrare lesistenza di una collusione tra il privato ed il pubblico
ufficiale che non puograve essere dedotta dalla mera coincidenza tra la richiesta delluno
e il provvedimento adottato dallaltro ma richiede ndash secondo le regole generali in
tema di concorso di persone nel reato ndash una compartecipazione ad unazione
criminosa ovvero una condotta attiva che si traduca in un consapevole contributo
positivo ndash morale o materiale ndash allaltrui agire criminoso Compartecipazione che
non puograve pertanto ritenersi integrata allorquando il soggetto si limiti a tenere un
comportamento meramente passivo ndash quale quello di essersi giovato degli effetti
favorevoli derivanti dallatto abusivo dellintraneus ndash in quanto di per seacute inidoneo
ad apportare alcun contributo causale alla realizzazione del reato e dante
eventualmente luogo ad unipotesi di cd mera connivenza non punibilerdquo
(In applicazione di tali principi il SC ha ritenuto ravvisabile uno degli ipotizzati
delitti di abuso di ufficio in virtugrave dellobbligo di astensione del Pubblico Ufficiale
per motivi di convenienza in relazione agli atti da lui compiuti attraverso i quali era
stato affidato un incarico professionale ad un architetto con il quale egli intratteneva
una relazione sentimentale circostanza dimostrata dal fatto che dopo appena quattro
mesi dallatto di invito alla partecipazione alla procedura negoziata senza gara
dappalto i predetti contraevano matrimonio viceversa in relazione ad un ulteriore
capo di imputazione relativo ad un successivo affidamento diretto conferito al
medesimo professionista ma da parte di altri funzionari comunali competenti ad
adottare latto il SC ha escluso il dovere di controllo e lobbligo di astensione del
dirigente ndash legato ormai dal vincolo matrimoniale con il beneficiario dellatto ndash in
mancanza di alcun riferimento normativo che disciplinasse in modo puntuale
lipotizzato dovere di controllo non potendo ciograve desumersi dalla mera circostanza di
rivestire un ruolo apicale nellorganizzazione dellEnte Inoltre il SC ha accolto il
ricorso del privato beneficiario dellatto illegittimo ritenendo il difetto piugrave assoluto di
elementi di prova dai quali trarre il convincimento circa lesistenza di una collusione
con il Pubblico Ufficiale ndash in mancanza di alcun contributo causale sia esso
materiale o anche solo morale alla realizzazione della condotta illecita ndash non
potendo detto contributo o pregresso accordo desumersi dalla mera circostanza di
essere limputata beneficiaria dellatto abusivo legata a questi da una relazione
sentimentale)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi in relazione al concorso dellextraneus nel reato proprio Cass Sez VI
23 giugno 2015 n 33760 Cass Sez VI 11 luglio 2014 n 37880 Cass Sez VI
21 maggio 2009 n 40499
Difformi -
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Diritto penale
48
Configurabilitagrave della fattispecie di rifiuto di atti drsquoufficio nel
mancato deposito di un provvedimento giudiziario
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Mariagiovanna Veneruso)
Cass Sez VI 13 luglio 2018 (dep 3 ottobre 2018) n 43903 Pres De Amicis
Rel Corbo ric Mango
Diritto penale ndash Rifiuto di atti di ufficio ndash Configurabilitagrave ndash Contegno omissivo
ndash Sollecitazioni scritte ndash Momento consumativo
(artt 328 co I cp)
ldquoAi fini della configurabilitagrave della fattispecie di rifiuto di atti di ufficio di cui allrsquoart
328 co I cp vi egrave dolo ogni qual volta il pubblico ufficiale o lrsquoincaricato di un
pubblico servizio abbia consapevolezza del proprio contegno omissivo rispetto al
dovere di redigere atti del proprio ufficio ancor piugrave quando lo stesso abbia ricevuto
pro manibus sollecitazioni scritte e non abbia attivato alcuna iniziativa prevista
dallrsquoordinamento giuridico che gli consentisse di fruire di maggior tempo per
provvedere giustificando il proprio inadempimentordquo
ldquoIl reato di rifiuto di atti di ufficio egrave un reato istantaneo il cui momento consumativo
si realizza con il rifiuto o lrsquoomissione dellrsquoagente che saragrave dunque immediatamente
punibile senza che abbia alcun rilievo la durata lunga o breve dellrsquoinerzia se non ai
fini del trattamento sanzionatoriordquo
(Nella fattispecie esaminata la Corte ha ritenuto che configurasse gli estremi del
reato di cui allrsquoart 328 cp il caso dellrsquoomesso tempestivo deposito da parte del
Presidente del Collegio della Corte di appello di Messina ed estensore della
motivazione del provvedimento decisorio sullrsquoimpugnazione del decreto di
applicazione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza nonostante espresse
sollecitazioni formulate nellrsquointeresse del proposto)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez VI 20 novembre 2012 n 10051 Cass Sez VI 27 gennaio
2004 n 12238 Cass Sez VI 24 giugno 1998 n 10137
Difformi -
Commette il reato di truffa il medico che induce i pazienti a credere
contrariamente al vero che la prestazione deve essere resa in
regime di libera professione e non in convenzione
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
49
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Carmine Gatto)
Cass Sez II 12 settembre 2018 (dep 4 ottobre 2018) n 44228 Pres Davigo
Rel Ariolli ric C A
Diritto penale ndash Truffa ndash Artifici e raggiri
(art 640 cp)
ldquoLa cd truffa ldquoa consumazione prolungatardquo ricorre quando le erogazioni ndash ai
danni di un medesimo soggetto ndash siano riconducibili ad un originario ed unico
comportamento fraudolento mentre si configurano plurimi ed autonomi fatti di
reato quando per il conseguimento delle erogazioni successive alla prima sia
necessario il compimento di ulteriori attivitagrave fraudolenterdquo
ldquoIn materia di truffa contrattuale anche il silenzio maliziosamente serbato su
alcune circostanze rilevanti sotto il profilo sinallagmatico da parte di colui che
abbia il dovere di farle conoscere integra lrsquoelemento oggettivo del raggiro idoneo
a determinare il soggetto passivo a prestare un consenso che altrimenti avrebbe
negatordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez V 11 giugno 2014 n 32050 Cass Sez II 2 dicembre 2016
n 53667 Cass Sez II 18 giugno 2015 n 28791
Difformi -
Integra il reato di diffamazione a mezzo stampa la generica
attribuzione di fatti illeciti ad un soggetto qualora lrsquoarticolo sia in
grado di generare la convinzione nel lettore medio che il soggetto
abbia commesso un qualche illecito
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Carmine Gatto)
Cass Sez V 14 giugno 2018 (dep 10 ottobre 2018) n 45813 Pres Vessicchelli
Rel Brancaccio ric SG
Diritto penale ndash Diffamazione a mezzo stampa ndash Scriminante putativa ndash Diritto
di cronaca
(art 595 co III cp)
ldquoIntegra il reato di diffamazione a mezzo stampa la condotta del giornalista che in
un articolo pubblicato pur utilizzando insinuazioni generiche o comunque non del
tutto determinate attribuisce alla persona offesa la commissione di fatti illeciti non
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Diritto penale
50
meglio specificati in maniera idonea ad ingenerare nel lettore medio la convinzione
che il soggetto diffamato si sia reso autore di una qualsiasi condotta connotata da
illiceitagraverdquo
ldquoLa scriminante putativa dellesercizio del diritto di cronaca egrave configurabile solo
quando pur non essendo obiettivamente vero il fatto riferito il cronista abbia
assolto allonere di esaminare controllare e verificare loggetto della sua narrativa
al fine di vincere ogni dubbiordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez V 19 novembre 2015 (dep 2016) n 32050 Cass Sez V 17
ottobre 2017 n 51619 Cass Sez V 9 aprile 2010 n 27106 Cass Sez V 31
marzo 1999 n 12024
Difformi -
Configurabilitagrave del reato di percosse
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alessandro Orabona)
Cass Sez V 28 giugno 2018 (dep 23 ottobre 2018) n 48322 Pres
Vessicchelli Rel Zaza ric Belgio
Diritto penale ndash Integrazione del reato di percosse ndash Contatto fisico tra reo e
persona offesa ndash Insussistenza del reato ndash Annullamento senza rinvio
(art 581 cp)
ldquoIl termine ldquopercosserdquo di cui allrsquoart 581 cp pur non dovendosi intendere nel suo
stretto significato lessicale riferito alle azioni del colpire del picchiare o simili
egrave comunque associato al diretto esercizio di energia fisica su altra persona ovvero
nelle definizioni piugrave ampie ad una violenta manomissione dellaltrui persona
Presupponendo dunque la necessitagrave di un contatto fisico diretto fra il soggetto
agente e la vittimardquo
(Nel caso specifico mancando un contatto fisico tra lrsquoimputata che si limitava a
toccare la scala su cui si trovava la persona offesa la Corte di Cassazione annullava
senza rinvio la sentenza impugnata)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex plurimis Cass Sez III 30 settembre 2014 n 43316 Cass Sez V
17 maggio 2017 n 38392 Cass Sez V 14 settembre 2015 n 4272 Cass Sez V
13 giugno 2014 n 51085
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
51
Difformi -
Frode informatica (Phishing) e dolo concorsuale
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)
Cass Sez II 10 settembre 2018 (dep 24 ottobre 2018) n 48553 Pres
Cammino Rel Cianfrocca ric Giaquinto
Diritto penale ndash Frode informatica ndash Truffa ndash Differenze ndash Reato di frode
informativa ndash Dolo concorsuale ndash Dolo indiretto
(artt 640-ter 640 cp)
ldquoIl reato di frode informatica si differenzia dal reato di truffa percheacute lattivitagrave
fraudolenta dellagente investe non la persona (soggetto passivo) di cui difetta
linduzione in errore bensigrave il sistema informatico di pertinenza della medesima
attraverso la manipolazione di detto sistemardquo
ldquoLa volontagrave di concorrere nel reato (materialmente ascrivibile ad altri) non
presuppone necessariamente un previo accordo o comunque la reciproca
consapevolezza del concorso altrui in quanto lattivitagrave costitutiva del concorso puograve
essere rappresentata da qualsiasi comportamento esteriore che fornisca un
apprezzabile contributo in tutte o alcune fasi di ideazione organizzazione od
esecuzione alla realizzazione dellaltrui proposito criminoso siccheacute a tal fine
assume carattere decisivo lunitarietagrave del fatto collettivo realizzato che si verifica
quando le condotte dei concorrenti risultino alla fine con giudizio di prognosi
postuma integrate in unico obiettivo perseguito in varia e diversa misura dagli
imputati siccheacute egrave sufficiente che ciascun agente abbia conoscenza anche
unilaterale del contributo recato alla condotta altruirdquo
ldquoIl dolo concorsuale puograve configurarsi a carico del singolo concorrente anche sotto
forma di dolo indiretto che come egrave noto ricorre nel caso in cui il reo si
rappresenta levento di danno sia pure materialmente riconducibile alla condotta
altrui ed esso sia comunque direttamente riconducibile alla sua volontagrave essendo
stato preveduto come ulteriore conseguenza dellazione concordata ed accettato
dallagente il rischio del verificarsi di tale previsionerdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi con riferimento alla terza massima Cass Sez I 16 maggio 2003 n
30262 Puglisi
Difformi -
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Diritto penale
52
Lrsquoaccesso abusivo ad un sistema informatico o telematico da parte
del dirigente
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Gerardo Auletta)
Cass Sez V 20 settembre 2018 (dep 25 ottobre 2018) n 48895 Pres Palla
Rel Scotti ric Manghi
Diritto penale ndash Accesso abusivo a un sistema informatico ndash Dirigente ndash
Ripartizione organizzativa dellrsquoazienda in settori ndash Aree riservate e limitazioni
accesso informativo
(art 615-ter cp)
ldquoIn materia di accesso abusivo ad un sistema informatico anche con riferimento alle
figure dirigenziali la preposizione ad una branca o un settore autonomo dellrsquoimpresa
non implica necessariamente lrsquoaccesso indiscriminato a tutte le informazioni in
possesso dellrsquoimprenditore preponente percheacute una compartimentazione dellrsquoaccesso
informativo egrave pienamente compatibile sul piano logico e giuridico con il carattere
settoriale della preposizionerdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi -
Difformi -
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
53
II Leggi speciali
Applicabilitagrave della causa di non punibilitagrave della ldquoparticolare tenuitagrave
del fattordquo al reato di omesso versamento delle ritenute previdenziali
e assistenziali
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giovanni Petranico)
Cass Sez III 30 maggio 2018 (dep 3 settembre 2018) n 39413 Pres
Lapalorcia Rel Mengoni ric Grasso
Leggi speciali ndash Reato di omesso versamento delle ritenute previdenziali e
assistenziali ndash Configurabilitagrave ndash Causa di non punibilitagrave della ldquoparticolare
tenuitagrave del fattordquo ndash Applicabilitagrave
(art 2 co 1-bis dl 12 settembre 1983 n 463 convertito con modificazioni dalla
l 11 novembre 1983 n 638 art 131-bis cp)
ldquoIl reato di omesso versamento delle ritenute previdenziali e assistenziali si
configura oggi come una fattispecie connotata da una progressione criminosa nel
cui ambito superato il limite di legge le ulteriori omissioni consumate nel corso del
medesimo anno si atteggiano a momenti esecutivi di un reato unitario a
consumazione prolungata la cui definitiva cessazione coincide con la scadenza del
termine previsto per il versamento dellrsquoultima mensilitagrave ovvero con la data del 16
gennaio successivordquo
ldquoLa causa di non punibilitagrave della particolare tenuitagrave del fatto egrave di certo applicabile
ai reati di omissioni di versamenti contributivi per i quali il legislatore abbia
fissato una soglia di punibilitagrave solo se gli importi omessi superano di poco
lrsquoammontare di tale soglia in considerazione del fatto che il grado di offensivitagrave che
integra il reato egrave giagrave stato valutato dal legislatore nella determinazione della soglia
di rilevanza penalerdquo
ldquoLa causa di non punibilitagrave della particolare tenuitagrave del fatto in quanto
configurabile ndash in presenza dei presupposti e nel rispetto dei limiti fissati dalla
norma ndash ad ogni fattispecie criminosa non egrave in astratto incompatibile con la
presenza di soglie di punibilitagrave allrsquointerno della fattispecie tipica anche nel caso in
cui al di sotto della soglia di rilevanza penale vi egrave una fattispecie che integra un
illecito amministrativordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Leggi speciali
54
Conformi Cass Sez III 20 ottobre 2016 n 649 Messina Rv 268813 Cass Sez
III 11 maggio 2016 n 37232 Lanzoni Rv 268308 Cass Sez III 3 ottobre 2017
n 3292 Spera Cass Sez III 20 novembre 2015 n 13218 Reggiani Viani Rv
266570 Cass Sez Un 25 febbraio 2016 n 13681 Tushaj
Difformi -
La differente tutela dei beni giuridici protetti dai reati di
occupazione abusiva dello spazio demaniale e da quelli urbanistici e
paesaggistici con gli ineludibili effetti ai fini dellintegrazione delle
relative fattispecie
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Fabio Cavalli)
Cass Sez III 4 maggio 2018 (dep 4 settembre 2018) n 39679 Pres Cavallo
Rel Reynaud ric Alemanno
Occupazione abusiva spazio demaniale ndash Reati urbanistici e paesaggistici ndash
Opere stagionali ndash Mancata rimozione
(artt 54 1161 cod nav art 44 comma 1 lett c) dPR 6 giugno 2001 n 380)
ldquoLoccupazione abusiva dello spazio demaniale marittimo di cui allart 1161 cod
nav ed i reati di natura urbanistica eo paesaggistica essendo posti a tutela di beni
aventi diversa oggettivitagrave giuridica se da un lato possono concorrere ndash qualora
manchi qualsiasi tipo di autorizzazione ndash dallaltro lato egrave ben possibile che
loccupazione del demanio non sia arbitraria percheacute legittimata dal prescritto
provvedimento concessorio di cui allart 36 cod nav e che sussistano perograve il reato
urbanistico eo quello paesaggistico per essere state realizzate (o mantenute oltre il
termine) opere non autorizzate dal Comune eo dalla competente autoritagrave
regionalerdquo
(Nel caso di specie in virtugrave di una autorizzazione pluriennale rilasciata dal demanio
marittimo erano state realizzate con un permesso di costruire stagionale strutture
funzionali allattivitagrave balneare non rimosse alla fine della stagione estiva ed il SC ndash
in applicazione del principio di cui alla massima ndash ha ritenuto priva di motivazione
la sentenza della Corte territoriale limitatamente alla parte in cui non spiegava se la
concessione demaniale rilasciata ai sensi dellart36 cod nav ndash analogamente al
titolo autorizzativo rilasciato dal Comune - avesse o meno validitagrave stagionale)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez III 4 dicembre 2013 n 5461 Cass Sez III 11 giugno 2008
n 37250 Cass Sez III 7 novembre 2002 n 8110
Difformi -
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
55
Trattamento illecito di dati personali e diffusione del numero del
cellulare di terzi
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)
Cass Sez III 8 giugno 2018 (dep 4 settembre 2018) n 39682 Pres Sarno
Rel Socci ric Dondarini
Leggi speciali ndash Codice della privacy ndash Numero di cellulare altrui ndash
Pubblicazione in chat
(art 167 dlgs 30 giugno 2003 n 196)
ldquoLammissione dellimputato di aver inserito in CHAT il numero del cellulare altrui
rappresenta prova confessoria del tutto affidabile della propria colpevolezza e
anche in ipotesi di provocazione grave e concreta non puograve escludersi la
configurabilitagrave del reato ex art 167 dlgs 1962003rdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi -
Difformi -
Il concorso degli amministratori non operativi nel reato di
bancarotta fraudolenta per distrazione
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Fabio Cavalli)
Cass Sez V 16 maggio 2018 (dep 7 settembre 2018) n 40152 Pres Pezzullo
Rel De Marzo Ric Castaldo
Reati fallimentari ndash Bancarotta fraudolenta per distrazione ndash Concorso del
consigliere di amministrazione
(art 216 rd 16 marzo 1942 n 267 art 2475 cc)
ldquoIn tema di bancarotta fraudolenta per distrazione la censura che miri ad
escludere un diretto potere amministrativo del mero consigliere dovrebbe essere
accompagnata dalla indicazione delle previsioni dellatto costitutivo che sorreggono
tale deduzione atteso che in base alle regole di amministrazione dettate - per le
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Leggi speciali
56
societagrave a responsabilitagrave limitata - dallart2475 cod civ non vi egrave alcuna distinzione
tra la figura del presidente e quella dei consiglierirdquo
ldquoInoltre secondo la disciplina che concerne i cd ldquoamministratori non operativirdquo
ai fini della configurabilitagrave del concorso per omesso impedimento
dellamministratore privo di delega egrave necessaria la prova della sua concreta
conoscenza del fatto pregiudizievole per la societagrave o quanto meno di segnali di
allarme inequivocabili dai quali egrave desumibile laccettazione del rischio del
verificarsi dellevento illecito noncheacute della volontaria omissione di attivarsi per
scongiurarlordquo
(In applicazione di tali principi il SC ha ritenuto inammissibile il motivo di ricorso
proposto da uno degli imputati il quale assumeva di essere privo dei necessari poteri
amministrativi della societagrave sia percheacute la deduzione difensiva non era
accompagnata dallindicazione di tale previsione nellatto costitutivo sia percheacute la
Corte territoriale ndash con accertamento in fatto non oggetto di alcuna contestazione -
aveva ritenuto che limputato avesse partecipato sin dalla fase delle trattative agli
atti di cessioni ldquoincriminatirdquo)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez I 9 marzo 2018 n 14783 Cass Sez V 22 marzo 2016 n
14045
Difformi Cass Sez V 5 ottobre 2012 n 23000
Lrsquoevento della bancarotta impropria da reato societario
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Aldo Franceschini)
Cass Sez V 28 maggio 2018 (dep 12 settembre 2018) n 40489 Pres Pezzullo
Rel Amatore ric Radaelli
Leggi speciali ndash Reati fallimentari ndash Bancarotta impropria da reato societario ndash
Dissesto ndash Nesso causale
(artt 223 216 rd 16 marzo 1942 n 267 2621 cc)
ldquoA seguito della riforma del 2002 il reato di bancarotta impropria da reato
societario si configura quale reato di danno e non piugrave di pericolo richiedendosi il
verificarsi dellrsquoevento dissesto cui la condotta deve essere ora riconnessa da un
preciso nesso di causalitagraverdquo
ldquoIl reato di bancarotta impropria da reato societario sussiste anche quando la
condotta illecita abbia concorso a determinare solo un aggravamento del dissesto
giagrave in atto della societagraverdquo
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
57
(Nel caso di specie la Corte ha annullato con rinvio per nuovo esame la sentenza di
condanna per vizio motivazionale in quanto il provvedimento impugnato ometteva
di spiegare in che modo la condotta di falso comunicativo ascrivibile agli imputati
avesse anche solo concorso ad aggravare il dissesto della societagrave in un arco
temporale estremamente ridotto)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi con riferimento alla seconda massima Cass Sez V 9 maggio 2017 n
29885 in CED Cass n 270877
Difformi -
Particolare tenuitagrave del rifiuto di sottoporsi allrsquoalcoltest
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Gerardo Auletta)
Cass Sez IV 30 maggio 2018 (dep 24 settembre 2018) n 40926 Pres Ciampi
Rel Bruno ric Bonofiglio
Leggi speciali ndash Rifiuto alcoltest ndash Particolare tenuitagrave del fatto
(art 186 dlgs 30 aprile 1992 n 285 art 131-bis cp)
ldquoLa causa di non punibilitagrave della particolare tenuitagrave del fatto egrave compatibile con il
reato di rifiuto di sottoporsi allrsquoaccertamento alcoolimetrico posto che accertata la
situazione pericolosa e dunque lrsquooffesa resta pur sempre uno spazio per apprezzare
in concreto la gravitagrave dellrsquoillecito e lrsquoimpatto pregiudizievole per il bene tutelatordquo
(Nel caso di specie il ricorrente fermato dalla polizia per un controllo alla guida del
veicolo dapprima rifiutograve di sottoporsi allrsquoalcoltest e successivamente dopo essersi
consultato telefonicamente con il suo difensore mutato proposito decise di eseguire
il test)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez Un 25 febbraio 2016 (dep 6 aprile 2016) n 13682
Difformi -
Il perimetro applicativo del principio di sussidiarietagrave previsto
nellrsquoipotesi delittuosa di dichiarazione infedele
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Leggi speciali
58
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Antonio Scotto Rosato)
Cass Sez III 17 gennaio 2018 (dep 25 settembre 2018) n 41260 Pres
Cavallo Rel Socci Ric Scalzo
Leggi speciali ndash Reati tributari ndash Dichiarazione infedele ndash Principio di
sussidiarietagrave ndash Ne bis in idem ndash Non sussiste
(art 2 4 dlgs 10 marzo 2000 n 74 649 cpp)
ldquoIn materia di reati tributari il carattere residuale del reato di dichiarazione
infedele di cui allart 4 del dlgs n 74 del 2000 ne esclude il concorso con il
delitto di frode fiscale previsto dallart 2 del citato dlgs solo qualora la condotta
materiale abbia ad oggetto la medesima dichiarazione in ogni suo elemento
Diversamente invece qualora lrsquoipotesi di dichiarazione infedele abbia ad oggetto
la sola omissione di elementi attivi mentre la dichiarazione fraudolenta ai sensi
dellrsquoart 2 si riferisca ad elementi passivi per operazioni relative a fatture
inesistenti deve ritenersi ammissibile il concorso tra i reatirdquo
ldquoLart 4 dlgs 742000 mira ad evitare la doppia incriminazione per la stessa
condotta (anche se diversamente strutturata una con frode e laltra senza frode) ma
non puograve essere invocato per lincriminazione di condotte diverse una per le
omissioni di elementi attivi del reddito e laltra per elementi passivi inesistenti (da
fatture per operazioni inesistenti)rdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex multis Cass Sez III 9 febbraio 2016 (dep 7 luglio 2016) n 28226
Pres Rosi Rel Aceto Ric Disparra
Difformi -
I limiti della responsabilitagrave del direttore dei lavori per conto del
committente in relazione alla gestione dei rifiuti prodotti dalla ditta
appaltatrice o subappaltatrice
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Fabio Cavalli)
Cass Sez III 8 maggio 2018 (dep 26 settembre 2018) n 41699 Pres
Lapalorcia Rel Liberati Ric Serafini
Reati ambientali ndash Abbandono e deposito incontrollato di rifiuti ndash Direttore dei
lavori per conto del committente ndash Posizione di garanzia ndash Responsabilitagrave della
ditta appaltatrice o subappaltatrice
(art 256 dlgs 3 aprile 2006 n 152)
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
59
ldquoIn tema di gestione dei rifiuti il committente di lavori edili al pari dellappaltante
nellipotesi del subappalto e il direttore dei lavori non hanno alcun obbligo
giuridico di intervenire nella gestione dei rifiuti prodotti dalla ditta appaltatrice o
subappaltatrice neacute di garantire che la stessa venga effettuata correttamente percheacute
lobbligo di garanzia in relazione allinteresse tutelato e al corretto espletamento
delle operazioni di raccolta e smaltimento dei rifiuti connessi allattivitagrave edificatoria
incombe sullappaltatore dei lavorirdquo
ldquoDellabbandono o del deposito incontrollato di rifiuti rispondono ai sensi dellart
256 comma 2 dlgs 152 del 3 aprile 2006 - salvi i casi di concorso - i titolari di
imprese e i responsabili di enti che abbandonano o depositano in modo
incontrollato i rifiuti ovvero li immettono nelle acque superficiali o sotterranee in
violazione del divieto di cui allarticolo 192 commi 1 e 2 del medesimo testo
normativordquo
(In applicazione di tali principi il SC ha accolto il ricorso proposto dal direttore dei
lavori per conto del committente di opere edili affidati in appalto ritenendo che al
predetto non potesse essere attribuita alcuna posizione di garanzia rispetto alla
gestione dei rifiuti prodotti dallaffidatario delle opere concesse in appalto e tanto
meno configurarsi una sua partecipazione concorsuale in mancanza di alcuna prova
circa una sua condotta attiva allabbandono o al deposito incontrollato di rifiuti da
altri posto in essere)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez III 27 giugno 2013 n 37547 Cass Sez III 25 maggio
2011 n 25041 Cass Sez III 21 ottobre 2009 n 44457 Cass Sez III 28 gennaio
2003 n 15165
Difformi -
La valutazione dei costi non contabilizzati ai fini del calcolo
dellammontare dellimposta evasa
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Fabio Cavalli)
Cass Sez III 8 maggio 2018 (dep 26 settembre 2018) n 41703 Pres
Lapalorcia Rel Andronio ric Masi
Reati tributari ndash Omessa dichiarazione ndash Ammontare dellimposta evasa ndash
Onere di allegazione dei costi non contabilizzati
(art 5 dlgs 10 marzo 2000 n 74)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Leggi speciali
60
ldquoIn tema di reati tributari lammontare dellimposta evasa ai fini dellomessa
dichiarazione IVA deve calcolarsi sulla base dei ricavi e dei costi sostenuti
dallazienda Ciograve non di meno i costi non contabilizzati possono essere considerati
solo in presenza di allegazioni fattuali da cui si desuma la certezza o comunque il
ragionevole dubbio della loro esistenza incombendo sullimputato lonere di
dimostrare la sussistenza delle spese sostenute a copertura dei costi aziendalirdquo
(In applicazione di tale principio il SC ha ritenuto inammissibile ndash percheacute teso a
sollecitare una valutazione nel merito di censure giagrave proposte e correttamente
disattese dai giudici del gravame - il motivo di ricorso proposto dallimputato con il
quale assumeva che la Corte territoriale non avrebbero calcolato esattamente
limposta evasa essendosi soffermata sulla ritenuta equiparazione del reddito
imponibile rispetto al fatturato senza considerare che nel corso dellistruttoria
dibattimentale non era emerso alcun elemento idoneo a dimostrare lassenza di voci
o oneri detraibili dei quali perograve egli non aveva fornito alcuna documentazione che
ne comprovasse leffettiva sussistenza e non avendo proceduto ad alcuna allegazione
in tal senso neppure nel corso del processo)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez III 16 luglio 2018 n 53980 Cass Sez III 6 giugno 2017 n
35579 Cass Sez III 1 giugno 2016 n 53907 Cass Sez III 18 maggio 2011 n
36396
Difformi Cass Sez III 4 giugno 2014 n 38684
La conversione del sequestro conservativo in pignoramento in
presenza di condanna generica al risarcimento del danno
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giuseppe Musella)
Cass Sez V 15 maggio 2018 (dep 26 settembre 2018) n 41839 Pres Miccoli
Rel Guardiano ric Pace
Diritto processuale penale ndash Sequestro conservativo ndash Pignoramento ndash
Conversione ndash Credito certo liquido ed esigibile ndash Necessitagrave
(artt 316 320 539 cpp)
ldquoLa conversione del sequestro conservativo in pignoramento a seguito del
passaggio in giudicato della sentenza penale di condanna al risarcimento in favore
della parte civile presuppone che la pronuncia abbia dichiarato lrsquoesistenza di un
credito certo liquido ed esigibile cosigrave da costituire titolo esecutivo di talchegrave nel
caso di condanna generica detta conversione si verifica solo in seguito al
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
61
passaggio in giudicato della sentenza del giudice civile il quale sulla base della
certezza del danno acquisita in sede penale abbia proceduto alla sua liquidazionerdquo
(Nella fattispecie la Corte ha accolto il motivo di ricorso proposto dal ricorrente che
lamentava lrsquoapplicazione del meccanismo previsto dallrsquoart 320 comma 1 cpp dal
momento che la condanna al risarcimento del danno fosse generica con rinvio per la
determinazione del quantum al giudice civile La Corte dunque rilevava lrsquoerrore di
diritto e annullava senza rinvio)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez VI 10 luglio 2008 n 42698 Cass Sez V 8 febbraio 2013
n 16312 Cass Sez I 26 settembre 2014 n 46030 Cass Sez IV 19 gennaio
2015 n 9851
Difformi -
La responsabilitagrave del socio illimitatamente responsabile delle societagrave
in nome collettivo nel delitto di bancarotta fraudolenta per
distrazione (scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giuseppe Musella)
Cass Sez V 10 luglio 2018 (dep 27 settembre 2018) n 42591 Pres Zaza Rel
Pistorelli ric Marini + 2
Diritto penale ndash Leggi speciali ndash Bancarotta fraudolenta patrimoniale ndash Societagrave
in nome collettivo ndash Soci illimitatamente responsabili ndash Beni personali ndash
Estensione fallimento ndash Necessitagrave
(artt 147 216 223 rd 16 marzo 1942 n 267)
ldquoAi fini della configurabilitagrave in capo al socio illimitatamente responsabile di una
societagrave in nome collettivo dichiarata fallita del reato di bancarotta fraudolenta per
distrazione dei beni del suo patrimonio personale egrave necessario che il fallimento sia
stato esteso nei suoi confronti ai sensi dellrsquoart 147 legge fallrdquo
(Nella fattispecie la Corte ha accolto il motivo con cui si chiedeva escludersi la
configurabilitagrave del delitto di bancarotta distrattiva dal momento che i beni in
contestazione appartenevano al patrimonio personale degli imputati Difatti il
mancato accertamento ndash da parte dei giudici di merito - della estensione della
dichiarazione di fallimento nei confronti dei soci illimitatamente responsabili rende
non sussistente lrsquoipotesi di reato contestata)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Leggi speciali
62
Conformi Cass Sez V 26 gennaio 2016 n 13091
Difformi -
Reati tributari e particolare tenuitagrave del fatto
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Gerardo Auletta)
Cass Sez III 3 luglio 2018 (dep 3 ottobre 2018) n 43654 Pres Ramacci Rel
Cerroni ric Schito
Leggi speciali ndash Omesso versamento ritenute ndash Particolare tenuitagrave del fatto
(art 2 dl 12 settembre 1983 n 463 art 131-bis cp)
ldquoIn tema di reati tributari laddove il grado di offensivitagrave che dagrave luogo alla sanzione
penale egrave stato giagrave valutato dal legislatore con la determinazione di un ammontare
come soglia di punibilitagrave la particolare tenuitagrave del fatto puograve essere ritenuta solo in
casi di minimo superamento del predetto importo e di ridotta intensitagrave del dolordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez III 20 novembre 2015 (dep 1 aprile 2016) n 13218
Difformi -
DASPO obbligo di comparire presso un ufficio o comando di
polizia
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)
Cass Sez III 15 giugno 2018 (dep 9 ottobre 2018) n 45251 Pres Cavallo
Rel Galterio ric Sannino
Leggi speciali ndash Reati sportivi ndash DASPO ndash Divieto accesso manifestazioni
sportive ndash Gare amichevoli non programmate ndash Elemento soggettivo
(art 6 l 13 dicembre 1989 n 401)
ldquoIn tema di misure di prevenzione della violenza occasionata da manifestazioni
sportive lobbligo di comparire personalmente presso un ufficio o comando di polizia
egrave applicabile a tutti gli incontri che siano individuabili con certezza ed in concreto dal
destinatario del provvedimento in relazione alla loro anticipata organizzazione
dovendo conseguentemente rimanere escluse solo le gare decise in rapporto ad
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
63
esigenze peculiari del momento e senza preventiva programmazione e come tali non
previamente conoscibilirdquo
ldquoDal momento che il reato di cui allrsquoart 6 L 13 dicembre 1989 n 401 in quanto
delitto egrave caratterizzato dal dolo occorre ai fini della sussistenza dellelemento
soggettivo la certa individuabilitagrave delle gare per le quali il divieto operi gare che
ove di natura amichevole non necessariamente sono caratterizzate a differenza
degli incontri ufficiali dalla anticipata programmazione tanto piugrave allorquando
vengano disputate fuori dal campionato e si tratti digrave compagini poco piugrave che
dilettantisticherdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez III 4 marzo 2014 (dep 9 giugno 2014) n 23958
Difformi -
Cattivo stato di conservazione del cibo
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)
Cass Sez III 18 luglio 2018 (dep 9 ottobre 2018) n 45274 Pres Sarno Rel
Gai ric Salerno
Leggi speciali ndash Reati alimentari ndash Cattivo stato di conservazione ndash Modalitagrave
estrinseche
(art 5 lett b) l 30 aprile 1962 n 283)
ldquoLo stato di cattiva conservazione riguarda quelle situazioni in cui le sostanze
alimentari pur potendo essere ancora genuine e sane si presentano mal
conservate e cioegrave preparate confezionate o messe in vendita senza losservanza
delle prescrizioni dirette a prevenire il pericolo di una loro precoce degradazione
contaminazione o comunque alterazione del prodottordquo
ldquoAi fini della configurabilitagrave della contravvenzione prevista dallart 5 lett b L 30
aprile 1962 n 283 che vieta limpiego nella produzione di alimenti la vendita la
detenzione per la vendita la somministrazione o comunque la distribuzione per il
consumo di sostanze alimentari in cattivo stato di conservazione non egrave necessario
che questultimo si riferisca alle caratteristiche intrinseche di dette sostanze ma egrave
sufficiente che esso concerna le modalitagrave estrinseche con cui si realizza le quali
devono uniformarsi alle prescrizioni normative se sussistenti ovvero in caso
contrario a regole di comune esperienzardquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Leggi speciali
64
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez Un 19 dicembre 2001 n 443 Butti Rv 220716 Cass Sez
III 14 giugno 2016 n 44927 Ballico Rv 268715
Difformi -
Il doppio binario sanzionatorio nel market abuse
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Gerardo Auletta)
Cass Sez V 16 luglio 2018 (dep 10 ottobre 2018) n 45829 Pres Miccoli Rel
De Gregorio ric Franconi ed altri
Leggi speciali ndash Reati finanziari ndash Manipolazione del mercato ndash ne bis in idem
(artt 185 e 187-ter dlgs 24 febbraio 1998 n 58 art 649 cpp)
ldquoIn tema di manipolazione del mercato lirrogazione per il medesimo fatto sia di
una sanzione penale che di una sanzione amministrativa definitiva ndash ai sensi degli
artt 185 e 187 ter dlgs 24 febbraio 1998 n 58 ndash non determina la violazione del
principio del ldquone bis in idemrdquo a condizione che il cumulo delle sanzioni risulti
proporzionale alla gravitagrave del fatto commessordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez III 22 settembre 2017 (dep 14 febbraio 2018) n 6993
Difformi -
Il calcolo dellrsquoIVA evasa
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Gerardo Auletta)
Cass Sez III 28 marzo 2018 (dep 16 ottobre 2018) n 46953 Pres Cavallo
Rel Socci ric Pastoric
Leggi speciali ndash Reati tributari ndash Omesso versamento IVA ndash Calcolo imposta
evasa ndash Interessi dovuti ndash Esclusione
(art 10-ter dlgs 10 marzo 2000 n 74)
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
65
ldquoNel reato di omesso versamento di IVA per valutare il superamento della soglia
di punibilitagrave di euro 25000000 deve tenersi conto solo ed esclusivamente
dellrsquoimposta evasa e non anche degli interessi dovutirdquo
(Nel caso di specie la Corte annullava senza rinvio la sentenza di condanna per
insussistenza del fatto atteso che nel computo dellrsquoIVA non versata pari ad euro
25080800 venivano inseriti anche euro 248300 relativi agli interessi dovuti per il
versamento trimestrale)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi -
Difformi -
Il concetto di disponibilitagrave degli oggetti atti ad offendere nelle
ipotesi di DASPO di gruppo
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giuseppe Musella)
Cass Sez III 24 maggio 2018 (dep 16 ottobre 2018) n 46982 Pres Savani
Rel Andronio ric PM in proc Tommasini
Diritto penale ndash Leggi speciali ndash DASPO ndash Oggetti atti ad offendere ndash Possesso
di gruppo ndash Mera disponibilitagrave ndash Idoneitagrave
(art 6-ter l 13 dicembre 1989 n 401 art 2 dl 22 agosto 2014 n 119)
ldquoIl concetto di laquopossessoraquo utilizzato nellrsquoart 6-ter della l n 401 del 1989 non
richiede un quid pluris rispetto alla mera disponibilitagrave dellrsquooggetto pericoloso
intesa come possibilitagrave di sua apprensione e conseguente utilizzordquo
ldquoLa figura del cd laquoDASPO di grupporaquo di cui allrsquoart 6 comma 1 della legge n
401 del 1989 introdotta dallrsquoart 2 del dl n 119 del 2014 egrave diretta a colpire i
soggetti che anche attraverso una condotta di gruppo abbiano tenuto
comportamenti finalizzati alla partecipazione attiva ad episodi di violenza minaccia
o intimidazione tali da porre in pericolo la sicurezza pubblica in occasione di
manifestazioni sportiverdquo
(Nella fattispecie la Corte ha stabilito che ndash in tema di provvedimento DASPO ndash
allorquando tutti i soggetti coinvolti abbiano la disponibilitagrave degli oggetti atti ad
offendere non sia necessaria una valutazione individualizzata senza che tale scelta
comporti la violazione del principio della responsabilitagrave personale prevista dal
diritto penale)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Leggi speciali
66
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi -
Difformi Cass Sez III 3 febbraio 2016 n 22266
La natura istantanea del delitto di trasferimento fraudolento di
valori
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura del Comitato di redazione)
Cass Sez VI 20 giugno 2018 (dep 17 ottobre 2018) n 47304 Pres De Amicis
Rel Costantini ric PM
Legge speciale ndash Trasferimento fraudolento di valori ndash Natura istantanea del
reato ndash Societagrave di capitali ndash La consumazione del reato deve coincidere con
lrsquointestazione fittizia delle quote ndash Irrilevanza delle condotte successive ndash
Necessitagrave che lrsquoindagato sia socio di fatto ndash Insufficienza della qualifica di
amministratore di fatto ndash Necessitagrave che la provvista impiegata per lrsquoacquisto
delle quote provenga dallrsquoindagato
(art 12-quinquies dl 8 giugno 1992 n 306)
ldquoIn tema di trasferimento fraudolento di valori egrave comunque necessario che si
realizzi un trasferimento del bene tenuto altresigrave conto che lrsquoart 12-quinquies dl
30692 integra unrsquoipotesi di reato istantaneo con effetti permanenti e si consuma nel
momento in cui viene realizzata lrsquoattribuzione fittizia senza che possa assumere
rilevanza il permanere della situazione antigiuridica conseguente alla condotta
criminosardquo
ldquoIn ambito di societagrave di capitali la fittizia intestazione di quote di una societagrave puograve
integrare il reato di cui allrsquoart 12-quinquies dl cit a condizione che sia accertata
la titolaritagrave sostanziale delle quote attraverso lrsquoattribuzione della qualifica di socio
di fatto non essendo sufficiente la prova che lrsquoindagato rivesta la funzione di
amministratore di fatto della societagrave delle cui quote srsquoipotizza la fittizia
intestazionerdquo
ldquoLa carenza di gravi indizi sulla provenienza delle risorse economiche impiegate
per lrsquoacquisto delle quote da parte del soggetto che intende eludere lrsquoapplicazione
di misure di prevenzione determina la mancanza della condizione per lrsquoapplicabilitagrave
della misura cautelare essendo insufficiente lrsquoaccertamento della mera
disponibilitagrave del bene da parte di chi non ne risulta formalmente titolarerdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi con riferimento alla prima massima Cass Sez Un 28 febbraio 2001 n
8 Ferrarese Rv 218768 riguardo alla seconda Cass Sez V 7 luglio 2015 n
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
67
50289 Mollica Rv 265904 in relazione alla terza Cass Sez VI 12 gennaio 2018
n 5231 Polverino Rv 272128
Difformi -
Il destino dellrsquoordine di demolizione nel caso di ammissione alla
prova dellrsquoimputato
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Amedeo Bucci de Santis)
Cass Sez III 3 luglio 2018 (dep 18 ottobre 2018) n 47456 Pres Ramacci
Rel Zunica ric PG Corte di appello di Firenze in proc Fontana
Diritto penale ndash Reato urbanistico ndash Ammissione dellrsquoimputato allrsquoistituto della
messa alla prova ndash Destino del manufatto abusivo ndash Demolizione quale
necessaria eliminazione delle conseguenze dannose o pericolose del reato
(artt 44 dPR 6 giugno 2001 n 380 art 464-quater cpp )
ldquoIl reato urbanistico disciplinato dallart44 TUE rientra tra quelli per i quali si
puograve essere ammessi allrsquoistituto della messa alla prova Il permanere del manufatto
abusivo rientra tra le conseguenze dannose dei reati di cui la disciplina della messa
alla prova richiede la necessaria eliminazione In senso logico ma non cronologico
la demolizione del manufatto abusivo rientra tra le condotte pregiudiziali rispetto
alla ammissione dellrsquoimputato alla messa alla prova ed alla verifica del buon esito
della stessardquo
ldquoNel caso in cui il giudice di merito investito di un reato urbanistico ammetta
lrsquoimputato alla messa alla prova omettendo ogni valutazione in ordine alla
demolizione del manufatto abusivo e quindi in ordine al ripristino della legalitagrave
urbanistica il rappresentante della Pubblica Accusa egrave tenuto ad impugnare ai sensi
dellrsquoart464 quater comma 7 la ordinanza ammissiva dellrsquoistanza di messa alla
prova facendo valere in quella sede la insussistenza dei presupposti per la
sospensione del procedimentordquo
(In conseguenza di quanto sopra egrave inammissibile il ricorso proposto per il suddetto
motivo avverso la sentenza che dichiara estinto il reato per esito positivo della messa
alla prova)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez III 31 maggio 2018 n 404512018 nel senso che lrsquoistituto
della messa alla prova egrave applicabile ai reati edilizi tuttavia egrave necessario eliminare le
conseguenze dannose dei reati in questione attraverso la spontanea demolizione
dellrsquoabuso edilizio ovvero attraverso la riconduzione dellrsquointervento alla legalitagrave
urbanistica ove ricorrano i presupposti per lrsquoaccertamento della (doppia) conformitagrave
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Leggi speciali
68
Difformi -
Lrsquoammissibilitagrave del concorso tra il reato di dichiarazione infedele ed
omesso versamento dellrsquoIVA
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Antonio Scotto Rosato)
Cass Sez III 1 febbraio 2018 (dep 23 ottobre 2018) n 48246 Pres Savani
Rel Aceto ric Vacca
Leggi speciali ndash Reati tributari ndash Dichiarazione infedele ndash Omesso versamento
IVA ndash Concorso di reati ndash Sussiste
(artt 4 10-ter dlgs 10 marzo 2000 n 74)
ldquoTra il delitto di dichiarazione infedele e di omesso versamento IVA non esiste
alcun rapporto di consunzione assorbimento o specialitagrave Difatti ai fini
dellrsquointegrazione del reato di omesso versamento IVA egrave necessario e sufficiente che
il relativo ammontare risulti dalla dichiarazione senza ulteriori aggettivazione a
prescindere quindi dalla natura fraudolenta o infedele della dichiarazione stessa
diversamente nei reati cd dichiarativi la condotta attiva consiste nellrsquoindicare
elementi passivi fittizi o elementi attivi per un ammontare inferiore a quello
effettivo siccheacute le due fattispecie si pongono in rapporto di reciproca radicale
estraneitagrave e ben possono concorrere tra lorordquo
ldquoIn tema di omesso versamento dellrsquoimposta sul valore aggiunto affincheacute
lrsquoinadempimento dellrsquoobbligazione tributaria possa rappresentare causa di forza
maggiore egrave necessario che questi derivi da fatti non imputabili allrsquoimprenditore e
che questi non abbia potuto tempestivamente porvi rimedio per cause indipendenti
dalla propria volontagrave non potendosi ritenere fisiologica nel rischio di impresa la
carenza di liquiditagraverdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex multis Cass Sez III 24 giugno 2014 (dep 25 febbraio 2015) n
8352 Pres Fiale Rel Aceto Ric Schirosi
Difformi -
La necessitagrave della individuazione del ruolo svolto dal concorrente
nel reato di sottrazione fraudolenta
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
69
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Amedeo Bucci de Santis)
Cass Sez III 12 giugno 2018 (dep 29 ottobre 2018) n 49200 Pres
Lapalorcia Rel Andronio ric Rizzo
Leggi speciali ndash Sottrazione fraudolenta di somme al pagamento di imposte ndash
Individuazione del ruolo del concorrente ndash Necessitagrave
(art 11 co 1 dlgs 10 marzo 2000 n 74)
ldquoNel reato di sottrazione fraudolenta di somme al pagamento di imposte commesso
mediante il disinvestimento di polizze assicurative attraverso la riscossione
anticipata senza apparente giustificazione il solo fatto di essere coniuge della
titolare del cc bancario oggetto di sequestro e delle polizze assicurative
anticipatamente estinte non giustifica la adozione nei suoi confronti della misura
cautelare reale pur essendo il soggetto in questione (non titolare di beni oggetto di
sottrazione fraudolenta) in regime di comunione dei beni con la coindagata e pur
avendo partecipato quale delegato della consorte alle operazioni di verifica della
GdFrdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez III 5 aprile 2016 n 24816 secondo cui anche quando il bene
egrave formalmente intestato a terzi pur se prossimi congiunti dellrsquoindagato non opera
alcuna presunzione ma grava sul PM lrsquoonere di dimostrare la discrasia tra
intestazione formale e disponibilitagrave effettiva del bene conforme Cass Sez III 24
marzo 2015 n 14605
Difformi -
Il concorso dellrsquoextraneus a singole condotte distrattive nel delitto di
bancarotta fraudolenta
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giuseppe Musella)
Cass Sez V 5 luglio 2018 (dep 29 ottobre 2018) n 49499 Pres Bruno Rel
Fidanzia ric Vellucci
Diritto penale ndash Leggi speciali ndash Bancarotta fraudolenta patrimoniale ndash
Concorso dellrsquoextraneus ndash Singole condotte distrattive ndash Condotta postuma ndash
Inidoneitagrave
(artt 216 223 rd 16 marzo 1942 n 267)
ldquoLa circostanza che la condotta dellrsquoextraneus si collochi in epoca antecedente alla
dichiarazione di fallimento ed abbia lo scopo di rendere irreversibili gli effetti di un
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Leggi speciali
70
atto distrattivo non consente di ritenere sussistente la fattispecie concorsuale che
non egrave configurabile nel caso in cui lrsquoatto distrattivo dellrsquointraneus si sia giagrave
esauritordquo
ldquoUn comportamento postumo del terzo extraneus non egrave idoneo a configurare la
fattispecie del concorso con il delitto di bancarotta fraudolenta commesso
dallrsquointraneus dovendo la condotta del terzo essere anteriore o comunque
concomitante a quella distrattiva dellrsquoimprenditore fallito (o dellrsquoamministratore
della societagrave fallita)rdquo
(Nella fattispecie la Corte ha sancito il principio secondo il quale al fine di
affermare la responsabilitagrave del terzo rispetto alla singola condotta distrattiva
realizzata dallrsquoamministratore della societagrave fallita non egrave sufficiente che la
richiamata condotta sia stata realizzata in epoca antecedente alla dichiarazione di
fallimento ma egrave necessario verificare che la condotta del terzo sia anteriore o
concomitante a quella distrattiva commessa dallrsquointraneo)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez V 18 aprile 2013 n 40332 Cass Sez V 6 novembre 2015
n 8276 Cass Sez V 17 maggio 2017 n 54291
Difformi -
Insider trading doppio binario e proporzionalitagrave del complessivo
trattamento sanzionatorio
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Aldo Franceschini)
Cass Sez V 21 settembre 2018 (dep 31 ottobre 2018) n 49869 Pres
Vessicchelli Rel Caputo ric Chiarion Casoni
Leggi speciali ndash Reati finanziari ndash Ne bis in idem ndash Cumulo sanzionatorio ndash
Valutazione di proporzionalitagrave del complessivo trattamento sanzionatorio ndash
Disapplicazione normativa interna ndash Rideterminazione pena in mitius
(artt 184 co 1 lett b) 187-terdecies TUF 50 CDFUE 4 Prot 7 CEDU)
ldquoIl procedimento penale e quello amministrativo previsti dalla disciplina nazionale
in tema di abusi di mercato presentano quella connessione sostanziale e temporale
che secondo lrsquoinsegnamento della sentenza della Grande Camera della Corte EDU
A e B c Norvegia esclude la violazione del principio del ne bis in idemrdquo
ldquoEgrave compito del giudice nazionale verificare la sussistenza o meno del requisito
della proporzionalitagrave del complessivo trattamento sanzionatorio applicato
allrsquoimputatordquo
ldquoNella verifica della compatibilitagrave con il principio del ne bis in idem del
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
71
trattamento sanzionatorio complessivamente irrogato allrsquoautore dellrsquoabuso di
mercato il giudice comune deve valutare la proporzionalitagrave del cumulo
sanzionatorio rispetto al disvalore del fatto da apprezzarsi con riferimento agli
aspetti propri di entrambi gli illeciti (quello penale e quello formalmente
amministrativo) e in particolare agli interessi generali sottesi alla disciplina degli
abusi di mercato (anche sotto il profilo dellrsquoincidenza (anche sotto il profilo
dellincidenza del fatto sullintegritagrave dei mercati finanziari e sulla fiducia del
pubblico negli strumenti finanziari) tenendo conto con riguardo alla pena della
multa del meccanismo compensativo di cui allart 187-terdecies TUF qualora
detta valutazione dovesse condurre a ritenere il complessivo trattamento
sanzionatorio lesivo della garanzia del ne bis in idem il giudice nazionale dovragrave
dare applicazione diretta al principio garantito dallart 50 della Carta dei diritti
fondamentali dellUnione europea disapplicando se necessario e naturalmente
solo in mitius le norme che definiscono il trattamento sanzionatoriordquo
ldquoIn tema di abusi di mercato nel caso in cui la sanzione irrogata da Consob sia giagrave
divenuta irrevocabile la verifica del giudice penale circa la legittimitagrave rispetto al
principio del ne bis in idem del trattamento sanzionatorio complessivamente
irrogato allautore degli illeciti - fuori dallipotesi del tutto eccezionale in cui la
sanzione amministrativa sia da sola proporzionata al disvalore del fatto valutato
alla luce degli aspetti propri di entrambi gli illeciti e in particolare degli interessi
generali sottesi alla disciplina degli abusi di mercato ndash puograve comportare
esclusivamente la rideterminazione delle sanzioni penali attraverso la
disapplicazione in mitius della norma che commina dette sanzioni solo nel minimo
edittale con esclusione della multa in virtugrave del meccanismo compensativo di cui
allart 187-terdecies TUF e con riguardo alla reclusione fermo restando il limite
minimo insuperabile dettato dallart 23 cod penrdquo
(Nel caso di specie la Corte annullava con rinvio per nuovo esame limitatamente al
trattamento sanzionatorio la sentenza con cui lrsquoimputato giagrave punito in via
amministrativa dalla Consob con la sanzione pecuniaria di trecentocinquantamila
euro era stato ritenuto colpevole del reato di abuso di informazioni privilegiate e
condannato alla pena principale di un anno di reclusione e cinquantamila euro di
multa)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi con riferimento alla prima massima Cass Sez III 22 settembre 2017
dep 2018 n 6993 Servello in CED Cass n 272588 con riferimento alla seconda
massima Cass Sez V 16 luglio 2018 n 45829 Franconi non massimata
Difformi -
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Leggi speciali
72
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
73
III Diritto processuale penale
Rito abbreviato copertura della procura speciale nellrsquoipotesi di
modifica della imputazione
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)
Cass Sez VI 6 luglio 2018 (dep 4 settembre 2018) n 39926 Pres Paoloni
Rel Giordano ric Serafini
Diritto processuale penale ndash Giudizio abbreviato ndash Procura speciale e modifiche
allrsquoimputazione
(art 438 441 441-bis cpp)
ldquoLeventuale modifica dellimputazione non toglie efficacia al mandato conferito
ove la procura speciale non contenga espliciti limiti o condizioni ai poteri conferiti
al procuratore speciale siccheacute in questa ipotesi spetta al difensore la valutazione
della coerenza del negozio processuale con gli interessi dellimputato Se egrave vero che
la procura speciale per la definizione del procedimento con il rito abbreviato come
quella per definizione a pena concordata egrave atto personalissimo fondamentale per
la legittimitagrave del negozio e che puograve presentarsi in forma specifica con la fissazione
di limiti e condizioni ovvero generica ne consegue che quando la procura speciale
assume una configurazione generica e non presenta limiti o condizioni essa deve
intendersi segnatamente finalizzata alla conclusione del processo con il rito
speciale Con tale atto limputato affida al difensore il mandato di esprimere per suo
conto la volontagrave di accesso al rito a prova contratta siccheacute deve ritenersi che tale
mandato comprenda anche quello di valutare le fisiologiche vicende del
procedimento e del processo successive al conferimento della procura in coerenza
con gli interessi dellimputatordquo
ldquoLrsquoeventuale modifica dellimputazione nel corso delludienza preliminare non
toglie efficacia al mandato conferito ai fini della richiesta di rito abbreviato ove
questo non contenga una esplicita limitazione Ogni volta che la procura speciale a
concludere il processo con un rito a prova contratta non prevede limiti e condizioni
spetta al difensore la valutazione della coerenza del negozio processuale con gli
interessi dellimputato che gli ha conferito il mandatordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Diritto processuale penale
74
Conformi In relazione alla prima massima Cass Sez II 17 dicembre 2014 (dep
29 gennaio 2015) n 4261 Piroli Rv 262382
Difformi -
Sindacato del giudice dellrsquoesecuzione nella determinazione del
tempus commissi delicti
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alfonso Tatarano)
Cass Sez I 10 luglio 2017 (dep 5 settembre 2018) n 39943 Pres Carcano
rel Tardio ric De Bilio
Diritto processuale penale ndash Poteri del giudice dellrsquoesecuzione ndash Determinazione
del tempus commissi delicti ndash Revoca dellrsquoindulto
(artt 666 667 672 674 cpp art 3 l n 2412006)
ldquoDeve essere riconosciuto al giudice dellrsquoesecuzione il potere-dovere di
interpretare il giudicato e renderne espliciti il contenuto e i limiti ricavando dalla
sentenza tutti gli elementi anche se non chiaramente espressi che siano necessari
ai fini dellrsquoesecuzionerdquo
ldquoSe egrave vero che in sede esecutiva non egrave consentito modificare la data del commesso
reato accertata con sentenza passata in giudicato quando invece il tempus
commissi delicti non egrave indicato in modo preciso e con ben definiti riferimenti
fattuali nel capo drsquoimputazione il giudice dellrsquoesecuzione puograve prendere conoscenza
del contenuto della sentenza e occorrendo degli atti del procedimento per
ricavarne tutti gli elementi da cui sia possibile desumere lrsquoeffettiva data di
commissione del reato ove essa sia rilevante ai fini della decisione demandatardquo
(Con la sentenza in esame la Suprema Corte ha annullato con rinvio lrsquoordinanza con
la quale il Tribunale di Caltanissetta aveva revocato lrsquoindulto concesso ai sensi della
L n 2412006 sulla base della data di accertamento e non di quella di effettiva
commissione del reato di ricettazione per il quale era intervenuta condanna)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez I 15 aprile 2014 (dep 11 luglio 2014) n 30609 Raia in
CED Cass n 261087 Cass Sez I 12 giugno 2008 (dep 25 giugno 2008) n
25735 Labate in CED Cass n 240475 sullrsquoimpossibilitagrave per il GE di determinare
il tempus commissi delicti Cass Sez III 20 gennaio 2016 (dep 29 febbraio 2016)
n 8180 Spada in CED Cass n 266283
Difformi -
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
75
Diffamazione e principio di correlazione tra accusa e sentenza
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Mariagiovanna Veneruso)
Cass Sez V 3 maggio 2018 (dep 6 settembre 2018) n 40083 Pres Vessichelli
Rel Brancaccio ric Spada
Diritto processuale penale ndash Principio di necessaria correlazione tra accusa e
sentenza
(521 cpp)
ldquoAi fini della valutazione di corrispondenza tra pronuncia e contestazione di cui
allrsquoart 521 cod proc pen deve tenersi conto non solo della condotta descritta nel
capo di imputazione ma anche di tutte le risultanze probatorie portate a conoscenza
dellrsquoimputato che hanno formato oggetto di sostanziale contestazione in modo da
consentire a questi di esercitare il suo diritto di difesa sul materiale probatorio
posto a fondamento della decisionerdquo
ldquoIl difetto di correlazione tra accusa e sentenza rileva solo qualora si verifichi una
trasformazione o sostituzione delle condizioni che rappresentano gli elementi
costitutivi dellrsquoaddebito e non anche quando il mutamento riguardi profili
marginali non essenziali per lrsquointegrazione del reato e su cui lrsquoimputato abbia
avuto modo di difendersi durante il processordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez Un 15 luglio 2010 n 36551 Cass Sez III 16 aprile 2014
n 31849 Cass Sez IV 16 dicembre 2015 n 4497
Difformi -
La notifica dellrsquoavviso di fissazione per lrsquoudienza del giudizio di
appello
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giovanni Petranico)
Cass Sez V 16 maggio 2018 (dep 7 settembre 2018) n 40159 Pres Mazzei
Rel De Marzo ric Casali
Diritto processuale penale ndash Giudizio di appello ndash Avviso di fissazione
dellrsquoudienza ndash omissione ndash Notifica a difensore di fiducia ndash Obbligatorietagrave della
presenza ndash Nullitagrave assoluta
(artt 178 co 1 lett c) e 179 co 1 97 co 4 cpp)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Diritto processuale penale
76
ldquoLrsquoomesso avviso dellrsquoudienza al difensore di fiducia tempestivamente nominato
dallrsquoimputato o dal condannato integra una nullitagrave assoluta ai sensi degli artt 178
comma 1 lett c) e 179 comma 1 cod proc pen quando di esso egrave obbligatoria la
presenza a nulla rilevando che la notifica sia stata effettuata al difensore di ufficio
e che in udienza sia stato presente un sostituto nominato ex art 97 comma quarto
cod proc penrdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez Un 26 marzo 2015 n 24630 Maritan Rv 263598
Difformi -
Il creditore munito di garanzia reale sul bene non puograve chiedere la
revoca del sequestro preventivo
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Carmine Gatto)
Cass Sez III 4 dicembre 2017 (dep 11 settembre 2018) n 40318 Pres
Cavallo Rel Socci ric B IIG Spa
Diritto processuale penale ndash Sequestro preventivo ndash Riesame ndash Istanza terzo
creditore ndash Inammissibilitagrave
(artt 321 324 cpp)
ldquoNon puograve essere disposto il sequestro preventivo funzionale alla confisca per
equivalente di somme di denaro depositate su conto corrente costituite in pegno
irregolare a Garanzia di una obbligazione dellimputato attesa la immediata
acquisizione della proprietagrave delle stesse da parte del creditorerdquo
ldquoIn tema di sequestro preventivo il creditore assistito da garanzia reale non egrave
legittimato a chiedere la revoca della misura mentre il processo egrave pendente in
quanto la sua posizione giuridica non egrave assimilabile a quella del titolare del diritto
di proprietagrave ed il suo diritto di sequela non esclude lassoggettabilitagrave del bene a
vincolo essendo destinato a trovare soddisfazione solo nella successiva fase della
confisca e non attraverso limmediata restituzione del bene come invece accadrebbe
per il proprietariordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
77
Conformi Cass Sez III 16 settembre 2015 (dep 11 maggio 2016) n 19500
Cass Sez III 12 maggio 2015 (dep 12 ottobre 2015) n 40784 Cass Sez V 27
ottobre 2016 (dep 12 gennaio 2017) n 1390
Difformi -
I limiti della confisca nelle ipotesi di denaro provenienti da soggetti
terzi estranei al reato
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Antonio Scotto Rosato)
Cass Sez III 12 luglio 2018 (dep 24 settembre 2018) n 41104 Pres Rosi Rel
Gai ric Vicenzini
Leggi speciali ndash Reati tributari ndash Omessa dichiarazione ndash Confisca diretta ndash
Terzi estranei al reato ndash Prova
(artt 5 12-bis dlgs 10 marzo 2000 n 74)
ldquoQualora il profitto cd accrescitivo derivante da reato sia costituito da denaro la
confisca delle somme depositate sul conto corrente deve essere qualificata come
confisca diretta non necessitando della prova del nesso di derivazione diretta tra
somme oggetto di ablazione e reato Tuttavia deve escludersi lrsquoapprensione delle
somme giacenti sul conto corrente laddove sussista la prova che tali somme non
possano proprio derivare dal reato come nel caso di somme provenienti da rimesse
effettuate da terzi successivamente alla data di commessione del reato difettando in
esse la caratteristica di profitto pur sempre necessaria per poter procedere ad un
sequestro direttordquo
ldquoIn materia tributaria il delitto di cui allrsquoart 5 egrave reato omissivo proprio che puograve
essere commesso solo da chi secondo legislazione fiscale egrave obbligato alla
presentazione delle dichiarazioni con la conseguenza che il concorso nel reato egrave
ipotizzabile solo in forma morale (accordo istigazione e rafforzamento) non di
meno qualora lrsquoamministratore di diritto sia mero prestanome lrsquoamministratore di
fatto risponde quale autore principale in quanto titolare effettivo della gestione
socialerdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex multis Cass Sez III 24 ottobre 2014 (dep 30 ottobre 2015) n
43809 Pres Teresi Rel Aceto ric Gabbana
Difformi -
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Diritto processuale penale
78
Il commesso di un negozio puograve sporgere querela per truffa anche se
formalmente privo del potere di rappresentanza
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Carmine Gatto)
Cass Sez II 20 luglio 2018 (dep 26 settembre 2018) n 41785 Pres
Prestipino Rel Recchione ric D C C e altri
Diritto processuale penale ndash Truffa ndash Querela ndash Diritto di proporre querela ndash
Condizione di procedibilitagrave
(artt 120 640 cp 336 337 cpp)
ldquoIl diritto di querela per il reato di truffa spetta indipendentemente dalla formale
attribuzione del potere di rappresentanza anche alladdetto di un esercizio
commerciale che trovandosi al bancone di vendita si sia occupato della
transazione commerciale con cui si egrave consumato il reatordquo
ldquoLa titolaritagrave del diritto di querela spetta sia al soggetto raggirato e materialmente
defraudato del bene alla cui apprensione era diretta la condotta illecita sia al
soggetto che ha patito il danno patrimoniale ovvero a colui che vanta il diritto di
proprietagrave sul bene appreso illecitamente essendo possibile la coesistenza di piugrave
soggetti passivi di un medesimo reatordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez II 4 ottobre 2016 (dep 29 novembre 2016) n 50725 Cass
Sez Un 18 luglio 2013 (dep 30 settembre 2013) n 40354
Difformi -
Lrsquouso della posta elettronica certificata per il deposito di istanze in
cancelleria
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Emma Lorena Cappuccio)
Cass Sez III 17 maggio 2018 (dep 1 ottobre 2018) n 43184 Pres Gastone
Rel Socci ric Lo Monaco e altro
Diritto processuale penale ndash Giudizio di appello ndash Adesione del difensore
allrsquoastensione di categoria ndash Deposito istanza adesione a mezzo PEC ndash
Violazione del diritto di difesa ndash Prescrizione
(art 18 Cost art 2-bis l 11 aprile 2000 n 83 artt 157 161 cp)
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
79
ldquoLa richiesta dellrsquorinvio dellrsquoudienza per legittimo impedimento del difensore
inviata a mezzo posta elettronica in cancelleria non egrave irricevibile neacute inammissibile
anche se lrsquoutilizzo di tale irregolare modalitagrave di trasmissione comporta lrsquoonere per
la parte che intenda dolersi in sede di impugnazione dellrsquoomesso esame della sua
istanza di accertarsi del regolare arrivo della mail in cancelleria e della sua
tempestiva sottoposizione allrsquoattenzione del giudice procedenterdquo
ldquoNel caso in cui rsquoimpedimento ndash improvvisamente ed inevitabilmente insorto ndash sia
tale da precludere al difensore qualsiasi possibilitagrave di attivazione il medesimo egrave
esentato dalle indicate verifiche salvo lrsquoonere di provare le circostanze che le
hanno rese inattuabilirdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi in relazione alla prima massima Cass Sez II 7 novembre 2014 (dep 18
novembre 2014) n 47427 Pigionanti in relazione alla seconda massima Cass
Sez I 16 novembre 2017 (dep 17 gennaio 2018) n 1904 Deriugrave
Difformi sulla impossibilitagrave di avanzare istanza di rinvio per legittimo impedimento
a mezzo PEC dal difensore di fiducia dellrsquoimputato Cass Sez II 16 maggio 2017
(dep 22 giugno 2017 P sulla esclusione di presentazione di memorie nel giudizio
di legittimitagrave Cass Sez III 20 settembre 2016 (dep 11 novembre 2016)
Cacciatore sulla esclusione di impugnazioni cautelari anche da parte del PM
Cass Sez V 5 marzo 2015 (dep 5 giugno 2015) PM in proc Alamaru e altri
Formula corretta di esclusione della punibilitagrave per particolare
tenuitagrave del fatto innanzi al Giudice di Pace
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alfonso Tatarano)
Cass Sez V 26 giugno 2018 (dep 4 ottobre 2018) n 44128 Pres Pezzullo
Rel Morosini ric PG in proc Pichierri
Procedimento penale davanti al giudice di pace ndash Esclusione della punibilitagrave nei
casi di particolare tenuitagrave del fatto ex art 34 dlgs n 2742000 ndash Esclusione
della punibilitagrave per particolare tenuitagrave del fatto ex art 131-bis cp ndash Errore nel
richiamo della fattispecie correttamente applicabile ndash Interesse del PM ad
impugnare
(art 34 dlgs n 2742000 art 131-bis cp 3 l n 2412006 artt 568 591 cpp)
ldquoNel sistema processuale penale la nozione di interesse ad impugnare va
individuata in una prospettiva utilitaristica ossia nella finalitagrave negativa perseguita
dal soggetto legittimato di rimuovere una situazione di svantaggio processuale
derivante da una decisione giudiziale e in quella positiva del conseguimento di
unutilitagrave ossia di una decisione piugrave vantaggiosa rispetto a quella oggetto del
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Diritto processuale penale
80
gravame e che risulti logicamente coerente con il sistema normativo Un tale
interesse non puograve risolversi in una mera ed astratta pretesa alla esattezza teorica
del provvedimento impugnato priva cioegrave di incidenza pratica sulleconomia del
procedimento In tale prospettiva leventuale errore da parte del giudice di pace nel
richiamare lart 131-bis cod pen piuttosto che lart 34 dlgs n 2742000 non puograve
essere censurato solo in quanto tale ma richiede la deduzione di un effettivo
pregiudizio da rimuovere per effetto di quella decisione occorre cioegrave sotto il
profilo dellinteresse ad impugnare un precipitato di concretezza che egrave onere
della parte dedurre In tale prospettiva a fronte di un esito processuale comunque
consentito ndash il proscioglimento per particolare tenuitagrave del fatto ndash incombe sul
Procuratore Generale ricorrente lonere di specificare lintesse pratico perseguito o
meglio il diverso esito processuale rispetto a una pronuncia di proscioglimento per
particolare tenuitagrave del fatto - qualunque fosse listituto applicabile (DLgs n 274
del 2000 art 34 in luogo dellart 131-bis cp) - evidenziando in ipotesi
linsussistenza dei presupposti della tenuitagrave ovvero le ragioni della inoperativitagrave
nella fattispecie del DLgs n 274 del 2000 art 34rdquo
(Non constano precedenti nei medesimi termini In motivazione la Corte ha ribadito
come pur a fronte dello stesso esito definitorio i presupposti applicativi della
speciale tenuitagrave prevista dallrsquoart 131-bis cp divergano dallrsquoipotesi specificamente
dettata dallrsquoart 34 DLgs n 2742000 con riferimento al ldquomicrosistemardquo del
processo penale innanzi al giudice di pace e segnata dalla finalitagrave conciliativa tipica
di quel rito (cfr Sez Un 22 giugno 2017 (dep 28 novembre 2017) n 53683 Pres
Canzio Rel Vessichelli ric Perini in CED Cass n 271587) Tuttavia a fronte del
rilievo dellrsquoerronea adozione da parte del giudice di pace della formula definitoria
prevista dallrsquoart 131-bis cp spetta alla parte ricorrente nella specie il PG
indicare lrsquointeresse concreto perseguito attraverso la richiesta di annullamento della
sentenza spiegata con il ricorso)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi -
Difformi -
Lrsquoinammissibilitagrave dellrsquoatto di appello nei casi di difetto di specificitagrave
dei motivi di gravame
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Antonio Scotto Rosato)
Cass Sez V 12 luglio 2018 (dep 4 ottobre 2018) n 44177 Pres Zaza Rel
Borrelli ric Dessigrave
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
81
Diritto processuale penale ndash Impugnazione ndash Difetto di specificitagrave ndash
Inammissibilitagrave
(581 cpp)
ldquoLrsquoatto di appello deve ritenersi inammissibile per difetto di specificitagrave dei motivi
qualora non risultino esplicitamente enunciati ed argomentati i rilievi critici
rispetto alle ragioni di fatto o di diritto poste a fondamento della decisione
impugnata con un confronto reale con esserdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex ultimis Sez Un 27 ottobre 2016 (dep 22 febbraio 2017) n 8825
Pres Canzio Rel Andronio ric Galtelli
Difformi -
Lrsquoammissibilitagrave del patteggiamento del reato di omesso versamento
dellrsquoIVA nelle ipotesi di mancata estinzione del debito tributario
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Antonio Scotto Rosato)
Cass Sez III 18 luglio 2018 (dep 9 ottobre 2018) n 45275 Pres Sarno Rel
Gai ric Ongaro
Diritto processuale penale ndash Reati tributari ndash Patteggiamento ndash Estinzione
debiti tributari ndash Inammissibile ndash Confisca ndash Profitto ndash Risparmio di spesa
(art 10-ter 13-bis dlgs 10 marzo 2000 n 74 444 cpp)
ldquoIn tema di reati tributari lart 13-bis comma 2 dlgs n 74 del 2000 rappresenta
una condizione di accesso al rito del patteggiamento consentendone lrsquoapplicabilitagrave
esclusivamente qualora sia intervenuto lrsquointegrale pagamento del debito tributario
compreso di sanzioni ed interessirdquo
ldquoLa confisca per equivalente deve ricadere sui beni di cui il reo ha la disponibilitagrave
per un valore corrispondente a quelli costituenti il prezzo o il profitto del reato che
sia stato realmente lucrato dallindagato In tale ambito quanto alla nozione di
profitto nei reati tributari esso generalmente coincidente con il vantaggio
economico ricavato in via immediata e diretta dal reato e si identifica con
lammontare delle ritenute o dellimposta sottratta al fisco che costituisce un
vantaggio patrimoniale direttamente derivante dalla condotta illecita anche se
consistente in un risparmio di spesa derivante dal mancato pagamento del tributordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Diritto processuale penale
82
Conformi ex multis Sez Un 31 gennaio 2013 (dep 23 aprile 2013) n 18374 Pres
Lupo Rel Bruno ric Adami
Difformi Cass Sez III 12 aprile 2018 (dep 21 agosto 2018) n 38684 Pres Rosi
Rel Andreazza ric PG Firenze
Violazione del termine di durata massima delle indagini preliminari
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alfonso Tatarano)
Cass Sez VI 8 marzo 2018 (dep 9 ottobre 2018) n 45486 Pres Mogini Rel
Silvestri ric Romeo
Diritto processuale penale ndash Indagini preliminari ndash Ritardata iscrizione nel
registro notizie di reato ndash Mezzi di ricerca della prova ndash Intercettazione di
comunicazioni ndash Presupposti e motivazione del provvedimento di
intercettazione di persona non indagata ndash Modalitagrave esecutive di intercettazioni
in luoghi di privata dimora
(artt 335 405 407 266 267 cpp)
ldquoEgrave possibile utilizzare gli elementi di prova derivanti da atti di indagine compiuti
dopo la scadenza del termine di durata delle indagini se lrsquoatto sia assunto
nellrsquoambito di indagini diverse cioegrave volte ad individuare gli autori di altri reati Si
tratta di un principio che tuttavia deve essere coordinato con lesigenza di evitare
che attraverso apparenti indagini volte ad accertare i responsabili di altri reati si
eludano la portata del divieto di cui allart 407 cod proc pen noncheacute il sistema
normativo delineato dal legislatore e in particolare quello delle proroghe della
durata del termine di cui allart 405 cod proc pen Ciograve che deve essere verificato
cioegrave egrave che attraverso lrsquoapparente compimento di atti di indagine relativi
allaccertamento di altri reati si nullifichino gli effetti che il legislatore riconduce al
decorso del termine di durata delle indagini preliminarirdquo
ldquoGli elementi di prova acquisiti dal pubblico ministero dopo la scadenza dei termini
delle indagini preliminari possono sigrave essere utilizzati ai fini cautelari se acquisiti
aliunde nel corso di indagini estranee ai fatti oggetto del procedimento i cui
termini siano scaduti ovvero se provenienti da altri procedimenti relativi a fatti di
reato oggettivamente e soggettivamente diversi ma egrave comunque necessario
accertare che tali risultanze non siano il risultato di indagini finalizzate alla verifica
e allapprofondimento degli elementi emersi nel corso del procedimento penale i cui
termini sono scadutirdquo
ldquoAi fini di una corretta motivazione del provvedimento autorizzativo egrave necessario
che vengano indicate le ragioni sulla cui base il giudice ritenga di dover
autorizzare le intercettazioni richieste dal pubblico ministero in quanto proprio
quelle intercettazioni relative a quella particolare utenza risultano indispensabili
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
83
per il completo accertamento del fatto specifico cui si riferiscono le indagini
noncheacute per la individuazione dei responsabilirdquo
ldquoNelle ipotesi in cui il collegamento sia riferito ad un soggetto non indagato la
necessitagrave di motivare la correlazione tra lrsquoindagine in corso e lintercettato oltre
alla base indiziaria oggettiva egrave necessario che il giudice indichi ed espliciti
chiaramente lrsquointeresse investigativo sottostante chiarisca cioegrave le ragioni di
collegamento diretto o indiretto tra il soggetto ed il fatto di reato oggetto di
accertamento egrave necessario cioegrave che si indichino i motivi per i quali il soggetto
terzo che si intende intercettare dovrebbe essere informato sui fatti e percheacute si
ritiene che vi possano essere conversazioni o comunicazioni attinenti a quei fattirdquo
ldquoLomessa indicazione da parte del PM delle modalitagrave di intrusione delle
microspie nei luoghi di privata dimora non determina alcuna nullitagrave Le operazioni
di collocazione e disinstallazione del materiale tecnico necessario per eseguire le
captazioni costituiscono infatti atti materiali rimessi alla contingente valutazione
della polizia non essendo compito del pubblico ministero indicare le modalitagrave
dellintrusione negli ambiti e luoghi privati ove verragrave svolta lintercettazionerdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez VI 14 maggio 2017 (dep 1 marzo 2018) n 9386 Caridi in
CED Cass n 272727 Cass Sez I 30 maggio 2015 (dep 8 settembre 2015) n
36327 Sgaramella in CED Cass n 264527 su ammissibilitagrave ai sensi dellrsquoart 234
cpp di accertamenti acquisiti in sede amministrativa successivamente alla
scadenza del termine delle indagini Cass V Sez 8 marzo 2018 (dep 10 maggio
2018) n 20824 Di Francesco in CED Cass n 273031
Difformi -
Sostituto processuale e delega orale
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)
Cass Sez I 2 ottobre 2018 (dep 25 ottobre 2018) n 48862 Pres Di Tomassi
Rel Centofanti ric Stampini
Diritto processuale penale ndash Sostituto processuale ndash Delega orale
(art 102 cpp)
ldquoIl difensore titolare puograve farsi sostituire per ludienza o per latto processuale da
compiere conferendo incarico anche solo orale al difensore sostituto senza essere
necessariamente ivi presente e senza altro onere diverso dalla formale
dichiarazione (davanti al giudice e raccolta a verbale) del conferitario di averlo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Diritto processuale penale
84
ricevuto ferme le sue responsabilitagrave di ordine penale civile e deontologico per il
caso di dichiarazione mendacerdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi -
Difformi Cass Sez V 26 aprile 2018 n 26606 Vitanza Rv 273304
Impedimento dellrsquoimputato
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)
Cass Sez V 20 settembre 2018 (dep 25 ottobre 2018) n 48892 Pres Palla
Rel Scotti ric Lazzari
Diritto processuale penale ndash Impedimento dellrsquoimputato ndash Modalitagrave di
presentazione ndash Inoltro a mezzo telefax ndash Onere difensivo
(art 420-ter cpp)
ldquoLassoluto impedimento fisico a comparire sussiste solo in presenza di specifica
indicazione nel certificato medico prodotto a sostegno dellistanza di patologie che
rendano impossibile o rischioso lo spostamento per raggiungere il luogo
delludienzardquo
ldquoLa richiesta di rinvio delludienza per legittimo impedimento inviata a mezzo
telefax in cancelleria non egrave irricevibile neacute inammissibile ma lutilizzo di tale non
regolare modalitagrave di trasmissione comporta lonere per la parte che intenda
dolersi in sede di impugnazione dellomesso esame della richiesta stessa di
accertarsi ndash mediante un sostituto processuale un addetto di studio o
uninterlocuzione telefonica (o nel caso dellimpedimento dellimputato a maggior
ragione a cura del difensore stesso) ndash del regolare arrivo del fax e del suo
tempestivo inoltro al giudice procedente Solo nel caso in cui limpedimento ndash
improvvisamente ed inevitabilmente insorto ndash sia tale da precludere allinteressato
qualsiasi possibilitagrave di attivazione il medesimo egrave esentato dalle predette verifiche
salvo lonere di provare le circostanze che le hanno rese inattuabilirdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi in relazione alla prima massima Cass Sez II 22 maggio 2015 n
24515 Mennella Rv 264362 in relazione alla seconda massima Cass Sez I 16
novembre 2017 n 1904 Deriugrave Rv 272049
Difformi -
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
85
IV Esecuzione e sorveglianza
Valutazione della condotta successiva serbata dal condannato e
affidamento in prova ai servizi sociali
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alessandro Orabona)
Cass Sez I 18 maggio 2018 (dep 11 settembre 2018) n 40341 Pres Di
Tomassi Rel Siani ric Loppi
Esecuzione e sorveglianza ndash Ordinamento penitenziario ndash Istanza di
affidamento in prova ai servizi sociali ndash Detenzione domiciliare ndash Omessa
valutazione della condotta successiva tenuta dal condannato ndash Recupero sociale
del reo ndash Annullamento con rinvio
ldquoPur non potendosi prescindere dalla natura e dalla gravitagrave dei reati per cui egrave stata
irrogata la pena in espiazione quale punto di partenza dellrsquoanalisi della personalitagrave
del soggetto affincheacute si possa concedere lrsquoaffidamento in prova al servizio sociale
la considerazione di detta gravitagrave non puograve prescindere dalla necessaria valutazione
della condotta successivamente tenuta dal condannato essendo indispensabile
lesame anche dei comportamenti attuali del medesimo in ragione dellesigenza
connaturata alla ratio dellistituto di accertare non solo lassenza di indicazioni
negative ma anche la presenza di elementi positivi che consentano un giudizio
prognostico di buon esito della prova e di prevenzione del pericolo di recidiva
dovendo peraltro sottolinearsi che per la favorevole delibazione dellistanza non
puograve esigersi in positivo la dimostrazione che il soggetto abbia giagrave compiuto una
completa revisione critica del proprio passato bensigrave egrave sufficiente che ndash dai risultati
dellosservazione della personalitagrave ndash emerga che un siffatto processo critico sia
stato almeno avviato nella prospettiva di un suo ottimale reinserimentordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex plurimis Cass Sez I 5 maggio 2015 n 31420 Cass Sez I 3
dicembre 2013 n 773
Difformi -
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Esecuzione e sorveglianza
86
Videosorveglianza dei detenuti in regime 41-bis OP e limiti
nellrsquoesercizio dei mezzi di controllo
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giovanni Petranico)
Cass Sez I 16 aprile 2018 (dep 8 ottobre 2018) n 44972 Pres Mazzei Rel
Binenti ric Ministero della Giustizia per DAP
Esecuzione e sorveglianza ndash Ordinamento penitenziario ndash Cella e ambienti
penitenziari ndash Natura ndash Esercizio del controllo ndash Finalitagrave e modi consentiti ndash
Videosorveglianza ndash Limite ndash Valutazione del caso concreto
(artt 41-bis OP 3 e 8 CEDU 27 co II Cost)
ldquoLa cella e gli ambienti penitenziari non sono luoghi di privata dimora nel
laquopossessoraquo del detenuto al quale dunque non compete la titolaritagrave dello ius
excludendi alios con riguardo agli spazi in questione essendo gli stessi di contro
nella disponibilitagrave dellrsquoAmministrazione penitenziaria che ne puograve fare sempre uso
secondo le finalitagrave e i modi consentiti dalle previsioni di leggerdquo
ldquoLrsquoesercizio del controllo con i mezzi in concreto ritenuti idonei in forza di scelte
rimesse allrsquoAmministrazione penitenziaria in nessun caso perograve puograve trasmodare nella
sottoposizione a torture o trattamenti inumani e degradanti e per ravvisare un
trattamento di quel genere tuttavia occorre che si superino certe soglie di gravitagrave da
valutare nel caso concreto secondo alcuni concorrenti parametri considerando
contemporaneamente le ragioni della tutela e fermo restando che ci si deve pur
sempre trovare in presenza di una sofferenza o di una umiliazione di livello
significativamente superiore a quello che ordinariamente accompagna il tipo di
afflizione restrittiva in corso di esecuzione Tale superamento non si verifica solo per
effetto della videosorveglianza allrsquointerno della cella ai fini della tutela di esigenze di
ordine pubblico nel caso del detenuto in regime di cui allrsquoart 41-bis Ord penrdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez VII 16 marzo 2017 n 21506 Roman Rv 269781 Cass
Sez I 6 maggio 2008 n 32851 Sapone Rv 241228 C edu 6 aprile 2000 Labita
c Italia C edu 1 settembre 2015 Paolello c Italia Cass Sez I 24 novembre
2009 n 49988 Rv 245969
Difformi -
Permessi premio e programma trattamentale
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Mariagiovanna Veneruso)
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
87
Cass Sez I 18 luglio 2018 (dep 26 ottobre 2018) n 49146 Pres Di Tommasi
Rel Di Giuro ric Pischedda
Esecuzione e sorveglianza ndash Ordinamento penitenziario ndash Permessi premio ndash
Programma trattamentale ndash Attivitagrave estemporanea ndash Finalitagrave rieducativa
(artt 30-bis 30-ter OP)
ldquoI provvedimenti camerali mancano di un dispositivo quale atto di autonoma
rilevanza e dunque il contenuto della decisione del giudice egrave racchiuso nellrsquointero
dettato del provvedimento che va letto e interpretato nella sua interezzardquo
ldquoIl permesso premio ex artt 30-bis e 30-ter L n 3541975 non deve
necessariamente essere inserito in un preciso programma trattamentale bensigrave una
volta valutati tutti i criteri ai fini della concessione esso puograve concretizzarsi in una
attivitagrave estemporanea che abbia un fine rieducativo consistente nel consentire
unrsquoiniziale reinserimento del condannato nella societagraverdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez I 19 dicembre 2014 n 11873 Cass Sez I 5 febbraio 2013
n 11581
Difformi -
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Esecuzione e sorveglianza
88
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
89
V Procedimento di prevenzione
Misure di prevenzione tassativitagrave dei casi ed autonomia della
valutazione rispetto al procedimento di cognizione
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Marco Muscariello)
Cass Sez I 19 aprile 2018 (dep 3 ottobre 2018) n 43826 Pres Sarno Rel
Magi ric Righi e altri
Procedimento di prevenzione ndash Tassativitagrave dei casi di pericolositagrave ndash Pericolositagrave
generica ndash Autonomia della valutazione rispetto al procedimento di cognizione
ndash Limiti
(artt 1 4 dlgs 6 settembre 2011 n 159)
ldquoNel giudizio cognitivo di prevenzione lapplicazione delle previsioni di legge di
cui allart 1 co 1 lett a) e b) Cod Ant richiede adeguata motivazione circa la
esistenza pregressa delle condotte delittuose commesse dal proposto aderenti ai
contenuti della previsione astratta declinata ndash questultima ndash in termini tassativi
trattandosi della base logica e normativa del giudizio di pericolositagrave soggettivardquo
ldquoIl giudice della misura di prevenzione puograve fare riferimento in tale parte della
motivazione a provvedimenti emessi in sede penale che abbiano affermato (anche
in via provvisoria) la ricorrenza dei delitti in questione esprimendo argomentata
condivisione e confrontandosi con gli argomenti contrari introdotti dalla difesardquo
ldquoIl giudice della misura di prevenzione puograve ricostruire in via totalmente autonoma
gli episodi storici in questione ndash anche in assenza di procedimento penale correlato
ndash in virtugrave della assenza di pregiudizialitagrave e della possibilitagrave di azione autonoma di
prevenzione (art 29 Cod Ant)rdquo
ldquoIl giudice della misura di prevenzione egrave vincolato a recepire leventuale esito
assolutorio non dipendente dallapplicazione di cause estintive ndash sul fatto posto a
base del giudizio di pericolositagrave ndash prodottosi nel correlato giudizio penale (art 28
Cod Ant) con le sole eccezioni che seguono 1) il segmento fattuale oggetto
dellesito assolutorio del giudizio penale si pone come ingrediente fattuale solo
concorrente e minusvalente rispetto ad altri episodi storici rimasti confermati (o
non presi in esame in sede penale) 2) il giudizio di prevenzione si basa su elementi
cognitivi autonomi e diversi rispetto a quelli acquisiti in sede penale 3) la
conformazione legislativa del tipo di pericolositagrave prevenzionale egrave descritta in modo
sensibilmente diverso rispetto ai contenuti della disposizione incriminatrice oggetto
del giudizio penale (ipotesi di pericolositagrave qualificata)rdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Procedimento di prevenzione
90
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez I 24 marzo 2015 n 31209 ric Scagliarini Rv 264319
Cass Sez I 14 giugno 2017 n 36258 ric Cellini ed altri Cass Sez V 19
dicembre 2018 n 57488
Difformi -
Sorveglianza speciale e prescrizioni generiche del cd honeste vivere
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alessandro Orabona)
Cass Sez I 6 giugno 2018 (dep 30 ottobre 2018) n 49731 Pres Mazzei Rel
Cairo ric Sassano
Procedimento di prevenzione ndash Obblighi inerenti alla sorveglianza speciale ndash
Inosservanza ndash Tassativitagrave dellrsquoelenco delle prescrizioni ndash Prescrizione
generiche del cd honeste vivere ndash Limitazione alla libertagrave di partecipare a
riunioni pubbliche e comizi elettorali
(art 9 co 2 l n 14231956)
ldquoSecondo la Corte EDU con riferimento alle prescrizioni che comportano un
divieto assoluto di partecipare a pubbliche riunioni la legge italiana non indica
alcun limite temporale o spaziale a una libertagrave fondamentale e la restrizione risulta
interamente lasciata alla discrezionalitagrave del giudice (cfr punto 123 della sentenza
23 febbraio 2017 De Tommaso c Italia)rdquo
ldquoI contatti da vietare tra soggetti sono solo quelli che incrementino il rischio di
pericolositagrave o che si pongano in continuitagrave con lanzidetto profilo che la misura di
prevenzione intende controllare e non in generale le attivitagrave in cui si risolve
lesercizio di diritti di spessore superprimario di presidio costituzionale che
integrano il patrimonio fondamentale del cittadino e che tra laltro permettono
lesercizio delle libertagrave individuali in uno Stato democraticordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex plurimis Cass Sez Un 27 aprile 2017 n 40076 Cass Sez I 5
novembre 2008 n 44846 Solferino
Difformi -
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
91
Giurisprudenza di merito
Diritto penale
La ripetitivitagrave della condotta ed il profitto economicamente
apprezzabile quali elementi qualificanti la fattispecie di truffa ai
danni dello Stato realizzata mediante lattestazione da parte di terzi
della propria presenza in servizio
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Fabio Cavalli)
GUP Tribunale di SMCV Dottssa Salvatore 20 aprile 2017 (dep 20
maggio 2017) n 345 sent
Diritto penale ndash Truffa ai danni dello Stato ndash Marcatura del badge elettronico
da parte di terzi ndash Condotta decettiva ndash Ripetitivitagrave della condotta ndash Profitto
economicamente apprezzabile ndash Offensivitagrave della condotta - Dolo
(art 640 co II cp)
ldquoIn tema di truffa ai danni dello Stato la timbratura del cartellino marcatempo
attestante la presenza in servizio ndash con il contributo di terzi ndash e lallontanamento dal
luogo di lavoro sono condotte che astrattamente possono configurare un
comportamento decettivo nei confronti dellamministrazione di appartenenza
tuttavia al fine di impedire un automatismo tra allontanamento e reato e di lasciar
un margine di apprezzamento che ridonda sul versante della reale offensivitagrave della
condotta lartifizio deve essere ripetuto e deve portare al conseguimento di un
profitto che sia economicamente apprezzabilerdquo
ldquoPur a fronte di unrsquooggettiva non corrispondenza tra la situazione di fatto
rappresentata dalla timbratura del badge e quella effettiva la ripetitivitagrave degli
allontanamenti e la loro consistenza si riverbera anche sul piano dellaccertamento
del dolo richiesto dalla norma incriminatrice di riferimentordquo
(In applicazione di tali principi il Giudice di merito ha assolto tutti gli imputati in
un caso nel quale taluni dipendenti di un ASL erano stati impegnati ndash in un
particolare periodo caratterizzato da due gravi fenomeni di allarme sociale ndash nel
coadiuvare operazioni di polizia giudiziaria in attivitagrave di verifiche e sequestro che
non permettevano di poter timbrare il cartellino circostanze documentate dai
numerosi verbali prodotti in atti per tali motivi sarebbe stata adottata anche una
Giurisprudenza di merito ndash Diritto penale
92
direttiva che esonerava dalla timbratura del cartellino marcatempo e quindi
secondo lEstensore della sentenza non sarebbe stata dimostrata la reiterazione
dellallontanamento dal luogo di lavoro per finalitagrave diverse dallespletamento
dellattivitagrave professionale Inoltre il luogo di lavoro era munito di un doppio
ingresso uno dei quali non era stato oggetto di monitoraggio motivo per il quale
non si sarebbe potuto accertare neanche un danno economicamente apprezzabile)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez II 16 marzo 2018 n 14975 Cass Sez 17 dicembre 2013
n 8426 Cass Sez II 12 giugno 2008 n 26722 Cass Sez II 6 ottobre 2006 n
34210
Difformi -
Disastro ambientale e ne bis in idem
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alessandro Orabona)
Trib SMCV Sez III Coll C 20 settembre 2018 (dep 4 ottobre 2018) n
4571 Pres Est F Rugarli
Diritto penale ndash Disastro ambientale ndash Concorso formale di reati ndash Precedente
assoluzione per non aver commesso il fatto ndash cd inconciliabilitagrave logica ndash ne bis
in idem ndash Sentenza di non doversi procedere
(artt 434 cp 6 lett c) dl 6 novembre 2008 n 172 artt 529 649 cpp)
ldquoImmune da vizi logici e giuridici egrave la decisione del giudice che nellrsquoemettere
sentenza di non doversi procedere ex artt 529 649 cpp nei confronti di un
imputato giagrave assolto per non aver commesso il reato p e p dallrsquoart 6 lett c) dl n
1722008 evidenzi che in linea generale bencheacute non si possa precludere
lrsquoesercizio dellrsquoazione penale per un fatto diverso che presenti degli ulteriori e
differenti elementi rispetto ad un fatto giagrave giudicato tale principio perde la sua
consistenza allorquando il giudicato attiene alla condotta dellrsquoimputato ritenuta non
commessa e il reato diverso presenta identitagrave della condotta con quella giudicata
anche se questa si caratterizza per un evento diversordquo
ldquoLa preclusione del ne bis in idem non opera ove tra i fatti giagrave irrevocabilmente
giudicati e quelli ancora da giudicare sia configurabile unrsquoipotesi di ldquoconcorso
formale di reatirdquo potendo in tal caso la stessa fattispecie essere riesaminata sotto il
profilo di una diversa violazione di legge fatta salva lrsquoipotesi in cui nel primo
giudizio sia stata dichiarata lrsquoinsussistenza del fatto o la mancata commissione di
esso da parte dellrsquoimputato poicheacute in questo caso lrsquoevento giuridico considerato
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
93
successivamente si pone in rapporto di inconciliabilitagrave logica con il fatto giagrave
giudicatordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex plurimis Cass Sez III 23 febbraio 2017 n 55474 (dep 13 dicembre
2017) Barravecchia Cass Sez III 15 aprile 2009 n 25141 (dep 17 giugno 2009)
Ferrarelli Cass Sez III 18 settembre 2014 n 50310 (dep 02 dicembre 2014)
Scandroglio
Difformi -
Leggi speciali
Ordine di demolizione del Giudice penale e destinazione del bene a
finalitagrave pubbliche
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Amedeo Bucci de Santis)
Trib Napoli I Sez GE Dottssa Bottillo 15 dicembre 2017 (dep 27 dicembre
2017) ord
Leggi speciali ndash Ordine di demolizione del giudice penale ndash Acquisizione del
bene da parte del comune a seguito di inottemperanza del destinatario alla
demolizione disposta dalla PA ndash Destinazione del bene a finalitagrave pubbliche ndash
Caratteristiche della delibera del consiglio comunale che opta per la non
demolizione del manufatto
(art 31 co 5 dPR 6 giugno 2001 n 380)
ldquoLrsquoordine di demolizione costituisce atto dovuto del giudice penale a seguito di
condanna per il reato di cui allrsquoart 44 lett b) e c) TUE esplicazione di un potere
autonomo e non alternativo a quello dellrsquoautoritagrave amministrativa in fase esecutiva i
due poteri si possono trovare a doversi coordinarerdquo
ldquoOve sopravvengano situazioni di fatto o di diritto incompatibili con la esecuzione
dellrsquoordine di demolizione quali una corretta sanatoria o una delibera di
destinazione del bene a finalitagrave di pubblico interesse il GE puograve disporre la revoca
o la sospensione dellrsquoordine di demolizione sempre che sia stato emesso ovvero sia
prossimo ad essere emesso un atto amministrativo incompatibile con lrsquoordine
medesimordquo
ldquoLa acquisizione al patrimonio comunale egrave conseguenza della inottemperanza del
destinatario allrsquoordine di demolizione disposto dalla PA lrsquoacquisizione del bene al
Giurisprudenza di merito ndash Leggi speciali
94
patrimonio comunale egrave compatibile con lrsquoordine di demolizione disposto dal giudice
penale in quanto la demolizione del bene egrave un esito obbligato unica eccezione egrave
costituita dallrsquoart 31 comma 5 che esclude la demolizione del bene abusivo laddove
lrsquoente comunale abbia dichiarato lrsquoesistenza di interessi pubblici prevalenti rispetto
a quello del ripristino dellrsquoassetto urbanistico violato sempre che lrsquoopera abusiva
non contrasti con rilevanti interessi urbanistici o ambientalirdquo
ldquoLa delibera comunale che dichiari lrsquoesistenza di un interesse pubblico prevalente
sul ripristino dellrsquoassetto urbanistico deve dare conto delle specifiche esigenze che
giustificano la conservazione del singolo manufatto puntualmente individuatordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi la ordinanza in rassegna egrave coerente con il costante prevalente
orientamento della SC in senso conforme si segnalano Cass Sez III n 805518
6 dicembre 2017 (dep 20 febbraio 2018) Pres Fiale rel Gai ric P Cass Sez III
n 3017017 24 maggio 2017 (dep 15 giugno 2017) Pres Fiale est Ramacci ricB
Difformi -
La configurabilitagrave del reato di cui allrsquoart 2 dlgs 742000 non egrave
impedita dallrsquoeffettiva esistenza delle operazioni commerciali
intraprese noncheacute dalla veridicitagrave dei pagamenti effettuati
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Carmine Gatto)
Trib Napoli Sez VII penale Dott Ciampaglia 31 gennaio 2018 (dep 18 aprile
2018) n 1397 sent TC e altro
Leggi speciali ndash Reati tributari ndash Utilizzo di fatture per operazioni inesistenti ndash
Effettivitagrave delle operazioni commerciali ndash Irrilevanza ndash Mancata esclusione
della fattispecie ndash Elemento soggettivo ndash Consapevolezza della frode ndash
Compatibilitagrave con dolo eventuale
(art 2 dlgs 10 marzo 2000 n 74)
ldquoLrsquoeffettivo acquisto di beni non esclude la fattispecie di cui allrsquoart 2 dlgs 742000
qualora la merce sia stata acquisita da una societagrave esistente solo sulla carta cd
societagrave filtrordquo
ldquoLrsquoelemento soggettivo della fattispecie de qua consiste nella consapevolezza o
nellrsquoaccettazione del rischio (dolo eventuale) della natura di societagrave filtro della
controparte ovvero dellrsquoesistenza di una frode laquocaroselloraquo in corsordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
95
Conformi Cass Sez III 11 febbraio 2015 (dep 7 maggio 2015) n 19012 Cass
Sez III 27 aprile 2000 (dep 29 maggio 2000) n 6228
Difformi -
La configurabilitagrave del delitto di bancarotta per distrazione in
assenza della delibera assembleare
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giuseppe Musella)
Trib Napoli III Sez Coll 4 luglio 2018 (dep 1 ottobre 2018) n 8887 Pres
Spagna Est DrsquoAmbrosio FS + altri
Diritto penale ndash Bancarotta fraudolenta patrimoniale ndash Distrazione ndash Compensi
ndash Mancata delibera assembleare ndash Irregolaritagrave formale ndash Proporzione ndash
Valutazione ndash Necessitagrave
(artt 216 223 rd16 marzo 1942 n 267)
ldquoNel delitto di bancarotta fraudolenta la configurabilitagrave dellrsquoelemento soggettivo
doloso puograve escludersi qualora le operazioni compiute siano fisiologiche e
compatibili ndash sotto tutti gli aspetti - con lrsquoattivitagrave societaria complessivamente
considerata dal momento che la sussistenza di tale intento deve viceversa
ricavarsi in presenza di esborsi rilevanti idonei a ledere in modo incisivo le ragioni
dei creditorirdquo
(Nella fattispecie il Tribunale napoletano ha ritenuto che i compensi corrisposti agli
amministratori fossero certamente dovuti al pari del pagamento delle prestazioni
effettuate per le attivitagrave di progettazione tenuto conto che per oltre un anno la
societagrave continuava a godere della fiducia degli istituti di credito e che comunque
nel corso del 2012 era stata interessata da movimentazioni finanziare significative
Pertanto tali operazioni risultano perfettamente compatibili con le finalitagrave societarie
ndash rapportate ai volumi di affari ndash e non possono costituire elementi sintomatici della
volontagrave fraudolenta
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi
Difformi Cass sez V 15 gennaio 2018 n3797 Cass sez V 05 giugno 2018 n
30105
Giurisprudenza di merito ndash Leggi speciali
96
Reati urbanistici e dissequestro
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giovanni Petranico)
Gip Trib Napoli Sez XXII Dott Carola 6 novembre 2018 (dep 7 novembre
2018) Tarchini n 2888618 RGNR n 2511918 RGGip
Leggi speciali ndash Reati urbanistici ndash Interventi di manutenzione straordinaria ndash
Frazionamento o accorpamento delle unitagrave immobiliari ndash Limiti ndash Volumetria e
originaria destinazione drsquouso
(art 3 co 1 lett b) dPR 6 giugno 2001 n 380 come modificato dallrsquoart 17 co
1 lett a) n 2 dl 12 settembre 2014 n 133 conv con modificazioni nella l 11
novembre 2014 n 164)
ldquoAi sensi dellrsquoart 3 co 1 lett b) dPR n 3802001 come modificato dallrsquoart 17
comma 1 lett a) n 2 del dl 12 settembre 2014 n 133 conv con modificazioni
nella l 11 novembre 2014 n 164 laquonellrsquoambito degli interventi di manutenzione
straordinaria sono ricompresi anche quelli consistenti nel frazionamento o
accorpamento delle unitagrave immobiliari con esecuzioni di opere anche se comportanti
la variazione delle superfici delle singole unitagrave immobiliari noncheacute del carico
urbanistico purcheacute non sia modificata la volumetria e si mantenga lrsquooriginaria
destinazione drsquousoraquordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi -
Difformi -
Condono e sospensione dellrsquoordine di demolizione delle opere
abusive
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Aldo Franceschini)
C app Napoli 28 novembre 2018 (dep 3 dicembre 2018) n 7522014 SIGE
Pres Abbamondi Rel Abbamondi Matrone e altri
Leggi speciali ndash Reati urbanistici reati paesaggistici ndash Ordine di demolizione
opere abusive ordine di rimessione in pristino ndash Istanza di condono ndash Poteri di
accertamento del giudice dellrsquoesecuzione ndash Sospensione dellrsquoordine di
demolizione
(artt 31 co 9 TUE l 23 dicembre 1994 n 724 l 28 febbraio 1985 n 47 666
cpp)
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
97
ldquoSpetta al giudice penale (ed anche al giudice dellrsquoesecuzione) verificare la
sussistenza dei presupposti affincheacute la normativa di laquocondono edilizioraquo possa essere
applicata e gli accertamenti che devono essere compiuti dal giudice penale
costituiscono compiti propri dellrsquoautoritagrave giurisdizionale ndash conformi al dettato
dellrsquoart 101 comma II art 102 104 comma I e art 112 Cost ndash che non possono
essere demandati neppure con legge ordinaria allrsquoautoritagrave amministrativa in un
corretto rapporto delle sfere specifiche di attribuzionerdquo
ldquoIn presenza di una istanza di condono che non sia stata valutata dal giudice del
merito il giudice dellrsquoesecuzione ai fini del riconoscimento degli effetti delle
procedure di laquocondono edilizioraquo esperite ai densi della L n 724 del 1994 e L n 47
del 1985 ndash nellrsquoeseguire lrsquoindispensabile verifica degli elementi di fatto e di diritto ndash
deve accertare a) il tipo di intervento realizzato e la sua riconducibilitagrave agli schemi
della normativa di sanatoria b) le dimensioni volumetriche dellrsquoimmobile c)
lrsquoepoca della sua realizzazione d) la tempestivitagrave della domanda di sanatoria e
lrsquoavvenuto laquointegrale versamentoraquo delle somme dovute ai fini dellrsquooblazione ed a
titolo di contributo concessorio ritenute congrue dallrsquoamministrazione comunalerdquo
ldquoLrsquoordine di demolizione delle opere abusive emesso con la sentenza passata in
giudicato puograve essere sospeso solo qualora sia ragionevolmente prevedibile sulla
base di elementi concreti che in un breve lasso di tempo sia adottato dallrsquoautoritagrave
amministrativa o giurisdizionale un provvedimento che si ponga in insanabile
contrasto con detto ordine di demolizionerdquo
ldquoIl motivato parere favorevole della autoritagrave preposta alla tutela del vincolo ed il
parere favorevole della Commissione per il paesaggio se certamente non consente
di ritenere estinto il reato certamente inibiscono la demolizione o la remissione in
pristino dello stato dei luoghi atteso che i provvedimenti emessi comportano una
qualificata ricognizione dellrsquoassenza di conseguenze dannose o pericolose per
lrsquoambienterdquo
(Nel caso di specie la Corte distrettuale sospendeva per sei mesi lrsquoordine di
demolizione di unrsquoopera consistente nella sopraelevazione di un precedente
manufatto con realizzazione di primo e secondo piano (ciascuno di circa 160 mq) in
attesa della definizione del procedimento di sanatoria nellrsquoambito del quale risultava
giagrave emesso parere favorevole della Commissione per il paesaggio e autorizzata la
cancellazione dellrsquoordinanza dirigenziale di acquisizione dellrsquoimmobile al
patrimonio comunale)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi con riferimento alla terza massima Cass Sez III 17 ottobre 2017 n
42978 con riferimento alla quarta massima Cass Sez III 9 febbraio 2016 n
24410 Cass Sez III 3 luglio 2007 n 37318 Cass Sez III 26 novembre 2002 n
40269 Nucci in CED Cass n 222703
Difformi -
Giurisprudenza di merito ndash Leggi speciali
98
Diritto processuale penale
Sequestro preventivo valutazione del fumus boni iuris e del
periculum in mora
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)
TdL Napoli VIII Sez Coll A) 11 settembre 2018 n 549 ord
Diritto processuale penale ndash Riesame reale ndash Sequestro preventivo ndash Particolare
tenuitagrave del fatto ndash Reati urbanistici ndash Opera abusiva completata
(art 309 321 cpp)
ldquoLrsquoapplicabilitagrave della causa di non punibilitagrave per tenuitagrave del fatto nella fase
cautelare non puograve incidere sul giudizio circa la sussistenza o meno del fumus boni
iuris Non puograve ritenersi che vi sia una parte della normativa sostanziale sottratta
allrsquoapplicabilitagrave del giudice del riesame Questrsquoultimo tuttavia deve considerare
lrsquoapplicabilitagrave dellrsquoistituto alla fattispecie concreta al fine di valutare la possibile
ipotesi assolutoria ex art 131-bis cprdquo
ldquoIl sequestro preventivo di unrsquoopera edile realizzata senza titolo abitativo in
unrsquoarea sottoposta al vincolo di interesse pubblico (DM 28 marzo 1985) deve
essere supportato da un adeguato periculum in mora tale da intendersi la prognosi
di reale compromissione degli interessi attinenti al territorio e la previsione della
ulteriore lesione del bene giuridico protetto da parte dellrsquoindagato o di terzi in
ipotesi di godimento o disponibilitagrave della cosardquo
ldquoLrsquoesistenza di una struttura abusiva ultimata non integra di per seacute i requisiti della
concretezza ed attualitagrave del pericolordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi in relazione alla seconda massima Cass Sez III 24 novembre 2011 n
6599 in relazione alla terza massima Cass Sez III 14 aprile 2016 (dep 8 luglio
2016) n 28388
Difformi -
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
99
Mancato pagamento del pedaggio stradale e sequestro preventivo del
veicolo il periculum in mora deriva dalla natura della cosa sui cui egrave
disposto il sequestro
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Emma Lorena Cappuccio)
Trib SMCV 7 novembre 2018 (dep 19 dicembre 2019) ord
Diritto processuale penale ndash Riesame reale ndash Sequestro preventivo ndash Delitti contro il
patrimonio ndash Dissimulazione dello stato di insolvenza
(artt 321 322 cpp )
ldquoIl procedimento cautelare trova la sua ragione nella necessitagrave di evitare che le
conseguenze del reato siano protratte nel tempo incrementate in intensitagrave oppure di
ostacolare la commissione di ulteriori illeciti penali per lrsquoapplicazione della misura
occorre che siano sussistenti gli elementi che rendano ipotizzabile il reato per il quale si
procede ma non egrave richiesto tra i presupposti legittimanti il sequestro che la gravitagrave degli
indizi di colpevolezza sia a carico di un soggetto individuato tanto egrave vero che il vincolo
reale puograve essere disposto in procedimento contro ignotirdquo
ldquoIl silenzio serbato al momento dellrsquoingresso in autostrada egrave idoneo alla dissimulazione
dello stato di insolvenza riscontrabile pertanto nel comportamento di chi presentandosi
al casello a bordo di unrsquoautovettura ndash bene che fa presumere la capacitagrave di assolvere
lrsquoobbligo del pagamento del pedaggio in chi lo possiede ndash prenda in consegna il
talloncino aderendo in tal modo allrsquoofferta contrattuale proveniente dal gestore del
servizio autostradalerdquo
(Nella fattispecie il Tribunale del riesame ha ritenuto che lrsquoesigenza di prevenzione puograve
imporre di adottare la misura cautelare reale ogni qual volta un bene ndash quale che sia la
persona che ne dispone ndashpossa costituire strumento attraverso il quale le conseguenze del
reato vengono aggravate o protratte nel tempo esulando lrsquoaccertamento sulla effettiva
materiale disponibilitagrave del bene dal profilo cautelare essendo il predetto accertamento di
esclusiva competenza del Giudice del procedimento principale Altresigrave ha precisato come
nel caso in esame sussista il fumus del reato ex art 641 cp in quanto il conducente della
vettura transitando in autostrada nelle corsie riservate al ldquotelepassrdquo senza di fatto disporre
di tale strumento di pagamento con il suo comportamento ha profittato piugrave volte della
prestazione offerta dallrsquoente gestore della rete viaria accettando in tal modo di assumere
lrsquoobbligazione corrispettiva per facta concludentia)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi in relazione alla prima massima Cass Sez III 8 gennaio 2011 (dep 13
dicembre 2017) n 35312 in relazione alla seconda massima Cass Sez II 23 settembre
1996 (dep 28 novembre 1996) n 10247
Difformi -
Giurisprudenza di merito ndash Procedimento di prevenzione
100
Procedimento di prevenzione
La richiesta di applicazione della sorveglianza speciale nei confronti
di soggetto in espiazione di una pena detentiva superiore ai due anni
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alfonso Tatarano)
TdP Napoli 17 aprile 2018 decr in proc n 1622012 RGMP Pres
Lomonte Rel Consiglio
Procedimento di prevenzione ndash Sicurezza pubblica ndash Misure di prevenzione
personali ndash Sospensione dellrsquoesecuzione della sorveglianza speciale nel caso di
espiazione di pena detentiva ndash Necessitagrave di verifica dellrsquoattualitagrave della
pericolositagrave ndash Inammissibilitagrave della richiesta di applicazione della sorveglianza
speciale nei confronti di soggetto in espiazione di una pena detentiva lunga
(artt 14 e 15 dlgs 6 settembre 2011 n 159)
ldquoA seguito della sentenza della Corte Costituzionale n 291 del 2011 che ha
dichiarato lrsquoillegittimitagrave dellrsquoart 15 D Lgs 6 settembre 2011 n 159 nella parte in
cui non prevede che nel caso in cui lrsquoesecuzione della misura di prevenzione
personale resti sospesa durante la detenzione per espiazione pena del prevenuto
lrsquoorgano che ha disposto lrsquoapplicazione non debba valutare anche drsquoufficio la
permanenza delle condizioni di pericolositagrave dellrsquointeressato nel momento
dellrsquoesecuzione della misura e dellrsquointroduzione del co 2-ter dellrsquoart 14 che
impone allrsquoorgano competente successivamente allrsquoespiazione di una pena
detentiva non inferiore a due anni di rivalutare la persistenza delle condizioni di
pericolositagrave sociale dellrsquointeressato deve ritenersi che nellrsquoipotesi di prolungata
espiazione della pena detentiva la richiesta dellrsquoorgano proponente volta a valutare
lrsquoattualitagrave della pericolositagrave prospettata sia sostanzialmente inammissibile Deve
infatti osservarsi che in conseguenza del mutato assetto normativo il giudizio
sullrsquoattualitagrave emesso nellrsquoambito di un procedimento che ha come destinatario un
soggetto che dopo lrsquoadozione del provvedimento resteragrave detenuto in espiazione pena
per un periodo di almeno due anni egrave in sostanza ldquotamquam non essetrdquo dovendo lo
stesso giudizio essere necessariamente ripetuto dopo la cessazione della pena
detentiva e prima dellrsquoesecuzione del provvedimentordquo
(Fattispecie nella quale il Tribunale ha dichiarato inammissibile la richiesta di
applicazione della misura di prevenzione della sorveglianza speciale nei confronti di
un soggetto condannato in espiazione con fine pena (abbondantemente) superiore ai
due anni termine minimo questrsquoultimo previsto dal co 2-ter dellrsquoart 14 per radicare
lrsquoobbligo di verifica dellrsquoattualitagrave della pericolositagrave sociale da parte dellrsquoorgano
competente allrsquoapplicazione della misura Ha ritenuto il Tribunale che
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
101
lrsquoadempimento della verifica della permanenza della pericolositagrave sociale
successivamente alla cessazione dellrsquoesecuzione della pena comporterebbe un
rallentamento nella celeritagrave dellrsquoapplicazione della misura vanificando di fatto
lrsquointeresse dellrsquoorgano proponente a conseguire una rapida sottoposizione del
proposto alla misura evitando il pericolo di dilazioni)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi con riferimento alla necessitagrave di procedere alla verifica dellrsquoattualitagrave della
pericolositagrave sociale del proposto allrsquoesito dellrsquoespiazione Cass Sez V 13 giugno
2016 (dep 29 luglio 2016) n 33345 Cartanese in CED Cass n 268046
Difformi -
I requisiti per lrsquoapplicazione del controllo giudiziario delle imprese
su richiesta del privato
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Antonio Scotto Rosato)
Tribunale SMCV Sez Misure di prevenzione 2 maggio 2018 n 3 decr
Procedimento di prevenzione ndash Controllo giudiziario delle aziende ndash Finalitagrave ndash
Requisiti ndash Occasionalitagrave
(art 34-bis dlgs 6 settembre 2011 n159)
ldquoLa nuova misura dettata dallrsquoart 34-bis nasce dalla necessitagrave di adattare alle
mutate realtagrave socio-economiche gli strumenti giagrave esistenti in tema di contrasto alla
criminalitagrave organizzata adeguandoli alle diverse forme di intervento dei fenomeni
criminogeni nellrsquoimpresa ma tenendo al contempo nella giusta considerazione le
esigenze di salvaguardia della proprietagrave privata e della libera iniziativa economica
con particolare attenzione alle inevitabili conseguenze sul piano sociale ed alle
pesanti ricadute sui livelli occupazionali noncheacute sulla stessa efficienza ed efficacia
dellrsquoazione amministrativardquo
ldquoIl ricorso alla misura di cui allrsquoart 34-bis su impulso del privato egrave di natura
sussidiaria utilizzabile solo ove venga riscontrato il tratto di agevolazione
dellrsquoattivitagrave economica rispetto ad entitagrave criminali e pertanto deve collocarsi fra le
previsioni legislative che hanno come obiettivo la bonifica delle imprese nellrsquoottica
del salvataggio dal rischio di infiltrazioni mafiose dovendosi interpretare quale
strumento finalizzato alla conservazione delle imprese una volta depurate dagli
aspetti di illegalitagraverdquo
ldquoAffincheacute possa ricorrersi allo strumento previsto dallrsquoart 34-bis egrave necessario che
lrsquoimpresa sia soggetta ad un tentativo di infiltrazione mafiosa che tuttavia tale
Giurisprudenza di merito ndash Procedimento di prevenzione
102
fenomeno di infiltrazione abbia il carattere dellrsquooccasionalitagrave ed infine che
lrsquoimpresa sia stata destinataria di unrsquoinformativa antimafia tempestivamente
impugnatardquo
(Nel caso di specie il Tribunale nellrsquoaccogliere lrsquoistanza di parte ammetteva il
controllo giudiziario di cui allrsquoart 34-bis per anni due ritenendo sussistenti tutti i
requisiti richiesti dalla norma quali il carattere occasionale del tentativo di
infiltrazione camorristica noncheacute la sussistenza di una informativa antimafia
debitamente impugnata)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi -
Difformi -
Programmazione eventi e suggerimenti bibliografici
103
Programmazione eventi
- 25 marzo 2019 Le modifiche allrsquoart 4-bis OP il nuovo regime
penitenziario dei reati contro la pubblica amministrazione relatori Prof
Giuseppe Tabasco Dott Marco Carbone Dottssa Filomena Capasso
Dott Valentino Battiloro Avv Dario Gagliano Avv Gaetano Balice
- 16 aprile 2019 Trattamento dati personali privacy riservatezza nei
recenti interventi legislativi relatori Dott Alfredo Guardiano Prof
Avv Pasquale Troncone Profssa Vania Maffeo
- maggio 2019 La Corte di Strasburgo e la confisca senza condanna
lrsquoattesa sentenza della Grande Chambre (C edu GC 28 giugno 2018
GIEM Srl e altri c Italia)
- maggio 2019 La riforma della prescrizione ai tempi del populismo
penale
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
104
Suggerimenti bibliografici
Bellucci G Il patrocinio a spese dello Stato Giappichelli 2019 p 224
Della Ragione L (a cura di) La legge anticorruzione 2019 Giuffregrave
2019 p 98
Falato F (a cura di) Appunti di cooperazione giudiziaria penale II ed
ESI 2019 p 244
Manduchi C (a cura di) Contrasti giurisprudenziali penali 2018
Giuffregrave 2019 in corso di pubblicazione
Pennetta A L Bullismo Cyberbullismo e nuove forme di devianza
Giappichelli 2019 p 344
Indice
6
Cass Sez V 16 maggio 2018 dep 7 settembre 2018 n 40159 p 75
Il creditore munito di garanzia reale sul bene non puograve chiedere la revoca del
sequestro preventivo
Cass Sez III 4 dicembre 2018 dep 11 settembre 2018 n 40318 p 76
I limiti della confisca nelle ipotesi di denaro provenienti da soggetti terzi
estranei al reato
Cass Sez III 12 luglio 2018 dep 24 settembre 2018 n 41104 p 77
Il commesso di un negozio puograve sporgere querela per truffa anche se
formalmente privo del potere di rappresentanza
Cass Sez II 18 luglio 2018 dep 26 settembre 2018 n 41785 p 78
Lrsquouso della posta elettronica certificata per il deposito di istanze in cancelleria
Cass Sez III 17 maggio 2018 dep 1 ottobre 2018 n 43184 p 78
Formula corretta di esclusione della punibilitagrave per particolare tenuitagrave del fatto
innanzi al Giudice di Pace
Cass Sez V 26 giugno 2018 dep 4 ottobre 2018 n 44128 p 79
Lrsquoinammissibilitagrave dellrsquoatto di appello nei casi di difetto di specificitagrave dei motivi
di gravame
Cass Sez V 12 luglio 2018 dep 4 ottobre 2018 n 44177 p 80
Lrsquoammissibilitagrave del patteggiamento del reato di omesso versamento dellrsquoIVA
nelle ipotesi di mancata estinzione del debito tributario
Cass Sez III 18 luglio 2018 dep 9 ottobre 2018 n 45275 p 81
Violazione del termine di durata massima delle indagini preliminari
Cass Sez VI 8 marzo 2018 dep 9 ottobre 2018 n 45486 p 82
Sostituto processuale e delega orale
Cass Sez I 2 ottobre 2018 dep 25 ottobre 2018 n 48862 p 83
Impedimento dellrsquoimputato
Cass Sez V 20 settembre 2018 dep 25 ottobre 2018 n 48892 p 84
IV Esecuzione e sorveglianza p 85
Valutazione della condotta successiva serbata dal condannato e affidamento in
prova ai servizi sociali
Cass Sez I 18 maggio 2018 dep 11 settembre 2018 n 40341 p 85
Videosorveglianza dei detenuti in regime 41-bis OP e limiti nellrsquoesercizio dei
mezzi di controllo
Cass Sez I 16 aprile 2018 dep 8 ottobre 2018 n 44972 p 86
Permessi premio e programma trattamentale
Cass Sez I 18 luglio 2018 dep 26 ottobre 2018 n 49146 p 86
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
7
V Procedimento di prevenzione p 89
Misure di prevenzione tassativitagrave dei casi ed autonomia della valutazione
rispetto al procedimento di cognizione
Cass Sez I 19 aprile 2018 dep 3 ottobre 2018 n 43826 p 89
Sorveglianza speciale e prescrizioni generiche del cd honeste vivere
Cass Sez I 6 giugno 2018 dep 30 ottobre 2018 n 49731 p 90
Giurisprudenza di merito p 91
Diritto penale p 91
La ripetitivitagrave della condotta ed il profitto economicamente apprezzabile quali
elementi qualificanti la fattispecie di truffa ai danni dello Stato realizzata
mediante lattestazione da parte di terzi della propria presenza in servizio
Gup SMCV 20 aprile 2017 dep 20 maggio 2017 n 345 p 91
Disastro ambientale e ne bis in idem
Trib SMCV Sez III 20 settembre 2018 dep 4 ottobre 2018 n 4571 p 92
Leggi speciali p 93
Ordine di demolizione del Giudice penale e destinazione del bene a finalitagrave
pubbliche
Trib Napoli Sez I GM 15 dicembre 2017 dep 22 dicembre 2017 ord
p 93
La configurabilitagrave del reato di cui allrsquoart 2 dlgs 742000 non egrave impedita
dallrsquoeffettiva esistenza delle operazioni commerciali intraprese noncheacute dalla
veridicitagrave dei pagamenti effettuati
Trib NA VII Sez GM 31 gennaio 2018 dep 18 aprile 2018 n 1397 p 94
La configurabilitagrave del delitto di bancarotta per distrazione in assenza della
delibera assembleare
Trib Napoli Sez III 4 luglio 2018 dep 1 ottobre 2018 n 8887 p 95
Reati urbanistici e dissequestro
Gip Napoli Uff XXII 6 novembre 2018 dep 7 novembre 2018 ord p 96
Condono e sospensione dellrsquoordine di demolizione delle opere abusive
C app Napoli 28 novembre 2018 dep 3 dicembre 2018 ord p 96
Diritto processuale penale p 98
Sequestro preventivo valutazione del fumus boni iuris e del periculum in mora
Trib Napoli VIII Sez Riesame 5 settembre 2018 dep 11 settembre 2018 n
549 ord p 98
Indice
8
Mancato pagamento del pedaggio stradale e sequestro preventivo del veicolo
il periculum in mora deriva dalla natura della cosa sui cui egrave disposto il
sequestro
Trib SMCV 7 novembre 2018 dep 19 dicembre 2018 ord p 99
Procedimento di prevenzione p 100
La richiesta di applicazione della sorveglianza speciale nei confronti di
soggetto in espiazione di una pena detentiva superiore ai due anni
TdP Napoli 17 aprile 2018 decr p 100
I requisiti per lrsquoapplicazione del controllo giudiziario delle imprese su richiesta
del privato
Trib SMCV Sez Misure di prevenzione 2 maggio 2018 n 3 decr p 101
Programmazione eventi formativi p 103
Suggerimenti bibliografici p 104
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
9
Opinioni
Intervento del Presidente Carnevale allrsquoinaugurazione
dellrsquoanno giudiziario (sintesi)
La Camera Penale di Napoli avverte lrsquoesigenza di denunciare la situazione di
gravissima crisi in cui versa la giustizia penale in Italia
Fra le principali ragioni di preoccupazione occorre anzitutto annoverare lrsquoemergenza
carcere
Per rendersi conto della dimensione del problema egrave sufficiente scorrere (ma egrave
necessario farlo per poter parlare del fenomeno) i dati ufficiali delle persone
detenute in istituti penitenziari al 31 dicembre 2018
Su scala nazionale si contano circa 10000 detenuti in eccesso rispetto alla capienza
regolamentare (quasi il 18) In Campania risultano ristretti 7660 cittadini a fronte
di una capienza regolamentare di 6142 unitagrave (quasi il 20)
Inoltre non bisogna dimenticare che della popolazione complessiva ben 1700
persone non sono ldquodefinitivirdquo Si vuole dire che oltre il 20 della popolazione
carceraria campana egrave composta da presunti innocenti Addirittura 1436 sono quelli
in attesa di primo giudizio
Nel solo distretto di Corte di appello di Napoli si contano 7028 presenze a fronte di
una capienza regolamentare di 5682 unitagrave
La Casa circondariale ldquoG Salviardquo di Napoli ndash Poggioreale egrave lrsquoistituto con piugrave
detenuti drsquoItalia con 2296 presenze a fronte di una capienza regolamentare di 1638
Tradotti questi numeri in percentuale significa oltre il 40 in esubero
Se questi sono i numeri si deve prendere atto che il sovraffollamento carcerario nel
nostro Paese ha nuovamente toccato picchi di emergenza nazionale
Opinioni
10
E ancora una volta occorre ribadire che una quota significativa di persone detenute egrave
rappresentata da soggetti in attesa di giudizio ossia di persone che per dettato
costituzionale lrsquoordinamento italiano presume essere innocenti
La giurisdizione di sorveglianza rappresenta un tema strettamente correlato al
Carcere
Come noto il funzionamento del Tribunale di sorveglianza di Napoli presenta gravi
criticitagrave piugrave e piugrave volte denunciate dalla Camera Penale di Napoli
Purtroppo tali criticitagrave ancora non hanno trovato soluzione nonostante gli sforzi
profusi a livello locale dai dirigenti degli uffici giudiziari interessati Eppure si tratta
di criticitagrave che incidono pesantemente su una porzione significativa della
popolazione carceraria rappresentata dai detenuti in espiazione pena
Disfunzioni che infliggono un evidente vulnus nei confronti dei detenuti
ingenerando fra lrsquoaltro una generale sfiducia sulla funzione rieducativa della pena e
che inevitabilmente mortificano le funzioni dellrsquoavvocato e del magistrato
Altro tema nevralgico riguarda i tempi del Giudizio penale che sono troppo lunghi
Con lrsquoassetto attuale si restituisce lrsquoidea di un processo dalla durata tuttrsquoaltro che
ragionevole creando un clima di sfiducia nei cittadini
Ebbene in un contesto del genere si innestano trasformando la preoccupazione in
allarme le linee drsquoazione che contraddistinguono le scelte politiche e di politica
legislativa portate avanti in materia di giustizia dallrsquoattuale compagine governativa
Sul terreno della libertagrave personale e dellrsquoespiazione della pena le risposte politiche si
sono tradotte in un ristrettissimo arco temporale a titolo esemplificativo 1) nella
scelta ndash concernente la riforma dellrsquoordinamento penitenziario proposta dal Ministro
Orlando allrsquoesito del lungo lavoro degli Stati Generali dellrsquoesecuzione penale ndash di
non esercitare la delega nella parte relativa alle misure alternative ed alla
eliminazione di automatismi preclusivi 2) nella scelta di approvare la legge cd
ldquospazzacorrottirdquo (l n 3 del 2019) che prevede fra lrsquoaltro lrsquoulteriore ampliamento
del catalogo dei reati di cui allrsquoart 4-bis dellrsquoordinamento penitenziario
Il tutto in una visione drammaticamente carcerocentrica che da un lato appare
dimentica di fondamentali ed insopprimibili principi costituzionali a partire da
quello della finalitagrave rieducativa della pena dallrsquoaltro non sembra tenere in alcun
conto il drammatico sovraffollamento degli istituti penitenziari italiani
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
11
Sul terreno dellrsquoefficienza le ldquoricetterdquo politiche si sono tradotte in scelte giagrave operate
o solo prospettate implicanti 1) la sostanziale cancellazione del principio di
immediatezza 2) una modifica in senso peggiorativo del regime delle impugnazioni
3) lrsquointroduzione di una nuova causa di ldquosospensionerdquo del termine di prescrizione
destinato a rimanere sospeso dalla pronuncia della sentenza di primo grado o del
decreto penale di condanna fino alla data di esecutivitagrave della sentenza che definisce
il giudizio o dellrsquoirrevocabilitagrave del decreto di condanna In altre parole si tratta di un
abbattimento dellrsquoistituto (di fatto sterilizzato) una volta che il procedimento sia
giunto a segnare tale tappa potragrave protrarsi ad libitum senza alcun limite
cronologico generando la inaccettabile figura dellrsquoeterno imputato
Accomunando peraltro incredibilmente agli imputati destinatari di una sentenza di
condanna anche coloro che siano stati assolti oltre ndash naturalmente ndash alle vittime del
reato
Un lsquofine processo mairsquo (assimilabile ad una sorta di vera e propria lsquopena
processualersquo quasi un lsquoergastolo processualersquo) che presenta plurimi e rilevantissimi
profili confliggenti con il quadro costituzionale
Tanto in un clima segnato da un progressivo scadimento come emblematicamente
testimoniato dalla recentissima vicenda concernente il detenuto Cesare Battisti
condannato in via definitiva per gravissimi reati e tuttavia esibito (dopo la cattura
ed il ritorno in Italia) come fosse un trofeo da una sorta di Stato vendicatore in
spregio ai piugrave elementari presidi posti a garanzia della dignitagrave umana dovuta a tutti
Nessuno escluso
Un clima che peraltro contribuisce al diffondersi tra i cittadini di un ldquogiustizialismo
populistardquo ndash che sostituisce al principio costituzionale di non colpevolezza una
concezione della giustizia quale luogo di punizione ndash come da ultimo dimostrano
plasticamente i recenti inaccettabili accadimenti verificatisi presso un Tribunale di
questo Distretto di Corte di Appello alla lettura di una sentenza non integralmente
recettiva delle imputazioni formulate
La CPN tuttavia non si limita ad esprimere la propria ferma contrarietagrave a soluzioni
che reputa inaccettabili giagrave sotto il profilo dei principi
Riteniamo infatti doveroso lrsquoimpegno per far crescere prassi virtuose
Crediamo infatti che un processo giusto ndash contrariamente alla vulgata che si cerca di
propagandare ndash possa coniugarsi con una giustizia efficiente
Opinioni
12
Che un processo giusto possa anzi debba avere una durata ragionevole
E in ogni caso reputiamo inaccettabile che possa anche solo ipotizzarsi di risolvere
la questione delle (eventuali) inefficienze del sistema incidendo sui presidi di
garanzia e sui diritti di libertagrave delle persone
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
13
Novitagrave normative
La (mancata) riforma dellrsquoordinamento penitenziario per minorenni e
giovani adulti dopo 40 anni di attesa
dlgs 2 ottobre 2018 n 121
Disciplina dellrsquoesecuzione delle pene nei confronti dei condannati minorenni in
attuazione della delega di cui allrsquoarticolo 1 commi 81 83 e 85 lettera p) della
legge 23 giugno 2017 n 103
pubblicato in GU 26 ottobre 2018 n 250 Suppl Ordinario n 50
(scheda a cura di Sabina Coppola)
Il decreto in esame per la prima volta contempla una disciplina specifica per
lrsquoesecuzione della pena nei confronti dei soggetti minori degli anni 18 e dei giovani
adulti (ovvero dei soggetti di etagrave compresa tra i 18 ed i 25 anni) prevedendo solo in
via sussidiaria lrsquoapplicazione della normativa prevista per i condannati adulti A tal
proposito infatti lrsquoart 1 co 1 recita testualmente Nel procedimento per
lesecuzione della pena detentiva e delle misure penali di comunitagrave a carico di
minorenni noncheacute per lapplicazione di queste ultime si osservano le disposizioni
del presente decreto e per quanto da esse non previsto quelle del codice di
procedura penale della legge 26 luglio 1975 n 354 del relativo regolamento di
attuazione di cui al decreto del Presidente della Repubblica 30 giugno 2000 n230
e del decreto del Presidente della Repubblica 22 settembre 1988 n 448 e relative
norme di attuazione di coordinamento e transitorie approvate con decreto
legislativo 28 luglio 1989 n 272rdquo La specialitagrave della materia comporta che la
competenza sia riservata al Tribunale di Sorveglianza per i minorenni (art 8)
La finalitagrave a cui mira lrsquoesecuzione penale minorile egrave quella di ldquofavorire percorsi di
giustizia riparativa e di mediazione con le vittime di reato Tende altresigrave a favorire
la responsabilizzazione leducazione e il pieno sviluppo psico-fisico del minorenne
la preparazione alla vita libera linclusione sociale e a prevenire la commissione di
ulteriori reati anche mediante il ricorso ai percorsi di istruzione di formazione
professionale di istruzione e formazione professionale di educazione alla
cittadinanza attiva e responsabile e ad attivitagrave di utilitagrave sociale culturali sportive
e di tempo liberordquo (art 1 co 2) Ciograve comporta la possibilitagrave per il Magistrato di
Sorveglianza di modificare la misura in atto in funzione delle prerogative dei
singoli condannati ed in unrsquoottica di personalizzazione dellrsquoesecuzione della pena
Novitagrave normative
14
La disciplina dellrsquoordinamento penale minorile si fonda sul principio di
territorialitagrave teso ad assicurare il mantenimento ed il rafforzamento delle
relazioni socio-familiari del minorenne (indispensabili per garantirgli un piugrave
facile ritorno nel suo contesto di vita) e derogabile qualora manchino o non siano
educativamente adeguati i riferimenti socio-affettivi di cui si dispone (art 2 co
7 e art 22) e stigmatizzando la extrema ratio del ricorso al carcere contempla le
cd misure penali di comunitagrave (art 2) ldquoLe misure penali di comunitagrave sono disposte
quando risultano idonee a favorire levoluzione positiva della personalitagrave un
proficuo percorso educativo e di recupero sempre che non vi sia il pericolo che il
condannato si sottragga allesecuzione o commetta altri reati Tutte le misure
devono prevedere un programma di intervento educativordquo (art 2 co 1)
Il decreto prima chiarisce le modalitagrave esecutive delle misure penali di comunitagrave
(art 3) e poi le analizza nel dettaglio In particolare sono misure penali di
comunitagrave
- lrsquoaffidamento in prova al servizio sociale qualora la pena da espiare non
superi i 4 anni (art 4)
- lrsquoaffidamento in prova con detenzione domiciliare per alcuni giorni in
particolare (presso il proprio domicilio o altro luogo specificamente
individuato) nei casi in cui sia concesso lrsquoaffidamento di cui allrsquoart 4 (art 5)
- la detenzione domiciliare qualora la pena da espiare non superi i 3 anni e non
vi siano le condizioni per laffidamento in prova al servizio sociale e per
laffidamento in prova al servizio sociale con detenzione domiciliare (art 6)
- la semilibertagrave (art 7) qualora il condannato abbia espiato almeno un terzo
della pena e se si tratta di condannato ldquoper taluno dei delitti indicati nel
comma 1 dellarticolo 4-bis della legge 26 luglio 1975 n 354 si tiene conto
altresigrave del significativo rapporto tra la pena espiata e la pena residuardquo
Il decreto nonostante le aspettative non elimina gli automatismi preclusivi
previsti dallrsquoart 4 bis dellrsquoordinamento penitenziario (per lrsquoesecuzione della pena
detentiva nei confronti di soggetti maggiorenni)
Il III capo del decreto in argomento disciplina lrsquoesecuzione delle misure penali di
comunitagrave e delle misure alternative nei confronti dei soggetti minori di anni 18 e dei
giovani adulti riservando a questi ultimi un trattamento specifico ed adeguato alle
indicazioni europee che (in termini di ldquostandard europei di vivibilitagrave carcerariardquo)
avevano esteso fino ai venticinque anni lrsquoetagrave raggiunta la quale obbligatoriamente i
condannati per reati commessi da minorenni dovessero transitare in istituti carcerari
per adulti Lrsquoestensione ai giovani adulti della disciplina prevista per i soggetti
minorenni egrave subordinata al rispetto dei processi educativi giagrave in atto ciograve significa
che se il giovane adulto per qualsiasi ragione abbia giagrave fatto ingresso nel carcere
ordinario non potragrave piugrave accedere a quello minorile e che al contrario qualora egli
sia detenuto presso un istituto di pena minorile e stia seguendo un programma
rieducativo esso non dovragrave essere interrotto neanche dal sopraggiungere di un nuovo
titolo esecutivo per reati commessi da maggiorenne Sul punto infatti lrsquoart 10 co
1 recita ldquoQuando nel corso dellesecuzione di una condanna per reati commessi da
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
15
minorenne sopravviene un titolo di esecuzione di altra pena detentiva per reati
commessi da maggiorenne il pubblico ministero emette lordine di esecuzione lo
sospende secondo quanto previsto dallarticolo 656 del codice di procedura penale
e trasmette gli atti al magistrato di sorveglianza per i minorenni Se questi ritiene
che vi siano le condizioni per la prosecuzione dellesecuzione secondo le norme e
con le modalitagrave previste per i minorenni tenuto conto del percorso educativo in
atto e della gravitagrave dei fatti oggetto di cumulo ne dispone con ordinanza
lestensione al nuovo titolo altrimenti dispone la cessazione della sospensione e
restituisce gli atti al pubblico ministero per lulteriore corso dellesecuzione Si tiene
altresigrave conto delle ragioni di cui allarticolo 24 del decreto legislativo 28 luglio
1989 n 272rdquo
Il Capo IV infine ha inteso disciplinare llsquoorganizzazione penitenziaria minorile
in senso stretto e in linea con i principi esaminati finora) ha cercato di assicurare un
buon livello qualitativo della gestione della vita carceraria rendendolo obbligatorio
per legge e mirando ad un trattamento rieducativo personalizzato e finalizzato al
reinserimento graduale nel tessuto sociale a mano a mano che la pena decorre
Il restyling del Casellario giudiziale
dlgs 2 ottobre 2018 n 122
Disposizioni per la revisione della disciplina del casellario giudiziale in
attuazione della delega di cui allarticolo 1 commi 18 e 19 della legge 23 giugno
2017 n 103
Pubblicato in G U 26 ottobre 2018 n 250 Suppl Ordinario n 50
(scheda a cura di Angelo Mastrocola)
In attuazione dellrsquoart 1 commi 18 e 19 della Legge 23 giugno 2017 n 103 ndash che
delegava il Governo ad adottare entro un anno dalla data di entrata in vigore della
stessa un Decreto legislativo per la revisione della disciplina del casellario
giudiziale (dPR 14 novembre 2002 n 313) ndash egrave stato pubblicato in GU del 26
ottobre 2018 il dlgs 2 ottobre 2018 n 122 recante laquoDisposizioni per la revisione
della disciplina del casellario giudizialerdquo
La ratio sottesa alla novella legislativa partiva dallrsquoesigenza di adeguare la
normativa in tema di iscrizione e cancellazione dei provvedimenti giudiziari nel
casellario giudiziale ai nuovi istituti giuridici di diritto penale sia sostanziale che
processuale e per dare attuazione alle direttive europee in tema di protezione dei
dati personali
Lrsquoart 1 del dlgs n 1222018 dal titolo laquomodifiche al testo unico sul casellario
giudiziale in materia di provvedimenti iscrivibiliraquo opera sullrsquoart 3 dPR n
3132002 in tema di elencazione dei provvedimenti che per estratto sono soggetti
ad iscrizione nel casellario giudiziale con lrsquoaggiunta tra i provvedimenti iscrivibili
anche delle sentenze che dichiarano estinto il reato per esito positivo della messa
alla prova ai sensi dellrsquoart 464-septies cpp prima della novella veniva annoverata
Novitagrave normative
16
come iscrivibile solamente lordinanza che ai sensi dellarticolo 464-quater cpp
dispone la sospensione del procedimento con messa alla prova Appare quindi
corretto che nel certificato in questione si debbano iscrivere al pari dellrsquoordinanza di
sospensione del procedimento anche le sentenze che danno atto dellrsquoesito
favorevole della messa alla prova
Lrsquoart 2 del decreto legislativo in commento dal titolo laquomodifiche al testo unico sul
casellario giudiziale in materia di eliminazione delle iscrizioniraquo modifica gli artt 5
e 8 dPR 3132002 in tema di eliminazione delle iscrizioni dai certificati del
casellario giudiziale e dei carichi pendenti
Egrave stato interamente riscritto lrsquoart 5 del dPR n 3132002 secondo cui laquole iscrizioni
nel casellario giudiziale sono eliminate decorsi quindici anni dalla morte della
persona alla quale si riferiscono e comunque decorsi cento anni dalla sua nascitaraquo
mentre la precedente formulazione faceva riferimento alla ldquocancellazione
dellrsquoiscrizione alla morte del soggetto e comunque il mantenimento della stessa fino
al compimento dellrsquoottantesimo anno di etagraverdquo
Al comma 2 lett a) dellrsquoart 5 dPR n 3132002 il decreto legislativo in
commento stabilisce che ldquosono eliminate anche le iscrizioni relative ai casi di
rescissione del giudicato ai sensi dellrsquoarticolo 669 cpprdquo adeguando la normativa al
nuovo istituto giuridico delineato a seguito della l n 67 del 2014 poi modificata
dalla successiva legge n 103 del 2017
Lrsquoart 2 dlgs n 1222018 rivisita altresigrave il regime di eliminazione delle iscrizioni
del casellario dei carichi pendenti
Ulteriore modifica apportata dallrsquoart 2 del decreto in oggetto incide sullrsquoart 8 dPR
3132002 il cui testo egrave stato modificato nel senso che lrsquoeliminazione dellrsquoiscrizione
puograve avvenire nella sola ipotesi di decesso del soggetto intestatario della stessa (e non
piugrave al compimento dellrsquo80esimo anno di etagrave)
Lrsquoart 3 dlgs n 1222018 laquomodifiche al testo unico sul casellario giudiziale in
materia di ufficio iscrizione ufficio territoriale ufficio locale ufficio centraleraquo
persegue invece una razionalizzazione dei servizi amministrativi
La nuova formulazione del comma 1 dellrsquoart 15 dPR 3132002 egrave la seguente
laquolrsquoufficio iscrizione iscrive per estratto nel sistema ed elimina dal sistema anche
sulla base delle comunicazioni di cui allrsquoart 16 i provvedimenti di cui agli articoli 3
e 9 esclusi quelli di competenza dellrsquoufficio centrale ai sensi dellrsquoarticolo 19
commi 3 4 e 5raquo
Il comma 5 dellrsquoart 19 del dPR n 3132002 viene riformulato in adeguamento alle
precedenti novelle legislative laquolrsquoufficio centrale elimina dal sistema le iscrizioni
relative alle persone decorsi quindici anni della morte della persona alla quale si
riferiscono e comunque decorsi cento anni dalla sua nascita noncheacute le iscrizioni
dei provvedimenti giudiziari relativi a minori ai sensi dellrsquoart 5 comma 4raquo
Lrsquoart 4 del decreto legislativo in commento mira a semplificare gli adempimenti
amministrativi in materia di casellario giudiziale (come disciplinato dallrsquoart 1
comma 18 lett a) della Legge delega) in luogo dei tre certificati rilasciabili su
richiesta dellrsquointeressato ndash certificato generale quello penale e quello civile
disciplinati dagli artt 23 e ss del DPR n 3132002 ndash viene rilasciato un unico
modello certificativo
Vengono cosigrave abrogati gli artt 23 25 e 26 dPR n 3132002 per cui residua solo
lrsquoart 24 dal titolo laquocertificato del casellario giudiziale richiesto dallrsquointeressatoraquo vi
egrave dunque unrsquounica tipologia di certificato rilasciabile allrsquointeressato senza che
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
17
questi sia tenuto a motivare la richiesta con lrsquoindicazione delle iscrizioni nel
casellario giudiziario europeo
Riformato egrave anche lrsquoistituto della ldquonon menzionerdquo nel certificato secondo i rilievi
della Corte Costituzionale non devono essere menzionate nel certificato in parola le
sentenze che applicano la pena ai sensi dellrsquoart 445 cpp allorcheacute la pena irrogata
non superi i due anni di detenzione (soli o congiunti alla pena pecuniaria)
lrsquoordinanza di sospensione del procedimento con messa alla prova (art 464-quater
cpp) e la sentenza che dichiara estinto il reato per esito positivo della stessa (art
464-septies cpp)
Lrsquoart 4 del decreto legislativo in commento novella gli artt 24 e 25-ter (per i
certificati richiesti dai privati) e gli artt 28 e 28-bis (per i certificati per le pubbliche
amministrazioni o i gestori di pubblici servizi) del Testo Unico prevedendo che in
calce al certificato del casellario giudiziale e a quello del casellario giudiziale
europeo debba essere necessariamente indicato se esistono o meno condanne
rispettivamente in ambito europeo e in ambito nazionale
Sempre ad opera dellrsquoart 4 dlgs n 1222018 si interviene sullrsquoart 27 dPR n
3132002 in tema di certificato dei carichi pendenti rilasciati su richiesta
dellrsquointeressato prevedendo che non figurino i provvedimenti giudiziari che hanno
dichiarato la non punibilitagrave ai sensi dellrsquoarticolo 131-bis cp e i provvedimenti
concernenti lrsquoistituto della messa alla prova (ordinanza di sospensione della messa
alla prova e sentenza che dichiara lrsquoestinzione del reato per esito positivo della
stessa)
Ancora lrsquo4 del dlgs n 1222018 modifica lrsquoart 28 del dPR n 3132002 dal
titolo laquocertificati richiesti dalle amministrazioni pubbliche e gestori di pubblici
serviziraquo la ratio egrave quella di far ottenere alle pubbliche amministrazioni il certificato
selettivo quello generale noncheacute i certificati di cui agli artt 27 e 28-bis del Testo
Unico
Ai sensi del co 2 dellrsquoart 28 del dPR n 3132002 il certificato selettivo laquocontiene
le sole iscrizioni esistenti nel casellario giudiziale a carico di un determinato
soggetto pertinenti e rilevanti rispetto alle finalitagrave istituzionali dellrsquoamministrazione
o del gestoreraquo
Il certificato generale invece laquoriporta tutte le iscrizioni esistenti nel casellario
giudiziale a carico di un determinato soggetto ed egrave rilasciato quando non puograve
procedersi sulla base delle disposizioni che regolano i singoli procedimenti
amministrativi alla selezione delle iscrizioni pertinenti e rilevantiraquo
Lrsquoart 28 del dPR n 3132002 elenca una serie di iscrizioni che in linea rispetto
alle previsioni di cui allrsquoart 24 (riguardante il certificato a richiesta dellrsquointeressato)
non devono essere riportate nei 2 certificati summenzionati (selettivo e generale)
1) le condanne relative a contravvenzioni punibili con la sola ammenda e le
condanne per reati estinti ai sensi dellrsquoart 197 comma 1 cp 2) le ordinanze di
sospensione del procedimento con messa alla prova e le sentenze che dichiarano
estinto il reato per esito positivo della stessa 3) i provvedimenti che dichiarano la
non punibilitagrave del soggetto ai sensi dellrsquoart 131-bis cp
Viene inoltre disciplinata dal novellato art 39 del dPR n 3132002 la modalitagrave di
rilascio dei certificati alle pubbliche amministrazioni e ai gestori di pubblici servizi
i certificati selettivi e generali (di cui allrsquoart 28) e quelli concernenti lrsquoanagrafe delle
sanzioni amministrative dipendenti da reato (di cui allrsquoart 32) vengono essere
acquisiti attraverso la consultazione del Sistema Informativo del Casellario ma tale
Novitagrave normative
18
consultazione dovragrave essere oggetto di apposita convenzione tra il Ministero della
Giustizia e le singole amministrazioni interessate
Infine gli artt 5 6 e 7 del dlgs n 1222018 mirano ad armonizzare la disciplina
transitoria di entrata in vigore delle nuove disposizioni con la precedente disciplina
in materia
Lrsquoart 5 modifica lrsquoart 47 del TU stabilendo che laquolrsquoeliminazione delle iscrizioni di
cui al comma 1 egrave effettuata dallrsquoufficio locale decorsi quindici anni dalla morte della
persona alla quale si riferiscono e comunque decorsi cento anni dalla sua nascitaraquo
Lrsquoart 6 dlgs n 1222018 modifica lrsquoart 51 del Testo Unico inserendo il comma
1-bis secondo cui laquoogni richiamo presente in norme di legge o di regolamento al
casellario giudiziale si intende riferito anche al casellario giudiziale europeoraquo
Con lrsquoarticolo 7 del dlgs n 1222018 si prevede che le disposizioni del decreto in
parola acquisteranno efficacia decorso un anno dalla data di pubblicazione in
Gazzetta Ufficiale e con lrsquoart 8 si ribadisce la neutralitagrave finanziaria dellrsquointervento
normativo in questione
I decreti legislativi di riforma dellrsquoOrdinamento penitenziario
dlgs 2 ottobre 2018 n 123
Riforma dellordinamento penitenziario in attuazione della delega di cui
allarticolo 1 commi 82 83 e 85 lettere a) d) i) l) m) o) r) t) e u) della legge
23 giugno 2017 n 103
Pubblicato in GU 26 ottobre 2018 n 250 Suppl Ordinario n 50
(schede a cura di Sergio Schlitzer)
Il decreto legislativo attua parzialmente la legge delega n 103 del 2362017 con
riferimento allrsquoassistenza sanitaria in carcere (capo 1) alla semplificazione dei
procedimenti di competenza del Tribunale di Sorveglianza (capo 2) alle competenze
dellrsquoUfficio Esecuzione Penale Esterna (capo 3) alla vita penitenziaria (capo 4)
Lrsquoart 1 rubricato ldquoModifiche alle norme sullordinamento penitenziario in tema di
assistenza sanitariardquo riscrive integralmente lrsquoart 11 della legge n 354 del 26 luglio
1975 Si segnala in particolare quanto previsto dal nuovo comma 3 circa la messa a
disposizione dei detenuti con idonei mezzi di pubblicitagrave della carta dei servizi il
comma 6 che estende lrsquoapplicabilitagrave dellrsquoart 385 cp alle ipotesi di ingiustificato
allontanamento dal luogo di cura in presenza di piantonamento il comma 7 che
introduce relativamente alla visita medica operata allrsquoingresso in istituto lrsquoobbligo
specifico per il medico di segnalare al direttore ed al magistrato di sorveglianza la
presenza di segni o altro che facciano ritenere che la persona abbia subito violenze
Lrsquoart 2 abroga lrsquoart 240 delle norme di attuazione di coordinamento e transitorie
del cpp
Passando al capo 2 lrsquoart 4 contiene le modifiche al cpp funzionali alla
semplificazione del procedimento di competenza del Tribunale di Sorveglianza
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
19
prevedendo la modifica dellrsquoart 656 co 6 cpp con lrsquointroduzione del termine non
inferiore a 30 gg e non superiore a 45 gg entro il quale deve essere adottata la
decisione del Tribunale di Sorveglianza (art 4 co 1 let a) la modifica del
procedimento previsto dallrsquoart 678 cpp (art 4 co 1 let b) lrsquoampliamento delle
ipotesi nelle quali il Tribunale di Sorveglianza puograve procedere a norma dellrsquoart 667
co IV cpp (art 4 co 2) lrsquointroduzione del co I ter allrsquoart 678 cpp che
limitatamente alle ipotesi nelle quali la pena da espiare non superi anni 1 e mesi 6 di
reclusione consente lrsquoapplicazione provvisoria delle misure di cui allrsquoart 656 co V
cpp con ordinanza adottata senza formalitagrave dal magistrato di sorveglianza e
soggetta ad eventuale opposizione da parte dellrsquointeressato o del pm
Lrsquoart 5 riformula gli art 51 bis e 51 ter della legge n 354 del 26 luglio 1975 in tema
di sopravvenienza di nuovi titoli di privazione della libertagrave e di sospensione e revoca
delle misure alternative stabilendo tra lrsquoaltro il carattere facoltativo dellrsquoadozione
da parte del magistrato di sorveglianza del decreto di provvisoria sospensione della
misura
Lrsquoart 6 introduce nella legge 354 lrsquoart 51 quater rubricato ldquoDisciplina delle pene
accessorie in caso di concessione di misure alternativerdquo Ai sensi della nuova
disposizione la concessione della misura alternativa alla detenzione non sospende
lrsquoapplicazione delle sanzioni accessorie salvo che il Giudice non provveda in tal
senso al fine di non pregiudicare le esigenze di reinserimento del condannato
Nellrsquoambito del capo 3 lrsquoart 10 estende la competenza dellrsquoUEPE al controllo circa
il rispetto delle prescrizioni contenute nei provvedimenti della magistratura di
sorveglianza
Lrsquoart 11 che costituisce ed esaurisce il capo 4 modifica le norme sullrsquoordinamento
penitenziario in tema di trattamento penitenziario Piugrave precisamente viene
interamente innovato lrsquoart 1 op con lrsquoespressa previsione che alla persona privata
della libertagrave sono garantiti i diritti fondamentali ed egrave vietata ogni forma di violenza
fisica e morale disposizioni alle quali si aggiunge lrsquoarricchimento del divieto di
discriminazione anche per ragioni di sesso identitagrave di genere religione Altre novitagrave
afferiscono lrsquoart 13 op che apre il trattamento anche a possibili azioni di
riparazione gli artt 14 op e 19 op in tema di detenzione femminile e degli
stranieri lrsquoart 33 che disciplina le ipotesi di detenzione in isolamento
dlgs 2 ottobre 2018 n 124
Riforma dellordinamento penitenziario in materia di vita detentiva e lavoro
penitenziario in attuazione della delega di cui allarticolo 1 commi 82 83 e 85
lettere g) h) e r) della legge 23 giugno 2017 n 103
Pubblicato in GU 26 ottobre 2018 n 250 Suppl Ordinario n 50
Il decreto legislativo attua i principi direttivi di cui di cui allarticolo 1 commi 82 83
e 85 lettere g) h) e r) della legge 23 giugno 2017 n 103 in tema di vita
penitenziaria (capo 1) e lavoro penitenziario (capo 2)
Novitagrave normative
20
Il capo I egrave costituito dal solo articolo 1 che modifica gli art 5 6 e 8 della legge della
legge 354 del 26 luglio 1975 aventi ad oggetto le caratteristiche architettoniche
degli edifici penitenziari e delle stanze di pernottamento noncheacute la disciplina del
loro uso da parte dei detenuti Piugrave nel dettaglio viene previsto che gli edifici
penitenziari devono essere dotati di spazi per le attivitagrave lavorative e formative e che i
servizi igienici siano collocati in spazi riservati Previsioni alle quali si aggiunge
quella relativa alla presenza negli istituti di ldquolocali idonei per la celebrazione dei
riti e lo svolgimento delle pratiche di cultordquo (art 24)
Tuttavia ai sensi dellrsquoart 3 le modifiche di cui allrsquoart 1 co 1 lettere b e c
modificative dellrsquoart 6 comma 2 e 8 legge 354 del 1975 acquistano efficacia solo a
decorrere dal 31122021
Delle modifiche delle norme dellrsquoordinamento penitenziario afferenti il lavoro
penitenziario si occupa lrsquoart 2 del capo 2 del decreto Oggetto dellrsquointervento
riformatore egrave innanzitutto lrsquoart 20 della legge n 354 del 26 luglio 1975 che viene
totalmente rinnovato ed integrato con la previsione di cui allrsquoart 20 ter al quale si
aggiungono le modifiche agli artt 21 co IV 22 25 bis e ter 46 del medesimo testo
normativo
Con riferimento allrsquoart 20 degne di note appaiono lrsquoeliminazione dellrsquoobbligatorietagrave
del lavoro penitenziario ed il riconoscimento del diritto al lavoro anche per coloro che
sono ospitati in strutture diverse dai penitenziari Viene ridisegnata inoltre la disciplina
dei lavori di pubblica utilitagrave che diventano elementi del trattamento rieducativo (art 15
op) da potersi svolgere non solo allrsquoesterno ma anche allrsquointerno degli istituti
Programmi di lavoro tuttavia preclusi ai condannati per alcune tipologie di reati
Altra significativa innovazione viene apportata allrsquoart 22 con la previsione della
retribuzione fissa per i detenuti e gli internati nella misura dei due terzi di quella
prevista dai contratti collettivi
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
21
Giurisprudenza sovranazionale
Tutela del diritto al rispetto della vita privata e familiare e rimedi
avverso le perquisizioni illegittime
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alfonso Tatarano)
C edu 27 settembre 2018 Brazzi c Italia ric 572782011
Diritto alla tutela della vita privata e familiare ndash Perquisizione non seguita da
sequestro ndash Impugnazioni
(art 8 CEDU artt 247 e ss cpp)
ldquoLa Corte ha ravvisato una violazione dellrsquoart 8 della Convenzione Europea dei
Diritti dellrsquoUomo (rispetto della vita privata e familiare) non essendo prevista dalla
legislazione italiana alcuna possibilitagrave di controllo giurisdizionale precedente o
successivo allrsquoespletamento dellrsquoatto in ordine alla legittimitagrave dei provvedimenti di
perquisizione domiciliare a cui non faccia seguito un sequestrordquo
(Nel caso di specie il ricorrente veniva sottoposto a perquisizione domiciliare
immediatamente dopo lrsquoapertura di un procedimento penale a suo carico per
violazioni di natura tributaria La perquisizione aveva esito negativo e
successivamente la notizia di reato veniva archiviata mentre il ricorso per
cassazione avverso il decreto di perquisizione veniva dichiarato inammissibile
Dunque in assenza di un controllo giurisdizionale preventivo sulla legittimitagrave della
perquisizione cosigrave come di un adeguato mezzo di impugnazione avverso il decreto
che la disponga la Legge Italiana non garantirebbe presidi sufficienti a salvaguardia
dal rischio di un eventuale abuso di potere da parte dellrsquoautoritagrave che conduce le
indagini)
Tutela del diritto al rispetto della vita privata e familiare ed alla
riservatezza delle comunicazioni tra cliente ed avvocato
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alfonso Tatarano)
C edu 16 ottobre 2018 Visy c Slovacchia ric n 702882013
Giurisprudenza sovranazionale
22
Diritto alla tutela della vita privata e familiare ndash Diritto alla riservatezza delle
comunicazioni tra avvocato ed assistito
(art 8 CEDU)
ldquoOgni persona interessata da un provvedimento limitativa di un diritto
fondamentale come quello della proprietagrave ha diritto di disporre di un tempo
ragionevole per potersi consultare con un avvocato al fine di predisporre una difesa
adeguata Deve inoltre essere garantito un mezzo giurisdizionale per far valere la
violazione del diritto alla segretezza delle comunicazioni tra avvocato ed assistitordquo
(La Corte ha condannato la Slovacchia per violazione dellrsquoart 8 CEDU in una
fattispecie in cui il ricorrente un uomo drsquoaffari austriaco aveva ottenuto dalle
autoritagrave slovacche un provvedimento di dissequestro di alcuni hard disc ove erano
conservati (tra gli altri) dati relativi a comunicazioni intercorse con il suo legale I
supporti venivano restituiti allrsquoavvocato ed immediatamente sottoposti a nuovo
sequestro a seguito di richiesta delle autoritagrave austriache Lamentava il ricorrente di
non aver potuto consultare il proprio legale proprio a seguito della immediatezza del
nuovo provvedimento di sequestro oltre che la violazione del diritto alla
riservatezza delle comunicazioni concernendo il sequestro dati tutelati dal segreto
professionale tra avvocato e cliente Nel riconoscere la fondatezza delle doglianze
la Corte rilevava come la misura non potesse ritenersi proporzionata allo scopo
perseguito e dunque necessaria in una societagrave democratica non essendo stato
possibile sottoporre il sequestro ad alcun vaglio giurisdizionale di legittimitagrave nel
paese di esecuzione In seconda battuta la contestualitagrave della restituzione e del
nuovo provvedimento di sequestro aveva di fatto reso impossibile per il ricorrente
consultarsi con il proprio legale)
Art 41-bis OP valutazione individualizzata ai fini della applicazione di
restrizioni aggiuntive ed accertamento dei mutamenti rilevanti della situazione
del detenuto
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Talamo)
C edu 25 ottobre 2018 Provenzano c Italia ric n 5508013
Diritto processuale penale ndash Ordinamento penitenziario ndash Stato di detenzione ndash
Trattamento adeguato ndash Valutazione ai fini della proroga del regime
differenziato
(art 41-bis OP art 3 CEDU)
ldquoEsprimendo lrsquointenzione di proseguire il ricorso lrsquoerede di un ricorrente deceduto
puograve essere motivato anche da interessi non esclusivamente materiali Le cause
relative ai diritti umani di cui egrave investita la Corte hanno generalmente anche una
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
23
dimensione morale e le persone vicine al ricorrente possono quindi avere un
legittimo interesse a garantire che sia fatta giustizia anche successivamente alla
morte del ricorrenterdquo
ldquoQuando sono disponibili piugrave ricorsi potenzialmente efficaci egrave richiesto al
ricorrente soltanto di esperire un ricorso di sua sceltardquo
ldquoLrsquoarticolo 35 sect 1 della Convenzione prevede la ripartizione dellrsquoonere della prova
e spetta al Governo che sostiene il mancato esaurimento delle vie di ricorso interne
convincere la Corte che il ricorso del quale afferma il mancato esperimento da
parte del ricorrente fosse efficace e disponibile teoricamente e praticamente al
momento pertinente vale a dire che era accessibile in grado di riparare le
doglianze del ricorrente e offriva ragionevoli prospettive di successordquo
ldquoLo Stato deve assicurare che una persona sia detenuta in condizioni compatibili
con il rispetto della dignitagrave umana che le modalitagrave e il metodo di esecuzione della
misura privativa della libertagrave non la sottopongano a sacrifici o privazioni di
intensitagrave superiore allrsquoinevitabile livello di sofferenza inerente alla detenzione e che
date le esigenze pratiche della reclusione siano garantiti adeguatamente il suo
benessere e la sua salute Le autoritagrave devono inoltre assicurare che sia tenuto un
registro completo dello stato di salute del detenuto e delle cure cui egrave sottoposto nel
corso della detenzione che la diagnosi e le cure siano sollecite e accurate e che
laddove sia richiesto dal carattere di una condizione medica il controllo sia
regolare e sistematico e riguardi una strategia terapeutica globale finalizzata a
curare adeguatamente i problemi di salute dei detenuti o a prevenire il loro
aggravamento piuttosto che ad affrontarli su base sintomaticardquo
ldquoQuando si valuta se la proroga dellrsquoapplicazione di alcune restrizioni ai sensi del
regime previsto dallrsquoarticolo 41 bis raggiunga la soglia minima di gravitagrave richiesta
per rientrare nel campo di applicazione dellrsquoarticolo 3 la durata temporale deve
essere esaminata alla luce delle circostanze di ciascuna causa il che comporta
inter alia la necessitagrave di accertare se il rinnovo o la proroga delle restrizioni
contestate fossero giustificati o menordquo
Precedenti
Conformi sul primo punto Cedu 8 ottobre 2015 Fartushin c Russia Ric
3888709 Cedu 15 dicembre 2016 Vaščenkovs c Lettonia Ric 3079512 Sul
secondo Cedu 15 ottobre 2009 Micallef c Malta Ric 1705606 Cedu 12
settembre 2012 Nada c Svizzera Ric 1059308 Sul terzo Cedu 17 settembre
2009 Scoppola c Italia (n2) Ric 1024903 Cedu 13 novembre 2017 Davydov e
altri c Russia Ric 7594711 Sul quarto Cedu 26 gennaio 2007 Khudobin c
Russia Ric 5969600 Cedu 23 marzo 2016 Blokhin c Russia Ric 4715206 Sul
quinto Cedu 17 settembre 2009 Enea c Italia Ric 7491201 Cedu 10 novembre
2005 Argenti c Italia Ric 5631700 Cedu 11 luglio 2006 Campisi c Italia Ric
2435802 Cedu 24 settembre 2015 Paolello c Italia Ric 3764802
Difformi -
Giurisprudenza sovranazionale
24
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
25
Giurisprudenza costituzionale
Detenuti in regime differenziato e possibilitagrave di cuocere cibi
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Aldo Franceschini)
C cost 26 settembre 2018 (dep 12 ottobre 2018) n 186 Pres Lattanzi Red
Zanon
Esecuzione e sorveglianza ndash Detenuti in regime differenziato ndash Misure di
elevata sicurezza ndash Divieto cottura cibi ndash Illegittimitagrave
(artt 41-bis co 2-quater lett f) Ord penit artt 3 27 co III e 32 Cost)
ldquoNel giudizio di legittimitagrave costituzionale dellrsquoart41-bis comma 2-quater lett f) l
26 luglio 1975 n 354 promosso dal Magistrato di sorveglianza di Spoleto con
ordinanza del 10 maggio 2017 la Corte costituzionale ha dichiarato
lrsquoillegittimitagrave costituzionale dellrsquoart 41-bis comma 2-quater lettera f) della legge
26 luglio 1975 n 354 (Norme sullrsquoordinamento penitenziario e sulla esecuzione
delle misure privative e limitative della libertagrave) come modificato dallrsquoart 2 comma
25 lettera f) numero 3) della legge 15 luglio 2009 n 94 (Disposizioni in materia
di sicurezza pubblica) limitatamente alle parole laquoe cuocere cibiraquordquo
Giurisprudenza costituzionale
26
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
27
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni unite
Misure di Prevenzione confisca e tutela dei creditori ipotecari
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Marco Muscariello)
Cass Sez Un 22 febbraio 2018 (dep 3 settembre 2018) n 39608 Pres Di
Tomassi Rel Andronio ric Business Partner scpa
Procedimento di prevenzione ndash Confisca ndash Procedimenti per i quali non si
applica il dlgs 1592011 ndash Domanda di ammissione dei creditori ipotecari ndash
Modalitagrave e decadenza
ldquoI creditori muniti di ipoteca iscritta sui beni confiscati allrsquoesito dei procedimenti di
prevenzione per i quali non si applica la disciplina del dlgs 6 settembre 2011 n
159 devono presentare la domanda di ammissione del loro credito al giudice
dellrsquoesecuzione presso il tribunale che ha disposto la confisca nel termine di
decadenza previsto dallrsquoart 1 comma 199 della legge 24 dicembre 2012 n 228
anche nel caso in cui non abbiano ricevuto le comunicazioni di cui allrsquoart 1
comma 206 della legge da ultimo citata e ciograve percheacute il termine di decadenza
previsto dal richiamato comma 199 decorre indipendentemente dalle comunicazioni
di cui al successivo comma 206 Lrsquoapplicazione di detto termine egrave comunque
subordinata allrsquoeffettiva conoscenza da parte del creditore del procedimento di
prevenzione in cui egrave stata disposta la confisca o del provvedimento definitivo di
confisca Egrave in ogni caso fatta salva la possibilitagrave del creditore di essere restituito
nel termine stabilito a pena di decadenza se prova di non averlo potuto osservare
per causa a lui non imputabilerdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi -
Difformi parzialmente Cass Sez I 12 febbraio 2016 n 20479 Banco Popolare
soc coop Rv 266891 noncheacute in senso parzialmente diverso la sezione rimettente
Cass Sez I 16 novembre 2017 ord ric Business Partner scpa Cass Sez I 12
Giurisprudenza di legittimitagrave ndash Sezioni Unite
28
aprile 2016 n 36626 Banca Monte dei Paschi di Siena Rv 267609 Cass Sez I
19 maggio 2016 n 46185 Italfondiario spa
Gli effetti sul corso della prescrizione delle norme transitorie
relative alla modifica del regime di procedibilitagrave e la loro
inapplicabilitagrave nel caso di ricorso per cassazione inammissibile
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Fabio Cavalli)
Cass Sez un 21 giugno 2018 (dep 7 settembre 2018) n 40150 Pres Carcano
Rel Vessichelli ric Salatino
Diritto penale ndash Modifiche del regime di procedibilitagrave ndash Disposizioni transitorie
ndash Sospensione della prescrizione ndash Casistica dettagliata ndash Inammissibilitagrave
dellimpugnazione
(art 159 cp art 12 comma 2 dlgs 10 aprile 2018 n 36 art 591 cpp)
ldquoIl tempo necessario a dare attuazione alle disposizioni transitorie previste dallart
12 del dlgs n 36 del 10 aprile 2018 non puograve gravare sullimputato sterilizzando
sine die il corso della prescrizione con una interpretazione analogica in malam
partem dellart 159 cp con la conseguenza che il corso della prescrizione non
resta sospeso durante larco temporale impiegato per informare la persona offesa
della facoltagrave di esercitare il diritto di querela e per consentirle di esprimersi nel
trimestre successivordquo
ldquoIn presenza di un ricorso inammissibile non deve darsi alla persona offesa lavviso
previsto dallart 12 comma 2 dlgs 10 aprile 2018 n 36 per leventuale esercizio
del diritto di querela atteso che la pronuncia di inammissibilitagrave ha sempre natura
dichiarativa ed egrave meramente ricognitiva della mancata instaurazione del giudizio di
cassazione poicheacute rileva un vizio che affligge geneticamente latto Tale
constatazione si compendia nella rilevazione che la proposizione di un atto di
impugnazione non consentito dagrave luogo alla formazione di un giudicato che attende
di essere formalizzato con le modalitagrave previste dallarticolo 648 cpp e per
distinguersi da questo viene definito sostanziale ma che ciograve nondimeno produce
leffetto di rendere giuridicamente indifferenti fatti processuali come lintegrazione
di cause di non punibilitagrave precedentemente non rilevate percheacute non dedotte oppure
integrate successivamente al giudicato stessordquo
Il falso in titolo non trasmissibile per girata non egrave piugrave previsto dalla
legge come reato
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
29
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Emma Lorena Cappuccio)
Cass Sez Un 19 luglio 2018 (dep 10 settembre 2018) n 40256 Pres
Carcano Rel Piccialli ric Felughi
Diritto penale ndash Reato di falsificazione di assegno bancario non trasferibile ndash
Individuazione della fattispecie ndash Abolitio criminis ndash Illecito civile
(artt 485 491 cp art 1 comma 1 lett A) dlgs 15 gennaio 2016 n 7)
ldquoLa falsitagrave commessa su un assegno bancario munito della clausola di non
trasferibilitagrave configura la fattispecie di cui allrsquoart 485 cod pen abrogato dallrsquoart
1 comma 1 lett a) del dlgs 15 gennaio 2016 n 7 e trasformato in illecito civilerdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex multis Cass Sez V 4 aprile 2017 n 32972 Valentini Rv 270677
Cass Sez V 17 gennaio 2017 n 11999 Toma Rv 269710 Cass Sez V 22
novembre 2016 (dep 2017) n 3422 Merolla Cass Sez Un 20 febbraio 2007 n
4 Guarracino Rv 11812
Difformi Cass Sez II 1 marzo 2018 n 13086 Solla Rv 272540 Cass Sez II
22 giugno 2017 n 36670 Milani Rv 271111 Cass Sez II 24 novembre 2017 n
12599 Grassi Rv 272368
Analisi della struttura del reato di resistenza a un pubblico ufficiale
nellrsquoindividuazione dellrsquooggetto quale bene primario sul quale
ricade lrsquoazione del reo
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giovanni Petranico)
Cass Sez Un 22 febbraio 2018 (dep 24 settembre 2018) n 40981 Pres Di
Tomassi Rel De Crescienzo ric Apolloni
Diritto penale ndash Reato di resistenza a pubblico ufficiale ndash Fattispecie ndash
Individuazione oggetto del reato ndash Azione del reo ndash Contrasto ndash Configurazione
ndash Unico reato o concorso formale di reati o reato continuato
(artt 81 co II 337 cp)
ldquoIn tema di resistenza a un pubblico ufficiale ex art 337 cod pen integra il
concorso formale di reati a norma dellrsquoart 81 primo comma cod pen la
condotta di chi usa violenza o minaccia per opporsi a piugrave pubblici ufficiali o
incaricati di un pubblico servizio mentre compiono un atto del loro ufficio o
serviziordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave ndash Sezioni Unite
30
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex multis Cass Sez VI 26 settembre 2011 n 38182 De Marchi Rv
250792 Cass Sez VI 17 maggio 2012 n 26173 Momodu Rv 253111 Cass
Sez VI 22 giugno 2006 n 35376 Mastroiacovo Rv 234831 Cass Sez VI 25
maggio 2017 n 35227 Provenzano Rv 270545
Difformi Cass Sez VI 9 maggio 2014 n 37727 Pastore Rv 260374 Cass Sez
VI 14 dicembre 2016 n 4123 Mozzi Rv 269005 Cass Sez VI 12 luglio 2017
n 39341 Damiani Rv 270939 Cass Sez VI 28 settembre 2017 n 52725 Diop
Rv 271559
Continuazione reati puniti con pene eterogenee
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Angelo Mastrocola)
Cass Sez Un 21 giugno 2018 (dep 24 settembre 2018) n 40983 Pres
Carcano Rel Lapalorcia ric Giglia ed altri
Diritto Penale ndash Continuazione tra reati puniti con pene eterogenee ndash Reato piugrave
grave punito con pena detentiva e reato satellite punito con pena pecuniaria ndash
Aumento di pena ndash Genere di pena
(art 81 cpv cp)
ldquoLa continuazione quale istituto di carattere generale egrave applicabile in ogni
caso in cui piugrave reati siano stati commessi in esecuzione del medesimo disegno
criminoso anche quando si tratti di reati appartenenti a diverse categorie e
puniti con pene eterogenee Nei casi di reati puniti con pene eterogenee
(detentive e pecuniarie) posti in continuazione laumento di pena per il reato
satellite va comunque effettuato secondo il criterio della pena unitaria
progressiva per moltiplicazione rispettando tuttavia per il principio di
legalitagrave della pena e del favor rei il genere della pena previsto per il reato
satellite nel senso che laumento della pena detentiva del reato piugrave grave
andragrave ragguagliato a pena pecuniaria ai sensi dellart 135 cprdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez Un 26 febbraio 2015 n 22471 Sebbar Rv 263714 Cass
Sez I 20 ottobre 2017 n 7395 Basile Rv 272404 Cass Sez V 19 aprile 1999
n 1781 Ciccinato Rv 213400
Difformi ex plurimis Cass Sez Un 27 marzo 1992 n 4901 Cardarilli Cass
Sez VI 12 luglio 1997 n 11462 Albini Rv 209702 Cass Sez Un 12 ottobre
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
31
1993 n 748 Cassata Rv 195805 Cass Sez Un 28 febbraio 2013 n 25939
Ciabotti Rv 255347 Cass Sez V 3 ottobre 2016 n 46695 Rv 268638 Cass
Sez IV 20 settembre 2017 n 46963 Bianchi
Abnormitagrave dellrsquoordinanza con cui il gip dispone lrsquoimputazione
coatta per reati diversi da quelli per cui egrave stata richiesta
larchiviazione
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alessandro Orabona)
Cass Sez un 22 marzo 2018 (dep 24 settembre 2018) n 40984 Pres
Carcano Rel Bonito ric Gianforte
Diritto processuale penale ndash Indagini preliminari ndash Archiviazione ndash Ordinanza
imputazione coatta per reato diverso da quello per cui egrave richiesta archiviazione
ndash Nozione di atto abnorme ndash Effetti pregiudizievoli dellrsquoatto abnorme ndash
Impugnazione indagato ndash Diritto di difesa
(artt 111 e 112 Cost artt 56 317 393 610 cp art 409 co 5 cpp)
ldquoAl giudice per le indagini preliminari egrave inibita la richiesta rivolta al pubblico
ministero di formulare imputazioni per reati diversi da quelli per cui sia stata
richiesta lrsquoarchiviazione potendo ordinare la iscrizione nel registro delle notizie di
reato qualora rilevi fattispecie diverse da quelle per le quali si procederdquo
ldquoLrsquoindagato egrave legittimato a ricorre per Cassazione contro lrsquoordinanza del Giudice
per le Indagini Preliminari con cui venga disposto ex art 409 co 5 cpp che il
PM formuli imputazione per reato diverso da quello oggetto della richiesta di
archiviazione in quanto affetta da abnormitagraverdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex plurimis Cass Sez un 31 maggio 2005 n 22909 Minervini Cass
Sez un 28 novembre 2013 n 4319 Cass Sez V 16 febbraio 2012 n 12987
Cass Sez VI 20 luglio 2016 n 34881
Difformi ex plurimis Cass Sez un 28 novembre 2013 n 4319 Cass Sez III
14 dicembre 2016 n 15251 De Bosini Cass Sez IV 20 gennaio 2012 n 10877
Rossi
Lrsquoapplicabilitagrave della confisca cd allargata alle ipotesi di delitto
tentato aggravato ex art 7 l n 203 del 1991
Giurisprudenza di legittimitagrave ndash Sezioni Unite
32
(scheda illustrativa massima redazionale e nota esplicativa a cura del Comitato di
redazione)
Cass Sez Un 19 aprile 2018 (dep 24 settembre 2018) n 40985 Pres
Carcano Rel De Amicis Est Rocchi ric DMI e GNG
Diritto penale ndash Misure cautelari reali ndash Sequestro ex art 12-sexies L 35692 ndash
Possibilitagrave di applicazione al delitto tentato aggravato ex art 7 L 20391 ndash
Ammissibilitagrave
(art 56 cp art 12-sexies l 7 agosto 1992 n 356 art 7 l 12 luglio 1991 n 203)
ldquoIl sequestro preventivo finalizzato alla confisca prevista dal DL 8 giugno 1992 n
306 art 12-sexies convertito dalla L n 356 del 1992 (attuale art 240-bis cp) puograve
essere disposto per uno dei reati presupposto anche nella forma del tentativo
aggravato dalla L n 203 del 1991 art 7rdquo
Nota
Il contrasto era insorto sulla possibilitagrave di ritenere applicabile la confisca ldquoallargatardquo
ndash nella versione antecedente alle modifiche poste dalla l 17 ottobre 2017 n 161 e
dal dlgs 1 marzo 2018 n 21 ndash anche alle ipotesi di delitto tentato aggravato dal
cosiddetto ldquometodo mafiosordquo o dalla finalitagrave agevolativa dellrsquoattivitagrave
dellrsquoassociazione laddove il testo della norma operava riferimento ai delitti tout
court ma non al corrispondente tentativo
Dei tre orientamenti conflittuali emersi la Corte ha fatto proprio quello cosiddetto
ldquointermediordquo che ndash distinguendo tra il primo e il secondo comma della norma (nella
versione ante riforme) e dunque tra delitti nominativamente identificati e delitti
indicati in modo onnicomprensivo aggravati perograve questi ultimi ex art 7 l n 203 del
1991 ndash ritiene preclusa nel primo caso lrsquoestensione della confisca ldquoallargatardquo alle
ipotesi di tentativo e invece ammissibile nel secondo
Il percorso argomentativo della Corte esordisce evidenziando anzitutto la ricorrenza
consolidata di tale interpretazione in ambiti diversi - dai provvedimenti di clemenza
alla causa di non punibilitagrave ex 649 cp alla concessione dei benefici penitenziari ai
termini di durata massima della custodia cautelare ndash per poi sottolineare la
salvaguardia del principio di autonomia del delitto tentato ottenuta attraverso il
rispetto della diversitagrave lessicale utilizzata dal legislatore nel primo e secondo
comma e concludere con il richiamo alla ldquoragionevolezzardquo di unrsquoesegesi che
esclude dal raggio ablativo allargato le ipotesi di tentativo non aggravato
strutturalmente connotate da minore gravitagrave facendovi invece rientrare quelle ldquoche
evocano collegamenti con la criminalitagrave organizzata anche se non portati a
compimentordquo
Tale interpretazione egrave ndash sempre secondo il Massimo Consesso ndash avvalorata dallo ius
superveniens a dispetto del fatto che il rinvio operato dallrsquoattuale 240-bis cp a una
norma ldquoprocessualerdquo ndash il 51 co 3-bis cpp ndash emanata per finalitagrave del tutto
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
33
differenti dalla prima costringa la Corte a un surplus motivazionale sul punto
specifico
Gli altri due orientamenti ndash che consideravano come mai applicabile al delitto
tentato la confisca ldquoallargatardquo in ossequio al relativo principio di autonomia ovvero
come sempre applicabile in virtugrave della finalitagrave prevalente della confisca ndash vengono
considerati non persuasivi il primo percheacute trascura il dato letterale laddove non
valorizza la differenza tra lrsquoindicazione generica dei delitti o per articolo di legge il
secondo percheacute laquohellip sembra ignorare il tema dellrsquoautonomia del delitto tentatoraquo
Da segnalare infine come le Sezioni Unite ldquoauspichinordquo che il reato-spia sia laquohellip
ldquodavvero sintomatico di un illecito arricchimento del suo autorerdquo (sul punto non si
puograve che richiamare il compito che la Corte Costituzionale con la sent 33 del 2018
ha affidato al legislatore in punto di selezione dei ldquodelitti matricerdquo)raquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez I 12 febbraio 2016 n 45172 Masullo Rv 272158 Cass
Sez I 12 febbraio 2016 n 45173 Brito
Difformi (primo orientamento) Cass Sez V 17 febbraio 2015 n 26443 Abbate
Rv 263988 Cass Sez II 23 settembre 2010 n 36001 Fasano Rv 248164
(secondo orientamento) Cass Sez I 28 maggio 2013 n 27189 Guarnieri Rv
255633 Cass Sez I 10 maggio 2005 n 22154 Secchiano Rv 231665
Successione leggi penali nel tempo e momento di commissione del
reato
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Mariagiovanna Veneruso)
Cass Sez Un 19 luglio 2018 (dep 24 settembre 2018) n 40986 Pres
Carcano Rel Caputo ric Pittalagrave
Diritto penale ndash Successione leggi penali nel tempo ndash Momento commissivo del
reato ndash Criterio della condotta
(art 2 co IV cp)
ldquoIn tema di successione di leggi penali a fronte di una condotta interamente posta
in essere sotto il vigore di una legge penale piugrave favorevole e di un evento
intervenuto nella vigenza di una legge penale piugrave sfavorevole deve trovare
applicazione la legge vigente al momento della condottardquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Giurisprudenza di legittimitagrave ndash Sezioni Unite
34
Conformi Cass Sez IV 17 aprile 2015 n 22379 Sandrucci
Difformi Cass Sez IV 5 ottobre 1972 n 8448 Bartesagni Rv 122686
Il deposito della motivazione della sentenza di patteggiamento
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Mariagiovanna Veneruso)
Cass Sez Un 19 luglio 2018 (dep 24 settembre 2018) n 40986 Pres
Carcano Rel Caputo ric Pittalagrave
Diritto processuale penale ndash Sentenza applicativa di una pena su richiesta ndash
Motivazione
(art 447 cpp)
ldquoLa motivazione della sentenza di applicazione della pena su richiesta deve essere
depositata contestualmente alla pronuncia qualora la motivazione non sia
depositata contestualmente anche per lrsquoirrituale indicazione in dispositivo di un
termine per il deposito il termine di quindici giorni per lrsquoimpugnazione della
sentenza pronunciata in camera di consiglio decorre ndash esclusa qualsiasi nullitagrave
della sentenza stessa ed indipendentemente dal fatto che il termine irritualmente
indicato dal giudice sia stato o meno osservato ndash dallrsquoultima notificazione o
comunicazione dellrsquoavviso di deposito del provvedimentordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez I 3 febbraio 2010 n 5496 Cass Sez Un 12 ottobre 1994
n 295 Scopel Rv 195617
Difformi Cass Sez I 28 maggio 2003 n 26042 Cataldi Rv 225273 Cass Sez
IV 12 ottobre 2011 n 43040
Le eventuali preclusioni derivanti dalla mancata proposizione del
riesame avverso le misure cautelari reali
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giuseppe Musella)
Cass Sez Un 31 maggio 2018 (dep 11 ottobre 2018) n 46201 Pres Carcano
Rel Petruzzellis ric Edil Noemi
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
35
Diritto processuale penale ndash Misure cautelari reali ndash Mancata proposizione
riesame ndash Revoca ndash Appello ndash Elementi giagrave conosciuti ndash Inammissibilitagrave ndash
Esclusione
(artt 299 321 322 322-bis 324 649 cpp)
ldquoLa mancata tempestiva proposizione da parte dellrsquointeressato della richiesta di
riesame avverso il provvedimento applicativo di una misura cautelare reale non ne
preclude la revoca per la mancanza delle condizioni di applicabilitagrave neanche in
assenza di fatti sopravvenutirdquo
(Nella fattispecie la Corte ha escluso la inammissibilitagrave dellrsquoappello cautelare
allorquando la stessa sia fondata su elementi di fatto non sopravvenuti astrattamente
deducibili ma non dedotti in sede di riesame In altri termini lrsquounica conseguenza
della mancata proposizione del riesame egrave la rinuncia ad attivare il controllo di
ufficio del Tribunale o alla sollecitazione del controllo formale sullrsquoordinanza)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass sez UU 24 maggio 2004 n 29952 Cass sez I 05 febbraio
2014 n 19504 Cass sez III 07 aprile 2015 n 32707
Difformi Cass sez VI 26 ottobre 2011 n 5016 Cass sez V 22 aprile 2015 n
31725
Giurisprudenza di legittimitagrave ndash Sezioni Unite
36
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
37
Sezioni semplici
I Diritto penale
Imputabilitagrave delle circostanze e loro apprezzamento nel merito
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alessandro Orabona)
Cass Sez V 23 aprile 2018 (dep 3 settembre 2018) n 39436 Pres Sabeone
Rel De Gregorio ric Abita
Diritto penale ndash Imputabilitagrave delle circostanze aggravanti ndash Lesioni volontarie ndash
Infarto della persona offesa ndash Apprezzamento nel merito oltre la situazione
ldquoapparenterdquo della vittima
(artt 59 583 co I cp)
ldquoIn tema di imputazione delle circostanze aggravanti lrsquoarticolo 59 cp richiede
espressamente che siano esse antecedenti contemporanee o successive alla
condotta dellrsquoagente possono essere valutate a carico di questrsquoultimo soltanto se da
lui conosciute ignorate per colpa o ritenute inesistenti per errore determinato da
colpa imponendo allrsquointerprete la verifica della presenza di un elemento soggettivo
nellrsquoagenterdquo
ldquoNel reato di lesioni volontarie la previsione o la prevedibilitagrave dellevento
integrante una delle circostanze aggravanti di cui allarticolo 583 cp e
conseguentemente la valutabilitagrave della stessa a carico dellagente ai sensi del
richiamato disposto dellarticolo 59 cp comma II deve ritenersi sussistente
quando la condotta dellagente per la qualitagrave del mezzo adoperato la direzione la
violenza la reiterazione dei colpi di per se riveli lintenzione di arrecare notevole
danno alla vittima Allorquando la condotta non assuma detti caratteri la
valutazione della prevedibilitagrave deve essere fatta da caso a caso e quando allesito
grave o gravissimo concorrano particolari condizioni fisiche o di salute della
persona offesa occorre tener conto oltre che della situazione apparente della
vittima che riveli le sue particolari condizioni di salute anche di quella prevedibile
in relazione alletagrave al sesso e a quantaltro nel caso specifico possa
ragionevolmente essere preso in considerazionerdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Diritto penale
38
(Nel caso specifico mancando tale rigoroso apprezzamento la Corte di Cassazione
annullava la sentenza impugnata con rinvio ad altra sezione della Corte drsquoAppello di
Palermo)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex plurimis Cass Sez I 28 settembre 2017 n 44851 Scognamiglio
Difformi -
La configurabilitagrave dellrsquoaggravante nel delitto di truffa commesso ai
danni di un ente pubblico
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giovanni Petranico)
Cass Sez II 19 luglio 2018 (dep 5 settembre 2018) n 39958 Pres Diotallevi
Rel Pellegrino ric Ferrigno
Diritto penale ndash Truffa ndash Configurabilitagrave ndash Aggravante ndash Ente pubblico ndash
Sussistenza ndash Nesso causalitagrave
(art 640 co I e II n 1) cp)
ldquoIl delitto di truffa egrave configurabile anche quando il soggetto passivo del raggiro egrave
diverso dal soggetto passivo del danno ed in difetto di contatti diretti tra il truffatore
e il truffato sempre che sussista un nesso di causalitagrave tra i raggiri o artifizi posti in
essere per indurre in errore il terzo il profitto tratto dal truffatore ed il danno
patrimoniale patito dal truffatordquo
ldquoNon vi puograve essere dubbio sullrsquoevidenza del fatto che con il pagamento da parte
dellrsquoufficio postale a favore del soggetto presentatosi come apparente titolare del
diritto di credito lrsquoAgenzia delle Entrate non si sarebbe certo liberata dal proprio
obbligo di rimborso a favore del suo (vero) creditore ne consegue che lrsquoente
pubblico indubitabilmente soggetto che in astratto ha subito il danno dalla
condotta posta in essere dallrsquoagente con conseguente corretta configurabilitagrave
dellrsquoaggravante ritenutardquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex plurimis Cass Sez II 17 luglio 2013 n 43143 Saracino Rv 257495
Difformi -
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
39
Diffamazione tramite bacheca facebook
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Mariagiovanna Veneruso)
Cass sez V 3 maggio 2018 (dep 6 settembre 2018) n 40083 Pres Vessichelli
Rel Brancaccio ric Spada
Diritto penale ndash Diffamazione ndash Mezzo di comunicazione ndash Bacheca facebook
(artt 595 co II e III cp)
ldquoLa diffusione di contenuti offensivi mediante lrsquoutilizzo di una bacheca Facebook
luogo virtuale collegato al profilo sociale di un utente su cui egrave possibile pubblicare
immagini video frasi configura unrsquoipotesi di diffamazione aggravata ai sensi
dellrsquoart 595 co 3 cp sotto il profilo dellrsquooffesa arrecata lsquo con qualsiasi altro
mezzo di pubblicitagrave diverso dalla stamparsquo proprio percheacute la condotta in tal modo
realizzata egrave potenzialmente capace di raggiungere un numero indeterminato o
comunque quantitativamente apprezzabile di personerdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez I 28 aprile 2015 n 24431 Cass Sez V 14 novembre 2016
n 4873 Cass Sez V 16 ottobre 2012 n 44980
Difformi -
In caso di furto il luogo di lavoro puograve essere qualificabile come
privata dimora solo a determinate condizioni
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Talamo)
Cass Sez V 6 aprile 2018 (dep 10 settembre 2018) n 40289 Pres Sabeone
Rel Micheli ric Filingeri
Diritto penale ndash Furto ndash Luogo di lavoro ndash Luogo di privata dimora ndash
Condizioni
(artt 624 624-bis cp)
ldquoIl carattere di privata dimora puograve essere riconosciuto ai luoghi di lavoro se in essi
o in parte di essi il soggetto compia atti della vita privata in modo riservato e
precludendo laccesso a terzirdquo
ldquoSi possono applicare diversi criteri per la individuazione e laccertamento della
privata dimora (il criterio dello ius exludendi alios il criterio dellapertura del
luogo al pubblico il criterio della stabilitagrave della presenza nel luogo) che
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Diritto penale
40
comportando verifiche in fatto non possono essere richieste per la prima volta in
sede di legittimitagrave ove non desumibili in modo non equivoco dalla decisionerdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez Un 23 marzo 2017 (dep il 22 giugno) n 31345 secondo cui
rientrano nella nozione di privata dimora di cui allart 624bis cp esclusivamente i
luoghi anche destinati ad attivitagrave lavorativa o professionale nei quali si svolgono
non occasionalmente atti della vita privata e che non siano aperti al pubblico neacute
accessibili a terzi senza il consenso del titolare
Difformi Cass Sez II 26 maggio 2015 n 24763 Cass Sez V 24 novembre 2015
n 6210 Cass Sez V 01 ottobre 2014 n 2768 Cass Sez V 17 dicembre 2014 n
7293 Cass Sez V 15 febbraio 2011 n 10187 Cass Sez IV 25 giugno 2009 n
37908 Cass Sez V 05 maggio 2010 n 22725 Cass Sez V 25 giugno 2010 n
32093 secondo cui partendo dalla considerazione che il concetto di privata dimora
sia piugrave ampio di quello di abitazione va adottata una interpretazione estensiva tanto
da ricomprendervi tutti i luoghi non pubblici nei quali le persone si trattengano per
compiere anche in modo transitorio e contingente atti della vita privata (nello
specifico ristorante o bar in orario di chiusura cantiere edile allestito nel cortile di
un immobile edicola studio odontoiatrico farmacia durante lorario di apertura
ripostiglio di un esercizio commerciale baracca di un cantiere edile adibito a
spogliatoio)
La fattispecie di corruzione impropria nella vicenda della cd
compravendita dei senatori
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Aldo Franceschini)
Cass Sez VI 2 luglio 2018 (dep 11 settembre 2018) n 40347 Pres Paoloni
Rel Ricciarelli ric Berlusconi
Diritto penale ndash Reati contro la pubblica amministrazione ndash Parlamentare ndash
Manifestazioni di voto ndash Promessa di denaro ndash Mandato imperativo ndash
Corruzione impropria
(artt 318 319 cp 54 67 Cost)
ldquoNei confronti del parlamentare non egrave mai configurabile il reato di corruzione
propria (per atto contrario ai doveri drsquoufficio) antecedente eo susseguente
previsto dallrsquoart 319 cp ostandovi il combinato disposto degli artt 64 67 e 68
Costrdquo
ldquoLa punibilitagrave della condotta di corruzione che coinvolga il parlamentare riposa sul
divieto di remunerazione del munus publicum che esprime il valore della
correttezza quale dovere esterno e che trova riscontro per ogni soggetto investito
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
41
di pubbliche funzioni anche nel dovere di svolgerle con onore e disciplina ai sensi
dellrsquoart 54 Costrdquo
ldquoNei confronti del parlamentare egrave configurabile ricorrendone i presupposti
normativi e ferma restando lrsquoinsindacabilitagrave delle espressioni proprie dellrsquoattivitagrave
funzionale del parlamentare il reato di corruzione impropriardquo
(Nel caso di specie la Corte rigettava i ricorsi proposti avverso la sentenza di appello
che aveva dichiarato non doversi procedere per prescrizione per il reato di cui agli
artt 321 319 cp in relazione alla dazione di tre milioni di euro a un senatore della
Repubblica volta a costituire un mandato imperativo in funzione di voti contrari alle
proposte della maggioranza di governo previa riqualificazione del fatto come
corruzione impropria ex artt 318 comma primo e 321 cp)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi -
Difformi -
Condivisione in rete di ideali Isis e configurabilitagrave dellrsquoart 270-bis c
p
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Mariagiovanna Veneruso)
Cass Sez VI 13 luglio 2018 (dep 11 settembre 2018) n 40348 Pres Fidelbo
Rel Silvestri ric Afli Nafaa + altri
Diritto penale ndash Associazione con finalitagrave di terrorismo anche internazionale o
di eversione dellrsquoordine democratico ndash Condivisione di ideali Isis in rete
(art 270-bis cp)
ldquoAi fini della configurazione della fattispecie partecipativa per il reato di cui
allrsquoart 270 bis cod pen assumono rilievo rispetto alle strutture aperte e
flessibili come le organizzazioni terroristiche internazionali anche condotte non
identificative di uno specifico ruolo del soggetto o legate a formali riti di
affiliazione a condizione tuttavia che esse siano comunque sintomatiche e
rivelatrici di una intraneitagrave e di condivisione del singolo degli scopi
dellrsquoassociazione criminale essendo sufficienti anche condotte che manifestano
ed esteriorizzano una consapevole disponibilitagrave ad aderire alle finalitagrave del
sodalizio per partecipare e rafforzare una associazione terroristica egrave sufficiente
che il partecipe si metta a disposizione della rete per attuare il disegno
terroristico e che questa sappia direttamente o indirettamente del singolordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Diritto penale
42
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez V 12 novembre 2010 n 4105 Cass Sez VI 12 luglio 2012
n 46308
Difformi Cass Sez I 19 settembre 2006 n 30824
Le azioni ostruzionistiche tra violenza privata e ragion fattasi
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Angelo Mastrocola)
Cass Sez V 6 giugno 2018 (dep 12 settembre 2018) n 40482 Pres
Vessicchelli Rel Scordamaglia ric Cutino
Diritto Penale ndash Delitti contro la libertagrave individuale ndash Violenza privata ndash
Violenza o minaccia cd impropria ndash Azione ostruzionistica ndash Differenza con il
reato di ragion fattasi ndash Sussistenza dellrsquoipotesi contestata
(artt 610 392 cp)
ldquoPer la configurabilitagrave del reato di violenza privata egrave sufficiente una azione
che pur priva dei connotati della violenza o minaccia stricto sensu (cd
violenza impropria) venga esercitata con qualunque mezzo idoneo allo scopo
di coartare la libertagrave di azione o autodeterminazione della vittimardquo
ldquoAnche la mera azione ostruzionistica integra il reato di violenza privata
qualora ponga la persona offesa nelle condizioni di subire una situazione non
corrispondente al proprio volererdquo
ldquoQualora lrsquoattivitagrave costrittiva non corrisponda al contenuto del possibile
esercizio del potere giurisdizionale non saragrave configurabile il reato di
esercizio arbitrario delle proprie ragioni bensigrave quello piugrave grave di violenza
privatardquo
(Fattispecie nella quale era stato impedito il passaggio e la chiusura di un
cancello per diversi giorni)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex plurimis Cass Sez V 20 novembre 2013 n 8425 Iovino Rv
259052 Cass Sez V 13 aprile 2017 n 48369 Ciartano rv 271267 Cass Sez
VI 12 febbraio 2013 n 21197 Domenici Rv 256547 Cass Sez V 26 ottobre
2006 n 38820 Barattelli Rv 235765
Difformi -
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
43
Lrsquoaccettazione del rischio di realizzare la lesione tipica della
fattispecie incriminatrice non esclude la configurabilitagrave del reato
anche se lrsquointento egrave quello di realizzare uno scherzo
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Carmine Gatto)
Cass Sez V 28 maggio 2018 (dep 12 settembre 2018) n 40488 Pres Pezzullo
Rel Pistorelli ric BA PS PrDa
Diritto penale ndash Violenza privata ndash Elemento soggettivo ndash Finalitagrave ludica ndash
Irrilevanza ndash Configurabilitagrave
(art 610 cp)
ldquoIn tema di violenza privata la condotta commessa ioci causa (nella specie la
sottrazione mediante minaccia con un coltello di un portafogli poi spontaneamente
restituito alla vittima) egrave idonea ad escludere il dolo del reato solo qualora non
venga posta in essere con la volontagrave o laccettazione del rischio di ledere il bene
giuridico protetto dalla norma incriminatrice Diversamente quando cioegrave ricorre
tale volontagrave o accettazione lrsquoelemento soggettivo rileva quale mero movente
dellagire determinandosi la rilevanza penale del fattordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez V 3 novembre 2010 n 4526
Difformi -
Lrsquoaggravante del metodo mafioso nel reato di estorsione
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giovanni Petranico)
Cass Sez V 11 giugno 2018 (dep 26 settembre 2018) n 41865 Pres Bruno
Rel Fidanzia ric Maggio
Diritto penale ndash Reato di estorsione ndash Concorso di persone ndash Elemento
soggettivo ndash aggravante del metodo mafioso di cui allrsquoart 7 l 12 luglio1991 n
203 ndash Presunzione di concretezza ed attualitagrave del pericolo di recidiva ndash
Esclusione ndash Prova di elementi offerta dallrsquointeressato ndash Affievolimento o
cessazione di esigenza cautelare
(artt 629 cp 7 l 12 luglio 1991 n 203)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Diritto penale
44
ldquoAi fini dellrsquointegrazione del concorso di persone nel reato di estorsione egrave
sufficiente la coscienza e volontagrave di contribuire con il proprio comportamento al
raggiungimento dello scopo perseguito da colui che esercita la pretesa illecita
Peraltro lrsquointermediario risponde comunque del reato di concorso in estorsione
salvo che il suo intervento abbia avuto la sola finalitagrave di perseguire lrsquointeresse della
vittima e sia stato dettato da motivi di solidarietagrave umanardquo
ldquoIn tema di custodia cautelare in carcere la contestazione dellrsquoaggravante di cui
allrsquoart 7 L n 203 del 1991 determina una presunzione relativa di concretezza ed
attualitagrave del pericolo di recidiva superabile solo dalla prova offerta
dallrsquointeressato di elementi da cui desumere lrsquoaffievolimento o la cessazione di ogni
esigenza cautelare siccheacute in difetto di detta prova lrsquoonere motivazionale
incombente sul giudice ai sensi dellrsquoart 274 cod proc pen deve ritenersi rispettato
mediante il semplice riferimento alla mancanza di elementi positivamente valutabili
nel senso di unrsquoattenuazione delle esigenze di prevenzionerdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex plurimis Cass Sez II 18 gennaio 2017 n 6824 Rv 269117 conf
Cass Sez II 20 luglio 2017 n 37896 RV 270723 Cass Sez II 22 dicembre
2016 n 3105 Rv 269112
Difformi -
Tentato furto ed attenuante del danno patrimoniale di speciale
tenuitagrave
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Angelo Mastrocola)
Cass Sez V 8 giugno 2018 (dep 27 settembre 2018) n 42564 Pres Sabeone
Rel Guardiano ric Di Maggio ed altri
Diritto Penale ndash Delitti contro il patrimonio ndash Tentato furto ndash Configurabilitagrave
dellrsquoattenuante del danno di speciale tenuitagrave ndash Bilanciamento tra criterio
oggettivo del danno patrimoniale e criterio soggettivo delle condizioni
economiche del soggetto passivo ndash Esclusione
(artt 56 624 625 62 n 4) cp)
ldquoLa circostanza attenuante del danno patrimoniale di speciale tenuitagrave egrave
applicabile anche allipotesi di delitto tentato sulla scorta del valore
oggettivo del danno che si sarebbe verificato nella ipotesi di consumazione
del delitto Ai fini della concessione della circostanza attenuante in questione
lentitagrave del danno deve essere valutata anzitutto con riferimento al criterio
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
45
obiettivo del danno in seacute mentre quello subiettivo (riferimento alle condizioni
economiche del soggetto passivo) ha valore sussidiario e viene in
considerazione soltanto quando il primo da solo non appare decisivo o
quando la perdita del bene nonostante il modesto valore dello stesso puograve
rappresentare in relazione alle condizioni particolarmente disagiate della
persona offesa un pregiudizio non trascurabile e quindi tale da escludere
lapplicabilitagrave dellattenuanterdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi sullrsquoapplicabilitagrave dellrsquoattenuante di cui allrsquoart 62 n 4) cp allrsquoipotesi di
delitto tentato ex plurimis Cass Sez Un 28 marzo 2013 n 28243 sui principi in
tema di configurabilitagrave dellrsquoattenuante di cui allrsquoart 62 n 4) cp ex plurimis Cass
Sez V 31 maggio 2011 n 32097 Cass Sez IV 21 aprile 2010 n 31391
Difformi -
La creazione di un profilo ebay con dati anagrafici altrui configura
il reato di sostituzione di persona La ricarica postepay effettuata
dalla vittima della truffa determina il tempus ed il locus commissi
delicti
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Angelo Mastrocola)
Cass Sez V 22 giugno 2018 (dep 27 settembre 2018) n 42572 Pres Sabeone
Rel Tudino ric Di Donna
Diritto Penale ndash Delitti contro la fede pubblica riguardanti la falsitagrave personale
ndash Sostituzione di persona ndash Creazione di un falso profilo ebay con generalitagrave
appartenenti ad altri ndash Mancato utilizzo delle generalitagrave in sede di riscossione
del pagamento ndash Sussistenza del reato contestato
Delitti conto il patrimonio ndash Truffa contrattuale ndash Ingiusto profitto ndash
Consumazione ndash Luogo e tempo del pagamento mediante ricarica postepay
(artt 494 640 cp)
ldquoIn tema di truffa contrattuale mediante creazione di falso profilo ebay
finalizzato alla finta vendita di un bene mai consegnato lrsquoingiusto profitto
costituito dallrsquoaccreditamento della somma di danaro su carta di credito
ricaricabile (nella specie postepay) determina la consumazione del reato al
tempo e nel luogo in cui la persona offesa ha effettuato la ricarica a favore
dellrsquoagente Nondimeno per la configurabilitagrave del reato di sostituzione di
persona non egrave richiesta la spendita delle false generalitagrave nel corso della
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Diritto penale
46
transazione essendo sufficiente la creazione di un falso profilo ebay con le
generalitagrave di altro soggetto inconsapevole avendo lrsquoagente sostituito alla
propria lrsquoaltrui identitagrave per la generalitagrave degli utenti in connessionerdquo
(Fattispecie in cui lrsquoagente dopo aver creato un falso profilo ebay utilizzando
i dati di altro soggetto inconsapevole otteneva mediante ricarica postepay un
somma di denaro dal truffato pur non avendo utilizzato nel corso della
transazione le generalitagrave altrui)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi sui principi in tema di sostituzione di persona ex plurimis Cass Sez III
15 dicembre 2011 n 12479 Armellini Rv 252227 Cass Sez V 23 aprile 2014 n
25774 Sarlo Rv 259303 sui principi in tema di truffa ex plurimis Cass Sez I 12
settembre 2017 n 3836 Rv 272231
Difformi -
I motivi di convenienza posti a base dellobbligo di astensione del
Pubblico Ufficiale ed il concorso dellextraneus nel reato proprio di
abuso di ufficio
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Fabio Cavalli)
Cass Sez VI 7 giugno 2018 (dep 28 settembre 2018) n 42911 Pres Villoni
Rel Bassi Ric Castagna ed altri
Reati contro la Pubblica Amministrazione ndash Abuso dufficio - Obbligo di
astensione ndash motivi di convenienza ndash Attivitagrave di controllo del dirigente ndash
Concorso dellextraneus nel reato proprio
(artt 323 110 cp)
ldquoIn tema di abuso di ufficio la violazione dellobbligo di astensione del Pubblico
Ufficiale ndash dalla quale discende illegittimitagrave dellatto compiuto ndash trova la sua ragion
dessere anche in motivi di convenienza dettati dallesistenza di una relazione
affettiva stabile con il beneficiario dellatto contra ius di poi sfociata in ununione
matrimoniale tuttavia lobbligo per il pubblico ufficiale di svolgere unrsquoattivitagrave di
controllo cui ancorare il dovere dastensione non puograve farsi discendere tout court
dal riconoscimento del ruolo apicale in capo al dirigente tanto piugrave quando la
competenza ad adottare latto sia attribuita ed esercitata da parte di funzionari a
questi subordinati dovendo viceversa trovare unadeguata base normativa che ne
delinei esattamente lambito di esercizio in seno alla compagine organizzativa
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
47
dellente definisca i limiti del potere e correli lattivitagrave di verifica allo specifico atto
rispetto al quale il dovere di astensione si assuma non essere stato osservatordquo
ldquoAi fini della configurabilitagrave del concorso del privato nel delitto di abuso dufficio egrave
necessario dimostrare lesistenza di una collusione tra il privato ed il pubblico
ufficiale che non puograve essere dedotta dalla mera coincidenza tra la richiesta delluno
e il provvedimento adottato dallaltro ma richiede ndash secondo le regole generali in
tema di concorso di persone nel reato ndash una compartecipazione ad unazione
criminosa ovvero una condotta attiva che si traduca in un consapevole contributo
positivo ndash morale o materiale ndash allaltrui agire criminoso Compartecipazione che
non puograve pertanto ritenersi integrata allorquando il soggetto si limiti a tenere un
comportamento meramente passivo ndash quale quello di essersi giovato degli effetti
favorevoli derivanti dallatto abusivo dellintraneus ndash in quanto di per seacute inidoneo
ad apportare alcun contributo causale alla realizzazione del reato e dante
eventualmente luogo ad unipotesi di cd mera connivenza non punibilerdquo
(In applicazione di tali principi il SC ha ritenuto ravvisabile uno degli ipotizzati
delitti di abuso di ufficio in virtugrave dellobbligo di astensione del Pubblico Ufficiale
per motivi di convenienza in relazione agli atti da lui compiuti attraverso i quali era
stato affidato un incarico professionale ad un architetto con il quale egli intratteneva
una relazione sentimentale circostanza dimostrata dal fatto che dopo appena quattro
mesi dallatto di invito alla partecipazione alla procedura negoziata senza gara
dappalto i predetti contraevano matrimonio viceversa in relazione ad un ulteriore
capo di imputazione relativo ad un successivo affidamento diretto conferito al
medesimo professionista ma da parte di altri funzionari comunali competenti ad
adottare latto il SC ha escluso il dovere di controllo e lobbligo di astensione del
dirigente ndash legato ormai dal vincolo matrimoniale con il beneficiario dellatto ndash in
mancanza di alcun riferimento normativo che disciplinasse in modo puntuale
lipotizzato dovere di controllo non potendo ciograve desumersi dalla mera circostanza di
rivestire un ruolo apicale nellorganizzazione dellEnte Inoltre il SC ha accolto il
ricorso del privato beneficiario dellatto illegittimo ritenendo il difetto piugrave assoluto di
elementi di prova dai quali trarre il convincimento circa lesistenza di una collusione
con il Pubblico Ufficiale ndash in mancanza di alcun contributo causale sia esso
materiale o anche solo morale alla realizzazione della condotta illecita ndash non
potendo detto contributo o pregresso accordo desumersi dalla mera circostanza di
essere limputata beneficiaria dellatto abusivo legata a questi da una relazione
sentimentale)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi in relazione al concorso dellextraneus nel reato proprio Cass Sez VI
23 giugno 2015 n 33760 Cass Sez VI 11 luglio 2014 n 37880 Cass Sez VI
21 maggio 2009 n 40499
Difformi -
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Diritto penale
48
Configurabilitagrave della fattispecie di rifiuto di atti drsquoufficio nel
mancato deposito di un provvedimento giudiziario
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Mariagiovanna Veneruso)
Cass Sez VI 13 luglio 2018 (dep 3 ottobre 2018) n 43903 Pres De Amicis
Rel Corbo ric Mango
Diritto penale ndash Rifiuto di atti di ufficio ndash Configurabilitagrave ndash Contegno omissivo
ndash Sollecitazioni scritte ndash Momento consumativo
(artt 328 co I cp)
ldquoAi fini della configurabilitagrave della fattispecie di rifiuto di atti di ufficio di cui allrsquoart
328 co I cp vi egrave dolo ogni qual volta il pubblico ufficiale o lrsquoincaricato di un
pubblico servizio abbia consapevolezza del proprio contegno omissivo rispetto al
dovere di redigere atti del proprio ufficio ancor piugrave quando lo stesso abbia ricevuto
pro manibus sollecitazioni scritte e non abbia attivato alcuna iniziativa prevista
dallrsquoordinamento giuridico che gli consentisse di fruire di maggior tempo per
provvedere giustificando il proprio inadempimentordquo
ldquoIl reato di rifiuto di atti di ufficio egrave un reato istantaneo il cui momento consumativo
si realizza con il rifiuto o lrsquoomissione dellrsquoagente che saragrave dunque immediatamente
punibile senza che abbia alcun rilievo la durata lunga o breve dellrsquoinerzia se non ai
fini del trattamento sanzionatoriordquo
(Nella fattispecie esaminata la Corte ha ritenuto che configurasse gli estremi del
reato di cui allrsquoart 328 cp il caso dellrsquoomesso tempestivo deposito da parte del
Presidente del Collegio della Corte di appello di Messina ed estensore della
motivazione del provvedimento decisorio sullrsquoimpugnazione del decreto di
applicazione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza nonostante espresse
sollecitazioni formulate nellrsquointeresse del proposto)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez VI 20 novembre 2012 n 10051 Cass Sez VI 27 gennaio
2004 n 12238 Cass Sez VI 24 giugno 1998 n 10137
Difformi -
Commette il reato di truffa il medico che induce i pazienti a credere
contrariamente al vero che la prestazione deve essere resa in
regime di libera professione e non in convenzione
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
49
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Carmine Gatto)
Cass Sez II 12 settembre 2018 (dep 4 ottobre 2018) n 44228 Pres Davigo
Rel Ariolli ric C A
Diritto penale ndash Truffa ndash Artifici e raggiri
(art 640 cp)
ldquoLa cd truffa ldquoa consumazione prolungatardquo ricorre quando le erogazioni ndash ai
danni di un medesimo soggetto ndash siano riconducibili ad un originario ed unico
comportamento fraudolento mentre si configurano plurimi ed autonomi fatti di
reato quando per il conseguimento delle erogazioni successive alla prima sia
necessario il compimento di ulteriori attivitagrave fraudolenterdquo
ldquoIn materia di truffa contrattuale anche il silenzio maliziosamente serbato su
alcune circostanze rilevanti sotto il profilo sinallagmatico da parte di colui che
abbia il dovere di farle conoscere integra lrsquoelemento oggettivo del raggiro idoneo
a determinare il soggetto passivo a prestare un consenso che altrimenti avrebbe
negatordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez V 11 giugno 2014 n 32050 Cass Sez II 2 dicembre 2016
n 53667 Cass Sez II 18 giugno 2015 n 28791
Difformi -
Integra il reato di diffamazione a mezzo stampa la generica
attribuzione di fatti illeciti ad un soggetto qualora lrsquoarticolo sia in
grado di generare la convinzione nel lettore medio che il soggetto
abbia commesso un qualche illecito
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Carmine Gatto)
Cass Sez V 14 giugno 2018 (dep 10 ottobre 2018) n 45813 Pres Vessicchelli
Rel Brancaccio ric SG
Diritto penale ndash Diffamazione a mezzo stampa ndash Scriminante putativa ndash Diritto
di cronaca
(art 595 co III cp)
ldquoIntegra il reato di diffamazione a mezzo stampa la condotta del giornalista che in
un articolo pubblicato pur utilizzando insinuazioni generiche o comunque non del
tutto determinate attribuisce alla persona offesa la commissione di fatti illeciti non
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Diritto penale
50
meglio specificati in maniera idonea ad ingenerare nel lettore medio la convinzione
che il soggetto diffamato si sia reso autore di una qualsiasi condotta connotata da
illiceitagraverdquo
ldquoLa scriminante putativa dellesercizio del diritto di cronaca egrave configurabile solo
quando pur non essendo obiettivamente vero il fatto riferito il cronista abbia
assolto allonere di esaminare controllare e verificare loggetto della sua narrativa
al fine di vincere ogni dubbiordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez V 19 novembre 2015 (dep 2016) n 32050 Cass Sez V 17
ottobre 2017 n 51619 Cass Sez V 9 aprile 2010 n 27106 Cass Sez V 31
marzo 1999 n 12024
Difformi -
Configurabilitagrave del reato di percosse
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alessandro Orabona)
Cass Sez V 28 giugno 2018 (dep 23 ottobre 2018) n 48322 Pres
Vessicchelli Rel Zaza ric Belgio
Diritto penale ndash Integrazione del reato di percosse ndash Contatto fisico tra reo e
persona offesa ndash Insussistenza del reato ndash Annullamento senza rinvio
(art 581 cp)
ldquoIl termine ldquopercosserdquo di cui allrsquoart 581 cp pur non dovendosi intendere nel suo
stretto significato lessicale riferito alle azioni del colpire del picchiare o simili
egrave comunque associato al diretto esercizio di energia fisica su altra persona ovvero
nelle definizioni piugrave ampie ad una violenta manomissione dellaltrui persona
Presupponendo dunque la necessitagrave di un contatto fisico diretto fra il soggetto
agente e la vittimardquo
(Nel caso specifico mancando un contatto fisico tra lrsquoimputata che si limitava a
toccare la scala su cui si trovava la persona offesa la Corte di Cassazione annullava
senza rinvio la sentenza impugnata)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex plurimis Cass Sez III 30 settembre 2014 n 43316 Cass Sez V
17 maggio 2017 n 38392 Cass Sez V 14 settembre 2015 n 4272 Cass Sez V
13 giugno 2014 n 51085
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
51
Difformi -
Frode informatica (Phishing) e dolo concorsuale
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)
Cass Sez II 10 settembre 2018 (dep 24 ottobre 2018) n 48553 Pres
Cammino Rel Cianfrocca ric Giaquinto
Diritto penale ndash Frode informatica ndash Truffa ndash Differenze ndash Reato di frode
informativa ndash Dolo concorsuale ndash Dolo indiretto
(artt 640-ter 640 cp)
ldquoIl reato di frode informatica si differenzia dal reato di truffa percheacute lattivitagrave
fraudolenta dellagente investe non la persona (soggetto passivo) di cui difetta
linduzione in errore bensigrave il sistema informatico di pertinenza della medesima
attraverso la manipolazione di detto sistemardquo
ldquoLa volontagrave di concorrere nel reato (materialmente ascrivibile ad altri) non
presuppone necessariamente un previo accordo o comunque la reciproca
consapevolezza del concorso altrui in quanto lattivitagrave costitutiva del concorso puograve
essere rappresentata da qualsiasi comportamento esteriore che fornisca un
apprezzabile contributo in tutte o alcune fasi di ideazione organizzazione od
esecuzione alla realizzazione dellaltrui proposito criminoso siccheacute a tal fine
assume carattere decisivo lunitarietagrave del fatto collettivo realizzato che si verifica
quando le condotte dei concorrenti risultino alla fine con giudizio di prognosi
postuma integrate in unico obiettivo perseguito in varia e diversa misura dagli
imputati siccheacute egrave sufficiente che ciascun agente abbia conoscenza anche
unilaterale del contributo recato alla condotta altruirdquo
ldquoIl dolo concorsuale puograve configurarsi a carico del singolo concorrente anche sotto
forma di dolo indiretto che come egrave noto ricorre nel caso in cui il reo si
rappresenta levento di danno sia pure materialmente riconducibile alla condotta
altrui ed esso sia comunque direttamente riconducibile alla sua volontagrave essendo
stato preveduto come ulteriore conseguenza dellazione concordata ed accettato
dallagente il rischio del verificarsi di tale previsionerdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi con riferimento alla terza massima Cass Sez I 16 maggio 2003 n
30262 Puglisi
Difformi -
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Diritto penale
52
Lrsquoaccesso abusivo ad un sistema informatico o telematico da parte
del dirigente
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Gerardo Auletta)
Cass Sez V 20 settembre 2018 (dep 25 ottobre 2018) n 48895 Pres Palla
Rel Scotti ric Manghi
Diritto penale ndash Accesso abusivo a un sistema informatico ndash Dirigente ndash
Ripartizione organizzativa dellrsquoazienda in settori ndash Aree riservate e limitazioni
accesso informativo
(art 615-ter cp)
ldquoIn materia di accesso abusivo ad un sistema informatico anche con riferimento alle
figure dirigenziali la preposizione ad una branca o un settore autonomo dellrsquoimpresa
non implica necessariamente lrsquoaccesso indiscriminato a tutte le informazioni in
possesso dellrsquoimprenditore preponente percheacute una compartimentazione dellrsquoaccesso
informativo egrave pienamente compatibile sul piano logico e giuridico con il carattere
settoriale della preposizionerdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi -
Difformi -
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
53
II Leggi speciali
Applicabilitagrave della causa di non punibilitagrave della ldquoparticolare tenuitagrave
del fattordquo al reato di omesso versamento delle ritenute previdenziali
e assistenziali
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giovanni Petranico)
Cass Sez III 30 maggio 2018 (dep 3 settembre 2018) n 39413 Pres
Lapalorcia Rel Mengoni ric Grasso
Leggi speciali ndash Reato di omesso versamento delle ritenute previdenziali e
assistenziali ndash Configurabilitagrave ndash Causa di non punibilitagrave della ldquoparticolare
tenuitagrave del fattordquo ndash Applicabilitagrave
(art 2 co 1-bis dl 12 settembre 1983 n 463 convertito con modificazioni dalla
l 11 novembre 1983 n 638 art 131-bis cp)
ldquoIl reato di omesso versamento delle ritenute previdenziali e assistenziali si
configura oggi come una fattispecie connotata da una progressione criminosa nel
cui ambito superato il limite di legge le ulteriori omissioni consumate nel corso del
medesimo anno si atteggiano a momenti esecutivi di un reato unitario a
consumazione prolungata la cui definitiva cessazione coincide con la scadenza del
termine previsto per il versamento dellrsquoultima mensilitagrave ovvero con la data del 16
gennaio successivordquo
ldquoLa causa di non punibilitagrave della particolare tenuitagrave del fatto egrave di certo applicabile
ai reati di omissioni di versamenti contributivi per i quali il legislatore abbia
fissato una soglia di punibilitagrave solo se gli importi omessi superano di poco
lrsquoammontare di tale soglia in considerazione del fatto che il grado di offensivitagrave che
integra il reato egrave giagrave stato valutato dal legislatore nella determinazione della soglia
di rilevanza penalerdquo
ldquoLa causa di non punibilitagrave della particolare tenuitagrave del fatto in quanto
configurabile ndash in presenza dei presupposti e nel rispetto dei limiti fissati dalla
norma ndash ad ogni fattispecie criminosa non egrave in astratto incompatibile con la
presenza di soglie di punibilitagrave allrsquointerno della fattispecie tipica anche nel caso in
cui al di sotto della soglia di rilevanza penale vi egrave una fattispecie che integra un
illecito amministrativordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Leggi speciali
54
Conformi Cass Sez III 20 ottobre 2016 n 649 Messina Rv 268813 Cass Sez
III 11 maggio 2016 n 37232 Lanzoni Rv 268308 Cass Sez III 3 ottobre 2017
n 3292 Spera Cass Sez III 20 novembre 2015 n 13218 Reggiani Viani Rv
266570 Cass Sez Un 25 febbraio 2016 n 13681 Tushaj
Difformi -
La differente tutela dei beni giuridici protetti dai reati di
occupazione abusiva dello spazio demaniale e da quelli urbanistici e
paesaggistici con gli ineludibili effetti ai fini dellintegrazione delle
relative fattispecie
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Fabio Cavalli)
Cass Sez III 4 maggio 2018 (dep 4 settembre 2018) n 39679 Pres Cavallo
Rel Reynaud ric Alemanno
Occupazione abusiva spazio demaniale ndash Reati urbanistici e paesaggistici ndash
Opere stagionali ndash Mancata rimozione
(artt 54 1161 cod nav art 44 comma 1 lett c) dPR 6 giugno 2001 n 380)
ldquoLoccupazione abusiva dello spazio demaniale marittimo di cui allart 1161 cod
nav ed i reati di natura urbanistica eo paesaggistica essendo posti a tutela di beni
aventi diversa oggettivitagrave giuridica se da un lato possono concorrere ndash qualora
manchi qualsiasi tipo di autorizzazione ndash dallaltro lato egrave ben possibile che
loccupazione del demanio non sia arbitraria percheacute legittimata dal prescritto
provvedimento concessorio di cui allart 36 cod nav e che sussistano perograve il reato
urbanistico eo quello paesaggistico per essere state realizzate (o mantenute oltre il
termine) opere non autorizzate dal Comune eo dalla competente autoritagrave
regionalerdquo
(Nel caso di specie in virtugrave di una autorizzazione pluriennale rilasciata dal demanio
marittimo erano state realizzate con un permesso di costruire stagionale strutture
funzionali allattivitagrave balneare non rimosse alla fine della stagione estiva ed il SC ndash
in applicazione del principio di cui alla massima ndash ha ritenuto priva di motivazione
la sentenza della Corte territoriale limitatamente alla parte in cui non spiegava se la
concessione demaniale rilasciata ai sensi dellart36 cod nav ndash analogamente al
titolo autorizzativo rilasciato dal Comune - avesse o meno validitagrave stagionale)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez III 4 dicembre 2013 n 5461 Cass Sez III 11 giugno 2008
n 37250 Cass Sez III 7 novembre 2002 n 8110
Difformi -
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
55
Trattamento illecito di dati personali e diffusione del numero del
cellulare di terzi
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)
Cass Sez III 8 giugno 2018 (dep 4 settembre 2018) n 39682 Pres Sarno
Rel Socci ric Dondarini
Leggi speciali ndash Codice della privacy ndash Numero di cellulare altrui ndash
Pubblicazione in chat
(art 167 dlgs 30 giugno 2003 n 196)
ldquoLammissione dellimputato di aver inserito in CHAT il numero del cellulare altrui
rappresenta prova confessoria del tutto affidabile della propria colpevolezza e
anche in ipotesi di provocazione grave e concreta non puograve escludersi la
configurabilitagrave del reato ex art 167 dlgs 1962003rdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi -
Difformi -
Il concorso degli amministratori non operativi nel reato di
bancarotta fraudolenta per distrazione
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Fabio Cavalli)
Cass Sez V 16 maggio 2018 (dep 7 settembre 2018) n 40152 Pres Pezzullo
Rel De Marzo Ric Castaldo
Reati fallimentari ndash Bancarotta fraudolenta per distrazione ndash Concorso del
consigliere di amministrazione
(art 216 rd 16 marzo 1942 n 267 art 2475 cc)
ldquoIn tema di bancarotta fraudolenta per distrazione la censura che miri ad
escludere un diretto potere amministrativo del mero consigliere dovrebbe essere
accompagnata dalla indicazione delle previsioni dellatto costitutivo che sorreggono
tale deduzione atteso che in base alle regole di amministrazione dettate - per le
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Leggi speciali
56
societagrave a responsabilitagrave limitata - dallart2475 cod civ non vi egrave alcuna distinzione
tra la figura del presidente e quella dei consiglierirdquo
ldquoInoltre secondo la disciplina che concerne i cd ldquoamministratori non operativirdquo
ai fini della configurabilitagrave del concorso per omesso impedimento
dellamministratore privo di delega egrave necessaria la prova della sua concreta
conoscenza del fatto pregiudizievole per la societagrave o quanto meno di segnali di
allarme inequivocabili dai quali egrave desumibile laccettazione del rischio del
verificarsi dellevento illecito noncheacute della volontaria omissione di attivarsi per
scongiurarlordquo
(In applicazione di tali principi il SC ha ritenuto inammissibile il motivo di ricorso
proposto da uno degli imputati il quale assumeva di essere privo dei necessari poteri
amministrativi della societagrave sia percheacute la deduzione difensiva non era
accompagnata dallindicazione di tale previsione nellatto costitutivo sia percheacute la
Corte territoriale ndash con accertamento in fatto non oggetto di alcuna contestazione -
aveva ritenuto che limputato avesse partecipato sin dalla fase delle trattative agli
atti di cessioni ldquoincriminatirdquo)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez I 9 marzo 2018 n 14783 Cass Sez V 22 marzo 2016 n
14045
Difformi Cass Sez V 5 ottobre 2012 n 23000
Lrsquoevento della bancarotta impropria da reato societario
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Aldo Franceschini)
Cass Sez V 28 maggio 2018 (dep 12 settembre 2018) n 40489 Pres Pezzullo
Rel Amatore ric Radaelli
Leggi speciali ndash Reati fallimentari ndash Bancarotta impropria da reato societario ndash
Dissesto ndash Nesso causale
(artt 223 216 rd 16 marzo 1942 n 267 2621 cc)
ldquoA seguito della riforma del 2002 il reato di bancarotta impropria da reato
societario si configura quale reato di danno e non piugrave di pericolo richiedendosi il
verificarsi dellrsquoevento dissesto cui la condotta deve essere ora riconnessa da un
preciso nesso di causalitagraverdquo
ldquoIl reato di bancarotta impropria da reato societario sussiste anche quando la
condotta illecita abbia concorso a determinare solo un aggravamento del dissesto
giagrave in atto della societagraverdquo
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
57
(Nel caso di specie la Corte ha annullato con rinvio per nuovo esame la sentenza di
condanna per vizio motivazionale in quanto il provvedimento impugnato ometteva
di spiegare in che modo la condotta di falso comunicativo ascrivibile agli imputati
avesse anche solo concorso ad aggravare il dissesto della societagrave in un arco
temporale estremamente ridotto)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi con riferimento alla seconda massima Cass Sez V 9 maggio 2017 n
29885 in CED Cass n 270877
Difformi -
Particolare tenuitagrave del rifiuto di sottoporsi allrsquoalcoltest
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Gerardo Auletta)
Cass Sez IV 30 maggio 2018 (dep 24 settembre 2018) n 40926 Pres Ciampi
Rel Bruno ric Bonofiglio
Leggi speciali ndash Rifiuto alcoltest ndash Particolare tenuitagrave del fatto
(art 186 dlgs 30 aprile 1992 n 285 art 131-bis cp)
ldquoLa causa di non punibilitagrave della particolare tenuitagrave del fatto egrave compatibile con il
reato di rifiuto di sottoporsi allrsquoaccertamento alcoolimetrico posto che accertata la
situazione pericolosa e dunque lrsquooffesa resta pur sempre uno spazio per apprezzare
in concreto la gravitagrave dellrsquoillecito e lrsquoimpatto pregiudizievole per il bene tutelatordquo
(Nel caso di specie il ricorrente fermato dalla polizia per un controllo alla guida del
veicolo dapprima rifiutograve di sottoporsi allrsquoalcoltest e successivamente dopo essersi
consultato telefonicamente con il suo difensore mutato proposito decise di eseguire
il test)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez Un 25 febbraio 2016 (dep 6 aprile 2016) n 13682
Difformi -
Il perimetro applicativo del principio di sussidiarietagrave previsto
nellrsquoipotesi delittuosa di dichiarazione infedele
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Leggi speciali
58
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Antonio Scotto Rosato)
Cass Sez III 17 gennaio 2018 (dep 25 settembre 2018) n 41260 Pres
Cavallo Rel Socci Ric Scalzo
Leggi speciali ndash Reati tributari ndash Dichiarazione infedele ndash Principio di
sussidiarietagrave ndash Ne bis in idem ndash Non sussiste
(art 2 4 dlgs 10 marzo 2000 n 74 649 cpp)
ldquoIn materia di reati tributari il carattere residuale del reato di dichiarazione
infedele di cui allart 4 del dlgs n 74 del 2000 ne esclude il concorso con il
delitto di frode fiscale previsto dallart 2 del citato dlgs solo qualora la condotta
materiale abbia ad oggetto la medesima dichiarazione in ogni suo elemento
Diversamente invece qualora lrsquoipotesi di dichiarazione infedele abbia ad oggetto
la sola omissione di elementi attivi mentre la dichiarazione fraudolenta ai sensi
dellrsquoart 2 si riferisca ad elementi passivi per operazioni relative a fatture
inesistenti deve ritenersi ammissibile il concorso tra i reatirdquo
ldquoLart 4 dlgs 742000 mira ad evitare la doppia incriminazione per la stessa
condotta (anche se diversamente strutturata una con frode e laltra senza frode) ma
non puograve essere invocato per lincriminazione di condotte diverse una per le
omissioni di elementi attivi del reddito e laltra per elementi passivi inesistenti (da
fatture per operazioni inesistenti)rdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex multis Cass Sez III 9 febbraio 2016 (dep 7 luglio 2016) n 28226
Pres Rosi Rel Aceto Ric Disparra
Difformi -
I limiti della responsabilitagrave del direttore dei lavori per conto del
committente in relazione alla gestione dei rifiuti prodotti dalla ditta
appaltatrice o subappaltatrice
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Fabio Cavalli)
Cass Sez III 8 maggio 2018 (dep 26 settembre 2018) n 41699 Pres
Lapalorcia Rel Liberati Ric Serafini
Reati ambientali ndash Abbandono e deposito incontrollato di rifiuti ndash Direttore dei
lavori per conto del committente ndash Posizione di garanzia ndash Responsabilitagrave della
ditta appaltatrice o subappaltatrice
(art 256 dlgs 3 aprile 2006 n 152)
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
59
ldquoIn tema di gestione dei rifiuti il committente di lavori edili al pari dellappaltante
nellipotesi del subappalto e il direttore dei lavori non hanno alcun obbligo
giuridico di intervenire nella gestione dei rifiuti prodotti dalla ditta appaltatrice o
subappaltatrice neacute di garantire che la stessa venga effettuata correttamente percheacute
lobbligo di garanzia in relazione allinteresse tutelato e al corretto espletamento
delle operazioni di raccolta e smaltimento dei rifiuti connessi allattivitagrave edificatoria
incombe sullappaltatore dei lavorirdquo
ldquoDellabbandono o del deposito incontrollato di rifiuti rispondono ai sensi dellart
256 comma 2 dlgs 152 del 3 aprile 2006 - salvi i casi di concorso - i titolari di
imprese e i responsabili di enti che abbandonano o depositano in modo
incontrollato i rifiuti ovvero li immettono nelle acque superficiali o sotterranee in
violazione del divieto di cui allarticolo 192 commi 1 e 2 del medesimo testo
normativordquo
(In applicazione di tali principi il SC ha accolto il ricorso proposto dal direttore dei
lavori per conto del committente di opere edili affidati in appalto ritenendo che al
predetto non potesse essere attribuita alcuna posizione di garanzia rispetto alla
gestione dei rifiuti prodotti dallaffidatario delle opere concesse in appalto e tanto
meno configurarsi una sua partecipazione concorsuale in mancanza di alcuna prova
circa una sua condotta attiva allabbandono o al deposito incontrollato di rifiuti da
altri posto in essere)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez III 27 giugno 2013 n 37547 Cass Sez III 25 maggio
2011 n 25041 Cass Sez III 21 ottobre 2009 n 44457 Cass Sez III 28 gennaio
2003 n 15165
Difformi -
La valutazione dei costi non contabilizzati ai fini del calcolo
dellammontare dellimposta evasa
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Fabio Cavalli)
Cass Sez III 8 maggio 2018 (dep 26 settembre 2018) n 41703 Pres
Lapalorcia Rel Andronio ric Masi
Reati tributari ndash Omessa dichiarazione ndash Ammontare dellimposta evasa ndash
Onere di allegazione dei costi non contabilizzati
(art 5 dlgs 10 marzo 2000 n 74)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Leggi speciali
60
ldquoIn tema di reati tributari lammontare dellimposta evasa ai fini dellomessa
dichiarazione IVA deve calcolarsi sulla base dei ricavi e dei costi sostenuti
dallazienda Ciograve non di meno i costi non contabilizzati possono essere considerati
solo in presenza di allegazioni fattuali da cui si desuma la certezza o comunque il
ragionevole dubbio della loro esistenza incombendo sullimputato lonere di
dimostrare la sussistenza delle spese sostenute a copertura dei costi aziendalirdquo
(In applicazione di tale principio il SC ha ritenuto inammissibile ndash percheacute teso a
sollecitare una valutazione nel merito di censure giagrave proposte e correttamente
disattese dai giudici del gravame - il motivo di ricorso proposto dallimputato con il
quale assumeva che la Corte territoriale non avrebbero calcolato esattamente
limposta evasa essendosi soffermata sulla ritenuta equiparazione del reddito
imponibile rispetto al fatturato senza considerare che nel corso dellistruttoria
dibattimentale non era emerso alcun elemento idoneo a dimostrare lassenza di voci
o oneri detraibili dei quali perograve egli non aveva fornito alcuna documentazione che
ne comprovasse leffettiva sussistenza e non avendo proceduto ad alcuna allegazione
in tal senso neppure nel corso del processo)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez III 16 luglio 2018 n 53980 Cass Sez III 6 giugno 2017 n
35579 Cass Sez III 1 giugno 2016 n 53907 Cass Sez III 18 maggio 2011 n
36396
Difformi Cass Sez III 4 giugno 2014 n 38684
La conversione del sequestro conservativo in pignoramento in
presenza di condanna generica al risarcimento del danno
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giuseppe Musella)
Cass Sez V 15 maggio 2018 (dep 26 settembre 2018) n 41839 Pres Miccoli
Rel Guardiano ric Pace
Diritto processuale penale ndash Sequestro conservativo ndash Pignoramento ndash
Conversione ndash Credito certo liquido ed esigibile ndash Necessitagrave
(artt 316 320 539 cpp)
ldquoLa conversione del sequestro conservativo in pignoramento a seguito del
passaggio in giudicato della sentenza penale di condanna al risarcimento in favore
della parte civile presuppone che la pronuncia abbia dichiarato lrsquoesistenza di un
credito certo liquido ed esigibile cosigrave da costituire titolo esecutivo di talchegrave nel
caso di condanna generica detta conversione si verifica solo in seguito al
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
61
passaggio in giudicato della sentenza del giudice civile il quale sulla base della
certezza del danno acquisita in sede penale abbia proceduto alla sua liquidazionerdquo
(Nella fattispecie la Corte ha accolto il motivo di ricorso proposto dal ricorrente che
lamentava lrsquoapplicazione del meccanismo previsto dallrsquoart 320 comma 1 cpp dal
momento che la condanna al risarcimento del danno fosse generica con rinvio per la
determinazione del quantum al giudice civile La Corte dunque rilevava lrsquoerrore di
diritto e annullava senza rinvio)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez VI 10 luglio 2008 n 42698 Cass Sez V 8 febbraio 2013
n 16312 Cass Sez I 26 settembre 2014 n 46030 Cass Sez IV 19 gennaio
2015 n 9851
Difformi -
La responsabilitagrave del socio illimitatamente responsabile delle societagrave
in nome collettivo nel delitto di bancarotta fraudolenta per
distrazione (scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giuseppe Musella)
Cass Sez V 10 luglio 2018 (dep 27 settembre 2018) n 42591 Pres Zaza Rel
Pistorelli ric Marini + 2
Diritto penale ndash Leggi speciali ndash Bancarotta fraudolenta patrimoniale ndash Societagrave
in nome collettivo ndash Soci illimitatamente responsabili ndash Beni personali ndash
Estensione fallimento ndash Necessitagrave
(artt 147 216 223 rd 16 marzo 1942 n 267)
ldquoAi fini della configurabilitagrave in capo al socio illimitatamente responsabile di una
societagrave in nome collettivo dichiarata fallita del reato di bancarotta fraudolenta per
distrazione dei beni del suo patrimonio personale egrave necessario che il fallimento sia
stato esteso nei suoi confronti ai sensi dellrsquoart 147 legge fallrdquo
(Nella fattispecie la Corte ha accolto il motivo con cui si chiedeva escludersi la
configurabilitagrave del delitto di bancarotta distrattiva dal momento che i beni in
contestazione appartenevano al patrimonio personale degli imputati Difatti il
mancato accertamento ndash da parte dei giudici di merito - della estensione della
dichiarazione di fallimento nei confronti dei soci illimitatamente responsabili rende
non sussistente lrsquoipotesi di reato contestata)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Leggi speciali
62
Conformi Cass Sez V 26 gennaio 2016 n 13091
Difformi -
Reati tributari e particolare tenuitagrave del fatto
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Gerardo Auletta)
Cass Sez III 3 luglio 2018 (dep 3 ottobre 2018) n 43654 Pres Ramacci Rel
Cerroni ric Schito
Leggi speciali ndash Omesso versamento ritenute ndash Particolare tenuitagrave del fatto
(art 2 dl 12 settembre 1983 n 463 art 131-bis cp)
ldquoIn tema di reati tributari laddove il grado di offensivitagrave che dagrave luogo alla sanzione
penale egrave stato giagrave valutato dal legislatore con la determinazione di un ammontare
come soglia di punibilitagrave la particolare tenuitagrave del fatto puograve essere ritenuta solo in
casi di minimo superamento del predetto importo e di ridotta intensitagrave del dolordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez III 20 novembre 2015 (dep 1 aprile 2016) n 13218
Difformi -
DASPO obbligo di comparire presso un ufficio o comando di
polizia
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)
Cass Sez III 15 giugno 2018 (dep 9 ottobre 2018) n 45251 Pres Cavallo
Rel Galterio ric Sannino
Leggi speciali ndash Reati sportivi ndash DASPO ndash Divieto accesso manifestazioni
sportive ndash Gare amichevoli non programmate ndash Elemento soggettivo
(art 6 l 13 dicembre 1989 n 401)
ldquoIn tema di misure di prevenzione della violenza occasionata da manifestazioni
sportive lobbligo di comparire personalmente presso un ufficio o comando di polizia
egrave applicabile a tutti gli incontri che siano individuabili con certezza ed in concreto dal
destinatario del provvedimento in relazione alla loro anticipata organizzazione
dovendo conseguentemente rimanere escluse solo le gare decise in rapporto ad
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
63
esigenze peculiari del momento e senza preventiva programmazione e come tali non
previamente conoscibilirdquo
ldquoDal momento che il reato di cui allrsquoart 6 L 13 dicembre 1989 n 401 in quanto
delitto egrave caratterizzato dal dolo occorre ai fini della sussistenza dellelemento
soggettivo la certa individuabilitagrave delle gare per le quali il divieto operi gare che
ove di natura amichevole non necessariamente sono caratterizzate a differenza
degli incontri ufficiali dalla anticipata programmazione tanto piugrave allorquando
vengano disputate fuori dal campionato e si tratti digrave compagini poco piugrave che
dilettantisticherdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez III 4 marzo 2014 (dep 9 giugno 2014) n 23958
Difformi -
Cattivo stato di conservazione del cibo
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)
Cass Sez III 18 luglio 2018 (dep 9 ottobre 2018) n 45274 Pres Sarno Rel
Gai ric Salerno
Leggi speciali ndash Reati alimentari ndash Cattivo stato di conservazione ndash Modalitagrave
estrinseche
(art 5 lett b) l 30 aprile 1962 n 283)
ldquoLo stato di cattiva conservazione riguarda quelle situazioni in cui le sostanze
alimentari pur potendo essere ancora genuine e sane si presentano mal
conservate e cioegrave preparate confezionate o messe in vendita senza losservanza
delle prescrizioni dirette a prevenire il pericolo di una loro precoce degradazione
contaminazione o comunque alterazione del prodottordquo
ldquoAi fini della configurabilitagrave della contravvenzione prevista dallart 5 lett b L 30
aprile 1962 n 283 che vieta limpiego nella produzione di alimenti la vendita la
detenzione per la vendita la somministrazione o comunque la distribuzione per il
consumo di sostanze alimentari in cattivo stato di conservazione non egrave necessario
che questultimo si riferisca alle caratteristiche intrinseche di dette sostanze ma egrave
sufficiente che esso concerna le modalitagrave estrinseche con cui si realizza le quali
devono uniformarsi alle prescrizioni normative se sussistenti ovvero in caso
contrario a regole di comune esperienzardquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Leggi speciali
64
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez Un 19 dicembre 2001 n 443 Butti Rv 220716 Cass Sez
III 14 giugno 2016 n 44927 Ballico Rv 268715
Difformi -
Il doppio binario sanzionatorio nel market abuse
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Gerardo Auletta)
Cass Sez V 16 luglio 2018 (dep 10 ottobre 2018) n 45829 Pres Miccoli Rel
De Gregorio ric Franconi ed altri
Leggi speciali ndash Reati finanziari ndash Manipolazione del mercato ndash ne bis in idem
(artt 185 e 187-ter dlgs 24 febbraio 1998 n 58 art 649 cpp)
ldquoIn tema di manipolazione del mercato lirrogazione per il medesimo fatto sia di
una sanzione penale che di una sanzione amministrativa definitiva ndash ai sensi degli
artt 185 e 187 ter dlgs 24 febbraio 1998 n 58 ndash non determina la violazione del
principio del ldquone bis in idemrdquo a condizione che il cumulo delle sanzioni risulti
proporzionale alla gravitagrave del fatto commessordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez III 22 settembre 2017 (dep 14 febbraio 2018) n 6993
Difformi -
Il calcolo dellrsquoIVA evasa
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Gerardo Auletta)
Cass Sez III 28 marzo 2018 (dep 16 ottobre 2018) n 46953 Pres Cavallo
Rel Socci ric Pastoric
Leggi speciali ndash Reati tributari ndash Omesso versamento IVA ndash Calcolo imposta
evasa ndash Interessi dovuti ndash Esclusione
(art 10-ter dlgs 10 marzo 2000 n 74)
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
65
ldquoNel reato di omesso versamento di IVA per valutare il superamento della soglia
di punibilitagrave di euro 25000000 deve tenersi conto solo ed esclusivamente
dellrsquoimposta evasa e non anche degli interessi dovutirdquo
(Nel caso di specie la Corte annullava senza rinvio la sentenza di condanna per
insussistenza del fatto atteso che nel computo dellrsquoIVA non versata pari ad euro
25080800 venivano inseriti anche euro 248300 relativi agli interessi dovuti per il
versamento trimestrale)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi -
Difformi -
Il concetto di disponibilitagrave degli oggetti atti ad offendere nelle
ipotesi di DASPO di gruppo
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giuseppe Musella)
Cass Sez III 24 maggio 2018 (dep 16 ottobre 2018) n 46982 Pres Savani
Rel Andronio ric PM in proc Tommasini
Diritto penale ndash Leggi speciali ndash DASPO ndash Oggetti atti ad offendere ndash Possesso
di gruppo ndash Mera disponibilitagrave ndash Idoneitagrave
(art 6-ter l 13 dicembre 1989 n 401 art 2 dl 22 agosto 2014 n 119)
ldquoIl concetto di laquopossessoraquo utilizzato nellrsquoart 6-ter della l n 401 del 1989 non
richiede un quid pluris rispetto alla mera disponibilitagrave dellrsquooggetto pericoloso
intesa come possibilitagrave di sua apprensione e conseguente utilizzordquo
ldquoLa figura del cd laquoDASPO di grupporaquo di cui allrsquoart 6 comma 1 della legge n
401 del 1989 introdotta dallrsquoart 2 del dl n 119 del 2014 egrave diretta a colpire i
soggetti che anche attraverso una condotta di gruppo abbiano tenuto
comportamenti finalizzati alla partecipazione attiva ad episodi di violenza minaccia
o intimidazione tali da porre in pericolo la sicurezza pubblica in occasione di
manifestazioni sportiverdquo
(Nella fattispecie la Corte ha stabilito che ndash in tema di provvedimento DASPO ndash
allorquando tutti i soggetti coinvolti abbiano la disponibilitagrave degli oggetti atti ad
offendere non sia necessaria una valutazione individualizzata senza che tale scelta
comporti la violazione del principio della responsabilitagrave personale prevista dal
diritto penale)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Leggi speciali
66
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi -
Difformi Cass Sez III 3 febbraio 2016 n 22266
La natura istantanea del delitto di trasferimento fraudolento di
valori
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura del Comitato di redazione)
Cass Sez VI 20 giugno 2018 (dep 17 ottobre 2018) n 47304 Pres De Amicis
Rel Costantini ric PM
Legge speciale ndash Trasferimento fraudolento di valori ndash Natura istantanea del
reato ndash Societagrave di capitali ndash La consumazione del reato deve coincidere con
lrsquointestazione fittizia delle quote ndash Irrilevanza delle condotte successive ndash
Necessitagrave che lrsquoindagato sia socio di fatto ndash Insufficienza della qualifica di
amministratore di fatto ndash Necessitagrave che la provvista impiegata per lrsquoacquisto
delle quote provenga dallrsquoindagato
(art 12-quinquies dl 8 giugno 1992 n 306)
ldquoIn tema di trasferimento fraudolento di valori egrave comunque necessario che si
realizzi un trasferimento del bene tenuto altresigrave conto che lrsquoart 12-quinquies dl
30692 integra unrsquoipotesi di reato istantaneo con effetti permanenti e si consuma nel
momento in cui viene realizzata lrsquoattribuzione fittizia senza che possa assumere
rilevanza il permanere della situazione antigiuridica conseguente alla condotta
criminosardquo
ldquoIn ambito di societagrave di capitali la fittizia intestazione di quote di una societagrave puograve
integrare il reato di cui allrsquoart 12-quinquies dl cit a condizione che sia accertata
la titolaritagrave sostanziale delle quote attraverso lrsquoattribuzione della qualifica di socio
di fatto non essendo sufficiente la prova che lrsquoindagato rivesta la funzione di
amministratore di fatto della societagrave delle cui quote srsquoipotizza la fittizia
intestazionerdquo
ldquoLa carenza di gravi indizi sulla provenienza delle risorse economiche impiegate
per lrsquoacquisto delle quote da parte del soggetto che intende eludere lrsquoapplicazione
di misure di prevenzione determina la mancanza della condizione per lrsquoapplicabilitagrave
della misura cautelare essendo insufficiente lrsquoaccertamento della mera
disponibilitagrave del bene da parte di chi non ne risulta formalmente titolarerdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi con riferimento alla prima massima Cass Sez Un 28 febbraio 2001 n
8 Ferrarese Rv 218768 riguardo alla seconda Cass Sez V 7 luglio 2015 n
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
67
50289 Mollica Rv 265904 in relazione alla terza Cass Sez VI 12 gennaio 2018
n 5231 Polverino Rv 272128
Difformi -
Il destino dellrsquoordine di demolizione nel caso di ammissione alla
prova dellrsquoimputato
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Amedeo Bucci de Santis)
Cass Sez III 3 luglio 2018 (dep 18 ottobre 2018) n 47456 Pres Ramacci
Rel Zunica ric PG Corte di appello di Firenze in proc Fontana
Diritto penale ndash Reato urbanistico ndash Ammissione dellrsquoimputato allrsquoistituto della
messa alla prova ndash Destino del manufatto abusivo ndash Demolizione quale
necessaria eliminazione delle conseguenze dannose o pericolose del reato
(artt 44 dPR 6 giugno 2001 n 380 art 464-quater cpp )
ldquoIl reato urbanistico disciplinato dallart44 TUE rientra tra quelli per i quali si
puograve essere ammessi allrsquoistituto della messa alla prova Il permanere del manufatto
abusivo rientra tra le conseguenze dannose dei reati di cui la disciplina della messa
alla prova richiede la necessaria eliminazione In senso logico ma non cronologico
la demolizione del manufatto abusivo rientra tra le condotte pregiudiziali rispetto
alla ammissione dellrsquoimputato alla messa alla prova ed alla verifica del buon esito
della stessardquo
ldquoNel caso in cui il giudice di merito investito di un reato urbanistico ammetta
lrsquoimputato alla messa alla prova omettendo ogni valutazione in ordine alla
demolizione del manufatto abusivo e quindi in ordine al ripristino della legalitagrave
urbanistica il rappresentante della Pubblica Accusa egrave tenuto ad impugnare ai sensi
dellrsquoart464 quater comma 7 la ordinanza ammissiva dellrsquoistanza di messa alla
prova facendo valere in quella sede la insussistenza dei presupposti per la
sospensione del procedimentordquo
(In conseguenza di quanto sopra egrave inammissibile il ricorso proposto per il suddetto
motivo avverso la sentenza che dichiara estinto il reato per esito positivo della messa
alla prova)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez III 31 maggio 2018 n 404512018 nel senso che lrsquoistituto
della messa alla prova egrave applicabile ai reati edilizi tuttavia egrave necessario eliminare le
conseguenze dannose dei reati in questione attraverso la spontanea demolizione
dellrsquoabuso edilizio ovvero attraverso la riconduzione dellrsquointervento alla legalitagrave
urbanistica ove ricorrano i presupposti per lrsquoaccertamento della (doppia) conformitagrave
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Leggi speciali
68
Difformi -
Lrsquoammissibilitagrave del concorso tra il reato di dichiarazione infedele ed
omesso versamento dellrsquoIVA
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Antonio Scotto Rosato)
Cass Sez III 1 febbraio 2018 (dep 23 ottobre 2018) n 48246 Pres Savani
Rel Aceto ric Vacca
Leggi speciali ndash Reati tributari ndash Dichiarazione infedele ndash Omesso versamento
IVA ndash Concorso di reati ndash Sussiste
(artt 4 10-ter dlgs 10 marzo 2000 n 74)
ldquoTra il delitto di dichiarazione infedele e di omesso versamento IVA non esiste
alcun rapporto di consunzione assorbimento o specialitagrave Difatti ai fini
dellrsquointegrazione del reato di omesso versamento IVA egrave necessario e sufficiente che
il relativo ammontare risulti dalla dichiarazione senza ulteriori aggettivazione a
prescindere quindi dalla natura fraudolenta o infedele della dichiarazione stessa
diversamente nei reati cd dichiarativi la condotta attiva consiste nellrsquoindicare
elementi passivi fittizi o elementi attivi per un ammontare inferiore a quello
effettivo siccheacute le due fattispecie si pongono in rapporto di reciproca radicale
estraneitagrave e ben possono concorrere tra lorordquo
ldquoIn tema di omesso versamento dellrsquoimposta sul valore aggiunto affincheacute
lrsquoinadempimento dellrsquoobbligazione tributaria possa rappresentare causa di forza
maggiore egrave necessario che questi derivi da fatti non imputabili allrsquoimprenditore e
che questi non abbia potuto tempestivamente porvi rimedio per cause indipendenti
dalla propria volontagrave non potendosi ritenere fisiologica nel rischio di impresa la
carenza di liquiditagraverdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex multis Cass Sez III 24 giugno 2014 (dep 25 febbraio 2015) n
8352 Pres Fiale Rel Aceto Ric Schirosi
Difformi -
La necessitagrave della individuazione del ruolo svolto dal concorrente
nel reato di sottrazione fraudolenta
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
69
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Amedeo Bucci de Santis)
Cass Sez III 12 giugno 2018 (dep 29 ottobre 2018) n 49200 Pres
Lapalorcia Rel Andronio ric Rizzo
Leggi speciali ndash Sottrazione fraudolenta di somme al pagamento di imposte ndash
Individuazione del ruolo del concorrente ndash Necessitagrave
(art 11 co 1 dlgs 10 marzo 2000 n 74)
ldquoNel reato di sottrazione fraudolenta di somme al pagamento di imposte commesso
mediante il disinvestimento di polizze assicurative attraverso la riscossione
anticipata senza apparente giustificazione il solo fatto di essere coniuge della
titolare del cc bancario oggetto di sequestro e delle polizze assicurative
anticipatamente estinte non giustifica la adozione nei suoi confronti della misura
cautelare reale pur essendo il soggetto in questione (non titolare di beni oggetto di
sottrazione fraudolenta) in regime di comunione dei beni con la coindagata e pur
avendo partecipato quale delegato della consorte alle operazioni di verifica della
GdFrdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez III 5 aprile 2016 n 24816 secondo cui anche quando il bene
egrave formalmente intestato a terzi pur se prossimi congiunti dellrsquoindagato non opera
alcuna presunzione ma grava sul PM lrsquoonere di dimostrare la discrasia tra
intestazione formale e disponibilitagrave effettiva del bene conforme Cass Sez III 24
marzo 2015 n 14605
Difformi -
Il concorso dellrsquoextraneus a singole condotte distrattive nel delitto di
bancarotta fraudolenta
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giuseppe Musella)
Cass Sez V 5 luglio 2018 (dep 29 ottobre 2018) n 49499 Pres Bruno Rel
Fidanzia ric Vellucci
Diritto penale ndash Leggi speciali ndash Bancarotta fraudolenta patrimoniale ndash
Concorso dellrsquoextraneus ndash Singole condotte distrattive ndash Condotta postuma ndash
Inidoneitagrave
(artt 216 223 rd 16 marzo 1942 n 267)
ldquoLa circostanza che la condotta dellrsquoextraneus si collochi in epoca antecedente alla
dichiarazione di fallimento ed abbia lo scopo di rendere irreversibili gli effetti di un
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Leggi speciali
70
atto distrattivo non consente di ritenere sussistente la fattispecie concorsuale che
non egrave configurabile nel caso in cui lrsquoatto distrattivo dellrsquointraneus si sia giagrave
esauritordquo
ldquoUn comportamento postumo del terzo extraneus non egrave idoneo a configurare la
fattispecie del concorso con il delitto di bancarotta fraudolenta commesso
dallrsquointraneus dovendo la condotta del terzo essere anteriore o comunque
concomitante a quella distrattiva dellrsquoimprenditore fallito (o dellrsquoamministratore
della societagrave fallita)rdquo
(Nella fattispecie la Corte ha sancito il principio secondo il quale al fine di
affermare la responsabilitagrave del terzo rispetto alla singola condotta distrattiva
realizzata dallrsquoamministratore della societagrave fallita non egrave sufficiente che la
richiamata condotta sia stata realizzata in epoca antecedente alla dichiarazione di
fallimento ma egrave necessario verificare che la condotta del terzo sia anteriore o
concomitante a quella distrattiva commessa dallrsquointraneo)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez V 18 aprile 2013 n 40332 Cass Sez V 6 novembre 2015
n 8276 Cass Sez V 17 maggio 2017 n 54291
Difformi -
Insider trading doppio binario e proporzionalitagrave del complessivo
trattamento sanzionatorio
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Aldo Franceschini)
Cass Sez V 21 settembre 2018 (dep 31 ottobre 2018) n 49869 Pres
Vessicchelli Rel Caputo ric Chiarion Casoni
Leggi speciali ndash Reati finanziari ndash Ne bis in idem ndash Cumulo sanzionatorio ndash
Valutazione di proporzionalitagrave del complessivo trattamento sanzionatorio ndash
Disapplicazione normativa interna ndash Rideterminazione pena in mitius
(artt 184 co 1 lett b) 187-terdecies TUF 50 CDFUE 4 Prot 7 CEDU)
ldquoIl procedimento penale e quello amministrativo previsti dalla disciplina nazionale
in tema di abusi di mercato presentano quella connessione sostanziale e temporale
che secondo lrsquoinsegnamento della sentenza della Grande Camera della Corte EDU
A e B c Norvegia esclude la violazione del principio del ne bis in idemrdquo
ldquoEgrave compito del giudice nazionale verificare la sussistenza o meno del requisito
della proporzionalitagrave del complessivo trattamento sanzionatorio applicato
allrsquoimputatordquo
ldquoNella verifica della compatibilitagrave con il principio del ne bis in idem del
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
71
trattamento sanzionatorio complessivamente irrogato allrsquoautore dellrsquoabuso di
mercato il giudice comune deve valutare la proporzionalitagrave del cumulo
sanzionatorio rispetto al disvalore del fatto da apprezzarsi con riferimento agli
aspetti propri di entrambi gli illeciti (quello penale e quello formalmente
amministrativo) e in particolare agli interessi generali sottesi alla disciplina degli
abusi di mercato (anche sotto il profilo dellrsquoincidenza (anche sotto il profilo
dellincidenza del fatto sullintegritagrave dei mercati finanziari e sulla fiducia del
pubblico negli strumenti finanziari) tenendo conto con riguardo alla pena della
multa del meccanismo compensativo di cui allart 187-terdecies TUF qualora
detta valutazione dovesse condurre a ritenere il complessivo trattamento
sanzionatorio lesivo della garanzia del ne bis in idem il giudice nazionale dovragrave
dare applicazione diretta al principio garantito dallart 50 della Carta dei diritti
fondamentali dellUnione europea disapplicando se necessario e naturalmente
solo in mitius le norme che definiscono il trattamento sanzionatoriordquo
ldquoIn tema di abusi di mercato nel caso in cui la sanzione irrogata da Consob sia giagrave
divenuta irrevocabile la verifica del giudice penale circa la legittimitagrave rispetto al
principio del ne bis in idem del trattamento sanzionatorio complessivamente
irrogato allautore degli illeciti - fuori dallipotesi del tutto eccezionale in cui la
sanzione amministrativa sia da sola proporzionata al disvalore del fatto valutato
alla luce degli aspetti propri di entrambi gli illeciti e in particolare degli interessi
generali sottesi alla disciplina degli abusi di mercato ndash puograve comportare
esclusivamente la rideterminazione delle sanzioni penali attraverso la
disapplicazione in mitius della norma che commina dette sanzioni solo nel minimo
edittale con esclusione della multa in virtugrave del meccanismo compensativo di cui
allart 187-terdecies TUF e con riguardo alla reclusione fermo restando il limite
minimo insuperabile dettato dallart 23 cod penrdquo
(Nel caso di specie la Corte annullava con rinvio per nuovo esame limitatamente al
trattamento sanzionatorio la sentenza con cui lrsquoimputato giagrave punito in via
amministrativa dalla Consob con la sanzione pecuniaria di trecentocinquantamila
euro era stato ritenuto colpevole del reato di abuso di informazioni privilegiate e
condannato alla pena principale di un anno di reclusione e cinquantamila euro di
multa)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi con riferimento alla prima massima Cass Sez III 22 settembre 2017
dep 2018 n 6993 Servello in CED Cass n 272588 con riferimento alla seconda
massima Cass Sez V 16 luglio 2018 n 45829 Franconi non massimata
Difformi -
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Leggi speciali
72
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
73
III Diritto processuale penale
Rito abbreviato copertura della procura speciale nellrsquoipotesi di
modifica della imputazione
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)
Cass Sez VI 6 luglio 2018 (dep 4 settembre 2018) n 39926 Pres Paoloni
Rel Giordano ric Serafini
Diritto processuale penale ndash Giudizio abbreviato ndash Procura speciale e modifiche
allrsquoimputazione
(art 438 441 441-bis cpp)
ldquoLeventuale modifica dellimputazione non toglie efficacia al mandato conferito
ove la procura speciale non contenga espliciti limiti o condizioni ai poteri conferiti
al procuratore speciale siccheacute in questa ipotesi spetta al difensore la valutazione
della coerenza del negozio processuale con gli interessi dellimputato Se egrave vero che
la procura speciale per la definizione del procedimento con il rito abbreviato come
quella per definizione a pena concordata egrave atto personalissimo fondamentale per
la legittimitagrave del negozio e che puograve presentarsi in forma specifica con la fissazione
di limiti e condizioni ovvero generica ne consegue che quando la procura speciale
assume una configurazione generica e non presenta limiti o condizioni essa deve
intendersi segnatamente finalizzata alla conclusione del processo con il rito
speciale Con tale atto limputato affida al difensore il mandato di esprimere per suo
conto la volontagrave di accesso al rito a prova contratta siccheacute deve ritenersi che tale
mandato comprenda anche quello di valutare le fisiologiche vicende del
procedimento e del processo successive al conferimento della procura in coerenza
con gli interessi dellimputatordquo
ldquoLrsquoeventuale modifica dellimputazione nel corso delludienza preliminare non
toglie efficacia al mandato conferito ai fini della richiesta di rito abbreviato ove
questo non contenga una esplicita limitazione Ogni volta che la procura speciale a
concludere il processo con un rito a prova contratta non prevede limiti e condizioni
spetta al difensore la valutazione della coerenza del negozio processuale con gli
interessi dellimputato che gli ha conferito il mandatordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Diritto processuale penale
74
Conformi In relazione alla prima massima Cass Sez II 17 dicembre 2014 (dep
29 gennaio 2015) n 4261 Piroli Rv 262382
Difformi -
Sindacato del giudice dellrsquoesecuzione nella determinazione del
tempus commissi delicti
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alfonso Tatarano)
Cass Sez I 10 luglio 2017 (dep 5 settembre 2018) n 39943 Pres Carcano
rel Tardio ric De Bilio
Diritto processuale penale ndash Poteri del giudice dellrsquoesecuzione ndash Determinazione
del tempus commissi delicti ndash Revoca dellrsquoindulto
(artt 666 667 672 674 cpp art 3 l n 2412006)
ldquoDeve essere riconosciuto al giudice dellrsquoesecuzione il potere-dovere di
interpretare il giudicato e renderne espliciti il contenuto e i limiti ricavando dalla
sentenza tutti gli elementi anche se non chiaramente espressi che siano necessari
ai fini dellrsquoesecuzionerdquo
ldquoSe egrave vero che in sede esecutiva non egrave consentito modificare la data del commesso
reato accertata con sentenza passata in giudicato quando invece il tempus
commissi delicti non egrave indicato in modo preciso e con ben definiti riferimenti
fattuali nel capo drsquoimputazione il giudice dellrsquoesecuzione puograve prendere conoscenza
del contenuto della sentenza e occorrendo degli atti del procedimento per
ricavarne tutti gli elementi da cui sia possibile desumere lrsquoeffettiva data di
commissione del reato ove essa sia rilevante ai fini della decisione demandatardquo
(Con la sentenza in esame la Suprema Corte ha annullato con rinvio lrsquoordinanza con
la quale il Tribunale di Caltanissetta aveva revocato lrsquoindulto concesso ai sensi della
L n 2412006 sulla base della data di accertamento e non di quella di effettiva
commissione del reato di ricettazione per il quale era intervenuta condanna)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez I 15 aprile 2014 (dep 11 luglio 2014) n 30609 Raia in
CED Cass n 261087 Cass Sez I 12 giugno 2008 (dep 25 giugno 2008) n
25735 Labate in CED Cass n 240475 sullrsquoimpossibilitagrave per il GE di determinare
il tempus commissi delicti Cass Sez III 20 gennaio 2016 (dep 29 febbraio 2016)
n 8180 Spada in CED Cass n 266283
Difformi -
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
75
Diffamazione e principio di correlazione tra accusa e sentenza
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Mariagiovanna Veneruso)
Cass Sez V 3 maggio 2018 (dep 6 settembre 2018) n 40083 Pres Vessichelli
Rel Brancaccio ric Spada
Diritto processuale penale ndash Principio di necessaria correlazione tra accusa e
sentenza
(521 cpp)
ldquoAi fini della valutazione di corrispondenza tra pronuncia e contestazione di cui
allrsquoart 521 cod proc pen deve tenersi conto non solo della condotta descritta nel
capo di imputazione ma anche di tutte le risultanze probatorie portate a conoscenza
dellrsquoimputato che hanno formato oggetto di sostanziale contestazione in modo da
consentire a questi di esercitare il suo diritto di difesa sul materiale probatorio
posto a fondamento della decisionerdquo
ldquoIl difetto di correlazione tra accusa e sentenza rileva solo qualora si verifichi una
trasformazione o sostituzione delle condizioni che rappresentano gli elementi
costitutivi dellrsquoaddebito e non anche quando il mutamento riguardi profili
marginali non essenziali per lrsquointegrazione del reato e su cui lrsquoimputato abbia
avuto modo di difendersi durante il processordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez Un 15 luglio 2010 n 36551 Cass Sez III 16 aprile 2014
n 31849 Cass Sez IV 16 dicembre 2015 n 4497
Difformi -
La notifica dellrsquoavviso di fissazione per lrsquoudienza del giudizio di
appello
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giovanni Petranico)
Cass Sez V 16 maggio 2018 (dep 7 settembre 2018) n 40159 Pres Mazzei
Rel De Marzo ric Casali
Diritto processuale penale ndash Giudizio di appello ndash Avviso di fissazione
dellrsquoudienza ndash omissione ndash Notifica a difensore di fiducia ndash Obbligatorietagrave della
presenza ndash Nullitagrave assoluta
(artt 178 co 1 lett c) e 179 co 1 97 co 4 cpp)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Diritto processuale penale
76
ldquoLrsquoomesso avviso dellrsquoudienza al difensore di fiducia tempestivamente nominato
dallrsquoimputato o dal condannato integra una nullitagrave assoluta ai sensi degli artt 178
comma 1 lett c) e 179 comma 1 cod proc pen quando di esso egrave obbligatoria la
presenza a nulla rilevando che la notifica sia stata effettuata al difensore di ufficio
e che in udienza sia stato presente un sostituto nominato ex art 97 comma quarto
cod proc penrdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez Un 26 marzo 2015 n 24630 Maritan Rv 263598
Difformi -
Il creditore munito di garanzia reale sul bene non puograve chiedere la
revoca del sequestro preventivo
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Carmine Gatto)
Cass Sez III 4 dicembre 2017 (dep 11 settembre 2018) n 40318 Pres
Cavallo Rel Socci ric B IIG Spa
Diritto processuale penale ndash Sequestro preventivo ndash Riesame ndash Istanza terzo
creditore ndash Inammissibilitagrave
(artt 321 324 cpp)
ldquoNon puograve essere disposto il sequestro preventivo funzionale alla confisca per
equivalente di somme di denaro depositate su conto corrente costituite in pegno
irregolare a Garanzia di una obbligazione dellimputato attesa la immediata
acquisizione della proprietagrave delle stesse da parte del creditorerdquo
ldquoIn tema di sequestro preventivo il creditore assistito da garanzia reale non egrave
legittimato a chiedere la revoca della misura mentre il processo egrave pendente in
quanto la sua posizione giuridica non egrave assimilabile a quella del titolare del diritto
di proprietagrave ed il suo diritto di sequela non esclude lassoggettabilitagrave del bene a
vincolo essendo destinato a trovare soddisfazione solo nella successiva fase della
confisca e non attraverso limmediata restituzione del bene come invece accadrebbe
per il proprietariordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
77
Conformi Cass Sez III 16 settembre 2015 (dep 11 maggio 2016) n 19500
Cass Sez III 12 maggio 2015 (dep 12 ottobre 2015) n 40784 Cass Sez V 27
ottobre 2016 (dep 12 gennaio 2017) n 1390
Difformi -
I limiti della confisca nelle ipotesi di denaro provenienti da soggetti
terzi estranei al reato
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Antonio Scotto Rosato)
Cass Sez III 12 luglio 2018 (dep 24 settembre 2018) n 41104 Pres Rosi Rel
Gai ric Vicenzini
Leggi speciali ndash Reati tributari ndash Omessa dichiarazione ndash Confisca diretta ndash
Terzi estranei al reato ndash Prova
(artt 5 12-bis dlgs 10 marzo 2000 n 74)
ldquoQualora il profitto cd accrescitivo derivante da reato sia costituito da denaro la
confisca delle somme depositate sul conto corrente deve essere qualificata come
confisca diretta non necessitando della prova del nesso di derivazione diretta tra
somme oggetto di ablazione e reato Tuttavia deve escludersi lrsquoapprensione delle
somme giacenti sul conto corrente laddove sussista la prova che tali somme non
possano proprio derivare dal reato come nel caso di somme provenienti da rimesse
effettuate da terzi successivamente alla data di commessione del reato difettando in
esse la caratteristica di profitto pur sempre necessaria per poter procedere ad un
sequestro direttordquo
ldquoIn materia tributaria il delitto di cui allrsquoart 5 egrave reato omissivo proprio che puograve
essere commesso solo da chi secondo legislazione fiscale egrave obbligato alla
presentazione delle dichiarazioni con la conseguenza che il concorso nel reato egrave
ipotizzabile solo in forma morale (accordo istigazione e rafforzamento) non di
meno qualora lrsquoamministratore di diritto sia mero prestanome lrsquoamministratore di
fatto risponde quale autore principale in quanto titolare effettivo della gestione
socialerdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex multis Cass Sez III 24 ottobre 2014 (dep 30 ottobre 2015) n
43809 Pres Teresi Rel Aceto ric Gabbana
Difformi -
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Diritto processuale penale
78
Il commesso di un negozio puograve sporgere querela per truffa anche se
formalmente privo del potere di rappresentanza
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Carmine Gatto)
Cass Sez II 20 luglio 2018 (dep 26 settembre 2018) n 41785 Pres
Prestipino Rel Recchione ric D C C e altri
Diritto processuale penale ndash Truffa ndash Querela ndash Diritto di proporre querela ndash
Condizione di procedibilitagrave
(artt 120 640 cp 336 337 cpp)
ldquoIl diritto di querela per il reato di truffa spetta indipendentemente dalla formale
attribuzione del potere di rappresentanza anche alladdetto di un esercizio
commerciale che trovandosi al bancone di vendita si sia occupato della
transazione commerciale con cui si egrave consumato il reatordquo
ldquoLa titolaritagrave del diritto di querela spetta sia al soggetto raggirato e materialmente
defraudato del bene alla cui apprensione era diretta la condotta illecita sia al
soggetto che ha patito il danno patrimoniale ovvero a colui che vanta il diritto di
proprietagrave sul bene appreso illecitamente essendo possibile la coesistenza di piugrave
soggetti passivi di un medesimo reatordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez II 4 ottobre 2016 (dep 29 novembre 2016) n 50725 Cass
Sez Un 18 luglio 2013 (dep 30 settembre 2013) n 40354
Difformi -
Lrsquouso della posta elettronica certificata per il deposito di istanze in
cancelleria
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Emma Lorena Cappuccio)
Cass Sez III 17 maggio 2018 (dep 1 ottobre 2018) n 43184 Pres Gastone
Rel Socci ric Lo Monaco e altro
Diritto processuale penale ndash Giudizio di appello ndash Adesione del difensore
allrsquoastensione di categoria ndash Deposito istanza adesione a mezzo PEC ndash
Violazione del diritto di difesa ndash Prescrizione
(art 18 Cost art 2-bis l 11 aprile 2000 n 83 artt 157 161 cp)
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
79
ldquoLa richiesta dellrsquorinvio dellrsquoudienza per legittimo impedimento del difensore
inviata a mezzo posta elettronica in cancelleria non egrave irricevibile neacute inammissibile
anche se lrsquoutilizzo di tale irregolare modalitagrave di trasmissione comporta lrsquoonere per
la parte che intenda dolersi in sede di impugnazione dellrsquoomesso esame della sua
istanza di accertarsi del regolare arrivo della mail in cancelleria e della sua
tempestiva sottoposizione allrsquoattenzione del giudice procedenterdquo
ldquoNel caso in cui rsquoimpedimento ndash improvvisamente ed inevitabilmente insorto ndash sia
tale da precludere al difensore qualsiasi possibilitagrave di attivazione il medesimo egrave
esentato dalle indicate verifiche salvo lrsquoonere di provare le circostanze che le
hanno rese inattuabilirdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi in relazione alla prima massima Cass Sez II 7 novembre 2014 (dep 18
novembre 2014) n 47427 Pigionanti in relazione alla seconda massima Cass
Sez I 16 novembre 2017 (dep 17 gennaio 2018) n 1904 Deriugrave
Difformi sulla impossibilitagrave di avanzare istanza di rinvio per legittimo impedimento
a mezzo PEC dal difensore di fiducia dellrsquoimputato Cass Sez II 16 maggio 2017
(dep 22 giugno 2017 P sulla esclusione di presentazione di memorie nel giudizio
di legittimitagrave Cass Sez III 20 settembre 2016 (dep 11 novembre 2016)
Cacciatore sulla esclusione di impugnazioni cautelari anche da parte del PM
Cass Sez V 5 marzo 2015 (dep 5 giugno 2015) PM in proc Alamaru e altri
Formula corretta di esclusione della punibilitagrave per particolare
tenuitagrave del fatto innanzi al Giudice di Pace
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alfonso Tatarano)
Cass Sez V 26 giugno 2018 (dep 4 ottobre 2018) n 44128 Pres Pezzullo
Rel Morosini ric PG in proc Pichierri
Procedimento penale davanti al giudice di pace ndash Esclusione della punibilitagrave nei
casi di particolare tenuitagrave del fatto ex art 34 dlgs n 2742000 ndash Esclusione
della punibilitagrave per particolare tenuitagrave del fatto ex art 131-bis cp ndash Errore nel
richiamo della fattispecie correttamente applicabile ndash Interesse del PM ad
impugnare
(art 34 dlgs n 2742000 art 131-bis cp 3 l n 2412006 artt 568 591 cpp)
ldquoNel sistema processuale penale la nozione di interesse ad impugnare va
individuata in una prospettiva utilitaristica ossia nella finalitagrave negativa perseguita
dal soggetto legittimato di rimuovere una situazione di svantaggio processuale
derivante da una decisione giudiziale e in quella positiva del conseguimento di
unutilitagrave ossia di una decisione piugrave vantaggiosa rispetto a quella oggetto del
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Diritto processuale penale
80
gravame e che risulti logicamente coerente con il sistema normativo Un tale
interesse non puograve risolversi in una mera ed astratta pretesa alla esattezza teorica
del provvedimento impugnato priva cioegrave di incidenza pratica sulleconomia del
procedimento In tale prospettiva leventuale errore da parte del giudice di pace nel
richiamare lart 131-bis cod pen piuttosto che lart 34 dlgs n 2742000 non puograve
essere censurato solo in quanto tale ma richiede la deduzione di un effettivo
pregiudizio da rimuovere per effetto di quella decisione occorre cioegrave sotto il
profilo dellinteresse ad impugnare un precipitato di concretezza che egrave onere
della parte dedurre In tale prospettiva a fronte di un esito processuale comunque
consentito ndash il proscioglimento per particolare tenuitagrave del fatto ndash incombe sul
Procuratore Generale ricorrente lonere di specificare lintesse pratico perseguito o
meglio il diverso esito processuale rispetto a una pronuncia di proscioglimento per
particolare tenuitagrave del fatto - qualunque fosse listituto applicabile (DLgs n 274
del 2000 art 34 in luogo dellart 131-bis cp) - evidenziando in ipotesi
linsussistenza dei presupposti della tenuitagrave ovvero le ragioni della inoperativitagrave
nella fattispecie del DLgs n 274 del 2000 art 34rdquo
(Non constano precedenti nei medesimi termini In motivazione la Corte ha ribadito
come pur a fronte dello stesso esito definitorio i presupposti applicativi della
speciale tenuitagrave prevista dallrsquoart 131-bis cp divergano dallrsquoipotesi specificamente
dettata dallrsquoart 34 DLgs n 2742000 con riferimento al ldquomicrosistemardquo del
processo penale innanzi al giudice di pace e segnata dalla finalitagrave conciliativa tipica
di quel rito (cfr Sez Un 22 giugno 2017 (dep 28 novembre 2017) n 53683 Pres
Canzio Rel Vessichelli ric Perini in CED Cass n 271587) Tuttavia a fronte del
rilievo dellrsquoerronea adozione da parte del giudice di pace della formula definitoria
prevista dallrsquoart 131-bis cp spetta alla parte ricorrente nella specie il PG
indicare lrsquointeresse concreto perseguito attraverso la richiesta di annullamento della
sentenza spiegata con il ricorso)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi -
Difformi -
Lrsquoinammissibilitagrave dellrsquoatto di appello nei casi di difetto di specificitagrave
dei motivi di gravame
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Antonio Scotto Rosato)
Cass Sez V 12 luglio 2018 (dep 4 ottobre 2018) n 44177 Pres Zaza Rel
Borrelli ric Dessigrave
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
81
Diritto processuale penale ndash Impugnazione ndash Difetto di specificitagrave ndash
Inammissibilitagrave
(581 cpp)
ldquoLrsquoatto di appello deve ritenersi inammissibile per difetto di specificitagrave dei motivi
qualora non risultino esplicitamente enunciati ed argomentati i rilievi critici
rispetto alle ragioni di fatto o di diritto poste a fondamento della decisione
impugnata con un confronto reale con esserdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex ultimis Sez Un 27 ottobre 2016 (dep 22 febbraio 2017) n 8825
Pres Canzio Rel Andronio ric Galtelli
Difformi -
Lrsquoammissibilitagrave del patteggiamento del reato di omesso versamento
dellrsquoIVA nelle ipotesi di mancata estinzione del debito tributario
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Antonio Scotto Rosato)
Cass Sez III 18 luglio 2018 (dep 9 ottobre 2018) n 45275 Pres Sarno Rel
Gai ric Ongaro
Diritto processuale penale ndash Reati tributari ndash Patteggiamento ndash Estinzione
debiti tributari ndash Inammissibile ndash Confisca ndash Profitto ndash Risparmio di spesa
(art 10-ter 13-bis dlgs 10 marzo 2000 n 74 444 cpp)
ldquoIn tema di reati tributari lart 13-bis comma 2 dlgs n 74 del 2000 rappresenta
una condizione di accesso al rito del patteggiamento consentendone lrsquoapplicabilitagrave
esclusivamente qualora sia intervenuto lrsquointegrale pagamento del debito tributario
compreso di sanzioni ed interessirdquo
ldquoLa confisca per equivalente deve ricadere sui beni di cui il reo ha la disponibilitagrave
per un valore corrispondente a quelli costituenti il prezzo o il profitto del reato che
sia stato realmente lucrato dallindagato In tale ambito quanto alla nozione di
profitto nei reati tributari esso generalmente coincidente con il vantaggio
economico ricavato in via immediata e diretta dal reato e si identifica con
lammontare delle ritenute o dellimposta sottratta al fisco che costituisce un
vantaggio patrimoniale direttamente derivante dalla condotta illecita anche se
consistente in un risparmio di spesa derivante dal mancato pagamento del tributordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Diritto processuale penale
82
Conformi ex multis Sez Un 31 gennaio 2013 (dep 23 aprile 2013) n 18374 Pres
Lupo Rel Bruno ric Adami
Difformi Cass Sez III 12 aprile 2018 (dep 21 agosto 2018) n 38684 Pres Rosi
Rel Andreazza ric PG Firenze
Violazione del termine di durata massima delle indagini preliminari
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alfonso Tatarano)
Cass Sez VI 8 marzo 2018 (dep 9 ottobre 2018) n 45486 Pres Mogini Rel
Silvestri ric Romeo
Diritto processuale penale ndash Indagini preliminari ndash Ritardata iscrizione nel
registro notizie di reato ndash Mezzi di ricerca della prova ndash Intercettazione di
comunicazioni ndash Presupposti e motivazione del provvedimento di
intercettazione di persona non indagata ndash Modalitagrave esecutive di intercettazioni
in luoghi di privata dimora
(artt 335 405 407 266 267 cpp)
ldquoEgrave possibile utilizzare gli elementi di prova derivanti da atti di indagine compiuti
dopo la scadenza del termine di durata delle indagini se lrsquoatto sia assunto
nellrsquoambito di indagini diverse cioegrave volte ad individuare gli autori di altri reati Si
tratta di un principio che tuttavia deve essere coordinato con lesigenza di evitare
che attraverso apparenti indagini volte ad accertare i responsabili di altri reati si
eludano la portata del divieto di cui allart 407 cod proc pen noncheacute il sistema
normativo delineato dal legislatore e in particolare quello delle proroghe della
durata del termine di cui allart 405 cod proc pen Ciograve che deve essere verificato
cioegrave egrave che attraverso lrsquoapparente compimento di atti di indagine relativi
allaccertamento di altri reati si nullifichino gli effetti che il legislatore riconduce al
decorso del termine di durata delle indagini preliminarirdquo
ldquoGli elementi di prova acquisiti dal pubblico ministero dopo la scadenza dei termini
delle indagini preliminari possono sigrave essere utilizzati ai fini cautelari se acquisiti
aliunde nel corso di indagini estranee ai fatti oggetto del procedimento i cui
termini siano scaduti ovvero se provenienti da altri procedimenti relativi a fatti di
reato oggettivamente e soggettivamente diversi ma egrave comunque necessario
accertare che tali risultanze non siano il risultato di indagini finalizzate alla verifica
e allapprofondimento degli elementi emersi nel corso del procedimento penale i cui
termini sono scadutirdquo
ldquoAi fini di una corretta motivazione del provvedimento autorizzativo egrave necessario
che vengano indicate le ragioni sulla cui base il giudice ritenga di dover
autorizzare le intercettazioni richieste dal pubblico ministero in quanto proprio
quelle intercettazioni relative a quella particolare utenza risultano indispensabili
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
83
per il completo accertamento del fatto specifico cui si riferiscono le indagini
noncheacute per la individuazione dei responsabilirdquo
ldquoNelle ipotesi in cui il collegamento sia riferito ad un soggetto non indagato la
necessitagrave di motivare la correlazione tra lrsquoindagine in corso e lintercettato oltre
alla base indiziaria oggettiva egrave necessario che il giudice indichi ed espliciti
chiaramente lrsquointeresse investigativo sottostante chiarisca cioegrave le ragioni di
collegamento diretto o indiretto tra il soggetto ed il fatto di reato oggetto di
accertamento egrave necessario cioegrave che si indichino i motivi per i quali il soggetto
terzo che si intende intercettare dovrebbe essere informato sui fatti e percheacute si
ritiene che vi possano essere conversazioni o comunicazioni attinenti a quei fattirdquo
ldquoLomessa indicazione da parte del PM delle modalitagrave di intrusione delle
microspie nei luoghi di privata dimora non determina alcuna nullitagrave Le operazioni
di collocazione e disinstallazione del materiale tecnico necessario per eseguire le
captazioni costituiscono infatti atti materiali rimessi alla contingente valutazione
della polizia non essendo compito del pubblico ministero indicare le modalitagrave
dellintrusione negli ambiti e luoghi privati ove verragrave svolta lintercettazionerdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez VI 14 maggio 2017 (dep 1 marzo 2018) n 9386 Caridi in
CED Cass n 272727 Cass Sez I 30 maggio 2015 (dep 8 settembre 2015) n
36327 Sgaramella in CED Cass n 264527 su ammissibilitagrave ai sensi dellrsquoart 234
cpp di accertamenti acquisiti in sede amministrativa successivamente alla
scadenza del termine delle indagini Cass V Sez 8 marzo 2018 (dep 10 maggio
2018) n 20824 Di Francesco in CED Cass n 273031
Difformi -
Sostituto processuale e delega orale
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)
Cass Sez I 2 ottobre 2018 (dep 25 ottobre 2018) n 48862 Pres Di Tomassi
Rel Centofanti ric Stampini
Diritto processuale penale ndash Sostituto processuale ndash Delega orale
(art 102 cpp)
ldquoIl difensore titolare puograve farsi sostituire per ludienza o per latto processuale da
compiere conferendo incarico anche solo orale al difensore sostituto senza essere
necessariamente ivi presente e senza altro onere diverso dalla formale
dichiarazione (davanti al giudice e raccolta a verbale) del conferitario di averlo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Diritto processuale penale
84
ricevuto ferme le sue responsabilitagrave di ordine penale civile e deontologico per il
caso di dichiarazione mendacerdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi -
Difformi Cass Sez V 26 aprile 2018 n 26606 Vitanza Rv 273304
Impedimento dellrsquoimputato
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)
Cass Sez V 20 settembre 2018 (dep 25 ottobre 2018) n 48892 Pres Palla
Rel Scotti ric Lazzari
Diritto processuale penale ndash Impedimento dellrsquoimputato ndash Modalitagrave di
presentazione ndash Inoltro a mezzo telefax ndash Onere difensivo
(art 420-ter cpp)
ldquoLassoluto impedimento fisico a comparire sussiste solo in presenza di specifica
indicazione nel certificato medico prodotto a sostegno dellistanza di patologie che
rendano impossibile o rischioso lo spostamento per raggiungere il luogo
delludienzardquo
ldquoLa richiesta di rinvio delludienza per legittimo impedimento inviata a mezzo
telefax in cancelleria non egrave irricevibile neacute inammissibile ma lutilizzo di tale non
regolare modalitagrave di trasmissione comporta lonere per la parte che intenda
dolersi in sede di impugnazione dellomesso esame della richiesta stessa di
accertarsi ndash mediante un sostituto processuale un addetto di studio o
uninterlocuzione telefonica (o nel caso dellimpedimento dellimputato a maggior
ragione a cura del difensore stesso) ndash del regolare arrivo del fax e del suo
tempestivo inoltro al giudice procedente Solo nel caso in cui limpedimento ndash
improvvisamente ed inevitabilmente insorto ndash sia tale da precludere allinteressato
qualsiasi possibilitagrave di attivazione il medesimo egrave esentato dalle predette verifiche
salvo lonere di provare le circostanze che le hanno rese inattuabilirdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi in relazione alla prima massima Cass Sez II 22 maggio 2015 n
24515 Mennella Rv 264362 in relazione alla seconda massima Cass Sez I 16
novembre 2017 n 1904 Deriugrave Rv 272049
Difformi -
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
85
IV Esecuzione e sorveglianza
Valutazione della condotta successiva serbata dal condannato e
affidamento in prova ai servizi sociali
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alessandro Orabona)
Cass Sez I 18 maggio 2018 (dep 11 settembre 2018) n 40341 Pres Di
Tomassi Rel Siani ric Loppi
Esecuzione e sorveglianza ndash Ordinamento penitenziario ndash Istanza di
affidamento in prova ai servizi sociali ndash Detenzione domiciliare ndash Omessa
valutazione della condotta successiva tenuta dal condannato ndash Recupero sociale
del reo ndash Annullamento con rinvio
ldquoPur non potendosi prescindere dalla natura e dalla gravitagrave dei reati per cui egrave stata
irrogata la pena in espiazione quale punto di partenza dellrsquoanalisi della personalitagrave
del soggetto affincheacute si possa concedere lrsquoaffidamento in prova al servizio sociale
la considerazione di detta gravitagrave non puograve prescindere dalla necessaria valutazione
della condotta successivamente tenuta dal condannato essendo indispensabile
lesame anche dei comportamenti attuali del medesimo in ragione dellesigenza
connaturata alla ratio dellistituto di accertare non solo lassenza di indicazioni
negative ma anche la presenza di elementi positivi che consentano un giudizio
prognostico di buon esito della prova e di prevenzione del pericolo di recidiva
dovendo peraltro sottolinearsi che per la favorevole delibazione dellistanza non
puograve esigersi in positivo la dimostrazione che il soggetto abbia giagrave compiuto una
completa revisione critica del proprio passato bensigrave egrave sufficiente che ndash dai risultati
dellosservazione della personalitagrave ndash emerga che un siffatto processo critico sia
stato almeno avviato nella prospettiva di un suo ottimale reinserimentordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex plurimis Cass Sez I 5 maggio 2015 n 31420 Cass Sez I 3
dicembre 2013 n 773
Difformi -
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Esecuzione e sorveglianza
86
Videosorveglianza dei detenuti in regime 41-bis OP e limiti
nellrsquoesercizio dei mezzi di controllo
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giovanni Petranico)
Cass Sez I 16 aprile 2018 (dep 8 ottobre 2018) n 44972 Pres Mazzei Rel
Binenti ric Ministero della Giustizia per DAP
Esecuzione e sorveglianza ndash Ordinamento penitenziario ndash Cella e ambienti
penitenziari ndash Natura ndash Esercizio del controllo ndash Finalitagrave e modi consentiti ndash
Videosorveglianza ndash Limite ndash Valutazione del caso concreto
(artt 41-bis OP 3 e 8 CEDU 27 co II Cost)
ldquoLa cella e gli ambienti penitenziari non sono luoghi di privata dimora nel
laquopossessoraquo del detenuto al quale dunque non compete la titolaritagrave dello ius
excludendi alios con riguardo agli spazi in questione essendo gli stessi di contro
nella disponibilitagrave dellrsquoAmministrazione penitenziaria che ne puograve fare sempre uso
secondo le finalitagrave e i modi consentiti dalle previsioni di leggerdquo
ldquoLrsquoesercizio del controllo con i mezzi in concreto ritenuti idonei in forza di scelte
rimesse allrsquoAmministrazione penitenziaria in nessun caso perograve puograve trasmodare nella
sottoposizione a torture o trattamenti inumani e degradanti e per ravvisare un
trattamento di quel genere tuttavia occorre che si superino certe soglie di gravitagrave da
valutare nel caso concreto secondo alcuni concorrenti parametri considerando
contemporaneamente le ragioni della tutela e fermo restando che ci si deve pur
sempre trovare in presenza di una sofferenza o di una umiliazione di livello
significativamente superiore a quello che ordinariamente accompagna il tipo di
afflizione restrittiva in corso di esecuzione Tale superamento non si verifica solo per
effetto della videosorveglianza allrsquointerno della cella ai fini della tutela di esigenze di
ordine pubblico nel caso del detenuto in regime di cui allrsquoart 41-bis Ord penrdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez VII 16 marzo 2017 n 21506 Roman Rv 269781 Cass
Sez I 6 maggio 2008 n 32851 Sapone Rv 241228 C edu 6 aprile 2000 Labita
c Italia C edu 1 settembre 2015 Paolello c Italia Cass Sez I 24 novembre
2009 n 49988 Rv 245969
Difformi -
Permessi premio e programma trattamentale
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Mariagiovanna Veneruso)
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
87
Cass Sez I 18 luglio 2018 (dep 26 ottobre 2018) n 49146 Pres Di Tommasi
Rel Di Giuro ric Pischedda
Esecuzione e sorveglianza ndash Ordinamento penitenziario ndash Permessi premio ndash
Programma trattamentale ndash Attivitagrave estemporanea ndash Finalitagrave rieducativa
(artt 30-bis 30-ter OP)
ldquoI provvedimenti camerali mancano di un dispositivo quale atto di autonoma
rilevanza e dunque il contenuto della decisione del giudice egrave racchiuso nellrsquointero
dettato del provvedimento che va letto e interpretato nella sua interezzardquo
ldquoIl permesso premio ex artt 30-bis e 30-ter L n 3541975 non deve
necessariamente essere inserito in un preciso programma trattamentale bensigrave una
volta valutati tutti i criteri ai fini della concessione esso puograve concretizzarsi in una
attivitagrave estemporanea che abbia un fine rieducativo consistente nel consentire
unrsquoiniziale reinserimento del condannato nella societagraverdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez I 19 dicembre 2014 n 11873 Cass Sez I 5 febbraio 2013
n 11581
Difformi -
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Esecuzione e sorveglianza
88
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
89
V Procedimento di prevenzione
Misure di prevenzione tassativitagrave dei casi ed autonomia della
valutazione rispetto al procedimento di cognizione
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Marco Muscariello)
Cass Sez I 19 aprile 2018 (dep 3 ottobre 2018) n 43826 Pres Sarno Rel
Magi ric Righi e altri
Procedimento di prevenzione ndash Tassativitagrave dei casi di pericolositagrave ndash Pericolositagrave
generica ndash Autonomia della valutazione rispetto al procedimento di cognizione
ndash Limiti
(artt 1 4 dlgs 6 settembre 2011 n 159)
ldquoNel giudizio cognitivo di prevenzione lapplicazione delle previsioni di legge di
cui allart 1 co 1 lett a) e b) Cod Ant richiede adeguata motivazione circa la
esistenza pregressa delle condotte delittuose commesse dal proposto aderenti ai
contenuti della previsione astratta declinata ndash questultima ndash in termini tassativi
trattandosi della base logica e normativa del giudizio di pericolositagrave soggettivardquo
ldquoIl giudice della misura di prevenzione puograve fare riferimento in tale parte della
motivazione a provvedimenti emessi in sede penale che abbiano affermato (anche
in via provvisoria) la ricorrenza dei delitti in questione esprimendo argomentata
condivisione e confrontandosi con gli argomenti contrari introdotti dalla difesardquo
ldquoIl giudice della misura di prevenzione puograve ricostruire in via totalmente autonoma
gli episodi storici in questione ndash anche in assenza di procedimento penale correlato
ndash in virtugrave della assenza di pregiudizialitagrave e della possibilitagrave di azione autonoma di
prevenzione (art 29 Cod Ant)rdquo
ldquoIl giudice della misura di prevenzione egrave vincolato a recepire leventuale esito
assolutorio non dipendente dallapplicazione di cause estintive ndash sul fatto posto a
base del giudizio di pericolositagrave ndash prodottosi nel correlato giudizio penale (art 28
Cod Ant) con le sole eccezioni che seguono 1) il segmento fattuale oggetto
dellesito assolutorio del giudizio penale si pone come ingrediente fattuale solo
concorrente e minusvalente rispetto ad altri episodi storici rimasti confermati (o
non presi in esame in sede penale) 2) il giudizio di prevenzione si basa su elementi
cognitivi autonomi e diversi rispetto a quelli acquisiti in sede penale 3) la
conformazione legislativa del tipo di pericolositagrave prevenzionale egrave descritta in modo
sensibilmente diverso rispetto ai contenuti della disposizione incriminatrice oggetto
del giudizio penale (ipotesi di pericolositagrave qualificata)rdquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Sezioni semplici ndash Procedimento di prevenzione
90
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez I 24 marzo 2015 n 31209 ric Scagliarini Rv 264319
Cass Sez I 14 giugno 2017 n 36258 ric Cellini ed altri Cass Sez V 19
dicembre 2018 n 57488
Difformi -
Sorveglianza speciale e prescrizioni generiche del cd honeste vivere
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alessandro Orabona)
Cass Sez I 6 giugno 2018 (dep 30 ottobre 2018) n 49731 Pres Mazzei Rel
Cairo ric Sassano
Procedimento di prevenzione ndash Obblighi inerenti alla sorveglianza speciale ndash
Inosservanza ndash Tassativitagrave dellrsquoelenco delle prescrizioni ndash Prescrizione
generiche del cd honeste vivere ndash Limitazione alla libertagrave di partecipare a
riunioni pubbliche e comizi elettorali
(art 9 co 2 l n 14231956)
ldquoSecondo la Corte EDU con riferimento alle prescrizioni che comportano un
divieto assoluto di partecipare a pubbliche riunioni la legge italiana non indica
alcun limite temporale o spaziale a una libertagrave fondamentale e la restrizione risulta
interamente lasciata alla discrezionalitagrave del giudice (cfr punto 123 della sentenza
23 febbraio 2017 De Tommaso c Italia)rdquo
ldquoI contatti da vietare tra soggetti sono solo quelli che incrementino il rischio di
pericolositagrave o che si pongano in continuitagrave con lanzidetto profilo che la misura di
prevenzione intende controllare e non in generale le attivitagrave in cui si risolve
lesercizio di diritti di spessore superprimario di presidio costituzionale che
integrano il patrimonio fondamentale del cittadino e che tra laltro permettono
lesercizio delle libertagrave individuali in uno Stato democraticordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex plurimis Cass Sez Un 27 aprile 2017 n 40076 Cass Sez I 5
novembre 2008 n 44846 Solferino
Difformi -
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
91
Giurisprudenza di merito
Diritto penale
La ripetitivitagrave della condotta ed il profitto economicamente
apprezzabile quali elementi qualificanti la fattispecie di truffa ai
danni dello Stato realizzata mediante lattestazione da parte di terzi
della propria presenza in servizio
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Fabio Cavalli)
GUP Tribunale di SMCV Dottssa Salvatore 20 aprile 2017 (dep 20
maggio 2017) n 345 sent
Diritto penale ndash Truffa ai danni dello Stato ndash Marcatura del badge elettronico
da parte di terzi ndash Condotta decettiva ndash Ripetitivitagrave della condotta ndash Profitto
economicamente apprezzabile ndash Offensivitagrave della condotta - Dolo
(art 640 co II cp)
ldquoIn tema di truffa ai danni dello Stato la timbratura del cartellino marcatempo
attestante la presenza in servizio ndash con il contributo di terzi ndash e lallontanamento dal
luogo di lavoro sono condotte che astrattamente possono configurare un
comportamento decettivo nei confronti dellamministrazione di appartenenza
tuttavia al fine di impedire un automatismo tra allontanamento e reato e di lasciar
un margine di apprezzamento che ridonda sul versante della reale offensivitagrave della
condotta lartifizio deve essere ripetuto e deve portare al conseguimento di un
profitto che sia economicamente apprezzabilerdquo
ldquoPur a fronte di unrsquooggettiva non corrispondenza tra la situazione di fatto
rappresentata dalla timbratura del badge e quella effettiva la ripetitivitagrave degli
allontanamenti e la loro consistenza si riverbera anche sul piano dellaccertamento
del dolo richiesto dalla norma incriminatrice di riferimentordquo
(In applicazione di tali principi il Giudice di merito ha assolto tutti gli imputati in
un caso nel quale taluni dipendenti di un ASL erano stati impegnati ndash in un
particolare periodo caratterizzato da due gravi fenomeni di allarme sociale ndash nel
coadiuvare operazioni di polizia giudiziaria in attivitagrave di verifiche e sequestro che
non permettevano di poter timbrare il cartellino circostanze documentate dai
numerosi verbali prodotti in atti per tali motivi sarebbe stata adottata anche una
Giurisprudenza di merito ndash Diritto penale
92
direttiva che esonerava dalla timbratura del cartellino marcatempo e quindi
secondo lEstensore della sentenza non sarebbe stata dimostrata la reiterazione
dellallontanamento dal luogo di lavoro per finalitagrave diverse dallespletamento
dellattivitagrave professionale Inoltre il luogo di lavoro era munito di un doppio
ingresso uno dei quali non era stato oggetto di monitoraggio motivo per il quale
non si sarebbe potuto accertare neanche un danno economicamente apprezzabile)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi Cass Sez II 16 marzo 2018 n 14975 Cass Sez 17 dicembre 2013
n 8426 Cass Sez II 12 giugno 2008 n 26722 Cass Sez II 6 ottobre 2006 n
34210
Difformi -
Disastro ambientale e ne bis in idem
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alessandro Orabona)
Trib SMCV Sez III Coll C 20 settembre 2018 (dep 4 ottobre 2018) n
4571 Pres Est F Rugarli
Diritto penale ndash Disastro ambientale ndash Concorso formale di reati ndash Precedente
assoluzione per non aver commesso il fatto ndash cd inconciliabilitagrave logica ndash ne bis
in idem ndash Sentenza di non doversi procedere
(artt 434 cp 6 lett c) dl 6 novembre 2008 n 172 artt 529 649 cpp)
ldquoImmune da vizi logici e giuridici egrave la decisione del giudice che nellrsquoemettere
sentenza di non doversi procedere ex artt 529 649 cpp nei confronti di un
imputato giagrave assolto per non aver commesso il reato p e p dallrsquoart 6 lett c) dl n
1722008 evidenzi che in linea generale bencheacute non si possa precludere
lrsquoesercizio dellrsquoazione penale per un fatto diverso che presenti degli ulteriori e
differenti elementi rispetto ad un fatto giagrave giudicato tale principio perde la sua
consistenza allorquando il giudicato attiene alla condotta dellrsquoimputato ritenuta non
commessa e il reato diverso presenta identitagrave della condotta con quella giudicata
anche se questa si caratterizza per un evento diversordquo
ldquoLa preclusione del ne bis in idem non opera ove tra i fatti giagrave irrevocabilmente
giudicati e quelli ancora da giudicare sia configurabile unrsquoipotesi di ldquoconcorso
formale di reatirdquo potendo in tal caso la stessa fattispecie essere riesaminata sotto il
profilo di una diversa violazione di legge fatta salva lrsquoipotesi in cui nel primo
giudizio sia stata dichiarata lrsquoinsussistenza del fatto o la mancata commissione di
esso da parte dellrsquoimputato poicheacute in questo caso lrsquoevento giuridico considerato
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
93
successivamente si pone in rapporto di inconciliabilitagrave logica con il fatto giagrave
giudicatordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi ex plurimis Cass Sez III 23 febbraio 2017 n 55474 (dep 13 dicembre
2017) Barravecchia Cass Sez III 15 aprile 2009 n 25141 (dep 17 giugno 2009)
Ferrarelli Cass Sez III 18 settembre 2014 n 50310 (dep 02 dicembre 2014)
Scandroglio
Difformi -
Leggi speciali
Ordine di demolizione del Giudice penale e destinazione del bene a
finalitagrave pubbliche
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Amedeo Bucci de Santis)
Trib Napoli I Sez GE Dottssa Bottillo 15 dicembre 2017 (dep 27 dicembre
2017) ord
Leggi speciali ndash Ordine di demolizione del giudice penale ndash Acquisizione del
bene da parte del comune a seguito di inottemperanza del destinatario alla
demolizione disposta dalla PA ndash Destinazione del bene a finalitagrave pubbliche ndash
Caratteristiche della delibera del consiglio comunale che opta per la non
demolizione del manufatto
(art 31 co 5 dPR 6 giugno 2001 n 380)
ldquoLrsquoordine di demolizione costituisce atto dovuto del giudice penale a seguito di
condanna per il reato di cui allrsquoart 44 lett b) e c) TUE esplicazione di un potere
autonomo e non alternativo a quello dellrsquoautoritagrave amministrativa in fase esecutiva i
due poteri si possono trovare a doversi coordinarerdquo
ldquoOve sopravvengano situazioni di fatto o di diritto incompatibili con la esecuzione
dellrsquoordine di demolizione quali una corretta sanatoria o una delibera di
destinazione del bene a finalitagrave di pubblico interesse il GE puograve disporre la revoca
o la sospensione dellrsquoordine di demolizione sempre che sia stato emesso ovvero sia
prossimo ad essere emesso un atto amministrativo incompatibile con lrsquoordine
medesimordquo
ldquoLa acquisizione al patrimonio comunale egrave conseguenza della inottemperanza del
destinatario allrsquoordine di demolizione disposto dalla PA lrsquoacquisizione del bene al
Giurisprudenza di merito ndash Leggi speciali
94
patrimonio comunale egrave compatibile con lrsquoordine di demolizione disposto dal giudice
penale in quanto la demolizione del bene egrave un esito obbligato unica eccezione egrave
costituita dallrsquoart 31 comma 5 che esclude la demolizione del bene abusivo laddove
lrsquoente comunale abbia dichiarato lrsquoesistenza di interessi pubblici prevalenti rispetto
a quello del ripristino dellrsquoassetto urbanistico violato sempre che lrsquoopera abusiva
non contrasti con rilevanti interessi urbanistici o ambientalirdquo
ldquoLa delibera comunale che dichiari lrsquoesistenza di un interesse pubblico prevalente
sul ripristino dellrsquoassetto urbanistico deve dare conto delle specifiche esigenze che
giustificano la conservazione del singolo manufatto puntualmente individuatordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi la ordinanza in rassegna egrave coerente con il costante prevalente
orientamento della SC in senso conforme si segnalano Cass Sez III n 805518
6 dicembre 2017 (dep 20 febbraio 2018) Pres Fiale rel Gai ric P Cass Sez III
n 3017017 24 maggio 2017 (dep 15 giugno 2017) Pres Fiale est Ramacci ricB
Difformi -
La configurabilitagrave del reato di cui allrsquoart 2 dlgs 742000 non egrave
impedita dallrsquoeffettiva esistenza delle operazioni commerciali
intraprese noncheacute dalla veridicitagrave dei pagamenti effettuati
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Carmine Gatto)
Trib Napoli Sez VII penale Dott Ciampaglia 31 gennaio 2018 (dep 18 aprile
2018) n 1397 sent TC e altro
Leggi speciali ndash Reati tributari ndash Utilizzo di fatture per operazioni inesistenti ndash
Effettivitagrave delle operazioni commerciali ndash Irrilevanza ndash Mancata esclusione
della fattispecie ndash Elemento soggettivo ndash Consapevolezza della frode ndash
Compatibilitagrave con dolo eventuale
(art 2 dlgs 10 marzo 2000 n 74)
ldquoLrsquoeffettivo acquisto di beni non esclude la fattispecie di cui allrsquoart 2 dlgs 742000
qualora la merce sia stata acquisita da una societagrave esistente solo sulla carta cd
societagrave filtrordquo
ldquoLrsquoelemento soggettivo della fattispecie de qua consiste nella consapevolezza o
nellrsquoaccettazione del rischio (dolo eventuale) della natura di societagrave filtro della
controparte ovvero dellrsquoesistenza di una frode laquocaroselloraquo in corsordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
95
Conformi Cass Sez III 11 febbraio 2015 (dep 7 maggio 2015) n 19012 Cass
Sez III 27 aprile 2000 (dep 29 maggio 2000) n 6228
Difformi -
La configurabilitagrave del delitto di bancarotta per distrazione in
assenza della delibera assembleare
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giuseppe Musella)
Trib Napoli III Sez Coll 4 luglio 2018 (dep 1 ottobre 2018) n 8887 Pres
Spagna Est DrsquoAmbrosio FS + altri
Diritto penale ndash Bancarotta fraudolenta patrimoniale ndash Distrazione ndash Compensi
ndash Mancata delibera assembleare ndash Irregolaritagrave formale ndash Proporzione ndash
Valutazione ndash Necessitagrave
(artt 216 223 rd16 marzo 1942 n 267)
ldquoNel delitto di bancarotta fraudolenta la configurabilitagrave dellrsquoelemento soggettivo
doloso puograve escludersi qualora le operazioni compiute siano fisiologiche e
compatibili ndash sotto tutti gli aspetti - con lrsquoattivitagrave societaria complessivamente
considerata dal momento che la sussistenza di tale intento deve viceversa
ricavarsi in presenza di esborsi rilevanti idonei a ledere in modo incisivo le ragioni
dei creditorirdquo
(Nella fattispecie il Tribunale napoletano ha ritenuto che i compensi corrisposti agli
amministratori fossero certamente dovuti al pari del pagamento delle prestazioni
effettuate per le attivitagrave di progettazione tenuto conto che per oltre un anno la
societagrave continuava a godere della fiducia degli istituti di credito e che comunque
nel corso del 2012 era stata interessata da movimentazioni finanziare significative
Pertanto tali operazioni risultano perfettamente compatibili con le finalitagrave societarie
ndash rapportate ai volumi di affari ndash e non possono costituire elementi sintomatici della
volontagrave fraudolenta
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi
Difformi Cass sez V 15 gennaio 2018 n3797 Cass sez V 05 giugno 2018 n
30105
Giurisprudenza di merito ndash Leggi speciali
96
Reati urbanistici e dissequestro
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Giovanni Petranico)
Gip Trib Napoli Sez XXII Dott Carola 6 novembre 2018 (dep 7 novembre
2018) Tarchini n 2888618 RGNR n 2511918 RGGip
Leggi speciali ndash Reati urbanistici ndash Interventi di manutenzione straordinaria ndash
Frazionamento o accorpamento delle unitagrave immobiliari ndash Limiti ndash Volumetria e
originaria destinazione drsquouso
(art 3 co 1 lett b) dPR 6 giugno 2001 n 380 come modificato dallrsquoart 17 co
1 lett a) n 2 dl 12 settembre 2014 n 133 conv con modificazioni nella l 11
novembre 2014 n 164)
ldquoAi sensi dellrsquoart 3 co 1 lett b) dPR n 3802001 come modificato dallrsquoart 17
comma 1 lett a) n 2 del dl 12 settembre 2014 n 133 conv con modificazioni
nella l 11 novembre 2014 n 164 laquonellrsquoambito degli interventi di manutenzione
straordinaria sono ricompresi anche quelli consistenti nel frazionamento o
accorpamento delle unitagrave immobiliari con esecuzioni di opere anche se comportanti
la variazione delle superfici delle singole unitagrave immobiliari noncheacute del carico
urbanistico purcheacute non sia modificata la volumetria e si mantenga lrsquooriginaria
destinazione drsquousoraquordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi -
Difformi -
Condono e sospensione dellrsquoordine di demolizione delle opere
abusive
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Aldo Franceschini)
C app Napoli 28 novembre 2018 (dep 3 dicembre 2018) n 7522014 SIGE
Pres Abbamondi Rel Abbamondi Matrone e altri
Leggi speciali ndash Reati urbanistici reati paesaggistici ndash Ordine di demolizione
opere abusive ordine di rimessione in pristino ndash Istanza di condono ndash Poteri di
accertamento del giudice dellrsquoesecuzione ndash Sospensione dellrsquoordine di
demolizione
(artt 31 co 9 TUE l 23 dicembre 1994 n 724 l 28 febbraio 1985 n 47 666
cpp)
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
97
ldquoSpetta al giudice penale (ed anche al giudice dellrsquoesecuzione) verificare la
sussistenza dei presupposti affincheacute la normativa di laquocondono edilizioraquo possa essere
applicata e gli accertamenti che devono essere compiuti dal giudice penale
costituiscono compiti propri dellrsquoautoritagrave giurisdizionale ndash conformi al dettato
dellrsquoart 101 comma II art 102 104 comma I e art 112 Cost ndash che non possono
essere demandati neppure con legge ordinaria allrsquoautoritagrave amministrativa in un
corretto rapporto delle sfere specifiche di attribuzionerdquo
ldquoIn presenza di una istanza di condono che non sia stata valutata dal giudice del
merito il giudice dellrsquoesecuzione ai fini del riconoscimento degli effetti delle
procedure di laquocondono edilizioraquo esperite ai densi della L n 724 del 1994 e L n 47
del 1985 ndash nellrsquoeseguire lrsquoindispensabile verifica degli elementi di fatto e di diritto ndash
deve accertare a) il tipo di intervento realizzato e la sua riconducibilitagrave agli schemi
della normativa di sanatoria b) le dimensioni volumetriche dellrsquoimmobile c)
lrsquoepoca della sua realizzazione d) la tempestivitagrave della domanda di sanatoria e
lrsquoavvenuto laquointegrale versamentoraquo delle somme dovute ai fini dellrsquooblazione ed a
titolo di contributo concessorio ritenute congrue dallrsquoamministrazione comunalerdquo
ldquoLrsquoordine di demolizione delle opere abusive emesso con la sentenza passata in
giudicato puograve essere sospeso solo qualora sia ragionevolmente prevedibile sulla
base di elementi concreti che in un breve lasso di tempo sia adottato dallrsquoautoritagrave
amministrativa o giurisdizionale un provvedimento che si ponga in insanabile
contrasto con detto ordine di demolizionerdquo
ldquoIl motivato parere favorevole della autoritagrave preposta alla tutela del vincolo ed il
parere favorevole della Commissione per il paesaggio se certamente non consente
di ritenere estinto il reato certamente inibiscono la demolizione o la remissione in
pristino dello stato dei luoghi atteso che i provvedimenti emessi comportano una
qualificata ricognizione dellrsquoassenza di conseguenze dannose o pericolose per
lrsquoambienterdquo
(Nel caso di specie la Corte distrettuale sospendeva per sei mesi lrsquoordine di
demolizione di unrsquoopera consistente nella sopraelevazione di un precedente
manufatto con realizzazione di primo e secondo piano (ciascuno di circa 160 mq) in
attesa della definizione del procedimento di sanatoria nellrsquoambito del quale risultava
giagrave emesso parere favorevole della Commissione per il paesaggio e autorizzata la
cancellazione dellrsquoordinanza dirigenziale di acquisizione dellrsquoimmobile al
patrimonio comunale)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi con riferimento alla terza massima Cass Sez III 17 ottobre 2017 n
42978 con riferimento alla quarta massima Cass Sez III 9 febbraio 2016 n
24410 Cass Sez III 3 luglio 2007 n 37318 Cass Sez III 26 novembre 2002 n
40269 Nucci in CED Cass n 222703
Difformi -
Giurisprudenza di merito ndash Leggi speciali
98
Diritto processuale penale
Sequestro preventivo valutazione del fumus boni iuris e del
periculum in mora
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Francesco Sogliuzzo)
TdL Napoli VIII Sez Coll A) 11 settembre 2018 n 549 ord
Diritto processuale penale ndash Riesame reale ndash Sequestro preventivo ndash Particolare
tenuitagrave del fatto ndash Reati urbanistici ndash Opera abusiva completata
(art 309 321 cpp)
ldquoLrsquoapplicabilitagrave della causa di non punibilitagrave per tenuitagrave del fatto nella fase
cautelare non puograve incidere sul giudizio circa la sussistenza o meno del fumus boni
iuris Non puograve ritenersi che vi sia una parte della normativa sostanziale sottratta
allrsquoapplicabilitagrave del giudice del riesame Questrsquoultimo tuttavia deve considerare
lrsquoapplicabilitagrave dellrsquoistituto alla fattispecie concreta al fine di valutare la possibile
ipotesi assolutoria ex art 131-bis cprdquo
ldquoIl sequestro preventivo di unrsquoopera edile realizzata senza titolo abitativo in
unrsquoarea sottoposta al vincolo di interesse pubblico (DM 28 marzo 1985) deve
essere supportato da un adeguato periculum in mora tale da intendersi la prognosi
di reale compromissione degli interessi attinenti al territorio e la previsione della
ulteriore lesione del bene giuridico protetto da parte dellrsquoindagato o di terzi in
ipotesi di godimento o disponibilitagrave della cosardquo
ldquoLrsquoesistenza di una struttura abusiva ultimata non integra di per seacute i requisiti della
concretezza ed attualitagrave del pericolordquo
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi in relazione alla seconda massima Cass Sez III 24 novembre 2011 n
6599 in relazione alla terza massima Cass Sez III 14 aprile 2016 (dep 8 luglio
2016) n 28388
Difformi -
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
99
Mancato pagamento del pedaggio stradale e sequestro preventivo del
veicolo il periculum in mora deriva dalla natura della cosa sui cui egrave
disposto il sequestro
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Emma Lorena Cappuccio)
Trib SMCV 7 novembre 2018 (dep 19 dicembre 2019) ord
Diritto processuale penale ndash Riesame reale ndash Sequestro preventivo ndash Delitti contro il
patrimonio ndash Dissimulazione dello stato di insolvenza
(artt 321 322 cpp )
ldquoIl procedimento cautelare trova la sua ragione nella necessitagrave di evitare che le
conseguenze del reato siano protratte nel tempo incrementate in intensitagrave oppure di
ostacolare la commissione di ulteriori illeciti penali per lrsquoapplicazione della misura
occorre che siano sussistenti gli elementi che rendano ipotizzabile il reato per il quale si
procede ma non egrave richiesto tra i presupposti legittimanti il sequestro che la gravitagrave degli
indizi di colpevolezza sia a carico di un soggetto individuato tanto egrave vero che il vincolo
reale puograve essere disposto in procedimento contro ignotirdquo
ldquoIl silenzio serbato al momento dellrsquoingresso in autostrada egrave idoneo alla dissimulazione
dello stato di insolvenza riscontrabile pertanto nel comportamento di chi presentandosi
al casello a bordo di unrsquoautovettura ndash bene che fa presumere la capacitagrave di assolvere
lrsquoobbligo del pagamento del pedaggio in chi lo possiede ndash prenda in consegna il
talloncino aderendo in tal modo allrsquoofferta contrattuale proveniente dal gestore del
servizio autostradalerdquo
(Nella fattispecie il Tribunale del riesame ha ritenuto che lrsquoesigenza di prevenzione puograve
imporre di adottare la misura cautelare reale ogni qual volta un bene ndash quale che sia la
persona che ne dispone ndashpossa costituire strumento attraverso il quale le conseguenze del
reato vengono aggravate o protratte nel tempo esulando lrsquoaccertamento sulla effettiva
materiale disponibilitagrave del bene dal profilo cautelare essendo il predetto accertamento di
esclusiva competenza del Giudice del procedimento principale Altresigrave ha precisato come
nel caso in esame sussista il fumus del reato ex art 641 cp in quanto il conducente della
vettura transitando in autostrada nelle corsie riservate al ldquotelepassrdquo senza di fatto disporre
di tale strumento di pagamento con il suo comportamento ha profittato piugrave volte della
prestazione offerta dallrsquoente gestore della rete viaria accettando in tal modo di assumere
lrsquoobbligazione corrispettiva per facta concludentia)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi in relazione alla prima massima Cass Sez III 8 gennaio 2011 (dep 13
dicembre 2017) n 35312 in relazione alla seconda massima Cass Sez II 23 settembre
1996 (dep 28 novembre 1996) n 10247
Difformi -
Giurisprudenza di merito ndash Procedimento di prevenzione
100
Procedimento di prevenzione
La richiesta di applicazione della sorveglianza speciale nei confronti
di soggetto in espiazione di una pena detentiva superiore ai due anni
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Alfonso Tatarano)
TdP Napoli 17 aprile 2018 decr in proc n 1622012 RGMP Pres
Lomonte Rel Consiglio
Procedimento di prevenzione ndash Sicurezza pubblica ndash Misure di prevenzione
personali ndash Sospensione dellrsquoesecuzione della sorveglianza speciale nel caso di
espiazione di pena detentiva ndash Necessitagrave di verifica dellrsquoattualitagrave della
pericolositagrave ndash Inammissibilitagrave della richiesta di applicazione della sorveglianza
speciale nei confronti di soggetto in espiazione di una pena detentiva lunga
(artt 14 e 15 dlgs 6 settembre 2011 n 159)
ldquoA seguito della sentenza della Corte Costituzionale n 291 del 2011 che ha
dichiarato lrsquoillegittimitagrave dellrsquoart 15 D Lgs 6 settembre 2011 n 159 nella parte in
cui non prevede che nel caso in cui lrsquoesecuzione della misura di prevenzione
personale resti sospesa durante la detenzione per espiazione pena del prevenuto
lrsquoorgano che ha disposto lrsquoapplicazione non debba valutare anche drsquoufficio la
permanenza delle condizioni di pericolositagrave dellrsquointeressato nel momento
dellrsquoesecuzione della misura e dellrsquointroduzione del co 2-ter dellrsquoart 14 che
impone allrsquoorgano competente successivamente allrsquoespiazione di una pena
detentiva non inferiore a due anni di rivalutare la persistenza delle condizioni di
pericolositagrave sociale dellrsquointeressato deve ritenersi che nellrsquoipotesi di prolungata
espiazione della pena detentiva la richiesta dellrsquoorgano proponente volta a valutare
lrsquoattualitagrave della pericolositagrave prospettata sia sostanzialmente inammissibile Deve
infatti osservarsi che in conseguenza del mutato assetto normativo il giudizio
sullrsquoattualitagrave emesso nellrsquoambito di un procedimento che ha come destinatario un
soggetto che dopo lrsquoadozione del provvedimento resteragrave detenuto in espiazione pena
per un periodo di almeno due anni egrave in sostanza ldquotamquam non essetrdquo dovendo lo
stesso giudizio essere necessariamente ripetuto dopo la cessazione della pena
detentiva e prima dellrsquoesecuzione del provvedimentordquo
(Fattispecie nella quale il Tribunale ha dichiarato inammissibile la richiesta di
applicazione della misura di prevenzione della sorveglianza speciale nei confronti di
un soggetto condannato in espiazione con fine pena (abbondantemente) superiore ai
due anni termine minimo questrsquoultimo previsto dal co 2-ter dellrsquoart 14 per radicare
lrsquoobbligo di verifica dellrsquoattualitagrave della pericolositagrave sociale da parte dellrsquoorgano
competente allrsquoapplicazione della misura Ha ritenuto il Tribunale che
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
101
lrsquoadempimento della verifica della permanenza della pericolositagrave sociale
successivamente alla cessazione dellrsquoesecuzione della pena comporterebbe un
rallentamento nella celeritagrave dellrsquoapplicazione della misura vanificando di fatto
lrsquointeresse dellrsquoorgano proponente a conseguire una rapida sottoposizione del
proposto alla misura evitando il pericolo di dilazioni)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi con riferimento alla necessitagrave di procedere alla verifica dellrsquoattualitagrave della
pericolositagrave sociale del proposto allrsquoesito dellrsquoespiazione Cass Sez V 13 giugno
2016 (dep 29 luglio 2016) n 33345 Cartanese in CED Cass n 268046
Difformi -
I requisiti per lrsquoapplicazione del controllo giudiziario delle imprese
su richiesta del privato
(scheda illustrativa e massima redazionale a cura di Antonio Scotto Rosato)
Tribunale SMCV Sez Misure di prevenzione 2 maggio 2018 n 3 decr
Procedimento di prevenzione ndash Controllo giudiziario delle aziende ndash Finalitagrave ndash
Requisiti ndash Occasionalitagrave
(art 34-bis dlgs 6 settembre 2011 n159)
ldquoLa nuova misura dettata dallrsquoart 34-bis nasce dalla necessitagrave di adattare alle
mutate realtagrave socio-economiche gli strumenti giagrave esistenti in tema di contrasto alla
criminalitagrave organizzata adeguandoli alle diverse forme di intervento dei fenomeni
criminogeni nellrsquoimpresa ma tenendo al contempo nella giusta considerazione le
esigenze di salvaguardia della proprietagrave privata e della libera iniziativa economica
con particolare attenzione alle inevitabili conseguenze sul piano sociale ed alle
pesanti ricadute sui livelli occupazionali noncheacute sulla stessa efficienza ed efficacia
dellrsquoazione amministrativardquo
ldquoIl ricorso alla misura di cui allrsquoart 34-bis su impulso del privato egrave di natura
sussidiaria utilizzabile solo ove venga riscontrato il tratto di agevolazione
dellrsquoattivitagrave economica rispetto ad entitagrave criminali e pertanto deve collocarsi fra le
previsioni legislative che hanno come obiettivo la bonifica delle imprese nellrsquoottica
del salvataggio dal rischio di infiltrazioni mafiose dovendosi interpretare quale
strumento finalizzato alla conservazione delle imprese una volta depurate dagli
aspetti di illegalitagraverdquo
ldquoAffincheacute possa ricorrersi allo strumento previsto dallrsquoart 34-bis egrave necessario che
lrsquoimpresa sia soggetta ad un tentativo di infiltrazione mafiosa che tuttavia tale
Giurisprudenza di merito ndash Procedimento di prevenzione
102
fenomeno di infiltrazione abbia il carattere dellrsquooccasionalitagrave ed infine che
lrsquoimpresa sia stata destinataria di unrsquoinformativa antimafia tempestivamente
impugnatardquo
(Nel caso di specie il Tribunale nellrsquoaccogliere lrsquoistanza di parte ammetteva il
controllo giudiziario di cui allrsquoart 34-bis per anni due ritenendo sussistenti tutti i
requisiti richiesti dalla norma quali il carattere occasionale del tentativo di
infiltrazione camorristica noncheacute la sussistenza di una informativa antimafia
debitamente impugnata)
Giurisprudenza di legittimitagrave
Conformi -
Difformi -
Programmazione eventi e suggerimenti bibliografici
103
Programmazione eventi
- 25 marzo 2019 Le modifiche allrsquoart 4-bis OP il nuovo regime
penitenziario dei reati contro la pubblica amministrazione relatori Prof
Giuseppe Tabasco Dott Marco Carbone Dottssa Filomena Capasso
Dott Valentino Battiloro Avv Dario Gagliano Avv Gaetano Balice
- 16 aprile 2019 Trattamento dati personali privacy riservatezza nei
recenti interventi legislativi relatori Dott Alfredo Guardiano Prof
Avv Pasquale Troncone Profssa Vania Maffeo
- maggio 2019 La Corte di Strasburgo e la confisca senza condanna
lrsquoattesa sentenza della Grande Chambre (C edu GC 28 giugno 2018
GIEM Srl e altri c Italia)
- maggio 2019 La riforma della prescrizione ai tempi del populismo
penale
Centro Studi ldquoGiovanni Bisognirdquo
104
Suggerimenti bibliografici
Bellucci G Il patrocinio a spese dello Stato Giappichelli 2019 p 224
Della Ragione L (a cura di) La legge anticorruzione 2019 Giuffregrave
2019 p 98
Falato F (a cura di) Appunti di cooperazione giudiziaria penale II ed
ESI 2019 p 244
Manduchi C (a cura di) Contrasti giurisprudenziali penali 2018
Giuffregrave 2019 in corso di pubblicazione
Pennetta A L Bullismo Cyberbullismo e nuove forme di devianza
Giappichelli 2019 p 344