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ARTICOLAZIONE DEL PIANO E SVILUPPO TARIFFARIOed ha riguardato la verifica dei costi e ricavi del...

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Convenzione di affidamento

Allegato 2

Autorità di Ambito Territoriale Ottimale n. 3 del Medio Valdarno

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Sommario

6 ARTICOLAZIONE DEL PIANO E SVILUPPO TARIFFARIO ..................................3

6.1 Premessa.............................................................................................................................3

6.2 L’analisi degli scostamenti sul periodo trascorso...........................................................5 6.2.1 Investimenti .................................................................................................................5 6.2.2 Ammortamenti e Remunerazione................................................................................9 6.2.3 Costi operativi ...........................................................................................................10

6.2.3.1 Le regole previste dalla Convenzione ...................................................................10 6.2.3.2 L’analisi degli scostamenti: metodologia..............................................................11 6.2.3.3 Gli esiti della valutazione dei costi operativi di Publiacqua .................................12

6.2.4 Ricavi e calcolo dei conguagli ..................................................................................15 6.2.5 Le restituzioni sulla tariffa di depurazione (sentenza C.C. 335/2008)......................17 6.2.6 La verifica dei livelli di servizio ...............................................................................19 6.2.7 L’andamento dei volumi erogati nel periodo 2007-2009..........................................22

6.3 Lo sviluppo tariffario futuro (2010-2021) .....................................................................24 6.3.1 La definizione del programma degli interventi .........................................................24 6.3.2 Ammortamenti e Remunerazione sul capitale investito............................................32 6.3.3 I costi operativi..........................................................................................................36

6.3.3.1 I costi per nuove attività ........................................................................................36 6.3.3.2 Costi relativi al contenzioso sorto con i dipendenti per l’anzianità di servizio.....45 6.3.3.3 Perdite su crediti di competenza dal 2010.............................................................46 6.3.3.4 I costi operativi da inserire nel calcolo della tariffa reale media ..........................47 6.3.3.5 I costi operativi di riferimento ed il recupero di efficienza previsto dal Metodo..49

6.3.4 Il modello gestionale e organizzativo previsto..........................................................51 6.3.5 Pagamenti agli Enti Locali ........................................................................................53 6.3.6 Le ulteriori componenti tariffarie ..............................................................................59

6.3.6.1 Le rettifiche dei costi totali....................................................................................59 6.3.6.2 Le correzioni per ricavi tariffari diversi ................................................................62 6.3.6.3 I conguagli sul passato ..........................................................................................63

6.3.7 Gli interessi su alcune componenti tariffarie.............................................................63 6.3.8 Lo sviluppo della tariffa reale media e il limite del K ..............................................64 6.3.9 L’individuazione dei ricavi regolati ..........................................................................65 6.3.10 La determinazione di tariffe per acquedotto, fognatura, depurazione.......................68 6.3.11 L’articolazione tariffaria per l’anno 2011 .................................................................72

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Convenzione di affidamento

Allegato 2

Autorità di Ambito Territoriale Ottimale n. 3 del Medio Valdarno

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6 ARTICOLAZIONE DEL PIANO E SVILUPPO TARIFFARIO

6.1 Premessa

Dall’anno 2002, anno di affidamento del Servizio Idrico Integrato (SII) alla società Publiacqua SpA, sono state approvate due revisioni tariffarie.

La prima revisione è stata approvata il 26 maggio 2006, con delibera 1/2006 (Revisione 2006) ed ha riguardato la verifica dei costi e ricavi del gestore sul triennio 2002-2004 e la proiezione dei nuovi costi per il periodo residuo 2005-2021.

La seconda revisione, è stata approvata l’11 luglio 2007 con delibera 2/2007 (Revisione 2007) e con essa sono stati definiti i nuovi costi per il periodo 2007-2021. Questa seconda revisione è avvenuta prima del normale periodo regolatorio previsto dal Metodo Normalizzato che è pari ad un triennio. Fatti eccezionali, che sono intervenuti nel periodo 2006-2007, hanno giustificato questa revisione straordinaria, tra i quali ricordiamo:

• la modifica del perimetro del servizio idrico integrato, oggetto dell’affidamento al gestore unico di ambito, con l’inclusione dei Comuni del Chianti;

• la determinazione dei conguagli sui ricavi per l’anno 2004 non definita nella revisione ordinaria di maggio 2006;

• la presenza di scostamenti sui ricavi per gli anni 2005 e 2006 superiori al 2%, che in base alla Convenzione di affidamento danno luogo a revisione straordinaria del Piano di Ambito;

• l’ulteriore contrazione dei volumi erogati, con influenza non secondaria sul calcolo della tariffa reale media (TRM) e sul rispetto del limite K previsto dal Metodo Normalizzato.

Dall’ultima revisione approvata sono trascorsi tre anni. Con l’anno 2010 scadono, quindi, i termini previsti dalla Convenzione di affidamento per l’approvazione della terza revisione ordinaria con la quale l’AATO è tenuta ad aggiornare il Piano di Ambito e la Tariffa Reale Media per il periodo 2010-2021.

In data 17 dicembre 2010 con delibera n. 17/2010, l’Assemblea dell’Autorità di Ambito ha, quindi, approvato lo sviluppo tariffario 2010-2021, rappresentato in tabelle allegate al provvedimento.

Contestualmente ha affidato al Consiglio di amministrazione dell’Autorità il compito di provvedere alla redazione del nuovo testo del Capitolo 6 del Piano di Ambito, contenente il commento e l’illustrazione delle tabelle relative al profilo tariffario approvato.

Questa terza revisione tariffaria si caratterizza essenzialmente per l’aggiornamento delle regole sottese alla revisione tariffaria, contenute nella Convenzione di affidamento e nelle interpretazioni al DMLLPP 1/08/96 (c.d. Metodo Normalizzato).

In merito al primo aspetto, ovvero il Metodo Normalizzato, si segnala che, nonostante la Commissione Nazionale di Vigilanza sulle Risorse Idriche (Conviri)1 abbia più volte dichiarato,

1 Si veda www.conviri.it

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nelle ultime due relazioni annuali al Parlamento di voler aggiornare il Metodo tariffario, il Metodo vigente risale ancora al DMLLPP 1/08/96. In aggiunta ad esso, tuttavia, la Commissione, con la pubblicazione di pareri, nonché istruttorie dirette sui Piani di Ambito che si traducono in delibere2, ha arricchito il quadro nazionale in tema di revisione tariffaria, inserendosi, quindi come ulteriore elemento di regolazione in materia. Ne è derivata una tendenza a non considerare la fonte normativa contenuta nel Metodo Normalizzato quale unica in grado di disciplinare i multiformi aspetti della revisione tariffaria.

In merito al secondo aspetto si evidenzia che in data 18 dicembre 2009 con delibera assembleare n. 9/09 (di seguito Convenzione 2009) è stata aggiornata la Convenzione di affidamento sottoscritta nel dicembre 2001. La nuova Convenzione è stata poi sottoscritta dalle parti in data 25 ottobre 2010.

Ad oggi sono, inoltre, in corso di aggiornamento gli allegati alla Convenzione 2009, per i quali l’AATO e la società stanno lavorando con un tavolo di confronto. Pertanto, alcuni aspetti di dettaglio non disciplinati nei testi delle due Convenzioni, sono tratti dal capitolo 6 del Piano di Ambito approvato con la revisione 2007 come allegato alla Convenzione.

In sintesi, sulla base di quanto sopra, i riferimenti utilizzati per la predisposizione della terza revisione tariffaria sono:

• Metodo Normalizzato;

• Convenzione 2009;

• Interpretazioni del Conviri (delibere e pareri);

• Cap.6 del Piano di Ambito approvato l’11 luglio 2007.

Come noto la Revisione tariffaria consta di due momenti: uno rivolto al passato in cui vengono svolte una serie di verifiche volte a controllare la corrispondenza delle previsioni contenute nel Piano di Ambito (PdA) rispetto a quanto effettivamente accaduto, l’altro rivolto al futuro per la determinazione della nuova tariffa reale media.

I capitoli che seguono sono strutturati tenendo conto di queste due fasi.

2 Il Comitato, oggi Commissione, nell’ambito delle attività previste dall’art. 161 del D. Lgs. 152/2006 […] “verifica la corretta redazione del piano d’ambito, esprimendo osservazioni, rilievi e prescrizioni sugli elementi tecnici ed economici e sulla necessità di modificare le clausole contrattuali e gli atti che regolano il rapporto tra le Autorità di Ambito e i gestori in particolare quando ciò sia richiesto dalle ragionevoli esigenze degli utenti”.

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6.2 L’analisi degli scostamenti sul periodo trascorso

La verifica sul passato è stata effettuata rispettando i disposti contenuti nell’art. 18, c. 3 della Convenzione 2009 che stabilisce “In sede di Revisione Ordinaria, l’Autorità verificherà per ciascuno degli anni del periodo di regolazione:

a) l’importo della spesa per gli investimenti sostenuta per il raggiungimento di ogni singolo Standard Tecnico e l’importo del totale del capitale investito;

b) il raggiungimento degli Standard Tecnici; c) il raggiungimento degli Standard Organizzativi; d) l’avvenuto adempimento di tutti gli obblighi di comunicazione ed ogni altro evento

suscettibile di penalizzazione ai sensi dell’Art. 39; e) l’importo dei Ricavi Regolati e dei Ricavi Regolati Effettivi; f) l’importo delle perdite su crediti risultanti in bilancio; g) l’entità dei volumi fatturati nel triennio; h) l’importo dei Costi Operativi Effettivi sostenuti dal Gestore nel triennio e le grandezze

tecniche alla base del calcolo dei Costi Operativi di Riferimento; i) l’importo degli ammortamenti e della remunerazione del capitale investito sostenuti dal

Gestore nel triennio; j) l’importo dei Ricavi Non Regolati come previsti dal Piano d'Ambito ivi inclusi quelli

attinenti gli Extraflussi; k) l’importo dei rimborsi agli Utenti a seguito di determinazioni di autorità competenti o di

pronunce giurisprudenziali; l) il valore del Tasso Effettivo di Inflazione”.

A scopo illustrativo le attività sopra menzionate sono state raggruppate nelle seguenti valutazioni:

• verifica degli investimenti realizzati e delle relative componenti tariffarie (ammortamenti e remunerazione);

• verifica dei costi operativi e delle perdite su crediti;

• controllo delle poste di ricavo del Gestore per il calcolo dei conguagli in tariffa;

• stima dell’ammontare delle restituzioni agli utenti non depurati a seguito della sentenza CC 335/2008;

• verifica degli obblighi contrattuali e il calcolo di eventuali penali;

• verifica del volume erogato.

Nei paragrafi seguenti sono richiamati i tratti salienti dei risultati ottenuti su ciascun elemento.

6.2.1 Investimenti

La valutazione degli investimenti realizzati sul passato è stata un’attività complessa che ha visto gli uffici dell’Autorità di Ambito impegnati nella verifica diretta dei dati analitici contenuti nel libro cespiti di Publiacqua. Per tale valutazione, infatti, sono stati estratti nuovamente dalla società i dati analitici dei libri cespiti dal 2005 al 2009. Per il 2002-2004 sono state considerate valide le estrapolazioni effettuate con la revisione di luglio 2007.

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L’estrazione si è resa, inoltre, necessaria, per rispettare le prescrizioni del DM Ambiente del 30 settembre 2009 “Criteri e dei parametri per la restituzione agli utenti della quota di tariffa non dovuta riferita al servizio di depurazione” a seguito della sentenza della Corte Costituzionale 335/2008. Secondo l’art. 5 di tale decreto l’Autorità di Ambito è tenuta a calcolare le restituzioni della quota tariffa di depurazione agli utenti non serviti da depurazione al netto dei “costi effettivamente sostenuti per le attività di progettazione, realizzazione, completamento dell'impianto di depurazione a servizio di ciascun utente avente diritto alla restituzione”. Per calcolare tali costi si è reso, quindi, necessario estrarre dalle commesse di investimento e dal libro cespiti di Publiacqua i dati sugli investimenti effettuati per singolo impianto di depurazione ed afferenti gli utenti non serviti da depurazione3.

Dall’anno dell’affidamento (2002) al 2009 Publiacqua ha realizzato 374 milioni di euro circa di investimenti. Di questi 49,8 milioni di euro (13,3%) sono stati finanziati da contributi a fondo perduto, i rimanenti 324,3 milioni di euro sono da imputare alla tariffa del SII. Come si può vedere dall’analisi degli scostamenti contenuta nel Tabella 1, che mette a confronto gli investimenti previsti nel Piano di Ambito con quelli effettivamente realizzati4, la tariffa del SII si è fatta carico di ammortamenti e remunerazione per un capitale investito non realizzato pari a 38,4 milioni di euro circa (Tabella 1).

3 Per approfondimenti si veda paragrafo 6.2.5. 4 La verifica della spesa per il riallineamento del capitale investito avviene confrontando i valori degli investimenti realizzati nell’ATO 3 al netto dei nuovi allacciamenti, con il vincolo della spesa per investimenti prevista nel Piano di Ambito adeguato con l’applicazione del tasso di inflazione programmato.

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Tabella 1: Sviluppo degli investimenti dal 2002 al 2009, valori in euro

Investimenti al lordo dei contributi 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 Totale Acquedotto 28.613.395 25.174.301 25.973.132 25.033.973 22.669.491 18.552.754 18.804.526 18.489.916 183.311.488 Fognatura 6.084.285 8.705.784 7.669.984 9.280.083 8.050.538 7.169.098 7.127.232 7.620.211 61.707.215 Depurazione 17.430.456 23.859.588 10.879.323 4.515.433 5.121.559 4.185.977 5.554.931 3.932.459 75.479.726 Servizi generali 7.144.392 12.405.791 5.339.120 9.763.240 -107.869 6.331.041 7.321.008 5.425.887 53.622.611 Totale 59.272.529 70.145.464 49.861.558 48.592.728 35.733.719 36.238.871 38.807.698 35.468.474 374.121.040 Contributi a fondo perduto 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 Totale Acquedotto 1.072.198 1.162.672 1.681.719 2.166.605 2.463.071 2.364.997 3.025.624 3.233.074 17.169.959 Fognatura 71.189 143.408 423.099 485.395 1.152.652 1.253.112 217.636 2.334.480 6.080.971 Depurazione 8.282.220 11.177.782 4.543.848 739.347 507.879 914.103 -276.412 -65.235 25.823.533 Servizi generali 0 2.081 108.430 13.191 35.142 5.873 130.228 447.628 742.574 Totale 9.425.607 12.485.943 6.757.096 3.404.538 4.158.744 4.538.086 3.097.077 5.949.947 49.817.037 Investimenti al netto dei contributi 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 Totale Acquedotto 27.541.198 24.011.629 24.291.413 22.867.369 20.206.420 16.187.757 15.778.902 15.256.842 166.141.530 Fognatura 6.013.096 8.562.376 7.246.884 8.794.688 6.897.886 5.915.986 6.909.595 5.285.731 55.626.244 Depurazione 9.148.236 12.681.805 6.335.475 3.776.085 4.613.679 3.271.875 5.831.343 3.997.694 49.656.193 Servizi generali 7.144.392 12.403.710 5.230.690 9.750.048 -143.010 6.325.168 7.190.780 4.978.259 52.880.037 Totale 49.846.921 57.659.521 43.104.462 45.188.190 31.574.975 31.700.785 35.710.621 29.518.527 324.304.003 Piano di Ambito 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 Totale PdA inflazionato lordo contributi 47.711.704 55.047.834 57.253.652 51.581.397 42.995.557 56.607.813 57.597.471 58.304.362 427.099.789 PdA inflazionato netto contributi 41.255.992 48.501.744 50.596.278 44.902.668 34.351.932 42.006.292 47.462.260 53.622.368 362.699.534 Analisi degli scostamenti 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 Totale Scostamento su investimenti al lordo 11.560.825 15.097.630 -7.392.094 -2.988.669 -7.261.838 -20.368.942 -18.789.773 -22.835.888 -52.978.749 Scostamento su investimenti al netto 8.590.929 9.157.777 -7.491.816 285.522 -2.776.957 -10.305.507 -11.751.639 -24.103.841 -38.395.531

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Con la revisione di luglio 2007 si è stabilito, tuttavia, di riconoscere al gestore una parte di investimenti collegati agli allacciamenti non coperti dai contributi degli utenti (par. 6.3.2.1, capitolo 6, Revisione anno 2007). L’ammontare di questi mancati ricavi ammonta per il periodo 2005-2007 a circa 2,5 milioni di euro5 e rappresenta un riconoscimento del tutto straordinario, la cui fonte normativa è il PdA del 2007. Il riconoscimento di questi investimenti in allacciamenti conduce lo scostamento degli investimenti netti da -38,4 milioni di euro a -35,9 milioni di euro circa6. Con il conguaglio sugli ammortamenti e la remunerazione, la tariffa futura dovrà restituire agli utenti i maggiori ammortamenti e remunerazione percepiti dal soggetto gestore su quest’ultimo importo.

Oltre alla realizzazione di nuovi investimenti per 374 milioni di euro, Publiacqua SpA nel corso dei primi anni di affidamento si è anche fatta carico dell’acquisto del ramo di impresa dei sei Comuni del Chianti, subentrati nell’affidamento del SII nel 2007 con la revisione straordinaria di luglio 2007. Da un punto di vista tariffario l’ingresso dei sei comuni nel Chianti ha comportato il riconoscimento di un capitale investito cui riconoscere remunerazione e ammortamenti, costituito dall’acquisto del ramo di impresa effettuato al costo storico, come risultante dai libri contabili di Publiacqua SpA e dai successivi investimenti realizzati da Publiacqua SpA fino al 31 dicembre 2006. L’ammontare degli investimenti realizzati sul bacino del Chianti al 31 dicembre 2006, al netto del fondo ammortamento e dei contributi a fondo perduto, verificati con le nuove estrazioni su libro cespiti portano ad un capitale investito netto pari a 25,8 milioni di euro.

Tabella 2: Gli investimenti realizzati al 2009 da riconoscere ai fini della remunerazione sul capitale investito

Descrizione EuroInvestimenti realizzati 374.121.040Contributi a fondo perduto -49.817.037Fondo ammortamento -87.848.427Investimenti sul Bacino del Chianti al 31.12.2006 25.897.014Allacciamenti non coperti da contributi 2005-2007 2.504.886Totale 264.857.477

5 I costi di allacciamento non coperti dai relativi prezzi applicati all’utenza sono costituiti da 1,6 milioni di euro, per gli anni 2005-2006 e 0,9 milioni di euro per l’anno 2007. 6 Al riguardo preme puntualizzare che la pianificazione è effettuata senza tener conto degli allacciamenti e che l’inserimento dei mancati ricavi sugli allacciamenti è stato un modo del tutto straordinario per finanziare mediante la tariffa del SII i minori ricavi scaturenti dalle attività di allacciamento (per approfondimenti si veda par. 6.3.1).

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6.2.2 Ammortamenti e Remunerazione

La Convenzione 2009 all’art.18, comma 13 prevede “[…] qualora l’ammontare degli ammortamenti e della remunerazione previsti nel triennio oggetto di Revisione si discosti dal valore degli ammortamenti e remunerazione effettivi, sarà effettuato un conguaglio di segno opposto, pari all’intero ammontare dello scostamento. Alle somme maturate annualmente verranno aggiunti gli interessi a decorrere dall’anno in cui i relativi scostamenti si sono verificati, sulla base del Tasso Effettivo del Finanziamento”.

Il periodo in cui effettuare il conguaglio sugli ammortamenti (A) e la remunerazione (R) parte dal 2005, in quanto con la revisione approvata a luglio 2007, non era stato completato il calcolo del conguaglio su A e R per il periodo pregresso (2005 e 2006).

Come si può vedere dalla Tabella 3, Publiacqua SpA ha registrato minori ammortamenti rispetto a quanto riconosciuto in tariffa, per il periodo 2005-2009, pari a 7,3 milioni di euro. Sulla remunerazione i conguagli ammontano a circa 4 milioni di euro. L’ammontare complessivo da portare a riduzione dei costi della TRM futura è pari a 11,3 milioni di euro.

La Convenzione 2009 all’art.18, comma 13, prevede che sugli importi dei conguagli maturati annualmente sono aggiunti gli interessi a decorrere dall’anno in cui i relativi scostamenti si sono verificati sulla base del tasso effettivo del finanziamento. In questa terza revisione tariffaria, in via del tutto eccezionale, l’ammontare di questi interessi non sono conteggiati al pari degli interessi sui conguagli dei ricavi e dei ritardati pagamenti nei canoni di concessione da parte della società.

Tabella 3: Confronto tra Ammortamenti e Remunerazione di Piano ed effettivi, valori in euro

Descrizione 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 Totale 2005-2009Ammortamenti previsti nel Piano di Ambito 1.421.400 4.580.220 7.840.268 9.604.800 12.415.385 17.657.367 20.994.050 23.893.226 84.564.828Ammortamenti effettivi di gestione 1.373.344 2.879.961 6.401.449 8.555.299 11.971.709 17.225.492 18.662.698 20.803.737 77.218.934Differenza Ammortamenti 48.056 1.700.259 1.438.819 1.049.501 443.676 431.876 2.331.352 3.089.489 7.345.894 Remunerazione prevista nel Piano 1.356.132 4.361.817 7.495.911 10.314.374 12.513.925 16.392.045 18.463.797 20.721.557 78.405.697Remunerazione spettante per l'effettiva gestione 1.395.893 4.388.548 7.532.129 10.351.106 12.406.572 16.111.340 17.302.323 18.235.006 74.406.346Differenza Remunerazione -39.761 -26.731 -36.218 -36.732 107.353 280.705 1.161.473 2.486.551 3.999.351

Differenza ammortamento e remunerazione

(2002-2004) 3.084.424Differenza ammortamento e remunerazione

(2005-2009) 11.345.245

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6.2.3 Costi operativi

I costi operativi da inserire nella tariffa del SII sono il risultato della somma:

1. della proiezione dei costi operativi del passato, determinati tenendo conto delle regole previste dall’art. 18 della Convenzione 2009;

2. di ulteriori componenti relative a:

• costi legati a nuove attività;

• costi relativi al contenzioso sorto con i dipendenti per l’anzianità di servizio;

• perdite su crediti di competenza dal 2010.

Nei paragrafi seguenti sono illustrati i risultati relativi all’analisi degli scostamenti dei costi operativi sul triennio 2007-2009 (punto 1).

6.2.3.1 Le regole previste dalla Convenzione

Con le ultime due revisioni effettuate (maggio 2006 e luglio 2007), l’Autorità di Ambito, valutando la distanza fra i costi di Piano e quelli effettivi della società aveva rivisto il modello gestionale sotteso alla base di calcolo dei costi operativi, confermando nel primo caso le previsioni iniziali (maggio 2006), aumentando nel secondo caso i costi iniziali (luglio 2007)7.

Con questa terza revisione tariffaria le regole della Convenzione sono state modificate, per cui è stato limitato l’aspetto discrezionale dell’Autorità di Ambito.

La Convenzione 2009 all’art. 18, c. 11 prevede che i costi operativi del Piano di Ambito siano modificati secondo la seguente procedura:

a) si determina la differenza fra Costi Operativi Effettivi sostenuti nel triennio precedente e i Costi Operativi del Piano d’Ambito, questi ultimi rivalutati secondo il Tasso di Inflazione Programmata;

b) la differenza ottenuta si capitalizza al momento della revisione ordinaria con il Tasso Effettivo di Inflazione;

c) nel caso in cui la differenza fosse di segno negativo (Costi Operativi Effettivi < Costi Operativi) si calcola il valore medio annuale dello scostamento, se ne cambia il segno e si procede come al punto c); in caso contrario (Costi Operativi Effettivi > Costi Operativi), il Gestore non potrà avanzare alcuna pretesa di rivalsa in Tariffa Reale Media di tale differenza nella componente dei costi operativi;

d) il valore medio annuale dello scostamento, rivalutato per un ulteriore anno utilizzando il Tasso di Inflazione programmata, è sottratto per una percentuale pari al 50% ai Costi Operativi del successivo triennio, capitalizzati al momento della revisione ordinaria con il Tasso Effettivo di Inflazione ;

e) dal suddetto valore è poi decurtato, per tutti e tre gli anni del nuovo triennio, il recupero di efficienza previsto dal Metodo Normalizzato, tenendo conto della distanza dai costi

7 Sulla base delle disposizioni contenute nella Convenzione 2001 è previsto che il modello gestionale alla base della stima dei costi operativi possa essere aggiornato dall’Autorità in sede di revisione tariffaria. L’art. 11, c. 1 dei patti aggiunti stabilisce: “L’Autorità si riserva la possibilità, in sede di revisione triennale, variazioni al modello gestionale”.

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operativi di riferimento riaggiornati con l’evoluzione delle grandezze tecniche e con il Tasso Effettivo di Inflazione.

Con la Convenzione 2009 l’analisi degli scostamenti diventa un punto fondamentale per il ricalcolo dei nuovi costi operativi di progetto. E’ previsto, infatti, un meccanismo che limita il potere dell’Autorità di Ambito, che rende meno automatico riposizionare i costi operativi del 2010 dai costi realizzati nell’ultimo consuntivo (2009), ovvero la media degli ultimi tre anni (2007-2009).

Le nuove regole prevedono, infatti, che, per il 2010, indipendentemente dai costi operativi raggiunti negli ultimi esercizi, si continuino ad utilizzare le stime definite con la revisione di luglio 2007, cui sottrarre una differenza scaturente dalla valutazione dei costi operativi ottenuti da Publiacqua SpA nel periodo 2007-2009. Nello specifico le nuove regole stabiliscono che dai costi operativi inizialmente previsti, sia sottratto il 50% del valore medio annuale dello scostamento fra costi di Piano e costi realizzati.

6.2.3.2 L’analisi degli scostamenti: metodologia

L’analisi degli scostamenti consiste nell’effettuare un confronto fra i costi operativi riconosciuti nel Piano di Ambito e, quindi, nella tariffa e quelli sostenuti dalla società.

Questa attività di confronto è stata effettuata in tutte le revisioni tariffarie, sia in quella approvata a maggio 2006, che nella successiva straordinaria di luglio 2007. In entrambe le revisioni, l’esame dello scostamento dei costi operativi effettivi da quelli di Piano aveva come unica finalità quella di verificare la validità delle stime fatte in sede di stesura del Piano di Ambito.

Con la prima revisione l’esame dello scostamento, effettuato in contraddittorio con la società, ha portato ad una riconferma dei costi operativi di progetto inizialmente previsti, cui furono aggiunti alcuni costi non previsti, quali i costi per la gestione dell’invaso di Bilancino e della pulizia e manutenzione delle caditoie stradali.

Con la seconda revisione l’esame dello scostamento ha portato gli uffici dell’Autorità a rideterminare una nuova curva di costi operativi, partendo da quelli dell’azienda e relativi ad un pre-consuntivo 2006, in quanto comprensivi della gestione di sei nuovi Comuni dell’area Chianti non previsti nel Piano iniziale.

Ai fini della quantificazione del livello dei costi operativi di consuntivo, l’Autorità, in coerenza con quanto indicato nel primo documento di consultazione sulla revisione, conclusosi con un documento sulle linee guida sulla revisione del 20058, ha effettuato alcune rettifiche ai costi di gestione esposti nel bilancio della società. Con la revisione approvata nel luglio 2007 le rettifiche sui costi operativi si sono meglio esplicitate e dettagliate (si veda paragrafo 6.3.4 e seguenti del capitolo 6, revisione 2007).

Nelle due revisioni l’Autorità, mediante opportune analisi, ha escluso dal computo dei costi riconosciuti alcune voci per le quali la copertura è già implicitamente garantita nei meccanismi di regolazione (ad esempio tramite gli ammortamenti e la remunerazione del capitale investito, che copre i costi per le fonti di finanziamento sugli investimenti e le tasse), o in relazione alle quali il riconoscimento non può essere effettuato, perché si tratta di una pura e semplice partita di giro, in quanto fra i ricavi troviamo il rimborso dell’onere presentato nei costi della produzione, 8 www.ato3acqua.toscana.it/documenti-e-normativa/documenti-aato/documenti-in-consultazione/Revisione_triennale/.

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o in relazione alle quali il riconoscimento risulta afferente ad altre attività svolte in concorrenza, ma per le quali il gestore si avvale di tutta la struttura tecnica e della sede, remunerate dalla tariffa del servizio idrico integrato.

In particolare sono state escluse le voci di costo relative a:

• canone di concessione; • ammortamenti; • capitalizzazioni di materiali e personale e altri costi indiretti; • accantonamenti a fondo rischi e spese future eccedenti il limite fiscale; • svalutazione crediti oltre il 2% dei ricavi regolati; • rimborsi di vario genere a rettifica dei costi della produzione rappresentati nella classe B di

conto economico; • ricavi per l’80% per attività svolte fuori del SII, ma effettuate con personale, materiali, sede

di Publiacqua SpA; fra queste a titolo di esempio si annoverano: ricavi per lavori c/utenti, ricavi analisi laboratorio, vendita di acqua all’ingrosso e autobotte, gestione impianti sollevamento acque meteoriche, ricavi dal gestore ferroviario RFI, telecontrollo c/terzi, ecc.

• oneri per sanzioni, penali, risarcimenti automatici e simili all’utenza;

Per quanto riguarda il trattamento degli oneri tributari, l’Autorità ha escluso dal riconoscimento le imposte dirette, la cui copertura è garantita nella remunerazione del capitale investito, mentre ha incluso le imposte indirette, quali ad esempio la tassa per l’occupazione del suolo pubblico e la tassa rifiuti, in quanto la remunerazione di tali oneri, pur di natura tributaria, non è considerata nella determinazione della remunerazione del capitale investito.

L’Autorità ha inoltre sempre riconosciuto gli oneri e i proventi straordinari contabilizzati nei bilanci successivi e relativi ai costi della produzione.

I ricavi da altre prestazioni accessorie e dalle prestazioni opzionali propri delle attività regolate, che concorrono alla copertura dei costi del servizio, non sono stati sottratti dai costi operativi lordi, ma considerati nel montante del calcolo del conguaglio sui ricavi.

6.2.3.3 Gli esiti della valutazione dei costi operativi di Publiacqua

Sui dati a consuntivo di Publiacqua SpA l’Autorità di Ambito ha effettuato le rettifiche secondo i criteri definiti con la revisione di luglio 2007 (pagg. 19 e seguenti del capitolo 6):

• attività varie: rettifica pari all'80% dei ricavi;

• rimborsi e contributi: rettifica al 100%;

• riconoscimento di svalutazione crediti fino ad un ammontare massimo del 2% dei ricavi regolati, in quanto riconosciuti nella revisione di luglio 2007;

• riconoscimento di sopravvenienze attive e passive straordinarie aventi natura di costo operativo nei limiti massimi ammessi dalle leggi fiscali;

• accantonamento a fondo rischi e spese future eccedenti il limite fiscale: questo comporta l'azzeramento degli accantonamenti e il riconoscimento dell'utilizzo fondo rischi e spese future ammessi fiscalmente (art. 101 TUIR).

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In questo modo le rettifiche compiute sui dati di bilancio si sono rese coerenti con i dati di Piano di Ambito. L’analisi degli scostamenti ha, infatti, l’obiettivo di indicare, rispetto ai costi operativi previsti, come si è posizionato il gestore. Le tabelle seguenti illustrano la differenza negli anni fra le due curve di costo. I dati di nostro interesse sono quelli relativi al triennio 2007-2009.

Tabella 4: La differenza fra costi operativi di Piano e costi a consuntivo al lordo e al netto del fondo svalutazione crediti (valori in euro)

Descrizione 2007 2008 2009 TotaleCosti operativi effettivi 84.903.482 86.152.695 85.071.234 256.127.411

di cui svalutazione crediti iscritta a bilancio -7.673.947 -9.951.873 -7.020.194 -24.646.014Costi operativi effettivi al netto svalutazione crediti 77.229.535 76.200.823 78.051.040 231.481.398Costi operativi Piano di Ambito 89.769.241 90.857.725 91.778.654 272.405.620

di cui svalutazione crediti riconosciuta -2.804.844 -2.846.917 -2.938.744 -8.590.505Costi operativi Piano di Ambito al netto svalutaz. crediti 86.964.397 88.010.808 88.839.910 263.815.115Differenza annuale -9.734.862 -11.809.985 -10.788.870 -32.333.717 2007 2008 2009 2010Inflazione effettiva 3,2% 0,7% 1,5%Differenza capitalizzata al 2010 -10.268.453 -12.071.044 -10.950.703 Somma delle differenze a moneta 2010 -33.290.200Media annuale delle differenze -11.096.73350% della media -5.548.367

Nota: I dati sui costi operativi effettivi possono subire negli anni piccoli assestamenti a causa dell’aggiornamento degli importi sulle sopravvenienze attive e passive attinenti i costi operativi, che sono contabilizzati negli anni successivi all’approvazione del bilancio di esercizio.

Per la stima dei costi al primo anno del nuovo triennio (anno 2010), la procedura della Convenzione 2009, prevede i seguenti passaggi, dettagliati nella Tabella 5:

• i costi di Piano approvati con la revisione dell’anno 2007 sono capitalizzati a moneta 2010 sulla base del tasso di inflazione effettiva;

• il 50% della media della differenza fra i costi di Piano e quelli effettivi a moneta 2010 sono portati in sottrazione ai costi di Piano precedentemente definiti;

• si sottrae la svalutazione crediti come previsto dall’art. 18, c. 9 della Convenzione 2009, utilizzando l’importo approvato con la revisione di luglio 2007, rivalutato con il tasso effettivo di inflazione9;

• si applica il recupero di efficienza come definito nella revisione 2007 riportato a moneta 2010 secondo il tasso effettivo di inflazione.

9 La Convenzione 2009 prevede che i costi operativi siano stimati al netto della svalutazione crediti.

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Tabella 5: I costi operativi per l’anno 2010: i risultati dell’analisi sul triennio 2007-2009

Descrizione 2010Costi operativi con inflazione effettiva (*) 93.784.248- 50% della media capitalizzata -5.548.367- Svalutazione crediti (*) -2.914.427Costi operativi da considerare 85.321.454

di cui costi non efficientabili (revisione luglio 2007) 3.917.101Recupero di efficienza -449.336Costi operativi derivanti dall'analisi 2007-2009 84.872.119(*) Inflazionati con l’indice generale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati esclusi i tabacchi.

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6.2.4 Ricavi e calcolo dei conguagli

I ricavi regolati si distinguono in due categorie, a seconda del meccanismo di regolazione che disciplina i conguagli:

a) ricavi con conguaglio simmetrico; b) ricavi con conguaglio asimmetrico.

I ricavi con conguaglio simmetrico sono costituiti dai:

c) Ricavi da articolazione tariffaria; d) Ricavi fonti autonome; e) Ricavi prestazioni accessorie.

Per quest’ultima categoria di ricavi la Convenzione 2009 all’art. 18, c. 7 prevede che:

“[…] qualora l’ammontare complessivo effettivo dei Ricavi Regolati con conguaglio simmetrico nel triennio oggetto della Revisione Ordinaria si discosti rispetto ai ricavi previsti dal Piano d'Ambito per il medesimo periodo, rivalutati con il Tasso di Inflazione Programmata, ad esclusione degli importi di cui alla lettera b) dell’art. 20 comma 1, del conguaglio sui mancati ricavi, dei contributi del Chianti, della rimodulazione temporale degli importi di cui all’art. 20 e di eventuali ulteriori componenti tariffarie stabilite ed esplicitate dall’Autorità con l’accordo del Gestore al momento della Revisione, si procede, entro il triennio successivo al conguaglio dei minori o maggiori ricavi. Alle somme maturate annualmente verranno aggiunti gli interessi a decorrere dall’anno in cui i relativi scostamenti si sono verificati, sulla base del Tasso Effettivo del Finanziamento. Il Gestore non potrà avvalersi della facoltà di aggiornare i ricavi dichiarati trascorsi sei anni dall’anno di competenza dei ricavi stessi.”

Per la categoria dei ricavi regolati con conguaglio asimmetrico la Convenzione 2009 all’art. 18, c. 8 prevede: “[…] ai Ricavi Regolati con conguaglio asimmetrico si applica il seguente meccanismo:

f) si determina la differenza fra ricavi effettivi ottenuti nel triennio precedente e i ricavi previsti, questi ultimi rivalutati secondo il tasso programmato di inflazione;

g) nel caso in cui la differenza fosse di segno negativo (ricavi effettivi < ricavi previsti) si procede a calcolare un conguaglio che dovrà essere recuperato nel triennio successivo;

h) nel caso in cui la differenza fosse di segno positivo (ricavi effettivi > ricavi previsti) il Gestore trattiene i maggiori ricavi realizzati.”

I ricavi con conguaglio asimmetrico vanno individuati ad ogni revisione triennale. Il testo della Convenzione 2009 all’art. 18, c. 6 prevede che “Salvo se non diversamente specificato, i Ricavi Regolati si intendono con conguaglio simmetrico. L’Autorità, previo accordo con il Gestore, potrà considerare particolari categorie di Ricavi Regolati come ricavi con conguaglio asimmetrico al fine di incentivare il gestore al raggiungimento di determinati obiettivi, stabiliti ed esplicitati triennalmente dall’Autorità stessa al momento della Revisione ordinaria”.

Con l’ultima revisione approvata sono stati definiti con conguaglio asimmetrico i ricavi per gli scarichi industriali (si veda paragrafo 6.3.8.2 del Piano 2007)10.

10 Al paragrafo 6.3.8.2 del PdA approvato l’11 luglio 2007, tenendo conto degli accordi maturati in seno all’atto transattivo, per gli scarichi industriali si dice: i conguagli su questa tipologia di ricavo sono definiti in modo da contenere in sé una regola incentivante. Se il gestore ottiene maggiori ricavi rispetto a quanto stimato trattiene, come utile, questo maggiore fatturato. Viceversa se i ricavi effettivi risultano inferiori a quelli di Piano, il mancato ricavo viene riconosciuto nel sistema dei conguagli.

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In questa revisione, in ragione anche dei recenti orientamenti della Commissione Nazionale di Vigilanza sulle risorse idriche (Conviri), l’Autorità stabilisce che tali ricavi dal 2010 in poi siano con conguaglio simmetrico.

I conguagli sui ricavi simmetrici, definiti con la revisione 2007, sono stati calcolati avvalendosi dei dati comunicati dall’azienda ed utilizzati dalla stessa per la redazione del bilancio di esercizio 2009.

Dai dati comunicati dall’azienda risulta che i conguagli da riconoscere per il periodo 2002-2009, compreso l’atto transattivo pari a 6.200.000 euro11 e 2.300.000 euro12 di interessi sui conguagli ammonterebbero a circa 62,3 milioni di euro. L’AATO, tuttavia, ha stabilito di non riconoscere gli ulteriori conguagli comunicati sul biennio 2002-2003. La Convenzione 2009 dà facoltà al gestore di aggiornare “i ricavi dichiarati trascorsi sei anni dall’anno di competenza dei ricavi stessi”. In questo contesto l’AATO e Publiacqua SpA sono concordi nel rivedere gli importi dal 2004-2009. Sul 2002-2003 l’AATO ritiene che tali importi non siano più conguagliabili in quanto antecedenti ai sei anni previsti in convenzione. In secondo luogo l’AATO con comunicazione del 23 marzo 2007 (prot. AATO n. 1352/2007), aveva già stabilito di non riconoscere ulteriori conguagli sui ricavi comunicati dall’azienda oltre il 31.12.2007 e relativi al periodo 2002-2003.

In questo modo i conguagli da riconoscere in tariffa da 62,3 milioni di euro divengono 60,9 circa milioni di euro. Considerando già le restituzioni in tariffa effettuate dal 2006 al 2009, a partire dal 2010 dovranno essere riconosciuti conguagli per 46,2 milioni di euro.

Tabella 6: I conguagli sui ricavi (valori in euro)

Descrizione Conguagli revisione 2007

Maggiori conguagli

richiesti da Publiacqua

Aggiornamento conguagli (agosto 2010)

Conguagli non

riconosciuti

Conguagli da

riconoscere

Conguagli 2002-2003 10.526.264 1.479.614 12.005.878 1.479.614 10.526.264Conguagli 2004-2006 16.442.361 3.024.240 19.466.601 0 19.466.601Conguagli 2007-2009 0 22.404.346 22.404.346 0 22.404.346Atto transazione 6.200.000 0 6.200.000 0 6.200.000Interessi passivi forfettari 2.300.000 0 2.300.000 0 2.300.000 35.468.625 26.908.199 62.376.824 1.479.614 60.897.210 Restituzione conguagli

2006 -1.810.062 2007 -74.783 2008 -4.341.917 2009 -8.453.131

Totale -14.679.893 Saldo per revisione 2010-2021 46.217.317 11 Nella determinazione dell’ammontare complessivo dei conguagli deve essere incluso anche il conguaglio forfetario di 6.200.000 euro derivato dall’atto di transazione sottoscritto tra Publiacqua SpA e l’Autorità di Ambito in data 23 marzo 2007 (si veda delibera assembleare n.1 del 26 marzo 2007). 12 Determinati con la revisione 2007 (si veda paragrafo 6.2.4, Capitolo 6 anno 2007).

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6.2.5 Le restituzioni sulla tariffa di depurazione (sentenza C.C. 335/2008)

La Corte Costituzionale (C.C.), con sentenza n. 335 dell’8 ottobre 2008, pubblicata il 15 ottobre 2008, ha dichiarato l'illegittimità costituzionale dell'art. 155, comma 1 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, nella parte in cui prevede che la quota di tariffa riferita al servizio di depurazione è dovuta dagli utenti “anche nel caso in cui manchino impianti di depurazione o questi siano temporaneamente inattivi”.

La Corte ha stabilito che a fronte del pagamento di un onere tariffario, derivante da un contratto di utenza per un complesso di prestazioni, consistenti nella somministrazione della risorsa idrica, nella fornitura di servizi di fognatura e depurazione, l’utente deve essere garantito sul sinallagma che correla il pagamento della tariffa alla fruizione del servizio per tutte le quote componenti la tariffa del servizio idrico integrato. I giudici della Consulta hanno, quindi, dichiarato l’illegittimità della norma nella parte in cui l’utente non depurato è tenuto alla corresponsione della tariffa anche quando manchi il servizio di depurazione.

A seguito della sentenza si delinea un nuovo scenario secondo cui i non depurati non devono pagare la tariffa di depurazione e divengono allo stesso tempo titolari di un diritto alla restituzione della tariffa di depurazione indebitamente già pagata (cd “restituzioni”).

Successivamente alla sentenza C.C. 335/2008 viene emanata la legge 13/2009, che all’art. 8-sexies, primo comma, ridefinisce il concetto di servizio di depurazione in modo da includervi i costi per progettazione ed investimenti per la realizzazione del depuratore, che dovranno essere comunque sostenuti dagli utenti non depurati. La legge 13/2009 stabilisce in sostanza che l’utente non depurato è tenuto a pagare se è in corso la progettazione di impianti di depurazione. Viene specificato che le restituzioni sulle tariffe già pagate sono dovute entro il termine di cinque anni, a decorrere dal 1° ottobre 2009, ma dopo aver dedotto gli oneri derivanti dalle attività di progettazione, di realizzazione o di completamento delle opere avviate. La legge 13 rimanda poi ad un decreto ministeriale attuativo la procedura di calcolo e restituzione della quota di depurazione non dovuta (al netto degli oneri deducibili).

Con decreto 30 settembre 2009, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 31 dell’8 febbraio 2010, il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (MATT) individua i criteri per la restituzione agli utenti della quota di tariffa non dovuta riferita al servizio di depurazione.

Con questo decreto, sono poste tutte le condizioni perché il gestore del SII possa procedere alla dovuta restituzione.

Il gestore è tenuto a fornire all’Autorità d’Ambito su supporto informatico gli elenchi degli utenti allacciati alla pubblica fognatura, distinguendoli in ragione dell’esistenza e dell’effettiva attivazione dell’impianto di depurazione (cfr. art. 4) tra:

a) utenti serviti, b) utenti non serviti da impianti di depurazione attivi per i quali sia in corso attività di

progettazione, realizzazione, completamento o attivazione (hanno diritto alla restituzione della quota, dedotti gli oneri sopportati dal gestore connessi alla realizzazione del programma per la costruzione e l’attivazione degli impianti);

c) utenti non serviti perché gli impianti risultano temporaneamente inattivi o siano stati temporaneamente inattivati (hanno diritto alla restituzione della quota, dedotti gli oneri sopportati dal gestore connessi alla temporanea inattività dell’impianto);

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d) utenti non serviti per i quali non è prevista alcuna attività di progettazione, realizzazione, completamento o attivazione (hanno diritto al rimborso dell’intera quota).

Dovranno inoltre essere trasmesse le seguenti informazioni:

• gli importi pagati da ciascun utente riferiti al servizio di depurazione, • i volumi d’acqua erogati e i periodi di riferimento, • lo stato di avanzamento e i costi dei lavori per la realizzazione o la riattivazione di ciascun

impianto di depurazione • il calcolo degli importi indebitamente richiesti a ciascun utente, dedotti gli oneri di cui all’art.

5 (ammortamenti e remunerazione del capitale investito di cui ai punti 3.2. e 3.3. dell’allegato al DM 1 agosto 1996; costi di attivazione di impianti temporaneamente inattivi).

L’Autorità di Ambito, verificata la correttezza dei dati trasmessi dal gestore, determina la quota che il gestore dovrà restituire ad ogni singolo richiedente entro il 1° ottobre 2014, eventualmente in forma rateizzata e/o mediante compensazione, tenendo conto del termine di prescrizione quinquennale.

Le restituzioni per gli utenti non depurati sono inseriti come ulteriore componente di costo della TRM e, quindi, computati nel rispetto del vincolo K, ed a carico degli utenti serviti dagli impianti di depurazione (cfr. art. 7).

Di fronte ad un quadro normativo così articolato, l’Autorità ha lavorato in linea con i continui cambiamenti in collaborazione con la società. Innanzitutto i non depurati sono stati distinti fra utenti non serviti con un progetto depurativo in corso (decreto 30.09.2009, art. 4, lett. b) e utenti non serviti per tutto il restante periodo di pianificazione (decreto 30.09.2009, art. 4, lett. d).

Per la prima categoria di utenti (b) il profilo tariffario è stato definito nel seguente modo:

• azzeramento della tariffa di depurazione dal 16 ottobre 2008 al 31 dicembre 2009;

• definizione di un’unica tariffa di Ambito (D2) dal 1° gennaio 2010, tenendo conto dei costi di investimento sulla depurazione come indicato dall’art. 8-sexies della legge 13/2009.

Per la seconda tipologia (d), l’Autorità di Ambito ha stabilito l’azzeramento della tariffa di depurazione dal 16 ottobre 2008 fino al termine dell’affidamento.

In merito alle restituzioni l’Autorità di Ambito in linea con quanto previsto dal DM del 30 settembre 2009 ha stabilito una retroattività di cinque anni dal momento della pubblicazione della sentenza (15 ottobre 2008). Per avere diritto alla restituzione si è inoltre previsto un sistema basato sulla richiesta da parte dell’utente interessato. Le restituzioni sono state calcolate applicando la metodologia stabilita dal DMATT del 30 settembre individuando oneri deducibili per singolo impianto.

Publiacqua SpA, ha definito le porzioni del proprio territorio per le quali non è stato attivo, nel quinquennio 2004-2008, il servizio di depurazione. Successivamente ha individuato le proprie utenze che ricadono in tale area, calcolando in termini aggregati i volumi ai quali per tali utenze è stata applicata la tariffa di depurazione.

Per il calcolo degli oneri deducibili Publiacqua SpA ha individuato i costi sostenuti dal 2002 per le attività di progettazione, realizzazione, completamento dell’impianto di depurazione a servizio di ciascun utente avente diritto alla restituzione. I costi sono stati dapprima esaminati dalle

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commesse di investimento e successivamente ripresi dal libro dei cespiti 2004-2008. L’Autorità di Ambito ha verificato e validato tutti i singoli passaggi.

Sulla base delle informazioni di Publiacqua SpA si stima che l’importo delle restituzioni potenziali possa raggiungere i 19,8 Milioni euro per il quinquennio 2004-2008. La reale proporzione delle restituzioni non potrà che derivare dalla percentuale delle richieste rispetto ai possibili beneficiari della restituzione.

Tabella 7: I rimborsi sulla depurazione

Descrizione Periodo 2004-2008 (euro)

Rimborsi utenze con depurazione in costruzione 9.534.156 Rimborsi utenze senza depuratore 10.335.192 Totale 19.869.348

6.2.6 La verifica dei livelli di servizio

L’applicazione delle penalità inerenti i livelli di servizio riguarda prevalentemente tre aspetti: la verifica degli obblighi di trasmissione delle informazioni, del rispetto degli standard tecnici (connessi agli investimenti) e di quelli organizzativi (connessi alla struttura aziendale).

Nell’anno 2006, per procedere alla prima revisione triennale 2002-2004, l’Autorità di Ambito si era data una procedura per la valutazione degli obblighi informativi caratterizzata dall’analisi del ritardo e della completezza dei dati trasmessi.

Causa la mancata determinazione di indicatori condivisi e quindi dei relativi obiettivi tecnici, l’Autorità di Ambito non ha potuto compiere la verifica del raggiungimento di obiettivi collegati agli interventi-investimenti. Nell’attuale fase di revisione degli allegati alla Convenzione di affidamento in atto con il Gestore, è in fase di redazione conclusiva il documento in cui sono individuati nuovi indicatori da utilizzarsi per la verifica del raggiungimento di ‘standard tecnici’ fissati triennalmente.

Per gli standard organizzativi esisteva invece lo specifico allegato della Convenzione che individuava, per ogni standard, la procedura di verifica dello stesso e il calcolo della relativa penale.

Nella seguente tabella sono riassunte le penalità sugli standard organizzativi.

Tabella 8 – Penalità degli standard organizzativi

Oggetto Penalità indicativa Interruzioni idriche non programmate 1% nel caso di interruzione media pari a 1 giorno abitante Attivazione servizio di emergenza 2% nel caso di ritardo (oltre le 12 ore) medio pari a 12 ore abitante Preavviso per interventi programmati 0.5% nel caso di 1 episodio medio per abitante Durata delle interruzioni programmate 2% nel caso di interruzione media pari a 12 ore abitante Pronto intervento per pericolo 2% nel caso di 100 episodi Tempi di riparazione per guasti ordinari 0.5% nel caso di 100 episodi

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Oggetto Penalità indicativa Tempi di riparazione per guasti straordinari 0.5% nel caso di 100 episodi Caratteristiche dell'acqua erogata 1% nel caso di mancato raggiungimento di tutti i livelli Tempi di riparazione per guasti fognatura Invio scheda riepilogativa S 10.2 entro maggio Rigurgiti fognari 0.5% nel caso di 100 episodi Caratteristiche dell'acqua depurata 1% nel caso di mancato raggiungimento di tutti i livelli Attesa agli sportelli 0.5% nel caso di tempi di attesa tutti superiori a standard Attesa al telefono 0.5% nel caso di tempi di attesa tutti superiori a standard Fatturazione 0.5% nel caso di fatturazione sempre inferiore a 4 Reclami 0.005% nel caso di reclami superiori a 480

Per la revisione 2007-2009 sono stati introdotti i vincoli massimi di penalità previsti Convenzione 2009. In particolare l’Art. 39 al 13° comma prevede che “l’ammontare complessivo triennale delle penali ai sensi del presente articolo non potrà essere superiore al sei per cento (6%) del valore medio annuo dei Ricavi Regolati del triennio. Le penalità, anche se non applicate, non dovranno superare, complessivamente nei 3 anni, il 15% dei Ricavi Regolati annui (calcolato sui medesimi 3 anni), pena la risoluzione della Convenzione ai sensi dell’Art. 41 che segue.”

Relativamente ai soli obblighi di comunicazione, il 4° comma prevede inoltre che l’importo massimo potrà essere il “2% dei Ricavi Regolati previsti per l’anno in corso”.

Di conseguenza sono stati posti i vicoli sopra definiti sull’ammontare complessivo di tutte le penalità e sulle sole penalità informative.

Relativamente alle penalità per mancato rispetto degli obblighi informativi l’analisi del triennio 2007-2009 ha evidenziato che la maggioranza delle informazioni sono state trasferite all’Autorità di Ambito. Per la quantificazione delle penalità si è comunque tenuto conto dei criteri utilizzati precedentemente: per i dati sui tempi di attesa agli sportelli, sull’archivio delle infrastrutture, sulla fatturazione e sul rispetto della Carta dei Servizi sono state verificate alcune incompletezze che determinano circa 130.000 euro di penalità.

In merito agli standard organizzativi, il Gestore ha da tempo (ns. prot. 186 del 15/01/2008) sollevato alcune perplessità in merito alla capacità di alcuni indicatori a misurare le prestazioni aziendali. In particolare l’indicatore sulle interruzioni idriche non programmate nonché quello sull’attivazione del servizio sostitutivo di emergenza dovrebbero essere collegati ai relativi investimenti infrastrutturali e quindi rientrare fra gli standard tecnici. Gli indicatori relativi ai tempi di attesa (allo sportello e al telefono) dovrebbero altresì tenere conto del numero degli eventi che oltrepassano le soglie invece dei soli tempi di attesa e dovrebbe essere applicata una franchigia. Alla luce di tali osservazioni sono state stralciate e trasferite agli standard tecnici le penalità relative agli indicatori sulle interruzioni idriche non programmate e sull’attivazione del servizio di emergenza, mentre per i tempi di attesa è stato introdotto nell’indicatore anche il numero degli eventi e la franchigia. Progressivamente l’incidenza della parte dell’indicatore contenente il numero degli eventi dovrebbe decrescere fino ad annullarsi nel 2021.

Nel triennio le principali aree di mancato rispetto hanno riguardato:

• i tempi di riparazione guasti (acquedotto e fognatura);

• i tempi di pronto intervento;

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• i tempi di attesa agli sportelli e al telefono.

In particolare gli indicatori sui tempi di attesa, pur con le correzioni di cui sopra, determinano una penalità di circa 1 Mln di euro nel triennio.

Vista la mancata applicazione delle penalità nella revisione tariffaria approvata nel Luglio 2007, sono state calcolate le penalità per il biennio 2005-2006 quale media dei valori relativi al triennio 2007-2009.

In sintesi le penalità per il mancato adempimento degli obblighi informativi e organizzativi sono rappresentate nella Tabella 9.

Tabella 9 – Riepilogo penalità (valori in euro)

Descrizione 2005 2006 2007 2008 2009 Totale 2007-2009

Totale 2005-2009

Penalità informative 40.803 43.448 46.151 130.402 130.402 Interruzioni idriche non programmate - - - - - - -

Attivazione servizio di emergenza - - - - - - -

Preavviso per interventi programmati - - - - - - -

Durata delle interruzioni programmate - - - - - - -

Pronto intervento per pericolo - - 118.644 - - 118.644 118.644

Tempi di riparazione per guasti ordinari - - - - - - -

Tempi di riparazione per guasti straordinari 85.966 85.966 170.551 78.959 8.387 257.897 429.829

Caratteristiche dell'acqua erogata - - - - - - -

Tempi di riparazione per guasti fognatura 49.872 49.872 59.322 31.584 58.709 149.615 249.358

Rigurgiti fognari - - - - - - - Caratteristiche dell'acqua depurata - - - - - - -

Attesa agli sportelli 239.466 239.466 316.782 288.339 113.279 718.399 1.197.332 Attesa al telefono 91.737 91.737 37.094 205.392 32.725 275.211 458.685 Fatturazione - - - - - - - Reclami 5.486 5.486 5.741 5.678 5.039 16.458 27.431 Penalità organizzative 512.075 512.075 708.134 609.952 218.139 1.536.224 2.560.374

Totale penalità 512.075 512.075 748.937 653.400 264.289 1.666.627 2.690.776

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6.2.7 L’andamento dei volumi erogati nel periodo 2007-2009

La Convenzione 2009 all’art. 18, c. 10 prevede che:

A chiarimento di quanto previsto nel comma3, lettera g) qualora risulti nel triennio precedente uno scostamento dei volumi fatturati rispetto a quelli pianificati, l’Autorità procede agli opportuni adeguamenti nella previsione dei volumi fatturati ai fini tariffari, in contraddittorio con il Gestore, e determina le conseguenti modifiche alla Tariffa Reale Media intervenendo, qualora si rendesse necessario per il rispetto del limite di incremento k, anche sulle altre componenti della tariffa. In caso di mancato accordo entro [●] giorni, le parti si rimetteranno alla determinazione di un collegio composto da un tecnico nominato dall’Autorità, uno dal Gestore e il terzo di comune accordo fra le parti. In caso di disaccordo nella nomina del terzo componente del collegio entro [●] giorni, il terzo componente sarà nominato dal Presidente del Tribunale di Firenze su impulso della parte più diligente. Il collegio deciderà a maggioranza entro [●] e le parti si impegnano a rispettare la determinazione assunta dal collegio.

Nella Tabella 10 è rappresentato l’andamento dei volumi fatturati per il servizio acquedotto. Fino al 2006 sono considerati i soli Comuni oggetto dell’affidamento dell’anno 2002, mentre dal 2007, con l’entrata dei Comuni dell’area Chianti, sono aggiunti anche i volumi relativi a tali territori.

È inoltre riportata la stima presente nelle varie versioni di Piano di Ambito e la differenza fra quanto stimato e quanto effettivamente fatturato.

Tabella 10 – Andamento volumi fatturati per il servizio Acquedotto – Anni 2002-2009

Descrizione 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 Volumi fatturati Comuni affidamento 84.085.271 86.122.391 87.007.373 84.339.797 84.172.245 82.609.940 81.262.960 81.548.558

Volumi fatturati Comuni Chianti 5.203.297 5.008.542 4.946.044

Volumi complessivi 84.087.273 86.124.394 87.009.377 84.341.802 84.174.251 87.815.244 86.273.510 86.496.610

Volumi Piano di Ambito 87.457.441 90.479.000 91.155.000 86.000.000 86.000.000 88.600.000 88.600.000 88.600.000

Differenza -3.370.168 -4.354.606 -4.145.623 -1.658.198 -1.825.749 -784.756 -2.326.490 -2.103.390

L’andamento dei volumi evidenzia che, dopo il sostanziale riallineamento avvenuto nel 2007 grazie alle informazioni degli anni 2005 e 2006, il successivo ingresso dei comuni del Chianti ha nuovamente acuito la differenza fra le stime e i dati effettivi.

Alla luce degli effetti della sentenza della C.C. 335/2008, l’analisi dei volumi erogati suddivisi per singolo settore è un elemento cruciale, in quanto necessari al calcolo delle tariffe unitarie (si veda par. 6.3.10). La Tabella 11 rappresenta i volumi erogati (per l’acquedotto) e i volumi recepiti per la fognatura e depurazione relativi all’anno 2009.

I dati di fatturazione di Publiacqua evidenziano la seguente situazione.

I volumi erogati sul SII sono circa 61,7 milioni di mc; 14,5 milioni di mc sono i volumi degli utenti allacciati all’acquedotto e alla fognatura, 6.8 milioni di mc sono i volumi dei soli allacciati all’acquedotto ed, infine, circa 3,4 sono i volumi fatturati a SII e poi riportati a SA, in quanto afferenti a perdite interne dell’utente e in quanto tali fatturabili al servizio di acquedotto. In totale i volumi erogati all’acquedotto sono circa 86,5 milioni di mc.

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Sulla fognatura i volumi recepiti sono superiori agli erogati, attestandosi sul 2009 intorno a 90,5 milioni di mc, in quanto sono stati considerati come facenti parte del servizio regolato gli scarichi degli industriali che ammontano a circa 12,8 milioni di mc. I volumi ad uso civile, pari a quasi 16 milioni di mc contengono 1,5 milioni di mc di utenti con prelievi da fonti autonome. I rimanenti 14,5 milioni di mc sono relativi ad utenti allacciati all’acquedotto.

I volumi fatturati sulla depurazione sono circa 66,3 milioni di mc. Da notare, inoltre, che i volumi della fognatura per le autorizzazioni allo scarico alla depurazione subiscono una repentina riduzione (-9,6 milioni di mc), in quanto gli utenti industriali dell’area pratese sono depurati da impianti di una società mista (Gida SpA), partecipata dagli stessi industriali.

I volumi degli utenti non depurati, ma che saranno collegati entro il termine dell’affidamento al servizio di depurazione e non riportati in tabella, come risultato di un primo censimento, in corso di perfezionamento, sono stati stimati da Publiacqua pari a circa 9,7 milioni di mc.

Per il calcolo della TRM a titolo prudenziale si è stabilito di assumere come volume erogato 86 milioni di mc (-0,5 milioni di mc rispetto al dato 2009) costante per tutto il periodo di pianificazione. L’Autorità ha ritenuto opportuno compiere una stima prudenziale onde evitare il conseguimento di ulteriori conguagli sui ricavi che già hanno raggiunto un livello eccessivo.

Tabella 11: I volumi erogati per singolo settore, dati di consuntivo 2009 – valori in mc

Descrizione Acquedotto Fognatura Depurazione SII 61.777.824 61.777.824 61.777.824SAF 14.499.781 14.499.781 SA 6.784.281 Perdite assicurate e non assicurate 3.432.716 Pozzi privati (F, D) 1.474.343 1.459.357Industriali (F,D) 12.780.472 3.138.932Totale 86.494.601 90.532.419 66.376.113Dati utilizzati per il PdA 86.000.000 90.532.419 66.376.113

Note: SII: servizio idrico integrato SAF: servizio di acquedotto e fognatura SA: servizio di acquedotto

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6.3 Lo sviluppo tariffario futuro (2010-2021)

6.3.1 La definizione del programma degli interventi

L’art. 149 del D.lgs. 152/2006 prevede: “Il programma degli interventi individua le opere di manutenzione straordinaria e le nuove opere da realizzare, compresi gli interventi di adeguamento di infrastrutture già esistenti, necessarie al raggiungimento almeno dei livelli minimi di servizio, nonché al soddisfacimento della complessiva domanda dell'utenza. Il programma degli interventi, commisurato all'intera gestione, specifica gli obiettivi da realizzare, indicando le infrastrutture a tal fine programmate e i tempi di realizzazione.”

Come effettuato nelle precedenti revisioni, e in accordo con quanto stabilito dalle “Linee guida di contabilità regolatoria del SII13” approvato dalla Conviri sono state escluse dal programma degli interventi le opere di allacciamento.

Nel corso dell’anno 2010, sono stati svolti incontri con il Gestore al fine di aggiornare il Programma degli interventi 2010-2021 (prot. Aato n.6100 del 9/12/2010).

Il fabbisogno complessivo di investimenti nel periodo 2010-2021, che rispetta il limite K negli anni 2020 e 202114 ,è stato stimato in 706,8 milioni di euro con previsioni di finanziamenti a fondo perduto per 43,3 milioni di euro; gli investimenti finanziati dalla tariffa risultano, quindi, pari a 663,5 milioni di euro15.

La spesa per investimenti è distribuita tra i diversi obiettivi, segmenti del SII e le varie annualità secondo quanto riportato nelle tabelle successive.

Tabella 12: Sintesi Programma degli interventi 2010-2021

Codice obiettivo Obiettivo Lordo

2010-2021 Contributi 2010-2021

Netto 2010-2021

G1 Interventi per la sicurezza e la salute dei lavoratori 22.034.855 50.000 21.984.855G2 Efficienza dei sistemi di supporto 28.103.500 9.900 28.093.600P1 Tutela e salvaguardia della risorsa 31.232.703 7.029.033 24.203.671P2 Efficientamento sistemi acquedottistici 96.281.470 8.266.867 88.014.603P3 Adeguamenti infrastrutturali 163.337.720 10.602.239 152.735.481P4 Completamento copertura servizio 1.008.000 18.000 990.000R1 Rispetto D.Lgs. n.152/2006 251.168.070 16.933.668 234.234.402R2 Adeguamenti infrastrutturali 113.661.365 396.000 113.265.365

Totale complessivo 706.827.683 43.305.707 663.521.977

13 Si veda il Sistema Informativo per la Vigilanza sulle Risorse Idriche, nella parte relativa al Regolamento di applicazione (www.conviri.it). 14 Lo sviluppo degli investimenti proposto rispetta il limite K sul 2020 e 2021 in quanto a differenza della proposta approvata in assemblea il 17 dicembre 2010 (delibera 17/2010), contiene una riduzione al 2020 e 2021 di circa 32,5 milioni di euro. 15 Nel Piano approvato nel luglio 2007 erano previsti per il periodo 2010-2021 al netto dei contributi circa 476,5 milioni di euro di investimenti.

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Tabella 13: Investimenti pianificati nel periodo 2010-2021 per settore

Settore Lordo 2010-2021 Contributi 2010-2021 Netto 2010-2021

Acquedotto 267.505.233 25.914.639 241.590.595Fognatura 250.376.235 16.184.668 234.191.567Depurazione 99.757.022 1.085.932 98.671.090Depurazione (D2) 14.696.178 59.068 14.637.110Servizi Generali 74.493.015 61.400 74.431.615Totale complessivo 706.827.683 43.305.707 663.521.977

Tabella 14: Investimenti pianificati nel periodo 2010-2021

Anno Investimenti al lordo dei contributi

Contributi Investimenti in tariffa

2010 50.729.250 3.329.876 47.399.3742011 82.434.000 13.492.473 68.941.5272012 88.709.500 10.208.864 78.500.6362013 84.266.000 5.722.400 78.543.6002014 75.798.500 2.328.074 73.470.4262015 59.734.000 1.903.627 57.830.3732016 50.590.000 387.229 50.202.7712017 51.750.233 2.381.670 49.368.5642018 52.780.000 2.433.752 50.346.2482019 50.780.000 564.839 50.215.1612020 41.581.640 552.903 41.028.7372021 17.674.560 0 17.674.560

Totale 706.827.683 43.305.707 663.521.977

Gli investimenti al netto dei contributi sono cosi ripartiti tra i vari settori:

Tabella 15: Investimenti pianificati nel periodo 2010-2021 distinti per settore

Anno Acquedotto Fognatura Depurazione Depurazione(D2)

Servizi generali

Totale complessivo

2010 22.263.864 9.919.910 5.259.210 330.790 9.625.600 47.399.3742011 18.373.127 29.429.900 9.665.272 1.643.228 9.830.000 68.941.5272012 20.384.636 31.055.000 14.898.675 2.722.325 9.440.000 78.500.6362013 24.750.100 31.441.000 14.002.563 2.859.937 5.490.000 78.543.6002014 19.121.426 35.422.000 10.198.390 3.937.610 4.791.000 73.470.4262015 13.238.851 31.239.522 8.158.395 2.193.605 3.000.000 57.830.3732016 17.362.771 19.880.000 7.185.701 334.299 5.440.000 50.202.7712017 26.668.564 10.050.000 6.428.468 61.532 6.160.000 49.368.5642018 24.546.248 12.530.000 6.779.689 280.311 6.210.000 50.346.2482019 23.305.161 11.850.000 7.786.526 273.474 7.000.000 50.215.1612020 22.063.327 7.914.395 5.656.200 0 5.394.815 41.028.7372021 9.512.520 3.459.840 2.652.000 0 2.050.200 17.674.560

Totale 2010-2021 241.590.595 234.191.567 98.671.090 14.637.110 74.431.615 663.521.977

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Convenzione di affidamento

Allegato 2

Autorità di Ambito Territoriale Ottimale n. 3 del Medio Valdarno

26

Per compiere un corretto confronto tra il programma degli interventi previsto nel Capitolo 6 della Revisione 2007 e quello contenuto nel presente documento, è necessario tenere in considerazione gli investimenti realizzati nel periodo pregresso. Una corretta pianificazione, infatti, parte dall’ammontare degli investimenti realizzati. Se viceversa gli investimenti pianificati fossero stimati come somma delle varie pianificazioni commetteremmo l’errore di contare più volte investimenti che non sono stati realizzati e sono stati poi ripianificati negli anni successivi, sovrastimando il monte complessivo pianificato.

Al momento della Revisione 2007 tra gli investimenti 2002-2006 consuntivati e quelli programmati per il restante periodo 2007-2021 si quantificavano investimenti complessivi per 914 milioni di euro per tutto il periodo 2002-2021. In questa revisione se si considerano gli investimenti realizzati fra il 2002 e il 2009, gli investimenti complessivi 2002-2021 diventano 1,1 miliardi, con una differenza di +166 milioni di euro (Figura 1 e Tabella 16).

Figura 1: Confronto tra precedente e nuovo Piano degli investimenti 2010-2021

0

10

20

30

40

50

60

70

80

90

2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021

Mili

oni

Pda 2007 importo netto a moneta 2010 Pda 2010 importo netto a moneta 2010

Tabella 16: Confronto Investimenti 2002-2021 PdA 2007 e PdA 2010

Descrizione PdA 2007 a moneta 2010

PdA 2010 a moneta 2010 Differenza

Lordo 914.701.389 1.080.948.724 166.247.336 Contributi 67.661.264 93.122.745 25.461.481 Netto 847.040.125 987.825.980 140.785.855

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Convenzione di affidamento

Allegato 2

Autorità di Ambito Territoriale Ottimale n. 3 del Medio Valdarno

27

Tabella 17 - Costi annui d'investimento per tipologia di cespite (Euro)

CATEGORIA Netto 2010

Netto 2011

Netto 2012

Netto 2013

Netto 2014

Netto 2015

Netto 2016

Netto 2017

Netto 2018

Netto 2019

Netto 2020

Netto 2021

Netto 2010-2021

Autovetture, motoveicoli e simili 600.000 300.000 300.000 200.000 200.000 100.000 700.000 800.000 900.000 900.000 857.000 408.000 6.265.000

Condutture 20.341.558 37.182.817 40.597.000 43.911.000 45.242.000 38.449.522 28.850.000 20.540.000 20.980.000 22.430.000 18.888.280 8.894.400 346.306.577

Fabbricati destinati all'industria 741.100 560.000 460.000 460.000 160.000 160.000 510.000 510.000 460.000 460.000 437.070 208.080 5.126.250

Impianti di depurazione di acque reflue (opere elettromeccaniche) 5.169.000 10.631.000 16.881.000 16.212.500 10.836.000 8.602.000 4.680.000 4.290.000 5.110.000 6.140.000 3.899.350 1.876.800 94.327.650

Impianti di filtrazione e di potabilizzazione (opere civili) 0 0 0 0 0 0 0 0 0 50.000 385.650 0 435.650

Impianti di filtrazione e potabilizzazione (opere elettromeccaniche) 9.317.791 10.076.000 9.685.191 9.790.000 10.027.000 5.660.000 5.500.000 7.220.000 7.590.000 8.640.000 7.674.435 2.623.440 93.803.857

Impianti di sollevamento (opere elettromeccaniche) 445.000 765.000 495.000 570.000 600.000 620.000 780.000 800.000 850.000 1.035.000 835.575 579.360 8.374.935

Impianti generici 300.000 200.000 200.000 250.000 300.000 300.000 2.000.000 2.100.000 1.950.000 1.400.000 428.500 204.000 9.632.500

Macchine d'ufficio elettromeccaniche ed elettroniche 2.642.500 1.900.000 1.900.000 1.400.000 1.636.000 700.000 1.300.000 1.800.000 1.900.000 1.900.000 1.645.440 775.200 19.499.140

Mobili e macchine ordinarie d'ufficio, contatori 3.395.000 2.390.000 2.390.000 1.880.000 1.490.000 1.050.000 3.050.000 2.950.000 2.750.000 2.675.000 2.013.950 958.800 26.992.750

Opere idrauliche fisse 322.400 299.710 377.445 590.100 924.426 808.851 1.042.771 5.898.564 5.756.248 950.000 839.860 224.400 18.034.774

Pozzi (opere civili) 58.000 102.000 40.000 405.000 85.000 0 20.000 280.000 150.000 365.161 758.307 0 2.263.468

Serbatoi (opere elettromeccaniche) 45.025 125.000 490.000 725.000 300.000 300.000 90.000 230.000 0 270.000 137.120 210.120 2.922.265

Software 1.275.000 1.700.000 1.650.000 900.000 900.000 450.000 450.000 700.000 700.000 1.700.000 1.114.100 181.560 11.720.660

Attrezz. varia e minuta - appar. misura e contr. laboratori 775.000 1.040.000 985.000 850.000 370.000 330.000 930.000 950.000 950.000 900.000 771.300 367.200 9.218.500

Studi, sondaggi, ricerche, esperimenti capitalizzabili 1.972.000 1.670.000 2.050.000 400.000 400.000 300.000 300.000 300.000 300.000 400.000 342.800 163.200 8.598.000

Totale complessivo 47.399.374 68.941.527 78.500.636 78.543.600 73.470.426 57.830.373 50.202.771 49.368.564 50.346.248 50.215.161 41.028.737 17.674.560 663.521.977

Tabella 18 - Costi annui d'investimento per tipologia di cespite- servizio acquedotto (Euro)

CATEGORIA Netto 2010

Netto 2011

Netto 2012

Netto 2013

Netto 2014

Netto 2015

Netto 2016

Netto 2017

Netto 2018

Netto 2019

Netto 2020

Netto 2021

Netto 2010-2021

Condutture 11.175.648 8.470.417 9.887.000 12.890.000 7.720.000 6.630.000 9.210.000 11.490.000 9.600.000 11.260.000 10.695.360 5.365.200 114.393.625

Impianti di filtrazione e di potabilizzazione (opere civili) 0 0 0 0 0 0 0 0 0 50.000 385.650 0 435.650

Impianti di filtrazione e potabilizzazione (opere elettromeccaniche) 6.312.791 6.376.000 6.685.191 8.090.000 8.447.000 4.350.000 3.850.000 5.720.000 6.190.000 7.400.000 7.018.830 2.472.480 72.912.292

Impianti di sollevamento (opere elettromeccaniche) 0 0 0 0 0 0 0 0 0 135.000 42.850 199.920 377.770

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Convenzione di affidamento

Allegato 2

Autorità di Ambito Territoriale Ottimale n. 3 del Medio Valdarno

28

CATEGORIA Netto 2010

Netto 2011

Netto 2012

Netto 2013

Netto 2014

Netto 2015

Netto 2016

Netto 2017

Netto 2018

Netto 2019

Netto 2020

Netto 2021

Netto 2010-2021

Mobili e macchine ordinarie d'ufficio, contatori 3.320.000 2.300.000 2.300.000 1.830.000 1.425.000 1.000.000 3.000.000 2.900.000 2.700.000 2.625.000 1.971.100 938.400 26.309.500

Opere idrauliche fisse 322.400 299.710 377.445 590.100 924.426 808.851 1.042.771 5.898.564 5.756.248 950.000 839.860 224.400 18.034.774

Pozzi (opere civili) 58.000 102.000 40.000 405.000 85.000 0 20.000 280.000 150.000 365.161 758.307 0 2.263.468

Serbatoi (opere elettromeccaniche) 45.025 125.000 490.000 725.000 300.000 300.000 90.000 230.000 0 270.000 137.120 210.120 2.922.265

Attrezz. varia e minuta - appar. misura e contr. laboratori 145.000 100.000 85.000 70.000 70.000 50.000 50.000 50.000 50.000 50.000 42.850 20.400 783.250

Studi, sondaggi, ricerche, esperimenti capitalizzabili 885.000 600.000 520.000 150.000 150.000 100.000 100.000 100.000 100.000 200.000 171.400 81.600 3.158.000

Totale complessivo 22.263.864 18.373.127 20.384.636 24.750.100 19.121.426 13.238.851 17.362.771 26.668.564 24.546.248 23.305.161 22.063.327 9.512.520 241.590.595

Tabella 19 - Costi annui d'investimento per tipologia di cespite- servizio fognatura (Euro)

CATEGORIA Netto 2010

Netto 2011

Netto 2012

Netto 2013

Netto 2014

Netto 2015

Netto 2016

Netto 2017

Netto 2018

Netto 2019

Netto 2020

Netto 2021

Netto 2010-2021

Condutture 9.119.910 28.349.900 30.310.000 30.621.000 34.522.000 30.319.522 17.100.000 7.050.000 9.380.000 8.560.000 6.693.170 2.876.400 214.901.902

Impianti di depurazione di acque reflue (opere elettromeccaniche) 25.000 35.000 0 0 0 0 0 100.000 350.000 990.000 0 0 1.500.000

Impianti di sollevamento (opere elettromeccaniche) 445.000 765.000 495.000 570.000 600.000 620.000 780.000 800.000 850.000 900.000 792.725 379.440 7.997.165

Impianti generici 300.000 200.000 200.000 250.000 300.000 300.000 2.000.000 2.100.000 1.950.000 1.400.000 428.500 204.000 9.632.500

Studi, sondaggi, ricerche, esperimenti capitalizzabili 30.000 80.000 50.000 0 0 0 0 0 0 0 0 0 160.000

Totale complessivo 9.919.910 29.429.900 31.055.000 31.441.000 35.422.000 31.239.522 19.880.000 10.050.000 12.530.000 11.850.000 7.914.395 3.459.840 234.191.567

Tabella 20 - Costi annui d'investimento per tipologia di cespite- servizio depurazione (Euro)

CATEGORIA Netto 2010

Netto 2011

Netto 2012

Netto 2013

Netto 2014

Netto 2015

Netto 2016

Netto 2017

Netto 2018

Netto 2019

Netto 2020

Netto 2021

Netto 2010-2021

Condutture 46.000 362.500 322.514 90.057 675.429 337.714 2.540.000 2.000.000 2.000.000 2.610.000 1.499.750 652.800 13.136.764

Impianti di depurazione di acque reflue (opere elettromeccaniche) 4.813.210 8.952.772 14.236.160 13.662.506 9.222.961 7.570.681 4.345.701 4.128.468 4.479.689 4.876.526 3.899.350 1.876.800 82.064.826

Attrezz. varia e minuta - appar. misura e contr. laboratori 170.000 150.000 150.000 150.000 200.000 200.000 250.000 250.000 250.000 250.000 214.250 102.000 2.336.250

Studi, sondaggi, ricerche, esperimenti capitalizzabili 230.000 200.000 190.000 100.000 100.000 50.000 50.000 50.000 50.000 50.000 42.850 20.400 1.133.250

Totale complessivo 5.259.210 9.665.272 14.898.675 14.002.563 10.198.390 8.158.395 7.185.701 6.428.468 6.779.689 7.786.526 5.656.200 2.652.000 98.671.090

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Convenzione di affidamento

Allegato 2

Autorità di Ambito Territoriale Ottimale n. 3 del Medio Valdarno

29

Tabella 21 - Costi annui d'investimento per tipologia di cespite- servizio depurazione D2 (Euro)

CATEGORIA Netto 2010

Netto 2011

Netto 2012

Netto 2013

Netto 2014

Netto 2015

Netto 2016

Netto 2017

Netto 2018

Netto 2019

Netto 2020

Netto 2021

Netto 2010-2021

Opere con aliquota al 5% 0 0 77.486 309.943 2.324.571 1.162.286 0 0 0 0 0 0 3.874.286

Impianti di depurazione di acque reflue (opere elettromeccaniche) 330.790 1.643.228 2.644.840 2.549.994 1.613.039 1.031.319 334.299 61.532 280.311 273.474 0 0 10.762.824

Totale complessivo 330.790 1.643.228 2.722.325 2.859.937 3.937.610 2.193.605 334.299 61.532 280.311 273.474 0 0 14.637.110

Tabella 22 - Costi annui d'investimento per tipologia di cespite- servizi generali (Euro)

CATEGORIA Netto 2010

Netto 2011

Netto 2012

Netto 2013

Netto 2014

Netto 2015

Netto 2016

Netto 2017

Netto 2018

Netto 2019

Netto 2020

Netto 2021

Netto 2010-2021

Autovetture, motoveicoli e simili 600.000 300.000 300.000 200.000 200.000 100.000 700.000 800.000 900.000 900.000 857.000 408.000 6.265.000

Fabbricati destinati all'industria 741.100 560.000 460.000 460.000 160.000 160.000 510.000 510.000 460.000 460.000 437.070 208.080 5.126.250

Impianti di filtrazione e potabilizzazione (opere elettromeccaniche) 3.005.000 3.700.000 3.000.000 1.700.000 1.580.000 1.310.000 1.650.000 1.500.000 1.400.000 1.240.000 655.605 150.960 20.891.565

Macchine d'ufficio elettromeccaniche ed elettroniche 2.642.500 1.900.000 1.900.000 1.400.000 1.636.000 700.000 1.300.000 1.800.000 1.900.000 1.900.000 1.645.440 775.200 19.499.140

Mobili e macchine ordinarie d'ufficio, contatori 75.000 90.000 90.000 50.000 65.000 50.000 50.000 50.000 50.000 50.000 42.850 20.400 683.250

Software 1.275.000 1.700.000 1.650.000 900.000 900.000 450.000 450.000 700.000 700.000 1.700.000 1.114.100 181.560 11.720.660

Attrezz. varia e minuta - appar. misura e contr. laboratori 460.000 790.000 750.000 630.000 100.000 80.000 630.000 650.000 650.000 600.000 514.200 244.800 6.099.000

Studi, sondaggi, ricerche, esperimenti capitalizzabili 827.000 790.000 1.290.000 150.000 150.000 150.000 150.000 150.000 150.000 150.000 128.550 61.200 4.146.750

Totale complessivo 9.625.600 9.830.000 9.440.000 5.490.000 4.791.000 3.000.000 5.440.000 6.160.000 6.210.000 7.000.000 5.394.815 2.050.200 74.431.615

Tabella 23 – Dettaglio investimenti inseriti nel calcolo della D2 (euro)

CATEGORIA Denominazione/descrizione progetto

Netto 2010

Netto 2011

Netto 2012

Netto 2013

Netto 2014

Netto 2015

Netto 2016

Netto 2017

Netto 2018

Netto 2019

Netto 2020

Netto 2021

Netto 2010-2021 Incidenza

Opere con aliquota al 5%

Sistema smaltimento reflui Carmignano capoluogo 0 0 77.486 309.943 2.324.571 1.162.286 0 0 0 0 0 0 3.874.286 77%

Impianti di depurazione di acque reflue (opere elettromeccaniche)

Adeguamento e potenziamento IDL Brunelleschi 0 12.233 24.467 24.467 24.467 12.233 0 0 0 0 0 0 97.867 2%

Adeguamento e 0 30.492 143.748 79.860 50.820 21.780 0 0 0 0 0 0 326.700 7%

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Convenzione di affidamento

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Autorità di Ambito Territoriale Ottimale n. 3 del Medio Valdarno

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CATEGORIA Denominazione/descrizione progetto

Netto 2010

Netto 2011

Netto 2012

Netto 2013

Netto 2014

Netto 2015

Netto 2016

Netto 2017

Netto 2018

Netto 2019

Netto 2020

Netto 2021

Netto 2010-2021 Incidenza

potenziamento IDL Casalguidi

Adeguamento e potenziamento IDL Mercatale 0 42.800 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 42.800 21%

Adeguamento e potenziamento IDL Ronco 0 17.940 179.400 179.400 179.400 340.860 0 0 0 0 0 0 897.000 18%

Adeguamento IDL Aschieto 0 40.169 56.236 32.135 24.101 0 0 0 0 0 0 0 152.641 8%

Adeguamento IDL centrale Pistoia 24.028 266.975 533.950 776.897 0 0 0 0 0 0 0 0 1.601.850 18%

Adeguamento IDL Ginestra Fiorentina e fitomineralizzazione 0 116.174 87.130 0 0 0 0 0 0 0 0 0 203.304 29%

Adeguamento IDL la Ginestra e fitomineralizzazione - Vicchio 0 16.000 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 16.000 5%

Adeguamento IDL Lagaccioni 4.872 48.722 131.550 146.167 155.911 0 0 0 0 0 0 0 487.222 10%

Adeguamento IDL seano con biofiltro e trattamento ozono e scarico in Ombrone 0 34.693 346.933 0 0 0 0 0 0 0 0 0 381.627 35%

Adeguamento IDL Tavarnelle Val di Pesa 0 6.767 8.458 1.692 0 0 0 0 0 0 0 0 16.917 2%

Ampliamento e adeguamento IDL San Giovanni 251.915 45.803 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 297.717 11%

Nuovo IDL Impruneta 7.660 459.600 561.733 426.407 255.333 0 0 0 0 0 0 0 1.710.733 51%

Nuovo IDL Ponterotto 0 216.790 309.700 650.370 805.220 557.460 185.820 0 0 0 0 0 2.725.360 62%

Nuovo IDL Strada in Chianti 0 186.080 232.600 232.600 93.040 0 0 0 0 0 0 0 744.320 47%

Nuovo t.a. Pratolino 42.315 101.990 28.933 0 0 0 0 0 0 0 0 0 173.238 36%

Nuovo t.a. San Giustino 0 0 0 0 0 0 0 61.532 280.311 273.474 0 0 615.316 68%

Revamping IDL San Colombano 1°lotto 0 0 0 0 24.747 98.986 148.479 0 0 0 0 0 272.212 25%

Totale complessivo 330.790 1.643.228 2.722.325 2.859.937 3.937.610 2.193.605 334.299 61.532 280.311 273.474 0 0 14.637.110

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Convenzione di affidamento

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Tabella 24 – Dettaglio investimenti per tipo ammortamento (Euro)

Tipologia* Aliquota Netto 2010

Netto 2011

Netto 2012

Netto 2013

Netto 2014

Netto 2015

Netto 2016

Netto 2017

Netto 2018

Netto 2019

Netto 2020

Netto 2021

Netto 2010-2021

MAT. 2,50% 146.800 226.485 181.770 709.425 793.851 708.851 962.771 6.078.564 5.806.248 515.161 1.083.967 81.600 17.295.492 MAT. 3,50% 741.100 560.000 460.000 460.000 160.000 160.000 510.000 510.000 460.000 460.000 437.070 208.080 5.126.250 MAT. 4,00% 40.000 25.000 190.000 725.000 300.000 300.000 90.000 230.000 0 0 137.120 210.120 2.247.240 MAT. 5,00% 3.670.463 20.518.200 25.035.000 26.971.000 27.342.000 24.219.522 11.610.000 2.730.000 2.930.000 5.250.000 4.062.180 2.015.520 156.353.885 MAT. 8,00% 1.789.000 2.895.000 3.874.791 6.417.500 5.157.000 3.000.000 1.100.000 690.000 1.300.000 1.950.000 1.594.020 620.160 30.387.471 MAT. 10,00% 775.000 1.040.000 985.000 850.000 370.000 330.000 930.000 950.000 950.000 900.000 771.300 367.200 9.218.500 MAT. 12,00% 4.140.000 3.355.000 3.085.000 1.880.000 1.490.000 1.050.000 3.050.000 2.950.000 2.750.000 2.810.000 2.013.950 958.800 29.532.750 MAT. 20,00% 2.642.500 1.900.000 1.900.000 1.400.000 1.636.000 700.000 1.300.000 1.800.000 1.900.000 1.900.000 1.645.440 775.200 19.499.140 MAT. 25,00% 600.000 300.000 300.000 200.000 200.000 100.000 700.000 800.000 900.000 900.000 857.000 408.000 6.265.000 IMMAT. 20,00% 3.247.000 3.370.000 3.700.000 1.300.000 1.300.000 750.000 750.000 1.000.000 1.000.000 2.100.000 1.456.900 344.760 20.318.660 FIN 29.607.511 34.751.842 38.789.075 37.630.675 34.721.575 26.512.000 29.200.000 31.630.000 32.350.000 33.430.000 26.969.790 11.685.120 367.277.589 Totale 47.399.374 68.941.527 78.500.636 78.543.600 73.470.426 57.830.373 50.202.771 49.368.564 50.346.248 50.215.161 41.028.737 17.674.560 663.521.977

*la distinzione rileva ai fini del calcolo dell’ammortamento ridotto il primo anno

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6.3.2 Ammortamenti e Remunerazione sul capitale investito

In merito agli ammortamenti e alla remunerazione sul capitale investito, la Convenzione 2009 all’art. 18, c. 16 prevede che:

“In sede di Revisione, l’Autorità procederà altresì ad aggiornare i valori delle spese per investimento contenute nel Programma degli Interventi per il periodo residuo di affidamento aggiornandoli con l’applicazione dell’inflazione programmata fino al primo anno successivo alla Revisione. Per il calcolo della remunerazione e degli ammortamenti sui futuri investimenti, sarà tenuto conto anche delle Immobilizzazioni in Corso, sulle quali verrà riconosciuta la sola remunerazione del capitale fino alla data in cui si ipotizza l’entrata in esercizio, dalla quale sarà riconosciuta anche la quota di ammortamento. L’Autorità stimerà l’entrata in esercizio delle opere tenendo conto del piano di entrata in esercizio presentato dal Gestore in concomitanza al POT preventivo.”

Sempre in tema di ammortamenti l’art. 36 comma 2 della Convenzione 2009 prevede:”Le manutenzioni straordinarie effettuate dal Gestore sulle opere di cui al comma precedente seguono la disciplina di cui ai successivi commi 3 e 4. Resta inteso che su tali manutenzioni il Gestore potrà utilizzare un ammortamento finanziario dei relativi investimenti.”

Lo sviluppo tariffario proposto contiene, differentemente da quanto avvenuto prima dell’anno 2010, ammortamenti finanziari per le manutenzioni straordinarie su beni di terzi. Tale tipo di ammortamento è stato effettuato a seguito di espressa richiesta del Gestore (lettera del 16 luglio 2010, prot. AATO 3580/2010), per il finanziamento del Piano di Ambito, che per il periodo 2010-2021 prevede la realizzazione di 663,5 milioni di euro di investimenti a carico della tariffa del SII.

Per accogliere la suddetta richiesta, l’Autorità ha svolto alcuni incontri con la società per verificare i flussi finanziari necessari alla restituzione del finanziamento strutturato che la stessa dovrà contrarre per la realizzazione degli investimenti. In occasione degli incontri è stato chiesto al Gestore il Piano Economico Finanziario senza che questo ottemperasse alla richiesta dell’Autorità di Ambito. Si sottolinea, comunque, che questa revisione si colloca a metà del periodo di affidamento, in particolare quando residuano solo undici anni alla fine, periodo troppo breve per poter produrre, attraverso la tariffa, flussi finanziari necessari a rimborsare i finanziamenti senza l'utilizzo degli ammortamenti finanziari.

Per capire meglio i due concetti è opportuno ricordare brevemente il concetto di ammortamento tecnico/fiscale e finanziario e la normativa di riferimento.

Per ammortamento tecnico si intende la ripartizione del valore dell’investimento su un periodo (vita utile) pari alla normale durata fisica di un bene. In questo Piano di Ambito la vita utile delle infrastrutture del SII è stata stimata utilizzando le aliquote fiscali previste dal DM 31.12.1998. Ad esempio, per le condutture viene individuata una durata pari a 20 anni da cui ne consegue un’aliquota di ammortamento pari al 5% (100/20). L’ammortamento tecnico non risente pertanto per sua natura della durata della Convenzione di affidamento.

Per ammortamento finanziario si intende la ripartizione del valore dell’investimento su un periodo pari al minore tra la durata del contratto (nel nostro caso, della Convenzione di affidamento) e quella della durata tecnica; ad esempio nel 2010, mancando 12 anni alla fine della Convenzione (2021), l’aliquota di ammortamento, per i beni che hanno durata tecnica inferiore all’8,33%, è resa pari all’ 8,33% (100/12). Con l’ammortamento finanziario, per la stessa categoria di cespite, l’aliquota varia di anno in anno poiché deve essere rideterminata

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in funzione della durata residua dell’affidamento (100/n), arrivando così, nell’ultimo anno, ad ammortizzare tutto il valore dell’investimento nell’anno stesso. Caratteristica dell’ammortamento finanziario è quella di determinare il valore residuo delle opere su cui viene applicato pari a zero. Inoltre, essendo funzione del periodo residuo di affidamento, una modifica della durata dell’affidamento influenza la ripartizione degli ammortamenti negli anni.

In modo schematico, gli ammortamenti stimati sono il risultato delle seguenti componenti:

• Ammortamenti tecnici sugli investimenti in nuove opere al 31.12.2009, terminati o in corso;

• Ammortamenti tecnici sulle nuove opere previste nel Programma degli interventi 2010-2021;

• Ammortamenti finanziari sugli investimenti di manutenzione straordinaria su beni di terzi al 31.12.2009, terminati o in corso;

• Ammortamenti finanziari sulle manutenzioni straordinarie previste nel Programma degli interventi 2010-2021.

Gli ammortamenti tecnici sugli investimenti in nuove opere al 31.12.2009 derivano per la parte terminata dalle proiezioni degli ammortamenti generate in automatico dal software (SAP) utilizzato dal gestore per la contabilità, la parte in corso è stata indicata dalla società.

Gli ammortamenti tecnici sulle nuove opere previste nel Programma degli interventi sono stati calcolati dall’Autorità di Ambito sulla base della classificazione nelle categorie di cespiti effettuata dalla società e ipotizzando, per ciascun anno, che l’80% degli interventi si chiuda nel primo anno e il restante 20% nel secondo anno (si veda Tabella 25).

Il calcolo degli ammortamenti finanziari è stato effettuato dall’Autorità di Ambito sulla base delle indicazioni “beni di terzi” fornite dalla società, relativamente ai beni già realizzati e quelli contenuti nel programma degli interventi 2010-2021.

Tabella 25: Ipotesi di entrata in ammortamento

Anno di applicazione Primo anno Secondo anno Totale2010 100% 0% 100%Dal 2011 al 2020 80% 20% 100%2021 100% 0% 100%

In tutti i casi le aliquote tecniche/fiscali utilizzate dal gestore sono in linea con quanto previsto dal Metodo (Tabella 26). I risultati dei calcoli sopra descritti sono riportati nella Tabella 27.

Tabella 26 – Aliquote di ammortamento tecniche adottate per categoria di cespite

Tipologia cespite Tipologia di spesa per categoria di ammortamento Aliquota

Ammortamento al 50%

il primo anno Materiale Fabbricati destinati all'industria 3,5% SI Materiale Costruzioni leggere (tettoie, baracche, etc.) 10,0% SI Materiale Opere idrauliche fisse 2,5% SI Materiale Pozzi (opere civili) 2,5% SI Materiale Impianti di filtrazione e di potabilizzazione (opere civili) 2,5% SI Materiale Depuratori (opere civili) 2,5% SI

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Tipologia cespite Tipologia di spesa per categoria di ammortamento Aliquota

Ammortamento al 50%

il primo anno Materiale Impianti di depurazione di acque reflue (opere civili) 2,5% SI Materiale Serbatoi (opere elettromeccaniche) 4,0% SI

Materiale Impianti di filtrazione e potabilizzazione (opere elettromeccaniche) 8,0% SI

Materiale Condutture 5,0% SI Materiale Impianti di sollevamento (opere elettromeccaniche) 12,0% SI

Materiale Impianti di depurazione di acque reflue (opere elettromeccaniche) 8,0% SI

Materiale Impianti generici 12,0% SI Materiale Attrezz. varia e minuta - appar. misura e contr. laboratori 10,0% SI Materiale Mobili e macchine ordinarie d'ufficio, contatori 12,0% SI Materiale Macchine d'ufficio elettromeccaniche ed elettroniche 20,0% SI Materiale Autoveicoli da trasporto 20,0% SI Materiale Autovetture, motoveicoli e simili 25,0% SI

Immateriale Studi, sondaggi, ricerche, esperimenti capitalizzabili 20,0% NO Immateriale Brevetti 20,0% NO Immateriale Software 20,0% NO

Tabella 27 – Sviluppo degli ammortamenti

Anno

Ammortamenti su cespiti

terminati e in corso al

31.12.2009

Ammortamento su nuove opere

(aliquote vita utile)

Amm.to su manutenzione

straordinaria futura (amm.to

finanziario)

Totale Ammortamento

2010 24.652.709 1.454.726 2.467.293 28.574.7272011 23.502.438 3.697.400 4.994.699 32.194.5372012 22.607.229 6.552.358 8.792.862 37.952.4492013 21.853.344 9.415.888 12.999.791 44.269.0222014 21.314.400 12.098.991 17.412.715 50.826.1062015 20.837.337 13.438.052 21.434.703 55.710.0922016 20.001.689 14.354.469 26.211.769 60.567.9272017 18.327.967 14.947.594 32.440.569 65.716.1302018 17.695.665 15.743.655 40.492.069 73.931.3892019 16.588.079 16.493.816 51.563.403 84.645.2982020 15.867.102 17.314.167 65.694.319 98.875.5882021 15.077.380 17.534.766 82.773.397 115.385.543

Totale 238.325.339 143.045.880 367.277.589 748.648.808

Il rischio di una sopravalutazione degli ammortamenti, e quindi di un eccessivo riconoscimento di costi al gestore, è annullato dall’attuazione di conguagli sugli ammortamenti ad ogni revisione tariffaria triennale (Convenzione 2009 art. 18 comma 13).

Nella Tabella 28 è indicata l’aliquota media applicata complessivamente al capitale investito. La ricostruzione dell’aliquota media risulta importante per il calcolo delle decurtazioni tariffarie sul raggiungimento degli standard tecnici della Convenzione di affidamento.

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Tabella 28 – Aliquota media di ammortamento

Anno

Valore medio annuo

dell'aliquota degli ammortamenti

totali 2010 8,8% 2011 10,3% 2012 10,0% 2013 9,6% 2014 9,4% 2015 9,1% 2016 9,0% 2017 9,1% 2018 9,6% 2019 10,3% 2020 11,4% 2021 12,7%

Per determinare la remunerazione sul capitale investito si procede, come previsto dal Metodo, alla determinazione del capitale investito medio di ciascun anno, al quale si applica un tasso del 7%. Il capitale investito di ogni anno è dato da quello dell’anno precedente più i nuovi investimenti meno gli ammortamenti e i contributi a fondo perduto. La remunerazione del capitale investito viene determinata moltiplicando il valore del capitale investito medio per il tasso del 7% stabilito dal Metodo (Tabella 29).

Tabella 29 – Remunerazione del capitale investito

Anno

Capitale Iniziale al

netto Amm. e contributi

Investimenti annuali

Totale Ammortamento

Capitale Finale al

netto Amm. e

contributi

Capitale Investito Medio

Remuneraz. Totale Amm.+ Rem.

2010 264.857.477 47.399.374 28.574.727 283.682.124 274.269.800 19.198.886 47.773.6132011 283.682.124 68.941.527 32.194.537 320.429.114 302.055.619 21.143.893 53.338.4312012 320.429.114 78.500.636 37.952.449 360.977.301 340.703.207 23.849.225 61.801.6732013 360.977.301 78.543.600 44.269.022 395.251.879 378.114.590 26.468.021 70.737.0442014 395.251.879 73.470.426 50.826.106 417.896.199 406.574.039 28.460.183 79.286.2892015 417.896.199 57.830.373 55.710.092 420.016.480 418.956.339 29.326.944 85.037.0352016 420.016.480 50.202.771 60.567.927 409.651.324 414.833.902 29.038.373 89.606.3002017 409.651.324 49.368.564 65.716.130 393.303.758 401.477.541 28.103.428 93.819.5582018 393.303.758 50.346.248 73.931.389 369.718.616 381.511.187 26.705.783 100.637.1722019 369.718.616 50.215.161 84.645.298 335.288.479 352.503.547 24.675.248 109.320.5472020 335.288.479 41.028.737 98.875.588 277.441.628 306.365.054 21.445.554 120.321.1412021 277.441.628 17.674.560 115.385.543 179.730.645 228.586.137 16.001.030 131.386.572

Totale 663.521.977 748.648.808 294.416.567 1.043.065.375

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6.3.3 I costi operativi

Come già detto nel paragrafo 6.2.3 i costi operativi da inserire nella tariffa del SII a partire dal 2010 sono il risultato della somma:

1. della proiezione dei costi operativi del passato, determinati tenendo conto delle regole previste dall’art. 18, c. 11 della Convenzione 2009;

2. di ulteriori componenti relative a:

• costi legati a nuove attività;

• costi relativi al contenzioso sorto con i dipendenti per l’anzianità di servizio;

• perdite su crediti di competenza dal 2010.

Per quanto riguarda i costi operativi scaturenti dall’analisi del periodo 2007-2009 (punto 1) la valutazione effettuata dall’Autorità di Ambito ha portato a un riconoscimento di costi operativi per il 2010 pari a 84,8 milioni di euro (si veda Tabella 5).

Oltre ai costi scaturenti dalla valutazione del passato, la Convenzione 2009 ammette la possibilità di riconoscere ulteriori costi, afferenti nuove attività non previste al momento dell’ultima revisione approvata.

La Convenzione 2009 all’art. 18, c. 11, prevede che “[…] Su richiesta del Gestore, o per iniziativa dell’Autorità, quest’ultima potrà determinare, in sede di Revisione Ordinaria, ulteriori variazioni dei Costi Operativi, oltre a quelli contrattualmente stabiliti, qualora tali variazioni si rendessero necessarie a seguito di sostanziali modifiche alle condizioni di gestione del Servizio o alla definizione delle attività regolate nel Servizio , purché tali variazioni siano condivise con il Gestore ed a condizione del mantenimento dell’Equilibrio Economico e Finanziario di cui al successivo Art. 18 quater e del rispetto del limite di prezzo K. Ulteriori modiche dei Costi Operativi dovranno tener conto delle previsioni degli investimenti di cui al POT Preventivo Approvato. Di seguito sono illustrati gli elementi che hanno portato al riconoscimento di altri costi operativi in tariffa per attività non previste con la revisione di luglio 2007.

6.3.3.1 I costi per nuove attività

In data 30 settembre 2010 l’Autorità di Ambito ha inviato a Publiacqua una proposta di revisione contenente lo sviluppo dei costi operativi da inserire in tariffa. Successivamente, nel corso del mese di ottobre (12 ottobre 2010), Publiacqua ha replicato a tale proposta richiedendo il riconoscimento di ulteriori costi connessi a variazioni normative, regolamentari o per nuove attività non previste nella revisione approvata nel luglio 2007. Le richieste iniziali riguardavano i seguenti aspetti:

a. Cambiamenti normativi: SISTRI, prescrizioni D. Lgs. 152/06, sentenza 335/2008, modello D. Lgs. 231/01, Concessioni/Cosap;

b. Cambiamenti regolamenti: regolamento utenze raggruppate e stampa nuovo regolamento e carta del servizio;

c. Gestione degli allacci in fognatura: attribuzione di nuove competenze in materia a Publiacqua;

d. Gestione invasi e laghi: sponde Bilancino e altri invasi;

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e. Costi informatici: l’incremento di spesa su hardware e software comporta aumenti di costi di manutenzione ordinaria;

f. Incremento utenze servite;

g. Manutenzioni: richiesta dell’Autorità di Ambito di modifica del criterio per la misura minima per la manutenzione straordinaria nel caso di sostituzione condotte (da 3 a 6 metri lineari);

h. Servizi all’utenza: casse automatiche, phone collection, nuovi sportelli al pubblico, gestione fontanelli, informazioni e segnalazioni guasti, campagne informative previste dalla carta del servizio;

i. Incremento costi operativi per nuove opere.

L’Autorità di Ambito ha successivamente realizzato un’istruttoria su tali richiesti arrivando ad un consistente ridimensionamento delle pretese iniziali. La riduzione è stata ottenuta nei seguenti modi:

• Eliminazione di alcuni obblighi al soggetto gestore (punto c). Le operazioni di stasatura e spurgo dell’allacciamento fognario fino alla condotta stradale previste in capo a Publiacqua sono state riportate all’utente, come peraltro originariamente previsto dal regolamento del SII. Per far questo l’Autorità di Ambito con delibera n. 16/2010 del 17 dicembre 2010 ha modificato l’art. 22 del Regolamento del SII (Parte II, Servizi di Fognatura e Depurazione);

• Non riconoscimento di alcune categorie di costi (punto i);

• Abbattimento degli oneri del personale, considerando per le attività generali il costo medio annuo di un impiegato di 2° livello e per le attività tecniche un operaio di 2° livello;

• Riduzione dei costi di manutenzione per postazione di lavoro hardware e software;

• Efficientamento dello 0,5% sui costi operativi secondo le regole previste dal Metodo Normalizzato (art. 6). 16

La Tabella 30 rappresenta la differenza fra quanto richiesto inizialmente da Publiacqua e quanto riconosciuto alla fine dall’Autorità di Ambito.

La Tabella 31 illustra un dettaglio dei costi operativi da riconoscere in sede tariffaria. Come già detto tali costi sono efficientati dello 0,5%/anno in applicazione delle disposizioni previste dall’art. 6 del Metodo Normalizzato.

Per quanto riguarda, infine, il trattamento di questi nuovi costi, in accordo con Publiacqua, si è stabilito che la stessa effettui la separazione contabile in modo da rendicontare i costi per singola voce. Per questi costi, infatti, si prevede di applicare un periodo di prova basato sul meccanismo di riconoscimento a piè di lista, in base al quale, se il gestore spende di più saranno riconosciuti i maggiori costi, viceversa, nel caso di spesa inferiore, i minori costi saranno recuperati a vantaggio della tariffa dell’utente del SII. Successivamente, quando l’Autorità potrà disporre di una serie storica di almeno tre anni i costi per queste nuove attività saranno stimate a “prezzo predefinito” e potranno rientrare nella regola generale prevista dall’art. 18 , c. 11 della Convenzione 2009, meglio specificata nel paragrafo 6.2.3.1.

16 Per approfondimenti si veda paragrafo 6.3.3.5 seguente.

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Tabella 30:Confronto fra costi operativi richiesti e costi operativi riconosciuti – Valori in euro

Descrizione 2010 2011 2012 2013 2014 2015 Richiesta iniziale 1.029.222 10.248.658 11.682.068 13.403.472 13.655.488 13.787.598Istruttoria ATO -770.349 -6.878.018 -7.646.073 -8.486.354 -7.991.828 -8.089.481Riconoscimento finale 258.873 3.370.640 4.035.995 4.917.118 5.663.660 5.698.117

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Tabella 31: I costi operativi efficientati per attività nuove non previste nella revisione di luglio 2007 – Valori in euro

Descrizione 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021 Gestione aree spondali Lago Bilancino 0 67.768 67.429 67.092 66.756 66.422 66.090 65.760 65.431 65.104 64.778 64.454 Gestione invasi 0 82.766 82.352 81.941 81.531 81.123 80.718 80.314 79.912 79.513 79.115 78.720 Campionamento scarichi industriali 0 217.892 216.802 215.718 214.640 213.567 212.499 211.436 210.379 209.327 208.281 207.239 SISTRI 0 200.620 199.617 198.619 197.626 196.637 195.654 194.676 193.703 192.734 191.770 190.812 Rilasci da impianti di potabilizzazione 0 0 578.273 1.250.034 1.918.437 1.908.844 1.899.300 1.889.804 1.880.355 1.870.953 1.861.598 1.852.290 Fontanelli 0 276.288 385.422 494.010 602.055 622.727 619.613 616.515 613.432 610.365 607.314 604.277 Concessioni 98.053 97.563 97.075 96.590 96.107 95.626 95.148 94.672 94.199 93.728 93.259 92.793 Cambiamento criterio Manutenzioni ordinarie/ straordinarie 0 914.661 910.088 905.538 901.010 896.505 892.022 887.562 883.125 878.709 874.315 869.944

Attivazione casse automatiche sportelli periferici 0 9.360 9.313 9.267 9.220 9.174 9.128 9.083 9.037 8.992 8.947 8.902

Attivazione Phone Collection 0 13.570 24.358 21.983 19.785 17.806 17.717 17.629 17.541 17.453 17.366 17.279 Gestione rimborsi sentenza depurazione (335/2008) 0 158.794 52.931 52.667 0 0 0 0 0 0 0 0

Sportelli periferici presso le URP 5.389 23.164 29.581 30.576 35.323 40.046 39.846 39.646 39.448 39.251 39.055 38.859

Nuovo sportello al pubblico Chianti 0 82.410 81.998 81.588 81.180 80.774 80.371 79.969 79.569 79.171 78.775 78.381 Regolamento utenze condominiali 32.705 75.058 74.683 42.517 42.304 42.093 41.882 41.673 41.464 41.257 41.051 40.846 Regolamento servizio di ripartizione utenze raggruppate 0 65.410 26.164 26.033 25.903 25.774 25.645 25.517 25.389 25.262 25.136 25.010

Incremento numero utenze 40.865 74.697 108.857 143.350 178.186 213.368 212.301 211.239 210.183 209.132 208.086 207.046 Costi manutenzione HW e SW 0 185.515 351.720 463.961 461.641 459.333 457.037 454.751 452.478 450.215 447.964 445.724 Informazione utenza 0 630.542 530.542 527.889 525.250 522.624 520.011 517.411 514.824 512.249 509.688 507.140 Stampa carta del servizio e regolamenti 23.740 23.500 23.383 23.266 23.149 23.034 22.918 22.804 22.690 22.576 22.463 22.351 Estensione certificazione 0 44.905 56.881 56.596 56.313 56.032 55.752 55.473 55.195 54.919 54.645 54.372 Sviluppo modello 231/01 55.120 120.172 119.571 118.973 118.378 117.786 117.197 116.611 116.028 115.448 114.871 114.296 Segnalazione riparazioni - Servizio Phone 3.000 5.985 8.955 8.910 8.866 8.821 8.777 8.733 8.690 8.646 8.603 8.560

TOTALE 258.873 3.370.640 4.035.995 4.917.118 5.663.660 5.698.117 5.669.626 5.641.278 5.613.071 5.585.006 5.557.081 5.529.296

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Di seguito si riporta una breve descrizione delle voci di costo riconosciute e rappresentate nella Tabella 31.

Gestione aree spondali Lago Bilancino Ai sensi della Convenzione firmata il 4/2/2003 fra il Commissario per la realizzazione dell’invaso di Bilancino, Publiacqua SpA e l’Autorità di Ambito, dal 1° gennaio 2003 Publiacqua è divenuta titolare della gestione dell’invaso di Bilancino. Con tale assegnazione Publiacqua è tenuta ad assicurare, sia le funzioni collegate al SII (approvvigionamento acquedottistico per le utenze del servizio idrico integrato), che quelle di difesa idraulica (uso non idropotabile, come ad esempio laminazione delle piene). In questa revisione sono stati considerati gli oneri aggiuntivi non coperti dall’ultimo consuntivo approvato (bilancio 2009) e necessari al corretto mantenimento della diga. In tal senso sono stati considerati gli oneri di manutenzione delle aree spondali della diga. L’onere per l’uso non idropotabile è stato stimato utilizzando gli utili netti generati dalla gestione della centrale idroelettrica che hanno abbattuto gli oneri per la gestione delle aree spondali.

Gestione invasi Attività prevista dalla l.r. 64/2009 "Disciplina delle funzioni amministrative in materia di progettazione costruzione ed esercizio degli sbarramenti di ritenuta e dei relativi bacini di accumulo" e conseguente DPGR 25.2.2010 n. 18/R "Regolamento di attuazione art. 14 LR 64/2009" ove vengono previste in capo ai concessionari nuove obbligazioni per il controllo e la manutenzione degli sbarramenti. Sono interessati da tale disciplina 11 invasi (altri 3 tra cui Bilancino sono soggetti a diversa normativa "Registro Dighe").

Il Regolamento 25 febbraio 2010, n. 18/R sopra citato prevede (art.14) che il titolare dello sbarramento di ritenuta sia tenuto a presentare alla provincia rapporti scritti attestanti la funzionalità dell’impianto ed il perfetto stato di manutenzione ed efficienza di tutte le opere ad esso relative. Tali rapporti devono essere redatti da professionista avente i requisiti per la nomina a collaudatore, ai sensi dell’articolo 6, comma 2 della l.r. 64/2009. La frequenza dei rapporti tecnici è indicata nel foglio di condizioni per l’esercizio e la manutenzione, e non può comunque essere inferiore da un minimo di 6 mesi a un massimo di 5 anni a seconda della classe dello sbarramento.

Campionamento scarichi industriali

Attività prevista dal D.Lgs. 152/06 consistente nella esecuzione dei controlli sugli scarichi industriali in pubblica fognatura da parte del gestore del SII. Si ipotizza di effettuare 400 controlli ogni anno corrispondenti a circa 1/4 degli scarichi attualmente denunciati. Il costo è costituito da due componenti: i) attività di campionamento che avendo valenza fiscale risulta particolarmente onerosa prevedendo l'accesso in proprietà privata ed il posizionamento di un campionatore (4 ore per ogni prelievo); ii) analisi di laboratorio e gestione documentale delle pratiche.

Per la stima dei costi dal numero totale di controlli annui ipotizzato (400) è stato scomputato il numero di controlli effettuato nel 2009.

Sistri

"Il Decreto Ministeriale del 17 dicembre 2009 pubblicato sul Supplemento Ordinario n. 10 alla G.U. del 13 gennaio 2010, ha introdotto il Sistema di controllo della Tracciabilità dei Rifiuti (SISTRI). Si tratta di un sistema informatizzato e centralizzato che sostituisce, per i

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soggetti obbligati, il registro di carico e scarico rifiuti, il formulario e il MUD. La fase operativa è iniziata il 1° ottobre 2010. Sono soggetti obbligati tutti coloro che tengono il registro di carico e scarico rifiuti e sono tenuti alla denuncia MUD.

Dal 1° ottobre 2010 Publiacqua è, quindi, tenuta a compilare le schede del “registro cronologico” e “dell’area movimentazione” tramite il sito www.sistri.it. L’accesso si effettua mediante le proprie chiavi USB utilizzando il codice PIN e la Password assegnate dal sistema al momento dell’iscrizione.

Rilasci da impianti di potabilizzazione L'Art. 11 della l.r. 20/2006 dispone che il rilascio nei corpi idrici di acque di restituzione degli impianti di potabilizzazione è soggetto alle condizioni poste nel disciplinare di concessione che autorizza il prelievo delle acque successivamente restituite, ai sensi dell'articolo 12-bis, comma 1, del R.D. n. 1775/1933. Tali condizioni di restituzione includono i limiti di emissione, in concentrazione e quantità per anno, delle sostanze contenute nelle acque, disposti caso per caso, previo parere dell'ARPAT, sentite le AATO e l'Autorità di Bacino, ciascuna per quanto di competenza secondo le previsioni del regolamento. I Piani di Ambito, al fine del rispetto dei limiti di emissione devono prevedere un programma degli investimenti necessari, dei tempi e delle risorse finanziarie per quanto riguarda le restituzioni inerenti al servizio idrico integrato.

L'Art. 50 del Regolamento 46/2008 prevede particolari condizioni per il rilascio delle acque di restituzione da impianti di potabilizzazione, ad esempio che in corpi idrici fluenti è ammessa la presenza di agenti potabilizzanti.

Gli adempimenti normativi devono avvenire non oltre quattro anni, quindi entro il 16 settembre 2013 (art. 27 c. 2). E’ prevista l’attivazione di 30 impianti nel 2011, di altri 35 nel 2012 e di ulteriori 35 impianti nel 2013. I costi operativi ricadono, per ciascun gruppo di linee fanghi attivate, nell'anno seguente.

Fontanelli pubblici erogatori di acqua alta qualità Attualmente, nel territorio dell’ATO 3, sono installati 21 fontanelli con costi di manutenzione ordinaria e straordinaria sostenuti dai Comuni. Dal 2011 si ipotizza di inserire a carico della tariffa del SII i costi di realizzazione, di manutenzione straordinaria e ordinaria dei fontanelli. I costi di manutenzione dell’area circostante il fontanello ed anche i consumi idrici, di energia, di CO2 per l’erogazione di acqua gassata, continueranno, invece ad essere spesati dai singoli Comuni.

Si prevede la realizzazione di un fontanello in ogni Comune con meno di 20.000 abitanti, mentre per i Comuni con maggiore popolazione un fontanello ogni 20.000 ab. Con questi criteri entro il 2015 Publiacqua arriverà alla gestione di circa 80 fontanelli.

I costi di realizzazione dei fontanelli pubblici, come la manutenzione straordinaria, in quanto investimenti, sono inseriti nel Piano degli investimenti. I costi di cui alla Tabella 31 si riferiscono ai costi di manutenzione ordinaria del fontanello.

Concessioni Attualmente sono a carico della gestione del SII il pagamento annuale delle seguenti tipologie di concessioni: a) attingimento idrico con le Province di FI, AR, PO e PT; b) occupazioni idrauliche con le Province di FI, AR, PO e PT; c) occupazioni del suolo con Rete Ferroviaria Italiana, Anas, Società Autostrade, Consorzi di Bonifica; d) occupazioni del suolo pubblico con Province e Comuni (Cosap temporanea e permanente). Nel Piano di

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Ambito sono stati inseriti costi operativi per tali concessioni eccedenti la spesa sostenuta nell’ultimo bilancio approvato (consuntivo 2009).

Cambiamento criterio manutenzioni ordinarie/ straordinarie L'Autorità di Ambito ha proposto un cambio di criterio per la distinzione tra manutenzione ordinaria e straordinaria sulla rete acquedottistica e fognaria. Fino al 2009 la regola condivisa prevedeva che gli interventi che comportavano la sostituzione di tratti di rete superiore a 3 metri lineari fossero capitalizzati come manutenzioni straordinarie. L'AATO ha previsto di modificare tale regola stabilendo di capitalizzare i costi per tratti eccedenti i 6 metri lineari. Le nuove regole contabili saranno introdotte con il bilancio 2011 e comporteranno un innalzamento dei costi operativi ed una riduzione dei costi in investimento. La stima è stata effettuata utilizzando i dati contabili a consuntivo di Publiacqua relativi ad interventi di sostituzione fra i 3 e i 6 metri lineari.

Attivazione casse automatiche sportelli periferici A partire dal 2011 è prevista l’installazione di casse automatiche per il pagamento delle bollette del SII presso gli sportelli periferici che non sono dotati di un servizio di cassa. Questa nuova funzionalità comporterà un incremento di costi operativi relativamente al servizio di trasporto valori dallo sportello alla banca. Si stima almeno un ritiro alla settimana nei tre sportelli ove tale funzionalità ad oggi non è attiva.

Attivazione Phone Collection Dal secondo semestre del 2011 è prevista una attività di recupero crediti tramite phone collection. Questa attività comporterà un incremento di costo nel servizio di Call Center.

Gestione rimborsi sentenza depurazione Questa attività comprende la gestione delle istanze di rimborso delle bollette della depurazione presentante dagli utenti non depurati in seguito alla sentenza della Corte Costituzionale n. 335/2008. Si stima un volume di richieste pari al 90% del numero delle utenze interessate dai rimborsi (circa 78.000) distribuito in 3 anni 2011 - 2012 -2013 con una distribuzione del 60% il primo anno ed il 20% negli anni successivi. La stima è stata effettuata considerando un tempo medio di lavorazione per ogni pratica pari a 10 minuti considerando il controllo stato utenza, il controllo pagamenti, il calcolo del rimborso, e la predisposizione della risposta.

Sportelli periferici presso le URP comunali

Nel corso del 2010 Publiacqua ha attivato una collaborazione con il Comune di Quarrata per l’istituzione di un punto informativo, presidiato dal personale dell’amministrazione comunale. L’impegno di Publiacqua S.p.A. in questa attività, consiste nella formazione del personale delle URP e nell’assistenza allo svolgimento delle pratiche. Si stima, per gli anni futuri una richiesta di apertura di altri punti informativi presso le URP nella misura di 3 all'anno. Per la stima dell’incremento di costo operativo dovuta all’apertura di questi sportelli si assume quanto già valutato per l’esperienza in corso tra Publiacqua e il Comune di Quarrata.

Nuovo sportello al pubblico Chianti Dai sindaci della zona Chianti è stata richiesta l'apertura di uno sportello al pubblico nei loro territori. Per la valutazione dei costi è stato preso come riferimento il nuovo sportello di

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Borgo San Lorenzo aperto nel 2008 e già conteggiato negli ultimi due bilanci approvati di Publiacqua (2008 e 2009).

Regolamento utenze condominiali Nel corso dell’anno 2008 (delibera n. 3/2008) l’Autorità di Ambito ha approvato un regolamento delle utenze condominiali, che agevola la trasformazione di tali utenze, che si trovano in condizioni di libera accessibilità dalla proprietà pubblica o condominiale, in utenze singole lette e fatturate direttamente da Publiacqua. Tale regolamento ha comportato una maggiore complessità nella gestione della lettura e fatturazione, nonché nel rapporto contrattuale con utente (legame tra contatore generale e contatore divisionale). Si prevede, pertanto, che Publiacqua impegni risorse per gestire le richieste di trasformazione e per i nuovi allacciamenti effettuati con questa modalità. E’ previsto inoltre per il 2011, il completamento dei test sulle nuove funzionalità del sistema informatico per l’attivazione delle nuove modalità di fatturazione, che comporteranno un ulteriore incremento di risorsa necessaria per la corretta gestione delle procedure.

Regolamento servizio di ripartizione e pagamento consumi utenze raggruppate Con l'approvazione del nuovo Regolamento servizio di ripartizione e pagamento consumi utenze raggruppate, quale disciplinare del rapporto contrattuale delle utenze condominiali, sia gestite da ditte recapitiste, che da amministratori o delegati (circa 35.000), in vigore a partire dal 2011, Publiacqua dovrà creare un canale di contatto preferenziale con gli amministratori.

In una prima fase, consistente nell'avvio delle procedure di attuazione previsto per tutto il 2011, si ipotizza un incremento dei costi operativi per l'attivazione del sopra citato canale di contatto finalizzato alla gestione di tutte le comunicazioni di variazione contrattuale.

A partire invece dal 2012 si ipotizza una riduzione di costi operativi per gestire i rapporti con gli amministratori consistenti in:

• richieste di variazioni anagrafiche/unità condominiali, indirizzi ecc..;

• richieste di informazioni su consumi, letture, fatturazione, pagamenti e morosità;

• richieste di informazioni sulla ripartizione dei consumi;

• richieste di lavori vari, spostamenti contatori, divisioni impianti;

• richieste di trasformazioni in utenze singole (regolamento utenze condominiali);

• gestione delle richieste provenienti dal sito internet.

Per quanto attiene invece alle attività di censimento degli amministratori e/o delegati per le utenze non formalmente costituite in condominio, che dovranno essere svolte nel 2011 per aggiornare il data base utenze, si prevede di imputare i relativi costi nel POT come investimento alla voce “Aggiornamento Data Base Utenze”.

Incremento numero utenze Dal 2007 Publiacqua ha registrato un incremento medio annuo pari a circa l’1,48% del numero delle utenze. Sono state, pertanto, considerate alcune voci di costi (costi di lettura, stampa e postalizzazione bollette, gestione incassi) che hanno subito un incremento.

Costi manutenzione Hardware e Software

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L'acquisto di HW e SW genera un costo di manutenzione. Sono stati considerati i costi operativi superiori a quelli sostenuti nell’ultimo bilancio approvato (consuntivo 2009) e relativi ai nuovi HW e SW che saranno acquistati da Publiacqua a partire dal prossimi anni.

Informazione utenza Sono previste attività finalizzate all'attuazione di campagne informative di promozione dell'acqua del rubinetto, di sensibilizzazione al risparmio e sulla qualità dell'acqua, preventivamente autorizzate da parte dell’Autorità di Ambito.

Le campagne rispondono anche ad obblighi informativi previsti in carta del servizio. Publiacqua dovrà inoltre, effettuare, campagne informative relative al nuovo Regolamento del SII e del Regolamento per il riparto delle utenze condominiali.

Stampa carta del servizio e regolamenti Si prevede che Publiacqua debba stampare i nuovi regolamenti e carta del servizio/depliant informativi in diverse lingue e testo braille come da obbligo carta del servizio. Mentre per il testo in Braille, il costo sarà una tantum, per il regolamento e la carta del servizio l'ipotesi è quella di stamparne 10 mila copie ogni anno

Estensione certificazione E' prevista l'estensione della certificazione ambientale di 8 impianti gestiti da Publiacqua e il raggiungimento della certificazione sicurezza OHSAS 18001. La stima dei costi è effettuata considerando i costi attuali delle attività di consulenza e delle visite ispettive da parte degli enti di certificazione.

Sviluppo modello D. Lgs. 231/01 Sulla base del D.Lgs. 231/2001, le aziende possono essere chiamati a rispondere in sede penale per taluni reati commessi nel proprio interesse o vantaggio dai propri amministratori o dipendenti.

Lo sviluppo del modello di cui al D. Lgs. 231/01 per Publiacqua è condizione richiesta in sede di due diligence tecnico-legale per la definizione di un finanziamento strutturato di lungo periodo del Piano di Ambito a garanzia del rischio derivante dalla commissione di reati ambientali e inerenti la sicurezza sui luoghi di lavoro.

Affinché Publiacqua riduca il rischio di essere chiamata a rispondere per uno dei reati sanzionati dal D.Lgs n. 231/2001, è previsto fra i costi operativi l’implementazione di un sistema di controlli basato anche sull’individuazione di un soggetto esterno, che dovrà svolgere le seguenti attività:

• redazione codice etico;

• predisposizione del regolamento dell’Organismo di Vigilanza;

• formalizzazione di procedure e controlli interni in grado di soddisfare le prescrizioni del “Modello Organizzativo 231”;

• partecipazione di un dipendente/collaboratore, per la durata di un triennio, a far parte dell' individuando Comitato/Organismo di Controllo.

Segnalazione riparazioni: servizio Phone Nel maggio 2008 Publiacqua ha attivato un nuovo servizio di chiamata telefonica ai cittadini (chiamato Phone) per segnalare interventi programmati e guasti imprevisti. L'obbiettivo, grazie anche all'implementazione di campagne informative specifiche, è quello d sviluppare

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la banca dati di utenze registrate, al fine di migliorare la gestione delle emergenze e della comunicazione di interruzione del servizio. Poiché tale servizio è stato attivato nel 2008 sono stati previsti costi operativi incrementati rispetto all’ultimo bilancio approvato (consuntivo 2009).

6.3.3.2 Costi relativi al contenzioso sorto con i dipendenti per l’anzianità di servizio

Con riferimento alle varie tipologie di fondo spese future dall’analisi delle casistiche ad oggi già verificatesi, l’Autorità ha stabilito che, per il futuro, riconoscerà a consuntivo alcuni fondi secondo le indicazioni contenute nella Tabella 32.

Con riferimento ai dati comunicati da Publiacqua sui fondi oneri futuri, l’Autorità ha stabilito di riconoscere le spese di anzianità del personale oggetto di contenzioso.

Tabella 32: Il riconoscimento degli oneri previsti nei fondi rischi e oneri

Descrizione Ammesso Note

Rischi contenzioso anzianità dipendenti SI Riconosciuto negli analisi degli scostamenti 2007-2009

Rischi cause legali con fornitori NO Contenzioso fiscale con le agenzie delle entrate NO Sanzioni ambientali NO Sanzioni per mancato intervento nell'esercizio sulle caditoie NO

Imposte differite NO Rischi danni non coperti da assicurazioni NO Rischi correlati ai contratti e convenzioni in essere

NO (se relativi a fornitori)

Addebito della Cosap/Tosap permanente relativa all’occupazione del suolo pubblico in occasione di interventi manutentivi

SI Riconosciuti nuovi costi nella voce Concessioni (Tabella 31)

Fondo copertura perdita di partecipazione NO

In particolare sul contenzioso del personale, l’Autorità di Ambito ha deciso di accogliere la richiesta di Publiacqua sugli accantonamenti inseriti in bilancio, come rendicontanti nella nota del 14 ottobre 2010 sul personale. In riferimento a tale aspetto alcuni dipendenti di Publiacqua hanno rivendicato in giudizio il riconoscimento degli scatti di anzianità, interpretando il passaggio, nel 2002, dai Comuni alla società Publiacqua come un continuum del contratto. I costi attesi da inserire sul contenzioso sono stimati in 4,5 milioni di euro.

Oltre a questo Publiacqua, in esito anche alla prima sentenza del 4 aprile 2007 del Tribunale di Arezzo, che ha condannato Publiacqua in primo grado, ha stimato un probabile aumento del costo del personale derivante dal riconoscimento del costo annuo dello scatto di anzianità, stimato in 349 mila euro circa/anno.

Evidentemente trattandosi di costi ad oggi ancora presunti qualora la controversia, ad oggi in appello, si dovesse concludere a favore di Publiacqua, l’Autorità provvederà a conguagliare gli importi inseriti in tariffa, sia sul contenzioso passato, che sull’importo aggiuntivo di costo del personale.

Sul riconoscimento di tali costi, l’Autorità di Ambito ha applicato poi il recupero di efficienza pari allo 0,5%/anno in attuazione di quanto previsto dall’art. 6 del Metodo Normalizzato (si veda paragrafo 6.3.3.5).

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Tabella 33: Il riconoscimento degli oneri per il personale già efficientati (valori in euro)

Anno Accantonamento

contenzioso personale

Scatto anzianità Totale costi

2010 2.000.000 2.000.000 2011 1.990.000 349.685 2.339.685 2012 557.110 347.937 905.047 2013 346.197 346.197 2014 344.466 344.466 2015 342.744 342.744 2016 341.030 341.030 2017 339.325 339.325 2018 337.628 337.628 2019 335.940 335.940 2020 334.260 334.260 2021 332.589 332.589

6.3.3.3 Perdite su crediti di competenza dal 2010

La nuova proposta dei costi operativi per il periodo 2010-2021 non contiene la voce “svalutazione crediti” rispettando le disposizioni nazionali in materia tariffaria (DM LLPP 1/08/96), che all’art. 3.1 non prevedono la voce B.10.d di conto economico. In secondo luogo la nuova proposta recepisce le regole contenute nell’art. 18, c.9 della Convenzione 2009.

Il nuovo testo della Convenzione 2009 all’art. 18, c. 9 prevede: “A chiarimento di quanto previsto nel comma 3 lettera f), considerato che la svalutazione crediti non è inclusa nel calcolo della Tariffa Reale Media, qualora si siano verificate nel triennio precedente delle perdite su crediti, così come risultanti dai libri contabili del Gestore, sempre che siano dovute alla mancata corrispondenza tra gli Incassi ed i Ricavi indicati nel Piano d’Ambito per il medesimo periodo, si procederà al conguaglio del mancato Incasso fino ad un massimo del 2% annuo. Resta inteso che il Gestore applicherà con il massimo impegno le procedure di recupero del credito”.

Per quanto riguarda il periodo trascorso 2002-2009, l’Autorità di Ambito nel Piano di Ambito ha riconosciuto svalutazioni crediti fino ad un massimo del 2% circa del fatturato. Alla luce di ciò, per il futuro, non saranno più riconosciute perdite su crediti relative a fatture emesse nel periodo 2002-2009.

A partire dal 2010 saranno invece riconosciute dalla tariffa perdite su crediti su fatture emesse dal 2010 in poi. Su questo aspetto la Convenzione 2009, approvata nel mese di dicembre 2009, all’art. 18. c. 9 stabilisce un riconoscimento di perdite su crediti fino ad un ammontare massimo del 2% dell’incasso previsto nel Piano di Ambito.

Il riconoscimento, tuttavia, per come è scritto il nuovo testo della Convenzione può avvenire solo a consuntivo, ovvero quando la perdita è già stata contabilizzata dall’azienda. Per evitare che la società anticipi un costo che sarà successivamente riconosciuto dalla tariffa, con la revisione 2010 la stessa società ha chiesto di inserire fra i costi operativi un costo per “perdite su crediti di competenza 2010 e successivi” da porre poi a conguaglio con le successive revisioni. Il meccanismo è illustrato nelle seguenti fasi:

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1. l’AATO effettua una stima sulle perdite su crediti sulla base dei dati storici di Publiacqua prevedendo comunque un importo < 2% dei ricavi previsti nel Piano di Ambito;

2. dal 2010, con le revisioni successive, l’ATO verifica l’ammontare delle perdite su crediti di competenza dal 2010 in poi e le confronta con gli importi stimati nel Piano di Ambito:

a. nel caso in cui la differenza fosse di segno positivo (perdite su crediti di bilancio > perdite su crediti di piano di ambito) sarà effettuato un conguaglio a favore della società fino a coprire perdite su crediti pari al 2% dei ricavi regolati; per perdite superiori al 2% il Gestore non potrà avanzare alcuna pretesa di conguaglio sulla tariffa ai sensi di quanto previsto dall’art. 18, c.9 della Convenzione 2009;

b. nel caso in cui la differenza fosse di segno negativo (perdite su crediti di bilancio < perdite su crediti di piano di ambito) sarà effettuato un conguaglio a favore della tariffa reale media da recuperare nel triennio successivo la revisione.

Il sistema proposto è coerente con le disposizioni della Convenzione 2009, in quanto recepisce il vincolo del 2% di perdita massima ammissibile sul fatturato previsto.

Dall’analisi dei dati storici si è stimato una perdita su crediti pari a circa l’1,735% del fatturato previsto per il 2010. Si è poi ipotizzato un recupero di efficienza pari allo 0,5%/anno sulla percentuale prevista per il 2010, partendo, quindi, da un valore pari a 1,735% per il 2010 fino ad arrivare a circa 1,64% per il 2021.

Tabella 34 – Le perdite su crediti (valori in euro)

Anni % sui ricavi previsti (*) Perdite su crediti2010 1,74% 2.961.417 2011 1,73% 3.086.975 2012 1,72% 3.218.553 2013 1,71% 3.356.385 2014 1,70% 3.426.696 2015 1,69% 3.418.455 2016 1,68% 3.478.514 2017 1,68% 3.532.326 2018 1,67% 3.629.341 2019 1,66% 3.756.676 2020 1,65% 3.917.902 2021 1,64% 4.082.394

(*) La % sulle perdite su crediti è stata applicata sull’ammontare dei ricavi regolati previsti, comprensivi dei ricavi per scarichi industriali e al netto delle perdite stesse.

6.3.3.4 I costi operativi da inserire nel calcolo della tariffa reale media

La Tabella 35 seguente contiene un riepilogo dei costi operativi da utilizzare nel calcolo della TRM. Per quanto riguarda l’anno 2010, 84,8 milioni di euro derivano dall’analisi degli scostamenti sul passato e 5,2 milioni di euro dal riconoscimento di ulteriori costi, per un totale di 90 milioni di euro circa. I valori sono poi presentati al lordo e al netto del recupero di efficienza.

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Tabella 35: Riepilogo dei costi operativi da inserire nel calcolo della TRM (valori in euro)

Descrizione 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021 Costi operativi revisione 2007 con inflazione effettiva 93.784.248 - 50% della media capitalizzata scostamenti 2007-2009 -5.548.367 - Svalutazione crediti revisione 2007 con inflazione effettiva -2.914.427 Costi operativi da considerare 85.321.454 84.872.119 84.467.344 84.064.592 83.663.855 83.265.121 82.868.381 82.473.625 82.080.842 81.690.023 81.301.159 80.914.238 di cui costi non efficientabili (revisione luglio 2007) 3.917.101 3.917.101 3.917.101 3.917.101 3.917.101 3.917.101 3.917.101 3.917.101 3.917.101 3.917.101 3.917.101 3.917.101 Recupero di efficienza 1 -449.336 -404.775 -402.751 -400.737 -398.734 -396.740 -394.756 -392.783 -390.819 -388.865 -386.920 -384.986 Costi operativi derivanti dall'analisi 2007-2009 84.872.119 84.467.344 84.064.592 83.663.855 83.265.121 82.868.381 82.473.625 82.080.842 81.690.023 81.301.159 80.914.238 80.529.253 Ulteriori costi operativi da riconoscere in tariffa Descrizione 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021 Costi per nuove attività 258.873 3.371.816 4.049.751 4.949.951 5.720.441 5.783.117 5.783.117 5.783.117 5.783.117 5.783.117 5.783.117 5.783.117 Recupero di efficienza 2 0 -1.176 -13.755 -32.833 -56.781 -85.000 -113.491 -141.839 -170.045 -198.111 -434.316 -461.060 Costi per nuove attività efficientati 258.873 3.370.640 4.035.995 4.917.118 5.663.660 5.698.117 5.669.626 5.641.278 5.613.071 5.585.006 5.348.800 5.322.056 Accantonamento contenzioso personale 2.000.000 2.000.000 567.060 Recupero di efficienza 3 0 -10.000 -9.950 Accantonamento contenzioso personale efficientato 2.000.000 1.990.000 557.110 Scatto anzianità 349.685 349.685 349.685 349.685 349.685 349.685 349.685 349.685 349.685 349.685 349.685 Recupero di efficienza 4 0 -1.748 -3.488 -5.219 -6.941 -8.655 -10.360 -12.057 -13.745 -15.425 -17.096 Scatto anzianità efficientato 349.685 347.937 346.197 344.466 342.744 341.030 339.325 337.628 335.940 334.260 332.589 Perdite su crediti di competenza dal 2010 2.961.417 3.102.488 3.250.982 3.407.239 3.496.095 3.505.213 3.584.720 3.658.467 3.777.836 3.930.032 4.119.294 4.313.810 Recupero di efficienza 5 0 -15.512 -32.429 -50.853 -69.399 -86.758 -106.206 -126.142 -148.495 -173.355 -201.392 -231.416 Perdite su crediti di competenza dal 2010 efficientato 2.961.417 3.086.975 3.218.553 3.356.385 3.426.696 3.418.455 3.478.514 3.532.326 3.629.341 3.756.676 3.917.902 4.082.394 Totale ulteriori costi operativi 5.220.290 8.797.301 8.159.595 8.619.700 9.434.822 9.459.315 9.489.170 9.512.928 9.580.041 9.677.622 9.600.962 9.737.039 Costi operativi in tariffa 90.092.409 93.264.644 92.224.188 92.283.555 92.699.943 92.327.696 91.962.794 91.593.770 91.270.064 90.978.781 90.515.201 90.266.292

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6.3.3.5 I costi operativi di riferimento ed il recupero di efficienza previsto dal Metodo

Il Metodo richiede che attraverso il sistema tariffario si attui, ogni anno, un miglioramento di efficienza attraverso la riduzione dei costi operativi di progetto previsti.

La riduzione annua dei costi operativi per la determinazione della tariffa è funzione della differenza fra i costi operativi di riferimento e i costi operativi di progetto previsti.

I costi operativi di progetto sono già stati illustrati nei paragrafi precedenti e scaturiscono dalla sommatoria dei costi risultanti dall’analisi del periodo passato e dall’inserimento di nuovi costi per ulteriori attività.

I costi operativi di riferimento secondo quanto stabilito all’art. 3.1 del Metodo devono essere calcolati in riferimento ai tre segmenti del servizio idrico integrato:

• costi operativi del servizio acque potabili (COAP);

• costi operativi del servizio fognatura (COFO);

• costi operativi del servizio trattamento reflui (COTR).

I costi operativi di riferimento da considerare nel calcolo per i recuperi di efficienza sono quindi:

C = COAP+COFO+COTR

Le formule proposte per il calcolo delle tre componenti di costo si basano su fattori fisici cui vengono applicati coefficienti ricavati da un’analisi econometrica della funzione di costo delle aziende italiane, realizzata dal Comitato di Vigilanza al momento dell’emanazione del Metodo (anno 1996).

Le grandezze tecniche per il calcolo dei costi operativi di riferimento derivano dai dati trasmessi dall’azienda nel database delle infrastrutture e relativi all’anno 2009. I valori dei costi operativi di riferimento calcolati sono stati poi aggiornati al 2010, applicando il tasso programmato di inflazione per tutto il periodo 1997-201017.

La Tabella 36 riporta le grandezze fisiche utilizzate per il calcolo dei costi operativi di riferimento ed i risultati ottenuti applicando le formule del Metodo.

Tabella 36: Le grandezze tecniche alla base dei calcoli dei costi operativi di riferimento e i risultati dei costi di riferimento

Descrizione Valori Caratteristiche principali COAP Lunghezza rete (Km) 6.976 Volume erogato (mc) 86.494.000 Spese energia elettrica (euro) 11.117.940 Costo acqua acquistata da terzi (euro) 0 Utenti dom. diam. minimo (nr.) 277.388 Utenti totali (nr.) 367.545 Impianti di potabilizzazione (nr.) 112 IT 137,57 Valore COAP (euro) 48.444.810

17 Le spese per energia elettrica essendo relative all’anno 2009, sono state rivalutate tenendo conto solamente del tasso programmato di inflazione 2010.

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Descrizione Valori Caratteristiche principali COFO Lunghezza rete (Km) 4.197 Abitanti serviti (nr.) 1.129.519 Spese energia elettrica (euro) 1.406.270 Valore COFO (euro) 10.739.269 Caratteristiche principali COTR Carico inquinante trattato (COD, kg/giorno) (*) 151.516 Impianti di depurazione (nr.) (**) 134

Valore COTR (euro) 20.537.669 Totale costi di riferimento (euro) 79.721.748 Totale costi di riferimento rivalutati con tasso di inflazione programmata al 2010 (euro) 95.654.405 (*) il valore comprende quota parte del COD degli impianti di Gida (**) il valore comprende il numero degli impianti di Gida

I costi di riferimento si confrontano con i costi di progetto, determinando, quindi, lo scostamento che deve essere contenuto nel limite massimo del 30% (art. 4 del Metodo). Nel caso in esame il risultato della verifica è positivo, in quanto i costi operativi di progetto sono inferiori ai costi operativi di riferimento.

Successivamente il Metodo all’art. 6 prevede un recupero di efficienza da applicare ai costi operativi di progetto in funzione della differenza percentuale tra i costi operativi di progetto e quelli di riferimento. Nel caso in esame, per l’anno 2010, poiché i costi operativi (circa 90 milioni di euro) sono più bassi di quelli di riferimento rivalutati (95,6 milioni di euro), il Metodo prevede che sia applicato un recupero di efficienza annuale pari allo 0,5%.

Se manteniamo costanti i 95,6 milioni di euro di costi operativi di riferimento per tutto il restante periodo e li confrontiamo con i costi operativi di progetto si conferma una differenza negativa, ovvero costi operativi di progetto inferiori a quelli di riferimento. Tale scostamento negativo si mantiene anche nell’anno 2011, in cui i costi operativi di progetto raggiungono il picco massimo, dovuto al riconoscimento di 2 milioni di euro per accantonamento costo del personale e per l’aumento dei costi per nuove attività.

Per questi motivi è stata mantenuta valida la percentuale di efficientamento allo 0,5% fino al 2021.

L’ipotesi di mantenere costante i costi di riferimento per tutto il restante periodo di affidamento è, comunque, molto prudenziale, in ragione del fatto che con il nuovo piano degli investimenti è previsto un aumento delle grandezze tecniche sottese al calcolo dei costi di riferimento (es. estensione lunghezza rete in acquedotto e fognatura), che porteranno ad un aumento del valore di tali costi. Più difficile è fare previsioni sull’andamento dei costi per l’energia elettrica, fortemente dipendenti dal prezzo del petrolio.

Per il calcolo dei recuperi di efficienza illustrati separatamente nella Tabella 36 sono stati utilizzati i seguenti criteri:

• Recupero di efficienza 1: è il recupero di efficienza applicato ai costi operativi derivanti dall’analisi del periodo 2007-2009. L’anno 2010, come previsto dalla Convenzione 2009 si riferisce al recupero di efficienza definito nella revisione 2007 ed inflazionato al 2010 secondo il tasso di inflazione effettiva. Dal 2011 il recupero di efficienza è calcolato

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applicando lo 0,5% dai valori dell’anno precedente al netto dei costi “esogeni” definiti non efficientabili. Quest’ultima componente, come definito nel capitolo 6 della revisione 2007 è costituita dalle spese per la pulizia e manutenzione delle caditoie, dall’indennità di San Colombano, dai canoni di derivazione per acque sotterranee e superficiali, dai contributi ai consorzi di bonifica.

• Recupero di efficienza 2: è il recupero di efficienza applicato ai costi per le nuove attività. Il recupero di efficienza pari allo 0,5% è applicato sulle singoli voci previste, in modo da facilitare la futura verifica triennale a consuntivo. Per il primo anno i nuovi costi non sono stati efficientati.

• Recupero di efficienza 3 e 4: è il recupero di efficienza sull’accantonamento del personale e sugli eventuali scatti di anzianità. Anche in questo caso per il primo anno non è stato applicato il recupero di efficienza.

• Recupero di efficienza 5: è il recupero di efficienza sulle perdite su crediti. Il recupero dello 0,5% è applicato sulla percentuale da applicare al fatturato previsto (si veda paragrafo 6.3.3.3).

6.3.4 Il modello gestionale e organizzativo previsto

Sulla base delle disposizioni contenute nell’art. 18 della Convenzione 2009 la libertà nel definire il modello gestionale da parte dell’Autorità di Ambito è molto limitata, in quanto i costi operativi da inserire nel calcolo tariffario scaturiscono dalla differenza fra i costi operativi riconosciuti nel triennio precedente e quelli previsti nel PdA. Il 50% di tale differenza, opportunamente inflazionato, è portato poi in riduzione ai costi operativi inizialmente previsti (per approfondimenti si veda par. 6.2.3 e seguenti). Sostanzialmente, quindi, il modello gestionale è vincolato a quello previsto originariamente.

Oltre a questo sistema la Convenzione 2009 consente il riconoscimento di variazione ai costi nel caso di modifiche alle condizioni di gestione del SII.

Questa procedura è stata applicata, tant’è che i costi previsti per il calcolo della TRM sono il risultato della proiezione dei costi operativi del passato, e di ulteriori costi legati a nuove attività, al riconoscimento del contenzioso con il personale e alle perdite su crediti di competenza dal 2010.

A partire dagli importi previsti si rende, comunque, necessario ridefinire il modello gestionale per il periodo 2010-2021, in quanto previsto dall’art. 149 del D. Lgs. 152/2006.

Per la definizione del modello gestionale si è analizzata la struttura organizzativa di Publiacqua scaturente dal bilancio 2009. Ciascuna categoria di costo operativo del conto economico 2009, al lordo delle rettifiche, è stata pesata sul totale. In questo modo ciascuna voce del Costo della Produzione ha un peso espresso in termini percentuali sul totale. La % scaturente dal bilancio 2009 è stata quindi applicata all’ammontare dei costi previsti dal 2010 al 2021, ad eccezione dell’accantonamento spese future sul personale e le perdite su crediti di cui si dispone del dettaglio. La Tabella 37 presenta i risultati di tale ripartizione.

La stima del personale è stata ottenuta dividendo il costo totale del personale per il costo unitario medio risultante dal bilancio 2009 (pari a 46.939 euro). Il modello gestionale ipotizza 623 unità di personale nel 2010 per arrivare ad un picco massimo di 650 nel 2010 (si vedano Tabella 38 e Tabella 39).

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Tabella 37: I costi operativi previsti suddivisi per natura – Valori in euro

Descrizione 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021 B 6) e B11) Acq.mat.prime-sussid.-di cons.-merci 6.424.836 6.629.133 6.648.952 6.685.206 6.711.455 6.684.114 6.652.171 6.620.389 6.588.765 6.557.299 6.510.272 6.479.199

B 7) Acquisti di servizi 44.445.738 45.859.022 45.996.124 46.246.926 46.428.512 46.239.369 46.018.397 45.798.531 45.579.763 45.362.090 45.036.764 44.821.806

B 8) Costi per godimento beni di terzi 1.680.570 1.734.009 1.739.193 1.748.676 1.755.542 1.748.390 1.740.035 1.731.722 1.723.450 1.715.219 1.702.918 1.694.790

B 9) Costi per il personale 29.227.360 30.156.731 30.246.888 30.411.815 30.531.226 30.406.846 30.261.536 30.116.952 29.973.091 29.829.950 29.616.017 29.474.661

B 14) Oneri diversi di gestione 3.352.487 3.459.090 3.469.431 3.488.349 3.502.046 3.487.779 3.471.111 3.454.527 3.438.026 3.421.607 3.397.068 3.380.854

Accantonamento spese future (personale) (*) 2.000.000 2.339.685 905.047 346.197 344.466 342.744 341.030 339.325 337.628 335.940 334.260 332.589

Perdite su crediti di competenza dal 2010 (*) 2.961.417 3.086.975 3.218.553 3.356.385 3.426.696 3.418.455 3.478.514 3.532.326 3.629.341 3.756.676 3.917.902 4.082.394

Totale costi operativi 90.092.409 93.264.644 92.224.188 92.283.555 92.699.943 92.327.696 91.962.794 91.593.770 91.270.064 90.978.781 90.515.201 90.266.292

Tabella 38: I costi medi del personale di Publiacqua – Valori in euro

Unità di personale indicate nell’allegato contabile 669Costo del personale da bilancio 2009 31.401.965Costo unitario del personale 46.939

Tabella 39: Stima del personale di Publiacqua SpA

Descrizione 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021 Stima unità di personale (nr.) 623 642 644 648 650 648 645 642 639 636 631 628

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6.3.5 Pagamenti agli Enti Locali

Riguardo al trattamento tariffario della voce Pagamenti agli Enti Locali (Convenzione 2009 art. 20) (ex canone di concessione), il Metodo la inserisce tra le componenti dei costi operativi. L’Autorità di Ambito ha, invece, ritenuto opportuno evidenziare tale voce separatamente, per un duplice motivo:

• maggior trasparenza su una componente di costi legata alla valorizzazione del patrimonio conferito e all’indebitamento pregresso dei Comuni e dei gestori;

• non partecipazione di tale componente di costo al meccanismo del recupero di efficienza.

Il pagamento agli Enti Locali è costituito di tre componenti:

a) una quota in grado di sostenere l’importo, sia della quota capitale, che interesse, del debito residuo dei mutui attinenti il servizio idrico integrato18 e comunque non inferiore ad un valore medio calcolato sul periodo dell’affidamento di 12,91 euro/abitante/anno per singolo Comune (di seguito componente a);

b) una quota per la valorizzazione del patrimonio conferito al gestore del servizio idrico integrato espresso in termini di euro per abitante, crescente in modo da assicurare un valore complessivo di 153,6 Mln di euro (di seguito componente b);

c) una quota per le spese di funzionamento dell’Autorità di Ambito (di seguito componente c).

Per i Comuni del Bacino del Chianti non è stato previsto alcun importo per le componenti a) e b), in quanto in tariffa è stato inserito un capitale investito pari a circa 25,9 milioni di euro.

Sulla base delle indicazioni fornite dai Comuni19, l’Autorità di Ambito ha provveduto a trasformare la componente a) del canone, che ha un profilo decrescente collegato al piano di ammortamento dei mutui, in una rata costante, allo scopo di non aggravare la tariffa nei primi anni dell’affidamento.

La trasformazione della rata decrescente in rata costante ha tuttavia un costo, poiché è necessario considerare il valore finanziario del tempo: 1 euro tra un anno, ad esempio, non ha lo stesso valore che potrebbe avere tra cinque anni. Anche quest’ultima componente di costo finanziario è stata conteggiata nel calcolo del canone di concessione, assumendo un tasso di attualizzazione dei flussi di cassa pari al 6,5%.

La componente a) di competenza dei Comuni tiene conto dei seguenti due aspetti:

• i mutui di Consiag, Amag e ASP sono stati imputati ai rispettivi Comuni secondo i dati sulla popolazione ISTAT al 1999;

18 La componente a) è stata stimata sulla base di un’indagine sui mutui afferenti le gestioni preesistenti e conclusa dall’Autorità di Ambito nel mese di marzo 2001. 19 Criteri definiti dal Collegio di Vigilanza dei sindaci approvati dall’assemblea dell’Autorità di Ambito del 19 giugno 2001.

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• gli importi vanno incrementati annualmente secondo un tasso di inflazione pari all’1,4% che il Gestore si è impegnato comunque a garantire ai Comuni, anche nel caso in cui il tasso di inflazione programmata riconosciuto in tariffa dovesse risultare inferiore a tale valore. Il Gestore si è impegnato inoltre ad erogare ai Comuni la maggiore inflazione, nel caso in cui il tasso di inflazione programmata risultasse più alta rispetto all’1,4% (si veda art. 12, comma 1, patti aggiunti).

La componente b) è stata calcolata assegnando un importo ad abitante (popolazione al 1999) incrementata annualmente per remunerare il patrimonio conferito al Gestore;

La componente c), calcolata al netto dell’inflazione, secondo la popolazione ISTAT 1999, consentirà di far reperire ai Comuni le risorse finanziarie per pagare le quote consortili dell’AATO 3.

Nella Tabella 40 sono riportate le tre componenti del canone utilizzate per il calcolo della tariffa reale media. Tutte le componenti, tranne quella relativa alla valorizzazione del patrimonio conferito (componente b), sono state calcolate in termini reali (al 2010) e, pertanto, a partire dal 2011 saranno soggette a rivalutazione monetaria secondo i tassi annuali di inflazione programmata dei vari DPEF del Governo. Diversamente la parte relativa al patrimonio conferito (componente b) non sarà oggetto di rivalutazione.

Come sarà meglio specificato nel paragrafo 6.3.6.1 per contenere gli incrementi tariffari con la delibera 2/2007 sulla revisione e con la successiva delibera n.5/2008 è stata prevista una riduzione del canone di concessione negli anni 2008-2010 ed un successivo recupero (aumento) negli anni 2011-2012 (cd modulazione temporale del canone di concessione).

Nel nuovo testo della Convenzione 2009, la modulazioni tariffaria ha trovato disciplina all’art. 20 comma 3 laddove si dice “I valori riportati nella tabella di cui sopra potranno essere distribuiti sulle annualità in modo differente per il mantenimento dell’Equilibrio Economico Finanziario di cui all’art. 18 quater”.

Tabella 40 – Evoluzione del canone utilizzato per il calcolo della tariffa reale media (importi in euro)

Anni Componente a)

Componente b)

Componente c)

componente c) del

chianti

Rimodulazione canoni (*) Totale

2010 18.663.013 6.867.378 1.176.226 90.788 -1.500.000 25.297.4052011 18.663.013 7.210.747 1.176.226 90.788 1.942.031 29.082.8052012 18.663.013 7.571.285 1.176.226 90.788 2.557.969 30.059.2802013 18.663.013 7.949.849 1.176.226 90.788 0 27.879.8762014 18.663.013 8.347.342 1.176.226 90.788 0 28.277.3682015 18.663.013 8.764.709 1.176.226 90.788 0 28.694.7352016 18.663.013 9.202.944 1.176.226 90.788 0 29.132.9712017 18.663.013 9.663.091 1.176.226 90.788 0 29.593.1182018 18.663.013 10.146.246 1.176.226 90.788 0 30.076.2722019 18.663.013 10.653.558 1.176.226 90.788 0 30.583.5852020 18.663.013 11.186.236 1.176.226 90.788 0 31.116.2632021 18.663.013 11.745.548 1.176.226 90.788 0 31.675.574

(*) Stabilita nella revisione 2007 (delibera 2/2007) e dalla successiva delibera 5/2008

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Autorità di Ambito Territoriale Ottimale n. 3 del Medio Valdarno

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Tabella 41 – Componente a) ex canone concessione, importi rimodulati Comune 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021 Agliana 337.317 383.049 390.742 357.390 357.390 357.390 357.390 357.390 357.390 357.390 357.390 357.390 Barberino di Mugello 128.612 146.049 148.982 136.266 136.266 136.266 136.266 136.266 136.266 136.266 136.266 136.266 Borgo San Lorenzo 219.451 249.203 254.208 232.510 232.510 232.510 232.510 232.510 232.510 232.510 232.510 232.510 Calenzano 210.611 239.165 243.969 223.145 223.145 223.145 223.145 223.145 223.145 223.145 223.145 223.145 Campi Bisenzio 534.033 606.435 618.615 565.813 565.813 565.813 565.813 565.813 565.813 565.813 565.813 565.813 Cantagallo 39.036 44.328 45.219 41.359 41.359 41.359 41.359 41.359 41.359 41.359 41.359 41.359 Carmignano 158.767 180.292 183.913 168.215 168.215 168.215 168.215 168.215 168.215 168.215 168.215 168.215 Castelfranco di Sopra 37.801 42.926 43.788 40.050 40.050 40.050 40.050 40.050 40.050 40.050 40.050 40.050 Cavriglia 106.265 120.671 123.095 112.588 112.588 112.588 112.588 112.588 112.588 112.588 112.588 112.588 Dicomano 66.346 75.341 76.854 70.294 70.294 70.294 70.294 70.294 70.294 70.294 70.294 70.294 Figline Valdarno 236.989 269.119 274.524 251.092 251.092 251.092 251.092 251.092 251.092 251.092 251.092 251.092 Firenze 6.441.349 7.314.632 7.461.544 6.824.662 6.824.662 6.824.662 6.824.662 6.824.662 6.824.662 6.824.662 6.824.662 6.824.662 Incisa in Val d'Arno 77.822 88.373 90.148 82.453 82.453 82.453 82.453 82.453 82.453 82.453 82.453 82.453 Lastra a Signa 250.064 283.966 289.669 264.945 264.945 264.945 264.945 264.945 264.945 264.945 264.945 264.945 Londa 22.342 25.371 25.881 23.672 23.672 23.672 23.672 23.672 23.672 23.672 23.672 23.672 Loro Ciuffenna 69.441 78.855 80.439 73.573 73.573 73.573 73.573 73.573 73.573 73.573 73.573 73.573 Montale 177.667 201.754 205.806 188.240 188.240 188.240 188.240 188.240 188.240 188.240 188.240 188.240 Montemurlo 250.577 284.549 290.264 265.489 265.489 265.489 265.489 265.489 265.489 265.489 265.489 265.489 Montevarchi 307.404 349.080 356.091 325.697 325.697 325.697 325.697 325.697 325.697 325.697 325.697 325.697 Pelago 113.980 129.432 132.032 120.762 120.762 120.762 120.762 120.762 120.762 120.762 120.762 120.762 Pian di Sco 73.437 83.393 85.068 77.807 77.807 77.807 77.807 77.807 77.807 77.807 77.807 77.807 Pistoia 1.191.564 1.353.110 1.380.286 1.262.471 1.262.471 1.262.471 1.262.471 1.262.471 1.262.471 1.262.471 1.262.471 1.262.471 Poggio a Caiano 118.496 134.561 137.263 125.547 125.547 125.547 125.547 125.547 125.547 125.547 125.547 125.547 Pontassieve 337.228 382.948 390.639 357.296 357.296 357.296 357.296 357.296 357.296 357.296 357.296 357.296 Prato 2.393.410 2.717.896 2.772.484 2.535.838 2.535.838 2.535.838 2.535.838 2.535.838 2.535.838 2.535.838 2.535.838 2.535.838 Quarrata 675.855 767.484 782.899 716.074 716.074 716.074 716.074 716.074 716.074 716.074 716.074 716.074 Reggello 193.473 219.703 224.116 204.987 204.987 204.987 204.987 204.987 204.987 204.987 204.987 204.987 Rignano sull'Arno 99.346 112.814 115.080 105.257 105.257 105.257 105.257 105.257 105.257 105.257 105.257 105.257 Rufina 90.853 103.170 105.242 96.259 96.259 96.259 96.259 96.259 96.259 96.259 96.259 96.259 Sambuca Pistoiese 29.202 33.161 33.827 30.940 30.940 30.940 30.940 30.940 30.940 30.940 30.940 30.940 San Giovanni Valdarno 237.602 269.815 275.234 251.742 251.742 251.742 251.742 251.742 251.742 251.742 251.742 251.742 San Godenzo 16.222 18.422 18.792 17.188 17.188 17.188 17.188 17.188 17.188 17.188 17.188 17.188 San Piero a Sieve 53.760 61.048 62.274 56.959 56.959 56.959 56.959 56.959 56.959 56.959 56.959 56.959 Scandicci 699.027 793.797 809.740 740.625 740.625 740.625 740.625 740.625 740.625 740.625 740.625 740.625 Scarperia 89.312 101.421 103.458 94.627 94.627 94.627 94.627 94.627 94.627 94.627 94.627 94.627 Serravalle Pistoiese 136.078 154.527 157.630 144.176 144.176 144.176 144.176 144.176 144.176 144.176 144.176 144.176 Sesto Fiorentino 649.569 737.634 752.449 688.224 688.224 688.224 688.224 688.224 688.224 688.224 688.224 688.224 Signa 224.855 255.340 260.469 238.236 238.236 238.236 238.236 238.236 238.236 238.236 238.236 238.236 Terranuova Bracciolini 151.135 171.625 175.072 160.128 160.128 160.128 160.128 160.128 160.128 160.128 160.128 160.128 Vaglia 66.707 75.751 77.272 70.676 70.676 70.676 70.676 70.676 70.676 70.676 70.676 70.676 Vaiano 125.948 143.023 145.896 133.443 133.443 133.443 133.443 133.443 133.443 133.443 133.443 133.443

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Convenzione di affidamento

Allegato 2

Autorità di Ambito Territoriale Ottimale n. 3 del Medio Valdarno

56

Comune 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021 Vernio 78.100 88.688 90.469 82.747 82.747 82.747 82.747 82.747 82.747 82.747 82.747 82.747 Vicchio 97.736 110.986 113.215 103.552 103.552 103.552 103.552 103.552 103.552 103.552 103.552 103.552 Bagno a Ripoli 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Barberino Val d'Elsa 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Greve in Chianti 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Impruneta 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 San Casciano Val di Pesa 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Tavarnelle Val di Pesa 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Totale 17.614.789 20.002.908 20.404.658 18.663.013 18.663.013 18.663.013 18.663.013 18.663.013 18.663.013 18.663.013 18.663.013 18.663.013

Tabella 42 – Componente b) ex canone concessione, importi rimodulati Comune 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021 Agliana 80.253 95.690 102.492 98.431 103.353 108.520 113.946 119.644 125.626 131.907 138.503 145.428 Barberino di Mugello 52.961 63.148 67.637 64.957 68.205 71.615 75.196 78.956 82.904 87.049 91.401 95.972 Borgo San Lorenzo 90.367 107.750 115.410 110.837 116.379 122.198 128.307 134.723 141.459 148.532 155.958 163.756 Calenzano 86.727 103.410 110.761 106.372 111.691 117.275 123.139 129.296 135.761 142.549 149.676 157.160 Campi Bisenzio 213.644 254.739 272.848 262.037 275.139 288.896 303.341 318.508 334.433 351.155 368.712 387.148 Cantagallo 16.075 19.167 20.529 19.716 20.701 21.737 22.823 23.965 25.163 26.421 27.742 29.129 Carmignano 65.378 77.954 83.496 80.187 84.197 88.407 92.827 97.468 102.342 107.459 112.832 118.473 Castelfranco di Sopra 15.566 18.560 19.880 19.092 20.047 21.049 22.101 23.206 24.367 25.585 26.864 28.207 Cavriglia 42.949 51.211 54.851 52.678 55.312 58.077 60.981 64.030 67.232 70.593 74.123 77.829 Dicomano 27.320 32.576 34.891 33.509 35.184 36.944 38.791 40.730 42.767 44.905 47.150 49.508 Figline Valdarno 93.459 111.436 119.358 114.629 120.360 126.378 132.697 139.332 146.298 153.613 161.294 169.359 Firenze 2.152.393 2.566.414 2.748.857 2.639.939 2.771.936 2.910.533 3.056.059 3.208.862 3.369.305 3.537.771 3.714.659 3.900.392 Incisa in Val d'Arno 32.046 38.211 40.927 39.305 41.270 43.334 45.501 47.776 50.165 52.673 55.306 58.072 Lastra a Signa 102.973 122.781 131.509 126.298 132.613 139.244 146.206 153.516 161.192 169.252 177.714 186.600 Londa 9.200 10.970 11.750 11.284 11.848 12.441 13.063 13.716 14.402 15.122 15.878 16.672 Loro Ciuffenna 28.595 34.095 36.519 35.072 36.826 38.667 40.600 42.630 44.762 47.000 49.350 51.817 Montale 58.098 69.274 74.198 71.258 74.821 78.562 82.490 86.615 90.946 95.493 100.267 105.281 Montemurlo 103.185 123.033 131.779 126.557 132.885 139.530 146.506 153.831 161.523 169.599 178.079 186.983 Montevarchi 126.585 150.934 161.664 155.258 163.021 171.172 179.731 188.718 198.153 208.061 218.464 229.387 Pelago 41.515 49.501 53.020 50.919 53.465 56.138 58.945 61.892 64.987 68.236 71.648 75.230 Pian di Sco 30.241 36.057 38.621 37.090 38.945 40.892 42.937 45.084 47.338 49.705 52.190 54.799 Pistoia 490.672 585.054 626.645 601.815 631.906 663.501 696.677 731.510 768.086 806.490 846.815 889.155 Poggio a Caiano 48.795 58.181 62.317 59.848 62.840 65.982 69.281 72.746 76.383 80.202 84.212 88.423 Pontassieve 118.202 140.939 150.958 144.976 152.225 159.837 167.828 176.220 185.031 194.282 203.996 214.196 Prato 985.578 1.175.157 1.258.698 1.208.824 1.269.265 1.332.729 1.399.365 1.469.333 1.542.800 1.619.940 1.700.937 1.785.984 Quarrata 126.397 150.709 161.423 155.027 162.778 170.917 179.463 188.436 197.858 207.751 218.139 229.046 Reggello 79.670 94.995 101.748 97.716 102.602 107.732 113.119 118.775 124.714 130.949 137.497 144.372 Rignano sull'Arno 40.909 48.778 52.246 50.176 52.685 55.319 58.085 60.989 64.038 67.240 70.602 74.133 Rufina 37.412 44.608 47.780 45.886 48.181 50.590 53.119 55.775 58.564 61.492 64.567 67.795

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Convenzione di affidamento

Allegato 2

Autorità di Ambito Territoriale Ottimale n. 3 del Medio Valdarno

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Comune 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021 Sambuca Pistoiese 9.320 11.113 11.903 11.431 12.003 12.603 13.233 13.895 14.590 15.319 16.085 16.889 San Giovanni Valdarno 97.842 116.662 124.955 120.004 126.004 132.305 138.920 145.866 153.159 160.817 168.858 177.301 San Godenzo 6.680 7.965 8.531 8.193 8.603 9.033 9.485 9.959 10.457 10.980 11.529 12.105 San Piero a Sieve 22.138 26.396 28.272 27.152 28.510 29.935 31.432 33.003 34.654 36.386 38.206 40.116 Scandicci 287.851 343.220 367.619 353.053 370.706 389.241 408.703 429.138 450.595 473.125 496.781 521.620 Scarperia 36.778 43.852 46.970 45.108 47.364 49.732 52.219 54.830 57.571 60.450 63.472 66.646 Serravalle Pistoiese 56.035 66.814 71.564 68.728 72.164 75.773 79.561 83.539 87.716 92.102 96.707 101.543 Sesto Fiorentino 267.485 318.936 341.609 328.074 344.477 361.701 379.786 398.776 418.714 439.650 461.633 484.714 Signa 86.396 103.014 110.338 105.966 111.264 116.827 122.668 128.802 135.242 142.004 149.104 156.560 Terranuova Bracciolini 62.235 74.207 79.482 76.333 80.149 84.157 88.364 92.783 97.422 102.293 107.408 112.778 Vaglia 27.469 32.753 35.081 33.691 35.376 37.145 39.002 40.952 42.999 45.149 47.407 49.777 Vaiano 51.864 61.840 66.236 63.612 66.792 70.132 73.638 77.320 81.186 85.246 89.508 93.983 Vernio 32.161 38.347 41.073 39.445 41.418 43.489 45.663 47.946 50.343 52.861 55.504 58.279 Vicchio 40.246 47.988 51.399 49.363 51.831 54.422 57.144 60.001 63.001 66.151 69.458 72.931 Bagno a Ripoli 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Barberino Val d'Elsa 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Greve in Chianti 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Impruneta 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 San Casciano Val di Pesa 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Tavarnelle Val di Pesa 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Totale 6.481.666 7.728.437 8.277.842 7.949.849 8.347.342 8.764.709 9.202.944 9.663.091 10.146.246 10.653.558 11.186.236 11.745.548

Tabella 43 – Componente c) ex canone concessione, importi rimodulati Comune 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021 Agliana 13.746 15.609 15.923 14.563 14.563 14.563 14.563 14.563 14.563 14.563 14.563 14.563 Barberino di Mugello 9.071 10.301 10.508 9.611 9.611 9.611 9.611 9.611 9.611 9.611 9.611 9.611 Borgo San Lorenzo 15.478 17.576 17.929 16.399 16.399 16.399 16.399 16.399 16.399 16.399 16.399 16.399 Calenzano 14.854 16.868 17.207 15.738 15.738 15.738 15.738 15.738 15.738 15.738 15.738 15.738 Campi Bisenzio 36.592 41.553 42.388 38.770 38.770 38.770 38.770 38.770 38.770 38.770 38.770 38.770 Cantagallo 2.753 3.126 3.189 2.917 2.917 2.917 2.917 2.917 2.917 2.917 2.917 2.917 Carmignano 11.198 12.716 12.971 11.864 11.864 11.864 11.864 11.864 11.864 11.864 11.864 11.864 Castelfranco di Sopra 2.666 3.028 3.088 2.825 2.825 2.825 2.825 2.825 2.825 2.825 2.825 2.825 Cavriglia 7.356 8.354 8.521 7.794 7.794 7.794 7.794 7.794 7.794 7.794 7.794 7.794 Dicomano 4.679 5.314 5.421 4.958 4.958 4.958 4.958 4.958 4.958 4.958 4.958 4.958 Figline Valdarno 16.007 18.178 18.543 16.960 16.960 16.960 16.960 16.960 16.960 16.960 16.960 16.960 Firenze 368.656 418.637 427.045 390.594 390.594 390.594 390.594 390.594 390.594 390.594 390.594 390.594 Incisa in Val d'Arno 5.489 6.233 6.358 5.815 5.815 5.815 5.815 5.815 5.815 5.815 5.815 5.815 Lastra a Signa 17.637 20.028 20.430 18.687 18.687 18.687 18.687 18.687 18.687 18.687 18.687 18.687 Londa 1.576 1.789 1.825 1.670 1.670 1.670 1.670 1.670 1.670 1.670 1.670 1.670 Loro Ciuffenna 4.898 5.562 5.673 5.189 5.189 5.189 5.189 5.189 5.189 5.189 5.189 5.189 Montale 9.951 11.300 11.527 10.543 10.543 10.543 10.543 10.543 10.543 10.543 10.543 10.543

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Comune 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021 Montemurlo 17.673 20.069 20.472 18.725 18.725 18.725 18.725 18.725 18.725 18.725 18.725 18.725 Montevarchi 21.681 24.621 25.115 22.971 22.971 22.971 22.971 22.971 22.971 22.971 22.971 22.971 Pelago 7.111 8.075 8.237 7.534 7.534 7.534 7.534 7.534 7.534 7.534 7.534 7.534 Pian di Sco 5.180 5.882 6.000 5.488 5.488 5.488 5.488 5.488 5.488 5.488 5.488 5.488 Pistoia 84.041 95.435 97.352 89.042 89.042 89.042 89.042 89.042 89.042 89.042 89.042 89.042 Poggio a Caiano 8.357 9.491 9.681 8.855 8.855 8.855 8.855 8.855 8.855 8.855 8.855 8.855 Pontassieve 20.245 22.990 23.452 21.450 21.450 21.450 21.450 21.450 21.450 21.450 21.450 21.450 Prato 168.807 191.693 195.543 178.853 178.853 178.853 178.853 178.853 178.853 178.853 178.853 178.853 Quarrata 21.649 24.584 25.078 22.937 22.937 22.937 22.937 22.937 22.937 22.937 22.937 22.937 Reggello 13.646 15.496 15.807 14.458 14.458 14.458 14.458 14.458 14.458 14.458 14.458 14.458 Rignano sull'Arno 7.007 7.957 8.117 7.424 7.424 7.424 7.424 7.424 7.424 7.424 7.424 7.424 Rufina 6.408 7.277 7.423 6.789 6.789 6.789 6.789 6.789 6.789 6.789 6.789 6.789 Sambuca Pistoiese 1.596 1.813 1.849 1.691 1.691 1.691 1.691 1.691 1.691 1.691 1.691 1.691 San Giovanni Valdarno 16.758 19.030 19.412 17.755 17.755 17.755 17.755 17.755 17.755 17.755 17.755 17.755 San Godenzo 1.144 1.299 1.325 1.212 1.212 1.212 1.212 1.212 1.212 1.212 1.212 1.212 San Piero a Sieve 3.792 4.306 4.392 4.017 4.017 4.017 4.017 4.017 4.017 4.017 4.017 4.017 Scandicci 49.302 55.986 57.111 52.236 52.236 52.236 52.236 52.236 52.236 52.236 52.236 52.236 Scarperia 6.299 7.153 7.297 6.674 6.674 6.674 6.674 6.674 6.674 6.674 6.674 6.674 Serravalle Pistoiese 9.598 10.899 11.118 10.169 10.169 10.169 10.169 10.169 10.169 10.169 10.169 10.169 Sesto Fiorentino 45.814 52.025 53.070 48.540 48.540 48.540 48.540 48.540 48.540 48.540 48.540 48.540 Signa 14.798 16.804 17.141 15.678 15.678 15.678 15.678 15.678 15.678 15.678 15.678 15.678 Terranuova Bracciolini 10.660 12.105 12.348 11.294 11.294 11.294 11.294 11.294 11.294 11.294 11.294 11.294 Vaglia 4.705 5.343 5.450 4.985 4.985 4.985 4.985 4.985 4.985 4.985 4.985 4.985 Vaiano 8.883 10.087 10.290 9.412 9.412 9.412 9.412 9.412 9.412 9.412 9.412 9.412 Vernio 5.508 6.255 6.381 5.836 5.836 5.836 5.836 5.836 5.836 5.836 5.836 5.836 Vicchio 6.893 7.828 7.985 7.304 7.304 7.304 7.304 7.304 7.304 7.304 7.304 7.304 Bagno a Ripoli 28.298 28.298 28.298 28.298 28.298 28.298 28.298 28.298 28.298 28.298 28.298 28.298 Barberino Val d'Elsa 4.544 4.544 4.544 4.544 4.544 4.544 4.544 4.544 4.544 4.544 4.544 4.544 Greve in Chianti 15.065 15.065 15.065 15.065 15.065 15.065 15.065 15.065 15.065 15.065 15.065 15.065 Impruneta 16.275 16.275 16.275 16.275 16.275 16.275 16.275 16.275 16.275 16.275 16.275 16.275 San Casciano Val di Pesa 18.531 18.531 18.531 18.531 18.531 18.531 18.531 18.531 18.531 18.531 18.531 18.531 Tavarnelle Val di Pesa 8.074 8.074 8.074 8.074 8.074 8.074 8.074 8.074 8.074 8.074 8.074 8.074 Totale 1.200.950 1.351.460 1.376.780 1.267.013 1.267.013 1.267.013 1.267.013 1.267.013 1.267.013 1.267.013 1.267.013 1.267.013

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6.3.6 Le ulteriori componenti tariffarie

Alle componenti tariffarie (costi operativi, ammortamenti, remunerazione del capitale investito, pagamenti agli Enti Locali) previste dal Metodo si aggiungono:

• le rettifiche dei costi totali;

• le correzioni per ricavi tariffari diversi;

• i conguagli sul passato.

6.3.6.1 Le rettifiche dei costi totali

Le rettifiche sui costi totali sono costituite dai seguenti elementi:

• Recupero ammortamenti e remunerazione triennio 2002-2004 deliberato con la Revisione maggio 2006;

• Recupero ammortamenti e remunerazione triennio 2005-2009;

• Penalità 2005-2009;

• Costi per extraflussi;

• Rimodulazione canone di concessione;

• Contributo a carico dei Comuni del Bacino del Chianti;

• Restituzione importi depurazione 335/2008.

Recupero ammortamenti/remunerazione triennio 2002-2004 deliberato con la Revisione maggio 2006

Con gli anni 2010-2011 si chiude il recupero degli ammortamenti e della remunerazione sul capitale investito, definiti nella Revisione del Maggio 2006. L’importo complessivo pari a 3.084.424 euro (valore a moneta 2005), era stato distribuito, sempre in sede di revisione tariffaria, in rate costanti per gli anni dal 2005-2013; la distribuzione dell’ammontare residuo al 31.12.2006 era stato poi ridistribuito con la Revisione 2007 sulle annualità come di seguito indicate. Gli importi 2010 e 2011 sono stati riportati a moneta 2010 (327.407 euro) per il calcolo dello sviluppo tariffario.

Tabella 44: Il recupero degli ammortamenti e la restituzione della remunerazione sugli anni di Piano relativi al triennio 2002-2004

Descrizione 2007 2008 2009 2010 2011 Totale Recupero A e restituzione R -312.489 -312.489 -937.467 -312.489 -312.489 -2.187.423Recupero A e restituzione R a moneta 2010 -327.407 -327.407

Recupero ammortamenti e remunerazione triennio 2005-2009

L’importo complessivo di 11.345.245 euro, definito al par. 6.2.2 è stato distribuito in modo costante sul triennio 2010-2012.

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Tabella 45: Il recupero degli ammortamenti e la restituzione della remunerazione sugli anni di Piano

relativi al quinquennio 2005-2009

Descrizione 2010 2011 2012 Totale Recupero ammortamenti e remunerazione quinquennio 05-09 3.781.748 3.781.748 3.781.748 11.345.245

La Convenzione 2009 non indica degli specifici tempi per effettuare il recupero degli ammortamenti e remunerazione negli anni successivi.

Penalità 2005-2009

Come indicato nel paragrafo 6.2.6 l’Autorità di Ambito ha comminato a Publiacqua una sanzione pari a 2,69 milioni di euro collegati alla valutazione sul periodo 2005-2009 dei livelli di servizio informativi ed organizzativi.

Le modalità di applicazione della suddetta penalità è stabilita dalla Convenzione 2009, che stabilisce che essa debba essere utilizzata per effettuare una riduzione della Tariffa Reale Media (TRM). L’art. 18, c. 5 della Convenzione 2009 prevede, inoltre, che gli importi delle penalità debbano essere distribuiti nel triennio successivo, […] ”Ulteriori variazioni della Tariffa Reale Media limitatamente al triennio successivo avranno luogo per le penalizzazioni di cui all’art. 39”.

Alla luce di quanto previsto l’Autorità di Ambito ha ripartito la penalità inflitta in tre rate costanti a partire dall’anno 2010 (Tabella 46).

Tabella 46: Le modalità di applicazione delle penalità (valori in euro)

Descrizione 2010 2011 2012 Totale Penalità -896.925 -896.925 -896.925 -2.690.776

Costi per extraflussi

Fra i costi di investimento e di gestione del SII sono compresi i costi dell’attività di trattamento dei percolati da discarica e delle ricavature di fosse settiche (c.d. extraflussi, perché conferiti al di fuori del sistema fognario).

In merito ai costi per extraflussi, la Convenzione 2009 all’art. 18, c. 14 prevede che “[…] Per effettuare l’aggiornamento della previsione dei ricavi da Extraflussi per il primo anno del nuovo triennio, l’Autorità inserirà l’importo di norma risultante dall’applicazione del metodo contenuto nelle “Linee Guida sui Costi e Ricavi del Servizio” di cui all’Allegato Disciplinare Tecnico.”

La separazione dei costi di investimento (ammortamento e remunerazione sul capitale investito) e di gestione tra la parte imputabile alle acque reflue “regolate” e quella relativa alla tipologia di rifiuti liquidi provenienti da percolati da discarica e dalla vuotatura delle fosse settiche è nella pratica assai complicata, in primo luogo per la mancanza di dati certi sui costi sostenuti dalla società per lo svolgimento di tali attività ed in secondo luogo, perché si dovrebbe effettuare una ripartizione sui costi afferenti gli impianti di depurazione che, per la loro natura sono strettamente congiunti e quindi difficilmente “separabili”.

Per individuare l’ammontare dei costi da portare in sottrazione ai costi totali è stato preso il 70% del valore medio di ricavo indicato nei Bilanci 2007-2009. I costi sono dunque stimanti in 611.445 euro.

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Rimodulazione canone di concessione

Nella revisione 2007, per consentire all’azienda di recuperare i conguagli sui mancati ricavi del passato e al contempo effettuare maggiori investimenti, era stata introdotta una rimodulazione del canone di concessione, consistente in un abbassamento di 1,5 milioni di euro/anno di canone negli anni 2008-2010, da recuperare negli anni 2011-2012 (complessivamente +4,5 milioni di euro).

Con la delibera di assemblea n. 5 del 29 Luglio 2008 sono stati approvati gli importi del canone di concessione integrato dalla rimodulazione.

Con questa revisione del Piano di Ambito sono confermati gli importi stabiliti con la delibera 5/2008 e illustrati nella Tabella 40.

Contributi a carico dei Comuni del Bacino del Chianti

Con la revisione 2007 è stato stabilito, per contenere l’incremento tariffario a seguito dell’ingresso dei Comuni del Chianti, un contributo annuale sulla tariffa di 1 milione di euro nel periodo 2008-2011 (complessivi 4 milioni) a carico degli stessi Comuni del Chianti. Con questo aggiornamento del Piano sono confermati gli importi stabiliti con la revisione 2007.

Restituzione importi depurazione sentenza C.C. 335/2008

La Convenzione 2009 all’art. 18, c. 15 prevede che “[…] l’Autorità determina, su proposta del Gestore, il ristoro da inserire nei Ricavi Regolati, a copertura di quanto lo stesso Gestore fosse chiamato a rimborsare agli Utenti.”

In questa fattispecie rientrano i rimborsi che il gestore è tenuto ad effettuare alle utenze non depurate a seguito della sentenza della Corte Costituzionale 335/2008 (si veda paragrafo 6.2.5).

L’importo complessivo inserito in tariffa sulle annualità 2010-2014 è di 10,25 milioni di euro, ipotizzando, quindi, che poco più del 50% degli utenti aventi diritto presenteranno istanza.

Eventuali differenze tra l’importo inserito in tariffa, e quindi riconosciuto al gestore, e quello effettivamente rimborsato saranno trattate nel seguente modo:

• nel caso in cui l’importo previsto sia superiore a quello erogato, la differenza sarà utilizzata dal soggetto gestore per ridurre il suo “credito” relativo ai conguagli sui mancati ricavi;

• nel caso in cui l’importo previsto sia inferiore a quello erogato, la differenza darà luogo ad un ulteriore conguaglio da riconoscere al soggetto gestore, alla successiva revisione.

Tabella 47: Le previsioni sugli importi delle istanze in tariffa (valori in euro)

Descrizione 2010 2011 2012 2013 2014 Totale Rimborsi previsti per sentenza 335/2008 500.000 1.000.000 3.700.000 4.600.000 450.000 10.250.000

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6.3.6.2 Le correzioni per ricavi tariffari diversi

Ai fini del presente calcolo tariffario per ricavi tariffari diversi sono intesi i:

• Ricavi per scarichi utenze industriali;

• Ricavi per fonti autonome;

• Ricavi per prestazioni accessorie.

La caratteristica principale che accomuna le voci di cui sopra è quello di effettuare le rettifiche sulle componenti tariffarie in modo da rendere omogenei e confrontabili i valori di numeratore (costi totali) e di denominatore (volume erogato) della tariffa reale media. Nella stima della domanda non sono contenuti i volumi relativi agli scarichi delle utenze industriali in pubblica fognatura e delle utenze civili dotate di pozzi privati.

Eventuali errori di stima sui ricavi non producono effetti negativi sull’utente in quanto queste tipologie di ricavi appartengono alla categoria dei ricavi garantiti con conguaglio simmetrico.

I ricavi per scarichi degli industriali

Come specificato nel paragrafo 6.2.4 con questa revisione tariffaria i ricavi per scarichi industriali sono definiti con conguaglio simmetrico. L’obiettivo è quello di accogliere i recenti orientamenti del Conviri che stabiliscono tali fattispecie rientranti nella categoria dei ricavi regolati.

Per quanto riguarda la loro stima la Convenzione 2009 all’art.18 comma 8 prevede “per il primo anno del nuovo triennio, si procede ad aggiornare la previsione dei suddetti Ricavi utilizzando come riferimento il 100% dei ricavi ottenuti nell’ultimo anno della Revisione, opportunamente rivalutati con il tasso programmato di inflazione.”

In ragione del fatto che i dati a consuntivo del 2009 non risultano ancora assestati al momento dell’elaborazione dei calcoli, la stima è stata effettuata sulla base del 100% della media dei dati comunicati da Publiacqua per gli anni 2007-2009. Il valore inserito in tariffa pari a 5.547.655 euro differisce comunque di circa 57.000 euro rispetto al dato 2009 rivalutato con il tasso programmato di inflazione al 2010.

Ricavi fonti autonome

Gli utenti civili che prelevano acqua da pozzi o acquedotti privati, che però scaricano in pubblica fognatura, sono tenuti al pagamento della quota tariffaria di fognatura e depurazione.

I volumi relativi a questa tipologia di utenza non sono stati inseriti nella previsione della domanda.

I ricavi da fonti autonome, stimati pari al valore medio del triennio 2007-2009, ammontano a 1.223.633 euro e sono stati ipotizzati costanti per tutto il restante periodo di piano.

Ricavi prestazioni accessorie

Gli addebiti vari, sanzioni ed altri servizi resi all’utente, comunemente dette “Prestazioni Accessorie”, le cui tariffe sono indicate nell’art. 51, Parte I e nell’art. 33 e Allegato 6 Parte II del regolamento del servizio idrico integrato, ad esclusione degli interessi per ritardato pagamento da parte dell’utente fanno parte dei Ricavi regolati con conguaglio simmetrico.

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Gli importi, stimati pari al valore medio del triennio 2007-2009, ammontano a 645.480 euro e sono stati ipotizzati costanti per tutto il restante periodo di piano.

6.3.6.3 I conguagli sul passato

Il conguaglio sull’ammontare dei ricavi mancanti da parte del Gestore sono stati conteggiati e resi noti nel par. 6.2.4. (Tabella 6).

La ripartizione dei 37.717.319 euro di conguagli sui ricavi sono stati ripartiti nel periodo 2010-2013, in modo da rispettare il vincolo K. Sono stati inoltre confermati gli interessi sui conguagli definiti con la revisione 2007, sia nell’importo (2,3 milioni di euro), che nell’anno di riconoscimento (2011). Per quanto riguarda i 6,2 milioni di euro di conguagli relativi all’atto transattivo sono stati posticipati agli ultimi anni, con 1,4 milioni di euro nel 2013 e 4,8 milioni euro nel 2014.

Tabella 48: I conguagli e la loro ripartizione sugli anni del Piano

Conguagli 2010 2011 2012 2013 2014 Totale Conguaglio sui ricavi 16.602.372 9.536.360 8.100.000 3.478.587 37.717.319Atto Transattivo 2007 1.371.413 4.828.587 6.200.000Interessi sui conguagli 2.300.000 2.300.000Totale Conguagli 16.602.372 11.836.360 8.100.000 4.850.000 4.828.587 46.217.319

6.3.7 Gli interessi su alcune componenti tariffarie

La Convenzione 2009 prevede il calcolo di interessi sulle seguenti voci:

1. Pagamenti agli Enti Locali (art. 20 comma 4 “Il Gestore è tenuto a versare annualmente gli importi[...] in due rate, sotto pena dell’immediata risoluzione della convenzione ai sensi dell’art. 41 della presente convenzione: la prima rata pari al 50% entro il 30 settembre e la seconda rata per il restante 50% entro la fine del mese di febbraio dell’anno successivo. In caso di ritardato pagamento, agli importi dovuti verranno aggiunti gli interessi pari al Tasso Effettivo del Finanziamento).

2. Mancati Ricavi (art. 18 comma 7 “[….] qualora l’ammontare complessivo effettivo dei Ricavi Regolati con conguaglio simmetrico nel triennio oggetto della Revisione Ordinaria si discosti rispetto ai ricavi previsti dal Piano d'Ambito per il medesimo periodo,[…] si procede, entro il triennio successivo al conguaglio dei minori o maggiori ricavi. Alle somme maturate annualmente verranno aggiunti gli interessi a decorrere dall’anno in cui i relativi scostamenti si sono verificati, sulla base del Tasso Effettivo del Finanziamento.”)

3. Differenze ammortamento e remunerazione (art. 18 comma 13 “qualora l’ammontare degli ammortamenti e della remunerazione previsti nel triennio oggetto di Revisione si discosti dal valore degli ammortamenti e remunerazione effettivi, sarà effettuato un conguaglio […]. Alle somme maturate annualmente verranno aggiunti gli interessi a decorrere dall’anno in cui i relativi scostamenti si sono verificati, sulla base del Tasso Effettivo del Finanziamento.)

Nello sviluppo tariffario 2010-2021 non sono stati previsti interessi sulle voci sopra descritte.

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6.3.8 Lo sviluppo della tariffa reale media e il limite del K

Le componenti costi operativi, ammortamenti, remunerazione del capitale investito, pagamenti agli enti locali e le ulteriori componenti tariffarie, consentono di calcolare i costi totali per il calcolo della tariffa. I costi totali divisi per il volume erogato previsto conducono alla tariffa reale media.

L’incremento massimo ammissibile della tariffa 2010 è pari al 6,5%, dato dal limite K (5%) più il tasso di inflazione programmata per il 2010 (1,5%), visto che i valori delle variabili di costo sono stati tutti riportati a moneta 2010.

La TRM del 2009, tariffa rispetto alla quale è misurato l’incremento K per l’anno 2010, è individuata nella TRM del 2009 presente nel Piano 2007 rivalutata a moneta 2009, ed è pari a 1,815 euro/mc.

Come evidenzia la Tabella 49 il vincolo K sulla TRM è rispettato in tutti gli anni di Piano. E’ stato quindi risolto il problema del superamento del limite K al 2020 e 2021, rispettivamente pari a 5,9% e 12,9%, nella proposta approvata in assemblea il 17 dicembre 2010 (delibera 17/2010), riducendo gli investimenti negli ultimi due anni per un importo complessivo di 32,5 milioni di euro.

L’anno 2010 non necessita di alcuna rivalutazione, poiché il nuovo Piano di Ambito è stato calcolato a moneta 2010. Dal 2011 in poi le componenti di costo devono essere rivalutate applicando il tasso programmato di inflazione, ad esclusione della componente b) del canone di concessione, del conguaglio sui mancati ricavi sui quali sono già stati riconosciuti interessi attivi per 2,3 milioni di euro, dei contributi dei Comuni del Chianti e della rimodulazione temporale del canone di concessione.

La Figura 2 illustra il confronto fra la TRM di questa revisione con la TRM approvata nel luglio 2007, entrambi a moneta 2010. Il maggior aumento della TRM rispetto al Piano 2007 discende principalmente dall’aumento degli investimenti programmati ed anche dall’applicazione dell’ammortamento finanziario, i cui effetti sono più marcati negli anni di fine affidamento.

Figura 2: Il confronto fra la TRM del nuovo PdA e la TRM del Piano 2007

1,01,21,41,61,82,02,22,42,62,83,0

2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021

TRM Piano di Ambito Precedente TRM Piano di Ambito 2010

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6.3.9 L’individuazione dei ricavi regolati

La Convenzione di affidamento prevede che la tariffa costituisca il corrispettivo del servizio e sia riscossa dal gestore. Al gestore sono garantiti i ricavi previsti nella Tabella 50, purché in regola con le prescrizioni indicate nella Convenzione e in osservanza degli investimenti previsti.

A scopo puramente esplicativo i ricavi previsti scaturenti dal calcolo della TRM possono essere definiti come “ricavi garantiti potenziali”. Nel caso in cui il gestore non realizzi tutti gli investimenti previsti, oppure effettui una diversa distribuzione delle aliquote di ammortamento, vuoi per la diversa entrata in funzione delle opere, vuoi per la realizzazione di cespiti con vita utile diversa rispetto a quelle di Piano, lo stesso ha diritto a ricevere per quell’anno “ricavi garantiti ricalcolati” nelle componenti ammortamento e remunerazione.

In sostanza i ricavi garantiti per il gestore sono quelli scaturenti dalla somma di costi operativi, canone di concessione, ammortamenti e remunerazione sugli investimenti terminati, oltre alle altre voci. Gli ammortamenti e la remunerazione collegata ai nuovi investimenti previsti possono quindi subire dei cambiamenti.

I ricavi regolati potenziali sono indicati nella Tabella 50. I ricavi regolati di competenza per la redazione del bilancio di Publiacqua non devono tener conto dei conguagli e dei rimborsi quota tariffa di depurazione.

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Tabella 49 - Tariffa reale media

Descrizione 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021

Costi Operativi 90.092.409 93.264.644 92.224.188 92.283.555 92.699.943 92.327.696 91.962.794 91.593.770 91.270.064 90.978.781 90.515.201 90.266.292 Pagamenti Enti Locali (quota a) 18.663.013 18.663.013 18.663.013 18.663.013 18.663.013 18.663.013 18.663.013 18.663.013 18.663.013 18.663.013 18.663.013 18.663.013 Pagamenti Enti Locali (quota b) 6.867.378 7.210.747 7.571.285 7.949.849 8.347.342 8.764.709 9.202.944 9.663.091 10.146.246 10.653.558 11.186.236 11.745.548 Pagamenti Enti Locali (quota c) 1.267.014 1.267.014 1.267.014 1.267.014 1.267.014 1.267.014 1.267.014 1.267.014 1.267.014 1.267.014 1.267.014 1.267.014 Pagamenti agli Enti Locali 26.797.405 27.140.774 27.501.311 27.879.876 28.277.368 28.694.735 29.132.971 29.593.118 30.076.272 30.583.585 31.116.263 31.675.574 Ammortamenti sul capitale al 31.12.2009 24.652.709 23.502.438 22.607.229 21.853.344 21.314.400 20.837.337 20.001.689 18.327.967 17.695.665 16.588.079 15.867.102 15.077.380 Ammortamenti sugli investimenti piano 3.922.018 8.692.100 15.345.220 22.415.678 29.511.706 34.872.754 40.566.238 47.388.163 56.235.724 68.057.219 83.008.486 100.308.163 Ammortamenti 28.574.727 32.194.537 37.952.449 44.269.022 50.826.106 55.710.092 60.567.927 65.716.130 73.931.389 84.645.298 98.875.588 115.385.543 Remunerazione 19.198.886 21.143.893 23.849.225 26.468.021 28.460.183 29.326.944 29.038.373 28.103.428 26.705.783 24.675.248 21.445.554 16.001.030 Totale C+A+R+PEL 164.663.427 173.743.849 181.527.172 190.900.474 200.263.600 206.059.466 210.702.065 215.006.446 221.983.509 230.882.912 241.952.605 253.328.439 Penalità -896.925 -896.925 -896.925 Recupero A e R triennio 02-04 -327.407 -327.407 Recupero A e R quinquennio 05-09 -3.781.748 -3.781.748 -3.781.748 Ricavi extraflussi -611.445 -611.445 -611.445 -611.445 -611.445 -611.445 -611.445 -611.445 -611.445 -611.445 -611.445 -611.445 Rimodulazione canoni -1.500.000 1.942.031 2.557.969 Contributo Chianti -1.000.000 -1.000.000 Costi Totali 156.545.902 169.068.355 178.795.023 190.289.029 199.652.155 205.448.021 210.090.620 214.395.001 221.372.064 230.271.467 241.341.160 252.716.994 Ricavi utenze industriali -5.547.655 -5.547.655 -5.547.655 -5.547.655 -5.547.655 -5.547.655 -5.547.655 -5.547.655 -5.547.655 -5.547.655 -5.547.655 -5.547.655 Prestazioni accessorie -645.480 -645.480 -645.480 -645.480 -645.480 -645.480 -645.480 -645.480 -645.480 -645.480 -645.480 -645.480 Fonti autonome -1.223.633 -1.223.633 -1.223.633 -1.223.633 -1.223.633 -1.223.633 -1.223.633 -1.223.633 -1.223.633 -1.223.633 -1.223.633 -1.223.633 Ricavi Totali 149.129.135 161.651.588 171.378.256 182.872.262 192.235.388 198.031.254 202.673.853 206.978.234 213.955.297 222.854.700 233.924.393 245.300.227 Conguaglio sui ricavi 2002-2007 10.652.372 7.836.360 Conguaglio sui ricavi 2008-2009 5.950.000 1.700.000 8.100.000 4.850.000 4.828.587 Interessi sui conguagli 2.300.000 Rimborso quota tariffa depurazione 500.000 1.000.000 3.700.000 4.600.000 450.000 Importo a TRM 166.231.507 174.487.948 183.178.256 192.322.262 197.513.975 198.031.254 202.673.853 206.978.234 213.955.297 222.854.700 233.924.393 245.300.227

Volumi (mc) 86.000.000 86.000.000 86.000.000 86.000.000 86.000.000 86.000.000 86.000.000 86.000.000 86.000.000 86.000.000 86.000.000 86.000.000 Tariffa Reale Media (TRM) 1,933 2,029 2,130 2,236 2,297 2,303 2,357 2,407 2,488 2,591 2,720 2,852 k 6,5% 5,0% 5,0% 5,0% 2,7% 0,3% 2,3% 2,1% 3,4% 4,2% 5,0% 4,9%

k max 6,5% 5,0% 5,0% 5,0% 5,0% 5,0% 5,0% 5,0% 5,0% 5,0% 5,0% 5,0%

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Tabella 50 – I ricavi regolati potenziali

Descrizione 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021 Ricavi SII 149.129.135 161.651.588 171.378.256 182.872.262 192.235.388 198.031.254 202.673.853 206.978.234 213.955.297 222.854.700 233.924.393 245.300.227 Ricavi allacciati servizi fognatura e depurazione 1.223.633 1.223.633 1.223.633 1.223.633 1.223.633 1.223.633 1.223.633 1.223.633 1.223.633 1.223.633 1.223.633 1.223.633 Prestazioni accessorie 645.480 645.480 645.480 645.480 645.480 645.480 645.480 645.480 645.480 645.480 645.480 645.480 Ricavi scarichi industriali 5.547.655 5.547.655 5.547.655 5.547.655 5.547.655 5.547.655 5.547.655 5.547.655 5.547.655 5.547.655 5.547.655 5.547.655 Totale ricavi di competenza 156.545.902 169.068.355 178.795.023 190.289.029 199.652.155 205.448.021 210.090.620 214.395.001 221.372.064 230.271.467 241.341.160 252.716.994 Conguagli 16.602.372 11.836.360 8.100.000 4.850.000 4.828.587 0 0 0 0 0 0 0 Rimborsi quota tariffa depurazione 500.000 1.000.000 3.700.000 4.600.000 450.000 0 0 0 0 0 0 0 Totale ricavi 173.648.274 181.904.715 190.595.023 199.739.029 204.930.742 205.448.021 210.090.620 214.395.001 221.372.064 230.271.467 241.341.160 252.716.994

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6.3.10 La determinazione di tariffe per acquedotto, fognatura, depurazione

La sentenza della Corte Costituzionale 335/2008, la legge 13/2009 e il DM MATT del 30 settembre 2009 hanno avuto impatto sulla determinazione delle tariffe per singolo settore. Non è più coerente con il nuovo quadro normativo, il calcolo di tariffe di acquedotto, fognatura e depurazione che si sussidino a vicenda.

L’Autorità di Ambito, sia nel momento della pianificazione che nelle successive revisioni tariffarie ha sempre effettuato una scrupolosa ripartizione dei costi sottesi al calcolo della TRM fra i servizi di acquedotto, fognatura e depurazione. Tuttavia l’utilizzo di un unico denominatore (volume erogato acquedotto) impiegato per il calcolo delle tre tariffe ha di fatto portato ad avere sussidiazione fra i tre servizi. Sul territorio dell’ATO 3, infatti, la copertura del servizio depurativo rispetto a quello di acquedotto è inferiore e, pertanto, il volume della depurazione è minore del volume erogato dell’acquedotto.

Del resto l’Autorità di Ambito aveva applicato questo sistema, in quanto previsto dall’art. 3 del Metodo Normalizzato secondo cui “per definire le tre componenti dei costi in tariffa per metro cubo d’acqua ciascun costo è diviso per la quantità di acqua erogata”.

Con il mutato quadro normativo, successivo al Metodo Normalizzato, si apre quindi un nuovo periodo di regolazione tariffaria in cui i costi come i volumi vanno disaggregati nei seguenti settori:

a. Acquedotto;

b. Fognatura;

c. Depurazione per gli utenti serviti;

d. Depurazione per gli utenti non serviti, ma per i quali è in programma l’attivazione del servizio di depurazione mediante la realizzazione di nuovi depuratori o mediante il collegamento ad impianti già esistenti.

Per quanto riguarda l’individuazione di tariffe per gli utenti che saranno depurati (cd “depurabili”), l’Autorità di Ambito ha stabilito un percorso in base al quale i rimborsi relativi al periodo 2004-2008, come previsto dal DM 30.09.2009, sono calcolati per singolo impianto. Diversamente, per il futuro, l’Autorità di Ambito fin dalla determinazione dell’articolazione tariffaria dell’anno 2010 ha proposto sul territorio dell’ATO 3 un sistema tariffario unico. Possibilità questa prevista dall’art. 8 sexies della legge 13/2009.

L’art. 8 sexies della legge 13/2009 stabilisce il principio in base al quale “gli oneri relativi alle attività di progettazione e di realizzazione o completamento degli impianti di depurazione, nonché quelli relativi ai connessi investimenti, come espressamente individuati e programmati dai piani d ambito, costituiscono una componente vincolata della tariffa del servizio idrico integrato che concorre alla determinazione del corrispettivo dovuto dall'utente. Detta componente è, pertanto, dovuta al gestore dall'utenza non depurata per la quale è previsto un programma di connessione al sistema di depurazione.

Per dare applicazione all’impianto della legge 13/2009, l’Autorità di Ambito ha effettuato un lavoro in cui ha suddiviso tutti i costi della TRM in cinque settori contabili: i) acquedotto, ii) fognatura, iii) depurazione per i depurati, iv) depurazione per i “depurabili” e v) servizi generali.

Successivamente i costi per i servizi generali sono stati riattribuiti sui primi quattro settori, utilizzando come peso il volume erogato. In questo modo al settore contabile dei “depurabili”

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sono stati attribuiti i costi relativi alle attività generali di Publiacqua, senza le quali la progettazione e realizzazione degli impianti di depurazione non sarebbe possibile.

Considerando i costi utilizzati per il calcolo della TRM l’assegnazione sui singoli settori contabili è illustrata dal grafico seguente (Figura 3). I costi assegnati in modo diretto ai singoli settori contabili sono contrassegnati dal simbolo X. Per quanto riguarda i costi operativi, l’imputazione ai singoli settori contabili è stata effettuata utilizzando i dati contabili disaggregati contenuti nell’allegato contabile trasmesso annualmente da Publiacqua. Gli investimenti, i cui effetti sulla tariffa sono rappresentati dalla componente degli ammortamenti e remunerazione sono stati ripartiti utilizzando i settori contabili del libro cespiti per le opere terminate e le previsioni di Piano per i nuovi investimenti.

Dalla Figura 3 si può vedere che, ad esempio, i costi operativi per il funzionamento degli impianti di depurazione sono stati assegnati ai depurati. Ai non depurati sono stati attribuiti in modo diretto solamente i costi per investimenti relativi alle spese di progettazione, di realizzazione o completamento degli impianti di depurazione.

Per quanto riguarda l’impianto di San Colombano, che a collettore terminato dovrà depurare tutti gli utenti in sinistra d’Arno, è stato assegnato al settore contabile dei depurabili nella misura del 28,6% scaturente dal rapporto degli utenti non depurati (circa 171.459 AE) sul totale della potenzialità dell’impianto (600.000 AE). La realizzazione di collettori fognari è stata assegnata al settore contabile fognatura.

Figura 3: I costi assegnati ai singoli settori contabili

Componenti tariffarie A F D1 (serviti)

D2 (i servibili

dalla depurazione)

Struttura generale

(SII)

Costi operativi x x x x Ammortamenti x x x x x Remunerazione x x x x x Canone di concessione x x x x (*) x

prestazioni accessorie x

ricavi per rifiuti liquidi x

ricavi utenze industriali e ricavi

fonti autonome x x

Poste di rettifica (-)

Contributo Chianti x Penalità x Recupero A ed R x x x Conguagli tariffari x x x Rimborsi per restituzione quota di Dep. x Totale X X X X X (*) Ai depurabili sono stati assegnati la quota parte dei mutui afferenti la realizzazione dell'impianto di San Colombano nella misura pari al 28,6%.

Il valore a metro cubo è stato ottenuto, diversamente che dal passato, dividendo i costi totali di ciascun settore contabile, costituito da costi diretti e indiretti, per i rispettivi volumi. Per ottenere

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le tariffe variabili, i costi totali sono stati poi ridotti del valore della quota fissa e aumentati della contribuzione al fondo utenze deboli.

La contribuzione al fondo utenze deboli è prevista dal “Regolamento sulle agevolazioni tariffarie” approvato il 29 luglio 2008, che all’art. 10 stabilisce “Le agevolazioni sono finanziate attraverso l’articolazione tariffaria e mediante eventuali conferimenti di ulteriori risorse da parte dei Comuni dell’ATO. Le risorse massime sono fissate dall’Autorità di Ambito annualmente. Qualora non venisse utilizzato l’intero importo questo integrerà le risorse dell’anno successivo”.

L’Autorità di Ambito in merito al fondo utenze deboli ha stabilito di riconoscere a carico delle tariffe un importo di 500.000 euro/anno.

La Tabella 51 sintetizza i risultati di quanto esposto. Tutti i valori sono riportati a moneta 2010. Da notare, inoltre, che i volumi della fognatura sono superiori ai volumi dell’acquedotto, in quanto molte utenze industriali che scaricano, previa autorizzazione nella fognatura di Publiacqua, sono dotati di approvvigionamenti autonomi. I volumi alla depurazione subiscono poi una consistente riduzione rispetto alla fognatura, dovuta al fatto che circa l’80% dei volumi degli industriali sono depurati da impianti di una società mista partecipata dagli stessi industriali, Gida SpA.

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Tabella 51: I ricavi regolati e le tariffe unitarie variabili per servizio di acquedotto, fognatura, depurazione e depurabili – valori a moneta 2010

Descrizione 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021 Costi diretti acquedotto 79.212.959 80.955.781 81.426.585 83.975.517 86.462.835 85.610.549 86.901.933 89.857.218 93.247.607 97.462.648 103.635.737 110.297.377 Costi indiretti (SII) 13.691.241 15.432.793 16.275.416 16.011.227 16.312.996 16.258.075 16.027.522 16.107.269 16.349.715 16.718.833 16.992.623 17.045.040 - Quota fissa + finanz. utenze deboli -6.022.678 -6.022.678 -6.022.678 -6.022.678 -6.022.678 -6.022.678 -6.022.678 -6.022.678 -6.022.678 -6.022.678 -6.022.678 -6.022.678 Totale 86.881.521 90.365.896 91.679.323 93.964.066 96.753.153 95.845.947 96.906.777 99.941.809 103.574.645 108.158.803 114.605.683 121.319.739 Volumi acquedotto (mc) 86.000.000 86.000.000 86.000.000 86.000.000 86.000.000 86.000.000 86.000.000 86.000.000 86.000.000 86.000.000 86.000.000 86.000.000 Tariffa Acquedotto 1,010 1,051 1,066 1,093 1,125 1,114 1,127 1,162 1,204 1,258 1,333 1,411 Costi diretti fognatura 19.761.158 20.421.503 22.451.581 26.430.348 30.526.340 32.685.318 36.100.643 38.147.822 40.403.609 43.312.889 46.220.769 49.295.705 Costi indiretti (SII) 14.412.792 16.246.126 17.133.157 16.855.045 17.172.718 17.114.902 16.872.199 16.956.148 17.211.372 17.599.943 17.888.162 17.943.341 Costi fonti autonome 434.715 434.715 434.715 434.715 434.715 434.715 434.715 434.715 434.715 434.715 434.715 434.715 Costi utenze industriali 4.027.385 4.027.385 4.027.385 4.027.385 4.027.385 4.027.385 4.027.385 4.027.385 4.027.385 4.027.385 4.027.385 4.027.385 - Quota fissa + finanz. utenze deboli -6.340.083 -6.340.083 -6.340.083 -6.340.083 -6.340.083 -6.340.083 -6.340.083 -6.340.083 -6.340.083 -6.340.083 -6.340.083 -6.340.083 Totale 32.295.967 34.789.646 37.706.755 41.407.410 45.821.075 47.922.238 51.094.859 53.225.988 55.736.998 59.034.850 62.230.948 65.361.063 Volumi fognatura (mc) 90.532.342 90.532.342 90.532.342 90.532.342 90.532.342 90.532.342 90.532.342 90.532.342 90.532.342 90.532.342 90.532.342 90.532.342 Tariffa Fognatura 0,357 0,384 0,417 0,457 0,506 0,529 0,564 0,588 0,616 0,652 0,687 0,722 Costi diretti depurazione 24.446.297 25.104.319 28.557.712 31.605.492 28.974.048 28.038.095 28.590.399 28.164.715 28.946.307 29.785.239 31.088.397 32.714.591 Costi indiretti (SII) 10.567.108 11.911.265 12.561.614 12.357.709 12.590.619 12.548.230 12.370.286 12.431.836 12.618.960 12.903.851 13.115.166 13.155.622 Costi fonti autonome 788.918 788.918 788.918 788.918 788.918 788.918 788.918 788.918 788.918 788.918 788.918 788.918 Costi utenze industriali 1.520.270 1.520.270 1.520.270 1.520.270 1.520.270 1.520.270 1.520.270 1.520.270 1.520.270 1.520.270 1.520.270 1.520.270 - Quota fissa + finanz. utenze deboli -4.648.395 -4.648.395 -4.648.395 -4.648.395 -4.648.395 -4.648.395 -4.648.395 -4.648.395 -4.648.395 -4.648.395 -4.648.395 -4.648.395 Totale 32.674.199 34.676.377 38.780.119 41.623.994 39.225.460 38.247.118 38.621.478 38.257.344 39.226.060 40.349.883 41.864.355 43.531.005 Volumi depurazione (mc) 66.376.113 66.376.113 66.376.113 66.376.113 66.376.113 66.376.113 66.376.113 66.376.113 66.376.113 66.376.113 66.376.113 66.376.113 Tariffa Depurazione 0,492 0,522 0,584 0,627 0,591 0,576 0,582 0,576 0,591 0,608 0,631 0,656 Costi diretti D2 2.585.005 2.663.422 2.923.753 3.268.492 3.621.714 3.929.617 3.990.587 3.483.885 3.320.850 3.172.500 3.053.647 2.912.706 Costi indiretti (SII) 1.554.947 1.752.739 1.848.438 1.818.433 1.852.706 1.846.468 1.820.284 1.829.341 1.856.876 1.898.798 1.929.892 1.935.846 - Quota fissa + finanz. utenze deboli -684.010 -684.010 -684.010 -684.010 -684.010 -684.010 -684.010 -684.010 -684.010 -684.010 -684.010 -684.010 Totale 3.455.942 3.732.151 4.088.181 4.402.915 4.790.410 5.092.075 5.126.861 4.629.216 4.493.716 4.387.287 4.299.529 4.164.542 Volumi D2 (mc) 9.767.224 9.767.224 9.767.224 9.767.224 9.767.224 9.767.224 9.767.224 9.767.224 9.767.224 9.767.224 9.767.224 9.767.224 Tariffa D2 0,354 0,382 0,419 0,451 0,490 0,521 0,525 0,474 0,46 0,449 0,44 0,426

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6.3.11 L’articolazione tariffaria per l’anno 2011

L’articolazione tariffaria è definita annualmente dall’Autorità di Ambito, in modo che essa possa assicurare l’ammontare dei ricavi previsti dal Piano di Ambito.

Ai sensi della Convenzione 2009 l’articolazione da applicare per l’anno X deve essere approvata dall’Autorità di Ambito entro il 15 dicembre dell’anno X-1. L’art. 17, c. 7 della Convenzione 2009 prevede che “la variazione delle Tariffe è stabilita anno per anno con atto dell’Autorità. Le Tariffe da applicarsi nell’anno successivo sono approvate entro il 15 di dicembre di ogni anno, a condizione che siano stati comunicati i dati di fatturato complessivi dell’anno precedente di cui all’Art. 23 entro il 15 di novembre. In caso di mancata approvazione, nonostante le comunicazioni di cui prima, il Gestore ha la facoltà dal 1° gennaio dell’anno successivo, previa comunicazione all’Autorità, di applicare le Tariffe dell’anno in corso maggiorate del Tasso di Inflazione Programmata e del K previsto per l’anno nell’ultimo Piano di Ambito approvato”.

Un’altra ragione in base alla quale l’articolazione tariffaria deve essere approvata ad inizio di ciascun anno è dettata dal principio giuridico di ordine generale secondo il quale, la determinazione della tariffa relativa al servizio idrico è un atto amministrativo, che introduce in via autoritativa ed unilaterale un prezzo per la fruizione di un servizio essenziale, e come tale è atto irretroattivo. Il principio dell’irretroattività della tariffa del SII è stato, inoltre, recentemente esplicato da interpretazioni del Conviri e dal Consiglio di Stato con la sentenza n. 4301 del 13 maggio 2008.

Alla luce di quanto sopra, l’articolazione tariffaria per l’anno 2010 è stata determinata tenendo conto degli incrementi rispetto all’articolazione tariffaria dell’anno 2009 e degli isoricavi del Piano 2007 leggermente ridotti, poiché già a fine dicembre 2009, si intravedevano alcuni presupposti, poi confermati, per la riduzione dei ricavi totali (es. costi operativi gel gestore inferiori rispetto al Piano di Ambito, recupero di A e R).

E’ con l’anno 2011, che, quindi, l’articolazione tariffaria si è potuta ancorare ai costi unitari dei servizi di acquedotto, fognatura, depurazione e D2 per i “depurabili”, di cui alla Tabella 51, opportunamente inflazionati al 2011 (si veda Tabella 52).

L’articolazione tariffaria per le utenze produttive, per il servizio di fognatura e depurazione avrà come riferimento le tariffe di cui alla Tabella 52, utilizzando i coefficienti che tengono conto della qualità e della quantità dei reflui scaricati in pubblica fognatura, secondo le formule approvate dall’Autorità di Ambito con delibera n. 18 del 1° dicembre 2003 e successive integrazioni nel “Regolamento per il rilascio delle autorizzazioni allo scarico delle acque reflue urbane e industriali in pubblica fognatura”. Per tali tipologie di utenze è prevista l’applicazione anche delle quote fisse annuali di cui alla Tabella 52.

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Tabella 52: L’articolazione tariffaria per l’anno 2011 – valori a moneta 2011

Tipologia di uso Fascia di

consumo annuo (m3/anno)

Quota fissa (Euro/utente)

Quota variabile

tariffa Acquedotto

(€/m3)

Quota variabile tariffa

Fognatura (€/m3)

Quota variabile tariffa D1

(€/m3)

Quota variabile tariffa D2

(€/m3)

Uso domestico Tutto il consumo 26,50 0-60 0,35 0,38 0,54 0,39 61-150 1,17 0,38 0,54 0,39 151-200 2,41 0,38 0,54 0,39 Oltre 200 3,60 0,38 0,54 0,39 Uso agricolo Tutto il consumo 26,50 1,17 0,38 0,54 0,39 Piccolo uso produttivo (fino a 500 m3/anno)

Tutto il consumo 39,76

0-100 1,17 0,38 0,54 0,39 101-200 2,41 0,38 0,54 0,39 Oltre 200 3,60 0,38 0,54 0,39 Grande uso produttivo 501-1.000 119,26

Oltre 1.000 318,05

fino a

all’impegno annuale richiesto

1,17 0,38 0,54 0,39

da 1 volta l’impegno

annuale a 2 volte 2,41 0,38 0,54 0,39

oltre 2 volte l’impegno annuale

3,60 0,38 0,54 0,39

Uso pubblico Tutto il consumo 26,50 1,17 0,38 0,54 0,39 (*) D1: è la tariffa per i depurati D2: è la tariffa per i “depurabili”


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