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ATTIVAZIONE Il valore aggiunto
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È il motore motivazionale, è la massima espressione della passione
che permette di superare i limiti. Coincide con la condizione fisica e mentale che l’atleta vive
nel momento in cui si sente pronto per la prestazione.
Attivazione – Il valore aggiunto 1. 2
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QUANDO SONO ATTIVATO
• Sentirsi motivati interiormente rispetto all’obiettivo • Lavorare con gioia e divertimento • Riuscire a trasmettere agli altri • la propria passione
• Sentirsi de-motivato • Obiettivi non chiari o non stimolanti • Non avere voglia di …
QUANDO NON SONO ATTIVATO
Attivazione – Il valore aggiunto 1. 3
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Divertimento Gioia Passione Motivazione Entusiasmo
Sensazioni Associate all’Attivazione
Quali sono le vostre?
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FASE DI OTTIMIZZAZIONE
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Mantenere, reggere,
non lasciarsi sfuggire, credere,
resistere, vivere (la passione)
Visualizzare, prefigurare, proiettare, simulare,
fantasticare, sognare
Principi Attivi dell’ATTIVAZIONE 1. 6
TENERE IMMAGINARE
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Principi Attivi dell’ATTIVAZIONE
TENERE (attivarsi e promuovere costantemente azioni
e comportamenti in linea con l’obiettivo rispetto al quale si è appassionati)
Mantenere, reggere,
non lasciarsi sfuggire, credere,
resistere, vivere (la passione)
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Chi è spostato troppo sul tenere tende a…
• Vivere esageratamente la propria passione sino a saturarsi
• Perdere la dimensione proiettiva (il futuro) della propria passione
• Brucia le tappe: non godersi ogni singolo istante
• Perde la dimensione del piacere
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Chi è spostato troppo sul tenere va aiutato a …
• Innamorarsi di un’idea: portare in evidenza il VALORE/RICOMPENSA che essa ha per la persona (autoattivazione)
• Creazione di specifiche induzioni ipnotiche (percepire l’obiettivo): - Allenare la propria creatività; - Implementare e assecondare la propria progettualità - Proiettarsi in una situazione di riuscita futura - Sognare, creando delle possibilità alternative
• Divertimento/motivazione (percepire le sensazioni legate al godere di ciò che si fa)
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• “Camminando verso l’obiettivo” • “La stanza del futuro” • “Vendimi” la tua passione • Flow Chart (solo STATO DESIDERATO) • Modello Flow • Modello di Prestazione Personale • Piramide di Maslow
Esercizi per chi è troppo sul “tenere” finalizzati a …
Allenare l’immaginare
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1. 11 Flow Chart Obiettivo: creare un’induzione specifica di mantenimento.
Esecuzione: compilazione dello stato desiderato
considerazioni sul flow chart (facilità/difficoltà di redazione, tempo impiegato) inquadramento del valore 0-10 riflessione sull’importanza dei diversi termini
“I punti cardinali” PREDISPOSIZIONE SCHEMA SCELTA DELLE PAROLE CHIAVE: A) Nome Progetto Obiettivo (centro) B) Direzione da Seguire (nord) C) “Ingrediente” Necessario (est) D) Ultimo “Ingrediente” Necessario (ovest) E) “Ingrediente” Necessario Sempre (sud)
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indifferente
tranquillità solare libera
sorridente
felice
serena
rilassata
dinamica
creativa
STATO DESIDERATO - Abbassamento della critica
Flow Chart
2
1
3
10
4 7
6
5 9
8
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Progetto: Simone 2009 SERENITÀ
INDIFFERENZA
CREATIVITÀ
LIBERTÀ TRANQUILLITÀ
Flow Chart 1. 13
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PARTENDO DALLE PAROLE CHIAVE SCELTE …
definire un acronimo, una frase oppure una parola che “riassuma” o che contenga i 5 ingredienti cari al coachee e che abbia il potere di attivare immediatamente o di muovere emotivamente nella direzione desiderata il coachee
CONTESTUALIZZAZIONE E SPECIFICAZIONE PERSONALE DELLE PAROLE CHIAVE (DOMANDE DI APPROFONDIMENTO PERSONALE): A) Cosa Intendi B) Cosa Significa per Te C) Cosa Provi D) Cosa Senti a livello Fisico e Mentale E) Ecc.
FINALITÀ: AVERE MAGGIORI ELEMENTI PER “COLORARE” L’INDUZIONE DELLA PERSONA
Flow Chart - Definizione del Mantra Attivatore
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1. 15 Flow Chart - Individuazione Equivalenza S.F.E.R.A
PORTARE L’ATTENZIONE SUL MODELLO S.F.E.R.A
Ridefinire e riassumere il significato dei fattori
Partendo dalle “parole chiave” scelte proporre al coachee di individuare “l’equivalenza” tra i termini e i fattori di sfera
NELLO SPECIFICO:
“In base a quanto abbiamo visto sui fattori di sfera, quale termine per te rappresenta al meglio …
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1. 16 Flow Chart – Redazione per Parti dell’Induzione
PARTENDO DALLO SCHEMA DI INDUZIONE BASE PREDISPORRE L’INDUZIONE PERSONALIZZATA SOSTITUENDO I TERMINI E LE DEFINIZIONI DEL COACHEE E INSERENDO IL “MANTRA ATTIVATORE”
Rilettura al coachee per verificare “come si sente l’induzione addosso”
Trascrizione su carta (copione)
Registrazione su supporto magnetico
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Obiettivo: valutare il nostro stato di Flow (Mihály Csíkszentmihályi cercava un concetto per definire lo stato in cui proviamo felicità e lo chiamò flow, flusso) e con esso vedere il livello di passione che abbiamo per quello che si sta facendo.
Esecuzione: Il disegno mostra due assi: - il livello dell’impegno - il livello della vostra capacità. Portare l’attenzione ai tre ultimi impegni vissuti e le riportare le sensazioni provate nello schema sottostante in base alla valutazione numerica del livello di impegno e del livello delle proprie capacità.
In pratica, la felicità inizia quando ci si occupa di un’attività che si è scelti da sé e che non annoia (boreout) né stimola eccessivamente o stressa (burnout), che ha uno scopo ben definito e della quale si hanno informazioni certe.
Csikszentmihalyi stabilì inoltre che quando si è felici si percepisce non solo una profonda soddisfazione, ma anche la perdita del senso del tempo e della percezione di sé – si passa all’azione
Il Modello Flow 1. 17
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Il Modello Flow
IMPE
GN
O
CAPACITÀ
Apatia
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Modello di Prestazione Personale Obiettivo: valutare la prestazione.
Esecuzione: per tre settimane di fila farsi ogni sera le medesime domande e riportare le risposte su una scala da 1 (“non fa proprio per me”) a 10 (“è perfetto per me”) nel modello:
1. Dovere: con quanta forza mi vengono imposti o ordinati i miei compiti attuali? 2. Sapere: quanto i miei compiti attuali corrispondono alle mie conoscenze? 3. Volere: fino a che punto la mia attività presente corrisponde ai miei desideri?
Analizzare le forme delle varie “vele”. Se si è “in movimento” allora si ha una prestazione particolarmente varia. Se invece non si registrano modifiche, farsi le seguenti domande: - Cosa voglio? - So cosa voglio? - Voglio quello che so? - Cosa so?
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10
10
5
DOVERE
SAPERE VOLERE
5
10
5
ANCHE POTERE
1. 20 Modello di Prestazione Personale
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Obiettivo: decifrare quali sono le nostre vere necessità.
Esecuzione: Realizzare la propria piramide delle necessità:
1) Bisogni fisiologici di base (mangiare, dormire, stare al caldo, fare sesso). 2) Sicurezza (casa, lavoro stabile, salute, protezione dai pericoli). 3) Appartenenza (amici, famiglia, amore). 4) Riconoscimento (status, potere, denaro). 5) Realizzazione di sé (individualità, sviluppo di talento, fede e trascendenza). I primi tre punti sono bisogni veri e propri: dopo averli soddisfatti, l’uomo non prova più motivazioni in quella direzione. I punti quattro e cinque sono desideri: detti anche necessità di crescita.
- Cosa avete già? - Cosa vi manca?
Piramide di Maslow 1. 21
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Bisogni Fisiologici di Base (alimentazione, sonno, sesso)
Riconoscimento Sociale (status, potere, denaro)
Autostima (fiducia in se stessi)
Rapporti Sociali (amici, amore)
Sicurezza (casa, lavoro)
Autorealizzazione (Valori e significato)
QUELLO CHE CI SERVE
QUELLO CHE VOGLIAMO
1. 22 Piramide di Maslow
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Principi Attivi dell’ATTIVAZIONE
IMMAGINARE (attivarsi e generare costantemente immagini e
sensazioni tali da amplificare e motivare il desiderio di raggiungere l’obiettivo a cui si è appassionati)
Visualizzare, prefigurare, proiettare, simulare,
fantasticare, sognare
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Chi è spostato troppo sull’immaginare tende a…
• Restare solo nella dimensione del “desiderio” senza compiere azioni concrete relative alla propria passione (vivere lontano dalla realtà)
• Fantasticare troppo e non vivere la propria passione, generando insoddisfazione
• Perdere la lucidità nel definire gli obiettivi concretamente realizzabili (tende al risultato e/o al sogno e a non al processo)
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Chi è spostato troppo sull’ immaginare va aiutato a …
• Definire le azioni concrete (definire l’obiettivo in tutte le sue parti)
• Riconnettersi con gli elementi concreti e reali collegati alla passione che si desidera vivere (comandi post-ipnotici)
• Trovare costanza e rituali di attivazione finalizzati al “Mantenere lo sforzo” (tenendo a fuoco l’obiettivo finale
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• “Il frutteto” • “Le quattro cose che sicuramente farai” • “Agisci la passione (tre azioni quotidiane)” • Amazzonia • Modello Work – Life – Balance
Esercizi per chi è troppo sull’ “immaginare ” finalizzati a …
Allenare il tenere
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Experience in Amazzonia 1. 27
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La Situazione Siete uno dei volontari impegnati in una spedizione in sud America che ha lo scopo di studiare la flora locale. Il vostro campo base è un piccolo villaggio vicino alla città di Manaus, in Brasile, situata sulle rive del Rio Negro a undici chilometri dal punto in cui si unisce al Rio delle Amazzoni.
Oggi è il vostro giorno libero e, insieme ad altri componenti della spedizione, avete deciso di fare una sorpresa a un vostro comune amico che lavora come assistente medico in un remoto villaggio nella giungla amazzonica. Dato che presso il villaggio esiste una pista di atterraggio, avete noleggiato un piccolo aereo per sorvolare la foresta, raggiungere la vostra destinazione e ritornare.
Prima di lasciare l’aeroporto di Manaus, il pilota ha consegnato i dettagli del vostro piano di volo alle autorità locali come richiesto. L’aereo è decollato non appena ha smesso di piovere questa mattina presto.
Stavate viaggiando da poco più d’un ora quando il vostro aereo ha cominciato ad avere problemi al sistema elettrico: sia il motore sia la radio sono fuori uso. Non appena il motore smette di funzionare, rimanete terrorizzati al vostro posto mentre il pilota cerca disperatamente una radura per tentare un atterraggio d’emergenza.
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Gli fate notare una piccola zona delle giungla dove sembra che la boscaglia sia meno fitta e il pilota vira in quella direzione. Non appena l’aereo attraversa gli alberi, le ali restano impigliate in un groviglio di liane e rovi. Nonostante ciò, il pilota riesce a far atterrare bene l’aereo che slitta fino a fermarsi. Fortunatamente nessuno si è ferito seriamente.
Cautamente uscite dall’aereo e vi guardate attorno. Un banco di nebbia ha trasformato i dintorni in uno spettacolo fantastico di natura lussureggiante. Sapete che la giungla arriva fino ai limiti di Manaus, a circa 160 chilometri dalla vostra posizione, e che non ci sono strade in quella posizione.
A causa dei problemi a sistema elettrico e all’atterraggio d’emergenza, avete tutti perso l’orientamento, ma il pilota stima che siate almeno a 130 km dal villaggio di destinazione e che il Rio delle Amazzoni sia a circa 13 Km dalla vostra attuale posizione.
Mettendo insieme i vostri oggetti racimolate due fazzoletti, un orologio da taschino e alcune scatole di fiammiferi. A questo punto cercate nell’aereo qualunque cosa possa aiutarvi a sopravvivere.
La Situazione 1. 29
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Il Vostro Compito • Il vostro compito è di ordinare in graduatoria secondo la loro importanza per la
sopravvivenza i 13 differenti oggetti riportati nella lista • Lo svolgimento dell’esercitazione prevede una DISCUSSIONE DI GRUPPO (della durata di
15’) in cui: dovete riflettere sul valore degli oggetti a vostra disposizione e costruire una graduatoria di importanza. Segnerete pertanto 1 nella casella corrispondente a quell’oggetto che ritenete più importante per la sopravvivenza, e a cui dunque attribuite il primo posto. E procederete di seguito ordinando in graduatoria gli altri oggetti, sino ad attribuire 13 a quello che valutate meno importante, e a cui ritenete opportuno assegnare l’ultimo posto. Nel compilare questa graduatoria non potete assegnare lo stesso punteggio a due o più oggetti differenti.
• Il gruppo organizzerà i lavori nel modo che riterrà più opportuno. Sono comunque importanti le seguenti PRECISAZIONI:
• la discussione di gruppo deve servire per un effettivo confronto finalizzato a chiarire e condividere il più possibile le proposte via via definite;
• la graduatoria di gruppo dovrà quindi essere il risultato di un effettivo coinvolgimento di ciascuno e non di semplici medie matematiche.
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Lista Oggetti
KIT DI SOPRAVVIVENZA PARACADUTE ZANZARIERA NOCE DI COCCO BADILE COLTELLO CONTENITORE DI ALLUMINIO SPRAY INSETTICIDA REVOLVER CANDELE DI SEGO SIGARETTE BUSSOLA IMPERMEABILE
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Graduatoria
COLTELLO per aprirsi la strada BUSSOLA per orientarsi ZANZARIERA per proteggersi KIT DI SOPRAVVIVENZA per disinfettarsi PARACADUTE per fare un riparo BADILE per sostituire il coltello SPRAY INSETTICIDA per tenere lontani i piccoli animali CONTENITORE DI ALLUMINIO per scaldare e fare segnali REVOLVER per segnalare SIGARETTE per togliere sanguisughe NOCE DI COCCO bicchiere IMPERMEABILE CANDELE DI SEGO il grasso animale con l’umidità non si accende
ANDARE VERSO IL FIUME
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Modello Work – Life – Balance
Obiettivo: essere coscienti dell’equilibrio tra vita professionale e vita privata, cioè il Work-Life-balance
Esecuzione: il disegno mostra i cinque punti che ci si aspetta dal lavoro ideale:
1. Un ambiente sano 2. Un ottimo equilibrio tra vita professionale e privata 3. Una via di fuga dallo stress familiare 4. Stimoli e progressi nella carriera 5. Un ricordo nostalgico del rendimento massimo di qualche anno fa
Chiedersi: cosa ci attendiamo dall’occupazione dei nostri sogni? Raffrontare le risposte.
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Modello Work – Life – Balance 1. 34
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APPROFONDIMENTI
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Motivazione: cos’è?
ETIMOLOGIA
• Gr.: Tymos – duplice accezione, è l’organo del movimento, della volontà che fa agire ma anche la sede delle emozioni.
• Lat.: Motivus – capace di far muovere; fornire buone ragioni per muoversi.
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Piramide di Maslow 1. 37
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Piramide di Maslow 1. 38
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La Piramide di Maslow per l’Azienda
Salvaguardare il posto di lavoro
Sicurezza economica
Appartenenza all’azienda
Approvazione del gruppo
Auto realizzazione
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MOTIVAZIONE INTRINSECA - ESTRINSECA
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SAPER RE-INCORNICIARE
Terza regola del buon coach
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Reframing o Reincorniciamento
• La ristrutturazione deriva dalla Programmazione Neurolinguistica e dal testo “Reframing” di Richard Bandler e John Grinder.
• La ristrutturazione è in breve la capacità di dare un significato nuovo e diverso ad un evento esterno X.
• O quella di saper spostare il contesto di un evento, ossia spostarlo da un contesto in cui l’evento viene percepito negativamente in un contesto in cui lo stesso evento assume un significato nuovo e positivo o neutrale.
• Esistono due tipi di ristrutturazione: quella di significato e quella di contenuto
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A QUALE ANIMALE APPARTIENE? 1. 43
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DOVE E’ STATO REALIZZATO QUESTO CUORE? 1. 44
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Ristrutturazioni
• Presuppongono l’utilizzo del linguaggio allo scopo di influenzare il modo in cui alcune esperienze e alcuni eventi vengono interpretati;
• Dirigono il focus di attenzione del coachée verso una prospettiva più ampia e più positiva.
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APPROFONDIMENTI ULTERIORI
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Motivazione
• Gli stati motivazionali dirigono e attivano il comportamento. Hanno origine da due fattori: i fattori pulsionali interni e i fattori incentivanti esterni.
• La motivazione da incentivazione (volere qualcosa) si associa tipicamente all’affetto piacevole della cosa stessa.
• Il sistema dopaminergico cerebrale sembra alla base della motivazione da incentivazione. L’attivazione artificiale di questi neuroni, tramite stimolazione o droghe, provoca aumento della motivazione per incentivi sia naturali che artificiali.
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Volere vs Piacere
• Stimolazione elettrica o iniezione di anfetamine nel sistema dopaminergico = motiva gli animali a cercare ricompense (es. cibo) anche se una volta sazi mostrino segni mimici di non gradimento.
• La distruzione selettiva dei neuroni dopaminergici tramite neurotossina chimica = perdita di interesse per cibo, acqua, sesso fino alla morte, mantenendo però espressioni facciali di piacere/dispiacere quando stimolati.
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Livelli di Motivazione
• Riflessi: risposta dell’organismo biologico a stimoli esterni. Risposte automatiche, non apprese che hanno una funzione regolatoria.
Es. salivazione in presenza di cibo o il riflesso di orientamento (voltare la testa del neonato)
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Livelli di Motivazione
• Istinti: risposta comportamentale orientata ad uno scopo, automatica e non appresa in relazione a sollecitazioni ambientali.
Es. migrazioni degli uccelli o danza delle api
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Livelli di Motivazione
• Pulsioni: forza interna all’organismo determinata da bisogni quali fame, sete, sonno, sesso, etc. che ricerca e mantiene l’omeostasi.
• Bisogni: spinta concreta alla messa in atto delle pulsioni.
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CHE COSA DETERMINA LA MOTIVAZIONE?
A. Bandura
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Motivazione
ATTRIBUZIONE CAUSALE
LE ASPETTATIVE DI RISULTATO
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ANTICIPAZIONE
ATTRIBUZIONE CAUSALE
LE ASPETTATIVE DI RISULTATO
RAGIONAMENTO RESTROSPETTIVO
Motivazione 1. 54
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Attribuzione Causale
I giudizi restrospettivi circa le cause delle proprie prestazioni hanno effetti motivazionali.
I miei successi dipendono dalle mie
capacità e gli insuccessi dal mio
scarso impegno
I miei successi dipendono da fattori
situazionali e gli insuccessi da un mio
deficit di capacità
Compiti difficili e perseveranza
Poco impegno e facile rinuncia
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Le Aspettative di Risultato La motivazione è regolata sia dall’aspettativa che determinate
azioni produrranno certi risultati specifici, sia dall’attrattiva di tali risultati e, quindi, dal valore attribuito al risultato.
Le persone non agiscono però solo sulla base delle probabili conseguenze delle varie azioni, ma anche in
base a ciò che credono di saper fare.
AUTOEFFICACIA
Uno scarso senso di efficacia, infatti può annullare il potenziale motivante dell’aspettativa dei risultati attesi; al contrario una
forte convinzione di efficacia può sostenere a lungo l’impegno nonostante eventuali difficoltà, incertezze e insuccessi.
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Obiettivi Coscienti L’effetto combinato del porsi degli obiettivi personali chiari e
stimolanti e della valutazione delle proprie prestazioni, costituisce un elemento chiave dei processi motivazionali.
MOTIVAZIONE DEGLI STANDARD PERSONALI
Il confronto tra la percezione della prestazione e gli standard personali adottati, evidenzia come la soddisfazione di sé dipenda dal
raggiungimento dei propri standard, ed è ciò che dirige le azioni dei singoli e i loro processi autoincentivanti sino a quando gli obiettivi
non sono stati raggiunti.
• Le reazioni affettive di autovalutazione alla propria prestazione (soddisfazione/insoddisfazione) • Il senso di efficacia per il raggiungimento degli obiettivi • La regolazione degli standard personali alla luce dei traguardi raggiunti
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