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BILANCIO DI PREVISIONE Esercizio Finanziario 2013 · deliberazione del bilancio di previsione per...

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BILANCIO DI PREVISIONE Esercizio Finanziario 2013 Relazione della Giunta 1
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BILANCIO DI PREVISIONE

Esercizio Finanziario 2013

Relazione della Giunta

1

I TERMINI�Il comma 381 dell’articolo 1 della legge

228 del 24/12/2012 – Legge di stabilità, ha previsto che il termine per la deliberazione del bilancio di previsione per l'anno 2013 da parte degli enti locali è differito al

30 giugno 201330 giugno 2013

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IL QUADRO GENERALE�La persistente situazione di difficoltà

economica ha imposto, come già per gli anni precedenti, provvedimenti legislativi in tema di finanza pubblica al fine di tutelare la tenuta economica dello Stato Italiano

�Gli Enti Locali sono investiti in pieno da queste novità che quasi sempre sono state fortemente penalizzanti per l’attività amministrativa, imponendo pesanti tagli e limitazioni all’autonomia gestionale

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INTERVENTI LEGISLATIVI PRINCIPALI

ANTE 2012� D.L. n. 78/2010 convertito nella L. n.

122/2010, c.d. ‘manovra estiva’ (Tremonti), che ha inciso in particolare sull’attribuzione dei trasferimenti erariali agli Enti Locali e alle Regioni

� Legge di Stabilità, Legge 13 dicembre 2010, n. 220 che ha rivisto parte delle norme sul patto di stabilità

� Il D.L. 201/2011 (Monti) convertito nella legge 214/2011 che ha ulteriormente ridotto i trasferimenti agli enti locali ed ha istituito l’IMU al posto dell’ICI

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INTERVENTI LEGISLATIVI PRINCIPALI

NEL 2012� Il D.L. 6 luglio 2012, n. 95 convertito nella L.

7 agosto 2012, n. 135 (Spending review) ha operato un taglio al Fondo Sperimentale di Riequilibrio per gli anni 2012-2013-2014 e 2015.

� La legge di stabilità del 24/12/2012 n. 228 ha apportato ulteriori modifiche alle norme di interesse contabile per gli enti locali in particolare modificando i meccanismi di attribuzione dell’IMU, sopprimendo il Fondo Sperimentale di Riequilibrio e istituendo il Fondo di solidarietà comunale

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LA COSTRUZIONE DEL BILANCIO 2012

� Queste norme cadono su un bilancio come il nostro, giàin forte sofferenza

� Il quadro che si presenta è veramente difficile:� Da un lato la necessità di mantenere e rafforzare i servizi

ed aiutare le persone in difficoltà in un momento di profonda crisi economica

� Dall’altro tagli imponenti che minano gli equilibri di bilancio

� Lo scorso anno abbiamo iniziato una forte ristrutturazione del bilancio nel senso di un riequilibrio strutturale. Le azioni per il riequilibrio devono essere continuate e rafforzate

SINTESI DEI RIFLESSI CONTABILI DELLA SPENDING

REVIEW E DELLA LEGGE DI STABILITA’� Taglio del Fondo sperimentale di riequilibrio con la spending review :

di 2.000 milioni di euro per gli anni 2013 e 2014 e 2.100 milioni dal 2015 stabilito all’articolo 16 comma 6 del D.L. 95/2012 (cosiddetta “spending review”). Gli importi sono stati aumentati a 2.250 milioni di euro per l’anno 2013, a 2.500 milioni per l’anno 2014 ed a 2.600 milioni dal 2015, con la legge di stabilità 2013 Questo significa che, applicando gli stessi criteri della spending review 2012, per il Comune di Pistoia si tradurrebbe in 5 milioni e 500.000 euro circa in meno di trasferimenti dallo Stato.

� Conferma che dal 2013 non si possono applicare gli oneri di urbanizzazione alla parte corrente del bilancio

� Impossibilità a destinare il plusvalore delle alienazioni di patrimonio mobiliare e immobiliare alla copertura della quota di capitale mutui e alle spese una-tantum di parte corrente.

� L’IMU resta ai Comuni per l’intero gettito, al netto dei fabbricati di categoria D, ossia industriali e commerciali.

� Conseguentemente si azzera il Fondo sperimentale di riequilibrio, sostituito dal Fondo di solidarietà alimentato da una parte dell’IMU comunale.

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LA TARES - Tributo Comunale sui Rifiuti

e Servizio

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� La Tares –è stata introdotta dal decreto legge 201/2011, articolo 14, cosiddetto “salva Italia”, ed entrerà in vigore dal 2013.

� Il tributo sarà riscosso direttamente dal Comune. L’importo indicato in bilancio è dato da una prima stima di quella che potrà essere l’entrata di questo tributo, che sostituisce la Tia: dovrà coprire tutti i costi del servizio, tra i quali il corrispettivo da pagare all’impresa che gestirà il servizio di igiene urbana (raccolta, raccolta differenziata, smaltimento rifiuti, spazzamento strade, ecc.), la quota parte della rata dei mutui contratti per i servizi di igiene urbana prima del passaggio a TIA (che fino allo scorso anno ci veniva rimborsata dal gestore del servizio ed era compresa nel piano economico finanziario a base della tariffa), e la quota dei costi comuni relativi ai servizi comunali.

� Inoltre per legge è prevista la maggiorazione inerente i servizi indivisibili dei comuni, il cui importo viene interamente recuperato dallo Stato con riduzione del Fondo di riequilibrio (vedi seguito), stimata per il nostro comune in euro 1.820.000.

� Con l’introduzione di questo tributo viene a cessare l’entrata del canone annuale che ci veniva corrisposto dal gestore del servizio

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Voce Importi

Taglio ex DL 78/2010 DAL 2011 - Manovra estiva Tremonti -2.932.481,03

Taglio ex DL 78/2010 DAL 2012 - Manovra estiva Tremonti -1.967.244,74

Taglio articolo 28 DL 201/2011 - Manovra Monti DAL 2012 -2.193.481,03

Taglio per elezioni legge 191/2009 dal 2012 -450.115,74

Taglio ex DL 95/2012 spending review dal 2013 -3.663.000,00

TOTALE -11.206.322,54

IL TAGLIO AI TRASFERIMENTI NEL PERIODO 2010/2013

Nel 2013 la conseguenza dei ‘tagli netti’ subiti dal nostro Comune negli ultimi due anni ha portato ad una riduzione di risorse rispetto al 2010 rappresentata di seguito:

Complessivamente pertanto fra il 2010 e il 2013 il Comune ha visto mancare risorse per 11,2 milioni di euro

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LE ENTRATE – IMU (1)

� La legge di stabilità 2013 ha apportato modifiche significative all’IMU.

� Il gettito di spettanza comunale per il 2013 ed il 2014 è dato, oltre alla parte relativa alla prima casa che era già di totale spettanza comunale anche nel 2012, dal gettito degli altri immobili, da cui non andrà più dedotta la quota di spettanza dello Stato.

� E’ di totale spettanza statale il gettito Imu ad aliquota base (0,76) sugli immobili ad uso produttivo del gruppo catastale D.

� Questo comporterà una riduzione di gettito di circa 3milioni di euro sui fabbricati di tipo D, ed un incremento di gettito di circa 8milioni di euro per il gettito totale sugli altri immobili precedentemente riservato allo Stato (stime comunicate dal Servizio Entrate): l’effetto combinato delle due disposizioni dovrebbe comportare un saldo a favore del Comune di 5 milioni di euro. Questo saldo verrà recuperato dallo Stato sul fondo di solidarietàcomunale (vedi dopo)

LE ENTRATE – IMU (2)� Solo per l’anno 2012 gli enti locali potevano iscrivere

nel bilancio l’accertamento convenzionale nella misura fissata dal MEF, senza diritto al riconoscimento dell’eventuale differenza. La consistenza definitiva dell’accertamento convenzionale sarà definita dal MEF entro il 28 febbraio 2013 e avrà ripercussioni, oltreché sull’IMU anche su fondo sperimentale di riequilibrio 2012.

� Per il 2013 non è possibile effettuare l’accertamento convenzionale.

� Le stime ad aliquota base per il 2013 sono basate sull’andamento degli incassi 2012 con la conferma delle modifiche delle aliquote già deliberate nel 2012

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INVARIANZA DELLA PRESSIONE

FISCALE E TARIFFARIA� Il vincolo assoluto della Giunta è stato quello di

non alzare la pressione fiscale e tariffaria.

� La Giunta si ritiene impegnata dalla raccomandazione votata all’unanimità dal Consiglio Comunale in sede di bilancio di previsione 2012, che invitava la stessa ad abbassare le aliquote IMU non appena si presentassero le condizioni.

� Quest’anno la quadratura del bilancio è stata trovata a manovra invariata sia per quanto riguarda le aliquote d’imposta che le tariffe dei servizi

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IL FONDO SPERIMENTALE DI RIEQUILIBRIO (1)

� La consistenza definitiva del Fondo 2012 non è ancora nota, e sarà definita dal Ministero dell’Economia entro il 28 febbraio 2013, al momento della valutazione sui dati definitivi del gettito Imu

� La legge di stabilità 2013 ha “sospeso” l’efficacia di tutte le disposizioni inerenti il federalismo municipale, ha eliminato ilFondo sperimentale di riequilibrio ed ha introdotto il Fondo di solidarietà comunale.

� Il Fondo sperimentale di riequilibrio prima della soppressione viene ridimensionato per i tagli:

a) connesso alla maggiorazione di 0,30 euro al metro quadrato per icosti dei servizi indivisibili dei comuni inerenti la Tares (articolo 14 comma 13-bis del D.L. 201/2011);

b) connesso alla legge di stabilità che ha innalzato il taglio giàprevisto nella spending review;

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� L’importo della spending review per il 2012, che in seguito alle disposizioni dell’articolo 8 comma 3 del D.L. 174/2012 è stato destinato all’estinzione anticipata di mutui, è stato fissato con il Decreto del Ministro dell’Interno 25/10/2012, e per il Comune di Pistoia è pari a 1.225.050,10 euro.

� Prima della pubblicazione del decreto sopra richiamato, avevamo stimato il taglio della spending review per il 2012 in euro 765.000, calcolandolo in misura proporzionale alle spese correnti relative all’acquisto di beni e servizi sostenute dal nostro ente rispetto al totale degli enti sottoposti al taglio (dati ricavati dai codici Siope).

� Prendendo a base del taglio 2013 un importo compreso tra i due sopra richiamati, pari a 814.000,00 euro rapportati ai 500 milioni del taglio statale, si stima un taglio per il Comune di Pistoia di euro 3.663.000,00 per il 2013, di euro 4.070.000 per il 2014 e di euro 4.232.800,00 per il 2015.

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IL FONDO SPERIMENTALE DI RIEQUILIBRIO (2)

� Il taglio dei fondi verrà effettuato in base ai dati raccolti nell’ambito della procedura dei fabbisogni standard nonché dei fabbisogni standard stessi (art. 1 comma 119 della Legge di stabilità)

� La stima di taglio da noi effettuata, in proporzione, èinferiore a quella operata dal Ministero dell’Economia (MEF) sul 2012

� Quando saranno noti i dati certi divulgati dal MEF e dal Ministero dell’ Interno dovranno essere tempestivamente apportate le necessarie variazioni al bilancio

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IL FONDO SPERIMENTALE DI

RIEQUILIBRIO – LA STIMA DEL TAGLIO

� La legge di stabilità ha eliminato il Fondo sperimentale di riequilibrio ed ha introdotto il Fondo di solidarietàcomunale.

� Quest’ultimo è finanziato con una quota del gettito Imu di spettanza comunale, che verrà definita attraverso un Dpcm, previo accordo in Conferenza Stato-Città entro il 30 aprile 2013 (o in caso di mancato accordo, entro il 15 maggio 2013).

� Lo Stato ha già stabilito che l’ammontare iniziale di questo Fondo sarà di euro 4.717,9 milioni per il 2013 e 4.145,9 milioni per il 2014. Pertanto l’accordo di cui sopra servirà a stabilire la quota (presumibilmente una percentuale) dell’Imu che ciascun comune dovrà versare allo Stato per finanziare il Fondo

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IL FONDO DI SOLIDARIETA’COMUNALE (1)

� Non sono disponibili al momento né stime né ipotesi di calcolo, l’unico dato certo è la consistenza del Fondo, come sopra specificata

� Anche se la formulazione della legge è tutt’altro che chiara, è lecito attendersi che nel complesso, gli effetti su Imu e su Fondo di solidarietà apportati dalla legge di stabilità saranno neutri per il bilancio comunale, pertanto il nostro apporto al Fondo sarà di circa 5 milioni di euro superiore a quanto il Fondo stesso ci riverserà.

� Partendo quindi dal valore atteso per il 2013 del Fondo sperimentale di riequilibrio, come sopra calcolato, e togliendo 5 milioni di maggior gettito Imu per il 2013, la previsione netta (importo del Fondo di solidarietà che sarà erogato al Comune di Pistoia – totale della contribuzione del Comune di Pistoia al Fondo solidarietà), è circa 4,4 milioni

� Anche per questa partita quando saranno noti i dati certi divulgati dal Ministero dell’Economia e dell’Interno dovranno essere tempestivamente apportate le necessarie variazioni al bilancio

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IL FONDO DI SOLIDARIETA’COMUNALE - STIMA

ALTRE PARTITE RILEVANTI

SULL’ENTRATA� RIMBORSO SPESE UFFICI GIUDIZIARI

� Nel complesso le somme a disposizione del Ministero della Giustizia per il 2012 sono state poco superiori al 60% delle disponibilità 2011.

� Tenendo conto che quella che per il Ministero è la competenza 2012, per il Bilancio comunale è la competenza 2013 (il contributo viene erogato sulla base del rendiconto dell’anno precedente), la stima del 2013 è formulata nella misura di circa l’83% di quanto accertato nel 2012

� DIVIDENDI� Si stima una maggiore entrata da dividendi di Publiservizi

conseguenza di distribuzioni superiori agli altri anni da parte di Toscana Energia

� PROVENTI SANZIONI CODICE DELLA STRADA� Si aumenta la stima di incasso dal codice della strada conseguenza

degli aumenti legislativi degli importi contravvenzionali

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LA QUADRATURA DEL BILANCIO

GLI INTERVENTI SULLA SPESA� Ai fini della quadratura del bilancio sono diventati

essenziali gli interventi sulla spesa

� Punto di partenza sono stati gli oneri a maggior rigiditàdel nostro bilancio:� Il personale, assestato nel 2012 a 30 milioni e 296.880

euro (su un bilancio di 86 milioni 306.00)� Gli interessi e le spese in conto capitale dei mutui

contratti, 4.339.000 euro e 7.481.000 rispettivamente (il debito ammonta, ad ora, a circa 110 milioni di euro)

� Le utenze (1 milione e 900.000 euro riscaldamento, 2 milioni e 300.000 euro energia, 370.000 euro acqua, 230.000 euro il telefono).

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LA SPESA DI PERSONALE� Sul personale, procedendo alla riorganizzazione della

macchina in coerenza con quanto fatto fin qui, si possono produrre nel corso dell’anno altre economie

� Necessario seguire in maniera oculata il rapporto cessazioni/assunzioni per la predisposizione del nuovo piano del fabbisogno.

� Già nel 2012 abbiamo previsto un sobrio piano assunzioni, che nelle maggiori cifre riguarda il superamento del precariato scolastico, e per il resto si limita alle figure professionali assenti nel Comune

� Occorre necessariamente ripensare alla organizzazione del nostro sistema di servizi, in tutte le direzioni

� Per il 2013 è previsto un risparmio di oltre un milione di euro.

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LA SPESA PER LA RATA DEI MUTUI� Sugli interessi, si può pensare di risparmiare per via dell’andamento

dei tassi, che come lo scorso anno sembra essere più favorevole� Sicuramente sarà importante evitare il ricorso all’indebitamento,

anche se per il 2013 può essere possibile sottoscrivere mutui� Si ritiene debba essere praticata in via sistematica la forma

dell’abbattimento del debito, come fatto nel 2012 con il taglio dellaspending review finalizzato o attraverso risorse derivanti dallealienazioni

� Questo lavoro deve essere intrecciato anche con il Piano degli investimenti.

� Oltre alle alienazioni immobiliari, si tratta di procedere decisamente anche sul fronte delle dismissioni delle partecipazioni dalle aziende che non consideriamo più strategiche, in un piano del patrimonio che rappresenta una priorità per il programma del 2013

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LA SPESA UTENZE� Sulle utenze, è necessario prendere provvedimenti drastici per

ridurne il peso� Sono stati previsti obiettivi consistenti di riduzioni di spesa:

� - 60.000 euro sui telefoni; ci sarà bisogno di ritirare tutti i cellulari di servizio, riconsegnando solo quelli di assoluta necessità, con un controllo rigoroso anche sulle linee fisse riducendone anche il numero;

� - 400.000 euro sull’energia elettrica, con un piano di risparmio che riguarda l’illuminazione pubblica;

� - 200.000 euro sul calore, contenendo le temperature su tutti gli uffici;

� - 30.000 euro sull’acqua, utilizzando pozzi per i parchi e giardini, e introducendo il sistema duale progressivamente in tutti gli edifici.

� Questi tagli saranno sostenuti anche grazie alla dismissione delle utenze che si otterrà in parte con la riorganizzazione della logistica degli uffici.

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Analisi dei centri di spesa ai fini di

una riduzione� L’analisi ha portato alla possibilità di dare obiettivi di riduzione ai vari

servizi in un’ottica di razionalizzazione della spesa. Si elencano alcune delle riduzioni rispetto al 2012:

� Gabinetto del Sindaco -14mila euro� Consiglio Comunale -7mila euro� Provveditorato economato -19mila euro� Litografia -6mila euro� Decentramento -296mila euro� CED -42mila euro� Servizio entrate -139mila euro� Musei -15mila euro� Asili nido -26mila euro� Manutenzione Verde, strade, patrimonio, illuminazione, impianti sportivi -246mila euro� Turismo -15mila euro� Attività economiche -21mila euro� Spese postali –6mila euro� Manutenzione fabbricati -20.milaeuro� Pulizie -30mila euro� Risparmi minori su vari centri di spesa

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IL DECENTRAMENTO� La nuova impostazione è quella di scorporare le

risorse del sociale, della scuola e della cultura, dei lavori pubblici e del verde per riaffidarle direttamente ai relativi servizi, lasciando al decentramento le risorse che servono a finanziare tutto ciò che promuove partecipazione civica alla gestione dei beni comuni, e cioè le convenzioni a parrocchie, circoli, pro loco e associazioni

� Senza ridurre l’intervento sul territorio, pensiamo si possano però risparmiare risorse destinandole meglio ai reali bisogni

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IL SOCIALE� Lo scorso anno furono incrementate le risorse per il sociale di

quasi mezzo milione di euro.� Si confermano sostanzialmente, visto che nel 2013 ci sarà la gara

per la gestione del nuovo albergo popolare e di due case famiglia, e si dovranno rinnovare varie convenzioni, dalle RSA alle disabilità. Priorità del 2013 riguarda poi il funzionamento dell’Ufficio Casa, in rapporto con Spes.

� Vi è la necessità di ristrutturare la spesa finalizzandola verso la promozione, l’integrazione, il sostegno al reddito e alla ricerca di lavoro, in un rapporto più stretto con il Centro per l’impiego di Pistoia.

� Stiamo affrontando emergenze inedite per la quantità e la qualità del bisogno, che necessitano di risposte più efficaci, flessibili, e con un apporto rinnovato con il terzo settore.

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I SERVIZI EDUCATIVI - NIDI� Il taglio sugli asili nido riguarda soprattutto le

convenzioni con i nidi privati. In parte perché già oggi c’è una riduzione oggettiva, in parte perché stiamo assistendo a una tendenza di diminuzione dell’utenza nei nostri asili (c’è una diminuzione di 100.000 euro di incassi dalle rette dei nidi, cui corrisponde una diminuzione in atto anche a livello regionale, in parte per ragioni fisiologiche, in parte forse per altre ragioni sociali che occorre meglio indagare). E’ chiaro che l’esaurimento dei posti nei nostri nidi è preliminare al ricorso agli altri.

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I SERVIZI EDUCATIVI – LE TARIFFE� Si confermano i dati di fatturato sul bilancio 2013 in attesa

della stabilizzazione delle presenze sull’anno scolastico 2012/2013 ancora in evoluzione

� Dai dati dell’ottobre/novembre vi è una riduzione di pasti e un aumento delle persone esonerate

� La previsione degli esoneri sul bilancio 2013 vede un netto aumento rispetto al 2012 di oltre 170 mila euro

� Le tariffe vengono confermate per il prossimo anno, perché questo consente di testare meglio l’effetto della manovra

� Sui servizi educativi pertanto ci sono più risorse a bilancio: per sostenere gli esoneri e per gestire le nuove gare della mensa e del trasporto scolastico con affidamenti che partiranno da settembre

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LE RISORSE AGGIUNTIVE� Per il resto le risorse in più da impiegare

riguarderanno le priorità del programma di mandato:

� il piano della mobilità e la riqualificazione del centro storico;

� l’approvazione del regolamento urbanistico e il nuovo piano strutturale;

� la progettazione dell’area del Ceppo;

� la predisposizione del piano per la raccolta differenziata porta a porta per il 2014

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IL FONDO SVALUTAZIONE CREDITI� L’art. 6, comma 17 del D.L. 6/7/2012, n.95, convertito in

Legge 135/2012, ha posto l’obbligo di iscrivere in bilancio un fondo svalutazione crediti di importo non inferiore al 25% dei residui attivi di cui ai titoli I e III, aventi anzianitàsuperiore a 5 anni.

� Dai dati pre-consuntivi 2012 l’entità stimata dei residui attivi dei titoli I e III costituiti ante 2008 è di euro 111 mila circa ed il fondo previsto a fronte della dubbia esigibilitàdei residui corrisponde ad euro 28mila circa

� L’ammontare del fondo è stato determinato per Euro 450.000,00, comprensivo del rischio di insoluto relativo alla nuova imposta TARES.

� Il fondo accantonato fino al 2012 è di euro 341 mila circa.

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Riepilogo bilancio corrente 2013

al netto dei contributi finalizzati

Entrate tributarie 54.124.000,00

Entrate da contributi 12.799.587,40

Entrate extratributarie 25.969.079,35

Totale entrate ordinarie 92.892.666,75

AVANZO destinato alla parte investimenti (vincolo C.d.S.)

-350.000,00

TOTALE RISORSE 92.542.666,75

Uscite correnti 85.042.666,75

Rimborso quota capitale mutui 7.500.000,00

TOTALE USCITE ORDINARIE 92.542.666,75

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Riepilogo

CONTRIBUTI FINALIZZATI

� Vengono inseriti nel bilancio iniziale contributi ed entrate finalizzate per

2.828.240,62 Euro

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IL PATTO DI STABILITA’� La legge di stabilità per l’anno 2013 interviene modificando lievemente

la disciplina del patto di stabilità interno per il 2013-2016, lasciando inalterata la struttura di calcolo dei saldi finanziari.

� Le principali modifiche riguardano:

� la base di calcolo: l’obiettivo del patto di stabilità interno deve essere calcolato sulla spesa media corrente del triennio 2007-2009, non più su quella del triennio 2006-2008

� La riduzione della percentuale da applicare alla suddetta media (per gli enti non virtuosi scende dal 16% del 2012 al 15,8% del 2013)

� Nuovi criteri di ripartizione delle risorse a valere sul Patto Regionale Incentivato, da concordare con la Regione di riferimento, anche in risposta all’emergenza lanciata dall’ANCI in merito alla gestione dei pagamenti della spesa in conto capitale a causa dell’entità sempre crescente della manovra imposta attraverso il patto di stabilità interno.

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IL PATTO DI STABILITA’Gli obiettivi programmatici per ente

� La legge di stabilità per il 2013, modifica la base di calcolo e conseguentemente le percentuali.

� Gli Enti locali devono conseguire, per ciascuno degli anni dal 2013 al 2016, un saldo finanziario calcolato in termini di competenza mista non inferiore al valore dell’obiettivo “specifico” che si articola in due passaggi.

� Inizialmente tutti i Comuni quantificano la manovra applicando alla media triennale 2007-2009 della spesa corrente (impegni del Titolo I) le percentuali del: � 15,8% dall’anno 2013 al 2016 per i Comuni con popolazione superiore a 5.000 abitanti non

virtuosi � 13% per l’anno 2013 per i Comuni con popolazione compresa tra i 1001 e 5000 abitanti.

Dal 2014 al 2016 si applicherà la percentuale del 15,8%.

� L’importo così ottenuto va neutralizzato del taglio dei trasferimenti erarialiprevisto dall’articolo 14, comma 2, del decreto legge n. 78 del 2010 per gli Enti sopra i 5.000 abitanti di 1,5 miliardi a partire dal 2011 e di un ulteriore miliardo a partire dal 2012.

� Il secondo passaggio, tiene conto della virtuosità: gli Enti che rientrano nella classe dei virtuosi dovranno conseguire l’obiettivo strutturale realizzando un saldo finanziario di competenza mista pari a zero.

� Pertanto, sul pluriennale resta da adottare il comportamento prudenziale di applicazione delle percentuali fissate per gli Enti non virtuosi

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LA RATA PASSIVA MUTUI

� La rata passiva subisce una significativa riduzione rispetto al 2012 di circa 178 mila euro

� Il saldo nuovi mutui/estinzioni previsto a fine anno ènegativo di circa -3,400 milioni di euro

� Nuovo debito in ammortamento dal 2013: euro 2,9 mln circa per una rata stimata di euro 153 mila

� Stock del debito residuo:� Al 01/01/2012 Euro 116,6 milioni� Al 31/12/2012 Euro 109,9 milioni

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LE NOVITA’ LEGISLATIVE CHE LIMITANO IL

RICORSO A NUOVO INDEBITAMENTO

� La Legge di stabilità per l’anno 2012 aveva imposto misure più restrittive per l’accesso al credito da parte degli Enti Locali

� Era stato infatti modificato l’art. 204 del TUEL, nella parte in cui vengono fissati i limiti per l’indebitamento (rapporto tra spesa per interessi e totale delle entrate correnti): il rapporto non può superare l’8% per l’anno 2012, il 6% per il 2013 e il 4% per il 2014.

� L’art. 6, comma 11, del D.L. 95/2012 (Spending Review) ha fornito l’interpretazione autentica del novellato art. 204 del TUEL, interpretazione opposta nella sostanza a quella consolidata da vari pareri della Corte dei Conti: il limite deve essere rispettato nell’anno di assunzione del prestito e non rileva l’eventuale superamento dei limiti nelle annualitàsuccessive

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LE NOVITA’ LEGISLATIVE CHE LIMITANO IL

RICORSO A NUOVO INDEBITAMENTO� Il Comune di Pistoia ha un indice di indebitamento per l’anno

2013 calcolabile intorno al 5,4%.� Dalla nuova lettura dell’art. 204 del TUEL discende dunque la

possibilità per il nostro Ente di contrarre mutui soltanto nel 2013

� Il bilancio pluriennale contiene infatti la previsione di ulteriore indebitamento solo per la prima annualità del triennio per un totale di euro 4,100 milioni

� Si tratta del trascinamento conclusivo dei Mutui Flessibili Cassa Depositi e Prestiti stipulati negli anni precedenti (2010 e 2011) e con i quali sono state finanziate alcune opere pubbliche con un cronoprogramma esteso su più esercizi (per 2,450 mln di euro), con l’aggiunta di un nuovo prestito pari a 1,650 mln di euro destinato al finanziamento del 2° stralcio dell’asse dei vivai.

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GLI INVESTIMENTI� La politica degli investimenti a valere sul triennio 2013-2015 è mirata al

completamento di essenziali Opere di riqualificazione urbana e di assetto idrogeologico, in particolare nell’Area del Nuovo Ospedale;

� Sono previsti interventi sulla grande viabilità, quali la realizzazione di parcheggi scambiatori a sud della stazione e l’avvio del 2° stralcio dei lavori dell’Asse dei Vivai; proseguono gli interventi di riqualificazione delle Piazze del Centro Storico con il progetto di pedonalizzazione di Piazza dello Spirito Santo;

� Sono state confermate e, in alcuni casi incrementate, le risorse per la manutenzione straordinaria degli edifici scolastici, degli impianti sportivi, del patrimonio comunale e della viabilità.

� Strategica resta l’azione di reperimento di contributi esterni (in particolare dalla Regione), anche se da quest’anno il Comune potrà contare integralmente sulle risorse straordinarie per finanziare la spesa di investimento, risorse derivanti dai Proventi per oneri di urbanizzazione e dalle alienazioni patrimoniali.

� Il totale della spesa prevista sulla parte investimenti 2013 ammonta a circa 29 mln di euro

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GLI INTERVENTI PRINCIPALILe scelte sul Programma Triennale delle Opere Pubbliche:

�Si riconfermano le priorità sull’edilizia scolastica e la manutenzione del territorio.

�La riqualificazione del centro storico e l’arredo urbano

�L’area ex campo di volo: Nuovo ospedale e campo nomadi

�Il Bacino di Gello, nella ridefinizione dell’accordo di programma

�I lavori per il compimento dell’asse dei vivai.

�Investiamo per l’informatizzazione necessaria per la semplificazione amministrativa, l’efficienza del lavoro, e la riduzione della spesa di gestione interna

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FONTI DI FINANZIAMENTO

� Oneri di urbanizzazione: 3.200.000

� Alienazioni patrimoniali: Leopoldine (750.000), Villa Benti (1 milione e 100.000 euro), Palazzetto dello Sport (in corso di valutazione)

� Contributi di terzi: Fondazione cassa di risparmio per le scuole, il Fabroni e la Forteguerriana; Stato e Regione …

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