Date post: | 02-Dec-2014 |
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Responsabilità Sociale CondivisaIl Cantiere della Responsabilità di Etica Lame
Bologna, 16 DICEMBRE 2011
Eticalame: la crisi come opportunità
Provare a percorrere una nuova strada nel recupero di una visione più sobria, più ecologica e più sociale..
verso uno sviluppo che non parli esclusivamente di crescita, Pil, consumi, ma di relazione, di responsabilità sociale, di scambio, di tutela delle PERSONE E DELLE risorse.
nella direzione di rompere l'equazione/illusione benessere = capacità di consumo
L’idea progettualeUn laboratorio per la sperimentazione di attività e comportamenti compatibili con un modello di sviluppo sostenibile
Cornice TEORICA E valoriale (economia etica, ecologia, sociale)
Ampia e varia rete progettuale
Forte legame con il territorio
Filosofia progettuale che mette al centro il coinvolgimento attivo delle persone
Cantiere della sostenibilità o della responsabilità sociale condivisa
Gli obiettivi:
- una risposta concreta alla crisi economica, sociale, ambientale e culturale
- possibilità di sviluppare nuove forme di scambio che rispettano principi della sostenibilità, della reciprocità e responsabilità
- promozione di nuovi stili di vita (benessere VS pil) weelbeing
- diventare un modello replicabile concreto
- spazio fisico che diviene spazio simbolico (piazza, luogo urbano pubblico, polis democrazia, nuove forme di opinione pubblica)
- strumento capace di sviluppare percorsi di cittadinanza attiva (recupero della partecipazione che non si è persa .. ha cambiato forme …..)
Cantiere della sostenibilità/ responsabilità sociale condivisa
3a. Metodologia:
- co-progettazione (es. di tavoli o progetti di partecipazione)
- laboratori pratici
- momenti culturali e di educazione
- utilizzo materiali sostenibili
- importanza marketing territoriale, comunicazione: web 2.0 = non solo informazione ma anche partecipazione cittadini attraverso nuovi strumenti
- importanza valutazione e monitoraggio attività e progetti portati avanti (incentivazione di creazioni di indici di misurazione, anche a livello locale!)
Necessità di superare la crisi+ Proporre modelli nuovi di sviluppo locale+ Responsabilità sociale condivisa+Esperienza etica lame (potenzialità e limiti)+Importanza CAPACITA' (cultura e buone pratiche)
=
Nuove forme di welfare e di cittadinanza:
diritto di vivere una vita sostenibile
=
CANTIERI DELLA RESPONSABILITA' SOCIALE CONDIVISA-FACTORY
Panorama sociale:
crisi globaleeconomica, sociale, ambientale, culturale
- aumento nuove povertà, delle disuguaglianze e della disoccupazione
- prospettive di vita dei giovani
- crisi del Welfare State
- crisi ambientale
- sfiducia crescente nei confronti delle istituzioni democratiche
Cantiere della sostenibilità o della responsabilità sociale condivisa
Gli obiettivi:
- luogo di empowerment per i soggetti (dare valore alle soggettività): dare capability (Sen) e non assistenzialismo
- dare spazio ai giovani: potenziamento delle competenze specifiche, possibilità di creazione di nuovi lavori..
- dove si esperisce la sostenibilità nelle sue diverse sfaccettature è il luogo in cui poter sedimentare la memoria dei percorsi della responsabilità (non disperdere progetti e potenzialità)
- produce esternalità positive a diversi livelli: persone che la vivono, quartiere, città nell'ottica di città metropolitana.... raggiera di impatto positivo a più livelli
- superamento dei particolarismo (momento di condivisione fra le diverse realtà che ne fanno parte per avere in mente dove si vuole tendere, il bene comune)
La cultura della responsabilità.
Occorre su base territoriale ritornare ad una riflessione sui valori e sulle norme (idea di bene comune), che possa essere alla base della costruzione di una reale responsabilità sociale condivisa, in modo da offrire le radici per nuovi processi decisionali in cui possano essere partecipi i cittadini attraverso l'utilizzo di nuove forme di partecipazione, interazione e dialogo.
Sostenere le buone pratiche
A partire dalle vocazioni del territorio, dal capitale sociale che esso esprime, dalle spinte alla partecipazione in un’ottica di responsabilità sociale condivisa, occorre pensare agli strumenti necessari ed alle infrastrutture che permettano agli attori sociali (nel loro complesso) di portare avanti stili di vita sostenibili.
1. BENESSERE
Pil VS wellbeing
benessere sociale che si ricollega alla capacità di un territorio di rigenerare capitale non solo economico ma
soprattutto sociale - che è dato dall'insieme delle relazioni che si attivano tra la pubblica
amministrazione, le imprese, le organizzazioni di rappresentanza e la società civile- affinché gli attori di
una comunità cooperino per progetti comuni
2. BENE COMUNE
La RSC parte da una riaffermazione della coesione sociale come insieme di principi universalistici, quali il
“well-being for all”, la giustizia sociale, intergenerazionale e ambientale, la lotta alla povertà e alle disuguaglianze ingiustificabili, la salvaguardia e
sviluppo dei beni comuni e un modello direlazioni sociali basato su solidarietà e reciprocità
3. TERRITORIO
Sviluppo del territorio in termini di sviluppo sostenibile ed attraverso le sue dimensioni:
EconomicaSociale
AmbientaleCulturale
Istituzionale
(è fondamenale sviluppare una nuova metrica del benessere del territorio)
4. Partecipazione
Fondamentale appare l’abilità di risolvere conflitti attraverso la mediazione istituzionale e il riconoscimento di soluzioni come effettive e legittimate perchè si avvalgono di forme di consultazione e dialogo
5. PATNERSHIP/partenariato
La RSC cerca nuove strategie, istituzioni e forme di governance per perseguire questi obiettivi, cambiando il paradigma dell’allocazione delle responsabilità sociali tra diversi soggetti sociali, economici e istituzionali (pubblici, privati, profit,no-profit e singoli cittadini variamente associati). Nella Carta si ribadisce la necessità di rimodellare, con l’idea di condivisone, l’allocazione delle responsabilità sociali fra questi soggetti attraverso la mutua assunzione di impegni e doveri reciproci, concordati comunemente mediante l’applicazionedei criteri della “democrazia deliberativa”
La RSC implica quindi un superamento delle teorie legate all'idea di responsabilità individuali (la
tendenza verso l'individualizzazione della responsabilità è una delle conseguenze del processo
di neoliberalismo), che vedeva da una parte il consumatore responsabile (consumerismo critico) e
dall'altra le imprese responsabili (RSI)
Da EticaLame al Cantiere della sostenibilità
CAPABILITY (A. Sen)
Sviluppare una cultura della responsabilità
Sviluppare buone pratiche sul territorio