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Corso di Strategie di
comunicazione e tecniche
di pubblicità a.a. 2017-2018
Docente Gianluca Comin
Comunicazione e cultura organizzativa
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Emerge l’esigenza di sviluppare strutture aperte, molto dinamiche e sempre meno gerarchiche
Gruppi di rappresentanza
Gruppi di pressione
Clienti
Concorrenti
Istituzioni
Soci
Finanziatori
Fornitori
Comunità locale
Partners
Dirigenti Dipendenti
IMPRESA
Influencers
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Impresa organizzata come
network
Impresa gerarchico-funzionale
Impresa organizzata su unità di
business
Caduta di autoritarismo come fonte esclusiva di autorità
Proficua partecipazione dialettica e interscambio
Sviluppo di organizzazioni più motivanti, creative e “apprendive” (knowledge management)
Evoluzione della struttura gerarchica aziendale
La comunicazione costituisce il collante delle organizzazioni e strumento di gestione delle
relazioni
Nel nuovo approccio alla strategia aziendale, dinamiche comunicative, coinvolgimento e condivisione diventano parole chiave
Passaggio da una struttura
piramidale…
…a struttura piramidale
“rovesciata”
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La comunità aziendale è:
• il primo pubblico strategico • un vettore decisivo di comunicazione verso altri
pubblici strategici
Diviene dunque necessario sviluppare un clima organizzativo coinvolgente ed attivo nell’ambito dei
processi interni
Il decentramento delle decisioni e del potere amplifica però la problematica della comunicazione
interna alle organizzazioni
Comunicare, a partire dalla «comunità aziendale»
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“la tecnica di comunicazione modella la forma e l’economia interna dell’organizzazione […]; in un’esauriente teoria dell’organizzazione la comunicazione occuperebbe un posto centrale, poiché la struttura, la
dimensione, il campo d’attività dell’organizzazione sono quasi interamente determinati dalle tecniche di comunicazione”.
C. Barnard
Cosa si intende per comunicazione interna?
Comunicazione che avviene entro i confini giuridici dell’organizzazione Direzioni:
• Top-down (avvisi, riunioni,intranet, ecc….) • Bottom-up (questionari, colloqui individuali e di gruppo, ecc….)
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Approccio Top–down
Omogeneizzazione Regole e strumenti Omologazione
I dipendenti sono i destinatari dei messaggi
Approccio Bottom-up
Creatività Condivisione Personalizzazione
I dipendenti partecipano proattivamente attraverso il rilascio di feedback
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Aumentare e consolidare il coinvolgimento dei collaboratori, il loro senso di appartenenza e la partecipazione al raggiungimento degli obiettivi d’impresa
Motivazioni alla comunicazione interna
Trasmettendo informazioni sulle
esigenze tecniche ed operative
Trasmettendo informazioni e notizie
su principi, politiche, strategie,
obiettivi
Trasmettendo valori ed entusiasmo
• La comunicazione diventa esclusivamente unidirezionale
• una “voce unica” per un’azienda unica • esclusività del canale informativo • messaggi formali e di carattere normativo
• La comunicazione è solo quella ufficiale
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Comunicare è (solo) trasmettere?
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Il modulo della comunicazione organizzativa: dal dipendente alla persona
Il modello di comunicazione organizzativa si sviluppa con la finalità di promuovere comportamenti attivi a tutti i
livelli da parte dei dipendenti e dei soggetti chiave aziendali
La qualità delle Risorse Umane dipende da un
clima organizzativo coinvolgente ed attivo
nell’ambito dei processi interni
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Imperativi:
• Favorire la creazione di relazioni
basate sulla reciproca fiducia e lo
scambio di feedback
• Coinvolgere tutti intorno ad una
progettualità
• Stimolare il senso di appartenenza
L’ascesa del nuovo modello di comunicazione organizzativa
• Anni ’50: La comunicazione interna è di tipo normativo, quindi finalizzata alla trasmissione di disposizioni e procedure, estremamente orientata al ruolo e senza la possibilità di instaurare un dialogo tra vertice e base aziendale.
• Fine anni ’50: le innovazioni tecnologiche e le nuove “filosofie” di gestione del personale iniziano a far avvertire il bisogno di informazione all’interno delle aziende
• Anni ‘60 – in un contesto di benessere economico e con l’intensificarsi delle strutture produttive le imprese pongono maggiore attenzione alle “risorse umane” impegnate nel processo produttivo.
• Anni ‘70 – un ruolo importante per lo sviluppo della comunicazione interna è giocato dalle lotte sindacali, con l’obiettivo di migliorare il dialogo tra le parti;
• Anni ‘80 – lo sviluppo dell’Internal Marketing ne fa un’attività finalizzata al miglioramento della qualità del lavoro e del prodotto, attraverso la cura delle relazioni con i “clienti interni”.
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Gli elementi chiave della comunicazione organizzativa
• Evoluzione della tradizionale comunicazione “interna”
• Promozione e sviluppo del patrimonio intangibile aziendale, attraverso processi diretti a migliorare la performance delle risorse umane
• Coinvolgimento di tutto il network intorno ad una progettualità
• Passaggio dalla passività alla attività (interpretativa, generativa)
• Attenuazione delle gerarchie
• Riconoscimento delle competenze (responsabilità individuali)
• Fine della massificazione (persone riconoscibili comunicano ad altre persone)
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In altre parole, è il campo della comunicazione che si allarga…
Comunicazione
come attività
organizzativa
Comunicazione come
pratica diffusa
Comunicazione
come trasmissione
• attività che incide nei
processi organizzativi
(conoscenze diffuse,
innovazioni locali, tecnologie a
supporto)
• pratica diffusa di
elaborazione della cultura
interna (conversazioni,
scambi informali, passaparola,
reti, narrazioni)
• attività di soggetti attivi in
tutte le parti
dell’organizzazione
La comunicazione diventa:
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Le dimensioni strategiche della comunicazione organizzativa
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Le aree di comunicazione organizzativa
Comunicazione funzionale
Comunicazione strategica
Comunicazione formativa
Comunicazione creativa
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I due livelli di comunicazione organizzativa
I contenuti della comunicazione interna vanno distinti in due grandi famiglie
Contenuti relativi ad una
comunicazione d’informazione
Contenuti relativi ad una
comunicazione di coinvolgimento
• Aumentano il livello di
conoscenza dei
destinatari
• Fatti, cifre, nomi, dati,
elementi di scenario
• Attivano energie
psichiche verso un
determinato obiettivo
• Valori, minacce, sfide,
rassicurazioni
Comunicazione ufficiale Conversazione informale
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Enabling ed empowering dei soggetti organizzativi
L’organizzazione deve creare le condizioni per lo sviluppo dei soggetti al suo
interno
Enabling
1. L’ambiente di lavoro:
• la struttura
• il design
• la disposizione degli spazi
2. Il clima organizzativo:
• Indagini di clima
• Communication audit
Empowering
1. Strutturale:
• tecniche manageriali
volte al potenziamento
del ruolo dei soggetti
2. Psicologico:
• Analisi della reazione
cognitivo-psicologica dei
soggetti, in risposta al
potenziamento del proprio
ruolo organizzativo
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Engaging internal stakeholder: promuovere innovazione e cambiamento
L’engagement degli stakeholder interni
può facilitare
l’organizzazione nel:
• ridurre il tasso di turn-over dei
dipendenti
• aumentare la capacità di
trattenere i talenti
• migliorare le performance
organizzative
Alla soddisfazione degli stakeholder interni è strettamente connessa la
soddisfazione dei soggetti esterni all’organizzazione
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Gli strumenti della comunicazione organizzativa
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Strumenti “freddi” Strumenti “caldi”
Il binomio degli strumenti “freddi” e “caldi” della comunicazione organizzativa
• Informare e regolare i
flussi informativi
• Trasmettere con efficacia
notizie, procedure e
disposizioni
• Modello di comunicazione
analitica, descrittiva,
asettica e oggettiva
• Sviluppare maggiore
coinvolgimento
• Rendere partecipi
• Attenuare le conflittualità
• Stimolare un clima
proattivo
• Modello di comunicazione
informale, colloquiale,
emotiva
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Strumenti “freddi”
• Strumenti iconici
- logo e marchio
- manifesti e cartellonistica
- modulistica e stampati
- avvisi, bacheche, pannelli
luminosi, Sms
- lettere e circolari
• Stampa aziendale:
- newsletter
- house organ (“giornale
dell’organizzazione”)
- riviste
- opuscoli e libri
- rassegna stampa
- agenda del Quadro
- libretto di accoglimento
- i business creeds
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Strumenti “freddi”
• Info-points
- luoghi fisici e aree dedicate per
acquisire le informazioni più
importanti riguardo
all’organizzazione
• Audiovisivi
- televisione a circuito chiuso (casi di
Tv aziendali: Enel, Monte dei Paschi
di Siena)
- film e video istituzionali
- videoconferenza
• Strumenti telematici (e-mail)
• Blog aziendale
- Web 2.0 applicato alle aziende
- Caso Microsoft con “Channel9”
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Strumenti “caldi”
• Comunicazioni dirette
- colloqui, riunioni, meeting
- task force, team, passaparola
• Eventi
- convention
- presentazioni
- celebrazioni e premiazioni
- family day (caso Fiat in occasione
del lancio della Punto)
• Community e social media interni
• Archivio storico e museo aziendale
• Training, formazione e valutazione
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• Potente strumento per rinforzare
e differenziare le strategie di
comunicazione interna
• Crea e diffonde valore ed è un
modo per differenziarsi;
• Propone un tipo di percezione,
oltre che visiva, soprattutto
sinestetica e prossemica.
• Attualmente in Italia se ne
calcolano circa 100: l’archivio-
museo della Piaggio, il museo
Zucchi, di Alessi, del cappello
Borsalino, ecc…).
Il museo aziendale
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Il piano di comunicazione organizzativa
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Il piano di comunicazione organizzativa
1. Briefing: raccolta e analisi delle informazioni
2. Pianificazione: definizione degli obiettivi, scelta delle strategie e individuazione degli strumenti
3. Attuazione
4. Controllo e valutazione
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1. Briefing
• Il brief o briefing: ricerca, individuazione e disamina di tutte le informazioni utili per inquadrare il contesto entro e in funzione del quale elaborare il piano di comunicazione organizzativa
• Fase delicata e cruciale del lavoro
• Dalla sua accuratezza e precisione dipendono l’efficacia e quindi il buon esito del progetto: più elementi conoscitivi rilevanti saranno acquisiti e correlati, più la fotografia risulterà “fedele all’originale” e quindi attendibile e rappresentativa
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2. Pianificazione
• Attraverso il processo di pianificazione, vengono individuati ed esplicitati gli obiettivi da perseguire attraverso il piano di comunicazione organizzativa e le conseguenti azioni da mettere in atto per realizzarli
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3. Attuazione
• Consiste nella definizione e messa in atto del programma di lavoro necessario per la realizzazione del piano
• L’attivazione di ciascuno strumento e lo svolgimento delle azioni necessarie per la sua implementazione, l’attribuzione dei compiti e delle responsabilità ai vari attori coinvolti e la definizione dei tempi di esecuzione di ogni attività sono e devono essere il risultato di un percorso di condivisione, confronto e mediazione fra i diversi soggetti chiamati in causa dal progetto
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4. Controllo e valutazione
• Rappresentano un momento di verifica finale sul livello di raggiungimento degli obiettivi prefissati (è comunque necessario eseguire una sorta di pre-test del piano o di alcune delle sue parti)
• Il controllo e la valutazione forniscono anche elementi e indicazioni utili per elaborare il piano di comunicazione organizzativa per il periodo successivo
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