+ All Categories
Home > Documents > FitMed n°10-2011

FitMed n°10-2011

Date post: 13-Mar-2016
Category:
Upload: alea-edizioni-professionefitness
View: 246 times
Download: 4 times
Share this document with a friend
Description:
is a monthly magazine aimed at updating professionals in the field of fitness and health, which produces original articles on methods of training, physiotherapy, nutrition, prevention and wellness, management, marketing and anything that can serve to the efficient and modern health e fitness club.
44
Anno 3 numero 10 - ottobre La rivista online per i professionisti del settore Fit medonline Speciale Per migliorare la qualità della vita FORZA Post sovraccarico Conoscenze di base I metodi di allenamento L’Onu e le malattie non trasmissibili Parkinson e palestra: connubio possibile? Core stability: quali evidenze dalla letteratura?
Transcript
Page 1: FitMed n°10-2011

Anno 3 numero 10 - ottobre La rivista online per i professionisti del settore

Fitmedo n l i n e

Speciale

Per migliorare la qualità della vita

FORZAPost sovraccarico

Conoscenze di base

I metodi di allenamento

L’Onu e le malattie non trasmissibili

Parkinson e palestra: connubio possibile?

Core stability: quali evidenze dalla letteratura?

Page 2: FitMed n°10-2011

WWW.PROFESSIONEFITNESS.COM

Alea edizioni è una casaeditrice specializzata in libridi finess, be-nessere e rie-ducazione funzionale, conpiù di 50 titoli a catalogo.

Da oltre 25 anni laScuola di ProfessioneFitness con i suoicorsi, master e stageha contribuito alla for-

mazione e all’aggiornamento di migliaia dioperatori del settore, mettendo a loro disposi-zione un corpo docente selezionato e alta-mente qualificato. Rilascia diplomi e attestatidi partecipazione accredidati dal l ’UISPMilano, ente di promozione sportiva ricono-sciuto dal CONI.

Gestione dati digitaliLidia Di [email protected] - int. 218

Amministrazione Luciana [email protected] - int. 219

La Scuola di Professione FitnessFrancesco [email protected] - int.217

ANNO3

N°10OTTOBRE

2011

Fitmed online è una rivista mensile di aggiorna-mento che si rivolge a imprenditori, manager,opinion leader, professionisti che operano nelmondo del fitness, benessere, prevenzione esalute. Propone articoli riguardanti metodiche diallenamento, rieducazione funzionale, alimenta-zione, prevenzione e benessere, marketing emanagement.

EditoreAlea Edizioni di Alessandro Lanzani

via G. Sapeto, 5 - 20123 Milano

Redazione e ufficivia P. Orseolo, 3 - 20144 Milano

tel. 0258112828 - fax [email protected]

[email protected]

Direttore responsabile Alessandro Lanzani

[email protected]

RedazioneMia Dell’Agnello

[email protected] - int. 212

Progetto graficoStefano FrattalloneImpaginazione

Anita Lavoce

PubblicitàAlessandro Lanzani

[email protected]

Hanno collaborato a questo numeroMassimiliano Gollin, Roberto Tarullo,

Claudio Ciapparelli, Rosario D’Onofrio, Massimo Armeni, Cosimo Bruni,

Alessandro Palazzolo

Autorizzazione del Tribunale di Milano n. 578 del 20.12.93.

L’Editore e l’autore non potranno in alcun modo essere respon-sabili per incidenti o danni provocati dall’uso improprio delleinformazioni o delle immagini contenute nel materiale ricevuto;inoltre non necessariamente le opinioni pubblicate rispecchianoil pensiero dell’editore. Il materiale (testi, immagini e disegni) per-venuto in redazione non verrà restituito, anche se non pubblica-to e viene considerato libero da diritti. La riproduzione del mate-riale apparso su Fitmed online in qualsiasi forma e per qualsiasiscopo non è consentita se non dietro richiesta scritta e firmatadal direttore responsabile e dall’editore. Per eventuali controver-sie il Foro di competenza è quello di Milano.

LE AZIENDE CHE HANNO PARTECIPATO ALLA REALIZZAZIONE DI QUESTO NUMERO

Tram edizioni pag 11

Page 3: FitMed n°10-2011

CLICCA SUL TITOLOPER ANDARE DIRETTAMENTE ALL’ARTICOLO

CHE PIÙ TI INTERESSA somm

arioRUBRICHE

23 CORSI DI FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

39 NEWS

COMMUNITY BUSINESS

4 UN NCD. L’Onu e le malattie non trasmissibilia cura della redazione

SPECIALE FORZA

6 L’ALLENAMENTO DELLA FORZA:conoscenze di base.di Massimiliano Gollin

12 POST SOVRACCARICO di Roberto Tarullo

15 COME ALLENARE LA FORZA.I metodi di allenamentodi Claudio Ciapparelli

18 PER MIGLIORARE LA QUALITÀ DELLA VITAa cura della redazione

ALLENAMENTO E REHAB

30 CORE STABILITY: quali evidenze dalla letteratura? di Rosario D’Onofrio, Massimo Armeni,Cosimo Bruno

PREVENZIONE E SALUTE

36 PARKINSON E PALESTRA: connubio possibile? di Alessandro Palazzolo

SommarioSSoommmmaarriioo

Page 4: FitMed n°10-2011

community business

UNCD

a cura della redazione

L’Onu e le malattie non trasmissibili

con link diapprofondmento

Page 5: FitMed n°10-2011

fallimento nelle politiche governa-tive. Alimenti industriali, alto conte-nuto di sale, grassi trans e zucchero,sono diventati il nuovo cibo di base inquasi ogni angolo del mondo: per unnumero crescente di persone, rap-presentano il modo più economicoper riempire uno stomaco affamato.Così come non si può nasconderel'obesità, non è possibile nascon-dere gli enormi costi con cui que-ste malattie gravano sulle econo-mie nazionali. Queste sono malattieche, lasciate senza controllo, porta-no alla bancarotta: in alcuni paesi,per esempio, la cura per il diabete dasola consuma ben il 15% del budgetsanitario nazionale. In un recenteWorld Economic Forum uno stu-dio dell'Università di Harvard sti-ma che, nel corso dei prossimi 20anni, le malattie non trasmissibilicosteranno all'economia globalepiù di 30 miliardi di dollari, ovveroil 48 per cento del PIL mondialedel 2010.Si tratta di patologie croniche, chenormalmente sono rilevate in ritardo,quando i pazienti hanno già bisognodi cure ospedaliere e farmacologi-che; eppure sono ampiamenteprevenibili, intervenendo sui fatto-ri di rischio:- uso di tabacco- dieta malsana- consumo eccessivo di alcol- inattività fisica.In particolare, l'inattività fisica èstata identificata come il quartofattore di rischio per mortalità glo-bale (6% dei decessi a livello globa-le) e si stima che sia la causa prin-cipale per circa il 21-25% dei tu-mori al seno e del colon, il 27% didiabete e circa il 30% delle malat-tie del sistema cardiocircolatorio.È scientificamente provato che livelliregolari e sufficienti di attività fisicanegli adulti riducono il rischio di iper-tensione, malattie coronariche, ictus,diabete, cancro al seno e del colon,depressione e il rischio di cadute; mi-gliorano inoltre la salute delle ossa erappresentano un elemento determi-nante della spesa energetica, fonda-mentale quindi per il controllo del pe-so. Il termine "attività fisica" non deveessere confusa con "esercizio".

Si è recentemente svolta a NewYork (19 – 20 settembre 2011)una riunione dei vertici ONU

per definire l'agenda internazionale inmerito alla prevenzione delle malattienon trasmissibili e il loro controllo. Lemalattie non trasmissibili - comeinfarto, ictus, cancro, diabete emalattie respiratorie croniche, so-no attualmente responsabili di ol-tre il 63% dei decessi nel mondo.Ogni anno, uccidono 9 milioni di per-sone sotto i 60 anni, con un impattosocio-economico sconcertante.Questa è la seconda volta nella sto-ria delle Nazioni Unite chel'Assemblea Generale si riunisce perun problema di salute; il primo e uni-co precedente era stato per l’AIDS.Nel suo intervento Margaret Chan,Direttore Generale dell'OMS, è statamolto chiara rispetto alla necessità diun totale coinvolgimento politico esociale di ogni nazione: i ministeridella salute, da soli, non possono “ri-progettare” le società in modo daproteggere intere popolazioni dai fat-tori di rischio che portano a questemalattie. Perché è di questo che sitratta: il problema è troppo grande etroppo di ampio respiro, dal momen-to che l'aumento di queste malattie èstrettamente connesso con fenome-ni universali, come la rapida urbaniz-zazione e la globalizzazione. La ri-sposta a cambiamenti ambientali co-sì epocali e dirompenti deve esseredi uguale portata, anche perché lostile di vita malsano che alimentaqueste malattie si sta diffondendo auna velocità sorprendente. La dispo-nibilità di farmaci per ridurre la pres-sione del sangue, abbassare il cole-sterolo e migliorare il metabolismodel glucosio, se da un certo punto divista aiuta a tenere la situazione sot-to controllo, dall’altro inganna la real-tà e ottunde la richiesta urgente dicambiamento della politica. Le cau-se di queste malattie devono es-sere affrontate alla radice, e l'obe-sità crescente rappresenta un se-gnale di spia: è l’evidenza che c'èqualcosa di terribilmente sbaglia-to nella politica ambientale.L’obesità diffusa in una popolazionenon è un indicatore del fallimentodella volontà individuale, ma di un

L'esercizio fisico è una sottocatego-ria di attività fisica ed è pianificato,strutturato, ripetitivo e mirato al mi-glioramento o al mantenimento diuno o più componenti della forma fi-sica. L'attività fisica comprende tuttele attività che coinvolgono il movi-mento del corpo e sono effettuatecome parte del gioco, di lavoro, tra-sporto attivo, faccende domestichee ricreative. Gli attuali livelli di inattivi-tà fisica sono dovuti sia a un'insuffi-ciente partecipazione ad attività fisi-che organizzate nel tempo libero, siaa un aumento di comportamenti se-dentari durante le attività professio-nali e domestiche e a un aumentonell'uso di "passivo" dei mezzi ditrasporto. Un’urbanizzazione rapida

e scellerata ha portato allo sviluppodi fattori ambientali che scoraggianola partecipazione all'attività fisica, co-me l’insicurezza delle strade, l’altadensità di traffico, l'inquinamento, lamancanza di spazi verdi, marciapiedie impianti sportivi/ricreativi. Per que-sto l’aumento di attività fisica è unaquestione sociale, non solo un pro-blema individuale, e pertanto richie-de un approccio multi-settoriale emulti-disciplinare, culturalmente rile-vante. La World Health Organiza-tion ha sviluppato il documento"Raccomandazioni globale sullaattività fisica per la salute", in cuisono fornite indicazioni sui “dosag-gi” di attività fisica necessaria per laprevenzione di malattie non trasmis-sibili in base a frequenza, durata, in-tensità, tipo e quantità totale. Le rac-comandazioni sono indirizzate a trefasce di età, selezionate tenendo inconsiderazione la natura e la dispo-nibilità dei dati scientifici relativi: 5-17anni; 18-64 anni; e dai 65 anni in su.

community business

MALATTIE NON TRASMISSIBILISono malattie di lunga durata e general-mente di lenta progressione. I quattro ti-pi principali di malattie non trasmissibilisono: le malattie cardiovascolari (comeinfarto e ictus), il cancro, le malattie re-spiratorie croniche (come l’asma), il dia-bete. Le malattie non trasmissibili (NCD)uccidono più di 36 milioni di personeogni anno: circa l'80% di tutte le mortimalattie croniche si verificano nei paesia basso e medio reddito.

link

link

link

Page 6: FitMed n°10-2011

ro-muscolare delle unità motorie,capaci di graduare il loro intervento,in funzione dell’obiettivo mirato. Leespressioni della forza si distin-guono in statica e dinamica. Laprima, si attua tramite l’applicazio-ne di una forza muscolare controuna resistenza inamovibile, con lapossibilità di mantenere un caricoin un determinato range of motionarticolare (ROM) senza che que-st’ultimo si modifichi nel tempo. Laseconda modalità di espressionedella forza (dinamica), è prodotta

classificazione degli effetti allenantiin relazione al numero di ripetizionieseguibili e alla percentuale di cari-co utilizzata rispetto a 1RM.

GENERALITÀLa forza è la capacità neuro-mu-scolare dell’individuo di vincere unaresistenza esterna o di opporsi aessa. Per generare le differentiespressioni di movimento, l’indivi-duo utilizza una vasta gamma divariazioni della forza. Esse sono re-se possibili grazie al controllo neu-

L’allenamento della forza di-pende da differenti fattoribiologici e metodologici(età e sesso, morfologia

corporea, tipo di fibre muscolari,tecnica degli esercizi ecc.). In que-sto articolo si pone attenzione sulsignificato di serie e ripetizionedi un determinato esercizio e dicome, a differenti percentualidella forza massimale (1RM), siapossibile produrre diversi adat-tamenti neuromuscolari e meta-bolici alla fatica. Infine, si riporta la

Speciale: forza

Conoscenze di base di Massimiliano Gollin [email protected]

L’ALLENAMENTO DELLA FORZA

Page 7: FitMed n°10-2011

ni la forza segue un parallelo svilup-po nei due sessi. Dai 13 ai 14 anniin poi la sua crescita nei ragazzi èmolto marcata fino a circa 18-20anni. Come evidenziato daHettinger, il sesso femminile antici-pa di circa due, tre anni il suo piccorispetto al sesso maschile, mo-strando però una crescita della for-za meno evidente e nello stessoperiodo di tempo una lieve regres-sione o stabilizzazione. Tanner evi-denzia come la forza assoluta cul-mini nell’età adulta con una diffe-

dall’applicazione di una forza mu-scolare contro una resistenza davincere in movimento, modalità chemodifica il ROM articolare, sia in re-gime concentrico (vincendo la forzadi gravità), sia in regime eccentrico(resistendo a essa).

VARIABILI CHE INFLUENZANOLA FORZALa forza dipende da differenti tipi difattori, fra cui segnaliamo i più im-portanti.1. Età e sesso. Fino agli 11-12 an-

Speciale: forza

renza pari al 35% - 40% a vantag-gio dei maschi, a causa della mag-giore produzione di androgeni: gliormoni maschili prodotti dai testi-coli con un indiscusso effetto ana-bolizzante.2. Morfologia corporea. La classi-ficazione della morfologia corporeapiù utilizzata nel campo sportivoper definire il bio-tipo di un indivi-duo, è tuttora quella del somatotipodescritta da Sheldon. Sono sche-matizzati tre modelli fondamentali,anche se, a onor del vero, la mag-gior parte della popolazione ne ri-sulta essere un loro insieme.A - Tipo endomorfo: il tronco pre-domina sugli arti, il collo apparecorto e largo, tutto il corpo nel suoinsieme risulta essere rotondeg-giante con grasso corporeo moltoelevato. La predisposizione all’alle-namento sportivo risulta essere ge-nericamente scarsa. Per otteneredei risultati evidenti è necessariauna particolare disciplina e applica-zione all’allenamento e un severocontrollo dell’alimentazione, conl’obiettivo di diminuire l’eccesso diadipe per sostituirlo con un’ade-guata massa muscolare. B - Tipo mesomorfo. È caratteriz-zato da uno scheletro robusto, mu-scoli adeguati e ben delineati, artiproporzionati e forti, spalle larghe ebacino stretto, testa di misura me-dia e di proporzioni armoniche,l’aspetto generale risulta essereatletico. La predisposizione all’alle-namento della forza e della massamuscolare risulta molto favorita.C -Tipo ectomorfo. Appare conbacino e spalle di larghezza pocodifferente, gli arti sono lunghi, lamuscolatura è generalmente pocosviluppata e atonica, il collo è soli-tamente allungato e inclinato inavanti, evidenziando un’accentua-zione nella parte anteriore. La per-centuale di grasso corporeo appa-re ridotta in tutto il corpo. La predi-sposizione all’allenamento della for-za e all’incremento della massamuscolare è scarso, anche se mi-gliorabile nel tempo.3. Tipologia delle fibre muscolari.Le fibre muscolari sono suddivisibili

Page 8: FitMed n°10-2011

in due differenti tipologie: le fibrelente o ST (slow twitch fibers) e le fi-bre veloci o FT (fast twitch fibers).Le prime sono maggiormente solle-citate da velocità e resistenze davincere relativamente basse, men-tre le seconde reagiscono a veloci-tà di contrazione e carichi elevate.4. Il diametro traverso delle fibremuscolari. L’aumento della sezio-ne muscolare è identificato con iltermine ipertrofia; il suo contrario èdefinito ipotrofia. A parità di qualitàdelle fibre muscolari, la sezione tra-versa a diametro maggiore svilup-perà più forza massima, circa 2-3kg per cm2. 5. Coordinazione intra e intermu-scolare. La forza muscolare è con-dizionata dalla coordinazione intra-muscolare e intermuscolare. La pri-ma si esprime tramite l’ottimo sin-cronismo delle unità motorie, all’in-terno del gruppo muscolare agoni-sta. La seconda tipologia di coordi-nazione è generata dall’interventodi tutti i muscoli partecipanti al mo-vimento. Il muscolo principale, cioèl’agonista, sviluppa una forza mag-giore se coadiuvato da muscoli mi-nori che effettuano lo stesso movi-mento dando origine alla coordina-zione intermuscolare. Esiste anchela coordinazione generata dalla giu-sta modulazione di intervento delmuscolo agonista e del suo anta-gonista. Un muscolo antagonistaeccessivamente contratto agisceostacolando il movimento del mu-scolo agonista, sminuendone la ca-pacità di forza e agendo come unfreno.6. La tecnica esecutiva degliesercizi. Il rendimento metabolico-muscolare e conseguentementel’espressione della forza aumenta-no in relazione all’acquisizione tec-nica dell’esercizio. Va dunque sot-tolineato che l’incremento delleprestazioni registrate nei test, dopo2-3 settimane di esercizio è ragio-nevolmente attribuita al migliora-mento del controllo neuro-musco-lare delle unità motorie e alla miglio-re coordinazione intermuscolare eintramuscolare, più che a modifica-

zioni fisiologiche indotte dall’allena-mento stesso. Risulta, dunque, po-co utile effettuare dei test di forza inun soggetto principiante, prima diaver effettuato dalle 4 alle 6 setti-mane di allenamento con frequen-za almeno bisettimanale. Nel casosi effettuino tali misure prima, siavranno solo indicazioni circa il mi-glioramento tecnico delle esercita-zioni proposte.7. La disponibilità energetica.L’attività di allenamento, ripetuta inmodo ciclico e continuo e organiz-zata ad hoc nei suoi tempi e meto-diche, favorirà, nel trascorrere dellesettimane, la velocità di recuperodei processi energetici, sia all’inter-no della sessione di allenamentoche tra le sedute stesse. Il corpo siadatterà agli stimoli allenanti incre-mentando la quantità di fosfati e diglicogeno utili alla contrazione mu-scolare. Per mezzo di questo pro-cesso si favorirà un migliore utilizzodelle riserve energetiche con unaconseguente espressione miglioredella forza.

SERIE E LE RIPETIZIONI: CON-CETTI GENERALILa programmazione dell’allenamen-to con sovraccarichi si avvale di dueimportanti parametri: la ripetizione ela serie dell’esercizio. Parleremo di“ripetizione” riferendoci a un singolomovimento eseguito indifferente-

mente con diversi regimi di contra-zione (concentrica, eccentrica, iso-metrica, ecc.); mentre il numero del-le volte che è eseguito quel determi-nato movimento prende il nome di“serie”. Le serie e le ripetizioni sonoindicate come nell’ esempio “3 x10”, dove il primo numero indica leserie e il secondo numero le ripeti-zioni, mentre il simbolo “x”, rappre-senterà il fattore di moltiplicazionedei due parametri. Le serie di uno opiù esercizi sono necessariamenteintervallate da un tempo di recupero,che non potrà essere casuale, maprogettato in funzione dell’obiettivoda raggiungere. Una serie può esse-re svolta in modo pesante o leggero.Con il termine “pesante” si indica uncarico che è possibile sollevare perun determinato numero di ripetizioniarrivando alla fine avendo accumu-lato una grande fatica muscolare,ma sempre nel rispetto dell’esecu-zione tecnica dell’esercizio. Una se-rie di ripetizioni è invece considerata“leggera”, quando è possibile termi-nare l’esercizio senza raggiungereuno sforzo importante nell’ultima ri-petizione. Il primo termine viene an-che definito come esaurimento mu-scolare, il secondo come affatica-mento.

COME STABILIRE L’INTENSITÀPER L’ALLENAMENTO CONSOVRACCARICHI

Tabella n°1 - Relazione tra percentuale di 1RM e numero di ripetizioni (Stelvio B., PollettiC:, Il libro della preparazione fisica, Ed. Mediterranee, pp. 133 - 134, modificata)

Speciale: forza

Page 9: FitMed n°10-2011

Nell’allenamento con sovraccarichi,il carico massimale sostenibile dalsoggetto in un movimento dinamicoè rappresentativo dalla massima in-tensità sostenibile dal o dai gruppimuscolari implicati nell’esercizio.Grazie a esso è possibile determi-nare il massimo numero di chilo-grammi sollevabili una sola volta,cioè effettuando una sola “ripetizio-ne massimale”, indicata con l’acro-nimo “1RM”. Evidenzia anche l’im-possibilità di reiterarne una secon-da. La misura della forza massima-le dinamica, definita anche concen-trica, è utilizzata come parametroper la programmazione dell’allena-mento della forza. In funzione di dif-ferenti percentuali di tale grandezzaè possibile individuare il grado disollecitazione mio-tendinea a cuil’atleta dovrà attenersi, al fine distimolare una determinata quali-tà morfo-funzionale e neuromu-scolare. Alcuni studiosi hanno evi-denziato come, con riferimento a1RM, sia possibile allenare differen-ti estrinsecazioni della forza musco-lare secondo una relazione tabella-re che pone in corrispondenza lapercentuale di carico utilizzato nel-l’esercizio rispetto a 1RM e il con-seguente numero di ripetizioni ese-guibili. In letteratura si trovano diffe-renti tabelle con i relativi adatta-menti muscolari, che cambiano se-condo gli autori. Propongo una lororisistematizzazione maturata grazieall’esperienza pratica sul campo(Tabella 1).NB: i tempi di lavoro in funzione delnumero delle ripetizioni sono da ri-tenersi un’indicazione generale ascopo didattico; essi sono ottenuticonsiderando come tempo di ese-cuzione concentrica ed eccentricadistintamente un secondo. La tabella prevede le seguenti gran-dezze, partendo da sinistra versodestra e dall’alto verso il basso.1a - La scala qualitativa, cioè l’in-dicazione della tipologia di sforzoeffettuato: alta intensità, media in-tensità, bassa intensità, debole in-tensità.2a - L’indicazione delle percen-

tuali di lavoro da effettuare al finedi procurare il tipo qualitativo di in-tensità desiderata. 3a - Una sotto tabella, dedicataallo sviluppo della forza massimalee resistente con relative indicazionidelle ripetizioni massimali (RM) por-tate a esaurimento effettuabili in fun-zione della percentuale di caricomassimo (1RM); il tempo teorico insecondi necessari allo svolgimentodelle ripetizioni indicate, ottenutomoltiplicando per due il numero del-le ripetizioni, valore da utilizzare solocome indicazione di massima perl’orientamento allo stress metaboli-co generato dall’allenamento.

4a - Indicazione generale della ti-pologia di forza allenata: il 100%della forza cioè la forza massimale etutto quello che sta al di sotto di es-sa, detta sub-massimale. Le stessegrandezze (1b, 2b, 3b, 4b) sono ri-portate nella tabella per l’allenamen-to della forza veloce, che si differen-zia nel numero delle ripetizioni e conl’esecuzione delle medesime non adesaurimento, ma svolte alla massimavelocità possibile, essendo il presup-posto di tale qualità la piena efficien-za neuro-muscolare e metabolica. Sievidenzia una classificazione, in rela-zione alle varie estrinsecazioni dellaforza rispetto a 1RM, dei differenti ef-

Speciale: forza

Page 10: FitMed n°10-2011

fetti dell’allenamento in funzione del-le percentuali di carico.

FORZA MASSIMALE1. Effetti dell’allenamento a inten-sità massimale e alta, dal 100%all’85% di 1RM:- ottimo incremento della forza mas-simale e sub-massimale di alta in-tensità;- ottimo incremento della coordina-zione intramuscolare/intermuscolare;- ottima attivazione delle fibre di ti-po IIB;- scarso incremento dell’ipertrofia seil lavoro è orientato al 100%, mediose orientato all’85%;- fortemente consigliato per le disci-pline a gesto anaerobico alattacido;- il recupero deve essere completotra le serie (circa 3 minuti).2. Effetti dell’allenamento a in-tensità media, dall’80% al 70%di 1RM:- ottimo incremento della forza sub-massimale di media e alta intensitàutilizzato con recuperi completi;- ottimo incremento della coordina-zione intramuscolare/intermuscolare;- ottima attivazione delle fibre di tipoIIB e IIA;- ottimo incremento dell’ipertrofia:migliore se il lavoro è orientato al70%;- fortemente consigliato per le disci-pline con gesto anaerobico lattacido;- quando i recuperi tra le serie sonobassi (45-90 sec) si crea maggioracido lattico e resistenza a esso (re-sistenza lattacida).

FORZA RESISTENTE1. Effetti dell’allenamento a in-tensità bassa, dal 65% al 50% di1 RM:- ottimo incremento della forza sub-massimale di bassa intensità utiliz-zato con recuperi completi;- ottimo incremento della coordi-nazione intermuscolare;- scarso incremento dell’ipertrofia;- rappresenta un lavoro ottimaleper le discipline con gesto anaero-bico lattacido di media bassa inten-sità, intorno ai 30-45 secondi;- con recuperi brevi tra le serie (45-

90 sec) si crea maggior acido latti-co e resistenza a esso (resistenzalattacida);- buon incremento della vascolariz-zazione locale;- serve per il miglioramento dellatecnica nei principianti;- serve per il miglioramento del-l’ipertrofia nei principianti;- serve come preparazione per la-vori di più elevata intensità.2 - Effetti dell’allenamento a in-tensità debole, dal 45% al 30%di 1 RM:- utilizzabile nella riabilitazione, macon ripetizioni ridotte e non a esau-rimento;- coinvolgimento della resistenzaanaerobica/aerobica locale, con ri-flesso sull’apparato cardiovascolare;- insignificante stimolo per l’ipertrofia;- arco di lavoro ottimale per il mi-glioramento della resistenza mu-scolare locale in discipline a gestociclico continuo con modesto im-pegno muscolare e che non va ol-tre i 3-5 minuti di lavoro;- abbreviando i recuperi tra le serie(45-90 sec.) si crea maggior acidolattico e resistenza a esso (resisten-za muscolare lattacida a tensionideboli).

FORZA VELOCEIn tutte le espressioni di forza velo-ce, riducendo i tempi di recupero,si ottiene la resistenza alla forza ve-loce.1 - Effetti dell’allenamento a in-tensità media, dal 75% al 80% di1 RM:- ottimo incremento della forzaesplosiva con carichi medi;- scarso incremento dell’ipertrofia;- buon incremento della coordina-zione intramuscolare;- buon incremento della coordina-zione intermuscolare;- recupero completo tra le serie (3minuti).2 - Effetti dell’allenamento a in-tensità medio-bassa, dal 65% al70% di 1 RM:- ottimo incremento della forzaesplosiva con carichi medio-bassi;- modesto incremento dell’ipertrofia;

- medio incremento della coordina-zione intramuscolare;- buon incremento della coordina-zione intermuscolare;- recupero completo tra le serie (3minuti).3 - Effetti dell’allenamento a in-tensità bassa, dal 50 % al 60% di1 RM:- ottimo incremento della forza ve-loce ciclica di bassa intensità;- scarso incremento dell’ipertrofia;- scarso incremento della coordina-zione intramuscolare;- buon incremento della coordina-zione intermuscolare;- recupero completo tra le serie (3minuti).4 - Effetti dell’allenamento a in-tensità debole, dal 40 % al 45%di 1 RM:- ottimo incremento della forza ve-loce ciclica di debole intensità;- recupero completo tra le serie;- scarso incremento dell’ipertrofia;- scarso incremento della coordina-zione intramuscolare;- buon incremento della coordina-zione intermuscolare;- recupero completo tra le serie (3minuti).

MMAASSSSIIMMIILLIIAANNOO GGOOLLLLIINNLaureato in Scienze e Tecnichedell’allenamento Sportivo, docentepresso l’Università in Scienze Motoriedell’Università di Torino in Metodologia della Prestazione,allenatore di IV Livello CONI. È espertoin Metodologia dell’allenamento esvolge attività di consulente per lapreparazione fisica nel Ri-atletismo eFitness, Triathlon, Sollevamento Pesi,Sci, Ciclismo, Maratona, Scherma. Hapubblicato con Alea edizioni“L’allenamento della mobilitàdell’apparato locomotore” (2009).

Speciale: forza

Page 11: FitMed n°10-2011

Sì inviatemi: “I QUADERNI DI ”� 1ª serie � 2ª serie � 3ª serie � 4ª serie (ciascuna serie € 10,00)

� Due serie insieme (€ 15,00) � Tre serie insieme (€ 20,00) � Quattro serie insieme (€ 25,00)

ABBONAMENTO “CULTURA FISICA” - Spedizione per posta normale € 33,00 (per l’Italia)Libro “VADEMECUM CULTURISTICO” - € 21,00Libro “BODY-BUILDING DUEMILAUNO” - € 19,00Libro “I PROFILI PENALI DEL DOPING” - € 18,00Libro “RICETTE PER LO SPORT” - € 18,00Libro “ORMONI E ALLENAMENTO” - € 16,00Libro “MANUALE DI CRESCITA MUSCOLARE”+“APPENDICE ALLENAMENTO” - € 30,00Libro “FULL BODY” - € 15,00Libro “SAPIENS ALLO STATO BRADO” - € 19,00Libro “LE RADICI DEI SAPIENS” - € 26,00

I versamenti dovranno essere effettuati sul C/c postale 21933502 intestato a“TRAM Srl” - Viale dei Mille, 90 - 50131 Firenze - Tel. 055 570323 - Fax 055 582789(allegando la copia del versamento al presente tagliando).Spedizione con pagamento C/c postale: + € 1,50 spese fissePost pay (poste o tabaccheria) n.4023600577192307 cod.fisc. TSS RCR 47P18D 612Q + € 1,50 spese fisseSpedizione in contrassegno: + € 9,00 rispetto ai prezzi indicatiMODALITA’ DI RICHIESTA (trattamento dei dati personali ai sensi della legge n. 675/96)

Nome....................................................................Cognome..............................................................................................

Via ............................................................................................................................................................ N° ..........................

CAP ................................... Città ................................................................................................ Prov. ..............................

Tel..............................................................................Firma....................................................................................................

136 pagine€ 19,00

• Dalla teoria alla pratica• Le scuole dei campioni• Le metodologie• Le tabelle d’allenamento• Le tecniche d’intensità

BODY-BUILDINGDUEMILAUNO

Dalla teoria alla pratica

Le scuole dei campioni

Le metodologie

Le tecniche d’intensità

Analisi Tecnica dello Sportdel Culturismo

TRAM SrlE d i t r i c e

BODY-BUILDINGDUEMILAUNOANGELO GIORNO

• Definizione di doping inbase alla ConvenzioneEuropea contro il dopinge in base alla nuova legge376/2000

• Ipotesi di inquadramentonormativo precedenti lanuova legge

• La nuova legge antidoping• Divieto di doping• Disposizioni penali

E d i l i o G r a p p i o l o

I PROFILI PENALID E L D O P I N G

TRAM Editrice Srl

100 pagine€ 18,00

“I QUADERNI DI ”I QUADERNI DIn° 19 - Allenamento

Sull’apprendimento motoriodegli esercizi di Body-building 3di JIMMY PEDEMONTEImpugnare gli attrezzi tradizionali 13del Prof. ANGELO CASTIGLIONIIl principio dell’adattamento progressivo 17di NUCCIO RUBERAAnalisi di tre aspetti importantidella forza 21del Prof. ARMANDO FUCCIL’allenamento isometrico 26del Prof. ARMANDO FUCCIDeadlift 34di NICOLA CAMERAIl sistema a frequenza multipla 39di FRANCESCO CURRÒBody-building & allungamenti miofasciali 44di NICOLA DACOMO

TRAM SrlE d i t r i c e

I QUADERNI DIn° 20 - AllenamentoWar of delts 3di RAFFAELE MORANDINIIl successo sta sulle spalle 8di JIMMY PEDEMONTEIl muscolo più amato dagli italiani 11di COSTANTINO BERTUCELLI eALESSANDRO PELLACANIAllenamento della schiena 15di MAURO SARNIAllenamento della schiena 17di ENZO FERRARIBicipiti come colline 20di GINO BARZACCHIFast Abs 25di RAFFAELE MORANDINISù le gambe 29di CRISTIANA CASONIIn gamb...issima! 32di FRANCESCO CURRÒCome costruire un quadricipite fantastico senza lo squat 36di JOHNNY BLOISIRocky Calves 41di RAFFAELE MORANDINI

TRAM SrlE d i t r i c e

I QUADERNI DIn° 21 - Biomeccanica

Azione muscolare concentrica 3del Prof. ARMANDO FUCCIParola di Verchoshansky 8di ANGELO GIORNODifetti intrinseci delle presse nell’usoper il potenziamento degli arti inferiori 15del Prof. ANGELO CASTIGLIONIBIOMECCANICA IN PALESTRAPre-allungamento e pre-accorciamento 19di DARIO SORARÙL’angolo di lavoro 23di DARIO SORARÙIl lavoro negli esercizi monoarticolari 28di DARIO SORARÙIl lavoro negli esercizi poliarticolari 33di DARIO SORARÙLe macchine semplici 37di DARIO SORARÙLe macchine isotoniche 42di DARIO SORARÙ

TRAM SrlE d i t r i c e

I QUADERNI DIn° 22 - Dossier

DOSSIER NATURAL“Super sostanze” e“Psyco-Muscle Training” 3del Dott. ALESSANDRO GELLIQuestione di personalità 8del Dott. FRANCESCO TODDEUna preparazione H/P 10del Prof. ROBERTO CALCAGNODOSSIER INVERNOChe la “massa” sia con noi 17di MARCO NERI e MAX MAFFUCCIInverno vs. Termogenesi 28del Dott. ALESSANDRO VIANELLOManualetto su come... perdere le gare 32di CLAUDIO CARELLADOSSIER ESTATESole, mare e ... adipociti 36di VANNI SACCONMuscoli in ferie 39di RAFFAELE MORANDINIL’estate a tavola 44del Dott. ALESSANDRO VIANELLO

TRAM SrlE d i t r i c e

I QUADERNI DIn° 23 - Alimentazione

L’apporto calorico – Strategie & sinergie 3di NICOLA CAMERA7 chili in 7 mesi 16di MARCELLO MORMINOAttenti alla fibra 21di MARCO CERIANIA proposito di zuccheri 25di MARCELLO MORMINOMaster Aminoacid Pattern 29di FILIPPO FORTUNA2 mesi senza carne 36del Dott. ALESSANDRO GELLIAllergie alimentari 40di NICOLA CAMERA

TRAM SrlE d i t r i c e

I QUADERNI DIn° 24 - Medicina dello sport

Dentro le fibre 3del Prof. GIACOMO ZACCONEI sistemi pilota nello sviluppo organico 8di NICOLA CAMERACellule satellite & miogenesi 13di NICOLA CAMERATante contrazioni un solo obiettivo 21del Dott. ALESSANDRO LANZANIIl Principio di Henneman 25di RICCARDO UBALDINIBiogenetica muscolare 31di BRUNO DAVIDE BORDONI e IGOR FERRARINIStimolazione e inibizione degli ormoniin rapporto all’esercizio intenso 35del Prof. MASSIMO GUGLIELMIOrmoni: che cosa realmente sono? 40del Dott. TOMASO LEDERFenomenologia dell’ormone somatotropo 43del Dott. ALDO E. CALOGERO

TRAM SrlE d i t r i c e

I QUADERNI DIn° 13 - Allenamento

The “Heavy-duty” System 3di FRANCESCO CURRO’Heavy Duty 2 6di FAUSTO PORTATeoria dell’allenamento 11di MARCELLO MORMINOIl blocco ipertrofia 21del Prof. ARMANDO FUCCI Il blocco ipertrofia con tecniche intensive 36del Prof. ARMANDO FUCCI Intensità 43di ENZO FERRARI

I QUADERNI DIn° 14 - Allenamento

La scheda di allenamento 3di RICCARDO UBALDINITerminologia chinesiologica 18di MARCELLO MORMINO L’allenamento in pratica 25del Prof. ROBERTO CALCAGNOSettembre andiamo, tempo di “ingrossare”… 40del Prof. MASSIMO GUGLIELMIPeriodizziamo la massa 44del Prof. MASSIMO GUGLIELMI

I QUADERNI DIn° 15 - Allenamento

Gli errori più comuni nelle palestre italiane 3del Prof. MASSIMO GUGLIELMIFacciamo chiarezza 6del Prof. ARMANDO FUCCINoterelle 14di MARCELLO MORMINOLa tecnica dell’esercizio nell’esercizio 20di JIMMY PEDEMONTETecniche di recupero nel body-building 25di ALESSANDRO PELLACANIe del Prof. COSTANTINO BERTUCELLILa ruota del successo 29di VANNI SACCONUn allenamento ciclico 44di PAOLO IANNETTONE

I QUADERNI DIn° 16 - Alimentazione

Comportamento alimentare 3di NICOLA CAMERAConcetti di termochimica alimentare 12del Dott. THEODORE J. BREMBOSe del Dott. MARCO DALLAPICCOLADieta: chiariamoci le idee 19di PIERLUIGI FASSETTAL’integrazione alimentare perl’ottimizzazione del pattern ormonale 25del Dott. MASSIMO MUSUMECIAlta definizione: isegreti di una dieta riuscita 29del Dott. PHILIPPE MORETIntegrazione vincente 33di RICCARDO UBALDINILa dieta pre-gara nel body-building 40del Prof. ROBERTO CALCAGNO

I QUADERNI DIn° 17 - Alimentazione

Body-building & vitamine 3del Prof. MASSIMO GUGLIELMITutti i no delle vitamine e dei minerali 13del Dott. ANDREA MARLIANIL’apporto del potassio per i culturisti 16di PIERLUIGI FASSETTAL’acqua 19del Prof. ROBERTO CALCAGNOLa ricarica dei carboidrati 24del Prof. ROBERTO CALCAGNOLe acque minerali 29di NICOLA CAMERAIl frullato 35di MARCELLO MORMINOCreatine approach 39del Dott. MASSIMO MUSUMECI

I QUADERNI DIn° 18 - Medicina dello sportRisposta adattativa del muscolo all’eserciziofisico: nuovi risultati sperimentali 3 del Prof. GIACOMO ZACCONELa fatica nel body-building:sue basi e significati 8di JIMMY PEDEMONTEL’indolenzimento muscolaread insorgenza ritardata 11di RICCARDO UBALDINILe patologie muscolari (1) Sintomi, diagnosi e terapia 18del Dott. STEFANO TRICARICOLe patologie muscolari (2) Cause e riabilitazione 24del Prof. FRANCESCO TODDELa visualizzazione 30del Dott. GIUSEPPE ROMBOLA’Visualizzazione & “ferro” 34di ENZO FERRARIIl paradosso “mente-corpo” alla basedella performance vincente 37di NICOLA CAMERAMente: la risorsa inestinguibile 41del Dott. VINCENZO CAPRIOLI

Ang

elo

Gio

rno

VA

DEM

ECU

M C

ULT

UR

IST

ICO

TR

AM

Edi

tric

e Srl

Angelo Giorno

VADEMECUMCULTURISTICO

Guida illustratadegli esercizi di Body-building

illustrazioni di Luca Lazzeretti

TRAM Editrice Srl

B

O

D

Y

B

U

L

D

N

G

112 pagine€ 21,00

• Esercizi di BB per tuttii distretti muscolari

• Descrizione biomeccanicadegli esercizi

• Tabelle di esecuzionedegli esercizi

• Varianti e alternative• Muscoli bersaglio e ausiliari• Riferimenti storici”

100 pagine€ 18,00

• 11 sezioni argomentative• Ricette “Fitness”-“Muscle”-“Energy”-“Diet”

• Specchietti informativi dicalorie e apporti nutrizionalidi ogni ricetta

• Piatti vegetariani• I drink più idoneialla pratica sportiva

I QUADERNI DIn° 10 - Alimentazione

Proteine: digestione ed assorbimento 3di RAFFAELE MORANDINIIl ruolo degli aminoacidi a catena ramificatanella regolazione del metabolismo umano 13del Dott. FULVIO FIORINIIl ruolo dei carboidrati come necessità energetica nell’attività fisica 20del Prof. GIACOMO ZACCONEIl ruolo delle vitamine più importantiper il body-builder 27di DANIELE RIZZOE la frutta quando? Sempre 31di ANNA BARTOLINIFattori alimentari anti-tumore 38di NICOLA CAMERAIl body-builder in off-season: alimentazione e supplementazione 44del Dott. MASSIMO MUSUMECI

I QUADERNI DIn°11- Medicina dello sport

La “qualità” muscolare 3di VITTORIO SCIALDONELe prove di valutazione fisica: i test 8di ALESSANDRO PELLACANI e COSTA BERTUCELLIGli esami ematochimici 12di PIERLUIGI FASSETTALo stress 15di NICOLA CAMERALa ritenzione idrica 23di PIER ANTONIO DELL’AMICOFunzione e metabolismo dell’Ormonedella crescita 26del Prof. GIACOMO ZACCONEGH-peak 33del Dott. MASSIMO MUSUMECIAspetti attuali dell’iperplasia muscolare:miogenesi e fattori di crescita 38del Dott. MASSIMO SPATTINIe del Prof. GIACOMO ZACCONE

I QUADERNI DIn° 12 - Fitness

FitnesStyle: Body-building & Fitness 3Circuiti Vita 5Estate 8L’allenamento in casa 10La Mountain Bike 12

di CRISTINA TEDESCHIPesi & fitness: il “circuit training” in palestradi LUCIO LANDUZZI 14Schede di allenamento: il seno 17di ANTONELLA LIZZAL’estate addosso 21di ANTONELLA LIZZASudare fa bene 29di MONICA ALBERTILe bevande isotoniche 35di MARCO CERIANI25 modi per ottimizzare la vostra dieta 39di SILVIA ZANETDisintossicarsi a tavola 42a cura di “MEDI INFO”Per imparare un nuovo mododi alimentarsi basta una settimana 45a cura di “MEDI INFO”

I QUADERNI DIn° 7 - AllenamentoLe colonne d’Ercole 3di MARCO NERI e ARMANDO DEFANTAndrea’s biceps 8di TIBERIO FRANCHITricipiti da bovi 9di ANGELO GIORNOPush it! 13di PIERO NOCERINOTom Platz e i suoi pettorali 15di MARCO BECHINIL’allenamento del petto 18di EROS SAMMARTINORock Hard Abdominals 19di ALESSANDRO PELLACANIe COSTANTINO BERTUCELLIAddominali e falsi miti 22di VANNI SACCONCiao deltoide 25di ANGELO GIORNOCome costruire dei deltoidi vincenti 30del Dott. MASSIMO SPATTINIDorsali a volare 32del Dott. MARCO NERII dorsali. Proposta d’allenamento per atleti hard-gainers avanzati 35di MARCO BECHINI

I QUADERNI DIn° 8 - Allenamento

Siamo proprio sicuri di saperci allenare? 3di MARCELLO MORMINOCome e perché ci si allena con le superserie 6di EMILIO THEYViaggio intorno alla forza 11di ARMANDO FUCCIL’allenamento della forza per gli atleti intermedi 14di ANGELO GIORNOCriteri metodologici per lo sviluppo della forza massimale 18di COSTANTINO BERTUCELLI e ALESSANDRO PELLACANICaffé per una lezione intensa 22del Dott. FILIPPO MASSARONICome ottenere l’ipertrofia muscolare 30di ARMANDO FUCCIPeaking 32di PIER ANTONIO DELL’AMICO3+1 35di ANGELO GIORNO“Titan System” 39di NICOLA CAMERA

I QUADERNI DIn° 9 - Allenamento

Come migliorare le aree carenti 3di PIERLUIGI FASSETTADuri a morire 5di ANGELO GIORNOI veri esercizi base 8di JIMMY PEDEMONTERiflessioni su temi di ipertrofia muscolare 12di ALESSANDRO AMMASSARIProcessi di recupero e rigenerazione nell’allenamento 18di PIER ANTONIO DELL’AMICOOcchio al tempo! 25di ARMANDO FUCCIOvertraining 30di RICCARDO UBALDINIDimagrire con dieta e pesi.Facile a dirlo, difficile a farlo 40di ARMANDO FUCCI

I QUADERNI DIn° 1 - Allenamento

Nozioni di base sulla teoriadell’allenamento sportivo 3del Prof. ARMANDO FUCCI

Norme per l’allenamentogiovanile nel body building 7di JIMMY PEDEMONTE

La programmazione del lavoroper i principianti 21del Prof. ARMANDO FUCCI

Fondamenti metodologici dellaperiodizzazione dell’allenamento 26di JIMMY PEDEMONTE

I QUADERNI DIn° 2 - Allenamento

Training program 3di COSIMO ARUTA

Allenamento peri-muscolare 9di MARCELLO MORMINO

Il carico di allenamentonel body building 14di SAMUELE MARCORA

Attenzione al concetto di “serie” 19di MASSIMILIANO MENCHI

Serie: proposte 24del Dott. FILIPPO MASSARONI

Periodizzazione dell’allenamento 32di LUCIO LANDUZZI

Ciclizzazione funzionalenel body building 35di JIMMY PEDEMONTE

I QUADERNI DIn° 3 - Allenamento

High Intensity 3di UGO PERALDO

1a parte: Principi generali 32a parte: Braccia 133a parte: Torace 174a parte: Quadricipite femorale 255a parte: Dorsali 33

High Intensity & Big Wave 42di NICOLA CAMERA

Illustrazioni di VANNI SACCON

I QUADERNI DIn° 4 - Alimentazione

La dieta metabolica 3del Dott. M. BRIGATTI

La dieta su misura 6di PIERLUIGI FASSETTA

Perfect diet 12di RENATO COLOMBO

Dieta e body building 18di NICOLA CAMERA

Questione di metabolismo 31del Dott. MARCO NERIe del Dott. ANTONIO PAOLI

Il metabolismo dei muscoli 35del Dott. ANDREA DEFANTe del Dott. MARCO DALLAPICCOLA

Metabolismo e bioenergetica muscolare 38di NICOLA CAMERA

Massa muscolare: pianificare la dieta 44di PIERLUIGI FASSETTA

I QUADERNI DIn° 5 - Alimentazione

Come realizzare il “rimbalzo glucidico” 3del Dott. PHILIPPE MORET

Il riequilibrio idro-salinico nello sport 8di PIER ANTONIO DELL’AMICO

Diuresi e ricambio idro-elettrolitico 15di NICOLA CAMERA

La ricostruzione del glicogeno nel muscoloscheletrico negli esercizi di potenza 21del Prof. GIACOMO ZACCONE

“Ricaricare” senza problemi 28di PIERLUIGI FASSETTA

Integrare o non integrare? 31di MASSIMO GUASCO

Via degli acidi tricarbossilicio “Ciclo di Krebs” 35di RICCARDO UBALDINI

I QUADERNI DIn° 6 - Medicina dello sport

I muscoli 3

Il sistema muscolare 9del Dott. ANDREA MARLIANI

Morfologia muscolaree sviluppo differenziato 15del Prof. ANGELO CASTIGLIONI

Body building tra morfologia e fisiologia 20di MARCO CERIANI

Biochimica dell’attività muscolarenel body builder 22del Dott. LUIGI BUTTURINI

Analisi approfonditadella contrazione muscolare 29del Prof. ARMANDO FUCCI

Esercizio fisico e risposta ormonale 36del Prof. GIACOMO ZACCONE

La conduzione dell’impulsonervoso ai muscoli 43del Dott. MASSIMO MUSUMECI

100 pagine€ 16,00

• Il sistema endocrino e gli ormoni• Il metabolismo ormonale• L’azione ormonale, il sinergismo

e l’antagonismo• Regolazione dei livelli ormonali

in circolo• Ormoni peptidici e steroidei:

trasporto e metabolismo• Concetti di neuroendocrinologia• Sistema di regolazione

retroattiva (feedback)• Esercizio fisico ed asse

ipotalamo-ipofisi-gonadi

LA BIBLIOTECA DI

BODY-BUILDING DUEMILAUNOdi ANGELO GIORNO

Analisi tecnica dello sport del culturismo

I PROFILI PENALI DEL DOPINGdel dott. EDILIO GRAPPIOLO

VADEMECUM CULTURISTICOdi ANGELO GIORNO

illustrazioni di LUCA LAZZERETTI

RICETTE PER LO SPORTdi MARCO CERIANI

OLTRE 120 RICETTE PER GLI SPORTIVI

ORMONI E ALLENAMENTOdel prof. GIACOMO ZACCONE

FONDAMENTI DI ENDOCRINOLOGIA GENERALE E DELL’ESERCIZIO FISICO

2 VOLUMI

Muscoli Iper SviluppatiAttraverso una

ProgrammazioneOrmonale e Naturale

128 pagine a colori+ Appendice Allenamento

80 pagine€ 30,00

MANUALE DICRESCITA

MUSCOLARE

LE TABELLE PERUNA RADICALE

CRESCITA MUSCOLARE

FULL BODYdi FRANCESCO CURRÒ

80 pagine€ 15,00

di SALVATORE RAMPONE - GIANLUCA CATAPANOtratto da “Optimum Anabolics” di JEFF ANDERSON

LE RADICI DEI SAPIENSdi GIOVANNI CIANTI

€ 26,00148 pagine con illustrazioni

GIOVANNI CIANTI

SAPIENS TRAM SrlE d i t r i c e

ALLO STATO BRADO

HUNTING - PIGOUT PREP

ARAZIONE AGONISTIREPPA

ARAZIONE AGONISTICA DRUG FREE

SAPIENS ALLO STATO BRADOdi GIOVANNI CIANTI

€ 19,00

HUNTING-PIGOUTPREPARAZIONE

AGONISTICA DRUG-FREE

pubblicita LIBRI_pubblicita Professione OK 30/06/11 16:49 Pagina 1

Page 12: FitMed n°10-2011

Speciale: forza

L’allenamento direttoad aumentare la forza

e/o la massamuscolare produce

adattamenti ormonali,muscolari e metabolici

dipendenti dallaspecificità del carico

SOVRACCARICOPOST

di Roberto Tarullo [email protected]

Page 13: FitMed n°10-2011

del volume plasmatico e della mas-sa eritrocitaria, l’aumento del meta-bolismo lipidico. Le somatomedi-ne, per lo più prodotte nel fegatoe nel rene e trasportate dal pla-sma, sono potenti amplificatoridel turnover proteico con forteazione anabolica.Un volume del carico d’allena-mento molto elevato (es. allena-menti troppo lunghi) potrebbeportare a una caduta dei livelli ditestosterone e a un aumento delcortisolo, ormone catabolico chefa diminuire la secrezione di soma-totropo e ne contrasta l’azione.Durante la singola seduta d’allena-mento, quando quest’ultimo è par-ticolarmente intenso, elevate quan-tità di cortisolo possono già essereriscontrate dopo 40-50 minuti di at-tività. La secrezione di tutti questiormoni è quindi in relazione al volu-me e all’intensità del carico e altempo di recupero, come attestatoda recenti ricerche: con recuperibrevi infatti si favorirebbe l’au-mento del somatotropo, mentrecon recuperi più lunghi si incre-menterebbe il testosterone. Inbreve, l’aumento di disponibilità or-monale derivante dall’allenamentometterà in moto una serie di modifi-cazioni muscolari con adattamenti

Tra i primi adattamenti ormo-nali a dover essere ricordati viè l’aumento della secrezione

ormonale. L’attivazione del siste-ma endocrino indotta da metodidi allenamento che prevedonoun carico esterno si espleteràsoprattutto tramite una maggio-re produzione di ormoni anaboli-ci (ormoni che favoriscono la cre-scita dei tessuti e in particolar mo-do di quello muscolare), vale a diresostanze che possono cambiare lostato funzionale e la struttura di or-gani e tessuti. Tra i più importanti varicordato il testosterone che favo-risce l’incremento della sintesiproteica, migliora l’approvvigio-namento di glicogeno muscolaree di creatinfosfato, aumenta laproduzione dei globuli rossi.Inoltre, verosimilmente, migliore-rebbe la trasmissione degli impulsinervosi che dal cervello vanno almuscolo e favorirebbe la fenotipiz-zazione delle fibre veloci creandopresupposti per poter realizzareelevate espressioni di forza. Gli ef-fetti più importanti per incremen-tare i processi anabolici sono co-munque prodotti dal somatotro-po (GH) e dalle somatomedine.La secrezione di GH è stimolatadalla somministrazione di aminoa-cidi, dalla rapida caduta della glice-mia, da forti tensioni muscolari edall’alimentazione che, oltre a es-sere equilibrata, dovrà essere ade-guatamente distribuita nell’arcodella giornata, dando all’organismoi dovuti nutrienti nel momento in cuine ha bisogno. È durante il sonno,soprattutto nelle prime ore, chel’organismo produce le maggioriquantità di somatotropo, pertan-to per massimizzare i suoi effettinon solo si dovrà riposare un tem-po adeguato, ma si dovrà anchedormire quando è il momento didormire (chiaramente le ore piccolesono da evitare). Tra gli effetti delsomatotropo, che in qualche modopossono essere messi in relazionecon l’allenamento, ricordiamo lasintesi proteica, la quale però avvie-ne solo in presenza di carboidrati,insulina e aminoacidi, l’incremento

Speciale: forza

plastici, che porteranno a un au-mento delle strutture proteiche conadattamenti metabolici e fisiologici.

ADATTAMENTI MUSCOLARIQuando l’allenamento è essenzial-mente basato su esercizi brevi maintensi, gli effetti sulla composizionedi fibre sono del tutto trascurabili. Adifferenza degli allenamenti per laresistenza, gli allenamenti per laforza, allo stato delle conoscen-ze attuali, non interferiscono sul-la tipologia delle fibre, ma sicura-mente influenzano l’ipertrofia(aumento del volume muscolare). La sezione trasversa, in particolarmodo delle fibre di tipo II, in indivi-dui che si allenano con esercizi emetodi specifici può aumentare an-che del 50% rispetto a persone se-dentarie. Tutto questo avviene per-ché, durante l’allenamento con ca-richi esterni elevati, il contenutoproteico dei muscoli sollecitati si ri-duce notevolmente per via dei dan-ni subiti dalle fibre muscolari duran-te l’attività; questi danni rappresen-tano però uno stimolo per l’adatta-mento. In termini molto semplici, lealterazioni del tessuto muscolaresono una condizione indispen-sabile per indurre adattamentispecifici tra cui l’ipertrofia.

FIBRE EMBRIONALIFin dalla nascita ogni individuo possie-de una quantità di fibre allo stato em-brionale, cioè in condizione potenziale,che possono essere attivate e sviluppa-te. Secondo studi molto recenti, e tutto-ra in fase di approfondimento, queste fi-bre potrebbero potenzialmente dividersiin senso longitudinale e subire un adat-tamento istologico in seguito a un alle-namento specifico, in grado di conferirecaratteristiche istochimiche simili aquelle delle fibre bianche. Eseguendocontrazioni submassimali alla massimavelocità, gli stimoli del Sistema NervosoCentrale saranno in condizione di atti-vare le fibre che si trovano allo stato po-tenziale, le quali si svilupperanno cre-ando massa muscolare.

Page 14: FitMed n°10-2011

Dopo l’allenamento, nella fase di ri-generazione, si verifica un aumentodella sintesi delle proteine contrattilicome risultato dell’accresciuta ca-pacità del muscolo di accumulareaminoacidi specifici di provenienzaematica. Una volta ristabilito il livelloproteico di partenza avrà inizio ilprocesso di supercompensazio-ne, che innalzerà ulteriormente ilcontenuto di proteine muscolariportando a un aumento del volu-me delle fibre muscolari; aumen-to molto consistente se sostenutoda un punto di vista alimentare e daun sufficiente periodo di riposo. Inaltri termini si può dire che il riposoè una condizione necessaria af-finché possano essere adegua-tamente sfruttati i nutrienti e imeccanismi compensativi messiin atto dall’organismo.Un ulteriore adattamento muscola-re dovuto alle sollecitazioni specifi-che per l’aumento della forza e del-la massa è dato anche dall’aumen-to del tessuto connettivo: i fo-glietti che rivestono le fibre musco-lari con l’esercizio tendono ad au-mentare di spessore. Secondo al-

cuni, il tessuto connettivo è un ele-mento chiave nella crescita dei mu-scoli scheletrici: sarebbero pro-prio queste guaine a determinareil diametro e la lunghezza dellefibre muscolari poiché, se nonsollecitate adeguatamente, po-trebbero limitare la crescita deltessuto sottostante. In fase di al-lenamento il notevole afflusso disangue che giunge ai muscoli pro-duce una sorta di sollecitazione ingrado di dilatare queste guaine (fe-nomeno conosciuto in ambito cul-turistico come pompaggio).Da un punto di vista metodologico,per favorire l’allungamento equindi anche l’espansione diqueste membrane connettive gliesercizi dovranno essere esegui-ti arrivando in ogni ripetizionenella posizione di massimo stira-mento ed eseguendo tra le serieesercizi di stretching. Anche ladieta può contribuire in qualchemodo ad accentuare questaespansione del tessuto connettivo,aumentando quantitativamente lescorte energetiche, che in qualchemodo occupano spazio.

ADATTAMENTI METABOLICIL’aumento della massa muscolareinduce un aumento della produzionedi energia derivante da fonti anaero-biche, i fosfati altamente energeticipresenti nel muscolo. L’allenamento della forza producecambiamenti specifici nei sistemi diapporto energetico immediato au-mentando la disponibilità di CP eATP in rapporto all’ipertrofia da unlato e all’attività enzimatica (ATPasiCPK) dall’altro. Dopo un allena-mento anaerobico con esercizisubmassimali aumentano gli en-zimi glicolitici e il glicogeno mu-scolare, ma aumentano anche itrigliceridi intramuscolari e mi-gliora il loro utilizzo. Questi triglice-ridi hanno un ruolo molto importantenella crescita muscolare indotta dal-l’allenamento poiché sono da stimo-lo alla sintesi proteica, partecipanoalla costruzione delle membranedelle cellule muscolari e permettonodi risparmiare glicogeno.

Speciale: forza

ROBERTO TARULLO

Laureato in Scienze Motorie, hainsegnato Tecnica generaledell’educazione fisica, Tirocinio didatticoe Ginnastica educativa all’I.S.E.F. diPerugia ed Educazione Motoria al corsodi laurea in Scienze della FormazionePrimaria all’Università degli Studi diMacerata.Esperto in metodologia dell’allenamentoha partecipato, in qualità di relatore, avari congressi e stage. È collaboratorescientifico di importanti rivistespecializzate e autore di libri, progettididattici, progetti editoriali e progettiergonomici.

Page 15: FitMed n°10-2011

Speciale: forza

Come allenare la forza

I metodi di allenamentodi Claudio Ciapparelli [email protected]

La regola generale per aumentarela forza massima di un muscolo, èquella di sviluppare forze moltovicine a quella massima. Ilsovraccarico si ottiene applicandopesi, oppure utilizzando strumentiisocinetici o idraulici. Imiglioramenti si ottengonosostanzialmente a causadell'aumento del carico e non sonolegati alla tipologia dell'esercizio.Le tre forme più comuni diallenamento della forza sonorappresentate dal sollevamentopesi, dall'allenamento isometrico eda quello isocinetico.

CLAUDIO CIAPPARELLI

Nato a Busto Arsizio nel 1974.Diplomato in ragioneria informatica,

ha partecipato come atleta aiCampionati Mondiali Universitari e

ai Giochi del Mediterraneo nel 1997.Terminata la carriera da nuotatore ha

intrapreso quella da allenatorelavorando per la DDS, attualmente si

occupa della prima squadra del GEASe collabora con la Federazione

Italiana Triathlon.

Page 16: FitMed n°10-2011

Speciale: forza

taccati a manubri o bilancieri, oppurea dispositivi con pulegge. Il solleva-mento pesi si presta facilmente alladefinizione di programmi di allena-mento basati sul principio del sovrac-carico. I programmi sono stati messia punto da molti ricercatori nel corsodella seconda guerra mondiale per lariabilitazione degli arti. Il metodo di al-lenamento consisteva in tre sedutecon dieci sollevamenti di un peso perogni seduta. Nella prima seduta il pe-so sollevato era uguale alla metà delpeso massimo sollevabile dieci volte;nella seconda seduta il peso era au-mentato a 3/4 del massimo, nella ter-za seduta il peso era tenuto uguale almassimo valore sollevabile. Con l'al-lenamento, la forza aumentava equindi occorreva aumentare il pesocorrispondente alle 10 ripetizioni. Imiglioramenti si verificavano anchescambiando l'ordine di esecuzionedelle tre sedute. Sono state propostemolte soluzioni per identificare il pro-tocollo ottimale di allenamento in ter-mini di numero di ripetizioni, caricoapplicato e frequenza degli allena-menti: proponiamo qui di seguito unelenco di norme generali.- I migliori risultati si ottengono man-tenendo il carico fra le tre e le dodi-ci ripetizioni.- Lavorando con carichi di una ripe-tizione (quindi il massimale vero) unavolta a settimana, si induce anche unaumento della forza dopo una solasettimana, e gli aumenti sono docu-mentabili sino a sei settimane.- Lavorando con carichi che rappre-sentano frazioni di dieci ripetizioni,non ha importanza la sequenza dellaserie di ripetizioni effettuate con i di-versi carichi.- Una sola serie di ripetizioni è menoutile di due o tre; in effetti, tre seriesembra essere il numero ottimale.- Non è noto il numero ottimale diallenamenti settimanali. Comun-que, in coloro che iniziano si verifi-cano consistenti miglioramenti an-che con un solo allenamento allasettimana.- Se il programma di allenamentoprevede una serie di esercizi differen-ziati, 2-3 allenamenti a settimana so-

DIVERSI TIPI DI CONTRAZIONELa stimolazione nervosa su un mu-scolo lo fa contrarre secondo il suoasse longitudinale. Se durante lacontrazione non si verifica accorcia-mento del ventre muscolare si parladi contrazione isometrica, se si haaccorciamento si parla di contrazio-ne concentrica, se il muscolo si al-lunga si parla di contrazione eccen-trica. Se la lunghezza del muscolovaria e si mantiene costante il carico,le contrazioni eccentriche e concen-triche sono dette isotoniche (ap-punto a carico costante). Il termine è,comunque, relativamente imprecisoperché in effetti la forza non si man-tiene costante in tutto l'arco del mo-vimento.Contrazione concentrica. Si trattadella forma più comune di contra-zione muscolare. Il muscolo si ac-corcia contraendosi e fa ruotarel'articolazione.Contrazione eccentrica. Questocaso si verifica quando la forza appli-cata ai capi muscolari è maggioredella forza esercitata dal muscolo.Molti movimenti includono una com-ponente eccentrica. Per esempio,quando si scendono le scale, il mu-scolo quadricipite della coscia ab-bassa il piede sul gradino inferiore.Quindi anche scendendo le scale sicompie un lavoro non trascurabile,calcolabile in circa 1/3 del lavoro ne-cessario per salire. La combinazio-ne di lavoro concentrico ed ec-centrico è molto utile per migliora-re sia la forza muscolare sia la se-zione delle fibre. Le ricerche dispo-nibili indicano che nel caso in cui siintroduca nell'allenamento una com-ponente eccentrica, i miglioramentisi mantengono più a lungo, a pattoche le sedute siano opportunamentedistanziate fra loro.Contrazione isometrica. In questocaso, vi è contrazione ma non varia-zione di lunghezza, pertanto il lavorocompiuto è nullo. Naturalmente, laforza può essere molto elevata.

NORME GENERALILa forma più diffusa di allenamento diforza consiste nel sollevare pesi at-

no più indicati di 4-5, perché si dàmodo ai muscoli di recuperaremaggiormente tra un allenamentoe l'altro.- Per un determinato carico, maggio-re è la velocità di esecuzione delmovimento, maggiore è il migliora-mento. Inoltre, non esiste una formadi esercizio che sia superiore all'altra(manubri, esercizi con leve o pulegge).

DIFFERENTI METODOLOGIEIl metodo puramente concentricoallena nell'atleta la capacità dimassima attivazione nervosa ed èparticolarmente adatto per la prepa-razione alle gare. Una contrazionepuramente eccentrica rende neces-saria un'attività elettrica più elevatarispetto a forme miste di contrazioneeccentriche-concentriche. Per iprincipianti, il metodo concentricoin forma pura è adatto allo svilup-po della forza rapida ed è ancheutilizzato come metodo di pre-af-faticamento. Esercizi concentriciprevalentemente naturali, possonoessere considerati la corsa a balzi insalita o su gradoni. L'esercizio di pie-gamento ed estensione (lenta oesplosiva) su un solo arto inferiorepuò essere incluso tra questi eserci-zi. Anche sport come il canottaggio eil ciclismo possono essere conside-rati tipicamente concentrici.Nell'allenamento eccentrico trovia-mo in primo piano il movimento diammortizzazione del proprio corpo oquello di ammortizzazione o abbas-samento dei sovraccarichi sovra-massimali. Per prepararsi all'esecu-zione di un allenamento eccentricocon sovraccarichi pesanti, l'atleta do-vrebbe esercitarsi a frenare il propriopeso corporeo con esercizi dinamici.Solo in seguito dovrebbe lavorarecon sovraccarichi progressivamentecrescenti. Questo tipo di incrementodel carico serve alla prevenzione de-gli infortuni. La ricezione del propriopeso corporeo, attraverso salti inbasso da altezze diverse serve so-prattutto a migliorare la coordinazio-ne intramuscolare e ad allenare lacomponente elastica del muscolo.Con il metodo eccentrico, che com-

Page 17: FitMed n°10-2011

prende un movimento lento con ilquale si cede a carichi molto elevati osovramassimali, grazie alla durata re-lativamente lunga dell'azione dellostimolo di forza, viene applicato so-prattutto un notevole stimolo ipera-trofizzante. Una piena attivazionedella muscolatura può essere ottenu-ta solo attraverso esercizi eccentricidi forza, e non con quelli concentrici;infatti, già un allenamento di brevedurata di tipo eccentrico produce unaumento significativo di tutti i para-metri massimali della forza, in modopiù accentuato di quanto non avven-ga con un allenamento concentrico.Nell'allenamento isometrico dellaforza, il lavoro fisico è uguale a zero,in quanto il prodotto forza per spo-stamento è zero. In questo metododi training, non si producono contra-zioni o allungamenti visibili, ma unelevato sviluppo della tensione.L'allenamento isometrico non de-ve essere mai utilizzato per il mi-glioramento della forza massima,della forza rapida o della forza re-sistente. Però se viene collegato aun successivo allenamento concen-trico, oppure eccentrico, questo me-todo è molto efficace, in quanto si la-vora con un muscolo completamen-te attivato, con la conseguenza chepuò essere integralmente sfruttata lacapacità nervosa.Tipico dell'allenamento isocineticodella forza è l'andamento uniformedel movimento. Gli attrezzi per l'alle-namento isocinetico garantisconouna resistenza costante al movimen-to e una velocità uniforme, indipen-dentemente dal valore del relativomomento torcente o della lunghezzadel braccio di carico. L'allenamentoisocinetico può fornire sia lavoropositivo che negativo; offre la pos-sibilità di rafforzare in modo specificoi gruppi muscolari più deboli e il cari-co è adattato ai diversi rapporti di le-va, il che rafforza nella stessa misurala muscolatura, in tutte le fasi del mo-vimento.

PERIODIZZAZIONE DELL'ALLENA-MENTOIl concetto di periodizzazione dell'al-

lenamento fu introdotto da un ricer-catore russo nel 1972 e successiva-mente fu adottato nello sviluppo deiprogrammi di allenamento sia per icampioni sia per i novizi. L'idea dellaperiodizzazione prevede che un cer-to periodo, per esempio un anno, in-dividuato come macrociclo vengasuddiviso in intervalli di tempo dettimesocicli, a loro volta suddivisi in mi-crocli. Lo scopo è quello di organiz-zare, frazionare l'allenamento e rego-lare a volontà l'intensità, il volume, lafrequenza degli allenamenti e i perio-di di recupero, evitando il rischio delsovrallenamento e facilitando il rag-giungimento del picco di forma incorrispondenza di appuntamentiagonistici importanti. L'organizzazio-ne della periodizzazione può essereanalizzata in quattro fasi, nelle corsodelle quali si realizza una progressi-va diminuzione del volume del ca-rico allenante ma un aumento del-l'intensità del lavoro. Ecco unapossibile distribuzione del carico nel-le quattro fasi.Fase di preparazione. In questa fa-se predomina il volume di lavoropiuttosto che l'intensità. A esem-pio ogni allenamento potrebbe pre-vedere da 3 a 5 serie di 8-12 ripeti-zioni con carico equivalente al 50-80% del massimale. Inoltre sarebbeopportuno inserire allenamenti diflessibilità oltre ad allenamenti a con-tenuto aerobico.Prima fase di transizione. In questafase l'aumento della forza si ottie-ne riducendo il volume ma au-mentando l'intensità. A esempioogni allenamento può includere da 3a 5 serie di 5-6 ripetizioni con caricouguale all' 80-90% del massimale.Èconsigliato mantenere esercizi diflessibilità e di tipo aerobico.Fase agonistica. In questa fasepredomina il fattore intensitàmentre è ridotto il volume di lavo-ro. A esempio si possono prevedereper ogni allenamento da 3 a 5 seriedi 2 - 4 ripetizioni con carico ugualeal 90-95% del massimale. Includeresedute di allenamento di interval trai-ning che replicano le caratteristichespecifiche della gara. In questa fase

dovrebbe essere raggiunto il pic-co di forma.Fase di recupero. In questa fasedovrebbero prevalere lavori non pe-santi, di bassa intensità, con com-ponente di tipo ricreativo e unacerta varietà di lavori. Alla fine diquesta fase si può ricominciare conun'altra fase di periodizzazione.Dalla prima alla terza fase della perio-dizzazione esiste una relazione inver-sa tra volume e intensità di allena-mento: il primo cala mentre la secon-da aumenta. Nella terza fase si ridu-cono tanto il volume quanto l'intensi-tà del carico allenante. È importanteaumentare il tempo dedicato alla ge-sto tecnico con l'avvicinarsi alla fasecompetitiva. La difficoltà vera è capi-re qual è allenamento che ottimizzala performance. È ascientifico attri-buire a una sola metodica di allena-mento un successo sportivo. In uno studio ove si mantenevano ri-gorosamente controllati volume e in-tensità di allenamento non si è vistaalcuna differenza fra tre diverse im-postazioni dell'allenamento e cioè:periodizzazione lineare (aumento li-neare del carico in funzione del tem-po), ondulante (aumento e diminu-zione per cicli) oppure nessuna pe-riodizzazione. Lo studio si riferiva amisure di forza effettuate con ergo-metri e anche mediante il test di sal-to in alto. Ognuno dei tre metodi in-troduceva miglioramenti paragona-bili in termini di forza massima e dipotenza espressa. Naturalmente inquesto studio il contenuto totale del-l'allenamento era mantenuto rigoro-samente costante nelle tre modalitàallenanti. Se così non fosse stato sisarebbero ottenuti risultati diversi.Rimane da chiarire la correlazione traattività fisica e condizione di salute inrelazione a sesso, età e predisposi-zione per alcune attività sportive. Èdecisivo includere osservazioni relati-ve alla biomeccanica individuale, atti-vazione neuromuscolare, modifica-zioni della composizione corporea, einfine, modificazioni morfologiche estrutturali dei muscoli allenati, in rela-zione alla tipologia dell'allenamentostesso.

Speciale: forza

Page 18: FitMed n°10-2011

Speciale: forza

a cura della redazione

PER MIGLIORARE LA QUALITÀ DELLA VITAMentre l’effetto che illavoro con isovraccarichi ha sulmuscolo è facilmenteben compreso eaccettato, i suoieffetti benefici suifattori di rischio perla salute e le malattiecronico-degenerativesono ancora soloparzialmente noti.

con link diapprofondmento

Page 19: FitMed n°10-2011

l’aspetto estetico. I muscoli svol-gono un ruolo fondamentale nelmantenimento di un buon meta-bolismo basale. Stimolato da unprogramma di lavoro con i pesi,l’aumento del metabolismo giocaun ruolo di controllo nell’accumulodi grasso, che incide positivamen-te per la prevenzione dei fattori dirischio per le malattie cardiache ealcuni tipi di tumori. Un apparatomuscolare forte contribuisce an-che ad alleviare lo sforzo sulcuore quando al corpo è richiestodi svolgere un lavoro. L’aumentodella massa muscolare offre una

Secondo i l U.S. NationalCenter for HealthStatistics, il 44% degli uo-

mini americani e il 38% delle donnesvolge regolarmente attività fisica,ma solo il 16% del totale dedicauna parte del proprio allenamentoa una qualche forma di eserciziocon sovraccarico. Con questo siintendono tutti gli esercizi chesottopongono la muscolatura aun lavoro contro resistenza, siaesso con pesi liberi, macchinarifitness o Pilates, ma anche pesocorporeo, tubi elastici, bande ealtri piccoli attrezzi. Mentre l’ef-fetto che il lavoro con i sovraccari-chi ha sul muscolo è facilmenteben compreso e accettato, i suoieffetti benefici sui fattori di rischioper la salute e le malattie cronico-degenerative sono ancora soloparzialmente noti.

QUALI BENEFICISarcopenia è il termine utilizzatoper indicare la graduale diminuzio-ne del tessuto muscolare, un nor-male processo fisiologico che perla maggior parte degli individui co-mincia a partire dai trent’anni circa.All'età di settant'anni, un indivi-duo può aspettarsi di avere per-so fino al 25% della sua massamuscolare totale e relativa forza.Se questo cambiamento è unaconseguenza fisiologica di unnormale processo di invecchia-mento, è anche vero che il se-dentarismo e l'inattività giocanoun ruolo molto importante. Unostudio svolto su uomini sani di etàcompresa tra i 60 e i 72 anni, che sisono allenati per dodici settimaneutilizzando un protocollo standardper lo sviluppo della forza (80% delloro massimale,1RM), ha dimostra-to un aumento di forza del ginoc-chio in flessione del 107% e del227% in estensione. Questi impor-tanti miglioramenti sono stati similiai risultati ottenuti da adulti più gio-vani, a dimostrazione del fatto chel’allenamento della forza può edeve essere mantenuto anchenella terza età. La perdita di mas-sa muscolare non riguarda solo

Speciale: forza

superficie maggiore per l'archivia-zione di glucosio nel sangue e mi-gliora la sensibilità all’insulina.Così, la capacità di mantenere unabuona massa muscolare più avan-ti nella vita aiuta a prevenire ocontrollare il diabete di tipo 2. Glieffetti più evidenti della perdita dimassa muscolare si traducono inuna perdita di capacità motorie,con un impatto diretto sulla vitaquotidiana: attività come cammi-nare, fare le pulizie o la spesa di-ventano più difficili quando la forzadiminuisce. Anche la capacità diequilibrio, sia statico che dina-

link

link

link

Page 20: FitMed n°10-2011

mico, diminuisce e il rischio dicadute aumenta. L’allenamentocon i pesi è stato dimostrato effica-ce anche nella gestione dell’osteo-artrite. La capacità funzionale puòessere migliorata se i muscoli checircondano l'articolazione colpitasono forti e possono collaborare asostenere lo stress: lo sforzo con-diviso dalle articolazioni e daimuscoli riduce l’impatto genera-le sulle superfici articolari .L’evidenza scientifica confermache l’allenamento in sovraccari-co riduce il tasso di perdita os-sea e che il carico esterno puòanche stimolare la formazioneossea. In questo caso si racco-

manda che lo stimolo applicatoimiti quei movimenti comuni di vitaquotidiana che aumentano la ca-pacità funzionale dell'individuo, co-me alzarsi da una sedia o dal letto,aprire uno sportello, fare le scale.Non è ancora chiaro quale sia l’ef-fetto benefico del training controresistenza sugli stati depressivi nel-le persone anziani, ma sicuramen-te il ripristino di abilità perduterinnova la fiducia e miglioral'umore. La possibilità di muo-versi liberamente senza paura dicadere o di perdere l'equilibriomigliora il proprio senso di indi-pendenza e aumenta il desideriodi socialità.

COME PROGETTARE L’ALLENA-MENTOI fondamentali di un programmadi allenamento contro resistenzasono gli stessi per tutti i sogget-ti, indipendentemente dall'età.Nel caso di una persona anziana,sarà ancor più importante renderlaconsapevole riguardo gli obiettivida raggiungere e quindi persona-lizzare la scheda di lavoro in mo-do da poter soddisfare le sue esi-genze. Le basi di partenza sono ilcertificato medico, soprattutto inpresenza di due o più fattori di ri-schio coronarico o di sindromemetabolica, e l'analisi dei biso-gni, che prende in considerazioneanche le eventuali limitazioni fisichedel soggetto. In alcuni casi può essere necessa-rio un periodo di tempo per il con-dizionamento di base: il livello ditraining con sovraccarichi sarà mi-nimo e sarà necessario sceglierecon estrema cautela le attrezza-ture da utilizzare in base alle ca-pacità fisiche, ma anche alle pre-ferenze personali. La selezionedegli esercizi è molto importante edeve includere almeno un eserci-zio per tutti i principali gruppimuscolari, enfatizzando i movi-menti che migliorano l’equilibrio.L'ordine di esecuzione è sempredai gruppi muscolari maggiori aquelli minori, al fine di minimizzarela fatica e massimizzare il peso uti-lizzato. La durata del riposo tra leserie e gli esercizi dovrebbe esserecoerente con gli obiettivi del pro-gramma e considerare la condizio-ne medica o fisica della persona.Tre serie di un singolo eserciziosono di solito sufficienti a fornireuno stimolo per un adattamento;tuttavia, se il soggetto volesse au-mentare il lavoro su una determina-ta parte del corpo, è convenientelavorare sull’intensità o aggiun-gere un altro esercizio, piuttostoche aumentare il numero di serie.Considerata poi l’elevata incidenzadi malattie cardiovascolari, è benelimitare anche il numero di ripetizio-ni: da 1 a 3 serie di 8-10 ripetizionia un'intensità di 70-80% di 1RM è

Speciale: forza

link

Page 21: FitMed n°10-2011

un buon punto di partenza. Questoprogramma di allenamento può es-sere rivisto dopo 12 settimane, va-lutando con attenzione quale dellevariabili possa offrire la migliorestrategia per di miglioramento in si-curezza. Due sedute di allena-mento a settimana è il minimonumero necessario per produrrepositivi adattamenti fisiologici.

LA SICUREZZA DEI LIMITILavorare in sicurezza non vuoldire iperproteggere: una prescri-zione di esercizi eccessivamentecauta, non riuscendo a determinareuno stimolo allenante sufficiente al-l’adattamento, può contribuire allaperdita di funzionalità.L’indipendenza è l'obiettivoprincipale e si deve resistere allatentazione di assistere l'indivi-duo per tutto l'allenamento, fo-calizzando invece l’attenzione suimovimenti difficili o che provocanodisagio. Sarà importante monitora-re soprattutto le sessioni iniziali, in-segnando la tecnica di esecuzionee fornendo indicazioni sulla respi-razione. Dopo le prime 12 settima-ne di condizionamento, si aumen-terà gradualmente il numero di ri-petizioni, e solo successivamentesi aumenterà il peso applicato. Gliesercizi devono essere svolti inmodo lento e controllato, per evita-re traumi alle strutture articolari, ri-cercando l’ampiezza massima delmovimento, senza arrivare mai apercepire dolore o fast idio.L’utilizzo delle attrezzature stan-dard che si trovano in sala pesioffre diversi vantaggi:- richiedono meno abilità motorie;- in genere stabilizzano bene laposizione del corpo; - consentono di iniziare con bassilivelli di resistenza;- permettono un maggiore control-lo del range di movimento.L’allenamento con i pesi deve esse-re evitato durante i periodi di doloreo infiammazione, soprattutto se inpresenza di artrite: sarà importantemonitorare costantemente l'indivi-duo per rilevare i primi segni di di-sagio e interrompere qualsiasi

esercizio prima della manifesta-zione del dolore. Infine, sarà im-portante motivare l'individuo, reim-postando obiettivi e incorporandovarietà nella routine di allenamento,prima che possa essere percepitacome vecchia.

BIBLIOGRAFIA1. Training for Independence Thomas P.Mahady, M.S., CSCS The CardiacPrevention and Rehabilitation ProgramHackensack University Medical Center.ACSM’s Certified News, vol. 17-1.2. American College of Sports Medicine.ACSM’s Resource Manual for Guidelines forExercise Testing and Prescription. 4th ed.Baltimore: Williams & Wilkins, 1998. p 452.3. American College of Sports MedicinePosition Stand: The RecommendedQuantity and Quality of Exercise forDeveloping and Maintaining Cardiorespi-ratory and Muscular Fitness in HealthyAdults. Med Sci Sports Exerc. 1990;22:265-274. Medline.4. Baechle, T.R. and R.W. Earle. Essentialsof Strength and Conditioning. HumanKinetics 2004. Second edition. p 182.5. Braith, R.W., K.J. Stewart. ResistanceExercise Training. Circulation. 2006;113:2642-2650. Guyton, A.C. Textbook ofMedical Physiology. W.B. SaundersCo.1991. p 78.

Speciale: forza

6. Fleck, S., and W. Kraemer. DesigningResistance Training Programs. HumanKinetics 2004. p 318.7. Earle, R.W. and T.R. Baechle. NSCA’sEssentials of Personal Training. HumanKinetics 2004. p 551.8. Ehrman, J.K., P.M. Gordon, P.S. Visichand S.J. Keteyian. Clinical ExercisePhysiology. Human Kinetics 2003. p 457.9. Hall, Linda K. Developing and ManagingCardiac Rehabilitation Programs. HumanKinetics 1993.10. McArdle, W.D., F.I. Katch, V.L. Katch.Exercise Physiology. Lea & Feibiger. 1991.11. Pollock, M.L.., B.A. Franklin, G.J.Balady, B.L. Chaitman, J.L. Fleg, B.F.Fletcher, M. Limacher, I.L. Pina, R.A. Stein,M.L. Williams, T. Bazzarre. ResistanceExercise in Individuals with and WithoutCardiovascular Disease. Circulation. 2000;101:828. pp 71-7.12. Stamford, B.A., Exercise and the Elderly.Exercise and Sport Sciences Reviews.Vol.16. New York, Macmillan, 1988.13. Strength and Power Training: A guidefor adults of all ages. Harvard HealthPublications. A Special Health Report fromHarvard Medical School. Frontera, Walter,and Jonathan Bean, Editors.14. Vincent, H.K. Vincent. ResistanceTraining for Individuals With Cardiova-scular Disease. Journal of Cardiopulmo-nary Rehabilitation. 2006; 26:207-216.

Page 22: FitMed n°10-2011

www.professionefitness.comwww.professionefitness.com

www.professionefitness.com

NEL SITO TROVERAI:

… informazioni dettagliatesui corsi organizzati dallaSCUOLA DI PROFESSIONEFITNESS

… recensioni e approfondi-menti su tutti i LIBRI e iPRODOTTI MULTIMEDIALI diAlea Edizioni

... iscrizione gratuita allanostra NEWSLETTER, peressere informato in temporeale di tutte le novità delsettore

... ogni mese con la newslet-ter riceverai FITMED, la rivi-sta on line per il tuo aggior-namento professionale

… ARTICOLIdi aggiornamento sul mondodel fitness e benessere, pre-venzione e salute, marketing

… la BACHECA LAVORO,uno spazio a tua disposizio-ne per trovare un nuovolavoro o nuovi collaboratori...

VAI AL SITO

Page 23: FitMed n°10-2011

FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

CORSI MASTERSTAGE

per i dettagli di ogni iniziativa vai sul sitowww.professionefitness.com

OPERATORE DI FITNESS METABOLICO (a distanza)

FITNESS TRAINERPERSONAL TRAINEROPERATORE PER LA GRANDE ETÀL’APPLICAZIONE DEL TAPING KINESIOLOGICO IN TRAUMATOLOGIASPORTIVAMASSAGGIO SPORTIVOVALUTAZIONE POSTURALECOMPOSIZIONE CORPOREA EANTROPOPLICOMETRIAMASSAGGIO MIOFASCIALE

Page 24: FitMed n°10-2011

PER MAGGIORI INFORMAZIONI CLICCA SU OGNI SINGOLA INIZIATIVA

www.professionefitness.com [email protected] tel 02/58112828

CORSI 1° livello

guarda i video

IscrizioniQuanto costa: 494 euro entro il 31luglio; 534 euro entro il 31 agosto; 564euro entro il 30 settembre; 600 eurodopo il 30 settembre. Prezzi Iva inclusa.La quota è comprensiva di:- 30 euro di iscrizione alla scuola (validitàannuale)- accesso alle lezioni- materiale didattico, dispense ad ognilezione- esame per il conseguimento della cer-tificazione di Istruttore di Fitness Trainer- nel caso la certificazione non vengaconseguita al primo esame è previstoun secondo esame gratuito alla ses-sione successiva.Modalità di pagamento- Versamento postale: Conto correntepostale n° 26993204 Intestato ad AleaEdizioni, via Sapeto, 5 20123 Milano- Bonifico bancario: CC 48054 intesta-to a: Alea Edizioni Banca Popolare diMilano Ag. 7Codice IBAN: IT 43 Q 05584 01607000000048054Inviare via fax al n°0258111116, o viamail a [email protected], la fotocopia della ricevuta delversamento con il nome dell´iniziativascelta e i dati personali completi di un re-capito telefonico e un'e-mail (codice fis-cale e/o partita IVA obbligatori).

55esima edizione del corso che più ditutti ha consolidato negli anni l’immagi-ne della Scuola di Professione Fitness.Su una base di conoscenza completa epolivalente, costruisce gli strumenti peraffrontare la realtà diversificata delle at-tività in palestra.

A chi è rivolto?A tutti gli appassionati di fitness.Sempre più numerosi i diplomati ISEF ei laureati in scienze motorie scelgonoquesto corso per il completamento del-la loro preparazione specifica in ambitofitness.

PROGRAMMAParte teorico-scientifica - Anatomia umana dell’apparato loco-motore - Anatomia funzionale- Fisiologia della contrazione muscolaree metabolismo energetico - Biomeccanica del movimento - Biomeccanica irrazionale - Studio degli attrezzi e delle loro moda-lità di utilizzo - Analisi dei frequentatori del club- Tecniche e metodologie d’allenamento- I paramorfismi- Alimentazione- Doping- Anamnesi motoria - Il recupero funzionale dell’atleta infor-tunato

Laboratori di anatomia e seminaritecnici con la visione di supportivideo.Come lavorare su:- addominali e paravertebrali- cingolo scapolare - pettorali e dorsali- arti superiori- arti inferiori- Cenni di ginnastica correttiva, antalgi-ca e stretching- Come costruire un programma d’alle-namento- Allenamento cardiovascolare- Esame obiettivo motorio

FITNESS TRAINERFITNESS TRAINER

Durata del corsoIl corso è articolato in 13 incontri di unagiornata ciascuno, con lezioni teoriche,laboratori di anatomia e seminari tecni-ci con l'utilizzo di supporti multimediali.Le lezioni si svolgono sempre di saba-to, a partire da sabato 22 ottobre,con cadenza settimanale. È necessariofrequentarne almeno l'80% per poteraccedere all'esame di fine corso perconseguire la certificazione di Istruttoredi Fitness Trainer. Orari- inizio lezioni ore 10- break di dieci minuti ore 11,30- pausa pranzo di 30 minuti ore 13- fine lezione ore 17.Dove: Milano, Sala De Amicis Via DeAmicis, 17 .Via de Amicis 17 è in zona centrale a600 m. da piazza del Duomo. Si consi-glia di venire con i mezzi pubblici, even-tualmente parcheggiando l'auto pressouna fermata qualsiasi del metro.linea metro 2 verde : fermata Sant'Am-brogio.Esami: quiz a risposta multipla, collo-quio orale e prova pratica.

Page 25: FitMed n°10-2011

Il personal trainer come operatore mo-torio, referente psicologico e imprendi-tore. Il corso affronta argomenti tecnici,comunicativi, gestionali e di marketing.L’obiettivo è ottimizzare le risorse per-sonali per gestire con successo unamoderna libera professione.

A chi è rivolto?A tutti i diplomati ISEF, i laureati inscienze motorie o fisioterapia conesperienza di istruttori e a tutti gli istrut-tori e preparatori atletici con un diplomavalido rilasciato da una federazione.

PROGRAMMADefinizione e ambito di lavoroCaratteristiche personali, target di riferi-mento, qualificazione professionale,gestione del tempo. Come operare neiclub e nelle abitazioni private. Le attrez-zature necessarie.Aspetti chinesiologici e posturaliBasi scientifiche della chinesiologia e del-l’analisi posturale. Valutazione dell’elasti-cità muscolare, della mobilità articolare edel trofismo muscolare. Impostazione diun protocollo di lavoro tipo.Composizione corporea e antropo-plicometriaCos’è l’antropoplicometria. Perché la pli-cometria. Procedura delle misurazioni pli-cometriche. Rilevazioni e descrizione deipunti di repere per le pliche. Rilevazioni edescrizione delle circonferenze.Body Mass Index (BMI). Body Fat Index(BFI) Indice Globale di Rischio (GRI)Basic Life Support (BLS)Modalità di primo soccorso, manovredi salvataggio e prove pratiche con ma-nichino.Educazione alimentareL’educazione alimentare comincia dallaconsapevolezza. Il principio biologicodella regolazione: l’omeostasi comelegge del vivente. Condizioni da rispet-tare e necessità da soddisfare. La viadel dimagrimento fisiologico, stabile eduraturo Un’alimentazione a basso in-dice e carico glicemico. Malattie meta-boliche e malatt ie inf iammatorie.L’attività fisica quale ausilio del dimagri-mento e come interazione per la funzio-nalità generale. Alimentazione e fabbi-sogni specifici: criteri e meccanismi dicalcolo. L’educazione alimentare e le li-nee guida generali: la didattica e gli stru-

menti semplici per sé e per il cliente.Test di valutazione funzionale: i nuo-vi FIX metabolici.Controindicazioni e limiti dell’attivitàfisica in presenza di patologie metabo-liche e da sedentarismo: protocolli diintervento in presenza di ipertensione,cardiologia, diabete, asma.Strategie di marketingProposte pratiche per mettere sul mer-cato il servizio di personal training.Strumenti di fitness marketing di base,passaparola organizzati, analisi delmercato, ricerca della clientela, comu-nicazione e rapporto cliente-trainer, ca-pacità di autopromozione.Aspetti fiscali e legaliIl libero professionista, apertura dellapartita IVA, tenuta dei libri contabili, pa-gamento delle tasse. Responsabi-litàprofessionale e legale, responsabilitàdel cliente e del centro fitness, comestendere un contratto, assicurazione.

Durata del corsoIl corso è articolato in 6 incontri di unagiornata ciascuno, con lezioni teorichee pratiche, ragruppati in tre fine setti-mana, a partire da sabato 22 otto-bre. E' necessario frequentare almenol'85% delle lezioni per poter accedereagli esami di fine corso per la qualificadi Personal trainer.Orari- inizio lezioni ore 10- break di dieci minuti ore 11,30- pausa pranzo di 30 minuti ore 13- fine lezione ore 17.Dove: Milano, Sala De Amicis Via DeAmicis, 17 .Via de Amicis 17 è in zona centrale a600 m. da piazza del Duomo. Si consi-glia di venire con i mezzi pubblici, even-tualmente parcheggiando l'auto pres-so una fermata qualsiasi del metro.linea metro 2 verde : fermata Sant'Am-brogio.Esami: quiz a risposta multipla e di-scussione della tesi. La prova scritta(quiz) prevede 50 domande a rispostamultipla. Superata la prima fase deiquiz, si accede alla seconda fase che èprettamente orale. Solo dopo aver su-perato le due fasi dell'esame viene rila-sciato il diploma di Personal Trainercon una valutazione in centesimi.

PER MAGGIORI INFORMAZIONI CLICCA SU OGNI SINGOLA INIZIATIVA

www.professionefitness.com [email protected] tel 02/58112828

CORSI 1° livello

IscrizioniQuanto costa: 464 euro entro il 31luglio; 504 euro entro il 31 agosto; 534euro entro il 30 settembre; 570 eurodopo il 30 settembre. Prezzi Iva inclusa.La quota è comprensiva di:- 30 euro di iscrizione alla scuola (validitàannuale)- accesso alle lezioni- materiale didattico, dispense ad ognilezione- esame per il conseguimento della cer-tificazione di Personal Trainer- nel caso la certificazione non vengaconseguita al primo esame è previstoun secondo esame gratuito alla ses-sione successiva.Modalità di pagamento- Versamento postale: Conto correntepostale n° 26993204 Intestato ad AleaEdizioni, via Sapeto, 5 20123 Milano- Bonifico bancario: CC 48054 intesta-to a: Alea Edizioni Banca Popolare diMilano Ag. 7Codice IBAN: IT 43 Q 05584 01607000000048054Inviare via fax al n°0258111116, o viamail a [email protected], la fotocopia della ricevuta delversamento con il nome dell´iniziativascelta e i dati personali completi di un re-capito telefonico e un'e-mail (codice fis-cale e/o partita IVA obbligatori).

guarda il video

PERSONAL TRAINERPERSONAL TRAINER

Page 26: FitMed n°10-2011

Asimmetrie dell’apparato scheletrico;muscolari non traumatiche e post trau-matiche; asimmetrie funzionali delle qua-lità motorie; asimmetrie motivazionali. Lagestione delle asimmetrie un modernoapproccio metodologico. Fisiologia car-diovascolare e metabolismi energetici.Lezioni teorico - pratiche Palestra del Tiro a Segno Nazionale divia Achille Papa 22/b.sabato 3 dicembre - L’attività in pa-lestra (1).La programmazione, i principi metodo-logici dell’attività motoria (continuità,gradualità, sistematicità, stabilizzazio-ne). Relazione operatore – anziano(emozione, ansia, affettività) e la ge-stione del gruppo. Espressione corpo-rea, musiche e danze. sabato 17 dicembre - L’attività inpalestra (2)Mobilità articolare, tonificazione e allun-gamento muscolare. Equilibrio e coordi-nazione.sabato 14 gennaio - Cenni di primosoccorso.Metodologia di gestione delle emergenze.

Durata del corsoIl corso è articolato in 10 incontri di unagiornata ciascuno, con lezioni teoriche,laboratori di anatomia e seminari tecnicicon l'utilizzo di supporti multimediali. Lelezioni si svolgono sempre di sabato, apartire da sabato 15 ottobre, con ca-denza settimanale. È necessario fre-quentarne almeno l'80% per poter ac-cedere all'esame di fine corso per con-seguire la certificazione. Orari- inizio lezioni ore 10- break di dieci minuti ore 11,30- pausa pranzo di 30 minuti ore 13- fine lezione ore 17.Dove: Milano, via De Amicis 17 e viaAchille Papa 22/b .Esame: Sabato 11 febbraio 2012, ore9.30 in via de Amicis, 17

PER MAGGIORI INFORMAZIONI CLICCA SU OGNI SINGOLA INIZIATIVA

www.professionefitness.com [email protected] tel 02/58112828

CORSI 1° livello

guarda il video

Promosso e organizzato in partnershipcon Uisp Lombardia, questo nuovo cor-so si sviluppa in 10 incontri e prevedeuna parte di tirocinio pratico (16 ore) dasvolgere in affiancamento a professioni-sti che operano in corsi per la grandeetà già attivi sul territorio milanese.

A chi è rivolto?Sia agli operatori che già lavorano nelsettore (istruttori, diplomati ISEF, laurea-ti in scienze motorie), sia a chi vuole in-traprendere questa attività professiona-le ex novo.

PROGRAMMA sabato 15 ottobre Il ruolo professionale dell’istruttore diattività motoria per la grande età.L’esperienza organizzativa e di metododell’Uisp: situazione attuale e prospettivefuture, opportunità di lavoro. L’Area per lagrande età e i rapporti con le istituzionicentrali e territoriali: Asl Amministrazionilocali. L’operatore dello sport per tutti:ruolo, opportunità, identità.L’anziano nella società moderna.Personalità e cicli di vita.Timori e aspet-tative dell’anziano verso il movimento.Principi di teoria della comunicazione edinamiche di gruppo.sabato 22 ottobre - Apparato loco-motore come insieme funzionale.Classificazione funzionale soggettisportivi, sedentari e metabolici.sabato 29 ottobre - Anatomia funzio-nale: apparato locomotore del se-dentario.Test e fix per soggetti sedentari e fragili. Motricità e invecchiamento: abilità e ca-pacità motorie. Cenni di patologie croni-che nell’anziano. Aspetti psicologici nel-le patologie dell’ invecchiamento.Evoluzione delle funzioni cognitive. sabato 05 novembre - Biomeccanicae fisica applicata del movimento (1) .Caratteristiche fisiche del movimentoumano. Leve applicate al movimento, in-tegrazione muscoli antagonisti sinergici.sabato 12 novembre - Biomeccanicae fisica applicata del movimento (2).Funzione motoria e di stabilizzazionedell’apparato locomotore.I cingoli muscolari pelvico e scapolare.sabato 26 novembre - Le asimmetrie,descrizione e gestione.

PER LA GRANDE ETÀCORSO DI BASE PER OPERATORI

IscrizioniQuanto costa: 400 euro entro il 31luglio; 440 euro entro il 31 agosto; 460euro entro il 30 settembre; 500 eurodopo il 30 settembre. + 30 euro diiscrizione alla scuola, validità annuale.Prezzi Iva inclusa.La quota è comprensiva di:- 30 euro di iscrizione alla scuola (validitàannuale)- accesso alle lezioni- materiale didattico, dispense ad ognilezione- esame per il conseguimento della cer-tificazione di Operatore per la grande età- nel caso la certificazione non vengaconseguita al primo esame è previstoun secondo esame gratuito alla ses-sione successiva.Modalità di pagamento- Versamento postale: Conto correntepostale n° 26993204 Intestato ad AleaEdizioni, via Sapeto, 5 20123 Milano- Bonifico bancario: CC 48054 intesta-to a: Alea Edizioni Banca Popolare diMilano Ag. 7Codice IBAN: IT 43 Q 05584 01607000000048054Inviare via fax al n°0258111116, o viamail a [email protected], la fotocopia della ricevuta delversamento con il nome dell´iniziativascelta e i dati personali completi di un re-capito telefonico e un'e-mail (codice fis-cale e/o partita IVA obbligatori).

Page 27: FitMed n°10-2011

www.professionefitness.com [email protected] tel 02/58112828

Il taping kinesiologico è utilizzato in am-bito sportivo prima, durante e dopo ilgesto atletico: prima, per preparare eprevenire e dopo per defaticare. Questatecnica innovativa si basa sulle naturalicapacità di “balance” del corpo, stimo-late dall’attivazione del sistema “neuro-muscolare” e “neuro-sensoriale”, sec-ondo i nuovi concetti di Neuroscienza. Ilmetodo scaturisce dalla scienza dellachinesiologia. Si tratta di una tecnicacorrettiva meccanica e/o sensoriale,che favorisce una migliore circolazionesanguigna e linfatica nell’area datrattare. Nella fase di recupero il tapingkinesiologico si applica per migliorare lacircolazione sanguigna e linfatica,ridurre l’eccesso di calore e disostanze chimiche presenti nei tes-suti, ridurre l’infiammazione. Il tapingkinesiologico mira a: azionare i sistemianalgesici endogeni; stimolare il sistemainibitore spinale e il sistema inibitore dis-cendente; correggere i problemi delle ar-ticolazioni; ridurre gli allineamenti impre-cisi causati da spasmi e muscoli accor-ciati; normalizzare il tono del muscolo el’anormalità di fascia delle articolazioni;migliorare il ROM.

A chi è rivolto?Laureati in Scienze Motorie, diplomatiISEF, studenti e personal trainer

PROGRAMMA12 novembre- Storia del taping kinesiologico,l’evoluzione dei materiali.- Generalità sui meccanismi di appli-cazione, tecniche base per l’appli-cazione del nastro.- Lo screening test; le controindicazioni- Le tecniche correttive: meccanica; lin-fatica; funzionale.- Applicazioni pratiche alla spalla.- Applicazioni pratiche per i principalimuscoli:1) arto superiore (deltoide, trapezio,

piccolo e grande rotondo, grande pet-torale, grande e piccolo romboide,tricipite brachiale, bicipite brachiale, bra-chioradiale, supinatore, pronatore roton-do, pronatore quadrato, pronatore lun-go, estensore lungo del pollice, esten-sore del dito mignolo;2) collo (scaleno anteriore e posteriore,sterno-cleido-mastoideo. Muscoli delcapo, lungo del collo.- Controindicazioni.- Domande e conclusioni.

13 novembre- Applicazioni pratiche per i principalimuscoli:3) tronco: gran dorsale, trapezio inferi-ore, retto addominale, obliquo addomi-nale interno ed esterno, diaframma, ileo,paravertebrali.4) arti inferiori: grande gluteo, medio epiccolo gluteo, tensore della fascia lata,sartorio, adduttori, piriforme, quadricip-ite del femore, posteriori della coscia,soleo e gastrocnemio, estensore lungodell’alluce, peronei, lungo estensore delpiede, flessore breve dell’alluce.5) zona lombare: sacro spinali, lom-bosacrali.- Applicazioni pratiche di correzione fun-zionale sportiva:a) spalla;b) polso;c) gomito;d) ginocchio;e) caviglia;f) colonna lombare e cervicale.- Discussione e prova pratica.Test di valutazione.

Durata del corsoIl corso è articolato in 2 giorni per un to-tale di 16 ore, il 12 e 13 novembre.Orari- inizio lezioni ore 9- pausa pranzo alle ore 13- inizio lezioni ore 14- fine lezione ore 18.Dove: Milano.

PER MAGGIORI INFORMAZIONI CLICCA SU OGNI SINGOLA INIZIATIVA

TAPING KINESIOLOGICO IN TRAUMATOLOGIA SPORTIVACON SPECIFICO RIFERIMENTO ALLA PREVENZIONE DEITRAUMI E DELLA FATICA, NELLA GESTIONE DELL'ATLETA INPALESTRA E IN CAMPO

MASTERCORSO DI DI FORMAZIONE PER L'APPLICAZIONE DEL

IscrizioniQuanto costa: 340 euro entro il 31luglio; 360 euro entro il 31 agosto; 380euro entro il 30 settembre; 400 eurodopo il 30 settembre. Prezzi Iva inclusa.La quota è comprensiva di:- 30 euro di iscrizione alla scuola (validitàannuale)- opuscolo informativo - 3 nastri elastici e un paio di forbici per leprove pratiche,- materiale informativo con trattamento dicasi clinici- attestato di partecipazioneModalità di pagamento- Versamento postale: Conto correntepostale n° 26993204 Intestato ad AleaEdizioni, via Sapeto, 5 20123 Milano- Bonifico bancario: CC 48054 intesta-to a: Alea Edizioni Banca Popolare diMilano Ag. 7Codice IBAN: IT 43 Q 05584 01607000000048054Inviare via fax al n°0258111116, o viamail a [email protected], la fotocopia della ricevuta delversamento con il nome dell´iniziativascelta e i dati personali completi di un re-capito telefonico e un'e-mail (codice fis-cale e/o partita IVA obbligatori).

guarda il video

Page 28: FitMed n°10-2011

- Indicazioni e controindicazioni.- Periodizzazione e finalità del mas-saggio sportivo.- Esame del paziente- Tecniche del massaggio- Trattamento del rachide cervicale,del tronco, del bacino e degli arti.

Durata del corsoIl corso è articolato in 3 incontri di unagiornata ciascuno, con lezioni teorichee pratiche. Le lezioni si svolgono sem-pre di sabato, nelle date:29 ottobre, 12 e 26 novembreOrari- inizio lezioni ore 10- break di dieci minuti ore 11,30- pausa pranzo di 30 minuti ore 13- fine lezione ore 17.

MASSAGGIO SPORTIVO Master di tre giorni, accessibile preferi-bilmente a personal trainer, diplomatiIsef e laureati in Scienze Motorie, fisiote-rapisti e medici. Questo master forniscetutte le conoscenze necessarie per otti-mizzare la prestazione attraverso il mas-saggio e per guidare l’atleta verso il pie-no recupero funzionale da eventi trau-matici acuti e cronici.

A chi è rivolto?Accessibile preferibilmente a personaltrainer, diplomati Isef e laureati in scien-ze motorie, fisioterapisti e medici.

PROGRAMMA- Aspetti fisiologici e meccanismod’azione del massaggio.

www.professionefitness.com [email protected] tel 02/58112828

master e stage PER MAGGIORI INFORMAZIONI CLICCA SU OGNI SINGOLA INIZIATIVA

VALUTAZIONE POSTURALESaper analizzare e comprendere la po-stura di un soggetto è la tappa obbliga-ta per elaborare un programma di alle-namento davvero “personal”. Con que-sto stage vi impadronirete di uno stru-mento pratico di grande accuratezza,con uno sguardo alla psicologia.

A chi è rivolto?A tutti gli operatori del settore fitness.Personal Trainer, Laureati in scienzemotorie, diplomati ISEF, Massofisiote-rapisti e istruttori di Fitness.

PROGRAMMA- Dal neonato all’anziano: la formazionee l’evoluzione delle curve rachidee.- La postura fisiologica del soggetto- Appoggio plantare ed effetti posturali.- Gli effetti del sistema muscolo-connet-tivale sull’apparato scheletrico.- Individuare le asimmetrie mediante lavalutazione posturale.- Contrazione, contrattura e retrazionemuscolare. I test.- Muscoli agonisti, antagonisti e sinergici.- Esercitazioni pratiche di gruppo.Dove e quando: Milano, sabato 23ottobreOrario: 10.00-13.00 e 14.00-17.00

IscrizioniQuanto costa: 90 euro entro il 31 luglio;120 euro entro il 31 agosto; 150 euroentro il 30 settembre; 180 euro dopo il 30settembre. Prezzi Iva inclusa.La quota è comprensiva di:- 30 euro di iscrizione alla scuola (validitàannuale)- attestato di partecipazione

IscrizioniQuanto costa: 320 euro entro il 31luglio; 350 euro entro il 31 agosto; 380euro entro il 30 settembre; 410 eurodopo il 30 settembre. Prezzi Iva inclusa.La quota è comprensiva di:- 30 euro di iscrizione alla scuola (validitàannuale)- materiale didattico- attestato di partecipazione

MASSAGGIO MIOFASCIALEQuesto stage di una giornata forniscetutte le conoscenze necessarie per ot-timizzare la prestazione attraverso ilmassaggio e per guidare l'atleta verso ilpieno recupero funzionale da eventitraumatici acuti e cronici.

A chi è rivolto?Accessibile preferibilmente a personaltrainer, diplomati Isef e laureati in scien-ze motorie, fisioterapisti e medici.

PROGRAMMA- Anatomia e topografia della fascia.- Fisiologia, patologia e sintomatolo-gia della fascia.- Tecniche di base, trattamentopreliminare, globale, segmentario.- Tecniche avanzate di detensiona-mento miofasciale, i punti trigger,tecniche profonde e traverse, tec-niche combinate.Dove e quando: Milano, sabato 5 no-vembreOrario: 10.00-13.00 e 14.00-17.00

COMPOSIZIONE CORPOREA eANTROPOPLICOMETRIAObiettivo della giornata di formazione èdi fornire i contenuti pratici e teorici dellamisurazione corporea. La valutazionedella composizione corporea è uno stru-mento utile per programmare e monito-rare il lavoro fisico e gli obiettivi. È ancheuno strumento di fidelizzazione perchéaiuta il personal trainer a instaurare unarelazione professionale di credibilità edefficienza con i propri assistiti.

A chi è rivolto?A tutti gli operatori del settore fitness.Personal Trainer, Laureati in scienzemotorie, diplomati ISEF, Massofisiote-rapisti e istruttori di Fitness.

PROGRAMMA- Cos’è l’antropoplicometria. - Procedura delle misurazioni plicome-triche; rilevazioni e descrizione dei puntidi repere per le pliche. - Rilevazioni e descrizione delle circonfe-renze. - Body Mass Index (BMI). Dove e quando: Milano, sabato 26 no-vembreOrario: 10.00-13.00 e 14.00-17.00

Page 29: FitMed n°10-2011

Il corso a distanza per operatore difitness metabolico permette di rag-giungere obiettivi operativi alta-mente specialistici, fornendo le ba-

si necessarie teoriche e pratiche perrealizzare percorsi motori personaliz-zati in sicurezza per la sindrome meta-bolica:- ipertensione e malattie cardiovascolari;- soprappeso e obesità;- diabete;- artrosi e osteoporosi.Il corso si sviluppa in un'opera com-posta da un volume + 8 DVD multime-diali con contributi tecnici:- audio mp3 con registrazioni e approfondimenti verbali;- video con filmati didattici e tecnici; - immagini a supporto dei testi;- testi con documenti interi o recensiti;- presentazioni con grafici e tabelle.ATTENZIONE: I DVD SONO FRUIBI-LI SOLO SU PERSONAL COMPU-TER E NON SU MACINTOSH

CONTENUTI

Strumenti tecnici• Accreditamento istituzionale: “attività motoria come prevenzione so-ciale”. • I soggetti metabolici: definizione delle principali parole chia-ve; sedentarismo e malnutrizione daeccesso, stili di vita. • Alfabetizzazione motoria, Fitnessmetabolico e Fitness terapia: tre livelliper un nuovo stile di vita.• Equilibrio funzionale, allenamentofunzionale: la grande gara della vitaquotidiana.• Fitness metabolico e diabete.• Fitness metabolico e obesità, so-vrappeso, anoressia e bulimia (strate-gie integrative nel centro fitness).• Fitness metabolico e ipertensione,malattie cardiovascolari.

• Fitness metabolico e apparato loco-motore: artrosi e osteoporosi.• Classificazione, approccio psicologi-co e fidelizzazione del soggetto meta-bolico.• Classificazione e approccio dei sog-getti sedentari, motori, sportivi, e ago-nisti.• Selezione e abstract della più recen-te bibliografia scientifica internazionalesul fitness metabolico. • Aspetti di marketing e gestionali: co-me si vende il fitness metabolico e conquali “pacchetti servizio”.• Formazione per lo staff di vendita: in-quadramento generale.

Step operativi • Inquadramento del soggetto eanamnesi metabolica: un metodo disicurezza per l'operatore e il soggettometabolico;• gli strumenti di misura: dai test tradi-zionali dello sport ai Fix metabolicispecifici; il tempo zero; • le misure sicure per la gestione deimetabolici;• strumenti di lavoro e unità motoriemetaboliche;• programmazione dell'attività motoria;• insegnamento dell'attività motoria;• strumenti di fidelizzazione: il passa-porto metabolico;

Esempi pratici Come strutturare le prime ore di lavorocon i soggetti metabolici;• monitoraggio e verifica dei risultati• Codice deontologico;• Manifesto del fitness metabolico.

L'apprendimento sarà supportatoda un servizio di assistenza on linee completato da una giornata diWorkshop tecnico, a scelta dellostudente, fra quelli proposti dallanostra Scuola di Forma-zione. Il ca-lendario delle giornate è consulta-

bile nelle pagine a seguire, sezioneSTAGE, oppure sul sito internet www.professionefitness.comChi volesse frequentare il CORSOPER OPERATORE DI FITNESS ME-TABOLICO CON LEZIONI FRONTA-LI, può consultare le pagine prece-denti, nella sezione CORSI.

Docente: Alessandro LanzaniQuanto costa: 720 euro Iva inclusa.La quota comprende: l'iscrizione allascuola, l'opera completa + 1Workshop tecnico + l'esame finale (aMilano) per conseguire la certificazio-ne. È possibile ottenere più certificazio-ni con la stessa opera: per qualsiasi ul-teriore informazione contattare la se-greteria corsi al numero 02.58112828o consultare il sito internet:www.professionefitness.comEsami: colloquio orale.

FITNESS METABOLICOOPERATORE DI

formazione a distanza

www.professionefitness.com [email protected] tel 02/58112828

-FITNESS-LEARNING

Page 30: FitMed n°10-2011

Quali evidenze dalla letteratura?

Allenamento e rehab

Negli ultimi anni la letteraturascientifica internazionale haraccomandato in modo crescentel’inserimento di “core stabilityexercises” nei programmi dicondizionamento sportivo.Attualmente le evidenzesull’argomento hanno chiaritodefinitivamente sia l’importante ruolodella “Core stability”, sia l’indirizzoprescrittivi, che dovrebbe esserepersonalizzato in relazione al tipo disport, alla fase del training e inrelazione agli obiettivi: preparazioneatletica, prevenzione, riabilitazione.

di Rosario D’Onofrio, Massimo Armeni, Cosimo Bruno [email protected]

CORE

STABILITY:

Page 31: FitMed n°10-2011

i bambini con paralisi cerebrale in-fantile. Oggi le evidenze internazio-nali indicano che gli esercizi sullaswiss ball hanno un’influenza:- sulla coordinazione neuromu-scolare - sulla stabilità posturale - sulla forza muscolare - sulla core stability, i “muscolidella parte centrale del corpo”, il cuicondizionamento è essenziale an-che nelle strategie di prevenzionedelle patologie a carico del cingolopelvico/arto inferiore. La co-attivazione dei muscoli deltronco è considerata necessaria perrealizzare una stabilità della colonnavertebrale, soprattutto durante ge-stualità tecniche e atletiche torsio-nali, aiutando a prevenire le lesio-ni del tratto lombare della colon-na vertebrale e degli arti inferiori,vista la correlazione evidenziata inletteratura tra restrizione di mobilitàdell’articolazione ileo-sacrale, posi-zione asimmetrica dell’anca e dolo-re anteriore del ginocchio.Risultati di studi a lungo terminesembrano indicare che esercizi at-ti al miglioramento della corestability possono ridurre l'inten-sità del dolore alla colonna lom-bare, alla cintura pelvica e preve-nire episodi di recidive. DanneelsLA, sull’autorevole EUR SpineJournal, afferma che esiste un ruo-lo di stabilizzazione globale dellaparte centrale del corpo, dato dal-l’insieme dei muscoli lombo-pelvicie non ricollegabile a una singolaespressività muscolare. CosìMarshall & Murphy minimizzanol’importanza dell'attività isolata delretto addominale (RA), rispetto allaglobalità degli interventi muscolari,nella stabilizzazione del cingolo pel-vico e della regione lombare; si pri-vilegia il concetto d’insieme, diequilibrio recettoriale della partecentrale del corpo che deve in-serirsi in un concetto di posturaneurofisiologico e non solo bio-meccanico. In contrasto, altri ricer-catori affermarono che, una voltamigliorata e ottimizzata l'attivazionedelle singole espressività muscolarilocali, si può procedere didattica-

Il controllo neuromuscolare è unafunzione complessa, che si inte-gra e si correla con il concetto di

postura. Entrambi sono il risultatodi un’elaborazione (a diversi livelliquali nuclei della base, cervelletto ecorteccia motoria) delle vie afferentivestibolari, visive, propriocettive,uditive, sotto l’attenta modulazionedel sistema tonico posturale. Il si-stema tonico posturale è un siste-ma cibernetico basato su intricatidispositivi di feedback e di feed-for-ward; potremmo definire la posturacome “una scansione coordinatadi informazioni neurofisiologi-che, che controllano tridimen-sionalmente il corpo nello spaziodurante la gestualità tecnicoatletica in una situazione di squi-librio costante”. Quando i recetto-ri dei diversi sistemi, compreso il si-stema vestibolare, subiscono un’al-terazione, uno scompenso, questaespressione posturale del corpo,nel suo linguaggio verticale di lottacostante contro la gravità, com-pensa con asimmetriche destruttu-razioni. Tutte le alterazioni del si-stema tonico posturale, legateall’attività recettoriale e a unacattiva integrazione da parte delSNC delle relative “informazio-ni”, comportano una perdita deirapporti armoniosi, nei tre pianidello spazio, tra i diversi elemen-ti scheletrici, sfociando inun’asimmetrica destrutturazionedelle meccaniche articolari e del-le sinergiche catene muscolari.

SWISS BALL E CORE STABILITY La swiss ball è proposta dalla lette-ratura internazionale per migliorarel’equilibrio, la propriocettività, la po-stura del corpo nei tre piani dellospazio. Questo ha portato a un in-cremento del suo utilizzo nei pro-grammi dedicati non solo all’allena-mento, riabilitazione e prevenzionedelle lesioni da sport, ma anchenelle strategie terapeutiche per pre-venire le cadute negli “anziani”. Ilprimo uso della “gym ball” o “fitball” è ricollegabile ai fisioterapisti,che la utilizzavano, sotto il nome di“pallone di Bobath”, per riabilitare

mente con l'interazione tra musco-li locali e globali, a una forma di po-tenziamento muscolare che deveessere impostata, secondo noi, at-traverso una modulazione dellaforza in una situazione stessa di di-sequilibrio. Tra l’altro dobbiamoanche considerare che esercizi supiani instabili provocano un in-cremento dell’attivazione EMGmuscolare, attraverso una co-contrazione dei muscoli dellaparete addominale e del trattolombare. Di riflesso si riscontra an-che un’importante e diversificataattività recettoriale che si esprimein un miglior controllo neuromu-scolare, stabilizzatore durante ge-stual i tà sport ive complesse.Questo, in sintesi, può spiegareperché un esercizio sulla swissball aiuta a decrementare il dolo-re in pazienti con lombalgia. Inquesto contesto, il muscolo traver-so dell’addome in atleti con lom-balgia cronica, sembra avere ilmaggior decremento dei livelli diforza. L'evidenza clinica suggeri-sce che la swiss ball può dare be-neficio terapeutico anche in pa-zienti non sportivi, sedentari, affettida lombalgia, semplicemente so-stituendo la classica e poco postu-rale “sedia da lavoro” dell’ufficio. Iltermine didattico per questa attivi-tà è “active sitting” ovvero “stareseduti attivamente” o meglio di-namicamente. La maggior partedegli autori raccomanda di sederesulla “palla” con i piedi appoggiatisul pavimento, le anche e ginoc-chia a un angolo di 90º di flessione.L’autore in un altro lavoro simileconsiglia questa “posologia tera-peutica”: un minimo di 20 minutidi attività sulla Swiss Ball ognigiorno per un’attività di riabilita-zione e prevenzione. Se la palla èusata come una “sedia”, si racco-manda comunque un approccioterapeutico graduale. Il pazientedeve essere istruito, secondoLarry G. Merritt, a sedere sullapalla per 2 minuti al giorno, incre-mentandone progressivamente iltempo. Alla fine di un percorso fat-to di otto settimane il paziente de-

Allenamento e rehab

Page 32: FitMed n°10-2011

Allenamento e rehab

ve essere capace di sedere sullaSwiss Ball per un minimo di 20 mi-nuti, senza nessuna sintomatologiaadattativa.Willardson J.M. ha proposto unarevisione critica della letteraturacorrente sul “core stability training”,in cui prescrive una serie di esercizi,ma soprattutto consiglia un precisoapproccio metodologico.1. Fase di preseason: mesociclistrutturati in esercizi con pesi liberida eseguirsi su una superficie sta-bile per incrementare i livelli di forzadel core. Questi esercizi sono spe-cifici e indicati, nella fase preparato-ria della stagione, per la stabilità deltratto addominale/lombare dellosportivo, a causa di livelli moderatidi instabilità e alti livelli di produzio-ne di forza. 2. Fase di post-season: esercizi

sulla swiss ball. Questo tipo di trai-ning, comportando azioni muscola-ri isometriche stabilizzanti, è racco-mandato con piccoli carichi e tem-pi di tensione lunghi. Esercizi definiti nel linguaggio inter-nazionale “balance board and sta-bility disc exercises”, effettuati incongiunzione con esercizi pliome-trici, sono prescritti per migliorare lacapacità propriocettiva e di balan-ce, riducendo la probabilità delle le-sioni agli arti inferiori, se effettuati inmaniera costante durante tutto ilperiodo della season.

SWISS BALL E FORZANella specificità delle evidenzescientifiche è possibile affermareche il prone bridge, eseguito suswiss ball, dia luogo a un incre-mento dell’attività EMG riferita alretto addominale e al muscoloobliquo esterno. Invece, il supinebridge eseguito con la swiss ball,non influenza il retto addominale ol'attività del muscolo obliquo ester-no. Il side bridge, se effettuato suswiss ball, produce un’attività EMGpiù alta nell’obliquo interno rispettoall’erettore spinale. È noto che l’utilizzo delle tavole in-stabili ha mostrato miglioramentisignificativi nella propriocezionedella caviglia e del ginocchio, cosìcome è ben dimostrato nella lette-ratura internazionale, che il loro uti-lizzo decrementa i fattori di rischiodelle lesioni da sport. Miglioramentisimili nella propriocezione articola-re sono stati documentati nelle“spalle instabili” dopo training riabi-litativi su un altro tipo di superficiinstabili: quelle gonfiabili. In altri importanti lavori sono statidocumentati aumenti nell'am-piezza del segnale EMG attra-verso esercizi effettuati su unasuperficie di appoggio instabilecomparata con una superficie diappoggio stabile, durante : - curl up exercises- trunk bridging exercises - potenziamento muscolare classi-co, con esercizi che includevanoesercizi di squat e di shoulderpress. In tutte queste condizioni, si

evidenziarono aumenti significa-tivi dei livelli di forza nelle eser-citazioni su superfici instabili.Gregory J. Lehman, sull’autore-vole Chiropractic AssociationClinic afferma che, effettuando unesercizio su una superficie instabi-le, “i piccoli muscoli lavorano piùintensamente per stabilizzare le ar-ticolazioni”. Sempre lo stesso au-tore fece effettuare a un gruppo diatleti, di età compresa tra i 23 e 28anni, dei “push up exercises” siasu panca stabile che con le manisu una swiss ball di diametro di cm65. In questo studio si evidenziòun’attività EMG statisticamente si-gnificativa nelle esercitazioni svoltesu swiss ball, riferita in particolarmodo al grande pettorale, gran-dissimo del dorso e muscoli obli-qui ed esterni. Di utile riscontro èopportuno evidenziare anche cheil tricipite e il retto addominale evi-denziarono un livello di attivazioneincrementale quando i push up fu-rono effettuati su swiss ball, sem-pre comparati con un esercizio supanca. L'attività media del mu-scolo tricipite aumentò:- del 22.2% della MVC (massimacontrazione volontaria) se l’eserci-zio fu eseguito su una panca - 43.1% della MVC quando push -up fu effettuato su una swiss ball.Un altro studio quantifica l'attivitàmuscolare del tronco, in 10 pa-zienti, durante:- squat sagittali- biceps curls - shoulder press- triceps extension.I training furono effettuati su unasuperficie stabile e una instabilegonfiata (BOSU Balance Trainer).Si evidenziò un aumento significa-tivo nell’attività del muscolo eretto-re spinale inferiore durante losquat effettuato su superficie in-stabile (26.58% MVC) contro unasuperficie stabile (19.6% MVC). L’esercizio bench press eseguitosu swiss ball mostrò, in un altrostudio, aumenti assoluti dei valoridi forza pari all’11% MVC, se com-parati con lo stesso esercizio ese-guito su piano stabile.

Page 33: FitMed n°10-2011

Sempre a proposito di bench presssu swiss ball, un lavoro del 2006 diMarshall studiò 14 soggetti che ef-fettuarono ripetizioni concentricheed eccentriche effettuate su en-trambi i piani stabili e instabili conun identico carico, pari al 60% del-la FMT. Si evidenziò un incrementodei livelli di forza del deltoide e degliaddominali quando gli esercizi tipobench press venivano effettuati suswiss ball. Sekendiz B. in uno studio recenteha investigato gli effetti della swissball su persone sedentarie. Il trai-ning, della durata di 45 minuti, 3 vol-te la settimana per 12 settimane,mirava al potenziamento dellacore con esercizi per gli estenso-ri e i flessori del tronco, e sul po-tenziamento del quadricipite edegli ischio crurali.Risultati dell'analisi pre e post trai-ning evidenziarono significativi in-crementi in:1) test isocinetici di forza pre e posttraining quadricipite/ischio crurali(Biodex Isokinetic Dynamometer);2) resistenza addominale (curl uptest)3) low back muscular endurance(Sorensen test - modificato);4) resistenza dell'arto inferiore(squat test);5) lower back flessibility (sit and re-

ach test).

CONCLUSIONI L'utilizzo di palle gonfiabili tiposwiss ball e gym ball è un interes-sante mezzo per migliorare il con-trollo neuromuscolare e i livelli diforza all’interno dei programmi diallenamento e di riabilitazione.Attuali orientamenti scientifici evi-denziano come esercizi atti a mi-gliorare la forza, se effettuati suswiss ball e quindi su una superfi-cie instabile, offrono un maggior in-cremento dell’attività EMG e unmaggior coinvolgimento della corestability, con successivi aumenti si-gnificativi dell'equilibrio dinamicodell'atleta e dell’espressività atleti-ca torsionale. Gli esercizi su panca stabile sono,oggi, difesi in letteratura, in quantooffrono un equilibrio eccellente tracontrollo dell’attività muscolare eminore stress sulla colonna lomba-re, cosa che non può essere so-stenuta per la maggioranza diesercizi che incorporano l'uso diswiss ball. In conclusione, i risultatidelle ricerche condotte in questoarticolo sono confortati dalla vastaproduzione di studi riguardanti gliaggiustamenti posturali anticipato-ri, e in particolare quelli riguardantisituazioni di instabilità provocate

da impulsi neuromotori generati inposizione seduta, rispecchiandoquindi l’eccellente lavoro di “insta-bilità funzionale” riproducibile suswiss ball.Di notevole importanza per il lavorosu swiss ball particolarmente in po-sizione seduta è il ruolo del dia-framma toracico, unico “muscoloconnettivo” che in espirazione ri-sulta essere al servizio dello sche-ma posturale in condizioni non di-sfunzionali, la cui meccanica è no-tevolmente influenzata da condi-zioni di ortostatismo, sitting o cli-nostatismo.

REFERENCE 1. Hodges PW, Moseley GL. Pain and mo-tor control of the lumbopelvic region: ef-fect and possible mechanisms. ElectromKines. 2003;13:361–370.2. Scoppa F. Posturologia dalla dinamicanon lineare alla trandiscilinarietà . oto-neurologia 2000 ; 15, 2003 settembre–dicembre 28 -473. Scoppa F. Posturologia il modello neu-rofisiologico, il modelo biomeccanico, ilmodello psicosomatico. otoneurologia2000 ; 9,3 -13 20024. D’Onofrio R . Whiplash sport jniury,Stato dell’arte e meccanismi di procedu-ra . A review –tesi master 1° in posturo-logia Università degli studi di Roma la sa-pienza

Allenamento e rehab

Page 34: FitMed n°10-2011

5. D’Onofrio R., Manzi V., D’Ottavio S.Whiplash –type soccer injury -Notiziariodel settore tecnico FIGC; 2007 3, 40-496. Rasmussen-Barr E, Nilsson-Wikmar ,Arvidsson I. Stabilizing training compa-red with manual treatment in sub-acuteand chronic low-back pain. Man Ther.2003;8:233–241.7. Danneels LA, Coorevits PL, Cools AM,Vanderstraeten GG, Cambier DC,Witvrouw EE, De Cuyper HJ. Differencesin electromyographic activity in multifi-dus muscle and the iliocostalis lumbo-rum between healthy subjects and pa-tients with subacute and chronic lowback pain. Eur Spine J. 2002;8. Marshall PW, Murphy BA. Core stabilityexercises on and off a Swiss ball. ArchPhys Med Rehabil. 2005;86:242–249.9. Hodges PW, Moseley GL. Pain and mo-tor control of the lumbopelvic region: ef-fect and possible mechanisms. JElectrom Kines. 2003;13:361–370.

10. Gill KP, Callaghan MJ. The measure-ment of lumbar proprioception in indivi-duals with and without low back pain.Spine. 1998 Feb;23(3):371–377.11. Merritt, L. Gym Ball Exercise For LowBack Pain. Tabor View Publishing; 2004.p. 13. Creager, C. Executive PhysicalTherapy. 1994. Theraputic ExerciseUsing the Gym Ball; pp. 2–3.12. Gregory J Lehman , Trish Gordon , JoLangley , Patricia Pemrose and SaraTregaskis Replacing a Swiss ball for anexercise bench causes variable changesin trunk muscle activity during upperlimb strength exercises DynamicMedicine 2005, 4:613. Willardson JM.Core stability training:applications to sports conditioning pro-grams J Strength Cond Res. 2007Aug;21(3):979-85.14. Lehman GJ, Hoda W, Oliver S. Trunkmuscle activity during bridging exerciseson and off a Swiss ball. Chiropr Osteopat.

2005; Jul 30:13:14.15. Marshall PW, Murphy BA. Core stabi-lity exercises on and off a Swiss ball.Arch Phys Med Rehabil. 2005;86(2):242–9.16. Anderson K, Behm DG. Trunk muscleactivity increases with unstable squatmovements. Canadian Journal ofApplied Physiology 2005; 30:33–45.17. Gregory J Lehman, MSc, DC* An un-stable support surface is not a sufficientcondition for increases in muscle activityduring rehabilitation exercise J CanChiropr Assoc 2007; 51(3)18. Spina A, Lehman GJ. Trunk muscleactivity during various resistance exerci-ses performed on the ground and on BO-SU Balance Trainer. UnpublishedResident Research Project 2006.19. Marshall PW, Murphy BA Increaseddeltoid and abdominal muscle activityduring Swiss ball bench press. J StrengthCond Res. 2006 Nov;20(4):745-50

COSIMO BRUNO

Specializzato in Fisioterapia dello sportpresso l’Università di Nizza e perfezio-natosi presso l’Università di Fukuoka(Giappone) ha introdotto in Italia nel1989 il Metodo McKenzie per la curadella lombalgia e cervicalgia. Nel 1998ha introdotto in Italia e diffuso inEuropa, in qualità di Head Instructor, ilKinesio Taping. Ha partecipato come fi-sioterapista alle Olimpiadi di Atene(2004), Torino (2006) e Vancouver(2010); al Campionato del MondoUniversitario di Rugby con la nazionaleSpagnola; al Campionato del mondo diArti marziali WTKA, e a Garmisch(Germania) con la Nazionale Argentina,in occasione del FIS Alpine World SkiCham-pionship. È esperto in MeridiLineTherapy System (sistema di valutazionetramite il movimento e trattamento deimeridiani), in Taping e ha sviluppato unsuo metodo denominato Fascia Taping.

MASSIMO ARMENIM.F.S., A.C.S.M., R.C.S.T.®

Fisiologo dell'esercizio fisico, èExecutive Director di StillPoint, centrodedicato al management del dolorecronico attraverso la pratica di disci-pline manuali alternative, nonché cen-tro studi di alta formazione. Docente ecollaboratore ISSA Italia e docentepresso lo Still Osteopathic Institute,nonchè responsabile del settore ricer-ca presso l'Accademia Italiana TerapiaOsteopa-tico Posturale, è autore dinumerose pubblicazioni inerentil'esercizio fisico e la postura, con par-ticolare interesse all'aspetto neurolo-gico funzionale. Specializzazioni:Osteopatia Posturale, KinesiologiaAvanzata, Terapia CraniosacraleBiodinamica, Posturolo-gia Clinica,NeuroPostural AdjustmentTechnique®

GLI AUTORI

ROSARIO D’ONOFRIO

Dottore fisioterapista, diplomatoISEF, Master in Posturologia pressol’Università La Sapienza di Roma, èstato fisioterapista della NazionaleItaliana di Pallamano Senior A ma-schile e della Nazionale Italiana diBasket Femmini le senior A.Preparatore atletico e allenatore, èresponsabile recupero atleti infortu-nati della SS Calcio Napoli. Ha pub-blicato a oggi oltre 143 lavori scien-tifici, su riviste nazionali di interessespecifico nel campo della rieduca-zione e riabilitazione dello sport edella preparazione atletica; su que-sti stessi temi ha relazionato a oltre57 Congressi Nazional i e a 13Congressi Regionali, come “InvitedLecture”.

Allenamento e rehab

Page 35: FitMed n°10-2011

W W W . P R O F E S S I O N E F I T N E S S . C O Mo r d i n i l i b r i @ p r o f e s s i o n e f i t n e s s . c o m

info & ordini • Professione Fitness • tel. 0258112828 • fax 0258111116

UN LIBRO PRATICO, CHIARO, SINTETICO E FACILMENTECOMPRENSIBILE, CORREDATO DA OLTRE 500 ILLUSTRAZIONIA COLORI PER REALIZZARE IL BENDAGGIO NEUROMUSCO-LARE NELLO SPORT DI TUTTI I GIORNI. UNO STRUMENTOFONDAMENTALE PER I PROFESSIONISTI CHE LAVORANONELLA RIABILITAZIONE FUNZIONALE, PREVENZIONE ETRATTAMENTO DEGLI INFORTUNI SPORTIVI.

Il taping kinesiologico èuna tecnica per migliorarela limitata mobilitàarticolare e stabilizzarel'attività muscolare,contribuendo a produrreuna “modulazione” deltono. Questo manualefornisce gli elementinecessari per realizzare lepiù svariate applicazionispecifiche per i traumisportivi e aiuta a fornire lecompetenze necessarieper svolgere la correttaapplicazione delbendaggio in una visioneneuromuscolare.Ogni singola patologia dasport è introdotta con unabreve presentazione, perfornire una visioned’insieme più completa enon riduttiva al solobendaggio. Sono quindiillustrati, con diversiesempi pratici, i tre diversiapprocci nellatraumatologia sportiva e letecniche applicative: nellafase di fisioterapia, diriabilitazione agonistica edi competizione.

ROSARIO BELLIA EFRANCISCO SELVAASSOCIAZIONE ITALIANA TAPINGKINESIOLOGICO®

PREZZO 60,00 EUROPAGINE 218ALEA EDIZIONIMARZO 2011

Page 36: FitMed n°10-2011

PARKINSON E PALESTRA:

CONNUBIO POSSIBILE?

Prevenzione e salute

ALESSANDRO PALAZZOLO

Massofisioterapista, istruttore, personaltrainer ed esperto di preparazione fisicaCONI, ha un passato di atleta agonistaprima nel nuoto e poi nella pallacanestro.Attualmente lavora comemassofisioterapista e preparatore atleticodi squadre di calcio e società natatorienella provincia di Varese. In particolare, èpreparatore atletico personale Paolo Villa(Nazionale maggiore FIN, GS Esercito) epreparatore atletico personale di NicolòOssola (Nazionale maggiore FIN, GSGuardia Forestale). Docente al corsonazionale itinerante di altaspecializzazione nuoto di fondo in acquelibere "La preparazione fisica nel nuoto difondo", è titolare dello studioprofessionale "Punto Salute - Recuperofisico e attività motorie" di Gallarate (VA).

Professionisti del fitness,aggiornati e preparati,possono essere figure disupporto al riabilitatore eimportantissime perpresenza, conoscenza estimolo allo svolgimentocostante della preziosa attivitàfisica. Una buona funzionalitàdell’apparato locomotorepermetterà di affrontaremeglio la cronicità el’evoluzione della patologia,limitando i molteplici problemifisici e, infondendo morale,quella depressione spessofiglia della dipendenza daaltre persone.

di Alessandro Palazzolo [email protected]

Page 37: FitMed n°10-2011

(medici e fisioterapisti) consenten-do di affrontare al meglio le quoti-diane difficoltà annesse alla malat-tia. Una buona funzionalità dell’ap-parato locomotore permetterà diaffrontare meglio la cronicità el’evoluzione della patologia, limitan-do i molteplici problemi fisici e, in-fondendo morale, quella depressio-ne spesso figlia della dipendenzada altre persone.

ORGANIZZARE IL LAVORO IN PA-LESTRAUn soggetto affetto da PD è sem-pre sotto stretto controllo multipro-fessionale per il monitoraggio del-l’evoluzione della malattia e deglieffetti del trattamento farmacologi-co e riabilitativo: è sulla base delleindicazioni di questo “team” cheopera il personal trainer, andando aproporre lavori ed esercitazioni chesono il risultato di un’attenta e pre-cisa valutazione del soggetto.L’operatore motorio non puòprescindere dalle indicazioni del-le figure sanitarie specialiste. Findai primi segnali della malattia unpercorso fisico mirato ha l’obiettivodi favorire la coordinazione,l’equilibrio, il trofismo e la ridu-zione degli accorciamenti mu-scolari, rappresentando un vali-do supporto alla terapia farma-cologia e riabilitativa. Le figuremedico-sanitarie tendono a inco-raggiare l’intraprendenza di sportcadenzati da un ritmo come ladanza, il nuoto, il ciclismo e lacorsa, in grado di donare un mixtra coordinazione, elasticità mu-scolo-tendinea, equilibrio e forzamuscolare. Valutare la predisposi-zione di spazi separati adibiti allosvolgimento di questa tipologia diattività contribuisce a evitare pro-blematiche correlate all’emotività,causa di vistosi cali di concentra-zione e di accentuazione di alcunisintomi quali il tremore. I programmi devono essere svilup-pati in base alle specifiche carat-teristiche del soggetto, tenendoin considerazione l’età spessoavanzata che potrebbe condiziona-re l’educazione motoria a causa

Il morbo di Parkinson è una pa-tologia neurodegenerativa, condecorso cronico, progressivo e

attualmente irreversibile. Rappre-senta la causa principale di disabili-tà neurologica e la seconda più dif-fusa dopo il morbo di Alzheimer. Isintomi più evidenti sono spessoinizialmente asimmetrici, caratteriz-zati dalla comparsa graduale di tre-more a riposo, rigidità, bradicinesia,instabilità posturale e camptocor-mia con disturbi dell’equilibrio. Lalentezza dei movimenti è evidente,per esempio, nel vestirsi, nel girarsinel letto o nello scendere dall’auto;l’instabilità posturale provoca unatteggiamento curvo con arti su-periori mantenuti vicino al troncoflessi e ginocchia anch’esse flesse;il deficit dell’equilibrio è favoritodall’ipotono della muscolaturaaddominale e paravertebrale,mentre quello a carico della de-ambulazione è il risultato diun’insufficiente funzionalità delcingolo pelvico e dell’ipotrofi-smo muscolare degli arti inferio-ri. Le funzioni intellettive sono intat-te, i movimenti involontari progres-sivamente limitati portano invece aprecoce perdita di autonomia.A seguito di un opportuno percorsoriabilitativo, i sanitari ribadiscono lanecessità di svolgere programmi diesercizi con continuità; la costan-za di applicazione risulta fonda-mentale a causa della scarsa ca-pacità di mantenimento nel tem-po degli effetti ottenuti. Non è ca-suale il fatto che tutte le associazio-ni di malati di Parkinson siano auto-ri di libri, manuali e supporti videoinerenti alle corrette modalità diesecuzione di esercizi specifici.Professionisti del fitness, aggior-nati e preparati, possono esserefigure di supporto al riabilitatoree importantissime per presenza,conoscenza e stimolo allo svol-gimento costante della preziosaattività fisica. La funzione primariadello staff di un centro motorio nonè certo sostituirsi alle figure sanita-rie dedite alla riabilitazione, maquella di operare in sinergia con leprofessioni specifiche del settore

della non rara concomitanza di pa-tologie muscolo-scheletriche, re-spiratorie o cardio-respiratorie. Èmolto frequente la necessità diesercizi da svolgere seduti, cheportino alla stimolazione di equi-librio e coordinazione dei movi-menti e che si relazionino allaquotidianità infondendo senso diautonomia. In linea generale la ne-cessità di contrastare/prevenire larigidità porta a lavorare sulla mobi-lizzazione attiva e passiva dellearticolazioni, svincolando i cin-goli (rotazione opposta di quellopelvico rispetto a quello scapolare),ed effettuando esercizi di respira-zione isolati, oppure abbinati al mo-vimento articolare. I movimenti diprecisione, corrotti soprattutto daltremore, sono stimolati dalla simu-lazione della scrittura, dallo sposta-mento di piccoli oggetti o dalla pra-tica di attività alternative come ilTai Chi o lo Yoga. Il miglioramen-to dell’equilibrio viene ricercatoattraverso la proposta di cambidi direzione, stop improvvisi, ri-partenze e camminate laterali.La postura dipende principalmentedalla forza di gravità e delle annes-se reazioni del sistema muscolare.Le informazioni ricevute dai recet-tori permettono al sistema nervosocentrale di mantenere il corpo, conun minimo di oscillazione, in unaposizione fissa nell’ambiente attra-verso specifiche contrazioni mu-scolari. Nel caso di un parkinsonia-no, questa oscillazione tende adamplificarsi con l’evoluzione dellamalattia e lo scambio di informazio-ni tra recettori e cervello sembranon avvenga in tempo reale, invian-do ai muscoli un segnale di corre-zione ritardato. Le esercitazionipropriocettive rivestono quindiun ruolo di particolare importan-za nella prevenzione delle fre-quenti cadute che rischiano di ag-gravare le condizioni di salute ge-nerale e il livello di invalidità. I rifles-si posturali sono compromessi dal-la progressione della patologia e lostimolo dei nostri recettori è impre-scindibile da un contesto di preven-zione globale. Studi recenti hanno

Prevenzione e salute

Page 38: FitMed n°10-2011

dato indicazioni molto favorevoli ri-guardo l’utilizzo del tapis roulante dei positivi effetti ottenuti du-rante la deambulazione come ilcontrollo della lunghezza delpasso, la sicurezza dell’andatu-ra, il movimento degli arti supe-riori che oscillano in preciso rap-porto con quelli inferiori e il ten-tativo di ripristino del correttoappoggio del piede sovraccari-cato anteriormente a causa deltipico sbilanciamento posturale.Un caso particolare da affrontarepotrebbe essere il cosiddetto “ef-fetto freezing”, detto anche acine-sia paradossa o blocco motorio.Caratterizzato dall’impossibilità diiniziare movimenti volontari, inprimis la deambulazione, può verifi-carsi nell’attraversare passaggi (co-me sulla soglia di una porta), o du-rante i cambi di direzione. In questicasi i terapisti ricorrono, general-mente, a espedienti come indivi-duare un punto lontano tentando diraggiungerlo, o infondendo piccoleoscillazioni laterali favorendo il sol-levamento dei piedi, oppure effet-tuando il primo passo marciandocome un soldato. I movimenti invo-lontari, ormai malfunzionanti, sonosostituiti da un comando volonta-rio. In palestra si presenta solita-mente colui che, a seguito di un

programma riabilitativo avviato, hatrovato il metodo a lui più congenia-le nel contrastare gli episodi di free-zing. Il mantenimento dell’auto-nomia di base deve essere prio-ritario: le esercitazioni a tale sco-po sono fondamentali per il pro-lungamento dell’indipendenzaquotidiana. Un esempio è il pas-saggio dalla posizione in decubitoprono o supino a quella seduta e inpiedi, la simulazione nel sedersi erialzarsi da una sedia, o salire escendere da un automobile.

CONCLUSIONIÈ ormai accertata la rilevanza di unsistematico ricondizionamento almovimento ai fini di un rallenta-mento del decorso patologico,considerando il miglioramento del-la funzione motoria come preventi-vo più che terapeutico.Confermata l’efficacia del tratta-mento, il mantenimento nell’aderireal programma di esercizi permettedi non perdere quanto acquisito;una migliore forma fisica garanti-sce una corretta funzionalità artico-lare e muscolare, concedendo la ri-duzione di alcuni sintomi primari edi altri secondari quali stipsi, ulcereda decubito, osteoporosi e trom-bosi venose. È fondamentale sti-molare l’utilizzo continuo del

Prevenzione e salute

corpo, uscire di casa e non iso-larsi, rendersi conto dei propri li-miti e delle proprie capacità, masoprattutto delle esperienze an-cora in grado di vivere, senzanegarsi attività e divertimenti. Ilpersonal trainer può essere parteintegrante di quel gruppo di pro-fessionisti che aiutano a contrasta-re i l imiti imposti dal morbo diParkinson e consentire una condi-zione di vita il più vicino possibilealla normalità. Obiettivo prioritario èil miglioramento della qualità di vitacorrelata alla salute: meglio ci sisente, minori sono le richieste difarmaci e conseguenti effetti colla-terali. L’approccio spazia in piùcampi, da quello motorio a quelloemozionale e motivazionale, senzamai dimenticare che, dietro asintomi ben visibili, si nascondo-no ansie, paure e difficoltà di vi-ta correlate alla mancanza di au-tonomia. Preparazione, professio-nalità e sensibilità devono esseresempre garantite; il ritorno umanosarà enorme.

BIBLIOGRAFIA- Malattie neurologiche, McGraw Hill.- Morbo di Parkinson, John M.S. Pearce,The British Medical Association.- Guida alla malattia di Parkinson, Ass.Italiana Parkinsoniani.

Page 39: FitMed n°10-2011

CON LINK DI APPROFONDIMENTONEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS

Questo il titolo del convegno che si svolgerà domenica 16ottobre 2011 a Pavia, Aula Magna Collegio Ghislieri.Patrocinato dal CONI, Comune di Pavia, Provincia di Paviae dal Corso di laurea in Scienze Motorie, sarà riconosciutoun credito agli studenti che parteciperanno anche alla solasessione del mattino. Nel pomeriggio, infatti, è in program-ma un workshop a pagamento (30 euro) dal titolo “La rela-zione efficace”, a cura di “Atlantide Promotori del ben-es-sere”. Quanto ricevuto sarà completamente donato in be-neficienza ad associazioni collegate agli atleti ospiti. La par-tecipazione al convegno è un’ottima opportunità per incon-trare personalmente atleti di fama internazionale e profes-sionisti di spessore:Monique Van Der Vorst, olandese, argento su Handybike;

Salvatore Cimmino, che detiene il record italiano di traversata della manica;Beatrice Vio, giovane promessa della scherma; Pia Pullici, insegnante di educazione fisica e terapista della riabilitazione, si occupa di sport e disabilità dal 1960. Moderatore sarà Claudio Arrigoni, della Gazzetta dello Sport.www.ideablu.com

I VALORI DELLO SPORT OLTRE LA DISABILITÀ

L’energia consumata da elettricità, combustibili e acqua nei centri be-nessere e nelle spa pesa in una percentuale che spazia fra il 5% e il10% del fatturato: la terza voce di spesa, dopo i costi di personale eaffitto, che incide pesantemente sui ricavi. GetFIT, leader nel mercatodel fitness e benessere con 13 club e 35.000 soci, punta sull’efficien-za energetica, mettendo in pratica, attraverso un approccio ecoso-stenibile, la sua “filosofia del benessere consapevole”. Il centro di viaMeda a Milano installerà un impianto di cogenerazione a turbina oilfree ad alto rendimento, tecnologia all’avanguardia frutto di un bre-vetto della società americana Capstone Turbine Corp. L’impianto,che commissionato da IBT Group, sarà costituito da due microturbi-ne che non necessitano cioè di olio lubrificante o liquidi refrigeranti.Queste caratteristiche uniche consentono emissioni in atmosferaestremamente ridotte, tali da rispettare anche le più stringenti pre-scrizioni in tema di CO2, come quelle in vigore in Lombardia nelle zo-ne centrali di Milano dove si trovano molti dei centri GetFIT. Produrreinsieme elettricità e calore direttamente presso l’utenza, grazie all’im-pianto di cogenerazione, comporta i seguenti vantaggi: - risparmio di energia primaria nell’ordine del 30-35%;- salvaguardia dell’ambiente con notevole riduzione delle emissioni di

CO2 in atmosfera;- azzeramento delle perdite di distribuzione (sia il calore che l’energia elettrica, essendo utilizzati in loco, con-sentono di limitare le perdite dovute al trasporto dell’energia); - basso impatto ambientale (ingombro modesto e limitazione della posa di linee elettriche interrate o tralicci, aparità di risultati con le centrali tradizionali);- risparmio sui costi di gestione (ridotti oneri di manutenzione, elevata automazione e possibilità di monitorare inremoto i parametri tecnici).www.ibtgroup.it www.getfit.it

BENESSERE ECOSOSTENIBILE

Page 40: FitMed n°10-2011

CON LINK DI APPROFONDIMENTONEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWSS

Scuola in movimento è un programma dell’Ufficio dellaConfederazione svizzera per lo sport UFSPO, il cui compito princi-pale è promuovere lo sport ed elaborare una politica dello sportche poi contribuisce ad attuare. Questa iniziativa, nata nel 2005,vuole motivare classi e scuole in tutta la Svizzera a fare movimentotutti i giorni e a integrare l'attività fisica nella quotidianità, oltre all'educazione fisica scolastica obbligatoria. Ci sipuò muovere dappertutto: in aula, in cortile, lungo il tragitto fra casa e scuola, durante gli intervalli prima e dopole lezioni o facendo i compiti a casa. Oltre ai benefici ormai riconosciuti e validati dalla letteratura scientifica inter-nazionale, alcune ricerche mostrano in maniera evidente quello che movimento e sport a scuola possono fare:programmi di intervento motorio hanno effetti positivi su capacità di concentrazione (Shephard, 1997), memoria(Kubesch, 2004), irrorazione sanguigna del cervello (Hollmann et al., 2002) e sul clima dell’apprendimento(Breihecker, 2000). Grazie a essi, inoltre, bambini e giovani modificano anche il comportamento nel tempo libero,si muovono di più e trascorrono meno tempo davanti alla televisione (Dobbins, 2009). La scuola introduce più movimento nella cultura dell’insegnamento e accompagna l’apprendimento con il movi-mento, contribuendo alla buona riuscita delle attività scolastiche; offre lo spazio necessario per movimento, gio-co e sport e ne fa quindi elementi essenziali della cultura della scuola: “il corpo è più di un semplice sostegno perla testa, e a scuola abbiamo a che fare appunto non con la sola testa, ma con un essere umano nel suo com-plesso” (Phüse, 2004). Il modello della scuola in movimento è stato concepito in base a criteri temporali (prima odopo la scuola) e strutturali (a scuola o in classe). In classe l’insegnamento in movimento sfrutta l’effetto positivodel movimento ai fini dell’apprendimento, rifacendosi a principi antropologici (movimento come costante basilaredel comportamento umano), principi fisiologici (movimento come mezzo per ottimizzare processi psichici e socia-li), principi didattici (movimento come mezzo per arrivare alla ritmizzazione). Movimento e sport, inoltre, sono te-mi particolarmente indicati per un insegnamento trasversale e interdisciplinare (fisica, biologia, matematica, mu-sica…). I compiti a casa sono elementi fissi del processo di apprendimento: le consegne motorie da svolgere acasa sono ideali per motivare gli allievi a fare del movimento anche al di fuori della scuola, contribuiscono a mi-gliorare le prestazioni scolastiche, possono essere collegate a tutte le materie e fanno accettare di buon grado icompiti a casa. Esempi:- consegne motorie impegnative (per esempio di giocoleria)- fare i compiti a casa stando in movimento (leggere stando in equilibrio su una gamba ecc.)

In concreto, come possono i docenti integrare il movimentonell’attività quotidiana senza intralciare il normale andamen-to delle lezioni? Il programma “scuola in movimento” offreotto moduli per fare movimento e uno accessorio dedicatoall’alimentazione, tutti presentati sotto forma di set di carte.Le attività previste sono svolte per almeno un trimestre,mentre il modulo sull’alimentazione può essere utilizzato inmodo continuativo per sensibilizzare i ragazzi. Le classi e lescuole iscritte ricevono gratuitamente un opuscolo informa-tivo, i set di carte dei moduli scelti e il materiale per fare mo-vimento a scuola. Le idee proposte nei set di carte possonoessere attuate facilmente: gli esercizi non richiedono unapreparazione particolare, non è necessario andare in pale-

stra o indossare indumenti sportivi e ogni classe o scuola può svolgere l’attività fisica sulla base dei propri biso-gni e desideri: in base al modulo sono disponibili set di carte adeguati ai vari livelli, dalla scuola dell’infanzia allemedie. Opuscolo informativo, set di carte e materiale per svolgere le attività proposte sono messi a disposizionegratuitamente. Con l’iscrizione ci si impegna a svolgere il programma almeno per un trimestre.

www.scuolainmovimento.chhttp://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-ff572abe-dd33-4e59-b8ca-fe428c1bf13d.html

IL CORPO È PIÙ DI UN SOSTEGNOPER LA TESTA

guarda il video

Page 41: FitMed n°10-2011

ALLENAMENTO ESTETICO

Rivolto a quanti vogliono program-mare un’attività finalizzata al miglio-ramento dell’aspetto, fornisce metodid’allenamento, suggerimenti alimen-tari e di postura, consigli estetici.Ogni nozione è basata su uno studioapprofondito e sul continuo confrontocon l’applicazione pratica.

Roberto TarulloAlea Edizioni 2001pag. 160 Euro 24

MANUALE DI CARDIOFITNESSIl volume tratta in modo approfonditoil cardiofitness nei suoi diversi aspet-ti: dall’anatomia e fisiologia, ai meta-bolismi energetici e alla biomeccani-ca muscolare, per poi addentrarsinello specifico del training cardiova-scolare. Abbraccia l’attività indoor eoutdoor, l’utilizzo dei simulatori aero-bici e il monitoraggio della frequenzacardiaca.

Giulio Sergio Roi Alea Edizioni 2004 pag. 238 - Euro 35

STRETCHING

Non più allungamento muscolare, mamiglioramento della mobilità di tuttele componenti dell’apparato locomo-tore. Partendo da questa convinzionegli autori riprendono i principi teoricidello stretching, propongono test divalutazione e una lunga serie di eser-cizi suddivisi per attività sportiva.

Francesco Capobianco Alessandro Lanzani,Alea Edizioni - pag. 224 Euro 21

FITNESS & BODY BUILDING

La terza edizione, completamenteaggiornata, del libro che ha formatointere generazioni di professionisti delfitness. Dall’anatomia funzionale del-l’apparato locomotore alla fisiologiamuscolare, fino alla biomeccanica degliesercizi; in questo volume il futuroistruttore troverà tutte le nozioni indi-spensabili, arricchite di 120 disegni eoltre 400 foto a colori.

Alessandro Lanzani Alea Edizioni 2004 pag. 360 - Euro 45

CROSS FITNESS TRAINING

I “grandi classici” del training (allena-mento con i pesi, corsa, bicicletta enuoto), integrati a esercizi specifici dellachinesiologia rieducativa, costituisconoun unico programma articolato, che sti-mola tutte le qualità motorie. Un pro-gramma di allenamento incrociato, fina-lizzato al fitness e adattabile a qualsiasisoggetto. Completo di tabelle e immagi-ni esplicative degli esercizi proposti.

Davide TraversoAlea Edizioni 2010 pag. 144 - Euro 21

99 ESERCIZI ADDOMINALI

Il volume è utile per comprendere afondo l’anatomia, la funzione e la cine-siologia dei muscoli addominali e perimparare a valutare la loro forza. In più,un’interessante classificazione degliesercizi e un intero capitolo dedicatoagli errori di esecuzione.

Giulio Sergio Roi e Rachele Groppi Alea Edizioni 2001 pag. 128 - Euro 21

LIPOCARDIOFITNESS

Perdere peso è il diktat della maggiorparte dei frequentatori dei centri fitness.L’autore fornisce gli strumenti perrispondere a questa richiesta: analisi deltessuto adiposo e del metabolismomuscolare, metodologia dell’allenamen-to con attrezzature cardiovascolari e iso-toniche, test di controllo.

Massimiliano Ferrero Alea Edizioni pag. 144 - Euro 24

L'ALLENAMENTO DELLA MOBILITÀDELL'APPARATO LOCOMOTORE.RICERCHE E APPLICAZIONI PRATICHE

Un valido sussidio per chi si occupa dimobilità articolare e di flessibilitàmuscolo-tendinea. Un utile strumentooperativo per la creazione di tabelle diallenamento personalizzate. I capitolidedicati alla ricerca applicata all'allena-mento permettono di approfondire lavalutazione funzionale dell'individuo.

Massimiliano Gollin Alea Edizioni 2009 pag. 148 - Euro 25

IPERTROFIA MUSCOLARE

Come si costruisce una tabella d’alle-namento personalizzata? Il libro forni-sce un’esauriente risposta a questadomanda analizzando i principi dellaprogrammazione e periodizzazione, lefasi dell’allenamento e le caratteristichebiomeccaniche di numerosi esercizitipici dell’allenamento in palestra.

Claudio Suardi Alea Edizioni 2000 pag. 208 Euro 26

LIBRI ALLENAMENTO - LIBRI ALLENAMENTO - LIBRI ALLENAMENTO - LIBRI ALLENAMENTO

Vuoiconsultare il sommario e leg-

gere il primo capitolo? Clicca sullibro che ti interessa!

SPESE DI SPEDIZIONEAcquisti in contrassegno: 6 euro Ordini pre-pagati: 4 euro

ORDINA DIRETTAMENTE ON-LINE!

CClliiccccaa qquuii

Potrai pagare in contrassegno al ricevimento deilibri oppure on-line con paypal

Page 42: FitMed n°10-2011

FREE METHOD BIKE

Il free method bike è una metodicadi allenamento su bicicletta staziona-ria che ha come obiettivo principale ilvoler dare strumenti e mezzi per pro-grammare e arricchire nel tempoun’attività motoria clinica. L’intento èquello di guidare i lettori ad un usorazionale dell’attività, adattandola atutte le età, per il raggiungimento delbenessere psico-fisico.

Roberto Carminucci , MariaLuisa QuinciAlea Edizioni 2001 Pag. 144 - Euro 20,66 -

PERSONAL TRAINING BUSNESSQuesto lavoro pone una lente d’in-grandimento sulla professione delpersonal trainer. Dall’analisi dellepotenzialità di mercato al manage-ment e alla comunicazione fino adarrivare all’organizzazione gestionaledell’impresa PT, il testo si propone diavviare trainer esperti e non a unpercorso di successo.

Daria IllyAlea Edizioni 2002Pag. 128 - Euro 21

PREPARAZIONE ATLETICA INPALESTRA

Come effettuare all’interno del centrofitness una preparazione atletica chemiri non soltanto al benessere fisico,ma che proponga esercizi con isovraccarichi per la muscolatura spe-cifica dello sport, con un occhio parti-colare all’esecuzione e alla richiestaenergetica il più possibile simili algesto sportivo.

Maurizio FanchiniAlea Edizioni 1999 Pag. 192 - Euro 25,82

PERSONAL TRAINER

Cosa serve per diventare personal trai-ner? Partendo da un’analisi storicadella professione, il libro risponde aquesta domanda illustrando le compe-tenze tecniche, psicologiche, commer-ciali e manageriali che il professionistadeve possedere.

Francesco Capobianco (Cap.4 ‘Personal trainer come libero profes-sionista’ a cura di Paola Bruni Zani )Alea Edizioni 2001 - pag. 240 Euro 26

ELETTROSTIMOLAZIONE

Il manuale richiama le nozioni teoricheper affrontare l’utilizzo dell’elettrostimo-lazione in allenamento sportivo, riabili-tazione ed estetica. In appendice sonofornite tavole di posizionamento elettro-di ed esempi di schedepersonalizzate.e.

Fabio Aprile e Fabio PerissinottiAlea Edizioni 1998 - Pag. 128E 20,66

PUNTI MOTORI DI ELETTROSTI-MOLAZIONE

Per la corretta applicazione dell’elettro-stimolazione è fondamentale conoscerecon precisione e accuratezza i puntimotori. Avere una mappa precisa per-mette un allenamento senza effetti col-laterali non solo nei distretti più cono-sciuti, ma anche a livello di tibiali, pero-nei, trapezi, obliqui e cuffia dei rotatori..

Alessandro LanzaniAlea Edizioni 1999 Pag. 128 - E 20,66

ELETTROSTIMOLAZIONE NUOVEFRONTIERE

Il volume mette in risalto le metodichedi allenamento con l’utilizzo dell’elettro-stimolazione, facendo riferimento allevariazioni metaboliche, agli indici di fati-ca ed alla modulazione dei parametriche condizionano l’allenamento. Sonoinserite un’ampia parentesi sulla riabil-tazione associata all’elettrostimolazionee una valutazione sulle possibili utilizza-zioni nell’immediato futuro.

Fabio Aprile - Fabio PerissinottiAlea Edizioni 2001 Pag 144 - E 20,66

CROSS TRAINING

L’analisi del cross training, degli effettie delle sue potenzialità, potrebbe costi-tuire la nuova frontiera dello sport divertice e dello sport sociale. La sfida èlanciata, l’avventura comincia, speran-do di ritrovarci numerosi su questo per-corso.Cos’è il cross training? I diversitipi di allenamento incrociato e gli adat-tamenti.

Simone DiamantiniAlea Edizioni 1999pag. 128 Euro 16

LIBRI ALLENAMENTO - LIBRI ALLENAMENTO - LIBRI ALLENAMENTO - LIBRI ALLENAMENTOVuoi

consultare il sommario e leg-gere il primo capitolo? Clicca sul

libro che ti interessa!

Alle

nam

ento

Tel .02.58112828 - www.professionef i tness.com - ord in i l ibr i@professionef i tness.com

SPESE DI SPEDIZIONEAcquisti in contrassegno: 6 euro Ordini pre-pagati: 4 euro

ORDINA DIRETTAMENTE ON-LINE! CClliiccccaa qquuiiPotrai pagare in contrassegno al ricevimento dei libri

oppure on-line con paypal

Page 43: FitMed n°10-2011

IL DOLORE CERVICALE

Il manuale offre un’ampia panoramicadelle patologie più comuni nell’individuoadulto: la cervicalgia. Il volume è diviso intre parti: la prima, dedicata all’anatomia,alla fisiologia articolare e alla biomeccani-ca del tratto cervicale. La seconda, dedi-cata alle sindromi dolorose più comuni.Infine la terza parte che comprende alcu-ne schede pratiche di utilizzo in palestracontenenti gli esercizi più idonei in rela-zione alla sintomatologia dolorosa.

Claudio Corno Alea Edizioni 2003 pag. 128 Euro 21

CASI CLINICI IN PALESTRA In ognuno dei 5 volumi si inquadrano le principali patologie del-l’apparato locomotore. Per ognuna di esse sono de-scritti anam-nesi ed esame obiettivo motorio, sono individuati i traguardi daraggiungere, sono tracciate le linee gui-da del protocollo di lavo-ro attraverso gli esercizi consigliati e quelli da evitareVOLUME 1: Sindrome della schiena dritta e scoliosi – Spondilolisi conlistesi – Agenesia del pettorale – Lussazione acromion claveare – Cifosi epetto carenato – Petto scavato – Paralisi ostetrica – Poliomielite – Fratturadi calcagno – Frattura di gomito – schiacciamento di un disco interverte-

brale – Artrosi d’anca – Lussazione di spalla –Rottura del retto femoraleAlessandro Lanzani - 1994 VOLUME 2: Calcificazione del tendine delsovraspinato - Correzione di varismo tibiale -Grave artrosi vertebrale - Strabismo di rotula -Ernia del disco in un culturista - Periartrite scapo-lo omerale - Artrosi di spalla grave -Lombarizzazione della 1° vertebra sacrale -Rifrattura di gamba - Dismetria degli arti inferiori- Rettificazione del tratto cervicale - Ginocchiorecurvato - Ernia discale intraspongiosa - Piede

cavo - Artrosi d’anca - PseudoartrosiAlessandro Lanzani - 1997 VOLUME 3: Rottura del menisco del ginocchio- Weight lifters syndrome - Condropatia di rotula -Lombalgia in discopatia L5-S1 - Rottura del lega-mento crociato anteriore del ginocchio - Recidiva didistorsione della caviglia - Pubalgia - Instabilità dispalla - Postumi di frattura di gomito - Distorsione

della colonna cervicale - Frattura di omero in unbody builder - Piede piatto - Lombarizzazionedella 1° vertebra sacrale - Rottura del tendined’Achille - Calcificazioni della tibiotarsicaRiccardo Gambaretti - 1998 VOLUME 4: Doppia frattura vertebrale daschiacciamento - Frattura con deformazione acuneo di L1 - Rachi-schisi cervicale -Emilombarizzazione subtotale di S1- Rottura esintesi del tendine rotuleo - Doppia spondilolistesicon artrosi vertebrale - Grave artrosi di ginocchio- Ipertrofia reattiva delle spine tibiali -

Rettificazione cervicale con grave artrosi - Lacera-zione del tendine distale del bicipite brachiale -Frattura di clavicola - Conflitto subacromiale indonna anziana - Rifrattura di ulna - Osteotomia dibacino in artrosi d’anca - Lesione dei legamentidella cavigliaEdoardo Lanzani - 1998VOLUME 5: Concussione coxofemorale epostumi da trauma - Calcificazione sottodeltoideain periartrite scapolo omerale - Degenerazionedel sovraspinato -Frattura tipo colles di radio -Protrusione discale L5 - S1 - Rettificazione deltratto lombare in soggetto giovane - Ernia espul-sa L3 - L4 - Frattura comminuta di tibia -Polifrattura costale e frattura clavicolare -Sindrome cervicale del manager stressato -Frattura del malleolo esterno - Spalla del tennista- Modificazione a cuneo del passaggio lombosa-crale - Frattura esposta di gamba - Os acetaboli- Pinzatura del tendine del sovraspinato

Davide Fogliadini, Alessandro Lanzani - 2005

Pag. 128 Euro 21 ogni volumeOfferta: tutta la seria (5 volumi) a 84 Euro

MAL DI SCHIENA

Il volume affronta il tema del mal dischiena in modo davvero esaustivo.Nella prima sezione guida il lettore alcorretto utilizzo della colonna nella vitaquotidiana e nella pratica sportiva. Laseconda parte raccoglie invece appro-fondimenti sulle patologie e sui mecca-nismi del dolore lombare.

Claudio Corno Alea Edizioni 2001pag. 256 - Euro 26

IL CORPO INDIVISIBILE

La vecchiaia non è una malattia. La gin-nastica per anziani non è uno sport.L’autore psicomotricista Giovanni Ghidiniillustra come strutturare un corso diginnastica per la terza età muovendosifra fisiologia ed emotività, anatomia epsicologia motivazionale, rieducazionefunzionale e programmazione dell’attivi-tà.

Giovanni Ghidini e Alessandro Lanzani Alea Edizioni pag. 112 – Euro 21

CRESCERE CON LO SPORT

Le attività fisiche praticate in età giova-nile contribuiscono allo sviluppo armoni-co dell’organismo, a patto che l’attivitàmo-toria sia corretta e adeguata allecaratteristiche psicofisiche del ragazzoe alla sua particolare fase evolutiva. Ilvolume vuole essere un supporto acompletamento del bagaglio tecnico eprofessionale di ciascun operatore spor-tivo che si trova a contatto con la realtàdell’allenamento giovanile.

Antonio Maone Alea Edizioni 2000 Pag. 160 - Euro 26

Sal

ute

e re

hab

LIBRI SALUTE E REHAB - LIBRI SALUTE E REHAB - LIBRI SALUTE E REHAB - LIBRI SALUTE

Tel .02.58112828 - www.professionef i tness.com - ord in i l ibr i@professionef i tness.com

SPESE DI SPEDIZIONEAcquisti in contrassegno: 6 euro Ordini pre-pagati: 4 euro

ORDINA DIRETTAMENTE ON-LINE! CClliiccccaa qquuiiPotrai pagare in contrassegno al ricevimento dei libri

oppure on-line con paypal

Page 44: FitMed n°10-2011

w w w . f i t n e s s m e t a b o l i c o . c o mw w w . f i t n e s s m e t a b o l i c o . c o m

RIUSCIREMOA PORTARELA ZIA PINAIN PALESTRA ?

RIUSCIREMOA PORTARELA ZIA PINAIN PALESTRA ?

redazione
VIDEO
redazione
VAI AL SITO

Recommended