+ All Categories
Home > Documents > FitMed n°9

FitMed n°9

Date post: 26-Mar-2016
Category:
Upload: alea-edizioni-professionefitness
View: 220 times
Download: 0 times
Share this document with a friend
Description:
is a monthly magazine aimed at updating professionals in the field of fitness and health, which produces original articles on methods of training, physiotherapy, nutrition, prevention and wellness, management, marketing and anything that can serve to the efficient and modern health e fitness club.
42
La rivista online per i professionisti del settore Focus: Infortuni sulla neve Tipologia, modalità, incidenza Rottura del LCA Lussazione di spalla La prevenzione delle patologie traumatiche da sport Fitness 2.0: le novità professionali del 2010 Medico fisioterapista istruttore: troppa distanza Anno 1 numero 9 Vitattiva
Transcript
Page 1: FitMed n°9

La rivista online per i professionisti del settore

Focus: Infortuni sulla neve

Tipologia, modalità, incidenza

Rottura del LCA

Lussazione di spalla

La prevenzionedelle patologie

traumatiche da sport

Fitness 2.0:le novità professionalidel 2010

Medicofisioterapista

istruttore:troppa distanza

Anno 1 numero 9

Vitattiva

Page 2: FitMed n°9

WWW.PROFESSIONEFITNESS.COM

Autorizzazione del Tribunale di Milano n. 578 del 20.12.93.

L’Editore e l’autore non potranno in alcun modo essere respon-sabili per incidenti o danni provocati dall’uso improprio delleinformazioni o delle immagini contenute nel materiale ricevuto;inoltre non necessariamente le opinioni pubblicate rispecchianoil pensiero dell’editore. Il materiale (testi, immagini e disegni) per-venuto in redazione non verrà restituito, anche se non pubblica-to e viene considerato libero da diritti. La riproduzione del mate-riale apparso su Fitmed online in qualsiasi forma e per qualsiasiscopo non è consentita se non dietro richiesta scritta e firmatadal direttore responsabile e dall’editore. Per eventuali controver-sie il Foro di competenza è quello di Milano.

Fitmed online è una rivista mensile di aggiorna-mento che si rivolge a imprenditori, manager,opinion leader, professionisti che operano nelmondo del fitness, benessere, prevenzione esalute. Propone articoli riguardanti metodichedi allenamento, rieducazione funzionale, ali-mentazione, prevenzione e benessere, marke-ting e management.

Alea edizioni è una casa editricespecializzata in libri di finess, be-nessere e rieducazione funziona-le, con più di 50 titoli a catalogo.

P r o f e s s i o n eFitness è unarivista bime-

strale di aggiornamento per imprenditori e pro-fessionisti del settore, che da 16 anni proponearticoli originali riguardanti metodiche di allena-mento, rieducazione funzionale, alimentazione,prevenzione e benessere, impiantistica, marke-ting e management e tutto ciò che può servirea un'efficiente e moderna realtà che opera nelsettore del fitness e del benessere. E distribuitatramite abbonamento postale a fitness club,centri fisioterapici e polisportivi, operatori di set-tore, luxury hotel, golf club, centri benessere,studi di architettura.

Da oltre 25 anni laScuola di ProfessioneFitness con i suoicorsi, master e stageha contribuito alla for-

mazione e all’aggiornamento di migliaia di ope-ratori del settore, mettendo a loro disposizioneun corpo docente selezionato e altamente qua-lificato. Rilascia diplomi e attestati di partecipa-zione accredidati dall’USACLI, ente di promo-zione spport iva r iconosciuto dal CONI.

Gestione dati digitaliLidia Di [email protected] - int. 218

Amministrazione Luciana [email protected] - int. 219

La Scuola di Professione FitnessFrancesco [email protected] - int. 217

EditoreAlea Edizioni di Alessandro Lanzani

via G. Sapeto, 5 - 20123 Milano

Redazione e ufficivia P. Orseolo, 3 - 20144 Milano

tel. 0258112828 - fax [email protected]

[email protected]

Direttore responsabile Alessandro Lanzani

[email protected]

RedazioneMia Dell’Agnello

[email protected] - int. 212

Progetto graficoStefano FrattalloneImpaginazione

Anita Lavoce

PubblicitàAlessandro Lanzani

[email protected]

Hanno collaborato a questo numeroRiccardo Gambaretti, Davide Fogliadini,

Rosario D’Onofrio,

ANNO1

N°9DICEM

BRE2009

LE AZIENDE CHE HANNO PARTECIPATO ALLA REALIZZAZIONE DI QUESTO NUMERO

Alcan Airex pag 9, 21Why Be Normal pag 22, 23

Page 3: FitMed n°9

Somm

arioSommario

RUBRICHE

30 CORSI DI FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

27 NEWS

FOCUS: INFORTUNI SULLA NEVE4 TIPOLOGIA, MODALITÀ, INCIDENZA

di Mia Dell’Agnello

6 ROTTURA DEL LCA DEL GINOCCHIOdi Riccardo Gambaretti

10 LUSSAZIONE DI SPALLAdi Alessandro Lanzani

14 FITNESS 2.0: le novità professionali del 2010di Alessandro Lanzani

16 MEDICO-FISIOTERAPISTA-ISTRUTTORE:TROPPA DISTANZAdi Davide Fogliadini

ALLENAMENTO E REHAB

18 LA PREVENZIONE DELLE PATOLOGIE TRAUMATICHE DA SPORT di Rosario D’Onofrio

24 VITATTIVAa cura della redazione

LE AZIENDE INFORMANO

21 ALCAN AIREX

22 WHY BE NORMAL?Benessere di gruppo

CLICCA SUL TITOLOPER ANDARE DIRETTAMENTE ALL’ARTICOLO

CHE PIÙ TI INTERESSA Sommario

Page 4: FitMed n°9

Infortuni sulla neve

Focus: infortuni sulla neve

a cura della redazione [email protected]

Negli ultimi 15 anni, inseguito soprattutto almiglioramento delle at-trezzature, la sede

anatomica e le modalità degliinfortuni sono variate: dallaclassica frattura degli arti infe-riori si è passati a una maggiorincidenza delle strutture le-gamentose del ginocchio e ditraumi degli arti superiori(lussazione della spalla, lacera-zione del legamento collateraleulnare). In passato gli sciatoriimpiegavano scarponi più bassie, in caso di caduta, l’energiatorsionale si scaricava preva-lentemente a livello della gam-ba, producendo la classica frat-tura della tibia e/o del perone.Gli scarponi da sci moderni, in-vece, sono più rigidi e più alti,cosicché, la prima struttura

sulla quale si scarica granparte dell’energia torsionaleprodotta in caso di caduta èproprio il ginocchio.Presentiamo qui i dati contenu-ti nell’ultimo rapporto SIMON(Sorveglianza degli incidentiin montagna) del RepartoAmbiente e Traumi dell’Istitu-to Superiore di Sanità, riferitiall’anno 2007.

CAUSEIl numero di incidenti è stretta-mente correlato al numero dipersone presenti sulle piste. In-fatti, più di un terzo degli inci-denti avviene durante i lweekend (37,3%), in particolarela domenica e nelle fasce orariedi maggior afflusso, con un pic-co registrato tra le ore 11 e le13. La maggior parte degli

infortuni avviene in condizionimeteorologiche e di inneva-mento buone: variabili, quindi,che sembrano non influire sullacasistica. La caduta acciden-tale è la causa di infortuniopiù frequente (77,1%), mentresolo nel 10 % dei casi è indivi-duabile nello scontro con un al-tro sciatore.

TIPO DI INFORTUNI: SCI ESNOWBOARDNel 32,8% dei casi l’interventodi soccorso sulle piste è effet-tuato in seguito a distorsioni, il94,2% delle quali a carico degliarti inferiori. Le contusioni ri-guardano il 27,4% degli infortu-ni, le fratture il 15,7%, le lussa-zioni l’8,7% e le ferite l’8%. Ladistorsione è tipica dello sci(36,3% con gli sci contro il

Infortuni sulla neveTipologia, modalità, incidenza

con link di

approfondimento

Link

Page 5: FitMed n°9

17,2% con lo snowboard),mentre la diagnosi di fratturaè riportata maggiormentecon lo snowboard (nel 24%dei casi, di cui oltre i tre quarti acarico degli arti superiori), con-tro il 11,8% negli incidenti congli sci. Nel caso dello sci, in oltrela metà dei casi l’infortunio ri-guarda gli arti inferiori (52,3%) esolo una quota relativamentemarginale interessa gli arti su-periori (16,3%). La lesione dellegamento crociato anterioredel ginocchio è il trauma più co-mune nello sciatore: si osservapiù frequentemente in coloroche hanno avuto una lesionedel ginocchio precedente, ed èpiù probabile che la lesione siapiù grave negli sciatori con unlegamento collaterale non trop-po robusto o con una lassità dellegamento. Se, invece, lo scia-tore ha subito un intervento ri-costruttivo, questa possibilità siriduce fortemente. Nello sci al-pino sono identificabili due tipidi meccanismi traumatici legatiall’attrezzatura utilizzata: 1. quello dovuto allo scarpone,

che al momento della cadutaspinge la tibia in avanti causan-do la rottura del legamento;2. quello “da piede fantasma”,in cui la coda dello sci ruota ilginocchio in senso opposto ri-spetto alla sua normale moda-lità di movimento. Le lesioni della spalla sonomeno comuni delle lesioni delginocchio e sono rappresenta-te da: lussazione completa del-l’articolazione, dislocazioni an-teriori, lesione della cuffia deirotatori e le contusioni dellaspalla causata da una caduta abraccio teso. Al pollice va riferi-to il 40% circa di tutte le lesioniall'arto superiore, con la lesio-ne del legamento collateraledell’ulna e dell’articolazionemetacarpo-falangea (cono-sciuto come pollice dello scia-tore). Questo infortunio è il risul-tato di una caduta mentre si tie-ne il bastoncino che trasporta ilpollice nella neve, causandol’abduzione e l'iperestensioneforzata dell’articolazione. Coloro che utilizzano lo snow-board risultano molto più a ri-schio di riportare una lesioneagli arti superiori (44,4%), di cuila frattura del polso è l’esito piùfrequente (13,8%), mentre gliarti inferiori risultano interessatiin maniera più ridotta (23,8%dei casi). Infatti, in caso di inci-

Focus: infortuni sulla neve

dente, lo sci può, molto più fa-cilmente dello snowboard, agi-re come una leva che fa pernosul piede, imprimendo forzetangenziali che scaricano lapropria energia sull'articolazio-ne libera più prossima, ovvero ilginocchio, provocandone la di-storsione. Sia nello sci che nel-lo snowboard il 10% circa degliincidenti ha come conseguen-za un trauma cranico, percen-tuale che, in caso di scontro trapersone, sale al 26%.Studi presenti in letteratura ri-portano che l’incidenza di infor-tuni alla colonna vertebralenegli sport invernali è pari al4,9%. Rispetto allo sci alpino eallo snowboard, gli autori rico-noscono le stesse cause, an-che se distribuite in percentua-li diverse:- nello sci il 59% delle lesioni al-la colonna è dovuto a cadute,mentre il 20% ai salti;- nello snowboard il 77% è le-gato ai salti e il 18% alle cadute.Le cadute dopo un salto interes-sano prevalentemente le zonetoracica e lombare e determina-no per lo più fratture da com-pressione. La più alta incidenzadi fratture cervicali si verifica nel-lo scontro tra sciatori (50%) osnowboarders (80%): in tale se-de si associa l’incidenza mag-giore di danno neurologico.

con link di

approfondimento

Page 6: FitMed n°9

Focus: infortuni sulla neve

di Riccardo Gambaretti

Fabio G. di anni 22 scian-do cade perché lo sciperde aderenza su unalastra di ghiaccio e il gi-

nocchio destro scivola all’ester-no. Con questo movimento losci, non staccandosi dal loscarpone, agisce da leva sul gi-nocchio determinandone unaspinta sul versante interno cheha termine solo per l’improvvi-so cedimento dello stesso el’insorgenza di dolore. Questa èuna distorsione. Fabio tenta dirialzarsi, ma percepisce unamancanza di tenuta del ginoc-chio; dice che il ginocchio “nonregge”. Visitato al pronto soc-corso viene sospettata una le-sione del legamento crociatoanteriore (LCA): il consiglio è dicamminare con 2 stampelle fi-no alla guarigione dal trauma e

successivamente di recarsi inpalestra per il recupero musco-lare. Una successiva RisonanzaMagnetica Nucleare rivelerà larottura del legamento, comesospettato.

DESCRIZIONE DELLA PATO-LOGIAI legamenti sono strutture ana-tomiche poste fra due ossa conlo scopo di mantenere la stabi-lità passiva di un’articolazione.Questo non significa che il le-gamento sia inerte: al suo inter-no sono stati scoperti dei recet-tori nervosi (propriocettori), chehanno lo scopo di avvertire ilmuscolo dei cambiamenti ditensione e quindi della posizio-ne dell’articolazione stessa. Sipensi alla corsa: non è neces-sario vedere dove si appoggia-

Rottura del LCAno i piedi per percepire il terre-no su cui stiamo correndo. Nel ginocchio sono presenti 4legamenti: 2 esterni, detti colla-terale interno ed esterno, e 2interni, detti crociato anteriore eposteriore per via della loro pe-culiare disposizione anatomica.Il LCA gestisce, da solo o inconcorso con altre strutture, lafrenata a ginocchio flesso (es.ricaduta da un salto, arrestoche precede il cambio di dire-zione in corsa), impedendo al-la tibia di scivolare sul femo-re. Ma non solo: controlla an-che i movimenti rotatori delginocchio nei cambi di dire-zione verso l’interno. Anato-micamente infatti il LCA è costi-tuito da due fasci che, come unventaglio, si dirigono dall’emi-nenza intercondiloidea della ti-bia alla regione interna e poste-riore del condilo femorale late-rale (gronda femorale). Uno deidue fasci avrebbe un decorsopiù longitudinale e verticale taleda far ritenere che sia respon-sabile del freno allo scivola-mento in avanti della tibia; men-tre l’altro fascio avrebbe decor-so più obliquo e sarebbe re-sponsabile della gestione dellatenuta in torsione interna del gi-nocchio. Pertanto, una sua rot-tura impedisce ai muscoli delginocchio di entrare in azionedopo lo stimolo determinato

Immagine anatomica con vi-sione frontale del ginocchio1. Femore. Il ginocchio è leg-germente flesso e mostra lecartilagini articolari dei condilifemorali.2. Tibia3. Legamento crociato anteriore4. Legamento crociato posteriore5. Legamento collaterale mediale6. Legamento collaterale laterale

Rottura del LCA

Page 7: FitMed n°9

dalla modificazione del grado ditensione del crociato anteriore.In questo momento può verifi-carsi un “cedimento”, ovvero lasensazione soggettiva, ma an-che obiettiva, che il ginocchioscivoli in avanti senza controllo. La diagnosi di lesione delLCA è essenzialmente clinicaanche se nell’immediato, acausa di un ginocchio tumefat-to e dolente, può essere diffi-coltosa. Per tale ragione èsempre più frequente la richie-sta, da parte degli ortopedici, diuna Risonanza MagneticaNucleare precoce per porrediagnosi di certezza oltre cheescludere altre lesioni asso-ciate (per esempio meniscali).La terapia può essere conser-vativa, incruenta (senza inter-vento chirurgico) o chirurgica.Di seguito verrà esposta quellaconservativa; qui si voglionodare dei ragguagli a riguardodel trattamento chirurgico. Incaso di rottura del LCA non as-sociato ad altra lesione, oggi sipreferisce la tecnica della sosti-tuzione mediante il prelievo di1/3 di tendine rotuleo con inse-rita una piccola porzione di os-so (rispettivamente di rotula e

apofisi tibiale anteriore) e la suainfissione attraverso due tunnelossei, tibiale e femorale, nellasede anatomica del vecchioLCA e finale fissazione median-te viti. Questa tecnica è stataapplicata in molti atleti profes-sionisti con ottimi risultati esenza deficit del tendine rotuleonella sede del prelievo.Il post-operatorio è in conti-nua evoluzione e attualmenteprevede:- 6 settimane di ginocchiera ar-mata- 8 settimane di stampelle- da subito il carico progressivo- da subito i movimenti di fles-so-estensione del ginocchioconsentiti dalla ginocchiera- la cyclette e il nuoto a 2 mesidall’intervento- la palestra a 4 mesi dall’inter-vento- la corsa da 4 a 6 mesi dall’in-tervento- la ripresa dello sport da 6 a 8mesi dall’intervento chirurgico.

I CONCETTI CHIAVE RIFERI-TI AL CASOIl concetto principale è che unimportante stabilizzatore del gi-nocchio si è rotto. Il LCA, se

Focus: infortuni sulla neve

completamente tranciato,non si ripara da solo. Attual-mente come ortopedici prefe-riamo non operare d’urgenza acausa dei rischi di rigidità post-operatoria, salvo siano presentialtre condizioni cliniche (lesionecomplessa di più legamenti delginocchio). Inoltre, prima di de-cidere di sostituire il crociato le-sionato con un altro supporto(per esempio un tendine) biso-gna valutare alcuni parametriindice di tenuta del ginoc-chio, quali: l’esito di un’appro-priata riabilitazione, il tipo di at-tività sportiva praticata dal sog-getto (amatoriale o professioni-stica), l’età del soggetto, la di-sponibilità alla riabilitazione se-guente l’intervento chirurgico.Pertanto si preferisce, una voltarisolta la fase acuta, passareattraverso un periodo di po-tenziamento muscolare di 6-12 mesi prima di decidereper un eventuale intervento.

INFORMAZIONI NECESSA-RIE PER TRATTARE IL CASOIn palestra prima di iniziare adallenare un paziente con que-sta patologia bisogna porsi eporre alcune domande:

Manovra clinica del “cassetto anteriore” che permette all’ortopedicodi riprodurre uno scivolamento in avanti del piatto tibiale in presenzadi una lesione del LCA. La freccia indica il punto in cui è visibile loscivolamento in avanti della tibia.

Immagine TC in cui è messa inevidenza una lesione delcrociato anteriore.1. Femore2. Legamento crociatoanteriore lesionato3. Rotula4. Poplite (regione posterioredel ginocchio)

Page 8: FitMed n°9

- si tratta della prima distorsione?- quanto tempo è trascorso daltrauma?- è stata accertata una lesionedel LCA?- è una lesione isolata o asso-ciata ad altri legamenti e/o a unmenisco?- il ginocchio duole ai movimenti?- sono frequenti i cedimenti?Tanto più sarà elevato il numerodi risposte affermative, tanto piùpreciso sarà il lavoro in fase diprogrammazione. Viceversa,meglio appoggiarsi al medico dipalestra al fine di impostare unascheda il più personalizzatapossibile. È opportuno sottoli-neare, tuttavia, che maggiore èil numero di risposte affermativee maggiore sarà la probabilitàche l’infortunato debba sotto-porsi ad intervento chirurgico.

OBIETTIVIL’obiettivo principale è sostitui-re il LCA con i muscoli, ossia vi-cariare la funzione del lega-mento (che impedisce lo scivo-lamento in avanti della tibia)mediante l’aumento del tonoe del trofismo dei muscoliche si inseriscono attorno alginocchio. A questo propositovanno eseguite alcune opera-zioni che permettano di regi-strare una serie di parametrid’ingresso con i quali con-frontarsi nel corso dello svi-luppo del programma, quali:- diametro della coscia, da mi-surare a 10 cm di distanza dalmargine superiore della rotula;- stato di definizione del qua-dricipite, mediante contrazio-ne isometrica e studio del dise-gno muscolare;- test di resistenza del quadri-cipite, mediante misurazionedel tempo di mantenimento delginocchio esteso e sollevatodal piano del terreno;- test di forza, mediante misu-razione al leg estensor del pesomassimo che il soggetto è ingrado di sostenere a ginocchioesteso.

Inoltre, laddove sia possibile, èmolto utile sviluppare la recetti-vità degli altri legamenti sani delginocchio al fine di stimolare lafunzione dei muscoli più rapi-damente, tramite la ginnasticapropriocettiva.

COME REALIZZARE GLIOBIETTIVIGli obiettivi si realizzano consi-derando il ginocchio a 360°. Seè vero che il muscolo che più diogni altro è in grado di limitarelo scivolamento della tibia inavanti è il quadricipite, è anchevero che il LCA non ha questacome unica funzione: intervie-ne, infatti, anche nel controllodei movimenti rotatori dai qualiil quadricipite è praticamenteescluso. Per questo vanno po-tenziati tutti i muscoli che ab-biano un’inserzione vicina al gi-nocchio, come il bicipite femo-rale, il sartorio, il tensore dellafascia lata, ma anche i gemelli.

ESERCIZI CONSIGLIATITutti gli esercizi che non ri-chiedano un controllo attivoda parte del ginocchio, quindiil leg estensor/curl (anche conintra-extrarotazione del piede),la pressa orizzontale, la cyclettesia verticale che orizzontale, lostep, il vogatore, il curl in piedi,l’hack squat in isometria, l’ad-duttor/abduttor machine, il calfin piedi e seduto; l’isometrica aginocchio esteso e a varie an-

golazioni (30°-60°-90°); la gin-nastica propriocettiva con ta-volette o pedana o pallone.

ESERCIZI SCONSIGLIATITutti gli esercizi in stazioneeretta con pesi alle spalle, losquat sopra tutti poiché nella fa-se di risalita (attiva) il ginocchiopotrebbe avere un cedimento euna nuova distorsione. Le ac-cosciate con il bilanciere sullespalle o con i manubri alle mani.Anche la corsa può risultarepotenzialmente pericolosanella fase di appoggio.

CONTROLLO DEGLI OBIETTIVISoggettivo: l’individuo avverteun ginocchio forte, stabile ingrado di sostenere anche lacorsa.Oggettivo: oltre all’aumentodel diametro della coscia e almiglioramento ai test di resi-stenza e di forza, l’individuonon riferisce più cedimentineanche correndo. In questocaso l’obiettivo è pienamentecentrato. Quando una delle duesituazioni non sia valida è proba-bile che il programma di rinforzomuscolare non sia sufficiente apermettere da solo il recuperofunzionale del ginocchio, oppureè stato commesso un errorenell’impostazione. Per cui, ri-controllare bene il percorso disviluppo degli obiettivi e consi-gliare di consultare un ortopedi-co per ulteriori trattamenti.

Focus: infortuni sulla neve

Page 9: FitMed n°9

BeBalanced!Next Generation

made in switzerland www.bebalanced.net

www.bebalanced.net

ww

w.w

vc.c

h

Musica con BeBalanced!L’offerta musicale esclusiva di MOVE-YA! che permette di effettuare delle prove di ascolto con possibilità di ordinazione.

Poche sPese, Profitto assicurato. Questo è il motto del nuovo sitoweb. basta un clic Per accedere gratuitamente ai Programmi Più all’avanguardia, alla musica e a tutto l’indisPensabile Per allenarsi con aireX® balance-Pad elite.

Fare esercizi secondo una scaletta e scaricare gratuita-mente i video relativi ai programmi più innovativiI nostri programmi di base, di potenziamento e per la schiena come pure i workout e programmi speciali si possono comodamente scaricare sottoforma di video e/o manuale PDF oppure sono disponibili in DVD.

Panoramica di tutti i prodotti AIREX®

Sul catalogo cartaceo sono presenti tutte le informazioni relative al nuovo AIREX® Balance-pad Elite, ulteriori prodotti Balance e materassini per fare ginnastica oltre all’illustrazione delle numerose possibilità di impiego.

Abbonamento newsletterinformazioni dirette sui nuovi tipi di allenamento e sui prodotti. e molto altro ancora sul nostro sito web!

I nostri distributori:

Aqquatix S.r.l., limena (Pd), tel. 049 738 11 50, www.aqquatix.comACM, milano, tel. 02 45474205, www.acm-medicali.itBmade S.r.l., macerone di cesena (fc), tel. 0547 311 811, [email protected] S.p.A., udine, tel. 0432 621 621, www.chinesport.itFisiotech S.r.l., cimavilla di codognè (tv), tel. 0438 470 342, www.fisiotech.comFumagalli S.r.l., Ponte lambro (co), tel. 031 3356 811, www.fumagalli.orgSportler AG, bolzano (bZ), tel. 0471 208 101, www.sportler.com

Page 10: FitMed n°9

Focus: infortuni sulla neve

Marco, 20 anni, mentrescia subisce unabrutta caduta, procu-randosi la lussazione

di una spalla. Il trauma, che nonpresenta particolari caratteristi-che specifiche nello sci, è relati-vamente frequente in tutti glisport in cui ci sono dei rischitraumatici dovuti alla velocità. Alivello della spalla le lussazionisono abbastanza frequenti per-ché le esigenze di un’ampiamobilità sono in conflitto conquelle di una buona stabilizza-zione. A differenza dall’altre ar-ticolazione di forma sferica –l’anca – la spalla ha i due capiossei che non si ingrananosaldamente tra loro: la testaomerale è appoggiata a unasuperficie poco continente, lacavità glenoidea della scapola.A questo si aggiunga una ca-psula articolare lassa, per ot-tenere un’ampiezza di movi-menti in tutte le direzioni dellospazio come nessun’altra arti-

colazione è in grado di conce-dere. Il prezzo da pagare è unamaggiore instabilità, che puòessere vinta da traumi anchenon particolarmente violenti.

DESCRIZIONE DELLA PATO-LOGIAPer una trattazione particola-reggiata delle lussazione e inparticolare delle lussazioni dispalla rimandiamo ai numerositesti specializzati. Qui eviden-ziamo alcuni punti chiave. Lalussazione è una perdita dicontatto di due capi articola-ri dovuta alla lacerazione del-la capsula articolare e dei le-gamenti. Questa è la lesioneanatomica. Il danno funziona-le consiste in una perdita del-la stabilità passiva dell'arti-colazione. In pratica, la cicatri-ce di riparazione non forniscealla capsula articolare la stessatensione precedente: i due capiarticolari hanno un gioco mag-giore e tutto il complesso arti-

spall

asp

alla

di Alessandro Lanzani

colare diventa più instabile.Quasi sempre la guarigioneanatomica si accompagna a undanno funzionale permanente:la perdita di stabilità. Ricordia-mo che dal punto di vista fun-zionale esistono due tipi di sta-bilità:- stabilità passiva, realizzatadalle superfici articolari, dallecapsule, dai legamenti, dai me-nischi;- stabilità attiva, realizzata daimuscoli.Quando si parla di lussazione dispalla ci si riferisce all’articola-zione scapolo-omerale. Dalpunto di vista descrittivo tra letante classificazioni potremmoriassumere in:1) lussazioni anteriori o sot-tocoracoidee;2) lussazioni inferiori o sotto-glenoidee;3) lussazioni posteriori.Le lussazione inferiori e anterio-ri sono di gran lunga più fre-quenti rispetto alle posteriori.

I CONCETTI CHIAVE RIFERI-TI AL CASOLe lussazioni sono relativamen-te frequenti: è quindi conve-niente avere un metodo per af-frontarle in palestra. È fonda-mentale sapere che, contraria-mente alle fratture, che se noncomplicate possono guarireperfettamente e non lasciarepostumi, la lussazione di spalla

Lussazione di Lussazione di

Fig.1 Lussazione sot-toglenoidea; la testadell’omero è immedia-tamente sotto alla cavitàglenoidea. È una tipicalussazione inferiore.Fig. 2 Lussazione sottocoracoidea.

Page 11: FitMed n°9

Focus: infortuni sulla neve

si accompagna sempre a unaperdita della stabilità passivadella capsula articolare. Pertan-to si deve puntare molto sulrecupero del tono e del trofi-smo muscolare della spallaal fine di compensare con unaumento della stabilità attivamuscolare. Questo deve avve-nire con una certa prudenza,evitando quegli esercizi checreano delle leve sublussanti alivello della spalla.

INFORMAZIONI NECESSA-RIE PER TRATTARE IL CASOLe lussazioni si possono verifi-care anche più di una volta inun soggetto. Anzi, dato chedopo una lussazione si verificauna perdita di stabilità passivacon una capsula sempre piùlassa, generalmente è più facileche ad una lussazione ne se-gua un’altra, con traumi piùleggeri.Per questo le lussazione siclassificano anche in: - prima lussazione- lussazione recidivante- lussazione abituale.La prima lussazione non haprecedenti: un trattamento cor-retto può evitare delle recidive.La lussazione recidivante si ri-pete alcune volte nell’arco diuna vita per traumi di intensitàvia via minore. La lussazioneabituale avviene anche in as-senza di traumi e bastano dei

movimenti volontari per provo-carla: la capsula articolare èestremamente lassa e pococontinente. È una condizionegrave che ha spesso un’indica-zione chirurgica con lo scopo dirimettere in tensione la capsulaarticolare e i legamenti.Un’informazione indispensabileconsiste nel sapere se siamo inuna condizione di prima lussa-zione o recidivante o abituale.

OBIETTIVIObiettivo fondamentale: com-pensare con una maggiore sta-bilità attiva muscolare la perditadi stabilità passiva della capsu-la articolare e dei legamenti, alfine di prevenire nuove lussa-zioni di spalla in situazioni trau-matiche meno gravi del primoepisodio.Secondo obiettivo: rieduca-zione motoria della spalla, perriacquistare una buona coordi-nazione motoria passando daesercizi semplici, in un’unica di-rezione del movimento, stan-dard e in posizioni di sicurezza,a esercizi più complessi dimaggiore coordinazione.Tutti i protocolli di fisioterapiaseguono generalmente un me-todo:1) recupero della mobilità at-tiva e passiva;2) recupero del tono trofismomuscolare;3) recupero della coordina-

zione motoria.Nel nostro caso è necessariorecuperare mobilità senzaforzare l’articolazione in dire-zioni del movimento sub lus-santi, che sono:- abduzione- estensione- extrarotazioneLa spalla non deve essere for-zata con esercizi di stretchingo, ancora peggio, con l’appli-cazione di pesi che forzino lamobilità in posizioni di ipere-stensione, iperabduzione, iper -extrarotazione: non si devonoforzare i fine corsa fisiologicidell’articolazione in queste tredirezioni del movimento. Imma-giniamo la classica figura del-l’Uomo di Leonardo. Quel uo-mo giace sul piano frontale:l’arto superiore non deve esse-re mai spinto posteriormente alpiano frontale per non forzarel’articolazione in iperestensio-ne, a maggior ragione se que-sto avviene con un movimentocomplesso che comprende an-che l’extrarotazione e l’abdu-zione.

ESERCIZI CONSIGLIATILa stabilità della spalla è datada tutta la muscolatura del cin-golo scapolare. Per essere piùpratici, possiamo identificare iseguenti obiettivi muscolari:- gran pettorale- deltoide

Page 12: FitMed n°9

vanno allenati anche i muscolidel braccio:- tricipite brachiale- bicipIte brachialeCome regola generale, il poten-ziamento deve avvenire evitan-do che la spalla sia forzata inmovimenti combinati di ipere-stensione - iperabduzione edextrarotazione, perché sono imovimenti che forzano la ca-psula ad una ulteriore lassitàanteriore e inferiore. Se soprag-giungono elementi traumatici,possono essere sufficienti a de-terminare una sub-lussazione,o addirittura una lussazione. Inogni caso questi movimentipossono essere dolorosi edevocano disagio e insicurezzanel soggetto.Esercizi consigliati:- abduzioni laterali con manubri;- abduzioni proni su panca incli-nata per il deltoide posteriore;- abduzioni con i cavi incrociatia presa bassa;

- elevazioni anteriori con manubri;- distensioni su panca con bi-lanciere, ma non con manubritipo croci; - adduzioni con lat machine;- extrarotazioni degli arti supe-riori proni su panca inclinata.

ESERCIZI SCONSIGLIATI- Pull over: è uno tra gli eserci-zi peggiori, perché la posizionedi partenza consiste proprio inuna abduzione-extrarotazione.- Iperestensione forzata: tral’altro, in questa posizione ilbraccio della resistenza dellaspalla (la distanza del peso dalfulcro) è maggiore, pertanto laleva è particolarmente svantag-giosa. Morale: quando i pesivengono scelti dalla rastrellieranon sembrano particolarmentepesanti; quando ci si posizionasulla panca e si parte con ilbraccio esteso e i pesi in posi-zione verticale sulla testa, il pe-so “ sembra” ancora leggero;

Focus: infortuni sulla neve

- gran dorsale- cuffia dei rotatoriI primi tre sono muscoli superfi-ciali che danno il mantello diprotezione anteriore superioree posteriore all’articolazionescapolo omerale. La cuffia deirotatori è uno strato di mu-scolatura profonda che si in-serisce sulla capsula artico-lare dell’articolazione scapo-lo-omerale ed è fondamenta-le per la stabilità della spalla:basti dire che una lesione dellacuffia è sufficiente a rendere im-possibile l’abduzione da partedel deltoide. In particolare, lo sviluppo delpettorale alto e del deltoide an-teriore è prezioso perché va acompensare la capsula nellazona antero-inferiore, che è co-stituzionalmente più debole ecolpita dalla lussazione. È infat-ti in questo punto che si è veri-ficata la rottura della capsula.Oltre ai muscoli della spalla

Page 13: FitMed n°9

ma quando poi si raggiunge ilfine corsa opposto, il bracciodella resistenza è notevolmenteaumentato, la leva è svantag-giosa e il manubrio è percepitocome “pesante”, mal controlla-bile e in una posizione di distra-zione della capsula articolare.- Croci su panca con manu-bri: è sconsigliato perché all’ini-zio della fase positiva gli arti su-periori sono spinti in basso dalpeso del manubrio, forzando ilfine corsa fisiologico in ipere-stensione. In questa posizioneviene forzata la capsula artico-lare anteriormente. Si consideriche le distensioni su panca conbilanciere non hanno lo stessoeffetto perché il bilanciere si fer-ma a livello del torace quandola posizione delle braccia non èancora iperestesa posterior-mente. È opportuno scegliereuna presa larga sul bilanciere,in modo da ridurre ulteriormen-te l’iperestensione del braccio. - Lento dietro al multy power:un esercizio che,nella posizionedi distensione finale, non è dis-simile dal pull over. Tutto il siste-ma è ruotato di 90°, ma questavolta non è l’applicazione diret-ta di un peso a realizzare l’ec-cesso di estensione, quanto unmeccanismo di incastro tra lapanca, il soggetto e il multy -power. La panca e i l multypower possono essere posizio-nati tra loro in modo tale che ilsoggetto sia obbligato a un’ec-cessiva iperestensione. Questoavviene quando la panca ètroppo anteriore rispetto all’a-sta guidata del multy power: loschienale costringe il soggettoa una posizione anteriore percui, quando io peso scende, ilbraccio viene forzato in una po-sizione di eccessiva iperesten-sione senza che possa esseremodificato il sistema di incastrotra la panca e il multy power. Iltutto è ancora più grave se lapresa sul bilanciere è stretta

con una maggiore angolazionedel braccio.- Pectoral Machine: un eserci-zio apparentemente sicuro, madipende dalla posizione di finecorsa concessa dalla macchi-na. Le varie aziende produttricipropongono soluzioni diverse.In particolare, occorre evitareche all’inizio della fase positiva ilbraccio abbia una posizioneposteriore rispetto al pianofrontale. In altre parole, se lapanca è troppo anteriore ri-spetto all’escursione degli ap-poggi degli avambracci, a finecorsa posteriore si verif icaun’eccessiva iperestensione. Inquesto caso la pectoral è un ti-pico caso di macchina standar-dizzata, robotizzata con un mo-vimento semplice di isolamentomuscolare, che si può rivelareestremamente insidiosa nono-stante le apparenze. Per que-sto, la conoscenza della bio-meccanica può permettere al-l’istruttore di fare un’effettivavalutazione sulla affidabilità diun macchinario indipendente-mente dal lusso, l’estetica o laforza pubblicitaria con cui èstato promosso.- Circonduzioni degli arti su-periori con bastone. Questoesercizio, a metà tra lo stret-ching, il riscaldamento, la gin-nastica a corpo libero, rappre-senta un’insidia perché quandoil bastone deve essere portatoposteriormente, la catena chiu-sa che si crea tra arti superiori ebastone forza la capsula artico-lare nella solita zona delicata:anteriore e inferiore.In conclusione, possiamo direche la palestra ha un significatobivalente per le situazioni a ri-schio. Come per i greci la paro-la "farmaco" aveva il doppio si-gnificato di veleno e di medici-na, così la palestra ha un dop-pio significato di recupero fisio-terapico, ma anche di poten-ziale rischio patogeno.

CONTROLLO DEGLI OBIETTIVIGli obiettivi vanno misurati neitermini dell’effettivo recuperodegli aspetti funzionali:1) mobilità attiva e passiva2) tono trofismo muscolare3) coordinazione motoria.Il criterio più semplice è quellodella simmetria con l’altra spal-la, in termini di mobilità, tono ecoordinazione. L’esecuzione di circonduzioniad ampi raggi libere permettedi valutare quanto sia ancoradeficitaria la spalla lussata. Lapalpazione del tono durantedelle contrazioni isometrichemassimali rende conto del livel-lo di recupero neuro-motoriodella muscolatura, che dovreb-be essere testato su tutta lamuscolatura del cingolo allena-ta. La coordinazione può esse-re controllata in modo stan-dard, anche se forse in modoun po’ grossolano, chiedendoal soggetto di pettinarsi la nu-ca, piuttosto che di raggiunge-re con la mano il tratto dorsaledella colonna.Dopo una lussazione si verificauna perdita della stabilità pas-siva e quindi le avvertenze se-gnalate nella scelta degliesercizi devono essere tenu-te in considerazione anche adistanza di anni. La differenzaè che, se col tempo si è otte-nuto un buon recupero, quelleche sono considerazioni asso-lute possono trasformarsi incontroindicazioni negative. Al-cuni esercizi potranno esserefatti a condizione di evitare ca-richi massimali. Una spallache ha subito una lussazionedovrebbe avere una musco-latura superiore a quella cheil soggetto aveva prima del-l’infortunio, per poter com-pensare con una maggiorestabilizzazione attiva mu-scolare la perdita della stabi-lità passiva capsulo-lega-mentosa.

Focus: infortuni sulla neve

Page 14: FitMed n°9

tri quadri. I nuoviimprenditori del “servizio

alla persona” sono in lineadi massima personal trainer,istruttori, laureati in scienzemotorie con anni di espe-rienza alle spalle e un buonocurriculum personale. Gliambienti sono settati in modorazionale e funzionale: una re-ception, delle stanze di valuta-zione funzionale, degli am-bienti leggermente più ampiper l’attività “uno a pochi”, einfine una o due sale per l’atti-vità “uno a molti”.Le attività proposte sono spe-cificamente orientate ai clientidel nuovo mercato: i sedenta-ri, che hanno bisogno di atti-vità motoria sia di tipo postu-rale che cardiovascolare. La fi-losofia sottesa è quella dellaprevenzione e dell’abilitazionefunzionale.L’attività motoria proposta inquesti centri segue tre direzio-ni fondamentali: 1) ginnastica posturale, cheutilizza metodologie già svi-luppate come pilates, pancheposturali ecc.;

v oe i l numero

assoluto dei club pre-senti su territorio è diminuito.Certo, ci sono dei club chetuttora sono in salute, ma ilsaldo globale del numero diclub in esercizio è in contra-zione e, nonostante i mille ap-pelli a mantenere il valore degliabbonamenti a livelli compati-bili con la sopravvivenza deiclub, i prezzi per le iscrizioni

si mantengono a livelliminimi, con un’ulteriore

tendenza al ribas-so. In compensosi ass iste a unnuovo fenome-no che s i sta

consolidando edespandendo: l ’a-

pertura dei miniclub,piccoli centri motori che si

concentrano sul servizio allapersona.

IL NUOVO FITNESS 2.0Si tratta di centri di superficieridotta, da 150 fino a 350 me-

Il 2009 ha messo in luce ledifficoltà di un fitness 1.0che ha subito in pieno nonsolo una crisi generale, ma

anche una sofferenza internaal settore. Il fitness basatosu strutture che si limitano avendere abbonamenti inun’ottica puramente finan-ziaria non funziona più, so-prattutto se poi l’iscrizione sitraduce in un “noleggio” aiclienti degli spazi e delle at-

trezzature. I lsa ldo t ra

n u o v eaperture ech iusureè negati-

Prevenzione e salute

di Alessandro [email protected]

2010: le novità professionali Fitness 2.0Fitness 2.0con link di

approfondimento

Page 15: FitMed n°9

Prevenzione e salute

2) abilitazione funzionale,che segue ai trattamenti medi-calizzati di una vera a propriariabilitazione funzionale suc-cessiva a traumi o patologiecroniche dell’apparato loco-motore, con l’utilizzo di alcunemacchine tipicamente usatenelle sale isotoniche (poche, adire il vero, e quelle più adatte);3) attività motoria finalizzataal calo di peso e alla preven-zione cardiovascolare, il fit-ness metabol ico , ovveroquelle metodologie a bassoimpatto che permettono diriattivare i sedentari prevenen-do gli effetti cronico degenera-tivi della sindrome metabolica.

I MINICENTRIIl centro di attività motoria èimpostato essenzialmente sulservizio alla persona. Il clienteè seguito inizialmente con unpacchetto di ore di “personaltraining” individuali e, manmano che riacquista abilitàmotoria, è inserito in minigrup-pi prima e in classi più nume-rose successivamente. Inquest’attività è centrale ilruolo del personal; menoquello delle macchine, la cuidotazione è a livello essen-ziale proprio per puntaretutto sul servizio. Eventual-mente c’è un’attenta selezio-ne degli strumenti di monito-raggio dell’attività, in modo dapoter restituire al cliente la“misura” del suo miglioramen-to. In tal modo è possibile in-traprendere questa attivitàcon degli investimenti con-tenuti, alla portata quindidei giovani professionistiche raccolgono questa sfidae hanno risorse economichelimitate. Si tratta di un fenomeno in ra-pida espansione: tutti i nuovicentri si sono ben posizionatianche perché, dovendo sop-portare spese strutturali e diesercizio contenute, la qualità

del servizio può essere vendu-ta a prezzi accettati dal mer-cato e, nello stesso tempo,compatibili con un buon suc-cesso imprenditoriale.Come sempre la Scuola diProfessione Fitness seguiràquesto fenomeno e darà il suocontr ibuto al lo svi luppo diquesta nuova opportunità. Ilprimo appuntamento è a Mi-

lano, sabato 13 febbraio,con un workshop tecnicodedicato a conoscere gli stru-menti per l’apertura e l’eserci-zio di un centro per il fitnessmetabolico: aspetti fiscali, ar-chitettura e organizzazionedegli spazi, scelta della stru-mentazione pertinente, meto-diche di lavoro.Stay tuned.

2010: le novità professionali

Link

LinkLink

Page 16: FitMed n°9

Prevenzione e salute

età, organizzando corsi di gin-nastica dolce, ma tendono arestare casi isolati. Il ritrova-mento di una condizione fi-siologica mediante un recu-pero funzionale è affidato an-cora alle strutture ospedalie-re e ai centri specializzati, ilcui utilizzo è necessario nei ca-si di traumatismi importanti enelle prime fasi riabilitative.Spesso però, completato ilprotocollo riabilitativo, il sog-getto non continua, comedovrebbe, a praticare attivitàfisica. I motivi sono diversi:mancanza di tempo, cattivainformazione, scarsa motiva-zione tra i più gettonati.

IL PLUSVALOREIl vero problema sta nella “noncultura” della riabilitazione inpalestra. Si avverte ancora oggi

una grande distanza tra tecnicidella riabilitazione e istruttori,per non parlare di quella esi-stente tra medici e tecnici dipalestra. Siamo categorie pro-fessionali a compartimenti sta-gni e raramente sappiamoquello che fa l’altro. È naturaleche in questa reciproca man-canza di comunicazione ci siauna reciproca diffidenza opera-tiva. Una situazione al limite delparadossale, in quanto la pale-stra offre, in termini di attrezza-ture, di servizi e di ambiente, unefficace e attraente prosegui-mento della riabilitazione, quasisempre necessario. Natural-mente non ho e non voglio ave-re facili ricette risolutive, mi per-metto di proporre semplice-mente una riflessione da partedegli operatori del fitness: vistele potenzialità dei centri, perché

Medico-fisioterapista-istruttore:

di Davide Fogliadini [email protected]

troppa distanza

Negli anni ‘80, anche lenostre coste furonoraggiunte da uno tsu-nami: era l’onda lunga

partita da Venice Beach chescatenò “la febbre del fitness”.Si trattò di una vera e propriaepidemia, in cui tutti o quasi vo-levano un corpo grande, forte ein forma. Naturalmente le pale-stre si strutturarono per rispon-dere a questa esigenza, diven-tando quello che sono oggi.Sono convinto, però, che a unagrande evoluzione tecnica nonsia corrisposta una parallelacrescita culturale. Mi spiegomeglio. La palestra è vista an-cora oggi come un luogo dovesi ritrova la forma, o la si miglio-ra. L’utente tipo è una personache non presenta particolaripatologie. Alcuni centri fitnessstanno occupandosi di terza

Tecnici della riabilitazione, istruttori e medici sono categorie professionali acompartimenti stagni e la mancanza di comunicazione alimenta la diffiden-za. Servirebbe un’operazione culturale ad ampio respiro

Page 17: FitMed n°9

Prevenzione e salute

non intraprendere un’operazio-ne culturale ad ampio respiro?Non mi sembra una cosa im-possibile, certamente ambizio-sa e non immediata.Attribuire al tecnico di palestraun’ulteriore autorevolezza èsenz’altro un momento basila-re. L’aggiornamento tecnico-psicologico dovrebbe essereeffettuato puntualmente, al finedi raggiungere questi obiettivi:- completare con successol’iter post-riabilitativo delcliente;- instaurare il corretto ap-proccio interpersonale;- educare e motivare il sog-getto al proseguimento del-l’attività fisica.Un tecnico di palestra aggior-nato, motivato e conscio dellasua figura professionale dà allapalestra un plusvalore che avolte viene sottovalutato. È fon-damentale una crescita a tuttotondo di questa figura, puntan-do alla capacità comunicativa ealla “gestione psicofisica” diuna clientela inevitabilmente di-versa come le persone post-infortunate. Anche una banalelombalgia modifica, per il doloree l’ipofunzionalità che compor-ta, la sfera psichica di una per-sona: una palestra del ventune-simo secolo non può fare a me-no di considerare con attenzio-ne questo aspetto.

INCONTRARE I MEDICISpesso i medici non sono maientrati in una palestra. Non co-noscendo la struttura, comepossono consigliarla ai pazien-ti? Si rende necessaria da partedei centri fitness un’operazionedi marketing rivolta alla catego-ria, facendo in modo che i ca-mici bianchi vengano a contat-to con questa realtà, ne com-prendano le potenzialità e so-prattutto dialoghino con le figu-re preposte alla gestione tecni-ca delle risorse umane. Il dialo-go genera quasi sempre stimareciproca. Un buon inizio. Or-

ganizzare incontri tra i medici dizona, proporre agevolazioni peruna loro frequentazione delcentro fitness: le possibilità diaggancio non mancano, sta al-la palestra valutare la formulamigliore. È inutile sottolineare ilgrande ascendente che la figu-ra medica ha sul paziente, per-tanto è necessario che questacategoria professionale colgalo spirito dell’iniziativa ed entriin contatto nel modo migliorecon la palestra, trovando unambiente motivato a un’opera-zione “sociale” e con operatoriqualificati.

UNA SQUADRA VINCENTELe prime fasi di un protocolloriabilitativo devono essere affi-date ai tecnici della riabilitazio-ne che, dietro le indicazioni delmedico, procedono in questadelicata fase. Il tecnico di pale-stra può rappresentare il miglio-re continuum di questa catena,a patto che la sua professiona-lità sia riconosciuta con certez-za e fiducia. Creare occasioni dicontatto e di collaborazioneprofessionale si rende quindi vi-tale. Il tecnico di palestra do-vrebbe affiancare il terapistae il medico in modo da poterraccogliere il testimone eproseguire nell’iter riabilitati-vo, aggiornando le altre figu-re sull’andamento. La figuradel riabilitatore dovrebbe esse-re presente in tutti i centri fit-ness, proprio per creare, insie-me al medico e all’istruttore, ilgiusto percorso riabilitativo.Sono convinto che l’organizza-zione non sia impossibile: sitratta semplicemente di conce-pire una forma collaborativanuova, soprattutto tra figureche, a oggi, non brillano per in-teroperatività. Il bacino di uten-za può senz’altro beneficiare diquesta operazione, se pensia-mo che circa l’80% della popo-lazione soffre di dolori alla co-lonna vertebrale… qualcosa ègià stato fatto in termini di infor-

mazione, ma niente di sistema-tico. Un’operazione di accultu-ramento circa il valore terapeu-tico di una regolare attività fisicaè solo agli inizi, troppo poco ri-spetto ad altre realtà europee,dove il movimento si collocacon grande importanza in que-sto ambito. Per raggiungere ilpaziente-cliente, figura motiva-ta a praticare regolarmente atti-vità fisica (e quindi facilmente fi-delizzabile) è necessario dota-re la palestra di quella auto-revolezza che inevitabilmen-te deriva dal settore medico.Il centro fitness si deve presen-tare ai blocchi di partenza conuna popolazione di tecnici dav-vero preparati, consci del lororuolo professionale e che non siimprovvisino riabilitatori: se cor-rettamente inseriti nella catenamedico-terapista-paziente, nediventeranno un anello indi-spensabile.

DAVIDE FOGLIADINI42 anni, vive e lavora aMilano: istruttore dipalestra dal 1988,pratica il personaltraining dal 1991.Massofisioterapista dal1994, si è specializzatoin problematicheposturali e inchinesiologia. Collaboracome docente con laScuola di ProfessioneFitness. È autore di duelibri: “World ball” e “Casiclinici 5”.

Page 18: FitMed n°9

RACCOMANDAZIONI PERUN “PRE-FUNCTIONALPHYSICAL EXAMINATION” Fattori di rischio individuali pos-sono essere determinati attra-verso una valutazione funziona-le senza una sostanziale dia-gnostica per immagini. Test evalutazioni funzionali eviden-ziano precocemente e antici-patamente una futura con-dropatia femoro-rotulea. So-no stati inoltre evidenziati, in pa-zienti con condropatie femororotulea, decrementi della perfor-mance nel vertical jump, nel-l’anteromedial lunge, nello step-down, nel single-leg press, nelbalance e reach tests.Una valutazione generale delmovimento patellare attraversoun movimento di flessione edestensione, e movimenti passi-vi della rotula, sul piano oriz-zontale e sagittale, possonoessere rilevatori di una ipomo-bilità della rotula e/o come risul-tato di un accorciamento delretinaculo laterale o la debolez-za di retinaculo mediale. Un al-terato tempo di riflesso musco-lare del vasto mediale obliquo,comparato con il vasto laterale(VL), può essere stimato attra-verso la contrazione e palpa-

zione simultanea di entrambi ivasti (VL e VMO) durante l'e-stensione del ginocchio. In al-cuni pazienti, una contrazioneritardata del vasto mediale obli-quo è evidente alla palpazione.L’esame elettromiografico po-trebbe essere un’indagine suc-cessiva atta ad accertare, inmaniera più accurata, l’attivitàmuscolare del VMO e VL.

PROPOSTE E CONSIGLIPER UN INTERVENTO DI“PREVENTING EXERCISESTRAINING”Un “Preventing Exercises Trai-ning” è dedotto, nel caso dicondropatie femoro-rotulee, dapratiche comuni della clinica ria-bilitativa, da trend di forza e con-dizionamento progettati per in-crementare i livelli di potenzamuscolare. Nell’ambito dellecompetenze da campo, biso-gna ricercare e appianare i livel-li di forza e flessibilità, conside-rando che sovraccarichi improv-visi possono “scatenare una fa-se sintomatologicamente attiva”estremamente invalidante perl’atleta. Nel programma è utileinserire sempre un generale, di-namico warm-up costituito da:- esercizi di stretching

prevenzione

La prevenzione delle patologietraumatiche da sportUna della cause maggiori

del dolore anteriore delginocchio negli atleti, vi-sto anche “l’innalza-

mento dell’età sportiva”, è la sin-drome patello-femorale. Questapatologia è trattata con succes-so in più di 2/3 dei pazienti, at-traverso protocolli di riabilitazio-ne conservativi, che hanno co-me obiettivo il decremento deldolore e il consequenziale recu-pero della funzione e del control-lo neuromuscolare. Se si appli-cano strategie preventive,nella maggioranza dei casiuna sindrome patello-femora-le, con un’adeguata pre-dia-gnosi, può essere “letta”, dalclinico o dal terapeuta, moltotempo prima della fase con-clamata. Un’indagine valutativapre-season definita da noi, conun linguaggio universale interna-zionale “Pre-functional PhysicalExamination”, identifica la chia-ve di lettura di una futura patolo-gia femoro-rotulea e non solo.Una volta identificati i fattori di ri-schio, questi devono essere “ri-solti” attraverso un “PreventingExercises Training” che com-prende protocolli terapeutici e ditraining assolutamente indivi-duali.

di Rosario D’Onofrio [email protected]

Page 19: FitMed n°9

- esercizi multi-articolari - esercizi di potenziamento insituazioni di instabilità - esercizi terapeutici.Gli atleti devono essere inco-raggiati a effettuare questo pro-gramma 3 volte la settimana; ilivelli di intensità progressivasono quelli proposti da Keger-reis S.:1. leggeri (50% intensità di 1massimo ripetizione 1 RM)2. moderati (55% intensità di 1 RM) 3. pesanti (60% intensità di 1 RM).La struttura del protocollo pro-posto deve essere basata su unmodello di periodizzazione non-lineare. Una Patello-femoralPain Syndrome (PFPS) costrin-ge l'atleta professionista a rimo-dellare il carico di lavoro e lascelta degli esercizi, utilizzandoper esempio la Borg RPE scale.Tra l’altro, il principio di specifi-cità di adattamento a richiestaimposta (SAID) è utile quandobisogna disegnare una progres-sione funzionale del carico suc-cessivo. Una volta identificatoche un fattore di rischio può svi-luppare una PFPS asintomati-ca, l'atleta deve essere inseritoin un “Preventing Exercises Trai-ning”. Esercizi di stretching de-vono essere studiati per ognisingolo atleta e inseriti in un ge-nerale dinamico warm-up, al fi-ne di simulare gestualità tecnicoatletiche semplici e complesse,tali da provocare un overstret-ching fisiologico. Gli esercizi distretching consigliati riguar-dano la bandelletta ilio tibialedei flessori ed estensori delginocchio, gli adduttori e ro-tatori esterni dell'anca, i rota-tori interni, il gastrocnemio, ilsoleo e i flessori dell'anca.Sono esercizi già prescritti perla riabilitazione di atleti concondropatie femoro-rotulee equindi possono essere inseritiagevolmente nelle varie fasi delprotocollo di “Preventing Exer-cises Training”. Naturalmente èimportante ricercare sempreuna corretta esecuzione didat-

prevenzione

tica degli esercizi in sala pesi,una gestualità armoniosa, flui-da e coordinata. Alcuni studihanno evidenziato che gli eser-cizi in catena cinetica chiusa(CKC) e aperta (OKC), in deter-minati range articolari, noncreano over fisiologici stress, e

sono vantaggiosi all'individuocon PFPS. Training miglioratividell’attività del vasto medialeobliquo sono importanti per mi-gliorare l’equilibrio funzionaledella rotula; è giusto evidenzia-re che generalmente si credeche l'attività del vasto mediale

Page 20: FitMed n°9

tensioni muscolari concorre inmaniera importante e decisivaalla profilassi per il decrementodelle numerose patologie dasport. Sul “campo” è possibileindividuare squilibri in termini diforza e flessibilità, che possonocondurre, con il tempo, non so-lo a patologie acute e/o da ove-ruse, ma anche provocare alte-razioni delle meccaniche artico-lari e adattamenti posturali aseguito dell’intossicazione del-l’attività recettoriale neurofisio-logica.

BIBLIOGRAFIA1. Witvrouw E, Lysens R, BellemansJ, Cambier D, Vanderstraeten G. In-trinsic risk factors for the develop-ment of anterior knee pain in an athle-tic population. A two-year prospecti-ve study. Am J Sports Med. 2000.2. Thomee R, Renstrom P, KarlssonJ, Grimby G. Patellofemoral pain syn-drome in young women. II. Musclefunction in patients and healthy con-trols. Scand J Med Sci Sports. 1995.3. Loudon JK, Wiesner D, Goist-Fo-ley HL, Asjes C, Loudon KL. Intraraterreliability of functional performancetests for subjects with patellofemoralpain syndrome. Journal of AthleticTraining. 2002;37:256–2614. Ekstrand J, Gillquist J. The availa-bility of soccer injuries. Int J SportsMed 1983; 4: 124-85. Davis, MF.;Davis, PF.; Ross, DS.Expert Guide to Sports Medicine.Philadelphia, PA: American College ofPhysicians; 2005. 6. Kegerreis S. The construction andimplementation of functional progres-sion as a component of athletic reha-bilitation. J Orthop Sports Phys Ther.1983;5:14–19. 7. Prentice, WE.; Voight, ML. Techni-ques in Musculoskeletal Rehabilita-tion. 1. New York: McGraw Hill; 20018. Baechle, TR.; Earle, RW. Essentials ofStrength Training and Conditioning.Champaign, IL: Human Kinetics; 1995.9. Phillips, BB. Recurrent Disloca-tions. In: Canale ST. , editor. Camp-bell's Operative Orthopaedics. 9. Vol.

obliquo sia maggiore con l'an-ca in rotazione esterna. È statonotato da Crossley KM cheesercizi eccentrici relativi all’at-tività dei vasti mediali e laterali,eseguiti in catena cinetica chiu-sa, comportano importanti mi-glioramenti nella riabilitazionedella sindrome patello-femora-le. Esercizi analitici eccentriciper questi gruppi muscolari, epoi successivamente multi-arti-colari, sono strategicamenteimportanti per stimolare positi-vamente degli adattamenti nel-la fase asintomatica. Alla fine diquesto lavoro non possiamonon soffermarci sull’uso del ta-ping. Storicamente, un tapingpatellare è stato difeso per au-mentare l’attività di VMO e de-crementare l'attività di VL in pa-zienti con sindrome patello-fe-morale. In atleti asintomatici, idati che emergono dalla lette-ratura sull’efficacia del patellartaping sono limitati e contra-stanti. Per tale motivo, un“Preventing Exercises Trai-ning” non deve comprenderel’uso di taping patellare, finoa che l’efficacia del suo utiliz-zo non sarà ampiamente di-mostrato dalla letteratura in-ternazionale.

CONCLUSIONI In atleti scheletricamente matu-ri, le anormalità anatomichepossono essere pre-diagnosti-cate utilizzando un criterio ba-sato sull’evidenza, per indivi-duare i potenziali fattori di ri-schio legati alle patologie femo-ro-rotulee: un’analisi definitadalla letteratura “Pre-functio-nal Physical Examination”.Questo screening, a cui segueun programma di “PreventingExercises Training”, deveorientarsi verso un’analisi dacampo delle tensioni muscolarie della mobilità articolare. Il mi-glioramento e il mantenimentodel range of motion articolare euna riprogrammazione delle

2. Boston, MA: Mosby; 1998. pp.1334–1404.10. Cohen ZA, Roglic H, GrelsamerRP, Henry JH, Levine WN, Mow VC,Ateshian GA. Patellofemoral stressesduring open and closed kinetic chainexercises. An analysis using compu-ter simulation. Am J Sports Med.2001;29:480–48711. Mirzabeigi E, Jordan C, GronleyJK, Rockowitz NL, Perry J. Isolationof the vastus medialis oblique muscleduring exercise. Am J Sports Med.1999;27:50–53.12. Crossley KM, Cowan SM, Mc-Connell J, Bennell KL. Physical the-rapy improves knee flexion duringstair ambulation in patellofemoralpain. Medicine & Science in Sports &Exercise. 2005;37:176–18313. Christou EA. Patellar taping in-creases vastus medialis oblique acti-vity in the presence of patellofemoralpain. Journal of Electromyography &Kinesiology. 2004;14:495–504

prevenzione

ROSARIO D’ONOFRIODottore fisioterapista, diplomatoISEF, Master in Posturologiapresso l’Università La Sapienzadi Roma, è stato fisioterapistadella Nazionale Italiana di Palla-mano Senior A maschile e dellaNazionale Ital iana di BasketFemminile senior A. Preparatoreatletico e allenatore, ha pubblica-to a oggi oltre 102 lavori scientifi-ci, su riviste nazionali di interessespecifico nel campo della riedu-cazione e riabilitazione dellosport e della preparazione atleti-ca. Su questi stessi temi ha rela-zionato a oltre 34 Congressi Na-zionali e a 13 Congressi Regio-nali, come “Invited Lecture”.

Page 21: FitMed n°9

da svolgere in uffi-cio o a casa, in palestra o all’aperto, adatti per lo spirito e perla bellezza. Questo, e molto altroancora! Con i prodott i AIREXBalance avrete la sensazione di al-lenarvi sopra una nuvola! Gradevolial corpo, dolci ed ammortizzanti,sono rilassanti e riposanti per i pie-di. Proverete una piacevole sensa-zione di leggerezza.

BeBalanced! è il program-ma dinamico per rinforza-re il corpo, lo spirito e l’ani-ma. Dopo i l lancio dei

Balance-pad nel 1995, i prodottiAIREX Balance si sono ben posi-zionati sul mercato. Grazie allanuova strategia di marketing“BeBalanced! Next Generation”,le caratteristiche multifunzionali e ildinamismo del nuovo Balance-padElite aprono ora un nuovo ventagliodi possibilità nel mondo del fitness.Tutti possono utilizzare BeBalanced!Pochi sforzi per un ottimo risultato.Lo stesso vale anche per il nuovosito web www.bebalanced.net.Un click vi permette di trovare escaricare gratuitamente i nuoviprogrammi, su video, DVD edanche su manuale, la musica e

Next GenerationBeBalanced!

LE AZIENDE INFORMANO

Per informazioniGabriella ViolantiTel.: +39 348 2238578 [email protected] da: Alcan Airex AG5643 Sins, Svizzera www.bebalanced.net [email protected]

tutto ciò che bisogna sapere perun allenamento con il Balance-pad Elite AIREX. Il nuovo Balance-pad Elite si distin-gue per la fine struttura della super-ficie, che da una parte lo rende an-tiscivolo e dall’altra assicura unastimolazione efficace dei ricetto-ri del piede. Con i Balance-padElite avrete una sensazione di leg-gerezza, un corpo più equilibrato,migliorando la coordinazione, au-mentando la resistenza e sbloccan-do le contratture.I programmi BeBalanced! sono sti-molanti, versatili, adatti a tutti e sipossono svolgere soli o in compa-gnia. Troverete sia brevi programmidi base, di riscaldamento, di stret-ching, che programmi specificiper i bambini, scuole, la terza età,

Page 22: FitMed n°9

persona – intesa anche nellasua realtà di componente di ungruppo – disporre di un’offertadifferenziata e di metodologie dilavoro innovative rappresentasicuramente un plus, oltre cheun vantaggio competitivo.WHY BE NORMAL? ha fattosua questa premessa e ha ela-borato Vibration TrainingSystem, un’attività di allena-mento su pedana vibranteche ha saputo interessare quel-le realtà imprenditoriali del fit-ness che hanno colto un’esi-genza reale di differenziazionedell’offerta suffragata da ele-menti di novità e di fruibilitàche sono indicate per unapluralità di utenti e premianoalcune “categorie”. Non solo,quindi, l’atleta e lo sportivo, chetrovano nell’allenamento moti-vazioni prestazionali, ma anchebuona parte di coloro che - daisedentari agli ex sportivi - si av-vicina al fitness per recuperarele proprie riserve funzionali, conmotivazioni di prevenzione e,perché no, estetiche. Per tutti questi soggetti Vibra-tion Training System è un mo-dello di allenamento ideale, an-che per chi ha scarse disponibi-lità di tempo o ha la necessità diun approccio graduale e moti-vante alla ripresa dell’attivitàmotoria.

Entrare in un Fitness Clubcome utente di servizi ècertamente diverso cheentrare come noleggia-

tore, temporaneo, di attrezzatu-re e spazi. Di questo, ormai, lagran parte dei Club Manager èconsapevole, ma restano diffi-coltà oggettive a trasformare unvecchio retaggio in un nuovoapproccio in cui il valore delleprestazioni proposte ed eroga-te venga realmente percepitodal cliente e soprattutto raffor-zato adeguatamente da unacorretta azione motivazionaleda parte dell’istruttore o perso-nal trainer nella sua indispensa-bile funzione di mediatore cultu-rale, e non solo di tecnico delfitness. Le differenti e articolatemotivazioni di accesso alle pre-stazioni e ai servizi di un CentroFitness le sappiamo orientate auna logica ben più ampia esoggett iva di quantol’esigenza del sempliceesercizio fisico possaindicare. In un conte-sto in cui da un lato,per il centro fitness, vienesempre più riducendosi ilmero ruolo di noleggiatoredi attrezzi e di spazi, men-

tre dal l ’altro siespande quello diforniture di servi-zi alla

WHY

BE N

ORM

AL?

Un modello integrato

Per informazioniGlm srlTel 0174241677www.vibrationtraining.ite-mail: [email protected]

LE AZIENDE INFORMANO

di Lillias Regalzi

Per informazioniGlm srl

Tel 0174241677www.vibrationtraining.it

e-mail: [email protected]

Vibration Training System

Page 24: FitMed n°9

a cura della redazione

VitattivaViviamo in una società che tende aemarginare l'anziano dai settori “at-

tivi” della vita, ma che, allo stes-so tempo, gli "impone" di man-tenersi, il più a lungo possibile,sano, mobile e autosufficiente,per non “gravare” sulla colletti-vità. Una forzatura distorta delconcetto di terza età che ha co-munque un suo aspetto positivo,perché si sta trasformando inspinta motivazionale per gli ap-

partenenti a questa “categoria” nellosvolgere con costanza attività motorie

specifiche e appositamente progettate.

Prevenzione e salute

Nata nel 2002, l’Asso-ciazione di Promo-zione Sociale senzafini di lucro Vitattiva

ha per scopo la diffusione, lagestione, e l’organizzazionedi attività sportive, culturali,ricreative e di formazione ri-ferite alla terza età. Tutte leiniziative portate avanti da Vitat-tiva nascono da due presuppo-sti fondamentali che riguardanoil valore dell’anziano e del suolegame con il territorio. Tutti gliimpegni, gli sforzi e i progettidedicati al mondo della TerzaEtà devono essere finalizzati almantenimento e, ove possibile,all’accrescimento della qualitàdella vita degli anziani, per con-servarne il più a lungo possibilel’autosufficienza. Ma, soprat-tutto, è fondamentale che ilpopolo della terza età riman-ga all’interno, e non al margi-ne, del tessuto sociale e pro-duttivo: una piena appartenen-za al funzionamento di questotessuto trasforma la terza età inrisorsa, ovvero una possibilitàin più di crescita per l’intera so-cietà. “Nella quasi totalità deicasi – ci spiega Alfonso Rossi,presidente dell’associazione - il

metodo adottato è di tipo assi-stenziale e per lo più postumoall’insorgenza del problema. Siparla quasi sempre di ‘recupe-ro’ o di ‘integrazione’, azionivolte alla soluzione di uno statodi fatto pressoché già esisten-te: prima si lascia che l’anzianoesca dal tessuto socio-produt-tivo (perdendo possibili risorse)e in seguito si compiono azioninel tentativo di recuperarlo(spendendo risorse). La meto-dologia della nostra esperienza,invece, ribalta completamentequesto punto di vista: la nostratipologia d’intervento, in tutte leattività dedicate agli anziani, èdi tipo preventivo”. Il metodonon può che essere multidisci-plinare: partendo dall’attivitàmotoria si interviene su tutte lesfere della vita personale e so-ciale dell’anziano.

FITNESS VITATTIVAMesso a punto dal Prof. Alfon-so Rossi, è un metodo di ap-proccio al benessere fisico cherisponde all’esigenza di adotta-re delle metodologie di allena-mento funzionali alle necessitàdel nuovo target: ultra sessan-tenni e ultra settantenni che,

per ragioni storico culturali, dif-ficilmente hanno praticato atti-vità sportiva in precedenza eche oggi, in tarda età, si trova-no ad approcciarsi per la primavolta al movimento fisico. Sonostati individuati dei livelli di riferi-mento basati sull’età reale deisoggetti, determinata attraver-so uno screening iniziale: testmedico, prove di efficienza fisi-ca e colloquio sullo stile di vita.1° fascia (dai 50 ai 58/60 reali).Si propongono attività iniziali dimantenimento per raggiungereanche livelli di allenamento e in-cremento delle prestazioni. Ipercorsi prevedono almeno tresedute settimanali di 50-60 mi-nuti con attività di corpo liberoabbinate a cardio fitness e allemacchine isotoniche. Obiettivi:miglioramento dell’efficienzadell’apparato cardio-vascolare,mantenimento e successivo in-cremento del tono muscolare(forza), miglioramento della mo-bilità (funzionalità delle articola-zioni e dell’apparato muscola-re), esercizi mirati al migliora-mento della postura e dellacoordinazione. Il supporto intutte le attività è la musica e illavoro a circuito.

Vitattiva

Page 25: FitMed n°9

Prevenzione e salute

2° fascia (dai 58-60 ai 65-68reali). Le attività proposte mira-no al mantenimento e al miglio-ramento dello stato di salute edelle capacità funzionali. Siconsigliano sempre almeno tresedute settimanali sotto la gui-da dell’insegnante con possibi-lità di aumentare il lavoro setti-manale svolgendo in modo au-tonomo passeggiate ed eserci-zi di mobilità per alcuni minutianche ogni giorno. I contenutidei programmi sono gli stessidella fascia precedente; varianol’intensità e il carico di lavorosvolto. Il supporto delle attivitàè la musica e il lavoro a circuito.3° fascia (70 anni reali e oltre).Le attività sono finalizzate almantenimento dello stato di sa-lute e dell’autosufficienza permigliorare la qualità della vita. Inquesto caso è opportuno svol-gere attività a bassa intensità,anche di breve durata (30 mi-nuti), ma più frequentementepossibile durante la settimana.La programmazione prevedeelementi che si rifanno alla ge-stualità quotidiana. Contenutidei programmi: attività aerobi-che (es. camminare a passocostante per 20-30 minuti), la-voro sulla forza a carico natura-le e con piccoli attrezzi (pallonidi varie misure e densità, elasti-ci a bassa intensità, asciuga-mani, bacchette), mobilità arti-colare, coordinazione, destrez-

za (es. saper evitare ostacoli,reagire con prontezza a cambidi posizione), memoria (stimo-lando la memorizzazione di se-quenze di movimenti). Il sup-porto di tutte le attività è la mu-sica ed il lavoro a circuito.

SOCIALITÀ E CULTURAIl mantenimento di relazioni so-ciali, di esperienze condivise, dimomenti di aggregazione epartecipazione sono elementiindispensabil i per rimanere“giovani”. Per questo motivol’Associazione Vitattiva uniscealle attività motorie iniziative ditipo ludico ricreativo, quali se-rate danzanti, gite e viaggi ascopo turistico religioso, cultu-rale o puramente ricreativo. Lapartecipazione a queste iniziati-ve funziona anche come moti-vazione di supporto alla praticadell’attività fisica: “fare ginnasti-ca insieme, viaggiare insieme,giocare insieme sono la chiavedel nostro successo che pos-siamo misurare, anno per an-no, con il forte incremento dipartecipanti alle nostre attività”.Inoltre, sempre seguendo ilprincipio dell’anziano come ri-sorsa, l’associazione ne pro-muove, oltre che l’aspetto difruitore, quello di attore, pro-duttore di esperienze culturali.L’Associazione, pertanto, nonsi limita a offrire ai propri utentila possibilità di assistere a spet-

tacoli, mostre ed eventi, ma or-ganizza specifici laboratori diespressione nell’ambito delteatro, dell’artigianato, della cu-cina e delle tradizioni popolaridove gli anziani sono protago-nisti: attori e spettatori di sestessi e, comunque, produttoridi cultura per la società che licirconda. All’interno di questoquadro positivo, anche il pen-sionamento non è più visto co-me momento triste in cui pre-vale la sensazione di abbando-no, ma come atto di libertà, co-me porta d’ingresso in una fasenuova e stimolante della pro-pria esistenza. “Vivere bene lapropria anzianità vuol dire be-neficiare del tempo liberato,riorganizzarsi la vita, adattan-dosi alla propria condizione psi-cofisica, con l’obiettivo di mas-simizzare le opportunità legatealla possibilità di scegliere cosafare e con chi relazionarsi. Ren-dere attiva la longevità e crearenuove opportunità nella terzaetà, può rappresentare la chia-ve per trasformare la percezio-ne dell’invecchiamento dellapopolazione da pericolo in ri-sorsa”.

LEGAME CON IL TERRITORIOL’esperienza decennale nel set-tore della salute e del benesse-re per gli over ’60 si esprime almeglio soprattutto nei CentriAnziani dove, grazie al suppor-

Page 26: FitMed n°9

quisiscono esperienza direttacon il mondo della Terza Età. Vitattiva è anche un Ente diFormazione Professionale concertificazione di qualità, ricono-sciuto dalla Regione Lazio, cheopera a favore della crescitaprofessionale degli operatorinel settore della salute, del be-nessere, della gestione e co-municazione delle attività dedi-cate agli anziani e al Terzo Set-tore in genere. Tutti gli istruttoritecnici e gli operatori di servizidell’associazione partecipanoregolarmente a corsi di forma-zione e di aggiornamento pertenere sempre alto il proprio li-vello di qualifica professionale.

FITAGEIl maggior interesse alle attivitàmotorie da partedel popolo degli“over” consentela creazione e l’a-pertura di nuovicentri dedicati allasalute e al benesse-re a loro dedicati. Al-l’interno del Parco delPineto è stato recentementeinaugurato il più moderno edelegante centro fitness dedica-to ai cittadini “over” del Comu-ne di Roma. Nato dall’unionetra le competenze operative eprofessionali della Cooperativa

Sociale Pegaso e l’esperienzaVitAttiva a favore della TerzaEtà, Fitage si propone non solocome un centro dedicato alloSport e al Benessere ma comeun vero e proprio “presidio” sta-bile di riferimento per tutti i cit-tadini over 60 di Roma che vo-gliano intraprendere percorsi fi-nalizzati ad accrescere il pro-prio benessere psico-fisico. Inquesto centro saranno realizza-bili non solo attività di fitnessadatte a tutte le età (ginnasticadolce, ginnastica a corpo libe-ro, lezioni con i piccoli attrezzi,attività di cardio fitness e per latonificazione muscolare concarico), ma anche attività mira-te alla prevenzione o alla riedu-cazione di particolari categoriedi utenti con specifiche patolo-gie: obesità (sia infantile chedell’età adulta), diabete, cardio-patie, ipertensione, osteoporo-si, paramorfismi della colonnavertebrale. La vera particolaritàdel centro è la sua polivalenza.Costituita da due palestre, unapiccola spa, sale conferenze,otto spogliatoi, gabinetti medi-ci, due piscine all’aperto e unparco, ospiterà le iniziative del-l’Associazione: programmi diformazione, incontri e conve-

gni, percorsi dip revenz ionededicati agl ioperatori e aglianziani.

Prevenzione e salute

to dei relativi Municipi cittadinidi appartenenza, si registraun’alta frequenza e un elevatointeresse, da parte degli anzia-ni, a seguire programmi di alle-namento leggero al fine di ga-rantire loro uno stato di auto-sufficienza, mantenimento delproprio stato di salute e benes-sere psico fisico generale. Inol-tre, l’associazione gestisce atti-vità all’aperto durante la bellastagione e il periodo estivo: ac-qua gym, corsi di nuoto, danzain acqua, ginnastica nei parchi.L’associazione Vitattiva è ingrado predisporre program-mi e progetti appositamentestudiati per ogni diversarealtà locale, siano esse inambito territoriale esteso,quali regione e province, chein ambito locale quali comu-ni, municipi, centri anziani ecase di riposo.

FORMAZIONE PROFESSIO-NALEI progetti e le attività di tipo mo-torio sono al centro delle com-petenze dell’Associazione:istruttori, operatori e geromotri-cisti vengono appositamenteformati mediante corsi di spe-cializzazione post laurea. Inquesto modo tutti gli operatoriVitattiva, in possesso di unalaurea in Scienze Motorie, ac-

Page 27: FitMed n°9

È il titolo della manifestazione recentemente conclusa a Riva del Gardae che ha visto la cooperazione trentina impegnata come guida locale,nazionale e internazionale in favore di uno sport che genera integrazio-ne. Disabili, giovani a rischio di emarginazione, immigrati: lo sport è pertutti? Si è discusso di esperienze positive e di eccellenza, ma anche dicriticità, come l’assenza di una rete di comunicazione che permetta disviluppare progetti condivisi, o la mancanza d’integrazione tra attivitàper normo-dotati e persone con disabilità. Mancano le infrastrutture, lerisorse economiche e, a volte, anche le competenze. Attori, esperti erappresentanti di organizzazioni locali, nazionali ed europee hanno di-scusso sulla capacità inclusiva dello sport, sul ruolo che l’attività sporti-va svolge per i giovani a rischio di emarginazione, sul significato dellosport per i disabili, ma anche sulla necessità di formare operatori qualifi-cati. Donatella Donati, docente di Scienze Motorie all’Università diVerona, ha confermato che associazioni e cooperative in tante partid’Italia stanno facendo molto, ma restano esperienze frammentate.“Bisogna mettersi insieme anche per riuscire a far sentire la propria vo-ce a politici disattenti. Per farlo occorre partire dal dato sanitario: le per-sone disabili, ad esempio, soffrono più degli altri degli effetti della seden-tarietà. Partire dalla salute consentirà di passare allo sport come stru-mento educativo e di inclusione e arrivare alla fine alla dimensione ludi-ca ovvero allo sport come un modo per divertirsi anche per le personedisabili.” Cristian Aiardi, coordinatore del convegno, ha sottolineato chequesta manifestazione è l’inizio di un dialogo, di una strada da non ab-bandonare: “è stata una buona intuizione, perché le testimonianze e leriflessioni emerse confermano che lo sport è un diritto di tutti, ma biso-gna che tutti si mettano in movimento perché diventi reale”. “All moving– Sport e inclusione” è stato promosso dalla Provincia autonoma diTrento e dalla Cooperazione Trentina in partnership con il consorzio dicooperative sociali Con.Solida., UISP (Unione Italiana Sport per Tutti)Trentino, Special Olympics, CSI (Centro Sportivo Italiano) Trentino e lacooperativa sociale Archè.

ALL MOVING - SPORT E INCLUSIONE

Per info: www.ftcoop.it/portal/Default.aspx?tabid=663 www.sportinclusione.com

CCOONN LLIINNKK DDII AAPPPPRROOFFOONNDDIIMMEENNTTOO

NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS

foto by diskojez

Page 28: FitMed n°9

CCOONN LLIINNKK DDII AAPPPPRROOFFOONNDDIIMMEENNTTOO

NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS

L’Istituto di Medicina dello Sport di Torino ha recentemente pubblicato i dati di una ricerca iniziata nel 1999e durata otto anni grazie al coinvolgimento degli “allievi” della UNITRE – Università della Terza Età. Scopodella ricerca era, dato per assunto l’effetto positivo dell’attività fisica per gli over 60, verificare i miglioramen-ti di un programma di attività fisica strutturato e quantificarne concretamente i benefici ottenuti. I 160 sog-getti coinvolti (fra i 65 e i 73 anni d’età) sono stati divisi in due gruppi di lavoro e sono stati sottoposti, all’ini-zio e alla fine di ogni anno, a una valutazione funzionale. Il metodo adottato è quello randomizzato: metà dei160 anziani, scelti tra chi non era completamente sedentario, ha continuato a svolgere l’attività motoriablanda di sempre, mentre l’altra metà è stata sottoposta, in palestra, a programmi di lavoro specifico indivi-dualizzato elaborati dallo staff dell’Istituto. L’impegno si è protratto per quattro anni, da ottobre a maggio,per tre ore a settimana, sotto la guida di laureati in scienze motorie. I risultati scientifici conclusivi sono mol-to confortanti, per tutte le abilità motorie: forza, mobilità, resistenza, equilibrio. Il massimo consumo di ossi-geno è aumentato di circa il 15% e anche la mobilità articolare è complessivamente migliorata: +7% dell'ab-duzione totale delle anche, +14,8% dell'iperestensione del tronco, +24,5% dell'iperestensione delle spalle,

Il Gruppo di Studio della Scoliosi e delle patologie vertebrali harecentemente pubblicato all’interno del proprio sito i risultatidello studio “Gli effetti di un programma di attività fisica adat-tata in un gruppo di soggetti anziani con postura flessa: valu-tazione clinica e strumentale”. Lo studio, curato da BenedettiMG et al (Bologna) e già pubblicato sul Journal ofNeuroEngineering and Rehabilitation, dimostra in modo scien-tifico e chiaro, che un programma di esercizi specifici è in gra-do di migliorare la postura curva dell’anziano, che solitamenteaumenta con l’età ed è legata all’indebolimento muscolo-scheletrico e all’efficienza fisica ridotta. I parteci-panti sono stati divisi in due gruppi in maniera randomizzata: uno seguiva un programma di attività fisicaadattata alla postura flessa e l’altro gruppo completava un protocollo di attività fisica non specifica per per-sone anziane. La valutazione clinica multidimensionale iniziale, ripetuta a distanza di 3 mesi, includeva i da-ti antropometrici, il profilo clinico, le misurazioni dell’indebolimento muscoloscheletrico e la disabilità. Gliesercizi proposti al gruppo di Attività Fisica Adattata (APA) miravano a un miglioramento della flessibilità al-l’articolazione della spalla e alla cintura pelvica, e a rafforzare i muscoli estensori della schiena. Il protocol-lo di attività fisica adattata non-specifica consisteva in esercizi globali per migliorare la postura, la mobilitàdelle articolazioni, la forza dei muscoli e la flessibilità. Il programma di attività fisica adattata ha determina-to un miglioramento significativo in diversi parametri chiave della valutazione multidimensionale rispetto alprotocollo non-specifico: una minore distanza dall’occipite alla parete, un maggiore raggio di movimentodegli arti inferiori, flessibilità migliore dei pettorali, dei tendini del ginocchio e dei muscoli flessori dell’anca euna forza aumentata dei muscoli estensori del rachide. Un’analisi stereofotogrammetrica ha confermatouna riduzione della protrusione della testa e ha rivelato nei partecipanti del programma specifico una ridu-zione dell’adattamento posturale-compensatorio della postura flessa caratterizzato dalla flessione delle gi-nocchia e dalla dorso-flessione della caviglia. È possibile visionare il programma di attività fisica adattata al-la postura flessa consultando il sito dell’Associazione:www.gss.it/news/doc/GLI_EFFETTI_DI_UN_PROGRAMMA.pdf.

ANZIANI IN PALESTRA: DATI SCIENTIFICI

NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS

ANZIANI: PROGRAMMA DI ATTIVITÀ FISICA ADATTATA

Page 29: FitMed n°9

SCCOONN LLIINNKK DDII AAPPPPRROOFFOONNDDIIMMEENNTTOO

flessione in avanti del tronco + 4 cm. La forza muscolare degli arti su-periori ha dimostrato un incremento complessivo del 3% sia per i mu-scoli flessori che estensori, mentre per gli arti inferiori i muscoli estenso-ri sono risultati migliorati del 18% e i flessori del 9%. I muscoli del tron-co hanno evidenziato un + 10%, con un rapporto tra flessori ed esten-sori più favorevole a questi ultimi (+7,7%: ripercussione favorevole sullaprevenzione delle lombalgie). La capacità di equilibrio, rilevata con lostabilogramma, risulta complessivamente migliorata del 20%, con unapunta eclatante del 34,2% per il test di Romberg sensibilizzato ad oc-chi chiusi (MOC). Fondamentali sono anche i progressi indotti: migliorala densità ossea, in particolare quella del femore (+6,8%), il peso restapiù o meno lo stesso, ma aumenta la percentuale di massa magra(+2,04%), la pressione arteriosa si riduce e cresce il colesterolo buono.Per info: www.imsto.it/anziani.html#esercizio

Il progetto “Trapianto… e adesso sport”, nato all’incirca un anno fa, intende dimostrare come l’attività fisi-ca e lo sport siano fondamentali per tutti i soggetti trapiantati, sportivi e non, soprattutto alla luce dell’ele-vata mortalità determinata da complicazioni cardiovascolari in seguito ad alterazioni del metabolismo lipi-dico indotte, per lo più, dai farmaci antirigetto (cortisone e immunosoppressori). Lo studio che partirà frapoco sarà di tipo prospettico, ma non randomizzato. Saranno considerati 120 pazienti trapiantati di rene,cuore e fegato, suddivisi in 2 gruppi: al primo gruppo sarà prescritta e somministrata attività fisica con su-pervisione, sulla base di test di valutazione funzionale, mentre al secondo gruppo saranno consigliati ade-

guati stili di vita, tra i quali l’attività fisica, senza però pre-scrivere uno specifico programma di lavoro supervisiona-to. L’attività fisica sarà prescritta e controllata da medicidello sport, sulla base delle esigenze di ogni singolo pa-ziente, definite da una valutazione iniziale volta a indaga-re le condizioni cliniche e di forma psicofisica dei sogget-ti. I test di controllo saranno effettuati da tutti i partecipan-ti di entrambi i gruppi, attraverso la ripetizione delle valu-tazioni iniziali, al tempo 0, a 6 mesi e a 12 mesi. Il pro-gramma di attività fisica prevede una prima parte (circasei mesi) da eseguirsi con la supervisione di laureati inScienze Motorie appositamente addestrati, operantipresso strutture (palestre) adatte, e una seconda parteda eseguirsi senza supervisione (circa sei mesi). Il proget-to è promosso dal Centro Nazionale Trapianti, conl’Istituto Superiore di Sanità, l’Università di Bologna, ilCentro studi Isokinetic, e le associazioni Aido e Aned,con la collaborazione delle Regioni Emilia-Romagna eVeneto, dove si trovano i Centri trapianto di riferimentoche saranno coinvolti direttamente nello studio.Per info: www.saluter.it/wcm/saluter/news/il_fatto/2009agosto_di-cembre/26_sport/all

NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS

TRAPIANTO… E ADESSO SPORT

Page 30: FitMed n°9

La nuova stagione

Alessandro LanzaniDirettore scuola

FrancescoCapobiancoResponsabile scuola

Davide FogliadiniMassofisioterapista, personal trainer

Edoardo LanzaniMedico ortopedico, esperto in rieducazionefunzionaleDavide GirolaMedico, esperto inriabilitazione cardiologicaRoberto DaganiLaureato in scienzemotorie,massofisioterapistaAndrea ScalaLaureato in scienzemotorie, personal trainerLuca MazzottiDottore commercialista

Serenella LattanzioAvvocato, esperta in normative tributarie

Andrea MediciPreparatore atletico, esperto in osteopatia

Gianni MontagnaTrainer, esperto inalimentazione eintegrazione

Andrea GianesellaLaureato in scienzemotorie, Presenter didiscipline musicali

FrancescaDegasperiPresenter di disciplinemusicali

Corrado CeschinellliSociologo, naturopata,preparatore atletico ed esperto incomportamentialimentari

I NOSTRI DOCENTIe gioca d'anticipo con le nostre offerte

2010:Risparmia

CLICCA SUL CORSO CHE TI INTERESSA

OPERATORE DI FITNESS METABOLICO (a distanza)FITNESS TRAINER PERSONAL TRAINEROPERATORE DI FITNESS METABOLICO (frontale)AEROBICA E DISCIPLINE MUSICALIMASSAGGIO SPORTIVOEDUCAZIONE ALIMENTAREVALUTAZIONE POSTURALESTRETCHING EVOLUTOCOMPOSIZIONE CORPOREA E ANTROPLICOMETRIAMASSAGGIO MIOFASCIALEGINOCCHIO INFORTUNATOL’APERTURA DI UN NUOVO CENTRO MOTORIO

Page 31: FitMed n°9

COME INSERIRE L’ATTIVITÀMOTORIA PREVENTIVAALL’INTERNO DEL PROPRIO CLUBRiservato a imprenditori del settore fitness

PROGRAMMA15,00 Apertura lavori. 15,15 L’evoluzione del mercato delFitness e i nuovi segmenti di merca-to. Luca Mazzotti15,30 Che cosa è il Fitness Metabo-lico e come inserire un Cen-tro Mo-torio di Fitness Metabolico, preven-zione, ginnastica posturale e abilita-zione funzionale. Alessandro Lanzani16,00 Lo start up. L’apertura, i per-messi necessari e l’inquadramentosocietario. Luca Mazzotti16.15 break16,30 Lay-out operativo il settaggiodei personal trainer, i metodi di lavo-ro, le visite mediche interne, i rap-porti con i medici esterni. Alessandro Lanzani17,00 Gli strumenti e le macchine dilavoro: i criteri di selezione, la funzio-ne. Indicazioni, limiti, e controindica-zioni. La scelta degli strumenti Ilbudget. Michele Pitti, FrancescoCapobianco 17,30 La promozione dei servizi: co-me gestire i rapporti con medici spe-cialisti, medici di base e istituzioni lo-cali associazioni.

WO

RK

SH

OP

TE

CN

IC

IE

ST

AG

EW

OR

KS

HO

PT

EC

NI

CI

COME CREARE UN NUOVO CENTRO MOTORIORiservato a personal trainer

PROGRAMMA10,00 Apertura lavori. 10,15 L’evoluzione del mercato delFitness e i nuovi segmenti di merca-to. Luca Mazzotti10,30 Che cosa è il Fitness Meta-bolico e come funziona un CentroMotorio di Fitness Metabolico; pre-venzione, ginnastica posturale e abi-litazione funzionale. Alessandro Lanzani11,00 Lo start up. L’apertura, i per-messi necessari e l’inquadramentosocietario. Luca Mazzotti11,15 break11,30 Lay-out di un Centro di FitnessMetabolico: ripartizione degli spazi edegli ambienti in relazione ai servizi.Architetto Alessio Cuzzolin12,00 Gli strumenti e le macchine dilavoro: i criteri di selezione, la funzio-ne. Indicazioni, limiti, e controindica-zioni. Il budget. Michele Pitti 12,30 La scelta degli strumenti: il kitdi macchine cardio di valutazione, glistrumenti di monitoraggio appro-priati, gli strumenti di misura appro-priati. Francesco Capobianco 12,45 La promozione dei servizi: co-me gestire i rapporti con medici spe-cialisti, medici di base e istituzioni lo-cali associazioni.

COME CREARE UN NUOVO CENTRO MOTORIO

Nuovi segmenti per il mercato delfitness e dell’attività motoria per tutti

Il fitness metabolico:- come creare un Centro ex novo - come integrarlo all’interno del proprio Club

WORKSHOP TECNICO

Milano, sabato 13 febbraio 2010

www.profess ionef i tness .com in foscuo la@profess ionef i tness .com te l 02/58112828

COSTI DI PARTECIPAZIONE Sessione singola (mattino o pome-riggio): iscrizione entro il 31 dicem-bre 80 euro; entro il 31 gennaio100 euro; fino al 12 febbraio 120euro. Direttamente il giorno delworkshop 150 euro. I prezzi indica-ti sono Iva inclusa.Entrambe le sessioni (mattino epomeriggio): iscrizione entro il 31dicembre 100 euro; entro il 31gennaio 120 euro; fino al 12 feb-braio 160 euro. Direttamente ilgiorno del workshop 200 euro. I prezzi indicati sono Iva inclusa.

DOVE : HOTEL MARRIOTTVIA WASHINGTON, 66 MILANO

Page 32: FitMed n°9

Il corso a distanza per operatore difitness metabolico permette di rag-giungere obiettivi operativi altamentespecialistici, fornendo le basi neces-

sarie teoriche e pratiche per realizzarepercorsi motori personalizzati in sicurez-za per la sindrome metabolica:- ipertensione e malattie cardiovascolari;- soprappeso e obesità;- diabete;- artrosi e osteoporosi.Il corso si sviluppa in un'opera compo-sta da un volume + 8 DVD multimedialicon contributi tecnici:- audio mp3 con registrazioni e approfondimenti verbali;- video con filmati didattici e tecnici; - immagini a supporto dei testi;- testi con documenti interi o recensiti;- presentazioni con grafici e tabelle.ATTENZIONE: I DVD SONO FRUIBILISOLO SU PERSONAL COMPUTER ENON SU MACINTOSH

CONTENUTI Strumenti tecnici• Accreditamento istituzionale: “attività motoria come prevenzione so-ciale”. • I soggetti metabolici: definizione delle principali parole chiave;sedentarismo e malnutrizione da ecces-so, stili di vita. • Alfabetizzazione motoria, Fitness me-tabolico e Fitness terapia: tre livelli per unnuovo stile di vita.• Equilibrio funzionale, allenamento fun-zionale: la grande gara della vita quoti-diana.• Fitness metabolico e diabete.• Fitness metabolico e obesità, sovrap-peso, anoressia e bulimia (strategie inte-grative nel centro fitness).• Fitness metabolico e ipertensione, ma-lattie cardiovascolari.• Fitness metabolico e apparato loco-motore: artrosi e osteoporosi.

• Classificazione, approccio psicologicoe fidelizzazione del soggetto metabolico.• Classificazione e approccio dei sog-getti sedentari, motori, sportivi, e ago-nisti.• Selezione e abstract della più recentebibliografia scientifica internazionale sulfitness metabolico. • Aspetti di marketing e gestionali: comesi vende il fitness metabolico e con quali“pacchetti servizio”.• Formazione per lo staff di vendita: in-quadramento generale.Step operativi • Inquadramento del soggetto e anam-nesi metabolica: un metodo di sicurezzaper l'operatore e il soggetto metabolico;• gli strumenti di misura: dai test tradizio-nali dello sport ai Fix metabolici specifici;il tempo zero; • le misure sicure per la gestione dei me-tabolici;• strumenti di lavoro e unità motorie me-taboliche;• programmazione dell'attività motoria;• insegnamento dell'attività motoria;• strumenti di fidelizzazione: il passapor-to metabolico;Esempi pratici Come strutturare le prime ore di lavorocon i soggetti metabolici;• monitoraggio e verifica dei risultati

fitness metabolicooperatore di

FO

RM

AZ

ION

E A

DIS

TAN

ZA

OP

ER

AT

OR

E

FI

TN

ES

S

ME

TA

BO

LI

CO

corso a distanza• Codice deontologico;• Manifesto del fitness metabolico.

L'apprendimento sarà supportato daun servizio di assistenza on line ecompletato da una giornata diWorkshop tecnico, a scelta dello stu-dente, fra quelli proposti dalla nostraScuola di Forma-zione. Il calendariodelle giornate è consultabile nelle pa-gine a seguire, sezione STAGE, op-pure sul sito internet www.professionefitness.comChi volesse frequentare il CORSOPER OPERATORE DI FITNESS ME-TABOLICO CON LEZIONI FRONTALI,può consultare le pagine successive,nella sezione CORSI.

Docente: Alessandro LanzaniQuanto costa: 720 euro Iva inclusa. Laquota comprende: l'iscrizione allascuola, l'opera completa + 1 Workshoptecnico + l'esame finale (a Milano) perconseguire la certificazione. È possibileottenere più certificazioni con la stessaopera: per qualsiasi ulteriore informazio-ne contattare la segreteria corsi al nu-mero 02.58112828 o consultare il sitointernet:www.professionefitness.comEsami: colloquio orale.

www.profess ionef i tness .com in foscuo la@profess ionef i tness .com te l 02/58112828

PER MAGGIORI INFORMAZIONI CLICCA SU OGNI SINGOLA INIZIATIBA

Page 33: FitMed n°9

- Tecniche e metodologie d’allena-mento: come costruire una tabella per-sonalizzata. - I paramorfismi: asimmetrie della co-lonna vertebrale, lordosi e cifosi, sca-pole alate. Come modificare l’allena-mento. - Alimentazione: nozioni fondamentalidella fisiologia della nutrizione. Esigenzespecifiche degli atleti: gli integratori ali-mentari e i prodotti farmaceutici. Le die-te ipocaloriche associate all’attività fisi-ca.- Doping: gli anabolizzanti e l’ormonedella crescita. Gli effetti indesiderati equelli collaterali, i rischi a breve e a lun-

go termine. - Anamnesi motoria ed esame obietti-vo motorio: indicazioni sulle modalità diprotocolli da attuare per la stesura delprogramma d’allenamento. - Il recupero funzionale dell’atleta in-fortunato: indicazioni e limiti per un’at-tività fisica mirata. Laboratori di anatomia e seminari tec-nici con la visione di supporti video.Come lavorare su:- addominali e paravertebrali

FITNESS TRAINER 52sima edizione del corso che più ditutti ha consolidato negli anni l’immagi-ne della Scuola di Professione Fitness.Su una base di conoscenza completa epolivalente, costruisce gli strumenti peraffrontare la realtà diversificata delle at-tività in palestra. Parte teorico-scientifica- Anatomia umana dell’apparato lo-comotore: ossa, articolazioni, tendini,legamenti e muscoli. - Anatomia funzionale: apparato lo-comotore del sedentario, dell’amatoree dell’atleta agonista. - Fisiologia della contrazione muscola-

re e metabolismo energetico. - Biomeccanica del movimento: ca-ratteristiche fisiche del movimentoumano. - Biomeccanica irrazionale: esercizicorretti e controindicati. - Studio degli attrezzi e delle loromodalità di utilizzo: manubri, bilancie-ri, panche, poliercoline. - Analisi dei frequentatori del club:diverse tecniche d’allenamento per dif-ferenti categorie di persone.

- cingolo scapolare - pettorali e dorsali- arti superiori- arti inferiori- Cenni di ginnastica correttiva, an-talgica e stretching- Come costruire un programmad’allenamento- Allenamento cardiovascolare conl’utilizzo del cardiofrequenzimetro- Esame obiettivo motorioDove e quando: Milano, Sala DeAmicis Via De Amicis,17 a partire dasabato 20 febbraio 2010Orario: 10.00-13.00, 14.00-17.00Quanto dura: 13 giornate, sempre di

sabatoQuanto costa: 454 euro (Iva inclusa) +30 euro di iscrizione alla scuola (se do-vuta) per iscrizioni entro il 31 dicem-bre; 504 euro (Iva inclusa) + 30 euro diiscrizione alla scuola (se dovuta) periscrizioni entro il 30 gennaio; 540 euro(Iva inclusa) + 30 euro di iscrizione allascuola (se dovuta) per iscrizioni suc-cessive.Esami: quiz a risposta multipla, collo-quio orale e prova pratica.

CO

RS

I

CO

RS

I

CO

RS

I

CO

RS

I

CO

RS

I

CO

RS

I

CO

RS

I

CO

RS

I

www.profess ionef i tness .com in foscuo la@profess ionef i tness .com te l 02/58112828

PER MAGGIORI INFORMAZIONI CLICCA SU OGNI SINGOLA INIZIATIBA

Page 34: FitMed n°9

PERSONAL TRAINER Il personal trainer come operatore moto-rio, referente psicologico e imprenditore.Il corso affronta argomenti tecnici, co-municativi, gestionali e di marketing.L’obiettivo è ottimizzare le proprie risorsepersonali per gestire con successo unamoderna libera professione. - Definizione e ambito di lavoro.Caratteristiche personali, target di riferi-mento, qualificazione professionale, ge-stione del tempo. Come operare neiclub e nelle abitazioni private. Le attrez-zature necessarie.

- Aspetti chinesiologici e posturali.Basi scientifiche della chinesiologia e del-l’analisi posturale. Valutazione dell’elasti-cità muscolare, della mobilità articolare edel trofismo muscolare. Impostazione diun protocollo di lavoro tipo.- Composizione corporea e antropoplicometria. - Cos’è l’antropoplicometria.- Perché la plicometria.- Procedura delle misurazioni plicometriche.- Rilevazioni e descrizione dei punti di repere per le pliche.- Rilevazioni e descrizione delle circonferenze.- Body Mass Index (BMI).- Basic Life Support (BLS). Modalità diprimo soccorso, manovre di salvataggioe prove pratiche con manichino. - Educazione alimentare.

- L’educazione alimentare comincia dal-la consapevolezza.- Il principio biologico della regolazione:l’omeostasi come legge del vivente.- Condizioni da rispettare e necessità dasoddisfare.- La via del dimagrimento fisiologico,stabile e duraturo- Un’alimentazione a basso indice e ca-rico glicemico.- Malattie metaboliche e malattie infiam-matorie.- L’attività fisica quale ausilio del dimagri-mento e come interazione per la funzio-nalità generale.- Alimentazione e fabbisogni specifici:criteri e meccanismi di calcolo.- L’educazione alimentare e le linee gui-da generali: la didattica e gli strumentisemplici per sé e per il cliente.- Test di valutazione funzionale: i nuo-vi FIX metabolici. - Controindicazioni e limiti dell’attivitàfisica in presenza di patologie meta-boliche e da sedentarismo: protocollidi intervento in presenza di ipertensione,cardiologia, diabete, asma.- Strategie di marketing. Propostepratiche per mettere sul mercato il ser-vizio di personal training. Strumenti difitness marketing di base, passaparolaorganizzati, analisi del mercato, ricercadella clientela, comunicazione e rap-porto cliente-trainer, capacità di auto-promozione.- Aspetti fiscali e legali. Il libero profes-sionista, apertura della partita IVA, tenu-ta dei libri contabili, pagamento delletasse. Responsabi-lità professionale elegale, responsabilità del cliente e delcentro fitness, come stendere un con-tratto, assicurazione.Dove e quando: Milano, a partire dasabato 20 febbraio 2010Orario: 10.00 -13.00 14.00 - 17.00 Quanto dura: 7 giornate, a week-end alternati.Quanto costa: 470 euro (Iva inclusa)+ di 30 euro di iscrizione alla scuola (sedovuta) per iscrizioni entro il 31 di-cembre; 520 euro (Iva inclusa) + di 30euro di iscrizione alla scuola (se dovu-ta) per iscrizioni entro il 30 gennaio;560 euro (Iva inclusa) + 30 euro diiscrizione alla scuola (se dovuta) periscrizioni successive.

OPERATORE DI FITNESS METABOLICO Riprende da questa sessione la propo-sta del corso di operatore di fitness me-tabolico con lezioni frontali in aula.Sono 35 milioni i soggetti portatori disindrome metabolica in Italia: questocorso è strutturato per formare opera-tori dell'attività fisica che possano inte-ragire con essi. Una significativa pro-spettiva economica, uno sguardo im-portante aperto sul benessere, la pre-venzione e il miglioramento della qualitàdi vita individuale e sociale.La certificazione per operatore di fitnessmetabolico garantisce il raggiungimentodei seguenti obiettivi:- conoscenza degli aspetti fisiologicidelle patologie metaboliche e da se-dentarismo;- conoscenza e acquisizione del voca-bolario tecnico;- test di valutazione funzionale i nuo-vi FIX metabolici;- erogazione di protocolli di lavoro;- Controindicazioni e limiti dell'attivi-tà fisica in presenza di patologie meta-boliche e da sedentarismo.A chi è rivolto?A tutti gli operatori del settore fit-ness: personal trainer, laureati in scien-ze motorie, diplomati ISEF, massofisio-terapisti, fisioterapisti e istruttori di fit-ness. Il corso non è consigliato a pro-fessionisti che non abbiano conseguitogià certificazioni nell'ambito del fitnessprofessionale e che non abbiano acqui-sito esperienza nel fitness tradizionale. Dove e quando: Milano, a partire dasabato 6 marzo 2010Orario: 10.00 -13.00 14.00 - 17.00 Quanto dura: 6 giornate, sempre disabato. Quanto costa: 570 euro (Iva inclusa) +30 euro di iscrizione alla scuola (se dovu-ta) per iscrizioni entro il 31 dicembre;650 euro (Iva inclusa) + 30 euro di iscri-zione alla scuola (se dovuta) per iscrizionientro il 30 gennaio; 700 euro (Iva inclu-sa) + 30 euro di iscrizione alla scuola (sedovuta) per iscrizioni successive.Esami: quiz a risposta multipla e collo-quio orale.

Chi lo desiderasse, può ottenere la me-desima certificazione tramite il CORSO

CO

RS

I

CO

RS

I

CO

RS

I

CO

RS

I

CO

RS

I

CO

RS

I

CO

RS

I

CO

RS

I

www.profess ionef i tness .com in foscuo la@profess ionef i tness .com te l 02/58112828

PER MAGGIORI INFORMAZIONI CLICCA SU OGNI SINGOLA INIZIATIBA

Page 35: FitMed n°9

Ricordiamo che è necessariofrequentarne almeno l'80%delle lezioni per potereaccedere all'esame finale.Al superamento dell’esamesarà rilasciato un diplomaaccreditato dall’U.S. Acli, entedi promozione sportivariconosciuto dal CONI.

PER OPERATORE DI FITNESS META-BOLICO A DISTANZA (vedi propostapagina precedente).

AEROBICA E DISCIPLINE MUSICALIMetodo e creatività; nozioni tecnicheed esperienze espressive; condiziona-mento atletico e divertimento. Per for-mare il ruolo multidisciplinare dell’inse-gnante di materie aerobiche con un ap-prendimento veloce, efficace, completoe professionale.Parte tecnico-pratica- Anatomia di base con riferimento a:apparato scheletrico, osteoarticolare emuscolare.- Traumi più frequenti in palestra.- Motivazione, capacità comunicative eresponsabilità dell’istruttore.- Postura e allineamento.- Riscaldamento e passi base.- Lo studio della musica: effetto dellamusica sul corpo e sulla mente: comescegliere i brani giusti in ogni occasione. - Il cueing.- Movimenti controindicati e regole di sicurezza.- Ripasso / studio dei passi base diaerobica e step- Come costruire ed evolvere una coreografia.- Blocchi pari/dispari: come utilizzarli.- Tonificazione & allungamento deiprincipali gruppi muscolari a corpo liberoe con piccoli attrezzi. - Interval training e circuit training

- Composizione delle lezioni cardio-vascolari.Dove e quando: Milano, a partire dasabato 20 febbraio 2010Orario: 10.00-13.00,14.00-17.00Quanto dura: 7 giornate, sempre di sa-bato.Quanto costa: 317 euro (Iva inclusa) +di 30 euro di iscrizione alla scuola (se do-vuta) per iscrizioni entro il 31 dicembre;396 euro (Iva inclusa) + 30 euro di iscri-zione alla scuola (se dovuta) per iscrizio-ni entro il 30 gennaio; 436 euro (Iva in-clusa) + 30 euro di iscrizione alla scuola(se dovuta) per iscrizioni successive. Esami: quiz a risposta multipla, provapratica.

MASSAGGIO SPORTIVO Master di tre giorni, accessibile preferi-bilmente a personal trainer, diplomatiIsef e laureati in Scienze Motorie, fisiote-rapisti e medici. Questo master forniscetutte le conoscenze necessarie per otti-mizzare la prestazione attraverso il mas-saggio e per guidare l’atleta verso il pie-no recupero funzionale da eventi trau-matici acuti e cronici.- Aspetti fisiologici e meccanismod’azione del massaggio.- Indicazioni e controindicazioni.- Periodizzazione e finalità del mas-saggio sportivo.- Esame del paziente: ispezione, esa-me della cute e della sottocute, palpa-zione.- Tecniche del massaggio: manovreclassiche e fondamentali, sfioramenti,frizioni, impastamenti, percussioni, vi-

brazioni, battiture.- Trattamento del rachide cervicale,del tronco, del bacino e degli arti supe-riori e inferiori.Dove e quando: Milano, 27 febbraio -13, 27 marzo.Quanto dura: 3 giornateOrario: 10.00-13.00,14.00-17.00 Quanto costa: 217 euro (Iva inclusa) +30 euro di iscrizione alla scuola (se do-vuta) entro il 31 dicembre; 270 euro(Iva inclusa) + 30 euro di iscrizione allascuola (se dovuta) entro il 30 gennaio;320 euro (Iva inclusa) + 30 euro di iscri-zione alla scuola (se dovuta) per iscrizio-ni successive.

EDUCAZIONE ALIMENTARE Il master si propone di fornire gli stru-menti e la competenza necessari per af-frontare, in modo nuovo ed efficace, unargomento così fondamentale per l’eco-nomia della salute, del benessere e dellaprestazione, con un approccio che pun-ta principalmente all’educazione, con re-sponsabilità, motivazione e consapevo-lezza. Le indicazioni e lo specifico nutri-zionale consentono di correggere gli er-rori più grossolani, gli atteggiamenti più

CO

RS

I

CO

RS

I

CO

RS

I

CO

RS

I

CO

RS

I

CO

RS

I

CO

RS

I

CO

RS

Iwww.profess ionef i tness .com in foscuo la@profess ionef i tness .com te l 02/58112828

PER MAGGIORI INFORMAZIONI CLICCA SU OGNI SINGOLA INIZIATIBA

Page 36: FitMed n°9

Docente: Corrado CeschinelliDove e quando: Milano, 13 -14 marzoOrario: 10.00-13.00,14.00-17.00 Quanto costa: 190 euro (Iva inclusa) +30 euro di iscrizione alla scuola (se do-vuta) entro il 31 dicembre; 260 euro (Ivainclusa) + 30 euro di iscrizione alla scuo-la (se dovuta) entro il 30 gennaio; 320euro (Iva inclusa) + 30 euro di iscrizionealla scuola (se dovuta) per iscrizioni suc-cessive.

VALUTAZIONE POSTURALESaper analizzare e comprendere lapostura di un soggetto è la tappa ob-bligata per elaborare un programmadi allenamento davvero “personal”.Con questo stage vi impadronirete diuno strumento pratico di grande ac-curatezza, con uno sguardo alla psi-cologia.- Dal neonato all’anziano: la formazio-ne e l’evoluzione delle curve rachidee.- La postura fisiologica in relazione al-l’età del soggetto e alle sue caratteristi-che emotive.- L’appoggio plantare e i suoi effettiposturali.- Gli effetti del sistema muscolo-con-nettivale sull’apparato scheletrico.- Individuare le asimmetrie mediantela valutazione posturale: spiegazioneteorica e dimostrazione pratica del test. - Esercitazione pratica di gruppo.- Contrazione, contrattura e retrazio-ne muscolare.- Muscoli agonisti, antagonisti e siner-gici in una logica di allenamento perso-nalizzato ed equilibrato.- Spiegazione teorica e dimostrazionepratica del test per individuare e quan-tificare le retrazioni muscolari.- Esercitazione pratica di gruppo.Docente: Davide FogliadiniDove e quando: Milano, domenica 21febbraioOrario: 10.00-13.00 e 14.00-17.00 Quanto costa: 96 euro (Iva inclusa) +30 euro di iscrizione alla scuola (se do-vuta) entro il 31 dicembre; 120 euro(Iva inclusa) + 30 euro di iscrizione allascuola (se dovuta) entro il 30 gennaio;160 euro (Iva inclusa) + 30 euro di iscri-zione alla scuola (se dovuta) per iscrizio-ni successive.

DIABETE EFITNESS METABOLICOLa giornata ha la finalità di chiarire ai pro-fessionisti del settore le ultime novità e inuovi protocolli esecutivi di valutazione etrattamento per i soggetti affetti da dia-bete di I e II tipo che intraprendono l’at-tività fisica. Questo workshop rientranel percorso formativo per operatoredi fitness metabolico.- Sindrome metabolica e diabete: le li-nee guida dell’OMS.- Dalla diagnosi medica alla classifi-cazione motoria per età, sesso e impe-gno funzionale.- Strumenti operativi per il personalmetabolico.- Body Fat Index e Global Risk Index(indice globale di rischio).- I Fix funzionali: come misurare la ri-serva funzionale in assenza di rischi.- Le unità motorie. Procedure e proto-colli di attività motoria e controllo dei ri-sultati.- Gestione dei rapporti con il medicocurante.- Discussione di casi clinici.- Gli strumenti di misura e monitorag-gio: valutazione dell’appropriatezza emodalità d’uso.

Alla fine di ogni master saràrilasciato un attestato dipartecipazione accreditatodall’U.S. Acli, ente di promozionesportiva riconosciuto dal CONI

distorti che sono le cause principali delmalessere, del sovrappeso e dell’ingene-rarsi di molte patologie. Un’impostazioneforte della conoscenza scientifica neces-saria che punta non a “fare o dare la die-ta”, ma a sviluppare strategie e compor-tamenti alimentari duraturi e vincenti.- L’educazione alimentare e il wel-lness olistico.- L’educazione alimentare cominciadalla consapevolezza.- Il principio biologico della regolazio-ne: l’omeostasi come legge del vivente.- Condizioni da rispettare e necessitàda soddisfare.- Radicali liberi e lo stress ossidativo.- L’equilibrio acido/basico e lo stressacidosico.- Il meccanismo perverso dell’insulina.- La via del dimagrimento fisiologico,stabile e duraturo- Un’alimentazione a basso indice ecarico glicemico.- I polifenoli e l’attività dei vitageni. Ilpotenziamento delle difese immunolo-giche.- L’autoregolazione: gli omega-3 e l’at-tività biologica.- Malattie metaboliche e malattie in-fiammatorie.- L’implicazione psicosomatica e le in-terferenze nei comportamenti, nel meta-bolismo e sull’organismo.- L’attività fisica quale ausilio del dima-grimento e come interazione per la fun-zionalità generale.- Alimentazione e fabbisogni specifi-ci: criteri e meccanismi di calcolo.- L’educazione alimentare e le lineeguida generali: la didattica e gli stru-menti semplici per sé e per il cliente. - Gli alimenti, le proprietà, i pasti e le inte-grazioni da conoscere e da considerare.

MA

ST

ER

MA

ST

ER

M

AS

TE

R

MA

ST

ER

M

AS

TE

R

MA

ST

ER

www.profess ionef i tness .com in foscuo la@profess ionef i tness .com te l 02/58112828

PER MAGGIORI INFORMAZIONI CLICCA SU OGNI SINGOLA INIZIATIBA

Page 37: FitMed n°9

Team didattico: Alessandro Lanzani,Francesco Capobianco, Michele Pitti.Dove e quando: Milano, sabato 3aprile Orario: 10.00-13.00,14.00-17.00 Quanto costa: 96 euro (Iva inclusa) +30 euro di iscrizione alla scuola (se do-vuta) entro il 30 gennaio; 120 euro (Ivainclusa) + 30 euro di iscrizione alla scuo-la (se dovuta) entro il 28 febbraio; 160euro (Iva inclusa) + 30 euro di iscrizionealla scuola (se dovuta) per iscrizioni suc-cessive.

IL GINOCCHIO INFORTUNATOParticolarmente indicato per fisiotera-pisti, istruttori di fitness e body buildinge personal trainer, questo stage forni-sce le conoscenze necessarie per af-frontare il recupero funzionale dell’arti-colazione del ginocchio colpita dalleprincipali patologie di natura traumati-ca e cronica.- Anatomia funzionale e topograficadel ginocchio.- Lesioni meniscali.- Lesione del legamento crociatoanteriore- Lesione del tendine rotuleo.- Condropatia femoro-rotulea.- Valgismo di rotula.- Artrosi grave del ginocchio.

Docente: Davide FogliadiniDove e quando: Milano, sabato 10aprileOrario: 10.00-13.00,14.00-17.00Quanto costa: 96 euro (Iva inclusa) +30 euro di iscrizione alla scuola (se do-vuta) entro il 30 gennaio; 120 euro(Iva inclusa) + 30 euro di iscrizione allascuola (se dovuta) entro il 28 febbra-io; 160 euro (Iva inclusa) + 30 euro diiscrizione alla scuola (se dovuta) periscrizioni successive.

COMPOSIZIONE CORPOREA E ANTROPOPLICOMETRIAObiettivo della giornata di formazione èfornire i contenuti pratici e teorici dellamisurazione corporea dei soggetti,uno strumento di valutazione utile perprogrammare e monitorare il lavoro fisi-co e gli obiettivi. È anche uno strumen-to di fidelizzazione, perché aiuta il per-sonal trainer a instaurare una relazioneprofessionale di credibilità ed efficienzacon i propri assistiti.- Cos’è l’antropoplicometria.- Perché la plicometria.- Procedura delle misurazioni plico-metriche.- Rilevazioni e descrizione dei puntidi repere per le pliche.- Rilevazioni e descrizione delle cir-conferenze.- Body Mass Index (BMI).Docente: Francesco CapobiancoDove e quando: Milano, sabato 30marzoOrario: 10.00-13.00 e 14.00-17.00Quanto costa: 96 euro (Iva inclusa) +30 euro di iscrizione alla scuola (se do-vuta) entro il 30 gennaio; 120 euro(Iva inclusa) + 30 euro di iscrizione allascuola (se dovuta) entro il 28 febbra-io; 160 euro (Iva inclusa) + 30 euro diiscrizione alla scuola (se dovuta) periscrizioni successive.

STRETCHING EVOLUTOLo stretching è in continua evoluzione.Non è più semplice allungamento mu-scolare, ma mobilità fine e globale, conparticolare accento sugli aspetti neuro-fisiologici. - Neurofisiologia: approfondimento - Tessuto connettivale e rigidità arti-colari.

- Definizione di contrazione isome-trica di tipo eccentrico.- Ruolo della respirazione nello stret-ching olistico.- Influenza dell’alllungamento sullapostura.- Individuare e trattare i trigger points.- Valutazione e miglioramento dellamobilità cervicale.- Valutazione e miglioramento dellamobilità lombare.Docente: Davide FogliadiniDove e quando: Milano, sabato 13marzoOrario: 10.00-13.00,14.00-17.00 Quanto costa: 96 euro (Iva inclusa) +30 euro di iscrizione alla scuola (se do-vuta) entro il 30 gennaio; 120 euro(Iva inclusa) + 30 euro di iscrizione allascuola (se dovuta) entro il 28 febbra-io; 160 euro (Iva inclusa) + 30 euro diiscrizione alla scuola (se dovuta) periscrizioni successive.

MASSAGGIO MIOFASCIALE Una grande varietà di tecniche chespaziano dalla manipolazione dei tes-suti molli all’allungamento muscolareprolungato. Struttura anatomica,omeostasi dei vari sistemi, psicoemoti-vità, campo vitale: tutto si compenetrain una presa di coscienza globale delsé fisico e mentale.Parte teorica- Anatomia e topografia della fascia.- Fisiologia della fascia.- Patologia e sintomatologia della fa-scia.Parte tecnico/pratica- Tecniche di base, trattamento preli-minare, globale, segmentario.- Tecniche avanzate di detensiona-mento miofasciale, i punti trigger, tec-niche profonde e traverse, tecnichecombinate.Dove e quando: Milano, sabato 20marzoOrario: 10.00-13.00,14.00-17.00 Quanto costa: 96 euro (Iva inclusa) +30 euro di iscrizione alla scuola (se do-vuta) entro il 30 gennaio; 120 euro(Iva inclusa) + 30 euro di iscrizione allascuola (se dovuta) entro il 28 febbra-io; 160 euro (Iva inclusa) + 30 euro diiscrizione alla scuola (se dovuta) periscrizioni successive.

WO

RK

SH

OP

T

EC

NI

CI

E

S

TA

GE

WO

RK

SH

OP

T

EC

NI

CI

www.profess ionef i tness .com in foscuo la@profess ionef i tness .com te l 02/58112828

PER MAGGIORI INFORMAZIONI CLICCA SU OGNI SINGOLA INIZIATIBA

Page 38: FitMed n°9

ANNULLAMENTI E RINUNCE

La Scuola di ProfessioneFitness si riserva il diritto diannullare le iniziative inprogramma qualora non siraggiunga il numero minimo diiscritti, provvedendo in talcaso al rimborso totale dellequote già corrisposte. In casodi rinuncia, la Scuola diProfessione Fitnessprovvederà al rimborso dellaquota corrisposta secondo leseguenti modalità:• 80%, se la rinuncia vienecomunicata entro 15 giornidalla data di iniziodell'iniziativa;• 40%, se la rinuncia vienecomunicata entro 5 giorni.Oltre i suddetti termini,non sarà possibile ottenerealcun rimborso.

MODALITÀ DI ISCRIZIONELa quota di partecipazione aicorsi comprende la T-shirt diProfessione Fitness, ilmateriale didattico, l’accessoalle lezioni e il diploma oattestato di partecipazione. Periscriverti puoi venire dipersona presso la nostra sedeamministrativa in via Orseolon°3 a Milano, oppure puoiscegliere una tra le seguentimodalità:• Versamento sul contocorrente postale n°26993204intestato ad Alea Edizioni - viaSapeto 5, 20123 Milano• Bonifico bancario sul contocorrente n°48054 intestato ad Alea Edizioni- Banca Popolare di Milano Ag. 7 –IBAN IT 43 Q05584 01607 00000 0048054;

Alla fine di ogni stage saràrilasciato un attestato dipartecipazione accreditatodall’U.S. Acli, ente di promozionesportiva riconosciuto dal CONI

in entrambi i casi è necessarioinviare via fax la fotocopia delversamento postale o delbonifico bancario segnalando ilnome dell’iniziativa scelta, i datipersonali, il codice fiscale, unrecapito telefonico ed e-mail alfax n° 02.58111116.• Assegno bancario nontrasferibile intestato ad Alea Edizioni, da inviare,unitamente al nomedell’iniziativa scelta, i datipersonali, il codice fiscale,un recapito telefonico ed e-mail,tramite posta prioritaria a Professione Fitness via Orseolo 3 - 20144 Milano.

WO

RK

SH

OP

T

EC

NI

CI

E

S

TA

GE

WO

RK

SH

OP

T

EC

NI

CI

www.profess ionef i tness .com in foscuo la@profess ionef i tness .com te l 02/58112828

Page 39: FitMed n°9

TRATTAMENO MIOFASCIALE PER LO SPORTIVOIl manuale espone in maniera chiara ed esaustiva letecniche manuali per il detensionamento miofasciale aindirizzo sportivo. L’ampia documentazione iconograficachiarisce ogni dettaglio di posizionamento e intensità delmassaggio.Roberto DaganiAlea Edizioni 2005 pag. 128 Euro 21

FITNESS TERAPIA - 2 VOLUMI Il movimento è un farmaco naturale contro moltepatologie cronico-degenerative. Partendo da questaconvinzione i volumi propongono protocolli di lavoroper ipertensione, patologie respiratorie, cardiacheinfantili e della colonna, obesità (vol. 1) patologiecoronariche e renali, artrite reumatoide, gravidanza,fibrosi cistica (vol. 2). Autori VariAlea Edizioni 1999/2000 - pag. 144 Ogni volume Euro 24 Offerta: i 2 volumi a 36 Euro

Prevenzione SaluteSalute

MAL DI SCHIENAIl volume affronta il tema del mal di schiena in modo

davvero esaustivo. Nella prima sezione guida il lettoreal corretto utilizzo della colonna nella vita quotidiana e

nella pratica sportiva. La seconda parte raccoglieinvece approfondimenti sulle patologie e sui

meccanismi del dolore lombare.Claudio Corno

Alea Edizioni 2001pag. 256 Euro 26

IL DOLORE CERVICALEIl manuale offre un’ampia panoramica delle patologie

più comuni nell’individuo adulto: la cervicalgia. Ilvolume è diviso in tre parti: la prima, dedicata

all’anatomia, alla fisiologia articolare e allabiomeccanica del tratto cervicale. La seconda,

dedicata alle sindromi dolorose più comuni. Infine laterza parte che comprende alcune schede pratiche diutilizzo in palestra contenenti gli esercizi più idonei in

relazione alla sintomatologia dolorosa. Claudio CornoAlea Edizioni 2003 pag. 128 Euro 21

FISIOLOGIA APPLICATA AL FITNESSIl manuale affronta in maniera concisa ma esaustivala fisiologia del corpo umano, con particolareriferimento all’influenza dell’esercizio fisico suorgani e apparati. Il manuale è anche uno strumentodidattico e di autovalutazione per il professionistadel fitness e costituisce strumento fondamentaleper la programmazione del training.Davide GirolaAlea Edizioni 2003 pag. 160 Euro 23

COMPOSIZIONE CORPOREAA partire dalla definizione di sovrappeso e

obesità il volume suggerisce al lettore metodicherigorose e scientifiche per un’analisi quantitativae qualitativa della composizione corporea, punto

di partenza indispensabile per una correttaprogrammazione nutrizionale e dell’allenamento.

Sergio RoccoAlea Edizioni 2000

pag. 128 Euro 21

CARDIOLOGIA E FITNESSPartendo dai fondamenti della fisiologia

cardiovascolare, l’autore accompagna il lettoredalla pratica clinica alla valutazione funzionale e

psicosomatica del cardiopatico e allaperiodizzazione dell’allenamento, spiegando conprecisione gli effetti della terapia farmacologica

sulla performance.Davide GirolaAlea Edizioni

pag. 248 Euro 31

MASSAGGIO SPORTIVOIl testo propone tecniche manuali per il trattamentoefficace della micro-traumatologia dei tessuti mollinello sportivo. I capitoli a carattere puramente praticodescrivono la conformazione dei tessuti connettivi, leinterazioni tra il danno tessutale, l’infiammazione e glieventi riparativi.Roberto DaganiAlea Edizioni 2002pag. 128 Euro 21

GUARDA IL CATALOGO COMPLETOGUARDA IL CATALOGO COMPLETO

Tel .02.58112828 www.professionef i tness.comordin i l ibr i@professionef i tness.com

Tel .02.58112828 www.professionef i tness.comordin i l ibr i@professionef i tness.com

Prevenzione

L I B R I L I B R I L I B R I L I B R I L I B R I L I B R I L I B R I L I B R I L I B R I

RehabRehabRehabCASI CLINICI IN PALESTRA - LA SERIE In ognuno dei 5 volumi si inquadrano le principali pato-logie dell’apparato locomotore. Per ognuna di esse so-no descritti anamnesi ed esame obiettivo motorio, so-no individuati i traguardi0 da raggiungere, sono trac-ciate le linee guida del protocollo di lavoro attraversogli esercizi consigliati e quelli da evitare.Autori VariAlea Edizioni - pag. 128Ogni volume Euro 21Offerta: tutta la seria (5 volumi) a 84 Euro

TUTTA LA SERIE

(5 VOLUMI) A

84 EUROTUTTA LA SERIE

(5 VOLUMI) A

84 EURO

Page 40: FitMed n°9

LIPOCARDIOFITNESSPerdere peso è il diktat della maggior partedei frequentatori dei centri fitness. L’autorefornisce gli strumenti per rispondere a que-sta richiesta: analisi del tessuto adiposo edel metabolismo muscolare, metodologiadell’allenamento con attrezzature cardiova-scolari e isotoniche, test di controllo.Massimiliano Ferrero Alea Edizioni pag. 144 Euro 24

IPERTROFIA MUSCOLARECome si costruisce una tabella d’allenamentopersonalizzata? Il libro fornisce un’esauriente

risposta a questa domanda analizzando iprincipi della programmazione e periodizza-zione, le fasi dell’allenamento e le caratteri-

stiche biomeccaniche di numerosi esercizitipici dell’allenamento in palestra.

Claudio Suardi Alea Edizioni 2000 pag. 208 Euro 26

ALLENAMENTO ESTETICORivolto a quanti vogliono programmare un’at-tività finalizzata al miglioramento dell’aspetto,fornisce metodi d’allenamento, suggerimentialimentari e di postura, consigli estetici. Ogninozione è basata su uno studio approfonditoe sul continuo confronto con l’applicazionepratica.Roberto TarulloAlea Edizioni 2001pag. 160 Euro 24

FITNESS IN ACQUAPartendo dagli esercizi di base per tutti idistretti muscolari, il libro affronta le diversemetodiche d’allenamento in acqua, tra cuil’aerobica, le arti marziali, lo step e la kickboxe. Grazie a numerose fotografie e schemidi lezione, il volume si caratterizza per unforte taglio pratico. La parte finale è dedicataalle competenze dell’istruttore di fitness inacqua. Paolo Michieletto e Giada TessariAlea Edizioni 2004 - pag. 224 Euro 26

TOTAL FITNESS IN ACQUARoberto Conti, professionista affermato delfitness, trasferisce in questo volume tutti i

segreti per realizzare lezioni di fitness inacqua: protocolli, metodi, differenziazionidelle classi. Un manuale efficace, serio e

completo per gestire tutte le opportunità delfitness in acqua.

Roberto ContiAlea Edizioni 2004 pag. 128 Euro 21

PERSONAL TRAINERCosa serve per diventare personal trainer?Partendo da un’analisi storica della profes-sione, il libro risponde a questa domandaillustrando le competenze tecniche, psicologi-che, commerciali e manageriali che il profes-sionista deve possedere.Francesco Capobianco - Cap.4 ‘Personaltrainer come libero professionista’ a curadella Dott.ssa Paola Bruni Zani Alea Edizioni 2001 - pag. 240 Euro 26

L'ALLENAMENTO DELLA MOBILITÀDELL'APPARATO LOCOMOTORERicerche e applicazioni praticheUn valido sussidio per chi si occupa di mobilitàarticolare e di flessibilità muscolo-tendinea. Unutile strumento operativo per la creazione ditabelle di allenamento personalizzate. I capitolidedicati alla ricerca applicata all'allenamentopermettono di approfondire la valutazione fun-zionale dell'individuo.Massimiliano Gollin Alea Edizioni 2009 pag. 148 Euro 25

AcquaAcqua

Sconto del 20% PER I NOSTRIABBONATI. Spese di spedizionein contrassegno euro 6per ordini pre-pagati euro 3,90

Tel .02.58112828 www.professionef i tness.comordin i l ibr i@professionef i tness.com

TRAINING IN ACQUAIl libro affronta in prima analisi i principi del movimen-to in acqua, spiegando dettagliatamente i fattori checondizionano la prestazione. Nella seconda parteesplora le diverse possibilità di allenamento dellequalità motorie con e senza attrezzi, facendo riferi-mento a più discipline sportive.Paolo MichielettoAlea Edizioni 2000 pag. 192 Euro 26

L I B R I L I B R I L I B R I L I B R I L I B R I L I B R I L I B R I L I B R I Allenamento

AllenamentoAllenamento

MANUALE DI CARDIOFITNESSIl volume tratta in modo approfondito il car-

diofitness nei suoi diversi aspetti: dall’anato-mia e fisiologia, ai metabolismi energetici e

alla biomeccanica muscolare, per poi adden-trarsi nello specifico del training cardiovasco-

lare. Abbraccia l’attività indoor e outdoor,l’utilizzo dei simulatori aerobici e il monito-

raggio della frequenza cardiaca.Giulio Sergio Roi

Alea Edizioni 2004 - pag. 238 Euro 35

STRETCHINGNon più allungamento muscolare, ma miglio-ramento della mobilità di tutte le componenti

dell’apparato locomotore. Partendo da questaconvinzione gli autori riprendono i principiteorici dello stretching, propongono test di

valutazione e una lunga serie di esercizi sud-divisi per attività sportiva. Francesco

CapobiancoAlessandro Lanzani,

Alea Edizioni - pag. 224 Euro 21

99 ESERCIZI ADDOMINALIIl volume è utile per comprendere a fondo

l’anatomia, la funzione e la cinesiologia deimuscoli addominali e per imparare a valutare

la loro forza. In più, un’interessante classifi-cazione degli esercizi e un intero capitolo

dedicato agli errori di esecuzione.Giulio Sergio Roi e Rachele Groppi

Alea Edizioni 2001pag. 128 Euro 21

FITNESS & BODY BUILDINGLa terza edizione, completamente aggiornata,del libro che ha formato intere generazioni diprofessionisti del fitness. Dall’anatomia fun-zionale dell’apparato locomotore alla fisiolo-gia muscolare, fino alla biomeccanica degli

esercizi; in questo volume il futuro istruttoretroverà tutte le nozioni indispensabili, arric-

chite di 120 disegni e oltre 400 foto a colori.Alessandro Lanzani Alea Edizioni 2004

pag. 360 Euro 45

Page 41: FitMed n°9

BUSINESS FITNESSInvestire le proprie risorse mentali ed economiche inuna nuova impresa nel fitness rappresenta oggi una

sfida difficile e stimolante allo stesso tempo che,condotta con i mezzi adeguati e con un buon grado di

buon senso, può garantire piena soddisfazionepersonale ed economica. Il manuale illustra in forma

semplice ed efficace metodi e procedure per avviare egestire con successo l’impresa fitness, fornendo

suggerimenti diretti e immediati, relativi a ogni area eogni fase della vita di un Fitness Club. Luca Mazzotti

Alea Edizioni 2008 - pag. 128 Euro 20

PSICOLOGIA E TECNICADEI COLLOQUI DI VENDITAIl volume affronta il tema centrale della preparazione econduzione dei colloqui di vendita, sia sotto il profilotecnico organizzativo che psicologico, dando unavisione completa e realistica dei problemi da affrontaree dei metodi di approccio attraverso i quali risolverli. Difacile lettura, propone i temi esaminati con ricchezza diesempi pratici e rappresentazioni grafiche.Jan L. WageFranco Angeli 2000 pag. 240 Euro 20

MISURARE LA SODDISFAZIONE DEI CLIENTIUno strumento di lavoro per quanti, consapevolidell’importanza del customer satisfaction per realizzarei propri obiettivi di crescita, vogliono misurare la bontàdei singoli processi aziendali, interpellando direttamentei destinatari prioritari (i clienti). Il libro conduce passopasso, con ricchezza di grafici ed esempi tratti da unagran varietà di settori, a scoprire come realizzarequesto non facile obiettivo. Bob E. HayesFranco Angeli 2003 pag. 256 Euro 23

ANATOMIA DELL'APPARATOLOCOMOTORE

Anatomia in 3D con animazioni, filmati. Lostrumento per visualizzare, imparare e

approfondire l'anatomia funzionale in modosemplice, facile e intuitivo. È indirizzato a

medici, fisiokinesiterapisti, studenti elaureati in Scienze Motorie, istruttori di

fitness, personal trainer eoperatori sanitari in genere.Un'opera che si compone

di tre CD, acquistabiliseparatamente

(compatibile con i sistemiMacintosh e Microsoft

Windows):1 arto superiore

2 arto inferiore3 tronco e testaFrancesco BettinzoliGhedinimedia Editore

Euro 45,45 per ogni CD

L I B R I L I B R I L I B R I L I B R I L I B R I L I B R I L I B R I L I B R I L I B R I

FITNESS COACHINGIl coaching è un nuovo modello per la gestione e la cura

di ciascun cliente. Il volume propone strategie etecniche di acquisizione e fidelizzazione del cliente,

suggerendo basi tecniche, metodologiche e operativecon un nuovo modo di concepire ed erogare il fitness.

IL DVDPermette di integrare con efficacia e immediatezza i

contenuti del libro, partecipando a lezioni frontalidell’autore. Domenico Nigro Alea edizioni anno 2008

pag. 176 libro Euro 35 - Libro + dvd Euro 70

100 QUIZ - 2 VOLUMIUn metodo complementare per lo studio, che consentedi appropriarsi della materia trattata in modo veloce eduttile, attraverso domande, piccoli trabocchetti logici,immagini con didascalie incomplete. Un efficientemezzo di verifica che permette subito di colmareeventuali lacune, grazie alle informazioni mirate eaccurate che corredano le risposte. In ogni volumeinclude 100 quiz di anatomia e biomeccanica, 400risposte e 400 commenti alle risposte.Alessandro Lanzani e Laura Boggero Alea Edizioni 2005 - pag. 112 Euro 21

IL BENESSERE POSSIBILEIl libro vuole essere un contributo per vivere meglio e perchi si occupa della salute e del benessere altrui. L'autore

analizza aspetti fondamentali della nostra esistenza:consapevolezza come fondamento del benessere,

alimentazione funzionale per la salute, attività fisica per lamigliore condizione di forma. Il testo approfondisce temiimportanti quali alimentazione (come impostare i pasti,

allergie e intolleranze alimentari ) e allenamento (attivitàfisica per uno stile di vita sano e come modello educativo,

corsa e tonificazione). Corrado Ceschinelli,Alea Edizioni 2008 - pag 200 Euro 25

FITNESS METABOLICOL'opera, su cui è strutturato il corso di formazione a distanzaper operatore di fitness metabolico, fornisce le basi necessarieper organizzare percorsi motori personalizzati per la sindrome

metabolica: ipertensione e malattiecardiovascolari, soprappeso e obesità,

diabete, artrosi e osteoporosi.Step operativi:- inquadramento del soggetto e anamnesi metabolica;- gli strumenti di misura, i Fix metabolici; - le unità motorie metaboliche

come strumenti di lavoro;- la programmazione e l'insegnamento

dell'attività motoria;- gli strumenti di fidelizzazione;

- come strutturare le prime ore di lavoro con i soggetti metabolici;- monitoraggio e verifica dei risultati;- codice deontologico.Si compone di un volume + 8 DVD multimediali con contributi audio, video, immagini, testi e presentazionicon grafici e tabelle. I DVD sono fruibili solo su personal

computer, non su Macintosh.Alessandro LanzaniAlea Edizioni 2008 Euro 480

MULTIMEDIAMULTIMEDIA

MULTIMEDIAMULTIMEDIA

Tel .02.58112828 www.professionef i tness.com

ordin i l ibr i@professionef i tness.com

Salute

Marketing Mar

ketin

g

Management Man

agem

ent

MARKETING DELLA FIDELIZZAZIONEOgni cliente che passa alla concorrenza è unaperdita che sarà sempre più difficile e onerososostituire. L’autore suggerisce come realizzarein modo sistematico il marketing dellafidelizzazione, descrive gli ostacoli da superare,elenca le strade per conservare i propri clienti eillustra, nel quotidiano, come gestire il servizio.L.A. Liswood Franco Angeli pag. 192 Euro 19

FITNESS MARKETINGLibro di riferimento per gli imprenditori di centri fitness,

propone gli studi, le strategie e le metodologie piùaggiornate per la fidelizzazione e l’acquisizione deiclienti, la gestione dell’offerta, il management del

personale, le strategie di comunicazione.Alain Ferrand e Marco Nardi

Alea Edizioni 2005 pag. 264 Euro 36

PrevenzioneSalute

Sconto del 20% PER I NOSTRIABBONATI. Spese di spedizione

in contrassegno euro 5,16

Sconto del 20% PER I NOSTRIABBONATI. Spese di spedizione

in contrassegno euro 5,16

Page 42: FitMed n°9

www.professionefitness.comwww.professionefitness.com

www.professionefitness.com

NEL SITO TROVERAI:

… informazioni dettagliatesui corsi organizzati dallaSCUOLA DI PROFESSIONEFITNESS

… recensioni e approfondi-menti su tutti i LIBRI e iPRODOTTI MULTIMEDIALI diAlea Edizioni

... iscrizione gratuita allanostra NEWSLETTER, peressere informato in temporeale di tutte le novità delsettore

... ogni mese con la newslet-ter riceverai FITMED, la rivi-sta on line per il tuo aggior-namento professionale

… ARTICOLIdi aggiornamento sul mondodel fitness e benessere, pre-venzione e salute, marketing

… la BACHECA LAVORO,uno spazio a tua disposizio-ne per trovare un nuovolavoro o nuovi collaboratori...

VAI AL SITO


Recommended