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Gestione collettiva del verde. Nuove prospettive per la ... · Gestione collettiva del verde. Nuove...

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Gestione collettiva del verde. Nuove prospettive per la riqualificazione e la progettazione del paesaggio Grazia Brunetta Politecnico di Torino La partecipazione nei processi di pianificazione e nel progetto di paesaggio Convegno Regionale INU Sicilia Ragusa, 28-29 giugno 2012
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Gestione collettiva del verde.

Nuove prospettive per la

riqualificazione e la

progettazione del paesaggio

Grazia Brunetta Politecnico di Torino

La partecipazione nei processi di

pianificazione e nel progetto di paesaggio

Convegno Regionale INU Sicilia

Ragusa, 28-29 giugno 2012

Un fenomeno emergente

Forme associative volontarie e auto-organizzate nella progettazione del verde urbano e periurbano

quale innovazione per il progetto di paesaggio?

formazioni sociali volontarie no profit a base territoriale caratterizzate da due elementi:

la completa spontaneità dell’azione, non sollecitata dall’attore pubblico;

il riconoscimento di meccanismi di reciprocità e/o solidarietà, presenti con diverso grado di importanza alla base dell’azione.

Una premessa quale tipo di partecipazione?

volontaria e auto-organizzata fanno da soli

ciò che è volontario non è buono di per se,

ma la stessa possibilità di sperimentare è per

qualunque società un aspetto cruciale in quanto

fonte di innovazione.

Una proposta

Rovesciare la classica contrapposizione

tra interessi pubblici/ privati per

accogliere tali sperimentazioni in nuovi

progetti di paesaggio

CONVENZIONE EUROPEA DEL PAESAGGIO (2000)

“Paesaggio è aspetto essenziale del quadro di vita delle popolazioni,

dell’indentità e diversità locali ed è anche risorsa economica” (art. 5 a)

spazio collettivo, luogo di appartenenza e identità di

una comunità locale dove matura una forma di

cittadinanza attiva (Cacciari, 2005; Arena, 2007; Veca, 2008)

Identità - appartenenza - progetto

Alcuni esempi pluralità di forme possibili – community

gardens, reti verdi, eco-villaggi, orti terapeutici, conservation land trusts…

varietà di dimensioni territoriali possibili - dal ‘giardino familiare’, al parco urbano, alle corone verdi territoriali, fino a raggiungere l’estensione di vere e proprie infrastrutture lineari (corridoi ecologici New York, Seattle).

The Chicago City Hall green roof

Manhattan green roofs

Tetti verdi a Chicago

Corridoio ecologico

sopraelevato

2,5 Km di Tetto verde su

Manhattan, New York

Dagli orti urbani ai

giardini di comunità nella

periferia sud Milano ai

confini del parco agricolo

sud Milano

Due casi progettazione partecipata paesaggio urbano

Corridoio ecologico sopraelevato

2,5 Km di Tetto verde su Manhattan,

New York

Primo tratto: giugno 2009

Progetto di trasformazione della ferrovia sopraelevata dismessa

Progetto di trasformazione della ferrovia sopraelevata dismessa. LE FASI

1980: dismissione e proposta di demolizione sostenuta dalla municipalità

1990: due residenti danno vita all’associazione Friends of the High line

1999: costituzione e avvio dell’attività associazione – coinvolgimento dei residenti,

contrattazione con municipalità la proposta di progettare un parco urbano (no alla

demolizione) – PROPOSTA DI RIQUALIFICAZIONE COME PARCO URBANO PUBBLICO

2003: concorso di idee per selezionare il team di progettisti (architetti del

paesaggio, agronomi, naturalisti, ingegneri, artisti)

2004: avvio del progetto con l’associazione

2009: inaugurazione

del primo tratto

2011: inaugurazione

secondo tratto

2013: completamento

Agritettura - incontro tra

architettura e agricoltura

Friends of the High line (1999) –

Associazione volontaria promossa

da due residenti (J. David and R.

Hammond)

OGGI: Friends of the High

line associazione volontaria

no-profit, partner privato del

New York City Department of

Parks & Recreation

Fondazione privata che

finanzia il 70% del budget

annuale (municipalità il 30%)

ed è responsabile della

gestione e manutenzione del

parco urbano (pubblico)

da High Line a Green Line, NY, Manhattan, 2009

Gli orti urbani nella periferia sud-ovest Milano ai

confini

del parco agricolo sud Milano

Gli orti urbani nella periferia sud-ovest Milano ai confini del parco agricolo sud Milano

dagli orti urbani ai giardini di comunità

Comunità proprietaria per la gestione dei ‘giardini’

Proprietà privata - progettazione e regole per la gestione

collettiva –> manuale di gestione e cura dei giardini di comunità

Regole d’uso e di organizzazione comune dei singoli lotti

Il Progetto.

2000: Proprietario di aree agricole vincolate dal prg a servizi ma non trasformate in

verde fruibile elabora un progetto unitario di giardini di comunità

Progetto di ORTO-GIARDINO (frequenti ed estesi in Germania, Francia, Belgio,

Olanda, Svizzera, Austria, meno in Italia, Spagna, Grecia)

Destinatari: Non una sola categoria ma tutte le categorie della società urbana

possono diventare utenti dell’orto-giardino. Prevalenza per i nuclei familiari che in

orari diversi e per diverse funzioni, possono fruire dell’area.

LA PROPOSTA

La tipologia studiata propone piccole casette di servizio comuni (evitare il rischio abusi edilizi) per la custodia degli attrezzi, e per fornire ombra e riparo, senza costruire una “casetta” in ogni orto.

PRIMA DOPO

Domanda d’uso crescente individui, gruppi e famiglie coltivano ortaggi, fanno attività di giardinaggio o semplicemente trascorrono il proprio tempo libero.

Scenari:

Nuovo progetto di giardini di

comunità in una nuova area

della periferia urbana

Proposta di inserire nel PGT

aree di verde privato per

realizzare consorzi di

proprietari di orti-giardini

Elementi di innovazione

“regolamentazione” di un’attività svolta in genere ai

bordi delle aree urbane in regime di anarchia normativa

(orti abusivi) risultando fonte di degrado ambientale e

marginalità sociale

Soluzioni ottimali di risposta alle nuove

domande d’uso (non solo orticoltura ma anche

giardinaggio, svago, organizzazione di eventi)

produzione e adozione di regole condivise.

Adozione di criteri di progettazione ecologica

Progettazione unitaria e regole comuni per la

gestione e la manutenzione

Innovazioni per il progetto di paesaggio

gestione partecipata del sistema di aree e non

del proprio spazio

Responsabilizzazione comunità cura beni

collettivi

sensibilizzazione di una comunità a valori

paesaggistici

compresenza spontanea di elemento di identità

e di socialità

Aree verdi urbane - da spazio pubblico a

spazio collettivo

implicazioni per il progetto di paesaggio:

Identità condivisione di valori, riconoscimento

di regole d’uso, responsabilizzazione e cura

degli spazi

Fruizione gestione, uso, manutenzione

condivisa

messa in valore della volontarietà quale risorsa

necessaria per il progetto di paesaggio

Elementi di innovazione per il progetto di paesaggio

verso una progettazione partecipata del paesaggio

a. centralità della dimensione istituzionale – singoli atti locali sottoscritti all’unanimità –

progettazione e regole d’uso e gestione

a. grado di adesione e responsabilizzazione sociale – da interesse individuale a interesse collettivo -esperimento di socializzazione degli spazi

b. sussidiarietà orizzontale nella progettazione e gestione delle aree verdi e per il tempo libero - complementarità tra azione pubblica e azione privata


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