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Giancarlo Perego * N G Le cose che contano 8 07.pdf · vostro celeste». ne di portare il peso...

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Amo e Angolo, associazioni di malati oncologici, inaugurano un nuovo negozio. Abbigliamento, accessori e tanto altro a prezzi invitanti. Un progetto innovativo dal valore terapeutico e sociale Una copia 1,50 Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 nr. 46) art. 1, comma 1, DCB Ufficio Postale di Carpi (MO) Numero 7 - Anno 26º Domenica 20 febbraio 2011 SETTIMANALE DELLA DIOCESI DI CARPI • sdoganamenti import export • specialisti nelle formalità doganali e di trasporto con i paesi dell’Est • magazzino doganale proprio di temporanea custodia di merci estere • trasporti e spedizioni internazionali • linea direttissima plurisettimanale Bulgaria-Italia-Bulgaria Consulente Commercio estero • Diritto Doganale Comunitario Import Export • Iva Comunitaria e Nazionale • Accise • Centro Elaborazione dati Intrastat • Contenzioso doganale Docenze • Formazione Aziendale in materia Doganale • www.samasped.com - [email protected] Carpi (Mo), via dei Trasporti, 2/a - tel. 059 657.001 · fax 059 657.044 www.cadmestieri.com - [email protected] dott. Franco Mestieri Risolvere i vostri problemi quotidiani è il nostro lavoro 8 PAGINA PAGINA 15 PAGINA Adolescenti Non è solo cibo Indagine tra gli studenti sui disturbi alimentari 11 Aimag Triennio da record 2011-2013: investimenti, assunzioni, energie alternative PAGINA 10 Lavoro Arma vincente Lapam e Meucci insieme puntano alla formazione PAGINA 9 Volontariato Accogliere la disabilità Due seminari sulla non autosufficienza PAGINA 7 Ramazzini La vera eccellenza Intervento su un bimbo con una malattia rara N EDITORIALE EDITORIALE PAGINA 3 Cultura Il prezzo della verità Monsignor Crociata ai Martedì di Sant’Ignazio Viaggio nel 25° di Notizie Sui passi di Odoardo Focherini Azione Cattolica Nel cuore della missione educativa Amo e Angolo, associazioni di malati oncologici, inaugurano un nuovo negozio. Abbigliamento, accessori e tanto altro a prezzi invitanti. Un progetto innovativo dal valore terapeutico e sociale Edoardo Patriarca on ci posso credere, e ancora non ci credo. Anche sulla festa del 150° anniversario del- l’unità d’Italia, il 17 marzo 2011, le classi dirigenti - quelle che si reputano tali - hanno dato uno spettacolo inverecondo e da retrobottega. Il presidente Napolitano è costretto a in- tervenire con l’en- nesimo richiamo al senso, al rispetto delle istituzioni e all’onore di coloro che le rappresentano. Paese picci- no piccino, a sentire questi signori. Ma la stragrande maggioranza degli italiani, piccini piccini proprio non lo sono. Amano il loro Pae- se: se ne accorgono soprattutto quando sono all’estero, o Il 17 marzo facciamo festa Noi tutti italiani Giancarlo Perego * li sbarchi sulle coste della Sicilia in questi giorni ci mostrano i volti, con anche le prime vittime, della rivolu- zione nordafricana. Oggi arrivano soprattutto dalla Tunisia, ma si aspettano per- sone e famiglie dall’Egitto e dall’Algeria, due fronti di una crisi pesante nata dalla povertà, dalla corruzione, dalla carenza di democra- zia. Lampedusa, paese della frontiera italiana ed europea del Sud, è diventato il luogo simbolo della rabbia della povera gente africana. Il po- polo in fuga dai Paesi del Nord Africa chiede una strada nuova, che li sappia accom- pagnare a una pro- tezione umanitaria, nelle sue diverse for- In fuga dal Nord Africa I volti e gli appelli 23 19 G Le cose che contano Le cose che contano Centro informazione biblica Intervista a monsignor Gildo Manicardi PAG. 4 PAG. 5 PAG. 12/13
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Page 1: Giancarlo Perego * N G Le cose che contano 8 07.pdf · vostro celeste». ne di portare il peso della sua merce. Era il caso dei soldati romani che spesso obbligavano ebrei a tra-sportare

Amo e Angolo, associazioni di malati oncologici, inaugurano unnuovo negozio. Abbigliamento, accessori e tanto altro a prezziinvitanti. Un progetto innovativo dal valore terapeutico e sociale

Una copia 1,50Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 nr. 46)

art. 1, comma 1, DCB Ufficio Postale di Carpi (MO)

Numero 7 - Anno 26ºDomenica 20 febbraio 2011

SETTIMANALE DELLA DIOCESI DI CARPI

• sdoganamenti import export• specialisti nelle formalità doganali e di trasporto con i paesi dell’Est• magazzino doganale proprio di temporanea custodia di merci estere• trasporti e spedizioni internazionali• linea direttissima plurisettimanale Bulgaria-Italia-Bulgaria

Consulente Commercio estero •Diritto Doganale Comunitario Import Export •

Iva Comunitaria e Nazionale • Accise •Centro Elaborazione dati Intrastat •

Contenzioso doganale Docenze •Formazione Aziendale in materia Doganale •

www.samasped.com - [email protected] Carpi (Mo), via dei Trasporti, 2/a - tel. 059 657.001 · fax 059 657.044 www.cadmestieri.com - [email protected]

dott. Franco Mestieri

Risolvere i vostri problemi quotidiani è il nostro lavoro

8PAGINA

PAGINA15PAGINA

Adolescenti

Non è solociboIndagine tra gli studentisui disturbi alimentari

11

Aimag

Triennioda record2011-2013: investimenti,assunzioni, energie alternative

PAGINA10

Lavoro

ArmavincenteLapam e Meucci insiemepuntano alla formazione

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Volontariato

Accoglierela disabilitàDue seminari sullanon autosufficienza

PAGINA7

Ramazzini

La veraeccellenzaIntervento su un bimbocon una malattia rara

N

EDITORIALEEDITORIALE

PAGINA3

Cultura

Il prezzodella veritàMonsignor Crociata aiMartedì di Sant’Ignazio

Viaggio nel 25° di NotizieSui passidi OdoardoFocherini

Azione CattolicaNel cuore dellamissione educativa

Amo e Angolo, associazioni di malati oncologici, inaugurano unnuovo negozio. Abbigliamento, accessori e tanto altro a prezziinvitanti. Un progetto innovativo dal valore terapeutico e sociale

Edoardo Patriarca

on ci posso credere, eancora non ci credo.Anche sulla festa del150° anniversario del-

l’unità d’Italia, il 17 marzo2011, le classi dirigenti -quelle che si reputano tali -hanno dato uno spettacoloinverecondo e daretrobottega. Il presidenteNapolitano è costretto a in-tervenire con l’en-nesimo richiamo al senso,al rispetto delle istituzioni eall’onore di coloro che lerappresentano. Paese picci-no piccino, a sentire questisignori. Ma la stragrandemaggioranza degli italiani,piccini piccini proprio nonlo sono. Amano il loro Pae-se: se ne accorgonosoprattutto quandosono all’estero, o

Il 17 marzo facciamo festaNoi tutti italiani

Giancarlo Perego *

li sbarchi sulle costedella Sicilia in questigiorni ci mostrano ivolti, con anche le

prime vittime, della rivolu-zione nordafricana. Oggiarrivano soprattutto dallaTunisia, ma si aspettano per-sone e famiglie dall’Egitto edall’Algeria, due fronti diuna crisi pesante nata dallapovertà, dalla corruzione,dalla carenza di democra-zia. Lampedusa, paese dellafrontiera italiana ed europeadel Sud, è diventato il luogosimbolo della rabbia dellapovera gente africana. Il po-polo in fuga dai Paesi delNord Africa chiede una stradanuova, che li sappia accom-pagnare a una pro-tezione umanitaria,nelle sue diverse for-

In fuga dal Nord AfricaI volti e gli appelli

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G

Le coseche contanoLe coseche contano

Centro informazione biblicaIntervista a monsignorGildo Manicardi PAG. 4 PAG. 5

PAG. 12/13

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2 20 febbraio '11

Notiziecarpi.tvLa trasmissione dedicata alla Diocesi di Carpi

su è-tv Antenna1sul digitale terrestre

Giovedì 24 febbraio ore 21.30Replica domenica 27 febbraio alle ore 8.30

Puntata successivaGiovedì 10 marzo ore 21.30

Replica domenica 13 marzo alle ore 8.30

I servizi tv delle puntate precedenti sono disponibilisul sito www.carpi.chiesacattolica.it

sul canale Youtube all’indirizzo http://www.youtube.com/user/notiziecarpitvA cura dell’Ufficio diocesano per le comunicazioni sociali e di Notizie – Settimanale della Diocesi di Carpi

In collaborazione con

VII Domenica del Tempo Ordinario

Il Signore è buonoe grande nell’amoreDomenica 20 febbraioLv 19,1-2.17-18; Sal 102; 1 Cor 3,16-23; Mt 5,38-48Anno A – III Sett. Salterio

In

Dal Vangelo secondo Matteo

quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:«Avete inteso che fu detto: “Occhio perocchio e dente per dente”. Ma io vi dico di

non opporvi al malvagio; anzi, se uno ti dà unoschiaffo sulla guancia destra, tu pórgigli anchel’altra, e a chi vuole portarti in tribunale etoglierti la tunica, tu lascia anche il mantello. Ese uno ti costringerà ad accompagnarlo per unmiglio, tu con lui fanne due. Da’ a chi ti chiede,e a chi desidera da te un prestito non voltare lespalle.Avete inteso che fu detto: “Amerai il tuo prossi-mo e odierai il tuo nemico”. Ma io vi dico:amate i vostri nemici e pregate per quelli che viperseguitano, affinché siate figli del Padrevostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo solesui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti esugli ingiusti. Infatti, se amate quelli che viamano, quale ricompensa ne avete? Non fannocosì anche i pubblicani? E se date il salutosoltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di stra-ordinario? Non fanno così anche i pagani? Voi,dunque, siate perfetti come è perfetto il Padrevostro celeste».

ne di portare il peso dellasua merce. Era il caso deisoldati romani che spessoobbligavano ebrei a tra-sportare gravi pesi. Gesùdice che non bisogna la-sciarsi prendere dalla rab-bia quando si è sottopostia tale sopruso, al contra-rio bisogna disporre l’ani-mo alla pazienza come sesi dovessero fare due mi-glia, anziché una. Il porta-re il carico rinunciandoall’ira e all’odio diventeràun appello alla coscienzadell’oppressore, un invitoa considerare il perché ditanta dignitosa mansuetu-dine.Dobbiamo inoltre chiede-re il bene per i nostri ne-mici: “Pregate per quelliche vi perseguitano”. Nonsolo pregare, ma anche faredel bene al nemico se lovediamo in stato di neces-sità (Lc 6,27). Non si deveavere paura che il nemicoper il nostro aiuto possadiventare forte contro dinoi, ma credere che glistiamo dando un’opportu-nità di cambiamento. Gesùha abolito l’odio verso ilnemico, verso l’empio,verso il persecutore, e bi-sogna amare i nemici peravere un amore universa-le, che superi l’amore ver-so amici, alleati, e conna-zionali.

Sir

stiani non possonousare la legge deltaglione; come mez-zo di correzione han-no il bene, che toccala coscienza.Gesù non ci invita adun distacco passivodal colpevole per unaforma di sottile di-sprezzo, ma ad unagire positivo. Il “por-gi l’altra guancia” ècertamente un’imma-gine rivolta a far su-perare la legge deltaglione, ma nella suaforza contiene unmessaggio ineludibiledi positività verso l’al-tro.L’avidità degli uomi-ni, come ci dice Gesù,può usare il poteregiudiziario di un tri-bunale per estorceread un povero anchela tunica che possie-de. Una situazione fat-ta apposta per sgo-mentare, frustrare,maledire. Il dare an-che il mantello non èsegno di viltà né azio-ne irresponsabile, ma

rinuncia all’ira per affidarsia Dio. Tale testimonianza dipaziente fiducia scuoterà lacoscienza dell’estorsore, chepotrà giungere a ravvedersi.Gesù presenta anche il casodi chi è costretto a servireun oppressore che gli impo-

La legge del taglione erarivolta a far sentire sullapelle del colpevole quantoegli aveva fatto ad un al-tro. Era un principio puni-tivo che conteneva in sé uninsegnamento, certo primi-tivo, ma pur sempre neces-sario rispetto allo scatenarsidella vendetta omicida (Cf.Gn 4,23s). La regola “oc-

chio per occhio, e dente perdente” Gesù la porta a com-pimento abolendo la regoladi infliggere al colpevole unapunizione della stessa inten-sità della violenza subita,puntando sull’appello allacoscienza. Ad uno schiaffonon si deve rispondere conuno schiaffo; ad una feritanon si deve rispondere con

Gesù e l’apostolo Giovanni (ca. 1320), Anversa

un’altra ferita. E’ la coscienzache deve essere sollecitatanel colpevole, non per in-chiodarlo nel tormento diun perenne rimorso senzavia d’uscita, come spesso sitenta di fare con le invettivelanciate sui colpevoli alle

porte dei tribunali, ma per-ché giunga a ravvedersi nelprofondo del cuore. Gesùcolpito da una guardia conuno schiaffo non gli ridà unoschiaffo, ma gli rivolge unfortissimo appello alla co-scienza (Gv 18,22). I cri-

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320 febbraio '11

Attesa per la conferenza di monsignor Mariano Crociata, segretariodella Conferenza episcopale italiana, nell’ambito de I martedì di Sant’Ignazio

Il prezzo della veritàTommaso Cavazzuti

fronte a Pilato Gesùafferma: “Io per que-sto sono stato genera-

to e per questo sono venutonel mondo, per testimonia-re la verità” (Gv 18,37). An-che il cristiano di fronte allaverità non può essere indif-ferente, ma ha il dovere didarne testimonianza. Dan-do continuità al ciclo di con-ferenze sulla verità,monsignor Mariano Cro-ciata, segretario della Cei,il prossimo 22 febbraio ciaiuterà a rispondere ad al-cune domande che il doveredi testimoniare la verità cipone: qual è la verità per laquale dobbiamo essere sem-pre pronti a dare testimo-nianza? In che modo dob-biamo farlo? Quali sono lecondizioni che ci permetto-no di essere testimoni credi-bili? E qual è il prezzo dellaverità?Rispondendo a quest’ultimadomanda siamo ricondotti

Il vescovo Elio TintiOccasioneda non perdere,promuoverela massimapartecipazioneNel corso dell’ultimoincontro dei direttoridegli Uffici pastorali ilvescovo Elio Tinti hasottolineato l’importan-za dell’appuntamento dimartedì 22 febbraio conla presenza a Carpi dimonsignor MarianoCrociata. Si tratta diun’occasione unica perapprofondire il temadell’anno pastorale inchiave teologica eculturale vista la strettaconnessione tra il servi-zio alla verità e il rischiodella persecuzione, e peril valore del relatore.Il vescovo Tinti haquindi esortato tutti ipresenti e indirettamenteanche i parroci e iresponsabili delleassociazioni laicali afavorire in ogni modo lapartecipazione dei fedelialla conferenza del 22febbraio, evitandosovrapposizioni diincontri e di iniziative.

Responsabilitàe testimonianza“L’invito e la sollecitazio-ne in favore delle giovanigenerazioni, espressa nelConsiglio permanente diAncona, giunge a tutti noie ci chiama a uno sguardosul futuro. Noi confidia-mo che questa preoccupa-zione per le giovani gene-razioni sia come uno sti-molo e una provocazionea fermarci in tempo, pri-ma che questo disastro an-tropologico degeneri an-cora di più”: lo ha affer-mato il segretario genera-le della Cei, monsignorMariano Crociata. Parlan-do del tema educativo cuiè dedicato il decennio congli Orientamenti pastora-li, Crociata ha sottolinea-to che “questo appello ac-corato mi pare esprimaanche il senso del mes-saggio che viene dallaprolusione del Presidentedella Cei e dalle paroledei vescovi nel Consigliopermanente oltre che dalcomunicato finale che ab-biamo presentato”. Cro-ciata ha poi aggiunto che“accanto alle attività di tipopedagogico in favore del-le giovani generazioni, c’èanche un servizio che siesplica con l’esempio daparte di coloro che sonogià adulti. Chi ha maggio-ri responsabilità ha unmaggiore impegno a ri-sultare esemplare nel suocomportamento e nella suavita, affinché le giovanigenerazioni crescano se-condo un modello di au-tentica riuscita in umani-tà”.

Coscienzae libertà

“Al giorno d’oggi, per unabuona parte della gente,il diritto e la libertà dicoscienza consistono pro-prio nello sbarazzarsi dellacoscienza, nell’ignorare ilLegislatore e Giudice, nel-l’essere indipendenti daobblighi che non si vedo-no. [...] La coscienza èuna severa consigliera, main questo secolo è statarimpiazzata da una sua

contraffazione, di cui i di-ciotto secoli passati nonavevano mai sentito par-lare o dalla quale, se neavessero sentito, non si sa-rebbero mai lasciati in-gannare: è il diritto adagire a propriopiacimento”. Pensieri diJohn Henry Newman trat-ti dalla Lettera al Duca diNorfolk e citati dal cardi-nale Angelo Bagnasconella prolusione all’ulti-mo Consiglio episcopalepermanente (Ancona 24-28 gennaio).

Dial tema dell’anno pastoraleindicato dal nostro Vesco-vo: la persecuzione a causadella giustizia. La verità ela giustizia non possono es-sere disgiunte. Pilato chie-de a Gesù “che cosa è laverità”, ma non attende larisposta, che gli avrebbeimpedito di compiere la piùgrave ingiustizia mai com-messa sulla terra. Gesù, cheè “la via, la verità e la vita”,proclama “beati i persegui-tati a causa della giustiziaperché di essi è il regno deicieli” (Mt 6,10). Questa be-atitudine racchiude un para-dosso: è possibile soffrireed essere beati e gioire? Larisposta può essere positivasolo se si comprende il mi-stero di Cristo. No; il cri-stiano non è un masochista;non ama il dolore per sestesso. Anzi, il cristiano vuolefare della sua vita un donoproprio per liberare questomondo dalla sofferenza.Come Gesù che fa dono del-la sua vita al Padre e ai fra-telli, il cristiano si scontracon il male che si trova nelmondo: trova ostilità e per-secuzione in sé e fuori di sé;è il prezzo che paga per ilsuo amore per la giustizia e,soprattutto, per il suo amoreper il Giusto.In realtà, la gioia nella per-secuzione può provenire sol-tanto dall’amore. L’amoresuscita il desiderio di esseresimili all’amato. Solo que-sto ci può far capire perchégli apostoli, dopo avere perla prima volta sperimentatola fustigazione, uscirono dalsinedrio lieti per l’onore diessere stati disonorati a cau-sa del nome di Gesù (At5,41). E’ quello che avevacompreso molto bene Ignaziodi Loyola che negli Esercizispirituali fa chiedere all’eser-citante che desidera la liber-tà evangelica, a parità di glo-ria di Dio, “piuttosto chericchezza, povertà con Cri-sto povero; piuttosto cheonori, umiliazioni con Cri-sto umiliato; e desiderio diessere considerato stolto epazzo per Cristo, che perprimo fu ritenuto tale, piut-tosto che saggio ed accortosecondo il giudizio del mon-do” e questo “solo per imi-tare e somigliare più stretta-mente a Cristo nostro Si-gnore” (n.167). La confe-renza di monsignor Crocia-ta potrà essere per noi occa-sione per una profonda me-ditazione sull’essere cristia-no.

MonsignorMarianoCrociata

Originario diCastelvetrano (Trapani)dove è nato nel 1953,monsignor MarianoCrociata è stato allievodell’Almo CollegioCapranica di Roma e haconseguito il dottorato inteologia presso la Pontifi-cia UniversitàGregoriana. Ordinatosacerdote nel 1979, èstato consacrato vescovodi Noto nel 2007. Nelsettembre 2008 ha assun-to l’incarico di segretariogenerale della Conferenzaepiscopale italiana.Monsignor Crociata èautore di diversi articoliriguardanti il dialogointerreligioso e di pubbli-cazioni di carattereteologico. E’ inoltrepresidente del consigliodi amministrazione dellaFondazione di ReligioneSanti Francesco d’Assisie Caterina da Siena.

Copertina

monsignor Mariano Crociata

cardinale Angelo Bagnasco

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Società di Mutuo Soccorso fra gli Operai di Carpi 1860 - 2010

UN FUTURO CHE COMPIE 150 ANNI

presentazione del volumesulla storia del più antico sodalizio carpigiano

sabato 19 febbraio 2011ore 18 - Auditorium Biblioteca Loria

PROLUSIONE STORICA: Attilio Sacchetti, consigliere della Società

INTERVENTI: Gianfranco Guaitoli e Gianmaria Paini, curatori del volume

DOCUMENTAZIONE VISIVA: Mauro D’Orazi

CONDUCE: Florio Magnanini, direttore del settimanale VOCE

onsignor Ermene-gildo Manicardi, ret-tore dell’Almo Colle-gio Capranica di Roma,

è tornato nella “sua” Carpidomenica 6 febbraio per unduplice appuntamento.Innanzitutto la conferenzapresso la chiesa diSant’Ignazio nell’ambito delciclo “La violenza nella Bib-bia” promosso dal Centro diinformazione biblica. A se-guire l’incontro di preghierae di festa con i neolaureati inteologia Maurizio Dente eMatteo Mistrorigo.In questa occasione abbiamorivolto alcune domande amonsignor Manicardi,spaziando dal tema trattato inSant’Ignazio per finire conqualche considerazione sullostudio della teologia.

“Le parole violente sulla boc-ca di Gesù” facendo riferi-mento al brano di Matteo16,4: questo l’argomentodella sua relazione. Un tito-lo che necessita però di al-cuni chiarimenti…Una prima domanda che bi-sogna porsi è senza dubbio:le “parole violente” che tro-viamo nei vangeli sono di Gesùo degli Evangelisti? Sappia-mo bene, ad esempio, cheprobabilmente il rapporto trai discepoli di Gesù e i fariseideve essere stato diverso altempo del ministero di Gesùe negli anni della stesura delVangelo secondo Matteo.Dunque i problemi della vitadelle prime chiese, i loro con-flitti e le loro paure incidonosulla raccolta e la ripropostadei detti di Gesù.Un secondo aspetto fonda-mentale è che l’espressione“parole violente” non desi-gna una categoria univoca,come potrebbe apparire ad unprimo sguardo. E’ necessarioproporre alcune distinzioni.Si possono, ad esempio, di-stinguere parole di tono vio-lento, offensivo, aggressivoe parole che presentano im-magini di violenza sconvol-gente. Nel primo caso la vio-lenza è diretta alla personadell’interlocutore, nel secon-do caso la performativitàsull’interlocutore è legata aduna violenza oggettiva che èminacciata.

Performatività è un concet-to su cui lei ha insistito mol-to. Come possiamo spiegar-lo?Si tratta di un concetto messoin luce molto bene dalla lin-guistica moderna: il linguag-gio non vuole solo informa-re, ma ottenere un effettosull’interlocutore. La parola,anche quando non è un co-mandamento o un divieto, nonè mai una semplice informa-zione neutra. Essa è sempreuna comunicazione che in-

tende ed è capace di operare,di suscitare delle reazioni nelcuore di chi ascolta: ad esem-pio, rallegra, ferisce, scorag-gia, consola, edifica, ecc.Quindi non fa meraviglia cheun annunciatore come Gesùin tanti momenti alzi la voce,cerchi cioè di dare molta for-za alle sue parole, proprioperché lo scopo delle parole ècomunicare un messaggio econvincere.

C’è, per così dire, una cate-goria di persone con cui Gesù“alza la voce”? E qual è la“generazione malvagia eadultera” a cui si rivolge?All’interno della sua missio-ne di conversione Gesù hautilizzato la forza del lin-guaggio e la suaperformatività con estremamaestria. In questo senso sirivolge con particolare forzaverso coloro che rendonoinutile la sua presenza di sal-

prattutto, nella sua morte. Se-condo il piano divino da luistesso dichiarato, “il Figliodell’uomo è venuto per essereconsegnato, per servire e perdare la vita in riscatto per lamoltitudine”. Allo stesso tempole parole “forti” di Gesù sonoanche da comprendere comedette da colui che reagisce allaviolenza e che nella sua prassie nel suo insegnamento si èopposto all’uso della violenzae l’ha condannata.

V. P.

Nell’ambito del ciclo promosso dal Centro di informazione biblical’intervento di monsignor Ermenegildo Manicardi

Con Teologia ed evangelizzazione

Festa di laureaL’associazione Teologia ed evangelizzazione onlus haorganizzato domenica 6 febbraio un momento di festaper Maurizio Dente e Matteo Mistrorigo che, grazie allaborse di studio assegnate dall’associazione, hanno direcente conseguito il baccalaureato in teologia alla Fter(Facoltà Teologica dell’Emilia Romagna). Erano presen-ti, oltre ai due giovani e ai loro amici, i membri delconsiglio direttivo di Teologia ed evangelizzazione ealcuni fra i donatori che hanno contribuito negli anni afinanziare le borse di studio. Ospite speciale monsignorErmenegildo Manicardi, nel cui 25° di sacerdozio - eral’anno 2000 - l’associazione è sorta. Nel corso dell’in-contro i due giovani hanno spiegato ai presenti le attivitàin cui sono impegnati attualmente. Maurizio Dente èassistente pastorale laico in due parrocchie di Zurigo inSvizzera e, se sarà confermato, riprenderà gli studi inmodo più mirato sulla base dell’incarico che ricopre.Matteo Mistrorigo continua a studiare alla Fter perconseguire la licenza in Teologia. Ha inoltre in program-ma di approfondire lo studio della lingua e della culturaaraba in Francia.“Ai giovani laici che intendono studiare teologia - haaffermato monsignor Manicardi - devo dire di averemolto coraggio. In Italia la spendibilità di questo titolodi studio è limitata, ma oggi le possibilità di lavoro sonoancora più ridotte di quando è stata fondata Teologia edevangelizzazione. Sono tuttavia molto contento perchél’associazione mostra di avere funzionato e si è inqualche modo realizzato un sogno che nell’Azionecattolica diocesana avevamo da tanto tempo. Vedere duegiovani carpigiani, laici, che hanno studiato la teologiaaccademicamente, e quindi, diciamo, come si deve,credo che ci faccia onore. Se lavoreranno a Carpibenissimo, se andranno altrove bene lo stesso: la Chiesaè la stessa dovunque. Contribuire con uomini intelligenti- ha concluso monsignor Manicardi - al futuro dellasocietà e della Chiesa in qualche parte d’Italia o delmondo mi pare una scommessa comunque interessante”.

V. P.

M

Linguaggio che tocca il cuorevatore tra gli uomini, cioècoloro che interrompono lasequela degli altri verso dilui. Persone che spesso era-no ritenute molto religiose, eche dovevano essere sma-scherate nelle loro rigidità.La sua generazione appare aGesù come chiusa in se stes-sa e dunque capace di pecca-re. In questo senso viene chia-mata peccatrice. Ma ancheadultera in un senso specifi-co, perché si tratta del popo-lo di Israele che è la sposa

del Signore Dio e che è nonfedele in quanto si chiude difronte al messaggio di Gesù.

Va però sottolineato che Gesùsi è totalmente opposto allalogica della violenza…Tutta la questione delle “pa-role violente” va collocata nelquadro dell’esperienza di Gesù.Bisogna sempre ricordare chele parole “forti” di Gesù sonoda comprendere come detteda una persona che subisceviolenza nella sua vita e, so-

Centro di informazionebiblica

Commissione diocesanaper l’ecumenismo e il

dialogoAimc

“La violenzanella Bibbia”

Ultimo incontroDomenica20 febbraioOre 16.30

Carpi, Sala Duomo

“Lo scandalodi un Dio forte”Primo e Nuovo

Testamento:lo stesso Padre

Daniele Gianotti,docente di TeologiaSistematica presso la

Facoltà teologicadell’Emilia Romagna

Copertina

Maurizio Dente, monsignor Ermenegildo Manicardi e Matteo Mistrorigo

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Il programmaVenerdì 15 luglioPartenza da Carpi (Stazione Autocorriere - viale Peruzzi) alle ore 6.30e arrivo a Bolzano. Visita guidata ai resti del campo di Gries eall’archivio storico. Visita al centro storico: Duomo gotico, chiesa deidomenicani, monastero benedettino, museo archeologico dove è cu-stodita la mummia di Otzi (facoltativo a pagamento). Pranzo libero.Alle ore 16 partenza per Monaco di Baviera, arrivo in serata, sistemazione in hotel, cena e

pernottamento.

Sabato 16 luglioVisita guidata (solo esterni) di Monaco di Baviera.Pranzo libero. Nel primo pomeriggio trasferimen-to a Ratisbona, visita del centro storico. In seratasistemazione in hotel, cena e pernottamento.

Domenica 17 luglioE’ la giornata della memoria dedicata alla visita al

campo di Flossenburg e alle manifestazioni celebrative della liberazionedel campo. Alle ore 11 visita con guida alla mostra didattica e ai luoghi del

campo. Partecipazione alla celebrazione religiosainterconfessionale. Pranzo al ristorante. Nel po-meriggio 14.30 inizio della manifestazione ufficia-le internazionale con gli ex deportati, le autoritàpolitiche e religiose. Rientro a Ratisbona, cena epernottamento.

Lunedì 18 luglioIn mattinata ultime visite a Ratisbona, partenzaper il rientro. Sosta a Innsbruck per visita al centro

storico e pranzo libero. In serata arrivo a Carpi.

Informazioni e iscrizioni: Ufficio diocesano pellegrinaggiCorso Fanti, 13 - Carpi Tel. 059 652552

Visita a Bolzano, Monaco e Ratisbona15 - 18 luglio 2011

In occasione del 25° del settimanale Notizie e nell’anno in cui laChiesa di Carpi è chiamata a seguire le parole di Gesù “beati voi,perseguitati per la giustizia” viene proposto un viaggio neiluoghi dove il Servo di Dio Odoardo Focherini ha vissuto gli ultimimesi, pagando con il prezzo della vita il suo anelito alla giustizia.

Quota di partecipazione: 400 euro. Supplemento camera singola: 90 euroIl programma è ancora in via di definizione e la quota potrebbe subire variazioni in baseal numero dei partecipanti. Il viaggio verrà effettuato con un minimo di 30 partecipanti.La quota comprende: viaggio in bus GT, sistemazione in hotel 3*/4* in camere doppie o

triple con servizi. Trattamento di mezza pensione (cene con tre portate). Il pranzo didomenica 17 luglio. Le visite guidate. L’assicurazione medico/bagaglio.

La quota NON comprende: ingressi a monumenti, chiese e musei se non previsti dalprogramma. I pranzi del 15, 16 e 18 luglio. Bevande, mance e tutto quanto non indicato

alla voce “La quota comprende”.Iscrizioni e caparra (100 euro) entro il 31 marzo.

Il viaggio è promosso dal settimanaleNotizie e dall’Ufficio diocesano

pellegrinaggi.Collaborazione organizzativa

Agenzia Con2effe di Carpi

Viaggio nei luoghidella memoria

Da Fossoli a Flossenburgcon Odoardo Focherini

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720 febbraio '11CronaCarpi

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Annalisa Bonaretti

questa la sanità che cipiace raccontare, quellafatta sul campo da

medici d’eccellenza comeMaurizio Negri che, conumiltà, lavorano e tacciono,tacciono e lavorano. Con pas-sione e determinazione, sa-pendo coinvolgere tanti col-leghi e ottenendo così risulta-ti fantastici. Peccato solo che,di questa sanità, non se neparli. Meglio, non se ne vo-glia parlare. Infatti per qualeragione i vertici dell’Azien-da Usl non hanno fatto dira-mare un comunicato che rac-contasse quanto avvenutopochi giorni fa al Ramazzini?Una dimenticanza sarebbegrave, ma sarebbe ben peg-gio che non si volessero farconoscere le nostre eccellen-ze perché, ormai lo sannoanche i sassi, Carpi non è alprimo posto nei pensieri dichi, almeno per adesso, gesti-sce la sanità provinciale.Passiamo ai fatti che, loro sì,meritano spazio.Un’équipe multispecialisticaguidata da Maurizio Negri haoperato un bambino di tre anniproveniente da fuori regioneaffetto da sindrome Charge,acronimo delle iniziali in in-glese delle patologie più co-muni presenti in questi bam-bini: C, colaboma, ovvero undifetto visivo; H, heart, chenello specifico significa mal-formazione cardiaca; A,atresia delle coane che pro-voca difficoltà o impossibili-tà alla respirazione nasale; Rcome ritardo: mentale, di cre-scita e/o di sviluppo; G staper genital perché questi pic-coli soffrono di malforma-zioni dell’apparato genitale eurinario; E, ear, che vuol diremalformazioni dell’orecchiointerno ed esterno.Parla poco Negri, misura leparole, anzi le pesa, peròammette che, l’intervento fat-to, è uno dei pochi al mondo.E, quel che più conta, ha avu-to successo, così dopo appe-na qualche giorno il bambinoè tornato a casa sua e sta bene.Sta bene come può stare unpiccolo nato con questa terri-bile sindrome, ma quanto fat-to al Ramazzini, piccolo-gran-de ospedale di una piccola-

grande città, gli permetterà diavere una vita di relazione.Perché la sordità emargina, eben di più di quanto si possaimmaginare. Se poi aggiun-giamo che quel bimbo è an-che cieco e che questo pro-blema non lo potrà mai risol-vere a causa della mancanzadella retina, capiamo megliol’importanza dell’intervento.

Questo bambino non potrà maileggere il labbiale, così lasordità l’avrebbe davverocostretto a non comunicare.Una tragedia nella tragedia.Un intervento complesso cheha avuto successo grazie allacollaborazione di tanti spe-cialisti. “E’ grazie a loro cheabbiamo potuto risolvere unasituazione – spiega Maurizio

Negri -. Devo ringraziare ilmio primario, Stefano Galli,l’anestesista Franca Golinelliche ha avuto un ruolo moltoimportante perché in similisoggetti l’anestesia diventaveramente un’arte; il prima-rio di cardiologia StefanoCappelli che ha inquadratola patologia cardiaca del bam-bino; il primario di PediatriaAdriana Borghi; laNeuroradiologia con LuciaCito e Federica Tavani; unringraziamento grandissimoanche al personale della salaoperatoria. E’ grazie a tuttiloro se ho potuto interveniresulle orecchie del bambino”.Che al Ramazzini si facciauna microchirurgia dell’orec-chio di alto livello lo sanno inmolti e la dimostrazione stanelle liste d’attesa, chilome-triche. Sono oltre 500 le per-sone in lista solo per l’orec-chio e c’è chi aspetta di esse-

Un intervento eccezionale al Ramazzini su un bambino di tre anni affetto da unamalattia rara: la sindrome Charge. L’équipe multidisciplinare, guidata dall’otorinoMaurizio Negri, è la dimostrazione che la nostra sanità va potenziata, non umiliata

Il senso ritrovato

Una persona dovrebbe venire operata entro i 360 giorniindicati dalla Regione. Spesso viene fatta una Tac perdefinire la patologia e l’impegno in sala operatoria, poi…trascorrono i giorni, passano gli anni e quella personacontinua a rimanere in lista d’attesa. Quando, dopo mille,mille e cinquecento giorni viene chiamata, ovviamentedovrebbe ripetersi la Tac perché la situazione potrebbeessere cambiata. Se si procede in questa direzione è eviden-te che i costi per la sanità pubblica raddoppiano, propriocome le radiazioni prese dal malato. Se si evita la Tac nonè improbabile che, in sala operatoria, il medico si ritrovi agestire una situazione che non è più quella “fotografata”dalla Tac fatta anni prima. Comunque la si voglia vedere,una cosa che, così, proprio non va.

E’

Maurizio Negri ha 48 anni, da13 lavora al Ramazzini forte-mente voluto da Stefano Gal-li. Vive a Boretto Po, dove ènato. Ha frequentato l’univer-sità e la scuola di specialità aParma, rinomata per l’orec-chio. Ha frequentato corsi inItalia e all’estero. Lo vorreb-bero in molti altri ospedali,lui ancora sceglie Carpi. Manon si può abusare della pa-zienza dei professionisti: nondimentichiamo che, appena unanno fa, hanno lasciato ilRamazzini medici come Lo-renzo Aguzzoli, poi sostitui-to, e bene, con RobertoMarchesin ma solo perchéc’era stata un’impennata po-polare e l’ottimoneuroradiologo Paolo Zonari,letteralmente stremato daicomportamenti di un’Azien-da che sembra bravissima amortificare tanti dei suoi mi-gliori professionisti.

re operato dal 2006. Un’as-surdità, eppure è così. Pensa-re che, secondo le normative,le liste d’attesa dovrebberoesaurirsi nell’anno. Eviden-temente, su un altro piane-ta…Sono liste non gestibili da-vanti alle quali la dirigenzadell’Azienda Usl non forni-sce alcun tipo di risposta. Vienda pensare che sia un modoper smantellare un reparto chefunziona bene nonostante ledifficoltà a cui è sottopostoanche se la cosa non ha alcunsenso logico perché l’indicedi attrazione che esercita èforte tanto che sono molte lerichieste provenienti da fuoriregione. Che, in soldoni, vuoldire portare alle casse dellasanità pubblica provincialerisorse. Eppure anche di que-sti tempi in cui le casse san-guinano, questo atteggiamentoassurdo continua. Nonostan-

te i professionisti di Otorinocontinuino a navigare a vistanon mollano perché amanotroppo il loro lavoro e basta lagratificazione di averlo svol-to bene, è sufficiente la grati-tudine dei malati per farlicontinuare. Fino a quando?“Io – osserva Negri – cerco dipensare solo a lavorare altri-menti…” e non finisce la fra-se, ma è facile immaginareche la conclusione avrebbepotuto essere “mi avvilireitroppo”.Di interventi di microchirurgiaall’orecchio Negri ne fa daicento ai 150 all’anno, dipen-de non certo dalle richieste,enormi, ma dalle possibilitàche gli vengono date. Precisache potrebbe farne almeno ildoppio, e anche di più, purmantenendo la struttura at-tuale. Insomma, la produtti-vità potrebbe raddoppiare sen-za aumentare di una virgolale spese. Non ci sono parole.Al bambino affetto da Chargeè stato messo un impiantococleare, il cosiddetto orec-chio bionico; il bambino cam-mina e, adesso, sente. Per luinon si può prevedere una vitafacile – gli manca anchel’esofago ed è alimentato at-traverso un accesso esterno -,ma sicuramente potrà fare unavita un po’ più normale. Dalbuio assoluto non potrà usci-re, ma dall’assenza di suoni,voci, melodie, sì. Adesso sente.Speriamo possa sentire an-che il nostro abbraccio.

L’impianto cocleare è un dispositivo che consente di sen-tire ad adulti e bambini affetti da sordità profonde. Forniscedegli impulsi elettrici direttamente alle fibre del nervoacustico bypassando le cellule ciliate - quelle dell’orecchiointerno -, danneggiate. Gli impulsi, una volta raggiunto ilcervello, vengono interpretati come suoni.Nel 60-70% dei bambini sordi dalla nascita, impiantati neiprimi tre anni di vita, si ha una normale scolarizzazione;tale percentuale scende al 20-25% se impiantati dopo.Anche per gli adulti, come per i bambini, vale il concettodell’importanza della precocità dell’intervento.

“Ricorderemo ai Carpigianiche esiste una Società cheda 150 anni si occupa dimutua assistenza. Ma, es-sendo ben consapevoli checon l’andar del tempo gli scopi originari del mututo soccorsosi sono andati affievolendo, vogliamo anche spiegare che laSocietà si è guardata intorno. E si è aggiornata con servizi diviva attualità, come l’assistenza sanitaria integrativa. Perchéè vero che tutti hanno accesso gratuitamente al Serviziosanitario nazionale, ma è anche vero che soldi ne spendiamougualmente, e parecchi, per le visite specialistiche, per ac-corciare i tempi di una prestazione, per cicli terapeutici.Aderire oggi alla Società vuol dire garantirsi sussidi per lespese sanitarie alle quali ognuno di noi va incontro”.Così Attilio Sacchetti, consigliere della Società di Mutuo

Soccorso fra gli Operai diCarpi, illustra il sensodell’incontrro che la So-cietà ha promosso per sa-bato 19 febbraio, alle 18,

nell’auditorium della Biblioteca Loria di via Rodolfo Pio,a Carpi, per ricordare i 150 anni del più antico sodaliziocarpigiano (1860-2010). L’evento, dal titolo “Un futuro checompie 150 anni”, avrà per protagonista lo stesso Sacchetti,che terrà la prolusione storica e illustrerà i programmi attualidella Società. Seguiranno due brevi comunicazioni di GianfrancoGuaitoli e Gianmaria Paini, coautori del quaderno “Cennistorici sulla Società di Mutuo Soccorso fra gli Operai diCarpi”. L’incontro sarà condotto da Florio Magnanini, di-rettore di Voce, mentre la documentazione visiva che verràproiettata nella circostanza è stata curata da Mauro d’Orazi.

Un incontro per i 150 della società di Muto Soccorso

Una data da celebrare

Maurizio Negri

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8 20 febbraio '11

La solidarietà sussurrata

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CronaCarpi

Annalisa Bonaretti

quello che è mio, alme-no per un po’, diventanostro, forse domanianche quello che è tuo

potrà diventare nostro, e dopo-domani pure quello che è suodiventerà nostro. Un po’ comequando, da bambini, si lancianoi sassi piatti sulle acque del lagoe si rimane incantanti a guarda-re quei cerchi concentrici chepoi, alla fine, si sperdono sullasuperficie. E chissà che non l’ab-biano contagiata tutta quell’ac-qua, che non è più così immobi-le ma conserva un movimentoimpercettibile di vita nuova.E’ nato un po’ così L’Angolo diAmo, in tanti ci hanno messoqualcosa e adesso pronti via,apre il primo negozio di unadelle associazioni più amate estimate dai carpigiani.“Siamo partiti nei sotterraneidell’ospedale, oggi abbiamo unbel negozio”, l’affermazione diAnna Reggiani, volontaria, chericorda la genesi del sogno di-ventato realtà.Due vetrine spaziosissime nel-la centrale via Petrarca, un’illu-minazione capace di valorizza-re la merce esposta sono la baseper un esperimento che dovreb-be dare parecchie soddisfazio-ni.Alla conferenza stampa di pre-sentazione, il Vescovo si ècomplimentato per “l’iniziati-va stupenda, meravigliosa chefa onore a tutti quelli che l’han-no pensata. Tutto questo mi fapensare a una parola,condivisione: condividere ciòche siamo, condividere ciò cheabbiamo. C’è chi, generosamen-te, ha offerto il negozio, chi hadato la merce, chi verrà a com-perare, chi regala il proprio tem-po per mandarlo avanti e questo

fa arricchire tutti i soggetti inte-ressati. Fa onore alla personaumana che viene davvero mes-sa al centro. Ravviso chiara-mente il primato delle cose checontano sulle cose esteriori”, haosservato monsignor Elio Tin-ti.“Continuiamo a dire che siamouna sanità in rete – ha affermatoAlberto Bellelli, assessore allePolitiche socio-sanitarie -, pre-ciso che ci sono diversi modiper stare in rete. Si dà e si rice-ve, si scambiano professionali-tà e risorse e in questi tempi incui le risorse scarseggiano, laprima tentazione è tagliare. Manoi, come ha detto recentemen-te il Vescovo nel suo importan-te invito alla riflessione in am-bito sanitario, non vogliamo fareuna battaglia di retroguardia,vogliamo solo tenere alta laqualità perché la qualità è undato identitario. Là dove non siriesce più con le risorse pubbli-che – ha precisato Bellelli – c’èl’associazionismo e non solo,oggi più che mai ci sono anchei privati. Emerge una volontà diridistribuire. Siamo convinti didifendere quanto abbiamo per-ché crediamo al progresso dellacomunità e noi, come ammini-strazione, non ci sentiamo soli.Chi è seduto qui ce l’ha dimo-strato”.Simone Morelli, in qualità diassessore al Commercio, ha in-dicato “il tasso oggettivo di con-cretezza di un territorio che sistringe a rete. Questo – ha pre-cisato – è un buon esempio pertutti, si parte dal basso per esse-re seri, padroni del proprio de-stino. Il nostro territorio – hadichiarato Morelli – è impor-tante, è bello anche perché ci

sono persone che aiutano quoti-dianamente”.Una solidarietà sussurrata ap-punto, come l’ha definita Ma-ria Grazia Russomanno, re-sponsabile del Centro di Psico-Oncologia che l’ha spiegatacome “uno stile di vita. E’ quel-la solidarietà che non chiedenulla in cambio, che dà sempre,quanto può e lo fa con continui-tà. Penso ai volontari che dedi-cano tempo alle associazioni enessuno li conosce perché nonci sono targhe con i loro nomi;penso alle signore che portanocose fatte da loro per esserevendute e il ricavato va tuttoalle associazioni; penso aglioperatori sanitari e a tutte quel-le ore perse che non verrannomai retribuite, ma va bene co-munque; penso ai pazienti chefaticano tutti i giorni perché es-sere malati è una fatica. E’ que-sta solidarietà sussurrata checambia la vita della gente, ed è

così che si cambia lo stile di unPaese. Si buttano semi che undomani fioriranno, non li ve-dremo noi i risultati, ma i nostrifigli sì. Un amore incondizio-nato salverà il mondo, e secon-do me la solidarietà sussurrata èil primo passo. Questo – ha pro-seguito Maria GraziaRussomanno – lo penso comepersona, come psicologa riten-go che questo negozio sia ilrisultato di tantissimi anni dilaboratori dove i nostri pazientihanno lavorato per gli altri.Vanno favoriti tutti i percorsi diautocura. Auspico che, anchegrazie a tutto questo, non ci siapiù bisogno della psico-oncologia in Day Hospital”.Le ha fatto eco Fabrizio Artioli,presente in qualità di presidenteAmo senza riuscire a dimenticail suo ruolo professionale per-

Oncologici. Non è ancora arri-vato quel tempo, ma arriveràuna stagione in cui il cancro losi curerà come una malattiaqualsiasi, a casa propria, comesi fa oggi con l’ipertensione”.Quel giorno sarà un grande gior-no, chissà se lo vedremo macertamente l’impegno condivi-so è che accada. E sarà festa.Come sarà festa sabato 19 feb-braio alle 17 quando si terrà l’inau-gurazione di L’Angolo di Amo,un temporary shop messo a di-sposizione dal proprietario, Lu-ciano Meschiari. Riservato comepochi, non ha però voluto manca-re a questo battesimo. “Questonegozio è stato il trampolino peril mio lavoro. Ho cominciato quila mia attività nel 1969, poi lecose sono andate piuttosto bene.Lo so, questo posto ha una buonaenergia. Sento che darà qualcosadi positivo”. E già si sente nel-l’aria il profumo della primaverache fiorisce.

Se

Presentato il negozio L’Angolo di Amo: abbigliamento e accessori di qualità aprezzi invitanti. Inaugurazione in via Petrarca 14 sabato 19 febbraio alle 17

ché lui non fa il medico, è unmedico, con un “io auspico chevengano chiusi i Day Hospital

Sono già tante le ditte che,gratuitamente, hanno forni-to i loro prodotti per esserevenduti a prezzi invitanti. Lacosa da segnalare è che, fi-nora, nessuna ha detto di to-gliere il cartellino. Così, difianco alla griffe nota, si puòtrovare il capo del prontomoda. That’s Carpi, ecco dicosa è capace questa straor-dinaria città quando ha vo-glia di dare il meglio di sé. Epazienza se non abbiamol’università e una borghesiastorica e illuminata, solida-rietà e condivisione possonotanto. Anche fare cultura.

“Questo non è solo un puntovendita, è un punto d’incon-tro - ha saggiamentepuntualizzato Fabrizio Artioli-. E’ un luogo dove la perso-na sta al centro. E’ al centroe solo lì che deve stare lapersona, proprio come hadetto nei giorni scorsi nelsuo nobile e coraggioso in-tervento sulla sanità il Ve-scovo, che ha dimostrato diessere, non solo a parole maprendendosi delle responsa-bilità, Padre e Pastore. Lasanità deve mettere le perso-ne al centro; un sistema sa-nitario o una politica chenon ha al centro la persona,non mi interessa”.A noi, neppure.

“Sono onorata e felice diquesta realtà che faqualcosa di importante pernoi pazienti – ha sottoline-ato Eva Altimani, presi-dente di Angolo, Associa-zione Nazionale Guariti OLungoviventi Oncologici -.Ci fa tornare a una norma-lità di persone che non èsempre facile ritrovaredopo la malattia. Non èfacile riprendersi in manoe riappropriarsi di questaparola, normalità.L’obiettivo non è tantoincassare quanto vivereinsieme la nostra vita,riappropriandocene”.

Temporary shop oggi lo siusa parecchio e significa sem-plicemente negozio tempo-raneo. L’Angolo di Amo è untemporary shop perché è unprogetto “a orologeria”. Mes-so a disposizione dal pro-prietario in maniera comple-tamente gratuita per sei mesi,quanto basta per un avvia-mento, è probabile che, infuturo, cambi sede. Se tutticoloro che posseggono im-mobili sfitti li mettessero adisposizione di associazionidi volontariato, avremmoindubbiamente un fiorire diattività. A tutto vantaggiodella città e di chi la abita.

Una donazionedei farmacisti delDistretto Sanitario 1I farmacisti del Distretto Sa-nitario 1, di cui fanno parte icomuni di Carpi,Campogalliano, Soliera,Rovereto, hanno donato unacifra rilevante all’Amo de-stinata alla radioterapia. “Si è trattato di un sforzo corale di cui cisiamo fatti carico con entusiasmo. Prima ditutto per sottolineare il forte legame con ilterritorio in cui operiamo e per dare, in modotangibile, un aiuto utile al mantenimento diuna elevata qualità dell’assistenza fornita aipazienti colpiti da una malattia così grave. Insecondo luogo per dare linfa e sostegno adun’associazione come l’Amo che rappresenta

una delle realtà che ogni giorno ci ricordaquanto il mondo del volontariato possa fare avantaggio dell’intera collettività” commenta ilgruppo di titolari delle farmacie del territorio.La consegna della somma donata è avvenutanei giorni scorsi in occasione di una cena con-viviale pro Amo che si tenuta presso il circoloLa Rinascita di Budrione. Una serata riuscita,con tanta gente, a conferma del grande affettoche Amo riesce sempre a riscuotere.

Maria Grazia Russomanno, Simone Morelli, Alberto Bellelli, Fabrizio Artioli, monsignor Elio Tinti, Luciano Meschiari, Eva Altimni

La solidarietà sussurrata

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920 febbraio '11CronaCarpi

Il 26 febbraio alla Casa del Volontariatoun seminario sull’amministratore di sostegno

Fronteggiare la disabilitàAnnalisa Bonaretti

eglio tardi che mai: del-l’amministratore di so-stegno se ne cominciaa parlare adesso ma il

suo ruolo è molto importanteanche se pressoché sconosciu-to . Merito della Casa delVolontariato è aver program-mato due seminari – l’ammi-nistratore di sostegno e ilFondo regionale per la nonautosufficienza - per appro-fondire gli aspetti legali, pra-tici e psicologici legati al temadell’aiuto alle persone disabilie fornire adeguati strumenti atutela delle famiglie e dei sin-goli individui.In collaborazione con varieassociazioni – Ushac, Il teso-ro nascosto, Gruppo assistenzafamiliari Alzheimer, GruppoParkinson, Progetto per la vita,Associazione al di là del muro– i due momenti dal temaAccogliere la disabilità po-tranno offrire spunti echiarimenti preziosi a chiun-que sia interessato all’argo-mento.In una sala riunioni della Casadel Volontariato di via Peruzzi,il presidente MauroBenincasa ha sottolineato ilruolo dell’ente, “aiutare chiaiuta in un mondo in cui ilvolontariato è sempre più unarisorsa”.Fiorella Facciolo, presiden-te di Progetto per la vita, haprecisato che, nella realizza-zione del primo seminario,“si è puntato più sull’aspettopsicologico che su quello le-gale. Il percorso è pesante,difficile, credi di non esserepiù proprietario della vita dituo figlio o di togliere unaparte vitale a una persona an-ziana”. Le cose non stannoaffatto così, l’amministrato-re di sostegno è una figurafondamentale proprio a tute-

la del disabile o del minore,“una figura – la definisceFacciolo - a tutela del benes-sere della persona”.I due seminari servono peralleggerire dai dubbi le per-sone coinvolte in questo tipodi situazioni, vorrebbero de-cidere ma alla fine si sottrag-gono perché minate da troppitimori. “Noi – osserva FiorellaFacciolo – facciamo in modoche le persone acquisiscanola serenità per prendere que-sta decisione. E’ stato creatoun sevizio di semplificazioneall’approccio. Sappiamo cheè una medicina amara, da man-dare giù con serenità”.Agnese Fusco dell’Associa-zione al di là del muro, confi-da che i genitori trovano mol-te difficoltà perché “i ragazzi(anche adulti, ndr) non l’ac-cettano, anzi arrivano a odia-re i genitori per questo. Quantevolte capita che, davanti a ungiudice, il famigliare cambiidea”. E questo la dice lungasui sensi di colpa e di impo-tenza che vivono certi geni-tori, un dolore nel dolore.Daniela Gasparini deldirettivo de Il tesoro nascostoosserva che è fondamentale“informare, togliere la pauraverso situazioni difficili che

vanno oltre il quotidiano. Gliaspetti legali ci trovanoimpreparati. Non sempre chivorrebbe informarsi ha il co-raggio di chiedere. L’ammi-nistratore di sostegno è unafigura che aiuta l’inserimen-to del ragazzo nella società”.Mirca Pacchioni, vice-pre-sidente Gruppo Parkinson,ammette che “nonostante lalegge sull’amministratore disostegno sia del 2004, che cisia stato un convegno nel 2009,sono in pochissimi a entrarenel merito. C’è la paura dinon riuscire a completare unpercorso difficile”.Carlo Alberto Fontanesi,presidente Ushac, dopo averringraziato il presidente ono-rario Armando Violi per illavoro svolto in anni e anni dipresidenza (un gesto, il suodelicato e rispettoso perchéla gratitudine è merce semprepiù rara, ndr) ha parlato di

“un fermento di iniziativenuove nonostante le difficol-tà della società in questomomento”.Tonino Zanoli, membro delconsiglio d’amministrazionedella Fondazione Cassa di Ri-sparmio di Carpi, ha ricono-sciuto come vero dramma“quello che avverrà dopo dinoi, perché è molto più dram-matica la cronicità dell’epi-sodio grave e acuto. Occorrecoesione perché sono gli squi-libri che creano conflitti. Ilsostegno della Fondazionenasce da qui”.

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Il presidente del Coni al ristorante L’Incontro

Lunedì 14 Gianni Petrucci, in città per un appuntamentocon una ditta di abbigliamento, ha pranzato a L’Incontrodove si è fatto fotografare con il titolare, GianfrancoZinani.Petrucci è il presidente del Coni, il Comitato OlimpicoNazionale Italiano, l’organizzazione che cura lo sviluppo ela promozione dello sport in Italia.

“Il Fondo regionale di nonautosufficienza – spiegaMauro Federzoni deldirettivo del Gruppo Assi-stenza Familiari Alzheimer- è importante per la gene-ralità degli utenti, per que-sto è necessario far cono-scere il più possibile tuttigli aiuti che i servizi socia-li e le aziende sanitariemettono in campo o imple-mentano giovandosi delFondo. Obiettivo di questiincontri è agevolare il con-tatto diretto tra i fornitoridi servizi e coloro che de-vono riceverli, anche per-ché non è sempre facile eimmediato accedere ai be-nefici”.

Il primo incontro dedicatoall’amministratore di so-stegno, è strutturato in dueparti. Nella prima si farà ilpunto sugli aspetti tecni-co-legali riguardanti que-sta figura con il giudice delTribunale di Modena Ro-berto Masoni e gli avvoca-ti Giuseppe Cresta e Mar-co Zanasi; nella secondaparte lo psicoterapeuta dellaFondazione Sacra Famigliadi Milano, Lucio Modera-to, e lo psicopedagogistaGiovanni Gelmuzzi esegui-ranno una panoramica su-gli aspetti psicologici le-gati a questo tema. Che,proprio perché così diffi-cile, è necessario affronta-re. Momento importante nelcorso del seminario, l’espe-rienza sul campo.

Accoglierela disabilità:

l’amministratoredi sostegno

Casa del VolontariatoCarpi, via Peruzzi 22sabato 26 febbraiodalle 9 alle 12.30

modera Chiara Tassi

Gianfranco Zinani con Gianni Petrucci

Da sinistra Agnese Fusco, Mirca Pacchioni,Daniela Gasparini, Fiorella Facciolo, Mauro Benincasa,

Tonino Zanoli e Carlo Alberto Fontanesi

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10 20 febbraio '11 CronaCarpi

La cornice in carta di gelso arriva dalla Thailandia, mentregli animaletti in terracotta sono prodotti in Perù; la tartarugaa pois in legno è realizzata in Indonesia, l’orsetto “testolone”in ceramica può essere usato come ciondolo per il cellulare.Sono alcune delle bomboniere del commercio equosolidaleche si trovano da qualche giorno a Carpi e Mirandola. LaBottega del Sole (cooperativa aderente a ConfcooperativeModena) presenta, infatti, la nuova collezione di bombonieredel commercio equo e solidale; l’evento s’intitola “Emozio-ni solidali Altromercato” ed è dedicato alle persone che neiprossimi mesi vogliono festeggiare battesimi, prime comu-ni, cresime, matrimoni, lauree, anniversari ecc. “Diamo l’occasione per conoscere le bomboniere solidali,prodotti che garantiscono compensi economici adeguati e

ntriamo in azienda,questo il titolo del pro-getto che anche per il

2011 Lapam e l’istituto An-tonio Meucci portano avan-ti, al fine di favorire una retedi relazioni tra la scuola egli operatori economici delterritorio. “Questo progetto– sottolinea MaurizioLusvardi, presidente LapamCarpi – è per Lapam un modoper avvicinare i ragazzi allarealtà del mondo del lavoro.Il fatto di poter valutare per-sonalmente e vedere coi pro-pri occhi come un azienda sisviluppa, i problemi e gliimpegni degli imprenditori,renderà gli studenti che vo-gliono avviare un’aziendain futuro meno sprovvedutirispetto a ciò che li atten-de”.“In un momento così diffi-cile per la scuola e il mondodel lavoro – commenta Pa-olo Davoli, preside dell’isti-tuto Meucci – sono convin-to che puntare sulla forma-zione sia l’arma vincente.

Avere giovani preparati eadeguatamente istruiti por-terà ad avere lavoratori serie, speriamo, imprenditori disuccesso. Per questo pen-siamo che l’incontro conconsulenti e imprenditoripossa trasferire agli alunniin modo concreto il valore ela cultura del fare impresa”.

Lapam e Meucci per avvicinare scuola e mondo del lavoro

Entriamo in azienda

Nello specifico il percorsoper le classi di 4ª sarà incen-trato sul tema dello start-updi impresa, i progetti e i per-corsi per l’avvio di una nuo-va attività, le opportunità ele attenzioni da avere, attra-verso lezioni frontali maanche con il racconto di espe-rienza imprenditoriali di

successo. Per le classi di 5ªinvece si svilupperanno inaula tematiche relative al bi-lancio fiscale d’impresa at-traverso simulazioni direttee analisi di casi aziendalicon l’ausilio degli espertifiscali Lapam, utilizzandole stesse procedure informa-tiche dell’associazione.“Il tema dello start-up – con-clude Carlo Alberto Medi-ci, responsabile sindacaleLapam Carpi - è di vitaleimportanza per i ragazzi chein un futuro sognano di ave-re un’azienda propria. Losportello Info Point Impresadi Lapam è un servizio che lanostra associazione dà a tutticoloro che vogliono avviareun attività, garantendo assi-stenza allo start up, allo svi-luppo dell’impresa e all’au-to-imprenditorialità, accom-pagnando lo sviluppo del-l’idea imprenditoriale e assi-stendo alla preparazione delprogetto d’impresa. Il servi-zio garantisce il sostegno nelprimo anno di attività”.

Blufin, azienda italiana di prêt-à-porter dilusso, e Spazio Sei hanno annunciato lafirma del nuovo accordo di licenza per laproduzione e la distribuzione mondialedelle linee Miss Blumarine e BlumarineBaby.La nuova licenza, di durata quinquennale,rafforza l’attuale collaborazione tra le dueaziende, già partner da 15 anni. Questonuovo accordo prevede importanti novitàin campo retail, con l’apertura nei prossimi cinque anni di 35boutique monomarca e shop-in-shop nelle principali piazzemondiali, tra cui Parigi, Dubai,San Pietroburgo e Roma, cheandranno ad incrementare l’at-tuale rete retail di boutiquemonomarca (Kiev, Odessa, Barie Milano) e corner (RinascenteMilano, Harrod’s Londra, StefflVienna).Le collezioni Miss Blumarine eBlumarine Baby distillano inpiccolo l’universo creativo diAnna Molinari. Un tocco diromanticismo, uno stile sofisti-cato ed ironico e una particolareattenzione alla ricerca e allaqualità dei materiali sono gliingredienti che rendono unicaed esclusiva la visione di questaproposta per bambine.Gianguido Tarabini, ammini-stratore unico di Blufin, dichia-ra: “Sono molto soddisfatto diquesto nuovo accordo tra Blufine Spazio Sei che vede, dopo unlungo e proficuo periodo di col-laborazione, nascere un proget-to importante di sviluppo delmarchio Miss Blumarine trami-te una forte spinta sul retail.Sono sicuro che le nostre socie-tà, con caratteristiche comunidi imprenditorialità e concre-tezza, potranno collaborare al-l’ulteriore successo di questalicenza.”Franco Ferrari, amministra-tore unico di Spazio Sei, afferma: “Questo accordo ci rende fierie soprattutto determinati a proseguire un percorso che in questianni è stato ricco di successi”.

condizioni di lavoro digni-tose a chi le realizza in variPaesi del Sud del mondo –affermano i responsabili dellaBottega del Sole –. Sarà pos-sibile vedere e ordinare inanteprima le nuovebomboniere 2011, tutte rea-lizzate con materiali natura-li e rispettosi dell’ambiente, e conoscere i progetti chesosteniamo attraverso la vendita”. La Bottega del Sole di Carpi è aperta tutti i giorni dalle 9alle 13 e dalle 16.30 alle 20; quella di Mirandola apre dalle9.30 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 19.30.

Bomboniere solidali a Bottega del Sole di Carpi e Mirandola

Blufin e Spazio Sei annuncianoil nuovo accordo di licenza

Giovanissime del mondoin Blumarine

Blufin, fondata nel 1977,rappresenta da più ditrent’anni una delle realtàpiù solide nel panoramadella moda internazionale.Profondamente radicata nelterritorio, si è saputa im-porre nel mercato del lussoper qualità e ricercatezzadelle proposte, conquistan-do il favore di stampa spe-cializzata, top buyers,celebrities e, non ultimo,clientela. Blufin controllai marchi Blumarine eBlugirl. La distribuzionedei prodotti è affidata aduna rete di circa 70monomarca Blumarine eBlugirl nel mondo, e aimultimarca e departmentstores più prestigiosi.Spazio Sei, società nata nel1992, è un realtà industria-le tra le più significativenel settore dell’abbiglia-mento bambino, con un’at-tività sia sui marchi proprisia sui marchi in licenza.Si distingue per un elevatoknow-how sulla produzio-ne e distribuzione nel mon-do di prêt-à-porter di lussodagli 0 ai 14 anni.

E

Primi passi versoun’alimentazione sostenibile

Giovedì 24 febbraioalle ore 20, a Carpipresso la Casa delVolontariato (viaBaldassarre Peruzzi22) si terrà un incon-tro con DavideBochicchio, esperto dinutrizione, dell’asso-ciazione Montevegliocittà di transizione.L’evento, a cura diCarpitransizione, vuo-le portare l’attenzio-ne dei cittadini sul-l’alimentazione: quel-lo che mangiamo halo straordinario pote-re di cambiare il mon-do, ma soprattuttocambia noi e il nostro stato di salute. Ai presenti saràofferto un piccolo buffet. Ingresso libero.Info: Carpitransizione, [email protected]

Maurizio LusvardiCarlo Alberto Medici

GianguidoTarabini

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1120 febbraio '11

La consegna della targaai past-presidenti (da

dx): del Lions Club,Fernando Balbarini, edel Rotary Club, Ezio

Pignatti

Mirandola Concordia

Eleonora Tirabassi

rescita industriale, in-cremento dellaredditività dell’aziendaa favore dei soci, in par-

ticolare i comuni, e possibilitàdi collaborazioni industrialisono i punti fermi che hannoispirato il nuovo piano indu-striale di Aimag per il triennio2011-2013.Molti gli investimenti previstinei diversi settori per un totaledi 90 milioni di euro. Investi-menti che determineranno unnotevole incremento dellaredditività aziendale, mante-nendo allo stesso tempo con-tenuto l’indebitamento. Dasottolineare il conseguentesviluppo occupazionale: neltriennio è infatti prevista l’as-sunzione di 32 nuovi dipen-denti a tempo indeterminato,di cui 22 già a partire da que-st’anno.Come ha spiegato il presiden-te di Aimag Mirco Arletti,molti sono gli obiettivi chel’azienda intende raggiungerecon il suo nuovo piano indu-striale. Resta alta l’attenzioneal territorio, attraverso unamaggiore integrazione con ilsistema economico ed i servi-zi, mentre è prevista un’espan-sione delle attività di gestioneanche attraverso la partecipa-zione a gare nei territori conti-gui a quelli in cui l’aziendaopera. In programma vi è poiun aumento della capacitàimpiantistica del settore am-biente, della raccolta differen-ziata e del recupero dei rifiuti,in totale 28 milioni di euro.Per quanto riguarda l’ambitoidrico sono previsti investi-menti per 35 milioni di eurocon l’obiettivo di miglioraregli standard qualitativi di que-sto settore. Sempre più impor-tante è il settore energetico:sono infatti stati programmatioltre 28 milioni di investimen-ti che andranno ad incremen-tare la vendita e la distribuzio-ne di energia ricavata da fontialternative, quali teleriscal-damento, fotovoltaico ebiomasse. Infine vi è l’ipotesidi realizzare, suddivise persettore, specifiche collabora-zioni industriali con il socioHera. Questi progetti, che ver-ranno esaminati ed eventual-mente approvati di volta involta, riguarderanno ad esem-pio l’impegno delle due azien-de a partecipare insieme alleprossime gare riguardanti ladistribuzione del gas, lapotabilizzazione delle acquesuperficiali del fiume Secchia,la collaborazione nel campodei rifiuti attraverso accordi diinterscambio fra i vari impian-ti o la realizzazione e lacogestione di impianti nel set-

tore energetico. “In ogni modo– chiarisce Arletti – l’aziendaè comunque in grado di realiz-zare anche da sola e con leproprie forze il piano program-mato. Chiaramente Aimagpotrà trarre giovamento daun’eventuale collaborazionecon Hera”.“Il nuovo piano industriale ri-guarda tutto il Gruppo – spie-

ga Alfonso Dal Pan, direttoregenerale di Aimag – anche leaziende appartenenti costitui-te in società con privati. Aimagha una potenzialità d’investi-mento nell’arco di tre anni paria 130 milioni di euro, anche sein questo piano ne sono previ-sti 90. Di questi 40 milionisono già previsti nel 2011. Inalcuni investimenti agiremo

Investimenti per 90 milioni e nuove assunzioni nel piano industrialedi Aimag per il prossimo triennio. Uno sguardo alle fonti rinnovabili

A tutto gas e non solo…

anche in collaborazione conalcuni privati, ciò rappresentaun’importante sinergia, non-ché la capacità dell’azienda dicogliere le esigenze del terri-torio”.Per chi si domanda quale ri-flesso avranno questi investi-menti sulle tariffe, è necessa-rio chiarire come questo pianodebba far fronte alle esigenzedei servizi cosiddetti regolati,quali il settore idrico, l’am-biente, la gestione e il traspor-to dei rifiuti e la distribuzionedel gas. In questo caso si trattadi obblighi ai quali l’aziendadeve far fronte, destinando cosìuna parte dei suoistanziamenti. Per quanto ri-guarda invece gli investimentidi sviluppo non obbligatori,pensiamo ad esempio all’am-bito delle fonti energetichealternative, questi nuovi im-pianti devono poter avere diper sé una certa redditività, inmodo da non pesare sui costidei servizi ai cittadini. Si trattacosì di impianti destinati adautosostenersi nell’investi-mento, nonché a creare possi-bilità di margini per l’azienda.Insomma, un’azienda cheguarda al futuro, con un oc-chio anche alle tasche dei cit-tadini.

Uno strumento per ridurre il tempo dedicatoalla prescrizione delle terapie croniche

Il bancomat delle ricette

“L’innovazione nella medicina del territorio: Ricemat una nuo-va esperienza, la ricetta con un clic”, questo il titolo del meetingche il Circolo Medico Merighi, presieduto da Nunzio Borelli, haorganizzato lo scorso 3 febbraio a Medolla. I relatori, entrambimedici di famiglia, Fabio Casadei, di Ferrara e Amedeo Scelsadi Cervia hanno stimolato la curiosità dei presenti presentandouno strumento, il Ricemat, che funziona 24 ore al giorno sabatoe domenica compresi che è collegato con le cartelle informatichedei pazienti e tiene conto delle ricette in precedenza erogateimpedendo qualsiasi abuso ed utilizzo inappropriato. Più del48% dei pazienti, in Italia consuma una terapia cronica per tuttol’anno. In un anno di lavoro un medico con mille assistiti deveprescrivere 50 mila scatole di farmaci per le terapie croniche deisuoi pazienti. Il tempo impiegato dal medico per la consegnadelle ricette di farmaci per il prosieguo delle terapie è quantificabilein circa 15 mila minuti cioè 250 ore! Questo vuol dire che in unanno di lavoro, per le procedure della ripetizione delle terapiecroniche , il medico dedica circa due mesi e mezzo. Lo sportelloautomatico gestisce l’erogazione delle ricette per le terapiecroniche e riduce le possibilità di sprechi perché segue laripetizione dei farmaci già prescritti e ne impedisce gli abusi. Ilmedico, come hanno testimoniato Casadei e Scelsa, può inquesto modo dedicare più attenzione alle problematiche clinichedei pazienti con un netto alleggerimento dell’attività prescrittivadi terapie croniche.Il funzionamento di Ricemat il cui costo è sui 5 mila euro èsemplice: inserendo la tessera sanitaria, appaiono sul monitor ifarmaci in uso per le patologie croniche; toccando con un dito ilnome del farmaco di cui si è rimasti senza, la ricetta del farmacoviene emessa in un pozzetto e quindi si può andare in farmacia.Gli utilizzatori di Ricemat hanno un’età media di 67 anni.

Da sinistra Nunzio Borelli, Fabio Casadei, Amedeo Scelsa,Francesco Larghetti, Giovanni Sartini

Lions e Rotary di MirandolaUna targa per il progettodelle trasfusioni a domicilio

C

E’ stato sottoscrittonei giorni scorsi ilfinanziamento sin-dacato a medio ter-mine di 51 milionie mezzo di euro infavore di Cpl Con-cordia, gruppo cooperativo multiutility con1.500 addetti che nel 2010 ha sviluppato unfatturato consolidato di quasi 380 milioni dieuro e per il 2011 prevede una produzionecomplessiva di oltre 450 milioni di euro, conun utile lordo di oltre 13 milioni di euro.Il finanziamento - finalizzato a sostenere gliinvestimenti nel core business energetico -ha ricevuto adesioni superiori di circa il50% rispetto all’importo di lancio di 35milioni di euro, riscuotendo pertanto unnotevole successo a testimonianza della fi-ducia di cui il gruppo cooperativo modenesegode presso il sistema bancario.L’operazione organizzata da La CompagniaFinanziaria, il principale arranger non ban-cario nei prestiti sindacati ha visto la parteci-pazione della Banca Popolare di Verona -San Geminiano (Capofila) e di altri 12 istitutidi credito. Tra i partecipanti con quote di

rilievo: Carige, Po-polare Milano,Cassa RisparmioCento, Cassa Ri-sparmio Ravenna eCentrobanca.Grazie agli ottimi

fondamentali e alle interessanti prospettivedi sviluppo, Cpl Concordia ha ottenuto dalsistema bancario il finanziamento in assolu-to di maggior ammontare della propria sto-ria, a fronte tra l’altro di uno spread di soli175 punti base su Euribor 3 mesi (partico-larmente competitivo in questo momento dimercato in cui numerosi istituti bancari emet-tono bond anche di breve durata con spreadben oltre i 200 punti base).“Cpl Concordia utilizzerà le risorse ricevu-te prevalentemente per finanziare iniziativee progetti collegati alla produzione di ener-gia elettrica da fonti rinnovabili - ha dichia-rato Maurizio Rinaldi, direttore ammini-strazione e finanza di Cpl -. Tra questi larealizzazione di impianti fotovoltaici – sonoprevisti circa 30 megawatt di potenza instal-lata - e di sistemi di cogenerazione da biogas”.

Cpl Concordia: sottoscrittoun prestito sindacato di 51 milioni

e mezzo di euro

Energia nei progetti

Alcuni investimentiTra i molti investimenti previsti è bene soffermarsi su alcuniparticolarmente significativi. La scommessa su cui già datempo sta puntando Aimag riguarda il raggiungimento di unamaggiore qualità dei rifiuti raccolti, abbassando così il costodi smaltimento finale. Per questo verrà avviata la raccoltadomiciliare in altri comuni, mentre 6 milioni di euro sarannodedicati all’avvio di una nuova società, Carpi Recuperi, peril trattamento di rifiuti plastici, carta e legno e al potenziamentodel trattamento dei rifiuti da apparecchiature rlettriche edelettroniche. Inoltre verrà creato un nuovo digestore anaerobicopresso l’impianto di compostaggio a Fossoli.Per quanto riguarda invece il settore idrico, oltre ai necessariinvestimenti per migliorare la rete e razionalizzare la gestione,10 milioni di euro verranno destinati alla realizzazione di unapiattaforma per il trattamento dei rifiuti liquidi. Infine inambito energetico degna di nota è la realizzazione del primoimpianto di teleriscaldamento a Carpi a servizio della nuovapiscina comunale e delle grandi utenze limitrofe, oltre all’in-stallazione di un impianto fotovoltaico di un megawatt al disopra dell’ex discarica. Tra Mirandola e Finale Emilia vedràinvece la luce un nuovo settore, quello geotermico. Il progettosperimentale mira alla realizzazione di due pozzi e di unimpianto in grado di sfruttare il calore derivante da bacini diacqua a circa 100 gradi centigradi situati a diverse profondità.

Il 25 gennaio a Mirandola, presso il Castello Pico, si è svoltoun seminario sul tema “Le trasfusioni ematiche in ospedale edil Progetto trasfusivo a domicilio rivolto ai pazienti onco-ematologici”, organizzato da Amo Area Nord, Azienda Usl eAzienda Policlinico in collaborazione con il Comune diMirandola. Gli interventi si sono conclusi con la relazione sulruolo del volontariato e con la consegna di una targa al LionsClub ed al Rotary Club di Mirandola per il contributo allanascita del “Progetto trasfusioni a domicilio”.

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12 20 febbraio '11

La Commissione Spiritualità alla scuola dei testimoni: Vittorio Bachelet

Se la fede non diventa vita che fede è presentazione del pro-filo spirituale di Vitto-rio Bachelet ha cattu-rato l’attenzione del

pubblico intervenuto a Cibeno,domenica 30 gennaio, perseguire la relazione di LucaDiliberto, docente e autoredi diverse pubblicazioni, chene ha illustrato in manieraampia e profonda i tratti sa-lienti.Tutta la vicenda umana diBachelet, come uomo a ser-vizio delle istituzioni, fino almartirio; come professore ecome presidente nazionaledell’Ac; le sue relazioni pro-fonde; il suo sorriso... hannoun elemento in comune: unastraordinaria solidità spiritua-le, espressione di una fedeautentica e non di circostan-za. Egli ci consegna un tesorogrande, non solo da contem-plare ma spendibile, oggi nellanostra esistenza e nel nostrotempo.A 23 anni, dopo un corso diesercizi spirituali, Bacheletsceglie la vocazione laicale:una decisione forte, seria, si-gnificativa, che l’accompa-gnerà per tutta l’esistenza. Lavocazione laicale come pie-nezza di vita cristiana dentrola realtà di questo mondo e dicondividere la vita di tutti,sarà per lui una scelta totale,senza rimpianti e senza alcunnascondimento.Qual è allora la spiritualità diquesto laico autentico? Qua-le forma speciale egli ha vis-suto dentro l’orizzonte di unafede cristiana che può valereper tutti? Due pagine biblichecorrispondono a due momen-ti privati della vita di Bachelet.Il primo è riferito ad una dataprecisa, il 10 febbraio 1980,due giorni prima della morte.Insieme alla moglie, come ognidomenica, meditava la Paro-la di Dio e quel mattino riflet-teva sulle parole del salmo15: “Proteggimi o Dio, in temi rifugio…”.E’ una prima icona che sinte-tizza qualcosa della sua spiri-tualità e della sua esistenza:un uomo che sa riconoscerenel proprio tempo tutta la stra-ordinaria vicinanza di Dio,che sa alimentare le sue scel-te, di questa certezza: “Il Si-gnore mi protegge... non miabbandona... la mia vita saràsempre nelle sue mani... qual-siasi cosa succeda”.Il secondo momento si colle-ga alla festa del suo 25° anni-versario di matrimonio, 27giugno 1976. Su suggerimentodel figlio Giovanni, scelsecome lettura della messa loScemà di Israele (Deut. 6),che dice “Ascolta Israele...”.Questa pagina dice molto dellegame eterno e geloso di Diocon Israele, suo popolo. Que-sta è anche una fotografia della

spiritualità di Bachelet, cioèdi una vita in cui la fede entranelle pieghe della quotidianitàe viene nutrita dall’ascolto(Ascolta Israele...).Nel segreto della vita privata,come in quella pubblica, perBachelet il vangelo si fa vita,la Bibbia si fa vita. La fede èproclamata in quanto vissuta.La risposta al Signore passaattraverso la risposta che sidà all’altro. Che cosa sta al

centro di questa spiritualitàlaicale? Il volto di Cristo,crocifisso e risorto, nostrasperanza e il suo messaggiodi liberazione. Uno sguardosignificativo che Bacheletsempre ha rivolto al Signoree che alimenta con una pre-ghiera continua, come ricer-ca di relazione profonda conCristo, come ampliamentod’intimità con Lui e comepriorità della sua vita interio-re.Da questo nucleo scaturisceun tratto specifico della spiri-tualità di Bachelet, quello diessere stato un uomo di spe-ranza, ma anche un alimenta-tore di speranza per le perso-ne che incontrava. Si può sot-tolineare questa sua capacitàin una riflessione che egli fecela sera precedente alla suauccisione: “Io sono tranquil-lo, veramente tranquillo. Iproblemi ci sono, fanno an-che tristezza, ma dobbiamovivere, perché speriamo. Perconto mio vivo nella fiducia

che piccoli segnali possonodiventare una grande luce”.Bachelet fu un uomo di Chie-sa, sacramento dell’amore diDio per gli uomini e in questosenso si adoperò perchè cosìfosse. In questa idea di Chie-sa, che trovò conferma nelConcilio, riuscì a trascinarel’ Ac per farla diventare unostrumento capace di servirela Chiesa stessa (Scelta reli-giosa). Molto del suo profilospirituale va cercato anchenel suo stile di vita, con cuiseppe stare nella realtà socia-le, cogliendo le provocazioniche venivano dalla cultura delsuo tempo. Era un uomo cu-rioso, leggeva libri di ognitipo, che poi alimentavano lasua personalità e la sua uma-nità.Va pure sottolineata la suaeccezionale ricchezza di re-lazioni dove seppe esprimerecapacità di ascolto, di dialo-go, di onestà, di sobrietà.Mantenne sempre, anche nellealte cariche istituzionali, qualevice presidente del ConsiglioSuperiore della Magistratu-ra, una sobrietà di vita edun’onestà di comportamentoesemplari.Seppe servire il proprio po-polo con competenza e conconsapevolezza (non volle persé la scorta). Accettò que-st’ultimo impegno come ser-vizio per tradurre nel concre-to l’ideale della democrazia edella Costituzione dentro leistituzioni, di fronte alla mi-naccia del terrorismo.La morte di Bachelet è un’ul-teriore cifra della sua vitaspirituale e non ne concludeil servizio, se ci mettiamo allasua scuola. Le sue parole ri-suonano attuali e hanno tantoda dire sul nostro modo diessere Azione Cattolica, fe-deli laici e cittadini di questotempo.

A cura della Commissionedi Spiritualità di Ac

La

Guarda “alle vicende del Pae-se” e sottolinea le “ripercus-sioni di natura educativa”l’Azione cattolica italiana inun documento diffuso in occa-sione del XXXI ConvegnoBachelet che si è svolto a Romanei giorni scorsi. Tema del con-vegno, i 150 anni dell’unitàd’Italia, “un appuntamento –sottolinea l’Ac – che ci vede,come cattolici, particolarmen-te partecipi perché parte inte-grante della nostra nazione”.Un’attenzione “che è squisita-mente nello stile dell’associa-zione chiamata e impegnata aformare le coscienze, capacedi offrire alle persone di ognietà e condizione di vita uncammino di attenzione all’al-tro e al bene comune”. L’Acricorda a proposito proprioVittorio Bachelet, che fu pre-sidente dell’associazione tra il1964 e il 1973. “Educare alsenso del bene comune – af-fermava Bachelet – vuol direformare a un retto e vigorosoideale, aiutando l’uomo aimpadronirsene con l’intelli-genza e ad adeguarvi la suaformazione spirituale moraletecnica”.

Una rappresentazionefasulla dell’esistenzaIl documento parte ricordandoil recente riferimento fatto dalcard. Bagnasco al “disastro an-tropologico”. “C’è – osserval’Ac – una rappresentazionefasulla dell’esistenza, c’è untentativo di mettere in primopiano il successo basato‘sull’artificiosità, la scalata fur-ba, il guadagno facile, l’osten-tazione e il mercimonio di sé’”.Per questo motivo l’associa-zione si concentra “non suirisvolti politici, ma su quelli,appunto, educativi”. E “non èeducativa l’immagine delladonna emersa in numerosi rac-conti giudiziari e mediatici”,né è educativa “l’immaginedell’uomo incapace di ricono-scere nel corpo della donna, enel proprio, un dono straordi-nario, certamente non finaliz-zato ad appagare un desiderioegoistico di possesso”. “È, in-vece, educativo, a nostro avvi-so – precisa il testo –, ridirecon forza, con parolecondivisibili da tutti, la bellez-za vera di ogni età e di ognisoggettività, il senso profondodell’essere uomo e dell’esseredonna. Per questo chiediamoal mondo dei media un mododiverso di comunicare senzaammiccamenti e senza ridurrela donna e l’uomo solo a corpoda guardare, da possedere, dasfruttare”.

No alle scorciatoie,valorizzare i talenti“Non è educativa – proseguel’associazione – l’idea che igiovani e gli adolescenti, perrealizzarsi, debbano mettere daparte i propri talenti, seguendotristi scorciatoie”, mentre “èeducativo e importante valo-

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rizzare e dare sempre più spa-zio ai giovani talenti dello stu-dio, della ricerca, dei mestierie delle professioni, ai giovanidel volontariato e del serviziogratuito agli altri”. Ancora,“non è educativa la percezioneche sul sistema della giustiziasi addensi l’ombra della mani-polazione di parte. Allo stessotempo, diseduca al valore del-l’informazione assistere suimedia ad una guerra frontale,caratterizzata anche da‘dossieraggi’ e ‘killeraggi’ con-tro i propri ‘nemici’, che sianopolitici della parte avversa omagistrati o uomini della cul-tura e dell’informazione”. Alcontrario, è educativo“riaffermare il senso delladeontologia e dell’imparziali-tà in professioni, ruoli e re-sponsabilità pubblici ad altovalore civile, fondamentali perla tenuta della democrazia”.

Cittadinanza attivae responsabile“Non è educativo coinvolgerenei conflitti giudiziari, media-tici e politici le istituzioni dellaRepubblica”, aggiunge l’Ac,rilevando che “siamo ad unpasso da un baratro che porte-rebbe i cittadini a ritenere leistituzioni come parte in causadei conflitti tra persone e grup-pi di potere, e non più comeluoghi di tutela”; viceversa èeducativo sforzarsi di “tenerele istituzioni fuori dallabagarre, restituirle alla lorocredibilità pubblica e alla lorofunzione di servizio, facendoin modo che in queste vicendepossano essere punti di riferi-mento saldi, e non parti in gio-co”. Infine “non è educativa lapassività dell’opinione pubbli-ca”; “è invece educativo “va-lorizzare il tanto che di buono,operoso, lungimirante, concre-to offre ancora oggi il nostroPaese”: “realtà, civili e eccle-siali, che ogni giorno si sforza-no per costruire davvero untessuto di valori positivi e con-divisi”, “agenzie educative,come la scuola, in cui tra milledifficoltà si cerca di formareanche ad una vita civile consa-pevole”, famiglie “che, pur frainnegabili difficoltà, cercanodi dare una cornice di riferi-mento etica ai loro figli”. Daqui l’appello a “tutti i protago-nisti delle attuali vicende per-ché recuperino urgentemente,per il bene del Paese, il sensodella misura, del decoro, delrispetto”.

VittorioBachelet

Luca Diliberto

Azione CattolicaEsercizi spirituali di Quaresima

Giovani e Adulti1° turno

Venerdi 11 - domenica 13 marzo a Fognano“Dagli idoli al primo amore. Il ritorno a Dio nel libro di

Osea”, relatore don Enrico Casadei.Per iscrizioni: Cecilia Bulgarelli, 328 9061086,

[email protected]

2° turnoVenerdi 25 - domenica 27 marzo

a Ferrara di Monte Baldo“Il libro di Ester: la bellezza che salva”, relatore padre

Giulio Michelini.Per iscrizioni: Patrizia Torrebruno, 329 9681566,

[email protected]

3° turnoVenerdi 8 - domenica 10 aprile

a Ferrara di Monte Baldo“Camminare sulle acque. Matteo, la grazia a caro

prezzo”, relatore: don Roberto Filippini.Per iscrizioni: Marco Sacchetti, 329 1391765,

[email protected]

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1320 febbraio '11

Lucia Truzzi

omenica 13 febbraiosi è svolta nellachiesa di

Sant’Ignazio la XIVAssemblea diocesanaelettiva dell’Azione Catto-lica di Carpi. Un momentoimportante per la vitadell’associazione perché inesso si prova a intuirecome l’Azione Cattolicapossa mettersi a serviziodegli altri e della Chiesa diCarpi. Lo spazio assemble-are ha avuto, da una partela funzione di rinnovare gliincarichi direttivi dell’as-sociazione e fare un bilan-cio del triennio trascorso(2008-2011) e, dall’altra,di rilanciare i compiti e ilservizio dell’associazioneper il prossimo triennio.Il brano che ha fatto dasfondo all’assemblea èstato quello di Matteo 5,14“Voi siete la luce delmondo”, tema che per tuttol’anno accompagneràl’associazione a livellonazionale e un tema caroanche alle linee pastoralidel nostro vescovo, presen-te all’assemblea nel mo-mento finale per dare gliincarichi ai nuovi presiden-ti parrocchiali di AzioneCattolica e per celebrareinsieme i Vespri.Ha partecipato all’assem-blea anche don NicolòTempesta, assistentenazionale dell’associazio-ne, proveniente dalladiocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi, ilquale ha focalizzato la suarelazione sul significatodell’educare, sulla sciadegli Orientamenti pastora-li della Cei “Educare allavita buona del Vangelo”.Educare è la possibilità didonare la speranza aglialtri, al mondo; è un’op-portunità a collaborare conl’opera di Dio nella storia;è testimoniare la fiducia diDio nell’uomo, comeaffermano gli Orientamentipastorali della Cei al n. 29:“L’educatore è un testimo-ne della verità, dellabellezza e del bene, co-sciente che la propriaumanità è insieme ricchez-za e limite. Ciò lo rendeumile e in continua ricerca.Educa chi è capace di dareragione della speranza chelo anima ed è sospinto daldesiderio di trasmetterla.La passione educativa èuna vocazione, che simanifesta come un’artesapienziale acquisita neltempo attraverso un’espe-rienza maturata alla scuoladi altri maestri”.Da qui, la necessità, comeAzione Cattolica, dipreparare educatori eformatori appassionatidell’uomo e di Dio;

educatori che si prendanocura delle persone cheincontrano, raccontandoglila bella notizia del Vange-lo, perché per primi l’han-no sperimentata e lavivono ogni giorno. L’edu-care, ha concluso donNicolò Tempesta, si basasu tre aspetti fondamentali:ascoltare, dialogare(capacità oggi in disuso) eproporre, perché l’AzioneCattolica sappia proporre enon imporre il propriostile. “Solo una comunitàaccogliente e dialogantepuò trovare le vie perinstaurare rapporti diamicizia e offrire rispostealla sete di Dio che èpresente nel cuore di ogniuomo” (Educare alla vitabuona del Vangelo, n. 41).La riflessione di donNicolò Tempesta insiemealla relazione di IlariaVellani, che ha presentatoun bilancio completo echiaro sul triennio passatoe le intenzioni e le speran-ze per quello futuro, hannoreso concreti i compiti e lospirito dell’Ac di Carpi, mal’augurio e il compito cheemerge con più forza èquello di essere luce pertutta la comunità e i fratel-li, cioè per tutta la Chiesadi Carpi.

“Voi siete il sale della terra… Voi siete la luce del mondo”(Mt 5,13 e 14). Non dice Gesù: “Siate sale, siate luce, masiete sale, siete luce”. Prendiamo coscienza e consapevo-lezza di chi noi siamo come suoi discepoli! Sono dueimmagini molto importanti ed espressive! E’ importante ilsale: se manca, si perde il sapore dei cibi! Se non c’è la luce,non si sa dove andare e le pietre preziose al buio sembranopezzi di vetro. Chi è il sale e chi è la luce? E’ una persona:è Cristo e, da Lui, siamo noi. Uniti a Cristo si diventa esi dona luce, sapore, gusto, significato alle cose, alla vita,alla morte, agli avvenimenti. Si illumina tutto: “Cosìrisplenda la vostra luce davanti agli uomini, perchévedano le vostre opere buone e rendanogloria al vostro Padre che è nei cieli”(Mt 5,16).Sorge facilmente una domanda: “Macome si fa ad essere sale e luce?” Gesùlo ha detto proponendo le Beatitudini.[...]La capacità di essere luce dipendedall’intensità della nostra relazionecon il Signore e fra di noi: “Guardatea lui e sarete raggianti e non sarannoconfusi i vostri volti” (Sal 33,6).Applicando questa parola evangelicaa noi oggi, credo che, mentre stiamovivendo l’Assemblea Diocesana elettiva,siamo luce, cioè stiamo ravvivando erinnovando la nostra responsabilità ela nostra disponibilità a servire l’As-sociazione e la Chiesa senza remore esenza paura, con fiducia, slancio ed en-tusiasmo, pronti ad assumere nuove re-sponsabilità. Mi sembrano piene di luce le parole di VittorioBachelet pronunciate molti anni fa al termine del processodi rinnovamento dell’Ac: “Noi serviamo l’Ac non perché ciinteressa fare grande l’Ac, noi serviamo l’Ac perché ciinteressa di rendere nella Chiesa il servizio che ci èchiesto per tutti i fratelli. E questo credo sia la cosaveramente importante”. E in questo spirito voi fate luce eilluminate, mentre offrite alla Chiesa un servizio responsa-bile per i fratelli, cercando di essere per loro strumento disostegno nell’incontro e nella sequela del Signore.E’ importante che ogni membro di Ac sappia farsi caricodella formazione di tutti i credenti, dell’attenzione ai poveri,della cura del rapporto con il parroco e con le altre associa-zioni parrocchiali, e sappia favorire e costruire relazioni ingrado di far maturare una fede ed uno stile di popolo di Dio.[...]Carissimi amici di Ac continuate ad essere sale e lucenell’attenzione, nella cura, nell’accompagnamento diogni singola persona rispondendo alle esigenze specifichedi ciascuna fascia di età, come, per esempio, attraversol’ampliamento della proposta rivolta ai ragazzi delle medie

e alla cura dei nuovi gruppi di piccolissimi (bimbi sotto i seianni) in alcune parrocchie della Diocesi.- E siate sale e luce dando molta attenzione e cura allaformazione degli educatori più giovani, anche con inter-venti mirati nelle parrocchie e con incontri specifici earticolati, aiutando particolarmente gli educatori impegnatinel guidare i ragazzi verso i sacramenti, in collaborazionecon l’Ufficio catechistico.- Siate sale e luce prestando sempre molta premura aipassaggi delicati e cruciali dell’esistenza come pure pergli ambienti di vita. Per la scuola primariamente, chesoprattutto per i giovanissimi, è un luogo cruciale di testimo-

nianza, da vivere spingendo nell’acceleratore, puntando allaqualità delle amicizie, all’approfondimento, al dialogo. Sia-te sale e luce continuando la intensità e la continuità deiCampi, della regola spirituale di vita, degli esercizi spiritualie delle altre iniziative formative.- Riguardo agli adulti ho molto apprezzato negli ultimitempi la nascita della Commissione Adultissimi, che hacoinvolto gli adulti “più adulti” in un percorso sullamulticulturalità e sul dialogo interreligioso. Molto indovi-nata poi la organizzazione di due campi estivi per adultidifferenziando i percorsi per fasce di età. Intensificate pureil lavoro delle Commissioni Catechesi organica Adulti,Coppia e Famiglia, Spiritualità e Cineforum, che sonooccasioni permanenti di formazione degli aderenti Adulti.Il mio augurio è che questa Assemblea elettiva con nuove orinnovate nomine rigeneri e susciti nuove energie e nuoviimpegni e sia occasione per essere ciascuno coerente eluminoso testimone della vita buona e bella del Vangelo,realizzando gli orientamenti pastorali dei nostri Vescovi peril decennio.

+ Elio Tinti, Vescovo

D

L’intervento del vescovo Elio Tinti :“accompagnate la crescita umana e cristiana di ogni persona”

Nel cuore della missione educativa

I risultatidelle elezioni

Su 190 aventi diritto hannovotato 174 aderenti del-l’Azione Cattolica di Carpiper eleggere i nuovi incari-chi direttivi dell’associazio-ne. Presentiamo qui di se-guito gli eletti della XIVAssemblea diocesanaelettiva.

Per il settore Acr: MatteoPrandini (103 voti), LauraStermieri (91), EmanueleDallari (76), EleonoraDucati (76), Marco Truzzi(56).

Per il settore Giovani: Mar-co Bulgarelli (109 voti),Carlotta Coccapani (89),Diego Budri (85), CaterinaLugli (70), Francesca Pivetti(56).

Per il settore Adulti: Nico-la Mistrorigo (88 voti),Riccardo Rossi (87), Cri-stina Tosi (87), Valeria Canè(82), Paola Catellani (70).

Nella lista unitaria: IlariaVellani (140 voti), FabioTorrebruno (103), CinziaSpinardi (73), StefanoMessora (64), LucaZaniboni (55).

Come rappresentanti perl’Assemblea nazionale:Rita Pollastri (89 voti), Ales-sandro Pivetti (58).

XIV Assemblea diocesana elettiva di Azione Cattolica: bilanci, progettie nuovi incarichi alla luce degli Orientamenti pastorali della Cei

Le ragioni della speranzaXIV Assemblea diocesana elettiva di Azione Cattolica: bilanci, progettie nuovi incarichi alla luce degli Orientamenti pastorali della Cei

Le ragioni della speranza

Don Carlo Gasperi, don Nicolò Tempesta,Ilaria Vellani e Patrizia Torrebruno

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14 20 febbraio '11

Grande partecipazione alla Giornata del malatopromossa dalla Pastorale della salute e dall’Unitalsi

La gioia di stare insieme

Anche Anna Molinari interviene a favore del RamazziniOspedale: va potenziato, non penalizzato

“Desidero sostenere le riflessioni che monsignor Elio Tinti haespresso in merito alla pianificazione sanitaria della provinciamodenese. In vista dell’approvazione del Pal ribadisco, comepiù volte espresso, la necessità di un maggior equilibrio dell’in-tervento sanitario per non creare eccessive penalizzazioni adiscapito degli ospedali dell’Area Nord. Pur nell’ottica di un

indispensabile criterio di efficien-za e di ottimizzazione dei costi,credo necessario mantenere altoil livello di qualità e di prestazionidegli ospedali di Carpi eMirandola ai quali negli anni sonostate sottratte preziose risorse chehanno creato evidenti disparitàfra centro e periferia. In particola-re, per quanto riguarda la realtàcarpigiana, sento forte il doveredi non vanificare l’impegno con-creto che mio padre, il cavalierGuido Molinari, ha profuso neiconfronti del Ramazzini, ospeda-

le che negli anni è stato inoltre sostenuto da numerosi impren-ditori, associazioni di volontariato e privati cittadini a dimostra-zione di una sensibilità sociale unica in provincia di Modena.Da imprenditrice impegnata nel sociale e da cittadina carpigianaritengo inoltre fortemente penalizzante che si perdano profes-sionalità mediche di grande rilievo e di livelli essenziali diassistenza a discapito, soprattutto, delle esigenze dei malati edella qualità dell’intervento sanitario di un territorio. Credo chein questo momento sia necessaria una presa di posizioneunitaria e coerente da parte di tutti i cittadini, delle associazionidi volontariato e dei rappresentanti delle istituzioni carpigianeper esprimere una proposta realistica che possa essere accoltae condivisa in tempi brevi e che renda realmente il Ramazzinil’ospedale di tutti noi carpigiani”.

Sanità: un intervento deisindaci di Carpi e Mirandola

Dopo l’intervento del Vescovo sulla sanitàprovinciale, in un comunicato stampa con-giunto, Enrico Campedelli, sindaco di Carpie Maino Benatti, sindaco di Mirandola,hanno fatto sapere la loro opinione.“La discussione che si è aperta da qualchetempo sull’elaborazione del nuovo Pal e ilrecente intervento del Vescovo della dioce-si di Carpi monsignor ElioTinti vanno nellastessa direzione: quella di ribadire, cosa cheperaltro le comunità carpigiane, mirandolesie le rispettive amministrazioni locali hannoben chiara, la necessità di mantenere e raf-forzare le eccellenze della rete ospedaliera dell’area nord diModena nell’ottica della programmazione provinciale dellepolitiche per la salute.Pur in un quadro di risorse calanti per i tagli del governonazionale, il Comune di Carpi e quello di Mirandola ribadi-scono l’importanza della rete ospedaliera e dei servizi sanitarisul territorio come già rimarcato nella discussione iniziata perla predisposizione del Piano Attuativo Locale. Per il bacinodelle Terre d’Argine e dell’Area nord della provincia si devepensare ad un ospedale ideale dell’area nord del modeneseche vada da Mirandola a Carpi. Questo è sicuramente unobiettivo da perseguire all’interno del Pal, così come unamaggiore integrazione tra i servizi sanitari e territoriali delledue città. Senza dimenticare però che è necessario continuarea investire sulla rete ospedaliera dell’Area nord nel breve emedio periodo per consentire di rispondere ai bisogni deicittadini”.

Grande partecipazione alla Giornata del malatopromossa dalla Pastorale della salute e dall’Unitalsi

Vita della Chiesa

ra gremita la chiesa diSan Nicolò domenica13 febbraio per la ce-lebrazione diocesana

della Giornata del malato. Apartecipare numerosi i fratel-li e le sorelle che vivono larealtà della malattia, insiemeagli anziani delle struttureprotette, accompagnati daifamigliari e dai volontari del-le associazioni che prestanoservizio in ambito socio-sa-nitario, in particolare l’Unitalsie l’Avo. Il Vescovo Elio Tin-ti ha presieduto la messa,concelebrata da vari sacerdo-ti - fra cui don Gian Pio Caleffie don Nino Levratti, assi-stenti dell’Unitalsi, e donRenzo Catellani, cappella-no dell’ospedale di Carpi - eanimata dalla ScholaCantorum Regina Nivis diQuartirolo. Era presente al-l’altare anche il diaconoGianni Zini, direttore del-l’Ufficio di pastorale dellasalute.Particolarmente suggestivo ilmomento dell’offertorio ca-ratterizzato da alcuni simbo-li, come spiega Paolo Car-nevali, presidente dell’Uni-talsi: “Innanzitutto la Bibbiache ricorda a noi volontari diessere strumenti della Paroladel Signore. Poi i fiori che ciinvitano a riscoprire la bel-lezza e la gioia per portarle aifratelli che soffrono. L’im-magine del volto di Cristo cistimola ad essere missionaricosì come a vederlo sempreriflesso nei volti di coloro cheincontriamo. Infine le manialzate di un barelliere e di unavolontaria dell’Avo, che sonoil simbolo del servizio e nellostesso tempo della preghie-ra”. Durante la celebrazionesi è tenuta anche la tradizio-nale cerimonia unitalsianadella consegna della meda-glia a coloro che hanno svol-to il primo anno di servizio,diventando barellieri ausilia-ri, e ai volontari che hannocompiuto il loro terzo pelle-grinaggio e sono ormaibarellieri effettivi. Sono stateinoltre distribuite ai presentile bottigliette contenenti l’ac-qua raccolta alla fonte diLourdes in occasione dei pel-

legrinaggi unitalsiani. “Neavevamo preparate 300 - os-serva con un sorriso Carne-vali - ma sono andate letteral-

mente a ruba. Vorrà dire chel’anno prossimo ne portere-mo di più perché tutti possa-no averne una”.

Informazioni e iscrizioni: Unitalsi, via San Bernardino da Siena14, Carpi 059 640590 (martedì e giovedì dalle 17,30 alle 19)

La gioia di stare insiemeE

La Giornata del malato si èinfine conclusa, dopo la mes-sa, con un momento convi-viale nei locali della parroc-chia di San Nicolò. Molto ap-prezzato non solo il rinfre-sco, organizzato dalle asso-ciazioni di volontariato, masoprattutto, sottolinea Carne-vali, “il gesto di condivisionein sé, nella gioia che vienedallo stare insieme con ami-cizia. Desidero ringraziare tutticoloro che hanno contribuitoe in particolare il parroco diSan Nicolò, padre SandroPini, e i confratelli per l’ac-coglienza”.

V. P.

“Cari ammalati e sofferenti, è proprio attraverso le piaghe delCristo che noi possiamo vedere, con occhi di speranza, tutti imali che affliggono l’umanità. Risorgendo, il Signore non hatolto la sofferenza e il male dal mondo, ma li ha vinti allaradice. Alla prepotenza del Male ha opposto l’onnipotenza delsuo Amore. Ci ha indicato, allora, che la via della pace e dellagioia è l’Amore.Cristo, vincitore della morte, è vivo in mezzo a noi. E mentrecon san Tommaso diciamo anche noi: ‘Mio Signore e mioDio!’, seguiamo il nostro Maestro nella disponibilità a spen-dere la vita per i nostri fratelli (cfr 1Gv 3,16), diventandomessaggeri di una gioia che non teme il dolore, la gioia dellaRisurrezione”.

(Benedetto XVI, Messaggio per la Giornata mondiale del malato 2011)

Pellegrinaggi 2011

San Giovanni Rotondo28-30 marzo

CracoviaPellegrinaggio nazionale giovani

8-10 aprile

Lourdes13-19 aprile in treno14-18 aprile in aereo

Anna Molinari

EnricoCampedelli

Maino Benatti

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1520 febbraio '11

Il cibo come termometro della condizione psicologica, emotiva e relazionaledegli adolescenti dentro e fuori dalla famiglia in un’indagine curata daCentro di Consulenza familiare della Diocesi di Carpi

Un menù con poche… relazioni

Centro di ConsulenzaFamiliare della Dioce-si di Carpi (Ccf) ad ini-zio 2009 ha dato vita ad

un progetto sui disturbi delcomportamento alimentare(Dca), denominato “Oltre lospecchio” per la presa in cari-co di ragazzi e genitori chevivono queste difficili situa-zioni. Successivamente l’atti-vità del Centro si è ampliatacon un lavoro di studio e diapprofondimento scientificoche, con il finanziamento del-la Fondazione Cassa di rispar-mio di Mirandola, si è potutoconcretizzare nella ricerca“effe.quattro.sette” effettuatasu 1335 studenti di scuolemedie superiori di Mirandola,Carpi e Finale Emilia.Alberto Battini, MarcoVaccari, Michele Vanzini,questi i professionisti del Ccfe autori dello studio, si sonoposti come obiettivo “la valu-tazione della condizione psi-cologica, emotiva e relazionaledegli adolescenti del territo-rio, utilizzando il cibo comechiave di lettura principale”.Altro fattore indagato è statala famiglia, sistema in cui sicondensano e s’intreccianoconsuetudini che costruisco-no e definiscono l’identità diogni individuo e che sono, nelbene e nel male, determinantidella personalità: nella ricercasono state esplorate, in parti-colare, le abitudini alimentari,il clima emotivo prevalente ele modalità d’interazione ri-correnti.“In generale – spiegano i cura-tori della ricerca - abbiamoricavato un quadro più preoc-cupante rispetto ai datiepidemiologici più recenti.Dalla nostra ricerca emergeche la fascia delle situazionicritiche, con la presenza didiversi sintomi Dca con fre-quenza elevata coinvolge cir-ca il 7% del campione, conuna decisa propensione per ilsesso femminile e con un pic-co che si colloca tra i 16 e i 17anni. Inoltre si può sostenereche le dinamiche e i sintomiconnessi al cibo sono la partevisibile di un malessere checoinvolge in profondità la per-sona e che deve essere consi-derato in tutta la sua comples-sità, ben oltre la superficie diciò che, nella sua evidenza,rapisce l’attenzione dell’osser-vatore”.

Amici, scuola e famigliapunti di riferimento“Uno dei risultati più signifi-cativi – afferma Alberto Battini- riguarda l’individuazione di

una sacca di disagio che non siidentifica in un unico gruppo.Un terzo del campione ha unbasso livello di soddisfazionegenerale nella propria vita edè significativa (15%) la per-centuale di coloro che vivonospesso stati d’ansia. Circa il30% presenta segnali di ma-lessere nelle abitudini alimen-tari (come il mangiare di na-scosto o da soli e il non dialo-gare a tavola con i familiari) onegli aspetti comunicativo/relazionali con i genitori; peresempio il non sentirsi ascol-tati, considerati, benvoluti eliberi di esprimere le proprioopinioni. L’87% degli intervi-stati sente indifferenza nei pro-pri confronti da parte dei geni-tori. Quasi il 50% del campio-ne ritiene di dover gestire iproblemi in solitudine e nonha l’abitudine di chiedere aiu-to in famiglia”.Ma a cosa si appoggiano i ra-gazzi del nostro campione neimomenti difficili, dove trova-no ciò che serve per superarela crisi? Al primo posto i ra-gazzi si sentono capiti e cerca-no aiuto dagli amici. In questaclassifica seguono i genitori,la scuola e, da ultima, la “so-cietà”, intesa come parrocchia,organizzazione sportiva o af-

fini. Gli amici, allo stesso tem-po, sono identificati come uncardine fondamentale nel sod-disfare i bisogni di relazione eautonomia.

Educatori e allenatori:poca attenzionee molte prestazioni“Al di fuori della famiglia edei pari – continua Battini -non ci sono forti riferimentiper gli adolescenti. La metàdel campione riconosce lascuola come contesto amico,mentre per i luoghi di aggre-gazione e le persone che vi si

incontrano con un ruolo diguida (parrocchie e organiz-zazioni sportive), i ragazzi ri-feriscono che la loro disponi-bilità a dare fiducia si scontracon l’assenza di ‘qualcuno chesi prende veramente cura dime’ e che ‘si accorge quandoc’è qualcosa che mi turba’.L’attenzione di un allenatoreo di un educatore c’è, ma nonviene percepita come incondi-zionata, bensì legata ad un’ideadi prestazione: infatti la mag-gioranza degli intervistati ri-ferisce che in questi contesti lafigura di riferimento ‘si aspet-ta sempre che io dia il megliodi me’. Per quanto riguarda leattività preferite nel tempo li-bero per metà del campionesono comunque passive (mu-sica, film e videogiochi) e so-litarie, oppure la possibilità direlazione è comunque media-ta da internet”.

In famiglia tv sempre accesadurante i pastiIl 68% degli intervistati nonriconosce nel cibo “un ritualedella mia famiglia”. Questodato riassume la parziale per-dita di valore/significato delritrovarsi nel momento delpasto. Sono numericamentesignificative (tra il 20% e il30%) le situazioni diframmentazione, in cui a ta-vola mancano all’appello deicomponenti della famiglia o simangia, addirittura, da soli: latelevisione è padrona assolutadella scena, sempre accesa nel75% delle famiglie. Interes-sante accostare queste infor-mazioni con quel 43% per cuiè per niente o poco vero che“In casa mia c’è un genitore oun altro adulto che parla conme dei miei problemi” e conquel 35% per cui è per nienteo poco vero che “In casa miac’è un genitore o un altro adul-

Dalla ricerca emergeche la fascia dellesituazioni critiche, conla presenza di diversisintomi di disturbi delcomportamento ali-mentare con frequenzaelevata, coinvolge il7% del campione.

IlCENTRO DI

CONSULENZA FAMILIARERisponde allee s i g e n z er e l a z i o n a l idella vita dicoppia, della

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Descrizionedel campioneLa ricerca ha coinvolto 1335ragazzi/e di 9 scuole me-die superiori dei comuni diMirandola, Carpi e FinaleEmilia: 688 (51,5%) ma-schi, 647 femmine (48,5%).La parte più numerosa delcampione (98,4%) si di-stribuisce dai 14 ai 19 anni,con una preminenza di sog-getti di 17 anni (22,8% deltotale). La cittadinanza deisoggetti è italiana perl’87,9% del totale: dellealtre 29 cittadinanze pre-senti nella ricerca, i gruppipiù consistenti sono cinesi(39), marocchini (34) epakistani (13). La maggiorparte del campione vive coni genitori (95,7%): il re-stante 4,3% vive con i pa-renti, con genitori affidatario in comunità.

Disturbi evidenti

In merito al disturbo alimentare spiccano alcuni dati chedevono destare qualche allarme: il 36% dei soggettipratica (con frequenze variabili) l’abbuffata con perditadi controllo tipica della bulimia e del binge eating disorder;il 12% dichiara di praticare o aver praticato un altrosintomo cardinale della bulimia: “Mi capita di provocar-mi il vomito o di desiderare di farlo dopo aver mangiato”.Poi c’è un 23% che dichiara “Non posso fare a meno difare attività fisica per bruciare le calorie” spesso o sem-pre. Utilizzando una particolare procedura statistica èstato possibile individuare dei nessi causa-effetto ed èemersa la forte associazione tra i fattori ansia, controllo/pressione e significato del cibo come sfogo, in cui tutti etre gli elementi risultano cause dirette del Disturbo ali-mentare.

to che mi ascolta quando hoqualcosa da raccontare”.

Autenticità rispettoe buone prassi“Si è portati a pensare che ilnon ritrovarsi a tavola – con-clude Battini - non sia solo unproblema logistico di orari eorganizzazione, ma corrispon-da ad una difficoltà più ampianel dedicarsi attenzione e ascol-to e ad un conseguente impo-verimento delle relazioni fa-miliari. In positivo il dato piùsignificativo conferma che unatteggiamento improntato al-l’autenticità e al rispetto,unitamente ad alcune buoneprassi comunicative erelazionali nel rapporto tra ge-nitori e figli, sono elementiimportantissimi. La presenzadi questi aspetti (riflettere pri-ma di parlare, parlare uno allavolta, ascoltare le opinioni de-gli altri, bussare prima di entra-re in una stanza chiusa, aspetta-re di capire bene prima di espri-mere giudizi, esprimere aper-tamente l’affetto, tenere in con-siderazione i bisogni di tutti,essere sinceri) sembra avere unpeso considerevole nel raffor-zare i figli e contribuire allaloro maturazione emotiva; iragazzi che godono di questesituazioni risultano meno an-siosi, meno problematici sulversante del cibo, più soddi-sfatti. Questi dati confermanoil fatto che il comportamentodei genitori, la qualità della re-lazione che sono in grado distabilire con i figli e l’atmosfe-ra emotiva che ne deriva sonoelementi sostanziali del pro-cesso educativo: i ragazzi sem-brano trarre da questi elementiun indispensabile nutrimento,decisivo per costruire la pro-pria solidità interiore, il pro-prio senso d’identità e di forza.

Cultura e Società

Il cibo è qualcosa di più…“Food is more than something to eat. Anni fa mi capitò

di leggere questa frase in una clinica inglese. Unaragazza ricoverata per anoressia l’aveva scritta su unfoglio inchiodato sulla parete davanti al suo letto. Il

cibo è più di qualcosa da mangiare. E’ nutrimento. Ma èanche piacere. E’ legame: materno, familiare, sociale.E’ appartenenza, identità, memoria. Gli si attribuisco-

no, a torto e a ragione, effetti terapeutici, tossici,cosmetici, deturpanti.”

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16 20 febbraio '11

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alle 20, l’intero gruppo, dailupetti e coccinelle ai capi, sialternerà per mantenere vivo ilfuoco e nel contempo per vive-re una specifica attività di can-to, gioco, ricordo e riflessione.Il titolo di questa giornata, “Unalunga traccia”, indica la volon-tà di andare alle origini, al pen-siero del fondatore, da cui èscaturito il movimento scoutche si è poi propagato in tuttoil mondo, e diventando il piùgrande movimento giovanilemondiale.

Nicola Catellani

La

Il 22 febbraio si ricorda la nascita di BadenPowell, fondatore del movimento scout

Una vita a serviziodel prossimo

diversi livelli di comprensionee con diversi strumenti educa-tivi, sulla particolare tematicascelta.Quest’anno non sono previsteattività che coinvolgano tuttigli scout della Zona di Carpi,ma ogni gruppo vivrà questaricorrenza con proprie modali-tà. Il gruppo Carpi 1 (Cattedra-le), ad esempio, ha deciso dicelebrare la Giornata del Pen-siero con una “Veglia attornoal fuoco” che si svolgerà nelpomeriggio di martedì 22 feb-braio all’oratorio Eden. Pertutto il pomeriggio, dalle 14

passione per l’uomo e per il Creato che si è accesa neiprimi anni dello scorso secolo, non si è ancora spenta. SirRobert Stephenson Smyth Lord Baden-Powell, primobarone Baden-Powell di Gilwell, o più semplicemente

Robert Baden-Powell, ha lasciato nel mondo una traccia, unospirito, un modo di vivere le avventure della vita che affascinaancora oggi milioni di ragazzi e ragazze ai quattro angoli delpianeta. Il metodo che egli scrisse, prima di tutto con l’esempio,risponde ad una esigenza fondamentale dell’uomo: la felicità.Sul come essere felici, Baden-Powell si esprime così: “Il veromodo di essere felici è quello di procurare la felicità agli altri”.Questa risposta si è realizzata in modo particolare nello scautismocattolico, che vi ritrova il messaggio evangelico dell’amore perDio e per il prossimo. I gruppi scout che vivono nelle parrocchiedella Diocesi un rapporto necessario di reciprocità, non fannoaltro che questo: si impegnano costantemente per formare igiovani, sin da bambini, a un ideale di servizio pienamentecristiano. Un grande grazie va allora a Baden-Powell, un uomosemplice con un grande sogno.

P.G.

Thinking DayIl 22 febbraio è una ricorrenzaparticolarmente cara agli scoute alle guide di tutto il mondo: èinfatti il giorno in cui è nato ilfondatore degli scout, Baden-Powell e, per una singolarecoincidenza, anche sua moglieOlave Soames. Questo giornoè noto come Thinking Day

(Giornata del pensiero), per-ché è un giorno per rifletteresul senso dello scautismo e delguidismo e per rivolgere unpensiero agli altri scout e gui-de di altri Paesi. Durante que-sta ricorrenza gli scout di tuttoil mondo svolgono attività spe-ciali il cui obiettivo è quello difar riflettere i ragazzi di tutte leetà, in modo diverso e quindi a

“Signs of Scouting: tra il dire e il fare c’è di mezzo il m…etodo”:questo lo slogan che ha accompagnato il Convegno metodologicoregionale dei capi educatori dell’Agesci dell’Emilia Romagna,svoltosi nei giorni scorsi a Scandiano. Oltre un migliaio di capi,di cui quasi un centinaio provenienti dalla Zona scout di Carpi,si sono riuniti per una giornata di confronto e “aggiornamento”sul tema dello “scouting”.Lo scouting è un atteggiamento di proiezione verso l’ignoto,animato dal gusto di esplorare che spinge ad andare oltre ognifrontiera. E’ un “imparare facendo”, proposto con modalitàdiverse per ogni fascia d’età, che porta a privilegiare l’esperien-za attraverso l’esercizio dell’osservazione, che porta ad unadecisione e che culmina in un’azione positiva. Il tema delloscouting era già stato affrontato nelle sue linee generali nelprecedente convegno dello scorso settembre: ora è stato ilmomento di approfondire i vari strumenti metodologici specificidelle varie branche e pedagogicamente adatti alle varie età.Quindi non un solo convegno, ma quattro distinti convegni inquattro diversi luoghi di Scandiano: uno per i capi dei lupetti edelle coccinelle, uno per i capi degli esploratori e delle guide,uno per i capi dei rover e delle scolte, uno per i capi gruppo.Ciascun convegno si è svolto con modalità differenti, con variinterventi di esperti e di testimoni, tra cui in particolare: Massi-mo Bertolucci, incaricato nazionale della Branca lupetti/cocci-nelle, che ha parlato di come far vivere ai bambini esperienzeconcrete per imparare a scoprire e superare i propri limiti; padreFabrizio Valletti, parroco nel quartiere di Scampìa a Napoli,con la sua testimonianza di esperienza dell’utilità dello scautismonell’educazione dei ragazzi di aree disagiate; Chiara Sapigni,già presidente nazionale dell’Agesci, per parlare dei numerosicantieri e campetti offerti ai rover e alle scolte per entrare aconoscenza di realtà di servizio esterne all’associazione.E naturalmente, rientrati a casa, i capi dovranno mettere inpratica lo scouting: dopo aver osservato le necessità dei propriragazzi sarà il momento di decidere come aiutarli nella crescita,e quindi far loro vivere esperienze e attività adeguate.

N.C.

Strumenti, non fini

Educatori al convegno regionale

Nuovo musical per la Compagnia dei CarpiscoutA Cavezzo con La Bussola Perduta

Sarà in scena sabato 19 febbraio alle ore 21 al teatro Esperiadi Cavezzo, il musical della Compagnia dei Carpiscout LaBussola Perduta, accolto con grande favore al suo debutto aBosco Albergati davanti a un pubblico di quasi mille capiscout dell’Emilia Romagna. Gli autori delle canzoni e deltesto dello spettacolo, tutte originali, sono Andrea Ghidoni,Stefano Garuti, Nicola e Saverio Catellani, che da diecianni ormai mettono in scena musical e spettacoli ambientatinel mondo dello scautismo. Anche in questa occasione,all’interno di una trama divertente, infilano riflessioni espunti arguti sul variegato mondo scout. La storia: la scoltadiciottenne Kikka è costretta suo malgrado a fare servizio allaBussola Perduta, una casa di riposo per vecchi scout. Il suocarattere si scontra subito con quello degli ospiti della casa.Lei non sopporta loro e loro non sopportano lei, ma il destinoè in agguato: e allora tra tombole, camere misteriose, centrifitness, autobus con pochissime fermate, cantanti pugliesi ericordi di scautismo, alla fine tutti impareranno che cosaconta veramente nella vita.

L.L.

Speciale Agesci

Giornatamondiale della

gioventùGli scout spagnoli stanno pre-disponendo un campo perospitare gli scout che voles-sero partecipare alla Gmgcon altri fratelli scout. Permaggiori informazioni: http://scoutswyd.es

Memoriaassociativa

Il 21 febbraio alle ore 11 siterrà la presentazione degliArchivi storici Asci e Agipresso la biblioteca del Se-nato “Giovanni Spadolini”Sala degli Atti parlamentaria Roma. Custodire la memo-ria rappresenta per l’Agesciuna forma di servizio versola conoscenza. Lo scautismoe il guidismo cattolico italia-no hanno percorso molta stra-da, hanno elaborato e svilup-pato idee originali, applican-dole ai ragazzi e ai capi; letracce adesso sono consistentie molto significative. Perquesto è stato importante ri-trovarle, metterle insieme eavere la consapevolezza chela loro custodia è un impe-gno preciso e importante nonsolo verso la storia stessa,ossia verso chi quelle traccele ha lasciate, ma soprattuttoverso il futuro: far sì che lamemoria sia un patrimoniocustodito e usufruibile oggie preservato per il domani.Info: www.agesci.org

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1720 febbraio '11

Sede: Curia Vescovile, Corso Fanti, 13 - Carpi.Recapiti: Tel e fax 059 689525.

e-mail: [email protected] dal lunedì al sabato dalle 9 alle 12.30

e il martedì dalle 15 alle 18

na sera, incuriosita e me-ravigliata, accompagnosuor Antonella,consorella di suor An-

gela, a “portare Gesù Bambinoalle famiglie”. In tre macchineraggiungiamo l’ingresso delprimo quartiere, si lascia undocumento al poliziotto checontrolla chi entra ed alza lasbarra per far passare l’auto.Arrivati nella casa, entriamo conun cesto contenente la nativitàdi Gesù Bambino cantando lodi,poi padre Raffaele legge un bra-no del Vangelo, lo commenta,si scambiano riflessioni, bene-dice la casa e si riparte per laprossima famiglia che dista cir-ca venti chilometri: lei è cristia-na, il marito buddista. Sorgespontanea la domanda: “comefa questa donna a vivere le festecristiane come il Natale?”. Sor-ridendo padre Raffaele com-menta: “Tu pensi al Natale e lasemplice Messa domenicale al-lora?”. Già diamo sempre tuttoper scontato perché abbiamotutto comodo e a portata di manoma loro no, loro sono veramen-te molto soli e distanti. I cristia-ni in Thailandia sono lo 0,05per cento della popolazione e laconvivenza con il Buddismo èbuona probabilmente perché, inquesta dottrina che rifugge ilconcetto di un Dio onnipotenteche decide il destino dell’uomoma crede che l’esistenza di ognipersona sia controllata dalKarma (spirito), la tolleranza el’ assenza di giudizio sono es-senziali. “Almeno c’è ilbuddismo”, esordisce suorAntonella che si occupa dellacatechesi ed evangelizzazionenella parrocchia Our Lady ofMercy Church dei padri delPIME, ritenendolo comunqueun punto di riferimento per ithailandesi che, per ridurre ilnumero delle loro rinascite eraggiungere il Nirvana (unaspecie di limbo) cercano la sop-pressione della brama e del de-siderio che sono causa di tutti imali dell’uomo. Il desiderio del-l’amore di Dio va insegnato erisvegliato in ogni essere uma-no e, qui, entra in campo il lavo-

ro difficile e costante delle suo-re e dei padri missionari cheogni giorno si scontrano conquesta mentalità molto indivi-dualista e sterile. E’ duro ancheil continuo rinnovamento per-sonale a cui sono sottoposti,padri e suore, per mettersi insintonia d’animo con questepersone. Poi c’è l’esigenza difar sentire uniti e vicini i cristia-ni creando “comunità” ed eccoperché portano Gesù bambinonelle case, visitano gli ammala-ti, la domenica dopo la Messaoffrono il caffè ai fedeli, poi

fanno i corsi di catechismo agliadulti e stanno responsabiliz-zando i laici per creare le “co-munità di base”. Ai bambini,normalmente il catechismo vie-ne insegnato nelle scuole poi sipresentano in una parrocchiaqualsiasi per avere i sacramen-ti, la messa domenicale può es-sere saltuaria e mai nella stessachiesa, perciò le suore li coin-volgono nell’organizzazionedelle funzioni religiose. E ilNatale? Suor Angela è riuscitaad organizzare in parrocchia, lanotte di Natale, un bellissimoballetto con le mamme ed i bim-bi sulle sedie a rotelle della Casadegli Angeli nella Città degliAngeli! Da vedere.

Chiesa missionariaPadre Adriano Pelosin mostraorgoglioso il quadro contenen-te il Decreto di elezione ufficia-le dell’Istituto MissionarioThailandese consegnatogli dal-l’Arcivescovo di Bangkok incui viene finalmente riconosciu-ta la Costituzione dell’Istitutodi cui è presidente. Emozionatoricorda bene quel giorno: era il12 gennaio 2011, festa del Bea-to Nicola Kit Ban Run, sacerdo-te e martire thailandese. Padre

Nicola morì di stenti in prigionenel 1944 perché “sacerdote cat-tolico” e furono uccisi anche uncatechista, due suore, una don-na e tre bambini che ora sonotutti beati: fu una rappresagliapatriottica contro la Francia (erail tempo della seconda guerramondiale). Padre Adriano è ar-rivato 33 anni fa in Thailandiacome missionario del PIME e siè buttato a capofitto in questarealtà lavorando per il bene ditutti, da lui sono nate le variecase-famiglia che ospitano ibambini orfani di genitori in-carcerati perché spacciatori(unico loro modo di sopravvi-venza) e da lui è nata l’ideadella costruzione della Casadegli Angeli che gestisce suorAngela.I momenti di sconforto sono

stati tanti per lui quando inizia ascontrarsi con una chiesathailandese chiusa in se stessa,senza il desiderio di manife-starsi, chiesa che non avendocerimonie ufficiali non avevanulla da dire a nessuno, chiesache aveva paura di entrare in untempio buddista perché temevadi perdere la fede e, viceversa ibuddisti, non entrano nelle chie-se perché pensano che sotto ilpavimento vi siano reliquie ostatue del Buddah. Pregiudizi epaure da superare da entrambele parti, guardare i buddisti comefratelli, manifestare l’amore diGesù avvicinandoli non per bat-tezzarli ma per tendere loro lamano. Questi sono i suoi sognie, per questi, comincia un lentolavoro di dialogo con una deci-na di preti missionari, scrive laCostituzione Missionaria, orga-nizza corsi per formareseminaristi, preti suore e laici afare i missionari dedicando lapropria vita in mezzo ai noncristiani soprattutto con la testi-monianza di un amore univer-sale di Dio. Però non sente ilpieno sostegno della chiesathailandese così, lo scorso annoal termine del corso a cui aveva-no partecipato solo sette sacer-doti, decide di interromperel’esperienza, ma l’Arcivescovodi Bangkok che era presente ene era rimasto affascinato, glichiede di continuare e di perso-na sprona tutti i vescovi a man-dare dei sacerdoti al corso del2011. Così, i primi di gennaio,20 preti e 6 suore hanno aderitoal corso in cui Padre Adriano liha educati a passare da una chie-sa in difesa ad una chiesa che sioffre lanciando una grande sfi-da: capire che il buddismo devediventare la base su cui saràpiantata la Croce. Non comesegno di supremazia ma comesegno di convivenza fraterna.Padre Adriano è una chiesa mis-sionaria in movimento.Ripensare a questo bellissimoviaggio è come guardare il cieloin una notte serena: le stelle chebrillano sono tutti questi mis-sionari che nonostante sianocircondati dal buio e da milledifficoltà continuano a risplen-dere per essere punti di riferi-mento per il popolo a loro affi-dato ma anche per tutti noi, po-veri marinai, alla ricerca dellarotta giusta.

Magda Gilioli

Annunciare Cristonella cultura

buddista

U

Bangkok: la Cittàdegli AngeliSembra una battuta ma è laverità: Bangkok significaCittà degli Angeli. Vasta edisordinata è una delle cittàpiù affascinanti dell’Asiadove le contraddizioni cam-minano a braccetto. Palazzivertiginosi e lucenti di fian-co ad acquitrinosi slum, stra-de a quattro corsie, con ca-valcavia sopra cavalcavia,negozi e ristoranti lussuo-sissimi, mercatini e risto-ranti sulle barchette, taxicolorati e carrozzelle trai-nate a pedale: miseria e no-biltà. Suor Angela per rag-giungere il centro della ca-pitale impiega circa due oredi macchina, se vuole fareprima prende l’autostradaoppure il taxi che porta al-l’imbarcadero del grandefiume Chao Phraya che at-traversa tutta la città, sale suuno dei tanti traghetti. Il traf-fico è allucinante come purelo smog, allo scattare delverde le motorette partonoall’impazzata ricordandol’assalto di uno sciame dimosconi. I templi religiosisono meravigliosi, un tripu-dio di colori e di laminedorate; i fiori sono dapper-tutto su collane e a braccia-li; i tessuti osano gliabbinamenti più arditi, lamusica è dolce, il cibo ècolorato, tutto deve esserearmonia tutto ti deve dareserenità ma quando giri l’an-golo cosa trovi?

Corso di formazione per volontariEstate in Missione

Prende il via martedì 22 febbraio “Estate inmissione”, il corso di formazione promosso daiVolontari per le Missioni, in collaborazione conil Centro missionario diocesano e l’associazio-ne Amici del Perù. Si ricorda che la partecipazione al corso èrequisito indispensabile per poter partire per un’esperienza divolontariato. Gli incontri sono comunque aperti a tutti.

Martedì 22 febbraio ore 21Sede dei Volontari per le Missioni

(Strada Statale Nord 112, Santa Giustina di Mirandola)“Missione o fuga?”

Padre Benito Fusco, frate della Comunità Servi di MariaInfo: Volontari per le Missioni, cell. 340 2482552, [email protected], sito www.volmission.it; Centromissionario diocesano, tel. e fax 059 689525, [email protected]; Amici del Perù, via Bologna 17/A,Carpi - tel. 340 1038852, e-mail [email protected]

Padre Adriano Pelosin

Ultima puntata dellacronaca del viaggio in

Thailandia di MagdaGilioli per incontrare

madre GiovannaCatellani e

suor AngelaBertelli

Centro missionarioAdozione di un seminarista

Sabato 26 febbraio alle ore 16 presso il Centro Missionariosi tiene l’incontro con il Vescovo Elio Tinti per la consegnadella scheda di adozione di un seminarista delle PontificieOpere Missionarie. L’iniziativa è stata promossa grazie allagenerosità di tanti fedeli della Diocesi in occasione deldecennale di episcopato e del cinquantesimo di sacerdoziodi monsignor Tinti. Tutti i donatori sono invitati a parteci-pare.

AnimatricimissionarieIncontro

sull’UgandaLe Animatrici missionarie or-ganizzano per martedì 22 feb-braio alle ore 15.30 presso ilCentro missionario diocesanoun incontro con padre PierinoMadrwa che parlerà dei cristiani in Uganda, il paese delpetrolio e dei parchi protetti dall’Unesco. L’invito a parte-cipare è rivolto a tutti.

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18 20 febbraio '11

Parrocchia del Corpus Domini12–20 ottobre 2011

Esercizi spirituali in Terra SantaEcco alcune note sul prossimo pelle-grinaggio in Terra Santa organizzatodalla parrocchia del Corpus Dominida mercoledì 12 a giovedì 20 otto-bre. Prima della partenza si terrannotre incontri di preparazione. Il viag-gio è di nove giorni con 8 notti inIsraele (tre notti a Nazareth, due aBetlemme e tre a Gerusalemme).Partenza e rientro da Malpensa con volo di linea e diretto El Al.Il pellegrinaggio si caratterizza come un corso di esercizispirituali perché prevede, oltre al commento archeologico ebiblico, una meditazione ed un congruo tempo di silenzio e diriflessione personale in ogni luogo visitato.Come momenti di conoscenza diretta della realtà sono previstisia un dialogo con una comunità cristiana palestinese ed unsecondo dialogo con un gruppo di giovani appartenenti alle trereligioni monoteiste che lavorano insieme per la pace e l’unità.Ciascuna giornata si concluderà con un’ora di confronto sul-l’esperienza comune che si sta vivendo. E’ prevista una visitaal museo dell’olocausto.Note tecniche: sono disponibili ancora 10 posti, iscrizionientro il mese di febbraio. Ai partecipanti saranno consegnatidue libri di approfondimento; l’ascolto della guida e dei com-menti spirituali sarà sempre con auricolari per consentire unapartecipazione piena alle spiegazioni ed alle preghiere.Per informazioni telefonare al numero 059 69045 o scriverea [email protected].

Circolo ANSPI “Mario Gasparini Casari”di S. Antonio in Mercadello

Pellegrinaggi 2011

5ª ZONA PASTORALE NOVI – ROLO – ROVERETO – S. ANTONIO

in collaborazione con il Circolo ANSPI “Mario Gasparini Casari” di S. Antonio in Mercadello

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ZERONET

Domenica 22 maggioSIENA

Santuario e casa di S. Caterina

Domenica 2 ottobreLUCCA

Chiesa di S. Michele in Foro

13 marzo: santuario di Caravaggioe Madonna

di Cornabusa (Bg)Iscrizioni entro il 28 febbraio

Dal 2 al 5 giugno: San Giovanni Rotondo, Pietrelcina,Pompei e costa amalfitana (via mare).

Iscrizioni entro il 30 aprile

12 giugno: Padova, basilica del SantoIscrizioni entro il 6 giugno

Per informazioni ed iscrizionitelefonare al numero 059 662639

Parrocchie di Cortile e San Martino SecchiaCircolo culturale Anspi Perla di Cortile

Pellegrinaggi accompagnati da una guida spirituale

S. GIOVANNI ROTONDOe MONTE S. ANGELO

il 9-10-11 settembre

Informazioni parrocchia S. Antonio Mercadello tel. 059674174

UFFICIO DIOCESANO PELLEGRINAGGI

CesenaDomenica 6 marzo

Santa Maria del Monte, centro storicoe incontro con monsignor Douglas Regattieri

Partenza ore 13.30 dalla stazione autocorriere di Carpi.Rientro a Carpi in serata. Iscrizioni entro il 20 febbraio.

Corso Fanti, 13 - Carpi - Tel. 059-652552 - [email protected]

29 aprile: Visita di San Giovanni Rotondo coi i luoghi di San Pio(pranzo e cena).30 aprile: Partenza da Termoli per le Isole Tremiti denominatele isole Diomedee. Periplo delle tre isole, con visita delle famosegrotte marine. Passeggiata nell’isola abitata di San Nicola (pen-sione completa).1 maggio: Partenza e visita di Polignano a Mare. Pomeriggiovisita di Ostuni la città bianca (pensione completa).2 maggio: Partenza per la visita di Otranto. Proseguimento perSanta Maria di Leuca. Pranzo in ristorante, pomeriggio visita diGallipoli (pensione completa).3 maggio: Visita di Lecce. Pomeriggio visita di Galatina (pensio-ne completa).4 maggio: Visita della città di Bari: passeggiata nella cittàvecchia. Ritorno.

Quota individuale 670 euro.Supplemento singola 120 euro. Acconto 150 euro.

Iscrizioni entro il 28 febbraio 2011.

Ore 6 partenza da Carpi (Stazione autocorriere). Arrivo a Lucca,visita al santuario di Santa Gemma Galgani e Santa Messa. Pranzoin ristorante. Nel pomeriggio visita al centro storico: cattedrale diSan Martino, il simulacro del Volto Santo, la chiesa di San Michele.Rientro in serata.

Quota di partecipazione: 55 euro

Quaresima 2011Lucca

e visita a Santa Gemma GalganiSabato 26 marzo

PugliaSan Giovanni Rotondo, Otranto,Santa Maria di Leuca, Tremiti

29 aprile - 4 maggio

Vita della Chiesa

San Giuseppe ArtigianoSicilia

28 marzo - 3 aprileItinerario: Catania, GiardiniNaxos, Taormina, Siracusa, Noto,Piazza Armerina (Villa del Casale),Agrigento (Valle dei Templi),Selinunte, Erice, Segesta, Paler-mo, Monreale, CefalùQuota di partecipazione: 790euro, supplemento singola:125 euro. Prenotazioni entroil 20 febbraio. Parrocchia diSan Giuseppe (tel. 059687232, fax 059 63284769)

Parrocchia di FossaCircolo Anspi San Massimo

Umbria29 aprile - 1 maggio

Itinerario: Gubbio, Assisi,Spello, Todi, Orvieto

Quota: adulti 240 euro;bambini fino a10 anni 185

euro (tutto compreso)Iscrizioni entro 31 marzoInfo: Nino Ruosi (0535

23859, cell.339 1245217);Otello Bertoli (335

7770971, 0535 34644)

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1920 febbraio '11

Rubrica a cura della FederazioneNazionale Pensionati CISL

Carpi - Viale Peruzzi 2 - tel. 059 682322Mirandola - Via Bernardi 19 - tel. 0535 21259

INIZIATIVA DI SOLIDARIETA’ DELLAFNP-CISL DI CASTELFRANCO EMILIA

I dati sono allarmanti : nel nostro “Bel Paese” circa nove milionidi persone vivono in povertà !Secondo il decimo rapporto sulla povertà stilato dalla Caritas eFondazione Zancan, un italiano su sei ha difficoltà nella vita diogni giorno a disporre delle risorse necessarie per spesa alimen-tare, abbigliamento, bollette, affitto, mutuo.Si delinea altresì un nuovo identikit delle persone bisognose:spesso sono giovani laureati, donne sole, uomini separati..Il fenomeno della povertà si conferma per lo più nelle regioni delSud, ma non sono del tutto esenti anche le ricche regioni del Nordche stanno comunque subendo gli effetti di un’ interminabilecrisi. La lista dei vulnerabili si allunga: ai precari, ai separati edivorziati, alle famiglie monoreddito si aggiungono i licenziatie i cassa integrati.Le conseguenze sul nostro tessuto sociale sono laceranti e laprima vittima è il nucleo familiare.Ormai oltre la metà delle famiglie italiane ha subito e stasubendo, in proporzioni diverse, le conseguenze della crisi dauna parte e della mancanza di strategie strutturali di equitàsociale e territoriale dall’altra. Se l’esclusione sociale è unfenomeno presente da sempre in tutte le società, in percentualipiù o meno alte, le nuove situazioni d’impoverimento nasconodalla diminuita o annullata capacità di risparmio e consumodelle famiglie.

I centri d’ascolto, le parrocchie, le associazioni di volontariatoregistrano un costante aumento delle richieste di aiuto per i bisogniprimari : cibo e abbigliamento.Si aprono botteghe e/o empori “solidali” dove acquistare vestiarioa prezzi bassi, si avviano progetti di spesa solidale, soprattuttoalimentare, utilizzando carte magnetiche consegnate a persone instato di bisogno e attivate presso la grande distribuzione.Spesso si conta sul prezioso contributo degli esercenti attivitàproduttive e dei privati ai fini della raccolta degli alimenti e deigeneri di consumo che si potrà far arrivare a chi ne ha bisognoattraverso le varie Associazioni.L’obiettivo è quello di concorrere alla riduzione del disagioeconomico delle famiglie, con particolare riguardo a quelle nume-rose o che presentano situazioni di fragilità, come nuclei di soli

anziani, magari con persone disabili e perdita di lavoro.Una recente analisi della facoltà di economia Marco Biagi hadimostrato che in provincia di Modena sono 80 mila le personeche hanno visto diminuire il proprio reddito.Sono tante le persone che si presentano nei vari centri Caritasdella nostra Provincia in cerca d’aiuto.Le loro difficoltà emergono in modo molto chiaro ; preoccupatesoprattutto per i figli, che spesso non lavorano (e se lavoranoguadagnano uno stipendio davvero misero), ma in cima alla listadei pensieri, ovviamente, c’è il cibo. E’ dura accontentare tutti,e prima o poi finiscono anche le risorse delle Caritas.Un aiuto importante all’Associazione è stato dato dalla FNP-CISL di Castelfranco Emilia. Nel dicembre scorso, dopo avere effettuato un’accurata sele-zione di prodotti di qualità a prezzi di convenienza, ha acquistatouna consistente quantità di generi alimentari primari: tonno,passata di pomodoro, olio, latte, pasta, riso, succhi di frutta,legumi.E’ inimmaginabile la felicità, i calorosi ringraziamenti deiresponsabili Caritas della zona di Castelfranco, Piumazzo, S.Cesario, Ravarino e Nonantola quando è stata consegnata lorola merce dalla Segreteria della Lega FNP di Castelfranco Emilia.Questo è un gesto concreto di solidarietà che sempre deveguidare l’agire del Sindacato, ma che non trascura nemmeno diincalzare i governi a tutti i livelli perché affrontino le cause veredi una situazione così pesante.

La Segreteria Lega CastelfrancoMaccaferri Franco, Gamberi Guglielmo, Sita Mirco

Faith Gospel Choir - CarpiCorso di canto corale gospel-spiritual e non solo

Il Faith Gospel Choir - Carpi orga-nizza un corso di canto coralegospel-spirituale per principiantidi ogni età, a partire da 13 anni. Ilprimo incontro di presentazione siterrà giovedì 24 febbraio dalleore 18.40 alle 20 presso i locali delClub del Corso (1° piano), corso Fanti, 89 a Carpi (MO).

Non sono richieste particolari conoscenze musicali, masolo una discreta intonazione.I corsi sono tenuti da Rossana Bonvento, presidente del

coro, che da cinque annistudia spiritual e gospel conil direttore, il maestroNehemiah Brown.

In caso di adesione al corsoè prevista una quota mensi-le di partecipazione di 25euro e la quota associativaAnspi.

Info: www.faithgospelchoir.it. Confermare la presenzaalla prima prova a: [email protected]

Aerco festeggia i 40 anni di attivitàSabato 19 febbraio un concertodi musica sacra in San Nicolò

L’Associazione Emiliano Romagnola Cori (Aerco) festeggiaquest’anno i 40 anni di attività. Per l’occasione verrannoproposti in tutta la regione eventi musicali che vedrannoprotagonisti i 185 cori aderenti all’associazione. “Stiamopreparando una serie di appuntamenti durante il 2011 –spiega Grazia Gamberini, delegata provinciale Aerco - a cuipotranno partecipare le corali di tutta la provincia di Modena.Dopo il concerto di Carpi, sabato 19 febbraio, cercherò dicoinvolgere cori di diversi generi musicali, con repertorianch’essi molto differenti, perchè all’interno dell’Aerco sonorappresentate e coesistono in armonia tante realtà corali, 26solo nella nostra provincia, infatti siamo secondi dopo Bolo-gna”. Il primo concerto promosso dall’Aerco modeneseintitolato “Voci in coro”, si terrà a Carpi, nella chiesa di SanNicolò, sabato 19 febbraio alle ore 21 e sarà dedicato allaMusica Sacra con esecuzione a cappella, con la partecipazio-ne della Corale Luigi Gazzotti di Modena, diretta da GiuliaManicardi, della corale Pierluigi da Palestrina di Carpi,diretta da Andrea Beltrami e della corale Madonna delleGrazie di Soliera, diretta da Giulio Pirondini. L’Aerco desi-dera ringraziare padre Sandro Pini per l’accoglienza.Info: Grazia Gamberini, delegata Aerco per la provinciadi Modena, tel 339-3998150

ontinua dalla primaC Noi tutti italiani

Vita della Chiesa

Il presepe allestito in Seminariosi è fatto soffiare un primato:generalmente era l’ultimo a ve-nire smontato in città, invece que-st’anno è stato il penultimo vistoche ha preceduto di un soffioquello all’ingresso del Ramazzinirealizzato dal Romano Corniache ha resistito fino al 14 febbra-io, giorno di san Valentino.Anche quest’anno Paolo Luppi,ottimo artigiano oltre che cortesee garbato custode del SeminarioVescovile, ha dato il meglio di séin un presepe che aveva per temail mondo agricolo. Ricchi carricontenenti grappoli d’uva biancae nera, filari precisissimi dovegrappolini in miniatura incanta-no chi li guarda. Sono fatti acinoper acino, e se non fosse che sonodavvero supermignon, verrebbela voglia di staccarli per godereprima della loro forma perfetta,poi per gustarli. Chissà che Paolonon sia riuscito davvero a inseri-re, in un modo magico, quel deli-zioso succo che tanto si fa ap-prezzare.Un omaggio al mondo agreste,alla vita semplice, alla terra e ai

suoi frutti questo presepio creatoda Paolo Luppi. Che sta già lavo-rando al prossimo, perché vuolearrivare in tempo per il Natale esa che occorrono mesi e mesi perrealizzare i suoi progetti. Il temaè, ovviamente, segreto: così, ognianno, Paolo ci riserva una graditasorpresa. L’unico rammarico èche, dal Seminario, non passanotante persone. E i presepi di Pao-lo Luppi meriterebbero davverodi essere visti e ammirati da tutti.Una precisione quasi maniacale,le tegole fatte a mano, una a una,con canne particolari del fiume;le cataste di legna, il carbone, gliantichi mestieri. E i doni dellaterra davanti alla Sacra Famiglia,in angolo un cavallino a dondologrande come un mignolo.Un lavoro instancabile e silenzio-so quello di Paolo, sempre con unsorriso che chissà come, riesce atrasferire nelle sue statuine. Uo-mini e donne semplici, rappresen-tazioni di uomini e donne chelavorano e faticano giorno dopogiorno, ma quella fatica si fa lieveperché, lungo la loro strada, han-no incontrato il Bambino.

A.B.

Presepi: Paolo Luppi ha realizzato un omaggio del mondo contadino

quando mandano i loro ra-gazzi in giro per il mondo astudiare e a lavorare.Rilanciamo e non rassegnia-moci a questa derivaqualunquistica e cinica.Per parte mia, vorrei festeg-giare ricordando mio nonnoche nel 1919 parte per NewYork a far soldi: quasi anal-fabeta, lascia un paesino sper-duto dell’Abruzzo, e tornerà- ahimè per mia nonna - piùpovero di prima. Vorrei fe-steggiare pensando a mio papà,che nei primi anni ‘60 decidedi emigrare in EmiliaRomagna per farci studiare, eper mia mamma che in casatesseva le maglie dando vita,assieme ad altre centinaia ecentinaia di donne, al mira-colo del distretto tessilecarpigiano. Penso a mio suo-cero, giovane carabiniere cat-turato dai tedeschi, scappatoe tornato in Italia, per poicontinuare a fare il carabinie-re con fedeltà e dedizione finoalla pensione. Vorrei festeg-giare per Don Nino, mio pa-dre spirituale, che a 10 annimi ha preso per mano e fattoscoprire lo scautismo, i valo-ri della fedeltà e della pro-messa data, della bellezza dellecose ben fatte e del servizioreso agli altri. E come nonricordare Borsellino che inuna serata triste e memorabi-le, ma ferma e piena di digni-tà, a Palermo, consegnò a più

di 5000 giovani dell’Agesciil testimone di Giovanni Fal-cone. Ho ancora quella seratanel mio cuore, indimentica-bile, già segnata dalla trage-dia che sarebbe giunta neimesi successivi. Un pensieroai giovani italiani accorsi vo-lontari in tutte le catastrofinaturali che hanno coinvoltoil paese, e ai tantissimi di lorosparsi per il mondo a dedica-re tempo a servizio dei piùpoveri. E penso ad alcuni amiciimprenditori che stanno di-fendendo l’azienda a dentistretti, e che hanno deciso dirischiare in proprio, metten-do in gioco il patrimonio fa-miliare accumulato dagenerazioni. Sono tutti italiani.Festeggiamo con orgoglio eonore il 17 marzo. Non affi-diamo l’anniversario a que-sta politica stanca e litigiosa.Prendiamoci il 17 marzo: chie-diamo ai nostri sindaci di aprirele sale consiliari, eall’associazionismo di ritro-varsi in piazza per fare festa,insieme ai tanti che oggi vi-vono con fatica. L’Italia èanche loro, anzi è per loro.E compriamo una coccardatricolore, piccola ed elegantecome sappiamo fare noi ita-liani, portiamola per un gior-no. Per farci gli auguri consi-glio di cliccare su http://auguri.tecnova.it: belli e com-moventi.

Da Piùvoce.net

Parrocchia di Gargallo e Anpi Carpi

Venerdì 18 febbraio ore 20.45canonica di Gargallo

I valori e l’attualità della Carta Costituzionalenell’anno del 150° dell’Unità d’Italia

Proiezione della video-intervista: “Riprendiamo (dal)laCostituzione”. Conversazione con Oscar Luigi Scalfaro

dell’Équipe sperimentale di Storia - Istituto Storico di ModenaRiflessioni e dibattito sulla Costituzione con Giovanni Taurasi,

presidente del Consiglio comunale di Carpi.Seguirà un piccolo rinfresco.

L’incontro è aperto a tutti, in particolare ai giovani!

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20 20 febbraio '11

Inaugurata una targa in memoria del Villaggio San Marco,una decisione unanime del consiglio comunale

Identità negataPietro Guerzoni

al giugno 1954 al mar-zo 1970 il campo diFossoli ha partecipato

all’accoglienza delle famiglieprofughe, vittime di un esodoforzato da Venezia Giulia,Istria e Dalmazia. “È neces-sario recuperare la storia diquesto campo e le esperienzeche lo hanno attraversato”questo l’intento espresso daGiovanni Taurasi, presidentedel consiglio comunale. Untentativo, quello di valoriz-zare e sostenere l’attività di-dattica e formativa all’inter-no del campo, che coinvolgel’amministrazione locale e lafondazione Ex-CampoFossoli, ma che si vuole por-tare all’atten-zione delloStato: “L’ono-r e v o l eM a n u e l aGhizzoni è lap r i m afirmataria diuna legge, de-positata neigiorni scorsi – ha spiegatoTaurasi – che farebbe del cam-po un monumento naziona-le”. “Penso che questo luogo– ha osservato il sindaco diCarpi, Enrico Campedelli –,così significativo e simboli-co per la nostra comunità debbaessere necessariamente con-servato: solo se sapremo faretesoro del passato – ha ag-giunto – potremo guardarecon fiducia al nostro futuro”.D’altra parte l’accoglienzadegli esuli giuliano-dalmati èsolo una delle tre memorie

che sopravvivono in questoluogo: la comunità dei Picco-li Apostoli di don Zeno Saltinioccupò l’ex campo di Fossolinel 1947 e l’anno successivocostituì la nuova comunità diNomadelfia, “Dove la

fraternità è leg-ge”.Da quando lastruttura è pas-sata dal dema-nio dello Statoall’amministra-zione locale,l’unica modifi-ca apportata è

stata la ristrutturazione di unadelle baracche, adibita all’ac-coglienza e alla didattica perle scuole. “Ciò che si chiedeora alla fondazione Fossoli èdi rendere il campo semprepiù fruibile – ha spiegatoCampedelli –, anche attraversoopere di ristrutturazione. Van-no in questo senso sia la pro-posta di legge dell’onorevoleGhizzoni, sia un progetto av-viato dall’amministrazionecon il consiglio dei ministri”.La realizzazione di questi pro-getti probabilmente mettereb-

be in condizione chi opera inquesto “centro della memo-ria nazionale”, come lo hadefinito il sindaco, di con-frontarsi con gli altri centristudio europei, offrendo unservizio ancora più utile aicittadini.“Il passaggio degli esuli peril Villaggio San Marco è sta-to sicuramente un momentodifficile – ha detto Campedelli– che però rientra nella nostrastoria e va ricordato: la me-moria è un lavoro quotidianoche non va dato per sconta-to”.Il presidente del consigliocomunale ha dato poi voce adue lettere di complimenti eringraziamenti per l’impegnodell’amministrazione e dellafondazione nel diffondere unacultura della memoria, a fa-vore di chi ha subito ingiusta-mente gli effetti di un regimeviolento. La prima dal gene-rale di brigata RiccardoBasile, presidente della fede-razione Grigioverde delle as-sociazioni combattentistichee d’arma, la seconda da Ma-rino Micich, direttore del

Sede di Carpivia Falloppia, 26 - Tel. 059.652799

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Cultura e Società

L’insegnante di religione delle scuole medie Focherini di Carpi,Margherita Catellani, ha proposto, con la collaborazione dialtri docenti, un “Progetto memoria” incentrato sulla figura diOdoardo Focherini. Una prima tappa di questo percorso si èrealizzata in occasione della Giornata della memoria, il 27gennaio ed ha visto come ospite don Claudio Pontiroli che haincontrato al circolo Guerzoni, gli studenti delle classi terzedialogando in modo interattivo sulle Lettere di Odoardo Focherini,raccolte in un volume a cura dello stesso don Pontiroli.

D

Il libro“I gatti di Pirano – Dal mareistriano al Campo di Fossoli”di Anna Malavasi e MarinoPiuca; prefazione di Loren-zo Bertucelli, presidente fon-dazione Ex-Campo Fossoli.Il libro, presentato la sera del10 febbraio nella sala del con-siglio comu-nale, è unatestimonian-za sull’eso-do istrianoraccontataattraverso leparole di al-cuni tra quel-li che hannovissuto l’esperienza di lasciareil proprio paese. Raccoglie alsuo interno una piccola anto-logia di brani letterari e stori-ci che affiancano, ampliano espiegano il tema principale,offrendo uno spaccato di vitadegli anni del dopoguerra:Pirano, paese istriano affac-ciato sul mare, i campi profu-ghi di Trieste, il villaggio SanMarco.

Il Giorno del Ricordo è statoistituito con la legge 92 del30 marzo 2004. Ogni annoil 10 febbraio è dedicatoalla memoria delle vittimedelle foibe e dell’esodogiuliano-dalmata.

Così i ragazzi scoprono Odoardo Focherini:un percorso attraverso le lettere guidatoda don Claudio Pontiroli

Nel gioco ma non per gioco

Margherita Catellani

Quando si parla delle Letterenon poteva che essere don Clau-dio Pontiroli, vice postulatoredella causa di beatificazione,profondo conoscitore della vitadi Odoardo Focherini, ad ani-mare l’incontro con oltre 200studenti accompagnati dai loroinsegnanti.Dopo l’introduzione del presi-de Vito Pecoraro e alla pre-senza di alcuni famigliari, èiniziato il dialogo tra don Clau-dio e i ragazzi in un clima digioco adeguato a suscitare cu-riosità e attenzione. Con l’aiu-to di alcuni cartelloni-guida èstato ricostruito il percorso diFocherini dall’arresto (carceredi Bologna, campo di Fossoli)fino al trasferimento nei campidi concentramento (campo diBolzano, Flossemburg,Hersbruck) e ad ogni tappa iragazzi venivano invitati allalettura delle Lettere dai campidi prigionia.Una sfida non piccola, ancheperché le lettere non sono cer-to facilissime da approcciare,a maggior ragione da un pub-blico giovane. E gli studentihanno colto la sfida, metten-dosi in gioco personalmente.Ad ognuno era affidata la re-sponsabilità della lettura di unadelle 166 lettere numerate inprogressione dell’epistolario equalche minuto di riflessionepersonale per la formulazionedi domande, confronti, richie-ste di chiarimenti.Una modalità davvero nuovache ha colto di sorpresa i ra-gazzi, mettendo tutti sull’at-tenti davanti ad una possibileestrazione del numero della

propria lettera e conseguentecoinvolgimento personale sulpalco.Fondamentali gli interventi didon Claudio a commento delleLettere, i chiarimenti per i nomiin codice, il linguaggio dellacensura, i mille stratagemmi diOdoardo per far uscire postadai luoghi di detenzione. Unmodo originale per mostrare airagazzi la ricchezza interioredel cristiano, del padre di fa-miglia, del giornalista che an-che in prigione si preoccupadel giornale, dell’uomo cheanche nella più dura condizio-ne disumana di un campo diconcentramento, riesce sempread avere uno sguardo di caritàverso gli altri e mantenere unafede d’esempio per tutti. Sonoquesti gli aspetti che i ragazzihanno colto dalle letture e cherappresenta per loro una veralezione di vita.Un pubblico preparato quindi,che ha dimostrato apprezza-mento per l’iniziativa, e chesta dimostrando interesse epartecipazione per il percorsodi conoscenza della figura diOdoardo che, come ognitriennio la scuola sta attuandoin tutte le 29 classi dell’istitu-to. Un progetto inserito nei 150anni dell’Unità d’Italia, cheprevede da gennaio a maggioimportanti iniziative della scuo-la: la recente inaugurazione diun opera-immagine su Focherininei locali scolastici, un con-corso interno per i ragazzi, l’al-lestimento di uno spettacoloteatrale in Teatro Comunale diCarpi ad aprile, la tradizionalecamminata al Campo di Fossolia fine anno.

Rappresentanti dell’associazione Venezia Giulia e Dalmazia

da fare e l’essere donne cristiane,come noi siamo, dà ulteriori fonda-mentali ragioni al nostro impegno.C’è un lungo percorso di degradoculturale ed educativo che dobbiamo

risalire e certo non aiuta anche il diffuso silenzio dei mezzidi informazione sul nostro Paese vero, che uomini e donnerendono grande con la propria dignità, onestà, lavoro,sacrificio.Le donne del Cif non smetteranno di svolgere la loro azioneconsapevole e responsabile per contrastare tutto ciò cheminaccia la convivenza civile e i fondamentali principi eticisu cui si fonda privilegiando, come sempre, il dialogo, ladenuncia, la proposta, per arginare le conseguenze negativedi una realtà politica e sociale, che oggi appare priva di regole.

Museo storico di Fiume. Unarappresentanza del comitatoprovinciale dell’associazionenazionale Venezia Giulia eDalmazia ha dimostrato conla presenza la propria ricono-scenza per il gesto semplice eallo stesso tempo significati-vo che è l’inaugurazione diquesta targa.

Il Centro Italiano Femminile sullamanifestazione del 13 febbraio

Donne e dignitàIl Centro Italiano Femminile, sin dalsuo nascere (anno 1945), è impegnatoper la difesa della dignità della donna,per il superamento di ogni forma didiscriminazione nei suoi confronti eper il riconoscimento del suo imprescindibile ruolo nellafamiglia, nella società, nella politica per una autenticademocrazia che vuole costruire e promuovere insieme agliuomini. La società è fatta di uomini e di donne.Le aderenti del CIF in ogni parte d’Italia, con il proprionome e cognome, hanno unito e uniscono la loro voce allevoci di chi tutela l’immagine della donna e la sua stessastoria di crescita nella espressione e nell’esercizio dei dirittidi cittadinanza.Questi nostri giorni ci dicono che c’è ancora molto lavoro

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2120 febbraio '11

APPUNTAMENTI

L’universo famiglia: problemi, difficoltà, prospettiveGiovedì 17 febbraioCarpi, Sala Bianca di Palazzo CorsoAlle ore 15.30 un incontro con l’avvocato Saverio Asprea per ilciclo “Le conferenze del giovedì” a cura dell’Università MarioGasparini Casari, sezione culturale del Movimento Terza Età.Ingresso libero. Info: Movimento Terza Età Carpi, tel. 0596550494; [email protected]

Galeotto fu il libro e chi lo scrisseVenerdì 18 febbraioSan Possidonio, Teatro VariniAlle ore 21 lettura commentata del quinto canto dell’Inferno diDante con Luca Gherardi, socio onorario del Comitato di ModenaSocietà Dante Alighieri. Incontro promosso dall’assessorato allaCultura, con il patrocino del comune di San Possidonio. Ingressolibero: responsabile settore culturale, tel. 0535 417923;www.comune.sanpossidonio.mo.it

Ricky Gianco in ConcertoSabato 19 febbraio alle ore 21 presso il Teatro Comunale diCarpi, un tuffo nei favolosi anni ’60.Ricky Gianco sarà accompagnato dai musicisti Stefano Covri,chitarra; Dario Polerani, basso e contrabasso; Marco Bigi,tastiere. La serata, presentata da Ermanno Sgarbi, è curata dalGruppo Parkinson Carpi con il patrocinio della città di Carpi edil contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi. Ibiglietti sono acquistabili in prevendita presso Radio Bruno (viaNuova Ponente, 24; tel. 059 641430). Info: Gruppo ParkinsonCarpi, tel. 059 6229003; [email protected]

Cultura e Spettacoli

L’ANGOLO DI ALBERTO

Dopo l’inaugurazionedella stagione teatralecon il concerto di Rone l’intelligente ironia

di Flavio Oreglio, che ha re-gistrato il tutto esaurito, con-tinua la programmazionedell’Auditorium San Rocconell’ambito della RassegnaUna serata a San Rocco. Of-ferti dalla Fondazione Cassadi Risparmio di Carpi, i setterestanti spettacoli – tutti adingresso gratuito, senza pre-notazione e fino ad esauri-mento dei 199 posti – conti-nueranno fino a maggio.I fili conduttori della propo-sta culturale che anche que-st’anno viene offerta al pub-blico sono tre: un’assolutaqualità del programma, conartisti del calibro di DavidRiondino e Samuele Bersani;una serie di proposte che han-no come tema portante lamusica, dalla colta, con Bach,al repertorio leggero; il tenta-tivo – riuscito – di proporreartisti di grande fama sul pia-no nazionale e internaziona-le, insieme a talenti del no-stro territorio da valorizziare,in un melange di grande va-rietà ed interesse.Il prossimo appuntamento saràgiovedì 24 febbraio alle ore21: il toscano David Riondino,l’eclettico one man show cheriunisce in sé doti di comico,poeta, cantautore, conduttoreradiofonico e televisivo,duetterà nel suo spettacolo diparole e musica con MarcoFerri, uno dei più prometten-ti sassofonisti jazz italiani,che lo accompagnerà insie-me al suo trio.Domenica 27 marzo, alle ore

16.30, sarà poi il turno dellearie della torinese Compa-gnia Stabile di operette AlfaFolies, gruppo specializzatonella rappresentazione bril-lante e sentimentale della “pic-cola lirica” che ha reso famo-so il nostro paese nel mondo.Il pubblico potrà riascoltareclassici senza tempo e rivive-re un’atmosfera unica sullenote de La vedova allegra, Alcavallino bian-co, Il paese deicampanelli eCin ci là, tuttein un’unica se-rata.Si passerà poialla musica delc a n t a u t o r eromagnolo chenon ha bisognodi presentazio-ni SamueleBersani chegiovedì 31 alle21 si esibirà inun percorsocanoro dirivisitazionedei suoi piùgrandi succes-si, dagli esor-di del 1991 conl ’ a l b u m

C’hanno preso tutto fino aManifesto abusivo, sua ulti-ma fatica.Chi avesse poi un debole perla musica strumentale, dome-nica 3 aprile non dovrà per-dersi, nel medesimo orario, ilNubilaria Clarinet Ensemble,un gruppo di nove musicisti,nato nel 2005, che si esibi-scono nella nostra zona. Conuna particolarità: l’orchestra,

estremamenteversatile, ècomposta sol-tanto da stru-menti della fa-miglia dei cla-rinetti. Dallamusica colta diMozart eBorodin, pas-sando per lamodernità diBartok, fino airitmi di AstorPiazzolla.Si proseguiràpoi, giovedì 7sempre a parti-re dalle 21, conun tuffo nel piùclassico dei re-pertori: ilVivaldi ArtTrio proporrà il

suo repertorio di melodie delprimo settecento, tra Vivaldie Haendel, con un’attenzioneparticolare alle sonate per flau-to – Cristina Bertoli - espinetta – Manuela Rossi -impreziosite dal basso conti-nuo del fagotto MassimoZanni.Per il penultimo appuntamen-to della rassegna, giovedì 14,si tornerà invece a sorriderecon i gli artisti del laborato-rio di cabaret Miglio Comi-co, l’unica realtà che da seianni propone comicità aModena e provincia. Il tuttoper una serata dai ritmi ser-rati, nella quale si alterne-ranno sul palco comizci didiversa formazione e diffe-renti repertori, tra i quali sisegnalano Enrico Zambian-chi, vincitore di numerosiriconoscimenti, la pungentesatira del modenese MarcoMengoli e il poliedrico e brio-so Simone Olivieri,carpigiano. Tra battute,sketch, improvvisazioni,calembours, la parola d’or-dine sarà evasione:dall’omologazione eripetitività comica – soprat-tutto televisiva – odierna.Il compito di porgere i “salu-ti” finali al pubblico di SanRocco spetterà nuovamentealla musica, e di nuovo adun’artista le cui radici sonoproprio a Carpi: la nota so-prano Serena Daolio –carpigiana - duetterà con ilcelebre tenore milaneseDanilo Formaggia, replican-do il grande successo regi-strato lo scorso anno.

Il pubblico di Carpi ha premiato con una calorosa partecipazionel’inizio della rassegna di spettacoli offerti dalla Fondazione Cassadi Risparmio, che continuerà sino a maggio

Nove serate in San Rocco

Una lotteria di solidarietàArtisti per Mumbay al Club Giardino

Da mercoledi 9 è allestita la mostra di quadri alla villa delClub Giardino presso il Ristorante dal Nonno. Le opere sonocosì visibili al pubblico e alla réception del Centro Benesseredove sono disponibili i biglietti al costo di 2 euro ciascuno perpoter partecipare il 20 febbraio all’estrazione della lotteriache assegnerà tutte le opere esposte. “Con la vendita deibiglietti della lotteria, che mi sembra stia andando bene –commenta il promotore dell’iniziativa Mauro Filippini -siamo certi, come Circolo Bottega di Pittura e come Associa-zione Amici delle Missionarie dell’Immacolata, della buonariuscita dell’esperienza, fondamentale per aiutare i bambinipiù sfortunati di Mumbay. Un grazie di cuore ai tanti artistiche, con generosità, hanno messo a disposizione il lorotalento per un progetto di solidarietà”.

Gli artistiThea Campedelli, Remo Artioli, Gianni Bizzarri, Mauro Filppini,Giuliano Salsi, Lorenzo Cavina , Giovanni Marverti, PaolaReverberi, Alberto Bencivenni, Sergio Petazzi, Romano Sala-mi, Tienno Tagliavini, Romano Pelloni, Giuseppe D’Italia,Vittorio Fusari, Roberta Diazzi, Luciana Siti, Barbara Bignardi,Antonio Mauriello, Emma Pelliciardi, Sergio Mazzoli, LuciaGrigolo, Lorenzo Ruini, Gianni Pedrazzi, Fiorella Ferioli, Sil-vio Bombarda, Costante Salardi, Giovanni Finardi, SandraAndreoli, Sandra Campostrini, Pia Vaccari, Emanuela Rossi,Giuseppe Andreoli, Giovanni Rossini, Andrea Sabbattini,Gianpaolo Sabbadini.

Foto di Roberto Pagliani

Nel labirinto degli dèi,storie di mafia e antimafiaMartedì 22 febbraio alle ore18 a Modena presso Baluar-do della cittadella (piazzaGiovani di Tien An Men)Antonio Ingroia, procurato-re aggiunto della procuradistrettuale antimafia di Pa-lermo, presenterà il suo libro.“Nel labirinto degli dèi”, editoda Il Saggiatore, è il raccon-to-testimo-nianza diuno dei piùautorevolimagistratia n t i m a f i aitaliani del-la sua sceltae della suadedizione.L’incontro è realizzato dallacollaborazione tra: Radio Bru-no; Studio’s; Baluardo dellacittadella; Eventi associazio-ni in rete; Epoché arteventi.Info: centralino Radio Bru-no, tel. 059 641430;[email protected]

Tutti gli eventi dellarassegna Una seratain San Rocco sono

ad ingresso gratuito,fino ad esaurimentoposti – non si accet-tano prenotazioni –offerti dalla Fonda-

zione Cassa diRisparmio di Carpi.

Un programma di qualità,adatto a tutti i tipi di pub-blico: dai più giovani agliamanti della musica clas-sica; dai patiti delle super-be melodie dei grandi com-positori a chi non può farea meno di sorridere; daifan del bel canto a quellidella musica leggera. Ten-tando in tutte le occasionidi far sì che cultura ed artesiano strumento per intrat-tenere e far riflettere al tem-po stesso. E, non meno im-portante, per far conosceresempre di più al pubblico italenti dei nostri territori,portando contemporanea-mente a Carpi l’eccellen-za.

David Riondino

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22 20 febbraio '11 Agenda

DOMENICA 20PREGHIERA• Ore 9 – Carpi, Cattedrale – Secondo

ritiro spirituale per diaconi, ministriistituiti, laici missionari del Vangelo

INCONTRI• Ore 16.30 – Carpi, sala Duomo –

Ultimo dei quattro incontri promossidal Centro di informazione biblica su“Lo scandalo di un Dio forte” conDaniele Gianotti, docente di Teolo-gia sistematica, facoltà teologicadell’Emilia Romagna

MARTEDI’ 22INCONTRI• Ore 21 – Carpi, chiesa di Sant’Ignazio

– I martedì di Sant’Ignazio, incontrosu: “Il prezzo della verità e la testimo-nianza” con monsignor Mariano Cro-ciata, segretario generale della Cei

GIOVEDI’ 24PASTORALE• Ore 21 – Carpi, oratorio Eden – Com-

missione diocesana per la Pastoralegiovanile

Ai sensi del D.Lgs n. 196 del 30/06/1993 si comunica che i dati dei destinatari del giornale, forniti all'impresa editrice Notizie scrl all'attodella sottoscrizione dell'abbonamento, o diversamente acquisite da enti e associazioni collegati, sono contenuti in un archivioinformatico idoneo a garantire la sicurezza e la riservatezza. Tali dati saranno utilizzati, salvo divieto espresso per iscritto dagliinteressati, oltre che per il rispetto al rapporto di abbonamento o di invio pacchi, anche per le proprie attività istituzionali, ivi compresela comunicazione, l'informazione e la promozione, nonchè per conformarsi ad obblighi normativi e di legge.

Settimanale della Diocesi di Carpi

ASSOCIATO ALL'USPI - UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANAE ALLA FISC - FEDERAZIONE ITALIANA SETTIMANALI CATTOLICI

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CHIUSO IN REDAZIONE E IN TIPOGRAFIA IL MARTEDI’

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CURIA VESCOVILE

La curia diocesana è compostada persone e uffici che da vicinocollaborano con il Vescovo nelsuo ufficio, in attuazione degliorientamenti e delle linee pasto-rali. Di fatto è l’organo di studio,elaborazione ed esecuzione delpiano pastorale.

Sede: Curia Vescovile, C.so Fanti, 13 - Carpi.Tel 059 686048, Fax 059 6326530.

CARITAS DIOCESANA CARPIHa il compito di realizzare l’at-tuazione del precetto evangelicodella carità nella comunitàdiocesana e nelle parrocchie.

Sede Legale: Curia Vescovile, Corso Fanti, 13 –Carpi.Sede Operativa: c/o Porta Aperta Carpi, Via Peruzzi,38 – 41012 Carpi (MO). Tel 059 689370, Fax 0596329186. Sito internet: www.caritascarpi.it; e-mail: [email protected]: da lunedì a venerdì dalle 9 alle 12,30 edalle 15,30 alle 18,30.

SERVIZIO DIOCESANOPER LA PASTORALE GIOVANILE

Coordina, promuove e sostiene,attraverso la sua Commissione,le attività educative e la forma-zione degli educatori. Promuovela realizzazione di progetti edu-cativi specifici in vari ambiti pa-storali. Prepara le attività legatealla GMG a livello locale e na-zionale. Propone e diffonde i sus-sidi formativi per i giovani.

Sede e Recapiti: Curia Vescovile, e-mail:[email protected]: tutti i giorni previo accordo telefonico

UFFICIO BENI CULTURALISi occupa del censimento, dellacura e della promozione dei beniculturali sul territorio diocesano.

Sede e Recapiti: Curia Vescovile

UFFICIO CATECHISTICOSovrintende la cura della catechesinell’ambito territoriale diocesano,sostenendone lo sviluppo in at-tuazione degli orientamenti e dellelinee pastorali del Vescovo e instretto rapporto con le concreteesigenze del popolo di Dio.

Sede e Recapiti: Curia Vescovile, e-mail:[email protected]: tutti i giorni previo accordo telefonico

UFFICIO DI PASTORALE DELLA SALUTECura la pastorale per i malati,collabora con le associazioni disostegno ai malati presenti sulterritorio diocesano.

Sede: Curia VescovileRecapiti: Rag. Diac. Zini GianniCell. 335.6447388

UFFICIO LITURGICOOffre aiuti validi e concreti pervivere la liturgia come fonte eculmine dell’esistenza, e dunqueper riscoprire, a partire da essa, ildono di Dio che è stato posto inciascuno.

Sede e Recapiti: Curia Vescovile

UFFICIO MISSIONARIOTiene i contatti con tutti i missio-nari della Diocesi nei diversi Paesidel mondo e coinvolge la comuni-tà su progetti in loro sostegno.

Sede: Curia Vescovile;Recapiti: Tel e fax 059 689525.E-mail: [email protected]: dal lunedì al sabato dalle 9 alle 12,30 e ilmartedì dalle 15 alle 18.

UFFICIO PELLEGRINAGGIOrganizza e coordina i pellegri-naggi diocesani; consulenza alleparrocchie nell’organizzazione diviaggi; possibilità per privati diprenotare pellegrinaggi e viaggiautonomi; consultabili numero-se pubblicazioni.

Sede: Curia Vescovile; Recapiti: Tel e Fax 059652552, e-mail: [email protected]: dal lunedì al sabato dalle 9 alle 12.

UFFICIO PER LA PASTORALE FAMILIAREProgetta momenti di riflessionespecifica sulle tematiche fami-liari più urgenti, creando occa-sioni e luoghi in cui sia possibileun confronto sui principali nodidella vita familiare

Sede: c/o Curia Vescovile, Corso Fanti, 13 –Carpi. Tel e Fax 059 686048. e-mail:[email protected]

UFFICIO PER LA PASTORALE SOCIALE E DEL LAVORORealizza momenti di approfon-dimento e dialogo sulle principa-li tematiche della Dottrina socia-le della Chiesa, promuove in-contri con le realtà locali delmondo del lavoro.

Recapiti: Nicola Marino cell. 348 0161242e-mail: meryeghio@virgilio

UFFICIO PER L’EDUCAZIONE E LA SCUOLASi propone come punto di riferi-mento, coordinamento di soste-gno di iniziative e di formazionee aggiornamento rivolte a chi operanella scuola e nel mondo del-l’educazione. Tiene i contatti conle comunità parrocchiali con lescuole e con il territorio.

Sede e Recapiti: Curia VescovileOrario: lunedì dalle 9 alle 11; venerdì dalle 10alle 12 (o per appuntamento)

UFFICIO PER L’INSEGNAMENTODELLA RELIGIONE CATTOLICA

Cura la formazione degli inse-gnanti di religione, la loro distri-buzione nelle scuole e il lorocollegamento con l’Ufficio scuola.

Sede e Recapiti: Curia VescovileOrario: lunedì dalle 9 alle 11; venerdì dalle 10alle 12 (o per appuntamento)

UFFICIO PER LE COMUNICAZIONI SOCIALISi occupa del coordinamento edella promozione dei mezzi dicomunicazione sociale. Mette adisposizione di tutte le parroc-chie e realtà ecclesiali un servi-zio di ufficio stampa e gli spazidel sito internet diocesano.

Sede: Via Loschi, 8 - Carpi. Tel 059 687068,Fax 059 630238. e-mail:[email protected]: dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12,30.

San Nicolò - CarpiGruppo di preghiera di padre Pio

“Santa Maria Assunta”

Domenica 20 febbraioIncontro di preghiera

Programma• Ore 15.30, nel salone: “Padre Pio:

figlio di San Francesco d’Assisi”a cura di padre Elio Gilioli

• Ore 16.20, in chiesa: Esposizionedel Santissimo Sacramento e ado-razione eucaristica

• Ore 17.00: Santo Rosario e bene-dizione eucaristica

• Ore 17.30: Santa Messa celebratada padre Ivano Cavazzuti

Tutti sono invitati a partecipare.

“Quante volte - mi ha detto Gesùpoc’anzi - mi avresti abbandonato,figlio mio, se non ti avessi crocifis-so. Sotto la croce si impara ad ama-re ed io non la do a tutti, ma solo aquelle anime che mi sono più care”.

Padre Pio

Ufficio diocesano perl’Educazione e la Scuola

Si educa comunicando

L’Ufficio diocesano per l’Educazio-ne e la Scuola, in collaborazione conl’Ufficio per la Pastorale familiare,presenta due incontri rivolti a geni-tori, docenti, educatori, sulla rela-zione emotiva. Il relatore sarà Fran-cesco Zappettini, psicologo-psicoterapeuta, docente in corsi diformazione per educatori e genitori.Lunedì 28 febbraio sarà sviluppatoil tema: “Educare oggi: quale ruolohanno le emozioni nella nostraquotidianità?”. Lunedì 7 marzo in-vece la riflessione sarà focalizzatasu: “Passione, progetti e volontà nelrapporto tra genitori e figli: se ne puòancora parlare?”. Gli incontri, orga-nizzati con il contributo della Fon-dazione Cassa di Risparmio di Carpi,si svolgeranno alle ore 21 presso lasala Duomo in piazza Martiri a Carpi.

Centro di Aiuto alla vitaMamma Nina

Ringraziamoil Signore

per il dono dei figliIl Centro di aiuto alla vita “MammaNina” di Carpi invita tutti coloro chedesiderano ringraziare e pregare per ipropri figli a partecipare alla messa chesarà celebrata domenica 20 febbraioalle ore 11.30 presso la parrocchia diFossoli. Seguirà il pranzo comunitariocon quello che ognuno porterà.Informazioni e iscrizioni: CavCarpi, cell. 345 4429646;[email protected]

Centro Culturale CattolicoIl Faro

IV Corsodi apologetica

Sabato 19 febbraio - ore 16-18Satana: presenza reale e personale

Prof. Don Piero Cantoni

Sabato 26 febbraio - ore 16-18Il problema del dolore

S.E. Mons. Antonio Lanfranchi,arcivescovo di Modena-Nonantola

Sabato 12 marzo - ore 16-18La dottrina sociale

della Chiesa nel terzo millennioS.E. Mons. Luigi Negri, vescovo di San

Marino-Montefeltro

Sabato 26 marzo ore 16-18Il cristiano e la politica alla luce

della Dottrina sociale della ChiesaDott. Marco Invernizzi

Sede degli incontri:Parrocchia dello Spirito Santo -

via F.lli Rosselli - Modena

Gli ufficidiocesani

Ogni settimana i recapiti di uffici, enti,associazioni della Diocesi di Carpi:

Page 23: Giancarlo Perego * N G Le cose che contano 8 07.pdf · vostro celeste». ne di portare il peso della sua merce. Era il caso dei soldati romani che spesso obbligavano ebrei a tra-sportare

2320 febbraio '11

AGENDA del VESCOVOSegreteria vescovile Corso Fanti 7 Carpi - Tel. 059 686707

Il quotidianodei cattolici

GIOVEDI’ 17• Dalle ore 10.30 alle ore 12.30: udienze private• Ore 21, Quartirolo, Canonica: presiede l’incontro per i

fidanzati

VENERDI’ 18• Dalle ore 10.30 alle ore 12.30: riceve i collaboratori della

Curia e i sacerdoti

SABATO 19• Dalle ore 10.30 alle ore 12.30: udienze private

DOMENICA 20• Ore 10, Mirandola, Duomo: Cresima• Ore 15.30, Carpi, Oratorio Eden: partecipa al ritiro dei

diaconi, ministri straordinari e laici missionari del Vangelo:Risonanze spirituali

• Ore 17, Carpi, Oratorio Eden: celebrazione dei Vespri

LUNEDI’ 21• Dalle ore 10.30 alle ore 12,30: riceve i collaboratori della

Curia e i sacerdoti

MARTEDI’ 22• Dalle ore 10.30 alle ore 12.30: udienze private• Ore 19, Carpi, San Bernardino da Siena: Santa Messa

Agenda

nell’anniversario della morte di don Giussani• Ore 21, Carpi, Sant’Ignazio: partecipa alla conferenza “Il

prezzo della verità e la testimonianza”, relatore S.E.monsignor Mariano Crociata, segretario generale della Cei

MERCOLEDI’ 23• Giornata personale di studio di preghiera e di riflessione

GIOVEDI’ 24• Dalle ore 10.30 alle ore 12.30: udienze private• Ore 21, San Martino Carano: presiede il Corso per fidanzati

VENERDI’ 25• Dalle ore 10.30 alle ore 12.30: riceve i collaboratori della

Curia e i sacerdoti

SABATO 26• Dalle ore 10.30 alle ore 12.30: udienze private• Ore 16, Carpi, Centro missionario: partecipa all’incontro

con gli aderenti dell’iniziativa di adozione di un seminarista

DOMENICA 27• Ore 10, Mirandola, Duomo: Cresima• Ore 20, Carpi, Seminario Vescovile: incontro con i preti

giovani

Frequenza per la diocesiFM 90,2

La Tvdell’incontroDigitale terrestreCanale 801 Sky“E’ TV” Bologna

I parroci sono invitati a far pervenire alla redazione eventuali modifiche:tel 059 687068, fax 059 630238, e-mail [email protected].

ORARIO SS. MESSE

Prima messa festiva: 17,00: casa protetta Quadrifoglio/Carpine(p.zza Donatori di Sangue 1) • 18,00: Cattedrale • 18,30: S.Nicolò • 19,00: S. Francesco, Ospedale

Festive: 7,15: S. Bernardino da S. • 7,30: S. Chiara • 8,00:Cattedrale, S. Nicolò • 9,00: Ospedale, Tenente Marchi •9,30: Cattedrale, S. Nicolò, S. Francesco • 10,00: casaprotetta Quadrifoglio/Carpine (p.zza Donatori di Sangue 1) •10,30: Cimitero • 10,45: Cattedrale • 11,00: S. Nicolò, S.Francesco • 12,00: Cattedrale • 17,30: S. Nicolò • 18,00:Cattedrale • 19,00: S. Francesco – Ospedale

Prima messa festiva: • 19,00: S. Croce, Quartirolo • 18,30:Corpus Domini

Festive: 8,00: Quartirolo • 8,30: Corpus Domini, S. Croce •9,45: Quartirolo • 10,00: Corpus Domini, Gargallo • 11,15:Quartirolo, S. Croce • 11,30: Panzano, Corpus Domini

Prima messa festiva: 18,00: Cortile • 19,00: S. Bernardino R.,Limidi

Festive: 8,00: Limidi • 9,30: S. Bernardino R, S. Martino Secchia• 10,00: Limidi • 11,00: S. Bernardino R, Cortile • 11,15:Limidi

Prima messa festiva: 19,00: S. Agata-Cibeno, S. Giu-seppe Artigiano, S. Marino Ponticell i , Fossoli • 21,00:Budrione

Festive: 8,00: S.Marino • 9,30: S. Agata-Cibeno, S. GiuseppeArtigiano • 10,00: Migliarina, Fossoli • 11,00: S.Marino, S.Giuseppe Artigiano • 11,15: S. Agata-Cibeno, Budrione •11,30: Fossoli • 18,30: S. Giuseppe A.

Prima messa festiva: 18,00: Novi di Modena • 19,00: Rolo, S.Antonio in M. • 20,30: Rovereto

Festive: 8,30: Novi di Modena, Rovereto • 9,30: Rolo • 10,00:Novi di Modena, S. Antonio in M. • 11,15: Rolo • 11,30:Rovereto • 18,00: Novi di Modena

Prima messa festiva: 17,00: Mirandola Casa di Riposo, MirandolaS. Francesco • 18,00: Cividale • 18,30: Mirandola Duomo•19,00: Mortizzuolo • 20,00: S. Giacomo Roncole

Festive: 7,30: Mirandola Ospedale • 8,00: Mirandola S. Fran-cesco • 8,30: Cividale • 9,00: Mirandola Duomo • 9,30:Mortizzuolo, S. Giacomo Roncole • 9,45: S. Giustina •10,30: Mirandola Duomo, Cividale, S. Martino Carano •11,15: Mirandola S. Francesco • 11,30: Mortizzuolo, S.Giacomo Roncole • 12,00: Mirandola Duomo • 17,00:Mirandola S. Francesco • 18,30: Mirandola Duomo

Prima messa festiva: 18,30: Concordia • 19,00: S. Possidonio• 20,00: Vallalta

Festive: 8,00: Concordia, S. Possidonio • 9,00: S. Caterina,Vallalta • 9,30: Concordia, Fossa, S. Possidonio 10,45: S.Giovanni • 11,00: Vallalta • 11,15: Fossa, Concordia •11,30: S. Possidonio

Prima messa festiva: 19,00: San Martino SpinoFestive: • 9,00: S. Martino Spino • 9,30: Gavello • 11,00:

Quarantoli, S. Martino Spino • 11,15: Tramuschio

Ad una settimana dalla tra-gica morte di quattro bambi-ni Rom nell’incendio dellaloro baracca nella periferiadi Roma, centinaia di Rom eSinti – e tra loro i genitori ela famiglia dei piccoli mortinell’incendio – si sono radu-nati con la Comunità diSant’Egidio domenica 13 feb-braio in piazza San Pietroper ascoltare le parole delPapa dietro allo striscione“Rom e Sinti salutano ilPapa”. Grande la commo-zione e la gioia quando ilPapa durante l’Angelus haricordato i piccoli che hannoperso la vita nell’incendio.“Ogni precetto diventa verocome esigenza d’amore, etutti si ricongiungono in ununico comandamento: amaDio con tutto il cuore e amail prossimo come te stesso. -ha detto Benedetto XVI “Da-vanti a questa esigenza, adesempio, il pietoso caso dei

quattro bambini Rom, mortila scorsa settimana alla peri-feria di questa città, nellaloro baracca bruciata, impo-ne di domandarci se una so-cietà più solidale e fraterna,più coerente nell’amore, cioèpiù cristiana, non avrebbepotuto evitare tale tragicofatto. E questa domanda valeper tanti altri avvenimentidolorosi, più o meno noti,che avvengono quotidiana-mente nelle nostre città e neinostri paesi”. Mercoledì 9febbraio moltissimi Rom sierano ritrovati in Santa Ma-ria in Trastevere per la ve-glia in memoria di Sebastian,Patrizia, Fernando e Raul.Al termine della cerimoniail Cardinale Vallini, che lapresiedeva, aveva portato ilsaluto e la partecipazione delPapa. Il 13 febbraio i Romhanno voluto ringraziare ilPapa e stringersi attorno aBenedetto XVI.

me: asilo, protezione tempo-ranea, protezione sussidiaria.La riapertura del Centro diaccoglienza di Lampedusa, ladichiarazione dello stato diemergenza umanitaria sono idue segni che annunciano unavoglia di ospitalità del nostroPaese, che deve allargarsi inuna rete nazionale di acco-glienza strutturata. La storiadi dieci anni di Pna (Pianonazionale asilo) e di Sprar,cioè i servizi di protezione airichiedenti asilo e rifugiati,hanno abilitato decine degliottomila Comuni italiani e ilmondo del volontariato adaccogliere i rifugiati e i pro-fughi – quasi 100 mila – e apensare la città non senza di-menticare chi arriva da Paesiin guerra, in crisi ambientalie sociali: una storia bella ita-liana che insegna a tutte lecittà e ai paesi il valore del-l’accoglienza di chi è profu-go, rifugiato e in fuga. Lepersone e le famiglie che stan-no arrivando dalla Tunisia,dall’Egitto e forse presto dal-l’Algeria spesso voglionoricongiungersi in Italia e inEuropa con i propri familiari,parenti, amici. In Italia invent’anni sono arrivate dallaTunisia oltre 100 mila perso-ne, che lavorano, studiano,fanno impresa. Dall’Egittosono giunte in Italia oltre 80mila persone. Venute dall’Al-geria sono tra noi oltre 20mila persone, nelle famiglie,

con le più diverse professio-nalità. C’è già un popolo delNord Africa tra noi. È un po-polo discreto che oggi chiedeanche la possibilità di aiutarefamiliari, parenti e amici anon vivere drammaticamen-te in un Paese allo stremo.Forse questo chiede un sup-plemento di regolamentazioneregolare di flussi d’ingressoin Italia e in Europa, unacondivisione dei fenomeni

migratori nella politica euro-pea, una cooperazione che sigioca non solo nei Paesi incrisi, ma anche nelle nostrecomunità, aprendo le case, lescuole, le città all’arrivo dipersone e famiglie.L’esodo nuovo di popolazio-ni dall’Africa forse diventaun’occasione nuova per edu-carci a considerare il mondo– come ci aveva ricordatoBenedetto XVI nella Giorna-ta mondiale delle migrazionidi quest’anno – la nostra fa-miglia, una sola famigliaumana.* direttore generale Migrantes

ontinua dalla primaC I volti e gli appelliAll’Angelus il Papa ha ricordatoi bambini morti carbonizzati

Serve una società piùsolidale e fraterna

Page 24: Giancarlo Perego * N G Le cose che contano 8 07.pdf · vostro celeste». ne di portare il peso della sua merce. Era il caso dei soldati romani che spesso obbligavano ebrei a tra-sportare

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