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Il futurogocciadopogoccia - contrattidifiume.it · Cosa fare? Per risanare i fiumi e i loro ......

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Acer (ITA) - it Print Tipo media: Stampa specializzata Tiratura: 12.000 Publication date: 01.10.2017 Diffusione: Pagina: 88-91 Spread: 7.500 Readership: 22.500 Acer (ITA) - it Tipo media: Publication date: Pagina: Stampa specializzata 01.10.2017 88-91 Tiratura: Diffusione: Spread: Readership: Sistemi urbani di drenaggio sostenibile Il futuro gocciadopogoccia Testo di Gioia Gibelli, architetto del paesaqq o, e Viola Dosi, piaiificatore ACER Print 12.000 7.500 22.500 Ripristinare l'equilibrio idrogeologico delle città è fondainentate per ridurre i danni provocati dalle alluvioni e giungere a un modello di governo del territorio basato sulla gestione delle risorse idriche I n questo mondo globale, dominato da cambiamenti epocafi potrebbero essere le gocce d'acqua a cambiare le città C ttà sempre piu affo late, inquinte nell'aria, ne suoi e nelle risorse idriche, torride in estate, invase daIl'cqua se piove, quando piove. Città che voltano le spalle aD'acqua dei fiumi, dopo averh sporcati per secoli, e che oggi da quei fiumi sporchi si ritrovano sempre plu frequentemente allagate. I cambiamenti climatici, certo. Soprattutto però rimpermeabilizzazione dei suoli, l'intubamerito dell'acqua, un'inirastrutturazione cosi estesa da generare continue barriere alle acque superficiali e sotterranee che l'acqua non può, per sua natura, rispettare Città, insomma, sempre più vulnerabili e meno resilienti, che nen nno rispondere alle novità che questo mondo nuovo ci sta presentando. Ma, come scriveva Bateson 12), l'Ecc ogia, a un certo punto, presenta I conto. Che è salato. Secondo l'Agenzia Europea del 'Ambiente (Eea), 'S può prevedere che le perdito e i danni causati dalle inondazioni annuali aumenteranrlo di cnque volte entro il 2050 e fino a 17 volte entro il (figura 1). La soluzione sono le misure adattative e preventive li fatto è che queste ultime devono essere messe in atto prima, non dopo. La gostione delle acque piovane svolge un uolo primario pe produrre so uzioni lungimiranhi e sostenibili con l'ambizione di diminuire e prevenire le inondazioni urbane e migliorare il ciclo idrologico anche a vantaggio della quaiìtà delle acqua 100.000 80.000 'E 60.000 !.40.000 20.000 o Ca, Dar (1985- 2013) Legenda: Ca=clirnaattuale Dac=danniannualicalci n,,.. A',,.,, +,*; ,,;', ',**.-,I +_ . Acqua e città L'acqua, da sempre, ha cost tuito una r sorsa fondamentale nela fondazione, ccstruzione o sviluppo dello città. Oggi però le acque urbane sono un problema Crescente: le aIIuvoni sono in aLimento in tutta Europa (figura 2). Le cause sono ormai note, e dovute a una serie ci aspetti i cambimenIi climatici e in partcoIare l'inerzia nei confronti dell'adattarrento; la diminuz one della resilienza e Iaumento della vuinerabilita dci sistemi erritoria i urbanizzati a causa dell'impermeabiliz- zazione coi suoi della riduzione deUo spazio fiuviale e dei progressvi interventi di arti'icializzazione dei bacin fluviali per recuperare spa7io ad altre funzioni; la mancanza di cons derazione deil'eiemonlo acqua nePa piarificazione territoriaie e negli strumenu urbanistici comunali che non tengoro in cons derazine aspetti quali disponibilita idrica, capacità d smnaltimento delle reti e di depuraz one dei depuratori, d sponibilità d aree fìltranti, il corso d'acqua come ecos stema e come dri verdi cos1rzLone dei paesaggi ecc.; I approccio dvolto alla gestione dell'emergenza piuttosto che alla prevenzione I esclusione dei c ttadini dalle problematiche e dalle scelte che inibisce l'assunzione di una loro responsabilità nei con- fronti del 'acqua CJueIlo che accade in citta quando piove mprevedibIe, in quanto risultato della combi- I razione tra l'evento rneteo, le alferaz oni che onomia futura i bacino idrografico ha subito nel tempo e i comportamenti delle comunftà. Ciò che di sicuro si sa come 'impermabì zzazione dei suo[ agisce su l'acqua (figura 3). _... Ca, A1B, A1B, Ei, A1B, A1B,Ef, Dac Ef Ea Ea EI' 1:100 (2014) (2050) 2080) (2080) 2080) prot. (2OO) Ei, EI (2080) Gli scenari emissivi (SresAIB edEnsernbles Ei)allabasedellestime ciidannoconfrontate negraficosono basati su dati e modelli differenti. AIB considera unmodellodisviuppotijsi(,essasusuaflonriato sull'usodi fontionergetiche fossilienon,ipotizzando un ncremento della temperatura globale di3,5 Crspettoailivelli preindutriah. In particolare: Al B(2050) valutagliefiettideicambiamenti sutemperature e precipita7ioni concenirandosi sulladomanca dienergianeisettori mside,n7iah e commerciale, eproducescenari enerQetic dinamici (variabili) al2050;AlB(2O8Oconsidera l'attuale riercatodell'energia nelformulareuno scenario 2080.A1B,1:1COprot, (2080) imodulaAlB(2080)considerando I aplicazioeestensiva di misuredi protezione daeventalluvionali contempodiritornodi100anni. EI(2080)considera, perl'areaUe,emissioni itropogeniclie piùbasse rispettoaA1B, con robietlivodicontenere rincrernento i temperature entro2 C, rspettoailivellipreindustriali. Si esaminano glietfetti delcanibiamento clinaticoqualora i clima iunperiodo futurosiverilicasse allealtuaii condizicai socioeconomicie ([a)oppureno(Et).(FonteEea,2016). Come si sporca l'acqua? L'impermeabihzzazione de suoli riduce sen sibilrmiente l'evapotraspirazione, l'infiltrazione suporficale e profonda, nonché la scabrzza' del e sii perf ic di scorrimento li risultato e ur aumento considerevole del cosiddetto run oft o scorrimento superficia'e, che satura sistemi dico lettamento ei recapi:i dei corsi d'acqua superficiaF, provocando l'al uvione urbana con frequenze sempre maggiori Inoltre, dato che le acque meteoriche sono quasi sempre recapitate in fognature non in grado di reggere i volumi di pioggia, la maggior parte del e lo -o masse vengono mescolate cn i reflui e porate al depuratore In caso di prec plaz oni consistenti si eccede la capacità massima del('impianto e parte FIGURA I AUMENTO ANNUALE DEI COSTI DELLE ALLUVIONI Tutti i diritti riservati Acer PAESE : Italia PAGINE : 88-91 SUPERFICIE : 144 % AUTORE : Gioia Gibelli 1 ottobre 2017
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Sistemi urbani di drenaggio sostenibile Testo di Gioia Gibelli, Ripristinare l'equilibrio idrogeologico delle città è fondamentale per ridurre i danni provocati dalle alluvioni e giungere a un modello di governo del territorio basato sulla gestione delle risorse idriche In questo mondo globale, dominato da cambiamenti epocali, potrebbero essere le gocce d'acqua a cambiare le città. Città sempre più affollate, inquinate nell'aria, nei suoli e nelle risorse idriche, torride in estate, invase dall'acqua se piove, quando piove. Città che voltano le spalle all'acqua dei fiumi, dopo averli sporcati per secoli, e che oggi da quei fiumi sporchi si ritrovano sempre più frequentemente allagate. I cambiamenti climatici, certo. Soprattutto però l'impermeabilizzazione dei suoli, l'intubamento dell'acqua, un'infrastrutturazione così estesa da generare continue barriere alle acque superficiali e sotterranee che l'acqua non può, per sua natura, rispettare. Città, insomma, sempre più vulnerabili e meno resilienti, che non sanno rispondere alle novità che questo mondo nuovo ci sta presentando. Ma, come scriveva Bateson(2), l'Ecologia, a un certo punto, presenta il conto. Che è salato. Secondo l'Agenzia Europea dell'Ambiente (Eea), "Si può prevedere che le perdite e i danni causati dalle inondazioni annuali aumenteranno di cinque volte entro il 2050 e fino a 17 volte entro il 2080."(5) (figura 1). La soluzione sono le misure adattative e preventive. Il fatto è che queste ultime devono essere messe in atto prima, non dopo. La gestione delle acque piovane svolge un ruolo primario per produrre soluzioni lungimiranti e sostenibili con l'ambizione di diminuire e prevenire le inondazioni urbane e migliorare il ciclo idrologico anche a vantaggio della qualità delle acque. Acqua e città L'acqua, da sempre, ha costituito una risorsa fondamentale nella fondazione, costruzione e sviluppo delle città. Oggi però le acque urbane sono un problema crescente: le alluvioni sono in aumento in tutta Europa (figura 2). Le cause sono ormai note, e dovute a una serie di aspetti: * i cambiamenti climatici e in particolare l'inerzia nei confronti dell'adattamento; * la diminuzione della resilienza e l'aumento della vulnerabilità dei sistemi territoriali urbanizzati a causa dell'impermeabilizzazione dei suoli, della riduzione dello spazio fluviale e dei progressivi interventi di artificializzazione dei bacini fluviali per recuperare spazio ad altre funzioni; * la mancanza di considerazione dell'elemento acqua nella pianificazione territoriale e negli strumenti urbanistici comunali, che non tengono in considerazione aspetti quali disponibilità idrica, capacità di smaltimento delle reti e di depurazione dei depuratori, disponibilità di aree filtranti, il corso d'acqua come ecosistema e come driver d\ costruzione dei paesaggi ecc.; * l'approccio rivolto alla gestione dell'emergenza, piuttosto che alla prevenzione; * l'esclusione dei cittadini dalle problematiche e dalle scelte che inibisce l'assunzione di una loro responsabilità nei confronti dell'acqua. Quello che accade in città quando piove è imprevedibile, in quanto risultato della combinazione tra l'evento meteo, le alterazioni che il bacino idrografico ha subito nel tempo e i comportamenti delle comunità. Ciò che di sicuro si sa è come l'impermeabilizzazione dei suoli agisce sull'acqua (figura 3). Come si sporca l'acqua? L'impermeabilizzazione dei suoli riduce sensibilmente l'evapotraspirazione, l'infiltrazione superficiale e profonda, nonché la "scabrezza" delle superfici di scorrimento. Il risultato è un aumento considerevole del cosiddetto run off, o scorrimento superficiale, che satura i sistemi di collettamento e i recapiti dei corsi d'acqua superficiali, provocando l'alluvione urbana con frequenze sempre maggiori. Inoltre, dato che le acque meteoriche sono quasi sempre recapitate in fognature non in grado di reggere i volumi di pioggia, la maggior parte delle loro masse vengono mescolate con i reflui e portate al depuratore. In caso di precipitazioni consistenti, si eccede la capacità massima dell'impianto e parte del contenuto viene sversata direttamente Gli scenari emissivi (Gres A1B ed Ensembles Et) alla base delle stime di danno confrontate nel grafico sono basati su dati e modelli differenti. A1B considera un modello di sviluppo business as usua/fondato sull'uso di fonti energetiche fossili e non, ipotizzando un incremento della temperatura globale di 3,5 °C rispetto ai livelli preindustriali. In particolare: A1B (2050) valuta gli effetti dei cambiamenti su temperature e precipitazioni concentrandosi sulla domanda di energia nei settori residenziale e commerciale, e produce scenari energetici dinamici (variabili) al 2050; A1B (2080) considera l'attuale mercato dell'energia nel formulare uno scenario al 2080. Al B, 1:100 prot. (2080) rimodula A1B (2080) considerando l'applicazione estensiva di misure di protezione da eventi alluvionali con tempo di ritorno di 100 anni. E1 (2080) considera, per l'area Uè, emissioni antropogeniche più basse rispetto a A1B, con l'obiettivo di contenere l'incremento di temperature entro 2 °C, rispetto ai livelli preindustriali. Si esaminano gli effetti del cambiamento climatico qualora il clima di un periodo futuro si verificasse alle attuali condizioni socioeconomiche (Ea) oppure no (Ef). (Fonte: Eea, 2016). , architetto del paesaggio, e Viola Dosi, pianificatore nel ricettore finale, cioè il corso d'acqua. Accade in questo modo che "con la pioggia inquiniamo i fiumi". Cosa fare? Per risanare i fiumi e i loro paesaggi è necessario ripristinare l'equilibrio idrologico delle città, in particolare è necessario che le acque meteoriche rientrino subito nel ciclo idrologico e non vengano sistematicamente mescolate alle reti fognarie. È fondamentale che le opere per la prevenzione del rischio idraulico siano pensate e progettate sinergicamente con le azioni idonee a tutelare/migliorare la qualità delle acque: le vasche di laminazione, per esempio, agiscono efficacemente nei confronti del rischio idraulico, ma non possono nulla o quasi nei confronti della qualità delle acque. Affinché l'acqua possa continuare a essere una risorsa e non diventi una calamità,è necessario prevedere misure multifunzionali, con il doppio scopo di prevenire le alluvioni e tutelare e migliorare la qualità dell'acqua al fine di conservare una risorsa utilizzabile. Da qui la necessità di avviare una gestione integrata delle acque, che parta da una visione di bacino: la soluzione infatti non può essere solo tecnologica e puntuale, ma richiede una pianificazione di scala vasta e soluzioni adatte alle diversità dei territori in cui si presentano i problemi. Da questo punto di vista il tema del consumo di suolo, delle superfici drenanti, delle modalità di infrastrutturazione del territorio e degli ambiti agricoli costituiscono altrettanti elementi fondamentali, le cui modifiche incidono in modo rilevante sul ciclo dell'acqua. Per esempio, nella parte Nord della Città metropolitana di Milano la tutela degli ambiti agricoli e del paesaggio rurale ricopre ruoli strategici per l'infiltrazione dell'acqua nel sottosuolo, ponendosi come vero e proprio presidio idraulico anche attraverso il lavoro degli agricoltori, che garantiscono in modo continuativo la manutenzione del reticolo idrografico. Il mantenimento di una superficie drenante adeguata è dunque importante per il mantenimento di tutti i processi biologici e biogeochimici legati alla qualità dell'ambiente, ma anche agli aspetti idrogeologici, in particolare per quanto riguarda i già citati cambiamenti climatici e il mantenimento della qualità delle acque. La figura 4 a pag. 88 mostra la distribuzione delle superfici drenanti e non drenanti della Città metropolitana di Milano e della Provincia di Monza e Brianza. La linea blu individua la fascia di territorio in cui le aree verdi e agricole anche residuali svolgono importantissimi servizi ecosistemici per il contenimento del rischio idraulico. Qui, è necessario rivitalizzare il suolo e prevedere criteri qualitativi per gli interventi nelle aree urbane per la gestione sostenibile delle acque meteoriche: si tratta di vere e proprie azioni di mitigazione dell'urbanizzazione pregressa, indirizzati verso un recupero degli equilibri idrogeologici. Si veda a tale riguardo anche la nuova normativa regionale in materia di difesa del suolo, di prevenzione e mitigazione del rischio idrogeologico e di gestione dei corsi d'acqua (L.R. Lombardia 15 marzo 2016, n. 4). Infrastrutture verdi e blu come strategia Se è vero che crisi economica, ambientale e sociale sono facce diverse di uno stesso fenomeno, gli investimenti sulla qualità ambientale, la cura e la cultura degli spazi aperti come beni comuni potrebbero forse contribuire a portare sollievo agli altri due aspetti. Ecco che il tema delle Green Infrastructure (Gì), si pone quale significativa strategia di adattamento, nella misura in cui si ragiona in termini di infrastrutture verdi e blu. Le Gl, secondo la definizione comunitaria sono reti di aree naturali e seminaturali, pianificate a livello strategico con altri elementi ambientali, progettate e gestite in maniera da fornire un ampio spettro di servizi ecosistemici. I più importanti piani urbani di adattamento ai cambiamenti climatici, quali Rotterdam, New York, Copenaghen e Londra puntano molto sulla gestione sostenibile delle acque attraverso le Gl per aumentare la resilienza urbana. Aspetto che va declinato nei vari territori, a seconda delle loro caratteristiche. Per esempio, per quanto riguarda la Lombardia, Il "Manuale del drenaggio urbano sostenibile"

Acer (ITA) - it Print

Tipo media: Stampa specializzata Tiratura: 12.000

Publication date: 01.10.2017 Diffusione:

Pagina: 88-91 Spread: 7.500

Readership: 22.500

Acer (ITA) - it

Tipo media:Publication date:

Pagina:

Stampa specializzata01.10.2017

88-91

Tiratura:Diffusione:

Spread:

Readership:

Sistemi urbani di drenaggio sostenibile

Il futurogocciadopogocciaTesto di Gioia Gibelli, architetto del paesaqq o, e Viola Dosi, piaiificatore

ACERPrint

12.000

7.500

22.500

Ripristinare l'equilibrio idrogeologico delle città è fondainentate per ridurre i danni provocati dalle

alluvioni e giungere a un modello di governo del territorio basato sulla gestione delle risorse idriche

I n questo mondo globale, dominato da cambiamenti epocafi

potrebbero essere le gocce d'acqua a cambiare le città C ttà

sempre piu affo late, inquinte nell'aria, ne suoi e nelle risorse

idriche, torride in estate, invase daIl'cqua se piove, quandopiove. Città che voltano le spalle aD'acqua dei fiumi, dopoaverh sporcati per secoli, e che oggi da quei fiumi sporchi siritrovano sempre plu frequentemente allagate. I cambiamenti

climatici, certo. Soprattutto però rimpermeabilizzazione dei

suoli, l'intubamerito dell'acqua, un'inirastrutturazione cosi

estesa da generare continue barriere alle acque superficiali

e sotterranee che l'acqua non può, per sua natura, rispettare

Città, insomma, sempre più vulnerabili e meno resilienti, chenen nno rispondere alle novità che questo mondo nuovo cista presentando. Ma, come scriveva Bateson 12), l'Ecc ogia, a uncerto punto, presenta I conto. Che è salato. Secondo l'AgenziaEuropea del 'Ambiente (Eea), 'S può prevedere che le perdito e

i danni causati dalle inondazioni annuali aumenteranrlo di cnque

volte entro il 2050 e fino a 17 volte entro il (figura 1). La

soluzione sono le misure adattative e preventive li fatto è che

queste ultime devono essere messe in atto prima, non dopo.

La gostione delle acque piovane svolge un uolo primario peprodurre so uzioni lungimiranhi e sostenibili con l'ambizione di

diminuire e prevenire le inondazioni urbane e migliorare il cicloidrologico anche a vantaggio della quaiìtà delle acqua

100.000

80.000

'E 60.000

!.40.000

20.000o

Ca,Dar

(1985-2013)

Legenda: Ca=clirnaattuale Dac=danniannualicalcin,,.. A',,.,, +,*; ,,;', ',**.-,I +_

.

Acqua e cittàL'acqua, da sempre, ha cost tuito una r sorsa fondamentalenela fondazione, ccstruzione o sviluppo dello città. Oggi peròle acque urbane sono un problema Crescente: le aIIuvoni

sono in aLimento in tutta Europa (figura 2).

Le cause sono ormai note, e dovute a una serie ci aspetti

• i cambimenIi climatici e in partcoIare l'inerzia nei confrontidell'adattarrento;

• la diminuz one della resilienza e Iaumento della vuinerabilitadci sistemi erritoria i urbanizzati a causa dell'impermeabiliz-

zazione coi suoi della riduzione deUo spazio fiuviale e dei

progressvi interventi di arti'icializzazione dei bacin fluviali

per recuperare spa7io ad altre funzioni;

• la mancanza di cons derazione deil'eiemonlo acqua

nePa piarificazione territoriaie e negli strumenu urbanisticicomunali che non tengoro in cons derazine aspetti qualidisponibilita idrica, capacità d smnaltimento delle reti e didepuraz one dei depuratori, d sponibilità d aree fìltranti, ilcorso d'acqua come ecos stema e come dri verdi cos1rzLone

dei paesaggi ecc.;• I approccio dvolto alla gestione dell'emergenza piuttosto

che alla prevenzione• I esclusione dei c ttadini dalle problematiche e dalle scelteche inibisce l'assunzione di una loro responsabilità nei con-

fronti del 'acquaCJueIlo che accade in citta quando piove

mprevedibIe, in quanto risultato della combi-

Irazione tra l'evento rneteo, le alferaz oni che

onomia futura i bacino idrografico ha subito nel tempo e icomportamenti delle comunftà. Ciò che disicuro si sa come 'impermabì zzazionedei suo[ agisce su l'acqua (figura 3).

_...

Ca, A1B, A1B, Ei, A1B, A1B,Ef,Dac Ef Ea Ea EI' 1:100

(2014) (2050) 2080) (2080) 2080) prot.(2OO)

Ei,EI

(2080)

Gliscenariemissivi(SresAIB edEnsernblesEi)allabasedellestimeciidannoconfrontatenegraficosonobasatisudatie modellidifferenti.AIBconsideraunmodellodisviuppotijsi(,essasusuaflonriatosull'usodifontionergetichefossilienon,ipotizzandoun ncrementodellatemperaturaglobaledi3,5 Cr spettoailivellipreindutriah.In particolare:Al B(2050)valutagliefiettideicambiamentisutemperatureeprecipita7ioniconcenirandosisulladomancadienergianeisettorimside,n7iahe commerciale,eproducescenarienerQeticdinamici(variabili)al2050;AlB(2O8Oconsideral'attualeriercatodell'energianelformulareunoscenario

2080.A1B,1:1COprot,(2080) imodulaAlB(2080)considerandoIaplicazioeestensivadi misurediprotezionedaeventalluvionalicontempodiritornodi100anni.EI(2080)considera,perl'areaUe,emissioniitropogenicliepiùbasserispettoaA1B,conrobietlivodicontenererincrernentoi temperatureentro2 C,

rspettoailivellipreindustriali.Siesaminanoglietfettidelcanibiamentoclinaticoqualorai clima iunperiodofuturosiverilicasseallealtuaiicondizicaisocioeconomicie([a) oppureno(Et).(FonteEea,2016).

Come si sporca l'acqua?L'impermeabihzzazione de suoli riduce sensibilrmiente l'evapotraspirazione, l'infiltrazione

suporficale e profonda, nonché la scabrzza'del e sii perf ic di scorrimento li risultato e uraumento considerevole del cosiddetto runoft o scorrimento superficia'e, che saturasistemi dico lettamento e i recapi:i dei corsi

d'acqua superficiaF, provocando l'al uvione

urbana con frequenze sempre maggioriInoltre, dato che le acque meteoriche sonoquasi sempre recapitate in fognature nonin grado di reggere i volumi di pioggia, lamaggior parte del e lo -o masse vengono

mescolate cn i reflui e porate al depuratoreIn caso di prec plaz oni consistenti si eccedela capacità massima del('impianto e parte

FIGURA I AUMENTO ANNUALE DEI COSTI DELLE ALLUVIONI

Tutti i diritti riservati

Acer

PAESE : Italia PAGINE : 88-91SUPERFICIE : 144 %

AUTORE : Gioia Gibelli

1 ottobre 2017

FIGURA 2- AREE URBANE ALLAGABILI IN EUROPA

Classedi rischio(%)

CrnaziaPaesi Bassi

GreciaFinlandiaSiovenis

ItaliaUngheriaRep.cecaBalgariaRomania

AustriaNorvegia

SpagnaBelgio

FranciaSlovacchia

GermaniaPolonia

Regno UnitoSvezia

PortogalloSvizzera

DanimarcaLettaniaIrlanda

LituaniaEstonia

LussemburgoMalta

SicnnsideranusnitantnlecittàIperclassee pernausei>i ODnrilaabitantiL'italiapresentatossi il50% debesuperficiurbanepotenziai'nenteallatubrii.FonteEna20t2, mnditicato).

nel ricettore finale, cioè il corso d'acqua. Accade in questomodo che la pioggia inquiniamo i

Cosa fare?Per risanare i fiumi e i loro paesaggi è necessario ripristinarel'equilibrio idrologico delle città, In particolare è necessarioche le acque meteoniche rientrino subito nel ciclo idrologicoe non vengano sisternaticamertte mescolate alle reti fognarie.Èfondamentale che le opere per la prevenzione del rischioidraulico siano pensate e progettate sinergicamente con leazioni idonee a tutelare/migliorare la qualità delle acque: levasche di laminazione, per esempio, agiscono efficacementenei confronti del rischio idraulico, ma non possono nulla o quasinei confronti della qualità delle acque. Alfinché l'acqua possacontinuare a essere una risorsa e non diventi una calamità,

(Fonte:Gibelli,20151

è necessario prevedere misure rnuultitunzinnali, con il doppioscopo di prevenire le alluvioni e tutelare e migliorare la qualitàdell'acqua alfine di conservare una risorsa utilizzabile. Da quila necessità di avviare una gestione integrata delle acque,che parta de una visione di bacino, la soluzione infatti nonpuò essere solo tecnologica e puntuale, ma richiede unapianificazione di scala vasta e soluzioni adatte alle diversitàdei territori in cui si presentano i problemi. Da questo puntodi vista il tema del consumo di suolo, delle superfici drenanti,delle modalità di intrastrutturazione del territorio e degli ambitiagricoli costituiscono altrettanti elementi fondamentali, le cuimodifiche incidono in modo rilevante sul ciclo dell'acqua.Per esempio, nella parte Nord della Città metropolitana diMilano la tutela degli ambiti agricoli e del paesaggio ruralericopre ruoli strategici per l'infiltrazione dell'acqua nel sot-tosuolo, ponendosi como vero e proprio presidio idraulicoanche attraverso il lavoro degli agricoltori, che garantisconoin modo continuativo la manutenzione del reticolo idrografico.Il mantenimento di una superficie drenante adeguata à dunqueimportante per li mantenimento di tutti i processi biologici ebiogeochimici legati alla qualità dell'ambiente, ma anche agliaspetti idrogeologici, in particolare per quanto riguarda i giàcitati cambiamenti climatici e il mantenimento della qualitàdelle acque. La figura 4 a pag. 88 moatra la distribuzione dellesuperfici drenanti e non drenanti della Città metropolitanadi Milano e della Provincia di Monza e risn7a I a linea bluindividua la fascia di territorio in cui le aree verdi e agricoleanche residuali svclgcrno importantissimi servizi ecooistemiciper il oontenimento del rischio idraulico. Qui, è necessariorivitalizzare il suolo e prevedere criteri qualitativi per gli inter-venti nelle aree urbane per la gestione sostenibile delle acquemeteoricFue: si tratta di vere e proprie azioni di mitigazionedell'urbanizzazione pregressa, indirizzati verso un recuperodegli equilibri idrogeologici. Si veda a tale riguardo anche lanuova normativa regionale in materia di difesa del suolo, diprevenzione e mitigazione del rischio idrogeologico edi gestio-ne dei corsi d'acqua (L.R. Lombardia 15marzo2016, n. 4).

lnfrastrutture verdi e blu come strategiaSe è vero che crisi economica, ambientale e sociale sono faccediverse di uno stesso fenomeno, gli investimenti sulla qualitàambientale, la cura e la cultura degli spazi aperti come benicomuni potrebbero forse contribuire a portare sollievo egli altridue aspetti. Ecco che iltema delle Greco !nfrastructure (Gl), sipone quale significativa strategia di adattamento, nella misurain cui si ragiona in termini di intrastrutture verdi e blu. Le SI,

secondo la definizione comunitaria sono retidi aree naturali e seminaturali, pianificate alivello strategico con altri elementi ambientali,progettate e gestite in maniera da fornireun ampio spettro di servizi ec.osistemici Ipiù importanti piani urbani di adattamentoai cambiamenti climatici, quali Rotterdsm,New York, Copenaghen e Londra puntanomolto sulla gestione sostenibile delle acqueattraverso le SI per aumentare la resilienzaurbana. Aspetto che va declinato nei variterritori, a seconda delle loro caratteristiche.

usi'resi Per esempio, per quanto riguarda la Lom-bardia, Il del drenaggio urbano

t6t sintetizza principi, metodi,

FIGURA 3- EFFETTI DELL'IMPERMEABILIZZAZIONE DEI SUOLISUL REGIME IDROLOGICO

Legenda:area urbanaa rischio di allagamentu(%)1>40 020-40 :10-20 05-to 1<5

Tutti i diritti riservati

Acer

PAESE : Italia PAGINE : 88-91SUPERFICIE : 144 %

AUTORE : Gioia Gibelli

1 ottobre 2017

Sistemi urbani di drenaggio sostenibile

criteri, regole e buone pratiche a cui tare riterimento per avviare

una corretta gestione delle acque integrata con il paesaggio,

a partire dalla pianiticazione fino ad arrivare ai progetti. Tra le

è stilato il Decalogo dell'acqua.

I. Avere una visione unitaria di bacino, per aumentarne la

resilienza attraverso interventi coordinati tinalizzati a dare

snazio all'acqua, garantendo il più possibile tratti naturali

dei corsi d'acqua e degli invasi per facilitare le funzioni di

autodepurazione, idrologiche ed ecosialemiche.

Il, Trattenere il più possibile le acque e monte con piccoli invasi,

allargamenti della sezione lelI'alvec, 'allentamenti dei flussi.

III. Aumentare la flessibilità e la multifunzionalità delle parti del

bacino, anche prevedendo allagamenti temporanei controllati

in zone soggette a utilizzi diversi che sopportano l'acqua.

IV Riconnettere e riqualiticare il reticolo idrografico minore.

V. Minimizzare i volumi prelevati ala circolazione

dell'acqua prelevata, restituendo l'acqua più vicirro possibile

al punto di prelievo

VI. Favorire il riuso dell'acqua e la corretta reimmissiorle nei

cicli biogeochimici naturali dei nutrienti.

VII. Minimizzere i volumi di acque uulita irrirnessi nelle reti

fognarie (acque meteorichu e acque parassite).

VIII. Garantire una buona efficacia degli impianti di depura-

zione, curnrruaurela a rniantenere in buone condizioni il corpo

idrico che riceve gli scarichi.

IX. Minimizzare e compensare la superficie impermeabilizzefe,

introducendo abbondanti aree filtranli e aree di laminazione

diffuse nel tessuto urbano.

X. Dotare gli edifici di dispositivi di adattamento agli allagamenti.

Organizzare la città del futuroUn esempio rilevante di questo nuovo approccio al governo del

territorio tramite la gestione delle acque è il Detroit Future City

Plan ii. Il Piano di Detroit non è solo un piano di adattamento

ai cambiamenti climatici, ma una strategia complessiva per

rispondere alle esigenze di rigenerare la città, attraverso la

conservazione e la migliore gestione celle risorse proprie

(suolo, acque ecc.). Ciò assume ancora più rilevanza

alla luce del contesto di gravissima crisi economica esociale che hs investito la comunità urbana, portandola

al defaultfinanziario del 2013 Uno degli aspetti più inno-

vativi sul quale il Piano ha fondato la vision per la Detroitdel futuro è la costruzione della b/ueprint, ovverosia il

riconoscimento dell'acque quale elemento strutturale

e strutturante la città. Ciò comporta un cambio di para-digma nella gestione delle acque urbane, attraverso il

riconoscimento del valore e del ruolo dei numerosi spazi

aperti residusli e abbandonati anche a seguito della

crisi. Ciò significa ripensare il reticolo idrografico alla

scala urbana Attualmente tutta l'acqua piovana viene

captata e inviata all'impianto di trattamento delle acque

reflue a Sud Oveat di Defrnif Nei periodi di fode pioggiail sistema può sndare in sovraccarico e scarica le acque

reflue non trattate direttamente nei tkum Detroit e Houge.

li sisterrire intrastrutturale ripensato in termini di green &blu infrastructure (figura 5) contiene alcuni collettori, e

un gran rumero di Sustainable Urban Drainage Systems

(Sistemi urbani di drenaggio sostenibile, Suds) idonei a

gestire localmente le acque contribuendc a innalzarela qualità dell'ambiente di vita della comunità urbane.

Alla scala di quartiere c'è un ripensamento del ruolo del verde

urbano per il contenimento del consumo energetico, il contrasto

dell'isola di calore e lo sviluppo di Green fnfrastructures sotto -

forma d spazi apeli multifunzionali, interconreess, in grado dimigliorare la conservazione delle risorse primarie:

• migliorarando la gestione delle acque urbane attraverso

l'impiego dihuso dai Soda;

• differenziando l'ofterta di spazi aperti di qualità e gratuiti per

i servizi collettivi;• consentendo produzioni agricole urbane di qualità e a soste-

gno del 'autoprodLzione di cibo;• aumentando g i spazi della natura urbana per la coesione

sociale.

I Suds e il paesaggio urbanoPer mitigare gli ehetti, quantitativi e qualitat v., del collettamento

delle acque nieteoriche in aree urbane ai sostiene l'impiego

diffuso dei Suds. Questi comprendono lipologie di intervento in

grado di rispondere alla natura dinamica dell'acqua e ai carat-

teri del corteato, assolvendo e un seI diversilicato di funzioni;

• quelle propriamente connesse alla riduzone degli etfetti

idrologici-idrsulici dell'impermeabilizzazione tramite la gestione

delle portate idniche (laminazione, ritenzione, infiltrazicne),

• quelle legate al miglioramento della qualità delle acque

alterata dagli inquinanti diffusi provenienti dal traffico veicolare

e dal dilavamento delle strade e dall'inquinamento organico

distribuito dagli sfioretori fognari;

• quelle legate al miglioramento del paesaggio urbano inte-

grando il design del verde nella città.

L'insieme di questi interventi comporta una diminuzione della

vuinerabilità delle città alle alluvioni urbane e un miglioramento

della qua ità dell'acqua riducendo l'apporta di acque meteorica

nelle reti fognarie. I Suda potenziano la capacità adattativa

delle Città 5 concorrono a realizzare sistemi territoriali flessibili

cdi qualità; inoltre, poiché sia nelle progettazione che nella

gestione e fruizrone dei Suds è possibile coinvolgere st:ivsmente

FIGURA 4 -SUPERFICIE DRENANTE E DIFESA DEL SUOLO

Il territorio (relaties sua Città metropolitsns di Milsno e Provinciedi Monza o sriasou(monte della linea Pio tuelin per cui mantenere la massi'na sunerticie drenarte

per non aumentare il iodio idrau cs grà alte. rncresc ta a seguito der cembrament:clieatici. (Fonte; Gibelii 20 3. astlernato 20151

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AUTORE : Gioia Gibelli

1 ottobre 2017

rItuuIuo-utuKUII FUIUNtIIT P'LAN:bLUj'MlrlT

Situazione attuale: cantiguraziene attuale del sistema dritto

t L i .LLi LI 1111.leI 2011 c'erano 05 tolIeltori d scanico lIte SI mnnetlevano direttamente ne fiume petroit

Proposta lutero: 2030 sistema deltintrastruttura blu

114Il sistema esteso a luna a cina potra prevenire tutte le imm su oni eccettn 5.

;PLegenda

— infrastruttura blu

/ ''' — Cnmbinazvie 'ugnatursacqua piovaria/ Direz nre de flussn d'acqua

un Sistemo d drenaggio/aree di Sbocco-.

-- S lmttianto d trattamento acque reflue

Legendairnlravttuttura blu

— Boulevarddell acqua provavaSuperfici lacustri

cc Areatampone umidaDiutribuz Ottodcl a reteAlta cv rcevlravicne d baciniBacini d'acqua diffusiParco per l'rofiltrazinnedell'acqua(Fonte rieluboraziene immagini e tabelle Detroil Future City - pag.34-36 - daGibe li, 2015(

la popolazione, la loro realizzazione può essereutile per rafforzare ne cittadini consapevolezza,senso di appartenenza ed responsabilità verso

comportameni sosten bili ne la gestione dellarisorsa acqua Infine, i cost' contenuti d realiz-zazione a gestione delle soluzioni di drenaggio

sootenibile ne permettono la reptcabilità a scaladi sottobacino con un evidente m'glioramento dalrapporto costo/efficacia delle soluz oniNella pianificazione cori Iacqua, ogri gocciad'acqua pulita è importante, per la bel ezza delmondo e per la sete dei cittadin'.

Bibliografia1) AA.VV., 2013. Detrout future city. The makingof Detroil's Long Term Strategic Framework Plan.Urban lavditistitule.

2( Bateson G, 1977. Verso can'ecologia deba mente.

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Cosa, Come Regione Lombardia, Ersaf, Milano.

7)JongrrnanB. etal, 2014. lncreasingstressondisaster risk finance due teitlarge floods. NatureClimate Change 4(4), 264-268.

FIGURA 6- DETROIT FUTURE CITY PLAN:INTERVENTI DI GESTIONE LOCALE DELLE ACQUE

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(Fonte: rieloboraztnneimmagini etabelle Detrnil FutureCtq - pag.34-36 - do Gibelli, 2015(

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