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Il sistema di Basilea 2 opportunità e rischi per le piccole e medie imprese Enrico Camilleri...

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Il sistema di Il sistema di Basilea 2 Basilea 2 opportunità e rischi opportunità e rischi per le piccole e per le piccole e medie imprese medie imprese Enrico Camilleri Enrico Camilleri Giovani Imprenditori Giovani Imprenditori Fenapro Fenapro
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Page 1: Il sistema di Basilea 2 opportunità e rischi per le piccole e medie imprese Enrico Camilleri Giovani Imprenditori Fenapro.

Il sistema di Basilea 2 Il sistema di Basilea 2 opportunità e rischi per le opportunità e rischi per le piccole e medie impresepiccole e medie imprese

Enrico CamilleriEnrico Camilleri

Giovani ImprenditoriGiovani Imprenditori

FenaproFenapro

Page 2: Il sistema di Basilea 2 opportunità e rischi per le piccole e medie imprese Enrico Camilleri Giovani Imprenditori Fenapro.

Gli accordi di Basilea 2Gli accordi di Basilea 2

Cosa sono?Cosa sono? "Basilea 2" è il nuovo accordo internazionale "Basilea 2" è il nuovo accordo internazionale

sui requisiti patrimoniali delle banche. Le sui requisiti patrimoniali delle banche. Le banche dei paesi aderenti dovranno banche dei paesi aderenti dovranno accantonare quote di capitale proporzionali al accantonare quote di capitale proporzionali al rischio derivante dai vari rapporti di credito rischio derivante dai vari rapporti di credito assunti, valutato attraverso lo strumento del assunti, valutato attraverso lo strumento del rating. rating.

Page 3: Il sistema di Basilea 2 opportunità e rischi per le piccole e medie imprese Enrico Camilleri Giovani Imprenditori Fenapro.

Gli accordi di Basilea 2Gli accordi di Basilea 2

I soggetti partecipantiI soggetti partecipanti Gli Accordi di Basilea sui requisiti patrimoniali delle Gli Accordi di Basilea sui requisiti patrimoniali delle

banche sono il frutto del lavoro del Comitato di banche sono il frutto del lavoro del Comitato di Basilea, istituito dai governatori delle Banche centrali Basilea, istituito dai governatori delle Banche centrali dei dieci paesi più industrializzati (G10) alla fine del dei dieci paesi più industrializzati (G10) alla fine del 1974. I membri attuali del Comitato provengono da 1974. I membri attuali del Comitato provengono da Belgio, Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone, Belgio, Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone, Lussemburgo, Paesi Bassi, Spagna, Svezia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Spagna, Svezia, Svizzera, Regno Unito e Stati Uniti.Svizzera, Regno Unito e Stati Uniti.

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Gli accordi di Basilea 2Gli accordi di Basilea 2

I primi accordi di BasileaI primi accordi di Basilea 1988: 1988:

il Comitato di Basilea introduce il sistema di il Comitato di Basilea introduce il sistema di misurazione del capitale comunemente chiamato misurazione del capitale comunemente chiamato Accordo di Basilea sul Capitale. Accordo di Basilea sul Capitale. Fino ad oggi hanno aderito le autorità centrali di Fino ad oggi hanno aderito le autorità centrali di oltre 100 paesi definendo l'obbligo per le banche di oltre 100 paesi definendo l'obbligo per le banche di accantonare capitale nella misura dell'8% del accantonare capitale nella misura dell'8% del capitale erogato, allo scopo di garantire solidità alla capitale erogato, allo scopo di garantire solidità alla loro attività.loro attività.

Pro: maggiore soliditàPro: maggiore solidità Contro: poca “precisione” sul singolo caso di affidamentoContro: poca “precisione” sul singolo caso di affidamento

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Gli accordi di Basilea 2Gli accordi di Basilea 2

2001: l’accordo di Basilea 22001: l’accordo di Basilea 2 Obiettivi: criteri “oggettivi” di ratingObiettivi: criteri “oggettivi” di rating I tre pilastri di Basilea 2I tre pilastri di Basilea 2

I Requisiti patrimoniali minimiI Requisiti patrimoniali minimi

Il controllo delle Banche CentraliIl controllo delle Banche Centrali

Disciplina del Mercato e TrasparenzaDisciplina del Mercato e Trasparenza

Page 6: Il sistema di Basilea 2 opportunità e rischi per le piccole e medie imprese Enrico Camilleri Giovani Imprenditori Fenapro.

I tre “pilastri”I tre “pilastri”

Regole per laRegole per laQuantificazione dei Quantificazione dei

rischirischi(Nuovo sistema di requisiti (Nuovo sistema di requisiti

patrimoniali)patrimoniali)

Principi guida Principi guida per la vigilanzaper la vigilanza(Nuovi sistemi di (Nuovi sistemi di

misurazione e misurazione e controllo dei rischi)controllo dei rischi)

Disciplina di Disciplina di mercatomercato

(Utilizzo di requisiti di (Utilizzo di requisiti di trasparenza delletrasparenza delleinformazioni sulleinformazioni sulle

condizioni di rischio e condizioni di rischio e didi

patrimonializzazione patrimonializzazione delledelle

singole banche)singole banche)

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Gli accordi di Basilea 2Gli accordi di Basilea 2

I Requisiti patrimoniali minimiI Requisiti patrimoniali minimi

Affinamento della misura prevista dall'accordo del 1988 che Affinamento della misura prevista dall'accordo del 1988 che richiedeva un requisito di accantonamento dell'8%.richiedeva un requisito di accantonamento dell'8%.

In primo luogo ora si tiene conto del rischio operativo e del In primo luogo ora si tiene conto del rischio operativo e del rischio di mercato. rischio di mercato.

Per il rischio di credito, le banche potranno utilizzare Per il rischio di credito, le banche potranno utilizzare metodologie diverse di calcolo dei requisiti. metodologie diverse di calcolo dei requisiti.

sistemi di internal rating, con l'obiettivo di garantire una maggior sistemi di internal rating, con l'obiettivo di garantire una maggior sensibilità ai rischi sensibilità ai rischi

La differenziazione dei requisiti in funzione della probabilità La differenziazione dei requisiti in funzione della probabilità d'insolvenza è particolarmente ampia, soprattutto per le banche d'insolvenza è particolarmente ampia, soprattutto per le banche che adotteranno le metodologie più avanzate. che adotteranno le metodologie più avanzate.

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Gli accordi di Basilea 2Gli accordi di Basilea 2

Il controllo delle Banche CentraliIl controllo delle Banche Centrali

Tenendo conto delle strategie aziendali in Tenendo conto delle strategie aziendali in materia di patrimonializzazione e di materia di patrimonializzazione e di assunzione di rischi, le Banche Centrali assunzione di rischi, le Banche Centrali avranno una maggiore discrezionalità nel avranno una maggiore discrezionalità nel valutare l'adeguatezza patrimoniale delle valutare l'adeguatezza patrimoniale delle banche, potendo imporre una copertura banche, potendo imporre una copertura superiore ai requisiti minimi. superiore ai requisiti minimi.

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Gli accordi di Basilea 2Gli accordi di Basilea 2

Disciplina del Mercato e TrasparenzaDisciplina del Mercato e Trasparenza

Sono previste regole di trasparenza per Sono previste regole di trasparenza per l'informazione al pubblico sui livelli l'informazione al pubblico sui livelli patrimoniali, sui rischi e sulla loro gestione. patrimoniali, sui rischi e sulla loro gestione.

Page 10: Il sistema di Basilea 2 opportunità e rischi per le piccole e medie imprese Enrico Camilleri Giovani Imprenditori Fenapro.

Gli accordi di Basilea 2Gli accordi di Basilea 2

Basilea 2 entrerà in vigore all'inizio del 2007.

Con Basilea 2 le banche dovranno accantonare quote di capitale proporzionali al rischio derivante dai vari rapporti di credito assunti, valutati attraverso lo strumento del rating.

Se i rapporti comportano maggiori rischi, dovranno essere effettuati maggiori accantonamenti, e quindi le banche dovranno sostenere maggiori costi.

Page 11: Il sistema di Basilea 2 opportunità e rischi per le piccole e medie imprese Enrico Camilleri Giovani Imprenditori Fenapro.

Tempi di attuazioneTempi di attuazione

Giugno 2004: approvazione del nuovo schema Giugno 2004: approvazione del nuovo schema di regolamentazione da parte del comitatodi regolamentazione da parte del comitato

Luglio 2004: inizio procedura per l’emanazione Luglio 2004: inizio procedura per l’emanazione della direttiva UE della direttiva UE

Giugno 2005: emanazione della direttiva da Giugno 2005: emanazione della direttiva da parte del Consiglio Europeoparte del Consiglio Europeo

Dicembre 2005: recepimento direttiva da parte Dicembre 2005: recepimento direttiva da parte degli stati nazionalidegli stati nazionali

2007: entrata in vigore delle norme2007: entrata in vigore delle norme

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C’è tempo…C’è tempo…

Il fatto che Basilea 2 entrerà in vigore nel 2007 non deve far pensare che sia troppo presto per affrontare il problema.

I gruppi bancari che ambiscono al riconoscimento più avanzato dell'accordo dovranno adottare il conteggio parallelo del nuovo e del vecchio accordo a partire dalla fine del 2005.

Le imprese che vorranno mantenere o migliorare le loro posizioni creditizie (scoring e pricing) dovranno adeguare il loro approccio alla contabilità ed al controllo di gestione.

Page 13: Il sistema di Basilea 2 opportunità e rischi per le piccole e medie imprese Enrico Camilleri Giovani Imprenditori Fenapro.

Quantificazione del rischioQuantificazione del rischio

Definizione comune del patrimonio di Definizione comune del patrimonio di vigilanzavigilanza

Concetto di attività ponderate per il rischioConcetto di attività ponderate per il rischio

Rapporto fra patrimonio e attività Rapporto fra patrimonio e attività ponderate per il rischioponderate per il rischio

Page 14: Il sistema di Basilea 2 opportunità e rischi per le piccole e medie imprese Enrico Camilleri Giovani Imprenditori Fenapro.

Un concetto generale Un concetto generale

Asset and Asset and Liability Liability ManagementManagement

Gestione Gestione equilibrata equilibrata attivo passivoattivo passivo

In Italia per le In Italia per le PMI non è PMI non è stato sinora stato sinora cosìcosì

BilancioBilancio

Attivita di breve periodo Passività di breve periodo

Attività di medio periodo Passività di medio periodo

Attività di lungo periodo Passività di lungo periodo

Page 15: Il sistema di Basilea 2 opportunità e rischi per le piccole e medie imprese Enrico Camilleri Giovani Imprenditori Fenapro.

Patrimonio di vigilanzaPatrimonio di vigilanza

Patrimonio di base: capitale sociale, Patrimonio di base: capitale sociale, riserve, fondo rischiriserve, fondo rischi

Patrimonio supplementare:riserve di Patrimonio supplementare:riserve di rivalutazione, plusvalenze su rivalutazione, plusvalenze su partecipazioni altri elementi positivipartecipazioni altri elementi positivi

Page 16: Il sistema di Basilea 2 opportunità e rischi per le piccole e medie imprese Enrico Camilleri Giovani Imprenditori Fenapro.

Attività ponderate per il rischioAttività ponderate per il rischio

Rischio di creditoRischio di credito

Metodo standard corrente Metodo standard nuovo

Tutti i debitoriSono allo stesso livelloDi rischio

Valutazione dei debitoriA livello personalizzatoDi rischio

Page 17: Il sistema di Basilea 2 opportunità e rischi per le piccole e medie imprese Enrico Camilleri Giovani Imprenditori Fenapro.

La classificazione dei clientiLa classificazione dei clienti

Le banche saranno costrette a classificare i propri clienti in base alla loro rischiosità, attraverso procedure di rating sempre più sofisticate.

E' quindi evidente la necessità che le aziende, ed in particolare le Pmi, pongano in essere fin d'ora politiche gestionali e di bilancio atte a rafforzare la propria struttura e la propria immagine per affrontare nel modo più sereno possibile "l'esame" dei rating bancari.

Page 18: Il sistema di Basilea 2 opportunità e rischi per le piccole e medie imprese Enrico Camilleri Giovani Imprenditori Fenapro.

Il concetto di attivo ponderato per il rischio di Il concetto di attivo ponderato per il rischio di creditocredito

Attività rischiose (valore nominale)

Coefficienti imposti dalle Autorità di vigilanza (0%-200%)

Attivo ponderato per il rischio di credito

Page 19: Il sistema di Basilea 2 opportunità e rischi per le piccole e medie imprese Enrico Camilleri Giovani Imprenditori Fenapro.

Valutazione debitoreValutazione debitore

ValutazioneValutazione

Merito creditoMerito credito

AaaAaa

Aa-Aa-

A+A+

A-A-

Bbb+Bbb+

Bbb-Bbb-

Infer.Infer.

B-B-

PriviPrivi

ratingrating

Ponderazione Ponderazione rischiorischio

20%20% 50%50% 100%100% 150%150% 100%100%

Page 20: Il sistema di Basilea 2 opportunità e rischi per le piccole e medie imprese Enrico Camilleri Giovani Imprenditori Fenapro.

adeguatezza patrimonialeadeguatezza patrimoniale

creditizio merito*crediti

vigilanza di patrimonio≥ 8%

Page 21: Il sistema di Basilea 2 opportunità e rischi per le piccole e medie imprese Enrico Camilleri Giovani Imprenditori Fenapro.

Metodologie operativeMetodologie operativeMetodo standard Metodo standard un po’ più complesso di quello un po’ più complesso di quello oggi in vigore;oggi in vigore;Metodo esterno Metodo esterno assunto dalle agenzie assunto dalle agenzie specializzate (Moody’s, Fitch/IBCA, specializzate (Moody’s, Fitch/IBCA, Standard&Poors, etc)*;Standard&Poors, etc)*;Metodo interno di base Metodo interno di base Metodo interno avanzatoMetodo interno avanzatoEntrambi i metodi interni sono soggetti a Entrambi i metodi interni sono soggetti a validazione da parte dell’Istituto di vigilanzavalidazione da parte dell’Istituto di vigilanza

* Valido se le agenzie soddisfano i requisiti di obiettività, indipendenza, trasparenza e pubblicità delle * Valido se le agenzie soddisfano i requisiti di obiettività, indipendenza, trasparenza e pubblicità delle operazioni, risorse organizzative, credibilità delle procedureoperazioni, risorse organizzative, credibilità delle procedure

Page 22: Il sistema di Basilea 2 opportunità e rischi per le piccole e medie imprese Enrico Camilleri Giovani Imprenditori Fenapro.

Complessità metodologica

Aggiornamentoprocedurale

Standardbase

Standard avanzato

Internal ratingbase

Internal ratingavanzato

Metodi interni

Page 23: Il sistema di Basilea 2 opportunità e rischi per le piccole e medie imprese Enrico Camilleri Giovani Imprenditori Fenapro.

ScoringScoringDefinizione del concettoDi insolvenza (default)

Individuazione del campione

Scelta delle variabili

Stima del modello

Verifica dei risultati

Page 24: Il sistema di Basilea 2 opportunità e rischi per le piccole e medie imprese Enrico Camilleri Giovani Imprenditori Fenapro.

Il coefficiente di ponderazioneIl coefficiente di ponderazione

PD (probabilty of default) = definizione PD (probabilty of default) = definizione della probabilità che il cliente sia della probabilità che il cliente sia insolventeinsolventeLGD (loss given default) = stima della LGD (loss given default) = stima della potenziale perditapotenziale perditaEAD (exposure at default) = stima EAD (exposure at default) = stima dell’esposizione al momento del defaultdell’esposizione al momento del defaultM (maturity) = esprime la durata residua M (maturity) = esprime la durata residua dell’esposizionedell’esposizione

Page 25: Il sistema di Basilea 2 opportunità e rischi per le piccole e medie imprese Enrico Camilleri Giovani Imprenditori Fenapro.

Aree di analisi di bilancioAree di analisi di bilancio

Valutazione creditizia

Capacità reddituale

Capacità finanziaria

Capacità patrimoniale

Page 26: Il sistema di Basilea 2 opportunità e rischi per le piccole e medie imprese Enrico Camilleri Giovani Imprenditori Fenapro.

L’analisi di bilancio: indicatoriL’analisi di bilancio: indicatori

ROEROE; ;

ROSROS; ;

TURNOVERTURNOVER

ROAROA; ;

ROIROI. .

Page 27: Il sistema di Basilea 2 opportunità e rischi per le piccole e medie imprese Enrico Camilleri Giovani Imprenditori Fenapro.

L’analisi di bilancio: indicatoriL’analisi di bilancio: indicatori

ROEROE; ; (rapporto tra reddito netto e capitale netto) (rapporto tra reddito netto e capitale netto) sintetizza la redditività del capitale proprio sintetizza la redditività del capitale proprio evidenziando la redditività complessiva evidenziando la redditività complessiva dell'impresa. Anche se risente delle variazioni di dell'impresa. Anche se risente delle variazioni di capitale e del carico degli oneri finanziari, questo capitale e del carico degli oneri finanziari, questo indicatore deve essere sempre alto e crescente indicatore deve essere sempre alto e crescente (anche se oltre certi limiti potrebbe evidenziare (anche se oltre certi limiti potrebbe evidenziare non una ottima redditività quanto invece un non una ottima redditività quanto invece un capitale netto insufficiente) e può essere capitale netto insufficiente) e può essere interpretato valutando la redditività delle singole interpretato valutando la redditività delle singole aree della gestione. aree della gestione.

Page 28: Il sistema di Basilea 2 opportunità e rischi per le piccole e medie imprese Enrico Camilleri Giovani Imprenditori Fenapro.

L’analisi di bilancio: indicatoriL’analisi di bilancio: indicatori

ROSROS (return on sales) indica la redditività delle (return on sales) indica la redditività delle

vendite come rapporto tra reddito operativo e vendite come rapporto tra reddito operativo e vendite nette)vendite nette)

Page 29: Il sistema di Basilea 2 opportunità e rischi per le piccole e medie imprese Enrico Camilleri Giovani Imprenditori Fenapro.

L’analisi di bilancio: indicatoriL’analisi di bilancio: indicatori

TURNOVERTURNOVER il turnover (o indice di rotazione, come il turnover (o indice di rotazione, come

rapporto tra vendite nette e capitale investito) rapporto tra vendite nette e capitale investito) indica quante vendite sono state prodotte per indica quante vendite sono state prodotte per ogni euro investito in impresa.ogni euro investito in impresa.

Page 30: Il sistema di Basilea 2 opportunità e rischi per le piccole e medie imprese Enrico Camilleri Giovani Imprenditori Fenapro.

L’analisi di bilancio: indicatoriL’analisi di bilancio: indicatoriROAROA

(rapporto tra reddito operativo e totale attivo) misura l'efficienza nella gestione (rapporto tra reddito operativo e totale attivo) misura l'efficienza nella gestione del capitale, quindi misura la capacità dell'impresa di trarre profitto dagli del capitale, quindi misura la capacità dell'impresa di trarre profitto dagli investimenti. investimenti.

In linea di massima questo indicatore dovrebbe essere sempre elevato ed, In linea di massima questo indicatore dovrebbe essere sempre elevato ed, essendo fortemente influenzato dal sistema di appartenenza, è opportuno essendo fortemente influenzato dal sistema di appartenenza, è opportuno confrontarlo con i valori degli esercizi precedenti e con le imprese dello stesso confrontarlo con i valori degli esercizi precedenti e con le imprese dello stesso settore.settore.Soprattutto se il valore di questo indicatore è basso oppure decrescente nel Soprattutto se il valore di questo indicatore è basso oppure decrescente nel tempo, per una sua maggiore comprensione può essere utile scinderlo nelle sue tempo, per una sua maggiore comprensione può essere utile scinderlo nelle sue due componenti; infatti il ROA si compone dalla seguente equazione:due componenti; infatti il ROA si compone dalla seguente equazione:

ROA = ROS x TURNOVERROA = ROS x TURNOVER Il ROA dipende dunque sia dai margini realizzati sui ricavi sia dalla rotazione del Il ROA dipende dunque sia dai margini realizzati sui ricavi sia dalla rotazione del

capitale investito, vale a dire dall'entità dei ricavi prodotti attraverso il capitale capitale investito, vale a dire dall'entità dei ricavi prodotti attraverso il capitale investito. Questo indicatore può essere migliorato rafforzando il margine sulle investito. Questo indicatore può essere migliorato rafforzando il margine sulle vendite oppure realizzando maggiori volumi di vendita a parità di capitale vendite oppure realizzando maggiori volumi di vendita a parità di capitale investito. Se, per contro, il ROA risulta insoddisfacente occorre capire se questo investito. Se, per contro, il ROA risulta insoddisfacente occorre capire se questo è il risultato di un basso margine sulle vendite oppure di un basso volume di è il risultato di un basso margine sulle vendite oppure di un basso volume di vendite rispetto al capitale investito, oppure di entrambi i fenomeni. vendite rispetto al capitale investito, oppure di entrambi i fenomeni.

Page 31: Il sistema di Basilea 2 opportunità e rischi per le piccole e medie imprese Enrico Camilleri Giovani Imprenditori Fenapro.

L’analisi di bilancio: indicatoriL’analisi di bilancio: indicatori

ROIROI rapporto tra il reddito operativo ed il totale delle rapporto tra il reddito operativo ed il totale delle

risorse finanziarie investite nell'impresa (debiti a breve risorse finanziarie investite nell'impresa (debiti a breve e a medio e lungo termine e capitale netto): questo e a medio e lungo termine e capitale netto): questo indicatore fornisce una indicazione approssimativa indicatore fornisce una indicazione approssimativa della massima remunerazione disponibile per tutti i della massima remunerazione disponibile per tutti i prestatori di risorse (banche, azionisti ed eventuali prestatori di risorse (banche, azionisti ed eventuali altri finanziatori esterni). È opportuno che questo altri finanziatori esterni). È opportuno che questo indicatore sia particolarmente elevato in quanto indicatore sia particolarmente elevato in quanto segnala (per lo meno in via approssimativa) che segnala (per lo meno in via approssimativa) che l'impresa dispone di risorse adeguate per remunerare l'impresa dispone di risorse adeguate per remunerare i finanziatori. i finanziatori.

Page 32: Il sistema di Basilea 2 opportunità e rischi per le piccole e medie imprese Enrico Camilleri Giovani Imprenditori Fenapro.

Cos’è il ratingCos’è il rating

Il rating è associato normalmente alle agenzie internazionali come Moody's, Standard&Poor's o Fitch, che danno il voto sull'affidabilità finanziaria di uno Stato, o sulle emissioni di bond dei Paesi emergenti, oppure su banche o grandi aziende quotate.

Ma nei prossimi mesi anche le Pmi dovranno confrontarsi con questo termine.

Page 33: Il sistema di Basilea 2 opportunità e rischi per le piccole e medie imprese Enrico Camilleri Giovani Imprenditori Fenapro.

L’architettura concettuale di un modello di rating internoL’architettura concettuale di un modello di rating internoproposto dalla Centrale dei Bilanciproposto dalla Centrale dei Bilanci

Analisi qualitativa Analisi eco-fin.ria Analisi ambientale

Score qualitativo

Rating dibilancio

Scoreambientale

Pro

filo

azi

endale

Centrale rischi

Pro

filo

co

mport

am

enta

le

Rapporto banca/impresa

Score andamentaleDati di Sistema

Score andamentaleinterno

Score andamentale

Rating interno complessivo

Rating diimpresa

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Cosa significa ratingCosa significa rating

Letteralmente, rating significa valutazione.

Di conseguenza, l'operazione di rating comporta la valutazione della credibilità di uno Stato, di una emissione finanziaria, di un‘azienda.

Basilea 2 fissa solo le linee guida, lasciando ampio spazio alle banche ed alle autorità centrali di controllo del credito per quel che concerne le metodologie ed i processi che porteranno alla definizione del rating.

Page 35: Il sistema di Basilea 2 opportunità e rischi per le piccole e medie imprese Enrico Camilleri Giovani Imprenditori Fenapro.

Gli orientamentiGli orientamenti

Il metodo di calcolo del rating effettuato internamente da un istituto di credito potrà differire anche significativamente da quello effettuato da un altro istituto.

In ogni caso, le aziende saranno valutate, con riferimento alla rischiosità, vale a dire alla probabilità di insolvenza, sulla base di una scala ordinale di merito ed attraverso l'utilizzo di metodologie e di processi organizzativi idonei.

Page 36: Il sistema di Basilea 2 opportunità e rischi per le piccole e medie imprese Enrico Camilleri Giovani Imprenditori Fenapro.

Quali valutazioni?Quali valutazioni?

Ma quali elementi di valutazione utilizzeranno in concreto le banche? Attualmente, è possibile identificare diverse classi di elementi:

1) Caratteristiche proprie dell'azienda

2) Caratteristiche ed andamento del settore in cui opera l'azienda

3) Andamento del rapporto "banca/azienda"

4) Andamento del rapporto "azienda/sistema bancario"

Page 37: Il sistema di Basilea 2 opportunità e rischi per le piccole e medie imprese Enrico Camilleri Giovani Imprenditori Fenapro.

Il sistema azienda attraverso il Il sistema azienda attraverso il bilanciobilancio

CassaCassa

ClientiClienti

MagazzinoMagazzino

Altre attivitàAltre attività

Immob. TecnicheImmob. Tecniche

Immob. Finan.Immob. Finan.

Immob. Immat.Immob. Immat.

Politiche di TesoreriaPolitiche di Tesoreria

Politiche CommercialiPolitiche Commerciali

Politiche delle scortePolitiche delle scorte

Politica InvestimentiPolitica Investimenti

Politiche di Politiche di integraz./diversificaz.integraz./diversificaz.

Politiche di Politiche di InnovazioneInnovazione

Page 38: Il sistema di Basilea 2 opportunità e rischi per le piccole e medie imprese Enrico Camilleri Giovani Imprenditori Fenapro.

Il sistema azienda attraverso il Il sistema azienda attraverso il bilanciobilancio

Banche a breveBanche a breveFornitoriFornitoriStatoStatoAltri debitiAltri debitiBanche a m/lBanche a m/lAltri deb. a m/lAltri deb. a m/l

Mezzi propriMezzi propri

Politiche di indebit.Politiche di indebit.Politiche Acquisti Politiche Acquisti Politiche tributariePolitiche tributarie

Politiche di Indebit.Politiche di Indebit.Politiche di Indebit. Politiche di Indebit.

Politiche di indebit. e di Politiche di indebit. e di dividendodividendo

Page 39: Il sistema di Basilea 2 opportunità e rischi per le piccole e medie imprese Enrico Camilleri Giovani Imprenditori Fenapro.

Alcune indicazioni sinteticheAlcune indicazioni sintetiche

Quota di mercato:rappresenta l’effetto Quota di mercato:rappresenta l’effetto esperienza e la capacità di apprendimento e esperienza e la capacità di apprendimento e consente leadership di costoconsente leadership di costoReddito operativo migliore dei concorrentiReddito operativo migliore dei concorrentiOneri finanziari più bassiOneri finanziari più bassiReddito netto elevatoReddito netto elevatoValore Aggiunto elevato: è la rappresentazione Valore Aggiunto elevato: è la rappresentazione dell’originalità del prodottodell’originalità del prodottoIndebitamento più bassoIndebitamento più basso

Relativamente al settore di appartenenza di una impresa e con particolare riferimento alla sua arena competitiva è possibile monitorare l’andamento di alcune “quantità” importanti

Page 40: Il sistema di Basilea 2 opportunità e rischi per le piccole e medie imprese Enrico Camilleri Giovani Imprenditori Fenapro.

SOLIDITA’

SVILUPPO LIQUIDITA’

REDDITIVITA’

I Pilastri della gestione aziendale

Page 41: Il sistema di Basilea 2 opportunità e rischi per le piccole e medie imprese Enrico Camilleri Giovani Imprenditori Fenapro.

Le relazioni sistemiche: una Le relazioni sistemiche: una rappresentazione per indicirappresentazione per indici

1.1. MEZZI PROPRI/ ATTIVO FISSO NETTO=1MEZZI PROPRI/ ATTIVO FISSO NETTO=1

2.2. ROI > 0 con INCREMENTO del CAPITALE CIRCOLANTE = 0ROI > 0 con INCREMENTO del CAPITALE CIRCOLANTE = 0

3.3. INCREMENTO CAP. INVESTITO = INCREMENTO CAP. INVESTITO = AUTOFINANZIAMENTO/MEZZI PROPRIAUTOFINANZIAMENTO/MEZZI PROPRI

4.4. INCREMENTO CAP. INVESTITO = INCREMENTO MEZZI DI INCREMENTO CAP. INVESTITO = INCREMENTO MEZZI DI TERZI+INCREMENTO MEZZI PROPRITERZI+INCREMENTO MEZZI PROPRI

5.5. MEZZI TERZI/MEZZI PROPRI=1 e ROI-I>0MEZZI TERZI/MEZZI PROPRI=1 e ROI-I>0

6.6. INCREMENTO CAP. INVESTITO = INCREMENTO FLUSSI DI INCREMENTO CAP. INVESTITO = INCREMENTO FLUSSI DI CASSACASSA

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Cosa devono fare le aziende?Cosa devono fare le aziende?

Le aziende hanno quindi molti elementi su cui lavorare per evitare di giungere impreparate all'appuntamento con Basilea 2 e con i relativi rating:

migliorare la propria struttura finanziaria e patrimoniale ed i propri flussi economici

migliorare la quantità, la qualità e la tempestività delle informazioni verso l'esterno

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LA STRUTTURA DELLA STRUTTURA DEL PROCESSO DI ANALISI CREDITIZIA SECONDO BASILEA II: PROCESSO DI ANALISI CREDITIZIA SECONDO BASILEA II:

L’UTILIZZO DEI RATING INTERNIL’UTILIZZO DEI RATING INTERNI

Analisi di bilancio storico e prospettico

Analisi competitiva: prospettive, posizionamento, fattori di criticità e di successo, etc.

Analisi cliente

Analisi operazione

Analisi garanzieL.G.D.

(Perdita in caso di insolvenza)

Analisi della relazione

Score andamentale: analisi Centrale Rischi, sconfinamenti, etc.

P.D.(Probabilità di insolvenza)

E.A.D.(Esposizione presunta al momento

dell’insolvenza)

Rating Integrato

SINTESI DEL RISCHIO E.L.

PERDITA ATTESA

EL = PD x LGD x EADEL = PD x LGD x EAD


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