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IL TIRO A VOLO 273

Date post: 29-Mar-2016
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Il Magazine della Federazione Italiana Tiro a Volo
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Da tredici a novanta: sembra una combinazione un po’ criptica e invece è la formula semplice che descrive una bella iniziativa della Società Tiro a Volo Cerreto d’Esi (nella foto) del presidente Ugo Pierpaoli. Tredici e novanta sono gli attuali limiti anagrafici di coloro che all’impianto marchigiano hanno iniziato a frequentare le pedane. Pierpaoli, infatti, già da alcuni anni ha messo cinque fuci-li di ottima qualità a disposizione di tutti coloro che, da assoluti principianti, siano intenzionati a sperimentare il tiro a volo. Il massimo dirigente della Società di Cerreto, per ovvi motivi di sicu-rezza, segue personalmente con estrema cura il test di ciascun debuttante e a ciascuno profonde le sue nozioni nonché la sua smisurata passione per il tiro di pedana: che è poi l’ingrediente fon-damentale per trasformare un “absolute begin-ner” in un appassionato. Qualcuno potrebbe dire: bella l’idea, ma il risultato? Ebbene, Ugo Pierpaoli snocciola volentieri i numeri di questa iniziativa. Sono infatti ormai stabilmente circa trentacinque

le nuove tessere “staccate” ogni anno alla Società di Cerreto da nuovi appassionati del tiro a volo. È chiaro, precisa Pierpaoli, che non tutti coloro che sparano a Cerreto il loro primo piattello si tra-sformano poi in abituali frequentatori delle pe-dane, ma accade che, se anche per alcuni di essi si verifica un distacco temporaneo dall’attività, ci sia comunque un “sotterraneo” contributo, ma-gari attraverso il prezioso passaparola che pro-duce sempre nuovi arrivi. Come anticipato, tra tutti coloro che hanno debuttato sulle pedane di Cerreto, il più giovane aveva appena tredici anni di età e il più maturo ne aveva novanta. In que-sto modo l’iniziativa di Ugo Pierpaoli dimostra un assunto già ampiamente acquisito: che il tiro a volo sia sport senza limiti di età. Ma è altrettanto certo che quella iniziativa dovrebbe essere pron-tamente imitata da altri sodalizi italiani, a tutto beneficio di un forte incremento di frequentatori delle pedane.

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Numero 2739 apr i le 2014

DirettoreLuciano Rossi

Direttore ResponsabileLuigi Agnelli

Direzione e RedazioneFederazione Italiana Tiro a VoloViale Tiziano 7400196 RomaTel. 06 45235200Fax 06 [email protected]

CoordinatoreRedazionaleMassimiliano [email protected] : @ILTIROAVOLO

Grafica& MultimediaAndrea Tei

Tutti i diritti riservatiVietata la riproduzione anche parziale se non autorizzata.

Aut. del Tribunale di Roma n.111 del 17 marzo 1994

Munizioni Baschieri & PellagriBornaghiCleverChedditeFiocchi MunizioniNobel Sport ItaliaRC Eximport

ArmiPietro BerettaPerazzi Armi

Macchine lanciapiattelliFab

ElicheRodenghiTiro a Volo Lazio

AbbigliamentoBeretta

PiattelliEurotargetMattarell i

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pag 4 GIANLUCAANZUINIVOLA ALTOA CIELIAPERTI

pag 6 UNORIZZONTENUOVO PERLE GIUBBEROSSE

pag 7 QUILOMBARDIA

pag 8 ITALIAN SHOOTINGACADEMY:UNCENACOLODI CULTURATIRAVOLISTICA

DA TREDICI A NOVANTA

In copertinaAutentico debutto stagionale (dopo l’antipasto invernale) a Cieli Aperti per il Tiro combinato: nella foto il selezionatore azzurro Paolo Pozzati posa con i medagliati dell’Eccellenza Gianluca Anzuini, Simone Grazi e Flavio Formis.

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Un volo ad alta quota: è quello che ha compiuto Gianluca Anzuini al primo Gran premio di Tiro combinato sulle pedane di Cieli Aperti che per l’occasione ha inaugurato l’area dell’impianto de-nominata suggestivamente: isola del tiro. Anzuini, quarantunenne tiratore di Eccellenza che in passato ha vestito più volte la maglia azzurra in occasione di importanti confronti internazionali, ha letteral-mente dominato la gara di Cologno al Serio col-lezionando ottimi punteggi in tutti i segmenti del primo Gran premio stagionale. Gli 88 punti su 100 totalizzati nella prova di Fossa Universale costituiva già un’ipoteca solida, ma non attribuiva immediata-mente il primato provvisorio ad Anzuini che nella sua categoria doveva momentaneamente fare i conti con il pregiato 92 di Flavio Formis e con un altro 88: quello di Massimo Peirano. Nella seconda prova, quella dello Sporting, Anzuini ha iniziato davvero a porre solide fondamenta per il successo finale: i 96 punti su 100 totalizzati nel secondo segmento tira-volistico della gara hanno infatti dato ali alla prova del tiratore di Anzio, sebbene ancora non si potesse parlare di supremazia definitivamente delineata. Un percorso identico lo aveva infatti fino a quel mo-mento intrapreso anche Massimo Peirano, mentre aveva perso un po’ terreno Flavio Formis: autore di 88 punti nello Sporting dopo il bel 92, appunto, dell’Universale. Non avevano esordito benissimo Si-mone Grazi e il coach della nazionale Paolo Pozzati, autori di 80 punti nella serie di Fossa Universale, ma avevano giocato molto bene le loro carte nel round dello Sporting assicurandosi un en-plein di 100 punti che permetteva loro di affrontare i quat-tro round del tiro di campagna con la possibilità di

ribaltare le sorti della gara bergamasca. Certamente consapevole del fatto che la partita si sarebbe risol-ta proprio a suo favore soltanto se avesse conser-vato una media complessivamente alta nei quattro round del tiro alle sagome, Gianluca Anzuini riusciva ad essere obbiettivamente impeccabile nei quattro segmenti agonistici del tiro di campagna. Un 50, un 49, un 48 e un 47 gli attribuivano complessivamente 378 punti e la vittoria piena perché il suo punteggio totale si rivelava appunto assolutamente irraggiun-gibile per tutti gli altri contendenti in gara a Cieli Aperti. Simone Grazi era senz’altro il più brillante degli inseguitori della “lepre” Anzuini: il ritardo ac-cumulato nella Fossa Universale però continuava a pesare sul responso della gara del tiratore ligure che nei quattro segmenti del tiro di campagna to-talizzava un 50, un 48, un 40 e un 47 e si ritrovava ottimo secondo classificato degli Eccellenza a quota 365 davanti al 363 di Flavio Formis (49 – 43 – 49 – 42 nei round del tiro alla sagoma). In Prima ca-tegoria si imponeva Alberto Castoldi, autore di un solido 80 + 96 nei due segmenti agonistici del tiro a volo e, nel tiro di campagna, di una sequenza di pregio appena macchiata da uno scivolone all’ultimo round (50 – 46 – 47 – 35). Con 354/400 Castoldi ha preceduto Riccardo Pizzini (347) e Riccardo Ba-sili (339). In Seconda categoria brillava la stella di Moreno Stefanini che si assicurava il successo con 338/400 facendo leva sul bel 96/100 della prova di Sporting e su di un paio di risultati di alto pregio nel tiro di campagna. In Terza categoria vinceva Luca Tenca con 326/400, mentre Patrizia Nicol e Claudio Rocchini sono stati i leader delle graduatorie delle Ladies e dei Master. Il Gran premio di Cieli Aperti

GIANLUCA ANZUINIVOLA ALTO A CIELI APERTICon una gara omogenea di alto livello lo specialista di Anzio vince tra gli Eccellenza al primo Gran premio stagionale di Tiro combinato all’impianto di Cologno al Serio

TIRO COMBINATO

Il podio degli Eccellenza al Gran Premio di Cieli Aperti: Gianluca Anzuini ha svettato davanti a Simone Grazi e Flavio Formis

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Alberto Castoldi ha vinto tra i Prima categoria davanti a Riccardo Pizzini e Riccardo Basili

Un gruppo di ragazze e ragazzi che hanno partecipato al primo appuntamento del circuito Youth Games 2014

Luca Tenca si è imposto in Terza categoria regolando Renato Lamera e Francesco Genovese

Nella gara delle Ladies Patrizia Nicol ha preceduto Alessia Basili

Si è svolta al Giorgio Rosatti di Ponso la prima tappa dello Youth Games 2014. Che spettacolo, ragazzi! Cinquan-tacinque iscritti dei settori giovanili del Veneto, dell’Emilia-Romagna, della Toscana e della Lombardia, sono stati accolti da una che di piattelli se ne intende davvero: Jessica Rossi. Possiamo immaginare che emozione per i ragazzi. L’innovativa formula del ranking e il meccanismo ideato da Marco Micheli, Sergio Suffredini, Walter Miotto, Silvio Grande e dalla padrona di casa Elena Sperandio è piaciuta ai ragazzi, ma ancor di più ai genitori. Giornata stupenda, domenica 6 aprile a Ponso: temperatura mite da inizio primavera, tanta gioventù e tanti accompagnatori. Si inizia la gara alle ore 10 seguendo l’ordine di tiro e questi ragazzini danno subito l’impressione di fare sul serio, ma i botti veri si sentono quando scende in pedana Gaia Ragazzini: 13 anni e pochi giorni. Lei che è esordiente ma, in virtù del regolamento, fa classifica con delle Juniores e delle Allieve, si misura con ragazze ben più preparate senza nessun timore reverenziale e inanella piattelli rotti come fosse una leonessa. Primo giro: 23 su 25. Secondo giro: ancora un 23 su 25 e posizione numero uno nel ranking con 210 punti. Seconda: Rachele Amighetti con 152 punti, terza: Matilde Moretti con 140. Che spettacolo, Gaia! E quante lacrimucce: perfino il papà Fabio si è commosso. Per i ragazzi: primo con 160 punti e numero uno nel ranking è Nicolò Fabbri, secondo è Leonardo Benassi sempre con 160 punti e numero due nel ranking, terzo è Mattia Boccuti con 123,5 punti. Ma quello che è bello è che tutti i ragazzi si sono fermati alle premiazioni per ricevere il numero relativo alla loro posizione. Grande gioia e grande soddisfazione per gli organizzatori tutti e un grazie alla Società di Ponso per l’ospitalità. Prossima tappa a Conselice. E chi ha vissuto questa giornata, sicuramente non vede l’ora che arrivi il secondo round!

YOUTH GAMES 2014: DEBUTTO A PONSO

è stato un test importante anche per Paolo Pozzati, selezionatore della nazionale azzurra della discipli-na, nonché valente agonista. Il coach piemontese si è detto complessivamente soddisfatto del responso della gara bergamasca, anche se non ha nascosto la sua delusione per la partecipazione sensibilmente ridotta rispetto alle previsioni. Convinto che la spe-cialità del Tiro combinato possa presto incontrare il gradimento di molti specialisti delle discipline ti-ravolistiche per effetto della sua suggestiva configu-razione tecnico-agonistica, il coach Pozzati, che ha espresso la sua gratitudine a Renato Lamera e al suo team di collaboratori per il grande impegno profuso in occasione di questo Gran premio di esordio sot-to le insegne Fitav, si è detto certo di un autentico e spumeggiante decollo del Tiro combinato in termini di partecipazione fino dal prossimo test agonistico.

Di Demetrio Pillon

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UN ORIZZONTENUOVO PER LEGIUBBE ROSSEL’avvento delle discipline dello Sporting e del Tiro combinato ha richiesto un ampliamento delle competenze e dell’attività della Commissione nazionale arbitri: il parere del massimo dirigente dell’organismo Giacomo Piazza

SETTORE ARBITRALE

La Commissione nazionale arbitri che si è riunita lo scorso 25 marzo ha affrontato una serie di temi di vi-tale importanza per la gestione dell’attività tiravolisti-ca sia del comparto olimpico che di quello amatoriale. A dirigere i lavori è stato il Presidente dell’organismo, Giacomo Piazza, che ha inaugurato la riunione indi-cando per sommi capi le direttrici lungo le quali dovrà svolgersi il lavoro della Can nei prossimi mesi. “Ho segnalato ai miei collaboratori della Commissione, ha sottolineato il dirigente di Salemi, alcune problemati-che a cui nell’immediato dovremo dedicare particolare attenzione. Innanzitutto intendo rivalutare il rapporto tra la Can e i Car attraverso un continuo scambio di indicazioni a proposito delle problematiche dei rego-lamenti, ma l’aspetto che avverto come urgentissimo è quello relativo ai formatori. Una decina d’anni fa ab-biamo creato la figura del formatore e abbiamo dotato ogni regione di due elementi con quelle prerogative e con quella qualifica. I formatori avevano il compito di infondere qualità al settore arbitrale formando, nel vero senso della parola, i quadri dei Direttori di tiro

Giacomo Piazza, Presidente della Commissione nazionale arbitri

regionali e provinciali. Obbiettivamente credo che quella spinta propulsiva che un decennio fa abbiamo impresso al settore a livello locale con la creazione di queste figure sia oggi fortemente smorzata. Si ri-chiede dunque un colpo d’ala che restituisca smalto e nuove energie ad un meccanismo non certo superato nelle sue caratteristiche generali, ma attualmente non più in grado di funzionare nel modo corretto. Natu-ralmente non posso astenermi dal constatare che, a questo proposito, la situazione non è omogenea in tutto il territorio nazionale. Ci sono differenze anche vistose da regione a regione ed è dunque necessario bilanciare la qualità di questo meccanismo, uniforman-dolo ai modelli più alti ed efficienti.” Anche dal punto di vista dell’attività arbitrale la Fitav sta affrontando una fase di grandi trasformazioni dettate dall’arrivo di nuove discipline all’interno del proprio panorama agonistico. Come intende muoversi in questo senso nei prossimi mesi la Can del Presidente Giacomo Piazza? “È mia convinzione, risponde il massimo diri-gente della Commissione, che occorra appunto innan-zitutto nuovo entusiasmo per le figure dei formatori. Occorre rivedere il piano di formazione, ma anche il modus operandi dei corsi per i passaggi da Diret-tore di tiro provinciale a regionale e da regionale a nazionale. Dobbiamo inoltre considerare che, come ho segnalato in maniera sistematica nelle più recenti riunioni della Commissione, la nostra sfera di attività impone oggi un aggiornamento costante e nei nostri operatori richiede una grande elasticità in conside-razione dei continui cambiamenti a cui sono andati recentemente incontro i regolamenti. Quanto alle discipline del comparto non olimpico, che fanno se-gnare una continua espansione numerica e perseguo-no dunque un ruolo di sempre maggiore importanza anche all’interno della sfera arbitrale, ho proposto al Consiglio Federale l’inserimento di un nome nuovo nella Commissione nazionale arbitri: una figura dalle solide competenze nell’ambito del Compak e dello Sporting che vada a rappresentare un punto di riferi-mento per tutte le Giubbe rosse di quelle discipline e possa agevolare la formazione di un nuovo gruppo di specialisti del Settore arbitrale. Si tratta di Franco Favetta, che inizia proprio in questi giorni la sua col-laborazione con la Can nel ruolo di referente esterno con un contributo inestimabile di esperienza che gio-verà fortemente a tutto il comparto”.

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NEL DOUBLE TRAPVINCE CIELI APERTI

Al confronto regionale lombardo della più giovane disciplina olimpica i bergamaschi svettano nella gara a squadre: titoli individuali per Claudio Franzoni, Giancarlo Biella, Aldo Enrico, Dario Verga, Mario Barbieri e Andrea Vezzoli

QUI LOMBARDIA

Tempo di scudetti lombardi per gli specialisti del Dou-ble Trap che domenica 6 aprile, sulle pedane mantova-ne della Società San Fruttuoso di Castel Goffredo, si sono misurati nella prova unica sulle distanza di 3 serie da 15 doppietti ciascuna con la formula “random”. A salire sui gradini più alti del podio sono stati l’Eccel-lenza Claudio Franzoni, il Seconda categoria Giancarlo Biella e il Terza categoria Aldo Enrico. Tra le categorie, a potersi fregiare del titolo regionale sono invece il vete-rano Dario Verga e il Master Mario Barbieri, mentre a brillare nel comparto del Settore Giovanile è stato An-drea Vezzoli. Per quanto concerne la lotta tra le Socie-tà, a cucirsi sul petto lo scudetto lombardo sono stati i portacolori della formazione schierata dal Tav Cieli Aperti con Claudio Franzoni, Almerino Carraretto e Riccardo De Gasperi. Particolarmente accesa si è di-mostrata la corsa al titolo regionale dei Terza categoria con i tempi supplementari dopo che sia il portacolori del Tav varesino Belvedere di Uboldo Aldo Enrico che l’esponente del San Fruttuoso Nicola Faccini si sono trovati a dover dividere a pari merito la prima piazza dopo i tempi regolamentari con il punteggio di 53/90. Spareggio comunque brevissimo, visto che Aldo Enrico ha fin dal primo lancio confermato la sua leadership. Al terzo posto, a un piattello di differenza dai due, l’alfie-

re del Tav Rondinelle Azzurre Stefano Soldi. Sfida tra azzurri della specialità al vertice degli Eccellenza dove il bresciano accasato ai Cieli Aperti Claudio Franzoni, dopo il titolo invernale, si è imposto, con lo score di 78/90, sul portacolori dell’Aeronautica Militare Simo-ne Doi che ha chiuso la sua performance a tre piattelli da Franzoni. Rondinelle Azzurre sul gradino più alto dei Seconda categoria grazie al titolo conquistato da Giancarlo Biella (59/90) che ha regolato l’onnipresen-te e serio protagonista in tutte le gare Diego Megale che veste i colori del Tav Belvedere di Uboldo. Mentre registriamo la vittoria in solitaria di Dario Varga (Tav Belvedere) tra i Veterani e la sfida a due contendenti vinta da Mario Barbieri (San Fruttuoso) tra i Master, riecco appropriarsi del suo ruolo di prim’attore del Settore Giovanile l’azzurrino, già campione italiano della categoria Andrea Vezzoli (San Fruttuoso) che si è imposto da par suo con 70/90 nei confronti del com-pagno di casacca Pietro Martinelli che si è guadagnato l’argento con il punteggio di 62/90. Chiudiamo con le Società: la sfida ha visto brillare il Tav Cieli Aperti con 200/270 contro il 190 della seconda formazione del San Fruttuoso (Vezzoli, Barbieri, Monteverdi) e il 153 fatto segnare dalle Rondinelle Azzurre con in pedana Soldi, Ceresera e Tozzi.

Il podio delle Società al Campionato regionale di Double Trap della Lombardia

Di Giorgio Steccanella

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ITALIAN SHOOTING ACADEMY: UN CENACOLO DICULTURA TIRAVOLISTICAAdriano Avveduto illustra gli orizzonti dell’istituzione che si propone di promuovere la conoscenza approfondita delle discipline tiravolistiche del comparto olimpico e di quello amatoriale

EVENTI

Isa è l’acronimo che descrive l’Italian shooting academy: un vero e proprio cenacolo di cultura tiravolistica che mira a promuovere appunto la conoscenza approfondita del nostro sport e a valorizzare il patrimonio culturale delle discipline di pedana. Al timone di questa iniziativa siede Adriano Avveduto: già golden boy della nazionale under 20 di Trap nei primi anni Novanta, poi, nel de-cennio successivo, fuoriclasse eclettico con trascorsi agonistici di alto profilo nella Fossa Universale e oggi appunto Presidente del Comitato di gestione dell’Isa e Direttore della stessa. “L’Italian shooting academy, dichiara il dirigente siciliano, si pone come obbiettivo prioritario quello di offrire corsi di preparazione di li-vello superiore per i futuri tecnici delle discipline ti-ravolistiche. Ma se fino ad ora le strutture di questo genere privilegiavano praticamente in maniera esclusiva le discipline del comparto olimpico, l’Isa guarda invece con grande attenzione anche alle specialità non olim-piche. Nello scorso novembre abbiamo organizzato ad esempio un corso dedicato alla Fossa Universale, allo Sporting e al Compak con il contributo di esperti di pri-mo ordine, tra i quali i Direttori Tecnici delle nazionali di quelle discipline: Sandro Polsinelli e Veniero Spada. In

quell’occasione sono stati trentacinque i partecipanti, e tra loro ci sono stati anche nomi celebri come quelli di Marco Battisti e Michael Spada, e ventiquattro sono stati invece coloro che hanno partecipato al corso più recente: quello dello scorso mese di febbraio, tutto de-dicato al Tiro combinato.” Che l’Isa sia un laboratorio importantissimo anche sotto il profilo della progettua-lità didattica, lo prova il profilo di questi seminari che l’istituzione diretta da Adriano Avveduto sta offrendo sia a coloro che sono già addetti ai lavori della materia tiravolistica che agli appassionati che vogliono consoli-dare le proprie cognizioni. Avviene dunque che l’Italian shooting academy non sia soltanto un’istituzione che trasmette nozioni già esistenti, ma voglia gradualmente rappresentare anche un organismo che studia il tiro a volo e lo progetta. “È più che certo, precisa Avvedu-to, che l’Isa rappresenta un banco di sperimentazione per la Fitav. Mi piace citare un esempio paradigmatico di questa situazione. Il professor Fabio Partigiani, che collabora stabilmente con noi per quanto riguarda le nozioni di preparazione fisico-atletica, proprio in occa-sione dei seminari degli ultimi mesi ha rivolto il proprio lavoro anche alle discipline non olimpiche. Questo ha

Adriano Avveduto (al centro) in una foto di repertorio in cui il dirigente siciliano è ritratto con il Presidente federale Luciano Rossi, con il Delegato regionale Fitav della Sicilia Giuseppe Di Giorgi e con il padre Saro, membro dell’Esecutivo della Fitav

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È stata la Società Alto Reno di Vergato ad ospitare il primo campionato regionale in prova unica dell’Emilia-Romagna di Sporting. Quaranta tiratori delle varie cate-gorie si sono misurati per conquistare i titoli e poco ha potuto il tempo birichino di inizio aprile che, con i forti acquazzoni della giornata di venerdì, ha provato a mette-re in discussione il successo della manifestazione. Ma le rassicurazioni del presidente del sodalizio Marco Ventu-rini sono state chiare: i percorsisti non si spaventano per così poco! E così è stato, il tempo è migliorato e tutto è andato per il meglio. Luca Romagnoli si è laureato cam-pione regionale di Eccellenza con 59/75, Alessandro Del Vecchio ha vinto in Prima categoria con un ottimo 69/75, Marco Succi (69) e Mauro Grandoni (62) si sono assi-curati rispettivamente gli scudetti di Seconda e di Terza. Pietro Piccari Ricci (66) ha vinto nel Settore giovanile e Ivano Bettini (57) l’ha spuntata tra i Veterani. Avvincente anche la sfida fra società che è stata vinta dal sodalizio Romagna Sporting di Misano (261/300) davanti a Com-pak Club Consultarmi e Alto Reno.

SPORTING TARGATO EMILIA ROMAGNADi Demetrio Pillon

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permesso al Preparatore atletico delle nostre naziona-li di elaborare nuove tipologie di allenamento, dettate da esigenze completamente diverse: in primo luogo, ad esempio, il diverso numero di piattelli che l’atleta della Fossa Universale o dello Sporting affronta rispetto agli specialisti delle discipline olimpiche. Nel Compak e nel-lo Sporting è emerso poi chiaramente che il tiratore è sottoposto a sollecitazioni completamente diverse, nel-la durata e nell’intensità, rispetto di nuovo al Trap o allo Skeet e questo ha di nuovo indotto il professor Parti-giani a proporre modalità di allenamento assolutamente innovative.” Dallo scorso gennaio anche il Tiro combi-nato è entrato a far parte stabilmente delle discipline in quota Fitav: come si è mossa, dunque, l’Isa su questo versante fino dal primo seminario dedicato a questa specialità? Giriamo ovviamente il quesito di nuovo al Direttore dell’istituzione. “Per quanto riguarda il Tiro combinato, risponde Adriano Avveduto, abbiamo scelto di partire realmente dall’ABC della metodologia didat-tica. Abbiamo svolto un accurato lavoro congiunto con

il Direttore tecnico della nazionale Paolo Pozzati, ma abbiamo fatto svolgere numerose lezioni anche ad un autorevole esperto balistico della ditta Cheddite: Luigi Orlandi, e nel corso del seminario di febbraio sono in-tervenuti anche alcuni tecnici di Beretta con modelli di carabina dedicati proprio al Tiro combinato. Nonostante l’assoluta novità della materia per molti dei nostri allie-vi, siamo riusciti a trasmettere le nozioni fondamentali grazie a quel principio di grande professionalità che è contenuto nel nostro programma di lavoro. Nei prossi-mi mesi peraltro ci attendono ancora scadenze impor-tanti: nel mese di ottobre sarà organizzato un seminario dedicato alle discipline olimpiche e successivamente, a breve distanza, sarà ancora la volta delle specialità del comparto amatoriale. Questo percorso formativo e di-dattico che stiamo compiendo nell’alveo delle discipline non olimpiche è oltretutto qualcosa di assolutamente nuovo e inedito a livello mondiale e rappresenta anco-ra una volta il segno tangibile della grande lungimiranza della nostra Federazione.”

Pietro Piccari Ricci ha vinto il titolo regionale di Spoting dell’Emilia-Romagna nel Settore giovanile

Il podio della sfida a squadre al Campionato

regionale di Sporting

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