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imprenditori si diventa! - Brescia

Date post: 25-Oct-2021
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sviluppo del progetto d’impresa: il business plan imprenditori si diventa! manuale pratico all’avvio d’impresa
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Page 1: imprenditori si diventa! - Brescia

sviluppo del progetto d’impresa: il business plan

imprenditori si diventa! manuale pratico all’avvio d’impresa

Page 2: imprenditori si diventa! - Brescia

Responsabile ProgettoLuciano Calaresu

Coordinamento Carlo Liscidini

RedazioneGiulia Porino

Realizzazione grafica Francesca Pavese

Creatività, entusiasmo e fantasia sono doti fondamentali

in qualunque iniziativa imprenditoriale.

Ma, quando si avvia un’impresa, il rischio è sempre in agguato.

Lo strumento fondamentale per non andare allo sbaraglio

è il business plan, un documento di programmazione

indispensabile per determinare obiettivi, strategie

ed evidenziare gli eventuali pericoli.

Al termine di questo processo di analisi e ricerca,

l’imprenditore sarà in grado di partire con un ragionevole

grado di certezza sulla potenzialità dell’idea

e sulla realizzabilità del progetto.

La redazione del presente volume è stata realizzata da PerMicro

in collaborazione con l’Assessorato alle Politiche Giovanili

e Associazionismo del Comune di Brescia, a sostegno e approfondimento

degli incontri realizzati nell’ambito del progetto

“Microcredito per Brescia: strumento di sviluppo locale”.

L’iniziativa favorisce le opportunità professionali e l’auto impiego

dei giovani cittadini residenti sul territorio bresciano in possesso

di capacità imprenditoriali attraverso servizi di formazione,

consulenza e accesso al microcredito.

Con le pubblicazioni realizzate grazie alla collaborazione di PerMicro,

che sintetizzano le modalità di accesso al credito e del fare impresa,

l’Assessorato colma un vuoto nell’informazione a sostegno dell’autonomia

dei giovani, in particolare di coloro che intendono sperimentare percorsi di

autoimprenditorialità.

Ciò in un momento dove a livello globale stiamo conoscendo una crisi

economica e finanziaria senza precedenti, che stupisce per persistenza e

refrattarietà a tutte le misure di contrasto.

Questa crisi, inoltre, nel nostro Paese ha purtroppo aggravato ulteriormente

le difficoltà dei giovani, che già faticavano per trovare spazio nel mondo

degli adulti. In particolare, ha aumentato com’era prevedibile il numero di

disoccupati ed ha portato ad emersione un fenomeno preoccupante ed in

crescita, quello cioè dei giovani in stallo, sempre più sfiduciati ed in sospeso,

né impegnati nello studio, né alla ricerca di lavoro.

Invertire questa tendenza è un compito difficile, a cui le istituzioni però non

possono derogare. Per meglio realizzare ciò è necessario, credo, dare prio-

ritariamente fiducia ai nostri giovani, anche con segni tangibili. Quindi agire

su vari fronti, ripensando innanzitutto i servizi di accoglienza e informazione,

e con essi quindi i prodotti e gli strumenti, anche di natura finanziaria, che

permettono ai giovani di vedere realizzate le proprie idee.

presentazionedell’assessorealle politiche giovanilie associazionismo

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05

pag

indi

ce

pagCosa è il business plan?06

pagCome fare un business plan?12

pagGli elementi costitutivi del business plan

13

pagPerché fare un business plan?08

pagModello di business plan32

L’Assessorato su questo fronte è attivo: oltre ai prodotti informativi, come

questi che presentiamo, proponiamo consulenze mirate presso l’Informa-

giovani di via San Faustino; qui i giovani possono essere informati anche dei

percorsi di formazione attivati e delle opportunità di finanziamento, così da

scoprire che la strada del fare impresa può essere un’opzione “normale” e

non eccezionale di un percorso di vita e di lavoro, che ha ricadute positive

anche per la comunità intera.

L’Assessore alle Politiche Giovanili e Associazionismo

Dr. Diego Ambrosi

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cosa è il business plan? Il business plan1 è un progetto dettagliato, che prende in esame tutte le

aree di attività di un’impresa. è una sorta di carta d’identità dell’azienda,

attraverso la quale si mettono per iscritto tutte le componenti di un piano

imprenditoriale: dall’analisi di mercato al progetto finanziario, dal marketing

alla gestione dei fornitori.

Più è approfondito, più agevola i rapporti dei neo-imprenditori con gli istituti

di credito, potenziali nuovi soci, altri finanziatori. Ciò detto, le sue funzioni

vanno oltre a quella di semplice biglietto da visita da presentare per ottenere

finanziamenti pubblici o privati.

Preparare il business plan richiede tempo e dedizione. Non si tratta di una

semplice descrizione dell’attività che si intende avviare, né di un prome-

moria sulle principali spese da sostenere e sui fornitori da contattare, ma

di un’analisi che getta le fondamenta della nuova impresa e le garantisce

maggiori probabilità di sopravvivenza.

06pag 07

pag

infatti un business plan ben fatto serve per capire i problemi che si dovranno affrontare e gli strumenti a disposizione per farlo

1 Il termine “business plan” è stato introdotto in Italia nel 1992, a seguito della approvazione della Legge n. 488/92 sulle “agevolazioni di carattere finanziario”; la disposizione richiede, per l’appunto, la predisposizione del “business plan” affinché quest’ultimo possa illustrare gli effetti che l’impresa richiedente intende perseguire una volta ottenuto il finanziamento medesimo.

Il business plan coinvolge sia le nuove imprese che le imprese già esistenti,

come sintetizzato dal seguente schema:

In altre parole, in tutti quei momenti di vita aziendale dove è necessario

“prendere decisioni” non ordinarie, l’uso del business plan consente di

evidenziare e sistematizzare gli effetti complessivi delle alternative possibili.

nuove impresestart up

avvionuova impresa

impresegià esistenti

sviluppo attività

diversificazione attività

ristrutturazione attività

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perché fare un business plan?Gli scettici ritengono che la pianificazione scritta sia una perdita di tempo,

ma gli esperti dimostrano che è meglio investire uno o più mesi nell’analisi

di un piano di fattibilità, piuttosto che chiudere l’azienda poco dopo averla

avviata.

L’entusiasmo iniziale per la nuova idea spesso induce l’aspirante impren-

ditore a minimizzare i dati non favorevoli al progetto o addirittura a non

considerarli. Le ricerche pratiche per compilare il business plan possono

evidenziare dati prima sconosciuti all’imprenditore, con i quali dovrà con-

frontarsi se non vuole rischiare di fallire. In termini poi di comunicazione,

il progetto di impresa è la carta di identità dell’imprenditore. Parla di lui,

della sua serietà e del suo impegno. è uno strumento importante per farsi

conoscere prima ed eventualmente finanziare poi.

Inoltre, il business plan non è utile soltanto in fase di avvio, ma ha un grande

rilievo come strumento di gestione, perché consente di non perdere mai di

vista gli obiettivi dell’azienda e di controllarne l’andamento.

08pag 09

pag

elaborare un piano scritto della propria idea d’impresa, oltre al tempo e a una piena dedizione, richiede uno sforzo intellettuale superiore alla semplice immaginazione

i destinatari finali del business plan sono:l’aspirante imprenditore, che vuole capire quante probabilità

di successo ha la sua idea imprenditoriale.

Prima di scrivere il business plan, l’imprenditore è animato da entusiasmo

ed ottimismo, ma non è sicuro che la sua idea sia realizzabile, cioè che

diventi un’impresa che sopravvive, si sviluppa e gli dà da vivere. Il business

plan gli fornisce maggiori informazioni per risolvere questo dubbio;

gli investitori esterni, che devono decidere se finanziare la

realizzazione dell’idea imprenditoriale. Essi verificheranno che gli autori del

business plan abbiano una solida padronanza della dinamica dell’impresa

e del settore industriale in cui intendono operare e soprattutto che abbiano

la capacità di assicurare un buon profitto sui fondi da investire – o da

finanziare – compatibilmente con il livello di rischio che l’investitore ritiene

accettabile;

l’imprenditore stesso e i suoi collaboratori,

dopo che l’impresa è stata avviata, che ne possono trarre una guida utile

per la gestione dell’impresa. A questo scopo il business plan deve indicare una

serie di “milestones” (pietre miliari), ossia di obiettivi parziali da raggiungere.

Per assolvere a questa funzione di guida, è necessario che il business plan

venga periodicamente rivisto e aggiornato.

a

b

c

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gli obiettivi del business plan sono:fornire informazioni fondamentali per l’avvio dell’attività, (quali e quante

risorse economiche, finanziarie ed umane sono necessarie, le caratteristiche

del prodotto e del mercato, ecc.);

consentire all’imprenditore una visione d’insieme dei fattori che caratterizzano

l’azienda, fornendo una base sulla quale pianificare strategie ed azioni;

illustrare la formula imprenditoriale (sistema di prodotto, mercato, struttura

organizzativa) e non solo la descrizione del prodotto/servizio offerto;

sottolineare l’originalità dell’idea imprenditoriale;

verificare l’interesse della potenziale clientela;

essere un utile indicatore degli obiettivi che si intendono raggiungere e delle

modalità per perseguirli;

verificare la coerenza tra le singole azioni indicate, in particolare tra descrizione

dell’attività e conseguenti costi di investimento e di gestione;

10pag 11

pag

i

iiiiiiv

vivii

v

definire la forma giuridica in rapporto alle caratteristiche dell’impresa

descritte;

consentire previsioni attendibili, simulando le varie ipotesi di sviluppo

dell’attività dell’impresa;

servire come “biglietto da visita” per presentare l’impresa all’esterno

(potenziali soci, finanziatori, banche, clienti e fornitori).

viiiiXX

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12pag 13

pag

come fare un business plan?Nella redazione del business plan, l’aspirante imprenditore deve scrivere

in modo sintetico, ma non troppo stringato. Deve utilizzare un linguaggio

tecnico, ma non specialistico. Deve fornire dettagli, ma non dati superflui.

Il buon senso è il metro che deve aiutare il neo-imprenditore a preparare

il progetto, tenendo presente che lo stesso può avere diversi destinatari e

necessitare perciò di modalità di presentazione differenziate.

gli obiettivi (che hanno una funzione motivante per sé e per gli altri);

la ricerca di mercato e il relativo piano di marketing (che dimostra l’esistenza di spazi operativi e i sistemi per conquistarli);

le risorse finanziarie (il rapporto fra risorse finanziarie e investimenti);

il conto economico (che illustra costi e ricavi).

Da questi, un lettore esperto può giungere a una prima valutazione

dell’idea imprenditoriale.

i fattori da enfatizzare, in ogni caso, sono:

gli elementicostitutivi del business plan Nella copertina del progetto, l’imprenditore deve scrivere nome, indirizzo e

telefono della sede dell’attività, oltre ai propri dati personali.

curricula dei soci;

documentazione fotografica;

brevetti (se esistenti);

articoli inerenti ricerche di mercato;

eventuali lettere d’intenti con eventuali clienti;

eventuali accordi e/o reti tra imprese.

La presentazione del business plan è certamente libera, non vincolata né da

norme né da rigidi schemi della prassi, ma dovrebbe comunque contenere

tutte le sezioni descritte nelle pagine che seguono.

può essere utile allegare al business plan la seguente documentazione:

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14pag 15

pag

il progetto d’impresa descrizione del progettoLa finalità di questa sezione è di portare l’aspirante imprenditore a sinte-

tizzare le informazioni alla base del proprio progetto, da cui sviluppare i

seguenti aspetti:

la missione• definizione della missione aziendale (la funzione e il ruolo dell’impresa

nel mercato di riferimento);

l’idea imprenditoriale• nascita dell’idea imprenditoriale;

• stato di avanzamento del progetto;

• motivazioni all’imprenditorialità;

• caratteri distintivi ed eventuali elementi di innovazione;

la formula imprenditoriale• sistema di prodotto/servizio offerto;

• target dei clienti di riferimento;

• struttura organizzativa (risorse, organizzazione dell’attività, forma di

gestione, ecc.);

i promotori dell’idea d’impresa• caratteristiche professionali dei promotori;

• precedenti esperienze imprenditoriali o competenze specifiche.

la struttura dell’impresa la forma giuridica della societàUna delle prime scelte che deve fare chi inizia un lavoro in proprio è quella

della forma giuridica che dovrà assumere la gestione.

Se si sceglie quest’ultima soluzione, occorre inoltre decidere il tipo di

società da costituire: società di capitale o società di persone (Snc, Sas,

società semplice, ecc.).

si tratta di stabilire, in pratica, se lavorare individualmente o associarsi con altre persone, costituendo una società

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16pag 17

pag

la compagine sociale e l’organicoLa finalità di questa sezione del BP è di esporre le caratteristiche del singolo

socio (pertanto è necessario produrre tante schede quanti sono i compo-

nenti della società), facendo emergere:

conoscenze ed esperienze nel settore(come dipendente, come lavoratore autonomo, esperienza extra lavorativa,

ecc.);

competenze, professionalità e tratti caratteriali significativi (natura

intraprendente, spirito imprenditoriale, capacità organizzative, di relazione,

di vendita);

motivazioni alla base della scelta imprenditoriale e aspet-

tative che lo hanno orientato verso questa decisione (desiderio di lavoro

indipendente, ricerca stabile di occupazione, ecc.);

motivazioni della scelta del settore (esperienza, passione,

hobby, studio, contatti, opportunità, ecc.).

In presenza di collaboratori o lavoratori dipendenti, è necessario esplicitare

il sistema di coordinamento e di gestione delle risorse umane.

è importante che l’aspirante imprenditore abbia le idee chiare sulla forma

giuridica che si intende assumere poiché le scelte effettuate all’inizio

possono rivelarsi, in un secondo momento, inadeguate se non addirittura

antieconomiche. Solitamente infatti, le imprese start-up nascono nella

forma giuridica di ditte individuali o società a responsabilità limitata, ma nel

tempo potrebbe essere opportuno trasformarle in società per azioni.

Nelle pagine seguenti vengono schematizzate le diverse forme societarie

attualmente previste dalla legge italiana (vedi tabella alle pagine 16-17).

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Forma impresa

DittaIndividuale

ImpresaFamiliare

Società in nome collettivo(S.n.c.)

Numerodi soci

Solol’imprenditoretitolare

L’imprenditoretitolare ed icollaboratorifamiliari

2 o più

ResponsabilitàSoci

Illimitata (tutto il patrimoniopersonale)

Illimitata (tutto ilpatrimonio personale) per l’imprenditore

Illimitata (tutto ilpatrimonio personale) per i soci

AttoCostitutivo

Non ènecessario

Scrittura privataautenticataper l’elencazionedei familiaricollaboratori

Atto pubblicoo scritturaprivataautenticata

Capitaleminimo

Non esiste

Non esiste

Non esiste

Amministratori

L’imprenditoretitolare

L’imprenditoretitolare e, per alcune decisioni,i collaboratorifamiliari

I soci

Collegiosindacale

Non esiste

Non esiste

Non esiste

Adempimenti per la costituzione

1. Apertura partita IVA2. Predisposizione e tenuta libri contabili3. Iscrizione al Registro Imprese presso la Camera di Commercio4. Iscrizione all’INPS ed all’INAIL (per artigiani ed altri casi)

1. Registrazione dell’atto all’Agenzia delle Entrate2. Apertura partita IVA3. Predisposizione e tenuta libri contabili4. Iscrizione al Registro Imprese presso la Camera di Commercio5. Iscrizione all’INPS ed all’INAIL (per artigiani ed altri casi)

1. Registrazione dell’atto all’Agenzia delle Entrate2. Apertura partita IVA con richiesta codice fiscale3. Predisposizione e tenuta libri contabili4. Iscrizione al Registro Imprese presso la Camera di Commercio5. Iscrizione all’INPS ed all’INAIL (per artigiani ed altri casi)

Società inaccomanditasemplice(S.a.s.)

2 o più, di cuialmeno unoaccomandatario

Illimitata (tutto ilpatrimonio personale)per i sociaccomandatari,limitata alla quotaconferita per i sociaccomandanti

Atto pubblicoo scritturaprivataautenticata

Non esiste I sociaccomandatari

Non esiste 1. Registrazione dell’atto all’Agenzia delle Entrate2. Apertura partita IVA con richiesta codice fiscale3. Predisposizione e tenuta libri contabili4. Iscrizione al Registro Imprese presso la Camera di Commercio5. Iscrizione all’INPS ed all’INAIL (per artigiani ed altri casi)

Società a responsabilitàlimitata(S.r.l.)

1 o più Limitata al capitaleversato

Atto pubblico € 10.000,00 1 o più soci Obbligatoriocon capitaledi almeno€ 120.000ovvero se per2 eserciziconsecutivisiano statisuperati duedei limitiindicati dal primocomma dell’art.2435-bis c.c.

1. Registrazione dell’atto all’Agenzia delle Entrate2. Apertura partita IVA con richiesta codice fiscale3. Predisposizione e tenuta libri contabili4. Iscrizione al Registro Imprese presso la Camera di Commercio5. Iscrizione all’INPS ed all’INAIL (per artigiani ed altri casi)6. Redazione e deposito Bilancio d’esercizio

18pag 19

pag

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20pag 21

pag

il prodotto/servizio offertoLo scopo di questa sezione è quello di presentare il prodotto o servizio

offerto:

presentazione dettagliata dei servizi / prodotti offerti (detta-

gliare il sistema prodotto, ovvero prodotto più gli eventuali servizi annessi),

differenze rispetto ai prodotti/servizi esistenti, ecc.;

caratteristiche tecniche del prodotto/servizio e modalità di

funzionamento (ad esempio prodotto artistico artigianale, innovativo, ecc.);

tipologia di bisogni che il prodotto soddisfa: vantaggi

offerti al consumatore, differenze rispetto alla concorrenza (ad esempio:

personalizzazioni su richiesta, assistenza tecnica post vendita, periodo di

prova, consegna gratuita, ecc.).

Se la nuova impresa offre più prodotti o più servizi è opportuno segnalarli

tutti, specificando quali sono i principali. Indicare anche i prodotti/servizi

che completano l’offerta commerciale (ad esempio: garanzie, coperture

assicurative, formazione di base sull’utilizzo di particolari supporti,

assistenza pre e post vendita, ecc.).

Forma impresa

Numerodi soci

ResponsabilitàSoci

AttoCostitutivo

Capitaleminimo

Amministratori Collegiosindacale

Adempimenti per la costituzione

Società aResponsabilità limitata(S.r.l.) - con socio unico

Un solo socio Limitata al capitaleversato

Atto pubblico € 10.000,00 I soci o terzi 1. Registrazione dell’atto all’Agenzia delle Entrate2. Apertura partita IVA con richiesta codice fiscale3. Predisposizione e tenuta libri contabili4. Iscrizione al Registro Imprese presso la Camera di Commercio5. Iscrizione all’INPS ed all’INAIL (per artigiani ed altri casi)6. Redazione e deposito Bilancio d’esercizio

SocietàCooperativa(Soc. coop.)

Almeno uncerto numerodi soci variabile a seconda del tipo di coop.

In genere limitataal capitale versato

Atto pubblico Non esiste I soci o terzi In genereobbligatorio

1. Registrazione dell’atto all’Agenzia delle Entrate2. Apertura partita IVA con richiesta codice fiscale3. Predisposizione e tenuta libri contabili4. Iscrizione al Registro Imprese presso la Camera di Commercio5. Iscrizione all’INPS ed all’INAIL (per artigiani ed altri casi)6. Iscrizione nel particolare Registro delle coop.7. Redazione e deposito Bilancio d’esercizio

Obbligatoriocon capitaledi almeno€ 120.000ovvero se per2 eserciziconsecutivisiano statisuperati duedei limitiindicati dal primocomma dell’art.2435-bis c.c.

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22pag 23

pag

il mercato e le sue variabiliQual è il mercato di riferimento? chi sono i concorrenti e clienti?Prima di avviare un’attività qualsiasi, specie se in proprio, è bene compiere

un’accurata ricerca di mercato.

La finalità di questa sezione è dunque la comprensione del contesto in cui

si andrà ad operare, le sue regole di funzionamento e, nello specifico, la

relazione esistente tra il prodotto/servizio da immettere nel mercato, il target

dei clienti di riferimento, la presenza di concorrenza.

il settore di riferimentocondizioni generali e trend del settore di interesse (settore

maturo o in crescita, numero delle imprese operanti e loro dimensione,

prezzi applicati, fatturato del settore, ecc.).

Ricostruzione dei tratti fondamentali della filiera produttiva (quando

significativa per il tipo di impresa).

grado di innovatività nel settore (tradizionale, settore soggetto a

moda, in continua e rapida evoluzione, ecc.).

fattori di rischio del settore (saturazione, poca possibilità d’innova-

zione e diversificazione, ecc.).

eventuali barriere all’entrata (forte concorrenza, necessità di

licenze, alti costi di avviamento, ecc.).

potere contrattuale dei fornitori e dei clienti.

clienti Identificare le principali tipologie di clienti: i clienti che acquistano

(finali e intermedi) e i clienti utilizzatori. Nel caso di clienti “consumatori

finali” specificare: il profilo (età, reddito, formazione, area geografica di

appartenenza, abitudini di consumo, ecc.), la numerosità, le motivazioni

all’acquisto (bisogno, status, ecc.).

Nel caso di clienti “business” specificare se sono imprese private o enti

pubblici, loro numerosità, dimensione, area geografica in cui operano,

frequenza di acquisto, consistenza media degli ordini, aspettative nei

confronti del prodotto/servizio (qualità, affidabilità, prezzo, assistenza e

servizi collaterali, consegna, ecc.).

Stimare quantitativamente il valore del mercato (numero dei clienti

potenziali, valore della spesa, ecc.).

Specificare se si sono già stabiliti relazioni/accordi con possibili

clienti o reti d’imprese.

Dichiarare l’estensione geografica del mercato che si intende

servire.

Quantificare gli obiettivi di vendita da raggiungere anno dopo anno

(almeno per i primi tre anni d’attività).

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24pag 25

pag

concorrenti analizzare l’eventuale concorrenza: tipologie di principali

concorrenti e relative offerte di prodotti/servizi concorrenziali rispetto

all’offerta dell’impresa.

individuare quali prodotti/servizi offrono (anche quelli

sostitutivi/alternativi a quelli della nuova impresa).

Valutare quali sono i punti di forza e di debolezza della

concorrenza.

politica di prezzoIndicare su che fascia di prezzo si intende posizionare il prodotto/

servizio e relative motivazioni (allineamento con i prezzi dei concorrenti,

opzione per una fascia di prezzo alta, politica aggressiva con prezzi molto

bassi, ecc.).

Evidenziare se si intende utilizzare la politica dei prezzi come leva di marketing: ad esempio formule di abbonamenti, carte sconto,

sconti su quantitativi, saldi, ecc.

pubblicità e promozioneIllustrare le azioni più idonee per farsi conoscere sul mercato

di sbocco: creazione di un marchio e/o logo, pubblicità tradizionale (depliant,

affissioni, radio, ecc.), sito internet, banner, stampa specialistica, partecipa-

zioni a convegni/fiere di settore, direct mailing, sponsor di eventi, ecc.

Indicare come si intende presentare i propri prodotti/servizi: catalogo (cartaceo/on-line, ecc.), book presentazione lavori svolti,

ecc.

Quantificare l’investimento pubblicitario (che dovrà

essere coerente con quanto indicato nella parte economica).

canali commerciali e modalità di venditaDettagliare:

• come si intende vendere i prodotti/servizi: con forza vendita interna,

con rete di agenti, con concessionari e distributori autorizzati, ecc.;

• dove si intende venderli: direttamente presso la sede dell’azienda,

on-line (e-commerce), per corrispondenza o a domicilio (porta a porta), ecc.

Page 14: imprenditori si diventa! - Brescia

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Inoltre, in questa sezione è bene indicare come si prevede

di contattare i clienti:

• precedente rete di contatti;

• passaparola;

• visite dirette;

• mailing mirato;

• organizzazione di piccoli eventi;

• partecipazione ad eventi di settore;

• altro (specificare).

organizzazione e fabbisogni strumenti e prassi per raggiungere l’obiettivoimprenditorialeIn questa sede, vanno descritti tutti gli strumenti necessari al raggiungi-

mento dell’obiettivo.

L’imprenditore dovrà fornire anche una descrizione della sede produttiva

(dimensioni, ubicazione, tipo di immobile, contratto di affitto o acquisto,

lavori di ristrutturazione, limiti, vantaggi), unitamente a un elenco dei fornitori

di materie prime.

Il disegno tecnico, il processo di produzione o di erogazione del servizio,

il controllo qualità, i macchinari o le tecnologie utilizzate dovranno trovare,

in questa sezione del business plan, una esaustiva descrizione in base a:

a

27

pag

b

c

risorse “tecniche” materiali e immateriali:

• le competenze tecnologiche, know-how, brevetti e licenze, logistica,

disponibilità finanziarie (capitale di rischio e indebitamento);

• il livello attuale di introduzione delle tecnologie sopra descritte e di

ottenimento di finanziamenti e/o contributi;

organizzazione delle varie aree e relative criticità:

• la produzione (descrizione del processo di produzione, make or buy,

impianti e attrezzature, principali aspetti critici) e/o di erogazione del

servizio (dall’individuazione del bisogno alla realizzazione del servizio -

capacità di personalizzazione del servizio);

• gli acquisti (principali acquisti dall’esterno, principali fornitori e relative

logiche di comportamento, aspetti finanziari collegati agli acquisti, criticità);

• le vendite (dirette o tramite intermediari, la forza vendita dell’impresa -

interna e/o esterna - eventuale sistema di provvigioni);

• la contabilità, aspetti fiscali, controllo economico-gestionale (esternaliz-

zazione e/o internalizzazione, strumenti e modalità di controllo);

• il coordinamento imprenditoriale (le eventuali funzioni previste);

ruoli e responsabilità• l’eventuale organigramma (chi fa cosa, specificando ruoli e responsabilità

di ognuno).

Page 15: imprenditori si diventa! - Brescia

28pag

promozione e pubblicitàIn questa sezione è utile individuare gli strumenti più idonei alla promozione dell’attività dell’impresa, il messaggio che sarà oggetto

della comunicazione, il tipo di investimento da sostenere nei primi anni:

• biglietto da visita;

• volantinaggio;

• inserzione all’interno delle riviste di settore;

• inserzione all’interno delle pagine gialle;

• annunci nelle radio locali;

• sito web;

• altro (specificare).

la motivazioneSi tratta di una parte molto personale, dove l’imprenditore esprime quali

sono le ragioni che lo inducono a scegliere la strada del rischio imprenditoriale.

A qualcuno può sembrare inutile dichiarare la propria motivazione: in realtà

si tratta di un’indicazione importante per chi sceglie di finanziare un’idea.

Alle volte, è la motivazione profonda dell’imprenditore, la sua

determinazione a non arrendersi alle difficoltà, che consente a

un’idea di diventare impresa e a un’impresa di avere successo.

29

pag

dati economico – finanziarila fattibilità economica dell’idea d’impresaL’idea d’impresa è economicamente valida e quindi fattibile?

A questo proposito è necessaria un’analisi preventiva di costi/benefici,

capire a che prezzi vendere i prodotti e/o i servizi per poter raggiungere un

buon livello di reddito, da quando i futuri imprenditori possono incominciare

a percepire un compenso per il lavoro svolto, quali sono le voci di entrata e

uscita di cassa e gli importi da richiedere per eventuali finanziamenti.

Mentre il resto del business plan serve a fornire il quadro generale dell’ini-

ziativa, la parte economico-finanziaria consente all’investitore di capire che

rendimento può aspettarsi e al finanziatore di valutare la capacità dell’impresa

di rimborsare i prestiti. Per molti aspetti la parte economico-finanziaria è

la meno flessibile del business plan: anche se le cifre variano, gli schemi o

i prospetti inseriti nel piano sono più o meno gli stessi e vengono presentati

in modo abbastanza standardizzato.

Dal momento che è impossibile eliminare tutte le incertezze, è consigliabile

effettuare varie simulazioni, basate su presupposti diversi, al fine di indivi-

duare il grado di reattività dell’impresa rispetto a determinati fattori critici.

Questa sezione del business plan ha lo scopo di presentare una serie di proiezioni economico-finanziarie credibili ed organiche che rispecchino i risultati che l’impresa programma di conseguire

Page 16: imprenditori si diventa! - Brescia

30pag

La previsione più difficile è quella delle vendite, fondamentale perché da

essa dipendono gran parte delle altre stime.

Di seguito si descrivono brevemente i punti affrontati nel piano economico-

finanziario.

stima dei ricaviPrevisione dei ricavi totali sulla base delle dimensioni del mercato,

delle esigenze della clientela, della classificazione dei clienti, dello stato di

sviluppo del mercato e dei punti di forza e debolezza dei concorrenti.

Bisogna essere molto specifici: quanti clienti compreranno quanti prodotti

e a che prezzo.

stima dei costiPrevisione dei costi totali da sostenere, suddivisi nelle varie categorie di

spesa (generali e amministrativi, di produzione e di vendita).

analisi del punto di pareggioLa conferma dell’attuabilità del progetto è l’individuazione del punto di

“breakeven”, ossia del momento in cui i ricavi generati nel tempo eguaglia-

no la somma dei costi fissi e variabili. Esso stabilisce la quantità minima

che si deve produrre per raggiungere la quantità di pareggio, data una certa

struttura produttiva ed un certo prezzo di vendita, ma è anche un utile stru-

mento per determinare il prezzo da praticare per ottenere certi livelli di

profitto obiettivo.

31

pag

nell’incertezza suggeriamo di ipotizzare tre scenari alternativi: pessimista, realista e ottimista

Bisogna dimostrare che il punto di pareggio verrà raggiunto con un alto

grado di probabilità!

bilancio previsionaleRiporta le stime delle entrate e delle uscite relative ad un periodo di esercizio

mediante la classificazione delle operazioni future dell’impresa secondo

la loro natura ed il loro oggetto. è formato da conto economico e stato

patrimoniale.

Le previsioni vengono normalmente fatte a tre anni, ma è ammesso anche

un orizzonte temporale più lungo.

prospetto previsionale dei flussi di cassa Stima della situazione netta di cassa dell’impresa. Si articola in due parti:

impieghi di cassa (ossia il denaro che esce) e fonti di cassa (ossia il denaro

che entra). Le previsioni sono fatte su base trimestrale o annuale, con un

dettaglio mensile almeno per il primo anno.

investimenti d’impresa e fabbisogno finanziariostima degli investimenti

Previsione degli investimenti, ossia delle spese da sostenere ora per acquisire

attività materiali (ad es. impianti) ed immateriali (ad es. brevetti), che

produrranno valore nell’arco di più anni.

prospetto delle esigenze finanziarie e delle fonti di copertura

Previsione del fabbisogno finanziario per la realizzabilità del business e

delle modalità di finanziamento (capitale proprio, capitale di rischio). è una

delle prime voci che leggono i finanziatori!

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32pag

modello di business planCome detto, la presentazione del business plan è libera, ma è opportuno

mantenere separate la sezione descrittiva da quella numerica.

La parte descrittiva può essere redatta con l’ausilio di grafici o tabelle, come

di seguito proposto:

33

pag

B LA STRUTTURA DELL’IMPRESAForma giuridica della società

Compagine sociale e organico (tante righe quanti sono i soci dell’impresa)

C ANALISI DI MERCATOSettore di riferimento

Clienti

Concorrenti

Fornitori

Politica di prezzo

Pubblicità e promozione

Canali commerciali e modalità di vendita

D ORGANIZZAZIONE E FABBISOGNIRisorse umane (personale necessario,consulenze esterne, spese per il personale)

Competenze tecnologiche, know-how, brevetti e licenze

E RISORSE FINANZIARIE/INVESTIMENTIImmobili/arredamenti

Merce già acquistata

Capitale proprio investito nell’impresa

Prestiti ricevuti da banche per l’impresa

Prestiti da soggetti terzi di fiducia per l’impresa

Capitale a fondo perduto

F RISCHI E PROFITTIPunti di debolezza degli imprenditorie dell’idea imprenditoriale

Punti di forza degli imprenditorie dell’idea imprenditoriale

G TEMPITempi necessari avvio attività

Data ipotizzata inizio attività

parte descrittiva

parte descrittiva

A DESCRIZIONE DEL PROGETTOLA MISSIONE

Funzione e ruolo dell’impresa nel mercato di riferimento

Elementi di successo

L’IDEA IMPRENDITORIALE

Nascita dell’idea imprenditoriale

Stato di avanzamento del progetto

Caratteri distintivi ed eventuali elementi di innovazione

PROMOTORI DELL’IDEA D’IMPRESA(tante righe quanti sono i promotori dell’impresa)

Nome Cognome

Data di nascita

Caratteristiche professionali dei promotori

Precedenti esperienze imprenditoriali o competenze specifiche

Page 18: imprenditori si diventa! - Brescia

34pag 35

pag

La sezione numerica deve contenere tutti i dati e le analisi economico finan-

ziari utili a dimostrare al “finanziatore” (banca, socio, ente pubblico, ecc.)

che i risultati numerici garantiscono il soddisfacimento delle obbligazioni

assunte. Come accennato in precedenza, gli schemi inseriti nell’analisi

economico-finanziaria sono abbastanza standardizzati, ma il neo impren-

ditore potrà adattarli alle proprie esigenze ed alle caratteristiche della sua

impresa:

parte numerica

parte numerica

DATI ECONOMICO FINANZIARI Costi generaliUTENzE

Gas

Energia elettrica

Telefono fisso

Telefono mobile

Connessione internet

Acqua

Riscaldamento

Costi ufficio/ negozioAffitto

Noleggio strumenti e macchinari

Spese di pulizia locali

Spese di vigilanza locali

Manutenzione e riparazioni locali

Manutenzione e riparazioni macchinari

Cancelleria

Spese postali

Assicurazioni ufficio / negozio

Assicurazione furgone (o altro mezzo)

Costi di amministrazione e consulenzaSpese legali e notarili

Spese fiscali e contabili

Spese consulente lavoro

Personale Salari ed oneri titolare

Salari ed oneri collaboratori

Viaggi e trasportiTrasporti pubblici (bus, treno, aereo)

Trasporto privato (es. benzina, ecc.)

Vitto e alloggio per le trasferte

Pubblicità e promozioneMateriale pubblicitario, promozione, comunicazione

Imposte, tasse e contributi INPS

INAIL

IRAP

Imposta di registrazione all’albo

Tassa iscrizione Camera di Commercio

Tassa per insegna pubblicitaria

Tassa occupazione suolo pubblico

Tassa rifiuti

Contributi ad associazioni di categoria

Altri costiTOTALE COSTI

a

Page 19: imprenditori si diventa! - Brescia

36pag

PIANO DEL CONTO ECONOMICODescrizione I° ANNO II° ANNO III° ANNO

Ricavi diretti

Altri Ricavi

TOTALE RICAVICosti diretti

Costi generaliTOTALE COSTI

Totale Ricavi (Totale Costi)UTILE ANTE IMPOSTE(Imposte)RISULTATO (O PERDITA) D’ESERCIZIO

RICAVI DIRETTI I° ANNOProdotti/Servizi Importo unitario Quantità Quantità Ricavi offerti giornaliera mensile mensili

totale ricavi (mese)totale ricavi (anno)

b

Prodotti/Servizi Importo unitario Quantità Quantità Costi offerti giornaliera mensile mensili

totale ricavi (mese)totale ricavi (anno)

c

d

COSTI DIRETTI I° ANNO

37

pagnote

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pagnotenote

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pagnotenote

Page 22: imprenditori si diventa! - Brescia

Al Servizio Politiche giovanili è affidata la promozione di iniziative ed interventi volti a facilitare il protagonismo dei giovani e a prevenire il disagio giovanile in campo scolastico, lavorativo e ricreativo. Inoltre il Servizio svolge attività di promozione e sviluppo di qualità nei processi educativi e di orientamento scolastico professionale integrato, in particolare attraverso il Centro Informagiovani.

PerMicro, prima società italiana specializzata nel microcredito, opera in tutta Italia a supporto

delle famiglie e delle imprese.

Numero verde 800.135953tel. 011.658778

[email protected]

42pag

note

Page 23: imprenditori si diventa! - Brescia

sportello imprenditorialità giovanileinformagiovani – comune di brescia

via san faustino, 33/b – brescia

Se hai meno di 30 anni e risiedi a Brescia scrivi a [email protected]

per un incontro con gli operatori dell’Informagiovanioppure chiama i numeri

030.3751480, 030.3753004

orarilunedì 9.00 - 13.00,

martedì e mercoledì 15.00 - 19.00giovedì 17.00 - 21.00 venerdì 15.00 - 19.00


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