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Impresa Informa

Date post: 22-Mar-2016
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Periodico di informazione e cultura d’impresa promosso dalla Confcommercio di Catania - Anno X
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supplemento a “Confcommercio Notizie” Periodico di informazione e cultura d’impresa supplemento a Confcommercio Notizie Anno X - Numero 6 I corvi tornano a volare sull’aeroporto di Catania Bilancio, cambiare tutto per non cambiare niente... o quasi Abrogazione dell’articolo 62 I pareri di due Ministeri area legale affari regionali primo piano area lavoro La riforma Fornero tra flessibilità e vincoli CATANIA impresa i i n n f f o o r r m m a a UN’INCOMPIUTA E UN’ECCELLENZA I DUE VOLTI DI UN SOLO TERRITORIO CENTRI POLISPORTIVI
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Page 1: Impresa Informa

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Periodico di informazione e cultura d’impresa supplemento

a Confcommercio NotizieAnno X - Numero 6

I corvi tornanoa volare sull’aeroportodi Catania

Bilancio, cambiaretutto per non cambiare niente...o quasi

Abrogazione dell’articolo 62I pareri di due Ministeri

area legaleaffari regionaliprimo piano area lavoro

La riforma Fornerotra flessibilitàe vincoli

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UN’INCOMPIUTA E UN’ECCELLENZA I DUE VOLTI DI UN SOLO TERRITORIO

CENTRI POLISPORTIVI

Page 2: Impresa Informa

2 19 APRILE 2013 impresainforma

L’EBT Catania è un’associazione NO PROFIT tra Confcommercio Catania e i sindacati dei lavoratoriFilcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil.L’attivazione è voluta dal Contratto collettivo nazionale del lavoro, terziario, commercio e servizi e ha loscopo di dare servizi alle imprese e ai lavoratori.L’Ente bilaterale è un istituto contrattuale e quindi il finanziamento dello stesso è un adempimento obbli-gatorio. Le aziende, per la provincia di Catania, sono tenute al versamento dello 0,45% calcolato sullaretribuzione mensile per le 14 mensilità (paga base e contingenza) di cui 0,25% a carico dell’impresa e0,20% a carico del lavoratore. Il mancato versamento comporta, quindi una NON applicazione del Contratto Collettivo del lavoro contutto quello che ne consegue sul piano del potere di controllo e sanzionamento degli organi o enti pubbli-ci deputati alla vigilanza.All’ EBT Catania fanno riferimento oltre 2000 aziende.Costituito nel 1987 e operativo dal 2001, l’Ente ha proceduto ad attivare diversi servizi.

CONCILIAZIONI VERTENZELa commissione, in seno all’ente, è competente ad espletare il tentativo di conciliazione in sede sindaca-le per le controversie individuali o plurime di lavoro, ai sensi degli artt. 410 e seguenti del c.p.c.

APPRENDISTATOViene rilasciato il parere di conformità per l’assunzione degli apprendisti.

CONTRATTO DI INSERIMENTOVerifica la correttezza dei contratti di inserimento a norma del contratto collettivo nazionale di lavoro per idipendenti delle aziende del terziario, della distribuzione e dei servizi.

SOSTEGNO AL REDDITO - AMMORTIZZATORI SOCIALI IN DEROGAL’Ente ha realizzato un sistema di sostegno al reddito per i lavoratori espulsi da aziende in crisi.

FORMAZIONE° Promuove e sostiene le iniziative per i processi di formazione continua dei lavoratori previsti dai FondiParitetici interprofessionali (For.Te)° Informazione e formazione in materia di sicurezza degli ambienti di lavoro.

STUDI E RICERCHEIncentiva e promuove studi e ricerche per analizzare i fabbisogni formativi e professionali.

CRITERI PER LA FRUIZIONE DEI SERVIZIPossono usufruire dei servizi tutte le imprese iscritte all’EBT Catania, anche di nuova costituzione, che sitrovano in regola con i versamenti associativi – contrattuali.Per accedere all’iniziativa del sostegno a reddito/ammortizzatori sociali in deroga, le imprese devonodimostrare la regolarità dei versamenti degli ultimi 5 (cinque) anni per tutti i lavoratori iscritti sul librounico.

Via Mandrà n.8 – 95124 CataniaC.F. 93080630879Telefax 095 361155E-mail: [email protected]: [email protected] web: www.ebtcatania.it

CataniaCATANIA

Page 3: Impresa Informa

GERENZA

5Pag. affari regionaliBilancio, cambiare tuttoper non cambiare niente...

IMPRESA INFORMAsupplemento a “Confcommercio Notizie”periodico della Confcommercio Catania

Reg. Trib. di Catania n. 28/96edizione 19 aprile 2013

DIRETTORE RESPONSABILEPietro AgenDIREZIONE E REDAZIONEc/o Ass. CommerciantiVia Mandrà, 8 - Catania

tel. 095.7310711fax 095.356211

CORDINAMENTO REDAZIONE Carla Previtera: [email protected]

REALIZZAZIONE EDITORIALE

Blu MediaV.le Andrea Doria, 69 Catania - tel. 095.447250www.blumedia.infoPROGETTAZIONE TESTATASignorelli&Partners

6Pag.Catania a due velocità

Un’incompiuta e un’eccellenzai due volti di un solo territorio

10Pag.

4Pag.primo piano

I corvi tornano a volaresull’aeroporto di Catania

8Pag.area lavoroLa riforma Fornero tra flessibilità e vincoli

iniziative

In ricordo di Ambrosoli

11Pag.associazioni

I giovani imprenditori guardano al futuro

12Pag.confnotizie

È arrivato Affari presto

in questo numero19 aprile 2013

319 APRILE 2013

editorialeimpresainforma

Elezioni comunali

Se è questo il nuovoche avanza...

Dai candidati al consiglio comunale senzaneanche un simbolo alle solite promessepre-voto. Tra poco si va alle urne e non esisteancora alcuna proposta reale di sviluppo

Elezioni, elezioni,ora tocca alle co-munali! Purtrop-po il nuovo di cuitanto si parla

sembra non arrivare mai.Ho sopportato in silenzio iprimi manifesti (non sonomancati neppure i 6x3 e michiedo dove prendano i sol-di con la crisi che si vede ingiro) con giovani e menogiovani che si candidanosenza indicare con qualepartito lo faranno, come di-re: io ci sono poi vediamocon chi mi metto d’accordoo che cosa mi garantiscono.Splendidi esempi del nuovoche avanza! Ho sopportato messaggidel tipo: la coerenza delleidee, noi possiamo guar-darti negli occhi, l’impegnodi sempre, vicino alla gen-te, o richiami vari al cam-biamento. Un drammaticoinsieme del nulla. Ho sop-portato personaggi che da40 anni vivono di politica eche ci vengono a pontifica-re di cambiamenti e di pro-getti per il futuro. Ho sop-portato tutto con cristianarassegnazione, ma, oggi,avendo cominciato a legge-re anche i programmi, omeglio le promesse dei varicandidati ai consigli comu-

nali, sono stato colto da unmomento di sconforto dacui non riesco a riprender-mi. Ho letto promesse di pul-mini per giovani e anziani,di impianti sportivi, di rac-colta differenziata, di puli-zia delle strade, di tutto edi più. Promesse su pro-messe senza neppure fin-gere di spiegare dove trove-ranno le risorse per mante-nerle, in Comuni con lecasse ormai drammatica-mente vuote! Non ho trovato, invece, unasola proposta, una solaidea concreta che parli disviluppo, di imprese, di la-voro vero, quasi che la vec-chia retorica della politicasiciliana per cui i lavori sicreano per legge abbia con-tagiato tutti in modo irre-versibile. Non so se resisterò fino al-la fine o se deciderò (sareb-be la prima volta in vitamia) di non votare. Ho pau-ra, dico la verità, che qual-cuno alla fine ci venga a di-re che farà assumere nuoviforestali, nuovi formatori onuovi dipendenti pubblici.Se dovesse succedere nonci rimarrà che chiedere dicambiare nazionalità!

M.d.M

9Pag.area legale

Abrogazione dell’articolo 62 I pareri di due ministeri

Page 4: Impresa Informa

di Woodstock

Una ventina di giorni di silenzio e poisi torna a parlare della necessità divendere l’aeroporto di Catania. Ov-

viamente in prima fila non poteva mancareil solito Riggio, presidente in scadenza del-l’Enac (a proposito, forse sarebbe bene, ognitanto, ruotare non solo i politici ma anche ipresidenti di enti e società pubbliche). Sem-bra quasi che per l’on. Riggio il nostro aero-porto sia diventato un’ossessione, ovviamen-te è spinto dal solo desiderio di garantire ilmeglio alla Sicilia, mai ci permetteremmo dipensare che vi possano essere altri interessi!Soltanto ci disturba che si raccontino barzel-lette come quella sul prolungamento dellapista per cui ci vorrebbero (sembra dire su-bito) cento milioni che i soci non avrebbero!Ognuno è libero di dire quello che vuole,ma la verità è questa: 1) un ottimo studio cidice che non conviene allungare la pista, macostruirne una nuova a fianco dell’attualeche diventerebbe quindi pista di rollaggio,risolvendo così anche l’altro grande proble-ma dell’aeroporto di Catania che è la ridottadimensione del piazzale; 2) i tempi per un’o-perazione del genere sono di molti anni,non di pochi mesi, e quindi non vi è co-munque alcuna urgenza o emergenza; 3)non è vero che gli enti soci non hanno i fon-di per coprire l’investimento (peraltro anchegli eventuali soci privati ricorrerebbero almondo bancario) almeno per quanto riguar-

Si torna a parlare della necessità di vendere, e pure in fretta, l’aerostazione. A guardare i fatti, però, sorge il dubbio che non si voglia fare l’interesse pubblico“ ”

da il maggiore azionista (la Camera di Com-mercio di Catania). Le risorse ci sono ecco-me, ma forse Riggio non se n’è ancora ac-corto… forse è troppo impegnato nei con-tatti con possibili compratori! Ho un dubbioperò, questi contatti rientrano nelle compe-tenze del, quasi scaduto, presidente Enac?Diamo atto all’amministratore Mancini diaver risposto puntualmente alle esternazionidi Riggio, ci preoccupa invece il preciso ri-chiamo di quest’ultimo al Presidente Crocet-ta invitandolo ad agire con i suoi commissa-ri che oggi, nei fatti, controllano l’aeroportodi Catania. Mi è sembrato di leggere un chia-ro invito a fare presto, prima che negli entiritornino i legittimi rappresentanti, magarimeno disponibili e meno interessati ad invi-ti a cena con possibili compratori, ma anco-

4 19 APRILE 2013 impresainforma

I corvi tornano a volaresull’aeroporto di Catania

primo piano

ra una volta probabilmente mi preoccupoper niente, il grande Vito vuole il supremobene per l’Italia! Una domanda, però mi per-seguita e vorrei che i più attenti lettori vi po-nessero attenzione: se è vero, come affermaVito Riggio, che gli aeroporti italiani devonoessere ceduti a privati, perché si parla esclu-sivamente di Catania e Palermo e non si di-ce nulla di Reggio Calabria, di Lamezia Ter-me, di Cagliari, di Alghero, per fare solo al-cuni esempi? Mi verrebbe da pensare che sivogliano cedere ai privati gli aeroporti cheproducono utili, lasciando, democraticamen-te, al pubblico quelli che producono perdi-te. Lo stile sarebbe quello tipico delle priva-tizzazioni italiane dove i cittadini pagano epochi - i soliti noti - incassano! A rafforzare i nostri timori ci sono alcuni fat-ti che riteniamo emblematici: 1) l’aeroportodi Catania viene, nel silenzio generale, indi-cato al sedicesimo posto in Italia quando an-che i bambini sanno che è fra i primi cinque;2) l’aeroporto di Catania è l'ultimo fra quellidi livello ad ottenere gli aumenti tariffari chesignificano maggiori entrate e quindi mag-giori utili, ampiamente preceduto da aero-porti già privatizzati. Sembra quasi che dauna parte si invochi la privatizzazione pergarantire gli investimenti salvo poi correre insoccorso dei “ricchi investitori” garantendoaumenti tariffari che facilitino gli investimen-ti e li rendano comunque più remunerativi!Non vi pare un po’ troppo facile e “troppoitaliano” come stile?

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Page 5: Impresa Informa

519 APRILE 2013impresainforma

di Pietro Agen

Storia di unarivoluzioneannuncia ta

che rischia, sem-pre più, di trasfor-marsi in disastro.

Al termine dell’incontro sul bi-lancio regionale, avuto nei gior-ni scorsi con l’assessore LucaBianchi, dobbiamo ammettere lostato di profonda confusione incui ci troviamo. Da una parte nonpossiamo che riconfermare la sti-ma per l’assessore che ha dimo-strato ancora una volta chiarezza,trasparenza di comportamento eonestà intellettuale, dall’altra nonpossiamo non rilevare come manchi pale-semente una regia e anche un confrontoaperto con il governo regionale nel suo in-sieme. Come Confcommercio Sicilia, non possia-mo più accettare il balletto degli assessoriche annunciano interventi sulla forma-zione ma garantiscono i livelli occupa-zionali in un settore che, anche i bambini,sanno essere follemente sovradimensiona-to. Non possiamo più accettare che si vo-glia garantire ai forestali anche l’impos-sibile, senza attuare le riforme necessariead impedire sacche di parassitismo e di la-voro nero; non possiamo più accettare chela questione dei precari, per altro spessoassunti senza concorsi e senza regole, di-

venti un problema da risolvere, sempre ecomunque, facendolo pagare ai siciliani. È giunto il momento di parlare chiaro,questo chiediamo al governo Crocetta,non abbiamo nulla contro formatori, fore-stali e precari, ma ci chiediamo: può la Re-gione continuare a coprire questi costiavendo per altro una massa di dipen-denti più numerosa e più costosa diqualsiasi altra regione italiana? E ci fer-miamo al confronto con l’Italia, per amordi patria. Se la risposta è no se, come noiriteniamo, i fondamentali della Sicilia sonoparagonabili a quelli della Grecia, è neces-sario fare scelte coraggiose. Per evitare ma-celleria sociale avevamo ipotizzato, in tem-

Senza imprese non ci può essere sviluppo, ma la giunta non ha dato quel segnale che il mondodelle aziende attendeva. Si apre una fase di confronto duro per difendere la categoria “ ”

Bilancio regionale, cambiare tuttoper non cambiare niente... o quasi

po di elezioni, di seguire la viadel contratto di solidarietà odi verificare la fattibilità dellaproposta di un noto quotidianosiciliano di abbandonare ilcontratto dei regionali perpassare a quello degli statali,certamente meno oneroso. Sisono persi già sei mesi e le ri-sposte non sono venute ma,purtroppo, la resa dei conti siavvicina.Come Confcommercio Siciliasiamo consapevoli che la parti-ta degli interventi in favore del-le imprese si gioca più sui fon-di europei che sul bilancio, co-me correttamente evidenziatodall’assessore Bianchi, ma è al-trettanto vero che il mondo

delle imprese attendeva un gesto, unsemplice segnale, con cui si desse la sen-sazione di aver compreso che una svilup-po senza imprese non ci può essere. Il segnale purtroppo non è arrivato e nep-pure quel confronto politico che attendia-mo da mesi. Credo che ci si avvii a unafase di confronto duro, dove Confcom-mercio, spero con le altre associazioni,quantomeno quelle che non partecipanodirettamente o indirettamente al governoregionale, difenderà, senza sconti, non iprivilegi ma i sacrosanti diritti di una clas-se imprenditoriale stanca di subire e nonpiù disponibile a tacere!

* presidente Confcommercio Sicilia

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Page 6: Impresa Informa

La costruzione degli impianti sportividel Centro polisportivo della Provin-cia regionale di Catania, nel Comune

di Camporotondo etneo iniziò, su progettodell’ingegnere Giuseppe Albanese (anchedirettore dei lavori) nel 1975. Furono co-struiti un pattinodromo con due curveparaboliche, con pista centrale di metri22X44, dove si potevano praticare varie di-scipline quali pattinaggio a rotelle, corsa eartistico, hockey su pista e in linea, con tri-buna e impianto di illuminazione. L’im-pianto fu collaudato dal campione di patti-naggio di velocità a rotelle Pippo Cantarel-la, vincitore di 15 titoli mondiali. Furonoinoltre costruiti tre campi da tennis allinea-ti, una piscina scoperta (50X21) una vascaper principianti, trampolino per tuffi e va-sca. C’erano anche la tribuna con 150 po-sti, i locali biglietteria, bar, guardaroba, in-fermeria, spogliatoi atleti, servizi igienici edocce, con accesso alle vasche attraversoun passaggio obbligato munite di docce ezampilli. E infine, un campo di calcio.Quando quasi tutti gli impianti furonocompletati, il polisportivo provinciale fu

Un’incompiuta e un’eccellenza i due volti di un solo territorio

6 19 APRILE 2013 impresainforma

Catania a due velocità

A Camporotondo etneoi lavori per il Centro Polisportivo della Provincia

di Catania cominciarono nel 1975.Negli anni tra progetti nuovi e inaugurazioni varie, si sono susseguiti vari tentativi di rimetteremano alla struttura. Oggi gli impianti versano in untotale stato di abbandono ”

però abbandonato e lasciato alla mercè deivandali. Negli anni, si è più volte riparlatodi riprendere i progetti: negli anni 90, adesempio, venne realizzata una scivola peraccedere alla pista di pattinaggio, furono ri-parati i tetti e gli infissi. Dopo questi lavo-ri furono autorizzate diverse società rotelli-stiche e tennistiche e furono messe perso-ne a custodia degli impianti. Per qualcheanno si creò un certo movimento di sporti-vi praticanti. Le società sportive erano an-che impegnate a tenere puliti gli impianti,soprattutto all’avanzare delle erbacce epiante infestanti. Ma durò poco. Un altrotentativo di intervento risale al 2007 quan-do fu messo in campo un progetto di ri-

qualificazione e adeguamento degli im-pianti per poter ospitare importanti mani-festazioni sportive, costruire nuovi impian-ti per aumentare e diversificare l’offerta.Era persino prevista la costruzione di uncomplesso ricettivo e ricreativo, la realizza-zione di una strada circolare in modo dacreare un anello all’interno dell’impianto,per collegare le varie strutture. Oltre acampi tennis e ampliamento tribune e delcampo di calcio e grande area commercia-le con bar, magazzini e servizi vari. Nulla diquesto è mai successo e non si conosceneanche il motivo. L’unica cosa certa è cheoggi tutti gli impianti sono abbandonati ein rovina, infestati da arbusti ed erbacce.

Da una parte un grande progetto pubblico, avviato e inaugurato più volte ma oggi totalmenteabbandonato, dall’altro i grandi risultati di un’attività privata lungimirante che scommette sulproprio territorio creando sviluppo e benessere. Sono il Centro Polisportivo della ProvinciaRegionale di Catania a Camporotondo etneo e del Torre del Grifo Village a Mascalucia. Due strutture, entrambe nella provincia etnea, accomunate solo dalla “destinazione d’uso”che raccontano due modi diversi di intendere la progettazione dello sviluppo del territorio

Il Centro polisportivo della Provincia diCatania: piscina olimpionica, piscinaper bambini, pista di pattinaggio, campida tennis, basket, calcio, spogliatoi, fo-resteria. Oggi, totalmente, abbandonato

Page 7: Impresa Informa

719 APRILE 2013impresainforma

la manutenzione degli spazi verdi, dagli al-lenatori delle squadre giovanili agli impie-gati, che ci consente di abbracciare moltis-simi settori della vita produttiva ed econo-mica». In che modo una struttura come Torredel Grifo Village contribuisce all’imma-gine e al marketing del territorio etneo(anche in termini di appeal turistico-sportivo)?«A livello paesaggistico, Torre del Grifo Vil-lage qualifica indubbiamente il territorio,valorizzandone la straordinaria bellezza edesaltando, grazie al minimo impatto am-bientale delle strutture, la doppia cornicedell’Etna e del mare, non troppo distante.Un’immagine forte che si sposa con unbrand di successo, quello del Calcio Cata-nia, non a caso scelto come patrimonio an-che per il logo del Centro Sportivo, già de-finito da personalità di rilievo il più bellod’Europa. Per quanto attiene alle logiche dimarketing e continua promozione partiamodal presupposto per cui lo sviluppo non èun obiettivo ma una direzione: non ci ac-

contenteremo mai dei risultati che riuscire-mo a raggiungere ma ne cercheremo dinuovi per resistere alla grande competitivi-tà in tutti i settori e non “invecchiare”» Qual è il segreto per far funzionare unagrande struttura come Torre del GrifoVillage?«Non esistono “segreti”. Ribadisco il valorefondamentale dell’impegno e dell’umiltà».Progetti futuri?«Amiamo svilupparne uno per volta. Abbia-mo avuto riscontri più che positivi a segui-to dell’inaugurazione, nello scorso mese digennaio, di quello che è stato definito “fio-re all’occhiello”, il Centro di RiabilitazioneTorre del Grifo Village affiliato alla ClinicaVilla Stuart di Roma che vanta certificazionidi qualità in ambito mondiale. Attualmente,siamo impegnati nella realizzazione di cam-pi di calcio a 5 ed a 8, che ci consentiran-no di avviare progetti importanti come laScuola Calcio e di garantire ai tifosi di ognietà la possibilità di giocare a pallone nellostesso luogo in cui si allenano i loro benia-mini».

Torre del Grifo Village è una dellestrutture sportive private più grandid’Italia. Torre del Grifo Village è una

struttura nata per il Calcio Catania, ma pre-notabile anche da società esterne per orga-nizzare convegni e meeting aziendali “di se-rie A”. Una sala congressi da 300 posti, at-trezzature multimediali, ampio foyer e ser-vizi annessi. Concepito e realizzato dal Cal-cio Catania nel 2009 è operativo dal 2001.Tempi assolutamente da record. Ci raccon-ta la nascita della struttura e la sua gestioneSanti Pulvirenti, amministratore unico di Se-gea, società che provvede alla gestione e al-lo sviluppo del centro. Come è nato il centro sportivo, dall’ideaalla realizzazione?«”Torre del Grifo Village” viene concepito erealizzato dal Calcio Catania, che avviò i la-vori nel giugno 2009 e li concluse nel bre-ve volgere di un anno e mezzo, permetten-do alla prima squadra di allenarsi sui cam-pi del Centro Sportivo già nel mese di gen-naio del 2011, tempi da record. La nostrasocietà entra in scena nel maggio 2011, do-po l’inaugurazione, e soltanto da alloraprovvede alla gestione e allo sviluppo. Iltutto ovviamente in piena sinergia con ilclub, all’insegna della massima collabora-zione».Qual è stato, in questi due anni, l’impat-to in termini occupazionali sul territo-rio (posti di lavoro , indotto)? «Mi piace riportare dati che non riguardanoesclusivamente Segea ma l’afflusso, l’opera-tività ed il lavoro quotidiano a Torre delGrifo Village di tutte le persone coinvolte inun grande progetto: ogni giorno, Calcio Ca-tania, Segea e le aziende fornitrici o dell’in-dotto portano nel nostro Centro Sportivocirca 300 persone, con un campionario diprofessionalità estremamente variegato, dalmassimo dirigente agli operatori addetti al-

La costruzione del Torre del Grifo Village è iniziata nel giugno 2009 e la prima

squadra del Calcio Catania vi si allenava già nel gennaio del 2011.Una gestione che contribuisce all’immagine del territorio e creaoccupazione. Santi Pulvirenti, amministatore unico di Segea:«Ogni giorno, Calcio Catania, Segea e le aziende fornitrici o dell’indotto portano nelnostro Centro Sportivo circa 300 persone»

”Torre del Grifo Village èuna delle strutture spor-tive private più grandid’Italia, con oltre 1.500mq di superficie copertasu 4 livelli, 2 piscine co-perte, 4 sale per attivitàdi fitness, Centro Benes-sere, Sala Congressi,bar, ristorante, CataniaPoint. La struttura è nataper il Calcio Catania

Page 8: Impresa Informa

di Silvia Carrara

Il mercato del lavoro con lalegge 92, entrata in vigoreil 18 luglio 2012, conosciu-

ta come Riforma Fornero, hasubìto, ancora una volta, mo-difiche che avrebbero dovuto

produrre convenienze tali per le aziende daportarle ad effettuare nuove assunzioni e quin-di creare nuova occupazione. In realtà l’appli-cazione della nuova normativa ha generatol’appesantimento degli adempimenti, difficilida sostenere, oltre che l’aumento dei costi perl’assunzione dei lavoratori, in un periodo re-cessivo quale è l’attuale, creando pertanto, inalcuni casi, l’effetto opposto. Un giudizio ne-gativo che ha accomunato tutti gli addetti ai la-vori ritenendo la legge inadatta a creare occu-pazione, costosa e fonte di appesantimenti bu-rocratici. Quindi nessun recupero di buona oc-cupazione e nessuna frenata alla perdita deiposti di lavoro, che erano gli obiettivi che han-no ispirato chi ha redatto la legge. Legge invece che, in alcuni casi, ha creato unclima di incertezza e confusione con un susse-guirsi di circolari ministeriali, di proposizionedi interpelli e di proposizione di prassi. Dai da-ti rilevati dal Ministero del Lavoro si evinceche, come effetto, si è verificato “un rimesco-lamento delle tipologie contrattuali”, valea dire una crescita del tempo determinato ascapito del lavoro intermittente e delle colla-borazioni a progetto. Il nuovo impianto nor-mativo della Legge 92/2012, alla luce delle mo-difiche che si sono avute nei mesi successivi al-la sua emanazione, ha introdotto molte novitàche in sintesi si riportano di seguito.La riforma ha introdotto per il contratto atempo determinato la possibilità, per il pri-mo contratto, purché di durata fino a 12 mesi,di non indicare la causale (c.d. acausale), op-zione che avrebbe dovuto portare le aziendead utilizzare questo contratto al posto del pe-riodo di prova previsto per il tempo indeter-minato. La riforma ha però ampliato il periododi sospensione tra un contratto e l’altro, neces-sitando pertanto, per richiamare la stessa per-sona, un periodo minimo di 90 giorni, se ilcontratto precedente ha avuto una durata su-periore a 6 mesi, e 60 giorni di sospensione, seil contratto di lavoro ha avuto una durata infe-

La riforma del ministro Fornerotra flessibilità e vincoli in entrata

Una legge inadatta a creare occupazione, costosa e fonte di appesantimenti burocratici. L’effettoprincipale, secondo dati ministeriali, è stato un “rimescolamento delle tipologie contrattuali”“

8 19 APRILE 2013 impresainforma

riore a 6 mesi. Successivamente è stata in-trodotta la possibilità di deroga a questa re-gola, dando potere ai contratti collettivi di in-tervenire per ridurre i termini di 90 e 60 ri-spettivamente a 30 e 20 giorni (vedasi inter-vento avuto per il Ccnl del terziario, distri-buzione e servizi sottoscritto da Confcom-mercio). Inoltre la riforma ha previsto uncontributo aggiuntivo dell’1,40 % che au-menta il costo per questa tipologia di con-tratto che insieme all’aumento del periodo disospensione ha determinato l’irritazione del-le aziende.Per il contratto di apprendistato, in parti-colare il professionalizzante, la riforma è in-tervenuta sia sulla durata, portata ad unperiodo massimo di 36 mesi, sia ponendodei paletti alle assunzioni di nuovi apprendi-sti nel caso di mancata conferma di parte otutti gli apprendisti assunti in precedenza.Nel campo del lavoro autonomo, l’inter-vento decisivo si è avuto per i contratti dicollaborazione a progetto con un innalza-mento delle tutele e del livello dei diritti peri collaboratori, per scongiurare l’uso distortodi tale tipologia contrattuale. Infatti la rifor-ma oltre a precisare che le parti devono in-dividuare un progetto da realizzare ha intro-dotto dei criteri più stringenti per la determi-nazione del corrispettivo che non può esse-re inferiore, a parità di impegno temporale,alle retribuzioni minime dei contratti del set-tore di riferimento.La riforma è intervenuta anche per il lavo-ro intermittente o a chiamata la cui carat-

teristica è quella di essere utiliz-zato per periodi lavorati discon-tinui intervallati da interruzioni.Questo tipo di contratto può es-sere utilizzato per lo svolgimen-to di prestazioni di carattere dis-continuo e saltuario secondo leesigenze individuate dai con-tratti collettivi nazionali di lavo-ro e per periodi predeterminatinell’arco della settimana, delmese o dell’anno, oppure puòessere stipulato con soggetticon più di 55 anni di età e consoggetti con meno di 24 anni di

età. È stato introdotto l’obbligo dicomunicazione agli organi ispettivi del Mini-stero del lavoro prima dell’inizio della presta-zione lavorativa. La comunicazione deve esse-re effettuata, in assenza di una specifica pro-grammazione di lavoro, al verificarsi di ciascu-na esigenza, mentre in presenza di un pianoprogrammato di prestazioni, è possibile effet-tuare un’unica comunicazione inserendo piùprestazioni di lavoro a condizioni che tali pre-stazioni non superino 30 giorni di durata.L’altro intervento si è avuto per il lavoro oc-casionale, retribuito con i c.d. voucher, cheha riguardato l’eliminazione dell’elencazionedelle tipologie, per le quali tale tipologia con-trattuale è consentita e l’elencazione dei sog-getti che possono svolgerlo. La limitazione in-trodotta è di tipo economico vale a dire che ilprestatore di lavoro accessorio non potrà otte-nere compensi superiori a cinquemila eurocon riferimento alla totalità dei committenti.Mentre il limite di pagamento del committen-te per ogni singolo lavoratore non potrà supe-rare i duemila euro nell’anno solare. Nel casodelle partite IVA, la riforma ha introdotto unapresunzione del rapporto di dipendenza qua-lora il collaboratore non abbia un giusto mixdi committenti e di corrispettivi, ciò significache non deve avere rapporti con un solo com-mittente della durata superiore a 8 mesi annuiper due anni consecutivi, che il corrispettivoderivante da tale collaborazione non superil’80% dei corrispettivi annui complessivamen-te percepiti dal collaboratore nell’arco di 2 an-ni consecutivi e che non disponga di una po-stazione fissa di lavoro presso la sede del com-mittente.

area lavoro

Il ministro del Lavoro Elsa Fornero

Page 9: Impresa Informa

Come noto l’Ufficio legisla-tivo del Ministero delloSviluppo Economico ha

diramato una nota con la quale,prendendo atto della normativaintrodotta con il D.lgs. n.192/2012 diattuazione della direttiva comunitaria2011/7/UE, ha dichiarato che la disci-plina relativa alle transazioni commer-ciali aventi ad oggetto la cessione deiprodotti agroalimentari, debba ritenersitacitamente abrogata dalla successiva nor-mativa di derivazione europea, in attuazionedel principio della successione delle leggi neltempo, ed in ogni caso per la prevalenza deldiritto comunitario su quello interno.Infatti, il D.lgs. 192/2012 stabilisce che per tut-te le transazioni commerciali (dunque ancheper quelle aventi ad oggetto la cessione deiprodotti agroalimentari) effettuate a partire dal1 gennaio 2013, i termini di pagamento per icontratti stipulati tra imprese, possono esseredi sessanta giorni o anche oltre, se ciò èespressamente pattuito e non gravemente ini-quo per il consumatore.

Dopo la nuova normativa sulle transazioni commerciali, resta da chiarire la questione del D.L. 1/2012: per il Mise dovrebbe essere disapplicato, per il Mipaaf resta in vigore“ ”

È evidente come la nuo-va normativa, sancen-

do la piena deroga-bilità dei terminidi pagamento,fa venire menoquello che eral’aspetto mag-giormente ca-ratterizzante

del quadro nor-mativo venutosi a

delineare a partiredall’entrata in vigore del-

l’art. 62.Di tutt’altro avviso risulta essere l’Ufficio legis-lativo del Mipaaf, il ministero Ministero dellePolitiche Agricole, Alimentari e Forestali, ilquale ha invece ribadito la piena efficacia del-l’art.62, in ragione del fatto che quest’ultimodetta una disciplina di carattere speciale edunque non può essere tacitamente abrogatada una normativa avente carattere generale,quale appunto quella di derivazione comuni-taria. Peraltro, sottolineando che la stessa nor-

mativa europea riserva piena efficacia allenorme più favorevoli al creditore già even-tualmente in vigore all’interno di ciascunoStato membro, come appunto la disciplinadettata dall’art.62 D.L. 1/2012. Questa è dunque l’attuale situazione istitu-zionale, nella quale due Dicasteri dello stes-so Governo, rendono due pareri diametral-mente opposti in merito alla stessa questio-ne. Tale situazione di incertezza non giova dicerto alle imprese, che soprattutto in un mo-mento come quello attuale, sono costrette adoperare in un quadro normativo certamentenon chiaro.È doveroso fare rilevare che trattasi comun-que di pareri, che per quanto autorevoli, nonpermettono di definire la questione sulla vi-genza o meno della normativa in questione,e pertanto auspichiamo un celere interventodi chiarimento da parte dei competenti or-gani governativi. L’Area legale di Confcom-mercio monitorerà gli ulteriori sviluppi dellavicenda. Per info contattare l’Area legaleConfcommercio Catania, mail:[email protected].

Abrogazione dell’articolo 62 I pareri discordanti di due Ministeri

Bando Amva: 5 milioni di euro per favorireil ricambio generazionale e la nuova im-prenditoria nel settore artigiano. Per soste-

nere e favorire l’imprenditoria giovanile Conf-commercio Catania offre assistenza per la parte-cipazione al bando di Italia Lavoro S.p.a. che mi-ra ad incentivare il ricambio generazionale attra-verso il trasferimento di azienda da parte di im-prenditori di età superiore ai 55 anni in favore digiovani con età compresa tra i 18 e i 35 anni noncompiuti. Le tipologie di attività interessate dalbando ed indicate nel relativo avviso pubblicosono molteplici: agricoltura, lavorazione di pro-dotti alimentari, ristorazione, gelateria e pasticce-ria, catering, laboratori di gioielleria, istituti dibellezza ecc. Il contributo può essere richiestosolo a cessione aziendale avvenuta e solo per gliatti di trasferimento successivi alla data del21/12/2012 (data di pubblicazione del bando).

La domanda di contributo può essere propostaunicamente dall’azienda che risulterà dal suben-tro o cessione, la quale dovrà mantenere lo stes-so codice attività dell’azienda a cui è subentrata.L’ammontare del contributo, in conto capitale e afondo perduto, è calcolato sulla base del valoredell’atto di cessione aziendale(vendita o altro at-to assimilato a titolo oneroso), più in particolare:€ 5.000 per i trasferimenti di azienda di valore ri-compreso tra € 10.000 e € 29.999,99; € 10.000 peri trasferimenti di azienda di valore pari o supe-riore a € 30.000. Per le cessioni relative ad azien-de operanti nel settore agricolo, il contributo è di€ 5.000, a prescindere dal valore risultante dal-l’atto di cessione. I subentranti devono essere dietà ricompresa tra i 18 e 35 anni non compiuti enon devono essere titolari di imprese individualiné soci con una percentuale superiore al 25% insocietà in attività. I cedenti devono essere micro

Da Italia Lavoro il bando Amva per la creazione dinuova imprenditoria per il trasferimento d’azienda“ ”

Largo ai giovani, l’impresa si rinnovae piccoleimprese co-stituite informa diditta indivi-duale o so-cietà di per-sone consede legalee operativanel territo-

rio nazionale, esistenti da almeno 10 anni e cheabbiano un codice attività che sia ricompresonell’elenco pubblicato nell’avviso pubblico delpresente bando. In particolare il titolare o sociocedente (in caso di acquisto di quota societariache comporti per il giovane l’acquisizione diuna percentuale di partecipazione superiore al51%), deve avere un’età superiore a 55 anni edeve essere presente nella compagine societa-ria da almeno 5 anni. Per info contattare l’Ufficio legale di Confcom-mercio Catania al numero 095/7310734 o indi-rizzo mail [email protected].

19 APRILE 2013

area legaleimpresainforma

9

Page 10: Impresa Informa

Il mondo dell'imprenditoria, quello delleprofessioni, della magistratura e della so-cietà civile insieme per parlare ai giovani di

legalità. Si sono incontrati all'istituto Gemmel-laro di Catania dove gli studenti delle IV e del-le V, riuniti nel salone insieme a quelli degliistituti Olivetti e De Felice, hanno assistito allaproiezione del film “Un eroe borghese”che ha dato vita a un animato dibattito sui va-lori dell'integrità, responsabilità e professiona-lità, quelli perseguiti dall'avvocato GiorgioAmbrosoli, protagonista della pellicola di Mi-chele Placido, nominato nel 1974 dalla Bancad'Italia commissario liquidatore unico dellabanca privata di Michele Sindona e mortoper difendere quei principi di onestà coni quali ha cercato di districare un intrecciofatto di loschi affari tra politici, imprenditori emalavita. Erano presenti al dibattito PietroAgen, vice presidente nazionale di Confcom-mercio; Antonino Ciavola, Ordine degli Av-vocati di Catania; Pasquale Pacifico, presi-dente Associazione Nazionale Magistrati se-zione di Catania; Francesco Coniglione di Li-bertà e Giustizia; Nicoletta Parisi, docentedell'Università di Catania, Paolo Ber-taccini e Gianni Gravante, rispettiva-mente organizzatore e vice presidentedel Premio Ambrosoli. A tracciare ilprofilo di Ambrosoli, dopo i saluti delpreside del Gemmellaro Santo Santo-nocito, Francesco Coniglione, espo-nente della società civile che ha sotto-lineato più volte la normalità dell'avvo-cato barbaramente ucciso nel 1979 e dicome rappresenti tutt’oggi un modellodi correttezza per i giovani. «Un eroe normale- ha detto Coniglione - non vocato alla lottafrenetica al sistema politico ma specializzato inquestioni finanziarie, che cerca di fare esclu-sivamente gli interessi del Paese creandosi pe-rò nemici e ritrovandosi da solo a tentare di ri-pristinare la legalità». «Sono questi i segnali chearrivano dal film - ha detto l’avvocato Antoni-no Ciavola - una serie di luoghi comuni comela mafia non esiste, affermazione ricorrente ne-gli anni ‘70 e alla quale si finiva col credercianche se ovviamente non era così. O chi si fai fatti suoi campa 100 anni, interpretazionemalvagia di un chiaro messaggio che la mala-vita mandava ad Ambrosoli per convincerlo amollare. Oggi per fortuna la coscienza è cam-biata, c'è maggiore attenzione anche grazie apersone come Ambrosoli che non si giranodall'altra parte. E l'invito che possiamo fare ai

nostri ragazzi è quello di ragionare colproprio cervello». Auspica un percorso di cambiamentoanche la professoressa Nicoletta Pari-si, proprio a cominciare da un luogosimbolo come la scuola. «È necessarioun cambio di mentalità e fare culturainiziando ad eliminare dai palinsestitelevisivi certi programmi. Inseriamo

la cultura nella storia, studiamo il diritto che èla base del nostro vivere civile. Ogni passo èun atto di coraggio, viviamo da eroi rispettan-do i principi di legalità». La Confcommercio datempo fa comunicazione sociale esercitandol'arte del fare con un impegno che inizia pro-prio nelle scuole. Ha scelto di praticare la le-galità, come ha spiegato Pietro Agen. «A co-minciare dalla nostra dirigenza è stata fatta unascelta etica e morale di comportamenti virtuo-si, il messaggio doveva crescere e abbiamo ini-ziato la sensibilizzazione dei più giovani versoatteggiamenti di legalità, spiegando che si puòe si devono svolgere attività commerciali nellalegalità, difendendo la libertà di impresa». Di natura tecnica l’analisi del presidente del-l’Anm Pacifico che ha fatto notare come l'in-treccio politico finanziario che Ambrosoli cer-cò di sciogliere sia ancora una prassi e anzi sia

peggio-rato poiché alcuni comporta-menti che in passato eranoreati oggi non sono più consi-derati tali. «In una intervista -ha ricordato Pacifico - Ambro-soli disse che il sistema Sindo-na non è un'eccezione rara eche il sistema bancario con-sente di accumulare imperisulla corruzione. Oggi la ma-fia è quella degli anni 70 siconcentra sul riciclaggio di

denaro del narcotraffico e cerca il contatto conla politica e con le istituzioni. Ambrosoli avevaintuito che il comportamento della mafia si sa-rebbe replicato. Come Falcone e Borsellino,come tutte quelle persone oneste che si met-tono contro queste logiche mafiose anche Am-brosoli fu lasciato solo. Bisogna parlare ai gio-vani, entrare nelle loro coscienze».La figura di Ambrosoli continuerà a vivere an-che grazie al premio istituito dalla famiglia epromosso da Transparency International Italia,come hanno spiegato Paolo Bertaccini e Gian-ni Gravante. «Il Premio assegna riconoscimentia persone o gruppi di persone - in particolaredella pubblica amministrazione e delle impre-se - che su tutto il territorio nazionale si sianocontraddistinti per la difesa dello stato di dirit-to tramite la pratica dell’integrità, della respon-sabilità e della professionalità, pur in condizio-ni avverse a causa di contesti ambientali diffi-cili o di situazioni specifiche, che generavanopressioni verso condotte illegali». Anche a Catania è stata creata una commissio-ne composta da rappresentanti della società ci-vile, di Confcommercio, della magistratura,della chiesa, del volontariato, dell’arte, dellascuola e dell’università per indicare soggettimeritevoli a cui attribuire il riconoscimento.

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10 19 APRILE 2013 impresainforma

iniziative

Imprenditoria, professioni, magistratura e scuole a confronto per il Giorgio Ambosoli day“ ”

Un giorno in memoria dell’eroe borghese

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19 APRILE 2013impresainforma11

Una giornata di lavori tra progetti e idee per superare la crisi. Il presidente José Recca: «Le parole chiave: ripresa e impresa» ”Imprenditori, associazioni di categoria e

rappresentanti di comparti produttivi han-no aderito alla giornata di approfondi-

mento sullo stato dell’arte dell’imprenditoriain Sicilia organizzata dal Gruppo Giovani Im-prenditori di Confcommercio Sicilia lo scorsovenerdì 5 aprile. Ospitata nella sala confe-renze di Torre del Grifo, la giornata dal tema“Imprenditori oggi... quale futuro?” è statamoderata da Josè Villari e ha avuto il suo in-cipit grazie al saluto dell’A.D. del Calcio Ca-tania Sergio Gasparin. Quest’ultimo è inter-venuto non solo quale padrone di casa mada imprenditore della società Calcio Catania,prima tra le società calcistiche nel rapportotra performance e minori investimentieconomici, grazie ad una gestione azien-dale di alta caratura. Un saluto è statoespresso anche da Pietro Ambra, vicepresidente Giovani Imprenditori Catania,che ha voluto sottolineare lo stato diemergenza delle imprese, manifestandola necessità per i giovani imprenditori diConfcommercio di adoperarsi per iniziarea segnare un percorso di lavoro comune.L’attuale situazione economica e l’instabilitàistituzionale di questi anni hanno evidenzia-to la sofferenza delle imprese italiane, in par-ticolar modo del Sud. I dati e le statisticheforniti da Confcommercio confermano unatendenza negativa. I relatori hanno affronta-to i temi che rappresentano un blocco per losviluppo delle imprese: accesso al credito,l’assenza di dialogo con l’amministrazionepubblica e con le istituzioni, l’incertezza del-la situazione politica. Il presidente GiovaniImprenditori Sicilia Giovanni Arena ha sotto-lineato l’esigenza di dialogo tra la Confcom-mercio e i rappresentanti della Regione Sici-liana. Un’analisi sullo scenario delle impresesiciliane è stata riportata da, Josè Recca, pre-sidente Giovani Imprenditori Catania, che ha

registrato il plauso non solo delpubblico ma anche da parte deirelatori. Recca ha puntualizzato

il suo intervento su due parole chiave: “ri-presa” e “impresa”, affermando la necessitàdella liberazione dell’impresa dalle schiavitùburocratiche, fiscali, processuali, energetichee culturali e presentando un lungo elencooperativo di punti critici. A conclusione del-la prima sessione dei lavori sono intervenutiRiccardo Galimberti (presidente Confcom-mercio Catania), Francesco Rivolta (diretto-re generale Confcommercio) e Pietro Agen(vice presidente nazionale Confcommercio).Ognuno di loro ha espresso piena disponibi-lità a sostenere la forza propositiva del grup-po dei giovani imprenditori e grande consa-pevolezza di quanto sia necessario rappor-tarsi con la classe politica per rappresentareil degrado del tessuto imprenditoriale ed

I Giovani Imprenditoriguardano al futuro

Un momento del convegno organizzatodal Gruppo Giovani Imprenditori diConfcommercio Sicilia. A sinistra il presidente catanese José Recca

associazioni

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economico italiano. Interventidi grande interesse sono per-venuti dal pubblico: in parti-colare, il presidente Nico Tor-risi che si è espresso sulle dif-ficoltà del settore delle impre-se turistiche sostenendo lapriorità del potenziamentodelle infrastrutture dell’isola; el’imprenditore Fabio Impelliz-zeri, che ha delineato unospaccato della situazione delleaziende della zona industriale

di Catania, obbligate a lavorare senza i servi-zi minimi. Un esercito di imprese ed impren-ditori che investono in prima persona percolmare il gap provocato dall’inefficienzadell’azione dell’amministrazione pubblica edelle istituzioni: questo il senso delle paroledel presidente Russo, Confcommercio Aci-reale, e di Angelo Nicolosi, delegato Fimaa.Da 18 mesi, ogni minuto, un’impresa muore;in Italia ci sono 61 miliardi di attaccabili chese ridotti anche solo di un quarto accresce-rebbero più dell’1% il Pil; necessità di defi-scalizzare le imprese che pagano il 55% ditasse; dal 2007 al 2001 il risultato di gestionedelle imprese finanziarie è cresciutodell’11%, il mondo produttivo ha registrato,nello stesso periodo, -9%. Questi i terrifican-ti dati espressi dal sen. Paolo Galimberti, pre-sidente nazionale Giovani Imprenditori, chea pochi giorni dalla scadenza del suo man-dato, ha disegnato un quadro della situazio-ne delle imprese italiane estremamente allar-mante e sottolinato la necessità di una buo-na politica e di un’azione immediata.

Page 12: Impresa Informa

Un nuovo modo di concepire la pubblicità: direttamentedal punto vendita con la formula dell’intervista “attiva” “

Confcommercio Catania presenta AffariPresto, il nuovo modo di concepire erealizzare la vostra pubblicità. Affari Pre-

sto è un contenuto promozionale realizzato di-rettamente sul punto vendita attraverso la for-mula dell’intervista “attiva” tra il presentatore eil responsabile marketing dell’azienda. L’ascol-tatore/cliente potrà finalmente cogliere e ap-prezzare all’origine l’identità, il senso, il valoree le qualità specifiche del bene/servizio ogget-to della promozione, con una percezione del-l’offerta mai realizzata prima. L’opportunitàdella diretta radiofonica gli consentirà infatti diconoscere tutti gli aspetti particolari e di det-taglio della promozione, che verrà così ca-ricata di una nuova forza e di un fonda-mentale bagaglio di informazioni e sugge-stioni, elementi difficilmente riproducibili conun contenuto pubblicitario preconfezionato.Sarà inoltre possibile abbinare alle formulepromozionali momenti di gioco e ludici, adesempio con la messa in palio di gadget, otte-nendo un positivo effetto premiante.Come funziona. Affari Presto è una promo-zione in diretta dal punto vendita, con un’of-ferta e una scadenza temporale assegnate. ConAffari Presto, il conduttore/intervistatore tra-sforma la sua presenza radiofonica in negozioin una straordinaria occasione promozionale einformativa per l’azienda. Suo compito è infat-ti richiamare l’attenzione del pubblico collega-to in diretta radio, sul web e attraverso la tele-fonia mobile e android, invitandolo presso lasede della promozione entro un tempo stabi-lito - che generalmente non supererà le 24 ore- a realizzare un acquisto a condizioni assolu-tamente privilegiate ed irripetibili.L’opportunità per l’azienda. Sulla base diuna strategia marketing predefinita ed attra-verso un breve percorso formativo della forzavendita, si capitalizzerà e metterà a maggioreprofitto la presenza in negozio del nuovo pub-blico. L’addetto vendite potrà infatti dirigerel’attenzione del cliente ben oltre l’oggetto del-la promozione, realizzando l’uscita di prodottie servizi dal margine più alto e comunque dipiù elevato valore commerciale. Dunque, ro-tazione del magazzino e mobilitazione dell’in-

venduto, ma anche e soprat-tutto nuova competitività e vantaggio com-merciale.A chi si rivolge. Affari Presto è una formulapromozionale praticamente illimitata: essa puòinfatti sposare qualsiasi comparto commercia-le (beni di ogni genere, prodotti, servizi, ma-nifestazioni ed eventi) ed è personalizzabilenella forma, nella durata, nelle peculiarità dirappresentazione, nel livello informativo, nellacaratura promozionale. Presso le grandi areecommerciali, si pianificherà l’intervento diret-tamente con la direzione marketing della strut-tura, che sceglierà di valorizzare strategica-mente le peculiarità commerciali e gli aspettidi maggiore valore nel dato periodo e canvass,con la possibilità di verificare in tempo reale ilrendimento dell’operazione, modificando evariando l’offerta nel giro di poche ore. Pressoil singolo esercizio o il franchising, Affari Pre-sto sarà la “voce dinamica” dell’esercizio versoil grande pubblico, capace di valorizzare lemomentanee disponibilità del magazzino, sot-tolineare e rendere più competitive le oppor-tunità promozionali, il tutto con la possibilitàdi modificare ed ampliare l’offerta nella più to-tale immediatezza.I vantaggi commerciali. Un primario e natu-rale vantaggio per l’azienda è quello di una ri-trovata competitività. Lo spirito e la capacità

commerciale, finalmente liberate dallatempistica legata alla creazione e ro-tazione di un messaggio statico (lospot), possono ora esprimersi in ma-niera nuova e più ampia. Si potrà

dunque realizzare promozioni innovative,forti e mirate, realizzate a partire dalla fotogra-fia quotidiana dei diversi momenti di mercato,delle particolari opportunità d'acquisto rag-giunte, dalle proposte dei competitors, da con-dizioni particolari poste a frutto, giornalmenteed in tutti i diversi periodi dell’anno. Correg-gendo e ottimizzando in tempo reale la so-stanza del messaggio, che ne risulterà arricchi-to, fresco, vincente.Affari Presto è una formula di promozione at-tiva e dinamica, che libera il messaggio dalletempistiche costruttive e dai limiti delle formepromozionali e pubblicitarie tradizionali. Laformula ha un approccio di comunicazionenuovo e potente, capace di accorciare forte-mente la distanza percepita tra Cliente e be-ne/servizio. Attivata direttamente dal puntovendita, Affari Presto è un elemento attrattivodel pubblico e sa valorizzare con nuova forzaespressiva la sostanza della promozione. Affa-ri Presto capitalizza fortemente la diretta radio-fonica e web, consegnando la sensazione diuna vera esclusività promozionale, con un ef-fetto altamente motivante all’azione. Affari Pre-sto restituisce respiro e competitività all’Azien-da, che ne trae una misurabile resa commer-ciale e di immagine, sia per gli effetti promo-zionali, sia per quelli animativi e legati allanuova presenza sul Punto Vendita.

BANCA CARIGE

20 milioni a favore delle imprese associate a Cofiac

È di 20 milioni di euro il plafond che Banca CarigeItalia ha stanziato a favore delle imprese sicilianeassociate a Confidi Cofiac, Società Cooperativap.a. di Catania. Diretti a soddisfare le esigenze eco-nomico finanziare sia delle piccole e medie impre-se che delle ditte artigiane e commerciali, i finan-ziamenti, a breve e medio-lungo termine, potranno

contemplare tutte le tipologie previste da Banca Carige Italia ed in particolare: aper-credito in conto corrente a revoca; mutui chirografari; mutui ipotecari; finanziamentimisti, utilizzabili in via frazionata nelle precedenti forme.L’accordo prevede che i prestiti agli associati Cofiac vengano assistiti da una garan-zia sussidiaria del Confidi. In base alle diverse fasce di merito creditizio, Banca Ca-rige Italia applicherà agli affidati condizioni e spread agevolati rispetto agli standarddi mercato. Gli uffici di Cofiac e le 6 filiali di Banca Carige Italia nel Catanese – a par-tire dall' Agenzia 1 di Catania di Viale Rapisardi 399 – sono a disposizione degli ope-ratori economici per tutte le informazioni sulla convenzione.

12 19 APRILE 2013 impresainforma

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ASSISTENZA E CONSULENZA LAVOROCarrara Silvia 095*7310718ASSISTENZA LEGALE - PRESTITI INVITALIACorsaro Chiara 095*7310734

LEGISLAZIONE COMMERCIALE Sorbello Francesco 095*7310775

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FIMAASardo Telly 095*7310719FIPE – ADO Taccia Anna 095*7310705 SIB – FEDERALBERGHI Chio Consalvo 095 7310743 FIGISC - SNAG - CONFSANITÀBrancato Edoardo 095*7310729 FNAARC (Agenti e rappresentanti commercio) Cunsolo Giuseppe 095*7310741

EXPOMEDITERRANEONicolosi Luciano 095*7310776Rapisarda Giuseppe 095*7310776Giunta Ornella 095*7310777

ELABORAZIONE BUSTE PAGAGentile Giuditta 095*7310770Di Grazia Loretta 095*7310767Malerba Daniele 095*7310781Cozzubbo Daniela 095*7310780

SEGRETARIA DI DIREZIONECalì Cinzia 095*7310706

ADDETTO STAMPAPrevitera Carla 095*7310731

1319 APRILE 2013impresainforma

associazione


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